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RASSEGNA
DI
ODONTOLOGIA
FORENSE
BOLLETTINO DEL PROGETTO ODONTOLOGIA FORENSE
Anno 2
Numero 1
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Marzo 2012
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Rassegna di Odontologia Forense
DIRETTORE RESPONSABILE
Alberto Castiglioni
Periodico virtuale scientifico-associativo, organo
ufficiale del Progetto Odontologia Forense
(ProOF) del Master in Odontologia Forense
dell’Università degli Studi di Firenze.
Comitato di Redazione
DISTRIBUZIONE
Vilma Pinchi
La rivista viene distribuita con modalità virtuale
ai soci del ProOF, nonché resa disponibile sul sito
internet dell’associazione www.proofweb.eu
Marco Scarpelli
Laura Farese
Stefano Garatti
Giulia Katsinas
Autorizzazione del Tribunale di Milano
N. 76 del 02/02/2011
Francesca Zangari
Progetto Odontologia Forense - ProOF
Il socio ProOF è tenuto
all’aggiornamento
professionale continuo
mediante la frequenza di
corsi e convegni
organizzati o patrocinati
dall’associazione e a
fornire, secondo precisi
criteri,! attestazione
della propria frequenza
a tali corsi di
aggiornamento pena la
cancellazione dal
Progetto.
La posizione del singolo
socio è soggetta a
revisione, con cadenza
triennale, da parte di
apposita Commissione
Esaminatrice che
verifica la continua
rispondenza dello stesso
ai requisiti richiesti.
Il Pro.O.F. è una associazione di medici odontoiatri che hanno
acquisito specifica preparazione in ambito odontologico-forense
L’iscrizione all’associazione non è limitata o preclusa! ! relativamente
allo svolgimento della ! attività in regime libero-professionale o di
dipendenza o di collaborazione con enti o strutture pubbliche o il
servizio sanitario nazionale.
ORGANIGRAMMA
Presidente Prof. Gian Aristide Norelli
Vicepresidente Dott. Marco Lorenzo Scarpelli
Segretario Prof.ssa Vilma Pinchi
Consigliere Dott. Stefano Garatti
Consigliere Dott.ssa Laura Farese
Consigliere Dott.ssa Giulia Katsinas
Consigliere Dott.ssa Francesca Zangari
SEDE
Sezione Dipartimentale di Medicina Legale
dell’Università di Firenze
viale Morgagni 85, 50134 Firenze
2
Editoriale
DAL PRESIDENTE DEL
PROGETTO
ODONTOLOGIA
FORENSE
In qualità di Presidente del PRO.O.F, forse,
dovrei rifuggire da esprimere soddisfazione od
enfatizzare ciò che di ottimo è fatto all’interno
dell’Associazione, ma in un tempo in cui il
vecchio assioma “solo una brutta notizia è una
notizia” mostra quotidianamente la sua perfida
validità, mi piace andare contro-corrente,
richiamando ciò che grazie all’impegno,
soprattutto, degli “infaticabili”
dell’Associazione (Pinchi, Scarpelli & C.) oltre,
ovviamente al benemerito contributo
organizzativo dell’ANDI (il cui Presidente
Prada e l’Esecutivo tutto mi sembra opportuno
ricordare in un grato abbraccio) è stato fatto in
occasione del recente Convegno, tenutosi a
Firenze dal 24 al 26 Novembre 2011. Come è
noto l’esito, certamente non scontato, è stata
una approfondita, vasta e culturalmente
ineccepibile discussione su temi assai delicati
nell’ambito dell’Odontologia Forense
(valutazione dell’età e implicazioni medicolegali nel trattamento con bifosfonati), cui ha
fatto seguito un dibattito di elevato interesse e
scientificamente stimolante, esitato in due
documenti, positiva espressione della
conferenza di consenso in cui si è tradotto il
Convegno stesso. Al di là del risultato, peraltro,
ciò che mi sembra opportuno sottolineare con
enfasi è il metodo con cui il risultato stesso si è
prodotto, che ne caratterizza ulteriormente e
ne esalta il significato, il senso ed il valore. Al
dibattito, infatti, hanno preso parte la
3
rappresentanza delle Associazioni Scientifiche
cui si riassume il migliore e più specifico
più rappresentative nei settori in discussione,
significato della professionalità odontologico
ciascuna esprimendo una posizione e
forense.
formulando proposte nell’ottica scientifica che
Di tanto non si può non esprimere piena
le risultava più congeniale; il tutto alla presenza
soddisfazione e di tanto non si può non essere
di un nutrito numero di partecipanti che hanno
grati a tutti gli iscritti PRO.O.F. e all’ANDI, nel
perfettamente compendiato ciò che una
momento in cui, in occasioni siffatte, si riesce a
conferenza, per essere veramente di consenso,
tradurre con puntualità e determinazione il
dovrebbe esprimere: e cioè la presentazione del
r i g o re s c i e n t i fi c o e l a i r r i nu n c i a b i l e
tema, da un lato, con la completezza scientifica
professionalità che connotano la significativa
che deve essere propria all’enunciazione di una
unicità del metodo proprio alla migliore
materia complessa e variegata e dall’altro la
tradizione applicativa della Medicina Legale.
partecipazione della professionalità e
dell’esperienza che concretamente operano
sulla materia in discussione. A presentazioni
caratterizzate da una puntualità ed un rigore
scientifico assolutamente encomiabili, dunque,
ha fatto seguito un dibattito contraddistinto da
un’evidente competenza operativa in una
sintesi di scientificità e di pratica concretezza in
Il Presidente del Progetto Odontologia Forense
Prof. Gian Aristide Norelli
DAL PRESIDENTE
NAZIONALE ANDI
Nell’ambito del progetto “Odontologia forense”
l’alleanza tra l’Associazione Nazionale Dentisti
Italiani e l’Istituto di Medicina Legale di
Firenze, ormai in essere da più di un decennio,
ha determinato, non solo la crescita di un
grande progetto culturale che occupa a pieno
titolo e rappresentandola, l’odontologia forense
italiana, sia sul piano formativo accademico (la
più parte degli Istituti di Medicina Legale
Italiani contribuisce, con i propri docenti, alle
lezioni del Master in Odontologia Forense, ma
anche sul piano libero professionale). Non vi è
chi non veda, ad esempio, come questo progetto
abbia dato l’avvio ed infine sostenuto la “Polizza
Convenzione in R.C. Professionale
Odontoiatrica” che ANDI gestisce per più di
diecimila colleghi iscritti.
Vi sono insomma motivi ed i più vari per
constatare il successo di questo progetto;
il
passaggio delle recenti “Giornate” di Firenze è
una ulteriore testimonianza di un impegno che
coniuga, su temi caldi per l’esercizio
professionale quotidiano, in questo caso la
“questione Bifosfonati”, gli interessi formativi
dell’Università e della professione con l’obiettivo
5
di rafforzare le competenze dei colleghi, allo
scopo di migliorare la quotidiana attività nei loro
studi.
Sono lieto, come Presidente Nazionale, non solo
di poter “gestire” tra i vari progetti che
l’Associazione porta avanti, quello, prezioso,
dell’Odontologia Forense, ma anche in questo
caso, di poter presentare il frutto di un lavoro di
grande qualità ed impegno su due argomenti
ambedue di grande significato nell’attuale
panorama odontologico forense ma anche, in
senso più ampio, nel panorama dell’odontoiatria
italiana che, attraverso questo tipo di percorsi
formativi indubbiamente si arricchisce.
Il Presidente Nazionale ANDI,
Dottor Gianfranco Prada
SOMMARIO
RASSEGNA DI ODONTOLOGIA FORENSE
n. 1 - MARZO 2012
3
EDITORIALE
di G.A. Norelli - Presidente ProOF
5
EDITORIALE
di G. Prada - Presidente Nazionale ANDI
7
GIORNATE DI ODONTOLOGIA FORENSE, La struttura del Convegno
9
DOCUMENTO CONGRESSUALE: Raccomandazioni per l’accertamento dell’età nel
vivente in età evolutiva
11
DOCUMENTO CONGRESSUALE: Raccomandazioni odontologico-forensi per la
tutela del professionista nella gestione del paziente in trattamento con bifosfonati
15
CORSI E CONGRESSI
21
ARTICOLO: L’obbligo di referto per il fiduciario di compagnia di assicurazione - spunti
di riflessione
di D. Betti, S. Sambin, R. El Mazloum, L. Favero
30
2013 INTERNATIONAL IOFOS SYMPOSIUM- First announcement
31
ARTICOLO - La selezione nella Polizia di Stato: criteri di valutazione dei requisiti di
idoneità-inidoneità fisica, dei candidati ai concorsi per l’accesso ai ruoli della O. di S., per
le malformazioni e le malattie della bocca
di G. Marceca, V. Palazzo, G. Cuomo
33
RACCOLTA ESTRATTI DELLE COMUNICAZIONI - Giornate di Odontologia
Forense 24 e 25 Novembre 2011
59
TESI DI MASTER - La raccolta e la conservazione dei dati clinici nei rapporti di
collaborazione/consulenza in ambito odontoiatrico nella provincia di Bergamo
di L. Givoia
6
La Struttura del Convegno
Documento Congressuale
Raccomandazioni per l’accertamento dell’età nel vivente
in età evolutiva
Documento presentato dal gruppo di lavoro sull’IDENTIFICAZIONE
Vilma Pinchi (coordinatore) - Laura Farese, Martina Focardi, Stefano Garatti, Francesco
Pradella, Roberto Manca, Giulia Vitale
Il documento preparato da un apposito Gruppo
di Lavoro è stato approvato al termine dei lavori
Il Congresso ha visto la partecipazione di
accreditati relatori internazionali e nazionali
esperti in tema di identificazione dell’età, in
congressuali delle giornate di Odontologia
Forense, tenute a Firenze il 24-26 Novembre
2011 ed organizzate dal Progetto Odontologia
Forense e dall’Associazione Nazionale Dentisti
Italiani.
particolare il Prof. Tore Solheim, professore al
Department of Pathology and Forensic
Odontology at the Odontological Faculty,
Università di Oslo, ed il Prof. Patrick Thevissen,
professore di Odontologia Forense all’Università
Il congresso, presieduto dal Prof. Norelli,
presidente del Progetto Odontologia Forense e
del Collegio dei Docenti in Medicina-Legale, ha
avuto il patrocinio dell’Università degli Studi di
Firenze e altre società scientifiche in ambito
Cattolica di Leuven, entrambi componenti di
spicco della IOFOS (International Organisation
for Forensic Odonto-Stomatology), società
internazionale che vede membri le società
nazionali di Odontologia Forense di tutti i
Odontologico –Forense ed in ambito
Odontoiatrico, in particolare la SIMLA (Società
Italiana di Medicina Legale), il GIAOF
(Gruppo di Identificazione Antropologico ed
Odontologico Forense), la Ortomed (Società
continenti e di oltre 27 Paesi, la Prof.Vilma
Pinchi, dell’Università di Firenze, presidente in
carica della IOFOS, il dr. Roberto Cameriere
esperto ricercatore nell’ambito
dell’identificazione dell’età, il prof. Ivan
Italiana di Ortopedia e Medicina), la SICOI
(Società Italiana di Chirurgia Orale ed
Implantologia) , la SILO (Società Italiana Laser
in Odontostomatologia),
la SIOF (Società
Italiana di Odontologia Forense), la SIOH
Nicoletti auxologo esperto di metodi scheletrici
di stima dell’età ossea.
Introduzione
(Società Italiana di Odontostomatologia per
l’Handicap), SIPMO (Società Italiana di
Patologia e Medicina Orale) .
9
RACCOMANDAZIONE 1
L’accertamento
dell’età del vivente in età
evolutiva si propone i seguenti obiettivi:
• accertare l’età più probabile del soggetto
• accertare il raggiungimento di una soglia
d i i n t e re s s e l e g a l e / g i u d i z i a r i o o
comunque l’eventuale età di interesse del
Committente
• verificare la compatibilità dell’età dichiarata
dal soggetto o di altre età eventualmente
disponibili
RACCOMANDAZIONE 2
sia per quella dentale in tutti i casi in cui questo
possa determinare una riduzione dell’errore della
stima ovvero aumentare la soglia della probabilità
di attribuzione dell’età.
RACCOMANDAZIONE 8
Tutte le evidenze biologiche e documentali utili ai
fini della stima dell’età dovrebbero essere
Gli operatori che forniscono la stima dell’età
devono possedere " adeguata formazione ed
esperienza nelle procedure e nell’utilizzo dei
indagate.
metodi applicati.
