Relazione Sindaco e Assessori

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Relazione Sindaco e Assessori
COMUNE DI BAGNACAVALLO
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
PER IL PERIODO 2014-2016
Relazioni del Sindaco e degli Assessori
COMUNE DI BAGNACAVALLO
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
PER IL PERIODO 2014-2016
Relazioni del Sindaco e degli Assessori
Il bilancio di previsione 2014, unitamente alla relazione previsionale e programmatica e al piano
triennale degli investimenti che lo accompagna, segna di fatto il termine della legislatura.
Si porta così a compimento il programma di mandato approvato dai cittadini nel 2009, all'atto
dell'elezione del sindaco.
Questo bilancio assume un significato che va oltre le indicazioni gestionali relative all'anno di
riferimento, in quanto rappresenta una sorta di pre-rendiconto delle principali azioni sviluppate da
questa Amministrazione comunale nel corso del quinquennio.
Pur permanendo, anche quest'anno, quel clima di incertezza che ha contraddistinto e ritardato
l'approvazione del bilancio 2013 a fine maggio, noi siamo determinati ad approvare il bilancio
2014 entro marzo compiendo così un atto di responsabilità politica.
La situazione generale: il nostro giudizio
Anche questo bilancio si colloca in una fase delicata, caratterizzata da una situazione economica
grave con ricadute sempre più pesanti sul piano sociale, dell'occupazione e della produzione.
In questa fase di crisi, in un generale clima di sfiducia e diffidenza verso la politica e le istituzioni, i
comuni e i sindaci sono spesso gli unici che mantengono ancora un legame di rispetto e fiducia con
i cittadini e rappresentano una risorsa di credibilità, autorevolezza, rigore e concretezza.
Come enti locali rivendichiamo una maggiore autonomia, precondizione per dare ai cittadini una
più efficiente e tempestiva risposta alle loro aspettative. Dobbiamo rifondare un modello di
organizzazione che faccia vivere i valori dell'autonomia e della responsabilità e il principio della
sussidiarietà.
L'autonomia è la condizione per esercitare la nostra funzione primaria: costruire una comunità di
persone unite da regole di convivenza pacifica, per governare i processi sociali, umani e culturali.
La necessità giusta e ineludibile di ridurre il debito pubblico è stata in questi anni male affrontata,
con una strategia di centralizzazione, in capo allo stato, di poteri e risorse.
La spending review è stata così utilizzata in modo punitivo, addirittura persecutorio verso gli enti
locali, con un'eccessiva e inaccettabile estensione di poteri alla Corte dei Conti.
Noi amministratori della Bassa Romagna siamo persone responsabili, animate da una cultura di
governo, consapevoli della necessità di farci carico degli obiettivi di risanamento economicofinanziario del Paese.
Siamo ben consapevoli della necessità di perseguire con determinazione la riduzione del debito
pubblico e dunque di farci carico anche della riduzione del nostro debito. Ognuno di noi è
impegnato a fare la spending review tutti i giorni, per garantire che i nostri cittadini, a fronte di
pesanti tagli, non vedano ridotti i servizi e le prestazioni di cui godono. Abbiamo messo in campo
ogni misura utile, riorganizzando le nostre macchine comunali, ricontrattando affidamenti di servizi
e appalti, dato vita all'Unione dei Comuni e all'Asp della Bassa Romagna e alla nuova Azienda
Unità sanitaria locale unica della Romagna. E, per ciascuna di queste scelte, non abbiamo avuto
paura di scontare incomprensioni e impopolarità.
È dunque evidente come le amministrazioni comunali siano quelle che maggiormente in questi anni
hanno operato per eliminare sacche di parassitismo, sprechi, duplicazioni e inefficienze. E sappiamo
bene che dobbiamo continuare ad agire ogni giorno così, per dare alle nostre scelte rigore, efficienza
e qualità. D'altra parte la prossimità delle nostre istituzioni ai cittadini è garanzia di maggiore
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controllo. Ma così non è per tutti, in particolare è evidente come le amministrazioni centrali siano
spesso sorde a qualsiasi riforma e autoriforma. Per questo rivendichiamo autonomia quale
condizione di efficienza e responsabilità.
Noi non ci lamentiamo perché siamo stati chiamati a contribuire alla riduzione del debito, ma
contestiamo il fatto che sia stato chiesto più ai Comuni che alle altre istituzioni, generando un
profondo squilibrio e una grande sproporzione. Così come è profondamente ingiusto mantenere
inalterato lo strumento del patto di stabilità: un vincolo sempre più oppressivo che impedisce a
molti comuni di dare corso a politiche di investimento.
La legge di stabilità
Riconosciamo al governo l'impegno ad allentare i vincoli del Patto di stabilità e, dopo anni di
manovre fatte solo di tagli e tasse, salutiamo con favore il varo di una strategia per la ripresa degli
investimenti e la crescita. Accanto a questo però, per consentire un vero piano strategico, occorre
impostare una manovra che abbia una valenza almeno triennale.
Al contempo manifestiamo perplessità sull'introduzione della Iuc (imposta unica comunale) che
rappresenta un gigantesco imbroglio.
La Iuc racchiude al suo interno tre distinte tasse: la già nota Imu, la Tasi (tributo per i servizi
indivisibili dei comuni) e la Tari (tassa sui rifiuti).
Imu. L'Imu, imposta municipale unica, introdotta dal governo Berlusconi nel marzo 2011, in
sostituzione della vecchia Ici, e poi rimodulata dal governo Monti, continua a esistere per i
possessori di seconda casa.
Tasi. La Tasi è la tassa sui servizi indivisibili che sostituirà l'Imu. Ha la stessa base imponibile
dell'Imu.
Tari. Tari è il nuovo nome della tassa sulla raccolta e la gestione dei rifiuti che sostituisce la vecchia
Tarsu (rifiuti solidi urbani) e la Tia (igiene ambientale). Andrà versata da chi occupa a qualsiasi
titolo un immobile e sarà calcolata in base ai metri quadrati dell'abitazione e in relazione al numero
dei residenti.
Parliamo di imbroglio perché il governo, dopo aver fatto un figurone con l'abolizione dell'Imu
prima casa nell'anno 2013, ora induce i sindaci a reintrodurla in forma mascherata.
Autonomia significa anche autonomia fiscale
La fiscalità locale ha bisogno di essere equa e sostenibile. Riteniamo essenziale riprendere un
percorso di federalismo fiscale capace di accrescere la responsabilità dei Comuni sia nel
reperimento delle risorse sia nella loro spesa.
Riteniamo urgente definire il sistema di riscossione dei tributi locali con l'obiettivo di garantire ai
cittadini un corretto e trasparente rapporto con il fisco e un efficace contrasto all'evasione e
all'elusione.
La nostra autonomia non è mai scissa dalla responsabilità. Siamo i primi a volere una politica
finanziaria fondata sulla trasparenza, sulla verificabilità e sul rigore. Non temiamo certo la spending
review. Semmai riteniamo che sia tempo di adottarla ed applicarla anche alle amministrazioni statali
che in questi anni si sono spesso sottratte a una seria riforma della loro spesa.
Ma quando rivendichiamo autonomia finanziaria e fiscale siamo anche consapevoli della necessità
di rinnovare e riformare la nostra politica delle risorse almeno in due direzioni:
- rinnovando le modalità di erogazione dei servizi con il coinvolgimento degli operatori sociali
pubblici e privati;
- allargando il perimetro delle risorse disponibili con una più ampia mobilitazione di risorse non
solo pubbliche.
Autonomia significa anche mettere mano a un serio riordino istituzionale del nostro Paese.
Strategica è stata la scelta, da noi operata, di costituire l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna:
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un percorso che lasciando a ciascun Comune la sua identità (il Comune è il luogo della storia,
dell'identità, della cultura di ogni comunità e di ogni cittadino del nostro Paese) consente di
integrare strutture e servizi a dimensione di scala più adeguata.
Un forte sviluppo delle Unioni e la nascita delle città metropolitane consente di dare senso e
contenuti anche al nuovo assetto delineato nel decreto legislativo per le Province, come istituzioni
di II grado, capaci di essere luogo di coordinamento e governo per servizi di area vasta, con pieno
coinvolgimento e diretta responsabilità degli amministratori comunali.
A 40 anni dall'istituzione delle Regioni e a quasi 15 anni dalla riforma del titolo V è oggi necessario
apportare le innovazioni e le correzioni necessarie. Dall'attuazione della riforma potrebbe uscire una
classe politica locale rappresentata da due soli livelli eletti direttamente, Comuni e Regioni, in un
rapporto più equilibrato fra i due sistemi di potere territoriali, l'uno di tipo amministrativo, l'altro
legislativo.
È evidente che in una ripresa del cammino autonomistico si rende necessaria la riforma dell'assetto
parlamentare, con la coerente trasformazione del Senato in un'assemblea di poteri locali, capace di
rappresentare e perseguire con equilibrio ed efficacia le istanze dell'articolazione territoriale.
Autonomia significa anche semplificazione
L'apertura di una nuova stagione nei rapporti tra enti locali e stato richiede di sciogliere il nodo più
duro. Ci riferiamo alla necessità di una radicale sburocratizzazione e di un drastico disboscamento
della giungla normativa in cui si impiglia immediatamente qualsiasi possibilità di modernizzazione
e di riforma.
Ne deriva una quotidiana, stridente contraddizione tra le domande della società - domande di
tempestività, semplicità e accessibilità - e una pubblica amministrazione percepita e vissuta come
sorda, chiusa, quando non arrogante e presuntuosa.
Questa contraddizione è diventata una delle principali ragioni di diffidenza e ostilità dei cittadini
verso lo stato e le pubbliche amministrazioni.
Ma è una contraddizione di cui soffrono anche i Comuni. Non ci stiamo più a subire passivamente e
denunciamo con forza il potere invasivo di un'amministrazione statale che emana prescrizioni,
impone vincoli, stabilisce norme che rappresentano una continua mortificazione della nostra
autonomia e della nostra responsabilità.
Sollecitiamo la conclusione della redazione del Testo Unico della legislazione comunale che
consentirà di rendere coerente e organico il quadro normativo, con l'obiettivo di rivisitare la
legislazione vigente, eliminando le norme che appaiono superflue e contraddittorie e sostituendole
con un quadro istituzionale fondato sul riconoscimento dell'autonomia degli enti locali.
Autonomia significa anche affrontare le emergenze
Sollecitiamo con determinazione autonomia e risorse per affrontare le criticità che investono
drammaticamente la vita delle nostre comunità.
1) In primo luogo occorre affrontare il problema della condizione di precarietà dei giovani, sulla
quale si gioca l'avvenire dei nostri ragazzi, di generazioni che oggi appaiono senza orizzonte e a cui
invece vanno restituiti fiducia e slancio.
Il dramma del lavoro rischia di acutizzarsi per i giovani. Il lavoro deve essere l'assillo delle
istituzioni e della politica.
Ogni risorsa disponibile dovrebbe essere indirizzata al lavoro, per ridurne il costo e creare nuovi
posti, e per attenuare il peso della crisi sulle famiglie e sui singoli.
Investire in sapere, conoscenza e formazione è parte di una strategia per il lavoro. Investire sul
sapere è investire sul futuro.
Si tratta di una vera emergenza che richiederà uno sforzo eccezionale, mobilitando risorse pubbliche
e private, predisponendo strumenti straordinari, mettendo a disposizione dei Comuni fondi che
consentano di attivare percorsi di accompagnamento al lavoro e di accesso ad attività e professioni.
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2) Una seconda criticità è rappresentata dall'emergenza abitativa che investe una quantità di
famiglie sempre più ampia. Occorre rimettere in moto un vasto piano di politiche sulla casa,
comprensivo di investimenti sull'edilizia popolare. Tali attività però non possono essere realizzate
solo con risorse pubbliche. C'è in questo campo un notevole spazio per sollecitare e mobilitare
capitali privati di banche, assicurazioni, imprese, casse previdenziali, fondi pensioni e fondi di
investimento.
3) Accoglienza, integrazione.
È tempo di prendere finalmente atto che l'immigrazione è una componente strutturale della nostra
demografia. Per questo vanno predisposte e attuate robuste politiche di integrazione. Non è
sostenibile l'idea di scaricare sui Comuni un'emergenza come quella dell'accoglienza dei profughi
che fuggono dal Nord Africa. Chiediamo una legge di cittadinanza e nuove norme su asilo e
profughi.
4) Serve una "Misura nazionale di contrasto alla povertà". La crisi ha acuito i fattori di precarietà e
di insicurezza nella vita di milioni di famiglie esposte ai rischi di un lavoro meno sicuro, di un
reddito più magro, di un futuro dei figli ancora più incerto, di maggiore solitudine.
Non sono più rinviabili la definizione e l'avvio di un piano nazionale di sostegno alla non
autosufficienza, attraverso un progetto organico di individuazione e finanziamento dei livelli
essenziali di prestazioni e servizi garantiti su tutto il territorio.
Il Paese ha bisogno di una politica capace di offrire certezza di diritti e uguaglianza di opportunità
alle famiglie, così come alle tante modalità di convivenza.
C'è bisogno di un profondo rinnovamento istituzionale e di uno straordinario rafforzamento del
sistema dei Comuni. Servono unità, responsabilità, competenza e autorevolezza. Siamo pronti a
concorrere a definire una visione del futuro del Paese, che sappia unire e indicare le strade per
affrontare sfide alte: superare la crisi economica e occupazionale e i suoi insopportabili costi sociali
con proposte che, a partire dai Comuni, siano volano per la crescita; garantire ai cittadini quei
servizi e quelle prestazioni che rafforzino la coesione sociale e la dignità di ciascuno; affermare un
ruolo rinnovato dei Comuni in un assetto istituzionale più semplice e moderno per lo sviluppo e la
tenuta sociale della comunità; contribuire al superamento di una crisi di sistema che vede oggi
incrinato il rapporto fra istituzioni e cittadini che manifestano un bisogno di partecipazione che
stenta a trovare adeguata cittadinanza politica.
Cinque anni di lavoro per la comunità
In questi cinque anni abbiamo attraversato un periodo di trasformazione profonda, caratterizzato da
una pesante crisi economica. A livello nazionale migliaia di aziende hanno chiuso, sono aumentati i
disoccupati e le richieste di cassa integrazione. Gli effetti di tale crisi si sono sentiti anche nel nostro
tessuto locale. In questi anni di difficoltà economiche e di congiuntura sfavorevole, il tessuto
economico locale ha però dimostrato una tenuta maggiore rispetto ad altre realtà. L'equilibrio tra i
settori agroindustriale, artigianato e piccola impresa e i servizi, è uno dei suoi tratti di maggiore
caratterizzazione di Bagnacavallo. La presenza cooperativa, oltre a rappresentare un punto di
riferimento per l'economia, contribuisce positivamente a determinare questo equilibrio e a essere un
importante strumento di coesione sociale.
Siamo profondamente convinti che l'impresa sia un valore centrale, un patrimonio decisivo per
salvaguardare la ricchezza del nostro territorio, il lavoro e l'occupazione.
I nostri Comuni sono in sofferenza da alcuni anni. A fronte di risorse sempre calanti sono aumentate
da un lato le competenze a noi assegnate e dall'altro le richieste dei cittadini che identificano i
Comuni come i loro primi referenti per la soluzione delle varie problematiche. Come pubblica
amministrazione ci chiediamo, in questa situazione di collasso, come fare per investire sulle nostre
città, per attuare i programmi di legislatura, per far ripartire la crescita e il lavoro e per confermare i
servizi.
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L'orizzonte strategico della Bassa Romagna
Nel nostro territorio, sono state messe in campo diverse azioni per fronteggiare e contrastare gli
effetti causati dalla crisi economica e dai tagli alle risorse degli enti locali. La strategia più
importante e innovativa è sicuramente rappresentata dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna
che costituisce uno dei modelli più avanzati di innovazione della pubblica amministrazione sia per
la gestione delle risorse sia per la capacità di mantenere la coesione sociale: due fattori
imprescindibili per tentare di affrontare la crisi economica.
