Fondimpresa. Sicurezza, formazione per 12 milioni di euro
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Fondimpresa. Sicurezza, formazione per 12 milioni di euro
LAVORO E PREVIDENZA Venerdì 23 Gennaio 2009 Vener 35 Gli ultimi chiarimenti del ministero in vista della prima scadenza fissata al 31 gennaio Un mese in più al prospetto disabili Invio a febbraio se la forza lavoro non è cambiata nel 2008 DI DANIELE CIRIOLI L e imprese che nel 2008 non hanno modificato la situazione occupazionale ai fini del collocamento obbligatorio hanno un mese di tempo in più, cioè fino al 28 febbraio anziché entro il 31 gennaio, per inviare il prospetto disabili. Tuttavia, quelle che occupano da 15 a 35 dipendenti e con la quota di riserva (un disabile) ancora scoperta, devono osservare il termine breve (31 gennaio) se nel 2008 hanno effettuato un’assunzione aggiuntiva tale da determinare l’immediata insorgenza dell’obbligo di assunzione del disabile. Lo precisa la nota n. 292/2009 del ministero del lavoro (si veda anche altro articolo a pagina 39). Denuncia disabili telematica. I chiarimenti fanno seguito alla precedente nota n. 8831/2008 (si veda ItaliaOggi del 20 dicembre) con le prime istruzioni alla nuove regole per il prospetto informativo sul collocamento obbligatorio. Infatti, modificando la legge n. 68/1999, la legge n. 133/2008 ha previsto l’invio telematico della denuncia I nuovi termini FORZA LAVORO (1) QUOTA RISERVA Fino a 14 dipendenti Nessuna Da 15 a 35 dipendenti 1 lavoratore Da 36 a 50 dipendenti 2 lavoratori Oltre 50 dipendenti 7% degli occupati e ne ha abrogato la periodicità annuale, cosicché adesso l’adempimento va fatto una sola volta e ripetuto soltanto se e quando intervengano modifiche alla situazione occupazionale tali da incidere sul computo della quota di riserva. Doppia scadenza. In sede di prima applicazione delle novità, il ministero ha comunque stabilito che l’adempimento venga osservato anche dalle imprese che, in Cominciamo dalla mancia, che va subito eliminata, molti clienti abbandonano la sora Peppa proprio per via della mancia, che non intendono più versare, date le ristrettezze. «La mancia è un’usanza borbonica», dichiara il sociologo Domenico De Masi a Repubblica di domenica 4 gennaio. «Prevede una visione arcaica del rapporto di lavoro, una dimensione servile e non professionale. Ha in sé qualcosa che rimanda all’idea di prostituzione». Non sono una puttana, ha detto chiaro chiaro la sora Peppa al consulente. Per cui la supplico di fare subito qualcosa. E così è apparso, al ristorante, un cartello «è vietato manciare», subito criticato innanzitutto perché non esiste il verbo manciare, eppoi perché, almeno secondo la pronuncia dell’attuale Papa, verrebbe in- • 31 gennaio, se la situazione occupazionale è cambiata rispetto al prospetto del 2007 ovvero se, pur non essendo mutata, ci sono state però nuove assunzioni nel 2008 • 28 febbraio, se la situazione occupazionale non è cambiata rispetto al prospetto del 2007 e non ci sono state nuove assunzioni nel 2008 • 31 gennaio, se la situazione occupazionale è cambiata rispetto al prospetto del 2007 • 28 febbraio, se la situazione occupazionale non è cambiata rispetto al prospetto del 2007 virtù delle novità, novità ne sarebbero escluse. Tanto, al fine di consentire agli uffici di normalizzare gli archivi per ricavarne una facilitazione nelle attività di collocamento mirato. Per alleviare lo sforzo alle imprese che non sarebbero obbligate (l’adempimento ricade su tutti i datori di lavoro, pubblici e privati) il ministero ha ora deciso di dare un mese di tempo in più per provvedervi. In pratica, quelle che non hanno avuto modifiche oc- FONDIMPRESA Mancia, usanza borbonica Ma licenziare è un verbo odiato dai consulenti i quali, com’è