anno scolastico 2004/2005

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anno scolastico 2004/2005
Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
SCHEDA PER LA DOCUMENTAZIONE REGIONALE
1. DATI DI CONTESTO
TITOLO DEL PROGETTO
TITOLO PROGETTO
ATELIER
“ C’era una volta la fattoria…e c’è ancora!”
“Tenda … come teatro”
SERVIZIO/I EDUCATIVO/I SETTORE PUBBLICA ISTRUZIONE – ATELIER CHE LO REALIZZANO
SCUOLA COMUNALE DELL’INFANZIA “LE MARGHERITE”
VIA LOSANNA, 16 MIRAMARE DI RIMINI – TEL:O541-372042
PROGETTO NUOVO
GRUPPO DI
LAVORO
REFERENTE
DELLA
SCHEDA
PROGETTO GIA’ATTIVO
DALL’ANNO
SEDE/I DEL
PROGETTO RN
PROGETTO CHE COINVOLGE
PIU’ ENTI TERRITORIALI
COLLETTIVO INSEGNANTI DELLA SCUOLA INFANZIA “LE MARGHERITE”::
BROLLI CARLA – CANANZI PAOLA - CANDOLI EMANUELA – LANCIOTTI IVANA –
ROSCITI MICHAELA – VIGENI VALERIA – VILLA DANIELA INSEGN.RELIGIONE:
FABBRI VALERIA
COORDINATRICE:
CAMPANA MONICA
ATELIERISTA:
POGGIALI MARGOT
MARGOT POGGIALI – ATELIERISTA DEL COMUNE DI RIMINI e-mail: [email protected]
mailto:[email protected]
tel: 0541-704181 - 704768
COLLABORAZIONI
ESTERNE
DESTINATARI POTENZIALI DEL PROGETTO
BAMBINI
GENITORI
EDUCATORI
n. 78
n. 78
Età: 3/4/5/ anni
n. 158
INSEGNANTI
AUSILIARI
ALTRI:
n. 10
sezioni:
piccoli/medi/gran
di
n. 3
sezioni:
piccoli/medi/gran
di
n. 2
Insegn.religione
Insegn.Atelierista
DI CUI N° …1…….. IN SITUAZIONE DI HANDICAP/DISABILITA’
N° …7…….. IN SITUAZIONE DI DISAGIO SOCIALE
N° …14…….. PROVENIENTI DA PAESI STRANIERI
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1.2 CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO
MOTIVAZIONI
FINALITA’
Stiamo assistendo in questa inizo di secolo ad una velocizzazione del ritmo della vita, veniamo
travolti e colpiti, in parte inconsapevolmente, da un moltiplicarsi incessante di stimoli, sotto forma
di immagini, messaggi, innovazioni tecnologiche, informazioni, promozione di obiettivi per lo più
discutibili.
L’attenzione dell’adulto è spesso diretta al mantenimento e/o all’elevazione del proprio standard
di vita.
Il bambino si sente sempre più solo, scaraventato in un mondo in cui lo si conduce frettolosamente
a conoscere una realtà in cui è ospite straniero.
In queste relazioni frettolose sia il bambino che l’adulto non hanno il tempo di costruire delle
solide relazioni affettive, base necessaria per la stabilità emotiva.
I tempi innaturali delle informazioni portano il bambino a non compiere tutto l’itinerario di
conoscenza e organizzazione, necessario ad una giusta “metaboliz-zazione” dei dati.
A questi e ad altri motivi la risposta istintiva del bambino è la PAURA con i suoi innumerevoli
volti: paura della solitudine, dell’abbandono, di non essere capace, di non essere adatto, di essere
sopraffatto dal potere degli altri, di non essere padrone del proprio tempo. Una misura protettiva e
di reazione che il bambino opera contro il disagio della paura è l’annullamento di essa: non si
riconosce in questo caso un valore positivo alla paura (che in realtà è un potente segnale per
organizzare le proprie risorse).
Per superare solitudine e abbandono, il bambino esprime il proprio bisogno affettivo con
comportamenti di richiamo: eccessiva affermazione di sé, esagerata aggressività, alterato tono
della voce, violente guerre di competizione con i coetanei. In generale presenta masse muscolari
contratte, iper-eccitabilità, ipercinesi.
Non è nei nostri obiettivi risolvere in poche ore problematiche tanto complesse, ma come
insegnanti possiamo provare a creare nei bambini/e delle “Esperienze/Evento” che li aiutino a
percorrere le tappe necessarie per conoscersi e interiorizzare in modo costruttivo le proprie
esperienze: per questi obiettivi l’ambito narrativo-espressivo-teatrale è il mezzo ideale!
I bambini di questa scuola essendo indirizzati, nello scorso anno scolastico, verso la conoscenza
del corpo e del sé corporeo, saranno facilitati nell’ampliamento delle conoscenze corporee
attraverso l’espressività, necessaria per intraprendere questo viaggio di grande apertura
comunicativa e relazionale.

Fornire al bambino/a la preziosa possibilità di esprimersi, di aprirsi, di conoscersi, di
sperimentare forme che passano per il corpo, il respiro, il lavoro di gruppo (si ricorda il
percorso svolto lo scorso anno scolastico focalizzato sulla conoscenza del corpo e
l’interiorizzazione del sé corporeo).
