Altre fonti di rumore Effetti sulla salute Effetti economici

Transcript

Altre fonti di rumore Effetti sulla salute Effetti economici
Ufficio federale di statistica
16.25
16 Rumore
L’ambiente in Svizzera
Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio
Altre fonti di rumore
RUMORI PIÙ FASTIDIOSI
Il rumore prodotto da impianti industriali, fissi o mobili, è disciplinato dalla legge
A casa, da un quinto a un terzo della popolazione è infastidita
sulla protezione dell’ambiente (LPA) e dall’OIF (cfr. punto 16.4). Altre emissioni
dal rumore del traffico. In fabbrica, una persona su tre–quattro
foniche quali i rumori domestici, gli schiamazzi dei parchi giochi, i campanacci
è disturbata dal rumore dei macchinari industriali.
Fig. 16.25
Percezione soggettiva del rumore
a casa e sul posto di lavoro
A casa
Zurigo
Berna
Rumore industriale
Rumore umano
18,9
29,4
Rumore del traffico
13,1
12,5
21,7
3,5
4,7
33,1
31,8
3,5
33,9
31,7
20,3
13,8
33,1
19,2
26,6
1,7
1,5
24,3
25,1
21,6
21,5
Ginevra
Vaud
Ticino
Sul posto di lavoro
33,9
20,3
0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35
Percentuale della popolazione Percentuale della popolazione Percentuale della popolazione Percentuale della popolazione Percentuale della popolazione
Fonte: Ufficio federale di statistica 1990.
delle mucche, la musica ad alto volume e simili – i rumori di tutti i giorni – sottostanno all’OIF, ma sono regolamentate anche da altre disposizioni legali, quali il
diritto in materia di vicinato o i regolamenti delle polizie cantonali (per schiamazzi
notturni, ecc.).
Questo tipo di immissioni sonore non è però oggetto di misurazione sistematica. I
dati di cui disponiamo sono tratti dalla giurisprudenza in materia e sono quindi
Foto: Docuphot AG
relativi a singoli casi. I dispositivi delle sentenze sono accessibili al pubblico: di
norma, tuttavia, rimandano per analogia all’applicazione dell’OIF.
16.3 EFFETTI DEL RUMORE
16.31 Effetti sulla salute
IL RUMORE DELLA VITA QUOTIDIANA
Spesso anche il suono dei campanacci delle mucche o delle
campane delle chiese può essere fonte di disturbo per la
popolazione confinante. Nel 1988, ad esempio, il tribunale
Un’eccessiva esposizione al rumore può provocare un abbassamento della
concentrazione, lesioni uditive e addirittura l’infarto cardiaco (12) (➞ capitolo 34).
amministrativo del Canton Argovia ha deciso di sottoporre a
risanamento acustico la parrocchia evangelico-riformata di
Würenlingen, le cui campane suonavano un po’ troppo spesso!
16.32
Effetti economici
Il rumore provoca costi spesso difficilmente monetizzabili a causa delle ripercussioni sulla salute, degli effetti sullo sfruttamento edile ed agricolo e dei conseguenti fenomeni di «fuga dal rumore».
I costi sanitari legati al rumore sono generati non solo dalle spese sostenute per
consultazioni e trattamenti medici, ma anche dalla diminuzione della produttività
dovuta al calo della concentrazione. Una minor concentrazione può inoltre
accrescere il rischio di incidenti.
L’esposizione al rumore può deprezzare anche il valore degli immobili: in zone
particolarmente rumorose, gli affitti tendono ad essere generalmente più bassi che
in zone più tranquille. L’OIF prevede, per immobili o terreni, alcune restrizioni di
sfruttamento. Se l’esposizione al rumore è troppo forte, il permesso di costruzione
133
Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio
16 Rumore
L’ambiente in Svizzera
Ufficio federale di statistica
può addirittura essere rifiutato. Se è accordato, il padrone dell’immobile o del
terreno dovrà farsi carico dei costi dei provvedimenti di isolamento acustico.
I costi legati ai fenomeni di «fuga dal rumore» sono costituiti dalle spese sostenute
per traslocare in zone più calme, spesso più lontane dal posto di lavoro e quindi più
care a causa dei maggiori costi di spostamento.
I costi dei provvedimenti di risanamento e d’isolamento acustico sono dell’ordine
di miliardi. Per le sole FFS si calcolano tra gli 1,7 e i 2,3 miliardi di franchi (13).
L’onere necessario al risanamento acustico della rete stradale svizzera sarebbe pari,
secondo le stime dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio
(UFAFP), a oltre 3 miliardi di franchi.
Secondo uno studio del 1990 sull’agglomerato urbano zurighese, i costi esterni
indotti dal rumore del traffico andrebbero dai 400 ai 500 milioni di franchi l’anno,
il che corrisponderebbe, nel perimetro interessato, a quasi 5 centesimi per chilometro/veicolo privato. Nell’agglomerato di Berna, i costi ammontano annualmente
a 80 milioni di franchi. Sulla base di stime fatte in Germania, l’UFAFP considera
che, a livello nazionale, i costi occasionati dai danni provocati dal rumore sarebbero
dell’ordine di oltre 2,5 miliardi di franchi l’anno.
16.33
Disturbi provocati dal rumore
Non tutti reagiscono nello stesso modo al rumore. La minore o maggiore cacofonìa
di un suono è stata a lungo considerata come un fatto soggettivo; tale idea è stata
però smentita da numerosi studi (cfr. Fig. 16.33).
Altro soggetto d’indagine è stato l’effetto prodotto da diversi tipi di rumore. Uno
studio psico-sociologico dell’UFAFP sulla sensibilità soggettiva a ripetute esposizioni
al rumore è giunto alle seguenti conclusioni: se i diversi tipi di rumore hanno differente intensità, il rumore più forte corrisponde all’incirca al disturbo globale. Se, al
contrario, due diversi tipi di rumore (traffico aereo e traffico stradale) hanno la
stessa intensità, il disturbo da essi provocato si somma, rafforzandosi considerevolmente (14).
UN RUMORE DA SPACCARE I TIMPANI
Sulle 1033 famiglie basilesi interrogate a
questo proposito, il 16,4 per cento dice
di essere molto disturbata dal rumore.
Fig.
182.3a
Fig.
16.33
Rumore e grado di disturbo
Percentuale delle famiglie che dicono di sentirsi «fortemente disturbate» dal rumore,
in relazione a diversi livelli sonori
Questa valutazione riflette la situazione
fonica effettiva: se ad un livello sonoro
< 50
5,8
inferiore o eguale a 50 dB(A) le famiglie
51–55
6,1
che dichiaravano d’essere disturbate dal
56–60
6,6
rumore rappresentavano il 5,8 per cento
61–65
del totale del campione intervistato, la
proporzione saliva a 41,8 nel momento
in cui il livello sonoro superava
i 70 dB(A).
13,8
66–70
32,9
> 70
41,8
80 60 40 20
0
Esposizioni in dB(A)*
0
Fonte: Conzelmann-Auer 1993.
*dB(A) = decibel (A): livello di pressione sonora corretto
5
10
15
20
25
30
Quote percentuali
35
40
45
50
Al rumore non ci si abitua: negli ultimi vent’anni, come dimostra l’indagine «Lärmstudie 90», la sensibilità uditiva della popolazione non è affatto cambiata (15).
134