grandi tette naturali

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grandi tette naturali
Martedı̀ 13 gennaio 1998
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Commissione VIII
VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
SVOLGIMENTO DI INTERROGAZIONI
Martedı̀ 13 gennaio 1998. — Presidenza
del Presidente Maria Rita LORENZETTI.
— Intervengono i Sottosegretari di Stato
all’ambiente Valerio Calzolaio e ai lavori
pubblici Antonio Bargone.
La seduta comincia alle 10,10.
5-01859 Veltri: Oleodotto Monte Alpi-Taranto
(18 marzo 1997).
Il Sottosegretario Valerio CALZOLAIO,
rispondendo all’interrogazione in titolo,
rileva che sebbene il progetto dell’oleodotto non sia depositato presso il Ministero dell’ambiente, è noto che la realizzazione di tale opera è connessa alle
attività di coltivazione di idrocarburi liquidi in Val d’Agri con riferimento alle
quali sono in corso, ai sensi dell’articolo 6
della legge n. 349 del 1986 e del decreto
del Presidente della Repubblica n. 526 del
1994, due procedure di valutazione dell’impatto ambientale. Una di queste procedure riguarda l’ampliamento di un centro di raccolta degli idrocarburi (Centro
Olio Val d’Agri) dal qual si diparte l’oleodotto in questione.
La normativa vigente non prevede che
le condotte a terra per il trasporto di
idrocarburi siano assoggettate a procedura
di valutazione dell’impatto ambientale nazionale. Tale procedura è invece prevista
dalla legge n. 47 del 1994 della regione
Basilicata, il cui territorio è interessato
dalla maggior parte del percorso della
condotta in questione. Risulta pertanto
che su detto progetto, presentato dalla
SNAM spa, è stato attivato, presso la
Regione Basilicata, il procedimento di
valutazione d’impatto ambientale ed è
ancora in corso la relativa istruttoria.
Elio VELTRI (gruppo sinistra democratica-l’Ulivo) riservandosi di esprimere un
giudizio definitivo nel momento in cui
sarà disponibile la risposta definitiva sulla
valutazione di impatto ambientale, si dichiara parzialmente soddisfatto.
5-02776 Cento: Disboscamento nel parco regionale
dei Monti Lucretili (24.07.97).
Il Sottosegretario Valerio CALZOLAIO,
rispondendo all’interrogazione in titolo,
ricorda che la legge quadro n. 394 del
1991 all’articolo 27, comma 1, prevede che
la vigilanza sulla gestione delle aree protette naturali regionali sia esercitata dalla
Regione competente per territorio.
Sulla base delle informazioni assunte
la tenuta predetta risulta avere un’estensione di oltre un migliaio di ettari, di cui
800-900 boscati. Essa è situata all’interno
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del Parco Regionale Naturale dei Monti
Lucretili istituito con legge regionale n. 41
del 26 giugno 1989 ed è compresa tra le
aree sottoposte a vincolo idrogeologicoforestale.
Nessuna legge né alcuna regolamentazione vieta a tutt’oggi all’interno del Parco
il taglio del bosco ceduo, e le prescrizioni
di cui all’articolo 9 della legge istitutiva,
sono piuttosto modeste. Nel corso della
stagione silvana 1996-97 nella suddetta
tenuta De Amicis, sono state intraprese e
portate a termine due utilizzazioni boschive in due diverse località: « Cornazzari-Monte Liana » e « Monte Zinno ».
Si è trattato di due interventi di taglio
con riserva di matricine interessanti due
superfici boscate, ognuna di circa 20 ha,
governate a ceduo a prevalenza di Cerro
e Carpino nero per Cornazzari, a Carpino
nero per Monte Zinno.
Per le suddette utilizzazioni boschive
sono state emanate le previste autorizzazioni della Regione Lazio – Assessorato
Utilizzo, Tutela e Valorizzazione delle
Risorse Ambientali Settore 69 – per ciò
che concerne l’aspetto del vincolo idrogeologico; mentre, per quanto riguarda la
legge n. 431 del 1985, sono stati rilasciati
nulla osta da parte del Comune di S. Polo
dei Cavalieri n. 298 dell’11 marzo 1996
n. 4262 del 28 ottobre 1996.
Ad avviso del Corpo Forestale dello
Stato, esse sono state complessivamente
condotte nel rispetto delle prescrizioni
regionali e della legge istitutiva del Parco;
il numero delle matricine rilasciate è
globalmente quello disposto, ossia 160
matricine ad ettaro, con le quali si è
assicurata una buona copertura del terreno.
Il numero delle matricine rilasciate è
più alto di quello solitamente applicato
(110 matricine ad ettaro), proprio in virtù
del fatto che le località oggetto di intervento, ricadono all’interno di un’area naturale protetta. Le superfici utilizzate
sono state ormai completamente recintate
onde evitare danni al pascolo.