noto, vivono sugli occupati. «Qui non si licenzia, si lavora», ha scritto il dottore all’ingresso dello studio. Adempimento non dovuto (1) Al netto delle categorie di lavoratori esclusi (soggetti già avviati obbligatoriamente, apprendisti, dirigenti ecc.) STORIE DI LAVORO Oggi, nello studio del consulente, c’è la sora Peppa, che denuncia un calo di lavoro al ristorante e vuole licenziare qualcuno. TERMINE PER L’INVIO DEL PROSPETTO RELATIVO AL 2008 teso come un nefasto invito a non mangiare. Eppure il cartello piace a quei tanti clienti che, vergognandosi di non dare più la mancia, finiscono per pranzare a casa. Ora poi, a quel cartello, se n’è aggiunto un altro, del personale. Noi dipendenti rifiutiamo la mancia, compenso che si dà a gente di poco conto e non a lavoratori di elevata professionalità. La ricetta sembra efficace, molte famiglie che avevano deciso di mangiare a casa, sono tornate. Ovviamente, il consulente si pavoneggia quando, nei convegni, racconta il suo rimedio contro la crisi nel settore ristoalberghiero. Valfrido Paoli consulente del lavoro [email protected] Sicurezza, formazione per 12 mln € Dodici milioni di euro per finanziare piani formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: è questo lo stanziamento previsto dal nuovo bando (Avviso 1/2009) di Fondimpresa, il Fondo interprofessionale per la formazione continua gestito bilateralmente da Confindustria, Cgil Cisl e Uil. Dopo la grande quantità di richieste pervenuta lo scorso anno, per un totale di 147 progetti finanziati e un investimento iniziale incrementato da 12 a 24,7 milioni, Fondimpresa, dunque, «replica», mettendo complessivamente a disposizione nell’arco di un biennio quasi 36 milioni di euro. Obiettivo del bando il sostegno a iniziative di formazione finalizzate alla prevenzione degli incidenti sul lavoro e alla diffusione di una più solida cultura della sicurezza. Due le scadenze entro le quali fare pervenire le domande di finanziamento la prima è stata fissata da adesso al 9 marzo 2009, la seconda dal 15 settembre fino alle ore 12 del 15 ottobre 2009. Per ogni scadenza sono a disposizione 6 milioni di euro. Tutte le informazioni sono reperibili nella sezione «Avvisi» del sito internet di Fondimpresa. cupazionali tali da incidere sulla quota di riserva possono inviare il prospetto entro il 28 febbraio; altrimenti (se invece ci sono variazioni occupazionali tali da incidere sulla quota di riserva) resta confermato la scadenza del 31 gennaio. Una particolarità, spiega il ministero, vale per le imprese che occupano da 15 a 35 dipendenti. Si ricorda che tali imprese sono tenute a coprire la quota di riserva di un disabile (cioè a pro- cedere alla sua assunzione) dopo 12 mesi da una nuova assunzione (può essere la sedicesima, la trentunesima o la trentaquattresima). Queste imprese, spiega dunque il ministero, se nel 2008 hanno effettuata una nuova assunzione aggiuntiva tale da far insorgere l’obbligo dell’assunzione del disabile, sono tenute a rispettare la scadenza ordinaria del 31 gennaio per l’invio del prospetto. Appare ovvio, anche se il ministero non lo precisa (ma lo lascia intendere), che la particolarità debba operare esclusivamente nei confronti delle imprese che, rientranti nella fascia da 15 a 35 dipendenti, hanno ancora scoperta la quota di riserva; e non anche nei confronti delle imprese appartenenti alla medesima fascia che, invece, risultino in regola con l’assunzione obbligatoria. Deve ritenersi cioè che tali imprese, pur se hanno effettuato nuove assunzioni nel 2008, possano inviare il prospetto entro il 28 febbraio, poiché la nuova assunzione non fa scattare alcun obbligo di copertura di posti di lavoro con disabili (hanno già coperto la riserva) né si modifica la quota di riserva.