Endometriosi: sintomi, cause e cura

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Endometriosi: sintomi, cause e cura
Endometriosi: sintomi, cause e cura
L’endometriosi si caratterizza da una presenza anormale di frammenti dell’endometrio localizzati all’interno
dell’utero ed è definita come una malattia ginecologica evolutiva che colpisce circa il 2% delle donne.
1. Definizione
1. Endometriosi digestiva
2. Endometriosi polmonare
3. Endometriosi vescicale
4. Endometriosi profonda
2. Cause
3. Fattori di rischio
4. Sintomi endometriosi
5. Diagnosi
6. Endometriosi - Cura
1. Cura ormonale
2. Intervento chirurgico
7. Complicazioni
Definizione
L’endometrio è composto dai tessuti che tappezzano la cavità uterina. Quando l’ovulo non è fecondato,
l’endometrio entra in uno stadio di necrosi, per poi essere eliminato durante le mestruazioni e rinnovarsi in
seguito. Quando questi tessuti si sviluppano all’interno dell’utero, si sviluppa un’endometriosi, che non può
essere evacuata con il ciclo mestruale e di conseguenza provoca delle manifestazioni della malattia stessa.
La localizzazione dell’endometriosi sono solitamente le ovaie con la formazione di cisti, le tube, il peritoneo,
la zona tra la vescica l’utero e la vagina, e tra la vagina e il retto.
Endometriosi digestiva
Quando l’endometriosi colpisce gli organi di altri apparati, come il retto, la si definisce endometriosi
digestiva. Raramente può colpire anche l’intestino, ma il coinvolgimento dell’apparato gastrointestinale è
principalmente associato ad una forma di endometriosi grave. Quest’ultima tocca il 9% delle donne che
presentano un’endometriosi pelvica profonda.
Endometriosi polmonare
Quando l’endometrio colpisce i polmoni e la pleura, si parla di endometriosi polmonare, qualificata anche
come endometriosi toracica, che si manifesta maggiormente con uno pneumotorace catameniale, che
sopraggiunge durante le mestruazioni. Il blocco dell’azione degli estrogeni sull’endometrio costituisce il
principale trattamento medico dell’endometriosi.
Endometriosi vescicale
Quando l’endometrio colonizza la vescica durante il ciclo mestruale si parla di endometriosi vescicale.
Questa forma d’endometriosi è relativamente rara ma provoca tuttavia delle lesioni alla vescica. Il
trattamento previsto è quello di effettuare una cistectomia parziale. Praticato con una celioscopia,
l’intervento chirurgico consente di eliminare la parti della vescica troppo toccate dall’endometriosi.
Endometriosi profonda
Quando queste lesioni toccano la parete degli organi pelvici in profondità l’endometriosi si qualifica come
profonda, una delle più gravi forme di endometriosi, che causa anche infertilità. In caso di forti dolori o per il
desiderio della donna di avere dei bambini può essere preso in considerazione un intervento chirurgico.
Cause
Come largamente accennato le cause derivano da un’anomalia dell’endometrio che si posiziona all’esterno
dell’utero e non consente di essere espulso.
Fattori di rischio
Molti possono essere i fattori scatenanti l’endometriosi. Questa patologia colpisce prettamente le donne in
età fertile, tra i 30 e i 50 anni, ma anche le adolescenti. Durante il periodo della menopausa è molto raro
che si sviluppi l’endometriosi. Una predisposizione familiare può rappresentare un fattore di rischio. La
presenza di dolori pelvici in una donna che ha la madre che soffre di endometriosi deve, dunque,
allarmare. L’esposizione in utero al dietilstibestrolo aumenta anche il rischio. Le mestruazioni precoci,
dolorosi, brevi possono aumentare i fattori di rischio. Anche l’associazione ipofertilità ed endometriosi
rappresenta con il tabagismo e antecedenti ginecologici come malformazioni ostruttive congenite,
raschiamento uterino, elettrocauterizzazione del collo o il riscorso alla spirale (IUD), un alto rischio che la
malattia si manifesti.
