La scelta efficace nella candidasi vaginale Rischio di
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La scelta efficace nella candidasi vaginale Rischio di
alter ego in medicina A New Age of Medical Communications n. 2 - luglio 2011 La scelta efficace nella candidasi vaginale Rischio di tromboembolismo venoso con l’uso di contraccettivi orali La contraccezione è una necessità, la contraccezione intelligente è un’arte alter ego in medicina alter ego in m ed i c i n a n. 2 - luglio 2011 Periodico semestrale di informazione riservato ai Sigg. Medici Registrazione Tribunale di Napoli n. 64 del 7-10-2005 Direttore Responsabile Giuseppe Porcelli Redazione Valeria Aiello Giada Bianchi Alessandra D’Angelo Fabiana Mirengo Gennaro Montella Ufficio Pubblicità Stefania Buonavolontà Amministrazione Andrea Ponsiglione Realizzazione grafica Sigismondo Spina Videoimpaginazione Salvatore Ruggieri Tutti i diritti sono riservati. 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L’ambiente della donna in età fertile non è sterile ma colonizzato da microrganismi endogeni commensali che, ponendosi in equilibrio dinamico tra loro, costituiscono la fisiologica microflora vaginale (1). Quest’ultima è influenzata da diversi fattori, quali gli ormoni sessuali, lo stile di vita, le abitudini personali e voluttuarie e patologie concomitanti (2). I lattobacilli rappresentano la principale componente della flora batterica vaginale in età fertile e la loro abbondanza si associa ad un ridotto rischio di vaginosi batteriche e di infezioni delle vie urinarie (1). I lattobacilli, infatti, mediante numerosi meccanismi tra cui la produzione di lattato e di perossido di idrogeno, competizione per le fonti nutritive, rilascio di sostanze immunostimolamti e battericide, bloccano l’adesione dei microrganismi patogeni all’epitelio vaginale inibendo così la loro proliferazione. Sono i responsabili inoltre del basso pH vaginale […]. L’equilibrio tra la componente aerobia e quella anaerobia è di fondamentale importanza per il mantenimento delle corrette funzioni dell’ecosistema vaginale. La perdita di questo equilibrio può essere causa di molteplici disturbi per la donna. La Vaginosi Batterica (VB) costituisce una delle più frequenti affezioni vaginali dall’età fertile […]. La VB è causata dalla sostituzione della popolazione batterica polimicrobica comprendente Gardnerella vaginalis, bacilli anaerobi gram-negativi, come le specie Prevotella, le specie Peptostreptococco, Mycoplasma hominis, Ureaplasma urealyticum e le specie Mobiluncus e Bacteriodes. Questi batteri producono numerose sostanze che causano un aumento del pH vaginale e la comparsa di abbondanti secrezioni di odore sgradevole. Il suffisso –osi indica il fatto che non si tratta di una vera e propria infezione, bensì di un sovvertimento dell’ecosistema vaginale, con una riduzione della normale flora lattobacillare produttrice di perossido di idrogeno, battericida nei confronti di batteri anaerobi […]. L’ecosistema vaginale si trova in uno stato di equilibrio estremamente delicato, mantenuto stabile dalla popolazione lattobacillare, la specie batterica quantitativamente più rappresentata in età fertile. Si tratta, tuttavia, di un equilibrio dinamico che può subire delle modificazioni sia qualitative che quantitative qualora venga meno l’azione protettiva dei lattobacilli; tale evenienza si verifica in molteplici condizioni fisiologiche (infanzia, gravidanza, menopausa), patologiche (dismicrobismi intestinali, diabete mellito, malattie autoimmuni) e iatrogene (terapie antibiotiche, corticosteroidee, immunosoppressive). (1) (2) Zanoio L, Barcellona E, Zacchè G, et al. In: Ginecologia e Ostetricia con tavole di FH. Netter, edizione Elsevier Masson, 2007. Sharon L Hillier. The Complexity of Microbial Diversity in Bacterial Vaginosis. N Engl J Med 2005; 353: 18. alter ego in medic i n a n. 2 - luglio 2011 alter ego La scelta