09 tivoli 2 - Diocesi di Tivoli

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09 tivoli 2 - Diocesi di Tivoli
regio
ne
Lazio sette TIVOLI
AVVENIRE
DOMENICA
4 LUGLIO 2010
9
Concluso il 24° Corso di formazione per operatori Caritas
Tivoli - Comunità Parrocchiale del Duomo
Essere segno dell’amore di Cristo
Lo spettacolo teatrale “Sister Act”
stupisce il quartiere medievale tiburtino
VIRGILIO FANTINI
Il 24 giugno, solennità di
San Giovanni Battista, nella
Chiesa parrocchiale di San
Michele Arcangelo in Tivoli, si è
concluso il 24°
corso di formazione per Operatori
Caritas della Diocesi di Tivoli. Incontro annuale
desiderato da tutta la famiglia Caritas come appuntamento
essenziale per ritonificare e
approfondire le motivazioni
per coloro che già operano
e nuova scoperta per coloro
che si avvicinano per la prima volta al mondo del Volontariato Caritas.
Quest’anno il percorso
formativo è stato proposto
in due sedi diverse: Tivoli e
Subiaco, a cui hanno partecipato sempre un nutrito
numero di persone, mediamente 70 a Tivoli e 15 a Subiaco, tutti provenienti dalle policrome comunità parrocchiali dell’intero territorio diocesano. Per la sede di
Tivoli gli incontri hanno
avuto luogo nel salone del
Centro pastorale della Parrocchia di San Michele Arcangelo, mentre quelli in
Subiaco sono stati ospitati
negli ampi saloni del Collegio San Benedetto.
Nelle riflessioni proposte
negli otto incontri è emerso
un pensiero di capitale im-
portanza: il servizio a Cristo. E cioè il servizio alla
persona di Cristo, alle persone che Cristo ama e con
le quali Egli si identifica
che è come dire:
con ogni uomo che
ha bisogno di aiuto, di conforto, di
compagnia, di pace, di gioia, di
amore vero. È Gesù stesso che lo dice chiaramente:
“Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo
di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”
(Mt25,40). Il battezzato in
quanto cristiano deve anzitutto essere segno e strumento del Signore Gesù,
del Suo stesso amore per il
mondo e quindi del Suo
servizio per ogni creatura
umana. È Gesù che chiede
ai suoi discepoli un uso incondizionato del loro tempo, le loro braccia, la loro
mente, il loro cuore, la loro
stessa vita per continuare
ad essere sempre il servitore del Padre. È Lui che attraverso i battezzati vuole
salvare l’uomo, la storia, il
mondo.
Non possiamo stare alla
finestra a guardare, con le
mani in mano. Né possiamo fare come il ricco Epulone il quale faceva finta di
non vedere il povero Lazzaro ai piedi della sua ricca
mensa a pietire invano le
briciole, gli avanzi dei suoi
lauti pranzi. L’impegno della Chiesa nel territorio è di
primaria e imprescindibile
importanza e urgenza. Siamo nel cuore del “comandamento nuovo”, della carità
inaugurata da Cristo: amare
Dio e il prossimo senza riserve né condizioni di sorta
alcuna.
Nell’omelia della Santa
Messa a conclusione di
questo itinerario formativo,
il nostro Vescovo Mauro ci
ha sottolineato che la carità, prima di essere un’azione buona compiuta nei
confronti di un fratello bisognoso, prima ancora di
qualificarsi come virtù
umana e cristiana, è una
Persona: è il bene assoluto,
l’amore in sé, l’amore di
Dio, l’amore che è Dio
“Deus caritas est”, cioè amore in assoluto che si fa dono
e si riversa sulle creature
umane; dono di misericordia, di perdono, di attenzione, di aiuto senza riserve,
né condizioni, né misura.
In altre parole: è Gesù la
carità vera. Sta qui il segreto di riuscita a cui tutti noi
dobbiamo essere educati
per arrivare a realizzare il
vero servizio di carità: saper scorgere nei poveri la
presenza stessa di Cristo
che chiede un gesto di amore. La fede e la speranza, infatti hanno valore solo se
dalla carità provengono, di
carità si nutrono e alla carità conducono.
DIOCESI DI TIVOLI
Pellegrinaggio a Lourdes
Sezione Romana-Laziale dell’Unitalsi
Con la partecipazione di
S.E. Mons.
Mauro PARMEGGIANI
Vescovo di Tivoli
21 al 27 agosto 2010
Per informazioni e prenotazioni:
Sede diocesana
dell’U.N.I.T.A.L.S.I.
Vicolo Lolli 1
00019 TIVOLI (RM)
Tel. 0774/331877
Lunedì, mercoledì e venerdì
dalle ore 10.30 alle ore 12.00
e dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Le iscrizioni sono aperte fino
al 21 luglio 2010
Il Vescovo Mauro “…Sono fiero di voi!”
