la proposta facoltà di scienze cognitive

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la proposta facoltà di scienze cognitive
UNIVERSITÀ E ISTRUZIONE
Facoltà di Scienze Cognitive
LA PROPOSTA
Tra ricerca universitaria e scuola
Anche quest’anno la Facoltà di Scienze Cognitive ha proposto al
mondo della scuola il Corso di aggiornamento “Lo studio della mente
e l’arte dell’insegnare: riflessioni dalle scienze cognitive”, che si sta svolgendo in queste settimane. L’iniziativa è alla sua terza edizione, dato
il riscontro avuto nei precedenti anni scolastici ed è diventata di fatto
un appuntamento ormai consolidato ed atteso dai docenti. Quest’anno il percorso è stato proposto agli insegnanti non solo della scuola
superiore, come in precedenza, ma anche della scuola primaria e secondaria di primo grado, date le richieste in questo senso.
La terza edizione
L’idea è nata nel 2009/2010 dalla
collaborazione tra Claudia Cattani,
docente in utilizzo presso la Facoltà di
Scienze Cognitive di Rovereto e Francesco Pavani, l’allora docente referente della Facoltà per l’orientamento universitario e, anno dopo anno,
l’iniziativa si è ampliata e modificata in relazione ai feedback ricevuti
dal mondo della scuola. Quest’anno
il Corso, che si è avvalso anche della collaborazione di Katya Tentori,
nuovo delegato della Facoltà per l’orientamento, è stato strutturato in
due tipi di proposte: laboratori di
approfondimento e incontri tematici che, per favorire la partecipazione
di un maggior numero di docenti,
sono stati proposti in due percorsi paralleli e distinti sia a Rovereto,
presso la Facoltà di Scienze Cognitive, che a Trento, ospiti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Tambosi”. Gli incontri tematici, tenuti da
professori e ricercatori della Facoltà,
propongono argomenti di ricerca
nel campo delle scienze cognitive,
considerati di interesse, dal punto
di vista culturale e professionale, per
i docenti di tutti i gradi di scuola e
di tutte le discipline di insegnamento e temi di ricerca più specialistici,
indicati principalmente per gli insegnanti di specifiche discipline e gradi di scuola.
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Facoltà di Scienze cognitive
Percorsi di aggiornamento
per docenti della scuola primaria e
secondaria
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FEBBRAIO-APRILE 2012
PROGETTO
dott.ssa Claudia Cattani
prof. Francesco Pavani
prof.ssa Katya Tentori
CONTATTI
dott.ssa Claudia Cattani
[email protected]
www.unitn.it/cogsci
Incontri tematici e
laboratori
L’incontro di esordio, “Cinque
cose che pensate di sapere sul cervello e che sono sbagliate”, è stato proposto da Francesco Pavani;
Roberto Cubelli si è occupato di
psicolinguistica, presentando una
sua ricerca sull’origine del genere grammaticale. Katya Tentori
si è rivolta ai docenti di matematica, filosofia, psicologia e scienze
sociali, parlando di logica e argomentazione (“Non fa una piega: il
confine talvolta sottile tra argomentazioni convincenti e fallacie di ra-
gionamento”); ai docenti delle stesse discipline è stato proposto da
Sara Dellantonio il tema dello studio della mente nell’incontro tra
filosofia e psicologia. Marco Dallari ha aperto un’interessante riflessione sul concetto di ‘impertinenza’ nella relazione educativa;
Potenziamento cognitivo e neuroscienze è stato il tema proposto da
Claudia Bonfiglioli. Infine, negli
ultimi due incontri Gionata Stancher si occuperà delle insospettabili abilità cognitive degli animali,
studiate attraverso l’osservazione
dei comportamenti e Jorge Jovicich, a conclusione del corso, si rivolgerà ai docenti di fisica e scienze
delle scuole superiori parlando del
funzionamento del cervello studiato attraverso la fisica.
I laboratori di approfondimento, a
numero chiuso, sono stati strutturati in percorsi che prevedono, attraverso il coinvolgimento diretto
dei docenti in esercitazioni, dibattiti, il confronto su situazioni e
problemi che quotidianamente si
incontrano nella realtà scolastica.
I temi trattati dai laboratori sono
due: “Osservare l’alunno per conoscere il significato vero dei suoi comportamenti” a cura di Paola Venuti
e Stefano Cainelli; “Risorse metaforiche, visuali e linguistiche per
l’insegnamento. Quando le parole collaborano con le immagini” a
cura di Marco Dallari.