La scelta di costituire l'Unione, di impegnarci in un progetto di forte innovazione e di cambiamento
del modo di essere e del modo di operare degli enti locali sul territorio, rappresenta la sfida politica
più significativa fra quelle promosse e condotte in questi anni. È stata una scelta lungimirante e
strategica sul piano politico e istituzionale; una scelta che ci ha consentito di affrontare meglio
attrezzati, con più strumenti, una situazione così drammatica come quella che stanno vivendo il
nostro Paese e l'intera Europa.
Le dimensioni della crisi che stiamo attraversando impongono una riflessione di ampio respiro e, se
non vogliamo che siano i fattori esterni a imporre la direzione del cambiamento, dobbiamo essere
noi, quale classe responsabile di governo politico territoriale, a delineare e a proporre i caratteri, i
contenuti e i valori di fondo di questo cambiamento.
Il piano strategico “la Bassa Romagna 2020” rappresenta l'impegno prioritario e più importante che
abbiamo di fronte. Per questa ragione, l'attuazione del progetto “Bassa Romagna 2020” sarà l'asse
principale attorno a cui sviluppare il nostro impegno nei prossimi mesi sui due filoni del welfare e
dell'imprenditorialità. Il laboratorio partecipato la “Bassa Romagna 2020” è un progetto ambizioso
che mira a rilanciare il nostro territorio per contrastare gli effetti della crisi e per affrontare le sfide
del prossimo futuro, collocandoci all'altezza dello scenario europeo e degli obiettivi dell'Unione
Europea per il 2020. È un modo per guardare oltre il buio profondo della crisi, impegnandoci a
governare pensando al futuro dei nostri cittadini e dell'intero sistema territoriale.
"Le idee di tutti fanno la comunità della Bassa Romagna del futuro" è il titolo che ha accompagnato
il percorso partecipativo sui temi sociali, socio-sanitari ed educativi: una fitta agenda di incontri e
appuntamenti organizzati per coinvolgere la comunità della Bassa Romagna nella programmazione
e progettazione. Si tratta di un nuovo modo per superare la tradizionale programmazione fino ad
oggi perseguita, adottando lo strumento della programmazione partecipata, allargata a un ampia
gamma di attori, passando dalla logica dei tavoli a quella dei processi, lavorando in modo
trasversale nella definizione del welfare del futuro.
Sono stati organizzati veri e propri laboratori, condotti tramite la tecnica dell'open space technology,
aperti a tutta la cittadinanza dell'Unione, chiamata a portare il proprio contributo di idee e progetti
per la programmazione della salute e del benessere sociale. "La comunità che pensa alla comunità"
è il titolo del primo laboratorio che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone, dando così
concretezza all'idea di una comunità attenta e capace, che pur nell'asprezza della crisi, sperimenta,
innova, prova e costruisce una rete di competenze e di risorse. Allo stesso modo sono proseguite le
fasi di realizzazione del percorso dedicato all'imprenditorialità, con l'obiettivo principale di
predisporre un parco progetti in grado di intercettare i finanziamenti strutturali messi in campo
dall'Agenda Europea 2014-2020.
L'Unione Europea riorganizzerà radicalmente, dal 2014, il proprio sistema di finanziamenti. Il
nuovo modello renderà i territori, i luoghi, artefici del proprio destino. Un nuovo approccio
permetterà di esercitare dal basso le candidature ai finanziamenti, aprirà alla multi-settorialità e
incentiverà alleanze e connessioni, solleciterà interventi di partenariato tra pubblico e privato, al
fine di migliorare la progettualità dei territori rispetto agli obiettivi dell'Agenda Europea 2020.
L'Unione dei Comuni vuole contribuire a creare le condizioni per definire le opportunità di business
per la Bassa Romagna.
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Bagnacavallo una città che si rinnova
In questi cinque anni anche Bagnacavallo è cambiata. Abbiamo attraversato un periodo di
trasformazione profonda, caratterizzato da una pesante crisi economica e istituzionale che ha
influito negativamente anche sui tempi di realizzazione dei nostri progetti.
La crisi ha però generato anche reazioni positive, mettendo in rilievo la grande forza del nostro
territorio e della nostra comunità nel mantenere attivi i capisaldi dello stato sociale, della coesione e
della solidarietà, del forte senso di appartenenza alla propria comunità e anche nel mantenere alto
un profilo culturale ed educativo indispensabile per garantire un ruolo positivo per le nuove
generazioni.
Dunque ci sono le forze, le capacità, il talento e l'ambiente favorevole per guardare oltre la crisi e
competere a ogni livello. Come Amministrazione comunale, pur consapevoli delle limitate risorse,
abbiamo perseguito una politica di rilancio investendo sul futuro. Questo messaggio è stato raccolto
da associazioni, imprese, singoli cittadini, i quali sono sempre più impegnati a sostenere lo sviluppo
economico, i servizi sociali, educativi e culturali. In questi ultimi mesi sono sorte nuove
associazioni, si sono intensificate le attività e sono aumentate le donazioni. Tutto ciò rappresenta un
segno tangibile della fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali.
Accanto a questi importanti e positivi tratti identitari, si accentua un profondo senso di insicurezza
per il futuro. È a questa percezione di instabilità e insicurezza, a questa preoccupazione per il
futuro, che da parte degli enti locali deve venire una risposta coraggiosa.
La conservazione dei nostri tratti identitari può apparire rassicurante, ma non è più sufficiente
perché sono radicalmente mutate le condizioni economiche e sociali nelle quali l’identità si è
costruita e consolidata.
In questo quadro, la velocità con la quale il nostro sistema territoriale cerca di adeguarsi ai
cambiamenti diviene determinante.
Per questo affermiamo che per noi la sostenibilità è il criterio necessario per affrontare il futuro, e
non ci riferiamo solo alla sostenibilità ambientale, ma anche alla sostenibilità civile e morale,
condizione indispensabile per garantire a tutte le persone e a tutta la comunità giuste opportunità di
crescita, senza perdere la propria identità civile e democratica.
È questo il senso delle scelte strategiche principali che come Amministrazione comunale abbiamo
costruito nella legislatura che si sta concludendo. Il giudizio sul nostro operato è ora nelle mani dei
cittadini che con il loro voto, oltre a premiare i programmi ed i candidati a loro più graditi,
esprimeranno anche il proprio giudizio sull’opera di governo locale attuata in questo quinquennio.
La manovra del Comune di Bagnacavallo
Pur in presenza di un quadro normativo non ancora ben delineato abbiamo ritenuto prioritario avere
un bilancio nel pieno delle proprie facoltà, senza procrastinare ulteriormente.
Si tratta di una manovra che ha un carattere di provvisorietà dovuto all'incertezza normativa
nazionale, che probabilmente conoscerà un chiarimento nei prossimi mesi. Una volta definita la
normativa nazionale, i nuovi amministratori eletti avranno la possibilità di rivedere la manovra ed
eventualmente di introdurre anche elementi migliorativi.
La manovra che andiamo a proporre, grazie alle risorse risparmiate e accumulate dall'Unione dei
Comuni, si caratterizza per: massimo contenimento possibile della pressione fiscale; massima equità
del prelievo sulle famiglie e particolare attenzione agli immobili destinati ad uso produttivo.
I mancati introiti dovuti alla soppressione dell'Imu prima casa non sono pienamente compensati dai
trasferimenti dello Stato, esercitando anche sul bilancio del nostro Comune l'effetto di un vero e
proprio taglio di risorse. Per contenere al massimo la pressione fiscale e compensare le minori
entrate, si è deciso di intervenire con l'avanzo dell'Unione e dei Comuni. Le risorse di Unione e
Comune di Bagnacavallo attenuano di molto l'effetto delle modifiche impositive introdotte a livello
nazionale con la legge di stabilità 2014, ma non ci consentono di lasciare inalterate le aliquote in
vigore.
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Di fronte a questa situazione, per introdurre elementi di maggiore equità ci siamo dati un
regolamento, a livello di Unione, stanziando risorse da destinare a detrazioni per i possessori di
abitazione principale.
Pertanto la manovra fiscale si articola in tal modo:
- prima casa: applicazione della sola Tasi al 2,5 per mille, a fronte della precedente Imu fissata al 5
per mille. Si tratta delle abitazioni principali dei contribuenti come definite dalla normativa Imu,
escluse le unità di lusso accatastate nelle categorie catastali A1, A8 e A9. Sono esclusi dal
pagamento della Tasi gli inquilini e sono previste una detrazione di 30 euro per le unità con rendita
non superiore a 600 euro e una detrazione di 40 euro per ciascun figlio minorenne residente in tali
unità (per un massimo di 8 figli);
- prime case di lusso A1, A8 e A9: applicazione della sola Imu di legge nella misura massima
consentita pari al 6 per mille;
- seconde case sfitte o locate: applicazione della sola Imu al 10,6 per mille (limite massimo di
legge), senza prevedere per il momento la Tasi;
- seconde case locate a canone concordato: applicazione della sola Imu all'8,6 per mille, senza
prevedere per ora l'applicazione della Tasi;
- edifici produttivi, uffici e negozi: Imu al 9,8 per mille;
- banche e aree edificabili: Imu al 10,6 per mille;
- terreni agricoli: l'Imu è fissata al 8,6 per mille, non è prevista la Tasi;
- immobili strumentali all'attività agricola: è prevista la sola Tasi all'1 per mille;
- seconde case concesse in comodato gratuito a parenti di primo grado: Imu al 9,6 per mille.
Si riporta a titolo comparativo la "manovra" in adozione da parte dei Comuni della Bassa Romagna.
ALIQUOTE IMU
PROPOSTE
Alfonsine
Bagnacavallo
Bagnara
Conselice
Cotignola
Fusignano
Lugo
Massa
S.Agata
Prima casa
Riduzione prima
casa
10,6
Locate
10,60
10,60
10,60
10,60 0
10,6
0
9,6
Uso Gratuito
9,60
9,60
9,60
9,60 0
0
8,6
Canone concordato
8,60
8,60
8,60
8,60 0
10,60
10,60
10,60
0
10,60 0
9,50
9,80
9,50
0
9,50 0
9,50
9,80
9,50
0
9,50 0
9,50
9,80
9,50
0
9,50 0
9,50
9,80
9,50
0
9,50 0
9,80
9,50
0
9,50 0
10,60
10,60
10,60
0
10,60 0
10,60
10,60
10,60
0
10,60 0
Fabbricati rurali
ALIQUOTE TASI
PROPOSTE
8,60
-
Alfonsine
8,60
-
Bagnacavallo
8,60
0
8,60 0
-
-
Bagnara
Conselice
Prima casa
2,50
2,50
2,50
Fabbricati rurali
1,00
1,00
1,00
Cotignola
2,5
2,50 0
1,0
1,00 0
10,60
10,60
9,80
9,80
9,50
9,80
9,80
9,50
9,80
9,80
9,50
9,80
9,80
9,50
9,80
9,80
9,50
10,60
10,60
10,60
10,60
10,60
10,60
8,60
8,60
8,60
8,6
0
-
10,60
10,6
8,6
Terreni agricoli
8,60
10,6
10,6
Aree fabbricabili
8,60
9,8
10,6
D5 - Banche
8,60
9,8
9,5
9,50
9,60
9,8
9,5
C3/C4/C5
D (esclusi rurali e
D5)
9,60
9,8
9,5
C2
9,60
9,8
9,5
C1
10,60
10,6
9,5
A10
10,60
8,6
10,6
Sfitte
10,60
9,6
-
Fusignano
2,5
0
1,0
0
-
Lugo
-
Massa
-
S.Agata
2,50
2,50
2,50
1,00
1,00
1,00
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Ancora una volta attraverso il bilancio vogliamo dare un segnale forte di sostegno a chi è in
difficoltà perché lì dobbiamo segnare la nostra forza: sostegno ai più deboli, attrazione di nuova
impresa e sostegno agli investimenti pubblici.
In questo quadro caratterizzato dal perdurare di forti criticità economiche e sociali e dal consolidarsi
di interventi statali che penalizzano gli enti locali, il bilancio di previsione 2014 individua le
seguenti priorità:
- garantire la qualità e gli standard delle politiche sociali, educative, sanitarie e di assistenza alla
persona;
- dare adeguato sostegno al sistema delle imprese anche per garantire un sufficiente accesso al
credito e creare in tal modo un volano per sostenere la produzione e quindi la ripresa;
- consolidare gli interventi sullo stato sociale al fine di tutelare il potere d'acquisto di salari,
pensioni, redditi già duramente provati dalla spirale inflazionistica pesante;
- effettuare interventi per la cura del territorio;
- ridurre l'indebitamento e di conseguenza l'incidenza degli oneri finanziari sulla spesa corrente;
- rispettare il patto di stabilità.
I punti fondamentali sui quali poggia il bilancio di Bagnacavallo sono i seguenti:
- ridurre la spesa, evitando i tagli lineari e proseguendo l'opera di razionalizzazione avviata;
- recuperare l'evasione fiscale;
- realizzare azioni tese a un alleggerimento della pressione fiscale per garantire maggiore equità;
- perseguire la riduzione dei mutui passati dai 18 milioni del 2008 agli 11.256.000 del 2014 e, di
conseguenza, ridurre gli oneri a carico del Comune;
- bloccare aliquote e tariffe, rinunciando anche all'adeguamento all'indice inflattivo;
- realizzare un significativo piano degli investimenti.
Si tratta di un percorso coerente con gli obiettivi perseguiti l'anno precedente e che sono al centro
della manovra 2014.
1) Stabilizzazione del percorso dell'Unione. L'Unione ha creato economie di scala, razionalizzato
le spese e permesso di intercettare maggiori entrate. Dal 2009 ad oggi, la spesa consolidata Unione
e Comuni è stata ridotta di oltre 4 milioni, il personale è diminuito di oltre 80 unità e, di
conseguenza, l'incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente è passata dal 32% al 25%.
L'attività svolta in questi anni ha mantenuto le identità municipali, ma ha anche costruito un sistema
integrato Unione e Comuni che ha evitato duplicazioni e sovrapposizioni governando un ciclo
virtuoso che ha permesso di diminuire in modo sensibile le spese gestionali dei nostri servizi. La
spesa consolidata Unione e Comuni è passata dai 76,6 miliardi del 2009 ai 72,3 milioni del 2012.
Tutto ciò evitando chiusure di servizi, anzi potenziando quelli esistenti e investendo su innovazione
e semplificazione della pubblica amministrazione.
2) Contenimento della pressione fiscale sui cittadini. Con i bilanci integrati di Unione e Comuni
per il 2014 si prevedono tre precise scelte:
- mantenere sui livelli medi del 2012 le rette dei servizi sociali ed educativi, senza l'adeguamento ai
livelli di inflazione programmata;
- minimizzare l'imposizione fiscale sui beni legati al bisogno (prima casa, comodati e affitti
concordati), contenere l'imposizione per i beni strumentali (edifici produttivi, negozi e uffici) e
chiedere uno sforzo maggiore a quelli legati alla rendita (banche, seconde case e terreni edificabili);
- si è scelto di non applicare la Tasi, ma solo l'Imu, agli immobili produttivi e alle seconde case,
ottenendo il duplice obiettivo di esentare gli inquilini dal contributo e permettere alle imprese di
scaricare fiscalmente il 20% ai soli fini Ires del tributo.
Per minimizzare la Tasi sulla prima casa si è deciso di intervenire attraverso l'introduzione di
detrazioni.
3) Interventi di protezione sociale verso gli strati più deboli ed esposti alla crisi. Oltre 31
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milioni sono stati resi disponibili dall'Unione attraverso il Piano per la salute e il benessere sociale
per interventi a favore di anziani, minori, famiglie in difficoltà e contro le nuove povertà generate
dalla crisi economica. Per quanto riguarda le azioni specifiche sono state stanziate le seguenti
somme: 120.000 euro per il bando anticrisi; 104.000 euro per la restituzione dell'addizionale Irpef;
350.000 euro per l'assistenza ai cittadini in emergenza abitativa; oltre 850.000 euro per
incrementare la spesa per il welfare.
