Il rilievo sismico del Mar Caspio kazako 1995
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Il rilievo sismico del Mar Caspio kazako 1995
Il rilievo sismico del Mar Caspio kazako 1995 – 96 Autore: Alberto Nicora Un progetto complesso raccontato da un supervisore sismico, in collaborazione con Lucio Deluchi, geofisico senior ed Editor del sito APVE. L'inserimento nello staff del Consorzio KCS. In previsione dell'apertura della campagna per i rilievi simici che il Consorzio KCS, una Joint Venture a cui partecipavano le Compagnie AGIP, SHELL, TOTAL, MOBIL, STATOIL, BP, oltre alla compagnia di stato kazaka, all'Agip era stato richiesto di presentare un candidato per la posizione di Deputy Geophysical Project Leader (supervisione tecnico-operativa). Un geologo dello staff del Direttore Esplorazione, che aveva in generale poca simpatia per i geofisici operativi, mi comunicò che la mia candidatura fatta dal Servizio OPSI (Operazioni Sismiche) era stata stralciata da un secco “no” scritto di suo pugno accanto al mio nome. Lo stesso geologo, con il quale avevo buoni rapporti di amicizia, stretti nelle comuni esperienze operando all'Estero con l'AGIP e che mi considerava uno dei geofisici "meno peggio", mi fornì notizie più dettagliate sul progetto KCS che si stava programmando per il mar Caspio nella parte appartenente al Kazakistan. Nel giro di pochi giorni mi venne richiesta, nonostante il dissenso del Direttore, la disponibilità per questa attività. Dato che erano disponibili ben pochi candidati dopo la riduzione dello staff operativo e la contemporanea attività in altri Paesi, decisi di vendere la mia esperienza operativa al costo più alto possibile, considerando che, dopo il pensionamento dei vecchi Osservatori che avevano lavorato nei Gruppi sismici AGIP, non vi fossero altri candidati disponibili altrettanto esperti. Dopo pochi giorni mi imbarcavo sull'aereo per Budapest con il portafoglio gonfio e con un contratto 28/28 che mi permetteva di fare frequenti rientri in Italia. ma senza una sola indicazione di cosa dovessi fare o gestire. Da Budapest partiva un volo Malev per Atyrau che la CONOCO affittava per il personale di Tengiz, il campo petrolifero in attività a tre ore di bus dalla città. Volo notturno in partenza per Atyrau, base operativa per il KCS, alle 23.59 e con arrivo previsto alle ore 6.00 locali con un Tupolev di vecchio modello, a me sconosciuto, ma che già mi faceva capire lo scostamento degli standard di tecnologia e di arredamento rispetto agli aerei che avevo utilizzato in precedenza, anche per le attività che avevo seguito in Africa e Medio Oriente.. Brutale la spinta dei motori, noioso il rumore, persistenti le vibrazioni, ma ciò nonostante, considerata l'ora, il sonno non tardò a coprire ogni fastidio. Brusco il risveglio dovuto all'inversione della spinta dei motori per agevolare la frenata su una pista sconnessa e piena di buche. Fuori un'alba livida e grigia, poche luci e un orizzonte piatto. L'aria fresca mi svegliò completamente e mi ritrovai in una hall dimessa, con uno stuolo di inservienti svogliati che controllavano documenti ed effetti personali. Breve il viaggio verso l'albergo di Atyrau che ci doveva ospitare, in un pulmino freddo dove l'odore della benzina era intenso quasi come la puzza dei fumi di scarico. L'albergo era situato in un edificio prospiciente un ansa del fiume Ural, dal nome sintomatico “ Sanatorio”, caratterizzato da un indefinibile “profumo”, una via di mezzo tra crauti e piedi sudati, che ti avvolgeva ed impregnava indelebilmente. La camera era nello stesso stile, doppie finestre bisognose da tempo di manutenzione, rubinetti incrostati di ruggine che non sgocciolano solo perché mancava l'acqua, linoleum consunto, letto sgabello e comodini in ferro con poche macchie di vernice bianca rimaste della vernice originale. Lo stesso giorno potei visitare l'ufficio, una vecchia aula di università, enorme, con soffitti molto alti e macchie di umidità verdastre. Disposte sul perimetro tutte le scrivanie degli operativi ed assistenti locali. Solo i Manager logistici ( BP back up STATOIL ) avevano a disposizione una piccola stanza ricavata da una precedente cucina. Fili di ogni tipo correvano sul pavimento di moquette senza più pelo, nastrati per non inciampare. Eravamo alla fine dell’inverno, ed ovunque girassi lo sguardo dominava il grigio, come l'acqua del fiume, le case con le verande rattoppate col cartone, nulla riusciva a vivacizzare il paesaggio, neanche i pochi alberi spogli, il cielo, le strade. Tutto infondeva una desolante tristezza che strideva con i miei ricordi di soli pochi mesi fa nella vivida luce e degli intensi contrasti cromatici del paesaggio della Libia. Trascorsi i primi giorni leggendo i due pesanti tomi delle relazioni De Little, con le linee guida che definivano ogni singolo passo di questa campagna, sia dal punto di vista logistico che operativo. La lettura era interessante, dotta e mi permetteva di acquisire in breve le necessarie conoscenze per poter inquadrare l'attività programmata. La parte dei test per stabilire alcuni parametri di acquisizione erano già stati svolti dalla Western Geophysical l’anno precedente, e da questi erano stati desunti i parametri da adottare, in particolare per la transition zone, dove la profondità insufficiente dell’acqua e le forti escursioni di marea causate dal vento non consentivano l’impiego di una nave da “deep water”. Il materiale per lo shallow water era in arrivo con aerei cargo, la nave per il deep water stava navigando lungo i fiumi europei e russi, poi nei canali artificiali che la avrebbero portata fino al mar Caspio. Nel frattempo una società di catering inglese stava completando un nuovo albergo, lo “Chagalà” (gabbiano in russo), una struttura realizzata con moduli prefabbricati, inviati dagli americani per la guerra nel golfo e riciclati in Kazakistan. Era in fase di completamento anche la base per le operazioni marine, con banchina sul fiume Ural e capannoni in grado di riparare i mezzi durante il gelido periodo invernale. Era ancora in fase di sviluppo il progetto per l'edificio in grado di ospitare i nuovi uffici e il centro di elaborazione dati sismici (seismic processing). La struttura operativa del Consorzio KCS. L'organigramma della JV KCS aveva una struttura piramidale, dove ogni casella veniva occupata da un rappresentante delle sei compagnie partecipanti, con alternanza ad ogni livello. L’Exploration manager, da cui dipendevo, era espressione Total, io a mia volta avevo un assistente per il processing Total e un supervisore marino Shell. Questa alternanza si ripeteva per ogni ordine e grado. Una soluzione interessante che ritengo abbia concorso al successo della campagna sismica. Non mancarono le difficoltà ed i traumi iniziali nel cercare di uniformare ed integrare la mentalità e gli standard caratteristici di ogni compagnia. Dopo alcuni mesi ci trasferimmo come alloggio nelle stanze di un'ala affittata dello Chagala', quando ancora fervevano i lavori. L'odore della formaldeide delle pareti in legno era intensa, ma almeno ora avevamo l’acqua calda corrente. Il catering del ristorante proveniva dall'Europa via trailer dagli UK circa due volte al mese. Dopo alcune settimane dal mio arrivo venne indetta una riunione ad Almaty, la capitale kazaka, per incontrarci con il Management dello staff KCS, che aveva l’ufficio nella Capitale, per fare il punto sul rilievo e permettere di fare reciproca conoscenza. Partenza con l'aereo settimanalmente a disposizione, il solito Tupolev. Allo scalo di Aktau notai subito una testa di capelli biondi quasi bianchi. La sera ci ritrovammo davanti alla reception del “Sanatorio” di Almaty con i documenti in mano. La ragazza al bancone sorprese me domandando “matrimoniale”, ma non lei che rispose “ia” con la vocale “a” aspirata come solo le scandinave sanno fare. QuestoIn questo edificio, enorme circondato di verde sulla collina più alta di Almaty, era in auge per l'establishment politico russo, la camera assegnata era all'ultimo piano nell'ala più remota (intese fra donne suppongo). Attraversammo lunghi corridoi presidiati da vecchie signore imbacuccate in spessi pastrani sedute dietro tavoli consunti con lampade intarsiate dalla luce fioca. Stupendo il panorama che si godeva dalla veranda con la cornice dei monti che si stagliavano innevati. Ci volle più di mezz'ora prima che l'acqua del bagno giungesse appena tiepida. Lei aveva installato nel mar Caspio le stazioni per il 2 posizionamento dinamico del rilievo sismico (sistema satellitare differenziale GPS) e appresi in dettaglio i segreti tecnici non citati sui tomi Di Little. La trasferta fu fruttuosa, proprio in quei giorni l'Exploration manager teneva continue riunioni con il Ministero kazako dell'Ambiente e Sicurezza a cui partecipava anche un geologo Shell molto interessato a proporre posizioni per i suoi colleghi HSE (Health, Safety and Environment, il pallino della Shell). Alle riunioni, fresco delle letture dei tomi De Little, fui in grado di rispondere adeguatamente alle domande che i kazaki ponevano sia sull'operatività che per prevenire eventi eccezionali o anomali. Il manager Total, ansioso e nervoso di natura, ormai mi interpretava per ogni decisione e colse con soddisfazione la mia proposta di coinvolgere direttamente il personale del Ministero presso le squadre sismiche. I kazaki ne furono orgogliosi, il geologo Shell visibilmente irritato. In seguito ebbi modo di verificare che la Shell come strategia cercava di inserire la maggior parte del loro personale come consulenti, auditor etc. A loro furono infatti assegnati gli auditing per start up, test strumenti, certificazione dei battelli, verifiche topografiche delle catene di navigazione, servizi tecnici ecc . Nei dieci giorni ad Almaty acquistai la fiducia dell’Exploration manager Patrick Lantigner ma mi feci un nemico che si dimostrò molto attivo nel cercare di mettermi in cattiva luce nel seguito della mia attività, il geologo della Shell. Insieme a me nel volo di ritorno ad Atyrau viaggiò una biologa del Ministero, una giovane di una bellezza incredibile, occhi trasparenti come acqua, la pelle chiara. Ad Atyrau l'attività ferveva e non mancavano mai i problemi da risolvere. Notai ben presto la grande differenza tra il supporto che l’organizzazione AGIP dava ai tecnici assegnati al consorzio KCS e quella invece offerta di Shell o Total. I tecnici Mobil, PB e Statoil, impegnati nella logistica e PR, erano poco coinvolti nella sismica, per cui i confronti si sviluppavano tra le posizioni Agip, Shell e Total su acquisizione e processing. Non fa piacere, ed è molto più difficile, discutere con rappresentanti che ricevono fax dettagliati con spiegazioni e sviluppo matematico del problema nel giro di poche ore dai loro centri di supporto, mentre io me la dovevo cavare sempre da solo. Per fortuna la lunga gavetta passata in Agip come supervisore simico e addetto ai controlli di Qualità su sismogrammi e rapporti, oltre che alla stesura di specifiche tecniche e valutazione contratti, insieme a colleghi che avevano trascorso anni nelle squadre sismiche AGIP ai quattro angoli del Mondo, senza collegamenti con la Sede di Milano, mi permetteva di reggere il confronto, specie quando la risposta doveva essere immediata, non ricevuta dalla propria Compagnia due o tre giorni dopo. Le quotazioni tecniche AGIP salirono quando suggerii di variare la bibbia De Little aumentando la sovrapposizione (overlap) tra le code delle linee sismiche (punti di copertura in profondità o cdp) tra deep, shallow e transition zone, o quando anticipai la risposta dei Centri di elaborazione sismica proponendo di adottare per la deconvoluzione dei dati sismici invece che un operatore a fase zero, uno a fase minima, o in qualche altra occasione il “mestiere” contava più di un Master in Informatica. Presso l'Agip, escludendo le telefonate personali ai colleghi con cui si avevano rapporti privilegiati, come ad esempio Basilio Grasselli, c’era l’atavica arte di arrangiarsi. Ritrovai utili le lunghe discussioni, il dettaglio nell' impostare i problemi, come affrontarli, quantificarli sfruttando l'esperienza che nel vecchio Servizio Geofisico si passava ai colleghi. Penso si sia trattato di una condizione irripetibile dove eventi storici, economici e tecnologici, hanno stimolato le persone ad una crescita sia nella curiosità che nella professionalità, dilapidata in seguito dalla terziarizzazione dei Servizi decisa dal Gruppo Eni. La vita degli espatriati ad Almaty Notti insonni passate al cospetto del portatile Toshiba Satellite, del cui foglio Excel si era invaghita l'astrofisica del vicino centro spaziale, passata alla geofisica, per trovare l'influenza della deriva 3 (drift) del cavo trainato dalla nave sismica (streamer) sul delta del NMO (Normal Move Out degli eventi riflessi) e relative analisi di velocità, in funzione della pendenza dei fianchi dei domi salini per le linee tie e dip. Per me una valida crescita professionale, e un diversivo per trascorrere i tempi morti. Il Geophysical Project leader olandese della Shell Lec Zandee era volato ad Almaty per discutere le problematiche incontrate nella transition zone, dove il vento spostava improvvisamente l'acqua del Caspio per chilometri e le barche andavano in secca. In giornata mi arriva la telefonata dell'Exploration manager, a cui era giunta la segnalazione dalla biologa dagli occhi d'acqua del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza che i pozzetti di scoppio sfogavano in superficie, inquinando il Mar Caspio, anche se i russi avevano inquinato per anni molto più di noi. Mi chiese concitato di trovare una soluzione immediata, altrimenti le Autorità fermavano le operazioni. Il tomo della De Little non aveva previsto che la sedimentazione di limo leggero e plastico fosse inferiore ai 4 metri previsti per la perforazione con le aste cave, che scendevano solo per vibrazione e senza flusso d'acqua che agevolasse la penetrazione nel fondo. Lo strato inferiore di conchiglie compatte non permetteva l'avanzamento delle aste e lo strato compatto spesso risaliva verso il fondo del mare. Dai test precedentemente fatti, la disposizione (pattern) di scoppio prescelto era formato da quattro fori alla profondità di 8 metri con 2 kg di esplosivo ognuno. La telefonata non era ancora terminata che avevo proposto di passare ad otto fori con 1 kg di esplosivo ciascuno. Informai la squadra, non perdevano troppo tempo per perforare il limo e comunque in ogni caso la barca doveva spostarsi lungo il pattern. Provarono e i fori a 4 metri, che non sfogavano con almeno un metro di limo di copertura. L'Exploration manager Patrick Lantigner si congratulò per il rapido intervento ma non il project leader della Shell, rimasto spiazzato. L'aspetto grigio della città era ampiamente