Sono stati individuati tre aspetti che possono coinvolgere in modo naturale e giocoso i bambini:
TAPPE O
AMBITI
ORGANIZZATIVI



Teatro e fiaba: utilizzare il gioco e le fiabe come elementi per lavorare sul corpo, sulla
voce, sulla drammatizzazione 3/4/5 anni.
Teatro e video: Atelier “sperimentale” per la costruzione di un “cartone animato” sui
personaggi che vivono la fattoria (animali, persone) 5 anni.
Teatro e pupazzi: spazio dedicato alla costruzione di animali con materiali “poveri” o di
recupero per animare scenette “dietro le quinte” 3/4/5 anni.
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In data 6/10/09 l’Atelierista si è confrontata con il collettivo della scuola per un raffronto di idee
INCONTRI DI
relative al Progetto Didattico.
PIANIFICAZIONE E’ stata valutata la possibilità di usare gli spazi delle aule per sviluppare le tappe di Atelier. Si
DEL PROGETTO pensa che lo spazio esiguo del salone non sia sufficiente e non organizzabile.
Momenti di comunicazione relativi alla stesura del progetto.
Incontri di collettivo programmati dal coordinamento pedagogico (due all’anno) con la presenza
della coordinatrice Monica Campana.
Incontri di collettivo relativi alla programmazione, progettazione, monitoraggio e verifica del
progetto Atelier.
METODOLOGIE
PREVISTE
Insieme al collettivo sono state decisi gli spazi, i tempi e l’organizzazione riguardo la modalità di
attuazione del percorso Atelier.
Darà l’avvio al progetto l’aula dei grandi e, a rotazione, i medi e i piccoli.
Verrà tenuto un giorno per il recupero dei bambini assenti prima di iniziare un altro percorso.
I gruppi saranno di cinque/sei unità alla volta della stessa aula, per la durata di circa un’ora e
mezza ciascuno, nell’arco di due giorni consecutivi.
TEMPI
Il periodo da svolgere nella scuola è di 47 giorni (calcolando la settimana di Pasqua ed eventuali
recuperi).
I giorni vengono calcolati dividendoli per le tre sezioni = 15,2.
I giorni, suddivisi per età dei bambini, sono paritari.
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1.3 IPOTESI ORGANIZZATIVA
ATTIVITA’ PREVISTE
OBIETTIVI
(SCANDITE PER TAPPE O AMBITI)

Utilizzare il gioco e le fiabe come
elementi per lavorare sul corpo, sulla
voce, sulla drammatizzazione.
(3/4/5 anni)

Sperimentare strumenti multimediali Dal 23 aprile al 12 maggio
per decodificare prodotti grafici o
manuali dando loro un’interpretazione
comunicativa.
Creazione di un cartone animato
(sperimentale)
(5 anni)
Inventare piccole storie con l’ausilio Dal 13 maggio al 4 giugno
di personaggi creati con materiale
cartaceo imbottito, per animare
scenette “dietro le quinte”.
(4/5 anni)
Teatro e fiaba
Teatro e video

Teatro e pupazzi

Maggio
TEMPI
Dal 23 marzo al 22 aprile
(calcolato periodo pasquale)
5 incontri serali con
Laboratori serali con i genitori per
preparare gli allestimenti e la storia da scadenza settimanale
rappresentare alla festa di fine anno
scolastico.
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Diario di osservazione
Videoregistrazioni
Fotografie
Produzioni grafiche dei bambini
Conversazioni con i bambini
Griglie osservative
Relazioni scritte
Colloqui con i genitori
Questionari per i genitori
Altro:…scheda di documentazione
GRED…………………………………..
STRUMENTI PER LA DIFFUSIONE DEL PROGETTO
Assemblea aperta al pubblico
Pubblicazioni editoriali
Conferenza-Dibattito
Articoli su stampa locale
Festa
Sito internet
Mostra
Altro: documentazione finale (cd-rom,
Power Point, Movi Maker………………………….
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2. ATTIVITA’ REALIZZATE NEL PERIODO:
DATA
22
marzo
23
marzo
DESCRIZIONE
ATTIVITA’
Allestimento Atelier
nello spazio salone in
raccordo al collettivo:
tessuto/non tessuto
bianco (due teli di c/a 5
m. x 3) appesi su due
cavi che delimitano
uno spazio angolare del
salone;
telo in maglina rosso
appeso tramite corde
elastiche che divide in
diagonale lo spazio
quadrato all’interno dei
teli bianchi.
Un tavolino
rettangolare e due
quadrati con 6 sedie.
Un mobile con tre
ripiani per riporre
materiale di cancelleria
e
audio/visivo/tecnologic
o.
L’aula dei grandi è
stata la prima ha
partecipare seguita dai
medi, ai gruppi atelier.
Il gruppo è stato
accolto nello spazio
prestabilito allestito
con strumenti
audiovisivi. Le tende di
tessuto non tessuto e di
maglina rossa
attribuiscono allo
spazio un tocco magico
e fantastico.
In cerchio con le mani
unite ci passiamo
l’energia creativa che
ci permette di attivare
il pensiero laterale da
applicare al contesto
giocoso e sperimentale
che andiamo a
visualizzare. Si è
asserito di uno spazio
speciale.