RACCOMANDAZIONE 3
RACCOMANDAZIONE 9
Stati patologici attuali o pregressi in grado di
influenzare lo sviluppo e pertanto la stima dell’età
dovrebbero essere esclusi.
La sintesi conclusiva dell’indagine disposta per
l’accertamento dell’età ed
indirizzata al
committente deve esplicitamente riportare:
RACCOMANDAZIONE 4
Ove possibile è utile una visita del soggetto per
valutare il grado di sviluppo fisico e per
raccogliere un’anamnesi tesa
ad evidenziare
eventuali patologie o disturbi dell’accrescimento.
RACCOMANDAZIONE 5
Salvo condizioni che impediscano o sconsiglino
talune indagini radiografiche, una stima
radiologica sia dell’età ossea sia dell’età dentale
è necessaria in tutti i casi.
Le risultanze separatamente prodotte dalla stima
dell’età dentale e dell’età scheletrica.
I metodi utilizzati per la stima dell’età dentale e
per l’età scheletrica.
L’errore che caratterizza i metodi applicati (DS,
variabilità interoperatore, percentuali di false
attribuzioni,ecc.).
Se vi erano nel caso specifico condizioni che
possano aver ridotto o influenzato l’affidabilità
dei metodi applicati (etnia, fattori climaticoambientali, difetti di sviluppo,ecc.).
La probabilità della stima prodotta e la
compatibilità delle età disponibili o dichiarate
(racc. 1) con le evidenze biologiche valutate.
RACCOMANDAZIONE 6
La scelta dei distretti da esaminare ed i metodi di
stima ad essi ! applicati, deve essere appropriata e
scientificamente supportata.
RACCOMANDAZIONE 7
E’ sempre consigliabile l’applicazione di due
diversi metodi sia per la stima dell’età scheletrica
RACCOMANDAZIONE 10
La stima finale dell’età fornita al committente
dell’indagine deve, ove possibile, rappresentare la
sintesi delle risultanze delle due valutazioni
biologiche dell’età (dentale e scheletrica).
•
10
Documento Congressuale
Raccomandazioni odontologico-forensi
per la tutela del professionista nella gestione
del paziente in trattamento con bifosfonati
Documento presentato dal gruppo di lavoro sui BIFOSFONATI
Marco Scarpelli (coordinatore) - Alberto Borioli, Laura Farese, Vittorio Fusco, Massimo
Manchisi, Carlo Alberto Rossi, Paolo Vescovi
! nota bene
•
quanto segue si basa su una serie di lavori originali, a firma dei diversi componenti del gruppo di lavoro, che verranno, a seguito
dell’approvazione del documento congressuale, pubblicati su un numero speciale del bollettino del “Progetto Odontologia Forense” in
distribuzione all’inizio del 2012
•
legenda:
BFS= bifosfonati ,
BRONJ= bisphosphonate related osteonecrosis of the jaws
SELEZIONE PRELIMINARE
UNO - VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Verifica anamnestica: il paziente assume o
ha assunto BFS?
Tipo di terapia e durata: l’odontoiatra deve
accertare il tipo di principio attivo, la via di
somministrazione, il motivo della
In caso positivo, paziente che assume
bisfosfonati:
1-per motivi NON oncologici
( o s t e o p o ro s i o p a t o l o g i e o s t e o metaboliche)
2- per motivi oncologici
I farmaci sono assunti
a) Per os
b) Per infusione
11
somministrazione e soprattutto il tempo, onde
calcolare l’accumulo del farmaco a livello osseo
con cui è correlato il rischio di necrosi ossea. Deve
altresì valutarsi ogni altro elemento
potenzialmente correlabile ad un incremento del
rischio.
DUE – INFORMAZIONE E
DOCUMENTAZIONE
L’informazione deve porre riferimento al rischio
ed alla tipologia di complicanze e trattamenti
eventualmente correlati secondo le indicazioni che
seguono:
Indicazioni alla gestione della
documentazione:
•
raccolta accurata di tutti i dati anamnestici
con data certa ed aggiornata, possibilmente
vergata dal paziente stesso come suggerito
dall’American Dental Association e firmata
dal paziente! !
•
•
compilazione di una cartella clinica/diario
clinico in cui sia accuratamente e
contestualmente documentato dall'operatore
quanto eseguito
TRE - GESTIONE CLINICA DELLA
esame obiettivo accurato dell’attuale stato
in terapia per os
eventuali esami di laboratorio o strumentali
(radiografie, TC, RMN, scintigrafia,ecc.
accuratamente refertati ) pur precisando che,
allo stato attuale degli studi, non si conosce
comunque alcuna tecnica diagnostica che
possa determinare quali pazienti siano a
rischio di sviluppo BRONJ (dato inseribile
anche nel modulo informativo come da
punto successivo)
•
•
riferimenti consultabili del medico curante
abituale del paziente per permettere una
s t re t t a c o l l a b o r a z i o n e s p e c i a l i s t i c a
assolutamente indispensabile
dentale e parodontale
•
por tata delle complicanze.
L’informazione deve adattarsi alle
capacità di comprensione del paziente
colloquio informativo intercorso con il
sanitario, eventualmente richiamato e
sintetizzato in un modulo di informazione e
consenso, che contempli la descrizione del
percorso diagnostico terapeutico# con
specifica che il rischio di insorgenza di
BRONJ, pur essendo bassissimo ( 0,10%) nei
soggetti con osteoporosi che assumono BFS
da meno di 2 aa. , può essere ridotto ma non
eliminato; informazione sulla sua eventuale#
evoluzione, sulla sua prevenzione, sulla
necessità di controlli periodici, sottoscritto
dall’avente diritto e dal sanitario che ha
fornito le informazioni.
E’ opportuno
soprattutto, accertarsi che il paziente
COMPLICANZA
(a) Paziente BFS NON ONCOLOGICO
PROTOCOLLO OPERATIVO
ODONTOIATRICO:
- la stima del pericolo di BRONJ, e la relativa
comunicazione al paziente, deve essere condotta
sulla base della valutazione globale dei fattori di
rischio (sistemici, farmacologici e locali) presenti
in ogni singolo caso.
- PRIMA dell’inizio della terapia con BFS:
. Motivazione all’igiene orale professionaledomiciliare e follow-up, controllo abitudini
voluttuarie (fumo-alcool),
. Attendere guarigione mucosa completa
dell’alveolo e comunque almeno un mese
dall’ultima estrazione prima di procedere alla
ripresa dell’assunzione del BF.
- DURANTE / DOPO terapia con BFS:
a)" p r e v e n z i o n e ! r a c c o m a n d a t a :
detartrasi, informazione sulla necessità di
igiene professionale-domiciliare, controllo dei
fattori di rischio (efficienza restauri
conservativi e protesi), controllo abitudini
voluttuarie (fumo-alcool).
sia chiaramente infor mato sulla
12
b)" anestesia locale ! consentita (evitare
i n t r a l i g a m e n t o s a e l i m i t a re u s o d e l
vasocostrittore)
c) cure conservative /endodontiche !
raccomandate
d) terapie parodontali chirurgiche !
non strettamente controindicate (particolare
attenzione alla GBR con membrane)
e) chirurgia orale coinvolgente le basi ossee
(estrazioni, preprotesica, endodontica) !
- L’ eventuale sospensione del farmaco deve essere
comunque sempre pianificata con il medico
prescrittore.
- Non esistono precise evidenze circa l’utilità di
specifici esami ematochimici di turnover
osseo raccomandati da alcune linee guida (CTX
e NTX) per predire il rischio di insorgenza di
BRONJ a seguito di manovre odontoiatriche.
(b) Paziente BFS NON ONCOLOGICO
in terapia per infusione
non strettamente controindicata (limitare il
traumatismo sui tessuti duri e di rivestimento).
Quando possibile lembi a busta e guarigione
per prima intenzione.
Attualmente non esistono evidenze scientifiche per
f) implantoprotesi ! non strettamente
(c) Paziente BFS ONCOLOGICO
in terapia per infusione
controindicata (particolare attenzione agli
interventi estesi con innesti ossei o di
biomateriali)
g)" protesi fissa ! consentita (controllo dei
margini protesici)
h) protesi mobile ! consentita (controllo
dei decubiti)
i) ortodonzia ! consentita
l) follow-up ! raccomandato ogni 6-8 mesi
(salvo variazioni del quadro clinico/
sintomatologico)
- La temporanea sospensione dei BFS può
essere considerata (anche se non esiste una precisa
evidenza scientifica) per un periodo precedente
alle manovre chirurgiche invasive sull’osso ( 2-3
mesi prima) e la terapia può essere reintrodotta
dopo la guarigione completa delle mucose (circa 1
mese dopo l’intervento).
giustificare una variazione del comportamento
dell’odontoiatra rispetto alle condizioni
identificate nell’assunzione di BFS per os.
PROTOCOLLO OPERATIVO
ODONTOIATRICO:
- la stima del pericolo di BRONJ, e la relativa
comunicazione al paziente, deve essere condotta
sulla base della valutazione globale dei fattori di
rischio (sistemici, farmacologici e locali) presenti in
ogni singolo caso.
- PRIMA dell’inizio della terapia con BFS:
valutazione odontoiatrica con RX OPT,
detartrasi e bonifica dei foci infettivi, istruzione
e motivazione del paziente all’igiene orale,
igiene professionale-domiciliare, controllo
abitudini voluttuarie (fumo-alcool).
Attendere guarigione mucosa completa
dell’alveolo e comunque almeno due mesi
dall’ultima estrazione prima di procedere alla
ripresa dell’assunzione del BF.
- DURANTE / DOPO terapia con BFS:
13
a)" p r e v e n z i o n e ! r a c c o m a n d a t a :
detartrasi, istruzione e motivazione del
paziente all’igiene orale, igiene professionaledomiciliare, controllo fattori di rischio locali
(efficienza restauri conservativi e protesi)
controllo abitudini voluttuarie (fumo-alcool).
b)" anestesia locale ! consentita (evitare
i n t r a l i g a m e n t o s a e l i m i t a re u s o d e l
vasocostrittore)
c) cure conservative /endodontiche !
raccomandate soprattutto in alternativa
all’estrazione dentaria (particolare attenzione
alle manovre collaterali “invasive, es: anestesia,
applicazione uncino della diga” etc.)
d)" terapie parodontali chirurgiche !
NON consigliate
e)" estrazioni dentarie ! da evitare (per
quanto possibile), meglio recupero
endodontico (se le condizioni locali e
sistemiche lo permettono), giustificate e
consentite in caso di irrecuperabilità del dente
(limitare il traumatismo sui tessuti duri e di
rivestimento). Effettuare terapia antibiotica,
lembi a busta e guarigione per prima
intenzione.
f) chirurgia orale d’elezione coinvolgente
le basi ossee (preprotesica, endodontica) !
NON consigliata (da preferire soluzioni
alternative protesiche o estrazione dentaria)
g) implantoprotesi ! controindicata
h)" protesi fissa ! consentita (controllo del
trauma durante preparazione, applicazione del
filo da retrazione e impronte, gestione dei
margini protesici)
m) follow-up ! raccomandato ogni 4 mesi
(salvo variazioni del quadro clinico/
sintomatologico)
- La sospensione dei BFS deve essere valutata
con attenzione in quanto non esiste, al riguardo,
una precisa evidenza scientifica e può esporre il
paziente oncologico al rischio di eventi scheletrici,
dolore e aggravamento della malattia tumorale.
Può essere considerata per un periodo precedente
alle manovre chirurgiche invasive sull’osso ( 2-3
mesi prima) e la terapia può essere reintrodotta
dopo la guarigione completa delle mucose
( almeno 2 mesi dopo l’intervento).
- L’ eventuale sospensione del farmaco deve essere
comunque sempre pianificata e decisa con
l’oncologo prescrittore.
- Esami ematochimici di turnover osseo
(CTX e NTX) per predire il rischio di insorgenza
di BRONJ a seguito di manovre odontoiatriche
invasive non raccomandati in quanto non
attendibili nel corso di malattie tumorali.
Raccomandati tutti gli esami necessari al corretto
svolgimento dell’intervento odontoiatrico.