colorato dal calore della gente locale. Una volta inquadrate le differenze tribali e sociali tra bielorussi e discendenti di Gengis Khan, muoversi tra le loro tradizioni e valori è stato per me molto agevole. Non passava settimana senza una festa a cui si onoravano di invitarci. In fondo ad Atyrau non c’erano mai stati degli stranieri impegnati in un progetto che i locali valutassero determinante per il loro futuro. L'università ci chiese di tenere delle lezioni sulla cultura dei nostri paesi. I reduci dell'ultima guerra, con il petto pieno di medaglie, ci vollero alle loro ricorrenze. Alla festa della Nazione ci vestirono con i loro abiti tradizionali e per l'intera giornata fummo segregati nella loro tenda tipica ( il nome non lo ricordo) a gustare i piatti del loro mondo nomade. Il latte di cammello, per quelli non vaccinati come me, creò serie complicazioni intestinali. Si stabilì nel tempo una specie di classifica del gradimento naturale che i kazaki assegnavano a noi espatriati, con italiani e francesi decisamente avvantaggiati. Ultimi erano classificati gli olandesi, cosa di cui si crucciavano, finendo per isolarsi definitivamente; uno di loro, Lec, sempre isolato nella sua camera, imparò a suonare il clarinetto, l' altro Peter si screditò impantanandosi con una Toyota 4x4 nel cortile dell'albergo, lasciando anche gli stivali infossati sul terreno. Questa specie di classifica, per quanto strano, si rifletteva anche all'interno della struttura KCS. Innumerevoli gli eventi che segnarono, anche in modo piacevole, la mia vita in comune tra nazionalità diverse. In coppia con Francesco Migliore sovrastavamo gli espatriati nostri colleghi negli sport, come calcetto, tennis e pallanuoto. I kazaki ci corteggiavano per inserirci nella loro squadra di calcetto indoor. Francesco spopolava negli eventi mondani come ballerino, dove io ero carente anche come comparsa. Olivier l'assistente francese si esibiva nel karaoke con "foglie morte" accompagnandosi con bravura al piano. Memorabile rimase per me la sera, dopo cena, mentre si stava discutendo in modo animato tra commensali. Apostrofai il nostro “dottore” gallese come egoista e questo di rimando con il baffetto irsuto, adirato e paonazzo in viso, mi disse che non sapevo neppure il significato della parola. Per una strana e rapida intuizione risposi pacato che derivava dal latino “ego...est”. L'assistente francese che di latino ne masticava abbastanza, si inarcò sulla sedie e cadde di schiena stravolto dal 4 ridere. Il “ doc” rimase con i baffi e il dito a mezz'aria, ammutolito, chiaramente in difficoltà di parola e con la bocca aperta; io intanto stavo ancora valutando quanto fosse lecita e congrua tale derivazione, indeciso se congratularmi o meno con me stesso. Il resto del gruppo era esterrefatto per i tre diversi atteggiamenti notati all'altro capo della tavola. Innegabile lo charme esercitato da noi latini sul popolo femminile locale, ne soffrivano gli inglesi e gli olandesi. Entrambi i “doctor” erano particolarmente attivi nelle frequentazioni di ambienti rosa e all'ennesima richiesta che loro introducessero noi latini ci chiesero quale fosse la ragione di questo interessamento. Diedi un'ampia, esauriente e dettagliata spiegazione (in sintesi non dare troppo importanza al loro compiacimento) che il “doc” assimilò con stupefacente serietà, ma a breve ci tenne ad informarmi che il consiglio non funzionava: evidentemente non era latino. L'inizio dell’elaborazione sismica (seismic processing) nel nuovo centro di Atyrau fu un evento di grande soddisfazione. Era gratificante veder nascere dal nulla, con il concorso di tutti, strutture ed impianti nuovi e poi svolgervi l'attività. Le prime sezioni sismiche vennero inviate ad Almaty per l'interpretazione. Il geologo della Shell (quello della HSE) le criticò subito per la sequenza, il carattere poco marcato e la presenza di riflessioni multiple. Tanto brigò da ottenere che una serie di esperti di processing kazaki fossero inviati al nostro centro per innovare e migliorare i dati. Per una settimana dovetti subirmi degli analisti che variavano manualmente il peso delle tracce in ogni punto comune di riflessione (CDP stack), selezionavano le velocità da adottare per le correzioni di NMO e lo stack, con pannelli di una infinita varietà di tracce e variazioni (step) di velocità, chiedevano di provare combinazioni diverse per la deconvoluzione prima e dopo lo stack, ecc, fermando l'attività del centro. Alla fine risultò che la loro selezione dei parametri poco differiva e di inezie dalla nostra sequenza, quasi completamente gestita e controllata da funzioni definite e applicate in automatico. Feci una relazione abbastanza dura sulla settimana di processing persa per nulla, la inviai all'Exploration manager francese che ne addebitò i costi alla commessa della Shell. E’ da tempo risaputo che gli italiani all'estero sono lasciati al loro destino e la situazione ad Atyrau lo dimostrava. L'assistente Total fu nominato console onorario e si adoperò per aiutare dei francesi che installarono una fabbrica di spaghetti (sic) sfruttando vecchie locomotive a vapore. Diplomatici vari bazzicavano saltuariamente in città, mai quelli italiani. Solamente Pietroni, a cui era affidata la Contabilità, fu nominato, per necessità pratiche relative a visti e passaporti, Console onorario italiano ad Aksai.Neppure i Direttori o dirigenti Agip si degnarono di visitare il centro operativo di Atyrau, mentre in più occasioni delegazioni miste Shell, Total, Mobil e BP vennero a trovarci. Personalmente accompagnai per un paio di giorni, insieme al mio assistente di processing francese Olivier, una delegazione Shell/Total. Visitarono la squadra impegnata nella transition zone spostandosi sulle barche spinte da enormi “ventilatori”, si soffermarono sulla perforazione con aste a vibrazione, sulla barca in cui era installata l’apparecchiatura di registrazione (recording barge) a guardare i sismogrammi di campagna (monitor), chiedendo dettagli e particolari. Dopo poco piu' di una settimana ricevetti una lettera dal Direttore Agip (lo stesso del no) in cui i Direttori partner si congratulavano con Agip per la formazione professionale del suo personale. Nella fase di processing di alcune linee deep del Caspio si presentò un problema di smearing nell'area Nord Est. Tutti i tentativi di focalizzare i dati con i vari programmi tipo beam steering o cambiando le funzioni di velocità di stack si rilevarono inutili. Alla fine Alberto Frazzei, back up con me ogni 28 giorni, si ricordò di aver affrontato un problema analogo in un campo dell'offshore norvegese (Tommeliten) dovuto alla presenza di gas in migrazione. Fu considerato un fenomeno beneaugurante. Con Olivier e il suo back up sviluppammo alcuni fogli in Excel tra loro collegati che ci permisero di creare un rapporto automatico sull'avanzamento del processing da inviare ad Almaty. Il data base 5 delle linee creato durante l’acquisizione sismica comprendeva SP, Km, che era suddiviso per tipo di acquisizione e permessi, fu integrato con filtri selettivi basati sulle varie fasi di processing. Aggiornato giornalmente permetteva di avere a richiesta il volume dei dati processati, nelle varie fasi e il volume rimanente dei dati. Ricordo perfettamente una serata passata con la delegazione di Almaty in visita alla sede operativa, naturalmente non c’era nessuno dell'Agip. Iniziava la finale della gara di “braccio di ferro”, dopo le fasi con eliminazione disgiunta tra occidentali e kazaki. Io ero il finalista per gli espatriati e di fronte mi ritrovai il responsabile, a livello Taronna o superiore, kazako, tozzo, tarchiato, ma che forse, per la sua carica, era stato favorito dai suoi connazionali: intorno fervevano scommesse, con un tavolo coperto di soldi. Il mio primo supporter era l'esagitato Exploration manager, seguito dal gruppetto dei partner e tutti i colleghi locali. Una bolgia rumorosa, innaffiata da birra e vodka, con una ragazza con il vestito di taglio occidentale, le braccia nude, lunghe gambe affusolate, lunghi capelli neri, lisci, occhi e zigomi orientali, la pelle olivastra, che saltellava sorridendo molto infervorata. La fase di studio tra i contendenti durò a lungo, con gli avambracci e le mani che oscillavano tremolando sulla verticale del tavolo. Urli e gesti di incitamento salivano di tono e intensità da ambo le parti, con il cerchio di persone che si stringeva intorno al tavolo. Il Kazako era davvero forte e per piegarne la resistenza fui costretto a sforzi e assalti ripetuti. Quando infine il Kazako cedette tutto finì con una calca infernale, ed iniziarono danze di allegria con fiumi di alcol. Vago il ricordo del resto della serata, tranne quello di un vestito blu di morbida seta che giaceva informe sul pavimento. Nei giorni seguenti i locali kazaki mi sfidarono a turno in ufficio per un confronto indiretto con il loro capo di Almaty. Nella fase finale del rilievo sismico, dopo aver individuato le aree di maggiore interesse, il reticolo (grid) delle linee fu ridotto da 8x8 a 4x4 km. Per le cambiate condizioni climatiche ed il vento che spirava verso ovest, le linee che in precedenza erano state acquisite come shallow water ed air gun, oltre alla transition zone, durante l'infittimento (infilling) a 4x4 km si trovavano in secca. Dallo scouting risultò che l'acqua si era ritirata in qualche punto fino a 5/6 km lasciando una “spiaggia” melmosa. Operativamente si poteva risolvere con i buggy, ma si presentò il problema dell'esplosivo, non disponibile a sufficienza. Fortunatamente una Compagnia che operava a terra a sud di Aktau aveva delle scorte disponibili. Tramite il nostro rappresentate Statoil di Aktau si riuscì in breve tempo a trasferire nel deposito Petro Alliance esplosivo e detonatori sufficienti per coprire l'area in secca e ad acquisire le linee. Poco tempo dopo mi giunsero due note dal geologo Shell di Almaty. Nella prima mi segnalava un evidente errore di posizionamento delle linee, dato che la profondità dell’acqua era diversa in corrispondenza degli incroci (non aveva considerato le diverse condizioni di mare esistentemarea), e la qualità delle sezioni sismiche di diverso carattere, non considerando che avevamo utilizzato tecniche diverse, esplosivo invece dell’air gun. Nella seconda mi accusava di aver passato alla Compagnia concorrente, per ottenere l'esplosivo ed i detonatori necessari, copie delle sezioni acquisite da KCS. Non feci altro che un fax all'Exploration manager Patrick con copia delle note e la fattura pagata, pregandolo in testata di prendere a calci in culo quell’olandese astioso. Non so se l'abbia fatto, non ne dubito più di tanto, ma da quel giorno non ebbi più fastidi di alcun genere. In seguito mi fu assegnata anche la posizione del rappresentante Shell, Peter, rimasto impantanato nel cortile dell’albergo, oltre alla delega di manager per la parte Statoil per logistica e PR. Nel armadio Shell rimasto aperto trovai dei manuali teorici e operativi con un dettaglio eccezionale degli argomenti trattati. Per fare un esempio sulle sequenze di processing esistevano per ogni Compagnia di processing sismico e per ogni operazione, una dettagliata spiegazione della sequenza da seguire (right-up), con peso, misura e relativa incidenza sui dati. Nei passaggi più ostici era fornita una serie di esempi con dovizia di particolari: il lavoro di una organizzazione efficiente, con un risultato ampio, congruo ed eccezionale. Fare la supervisione con tali manuali diventava molto 6 più semplice. Incredibili poi i supporti per le valutazioni economiche, con proiezioni di dati che stimavano anche l'ammortamento nel tempo di tutto, geofoni e cavi inclusi. Il rilievo volgeva alla fine, eravamo nella fase di completare il controllo qualitativo sulle varie sezioni delle linee sismiche processate. Presto sarebbe giunto un nuovo inverno. L'equipaggiamento della Western sarebbe passato in toto alla KCS per eventuali futuri rilievi. Da Almaty erano giunti in delegazione vari esponenti per l'audit dei mezzi e delle apparecchiature. Tra questi Alberto Negri, geologo dell'Exploration, che mi pregò di dargli una mano in questo incarico. Volammo in elicottero alla squadra ed in un paio di giornate completammo la lista del materiale, inclusi i test di funzionamento. Ci fu richiesto anche di dimostrare l'influenza dell'airgun sulla fauna. Organizzai appena fuori dalla foce del fiume un metodo empirico con un gruppo di biologi chiedendo di catturare dei pesci, metterli dentro a delle gabbie e di dislocarle a varie distanze dal passaggio dell'airgun in array. Fu fatta dai biologi una dotta relazione sui pesci e la loro vitalità, ante e post bombardamento. Per l'ultima volta usai il cabinato (made in Italy, non compresi mai esattamente come fosse finito sulle rive dell'Ural) di 12 metri noleggiato per il rilievo come mezzo di trasporto veloce. La sera al rientro i pesci che erano tutti sopravissuti (a parte le escoriazioni dovute alle gabbie nel tentativo di fuga) furono sacrificati dal capitano come cena secondo la ricetta della moglie tailandese tipo sushi. Ottimi malgrado fossero accompagnati da sola birra. Improvvisa mi giunse, con una telefonata di Francesco Migliore, ormai rientrato in sede, la triste notizia della morte di Dario Giovilli che si alternava con Francesco nella posizione di supervisore sismico per la transition zone. Sparsi la notizia, e ricevetti la testimonianza addolorata di tutti quelli che lo avevano conosciuto. Negli ultimi giorni di permanenza si presentò un sedicente proprietario di un campo petrolifero con un faldone voluminoso di documenti. Log di pozzo, sezioni, planimetrie etc. Iniziò subito la trattativa per la vendita. Naturalmente presi tempo ma fotocopiai tutto. Dopo telefonai a Poggiagliolmi, resident manager ad Almaty, che mi consigliò di portare il faldone a Milano. In sede a San Donato il faldone ebbe un percorso tormentato. Deluchi mi indirizzo a Flores, questo da altri finché trovarono qualcuno momentaneamente assente sulla cui scrivania poggiare il pacco. Nessuno mi richiamò per almeno quantificarne il valore. Quante fotocopie sprecate. Le operazioni sismiche ed i dettagli tecnici sui rilievi. La pianificazione preliminare L’8 Novembre 1994 venne finalmente presentato il piano sulla strategia del Consorzio per lo sviluppo delle attività esplorative e di eventuale messa in produzione dei campi scoperti, piano sviluppato con il supporto delle Società di consulenza John Brown e PriceWatwrhouse, che venne accolto molto favorevolmente. Operare nel Mar Caspio poneva molteplici problemi: • stagionali, poiché nel periodo invernale il mare gelava, in particolare in prossimità della costa, rendendo impossibile qualsiasi tipo di operazioni • di previsione dell’escursione delle maree, poiché a differenza dei mari aperti, in