L’uso del personal
computer è
fondamentale per
stimolare i bambini ad
una interazione con il
fantastico legato al
RIFLESSIONI
Si è cercato di dare una visione globale del luogo che
intratterrà i bambini della scuola introducendo mobili e
tavoli, tende e materiale audiovisivo e di cancelleria.
E’ stato posto all’ingresso un grafico con le spiegazioni
del significato atelier e il percorso che verrà svolto per
darne visualizzazione ai genitori dei bambini.
Avendo già svolto nell’anno passato un percorso
psicomotorio in questa scuola, i bambini mi ricordano e
rammentano alcuni percorsi che più li hanno
entusiasmati. Ora hanno un gran desiderio di iniziare
questo nuovo gioco che, ha differenza dello scorso
hanno, propone uno scenario completamente diverso.
Alla domanda di:
“cosa vuol dire per voi…speciale?”,
i bambini danno risposte pertinenti:
“una cosa nuova nuova, è una cosa speciale”
“è speciale un gioco che non conosciamo”
“ci si prende per mano e ci passiamo in tondo
l’energia”
“fare una cosa molto bella.. molto molto”
“fare una cosa di scienze”
“speciale vuol dire che è molto bella…che è un
sentimento…che vuol dire che ti piace”
“quando stringiamo le mani in cerchio è una cosa
speciale”
“quando si fa una festa”
“lo sai che non avevo l’ora di vedere queste cose?”
“che gli piace molto e si diverte”
L’uso delle apparecchiature tecnologiche li entusiasma
e li diverte, soprattutto quando si riascoltano.
La visione degli animali e la ricerca dei versi li induce
ad un confronto comune.
Grande dialogo durante la trasposizione degli animali
su carta e ancor più nel vederli ingranditi sulla parete:
“quello è il mio…guarda c’è anche il tuo…come è
grande”
“come funziona…con la luce…lo metti sopra e va nel
ALLEGATI
sfondi p.p
foto p.p
5
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tecnologico.
Si procede con una
storia legata agli
animali che hanno
perso la voce dopo un
grande spavento.
Con il microfono e il
registratore digitale li
aiutiamo a ritrovare il
proprio verso.
Rappresentazione
grafica dell’esperienza
e proiezione con
l’episcopio dei loro
disegni.
muro”
“perché?”
“ho visto una lente…(una bambina avvicina lo
sguardo all’obiettivo dell’episcopio).”
29/30
Marzo
Ha inizio l’esperienza
dei bambini piccoli in
Atelier.
V iene visualizzata al
p.c. la storia de: “chi
me l’ha fatta in testa”.
Insieme al gruppo
viene raccontata
tramite le diapositive in
Power Point. Dopo
aver appreso il
significato i bambini la
raccontano consapevoli
di essere registrati. La
voce viene abbinata
alle diapositive che
vengono riviste con
l’audio.
Supporto del libro e del
pupazzo del
personaggio principale;
la talpa.
I bambini raccontano la storia, aiutati dalle immagini.
Grande soddisfazione dei bambini nel riascoltarsi,
riconoscendosi l’uno con l’altro. Dare voce alle
immagini è stato per loro molto stimolante che si
riascoltano più volte ridendo della propria voce.
Esprimono graficamente il racconto e chiedono di
portarlo a casa.
Il personaggio principale, la talpa, viene coccolato dai
bambini in modo circolare.
disegni_piccoli
7
aprile
Recupero dei bambini
delle tre aule, assenti
nella settimana.
disegni_piccoli
8
aprile
Si ricomincia dall’aula
dei grandi e dei medi
con un nuovo percorso:
la narrativa:
“il coniglio Tom e il
lupo Lulù” con il
supporto di un CD
audio, luci colorate
girevoli, personaggi in
pannolenci.
I gruppi sono stati eterogenei per la necessità di
recuperare i bambini assenti delle tre aule.
In questo caso vengono sviluppati entrambi i percorsi
svolti.
Il racconto mette in evidenza l’emozione della paura e i
bambini la colgono e ammettono o riconoscono le loro
paure raccontando degli aneddoti relativi a piccole
esperienze familiari.
Nel gruppo si denota l’emozione della timidezza
nell’esprimere e ammettere di avere qualche paura, se
pur piccola.
Alcuni preferiscono parlarne come per allontanarla da
se stessi.
Rappresentazioni
grafiche dei personaggi
del racconto e degli
animali della fattoria.
registrazioni_paura_
5anni.mp3
Tom_Lulù_breve.AVI
Il gruppo è desideroso di disegnare. Non mancano le
critiche perché vorrebbero pitturare un animale
individuale da portare a casa, mentre la consegna è di
realizzarne uno di piccolo gruppo. Sono titubanti
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Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
15
aprile
Con la tecnica della
pittura si procede alla
realizzazione di
rappresentazioni
pittoriche facendo uso
di matite, tempera e
pennelli: ogni piccolo
gruppo decide quale
animale disegnare e si
dispone attorno al
foglio grande sul
pavimento e, seguendo
le istruzioni verbali
dell’adulto, realizza il
grafico.
