Rendiconto Finale di Liquidazione e Piano di Riparto da Situazione
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Rendiconto Finale di Liquidazione e Piano di Riparto da Situazione
PIRAMIDE GLOBALE IN LIQUIDAZIONE Fondo Comune di Investimento Immobiliare Chiuso Rendiconto Finale di Liquidazione e Piano di Riparto da Situazione Patrimoniale ed Economica Prospettica al 28 Maggio 2012 Indice RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ........................................................................................................... 3 1.1 ATTIVITÀ DI LIQUIDAZIONE DEL FONDO ......................................................................................................... 3 1.1.1 Gestione immobiliare ........................................................................................................................... 4 1.1.2 Gestione mobiliare ............................................................................................................................... 4 1.1.3 Gestione finanziaria ............................................................................................................................. 4 1.2 ANDAMENTO DEI SETTORI IMMOBILIARI DI INTERESSE .................................................................................... 6 1.3 CORPORATE GOVERNANCE ........................................................................................................................... 8 1.4 ALTRE NOTIZIE ............................................................................................................................................. 8 1.5 PIANO DI RIPARTO .......................................................................................................................................10 SEZIONE PATRIMONIALE ..................................................................................................................................11 SEZIONE REDDITUALE .......................................................................................................................................13 PARTE A – ANDAMENTO DEL VALORE DELLA QUOTA................................................................................15 PARTE B – LE ATTIVITA’, LE PASSIVITA’ E IL VALORE COMPLESSIVO NETTO ........................................16 SEZIONE I – CRITERI DI VALUTAZIONE.........................................................................................................16 SEZIONE II – LE ATTIVITA’..............................................................................................................................19 SEZIONE III – LE PASSIVITA’...........................................................................................................................21 PARTE C – RISULTATO ECONOMICO D’ESERCIZIO .......................................................................................23 SEZIONE I – RISULTATO DELLE OPERAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI ..............................................23 SEZIONE II - BENI IMMOBILI ..........................................................................................................................23 SEZIONE III – CREDITI ....................................................................................................................................24 SEZIONE IV – DEPOSITI BANCARI ..................................................................................................................24 SEZIONE V – ALTRI BENI .................................................................................................................................24 SEZIONE VI - ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE ED ONERI FINANZIARI...................................................24 SEZIONE VII - ONERI DI GESTIONE................................................................................................................25 SEZIONE VIII - ALTRI RICAVI ED ONERI .......................................................................................................25 SEZIONE IX - IMPOSTE ....................................................................................................................................26 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI...................................................................................................................26 Relazione degli amministratori 1.1 Attività di liquidazione del fondo Il Consiglio di Amministrazione di RREEF Fondimmobiliari SGR S.p.A., ha approvato, in data 22 maggio 2008, l’apertura della liquidazione anticipata del Fondo “Piramide Globale” ad iniziativa della Società di Gestione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13.2 del Regolamento di Gestione del Fondo, con efficacia dalla data del 1° aprile 2008. Nel corso del periodo la SGR ha completato la procedura di liquidazione procedendo: alla cessione dei crediti ad un soggetto terzo per un importo di Euro 15.000,00 a fronte di un valore nominale residuo di Euro 888.654,52 e di un valore netto contabile pari ad Euro 0 (Fondo Svalutazione al 31 dicembre 2011 Euro 626.137,97 ed ulteriori Euro 262.516,55 stanziati nella voce “Fondo Oneri e Spese di Liquidazione al 31 dicembre 2010), e; alla stipula dell’accordo transattivo con la società AEDES BPM Real Estate SGR S.p.A. – Fondo Investietico, la quale aveva contestato alla SGR presunti inadempimenti contrattuali in relazione alla cessione dell’immobile di Milano, via Antonini 26 (ceduto in data 26 settembre 2007) come tali da legittimare richieste di rimborsi per circa 560.000 euro. L’accordo transattivo è stato raggiunto in data 19 aprile 2012 mediante il pagamento di una somma pari ad Euro 290.000,00 oltre imposte, a fronte della rinuncia da parte di AEDES ad ogni pretesa. Il presente Rendiconto Finale di Liquidazione è stato predisposto sulla base dei criteri di valutazione dettati dal capitolo IV, sezione I e II, del Provvedimento di Banca d’Italia del 14 aprile 2005 integrati dai criteri di valutazione applicabili per tenere conto della liquidazione del fondo. Si segnala che il Rendiconto Finale di Liquidazione ed il conseguente Piano di Riparto sono stati redatti avendo come base di riferimento una situazione patrimoniale ed economica prospettica al 28 Maggio 2012, termine al quale è differita l’efficacia della liquidazione al fine di consentire gli adempimenti necessari, in particolare l’ottenimento della Relazione di certificazione da parte della società di revisione. Le operazioni di liquidazione poste in essere nel periodo compreso tra il 1° aprile 2008 (data di efficacia della procedura di liquidazione medesima) ed il 28 Maggio 2012, sono state e saranno improntate alla massimizzazione del beneficio dei sottoscrittori delle quote del Fondo, nonché dirette alla conservazione del valore del Fondo in funzione del miglior realizzo. Nel rispetto del Regolamento il Consiglio di Amministrazione della Società di Gestione delibera nel Rendiconto, di cui la presente Relazione è parte integrante, di provvedere al riparto finale mediante la distribuzione di un provento lordo pro-quota di Euro 66,33 per complessivi Euro 8.291.250,00. Il provento verrà corrisposto con decorrenza 7 giugno 2012 tramite Monte Titoli S.p.A.. Il Fondo ha iniziato la propria attività con il richiamo degli impegni avvenuto il 6 luglio 2000 ed un valore unitario delle quote pari ad Euro 2.000: considerati i rimborsi complessivamente deliberati alla data odierna, il valore nominale di ogni singola quota, originariamente pari ad Euro 2.000, risulta pari ad Euro zero. Le operazioni di gestione e dismissione perfezionate nell’arco di vita del Fondo hanno smobilizzato capitale per un totale di Euro 250.000.000 (pro-quota Euro 2.000,00) e permesso di realizzare utili per un