cui le maree sono prevedibili dipendendo in gran parte dalle fasi lunari, nel Mar Caspio esse dipendono in gran parte dalla direzione del vento ed un’area accessibile oggi può non esserlo, alla stessa ora domani, poiché è cambiata la direzione del vento e quella che prima era una zona percorribile con i battelli da “shallow Water” è ora completamente asciutta • logistici. essendo le infrastrutture locali abbastanza primitive ed essendo il Mar Caspio raggiungibile via mare solamente attraverso il canale navigabile Volga – Don, che collega i bassi corsi dei fiumi Volga e Don, e rappresenta la via d'acqua navigabile più diretta che connetta il mar d'Azov (e quindi il mar Nero) con il Mar Caspio, con notevoli limitazioni 7 alla stazza e dimensioni delle navi che vogliono percorrerlo. Le dimensioni massime delle imbarcazioni che possono transitare sono di 140 metri di lunghezza, 16,6 di larghezza e con un pescaggio inferiore ai 3,5 metri (classe Volgo-Don massima). Il percorso via mare dal Mediterraneo al Mar Caspio I metodi operativi impiegati erano completamente diversi: per il rilievo “deep water” venne trasferita, attraverso il Mediterraneo, i Dardanelli, il Mar Nero, il Mar d’Azov ed il canale navigabile Volga – Don fino al Mar Caspio, una modernissima nave di medio tonnellaggio che poteva, durante le operazioni sismiche, trainare il sistema di captazione dei segnali riflessi dal sottosuolo (streamer), un sistema di energizzazione basato sull’utilizzo di aria compressa e cannoni ad aria usati in configurazioni multiple (air gun pattern) e disporre un sistema di registrazione dei dati su nastro magnetico e di dispositivi integrati per la localizzazione, navigazione e sincronizzazione operazioni basato sulla ricezione dei segnali GPS trasmessi dai satelliti in orbita. L’inizio dei rilievi sismici. Nel Maggio 1995 iniziò l’acquisizione delle linee sismiche che dovevano coprire l’intero Mar Caspio kazako, diviso in due aree operative: acque profonde (deep water) e zone a basso fondale limitrofe alla costa (shallow water), coperte da fitti canneti e soggette a forti escursioni di marea, per di più in una riserva naturale per la nidificazione degli uccelli migratori e per la riproduzione della fauna marina, in particolare degli storioni, una delle principali risorse economiche della regione.. La nave della Western Geophysical Geco Delta. Impiegata per il rilievo “deep water” 8 Per il rilievo “shallow water”, molto più complesso dal punto di vista operativo e per il suo impatto ambientale, vennero costruite negli Stati Uniti delle piccole unità navali dotate di impianto di perforazione convenzionale, in grado di realizzare dei pozzetti alla profondità di una ventina di metri al di sotto del fondale in cui immettere una piccola carica di esplosivo. Queste unità vennero portate per via aerea in Kazakistan in un aeroporto prossimo alla zona di operazione, poi autotrasportate nell’area delle operazione e calate in mare. La nave “madre”, in cui erano installate le apparecchiature di registrazione, comunicazione, posizionamento, navigazione e sincronizzazione, arrivò anch’essa via aerea, ma essendo molto lunga rispetto ad un normale carico dei cargo, dovette essere costruita una speciale rampa di scarico essendo quelle normali inadatte allo scopo. Vennero fatti arrivare, o integrati con mezzi marini trovati in zona, tutti i battelli minori utilizzati per la topografia, tracciamento linee sismiche, stesura del dispositivo di ricezione dei dati riflessi (cavi e idrofoni) e per gli artificieri incaricati di far brillare le cariche di esplosivo nei pozzetti realizzati e caricati in precedenza. Un’intera flottiglia, difficile da impiegare e coordinare. La Compagnia di Stato KCS partecipò a parte del rilievo sismico formando una JV con l’americana Petro Alliance chiamata KazGeoShelf (KGS) specializzata in lavori geofisici offshore, per poter operare non solo in Kazakistan, ma sull’intera area del Mar Caspio come contrattista. La stessa operazione venne fatta per le attività di supporto logistico alle operazioni offshore formando, insieme all’americana Mc Dermott, una compagnia che inizio lo studio delle infrastrutture necessario per le fasi esplorative e di messa in produzione di eventuali scoperte. Rilievo shallow water: la nave “madre”, un battello di perforazione, quello dell’artificiere ed un canotto di scorta Il giorno previsto per la messa in mare di tutti i battelli dalla diga costruita per proteggere il campo petrolifero di Tengiz, il vento, che spirava quel giorno da Est, aveva messo in secca tutta l’area e si dovettero attendere diversi giorni prima del “varo” vero e proprio di tutti i battelli, in particolare la “nave madre” che aveva il pescaggio più grande. Il rilievo shallow water pilota, studiato per mettere a punto le tecniche e le metodologie da usare nell’area protetta del Mar Caspio settentrionale, iniziò il 10 settembre 1994 e dovette, dopo appena alcuni mesi, essere sospeso per la stagione invernale, per venir ripreso nella Primavera del 1995. Nel Febbraio del 1995 il Ministero dell’Ecologia kazako approvò lo studio di impatto ambientale effettuato dalla “Arthur D. Little”, in base al quale poterono nell’Aprile 1995 iniziare i rilievi nella zona del Mar Caspio meridionale ed in quella “deep water” settentrionale. 9 I battelli addetti allo stendi mento sismico shallow water Un battello di perforazione pozzetti di scoppio e quello dell’artificiere mentre carica un pozzetto Il brillamento di un punto scoppio e la messa a mare di cavi e idrofoni Per le operazioni vennero in totale utilizzate quattro diverse squadre: due battelli convenzionali per il rilievo deep water nella parte Sud e nella parte di Nord Est in acque profonde, un battello convenzionale per la zona tra i 20 ed i 5 metri di profondità d’acqua, una squadra shallow water per la parte Nord in acque profonde meno di 5 metri ed una squadra per la zona di transizione tra la terraferma e le acque in cui la squadra shallow water non aveva potuto operare, la più difficile dal punto di vista operativo per un totale di più di 30 battelli Forse per la prima volta nelle operazioni sismiche in cui era coinvolta l’AGIP, nella pianificazione ed esecuzione del rilievo la priorità non venne data alle considerazioni tecniche ma ai requisiti HSE, ossia salute, prevenzione degli incidenti e protezione ambientale. Vennero applicate letteralmente tutte le clausole previste dal Manuale sugli standard di sicurezza dell’International Exploration and 10 Production Forum, affidando la pianificazione agli esperti di HSE delle Compagnie, che applicarono vincoli a volte avulsi dalla realtà operativa, probabilmente raddoppiando il costo del rilievo nell’area transazionale. In collaborazione con il Ministero dell’Ecologia ed altri enti kazaki, vennero eseguiti studi e campionamenti che permisero, per la prima volta, di disporre di una mappa dell’intera area transazionale del Mar Caspio settentrionale, sulla quale si basarono sia la pianificazione che l’esecuzione del rilievo, rispettando strettamente tutti gli innumerevoli vincoli imposti dalle Autorità kazake. Rilievo shallow water: l’area a poppa della nave Madre per manovrare lo streamer Rilievo transazionale: la nave madre accostata al pontone di supporto stendimento l Nave madre: i battelli di stendimento a bordo e la saletta registrazione dati sismici Zona transazionale: perforazione, stendi mento idrofoni, tracciamento linea con localizzazione GPS 11 Zona transazionale: stendi mento cavi, battello e sala registrazione e coordinamento operazioni zona transazionale: il battello del topografo per il tracciamento linee ed il pilota di un battello con propulsione ad aria vicino ad un battello di supporto Il rilievo venne completato a fine Settembre 1996, per un totale di circa 26.180 Km di linee sismiche che coprivano un’area di circa 100.000 Kmq, che vennero elaborate nel nuovo Centro di processing di Atyrau. L’interpretazione dei dati venne invece effettuata negli uffici di Almaty da un team misto, costituito da geofisici della KCS e delle 6 Compagnie. La firma del contratto con la Western Geoph. Da Kuandykov, Marabayev e Ibrasher (KCS) Sinistra Taronna, Kuandykov, Reeves, U. Pecchiani premiati nel maggio 1997 per il rilievo sismico 12 Dettaglio tecnico sui rilievi effettuati nel 1995 – 96 nella TZ (transition Zone), shallow water con OBC, zona intermedia tra i 5 e i 20 metri di profondità con tecnica streamer e deep water con tecnica streamer. Dati tecnici sul rilievo sismico nella zona di transizione tra la costa e la batimetrica di 3 metri (transition zone) estratti dal rapporto del 1995. Il Consorzio KCS ha utilizzato la Western Atlas per effettuare un rilievo regionale del settore kazako del Mar Caspio. Durante la stagione 1995, il nome della Società è diventato PetroAlliance Servizi dopo che la Western Geophysical ha stabilito una joint venture con una società russa. Il programma è iniziato nel 1995 e completato nel 1996 con alcuni lavori in dettaglio. La presente relazione riguarda la sezione Transition Zone completata con la tecnica mista dinamite – air gun e cavo telemetrico a cui erano connessi geofoni o idrofoni a seconda che la profondità d’acqua fosse inferiore o superiore a 1 metro. Le operazioni erano seguite, per conto del consorzio KCS, dai seguenti tecnici: Operations Geophysicists: Lex Zandee, Pieter Kikkert (Shell) Deputy Operations Geophysicists: Dario Giovilli, Francesco Migliore (Agip) Supervisione di campagna: K. Clark Exploration Consultants Ltd Rappresentanti KCS a bordo: Alain Le Baud, Tim Dabbs, Ken Clark Squadra sismica contrattista: Western Geophysical Co. WGC PARTY 169. Durante il periodo dal 1° maggio al 13 novembre 1995, la squadra sismica 169 di WGC ha acquisito 383,55 chilometri di dati sismici a riflessione di buona qualità in una zona di transizione nella parte nordest del Mar Caspio. Il livello medio di produzione era di 2.3 km/giorno, ossia circa 70 km/mese, al limite inferiore della produzione prevista mensile stimata tra 70 e 100 stipulato nel contratto sismico di acquisizione con il Consorzio di KCS. Le sfide operative presentate dalla zona di zona di transizione erano le seguenti: • la profondità dell’acqua oscillava tra 0 e 3 metri, con rapidi cambiamenti indotti dal vento che accadevano in poche ore. Un vento forte che saltasse dal quadrante NE a quello SE poteva spostare la riva di diversi km e le zone costiere ad asciugarsi completamente. • Spessi banchi di canne, sviluppate fino a 3 metri sopra il livello d’acqua, che si estendevano da poche decine fino molte centinaia di metri di ampiezza. • Inviluppi di radici di canne ed alghe a varie profondità, a volte fino alla superficie dell’acqua • Limitazioni ecologiche speciali, imposte dalle Autorità, che impedivano il lavoro sismico vicino ai canneti, i banchi di sabbia, bocche di fiume, ecc., in periodi particolari dell’anno, per evitare di disturbare la nidificazione degli uccelli stanziali e migratori, la riproduzione delle foche, e gli allevamenti di pesci molto importanti nella zona storione compreso, la fonte del costosissimo caviale. • Escursioni estreme di lunga e di breve durata delle condizioni atmosferiche, con cambiamenti nella temperatura dell’aria da 36 °C in giugno a -20 °C in novembre, con variazioni della temperatura media dell’aria di più di 10 °C da un giorno al seguente. Parametri Generali: Formato e Configurazioni Squadra sismica contrattista: Western Geophysical (Party 169) Registratore digitale - MDS 18X Tipo di registrazione digitale, telemetria, 14 bit + segno Numero di canali registrati 360 Configurazione normale dello stendimento 180 - 0 – 180 tracce Intervallo gruppo ricevitori 25 m Configurazione (Array) di 6 ricevitori, spaziatura 4,17 m, lineare, lunghezza utile 25 m 13 Tipo di ricevitore (geofoni) Sensor SM-4, 10 Hz, contenitore (case) da palude Tipo di ricevitore (idrofoni) LRS WGEP-25 12 Intervallo punti scoppio (fucili ad aria compressa – air gun) 25 m Intervallo punti scoppio (esplosivo) 50 m, 100 m dal 1° ottobre 1995 Configurazione (Array) di scoppio (esplosivo) 2 fori in linea a 3 m di distanza Ammontare carica (esplosivo) 2 x 0,68 kg Dynoseis Profondità di scoppio (esplosivo) normalmente da 2 a 5 m, 2 m minimo Volume configurazione (array) di 13 fucili ad aria compressa, 790 cu. in. Profondità fucili m 1 Raccomandazioni Per il lavoro futuro, si raccomanda che la profondità minima degli idrofoni dovrebbe essere fissata a 1 metro. Con profondità d’acqua inferiori a 1 metro, gli idrofoni sono molto rumorosi, a meno di mare molto calmo, e i geofoni sono nettamente superiori. Per migliorare la qualità dei dati, quando si usa come sorgente di energia l’esplosivo, si raccomanda come punto scoppio un solo pozzetto con una carica di 0,68 kg, con un intervallo tra i punti scoppio uguale all’intervallo tra i gruppi, di 25 metri. Mentre il record individuale sarà peggiore, i benefici di raggiungere una gamma completa di offset all’interno dei CDP sarà ottimale per la cancellazione del rumore generato dagli scoppi. Inoltre si eviterebbero i mancati scoppi causati dalla rottura dei fili dei detonatori quando la perforatrice si porta in posizione per il secondo foro. Si raccomanda inoltre che le stazioni di ricezione ed i punti scoppio siano numerati usando solo numeri interi, evitando i conflitti di numerazione tra i gruppi di ricevitori e i punti scoppio causati dal metodo usato dalla Western.. Si fa notare inoltre che per il segnale degli idrofoni è stata usata la corretta polarità SEG, mentre i segnali dei geofoni è stata invertita la polarità SEG. Registratore sismico, unità remote (RU) e cavi di collegamento (jumper) Il registratore era un MDS-18X, uno tra i pochi ancora utilizzati dalla WGC. L’unità di registrazione, la stampante per i sismogrammi (monitor camera) e l’unità di registrazione su nastro (tape transport) sono risultati essere molto affidabili. Le unità a distanza di acquisizione dei dati (RUs) erano generalmente affidabili. Quando una RU ha avuto un difetto, questo è stato rilevato rapidamente dalle funzioni di prova del registratore sismico, con la RU difettosa identificata e sostituita rapidamente. Il punto debole nel sistema erano i cavi, specialmente i collegamenti fra i cavi e le RU. Già all’inizio del rilievo la squadra della registrazione ha avuto numerosi difetti sulla linea causati dai collegamenti difettosi. Il problema era dovuto all’uso da parte della squadra del pulitore di contatto CRC per rimuovere l’acqua da spine e connettori prima di fare il collegamento. Lo spruzzo di CRC causava lo scioglimento dell’isolamento di neoprene che circondava i perni nell’inserto della spina, allentando la tenuta dei perni dagli zoccoli e rendendo i collegamenti difettosi o intermittenti. Una volta scoperta la causa la squadra cambiò