La voce del popolo, 14. 5. 2015 - Istituto Italiano di Cultura Lubiana
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La voce del popolo, 14. 5. 2015 - Istituto Italiano di Cultura Lubiana
Interni & ESTERI giovedì 14 maggio 2015 GORAN ŽIKOVIĆ 2 Domani l’Assemblea della MIDAS Quotidiani delle etnie: convegno ad Abbazia ABBAZIA D Economia e cultura marciano di pari passo Slovenia-Italia, doppio appuntamento a Lubiana. Importanti le sinergie. Il Forum uno strumento molto utile LUBIANA | Grande affluenza di pubblico ieri all’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana, che ha ospitato un doppio appuntamento: l’assemblea ordinaria del Forum italo-sloveno e la presentazione dello spettacolo bilingue coprodotto da due teatri pubblici di Trieste, il “Rossetti” e il “Teatro stabile sloveno”. Rappresentazione che sarà allestita a Lubiana in occasione della Festa della Repubblica Italiana, il 2 giugno. Due appuntamenti che all’apparenza potrebbero sembrare appartenenti a due realtà diverse; più orientato alla dimensione economica della collaborazione il primo, più incentrato sull’aspetto del dialogo culturale il secondo. Ma mai il condizionale è stato più d’obbligo. A conclusione dei due appuntamenti, brillantemente condotti dal presidente del Forum italo-sloveno, Jurij Giacomelli, l’ipotesi di una possibile distanza o distinzione è venuta infatti meno. La serata di ieri ha confermato anzi quanto le sinergie per dare risultati concreti e calibrati sul territorio non solo possono combinare ambiti diversi spaziando dall’economia alla cultura, dalla politica al turismo, dalla ricerca all’enogastronomia, ma che anzi auspicabilmente debbano farlo. “Fare impresa all’estero è oggi molto diverso rispetto a quanto non lo fosse un tempo. In passato si andava in un Paese e si faceva impresa pensando al prodotto e al mercato, oggi invece si deve imparare a conoscere il Paese nel quale si va. Il sapere, il confronto sono molto importanti e in questo il Forum si rivela essere uno strumento molto importante e soprattutto molto utile“, ha detto in sede di Assemblea Simone Azzini, sottolineando: “Anche la presentazione di un libro o una rappresentazione teatrale aiutano a capire, a fare sistema in senso generale e quindi anche sulla dimensione economica“. Un ragionamento accolto con grande apprezzamento e inteso come un importante conferma che la realtà associativa fondata nel dicembre del 2012 e costituita nel luglio del 2013 sta svolgendo al meglio uno degli obiettivi che si è posta: quello di essere un punto di accoglienza e un facilitatore dell’impostazione dei rapporti tra due Paesi dai legami sempre più intensi. Ma quella di luogo di aggregazione non è l’unica mission realizzata dal Forum dalla sua nascita ad oggi, o per citare il presidente Giacomelli “nel primo anno solare di attività, un concetto bello da usare perché ha in sé un qualcosa di poetico“. Lo rivelano i numeri. Il Forum è infatti una realtà in costante crescita: attualmente i soci (“paganti“, ha tenuto a sottolineare Giacomelli facendo riferimento al versamento delle quote) sono 35, 23 ordinari (che versano 50 euro) e 12 sostenitori (minimo 100 euro), ma in tutto il periodo il numero ha toccato quota 46. I margini di crescita ulteriore non mancano assolutamente e il traguardo che il Forum punta a raggiungere è di 50 soci. Bene anche l’andamento dell’attività ordinaria, che si esprime attraverso gli incontri mensili durante i quali vengono approfonditi gli argomenti inerenti alle iniziative con le quali promuovere i rapporti italo-sloveni in campo economico, culturale e turistico. “I nostri ‘Aperitivi’ hanno dato modo di approfondire tante idee, di impostare quello che è diventato il nostro evento-bandiera, ovvero l’Italian Business Forum, che con la sua Terza edizione tenutasi nel mese di febbraio all’Istituto Josef Štefan ci ha investito di un incarico importante, quello di proseguire a lavorare in questa direzione“, ha detto Giacomelli, che tirando le somme ha concluso: “Penso che il nostro sia un bilancio positivo. Abbiamo fatto squadra con le Istituzioni italiane, in primo luogo l’Ambasciata, l’Ufficio ICE, l’Istituto Italiano di Cultura, abbiamo costituito una bella squadra e possiamo pensare con fiducia a nuove iniziative da realizzare nella seconda parte del 2015 e nel 2016 puntando sempre a valorizzare la qualità e a creare lo spazio nececessario per potere discutere di temi concreti, per potere creare progetti comuni e condivisi“. Sempre nel pieno rispetto del principio del Forum: “Dalla convivenza alla condivisione“, anche valorizzando || Jurij Giacomelli il potenziale insito in momenti informali – la proposta emersa è di organizzare a giugno un incontro a Portorose-Sicciole e di visitare il locale allevamento di branzini – o allargando il ventaglio di interlocutori, verificando ad esempio la possibilità di un incontro da realizzarsi a Fiume. Proposte che puntano tutte a proseguire sul percorso qualitativo, del quale ha parlato Giancarlo Miranda, che in rappresentanza del Comitato dei Garanti del Forum, ha elogiato la serietà della presentazione del resoconto finanziario del Forum. “Tante cose sono state fatte, qui stiamo parlando di piccoli numeri, ma noi siamo parte della società civile e una società nella quale le cose funzionano si vede dalla serietà che c’è dietro ai numeri anche quando questi sono piccoli“, ha detto per poi aggiungere: “Il Business Forum è un’esperienza stupenda e il suo livello fa sì che