4) Misure concrete e immediate di sostegno all'innovazione delle imprese e all'occupazione.
Nel 2013, il contributo ai consorzi di garanzia delle imprese (consorzi fidi), è stato portato a
350.000 euro, con un incremento di 100.000 euro rispetto all'anno precedente. Con un apposito
bando finanziato con un importo di 480.000 euro, poi aumentato a 580.000, sono stati messi in
campo incentivi in favore dell'innovazione d'impresa e dello sviluppo dell'occupazione giovanile
(100 domande presentate, contributi concessi a 51 aziende).
Nonostante le difficoltà prodotte dalle incertezze politiche nazionali che hanno ricadute sui bilanci
degli enti locali, non siamo stati con le mani in mano. Attraverso le risorse generate dal nostro
sistema integrato, Unione e Comuni, abbiamo attivato una vera e propria manovra economica di
contrasto alla crisi e di sostegno allo sviluppo del nostro territorio.
I numeri del bilancio
Le risorse di parte corrente (Titoli I, II e III dell’entrata)
La parte corrente del bilancio prevede un’entrata complessiva di 13.624.083,66 euro, così distinta
per fonti di provenienza.
Entrate tributarie (titolo I)
10.613.844,00 euro
Entrate da trasferimenti ( titolo II): 1.206.784, 39 euro
Entrate extratributarie (titolo III): 1.603.455,27 euro
Fondi non vincolati
200.000,00 euro
Spesa di parte corrente
La spesa di parte corrente, comprensiva delle quote di capitale di ammortamento dei mutui, viene
stimata in 13.624.083,66 euro di cui:
Titolo I, spesa corrente 12.238.682, 66 euro
Rimborso di prestiti
1.385.401,00 euro
Il Piano degli investimenti 2014 - 2016
In questo quinquennio il Comune di Bagnacavallo ha effettuato investimenti per un ammontare di
13.210.332 euro per promuovere la qualità e la sostenibilità dello sviluppo e della crescita,
difendere e conservare il patrimonio pubblico, migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi ai
cittadini, rendere più attraente il nostro territorio e mantenere alto il livello di vivibilità della nostra
comunità.
Il Piano degli investimenti 2014 - 2016, pari a 13.001.000, è stato predisposto ponendo come
sempre attenzione alle prioritarie esigenze della collettività, unitamente ai vincoli di bilancio e agli
equilibri finanziari.
Grazie alla buona gestione delle risorse, ci troviamo in una situazione migliore rispetto ad altre
realtà e possiamo vantare una dote di patto di stabilità che ci consente un'ampia capacità di
investimento. Il nostro Comune, infatti, ha un basso ricorso a mutui per investimenti e paga in tempi
brevi i fornitori, dando così un contributo concreto per contrastare la crisi.
Grazie anche a queste positive condizioni strutturali possiamo presentare un piano degli
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investimenti che si concentra su cinque filoni fondamentali: interventi per rendere la viabilità più
scorrevole e sicura (infrastrutture, via Bagnoli), percorsi sicuri per ciclisti e pedoni, qualificazione
degli edifici scolastici, messa in maggiore sicurezza e qualificazione energetica degli edifici
comunali, manutenzioni del patrimonio pubblico. Ci siamo chiesti quale idea di futuro e di sviluppo
occorra delineare per un Paese che vuole uscire dalla crisi. La risposta è stata netta: l'intervento
pubblico deve essere finalizzato a un impegno di qualificazione, prima di tutto della scuola, a una
maggior efficienza e al risparmio energetico, alla riduzione delle fonti inquinanti, alla sicurezza, alle
opportunità per tutti e alla creazione di lavoro. Se il pubblico investe su questi temi, si innesca un
circuito virtuoso che stimola privati e altri enti a fare altrettanto.
Nel 2014 verranno poi realizzate le opere finanziate con il bilancio 2013, per le quali si sta
concludendo la progettazione e l'appalto dei lavori. Tra queste citiamo la redazione del progetto
esecutivo del sottopasso di via Bagnoli per procedere alla pubblicazione del bando di gara,
l'intervento di risparmio energetico e smart city nel centro storico, il collegamento ciclo-pedonale di
Glorie, il completamento degli interventi in via Toscanini e la realizzazione di investimenti per le
scuole per un importo di oltre 150.000 euro.
Un bilancio sano, con i conti in ordine, per investire sul futuro
Presentiamo un bilancio sano, con i conti in ordine e che grazie alle scelte oculate operate in questi
anni ha un indice di indebitamento per ricorso a mutui destinati al finanziamento di opere pubbliche
al di sotto dei parametri massimi previsti dalla legge, ed esattamente del 2,49%, quale incidenza
sulla spesa corrente, quando il tetto massimo fissato a livello nazionale è dell'8%.
Il nostro è un bilancio sano ed equilibrato che ha rispettato il patto di stabilità, il tetto del personale,
l'assenza di debiti fuori bilancio e ha assicurato i pagamenti ai fornitori in tempi brevi. In specifico
per quanto riguarda il patto di stabilità, l'equilibrio tra pagamenti e investimenti ci ha permesso di
migliorare il saldo obiettivo fissato annualmente dalle varie leggi finanziarie, consentendoci in
questo modo di programmare importanti investimenti per la nostra comunità.
Si tratta di un bilancio che persegue una politica di rilancio investendo sul futuro. Strategico è il
nostro impegno per la promozione del centro storico, cuore della nostra memoria e risorsa
importante per lo sviluppo sostenibile dell'intero territorio, insieme alla valorizzazione delle risorse
ambientali, naturalistiche e alla manutenzione del nostro patrimonio.
Questa attenzione e questa sensibilità sono il risultato di oltre vent'anni di impegno per conservare il
grande patrimonio della città, in un disegno complessivo di valorizzazione delle nostre risorse per
migliorare la qualità della vita e contribuire a sostenere il tessuto economico e le attività
commerciali. Un lungo processo che testimonia quanto l'amore e il rispetto per l'ambiente siano
diffusi nel nostro territorio.
Presentiamo un bilancio all'insegna di scelte coraggiose perché, nonostante le grandi difficoltà che
caratterizzano il nostro Paese, hanno la forza di guardare lontano, al futuro della nostra città.
Attenzione alla qualità della vita, sostegno e tutela alle persone in difficoltà e alle imprese,
consolidamento dei servizi sociali, educativi, scolastici e culturali, valorizzazione delle risorse
storico-artistiche e naturalistiche e dei prodotti tipici, miglioramento della viabilità e della sicurezza
dei cittadini continuano a essere le linee guida principali della nostra Amministrazione per
promuovere la crescita sociale, civile ed economica della nostra comunità, il senso di appartenenza
e la coesione.
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GESTIONE DEL PERSONALE
Le normative nazionali e i ripetuti tagli di bilancio costringono, di fatto, gli enti pubblici in
generale, e i Comuni in particolare, ad esternalizzare sempre di più i servizi riducendo
progressivamente la presenza dei dipendenti pubblici sia nei servizi alla persona, sia nei servizi di
manutenzione, sia negli uffici interni del Comune.
L’organizzazione del personale è in rete con la struttura dell’Unione dei Comuni, tenendo
conto delle competenze associate. Il 2013 è stato un anno sostanzialmente stabile dal punto di vista
del personale interno. Per il 2014 si preannuncia invece una situazione diversa. Infatti i
pensionamenti previsti porteranno presumibilmente la nuova Amministrazione a rimodulare
l'utilizzo del personale interno.
Nonostante il perdurare del blocco delle retribuzioni, delle progressioni, della produttività
imposto dal governo e il progressivo impoverimento del fondo della produttività, è continuato in
maniera seria e costruttiva il rapporto con le rappresentanze sindacali e le RSU, che ha portato a
mantenere, e in qualche caso ad ampliare, le progettazioni in essere.
Il compito principale dell'Amministrazione, e dei dipendenti tutti, sarà trovare nuove
soluzioni per migliorare le risposte della pubblica amministrazione ai cittadini.
Bisogna dare atto a tutti i dipendenti di essere riusciti, in questi anni, a lavorare per il bene,
non solo dell'ente di appartenenza, ma dell'intera comunità bagnacavallese, nonostante i tagli e il
difficile momento che l'Italia sta attraversando.
AMBIENTE
Il settore dell'ambiente rimane uno dei centri nevralgici dell'attività comunale sia per la
sensibilità che questa amministrazione ha sempre dimostrato verso le tematiche e le politiche
ambientali, sia per l'interesse sempre maggiore che tali politiche riscuotono nei cittadini.
Le sfida dei prossimi anni in questo campo saranno l'attuazione e l'aggiornamento del Piano
di Azione per l'Energia Sostenibile e del Piano Energetico Comunale.
Da parte sua l'Amministrazione comunale sta da anni lavorando per ridurre l'impatto
ambientale dei servizi pubblici (sono da ricordare gli interventi sulla pubblica illuminazione per
aumentarne l'efficienza, i circa 200KW di fotovoltaico installati, la centralizzazione degli impianti
termici nelle scuole) e per promuovere l'attenzione all'ambiente e il risparmio energetico con
iniziative di sensibilizzazione come “M'illumino di meno”, “Liberiamo l'aria”, “Un albero un
bambino”, la “Giornata di Parchi” e altre ancora.
Ambiente nella pianificazione territoriale
Nel 2013 è stato adottato il Piano Energetico Comunale/ PAES che sarà approvato nel 2014
e diventerà la traccia di lavoro per le prossime legislature.
Tre sono le direttrici principali di questo strumento.
1- Riqualificazione: la riqualificazione energetica degli edifici, delle aziende, dei mezzi
come condizione indispensabile per la riduzione dei consumi che, nel nostro territorio, sono dovuti
in maggior parte ad uso domestico e ai mezzi di trasporto.
2- Energie rinnovabili: oltre alla riduzione dei consumi è necessario investire in fonti
energetiche rinnovabili, a chilometro 0 e a basso impatto ambientale, per riuscire a limitare sempre
più l'utilizzo di fonti fossili.
3- Sostenibilità ambientale: tutti gli interventi devono tener conto della limitatezza delle
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risorse ambientali e territoriali e della loro salvaguardia. La sostenibilità passa sia attraverso una
seria programmazione sia attraverso una modifica degli stili di vita.
Per lavorare su queste tematiche sarà fondamentale il coinvolgimento e la partecipazione di
tutti i cittadini, sia per la definizione degli obiettivi sia per il loro raggiungimento.
Piste Ciclabili
Continua il lavoro sulle piste e i collegamenti ciclabili. Su questo tema è stato realizzato nei
mesi scorsi un percorso partecipato, con l'obiettivo di individuare percorsi sicuri e fruibili per i
pedoni e i ciclisti che consentano di collegare il centro con le varie frazioni e il nostro comune con
quelli limitrofi.
Per quanto riguarda il collegamento con Lugo, si è conclusa la progettazione esecutiva del
ponte sulla strada provinciale San Vitale che comprende anche le relative rampe di accesso e la
parte ciclabile. Sono state individuate le risorse, ma ad oggi non sono iniziati i lavori per problemi
di patto di stabilità da parte della Provincia.
Per il 2015 è prevista a bilancio la realizzazione di una pista ciclo-pedonale a Rossetta, sulla
strada provinciale, nel tratto tra via Bellaria e la chiesa, in fase di progettazione da parte del
Comune di Fusignano. Inoltre è allo studio, sempre con il Comune di Fusignano, una soluzione per
il ponte di Masiera.
Nel 2014 è prevista la risistemazione dei percorsi pedonali lungo il ponte della statale
Adriatica sul fiume Lamone tra Glorie e Mezzano, in collaborazione con il Comune di Ravenna.
Per i prossimi anni sarà importante continuare a ricercare finanziamenti europei per la
realizzazione di ciclabili sapendo che per accedervi dovremo cercare di inserire i nostri percorsi in
itinerari molto più ampi, e di interesse quanto meno regionale.
Georisorse
Sono fondamentali un forte impegno e una costante presenza nella Valutazione dell’Impatto
Ambientale delle varie richieste di ricerca e coltivazione di idrocarburi che insistono sul territorio
comunale. Pur sapendo che le autorizzazioni sono di competenza del Ministero dello Sviluppo
Economico e che le Valutazioni di Impatto Ambientali sono di competenza regionale, questa
Amministrazione ritiene fondamentale porre al centro della propria azione la salvaguardia del
territorio. Grazie anche alle sollecitazioni del Comune di Bagnacavallo e degli altri Comuni
dell'Unione, la Regione ha istituito una commissione internazionale di esperti per valutare
l'eventuale pericolosità di nuove perforazioni e in attesa di un riscontro ha “congelato” le nuove
autorizzazioni. Il nostro territorio è comunque interessato da diverse concessioni governative, per
cui sarà compito dell'Amministrazione vigilare affinché chiunque investa nel nostro territorio adotti
tutte le cautele e gli accorgimenti necessari, e non solo per un legittimo interesse privato, ma a
vantaggio di tutta la collettività.
Monitoraggio della qualità dell’aria e dell'inquinamento elettromagnetico
È in approvazione il nuovo Accordo di Programma tra la Provincia di Ravenna, i Comuni e
l’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente (Arpa) di Ravenna, per la prosecuzione dell’attività di
monitoraggio della qualità dell’aria del territorio provinciale. Il nuovo protocollo prevede una
diversa distribuzione delle campagne ambientali volte a ottimizzare i controlli integrandoli con la
rete fissa di monitoraggio, in modo da aumentare l'attendibilità dei dati e diminuire quelli stimati.
Il Protocollo d’intesa tra l’Amministrazione provinciale e i Comuni della provincia di
Ravenna, con il supporto di Arpa, che disciplina il monitoraggio e la prevenzione dell’inquinamento
elettromagnetico, è stato definito e sarà operativo dal 2014. La legislazione italiana al momento è la
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più restrittiva d’Europa e i controlli finora effettuati, archiviati e consultabili sul sito di Arpa, hanno
sempre più evidenziato dati ampiamente entro i limiti di legge.
I risultati delle campagne di monitoraggio effettuate, con i relativi dati e considerazioni,
sono disponibili sul sito di Arpa.
Disinfestazioni, derattizzazioni e monitoraggio della popolazione dei piccioni
Prosegue, in coordinamento con la Regione, il programma di Dezanzarizzazione. Il piano di
intervento, comprende, fra le altre cose, un programma di trattamenti antilarvali periodici nelle
caditoie pubbliche e in quelle collocate in strutture di pertinenza comunale e nei pozzetti pluviali da
aprile a ottobre. È inoltre previsto un programma di monitoraggio per la prevenzione della
Chikungunya e del West Nile Disease.
Il programma di bonifica ambientale delle aree del territorio comunale interessate dalle
termiti prosegue nelle aree pubbliche con il progetto iniziato nel 2003 che prevede interventi a
minimo impatto ambientale per il controllo e la disinfestazione.
Derattizzazione: consiste nel controllo programmato del territorio comunale
dall’infestazione di topi e ratti nei punti di principale concentrazione, rivolto in particolare ai
fossati, alle aree incolte, ai ristagni idrici, alla rete fognaria e a tutte le strutture (fabbricati e aree
verdi) di proprietà del Comune di Bagnacavallo.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE, POLITICHE ECONOMICHE
E PROMOZIONE DEL TERRITORIO
La situazione economica e le politiche di sviluppo
I temi del lavoro e dello sviluppo dell’economia locale rappresentano una priorità assoluta
per le scelte politiche di questa Amministrazione. Bisogna saper coniugare sviluppo economico e
sostenibilità territoriale avendo come obiettivo la salvaguardia dei posti di lavoro e la vivibilità del
nostro paese.