dal CRC al WD-40 come pulitore dei contatti, risolvendo definitivamente il problema. Il problema si ripresentò ancora più serio verso la fine del rilievo tra fine ottobre a novembre, quasi sicuramente perché i cavi erano molto più rigidi nell’acqua fredda (<6 ° C) che durante l’estate (>15 °C ), sforzando molto di più le connessioni. Il senso di frustrazione dovuto ai collegamenti difettosi era dovuto alla grande quantità di tempo ed allo sforzo necessario per individuare il collegamento difettoso, con sintomi intermittenti di difficile individuazione che potevano essere causati da ogni singolo componente lungo l’intera linea. Quando il difetto era intermittente, era quindi quasi impossibile eliminarlo. Il battello registratore era una chiatta a fondo piatto su cui era piazzata la cabina di registrazione (dogbox) ed il suo pescaggio era così basso per permettere al registratore di essere ancorato quasi dovunque nella zona del rilievo. Sulle linee perpendicolari al litorale, il registratore non ha mai 14 dovuto avvicinarsi oltre gli 8 chilometri (40 cavi) dall’estremità di coda della linea, anche se avrebbe potuto essere spostato più vicino per aumentare l’efficienza operativa. Era invece sulle linee parallele al litorale che il registratore poteva andare in secca quando il livello dell’acqua scendeva improvvisamente. Questo è esattamente ciò che è accaduto sulla linea 129B, perdendo un considerevole tempo aspettando che la chiatta del registratore tornasse a galleggiare liberamente per essere spostata verso la posizione seguente. Malgrado quell’avvenimento, si può concludere che il pescaggio della barca del registratore fosse era adeguato per l’area. Lo svantaggio principale della chiatta registratore è che impiegava tanto tempo per spostarsi da una posizione registratore a quella successiva, era dovuto alla forma rettangolare senza prua che offriva molta resistenza all’avanzamento in acqua. Di solito veniva trainata da un uno dei battelli di appoggio con propulsione ad aria (air boat), ma se la profondità dell’acqua era sufficiente, poteva essere trainata anche da una barca convenzionale ( workboat) impiegata per lo stendi mento dei cavi. Con uno stendi mento sismico di 360 stazioni e una portata massima di 40 RU, la barca registratore copriva da una postazione al massimo circa 6,8 km (34 cavi) prima di dover essere spostata.. Durante questo rilievo l’equipaggio ha spostato il registratore coprendo la distanza in tempi che variavano da 1,5 a 4 ore, tempo di lavoro sottratto alla registrazione. A volte tale tempo perso avrebbe potuto essere ridotto se gli spostamenti del registratore fossero stati eseguiti più rapidamente, ad esempio montando il registratore su una chiatta dotata di un motore proprio in grado di farle raggiungere una velocità di almeno 10 nodi. Per eventuali futuri rilievi con la stessa squadra, si raccomanda che i cavi di connessione del registratore allo stendimento (jumper) vengano forniti di un raccordo a T collegabile direttamente ai cavi dello stendi mento senza dover usare 4 RU addizionali, perdendo ogni volta un’ora di lavoro solo per scollegare il registratore e ricollegarlo sulla nuova postazione. In generale l’ancoraggio della chiatta registratore era buono, impiegando 2 o 3 ancore per mantenerlo in posizione. Ci sono stati però alcuni casi in cui la chiatta registratore è stata spostata dal vento, per il trascinamento sul fondo delle ancore, e fermandosi solo quando la barca finiva in un banco di canne. Questo è stato un motivo di preoccupazione ricorrente in quanto il registratore era essenziale e l’elemento più prezioso tra tutto il materiale che rimaneva steso o ancorato ed incustodito sulla linea ogni notte. Per le ultime due settimane di rilievo l’equipaggio ha sperimentato punti di ancoraggio perforando ed infiggendo a fondo mare un tappo di plastica dotato di alette, normalmente usato per bloccare l’esplosivo a fondo pozzetto di scoppio. Al tappo veniva attaccata una fune ed una boa di riconoscimento.. Questi punti di ancoraggio forati hanno avuto più successo degli ancoraggi tradizionali, l’unico fallimento si è verificato quando la chiatta del meccanico ‘è stato spazzato via dal forte vento finendo in un banco di canne. Ogni volta che una barca veniva strappata dagli ormeggi, ci sono volute almeno un’ altra barca e del tempo prezioso per cercare di recuperarla. Un air boat addetto allo stendi mento è scomparso una notte e non è mai stato trovato, nonostante diverse barche, auto ed elicotteri siano stati impegnati nelle ricerche. In caso di nuovi rilievi si raccomanda che il gruppo sismico riveda le tecniche di ancoraggio e le attrezzature utilizzate per ridurre a zero il numero di tali incidenti, dotando ogni barca di un localizzatore GPS che segnali sia lo spostamento accidentale che la posizione della barca, funzionando anche da antifurto. Airboat Questi battelli, dotati di motore d’aereo diesel, sono ideali per l’uso nella maggior parte della gamma di ambienti presenti nella zona di transizione. Essi possono operare con facilità in una profondità d’acqua di circa 10 centimetri, e sfruttando la forza d’inerzia di una rincorsa il battello può percorrere brevi tratti all’asciutto per attraversare i canneti o aree con pochissima acqua. Gli svantaggi degli airboat sono stati i seguenti: 15 • non sopportano il mare mosso; con onde di oltre 30 centimetri cominciano ad imbarcare spruzzi d’acqua, e diventano pericolosi con onde di oltre 50 centimetri imbarcano acqua in quantità, rischiando di affondare. • nonostante periodi di mare grosso siano frequenti nel Mar Caspio, è stato evidente sin dall’inizio del rilievo che fosse preferibile registrare malgrado il rumore di fondo prodotto dalle onde piuttosto che stare in stand-by a causa del cattivo tempo. L’utilizzo esclusivo di airboat, quindi, limita la produzione ottenibile sfruttando i periodi di tempo marginalmente cattivo. • Gli airboat hanno la tendenza ad affondare con il maltempo perché imbarcano acqua nella stiva e offrendo un’ampia superficie al vento rischiano di essere spazzati via • . Nel corso degli ultimi 2 mesi di rilievo 6 airboat sono affondati e diversi altri sono stati spazzati via dai loro ormeggi • L’equipaggio di una airboat è esposto alle intemperie, senza riparo. In estate lo scafo di alluminio diventa rovente e la luce del sole è riflessa dalla vernice lucida, causando colpi di calore, stanchezza e scottature. Nei mesi invernali lo scafo gelava e il vento creato dalla corsa e dall’effetto delle enormi eliche dava luogo a sintomi di congelamento (wind chill). Per esempio, con una temperatura dell’aria di 10 ° C ed un vento di 25 nodi, la temperatura equivalente a quella di aria calma diventa di -35 °C • I motori degli airboat sono risultati inaffidabili, con numerosi guasti e molto tempo di lavoro andato perso. Avere 2 motori per airboat raddoppia la quantità di tempi di fermo meccanico, in quanto è difficile operare un airboat con un solo motore. Alcuni dei i problemi sembravano essere in relazione con la temperatura dell’aria. Ad esempio nei mesi di ottobre e novembre sono stati molti i casi di rottura della testata (head cracking), di guarnizioni della testata soffiate via (blown head gasket), radiatori scoppiati (burst radiator), e in generale problemi di surriscaldamento, molti dei quali sono stati attribuiti all’aria troppo fredda. I tempi di inattività degli Airboat avrebbero potuto essere molto inferiori se la squadra non fosse stata a corto di pezzi di ricambio e di dover aspettare a lungo per l’invio di ulteriori forniture. • La squadra sismica non aveva mai un numero sufficiente di airboat; questo è stato il fattore limitante più significativo per la ridotta produzione degli ultimi 2 mesi di indagine. Secondo il contratto la squadra avrebbe dovuto avere 14 airboat, ma per la maggior parte della stagione ci sono stati solo 12 airboat, di cui molti in riparazione e quindi non operativi. Raccomandazioni: per futuri rilievi dello stesso tipo si consiglia di impiegare, insieme a pochi airboat, dei battelli gonfiabili a carena rigida, tipo gli Zodiac da 9 metri, molto più potenti e maneggevoli in acque con profondità superiore a un metro, limitando l’uso degli Airboat alle zone quasi in secca ed ai canneti. L’uso di airboat dovrebbe essere limitato a quelle funzioni per le quali sono ideali, e le altre attività, ad esempio spingere chiatte, trasportare persone da un luogo all’altro, ecc, che ha messo a dura prova i motori degli airboat, devono essere eseguite da altri battelli più adatti e veloci. Inoltre la)loro galleggiabilità deve essere aumentata per impedire il loro affondamento. Se i lati dello scafo e la poppa fossero stati alzati di qualche centimetro, e dei paraspruzzi (spray deck) fossero stati montati a prua degli air boat all’ancora, si sarebbe ridotto il rischio di imbarcare acqua, contribuendo ad evitarne l’affondamento. Anche le tecniche di ancoraggio devono essere migliorate, dotando gli airboat di luci di localizzazione e di transponder per ridurre lo sforzo di ricerca necessaria quando uno venisse disancorato e portato alla deriva dal vento e dalle onde. Gommoni Zodiac gonfiabili: due gommoni erano previsti dal contratto, ma la squadra ne disponeva di un terzo di riserva a Baskunchak. Non originariamente forniti alla squadra zona di 16 transizione, ma a quella shallow water, i 3 Zodiac sono stati trasferiti gradualmente viste le difficoltà incontrate Il loro uso principale era come battello dell’artificiere o fuochino (shooter). Gli unici luoghi che gli Zodiac non hanno potuto raggiungere sono stati la terraferma e l’interno dei canneti, dove venivano usati gli airboat. Uno Zodiac era a servizio della chiatta registratore, utilizzato per la distribuzione e il recupero delle ancore, si è rivelato molto utile per il trasporto veloce del personale tra la zona operativa e Baskunchak.. Il loro limite principale è stato il pescaggio di 1 metro. Originariamente capace di una velocità di crociera di 20 nodi sul piano, le eliche di ottone hanno subito abrasioni da sabbia nelle acque poco profonde e nessuno dei tre Zodiac riusciva a superare i 10 nodi, per almeno l’ultimo mese del rilievo, La soluzione sarebbe stata quella di sostituire le eliche, ma l’equipaggio non aveva pezzi di ricambio, e anche se erano stati ordinati non sono arrivati prima della smobilitazione della squadra. Catamarani: originariamente non previsti come barche da lavoro per la squadra impegnata nel rilievo della zona di transizione, 2 sono stati trasferiti dalla squadra shallow water, il primo alla fine di agosto e il secondo il 29 ottobre per essere impiegati come mezzi di trasporto essendo in grado di trasportare 30 - 40 persone o il materiale (RU, geofoni o idrofoni e cavi di collegamento) ad una velocità di 4-8 nodi, rispetto alla capacità degli Zodiac di 15-20 persone a (in teoria) 20 nodi. I catamarani sono stati ideali per la posa e il recupero dei cavi della linea privi di transponder o pali di segnalazione, dato che avendo il proprio sistema di navigazione ne potevano ubicare la posizione. Il loro limite principale, come gli Zodiac, era il pescaggio 0,8-1 metro, ma la loro performance è stata gravemente compromessa nelle zone di vegetazione sub-superficiale, dove la vegetazione tende a bloccare le pompe di aspirazione per i sistemi di propulsione a getto d’acqua. I catamarani hanno offerto un altro vantaggio, essendo dotati di cuccette sottocoperta, una doccia, un fornello, un frigorifero, un forno a microonde, e un gabinetto. A un certo punto verso la fine del rilievo, fino a 8 membri del personale chiave (osservatore, fuochino, piloti degli airboat, artificieri) sono rimasti durante la notte a bordo per presidiare la linea durante la notte. Anche quando non in uso per il pernottamento, i servizi sui catamarani hanno facilitato la vita dei visitatori in transito e del personale della squadra,soprattutto nel freddo e ventoso periodo da ottobre a novembre. Battello con airgun : il battello con i “cannoni”ad aria compressa (airgun) hanno sempre lavorato molto bene. All’inizio del rilievo avevano un pescaggio di circa 90 centimetri, ma questo è stato ridotto a metà ottobre a circa 75 centimetri con la rimozione di un contenitore in acciaio per i pezzi di ricambio, sostituendolo con uno più piccolo di alluminio. I battelli erano adatti ad operare con gli airgun con 1 metro d’acqua o più. Con profondità d’acqua inferiore a 1 metro, gli airgun sfogavano in aria, con meno potenza e più rumore ed i getti d’acqua rischiavano di affondare il battello. Con profondità d’acqua superiori a 1,5 metri, i battelli airgun erano semovente utilizzando 2 grandi motori fuoribordo diesel, ma in acque poco profonde dovevano essere spinti da un airboat. Perforatrici a pressione: la squadra impiegata nella zona di transizione aveva in dotazione 2 Vibraram e 2 Georam montati su airboat. Entrambi i tipi di perforatrici operano sullo stesso principio di spingere una punta conica di plastica che viene infissa nel terreno per mezzo di un’asta su cui è montato un martello vibratore collegato ad un sistema idraulico per aumentare la pressione sul cono di plastica, senza utilizzare alcun flusso d’acqua per agevolare la penetrazione nel fondale. La perforazione con l’usuale tecnica a rotazione (rotary) non era infatti permessa date le particolari condizioni ecologiche dell’area di lavoro. Originariamente era previsto, ed il permesso concesso, che la profondità minima a cui infiggere i coni e quindi caricare l’esplosivo fosse di 5 metri. In pratica, si è accertato che, data la presenza di strati compatti vi erano uno o più apparentemente sottili strati di duro, talvolta la punta non poteva superare la profondità di 1,5 metri. La perforazione è stata perciò sospesa dalle autorità il 7 luglio ed è stata ripresa il 10 agosto dopo che il permesso ecologica era stata modificata per consentire di perforazione alla profondità minima di 2 metri. Di conseguenza si sono dimezzate le cariche unitarie per foro raddoppiando invece i fori per ogni pattern di scoppio. In seguito ci sono stati pochissimi casi di punti scoppio che non hanno potuto essere perforati a causa di uno strato duro a meno di 2 metri di profondità. Il record di produzione di 17 foratura per questa squadra ed in questa stagione è stato di 152 fori da un’unità Vibraram in un giorno, il che dimostra che non vi era carenza di mezzi di perforazione. Il fattore principale che penalizzata la produzione di perforazione non era tanto la perforatrice, ma l’airboat su cui era montata. In conclusione, la perforazione con infissione di punte coniche era idonea allo scopo, entro la modifica delle condizioni ecologiche, e ha lavorato in maniera soddisfacente. Altre imbarcazioni: la chiatta utilizzata come deposito esplosivo e quella del meccanico