ANANAS: un gustoso frutto tropicale

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ANANAS: un gustoso frutto tropicale
INTEGRATORI,
AMARO GUSTO
ALIMENTAZIONE
prodotto si pubblicizza da
solo di bocca in bocca.
Sappiamo che vengono
realizzati volutamente dalle aziende degli inquinamenti “random” (a caso,
occasionali) sui prodotti
per produrre dei risultati
ricorrenti di provata “efficacia” sui sedentari».
Si tratterebbe, in tal caso, non di un inquinamento, ma di un potenziamento del prodotto per spingerlo sul mercato?
«Esatto. Una
seconda ipotesi si basa sulla
buona
fede
Ma come è
delle aziende
possibile che
confezionatrici
proprio un’ache acquistano
zienda di alto
dove trovano i
livello d’imcosti più bassi.
magine sia caMa le aziende
duta in un siproduttrici
mile inconvefabbricano sia
niente?
«Il
una linea pura
mercato degli
che una inquiintegratori è
nata, ed è staun
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«900 controlli
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dimostrato
miliardario e
antidoping all’anno e
che
l’uso alterla concorrensoprattutto
nato
dei meza è spietata: a
prevenzione», illustra
desimi macrimetterci soGiuseppe Fischetto, da
chinari deterno i controlli
dodici anni medico
della federazione
mina un inquidi qualità che
d’atletica leggera.
namento dei
se continuano
prodotti».
ad essere valiGli atleti,
di sui farmaci
oggi, si difendono invonon lo sono sugli integracando la mancata conotori. Oggi è possibile acscenza della possibile altequistare su Internet qualrazione degli integratori.
siasi prodotto senza alcuna
Da varie parti, giustamenverifica.
te, si reclama un controllo
«Come è possibile che
più severo su questi prodegli integratori siano indotti. Ma non basta. Ocquinati? Forse i motivi socorre che cresca la cultura:
no più di uno. Anzitutto,
l’integrazione artificiale, a
teniamo ben presente che
fronte di dubbi incrementi
al grande mercato non indelle prestazioni, crea un
teressano gli atleti di liveldanno alla salute sia per gli
lo, ma quelli delle palestre
atleti di ogni livello, che
e del fitness. Se questi proper i frequentatori delle
vano un evidente benessepalestre.
re con l’uso di certi prodotti va da sé che quel
Paolo Crepaz
presenza di precursori dell’ormone».
Il caso Longo? «Proprio
nei giorni in cui veniva
emessa la condanna all’atleta, denunciai la presenza
di alcuni lotti inquinati di
un integratore proteico
(aminoacidi a catena ramificata, n.d.r.) molto diffuso
e commercializzato in Italia da un’azienda, la Ultimate Nutrition, che, per
uno sconcertante destino,
è pure sponsor dell’atleta
in questione».
Città nuova - N.2 - 2002
ANANAS: un gustoso
frutto tropicale
di Giuseppe Chella
L’
ananas, originario
dell’America Centrale, fu visto per la
prima volta da Cristoforo
Colombo nell’isola di
Guadalupa. Il grande viaggiatore al suo ritorno ne
fece omaggio alla regina
Isabella di Spagna, che lo
gradì molto.
Questo nuovo frutto fu
subito apprezzato in Europa, dove cominciò a essere
coltivato in serra soprattutto in Inghilterra, Francia e Belgio. Il costo di tali
coltivazioni oggi è piuttosto elevato, motivo per cui
si preferisce importarlo dai
paesi produttori.
L’ananas appartiene alla
famiglia delle Bromeliacee,
è una pianta con un fusto
corto e delle foglie molto
decorative. Per tale ragione è coltivato anche come
pianta ornamentale d’appartamento.
Da questa pianta si possono ricavare fibre di diversa qualità che sono usate
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per la fabbricazione di cordami e di tessuti. Soprattutto nelle Filippine con
queste fibre si fanno tessuti
tenaci, lucidi e leggeri come la seta, che sono più fini della batista e del lino.
Numerose sono le varietà
di ananas oggi coltivate che
differiscono per le foglie,
spinose o meno, per la
grandezza e forma del frutto, per il sapore più o meno
dolce e più o meno acidulo.
Questa pianta si moltiplica facilmente per mezzo
dei rigetti che si produco100 gr. di ANANAS
contengono
proteine
gr.
glucidi
«
fibre
«
calcio
mg.
ferro
«
potassio
«
fosforo
«
sodio
«
vitamina BI
«
«
B2 «
«
PP «
«
A mcg.
«
C
«
energia
Kcal
0,50
11,60
1,20
12,00
0,40
2,00
250,00
2,00
0,08
0,02
0,20
10,00
25,00
46,00
PAGINE VERDI
no alla base o dei germogli
della corona del frutto.
L’ananas ha straordinarie
proprietà digestive e questa
sua caratteristica è dovuta
ad una sua sostanza molto
importante: la bromelina,
un enzima particolarmente
attivo nel processo di digestione delle proteine. Questo frutto, pertanto, dovrebbe essere mangiato, a
fine pranzo specialmente
dopo l’ingestione di alimenti ricchi di proteine.
