Prestazioni mediche esenti IVA
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Prestazioni mediche esenti IVA
SOMMARIO anno XIX, N.2 marzo 2005 In copertina: “Torre Civica” Acri (Cs) foto: dr. Angelo Caravetta Relazione Morale Attività dell’Ordine Consiglio del 13/01, 21/02 Poteri Commissioni Mediche ed Odontoiatriche pag. Organo ufficiale dell’Ordine provinciale Autorizzazioni apertura ed esercizio strutture sanitarie dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Tassa sulle targhe professionali Cosenza Corso: “Presentazioni Multimediali in Medicina” Direttore Responsabile Dalla FNOMCeO Lucio Maria Aiello Prestazioni Mediche esenti IVA, sentenza pag. Comitato di Redazione Eugenio Corcioni, Giuseppe Guarnieri, Notizie ENPAM Vincenzo La Grotta, Vittorino Lo Giudice, Elezione Comitati Fondi speciali presso Fondazione Pietro Nucci, Gianfranco Scarpelli. pag. 3 pag. 17 pag. pag. pag. 15 19/20 21 22 26 pag. 29 pag. 31 Dalla Regione Editore Ricettario unico standardizzaro - Chiarimenti Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Pagina Sindacale degli Odontoiatri di Cosenza C.so d’Italia, 44 - 87100 Cosenza CGIL su completamento orario Medici continuità pag. tel. 0984/412841-411840 Fax 412853 Pagina dell’Odontoiatra www.ordinemedici.cosenza.it e-mail: [email protected] Proroga per autorizzaz. studi medici e odontoiatrici pag. Assemblea iscritti albo Odontoiatri Pubblicazione registrata presso il Tribunale Studi di settore/Decalogo/Servizi studi di Cosenza in data 01/12/1986 al n°442/86 Poste Italiane spedizione in A.P. Art. 2 Problematiche della Privacy/Avviso Corso comma 20/c Legge 662/96 DCO/DC-CS/ Dalla FNOMCeO Polizze assicurative 260/2003 valida dal 27/07/2003 Coordinamento Commissioni/AIO Il Bollettino viene spedito gratuitamente ai Avviso su Prestazioni mediche esenti IVA Medici e agli Odontoiatri della provincia di Verso l’autonomia - Relazione Cosenza, agli Ordini dei Medici d’Italia, a Contributi Utili Istituzioni Sanitarie. Certificati garantiti dal SSN/Non nascondere la cartella Impaginazione e computer-grafica doppia indennità integrativa Zefiro S.a.s. Via G. De Rada, 54 87100 Cosenza tel. 0984/29567 www.zefiro.net [email protected] Contributi e Opinioni Intolleranze alimentari 33 35 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 36 37/40 41 42/46 47/48 49 50 pag. 53/54 pag. 55 Lettere alla Redazione/Recensione Falso stato di Malattia/Anatomia del Piede Piccoli Annunci Stampa Tip. Cav. Pino Benvenuto (Cosenza) pagine interne stampate su carta riciclata 2 pag. 58/59 pag. 60 Consiglio Direttivo Presidente Eugenio Corcioni Vice Presidente Mario Santelli Segretario Giampaolo Barone Tesoriere Vittorino Lo Giudice Consiglieri Lucio Maria Aiello Caterina Barrese Carlo Caruso Sante Luigi Formoso Giuseppe Guarnieri (odontoiatra) Paolo Guglielmelli Vincenzo La Grotta (odontoiatra) Pietro Mingrone Giovanni Nicotera Pietro Nucci Eleonora Policicchio Gianfranco Scarpelli Bruno Tucci Commissione odontoiatri Giuseppe Guarnieri - Presidente Maria Luisa Iacoe - Segretaria Marcello Carbone - Componente Giovanni Filice - Componente Vincenzo La Grotta - Componente Collegio dei Revisori dei Conti Antonio Caputo - Presidente Andrea Caparelli - Effettivo Maria Fornaro - Effettivo Giuseppe Maurelli - Supplente 3 RELAZIONE MORALE Cari colleghi È arrivato l’appuntamento di una nuova assemblea annuale nella quale cercheremo di rendere conto del lavoro svolto, approvare i bilanci e provare a fare il punto sullo stato della nostra professione e, più in generale, sulla sanità. Come di consueto dedicherò la prima parte del mio intervento ad alcuni aspetti dell’ordinaria amministrazione che, a prima vista, possono sembrare secondari ma che ritengo comunque rilevanti per la vita dell’Ordine per poi passare ad argomenti di più vasta portata, sia locali che nazionali. problematiche gestionali Riguardo alla riscossione delle quote anche nell’anno appena trascorso abbiamo utilizzato il sistema del “postel” che si è confermato efficiente soprattutto nei resoconti e ci ha permesso, grazie al paziente e puntuale lavoro degli uffici, di identificare i ritardatari annullando quasi del tutto i morosi: infatti tutti i colleghi tranne due hanno versato la quota del 2003 e per il 2004 la quota degli iscritti in ritardo si è notevolmente ridotta rispetto agli anni precedenti. Nell’ultima seduta del 2004 siamo stati costretti a cancellare per morosità, dopo le lunghe procedure di garanzia, due colleghi: questo dato va segnalato sia perché da un confronto fatto con gli altri ordini il numero di disfunzioni nella nostra sede è di gran lunga inferiore sia perché il risultato da una parte è legato alla correttezza della quasi totalità dei colleghi dall’altro all’efficienza degli uffici che riescono a seguire tutti i versamenti e a recuperare la totalità dei ritardatari alcuni involontari altri, ma sono sempre più una quantità trascurabile con il vizio del ritardo insolente. Il sito dell’Ordine è diventato un punto di riferimento degli iscritti, infatti dai circa 500 contatti settimanali dello scorso anno si è passati nel 2004 a circa 800 contatti settimanali (la precisione statistica dei contatori ci dice 799) e sarà necessario nei prossimi anni pensare sempre di più all’efficienza informatica anticipando soluzioni pratiche che la rete ci offre. L’originale sistema di certificazione a distanza costituito dalle tre postazioni di Scalea, Rossano e Castrovillari continua a funzionare , anche se il ricorso sempre più diffuso all’autocertificazione ha ridotto la produzione di certificati in tutti gli uffici pubblici; va segnalato comunque che, nell’ultimo anno, circa 100 colleghi della nostra vasta provincia hanno evitato il viaggio sino a Cosenza per il rilascio di un semplice certificato. E’ sempre attiva l’iniziativa che consente la frequenza volontaria di colleghi nei reparti e nei servizi degli ospedali della nostra provincia, senza 4 RELAZIONE MORALE alcuna discrezionalità o pratica di favore, attività coordinata dall’Ordine mediante un protocollo di intesa con le aziende sanitarie e che prevede tra l’altro che l’autorizzazione alla frequenza transiti dall’Ordine e che l’assicurazione contro gli infortuni richiesta dalle Aziende ai colleghi sia a carico dell’Ordine stesso; nello scorso anno 16 medici e 5 odontoiatri hanno frequentato i reparti dei nostri ospedali con questo sistema: l’iniziativa, che non mi risulta avere ancora pari in altre realtà provinciali, è diventata ormai una consuetudine malgrado i cambi amministrativi ai vertici delle aziende sanitarie a testimonianza della buona impostazione del protocollo d’intesa a suo tempo stipulato. corsi di informatica e di inglese collaborazione con la Università della Calabria Sia nello scorso anno che in questo abbiamo organizzato i corsi di informatica e di inglese sempre su più livelli formativi e sempre con un’attenzione particolare alla vasta provincia: infatti abbiamo offerto i corsi anche a Scalea, Diamante, Castrovillari, Rossano, San Giovanni ed Acri: stiamo ricevendo apprezzamenti sui docenti e a conferma di ciò abbiamo avuto la richiesta di parteciparvi anche da parte di colleghi operanti nella nostra provincia ma non iscritti al nostro Ordine, l’iscrizione al corso è stata accettata dopo il cambio di Ordine!. Durante l’anno ha avuto corso una ricerca in collaborazione con la Cattedra di sociologia delle professioni della Università della Calabria sulla professione di Medico. La ricerca, finanziata come progetto di rilevante interesse nazionale dal Ministero della Università e della ricerca scientifica, realizzata contemporaneamente alle Università di Torino e di Ancona, con la collaborazione dei rispettivi Ordini, ha visto impegnati, sotto la guida del prof. L. Speranza professore di Sociologia economica dell’UNICAL, alcuni dottorandi di ricerca dell’Unical su un campione di circa 400 colleghi espressione dei nostri iscritti; la fase di raccolta dei questionari è terminata a Cosenza mentre è ancora in fase di ultimazione nelle altre sedi. Abbiamo avuto una buona compliance dei colleghi all’indubbio fastidio di dover rispondere ad un impegnativo questionario alla composizione del quale abbiamo collaborato anche noi del Consiglio. Il campione dei colleghi che sono stati scelti è stato selezionato con rigorosi criteri scientifici che tenessero in considerazione età, sesso, tipo di professione, sede di lavoro ecc; i dati saranno pubblicati in un prossimo futuro. C’è da dire che tale ricerca per l’accuratezza, la specificità e la vastità del campione è la più autorevole del tipo fatta in Italia; ci auguriamo pertanto che i dati di cui verremo a conoscenza,dopo la dovuta analisi tecnico- statistica (le elaborazioni non sono ancora terminate) possano essere utili per comprendere meglio i problemi , le caratteristiche e le novità della nostra 5 RELAZIONE MORALE acquisto di una nuova sede: riepilogo professione. E’ innegabile, infatti, che solo la conoscenza delle dinamiche nella composizione, attitudine, modo di lavoro, aspirazioni ecc. dei nostri iscritti potrà guidare la gestione della professione ed evitarci di trovarci spiazzati rispetto a cambiamenti strutturali che ormai interessano la nostra categoria (ad es. motivazioni professionali, presenza o meno di una identità comune di base fra le varie discipline, stili di vita, ruolo, importanza e numero delle donne ecc.). A questo proposito voglio ricordare che lo scorso anno abbiamo istituito la Commissione Donne medico che però sinora non è stata operativa. Ritengo che su questo aspetto dobbiamo fare molto di più non solo e non tanto nell’interesse delle colleghe bensì nell’interesse dell’intera categoria; su questo tema l’intero Consiglio auspica contributi e suggerimenti. Venendo ora ad un altro importante argomento voglio ricordare che uno degli obbiettivi di questo triennio è stato quello dell’acquisto di una nuova sede, ampia e che permettesse di poter disporre di un vero auditorium destinato a diventare il punto di riferimento di tutta l’attività convegnistica di ambito sanitario della nostra città: al momento, malgrado il grande impegno e le molte energie impiegate non possiamo portare a consuntivo l’avvenuto acquisto: ci pare utile e doveroso informare della faccenda l’intera platea degli iscritti con un riepilogo necessariamente non breve. L’assemblea generale degli iscritti, svoltasi in data 6.04.2003, deliberava: “Di autorizzare il Consiglio Direttivo dell’Ordine a procedere all’acquisto di una nuova sede dell’Ordine avente caratteristiche strutturali e strumentali tali da soddisfare le esigenze per come in premessa evidenziate, provvedendo al finanziamento occorrente con i mezzi che riterrà più opportuni, ivi compresi anche l’eventuale cessione della attuale sede di proprietà con reinvestimento del ricavato e la contrazione di un mutuo passivo fino ad un massimo di •. 1.550.000,00 (unmilionecinquecentocinquantamila) con la Fondazione ENPAM, Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Medici, con sede in Roma alla Via Torino n° 38 che preveda la cessione alla stessa di tanta parte dei contributi degli iscritti all’Ordine, quanta ne occorre a garantire il finanziamento. Subito si avviava il lavoro per l’individuazione delle caratteristiche tecniche, strutturali e funzionali che l’immobile avrebbe dovuto avere per soddisfare le esigenze ipotizzate. Con la collaborazione di tecnici qualificati, che hanno dato il loro supporto gratuitamente, si mettevano quindi a punto il bando e il disciplinare di acquisto che venivano approvati dal Consiglio Direttivo nella sua seduta del 25.07.03. Pubblicato il bando su tutti i quotidiani locali, alla scadenza dei termini dati pervenivano due sole offerte che venivano affidate, per l’esame 6 RELAZIONE MORALE e l’istruzione, alla Commissione tecnica, appositamente prevista e costituita e composta dal Presidente dell’Ordine degli Architetti, dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri e dal Responsabile dell’Ufficio del Piano del Comune di Cosenza, professionisti tutti che fornivano a loro volta un prezioso supporto. La commissione si riuniva più volte, chiedeva agli offerenti elementi ed informazioni integrative, e concludeva il proprio lavoro consegnando al Consiglio una relazione riassuntiva del lavoro svolto e delle valutazioni effettuate. Il Consiglio, dopo avere attentamente esaminato le proposte e preso atto degli aspetti negativi e positivi per ciascuna evidenziati dalla commissione tecnica, nella sua seduta del 3.05.04, esercitando la facoltà datasi con il bando per poter essere libero di tutelare al meglio gli interessi dell’ente e degli iscritti, decideva di non procedere ad aggiudicare l’acquisto a nessuna delle due offerte pervenute, ritenendole entrambe non pienamente soddisfacenti alle esigenze poste a base dell’acquisto. Nella stessa circostanza, il Consiglio dava mandato al Presidente di avviare una ricerca per l’individuazione di possibili ulteriori soluzioni. In esecuzione del mandato ricevuto, il presidente, coadiuvato dagli altri membri del Direttivo, prendeva contatti con la ITALPARCHEGGI, società costruttrice e titolare dei diritti di superficie delle strutture componenti il Centro Commerciale “I DUE FIUMI”, che aveva a disposizione una superficie che avrebbe potuto essere destinata a nuova sede, soddisfacendo le esigenze che si erano individuate. Della proposta ricevuta, dei possibili interventi e dei problemi connessi, il Consiglio prendeva cognizione nella sua seduta del 25.05.2004. In tale occasione, il Consiglio autorizzava il Presidente a proseguire le trattative con la ITALPARCHEGGI s.r.l. la cui eventuale conclusione veniva comunque condizionata all’ottenimento della piena proprietà della struttura con l’affrancazione da parte del Comune di Cosenza da tutti i suoi diritti gravanti sull’immobile. Dando seguito a tale ultima determinazione consiliare, si proseguivano le trattative con la ITALPARCHEGGI s.r.l. e sempre con il supporto e la consulenza di tecnici qualificati che continuavano a dare il loro aiuto gratuitamente si individuavano le possibili soluzioni strutturali, si mettevano a punto e concordavano gli interventi di arredamento, arrivando così a mettere a punto una proposta definitiva. Contemporaneamente si contattava il Sindaco di Cosenza per sondare se v’era la disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale a porre 7 RELAZIONE MORALE in essere quanto di sua competenza e spettanza per far si che l’Ordine acquisisse, oltre all’immediato diritto di superficie, anche la piena proprietà. Il primo cittadino, in più occasioni, si dichiarava verbalmente entusiasta della possibilità e dava la sua massima disponibilità, assicurando l’insussistenza di qualsivoglia problema o controindicazione, facendo notare che c’erano stati in passato precedenti favorevoli in materia. Su tali presupposti il Consiglio Direttivo dell’Ordine, prendeva cognizione, esaminava e sviscerava l’ipotesi di accordo messo a punto con la ITALPARCHEGGI s.r.l., che prevedeva oltre all’acquisizione dell’immobile anche il totale arredamento dello stesso secondo le necessità dell’Ente per come evidenziate, messe a punto e concordate, nel dettaglio. Nella sua seduta del 16.06.2004 il Consiglio Direttivo deliberava quindi l’acquisto dell’immobile dando mandato al Presidente affinché procedesse alla sua formalizzazione con la stipula degli atti necessari. Poiché il Comune di Cosenza non aveva ancora posto in essere formalmente gli atti di sua competenza per l’affrancazione dell’immobile dai diritti sullo stesso gravanti, per come promessi e garantiti, il Consiglio tutelava comunque gli interessi dell’Ente, ribadendo che l’acquisto era condizionato”alla preventiva affrancazione, da parte del Comune di Cosenza, dell’immobile dal diritto di superficie sullo stesso gravante con conseguente assicurazione in favore dell’Ordine della piena proprietà dello stesso”. Nella stessa circostanza si deliberava anche l’accensione del necessario mutuo con l’ENPAM per come previsto nella originaria delibera dell’assemblea degli iscritti. Successivamente, dopo un periodo di acuta crisi politica municipale, culminata in un largo ricambio dei componenti della Giunta Comunale, in maniera del tutto inaspettata e senza adeguate giustificazioni, il comune di Cosenza cominciava a fare marcia indietro, evidenziando dubbi e frapponendo ostacoli circa la fattibilità della promessa liberazione dell’immobile dai vincoli esistenti. Dopo numerosi tentativi, nel mese di novembre, il Presidente riusciva finalmente ad incontrare il Sindaco del Comune di Cosenza che confermava la sua marcia indietro rispetto alla disponibilità precedentemente dichiarata e la non percorribilità della strada ipotizzata. Nell’occasione al primo cittadino veniva consegnata una nota formale con la quale s’invitava l’amministrazione a formalizzare il suo ripensamento. Il Sindaco assicurava che avrebbe dato una risposta formale che ad oggi, però, non è ancora pervenuta. 