erano adatto per la zona di lavoro ed hanno funzionato in maniera soddisfacente, anche se mancavano adeguati ripari contro il freddo e il vento nei mesi di ottobre e novembre. Un tetto in tela è stato eretto durante il periodo estivo. La grande chiatta fluviale russa Baskunchak di 120 metri di lunghezza, integrata con un modulo alloggi, un modulo di potenza e un eliporto di grandi dimensioni, presentava numerose carenze HSE. A un certo punto l’elenco dei problemi HSE segnalati comprendeva 92 oggetti separati, e questo prima che fossero scoperte che le grandi quantità di amianto friabile presenti nei pannelli della parete del modulo di alloggio, di cui la Shell aveva fatto l’Audit di certificazione. Per molti aspetti la pianificazione di questo rilievo è stata basata sul presupposto che si trattasse di una squadra sismica marina, mentre è generalmente considerato che le operazioni nella zona di transizione sono più simili a operazioni terrestri. La contrattista Western Geophysical ha commesso l’errore di utilizzare personale marino, senza nessuna esperienza di operazioni terrestri. La scelta e la progettazione della chiatta Baskunchak è un altro degli errori commessi, poiché per operare in maniera efficiente nella zona di transizione si doveva evitare una chiatta unica per tutto il personale, scegliendo invece chiatte più piccole per i topografi, che avrebbero dovuto operare con un adeguato vantaggio sui perforatori, e questi essere più avanti della zona in cui operava la squadra di registrazione, con le chiatte alloggio vicine ai loro rispettivi luoghi di lavoro per ridurre i tempi di viaggio, in particolare nelle zone con poca profondità d’acqua in cui la velocità di spostamento era spesso inferiore a 5-10 nodi. Il pescaggio della chiatta Baskunchak era di circa 1,6 metri, ma il suo rimorchiatore, il Khongaj, aveva un pescaggio di 2,3 metri, con il padrone del Khongaj riluttante a entrare in acque con profondità inferiore a 2,5 metri di profondità, per cui spesso la chiatta alloggio era ancorata a 40 chilometri dall’area di lavoro ed i tempi di viaggio dalla chiatta alla linea di 1,5 – 3 ore (solo andata), a seconda che le barche sono stati utilizzati. Quando il rimorchiatore Nothern Lighter (pescaggio di 1,5 metri) è stato trasferito a questa squadra dalla squadra shallow water il 10 ottobre per trainare la Baskunchak in acque più basse, i tempi di percorrenza si sono ridotti sostanzialmente. Dati tecnici sul rilievo sismico Ocean Bottom Cable (OBC) nella zona shallow water estratti dal rapporto del 1995 / 96. Il Consorzio KCS ha utilizzato la Western Atlas per effettuare un rilievo regionale del settore kazako del Mar Caspio. Durante la stagione 1995, il nome della Società è diventato PetroAlliance Servizi dopo che la Western Geophysical ha stabilito una joint venture con una società russa. Il programma è iniziato nel 1995 e completato nel 1996 con alcuni lavori in dettaglio. La presente relazione riguarda la sezione completata con la tecnica Ocean Bottom, ossia con il cavo contenente i geofoni posato sul fondo, e comprendeva la parte compresa tra la zona litorale e le acque profonde nel settore Nord del Mar Caspio kazako.. Il programma era costituito da una rete regionale 2D di 4 x 4km, dettagliando precedenti lavori eseguiti su una griglia di 16 x 16 km, per un totale di 2547.875 km CDP acquisiti in 90 giorni di operatività. La produzione era su una base di 24x7 con 2 turni di lavoro. I dati sono stati acquisiti utilizzando un sistema digitale con cavo posato sul fondo (bay cable) utilizzando due registratori 2 MDS-18X con uno stendimento simmetrico con scoppio al centro (split-spread) con 360 canali. Il posizionamento dei ricevitori e della sorgente era ottenuto con la 18 tecnica GPS differenziale (DGPS). La fonte di energia era un insieme di cannoni ad aria (airgun array) di piccolo volume. L’acquisizione è stata limitata al periodo con il clima più favorevole tra Aprile e Luglio. I tempi di fermo per cattivo tempo nel 1996 rappresentavano il 17,6 per cento del tempo totale, superiore a quello per lo stesso periodo nel 1995. I fermi per motivi tecnici sono stati del 16,2 per cento, derivanti principalmente dalle imbarcazioni inaffidabili all’inizio del sondaggio e più tardi da problemi di linea. La qualità dei dati è stata buona. La fonte di energia, anche se piccola, sembrava essere sufficiente. Il rumore provocato dalla fauna terrestre e marina è stato osservato nelle zone di acqua poco profonda nei mesi più caldi. Gli effetti del sale sulle connessioni dei cavi sono stati regolarmente osservati. Zone di scarso responso sismico erano localizzate in corrispondenza delle foci dei fiumi. I disturbi dovuti alle condizioni meteo ed agli animali hanno occasionalmente interessato i dati, ma con una copertura di 180 volte, il rumore è stato ridotto al minimo dallo stack, influenzando la qualità dei dati in poche e limitate aree. Il rendimento delle attrezzature tecniche (apparecchiatura di registrazione, airgun, bay cable e sistemi di navigazione) si è dimostrato soddisfacente. Le limitazioni alla produzione erano legate principalmente alla capacità di carico di alcune delle barche utilizzate per la movimentazione dei cavi. Le linee guida dell’ E & P Forum hanno fissato le norme di sicurezza adottate contrattualmente. Ci sono stati solo due casi di evacuazione medica, uno non relativo ai lavori e l’altro a seguito di infortunio. Le statistiche della sicurezza hanno mostrato livelli di bassa incidenza. I tempi di lavoro perduto per incidenti (12 giornate/uomo perse) e cause di lavoro (due giorni/uomo) si sono verificati nel corso del 1996 in acque poco profonde con una campagna sismica durata 90 giorni. La gestione della sicurezza è migliorata durante il rilievo, ma con poco apporto da parte dei Servizi di gestione di PetroAlliance. Le considerazioni ambientali hanno seguito le linee fissate dalle Autorità. Alcune restrizioni sulle attività sismiche erano imposte in particolari aree e in determinati periodi dell’anno. Lo smaltimento dei rifiuti è stato fatto secondo le regole imposte dalle Autorità, riportando alla basa tutti i rifiuti per sottoporli ai trattamenti previsti. limitato. Non si sono verificati incidenti ambientali durante la stagione 1996. Le condizioni logistiche sono state difficili: i prodotti alimentari, i combustibile e le parti di ricambio sono state importate. I movimenti del personale su lunghe distanze effettuati con barche poco adatte, si sono rivelati ardui e rischiosi. Area del rilievo shallow water. L’area interessata dal rilievo effettuato nel 1996, ad integrazione di quello regionale effettuato nel 1995, era situata nella parte Nord del Mar Caspio e componeva due principali aree di interesse a nord-est e sud-est. Alcune linee aggiuntive sono state programmate a Nord dell’isola di Seal e ad ovest della foce del fiume Volga per definire i dettagli delle aree di interesse utilizzando la tecnica Ocean Bottom Cable (OBC), adatta per l’acquisizione sismica in acque poco profonde poste tra le zone di litorale, a una profondità d’acqua di circa 1,5 metri, fino alla linea batimetrica corrispondente a circa 6 metri di profondità. Il Mar Caspio è una grande massa d’acqua totalmente circondata dalla terra, ed è quindi simile ad un lago, con due fiumi immissari, il Volga e l’Ural, ma nessun emissario. La metà meridionale è mediamente profonda, raggiungendo più di 700 metri, mentre quella settentrionale è molto meno profondo, non superando mediamente i 10 metri, e la costa è sottoposta a cicli di inondazioni. La superficie del Mar Caspio è posta a circa 27 - 28 metri sotto il livello del mare., ma ci sono forti variazioni di livello dell’acqua tra la primavera e l’estate come conseguenza dell’ammontato apporto degli immissari in conseguenza dello scioglimento delle nevi in primavera. Forti venti causano localizzate variazioni di profondità, che sono state valutate fino ad un massimo di 4 metri. Ampi canneti e banchi di alghe sono frequenti in vicinanza della costa nord est. Questa vegetazione ha limitato l’accesso alla squadra shallow water, impossibilitata a stendere l’Ocean Bottom Cable. 19 Le aree a terra sono anche i i siti di riproduzione e nidificazione per uccelli migratori e acquatici. Le acque costiere sono anche l’habitat naturale e la zona di riproduzione per pesci e foche. Il consorzio KCS ha quindi richiesto un elevato livello di consapevolezza ambientale e le linee guida sono state elaborate come una parte di integrale del contratto, con sensibili restrizioni operative in certi periodi dell’anno. Nell’area del rilievo non esistevano particolari ostacoli affioranti, a parte la zona sud-est dove si trovavano alcuni relitti che aveva fatto parte di una zona di esercitazione militare. Non c’erano inoltre giacimenti di petrolio nella zona, essendo i campi di produzione del petrolio sulla sponda orientale e settentrionale del Mar Caspio kazako. Le città di Atyrau e Aktau, dove erano situate le basi logistiche del consorzio KCS e dei suoi Contrattisti, sono situate rispettivamente a Nord e ad Est dell’area del rilievo. Condizioni climatiche. La forza del vento ha raggiunto eccezionalmente il livello di Forza 8, con tempeste localizzate legate ai sistemi di alta pressione esistenti tra Europa ed Asia. La temperatura più alta registrata è stata di 33°C nel mese di giugno. La temperatura più bassa è stata di 4 °C nel mese di aprile, mentre le temperature del mare non sono state regolarmente registrate. A causa della scarsa profondità delle acque e l’assenza di correnti le condizioni del mare erano direttamente legate al vento. La bassa profondità limitava l’altezza d’onda ad un massimo 3 metri anche con i venti più forti, ma entro un lasso di tempo molto breve le condizioni del mare passavano da calme a pericolose, in particolare per le piccole barche addette allo stendimento del cavo. La forza del vento era variabile e non facilmente prevedibile. In primavera le burrasche erano frequenti e duravano anche venti giorni. Durante il periodo estivo i venti di burrasca erano meno frequenti e più brevi. I rapidi cambiamenti di direzione del vento potevano raggiungere i 180° nel giro di 2-3 ore. Venti da Est producevano una diminuzione della profondità dell’acqua nella zona del rilievo registrate nel 1995 durante un periodo di costanti venti orientali che poteva arrivare ad oltre 1 metro. Il vento da Ovest causava invece un aumento della profondità dell’acqua. Le previsioni metereologi che ricevute dalla squadra sismica da Bracknell, Regno Unito, davano una generale indicazione sullo stato del tempo, ma le previsioni non erano sufficientemente accurate. Il Bollettino del mare trasmessa da Astrakhan radio forniva previsioni del tempo ragionevoli, ma non informazioni dettagliate. Programma sismico. Il rilievo Ocean Bottom Cable consisteva di circa 2.500 chilometri di linee 2D, poste tra le batimetriche di 2 e 6 metri rispettivamente. L’inizio e fine di ogni linea era definito in modo da garantire un adeguata sovrapposizione (overlap) tra le sezioni in piena copertura (full CDP coverage) tra i tre tipi di rilievo eseguiti (TZ, shallow water e deep water). Del programma con Ocean Bottom Cable assegnato, tratti di linea per un totale di 205 km non hanno potuto essere acquisiti in acque molto basse o con banchi di canne, mentre un programma aggiuntivo di 139 km di linee di dettaglio è stato assegnato poco prima di completare il programma principale. Il programma OBC eseguito nel 1995, descritto come Fase 1, era una indagine regionale in una griglia ortogonale con una spaziatura di 16 chilometri. La Fase 2 del programma eseguito nel 1996 è stata una griglia più dettagliata con 4 km di spaziatura che coprivano alcune aree specifiche di interesse individuate dal lavoro del 1995. L’orientamento delle linee era rispettivamente di 20°e 110° Una linea diagonale è stato incluso nella parte nord-est, mentre tre linee con tecnica a slalom sono state eseguite nell’area ingombra di relitti e con acque poco profonde nella parte meridionale dell’area del rilievo. In totale sono stati rilevati 2547.875 chilometri di linee. 20 Metodi di acquisizione sismica. I dati sono stati acquisiti con il sistema Ocean Bottom Cable, sviluppato dalla Halliburton Geophysical Semices (HGS) nel 1987. Questo sistema era basato su tecniche tradizionali “bay cable” con telemetria e la registrazione digitale dei dati sismici con un’apparecchiatura MDS-18X adattata per la registrazione su cartuccia di nastro magnetico. La geometria dello stendimento era con punto scoppio centrale (simmetric split spread) con gap eguale a zero, offset laterale di 50 metri, e 180 gruppi su ogni lato dello stendimento, con intervallo tra i gruppi e tra i punto scoppio (SP) entrambi di 25 metri. Ogni spezzone di cavo era composto da 8 gruppi, ciascuno con 6 idrofoni in linea, e veniva steso e ritirato da piccole barche. Ognuno di questi cavi era collegato ad una unità remota (RU), che conteneva l’elettronica necessaria per l’acquisizione dati e telemetria. Gli idrofoni di ogni gruppo erano distanziati di nominali 4,17 metri, per una lunghezza totale nominale di 20,85 metri. Per il posizionamento dei gruppi e dei punti scoppio è stata utilizzata la tecnica DGPS. Circa 25 metri di cavo in eccesso erano lasciati per permettere di correggere i normali errori di distribuzione degli idrofoni (12,5 metri a ciascuna estremità). Due unità di registrazione MDS-18X venivano alternate sulla linea per massimizzare la produzione. In acqua erano presenti mediamente da 480 a 688 gruppi, in base alla disponibilità dei cavi. Al fine di mantenere sempre una copertura completa, anche in presenza di ostacoli, la barca scoppio con gli air gun si spostava avanti ed indietro, per cui ogni set di dati registrati doveva essere riordinato in fase di elaborazione prima di poter effettuare lo stack dei dati. Sui 4 canali ausiliari disponibili, 2 sono stati utilizzati per registrare un marcatempo a 50 Hz ed il timebreak radio di ritorno dalla barca di scoppio. La fonte di energia era costituita da un array di piccoli air gun per un totale di 790 ‘pollici cubi, distribuiti su due linee poste su entrambi i lati di una piccola barca. La profondità degli air gun veniva variata con dei verricelli tra 1 e 3 metri, a seconda della profondità dell’acqua incontrate. La barca scoppio percorreva una linea scostata lateralmente di 50 metri rispetto alla linea degli idrofoni.. Per profondità degli air gun di 2 e 3 metri gli airgun sono stati dispiegati a poppa della barca di scoppio, mentre con gli air gun a 1 metro di profondità le due linee erano posizionate ai bordi della barca per evitare il pericolo di affondamento. La copertura completa (CDP coverage) è stata spinta il più possibile a riva, mentre sul lato in acqua profonda le linee venivano