Post-it - Confagricoltura Abruzzo

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Post-it - Confagricoltura Abruzzo
Post-it
18 ottobre 2016
Legge di Bilancio: i punti salienti per
il nostro settore
Iniziato l’iter
della Legge di
Bilancio
Esenzione
dall’Irpef
Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri del disegno di Legge di
Bilancio e di un decreto legge di accompagnamento, è iniziato l’iter
per l’approvazione della manovra finanziaria per il 2017, che entro
fine anno dovrà essere approvata dal Parlamento.
In attesa di conoscere più in dettaglio i testi normativi, si anticipano le
principali misure che interessano il mondo agricolo.
E’ disposto l’“azzeramento” dell’IRPEF per un periodo triennale
(salvo ulteriori modifiche) per i titolari di redditi dominicali ed
agrari in possesso delle qualifiche di IAP o CD. Tecnicamente la
misura, che interessa circa 400.000 soggetti, opererebbe nella forma
di esenzione o deduzione dal reddito complessivo dei redditi catastali. In
questo modo si salvaguarda la riconduzione nell’alveo del reddito
agrario di tutte le componenti reddituali che si riferiscono all’esercizio
delle attività connesse (manipolazione e trasformazione di prodotti ex
art. 32 del TUIR [testo unico delle imposte sui redditi], produzione di
energia da fonti rinnovabili e biogas, ecc.).
Decontribuzio
ne per gli
under 40
Detassazione
dei premi di
produttività
Incentivi per
Ricerca e
Sviluppo
Nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri è annunciata la
"decontribuzione" per gli agricoltori under 40. In attesa del testo della
norma, sulla base delle informazioni in nostro possesso, l’agevolazione
contributiva dovrebbe riguardare i lavoratori autonomi agricoli
(coltivatori diretti, IAP, coloni e mezzadri) relativamente alla loro posizione
pensionistica.
Aumenta l’importo assoggettato alla imposta sostitutiva del 10%: dagli
attuali 2.000 a 3.000 euro (4.000 per le aziende in cui si prevede il
coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro).
Aumenta anche la fascia dei redditi che beneficia della detassazione
del premio di produttività: dagli attuali 50.000 a 80.000 euro.
Oltre alla predetta agevolazione per i premi di produzione concordati
collettivamente, vengono confermate le misure fiscali che incentivano
l’erogazione di prestazioni di welfare ai dipendenti e la partecipazione
azionaria nella società presso cui lavorano.
Nell’ambito del Progetto Industria 4.0 per il rilancio degli investimenti
sono riconosciute specifiche agevolazioni fiscali per i titolari di
reddito di impresa (bilancio), sottoforma di incremento delle quote di
ammortamento
del
costo
di
beni
strumentali
nuovi
(superammortamento al 140%) e di quelle per i beni con
caratteristiche tecnologiche innovative (iperammortamento al 250%).
In particolare, la norma sul superammortamento, proroga una analoga
misura già valevole per il 2016, mentre l’iperammortamento riguarda
l’acquisto di beni innovativi, anche per il settore dell’Agrifood, che saranno
meglio dettagliati e indicati in un apposito elenco.
Per le imprese agricole tassate in base alle regole catastali, l’applicazione
concreta della misura richiederebbe un’apposita modifica normativa.
Sono concessi inoltre appositi crediti di imposta e detrazioni fiscali
per le spese in ricerca e per nuove iniziative imprenditoriali (start-up
e venture capital).
Riduzione
dell’IRES dal
27,5% al
24%
Chiusura di
Equitalia e
rottamazione
cartelle
esattoriali
IRI Imposta sul
reddito di
impresa
Per i soggetti IRES (SPA, SRL, Società cooperative, Enti), diventa
operativa la riduzione dell’IRES dal 27,5% al 24%, già prevista dalla
legge di stabilità 2016.
E’ annunciata la chiusura della società di riscossione Equitalia, entro sei
mesi, con contestuale affidamento dei compiti di riscossione delle imposte
e dei contributi in capo all’Agenzia delle entrate.
E’ disposta, altresì, una sanatoria per i contribuenti che potranno definire i
debiti tributari e contributivi richiesti con le cartelle di pagamento, detratte
le sanzioni e gli interessi di mora e gli aggi di riscossione (ad esclusione di
multe e tributi locali).
Per i titolari di reddito di impresa (imprese individuali e società di
persone) si prevede un regime di tassazione “separata” (IRI), allineata
all’aliquota IRES del 24%, relativamente agli utili non distribuiti. In breve,
fintanto che il reddito resta investito nell’impresa, la tassazione sarà
applicata con l’aliquota ridotta del 24%, salvo l’applicazione delle aliquote
IRPEF marginali, al momento del prelevamento delle somme per esigenze
personali dell’imprenditore o del socio.
Superamento
degli studi di
settore
Sgravi per
l’assunzione di
studenti
Sgravi per
assunzioni nel
mezzogiorno
E’ prevista anche una “sterilizzazione” degli effetti degli studi di settore
che non saranno più utilizzati come strumento di accertamento,
bensì come procedimento per accrescere la compliance del contribuente.
Sgravio fino a 3.250 euro l’anno per tre anni, per l'assunzione a
tempo indeterminato o in apprendistato, effettuate dal 1° gennaio 2017
al 31 dicembre 2018, di uno studente che ha svolto all'interno
dell'azienda un periodo di formazione “on the job” (o un tirocinio
curriculare, se studente universitario). L'assunzione deve avvenire entro 6
mesi dall'acquisizione del titolo di studio.
I datori di lavoro privati che nelle regioni del mezzogiorno (Campania,
Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Molise) assumono
dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017, a tempo indeterminato o con
contratto di apprendistato, giovani tra i 18 ed i 24 anni o persone con
più di 24 anni se prive di impiego da almeno 6 mesi, hanno diritto ad
uno sgravio contributivo fino a 8.060 euro.
Pensioni
Sette miliardi in tre anni a sostegno delle pensioni più basse, con
l’introduzione e il rafforzamento della quattordicesima e la possibilità di
andare in pensione prima. Previsione del cumulo gratuito dei contributi.
Aumenta la no tax area per i pensionati anche di età non superiore a 75
anni.
L’Anticipo pensionistico (APE) spetta ai lavoratori che abbiano almeno 63
anni e sono a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia.
Potranno accedere all’APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30
anni di contributi se disoccupati, invalidi o con parenti di 1° grado
con disabilità grave oppure per chi avrà raggiunto i 36 anni di
contributi facendo dei lavori cosiddetti “pesanti”. Queste categorie di
lavoratori potranno andare in pensione fino a tre anni e sette mesi prima
senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione.
Potranno accedere all’APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni
di contributi versati, in questo caso la rata di restituzione del prestito
andrà di media dal 4,6% al 4,7%.
L’APE aziendale ha gli stessi meccanismi di funzionamento di quella
volontaria, ma i costi dell'operazione del prestito saranno a carico
dell’azienda. Tutti gli iscritti presso due o più forme di assicurazione
obbligatoria avranno diritto al cumulo gratuito dei contributi ai fini della
pensione anticipata e di vecchiaia.