8 RELAZIONE MORALE rapporti fra componente medica ed odontoiatrica Non potendo e non ritenendo giusto ed opportuno in tali condizioni perfezionare un acquisto che avrebbe avuto quale conseguenza sostanziale quella di avere a disposizione un immobile a tempo (si sarebbe acquistato per 60 anni il solo diritto di superficie temporaneo con la contemporanea dismissione di un bene di proprietà) abbiamo rinunciato a quel tipo di acquisto. Rimane molta amarezza, anche perché la struttura per come ipotizzata oltre ad essere prestigiosa , si trova nell’”ombelico” della città, e, a parere del Consiglio, ha tutte le caratteristiche per soddisfare le esigenze di un Ente come il nostro: oggi ci troviamo con un congruo anticipo messo da parte in bilancio per l’acquisto, la pratica del mutuo ENPAM approvata e siamo alla ricerca di una soluzione che possa soddisfare gli interessi dell’Ente con la ferma volontà di arrivare nel corso dell’anno quantomeno ad un progetto conclusivo sia pur non ancora del tutto realizzato. E’ doveroso informare tutti dei rapporti fra componente medica ed odontoiatrica. Lo scorso anno ci eravamo lasciati con una proposta scaturita in Consiglio Nazionale di un auspicato tentativo di dialogo “al fine di dare impulso e rendere condiviso e immediatamente applicabile ….. l’emanazione di un atto regolamentare nel rispetto delle normative vigenti”. Da allora il dialogo fra le due componenti non ha fatto molti passi avanti: nell’ultimo Consiglio nazionale si è di fatto solo deliberato la costituzione di una Commissione paritetica composta da tre Odontoiatri e tre Medici con il compito di elaborare una proposta di legge, vista l’impossibilità di ottenere quanto desiderato con un semplice atto di regolamentazione interna. La proposta di legge da sottoporre al Consiglio Nazionale per poi iniziare l’iter parlamentare, dovrebbe mirare ad assicurare: l’autonomia dell’Albo dei Medici Chirurghi e dell’Albo degli Odontoiatri e il diritto della professione odontoiatrica di nominare propri rappresentanti nelle varie articolazioni istituzionali, il tutto assicurando il coordinamento con le disposizioni del DPR221/50 che è la legge di riferimento che ci governa. Insomma non mi pare che si siano fatti progressi sostanziali, ormai in molte realtà provinciali le rappresentanze odontoiatriche fanno sempre più fatica a riconoscere la potestà del Consiglio. Lo scorso anno dicevamo: si tratta in sostanza di decidere insieme, Medici ed Odontoiatri, se le ragioni della nostra coabitazione in uno stesso Ordine sono tutt’ora superiori alle ragioni specifiche e differenziate di ognuna delle due componenti. A me pare che un vero dibattito franco non si sia ancora aperto e spesso da una parte si accentuano alcuni atteggiamenti polemici e dall’altra pare proprio che invece di rimanere insieme in un unico Ordine, per un autentico spirito unitario, che si fondi su principi scientifici e deontologici comuni, la convivenza sia subita come scelta obbligata, motivata unicamente dai vantaggi collegati alla partecipazione 9 RELAZIONE MORALE ECM ad un gruppo professionale molto numeroso e dotato di prestigio sociale come quello costituito da i 328mila medici italiani. Spero che ove mai si arrivasse all’approvazione di una legge condivisa questa possa essere chiara e facilmente applicabile, altrimenti quella di due Ordini separati sarà , a mio parere e anche nell’intenzione del legislatore, inevitabile. Sicuramente per molti colleghi una delle occasioni di impatto con il mondo ordinistico è stata il tema dell’ECM: l’Educazione Medica Continua. Durante quest’anno ci sono state molte occasioni di conflitto a partire dal noto Decreto Ministeriale che regolamenta le Società scientifiche, e descrive il percorso e le caratteristiche che le Società devono avere per essere inserite in un albo riconosciuto dal Ministero. Ricordo che il Decreto è stato fortemente contestato da molti Ordini tra cui il nostro, anche se con pacatezza ma con argomentazioni: mi riferisco all’articolo apparso sul Sole 24ore sanità e poi pubblicato sul nostro bollettino. In buona sostanza in quell’articolo si affermava di condividere tutta una serie di considerazioni che obbligavano le società scientifiche ad avere determinate caratteristiche per ottenere il riconoscimento del Ministero (es. mancanza di conflitto di interesse, non attività sindacale ecc.) ma si contestava sia il ruolo notarile riconosciuto nel decreto all’Ordine, mentre se ne attribuiva uno centrale alla FISM (cioè la Federazione Italiana delle Società Scientifiche in Medicina), sia la strutturazione che di fatto immagina tutto il sapere scientifico diviso in maniera rigida nei confini di ogni singola disciplina, con il conseguente obbligo di percorsi formativi rigidamente intradisciplinari rendendo molto difficile quello che chiamavo il diritto alla trasversalità culturale del medico. E’ un discorso complesso; qui voglio solo dire che nessuno in sede ordinistica centrale ha colto il significato professionale di un tale rilievo; è bastato però che il sottoscritto, partecipando in qualità di delegato di una Società scientifica regolarmente iscritta FISM, all’assemblea annuale convocata a Milano, nello scorso novembre, per le modifiche di statuto imposte dallo stesso decreto, accennasse al problema e contestualmente proponesse una modifica di statuto che all’unanimità passasse la modifica in base alla quale in FISM possono iscriversi anche le società scientifiche multidisciplinari. In altri termini dal momento che molte società scientifiche non si riconoscono nei confini angusti di un’ unica disciplina, è stato un gioco facile fare passare la modifica di statuto nel senso che può aderire alla FISM una società multidisciplinare che invece secondo il decreto non potrebbe essere iscritta all’albo delle società scientifiche accreditate dal Ministero.! In sede di Comitato Centrale prima e di Consiglio Nazionale poi il Presidente Fnomceo ha affermato di non aver visto il decreto prima della 10 RELAZIONE MORALE attribuzione incarichi sua pubblicazione, di non esserne mai stato informato dal Ministero. Successivamente una dettagliata e documentata lettera del Direttore Generale del ministero dott. Dari, non smentita mai dal Ministro, ed inviata con preghiera di diffusione a tutti i membri del CC, ha affermato la assolta latitanza anzi la corresponsabilità del Presidente nella faccenda, riferendo che del decreto il Presidente era stato ritualmente informato già giorno 10 maggio (l’emanazione in gazzetta è dei primi di luglio) per un parere. In conclusione la credibilità dell’istituzione Ordine nella faccenda ne esce svilita ed il decreto rimane in vigore espropriando l’Ordine del compito di coordinamento delle società scientifiche di fatto assegnatale nell’articolo di legge che istituisce l’ ECM. A poco poi serve che si alzi la voce annunciando dimissioni dalla Commissione nazionale ECM, peraltro mai formalizzate; per quanto ne so il Ministro fa fatica a riunire la Commissione Nazionale non per la posizione Ordinistica quanto per il ruolo concorrente svolto sempre di più dalle Regioni. Stiamo di fatto assistendo ad una ECM sempre di più regionalizzata ovviamente nelle realtà del nostro paese ove l’istituzione Regione è più operativa; la considerazione ovvia è che i modelli di ECM si differenziano ormai molto, ad esempio il modello lombardo che cerca di trasformare almeno parte del lavoro che si fa in certificazione utile per i famosi crediti ECM mi pare una buona soluzione perché così facendo si impiegano poche risorse e con la verifica del lavoro si migliora di fatto il servizio. In Calabria da pochi giorni si è insediata la commissione regionale ECM , prevista dal piano sanitario, a fortissima caratterizzazione professionale: ne fanno parte i 5 presidenti degli ordini dei medici oltre al rappresentante dell’Ordine dei farmacisti, dei veterinari e del Collegio degli infermieri: si spera nella prossima legislatura regionale di poter operare bene, e ciò diventa particolarmente importante per noi dell’Ordine di Cosenza che della Commissione regionale siamo stati i promotori ed i sostenitori per il suo inserimento nel piano sanitario regionale. Da molti anni ma sempre di più negli ultimi tempi si avvertono nella categoria una serie di criticità: vorrei provare a parlare di alcune ad esempio la discrezionalità nella gestione e nell’attribuzione degli incarichi , l’eccessivo carico burocratico che i medici inseriti a vario titolo nel SSN devono subire, la limitatezza delle risorse, la sempre più strisciante pratica della precarizzazione dei rapporti di lavoro. Occorre a mio parere su questi temi fare alcune considerazioni. Come dicevo sopra uno dei problemi che viene avvertito con profondo disagio non solo dai colleghi ma ormai dall’intera opinione pubblica riguarda le modalità con cui vengono conferiti gli incarichi sia di apicalità , sia di altro genere, incarichi di cui è ricco il contratto di lavoro della dipendenza (ad esempio incarico professionale, incarico di alta 11 RELAZIONE MORALE sempre maggiori incombenze professionalità, incarico di responsabile di struttura semplice, incarico di struttura semplice dipartimentale o interdipartimentale). Tali incarichi vengono conferiti il più delle volte con valutazioni non chiare, ad esempio incarichi che dovrebbero essere successivi all’atto aziendale cioè inseriti in una logica programmatoria vengono attribuiti senza né atto programmatorio né un vero atto aziendale. Di tutto questo non è giusto dare l’intera responsabilità ai vari direttori generali che si susseguono in quanto anche noi come medici abbiamo le nostre responsabilità. Ad esempio le rappresentanze della categoria che spesso spingono, a volte anche in buona fede, per l’applicazione di alcuni istituti contrattuali per “portare a casa” qualche modesto beneficio economico non si impegnano o forse non hanno l’autorevolezza e la capacità strategica per obbligare ad inserire la richiesta in un quadro di regole. A dire il vero la situazione nella nostra realtà provinciale e regionale è ancora più complessa in quanto spesso la mediazione sindacale o non avviene o è scavalcata dall’intervento dei singoli, che spesso si traduce in una delibera in più, con un allungamento della lista dei beneficiati. C’è in una parola una eccessiva discrezionalità, il più delle volte la scelta ancorché giusta appare arbitraria. La discrezionalità , concessa dal legislatore come strumento di governo del sistema (“si dice aziendale!”) si giustifica, se c’è il “controaltare” della responsabilità, ma se il responsabile della scelta cambia in continuazione e non si risponde di fatto mai dei risultati in termini di efficienza e di qualità del servizi, la discrezionalità finisce allora per diventare uno strumento per favorire la trasformazione delle aziende sanitarie in “ fabbriche di voti” come, le forze politiche che si avvicendano, di volta in volta, all’opposizione vanno affermando per poi smentirsi dai banchi del governo. Così il sistema non può andare avanti, troppe sono le degenerazioni a cui stiamo assistendo in tutta Italia: senza un movimento che preveda il coinvolgimento della categoria non si potrà sperare in un reale cambiamento. Il meccanismo va cambiato per tutta una serie di valutazioni non ultima quella che il sistema così come è non è a tutela degli stessi colleghi che occupano più che degnamente, a volte, posti di rilievo, e che molti, invece, in un contesto simile, tanto poco trasparente, si arrogano il diritto pubblicamente di criticare e magari di offendere. Non è facile studiare un meccanismo che garantisca tutti ma che non ci faccia ritornare alle scelte baronali di un tempo. Quando fu abolito il sorteggio nella sede dell’Ordine professionale dei commissari d’esame non ricordo né proteste né sento in giro nostalgie! Il ministro Sirchia, dal canto suo, al di là di valutazioni generali sul suo operato complessivo, ha cercato in questi anni di permanenza al ministero di proporre una revisione del sistema concorsuale, per esempio prevedendo una terna di “promossi” nella quale il Direttore generale è obbligato a fare la scelta; ma su questo non ha trovato l’aiuto 12 RELAZIONE MORALE né delle rappresentanze ordinistiche né sindacali ed invece si è manifestato il freno completo della conferenza delle Regioni che non vogliono perdere un potere così penetrante. E’ evidente che la serenità e le motivazioni in un ambiente di lavoro si ritrovano solo se esistono regole certe e condivise. Per introdurre l’ultima parte della mia relazione voglio ricordare che sempre più spesso i medici , mi riferisco a quelli che a vario titolo operano nel servizio sanitario nazionale, sono soggetti a sempre maggiori incombenze, burocraticità, provvedimenti la cui reale utilità a volte risulta poco comprensibile. A questo proposito le criticità maggiori sono nel campo della prescrivibilità dei farmaci e più in generale nella prescrivibilità di indagini, proposte di ricovero ecc. Occorre fare una premessa: viviamo in un sistema (il SSN) complesso, per cui la libertà e l’indipendenza del medico che è un valore nell’interesse del paziente, è qualche cosa che deve fare i conti con la definizione precisa delle risorse che anno per anno vengono fissate per un dato settore o attività. L’articolo 4 del Codice di deontologia medica recita: “L’esercizio della medicina è fondato sulla libertà e sull’indipendenza della professione”. Questa affermazione che definisce la matrice civile etica e tecnoscientifica della professione medica si concretizza, come sopra dicevo a proposito della discrezionalità delle scelte negli incarichi, su un duplice piano di valori tra loro inscindibili e cioè l’autonomia e la responsabilità. L’autonomia non è un valore praticabile se non accompagnato dalla responsabilità. Infatti è impossibile esercitare una funzione autonoma senza assumersi le coerenti responsabilità e al contrario praticare una responsabilità se privi di una concreta autonomia. L’autonomia e la responsabilità del medico devono costantemente cimentarsi con alcuni fenomeni: -effetti distorcenti la sperimentazione clinica dei farmaci e delle biotecnologie , merci ad elevato contenuto etico , nella misura in cui sono legate ad interessi del mercato con ricadute sull’informazione commerciale finalizzata ad indirizzare i comportamenti prescrittivi e che sollevano conflitti di interesse; -vincoli prescrittivi derivanti da norme amministrative (prontuari farmaceutici suddivisi in fasce di rimborsabilità, tickets, note CUF oggi AIFA, e magari commissioni ASL sull’appropriatezza, la definizione di specifici badgets ecc); -le modalità, gli strumenti gli agenti ed i costi dell’aggiornamento e formazione permanente dei professionisti perché rispetto all’evolversi delle conoscenze e competenze chi accusa ritardi è, magari incosciamente, meno autonomo; 13 RELAZIONE MORALE introduzione del ricettario unico favorevoli al SSN -la sempre presente “asimmetria informativa che caratterizza il rapporto medico-paziente, che individua nel medico un mediatore rispetto alla quantità e qualità della domanda del cittadino. L’autonomia del medico si gioca in questo contesto e la stessa qualità dell’atto professionale è condizionata dal diverso peso di ognuno di queste variabili. Su questo tema nei prossimi mesi tutti i medici ovunque operino si troveranno ad affrontare alcune grosse novità, meno traumatiche forse per i medici di medicina generale e via via sempre più di impatto per i medici di guardia, per gli ambulatoriali e gli ospedalieri, mi riferisco all’introduzione del nuovo ricettario unico e personale di tutti i medici del servizio sanitario ovunque operino, e con la successiva tessera sanitaria informatica per tutti i cittadini, introduzione in attuazione ultima di una prima indicazione presente già nella legge di riforma “Bindi”. Su questo tema noi di Cosenza ci siamo subito attivati informando e chiamando a collaborare i vari direttori sanitari, di azienda, di presidio, di distretto ecc. per attuare nel miglior modo possibile una legge dello Stato e per prevenire possibili conflitti all’interno della categoria: da una partecipata riunione all’Ordine lo scorso mese di dicembre sono state messe in evidenza tutta una serie di criticità, di bisogni formativi, informativi e soprattutto di attrezzatura informatica. Queste criticità le abbiamo fatte presenti all’Assessorato con spirito di collaborazione ma nonostante tutta una serie di contatti l’Assessorato non si è attivato per dare le dovute disposizioni; prova ne è che le stesse Aziende sanitarie hanno riproposto identici quesiti e richieste alla Regione. La disponibilità a collaborare è testimoniata da un intenso lavoro di mediazione svolto ma occorrono risposte concrete quantomeno con la dotazione dei mezzi informatici nelle varie realtà dei nostri servizi e reparti. Per il momento è stata solo dilazionata l’entrata in vigore del ricettario unico al prossimo primo aprile!! Non c’è nessun dubbio che l’introduzione del ricettario unico con l’invio telematico diretto al Ministero delle Finanze con la possibilità di identificare tutta l’attività prescrittiva (di farmaci ma anche di indagini cliniche e quant’altro,) del singolo medico è un onere a cui non siamo abituati soprattutto quella parte di noi che lavora nei presidi ospedalieri e territoriali del SSN. Prevedo che sarà certamente molto difficile l’attuazione del provvedimento normativo e che il carico burocratico aumenterà rubando tempo alla componente assistenziale che rimane la parte più importante del nostro lavoro. E’ vero, il SSN ha le sue regole, ma è ancora più vero e necessario disporre di tutti i supporti necessari per attuare la nuova regolamentazione. 14 RELAZIONE MORALE I medici Italiani debbono chiedersi se davvero sono favorevoli al SSN, con la conseguenza di qualche inevitabile limitazione della libertà professionale, e una certa crisi di identità dei professionisti che vi operano, divisi tra impegno di fare tutto il possibile per il paziente ed esigenza di risparmio e di efficienza richieste dal servizio pubblico. Da questa scelta di fondo non possono che derivare importanti conseguenze e comportamenti coerenti. Difendere il SSN non significa difendere opportunisticamente eventuali benefici personali, e operare nel contempo per affossarlo o sabotarlo. Significa invece partecipare al suo miglioramento, contribuirvi fattivamente, rivendicare un ruolo di attori e non di comparse, riconoscere alla politica il ruolo primario delle scelte economiche ma reclamare per i medici la insostituibile funzione scientifica e culturale necessaria per usare quelle risorse per il raggiungimento di obbiettivi concordati e rifiutare esosi controlli burocratici per privilegiare le verifiche di risultato. Queste considerazioni danno la misura della complessa articolazione dei problemi che la istituzione ordinistica non può esimersi di affrontare. Eugenio Concioni 15 ATTIVITÀ dell’ORDINE CONSIGLIO DIRETTIVO SEDUTA DEL 13.01.2005 PRESENTI: Corcioni, Santelli, Barone, Lo Giudice, Aiello, Barrese, Caruso, Formoso, G u g l i e l m e l l i , Nucci,Policicchio, ASSENTI: Guarnieri,La Grotta, Mingrone, Nicotera, Scarpelli, Tucci REVISORI PRESENTI: Caputo Gambardella Michele, Basile Maria Pia, Catalano Giorgio, Elia Elena, Mangia Domenico, Sarubbo Giuseppe Il Consiglio ha inoltre esaminato n° 1 domanda di pubblicità sanitaria. ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI Si è svolta in data 13 Febbraio 2005, in seconda convocazione, l’assemblea degli iscritti per discutere e deliberare su seguente ordine del giorno ARGOMENTI TRATTATI: 1) Relazione del Presidente; 1) ESAME ED APPROVAZIONE BOZZE CONTO CONSUNTIVO 2004 E BILANCIO DI PREVISIONE 2005 Il Consiglio ha approvato le bozze del Conto Consuntivo 2004 e del Bilancio di Previsione 2005 da sottoporre all’approvazione definitiva dell’assemblea ordinaria degli iscritti ALBO MEDICI ISCRIZIONI: Timpani Vincenza CANCELLAZIONI: Ricciardi Vincenzo, Gallippi Giovambattista ALBO ODONTOIATRI ISCRIZIONI: 2) Approvazione Conto Consuntivo 2004; 3) Approvazione Bilancio di Previsione 2005. Vi hanno preso parte, personalmente o per delega, numerosissimi iscritti Dopo l’introduzione dei lavori da parte del Presidente lo stesso ha, quindi, svolto la propria relazione morale riassumendo l’attività svolta dal Consiglio Direttivo, illustrando le linee programmatiche che intende portare avanti. Il Presidente ha quindi passato la parola al Consigliere Tesoriere che ha svolto le 16 proprie relazioni sulla bozze del conto consuntivo 2004 e del bilancio di previsione per il 2005 deliberate dal Consiglio Direttivo e sottoposte all’approvazione dell’assemblea. Al termine della discussione l’assemblea ha approvato all’unanimità il conto consuntivo 2004 e il bilancio di previsione 2005 per come sottoposti alla sua attenzione dal Consiglio Direttivo. Al termine dell’assemblea si è svolta la cerimonia di consegna delle medaglie ricordo ai colleghi con cinquant’anni d’iscrizione all’albo: Camera Giacomo, Caporale Salvatore, Cirio Vincenzo, Comite Osvaldo, Coppa Salvatore, Cosentino Raffaele, De Santis Attilio, Giannuzzi Franco, Laghi Ettore, Macrini Cesare, Manno Giovanni, Martino Rosina, Molinari Benedetto, Nitti Alessandrina, Perri Antonio, Romano Francesco, Santelli Sergio, Sarpi Florindo, Veneruso Vincenzo. CONSIGLIO DIRETTIVO SEDUTA DEL 21.02.05 PRESENTI: Corcioni, Santelli, Barone, Lo Giudice, Aiello, Caruso, Formoso, Guglielmelli, Nucci, Policicchio, Tucci ASSENTI: ATTIVITÀ dell’ORDINE Barrese, Guarnieri, La Grotta, Mingrone, Nicotera, Scarpelli, REVISORI PRESENTI: Caputo ARGOMENTI TRATTATI: 1. A u t o r i z z a z i o n e aperture studi Il Consiglio ha preso atto ed esaminato la nuova disposizione normativa emanata dal Consiglio Regionale, su iniziativa e sollecitazione dell’Ordine di Cosenza, che ha escluso d a l l ’ o b b l i g o dell’autorizzazione gli studi medici ed odontoiatrici 2. Corsi di aggiornamento Il Consiglio ha avviato nuove iniziative di corsi di aggiornamento da accreditare ECM 3. Nuova sede Il Consiglio ha discusso delle nuove iniziative da assumere per l’individuazione e l’acquisto della programmata nuova sede, preso atto dell’impercorribilità delle strade fino ad ora seguite, per come relazionato anche dal Presidente all’assemblea degli iscritti. ALBO MEDICI ISCRIZIONI: Adimari Vincenzina, Guido Carmelo, Affinito Domenico, Porfidio Giovanni, Abbate Francesco, Abbate Rosa Anna Ilde, Boccia Maria Letizia, Aronne Adolfo Lucio CANCELLAZIONI Donvito Alessandro, Alchino Ferdinando, Rupi Erminia, Margiotta Maria Carmela, Bilotta Agata Teresa, Domanico Andrea, Coscarella Mariangela, Scarpelli Adalgisa 4) 5) ALBO ODONTOIATRI ISCRIZIONI: Bruno Paolo 6) Il Consiglio ha inoltre - concesso il Patrocinio dell’Ordine a: 1) Corso di aggiornamento in scienze pediatriche e c h i r u rg i c h e organizzato dalla Cattedra di Chirurgia Pediatrica, dall’AIES, dall’ARPEB e dall’AS n° 7 per il marzo – ottobre 2005; 2) Corso di aggiornamento in “La malattia celiaca” organizzato dall’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Az. Ospedaliera di Cosenza per il 5.03.05; 3) 3° Incontro di infettologia respiratoria organizzato dall’U.O. 17 7) - di Malattie infettive dell’A.S. n° 6 per il 7.05.05; VI Congresso Interregionale SIMI CALABRIA E SICILIA organizzato da SIMI – Sez. Calabria per il 14/15/ 16.04.05; Congresso sul tema: “Virus e trapianti” organizzato da AMCLI per il 01.04.05; Corso di aggiornamento in Fisiopatologia E n d o c r i n o Metabolica e Diagnostica O r m o n a l e ” organizzato dall’A.S. n° 1 di Paola per il Maggio – Novembre 2005; Convegno sul tema “La spiritualità e la sanità in Medicina” organizzato da AMCI per il 5/6.03.05.. esaminato n° 3 domande di pubblicità sanitaria; disposto pagamenti vari ATTIVITÀ dell’ORDINE Poteri Commissioni Mediche ed Odontoiatriche Egr.gi Presidente e Membri Comitato Centrale FNOMCeO SEDE Egr.gi Presidenti e Membri CONSIGLI DIRETTIVI ORDINI MEDICI CHIRURGHI ED ODONTOIATRI PROVINCIALI LORO SEDI Egr.gi Colleghi, ritengo utile, vista anche la conforme valutazione espressa dal Consiglio Direttivo che mi onoro di presiedere, sottoporre alla VS/ attenzione e valutazione il contenuto della sentenza n° 11299/04 del 13.03.04 (depositata il 15.06.04), della Suprema Corte di Cassazione – Sez. III. - che trasmetto in allegato, con la speranza di portare un utile contributo anche al dibattito in corso in seno al Consiglio Nazionale sulla autonomia degli albi. Infatti tale sentenza, nel rigettare il ricorso proposto da un NS/ scritto all’albo degli odontoiatri avverso la sanzione disciplinare inflittagli dalla Commissione per gli Odontoiatri, ha altresì rigettato preliminarmente l’eccezione di nullità o inammissibilità del ricorso per essere stato lo stesso proposto nei confronti dell’Ordine e non della Commissione decidente. Eccezione questa sollevata su espressa richiesta e sollecitazione della stessa Commissione che aveva adottato il provvedimento impugnato, che ha direttamente seguito e gestito l’iter giudiziario, proponendo ed ottenendo la nomina di un proprio legale di fiducia. Con tale pronuncia la Suprema Corte ha sancito, per la prima volta ed in modo chiaro, che, in forza del vigente quadro normativo, “Organo rappresentativo esterno dell’Ordine Provinciale è il Consiglio Direttivo” e che “Le commissioni dei medici e degli odontoiatri, istituite in seno ai consigli direttivi, costituiscono un’articolazione dei consigli direttivi, che a loro volta sono organi dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, con conseguente imputazione all’ordine degli effetti dei fatti e degli atti compiuti”. La Suprema Corte ha, quindi, concluso affermando che”…l’irrogazione delle sanzioni disciplinari agli iscritti è un potere che la legge 409/85 attribuisce in forma apicale all’Ordine provinciale e non alle commissioni, perchè le commissioni dei medici e degli odontoiatri sono organi dell’ordine provinciale come è reso palese dal fatto che esse sono inserite (la legge adopera l’espressione”in seno”)”. Ciò dato, ritengo opportuno evidenziare, con rammarico, come il ritardo con il quale siamo venuti a conoscenza, potendola diffondere, della pronuncia di che trattasi – che ci è stata rimessa solo recentemente (cioè a distanza di oltre sei mesi dal deposito) dal legale che era stato 18 ATTIVITÀ dell’ORDINE nominato, si ribadisce, su indicazione ed espressa richiesta della Commissione per gli Odontoiatri oltre che a pregiudicare forse la correttezza formale di molti procedimenti disciplinari, ha prodotto, certamente, anche un’impostazione impropria del dibattito in corso sulla autonomia degli albi, per come già sopra richiamato. Dibattito che, in ogni caso, ora, nel suo futuro svilupparsi, riteniamo non potrà, comunque, più prescindere dalle considerazioni espresse dalla Suprema Corte in merito al ruolo ed ai poteri delle Commissioni ed al ruolo ed ai poteri del Consiglio Direttivo. Considerazioni che impongono una profonda rivisitazione delle interpretazioni e conseguenti applicazioni fino ad oggi date alla Legge 409/85 in tema di provvedimenti disciplinari, e non solo. Cordiali saluti. IL PRESIDENTE (Dr. Eugenio Corcioni) 19 ATTIVITÀ dell’ORDINE Autorizzazioni apertura ed esercizio strutture sanitarie Del. Giunta regionale 659 del 14.09.04 Ill.mo. Sig. ASSESSORE ALLA SANITA’ DELLA REGIONE CALABRIA SEDE In riferimento alle problematiche inerenti le procedure per il rilascio delle autorizzazioni regionali all’apertura e all’esercizio di strutture sanitarie, nel riportarle le notizie giunteci di una volontà del Suo Ufficio di prorogare i termini di cui all’art. 15 L.R. 11.08.04 n° 18, che non potrebbe che vederci favorevoli, dobbiamo, però, con rammarico evidenziare come, ad oggi, non risulti ancora sostanzialmente avviato il percorso che, in attuazione di quanto previsto con la Delibera della Giunta regionale richiamata in oggetto, dovrà portare all’individuazione espressa, “di intesa con gli organismi professionali di rappresentanza interessati”, delle attività soggette ad autorizzazione, e, soprattutto, che da parte Sua non si è ancora data concreta e normativa attuazione a quanto concordato nell’incontro dell’Ottobre u.s. con i rappresentanti regionali tanto dei medici chirurghi che degli odontoiatri. In particolare non è stato ancora adottato il provvedimento esplicativo attinente la professione odontoiatrica che, in quell’occasione, era stato concordato e il cui testo ci risulta da tempo messo a punto. Ciò dato, nel sollecitarle a porre in essere al più presto quanto concordato e da Lei assicurato all’esito dell’incontro sopra richiamato, riteniamo altresì opportuno che, con sollecitudine, Ella avvii le ulteriori iniziative necessarie all’attuazione della procedura che dovrà portare all’individuazione delle attività effettivamente soggette ad autorizzazione, anche al fine di evitare problemi interpretativi che potrebbero poi essere fonte di possibili situazioni conflittuali. Certi della Sua attenzione e collaborazione, in attesa di un auspicato, sollecito e concreto riscontro, con l’occasione ci è lieto porgere Distinti saluti. Il Presidente (Dr. Eugenio Corcioni) AUTORIZZAZIONI APERTURA STUDI NESSUN OBBLIGO PER GLI STUDI MEDICI ED ODONTOIATRICI Su iniziativa e sollecitazione del Presidente dell’Ordine, Dr. Eugenio Concioni, il Consiglio Regionale, nella sua ultima seduta, recependo, ancorché parzialmente, quanto proposto, ha chiarito, sotto forma di emendamento al Progetto di legge n. 593/7^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2005 e bilancio pluriennale per il triennio 2005/2007" che nessuna autorizzazione è richiesta ai fini dell’apertura ed esercizio di studi professionali Medici ed Odontoiatrici. Di seguito riportiamo il testo integrale della norma approvata per come comunicataci dalla Segreteria del Consiglio Regionale 20 ATTIVITÀ dell’ORDINE Consiglio Regionale della Calabria SETTORE SEGRETERIA ASSEMBLEA Visti gli atti d’Ufficio SI ATTESTA Che l’On. Consigliere regionale Raffaele Senatore in data 11 febbraio 2005 ha presentato l’emendamento prot. 434 al P.L. n. 594/7A, collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2005, che recita testualmente: “Nessuna autorizzazione è richiesta ai fini dell’apertura di esercizio di Studi Professionali Medici e/o Odontoiatrici privati, fatto comunque salvo il rispetto dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione e dell’attività secondo le normative o disposizioni vigenti”. L’emendamento di che trattasi è stato approvato dal Consiglio regionale nella 110^ seduta del 14 febbraio 2005. Si rilascia a richiesta de l’On. Senatore per gli usi consentiti. LEGGE REGIONALE n. 8 Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2005 art. 3, comma 4 della legge regionale n. 8/ 2002) TITOLO II (Disposizioni di carattere normativo) Articolo 10 Omissis.. 5. Per l’apertura degli studi professionali medici ed odontoiatrici privati, fatti comunque salvi il rispetto dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione e dell’attività in base alle disposizioni vigenti, non è richiesta alcuna autorizzazione. Omissis.. 21 ATTIVITÀ dell’ORDINE Tassa sulle targhe professionali Ai Sigg.ri SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI COSENZA LORO SEDI Numerosi colleghi ci segnalano che stanno giungendo loro, da parte di alcuni Comuni, direttamente o per il tramite delle loro concessionarie, richieste di pagamento dell’imposta comunale per l’esposizione delle targhe indicative dei loro studi. Tali richieste si appalesano evidentemente illegittime alla luce dell’attuale chiaro quadro normativo di riferimento. Infatti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con propria circolare n° 3/DPF del 3.05.2002 (ribadita, nel contenuto che qui rileva, con successiva nota del 30.07.2004 inviata in riscontro ad una precisa sollecitazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) ha chiarito che le targhe esposte dai professionisti rientrano nella definizione di cui all’art. 47 DPR 495/92, che detta la definizione di insegna di esercizio, in quanto assolvono al compito di individuare la sede ove si svolge un’attività economica. Tali targhe godono pertanto del trattamento agevolativo di cui all’art. 10 della L. 448/ 01, successivamente integrato dall’art. 2-bis L. 75/02, di conversione del D.L. 13/02, che ha stabilito l’esenzione dal pagamento dell’imposta sulla pubblicità e del canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari per le insegne di superficie fino a cinque metri quadrati. Ciò dato, nel richiamare l’attenzione sul problema, siamo a sollecitare il VS/ autorevole ed immediato intervento affinché il dettato normativo, per come sopra evidenziato, sia da tutti (Uffici comunali e concessionari) rispettato e cessi, ove già formulata, ogni ulteriore richiesta di pagamento per una tassa, si ribadisce, non dovuta dai NS/ iscritti; evitando così anche l’insorgere di uno spiacevole e generalizzato contenzioso. Certi della VS/ cortese attenzione e collaborazione, ci è lieto porgere Distinti saluti IL PRESIDENTE (Dr. Eugenio Corcioni) 22 ATTIVITÀ dell’ORDINE “Presentazioni Multimediali in Medicina” sabato 7 Maggio 2005 Aula Informatica - Università della Calabria Rende (CS) Crediti formativi Destinatari: N° 30 iscritti Responsabile Scientifico Dott. Pasquale Cicirelli Resp. Area Tecno-Scientifica Facoltà di Farmacia – Università della Calabria Relatori Dott. P. Cicirelli Area informatica Facoltà di Farmacia – Università della Calabria Francesco Carbone Modellazione Matematica, Analisi e Simulazione Software – Università della Calabria Obiettivi dell’evento: Il presente corso è un corso avanzato a carattere funzionale che ha l’obiettivo di far recepire i fondamenti dell’utilizzo corretto ed efficace dei Programmi delle Presentazioni Multimediali al fine di promuoverne un utilizzo ottimizzato e coerente con le diverse esigenze professionali dei discenti . Il corso assolve appieno la sua attinenza all’obiettivo Ministeriale della Cultura gestionale in quanto mira a perseguire i seguenti obiettivi: Approfondire e ottenere padronanza nell’utilizzo di uno degli applicativi di base più noti ed importanti quali il Power Point e mira contemporaneamente fornire spunti pratici a supporto dell’attività di gestione del personale sanitario. Programma dell’evento residenziale Sessione 1 Plenaria Orario 09:00-10:00 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato Titolo Strumenti di presentazione. Aprire una presentazione esistente. Salvare la presentazione. Modificare la visualizzazione sullo schermoPresentazione diapositive. Formattazione dei testi. I riquadri di testo (caselle di testo) Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI. Orario10:00- 10:30 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato Titolo Sfondo. Intestazione e piè di pagina. Copia e incolla. Scegliere il layout. Modificare il layout di una diapositiva. Schema diapositivaAggiungere ClipArt e immagini. Docente/Sost. FRANCESCO CARBONE. 23 ATTIVITÀ dell’ORDINE Orario 10:45-13:15 Tipo: H - Esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche Titolo Prove pratiche sugli argomenti trattati Docente/Sost.DOTT. PASQUALE CICIRELLI, FRANCESCO CARBONE. Sessione 2 Plenaria Titolo L’Informatica II. Orario 15:00-17:00 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato Titolo Modificare gli oggetti. Numerare le slide. Note. Controllo ortografico. Organigrammi e grafici. Orientamento delle diapositive e selezione formato uscita. Stampa. Zoom. Animazioni. Transizione diapositive. Spostare le slide. Salvare la presentazione in altri formati Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI. Orario 17:15 - 19:15 Tipo: H - Esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche Titolo Prove pratiche sugli argomenti trattati Docente/Sost. FRANCESO CARBONE. Orario 19:30-19:45 Tipo: L - Verifica con questionario Titolo Questionario Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI, FRANCESCO CARBONE. Orario 19:45 - 20:00 Tipo: N - Verifica con esame pratico Titolo Esame Pratico Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI, FRANCESCO CARBONE. Scheda di valutazione del corso Fine dei lavori. Linea di indirizzo: Gruppo 1 - Cultura gestionale 24 ATTIVITÀ dell’ORDINE ORDINE DEI MEDICI - CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI COSENZA CORSO DI AGGIORNAMENTO IN “PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA” da tenersi nel corso dell’anno 2005 a n. 30 aspiranti, iscritti all’albo dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Cosenza e per il quale è stato richiesto l’ACCREDITAMENTO AI FINI DELL’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE OBBLIGATORIO B A N D O - ART 1.L’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza, di seguito indicato semplicemente come ORDINE, con la collaborazione organizzativa della J & B Professional Training s.r.l., in prosieguo denominata semplicemente J & B. s.r.l. , organizzano un corso di aggiornamento in “PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA”, in favore dei medicichirurghi e degli odontoiatri iscritti agli albi dell’Ordine di Cosenza.Il corso si terrà presso l’aula informatica dell’Università della Calabria in Arcavacata di Rende per un massimo di 30 partecipanti,.- ART.2 La domanda di partecipazione, redatta in base allo schema allegato al presente bando, dovrà essere indirizzata all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza, in Cosenza C.so d’Italia n° 44, e spedita per posta, via fax (allo 0984 - 412853) o via email ([email protected]) non prima del 21.03.05 e non dopo il 22.04.05 Farà fede il timbro postale, o, comunque, la data d’invio.- Le domande spedite prima o dopo tale periodo non saranno ritenute valide.Se, perverranno domande eccedenti il numero programmato, i posti disponibili verranno attribuiti con pubblico sorteggio, che si terrà in data 26.04.05, alle ore 18.30, presso la sede dell’Ordine.Coloro che rimarranno esclusi avranno un diritto di prelazione per la partecipazioni ad eventuali successive edizione che dovessero essere organizzate - ART. 3 La quota di iscrizione al corso è fissato in •. 