Il thriller è sportivo all` ombra di Maradona Il Mattino
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Il thriller è sportivo all` ombra di Maradona Il Mattino
5 luglio 2016 Pagina 42 Il Mattino C. C. NAPOLI Al Circolo Canottieri Il thriller è sportivo all' ombra di Maradona Iavarone presenta con Ferlaino il suo romanzo: «Mai nominare Diego invano» Ugo Cundari Quando il giornalismo investigativo si incrocia con il thriller può nascere un genere narrativo che del primo ha l' aggancio con la realtà, mentre del secondo il ritmo e la capacità di tenere il lettore incollato fino all' ultima pagina. A questo ambito così particolare e ancora poco diffuso appartiene Il rapimento del campione. Il Napoli, i terroristi e il fuoriclasse sequestrato (Minerva) del giornalista Toni Iavarone, presentato ieri al Circolo Canottieri dall' autore e, tra gli altri, dal presidente del Napoli dei due scudetti, Corrado Ferlaino, da Ernesto Mazzetti e da Antonio Corbo. Il protagonista, inviato speciale di un quotidiano napoletano, è Tino Rovani, capace di realizzare grandi scoop e, in proprio, grazie a un intuito che in certi momenti acquista un sapore quasi magico, di risolvere vicende molto intricate. In questo caso, Rovani sarà alle prese con il rapimento del calciatore più famoso del Napoli, con richiesta di riscatto di vari milioni di euro. L' idea va subito a Maradona, anche per l' immagine di copertina, che suggerisce questo collegamento abbastanza naturalmente. Ma non è detto che sia così. «Per quanto mi riguarda non ho mai scritto che si tratti di Maradona» ha sottolineato Iavarone, «per tanti motivi. Il primo e più importante è che il numero 10 più famoso del Napoli sta bene in una sorta di empireo, il suo nome è giustamente impronunciabile non solo per i profani del calcio ma anche, e per ragioni più complesse, per chi ha vissuto la sua epoca». D' altra parte Iavarone seguì il Napoli del Pibe da giornalista sportivo del «Mattino» e in quanto tale ha quasi rielaborato l' atmosfera di quel tempo, le suggestioni che viveva la città come in un sogno condiviso. Non a caso Rovani ha la protezione di una specie di spirito guida, che è poi quello che i napoletani finalmente sentivano dalla loro parte nell' epoca di Maradona. Neanche è un caso che uno dei protagonisti del libro sia proprio Ferlaino (con il quale Iavarone ha scritto l' anno scorso una biografia di Achille Lauro), le cui testimonianze sono utili a costruire una trama ancora più complessa, che si sviluppa anche nei deserti di Dubai e del Pakistan, dove fanno capolino l' Isis, alcune bande di pericolosi beduini e anche personaggi con tendenze cannibaliche: «Iavarone giustamente non nomina mai Maradona, e io condivido, oggi possiamo solo parlare di calciatori che, al massimo, hanno la possibilità di diventare dei quasi Maradona. E però Iavarone con questo libo ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS IN COLLABORAZIONE UFFICIO STAMPA CCN Continua > 1 5 luglio 2016 Pagina 42 Il Mattino C. C. NAPOLI < Segue rischiato tantissimo, perché comunque, anche non volendo, quanto meno sfiora il nome del campione argentino». Per Ferlaino «è da apprezzare lo sforzo di chi ha cercato di unire la ricerca delle fonti e i legami con una realtà veritiera con lo slancio dell' immaginazione». In ogni modo Iavarone, il cui nome risulta una porzione di anagramma di quello del protagonista, ha detto che «di vicenda autobiografica ci sono solo la mia scrivania al giornale e un direttore di tanti anni fa, molto riconoscibile dalla figura che tratteggio, Pasquale Nonno». Il tema sportivo è quello che più tira nelle vendite in librerie, però non è in questo ambito che Iavarone continuerà questa sua incursione nella narrativa. «Se mai ci sarà un seguito, non mi terrò più nel mio campo, mentre continuerà a muoversi il giornalista, e invece di un possibile Maradona la vicenda ruoterà intorno a un altro personaggio importante e potente della Napoli di oggi». UGO CUNDARI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS IN COLLABORAZIONE UFFICIO STAMPA CCN 2