fermate a un punto predeterminato dove si era fermato il rilievo deep water (streamer survey) in piena copertura del consorzio KCS. Prima dell’acquisizione del 1996, alla squadra OBC è stato fornito un elenco dei punti finali in piena copertura di tutte le linee registrate in precedenza che avrebbero dovuto essere completate con la tecnica OBC. La posizione dei punti scoppio e dei ricevitori venivano calcolati dalla squadra ed inviati via fax a KCS, prima dell’inizio dei lavori sulla linea OBC, al fine di garantire una corretta ed adeguata sovrapposizione. Le operazioni sono state supervisionate da 3 tecnici KCS dal loro ufficio di Atyrau, vale a dire A. Uvarov, R. Mead e R. Ragsdale. La squadra OBC è stata mobilitata dalla base di Astrakhan, Russia all’inizio di aprile 1996, mentre alcuni mezzi provenivano dalla base di Atyrau. Le imbarcazioni si sono riunite alla fonda presso la foce del fiume Ural, muovendosi poi tutte insieme verso l’area da rilevare il 16 aprile e iniziando a registrare il 18 aprile. La registrazione è stata completata il 16 luglio e dopo il recupero di tutte le attrezzature la squadra è stata smobilitata a Bautino. Modifiche alle specifiche Il Contratto definiva le condizioni operative e tecniche per le tre squadre impegnate nel rilievo sismico in un unico documento. Come risultato ci sono stati alcuni punti non ben definiti che hanno dovuto essere ridefiniti ufficialmente ed ufficiosamente per la squadra Ocean Bottom Cable. In particolare l’ordine di copertura previsto inizialmente era solo 90 volte, ma dato che la geometria di registrazione si prestava ad acquisire senza alcun tempo supplementare un ordine di copertura doppio, questo è stato portato a 180 volte. I livelli di rumore di fondo specificati nel contratto erano adatti per la tecnica streamer, ma con la tecnica OBC erano quasi sempre superiori. Dal momento che la registrazione avveniva con un 21 ordine di copertura di180 volte e un sistema ProMax sommava i dati sul posto, il livello di rumore accettabile veniva deciso di volta in volta utilizzando la sezione stack di campagna come base per il controllo della qualità dei dati. Il contratto prevedeva anche di riscoppiare un tratto di linea di overlap in caso di sospensione del rilievo OBC per cattivo tempo, ma ancora una volta questa era un requisito necessario solo con la tecnica streamer, ma senza alcuna rilevanza per la registrazione Ocean Bottom Cable. L’elevazione minima dei satelliti utilizzati per il posizionamento GPS è stato ridotta da 10° a 8° con l’accordo di KCS, acquisendo un satellite aggiuntivo che ha migliorato il valore di PDOP al di sopra delle specifiche. Attrezzature utilizzate. Una breve rassegna delle attrezzature utilizzate durante questa indagine è presentata di seguito. La squadra era dotata di 2 sistemi di registrazione MDS-18X. Questo sistema è stato sviluppato per l’uso con Ocean Bottom Cable modificando il registratore MDS-16 della Geospace. L’acquisizione, digitalizzazione e la telemetria dei dati erano effettuate direttamente sul lo stendimento OBC in unità remote (RU) disposte ad intervalli di 8 gruppi. L’MDS-18X veniva utilizzato per i controlli delle unità remote, per memorizzare temporaneamente i dati della telemetria e registrarli poi su cartucce di nastro magnetico. Il sistema aveva la capacità di registrare 1.016 canali. L’Osservatore sismico controllava la qualità dei dati su un monitor a colori (CLM), verificando la geometria dello stendimento e l’efficacia degli scoppi. Il sistema era interfacciato con il registratore MDS-18X e la linea avanzava automaticamente ad ogni scoppio (automatic roll along). Il monitoraggio del rumore sullo stendimento era effettuato utilizzando questa linea di monitor. I parametri di registrazione potevano essere variati dall’operatore in remote, ma le limitazioni di alimentazione attraverso la linea facevano si che solo 42 unità remote (RU) potevano essere alimentati su una qualsiasi linea. Gli osservatori hanno monitorato i dati su supporto cartaceo ottenuto con un plotter OYO DFM-480 telecamere e visivamente su oscilloscopio. Entrambi i sistemi di registrazione sono stati montati in cabine temporaneo a bordo di due battelli di registrazione. La HGS utilizzava un sistema di collegamento radio remoto multi-vascello (MVRS) in grado di controllare i tempi di registrazione e sincronizzazione delle sorgenti di energia, pilotato dalla barca scoppio, che inizializzava le due apparecchiature di registrazione e trasmetteva l’istante di scoppio (tiebreak). Il consorzio KCS richiedeva la registrazione su nastro in duplica copia, e questo sistema non era disponibile sul registratore MDS-18X. La seconda copia veniva fatta dagli osservatori, quando il tempo lo ha permesso durante gli spostamenti tra le linea o in attesa che lo stendimento fosse pronto, oppure è stata effettuata sul sistema di elaborazione ProMax. Entrambi i processi richiedevano la lettura e scrittura di un file alla volta un processo lento e laborioso in entrambi i casi. Sistema dei cavi OBC. Ogni cavo era composto da 8 gruppi con intervalli di 25 metri. Una unità remota (RU) interconnetteva due cavi consecutivi, con i dati acquisiti da 4 gruppi da ogni lato. Ogni unità remota attiva su uno specifico stendimento acquisiva, amplificava, filtrato e digitalizzava i dati degli 8 gruppi ad essa collegati (4 per parte). L’MDS-18X controllava le unità remote, dando alimentazione solo a quelle attive sullo specifico stendimento in fase di registrazione, organizzando i dati da trasmettere con la telemetria al registratore. Le unità remote erano prodotte dai Servizi PetroAlliance. Una costruzione solida ha permesso loro di essere maneggiate senza infliggere danni. La loro profondità operativa è stata mediamente ben al di sotto dei limiti fissati dalle specifiche operative. Ogni gruppo era composto di 6 idrofoni Litton Industries LRS-2512 da 10 Hz spaziati di 4,17 metri. Le catene (string) di 6 idrofoni costituivano un elemento indipendente collegato tramite un connettore stagno al cavo. Queste stringhe venivano nastrate sul cavo per offrire protezione meccanica e ridurre il rumore , inserendole poi in una guaina protettiva addizionale. I cavi e le 22 catene di idrofoni erano di fabbricazione TesCorp, rinforzate con un robusto cavo di Kevlar per resistere agli sforzi di trazione. Sorgente di energia. Un dispositivo di air gun multipli, accuratamente dimensionato (tuned array), montato su una barca, costituiva la sorgente di energia. L’array era composto da 2 stringhe di air gun per un totale di 790 pollici cubi. Ogni stringa era sospeso lateralmente ad entrambi i lati della barca, montata su funi metalliche e bracci di sospensione con gli array posizionati a poppa o al fianco della barca a seconda della profondità di immersione dell’array. Per 2 metri e 3 profondità di immersione le stringhe potevano essere rimorchiate a poppa, ma le limitazioni pratiche imposte nelle acque bassissime, imponevano di usare la profondità di 1 metro per i gun sospesi a fianco della barca e sollevabili in caso di bisogno. Questo sistema produceva sollecitazioni forti e possibili danni fisici alla barca, danno che si è verificato spesso durante il rilievo fatto nel 1995 quando i gun erano sempre usati a lato della barca. Un compressore LMF era fissato sul ponte della barca per la fornitura di aria compressa per gli air gun. Ogni array era composto da 14 cannoni di vario volume, del tipo a schermo scorrevole (sleeve gun) di cui quattro accoppiati due a due, per cui il numero di elementi dell’array era di dodici punti. Un controller LRS-100 per air gun azionava i cannoni e ne manteneva il sincronismo utilizzando i trasduttori di pressione e di profondità montati su ogni air gun, ma il metodo di sospensione utilizzato garantiva in ogni caso profondità accurate. Un idrofono per la misura dell’impulso generato dall’array (near field phone) veniva registrato sulla barca scoppio utilizzando un sistema OYO DAS, che registrava anche i numeri dei unti Scoppio (shot number) e dello stendimento, oltre alle informazioni sulla profondità dell’acqua e dei gun. Le informazioni sulla posizione dello stendimento erano comunicate attraverso il sistema radio che collegava le barche registrazione e di scoppio e registrate dal sistema DAS su cartuccia per riferimenti futuri. Entrambi i registratori e erano sincronizzati sul tempo GPS, interfacciato ad un satellite attraverso antenne montate su entrambe le barche. La navigazione era basata sul sistema DGPS, dotato di software Hydronav con i dati forniti da ricevitori GPS Trimble serie 4000. La compensazione differenziale dei dati GPS era garantita da 2 stazioni di riferimento a terra, una a Nord vicino a Atyrau, uno a Sud vicino a Aktau, e perveniva a ciascuna delle navi tramite collegamenti radio VHF. Un sistema di controllo di qualità era collocato a bordo della nave madre per fornire un continuo monitoraggio e confronto dei dati forniti dalle stazioni base. Equipaggiamenti accessori. Piccole imbarcazioni sono state utilizzate, normalmente in numero di 4, per spostare, mettere in acqua e recuperare i cavi. I Servizi PetroAlliance fornivano tre tipi di barche: • Jet boat, dotate di un generatore elettrico di alimentazione, un compressore d’aria per la spinta e la direzione e di un compressore idraulico per il rullo di sollevamento del cavo ed un ponte di lavoro piatto dove immagazzinare i cavi. • LCM, o veicolo militare da sbarco usato nella seconda guerra mondiale, spinto da un’elica convenzionale, di cui si utilizzava la stiva come magazzino per i cavi e con la timoneria alloggiata su un abitacolo realizzato a prua. • Catamarano appositamente costruito con una piattaforma posteriore piatta per la gestione del cavo, spinto da 2 unità a getto. Questo catamarano era la barca più grande, meglio progettata e la più idonee alle operazioni. In tutti e tre i tipi di barca, per movimentare il cavo veniva usata una linea comprendente 2 set di comandi idraulici che facevano ruotare delle ruote in gomma, disposte in modo tale da stringere e tirare il cavo a bordo dalla parte della prua oppure di spingerlo fuori bordo nella parte posteriore della barca. La propulsione a getto delle unità ha dimostrato di avere limitazioni nelle zone di acqua bassa e quando c’erano grandi quantità di alghe nell’acqua, con intasamento delle prese d’acqua 23 fino al blocco del motore. La loro velocità in acque aperte ha però compensato questa limitazione. La squadra sismica disponeva anche di una piccola barca in alluminio molto veloce per la logistica. Questa barca ha subito molti fermi per motivi tecnici e doveva essere sostituita da un battello veloce assegnato alla squadra, che non è mai stato operativo. Una delle barche di supporto al cavo in uso per la stagione 1995 è stata convertita in una barca di registrazione per il rilievo 1996. Una nave madre era disponibile per la stagione 1996, la Al Faisal, un mezzo da sbarco (landing craft) di poco pescaggio con baracche modulari montate sul ponte di carico. Gli impianti per acqua potabile e sanitaria, generatori elettrici, impianti di depurazione e trattamento dei rifiuti erano stati aggiornato per far fronte a quasi 100 persone alloggiate a bordo, essendo la barca madre il centro di controllo e di coordinamento per la squadra sismica. Una piccola chiatta chiamata Spud Barge ha agito come officina per le attività di manutenzione e riparazione di tutto il materiale marino della squadra. Questa chiatta era costituita da diversi pontoni interconnessi, con la propulsione affidata a 2 motori di spinta (thrust master). Alcuni alloggi indipendenti e le necessarie strutture di supporto erano disponibili per l’alloggio permanente dei meccanici. Una barca noleggiata, il Geosik 3, ha agito come battello di trasporto per la seconda apparecchiatura di registrazione secondo. Questa barca era un vecchio tipo di mezzo da sbarco russo, modificato per accogliere la cabina di registrazione ed alcune sistemazioni permanenti per gli osservatori e la squadra addetta ai cavi allestiti durante la stagione invernale 1995 – 96. Questo sistemazione era molto spartana, in considerazione del fatto che il personale trascorreva a bordo turni di minimo 8 settimane. Il generatore sul Geosik 3 era molto rumoroso, sia per l’equipaggio che per la diffusione acustica in acqua, arrivando a livelli di rumore sismico di circa 50 microbar quando il Geofysik 3 oscillava all’ancora e poteva avvicinarsi ai cavi dello stendimento. Il rumore aveva una frequenza di circa 150 Hz e veniva filtrato durante l’elaborazione sismica. Una barca noleggiata, la MSB 2, un Landing Craft convertito russo noleggiato da Astrakhan, era disponibile per il supporto logistico. Una seconda barca supporto, la Actubinsk, era stata noleggiata ad Atyrau. Entrambe le navi hanno incontrato difficoltà con il fiume Ural in quanto la barra di sabbia di fronte al delta del fiume non era stato dragata nella primavera del 1996, per cui la Actubinsk ha trascorso la maggior parte del suo tempo ancorata nel fiume Ural. La squadra Ocean Bottom Cable aveva un certo sostegno da uno rimorchiatore, il Khongaj, che serviva come base per la squadra sismica che operava nella zona di transizione, provvedendo ai rifornimenti di carburante e, di tanto in tanto, per lo spostamento del personale nei cambi di turno. Situazione HSE. I requisiti di HSE specificati contrattualmente erano quelli dell’E & P standard Forum. Le norme ambientali, in pratica, sono state rigorosamente controllate da agenzie locali. La squadra sismica è stata oggetto di audit di sicurezza sia interni che da parte KCS durante la fase mobilitazione, ma gran parte dei lavori di manutenzione previsti per il periodo invernale 1995 - 96 non è stata effettuata, il che significava la squadra sismica ha iniziato la stagione 1996 più o meno nelle stesse condizioni in cui era finito il rilievo 1995. Il Contratto prevedeva che un responsabile della sicurezza e paramedico fosse stabilmente assegnato alla squadra. Le norme di sicurezza a bordo sono rimaste più o meno allo stesso livello raggiunto alla chiusura del rilievo 1995, sebbene la gestione della sicurezza abbia mostrato un miglioramento rispetto alla stagione precedente, con un input positivo da parte della Direzione del personale della Contrattista contraente negli Head Quarter. Tutte le imbarcazioni di lavoro effettuavano esercitazioni su base regolare e segnalavano i problemi per iscritto. Incontri sulla sicurezza hanno avuto luogo su base regolare e sono stati verbalizzati. A seguito delle esperienze fatte nel rilievo del 1995 si sono tenute riunioni su cultura e linguaggio per integrare meglio personale locale ed espatriato. 