La vasta tenuta De Amicis è infatti
meta di sconfinamenti abusivi da parte di
animali provenienti dai comuni limitrofi.
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Nel corso delle due utilizzazioni sono
state rilevate le seguenti infrazioni:
località Cornazzari – ove, il ripetuto
transito di mezzi meccanici per circa 100
metri su un’area prativa naturale marginale al bosco oggi in corso di completa
rivegetazione e costituzione, nonché per
altri 200 metri su pista preesistente, ha
causato solcature del terreno e della pista
medesima, tanto che il competente Comando Stazione Forestale di Palombara
Sabina ha ritenuto opportuno redigere
apposito Processo verbale Amministrativo
in base alla legge regionale n. 41 del 1989,
istitutiva del Parco; nessuno sbancamento
o movimento di terra è stato però mai
eseguito;
località Monte Zinno – per situazione analoga a quella appena descritta
ma interessante un maggiore tratto, insieme alla riprofilatura di alcuni tratti
della scarpata a monte di un’ampia pista
preesistente ed alcuni interventi di sistemazione del fondo stradale.
È stata inoltrata informativa alla Procura della Repubblica presso la Pretura
Circondariale di Roma – Sezione distaccata di Tivoli — ed è stato altresı̀ elevato
processo verbale amministrativo, sia ai
sensi della suddetta legge regionale, sia ai
sensi del regio decreto-legge n. 326 del
1923 e del regio-decreto n. 1126 del 1926.
Entrambe le utilizzazioni sono state
oggetto di sanzione amministrativa ai
sensi della vigente normativa per un
parziale mancato sgombero dei residui di
lavorazione.
Nel complesso, a parere del corpo
Forestale dello Stato, le infrazioni commesse sono state tutte contestate a termini
di legge e le irregolarità, fatte salve alcune
valutazioni dell’Autorità Giudiziaria, non
sono state tali da configurare alterazioni
permanenti dello stato dei luoghi almeno
in via generale e sostanziale.
Pier Paolo CENTO (gruppo misto Verdi-l’Ulivo) si dichiara soddisfatto in
quanto la risposta del sottosegretario all’interrogazione in titolo fornisce gli elementi tecnici di valutazione che venivano
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richiesti. Sottolinea peraltro la necessità
di attivare, presso gli uffici competenti del
Ministero, un servizio di valutazione del
patrimonio boschivo nelle zone a rischio
idrogeologico, tra cui rientra l’area in
esame, dal momento che una idonea
tutela di tale patrimonio può consentire di
prevenire il verificarsi, in futuro, di eventi
calamitosi.
5-00804 Vascon: Situazione discarica (Vicenza)
(16 ottobre 1996).
Il Sottosegretario Valerio CALZOLAIO,
rispondendo all’interrogazione in titolo,
rileva che dagli atti in possesso del Ministero dell’ambiente risulta per informazione della Prefettura di Vicenza che il
blocco della discarica di Lonigo da parte
del comitato cittadino di difesa dell’ospedale di Lonigo è cessata a seguito delle
intese raggiunte dalle parti interessate.
Per completezza di informazione informa che la normativa attualmente in
vigore individua nel sindaco l’organo preposto per la soluzione di tale problematica conferendogli, con legge 8 giugno
1990, n. 142, articolo 38, il potere di
adottare provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità e di igiene al
fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini.
Il nuovo ordinamento sulla gestione dei
rifiuti, di cui al decreto legislativo n. 22
del 1997, all’articolo 13, prevede, per
situazioni analoghe a quelle rappresentate
dall’onorevole interrogante la possibilità
di derogare alle disposizioni vigenti, consentendo l’emissione di ordinanze contingibili e urgenti per consentire il ricorso
temporaneo a speciali forme di gestione
dei rifiuti: sono tra l’altro possibili accordi
mutualistici interterritoriali in base alle
norme sugli enti locali.
Il Ministero può intervenire direttamente, qualora le ordinanze emesse non
siano nei tempi stabiliti dalla legge poste
in essere, con una diffida al Presidente
della Giunta Regionale e, in ultima ipotesi,
e solamente nel caso in cui sia ravvisata
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una inerzia degli organi preposti il Ministero dell’ambiente può adottare in via
sostitutiva ordinanza propria disponendo
il conferimento immediato in altro impianto individuato dal Ministero stesso.
Luigino Mario VASCON (gruppo lega
nord per l’indipendenza della Padania) fa
presente che con l’interrogazione in titolo,
in realtà, si chiedeva un suggerimento di
merito in riferimento all’ipotesi in cui
entità abitative di modeste dimensioni
abbiano l’onere di gestire una propria
discarica. A tal fine riterrebbe opportuno
prevedere la possibilità di consorziare tali
piccole entità abitative, in modo da comprendere circa 15 o 20 mila abitanti, per
superare almeno in parte le difficoltà
relative al reperimento delle aree idonee e
agli oneri connessi alle gestione. In tal
modo si potrebbero agevolare i sindaci dei
comuni più piccoli, che altrimenti si troverebbero a pagare gli stessi oneri gravanti sulle grandi città.
