Expo, lavoro per 16mila persone

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Expo, lavoro per 16mila persone
SABATO
26
LUGLIO
ECONOMIA
2014
11
Expo, lavoro per 16mila persone
Firmati gli accordi che fissano regole ed evitano scioperi. Apprendistato per i giovani
DIANA BRACCO TRANQUILLIZZA
«L’Albero della vita è in ritardo?
C’è poco tempo ma ce la faremo»
I posti di lavoro
riguardano cantieri
e gestione padiglioni
MILANO - Due accordi, per disporre regole chiare a
tutela dei circa 15/16 mila lavoratori che saranno impegnati sul sito espositivo di Expo 2015 nella fase di costruzione e nei sei mesi di eventi.
La firma coinvolge Expo Spa, con il commissario unico Giuseppe Sala, e i sindacati per i Paesi partecipanti.
Fino al primo maggio saranno impegnate circa 4mila
persone, nel semestre dell’Esposizione la Spa avrà circa 1.000 dipendenti, altri 8mila saranno coinvolti per
pulizie, manutenzione, vigilanza. Tutti con aziende
esterne. Quanto ai Paesi partecipanti, da maggio a ottobre utilizzeranno 3 mila lavoratori. «Non si potranno
vietare gli scioperi perché sarebbe impossibile, ma si
potranno governare - ha commentato Sala - Con questo
accordo siamo in grado di garantire ai Paesi insieme ai
sindacati che gli scioperi saranno limitati. Se un Paese
sottoscrive l'accordo e sta a queste regole, automaticamente la possibilità di sciopero diventa limitatissima».
A presentare l’intesa è intervenuto a Milano il ministro
del Lavoro Giuliano Poletti. «Si può gestire un evento
straordinario senza immaginare un porto franco, ma
con buone regole che possono essere
verificate - ha spiegato - Dimostriamo che i contratti a
termine e di apprendistato sono utilizzabili e positivamente in un contesto come questo». Il patto prevede di
escludere limiti quantitativi all'utilizzo dei contratti a
tempo determinato, per assunzioni nella fase di gestione, o almeno la possibilità di prevedere limiti specifici
per le assunzioni in fase di costruzione. L'apprendistato
è indicato come stimolo per l'occupazione giovanile, si
fissano organizzazione dell'orario di lavoro, riposi, ferie e permessi, procedure per prevenire o risolvere le
controversie su discipline contrattuali o sindacali.
Il primo degli accordi per la costruzione dei padiglioni
può essere proposto dal partecipante alle aziende costruttrici, il secondo (per la gestione) può essere sottoscritto direttamente dal Paese partecipante.
Interpellato dalla stampa, Sala ha anche risposto ad alcune domande legate alle indagini in corso. Riguardo
al coinvolgimento del direttore generale Expo Christian Malangone (chiamato in causa per induzione indebita a dare o promettere utilità), Sala ha smentito l’arrivo di un avviso di garanzia. «Io - ha detto - posso ribadire la mia fiducia nella magistratura e non posso esimermi dal dire che a quella persona va tutta la mia solidarietà». Quanto al viaggio in Giappone, contestato nel
filone di indagini che coinvolge il governatore Roberto Maroni, Sala chiarisce di «non avere confermato la
trasferta e la persona oggetto di interesse, cioè la dottoressa Mariagrazia Paturzo»: «Non ho firmato non perché avessi idee strane in testa, ma perché mi sembrava
illogica una spesa così importante per un periodo limitato di trasferta. Non sono contrario alla logica dell'Expo
tour, poi bisogna capire ogni singolo momento quanto
sia di utilità e in linea con le nostre esigenze».
Angela Grassi
MILANO - (a.g.) - I dubbi sulla costru- ne del bando» per la cessione.