(d) Paziente BFS ONCOLOGICO
in terapia per os per
OSTEOPOROSI indotta dalle terapie
mediche oncologiche
Attualmente non esistono evidenze scientifiche
p e r g i u s t i fi c a r e u n a v a r i a z i o n e d e l
comportamento dell’odontoiatra rispetto alle
condizioni identificate nel paziente NON
oncologico in terapia con BFS per os.
i) protesi mobile ! consentita (grandissima
attenzione ai decubiti, eventuale ribasatura
morbida)
l) ortodonzia ! consentita con applicazione
di forze deboli
14
Corso di Aggiornamento ProOF
ASSISI, 4 – 5 maggio 2012
“Roseo Hotel Assisi, Via G. Renzi, 2,
Corso di Aggiornamento di Odontologia Forense
LA RESPONSABILITA’ DEL PERITO E DEL CONSULENTE:
PRUDENZA E COMPETENZA IN ODONTOLOGIA FORENSE
Coordinatore evento formativo: Prof. Gian-Aristide Norelli
Tutor Scientifico: Prof. Vilma Pinchi,
Tutor Organizzativo: Dott. Marco L. Scarpelli
Referente locale Dottor Andrea Donati
VENERDI 4 maggio 2012
10.30: REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
11.00 APERTURA DEL CORSO (Dr. Carlo Ghirlanda Segr.Cult.Naz. ANDI, , Dott. Giovanni Battista Genovesi,
Presidente ANDI Perugia, Dottor Ezio Politi, Presidente ANDI Umbria, Prof. Gian-Aristide Norelli Presidente
PROOF)
INTRODUZIONE: Professor MAURO BACCI (Università di Perugia)
11.30/12.30 Dottor FAUSTO CARDELLA (Procuratore della Repubblica di Terni)
La responsabilità del perito e del consulente tecnico
12.30/13.30 discussione
**** Pausa pranzo ****
14.30: DISCUSSIONE CASISTICA - PRIMA PARTE – moderatore Dott. Marco Scarpelli
-nel corso coffee break – (16.00 circa)
17.00: Assemblea Annuale Pro.O.F., programmazione corsi 2011
18.00: chiusura sessione
*****
20.30: CENA CONVIVIALE PRESSO “LOCANDA DEL CARDINALE” ASSISI ( EURO 50,00)
SABATO 5 maggio 2012
9.30: Avv. CESARE FIORE (libero professionista in Milano)
Il ruolo dell’odontologo forense nella prospettiva del legale di parte
10.30: DISCUSSIONE CASISTICA – seconda parte – moderatore Prof. Vilma Pinchi
-nel corso light lunch – (12.00 circa)
14.00: CONCLUSIONI - Prof Gian-Aristide Norelli
14.30: Questionario ECM
15.00: Chiusura lavori
NOTE:
1. I soci ProOF che vogliano contribuire alla discussione casistica sono invitati a
contattare [email protected] e [email protected] entro il 31 marzo 2012 :
* Inviando una sintesi di max 30 righe del caso, nel caso in cui vogliano proporre un
caso e candidarsi come referenti del caso stesso
* Offrendo la propria disponibilità per il ruolo di consulenti nel role playing di casi
proposti da altri
2. nota bene: rispetto alla prassi gli orari delle sessioni del venerdi e del sabato sono
stati modificati, per consentire ai corsisti di arrivare (anche) il venerdì mattina
direttamente e partecipare alla attività ludica del venerdi sera, che prevede dalle
18.30/19.00 circa una visita guidata per Assisi nel corso di “Calendimaggio”, in
atmosfera medioevale, con successiva cena in locale caratteristico (programma in
allestimento) Il convegno infatti si svolge parallelamente alle “Calendimaggio”, annuale
rivisitazione della città in atmosfera medievale (vengono eliminate tutte le luci
elettriche e ricreato, con costumi e rappresentazioni, l’ambiente dell’epoca). Data la
notevole affluenza di turisti, in quel periodo, è bene procedere con molto anticipo alle
prenotazioni
ISCRIZIONE:
" possono partecipare al presente corso gli iscritti al “Progetto Odontologia
Forense” (Pro.O.F).
" la quota (180! compresa IVA) comprende la partecipazione ai lavori congressuali,
coffe break e lunch.
MODALITA’ D’ISCRIZIONE:
" Iscrizioni collegandosi al sito www.dentistionline.it
1. Pagamento PayPal o carta di credito.
ORGANIZZAZIONE:
in sede Dottor Andrea Donati (ANDI Perugia), 368.3177735 – [email protected]
segreteria ANDI Servizi: [email protected]
PRENOTAZIONI ALBERGHIERE
Sono state opzionate ad esaurimento, delle camere fino al 30-03-2012.
Si raccomanda sollecita prenotazione al :
ROSEO Hotel, Assisi (anche sede del Convegno)
Tel: 075-81501
mail: www.roseohotel.com
Tariffe giornaliere a persona iva inclusa
95,00 in camera DUS Classic 110,00 in camera DUS Superior 125,00 in camera DUS De Luxe
70,00 in camera doppia Classic
85,00 in camera doppia Superior 100,00 in camera doppia De Luxe
Servizi inclusi:
" Consumazioni frigobar in camera;
" Ingresso piscina interna riscaldata e al centro benessere; " Connessione internet WiFi;
" Garage
Corsi e Congressi
!
!
9th International Congress on Dental Law and Ethics Leuven, August, 22-24, 2012
CALL FOR PAPERS - REQUEST FURTHER INFORMATION
The main theme of the congress is “INSURANCE”
The main topics of the congress will be : Health care insurance, Liability insurance, Patient rights, the legal aspects of dental
expert investigation (civil and criminal law), ethics.
Healthcare Insurance : Right to Health care - affordable dental care ? Dental tourism and legal consequences.
Related topics are : malpractice, evaluation of dental damage, Quality control, standard of care, the role of the expert-witness
and the dental advisor of insurance companies. Liability insurance.
Legal aspects of Forensic odontology : Collecting information and confidentiality , liability of the forensic odontologist,
Legal problems related to Disaster Victim identification
Patient rights : quality of services, free choice of practitioner, informed consent, well kept dental dossier, privacy, right to
complain,.
Ethics : Professionalism in dentistry, Right to health care, Patient rights, Duties of the practitioner.
Practical information
1. The congress site
The congress site is "The Faculty Club", situated on the edge of the city in the " Great Beguinage" We will have a master
congress room with a capacity of 160 seats and a break-out room of 80 seats.
Go to http://www.facultyclub.be
2. The congress fee will be 425 Euro until juli, 15, 2012 and 475 Euro after that date. It includes lunches, coffee breaks,
reception on Wednesday evening and all congress papers.
3. The accommodation (hotels, bed and breakfasts) :. The Congress hotel is the "Begijnhofhotel ****, but there are also
hotels in the center of the city. The city center is about 1.2 km from the congress site and public transport is available. Go to
http://www.leuvenhotels.com/
4. Congress dinner
The congress dinner will take place at the congress site. The price of the dinner is 75 Euro/person
5. Partner program
Partners are welcome at the reception on Wednesday evening. On Thursday evening, there will be a free and guided tour
in the city of Leuven for delegates and partners. If we have enough participants we will organize a guided tour by bus to
the city of Gent on Saturday. Gent is a medieval city, chosen as the third most interesting place in Europe, a must for
every visitor.
The provisional congress program - already confirmed papers
The main topics of the congress will be : Health care insurance, Liability insurance, Patient rights, the legal aspects of
dental expert investigation (civil and criminal law), ethics.
a. Health care insurance - The economical and financial crisis has a great impact on the affordability of health care
insurance. At the same time there is a battle against fraud in health care. Patients are seeking affordable treatment in lowcost countries and that results in dental tourism. All of these topics will be covered at the congress. Jo De Cock (Riziv),
Pascal Vincke, (Riziv), Prof. AM Van den Bossche (Universiteit Antwerpen) en Edgard Gordon (UK)
Prof.Marks Luc - Dental insurance policies in relation to the treatment of special care patients : an international survey.!!!!
b. Liability insurance and quality control, guidelines, standard of care, evidence based dentistry.
Quality control - Wolter Brandts Netherlands and Jan Berghmans Belgium
Alternative
dispute resolution Vilma Pinchi Italy
Evaluation of dental
damage Emilio Nuzollese Italy
The Dental
Insurance Cunudrum - The Patient, The Doctor, The Consultant, and The Insurance Company :Who’s a Friend, Who’s a
Foe And Who Are You Going To Trust Joseph Graskemper USA
The dilemma : endodontics versus implants - Prof De Moor, Univ. Gent, Belgium
c. Patient rights - E-health and privacy (Prof Stefaan Callens) and competition law and dentistry (Diego Fornaciari).
d. Legal aspects of dental expert investigation in civil and criminal procedures
Mass disaster handling and specific legal problems arising from it ( legal position of the missing person, the problem of
the commorientes, transport of dead bodies, etc..) Vidal Maarten, International Law Catholic University
Leuven, Belgium and Prof. David Frenkel, International Law University of Beer-Sheva, Israël
Quality control
of the expert witnesses in crime investigations.
e. Ethics : professionalism
David Ozar (USA) - Professionalism - challenges for the future
Sudeshni
Naidoo (South Africa) - The future of dentistry in Africa
Marks Luc,
Prof Faculty Dentistry, Univ. Gent, Belgium - Dentist’s attitude towards the treatment of special care patients in relation
to restraint and sedation : an international survey
If you want more information, if you want to participate in the congress or if you want to
present a paper, please contact: Yvo Vermylen, Congress president, dentist, Licentiate Law,
Vosweg 23, 3190 Boortmeerbeek, Belgium
[email protected]
Corsi e Congressi
Course in Forensic Odontology
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Personal Identification by Dental Methods
June 25th to June 30th 2012
Institute of Oral Biology, Domus Odontologica, Rikshospitalet, Gaustad, Oslo
Nordic forensic odontology has for many years been well respected for its systematic approach to
identification. This has partly been due to the forensic odontologists being intergrated as members of the
Identification Commissions. Academic positions in forensic odontology have further added to the scientific
background for the practical work. We want to share with you some of our techniques and experiences.
The International Organisation for Forensic Odonto-Stomatology (IOFOS) and the Nordic
Organization for Forensic Odonto-Stomatology (NOFOS) in cooperation with the Institute of Oral Biology,
Faculty of Dentistry, University of Oslo, Norway, invite you to a course in personal identification, with special
emphasis on dental methods.
Aim of the course:
! to enable the dentist to perform post mortem dental examination and comparison between ante-mortem
and post mortem information in single cases as well as in mass disasters
! to enable the dentist to participate in the reconstruction of the identity of a person when comparative
identification is not possible
! to enable the dentist to participate in a DVI team after a mass disaster
! to introduce computerized identification programmes
Per informazioni
! Professor Tore Solheim, Institute of Oral
Biology, University of Oslo, PO Box 1052
Blindern, N-0316 Oslo, Norway.
Telephone: +47-22840378
Mob: +47-41447336
Fax: +47-22840302
E-mail: [email protected]
Topics:
Principles of comparative identification
! Theoretical aspects
! The INTERPOL forms
! Practical work in the mortuary (Institute of Forensic Medicine)
! Obtaining post-mortem dental status of a dead person
! Retrieving relevant information from dental records
! Comparison of ante- and post-mortem data
! Evaluation of similarities and differences
! Formulation of conclusions and summarizing comparable details
Principles of reconstructive identification
! Estimation of age, sex, height, race, habits, social status, occupation,
etc
! Theoretical aspects
! Practical training
! Contribution to the announcement for a missing person
Mass disasters
! Theoretical aspects
! The DVI team
! Computer programs
o DVI System International
! Mock accident
Se interessati alla partecipazione inviare l’application form a:
Professor Tore Solheim
Institute for Oral Biology
Box 1052, Blindern
0316 OSLO
Norway
Articolo
L'OBBLIGO DI REFERTO
PER IL FIDUCIARIO DI
COMPAGNIA DI
ASSICURAZIONE - SPUNTI
DI RIFLESSIONE
Dario Betti*, S.Sambin**, R. El
Mazloum*, L.Favero***
può sollevare conflitti di interesse con la posizione
del soggetto in esame. Riservatezza, tutela del
soggetto visitato, doveri di informativa all’Autorità
Giudiziaria, imparzialità e professionalità nelle
valutazioni certificative medico-legali, possibili
spinte di natura "corporativistica" nel tentativo di
protezione del collega odontoiatra oggetto del
referto, obbligazioni contrattuali verso l’ente
* Sede di Medicina Legale del Dipartim. Med. Molecolare Università di Padova.