24 Strutture mediche dedicate erano disponibili sulla nave madre, Al Faisal, con un infermiere professionale assegnato alla squadra. I servizi disponibili erano a norma europea o americana ed erano stati accettati come soddisfacenti da KCS. Tutte le forniture mediche e le attrezzature sono state importate. Ciascuna delle imbarcazioni di linea, registratori e il Barge Spud avevano kit di pronto soccorso di emergenza. In caso di incidente l’infermiere era disponibile per andare in qualsiasi posto, in base alle procedure Medevac il ferito doveva essere trasportato al punto di raccolta in cui un elicottero organizzata da KCS avrebbe effettuato l’evacuazione ad Atyrau, dove le condizioni del paziente potevano subire ulteriori valutazioni. Le condizioni di alloggio per il personale erano molto scarse, con strutture ricreative molto limitate, senza spazi o attrezzature per esercizi fisici, scarsa fornitura di acqua calda per la doccia, con una lavanderia poco attrezzata e servizi igienici poco decorosi; in generale le condizioni degli alloggi erano inferiori a quelli richiesti per lavorare legalmente in Europa o negli Stati Uniti, ricordando ambienti angusti e inadeguati. e condizioni di vita che erano normali nelle squadre sismiche di 20 anni fa. Per quanto possibile, la squadra ha soddisfatto i rigorosi standard ambientali, anche se mancavano alcune apparecchiature per un soddisfacente trattamento dei rifiuti alimentari e degli imballaggi. Questa situazione si è verificata perché le barche utilizzate erano troppo piccole e non erano state precedentemente installate le attrezzature previste dai regolamenti MARPOL J. Rilievo sismico in acque profonde (deep water) con streamer. INTRODUZIONE Una indagine sismica 2-D in acque profonde è stata condotta nel Mar Caspio kazako per conto del consorzio KCS, inizialmente dalla DG Siusi e successivamente dalla Petro Alliance Service Co. Ltd, operando in due fasi successive: la prima denominata Fase 1 è stata effettuata dalla nave RN Baki tra il 30 aprile e 18 luglio. 1995, proseguendo poi dall’8 agosto al 3 dicembre 1995. con la nave Geofizik-1, mentre la Fase 2 è durata dal 6 maggio all’ 8 Giugno 1996 impiegando la nave RN Delta.. Fase 1 - L’area di indagine era situata nella parte settentrionale del Settore kazako del Mar Caspio, a circa 180 chilometri a sud della città di Atyrau. L’intero programma sismico 2-D in acque profonde (fase I) comprendeva 105 linee che formavano una griglia di 8x8 km nella parte Sud del rilievo e di 16x16 km a Nord, coprendo una superficie di circa 93 mila chilometri quadrati. A seguito di accordo tra KCS e la DG Siusi, la nave sismica prevista inizialmente, la Ross Seal, è stata sostituita da due navi (RN Baki e RN Geofizik-l). La Digicon, azionista al 50% nella DG Siusi Overseas Ltd, ha venduto il 6 giugno 1995 la sua quota ai suoi partner MD Seis International. Nella stessa data, MD Seis e Western Atlas hanno stipulato un accordo per formare un nuovo gruppo, la PetroAlliance Services Company Ltd. Questa nuova società ha ereditato i beni e gli obblighi della DG Siusi, tra cui il contratto con il consorzio KCS, proseguendo il rilievo tra l’8 agosto e il 3 dicembre 1995 con la nave Geofizik-l. PetroAlliance è diventato anche azionista al 49% nella joint-venture in Azerbaigian con la compagnia Caspian geofisica, a cui era affidata la gestione del battello RN Baki. La prima parte del rapporto tecnico riguarda l’acquisizione in acque più profonde di 20 metri effettuata dalla nave RN Baki tra il 30 aprile e il 18 Luglio 1995 registrando un totale di 109 linee che formavano una griglia di 4 x 4 km coprendo circa 15 mila chilometri quadrati. Il rilevo in acque più basse di 20 metri è stato invece effettuato dalla RN Geofizik-l tra l’8 agosto e il 3 Dicembre 1995, con un totale di 5217.475 km acquisiti. 25 Rilievo in acque con profondità inferiore ai 20 metri (RN Geofizik-1) L’indagine sismica eseguita dalla nave Geofizik-l prevedeva un unico cavo al traino (streamer), del tipo digitale con 168 gruppi attivi di 25 metri ognuno per un totale di 4200 metri di lunghezza. La sorgente di energia veniva attivata (shotpoint) ogni 25 metri e la registrazione dei dati sismici veniva fatta con una frequenza di campionamento di 2 msec, una durata delle registrazioni di 8 sec registrando 168 canali, ottenendo così un ordine di copertura (CDP) di 84 volte. I dati erano registrati in formato sequenziale SEG-D su cartucce di nastro magnetico del tipo 4.280. Nave RV Geofizik-1 adatta per rilievi marini shallow water fino a un minimo di 3 metri di profondità. Costruita nel 1989 in Finlandia; lunghezza 49,9 m, larghezza 10,5 m Il registratore sismico era un Syntron Syntrak 480, mentre il posizionamento era ottenuto usando un sistema Racal Multifix DGPS, utilizzando le correzioni trasmesse da un sistema Racal DeltaFix LR. Un secondo sistema Multifix DGPS, era utilizzato come secondario attivo e di back-up, ,utilizzando le correzioni trasmesse via satellite dal Racal SkyFix link. Entrambi i sistemi sono stati forniti e gestiti da Racal Survey, Ltd., Yarmouth, Regno Unito. Sintesi situazione HSE della nave Geofizik-1 Audit 1 Agosto 1995 La nave sismica Geofizik-1 è partita verso il porto di Bautino, in Kazakistan, il 1° agosto arrivando il 3 Agosto. Lo scafo della nave è stato ripulito togliendo le incrostazioni dai subacquei dal 4 al 7 agosto, mentre i rifornimenti di viveri e l'acqua sono stati prelevati dalla nave supporto Al Faisai nei giorni 8 e 9 Agosto. La nave si è poi spostata in acque più profonde per poter mettere in mare lo streamer e gli air gun ed iniziare la produzione dall’11 agosto. La produzione è continuata per tutto il mese con interruzioni temporanee per rifornimenti di viveri e acqua, dalle navi appoggio Lighter Northem in due occasioni, 20-21 e il 26 Agosto, e rifornendosi poi dal Khongay il 30 Agosto. Riunioni di sicurezza si sono svolte in quattro diverse occasioni durante il mese. Tre delle riunioni erano dedicate alle diverse sezioni di lavoro, mentre quella del 29 includeva tutto il personale a bordo. Molti argomenti sono stati discussi con aggiornamenti periodici sui progressi realizzati nei 26 punti oggetto di inadempienza HSE. Ci sono stati molto pochi incidenti durante il mese, nessuno dei quali ha portato a lesioni o gravi danni materiali, tutti riportati nel modo prescritto. Specifiche tecniche del rilievo. Sorgente di energia: Per questa indagine sono stati usati air gun del tipo Bolt “Long-Life” con un volume totale di 1.780 pollici cubi: Tuned Array Monomodale con gun Bolt 1500LL e 1900LL Numero dei Gun 16 su due stringhe di 8 cannoni ciascuna (8 attivi) Volume 1780 pollici cubici (1600 minimo) Compressori (numero e tipo) 2 x LMF 500 scfm. Pressione di esercizio 1900 psi (minimo 1800 psi) Dimensioni dell’array 14,00 di lunghezza x 8,00 metri di larghezza Profondità Array di 3,0 metri + l-1. Metri Trasduttori Profondità 2 per gun Sincronizzazione gun Timing System GCS Syntron-90 Sincronizzazione gun + l-1.5 millisecondi Streamer digitale Syntrak 480. I dati sismici sono raccolti usando un cavo sismico (streamer) Syntrak 480 Digital Streamer, che comprendeva i sensori, idrofoni sensibili alla pressione, i moduli di digitalizzazione e telemetria,i trasduttori di profondità, i regolatori di profondità (bird), le bussole ed i connettori di collegamento tra gli spezzoni dello streamer, ognuno lungo 75 metri e composto da tre gruppi da 25 metri con 32 idrofoni intervallati tra i moduli (can) contenenti l’elettronica di digitalizzazione e di telemetria. Ogni modulo accetta in ingresso un massimo di 12 gruppi di idrofoni e digitalizza anche i dati forniti dai trasduttori di profondità o bussole streamer sui canali ausiliari. La telemetria trasmette i dati digitalizzati dai moduli lungo lo streamer fornendoli al MSTP a bordo della nave. Parametri tecnici cavo sismico (streamer): Lunghezza 4200 metri Numero di gruppi 168 Intervallo gruppi 25,0 metri Profondità Streamer 3,0 metri + l-1. Metro Controllo di profondità con 17 Syntron Controller (bird) fissati a intervalli di 300 m sullo streamer Tipo di idrofono Teledyne T4 a cancellazione accelerazione (32 per gruppo di 25 m) Intervallo campionamento (Sample Rate) 2,0 millisecondi Filtro low - cut 3 Hz 6 dB/ottava Filtro Anti-aliasing 218 Hz 484 dB/ottava Bussole 15 Syntron RCU-831 D (magnetica, in linea) Una interfaccia utente del controller di registrazione permetteva di controllare il funzionamento del sistema ed i parametri di ingresso. Il controllo di qualità (QC) visualizza informazioni quali monitoraggio dei dati di ogni scoppio e test di controllo qualità, permettendo di verificare le informazioni su vari parametri, controllandolo streamer in tempo reale. Il sistema di QC è quindi in grado di eseguire online e in tempo reale l’analisi della qualità dei dati sismici e il rumore RMS di fondo. Il software prevede anche una modalità off-line per analizzare le prestazioni del sistema prima e dopo ogni record sismico. Inoltre è disponibile un set di strumenti programmabili per la valutazione dei test di sistema quotidiani, settimanali e mensili che può essere impostato per funzionare automaticamente. I dati sono stati registrati in formato Forrnat I Dernultiplexed 2.5-byte trace-sequenziale SEG-D, usando una unità a nastro StorageTek con cartuccia nastro 4.280. Le specifiche di registrazione erano: Lunghezza Record 8,0 secondi Ordine di copertura nominale 84 27 Single-Trace Monitor per QC 180 tracce Plotter Display 2 X OYO Geospace GS-624 ad alta risoluzione therrnal Rilievo in acque con profondità superiore ai 20 metri (RN Baki) Un rilievo sismico 2-D è stato condotto per KazakhstanCaspiShelf (KCS), dalla DG Siusi Overseas Ltd tra il 30 aprile e 18 luglio 1995 nel settore meridionale del Mar Caspio a circa 350 chilometri a sud della città di Atyrau Kazakhstan. L'intero programma 2-D in acque profonde comprendeva 105 linee che formavano una griglia 8x8 km a Sud e 16x16 km a Nord, orientate a 200° / 290° e coprivano un'area di circa 93 mila chilometri quadrati, per un totale di 8727,450 Km di linee rilevate. La parte settentrionale del Settore del Mar Caspio è stata rilevata dalla R/V Geofizik-1 in una data successiva a causa della bassa profondità dell’acqua. Mappa del rilievo sismico deep water effettuato nel periodo 1995 – 96. L'indagine sismica della nave Baki è stata effettuata in modalità single-source/single streamer con un array di air gun di 3.180 pollici cubici ed uno streamer digitale lungo 4500 metri con 180 gruppi attivi spaziati di 25 metri, con un intervallo di scoppio di 25 metri ed una durata delle registrazioni (record) di 8.0 secondi, alla frequenza di campionamento di 2.0 millisecondi con un’apparecchiatura sismica di acquisizione dati Syntron Syntrak 480, con registrazione su nastro in formato demultiplexed 2.5-byte trace-sequenziale SEG-D su cartuccia di nastro 4.280. La navigazione primaria è stata ottenuta mediante l’uso del sistema di navigazione Spectra Concept. 28 Il controllo di qualità del sistema veniva eseguito su una workstation Hewlett Packard 735 Apollo PA-RISC. I dati di posizionamento erano forniti da un sistema Racal Multifix DGPS, utilizzando le correzioni trasmesse dalle stazioni fisse Racal DeltaFix LR System. Un secondo sistema Multifix DGPS è stato utilizzato come sistema secondario attivo e di back-up usando invece le correzioni trasmesso da link Racal SkyFix con dati satellitari. Entrambi i sistemi sono stati forniti e gestiti da Racal Survey, Ltd., di Great Yarmouth, UK. La nave sismica Baki, costruita a Singapore per essere usata come nave spia dalla Marina russa, nel 1994 venne convertita nei Cantieri Pallion di Sunderland, UK, in nave per rilievi simici per conto della società BUE Marine nell’Azerbaigian. Aveva una lunghezza di 81.8 m, una larghezza di 14.8 m ed una stazza lorda di 2500 tonnellate. Le prime prove in mare vennero fatte nel Febbraio del 1995 a Baku, Azerbaigian operando per due anni per la BEA, diventata poi Caspian Geophysical Company, in JV con la Schlumberger. Nave sismica RV Baki (inizialmente r/v Akademik Nalivkin) adatta per rilievi 2D e 3D. Lunghezza 84,9 m, larghezza 14,8 m, pescaggio 5,1 m, stazza 2833 Ton, velocità 14,4 nodi La produzione complessiva è stata soddisfacente. I principali problemi tecnici sono stati principalmente legati agli air gun in seguito difetti di progettazione delle linee alta pressione da 1 pollice, che sono stati successivamente rettificati, oltre a problemi al compressore causati da una miscela di alte temperature e particelle presenti nel combustibile diesel. I problemi con il compressore hanno comportato la sospensione delle operazioni dal 6 al 10 luglio, mentre una unità è stata sostituita. I problemi di navigazione a bordo erano in gran parte limitati al sistema Spectra e a problemi con il software Racal Multifix di correzione differenziale, che sono stati quasi completamente risolti a seguito di un aggiornamento del software il 24 marzo in coincidenza con il cambio di equipaggio. C'è stato anche un problema con l'aria condizionata negli alloggi che ha reso la vita molto spiacevole per l'equipaggio durante la stagione calda nel mese di giugno e luglio. Il guasto è stato prolungato a causa dell'usura dell’unità di compressione prodotta in Polonia, per la quale le parti di ricambio erano estremamente difficili da ottenere. Dettagli tecnici streamer, air gun, navigazione ed elaborazione di bordo. A parte una piccola differenza nel volume dell’array di air gun, tutti gli altri parametri sono identici o simili a quelli del rilievo effettuato nella stessa area dalla nave Delta nell’estate del 1996, per cui non vengono ripetuti e saranno descritti nel seguito dell’Articolo. 29 Schema di dettaglio configurazione air gun con due array di 18 m separati di 10 m Configurazione di uno spezzone di streamer da 75 metri con tre gruppi da 25 metri Fattori operativi: condizioni del tempo, correnti, ostacoli, ecc. Non vi sono sostanziali differenze tra questo rilievo e quello della nave Delta, per cui si rimanda alle osservazioni fatte nel Capitolo successivo. Rispetto standard HSE. Salute, sicurezza e ambiente sono le priorità della DGSeis Overseas Ltd. e l‘impegno per la loro promozione e protezione è dimostrata in tutta la Società, compresa la partecipazione attiva e sostegno da parte della Direzione. DGSeis mantiene un impegno totale per condurre le operazioni in condizioni di sicurezza, garantendo la salute e il benessere dei propri dipendenti e affiliati, nonché la conservazione dell’ambiente. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono considerati di primaria importanza e l'obiettivo primario della DGSeis a tale riguardo è quello di eliminare tutti gli incidenti e le loro cause. Ogni nave è dotata di un'organizzazione istituita per la sicurezza, amministrata da un rappresentante per la sicurezza che è addestrato ed equipaggiato per effettuare le politiche di sicurezza e i programmi di DGSeis. Il personale offshore della DGSeis ha tutto una formazione completa sulla sicurezza e frequenta corsi professionali specifici di sensibilizzazione alla sicurezza e workshop periodici a bordo. 