zione in tempi corretti del Padiglione Ita- Il mondo intero, per adesso, è curioso
lia e del suo "albero della vita" non sfio- di sapere cosa accade nel sito alle porrano Diana Bracco, commissario di se- te di Milano, così da settembre sarà
zione e presidente di Expo Spa. «E’ ve- possibile a chiunque seguire l'avanzaro - dice - abbiamo poco tempo, ma ce mento dei lavori dal "Belvedere in città"
la faremo». Le preoccupazioni nasco- nel nuovo spazio espositivo Tim4Expo
no dai pronostici dei tecnici che parla- in Triennale: tre droni trasmetteranno i
no già di ritardi: se non si parte entro video anche sui siti web e canali social
pochi giorni, non si farà in tempo entro di Expo2015 e di Telecom Italia. Sono
fine anno - dicono - e le varie sezioni dotati di 6 motori elettrici di alta potenza e sono controllati da una
del Palazzo Italia vanno
elettronica di bordo in gracreate intorno alla scultura
do di mantenere i dispositiinterattiva, destinata a esseDa settembre
vi stabili anche in condiziore simbolo dell’evento milatre droni
ni di meteo avverse. Lo spanese. Firmando un protoin volo
zio Tim4Expo accoglie ora
collo di intesa con alcuni enla mostra realizzata dai fototi scientifici, Bracco si è detinvieranno
grafi della Magnum sul data fiduciosa. «Stiamo prediimmagini per
ta center di Rozzano ma posponendo per l'autorità antiscoprire cosa
trà ospitare eventi culturali,
corruzione di Raffaele Canincontri sul tema del food,
tone una serie di evidenze
accade nel
della sostenibilità e dell'ecdalle quali poi vedremo cosito milanese
cellenza del Made in Italy
sa uscirà», ha risposto intergiorno dopo
«per condividere l'ecosistepellata sui tempi legati a un
ma digitale di Expo 2015».
affidamento diretto o a una
giorno
Intanto, in Regione, ieri è
gara d’appalto. «L'albero stata firmata una dichiaraha precisato - sarà una
splendida opera d'arte, tutta la società zione d'intenti con Slow Food per un
nuovo Centro di Alta Specializzazione
Expo è convinta della sua bontà».
In vista del 2015 si moltiplicano gli even- e Ricerca in Enogastronomia a Mantoti e si guarda anche al futuro. Arexpo, va. E’ stato creato un fondo regionale
società proprietaria dei terreni, ha rice- complessivo da dieci milioni di euro,
vuto dall'Agenzia delle Entrate l'aggior- per sostenere e finanziare i progetti che
namento del valore dell'area: 315,42 mi- vengono dai vari territori per valorizzarlioni di euro. Con questo dato sarà ora si in vista di Expo e dei suoi contenuti,
possibile «procedere alla formalizzazio- ovvero "Nutrire il pianeta - Energia per
ne della base d'asta e alla pubblicazio- la vita"..
Alitalia vara l’aumento di capitale
La cifra è di 250 milioni di euro. Air France-Klm si sfila. Rinviata l’intesa con Etihad
FIUMICINO - Alitalia vara un nuovo aumento di capitale da 250 milioni ma rimanda l'ok
al contratto con Etihad. L'assemblea degli azionisti non ha infatti affrontato l'accordo con la
compagnia degli Emirati: ma il contratto - assicurano a Fiumicino - è pressochè pronto e verrà rispettata la deadline di fine mese indicata,
anche se non rigidamente, da Abu Dhabi. Da
dove arriva anche la smentita che esista un ultimatum al 28 luglio per chiudere l'operazione.
«Oggi abbiamo fatto un passo importante perchè abbiamo deliberato un aumento di capitale
funzionale all'accordo con Etihad», ha detto
l’ad di Alitalia Gabriele Del Torchio al termine della riunione, sottolineando che «ha contribuito molto il risultato del referendum» che si
è concluso con il mancato raggiungimento del
quorum e quindi la conferma della validità delle intese. Ora si continua a lavorare per arrivare all'accordo. E' possibile che un nuovo cda
venga convocato la prossima settimana.
L'assemblea dei soci, riunita per oltre 5 ore, ha
deliberato l'aumento di capitale fino ad un massimo di 250 milioni (ma Air France-Klm, azionista con circa il 7%, ha già detto che non parteciperà); approvato il bilancio 2013 che si sarebbe chiuso con una perdita netta record di
circa 569 milioni; nominato il nuovo Collegio
sindacale. Ma non ha affrontato il tema
Etihad. Di questo, ha riferito il presidente del
collegio sindacale Giovanni Barbara, si parlerà «quando gli amministratori saranno pronti, quando le cose saranno mature».
Le questioni rimaste aperte sul tavolo sono
due. Da una parte il nodo Poste, con le condizioni della società pubblica per investire altri
40 milioni (dopo i 75 milioni di fine anno) nella compagnia: una soluzione si sarebbe trovata
(la newco cuscinetto in cui Poste entrerebbe insieme a Cai, e da cui nascerebbe la new Alitalia per l'ingresso di Etihad), ma oggi in assemblea non si è parlato di Poste.
