N. 300 - 25 marzo 2012

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N. 300 - 25 marzo 2012
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Rivista di Tecnica Cultura e Comunicazione
del Ballo Agonistico e della Danza Sportiva
Direttore Responsabile: Sauro Amboni (Ordine Naz.le dei Giornalisti - Roma Iscriz. N. 087090)
Articoli, foto e lettere alla Direzione vanno indirizzati a : [email protected]
n. 300 – marzo 2012
IL LINGUAGGIO UNIVERSALE
DELLA DANZA SPORTIVA
Saggio della Maestra Francesca Paglieri
http://www.francescapaglieridanza.it/
Francesca Paglieri
marzo 2011
La Dott.ssa Francesca Paglieri è laureata DAMS
(Disciplina delle Arti, Musica e Spettacolo), è Maestra
di Danze Orientali, coreografa, giornalista e scrittrice,
ballerina e attrice.
Nella foto a fianco: Francesca Paglieri
LA DANZA SPORTIVA: LINGUAGGIO
UNIVERSALE
Saggio della Dott.ssa Francesca Paglieri
Chi è Francesca Paglieri?

"La donna nei society dramas di
Oscar Wilde" (Ennepilibri 2007),

"Alessandro ed io. La vita 'bella' di
Adele Morelli Natta" (Ennepilibri
2009).
(a cura di Sauro Amboni)
La Dott.ssa Francesca Paglieri, in arte
“Nadija”, nata e vissuta ad Imperia, è
Maestra di Ballo nella specialità Danze
Orientali ed è iscritta dal 2009 all’Ente
professionale di categoria “Federazione
Italiana Professionisti della Danza”.
Nel 2007 si è laureata al DAMS
(Disciplina
delle
Arti,
Musica
e
Spettacolo) presso l'Università degli studi
di Genova, Polo Universitario di Imperia.
Dal 2005 è iscritta all'Ordine dei
giornalisti
ed
ha
all’attivo
varie
pubblicazioni fra le quali cito qui:


La silloge poetica "Tra te e me"
(Ennepilibri 1999) i saggi "Ritratti.
Interviste su un secolo di lavoro ad
Imperia" (Ennepilibri 2006),
Francesca Paglieri fin da piccola ama la
danza e negli anni si è accostata a varie
discipline, dal modern jazz ai balli
latinoamericani, per poi specializzarsi in
Danza Orientale (classico egiziano,
tradizionale marocchino, danza con il
velo, cimbali, bastone e Ali di Iside).
Ha approfondito lo studio della danza con
maestri
di
fama
nazionale
ed
internazionali tra cui Fifi Abdou, Zaza
Hassan, Wael Mansour, Jillina, Randa
Kamel, Maya Gaorry, Mouna Bounuar e
Jamila Kroune.
Dal 2007 l’artista e attrice Maestra
Dott.ssa Francesca Paglieri si esibisce in
manifestazioni, eventi e teatri come
ballerina e coreografa.
LA DANZA: LINGUAGGIO UNIVERSALE
(A cura di Francesca Paglieri)
L’attrice Francesca Paglieri
IL LINGUAGGIO UNIVERSALE DELLA DANZA SPORTIVA
La danza è un linguaggio universale. E'
il linguaggio primo in assoluto. E' una
forma di comunicazione potente che va
al di là dei confini e delle etnie.
Questo assioma è tanto valido oggi,
quanto lo fu in tempi remoti.
Nonostante
viviamo
in
un'era
ipertecnologica
e
dominata
dall'immagine, per lo più virtuale, non
possiamo non ammettere come il
movimento in danza abbia un impatto
più forte sullo spettatore rispetto ad
altre forme di comunicazione.
Questo avviene in modo ancora più
deciso quando la visione di un balletto
avviene direttamente, non filtrata da
uno schermo.
Alla base di questa sensazione di
particolare coinvolgimento, ci sono
spiegazioni
ormai
testate
scientificamente, e che riguardano
l'aspetto neurologico dell'essere umano.
Il discorso si lega alla scoperta degli
ormai noti “neuroni specchio” che sono
la spiegazione razionale a quella che di
solito chiamiamo “empatia”.
L'etimologia del termine già ci dà una
chiara indicazione del fatto che gli
esseri umani tendono a compartecipare
alla vita dei propri simili, unendosi a
loro in un legame fisico e psicologico,
che si spiega nella natura comunitaria
dell'uomo stesso.
BALLARE CON L’ANIMA
Non siamo nati per vivere da soli, si sa,
siamo animali sociali. Abbiamo
bisogno dell'altro per creare il nostro
“io”. Ci sorge dunque spontaneo
rivivere con la nostra pelle le
sensazioni
degli
altri.
Ci
immedesimiamo naturalmente nelle
esperienze altrui. Ciò è intuitivo a
livello psicologico ed ora è palese
anche a livello neuronale. Quando
vediamo un nostro simile compiere un
movimento nel nostro cervello si
attivano i medesimi neuroni che
portano anche noi a realizzare lo stesso
gesto.
Chi ama la danza dovrà ammetterlo. E'
unica quella sensazione elettrizzante,
quei piccoli spasmi che i nostri muscoli
compiono di fronte alla visione di un
balletto.
Quasi ci alzeremmo dalla nostra sedia
o dalla poltrona del teatro come a
seguire anche noi quel passo di danza.
Ci piacerebbe imitare quel virtuosismo,
quel salto ben fatto, quel passo
“impossibile”.
La danza cattura l'anima, e non solo
l'attenzione, di chi la guarda.
Ogni coreutica è portatrice di una
diversa forma di comunicazione. Ogni
stile di danza nasce da un particolare
sostrato storico e sociale, e con un
diverso obiettivo.
Immagini di Danza Sportiva
DANZE POPOLARI
Non sempre il fine ultimo è un discorso estetico. A volte, soprattutto se si parla di
danze popolari, danzare è un mezzo per raccontare storie o trasmettere conoscenze.
In Polinesia ad esempio la danza è un modo per narrare storie e miti, evitando di
utilizzare le parole, e prediligendo musica e gestualità.
Una forma di comunicazione valevole per tutta la popolazione, al di là della lingua
conosciuta. Il movimento viene anche usato, nelle danze popolari, come ad esempio
quella orientale, per creare una comunione con la divinità o con la natura, che si vede
carica di una sorta di “spiritualità”. Allora attraverso la danza si propizia la pioggia o
la buona coltivazione.
Si tenta cioè di avere un certo controllo sulla natura stessa, cercando di tenere a bada
l'ira della divinità.
La danza è anche un modo per comunicare il proprio status di vita, o per riallacciare
un legame con la propria terra.
Ciò avviene ad esempio nei balli e nei canti dei neri d'America impiegati nei campi di
cotone, ma anche nello stile orientale “beledi”, danza popolare, genuina, ma legata
alla città. Tra la fine dell’Ottocento e i primi vent’anni del Novecento, in Egitto ci fu
un cambiamento epocale in cui gran parte della popolazione, prima rurale, si trasferì
in città.
Gli egiziani portarono con sé, ovviamente, la cultura tradizionale, e quindi anche la
musica e la danza, che si arricchì però di nuovi elementi.
Immagini di Danze Orientali
IL LEGAME CON LA MUSICA
Un simile accadimento fu proprio come detto degli
schiavi di colore, deportati dall’Africa per lavorare
in America. Qui mantennero un forte legame con
la propria musica e in particolare con il canto,
come mezzo di comunicazione e di identità
culturale forte, nonché come forma di ribellione ai
bianchi. Nel tempo avvenne una fusione tra la
tradizione musicale africana, legata alla cultura
contadina e a quella guerresca, e la cultura
europea-americana. Da qui deriva lo stile blues e il
jazz.
DANZA COME FORMA DI COMUNICAZIONE
Ogni civiltà ha quindi considerato sempre la danza sia come una forma di
comunicazione, sia come espressione forte della propria identità, sia individuale, sia
collettiva. Tutto ciò, oggi, è spiegato non solo a livello antropologico, ma anche dagli
studi scientifici neurologici, sempre più interessati a indagare il rapporto tra il
cervello e le espressioni estetiche.
Francesca Paglieri