** Libero professionista, perfezionata in Odontoiatria Legale.
*** Sede di Odontoiatria del Dipartim. Neuroscienze Università di Padova.
assicurativo: questioni che tingono la vicenda di
poliedrici risvolti in ambito sia etico-professionale,
sia penale e civilistico. Difesa di personalissimi
diritti, interessi economici, doveri reciproci e verso
la legge si intrecciano nel groviglio di un conflitto di
Analizzando - sotto il profilo medico-legale - la
interessi che può portare i protagonisti della
prestazione d’opera intellettuale dell’odontoiatra
vicenda a intraprendere pericolose scorciatoie
fiduciario di un ente assicurativo privato, si
passibili di reazione dell'ordinamento penale.
toccano temi inerenti i princìpi della buona fede,
Affinché ricorrano i presupposti da cui scaturisce
della correttezza e della diligenza
l’obbligo di referto, la qualifica del soggetto attivo
nell’adempimento dell’obbligazione contrattuale;
quale esercente una professione sanitaria è
tuttavia la situazione dalla quale deriverebbe, in
condizione necessaria ma non sufficiente. Risulta
capo al professionista medico legale, l’obbligo
quindi essenziale che l’operatore abbia prestato la
sancito dalla norma penale di inoltrare il referto1
propria attività in ambito privato e che si tratti di
casi che possano presentare i caratteri del delitto
Sostanzialmente conforme la dottrina medico-legale:
“Il referto è quell’atto con cui gli esercenti una
professione sanitaria segnalano all’A.G. di aver prestato
la propria opera o assistenza”, così Cazzaniga A.,
Cattabeni C.M., Compendio di Medicina Legale e delle
Assicurazioni, UTET, Torino, 1999, pagg.24-25; ”Il
referto è l’atto scritto col quale l’esercente una
professione sanitaria riferisce all’A.G. di aver prestato la
propria assistenza od opera”, così Puccini C., Istituzioni
di Medicina Legale, Ambrosiana, Milano, 2003, pag.
842; ”Il referto è l’atto obbligatorio con il quale ogni
esercente una professione sanitaria da comunicazione
alle autorità competenti di quei casi”, così Gerin C.,
Medicina legale e delle assicurazioni, Schirru, Roma ,
1977, pag.264; ”Il referto è l’atto con il quale gli esercenti
una professione sanitaria notificano all’A.G. i casi” e ”il
referto è una denuncia particolare”, così Palagi U. e coll.,
Certificazioni e denunce sanitarie, Pacini, Pisa, 1976, II,
pagg.1296 e segg.
1
procedibile d’ufficio. L’art.365 c.p. specifica infatti
come siano oggetto di informativa obbligatoria i
soli delitti la cui procedibilità è onere istituzionale
della Procura della Repubblica, anche se la parte
lesa non fosse intenzionata a sporgere querela.
Un esempio pratico e spesso ricorrente è quello di
un soggetto che, attuando manovre di esclusiva
pertinenza di una professione ”protetta”, qual è
quella odontoiatrica, si vede imputato di abusivo
esercizio di professione, ex art.348 c.p.; ma a questa
ipotesi delittuosa può correlarsi quella di un
soggetto qualificato che, qualora favorisca - in
21
qualsiasi modo - l’esercizio illecito della sua stessa
rilevata sul visitando, l’eventuale profilo di
professione, partecipa al reato precedente in veste
responsabilità dell’odontoiatra e - nell'ipotesi
di concorrente. Interconnesso con i primi due, può
affermativa - la sussistenza dell’obbligazione
emergere il delitto di lesioni personali,
risarcitoria del soggetto assicurato verso il terzo
riconducibile ad un'eventuale incongruità delle
danneggiato, obbligazione che l’assicuratore
cure - lamentata dal paziente - e da cui origina la
assume in forza del contratto stipulato con
pretesa risarcitoria2.
l’odontoiatra. Il problema sorge allorquando, nel
Quest’ultima comporterà l'attivazione di una
corso dell’indagine anamnestica, il visitando
società assicuratrice che, in adempimento
riferisce e conferma che l’intervento odontoiatrico,
all’obbligo di tenere indenne l’odontoiatra
il cui esito infausto ha generato il danno da cui
contraente della polizza di R.C.P., si avvale della
scaturisce la pretesa risarcitoria presentata al
facoltà, prevista per contratto, di assumere la
professionista - e da questi all’ente assicurativo - è
gestione della vertenza3 che consta di due momenti
stato eseguito in tutto o in parte da soggetto
preparatori, nei quali vengono valutati sia i
diverso dal titolare abilitato dello studio
margini di operatività della garanzia, sia la
odontoiatrico.
fondatezza della richiesta risarcitoria avanzata
La dichiarazione porta a conoscenza
dal terzo. È in questa "finestra" della prassi che
dell’odontoiatra fiduciario della compagnia
compare la figura dell’odontoiatra legale come
assicurativa, della sussistenza di condotte illecite e
fiduciario dell’ente. In forza dell’esperienza
perseguibili d’ufficio, sia dell’abusivo, sia
maturata in ambito clinico e medico-legale, sarà
dell’eventuale titolare abilitato della struttura
chiamato ad espletare, per conto dell’assicuratore,
sanitaria teatro della vicenda delittuosa;
una prestazione di natura certificativa, avente lo
conoscenza che determina per l’odontoiatra
scopo di accertare in concreto, sulla base della
legale la strutturazione dell’obbligo di informativa
documentazione, dell'anamnesi e dell’obiettività
all’Autorità Giudiziaria.
In primis è presente il soggetto destinatario della
norma, ovvero un esercente una professione
Cfr. Bilancetti M., La responsabilità penale e civile del
medico, Cedam, Padova, 2006, pag.817 e segg..
2
Il contratto assicurativo di responsabilità civile, e di
conseguenza anche le polizze R.C. Professionali, si
caratterizza infine per la presenza consustanziale della
clausola che disciplina la ”gestione della lite”. Essa
rappresenta una tipica pattuizione, recepita nella sua
validità dalla dottrina e dalla giurisprudenza e riportata
nei vari capitolati di polizza secondo variegate
formulazioni, e, sebbene ricorrente nella prassi
assicurativa fin dalle prime edizioni, risulta essere
particolarmente adattabile al dettato dell’art.1917 Cod.
Civ.
3
sanitaria: egli si identifica, nel caso di specie, nella
persona dell’odontoiatra legale fiduciario dell’ente,
poiché risulta tipicamente in possesso dei requisiti
richiesti dalla legge per esercitare. In comunione
con le disposizioni di cui alla norma, il soggetto
attivo della fattispecie espleta una prestazione di
indubbia pertinenza con la materia medica,
indipendentemente dal fine certificativo a cui essa
risulta essere destinata in un secondo momento. La
22
possibilistica esistenza di un delitto procedibile
stipulato. Nell’esercizio della prestazione
d’ufficio, ricollegabile al caso oggetto della visita,
certificativa sarà dunque chiamato al rispetto delle
sulla quale è chiamato, ex lege, ad inferire il
norme civilistiche regolanti la condotta del
sanitario, è di fatto convertita in certezza dalle
contraente nell’adempimento degli obblighi
dichiarazioni del visitando stesso, il cui tenore
contrattuali, ovvero l’osservanza dei principi della
chiaramente addita l’eventuale odontoiatra
buona fede e della correttezza nei rapporti con la
coinvolto come perseguibile di concorso in
controparte (qui identificata nell’assicuratore che
abusivo esercizio della professione odontoiatrica.
conferisce il mandato al medico-legale), nonché il
Infine, il visitando, non essendo passibile di
dovere di condurre la prestazione secondo i
procedimento penale come conseguenza diretta
canoni di una diligenza che travalica i parametri
delle risultanze mediche emerse nel corso della
di quella mediamente richiesta, poiché
visita, non si può identificare col soggetto indicato
necessariamente la esigono sia la delicatezza della
del comma secondo dell’articolo di legge che,
posizione rivestita, intermedia tra due soggetti
quale vera e propria scriminante speciale,
(assicuratore e odontoiatra assicurato) portatori di
garantisce al sanitario un potere discrezionale
interessi nel nostro caso contrastanti, sia l’elevato
sull’opportunità di inoltrare l’informativa di
tecnicismo della materia, crocevia di conoscenze
delitto, di fatto sollevandolo dall'imputabilità per
stomatologiche e previsioni giuridiche.
omissione.
Nel fitto intreccio di interessi che caratterizza la
In conclusione, la fattispecie si presenta
vicenda, qualora l’odontoiatra medico-legale si
all’odontoiatra fiduciario al completo di tutti i suoi
rendesse colpevole di omissione di referto, ne
elementi costitutivi. Conseguentemente,
deriverebbe per l’assicuratore un consistente
un’eventuale condotta omissiva comporterebbe la
danno, per la serie di motivi di seguito elencati. La
sua inevitabile incriminazione per il delitto di cui
responsabilità che l’assicuratore desume dal
all’art.365 c.p., con tutti gli strascichi sanzionatori
contratto gli impone un’obbligazione che ha per
che una sentenza in giudicato, affermante la
oggetto il sollevare il patrimonio dell’assicurato
colpevolezza del medico-legale, si porterebbe
dall’eventuale debito da risarcimento che scaturisce
appresso, sia in forma di multa comminata in sede
dal fatto illecito, oppure dalla possibile lesione
di giudizio penale, sia nella specie di pena
personale derivata dall’inadempimento e le sue
accessoria che, ai sensi dell’art.31 c.p., comporta
conseguenze sul piano economico. Avvisato del
un periodo transitorio di interdizione
sinistro, l’assicuratore viene attivato dall'assicurato
dalla
professione.
nel momento in cui il danneggiato avanza l'istanza
Inoltre il fiduciario è destinatario di
risarcitoria. Tuttavia, se nella fase di valutazione
un’obbligazione contrattuale nei confronti della
delle previsioni qualitative e quantitative della
compagnia assicuratrice, in ragione del contratto
garanzia, il medico-legale fiduciario non
d’opera intellettuale che con questa egli ha
ottempera all’obbligo di denuncia della condotta
23
illecita dell’assicurato, nessuna eccezione sarà
principi giuridici inerenti l’obbligo di referto e
sollevata dall’assicuratore in merito alla validità
l’assicurazione della responsabilità civile è
della copertura. In altre parole, mancando il
necessario considerare ed esaminare in primo
referto, non vi sarebbe alcuna testimonianza della
luogo le possibili motivazioni che l’odontoiatra
condotta dolosa dell’assicurato, e quindi, nel caso
fiduciario, nella delicata situazione ampiamente
il sinistro rientri per modalità e tempistica nelle
descritta, si possa essere prefigurato quali
previsioni della pattuizione, l’assicuratore sarebbe
giustificazioni per l’omissione di referto e -
conseguentemente tenuto ad adempiere
secondariamente, per le dichiarazioni infedeli,
all’obbligo contrattuale che lo vede impegnare
inficianti la garanzia e compromettenti lo spirito
risorse personali ed economiche per resistere alle
di correttezza e professionalità che dovrebbe
pretese avanzate dal danneggiato, o comunque,
animare l’adempimento dell’obbligo contrattuale
attingere al capitale della Società assicurativa ove
che lo lega all’impresa assicuratrice, le eventuali
si optasse per una soluzione transattiva.
cause di giustificazione.
È evidente che l’incriminazione per il delitto di cui
Non potendo il medico legale addurre, quale
all’art.365 c.p. potrebbe comportare a carico
causa di giustificazione dell’omessa refertazione
dell’odontoiatra fiduciario anche due ulteriori capi
del delitto all’Autorità Giudiziaria, il fatto di esservi
d’imputazione. La condotta attiva dimostrata
stato costretto dalla necessità di salvare se
nell’atto di omettere il referto potrebbe infatti
medesimo o un prossimo congiunto da un grave
valergli una condanna per il reato di cui all’art.378
ed inevitabile nocumento nella libertà e nell’onore,
c.p. (per il favoreggiamento personale sia del
ex art.348 c.p., primo comma, è da valutarsi l’altra
soggetto colpevole di abusivo esercizio della
esimente della quale può usufruire il sanitario, ed
professione odontoiatrica, sia dell’assicurato, reo di
inerente la figura della persona assistita, tale da
aver concorso al delitto commesso dall'eventuale
permettere al sanitario medico-legale di
collaboratore abusivo), come pure potrebbe essere
identificare quest’ultima col soggetto descritto
convenuto a giudizio da parte della compagnia
nell’esimente di cui al secondo comma dell’art.365
assicuratrice, con l’accusa di consulenza infedele,
c.p..
ex art.380 c.p.