efficace nella candidiasi vaginale in medicina Le micosi vulvovaginali sono il motivo più comune delle visite ginecologiche e quelle causate da Candida sono in aumento in molti paesi sviluppati. Il microrganismo più frequente è la Candida albicans, isolata in più dell’80% dei casi, seguita da Candida glabrata e altre specie di Candida. Ad oggi la classe di imidazoli è comunemente usata nella cura delle infezioni vaginali, ciò è dovuto alla loro buona efficacia, alla terapia a breve termine e alla facilità d’uso(1). Il sertaconazolo è un agente antimicotico ad ampio spettro d’azione. Il prodotto farmaceutico è disponibile sotto forma di crema, tavolette ed ovuli per uso ginecologico. È stato introdotto in 24 paesi ed è registrato in più di 22. Ha un’azione rapida ed è molto efficace contro il genere Candida. I risultati ottenuti in vitro sono stati confermati in vivo utilizzando modelli animali di infezione vaginale e hanno dimostrato la superiore attività del sertaconazolo rispetto ad altri agenti antimicotici. Ciò giustifica l’inizio di ricerche cliniche riguardanti questo farmaco. Queste ultime hanno avuto i seguenti obiettivi: • studiare la tollerabilità della formulazione farmaceutica usata per via vaginale determinando l’assorbimento sistemico del farmaco e riportando gli effetti collaterali; • determinare la dose appropriata; • confermare l’efficacia delle differenti formulazioni; • determinare l’efficacia dell’utilizzo di una singola dose; • determinare l’efficacia in condizioni simili nella pratica clinica attraverso trials clinici multicentrici, randomizzati, controllati (miconazolo, econazolo, clotrimazolo) con valutazioni cliniche e micologiche. Da studi compiuti in Francia e Spagna è risultato che il sertaconazolo, in tutte le sue forme farmaceutiche vaginali, è efficace nelle pazienti affette da candidiasi vulvovaginale. La sua efficacia clinica è supportata da parametri oggettivi ed ha un’alta eradicazione microbiologica su test di coltura. È comparabile ad altri antimicotici topici standard (clotrimazolo, miconazolo, econazolo) e in rapporto a parametri internazionali, c’è una tendenza alla superiorità dei risultati clinici e micologici, sebbene questo non abbia significatività statistica. Questo farmaco ha dimostrato sicurezza e non ha presentato nessun grave evento avverso. La mancanza di assorbimento sistemico è confermata dalla inesistenza di eventi avversi sistemici ed il fatto che non sono state trovate alterazioni nei test di laboratorio e nei segni vitali. Confrontati con antimicotici topici, sembrano esserci meno eventi avversi locali, che rendono considerevolmente sicuri i trattamenti orali. Controindicazioni per questo farmaco sono quelle usuali per gli antimicotici topici(1). Molti altri studi clinici e tossicologici, effettuati su modelli animali, hanno confermato il valore del sertaconazolo nel trattamento delle micosi. Dopo svariati anni di esperienza clinica questo farmaco è stato approvato per la terapia contro la candidiasi in Europa(2). (1) (2) Torres J, Marquez M, Camps F. Sertaconazole in the treatment of mycoses: from dermatology to ginecology. Int J Gynaecol Obstet 2000; 71 Suppl 1: S3-20. Carillo-Muñoz AJ, Giusiano G, Ezkurra PA, et al. Sertaconazole: updated review of a topical antifungal agent. Expert Rev Anti Infect Ther 2005; 3 (3): 333-42. CHLAMYDIA NELLE ADOLESCENTI e infezioni da Chlamydia trachomatis sono tra le più comuni infezioni batteriche a trasmissione sessuale tra le giovani donne. Alla Yale University, uno studio ha determinato la frequenza e i pattern di ricorrenza delle infezioni, impiegando differenti metodi di raccolta dati, quali interviste, revisione di cartelle cliniche, screening attraverso campioni d’urina. I criteri di eleggibilità al momento dell’arruolamento prevedevano l’essere nullipare, sessualmente attive, di avere un’età compresa tra i 14 ed i 19 anni ed essere negative al