Il futuro rinasce dal design

Transcript

Il futuro rinasce dal design
c l a s s i c
N
ICONE DEI PRIMI
A N N I S E S S A N TA
JFK per la politica,
i Beatles per la pop
music, gli edifici di
Brasilia per l’architettura e la Mercedes
220SE Coupé tra
le automobili.
el 1961 tutto il mondo occidentale è in pieno boom
economico (il PIL, in Italia, tocca il record del +8,6%);
il benessere abbraccia nuove fasce della popolazio­
­ne e la fiducia nel futuro è dilagante, nonostante si
sia in piena Guerra Fredda e in aprile venga lancia­
­ta l’invasione alla Baia dei Porci a Cuba, preludio
alla cosiddetta ‘crisi dei missili’ che l’anno seguente
porterà il pianeta sull’orlo della Terza Guerra Mon­
diale. Il 20 gennaio 1961 John Fitzgerald Kennedy,
44 anni ancora da compiere, si insedia alla Casa
Bianca, mentre il 12 aprile il maggiore russo Jurij
Gagarin è il primo uomo a volare nello spazio all’in­
terno della navicella Vostok 1.
L’inizio di una leggenda
82
di ale x a n de r r u n t e
C 215
Inizialmente equipaggiata con
un 8 cilindri, in seguito, con
la CL 600, fu disponibile anche
un motore V12. Debutta il sistema
Active Body Control (ABC).
2006–2013
C 140
Un’auto in continua evoluzione
anche nel nome: SEC all’inizio,
poi Classe S Coupé, in seguito
CL Coupé. Del 1995 è la 12 cilindri
S 600 Coupé, con ESP di serie.
L A N C I FA M O S I
Ken, l’immaginario
fidanzato di Barbie,
viene lanciato sul
mercato nel 1961,
mentre Jurij Gagarin
vola nello spazio.
Un’estetica accattivante e regale
nella sua essenzialità, ancora oggi di
grande fascino, distingue l’elegante
Mercedes 220SE Coupé.
1999–2006
C 126
La celebre ‘SEC’, icona dell’eleganza e del lusso negli anni ’80:
motori V8, porgi-cintura elettrico
e comfort impareggiabile. Uno dei
più affascinanti coupé di sempre.
1992–1998
C 107
Sviluppata sul pianale della
roadster SL, doverosamente
allungato, la SLC era una 4 posti
dal carattere particolarmente
sportivo.
1981–1991
Classici
senza tempo:
i ‘grandi’ coupé
Mercedes-Benz
1971–1981
Il 1961 è l’anno in cui i sogni diventano realtà: in ogni parte del mondo si guarda al futuro
con grande fiducia ed entusiasmo, nonostante si sia in una delle fasi più delicate della Guerra
Fredda. John Fitzgerald Kennedy è il nuovo presidente degli Stati Uniti, mentre il russo
Jurij Gagarin è il primo uomo a volare nello spazio. Mercedes-Benz, dal canto suo, lancia sul
mercato la 220SE, un coupé che apre nuovi orizzonti nell’industria dell’auto.
foto daimler, frank kappa/galeries/Corbis, bulls press/mirrorpix, getty images, all mauritius images, mattel
Il futuro rinasce dal design
In occasione del 75° anniversario dalla sua fonda­
zione, nel febbraio del 1961 Mercedes-Benz presen­
­ta, presso il museo aziendale appena inaugurato a Untertürkheim, la 220SE, il coupé della Serie
W 111, evoluzione della berlina nota come ‘codine’
in virtù delle ‘pinne’ posteriori, che nella nuova
sportiva vengono eliminate. A ‘firmare’ il design del­­la 220SE, antesignana dei coupé della Classe S,
era il francese Paul Bracq, entrato in Daimler-Benz
nel 1957 e in seguito autore anche delle celebri
‘Pagoda’ e ‘Barra 8’. Il nuovo coupé si distingueva
per una linea elegantissima e per le raffinate fini­
ture che gli conferivano un’aurea di discreta mae­
stosità – non per nulla la 220SE è ancora oggi uno
dei modelli più ambiti dai collezionisti. A livello di
motorizzazione e telaio, la 220SE corrispondeva
esattamente alla W 111 berlina; faceva eccezione
l’impianto frenante, che era di tipo misto, con dischi
all’avantreno e tamburi sull’asse posteriore, men­
tre l’alimentazione era a iniezione. Inoltre, il coupé
era più basso e largo: l’impressione era quella di
trovarsi di fronte a una vettura ben piantata per ter­­
ra. Senza dubbio il look era più sportivo e aggres­
sivo rispetto alle austere berline e limousine e la
c 216
Molte le innovazioni tecniche e tecnologiche: sistema Pre-Safe per un nuovo
livello di sicurezza passiva e assetto
sempre ottimale grazie ai tanti dispositivi
elettronici che interagiscono con l’ABC.
leva del cambio era passata dal volante al tunnel centrale, seguendo i canoni della sportività dell’epo­ca.
Gli interni, inoltre, erano lussuosi e sfoggiava­no pre­
ziose modanature in legno sulla plancia e un rive­
stimento in moquette per il fondo dell’abitacolo.
L’essenzialità delle forme
Le nuove linee, pulite e filanti, disegnate da Paul
Bracq erano anche il frutto di una nuova tendenza
che aveva investito tutto il settore del design. Erano
gli anni, infatti, in cui veniva edificata Brasilia, l’uto­­
pia divenuta città, espressione di un nuovo concet­
­to di pianificazione urbanistica fatta di geometrie
di archi e di palazzi scultorei di ispirazione futu­
ristica, ideata in gran parte dal celebre architetto
Oscar Niemeyer. Caratteristico del nuovo coupé,
ad esempio, era l’arco dei finestrini laterali privo
di montante centrale a formare una luce unica di
raro fascino, soluzione mai più abbandonata dalle
sportive della Classe S.
Intanto, mentre in Italia erano ormai diffusi circa
4,2 milioni di telefoni, 2,7 milioni di televisori e
5,9 milioni di radio, in Germania il designer Dieter
Rams realizzava per la Braun la leggendaria radio
da tavolo RT-20, dal look superessenziale: una gri­
glia-altoparlante rotonda, 9 manopole e l’indicato­re
di frequenza. Un design radicale al quale si sareb­
­be poi ispirato, oltre trent’anni dopo, Jonathan Ive,
responsabile del design presso Apple, per l’aspetto
dell’iPod e dell’iPhone.
Un’estetica accattivante ma allo stesso tempo essenziale, priva di inutili fronzoli, giovane e dinami­­ca,
era anche ciò che connotava la Mercedes 220SE,
un’auto che era un inno alla gioia di vivere, alla
grande libertà e al grande entusiasmo che si respi­
rava nel 1961, quando ancora le strade erano ampie
e poco trafficate (in Italia circolavano circa 3 mi­­
lioni d’automobili) e la promessa era quella di una
vita in cui innumerevoli sarebbero state le oppor­
tunità da cogliere.
83