30 Rilievo con streamer in acque profonde effettuato nel 1996 (RN Delta) Fase 2 - L’obiettivo dell’indagine era quello di acquisire una griglia di linee sismiche 2D per l’esplorazione di idrocarburi. Questo studio di fase 2 è stato definito come programma di dettaglio con una griglia di 8 x 8 km con tecnica 2D, composto da 56 linee orientate 220° / 290°. L’indagine di Fase 1 era stato invece acquisito dalla nave Baki MN durante la stagione 1995. Al termine di questa indagine, la nave RN Delta aveva acquisito un totale di 4,567.65 chilometri di dati sismici 2-D terminando la fase 2 e completando tutti i rilievi previsti dal consorzio KCS.. Valutazione HSE della nave e del suo equipaggio. L’Audit HSE di controllo effettuato dalla KCS dal 2 maggio 1996 ha individuato una serie di aree critiche che erano ancora in sospeso dopo le richieste di miglioramento fatte dal consorzio KCS dopo l’audit iniziale di marzo. La maggior parte di questi punti di azione in sospeso vennero completate durante la mobilitazione e al termine del rilievo rimanevano in sospeso solo due item minori. Nel complesso le statistiche di sicurezza per il rilievo sono stati eccellenti. Un totale di 28.962 ore uomo sulla base di 24 ore/giorno sono state accumulate su tutto il rilievo che è stato completato nel tempo previsto ed in un modo sicuro e tempestivo, da un equipaggio dedicato e consapevole. della sicurezza. I problemi tecnici principali sono stati attribuiti alla navigazione e contabilizzati in 24,3 ore di down time, causati in gran parte software del sistema Spectra nella parte sud-est del prospetto, dove una parte del percorso del segnale era su terra e pertanto l’intensità del segnale era bassa. Va rilevato che i tentativi effettuati per incoraggiare la RACAL a riposizionare il sito di Kuryk non hanno avuto alcun risultato. I motivi principali sono stati la mancanza di sicurezza e di supporto logistico. I trasferimenti del personale sono stati effettuati in 2 occasioni senza incidenti e con l’assistenza del Dipartimento dell’immigrazione della Marina basato ad Aktau. L’audit HSE svolte da KCS il 27 e il 28 luglio ha individuato una serie di aree di interesse, che la contrattista si impegnava a rettificare nel corso del rilievo. La carenza più grave è stata l’atteggiamento e la mancanza di formazione sulla sicurezza da parte dei membri dell’equipaggio marini, in maggioranza abzeki. Per migliorare questi punti è stato impostato un programma accelerato di sicurezza a bordo, conducendo esercitazioni antincendio e abbandono nave, oltre a riunioni di sicurezza per esaminare i progressi tenute settimanalmente. C’è stato un miglioramento molto evidente nell’atteggiamento del personale di bordo in materia HSE nel corso del rilievo. Nel complesso le statistiche di sicurezza sono state soddisfacenti, Gli incidenti da segnalare sono stati i seguenti: • Il giorno 11 Nov 95, la propulsione principale della nave è mancata improvvisamente e inspiegabilmente. Nonostante tutti i controlli non è stata individuata la ragione, per cui si può solo presumere che si trattava di un caso di errore dell’operatore. • I problemi di navigazione a bordo erano in gran parte limitati al sistema Spectra, progettato principalmente per operazioni 3D, e ad alcuni problemi con il software di correzione differenziale Racal Multifix, che sono stati in gran parte risolti nel corso del rilievo. Fattori operativi e interventi urgenti richiesti o suggeriti. Diversi problemi sono stati riscontrati sulla nave Delta, i principali dei quali sono stati i seguenti: • La necessità di rifornimenti d’acqua più frequenti del previsto, quando si è scoperto che il potabilizzatore di acqua a bordo era insufficiente per stare al passo con le esigenze quotidiane. La sostituzione è stata fatta in occasione dello scalo a Bautino durante il cambio di equipaggio in ottobre. • Il piano iniziale di rifornimento di carburante era che la nave sarebbe transitata a Baku in Azerbaijan, ma ciò richiedeva troppi giorni di navigazione. Il programma è stato cambiato 31 • • • • dopo settembre e gli altri approdi sono stati effettuati a Bautino, Kazakistan, il che ha drasticamente ridotto il tempo necessario. La fornitura di gasolio per la nave si è rivelata difficile, ma non insormontabile, perché tutto il carburante doveva essere acquistato ad Aktau e trasportati a Bautino dalle poche autocisterne disponibili, tutte di capacità moderata (5 o 10 tonnellate), per cui la logistica di trasporto, stoccaggio e trasferimento si è rivelata molto difficile. L’equipaggio marino è stato fornito da B.U.E. nell'ambito di un accordo precedente, quando la nave era di proprietà DG Seis. Il livello di formazione in sicurezza non era adeguato agli standard della KCS e la situazione non è migliorata fino al 12 settembre quando un consulente di sicurezza è stato assegnato da Petro Alliance e imbarcato permanentemente. Il Livello degli alloggi e delle altre facility erano insufficienti, a causa dello spazio limitato e dei letti a castello. In futuro sarà necessario insistere per ottenere un equipaggio locale per la nave che sia competente ed addestrato anche sugli standard HSE. Le prestazioni del motore sono state marginali a causa del fatto che la nave montava quattro motori di costruzione tedesco-orientale tutti indispensabili in condizioni di crociera, il che significava che non vi era alcuna ridondanza per la manutenzione. Se la nave dovrà in futuro lavorare in condizioni simili, sarà opportuno provvedere all’upgrading o sostituzione dei motori. La radio SSB che consentiva le comunicazioni dalla nave a terra ha dimostrato di essere inaffidabile. Le comunicazioni dalla base di Atyrau alla nave sono stati incoerenti, per cui hanno dovuto essere sostituite da telefono Inmarsat, fax ed E-mail risultati più affidabili. La Fase 2 del rilievo nel mar Caspio meridionale kazako è andata liscia la maggior parte del tempo fino al suo completamento. Il motivo principale dei ritardi sono stati le cattive condizioni meteo e problemi intermittente di navigazione. Alcuni ostacoli esistenti nella zona di lavoro erano facilmente evitabili senza dover modificare le linee previste. Le condizioni del tempo sono state relativamente miti, a parte una tempesta che i sistemi hanno superato senza gravi danni. Generalmente i venti più forti spiravano a 20 – 25 nodi da varie direzioni, aumentando la profondità dello streamer necessaria per evitare l’interruzione della registrazione ( Shut Down). La variazione di temperatura dell’acqua del mare da 8,5 a 18,0 °C ha richiesto il ribalanciamento dello streamer, con il tempo perduto classificato come meteo. Le correnti nella zona sono state moderate e non hanno inciso negativamente sul rilievo. Con l'eccezione di problemi software Spectra e delle stazioni base in posizione non ideale, il dipartimento per la navigazione ha operato molto bene. La produzione totale per l’intera indagine è stata di 4567.650 chilometri dando una media giornaliera di 138,9 km Sintesi dei parametri di acquisizione. Nome della nave: Delta MN Proprietario della nave: PetroAlliance Company Services Ltd Bandiera: Russa Porto di registrazione: Novorossis Data di costruzione 1981, Singapore Classificazione: Marine Registry Survey (MRS) Numero Ufficiale: 764 Chiamata: UCWW Dimensioni: lunghezza 62 metri, larghezza 12,02 metri, pescaggio 4,04 metri, stazza lorda 1.241 ton, 372 ton di stazza netta Velocità massima: 11 nodi (knots) Velocità di crociera 11 nodi Capacità serbatoio carburante: 527 tonnellate di gasolio Autonomia riserve acqua e viveri: 50 giorni 32 Autonomia a velocità di crociera: 15000 miglia nautiche Capienza serbatoi d’acqua potabile: 217 tonnellate Capacità dissalatore. : 5.110 Litri/giorno Capacità serbatoio olio lubrificante: 45 tonnellate Capacità serbatoio olio per streamer: 34 tonnellate Numero totale di posti letto: 36 Posti letto per personale sismica: 20 Totale cabine singole: 3 Letti ospedalieri: 1 Geometria di acquisizione sismica: Numero di cavi: 1 Lunghezza Streamer: 4500 metri Profondità Nominale Streamer: 6,0 metri + l - 1 metri. Intervallo e Lunghezza Gruppo: (2 x 12,5) 25,0 metri Numero di sorgenti di energia: 1 Profondità Source Array: 5,0 metri + 1 - 0,5 metri Dettagli sorgente di energia: Tipo di Air Gun: Sleeve Volume Nominale: 2250 pollici cubici Volume minimo: 2025 pollici cubici Pressione Nominale: 1900 psi Pressione minima: 1800 psi Profondità nominale: 5,0 metri + 0,5 metri lSincronizzazione: + l -1,50 millisecondi Sub-array per array: 3 Air gun per Sub-array: 8 Air gun per array: 24 Massimo Volume Air Gun: 150 pollici cubici Minimo Volume Air Gun: 40 pollici cubici La nave disponeva di complessivi 3000 pollici cubici per un totale di 32 air gun di diversi volumi distribuito in 4 sub-stringhe, o Sub-array di otto cannoni ciascuna. Per questo rilievo solo tre subarray sono stati utilizzati e il quarto tenuto di ricambio. La distanza tra le stringhe era di 5.0 metri, con profondità di immersione di 5.0 metri. Parametri streamer: Tipo: Digital. Syntron Syntrak 480 Numero di cavi: 1 Canali per Streamer: 180 attivi Lunghezza e intervallo gruppi. (2 x 12,5) 25,0 metri, 25,0 metri Lunghezza Streamer: 4500 metri Idrofoni: modello Teledyne- T4 (cancellazione di accelerazione) Idrofoni per gruppo: 32 per gruppo di 25 m Sensibilità idrofoni: 34 Volt/Bar Bussole (Compass): Tipo: Syntron RCU-831 D) Bussole per Streamer: 18 in corrispondenza tratto di coda, dei canali 4, 16, 28, 40, 52, 64, 76, 88, 100, 112, 124, 136, 148, 160, 172, 178, e del tratto elastico iniziale dello streamer (Stretch Head) Controllori di profondità (bird): 18 Syntron Level Controller posizionati in corrispondenza delle bussole, regolati per mantenere lo streamer ad una profondità di 6,0 + l -1 metri. Parametri di registrazione Sistema di registrazione: Syntrak Syntron 480 MSRS 33 Durata registrazione: 8,0 secondi Intervallo di campionamento: 2,0 millisecondi Filtro Low Cut: 3,0 Hz a 6 dB per ottava Filtro High Cut (Anti-alias): 218 Hz a 484 dB per ottava Formato di registrazione: demultiplexed 6250 BPI SEG-D Supporto di registrazione: nastro StorageTek 4.280 3M. Intervallo Shotpoint: 25,0 metri Ordine copertura nominale: 90 volte Allocazione canali di registrazione: canale 1= Far Offset, canale 180 = near Offset Allocazione canali Aux: canale 1 Aux Water break air gun, Polarità: Secondo convenzioni SEG Elaborazione dati di bordo. I tipi di eventi che dovevano essere attenuati dallo stacking in copertura novantesima in questo settore del rilievo sono stati i seguenti: arrivi diretti, rifratti e, multipli. Ground roll trasmesso dal fango e riverberi di vario tipo. Il ground roll è stato evidente nei record solo in acque poco profonde, di solito meno evidente oltre 30 m di profondità d’acqua. I riverberi erano più evidenti con una profondità d'acqua superiore a 200 metri. Il consorzio KCS raccomandava la seguente sequenza di elaborazione: • Un azzeramento (muting) a partire da 0 sec per la traccia più vicina al PS fino a 3,2 sec a quella più lontana. La qualità dei dati era generalmente molto buona con l'eccezione del canale 147, che presentava un disturbo ad alta frequenza ed è stato classificato come noisy per l'intero rilievo. I canali in corrispondenza dei controllori di profondità (bird) hanno mostrato livelli di rumore superiore al livello ambientale di 3 - 4 pB, con le tracce lontane meno rumorose a livello da 0.7 mV a 1.5 mV, mentre le tracce vicine alla nave avevano livelli di rumore da 2.0 mV a 9.5 mV. • Le analisi di velocità non venivano effettuate, applicando invece i dati acquisiti dall’elaborazione del rilievo effettuato nel 1995 nella stessa zona dalla nave Baki. La qualità dei dati è stata molto buona in quasi tutte le linee. Dei dati stack veniva salvata su nastro la versione senza filtro dello stack e quella migrata, registrando i file su cartucce a nastro 3.480 in formato SEG Y. La sezione stack filtrata veniva visualizzata con un ampio filtro passa banda (4 - 80 Hz), mentre per la sezione migrata si usava un filtro ed un controllo di ampiezza (scaling) delle tracce variabile nel tempo. La navigazione primaria è stata ottenuta mediante l’uso del sistema di navigazione Spectra Concept. Il controllo di qualità del sistema veniva eseguito su una workstation Hewlett Packard 735 Apollo PA-RISC. I dati di posizionamento erano forniti da un sistema Racal Multifix DGPS, utilizzando le correzioni trasmesse dalle stazioni fisse Racal DeltaFix LR System. Un secondo sistema Multifix DGPS è stato utilizzato come sistema secondario attivo e di back-up usando invece le correzioni trasmesso da link Racal SkyFix con dati satellitari. Entrambi i sistemi sono stati forniti e gestiti da Racal Survey, Ltd., di Great Yarmouth, UK. . 34 CV dell’Autore Alberto Nicora è nato nel 1948 a Levanto, in Liguria. Si è diplomato come perito elettrotecnico a La Spezia nel 1967 e nel 1970 è stato assunto all’Agip come Aiuto Osservatore sismico, operando per breve tempo in un Gruppo sismico Agip in Italia. In seguito, dopo la chiusura delle attività operative Agip, è stato impegnato per diversi anni nell’attività di controllo apparecchiature sismiche ed operazioni di controllo di qualità nelle operazioni affidate a squadre sismiche contrattiste in Italia, Libia, Abu Dabi, Nigeria, Sud Africa, Egitto e Mare del Nord. Dal 1978 al 1983 ha lavorato sotto contratto estero come Supervisore Attività operative sismiche terrestri e marine in Vietnam, Yemen, Egitto, Tunisia, Yugoslavia, Australia e Norvegia. Dal 1983 al 1994 Senior Geophysicist in Italia, impegnato nella programmazione e valutazione tecnico economica dell’acquisizione ed elaborazione sismica su vari progetti in Italia ed all’Estero, con una parentesi di 6 mesi sotto contratto in Tunisia e di 2 anni in Libia come Coordinatore Operazioni sismiche. Dal 1995 al 1999 Geophysical Project Leader in Italia e in Kazakhstan ad Atyrau nel Caspian Sea Consortium (KCS). Dal 2000 al 2001 in Yemen come Seismic Acquisition & Processing Coordinator, con delega alle Operazioni, HSE e PR locali, parlando fluentemente inglese e francese, e in grado di farsi capire in arabo e russo. Dal 2002 al 2004 HSE Advisor, IMS Lead Auditor, Geodynamic Coordinator nel Servizio di Protezione dell’Ambiente della Divisione E&P del Gruppo Eni. Dal 2004 alakl 2006 Quality control & assurance nel reparto dedicato al controllo dei materiali prodotti su specifica per l’Area pozzo e l’applicazione delle specifiche ISO (come può finire sprecata una professionalità guadagnata con anni di duri lavoro quando si decide di terziarizzare tutto all’esterno). In pensione dal 2006. 35