In tal senso, per potersi considerare non
Trattasi, in ultima analisi, di una posizione
perseguibile in caso di omissione di referto,
estremamente delicata, nella quale obblighi
l’unica strada percorribile sarebbe, di fatto,
contrattuali dettagliatamente normati devono
quella che porterebbe l’odontoiatra fiduciario a
confrontarsi con possibili ostacoli afferenti ad un
verificare un duplice ordine di valutazioni.
corrente e diffuso concetto di solidarietà
In primo luogo sarebbe da c h i a r i r e
corporativistica di natura personale e con doveri
significato tradizionalmente attribuito al soggetto
ulteriori inerenti la sfera etica e deontologica.
visitando, ossia se corrisponda o meno a quello di
Nel compiere il procedimento conoscitivo dei
“persona destinataria della prestazione di
il
assistenza ed opera”.
questo si può sottrargli il diritto e la facoltà di
Lo spartiacque tra prestazione ed opera non è più
esimersi dall’inoltrare referto, se quanto stabilito
da riscontrare nella durata temporale, bensì è
dalla seconda parte dell’articolo gli si presenti al
precisato sulla base di un concetto tecnicistico,
completo di tutti i suoi elementi. Egli si potrà
alla luce del quale per ”assistenza” si intenderà
dunque avvalere della nota causa di
qualsiasi prestazione di carattere sanitario
giustificazione qualora ”la persona destinataria
connotata da un corollario assistenziale;
della prestazione d’opera” risulti passibile di
a l l ’ o p p o s t o, c o l t e r m i n e ” o p e r a ” s i
procedimento penale nel momento in cui il
identificheranno tutte quelle prestazioni scevre di
referto pervenga all’Autorità Giudiziaria.
un palese, o quanto meno immediato, connotato
Dopo un primo periodo, identificabile
terapeutico.
sostanzialmente con quello in cui vigeva
Risulta agevole riconoscere la connotazione di
l’antecedente Codice Penale, nel quale si
opera alla prestazione di natura certificativa e
sottolineava la necessità di tutela del vincolo di
medico-legale, e quindi, in ultima analisi, anche a
segretezza professionale nel rapporto tra medico
quella espletata dall’odontoiatra fiduciario che
e paziente, ad oggi, la dottrina seguendo diversi
compia una consulenza tecnica sul terzo
percorsi, si è allineata nell’identificare la ratio,
danneggiato per conto di una compagnia
posta alla base dell’esimente, col diritto alla salute
assicurativa, nell’ambito di quel processo di
e alle cure mediche, diritto che la norma
verifica e di controllo dei presupposti qualitativi e
costituzionale tutela e considera di tale
quantitativi dell’operatività della garanzia,
importanza umana e sociale da farlo prevalere
nonché della quantificazione del danno
sulla ragione giuridica che spinse il legislatore ad
risarcibile e dell’accertamento della sussistenza o
introdurre l’obbligo di cui al primo capoverso, il
meno della responsabilità civile dell’assicurato4.
quale mira a perseguire un corretto
Se dunque il fiduciario, in quanto sanitario, è
funzionamento della macchina giudiziaria.
destinatario dell’obbligo di informativa, non per
Unica via d’uscita da una tale lacuna
giuridica è stata allora riscontrata nella possibilità
di usufruire di una lettura, se non
4 Cfr. Basile L., Il referto nella pratica medicolegale, in Riv. Med. Leg. Sanit., 4, 1, 1962;
conforme in tale senso anche
Gerin C.,
Medicina legale e delle assicurazioni, Schirru,
Roma, 1977, per il quale col termine opera si
deve intendere ”qualsiasi atto di natura medica e
quindi anche quello di natura medico-legale e
quello anatomo-patologico; pure in questi casi
sussiste l’obbligo di referto qualora ne ricorrano
gli estremi
”personalizzata”, quanto meno più attinente al
carattere della
prestazione eseguita
dall’odontoiatra fiduciario.
Il reale destinatario dell’opera certificativa è colui
che effettivamente fruisce della prestazione
medico-legale. Se anche si può concordare col
fatto che tale attività possa risultare
25
indirettamente utile al terzo danneggiato (il
arenata di fronte a problemi di natura giuridica
visitando), nella misura in cui venga con essa
decisamente insuperabili. Ci si riferisce, in
accertata la responsabilità civile dell’assicurato e
particolare, all’inassicurabilità del dolo
quindi quantificato il risarcimento, tuttavia si
dell’assicurato e all’impossibilità di trasferimento
deve convenire nel ritenere che è l’assicuratore il
della responsabilità penale dell’assicurato in capo
reale destinatario diretto
all’assicuratore5.
della consulenza
tecnica.
In particolare, lo stesso art.1917 C.C., cardine
Pertanto, proseguendo nel ragionamento, il
dell’assicurazione della responsabilità civile,
sanitario potrebbe richiamare il principio
chiaramente stabilisce che, per contratto,
scriminatore dell’art.365 c . p .
nella sola
l’assicuratore è destinatario di una specifica
circostanza in cui possa identificare nella figura
obbligazione: cioè quella di tenere indenne il
dell’assicuratore (reale destinatario della
patrimonio dell’assicurato da un eventuale
prestazione d’opera) il soggetto responsabile di
debito che l’obbligazione da fatto illecito, fonte
un delitto procedibile d’ufficio, causalmente ed
di responsabilità civile, produrrebbe in capo
intimamente legato alle lesioni personali oggetto
all’assicurato. L’attività di manleva verte
della visita di accertamento a fi n i assicurativi.
sostanzialmente su un piano patrimoniale; per
Ciò ha condotto ad affrontare il secondo passaggio
tanto il quesito sulla possibilità che l’assicuratore
teorico, ovvero a verificare la possibilità di traslare
possa accollarsi anche ulteriori obbligazioni,
l’intera figura dell’assicurato in quella
cioè le conseguenze penali che l’atto illecito
dell’assicuratore. L’iniziale spinta fornita dalla
dell’assicurato ha concretato, non solo non è
natura stessa dell’istituto assicurativo della
evocabile, ma addirittura collide con i
responsabilità civile si è tuttavia rapidamente
fondamenti dell’istituto assicurativo, 6,7.
Così, Gasperoni N., Le assicurazioni, Vallardi,
Milano, 1966, pag.130, il quale riporta a sostegno
della tesi le opinioni concordi di Salandra,
Assicurazione, in Commentario al Codice Civile, a
cura di Scialoja e Branca, Bologna-Roma, 1966,
pag.369; Donati, Trattato del diritto delle
assicurazioni private, Milano, 3 Voll., 1952-1956,
III, pag.402; Demogue, La direzione dei processi da
parte degli assicuratori e suoi corollari, in Assic.,
1934, I, pag.29; Andrioli, Peculiarità processuali delle
polizze di assicurazione, in Foro it., 1935, IV, pag.
349; Castellano, Clausola di gestione della lite e
difesa dell’assicurato nel processo penale, in Giur. it.,
1962, I, 2, pag.600; Mantovani, In tema di gestione
della lite da parte dell’assicuratore in sede penale, in
Assic., 1963, II, pag.137.
5
Cit. Gasperoni N., Le assicurazioni, Vallardi,
Milano, 1966, pag.123. Allo stesso modo neppure
tutti i tipi di responsabilità civile sono assicurabili.
Qualora l’elemento soggettivo del presunto
danneggiante si configuri come doloso, abbiamo già
visto che il dettato legislativo opera un espresso divieto
di copertura assicurativa. Allo stesso modo, cfr.
Donati, Trattato del diritto delle assicurazioni private,
Milano, 3 Voll., 1952-1956, III, pag.343.
7 Cit. De Strobel D., Ogliari V., L’assicurazione di
responsabilità civile e il nuovo codice delle
assicurazioni private, Giuffrè, Milano, 2008, pag.165
6
26
In altre parole, l’assicuratore si fa unicamente
stessa facoltà di conferire all’assicuratore la
carico del trasferimento delle conseguenze
gestione della vertenza, secondo quanto stabilito
economiche del debito da risarcimento
nella famosa "clausola di stile", ha validità in
gravante sul patrimonio dell’assicurato (qualora,
solo ambito civilistico, potendo sconfinare in
ovviamente, il sinistro rispecchi le modalità e la
sede penale nel caso in cui il danneggiato si
tempistica di accadimento previsti nel rischio
costituisca parte civile. In tal senso,
assicurato in polizza), nella stessa misura in cui
l’assicuratore proseguirà la vertenza solo finché
il rischio descritto nel contratto si trasla in capo
tale condotta sarà nel suo interesse, giungendo -
all’impresa nei soli risvolti patrimoniali. La
ad esempio - a un giudizio sul grado di
responsabilità civile, fonte dell’obbligazione del
c o l p evo l e z z a u t i l e a d i m p o s t a re i l
fatto illecito, rimane intimamente aderente alla
proseguimento della lite in sede civile con
persona giuridica dell’assicurato; parimenti il
maggiori margini di successo, o quanto meno
rischio e l’evento dannoso che ad esso si
con minor esborso; la difesa di personalissimi
ricollega risultano indissolubilmente legati alla
diritti dell’assicurato viene rilasciata solo ed
sfera del danneggiante.
unicamente a lui medesimo.
Se poi il discorso vira nel campo della
Il risultato della disamina p orta a
responsabilità penale, le risposte di dottrina e
concludere che l’ip otizzata duplice
giurisprudenza sono altrettanto perentorie. La
traslazione non è perfezionabile.
pena vera e propria, da non distinguersi con
Alla luce dell’excursus giuridico delle norme,
l'onere civile, che ad oggi è riconosciuto poter
dei pareri dottrinali e delle
essere fonte dell’obbligo indennitario per
giustizia di merito sull’assicurazione della
l’assicuratore, non potrà mai essere trasferita in
responsabilità civile professionale e sull’obbligo
capo all’impresa, poiché involge diritti
sancito dall’art.365 del Codice Penale, il
personalissimi dell’assicurato, dai quali mai
quesito se l’odontoiatra fiduciario dell’ente
potrà essere diviso o sollevato. Se così non fosse,
assicurativo possa esimersi dal produrre il
la responsabilità penale perderebbe anche la sua
referto all’Autorità Giudiziaria trova una
fondamentale funzione redentoria. In sintesi, se
risposta univocamente negativa.
la responsabilità civile manifesta nel tempo una
La conclusione imposta ex lege al quesito
sempre più spiccata tendenza a garantire il
iniziale
diritto al risarcimento, la funzione redentiva
dell’indifferibilità una serie di considerazioni
non è certo traslabile in persona diversa da
conclusive di natura giuridica e deontologica.
quella materialmente resasi colpevole del delitto.
Seppur il giro contorto imposto dalla logica
Funzione risarcitoria e funzione redentiva non
del ragionamento abbia portato a conclusioni
possono sublimarsi nell’istituto assicurativo. La
negative, non bisogna tuttavia frustrare la
27
sentenze della
p ostula, col carattere
portata della previsione di cui all’art.365 c.p..
imbarazzi che la promozione dell’azione
Sancendo un tale obbligo di natura medico-
penale può instillare. È in tal senso
legale, di fatto il legislatore ha elevato
pienamente comprensibile il paradossale
qualsiasi professione sanitaria al rango di
sentimento di ”scomodità” che può
preziosa collaboratrice
dell’Autorità
pervadere l’odontoiatra fiduciario di un ente
Giudiziaria. Il regime comminatorio
assicurativo, nel momento in cui si trovi a
corrispondente, a vista di molti non rende
fronteggiare la delicata situazione, nella quale
affatto giustizia all’importanza dell’atto del
un obbligo nor mativo g li impone
referto nell’economia della repressione dei fatti
concretamente di "denunciare" un collega.
illeciti; ciò è prova del profondo senso di
La legge non ammette sconti in tal senso. N
responsabilità e degli elevati principi morali
é si possono sottovalutare, le conseguenze
che si richiedono a un qualsiasi esercente una
che un’omissione potrebbe scatenare in
professione sanitaria. Egli è - a tutti gli effetti
seno al rapporto contrattuale tra medico-
sociali - un soggetto depositario di obblighi
legale ed ente
fondati sia sul rispetto e la tutela della vita
incriminabile per omissione di referto, m a
umana e della salute, sia su un'accorta
a n c h e afferire all’area dell’art.380 C.P..
conoscenza della legge; è crocevia di
Sebbene si possa comprendere l’imbarazzo
deontologia e diritto. Con la sua attività tocca
e la difficoltà che scaturiscono nel momento
princìpi fondamentali, che talvolta, come si è
in cui con il referto si inoltra una denuncia
visto, lo possono condurre ad incunearsi in
contro un collega, alla luce della
pericolosi conflitti d’interesse.
confutazione delle possibili scorciatoie e
Il referto, vecchio "cavallo di battaglia" della
giustificazioni che l’odontoiatra fiduciario si
Deontologia medica, nato nell'ambito
possa essere prefigurato quali cause di
penalistico della tutela sociale, ma troppo
esenzione dall’obbligo di inoltro della
spesso con inadeguatezza sottostimato e
segnalazione, l’unica via percorribile risulta
relegato ai margini, costituisce invero uno dei
quella del rispetto della legge.
più elevati atti di natura medico-legale al
Obbligo che, risulta essere imposto dalla legge
quale è chiamato qualsiasi sanitario. Forse lo
penale, ma che si può direttamente
stesso torpore della scienza giuridica in merito
riconoscere anche nelle norme civilistiche che
a quest'obbligo, altro non è che lo specchio di
regolano l’adempimento delle obbligazioni
un problema di crisi etica: troppo spesso il
contrattuali verso l’ente assicuratore secondo i
medico ignora il dettato di legge e -
principi della buona fede, della correttezza e
quand’anche non fosse così - non
della diligenza. Una condotta reticente, oltre
infrequentemente è colto dai dubbi e dagli
che passibile di condanna penale, risulterebbe
assicurativo. Non solo
28
altresì estremamente dannosa per la stessa
categoria professionale odontoiatrica, già
ampiamente vessata da accuse, talvolta
prevenute, di eccessivo protezionismo e spirito
di tutela corporativistica degli interessi degli
iscritti all’Albo. Non essendovi via di fuga
garantita dalla legge, un’omissione sarebbe
quindi, in estrema analisi, la soluzione
peggiore per tutti. Lo stesso Codice di
Deontologia, nel tracciare il modello di un
comportamento pertinente e conforme alle
molteplici responsabilità che da una pratica
medica derivano, afferma che “l’esercizio
dell’attività medico-legale è fondato sulla
correttezza morale e sulla consapevolezza
delle responsabilità etico-giuridiche e
deontologiche che ne derivano e deve
rifuggire da indebite suggestioni di ordine
extra-tecnico e da ogni sorta di influenza e
condizionamento”.
