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Dire ore Generale ASP ‐ Ragusa PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE DELL’AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI RAGUSA Nel mese di febbraio 2015 saranno per me quarant’anni di lavoro effettivo dedicati al pianeta sangue con passione ed entusiasmo sempre crescenti nonostante il passare degli anni!!! Io e i miei collaboratori siamo stati ripagati dal raggiungimento di traguardi insperati e che mai ci saremmo sognati di indicare come obiettivi raggiungibili!! Oggi ci chiedono da più parti la ricetta per clonare l’organizzazione e la nostra risposta è sempre la stessa: passione e dedizione di un gruppo di persone molto qualificato, capace a sua volta di trasfondere entusiasmo a tutti gli attori del sistema. Io aggiungo però che un po’ di fortuna ci vuole perché non sempre le persone giuste hanno la ventura di incontrarsi e noi di fortuna, devo dire, ne abbiamo avuto sia sul versante associativo sia su quello professionale. L’ultimo evento fortunato lo ascrivo all’assegnazione del nuovo Direttore Generale Dr. Maurizio Aricò presso l’ASP 7! Potevano da Palermo assegnarci un ingegnere o un avvocato com’è successo in altre ASP, ma la fortuna ha voluto che ci toccasse un Ematologo e di chiara fama! La differenza sta nel fatto che egli è culturalmente attrezzatissimo per apprezzare, anche nei minimi dettagli, quella che io amo definire la nostra ”Splendida e poderosa macchina salvavita” costruita in tanti anni di appassionato e duro lavoro. Il Direttore Generale, volendo raccontare ai ragusani la sanità che funziona con delle pubblicazioni monografiche, ha invitato me e gli operatori del SIMT a descrivere in poche pagine e con parole semplici la complessa e articolata organizzazione immunoematologica dell’ASP 7 che, a Suo parere, non è sufficientemente chiara e nota in tutte le sue molteplici sfaccettature ai nostri concittadini. Mi piace rappresentare l’organizzazione che ho l’onore di dirigere come un grande mosaico fatto da tanti tasselli ciascuno dei quali è strategico per risolvere un problema di salute. Gli 80 operatori dei SIMT e i 60 delle Unità di raccolta Associative AVIS svolgono un ruolo preciso e definito anche nei dettagli da un sistema qualità da tutti condiviso. Ciascuno è consapevole dell’importanza che ha il fatto di attenersi con scrupolo alle procedure e alle istruzioni di lavoro per garantire qualità e sicurezza a tutto il sistema. L’organizzazione ha assunto anche un ruolo strategico per la sanità regionale e soprattutto per la vicina Catania siamo divenuti un perno che consente di far girare la ruota dei trapianti e dell’assistenza agli emoglobinopatici. Colgo quest’occasione che mi ha dato la Direzione Aziendale per esternare la mia infinita gratitudine a tutti i dirigenti sanitari e amministrativi dell’ASP che negli anni hanno supportato le nostre attività con diligenza e attenzione. Ringrazio tutti i collaboratori dei SIMT e delle UDR associative per il lavoro svolto con grande professionalità ed etica esaltando la centralità del paziente, faro guida della nostra azione. Ringrazio i donatori di sangue che hanno fatto di Ragusa la provincia più generosa d’Italia e quindi più civile e solidale. Ringrazio l’AIL e l’Associazione Pro Thalassemici che hanno supportato il SIMT con azioni concrete e tese al miglioramento dell’assistenza del paziente emopatico. Pietro Bonomo DIRETTORE SIMT ASP RAGUSA Pagina 1 IL SIMT DI RAGUSA Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Ragusa è una Unità Operativa Complessa di Coordinamento (UOCC) provinciale che fornisce prestazioni di medicina trasfusionale a tutte le strutture sanitarie (Ospedali, case cura, residenze sanitarie) della nostra Provincia e a buona parte della Sicilia Sud-Orientale. Esso rappresenta un’importante realtà della nostra Azienda e uno dei Servizi Trasfusionali più all’avanguardia dell’intera Sicilia e del Centro-Sud Italia, sia in termini di volumi di attività svolte, sia in termini di complessità e di varietà dei servizi offerti. Oltre ad assicurare la costante disponibilità di sangue ed emocomponenti per i pazienti ricoverati, per i pazienti ambulatoriali e, tramite la trasfusionale domiciliare, per i pazienti non in grado di deambulare e quindi impossibilitati a recarsi in ospedale, il SIMT esegue tutta una serie di attività, alcune di tipo prettamente trasfusionale, altre di tipo clinico. La UOCC di Medicina trasfusionale dell’ASP 7 di Ragusa presenta un’organizzazione molto complessa e comprende al suo interno una serie di settori specialistici, alcuni dei quali hanno il compito di gestire aspetti ben determinati della filiera trasfusionale che vanno dalla produzione degli emocomponenti, alla loro qualificazione biologica, alla tipizzazione gruppo ematica di donatori e pazienti, mentre altri si occupano di diagnostica e di gestione (diagnosi e terapia) delle principali malattie ematologiche. L’UOCC è composta da una Unità Operativa Complessa, il SIMT di Ragusa, allocato in una palazzina a tre piani all’interno dell’ex presidio ospedaliero “G.B Odierna” e da due articolazioni organizzative (Unità Operativa Semplice) presenti nei nuovi locali del presidio ospedaliero “Maggiore” di Modica e del Presidio Ospedaliero “R. Guzzardi” di Vittoria. All’interno del SIMT di Ragusa operano inoltre il Centro di Qualificazione Biologica (CQB) degli emocomponenti, l’Unità Operativa Semplice di Diagnosi e Cura delle Talassemie e delle Emoglobinopatie e l’Unità Operativa Semplice di Ematologia, da qualche settimana allocata presso l’Ospedale “M. Paterno Arezzo”, in stretta vicinanza con la Divisione di Oncologia Medica. Nella figura 1 è illustrato l’organigramma della struttura. La sede del SIMT di Ragusa Pagina 2 L'ospedale Maggiore di Modica L'Ospedale "R. Guzzardi" di Vittoria DIREZIONE SIMT RAGUSA SIMT VITTORIA QUALITA' E FORMAZIONE BUON USO DEL SANGUE PRIVACY SICUREZZA S.I. EMONET EMOVIGILANZA SIMT MODICA UOS EMATOLOGIA UOS DI DIAGNOSI E CURA DELLE TALASSEMIE E DELLE EMOGLOBINOPATIE UOS CENTRO DI QUALIFICAZIONE BIOLOGICA Figura 1 Organigramma Unità Operativa Complessa di Coordinamento dei Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale - ASP 7 RAGUSA Pagina 3 Attività operative e rapporti di collaborazione Scopo specifico del SIMT è quello di contribuire all’autosufficienza di sangue ed emocomponenti sulla base degli obiettivi della programmazione locale, regionale e nazionale. Molto importante e strategica è la collaborazione che le tre strutture trasfusionali di Ragusa, Modica e Vittoria tengono con le unità di raccolta del sangue gestite in provincia di Ragusa dall’AVIS. Il reclutamento dei nuovi donatori, linfa vitale da rinnovare sempre in maniera costante il nostro bacino di donatori, importante per poter mantenere nel tempo un’autosufficienza di sangue ed emocomponenti, la convocazione e la gestione dei numerosi donatori periodici e la parte relativa alla raccolta del sangue e degli emocomponenti in aferesi vengono svolte direttamente dalle AVIS. In ogni comune della nostra provincia è presente una sezione AVIS che garantisce la raccolta di tutto il sangue e degli emocomponenti in provincia di Ragusa e che ha fatto della nostra provincia una delle provincie italiane con il maggiore numero di donazioni e di donatori. La collaborazione spinta tra SIMT e Unità di Raccolta AVIS si è in questi anni rilevata vincente e garantisce già da diversi anni il raggiungimento della totale autosufficienza della nostra provincia in termini di emocomponenti ed emoderivati (i farmaci che vengono prodotti dal sangue). Non solo, grazie alla generosità dei donatori della provincia di Ragusa è possibile esportare nella città di Catania più di 11.000 unità di emazie concentrate “ragusane” e oltre 1.000 unità di concentrati piastrinici da aferesi, utilizzati in larga parte per i fabbisogni trasfusionali dei pazienti ematologici ricoverati presso i nosocomi catanesi, sempre a corto della preziosa risorsa terapeutica rappresentata dal sangue. Nella figure seguenti sono illustrati i dati relativi alla raccolta 2013 di sangue intero, plasma di aferesi e aferesi multicomponenti nelle 12 unità di raccolta AVIS. Pagina 4 Pagina 5 Oltre alla produzione di emocomponenti per uso clinico (globuli rossi concentrati, concentrati piastrinici di aferesi, plasma fresco congelato), il SIMT di Ragusa è uno dei più grandi produttori di plasma della Sicilia. Nel 2013 sono stati prodotti 10.661 litri di plasma, pari al 285% del fabbisogno provinciale. Più del 98% del plasma raccolto viene inviato all’industria farmaceutica che lo utilizza come materia prima per la preparazione dei farmaci plasmaderivati (albumina, immunoglobuline endovena, fattori della coagulazione, antitrombina). La provincia di Ragusa con i suoi 307.4921 abitanti, pari al 6,15 % dell’intera popolazione siciliana (5.002.9041), contribuisce per il 20,7% al fabbisogno regionale di plasma da utilizzare per la produzione di farmaci plasma derivati. Si tratta di un dato sorprendente che pone la provincia di Ragusa ai primi posti in Italia nella donazione di plasma da aferesi. 