Le azioni concrete messe in campo dal nostro Comune, in sinergia con l'Unione, sono le
seguenti:
• la completa informatizzazione dello SUAP;
•
•
•
•
•
•
•
il bando appena concluso per l'innovazione d'impresa che ha visto una forte partecipazione
delle imprese del territorio e un impegno di 580.000 euro da parte dei Comuni;
i pagamenti dell'Amministrazione comunale in tempi celeri e certi;
un significativo piano degli investimenti, incentrato sulle manutenzioni e sulla
riqualificazione che ha dato, nel 2013, e darà, nel 2014, liquidità al sistema delle imprese
locali;
il tutoring delle aziende che hanno investito e che continuano a investire nel nostro
territorio, per aiutarle nell'espletamento dell'iter autorizzativo;
la valorizzazione del centro storico e dei suoi esercizi commerciali con il progetto "Vetrine
vestite d'arte", il Wireless gratuito, la nuova sala polifunzionale per cinema, mostre, incontri
e spettacoli in piazza della Libertà, ecc.;
la valorizzazione del territorio attraverso eventi enogastronomici e culturali, dalla Festa di
San Michele al festival dell'Incisione contemporanea;
il sostegno all'occupazione e alle aziende che assumono;
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•
la collaborazione con le aziende insediate nel nostro Comune per una promozione
territoriale che non sia a compartimenti stagni, ma che miri a far crescere tutti.
Le attività agricole
Il nostro Comune è da sempre caratterizzato da una forte presenza di imprese agricole
specializzate nella produzione orto-frutticola e cerealicola. È importante mantenere e preservare
l’indiscusso patrimonio che il settore agricolo rappresenta per la comunità bagnacavallese sia dal
punto di vista occupazionale sia per la salvaguardia del nostro territorio. Il grande lavoro fatto dalle
associazioni territoriali, in sinergia con le istituzioni locali per portare le istanze dei nostri
agricoltori in sede europea, ha fatto si che la nuova Politica Agricola Comunitaria non fosse così
penalizzante per il nostro territorio, come era la prima proposta avanzata dal commissario. Sarà
compito dell'Amministrazione affiancare gli operatori del settore agricolo per ripensare l'intera
filiera salvaguardando l'occupazione, le tipicità e le peculiarità delle nostre imprese agricole
all'interno di questa nuova cornice europea che, per la prima volta, tiene conto della diversa
dimensione aziendale nei diversi territori e, almeno negli intenti, propone una ridistribuzione più
equa delle risorse.
Altro importante aspetto su cui continuare a lavorare è il filone enogastronomico legato
alle tipicità e ai prodotti locali e al turismo “slow” anche attraverso percorsi di visita delle nostre
campagne, come quelli indicati nel percorso partecipato sui collegamenti sicuri tra le località del
comune e il resto dei comuni confinanti.
L’artigianato e la piccola e media industria
La piccola industria del nostro comune ha dimostrato di riuscire a lavorare anche in
momenti di crisi come questo, anzi ha trovato la forza di continuare a investire in innovazione e
personale, come dimostrano l'ottimo risultato delle esportazioni del settore calzaturiero nell'ultima
parte del 2013 e gli investimenti di importanti industrie del settore agroalimentare.
Una particolare attenzione va al settore trainante della nostra economia locale,
l'agroalimentare che, come il calzaturiero, oltre ad aver retto bene alla crisi, impiega molto lavoro
femminile e giovanile e rappresenta uno sbocco significativo per i prodotti della nostra agricoltura.
Come Amministrazione siamo in costante rapporto con le aziende del territorio
cercando di lavorare nella semplificazione dei processi e nel supporto ai nuovi investimenti. Di
contro le aziende locali sono sempre più impegnate nelle manifestazioni di promozione territoriale e
di sostegno alla comunità locale.
Più in affanno sono le aziende artigiane, che, oltre ad avere maggiori difficoltà di
riscossione, continuano a trovare problemi nell'accesso al credito anche per gli investimenti; un
segnale concreto, proprio rivolto a loro, è stato il bando per l'innovazione d'impresa del 2013 che
valuteremo se riproporre e/o modificare per il 2014.
I finanziamenti
L’adesione alla “Strada dei vini e dei sapori” rappresenta un’opportunità, sia per l'ente
pubblico sia per i privati, per accedere a finanziamenti che ci aiutino a valorizzare il nostro
territorio. Il rifinanziamento della legge regionale sui centri storici sarà un'opportunità per la Bassa
Romagna solo se sapremo giocarcela bene insieme, in quanto non finanzierà più singoli interventi,
ma solo reti commerciali.
Siamo riusciti a trovare un accordo per la messa a disposizione dei fondi perequativi
dell'outlet di Faenza che nel 2014 saranno a disposizione delle singole amministrazioni.
In ambito europeo si è appena conclusa la discussione sulla nuova PAC che avrà, come
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ricaduta diretta, i finanziamenti per il Piano di Sviluppo Rurale: stiamo lavorando nella
ridefinizione dei GAL, per confermare la nostra presenza in Delta 2000, e di concerto con la
Provincia di Ravenna per riconfermare i finanziamenti del vecchio PSR. Dovremo lavorare in
sinergia con le aziende private per l'utilizzo corretto di quei fondi come stimolo e supporto al settore
dell'agricoltura.
I finanziamenti alle cooperative di garanzia
Le cooperative di garanzia rappresentano, per le aziende locali, un importante strumento di
facilitazione per l’accesso al credito. Ogni anno diverse aziende locali utilizzano le cooperative di
garanzia per l’attivazione di finanziamenti utilizzati per il sostegno e il rinnovamento delle attività,
facendo in modo che gli importi impegnati dall’Amministrazione restino sul territorio a servizio
delle aziende locali. Pertanto, anche per il 2014, sarà rinnovato, nonostante le gravi difficoltà
finanziarie, l’impegno economico del Comune e degli altri Comuni dell'Unione a sostegno delle
diverse cooperative di garanzia per il finanziamento delle aziende locali. Il Comune di
Bagnacavallo, con lo stanziamento di 350.000 euro, conferma anche per il 2014 l'aumento di
100.000 apportato nel 2013 rispetto al 2012.
La valorizzazione commerciale del centro storico di Bagnacavallo e il marketing
territoriale
La promozione del territorio e in particolare del centro storico è da anni al centro del lavoro
di questa Amministrazione. I costanti investimenti nel centro storico per migliorarne la vivibilità e
la fruizione ne sono testimonianza, ma gli investimenti non bastano.
Stiamo lavorando per favorire la crescita di una rete sempre più qualificata di operatori che
partecipino in maniera condivisa con l’ente pubblico all’organizzazione delle iniziative, alla
definizione dei calendari degli eventi e, più in generale, alle strategie di valorizzazione commerciale
e turistica di Bagnacavallo, in sinergia con le associazioni, la ProLoco e le aziende del territorio.
Bisogna valorizzare e incentivare gli esempi positivi già in essere (in primis mostre
temporanee nei negozi sfitti e temporary store) e valutarne di nuovi con la costituenda associazione
di commercianti del centro storico.
Riteniamo che la sfida della promozione del centro storico passi attraverso la promozione
globale del territorio per cui bisognerà trovare il modo di mettere a sistema tutte le tipicità, cercando
di lavorare per migliorare, soprattutto in quei settori che, ad oggi, sono più carenti.
DECENTRAMENTO E PARTECIPAZIONE
Risulta utile ribadire, anche in quest’ultimo scorcio di legislatura, il concetto di
Decentramento come luogo della partecipazione diffusa, il luogo dell’ascolto reciproco, del dialogo,
della definizione delle diverse visioni di un problema; è importante anche definire il Decentramento
come luogo e ambito dove cercare e trovare risposte, accrescere risorse, realizzare quelle sinergie
che ognuno e ciascun contesto può ed eticamente deve mettere a disposizione del “bene comune”.
Questo è stato lo spirito che ha animato l’assessorato, nella figura dell’assessore e di tutti i
tecnici dell’ufficio.
Analizzando il lavoro svolto in ambito Decentramento, la situazione delle diverse frazioni
può essere sintetizzata come segue.
• È stata definitivamente consolidata la gestione delle sedi dei centri civici di Glorie, Masiera,
Traversara, Villa Prati e Rossetta (per quest'ultima sede si è finalmente stabilizzato il
rapporto, per la gestione del Centro Civico, tra la frazione e i Comuni di Alfonsine,
Bagnacavallo e Fusignano, mediante l’applicazione del regolamento stilato nell’anno
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•
•
precedente).
Per Boncellino è tuttora in essere il contratto di comodato d'uso con la parrocchia che ha
permesso l'allestimento del centro civico all'interno della sala parrocchiale. Lo spazio è stato
adeguato in modo da consentirne l'uso come sede del seggio elettorale.
Infine Villanova, che è già dotata di spazi aggregativi pubblici che ad oggi ospitano anche le
assemblee e l’attività del Consiglio di Zona, attende un ulteriore miglioramento nella
distribuzione degli spazi, a seguito della realizzazione della nuova sede dell’Ecomuseo.
L’obiettivo comune da raggiungere è stato però esplicitato in modo chiaro e condiviso da
tutti: far sì che ogni territorio, ogni cittadino della frazione senta il Centro Civico non solo come
sede di tutti gli impegni istituzionali della frazione stessa ma anche e soprattutto come luogo, spazio
e risorsa “propria”. È anche per questo che la modalità di gestione condivisa è improntata al
massimo coinvolgimento possibile da parte di ogni singola frazione: il Comune metterà a
disposizione lo stretto indispensabile al funzionamento della sede, ma ogni territorio arricchirà la
dotazione, farà iniziative, si prenderà cura dello spazio fisico garantendo aperture, pulizie, piccole
manutenzioni o migliorie, in coordinamento e col sostegno dell’Amministrazione comunale, ma
privilegiando le iniziative e le risorse locali. Per garantire al massimo una gestione ottimale dei
Centri Civici, l’Amministrazione intende, in quest’ultimo spazio di legislatura, provvedere, in
stretta collaborazione con i Consigli di Zona, alla modifica del Regolamento per la gestione dei
Centri Civici.
Anche per il 2014, nonostante le ristrettezze enormi imposte agli enti locali dai tagli ai
trasferimenti attuati dal governo centrale, abbiamo voluto confermare l’impegno, come
Amministrazione, a corrispondere un piccolo contributo spese per le attività autonome che ogni
Consiglio di Zona vorrà portare avanti, ognuno con le proprie caratterizzazioni (cambieranno le
modalità di erogazione per poter ottemperare ai vincoli imposti dal governo centrale).
Per quanto attiene l’attività ordinaria, l’Assessorato al Decentramento continua a svolgere
funzioni di coordinamento ed indirizzo, raccogliendo informazioni per rispondere alle richieste che
provengono dai Consigli di Zona. L’Amministrazione conferma il sostegno alle iniziative locali, sia
di carattere sociale (ad esempio per l’accesso degli anziani ai servizi socio sanitari e il
miglioramento delle condizioni di vita a domicilio, anche nelle zone periferiche) sia di carattere
ricreativo, culturale e naturalistico (ad esempio i trebbi di Villanova e le Feste dei Vicini a
Bagnacavallo e Villa Prati, iniziative tese alla socializzazione all'interno di ogni singolo territorio).
Si è lavorato e si continua a farlo interpretando il Decentramento come ambito di
responsabilità diffusa che non è delega della decisione o stigma della incapacità del “centro” di
decidere, ma che, al contrario, è occasione per esplicitare idee e progetti senza imposizioni,
confrontarsi per arrivare a una decisione sapendo di avere condiviso un percorso, un processo, di
avere diffuso informazioni e conoscenze, di aver seminato i presupposti per essere meglio capiti,
anche se non condivisi.
Partecipazione e Decentramento sono quindi strettamente legate e sono state e,
auspicabilmente saranno, i cardini dell’azione di questa Amministrazione comunale.
Ed è a questo riguardo che l'assessorato alla Partecipazione, in collaborazione con
l'assessorato ai Lavori Pubblici ha attivato, in questi ultimi anni, percorsi di partecipazione, ad
esempio il concorso di architettura nel 2012 e il laboratorio di partecipazione sulle connessioni del
territorio nel 2013, che hanno visto anche l'apporto di finanziamenti regionali.
Il 2014 sarà l'anno del progetto partecipato “Lamone Bene Comune, verso un contratto di
fiume: partecipazione, aggregazione, servizi e valorizzazione delle Terre del Lamone”, coordinato
dall'Ufficio Decentramento e Partecipazione e realizzato con il sostegno della legge regionale
3/2010 sulla partecipazione. Il progetto vuole portare a una visione del fiume Lamone non soltanto
come ambiente naturale da salvaguardare e valorizzare, ma anche come un bene comune di cui
riappropriarsi. In particolare, i partecipanti saranno chiamati a elaborare i temi da inserire in un
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“Quaderno della vita di fiume”. Coinvolgendo in primo luogo gli enti locali che si affacciano sul
Lamone e le autorità competenti, le realtà aggregative che su di esso gravitano (Consigli di Zona,
associazioni di volontariato, culturali e ambientali, attività economiche, agricole e artigianali,
consorzi, Pro Loco) e aprendo il percorso ai singoli cittadini, si andrà a concordare un manuale di
gestione partecipata del fiume, che diffonda informazioni e buone pratiche, per renderlo un
ambiente fruibile da tutti. Il percorso, che avrà come fulcro l'Ecomuseo delle Erbe Palustri di
Villanova di Bagnacavallo ma coinvolgerà tutte le comunità che si affacciano sul fiume Lamone (da
Borgo San Lorenzo a Marina Romea) si concluderà a giugno 2014.
GESTIONE DEL TERRITORIO
Il lavoro che ha caratterizzato l'azione pubblica in questi ultimi mesi, e che questa
Amministrazione considera come un elemento che condizionerà molte delle azioni e delle scelte nei
prossimi anni, è il percorso partecipativo.
La partecipazione è sempre stata un valore per la gestione del territorio. Il venire a mancare, o
il perdere di rilevanza di soggetti di rappresentanza dei cittadini, ha determinato la predisposizione
di nuovi strumenti per il coinvolgimento dei singoli. Il percorso partecipativo non muta il rapporto
con i soggetti che operano nella società, ma arricchisce una dinamica con i cittadini, nella
consapevolezza e condivisione dei problemi, fino alla loro discussione e alla predisposizione di
percorsi che portano l'Amministrazione a compiere scelte con una rinnovata e aggiornata vitalità.
Questa rinnovata visione del futuro che ci riguarda da vicino condiziona le scelte future e il
concetto di gestione del territorio.
Il territorio deve essere inteso come una componente fondamentale per lo sviluppo di una
comunità, dal punto di vista economico, sociale e culturale, tenendo ben presente che questo
sviluppo, perché sia tale, deve essere teso a far fronte ai bisogni delle attuali generazioni senza
compromettere il soddisfacimento di quelli delle generazioni future.
Maggiore impulso alla riqualificazione urbana, contenimento della dispersione urbanistica,
riqualificazione dei contenitori da riconvertire, tutela del tessuto storico, rafforzamento della
vocazione commerciale del centro storico, riqualificazione del costruito, valorizzazione del
territorio rurale: sono queste le principali indicazioni contenute nei nostri strumenti urbanistici.
Per il nostro Comune, in coerenza con la scelta di limitare l’espansione esterna,
concentrando investimenti e risorse nel recupero e nella valorizzazione del centro storico, è
essenziale favorire una stretta interrelazione tra gli interventi di riqualificazione del centro storico e
le nuove aree insediative, all’esterno della città. In questo senso andranno progettate e realizzate
tutte le azioni che promuovono interventi in centro storico, attraverso i POC, intese pubblico privati, piani di recupero, con lo scopo di favorire uno scambio virtuoso tra espansione residenziale
esterna e recupero interno al centro storico. Un corretto e trasparente rapporto tra pubblica
amministrazione locale e operatori privati può, infatti, essere il presupposto fondamentale per
l’impostazione di programmi in grado di cogliere efficacemente obiettivi di interesse generale e
obiettivi specifici.
