La nostra prima volta
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La nostra prima volta
48 Sport LA STAMPA SABATO 14 GENNAIO 2012 COPPA DEL MONDO, SUCCESSO STORICO Garanzia Alessandro Pittin, 22 anni il prossimo 11 febbraio, esulta sul traguardo francese di Chaux-Neuve La nostra prima volta Pittin il pioniere della combinata 11 Nazioni hanno vinto almeno una gara in coppa del mondo di combinata nordica L’azzurro, già bronzo olimpico, vince in Francia “Un grande giorno per me e per l’Italia” ROLAND GARROS US OPEN 25 1980 Personaggio STEFANO SEMERARO WIMBLEDON 25 29 K 19 orda 98 26 24 1990 B 19 ecke 96 r L 19 endl 90 C 19 onn 82 ors 30 W 19 ilan 88 de r 25 M 19 cEn 84 ro e 27 B 19 org 81 V 19 ilas 79 30 lui, solo un altro atleta nato negli anni ‘90 aveva vinto una gara di coppa del mondo (il tedesco Rydzek). In questa stagione Pittin ha ronzato intorno al successo, l’ha sfiorato a Seefeld anche nell’individuale e ieri ha piazzato l’accelerazione giusta in Francia. «Il 13 di solito porta sfortuna? Non sono superstizioso, è stato semplicemente un grande giorno per me e per l’Italia». Oggi e domani si replica: semplicemente. Come Alessandro Pittin. 28 30 31 22 32 S 20 amp 02 ra s Ag 20 as 03 si AUSTRALIAN OPEN Insomma, qualcosa, e non poco, si muove. Vero, a Sochi mancano ancora due anni e ci sono volute 381 gare di coppa del mondo perché l’Italia ne vincesse una, ma abbiamo atleti sui quali si può puntare a occhi chiusi. Alessandro Pittin è uno di questi, il bronzo olimpico non l’ha appagato e se non è riuscito a trasformarlo in un chiacchierone gli ha fornito la misura non di quello che aveva fatto, ma di quello che avrebbe potuto fare. Tanto che prima di C 19 ouri 93 er A 19 she 75 1970 2000 Centimetri LA STAMPA Federer nel club dei trentenni “Non do garanzie, ma mi sento bene” on vi do garanzie, ma mi sento bene». Dopo i trent’anni se fai l’atleta è difficile fornirne, anche se ti chiami Roger Federer e sulla tua confezione di Genio non hanno stampato una scadenza certa. Nella notte fra domenica e lunedì partono gli Australian Open, il primo Slam della stagione, l’ultimo che nel 2003 finì nelle mani di un ultratrentenne, Andre Agassi, trionfatore a Melbourne (per la quarta volta) a 32 anni e 272 giorni. Quello australe, quest’anno alla 100esima edizione, è il major meno nobile, il più aperto alle sorprese. Il più gentile con gli ospiti di una certa età: nel Club dei Dieci che nell’era Open (1968) sono riusciti a vincere almeno uno Slam dopo i trent’anni ben quattro – Rosewall, Newcombe, Korda e appunto Agassi – l’hanno fatto “down under”. che di stock option tennistiche se ne inIl 2011 per SuperRog è stata la pri- tende –. Ma dopo il finale di stagione ma stagione dopo il 2002 chiusa a ho ricominciato a comprarle. L’ho visecco di trofei pesanti - dall’Austra- sto aggressivo come non mai». I lian Open 2010 è fermo a 16 - ma nel trent’anni Roger li ha festeggiati in finale Roger è toragosto. È il tenerisnato a graffiare: UNA VITA PER IL TENNIS simo papà di due getre tornei compredi due anni «Mai avrei immaginato melline so il Masters, una e mezzo, Charlene di vincere così tanto. Non Riva e Myla Rose, il striscia vincente di 15 match e il po- credo di smettere di colpo» fierissimo marito dio della classifica dell’inossidabile Miriconquistato dietro Djokovic e Na- rka; a differenza di Agassi però in uffidal. Un paio di settimane fa a Doha cio si diverte. Il Kid di Las Vegas ci ha uno spasmo dorsale gli ha consiglia- raccontato di aver sempre odiato il to il ritiro, gli antidolorifici e gli alle- tennis (vedi astutissima autobiogranamenti a Melbourne Park sembra- fia), anche se per riuscire a tornare nuno averlo rimesso in sesto. mero 1 a 33 anni si faceva piantare si«L’anno scorso avevo iniziato a ringhe al cortisone nell’anca sdrucita. vendere un po’ di azioni di Roger – di- «Roger invece per il tennis ha l’entuce Brad Gilbert, l’ex-coach di Agassi siasmo di un ventenne», assicura Paul N 6”. «Ho lasciato sfogare gli avversari e quando siamo arrivati allo strappo conclusivo ho dato il massimo