Successivamente il
disegno viene ritagliato
su carta doppia,
incollato alle estremità
lasciando libero circa
20 cm per inserire gli
avanzi di carta
stropicciati all’interno
per creare un effetto
tridimensionale del
prodotto.
perché non riescono a visualizzare mentalmente un
animale che ricopra tutta la superficie del foglio
(bianco da pacchi), tendono a rappresentare in un
angolino ognuno il loro personaggio. Tramite le
indicazioni verbali cerco di aiutarli ad ingrandire il
disegno, in alcuni momenti indico le tracce delle linee
che percorrono stimolandoli ad avanzare sulla
superficie bidimensionale partecipando uno alla volta,
riprendendo le linee interrotte dagli altri fino ad
allargare la figura.
Circa a metà del percorso, incominciano a vedere e
riconoscere il soggetto. Non manca la ilarità e la
sorpresa nel vederlo così grande:
“ma come abbiamo fatto….”
“è gigante come il mio babbo…”
“il lupo è così grande che mi fa paura”
“il coniglio è grande come il lupo…abbiamo
sbagliato”
“ma però è bello anche grande…perché ha mangiato
tanto che è cresciuto”
“la gallina fa ridere…”
“perché non si vede la coda?”
“…è dietro e non si vede”
Il percorso per i
bambini dei tre anni
cambia.
Viene raccontata una
storia con personaggi
inerenti al contenuto:
lupo/maialini/cappucce
tto rosso/sette
nani/coniglio/draghetto
/mamma drago.
Luci soffuse con gioco
di colori/sfondo
boschivo, musica di
sottofondo.
Rappresentazione
grafica individuale.
Capovolgimento del
disegno ritagliato su
lavagna magnetica e reinterpretazione
fantastica delle nuove
figure emerse sotto
forma di ombra sulla
parete.
I bambini alla vista del grande lupo emettono vocalizzi
di entusiasmo e di paura e ne sono affascinati. La
relazione che il lupo ha verso gli altri animali è di
superiorità fino a quando incontra qualcuno più grosso
di lui ed i bambini capiscono che così il pupo diventa
buono. I bambini interagiscono con la storia e qualcuno
avverte il bisogno di modificarla a modo proprio
mettendo in campo, se pur molto semplicemente,
un’abilità sociale che permette di risolvere problemi,
cercando il giusto equilibrio per trarre una
soddisfazione propria e per il gruppo.
I bambini esprimono emotivamente nella
rappresentazione grafica i personaggi che più gli sono
rimasti impressi, ma quando li trasportano sulla lavagna
luminosa rimangono sconcertati nel notare che non è
più ciò che hanno rappresentato, ma un’ombra nera che
si riflette sulla parete e che fa immaginare altri
personaggi (inizio del superamento dicotomico):
Chiara: “i miei Cappuccetti rossi sono diventati una
pista.”
Aurora: “il mio disegno e i tre porcellini sono diventati
un fantasma.”
Angelica: “il mio drago è diventato un uccello.”
Denis: “il drago era diventato un elefante.”
Giulia: “Cappuccetto rosso è diventato uno
scoiattolo.”
Khaled: “il drago è diventato un pesce grande.”
critiche_disegno_lup
o.AVI
foto p.p
foto p.p
I bambini di 4 anni hanno partecipato al percorso
narrativo con molto desiderio e disponibilità
propositiva.
Il lupo che si vanta della propria forza, all’inizio piace
per il modo in cui viene proposto ma quando subentra il
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personaggio più grande di lui e più forte (il drago),
ecco che improvvisamente il lupo diventa buono come
un agnello e i bambini si alleano col drago e qualcuno
capisce che ad essere cattivi non porta niente di buono,
ma al contrario, si incontra qualcuno ancora più cattivo:
“io sono sempre bravo così gli altri sono tutti bravi
con me”
“una volta, quando ero piccolo, sono stato un pò
birichino e la mia mamma non mi ha fatto vedere più
la tv per un giorno”
“ma non sei mica stato cattivo?”
20
aprile
Il nuovo percorso
prevede il
coinvolgimento di una
scatola con le pareti
esterne ed interne
decorate con stoffa che
riproduce un fattoria di
campagna.
Al suo interno si
trovano:
una contadinella,
animali adulti e animali
cuccioli(in plastica) ,
due lettini, una cesta,
un campanello, un cane
lupo, un trattore.
Invenzione di una
storia con questi
personaggi ed oggetti
con i bambini di
cinque anni.
La suddivisione in
piccoli gruppi, in
questo caso, necessita
alla preparazione di
sfondi e personaggi che
animeranno il cartone
animato che si andrà a
realizzare.
1° gruppo: invenzione
del racconto.
2°/3°gruppo: sfondi
degli ambienti.
4°/5° gruppo:
personaggi della storia.
E’ stata presentata ai bambini di 5 anni la scatola che
subito ha svelato il contenuto. I bambini hanno giocato
liberamente con tutti i personaggi e i vari supporti.
Dopo aver preso confidenza tra loro, sono state poste
delle domande mirate per poter costruire una storia:
chi poteva essere la bambina
cosa ci faceva con gli animali
perché gli animali erano all’interno
quale differenza c’è tra gli animali
a cosa serve il campanello
a cosa serve il trattore
a cosa serve il cestino
gli animali cuccioli cosa vi fanno venire in mente?
gli animali adulti?
quando sono da soli i cuccioli cosa potrebbero fare?
