ex voto sassello - Fondazione Cariplo

Transcript

ex voto sassello - Fondazione Cariplo
GLI EX VOTO DELLA CHIESA DEL SASSELLO DI BORMIO
La chiesa dedicata alla Visita di Maria a Elisabetta1, meglio nota come chiesa del
Sassello (dal toponimo locale) o
della Madonna della Pazienza,
sorge su di un affioramento
roccioso in posizione dominante
rispetto
all’antico
nucleo
del
reparto Combo di Bormio. La
chiesa, unica in Bormio dedicata
alla Vergine Maria, nel corso dei
secoli è stata luogo di preghiera e di devozione del popolo bormino. Edificata da Pino
Giannanzini de Burmio nel 1398, la chiesa fu consacrata nel 14042 .
Tipologicamente gli ex voto del Sassello sono raggruppabili in tre classi,
identificabili nella tipologia narrativa, della quale fanno parte otto dipinti, in quella
della malattia con tredici dipinti e in quella del semplice ringraziamento con dodici
tavolette .
Il gruppo narrativo comprende
tutte quelle tavolette nelle quali
è ben descritta la causa che ha
portato il graziato a richiedere
l’intervento divino.
Il gruppo della malattia presenta
il graziato a letto, mentre quelle
di ringraziamento presentano un orante in preghiera e nulla è accennato circa il
motivo della grazia.
1 C.M. Bozzi, la Madonna in Valtellina : Bormio : Chiesa della Madonna del Sassello o della Pazienza , in “la Madonna di Tirano, XXIX marzo e
aprile 1975”.
T.Urangia Tazzoli , la Contea di Bormio , Vol. II , L’Arte , Milano 1933.
G.Garbellini, La Madonna del Sassello o della Pazienza di Bormio , in Bollettino Storico Alta Valtellina n ° 8 , anno 2005.
2 M. Ceriana, Trittici Gemelli in Valtellina, in Nuovi studi, rivista di arte antica e moderna n° 7.
Degli otto dipinti che propongono una situazione descrittiva di incidenti, due si
riferiscono a infortuni domestici – e nello specifico descrivono dei capitomboli dalle
scale. Una tavola datata 1717 ritrae la rovinosa caduta da cavallo di una donna
soccorsa da due uomini. Un dipinto è ambientato in campagna e descrive un
infortunio sul lavoro: un carro carico di tronchi si è rovesciato schiacciando un uomo.
Tutt’attorno alla scena vi sono bambini e una donna in preghiera nell’atto di chiedere
la grazia. Ben due tavolette propongono un incidente che un tempo doveva essere
piuttosto frequente a Bormio, ossia la caduta di persone nel canale dell’Agualar. 3
Una tavoletta presenta un uomo che maneggia un’arma da fuoco: mentre armeggia
con il moschetto questo esplode provocando una ferita che avrebbe potuto avere
conseguenze ben diverse se la Madonna non fosse intervenuta! L’ultimo ex voto
facente parte di questa classe di dipinti narrativi è una grande tela ad olio che ritrae
un paesaggio montano nel quale, nei pressi di una grotta, si trovano una donna4 in
mezzo alle rocce e un uomo(il marito) in posizione sottostante vicino a un ponte e a
una baita.
La tela ci consente di apprendere dettagliatamente l’evento occorso a Frontale nel
1687 che di seguito viene riportato:
