PARROCCHIA SAN NICOLA da TOLENTINO Santa
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PARROCCHIA SAN NICOLA da TOLENTINO Santa
PARROCCHIA SAN NICOLA da TOLENTINO Santa Croce, 265 - 30135 Venezia tel. 041 5222160 - cell. 329 1561027 Orario Ss. Messe: quotidiana e prefestiva ore 18,30 Domeniche e Feste: 10.30 e 18,30 SS. Nome di Gesù (Caritas): quotidiana ore 8,00 -Domenica: ore 9,30 Anno II, n. 65 Pasqua di Risurrezione - 23 marzo 2008 Buona Pasqua ? Sono le 21,25 di giovedì 20 marzo. E’ terminata da poco la Messa durante la quale abbiamo fatto memoria dell’ultima Cena di Gesù. Anch’io ho lavato, simbolicamente, i piedi di alcuni piccoli, assieme alle loro mamme. E’ sempre un gesto significativo che - anche se ad una analisi affrettata può sembrare un po’ buffo - i bambini prendono molto sul serio. Gesù non ha fatto le cose per scherzo, ma ha inventato un metro nuovo per valutare le cose: “Chi serve è il più grande”. Sembra una bestemmia in un mondo di gente che sgomita per avanzare di un centimetro. “Ma se non faccio così, altri lo faranno a mio danno!”. Allora, il Vangelo è una utopia? Perdonate questa divagazione, ma sono stanco. Non avrei voglia di mettermi davanti al computer. Lo faccio perché penso a quella decina di persone anziane che aspettano di leggere settimanalmente (finché la dura…) il foglietto con una parola del loro parroco. Perché ho messo un punto di domanda al titolo Buona Pasqua? Perché mi sto chiedendo se veramente si possa chiamare “buona” una “lieta notizia” che è soffocata da un mare di “cattive” notizie, una peggiore dell’altra. Ma siccome voglio augurare Buona Pasqua! non in modo formale, sono andato alla ricerca sulla carta stampata di qualche buona notizia, che apra il cuore alla speranza. I quotidiani locali e nazionali, sono piuttosto “avari” in tal senso. Solo una testata, di cui non cito il titolo per non essere tacciato di fare pubblicità, ne riporta ancora qualcuna agro-dolce. Per esempio: Domenica 16 marzo. Barbara, 33 anni, genovese, ha perso il secondo figlio due settimane fa, appena cinque giorni dopo il parto. Quasi contemporaneamente, nello stesso reparto di Patologia neonatale (…), era arrivata Chiara, bimba nata prematura da Daniela, 40 anni, che l’aveva partorita sana, mentre lei era in coma (…) colpita da ictus quando era al settimo mese di gravidanza. Daniela, muore senza riprendere conoscenza. A Barbara, perso il suo bimbo, è rimasto intatto l’amore di madre ed il latte che la natura le aveva dato in conseguenza del parto, e che ha donato alla bambina ormai senza mamma”. Martedì 18 marzo. Il vescovo di Arezzo ha incontrato nel salone del palazzo gli sposi “in situazioni di separazione, divorzio o nuova unione”, come si legge nel manifesto di invito.” La Chiesa è al vostro fianco” esordisce mons. Bassetti. Lo ascoltano moltissime coppie ma anche dei single. Uno di essi prende la parola: “Per me la separazione è stata un motivo di conversione: ho compreso che la sofferenza personale avvicina a Dio”. “Dai sacerdoti mi sono sempre sentita accolta”, racconta una signora divorziata e con un nuovo compagno. C’è chi, invece ha preferito non cominciare una nuova unione: “Fra un uomo e l’Eucaristia, spiega una signora, ho scelto l’Eucaristia. E sono felice. Ho cresciuto da sola un figlio e mi sento come le donne che stavano sotto la croce”. Il vescovo, che ha promosso l’incontro per “lasciarsi interpellare”, conclude: “Da oggi comincia un cammino insieme. Un cammino che sarà all’insegna della speranza”. Giovedì 20 marzo. In 150 anni la Chiesa ha riconosciuto a Lourdes 67 guarigioni miracolose, di cui 21 soltanto nel 1908, in occasione del 50° delle apparizioni. L’ultima guarigione riconosciuta come miracolosa risale al 1987: un uomo di nazionalità belga guarito da una sclerosi a placche. Da allora più niente. Giovedì 20 marzo. Lo scrittore Luca Doninelli immagina Pilato, il governatore romano che, dopo il processo e la condanna di Gesù, riflette sul suo operato, ed ha un ripensamento. E’ un lungo monologo, nel quale Pilato si comporta come se dovesse rispondere ad un superiore in grado, che lo interroga. “(…) Che me ne importa? Era quello il capo di imputazione, no? E loro: no, lui intendeva farsi re. In quell’istante capii che avevo sbagliato tutto. Ho mandato a morte un uomo sulla base di una presunta intenzione. (…) E’ vero, signore. Ho permesso a mia moglie di seguire il suo disgraziato cammino. Lo ha affiancato, mentre cadeva di continuo sotto il peso della croce. E poi, sì, gli ha pulito la faccia con un panno bagnato. Perché, lei chiede? Mi stupisce, signore, non ha ancora capito? I piedi di mia moglie furono i miei piedi, i suoi occhi furono i miei occhi e, le giuro, che quel