Un libro avvincente, che si legge d`un fiato e mi ha

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Un libro avvincente, che si legge d`un fiato e mi ha
Un libro avvincente, che si legge d’un fiato e mi ha tenuta
sveglia tutta la notte. Un racconto schietto e sincero, che
riesce ad offuscare l’immagine di quelle spedizioni polari
ben sovvenzionate a livello commerciale che, negli ultimi
anni, sono state reclamizzate a gran voce dai libri e dalla
televisione.
Deborah Lawson, MIAMI HERALD
Il racconto di Helen Thayer è un tributo alle capacità
di navigazione vecchio stile, all’intrepidezza, all’amicizia con un cane,
e molto altro ancora.
Spesso i libri che raccontano di spedizioni sono scritti da personalità
così gonfie di superbia che poi diventa difficile digerire le pagine.
È la mancanza di questi fattori che rende Polar Dream un piacere
da leggere.
Sherry Stripling, SEATTLE TIMES
Nel primo decennio del secolo, quando James Cook e Robert Peary discutevano su chi avesse
detto meno bugie nel sostenere di aver scoperto il Polo Nord, le esplorazioni artiche erano
lo sport glamour per eccellenza nel mondo occidentale. Purtroppo poi la loro popolarità è
diminuita e l’impresa di Helen Thayer non ha ricevuto quasi nessuna attenzione da parte
dei media. Ma Polar Dream cattura perfettamente la drammaticità di quella che è stata
un’impresa straordinaria e merita la definizione – in genere fin troppo usata, ma in questo
caso azzeccatissima – di ‘‘libro che si legge tutto d’un fiato’’. Un’impresa senza paragoni.
Shawn Miller, WASHINGTON TIMES
Quando una donna decide di imbarcarsi in un viaggio in solitaria (e a piedi!) fino al Polo Nord, c’è da scommetterci che l’avventura sarà di quelle degne di attenzione. Il racconto splendido di
un’impresa straordinaria.
Alice Joyce, BOOKLIST
Una storia emozionante di resistenza umana e di uno
straordinario animale.
PUBLISHERS WEEKLY
Un’avventura seria e senza fronzoli, per uomini e donne.
KIRKUS REVIEWS
Questo libro trasmette in modo straordinario la paura
e la sofferenza provate dall’autrice nel corso del suo viaggio.
Polar Dream è un racconto sensazionale ed emozionante,
e non si può non ammirare l’autrice per il coraggio,
la destrezza e la determinazione, oltre che per la
bravura con cui racconta la storia. Ad onore del vero, provo
soggezione nei confronti di Helen Thayer.
Martin Frentzel, ALBUQUERQUE JOURNAL
Quando ha programmato il viaggio nell’Artico,
Helen Thayer non aveva niente da dimostrare.
Questo non è il racconto di una donna che conquista la natura.
Questa è un’epopea del vivere con il creato. Anche se, senza dubbio,
alcuni orsi polari si sarebbero cibati volentieri di Helen e di
Charlie (il suo cane-compagno), l’autrice imparerà ad
amare questi animali… Quando la tragedia si fa sentire,
Helen Thayer si rivela, attraverso una prosa semplice, come
uno dei grandi sopravvissuti.
Frank Ramirez, SOUTH BEND TRIBUNE
Quella di Helen Thayer è una storia di coraggio
– con tanto di prefazione del celebre esploratore
Sir Edmund Hillary, suo eroe di infanzia (nonché vicino di casa).
Da scrittrice, la Thayer si dimostra brava e precisa. Comincia
insegnando l’Artico al lettore come lei stessa lo ha imparato.
Ed è un insegnamento che continua per tutto il libro.
Mike Kent, INDIANAPOLIS STAR
Più che essere stata la prima in una tale impresa,
ciò che rende fiera la Thayer è il fatto che la sua
spedizione sia costata poco, risultando efficiente,
e abbia avuto un impatto sull’ambiente
pari quasi a zero, e soprattutto che abbia
significato qualcosa per qualcuno.
USA TODAY
Helen Thayer è una donna eccezionale,
le cui imprese la fanno sembrare un personaggio
frutto della fertile immaginazione di uno scrittore
di narrativa. Il diario del suo viaggio fino al Polo Nord magnetico,
pubblicato nel suo libro Polar Dream, narra di un rapporto speciale
venutosi a creare tra una donna e un cane.
Jeff Curtis, AUTOGRAPH TIMES