Il "Narrative" di Giovanni Battista Belzoni

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Il "Narrative" di Giovanni Battista Belzoni
NOVITÀ
Traduzione e cura di Gianpietro Grecchi
Il "Narrative"
di Giovanni Battista Belzoni
Collana * passato remoto *
formato 14 x 21
copertina morbida con risvolti
pp. 250
Eur 24,50
Uscita: ottobre-novembre 2014
ISBN
978-88-97264-41-5
Dopo quella edita da Sonzogno nel 1825, questa è la prima traduzione italiana
(il testo originale fu infatti scritto in inglese) dei diari di viaggio del celebre
Giovanni Battista Belzoni (Padova, 5 novembre 1778 – Gwato, 3 dicembre
1823), considerato l'iniziatore della moderna egittologia.
E' il racconto dettagliato dei suoi viaggi in Egitto e Nubia, durante i quali
riuscì, tra le altre cose, in due imprese memorabili: entrò per primo nel tempio
di Abu Simbel, scoperto pochi anni prima da Burckardt; e a Giza scoprì
l'ingresso segreto della piramide di Chefren.
Questa che segue è la descrizione della scoperta, nella Valle dei Re, del
sarcofago di Seti I, XIX dinastia, successore di Ramses I. Suo figlio diventerà
il famosissimo Ramses II, che morirà a 90 anni.
“La descrizione di ciò che vedemmo, che finora ho rinviato, merita la più
grande attenzione non avendo l’uguale al mondo e non avendo noi la più
piccola avvisaglia di fare una simile scoperta: in mezzo a questa sala così
ampia troneggiava un sarcofago del più magnifico alabastro orientale, lungo
3 metri e largo poco meno di un metro. Il suo spessore era soltanto di 2 centimetri ed era trasparente quando
lo si illuminava con una luce. Era minutamente scolpito dentro e fuori con centinaia di figure alte circa 5
centimetri, che rappresentavano, io credo, l’intera processione funebre e le cerimonie per i defunti assieme a
vari simboli. Mai nulla era stato portato dall’Egitto all’Europa che gli potesse essere paragonato. Il coperchio
era stato spostato e rotto in molti pezzi che ritrovammo scavando davanti al primo ingresso. Il sarcofago era
in cima a una scala nel centro del salone che comunicava attraverso un passaggio sotterraneo, che scendeva
verso il basso, lungo 100 metri. Dare un’accurata descrizione delle varie rappresentazioni contenute in questa
tomba sarebbe al di sopra delle mie capacità.”
Il libro, impreziosito dai disegni originali di Alessandro Ricci, medico e disegnatore al seguito del nostro, è
corredato da un breve testo scritto della moglie di Belzoni, Sarah: Il modesto racconto della signora Belzoni
sulle donne egiziane, nubiane e turche.
La traduzione dall'inglese e la cura è opera di Gianpiero Grecchi, giornalista ed egittologo.

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