totale di Euro 140.757.500 (pro-quota Euro 1.126,06). Pertanto l’importo complessivo Pagina 3 di 27 rimborsato e distribuito ai sottoscrittori è pari ad Euro 390.757.500 (pro-quota Euro 3.126,06), con conseguente realizzo di un multiplo dell’ 1,56x calcolato sull’investimento iniziale. Rileva inoltre osservare che, anche alla data del presente Rendiconto Finale di Liquidazione, il Fondo ha superato e realizzato l’obiettivo di rendimento prefissato nel Regolamento di Gestione (5% annuo composto), facendo registrare un valore pari al 6,23% annuo composto. Pertanto, il valore della quota sopra indicato include lo stanziamento della commissione, pari al 20% del risultato eccedente l’obiettivo di rendimento. Il valore della quota prima dello stanziamento della ‘overperformance fee’ è pari ad Euro 130,786. Al netto di tale compenso, il tasso annuo interno di rendimento realizzato è pari al 6,01%. Per quanto sopra riportato la commissione ‘overperformance fee’ realizzata è pari ad Euro 8.057.139,75 e verrà corrisposta nella stessa data del pagamento dell’utile ai sottoscrittori (7 giugno 2012). Inoltre, a seguito del differimento del termine previsto (terzo trimestre 2011) per il completamento delle attività di liquidazione del Fondo, la SGR ha ritenuto di non procedere all’incasso delle commissioni ordinarie di gestione mensili a carico al Fondo a partire dal 1° ottobre 2011. 1.1.1 Gestione immobiliare Alla data del presente Rendiconto Finale di Liquidazione, il portafoglio del Fondo risulta completamente dismesso. 1.1.2 Gestione mobiliare Gli investimenti in strumenti finanziari perfezionati nel periodo sono stati effettuati nel rispetto delle norme prudenziali di contenimento e di frazionamento del rischio, in osservanza alle disposizioni dettate da Banca d’Italia. 1.1.3 Gestione finanziaria Ricorso all’indebitamento Alla data del presente Rendiconto Finale di Liquidazione il Fondo non fa uso della leva finanziaria. Copertura del rischio di tasso Non sono in essere alla data del presente Rendiconto Finale di Liquidazione accordi di copertura del rischio di tasso. Utili da ripartire L’utile da ripartire è complessivamente pari ad Euro 8.291.250, pro–quota Euro 66,330 ed è così composto: Risultato di esercizio al 27 Aprile 2012 (136.663) Perdita di esercizio realizzata al 27 aprile 2012 (136.663) Riserve di utili realizzati al 31 dicembre 2011 8.427.913 Utile da Ripartire 8.291.250 L’intero utile da ripartire deriva dalla dismissione degli immobili, perfezionata nella fase di liquidazione del Fondo, e dalla gestione immobiliare caratteristica. Pagina 4 di 27 Per quanto riguarda il regime di tassazione dei proventi, l'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione del 2 maggio 2006 allegata alla circolare di Assogestioni n. 55/06/C, ha chiarito alcuni temi in merito al trattamento dei proventi maturati prima del 31 dicembre 2003. In particolare, in occasione delle distribuzioni, occorre considerare gli utili distribuiti come proventi "ante 31 dicembre 2003" (cioè non soggetti alla ritenuta del 20%, così come modificata dal D.L. n° 112 del 25 giugno 2008) fino a concorrenza del plafond rappresentato dall'incremento di valore netto del fondo registrato tra la data di costituzione e il 31 dicembre 2003, al netto di quanto distribuito a tale titolo "ante 31 dicembre 2003" fra il 1° gennaio 2004 e oggi. Solamente gli utili eccedenti il predetto plafond vanno considerati come proventi "post 1° gennaio 2004” e, quindi, soggetti alla ritenuta del 20%. Il Fondo Piramide Globale in Liquidazione non ha un plafond residuo, pertanto sul provento distribuito sarà applicata la ritenuta del 20%. Si riporta, inoltre, ai sensi della circolare dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Normativa n° 11/E del 9 Marzo 2011, la suddivisione dell’utile da ripartire per periodo di formazione: Utili maturati al 31 dicembre 2009: Euro 8.047.500,00 (pro-quota Euro 64,38) Utili maturati esercizi successivi: Euro 243.750,00 (pro-quota Euro 1,95). Rimborso di capitale a fronte di dismissioni Le operazioni di dismissione perfezionate nel corso della vita del Fondo hanno smobilizzato capitale per un totale di Euro 250.000.000. Considerati i rimborsi complessivamente deliberati alla data odierna, il valore nominale di ogni singola quota, originariamente pari ad Euro 2.000, risulta pari ad Euro zero. Tasso interno di rendimento Rappresenta il rendimento complessivo del Fondo, ovvero il tasso d’interesse composto annuale dalla data di richiamo degli impegni alla data del 28 maggio 2012, calcolato in base ai flussi di cassa rappresentati dall’investimento di capitale iniziale, dai proventi effettuati negli anni passati e considerando il riparto finale pro - quota al valore del NAV contabile al 27 maggio 2012. Richiamo degli impegni Provento 2003 Provento 2004 Provento 2005 Provento 2006 Provento 2007 Rimborso quota Provento 2007 Rimborso quota Provento 2008 Rimborso quota – 5/06/2008 Rimborso quota – 7/08/2008 Rimborso quota – 12/03/2009 Rimborso quota – 10/02/2011 Rimborso quota – 11/08/2011 NAV – Utile da ripartire Tasso interno di rendimento -2.000,00 80,00 100,00 100,00 160,00 333,00 659,00 6,32 333,68 280,41 425,59 245,00 64,00 216,00 56,73 66,33 6,01% Tale valore è indicativo della redditività conseguita nell’arco di vita del Fondo. Pagina 5 di 27 1.2 Andamento dei settori immobiliari di interesse Si riporta di seguito un estratto dell’analisi del mercato immobiliare redatta da Scenari Immobiliari (Gennaio 2012). Il 2011 è stato un anno difficile per l’economia mondiale e le prospettive restano incerte anche per il 2012. L’Ocse ha recentemente rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica, ritenendo probabile per il 2012 un aumento del Pil intorno all’1,6 per cento, contro il 2,8 per cento previsto nel mese di maggio. Il peggioramento delle aspettative di crescita dell'economia mondiale ha ampliato i timori sulla solidità degli emittenti, sia pubblici che privati, con elevato indebitamento. Queste tensioni hanno coinvolto il sistema bancario internazionale, facendo emergere rischi per la stabilità finanziaria a livello globale. Anche la prima parte del 2012 sarà caratterizzata da questo scenario. Previsto un miglioramento solo nella seconda parte dell'anno. Si attende un rallentamento dell’economia cinese, nonostante un tasso di crescita ancora decisamente positivo, mentre si ritiene poco probabile una vera recessione degli Stati Uniti, dove gli ultimi indicatori sull'occupazione sono in miglioramento. Il basso rischio risiede soprattutto nella bassa esposizione diretta delle banche americane al debito pubblico europeo, nell’efficienza della Banca Centrale americana e nel maggiore equilibrio raggiunto dal mercato immobiliare. La domanda di immobili residenziali e di beni di consumo è già nettamente inferiore rispetto all’incremento demografico e,dunque, ulteriori crolli sono ritenuti difficili. Il rischio di recessione dell’Europa, invece, rappresenta la minaccia più grave per l'economia mondiale. Nel 2012 si prevede un tasso di crescita dello 0,5 per cento, mentre nel 2013 si dovrebbe registrare un’accelerazione, con un incremento compreso tra l’1,2 e l’1,5 per cento. La crescita economica dell’Unione Europea e dell’area dell’euro è ostacolata da tre problematiche principali: la persistente incertezza sul debito pubblico, la debolezza del settore finanziario e lo scarso dinamismo del commercio mondiale. Il rischio è che si inneschi un circolo vizioso: il rallentamento della crescita potrebbe indebolire i Paesi debitori, causando un deterioramento delle condizioni del settore finanziario, che non sarebbe in grado di sostenere la crescita. In questo scenario, inoltre, è improbabile una ripresa dell’occupazione, salvo Germania e area del nord Europa. A dieci anni dalla nascita, per la prima volta, è