radA3AFB.tmp.DOC Delibera di CC n.27 del 27.02
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PRESA D’ATTO DELLE MANCATE COMUNICAZIONI DEI RILIEVI SUI VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 21.11.2003 – 28.11.2003 – 19.12.2003 IL CONSIGLIO COMUNALE PRESO ATTO che copia dei verbali delle deliberazioni delle sedute consiliari del 21.11.2003 – 28.11.2003 – 19.12.2003 sono stati recapitati ai Capigruppo Consiliari; RITENUTO di dover procedere all’approvazione dei verbali delle deliberazioni delle suddette sedute consiliari; Con voti favorevoli n.25, legalmente espressi, su n.25 componenti presenti e votanti; DELIBERA di prendere atto dei verbali delle deliberazioni delle sedute consiliari del 21.11.2003 – 28.11.2003 – 19.12.2003. Vic/Cot radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 1 COMUNE DI JESI Provincia di Ancona VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 21.11.2003 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 2 La seduta ha inizio alle ore 15.45 COMMA N. 1 - DELIBERA N.184 DEL 21.11.2003 INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA FRANCESCO BRAVI PER SAPERE SE SIA STATA EFFETTUATA UN’INDAGINE CONOSCITIVA PRESSO LE SCUOLE JESINE SULL’ENTITÀ DEL FENOMENO DELLA TOSSICODIPENDENZA Sono presenti in aula n.15 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io do la parola al collega Bravi per illustrare l’interrogazione. Prego Bravi. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, faccio una esposizione molto rapida perché mi sembra sia ben chiara sull’interrogazione stessa quindi penso non sia necessario discuterne in modo approfondito. Considerato quindi il preoccupante aumento del numero di studenti che fanno uso di stupefacenti, dall’hascisc alla cocaina, l’eroina, le droghe sintetiche e naturali come evidenziato da recenti dati statistici nazionali sin dalle scuole medie inferiori (da 11 a 13 anni il 43% fuma lo spinello), si chiede se sia mai stata effettuata un’indagine conoscitiva presso le nostre scuole per verificare seriamente l’entità del fenomeno e se ne siano stati portati a conoscenza i genitori e la cittadinanza, se in caso di riscontro positivo i dirigenti didattici abbiano preso i dovuti provvedimenti; se i dirigenti didattici abbiano introdotto nei propri programmi scolastici progetti relativi alla prevenzione delle tossicodipendenze anche in considerazione del recente parere del Consiglio Superiore della Sanità secondo cui “la cannabis non va considerata droga leggere ed il suo consumo non rappresenta un’abitudine priva di conseguenze per la salute” (depressione, ansietà, schizofrenia, oltre alla bronchite ed enfisema polmonare), che sono le patologie meno preoccupanti in questo senso, quindi mi sembra molto importante che presso le scuole si facciano queste indagini e (inc.) alquanto negativo il fatto che non venissero fatte. È logico che ci sono argomentazioni di diverso genere da parte degli antiproibizionisti che sono dei libertari e non liberali, libertario vuol dire un fatto negativo rispetto è una posizione negativa rispetto a chi è liberale perché la concessione di libertà eccessive conducendo a queste situazioni gravi di liberalizzazione di droghe cosiddette leggere ed io sono stato sempre assertore di chi nega la differenza tra droghe leggere e pesanti perché è assolutamente dimostrato e confermato attualmente dal Consiglio Superiore della Sanità non da un partito politico o da uno proibizionista, proprio su questo tipo di patologie che portano a gravi problemi di natura soprattutto neurologica. Quindi andare avanti ancora e cercare di non capire quale gravità ci sia nel permettere a tutti l’utilizzo di queste droghe, poi adesso c’è... ne parleremo in seguito, la questione della salvia, penso che sia non solo superficiale ma addirittura delinquenziale permettere che i nostri giovani comincino sin dalla tenera età a fumare lo spinello, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi, il Vice Sindaco Cingolani per rispondere, prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 3 ASSESSORE – PAOLO CINGOLANI: Grazie Presidente, a fronte dell’interrogazione presentata dal Consigliere Bravi io mi sono premurato di contattare per iscritto tutti gli istituti scolastici jesini, sia scuole superiori che istituti comprensivi per avere elementi conoscitivi a riguardo della richiesta specifica del Dr. Bravi. Un’indagine di tipo conoscitivo sul numero diciamo delle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti non è possibile rilevarlo perché ci sono dei... dovrebbero essere enti altri rispetto all’ente comunale a fare indagini a tappeto su questo. Io ricordo soltanto che nell’ultima indagine, nell’ultima mappatura della situazione giovanile di Jesi nei confronti delle sostanze psicotrope risale al ’99 – dopo Bravi ti do tutta la documentazione – era stata una ricerca realizzata con il contributo della Regione Marche, dell’Assessorato alla Sanità ed il Fondo Nazionale per la Lotta alla Droga, era praticamente una ricerca volta a valutare la percezione che i giovani jesini avevano nei confronti delle sostanze stupefacenti ed a migliorare una loro conoscenza riguardo alla problematica. Da quell’epoca in poi non è stata fatta un’azione conoscitiva se non quelle che sono le statistiche che posso mettere a disposizione e che provengono dal SERT dal servizio della sanità dove accedono i soggetti che comunque in qualche modo sono in trattamento ed in cura, mentre tutte le scuole ci hanno risposto che in tutti gli istituti, nessuno esclusa, sia quindi quelli comprensivi che quelli superiori hanno in atto e già da diversi anni hanno avuto in atto, momenti di formazione ed informazione permanente su quelle che sono le sostanze psicotrope, sulle sostanze, sulle droghe, ci sono progetti di mentoring ad esempio di accompagnamento che vengono fatti dall’Oikos e da altre cooperative quindi di presenza permanente nella scuola, momenti di formazione con gli stessi studenti oltre che momenti di informazione e formazione con i genitori, questo è quello che fa la scuola, quindi fa un’azione di tipo informativo e conoscitivo e nel caso in cui venga individuata la presenza o il sospetto che si faccia effettivamente uso di queste sostanze all’interno degli istituti viene fatta la segnalazione alle forze dell’ordine perché queste sono le procedure da attivare. Quindi se la richiesta che mi viene fatta come viene fatta, sia stata fatta un’indagine sul numero dei soggetti che usano le sostanze no perché non è di competenza dell’ente, l’ente nel ’99 ha fatto un’indagine in sinergia con altri enti per avere una conoscenza più di dettaglio su tutto il territorio ed attualmente gli istituti comprensivi fanno le loro attività educative quelle che gli competono e l’amministrazione comunale con i Comuni associati finanzia i progetti di formazione ed informazione sulle sostanze stupefacenti nelle scuole. Riguardo alla questione non entro diciamo... questa è una mia posizione personale riguardo alle ultime affermazioni fatte dal Consigliere Bravi, io ritengo che al di là della divisione tra sostanze leggere e sostanze pesanti, droghe leggere o pesanti, ciò che ci deve preoccupare è la necessità, l’esigenza di molti giovani di poter coprire forme comunque di disagio andando alle sostanze non allo sviluppo di relazioni positive. Quindi sicuramente sotto l’uso di sostanze c’è una fragilità emozionale, relazionale che andrebbe in qualche modo affrontata, secondo me la distinzione tra sostanze leggere e sostanze pesanti non va al cuore del problema, il problema è la fragilità psicologica di alcune generazioni. Ancora posizione personale io ritengo che anche le cosiddette sostanze in vendita nei negozi ormai su tutto il territorio nazionale di etnobotanica siano sostanze pericolose, questa posizione è molto personale, la salvia di divinorum è una sostanza pericolosa comunque perché non abbiamo bisogno di altri tipi di esercizi commerciali, ci sono le erboristerie che vendono i prodotti che vengono venduti in altri negozi, comunque ripeto è una posizione personale. Una riflessione su questa questione va fatta comunque anche nella nostra città, io non la ritengo una opportunità assolutamente. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 4 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Cingolani. Collega Bravi per dichiararsi soddisfatto o meno, prego. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Soddisfatto in parte comunque ringrazio l’Assessore Cingolani perché prima di tutto si è fatto un bel lavoro di indagine presso le scuole e lo ringrazio sinceramente, però sono in parte non soddisfatto per il fatto che le scuole realmente non hanno avanzato progetti e lo dico con convinzione perché mia moglie insegna alle scuole Amedeo di Savoia e di progetti finalizzati alla formazione ed informazione, prevenzione delle tossicodipendenze ed anche per quello che riguarda queste benedette droghe leggere non se ne fanno. I progetti non ci sono, se ci sono, sono molto limitati anche l’Oikos con Don Giuliano per ora non ha presentato il progetto stesso, quello che penso di dover far rilevare, non tutti ci pensano è che non tutti quelli che fanno uso di marijuana passano alla cocaina, ma quasi tutti i cocainomani hanno fatto uso di marijuana e non è una frase mia ma è di chi si intende del settore e dei vari Muccioli, Don Benzi, Don Germi che sono della stessa convinzione e che purtroppo nonostante quello che ho detto prima relativamente alle indagini fatte dal Consiglio Superiore della Sanità e nonostante le cose banali di cui non c’è nemmeno bisogno di stare ad indagare, la realtà e la certezza che queste droghe cosiddette leggere portano a gravi conseguenze è alla portata degli occhi di tutti, basta frequentare la psichiatria, io ho l’ambulatorio proprio vicino e mi rendo conto che non è vero che la marijuana non fa niente. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi, a questo punto abbiamo esaurito le interrogazioni, invito la Segretaria del Consiglio Comunale a procedere all’appello ed alla verifica del numero legale. Prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 5 COMMA N. 9 ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE SUGLI INDIRIZZI CULTURALI E ORGANIZZATIVI PER IL FUTURO DEL TEATRO PERGOLESI E DELLE ALTRE REALTÀ TEATRALI DEL TERRITORIO RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 6 COMMA N. 12 MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI JESINI PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SERRINI E BRAZZINI AD OGGETTO: “PROSPETTIVE DEL TEATRO PERGOLESI” RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 7 Viene effettuato l’appello nominale, sono presenti 23 consiglieri, la seduta è valida. COMMA N. 2 - DELIBERA N.185 COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: 23 presenti seduta valida. Riprendiamo i lavori di questo Consiglio Comunale tenendo conto appunto che il Consiglio precedente di venerdì 14 novembre dedicato alla strage, all’attentato terroristico di Nassiriya e quindi a ricordo degli italiani civili e militari morti in quell’attentato, anche i morti iracheni, abbiamo appunto rinviato tutte le pratiche a questo Consiglio Comunale per questo oggi non abbiamo neanche riunito la Conferenza dei Capigruppo perché praticamente tutte le pratiche sono state rinviate a questo Consiglio Comunale quindi riprendiamo di fatto i lavori dalle comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio poi seguiamo l’ordine previsto dalla convocazione e dal regolamento quindi le due ore previste per le mozioni ed ordini del giorno per poi passare alle pratiche. Nelle comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale per quanto mi riguarda riprendo anche qui ciò che avevamo deciso nella Conferenza dei Capigruppo ultima, di dedicare l’inizio del Consiglio Comunale al ricordo di un grande italiano, il ricordo ad Alessandro Galante Garrone, che come sapete si è spento a Torino il 30 ottobre scorso, tra l’altro Galante Garrone torinese ma legato alla nostra città, conosciamo tutti il valore di quest’uomo che è stato per certi versi uno dei grandi, tra i grandi protagonisti appunto del secolo scorso, del XX° secolo. Una vita quella di Galante Garrone dedicata all’impegno civile, soprattutto, ma io direi una vita spesa e dedicata prima, da giovane, durante il ventennio fascista al suo impegno nella magistratura, come magistrato, poi nel dopoguerra un impegno all’insegnamento, ha insegnato in varie università Torino, Cagliari, storia contemporanea, storia del risorgimento; impegno anche politico, lui è stato parlamentare della sinistra indipendente alla Camera dei Deputati. È stato un uomo Galante Garrone, un esempio anche nel periodo della resistenza come antifascista, non dimentichiamo che è stato un partigiano nella sua regione, in Piemonte, nella sua realtà territoriale ed è stato membro del comitato nazionale di liberazione della regione Piemonte. Era per chi lo ricorda, io lo ricordo per le sue – oltre che per la presenza in città in alcune iniziative – fugaci apparizioni alla televisione, io lo ricordo quindi mi rimane impressa quella sua figura anche austera come persona di una certa età, un intellettuale comunque impegnato e trasmetteva questa sua coerenza che in qualche modo insegnava come intellettuale, come insegnante universitario ma che trasmetteva questo suo impressionante stile di vita che è stato tutto incentrato praticamente nel trasmettere alle nuove generazioni i valori dell’etica sia sotto l’aspetto dell’impegno civile che sotto l’aspetto dell’impegno politico. Dicevo che è stato diverse volte ospite della nostra città partecipando appunto a convegni, a dibattiti pubblici ed era anche Presidente del centro studi Calamandrei della nostra città per questo abbiamo deciso appunto di invitare il centro studi Calamandrei a portare un ricordo di Alessandro Galante Garrone prevedendo appunto in Consiglio Comunale – così abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo – un intervento di un rappresentante del centro studi, che ricordi al Consiglio Comunale quindi alla nostra città la figura di Alessandro Galante Garrone. Per questo intervento per ricordare Galante Garrone che è considerato secondo me giustamente un po' la voce dell’impegno civile ed era stato soprannominato – l’abbiamo letto nel ricordo – il “mite giacobino” per ricordare questa figura io invito ad entrare in aula il signor Berti Gianfranco, in rappresentanza del centro studi Calamandrei che oltre che rappresentare il centro stesso era amico personale di Alessandro Galante Garrone. Quindi io do immediatamente la parola al signor Berti Gianfranco per questo ricordo. Passo la parola, prego Berti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 8 RAPPRESENTANTE CENTRO STUDI CALAMANDREI – BERTI GIANFRANCO: Grazie buonasera a tutti, io Presidente debbo correggerla subito perché Alessandro Galante Garrone non è mai stato membro della sinistra indipendente in Parlamento era suo fratello Carlo, Alessandro era quello che si considerava rispetto a Carlo come a tutti gli altri, quello inferiore, che non aveva da vantare niente. Devo confessare una inadeguatezza mia, credo nostra – del centro Calamandrei – nel parlare di un personaggio come Alessandro Galante Garrone, nel parlarne poi dopo che in morte ne hanno parlato tutti e tutti bene per la verità, da Ciampi a Pera, da Casini a Caselli, da Violante ad Urbani, da Bobbio a Vittorio Foa, a Giorgio La Malfa, a tutti. Lui diceva quando sarò morto non voglio discorsi ufficiali, non voglio cerimonie, non voglio commemorazioni e non voglio ricordi né ricordini. Era il Presidente onorario del centro studi Calamandrei di Jesi, era il nostro maestro, è stato anche un amico e proprio per questo per rispettarne in parte le intenzioni e le volontà che questo intervento non sarà una commemorazione ma un racconto per flash dei racconti che lui ci faceva, ci faceva nelle passeggiate per Jesi, che ci faceva nelle lunghe sedute a tavola e nelle lunghissime sedute nel suo studio, salotto, di Torino, pieno di libri ma pieno soprattutto di fotografie di un mondo che abbiamo letto e conosciuto per averlo letto e che lui aveva conosciuto di persona dal mondo del risorgimento fino agli ultimi giorni. Quindi in questa carrellata di ricordi incomincio con il ricordare come lui sorridesse sotto i baffi quando faceva riferimento al suo doppio cognome – Galante Garrone – incominciava dicendo che per uno che proveniva dal Piemonte Sabaudo un doppio cognome non si poteva negare, con ciò lasciando intendere un’ascendenza aristocratica, poi quando si cadeva in questo tranello ricordava che Galante invece era suo padre, un latinista (ecrescista) di ottima fama aveva anche battuto Pascoli in un premio londinese per poesia latina e che Garrone era in omaggio ed in ricordo dei fratelli, dei due fratelli della madre, morti nel ’17 sul monte Grappa medaglia d’oro al valore militare entrambi. Ci raccontava come essendo nato e vissuto a Vercelli avesse giocato nella primavera della Pro Vercelli e siccome aveva il fisico fosse stato messo anche a marcare un certo Silvio Piole. Se uno gli diceva “ma allora eri bravo” lui rispondeva “no, quello bravo era mio fratello” questo è il motivo di tutto il racconto della vita che Galante Garrone fa di se e che faceva di se a noi, ce n’era sempre qualcuno più bravo di lui. Ci raccontava del perché decise di entrare nel ’33 in magistratura invece che di seguire gli studi storici che erano la cosa che a lui interessava e piaceva di più, perché la carriera in magistratura era l’unica che non richiedesse l’iscrizione al fascio ed il giuramento al duce. Così pure raccontava come gli fosse venuta voglia – questo era il termine che usava – di commentare nel ’39 su una rivista ufficiale di diritto, lui magistrato a Torino, una sentenza che il Presidente della Corte d’Appello di Torino Peretti Griva aveva dato in un problema di interpretazione delle leggi razziali ed era una sentenza che apriva una tale smagliatura all’interno di questa famigerata legge per cui ci si poteva infilare una pressoché totale non applicazione e lui da magistrato scrisse su una rivista ufficiale di diritto e fu – questo non lo diceva lui – l’unica voce istituzionale che prese posizione nei confronti delle leggi razziali ed anche qui se uno gli diceva “ma scusa, ci voleva un bel coraggio a fare un commento del genere...” lui diceva “no, il coraggio era di Peretti Griva io tutt’al più ho perso il saluto di qualche collega” però in compenso anche qui cominciava a ridere perché era una persona veramente allegra “... ho perso dei colleghi ma ho trovato moglie...” perché Mitì, la mitica Mitì non era altri che Maria Teresa Peretti Griva la figlia di quel Giudice della Corte d’Appello che aveva fatto la sentenza contro le leggi razziali. Donna di altissimi valori, si dice sempre che dietro ad un grande uomo c’è una grande donna, questa è una grandissima donna, una compagna ed amica di Giulio Einaudi, Cesare Pavese, l’allieva prediletta di Leone Ginzburg, parliamo veramente di figure... eppure non appare mai, non appariva mai, sempre un passo dietro il marito che già per conto suo stava un passo dietro a tutti gli altri. Attivo nella resistenza come ricordava il Presidente anche qui ci raccontava di come un giorno spacciandosi per gerarca si presenta alle carceri Delle Nuove e libera, si fa consegnare due partigiani appena arrestati, ed anche qui non c’era verso di dire “ci voleva coraggio” lui diceva “che coraggio avevo, me la facevo sotto.” L’unica cosa che concedeva era che aveva una bella faccia tosta radA3AFB.tmp.DOC 9 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 e che quindi ci voleva solo un po' di faccia tosta per fare un’operazione di questo tipo e poi l’attività nella resistenza e poi la liberazione il 25 aprile ed anche qui raccontava sempre con questo profilo basso tutto quello che gli capitava nella vita di cui era un grande partecipe. Raccontava questo 25 luglio di questi due fratelli Alessandro e Carlo Garrone che erano partiti il 24 per il Canavese in bicicletta con l’ordine di insurrezione per il 26 mattina all’una e scendendo il 25 in bicicletta sono arrivati alle porte di Torino e l’insurrezione e la liberazione era già cominciata, questo lo raccontava con un modo che è difficile descrivere però