La novità: l’aggiornamento
flessibile
Le discipline rappresentate coprono un ampio spettro: lettere, lingue, matematica e fisica in numero
maggiore, ma anche scienze naturali, religione, economia, diritto,
disegno e storia dell’arte, meccanica, sostegno ecc.. La presenza è
stata finora molto assidua sia nella sede di Rovereto che di Trento.
Gli iscritti hanno per la maggior
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ta e complessa, oltre che problematica, rispetto alla quale valgono
sempre meno rassicuranti procedure consolidate.
parte seguito più incontri tematici, potendo scegliere in base al
proprio interesse ed alla disciplina insegnata. La possibilità, a differenza delle altre edizioni, di costruirsi con flessibilità il percorso
di aggiornamento in modo personalizzato si è dimostrata vincente,
perché più in linea con le aspettative ed i bisogni formativi dei
docenti, che infatti l’hanno particolarmente apprezzata. Qualche dato numerico per far capire
la portata dell’iniziativa: gli iscritti alle diverse proposte sono stati
oltre 360, con una presenza massiccia di docenti della scuola superiore, circa 165, di cui molti
presenti dalla prima edizione; seguono scuola primaria e secondaria di primo grado con circa 100
docenti per gruppo.
La provenienza territoriale: da
Trento e Rovereto, ma molti insegnanti provengono dal sud del
Trentino, Riva del Garda principalmente, e dalle scuole delle valli
( Pergine, Levico, Borgo, Cembra,
Taio, ma anche Tione, Storo, Cles,
Fondo, Ladino di Fassa, Cavalese,
Primiero, ecc..). Qualche presenza anche da fuori provincia (Bolzano) e da fuori regione (Veneto).
Prima di ogni appuntamento gli
iscritti hanno sempre ricevuto via
email un abstract del tema trattato, a cura di ogni relatore, che ha
anche messo a disposizione il materiale di presentazione e la bibliografia di riferimento. Durante le
lezioni, pur di tipo frontale, c’è
stato sempre lo spazio per gli interventi degli insegnanti che hanno saputo arricchire con domande
e osservazioni personali la riflessione sul tema trattato.
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Un primo bilancio
In attesa di una valutazione più
puntuale dell’iniziativa, che sarà
fatta a fine percorso e che si avvarrà, come negli anni precedenti, della raccolta del feedback dei
partecipanti, tramite questionario
c’è stata una prima riflessione su
questa attività e sul suo impatto,
al di là dell’interesse, più o meno
forte, suscitato da ogni singolo intervento.
Nei laboratori di approfondimento la partecipazione ed il
coinvolgimento diretto sono l’elemento distintivo; qui gli insegnanti sono stati sollecitati a parlare della propria esperienza, a
sperimentarsi in situazioni nuove
attraverso esercitazioni mirate e ad
utilizzare strumenti e metodi proposti dagli esperti. Un elemento
di qualità degno di nota di questa
iniziativa, a detta anche dei partecipanti, è l’aver creato un luogo di incontro e un’occasione di
ascolto e dialogo tra il mondo della ricerca universitaria e il mondo
della scuola, due ambiti spesso ancora lontani. E proprio guardando con determinazione e intenzionalità verso questi obiettivi, “Lo
studio della mente e l’arte dell’insegnare” ha consolidato e ampliato il suo successo nelle tre edizioni, rinforzando in chi scrive, ma
anche in molti che hanno partecipato agli incontri, la convinzione
che la Facoltà di Scienze Cognitive per la formazione che propone e l’ambito di ricerca che sviluppa, può essere una fonte preziosa
di scoperte e stimoli per il mondo
della scuola, chiamata ad affrontare una realtà sempre più variega-
Università e scuola in rete
Serve un agire consapevole, illuminato da conoscenze e competenze specifiche nel campo della
cognizione, della psicologia, della pedagogia, della comunicazione. Allo stesso modo, l’esperienza
‘viva’ del lavoro degli insegnanti nel contesto classe, il loro osservatorio privilegiato sui meccanismi dell’apprendimento, sulle
relazioni nel gruppo, sulla motivazione ed il rapporto degli studenti con le discipline di studio
possono rappresentare per la ricerca un ricco deposito di situazioni e riflessioni a cui attingere.
Di qui, la convinzione dell’importanza strategica di potenziare
la rete tra questi due mondi, favorendo lo scambio tra la ricerca universitaria nell’ambito delle scienze della cognizione e la
ricerca nella scuola da parte dei
professionisti della formazione. Il
percorso è solo all’inizio, ma l’auspicio è di portarlo avanti, in una
circolarità virtuosa che non può
che produrre ricchezza e creare
cultura nuova.
Claudia Cattani
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