messa in pericolo l'esistenza stessa dell' euro, il che non solo potrebbe innescare un disfacimento della comunità europea monetaria ma anche far tornare vincoli e barriere che parevano superati per sempre. Nei primi mesi dell'anno 2012 dovrà essere la politica europea a trovare una soluzione a questo nodo. La speranza è che l'integrazione migliori anziché andare verso uno sfilacciamento di Paesi e monete. Sul versante positivo, le manovre finanziarie attualmente in fase di approvazione potrebbero contribuire ad instaurare un clima di maggiore fiducia, che a sua volta potrebbe far ripartire gli investimenti e i consumi privati. Nello stesso tempo un miglioramento del contesto mondiale darebbe nuovo slancio alle esportazioni dell'Unione Europea. Nonostante le difficoltà del quadro generale, il fatturato immobiliare dei cinque principali Paesi europei, che aveva registrato un vero e proprio crollo nel 2009 (-13,3 per cento) ed una miniripresa nel 2010 (+0,7 per cento) dovrebbe chiudere il 2011 con un aumento intorno all'1,4 per cento, inferiore rispetto alla stima di settembre. Il 2012 dovrebbe segnare una crescita di circa il due per cento. L’evoluzione è più consistente in Eu27, con un aumento del 2,3 per cento. Una vera ripresa dei mercati immobiliari è spostata verso il 2014/2015. Il comparto residenziale a livello europeo sta attraversando una fase di stabilizzazione nella maggior parte delle città, sebbene debbano essere ancora compiuti progressi importanti per raggiungere una situazione di reale equilibrio. Il gap tra aree geografiche e segmenti di mercato è sempre più ampio. In generale, i due elementi chiave per la ripresa dei mercati nazionali sono costituiti dall’accesso al credito, anche in considerazione dell’elevato livello di indebitamento delle famiglie e dal trend dei prezzi, condizionato dalla domanda e dai tassi di interesse. I mercati europei possono essere suddivisi in quattro gruppi, in base alla situazione attuale e alle prospettive per il 2012. Al primo gruppo appartengono le nazioni che hanno risentito della crisi economica in modo limitato e che hanno già mostrato evidenti segnali di ripresa, quali Germania,. Austria, Svezia e Svizzera. In questi Paesi anche l’attività edilizia è destinata a tornare ai livelli prePagina 6 di 27 crisi in tempi relativamente rapidi, grazie ad un buon equilibrio tra domanda ed offerta. Al secondo gruppo appartengono i Paesi che hanno subito gli effetti della crisi in modo più accentuato, ma nei quali i mercati hanno già cominciato a rispondere positivamente, quali Francia, Belgio, Finlandia e Norvegia. Del terzo gruppo fanno parte i Paesi che alternano fasi di ripresa a fasi di ricaduta, quali Italia, Danimarca, Olanda, Portogallo e Regno Unito, fatta eccezione per Londra. L’ultimo gruppo è composto dalle nazioni nelle quali la fase di maggiore crisi non è ancora terminata, quali Spagna, Grecia e Irlanda. Il 2012 potrebbe registrare un ulteriore calo delle quotazioni, sebbene in misura ridotta rispetto all’ultimo biennio, mentre l’attività edilizia non riprenderà prima del 2013-2014. Dopo un 2009 e un primo semestre 2010 estremamente difficili, nell’ultimo anno il comparto terziario/uffici ha mostrato i primi segnali di miglioramento. La stretta correlazione con la situazione economica e con il mercato del lavoro è la causa principale di un andamento fortemente diversificato nelle diverse aree geografiche. Il 2012 sarà ancora caratterizzato da una contrazione dell’attività edilizia per l’effetto combinato delle difficoltà di finanziamento e della scarsa disponibilità dei promotori ad affrontare un livello di rischio piuttosto elevato. Fanno eccezione i pochi mercati in cui la ripresa ha creato le premesse per l’inizio di un nuovo ciclo di sviluppo, come quello di Londra. La domanda resterà debole nella maggior parte delle piazze. Tuttavia l’attività, sia di investimento che di locazione, sarà più brillante nelle zone sostenute da un trend economico positivo, quali Germania, Paesi nordici, Russia e Polonia. La vacancy rate dovrebbe diminuire lievemente, passando dall’attuale 10,2 per cento al 9,6 per cento previsto per la fine del 2012. Le top location delle città più attrattive per gli investitori, quali Londra, Parigi e Mosca, cominciano ad evidenziare una carenza di spazi di classe A, con conseguenza tendenza all’aumento dei canoni. La crisi del mercato del lavoro, l’elevato indebitamento ed il ridotto potere di spesa esercitano una forte pressione sul settore commerciale, caratterizzato da forti differenze tra le diverse aree geografiche ma anche tra le diverse società. Il gap, invece, tende a ridursi per quanto riguarda il livello degli spazi. Fatta eccezione per un ristretto numero di immobili di lusso toccati solo marginalmente dalla crisi, le quotazioni estremamente elevate raggiunte dagli spazi primari spinge una fetta consistente della domanda a rivolgersi verso immobili di seconda fascia. L’attività edilizia relativa alla grande distribuzione è in crescita. Buone prospettive di sviluppo provengono dal comparto outlet, caratterizzato da una domanda di investimento e locazione in forte espansione. Gli ultimi mesi sono stati positivi per la maggior parte dei mercati industriali europei e i segnali di ripresa dovrebbero trovare conferma nel corso del 2012. Tuttavia, ci vorranno parecchi anni prima che il volume di attività e le quotazioni ritornino ai livelli precedenti alla crisi, i cui effetti sono stati particolarmente pesanti nel comparto industriale negli ultimi tre anni. L’attività produttiva e distributiva associata alla logistica è il principale driver della domanda di spazi industriali. La crescita più significativa è attesa dalle società operative nei settori di importazione ed esportazione. Nel 2012 l’attività edilizia speculativa riprenderà, ma solo nei mercati più dinamici e comunque in presenza di una domanda preesistente. Si assisterà ad una stabilizzazione dei canoni per gli immobili di seconda mano a fronte di un aumento degli spazi nuovi realizzati su misura. Il mercato dei fondi immobiliari conferma la propria competitività rispetto alle altre forme di investimento. Il numero di società è aumentato in quasi tutti i Paesi e le aspettative di crescita sono interessanti. L’espansione maggiore riguarda la Svizzera e la Francia, seguite dal settore dei fondi riservati tedeschi. Le società più deboli, con carenza di liquidità e di raccolta, tendono a realizzare processi di fusione o di assorbimento da parte di gruppi più importanti. Il 2012 dovrebbe registrare un aumento sia del Nav che delle performance medie nella maggior parte dei Paesi. La tendenza è verso una separazione sempre più marcata tra strumenti destinati agli investitori privati ed istituzionali. L'ultimo quadrimestre del 2011 è stato caratterizzato da una profonda crisi politica (risolta con un governo tecnico) e da una difficile situazione della finanza pubblica che poi si è estesa all'economa reale. Il rischio del debito unito a una crescita economica vicino alla zero (e prevista con il segno negativo nel 2012) ha allontanato gli investitori dai titoli del debito pubblico e ampliato il divario (spread) con altri emittenti. Le varie "manovre" di aggiustamento dei conti pubblici stanno iniziando a dare risultati sulla bilancia nazionale, ma a prezzo di un calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese. Nell'ultimo quadrimestre 2011 sono avvenuti cambiamenti significativi anche nel mercato immobiliare italiano: a) la difficile situazione del credito ha ridotto in modo considerevole le Pagina 7 di 27 erogazioni di mutui. Rispetto all'ultimo trimestre 2010 il calo si può stimare in meno 30 per cento. Questo significa un calo delle compravendite rogitate entro l'anno e un rallentamento complessivo delle trattative. Chi è in azione per