Leadership del cambiamento e dell`innovazione
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Leadership del cambiamento e dell`innovazione
LEADERSHIP DI CAMBIAMENTO E DI INNOVAZIONE Oggi alcune nazioni,specie in Europa, sembrano ossessionate dal proprio declino.Poche ,come l’Italia, sembrano addirittura incapaci di venirne a capo.Effettivamente siamo in una crisi molto difficile ,non di congiuntura,ma di sistema. Il declino,la decadenza (non solo economica) si manifesta nella incapacità di reagire,nella rassegnazione e nell’appagamento,nella mancanza di fiducia verso il futuro.C’è ancora un po’ di ricchezza finanziaria residua nel privato (no certamente nel pubblico) ma manca la voglia di correre e di rimettersi in gioco,di lottare e rischiare, di sacrificarsi per uscire dai limiti in cui siamo attualmente confinati,dalla nostra arretratezza. Non c’è sufficiente apertura e dialogo con il pensiero scientifico e con la cultura del “villaggio globale”. A molti giovani che avrebbero anche voglia ,energia,talento (non tutti sono viziati e bamboccioni) neghiamo possibilità e condizioni. La scienza,la tecnologia ,l’informatica hw e sw,la connessione web,le attività on-line,tutto il knowhow digitale procedono rapidamente.In paesi come l’Italia ci sono poche strutture di ricerca e sviluppo per stare al passo.I progetti di spin-off e gli start-up imprenditoriali latitano mentre servirebbe profonda innovazione per recuperare . Le risorse finanziarie pubbliche non esistono più,distrutte da debiti abnormi e quelle private rimangono risparmio e finanza senza trasformarsi in una sana vitalità di consumo e di investimento rivolta all’economia reale. L’incertezza ,la sfiducia ,anzi la paura del futuro,suggeriscono (erroneamente) la prudenza nella risorsa finanziaria e fanno abbandonare la ricerca di una vita privata e sociale, più organizzata,moderna, efficiente, di un fare di più e meglio, cambiando ed innovando. L’uomo del 21esimo secolo ha davanti a se problemi e sfide immense a cui va data risposta e soluzione ed in maniera competitiva. Nella maggior parte dei casi non nei tempi che vorremmo ma con urgenza e tempestività per non arrivare a punti di rottura e di non ritorno. Gli esempi non mancano: l’ambiente,l’ecosistema e l’inquinamento dell’aria,dell’acqua ,della terra, i rifiuti del progresso tecnologico e industriale,le tensioni geopolitiche e demografiche (se non le guerre),la recessione e lo sforzo di uno sviluppo economico , gli squilibri monetari e finanziari (vedi l’interminabile crisi dell’euro),le gravi problematiche medico-sanitarie,le promesse della biotecnologia, etc. Servono risposte, idee e progetti non di routine, ma di innovazione profonda e sostenibile per garantire un futuro ,una continuità se non un miglioramento ed una evoluzione della nostra civiltà (il“gattopardo” chiedeva il poco,qui serve il tanto). Da queste considerazioni emerge la necessità di un cambiamento di contenuti e di metodo,di una innovazione scientifica ,tecnologica e culturale, di una reazione psicologica e sociale per stare in un mondo di avanguardia che corre verso un futuro “diverso” anche se esso inevitabilmente viene visto e proiettato a immagine e somiglianza del presente. Per questa reazione,per queste importanti innovazioni, serve una classe dirigente nuova, una leadership moderna, coagulante di gruppo e di comunità,dove il leader sappia cavalcare il mutamento, fare squadra o impresa con quadri intermedi e guidare verso la mission, con idee e progetti,con concretezza realizzativa multitasking e con tanto dialogo e comunicazione. Non un uomo solo al comando,non la solitudine del numero uno e del perfezionista ma un” armonizzatore” di talenti e di risorse per un avanzamento insieme. Il mondo di oggi,il nostro vivere moderno è caratterizzato da estrema complessità.La domanda di cambiamento e quella collegata di leadership è ampia,diffusa e riguarda tutti i campi del sapere e del fare umano. Tutto è praticamente rimesso in