ANTONIO PEDACI
In chiusura dell’anno pastorale 2009/2010 il gruppo dei
Giovanissimi della comunità
del Duomo ha pensato bene
di mettere in scena una
commedia musicale: Sister
act, una svitata in abito da
suora. Il musical è una sintesi tratta dall’omonimo film,
che ha divertito milioni di
persone in tutto il mondo. È
la storia di una soubrette
che risponde al nome di Deloris Van Cartier, interpretata da Sabrina Diotallevi, la
quale assiste ad un omicidio. Il tenente Sunter, interpretato da Jacopo Orlandi,
per metterla in salvo dall’uomo che la vuole morta
(Il boss con i due suoi scagnozzi: Gianluca Illerici,
Francesco Maggi e Mirko
Panci), decide di chiuderla
in un convento sotto il falso
nome di suor Maria Claretta. La vita in convento per la
soubrette è dura, ostile e incomprensibile, ma su invito
della rigidissima Madre Superiora, interpretata da Lucrezia Diotallevi, riesce a fare di necessità virtù. La convivenza con le buone suore
(Sara Scoccini, Simone Scoccini, Elisa Schina, Rita tedesco e Jacopo Colantoni) è
piena di momenti esilaranti.
Grazie al sostegno di Monsignr O’hara (Dario Antolini),
Deloris verrà incoraggiata,
suo malgrado, a svolgere,
seppur inconsapevolmente,
un’opera di apertura da parte delle suore nel quartiere.
Tutto ciò porterà Deloris a
comprendere che la vita non
è fatta solo di carriera, soldi
e amori leggeri, ma che ci
sono valori molto più alti
per cui vale la pena di vivere e di spendersi in totale
gratuità. Comprende che la
solidarietà, l’amicizia e il
perdono sono il vero segreto
della felicità. Anche le suore
riescono a ritrovare un rinnovato senso alla loro consacrazione, rinnovandosi senza tradire le loro origini, la
loro tradizione e la loro stessa missione.
La storia ci permette di ri-
cordare quanto Gesù dice
nel Vangelo: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio “ (Mt 21, 31b).
Una verità quella del Signore che deve far riflettere tutti. Corriamo il rischio infatti
di sentirci arrivati perché
andiamo in chiesa, perché
compiamo, magari scrupolosamente, ogni rito, ogni azione, prescritta dai precetti
della Chiesa e ci dimentichiamo della comunione col
prossimo, ci lasciamo andare a giudizi affrettati mancando alla comunione col
nostro fratello. Può sembrare un discorso scomodo, ma
il Signore Gesù ci ha dato
l’esempio: ha lavato i piedi
ai suoi discepoli facendosi
servo di tutti. Con questo gesto e soprattutto con la sua
morte in croce, Gesù ha segnato l’unità di misura dell’amore, donarsi all’altro
con generosità e gratuità.
Quindi accogliendo i nostri
fratelli corrispondiamo autenticamente al sacramento
dell’amore e partecipando
all’Eucaristia, memoriale
della Pasqua del Signore, la
nostra azione caritativa diventa il prolungamento del
sacrificio eucaristico nella
nostra vita quotidiana, nel
nostro operato, lungo le strade, tra la gente dei nostri
paesi e delle nostre città.
Questi sentimenti hanno
ispirato il parroco don Fabrizio Fantini e il gruppo dei
catechisti e degli animatori
parrocchiali i quali, di fronte alla necessità di attivarsi
nei confronti dei ragazzi del
quartiere storico di Tivoli,
hanno realizzato un percorso educativo che è sfociato
in un laboratorio teatrale. I
ragazzi hanno risposto con
entusiasmo all’iniziativa e si
sono impegnati fedelmente
superando pian piano difficoltà e ostacoli che via, via
andavano sorgendo. Il risultato è stato al di sopra di
ogni aspettativa. Nelle tre
rappresentazioni avute sabato 26 e domenica 27 giugno,
il salone San Lorenzo ubicato nel Circolo Manzoni è stato generoso di pubblico convenuto ad assistere alla messa in scena dell’opera teatrale. Grande la meraviglia da
parte di tutti nel vedere gli
attori in erba, vestire con
professionalità i panni dei
personaggi della vicenda.
Tutto ciò è stato possibile
grazie al contributo di animatori e catechisti veramente appassionati dei giovani e
delle loro problematiche,
spendendosi con generosità
nelle seguenti attività: scenografia: sig. Emanuele Zofrea. Registrazione delle musiche: prof. Paolo De Filippis. Coreografie: sig.ra Federica Angeletti. sartoria e trovaroba: sig.ra Rita Tedesco.
Tecnico di scena: sig. Alessandro Cicchetti e direttore
di scena sig.ra Sarah Todini.
Tecnico audio e luci: sig.
Giacomo Pinna. La Regia è
stata curata da Antonio Pedaci.
Domenica 27 allo spettacolo ha partecipato anche
sua Eccellenza il Vescovo
Mons. Mauro Parmeggiani,
che si è detto fiero del lavoro svolto dai ragazzi; ha formulato parole di incoraggiamento e ha esternato la speranza che in futuro si ripetano frequentemente iniziative di questo genere, mirate e
rivolte a favore dei ragazzi,
per il sano beneficio della loro crescita e per accrescere
uno stile nuovo e costruttivo
a vantaggio di tutto il quartiere del Duomo.