2013 INTERNATIONAL IOFOS SYMPOSIUM
ON FORENSIC ODONTOLOGY
FIRENZE (ITALY)
29-31 August 2013
FIRST ANNOUNCEMENT
We are pleased to invite you to the International Meeting of I.O.F.O.S. on Forensic Odontology which
will be held on August 29-31, 2013 at the Medical Faculty of the University of Florence. The symposium
venue is a very convenient setting with easy access from many European and extra-European countries.
The IOFOS Meeting incorporates sessions and panel discussions on the latest advances in forensic
odontology research and practice. Presentations of researchers and delegates of the national fellow
societies of Forensic Odontology will foster the scientific program of the meeting.
The details of the scientific program, registration, abstract submission, accommodation, etc. will be
announced on the IOFOS website (www.iofos.eu).
Scientific topics on forensic odontology for the meeting:
• Body identification
• Age estimation
• Mass disaster management, procedures and DVI
• Bite-mark
• Quality assurance
• Research, scientific evidence and bias
• Guidelines, recommendations and protocols
• Qualification and accreditation
• Ethics
• Expert witness
Social events: Florence and the Tuscany promise to be a nice venue to spend the last summer days and
the social program will offer to the delegates and attendees the opportunity to enjoy the rich history,
culture, food and shops of Florence
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Vilma Pinchi
President of I.O.F.O.S
Articolo
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Raccolta Estratti
Comunicazioni 24/Nov/2011
RUGHE PALATINE
POSSIBILITÀ DI
IDENTIFICAZIONE
ODONTOLOGICA
F. Pagliara - R. Cameriere
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L’IDENTIFICAZIONE
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CONSEGUENZE
OGGETTIVE PER IL
MINORE NEL PROCESSO
CIVILE E MINORILE
R. Grandinetti - C. Q: Fiore
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34
IDENTIFICAZIONE SU
RADIOGRAFIA
ODONTOIATRICA:
ABILITÀ A CONFRONTO
Gianfranco Fassina, Cecilia Vincenti,
Fabio Caputi
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CLASSIFICAZIONE DELL’ETÀ
MEDIANTE L’USO DELLA SOFTEVIDENCE E IN BASE ALLO
SVILUPPO DEL TERZO MOLARE IN
UN CAMPIONE DI ADOLESCENTI
ITALIANI
Roberto Manca, Stefano Garatti, Vilma
Pinchi, Fabio Corradi
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36
COMPARAZIONE DI
QUATTRO METODI DI
STIMA DELL’ETÀ
DENTALE IN UN
CAMPIONE DI BAMBINI
ITALIANI DA 11 A 16 ANNI
Giulia Vitale, Dario Rugo, Francesco
Pradella
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ETICA E DIRITTO
NELL’ACCERTAMENTO
DELL’ETÀ NEL MINORE
Martina Focardi, Sezione di Medicina
Legale, Università degli Studi di Firenze
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LA SELEZIONE NELLA
POLIZIA DI STATO:
CRITERI DI VALUTAZIONE
DEI REQUISITI DI
IDONEITÀ/INIDONEITÀ
FISICA DEI CANDIDATI AI
CONCORSI PER L’ACCESSO
AI RUOLI DEL PERSONALE
DELLA P. DI S. PER LE
MALFORMAZIONI E LE
MALATTIE DELLA BOCCA
Giuseppe Marceca, Vincenzo Palazzo,
Giovanni Cuomo,
Direzione Centrale di Sanità, Dipartimento della
PS-Ministero dell’Interno – Roma
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L.Favero
L'OBBLIGO DI REFERTO
PER IL FIDUCIARIO DI
COMPAGNIA DI
ASSICURAZIONE - SPUNTI
DI RIFLESSIONE
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IL TRATTAMENTO OFFLABEL: RICORRENTE
OCCASIONE DI
RESPONSABILITÀ
PROFESSIONALE IN
ODONTOIATRIA
Beatrice Defraia, Sezione di Medicina
Legale dell’Università degli Studi di
Firenze.
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ANALISI DEL
CONTENZIOSO
ODONTOIATRICO IN UNA
AZIENDA PUBBLICA
Stefano Garatti, Laura Farese
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ESPERIENZE DI
PREVENZIONE
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Comunicazioni 25/Nov/2011
L’OSTEONECROSI DEI
MASCELLARI DA
BIFOSFONATI: REVISIONE
DELLA LETTERATURA E
RIFLESSIONI MEDICOLEGALI
Pierangela Fleres, Francesco Busardò,
Stefania Zerbo, Antonina Argo, Paolo
Procaccianti, Giuseppina Campisi
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ARRUOLAMENTO E
GESTIONE DEL PAZIENTE A
RISCHIO PER ONJ
C. Bozzo*, R. Sambo*, F. Pittoritto*, C.
Sbuelz**, Carlo Moreschi**.
** Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche
– Sezione di Medicina Legale – Università degli
Studi di Udine ( Responsabile Prof. Carlo
Moreschi)
* SOC Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della
Misericordia” di Udine ( Direttore Dott. Antonio
Maria Miotti)
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PREDISPOSIZIONE DI
PROTOCOLLO PER
TRATTAMENTO
ODONTOIATRICO DI
PAZIENTI IN TERAPIA CON
BIFOSFONATI IN AMBITO
OSPEDALIERO
Laura Farese, Stefano Garatti
E/+@+# ,)"# @*)')&()# "?O+*+# ^# "?# /*)?D%+&)# ,%# <&#
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BRONJ. CRITICITÀ MEDICO
LEGALI: PRESENTAZIONE
DI CASI CLINICI
Massimo Manchisi, master in odontologia
forense
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GESTIONE CLINICA DELLE
LESIONI DA BIFOSFONATI
PRESSO LA SOC CHIRURGIA
MAXILLO-FACCIALE
DELL’AZIENDA OSPEDALIEROUNIVERSITARIA SANTA MARIA
DELLA MISERICORDIA DI
UDINE
C. Bozzo*, R. Sambo*, A. Fanzutto **, C.
Sbuelz**, Carlo Moreschi**.
** Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche –
Sezione di Medicina Legale – Università degli Studi
di Udine ( Responsabile Prof. Carlo Moreschi)
* SOC Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria “Santa Maria della
Misericordia” di Udine ( Direttore Dott. Antonio
Maria Miotti)
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ESPERIENZA CLINICA DI
UN REPARTO PER LA
PREVENZIONE E TERAPIA
DELLA BRONJ: ANALISI
PRELIMINARE DEI
PROTOCOLLI APPLICATI
Giovanni B. Ferrieri, Marco Cargnel,
Alessandro Peretti, Marco Scarpelli, Silvio
Abati
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ENDODONZIA:
ESPERIENZE A
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Francesco Pradella, Laura Gasparetto
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LA RESPONSABILITÀ
PROFESSIONALE
IMPLANTOLOGICA IN UNA
CASISTICA CONSULENZIALE
Martina Focardi, Sezione di Medicina Legale,
Università degli Studi di Firenze; Michele David
Donati, odontoiatra libero professionista, Firenze
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LA CURA DEL MINORE:
CONSENSO DEI GENITORI
E TITOLARITÀ DEI DIRITTI
Cesare Q. Fiore, Nicolò G.A. Pasqui
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APPLICAZIONE DEL
MICROSCOPIO
CONFOCALE NELL’AMBITO
DI UNA IDENTIFICAZIONE
CRANICA
Carolina Pagnini, Sezione di Medicina Legale,
Università degli Studi di Firenze; Valentina
Piredda, Dipartimento di Scienze Biomediche,
Medicina Legale e delle Assicurazioni,
Università degli Studi di Sassari
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Francesca Zangari, Master in Odontologia /+""?W+*?=O+#/A)#]?/%"%=#"?#"+*+#/+Q<&%/?D%+&)6#
Forense – Mediatore ex D.Lgs. n. 28/2010
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L’EVOLUZIONE DEL
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L’INTRODUZIONE DEL
TENTATIVO
OBBLIGATORIO DI
MEDIAZIONE
LA VALENZA DEL
CONSENSO DEL MINORE
NEI TRATTAMENTI
ODONTOIATRICI
Riolo Carlo F. Venusiano, Odontoiatra,
Master in Odontologia Forense
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LA RESPONSABILITÀ
CIVILE
DELL’ODONTOIATRA CONTRATTI E RAPPORTI
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Gabriele Fani, odontoiatra, presidente COI- %@+()'%#,%#'<?#*)'@+&'?W%"%(>6
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consulente legale COI-AIOG Toscana
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POLIZZE RC
PROFESSIONALI
DELL'ODONTOIATRA:
GARANZIE E CRITICITÀ
Simona Ferro - Odontoiatra, masterizzata in
odontologia forense; Ada D'Addario Odontoiatra, masterizzanda in odontologia
forense
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NORME PER GLI AUTORI
I contributi, redatti in lingua italiana, devono
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d e l l ’ Au t o re re f e re n t e p e r eve n t u a l i
comunicazioni e/o correzioni al testo di
primo invio.
Il contributo, redatto utilizzando il carattere
Times New Roman punto 12 interlinea 1.5,
deve riportare:
1. titolo
2. Autori: nome e cognome, qualifica e istituto/
ente di appartenenza
3. abstract, nel quale descrivere sinteticamente
il contenuto del lavoro (massimo 10 righe)
4. testo (massimo 15 pagine, non comprensive
di tabelle, figure, riassunto, bibliografia)
5. tabelle e figure (disegni, grafici, fotografie):
riportate su fogli separati con le rispettive
didascalie numerate progressivamente con
numeri romani da richiamarsi nel testo per
l’individuazione del punto di inserimento,
preferibilmente in bianco e nero
6. note bibliografiche: poste a fondo pagina con
rinvio nel testo a mezzo di numerazione
araba, secondo lo schema seguente:
a. Per articoli: cognome ed iniziale del
nome degli Autori. Titolo. Nome della
rivista abbreviata secondo Index
Medicus; volume: pagina iniziale; anno di
pubblicazione.
b. Per trattati, libri o monografie: cognome
ed iniziale del nome degli Autori. Titolo.
Edizione. Casa editrice e luogo di
pubblicazione. Anno di pubblicazione.
Volume e pagina.
c. Per atti di congressi o convegni: cognome
e iniziale del nome degli Autori. Titolo
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d. Per note a sentenza: citazione secondo la
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proprio lavoro venga sottoposto all’esame del
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redazionali può costituire motivo di richiesta di
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Rassegna di Odontologia Forense.
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58
Tesi di Master
La raccolta e la conservazione dei
dati clinici nei rapporti di
collaborazione/consulenza in ambito
odontoiatrico nella provincia di
Bergamo
di: Lorenzo Givoia
INTRODUZIONE
Fino alla fine degli anni Ottanta, gli
odontoiatri esercitavano la propria attività
professionale quasi esclusivamente all’interno di
studi di proprietà.