1 Dati Istat Censimento 2011 Pagina 6 Attività svolte Numerose sono le attività svolte nei tre SIMT di Ragusa, Modica e Vittoria. Nei riquadri sottostanti le attività comuni svolte dai tre SIMT e le attività svolte dai singoli SIMT. ATTIVITA’ COMUNI SVOLTE NEI TRE SIMT Produzione e lavorazione emocomponenti Diagnostica immunoematologica di base Assegnazione emocomponenti Consulenza trasfusionale Gestione della Malattia emolitica del neonato Attività di emovigilanza Ambulatorio di Medicina Trasfusionale Ambulatorio per la gestione dei pazienti in terapia anticoagulante orale SIMT RAGUSA ATTIVITA’ DIAGNOSTICHE Laboratorio regionale per la qualificazione biologica degli emocomponenti Diagnostica immunoematologica di II livello Banca emocomponenti rari Diagnostica ematologica: citofluorimetria, biologia molecolare Tipizzazione HLA donatori di midollo osseo e per diagnostica SIMT MODICA SIMT VITTORIA ATTIVITA’ DI PRODUZIONE ATTIVITA’ DIAGNOSTICHE Emocomponenti per uso topico (gel piastrinico, collirio, colla di fibrina) Laboratorio coagulazione di II livello (diagnostica delle malattie dell’emostasi e trombofiliche) ATTIVITA’ CLINICHE Ambulatorio e DH per le patologie ematologiche Ambulatorio e DH per le talassemie e le emoglobinopatie Ambulatorio di Emostasi e Trombosi Aferesi terapeutica Pagina 7 La certificazione La storia della qualità della donazione e della trasfusione del sangue nella nostra provincia viene da lontano e come sempre l’AVIS di Ragusa ha fatto da apripista a tutto il sistema sangue provinciale, ottenendo già nell’anno 2000 la certificazione dei processi di selezione dei donatori e della raccolta di emocomponenti secondo la norma ISO 9000. Fu un traguardo importante ottenuto 14 anni fa che ci indicò che la qualità era una strada percorribile, anche se difficile e irta di difficoltà: solo con una grande determinazione da parte di tutti gli attori del sistema era possibile estendere questa mentalità a tutte le altre attività. Con il passare degli anni questo tipo di approccio culturale è divenuto sempre più diffuso fino a diventare una vera e propria necessità. Sia i Servizi Trasfusionali sia le Unità di Raccolta (UdR) per soddisfare il possesso dei requisiti minimi imposti dalle normative europee, nazionali e regionali non potevano prescindere dall’utilizzazione di un Sistema di Gestione della Qualità come strumento indispensabile per poter esistere. Nel 2009 il Servizio Trasfusionale di Ragusa, all’epoca “ Eccellente leadership con il miglioramento facente parte dell’Azienda Ospedaliera Civile MPA, continuo come obiettivo principale e facendo una grande operazione di integrazione con le 5 approccio proattivo all'apprendimento con UDR AVIS di Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso empowerment delle persone a tutti i livelli. Almo, Santa Croce Camerina e Ragusa, ottenne la I risultati ottenuti in termini di salute e dal certificazione ISO 9001/2008 implementando un punto di vista scientifico sono al di sopra della media del settore e tali risultati sono modernissimo sistema qualità, disponibile in formato mantenuti nel tempo. elettronico sui server del SIMT e consultabile da parte di Grande professionalità, competenza e tutti gli operatori. Poter disporre in tempo reale di tutte le impegno dei due responsabili della qualità procedure, istruzioni di lavoro, moduli, leggi, libri, delle divisioni clinica e produttiva. Sistema statistiche, etc., utilissimi per potere svolgere il nostro qualità vissuto a tutti i livelli lavoro fu una conquista sicuramente importante. dell'organizzazione nonostante l'estensione al territorio provinciale. Nel novembre 2010, nell’ambito della riorganizzazione Alcuni settori di alta specializzazione sono voluta dalla Legge Regionale n. 5 sulla riforma sanitaria punti di riferimento per la sanità regionale e regionale, i tre servizi trasfusionali di Ragusa, Modica e nazionale. La nuova organizzazione Vittoria furono riunificati in un'unica unità operativa provinciale ha permesso un ulteriore complessa di coordinamento provinciale (UOCC). miglioramento dell'economia di scala in tutti A questo punto l’obiettivo che ci siamo dati è stato quello i settori (formazione, lavorazione e qualificazione biologica emocomponenti di estendere la certificazione a tutta l’organizzazione etc.). provinciale. Tutto questo è stato possibile previa Eccellente pianificazione annuale delle unificazione dei tre database del sistema informativo sessioni di raccolta su tutto il territorio regionale Emonet in dotazione a Ragusa, Modica e Vittoria provinciale (1400/anno), disponibile a in un unico database consultabile da una qualunque dicembre dell'anno precedente e rispettata a postazione delle 15 allocazioni provinciali (3 SIMT 12 UDR) consuntivo al 99%. Numerosi encomi e donazioni da parte di e all’allocazione del sistema qualità in un sito WEB pazienti e familiari. accessibile a tutti gli operatori SIMT e AVIS da qualunque Assistenza trasfusionale domiciliare con computer collegato a Internet. equipe di medici specialisti (oltre 1.000 Lavorando con grande lena e pensando sempre al trasfusioni nel 2012)” fatto che un sistema del genere potesse contribuire al miglioramento continuo della nostra organizzazione Michela Macrì Ispettore Certiquality (già Direttore del all’inizio del 2013 il SIMT dell’ASP di Ragusa e le 12 AVIS Servizio trasfusionale dell’Ospedale hanno ottenuto la certificazione ISO 9001:2008 per tutte le Cardarelli di Napoli) loro attività svolte. Riportiamo nel riquadro a lato il giudizio che l’Ispettore dell’Ente Certificatore ha espresso sui punti di forza della nostra organizzazione rilevato dalla pagina 7 del rapporto di verifica. Pagina 8 Operatori SIMT-AVIS Dicembre 2012 Visita Ispettiva Certiquality ISO 9001 Pagina 9 Le trasfusioni domiciliari Dal 1989 al 2011 l’Avis Comunale di Ragusa si è fatta carico di eseguire la trasfusione domiciliare per i pazienti non deambulanti residenti nel territorio dei comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina che ricalcava l’allora competenza territoriale del SIMT di Ragusa. In tutti questi anni, attraverso tale servizio altamente meritorio, sono state trasfuse a domicilio 9.097 unità di sangue, con una media di 396 unità/anno: tale attività individua la trasfusione domiciliare come il secondo “reparto ospedaliero”, dopo l’UOS di Talassemia e prima dell’UOC di Oncologia. La trasfusione domiciliare ha evitato centinaia di costosi ricoveri ospedalieri INAPPROPRIATI e ha garantito un servizio molto apprezzato dai pazienti non deambulabili e dai loro familiari. Dal 2012 il servizio di trasfusione domiciliare è stato esteso anche al territorio provinciale di Modica e Vittoria grazie ad una collaborazione vincente Figura 2 Trasfusioni domiciliari in provincia di Ragusa dell’ASP, dell’AIL e dell’AVIS. L’AIL mette a disposizione gratuitamente per i pazienti gli infermieri che effettuano i prelievi, indispensabili per i