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Genova, 29 settembre 2011
Comunicato Stampa
In qualità di presidente della V commissione consiliare Servizi Sociali del Consiglio Comunale di
Genova ho seguito con attenzione – e non senza preoccupazione - l’inchiesta sul proliferare delle
sale da gioco che Repubblica ha proposto ai suoi lettori quest’oggi e nei giorni scorsi.
Il gioco d’azzardo è la nuova dipendenza. La pubblicità che lo reclamizza è martellante, ci illude,
promette paradisi mentre la società è sempre più povera – di denaro e di senso -. Giovani, donne,
pensionati si indebitano, finiscono sul lastrico o nel giro dell’usura. Famiglie distrutte.
Una dipendenza subdola perché penetra all’interno delle nostre famiglie, non è sanzionata dallo
Stato e, a poco a poco, è riuscita modificare profondamente la cultura del nostro Paese: una cultura che vedeva nella sobrietà un valore, nell’educazione al risparmio una possibilità di riscatto
sociale, nel lavoro e nella famiglia il senso di una vita.
Ho voluto conoscere da vicino questa realtà: sono entrata nel “paradiso” del Bingo! Un paradiso
affollatissimo di donne, giovani, anziani, aperto dalle 10 del mattino alle 2 di notte, dove ti offrono gratis pranzo e cena, dove puoi vivere la giornata in compagnia. Panem et circenses, dunque,
le solite armi: l’Homo Ludens che insidia la libertà e il pensiero (e le tasche) del Sapiens.
Ma è proprio vero che non possiamo far niente – assistere impotenti ad una mutazione che sembra antropologica?
La politica e l’amministrazione devono assumersi, a seconda delle competenze, tutta la responsabilità che loro compete. Anche se a livello comunale questa è limitata non è del tutto vero che
l’amministrazione sta assistendo inerte al proliferare delle sale da gioco.
Come presidente della V commissione ho convocato, a partire dallo scorso anno, cinque commissioni sull’argomento, invitando le associazioni di categoria, i circoli ARCI, i sindacati, la fondazione
antiusura della Diocesi, il CEIS, l’ASCOM, Confesercenti, Confartigianato, i distretti sociali e sono
entrata in contatto con le realtà dei consigli comunali di diverse città.
Da questo percorso è nato un gruppo di lavoro che ha elaborato prima una mozione e successivamente una delibera di Consiglio Comunale che sta seguendo l’iter previsto dall’art.51 del regolamento del Consiglio.
Con questo documento si chiede, per esempio, di istituire una consulta permanente con il compito di monitorare il fenomeno del gioco, di promuovere iniziative di prevenzione e informazione e
di creare progetti per le famiglie e per le scuole volti ad informare la cittadinanza sui rischi della
dipendenza da gioco.
Gruppo Consiliare Partito Democratico
Tel 010-557-2654/2597 Fax 010-5572088
mail: [email protected]
Ma l’azione principale è la predisposizione di un nuovo regolamento comunale sul gioco con premi in denaro che preveda limitazioni per quanto riguarda l’orario di apertura dei locali con slotmachine, il rispetto della normativa nazionale che vieta il gioco ai minorenni, la definizione di distanze geografiche da scuole, sedi di associazione, centri sportivi, centro storico; il limite del numero dei giochi proporzionato alla superficie del locale.
Senza dimenticare, infine, il gioco d’azzardo online, un fenomeno che rischia di diventare incontrollabile “al sicuro” delle mura domestiche, su cui ci promettiamo di avviare, insieme all’ANCI,
una campagna contro la diffusione.
Maria Rosa Biggi
Consigliere comunale PD Comune di Genova
Presidente V commissione consiliare Servizi Sociali
Gruppo Consiliare Partito Democratico
Tel 010-557-2654/2597 Fax 010-5572088
mail: [email protected]