Makuxi Background Sheet IT

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Makuxi Background Sheet IT
I Makuxi e i popoli indigeni di Raposa-Serra do Sol, Brasile
I figli del Sole
I Makuxi, il popolo indigeno più numeroso di Raposa, sono
cacciatori e agricoltori. Insieme agli Indiani Wapixana,
Ingarikó, Taurepang e Patamona, vivono in Brasile, al
confine con Venezuela e Guyana, in una regione collinosa
nota come Raposa-Serra do Sol. Nonostante abbiano
contatti con il mondo esterno da oltre due secoli,
mantengono la loro lingua e la loro cultura. Molte
comunità gestiscono dei propri programmi educativi
e sanitari, e hanno fondato delle proprie organizzazioni
per meglio difendere i propri diritti.
Raposa si estende per circa 1,7 milioni di ettari ed è una
regione di spettacolare bellezza, con montagne, foreste
tropicali e savane in cui le tribù allevano piccole mandrie
di bestiame ad uso personale. Durante gli aridi e lunghi
mesi estivi, gli indigeni, che contano circa 18-20.000
persone, cacciano, pescano e visitano i villaggi vicini.
L'estate è anche la stagione durante la quale si dedicano
alle loro case, che riparano o costruiscono utilizzando
legno, argilla e foglie di palma. L'inverno, che dura da
maggio a settembre, è un periodo di piogge tanto intense
da rendere impossibili attività come quelle che vengono
svolte negli altri periodi dell'anno. Le comunità dei
Makuxi hanno dimensioni molto variabili e si fondano sui
legami matrimoniali e famigliari. Quando i Makuxi si
sposano, la coppia va a vivere nel villaggio della sposa. Le
famiglie allargate cacciano insieme ma ciascun nucleo
famigliare coltiva autonomamente ciò di cui ha bisogno
per il proprio consumo.
I Makuxi credono di essere, insieme ai loro vicini Ingarikó,
i discendenti dei figli del Sole (Macunaima e Anique),
che lasciarono loro in dono il fuoco ma anche malattie
e sofferenze.
Gli antefatti
I Makuxi subiscono furti delle loro terre e violenze
spaventose sin dai primi tempi della colonizzazione,
avvenuta nel diciottesimo secolo. Nonostante i ripetuti
tentativi di sfratto, sono riusciti a restare nelle terre
ancestrali.
Gli allevatori occuparono le terre di Raposa nel XX secolo,
dando vita a enormi ranch pattugliati da guardie armate
che hanno sistematicamente sottoposto gli Indiani a
terribili violenze. Tra gli anni '80 e '90, almeno 20 Indiani
sono stati assassinati e a centinaia picchiati e feriti
gravemente.
© Fiona Watson / Survival
“L’uomo bianco costruisce strade, case, fattorie e apre le
porte a malattie, povertà e morte.”
Waldir Tobias, uomo Makuxi, Raposa-Serra do Sol,
Brasile
Le terre indiane furono invase anche da cercatori
illegali di oro e diamanti che inquinavano i loro fiumi
e portavano molta tensione nelle comunità. Alcuni
anni fa, nonostante l'opposizione degli indigeni,
a Raposa furono costruite anche piccole città
e i militari aprirono caserme proprio accanto
al villaggio di Uiramutã.
Venezuela
Guyana
Raposa-Serra do Sol
Boa Vista
RORAIMA
PARÁ
Brasile
STATO DI AMAZZONIA
Nel 1996, un gruppo numeroso di imprenditori
agricoli ha invaso Raposa-Serra do Sol per coltivare
riso. Hanno utilizzato grandi quantità di pesticidi che
sono finiti nei fiumi e nei torrenti usati dagli Indiani
per fare il bagno, per cucinare e attingere acqua
potabile.
Negli ultimi decenni, questi imprenditori hanno
ripristinato tecniche di guerriglia in stile terroristico,
distruggendo le proprietà degli Indiani, minacciando
i loro leader e dando fuoco alle loro scuole.
Il Governo dello Stato di Roraima si è appellato alla
Corte Suprema del Brasile contestando la
demarcazione di Raposa come terra indigena
effettuata ufficialmente dal Governo federale e
chiedendo la riduzione della sua dimensione.
La lunga campagna per i diritti territoriali dei Makuxi
- condotta da Survival, dal Consiglio Indigeno di
Roraima (CIR) e altre Ong - ha avuto un epilogo
trionfale il 15 aprile 2005, quando il presidente del
Brasile Lula ha ratificato legalmente la loro terra,
Raposa-Serra do Sol.