20,00 (venti/00) - Iva compresa. La quota d’iscrizione per come sopra specificate dovrà essere versata, direttamente alla J & B srl (che rilascerà regolare fattura), all’inizio del corso. - ART. 4 Il corso, si articolerà in una giornata come da programma allegato - ART. 5 - A fine corso è previsto un esame di merito. - Solo il superamento dell’esame finale consentirà di conseguire anche i crediti formativi E.C.M. che saranno riconosciuti all’evento. 25 ATTIVITÀ dell’ORDINE “FAC-SIMILE da fotocopiare e compilare” DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL CORSO “PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA” Il sottoscritto Dr.————————————————————————————————— ————————————— iscritto all’albo dei ……..……………(Medici Chirurghi o Odontoiatri) presso Codesto spett.le Ordine in data——————— nato a—————————————————————— il—————————————— ——————————————— residente in——————————————alla Via…………………….n° tel.——————— —— Cell. n°———————————————— email………………………………codice fiscale———————————————————— — Specializzazioni possedute…………………………………. Attività Professionale esercitata …………………………………….(Ospedaliero – Libero Professionista – Convenzionato Medicina Generale, Continuità Assistenziale, Pediatria, Emergenza Territoriale – Specialista ambulatoriale) CHIEDE l’iscrizione al corso di “PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA”: Chiede che le eventuali comunicazioni gli vengano effettuate al seguente indirizzo: ——————————————————————————————————————— ——————— ——————————————————————————————————————— ——————— ——————————————————————————————————————— ——————— Data Firma N.B. La compilazione precisa e completa della domanda è presupposto indispensabile per l’ammissione al corso e per l’effettiva attribuzione crediti formativi assegnati all’evento 26 dalla FNOMCeO Roma 8 febbraio 2005 COMUNICAZIONE n° 8 Ai Presidenti degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri FNOMCeO Ai Presidenti delle Commissioni degli iscritti agli Albi degli Odontoiatri OGGETTO: Circolare n°4/E del 28 gennaio 2005 dell’Agenzia delle Entrate – Prestazioni mediche esenti IVA – Sentenze della Corte di Giustizia europea. Con riferimento alla comunicazione n. 12 del 22 gennaio 2004, si rende noto a tutti gli Ordini provinciali che l’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 4 del 28 gennaio c.a. – non ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale – in materia di prestazioni mediche esenti IVA a seguito delle pronunce della Corte di Giustizia Europea del 23 novembre 2003. Nella circolare in oggetto è stato innanzitutto ribadito che i principi interpretativi espressi dalle sentenze, pur essendo state pronunciate nei confronti di Stati diversi dall’Italia, sono necessariamente applicabili in tutti gli Stati della comunità – in base al principio contenuto nella sesta direttiva n. 77/388/CEE in materia di applicazione uniforme dell’IVA – senza che debba intervenire recepimento alcuno in quanto trattasi di interpretazione ermeneutica di una formulazione generica della norma che non deve essere modificata. Sulla base del principio stabilito dalla Corte di giustizia che l’esenzione IVA costituisce deroga al principio generale, secondo cui l’IVA è riscossa per ogni prestazione di servizi effettuata a titolo oneroso da un soggetto passivo e pertanto deve essere interpretata in maniera restrittiva, l’esenzione va riconosciuta esclusivamente a quelle prestazioni mediche che sono dirette alla diagnosi cura e nella misura possibile alla guarigione di malattie o problemi di salute comprendendo anche le prestazioni dirette a fini di profilassi anche nei confronti di persone che non soffrono di alcuna malattia. Pertanto assume rilevanza non l’attività e la competenza medica bensì lo scopo principale al quale l’attività è improntata. Essendo non sempre facilmente verificabile qual è lo scopo principale della prestazione l’Agenzia delle Entrate è intervenuta enucleando una rassegna esemplificativa delle fattispecie esenti o non esenti IVA. Per quanto riguarda le prestazioni di medicina legale non sono esenti IVA: - le consulenze medico legali concernenti lo stato di salute delle persone per il riconoscimento di pensione di invalidità o di guerra. In questo caso è necessario effettuare 27 dalla FNOMCeO una differenziazione tra coloro che partecipano alla Commissione medica di verifica quali dipendenti o liberi professionisti. Per i primi, non titolari di partita IVA, vige la disposizione dell’art. 50,c1, lettera f) del TUIR secondo cui il reddito viene assimilato a quello di lavoro dipendente e pertanto non è soggetto ad IVA. Per le prestazioni rese dai liberi professionisti, invece, rimane fermo il principio della non esenzione IVA; - esami medici finalizzati ad un referto medico in materia di responsabilità e di quantificazione del danno nelle controversie giudiziarie o finalizzate alla determinazione del premio assicurativo o alla liquidazione di un danno; - le perizie attraverso analisi biologiche di affinità genetica per l’accertamento della paternità; - gli accertamenti medico legali effettuati dall’INAIL relativamente al riconoscimento di cause di servizio. Nel caso in cui, però, l’INAIL faccia effettuare controlli medici sui lavoratori a scopo profilattico o per stabilire l’idonietà fisica allo svolgimento o al rientro al lavoro tali prestazioni sono esenti da IVA; Sono esenti da IVA: - le prestazioni effettuate nelle commissioni mediche locali patenti di guida in quanto scopo principale di tale attività consiste nella tutela preventiva della salute di soggetti che potrebbero in particolari condizioni di salute compromettere la propria o l’incolumità della collettività; - le visite mediche per il rilascio o il rinnovo delle patenti a soggetti non affetti da disabilità. Per quanto riguarda le certificazioni rilasciate dai medici di famiglia sono esenti IVA anche se rese dietro corrispettivo: - certificati per esonero dalla educazione fisica; - certificazione di idoneità per attività sportiva; - certificati per invio di minori in colonie o comunità; - certificati di avvenuta vaccinazione. - Per i certificati che i medici sono tenuti a redigere senza corrispettivo come: dichiarazione di nascita o di morte, denuncie penali o giudiziarie, denuncie di malattie infettive e diffusive, notifica dei casi di AIDS ecc. in quanto non si verifica il presupposto d’imposta. Nel caso in cui si debba redigere certificazione diversa dalle ipotesi individuate è necessario menzionare la finalità principale, di tutela della salute, della certificazione richiesta per poter usufruire dell’esenzione IVA. Non rientrano nell’esenzione IVA le prestazioni di natura peritale come: - certificazione per assegno di invalidità o pensione di invalidità ordinaria; - certificazione di idoneità a svolgere generica attività lavorativa; - certificazioni peritali per infortuni redatte su modello specifico - certificazione per riconoscimento di invalidità civile. Le prestazioni del medico competente per l’attività di sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro ex D. Lgs. 626/94 sono esenti da IVA, ai sensi dell’art.6 della Legge 133/99, conformemente al criterio enunciato dalla Corte di Giustizia stante che il bene primario protetto è la salute dei lavoratori e la sicurezza sanitaria dell’ambiente di lavoro. 28 dalla FNOMCeO Le prestazioni di medicina estetica sono esenti da IVA in quanto connesse al benessere psicofisico del soggetto e quindi alla tutela della salute della persona. Per quanto riguarda le prestazioni del medico in regime di intra-moenia valgono i principi sopra enunciati e pertanto quando il medico pone in essere prestazioni non riconducibili al trattamento di esenzione, per esempio di natura peritale, deve essere emessa fattura con addebito IVA al 20% da parte dell’ente di cui il medico è dipendente. Nella circolare in oggetto non viene trattato l’aspetto del momento in cui debba ritenersi decorrere l’obbligazione IVA per i professionisti. In base ai principi generali la data di riferimento si deve intendere quella di pubblicazione delle sentenze della Corte di Giustizia ma in considerazione del fatto che l’Agenzia delle Entrate ha dettato i criteri sulla base dei quali le Direzioni regionali dovranno conformarsi nel valutare le dichiarazioni dei professionisti e, pertanto, quei criteri specifici in base ai quali i contribuenti dovranno attenersi in fase di compilazione delle fatture, in data 28 gennaio 2005, risulterebbe vessatoria una richiesta di sanzione nei confronti di quei professionisti i quali non si fossero adeguati ai criteri dettati dopo più di un anno dalla data di pubblicazione delle sentenze in oggetto. A questo proposito si forniscono dei riferimenti a sostegno della considerazione appena sopra enunciata: l’art. 10 della legge 27/7/2000, n. 212, nota come “Statuto del contribuente” stabilisce che il contribuente non può essere sanzionato qualora sussistano obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria. Un tempo così lungo per la formulazione dei criteri esplicativi comprova quelle obiettive condizioni di difficoltà di adattamento dei criteri enunciati dalla Corte di giustizia rispetto alle disposizioni interpretative adottate sul territorio italiano fino ad oggi e, pertanto, testimoniano quelle obiettive condizioni di incertezza cui si riferisce l’art. 10 sul menzionato. Ad avvalorare questa posizione soccorrono anche due recenti sentenze della Corte di Cassazione (sentenza 29 settembre 2003 n. 14476 e 24 agosto 2004 n. 16751) che stabiliscono il principio in base al quale tutte le volte che l’equivocità della disciplina normativa induce in errore sul corretto adempimento degli obblighi tributari deve essere esercitato il potere di disapplicazione delle sanzioni. Cordiali saluti Giuseppe del Barone Il testo integrale dell’Agenzia delle Entrate è consultabile sul sito dell’Ordine www.ordinemedici.cosenza.it alla pagina “leggi e regolamenti”. 29 notizie ENPAM ELEZIONI DEI COMITATI CONSULTIVI DEI FONDI SPECIALI DI PREVIDENZA PRESSO LA FONDAZIONE E.N.P.A.M. L’ENPAM ha indetto per Domenica 8 Maggio 2005 le Elezioni dei rappresentanti dei Comitati Consultivi del Fondo di previdenza della libera professione – “Quota B” del Fondo Generale, del Fondo dei medici di medicina Generale, del Fondo specialisti ambulatoriali e del Fondo specialisti esterni Per ciascuno dei quattro Fondi Speciali di Previdenza gestiti dall’Ente il Comitato consultivo è formato da 21 componenti, scelti fra gli iscritti ed i titolari di pensione ordinaria o di invalidità (di seguito denominati “pensionati/pensionato”) del Fondo, di cui: • un rappresentante per ciascuna regione, ad eccezione della regione Trentino Alto Adige; • un rappresentante per ciascuna delle province a statuto speciale di Trento e Bolzano. Il Comitato consultivo del Fondo dei medici di medicina generale è integrato da ulteriori tre componenti, scelti fra gli iscritti al Fondo, di cui: • un rappresentante nazionale per la categoria dei medici di medicina generale di assistenza primaria; • un rappresentante nazionale per la categoria dei medici pediatri di libera scelta; • un rappresentante nazionale per la categoria dei medici di medicina generale addetti al servizio di continuità assistenziale e/o emergenza territoriale (guardia medica). Ciascun iscritto o pensionato può presentare la propria candidatura per un solo Comitato Consultivo; il pensionato titolare di più trattamenti può concorrere per il Comitato Consultivo del Fondo che eroga la pensione di importo più elevato. La candidatura deve essere presentata all’Ordine entro i 30 giorni precedenti la data fissata per le votazioni, accompagnata da 30 firme di medici e odontoiatri appartenenti al Fondo per il quale viene proposta la candidatura, autenticate dal Presidente dell’Ordine o da un suo delegato; sono considerate validamente presentate anche le candidature accompagnate da un numero di firme inferiore a 30, purché esse rappresentino non meno del 10% - arrotondato per eccesso - dei medici e degli odontoiatri appartenenti al Fondo per il quale viene proposta la candidatura. Le candidature dei rappresentanti nazionali in seno al Comitato consultivo del Fondo di previdenza dei medici di medicina generale devono essere presentate all’ufficio elettorale centrale per il tramite del Presidente dell’Ordine di appartenenza entro i 30 giorni precedenti la data fissata per le votazioni; ogni candidatura dovrà essere accompagnata da idonea documentazione attestante l’appartenenza alla categoria per la quale viene presentata la candidatura medesima (medico di medicina generale di assistenza primaria o medico di medicina generale di continuità assistenziale e/o di emergenza territoriale ovvero medico pediatra di libera scelta), nonché da 50 firme di medici appartenenti al Fondo, autenticate dal Presidente dell’Ordine o da un suo delegato. La candidatura a rappresentante nazionale è incompatibile con quella a delegato regionale o delle province di Trento e Bolzano. Hanno diritto al voto per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo dei medici di medicina generale e del Comitato consultivo del Fondo Specialisti ambulatoriali tutti gli iscritti per i quali, nel triennio precedente l’anno di indizione delle votazioni, siano stati versati almeno sei contributi mensili per ciascun anno. Per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo Specialisti esterni, tutti gli iscritti per i quali nel medesimo triennio sia stato versato almeno un contributo mensile per ciascun anno; per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo di previdenza della libera professione 30 notizie ENPAM — quota “B” del Fondo Generale, tutti gli iscritti che possano far valere nel medesimo triennio almeno un anno di contribuzione alla gestione. Hanno diritto al voto anche tutti i soggetti, non compresi negli elenchi trasmessi dall’E.N.P.A.M. agli ordini provinciali, i quali dimostrino con documento - rilasciato dalle competenti strutture del Servizio Sanitario Nazionale o di altro Ente che sia in corso un rapporto di convenzione o di accreditamento; hanno diritto al voto, per il Fondo di previdenza della libera professione — quota “B” del Fondo Generale, anche i soggetti che dimostrino, con riferimento all’ultimo anno solare precedente l’anno delle votazioni, di aver effettuato il versamento del contributo proporzionale al reddito libero professionale eccedente il minimo esente, mediante la presentazione della ricevuta del versamento medesimo. Sono altresì ammessi al voto tutti coloro che, pur avendo cessato l’attività, possono far valere almeno quindici anni di anzianità contributiva presso il Fondo di appartenenza. Hanno inoltre diritto al voto i titolari di pensione ordinaria o di invalidità dei quattro Fondi speciali; se il pensionato è titolare di più trattamenti ha diritto al voto per il Comitato Consultivo del Fondo che eroga la pensione di importo più elevato. Ogni elettore ha diritto di esprimere, su ogni scheda che gli verrà fornita dal Presidente del seggio, un solo voto di preferenza, scrivendo il nome di uno dei candidati compresi nelle liste affisse nei locali dove avvengono le votazioni. Ai votanti per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo dei medici di medicina generale sarà fornita, oltre alla scheda per l’elezione del delegato regionale — ovvero provinciale per le province a statuto speciale di Trento e Bolzano — anche una scheda per l’elezione dei rappresentanti nazionali di categoria. Ordine on-line ? www.ordinemedici.cosenza.it 31 dalla REGIONE Catanzaro, 15-febbraio -2005 REGIONE CALABRIA Giunta Regionale Dipartimento della Sanità Settore Assistenza Riabilitativa e Territoriale Prot. n. 2263 Servizio Farmaceutico Referente Dr.ssa C. Arena Tel. e FAX 0961/856545 DIRETTORI GENERALI AZIENDE SANITARIE ED OSPEDALIERE DIRIGENTI SERVIZI FARMACEUTICI TERRITORIALI E FARMACIE OSPEDALIERE ORDINI PROVINCIALI DEI MEDICI FIMMG REGIONALE CUMI REGIONALE FEDERFARMA CALABRIA LORO SEDI Oggetto: Ricettario Unico Standardizzato - Chiarimenti. A seguito dei numerosi quesiti che pervengono giornalmente al Settore scrivente, relativi all’utilizzo del nuovo ricettario unico standardizzato, si ritiene opportuno fornire alcuni chiarimenti: Â OBBLIGO UTILIZZO NUOVO RICETTARIO Si ribadisce che l’obbligo dell’esclusivo utilizzo del nuovo ricettario unico standardizzato è slittato all’ 1/04/2005; fino a tale data si possono utilizzare sia il vecchio che il nuovo ricettario. Le ricette del vecchio modello potranno essere compilate secondo la normativa precedente, mentre per il nuovo modello si devono obbligatoriamente seguire le modalità di compilazione di cui al disciplinare tecnico del comma 2 dell’art. 50 Legge 326/03, pubblicata in G.U. n° 251 del 25/10/04 serie ordinaria n° 162, utilizzando la nuova codifica delle esenzioni. RICETTARI VERDI ( DGR 158/2003 ) Dal 01/01/2005 non è più consentito l’utilizzo del ricettario verde SSR. Le AA.SS. e le AA.OO. dovranno comunicare al Settore scrivente, il numero totale dei ricettari al fine di ottenere l’autorizzazione alla distruzione. Â 32 dalla REGIONE Â MEDICI CHE DEVONO UTILIZZARE IL NUOVO RICETTARIO Il ricettario unico standardizzato deve essere utilizzato da: - medici ospedalieri in dimissione post-ricovero, post-dayhospital e dopo visita ambulatoriale per prescrizioni farmaceutiche e specialistiche; - medici specialisti ambulatoriali, a seguito di ogni visita che richiede una prescrizione farmaceutica o specialistica; - medici della Case di Cura accreditate, all’atto della dimissione del paziente limitatamente alla prescrizione farmaceutica; Il ricettario unico non deve essere utilizzato dai medici che svolgono attività libero professionale. Si ribadisce che con l’entrata in vigore del nuovo ricettario nazionale, ogni medico prescrittore è responsabile delle decisioni prese e delle prescrizioni effettuate. Poiché il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta non è tenuto a trascrivere sul modulo del SSN le prime prescrizioni effettuate a seguito di dimissioni ospedaliere o visite ambulatoriali specialistiche, si precisa che i medici ospedalieri dovranno utilizzare per le prescrizioni farmaceutiche e specialistiche il Ricettario Unico Standardizzato del SSN. Quanto sopra, è ancor più ribadito per le prescrizioni relative alla terapia del dolore in pazienti affetti da patologie oncologiche e/o degenerative, L. 12/2001, ricordando