LedomandediPasolini perscoprirechecosa scandalizzal`Italia

Transcript

LedomandediPasolini perscoprirechecosa scandalizzal`Italia
12 45 67 18
LA STAMPA
VENERDÌ 27 MARZO 2015
In città .55
.
INCITTA’
Torino diventa Argentina per il film sul Papa
Daniele Lucchetti è a Torino per completare le riprese
del film sulla vita di Papa Francesco. Un’operazione
firmata Film Commission che trasforma Torino
nell’Argentina Anni ’70. Dopo il ciak agli ex Comandi
Militari di corso Matteotti, oggi il regista gira alla
chiesa del Cottolengo in via S. Pietro in Vincoli.
Per le vostre segnalazioni: [email protected]
Torre Pellice
Il telo in via Po
Cavallerizza
Machicostruisce
sulseriolecittà?
Ieri sul selciato di via Po
una decina di ragazzi dei licei
hanno appoggiato sul
selciato un telone riportante
frasi celebri sulla democrazia
Da Tucci Russo
le installazioni
di Piscitelli
EMANUELA MINUCCI
«Comizi d’Amore» cinquant’anni dopo. E se c’è un paradiso degli scrittori, siamo sicuri che stasera Pier Paolo
Pasolini butterà un occhio
(critico, va da sè) sullo spettacolo teatrale che andrà in
scena al Carignano alle 21 e in contemporanea - sul maxischermo della piazza. Antonio Damasco e Tullio De
Mauro riportano sul palcoscenico di Biennale Democrazia - grazie alla Fondazione Crt che sostiene l’evento un’opera che in due anni e
mezzo ha fatto il giro dell’Italia ponendo agli abitanti di oltre 50 province circa tremila
domande «pasoliniane» sul
proprio privato, come le abitudini sessuali, le vedute sui
diritti civili, la rivelazione del
reddito. E stasera Antonio
Damasco, dopo aver presentato il ritratto dell’Italia uscita in questi mesi di tournée
delle domande a tambur battente, interrogherà a fondo
anche il pubblico torinese
(che prima avrà firmato una
liberatoria per essere filmato). Una decina di persone
racconteranno l’Italia di oggi
attraverso i suoi nuovi tabù.
I primi Anni Sessanta
Era il 1963 quando Pier Paolo
Pasolini e il produttore Alfredo Bini cercavano in tutta
Italia location e volti per il
«Vangelo secondo Matteo».
Ma Pasolini da un po’ di tempo avvertiva un’altra
urgenza:
conoscere
le opinioni
degli italiani sulla
sessualità,
l’amore e il
De Mauro cosiddetto
Ha partecipato «buon coalla stesura stume» e
dello spettacolo s o n d a r e
così in modo diretto
il cambiamento al
capitolo
« m o ra l e »
di quegli
anni da
boom ecoDamasco nomico.
Il nuovo autore
Così nel
di «Comizi 1965 decise
d’amore» di mettersi
lui, microfono in mano, davanti alla cinepresa, per sondare gli italiani su argomenti come gli
«invertiti», la verginità, il divorzio. Vennero chiamate subito «domande da dito in un
occhio» e da quelle risposte
uscì un’Italia a più velocità e
sconcertante, che alternava
finte aperture al Nord ad ataviche chiusure nel meridione.
Le risposte del 2015
«Noi abbiamo posto le stesse
domande agli italiani di oggi spiega il regista Antonio Damasco - e la cosa di cui la gente ha dimostrato di parlare
meno volentieri non è stato il
sesso, argomento che ormai
viene trattato con grande disinvoltura. La domanda tabù
si è rivelata quella sullo sti-
Recensione
GUIDO CURTO
1 Oggi alle 16 alla
Cavallerizza in via Verdi
9, Stefano Boeri, Isabella Brossa, Michael La
Fond e Federica Verona
parleranno di progettazione urbana nata grazie alla valorizzazione
del ruolo delle comunità e delle attività creative per ipotizzare nuove
modalità di gestione e
disegno delle città.
REPORTERS
Biennale Democrazia
Le domande di Pasolini
per scoprire che cosa
scandalizza l’Italia
Stasera al Carignano il remake di “Comizi d’Amore”
pendio. Insomma, la gente racconta più facilmente le proprie
abitudini sessuali che non
quanto guadagni».