test pretrasfusionali, l’ASP mette a disposizione i professionisti medici per la somministrazione del sangue e le eccellenti Unità di Raccolta delle AVIS con i suoi donatori garantiscono la totale e piena disponibilità dl sangue senza il quale tutto il servizio non potrebbe esistere. La nuova rimodulazione della sanità regionale ha previsto che vi sia un unico Servizio Trasfusionale territorialmente competente per la provincia di Ragusa e che la terapia trasfusionale domiciliare sia a carico dei SIMT. Essa rappresenta uno dei livelli essenziali di assistenza (LEA) trasfusionali come si evince sia dalla legge 219/2005, sia dal Piano sangue e plasma della Regione Sicilia pubblicato sulla GURS del 28-4-2010. L’ASP 7 di Ragusa è l’unica in Sicilia che garantisce tale servizio gratuitamente a tutti i pazienti non deambulanti che avrebbero grandissime difficoltà a recarsi in ospedale. Un medico trasfusionista o anestesista si reca a domicilio del paziente e permane le 2-3 ore necessarie sia per la trasfusione dell’emocomponente, sia per gestire eventuali reazioni avverse. Pagina 10 La comunicazione globale tra AVIS e SIMT Un bell’esempio di integrazione funzionale totale tra Sanità Pubblica e Volontariato L’attività di raccolta del sangue e di gestione dei donatori è svolta in provincia di Ragusa dalle 12 sezioni AVIS convenzionate con il SIMT provinciale: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. Acate Chiaramonte Gulfi Comiso Giarratana Ispica Modica Monterosso Almo Pozzallo Ragusa Santa Croce Camerina Scicli Vittoria Le attività svolte dal SIMT e dalle unità di raccolta AVIS sono regolamentate da una fitta normativa emanata dalla Regione, dallo Stato e dall’Europa. Tutte le leggi sono incentrate al rispetto delle migliori pratiche di laboratorio e sono ispirate ai concetti della qualità totale e in particolare alla rintracciabilità e alla identificabilità di tutte le operazioni eseguite. Tutta la legislazione va da anni nella direzione di una sempre maggiore sicurezza di tutte le fasi trasfusionali: raccolta, controllo, lavorazione, conservazione e distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti. Non possono essere assolutamente mantenuti elevati livelli di sicurezza, rintracciabilità e identificabilità di tutte le operazioni, con la gestione manuale e cartacea. Purtroppo, l’uomo inevitabilmente commette errori e la gestione del sangue non può mai convivere con l’errore, che, anche se eccezionale, a volte può risultare fatale. Proprio per questa complessità di norme e per l’esigenza di garantire un’alta qualità delle prestazioni che da sempre accompagna le attività di medicina trasfusionale, già da diversi anni si è sentita l’esigenza di dotarsi di ausili informatici che possano evitare quanto più possibile gli errori dovuti a una gestione manuale delle operazioni. All’inizio ci si è avvalsi di sistemi informatici costruiti in casa (home made) su specifiche indicazioni degli utilizzatori, mentre solamente negli ultimi anni si sono sviluppati una serie di software commerciali per la gestione di tutto il percorso del sangue che va “dalla vena del donatore alla vena del paziente”. L’utilizzo di diversi sistemi informatici ha comportato una estrema diversificazione delle modalità d’identificazione e di codifica delle informazioni, al punto tale che è divenuto necessario adottare nel 1996 la norma UNI 10529 dell’Ente Nazionale di Unificazione che ha reso possibile lo scambio d’informazioni tra diversi sistemi e all’interno dello stesso sistema. Pagina 11 La gestione informatica del sangue a Ragusa nel recente passato Il SIMT ha utilizzato fino al 31 gennaio 2003 un sistema informatico home made che permetteva la gestione delle unità di sangue ricevute dai centri di raccolta delle AVIS fino alla loro utilizzazione finale. Il sistema, funzionante per circa 10 anni, ha mostrato a lungo andare dei limiti notevoli e non ha offerto grosse garanzie in termini di sicurezza e di tracciabilità dell’intero processo. Il sistema, inoltre, non permetteva l’accesso diversificato per le varie funzioni (medico, biologo, infermiere, tecnico) e non rispettava le regole in tema di sicurezza dei dati e di tutela della privacy. Le diverse unità di raccolta erano anche esse dotate di software fatti in casa non compatibili con il sistema del SIMT. Anche questi sistemi risultavano non conformi alle norme attuali, riguardo alla sicurezza dei dati nel corso del processo donazionale. Inoltre, il sistema del SIMT e quelli delle AVIS non erano in grado di dialogare tra di loro e tutto ciò comportava che le operazioni di etichettatura ed identificazione del donatore e delle unità di sangue venivano compiute due volte, sia presso il centro di raccolta delle AVIS che presso il SIMT con un duplice aspetto negativo: a) ridondanza di operazioni identiche con doppia possibilità di errore; b) doppio lavoro di etichettatura con spreco di risorse umane e quindi di danaro pubblico. Caratteristiche di un moderno sistema informativo per la Medicina trasfusionale Le caratteristiche che deve avere un sistema per poter gestire tutte le attività di medicina trasfusionale è di rispondere alle seguenti esigenze: sicurezza qualità efficienza soddisfacimento degli utilizzatori conformità agli aspetti legislativi del settore garanzia di evoluzione di fronte a nuove necessità con tempestività degli aggiornamenti omogeneità d’informazioni integrazione e interfacciamento con i sistemi e le apparecchiature di laboratorio possibilità di comunicazione in rete sia con i centri di raccolta periferici, sia a livello centrale con il Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione. Il sistema informativo Emonet (INSIEL Mercato Udine) presenta tutte le caratteristiche sopra elencate e rappresenta il software più diffuso in Italia per la gestione delle attività di medicina trasfusionale. Emonet gestisce tutte le seguenti attività concernenti la medicina trasfusionale: gestione del donatore (identificazione, clinica e donazione) gestione delle scorte (carico, lavorazione, validazione, storia unità) gestione del ricevente (identificazione, assegnazione, trasfusione, emovigilanza). Pagina 12 La soluzione adottata Il sistema Emonet è stato acquisito dalla Regione Siciliana per tutti i Servizi Trasfusionali: è operativo presso il SIMT di Ragusa dal 1° febbraio 2004 e presso le articolazioni organizzate di Modica e Vittoria a partire dal 2009. Il sistema è stato interfacciato con tutte le attrezzature di laboratorio e di lavorazione del sangue dei Servizi Trasfusionali, consentendo la totale ABOLIZIONE DELL’USO DELLA PENNA da parte degli operatori del SIMT. Etichetta di identificazione di una unità di sangue azione secondo I campioni di sangue, gli emocomponenti, gli operatori vengono identificati tramite rilevamento di codici a barre generati dal sistema informatico e tramite l’accesso con password personalizzate. Le stampe delle etichette di validazione e di assegnazione delle unità di sangue ai pazienti riceventi avvengono solamente dopo che il sistema ha controllato la negatività degli esami obbligatori per legge. In altre parole, un emocomponente con esami non negativi non potrà mai essere assegnato a un dato paziente perché il sistema informatico non lo consentirà mai. Si è in questo modo realizzato quella che in gergo tecnico viene definita TOTALE RINTRACCIABILITA’, ovvero la capacità di ripercorrere all’indietro (look-back) tutti i processi che vanno dalla vena del ricevente alla vena del donatore di sangue. Questo sistema altamente sicuro aveva il suo tallone di Achille nei Centri di raccolta delle AVIS convenzionate con il SIMT che erano dotate ancora dei vecchi sistemi informatici fatti in casa, non colloquianti con la banca dati del servizio trasfusionale e non conformi alle più recenti norme in materia di sicurezza dei dati trasfusionali. A partire dal 2005, progressivamente le Unità di Raccolta delle AVIS si sono collegate al data base del SIMT realizzando quello che può essere definito come il primo sistema informatico