che ogni medico iscritto all’Ordine deve essere fornito del Ricettario a Ricalco previsto dalla legge medesima. Â ASSISTENZA INTEGRATIVA La prescrizione dei prodotti di Assistenza Integrativa (per diabetici, nefropatici e celiaci) deve essere effettuata dai medici dei Distretti, preposti a tale attività, utilizzando la nuova ricetta. Le strutture convenzionate all’atto della spedizione della ricetta, per apporre tutte le fustelle comprovanti la consegna dei suddetti prodotti, dovranno servirsi dei modelli aggiuntivi di cui all’Allegato n° 4 e n° 4 bis del disciplinare tecnico dal Decreto MEF del 18/05/2004, G.U. N° 251 DEL 25/10/04. Â AUSILI DEL NOMENCLATORE TARIFFARIO Gli ausili del Nomenclatore Tariffario, secondo quanto riportato nel disciplinare tecnico di cui al Decreto MEF del 18/05/2004, G.U. N°251 DEL 25/10/04, devono essere prescritti sul ricettario unico standardizzato. Sarebbe opportuno concordare le specifiche modalità a livello aziendale lasciando, comunque, inalterati i campi a lettura ottica. Â PAZIENTI ESENTI DALLA MONOPRESCRIZIONE a) Con riferimento ai soggetti affetti dalle patologie croniche e invalidanti, di cui al D.M. 329/99, per i quali è consentita la prescrizione di due farmaci uguali per ricetta, limitatamente alla patologia invalidante, si precisa che tale prescrizione è consentita, anche in mancanza di attestazione di esenzione, per un massimo di 28 giorni di terapia. b) Sono da ritenersi PAZIENTI CON GRAVE STATO DI DISAGIO coloro i quali rientrano nella seguenti codifiche nazionali: C01 - C02 - C05- G01- G02- LO1- LO2- S01-S02- B (ex H01). Â PRESCRIZIONI RSA Le prescrizioni per i pazienti ricoverati presso tali Strutture devono essere effettuate a cura dei medici di assistenza primaria sul Ricettario Unico Standardizzato del SSN e spedite presso le farmacie convenzionate esterne. F.to Il Dirigente del Settore Dr.ssa E. Montilla 33 PAGINA SINDACALE CGIL federazione lavoratori funzione pubblica - CGIL fp cgil-medici cosenza Al Bollettino dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza Cosenza 17/03/2005 Nel numero 7/2002 del Bollettino dell’Ordine veniva pubblicato, su nostra comunicazione, il testo dell’Accordo Decentrato siglato tra OO.SS. della Medicina Generale e A.S.4 di Cosenza per il completamento orario, a tempo indeterminato, dei Medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica). Tale accordo è definito ai sensi dell’art.8 dell’Acc. Regionale per la Medicina Generale (B.U.R. Calabria dell’11/02/1998) e dell’ Allegato N del DPR 484/96. A distanza di 1 anno e 8 mesi (delibera AS 4 N°359 del 9/3/2004) dalla sigla dell’Accordo veniva, per usare un termine adatto ai tempi, “reclutato il primo contingente” di 15+2 medici di Continuità Assistenziale. In data odierna vogliamo comunicare (probabilmente l’atto deliberativo sarà formalizzato nelle more della pubblicazione del prossimo numero del Bollettino) l’ulteriore “scorrimento di graduatoria” per altri 25 Medici di Continuità Assistenziale, che andranno anch’essi a completamento orario. È inutile dire che 5 anni di lavoro sono tanti se si pensa che a beneficiare di tutto ciò non saranno solo i Medici interessati, che avranno certo una maggiore gratificazione economica e normativa, quanto l’Azienda che potrà (...se vorrà farlo) utilizzare tali professionalità, a costi decisamente bassi, per incrementare i servizi territoriali. Noi chiediamo, ed è il senso con cui abbiamo portato avanti la trattativa, all’Azienda e soprattutto ai Distretti di utilizzare le professionalità anche tenendo conto delle specializzazioni eventuali dei Medici per evitare che si possa incrementrare l’area “improduttiva” e “non professionale” dell’Azienda (senza che ciò significhi, come qualche maliziosa voce vuole far credere, che essi andranno a competere con gli spazi degli specialisti del territorio!). Su tutto ciò il nostro Sindacato si è già espresso ufficialmente e vigilerà per il rispetto degli accordi. Per la situazione sanitaria regionale e locale, in cui il Servizio Sanitario “pubblico” sembra rappresentare un peso non solo economico ma un fardello culturale di cui disfarsi, dove la dismissione del pubblico va di pari passo all’incremento di un privato, a volte di quello più spregiudicato o colluso, il cercare di qualificare i servizi sanitari territoriali ed il personale, motivandolo professionalmente, rappresenta uno sforzo difficile da sostenere, mentre dovrebbe essere patrimonio comune non solo di tutte le rappresentanze sindacali, anche delle più categoriali o subcategoriali, quanto dei dirigenti dell’Azienda. Se è vero che in Sanità si gestiscono risorse economiche sempre più irrisorie, anche se ciò contrasta con le affermazioni del governo centrale e regionale, è pur vero che si devono garantire e gestire servizi sanitari adeguati e qualificati per la popolazione, possibilmente governando il riequilibrio tra ospedale e territorio e tra pubblico e privato, evitando ulteriori sprechi! Grazie per averci ospitato Per la Fp CGIL Medici di Cosenza Salvatore Chiappetta - Valerio Formisani 34 PAGINA dell’ODONTOIATRA Oggetto: Riscontro lettera pubblicata sul Bollettino del 13.01.05 Al Sig. Presidente e al Consiglio dell’Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza Nella lettera a firma del Presidente dell’Ordine pubblicata su il Bollettino del 13.01.05 si evidenzia che la Commissione Odontoiatri, con propria nota datata 12.01.05, avrebbe “tardivamente” formulato i propri rilievi in ordine alla delibera – con cui è stato deciso l’acquisto della nuova sede dell’Ordine – adottata dal Consiglio il 16.06.04. Al riguardo dobbiamo preliminarmente rilevare che è buona norma giornalistica pubblicare la replica (nel caso di specie la precitata missiva del Presidente) ad un articolo (ovvero la presa di posizione degli Odontoiatri del 12.01.05) nel numero successivo a quello che ha ospitato l’articolo interessato dalla predetta replica. Nel merito, a proposito dell’ipotetica – intempestività delle nostre osservazioni, occorre effettuare talune essenziali puntualizzazioni. Il verbale della precitata delibera consiliare del 16.06.04 – per motivazioni certo non imputabili alla Commissione Odontoiatri – non è stato approvato dal Consiglio nella successiva seduta del 29.07.04 ma soltanto tre mesi dopo, ovvero nella riunione del 13.09.04. Non solo. La copia del suddetto verbale è stata consegnata alla scrivente Commissione – unicamente – in data 26.10.04 (prot. 845) ed è stato quindi sottoposto all’esame della Commissione Odontoiatri nella prima seduta utile ovvero il 05.11.04. Immediatamente la Commissione Odontoiatri ha deciso di elaborare un documento per formalizzare la propria posizione sul punto, documento che è stato trasmesso a Codesto Consiglio subito dopo le festività natalizie 2004/2005, ovvero il 12.01 05. Venendo ai fatti oggetto della vicenda, ci sembra importante sottolineare che i verbali delle sedute in cui il Consiglio ha discusso le questioni collegate all’acquisto della nuova sede nulla dicono sui termini – concreti e particolari – della trattativa (relativa alla vendita della vecchia sede ed all’acquisto della nuova). Pertanto, considerato che il verbale riporta fedelmente il contenuto della riunione, deve logicamente dedursi che il Consiglio ha esaminato e discusso l’intera vicenda senza mai curarsi degli aspetti pratici e specifici della stessa, nonostante l’importanza dell’argomento e l’ingente valore (anche economico) delle questioni trattate. Quanto all’assenza degli odontoiatri – provocatoriamente sottolineata dal Presidente nella suddetta missiva – della più volte citata seduta del 16.06.04, ci corre l’obbligo di precisare che i rappresentanti della nostra categoria non partecipano ai lavori consiliari, sotto la Presidenza Corcioni, ormai da nove anni. Tale astensione si è protratta anche con il Consiglio in carica, avendo lo stesso rifiutato, al momento dell’insediamento, tutti i tentativi avanzati dalla componente odontoiatrica per un superamento delle “note” problematiche che hanno creato una vera e propria spaccatura all’interno del nostro Ordine. Un fatto gravissimo che segnerà una delle pagine meno felici della storia ordinistica. In sostanza si è tenacemente portata avanti una distruttiva politica delle lacerazioni: anche e soprattutto nel rapporto con la componente odontoiatrica. L’assenza dei nostri rappresentanti dal Consiglio corrisponde ad una scelta politica precisa che permarrà fino a quando non cesseranno le prese di posizione che l’hanno resa necessaria. E’ inutile cercare di eludere tale circostanza:gli odontoiatri non parteciperanno al Consiglio fino a quando il Presidente non realizzerà all’interno dell’Ordine quanto ufficialmente approva e plaude a livello nazionale, ovvero l’autonomia della Commissione Odontoiatri nell’esercizio delle proprie specifiche competenze. Il riconoscimento dei diritti altrui ed il rispetto delle regole è la premessa indispensabile per instaurare qualsivoglia costruttivo rapporto. La Commissione Odontoiatri 35 PAGINA dell’ODONTOIATRA Coordinamento delle Commissioni Odontoiatriche degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Calabria Comunicato stampa Per l’Autorizzazione all’esercizio degli studi medici ed odontoiatrici singoli o associati. Proroga al 30 dicembre 2005 Con delibera n° 313 del 31 gennaio 2005 il Consiglio Regionale della Calabria ha prorogato al 30 dicembre 2005 i termini previsti dalla legge regionale n° 18/2004 in materia sanitaria di approvazione delle procedure e modalità per la formulazione e presentazione delle domande di autorizzazione e di accreditamento delle strutture pubbliche e private e delle strutture di professionisti soggette ad autorizzazione. Ha prevalso il buon senso. L’accordo raggiunto dai Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e dai Presidenti delle Commissioni Odontoiatri delle province calabresi con l’Assessore alla sanità Dr. G. Luzzo, presente il Presidente della Federazione reg. degli Ordini Dr. P. Gallucci, rappresenta nell’imminenza la più ragionevole soluzione al problema che avrebbe messo in gravissime difficoltà migliaia di professionisti medici ed odontoiatri in Calabria. Ora, l’ulteriore impegno preso dal Dr. Luzzo, è quello di costituire immediatamente una Commissione ad hoc, che preveda la presenza di rappresentanti istituzionali dei medici e degli odontoiatri che insieme a tecnici della regione dovranno rivedere la delibera ed individuare effettivamente le attività soggette ad autorizzazione. Resta comunque il fatto che i Presidenti degli Ordini ed i Presidenti delle Commissioni Odontoiatriche auspicano che con l’Assessore Luzzo si porti a compimento, entro brevissimo tempo, la risoluzione della problematica, nel rispetto degli accordi con Lui intrapresi nell’incontro tenutosi presso gli uffici dell’assessorato nell’ottobre 2004 ed in quelli successivi. I Presidenti delle Commissioni Odontoiatriche degli Ordini dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri delle province delle Calabria. 36 PAGINA dell’ODONTOIATRA Circa duecento odontoiatri presenti in occasione dell’Assemblea del 19/02/2005. Si è riunita presso l’Hotel S. Francesco di Rende, il 19/02/2005 alle ore 9.30, l’Assemblea degli iscritti all’Albo degli Odontoiatri dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Cosenza. Diversi gli argomenti, previsti all’ordine del giorno, riguardanti temi di notevole importanza, che la Commissione Odontoiatri ha inteso trattare con i circa duecento Colleghi intervenuti, in riferimento alle attuali problematiche che interessano l’esercizio della professione qui di seguito meglio riassunte. In materia fiscale, il Dott. Giuseppe Trotta, in rappresentanza della Commissione Odontoiatri della provincia di Cosenza nelle riunioni tenutesi presso l’Agenzia delle Entrate, ha relazionato sulle recenti novità in riferimento agli Studi di Settore che, in base agli incontri tra istituzioni e associazioni di categoria e Ministero delle Finanze, stanno subendo delle modifiche sostanziali (vedi relazione allegata). Il Dott. Giuseppe Guarnieri ha dapprima riferito della convezione stipulata tra FNOMCeO e compagnia Aurora Assicurazioni (polizza denominata “Tutela Giudiziaria” che con un premio annuo di Euro 30,00 -trenta/00- prevede un massimale per sinistro di Euro 26.000,00 -ventiseimila/ 00-) e della recente decisione del TAR del Lazio che sembrerebbe esentare i liberi professionisti dagli obblighi ECM; successivamente ha relazionato sull’attuale tema dell’autorizzazione regionale cui dovrebbero essere soggetti gli studi medici ed odontoiatrici per l’esercizio dell’attività libero professionale ai sensi della Legge Regionale n. 18 del 11/08/2004 art. 15. Il Presidente della Commissione Odontoiatri ha ricordato i numerosi incontri e contatti intrattenuti con l’assessore regionale alla Sanità Dr. Luzzo, dal mese di settembre 2004 ad oggi, e ha informato i Colleghi che, in attesa di una definizione della vicenda a cura di una istituenda commissione paritetica di cui faranno parte i rappresentanti istituzionali dei Medici e degli Odontoiatri nonché i dirigenti del Ministero della Salute e dell’Assessorato regionale alla Sanità, i termini per la presentazione della documentazione richiesta ai fini del rilascio della suddetta autorizzazione sono stati spostati al 30/ 12/2005. Inoltre il Dott. Guarnieri ha evidenziato la recentissima approvazione da parte del Consiglio Regionale in occasione della 110^ seduta del 14/02/2005 di un emendamento presentato dall’On. Raffaele Senatore (prot. 434 al P.L. n.594/7^, collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2005) che recita “Nessuna autorizzazione è richiesta ai fini dell’apertura di esercizio di Studi Professionali medici e/o odontoiatrici privati, fatto comunque salvo il rispetto dei requisiti richiesti per1’esercizio della professione e dell’attività secondo le normative o disposizioni vigenti”. (come pubblicato a pag. 20) E’ successivamente intervenuto Padre Fedele Bisceglia che, anche in qualità di Medico Chirurgo, ha invitato i Colleghi interessati a svolgere opera di volontariato ad erogare prestazioni presso lo studio odontoiatrico dell’Oasi Francescana di Cosenza. Il Presidente ha segnalato il Dott. Maurizio Parise quale coordinatore dell’iniziativa. La Dott.ssa Maria Vittoria Del Console, intervenendo sull’argomento, ha precisato che sul territorio esistono da tempo strutture pubbliche e private accreditate dal S.S.N. che garantiscono assistenza odontoiatrica ai pazienti indigenti. Particolarmente interessante anche l’intervento dell’Ispettore Gallo della Direzione Provinciale del Lavoro di Cosenza, che proseguendo la sua attività di collaborazione con la Commissione odontoiatri, ha ricordato gli adempimenti cui sono tenuti per legge gli studi 37 PAGINA dell’ODONTOIATRA odontoiatrici in caso di possesso di apparecchi radiologici e in caso di presenza di lavoratori dipendenti sintetizzandoli in un decalogo distribuito in copia ai Colleghi partecipanti all’Assemblea (vedi allegato). Infine il Dott. Guarnieri ha illustrato un progetto, finalizzato alla difesa della libera professione, che prevede la creazione di una struttura odontoiatrica complessa (dotata di ambienti attrezzati difficilmente realizzabili in uno studio privato come ad esempio una sala operatoria) cui potranno partecipare e contribuire personalmente tutti i Colleghi interessati. Pertanto, il Dott. Guarnieri, considerato l’interesse suscitato nei presenti ed in attesa di ricevere altri riscontri e disponibilità in tal senso, ha invitato a divulgare tra i Colleghi questa sua idea allo scopo di mettere in atto nel più breve tempo possibile le procedure di avvio del progetto sopra indicato. Dott. Antonio Mangione Studi di Settore Le novità riguardo gli studi di settore che riguardano la nostra categoria sono rappresentate da quanto è emerso dalle due riunioni tenute presso i locali dell’Agenzia delle Entrate, sede della SO.SE. S.p.A., finalizzate a verificare l’idoneità del prototipo dello studio di settore TK21U. Alle riunioni hanno partecipato per la nostra categoria: l’ANDI, la FNOMCeO e l’AIO. Da Queste riunioni è emerso quanto segue: maggior numero di cluster; apposito cluster per i collaboratori; utilizzo di correttivi provinciali; sensibilità per i costi sostenuti per la disinfezione e la sterilizzazione. L’ANDI, però, ritiene eccessivo l’aumento dei compensi, vista la situazione di crisi strutturale del settore, e chiede di tener conto in futuro del fattore “concentrazione di operatività per provincia”. Per quanto concerne l’attività dell’osservatorio provinciale di Cosenza, alle riunioni ho preso parte insieme al Dott. Tucci che rappresenta la categoria dei Medici, la novità più rilevante è l’Istituzione di un “osservatorio fiscale” presso l’ente Camerale di Cosenza, che dovrà collaborare con l’osservatorio provinciale al fine di meglio adeguare gli studi di settore alla nostra realtà socio economica. Dott. Giuseppe Trotta Commissione Odontoiatri – Direzione Provinciale del Tesoro DECALOGO degli Adempimenti in materia di lavoro e sicurezza per gli studi dentistici il cui controllo è di diretta competenza della Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) In caso di possesso di apparecchio radiografico: 38 PAGINA dell’ODONTOIATRA 1) Designazione di un Esperto Qualificato (E.Q.) incaricato della sorveglianza fisica di radioprotezione e tenuta presso lo studio della comunicazione della nomina dell’E.Q. e dell’accettazione della stessa da parte dell’Esperto. 2) Conservazione presso lo studio dentistico del Registro di sorveglianza fisica istituito e aggiornato dall’E.Q. secondo le modalità previste nell’Allegato XI del D.Lgs. 230/95 (e successive modifiche e integrazioni), comprensivo dell’allegata Relazione Tecnica di Radioprotezione, redatta dallo stesso E.Q. 3) Apposizione di contrassegni e/o segnalazioni riguardanti tipo di sorgente radiogena e di zona classificata secondo le indicazioni dell’Esperto Qualificato. 4) Conservazione presso lo studio della comunicazione preventiva di detenzione dell’apparecchio radiografico agli Enti preposti (ASL, Comando Prov.le VV.FF, ARPACAL, DPL) 5) Conservazione presso lo studio della comunicazione di cessazione di detenzione dell’apparecchiatura radiografica e e conservazione per 5 anni del Registro di cui al punto 2) in caso di cessazione di detenzione. 