L'altro tassello mancante è quello della pace
sociale. Alitalia ieri ha lanciato un nuovo appello: la «coesione e condivisioni» delle scelte
da parte di tutte le sigle sono «essenziali» per
completare l'operazione, ha sottolineato la
compagnia in una nota. E Del Torchio ha aggiunto: «Auspico che tutti i sindacati firmino,
per assicurare un clima di pace sociale e collaborazione».
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
(...) non si dice con chiarezza dove finiscano
le direzioni di Marketing Strategico e della Ricerca e Sviluppo (R&D). Gli ottimisti sostengono che quest'ultima, che occupa diverse
centinaia di persone, rimarrànei siti produttivi. Se così fosse perché non dirlo chiaramente? In una società elicotteristica, ed aeronautica la vicinanza e la stretta integrazione di
marketing-commerciale, ricerca-progettazione e produzione sono importantissimi per la
miglior personalizzazione dei prodotti e la velocità delle decisioni da prendere in un mercato altamente concorrenziale.
L'altro rischio connesso allo scollegamento
territoriale delle competenze strategiche è
quello dell'indebolimento della catena di fornitura esterna, che già sente il peso di concorrenti italiani e stranieri più strutturati, organizzati e supportati dalle Istituzioni ed Istituti di
ricerca Pubblici.
Sono rischi che per i nostri territori già provati dalla crisi generale, da vicende come quelle
di SEA Handling, di Alitalia, dell'aeroporto
Se Agusta e Aermacchi tradiscono
di Malpensa e da una ormai perdurante e pesante crisi di "vocazione industriale", rappresenterebbero un colpo mortale; anche per il
tessuto economico e sociale dei comuni attorno a Malpensa. Oggi importanti analisi macro
economiche e territoriali su scala internazionale individuano nelle culture manageriali e
imprenditoriali sviluppatesi in contesti ad alta
innovazione tecnologica ed alta professionalità uno di principali fattori vincenti delle economie in sviluppo.
Cascina Costa, Vengono e i comuni limitrofi
potrebbero davvero essere le nostre "Cupertino-Silicon Valley" per l'avionica e la meccatronica; anche perché si calcola che un posto
di lavoro in aziende innovative è in grado di
stimolarne almeno altri cinque nei servizi di
accoglienza, di servizi alle persone, di opportunità locative, etc., tra l'altro in un contesto
naturale attrativo. Invece di un trasferimento
in una capitale inefficiente e burocratica, per
usare un'espressione cara agli industriali varesini, si dovrebbe lavorare su una "Traiettoria"
che promuova il trasferimento nelle province
produttive, come la nostra, anche dei centri finanziari e direzionali. Perché no, di Finmeccanica stessa! I Caproni, gli Agusta, già agli inizi del secolo scorso, pur essendo originari di
luoghi molto distanti dai nostri, avevano pensato bene di insediarsi attorno a una piana,
quella di Cascina Malpensa, allora utilizzata
per le esercitazioni annuali della cavalleria ed
artiglieria militare, costruendo qui i loro primi hangar, la loro pista di decollo ed atterraggio. Ancora di più oggi, con lo sviluppo di un
importante aeroporto internazionale, i nostri
comuni conservano un ruolo logistico di primaria importanza. Infine, come in tutti i paesi
più importanti d'Europa, le Aziende pubbliche e non solo, dovrebbero confrontare il loro
piani con i cosiddetti "Stakeholder-portatori
di interesse": cittadini e loro rappresentanti,
associazioni sindacali e di categoria, sindaci e
parlamentari, per "condividere" gli obiettivi
di un progetto, del quale sono chiari i rischi,
ma molto oscuri i vantaggi.
Il comunicato Finmeccanica parla di tutto il
2015 per completare il trasferimento. Saranno scelte che condizioneranno per i prossimi
anni anche le nostre azioni amministrative di
pianificazione dei nostri territori, gli investimenti, i servizi necessari, l'occupazione. Vigileremo anche in agosto per tornare a settembre con un evento sul tema non solo dei rischi, ma dello sviluppo del territorio.
* Angelo Bellora
Imprenditore e sindaco
di Cardano al Campo
** Emilio Paccioretti
già assessore all’Economia
e al Lavoro del Comune di Samarate