completamente integrato operante in Italia nella gestione dei donatori tra un’associazione del volontariato del sangue e una struttura pubblica. la norma UNI 10529 Pagina 13 Le unità di raccolta dell’AVIS operano in tempo reale e in totale sincronia con il SIMT e tutte le operazioni eseguite sui donatori sono già immediatamente visibili sul sistema informatico anche dagli operatori che operano a distanza all’interno del SIMT. I campioni di sangue e le unità di emocomponenti donate sono etichettate con codici a barre generati dal sistema gestionale, ed una volta pervenuti al SIMT, vengono riconosciuti dagli strumenti, ai quali già sono stati trasmessi in tempo reale i piani di analisi e di lavorazione. I risultati delle analisi, una volta validati dai medici e dai biologi del SIMT, vengono automaticamente trasmessi al sistema dalle apparecchiature interfacciate e sono quindi immediatamente disponibili per le associazioni entro poche ore dalle donazioni. La soddisfazione di una tale organizzazione è notevole e ha portato ad una serie di benefici e vantaggi a tutti i livelli: sistema di raccolta e qualificazione del sangue tra i più sicuri ed efficaci con garanzia di sicurezza dei dati con limitazione di accesso alle varie figure professionali e garanzia di rispetto della privacy; Pagina 14 stampa di referti già validati dai responsabili del SIMT, accorciamento dei tempi di consegna delle analisi con eliminazione dei passaggi intermedi; aumento della qualità del sangue raccolto con messa in sicurezza di tutti i processi relativi sia ai donatori sia ai riceventi che la legge impone di governare, sospensione automatica dei donatori con esami dubbi o positivi. Conclusioni Il software Emonet permette un collegamento in tempo reale di tutte le stazioni del sistema, offre una completa visibilità di tutte le informazioni e conserva una perfetta tracciabilità di tutti gli emocomponenti, realizzando così tutti quegli obiettivi che ci si deve porre per gestire al meglio l’intero processo trasfusionale. La scelta del SIMT di Ragusa e delle AVIS ad esso collegate, di utilizzare un unico sistema gestionale collegato in tempo reale si è rivelata vincente e rappresenta un bell’esempio di buona sanità con un’integrazione funzionale totale tra Sanità pubblica e Volontariato. Pagina 15 L’AFERESI TERAPEUTICA L’aferesi terapeutica è una pratica medica che permette di rimuovere dal sangue di un paziente i fattori umorali nocivi causa di malattia. Il salasso, una forma di aferesi popolare nel Medioevo, si è affinato nel corso degli anni e se consideriamo l’emaferesi come una forma di salasso selettivo, allora è davvero un mezzo terapeutico di antichissima data. L’evoluzione del salasso è stata la rimozione del sangue cattivo dall’individuo malato ed il suo rimpiazzo con sangue proveniente da un donatore sano. L’etimologia del termine aferesi indica “prendere da…” e può indicare sia la raccolta selettiva di una o più componenti del sangue (elementi corpuscolati o plasma) da destinare ad uso trasfusionale, sia la rimozione di cellule e/o sostanze patologiche dal sangue di pazienti. L’avvento dei separatori cellulari è stata la maggiore conquista nel campo dell’aferesi ed ha avuto un grande impatto sulla CITOAFERESI (cioè la rimozione delle cellule del sangue) così come sulla PLASMAFERESI (la rimozione del plasma o di sostanze nocive presenti). La separazione del sangue può avvenire per centrifugazione o per filtrazione e a tal proposito esiste una notevole varietà di separatori cellulari automatizzati disponibili per l’aferesi. La tecnologia aferetica basata sulla separazione per centrifugazione include macchine a flusso continuo, che utilizzano un doppio accesso venoso, essendo la fase di prelievo e reinfusione contemporanee, mentre i separatori a flusso discontinuo utilizzano un solo accesso venoso. La raccolta selettiva di cellule o CITOAFERESI si è sviluppata nel XIX secolo e tale procedura si pone generalmente uno di questi tre obiettivi: 1) rimuovere cellule anormali come cellule drepanocitiche, 2) ridurre un numero eccessivo di cellule; 3) modificare la risposta immune normale o anormale disturbando i meccanismi di controllo della regolazione cellulare immune. La CITOAFERESI è diventata un’arma importante e largamente usata nel trattamento delle complicanze acute di una ampia varietà di malattie dove le cellule anormali, oppure l’aumento patologico del numero delle cellule, sono in relazione diretta con il processo morboso. Nella maggior parte dei casi la CITOAFERESI si utilizza come una forma aggiuntiva di terapia, oppure nei casi in cui la terapia convenzionale ha fallito o è controindicata. Nell’ambito delle CITOAFERESI TERAPEUTICHE si distinguono: 1. TROMBOCITAFERESI 2. LEUCAFERESI 3. LINFOCITOAFERESI 4. ERITROCITOAFERESI / ERITROEXCHANGE Pagina 16 1) La TROMBOCITAFERESI viene utilizzata per rimuovere l’eccesso di piastrine dallo spazio intravascolare in pazienti con stati mieloproliferativi e problemi di emorragia o trombosi attribuibili alle piastrine. 2) La LEUCAFERESI viene impiegata in pazienti affetti da Leucemia Acuta e da Leucemia Mieloide Cronica iperleucocitosiche. Tale condizione può infatti determinare un aumento della viscosità ematica con un conseguente rallentamento del circolo ed in particolare del microcircolo sino alla formazione di veri trombi leucocitari. 3) La LINFOCITAFERESI viene utilizzata meno di frequente e comunque costituisce un valido contributo terapeutico nei casi in cui sia necessario ottimizzare l’effetto della chemioterapia. 4) La ERITROCITAFERESI indica essenzialmente la rimozione/prelievo di globuli rossi seguita, nel caso dell’ERITROEXCHANGE dallo scambio/sostituzione di eritrociti. Una ampia varietà di patologie eritrocitarie è sensibile ad un trattamento aferetico, tra queste la DREPANOCITOSI, le INFEZIONI PROTOZOARIE, la POLICITEMIA, l’EMOCROMATOSI. In queste condizioni, il trattamento aferetico deve essere iniziato, quando indicato, prima possibile e le procedure devono essere eseguite in un ambiente appropriato e da operatori ben istruiti. LA PLASMAFERESI TERAPEUTICA trova indicazione in varie patologie di tipo immunologico-dermatologico (LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO), ematologico (PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA), dismetabolico (IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE), neurologico (MIASTENIA GRAVIS, S. di GUILLAIN BARRE’) e nefrologico (CRIOGROBULINEMIA): trova altresì impiego in situazioni di emergenza clinica come tecnica di detossificazione sia endogena sia esogena, e in questi casi l’intervento plasmaferetico deve essere eseguito prima che si sia instaurato un danno d’organo irreversibile. La quantità di plasma da scambiare nel corso di ciascuna procedura è definita in rapporto al volume plasmatico del paziente. Dopo l’iniziale riduzione nei livelli sierici di sostanze ad elevato peso molecolare determinata dal trattamento aferetico, si verifica a distanza di alcune ore un parziale incremento della concentrazione (effetto rebound), pertanto è necessario ripetere il trattamento aferetico, separato da un intervallo di 24-48 ore, al fine di rimuovere una buona percentuale del carico corporeo totale. In genere se la velocità di sintesi della sostanza è lenta, sono necessari almeno 5 trattamenti in un periodo di 5-7 giorni per rimuovere il 90% del carico totale del paziente. Se la velocità di sintesi è elevata, sono necessari trattamenti aggiuntivi. ILSIMT DI RAGUSA E’ UNO DEI 6 DELLA REGIONE SICILIA CHE DEVE ASSICURARE IL SERVIZIO AFERETICO 24 H SU 24H CON EQUIPE SPECIALIZZATA E SEMPRE REPERIBILE PER IL TRATTAMENTO NON DIFFERIBILE DI PAZIENTI AFFETTI DA PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA E CRISI FALCEMICHE IN DREPANOCITICI (SCD) (PIANO SANGUE 2010 GURS) Pagina 17 CENTRO DONATORI DI MIDOLLO OSSEO DI RAGUSA La donazione di midollo osseo serve per effettuare il trapianto di cellule staminali ai pazienti ematologici affetti da gravi patologie, come ad esempio leucemie o talassemia, per