I bambini hanno risposto con varie ipotesi ma le più
gettonate sono state:
il posto è una fattoria
la bambina è una contadinella che usa il cesto per
metterci le verdure
quando si svegliano gli animali escono dalla fattoria e
i cuccioli vanno a giocare per conto loro come fanno i
bambini
gli animali adulti fanno le chiacchiere sempre al
cellulare e non rispondono ai bisogni dei cuccioli
il campanello serve per chiamarli a mangiare
nel trattore si caricano gli animali
i cuccioli vanno in città a comprarsi un gelato al
cioccolato
Questi elementi sono serviti per imbastire una nuova
storia sperimentandola assieme ai personaggi e dando
vita ad un percorso fantastico intrecciato a vicissitudini
quotidiane.
I gruppi successivi, dopo l’ascolto e l’animazione del
racconto, hanno realizzato graficamente, con i pastelli a
cera, gli sfondi necessari a trasmettere il cartone
animato: la fattoria, l’orto, il frutteto, la strada, la città.
Gli ultimi gruppi di bambini hanno disegnato i
personaggi che sono stati ritagliati e modificati per
ottenere il movimento necessario per sviluppare il
racconto.
3percorso
23
aprile
Narrativa de “la fattoria
di Rosina” con i gruppi
dei medi con il
supporto della fattoria
e dei personaggi che la
vivono.
Momento di
I bambini hanno dato il titolo e sottotitolo al racconto:
“La fattoria di Rosina”
“Voglia di gelato”
Il racconto è stato narrato anche ai bambini di 4 anni, i
quali sono rimasti sorpresi nell’apprendere che è opera
dell’aula gialla e cioè i grandi della scuola.
Hanno interagito con i personaggi e la scatola adibita
3percorso
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socializzazione del
gruppo dove la
comunicazione diventa
parte integrante ed
interpersonale.
28
aprile
3
maggio
6
maggio
La storia di Rosina
viene narrata anche ai
bambini di 3 anni ma lo
scenario cambia…come
per magia appare una
fattoria di stoffa
sonante e apribile a
strappo con all’interno i
personaggi che la
vivono (in stoffa
imbottita).
Inizia il percorso di
preparazione al
montaggio del cartone
animato.
I bambini dei 5 anni
sperimentano i
passaggi dei
personaggi al
rallentatore, per
consentire una
maggiore fluidità
dell’immagine.
La sequenza viene
inserita al p.c. per dare
la visualizzazione
immediata
dell’esperienza vissuta.
Da oggi i medi
partecipano ai gruppi
di atelier mettendo in
campo simpaticamente
se stessi con
espressioni facciali
amplificate da lenti
d’ingrandimento
posizionate, a scelta, su
parti del viso.
Uso del microscopio
digitale per conoscere
più da vicino la nostra
pelle.
Foto sul p.c . e riviste
in diretta.
ad ambiente campano, animando gli animali con la
voce (a volte diversa) e con il corpo. Il percorso si è
concluso con rappresentazioni grafiche che hanno un
alto valore affettivo in quanto vengono arricchite di
colori vivaci su tutta la superficie del foglio
trasportando in essi l’emotività scaturita durante
l’incontro di gruppo.
Lo stupore della fattoria che si apre completamente
illumina gli occhi dei bambini che, inizialmente
rimangono a bocca aperta. Segue il momento della
scoperta del materiale morbido e caldo, del sonaglio
che li risveglia e il rivestimento della stalla (tutto a
strappo).
I bambini sono entusiasti ma l’ego di ognuno prevarica
sul gioco e ci vuole l’intervento dell’adulto per
ripristinare la serenità necessaria per socializzare il
momento di gioco.
Questo passaggio si è rivelato abbastanza impegnativo
in quanto necessita di un autocontrollo del corpo
notevole. I bambini intervengono sui personaggi
spostandoli al rallentatore sullo sfondo associato, il
quale è bloccato sul tavolo. Le mani spostano a piccoli
“passi” i personaggi e non solo, ma anche le parti che li
assemblano (movibili): le gambe, la testa, le mani, le
zampe e la coda degli animali prima dello scatto
successivo. Seguono il percorso prestabilito dalla storia
che hanno disegnato nel passaggio precedente.
I bambini attendono i passaggi necessari, incuriositi del
risultato finale inserito al computer per esprimere la
loro perplessità:
“ma dura pochissimo…noi ci abbiamo messo
un’ora!!!”
“quando Rosina mette per terra il cestino…sembra
vero!!!
“è proprio bello questo gioco…però ci vuole molto…”
“si…però è troppo bello…”
I bambini hanno interiorizzato la difficoltà nel costruire
una piccola sequenza che necessita di un impegno e
controllo psico-fisico da parte loro e sono consapevoli
della complessità del percorso che richiede una sinergia
e collaborazione di gruppo.
Partendo da disegni in matita molto piccoli su foglio
bianco, i bambini fanno uso di lenti d’ingrandimento
per ingrandire l’immagine da loro disegnata. Esplorano
il foglio percorrendo la visualizzazione sui disegni del
gruppo. Verbalizzano le loro impressioni:
“è diventato molto grande…”
“l’uccellino sembra che vola sul foglio”
“anche il fiore sembra che si muove…perché?”