Regrediti sulle donne
Dalle tremila domande poste
nei teatri in giro per il Paese
purtroppo è emersa anche una
certa involuzione al capitolo
«ruolo della donna». «Gran
parte della responsabilità di
questa regressione rispetto
agli Anni Sessanta-Settanta
appartiene ai media - annota
Damasco - anche perché la televisione non fa che parlare di
olgettine e di baby-squillo».
E c’è un altro interrogativo
che mette in difficoltà i genito-
ri: «Avviene quando gli chiediamo come reagirebbero alla
notizia del fidanzamento del
proprio figlio o figlia con un ragazzo di fede islamica. E lì
spesso la gente si irrigidisce,
viene fuori la paura e il sospetto, soprattutto in questi ultimi
tempi».
Circolo dei Lettori
Quandoilcalcio
èuntraitd’union
1 Oggi dalle 11,30 al-
le 13 al Circolo dei Lettori Balon Mundial si interseca con Biennale Democrazia con la storia di
War, 18enne immigrato, che dai campi del Balon è approdato alla Primavera del Toro. Domani e domenica un 3vs3
di calcio, in piazza Carlo
Alberto, libero a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco.
[S.G.]
twitter@emanuelaminucci
Via Roma
Il Soul Quartet di Vhelade
inaugura Piazza Italia
Da oggi su via Roma si
affaccia «Piazza Italia». Alle
17 s’inaugura il nuovo negozio della catena d’abbigliamento low cost tutta italiana, già presente al Parco
commerciale Dora di via
Livorno, che ha preso il
posto di Fnac, al civico 54: a
tagliare il nastro sarà un
testimonial torinese d’eccezione, Piero Chiambretti,
accompagnato dalla congolese Vhelade (nella foto). Lei è la voce del «Grand Hotel
Chiambretti», il nuovo varietà in onda in seconda serata su
Canale 5, e accompagnerà con il suo Soul Quartet (Ivan Zuccarato al piano, Paolo Andriolo al basso e Stefano Paolini alla
batteria) le prime ore di shopping. «Piazza Italia» propone
due piani di moda donna, uomo e bambino a basso costo:
sono previste promozioni speciali sulla collezione primaverile
e da domani sarà aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 20. [N. PEN.]
1
T
ucci Russo è uno dei
più importanti galleristi italiani. Dopo aver
esordito negli anni Ottanta a
Torino, dal 1995 Tucci con Lisa, la sua compagna d’avventura artistica e di vita, si è
trasferito a vivere e a far mostre a Torre Pellice, in un’ex
manifattura tessile riconvertita in un bellissimo spazio
espositivo. Qui, in via della
Stamperia 9, domenica dalle
11 alle 17 s’inaugurano ben tre
mostre dedicate a un artista
tedesco e a due italiani: Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio, Paolo Piscitelli.
Il più giovane dei tre è Piscitelli (nella foto), artista
nato a Venaria Reale nel
1971, il quale dopo aver studiato scultura all’Accademia
Albertina di Belle Arti di Torino, ha fatto le prime mostre proprio da Tucci Russo
e da qui, in crescendo, ha poi
esposto alla Gam di Torino,
al Frac di Digione, a Berlino,
Amsterdam, Toronto, Houston e Denver. Il successo oltreoceano nasce anche dal
fatto che Paolo, per amore,
alcuni anni fa s’è trasferito a
vivere negli Stati Uniti, a Pittsburgh, dove ora insegna
Scultura all’università. Da
questo suo essere un po’ nomade deriva il titolo della
sua mostra da Tucci: «Here,
Not Here», cioè «Qui, non
Qui». Perché le sue installazioni ambientali, eseguite disegnando sulle pareti della
galleria e appendendo al muro sottili fili colorati, sono la
rappresentazione tangibile
dei suoi spostamenti lavorativi ed emotivi tra l’Italia e
gli Usa. Opere in verità difficili da spiegare in poche righe, come pure i lavori di
Gianni Caravaggio: artista
nato nel 1968 e formatosi
studiando all’Accademia di
Brera, dove anche ora lui insegna Scultura.
Docente è anche il terzo
invitato: il tedesco Klingelhöller, nato nel 1954, vive
a Dusseldorf e insegna all’Accademia di Karlsruhe.
Insomma, tre artisti professori, le cui opere sono tutte
connotate da un minimalconcettualismo forse un po’
ermetico, però esteticamente elegantissimo, tanto
che la mostra merita una gita in Val Pellice.