Questi anni di crisi hanno senz’altro rallentato il programma degli interventi prioritari per il
nostro territorio. Proprio per la difficile congiuntura economica è necessario tenere alta la tensione
per la definizione e il perfezionamento di importanti progetti urbanistici nel capoluogo.
Il concorso di Architettura “Polo Sud - la trama urbana tra antico convento di San Francesco
e Palazzo Abbondanza come varco d'accesso al centro storico” rimette al centro dell'interesse
dell'amministrazione la vocazione a coniugare cultura e urbanistica come luogo del vivere
contemporaneo.
Questo comparto rappresenta un importante tassello dell’identità storico-culturale della città.
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Occorre agire affinché, attraverso la realizzazione di questo progetto, il centro storico rafforzi la sua
vocazione, mettendo a sistema tutte le vocazioni e i soggetti presenti: strutture culturali, commercio,
artigianato, ricettività e servizi direzionali.
Nel 2013 è stato completato il recupero della sala delle Capriate, con i servizi annessi e
l'ascensore. Questo nuovo spazio, dedicato in particolare ai bambini con il progetto "La soffitta
delle storie", consente una migliore e più completa fruizione del Convento di San Francesco, dando
vita ad azioni e attività per un periodo più lungo nell'arco dell'anno e con iniziative che si possono
svolgere in contemporanea.
Il recupero funzionale della sala di Palazzo Vecchio per un utilizzo che prevede la musica, il
cinema, le mostre e gli incontri rafforza la convinzione che la cultura costituisce il perno per lo
sviluppo sostenibile di un centro storico come il nostro.
La strategia urbanistica di Bagnacavallo prende ancora più forma nella definizione di una
nuova viabilità che prevede lo snellimento e il decongestionamento del traffico attraverso la
realizzazione dei sottopassi.
Si evidenzia dunque una visione sistemica del nostro territorio, nella convinzione che il
buon governo passi dalla condivisione sia delle prassi, per la scelta del metodo, che dei contenuti,
con percorsi di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini, come strumenti di aiuto alla
decisione.
PROCESSI INFORMATICI, CONNESSIONE TELEMATICA
Servizio informatica associato
L’ufficio informatica, gestito dal 2010 in forma associata all'interno della struttura
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, è entrato a regime con l'assetto attuale dall'inizio del
2012. Oltre alla manutenzione ordinaria delle infrastrutture tecnologiche (reti, PC, stampanti ecc.)
l'ufficio segue il Comune per la progettazione e la realizzazione di:
- telefonia fissa, ormai tutta passata a tecnologia VoIP;
- telefonia mobile e connettività;
- progetti innovativi (es. reti wireless).
Più in generale l'ufficio supporta il Comune per l'ottimizzazione e la razionalizzazione delle
soluzioni esistenti.
Azione di implementazione e modernizzazione dell’hardware e del software
Grazie alle sinergie prodotte dall'unificazione degli uffici informatica è stato possibile
implementare un sistema efficiente di ammodernamento e di manutenzione programmata delle
dotazioni informatiche.
Nell'anno scolastico 2013/2014, in collaborazione con l'Istituto Comprensivo sono state
riviste le reti informatiche delle scuole primarie e secondarie di primo grado, portando la fibra ottica
nel polo scolastico di Bagnacavallo, ottimizzando e potenziando le reti wireless all'interno dei vari
plessi. Il lavoro proseguirà con l'ottimizzazione dei collegamenti (anche telefonici) tra i vari plessi.
Nel 2013 è stata compiuta dall'ufficio un'importante ricognizione dello stato delle
apparecchiature della video sorveglianza. Nel 2014 comincerà un grande lavoro di
ammodernamento e ottimizzazione della rete, in collaborazione con la Polizia Municipale, che
permetterà di avere una migliore qualità delle immagini, una manutenzione costante e programmata
e un controllo remoto dei singoli apparecchi.
Per quanto riguarda il software continuerà il lavoro di armonizzazione dei programmi dei
vari uffici comunali, con particolare riferimento alle anagrafi.
Un altro interessante punto su cui lavorare sarà la possibilità di ampliare la fruizione dei dati
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pubblici di cui i vari Comuni sono titolari, secondo un'impostazione “Open Data”.
Estensione della banda larga nel territorio comunale
Nel 2011 è stata raggiunta la copertura, con il servizio Adsl, di oltre il 98% della
popolazione. Il territorio comunale di Bagnacavallo è dotato di quella che Telecom definisce una
“copertura teorica” del 100%. Nella consapevolezza che rimangono scoperte alcune abitazioni delle
frazioni di Boncellino e Traversara, più qualche casa sparsa in zona Masiera-Rossetta, abbiamo
lavorato con la Regione e con Lepida, che ha stretto interessanti accordi con operatori privati, per
trovare nuove soluzioni per i cittadini. Entro fine mandato saremo in grado, attraverso convenzioni
con Lepida e operatori privati di garantire a tutti i cittadini la banda larga.
Digitalizzazione dei processi amministrativi
Nel 2012 si è conclusa la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi del Comune, che
ad oggi sono informatizzati dalla protocollazione alle firme digitali, alla deliberazione, fino ai bandi
e ai pagamenti.
Ad oggi tutti gli atti del Comune e dell'Unione sono digitali, da fine 2013 anche le pratiche
dello sportello SUAP sono accolte digitalmente e stiamo lavorando per digitalizzare anche i
procedimenti SUE, seppure con alcune lentezze dovute a incertezze normative.
POLITICHE EDUCATIVE
Arrivati al termine prossimo della legislatura, è possibile elaborare una sintesi delle attività
pregresse e stilare un’analisi delle ultime attività previste.
Il Comune di Bagnacavallo, insieme agli altri 8 comuni dell'Unione della Bassa Romagna, ha
conferito i servizi scolastici ed educativi a un sistema centralizzato che ha permesso, a fronte
dell'ottimizzazione delle proprie risorse, una significativa risposta al proprio Istituto Comprensivo
anche in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando.
Già dal 2008 la Provincia ha coordinato e promosso la definizione del “Progetto provinciale
di interventi per lo sviluppo e la qualificazione del sistema scolastico” che prevede la
collaborazione tra scuole e centri risorse territoriali finalizzata a dare piena attuazione agli indirizzi
della Legge Regionale 12/03, con particolare attenzione alle azioni volte all’integrazione degli
alunni/studenti in situazione di handicap e alunni/studenti stranieri.
Anche quest’anno, a livello regionale e provinciale si è confermato il sostegno ai progetti
sull'handicap ma, come Unione, dovremo intervenire sull'ambito relativo all'inclusione degli alunni
stranieri e sull'orientamento scolastico.
Il buon livello qualitativo della scuola del nostro territorio si sostanzia in modo determinante
grazie alla collaborazione tra Istituto Comprensivo e Amministrazione comunale che ogni anno
viene formalizzata con la sottoscrizione di un Accordo di Programma che identifica e definisce
progetti di lavoro, ruoli ed impegni reciproci.
Oltre agli interventi e ai finanziamenti ordinari che il Comune garantisce alla scuola
(manutenzioni edili, utenze, mobilio, materiale didattico, di pulizia e di pronto soccorso) anche
quest'anno, grazie ancora alla donazione di una cittadina bagnacavallese, l’Amministrazione è
riuscita a mantenere in essere interventi di qualificazione dell’offerta formativa: laboratori di
musica e arte, didattica museale e promozione della lettura, laboratori di intercultura, laboratori
naturalistici, rassegna teatro/scuola, concorso “un albero un bambino”, il tutto all'interno della
manifestazione denominata “Città dei Bambini tutto l'anno”. Sono stati attivati anche quest'anno i
laboratori di lingua italiana per gli alunni stranieri e di prima alfabetizzazione per gli adulti (in
collaborazione con il Centro Territoriale Permanente di Faenza, l’Istituto Comprensivo e la Rete
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associazioni per la pace).
Per quanto riguarda l’ambito dei servizi offerti ad alunni e famiglie, vengono confermati:
• i servizi di pre e post scuola realizzati con personale convenzionato e attivi sia alla scuola
dell’infanzia che alla scuola primaria, laddove si raggiunga un congruo numero di iscritti
(almeno 10);
• il servizio di trasporto scolastico, con le diverse opzioni di abbonamento sperimentate negli
ultimi anni: doppia corsa o corsa unica (indifferentemente andata o ritorno), punti di raccolta
cumulativi nel centro e nelle frazioni e servizio di bus navetta.
E’ stata riattivata la Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi, rivolta ai ragazzi della scuola
secondaria di primo grado, che prevede una stretta collaborazione fra Amministrazione e Istituto
Comprensivo per la realizzazione di progetti elaborati sia su base provinciale che a livello di
Unione dei Comuni
Anche per il 2014, infine, è previsto un ricco programma di attività extrascolastiche estive: i
centri estivi Cren, Crem, Cree e Tric Troc sono offerti ai bambini e ai ragazzi, dal nido fino ai primi
anni delle scuole superiori e, oltre a rispondere alle richieste di cura delle famiglie, permettono loro
di fare esperienze importanti per la crescita educativa, cognitiva e relazionale.
POLITICHE SANITARIE
Il primo gennaio 2014 è stata costituita la nuova Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna. È
stato poi nominato un unico direttore generale, invece dei precedenti quattro.
La nuova Azienda va considerata come occasione:
- di consolidamento e miglioramento della qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari romagnoli e
della loro diffusione territoriale;
- di miglioramento dell'accessibilità ai servizi da parte di tutti i cittadini del bacino romagnolo.
Non ci sarà alcun depotenziamento della sanità ravennate né, tanto meno, dell'ospedale di Lugo.
La riorganizzazione della rete ospedaliera va, al contrario, nella direzione di rafforzare i tre presidi
ospedalieri di Lugo, Faenza e Ravenna, passando dal concetto di ospedali in rete gerarchica a quello
di ospedale a rete.
Si tratta di un percorso di riorganizzazione che si pone l'obiettivo di garantire cure più qualificate,
sicure, rispondenti alle continue e rapide evoluzioni della tecnologia, dei percorsi di cure e delle
specializzazioni dei professionisti.
Nulla quindi dei servizi e delle eccellenze presenti nel nostro ospedale verrà tagliato, ma, al
contrario, in una logica di ospedale a rete saranno definite, per ciascuno dei tre presidi sanitari, le
funzioni specialistiche di rilievo aziendale.
Si tratta di una riorganizzazione sanitaria che richiede un forte riequilibrio ospedale-territorio, con
un impianto mirato all'integrazione sociale e sanitaria e dovrà essere fondata su principi non
negoziabili: universalismo delle cure e dell'assistenza, appropriatezza delle prestazioni, priorità
della prevenzione rispetto alla cura.
Deve prevalere una spinta al cambiamento, un cultura che punta al rafforzamento del territorio
ampliando i servizi già buoni, presenti in ogni comune, con un'attenzione specifica alla popolazione
fragile, anziana e non autosufficiente e alla cura delle cronicità.
Per raggiungere questo obiettivo, di fronte a un quadro generale sempre più difficile, con il
progressivo taglio delle risorse nazionali e l'incremento dei bisogni che si accompagna all'aumento
dei costi, vanno compiute scelte coraggiose e lungimiranti.
Ecco perché occorre una efficace riorganizzazione della rete ospedaliera e una altrettanto profonda
innovazione dell'assistenza territoriale.
L'Azienda Usl ha condiviso perciò con i medici di Medicina generale di orientare la propria
progettualità futura verso l'implementazione di case della salute, partendo con una serie di
sperimentazioni, fra le quali anche quella di Bagnacavallo, da diffondere successivamente in tutto il
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territorio provinciale.
La Casa della Salute a Bagnacavallo è realtà.
Partita alcuni mesi fa, la prima Casa della Salute della Bassa Romagna è caratterizzata da una sede
principale a Bagnacavallo, presso l'ex presidio ospedaliero, e da tre sedi secondarie a Villanova di
Bagnacavallo, Cotignola e Bagnara, collocate nei rispettivi centri socio-sanitari. Vi operano tre
pediatri di libera scelta e diciotto medici di Medicina generale che, oltre all'attività di assistenza
primaria erogata ai propri assistiti, esercitano l'attività professionale in forma integrata con altri
professionisti, dagli infermieri agli assistenti sociali, ai medici specialisti.
Si tratta di un modello che fa dell'integrazione professionale e organizzativa lo strumento per
assicurare servizi più accessibili, meglio coordinati, più personalizzati, con l'obiettivo di assicurare
un'ampia gamma di servizi a partire dalla gestione delle patologie croniche, ma anche servizi
preventivi di cura e riabilitazione, sostenendo attività di promozione della salute.
La Casa della Salute si caratterizza inoltre per la capacità di:
• assicurare un punto unico di accesso ai cittadini organizzando e coordinando le risposte da
dare agli stessi;
• garantire continuità dell'assistenza ambulatoriale e domiciliare;
• rafforzare l'integrazione con l'ospedale per quanto riguarda la dimissione protetta, la presa in
carico integrata medico-infermieristica di alcune patologie croniche (diabete, scompenso
cardiaco, ipertensione...) e la condivisione di linee guida e protocolli assistenziali per
patologie che richiedono accertamenti di elevata complessità; si sta valutando la possibilità
di individuare alcuni posti letto temporanei presso la casa residenza anziani F.lli Bedeschi a
gestione e responsabilità clinica del medico di Medicina generale;
• sviluppare programmi di prevenzione rivolti ai singoli, alla comunità, a target specifici;
• promuovere e valorizzare la partecipazione dei cittadini.
Per favorire l'attività di assistenza primaria per le piccole urgenze è stato poi attivato un nuovo
servizio di continuità assistenziale nelle giornate di sabato e prefestivi, nella sede principale di
Bagnacavallo, dalle 9 alle 13.
Oltre a ciò sono in fase di programmazione nuovi progetti indirizzati a coinvolgere altri servizi e
professionisti per affrontare problematiche di salute mentale e/o dipendenza patologica e intervenire
sui comportamenti alimentari, attività fisica, consumo di alcol e fumo di sigarette.
Si tratta di una Casa della Salute pensata come risorsa per la comunità e non soltanto come punto di
erogazione di prestazioni sanitarie e assistenziali, coinvolgendo attivamente i cittadini nella
promozione di stili di vita sani, dove prevalga il ruolo della promozione della salute intesa come
l'insieme delle attività finalizzate ad aumentare la capacità di controllo autonomo del proprio stato
di salute da parte delle persone e della comunità.
La Casa della Salute di Bagnacavallo rientra nella rete di servizi ed eccellenze che siamo riusciti a
costruire nella nostra Ausl, ma più complessivamente in tutto il territorio della Romagna, e che
vogliamo ulteriormente diffondere e qualificare.
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POLITICHE SOCIALI E SERVIZI PER L'INFANZIA
Le politiche sociali devono tendere alla promozione dell’individuo in un percorso che
migliori le condizioni generali della vita di tutti i cittadini e in particolare miri a promuovere
l’inclusione sociale dei soggetti fragili consentendone l’uscita da condizioni di marginalità sociale e
di povertà.
In un periodo di grave crisi economica, come quello che stiamo attraversando, il tema delle
politiche sociali assume un ruolo determinante, l’Amministrazione comunale e l’Unione dei
Comuni della Bassa Romagna hanno assunto come scelta prioritaria il valore della solidarietà verso
le persone che vivono un disagio sociale.
Non si tratta solo delle difficoltà incontrate nel predisporre i bilanci, ma del complessivo
impoverimento delle nostre comunità locali che, nei prossimi anni, avranno meno risorse finanziarie
disponibili per far fronte alle spese per la scuola, gli asili nido e l’assistenza domiciliare agli
anziani.
Nonostante questo contesto di difficoltà oggettive, confermiamo le scelte fondamentali
enunciate all’inizio della legislatura.
La crisi globale, economica e finanziaria ha colpito anche il nostro territorio: cala
l’occupazione e si è ridotto il potere d’acquisto di molte famiglie.