Infine invita a far sı̀ che nelle singole
discariche vengano convogliati esclusivamente i rifiuti compatibili con esse.
5-03139
Mario Pepe: Manutenzione SS
(Fortore-Benevento) (30.10.97).
n. 369
Il Sottosegretario Antonio BARGONE,
rispondendo all’interrogazione in titolo,
rileva che la strada n. 369 « Apulo-Fortorina » di collegamento dall’alto Sannio e la
regione Puglia, attraversa in alcuni tratti
zone di montagna soggette ad intense
nevicate.
Il Compartimento ANAS della viabilità
per la Campania ha regolarmente provveduto ad effettuare i lavori di ordinaria
e straordinaria manutenzione nei limiti
dei finanziamenti assegnati, al fine di
garantire al transito veicolare le normali
condizioni di sicurezza.
Durante l’anno in corso sono stati
eseguiti e sono in corso di esecuzione
interventi lungo l’intero tratto stradale, tra
le progressive chilometriche 7+000 e
53+000, per un importo complessivo di
circa 1,5 miliardi. Di conseguenza l’ANAS
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ritiene che le condizioni manutentorie
dell’arteria possano assicurare condizioni
di sicurezza alla transitabilità, anche nel
presente periodo invernale.
Mario PEPE (gruppo popolari e democratici-l’Ulivo) sottolinea che le questioni
poste dall’interrogazione in titolo hanno
un carattere centrale. La zona interessata
è una realtà depressa ed emarginata, i cui
problemi risultano accentuati dalla carenza di un intervento manutentivo della
rete stradale che dura ormai da diversi
anni.
Fa presente che la Comunità montana
di Fortore, che comprende un cospicuo
numero di comuni, ha presentato alcuni
progetti alternativi sui quali richiama l’attenzione affinché possano essere valutati
attentamente.
In conclusione si dichiara comunque
soddisfatto.
5-03140 Mario Pepe: Completamento lavori II galleria Avellola (BN) (30.10.97).
Il Sottosegretario Antonio BARGONE,
rispondendo all’interrogazione in titolo,
rileva che il progetto dei lavori di rafforzamento, consolidamento e drenaggio
della galleria « Avellola » al km. 262 della
S.S. 7 « Appia » prevede: l’esecuzione dei
lavori principali, che attualmente sono in
fase di ultimazione; il rifacimento del
piano viabile e delle opere di drenaggio, in
corso di consegna, la cui ultimazione è
prevista entro 60 giorni dalla stessa; la
realizzazione dell’impianto di illuminazione, di cui è in corso la procedura di
appalto, a seguito della quale si procederà
alla consegna dei lavori.
Mario PEPE (gruppo popolari e democratici-l’Ulivo) si dichiara soddisfatto.
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Comunicazioni del Presidente.
Maria Rita LORENZETTI, presidente,
avverte che sono stati trasmessi i seguenti
documenti:
il Presidente della Corte dei conti,
con lettera in data 9 dicembre 1997, ha
trasmesso, in adempimento al disposto
dell’articolo 7 della legge 21 marzo 1958,
n. 259, la determinazione e la relativa
relazione con cui la Corte riferisce il
risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del consorzio dell’Adda,
del consorzio dell’Oglio e del consorzio
del Ticino, per gli esercizi 1995 e 1996
(doc. XV, n. 71);
il Presidente dell’Autorità garante
della concorrenza e del mercato, con lettera
in data 29 dicembre 1997, ha trasmesso, ai
sensi dell’articolo 22 della legge 10 ottobre
1990, n. 287, una segnalazione in merito
alle proposte e ai disegni di legge presentati
in Parlamento relativi all’istituzione di
nuovi ordini professionali;
il
Presidente dell’Autorità garante
della concorrenza e del mercato, con
lettera in data 7 gennaio 1997, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 21 della legge
10 ottobre 1990, n. 287, una segnalazione
in relazione all’articolo 12 della legge 26
ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico);
il Presidente dell’Agenzia romana per
il Giubileo S.p.A., con lettera in data 2
dicembre 1997, ha trasmesso, ai sensi
dell’articolo 6, comma 1-bis, della legge 20
dicembre 1995, n. 539, la relazione semestrale sull’attività svolta dall’agenzia
stessa, riferita al periodo 1o gennaio
1997-30 giugno 1997, comprensivo di un
quadro generale delle attività svolte sino
al 30 settembre 1997 (doc. CIX, n. 3).
La seduta termina alle 10,40.