le quali le terapie convenzionali non offrono che scarse o nulle possibilità di guarigione. Per trapianto quindi si intende la sostituzione di un midollo osseo malato o non funzionante, con cellule staminali sane in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue, al fine di ricostituire le normali funzioni ematologiche e immunologiche. La difficoltà di trovare il donatore di midollo compatibile risiede nella estrema variabilità degli antigeni di istocompatibilità (sistema HLA), per i quali ad oggi si conoscono circa 12.000 varietà. Ognuno di noi ha almeno 12 tipi di molecole HLA, per cui, considerando la variabilità di queste molecole, possiamo dire che nella popolazione ci sono milioni di combinazioni di antigeni HLA diversi. Ecco perché ogni individuo è diverso da un altro ed ecco perché è così difficile trovare un donatore di midollo HLA identico, cioè “compatibile”. Il SIMT di Ragusa è sede, dal 1998, di un Centro di arruolamento di Donatori di Midollo Osseo accreditato per l'inserimento dei dati dei donatori nel Registro Nazionale IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry), che ha sede a Genova presso l'Ospedale “Galliera”. Il Registro IBMDR è a sua volta inserito nel circuito internazionale WMDA (World Marrow Donor Association), cioè nel registro mondiale dei donatori di midollo. Infatti, quando i Centri Trapianto ricercano un donatore, lo fanno nel WMDA cioè a livello internazionale. L'accreditamento del nostro Centro è stato possibile grazie al conseguimento nel 2009, da parte del nostro Laboratorio di tipizzazione tissutale HLA, D O N A T O R I IS C R IT T I IB M D R della certificazione EFI C e n t r o D o n a to r i M id o llo O s s e o R G 0 1 (European Federation of Immunogenetics), 5 D o n a z io n i d i m id o llo requisito divenuto 1 n e l 2 0 0 1 obbligatorio per poter 2 n e l 2 0 1 1 1 n e l 2 0 1 3 arruolare e tipizzare i 1 n e l 2 0 1 4 donatori di midollo. L'EFI è una Società Scientifica con sede a Leiden, in Olanda, che a livello europeo ha acquisito l'autorità di accreditare con una certificazione di qualità i Laboratori di Tipizzazione HLA, attraverso una rete europea di Commissari e Ispettori che verificano in loco il possesso di tutti i requisiti e degli standard europei necessari a garantire la sicurezza della tipizzazione. 198 250 168 200 43 61 60 61 94 100 124 150 1 4 6 12 18 13 18 23 50 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 N ° IS C R IT T I Pagina 18 Il Laboratorio di Tipizzazione HLA del SIMT di Ragusa utilizza le più avanzate tecnologie in biologia molecolare che ci consentono la tipizzazione HLA ad alta risoluzione, come richiesto dagli standard EFI e IBMDR. Vengono impiegate due metodiche che, analizzate in modo combinato e sinergico, permettono di ottenere risultati col grado di risoluzione richiesto. Il Centro EFI di Ragusa fa parte di una rete regionale di soli 4 laboratori certificati EFI (Palermo, Messina, Catania e Ragusa), di cui 2 sono annessi a Centri di Ematologia e 2 (Ragusa e Palermo) fanno parte di un Servizio Trasfusionale, che è la struttura ospedaliera in stretto contatto con le associazioni di donatori. Infatti, il Centro Donatori di Midollo di Ragusa si avvale della preziosa collaborazione delle associazioni di volontariato AVIS e AIL al fine di reclutare nuovi donatori su tutto il territorio provinciale. Ciò ha permesso che negli ultimi 6/7 anni il numero di donatori arruolati, dopo un periodo di stasi, è aumentato in modo significativo. Il Centro di Ragusa conta ad oggi quasi 1.000 donatori iscritti nel registro IBMDR e ha avuto l'opportunità, nel corso degli anni di attività, di far donare il midollo osseo a 5 donatori, che con il loro generoso gesto hanno permesso di effettuare altrettanti trapianti in Italia e all'estero. Pagina 19 CENTRO DI QUALIFICAZIONE BIOLOGICA REGIONALE DI RAGUSA Tutte le unità di sangue o di emocomponenti (plasma, piastrine, emazie) raccolte dai donatori devono essere analizzate prima di essere trasfuse ai pazienti, al fine di accertare che il donatore non sia infetto dai principali virus o da microorganismi che si trasmettono con il sangue. Per ogni unità di sangue deve essere effettuata la ricerca degli anticorpi per il virus HIV, per il virus dell'epatite C (HCV), per il Treponema (sifilide) e per il virus dell'epatite B, di cui però viene cercata la proteina superficiale del virus stesso (HBsAg). Inoltre per i tre virus HIV, HCV e HBV deve essere anche ricercato anche il materiale genetico del virus (DNA o RNA), utilizzando delle sofisticate tecniche in biologia molecolare. Solo dopo avere accertato la negatività di questi esami l’unità di sangue è abilitata, in gergo "validata", per essere trasfusa al paziente. Eseguire queste analisi, proprio perché garantiscono la sicurezza del sangue, comporta l'obbligo di utilizzare apparecchiature tecnologicamente avanzate e sistemi diagnostici certificati; occorre inoltre organizzare il laboratorio secondo un sistema integrato di gestione di qualità e sottoporsi a delle verifiche esterne di qualità da parte dell'Istituto Superiore di Sanità e del Centro Nazionale Sangue. La Regione Sicilia, al fine di garantire tali requisiti, e contemporaneamente, di ottimizzare l'impiego delle risorse economiche ha istituito in tutta la Sicilia 4 Centri di Qualificazione Biologica (CQB), con sede a Palermo, Sciacca, Catania e Ragusa. A questi 4 Centri confluisce tutta l'attività di qualificazione biologica relativa al sangue raccolto nei 31 Servizi Trasfusionali della Sicilia e nelle Unità di raccolta a questi collegate. Nel CQB del SIMT di Ragusa converge tutta l'attività di qualificazione biologica del sangue raccolto nei SIMT di Ragusa, Modica, Vittoria, Siracusa, Avola, Caltagirone e Gela, cioè del bacino sud-orientale della Sicilia, dove si raccolgono circa 60.000 unità si sangue all'anno. Ogni giorno, domeniche comprese, tutti i SIMT sopra elencati inviano i campioni di sangue relative alle unità donate per la qualificazione biologica al CQB del SIMT di Ragusa, il quale esegue in giornata tutti gli esami e trasmette i risultati ai SIMT afferenti per via telematica, attraverso una rete informatica dedicata, in tutta sicurezza. In tal modo entro le 24 ore il sangue donato è reso disponibile per la trasfusione dei pazienti. Pagina 20 LA BANCA DEGLI EMOCOMPONENTI DI GRUPPO RARO DI RAGUSA Una delle complicanze più temute della trasfusione di sangue è rappresentata dalla comparsa di anticorpi diretti contro alcune sostanze presenti sulla membrana dei globuli rossi, denominate antigeni eritrocitari. Ciò diventa particolarmente importante quando il paziente è affetto da patologie ematologiche, come la talassemia, che comportano un supporto trasfusionale a lungo termine. Se non correttamente rilevati, gli anticorpi eritrocitari possono causare gravi reazioni post-trasfusionali, oltre a non consentire un’adeguata terapia. Gli anticorpi, infatti, possono determinare la distruzione dei globuli rossi trasfusi. Ancora più accentuati diventano questi problemi trasfusionali quando i pazienti presentano una immunizzazione complessa, quando cioè sviluppano diversi tipi di anticorpi contro vari antigeni eritrocitari. Bisogna ricordare, infatti, che quello che comunemente noi chiamiamo “gruppo sanguigno” non è solo 0, A, B, AB e Rh positivo o negativo, ma esistono ben 30 sistemi di gruppi sanguigni dei globuli rossi che comprendono oltre 300 tipi di antigeni, variabili da individuo a individuo. Ci sono antigeni che sono molto frequenti nella popolazione e antigeni che invece sono rari; si dice che sono rari quando hanno una frequenza nella popolazione inferiore a 1 ogni 1.000 individui. Se un paziente produce, in seguito ad una trasfusione di sangue, un anticorpo contro un antigene raro, egli dovrà essere successivamente trasfuso con sangue privo di quell’antigene. Analogamente se un paziente privo di un antigene molto comune viene trasfuso, è probabile che produca un anticorpo contro questo antigene, per cui in seguito dovrà essere trasfuso con sangue