senza voltarmi. Devo essere sincero, ho fatto un po’ di fatica, la settimana scorsa sono stato malato. È andata bene». È andata benissimo: quarto un altro azzurro, Lukas Runggaldier, il gemello di Pittin. Insieme, un mese fa a Seefeld, portarono l’Italia al secondo posto nella gara a squadra. Anche lì, tanto per cambiare, prima volta in assoluto. e 31 26 22 L’età età degli Slam N 19 ewc 75 om b 34 P 19 ana 76 tta 31 37 ANNI N 19 asta 73 se 30 Ro G 19 ime 19 sew 7 n 72 o 2 al l ETÀ L 19 aver 69 37 fondo. Ieri Pittin è partito 23” dopo il primo, il francese LamyChappuis, oro olimpico in carica. L’azzurro, tredicesimo nel salto, ha macinato un giro dell’anello per riportarsi sul treno di testa, la sciata agile e potente allo stesso tempo, poi una pausa per rifornire i polmoni dell’ossigeno consumato. Salita finale: il suo tappeto rosso. Uno scatto e tutta la concorrenza che finisce per guardargli solo le spalle: Lamy-Chappuis a 4”4, il tedesco Riessle a E 19 dbe 92 rg Gli è toccato urlare ancora una volta. Che, per uno abituato ai grandi silenzi, non è cosa da poco. Ma la prima vittoria italiana nella combinata ha richiesto un altro strappo alle regole: guardatelo Alessandro Pittin mentre taglia il traguardo sulla neve francese di Chaux-Neuve, un urlo liberatorio che finisce dritto dritto nella storia di questa disciplina. Mai prima di ieri l’Italia aveva vinto una gara di combinata nordica. Come mai prima di Vancouver 2010 era salita su un podio olimpico. Allora, come ieri, lì in alto ci ha portato questo ragazzo friulano (è nato a Tolmezzo, vive a Cercivento, paese di 700 anime) di 21 anni, cresciuto con il fondo e venuto grande abbinando agli sci stretti il salto. Fusione tra forza e coraggio, testa e tecnica. Combinata nordica: il risultato dal trampolino determina il via nel G 19 ome 90 z PAOLO BRUSORIO Assalto agli Australian Open. Il coach: “Per entusiasmo dimostra 20 anni” Genio Roger Federer, 30 anni: lo svizzero è numero 3 della classifica mondiale Annacone, il coach che lo segue dopo aver agevolato anche l’ultimo urrah del 31enne Sampras agli Us Open del 2002. «Pete a quello stadio della carriera era più altalenante. Roger non ha bisogno di essere motivato, s’impegna ogni giorno per migliorare. Per lui giocare uno Slam è come stare ad un cocktail: si diverte per tutto il torneo». Al Melbourne party non ha intenzione di figurare da imbucato. Pochi malanni seri in carriera (mononucleosi a parte), un fisico da danzatore, grazie al giusto dosaggio di tornei e relax Sua Fluidità non si è ancora arreso alla gravità del tempo. Ha metabolizzato le sconfitte con Nadal e soprattutto con Djokovic («Agli Us Open ho perso solo per sfortuna») dello scorso anno, e risorpassato l’acerbo Murray. A differenza di suoi antenati come Borg e Wilander, McEnroe e Courier, è un campione a bassa usura (anche mentale) e alto rendimento. Pianifica a medio termine, pensa già alle Olimpiadi e oltre. «Vincerà ancora degli Slam, ne sono certo», ha profetizzato due giorni fa John McEnroe, uno che peraltro con i grandi tornei ha chiuso a 25 anni e sul campo è invecchiato maluccio. «Mai avrei immaginato di vincere così tanto, e così a lungo – ripete Federer – Ma non per questo mi sono stancato. Non credo che mi sveglierò una mattina e deciderò di colpo di smettere». Difficile pensare che possa tornare il dominatore di qualche stagione fa, anche perché negli ultimi due anni la sua aura da imbattibile è un po’ evaporata. Ma nel suo tramonto da Genio c’è ancora luce. Da domani in campo Lorenzi trova Djokovic Sarà Paolo Lorenzi (n.108), l’avversario di Novak Djokovic nel 1˚turno degli Australian Open. Djokovic in semifinale potrebbe trovare Murray, mentre per la prima volta in 7 anni Federer e Nadal sono nella stessa metà di tabellone in uno Slam. Sorteggio duro per gli italiani, benevolo per le italiane. Maschile: LorenziDjokovic, Starace-Ito, Volandri-Raonic, Seppi-Gasquet, Fognini-Falla, Cipolla-Davydenko. Femminile: Pennetta-qualificata, Brianti-Falconi, Schiavone- Pous Tio, Oprandi-Yakimova, Errani-qualificata, Vinci-Cadantu. I