virus dell’HIV. Allo studio hanno partecipato 411 donne e nel 93,9% erano disponibili i dati di follow-up. Durante il periodo osservazionale di 23.318 persone-mese (mediamente 4,7 anni per persona), a 216 partecipanti (52,6%) è stata diagnosticata l’infezione da C. trachomatis e a 123 (29,9% del campione totale e 56,9% di quelle con infezioni iniziali) sono state diagnosticate infezioni ricorrenti da C. trachomatis. Delle 456 diagnosi di infezione effettuate durante il periodo di studio, 241 (52,9%) sono risultate infezioni ricorrenti. La percentuale di infezioni ricorrenti è stata di 42,1 per 1000 persone-mese. Il tempo medio per la recidiva di infezione è stato di 5,2 mesi. Le infezioni ricorrenti da C. trachomatis rappresentano una problematica notevole fra le giovani donne, potenzialmente più grave di quanto riconosciuto in questa fascia d’età. L alter ego in medic i n a n. 2 - luglio 2011 3 alter ego Rischio di tromboembolismo venoso in medicina con l’uso di contraccettivi orali Testo a cura del Dott. Gennaro Montella Il 26 settembre del 2011 la Food and Drug Administration (FDA) ha diffuso un comunicato(1) in cui si segnalava che, dall’esame di sei studi epidemiologici emergeva un aumentato rischio di tromboembolismo venoso (TEV) associato all’uso di contraccettivi orali contenenti drospirenone, rispetto ad altre pillole a basso contenuto estrogenico e con diversa molecola progestinica. L’ente regolatorio statunitense ha ulteriormente valutato la questione stabilendo che il rischio TEV nelle pillole anticoncezionali contenenti drospirenone, pur essendo maggiore rispetto a quello di altri preparati, non è tale da giustificarne il ritiro dal mercato. Conclusioni condivise anche dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), la quale anch’essa si è recentemente soffermata sul rischio di TEV in donne che fanno uso di contraccettivi orali a base di drospirenone. Inoltre, da altre indagini accreditate, tra cui quella edita dal British Medical Journal di un ampio studio osservazionale danese, emerge che il problema non riguarderebbe solo drospirenone, ma anche altri progestinici come gestodene e desogestrel(2). In questo ampio studio è stato valutato il rischio relativo e assoluto di un primo evento di TEV tra le utilizzatrici di contraccettivi orali in base al tipo di progestinico e alla dose dell’estrogeno. L’analisi è stata condotta in una coorte storica nazionale di donne danesi con età compresa tra 15 e 49 anni, tra il 1995 e il 2009, ristretta al periodo successivo all’entrata in commercio dei contraccettivi orali combinati contenenti drospirenone nel 2001. Le informazioni necessarie sono state ricavate da 4 registri danesi. I farmaci sono stati suddivisi in base al tipo di progestinico, alla dose di estrogeno ed alla durata d’uso. Gli autori hanno condotto un’analisi in vari step in base alla storia di contraccezione ormonale, valutando anche possibili fattori di confondimento. Dall’analisi risulta che il rischio di tromboembolismo venoso non è aumentato con l’uso di soli progestinici o dispositivi intrauterini rilascianti ormoni. Mentre, i contrac- cettivi orali contenenti desogestrel, gestodene o drospirenone aumentano il rischio di TEV di 6 volte e quelli con levonorgestrel di 3 volte, con un rischio assoluto di TEV tra le utilizzatrici attuali del gruppo precedente in media di 10 per 10.000 anni-donna; quindi 2000 donne necessiterebbero di passare dall’uso di contraccettivi orali a base di desogestrel, gestodene o drospirenone a quelli a base di levonorgestrel, per prevenire un evento di TEV in un anno. Con la stessa dose di estrogeno, i contraccettivi orali combinati contenenti i progestinici desogestrel, gestodene, ciproterone o drospirenone conferiscono più o meno lo stesso rischio relativo di TEV, un rischio che è circa due volte maggiore rispetto all’uso di contraccettivi orali combinati con la stessa dose di estrogeno e