discussione. Le rivoluzioni tecnologiche di fine secolo scorso/inizio dell’attuale ( P.C. , telefonia mobile, Internet,smartphone,tablet,motori di ricerca,e-commerce,e-payment,le tante nuove App) sono tutt’altro che terminate ed esse accelereranno sensibilmente tutta l’organizzazione umana oltre quella produttiva ( fine del gigantismo e connessione in rete). Oggi non percepiamo per intero questo “focus”di cambiamento e dove arriverà ,immersi come siamo nella quotidianità corrente. Il leader invece non può non tenerne conto e deve necessariamente ipotizzare e prevedere. Il mondo oggi è global e connesso in un gigantesco network di incontro e di scambio.Mancano ancora le regole internazionali per disciplinarlo,ma esso è già ampiamente operativo.Il leader deve esserci dentro ed in maniera sempre aggiornata. La leadership del cambiamento e dell’innovazione deve avere le caratteristiche essenziali di creare squadra e cooperazione e di interfacciarsi e comunicare a tutti i livelli.Deve puntare a competenze specifiche e di eccellenza sugli obiettivi prefissati ed a frequenti aggiornamenti. Altre caratteristiche sono necessarie.Proviamo a segnalarne alcune senza essere esaustivi : . impegno con coraggio,determinazione,voglia di rischiare . assumersi i rischi e le responsabilità. . etica professionale e scelta verso il bene comune (no corruz. no crimin. ) . credere in se stesso(autostima) e nella mission ricevuta o scelta. trovare in se stesso gli stimoli e la fiducia . pensiero creativo ( hi-tech,design,organizzazione,etc),superando abitudini e conformismo . entusiasmo verso la vita e visione in positivo . convinzione e coerenza verso ciò che facciamo . operare sempre pro-active piuttosto che re-active,no improvvisazione e pressappochismo,no inadempienze croniche ma progettazione dettagliata, pianificazione ed esecuzione. . capacità di selezionare e scegliere le risorse umane (e di creare governance) quelle tecniche e quelle finanziarie (pur nelle difficoltà) perl’investimento. . valorizzare i meriti,i talenti, più che appiattirsi sui bisogni. . energia innovativa, dinamismo di idee e di esecuzione.Il tempo passa e le occasioni non vanno perse.La corsa all’innovazione brucia in fretta. . superare le inevitabili resistenze al cambiamento con il convincimento. . tante analisi e studi di fattibilità, ma poi sintesi e decisioni. .accettare la concorrenza quale stimolo di miglioramento e competitività . vincere non ad ogni costo, ma grande determinazione al risultato Le qualità richieste al leader in molti casi coincidono con quelle del manager ma come principio generale il primo si occupa più di valori, idee,visioni strategiche,relazioni umane ,il secondo di esecutività. I motori dell’innovazione e della leadership vanno trovati essenzialmente nelle università e nel mondo accademico,ma anche nei laboratori di ricerca,negli enti di alta formazione,nelle specializzazioni professionali,nei convegni mirati. L’innovazione cancella vecchi mestieri e ne crea di nuovi,da svolgere in modo diverso e con le competenze del futuro. Lo sviluppo digitale è oggi motore e precondizione di ogni innovazione. Nel loro piccolo anche le strutture di service culturale e professionale come i Rotary club sono motori di leadership nel mondo. La loro connessione in network potenzia e sinergizza il risultato. Di particolare efficacia risultano le sue Borse di Studio (primo offerente al mondo). Ai leader,ai dirigenti del cambiamento voluto e delle innovazioni indispensabili,viene ricordato che il successo va conquistato faticosamente ,che non è sempre garantito e che se raggiunto,non deve sedurre con il potere e con la fama. La storia non regala mai niente ed è doveroso perseguire i risultati di mission con la sobrietà dei tempi lunghi e difficili. Nelle difficoltà e nelle criticità come quelle che stiamo vivendo, il leader è “vero” se guarda al mondo aperto ed al futuro con grande fiducia. E’ il tempo del coraggio. Massimo Nannipieri - ottore 2014 .