Sintomi endometriosi
Essa si caratterizza dalla presenza di segmenti dell’endometrio (o mucosa uterina) che si trapiantano fuori
dell’utero, sugli organi genitali come ovaie e utero, ma anche peritoneo o il retto. D’origine sconosciuta
colpisce spesso le donne fino ai 35 anni. L’endometrio stando sotto l’influenza degli ormoni del ciclo
sessuale, coinvolgerà anche l’endometriosi, questo a spiegazione die sintomi che ne deriveranno. Essi
risultano variabili da una donna all’altra e lo stacco temporale tra la manifestazioni dei primi sintomi e la
diagnosi dell’endometriosi è di qualche anno. Tra i segni clinici dell’endometriosi, i dolori addominali bassi e
sanguinamenti d’origine genitali frequenti. L’infertilità è una complicazione frequente e anche svariati dolori
durante i rapporti sessuali In caso di endometriosi leggera, i frammenti si fissano sull’utero, le ovaie e le
tube di Falloppio. In una forma più severa le cisti (endometriomi) possono formarsi nella cavità uterina o
sull’ovaio e come aderenze che uniscono gli organi. La malattia tende a scomparire spontaneamente dopo
la menopausa. Alcuni soggetti non presentano alcuna manifestazione e l’endometriosi viene scoperta
fortuitamente durante un bilancio dell’infertilità. I dolori pelvici cronici sono localizzati al libello del basso
ventre e possono toccare ugualmente le gambe e il dorso. Anche dolori persistenti per settimane o mesi
possono evocare la presenza di un'endometriosi e causare anche una perdita di coscienza. Inoltre i dolori
importanti durante le mestruazioni possono divenire emorragici oppure presentare dolori precedenti alle
mestruazioni (dismenorrea). La presenza di rapporti dolorosi (dispareunia) è un’altra caratteristica di
questa patologia. Inoltre, per associazione, si manifestano anche problemi digestivi o urinari connessi
all’endometriosi: diarrea o costipazione, dolore durante la defecazione, sanguinamento rettale, dolore o
bruciore durante la minzione, difficoltà a svuotare la vescica o ematuria. Anche la stanchezza cronica è un
episodio frequente della manifestazione dell’endometriosi, fatica spesso esacerbata dal trattamento. Può
provocare infertilità e la presenza di perdite scure al termine del ciclo mestruale o dopo il rapporto
sessuale, il sopraggiungere di nausea, vomito, vertigini e anche dolori ai polmoni o toracici durante le
mestruazioni o dolori situati a destra o tosse possono essere osservati.
Diagnosi
La diagnosi dell’endometriosi si basa su un esame ginecologico approfondito; un’ecografia dove l’obiettivo
è quello di rilevare gli endometriomi. A volte può essere associata ad una RM (risonanza magnetica), una
laparoscopia o celioscopia che consiste di esaminare la cavità addominale con l’aiuto di un endoscopio. La
laparoscopia o celioscopia presentano due vantaggi considerabili: l’identificazione formale dell’endometriosi
e la possibilità di eliminare le lesioni dell’endometriosi durante l’esplorazione.
Endometriosi - Cura
Il trattamento dell’endometriosi è indicato alle donne senza figli o aventi un problema di fertilità, in casi in
cui vengono manifestati dolori forti. L’astensione al trattamento è da raccomandare nelle donne giovani
(sotto i 35anni), nelle quali l’endometriosi è minima e senza effetti sulle tube o sulle ovaie. In caso di
prescrizione di una cura, il controllo medico regolare è necessario. La cura dell’endometriosi ha lo scopo di
ridurre questo tessuto indesiderato, tenuto conto dei farmaci, degli ormoni che hanno effetti negativi sulla
proliferazione di questi tessuti, la laparoscopia o celioscopia oltre che a diagnosticare la patologia
consentono anche di intervenire in caso di aderenze ed eventuali endometriomi.
Cura ormonale
La cura ormonale è generalmente prescritta in prima istanza, con dei farmaci anti-estrogeni, destinati a
ridurre i sanguinamenti e le lesioni: contraccettivi orali combinati o spirale. In alterativa delle cure di
menopausa artificiale sono effettuate tramite iniezioni mensili di GnRH, in grado di arrestare il ciclo che poi
riprende dopo due tre mesi dall’arresto del trattamento.Trattamenti a base di farmaci antinfiammatori non
steroidei (FANS) possono essere prescritti per lenire i dolori associati alla presenza di endometriosi.
Intervento chirurgico
Nel caso in cui la cura ormonale fallisse e la paziente desideri avere una gravidanza, può essere
considerato l’intervento. Esso viene effettuato con il laser e ha lo scopo di eliminare l’endometriosi. Si tratta
di un intervento chirurgico conservativo, soprattutto per le donne sotto i 40 anni, che hanno il desiderio di
diventare mamme. In casi gravi, può essere effettuata l’isterectomia (esportazione dell’utero).
Complicazioni
Il rischio per la fertilità è una delle complicazioni maggiori della malattia infatti l’endometriosi ne può essere
la conseguenza principale a causa dell’eccesso dei tessuti sulle ovaie che bloccherebbe il loro corretto
funzionamento. I dati parlano di una percentuale significativa di donne che trovano difficoltà a restare
incinte se soffrono o se hanno sofferto di endometriosi. I dolori provocati dalla patologia possono
compromettere o diminuire la libido sessuale. D’altra parte il tessuto uterino spostato può compromettere
sia la nidificazione dell’ovulo fecondato o formare delle cisti che ne impediscono totalmente la
fecondazione. Inoltre, la presenza di aderenze può compromettere la liberazione dell’ovulo e il suo
passaggio in direzione dell’utero. Anche le vie urinarie possono essere coinvolte in presenza di questa
patologia: sangue nelle urine o episodi di coliche renali possono rappresentare una situazione di
emergenza. Tra le altre complicazioni all’apparato digerente, danni rettali o dell’intestino che provocano
sanguinamento rettale o costipazione; mentre l'ostruzione intestinale e peritonite, possono presentarsi in
casi rari. Infine, la rottura di una delle cisti può causare un dolore molto forte e richiedere l’intervento
medico in urgenza.
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