levonorgestrel. I contraccettivi orali monofasici combinati con levonorgestrel possono conferire un rischio leggermente più alto ma non significativo di tromboembolismo venoso rispetto ai contraccettivi orali contenenti levonorgestrel e 30 µg di etinilestradiolo, che potrebbe essere dovuto ad una dose leggermente più alta di estrogeno nel gruppo precedente. Dopo aggiustamento per durata d’uso, le utilizzatrici di contraccettivi orali contenenti desogestrel, gestodene o drospirenone presentano un rischio due volte maggiore di sviluppare TEV rispetto alle utilizzatrici di contraccettivi orali a base di levonorgestrel. Quindi, i risultati permettono di concludere che contraccettivi orali contenenti desogestrel, gestodene o drospirenone si associano ad un rischio di tromboembolismo maggiore rispetto a quelli contenenti levonorgestrel. (1) (2) FDA Drug Safety Communication: Safety review update on the possible increased risk of blood clots with birth control pills containing drospirenone on 29/09/2011. Lidegaard Ø, Nielsen LH, Skovlund CW, et al. Risk of venous thromboembolism from use of oral contraceptives containing different progestogens and oestrogen doses: Danish cohort study, 2001-9. BMJ 2011; 343: d6423. RUOLO DEGLI SPERMICIDI NELLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE a uno studio dell’Università di Palermo si è potuto costatare che tra le donne che usano metodi contraccettivi di barriera vi è un’incidenza di MST minore rispetto a quelle che impiegano altre forme di contraccezione o nessun metodo contraccettivo. In letteratura, diversi studi clinici riportano però tassi variabili di diminuzione dell’incidenza di gonorrea, uretriti non gonococciche e infezioni da Chlamydia, nei soggetti che impiegano il preservativo e gli spermicidi, rispetto a quelle che non usano contraccettivi. Nella maggior parte delle preparazioni contraccettive vaginali l’agente spermicida è costituito da un tensioattivo (surfactante), anche se sono presenti in commercio spermicidi costituiti da vari tipi di acidi e composti leganti i gruppi sulfidrilici. Il meccanismo d’azione spermicida si esplica mediante un’azione detergente sui lipidi delle membrane della coda dello spermatozoo, con conseguente rapida distruzione delle membrane e perdita della motilità. Tale meccanismo non è selettivo, per cui può venire distrutta qualsiasi lipoproteina di membrana, comprese quelle dei microrganismi presenti in vagina. Oltre all’azione detergente diretta, una struttura cationica può aumentare la lisi batterica così come il surfactante potrebbe essere attratto o legato ai componenti acidi (acido sialico e acido teicoico) presenti sulla parete batterica. Per questa potenziale doppia azione, sia verso gli spermatozoi che i microrganismi, si è quindi ipotizzato che gli spermicidi possano avere un ruolo nella prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse D 4 alter ego in medic i n a n. 2 - luglio 2011 alter ego in medicina La contraccezione è una necessità, la contraccezione intelligente è un’arte Testo a cura della Dott.ssa Daniela Palomba Le donne tutte, giovani, adulte, mamme, mogli, figlie, che siano casalinghe o lavoratrici hanno una cosa in comune (oltre l’ovvio): la paura di ingrassare. Proporre la pillola anticoncezionale ad una donna significa accendere questo campanello d’allarme! Sarà forse per questa ragione che l’Italia occupa il 14° posto in Europa per l’utilizzo di contraccettivi orali(1) e non è un caso che nel nostro paese siano molto più diffusi metodi meno sicuri e si ricorra sempre più spesso alle pillole del giorno dopo. Come dare una soluzione a questo problema? La risposta è semplice! Piuttosto che tentare ancora una volta con ragioni scientificamente valide di sfatare il reale e/o presunto mito che le pillole anticoncezionali provochino un aumento di peso, aggiriamo l’ostacolo e diamo alle donne dei suggerimenti naturali per prevenire, risolvere