Negli ultimi due decenni, è andato sempre
più aumentando il numero di medici
odontoiatri che svolgono la propria attività
professionale presso ambulatori di cui non sono
proprietari.
Inizialmente, le collaborazioni/consulenze
venivano quasi esclusivamente svolte nei
confronti di colleghi.
Negli ultimi anni, si è assistito alla
proliferazione di centri odontoiatrici afferenti a
società di capitali in cui la figura del medico
odontoiatra è sempre associata a
quella del collaboratore/consulente.
Molto spesso, almeno per quanto riguarda le
collaborazioni/consulenze effettuate nei
59
confronti di colleghi, il rapporto tra chi presta e
chi si avvale della collaborazione/consulenza, è
rafforzato da una fiducia reciproca sancita
dall’appartenenza al medesimo albo
professionale.
Viviamo un’epoca in cui il cittadinopaziente, anche in ambito odontoiatrico, è
sempre più informato, esigente e diffidente;
stando ai dati attuali, ogni odontoiatra ha la
prospettiva di vedersi coinvolto in un
contenzioso almeno una volta nella vita
professionale.
Unanimemente si riconosce l’obbligo di
tenere un diario clinico e l’importanza delle
informazioni in esso contenute come fonte di
informazioni attraverso le quali il medico
coinvolto in un procedimento civile e/o penale,
possa dimostrare di aver correttamente operato.
Cosa accade quando il contenzioso ruota
attor no a prestazioni professionali
odontoiatriche effettuate in un contesto di
collaborazione/consulenza?
Non è raro che la naturale evoluzione di
! l’esistenza, ed eventualmente la tipologia di
un contratto per la regolamentazione del
rapporto di collaborazione/consulenza;
questo scenario porti ad un nuovo contenzioso
tra l’odontoiatra che ha effettuato la
collaborazione/consulenza e la figura giuridica
che si è avvalsa della collaborazione/consulenza
stessa.
! la tipologia di rapporto esistente tra
cittadino-paziente, collaboratore/consulente
e soggetto che si avvale della collaborazione/
consulenza;
! modalità di acquisizione del consenso e
La raccolta e la conservazione dei dati clinici
nei rapporti di collaborazione/consulenza in
ambito odontoiatrico, oggi, sul territorio,
attraverso quali dinamiche vengono effettuate?
Per dare una parziale risposta a questo
informazione del cittadino-paziente;
! esistenza e consistenza della cartella clinica;
! accesso alle informazioni cliniche nel tempo.
Il questionario è stato diffuso agli iscritti
all’Albo degli Odontoiatri dell’Ordine dei
interrogativo, si è deciso di condurre
un’indagine sperimentale sugli Odontoiatri
iscritti all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri della provincia di Bergamo.
Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della
provincia di Bergamo, per mezzo del suo sito
web (omceobg.it).
Il numero totale di Odontoiatri iscritti
all’albo dell’Ordine di Bergamo era di 837, dei
MATERIALI E METODI
quali 531 erano raggiungibili via e-mail e, a loro
volta, 233 anche via sms telefonico.
Sono state inviate 531 e-mail e 233 sms
telefonici in cui si chiedeva, ai soli Odontoiatri
collaboratori/consulenti, di compilare il
Al fine di delineare l’organizzazione dei
rapporti di collaborazione/consulenza in
ambito odontoiatrico, nella provincia di
Bergamo, si è condotta la sperimentazione
somministrando agli interessati un questionario
appositamente approntato.
Il questionario è stato realizzato
introducendo sedici domande, tutte con risposte
chiuse e a scelta multipla, eccezion fatta per la
domanda numero uno sui dati anagrafici nella
quale veniva richiesto di scrivere la risposta
relativamente all’età anagrafica, all’anzianità di
laurea, al tipo di laurea e al numero di rapporti
di collaborazione in essere al momento della
sperimentazione.
I quesiti proposti, miravano ad individuare:
! quale fosse il soggetto nei confronti del quale
era prestata la collaborazione/consulenza;
questionario in oggetto.
Si è operato in modo da garantire
l’anonimato a chi compilava il questionario e di
non rendere visibile l’andamento delle risposte
date da altri colleghi fino a quel momento.
La compilazione del questionario è stata resa
disponibile dal giorno 11 gennaio 2011 al
giorno 23 gennaio 2011.
Il sistema permetteva all’iscritto di compilare
una sola volta il questionario.
Visti i tempi ridotti, la limitata disponibilità
di risorse economiche e il fine di solo delineare
una tendenza, si è ritenuto di affidarsi a semplici
parametri statistici quali la percentuale di ogni
risposta rispetto ad ogni domanda.
60
QUESTIONARIO RIVOLTO AGLI ODONTOIATRI CHE SVOLGONO LA LIBERA
PROFESSIONE COME COLLABORATORI/CONSULENTI
1. Dati anagrafici
Età:
Laurea in:
Conseguita il:
Numero di rapporti di collaborazione/consulenza in cui sei impegnato:
2. Come Odontoiatra sei collaboratore/consulente presso:
Ambulatori di colleghi
Società di capitali
Altro
Questa attività professionale è coperta da assicurazione R. C.?
No
Si, da polizza mia per la quale pago direttamente il premio
Si, da polizza stipulata dal soggetto presso il quale effettuo collaborazione /consulenza e con
premio a suo carico
3. I rapporti di collaborazione/consulenza che attualmente ti coinvolgono, si fondano su:
(Chi ha in essere più rapporti di collaborazione/consulenza può indicare più di una risposta)
Contratto redatto bilateralmente e sottoscritto da entrambe le parti
Contratto proposto dall’ambulatorio o struttura, con possibilità di modifiche e sottoscritto da entrambi
Contratto proposto dall’ambulatorio o struttura senza possibilità di modifiche e sottoscritto solo da me
Contratto proposto dall’ambulatorio o struttura senza possibilità di modifiche e sottoscritto da entrambi
Fiducia reciproca senza l’esistenza di alcun contratto scritto
4. Economicamente, il compenso per la tua collaborazione/consulenza prevede:
Fatturazione diretta da parte mia al cittadino/paziente dell’intero importo della prestazione
Fatturazione, da parte dell’ambulatorio o struttura, al cittadino paziente, dell’intero importo della
prestazione
Fatturazione, da parte di entrambi, al cittadino paziente, della prestazione per la percentuale di
competenza
5. Il piano di cura del cittadino/paziente, viene stilato:
Da me personalmente
Da altri colleghi
Collegialmente da tutti gli Odontoiatri che effettueranno le terapie
6. L’informazione del cittadino/paziente e la raccolta del suo consenso, relativamente alle cure
che tu effettuerai, avviene ad opera:
Del personale paramedico (assistente alla poltrona)
Del personale amministrativo di segreteria
Mia personalmente
Di altro collega con esperienza e preparazione almeno pari alla mia
A tale scopo è stato approntato un modulo:
Prestampato “chiuso”
Prestampato “aperto”
Nessun modulo prestampato perché si scrive caso per caso
Nessun modulo perché esclusivamente orale
61
7. Le terapie da te effettuate, vengono clinicamente documentate e registrate su una cartella
clinica?
Si
No
Saltuariamente
Dalla cartella clinica si può inequivocabilmente risalire al sanitario che ha effettuato ogni
prestazione?
Si
No
Saltuariamente
Le RX effettuate, vengono registrate?
Si
No
Saltuariamente
La documentazione fotografica del caso viene effettuata?
Si
No
Saltuariamente
I modelli vengono fotografati?
Si
No
Saltuariamente
8. La documentazione clinica completa del cittadino/paziente, viene conservata dall’ambulatorio
o struttura:
Mai perché non esiste
Per un tempo variabile solo nei casi particolarmente complessi
Sempre per cinque anni dopo la fine delle terapie
Sempre per dieci anni dopo la fine delle terapie
Sempre a vita
9. Conservi personalmente copia della documentazione clinica:
No, nulla perché non mi è consentito
No, nulla perché non lo ritengo importante
Si, completa
Solo le Rx
Solo le fotografie
Solo la copia delle annotazioni effettuate in cartella
10. Il contratto che hai sottoscritto, prevede il diritto illimitato, da parte tua, di accedere a tutta
la documentazione clinica dei cittadini/pazienti sui quali sei professionalmente intervenuto?
Si, salvo il caso in cui si instauri un contenzioso tra me e l’ambulatorio o struttura in questione
No, perché non esiste alcun contratto
No e sono convinto che in caso di contenzioso, chi si avvale della mia collaborazione/consulenza, avrebbe
tutto l’interesse affinchè possa avere ogni elemento utile alla mia difesa
Si in tutti i casi
“Gentile collega, Ti chiedo di dedicare qualche minuto del tuo tempo alla compilazione del seguente
questionario.
Il questionario è anonimo, non sarà possibile risalire alla Tua identità.
I dati raccolti saranno diffusi in forma aggregata e forniranno informazioni utili finalizzate alla prevenzione
del contenzioso in odontoiatria.
E’ possibile compilare una sola volta il presente questionario.
Compila il questionario solo se sei Odontoiatra libero professionista collaboratore/consulente.
Contiamo sulla Tua preziosa collaborazione e Ti invitiamo a rispondere, entro il prossimo 23 gennaio
2011.”
Si è ritenuto di indicare come limite minimo
per considerare lo studio sufficientemente
indicativo, il numero di quaranta risposte al
rappresentate con lieve prevalenza della fascia
sotto i dieci anni.
I numeri di rapporti di collaborazione/
questionario.
consulenza in essere va da uno a dieci con
prevalenza di tre e quattro .
Da segnalare che un odontoiatra non ha
risposto alla domanda sull’anagrafica mentre le
successive domande hanno avuto risposta dal
RISULTATI
Il numero di odontoiatri che ha
correttamente compilato il questionario è stato
di 107.
Le fasce di età rappresentate vanno da
ventisette a settantacinque anni.
Le fasce di età sono quasi uniformemente
rappresentate tra i ventisette e i sessanta anni.
Si è registrata una lievissima prevalenza di
colleghi che hanno compilato il questionario
tra i ventisette e i quarantuno anni.
Due sono stati gli ultra settantenni che
hanno compilato il questionario.
Anche per quanto riguarda l’anzianità di
l a u re a l e f a s c e s o n o u n i fo r m e m e n t e
100% dei colleghi che hanno compilato il
questionario.
Per schematizzare la percentuale delle
risposte dalla domanda n. due alla domanda n.
sedici ci si avvarrà di rappresentazioni grafiche.
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
Dall’analisi dei dati raccolti, contrariamente
a quanto ci si potesse aspettare, la figura
dell’odontoiatra collaboratore/consulente non
riguarda solo i professionisti neolaureati ma
tutte le fasce d’età della professione.
Domanda 2.A - Come Odontoiatra sei collaboratore/consulente presso:
16%
69%
15%
Ambulatorio di colleghi
63
Società di Capitali
Altro
Domanda 2.B - Questa attività professionale è coperta da polizza R.C.?
91,2%
3,9%
4,9%
No
Si, il premio lo paga il titolare dello studio
Si, pago direttamente il premio
Domanda 3 - I rapporti di collaborazione/consulenza che attualmente ti coinvolgono, si
fondano su:
10,3%
5,6%
74,7%
6,6%
2,8%
Contratto redatto bilateralmente e sottoscritto da entrambe le parti
Contratto proposto dalla struttura , con possibilità di modifiche, e sottoscritto da entrambi
Contratto proposto dalla struttura e sottoscritto solo da me
Contratto proposto dalla struttura, senza possibilità di modifiche, e sottoscritto da entrambi
Fiducia reciproca senza alcun contratto scritto
Domanda 4 - Economicamente, il compenso per la tua collaborazione/consulenza
prevede :
6,1%
82,7%
11,2%
Fatturazione diretta al paziente, da parte mia, dell’intero importo
Fatturazione al paziente, da parte della struttura, dell’intero importo
Fatturazione al paziente, da parte di entrambi, per la percentuale di competenza
Domanda 5 - Il piano di trattamento viene stilato:
39%
20%
41%
Da me
Collegialmente da tutti gli odontoiatri coinvolti nelle terapie
Da altri colleghi
Domanda 6 - L’informazione al paziente e la raccolta del suo consenso alle cure che tu
effettuerai avviene a cura:
25,2%
24,4%
8,7%
41,7%
Altro collega con esperienza e preparazione almeno pari alla mia
Mia personale
Del personale amministrativo di segreteria
Del personale paramedico (assistente alla poltrona)
Domanda 7 - A tale scopo è stato approntato un modulo:
6,8%
54,4%
6,8%
32,0%
Prestampato chiuso
Nessun modulo, si scrive caso per caso
Prestampato aperto
Nessun modulo, esclusivamente orale
Domanda 8 - Le terapie da te effettuate vengono registrate su una cartella clinica:
3%
4%
93%
SI
No
Saltuariamente
Domanda 9 - Dalla cartella clinica si può individuare l’operatore che ha eseguito ogni
prestazione?