comprare una casa deve prima accertarsi di poter avere il mutuo e poi si impegna con un compromesso o preliminare. Quindi la situazione attuale comporta automaticamente un calo del mercato anche nel primo trimestre 2012 b) le varie manovre governative impatteranno sui bilanci delle famiglie, con conseguente riduzione dei consumi e conseguenze sul mercato commerciale, dove si dovrebbe ampliare il divario tra piccola e grande distribuzione, con una tendenza positiva solo per questa ultima c) la difficoltà dell'economia nel suo complesso determina anche un forte calo degli investimenti in edilizia per nuove sedi uso ufficio o industriale. Ma anche un calo del mercato immobiliare dell'usato. Un flusso di domanda si mantiene verso gli immobili di classe A sia per il terziario che per la logistica. Tra le tendenze positive del mercato la ripresa degli acquisti nella fascia tra i 5 ed i 10 milioni di euro. Spesso si tratta di capitali "scudati" che vengono investiti nell'immobiliare a reddito. Si comprano palazzine cielo-terra con mix funzionale (uffici, residenza, negozi) con rendimenti tra il 4 e il 6 per cento, posizionate in zone semicentrali dei capoluoghi. Da segnalare anche una ritrovata presenza di investitori esteri che da ottobre sono tornati a guardare il mercato italiano e stanno compiendo i primi acquisti. Si tratta spesso di fondi o società tedesche attente al differenziale tra rendimenti immobiliari in Germania e in Italia. Anche il settore dei fondi immobiliari chiude il 2011 in crescita rispetto all'anno precedente, sia nel numero di fondi che di patrimonio. Il settore dei fondi riservati si conferma una valida alternativa agli investimenti finanziari. Le difficoltà dei fondi retail sono invece determinate dalle chiusure che, pur allungate come da normativa. Rischiano di creare un eccesso di offerta in alcuni mercati. Nel complesso (vedi tavola allegata) il 2011 chiude con un fatturato di circa 112,7 miliardi di euro con un incremento dell'1,3 per cento sull'anno precedente. La previsione per il 2012 è di un aumento dello 0,5 per cento. Si prevede una prima parte dell'anno (sicuramente il primo trimestre, probabile il secondo) di forti cali nel mercato residenziale sul versante delle compravendite. Si presume un ritorno alla normalità del credito dopo i primi mesi del 2012 e un mercato in fase positiva. Probabile anche un ritorno di attenzione dei piccoli investitori (oltre ai medi che già lo stanno facendo) verso il settore immobiliare come difesa e anche come possibile fonte di reddito complementare a pensioni sempre più impoverite. 1.3 Corporate Governance Pur essendo venuto meno l’obbligo, ai sensi delle Istruzioni al Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., di redigere con cadenza annuale la relazione sul proprio sistema di Corporate Governance e sull’adesione al codice di autodisciplina adottato dalla propria Associazione di Categoria (Assogestioni), la Società di Gestione, in quanto gestore di fondi destinati alla clientela al dettaglio, al fine di continuare a garantire il buon funzionamento del mercato e una corretta informativa societaria, ha ritenuto opportuno proseguire con la redazione annuale di detta relazione, che viene pubblicata sul sito di Borsa Italiana S.p.A., www.borsaitaliana.it, e sul sito della Società di Gestione, www.rreef.com/italy. 1.4 Altre notizie Nuovo regime di tassazione L’articolo 8, comma 9, del decreto legge n° 70 del 13 maggio 2011, convertito in legge (Legge n° 106 del 12 luglio 2011), ha apportato importanti modifiche all’articolo 32 del decreto legge n° 78/2010. In particolare: viene abrogato il comma 2 dell’art. 32, che demandava ad un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze l’individuazione delle disposizioni di attuazione delle modifiche al TUF contenute nel comma 1; viene modificato il regime di tassazione, ai fini delle imposte dirette, dei partecipanti ai fondi immobiliari in funzione della natura e dell’entità della partecipazione da essi detenuta. In particolare: Pagina 8 di 27 1. mantengono in ogni caso, a prescindere dall’entità della partecipazione detenuta, l’attuale regime di tassazione alcune categorie di investitori: lo Stato e gli enti pubblici, gli OICR italiani, le forme di previdenza complementare ed enti di previdenza obbligatoria, le imprese di assicurazione limitatamente agli investimenti destinati alla copertura delle riserve tecniche, gli intermediari bancari e finanziari assoggettati a forme di vigilanza prudenziale, tutti i soggetti e i patrimoni appena indicati costituiti all’estero in paesi o territori che consentano uno scambio di informazioni volto ad individuare i beneficiari effettivi del reddito sempreché inclusi nella “white list”, gli enti che perseguano le finalità previste dalle legge sulle fondazioni bancarie, le società residenti che perseguano esclusivamente finalità mutualistiche, le società o i veicoli contrattuali partecipati in misura superiore al 50% dai soggetti appena indicati; 2. sono soggetti a tassazione per trasparenza e, quindi, a prescindere dalla percezione dei proventi, le persone fisiche, le società, i veicoli contrattuali e gli enti diversi da quelli indicati nel precedente punto che detengano una partecipazione superiore al 5% del patrimonio del fondo; 3. sono in ogni caso, soggetti a tassazione con aliquota del 20% i proventi percepiti da soggetti non residenti, diversi da quelli indicati al punto 1, che detengano una partecipazione superiore al 5% del patrimonio del fondo. relativamente alle quote detenute al 31 dicembre 2010 da parte degli investitori indicati nei punti 2 e 3 è dovuta dai partecipanti un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi pari al 5% del valore medio delle quote possedute nel periodo d’imposta; per i fondi che alla data del 31 dicembre 2010 presentavano tra i propri partecipanti almeno uno dei soggetti indicati nei punti 2 e 3 è prevista la possibilità di disporre la liquidazione del fondo entro il 31 dicembre 2011, previa applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP pari al 7% del valore netto del fondo risultante al 31 dicembre 2010. La liquidazione non può durare più di 5 anni e sui risultati della gestione del fondo si applica un’imposta sostitutiva del 7%. Vengono mantenute le disposizioni originariamente contenute nell’art. 32, commi 5-bis, 5-ter e 5-quater volte ad evitare la doppia tassazione dei redditi in capo ai partecipanti e quelle che prevedono disposizioni agevolative ai fini delle imposte indirette, per le operazioni di liquidazione. In data 16 dicembre 2011 è stato emanato il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate recante modalità di attuazione della nuova disciplina fiscale dei fondi immobiliari di cui all’art. 32 del Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78. Contenziosi Per quanto concerne i contenziosi relativi agli immobili facenti parte del patrimonio del Fondo, dei quali è stata data già data ampia nota nei precedenti rendiconti e relazioni semestrali, ad aggiornamento va detto che: a) riguardo la causa promossa dell’Arch. Giorgio De Romanis e dal Dott. Roberto Gattai contro RREEF Fondimmobiliari SGR S.p.A., ICCRI Banca Federale Europea e Banca Popolare di Lodi, per vedersi riconosciuto il compenso per l’attività di consulenza svolta in relazione all’iter amministrativo per il mutamento di destinazione da ufficio ad albergo dell’immobile sito in Roma, Via San Basilio 15 - acquistato dalla SGR con atto in data 9 aprile 2001 e successivamente ceduto in data 23 gennaio 2008 - si ricorda che in data 12 ottobre 2007 il Giudice aveva disposto con sentenza la reiezione di tutte le domande dell’Arch. Giorgio De Romanis e del Dott. Roberto Gattai ed aveva condannato gli stessi alla rifusione delle spese di giudizio. L’Arch. Giorgio De Romanis e gli eredi del