6) Consegna al Servizio Ispezione della Direzione Provinciale del Lavoro (ex Ispettorato) del Registro di cui al punto 2) entro sei mesi dalla data di cessazione definitiva dell’attività di impresa. 7) Conservazione presso lo studio della denuncia all’INAIL dell’apparecchiatura radiografica e delle attestazioni di pagamento del correlato premio assicurativo relativamente agli ultimi 3 anni. In caso di presenza di lavoratori dipendenti 8) Conservazione presso lo studio del Libro di Matricola regolarmente istituto e vidimato dall’INAIL contenente le registrazioni dei lavoratori (dati anagrafici completi, data assunzione,ecc). 9) Conservazione presso lo studio del Registro delle presenze regolarmente istituito e vidimato dall’INAIL, contenente la registrazione giornaliera delle ore di lavoro svolte da ciascun dipendente. 10) Conservazione presso lo studio del Registro degli Infortuni, regolarmente istituito e vidimato dal Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza dell’ASL competente per territorio. La Commissione Odontoiatri ringrazia il Direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro e in particolare l’Ing. L. Gallo per la disponibilità manifestata, finalizzata al più alto senso e spirito di collaborazione 39 PAGINA dell’ODONTOIATRA Studi di Settore La componente odontoiatrica della FNOMCeO si è attivata in modo particolare per rappresentare al Ministero dell’Economia e al Governo la necessità di non considerare definitivo lo studio TK21U, nonostante tale studio sia stato formalmente approvato dalla Commissione degli Esperti nella riunione del 12 gennaio scorso. Insieme ai rappresentanti delle altre professioni, ma con motivazioni in parte collegate alla peculiarità dell’attività odontoiatrica, si è riusciti a sensibilizzare gli esponenti del Ministero dell’Economia per quanto riguarda la possibilità di non considerare definitivi gli studi di settore che necessitano di un ulteriore periodo di sperimentazione. Nella prossima riunione del 16 febbraio della Commissione degli Esperti si potrebbe raggiungere questo risultato che costituirebbe sicuramente una vittoria per il mondo delle professioni. Gli odontoiatri, in particolare, hanno evidenziato alcuni aspetti non coerenti, dell’attuale modello per gli studi di settore che utilizza ancora presunzioni realizzate con metodi soltanto matematici senza tener conto dell’estrema variabilità della realtà economica degli studi professionali. Lo strumento degli studi di settore realizza, poi, in modo generalizzato, l’inversione dell’onere della prova, a tutto danno dei contribuenti. Dr. Giuseppe Guarnieri OGGETTO: StudioTK21U - Servizi degli studi odontoiatrici. Il12 gennaio c.a. si è stato approvato dalla Commissione degli esperti per gli studi di settore lo studio TK21U - Servizi degli studi odontoiatrici. Il dott. Iandolo, in sostituzione del dott. Ferrero e in rappresentanza della FNOMCeO, è intervenuto, chiedendo un ulteriore proroga della sperimentazione dello studio afferente la categoria evidenziando l’aspetto peculiare della professione odontoiatrica caratterizzata da una pletora di oltre 52.000 soggetti in Italia. Ha inoltre rilevato che esiste una differenziazione territoriale non sufficientemente individuata e valorizzata dagli studi medesimi che andrebbe ulteriormente analizzata. Il dato concreto e assolutamente non controvertibile è costituito dal numero degli esercenti l’odontoiatria in Italia, circa 52.336 professionisti (17.796 sono iscritti al solo albo degli odontoiatri, 9590 sono medici specialisti con annotazione, 24.950 sono medici in possesso di doppia iscrizione). In considerazione del fatto che la popolazione italiana ammonta a 56.993.742 abitanti, il rapporto odontoiatra - abitante è di 1/1.089. Negli altri Paesi europei il rapporto è il seguente: Francia 1.436, Lussemburgo 1557, Spagna 2.098, Portogallo 1.801, Austria 2.067, Belgio 1.211, Danimarca 811, Finlandia 862, Germania 1.046, Grecia 828, Irlanda 1.774, Olanda 2.124, Svezia 934, Regno Unito 1.863, Islanda 880, Norvegia 825, Lichtenstein 1.107, Cipro 1.088, Repubblica Ceca 1.332, Estonia 1.311, Lettonia 1.378, Lituania 1.113, Malta 2505, Polonia 1.185, Slovacchia 1.822, Slovenia 1.296, Ungheria 1.856. Tenendo presente che il rapporto ottimale secondo l’OMS è di 1 odontoiatra per 2.000 abitanti, è facilmente comprensibile che in Italia esiste un problema di pletora odontoiatrica del quale non si prevede un’inversione di tendenza almeno negli anni futuri. La maggiore concentrazione, inoltre, di professionisti in alcune zone territoriali non può costituire indice certo di concrete capacità di maggior profitto in quanto la capacità di assorbimento del mercato 40 PAGINA dell’ODONTOIATRA di fatto è quasi azzerata. La localizzazione territoriale assume inoltre rilevanza in relazione alle disposizioni regionali, normative e amministrative, di cui all’art.8/ter, comma 5, del D.Lgs. 229/99, con particolare riferimento alla disciplina delle modalità e dei termini per la richiesta e eventuale rilascio di autorizzazioni concernenti le strutture sanitarie. Nelle Regioni in cui le stesse hanno provveduto a legiferare gli odontoiatri per ottenere l’autorizzazione debbono provvedere a configurare e strutturare i propri studi con modalità e requisiti che comportano un impegno economico ulteriore rispetto ai colleghi esercenti la professione in altre zone del paese. La Commissione degli Odontoiatri sta ultimamente prendendo in seria considerazione l’inversione di tendenza rappresentata da studi professionali che debbono affrontare una crisi legata sia al gran numero di professionisti operanti sul territorio sia alla contrazione del mercato susseguitasi all’entrata dell’euro e al ridotto potere d’acquisto delle famiglie. Il settore dell’odontoiatria è inoltre caratterizzato dal fenomeno dell’abusivismo professionale che ha grande rilevanza ai fini di una corretta politica fiscale e che deve essere valutato in considerazione della sua vastità. Pur in mancanza di dati esatti si stima che in Italia per ogni legittimo esercente l’odontoiatria operi un abusivo che rappresenta per il fisco un evasore totale e per i giovani professionisti, alla ricerca di difficili spazi occupazionali, un illegittimo e scorretto concorrente all’interno della propria branca di attività che, peraltro, falsa quella che può considerarsi la realtà economica odontoiatrica cosi come può essere fotografata dagli studi di settore. Questi fattori che determinano sull’andamento dei ricavi dei professionisti una incidenza di un certo peso debbono, secondo la Commissione, essere approfonditi ulteriormente ed è per questa ragione che una proroga alla sperimentazione per lo studio degli odontoiatri sembra costituire l’unica strada che consenta una più approfondita analisi delle problematiche esposte. CDA Roma 19 gennaio 2005 41 PAGINA dell’ODONTOIATRA PROBLEMATICHE DELLA PRIVACY Misure di sicurezza L’articolo 6 del Decreto Legge 09/12/2004 n° 266 ha provveduto a prorogare al 30/06/2005 tutti gli adempimenti concernenti le misure di sicurezza per proteggere le banche dati degli studi professionali che in un primo tempo dovevano essere adottate entro il 31/12/2004. La proroga riguarda anche il D.P.S. (Documento Professionale sulla Sicurezza). Questioni ricettari Problema ancora più complesso è quello che riguarda la questione delle ricette anonime a tutela della privacy del paziente. Il codice della privacy prevede l’obbligo di adottare entro il 01/01/2005 le ricette anonime nelle quali fossero oscurate le generalità del paziente (una soluzione potrebbe essere quella di prevedere un tagliando staccabile dal farmacista). Questa prima versione è stata in parte mitigata dal D.L. 81/2004 convertita nella legge 128/2004, che ha previsto per i medici di medicina generale e per i pediatri di oscurare il nome e cognome del paziente solo se quest’ultimo lo chieda. Immutata, invece, la situazione per gli specialisti, che sono sempre tenuti a oscurare le generalità del paziente. La situazione è diventata però paradossale in virtù dell’art.50 della legge 326/93 che ha previsto per il controllo della spesa sanitaria un ricettario standardizzato a lettura ottica. Il Ministero dell’Economia di concerto con quello della Salute hanno avviato i lavori senza sentire il Garante, nonostante la norma lo preveda. La situazione è quindi ora assolutamente complessa, considerando che la scadenza del 01/12/2005 è rimasta inalterata (ma non esistono ricettari adeguati) mentre si stanno sperimentando all’insaputa del Garante ricettari a lettura ottica. La Federazione, tramite il Presidente Giuseppe del Barone, ha ovviamente denunciato questa situazione chiedendo quanto meno una proroga di sei mesi, che in questa situazione di incertezza non potrà non essere accettata. Dr. Giuseppe Guarnieri AVVISO Il Corso del 29 gennaio 2005 relatore Dr. Adriano Dallari “moderni orientamenti per i restauri dentali con materiali estetici” che non si è tenuto a causa della neve, si svolgerà SABATO 16 APRILE 2005 ore 9,00 Hotel S. Francesco Rende-Cosenza La Commissione Odontoiatri 42 PAGINA dell’ODONTOIATRA FNOMCeO Ai Signori Presidenti degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Ai Signori Presidenti delle Commissioni per gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri O Comunicazione n. 11 Oggetto: Polizze assicurative Cari Amici, sono venuto a conoscenza che alcuni di voi non sono stati informati circa la iniziativa della FNOMCeO in merito alle polizze assicurative. Unisco alla presente per opportuna conoscenza, la comunicazione n. 113 del 25/07/2002 – che ha allegata la polizza assicurativa – e la comunicazione n. 66 del 09/07/2003 – in merito alla polizza denominata Tutela Giudiziaria – che, secondo l’orientamento del Consiglio Nazionale, gli iscritti agli Ordini potrebbero sottoscrivere a titolo personale perchè la polizza proposta dalla compagnia Winterthur (oggi Aurora Assicurazioni) è veramente conveniente in quanto prevede un massimale per sinistro pari a Euro 26.000,00. Spero di essere stato esauriente e colgo l’occasione per inviarvi i miei migliori saluti. Il Presidente Dr. Giuseppe Del Barone All. n. 1 Comunicazione n. 113 del 25/7/02 All. n. 2 Comunicazione n. 66 del 9/7/03 Comunicazione n. 66 Oggetto: Polizza “Tutela Giudiziaria” per gli iscritti agli Albi. Cari Amici, come già a Vostra conoscenza, il Consiglio Nazionale del 4 e 5 luglio u.s. ha approvato la mia proposta di garantire a tutti i professionisti italiani, la possibilità di sottoscrivere, a titolo personale, una polizza denominata “Tutela Giudiziaria”, al costo annuo di • 30,00 cadauna. La polizza che viene offerta dalla Compagnia Winterthur è conveniente in quanto prevede un massimale per sinistro pari a Euro 26.000,00 e la decorrenza immediata della garanzia senza alcun vincolo sul numero di adesioni. A tal proposito, la compagnia Winterthur ha già messo a disposizione di tutti coloro che volessero sottoscrivere la polizza in questione, il seguente numero verde 800595959. Sarà cura della Compagnia stessa prevedere una riduzione del premio ennuoi nel caso si dovesse superare il numero delle 25.000 adesioni. Vi prego vivamente di divulgare presso gli iscritti all’Ordine i contenuti della polizza che reputo molto vantaggiosa per tutti gli iscritti agli Albi. Per qualsiasi ulteriore chiarimento in merito alla presente iniziativa, Vi informo che potrete rivolgerVi direttamente alla compagnia Winterthur Assicurazioni S.p.A. nelle persone degli agenti generali Avv. Doria e Dr.ssa Bellisario. La Compagnia Winterthur è la società con la quale la Federazione ha sottoscritte le polizze assicurative a seguito di apposita gara. Vive cordialità 43 PAGINA dell’ODONTOIATRA Il Presidente Giuseppe Del Barone Comunicazione n. 113 Oggetto: Polizze assicurative Organi istituzionali Ordini Provinciali. Cari Colleghi, come già anticipato il giorno 20 luglio u.s. in occasione della riunione del Consiglio Nazionale degli Ordini, il Comitato Centrale ha approvato la sottoscrizione di polizze assicurative con la Compagnia Winterthur Assicurazioni S.P.A. volte ad assicurare, nello svolgimento delle loro attribuzioni, gli Organi istituzionali degli Ordini provinciali contro i rischi derivanti dalla responsabilità civile verso terzi e per spese legali e peritali e tutela giudiziaria, nonché i dirigenti (ove presenti). Nell’eventualità che alcuni Ordini provinciali avessero già in corso con altra Compagnia, contemporaneamente e per lo stesso rischio, altra polizza, la società Winterthur, in accoglimento della richiesta della Federazione, si è dichiarata disponibile a presentare garanzia in secondo rischio e fino alla concorrenza dei massimali assicurati con la stessa Federazione ed in primo rischio per tutti quegli Ordini i cui Organi Istituzionali siano a tutt’oggi sprovvisti di copertura assicurativa. A tal fine la copertura assicurativa ha decorrenza dal giorno 16 luglio c.a. e per consentire una accurata valutazione alleghiamo alla presente copia delle condizioni particolari (all. 1) Tutto ciò premesso, Vi informiamo che sono a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti: per la FNOMCeO la Dr. Ssa Eusebi al n. 06/36203217, tutti i giorni escluso il sabato, dalle ore 8 alle ore 15; per la Soc. Winterthur Dr.ssa Paola Bellisario 3358032332 e Avv. Giuseppe Doria 336781616. Sicuri di aver ottemperato al desiderio espresso dalla maggioranza dei Presidenti e a quanto, peraltro, deliberato dal Consiglio Nazionale con l’approvazione del bilancio preventivo, inviamo collegiali saluti. Il Presidente Giuseppe Del Barone Allegato alla Polizza Tutela Giudiziaria per la Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO) Contraente Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO) Assicurati 1750 componenti degli Organi Istituzionali dei 103 Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, affiliati alla Federazione contraente, nello svolgimento delle loro attività istituzionali (con l’esclusione dell’esercizio della professione medica) per conto dei Singoli Ordini (tutti i nominativi in elenco allegato alla polizza). Per quali spese Onorari, spese e competenze del legale liberamente scelto dalle persone assicurate, spese giudiziarie e processuali, onorari dei periti di parte e di quelli nominati dal Giudice, spese di transazione e di soccombenza 44 PAGINA dell’ODONTOIATRA Per quali eventi Difesa penale per delitti colposi e contravvenzioni, compresi quelli derivanti dalla circolazione stradale, purchè conseguenti ad incidente 2. Difesa penale per delitti dolosi commessi nello svolgimento delle attività istituzionali, nei casi di proscioglimento o di assoluzione o derubricazione del reato da doloso a colposo (ex art. 530 comma 1 c.p.p.); sono esclusi i casi di estinzione del reato per qualsiasi altra causa. La Società rimborsa le spese di difesa sostenute quando la sentenza sia passata in giudicato. Spese di resistenza avverso pretese risarcitorie per danni cagionati a terzi ai sensi degli artt. 2392 e seguenti del Cod. Civ. ove, ai sensi dell’Art. 1917 Cod. Civ. risultino adempiuti gli obblighi dell’assicuratore della Responsabilità civile dei soggetti Assicurati. L’intervento della Società è pertanto condizionato all’esistenza ed effettiva operatività di una valida garanzia di Responsabilità civile per i soggetti assicurati. e 5 Recupero danni a persone e/o cose subiti per fatti illeciti di terzi nello svolgimento dell’attività istituzionale sia in fase stragiudiziale che giudiziale. Sono compresi i danni subiti per eventi originati dalla circolazione stradale con mezzi della Società di appartenenza o di proprietà privata semprechè connessi all’espletamento di servizi autorizzati dalla Società di appartenenza. Dove In tutta Europa e nei paesi del bacino del Mediterraneo Quanto • 25.000,00 per caso assicurativo con limite annuo di 100.000,00 Euro Premio Annuo • 27,00 pro capite (L. 52.279,imposta al 21,25% compresa) Premio Minimo comunque acquisito • 47.250,00 ( L. 91.488758, imposta al 21,25% compresa) pari al premio annuo pro capite per tutti i 1750 assicurati ALLEGATO ALLA POLIZZA Condizioni particolari e descrizione dei rischi responsabilità civile verso terzi Le presenti condizioni particolari prevalgono, ove discordanti, rispetto alle norme che regolano l’assicurazione dello stampato di polizza. La polizza viene sottoscritta dalla FNOMCeO (contraente) in favore degli Organi istituzionali dei 103 ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri (assicurati). 1) L’assicurazione viene prestata per la responsabilità civile derivante ai sensi di legge ai componenti gli Organi Istituzionali (Consiglio Direttivo: Presidente, Vice Presidente, Tesoriere, 45 PAGINA dell’ODONTOIATRA Segretario, Consiglieri – Commissione per gli iscritti all’albo dei Medici Chirurghi – Commissione per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri-Collegio dei Revisori dei Conti) degli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di tutta Italia, per fatti, atti e/o omissioni connessi all’esercizio delle attribuzioni, espletate singolarmente e/o collegialmente, previste dal DLCPS 13.9.1946, n. 233, dal D.P.R. 5.4.1950, n. 221, dalla legge 21.2.1963, n. 244, dalla Legge 24 luglio 1985, n. 409 e successive modificazioni ed integrazioni e per fatti, atti e/o omissioni connessi alle funzioni espletate dai Dirigenti Amministrativi, per perdite patrimoniali involontariamente cagionate a terzi. La contraente dichiara che il numero delle persone assicurate è di 1750, come da elenco allegato alla polizza. 2) La garanzia comprende anche i danni di cui gli Assicurati (componenti gli organi istituzionali nonché i dirigenti amministrativi) debbano rispondere direttamente nei confronti dei terzi, in conseguenza di violazione colposa di obblighi derivanti dalla legge. 