e superare la loro paura di ingrassare. Affrontiamo i dubbi, le paure e le ansie legate alla pillola uno per volta. Nemico n. 1: la ritenzione idrica L’incertezza della comparsa di ritenzione idrica a causa dell’assunzione di pillole contenenti sostanze che contrastano l’eliminazione di sodio è davvero la preoccupazione numero uno per le donne, perché all’accumulo di liquidi viene imputato sia l’aumento di peso che la comparsa di cellulite. Consiglio: bere tanto, non meno di 6-8 bicchieri d’acqua al giorno, aumentando la quantità se il clima è caldo o se si pratica sport. Bere in qualsiasi momento della giornata, ai pasti e lontano dai pasti senza timore di bloccare la digestione e senza aspettare il senso di sete, evitando il più possibile l’alcol e limitando il caffè e le bevande gassate e zuccherate(2). Nemico n. 2: la cellulite La paura di favorire lo sviluppo di questo disturbo antiestetico in conseguenza all’assunzione di ormoni si può combattere. La cellulite, infatti, è un disturbo che dipende da tanti fattori, ad esempio la cattiva alimentazione e la mancanza di attività fisica. Il ruolo del fattore ormonale non è primario, ma può senz’altro influire(3). Consiglio: dedicare almeno 20 minuti al giorno al movimento (camminare all’aperto, andare in bicicletta, nuotare, fare le scale a piedi, ballare, oltre naturalmente alla pratica delle attività sportive), più ci muoviamo più energia consumiamo, e questo aiuta a mantenersi in forma e a riattivare la circolazione, così il nostro corpo consuma le scorte caloriche aiutandoci a dimagrire ed evitando i depositi di tossine(2). Popolazione adulta (18-65 anni) CONSUMO SETTIMANALE ≤2 porzioni CARNE ≤1 porzioni SALUMI 1-2 porzioni 2-4 porzioni POLLAME UOVA ≥2 porzioni ≥2 porzioni PESCE, CROSTACEI, MOLLUSCHI LEGUMI CONSUMO GIORNALIERO PASTI PRINCIPALI Consiglio: i rimedi naturali da attuare per sconfiggere questo silente nemico sono legati al consumo di cibi che favoriscono la produzione della serotonina, aiutando così a tenere alto alter ego in medic i n a 1-2 porzioni FRUTTA A GUSCIO, SEMI, OLIVE 2-3 porzioni LATTE E DERIVATI, (preferibilmente a ridotto contenuto di grasso) 1-2 porzioni FRUTTA MANTENERE PORZIONI MODERATE (possono variare su base nazionale) Erbe, spezie, aglio, cipolle (per ridurre il sale aggiunto) BERE VINO CON MODERAZIONE NEL RISPETTO DELLE TRADIZIONI SOCIALI E RELIGIOSE 3-4 porzioni OLIO DI OLIVA ≥2 porzioni VERDURA 1-2 porzioni PANE, PASTA, RISO, COUSCOUS e altri cereali, preferibilmente Variare i colori integrali BERE ACQUA ATTIVITÀ FISICA CONVIVIALITÀ STAGIONALITÀ PRODOTTI LOCALI Modificato da (2). l’umore. Infatti, la serotonina è un neurotrasmettitore in grado di attivare le encefaline e le endorfine che danno un senso di benessere(5). Le fonti dirette e indirette di serotonina sono gli “zuccheri semplici” della frutta dolce di stagione e delle verdure, ad esempio banane, kiwi, avocado, tutti i cereali, lattuga, radicchio, cipolla e aglio. L’ideale sarebbe consumare tutti i giorni almeno 5 porzioni diverse di frutta e verdura, aggiungendo poco sale e pochi grassi. Qualunque sia la causa, una cosa è certa la paura delle donne di ingrassare è reale, ma si può sconfiggere seguendo pochi e semplici consigli. Camminare di più, bere di più, mangiare più frutta e verdura, favorirà il senso di sazietà, ridurrà la voglia smodata di dolci e darà a tutte le donne una ragione in più per sorridere mentre non rischiano una gravidanza indesiderata! (1) Nemico n. 3: la depressione Gli sbalzi d’umore, il calo della libido, l’irritabilità imputate alla somministrazione di ormoni concorrono ad un’unica paura: quella della depressione, un problema che influisce enormemente sulla qualità della vita di una donna(4). ≤2 porzioni DOLCI (2) (3) (4) (5) United Nation, Departement of Economic and Social affairs, Population Division (2011). World Contraceptive use 2010 (POP/DB/CP/Rev2010). Linee