siamo presi sul serio. Questo – ha concluso – è un risultato per il quale ringrazio il presidente Giacomelli per il suo impegno, ma anche tutti quelli che hanno partecipato alle attività del Forum mettendoci il cuore, l’entusiasmo e le competenze“. Ringraziamenti ripresi dall’Ambasciatore d’Italia in Slovenia, Rossella Franchini Sherifis, dal direttore dell’IIC, Angelo Izzo, dalla direttrice dell’Ufficio ICE, Elisa Scelsa, che hanno tutti ribadito il pieno sostegno alle iniziative che nel “primo anno solare“ hanno prodotto comunicazione e trasmesso propositività e idee sostenendo la partecipazione individuale e collettiva al rafforzamento delle relazioni tra Italia e Slovenia. La seconda parte della serata è stata dedicata, come già scritto, alla presentazione dello spettacolo “Trieste – una città in guerra“. A raccontarlo quattro ospiti illustri: il presidente del “Rossetti“, Miloš Budin, la presidente del TSS, Breda Pahor, il registra Igor Pison i cui interventi sono stati moderati da dal redattore della RTV di Slovenia, ed ex attore del TSS, Janko Petrovec. Christiana Babić IVO VIDOTTO || Jadran Lenarčič, Giancarlo Miranda e Rossella Franchini Sherifis a oggi a sabato 17 maggio avrà luogo ad Abbazia l’Assemblea generale della MIDAS, l’Associazione dei quotidiani in lingua minoritaria e regionale. In questa occasione una trentina di giornalisti provenienti da Spagna, Italia, Svizzera, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Lettonia, Lituania, Finlandia e Croazia, soggiorneranno nella Perla del Quarnero. L’Assemblea generale si terrà domani mattina a Villa Antonio, sede della Comunità degli Italiani del capoluogo liburnico. Nel pomeriggio, terminata la seduta, è prevista una visita turistica guidata per Abbazia. La serata si concluderà all’albergo Milenij, dove avrà luogo la cerimonia di conferimento del premio Otto von Habsburg, che viene assegnato al giornalista che ha dimostrato una particolare dedizione alla tematica della tutela delle minoranze e della diversità culturale nel contesto del processo di integrazione europea e che viene consegnato personalmente da un membro della famiglia di Otto von Habsburg. Il premio giornalistico MIDAS viene invece conferito a uno dei membri del MIDAS. Sabato 16 maggio è prevista invece la visita dei giornalisti alla Redazione de “La Voce || L’incontro si svolgerà a Villa Antonio del Popolo”. Nel pomeriggio è in programma una gita in Istria, a Parenzo e Salvore. A Parenzo i giornalisti visiteranno la locale Comunità degli Italiani, mentre nelle ore pomeridiane è previsto il trasferimento a Salvore e la visita alla Cantina Degrassi, dove potranno degustare i vini e altri prodotti autoctoni dell’Istria. Gli organizzatori dell’incontro sono il MIDAS e l’Unione Italiana con il contributo della Città di Abbazia, l’Ente per il turismo di Abbazia, Milenij Hoteli, la Comunità degli Italiani di Abbazia, la Città di Parenzo, l’Ente per il turismo di Parenzo, la Comunità degli Italiani di Parenzo e la Città di Umago. Saranno numerose le personalità che interverranno al convegno abbaziano. A porgere i loro saluti al convegno di domani mattina saranno il presidente della Comunità degli Italiani di Abbazia, Pietro Varljen, il sindaco della Città di Abbazia, Ivo Dujmić, il presidente della MIDAS, Edita Slezáková, il presidente dell’EURAC, Werner Stuflesser e il console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani. Interverranno poi il deputato della Dieta democratica istriana al Parlamento europeo, Ivan Jakovčić, che parlerà su “Le minoranze in Europa”, il presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, che farà il punto su “La Comunità Nazionale Italiana”, nonché il f.f. di caporedattore responsabile del nostro quotidiano, Roberto Palisca, che si soffermerà su “La Voce del Popolo - la storia, il ruolo e i problemi del quotidiano della minoranza italiana”. Infine Nikolaj Kabanov di Vesti.Iv parlerà de “Il conflitto della Crimea e dell’Est Ucraina nei media lettoni in lingua russa”. Nel pomeriggio si riunirà, invece, l’Assemblea generale della MIDAS. Pola, i candidati per il Consiglio CNI POLA| La Commissione elettorale della Città di Pola ha reso noti i nomi dei candidati per l’elezione dei Consigli delle minoranze. Per l’elezione dei membri del Consiglio della minoranza italiana sono giunte le candidature di Martina Bosich, Patrizia Bosich, Sandra Brakus Brženda, Diana Dušić, Kristina Fedel Timovski, Anna Giugno Modrušan, Sandra Kalagac, Alessando Lakoseljac, Majda Marković, Sonia Modrušan, Vito Paoletić, Ervino Quarantotto, Guido Stocco, Ardemio Zimolo e Argeo Zimolo. A Pola saranno eletti complessivamente nove Consigli delle minoranze: accanto a quella italiana ci sono quella albanese, bosgnacca, montenegrina, ungherese, macedone, rom, slovena e serba. (gl) Croazia, nessun intervento dell’UE BRUXELLES | La Commissione europea, nell’ambito del procedimento per la correzione degli squilibri macroeconomici, ha valutato che non c’è bisogno di intervenire ancora nei confronti di nessuno Stato dell’UE. Ha inviato però sei suggerimenti per il 2015 e il 2016, che vanno dalle misure per la riduzione del deficit eccessivo alla dissuasione del prepensionamento, dall’adeguamento delle paghe all’andamento della produttività, all’introduzione dell’imposta sugli immobili. La Croazia, comunque, resta nella quinta categoria (di sei), cui appartengono gli Stati che devono essere monitorati e in cui c’è bisogno di un’azione politica decisa.