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High Line Park a New York
Il tetto verde più lungo al mondo
Nel giugno 2009 con la creazione dell’High Line Park, Central Park ha perso l’esclusiva
come oasi verde a New York. Dove una volta transitavano i treni merci oggi passeggiano
gli abitanti di una delle maggiori metropoli al mondo godendosi il panorama sull’Empire
State Building, sul fiume Hudson e sulla statua della Libertà. Tutto questo a qualche
metro da terra. Già nell’aprile 2010 si contavano più di 2 milioni di visitatori.
Intorno al 1930 nasceva la High Line di New York, una sopraelevata pensata per
diminuire gli incidenti dovuti al transito dei treni merci a livello della strada. Un tragitto di
dall’odierno Javits Convention Center alla Gansevoort Street si snodava in mezzo alla
città per 2,5 km su piloni alti tra i 5 e i 9 metri e con arcate variabili tra i 9 e i 18 metri di
ampiezza. Nel 1980 questo tragitto venne dimesso e dimenticato per lunghi anni.
La strada ferrata con un futuro verde
Da allora molto è cambiato: il tetro quartiere industriale di Chelsea è diventato una delle
zone con la maggior concentrazione di gallerie d’arte al mondo; nella zona di
Meatpacking hanno aperto le loro boutique Stella McCartney e altri designer di moda e
di architettura. Nel frattempo incombeva sempre la presenza della vecchia sopraelevata.
Su pressione di alcuni proprietari fondiari si voleva allora abbattere la vecchia struttura,
ma la neonata associazione “Friends of the High Line”, presieduta da Robert Hammond
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vi si oppose fermamente raccogliendo 10.000 adesioni tra cui anche quelle di numerose
personalità della vita civile. Ancora nel 2001 un’ordinanza del sindaco Rudolph Giuliani
ne ordinava l’abbattimento, ma l’anno successivo Michael Bloomberg, il nuovo sindaco,
la dichiarava monumento storico. Da quel momento partì una gara tra architetti per
trasformarla in “giardino sospeso”.
Il design di un parco fuori dai canoni classici
La gara internazionale “Design the High Line” fu vinta nel 2003 da un team costituito
dall’architetto paesaggista James Corner con il suo studio Field Operations, dallo studio
di architettura Diller Scofidio e Renfro e dall’esperto botanico Piet Oudolf che già aveva
realizzato il Millenium Park a Chicago.
Il loro progetto comprendeva laghi e panchine oltre a dei punti panoramici da dove
ammirare l’Empire State Building, il fiume Hudson e la statua della Libertà. A distanze
regolari furono previste delle rampe e degli ascensori di accesso. Venne mantenuta la
larghezza originale che permetteva il passaggio affiancato di due treni merci e si
rinunciò a installarvi delle attività commerciali. Lo scopo era quello di riprodurre la
naturale flora che si era impossessata della High Line negli ultimi 20 anni di inattività
senza togliere nulla al suo passato industriale evidenziando la presenza dei binari.
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Elementi combinati
Field Operations ha sviluppato un percorso pedonale composto da elementi in cemento
armato rastremati a punta su di un lato in maniera che a inverdimento avvenuto le parti
solide e le parti verdi si confondano. Questa superficie pedonale è l’elemento che unisce
l’intero percorso e accompagna i visitatori nelle diverse zone verdi che vanno dal
paludoso ricco di muschi al secco con diversi tipi di erbacee.
Sono state selezionate 210 diverse specie vegetative, tra le quali parecchi cespugli e
alberi, che fioriscono sopra a mediamente 45 cm di substrato. Volutamente si è evitato
l’effetto “decorativo” lasciando spazio all’estro proprio della natura.
In alcuni punti particolarmente angusti si è ovviato con dei ponti a ca. 2,5 metri di
altezza che sovrastano l’antico percorso ferroviario all’ombra delle fronde degli alberi.
Dovunque si trovano delle panchine che “crescono” da sotto il verde per lasciare al
visitatore il tempo del meritato riposo e della meditazione.
Lungo il percorso vi sono numerose attrazioni come le sedie a sdraio su rotaia, dei giochi
d’acqua, una “viewing box”, una lente di ingrandimento sul traffico sottostante voluta
dagli architetti per mettere in correlazione la città con il parco.
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La sfida realizzata
Nel 2006 iniziò la realizzazione dei primi 800 metri, dalla Gansevoort Street alla 20th
Street, 800 metri inaugurati nel 2009. Nel frattempo si è completato anche il secondo
lotto di altri 800 metri, che verrà inaugurato proprio nel giugno 2011.
Per la realizzazione si sono utilizzati elementi drenanti ZinCo-Floradrain® che grazie alla
loro conformazione trattengono l’acqua piovana necessaria all’irrigazione permettendo
contemporaneamente il deflusso dell’acqua in eccesso. Gli elementi ZinCo-Floradrain®
sono stati posati sull’intera superficie anche sotto alle canalizzazioni per l’acqua e per
l’elettricità.