La campagna
Survival, che segue da sempre il caso di Raposa-Serra
do Sol, ha lanciato una nuova campagna urgente.
Si tratta di una battaglia cruciale per tutti gli Indiani
brasiliani e anche per l'Amazzonia. Se la Corte
Suprema dovesse esprimersi a favore degli
imprenditori agricoli, gli Indiani perderebbero la
maggior parte delle loro terre fertili e si ritroverebbero
permanentemente circondati da estranei armati ed
ostili, esposti costantemente a intimidazioni e
violenze. Inoltre, se Raposa-Serra do Sol dovesse
effettivamente venire ridotta e divisa in piccoli
appezzamenti, si creerebbe un precedente che
potrebbe compromettere l'integrità di altri territori
indigeni in tutto il Brasile.
Nonostante il riconoscimento, per anni allevatori
e coloni locali hanno continuato a minacciare e
trattare gli Indiani con estrema brutalità nel tentativo
di avere la meglio.
La decisione della Corte è prevista tra luglio e agosto.
Survival sta chiedendo a tutti i suoi sostenitori di
scrivere subito alla Corte Suprema una lettera come
quella a fianco.
Finalmente, sotto pressione dell'opinione pubblica,
la maggior parte degli allevatori e dei coloni sono
Ulteriori informazioni su www.survival.it
Le ultime minacce
Oggi, i popoli indigeni di Raposa-Serra do Sol soffrono
in modo particolare per l'invasione di un gruppo di
coltivatori di riso che distruggono e inquinano le loro
terre, li espongono a gravi malattie, li minacciano e
trattano con estrema brutalità.
Indiano Makuxi dopo l'aggressione da parte dei
sicari assoldati da un agricoltore locale, maggio
2008 © CIR/Survival. L’immagine è tratta da un
drammatico filmato visibile su www.survival.it
stati allontanati dietro risarcimento da parte del
governo, ma un gruppo di coltivatori di riso resiste
a ogni tentativo di rimozione da parte della polizia.
Le loro azioni illegali e violente sono appoggiate da
un gruppo di potenti politici locali. La situazione è
precipitata nell'aprile 2008, quando questi coltivatori
sono ricorsi a tecniche sempre più violente arrivando
persino a sparare e ferire almeno 10 Indiani, a dare
fuoco ai ponti per impedire agli Indiani di entrare
o uscire dalle loro terre e a lanciare bombe su una
comunità.
Azione urgente
Scrivi e invia subito una lettera come questa a:
Ministro Gilmar Mendes, President
Supremo Tribunal Federal, Praça dos Três
Poderes, Brasília DF, CEP 70175-900, Brasile
Sua Eccellenza,
La Corte Suprema (STF) dovrà presto esprimersi
in merito alla questione del territorio indigeno di
Raposa-Serra do Sol, nello stato di Roraima.
L'area è stata ratificata dal Presidente della
Repubblica Lula nel 2005, ma un potente piccolo
gruppo di produttori di riso rifiuta di andarsene e
continua a minacciare e a intimidire le comunità
indiane che vivono lì. Il governo dello Stato di
Roraima, che ha portato il caso di fronte alla
Corte, sostiene la richiesta di riduzione della
dimensione del territorio avanzata dagli
imprenditori agricoli.
Sollecito Lei e tutti gli altri giudici della Corte
Suprema a rispettare la costituzione brasiliana,
che garantisce i diritti territoriali dei popoli
indigeni, e a confermare la ratifica di Raposa
Serra do Sol.
Una sentenza contraria costituirebbe un terribile
passo indietro per i diritti dei popoli indigeni di
tutto il Brasile e condannerebbe gli Indiani di
Raposa – i Makuxi, i Wapixana, gli Ingarikó, i
Patamona e i Taurepang – a ulteriori difficoltà e
sofferenze perchè quella terra è essenziale per il
loro futuro, il loro benessere e la loro stessa
sopravvivenza.
I figli del Sole © Survival 2008.
Survival International (Italia),
Via Morigi 8, 20123 Milano, Italia
Telefono: 02 8900671 - Fax: 02 8900674.
Dal 1969 Survival aiuta i popoli
indigeni di tutto il mondo a difendere
le loro vite, a proteggere le loro terre
e a decidere autonomamente del loro
futuro. www.survival.it