5,8%
83,6%
10,6%
No
Si
Saltuariamente
Domanda 10 - Le radiografie effettuate vengono registrate?
9,6%
78,9%
11,5%
Si
No
Saltuariamente
Domanda 11 - La documentazione radiografica del caso viene effettuata?
18,3%
51,9%
29,8%
No
Si
Saltuariamente
Domanda 12 - I modelli vengono fotografati?
61,2%
8,7%
30,1%
No
Si
Saltuariamente
Domanda 13 - La documentazione clinica completa del paziente viene conservata
dalla struttura?
40,2%
2,9%
9,8%
18,6%
28,4%
Mai, non esiste documentazione
Sempre, per 5 anni
Sempre, a vita
Solo nei casi complessi, per un tempo variabile
Sempre, per 10 anni
Domanda 14 - Conservi personalmente copia della documentazione clinica?
26,0%
4,8%
1,0%
25,0%
7,6%
35,6%
No, non mi è consentito
Si, completa
Si, solo le RX
No, non lo ritengo importante
Si, solo le fotografie
Si, solo le annotazioni effettuate in cartella
Domanda 15 - Il contratto che hai sottoscritto prevede il diritto illimitato di
accedere alla documentazione clinica dei pazienti sui quali sei intervenuto??
43,0%
10,0%
7,0%
40,0%
SI, salvo il caso di contenzioso tra me e la struttura
Si, in tutti i casi
No, non esiste alcun contratto
No, ma sono convinto che in caso di necessità mi verrebbe fornito il necessario per la difesa
Con il trascorrere degli anni, non intervenendo
nuovi fattori socio-economici, si assisterà ad
un’equa distribuzione percentuale di odontoiatri
Il soggetto che si avvale della collaborazione/
consulenza, che nel 70% dei casi è un
odontoiatra, avrà una propria copertura
collaboratori/consulenti all’interno delle varie
fasce di età.
E’ ferma convinzione di chi scrive, anche se
l’argomento esula parzialmente dalle finalità della
presente tesi, che la percentuale di odontoiatri
assicurativa.
Contrariamente a quanto si potrebbe intuire,
questa “doppia” copertura assicurativa dà origine
a molteplici problematiche.
Si pensi ad un collaboratore/consulente che
collaboratori/consulenti sarà destinata a crescere
in modo esponenziale nei prossimi anni.
Chi si avvale della collaborazione/consulenza,
quasi nel 70% dei casi è un altro odontoiatra.
Questo dato assume particolare importanza
effettua interventi di implantologia per i cui rischi
il titolare di studio non è assicurato.
Quest’ultimo, inevitabilmente, sarà chiamato a
rispondere di eventuali danni cagionati ai
cittadini-pazienti dal proprio collaboratore/
perché l’essere collaboratore/consulente di un
collega iscritto al medesimo albo professionale,
genera una fiducia reciproca dalla quale potrebbe
scaturire una certa leggerezza
nel gestire il
rapporto di collaborazione/consulenza, con
consulente (culpa in eligendo o culpa in vigilando)
per i quali si troverà ad essere privo di copertura
assicurativa.
Altro aspetto ombroso di questa “doppia”
assicurazione è dato dal fatto che la compagnia
l’instaurarsi di errate aspettative che palesemente
sarebbero disattese in caso di contenzioso.
Risultano facilmente intuibili le possibili gravi
ripercussioni sulla sfera emotiva dello scenario
appena descritto.
assicuratrice del collaboratore/consulente, come è
ovvio che sia, cercherà di appesantire la posizione
del titolare di studio a vantaggio del proprio
assicurato.
Ideale sarebbe invece, un’assicurazione per i
Altro aspetto degno di nota è l’assenza di un
sindacato che tuteli esclusivamente gli interessi dei
collaboratori/consulenti.
Come conseguenza di quanto fatto rilevare,
risulta verosimile una situazione in cui, i
rapporti di collaborazione/consulenza in cui il
titolare di studio e il collaboratore/consulente
risultino assicurati dalla stessa compagnia e nella
stessa polizza con la conseguenza del venir meno
dell’interesse di spostare la responsabilità su uno
rappresentanti dei collaboratori/consulenti, seduti
ad un tavolo di trattativa per la stesura di un
contratto tipo, potrebbero essere dirigenti di un
sindacato di odontoiatri le cui linee politiche
risultano essere imposte da odontoiatri che si
piuttosto che sull’altro assicurato.
La via più semplice per giungere a questo
risultato prevede la copertura dei collaboratori/
consulenti con contraenza da parte dei titolari di
studio.
avvalgono di collaborazioni/consulenze o esserlo
essi stessi con un evidente conflitto di interessi.
Nella quasi totalità dei rapporti di
collaborazione/consulenza presi in esame,
l’attività odontoiatrica è coperta da una polizza
Degno di nota il dato del 3,9% dei
collaboratori/consulenti che ancora opera privo
di copertura assicurativa.
L’altissima percentuale di collaborazioni/
consulenze effettuate per conto di altri colleghi fa
assicurativa stipulata dal collaboratore/consulente
per la quale egli stesso paga il premio.
si che il rapporto si basi esclusivamente sulla
71
fiducia reciproca, con assenza di alcun contratto,
nel 74,7% dei casi.
Le collaborazioni/consulenze, di norma, si
parasubordinazione le professioni intellettuali per
l’esercizio delle quali è necessaria l’iscrizione in
appositi albi professionali.
svolgono nello studio del titolare ma i principi
giuridici, di cui agli artt. del Codice Civile 2043,
2049 e 2232, non variano se la collaborazione/
consulenza si svolge presso il collaboratore/
consulente o in “territorio neutro” quale un
In base ai risultati del questionario, solo il 50%
dei collaboratori/consulenti fornisce
correttamente le informazioni atte all’ottenimento
del consenso ai cittadini-pazienti.
L’altro 50%
affida questo compito al
poliambulatorio.
Infatti non è il criterio topografico che
deter mina il destinatario del mandato
professionale, anche se può concorrere ad
individuarlo.
personale di segreteria o al personale paramedico.
Solo il 54,4% dei collaboratori/consulenti
utilizza un modulo prestampato “aperto”.
In relazione a questi ultimi aspetti, in un’ottica
di contenimento del contenzioso, si ritengono utili
Con questo, implicitamente si afferma che non
sempre le situazioni sono così chiare come
risultano dalle schematizzazioni e dalle
esemplificazioni.
Vi sono quindi delle zone d’ombra.
campagne di informazione e di sensibilizzazione
sull’argomento.
L’annotazione in cartella clinica delle terapie
effettuate, con la possibilità di risalire
inequivocabilmente al sanitario che ne è stato
Questo non attenua i rischi connessi con le
collaborazioni/consulenze, anzi li aggrava poiché
l’incertezza allunga i tempi, inasprisce le
posizioni, aumenta il contenzioso e appesantisce i
costi.
artefice, è garantita nel 93% dei casi.
Molto alta è anche risultata essere la
percentuale di registrazione in cartella clinica
delle radiografie.
Ancora poco frequente risulta essere la
Tutto ciò anche dal punto di vista del
cittadino-paziente.
Da quanto sopraesposto ne deriva l’assoluta
necessità di un contratto che regolamenti il
rapporto tra collaboratore/consulente ed i titolari
documentazione fotografica del caso.
Il 40% degli odontoiatri che ha partecipato al
presente studio, dichiara che la documentazione
clinica del cittadino-paziente viene conservata “a
vita” mentre il 18% dichiara di conservarla dieci
di studio o ambulatorio.
La fatturazione dell’intero importo delle
prestazioni effettuate dai collaboratori/consulenti
avviene ad opera della struttura nell’ 83% dei casi
mentre il piano di cura, nel 20% dei casi, non è
anni.
Nel 2,9% dei casi, ancora non esiste alcuna
cartella clinica.
Anche su questi aspetti sarebbe auspicabile
una campagna di sensibilizzazione.
stilato anche dal collaboratore/consulente.
Tutto ciò rafforza il concetto di coordinazione
ed organizzazione da parte del titolare di studio.
Si ricordi che l’art. 4 e l’art. 22 del Codice
Deontologico, osterebbero con forme di lavoro
La documentazione clinica dei cittadinipazienti viene conservata anche personalmente,
solo dal 26% dei collaboratori/consulenti
intervenuti su di essi mentre il 35,6 % si vede
negare questa possibilità dai titolari di studio.
subordinato da parte dell’odontoiatra e che l’art.
61 D.Lgs. n.275/2003, ha escluso dalla
72
A tale proposito, si considerino le nome a
tutela della privacy relativamente all’acquisizione
e conservazione dei dati sensibili.
Il 50% dei collaboratori/consulenti che hanno
compilato il questionario, sono convinti di poter
avere sempre libero accesso ai dati clinici dei
cittadini-pazienti su cui sono intervenuti.
Questo dato esprime, ancora una volta, una
previsione ottimistica dettata probabilmente dalla
fiducia reciproca su cui è fondato il rapporto di
collaborazione/consulenza.
Si ricordi che nel 74,7% dei casi non è
presente alcun contratto.
Evidentemente, risulta essere notevolmente
sottostimata la probabilità del verificarsi di un
contenzioso tra collaboratore/consulente e il
titolare dell’ambulatorio.
Invece, come abbiamo già evidenziato,
l’assenza di un contratto e la presenza di due
distinte coperture assicurative, fanno risultare
tutt’altro che inverosimile la possibilità che si
instauri un contenzioso tra chi si avvale della
collaborazione/consulenza e chi la offre.
• M. Ferrari; La responsabilità civile in Odontoiatria - In
Danno e Responsabilità v.9 n.2/2004;
• D. Manfredini; La cartella clinica e l’archivio dello studio
odontoiatrico - Impronte, n.1/2008;
• Ordine dei medici Chirurghi e degli odontoiatri della
Provincia di Bergamo, Manuale di benvenuto, 9/2010.
Ringraziamenti
Si ringrazia per la preziosa collaborazione:
‣ il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri di Bergamo Dott. Emilio Pozzi;
‣ il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e
degli Odontoiatri di Bergamo, in carica nell’anno
2011;
il
Presidente
della Commissione Albo Odontoiatri
‣
dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
di Bergamo Dott. Roberto Callioni, in carica
nell’anno 2011;
‣ tutti i componenti della Commissione Albo Odontoiatri
dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
di Bergamo, in carica nell’anno 2011;
tutti
i componenti della Commissione Pari Opportunità
‣
dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
di Bergamo, in carica nell’anno 2011.
Conflitto di Interessi
L’autore dichiara l’assenza di legami con enti di natura
commerciale o non commerciale la cui attività potrebbe
Bibliografia
essere influenzata dai risultati della ricerca.
• G.A. Norelli, C. Buccelli, V. Fineschi; Medicina Legale e
delle Assicurazioni - Piccin ed. 2009;
• G.A. Norelli. V. Pinchi; Odontologia Forense - Piccin ed.
2010;
• G. Fiore, G. Paoni, L. Trecate, V. Vaccaro, F. Zangari; La
responsabilità dell’Odontoiatra: i collaboratori - editor
Marco Scarpelli I quanderni di ANDI Assicura- ANDI
Assicura Milano 2010;
• Buzzoni; Medico e paziente - FAG Milano 2007;
• Ferri, Riva Sanseverino; Del Lavoro - in commentario
del codice civile - Scialoja, Branca; Zanichelli Bologna
1966
• F. Montagna, D. De Leo, L. Montagna, M. Orrico, V.
Piras, A. Piras; Responsabilità professionale
odontoiatrica - Ed. Martina 2010;
• B.D. Bassi; La polizza di assicurazione per il
professionista - Impronte 2007;
73
Lavoro tratto, per sintesi, dalla Tesi di
Master di II livello in Odontologia Forense,
Università di Firenze aa. 2009/2010, titolo:
“Raccolta e conservazione dei dati
clinici nei rapporti di collaborazione in
ambito odontoiatrico nella provincia
di Bergamo ”
Autore Lorenzo Givoia
IL PROGETTO ODONTOLOGIA FORENSE
É MEMBRO DELLA INTERNATIONAL ORGANIZATION
FOR
FORENSIC ODONTO-STOMATOLOGY