La crisi ha acutizzato e generalizzato la vulnerabilità dei singoli, delle famiglie e della
società nel suo complesso e ha generato:
 un’endemica diffusione del senso di precarietà e di insicurezza derivante dalla
mancanza o perdita del posto di lavoro e dall’assenza quasi totale di prospettive di
lavoro soprattutto per i giovani;
 il propagarsi di nuove forme di disagio e di povertà non solo materiali ma anche
relazionali;
 il notevole aumento della domanda di accesso ai servizi;
 l’accentuarsi della propensione a rinviare sempre più avanti nel tempo l’intenzione di
costruire una famiglia e avere figli, propensione che, se collegata al costante
aumento del tasso di invecchiamento della popolazione, è fonte di crescenti squilibri
demografici solo in parte attenuati dalla presenza di forti flussi migratori e
conseguente natalità di figli di immigrati.
La velocità dei cambiamenti che segnano il momento attuale, sia in termini sociali che
economici, e il calo delle risorse a cui stiamo assistendo, richiedono la definizione condivisa di
obiettivi strategici in ambito sociale, socio-sanitario, educativo e pongono fortemente l’esigenza di
puntualizzare e attualizzare le priorità su cui concentrare l’attività nell’immediato.
Queste trasformazioni, che mettono in discussione diritti consolidati e pongono nuovi
ostacoli all’accesso ai servizi, impongono una spinta verso l’innovazione delle politiche, che
devono rendere ancora più efficace l’assistenza, la cura alle persone non autosufficienti e il diritto
allo studio.
È quindi necessario agire, parallelamente, con azioni immediate di minimizzazione degli
effetti del razionamento economico-finanziario, finalizzate al controllo dei costi di esercizio, e con
azioni di medio periodo volte a una revisione complessiva dell’attuale sistema. Occorre investire
sulla qualità, attivare risorse della comunità, rivedere i modelli gestionali, introdurre innovazioni di
carattere organizzativo volte al perseguimento della sostenibilità economico finanziaria del sistema
e di una più efficace risposta al bisogno.
Occorre orientare la programmazione verso un sistema di protezione sociale integrato
strettamente con il terzo settore e tutta l’area del no-profit, affinché sia più equo, sostenibile e di
buona e diffusa qualità, appropriato e inclusivo. Si tratta di definire scenari sostenibili di un sistema
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di diritti sociali condiviso anche attraverso percorsi partecipativi utili all’allestimento di un contesto
per la lettura e la progettazione di risposte ai cambiamenti sociali.
Occorre ritornare in modo forte sull’importanza e strategicità dell’integrazione tra le
politiche: non solo tra le politiche sociali e sanitarie ma anche tra queste e le politiche educative, per
la casa, per l’apprendimento, per il lavoro. La difficoltà nel perseguire questo obiettivo va superata
impegnandosi a individuare strumenti e livelli di governance appropriati per la programmazione
integrata. Si può certo sostenere che solo attraverso l’integrazione delle politiche è possibile
affrontare i temi nuovi della vulnerabilità sociale legati soprattutto alla perdita della casa e del
lavoro.
La famiglia rappresenta la rete di salvataggio delle dinamiche di una società, è
indispensabile quindi creare ogni condizione per favorire la giusta interrelazione tra società e
famiglie impossibilitate spesso, se lasciate sole, a sostenerne la necessaria evoluzione e a reggere
nei momenti di maggior difficoltà relazionale, sociale ed economica.
Il nostro obiettivo è un welfare in grado di generare nuove risorse, così come indicato nel
Piano Strategico "La Bassaromagna 2020", corresponsabilizzando i cittadini e le forze della società
civile e favorendone l'autonomia all'interno di un sistema co-costruito e co-gestito da pubblico,
privato sociale, cittadini attivi e imprese. Tutto questo salvaguardando un imprescindibile ruolo di
regia del pubblico (visto non solo come gestore ma come responsabile) per accompagnare la
crescita di nuove risposte.
Non effettueremo tagli ma piuttosto interventi volti a definire una scala di priorità che
salvaguardi una delle caratteristiche fondamentali della nostra coesione sociale e cioè la possibilità
di offrire servizi a tutti ma a condizioni diverse: chi più ha più paga. I cittadini con più possibilità
saranno chiamati a contribuire maggiormente al mantenimento dei servizi dove sono previsti
aumenti contenuti.
Servizio Sociale
La gestione dei servizi sociali e di quelli educativi è stata conferita in Unione già da alcuni
anni. Di fronte al lavoro e agli sforzi che si stanno compiendo nella speranza di uscire dalla crisi,
l’Unione dei Comuni, attraverso il servizio sociale e socio-sanitario, si è posta l’obiettivo di
accompagnare e sostenere le persone e le famiglie in difficoltà attraverso interventi centrati sul
sostegno al reddito, integrati con azioni di inserimento lavorativo e di contenimento delle spese per i
beni di prima necessità, delle spese sanitarie, delle utenze e degli affitti.
Sono ritenuti prioritari gli interventi destinati alle famiglie con bambini e a quelle ove è
presente un unico genitore.
La mole degli interventi messi in campo, che consente di accompagnare e sostenere molte
famiglie in difficoltà, è frutto di un costante raccordo tra il servizio sociale e le associazioni di
volontariato del territorio che garantiscono attività di supporto alle famiglie, di socializzazione per
anziani e disabili, di contrasto alla povertà e all’indigenza.
Tali progetti sono regolati da convenzioni e accordi di intesa, con un cofinanziamento da
parte dell’Unione, a fronte di una preziosa collaborazione che vede mettere in campo da parte delle
associazioni ingenti risorse umane ed economiche.
Tra le principali emergenze che il mutato contesto pone all’attenzione del sistema dei servizi
sociali, va mantenuta alta l’attenzione agli interventi di protezione nelle situazioni complesse: dai
crescenti casi di fragilità educativa alle situazioni più gravi che richiedono un’attivazione dei
sistemi di protezione e tutela, quali ad esempio i casi di allontanamento dei minori, di abuso e
maltrattamento, di accoglienza di minori stranieri non accompagnati.
La gamma dei bisogni e il rischio di esclusione può riguardare ampie fasce di popolazione e
può presentarsi in vari momenti e per cause diverse.
Le evoluzioni del XX secolo (epidemiologica, demografica e sociale) hanno determinato
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una serie di criticità dalle quali partire per produrre politiche, azioni, servizi.
I residenti immigrati hanno moltiplicato in pochi anni la loro incidenza, portandoci verso un
quadro decisamente più “europeo” nella composizione della popolazione, con il complesso di
questioni che una società multiculturale comporta.
Le condizioni generali di salute, reali e percepite, sono buone. I tassi di morbosità e
mortalità sono tra i più bassi della regione. L’allungamento dell’aspettativa di vita è sicuramente
merito di un circuito virtuoso tra crescita, benessere, tecnologie e servizi, ma al tempo stesso pone
problemi nuovi alle nostre politiche sociali e sanitarie, come il tema della non-autosufficienza.
Se aggiungiamo il tema dell’accorciamento della “catena familiare”, che toglie sostegno e
accresce le solitudini si comprende come il tema del disagio possa accentuarsi e meriti azioni di
contrasto.
A questo quadro caratterizzato da nuove criticità va ad aggiungersi la recente situazione di
pesante incertezza generale che vede anche la contrazione di posti di lavoro e imprese che ricorrono
al licenziamento, alla cassa integrazione, ad ammortizzatori sociali ormai in fase di esaurimento
aprendo nuovi fronti di disagio.
Nella nostra regione l’obiettivo rimane la crescita di una società solidale: vi sono infatti
fattori di protezione sociale e di sviluppo che si determinano, non solo in relazione al dato
economico, ma anche alla capacità della comunità di rendere concreta la partecipazione dei cittadini
tramite il coinvolgimento delle rappresentanze associative e il rafforzamento del senso di
appartenenza.
Servizi per l'infanzia
La rete dei servizi dedicati all'infanzia in età 0-6 anni costituisce l’impegno economico più
consistente da parte delle Amministrazioni, nella piena consapevolezza che l’istruzione, a partire
dai primi anni di vita, rappresenta una risorsa importante per sostenere lo sviluppo e
l'accompagnamento alla crescita dei bambini e delle bambine e, al tempo stesso, facilitare la
conciliazione dei tempi di lavoro e di cura delle famiglie.
L’anno 2014 vede omogeneizzarsi il percorso di unificazione delle rette dei servizi educativi
e giungere a completamento (a.s. 2013/14) per tutti i Comune dell’Unione dell’Unione.
Restano punto di riferimento gli obiettivi fissati all’atto del conferimento del servizio,
ovvero:
• garantire l’universalità dei servizi ai cittadini del territorio dell’Unione dei Comuni,
attraverso percorsi di uniformità incentrati sulla:
- definizione di criteri qualitativi comuni e trasversali in tutte le strutture dell'Unione, nonché eguali
sistemi di accesso ai servizi;
- capacità di risposta alle domande delle famiglie attraverso il contenimento e l'azzeramento delle
liste d'attesa;
- equità e trasparenza nella definizione delle rette e nella compartecipazione delle famiglie al costo
dei servizi. L’obiettivo di giungere a un’articolazione tariffaria uniforme dei servizi dell'Unione a
fronte di standard qualitativi alti e diffusi, nonché al progressivo allineamento dei costi, è stato
portato a termine con l’avvio dell’anno scolastico 2013-2014;
•
innovare il modello organizzativo e gestionale dei servizi, attraverso il conferimento dei
servizi stessi all’Unione dei Comuni basato sull’accentramento delle procedure
amministrative, la specializzazione delle professionalità e delle competenze ma, allo stesso
tempo, capace di affermare la territorialità e la prossimità al cittadino e alla comunità tramite
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•
la rete diffusa sui territori degli sportelli educativi e la presenza dei responsabili politici e
tecnici. Inoltre tale riorganizzazione intende contenere e, se possibile ridurre, i costi
organizzativi e gestionali attraverso l'integrazione tra le strutture e i servizi, evitando
duplicazioni e sovrapposizioni, la condivisione delle scelte, attuando economie di scala, la
riduzione e la semplificazione dei procedimenti amministrativi adottando anche nuove
tecnologie;
coltivare e diffondere, attraverso il confronto, le migliori esperienze, innovazioni e
sperimentazioni intraprese dalle singole amministrazioni comunali, mantenendo in essere la
pluralità dell'offerta che già esiste nei comuni.
Consapevoli delle difficoltà che le famiglie stanno attraversando e della necessità di
sostenere quanti hanno necessità di accedere ai servizi sociali ed educativi, per l’anno 2014 sono
previste varie misure per contrastare il crescente impoverimento delle famiglie:
- mantenimento delle rette/tariffe a carico dei cittadini pari all’anno 2013, senza
adeguamenti all’indice inflattivo;
- applicazione dell’Isee attualizzata che consente di calcolare la compartecipazione dei
cittadini al pagamento della retta in misura proporzionata a un eventuale riduzione di reddito
determinata dalla situazione di crisi economica.
L’offerta di servizi, in particolare quelli rivolti all’infanzia, è aumentata. Alla scuola
dell’infanzia di Villanova funzionano infatti, dall’anno scolastico in corso, tre sezioni omogenee per
età rispetto alle due dello scorso anno.
Al nido, sempre nella stessa frazione, dal mese di Gennaio 2014, abbiamo attivato la
seconda sezione; e tutto ciò nonostante i pesanti tagli ai bilanci degli enti locali. I Comuni hanno
investito in assistenza, sanità e servizi educativi maggiori risorse rispetto all’anno precedente, in
particolare per gli interventi destinati alla prima infanzia.
LAVORI PUBBLICI, PATRIMONIO E SPORT
Il piano poliennale degli investimenti 2014-2016 prevede in particolare interventi finalizzati
a migliorare la già buona vivibilità del nostro territorio, a valorizzare il patrimonio architettonico e
urbanistico e a consolidare Bagnacavallo come luogo della cultura e dell'associazionismo. Tutto ciò
mettendo in primo piano l'ecosostenibilità degli interventi.
Seguendo queste linee di indirizzo vogliamo evidenziare, tra gli altri, alcuni filoni di
intervento.
Risparmio energetico e sostenibilità ambientale. Una volta approvato il cofinanziamento
da parte della Regione, partirà la procedura d'appalto per l'utilizzo di nuove tecnologie finalizzate
all'innovazione e al risparmio energetico nell'impianto di illuminazione del centro storico. Si tratta
di un intervento che dovrà coniugare l'esigenza di risparmio energetico, la valorizzazione degli
aspetti architettonici del centro storico e l'introduzione di nuovi servizi come il wireless. Già in
questi anni sono stati realizzati impianti di produzione di energia solare sul magazzino comunale,
sull'impianto bocciofila di Bagnacavallo, sull'Ecomuseo di Villanova. La qualificazione energetica
del patrimonio comunale proseguirà nel 2015 con gli interventi sul palazzo comunale e sul teatro:
un comparto dove si è già risparmiato molto grazie alla centrale termica di quartiere realizzata
diversi anni fa. Ora occorre aprire una ulteriore fase di innovazione tecnologica. Poi, per il 2016,
prevediamo un intervento che ripensi tutto il comparto delle scuole medie e del palazzetto dello
sport, con l'obiettivo di risolvere il problema del superamento delle barriere architettoniche,
dell'efficienza funzionale degli edifici, dell'adeguamento alle norme antisismiche, oltre al
miglioramento dell'impatto energetico.
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Mobilità sostenibile
Grande importanza rivestono gli interventi a sostegno e difesa della sicurezza di pedoni e
ciclisti, attraverso la realizzazione di nuove connessioni tra le località del nostro comune e i comuni
limitrofi.
Le esperienze effettuate con le piste ciclo-pedonali di via Canale Naviglio e di via
Bruciamolina hanno ispirato un processo partecipato che ha coinvolto tanti cittadini di tutto il
territorio comunale, producendo un insieme di proposte che rappresentano un quadro di riferimento
per i prossimi interventi sulla mobilità sostenibile.
Stiamo lavorando per realizzare un primo stralcio nel 2014, vincolato al reperimento di
fondi di altri enti. Già alcune di queste proposte sono recepite nel piano degli investimenti con la
previsione del collegamento ciclabile tra Bagnacavallo e Lugo, una volta che sarà realizzato
l'adeguamento del ponte sul fiume Senio, ora in fase di appalto da parte della Provincia. Poi è
prevista, per il 2015, a Rossetta, la realizzazione della pista ciclo-pedonale sulla strada provinciale,
nel tratto tra via Bellaria e la chiesa.
Manutenzione del territorio e del patrimonio pubblico, in particolare le scuole
La manutenzione del territorio, finalizzata a garantire la maggior sicurezza possibile per i
cittadini e la migliore funzionalità dei servizi, rappresenta un elemento che contraddistingue
Bagnacavallo.
Gli ultimi interventi eseguiti da vari enti, in ordine di tempo, sono: il miglioramento della
sicurezza del fiume Lamone nel tratto fra Traversara e Villanova (700 mila euro); l'adeguamento
della rete fognaria e della depurazione a Villanova (oltre 2 milioni), che ha consentito il
collegamento della frazione di Villa Prati al depuratore di Villanova e il collegamento della frazione
di Masiera al depuratore di Fusignano (650 mila euro).
Nel 2014 è prevista la realizzazione di alcuni interventi del valore di 40.000 euro, che
daranno una risposta ai problemi causati dalle condizioni di pioggia eccessiva nella zona di via
Redino, via Bandiera e via Boncellino.
Sempre per il 2014 il piano investimenti prevede 200.000 euro per la manutenzione dei
manti stradali e 400.000 euro per il rifacimento di viale Dante a Villanova. Inoltre, lo citiamo per
ultimo ma è il più importante, è previsto un investimento di oltre 260.000 euro per la manutenzione
e il miglioramento strutturale degli edifici sede di asili nido, scuole dell'infanzia, scuole primarie e
scuole secondarie di primo grado. Questo intervento è il più importante perché è proprio sugli
edifici scolastici che in questi anni abbiamo investito di più.