“io l’ho fatto piccolo…adesso è grande”
“è diventato grande come con l’episcopio nel muro”
3percorso
4percorso
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10
maggio
Il teatrino degli animali
per i piccoli dell’aula
celeste.
Al piccolo gruppo
vengono presentati i
burattini di animali dal
teatrino allestito in
atelier con una piccola
introduzione sulle loro
abitudini:
gallo-Betto
coniglio-Dino
pulcino-Cino
farfalla-Lalla
mucca-Moka
cavallo-Pazzo
gatto-Micio-Miao
maialino-Lela
I bambini, due alla
volta, prendono
possesso del teatrino
per raccontare
autonomamente gli
animali.
Lettura di “La strana
notte degli Amici
Amici” di Helme Haine
Il teatrino gode sempre di un influsso positivo adatto a
stimolare la creatività di inventiva e l'interazione dei
diversi linguaggi
anche se i bimbi sono ancora carenti di conoscenze
linguistiche appropriate.
Proprio a questo, il burattino viene interpretato come
un’appendice di se stessi al quale vengono trasferite le
emotività affettive che, molto spesso, rimangono sopite
per la mancanza di vocaboli a loro sconosciuti.
Molto spesso imitano parole esplicitate dalla figura di
riferimento di quel momento oppure dinamiche
familiari connesse alla figura materna o paterna o
memorie di altre storie ascoltate nella loro aula.
I bambini vengono stimolati attraverso giochi
d’animazione divertenti all’utilizzo della propria voce e
alla modulazione di essa producendo ilarità nel gruppo
degli spettatori.
La lettura della narrativa crea un’atmosfera serena
grazie alle luci soffuse, la musica di sottofondo e la
lucetta bianca sopra al leggio cattura lo sguardo dei
bambini che ascoltano rapiti le avventura del topo, del
maialino e del gallo nella fattoria di Cortechiara.
Le espressioni grafiche dei loro prodotti denotano
l’entusiasmo che li accompagna.
13
maggio
Si riprende con i gruppi
dei grandi
il percorso per la
costruzione del cartone
animato in Movie
Maker.
I bambini, dopo aver già sperimentato l’esperienza
precedentemente sulla procedura della costruzione del
cartone animato del racconto da loro inventato,
riprendono le loro posizioni e si sentono più sicuri dei
movimenti e delle gesta da adattare agli spostamenti dei
personaggi. Si consultano, si consigliano e si danno i
tempi di entrata e di uscita sullo sfondo che gli indica il
percorso.
Questa volta la registrazione del cartone animato è stata
più veloce grazie all’esperienza precedente. I bambini
si preparano e decidono l’assegnazione delle frasi per
raccontare il cartone.
Questo passaggio è stato di gran lunga impervio per la
restrizione notevole del racconto. A tavolino si valuta
come raccontare in sequenza stringendo i significati
senza precludere i contenuti per associarli alle slaide
nei tempi indicati dal programma.
Successivamente ogni bambino (nessuno escluso)
decide quale frase inserire.
Ognuno ha la propria caratteristica personale nel
parafrasare l’esposizione verbale: chi è attento alla
pronuncia, chi estromette qualche consonante, chi si
mangia le parole, chi omette gli articoli determinativi e
le preposizioni, chi usa l’aspetto comico della
situazione. Il complesso della struttura fonetica,
morfologica e sintattica, a questa età, determina a
svolgere un’esperienza concreta nel gruppo.
4percorso\grandi
Insieme ai bambini viene allestito il teatro delle ombre
con la ruota di luci colorata, il tessuto non tessuto
bianco e gli animali da loro prodotti precedentemente.
In coppia, a turno, muovono le figure e narrano dei
brevi aneddoti che hanno memorizzato da storie già
5percorso\medi
Ri-lettura della storia
per la ripartizione delle
frasi da associare alle
slaide del filmato.
I bambini si
distribuiscono le frasi
da registrare nel
registratore digitale
“cattura voce” .
19
maggio
Ombre cinesi con gli
animali realizzati in
carta nel percorso
dell’8 aprile.
I bambini medi
4percorso
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Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
24/25
maggio
27/28
maggio
3/4
giugno
5
giugno
partecipano al teatro
delle ombre mettendo
in campo la creatività
narrativa a coppie,
usando i personaggi di
carta imbottita:
cavallo
lupo
maiale
mucca
coniglio
gallina
narrate. Alcuni, più creativi, riescono ad inventare
qualcosa di nuovo e divertente:
“il lupo va a mangiare un panino…la nonna no..
perchè racconta le favole di quando era piccola e non
si mangiano le nonne.”
“il lupo chiede aiuto perché i cacciatori hanno messo
le trappole e ci è caduto dentro… il coniglio lo aiuta e
diventano amici e insieme vanno a fare la merenda
nella tana del lupo”.
Ombre cinesi
utilizzando la
rappresentazione
mentale attraverso la
creatività corporea e di
inventiva.
Narrativa per i medi:
“ la gallinella Rina”
Con l’ausilio di
marionette dei
personaggi in stoffa.
Cd musicale e giochi di
luce.
Fattoria in stoffa.