Dott.Roberto Gattai (nel frattempo deceduto) hanno proposto appello avverso tale sentenza. Durante la prima udienza davanti alla Corte d’Appello di Roma, svoltasi il 3 giugno 2008 la causa è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni al 9 ottobre 2012. Quanto all'istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva della sentenza impugnata, il Collegio si è invece riservato di decidere. Le trattative per la definizione bonaria della vertenza non hanno prodotto alcun risultato; Con riferimento alle posizioni di contenzioso e recupero del credito con le seguenti controparti, si segnala che dette posizioni sono state cedute in data 21 marzo 2012 a un terzo soggetto come riferito nel paragrafo 1.1.: Pagina 9 di 27 Sezione patrimoniale Rendiconto Finale di Liquidazione da Situazione Patrimoniale ed Economica prospettica al 28/05/2012 (*) (Fondo Piramide Globale in liquidazione - RREEF Fondimmobiliari SGR S.p.A.) SEZIONE PATRIMONIALE IN EURO Situazione al 28/05/12 (*) Situazione al 31/12/11 Valore In percentuale Valore In percentuale complessivo dell'attivo complessivo dell'attivo ATTIVITA' A. STRUMENTI FINANZIARI 0 0% 0 0% Strumenti finanziari non quotati A1. A2. A3. A4. A5. Partecipazioni di controllo Partecipazioni non di controllo Altri titoli di capitale Titoli di debito Parti di O.I.C.R. 0 0 0 0 Strumenti finanziari quotati A6. Titoli di capitale A7. Titoli di debito A8. Parti di O.I.C.R. Strumenti finanziari derivati A9. Margini presso organismi di compensazione e garanzia A10. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati A11. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati B. IMMOBILI E DIRITTI REALI IMMOBILIARI 0 0% 0 0% B1. B2. B3. B4. Immobili dati in locazione Immobili dati in locazione finanziaria Altri immobili Diritti reali immobiliari 0 C. CREDITI 0 0% 0 0% 0 0% 0 0% 0 0% 0 0% 16.351.993 100% 16.036.119 94% 0 C1. Crediti acquistati per operazioni di cartolarizzazione C2. Altri D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. ALTRI BENI F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' F1. Liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare 16.351.993 16.036.119 0 0 G. ALTRE ATTIVITA' 67.161 G1. G2. G3. G4. Crediti per p.c.t. attivi ed operazioni assimilate Ratei e risconti attivi Risparmio di imposta Altre 0 0 67.161 0 TOTALE ATTIVITA' 16.419.154 0% 1.014.442 6% 0 1.844 4.864 1.007.734 100% 17.050.561 100% Pagina 11 di 27 PASSIVITA' E NETTO H. FINANZIAMENTI RICEVUTI 0 0 H1. Finanziamenti ipotecari H2. Pronti contro termine passivi e operazioni assimilate H3. Altri 0 0 I. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0 0 I1. I2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati L. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI 0 0 0 0 0 0 -8.127.904 -8.622.646 L1. Proventi da distribuire L2. Altri debiti verso i partecipanti M. ALTRE PASSIVITA' M1. M2. M3. M4. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati Debiti di imposta Ratei e risconti passivi Altre debiti per cauzioni ricevute altre fondo oneri e spese liquidazione TOTALE PASSIVITA' 0 -4.413 0 0 -565 -18 0 -8.057.140 -66.351 -8.127.904 0 -8.117.267 -504.796 -8.622.646 VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 8.291.250 8.427.915 Numero delle quote in circolazione 125.000 125.000 Valore unitario delle quote 66,330 67,423 Attribuzione da Piano di Riparto 66,330 272,73 (*) Considerati i criteri applicati nella determinazione della stima delle Altre passività e la prossimità della data di efficacia della liquidazione del Fondo (28 maggio 2012) rispetto alla data di redazione del presente rendiconto finale di liquidazione (27 aprile 2012), è ragionevole attendersi che i dati consuntivi non si discostino da quelli prospettici del rendiconto medesimo. Pagina 12 di 27 Sezione reddituale Rendiconto Finale di Liquidazione da Situazione Patrimoniale ed Economica prospettica al 28/05/2012 (*) (Fondo Piramide Globale in liquidazione - RREEF Fondimmobiliari SGR S.p.A.) SEZIONE REDDITUALE IN EURO Situazione al 28/05/12 (*) A. STRUMENTI FINANZIARI Situazione al 31/12/11 0 2.968 0 0 Strumenti finanziari non quotati A1. PARTECIPAZIONI A1.1 A1.2 A1.3 A2. dividendi ed altri proventi utili/perdite da realizzi plus/minusvalenze 0,00 0,00 0,00 0,00 ALTRI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI A2.1 A2.2 A2.3 interessi, dividendi ed altri proventi utili/perdite da realizzi plus/minusvalenze Strumenti finanziari quotati A3. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 0 2.968 A3.1 - interessi, dividendi ed altri proventi interessi su titoli 0,00 2.452,00 A3.2 - utili/perdite da realizzi perdite da realizzo utili da realizzo 0,00 0,00 0,00 516,20 A3.3 - plus/minusvalenze minusvalenze plusvalenze 0,00 0,00 0,00 0,00 Strumenti finanziari derivati A4. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI A4.1 A4.2 di copertura non di copertura Risultato gestione strumenti finanziari B. IMMOBILI E DIRITTI REALI IMMOBILIARI B1. CANONI DI LOCAZIONE ED ALTRI PROVENTI affitti recupero spese repetibili altri proventi 0,00 0,00 0,00 B2. UTILI/PERDITE DA REALIZZI utile da alienazione altri beni immobili perdite da alienazione altri beni immobili 0,00 0,00 B3. PLUS/MINUSVALENZE plusvalenze altri beni immobili minusvalenze altri beni immobili 0,00 0,00 B4. ONERI PER LA GESTIONE DI BENI IMMOBILI spese repetibili spese non repetibili 0,00 0,00 0 2.968 0 -2.092 0 0,00 0,00 0,01 0 0 0,00 0,00 0 0,00 0,00 0 -2.092 735,33 -2.827,76 B5. AMMORTAMENTI B6. IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI 0,00 Risultato gestione beni immobili C. C1. C2. CREDITI 0 0,00 0 0 -2.092 0 0 0 0 interessi attivi e proventi assimilati incrementi/decrementi di valore Risultato gestione crediti Pagina 13 di 27 D. DEPOSITI BANCARI ALTRI BENI E1. E2. E3. 0 0 0 876 0 0 0 - Proventi Utile/perdita da realizzi Plusvalenze/minusvalenze Risultato gestione investimenti F. 0 interessi attivi e proventi assimilati D1. E. 0 RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI F1. OPERAZIONI DI COPERTURA F1.1 F1.2 Risultati realizzati Risultati non realizzati F2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA F2.1 F2.2 Risultati realizzati Risultati non realizzati F3. LUQUIDITA' F3.1 F3.2 G. Risultati realizzati Risultati non realizzati ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE G1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI P.C.T. ED ASSIMILATE G2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI 0,00 Risultato lordo della gestione caratteristica H. ONERI FINANZIARI H1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI H1.1 H1.2 su finanziamenti ipotecari su altri finanziamenti 0,00 Risultato netto della gestione caratteristica I1. I2. I3. I4. I5. L. L1. L2. L3. ONERI DI GESTIONE Provvigione di gestione SGR Commissioni banca depositaria Oneri per esperti indipendenti Spese pubblicazione prospetti ed informativa al pubblico Altri oneri di gestione ALTRI RICAVI ED ONERI Interessi attivi su disponibilità liquide Altri ricavi Altri oneri M1. M2. M3. IMPOSTE 0,00 1.166.422,53 -1.335.387,16 0 876 0 0 0 0 0,00 0,00 0 0,00 0 0 876 32.301 543.347 34.214 -1.913 0 0 0 518.909,37 24.437,55 0,00 0,00 0,00 -168.964 Risultato della gestione prima delle imposte M. 34.213,98 -1.912,94 0,00 0,00 0,00 0,00 0 0,00 0,00 H2. ALTRI ONERI FINANZIARI I. 0 0 1.166.423 -1.335.387 518.909 24.438 0 0 0 -163.740 19.445,56 198.298,38 -381.484,13 19.446 198.298 -381.484 -136.663 380.483 0 0 -136.663 380.483 Imposta sostitutiva a carico dell'esercizio Risparmio di imposta Altre imposte Utile/(perdita) dell'esercizio Pagina 14 di 27 Nota integrativa PARTE A – ANDAMENTO DEL VALORE DELLA QUOTA Il valore della quota da ripartire al 27 aprile 2012 è pari ad Euro 66,330. Di seguito si riporta l’andamento della serie storica del valore della quota del Fondo. ANDAMENTO VALUTAZIONI