La bromelina è contenuta in particolare nei gambi
dei frutti freschi. Studi
scientifici hanno dimostrato che questa sostanza è in
grado di inattivare le proteine responsabili dei processi infiammatori e di favorire il riassorbimento degli edemi. Svolgerebbe anche un’azione antiaggregante delle piastrine.
La bromelina, è praticamente atossica e per la sua
notevole efficacia farmacologica è diventata sostanza
base per la produzione di
una serie di farmaci antinfiammatori.
L’ananas, frutto energetico, dissetante, ricco di sali
minerali e vitamine, si può
trovare facilmente da noi
in tutte le stagioni perché
viene importato da paesi
dove matura tutto l’anno:
Costa Rica, Honduras,
Messico, Santo Domingo,
Ecuador e Nicaragua.
Oltre al consumo dei
frutti freschi gran parte del
raccolto è destinato all’inscatolamento: l’ananas è in
assoluto il frutto in scatola
più consumato in Europa.
Il colore della buccia non
permette di distinguere se è
ben maturo o no: può capitare, infatti che un ananas
con la buccia verde sia maturo e dolce quanto uno con
la buccia più gialla.
DOMANDE AL PEDIATRA
A proposito di intestino
(secchezza delle mucose,
ridotta elasticità cutanea,
scadimento delle condizioni generali).
La terapia da adottare è
molto semplice: fare bere al
di Raffaele Arigliani
«Ho due bambini, Elvio
di 3 e Paolo di 2 anni. Elvio
per 3-4 giorni ha avuto
diarrea e qualche episodio
di vomito. Si è molto
debilitato, non so se a
causa dell’ antibiotico
o perché ho cercato di
farlo mangiare poco e
in bianco anche quando ha iniziato a sentirsi meglio per paura
di una ricaduta. Sono
preoccupata, sia per
lui che per il timore
che il più piccolo si
ammali. Debbo fare
qualche indagine?».
Lucia D.S.
S
uo figlio ha avuto una delle patologie
più frequenti per la
sua età, un “banale” episodio di gastroenterite, patologia caratterizzata da diarrea (è l’aumento della frequenza e/o della quantità
delle feci) e talora da vomito, che dura mediamente
3-4 giorni. Si stima vi siano
circa 1.500.000 episodi all’anno di gastroenterite nei
bambini italiani sotto i tre
anni. La stragrande maggioranza di questi episodi è
determinata da virus che,
con meccanismi diversi, riducono la capacità di riassorbimento da parte delle
cellule intestinali delle sostanze nutritizie e aumentano la quantità di liquidi e
di sali minerali eliminati
dall’intestino. Se queste
perdite diventano eccessive
il bambino può presentare
segni di disidratazione
Anche nel caso di
gastroenterite è
importante continuare a
bere.
bambino delle soluzioni
reidratanti invogliandolo
quanto più possibile e assolutamente mai limitando il
suo desiderio di assumere
liquidi. Il digiuno deve durare solo le prime 3-4 ore,
in cui si dovrà puntare con
impegno alla reidratazione,
ed essere seguito dalla introduzione di tutti gli alimenti che il bambino assume normalmente (anche
del latte, senza diluirlo con
acqua!), evitando cibi molto grassi e i succhi di frutta.
Questa strategia, denominata di rialimentazione
precoce, è quella che si è
dimostrata essere la più efficace per ridurre la durata
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e le possibili complicanze
della gastroenterite. L’utilizzo dei cosiddetti fermenti lattici, soprattutto
dei più moderni pro-biotici, sembra ridurre di qualche ora la gastroenterite,
che comunque nella quasi
totalità dei casi si risolve
senza terapia specifica. Gli
antibiotici, e ancor meno
gli antibiotici considerati
“disinfettanti intestinali”,
non vanno assunti se
non in rarissime eccezioni. È inoltre normalmente inutile fare
l’esame delle feci:
sarà il pediatra a dare
eventuali indicazioni
in merito.
Quando preoccuparsi e attivare con
urgenza la consulenza del sanitario? Se il
bambino ha febbre
alta e condizioni generali scadenti, se ha
perso più del 5-7 per
cento del peso corporeo, se la diarrea dura da
più di 7 giorni.
Cara sig.ra Lucia, come
ha potuto leggere, molte
delle cose che lei ha fatto
(tenere il bimbo a dieta,
dare l’antibiotico, ecc.)
non sono le cose normalmente consigliabili: molto
spesso
comportamenti
abituali, che si fanno “per
tradizione” sono sconfessati dalla evoluzione delle
conoscenze. Elvio è comunque guarito, nonostante… tutto. Stia quindi
tranquilla e gli prepari i cibi che le sai gli piacciono
di più: non c’è rimedio
migliore per aiutarlo a riprendersi in fretta. E si
consoli pensando che non
tutti i mali vengono per
nuocere: alla prossima gastroenterite, che sicuramente ci sarà, saprà come
comportarsi!
Città nuova - N.2 - 2002