Maria moglie di Stefano Mazzetta della Cura di
Frontale e Fumero in Valle Tellina inferma et
3 Gi. Schena, la Memoria dell’acqua , Centro Studi Storici Alta Valtellina, Sondrio, 2007.
4 D. Cossi, un evento “miracoloso”….
abbandonata di ogni aiuto e sostegno humano a caso
portatasi li 31 Marzo a hora 14 1687 su l’alto e
sassoso monte sopra il Bosco Scuro nella Valle di
Rezzel sotto la pendenza d’un sasso a Ciel
scoperto senza alimento fuor che di pura neve,
giorno e notte fra intolerabili freddi, nevi e
geli noti e sperimentati in quella stagione, ivi
dimoro’ sino li 9 Aprile a hore 22 del anno
suddetto dove fu ritrovata viva e ben stante e
ricondotta alla casa di suo marito in Fumero con
incredibile generale stupore manifestò et oggidì
li settembre 1687 ancor vivente manifesta esser
stata ivi conservata in vita per gratia
particolare della Madonna della Sassella hor
detta della Pazienza situata in Bormio a cui fra
quei sassosi dirupi si votò come pure suo marito
in detto tempo privo di detta sua moglie fu fatto
voto per la medema d’una messa da celebrarsi in
detta chiesa ivi perciò celebrata attribuendosi
anco detta gratia al SS.Rosario che seco haveva et
al Santo habitino del Carmine che in tal
congiuntura detta Maria haveva pendente al collo
et unitamente alle horationi delle Anime del
Purgatorio per le quali detto Stefano in tal
travaglio e privazione fecce celebrare molte messe
il che sii a maggior Gloria di Dio et a
consolatione et augmento della pietà de veri
Devoti di Nostra Signora et Avocata etc.
Spes Miserorum
Presso l’Archivio Storico di Bormio, nel fondo Peloni, è conservata una relatione a
firma del prete Baldassarre Bellotti, allora curato di Frontale, che descrive e
commenta l’evento relativo proprio al citato ex voto.
Questa la trascrizione del documento:
I.M.I.
Vera relatione d’un nuovo e prodigioso avvenimento accaduto nella Cura di
Frontale, e Fumero in Valtellina, etc. a maggior gloria di Dio, e della sua
Santissima Genitrice sicuro asilo e refugio degli afflitti, etc.
Maria, moglie di Stefano Mazzetta del luogo
suddetto di Fumero, molto divota a Nostra Signora,
li 31 Marzo a hore 145 in circa del Anno corrente
1687, spinta dalla forza e veemenza d’una sua
grave e longa infermità, sola et incognitamente in
tempo della Messa Parocchiale, absente suo marito,
si portò casualmente, e subito su l’alto, erto, e
sassoso monte in cima, e sopra il Bosco Scuro
nella Valle di Rezzel territorio della stessa
Cura, dove ricoveratasi sotto una piccola pendenza
di cornuto sasso a Ciel scoperto senza alcun
alimento, ne cibo, fuor che di pura nee che li
sembrava zucchero, o manna, giorno e notte di
continuo tra intolerabili freddi, nevi, e geli
noti e sperimentati in quei tempi, e sopra quelle
cime montuose et alpestri, ivi per sempre senza
patire né fame né sete, né freddo, etc. come
attesta, dimorò sino li 9 aprile a hore 22 in
circa dell’Anno suddetto senza scorgersi vesticio,
né traccia di piede umano nella nova neve caduta
il giorno doppo detta sua partenza il primo
d’Aprile suddetto, che ivi si corricò, al medesimo
luogo sassoso, sin che doppo in darno più giorni
con diligenza ricercata per quei dirupi e balze e
già per essa naturalmente e con commun consenso
giudicata morta, celebrato l’officio del suo
obito, il giorno precedente li 8 suddetto, contro
l’universale aspettatione, a caso fu li 9 suddetto
a dette hore 22 con incredibil stupore viva e
sana, senza che il pristino suo sembiante havesse
molestia patito, anzi più vigoroso, ritrovata dal
detto marito chiamato dalla medema dal altezza di
quella rupe correlativa, et al dirimpetto di una
sua montana maggione giù in detta Valle ove si
dice alla Pontela6 , dove si condusse l’istesso
5
Alle ore 8 del mattino. Il giorno era diviso allora in due fasce orarie di 12 ore, una dalle 6 del mattino alle 6 di sera e
l’altra dalle 6 di sera alle 6 del mattino. Le 24 corrispondevano comunque alle attuali ore 18.