Sport
L'associazionismo sportivo rappresenta per Bagnacavallo un grande patrimonio civico che
questa Amministrazione ha scelto di continuare a sostenere in modo significativo, nonostante
l'esigenza di apportare tagli di bilancio. Riconfermiamo quindi le scelte compiute nel 2013 che
hanno prodotto un rilevante cambiamento, riducendo le rette di utilizzo delle palestre per le
associazioni e diminuendo l'impegno economico e organizzativo del Comune. A supporto delle
associazioni confermiamo, con lo stesso importo stanziato nel 2013, sia i contributi ordinari sia i
contributi a sostegno dell'avviamento sportivo (CAS) per i giovani fino a 16 anni, aumentati del
30% nel 2012.
La sfida che questo comune dovrà cogliere è data dalla necessità di dare una risposta al
bisogno di maggiori spazi da parte delle tante associazioni. Pensiamo che occorra nel capoluogo
una nuova struttura più moderna e polifunzionale, che sia in grado di poter ospitare
contemporaneamente le attività di più associazioni e che sia utilizzabile anche per scopi diversi, ad
esempio la cerimonia di una società sportiva, la festa dello sport, ecc. Nel piano degli investimenti
abbiamo inserito questo intervento per il 2016 prevedendo il rifacimento del palazzetto dello sport e
e delle scuole medie.
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POLITICHE PER LA SICUREZZA
Il tema della sicurezza è una priorità per il Comune. Il diritto alla sicurezza è uno dei
fondamentali principi di cittadinanza ed è condizione preliminare per garantire convivenza civile,
qualità della vita di una comunità e sviluppo del territorio.
Le politiche per la sicurezza hanno assunto per il nostro comune la caratteristica di azioni tese
a un miglioramento generale della qualità della vita dei cittadini, per questo sono state attuate con
un approccio a vasto raggio basato su quattro punti cardine: il presidio e il controllo del territorio;
la cura del territorio, attraverso interventi di manutenzione e di riqualificazione degli edifici e delle
aree pubbliche; la realizzazione di iniziative e di politiche di animazione sociale, l'offerta di
occasioni culturali; il coinvolgimento dei Consigli di zona, dell'associazionismo e dei centri sociali,
al fine di dare vita a progetti di "cittadinanza attiva" e iniziative di informazione della popolazione.
Come Amministrazione comunale siamo impegnati a fare la nostra parte mettendo in campo
una serie di azioni concrete, in stretta collaborazione e coordinamento con le forze dell'ordine dello
Stato, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e attuando gli interventi condivisi dal
Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Diverse sono le azioni realizzate in questi anni per migliorare la sicurezza delle nostre
comunità a partire dalla realizzazione di una estesa rete di videosorveglianza. Significativo il
finanziamento da parte della Regione del progetto "Nove città in rete per la legalità"; progetto che
consente di mettere in rete, in un'unica piattaforma, tutti i sistemi di videosorveglianza presenti nei
comuni, per ora gestiti singolarmente, e consentirà la gestione diretta dalla centrale operativa della
Polizia Municipale. Al sistema avranno accesso anche Polizia e Carabinieri.
Nell'ambito della collaborazione con le forze dell'ordine dello stato va poi evidenziato lo
stanziamento, da parte della Giunta comunale, di 23.000 euro destinati a un accordo con il
Ministero dell'Interno volto ad assicurare il mantenimento della caserma a Villanova e un maggior
impegno a servizio della comunità locale. Grazie al consolidamento della collaborazione con le
forze dell'ordine dello Stato e alla costituzione del Corpo Unico di Polizia Municipale della Bassa
Romagna, si sono resi possibili il potenziamento delle attività di controllo e presidio territoriale e
l'ampliamento dei servizi di pattugliamento anche nelle ore notturne. Significativi sono anche i
risultati raggiunti con il Protocollo d'intesa "Mille occhi sulle città", tra la Prefettura di Ravenna, sei
Comuni della provincia, tra i quali Bagnacavallo, e gli istituti di vigilanza privati del territorio,
attivo da alcuni anni e rinnovato nelle settimane scorse.
Il Corpo Unico di Polizia Municipale ha consentito di “liberare” preziose risorse da impiegare
in azioni di presidio e controllo del territorio. Ciò attraverso il progressivo accentramento delle
procedure amministrative, delle attività d'ufficio e operative, reso possibile dalla costituzione degli
uffici centralizzati, evitando così la moltiplicazione di ruoli e di costi. È stata costituita una centrale
operativa in grado di ricevere segnalazioni dai cittadini e dalle forze dell'ordine dello stato per 18
ore al giorno (dalle 7 alle 24). Sono stati poi attivati un numero verde per le emergenze e il terzo
turno di servizio dei vigili che vanno ad aggiungersi ai servizi attuati da Carabinieri e Polizia 24 ore
su 24. I vertici provinciali delle forze dell'ordine hanno più volte sottolineato l'importanza
dell'introduzione di misure deterrenti (allarmi, inferriate, ecc.) nelle proprietà pubbliche e private e
la collaborazione della cittadinanza. Infatti, proprio grazie a tempestive segnalazioni di cittadini, le
forze dell'ordine sono riuscite a effettuare arresti e a sventare tentativi di furto. Nei mesi scorsi,
inoltre, è stato presentato un nuovo sistema di videoallarme antirapina per gli esercizi commerciali
che permette un collegamento video in diretta con le forze dell'ordine. Si tratta di un progetto reso
possibile grazie a un Protocollo d'intesa stipulato tra Prefettura, Camera di Commercio, Ascom,
Confesercenti e Federfarma.
Su questa strada occorre proseguire cercando di rafforzare e coordinare al meglio gli interventi
delle forze dell'ordine dello Stato e della polizia locale, ciascuno nel rispetto delle rispettive
competenze.
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PROTEZIONE CIVILE
Con la recente costituzione del Gruppo comunale di Protezione Civile, la conclusione del
corso base di protezione civile e l' iscrizione del gruppo stesso nell'elenco regionale del volontariato
di Protezione Civile-Sezione Provinciale di Ravenna, anche Bagnacavallo ha completato l'iter
iniziato con la costituzione del Centro Operativo Comunale e l'approvazione del Piano di
Emergenza e di Protezione Civile dei Comuni dell'Unione della Bassa Romagna. Si tratta di un
piano che punta sulla previsione, la prevenzione e la preparazione all'emergenza, necessario per
andare oltre la schematica suddivisione delle competenze corrispondenti a eventi di tipo a), b) e c) e
incentrare la nuova protezione civile sui principi di resilienza, come indicato nell'ordine del giorno
approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 20/12/2013, partecipazione e sussidiarietà.
È di fondamentale importanza che la Protezione Civile sia una "macchina di intervento in
emergenza" bene organizzata, in grado di ridurre al minimo il tempo che intercorre tra un evento
calamitoso e i primi soccorsi e interventi.
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A questo obiettivo sono dedicati:
il Gruppo comunale di Protezione Civile di Bagnacavallo;
il lavoro di continua definizione dei "piani di emergenza" elaborati a livello nazionale e
locale;
il continuo aggiornamento delle procedure di emergenza indispensabili per far sì che, al
momento del bisogno, tutti coloro che devono intervenire sappiano già cosa fare e come
farlo;
lo scambio regolare di informazioni tra tutti i livelli del sistema;
le attività di formazione del personale e le esercitazioni di tutte le componenti che
intervengono nella Protezione Civile;
il potenziamento dei mezzi tecnici a disposizione.
Grazie a questo lavoro sistematico e all'iniziativa delle strutture decentrate, negli ultimi anni
gli interventi di protezione civile hanno visto ridursi notevolmente i tempi medi del soccorso, fino
ad arrivare a pochi minuti, specialmente in ambito comunale o intercomunale. Inoltre sono
considerevolmente aumentate la conoscenza delle azioni necessarie e la capacità di operare per
ridurre il danno alle persone, alle cose, al patrimonio artistico e ai beni culturali e per diminuire il
tempo necessario per il ripristino delle normali condizioni di vita nelle zone disastrate.
L'attività di previsione è assicurata da un sistema di reti che collegano la Protezione Civile ai
centri nazionali di ricerca scientifica, a sistemi tecnologici di raccolta ed elaborazione di
informazioni sui diversi tipi di rischio e sulle condizioni che possono aumentare le probabilità di
pericolo per la collettività, a centri di elaborazione delle informazioni in grado di segnalare con il
massimo anticipo possibile le probabilità che si verifichino eventi catastrofici.
La conoscenza del territorio e delle soglie di pericolo per i vari rischi costituisce la base,
oltre che per le attività di previsione necessarie a rendere efficiente la macchina dei soccorsi, anche
per individuare gli indirizzi e le linee dei vari tipi di interventi di prevenzione possibili. È compito
della Protezione Civile individuare e segnalare alle autorità competenti gli interventi utili a ridurre,
entro soglie accettabili, la probabilità che si verifichino eventi disastrosi, o almeno a limitare il
possibile danno. In questo contesto si inquadra la recente revisione della carta sismica nazionale.
Come è noto, la scienza non è in grado, ad oggi, di prevedere il verificarsi di un terremoto. Tuttavia,
sono disponibili informazioni, rigorose e scientificamente verificate, sulla diversa esposizione al
rischio sismico delle aree del territorio nazionale, che permettono di individuare in quali comuni sia
necessario ricorrere a tecniche edilizie idonee ad aumentare la resistenza dei manufatti in caso di
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terremoto, in modo da ridurre i crolli e soprattutto il numero delle possibili vittime.
Oltre al rischio sismico, il sistema della Protezione Civile tiene sotto controllo, in modo
sempre più accurato, i vari tipi di rischio idrogeologico, la mappa delle aree più soggette agli
incendi boschivi e delle aree dove sono più probabili i rischi legati all'alto livello di
industrializzazione.
Oltre a questo, la Protezione Civile porta avanti quelle che sono ormai le sue attività
ordinarie e che proseguiranno anche nel 2014:
- attività educativa, formativa e informativa sulle tematiche dell’emergenza, della solidarietà e della
tutela dei diritti umani, rivolta a operatori e volontari di Protezione Civile;
- ricerca di nuovi volontari sulla base della recente nuova regolamentazione comunale;
- organizzazione e attuazione degli interventi nazionali/internazionali di soccorso e di solidarietà;
- partecipazione, come richiesto da superiori organismi di Protezione Civile, alle eventuali attività
di soccorso in caso di maxi calamità;
- monitoraggio e gestione delle emergenze e delle attività di Protezione Civile dei nove Comuni
della Bassa Romagna, in coordinamento con le relative strutture statali, provinciali e regionali;
- coinvolgimento nel progetto di lotta alla zanzara tigre, nel periodo giugno/ottobre e realizzazione
di servizi di pronto intervento per gli eventi legati al fenomeno dell’elevata temperatura estiva e al
piano neve.
Il centro operativo sovracomunale di Protezione Civile di Bagnacavallo attivo per le
funzioni ad esso assegnate, stimola maggiore consapevolezza e coinvolgimento nelle singole
iniziative. Inoltre, le attrezzature in dotazione ne consentiranno l’impiego come punto strategico di
comando e coordinamento in caso di emergenza.
RAPPORTI INTERNAZIONALI, PACE E GEMELLAGGI
Intendiamo continuare a lavorare per un obiettivo importante: contribuire alla costruzione di
un’Europa dei cittadini, uomini e donne che entrano in relazione tra loro, scambiandosi idee,
opinioni, punti di vista, nel reciproco rispetto, costruendo legami veri di amicizia. Un’Europa unita,
espressione dei popoli, non limitata ai confini geografici o alle politiche economiche; solo in questo
modo l’Europa sarà forte e determinante nel mondo, nelle scelte strategiche e nella gestione degli
equilibri tra nord e sud del mondo, per la costruzione della pace e il ripudio della guerra come
strumento di risoluzione dei conflitti.
Grazie a questo impegno abbiamo ottenuto significativi riconoscimenti dal Consiglio
d’Europa: il Diploma europeo, nel 2005, la Bandiera d’Onore nel 2006 e la Targa d’Onore nel 2013
Sono riconoscimenti molto importanti per la nostra comunità, che hanno premiato l’intenso lavoro
svolto per la promozione degli scambi internazionali; un impegno che ha visto coinvolti, accanto
all’Amministrazione comunale, l’Istituto comprensivo, le associazioni di volontariato, a partire
dall’Associazione “Amici di Neresheim”, tante famiglie e singoli cittadini.
Sono molte le iniziative che abbiamo portato avanti insieme alle associazioni di volontariato.
Soprattutto grazie a queste attività, a Bagnacavallo si è diffusa la consapevolezza di essere cittadini
del mondo; oltre a sentirsi sempre più costruttori di Pace è aumentata la voglia di incontrare le
persone delle città amiche e gemelle e, nel tempo, si sono consolidati molti rapporti di amicizia in
altre parti del mondo. Si tratta di una ricchezza che va coltivata, anche mantenendo in essere
l'adesione al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace. Non possiamo disperdere
questo patrimonio di relazioni e di contatti, pur nelle difficoltà economiche che caratterizzano i
nostri bilanci.
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Per questo continua il nostro impegno, volto ad accompagnare le associazioni di
volontariato, a condividere le idee sul nascere e a costruire insieme dei percorsi che ci vedano uniti,
nel fare rete e nel trovare le sinergie possibili, per rendere il nostro intervento più efficace e
partecipato.
Gemellaggi e rapporti di amicizia: attività realizzate e in programma
Il Comune di Bagnacavallo ha in essere tre patti di gemellaggio, rispettivamente con le città
di Neresheim, Strzyzow e Aix-en-Othe, e un patto di amicizia con la città di Stone. Sono state
diverse le occasioni, per le nostre comunità, per incontrarsi e stare insieme, molti gli scambi tra i
giovani, molti i progetti europei che ci hanno visto impegnati fianco a fianco.
L’Associazione dei gemellaggi e relazioni internazionali “Amici di Neresheim” e i singoli
cittadini di Bagnacavallo hanno collaborato attivamente all’organizzazione delle attività
internazionali e hanno partecipato numerosi ai viaggi nelle nostre città partner, alimentando
l’interesse per la scoperta di altre lingue, culture, tradizioni e promuovendo così l'idea di un'Europa
dei cittadini.
L'Amministrazione intende condividere con l'associazione "Amici di Neresheim" la
progettualità futura, per organizzare e promuovere occasioni di incontro con le città partner, per far
conoscere la nostra città, le sue tipicità e offrire ai nostri cittadini l’opportunità di instaurare rapporti
di amicizia e conoscere altre realtà e altre culture.
Nel corso del 2014 l’associazione “Amici di Neresheim” organizzerà durante l'anno viaggi
nelle città legate a Bagnacavallo da patti di gemellaggio o di amicizia e favorirà momenti di
incontro culturali, sportivi, musicali, etc. In particolare organizzerà viaggi a Neresheim in occasione
del Carnevale e della festa del paese, durante la quale si festeggerà il ventennale del patto di
gemellaggio con Bagnacavallo. Inoltre continuerà la collaborazione con l’Istituto scolastico
comprensivo di Bagnacavallo per gli scambi culturali tra studenti.
A giugno-luglio verrà riproposto, per i ragazzi di seconda classe della scuola secondaria di
primo grado e dei primi anni delle scuole superiori, un soggiorno linguistico a Stone e sarà
organizzata anche la partecipazione di una delegazione di nostri concittadini alla festa della
cittadina inglese, a giugno, occasione per celebrare il decennale del patto di amicizia.
Nel maggio 2014 una delegazione di Bagnacavallo parteciperà alla fiera del vino e dei
prodotti del territorio a Pâlis (Communauté de Communes du Pays d'Othe Aixois ), per promuovere
i prodotti del nostro consorzio "Il Bagnacavallo".