guida per una sana Alimentazione Italiana. INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione). Sito del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Terranova F, Berardesca E, Maibach H. Cellulite: nature and aetiopathogenesis. Int J Cosmet Sci 2006; 28 (3): 157-67. Guajardo VD, Souza BP, Henriques SG, et al. Loss of interest, depressed mood and impact on the quality of life: cross-sectional survey. BMC Public Health 2011; 11: 826. Feijó Fde M, Bertoluci MC, Reis C. Serotonin and hypothalamic control of hunger: a review. Rev Assoc Med Bras 2011; 57 (1): 74-7. n. 2 - luglio 2011 5 alter ego LA CONTRACCEZIONE IN GINECOLOGIA in medicina Quanto la prescrizione contraccettiva come medico-ginecologo è influenzata dall'atteggiamento che hai nei confronti della sessualità, della formazione psicologica e culturale, delle convinzioni etiche, morali e religiose e dalle sue resistenze? Scoprilo rispondendo spontaneamente al test. 1. La contraccezione è a una richiesta di autorizzazione a vivere la sessualità senza rischi b finalizzata al piacere c una prescrizione direttiva e autoritaria che prospetta una gravidanza indesiderata come giusta punizione alla colpa 2. Consideri la contraccezione come qualcosa di a indegno e sporco b inconsciamente assimilato all'aborto c preventivo rispetto a gravidanze indesiderate e malattie o infezioni sessualmente trasmesse 3. Il ginecologo, spesso si trova come utente l'adolescente. In quel caso a risolve le problematiche sessuali dell'adolescente prescrivendole la pillola b si interessa alle problematiche della giovane, alle sue paure, conflitti, incertezze e valuta, nel caso, la possibilità di una prescrizione contraccettiva c considera l'adolescente sulla base della propria esperienza personale e fa, o meno, una prescrizione contraccettiva riferendosi unicamente alla propria esperienza personale 4. Il tuo atteggiamento psicologico nei confronti dell'adolescente che ha già avuto rapporti sessuali è diverso dall'atteggiamento nei confronti dell'adolescente che non ha avuto rapporti? a Sì, quasi sempre b No, mai c In alcuni casi, sì 5. Nel caso di un adolescente che ha già avuto rapporti sessuali, la prescrizione contraccettiva a non è giustificata nella maggior parte dei casi, incentiva l'adolescente ad una sessualità precoce e senza limiti b non è giustificata quasi mai, può essere diseducativa e nociva data la sua giovane età 6 alter ego in medic i n a c è giustificata da una necessità attuale, serve ad evitare i problemi di una gravidanza indesiderata 6. I metodi contraccettivi naturali sono quelli a più utilizzati e più sicuri, pertanto consigliabili b più utilizzati ma non sicuri, pertanto non consigliabili c meno utilizzati e meno sicuri, pertanto non consigliabili 7. Chi decide il metodo contraccettivo più adatto alla persona? a Il ginecologo consiglia la paziente, ma è la paziente poi a scegliere b La paziente decide di sua iniziativa c È sempre la paziente a decidere, raramente come ginecologo consiglio la contraccezione 8. La pillola a ha una buona azione anticoncezionale, ma genera effetti a volte negativi per la donna e non la consiglio quasi mai b riduce, nella maggior parte dei casi, il rischio di gravidanze indesiderate e non comporta gravi rischi per la salute della donna, pertanto la consiglio c solo in rari casi la consiglio, seppur abbia una buona azione anticoncezionale a basso rischio per la donna: è contro le mie convinzioni etiche e religiose 9. La disponibilità psicologica all'uso dei metodi contraccettivi a favorisce, soprattutto nei giovani, una sessualità precoce, prematura e inadeguata b fornisce uno strumento per educare ad una cultura della sessualità responsabile verso la procreazione e la salute pubblica c favorisce in alcuni casi la cultura della trasgressione 10. La sessualità è per me a fonte di ansia e paura inespressa b un tabù che espone alla sofferenza e alla colpa