panno fu come se fossi stato io a darglielo(…). Fui io a ordinare a mia moglie di seguirlo e, se possibile, di dargli conforto. Che civiltà sarebbe la nostra se non fossimo capaci nemmeno di porgere un panno ad un innocente che viene ucciso da una massa di ubriachi? Perché è così che hanno ridotto il popolo, signore”. Potrei continuare, ma ritengo di aver raggiunto lo scopo che mi prefiggevo: annunciare, cioè, che non esiste solo il Venerdì Santo ma c’è anche la Pasqua di Risurrezione e di speranza. Adesso è già passata mezzanotte da un pezzo. Chiudo augurando ogni bene a tutti! (D.M.) Briciole * Confesso il disagio che mi prende quando incontro, in qualche occasione, delle persone che ci tengono a presentarsi immediatamente, senza esserne richiesti, come poco o per nulla credentipraticanti. Non mi va, perché mi sento quasi respinto a priori in quanto prete, a prescindere dal mio essere innanzitutto uomo. Amerei entrare in relazione senza reciproci pre-giudizi, perché ogni persona conosciuta è un arricchimento in umanità. ** Lunedì ho ricevuto una telefonata drammatica. Una signora che conosco da tanto tempo, mi ha detto che vive ore di angoscia a causa del figlio tossicodipendente, sposato con figli, per il quale ci sono minime speranze di sopravvivenza. Mi ha chiesto un ricordo particolare nella preghiera. Gliel’ ho promesso, in un imbarazzante vuoto di parole. La droga…, ecco il vero oppio dei popoli! *** Ricordo che sono ancora in atto sia la raccolta viveri, da distribuire ai poveri che ne fanno richiesta, sia la raccolta di indumenti (biancheria, jeans, scarpe da ginnastica, magliette, pigiami ecc.) per i carcerati di Santa Maria Maggiore, sia la raccolta delle cassette “Un pane per amor di Dio”, il cui ricavato è destinato ai missionari veneziani nel mondo. **** Annuncio per tempo che DOMENICA 20 APRILE, celebreremo la Festa della Famiglia. Oltre al momento religioso (mistica), ci sarà il pranzo comunitario in Patronato e dopo - perché no? - una partitina di calcio figli contro padri o nonni. Per l’organizzazione della mastica è ovviamente necessaria la prenotazione. ***** Il Vicariato di San Polo-Santa CroceDorsoduro-Giudecca, propone una interessante iniziativa - nella quale sono coinvolte sia l’arte che la fede - intitolata: “Una Chiesa che si racconta”. Si tratta di concerti d’organo o di altri strumenti musicali, eseguiti nelle Chiese o altri spazi ecclesiali, con una breve presentazione circa la vita della Parrocchia o dell’Ente ospitante. Il primo appuntamento è al REDENTORE, domenica 30 marzo alle ore 16.00 con un concerto d’organo (Ruffati 1955). Organista Stefano Pellini. Ingresso libero. ****** Visti i buoni risultati ottenuti durante l’Avvento e la Quaresima con la CATECHESI rivolta ai GIOVANI ed agli ADULTI, proponiamo sette incontri (sui 7 Sacramenti) ogni martedì del tempo pasquale - secondo un metodo che don Vito ha chiamato VIA LUCIS, in contrapposizione alla VIA CRUCIS. A partire da martedì 25 marzo alle ore 20,45 l’appuntamento sarà in Chiesa dove rifletteremo sul BATTESIMO, in un semplice contesto di preghiera e di segni . E’ una esperienza nella quale sono coinvolti testa (per apprendere) e cuore (per amare ciò che viene appreso). Sante Messe della Settimana Lunedì 24 ore 10,30 + Sergio, Catterina, Alvise ore 18,30 + Giuseppe Martedì 25 Annunciazione + Michele, Catterina, Maria, Vasel, Anna, Paolo, Michele Mercoledì 26 Giovedì 27 Venerdì 28 + Elena Sabato 29 ore 15,30: Matrimonio. VILMART – FIORELLI ore 18,30 + Ginevra, Umberto, Costantino, Mario, Vittorio, Ines Domenica 30 ore 10,30 + Vincenzo, Antonio, Benita ore 18,30 Buonumore - Durante la Messa di Pasqua, il parroco, abbastanza umorista, presenta gli auguri in questi termini: “Sono molto contento di vedervi numerosi alla Messa. E poiché molti di voi non torneranno fino alla Pasqua del prossimo anno, approfitto per augurarvi un felice Natale”. - Una ballerina assai famosa per la sua bellezza, quanto oca, inviò ad uno scienziato tanto intelligente quanto brutto, una dichiarazione d’amore formulata in questi termini: “Lei è l’uomo più intelligente del secolo ed io la donna più bella; sposiamoci e il nostro figlio sarà la perfezione”. L’acuto personaggio rispose: “Ma chi potrà garantirci che nostro figlio non abbia la mia faccia e la vostra intelligenza?”. - Una attrice, celebre anche per la sua magrezza, fu pregata da un pittore di posare per un quadro. La gioia, stimolata dalla vanità, durò poco, perché dietro sua insistenza l’artista dovette spiegare che il dipinto, di natura simbolica, avrebbe dovuto rappresentare la “Carestia”. - “Che bella bambina! Ha già imparato a parlare?”. La mamma orgogliosa: “Altroché! Adesso le insegniamo a stare zitta”.