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PRIMA DOMENICA
Giornata diocesana
della Carita’
SCHEDA DI ANIMAZIONE LITURGICA
ACCOGLIENZA
(animatore)
Benvenuti, sorelle e fratelli, iniziamo oggi questo tempo di Avvento. Si conclude a
breve il Giubileo della Misericordia, voluto da Papa Francesco. Ma non si esaurisce certo la misericordia del Dio che ogni anno ritorna per aiutarci a viverla tutti i
giorni. In questa prima domenica ricordiamo la Giornata della carità a livello diocesano, un momento di particolare attenzione verso i fratelli più poveri e in difficoltà, vero volto di Dio nella nostra vita.
ATTO PENITENZIALE
(presidente)
“Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà” ci
dice il Vangelo. E’ il tempo dell’attesa, in cui riconoscere anche le nostre mancanze davanti al Signore.
(animatore)
Signore misericordioso, che hai parole di pace e libertà, abbi pietà di noi!
Signore, pietà!
Cristo, che rivestito di luce ci guidi sui tuoi sentieri, abbi pietà di noi!
Cristo, pietà!
Signore, che nel tuo giudizio ci indichi la salvezza, abbi pietà di noi!
Signore, pietà!
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO 2016
PREGHIERA DEI FEDELI
(presidente)
Nell’attendere la venuta del Signore, imploriamo con umiltà la sua misericordia. Lo invochiamo dicendo:
Mostraci, Signore, la tua misericordia
(lettore)
Ti affidiamo Signore, tutti i poveri del mondo. Coloro che mancano di
pane come quanti hanno bisogno di amore, quelli soffrono per la
guerra o per la disperazione, per la solitudine o per la malattia. Fa’
che non siano dimenticati dalle loro comunità. Preghiamo
Aiutaci Signore, a superare i pregiudizi, a essere uomini e donne retti e
umili, senza voler giudicare e condannare, consapevoli che saremo
giudicati solo sull’amore. Preghiamo
Signore, sostieni la nostra speranza di poter essere segni di consolazione per chi piange e per chi soffre, testimoniando così il tuo amore
per gli uomini. Preghiamo.
Aiutaci Signore, ad avere sempre un sorriso per il mondo, per quanti
incontriamo nei nostri giorni, perché possa rasserenare il nostro
tempo e facilitare l’incontro e l’amicizia. Preghiamo
Signore, fa’ delle nostre comunità dei luoghi di amore, capaci di ascolto, accoglienza e prossimità. Affinchè possiamo essere testimoni di
fraternità e di condivisione. Preghiamo
(presidente)
Padre e Signore della storia, volgi il tuo sguardo di misericordia alla tua
Chiesa che attende la venuta del tuo Figlio, sostienila nel cammino verso di
te, ed esaudisci le nostre preghiere. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO 2016
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Giornata diocesana della Carita’
CONCLUSIONE (prima della benedizione)
(animatore)
PER LA RIFLESSIONE
(questo testo è utilizzabile dopo la comunione)
“Ma quando l’amicizia si instaura, porta con sé la verità nella confidenza,
la gioia della condivisione delle cose belle, la consolazione nello sconforto, il sostegno nella fatica, come un approdo sicure anche in mare burrascoso” (da “Silenzio e attesa” – lettera alla comunità dell’Arcivescovo mons. Tisi)
ESSERE COMUNITA’ NELLA CARITA’
Testimonianza da una parrocchia trentina
Una numerosa famiglia straniera di rifugiati si ricompone grazie al ricongiungimento ma evidenzia la necessità di un alloggio adeguato. Dopo alcuni periodi di ospitalità temporanea in zona e un sostegno con beni materiali da parte di varie realtà presenti sul territorio, la nostra Caritas decide
di sostenere le spese per la richiesta dei permessi di soggiorno per tutta la
famiglia. In un lavoro di rete con Comune, servizi e Caritas si arriva
all’iscrizione anagrafica e alla scelta da parte della parrocchia di ospitare
la famiglia presso l’oratorio in attesa della sistemazione di un alloggio. In
una messa domenicale il nostro parroco condivide con la comunità la possibilità di “adottare” questa famiglia, chiedendo che ognuno faccia la sua
parte.
L’oratorio diventa luogo di integrazione dei figli più giovani (seguiti in particolare da due ragazzi in Servizio civile), l’alloggio viene ristrutturato anche grazie a numerosi volontari, altri si sono attivati per l’arredo e si arriva
così all’ingresso nella nuova casa.
Noi saremo garanti di alcuni aspetti (es. la gestione del bilancio famigliare)
del patto sottoscritto dal capo famiglia anche coi Servizi Sociali e il parroco
e manterremo contatti costanti con la famiglia.
Dopo pochi mesi di questa vicinanza, la famiglia ha una casa, risiede regolarmente sul territorio, i figli frequentano la scuola e il capo famiglia verrà
sostenuto nel mantenimento del lavoro e nella ricerca di qualcosa di meno
precario.
SEGNI DI SPERANZA
Sono numerose le comunità che esprimono segni di prossimità alle persone
in difficoltà. In questi anni nella diocesi di Trento sono nati e proseguono le
loro attività di animazione alla carità e risposta ai bisogni numerosi gruppi,
molti dei quali collegati con la Caritas diocesana che li supporta nella formazione, nelle modalità operative, nel sostegno alle singole situazioni di
difficoltà, in un costante confronto e reciproca collaborazione.
Sono oggi 14 i Centri di ascolto di livello zonale (Cedas) o decanale – quasi
tutti collegati ad una Caritas decanale - ai quali si aggiungono una ventina
di Punti di ascolto parrocchiali (PAP), diffusi soprattutto a Trento e Rovereto. Qui i volontari vivono l’attenzione agli ultimi esprimendo l’attenzione
della comunità verso i poveri.
Esistono poi altri “servizi – segno” che rappresentano spesso risposte innovative all’avanzare di nuove povertà, di situazioni particolari, promossi generalmente dalla Caritas diocesana , spesso con il fondamentale apporto
della Fondazione Comunità Solidale.
Gli sportelli del Credito Solidale per le difficoltà economiche, i negozi di abiti usati Altr’Uso per rispondere in modo innovativo al bisogno di vestiario, il
progetto Ridare Speranza relativo al disagio occupazionale, sono alcuni esempi di quanto una comunità può essere testimone della carità, in modo
promozionale e, come chiedeva Paolo VI nel fondare Caritas Italiana,
“consono ai tempi”.
(volontario della Caritas parrocchiale)
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO 2016
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO 2016
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