che ne è privo (rarità per negatività di un antigene comune). Lo stesso ragionamento si può estendere alla combinazione “rara” di diversi antigeni eritrocitari. Inoltre bisogna tenere conto che la frequenza delle varie tipologie di gruppi sanguigni è diversa per ogni razza, per cui ciò che è raro per un individuo caucasico (bianco), può non esserlo per un nero o per un asiatico e viceversa. In una società che sta diventando sempre più multietnica l’assistenza sanitaria di tipo trasfusionale dovrà sempre di più affrontare problematiche di immunizzazioni complesse che devono integrare i diversi assetti immunologici di individui di razza diversa. Pagina 21 Il compito della Banca di emazie rare è quello di avere la capacità di tipizzare in modo esteso, per un numero sempre maggiore di La trasfusione di sangue è un antigeni, il sangue dei donatori, al fine di individuare il sangue raro e trapianto di un tessuto allo stato congelarlo. Il sangue congelato ha una durata di 10 anni, contro i 42 liquido ed è noto che giorni del sangue che normalmente viene conservato alla l’attecchimento dei trapianti è temperatura di 2-6°C. La tipizzazione estesa dei gruppi sanguigni è tanto più favorevole quanto più possibile solo con metodiche di biologia molecolare, cioè applicate all’analisi del DNA. Ed è proprio quello che è stato realizzato presso la simili sono le caratteristiche del Banca Regionale Emazie Rare di Ragusa. donatore e del ricevente. La Banca dei gruppi rari di Ragusa è operativa presso il Servizio di Allo scopo di migliorare la Medicina Trasfusionale di Ragusa dal 1° agosto 2010. E’ la seconda in sopravvivenza dei globuli rossi Italia dopo quella del Servizio di Medicina Trasfusionale del trasfusi nei pazienti talassemici, Policlinico di Milano che è entrata in funzione nel gennaio del 2005. abbiamo tipizzato in maniera Esistono Banche di emazie rare anche negli altri Paesi Occidentali. In completa i pazienti afferenti al Europa la prima Banca è nata in Olanda, ad Amsterdam, ed è nostro Servizio per tentare una denominata “European Bank of frozen blood of rare groups” (Banca europea di sangue congelato di gruppo raro). Poi, a seguire, sono prova di compatibilità nate strutture di questo tipo nel Regno Unito, in Francia, in Germania “molecolare estesa” tra donatori e in Italia. Negli Stati Uniti esiste da almeno 20 anni un programma di tipizzati e riceventi che potrebbe reclutamento di donatori di gruppo raro che coinvolge circa 80 migliorare ulteriormente la Banche del Sangue sopravvivenza dei globuli distribuite nel trasfusi. territorio americano, Si tratta di un’ipotesi di lavoro che viene coordinato dalla American Red assolutamente originale che ha Cross (Croce Rossa già suscitato notevole interesse Americana). in ambito scientifico e della Ragusa, Milano e Parigi quale daremo notizie nei hanno in comune (in prossimi mesi. Europa) lo stesso sistema in biologia molecolare con microarray di tipizzazione estesa dei gruppi sanguigni. Si tratta di un sistema altamente sofisticato che utilizza dei microchip, chiamati appunto microarray, di 3 x 3 mm contenenti circa 4.000.000 di sonde di DNA che permettono di identificare le varianti di 32 antigeni eritrocitari. Dicevamo che la Banca di Emazie Rare di Ragusa è operativa dal 1° Agosto 2010 ed è stata autorizzata dall’Assessorato Regionale alla Sanità con Decreto del 28 aprile 2010, ovvero con il 1° Piano regionale sangue e plasma per il triennio 2010-2012. Si tratta di un decreto molto importante per la nostra Regione che organizza la rete trasfusionale siciliana e attribuisce in modo specifico le attività specialistiche ai Centri che ne hanno i requisiti. Pagina 22 L’attività della Banca Regionale degli emocomponenti di gruppo raro di Ragusa dal 2010 al 2013 La tipizzazione dei donatori con tecnica molecolare è iniziata nel mese di Agosto 2010 e ha coinvolto inizialmente solamente i donatori delle UdR afferenti presso il SIMT di Ragusa. Dal mese di Gennaio 2011 la tipizzazione è stata estesa a tutti i servizi trasfusionali facenti parte della Unità Operativa Complessa di Coordinamento di Medicina Trasfusionale dell’ASP 7 di Ragusa. Visti i risultati positivi ottenuti in termini di reclutamento di donatori e di assistenze immunoematologiche per pazienti pervenute da centri sia intra sia extra regionali, con D.A. 11 Aprile 2013, l’attività è stata prorogata a tutto il 2015 con la possibilità di tipizzare 3.000 donatori/anno. Nel 2013 si è iniziato a coinvolgere i SIMT di altre aziende ospedaliere con uno studio pilota effettuato insieme al SIMT di Caltagirone, con lo scopo di verificare il funzionamento di un sistema informatico che rendesse utilizzabile il dato della tipizzazione dei donatori ai centri che volessero aderire al progetto regionale. Verificato il buon funzionamento del sistema informatico succitato, sono stati coinvolti anche i SIMT di Gela e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico - Vittorio Emanuele” di Catania e da Gennaio 2014 è iniziata una collaborazione con il Centro Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa SofiaCervello di Palermo. Il numero di tipizzazioni eseguite nel periodo 2010-2013 (7.181) che si è aggiunto alle oltre 4.000 tipizzazioni sierologiche, anche se meno estese, eseguite in passato sono riportate nella seguente tabella. Oltre alla tipizzazione estesa eritrocitaria abbiamo anche eseguito la tipizzazione estesa dei donatori di piastrine arrivando a tipizzare quasi 1.300 donatori di piastrine da aferesi. Anno Tipizzazioni eritrocitarie 2010 969 2011 1.260 2012 2.326 2013 2.626 Totale 7.181 Tipizzazioni piastriniche 263 354 395 270 1.282 Ad oggi abbiamo individuato i seguenti donatori di sangue di gruppo raro: n 70 k- (KK) n. 21 duffy a- bn. 2 Colton an. 6 Lutheran bn. 1 Dombrock Joa – n. 1 Diego b – Le unità provenienti da tali donatori rappresentano una risorsa preziosa nel trattamento di casi di allo immunizzazione verso gli antigeni corrispondenti e pertanto vengono congelate e/o destinate a tali pazienti. Il crescente numero di donatori da noi tipizzati in maniera estesa, il congelamento di unità di gruppo raro o con combinazione antigenica poco comune e la sinergia tra i centri trasfusionali, il CRS ed il CNS, ha portato ad un netto aumento dal 2010 ad oggi delle richieste di unità con fenotipi particolari provenienti da parte di strutture regionali ed extraregionali. Pagina 23 Anno Richieste intraregionali Richieste extraregionali Richieste per le quali vi è stata disponibilità Richieste soddisfatte Ricorso ad unità congelate 2010 2011 2012 2013 Totale 1 6 7 6 20 8 9 11 4 32 2 8 15 8 33 2 8 10 4 24 0 1 4 0 5 Come si può notare, anche se non si ha un particolare aumento delle richieste, aumenta in maniera significativa sia la disponibilità da parte del Centro a rispondere in maniera positiva sia il numero delle unità cedute. L’estensione del reclutamento dei donatori a tutti i servizi Trasfusionali Siciliani con l’utilizzazione di un codice unico ci consentirà di reclutare almeno 3.000 donatori/anno meritevoli di tipizzazione molecolare estesa, consentendoci di arrivare in 7 anni ad avere in Sicilia 30.000 donatori tipizzati ritenuti sufficienti per assicurare il reperimento del maggior numero di emazie rare salvavita. Il reperimento di unità di emazie di gruppo raro, per i pazienti con alloimmunizzazione complessa, rappresenta una delle difficoltà maggiori riscontrate dalle strutture trasfusionali a causa dell’esiguo numero di donatori tipizzati per sistemi antigenici minori. L’istituzione della Banca e del laboratorio di tipizzazione molecolare del SIMT di Ragusa si è rivelata essere un punto di riferimento anche immunoematologico per tutta la Regione Sicilia. Infatti dal 2010 ad oggi sono pervenute presso il nostro Centro diverse richieste di approfondimenti diagnostici, su casi immunoematologici complessi, provenienti da altri centri trasfusionali siciliani, risolti grazie alla consolidata esperienza acquisita dal centro e al connubio tra le metodiche sierologiche e molecolari. La