SEMESTRALI (DATI IN EURO) 11/08/2011: RIMB. QUOTA EURO 56,73 08/03/2007 CEDOLA EURO 160 2.000 2.020 2.093 2.303 2.291 2.156 2.353,124 2.332 2.236 2.119 2.364,230 5/06/2008 CEDOLA EURO 280,41 RIMB. QUOTA 425,59 2.595,399 2.390,855 2.334,666 2.301,594 14/02/2008 CEDOLA EURO 6,32 RIMB. QUOTA EURO 333,68 2.489,679 1.692,747 1.356,376 04/03/2004 CEDOLA EURO 80 10/03/2005 CEDOLA EURO 100 15/11/2007 CEDOLA EURO 333RIMB. QUOTA EURO 659 09/03/200 6 CEDOLA EURO 100 10/02/2011: RIMB. QUOTA EURO 216 07/08/2008: RIMB. QUOTA EURO 245 12/03/2009: RIMB. QUOTA EURO 64 658,086 362,610 06/00 12/00 06/01 12/01 06/02 12/02 06/03 12/03 06/04 12/04 06/05 12/05 06/06 12/06 06/07 12/07 06/08 12/08 337,109 67,423 125,719 365,577 421,701 372,713 06/09 12/09 06/10 12/10 06/11 12/11 Il Fondo ha iniziato la propria attività con il richiamo degli impegni avvenuto il 6 luglio 2000 ed un valore unitario delle quote pari ad Euro 2.000: considerati i rimborsi complessivamente deliberati alla data odierna, il valore nominale di ogni singola quota, originariamente pari ad Euro 2.000, risulta pari ad Euro zero. Le operazioni di gestione e dismissione perfezionate nell’arco di vita del Fondo hanno smobilizzato capitale per un totale di Euro 250.000.000 (pro-quota Euro 2.000,00) e permesso di realizzare utili per un totale di Euro 140.757.500 (pro-quota Euro 1.126,06). Pertanto l’importo complessivo rimborsato e distribuito ai sottoscrittori è pari ad Euro 390.757.500 (pro-quota Euro 3.126,06), con conseguente realizzo di un multiplo dell’ 1,56x calcolato sull’investimento iniziale. Rileva inoltre osservare che, anche alla data del presente Rendiconto Finale di Liquidazione, il Fondo ha superato e realizzato l’obiettivo di rendimento prefissato nel Regolamento di Gestione (5% annuo composto), facendo registrare un valore pari al 6,23% annuo composto. Pertanto, il valore della quota sopra indicato include lo stanziamento della commissione, pari al 20% del risultato eccedente l’obiettivo di rendimento. Il valore della quota prima dello stanziamento della ‘overperformance fee’ è pari ad Euro 130,786. Al netto di tale compenso, il tasso annuo interno di rendimento realizzato è pari al 6,01%. Nel rispetto del Regolamento il Consiglio di Amministrazione della Società di Gestione delibera nel Rendiconto, di cui la presente Relazione è parte integrante, di provvedere al riparto finale mediante la distribuzione di un provento lordo pro-quota di Euro 66,33 per complessivi Euro 8.291.250,00. Il provento verrà corrisposto con decorrenza 7 giugno 2012 tramite Monte Titoli S.p.A.. Nel grafico che segue è raffigurato l’andamento dei prezzi ufficiali di mercato e dei volumi degli scambi nell’arco del periodo di riferimento. La quota ha registrato il prezzo minimo del periodo pari ad Euro 59,05 in data 2 marzo 2012 ed ha raggiunto quello massimo pari ad Euro 65,75 in data 11 gennaio 2012. Il volume medio giornaliero degli scambi effettuati sul titolo nel periodo di riferimento è stato di n. 21,05 quote. Pagina 15 di 27 PIRAMIDE GLOBALE VOLUME SCAMBI E ANDAMENTO QUOTAZIONI AL 27 APRILE 2012 75,00 200 65,00 100 55,00 0 45,00 PREZZI IN EURO NUMERO QUOTE 300 DATA PARTE B – LE ATTIVITA’, LE PASSIVITA’ E IL VALORE COMPLESSIVO NETTO SEZIONE I – CRITERI DI VALUTAZIONE Nella redazione della presente Situazione Patrimoniale ed Economica sono stati applicati i principi contabili di generale accettazione per i fondi comuni d’investimento chiusi ed i criteri di valutazione previsti dal vigente regolamento emanato da Banca d’Italia, come riportato all’art. 10 del regolamento del Fondo. Considerando che nella fase di liquidazione del Fondo l’attività di gestione deve essere improntata alla conservazione del valore del Fondo in funzione del miglior realizzo, la presente Situazione Patrimoniale ed Economica è stata predisposta utilizzando i criteri di seguito descritti, ritenendo che gli stessi siano congrui per fornire una rappresentazione del Valore Complessivo Netto del fondo a valori di presumibile realizzo. Se ne riporta la descrizione con riferimento alle voci maggiormente significative. Registrazione delle operazioni in strumenti finanziari Le negoziazioni su titoli sono contabilizzate nel portafoglio del Fondo alla data di regolamento dei relativi contratti. Alla data di stipula dei contratti il controvalore di ciascuna operazione viene rilevato negli “impegni”. In sede di determinazione del valore complessivo netto del Fondo, il portafoglio titoli è rettificato per tenere conto delle partite relative ai contratti conclusi alla data anche se non ancora eseguiti. Pagina 16 di 27 Valutazione degli strumenti finanziari Gli strumenti finanziari quotati in mercati organizzati sono valutati all’ultimo prezzo disponibile rilevato sul mercato di negoziazione. Gli scarti di emissione sono calcolati nel rispetto del principio della competenza temporale. Per gli strumenti trattati su più mercati si fa riferimento al mercato più significativo in relazione alle quantità trattate. Gli strumenti finanziari non quotati sono valutati sulla base del “Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio” di Banca d’Italia del 14 aprile 2005, Titolo V, Capitolo IV, sez. II: le partecipazioni detenute da meno di un anno possono essere valutate al costo; le partecipazioni, decorso un anno dalla data dell’investimento, possono essere rivalutate adottando criteri basati sul metodo del patrimonio netto oppure sulla base di indicatori economico - finanziari. Le partecipazioni devono essere oggetto di svalutazione in caso di deterioramento della situazione economica, patrimoniale o finanziaria dell’impresa, ovvero di eventi che del pari possano stabilmente influire sulle prospettive dell’impresa. Numerario Il numerario è computato al nominale. Crediti e Altre attività I crediti verso locatari sono iscritti al valore di presumibile realizzo determinato rettificando, se necessario, il valore nominale con l’appostazione di una svalutazione ritenuta congrua a coprire il rischio di inesigibilità degli stessi. I crediti e le altre attività sono esposti al valore di presunto realizzo. Per tutte le poste si è tenuto anche conto della liquidazione del Fondo. Debiti e altre passività I debiti e le altre passvità sono esposti al loro valore nominale. In applicazione di quanto previsto dai principi contabili applicabili in sede di liquidazione del Fondo si è provveduto ad accantonare nelle altre passività gli oneri e le spese legate alla liquidazione del Fondo. Rilevazione dei costi e dei ricavi riferiti alla gestione titoli Gli interessi, i ricavi e gli altri oneri assimilati, ivi compresi gli scarti di emissione relativi a titoli di debito, vengono imputati all’esercizio secondo il criterio di competenza temporale. Gli interessi e gli scarti di emissione vengono contabilizzati ai sensi della Legge 23 novembre 2001 n. 410, art. 6 e successive modificazioni introdotte dall’art. 41 bis del Decreto Legge 30 settembre 2003, n. 269 convertito dalla Legge 24 novembre 2003, n. 326. Fondo Oneri e Spese di liquidazione In applicazione di quanto previsto, inoltre, dai principi contabili applicabili in sede di liquidazione del Fondo, la presente Situazione Reddituale è stata integrata con gli accantonamenti delle spese e degli oneri legati alla imminente liquidazione del Fondo. Aspetti fiscali del Fondo e dei partecipanti Il trattamento fiscale dei fondi immobiliari è disciplinato dall’art. 6 del D. L. 351/2001, in forza del quale il Fondo non è soggetto alle imposte sui redditi (IRES) e all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). L’art. 41 bis del D. L. 269/2003, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, ha apportato radicali modifiche al regime di imposizione fiscale dei fondi immobiliari per quanto riguarda le imposte dirette. In particolare, il D. L. 269/2003, abrogando