c legata alla cultura del piacere e della responsabilità n. 2 - luglio 2011 alter ego in medicina LA CONTRACCEZIONE IN GINECOLOGIA PUNTEGGI TEST 1. a. 2 b. 1 c. 0 2. a. 0 b. 1 c. 2 3. a. 1 b. 2 c. 0 4. a. 2 b. 0 c. 1 5. a. 1 b. 0 c. 2 6. a. 0 b. 2 c. 1 7. a. 2 b. 1 c. 0 8. a. 1 b. 2 c. 0 9. a. 0 b. 2 c. 1 10. a. 1 b. 0 c. 2 Conta le risposte in cui hai riportato un punteggio 0, un punteggio 1 e un punteggio 2. SE HAI TOTALIZZATO Un punteggio da 0 a 11 L'azione dei pregiudizi culturali presenti in concomitanza a riferimenti valoriali tradizionali e legati al passato ti potrebbero condizionare nella professione. Il disinteresse o, in alcuni casi, addirittura il rifiuto verso la contraccezione potrebbero portarti alla gestione non sempre corretta per il paziente di alcuni metodi contraccettivi. La tua educazione sessuale, vissuta probabilmente come restrittiva, moralistica o al contrario come permissiva o edonistica potrebbe influenzarti nelle scelte professionali. La capacità di confronto con gli altri, la maggior attenzione al paziente e ai suoi bisogni e lo svincolo da pregiudizi e influenze culturali e/o religiose, potrebbero aiutarti meglio nelle scelte contraccettive. Anche l'approfondimento delle problematiche adolescenziali, le tematiche della sessualità e l'immaginario collettivo, i mutamenti in campo sociologico e di costume potrebbero esserti utili nell'orientarti meglio nelle scelte contraccettive. Un punteggio da 12 a 17 I programmi d'informazione sulla sessualità e sulla contraccezione e la tua capacità di concentrarti sui bisogni del paziente ti aiutano, nella maggior parte dei casi, nelle scelte contraccettive adeguate per il paziente, utilizzando sensibilità e attenzione. Seppur in disaccordo, a volte su scelte etiche o religiose, riesci al meglio a rispondere al paziente. Il tuo ruolo ritieni sia investito di un potere che oltrepassi la semplice constatazione delle condizioni fisiche e per questo, probabilmente, riesci al meglio a rispondere alle esigenze delle pazienti, con un ruolo quasi di educatore compensativo. Le pazienti trovano in te la figura di una persona esperta nella quale avere fiducia e che possa chiarire loro dubbi alter ego in medic i n a n. 2 - luglio 2011 e paure, anche se a volte inespressi. Cerca comunque, di rinforzare quel filtro che differenzia le tue convinzioni personali, etiche o morali, da quelle dell'altro per non incorrere nel rischio di influenzare il paziente con il tuo vissuto personale. Un punteggio da 18 a 20 La corretta informazione sui metodi contraccettivi e sulla loro importanza, insieme alla capacità di lasciarti alle spalle pregiudizi e influenze del passato, fanno di te un professionista con un atteggiamento mentale aperto alla sessualità, alle forme di prevenzione e ad un corretto uso dell'informazione e degli interventi. Tieni a garantire strumenti contraccettivi efficaci nell'ottica della salute pubblica senza lasciarti influenzare da falsi pregiudizi o preconcetti. Ti poni con fiducia e grande capacità di ascolto verso le tematiche della sessualità individuando i bisogni del singolo e formulando giuste risposte prive di condizionamenti etici o morali. Il tuo ruolo pensi non sia solo una funzione “tecnica” ma una guida che rassicuri la persona quasi, come una sorte di genitore ideale non punitivo che riconosca la donna, adolescente o adulta, come persona e come essere autonomo. Ti coinvolgi con interesse nelle problematiche sessuali dell'adolescente e non solo cercando di entrare con discrezione nelle sue incertezze, paure, conflitti, fornendo valide risposte. La tua figura è basata su un'alleanza terapeutica nella richiesta contraccettiva; continua a coltivare la tua capacità di ascolto. 7 Una nuova immagine per la tua comunicazione scientifica una nuova filosofia editoriale www.lingomed.it giochi di enigmistica per i sigg. Medici una nuova immagine per la tua comunicazione scientifica