maggior parte delle richieste riguardava casi di identificazione anticorpale su pazienti con test dell’antiglobulina diretto e/o indiretto positivo. Pagina 24 L’importanza del sangue e dell’immunoematologia Immaginiamo per un po' come sarebbe se non potessimo disporre, per qualche motivo, di sangue. Emoglobinopatici, pazienti con gravi perdite di sangue (incidenti, interventi chirurgici) non sopravvivrebbero che per poco tempo. Non sarebbero nemmeno possibili molte terapie per la cura delle neoplasie. La disponibilità di sangue consente la sopravvivenza di molti emoglobinopatici, che pertanto possono condurre una vita normale, avere figli, e magari diventare nonni. Chi ha un incidente grave e viene soccorso in tempo, non muore certo per il sangue perso. Molti interventi chirurgici importanti, vedi i trapianti, sono possibili solo grazie alla disponibilità di sangue. Certo non basta aver solo disponibilità di sangue ci vuole dell'altro. Il sangue è un tessuto costituito da cellule con loro precise caratteristiche e loro funzioni. Contrariamente agli altri tessuti, la sua matrice è liquida. La trasfusione del sangue e un trapianto a tutti gli effetti tant'è che bisogna, prima di trasfonderlo, accertarsi della compatibilità tra donatore e ricevente, pena il rigetto. Su tutte le cellule dell'organismo quindi anche sui globuli rossi ci sono una infinità di molecole (antigeni) con funzioni diverse, che caratterizzano ciascuno individuo tanto da renderlo quasi unico rispetto agli altri. E' proprio su questa estrema variabilità che il sistema immunitario normale basa la propria azione, riconoscendo come estranei e potenzialmente pericolosi tutti quegli antigeni diversi da quelli che riconosce come propri. Questa funzione è fondamentale per la sopravvivenza, ed è attraverso questo sistema che vengono combattuti i virus, i batteri, le cellule neoplastiche. Nei loro confronti l’organismo mette in atto attraverso la produzione di anticorpi delle azioni al fine di neutralizzarli. Gli antigeni sui globuli rossi rappresentano i gruppi sanguigni, riuniti a loro volta in sistemi. Alcuni sono molto importanti e conosciuti anche dai profani, il sistema ABO, Rh, Kell, altri sono meno conosciuti, ma ugualmente interessanti. La funzione dei globuli rossi è essenzialmente il trasporto di ossigeno ai tessuti e l'eliminazione dell'anidride carbonica, ma la presenza su di essi di diversi antigeni e le loro combinazioni rende differenti gli individui. Un po' come gli occhi che servono essenzialmente per vedere ma alcuni sono marroni altri blu. Alcuni individui sono di gruppo O, altri di gruppo A, altri B, altri AB. Rispetto al sistema Rh gli individui si dividono in positivi o negativi. Se consideriamo tutti gli antigeni presenti sui globuli rossi (circa 300), possiamo comprendere come le combinazioni possono essere davvero migliaia tanto da rendere veramente difficile trovare due individui identici o quantomeno molto simili da questo punto di vista. Per fortuna il sistema immunitario verso alcuni antigeni e più restio a reagire che su altri ma possiamo senza dubbio affermare che qualsiasi trasfusione di sangue è a rischio di risposta immunitaria e quindi di rigetto. Quando, dopo una trasfusione si verifica una reazione, tutto ciò che è stato affermato all'inizio diviene complicato, a volte molto complicato, tanto che assicurare la trasfusione ai pazienti di cui si è parlato all'inizio può divenire veramente difficile, una vera sfida, talvolta una corsa contro il tempo per trovare il sangue "giusto" Il test di Coombs è alla base di tutta l'immunoematologia, è un po' come il fonendoscopio per il cardiologo. Il test si esegue per verificare la compatibilità tra paziente e donatore. Una indagine immunoematologica, infatti, inizia sempre con il test di Coombs di base. In caso di positività, si prosegue con numerose altre procedure, alcune particolarmente complicate che si eseguono ancora manualmente (eluizione, adsorbimenti, auto adsorbimenti). A temperature varie. L’esperienza in questi casi è fondamentale. L'obbiettivo è sempre quello di ricercare eventuali anticorpi irregolari che potrebbero causare una reazione emolitica nel ricevente. L'uso di panel cellulari per l'identificazione anticorpale è ormai automatizzata ma l'interpretazione, sebbene esistano dei software che possono essere d'aiuto, è sempre opera dell'operatore ed è frutto dell'esperienza e perché no della creatività, se e vero che un autore americano in un recente testo di immunoematologia ha titolato: Antibody identification: ART OR SCIENCE? Pagina 25 L'evidenziazione degli anticorpi irregolari ci consente di poter scegliere il sangue giusto per quel paziente. Tutto ciò, nella nostra realtà ragusana, è possibile grazie al gran numero di donatori periodici che i nostri centri di raccolta Avis, sono riusciti meritevolmente ad arruolare e a mantenere negli anni. Grazie a questo enorme patrimonio (costruito negli anni con sacrificio e dedizione) e all’esperienza accumulata negli anni possiamo svolgere degnamente il nostro compito principale che è quello di garantire una trasfusione sicura per i nostri pazienti. Pagina 26 L’UNITA’ OPERATIVA SEMPLICE DI EMATOLOGIA INAUGURATA LA NUOVA SEDE PRESSO L’OSPEDALE MARIA PATERNO’ AREZZO L’unità operativa semplice (UOS) di Ematologia dell’ASP 7 di Ragusa nasce venti anni fa (1994), all’interno del SIMT di Ragusa, come semplice ambulatorio specialistico ematologico. Tale ambulatorio aveva, ed ha, lo scopo di rispondere alle esigenze dei numerosi pazienti affetti da malattie del sangue che avevano difficoltà a raggiungere i reparti di Ematologia presenti fuori dalla provincia iblea, divisioni con cui la UOS di Ematologia ha creato nel tempo una stretta collaborazione. Dal 1994 ad oggi si è assistito ad una progressiva crescita dell’attività assistenziale (vedi grafici 1 e 2) ed un sempre maggiore impegno e complessità organizzative: attualmente la UOS di Ematologia dispone di un ambulatorio, di un 2 day hospital/day service (DH/DS) con 6 posti letto, di un ambulatorio di emostasi e trombosi. La provenienza dei pazienti si è progressivamente allargata a tutta la provincia di Ragusa e si estende anche alle vicine province di Siracusa, Catania e Caltanissetta: quasi 20 pazienti su 100 provengono da fuori provincia (il cosiddetto indice di attrazione è del 19.3%). Nel 2010 l’UOS di Ematologia ha ottenuto la certificazione ISO 9001-2008 da parte dell’ente certificatore Certiquality; tale certificazione, soggetta a verifiche annuali, è mantenuta sino ad oggi. Vengono effettuate prime visite e visite di controllo per pazienti emopatici compresi i pazienti affetti da patologie tumorali ematologiche (leucemie croniche, linfomi, ecc). Vengono trattate, in regime di DH/DS, numerose patologie onco-ematologiche con cicli di monochemioterapia (somministrazione di un solo farmaco) e di polichemioterapia endovenosa (somministrazione di combinazioni di svariati farmaci). Se si confrontano i dati relativi ai pazienti onco-ematologici trattati ed i cicli di chemioterapia somministrati nel periodo 2008-2013 si evidenzia un incremento delle giornate di chemioterapia somministrate, passando da 32 giorni di chemioterapia del 2008 a 1.240 giorni nel 2013 (vedi grafico 3). Il ventaglio delle patologie ematologiche seguite nel corso degli anni si è progressivamente ampliato includendo malattie sempre più complesse sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico: oggi rimangono escluse solo quelle patologie che, per la complessità e gli effetti collaterali della terapia, richiedono un ricovero ordinario. PAZIENTI EMATOLOGICI 3000 2597 2500 2000 1925 2044 2152 2200 2281 2009 2010 2011 2012 1500 1000 500 0 2008 2013 Grafico 1: numero di pazienti ematologici seguiti negli anni Il ricovero in regime di DH/DS prevede che il paziente esegua terapie/accertamenti presso l’ospedale e che, completate tali attività, ritorni presso il proprio domicilio; il regime di ricovero ordinario prevede che il paziente invece rimanga in ospedale per tutta la durata della malattia. 