La velocità di posa e la possibilità di gettate in cemento sopra agli elementi drenanti
erano fondamentali quanto la precisione nella logistica per evitare chiusure delle
trafficate strada del centro cittadino di New York.
Attualmente l’associazione “Friend of the High Line” e il comune stanno alacremente
lavorando sotto alla guida del sindaco Bloomberg alla realizzazione del terzo e ultimo
lotto grazie all’acquisizione da parte del comune nel luglio del 2010 dell’ultimo tratto
della High Line. Così si concluderanno i lavori con ben 2,4 km di parco sospeso!
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I riconoscimenti
Il progetto è terminato solo in parte ma già molti sono i premi che sono stati assegnati:
ai fondatori dell’associazione “Friends of the Highline”, il pittore Robert Hammond e lo
scrittore Joshua David, è stata assegnata la medaglia Jacons della Fondazione
Rockefeller; all’associazione stessa sono andati i premi del comune di New York “Dirs C.
Freedman” e il premio dell’IGRA (International Green Roof Association) Green Roof
Leadership Award 2010, assegnato ogni anno a progetti particolarmente interessanti nel
campo delle coperture verdi.
L’associazione “Friend of the High Line” ha finanziato il 90% dell’importo complessivo
per la realizzazione ed è responsabile del mantenimento e della gestione del parco.
Un investimento per il futuro
L’importo complessivo del progetto ammonta a USD 170 milioni, di cui la gran parte
finanziata da privati e in parte con soldi pubblici. Da un’analisi effettuata da esperti, il
rendimento di questo investimento dovrebbe prudenzialmente aggirarsi a 5 volte
l’importo investito.
Il “nastro verde” non attira soltanto amanti della natura, fotografi, artisti e musicisti ma
anche parecchi imprenditori. Sulla 14th Street nasce così l’Hotel Standard degli architetti
Polshek & Partners e sulla 23th Street la torre in vetro e acciaio “HL 23” di Neil Denarie.
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Anche il nuovo Whitney Musuem disegnato da Renzo Piano al terminale Sud ha un
accesso diretto all’ High Line Park.
Un esempio per il mondo
L’idea verde dell’High Line park ha fatto proseliti. Urbanisti da Rotterdam, Hong Kong,
Singapore e Gerusalemme già hanno visitato i terrazzamenti. Anche a Chicago esiste un
progetto per trasformare una linea ferroviaria in disuso da anni. A Filadelfia si vuole
trasformare un viadotto alto 18 metri e ad Atlanta si vuole intervenire su una
circonvallazione ferroviaria (Beltine- Project) in una cintura verde di ben 35 km.
L’eccezionale risultato del High Line Park dimostra come gli abitanti delle città non siano
disposti a coprire grandi distanze per svagarsi nel verde. Una ragione in più per
pianificare zone verdi su edifici industriali riqualificati e nelle città in genere.
Autore: Ing. Roland Appl (FH), ZinCo GmbH
Ulteriori informazioni
ZinCo GmbH
Lise-Meitner-Str. 2
72622 Nuertingen
Germania
Tel. +39 02 80886820
E-Mail: [email protected]
www.zinco-italia.it
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Galleria immagini
Nel caso vengano utilizzate queste foto indicare quale fonte “ZinCo”.
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L’High Line Park é diventata
un’attrazione per la città di New York
e non solo per gli abitanti della città.
L’High Line offre la possibilità di relax e
distrazione a qualche metro da terra mentre
sotto scorre la vita frenetica della metropoli.
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Alcuni tratti hanno mantenuto l’aspetto per
ricordarne l’uso e l’origine industriale.
I percorsi pedonali in prefabbricati di cemento
ricordano la forma dei binari e creano delle zone
di sovrapposizione con il verde.
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Gli elementi in cemento ratremati sulla parte
terminale si confondono con il verde.
Muschi, erbacee e fiori si fanno strada tra gli
elementi in cemento.
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Le panchine fuoriscono come elementi di
continuità dalla pavimentazione arredando
tutto il percorso.
L’High Line offre molteplici possibilità di relax:
queste sedie a sdraio su ruote possono essere
spostate a piacimento lungo i binari.
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Accessi pedonali e ascensori permettono di
salire sul “giardino sospeso”.
Un’attrazione per lo sguqrdo: in mezzo a
un mondo di asfalto e cemento l’occhio
viene attratto dalla macchia verde.
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Nel caso vengano utilizzate queste foto indicare quale fonte “Friends of the High Line“.
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La riqualificazione della sopraelevata procede metro dopo
metro: nel 2011 saranno accessibili 2/3 del percorso
complessivo.
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Didascalia:
Gli elementi ZinCo-Floradrain® coprono completamente lo
starto di cemento impermeabile assicurando un drenaggio
perfetto e fanno da base sicura per le zone verdi e per i
percorsi pedonali.
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