Nel salone, visione del
cartone animato:
“la fattoria di Rosina
– voglia di gelato”
sviluppato dai bambini
dall’aula gialla (grandi)
in Atelier, esteso a tutte
le aule con il supporto
del proiettore, del
personal computer e
microfono per
amplificare le sonorità.
Anche i grandi sperimentano il teatro con le ombre
usando il loro corpo in movimento, raccontano alcune
storielle usando il tono vocale a seconda degli animali
che interpretano.
L’atmosfera creata in Atelier garantisce una autonomia
di movimento e di visione assolutamente coinvolgente.
I bambini ascoltano rapiti la narrativa supportata dalle
marionette. Vengono coinvolti nella storia “leggendo le
immagini” del libro. Ognuno interpreta le figure a
modo proprio notando, chi più chi meno, i particolari
delle immagini in secondo e in terzo piano,
sviluppando una visione globale d’insieme.
Rappresentazione
teatrale del:
“Il Lupo e i sette
capretti”
nel giardino della
Scuola con alcuni
genitori offertisi
disponibili ad
interpretare ed
organizzare la festa di
fine anno scolastico.
Al fine di rendere noto a tutta la scuola il percorso
svolto in atelier dall’aula gialla (grandi) si invitano i
bambini delle tre sezioni a partecipare alla visione del
cartone animato nel salone della scuola.
La visione “sembra di essere al cinema…”
con l’uso del proiettore è ingigantita sul telo cerato
bianco.
I bambini grandi si identificano nella storia narrata e
raccontata da loro stessi con grande entusiasmo.
Gli altri partecipanti (4/5 anni), la seguono con
interesse e sorpresa dal momento che la grafica è
diversa da ciò che seguono nel quotidiano, e la voce dei
bambini che emerge dal racconto desta attrattiva e
rallegramento.
Emanuele, 6 anni:
“sai che a casa sto preparando Rosina e il cane e un
cavallo…gli altri li devo ancora fare…, anche io
faccio il cartone”.
“Il lupo e i 7 capretti” con il finale completamente
rivisitato e raccontato da 12 genitori della Scuola che,
in questo ultimo mese, con incontri serali a scadenza
settimanale, seguiti dall’Atelierista, ha dato il via ad
una significante collaborazione d’ insieme creando gli
scenari, gli oggetti, il vestiario e soprattutto la voglia di
rimettersi in gioco, scherzando e divertendosi per tutti i
bambini della Scuola.
5percorso\grandi
6percorso\medi
laboratori_genitor
i
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Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
PUNTI DI CRITICITA’
L’Atelier è stato inserito nel piccolo salone adiacente l’entrata e nell’unico angolo esistente, separato da tende di tessuto
non tessuto, viene allestito di materiali necessari per lo svolgersi dei percorsi inerenti al Progetto Didattico di plesso e di
Atelier. Il campanello d’ingresso, il telefono, il personale insegnante, sono state cause di impedimento allo svolgersi
delle attività in modo consono alle narrative e le sonorità.
Dato le continue interruzioni, sono stata costretta a progettare gli incontri del piccolo gruppo in due tempi anziché tre:
dalle 9.30 alle 11.00 e dalle 11.00 alle 12.15 circa, per avere modo di recuperare le interruzioni.
PUNTI QUALIFICANTI
Il piccolo gruppo facilita l’integrazione di bambini introversi e/o aggressivi, permettendo loro un approccio con i
coetanei diverso dal grande gruppo nella sezione.
L’Atelier espressivo/teatrale ha permesso a tutti i bambini una comunicativa comportamentale unica, soprattutto verso
coloro che hanno difficoltà di attenzione e di concentrazione.
MODIFICHE ALL’IPOTESI INIZIALE E DIREZIONI FUTURE
All’arrivo della figura dell’Atelierista nella scuola, l’organizzazione è stata rivalutata creando un’aula decentrata nel
salone (unico angolo disponibile), delimitata da tende e mobilio necessario allo svolgimento dei percorsi prestabiliti
(limitando ancora di più lo spazio calpestabile).
Ciò è stato reso possibile grazie alla modifica dell’orario del personale ausiliario, per il quale si usava il salone a
rotazione subito dopo il pranzo per effettuare le pulizie delle aule.
Tale impegno è stato spostato dopo l’ultima uscita scolastica (dopo le 16.00).
3. VALUTAZIONI CONCLUSIVE
SINTESI DEL PERCORSO REALIZZATO
Attraverso la teatralità emerge nei gruppi dei bambini partecipanti la curiosità e lo stimolo di provare cose diverse,
dall’uso del personal computer, il microfono, i suoni, le voci all’uso del corpo nel gestire piccole scenette che
rappresentano con il supporto di animali giganti in carta imbottita da loro pitturati nel gioco delle ombre cinesi.
Sperimentano nuovi materiali e nuovi personaggi che affiancano i racconti narrati nell’angolo magico…”dietro la tenda
rossa”… dove il sottofondo musicale accompagna sempre le imprese dei nuovi amici e la ruota di luce, impreziosita
dalla palla di vetro, fa immaginare ed entrare in un mondo fantastico.
