Collettiva di pittura
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Collettiva di pittura
Collettiva di pittura al Comune di Potenza sino al 5 gennaio A Potenza le “Vie dell’Arte” di Daniela Memoli L’iniziativa è patrocinato dal Comune in collaborazione con l’Associazione Distefano Collezione d’arte con la collettiva di pittura“ Frammenti” a cura de “Le vie dell’Arte” in collaborazione con la Città di Potenza e l’Associazione “Antonio Distefano”. Riflettori puntati su Aldo Canzi, Giovanni D’Aurea, Ulisse, Gabriele Fabris, Giampietro Tugnoli a “Le vie dell’Arte”. Cinque grandi artisti in terra lucana in mostra sino al 5 gennaio, in Piazza del Sedile, al Municipio di Potenza dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. “ L’arte di ben cinque grandi aritisti- ha detto la responsabile de “Le Vie dell’Arte” , Daniela Memoli- è in mostra nel Palazzo Municipale di Potenza. E’ doveroso ringraziare il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, l’ amministrazione e la Dott.ssa Piera De Marca per la fattiva collaborazione dimostrata nella realizzazione di un evento intriso di arte”. Aldo Canzi inizia il suo percorso artistico nel 1970. La sua formazione figurativa non è stata casuale ed improvvisata ma suggerita dalle voci e dalle emozioni della natura. Dopo varie esperienze, si accosta per un breve periodo all’informale ma ben presto fa un piacevole ritorno all’informale ma ben presto fa un piacevole ritorno al figuratismo subendo influenze impressionistiche. Nel 1996 la fondazione dell’Accademia di San Pietroburgo gli conferisce una laurea da maestro d’arte per meriti artistici e per aver portato la sua arte in molti paesi del mondo. Dal 2003 è presente nelle case d’arte Day-Light di Waschington. Sempre nel 2003 realizza opere nei luoghi sacri di Gerusalemme. D’Aurea in ambito paesaggistico dimostra una esuberante genia coloristica che lo colloca nel novero di quei nuovi pittori che oggi sono i prediletti dal pubblico ecologico quello ancorato alla contemplazione di una certa realtà visiva, al gusto del bello e all’adesione del concetto legato alla vera pittura. Una serie di opere contemporanee omologate con il nome d’arte Ulisse all’interno delle quali senza dubbio abita la poesia e che sono ormai ben note agli addetti ai lavori e ai collezionisti non solo per la qualità della loro immediatezza narrativa ma proprio in virtù di quel recupero di un certo clima di serena beatitudine tipico delle fiabe. Fabris, invece, trasforma in vita la sostanza delle immagini e palesa i misteri celati nella profondità del sentire. I suoi dipinti rendono il ricordo animato, movimentano le passioni dell’animo con il rapporto sistematico tra gli oggetti naturali e le situazioni. La pittura di Fabis non è un diversivo, un’evasione puramente contemplativa, che costituisce una pausa di riposo tra le vicende della vita. Tugnoli è un pittore autodidatta, figurativo moderno ha tenuto mostre personali. Paesaggista, gioco d’ombre e di luce lo distinguono. Colpi di spatola sicuri dall’effetto coloristico, monocromatico di vigile padronanza riescono a dare sintesi pittorica di questo valido artista.