l’imposta patrimoniale a partire dal 1° gennaio 2004, pari all’1% del valore complessivo netto del Fondo, ha trasferito l’onere del prelievo fiscale dal Fondo Immobiliare ai partecipanti. Le ritenute sui redditi di capitale percepiti dal Fondo continuano ad essere operate a titolo di imposta. La ritenuta alla fonte e le imposte sostitutive sui redditi di capitale non si applicano sui seguenti redditi: Pagina 17 di 27 - - interessi ed altri proventi delle obbligazioni e dei titoli similari soggetti alle disposizioni del Decreto Legislativo 1° aprile 1996, n. 239; dividendi corrisposti dalle società; interessi ed altri proventi dei conti correnti, depositi, certificati di deposito e buoni fruttiferi; proventi da riporti, pronti contro termine su titoli e valute, mutuo di titolo garantito; interessi ed altri proventi maturati sino al momento del rimborso anticipato di obbligazioni e titoli similari con scadenza non inferiore a 18 mesi emessi da soggetti non residenti in Italia; proventi derivanti dalla partecipazione ad Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio in valori mobiliari di diritto estero, situati negli Stati membri UE, conformi alle direttive comunitarie, le cui quote siano collocate nel territorio dello Stato; altri redditi di capitale di cui all’art. 26, comma 5, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600. Ai sensi dell’art. 8 del D. L. 351/2001, la Società di Gestione è soggetto passivo I.V.A. relativamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi attinenti alle operazioni del Fondo. La determinazione e la liquidazione dell’imposta avviene separatamente rispetto a quella dovuta per l’attività della Società di Gestione, mentre il versamento viene effettuato cumulativamente per la Società di Gestione e i fondi dalla stessa gestiti. Il suddetto art. 8 prevede, inoltre, alcune agevolazioni in relazione ai crediti I.V.A. generatisi in capo al Fondo. La Società di Gestione provvede agli obblighi di dichiarazione e di versamento dell’Imposta comunale sugli immobili dovuta. Per quanto attiene al regime fiscale dei partecipanti, l’art. 7 del D. L. 351/2001, così come modificato dall’art. 41 bis del D. L. 269/2003, introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2004, una ritenuta del 20% a carico dei possessori delle quote. Tale ritenuta si applica: (i) sull’ammontare dei proventi riferibili a ciascuna quota; (ii) sulla differenza tra il valore di riscatto o di liquidazione delle quote ed il costo di sottoscrizione o acquisto. La ritenuta del 20% opera: - a titolo di acconto, nei confronti di: (i) imprenditori individuali, se le partecipazioni sono relative all’impresa commerciale; (ii) società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate; (iii) società ed enti indicati nelle lettere a) e b) dell’art. 87 del D.P.R. 917/86 e stabili organizzazioni nel territorio dello Stato delle società e degli enti di cui alla lettera d) del predetto articolo; - a titolo di imposta, nei confronti di tutti gli altri soggetti. Il comma 3 dell'articolo 7 del decreto-legge 25 settembre 2001,n. 351 è stato modificato dall’art. 32 comma 7 del Decreto Legge 78/2010, coordinato con la legge di conversione n. 122/2010, che ha disposto che la ritenuta non si applica sui proventi percepiti da fondi pensione e organismi di investimento collettivo del risparmio esteri, sempreche' istituiti in Stati o territori inclusi nella lista di cui al decreto ministeriale emanato ai sensi dell'articolo 168-bis del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nonche' su quelli percepiti da enti od organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia e da banche centrali o organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali dello Stato. Inoltre, per tali proventi, spettanti a soggetti residenti in Stati con i quali siano in vigore convenzioni per evitare la doppia imposizione sul reddito, ai fini dell'applicazione della ritenuta nella misura prevista dalla convenzione, i sostituti d'imposta devono acquisire: a) una dichiarazione del soggetto non residente effettivo beneficiario dei proventi, dalla quale risultino i dati identificativi del soggetto medesimo, la sussistenza di tutte le condizioni alle quali e' subordinata l'applicazione del regime convenzionale, e gli eventuali elementi necessari a determinare la misura dell'aliquota applicabile ai sensi della convenzione; b) un'attestazione dell'autorita' fiscale competente dello Stato ove l'effettivo beneficiario dei proventi ha la residenza, dalla quale risulti la residenza nello Stato medesimo ai sensi della convenzione. L'attestazione produce effetti fino al 31 marzo dell'anno successivo a quello di presentazione. Le disposizioni di cui al comma 7 hanno effetto per i proventi percepiti a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto sempre che riferiti a periodi di attivita' dei fondi che hanno inizio successivamente al 31 dicembre 2009. Per i proventi percepiti a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e riferiti a periodi di attivita' del fondo chiusi fino al 31 Pagina 18 di 27 dicembre 2009, continuano ad applicarsi le disposizioni dell'articolo 7 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351 nel testo in vigore alla predetta data. Per quanto riguarda il regime di tassazione dei proventi, l'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione del 2 maggio 2006 allegata alla circolare di Assogestioni n. 55/06/C, ha chiarito alcuni temi in merito al trattamento dei proventi maturati prima del 31 dicembre 2003. In particolare, in occasione delle distribuzioni, occorre considerare gli utili distribuiti come proventi "ante 31 dicembre 2003" (cioè non soggetti alla ritenuta del 20%) fino a concorrenza del plafond rappresentato dall'incremento di valore netto del fondo registrato tra la data di costituzione e il 31 dicembre 2003, al netto di quanto distribuito a tale titolo "ante 31 dicembre 2003" fra il 1° gennaio 2004 e oggi. Solamente gli utili eccedenti il predetto plafond vanno considerati come proventi "post 1° gennaio 2004” e, quindi, soggetti alla ritenuta del 20%. SEZIONE II – LE ATTIVITA’ Le disponibilità liquide rappresentano il 100% del totale delle attività. Strumenti finanziari non quotati Non sono presenti investimenti in strumenti finanziari non quotati. Strumenti finanziari quotati Non sono presenti investimenti in strumenti finanziari non quotati. Immobili e diritti reali immobiliari Alla data della seguente Rendiconto Finale di Liquidazione l’intero portafoglio immobiliare risulta completamente dismesso. Pagina 19 di 27 Di seguito si riporta il prospetto dei disinvestimenti immobiliari effettuati nell’arco della vita del Fondo: (in migliaia di Euro) Acquisto Realizzo Oneri sostenuti Risultato dell'investimento 5.034 1.033 5.242 65.000 17.342 2.897 31.828 24/09/07 38.000 5.518 1.718 19.731 12.500 26/09/07 13.800 3.134 553 4.881 36.152 41.500 28/09/07 42.700 18.916 2.520 22.944 09/04/01 33.600 50.300 23/01/08 52.250 13.151 1.903 29.897 m2 3.919 (*) 30/07/02 25.052 32.600 08/02/08 41.000 8.753 1.674 23.027 Hotel Toscana Firenze Via Garibaldi 9 m2 6.571 (*) 04/02/03 24.293 30.400 18/06/08 30.700 9.120 1.295 14.232 Centro polifunzionale per l'intrattenimento Lombardia Cerro Maggiore (Mi) Via Turati 15 m2 20.604 (*) 07/10/02 44.527 46.100 22/12/10 41.600 30.940 5.037 22.976 Cespiti disinvestiti Quantità Immobile direzionale Lombardia Milano Via Nizzoli 6/8 m 7.856 (*) Centro direzionale Lombardia Milano Viale Eginardo angolo Via Silva m 11.990 (*) Immobile direzionale Lombardia Milano Corso Europa 12 m 4.780 (*) Immobile commerciale Lombardia Milano Via Antonini 26 m 5.231(*) Centro direzionale Lombardia Cinisello Balsamo (MI) Via Gorky 30- 32 ang. Via Monfalcone 19 Ultima valutazione Data Proventi Ricavo di generati vendita Data Costo acquisto 