6
E’ il primo alpeggio che si incontra risalendo la valle, alla sinistra del torrente Rezzalasco.
giorno per Divina disposizione per condur fieno
alla propria habitatione di Fumero, e la stessa
ritrovata con incredibil consolatione di Suo
Marito e ricondotta alla propria casa manifestò,
et hoggidì li Maggio del 87 suddetto ancora
vivente manifesta che la Gran Madre di Dio che de
suoi clienti tiene particolar protettione, l’ha in
tal tempo e luogo conservata in vita, riconoscendo
ciò con suo Marito, et attribuendo a gratia
specialissima della Madonna della Sassella hor
detta della Pazienza di Bormio, a cui fra quei
sassosi dirupi più volte il giorno con gran
fiducia ivi dimorando si votò come pur anco suo
Marito in detto tempo con molta caldezza a detta
Chiesa, e Madonna la raccomandò con voto di una
messa ivi perciò celebrata, e di personalmente
visitarla con detta sua moglie, quando fosse
gratiato di ritrovarla viva etc. attribuendo anco
detta gratia al Santo habitino7
del carmine che in tal congiuntura haveva
pendente al collo. Ecco la particolar cura della
materna sollecitudine, che la Reina del Cielo
hoggidì tiene de suoi veri devoti, che a lei con
confidenza
filiale
ne
suoi
urgenti
bisogni
ricorrono etc. Ecco parimente averato l’epiteto
datole da Matteo Filadelfo, che la chiamò Spes
Miserorum etc. unica speranza de più miseri, e
derelitti,
che
d’ogni
altro
rifugio
sono
destituiti etc. Che se noi ancora da dovero
viveremo sotto gli auspici della sua protettione,
se giungeremo alla felicità d’esser nel registro
de suoi veri devoti, e servi arrolati, potremo
spogliar l’anima d’ogni timore contro ogni più
calamitoso avenimento e vivere speranzosi e sicuri
del suo potente patrocinio in ogni nostro bisogno
et infortunio in questa vita, e con certa fiducia
7
Evidentemente portava lo scapolare, che è appunto uno dei simboli devozionali della Madonna del Carmine, venerata
a Frontale e Fumero quale compatrona della Parrocchia con San Lorenzo.
sia per prepararci nell’altra il godimento de
gl’eterni gaudij etc.
In fede
Io Prete Baldassarro Bellotti Curato di Frontale e
Fumero suddetti, sinceramente e senza alteratione
etc. come ben’instrutto et informato della verità
del
suddetto
avenimento
historialmente
a
consolatione et augmento della pietà de veri
devoti di Maria, ho stimato spediente manifestarlo
a Fedeli etc. non come esaminato et approvato
dalla S. Sede Apostolica o da miei Superiori, ma
solo come istoria umana, qual dalla fede d’un
Autor solo per hora sortisca il vigore, sin che
resti
approvato,
visis
videndis
etc.
con
l’autentica de Superiori, quibus etc.
BIBLIOGRAFIA:
1)- C.M. Bozzi, la Madonna in Valtellina: Bormio: chiesa della Madonna del Sassello
o della Pazienza, in “La Madonna di Tirano”, XXIX marzo e aprile 1975.
-T. Urangia Tazzoli, la Contea di Bormio, Vol II, l’Arte, Milano 1993.
-G. Garbellini, la Madonna del Sassello o della Pazienza di Bormio, in Bollettino
Storico Alta Valtellina n. 8, anno 2005.
2)- M. Ceriana, Trittici Gemelli in Valtellina, in Nuovi Studi, Rivista di arte antica e
moderna N° 7.
3)- D. Cossi, Un evento “miracoloso” a Fumero nel 1687, in Bollettino Storico Alta
Valtellina N°4, anno 2001.
4)- M. Gasperi; Per grazia ricevuta. Gli ex voto della Chiesa del Sassello di Bormio,
in Bollettino Storico Alta Valtellina.
5)- GI. Schena, La Memoria dell’acqua, Centro Studi Storici Alta Valtellina, Sondrio,
2007.