3) La garanzia si intende comunque valida per: a) danni conseguenti a perdita, distruzione, o deterioramento di atti, documenti e titoli non al portatore, purchè non determinati da furto, rapina o incendio; b) la responsabilità amministrativa per i c.d. danni erariali, ivi inclusa la responsabilità di tipo patrimoniale o contabile, per danni economici involontariamente cagionati dall’Ente, oppure ad altra amministrazione o altro ente di diritto pubblico con cui la Contraente e/o gli assicurati non siano in rapporto di servizio. Per responsabilità amministrativa si intende quella che possa gravare personalmente sugli assicurati nell’esercizio delle loro funzioni, per effetto degli ordinamenti applicabili agli Ordini. c) La responsabilità gravante sugli eredi in caso di decesso degli assicurati, relativa ai rischi assicurati che facevano capo agli assicurati stessi 4) La garanzia opera per le richieste di risarcimento presentate per la prima volta agli assicurati durante il periodo di efficacia del contratto a condizione che tali richieste siano conseguenti a comportamenti colposi posti in essere non oltre 5 anni prima della data di effetto della polizza e nei 5 anni dopo la cessazione della stessa. La garanzia opera anche per le richieste di risarcimento presentate nei 5 anni successivi alla cessazione dalla carica degli assicurati o nei 5 anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dei dirigenti amministrativi 5) Agli effetti di quanto disposto dal Codice Civile la Contraente dichiara, e l’impresa assicurativa ne prende atto, di non essere a conoscenza di circostanze o situazioni che possano determinare richieste di risarcimento originate da comportamenti colposi già verificatesi prima della data di decorrenza del presente contratto. 6) L’assicurazione è prestata per i risarcimenti fino a decorrenza del massimale di Euro 1.000.000,00 per anno assicurativo e per ogni ordine, con un limite annuo massimo di esposizione dell’impresa di Euro 10.000.000,00 per tutti gli Ordini assicurati Il massimale resta ad ogni effetto unico anche in caso di corresponsabilità di più assicurati tra di loro. 46 PAGINA dell’ODONTOIATRA 7) L’impresa rinuncia ad esperire azione di rivalsa nei confronti della Contraente e degli assicurati, salvo i casi di dolo. 8) Poiché la garanzia è legata soprattutto all’incarico ed alle funzioni svolte in relazione ad esso, piuttosto che alle persone fisiche, in caso di sostituzione o avvicendamento di persone assicurate nell’incarico, la garanzia si intenderà estesa e pertanto continuerà ad operare, unicamente per gli atti e fatti compiuti prima della cessazione dall’incarico da parte del precedente assicurato. 9) In caso di sostituzione temporanea nella persona di uno o più assicurati, il premio rimarrà invariato. 10) Il premio annuo lordo esposto in prima facciata di polizza è stato determinato in base ai 1750 assicurati dichiarati dalla contraente con un premio pro capite pari ad • 93,26 11) Esclusioni Sono escluse dalla garanzia le perdite patrimoniali conseguenti a: qualsivoglia avallo o garanzia fornita dall’assicurato nonché da responsabilità volontariamente assunta e non direttamente derivanti dalla legge; perdita, distruzione e deterioramento di denaro, titoli; danni a persone (morte, malattie o lesioni corporali) e danneggiamenti materiali a cose; atti ed operazioni esorbitanti dai limiti dell’oggetto e del perseguimento del fine sociale; danni riconducibili direttamente o indirettamente a richieste di risarcimento pervenute agli associati in base a r.c. professionale e che questi ultimi imputino o possano imputare ad atti o documenti della Contraente o dell’Ordine di appartenenza nell’esercizio delle proprie funzioni la responsabilità civile professionale personale degli assicurati. 12. Sebbene il contratto sia di durata triennale è facoltà delle parti rescindere il contratto ad ogni ricorrenza annuale previa lettera di disdetta inviata almeno 60 giorni prima della scadenza annuale. 13. Per quanto non espressamente derogato restano valide le Norme che regolano l’assicurazione dello stampato di Polizza FNOMCeO Il Presidente Dott. Giuseppe Del Barone Winterthur Assicurazioni spa 47 PAGINA dell’ODONTOIATRA Coordinamento delle Commissioni Odontoiatriche degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Calabria URGENTE Spett.le Dentalia Località Passovecchio 88900 Crotone Sono Pervenute agli Ordini numerose segnalazioni, da parte di Colleghi, che riferiscono di aver ricevuto da parte vostra una lettera riguardante la Del. Reg. n° 659 del 14/09/2004 nella quale si invitano tutti i dentisti a presentare una domanda entro il 17 febbraio 2995 all’ASL di appartenenza e al Dipartimento Sanità della Regione; il modulo di tale domanda, presumibilmente da voi redatto, viene anch’esso allegato. Nel premettere che gli Ordini e le Commissioni Odontoiatriche con i loro rappresentanti sono, a riguardo, da mesi impegnate in una trattativa con l’Assessore alla Sanità Dr. Luzzo e che gli stessi sono gli unici organi istituzionali a poter diffondere presso i propri iscritti atti di indirizzo e coordinamento, vi diffidiamo, anche per il futuro, di continuare in questa vostra iniziativa che potrebbe non solo indurre in errori ignari colleghi, ma potrebbe inficiare l’esito delle trattative determinando un grave danno alla nostra categoria. Confidando nel vostro buon senso, certi di non dover ricorrere alle vie legali al fine di tutelare i nostri iscritti, vi inviamo distinti saluti Per il Coordinamento delle Comm. Odont. Il Presidente Dr. Giuseppe Guarnieri AIO Associazione Italiana Odontoiatri (Consigliere nazionale) Dott. Gregorio Meddis via A. Lombardi, 6/b 88100 Catanzaro tel 0961.771143 fax 0961.550805 …A proposito di autorizzazione regionale Informiamo tutti i colleghi che in riferimento alla legge della Regione Calabria n. 18/2004 che rendeva obbligatorio l’istituto dell’autorizzazione regionale per tutti gli studi medici ed odontoiatrici e fissava come termine ultimo la data del 17 febbraio 2005 per la presentazione della domanda, e che noi come AIO avevamo fortemente osteggiato perché notevolmente punitiva nei riguardi della categoria: si è ottenuto una proroga al 31 dicembre 2995 della domanda stessa. Nel contempo l’assessore alla sanità si è impegnato a nominare una commissione, dove saranno rappresentati sia i medici che gli odontoiatri e che dovrà individuare le categorie soggette ad autorizzazione nel più breve tempo possibile. Ed è dell’ultima ora l’approvazione di un emendamento in data 14 febbraio presentato dall’onorevole Senatore che recita “nessuna autorizzazione è richiesta ai fini dell’apertura di esercizio di studi professionali di medici e odontoiatri fatti salvi il rispetto dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione e dell’attività secondo le normative vigenti. Lasciatemi dire che questa è un grande risultato che i nostri rappresentanti sia Medici che Odontoiatri nell’Ordine riescono ad ottenere per la categoria. 48 PAGINA dell’ODONTOIATRA Un ringraziamento da parte di noi tutti va soprattutto al dott. Giuseppe Guarnirei presidente della federazione delle commissioni degli odontoiatri della Calabria che si è battuto con tenacia per il raggiungimento di questo risultato insieme con gli altri Presidenti di Commissione il dott. De Filippo di Catanzaro in primis e con l’aiuto determinante dei presidenti degli ordini, primo tra tutti il dott. Ciconte. Abbiamo avuto la grande fortuna inoltre di avere al nostro fianco in questo frangente il dott. Pasquale Gallucci dell’ordine di Catanzaro consumato a trattare le questioni dei Medici coi politici, e la cui esperienza è stata fondamentale nei momenti più critici. In questa occasione mi preme di ricordare che l’AIO seppur non abbia potuto partecipare alle trattative, perché la parte politica ha espressamente chiesto di trattare con gli Ordini, ha tenuto costantemente un atteggiamento fortemente propositivo di appoggio agli ordini stessi senza mai cedere alla tentazione di intraprendere azioni isolate (domande di autocertificazioni) inutili se non addirittura dannose perché avrebbero indebolito la coesione della categoria. Questo come anche riconosciutoci dai rappresentati dalle istituzioni ci rende interlocutore fortemente coeso ed affidabile ed io prevedo che in futuro difficilmente si potranno affrontare i problemi della categoria prescindendo dal nostro apporto. Non tutto è stato così semplice. Ci sono stati episodi sgradevoli generati dalla mancanza di comunicazioni chiare tra le parti, alcuni rappresentanti dell’ANDI lasciatisi prendere dal panico hanno inviato di loro iniziativa domande dappertutto ingenerando notevole confusione. Da questi episodi dobbiamo trarre insegnamento per il futuro ed io auspico un tavolo di concertazione continua tra AIO, ANDI ed Ordini per unificare le strategie ed i comportamenti. L’unità di tutti ci porterà sicuramente al raggiungimento di altri importanti traguardi. Le aggressioni certo non mancano: Università che sorgono all’improvviso, sanatorie, terzo ‘pagante, e quant’altro… Per quanto ci riguarda come AIO la nostra posizione è sempre e solo quella di difendere la libera professione, e lo faremo con assoluta perseveranza d’altronde l’AIO è un’associazione che ha nel suo dna la propensione a lottare sempre per ottenere i risultati…continueremo! [email protected] AIO Associazione Italiana Odontoiatri (Consigliere nazionale) Dott. Gregorio Meddis via A. Lombardi, 6/b 88100 Catanzaro tel 0961.771143 fax 0961.550805 Ai Presidenti di Commissione degli Odontoiatri Ai Presidenti degli Ordini dei Medici della Calabria Al Presidente regionale ANDI L’AIO Calabria, in merito agli ultimi avvenimenti circa l’autorizzazione regionale per gli studi medici ed odontoiatrici, informa che come già stabilito dalla base nell’assemblea di Falerna. Rinnova il proprio appoggio agli organismi istituzionali, dichiara il proprio apprezzamento per la coerenza ed il senso di responsabilità dimostrato dai Presidenti di commissione della componente odontoiatrica, 49 PAGINA dell’ODONTOIATRA invita i suoi aderenti a non intraprendere azioni isolate (domande ed autocertificazioni inutili). Sarebbe stato molto meglio che nessun collega avesse fatto domande di autorizzazione, le poche domande inviate finiscono per legittimare le richieste di politici e burocrati vari che in questa situazione si sono dimostrati poco all’altezza del loro ruolo. Invitiamo infine l’altro grande sindacato di categoria presente sul territorio a concertare insieme a noi ed agli ordini, e non le aziende private, le azioni da intraprendere. Parcellizzare la risposta indebolisce i nostri rappresentanti e dà una misera immagine della categoria stessa divisa e semprem pronta a farsi prendere dal panico ed a genuflettersi a qualsiasi richiesta. Cordiali saluti. Circolare n°4/E del 28 gennaio 2005 dell’Agenzia delle Entrate – Prestazioni mediche esenti IVA – Sentenze della Corte di Giustizia europea. (pubblicato a pagina 26) 50 PAGINA dell’ODONTOIATRA Finalmente si va verso l’autonomia assoluta degli odontoiatri l’assemblea Nazionale dei Presidenti di Ordine e dei Presidenti di Commissione Odontoiatri approva a maggioranza (il 4-5 marzo 2005) il documento (qui di seguito riportato) che sancisce il diritto e la volontà di raggiungere una completa autonomia, anche economica, degli Odontoiatri all’interno dello stesso Ordine. Relazione sull’ipotesi di modificazione della legge 409 del 1985. Quando, nel 1985, fu approvata la legge 409, v’era la precisa e diffusa consapevolezza che si trattasse di una disciplina normativa necessaria ed urgente per mettere al riparo l’Italia da procedure comunitarie d’infrazione e tuttavia meritevole di successivi ripensamenti e correzioni, data la sua complessità strutturale. Emblematicamente è utile ricordare un passaggio della relazione al Senato, che, a proposito dell’art. 6, così si esprimeva: “questo articolo costituisce un faticoso punto di arrivo; è stata fatta la scelta di un Ordine unico suddiviso in albi e si è cercato di contemperare le esigenze delle due categorie, riuscendo a raggiungere, anche se tra molte difficoltà, un equilibrio abbastanza soddisfacente in termini di rappresentatività” Aggiungendo, poco più avanti, “trattandosi di una normativa che tutto sommato sembrerebbe ente staremo tutti a vedere come andrà a finire per capire se questa è la via più opportuna oppure se sarà necessario rivederla complessivamente”. Non è questa la sede per un commento sistematico dei lavori preparatori delle 409 e tuttavia non può sottacersi di una diffusissima, certamente maggioritaria se non unanime consapevolezza che di essa si sarebbero dovute riformulare certamente alcune parti. In effetti, si trattava, di una normativa particolarmente complessa i cui esiti regolativi potevano oscillare tra due estremi piuttosto divaricati: da una parte, la creazione di un Ordine specifico per gli odontoiatri (peraltro non si coglieva nessuna domanda in tal senso da parte dei laureati in odontoiatria), dall’altra, l’inserimento puro e semplice nell’Ordine dei Medici. La legge 409 fissò un punto di equilibrio attuando le indicazioni che furono date dalla Commissione affari costituzionali della Camera che espresse parere favorevole alla soluzione normativa formulata “a condizione che gli odontoiatri, all’interno dell’Ordine, possano addivenire ad una autogestione ed autorganizzazione per quanto riguarda le questioni attinenti alla loro professione”. Ciò vuol dire che la legge 409 del 1985 ha inteso realizzare il principio della massima autonomia della professione odontoiatrica nell’ambito di un unico Ordine e, conseguentemente, la sua attuazione, nei limiti propri del sistema legale delle fonti, può spingersi a ricercare la soddisfazione più ampia di quel principio. In questo senso è fondata e condivisibile l’affermazione contenuta nella “decisione” assunta dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO riunito in seduta congiunta con i Presidenti delle Commissioni per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri (5 dicembre 2004) secondo la quale, “nell’ambito dell’unico Ordine è necessario realizzare la piena autonomia dei rappresentanti dell’odontoiatria, interpretando estensivamente l’articolo 6 della legge 409/85". Non si tratta, propriamente, di un’interpretazione estensiva, bensì dell’attuazione della legge in adesione ai suoi originari criteri ispiratori, segnatamente sul lato del conseguimento dell’autonomia gestionale dell’Albo e del controllo deontologico e disciplinare degli odontoiatri. Ancorché la legge 409, all’art. 6, e 8, contenga, nell’assegnazione di compiti alle commissioni, un richiamo all’art. 3 del D.lgs. n. 233/1946, non può negarsi ad essa il potere-dovere di “promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti”, attività certamente non indicata formalmente nella legge ma, altrettanto certamente, inclusa sistematicamente in quella formalmente assegnata. 51 PAGINA dell’ODONTOIATRA Sotto un profilo procedurale, può dirsi che il processo di specificazione dei compiti e delle attribuzioni soggiace ad un duplice approccio: il primo, ove sia necessario, poggia sulla modificazione della legge, con tutte le conseguenze circa l’iniziativa legislativa, il secondo, interno alla logica della legge vigente, deriva dal livello di condivisione, all’interno dell’Ordine, delle problematiche nuove e di aggiornamento delle regole, per le quali può valere lo strumento “patrizio” cui può ricondursi valore cogente ove assuma forme legali codificate. L’opportunità di intervenire tempestivamente sull’impianto logico-sistematico della attuazione della legislazione vigente si conferma all’indomani delle abrogazioni recate dall’art. 13 della legge 14/2003. Si è infatti ulteriormente delineato, come previsto nei lavori preparatori della legge 409/85, il disegno secondo il quale “gli odontoiatri verranno a costituire una professione distinta da quella dei medici chirurghi”. Come sottolineava in un suo intervento il deputato Danilo Poggiolini. Oggi, ed il parere del Consiglio di Stato cui si fa riferimento nella sopra citata decisione del dicembre 2004 lo conferma, non è più possibile l’esercizio dell’attività professionale di odontoiatra con l’iscrizione all’albo dei medici chirurghi. In tal modo si è modificato, per la piena attuazione data alla disciplina comunitaria, il rapporto tra medici ed odontoiatri. Nel prendere atto, che le due componenti presentate nell’unico ordine si assegnano come “obiettivo fondamentale” quello relativo alla separazione degli Ordini attraverso il completo riconoscimento dell’autonomia dell’albo degli odontoiatri rispetto a quello dei medici chirurghi, la via alla modificazione della legge 409/85 appare inevitabile. L’ordinamento delle professioni, forse più di ogni altro sistema di regole, deve nutrirsi di un continuo approvvigionamento di flessibilità organizzative e regolative, sulla base dell’evoluzione economicosociale dell’intero Paese. Le professioni, storicamente e legalmente, costituiscono strutture-cardine su cui poggia il funzionamento dello Stato. Con la legge 409 del 1985 si era stabilita la “coabitazione” di due professioni (i medici e gli odontoiatri) in un unico Ordine, nella consapevolezza si sarebbero, successivamente, consolidate le condizioni per l’affermazione di più precise forme di autonomie l’una dall’altra. La decisione più volte richiamata assunta dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO attualizza la maturazione del processo di autonomia reciproca e simmetrica di due diverse categorie professionali, i medici e gli odontoiatri. Lo strumento più appropriato per intervenire legislativamente è apparso quello della delega al Governo poiché all’interno di un preciso contesto di principi e criteri direttivi possa porsi mano ad una disciplina di dettaglio attenta ai nuovi limiti costituzionali determinati dalle modifiche del titolo V della Costituzione. Il comma 4 dell’art. 118 della Costituzione, delineando il principio della sussidiarietà orizzontale, assegna agli Ordini professionali un rinforzato ruolo di gestore degli interessi degli iscritti in vista della tutela dell’interesse generale. La logica della sussidiarietà se intesse di sé la parte alta dei principi regolatori della società ben si attaglia alle attività gestionali di una comunità professionale. Può ben dirsi che l’albo degli odontoiatri abbia rappresentato una opzione di sussidiarietà ante litteram. Si tratta di coltivarla espandendo l’autonomia della categoria degli odontoiatri nel rispetto, simmetricamente, dell’autonomia dei medici. L’ipotesi normativa qui di seguito delineata è rivolta a garantire l’effettiva autogestione ed autorganizzazione della professione odontoiatrica. In primo luogo debbono essere introdotti sistemi elettorali che garantiscano l’esplicazione da parte di ciascuna delle due categorie professionali, i medici e gli odontoiatri, in totale autonomia, dei propri organismi rappresentativi. Non deve esservi interferenza nella scelta democratica dei rappresentanti delle due professioni. Conseguentemente debbono essere riformulate le norme relative all’autonomia gestionale, organizzativa e disciplinare dei rispettivi albi professionali. La rappresentanza legale dell’Ordine e della Federazione resta assegnata al 52 PAGINA dell’ODONTOIATRA Presidente dell’albo professionale con maggiore numero di iscritti, senza, peraltro, limitazione della su esposta autonomia gestionale, organizzativa e disciplinare dei due albi. Come ulteriore conseguenza del processo di rafforzamento dell’autonomia dei due albi, ciascuna delle due professioni avrà il diritto, ove riconosciuto dalle fonti competenti, di avere propri rappresentanti che esprimano cioè il punto di vista, le esigenze e gli interessi della categoria rappresentata. Va assicurato il conseguimento dell’autonomia come sopra delineata in condizione di non onerosità per gli Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri e per la loro Federazione Nazionale. L’Ordine e la Federazione avranno un unico bilancio, al cui interno,peraltro, sarà garantita la separazione della gestione economica dei due albi professionali. Le attività previdenziali e assistenziali concernenti gli iscritti dei due albi saranno amministrate dalla Fondazione ENPAM. Infine il decreto legislativo opererà il coordinamento di tutte le norme concernenti la materia con il decreto legislativo del capo provvisorio dello stato 13 settembre 1946, numero 233 e con il relativo regolamento di esecuzione. 