06/04/01 15.459 16.700 23/12/05 16.700 02/01/02 47.617 51.000 29/06/07 2 26/07/02 22.069 30.500 2 20/05/04 11.500 m 23.501(*) 05/06/01 Hotel Lazio Roma Via San Basilio 15 ang. Via Versilia m2 4.658 (*) Megastore Toscana Firenze Via dei Calzaiuoli 2 2 2 Posizione netta di liquidità La voce F "Posizione netta di liquidità" è composta come indicato nella seguente tabella: (in migliaia di Euro) Sottovoci F1. Liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare Totale Composizione C/c investimenti Importo 16.352 0 0 16.352 Pagina 20 di 27 Altre attività La voce G "Altre attività" è composta come indicato nella seguente tabella: (in migliaia di Euro) Sottovoci Composizione Importo G1. Crediti per p.c.t. attivi ed operazioni assimilate 0 G2. Ratei e risconti attivi 0 G3. Risparmio di imposta Iva a credito 67 G4. Altre 0 Totale 67 SEZIONE III – LE PASSIVITA’ La voce M "Altre passività" è composta come indicato nella seguente tabella: (in migliaia di Euro) Sottovoci Composizione M1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati M2. Debiti di imposta 0 SGR Erario c/ ritenute d’acconto M3. Ratei e risconti passivi (4) 0 Fondo oneri e spese di liquidazione M4. Altre Importo Accantonamento commissione di incentivo Totale (66) (8.057) (8.128) L’importo di 8.057 migliaia di Euro si riferisce alla commissione di incentivo prevista per la Società di Gestione per il raggiungimento dell’obiettivo minimo di rendimento come riferito nel paragrafo 1.1, cui si rimanda. SEZIONE IV – IL VALORE COMPLESSIVO NETTO Non è possibile quantificare il numero di quote del Fondo detenute da investitori qualificati né da soggetti non residenti in quanto, essendo le stesse dematerializzate ed al portatore, la Società di Gestione non è più in grado di conoscerne la titolarità a seguito dei trasferimenti potenzialmente disposti da ogni singolo investitore iniziale. Le componenti che hanno determinato la variazione della consistenza del valore complessivo netto tra l'avvio dell'operatività e la data del Rendiconto si illustrano nel seguente schema: Pagina 21 di 27 Prospetto delle variazioni del valore del Fondo dall'avvio dell'operatività 06/07/00 fino al 27/04/12 (in migliaia di Euro) Importo In percentuale dei versamenti effettuati IMPORTO INIZIALE DEL FONDO (quote emesse per prezzo di emissione) A1. Risultato complessivo della gestione delle partecipazioni A2. Risultato complessivo della gestione degli altri strumenti finanziari B. Risultato complessivo della gestione dei beni immobili C. Risultato complessivo della gestione dei crediti D. Interessi attivi e proventi assimilati complessivi su depositi bancari E. Risultato complessivo della gestione degli altri beni F. Risultato complessivo della gestione cambi G. Risultato complessivo delle altre operazioni di gestione H. Oneri finanziari complessivi I. Oneri di gestione complessivi L. Altri ricavi ed oneri complessivi M. Imposte complessive RIMBORSI DI QUOTE EFFETTUATI 250.000 -20 19.905 174.571 50 -4.201 -43.371 201 -6.378 -250.000 100,00% -0,01% 7,96% 69,83% 0,02% -1,68% -17,35% 0,08% -2,55% -100,00% PROVENTI COMPLESSIVI DISTRIBUITI VALORE TOTALE PRODOTTO DALLA GESTIONE AL LORDO DELLE IMPOSTE VALORE COMPLESSIVO NETTO AL 27/04/2012 TOTALE IMPORTI DA RICHIAMARE TASSO INTERNO DI RENDIMENTO AL 27/04/2012 -132.466 -52,99% 140.756 8.291 - 56,30% 3,32% 6,01% Pagina 22 di 27 SEZIONE V – ALTRI DATI PATRIMONIALI PARTE C – RISULTATO ECONOMICO D’ESERCIZIO SEZIONE I – RISULTATO DELLE OPERAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI (in migliaia di Euro) R isulta to comple ssivo de lle ope ra zioni su: U tile su re a lizzi A. Pa rte cipa zioni in socie tà non quota te 1. di controllo 2. non di controllo A. S trume nti fina nzia ri non quota ti 1. altri titoli di capitale 2. titoli di debito 3. parti di OICR C. S trume nti fina nzia ri quota ti 1. titoli di debito 2. titoli di capitale 3. parti di OICR P e rdita su di cui: pe r va ria zioni re a lizzi de i ta ssi di ca mbio P lusv. Minusv. di cui: pe r va ria zioni de i ta ssi di ca mbio 1 SEZIONE II - BENI IMMOBILI La voce B "Immobili e diritti reali immobiliari" è composta come indicato nella seguente tabella: (in migliaia di Euro) Sottovoci B1. Canoni di locazione ed altri proventi Composizione Importo Affitti - Recupero spese repetibili - Altri proventi - B2. Utili/perdite da realizzi - B3. Plus/minusvalenze - B4. Oneri per la gestione di beni immobili Spese generali repetibili - Spese generali a carico proprietà - B5. Ammortamenti - B6. Imposta comunale sugli immobili - Totale (-) Il risultato economico sui beni immobili in funzione della tipologia dei beni stessi è indicato nella seguente tabella: (in migliaia di Euro) Risultato economico dell'esercizio su beni immobili Imm. residenz. Imm. comm. Imm. industr. Terreni Altri 1. Proventi 1.1 canoni di locazione non finanziaria 1.2 canoni di locazione finanziaria 1.3 altri proventi 2. Utile/Perdita da realizzi 2.1 beni immobili 2.2 diritti reali immobiliari Pagina 23 di 27 3. Plusvalenze/Minusvalenze 3.1 beni immobili 3.2 diritti reali immobiliari 4. Oneri per la gestione di beni immobili 5. Ammortamenti 6. Imposta comunale sugli immobili Totale SEZIONE III – CREDITI SEZIONE IV – DEPOSITI BANCARI SEZIONE V – ALTRI BENI SEZIONE VI - ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE ED ONERI FINANZIARI - Pagina 24 di 27 SEZIONE VII - ONERI DI GESTIONE I costi sostenuti nel periodo sono indicati nella seguente tabella: Importi complessivamente corrisposti ONERI DI GESTIONE 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) Provvigioni di gestione provvigioni di base provvigioni di incentivo TER degli OICR in cui il fondo investe Compenso della banca depositaria - di cui eventuale compenso per il calcolo del valore della quota Spese di revisione del fondo Oneri per la valutazione delle partecipazioni, dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari facenti parte del fondo Compenso spettante agli esperti indipendenti Oneri di gestione degli immobili Spese legali e giudiziarie Spese di pubblicazione del valore della quota ed eventuale pubblicazione del prospetto informativo Altri oneri gravanti sul fondo (**) TOTAL EXPENSE RATIO (TER) (somma da 1 a 10) Oneri di negoziazione di strumenti finanziari di cui: -su titoli azionari -su titoli di debito -su derivati -altri Oneri finanziari per i debiti assunti dal fondo Oneri fiscali di pertinenza del fondo Importo % sul valore % sul % su valore del (migliaia di complessivo totale finanziamento euro) netto (*) attività 0 -34 2 0,00 -0,41 0,02 - Importi corrisposti a soggetti del gruppo di appartenenza della SGR Importo % sul valore % sul % su valore del (migliaia di complessivo totale finanziamento euro) netto attività 0,00 -0,21 0,01 - - - - 0,00 0 0,00 0,00 0 0,00 0 0,00 169 2,02 137 1,62 - - - - - 137 1,62 TOTALE SPESE (somma da 1 a 13) (*) Calcolato come media del periodo (**) Tra gli altri oneri gravanti sul Fondo sono ricomprese le spese per l'attività svolta dallo "Specialist" sul mercato ufficiale, il contributo Consob, le spese di pubblicazione dei comunicati obbligatori e altre spese amministrative. SEZIONE VIII - ALTRI RICAVI ED ONERI La voce L "Altri ricavi ed oneri" è composta come indicato nella seguente tabella: Pagina 25 di 27 (in migliaia di Euro) Sottovoci L1. Interessi attivi su disponibilità liquide L2. Altri ricavi Composizione Interessi attivi su c/c Importo 0 Sopravvenienze attive 169 Utilizzo (reversal) Fondo Svalutazione Crediti 996 Arrotondamenti e abbuoni attivi crediti Indennità risarcitoria 1 (90) L3. Altri oneri Perdita su crediti Totale (1.245) (169) SEZIONE IX - IMPOSTE - PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI Pagina 26 di 27 RREEF Fondimmobiliari SGR S. p. A. Via Melchiorre Gioia, 8 20124 Milano T +39 (02) 4024 5729/ 5788 F +39 (02) 4024 5702 www.rreef.com