11.07.05 Caro Pierangelo se qualche angelo del cielo si è smarrito

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11.07.05 Caro Pierangelo se qualche angelo del cielo si è smarrito
11.07.05
Caro Pierangelo se qualche angelo del cielo si è smarrito per le strade di questo
mondo, questo sei tu, con la tua vena poetica, con il tuo amore per i bambini, con
il tuo chiacchiericcio lieto con gli amici del cuore.
Centinaia sono le persone nel cui orizzonte di vita tu sei entrato durante le
vacanze di condivisione e quando una persona entra nel tuo orizzonte di vita,
nessuno più la può sradicare.
Tu sei figlio della Provvidenza che, orfano, ti ha fatto trovare una famiglia di
adozione in Grazia e Renato e in quei due mattacchioni di Gregorio e Lorenzo.
Come possono volare due angeli con una sola ala, se non tenendosi abbracciati?
In loro tu hai trovato la tua seconda ala.
Paolo ai cristiani di Corinto: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per
confondere i forti”.
Vangelo di Luca: Ti ringrazio, Padre, perché ai piccoli e ai semplici hai rivelato i
misteri del tuo Regno
Dio smentisce l’orgoglio dell’umana sapienza.
Con Sant’Agostino, non ti chiediamo, Signore, perché ce l’hai tolto, ti
ringraziamo per avercelo donato e per tutto il tempo che ce l’hai lasciato.
Come il legno di sandalo profuma di sé l’ascia che lo percuote così tu,
Pierangelo, con il tuo handicap hai lodato il Signore con la semplicità di un
fanciullo.
Al termine della vita, secondo il Vangelo, non resta che l’amore: se hai amato,
bene, è valsa la pena di vivere. Se no, la morte arriverà sempre troppo presto e
sarà sempre temibile da guardare in volto.
Noi siamo dei liuti, Signore, tu sei l’artista; noi siamo dei flauti, tuo è il respiro;
noi siamo dei monti, tua è la eco.
Nella chiesa di un cimitero di montagna ho letto queste parole: “Quando sono
nato, tutti erano felici, io solo piangevo. Ora tutti piangono, io solo sono felice”.
Buona felicità, Pierangelo.
Dalla prima lettera di Paolo Apostolo ai cristiani di Corinto.
Carissimi, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della
predicazione. E mentre i giudei chiedono miracoli e i greci cercano la sapienza,
noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani.
Ma per coloro che sono chiamati, sia giudei che greci, predichiamo Cristo
potenza di Dio e sapienza e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è
più sapiente degli uomini e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Parola di Dio.
Spero nel Signore, i miei occhi vedranno il suo volto
Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò timore?
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
Nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte
Si rinfranchi il tuo cuore e speri nel Signore.