In luglio verrà realizzato uno scambio culturale per una decina di bambini della scuola
primaria che si recheranno a Aix-en-Othe, accompagnati da due insegnanti, per partecipare a un
progetto didattico. Il gruppo bagnacavallese sarà ospite per una settimana presso famiglie di Aix-enOthe, mentre la settimana successiva saranno i bambini francesi a essere ospitati a Bagnacavallo.
Sempre nel 2014 l’Amministrazione comunale intende collaborare con l'associazione
“Amici di Neresheim” per organizzare l’accoglienza, a Bagnacavallo, di gruppi di ragazzi di
Neresheim, di Stone, della Communauté des Communes du Pays d’Othe Aixois e di Strzyzow,
nell’ambito dei progetti di scambio culturale, linguistico e sportivo. Inoltre si organizzerà
l'accoglienza di gruppi di cittadini delle città partner, in particolare durante la Festa di San Michele,
durante la quale verrà dato particolare rilievo al ventennale del gemellaggio con Neresheim e al
decennale del patto di amicizia con Stone.
Nell’ambito dello sviluppo dei rapporti internazionali, nel 2014 continuerà infine la
collaborazione con l'associazione dei gemellaggi per l' accoglienza dei bambini di Chernobyl nel
mese di giugno.
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POLITICHE CULTURALI
Nella precedente relazione di bilancio si metteva in luce la difficoltà di coniugare le poche
risorse di bilancio con l'esigenza di investire in cultura. Bagnacavallo ha vinto questa sfida aprendo
alla città una rete di luoghi per la produzione e la diffusione della cultura, in collaborazione con le
realtà più vivaci del territorio, donando al sistema complessivo un forte slancio.
Questo è possibile, sottolineiamo ancora una volta, grazie al mix di impegno tra
amministrazione e realtà associative, che a Bagnacavallo costituiscono uno dei pilastri del tessuto
sociale, parte costitutiva della rete che alimenta e rigenera la coesione sociale nella nostra città.
Nel comune di Bagnacavallo l’idea di territorio di servizi e di cultura è caratterizzata dalla
realizzazione di diverse e qualificate azioni che coinvolgono in maniera trasversale tutti gli ambiti
tematici. Salvaguardia, recupero, valorizzazione e promozione del patrimonio artistico, storico,
architettonico e culturale e rafforzamento della coesione sociale, restano gli obiettivi primari della
nostra azione di governo.
Il confronto aperto fra Amministrazione, enti, istituzioni culturali e formative,
organizzazioni di categoria, imprese, operatori economici, associazioni e volontariato nelle varie
forme in cui si esprime, contribuisce a definire le progettualità e a dare corpo all’idea di un territorio
di servizi e cultura, oltre a realizzare nuove e decisive alleanze, al fine di amplificare al meglio
l’alto potenziale di valore aggiunto espresso da settori quali cultura e turismo.
A fronte di quanto esposto in premessa, e in presenza di un soggetto come l’Unione,
andrebbe consolidata l’esperienza delle gestioni coordinate in materia di politiche culturali,
salvaguardando sicuramente l’identità di ognuno, ma lavorando allo sviluppo di un territorio che
non si riconosce solo nei confini amministrativi, ma in un’idea più ampia di appartenenza.
In questo senso è stato affrontato il tema della messa a sistema di tutto il comparto cultura
dei comuni dell'Unione, fornendo un quadro di riferimento utile alle nuove amministrazioni che si
insedieranno ai fini di capire quale strada intraprendere.
In questa direzione sono stati fatti passi in avanti decidendo che il coordinamento delle
attività dovrà tenere conto dei nuovi assetti e di un coordinatore nella persona del dott. Giuseppe
Masetti.
Area Cultura, Comunicazione e Partecipazione
L’Area Cultura, Comunicazione e Partecipazione è composta dal settore “Comunicazione ed
Eventi” e dal settore “Centro Culturale”. I servizi sono stati così organizzati per qualificare
ulteriormente l’attività culturale nel suo complesso e per una migliore razionalizzazione
dell’utilizzo delle risorse umane che operano nell’Area.
Settore Centro Culturale
Ufficio Biblioteche e Archivio Storico e Ufficio Mostre e Musei
Il Museo civico delle Cappuccine, nelle sue articolate vocazioni, svolge un ruolo di
“presidio culturale” che va oltre la conservazione del patrimonio e interagisce continuamente con
un pubblico ampio, locale e non locale.
Il Museo Civico delle Cappuccine custodisce, conserva, valorizza e promuove un patrimonio
storico, artistico, etnologico e culturale importante, parte di quel patrimonio complessivo dato da
monumenti ed edifici di particolare pregio e interesse architettonico, storico e religioso che, nel loro
insieme, contribuiscono a trasmettere l’immagine e la capacità attrattiva del territorio.
L’obiettivo che non dobbiamo mai abbandonare è quello di continuare a progettare la
riqualificazione e il recupero di spazi funzionali e accoglienti, se vogliamo un museo inteso come
laboratorio culturale, luogo di incontro, di progettazione, di confronto e scambio continuo di idee, in
rete con le altre realtà del territorio e se vogliamo che la biblioteca rappresenti un punto di
eccellenza più fruibile per tutti, perché meglio attrezzata e dotata anche di materiali multimediali e
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di spazi per la didattica.
In questo contesto la sala per conferenze dotata delle tecnologie per videoproiezioni, in
grado di ospitare incontri, letture, workshop, seminari, rappresenta un ulteriore luogo di
aggregazione e cultura per il nostro territorio.
Il programma del Museo Civico delle Cappuccine, nelle sue specificità, è pensato per
racchiudere in sé quelli che sono gli obiettivi imprescindibili per l’Amministrazione, da consolidare
e perseguire negli anni: il recupero, la valorizzazione, la diffusione della conoscenza del nostro
patrimonio storico, artistico e culturale, ambientale, delle nostre specificità, da un lato; l’attenzione
all’esterno e ai nuovi movimenti artistico-culturali, dall’altro. In queste operazioni, la
collaborazione, in particolare con l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione
Emilia Romagna (Ibacn), con le soprintendenze e con le università, è dinamica e costante.
Ecomuseo delle Erbe Palustri
Il nuovo Ecomuseo della civiltà delle erbe palustri è una realtà!
Questa nuova struttura è parte di un sistema più ampio che si pone l'obiettivo di valorizzare
e mettere in relazione la storia, i prodotti tipici, il saper fare, le abilità artigianali e l'ambiente. Le
quasi 5000 presenze registrate nei primi sei mesi di apertura dell'Ecomuseo confermano la nostra
convinzione che questo sistema è in grado di affermarsi tra le persone, che ne riconoscono la
valenza storica e culturale. Questo sistema, infatti, riesce ad affascinare le persone che si sentono
coinvolte in tutti i loro sensi, grazie alle proposte e agli stimoli offerti, non solo dal percorso visita,
ma anche dall'intensa attività culturale dell'Ecomuseo.
Il nuovo museo si presenta come una realtà di nuova concezione e una delle esperienze più
avanzate nel panorama nazionale. Questo lavoro è stato possibile grazie all'impegno della struttura
comunale, degli uffici, dell'Associazione Civiltà delle Erbe Palustri, delle persone che dovrebbero
rendere orgogliosa una comunità.
L'intreccio di competenze, passione e grande dedizione fanno sì che oggi possiamo ospitare
una delle collezioni più complete sull'argomento, con una fruizione dei contenuti all'avanguardia.
Solo con i fatti si può dimostrare che la cultura è strumento di sviluppo e solo la gestione
della complessità motiva l'agire politico per la buona gestione amministrativa di un territorio.
Settore Comunicazione ed Eventi: Ufficio Cultura ed Eventi
Si tratta di attività che scandiscono le stagioni degli appuntamenti annuali, che hanno anche
una spiccata valenza turistica, di promozione del territorio, del patrimonio in esso custodito e dei
prodotti che esprime.
L’Amministrazione lavora a una maggiore integrazione tra le varie iniziative, sia nella fase
progettuale che in quella esecutiva. L’obiettivo è quello di fare crescere la consapevolezza che lo
scambio continuo di competenze ed esperienze porta a una crescita complessiva delle persone e
della società nel suo insieme.
La Sagra delle erbe palustri di Villanova, che si svolge ogni anno nel secondo fine settimana
di settembre, rappresenta, non soltanto per la città di Villanova, ma almeno in ambito regionale e
non solo, un'importante occasione per ricordare la storia e le tradizioni locali, in quanto la
lavorazione delle erbe palustri costituisce parte integrante della vita e della cultura del paese e ne ha
rappresentato l'attività economica predominante fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Sul
piano operativo, la realizzazione della Sagra avviene attraverso l’affidamento della programmazione
e gestione della manifestazione all’associazione “Civiltà delle Erbe Palustri”. La collaborazione fra
Comune e Associazione è regolamentata da idoneo rapporto convenzionale.
La Festa di San Michele a Bagnacavallo, che si svolge tutti gli anni in alcune giornate
collocate attorno alla ricorrenza del Patrono del 29 settembre, rappresenta la manifestazione di più
forte impatto turistico, in quanto richiama pubblico da tutto il territorio regionale e, in parte, anche
nazionale. La manifestazione è gestita direttamente dal Comune attraverso un Comitato, con il
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supporto di diverse collaborazioni. L’organizzazione della manifestazione implica, inoltre, un
intenso coinvolgimento dell’associazionismo locale (del volontariato culturale e sportivo e delle
associazioni di categoria) e degli operatori economici della città, il cui apporto costituisce da
sempre un aspetto di particolare qualificazione della festa.
Un Paese - laboratorio per la progettazione culturale.
Questa nuova manifestazione si inserisce nel panorama cittadino con due obiettivi. In primo
luogo intende promuovere una riflessione sul futuro della cultura in Italia, portando la nostra
esperienza di piccola realtà che ha scelto il terreno della cultura per rilanciare il centro storico e più
in generale il territorio nel suo insieme.
Il secondo obiettivo è quello di utilizzare lo strumento della partecipazione, già impiegato
dall'amministrazione per tematiche urbanistiche e ambientali. Infatti anche questa manifestazione
userà in forma originale e autonoma lo strumento partecipativo per capire come coinvolgere i
cittadini, le associazioni e tutte le realtà nuove che si affacciano alla vita pubblica di Bagnacavallo
nella progettazione culturale di una città e quali ricadute questo potrà avere sulla nostra vita
quotidiana.
Scuole comunali d’arte e di musica
Le scuole comunali d’arte e di musica rappresentano un servizio consolidato e ben inserito
nel territorio. Un fondamentale aspetto di caratterizzazione delle scuole comunali è la loro
integrazione nella vita culturale del paese. Queste due radicate realtà svolgono da anni un
importante ruolo che non si esaurisce nell’educazione, nella promozione e nella diffusione della
cultura artistica e musicale. Sempre di più, in questi anni, le due scuole comunali hanno assunto una
funzione importante per la nascita e lo sviluppo di situazioni di socializzazione nell’ambito della
stessa generazione e fra generazioni, con un’importante presenza, fra gli iscritti, di adolescenti.
I corsi sono strutturati in base alle tematiche e alla tipologia di insegnamento e organizzati
tenendo presente le età e le esigenze degli allievi, e prevedono, quindi, corsi mattutini, pomeridiani
e serali.
La nuova sede della scuola d'arte rappresenta un ulteriore tassello di questo percorso,
rafforza la capacità di sviluppo delle azioni e garantisce maggiore funzionalità. L'obiettivo
dell'Amministrazione è quello di dare vita a un centro che sia anche motore di produzione culturale,
in grado di promuovere, oltre alla formazione delle persone, attività dove queste “vocazioni” si
possano esprimere. La neonata associazione BiArt Gallery, le mostre e, in particolare, gli
allestimenti artistici realizzati nelle vetrine dei negozi sfitti o il corso estivo per giovani realizzato
con Accademia Bizantina e Radio Sonora, evidenziano come la collaborazione di diversi enti e
associazioni sia in grado di esprimere grandi capacità di realizzazione.
Sarà possibile un primo bilancio di questa nuova sede al termine di questo mandato
amministrativo, in modo da cogliere a pieno i possibili sviluppi di tale importante esperienza.
L’attività delle due scuole comunali interagisce, in una filosofia di collaborazione,
cooperazione e scambio, con i servizi educativi, per l'infanzia e scolastici.
Un ruolo decisivo delle due scuole si concretizza anche durante gli appuntamenti culturali
organizzati dall’Amministrazione comunale, con una collaborazione totale, puntuale e qualificata.
Stagione teatrale
Dal 1992 ad oggi il rapporto di collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri per
la gestione e la direzione del Teatro “C. Goldoni” ha raggiunto importanti risultati. Il “Goldoni” si è
distinto, nel territorio provinciale e nazionale, per la varietà e la qualità delle sue proposte: dalla
prosa di tradizione alla drammaturgia contemporanea, alla danza, alla musica, al teatro ragazzi, al
teatro dialettale. A tutto ciò ha contribuito anche l’impegno della Compagnia per il teatro di
denuncia: basta ricordare le iniziative che Accademia Perduta/Romagna Teatri ha creato per dare
maggior voce possibile all’associazione dei parenti delle vittime di Ustica e, da ultimo, ma non
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meno importante, la creazione del “Circo della Pace”: progetto unico in Italia per contenuti e
modalità esecutive.
Il “Goldoni”, oltre alla stagione realizzata da Accademia Perduta/Romagna Teatri, propone
anche diversi appuntamenti di spettacolo organizzati e gestiti direttamente dal Comune, e/o in
collaborazione con le associazioni del luogo o la scuola.
Programmazione cinematografica
La realizzazione, a Palazzo Vecchio, di una nuova sala polifunzionale per cinema, musica,
esposizioni, mostre e convegni rappresenta un ulteriore importante risultato di questa
Amministrazione, raggiunto grazie alle risorse della donazione Minguzzi. Questa vocazione
multipla tiene conto della specificità di Bagnacavallo e del consolidato rapporto delle città con il
cinema. Bagnacavallo, infatti, è stata scelta da molti registi per ambientarvi le riprese dei propri
film, tanto che più volte abbiamo parlato di una particolare vocazione del nostro centro storico per il
cinema. Al tempo stesso, al cinema realizzato tra le mura della città negli ultimi 40 anni, si è
affiancato il cinema proiettato nelle numerose rassegne cinematografiche svolte negli ultimi
trent'anni, con grande successo di pubblico. L'anniversario della rassegna cinematografica estiva,
nata proprio nel centro storico nel 1984, è un'ulteriore dimostrazione che il cinema fa in un certo
senso parte del Dna di Bagnacavallo.
Con la nuova sala di Palazzo Vecchio, la programmazione invernale, che prima si svolgeva
nell'antico Convento di San Francesco, ha trovato sede in uno spazio dotato delle tecnologie e degli
accorgimenti necessari per migliorare le proiezioni, in un ambiente accogliente. Oltre al consueto
spazio riservato ai film d'essai e di qualità, è stata introdotta una programmazione dedicata al
documentario e al cinema indipendente ed è stato incrementato il calendario del cinema per
bambini. La rassegna proporrà pertanto film di seconda visione nelle serate di venerdì, sabato e
domenica, mentre film per bambini e documentari si alterneranno nei pomeriggi di domenica.
La rassegna cinematografica all'aperto, che ora si svolge al Parco delle Cappuccine,
rappresenta, anche in ambito provinciale, la manifestazione più consolidata e di lunga durata fra
quelle proposte dall'Amministrazione nel periodo estivo. Si svolge nei mesi di giugno, luglio,
agosto, con proiezioni serali quotidiane che propongono sia film ad alto contenuto spettacolare sia
rassegne dedicate ad opere d’autore o rientranti nei circuiti d’essai, senza trascurare la
programmazione rivolta ai più piccoli. L’ideazione, l’organizzazione e la gestione di entrambe le
rassegne sono affidate al Cinecircolo FuoriQuadro.
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