L’inventiva dei bambini grandi trova il punto d’incontro nella realizzazione del cartone animato che, momento per
momento, cresce fino ad assumere un significato collaborativo fatto di amicizia, stupore e grande voglia di
partecipazione da parte di tutta l’aula gialla (grandi).
Essere i grandi della Scuola è anche un segno di responsabilità verso che rimane e, con questo avvenimento, sembra
quasi un passaggio del testimone verso coloro che hanno di fronte ancora qualche anno per imparare nuovi stimolanti
modi per crescere insieme.
DESTINATARI EFFETTIVAMENTE COINVOLTI
BAMBINI
GENITORI
EDUCATORI
INSEGNANTI
AUSILIARI
ALTRI:
n. tutti
n.7
n.3
n.2
n.15
n.
EFFICACIA DELLE TECNICHE E METODOLOGIE UTILIZZATE
Tutte le tecniche usate si sono dimostrate efficaci, soprattutto gli strumenti audio visivi e sonori.
Le esperienze che i bambini hanno fatto sono state cariche di emotività che hanno rappresentato in diverse forme:
grafiche, corporee, linguistiche, creative.
Il linguaggio teatrale è stato il canale di espressione e di comunicazione che ha permesso un dialogo e un confronto
efficace tra i bambini e l’atelierista.
BILANCIO SULLA QUALITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO
Il percorso proposto quest’anno scolastico è stato formulato insieme al collettivo della scuola. L’utilizzo dell’Atelier è
stato concepito per utilizzare al meglio le risorse e l’attenzione sullo sviluppo espressivo/corporeo. Lo sfondo
integratore del progetto didattico è stato il nucleo di tutte le narrazioni sonore ascoltate e create dai bambini di tutta la
scuola. Il raccordo tra la figura dell’atelierista e le insegnanti di sezione è stato di collaborazione e disponibilità nella
comunicazione e nelle scelte che man mano si delineavano.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
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Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza
Tutto il percorso fin qui delineato ha trasportato i bambini in una dimensione di interesse e curiosità che ha permesso
una maggiore attenzione e quindi una maggiore acquisizione verso gli obiettivi elencati nelle caratteristiche generali del
progetto.
SCOPERTE DEL GRUPPO DI LAVORO
Il progetto Atelier, parallelamente al progetto Didattico di plesso, ha permesso un rapporto collaborativo stabile per tutta
la durata del periodo in cui si è svolto.
STRUMENTI TEORICI E SUPPORTI FORMATIVI
“Intelligenza emotiva”
Edizioni Bur
_ Daniel Goleman
“Dentro i nuovi orientamenti”
Gruppo Redazionale – scuola infanzia Cidi -Homeless Book
“ Sono io il più forte”
Edizioni Babalibri
_ Mario Ramos
“Amici amici a spasso”
Edizioni E
_ Helme Heine
“Nella fattoria di Semmy”
Edizioni Bimbi
“La strana notte degli amici amici” Edizioni EZ
_ Helme Heine
“Una sorpresa per Rino pulcino”
Edizione EL
CD-rom musicale - Solitudes Beethoven Forever By the Sea Dan Gibson’s
CD-rom musicale - Heart of the forest cameroon
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Orientamenti delle attività educative nella Scuola materna statale D.M. 3 giugno 91.
Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione 2007.
Dentro i nuovi orientamenti di Scuola infanzia Cidi.
FINANZIAMENTI
Il Comune di Rimini ha finanziato lo spazio Atelier con una somma pari a 380.00 euro annua, la quale viene suddivisa
per le scuole che ogni atelierista conduce per l’intero anno scolastico (3 o 4 scuole) per un totale di: 126.02/95.00 euro
per Atelier. Successivamente sono stati stanziati ulteriori 190.00 euro a testa (per atelierista).
COINVOLGIMENTO DEI DESTINATARI
I bambini e le rispettive famiglie hanno dimostrato entusiasmo e positività nell’apporto dell’atelierista come risorsa alla
scuola, in quanto ha contribuito ad aumentare, attraverso modalità creative e avvincenti, gli apprendimenti dei bambini,
I bambini hanno dimostrato subito grande interesse e curiosità nei confronti dell’atelierista e alle proposte messe in
campo.
L’atelier è “un luogo dove emozionarsi” dove le attività integrano diversi linguaggi: visivi, narrativi, scientifici, senza
escludere gli aspetti pedagogici.
I genitori, hanno compreso, l’importanza della figura dell’atelierista all’interno della scuola per i loro figli, per l’apporto
valoriale che ha determinato nuovi stimoli creativi atti a superare la visione dicotomica all’interno della routine
scolastica.
DIFFUSIONE E COMUNICAZIONE ESTERNA
Il gruppo Atelieriste ha stabilito, ad inizio anno scolastico, di concludere i percorsi nelle scuole di appartenenza con una
documentazione in Power Point da consegnare ai rispettivi collettivi, i quali, decideranno le modalità di divulgazione
alle famiglie.
MATERIALI DI DOCUMENTAZIONE DISPONIBILI
DVD del prodotto sopra menzionato.
Scheda Gred regionale, il Cartone animato e il Progetto Atelier “Tenda…come teatro” in versione pdf disponibile
nel sito del Comune di Rimini - Comune e uffici – Servizi Educativi – Scuole Infanzia Comunali – Margherite.
www.comune.rimini.it
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