2 Pagina 27 Oltre all’intensa attività assistenziale è stata sviluppata una sofisticata attività di diagnostica che utilizza le più aggiornate metodologie citofluorimetriche e di biologia molecolare, metodiche oggi indispensabili in onco-ematologia, sia per una corretta diagnosi che per la scelta della terapia appropriata che, sempre di più, si avvale di farmaci “target”, cioè di farmaci che vanno a colpire le basi molecolari della malattia, con la necessità, anche, di valutare la malattia minima residua attraverso metodiche di PCR real time altamente sofisticate e disponibili solo in pochi altri centri della Sicilia. Oltre alla diagnostica onco-ematologica, è stata implementata, sempre grazie a metodiche di biologia molecolare, la diagnosi genetica di svariate patologie ematologiche ed extra ematologiche (emocromatosi familiare, trombofilia, celiachia, artrite reumatoide). Recentemente la UOS di Ematologia è stata trasferita presso l’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla, in nuovi ed eccellenti locali adiacenti al day hospital di Oncologia, in grado di offrire un’accoglienza migliore ai pazienti ed un comfort che oramai non eravamo più in grado di assicurare presso i locali del SIMT dovendo condividere gli spazi con altre attività di tipo clinico. Le attività svolte, tutte le mattine dal lunedì al sabato, con due ematologi e due infermieri sono: Ambulatorio clinico di ematologia (dalle ore 8 alle ore 14), secondo prenotazioni CUP Somministrazione di monochemioterapia sottocute Somministrazione di cicli di polichemioterapia Esecuzione di biopsie osteomidollari Consulenze Ematologiche per i pazienti ricoverati presso i vari reparti ospedalieri VISITE EMATOLOGICHE 7536 8000 7000 6265 6000 6708 6737 6734 2010 2011 2012 5849 5000 4000 3000 2000 1000 0 2008 2009 2013 Grafico 2: numero di visite ematologiche Pagina 28 Andamento chemioterapia 1400 1240 1200 1000 851 907 48 46 2011 2012 800 600 464 400 200 0 180 32 52008 13 2009 30 2010 N° Pazienti 75 2013 N° Sedute Grafico 3: numero dei pazienti trattati ed andamento delle terapie oncoematologiche Per incrementare la sicurezza dei pazienti viene utilizzato un sistema informatico d’identificazione del paziente e degli operatori. Tale sistema, unico in Italia, è frutto della collaborazione tra la nostra unità operativa e i colleghi della Farmacia Ospedaliera e utilizza l’analogo sistema di identificazione, opportunamente modificato, già utilizzato per le trasfusioni di sangue ed emocomponenti. A breve lo stesso sistema sarà impiegato anche presso il reparto di oncologia. Pagina 29 Le emoglobinopatie Le talassemie, la malattia drepanocitica e le altre emoglobinopatie sono malattie ematologiche causate da un difetto genetico nella sintesi dell’emoglobina. Originariamente diffuse tra le popolazioni del bacino del Mediterraneo, del Sud-Est asiatico e dei paesi dell’Africa, in seguito ai consistenti movimenti migratori sono attualmente presenti in quasi tutte le regioni del mondo. In Sicilia risiedono circa 2.300 delle 7.000 persone emoglobinopatiche che si contano in Italia e di queste oltre 200 afferiscono presso l’Unità Operativa Semplice di diagnosi e cura delle talassemie e delle emoglobinopatie annessa all’Unità Operativa Complessa di Medicina Trasfusionale della nostra Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa. Con gli standard terapeutici attuali la vita media della popolazione talassemica si è prolungata in quest’ultimo ventennio dai circa 14 anni registrati nel 1984 fino a superare i 35 in questi ultimi anni. Oggi si può affermare che la prognosi di questa patologia può essere considerata aperta, nella misura in cui viene attuata una corretta gestione clinica, con una terapia trasfusionale mirata (emocomponenti donati da meno di 10 giorni, deleucocitati pre-storage) e con la prevenzione e la cura delle principali complicanze d’organo. Infatti, il decrescere della mortalità si sta accompagnando, in conseguenza dell’incremento della vita media, ad un aumento Unità di GRC trasfuse in della morbilità comprendente varie patologie UOS di Microcitemia come il diabete, l’epatopatia cronica, le endocrinopatie, l’osteoporosi, le complicanze 5000 4714 4307 4206 4244 4228 4386 4500 oculari e otorinolaringoiatriche e soprattutto la 4072 3853 4000 3629 cardiopatia. La gestione di tali complicanze è parte 3500 3252 essenziale del trattamento globale dei soggetti con 3000 2500 talassemia e mira al prolungamento della loro 2000 sopravvivenza. Il trattamento di queste 1500 complicanze è gestito da una equipe di specialisti 1000 500 dedicati con formazione specifica sulla talassemia, 0 coordinato dai medici dell’Unità Operativa 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Semplice di diagnosi e cura delle talassemie e delle emoglobinopatie di Ragusa. Reazioni trasfusionali In Sicilia con decreto assessoriale è stata istituita 0,60% la rete Regionale per la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle talassemie, modulata sui livelli di 0,50% attività e costituita da un centro regionale di 0,40% coordinamento o HUB, individuato 0,30% nell’Ematologia II dell’Ospedale “V. Cervello” di 0,20% Palermo, 10 centri Spoke territoriali di secondo 0,10% livello, tra cui quello di Ragusa, e 4 Centri Spoke 0,00% territoriali di primo livello. I dati derivanti 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 dall’attività svolta nel 2013 dal Centro di microcitemia di Ragusa sono: 3.237 indagini di screening, 2.500 accessi in DH, Pagina 30 Eritroexchange ad oggi 1072 300 275 250 200 155 156 160 150 134 107 100 50 10 12 12 0 27 46 44 53 63 62 81 179 275 procedure aferetiche, oltre alla individuazione di coppie a rischio e attività di prevenzione e informazione presso le scuole superiori e i corsi prematrimoniali. L’attività del Centro è andata negli anni incrementandosi, grazie alle crescenti competenze scientifiche e alla disponibilità di emocomponenti di cui il SIMT non è mai carente, che hanno permesso, unitamente all’utilizzo di protocolli di prevenzione, di ridurre drasticamente l’incidenza delle reazioni trasfusionali a livelli allineati ai migliori Centri mondiali. Pagina 31 Chi siamo Nella tabella è elencato tutto il personale operante presso le tre strutture trasfusionali di Ragusa, Modica e Vittoria, facenti parte dell’Unità Operativa Complessa di Coordinamento (UOCC). Direttore della UOCC è il dott. Pietro Bonomo. Dirigenti medici Dirigenti biologi Biologi Borsisti Personale tecnico Tecnici collaboratori e borsisti Personale infermieristico Personale amministrativo Personale ausiliario SIMT RAGUSA Pietro Bonomo (Direttore) Agostino Antolino Sergio Cabibbo Grazia Cassarino Lucia Digiacomo Carmelo Fidone Giovanni Garozzo Vincenzo Licitra Oriella Manenti Massimo Poidomani Vincenzo Spadola Massimiliano Vindigni Roberto Distefano Nunziatina Raffa Simone Travali Milena Barone Giancarla Barrotta Laura Bracchitta Guglielmo Giuca Stefano Muriana Rosario Lo Magno (coordinatore) Valentina Chiarenza Santa Giuliano Paolo Guida Rita Lombardo Chiara Noto Nelly Privitera Daniela Ruta Angelo Tirella Valeria Zago Maria Buccheri Gianna Corallo Giusy Guastella Simonetta Gurrieri Ignazio La Porta Nuccio Zisa (coordinatore) Marco Antoci Paola Bianchi Silvia Corallo Maria Grazia Demanuele Gabriella Dimartino Liliana Di Raimondo Franca Gulino Angelo Russo Giuseppe Tavolino Antonella Cappello Giuseppe Puglisi Giovanna Corallo Licia Giunta Iemmolo Pasqua Raffaele Piluso SIMT MODICA Mario Occhipinti (referente) Luisa Ferraro Alberto Guccione Angelo Gugliotta SIMT VITTORIA Francesco Bennardello (referente) Daniele Aprile Angelo Battaglia Marianna Vanella Annamaria Poidomani Giovanna Fretto Anna Denaro Laura Rubino Fortunata Scaravilli Santina Zocco Ornella Beniamini Chiara Dieli Piero Messana Ketty Vasta Daniela Amore Giorgia Baglieri Maria Brancati Elisa Cassarino Rosa Russo Tiziana Catalano Giuseppe Corinzia Stefania Pluchino Grazia Spadaro Assunta Cappello Rosario Ferini Carmela Carbone Agata Dimartino Pagina 32