1. Art… Il Governo, con uno o più decreti legislativi, entro…dalla data di approvazione della presente legge, è delegato a riformare la legge 24 luglio 1985, n. 409, attenendosi ai seguenti principi e criteri direttivi. a) assicurare l’autonomia gestionale, organizzativa, disciplinare dell’Albo dei medici chirurghi e quello degli odontoiatri anche attraverso l’introduzione di nuovi meccanismi elettorali che garantiscano la libera scelta, per ogni albo, dei rispettivi organismi direttivi; b) assicurare che la rappresentanza legale dell’Ordine e della Federazione sia espletata dal Presidente dell’Albo con maggior numero di iscritti c) assicurare il diritto della professione odontoiatrica di nominare propri rappresentanti in tutte le articolazioni istituzionali per le quali sia prevista la presenza di rappresentanti delle professioni intellettuali; d) assicurare che l’autonomia di cui alla lettera a) si consegua con criteri di non onerosità per gli Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri e della loro Federazione nazionale ancorché venga garantita, con lapprovazione di un bilancio unico dell’Ordine e della Federazione, la separazione della gestione economica dei due albi; e) assicurare che le attività previdenziali e assistenziali concernenti gli iscritti dei due Albi siano amministrate dalla Fondazione ENPAM. f) Assicurare il coordinamento con le disposizioni di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233 e relativo regolamento di esecuzione. 53 CONTRIBUTI UTILI CERTIFICATI MEDICI GARANTITI DAL SSN a cura di Marco Perelli Ercolini Il dpcm 28 novembre 2003 pubblicato sulla G.U. numero 286 del 10 dicembre 2003 modifica l’allegato 2A del dpcm 2001 riguardante la definizione dei livelli essenziali di assistenza. Vengono reintegrati nei Lea (e quindi a carico del SSN e non più a spese dell’assistito) le certificazioni richieste dalle scuole per lo sport non agonistico esercitato in ambito scolastico rilasciate dai medici di famiglia, le certificazioni di idoneità di minori e disabili alla pratica sportiva agonistica nelle società dilettantistiche, i certificati di idoneità al servizio civile e i certificati di idoneità all’affidamento e alla adozione di minori. Rimangono ancora esclusi dal Ssn e conseguentemente con spesa a carico dei cittadini le certificazioni, seppur richieste per disposizioni di legge, per l’idoneità fisica all’impiego, per il rilascio delle patenti di guida e per il porto d’armi. Ricordiamo che non sono a carico del Ssn anche le prestazioni delle medicine non convenzionali, le vaccinazioni non obbligatorie per soggiorni all’estero, la chirurgia estetica e alcune prestazioni di medicina fisica e riabilitativa. ATTENZIONE A NON NASCONDERE LA CARTELLA CLINICA a cura di Marco Perelli Ercolini La recente sentenza della Cassazione penale (sezione V, sentenza 14 dicembre 2004 numero 48086) ripropone all’attenzione la conservazione della cartella clinica. In particolare va ricordato che il primario (ora Direttore di struttura complessa) è responsabile della corretta compilazione delle cartella clinica e della sua conservazione sino alla consegna alla direzione sanitaria per la sua archiviazione. Questo potere però non lo autorizza a nascondere la cartella clinica e a renderla indisponibile. Infatti l’articolo 490 del codice penale prevede sanzioni per chiunque, in tutto o in parte, distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico o una scrittura privata veri. Inoltre secondo una sentenza della V sezione di Cassazione per aversi il reato di cui all’art. 490 è necessario che l’avente diritto sia stato privato, anche temporaneamente, della disponibilità del documento (tra l’altro, in questo caso la paziente era ancora degente nella struttura ospedaliera), mentre la sezione VI ha esaminato anche la fattispecie nella quale la sottrazione di un documento non sia avvenuta al solo scopo di eliminare il valore probatorio dell’atto, ma anche al fine di trarre un’utilità diretta e immediata. Va ricordato che la cartella clinica ospedaliera è un atto pubblico di fede privilegiata con valore probatorio contrastabile solo con querela di falso, anche se le attestazioni della cartella clinica, ancorchè riguardante fatti avvenuti in presenza di un pubblico ufficiale o da lui stesso compiuti (e non la valutazione dei suddetti fatti) non costituisce prova piena a favore di chi le ha redatte, in base al principio secondo il quale nessuno può precostituire prova a favore di se stesso (Cassazione 27 settembre 1999 n.10695). Da quanto sopra ne deriva che un ritardo nella compilazione ovvero la mancata compilazione può configurarsi come una omissione di atti di ufficio, una compilazione non veritiera è un falso ideologico, una sua correzione postuma come falso materiale, una sua distruzione totale o parziale o una sua sottrazione come soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. 54 CONTRIBUTI UTILI DOPPIA INDENNITA’ INTEGRATIVA SPECIALE L’indennità integrativa speciale spetta a tutti i sanitari, titolari di doppia pensione o di pensione e retribuzione per attività presso la pubblica amministrazione e/ o terzi. L’abolizione del divieto di cumulo dei due emolumenti ha origine da una rivoluzione pronuncia della Corte Costituzionale. Il recupero delle somme non corrisposte indebitamente dall’amministrazione è attuabile mediante ricorso all’autorità giudiziaria competente. CONCORSI? ZONE CARENTI? NOTIZIE? IN TEMPO REALE su TELEVIDEO RAI TRE (regionale) pag. 428 CONSULTATELO! 55 CONTRIBUTI e OPINIONI ANCORA SUL TEMA “INTOLLERANZE ALIMENTARI” Dopo le negative considerazioni espresse, nel corso della trasmissione RAI “Elisir” del 07.02.05, nei confronti di quanti impiegano alcuni test, aventi come fine quello di valutare l’esistenza di intolleranze alimentari quali causa di alcune patologie (obesità, artrite, cefalea ecc.), abbiamo ricevuto dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Brescia il documento che di seguito pubblichiamo, con la preghiera di una attenta lettura, certi di poter dare ai nostri iscritti un ulteriore contributo di chiarezza: “ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DI BRESCIA È pervenuto da parte della Dott.ssa Cinzia Tosoni il documento che segue e che ben volentieri pubblichiamo, anche perché esso è stato stilato dal Dipartimento Multizonale di Allergologia della provincia di Brescia coordinato dalla stessa Dottoressa Tosoni. TEST ALTERNATIVI NELLA DIAGNOSTICA DELLE ALLERGIE – INTOLLERANZE ALIMENTARI Le allergopatie sono in continuo e costante aumento con una prevalenza, nel mondo occidentale, stimata nel 20-30% della popolazione generale. Tuttavia, poiché il termine allergia viene spesso impropriamente utilizzato, la sensazione comune è quella che le allergopatie siano estremamente più diffuse. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda l’allergia alimentare alla quale vengono riferite patologie estremamente differenti, nelle quali il coinvolgimento di alimenti non è mai stato dimostrato (cefalea, sindrome della fatica cronica, sindrome ipercinetica nel bambino, otite sierosa, colon irritabile, malattia di Crohn, etc.). A tutt’oggi la Medicina Ufficiale è in grado di proporre pochi test, scarsamente standardizzati per la diagnosi di allergia alimentare e questo ha condotto al ricorso sempre più frequente a test proposi dalla Medicina Alternativa Complementare. Tra questi i più utilizzati sono: il test citotossico, il test di provocazione/neutralizzazione sia sublinguale sia sottocutaneo, il test del riflesso cardiaco auricolare, l’elettroagopuntura secondo Voll, la biorisonanza, la kinesiologia applicata e l’analisi del capello. Alla luce dei dati scientifici attuali, nessuna di queste metodiche si è dimostrata utile per la diagnosi di allergie e/o di intolleranza alimentare e pertanto il loro uso andrebbe limitato ad un campo sperimentale. Infatti un uso indiscriminato di questi test non è scevro di rischi, per i ritardi diagnostici che può comportare, o per conseguenti squilibri dietetici, dannosi soprattutto in età pediatrica. È pertanto compito del medico istruire il paziente sui limiti di questo tipo di indagini, sull’importanza di una rigorosa diagnostica allergologica ed infine sulla necessità di un approccio multidisciplinare ad alcune patologie di difficile inquadramento etiologico. 56 CONTRIBUTI e OPINIONI Citiamo qui di seguito i test più frequentemente proposti nella pratica clinica, soffermandoci, in particolare, solo sui più comuni. TEST CITOTOSSICO (o test di Bryan) Si basa sul principio che l’aggiunta in vitro di uno specifico allergene al sangue intero comporti una serie di modificazioni morfologiche delle cellule fino alla loro citolisi. Nel test viene fornita una scala semiquantitativa che ha nella lisi cellulare massima positività. Numerosi Autori hanno finora dimostrato la non riproducibilità del test, che fornisce, per uno stesso soggetto, risultati diversi se saggiati in momenti diversi. Le modificazioni delle dimensioni e della forma dei leucociti osservate nel test sono verosimilmente da imputare a variazioni del pH, della temperatura e del tempo di incubazione, piuttosto che alla presenza di IgE specifiche. Alla luce di queste evidenze sperimentali l’American Accademy of Allergy ha concluso che il test non è affidabile nella diagnostica allergologica. TEST EAV (elettroagopuntura secondo Voll): VEGA TEST, SARM TEST, BIOSTRENGT TEST E LORO VARIANTI. Si è sviluppato a partire dalle osservazioni dell’elettroagopuntura secondo Voll sulle variazioni del potenziale elettrico in relazione al contatto con alimenti intolleranti. Sul piano pratico si applica un potenziale elettrico alla cute e si osservano le modificazioni della resistenza cutanea in presenza dell’allergene, posto in una fiala alla concentrazione abituale o estremamente diluito, inserito nel circuito elettrico. Ci sembra importante sottolineare come il principio che una reazione allergica modifichi il potenziale elettrico cutaneo non è mai stato dimostrato. Per questo motivo e per il fatto che tale procedura non è in grado di identificare gli allergeni responsabili di reazioni avverse l’uso di questo test è altamente sconsigliato nella pratica clinica allergologica. ANALISI DEL CAPELLO. Viene utilizzata secondo due modalità. Nella prima viene identificata un’eventuale carenza di oligoelementi (zinco, magnesio,cromo, selenio) o un’eventuale intossicazione da metalli pesanti (mercurio, cadmio). Sebbene ai fini medico- legali la presenza di questi metalli nei capelli indichi una recente esposizione, il concetto che una patologia allergica sia ad essi correlata è del tutto speculativo. La seconda modalità di impiego di campioni di capelli del paziente utilizza le variazioni della frequenza di un pendolo. La metodica appartiene pertanto più alla sfera della magia che della Medicina. 57 CONTRIBUTI e OPINIONI D.R.I.A. TEST. Test proposto dall’Associazione di Ricerca delle Intolleranze Alimentari in cui la somministrazione sublinguale dell’allergene è seguita da una valutazione della forza muscolare per mezzo di un ergometro. Il test è considerato positivo quando compare una riduzione della forza muscolare entro quattro minuti dalla posizione sublinguale dell’estratto. Su quali presupposti scientifici sia basata la relazione tra il risultato del test e l’allergia o l’intolleranza alimentare non è dato sapere. Le uniche informazioni sul test sono deducibili da mezzi di informazione di massa e del prospetto informativo rilasciato ai pazienti che si sottopongono all’esame. Il D.R.A. test viene propagandato come più vantaggioso rispetto alle metodiche diagnostiche tradizionali, non già dimostrandone una maggiore efficacia, bensì sottolineandone la maggior praticità e rapidità. Non risulta esserci alcuno studio controllato di valutazione del metodo pubblicato su riviste scientifiche, pertanto ne sconsigliamo l’uso nella diagnostica dell’allergia alimentare. YORK FOOD IN SCAN TEST. Questo test, proposto per moltissime patologie, per molte delle quali non è mai stata nemmeno dimostrata una possibile genesi alimentare, dosa le IgG specifiche nei confronti di numerosi alimenti (possibilità di scegliere tra due pannelli di allergeni). Ricordiamo che IgG specifiche vengono fisiologicamente prodotte in tutti i soggetti dopo ogni pasto e che tale dosaggio non indica pertanto nel modo più assoluto la presenza né di un’allergia né di un’intolleranza alimentare. È facile, confrontando i risultati ottenuti, osservare come quasi tutti i pazienti risultino intolleranti a grano, latte e pomodoro, che sono banalmente gli alimenti da noi maggiormente introdotti con la dieta.” Dott.ssa Cinzia Tosoni, Dipartimento Multizonale di Allergologia della provincia di Brescia Ordine on-line ? www.ordinemedici.cosenza.it 58 LETTERE alla REDAZIONE FALSO stato di malattia. Semplice, no ? Mangone li 26/01/2005 SIG.PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI COSENZA Caro Presidente, mi dispiace di essere ancora una volta io a occupare il tuo prezioso tempo ma è necessario portarti a conoscenza di un fenomeno che definire preoccupante è poco, e ti assicuro che è diffusissimo e interessa la quasi totalità dei miei Colleghi Medici di Famiglia. In questo periodo, è noto, nevica. E pertanto numerosi e seri Docenti scolastici delle varie scuole della nostra provincia non possono, ahimè!, recarsi a scuola. Bene. Come risolvere il problema ? Semplice si va dal medico, su suggerimento delle varie segreterie scolastiche, a farsi rilasciare un certificato attestante un FALSO stato di malattia. Semplice no ? D’altra parte i RIGIDI regolamenti scolastici impediscono categoricamente di risolvere il problema in altro modo ! E ti dirò di più. Finchè si tratta di scuole, di uffici pubblici ecc. ecc., si può anche capire (sic !). Ma se il suggerimento arriva anche dalle direzioni sanitarie di ospedali pubblici,di cliniche private,ecc.ecc. la cosa non ti sembra eccessiva ? E non ho finito.Perchè a volte ci si mettono anche dei SERISSIMI AVVOCATI che suggeriscono di non presentarsi alle varie udienze .. in che modo ?? Semplice basta un certificato, magari con qualche timbro in più trattandosi di tribunali. Ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse drammatica per noi MMG che dovremmo subire queste vessazioni. Ho scritto dovremmo volutamente perchè io, e sono sicuro moltissimi miei Colleghi, non sono disposto a prestarmi a questo giochino. Ormai la nostra Repubblica non è fondata sul lavoro ma sul certificato medico. E la cosa NON È SERIA. Tu mi chiederai perchè ti ho coinvolto nella faccenda. Ebbene intanto ti chiedo di divulgare questa mia lettera sul Bollettino e poi spero ti renderai attivo per parlare della cosa nella nostra casa che è l’Ordine dei Medici per cercare di trovare una soluzione. Scusami per lo sfogo, ma ti prego di credermi, tutte le novità che giorno dopo giorno ci stanno rendendo la vita impossibile mi inducono a pensare che forse era meglio fare altro nella vita. Magari il docente, l’impiegato, il dipendente, tanto al bisogno c’e sempre …. Il certificato! AntonioDe Vuono 59 RECENSIONE ” Anatomia del piede” Martedì 1 marzo è stato presentato presso l’aula “Golgi” dell’Università di Roma Tor Vergata, il libro ” Anatomia del piede” del professore Luigi Ippolito edito dalla società editrice Universo, alla presenza del Preside della facoltà di medicina e di numerosi cattedratici. Il Prof. Ernesto Ippolito, professore ordinario di malattie dell’apparato locomotore nella suddetta Università, definisce nell’introduzione il volume come un compendio chiarissimo di anatomia del piede che in modo schematico, ma estremamente chiaro, offre allo studente una facile e veloce consultazione anche al di là della preparazione dell’esame specifico ogni qualvolta, nel prosieguo degli studi o dell’attività professionale, dovesse sentire la necessità di ”rinfrescare” ed approfondire un particolare aspetto anatomico. 60 PICCOLI ANNUNCI AVVISO: Si Invitano i Colleghi che vogliono pubblicare piccoli annunci di inviare la richiesta intestata e firmata, comunque identificabile. Il testo va scritto a macchina o in stampatello. Grazie il direttore. STUDIO fittasi Spezzano Albanese (Cs) centro. tel.339-4030035 STANZA fittasi a medici specialisti in studio dentistico Trebisacce e Saracena tel 328/8433179 STUDIO fittasi dotato attrezzatura ostetrico-ginecologica-ecografo tel. 340/8051236 STUDIO fittasi o stanze in Cosenza via Isonzo tel. 335/6732844 CONSULENZA offresi Medico Chirurgo Odontoiatra in Chirurgia orale presso studi dei colleghi tel. 349/8424330 STUDIO dividesi Cosenza Via Medaglie d’Oro tel. 340/2474464 STUDIO dividesi Marano P.to tel. 340/2474464 STANZA fittasi arredata in studio con segreteria Cosenza via Falcone tel. 335/6280678 STANZA fittasi in studio - Cosenza via N. Parisio tel. 0984/24963 – 330958631 61