leggendovi le prime righe della prima pagine del libro “il mite giacobino” che è il suo unico libro autobiografico, ecco vi da’ tutta la misura di questo personaggio: “scendevamo in bicicletta verso Torino nelle prime ore di quel mattino, io e mio fratello Carlo. Ecco se mi chiedi come fu – questa è una conversazione raccolta da un suo discepolo magistrato, ecco perché usa la seconda persona – il mio 25 aprile ti devo dunque rispondere che cominciò in bicicletta lungo la strada che dolcemente scendeva da Castellamonte in Città per la verità la data fissata per l’insurrezione e la seguente liberazione di Torino e del Piemonte, non era il 25 ma il 26 aprile, l’ordine era stato emanato dal Comando Militare Regionale Piemontese il 24 aprile secondo la formula prestabilita “Aldo dice 26 per uno” nel pomeriggio del 24 ero partito da Torino – Aldo significa l’insurrezione, 26 il giorno, uno è l’una del mattino – con l’ordine di insurrezione ed all’alba del 26 vi ritornavo...” e racconta che quando è arrivato questa insurrezione era già cominciata perché c’è sempre qualcuno più bravo di lui che fa queste cose. E poi il partito d’azione, Salvemini, poi questa frase meravigliosa, questa espressione di Salvemini che rivolgendosi a Galante Garrone gli dice voi azionisti non sapete cosa volete ma lo volete subito, che poi è una frase che in questi ultimi 50/60 anni è stata ripresa ed utilizzata in varie situazioni ma invece l’origine storica di Salvemini era verso gli azionisti che lui prediligeva. È lui a presiedere in quanto magistrato la commissione per l’epurazione, ecco questa era una Commissione di 5 il CNL di cui accennava il Presidente era composto di 10 membri, due comunisti, due socialisti, due democristiani, due liberali e due azionisti, la Commissione di epurazione era composta di 5 uno per ciascuno di questi movimenti e partiti e lui in quanto magistrato presiede questa Commissione depurazione. Racconta che certo il personaggio più importante che si è trovato a giudicare è stato Vittorio Valletta per il quale si è trovato di fronte subito a delle dichiarazioni preventive di voto, due per l’epurazione il socialista ed il comunista, due per la non epurazione il democristiano ed il liberale e lui se uno gli diceva “tu come hai fatto?” diceva “io ho fatto il Giudice era l’unico modo per cavarmela e quindi chiedevo documenti, testimonianze, Valletta ha avuto la possibilità di dire tutto quello che poteva dire a sua discolpa e poi grazie a Dio il comando alleato mi ha tolto il processo e quindi non siamo andati a sentenza.” Se uno gli chiedeva come sarebbe andata a finire, come avrebbe votato visto che il suo voto sarebbe stato quello che avrebbe deciso, lui disse “beh, beh, non lo so, non lo so.” Certo gli operai della Fiat erano stati salvati dalla deportazione nei campi di lavoro in Germania, certo che gli stabilimenti e le fabbriche erano state salvate però... il che lasciava intendere che con il fascismo non potevano esserci compromissioni e quindi anche grandi meriti sotto quell’aspetto forse non l’avrebbero salvato, però lui è stato salvato da questo giudizio ed anzi aggiungeva subito a questo racconto della Commissione depurazione, il racconto di quando Giulio Di Benedetti che è un mitico direttore della stampa negli anni 50, personaggio che andrebbe studiato in tutte queste grandi scuole di comunicazione che nascono e proliferano un po' da tutte le parti, lo mandò a chiamare nel ’55 per collaborare alla stampa, cosa che lui fece per 48 anni dal ’55 fino alla morte nel 2003. Lui disse “direttore guardi che io per Torino passo per essere l’epuratore di Valletta” siamo nel ’55 la stampa il giornale della Fiat e Valletta era l’unico padrone assoluto in quanto il vecchio senatore era morto da tempo ed il nuovo Gianni Agnelli doveva ancora aspettare 10 anni prima di mettere piede dentro i recinti degli stabilimenti Fiat. Quel giorno De Benedetti dette questa risposta incredibile, forse oggi difficilissima da riscontrare “della proprietà comincerò a preoccuparmi quando i conti del giornale andranno in rosso” e così cominciò questa collaborazione con la stampa e pressappoco in quell’epoca lì ci fu un altro momento che lui ricordava sempre perché estremamente significativo radA3AFB.tmp.DOC 10 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 della sua vita ma anche che sottolinea il personaggio, ci fu la sua difesa credo nel ’56 unica volta che fece essendo magistrato l’Avvocato difensore, lo fece di un Giudice – il Giudice Troisi – che aveva scritto un libro che era stato giudicato oltraggio alla magistratura, in quanto tale esposto a giudizio. Lui lo difese, lo difese talmente bene che ebbe un sacco di complimenti, compresi quelli di Calamandrei però il risultato fu una sconfitta perché lui perse la causa e Troisi fu condannato alla censura. Ecco, lui li aveva conosciuti tutti, tutti da Croce, a Ruffini, a Salvemini a Leone Ginzburg, Ernesto Rossi, Parri, Bianco, Modeo, però il suo punto fermo, il suo maggiore dei maggiori era Piero Calamandrei è questa la ragione per la quale ha accettato di essere il Presidente onorario del centro studi Calamandrei, questa è la ragione per la quale lui forse ha scritto l’ultimo suo mini saggio per noi nel ’96 di cui ho una copia ne faccio omaggio al Presidente, scrisse questo mini saggio, vi tralascio aneddoti gustosi perché so che avete una serata molto impegnativa quindi non voglio togliervi più di tanto tempo anche se Galante Garrone meriterebbe non solo questo ma molto più tempo, ma proprio perché Calamandrei era il maggiore dei maggiori dei suoi maggiori accettò appunto ad 87 anni di venire nonostante fibrillazioni recenti al cuore a commemorare il quarantennale della sua morte, nonostante i patti presi che non dovesse parlare dopo Marco Revelli, Renzo Pace che avevano cercato di stirarla per tutta la serata ad un certo punto ha preso il microfono e l’ha tenuto per 40 minuti con la moglie che guardava di brutto me che stavo lì come se io non mantenessi i patti e tornato così anche a 90 anni per prendere questo premio Calamandrei di cui vorrei ricordare la motivazione, perché è una motivazione di cui siamo molto orgogliosi perché è molto bella ed è tratta da una frase di Calamandrei in difesa di Danilo Dulci: la motivazione con cui noi premiamo non solo Galante Garrone ma anche Vittorio Foa e la Joice Lusso che nel frattempo era morta diceva: “sono insopportabili questi importuni che ricordano con il loro esempio fastidioso come un rimprovero vivente, che nel mondo esiste l’onestà e la dignità.” Qui c’è un aneddoto gustoso che voglio raccontarvi, poi mi avvio alla fine velocemente, l’aneddoto è che mentre il Presidente Gatti faceva il cerimoniere sul palcoscenico insieme ad Arfé che aveva fatto una lunga e forse anche un po' noiosa storia del partito d’azione io ero stato chiuso nella barcaccia con questi due tremendi vecchi, Vittorio Foa e Galante Garrone che mi strattonavano, Galante Garrone che diceva: “si va per età e per ordine alfabetico, quindi il premio prima a Foa e poi a me.” E Foa che mi strattonava dall’altra parte e che mi diceva: “devo parlare per ultimo perché Galante Garrone e logorroico e non chiude mai nessun discorso.” E quindi io ho mandato Foa a prendere per primo il premio e con quell’intuizione che solo i grandi Presidenti come Gatti nella sua follia è ed è stato, cosa ha fatto? Da’ il premio a Foa poi mando dietro Galante Garrone, da’ il premio a Galante Garrone e subito da’ il microfono a Galante Garrone per dire delle cose e così abbiamo realizzato i desideri di questi due vecchi, ma quello che c’è da ricordare e credo possa essere importante anche per questo consesso, che lì c’erano 600 persone al teatro quel giorno e c’erano tantissimi giovani che come tutti avevano abbastanza rumoreggiato sia pure con molta educazione durante la prima parte, quando hanno cominciato a parlare questi due vecchi c’è stato un silenzio incredibile proprio gente che aveva tre generazioni di differenza, 70 e passa anni di differenza attonita ha ascoltato per mezzora, quaranta minuti in assoluto silenzio quello che raccontavano questi due personaggi. Bene. Io non saprei concludere diversamente che con le parole che ha scritto Maurizio Viroli che è un grandissimo storico del risorgimento e dell’Italia contemporanea, insegna questa materia in una prestigiosissima università americana, e lui scrive – vi prego di riflettere un momento su queste frasi perché hanno un significato grossissimo – Alessandro Galante Garrone è stato un maestro dell’Italia civile, quell’Italia di minoranza che affonda le sue radici ideali nel risorgimento e nella democrazia radicale di fine secolo, laica, antifascista per disgusto morale e come tale intransigente, che si riconobbe prima nella religione della libertà di Croce poi nella libertà liberatrice di Alfonso Modeo. Alessandro Galante Garrone è un uomo che lascia un vuoto destinato a non colmarsi, ci sono i suo scritti è vero, è una piccola consolazione, ma non cancella la tristezza resa ancora più aspra dalla consapevolezza che dobbiamo pur riconoscere che maestri come lui non ne abbiamo più... e maestri radA3AFB.tmp.DOC 11 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 come lui non ne abbiamo più detto in vita di personaggi che noi tutti consideriamo maestri, detto da Viroli ha un significato perché Alessandro Galante Garrone è stato diverso e di più di tutti gli altri. Ora come tutte le persone serie lui non si prendeva sul serio, quindi io non so se questo racconto un po' sconclusionato, un po' divertito, un po' commosso poi gli piaccia un granché sono certo però che gli piace una cosa, quella che lui avrebbe voluto per i suoi funerali e cioè che qualcuno invece che ricordi e ricordini gli cantasse la Badoiede, io non ho né la voce per farlo, né questo è il luogo per esprimersi forse con canzoni, però chiedo il permesso al Presidente di leggere perlomeno la prima e l’ultima strofa in omaggio ad Alessandro Garrone che dice: “O Badoglio, Pietro Badoglio, ingrassato dal fascio littorio, col tuo degno compare Vittorio ci hai già rotto abbastanza i coglion... a Grazzano giocavi alle bocce, mentre in Russia crepavan gli alpini, ma che importa ci sono i quattrini e si aspetta la buona occasion. L’occasione è arrivata, è arrivata alla fine di luglio, ed allora per domare il subbuglio ti mettesti a fare il dittator. Mentre tu per amor di Petacci ti affannavi a dar fiato alle trombe, sull’Italia calavan le bombe e Vittorio calava i calzon... i calzoni li hai calati, anche tu nello stesso momento, ti credevi di fare un portento ed invece facevi pietà. Se Benito ci ha rotto le tasche tu Badoglio ci hai rotto i coglioni, per i fascisti ed i vecchi cialtroni in Italia più posto non c’è!” Io credo che per Alessandro Galante Garrone i trasformisti e gli opportunisti fossero da condannare altrettanto gravemente forse più che non addirittura i fascisti contro i quali puoi forse combattere con delle armi mentre questi sono vizi dell’anima contro i quali si è inermi. Per concludere dico solo – questa è mia – che la vita di Alessandro Galante Garrone è stata ineccepibile, è stata laicamente perfetta, è stata un favola, una vita che ognuno vorrebbe poter aver vissuto e come tutte le favole lascia una morale che può essere che se in questi 60 anni dal ’43 ad oggi questa Italia si fosse conformata un po' meno alla doppiezza di Togliatti ed all’ambiguità di Andreotti ed un po' di più al rigore ed all’intransigenza di Alessandro Galante Garrone, sicuramente sarebbe stata un’Italia diversa probabilmente migliore. Vi ringrazio per la pazienza. Applauso. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie a Berti per questo ricordo, grazie al centro studi Calamandrei, delle comunicazioni naturalmente in questo ricordo se i consiglieri comunali vogliono, possono... grazie per l’omaggio, poi distribuiremo, grazie Presidente... volevo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 12 ricordare ai colleghi che per chi volesse intervenire anche nelle comunicazioni del Sindaco è possibile farlo, non ho per adesso altre prenotazioni, dico al signor Berti che mi scuso per il lapsus riguardo al fratello, so che comunque Alessandro è stato Senatore indipendente e comunque è presente nella sua biografia, mi risulta che lui sia stato... c’è un errore allora sulla biografia che ho letto, me ne scuso. Quindi a questo punto non ho... ho prenotato per un breve intervento che il nostro regolamento prevede in un massimo di 5 minuti, il collega Giuliodori, prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Brevissimo, ringrazio Berti per le parole in onore di Alessandro Galante Garrone, io credo che questo Consiglio Comunale abbia fatto molto bene a dare questa solennità al ricordo di un grande italiano, è vero che il partito, l’unico partito del quale Alessandro Galante Garrone ha fatto parte si è sciolto come dice un altro grande azionista, Norberto Bobbio quando ancora non era sceso il sipario alla costituente, quindi venne sciolto nel 1947 è vero che fu una stagione estremamente breve ma è anche vero che quei valori sono stati valori che hanno bene o male toccato tanti partiti dell’area laica e dell’area socialista. Hanno cioè inverato in molti partiti e sono diventati anche il luogo ed il posto dove si è discusso e si sono prese decisioni importanti. Io vorrei solo fare una sottolineatura all’intervento di Berti, Berti parlava di doppiezza di Togliatti ed ha aperto il dibattito su questo, voglio solo ricordare un altro grande azionista, Nuto Revelli ha scritto un libro non più tardi di un anno fa che si intitola “Le due guerre” Nuto Revelli in quel libro dice: “anche noi eravamo molto, molto arrabbiati con Togliatti e con il partito comunista, noi che eravamo a Cuneo una Provincia dove ci furono 20.000 partigiani, che venne liberata addirittura il 28 aprile del 1945 eravamo molto arrabbiati, credevamo che quello fosse un cedimento, eppure il 2 giugno ’46 quando vennero aperte le urne ci accorgemmo che a Cuneo aveva vinto la monarchia, ecco, io ritengo che la grandezza delle idee di alcuni personaggi e non solo indiscutibile ma deve essere patrimonio della sinistra, dico anche però che la sinistra ha un patrimonio ampio dove oltre a questi ci sono tanti altri uomini politici che hanno fatto in modo che la... (fine lato A – I° cassetta) ...fosse un qualcosa di diverso da quella che è in tanta parte del mondo e forse un qualcosa di migliore. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, io non ho altre prenotazioni, quindi ringrazio di nuovo il signor Berti che a nome appunto del centro studi Calamandrei ha ricordato in questo Consiglio Comunale la figura di Alessandro Galante Garrone, credo che la nostra città ed il Consiglio Comunale dovevano questo ricordo a questo grande personaggio, questo grande intellettuale, questa grande persone che è un po' l’emblema dell’impegno civile e che mi auguro che dalle parole di Berti, da ciò che il collega Giuliodori ha detto in Consiglio Comunale possa essere anche per il futuro, insegnamento non solo a noi ma anche alle nuove generazioni, dico che qua ho delle copie appunto di questo fascicolo, libro in memoria di Piero Calamandrei, per chi lo volesse, ripeto ce ne sono... non una copia ciascuno però una per ogni gruppo. È l’ultimo lavoro di Alessandro Galante Garrone, ringrazio di nuovo Berti e ringrazio i colleghi ed il Consiglio Comunale tutto per questa... bene, continuiamo a questo punto i lavori del Consiglio Comunale prego Curzi. Qualcosa che riguarda... CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Sì, volevo intervenire circa le comunicazioni del Sindaco per un fatto che è avvenuto ieri e quindi ecco, non c’è stato tempo né di formulare la domanda di attualità né altro, se posso? Circa l’assegnazione dei locali in via S. Martino... radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 13 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa Curzi, intervieni con una domanda di attualità? CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): No, siccome non mi è stato possibile perché i tempi... è un fatto accaduto ieri non mi è stato possibile formulare una domanda di attualità volevo intervenire sulle comunicazioni del Sindaco per illustrare quello che è un fatto accaduto ieri con una lettera del Sindaco. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi, io ti prego brevemente se vuoi esporre un argomento io non ho mai negato la parola a nessuno, però ti informo che le comunicazioni del Sindaco... non ha comunicato, prego comunque se è una cosa... CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Siccome non è stata fatta la Conferenza dei Capigruppo altrimenti l’avrei detto prima apposta ritenevo opportuno. lunedì 27 ottobre abbiamo votato una mozione da me presentata, ma non è il fatto di chi l’abbia presentata, in cui il Consiglio Comunale premesso che l’attuale situazione del magazzino officina a disposizione del servizio manutenzione fabbricati del Comune di Jesi non è delle più edificanti in quanto con l’assegnazione dei locali adiacenti ristrutturati alla banda musicale sono stati assegnati e che quindi detto magazzino officina è stato spostato in locali più piccoli dove a malapena gli operai riescono ad operare, considerato il vetusto parco macchine a disposizione di detto servizio che rende impensabile una sua ubicazione in un parcheggio esterno in quanto tale soluzione degraderebbe ulteriormente i mezzi costringendo l’amministrazione comunale a provvedere alla loro sostituzione; constatato che all’interno dei mezzi del servizio manutenzione fabbricati trovano ricovero anche varie attrezzature di valore a disposizione di detto servizio; impegna l’amministrazione comunale a scongiurare operazioni atte a ridurre ulteriormente gli spazi già ridotti a disposizione del servizio sopracitato e chiede... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi, ti prego però di sintetizzare qual è il senso della comunicazione. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): ... che si provveda in tempi adeguati e comunque il prima possibile ad una adeguata sistemazione del servizio manutenzione dove gli addetti possano operare in locali più dignitosi, chiedeva inoltre che si dia soluzione definitiva a tutto il complesso S. Martino in considerazione del piano di recupero in sede pubblica. Votazione presenti 26, favorevoli 22, contrari 2 (Rifondazione Comunista), astenuti 2 (Sindaco e Capogruppo La Margherita) a questa è seguita ieri, giovedì 20 novembre una lettera: oggetto assegnazione locali officina (aree verde). Allo scopo di consentire l’assegnazione all’officina (inc.) di alcuni locali ubicati al piano terra del palazzo S. Martino, evidenziati nell’allegata planimetria, il sottoscritto... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi... radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 14 CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Per una volta se posso, almeno... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, però ho rispettiamo il regolamento, io ti ho dato la possibilità di... però se tu brevemente... sintetizza ciò che vuoi chiedere... CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Praticamente in questa assegnazione dispone che i suddetti locali siano immediatamente resi liberi da automezzi e materiali in uso al personale operaio inquadrato con il servizio lavori pubblici, autorizzando gli stessi a parcheggiare permanentemente gli automezzi nel cortile antistante, sollevandoli da ogni e qualsiasi responsabilità in merito. La consegna in data odierna. Il dirigente firmato Fabiano Belcecchi. Ora quando il materiale... in una famiglia penso che quelli che sono i mezzi o comunque sia quello che è di proprietà si tiene d’acconto, e comunque sia ognuno ne fa l’uso che vuole, per quanto riguarda ciò che è pubblico in teoria penso debba esserci maggior tutela per quelli che sono dei materiali oppure dei mezzi in questo caso a disposizione di tutti. Ora con questa lettera io penso che il Consiglio Comunale sia stato completamente esautorato da qualsiasi possibilità... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi... io sono costretto a toglierti la parola... CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Allora chiedo il rinvio del Consiglio Comunale perché non è stata fatta la Commissione dei Capigruppo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi, tu potevi... io ho capito il senso, adesso ho capito il senso del tuo intervento però potevi brevissimamente spiegare quale era, anche se non è previsto nel regolamento perché nelle comunicazioni del Sindaco Curzi non c’è stata nessuna comunicazione su questo argomento. I consiglieri comunali possono intervenire nelle comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio rispetto agli argomenti che il Presidente del Consiglio o il Sindaco hanno esposto nelle comunicazioni, tu invece hai esposto ed abbiamo capito il senso della tua considerazione su un argomento che ripeto non è stato oggetto di comunicazioni, allora bisogna che presenti o in interrogazioni o un ordine del giorno o una domanda di attualità al prossimo Consiglio Comunale. Comunque l’opportunità di capire il senso della tua rimostranza l’abbiamo capito e terminiamo qua. Quindi le altre prenotazioni le cancello tutte scusate. ...(intervento fuori microfono.) ... cari colleghi, scusate se voi volete che io diriga il Consiglio Comunale con il regolamento in mano io lo faccio, io lo faccio! Va bene? Allora, dopo le comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio iniziamo con gli ordini previsti dalla convocazione del Consiglio Comunale. Chiuso! CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Allora rinviamo il Consiglio Comunale perché non è stata effettuata la Conferenza dei Capigruppo. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 15 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso nell’ultimo Consiglio Comunale di non ripeterla in quanto gli argomenti previsti dal Consiglio del 14 erano stati rinviati in toto al Consiglio del 21. Quindi colleghi... noi abbiamo la possibilità di presentare tra una settimana, venerdì prossimo, domani parte la convocazione, di presentare tutti gli ordini del giorno e le interrogazioni che vogliamo e quindi venerdì prossimo discuteremo eventualmente anche dell’argomento che è stato oggetto ripeto dell’intervento di Curzi Rudi. ... (intervento fuori microfono.) ... questa è una mozione d’ordine, prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io chiedevo solo questo, siccome nell’ultima riunione dei Capigruppo dove è stato deciso di rinviare a questo Consiglio Comunale tutte le pratiche e ricordo benissimo come Capigruppo che a quella riunione che è stato detto, iniziamo il Consiglio Comunale prima dei tempi previsti perché faremo tutti gli ordini del giorno e le mozioni presenti nel programma, invece all’inizio del Consiglio Comunale hai ricordato che ci sono due ore di tempo per fare mozioni ed ordini del giorno, volevo un chiarimento se è così oppure si fa fino alla fine, era questo il chiarimento che chiedevo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, il chiarimento è questo se mi permetti, noi facciamo come da regolamento, iniziamo il Consiglio Comunale così come prevede il nostro regolamento mettendo a disposizione due ore... scusa Consigliere Balestra, mettendo a disposizione due ore di tempo per le mozioni e gli ordini del giorno dopodiché passiamo alle pratiche definiamole ordinarie, dopo queste se i consiglieri comunali hanno la bontà e io me lo auguro di rimanere qua concludiamo tutto l’ordine del giorno previsto da questa convocazione, quindi rimaniamo qua, vediamo il tempo che rimane, un ora, due ore, per procedere alla discussione di tutti i punti all’ordine del giorno tenendo conto che tre ordini del giorno sono stati rinviati o ritirati quindi io credo che o nelle due ore a disposizione o eventualmente dopo le pratiche ordinarie, possiamo esaurire questa sera tutti i punti previsti in questo Consiglio Comunale. Prego Grassetti. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io chiedo scusa, non voglio intralciare oltremodo, ma siccome hai parlato di due o tre ordini del giorno o mozioni che sono state ritirate ed io probabilmente per colpa mia non ne sono a conoscenza ti chiederei di farci sapere quali sono. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: I gruppi interessati mi hanno comunicato che il punto 7, l’ordine del giorno dei socialisti – e chiedo conferma di questo in Consiglio Comunale dal momento che non abbiamo riunito la Conferenza dei Capigruppo – è intenzione dei Socialisti Democratici Italiani di ritirare l’ordine del giorno “proposta di ristrutturazione dell’azienda agraria”, conferma? CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): No, non confermo, era una nostra idea, una nostra proposta a seguito di un eventuale accoglimento di un’altra nostra proposta che io ti ho fatto per telefono, nel senso di modifica dell’ordine del giorno perché avevamo un impegno fuori Jesi. Quindi in virtù di questo, per snellire i lavori del Consiglio Comunale e permettendo a noi di partecipare... per snellire dal punto di vista tecnico, i lavori del Consiglio Comunale qualora ciò fosse stato possibile avremmo rinviato anche questo ordine del giorno, ma alla luce di quello che in realtà è radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 16 successo perché dell’interessamento io ti ringrazio ma non è stato possibile modificare questo ordine del giorno a questo punto non rimane in piedi. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, allora poi, l’altra richiesta avuto verbalmente e chiedo conferma è quella relativa all’ordine del giorno del gruppo dei Socialisti Uniti Jesini rispetto ripeto alla mozione sulle prospettive del teatro Pergolesi e siccome è lo stesso argomento anche dell’ordine del giorno presentato dalla Giunta comunale sul futuro del teatro Pergolesi e delle altre realtà teatrali del territorio, quindi queste due... l’ordine del giorno e la mozione rispettivamente dei Socialisti Uniti e della Giunta chiedo conferma se rimane la volontà di rinviarli al Consiglio Comunale del 28. Prego. ...(intervento fuori microfono.) ... punto 9...(intervento fuori microfono.) ... colleghi, allora il punto 9 è l’ordine del giorno della Giunta va bene? Prego. Ed il punto 12 è la mozione dei Socialisti Uniti Jesini. Prego... CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Prima di tutto sulla questione vorrei una conferma dal Presidente del Consiglio se effettivamente la nostra mozione veniva prima dell’ordine del giorno dell’amministrazione e degli indirizzi della Giunta comunale o successivamente? PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, confermato, il numero di protocollo lo conferma. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Allora, se la conferma è così rinviamo al prossimo Consiglio Comunale però ribaltando l’ordine del giorno attuale, cioè ripristinando l’ordine del giorno precedente e facendo prima la nostra mozione poi l’ordine del giorno della Giunta comunale. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Comunque di discussione se ne farà una unica quindi non credo che ci siano problemi, va bene, il Sindaco per quanto riguarda l’ordine del giorno della Giunta prego. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Siamo d’accordo anche noi per rinviare al prossimo Consiglio Comunale il nostro ordine del giorno al di là di quello che sarà poi l’ordine dei lavori e delle pratiche messe in discussione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco quindi a questo punto sono le 16.55... CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ... lavori se è possibile, io Presidente vorrei aggiungere qualcosa rispetto a questa questione, poiché come noto il Presidente della II° Commissione ha dietro mio invito deciso di convocare il Consiglio di Amministrazione della fonazione Pergolesi Spontini e quanti altri, funzionari, Assessori eccetera rappresentanti del Comune, il Segretario Comunale stesso, nel teatro Pergolesi ad una audizione avanti alla radA3AFB.tmp.DOC 17 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 Commissione, io chiederei o al Presidente della Commissione o al Presidente del Consiglio Comunale di organizzare cronologicamente i due eventi e parlo della riunione della Commissione e della seduta in Consiglio Comunale dove si parlerà di questo aspetto, in modo tale che la riunione della Commissione avvenga prima della discussione in Consiglio Comunale perché noi possiamo avere in virtù dell’audizione la possibilità di discutere la questione in modo più preparato. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, comunque il Presidente Giuliodori, prego Presidente della II Commissione. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Noi abbiamo lavorato per convocarla, avevamo dei problemi perché il Presidente della fondazione spesso è fuori Italia, la riunione è convocata per giovedì 26, questo quindi un giorno prima del Consiglio. ...(intervento fuori microfono.) ... allora è mercoledì. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusate giovedì è il 27, mercoledì è il 26. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Allora ecco, è mercoledì 26 chiedo scusa...(intervento fuori microfono.) ... adesso io mi confondo perché è il giorno prima della Commissione di controllo e garanzia... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, la Commissione se non erro è mercoledì 26, la Commissione di controllo e garanzia. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Allora se la Commissione è mercoledì avevo detto bene prima chiedo scusa se sono confuso, è giovedì. Sarà convocata per giovedì 27 c’è tutto il Consiglio di Amministrazione della fondazione oltre ai nomi indicati dal Consigliere Grassetti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Consigliere Giuliodori. Riprendiamo a questo punto che sono le 16.55... (interventi fuori microfono.)... allora colleghi, scusate, il Sindaco mi chiede di riprendere 5 minuti per illustrare credo una questione molto importante il cui testo di questa comunicazione, lo statuto praticamente, è stato presentato nelle vostre cartelline quindi è giusto che il Sindaco illustri verbalmente questa pratica, questa questione, quindi do 5 minuti la parola al Sindaco sempre sull’argomento comunicazioni del Sindaco. Prego. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Sì, grazie Presidente, volevo solo... era un impegno che mi ero assunto sia in un precedente Consiglio Comunale sia anche con la Conferenza dei Capigruppo che era stata convocata prima del precedente Consiglio Comunale nella quale avevo dato una informazione rispetto al percorso che l’amministrazione intendeva fare per la realizzazione della società che aveva come scopo ed oggetto la gestione dei rifiuti. L’impegno che mi ero assunto era quello di predisporre una bozza di statuto della società che poi sarebbe stata distribuita a tutti i Capigruppo consiliari con l’obiettivo di arrivare alla definizione o comunque alla votazione su radA3AFB.tmp.DOC 18 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 questo regolamento, su questo statuto e sull’atto che riguarda il conferimento del servizio da parte del Comune a questa società nel Consiglio del 28 di novembre in considerazione del fatto che il maxi decreto alla finanziaria presentato il 30 di settembre da parte del Consiglio dei Ministri sarebbe stato convertito in legge entro 60 giorni e quindi mi sembra entro il 2 di dicembre. Questo faceva sì che c’era la necessità per evitare in sede di conversione in legge del decreto potessero intervenire modifiche che rimettessero in discussione le prospettive e le opportunità che il maxi decreto offriva, proprio per realizzare iniziative ed operazioni di questa natura, era necessario definire sia la scelta sullo statuto che il conferimento del servizio prima della conversione in legge in modo tale che ci mettesse al riparo dalle eventuali modifiche che si potevano realizzare in sede di conversione in legge. Ora questo fatto in realtà si è sfumato molto nel momento in cui il Governo l’altro ieri se non sbaglio ponendo la fiducia sul maxi decreto lo ha approvato e convertito in legge. devo dire per onestà non sono riuscito a capire bene se sono state fatte in quel maxi decreto, anzi sicuramente sono state fatte alcune modifiche che non riguardano però l’articolo 14 e cioè quello che consente ai Comuni di poter gestire i servizi a rilevanza economica attraverso anche società interamente pubbliche con patrimonio interamente pubblico sono stati fatti su altri punti di quel maxi decreto alcune modifiche per cui questo quasi sicuramente necessiterà di un ulteriore passaggio in seconda lettura al Senato; immagino che anche in quella sede sarà posta quasi certamente la fiducia per cui – così come è stata posta in Parlamento – credo che non ci saranno ulteriori possibilità di modifica, però è necessario che noi in qualche modo anche utilizzando questa fase, questo spazio di tempo, potessimo arrivare a questo risultato. Questo lo dico per due motivi, primo perché in questo modo noi sostanzialmente rispondiamo e cerchiamo di dare una prospettiva per la gestione di questo servizio importante per la nostra comunità, non più quindi gestendolo in economia ma gestendolo attraverso una società di capitali, a capitale interamente pubblico del Comune di Jesi e dall’altro quindi concretizzare quei percorsi e qui progetti che da tempo erano in discussione e che avevamo la necessità di concretizzare; tutto questo proprio per dare la massima chiarezza anche rispetto ad alcune questioni che sono emerse, forse vado troppo per le lunghe, anche sulla stampa dicevo perché noi volevamo appunto concretizzare questo percorso e non era possibile non sarebbe stato possibile realizzarlo prima perché prima del 30 settembre nella sostanza una operazione di questo tipo non era consentita, l’unica possibilità che esisteva, qualora un’amministrazione o un Comune come il nostro non avesse avuto più intenzione di gestire in economia un servizio, l’unica alternativa che aveva era quella della gara pubblica, quindi di mettere a gara la gestione di quel servizio con un percorso che ovviamente rappresentava sostanzialmente la deriva o comunque la prospettiva della privatizzazione di quel servizio che veniva gestito in quella forma. Siccome poi in realtà io credo anche per l’azione e la pressione che gli enti locali hanno fatto non solo nei confronti delle norme previste nei confronti del Governo ma rispetto a norme previste nella finanziaria del 2000, ma anche a livello europeo questo problema è stato posto, il Governo ha ritenuto opportuno ripristinare l’opportunità che gli enti locali potessero gestire i servizi a rilevanza economica in maniera diversa da quella della gestione in economia senza però con questo perderne il controllo, senza perdere la capacità di indirizzo e di programmazione, o di verifica e di controllo della gestione di quel servizio e della qualità di quel servizio. Un’ultima considerazione rispetto a questo la faccio relativamente al fatto del perché il Comune di Jesi decide di fare questa operazione, intanto al di là delle opportunità che oggi esistono e che fino a ieri non esistevano, intanto perché siamo in una fase che è in rapida evoluzione rispetto a questo tipo di servizi, sia per quello che riguarda le operazioni ed i movimenti, le dinamiche che si stanno sviluppando a livello provinciale e regionale, sia per quello che riguarda il fatto che l’ambito territoriale è stato costituito, ci sono scelte che dovranno essere fatte entro il 2006 e cioè l’unificazione degli ambiti territoriali e quindi anche sulla necessità di salvaguardare un patrimonio in termini di professionalità e qualità del servizio nonché anche di mezzi e capitali che il Comune ha investito in tutti questi anni in questo servizio. Quindi la questione è in questi termini, la nostra volontà, il nostro obiettivo è quello di arrivare al prossimo Consiglio Comunale con la radA3AFB.tmp.DOC 19 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 possibilità di mettere ed esprimere un voto da parte del Consiglio Comunale su questa questione; c’è da parte nostra, mia e dell’Assessore competente del Segretario Comunale, la disponibilità a confrontarsi sia nelle Commissione che anche in momenti... anche in più di una occasione se vogliamo in modo tale da poter arrivare al 28 di novembre con l’approvazione di questo documento che è legato esclusivamente alle questioni che dicevo prima, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Collega Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Mi scuso un attimo, visto che qui si dice che io capisco sempre le cose male, non vorrei aver capito male ma dovrebbe essere questa bozza dentro le cartelline dei Capigruppo se non ho capito male? PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Lo statuto sì. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io ho ritirato il materiale prima dell’inizio del Consiglio Comunale e non c’era niente, quindi vorrei sapere quando è stata messa nelle cartelline dei Capigruppo. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Credo ieri, personalmente io stamattina l’ho trovata nella mia cartellina, vorrei sapere gli altri Capigruppo se hanno trovato lo statuto della... se ci sono stati errori o inconvenienti li consegniamo adesso. Io personalmente l’ho trovato, mi risultano altri Capigruppo, Grassetti mi diceva che l’ha trovato, Mazzarini l’ha trovato, quindi adesso non capisco o c’è qualcuno che va a prendere... non vorrei che qualcuno passa perché succede, apre le cartelline prende i documenti ed anche le rassegne stampa. Prego Sindaco. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dispiace se è successo questo ma obiettivamente... (intervento fuori microfono.) ... no Brazzini, se tu non hai trovato nella tua cartellina così come mi diceva adesso Bravi, uguale non l’ha trovato, però negli altri c’era non credo ci sia stata come dire una volontà di esclusione di due Capigruppo nel non consegnare il documento. Non so se... (intervento fuori microfono.) ... avvolte capita, è capitato più di una volta anche a Capigruppo e consiglieri in generale che magari documenti messi in cartellina poi in realtà non si sono ritrovati. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, provvediamo immediatamente d’accordo. A questo punto...(intervento fuori microfono.) ... nelle comunicazioni del Sindaco sapete che potete intervenire, tutti i consiglieri comunali, anzi un intervento per gruppo per un massimo di 5 minuti. Non ho prenotazioni, adesso sì. Prego Consigliere Grassetti. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Scusa io però prima di intervenire vorrei capire un attimo perché il mio intervento ha una natura di merito e peraltro lo è anche di tipo tecnico visto che questa questione sarà discussa in Consiglio Comunale non vorrei che io mi trovassi radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 20 ad anticipare una discussione che poi praticamente sarebbe ripetuta nel momento in cui questo statuto verrà proposto per la discussione del voto, per cui è meglio a questo punto che... però io credo che... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Opportunamente i Capigruppo sanno benissimo che alla Conferenza dei Capigruppo di circa 15 giorni fa, il Sindaco si è presentato alla Conferenza dei Capigruppo ed ha preannunciato il fatto che avrebbe da lì a pochi giorni presentato una bozza di statuto perché c’era questa urgenza che poi ha spiegato un’altra volta in Sindaco. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Ho fatto questo preambolo Presidente per non ingombrare l’aula con un intervento che sarebbe in definitiva inutile ecco... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi noi dovremo approvare definitivamente nel Consiglio Comunale del 28 lo statuto preceduto ovviamente da riunioni di Commissione, approfondimenti... CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Allora qui vorrei fare una valutazione veloce di natura tecnica ed anche un po' superficiale rispetto al merito, ma credo sia il momento giusto per farla visto che se di tempo ce n’è ancora e se dovesse essere accolto il mio modesto suggerimento c’è tempo per lavorarci. Allora, con particolare riferimento agli ultimi articoli della convenzione, mi riferisco alla clausola compromissoria – Segretario – per cui questa è espressa dagli articoli, dalle disposizioni finali, dall’articolo 26, io personalmente mi permetto di dire che non credo molto alle clausole compromissorie e nella devoluzione ad arbitri di questioni eventualmente contenziose che avessero a nascere nel corso dei rapporti sociali, un po' perché sono convinto che gli arbitri non sono in grado di risolvere i problemi così come li risolve la magistratura, non credo che i tempi specialmente per un certo tipo di azioni siano molto diversi e che comunque nel caso lo fossero il costo è talmente in termini non solo economici, è talmente alto, il rischio è talmente alto da poter non essere opportuno e poi con riferimento a questa clausola, chiedo scusa, una nota di carattere politico, ecco perché passo, giro la testa dall’altra parte, a me sembra che ci sia con questa clausola compromissoria e cioè con la devoluzione ad arbitri di eventuali contenziosi anziché alla magistratura, una sorta di contraddizione politica tra un soggetto che va a stilare una convenzione come questa creando una società di capitali a prevalente capitale pubblico per cui si crede fortemente nella validità della natura pubblica ed istituzionale anche dell’attività sociale, ecco la contraddizione, con una devoluzione ad una giustizia privata, che pubblica non è quella degli arbitri, saltando de plano invece l’istituzione magistratura che potrebbe in caso di qualsiasi contenzioso essere comunque adita anche con procedimenti di urgenza e che quindi sarebbe in grado di risolvere il problema certamente con gli stessi tempi degli arbitri a meno costo e con una garanzia maggiore che il provvedimento giurisdizionale è un provvedimento che da garanzia di terzietà che da’ la magistratura e che a mio modesto parere probabilmente potrebbe none essere data altrettanto sufficientemente da un Collegio arbitrale. Mi permetto soltanto di dare questo tipo di suggerimento se poi... Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, scusate colleghi. Abbiamo, scusate abbiamo terminato le comunicazioni del Presidente del Consiglio Comunale e del Sindaco; iniziamo a questo punto la discussione sulle mozioni e sugli ordini del giorno. Debbo nominare gli scrutatori nelle persone dei colleghi Mazzarini, Lombardi e Montali, debbo giustificare i radA3AFB.tmp.DOC 21 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 colleghi Cesare Serrini perché impegnato fuori città quindi non può essere presente alla seduta del Consiglio Comunale e la collega Rosa Meloni ed il collega Tittarelli Giuliano perché arrivano in ritardo ai lavori del Consiglio Comunale. Detto questo iniziamo con il punto 3. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 22 COMMA N. 3 - DELIBERA N.186 DEL 21.11.2003 MOZIONE DEL CONSIGLIERE FRANCESCO BRAVI DEL GRUPPO DI FORZA ITALIA AD OGGETTO: “SOSPENSIONE ORDINANZE DIRIGENZIALI SULLA PEDONALIZZAZIONE DEL CENTRO STORICO” – RESPINTA Entrano Aguzzi, Belluzzi, Mastri, Meloni, Sanchioni, Talacchia e Tittarelli Sono presenti in aula n.30 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questa era una mozione rinviata dal precedente Consiglio Comunale e credo che all’interno della cartellina ci sia anche consegnato un emendamento dei Comunisti Italiani, per adesso non ci sono altri emendamenti, quindi io a questo punto do la parola al collega Bravi per illustrare i contenuti della mozione, prego collega. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, io prima di tutto vorrei ricordare al Presidente che quando ci eravamo lasciati con la Conferenza dei Capigruppo avevamo detto di iniziare alle 15.30, quindi io solleciterei i colleghi che se si da’ un appuntamento si sia puntuali perché poi le cose vanno avanti durante la serata ed alla fine stanchi di certi argomenti importanti come quelli del bilancio vedremo che questa sera probabilmente nemmeno se ne discuterà perché tutti andranno via, io probabilmente andrò via perché ho un impegno. Quindi se si rispettassero i tempi anche per questione di educazione penso sarebbe meglio, eravamo soltanto io ed il Presidente alle 15.30. Leggo brevemente quella che è la mozione che riguarda la sospensione delle ordinanze dirigenziali sulla pedonalizzazione del centro storico, se n’è parlato per più di un mese, poi per grazia provvidenziale il rinvii dovuti prima alle due ore di scadenza per la discussione di mozioni d’ordine, probabilmente con una certa furbizia si era posto questo ordine del giorno sapendo che dopo due ore ancora stavamo qui a parlare di altri argomenti, poi purtroppo il 12 di novembre con quello che c’è stato sminuirà tutto quello che è il discorso della sospensione delle ordinanze proprio perché poi arriveranno le feste natalizie e di questo non si parlerà più perché tutto slitterà a gennaio però per serietà penso che dobbiamo discuterne e cercare di risolvere il problema che ha suscitato tante polemiche e discussioni presso i commercianti, i residenti al centro che si vedono negare la possibilità di afflusso dei cittadini che vengono a fare le loro spese al centro soprattutto con il problema che sarà molto più evidente nel periodo natalizio quando la gente invece di venire al centro andrà fare spesa giù ai centro commerciali che hanno parcheggi molto ampi. Quindi: “premesso che si ritiene valido il progetto di inibire il traffico urbano presso il centro storico; preso atto che le attuali soluzioni per favorire l’accesso al centro storico sono notevolmente deficitarie provocando enormi disagi ai concittadini ivi residenti ed ivi operanti con le proprie attività; considerato che a causa dei lavori in corso per l’erigendo parcheggio di via Mercantini alcune aree di sosta sono state eliminate, che l’impianto di risalita dal parcheggio Zannoni non è ancora stato attivato, che per il prossimo anno sono stati programmati i lavori di manutenzione straordinaria per il Corso Matteotti, chiede all’amministrazione comunale che vengano annullate le ordinanze dirigenziali numero 123 del 20.06.2003 e numero 219 dell’11.10.2003 sino a che i suddetti lavori: impianto di risalita del parcheggio Zannoni, parcheggio di via Mercantini, manutenzione straordinaria di Corso Matteotti non siano terminati e che non siano garantiti i collegamenti dei vari parcheggi della periferia con due automezzi pubblici “Pollicini”. Questa mi pare che è stata una proposta che almeno sulla stampa era condivisa anche da altri gruppi, mi risulta che aveva parlato positivamente in questo senso la Mammoli, Giuliodori e nel precedente Consiglio aveva presentato anche un emendamento di cui poi non si è potuto discutere, adesso sembra che ci sia anche un emendamento de La Margherita comunque restiamo sempre dell’opinione che queste delibere debbano essere... queste ordinanze radA3AFB.tmp.DOC 23 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 debbano essere ritirate per i motivi suddetti e spero che il Consiglio Comunale sia favorevole a questa nostra proposta, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi. Io non ho prenotazioni per altri interventi, sì il collega Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Intervengo per primo anche perché su questo caso mi sembra di ragionare su cose astratte, chi è favorevole, chi non è favorevole, i commercianti sono da parte, quegli altri sono dall’altra però la cosa molto strana è che andando come mio solito a rovistare tra le molte carte di questo Comune, forse anche troppe, sono riuscito a trovare uno studio commissionato e quindi pagato dall’amministrazione comunale precedente alla ditta Sintagma S.r.l. per quanto riguarda il famoso piano urbano generale del traffico, ebbene, questi sono due grafici che ho in mano, sono dei sondaggi che la Sintagma ha stilato per poter presentare ed essere approvato in questo Consiglio Comunale il piano generale urbano del traffico; allora, qui è scritto: “è favorevole alla creazione di zone a traffico limitato, ZTL? Il risultato è questo: non sono d’accordo: 52%; va bene solo per alcuni giorni: 16%; non sono d’accordo: 32%.” Allora se questa maggioranza si è presentata ai cittadini alle lezioni ed ha ottenuto mi sembra il 65% o giù di lì, però il 52% dei cittadini non sono d’accordo alla creazione di ZTL queste non sono cose che dico io ma sono studi fatti e commissionati dall’amministrazione comunale, quindi non sto parlando di aria fritta e non sto parlando di destra, sinistra, centro o partito Tizio, Caio e Sempronio, sto parlando di dati; poi ho un altro dato significativo che la Sintagma sempre ha dato in quello studio che ripeto abbiamo approvato in questo Consiglio Comunale, allora: “quali sono i principali problemi dovuti al traffico? 36% mancanza di parcheggi...” mi sembra che sia abbastanza emblematico questo discorso, si è discusso che appunto c’è questa mancanza di parcheggi e l’amministrazione comunale cosa fa? Dice non vi preoccupate, i parcheggi ci sono là, su e giù, tant’è vero che in questi giorni circolando per la città come fioriere messe in piazza sbucano parcheggi di qua e di là dove assolutamente una volta era vietato sostare, vedi i parcheggi fatti questa mattina nell’area zona Garibaldi, nell’adiacenza di rango, zona che tutti voi sapete benissimo in certe ore della giornata sono di un traffico che non vi immaginate perché le colonne arrivano addirittura da lì fino al campo Boario, quindi, ed oltre pure... quindi creando parcheggi a destra e sinistra come è stato fatto attualmente mi sembra sia una cosa assurda e proprio irrazionale nel contesto di questi studi. Abbiamo tolto dei parcheggi, delle possibilità di parcheggi in via... l’area ex SIMA, abbiamo fatto tre corsie per poter agevolare l’uscita dal centro commerciale quindi creando una zona, una doppia riga al centro con la possibilità di non poter parcheggiare più tant’è vero che nonostante ciò, vista l’abitudine di molte persone tra cui anche io di parcheggiare in quella zona perché quasi sempre si riusciva a trovare un buchino per poter venire in piazza, sono stati messi il giorno successivo dei segnali di divieto di sosta a destra ed a sinistra quindi altri parcheggi che vengono a mancare; ma la cosa più strana è che proprio recentemente dopo aver messo questi divieti, che vengono fatte le multe a chi magari non ha messo il disco orario o quanto meno ha il disco orario scaduto nella piazzetta dove si sosta a disco orario, però tutta la fila di macchine che sostano in zona vietata e non nella zona che appunto non è permesso il coso, non viene assolutamente fatta nessuna multa e questo l’ho verificato personalmente con delle persone quindi questo agire mi sembra un po' troppo superficiale da parte dell’amministrazione comunale, mi sembra che appunto ogni perplessità dovrebbe essere fugata perché ripeto questo sondaggio è stato fatto da un organo indipendente dal Consiglio Comunale commissionato non da una maggioranza o da un’opposizione ma commissionato dall’amministrazione comunale, pagato e penso, non voglio scendere nei particolari abbastanza bene, quindi io mi chiedo come mai questa amministrazione Comune è così cieca da portare in giro, perché a questo punto si tratta di portare in giro i cittadini, perché mi associo a quello che ha detto radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 24 Bravi prima, questa mozione è stata fatta apposta in questo Consiglio Comunale perché proprio non se ne poteva fare a meno, perché altrimenti se sarebbe stato possibile trovare qualche appiglio per poterla rinviare anche oggi non l’avremmo discussa. Questo perché? È semplicissimo, perché ci sono dei gruppi che fanno parte della maggioranza che logicamente non hanno il coraggio di esprimere spassionatamente la loro opinione quindi cercano di nascondersi dietro il dito cosa che mi sembra sia difficile, per poter dire noi siamo d’accordo con la maggioranza però siamo d’accordo pure con quei cittadini che non vogliono la ZTL o quanto meno questo momento perché io ripeto sono d’accordo sulla ZTL nel centro storico, sono d’accordo, però sono d’accordo quando le strutture ci sono, quando tutto il piano del traffico che noi ripeto nuovamente abbiamo votato in questo Consiglio Comunale viene rispettato e quindi io ritengo che tutti questi marchingegni che questa amministrazione comunale sta mettendo in piedi, sono dei semplici marchingegni per poter guadagnare tempo e per poter dire ai cittadini ecco vi abbiamo accontentato, adesso abbiamo fatto questo, abbiamo messo le fioriere che dopo tre giorni se ne sono rotte un paio perché... addirittura sfogliando tra l’archivio fotografico che ho a casa ho ritrovato quelle cocce in una fotografia degli anni ‘55/’60 quindi non so... forse erano cocce messe in qualche magazzino e ritirate fuori perché se volete non l’ho qui ma vi porto quella fotografia, quindi cerchiamo di essere più seri, cerchiamo di spendere... (fine lato B – I° cassetta)...ci tagliano i fondi, perché il Governo fa il suo lavoro giustamente o ingiustamente, noi come amministrazione comunale abbiamo voluto che come amministrazione comunale dovevamo agire da soli quindi dovremmo progettare quello che è per l’amministrazione comunale, ed andare avanti con i propri soldi perché in una buona famiglia non si aspetta che qualcuno venga in aiuto per dare un contributo alla famiglia ma ci si aspetta che quella famiglia riesca a fare i passi, come nelle sue possibilità e che alla fine però i risultati ci siano senza sperpero, ripeto, senza sperpero di denaro pubblico. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, dunque ho prenotato il collega Balestra prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Adesso citiamo anche lo studio della Sintagma, siamo arrivati... considerando che poi il piano urbano del traffico è stato approvato, io quello che non riesco a capire di tutta questa cosa è che come al solito si confondono alcuni aspetti fondamentali; uno: si dice che alcune operazioni viarie praticamente non sono accettate perché c’è una mancanza di parcheggi può essere vero o no, c’è solo un problema le operazioni viarie che sono state fatte non hanno tolto un parcheggi di quelli che c’erano prima, allora se 100 era prima e 100 è adesso, cosa cambia? Io quello che voglio dire è che una sperimentazione sul traffico – perché di sperimentazione si tratta – io finché non si vedono gli effetti in una città personalmente non posso sparargli addosso, cosa che succede. Quello che praticamente mi fa un po'... soprattutto da parte di forze politiche è un rincorrere dietro ai voti di qualcuno e soprattutto di categorie dopo che fondamentale sono state bastonate, diciamo, nel consesso elettorale, proprio per cercare una mera operazione di consenso senza analizzare il merito della questione, è quella la cosa secondo me più importante da fare, il merito... valutare il merito! Noi abbiamo trasformato piazza della Repubblica da area di passaggio perché c’era pure il divieto di sosta e di fermata in piazza almeno questa era l’ordinanza del Sindaco, c’era anche il divieto di fermata non solo di sosta, in un’area pedonale. Allora, o questa operazione porta degli scompensi al traffico con imbuti incredibili ma nessuno ha mai sottolineato questo, si sottolinea sempre ed in ogni modo l’operazione dei parcheggi che non c’entra assolutamente nulla, l’operazione dell’arredo che non c’entra assolutamente nulla con l’operazione di viabilistica. Perché o si dice che quello che è stato fatto ha tolto 130 parcheggi, cioè un parcheggio, o si dice questo che sono stati tolti 130 parcheggi rispetto al monte attuale o si radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 25 propone che ci sono i lavori in via Mercantini, piazza Repubblica ritorna in una situazione ex ante 1980 con un parcheggio posizionato all’interno della piazza con le corriere, no? O si propone la situazione che precedeva oppure c’è una operazione che non valuta il merito ma sa tanto di politico. E visto che si parla di operazioni di viabilistica, ritengo che si deve valutare questo: che questa è una sperimentazione e le sperimentazioni vanno valutate per quelle che sono cercando di sgomberare i presupposti ideologici che ci sono da una parte e dall’altra, questo è il problema, su questa operazione si è fatta molta ideologia e si è discorso poco del merito. Soprattutto di una cosa fondamentale non si è discusso, ed è una cosa importante che non è stata mai sottolineata, se io creo uno spazio viario nuovo, uno spazio libero nuovo, devo anche pensare cosa ci faccio con quello spazio viario perché senno rimane un buco. Piazza della Repubblica attualmente è un buco inutilizzato e noi non possiamo permetterci fondamentalmente di considerare la piazza principale della nostra città come un posto dove ci giocano i bambini a pallone e questo doveva essere detto, sono cose che devono andare insieme, perché a parte un progetto di pedonalizzazione, ci va anche un progetto di rilancio e di vivibilità ma questo non l’ha detto mai nessuno e questo lo diremo noi. ...(intervento fuori microfono.) ... guarda che sta nel programma di governo, l’abbiamo detto ai cittadini che ci hanno votato. Allora, ecco... e l’abbiamo detto anche... questa maggioranza l’ha detto perché nel ’97 c’era tutta la maggioranza in progetti che sono stati praticamente portati avanti dal 1997 ad oggi e votati in questo consesso comunale su cui noi ci impegniamo a dargli le gambe entro la fine della sperimentazione. Ma si tratta di sperimentazione e di monitoraggio su una operazione viaria, però si sottolinea sempre per raccattare voti da una parte e da un’altra è sempre un’operazione i parcheggi, i parcheggi, i parcheggi non pensando che fondamentalmente tutta questa cosa dei parcheggi non c’entra per nulla. C’è tutto un altro discorso da fare! E soprattutto non si è perché io ritengo che comunque l’operazione viaria all’interno di piazza della Repubblica non ha portato considerando che anche prima il traffico in piazza era scarso ed era anche questo monitorato dal piano urbano del traffico, andatevelo a vedere perché è stato messo il conta macchine è c’era la presenza ridicola di macchine in piazza, c’era ma non era da un punto di vista fondamentale e fondante quindi torniamo a noi, è stato presentato un ordine del giorno di Forza Italia, Giuliodori che è in cartellina ha praticamente presentato il suo emendamento, io mi sono permesso di presentare un emendamento all’ordine del giorno che consegno al Presidente del Consiglio per la lettura, in cui dico... (intervento fuori microfono.) ... lo formalizzo adesso, è un sub emendamento che fa un po' ridere però... allora, con l’impegno che comunque il centro storico della nostra città ha bisogno di operazioni di rilancio che non sono meramente di traffico ma sono operazioni più complesse, questo Consiglio Comunale nel 1997 ha votato il piano di recupero del centro storico, io sfido qualsiasi cosa praticamente, qualsiasi persona a leggere la prefazione di un piano votato all’unanimità dei tre famosi tecnici che erano Agostinelli eccetera, di leggersi quella prefazione, le prime 5 pagine che secondo me delineano quali sono i veri problemi del centro; leggetevela, è stata votata, quindi è un atto, quindi non è campato in aria eccetera, leggete il problema vero del centro storico di Jesi che è un problema di funzioni ed è su quello che deve lavorare e su quello che si sono misurate anche le recenti prese di posizione che abbiamo fatto, vedi quella su S. Martino, perché finché noi non daremo un peso al centro con una consistenza di dare al centro storico le funzioni perdute che fanno sì che un centro sia centro nel senso stretto della parola, alcune sono state fatte come l’operazione BOC ma c’è bisogno di altre, di interventi urgenti e soprattutto non più rinviabili prima che fondamentalmente quelle previsioni che sono state fatte in quello studio e che dopo tutto sono state votate, diventino realtà. Comunque per giudicare ed entrare nel merito della situazione io come ho detto, c’è questo sub emendamento che spero sia accettato dalla persona che ha fatto l’emendamento e che consegno al Presidente del Consiglio. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 26 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque per chiarire, noi a questo punto abbiamo se ho capito bene, datemi una mano anche voi, abbiamo due emendamenti, uno l’emendamento proposto dal partito dei Comunisti Italiani che rimane valido, ed un altro emendamento firmato dal gruppo DS. Questo è un emendamento... (intervento fuori microfono.) ... va bene, allora a questo punto credo che sia il caso dal momento che ho solo questi due emendamenti per ora, spero non ce ne siano altri, do lettura scusate colleghi do lettura dell’emendamento dei Comunisti Italiani poi l’emendamento all’emendamento presentato dai DS, poi proseguiamo la discussione, altrimenti non credo che sia chiara la questione. allora, l’emendamento presentato dai Comunisti Italiani praticamente da la lettura ad una integrazione alla mozione presentata da Forza Italia e recita così: “Il Consiglio Comunale premesso che ritiene valido il progetto di inibire al traffico urbano sia pubblico che privato il centro storico, preso atto che la soluzione adottata recentemente pur in coerenza con quanto sopra enunciato appaiono in questo momento poco opportune e dunque in grado di creare alcuni disagi ai cittadini residenti ed agli operatori economici, considerato che a causa dei lavori in corso per l’erigendo parcheggio di via Mercantini alcune aree di sosta sono state provvisoriamente eliminate, che il parcheggio autoasilo di via Mure Occidentali in alcune ore della giornata non è interamente utilizzabile dai cittadini, che l’impianto di risalita del parcheggio Zannoni non è ancora funzionante, che questa situazione rappresenta una novità importante che dovrebbe essere opportunamente valutata, il corso Matteotti nel prossimo anno potrebbe essere sottoposto a lavori di straordinaria manutenzione per esigenze riguardanti istituzioni sovracittadine. – quindi i lavori di Gorgovivo per capirci – chiede all’amministrazione comunale di rivalutare con la massima sollecitudine le ordinanze dirigenziali numero 123 di giugno 2003 e numero 219 di ottobre 2003 apportando correttivi ed eventualmente non escludendo un loro rinvio sino a che i suddetti lavori non siano terminati e sino a che non siano garantiti opportuni collegamenti dai parcheggi periferici, valuta opportuno riprendere il confronto con i cittadini e le organizzazioni di categoria rappresentative al fine di raccogliere suggerimenti e proposte utili, per predisporre piani di interventi condivisi e rispondenti agli interessi della cittadinanza. Ritiene infine di fondamentale importanza lavorare sin d’ora per predisporre un progetto di recupero e di valorizzazione di corso Matteotti, via Pergolesi, piazza Colocci, piazza Federico II da realizzare dopo la conclusione dei lavori di corso Matteotti.” Questo è il testo dell’emendamento presentato dai Comunisti Italiani, che ricordo a tutti i consiglieri dovrà comunque pronunciarsi sull’accettazione o meno di questo emendamento il proponente della mozione che è Francesco Bravi del gruppo di Forza Italia. Invece do lettura dell’emendamento all’emendamento dei Comunisti Italiani presentato dal gruppo DS, quindi: “... preso atto che le soluzioni adottate in conformità degli obiettivi del progetto sopra enunciato sono state considerate come elementi di disagio da parte degli operatori economici del centro storico; considerato che a causa dei lavori in corso...” scusate... non c’è Balestra, facevamo prima a puntualizzare l’emendamento perché di fatto si ripete in alcune parti lo stesso... va bene, comunque do lettura integrale “... che a causa dei lavori in corso per l’erigendo parcheggio di via Mercantini alcune aree di sosta sono provvisoriamente eliminate, che il parcheggio autosilos di via Mura Occidentali in alcune ore della giornata non è utilizzabile dai cittadini – fino a qui identico all’emendamento dei Comunisti Italiani – che l’impianto di risalita del parcheggio Zannoni sarà attivato entro breve tempo – identico – non è funzionante, che il trasferimento del mercato dei produttori agricoli in zona Porta Valle e lo spostamento della fermata bus in via Mura Occidentali hanno comportato una riduzione dei posti auto adiacenti il centro storico, che in corso Matteotti nel prossimo anno potrebbero essere svolti i lavori di straordinaria manutenzione delle opere infrastrutturali: chiede di monitorare con sollecitudine gli effetti dell’ordinanza dirigenziale emessa in radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 27 merito all’isola pedonale e di attivare un tavolo di confronto con i cittadini e le organizzazioni di categoria rappresentative al fine di raccogliere i suggerimenti e le proposte utili e predisporre un nuovo piano di interventi condiviso e corrispondente agli interessi della città. Ritiene di fondamentale importanza lavorare sin da ora per predisporre un progetto di recupero e di valorizzazione di corso Matteotti, di via Pergolesi, piazza Colocci, piazza Federico II° da realizzare alla conclusione dei lavori di corso Matteotti.” Poi qui tra parentesi “asta del centro storico” dico bene Balestra? Allora io ho dato lettura, la prima lettura l’emendamento proposta dai Comunisti Italiani e poi l’emendamento all’emendamento dei DS che comunque insomma, consiglieri sono emendamenti che si superano uno con l’altro nel senso che se viene votato l’emendamento all’emendamento è sostitutivo, sia l’emendamento che propone Giuliodori alla mozione sia l’emendamento all’emendamento che propongono i democratici di sinistra. Va bene allora a questo punto ho prenotato il collega Bucci, prego collega Bucci. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): ...(intervento fuori microfono.)... scusate, forse è il caso che chi ha proposto l’ordine del giorno, la mozione, chi ha proposto gli emendamenti, il primo emendamento il PDC si esprimano sull’accoglibilità o meno, perché secondo me questo è l’oggetto della votazione che andremo a fare, quindi forse conviene prima discutere questo. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Potremmo pure volendo... grazie Presidente che mi hai dato la parola automaticamente... potremmo pure discutere un attimo per convincere il proponente all’emendamento ad accettare oppure no l’ultimo emendamento sulla base di qualche valutazione che si potrebbe fare in ragione dell’ultimo emendamento presentato. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusate colleghi per favore, a questo punto io se il gruppo di Forza Italia ritiene opportuno intervenire in questo momento e definire, pronunciarsi in merito all’accoglimento o meno dell’emendamento del gruppo dei Comunisti Italiani... CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io chiedo scusa un attimo. Se io volessi dire Forza Italia per cortesia non l’accettare oppure Forza Italia accettalo e lo voglio dire in Consiglio o dire la stessa cosa al gruppo dei Comunisti Italiani prima che loro prendano una decisione di questo tipo... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi scusate, io vi invito un attimo, in tutti gli ordini del giorno noi abbiamo discusso in merito all’ordine del giorno ed agli emendamenti presentati poi nel momento della votazione, nelle dichiarazioni di voto, il gruppo che ha presentato l’ordine del giorno o la mozione si pronuncia in merito all’accoglimento o meno, poi dopo nelle comunicazioni, nelle dichiarazioni di voto ogni gruppo decide il da farsi in merito al voto, quindi in questo momento io ho chiesto ma non pretendo ovviamente perché non è previsto da nessun regolamento, ho chiesto al gruppo di Forza Italia se intende pronunciarsi in questo momento se non intende pronunciarsi continuiamo con il dibattito ed i consiglieri comunali discutono in merito all’ordine del giorno presentato ed in merito agli emendamenti presentati poi nelle dichiarazioni di voto i vari gruppi chiariranno la propria posizione al voto. Ho prenotato il collega Bravi, prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 28 CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Io vorrei avere un po' le idee più chiare perché bisognerebbe sapere se dobbiamo accettare l’emendamento o il sub emendamento quindi io spero che si decidano a mettersi d’accordo perché almeno esprimerò il mio parere. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa Bravi, io ti invito... scusate, cerchiamo di non essere troppo contorti perché già qui... CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Contorto è quel procedimento lì. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: ... nel senso Bravi, i due emendamenti presentati, l’emendamento e poi l’emendamento all’emendamento sono stati presentati e certamente non si è trovata una soluzione perché altrimenti non credo... non lo dovrei dire io però ci sono questi due documenti perché rispecchiano le diverse posizioni, posizioni non identiche rispetto all’emendamento alla tua mozione, quindi a questo punto dobbiamo discutere tenendo conto di questi tre documenti: la tua mozione, l’emendamento alla tua mozione e l’emendamento all’emendamento proposto dai DS; per adesso non ci sono altre posizioni quindi in merito a questo chiediamo la parola e pronunciamoci, Bravi spegni o intervieni? CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Non accetto nessuno dei due. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, ho prenotato sempre il collega Bucci, prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Grazie, io intervengo per disquisire sulla mozione presentata dal gruppo di Forza Italia essenzialmente su alcuni punti, quando si parla di enormi disagi per i cittadini residenti nel centro storico che secondo me questo enorme disagio non è quello che è emerso dall’assemblea che è stata fatta in questa sala qualche settimana fa, in cui i cittadini del centro storico interessati invece hanno essenzialmente manifestato un’adesione alla pedonalizzazione pur presentando alcuni problemi e pur evidenziando alcune necessità quali quella del controllo sui permessi e sugli accessi eccetera quindi questo elemento di enorme disagio che viene posto nella mozione secondo me non esprime la realtà espressa dai cittadini e tra questi tra l’altro mi ci inserisco essendo anche io un residente del centro storico. Secondo me in questa vicenda la cosa importante da notare è come alcuni cittadini, alcune categorie, alcune posizioni hanno avuto un rilievo anche sulla stampa a differenza di tutta un’altra serie di cittadini, di posizioni e categorie che invece sulla stampa, sulla discussione e nelle attività dei gruppi politici non sono stati presi in considerazione, questo è un tema che ho già anticipato in merito alla pedonalizzazione, io ritengo che all’interno del centro storico dei residenti, ma all’interno della città stessa ci sia una parte dei cittadini e di categorie professionali ed economiche che sono invece a favore della pedonalizzazione, solamente che queste categorie non hanno accesso alla pubblicità, alla comunicazione della loro posizione; questo secondo me è un grosso problema perché significa che in questa città evidentemente non tutte le opinioni dei cittadini hanno uguale amplificazione e questo secondo me è un problema politico, non tutte le opinioni dei cittadini, dei gruppi – gruppi radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 29 non parlo politici ma sociali – non tutte le opinioni dei gruppi politici hanno la stessa rilevanza sui titoli dei giornali ma anche nella discussione o sull’assunzione da parte dei gruppi politici nelle loro attività di presentazione di mozioni eccetera. Questo è il primo tema, il secondo tema è nel merito della cosa, secondo me in questa fase Jesi sta passando dalla Jesi paese, la Jesi che usava la piazza della Repubblica come autosalone e non è un ricordo di trent’anni fa è un ricordo di qualche anno, alla Jesi città che valorizza il suo patrimonio ed il patrimonio è fondamentalmente quello degli spazi urbani complessivi, sia del centro storico che anche degli spazi dell’intera città anche quelli degli altri quartieri. Allora la città valorizza questi spazi e quindi comincia a pensare ad un uso diverso di questi spazi che non sia solo condizionato e finalizzato alla percorribilità ed all’automobile, allora secondo me questo segna questa fase e questo provvedimento dell’amministrazione segna questo passaggio – scusate ma qua è impossibile parlare. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci... CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): No, scusa Fiordelmondo non ho finito, ho detto che era impossibile parlare in questa situazione di brusio, io ho difficoltà a concentrarmi su quello che sto dicendo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): ... chiedevo un po' più di silenzio. Secondo me stiamo, questa decisione dell’amministrazione complessivamente segna questa fase di passaggio nella cultura cittadina, la cultura che vede nella valorizzazione degli spazi pubblici ed in una valorizzazione di tipo pedonale, commerciale ed espositivo da parte della città in senso lato ovviamente, la finalità degli spazi urbani allora supera la vecchia idea che invece le piazze dovessero servire solo per andare con la macchina e per parcheggiarla e questo secondo me va segnalato perché va riconosciuto. Questo nel dibattito, nelle mozioni, né in quella di Forza Italia ma neanche in quella dei Comunisti Italiani secondo me emerge questo dato che sta avvenendo un passaggio culturale, questa decisione segna un passaggio nel modo in cui i cittadini stanno vedendo la città ed anche qui secondo me si può trarre motivo ed indicazione dall’assemblea che c’è stata in questa sala quando i commercianti in particolare hanno detto, hanno manifestato la loro disponibilità e la loro esigenza di elaborare progetti sul centro storico perché in quella situazione si parlava appunto del centro storico, di elaborare progetti di valorizzazione degli spazi del centro storico. Anche qui ancora una volta segnando che c’è un passaggio, un’evoluzione ancora una volta, per fare una battuta, rispetto alla piazza della Repubblica autosalone. Questa situazione secondo me è anche segnalata da tutte quelle voci che dicevo prima che esistono nella città e che non trovano adeguata amplificazione sulla stampa ed all’interno di questo Consiglio e trovano sicuramente molta parte della popolazione d’accordo sulla volontà e sul progetto di valorizzazione del centro storico. L’ultima cosa che volevo dire è che proprio siccome questa inversione di tendenza, questa evoluzione nel pensiero della città è in corso, secondo me questa fase è sicuramente transitoria, non può essere che questo, non transitoria nel senso della mozione o delle mozioni che indicano la revoca dei provvedimenti, transitoria perché secondo me questo non può essere che l’inizio di una operazione complessiva sul centro storico e sulla città di riflessione, di riprogettazione e di riuso della città, degli spazi pubblici, di valorizzazione e quindi l’inizio di un progetto complessivo e culturale che trova nella città il suo elemento di base, allora per queste ragioni secondo me la mozione del gruppo di Forza Italia non radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 30 può essere condivisa e secondo me questa mozione tra l’altro ignora che una parte consistente della popolazione è invece d’accordo per una attività sempre più forte di valorizzazione, di pedonalizzazione del centro storico ed in questo senso secondo me ci sono stati alcuni interventi registrati nell’assemblea che si è svolta qui nella sala consiliare qualche settimana fa. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato il collega Grassetti, chiedo scusa Grassetti aveva richiesto la copia degli emendamenti adesso il personale di Segreteria sta facendo le copie che distribuiremo a tutti i Capigruppo. Se vuoi aspettare il testo... CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ... intanto siamo nella palestra, comincio a fare qualche esercizio di riscaldamento. Io parto dall’intervento che ha fatto adesso il collega Bucci. Il collega Bucci ha espresso alcuni concetti rispetto ai quali io non credo, lui dice una parte consistente dei cittadini è d’accordo per la pedonalizzazione del centro storico, io collega Bucci mi permetto di rilanciare rispetto alla valutazione che hai fatto tu, secondo me la totalità dei cittadini escluso qualcuno incapace di intendere e di volere è d’accordo per la pedonalizzazione del centro storico così come noi abbiamo detto sempre, siamo tutti d’accordo perché il centro storico non diventi un autosalone o non diventi un luogo d’arrivo per parcheggiare la macchina, siamo tutti d’accordo perché il centro storico venga restituito ai cittadini e diventi il salotto buono della città; adesso però il problema non è sul principio, il problema e sullo strumento per raggiungere quel principio, la discussione di questa sera fa riferimento non all’obiettivo ma alla strada da percorrere per raggiungere quell’obiettivo. Allora, vorrei fare un minimo di chiarezza, una parte di noi consiglieri sostiene che la strada passa attraverso una decisione immediata e che pensa di risolvere il problema mettendo due sbarre qualche segnale in mezzo alla piazza della Repubblica ed i Vigili al confine di questa zona che cominciano a mitragliare multe come è successo da questa estate sino ad oggi, ancora succede, bersagli di queste mitragliate sono anche seduti in quest’aula anche nei seggi più importanti, mi riferisco al Sindaco che ci ha rimesso anche lui, ma non credo che questo strumento sia – indipendentemente dalla multa Sindaco stavo scherzando, non era... – idoneo a raggiungere l’obiettivo. Noi un’altra parte dei consiglieri e faccio riferimento non solo a quelli di centro destra, mi sembra di aver capito che c’è una valutazione di tipo – passatemi il termine – trasversale per la quale la strada per raggiungere il medesimo obiettivo passa attraverso una progettazione di natura strutturale, voi dite “chiudo chi si è visto, si è visto, chi arriva, arriva, chi non arriva, non arriva” noi diciamo: “sì chiudiamo ma prima di chiudere facciamo in modo che ciascuno di noi possa utilizzare il centro storico” indipendentemente dalla capacità per esempio di muoversi, dalla capacità fisica di recarsi al centro, dovuta a problemi di disabilità, dovuta a problemi di anzianità, dovuta a problemi di trasporto pubblico ed anche non ultimo dovuto a problemi di tempo perché se è vero che è possibile parcheggiare al di fuori della città come è giusto che sia per raggiungere il centro della città è necessario che trascorra un certo tempo e probabilmente quel tempo assommato al tempo necessario per effettuare gli acquisti, per fare la passeggiata, per incontrare gente, per fare tutto quello che si fa al centro può diventare un tempo eccessivo rispetto alle proprie disponibilità e allora io credo che un’amministrazione che si richiami come questa perché nel manifesto di questa amministrazione c’è scritto che si richiama alla solidarietà, all’attenzione, alla disponibilità verso non solo tutti i ceti, ma a tutte le categorie anche sociali, non si può esimere da una valutazione di questo tipo. Chiudere drasticamente il centro storico impedendo a chiunque di entrarvi significa impedire agli svantaggiati in quelle ore di entrare nel centro storico, agli anziani in quelle ore di entrare nel centro storico, ad altre categorie, a chi non ha più di troppo tempo da perdere ad entrare nel centro storico, allora basterebbe girarsi un po' intorno nelle regioni vicine, penso all’Umbria ed ancora una volta cito Perugia, dove è stato realizzato un sistema di risalite che radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 31 ha certamente il suo costo ma che non è una spesa ma un investimento perché allora sì, dando la possibilità al cittadino di parcheggiare intorno alle mura della città, fuori dalle mura della città allora sì che io posso chiudere perché il cittadino che parcheggia intorno alla città prende la scala mobile, prende l’ascensore, prende il percorso meccanizzato e rapido che lo conduce al centro. Grazie per l’attenzione, io se volete posso continuare ancora ma non credo che sia il caso di fare una gara tra la mia voce e quella degli altri che parlano, anche perché penso che perdereste però non si capirebbe il senso. Voglio dire, adesso con riferimento... questo è il principio quindi non ci inganniamo quando andiamo a discutere o a votare, non è sull’obiettivo che stiamo discutendo ma sullo strumento, è proprio in ragione del fatto che discutiamo sullo strumento, volevo ricordare a me stesso ed anche agli autorevoli alleati della Casa delle Libertà che hanno depositato una mozione nella quale io credo e che sono disposto a votare in ogni caso, perché la condivido, volevo ricordare dicevo che l’emendamento proposto dal PDC che sto leggendo mi sembra tutto sommato accettabile perché dal punto di vista del merito in qualche modo lo ritengo compatibile con una integrazione a quello presentato da Forza Italia, non mi sembra accettabile invece l’emendamento presentato dai DS che pretende di sostituire, cambiandone esattamente lo spirito e non incidendo affatto sulla determina dirigenziale che noi chiediamo di sospendere al appunto che se noi accettassimo quest’ultimo emendamento stravolgeremo esattamente lo spirito, non così invece credo avvenga per l’emendamento del PDC che dichiaro sin d’ora che voterò favorevolmente a questo documento presentato da Forza Italia sia che lo stesso venga emendato, sia che resti così come è, chiedo a Forza Italia tuttavia di ripensarci e di accogliere l’emendamento presentato dal PDC. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, ho prenotato il collega Gregori, prego. CONSIGLIERE – GREGORIO GREGORI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente. Io inviterei a riflettere un po' di più su questo discorso che non è un discorso semplice e che va chiuso in poche battute, a riflettere di più sulle scelte che un’amministrazione comunale nel tempo opera, ricordo alcuni dati: tipo via del Fortino con 11 esercizi chiusi e con solo 2 esercizi rimasti aperti dopo che si è operata la scelte di palazzo Battaglia, vi è in un momento di crisi, di crisi profonda, non la nega nessuno la crisi del commercio che quindi crea difficoltà all’interno della struttura stessa e della gestione stessa di un operatore, non vorrei che l’amministrazione comunale prendesse decisioni atte ad incrementare ancora e notevolmente quella crisi che è già in atto. Io posso parlare perché sono residente nel centro storico e sono un operatore del centro storico e quindi vivo le due cose con la medesima intensità, l’isola pedonale che è la certezza, è il punto d’arrivo di un percorso che come ha detto il collega Grassetti qualsiasi persona vorrebbe vedere e vedere realizzata al più presto ma non si può fare come l’Architetto Bucci che mi dispiace perché Architetto e mi pensa un progetto partendo dal tetto; chiudere senza aver realizzato quel percorso che io ritengo primario per la ricerca di un salotto, del salotto buono della città e cioè quel percorso che guarda all’arredo urbano, all’accessibilità ed alla fruibilità del centro storico, guarda ai famosi parcheggi ma guarda anche ad un rilancio e non ad un appesantimento della crisi verso il commercio e l’artigianato e quindi l’isola pedonale dovrebbe essere il non plus ultra alla fine di questo percorso, il centro storico è stato penalizzato diverse volte, vuoi per lavori in corso che si sono prolungati nel tempo, vuoi per alcune scelte un po' affrettate. Queste scelte hanno fatto ulteriormente chiudere esercizi che non si sono più riaperti, certe scelte hanno anche penalizzato fortemente i cittadini del centro storico, però il centro storico è il fulcro della città quindi non è né dei commercianti né dei residenti, il centro storico è di tutta la città, dovrebbe essere il gioiello, il fiore all’occhiello di quello che è una città e di quello che una città sa esprimere, se noi il centro storico lo svuotiamo ma non di macchine, di quello bisogna radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 32 svuotarlo ed anche al più presto, ma di quella che è la sua caratterizzazione e cioè la vita reale del centro storico, noi pensiamo da sempre al discorso e poi lo vediamo con i nostri occhi e ci siamo anche dentro, i palazzi storici si trovano qui non stanno nelle campagne, il discorso del palazzo della Signoria di quelli che sono i palazzi principali si trovano al centro quindi il gioiello, quello che deve essere rimarcato, su cui fortemente si deve investire e su cui comunque le amministrazioni sono intervenute, bisogna rivitalizzarlo, c’è stata questa sperimentazione e va bene, una sperimentazione che ha portato anche note positive affianco a degli scompensi, però è una sperimentazione; abbiamo visto che l’isola pedonale secondo me è qualcosa di valido e di positivo, abbiamo visto però che ha comportato dei giri e delle disfunzioni grosse ai suoi margini, allora secondo me, dico che vale la pena cercare di rivedere e farlo al più presto, io non appoggerò il discorso di monitorare, io dico che bisogna rivedere e farlo al più presto appoggiando il discorso del Consigliere Giuliodori, questo progetto di pedonalizzazione affinché questo arrivi alla fine di un percorso valido e coordinato grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Gregori, ho prenotato il collega Brunetti prego. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, io credo che ed è stato ribadito anche qui che a tutti sta a cuore la pedonalizzazione del centro storico e la sua rivitalizzazione, il suo rilancio, condivido le dichiarazioni del Consigliere Gregori dicendo che il centro storico non è né dei residenti né dei commercianti ma un patrimonio di tutta la città sono pienamente d’accordo con te Gregori ma io vorrei anche allargarlo, non solo il patrimonio della città ma di una comunità più estesa, un patrimonio della Vallesina perché se Jesi si deve porre come giustamente si pone, come giustamente si pone come punto di riferimento per una comunità più larga io credo che il centro storico in un certo senso non appartiene solo a noi cittadini ma appartiene a tutti i facenti parte di questo comprensorio, il centro storico pulsa di attività, di fermenti culturali, di commercio caratteristico e quant’altro quindi pedonalizzare il centro storico è un obiettivo che noi abbiamo tutti, che caratterizza da sempre i filoni delle amministrazioni precedenti ma chiudere il centro storico quindi la sua completa pedonalizzazione vuol dire avere completato un disegno complessivo della città che consenta di compensare gli effetti di questa chiusura perché poi noi non possiamo fare un patrimonio a se stante, vogliamo tutti – lo sentito anche qui – che questo centro storico pulsi, che questo centro storico crei movimento, allora dobbiamo dare opportunità a che questo si verifichi, quindi la chiusura, la pedonalizzazione del centro storico è un obiettivo che ha larga maggioranza nella città e questo secondo noi va fatto quando sono stati completati tutti quegli adempimenti che consentono di attenuare e di annullare gli effetti della sua chiusura e nello stesso tempo del suo rilancio, quindi consentire a tutti non solo i cittadini jesini ma tutti gli appartenenti di una comunità più vasta la visita, la partecipazione, l’acquisto, il percorso, il vivere il centro storico. Questo è l’obiettivo di fondo, io rispetto... (fine lato A – II° cassetta) ... che ci ha letto Brazzini, vorrei dire due cose: uno, caro Brazzini noi abbiamo votato gli indirizzi del piano urbano del traffico, non abbiamo... il piano urbano del traffico non è un elemento cocente che obbliga questa o qualsivoglia amministrazione a, abbiamo votato gli indirizzi, quindi una parte del piano urbano del traffico, e sul piano urbano del traffico sicuramente la Sintagma ha fatto un sondaggio, ha fatto delle verifiche perché gli interventi devono essere analitici per fare proposte serie ed il PUT secondo noi va calato il più possibile per intero nella città ivi compreso anche il discorso del centro storico quindi noi abbiamo sempre collegato come socialisti il discorso dell’urbanistica, del traffico in generale su tutta la città ivi compreso anche il centro storico. Nel merito dell’ordinanza noi abbiamo avuto modo di pronunciarci nel senso di invitare l’amministrazione Sindaco in testa ad una rivisitazione, una radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 33 verifica dell’impatto che questo ha avuto nella sua esecutività iniziale, mi riferisco alla prima ordinanza, sicuramente forse l’amministrazione non ha analizzato bene quello che era lo scenario, che tipo di impatto esso ha avuto ma è chiaro che per esempio la cosa più evidente della... non voglio dire superficialità ma quanto meno del non eccessivo esame degli effetti di questa prima stesura dell’ordinanza si evince dal doppio senso in via Pergolesi, io credo che quello Sindaco abbia la bontà di riconoscere che è stata detta in assemblee pubbliche quindi in maniera chiara, quella era una configurazione di un trattamento di una via centrale per la vivibilità del centro storico, il doppio senso chiaramente ha lasciato tutti perplessi. Però devo dire anche che ho partecipato io come altri di voi ad assemblee sia qui in Consiglio Comunale sia di commercianti con esponenti dell’amministrazione comunale Sindaco in testa, credo però che ad un invito che veniva da parte nostra ma da parte della città di riprendere in esame, di valutare gli effetti dell’impatto di questa prima ordinanza, l’amministrazione abbia preso atto che alcune situazioni andavano corrette e credo che abbiamo tutti potuto vedere che nell’ordinanza successiva alcune situazioni sono state come dire riviste, alcune istanze sono state accolte. Certo, noi rimaniamo dell’opinione che la pedonalizzazione del centro storico quindi anche l’intervento generale dopo tutto quello di cui dicevo prima, interventi parziali forse era meglio non farne, sono stati fatti però bisogna dare atto anche all’amministrazione che ha rivisto il suo percorso perché qualsiasi persona, qualsiasi amministratore, qualsiasi manager fa una scelta, ne valuta l’impatto, poi è anche intelligenza correggere magari un impatto sbagliato o non del tutto confacente a quello che si pensava; quindi abbiamo visto nell’amministrazione la volontà effettiva di voler correggere questo provvedimento però non basta, forse e qui nella mozione che è integra, nell’emendamento che integra l’emendamento presentato dai Comunisti Italiani al quale noi siamo favorevoli, questo ultimo presentato ci sembra un di più che ci vede ancor più favorevoli e corrisponde un po' al nostro modo di vedere la situazione così come è cioè ad ordinanze ormai in corso, ecco qui si fa espresso invito all’amministrazione di monitorare gli effetti, quindi di valutare sempre per poter poi eventualmente correggere gli effetti di questa ordinanza attualmente vigente e qui un discorso che ci sta particolarmente a cuore e che noi abbiamo detto in pubblica assemblea è quello di riprendere un confronto serio con tutti i cittadini, con i residenti, con i commercianti, con i liberi professionisti, con coloro che operano nel centro storico perché questo è un patrimonio di tutti e deve essere da tutti vivibile, per poter addivenire a dei correttivi o a delle soluzioni che siano il più ampiamente condivise, crediamo che l’amministrazione dopo il primo impatto iniziale su questo percorso tant’è appunto dicevo prima ha rivisto l’ordinanza iniziale in alcuni aspetti essenziali, questo ordine del giorno credo incoraggi ancor più l’amministrazione a proseguire in questo percorso, con la consapevolezza però che mai è dato per scontato dall’inizio, i provvedimenti si possono correggere, deve esserci massimo ascolto cercando di non penalizzare nessuno ma di prendere provvedimenti il più ampiamente condivisi per poter proprio rivitalizzare, rilanciare il centro storico di Jesi nella sua completezza alla luce anche di un discorso che va al di là della città stessa, quindi noi voteremo a favore dell’emendamento proposto da Balestra. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti, ho prenotato Giuliodori prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Grazie Presidente. Io vorrei all’inizio del mio intervento cercare di chiarire alcuni aspetti di natura politica e di natura tecnica che mi sembrano propedeutici all’intervento che poi andrò nel proseguo a svolgere. Io ritengo che dal punto di vista politico fa parte della normale dialettica in una istituzione democratica ed elettiva dove esiste una maggioranza ed una opposizione che in alcuni momenti ci siano non sintonie all’interno della radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 34 maggioranza stessa. Questo non è dal punto di vista politico e della tenuta sostanziale della maggioranza un problema nel momento nel quale si condividono le scelte di fondo dell’amministrazione comunale e nel momento nel quale c’è e viene ribadita con forza l’esigenza di avere nel futuro obiettivi in comune e quindi la necessità di arrivare fino alle estreme conseguenze all’interno di questa legislatura, fino alla fine di questa legislatura. Io ritengo sia importante porre questo perché anche su questo aspetto non bisogna eccessivamente radicalizzare il discorso e non bisogna nemmeno drammatizzarlo, ci troviamo di fronte e qui entro nell’aspetto tecnico, ad una scelta tecnica, per quanto importante attorno alla quale alcuni di noi esprimono delle perplessità e faceva bene il Consigliere Gregori a sottolinearlo che non riguardano l’obiettivo di fondo, io non credo di sbagliare se dico che questa città è ormai dalla fine degli anni ’60 inizi anni ’70 che vuole arrivare progressivamente ad una riduzione del carico di traffico all’interno del centro storico. Qui non c’è più l’ex Consigliere Zagaglia che prima era nel pubblico ma se noi prendiamo la foto che ritrae la Giunta Massaccesi che fa la biciclettata nel centro storico vediamo in prima fila Zagaglia e lui stesso ci poteva confermare questo. Quindi è ormai un percorso che va avanti da 30 anni...(intervento fuori microfono.) ... non per quello l’avete perso, non per quello, non per quello, è perché c’erano anche altri problemi, c’era la crisi della Gherardi, c’erano tanti altri problemi che dimostravano forse la non più sintonia di quella maggioranza e di quel gruppo dirigente con la città, c’erano altri problemi, ma comunque non è questo l’aspetto caratterizzante; l’aspetto caratterizzante Consigliere Belluzzi è la continua ricerca di una soluzione che possa rendere quanto più vivibile il nostro centro storico. Io non mi ripeto, l’ho detto anche nell’articolo che ho fatto per Jesi Oggi, quali sono state le tappe, ma sono state tutte tappe, questo ci tengo a sottolinearlo, dove a seguito di una limitazione del centro storico faceva riscontro una serie di interventi che tendevano a limitare l’eventuale disagio che questa chiusura poteva creare. Poi si potevano condividere quelle scelte, non condividere, si potevano ritenere sufficienti, insufficienti, palliativi, specchietti per le allodole, quello che ci pare ma comunque c’era una risposta conseguente nel momento nel quale si andava ad una limitazione del centro storico, del traffico all’interno del centro storico. Noi riscontriamo che questa volta questo sia mancato, ma soprattutto non si sia tenuto conto forse perché era anche difficile tenerne conto che contemporaneamente andavano avanti subito o in divenire, soluzioni che rendevano ancora più difficoltosa la stessa scelta, mi riferisco per esempio alla decisione assunta dalla direzione della ASL di dare ai propri dipendenti una risposta che oggettivamente toglie parcheggi a ridosso del centro storico, mi riferisco alla possibilità concreta che nel prossimo anno o nei prossimi mesi, comunque non nel lunghissimo periodo anche perché come diceva Caines nel lungo periodo siamo tutti morti, quindi nel breve periodo si possa arrivare a lavori all’interno del centro storico ed in special modo di corso Matteotti che possano rendere ancora più difficoltosa e disagevole la vita per i cittadini residenti e per gli operatori commerciali. Ecco che noi abbiamo fatto una proposta come partito, e la proposta – qui permettetemi che dia l’interpretazione autentica – mi sembra che sia abbastanza chiara quando sotto il primo “chiede” dice “di rivalutare con la massima sollecitudine le ordinanze – e via la sequela di numeri – apportando correttivi ed eventualmente non escludendo un loro rinvio sino a che i suddetti lavori non siano terminati e sino a che non siano garantiti opportuni collegamenti dai parcheggi periferici, cioè la nostra mozione prende atto di un disagio chiede al Sindaco ed all’amministrazione comunale di valutarlo e di dare una risposta qualunque essa sia, non però facendo finta che questi disagi non esistano. A tutt’oggi risposte non ci sono state, noi... fa ridere noi, io in questo momento chiedo al Sindaco, all’amministrazione comunale anche adesso di poter dare risposte che possano venire incontro ai contenuti di questa mozione. E concludo con un’altra osservazione, io non ritengo che su questi aspetti si possa come magari è avvenuto nel passato più o meno recente, si possa dare etichette di affidabilità a questo o quell’altro consigliere comunale a questo o quell’altro partito, a questo o quell’altro gruppo nel momento nel quale solleva dubbi o perplessità quasi che la questione fosse un totem, quello che si metteva al centro dell’accampamento indiano e che come tale era intoccabile. Qui si tratta Sindaco, radA3AFB.tmp.DOC 35 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 Assessori, consiglieri comunali, di discutere attorno ad un progetto che è ben più vasto e ben più ampio di quello della chiusura al traffico del centro storico, si tratta cioè di capire che il nostro centro storico ha la possibilità o dovrebbe averla di una sua rivitalizzazione soprattutto mettendo mano a lavori di recupero e di miglioramento di alcune vie e di alcune piazze dello stesso e che attualmente invece risentono di una certa usura e cioè la chiusura del centro storico dovrebbe essere all’interno di un progetto complessivo che rivaluti, dia decoro e spessore al centro storico che lo stesso Piovene nel suo viaggio in Italia definiva “...di poco men bello di quello di Urbino...” questo è secondo me l’obiettivo ed il progetto che l’amministrazione comunale dovrebbe presentare. Su questo si gioca la differenza fra destra e sinistra non su un divieto e sulle fase orarie ma sui progetti complessivi di recupero, su quello che attiene alla stessa identità e visione della città, altrimenti rischiamo davvero di mettere in crisi i nostri rapporti quando invece è necessario contribuire insieme su progetti di ampio spessore della città e chiudo davvero con un’altra osservazione, spesso noi traiamo delle nostre conseguenze anche radicali perché non siamo in grado di dare risposte a situazioni che già esistono, noi fino adesso in piazza della Repubblica avevamo una ZTL, poi se non viene rispettata è un altro problema, in via Pergolesi avevamo una ZTL poi se non viene rispettata è un altro problema, in alcune parti del quartiere che noi chiamiamo S. Pietro, del centro storico, avevamo una ZTL poi se questa non viene rispettata è un altro problema. Allora facciamo in modo anche essendo rigorosi che questo avvenga, se già avvenisse questo io credo che ci sarebbero dei benefici, se invece noi riteniamo che proprio perché non avviene questo e necessario alzare il tiro, insomma non affrontiamo il problema in modo corretto e rischiamo di avere una non sintonia con parti qualificanti della nostra città. Concludo quindi Sindaco il mio intervento, chiedo se è possibile una risposta da parte dell’amministrazione comunale se questa risposta la riterrò soddisfacente decideremo come comportarci nei confronti della nostra mozione, altrimenti la sottoponiamo alla votazione di questo Consiglio Comunale. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, ho prenotato il collega Cercaci prego. CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, io colleghi questa sera ho sentito delle affermazioni che mi hanno lasciato abbastanza perplesso, sostenere che questo progetto portato avanti dall’amministrazione abbia cambiato la nostra Jesi da paese a città francamente mi sembra un po' eccessivo, la piazza secondo me invece testimonia il contrario, tutti questi cartelli, tutte queste cose che sono state messe un po' così sembrerebbe in maniera affrettata danno proprio l’idea e l’immagine opposta, io sono sicuro che il progetto è valido, anzi do atto all’amministrazione di aver portato avanti un qualcosa che forse è necessario per la città, quello che critico, quello che mi sento di contestare però è il metodo, è la fretta con la quale si è voluto mettere in piedi un progetto che viceversa merita ponderatezza, calma e la partecipazione di tutti coloro che sono soggetti protagonisti del centro storico, altrimenti si rischia quello che sta accadendo, contestazioni, situazioni non ponderate rimaste a metà strada che poi si cerca di tamponare ma non si sa come, e soprattutto il malcontento dei cittadini. Io credo che forse la cosa più giusta da fare ora è quella di tornare ad uno status quo, sospendere le ordinanze ma nella logica e nell’ottica di ripristinarle a breve dopo però che si è studiato in maniera approfondita tutto l’argomento cercando – quantomeno – di non tralasciare niente di quello che possa interessare il centro storico, perché vedete le potenzialità di questo nostro centro storico sono veramente eccezionali, veramente, e tutti i profili devono essere considerati, non solamente appunto quello degli orari o quello del passaggio delle macchina ma anche quelli di aspetto culturale, ambientale, dei cittadini che sono residenti, vedete qualcuno ha detto che si è creata una sorta di conflittualità tra i commercianti e radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 36 l’amministrazione o qualcuno dell’amministrazione ma in realtà qualcuno di voi che ha partecipato al convegno – al dibattito – che si è instaurato al palazzo dei convegni circa un mese fa, avrà assistito ad una partecipazione invece non solo dei commercianti ma dei residenti, di persone che non avevano niente a che fare con il centro storico che hanno portato il loro modo di vedere con fondamento, cioè persone che hanno criticato con fondamento la scelta, allora io dico semplicemente posto che il progetto è valido, si deve portare alla fine un risultato di valorizzazione del centro storico però facciamo un piccolo passo indietro che guardate non svergogna nessuno anzi secondo me da’ merito, rivalutiamo tutto quello che c’è da rivalutare con tempi brevi quindi non è che dico questo perché si deve andare ad un progetto che poi venga portato magari chissà quando se non addirittura pensando di non portarlo più, proprio il contrario, portiamolo a brevis, però portiamolo con un metodo partecipato e con un metodo che possa essere poi opposto a chi pretestuosamente si mette in antagonismo con le scelte dell’amministrazione, ecco che allora io mi sento di condividere quanto portato dal partito dei Comunisti Italiani perché mi sembra ragionevole, mi sembra veramente dettato dal buonsenso mentre francamente non mi sento soddisfatto in qualche maniera dall’altro emendamento perché di fatto lascerebbe campo ad un qualcosa già instaurato che non va bene, che ha qualcosa che ancora non va. Quindi ecco, credo che sia necessario arrivare ad una sospensione delle ordinanze per rivalutare il progetto in maniera più approfondita. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci, dunque io ho prenotato il collega Bravi, poi invece ho prenotato Curzi e la collega Meloni, direi dal momento che il collega Bravi è già intervenuto e quindi i suoi 10 minuti li ha utilizzati allora prima facciamo terminare gli interventi ai vari gruppi poi il collega Bravi nella dichiarazione di voto riprenderà la parola, quindi Curzi, prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente, sicuramente anche noi non abbiamo mai eliminato a priori il discorso dell’isola pedonale in quanto sicuramente questa si potrebbe collocare in un contesto più definito appunto, quando cioè saranno secondo noi pronte le infrastrutture o quello che comunque sia si è detto, quindi ci ritroviamo su quello che è l’emendamento dei Comunisti Italiani e sinceramente non riteniamo troppo opportuno invece l’altro emendamento in quanto il discorso di monitorare e tanto più il fatto di attivare un tavolo di confronto con i cittadini e le organizzazioni, cioè quando questo è stato già fatto e comunque sia non è stato dato seguito a quelle che sono state le criticità emerse, non riteniamo opportuno riattivare questo tavolo di confronto, se questi debbono poi essere gli esiti, quindi sosteniamo quello che è l’emendamento dei Comunisti Italiani. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, a questo punto la collega Meloni prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Allora, io chiedo scusa per non essere stata presente a tutto il dibattito, mi sono informata sugli interventi precedenti e desidero fare soltanto due osservazioni penso brevi: una dal punto di vista politico ed una dal punto di vista amministrativo e tecnico. Guardando e leggendo anche le pagine di Jesi oggi riguardo all’isola pedonale mi pare che sia molto evidente la risposta alla domanda: che cosa è cambiato dalla ZTL a questa proposta di isola pedonale? In effetti il cambiamento che è avvenuto con una limitazione del radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 37 traffico da piazza della Repubblica, che faceva fare un po' il giro per la parte opposta della città è una limitazione abbastanza contenuta del traffico in determinati orari e poi supportati da particolari motivazioni, questo è avvenuto durante l’estate e questo sta avvenendo in questi mesi. Ora sulla filosofia della pedonalizzazione del centro storico mi pare che nonostante le diverse posizioni anche interne ai vari gruppi ci si ritrovi tutti e cioè la valorizzazione di un centro storico di pregio quale è quello di Jesi passa anche per la realizzazione dell’isola pedonale, cosa che è avvenuta in tutte le migliori città e migliori tradizioni; dal punto di vista politico poi tutti noi siamo consapevoli che il centro storico non è come una qualsiasi altra parte della città, ma è un particolare e pregiato pezzo di città che va trattato con determinate attenzioni ed attenzioni in più. Io ritengo che in questi anni le amministrazioni abbiano investito e speso in termini di investimento sul centro storico, questa iniziativa dell’isola pedonale su cui ci possono essere anche diverse perplessità va comunque... non è possibile parlare così... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ha ragione collega, allora, colleghi... collega Balestra per cortesia. Prego collega Meloni. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Dicevo che l’iniziativa dell’isola pedonale va appunto nella direzione della chiusura della pedonalizzazione del centro storico attraverso fasi e passi che in questi anni sono stati fatti, quindi non è un fulmine a ciel sereno certamente e la cosa che più può distrarre una coerente attenzione sul problema è proprio quella che in questi mesi la vicenda è stata presentata dal punto di vista dei commercianti, dei residenti e dei cittadini. Cerchiamo di investire come mi è stato fatto giustamente notare da un cittadino che la questione si può affrontare invertendo l’ordine degli utenti che hanno diritto ad avere determinate risposte e determinate attenzioni e cioè l’inversione è cittadini, residenti e commercianti, tutti soggetti attivi che naturalmente e giustamente devono essere ascoltati, interpellati e con i quali ci si deve concertare. Allora, la posizione politica dicevo della filosofia della pedonalizzazione di un centro storico di pregio e condivisa da tutti, cosa non è condiviso? La coincidenza in questo momento particolare che vive il centro storico di Jesi per i tanti problemi che conosciamo e non li elenco, la coincidenza di determinate situazioni non positive riguardo alla fruibilità, alla funzionalità che sul centro storico determinate azioni e assunzioni di delibere possono poi incidere, allora questa considerazione io credo che sia contenuta nel testo emendato che parte da quello proposto dal PDC e cioè la volta precedente sono state concordate alcune modifiche appunto partendo dal testo base presentato da Giuliodori sulle quali io ritengo che ci si possa ritrovare, perché dico questo? Perché apre quel confronto sugli aspetti tecnici, confronto e concertazione su quegli aspetti tecnici ed amministrativi che l’amministrazione appunto dall’ascolto può ragionevolmente accogliere o respingere, si tratta di chiarire quale valore dare al verbo monitorare, chiede di monitorare con sollecitudine gli effetti e le ordinanze dirigenziali eccetera cosa significa monitorare? Ovviamente significa ascoltare e vedere le conseguenze per apportare cosa? Quegli aggiustamenti ed adattamenti che si ritengono compatibili con quello che vogliamo salvaguardare e con l’obiettivo ed il percorso che stiamo facendo, percorso che va verso una sana, giusta pedonalizzazione del bel centro storico. Quindi io credo che il Sindaco non abbia nulla in contrario a dare questo valore al monitorare non come semplice acquisizione di dati, ma come acquisizione di dati step by step che può portare ad adattamenti ed aggiustamenti che possono essere nella valutazione dell’amministrazione accolti. Quello che ha disturbato ascoltando un po' la città, la parte della città che si è sentita lesa da queste ordinanze, quello che ha disturbato e su questo forse io ho riflettuto, ha disturbato la rigidità della posizione e quasi – anche se io conoscendo le persone, conoscendo i nostri amministratori non mi sono trovata d’accordo, conoscendo la loro capacità di ascolto e di flessibilità – questa sorta di “questo è stato fatto e questo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 38 non si cambierà.” Ecco, può aver disturbato il senso di una definitività della cosa e di una assolutezza delle posizioni, su questo io credo che come metodo possa essere invece quello che da sempre i nostri amministratori hanno messo in atto che è cioè quello dell’ascolto, dell’informazione e della concertazione quindi poi della sintesi di una buona soluzione, quindi il gruppo de La Margherita è d’accordo nel votare il testo emendato che mi pare sia passato con il nome di Testo Balestra è così? Lodo Balestra, tanto per capirci perché tra tutti questi fogli adesso comincio ad avere qualche confusione anche io grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, dunque la parola al Sindaco poi al collega Bravi per le dichiarazioni di voto, prego Sindaco. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Sì, grazie Presidente, io credo che rispetto alla discussione che non è nuova, non facciamo oggi, è una questione che si è avviata da diverso tempo, da quando in sostanza a giugno di quest’anno abbiamo lanciato questa ipotesi e questo progetto di costituzione o di realizzazione e definizione di un’isola pedonale che coinvolgesse oltre al corso Matteotti anche la piazza della Repubblica appunto si è sviluppato. Ora io credo davvero che tutta la discussione che si è aperta su questo provvedimento sia in realtà viziata in parte o in gran parte da un concetto che secondo me limita l’ambito della discussione e cioè il concetto sostanzialmente è questo: nel centro storico o l’accesso al centro storico è molto difficile per via di carenza di parcheggi e di difficoltà di accesso, questa situazione aggrava questo problema e mette in grosse difficoltà, in crisi sostanzialmente gli operatori economici. Ora io credo che è viziata da questo ragionamento perché in realtà poi la discussione e le questioni che sono state poste anche questa sera alla fine parlano di altro, parlano sicuramente della necessità di ragionare su una valorizzazione, una qualificazione del centro storico, parlano di capacità di dare uno spirito, una funzione al centro storico e non mi sembra che tutto questo possa essere ridotto al semplice concetto del numero magari di parcheggio, questo lo dico all’interno di un ragionamento che faccio perché qui intanto credo che sia bene puntualizzare alcuni elementi della discussione. È stato detto e viene continuamente detto che noi stiamo affrontando una chiusura del centro storico in una situazione difficile per il commercio eccetera, ora io vorrei far riflettere tutti che la chiusura è rappresentata sostanzialmente per quello che riguarda la realtà che in questo momento si sente o vive un maggior... o si sente maggiormente penalizzata riguarda due ore dalle 18.00 alle 20.00 quindi non stiamo parlando di una chiusura del centro storico, l’altra questione riguarda la penalizzazione del centro, si è detto che il centro storico è stato penalizzato, io credo che il centro storico è stato quella parte della città che ha visto gli interventi di riqualificazione più imponenti che sono stati realizzati in questa città negli ultimi 10 anni almeno. Sia per quello che riguarda il recupero e la qualificazione di alcuni spazi e contenitori, sia per quello che riguarda la capacità anche di rivitalizzare dal punto di vista abitativo il centro storico con interventi fatti dalle amministrazioni comunali o con sostegno dato e offerto anche dall’amministrazione comunale. Quindi non credo si possa ragionare su una penalizzazione del centro storico ma dico tutto questo perché appunto io credo che noi abbiamo la necessità se davvero vogliamo ragionare sul centro, sul ruolo e sulle funzioni del centro storico in maniera certamente più ampia, all’interno di questo ragionamento c’è anche un aspetto che riguarda le infrastrutture, c’è anche un aspetto che riguarda la viabilità, c’è anche un aspetto che riguarda la quantità di auto ed i flussi delle auto nel centro storico, c’è anche un aspetto che riguarda l’accesso dalle periferie o dai parcheggi che esistono e che sono stati realizzati intorno, nelle vicinanze del centro storico al centro, però credo che sia limitante e non affronta le questioni vere che esistono di una realtà economica commerciale che è in difficoltà nella nostra città o meglio nella nostra città come in tante altre quasi a livello nazionale c’è un problema di tenuta di questo settore che riguarda le realtà dei centri storici, radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 39 che riguarda le realtà periferiche, che riguarda gli stessi centri commerciali. E credo che noi non faremmo un buon servizio ed una buona azione anche amministrativa se limitassimo il nostro ragionamento partendo e finendo su questa semplice questione perché è vero che non esistono scelte o strade che poi sono irreversibili, forse solo alla morte non c’è rimedio, però credo che anche rispetto a questo sia necessario dare anche un segnale di scelta e di orientamento preciso, chiaro, che non può essere rimesso in discussione ad ogni ed in ogni occasione. Che questo non significa non tener conto di una serie anche reale di problemi che esistono in una realtà come quella del centro storico di Jesi, rispetto alla quale io sono convinto che la pedonalizzazione per due o quattro ore così come abbiamo predisposto possa rappresentare davvero il discrimine tra una qualità ed una funzione o meglio di una capacità di risposta del centro storico tra positivo o negativo. Vedete, noi abbiamo la necessità certamente di come dicevo prima di lavorare e su questo non ci sono preclusioni o mancanza di consapevolezza su tutto quello che è il sistema di infrastrutture, gli arredi, la definizione delle funzioni del centro storico e nel centro storico di determinati spazi, contenitori ed ambienti, ma questo continuo a dire è un pezzo del ragionamento, l’altro pezzo credo che debba essere rappresentato nel continuare, dal continuare, dal proseguire nell’azione di miglioramento della qualità dell’abitare all’interno del centro storico ma anche da una qualificazione dell’offerta sia di vita di qualità della vita ma anche del lavoro e delle attività che esistono e che ci sono nel centro storico, perché sono convinto che per quanto noi potremmo fare in termini anche di infrastrutturazioni, non credo che esista la possibilità di mettere attraverso questa strada in concorrenza le attività e le realtà economiche del centro storico con quelle dei centri commerciali ad esempio, ma io credo che su questo l’amministrazione già sta lavorando, si sta definendo un percorso ed un progetto di promozione del centro che punta ad una qualificazione complessiva sia degli spazi, sia delle strutture, sia anche coinvolgendo in questo processo, in questo percorso, gli stessi operatori anche di quelle che sono le attività che si svolgono all’interno di uno spazio e di un ambiente come quello di un centro storico connotato come il nostro. E su questo io non credo esistano problemi, né di capacità di ascolto, né di capacità da parte dell’amministrazione di attenzione e anche di modificare, di apportare quelle modifiche che possono risultare evidenti e necessarie, non ci siamo tirati indietro rispetto a questo un mese fa, un mese e mezzo fa, quando abbiamo modificato alcune impostazioni che erano state assunte per l’istituzione di questa isola pedonale, non credo ci tireremo indietro successivamente, però credo che anche qui bisogna essere chiari perché un conto è dire: “è necessario porre ascolto ed attenzione”, un conto è dire poi sulla base di questo fare scelte perché vedete una serie di questioni che sono state e che erano contenute anche nella prima ordinanza che ha riguardato la pedonalizzazione erano legate alle questioni poste proprio dagli operatori e dai residenti, alle richieste fatte dagli operatori e dai residenti e su questo si è avviata quella fase che era appunto di sperimentazione ma che in realtà gli obiettivi erano probabilmente diversi dalle richieste fatte nel momento in cui si è aperto e sviluppato un confronto su questa questione, ma nel momento in cui ci si è accorti e resi conto che alcuni problemi esistevano ed erano reali li abbiamo risolti, anche con soddisfazione da parte dei residenti e da parte anche di credo una parte stessa dei commercianti, certo la richiesta di permettere... (fine lato B – II° cassetta) ...ma forse più che l’attraversamento la sosta nella piazza non l’abbiamo accolta, ma credo che questo non sarebbe possibile accoglierla neanche se noi come veniva in qualche modo suggerito pensassimo di ripristinare una ZTL e come tale farla rispettare perché il problema sarebbe esattamente lo stesso, cioè sarebbe possibile solo per i residenti, i portatori di handicap ed invalidi ed i mezzi di soccorso l’attraversamento di quest’area e quindi non vedo quale vantaggio o quale soluzione potrebbe rappresentare questa strada e questa scelta. Ora io chiudo dicendo che sostanzialmente io non ho alcun problema a ragionare da qui, arrivare da qui a dicembre per definire un piano ed un progetto vero che definisca scelte, che definisca tempi, risorse, ma che definisca anche in un confronto con le attività economiche e produttive che vivono e con gli stessi residenti quelle che sono le vocazioni e le funzioni di attività e spazi all’interno del centro storico, per arrivare radA3AFB.tmp.DOC 40 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 a definire appunto un progetto complessivo che sia davvero di rilancio, di qualificazione e che tenti, tenti di affrontare i veri problemi che le attività economiche hanno, che denunciano e che esistono in questa parte importante della città e quindi io credo che su questo sia possibile ragionare, credo che sia possibile arrivare anche a definire percorsi e scelte precise, chiedo però che al di là della nostra capacità di scelta ci sia anche la volontà ed il coraggio di scommettersi, sia da parte della politica sia da parte di tutti gli altri soggetti che in questo ragionamento ed in questo percorso sono coinvolti a diverso titolo, con ruoli diversi e con anche competenze diverse. E quindi io credo che rispetto a questo la questione che viene posta dall’emendamento presentato dai DS come pure quello posto dai Comunisti Italiani insomma probabilmente la questione è intendersi su cosa significa monitorare, cosa significa valutare, io credo che sia che ragioniamo di monitoraggio che di valutazioni, adesso non ricordo i termini precisi dell’emendamento posto dai Comunisti Italiani è indubbio che noi abbiamo la necessità e l’obbligo credo di arrivare alla definizione di un progetto che tra l’altro anche su questo alcune questioni ed alcuni punti sono già... esistono già, in parte da riprendere, in parte da aggiornare, in parte da rilanciare, ma che ci possa portare e ci può portare a definire in tempi brevi un vero e complessivo progetto che possa rappresentare davvero una spinta in avanti di questo nostro centro che ripeto non credo sia stato né penalizzato né dimenticato e credo che se questa è un’opportunità che abbiamo, una possibilità che abbiamo la dobbiamo percorrere senza preclusioni di sorta, né da un lato né dall’altro, senza pregiudizi, con serenità ma con determinazione in modo tale da arrivare a concludere un percorso che ci possa portare a quell’obiettivo comune che tutti abbiamo qui ribadito e pronunciato in maniera convinta. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Prenotato il collega Bravi a questo punto per dichiarazione di voto, prego. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, io vorrei fare alcune osservazioni sugli interventi che ho inteso sinora soprattutto vorrei far notare che l’osservazione del Consigliere Bucci mi sembra fuori luogo perché non è che ho fatto questa mozione per favorirmi il pubblico e quindi avere dei voti perché le elezioni non ci sono al momento quindi è tutto un discorso che non c’entra proprio niente, come non capisco il discorso di Giuliodori quando parla di differenza nella valutazione perché uno è di destra ed un altro è di sinistra, se non avrà sicuramente la possibilità di ricordare ma quando mi ero candidato a Sindaco avevo parlato e nel programma c’era la valorizzazione del centro storico addirittura con una diversa pavimentazione eliminando i marciapiedi, facendo tutto un miglioramento dell’arredo urbano che condividevamo già da sempre quindi non è un fatto di adesso ma è datato. Altra osservazione quella relativa alla riunione che c’è stata qui alla quale purtroppo non ho partecipato ma mi è stato riferito dal Consigliere Belluzzi che non c’è stata questa convergenza di opinioni da parte dei residenti perché la riunione è stata alquanto animata con posizioni del tutto diverse da quelle che sono quelle del Sindaco. Per cui un’altra cosa per far capire, quello che mi meraviglia è il fatto che tutti abbiano insistito su questo progetto, sulla questione della necessità attuale di inibire il traffico urbano, si vede che non hanno letto bene la premessa, la premessa scritta da noi, ripetuta nei due emendamenti dove è chiaramente scritto che si ritiene valido il progetto ma sono diversi i modi ed i tempi con cui si dovrebbe rivedere questa ordinanza, oltretutto l’ordinanza penso non abbia carattere sperimentale perché non c’è scritto eventualmente penso che il Sindaco avrebbe dovuto scriverci ordinanza in via sperimentale, allora la cittadinanza probabilmente l’accettava in maniera diversa non si creavano tutti quei malumori che realmente sono stati evidenziati da tutti, non soltanto da me. Altra annotazione quella che ho visto della differenza dalla prima alla seconda ordinanza, nella seconda fortunatamente è stato posto l’accenno alla questione degli handicappati, nella prima ordinanza non si faceva minima radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 41 menzione, probabilmente sarà stata una svista, non so di chi ha scritto l’ordinanza, spero che questa variazione della seconda non sia stata motivata soltanto dal fatto che c’è stata una continua sollecitazione sulla stampa e che prima magari da buoni protettori degli handicappati la sinistra se n’era dimenticata, comunque sia posso dire di accettare l’emendamento alla nostra mozione, l’emendamento del Consigliere Giuliodori e non del Consigliere Balestra. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, grazie collega Bravi, Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Innanzitutto mi meraviglia che qualcuno che ha presentato un emendamento all’emendamento parli ancora di fare monitoraggi, mi sembra che avevo preso la parola ed avevo già detto che monitoraggi esistono già da tempo in questo Comune commissionati ripeto nuovamente dall’amministrazione comunale e quindi non vedo la necessità di fare altri monitoraggi se non magari di andare a vedere quei monitoraggi per poterne trarre delle conclusioni. Rispondo anche a Brunetti che non è che noi abbiamo dato gli indirizzi, perché bisogna che Brunetti allora sta un po' attento – come dice a me – perché infatti ci sono delle delibere a cui sono legati questi grafici, che una Consigliere di maggioranza è venuta a chiedere ed alla quale li ho forniti io personalmente con tanto di delibera e di numero che non ho qui, quindi... può prendere atto del numero, se vuole gli do il numero della delibera in cui è specificato tutto il piano del traffico e non solamente gli indirizzi, quindi il piano del traffico è già fatto quindi questo Brunetti bisogna che lo riconosce, o si ricorda di quando sera Assessore che è stato approvato. L’altra cosa che vedo molto strana è che come io sto dicendo ormai da tempo sia quando ero in maggioranza sia adesso che sto all’opposizione il fatto che appunto questa amministrazione sta portando in giro la gente, perché se è vero come ha detto che Balestra ha il progetto di riqualificazione del corso e già da almeno 10/11 anni dall’anno che lui ha detto che è già in cantiere ed è stato proposto dai DS, dalle maggioranze – mi auguro anche le maggioranze siano state d’accordo, io non seguivo la vita politica a quei tempi – fatto sta che degli anni sono passati e mi sembra che questa riqualificazione è di là da venire. Non mi risulta ci siano progetti anche concreti, è stato sempre messo nei vari programmi di mandato riqualifichiamo il centro storico, riqualifichiamo i borghi, ricuciamo, scuciamo, mettiamo sotto, martelliamo, quello che c’è tutte queste belle parole però tutti questi cuci e riscuci e via dicendo mi sembra che sono rimasti sempre nel cassetto dei sogni, allora io direi di essere un tantino... visto che qui dobbiamo principalmente amministrare una città e non discutere sul vago e quindi non dobbiamo buttare via i soldi pubblici, dobbiamo cercare di andare sul concreto e cercare di essere seri su quanto si è deciso e non fare delle delibere che sono state approvate solamente come carta straccia perché avremmo perso tempo quella volta e stiamo perdendo tempo oggi, quindi inutile che stiamo è inutile che facciamo i Consigli Comunali, allora visto che il Sindaco ha tutto questo potere di poter fare e disfare come vuole e c’è una Giunta che ha scelto a suo piacimento ed aggiungo ancora visto che ci siamo sul discorso, che questa riforma che c’è stata secondo me ha portato al travalicare di quello che è anche l’organo politico del Consiglio Comunale, perché se vogliamo, anche il Consigliere Comunale secondo me non è più tutelato come prima perché se prima avevamo un Segretario Comunale nominato dall’esterno adesso abbiamo un Segretario nominato dal Sindaco quindi questo è un altro problema e sinceramente mi preoccupa questa cosa perché visto che il Sindaco può mandare via il Segretario Comunale a differenza di prima come e quando vuole logicamente motivandolo, il Segretario dovrà fare giustamente gli interessi dell’amministrazione comunale che guida e questo il discorso in sintesi anche se restando nelle regole il più possibile. Però certamente ci troviamo di fronte ad una situazione che secondo me ritengo paradossale, ritengo che come consiglieri comunali ci dobbiamo fare forza per vedere di dare più contenuto al Consiglio Comunale cosa che abbiamo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 42 già intrapreso e che mi auguro però qualcosa di concreto avvenga. Ho approfittato di questa occasione anche perché penso che sia doveroso e quindi io sono favorevole a quanto ha detto il Consigliere Bravi, accetto l’emendamento proposto da Giuliodori voterò a favore e voterò a favore dell’intera delibera solamente se verrà emendato o quanto meno se rimarrà la pratica così come presentata dal gruppo di Forza Italia grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brazzini, dunque io non ho nessun altro intervento... sì, ho prenotato Giulidori prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Come dichiarazione di voto in moto piuttosto rapido io ritengo che l’intervento del Sindaco sia stato apprezzabile per la chiarezza ed anche per la condivisione di alcuni dubbi che noi abbiamo esposto nel nostro intervento, si è fatto carico anche di alcune perplessità ed ha cercato di dare anche risposte che potessero venire incontro alle nostre richieste. Io ritengo comunque che ancora questo non basti ci sono cioè delle zone d’ombra che non sono state completamente rischiarate e quindi io ritengo che sia giusto tenendo anche conto di quello che ho detto in precedenza sottoporre alla votazione di questa assemblea il nostro ordine del giorno. Vorrei però cogliere l’occasione per fare anche altre due riflessioni di natura politica e di natura tecnica, la prima riguarda l’intervento che ha fatto un attimo fa il Consigliere Brazzini, anche io Brazzini non do un giudizio positivo di tutte le riforme che sono state fatte alla fine ed agli inizi degli anni ’90, però ritengo che i nostri funzionari e dirigenti siano in grado nonostante sia cambiata la normativa di assicurare a noi tutti quella tranquillità che proviene da una loro indiscussa professionalità e soprattutto da una loro indiscussa onestà di natura intellettuale che ci permette di operare in modo acconcio e soprattutto consapevoli che le decisioni che noi prendiamo avranno solo ed esclusivamente valenza di natura politica e di natura amministrativa. Volevo poi sottolineare un aspetto dell’intervento che ha fatto il Consigliere Bravi, quando mi riferivo alla differenza tra destra e sinistra la mettevo in correlazione con alcune scelte che sono esclusivamente di natura amministrativa qui non è possibile secondo me stabilire se quella scelta è di destra o di sinistra, se quel segnale stradale o quel divieto è di destra o sinistra io ritengo che la vera differenza stia oltre che in presupposti di natura ideologica anche è soprattutto nell’elaborazione di progetti compiuti, il progetto della destra potrà essere anche un progetto funzionale alla città nel momento nel quale è presentato, io ritengo che la sinistra debba avere progetti diversi, alternativi a quelli della destra, questo facilità anche la decisione da parte degli elettori e crea anche una sorta di chiarezza all’interno della discussione politica, ecco. Soltanto questo mi permettevo di dire, mi dispiace se sono stato frainteso, però l’osservazione non riguarda assolutamente giudizi attorno a progetti che il Consigliere Bravi ha presentato nel momento nel quale si è candidato alla carica di Sindaco della nostra città anche se posso dire mi dispiace che non c’è perché fortunatamente la città ha ritenuto quei progetti non confacenti alla stessa, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, ho prenotato Balestra, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Innanzitutto chiedo al Presidente, considerando che il mio emendamento che era stato accettato da Forza Italia, il mio emendamento comunque rimane, quindi io chiedo che si ponga all’ordine del giorno, adesso cosa succede? Che l’emendamento di Giuliodori è diventato parte integrante dell’ordine del giorno di Forza Italia, cioè radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 43 l’ordine del giorno di Forza Italia è diventato praticamente l’ordine del giorno di Giuliodori. È stato accettato, il mio emendamento viene votato prima perché diventa un emendamento all’ordine del giorno di Forza Italia adesso come adesso, questo almeno... lo so pare... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Balestra scusa, scusate colleghi, cerchiamo di capire ed interpretare, scusa Balestra prima... CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Mi spiego meglio, Forza Italia ha presentato una mozione, il Consigliere Giuliodori ha presentato un emendamento alla mozione di Forza Italia, emendamento che è stato accettato dal proponente e quindi l’emendamento di Giuliodori ha sostituito la mozione di Forza Italia – ci siamo fino a qui? – allora, il mio emendamento all’emendamento di Giuliodori adesso è diventato l’emendamento alla mozione di Forza Italia perché è un emendamento a quello di Giuliodori, scusate, lo so pare un ragionamento un po' complesso ma fondamentalmente è così. ... (intervento fuori microfono.) ...Certo, la mozione di Forza Italia è diventata l’emendamento di Giuliodori. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi... un attimo Balestra, scusa un attimo perché altrimenti continuiamo a discutere prima, serve anche a me onestamente, cerchiamo di capire con esattezza... allora io do la mia interpretazione. Se io ho capito bene, il gruppo di Forza Italia non ha respinto l’emendamento di Giuliodori perché se l’avesse fatto a quel punto si votata integralmente l’emendamento di Forza Italia. Forza Italia ha detto io accetto, quindi non respingo ma significa che comunque l’emendamento di Giuliodori va messo in votazione, questo deve essere chiaro, poi... quindi io l’interpreto...(intervento fuori microfono.) ... adesso sentiamo anche la Segretaria scusate colleghi, parliamo uno per volta, quindi l’interpretazione che do io, dal momento che mettiamo in voto comunque per essere approvato o meno l’emendamento di Giuliodori che non ha respinto Forza Italia il tuo Balestra è comunque un emendamento all’emendamento di Giuliodori il che significa che Giuliodori deve pronunciarsi sull’accettare o meno il tuo emendamento però tanto per essere chiari dal momento che Forza Italia ha detto accetto l’emendamento di Giuliodori e non accetto quello di Balestra significa che se Giuliodori accetta il tuo emendamento non viene accettato neanche da Forza Italia, quindi conclusione credo che un po' di buon senso ci porti a dire che dobbiamo votare l’emendamento di Giuliodori, che il tuo non viene accettato e poi dopo il voto sull’emendamento di Giuliodori dobbiamo votare o l’emendamento di Forza Italia così come emendato da Giuliodori eventualmente oppure l’emendamento di Forza Italia senza l’emendamento di Giuliodori nel testo integrato, dite se la mia interpretazione è giusta. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io devo sapere se il mio emendamento è accettato da Giuliodori prima cosa, perché il mio emendamento non è l’ordine del giorno di... io voglio sapere se il mio emendamento è accettato, perché non è l’emendamento... (intervento fuori microfono.) ... va bene, no. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dal momento che Giuliodori se avesse accettato il tuo, è come se avesse detto non emendo la mozione di Forza Italia perché Forza Italia ha detto se accetto l’emendamento di Giuliodori e non quello di Balestra, cosa significa? Scusate, adesso se vogliamo arrampicarci, ma la sostanza è questa. Capito? radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 44 CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Allora, forse non mi sono compreso, il mio era il classico... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Mi posso anche sbagliare, ho anche la Segretaria vicino... CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Allora prendete la parola quando è vostro costume e non commentate senza microfono, il mio emendamento non era all’ordine del giorno di Forza Italia è quello che classicamente si chiama sub emendamento, allora il sub emendamento è all’ordine del giorno di Giuliodori, non a quello di Bravi, il problema è che adesso Bravi ha fatto proprio l’emendamento di Giuliodori... (intervento fuori microfono.) ... ha detto che l’accetta, è la stessa cosa... però io chiedo a Giuliodori considerando che è lui che si deve esprimere se lui accetta il mio perché il mio non è su quello di Forza Italia è sul suo! E come no! Mica l’emendamento è su quello di Forza Italia è su quello di Giuliodori il mio, si deve esprimere lui, non Forza Italia. Porca miseriaccia... (intervento fuori microfono.) ... io non ho presentato un emendamento a Bravi, io ho presentato un emendamento a Giuliodori che è diverso! Se volete cambiare le carte in tavola cambiatele pure ma giochiamo a scala quaranta!! PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Balestra, collega Balestra dopo lo sfogo, cerchiamo di stare calmi perché serve a tutti capire e votare nel modo corretto, d’accordo? Nessuno, collega Balestra, nessuno in quest’aula tanto meno il Presidente intende fare forzature per agevolare chissà chi, chiaro? Questo deve essere chiaro, quindi se ci diamo una mano tutti quanti, utilizziamo un minimo di buonsenso sapendo che siamo dentro un’aula di un Consiglio Comunale credo che alla fine comunque una soluzione la troviamo, interpretando anche il regolamento, perché il regolamento non è che lo possiamo tirare da tutte le parti, va bene? l’interpretazione che davo prima la ripeto, poi la Segretaria darà anche lei la sua interpretazione, dobbiamo partire da un presupposto che c’è una mozione presentata da un gruppo che Forza Italia. A questo punto un gruppo i Comunisti Italiani presentano un emendamento alla mozione, su questo emendamento il gruppo proponente che è titolare del documento quindi della mozione dice a me quell’emendamento mi va bene, ma non significa che modifica la sua mozione e la sostituisce con l’emendamento... scusa un attimo bisogna che parliamo uno per volta. Questo non significa che Forza Italia ha detto, io sostituisco la mia mozione e faccio proprio l’emendamento di Giuliodori, d’accordo? Quindi l’interpretazione che do io è che Forza Italia dice votiamo l’emendamento di Giuliodori perché mi va bene come emendamento, dal momento che il gruppo DS ha presentato un emendamento all’emendamento di Giuliodori, significa che Giuliodori deve dire, l’emendamento dei DS io lo accetto o non lo accetto. Chiaro? Un passo indietro. Ma se voi ascoltate quando uno parla, quando interviene Forza Italia intervenendo ha fatto una dichiarazione in questo senso, ha detto: io accetto l’emendamento dei Comunisti Italiani non accetto quello di Balestra. Poi è intervenuto Giuliodori del PDC è dice, va bene, nel senso che propone a Forza Italia il suo emendamento quindi condivide l’accettazione di Forza Italia cosa significa? La deduzione qual è? Se Giuliodori accettava il tuo emendamento doveva dire a Forza Italia che praticamente non presentava più l’emendamento perché Forza Italia non lo accetta quello di Balestra. Capito qual è il discorso Balestra, quindi è una deduzione logica in termini... però se vogliamo pronunciarci su ogni cosa allora facciamo che Giuliodori si pronuncia sul tuo emendamento poi dirà quello che vorrà dire e poi Forza Italia a quel punto si pronuncerà, siccome è il gruppo proponente della mozione si pronuncerà definitivamente radA3AFB.tmp.DOC 45 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 se accettare o meno gli emendamenti. Va bene, facciamo così? In modo che facciamo i passaggi più chiari? A questo punto anche se era chiaro, secondo il mio punto di vista perché è verbalizzato però riproponiamo il tutto, quindi a questo punto partiamo dall’inizio, dall’emendamento sull’emendamento, siccome l’emendamento ripeto è rivolto all’emendamento presentato dal gruppo PDC io do la parola a Giuliodori per dire se accetta o meno l’emendamento di Balestra, del gruppo DS. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Rifondazione Comunista): Sì, io credo che tutti capiscano che ci troviamo di fronte ad una situazione che forse come dire c’è un po' sfuggita di mano e che siamo quindi in balia dei regolamenti che come tali sono importanti ma che tante volte ci creano anche dei problemi di natura politica, allora io riconfermo fino in fondo tutto quello che ho detto nei miei due interventi, credo che l’emendamento proposto dal Consigliere Balestra sia un emendamento che non viene incontro alle sollecitazioni che io ho fatto in quest’aula, che ho sostenuto in quest’aula, chiedo però intanto al Segretario se l’interpretazione è quella corretta e credo che questo sia doveroso, chiedo anche al Sindaco proprio perché siamo in presenza di questa situazione che dal punto di vista regolamentare rischia anche di avere una ripercussione di natura politica se è possibile che ci siano appunto risposte un po' più articolate attorno alla richiesta che ho fatto nel mio intervento. Altrimenti io mi trovo nelle condizioni di dover sostenere un ordine del giorno con conseguenze di natura politica a causa anche di una interpretazione che è logica e coerente dal punto di vista regolamentare che sfugge a questa dialettica ed a questo dibattito che abbiamo avuto questa sera. Quindi insomma io mi rivolgo al Sindaco altrimenti mi trovo nella necessità di dover riconfermare quanto detto nei miei due precedenti interventi. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene Giuliodori però una cosa chiariamola cari colleghi, noi non dobbiamo stravolgere il senso dei lavori del Consiglio Comunale, nel senso, io non credo che una mozione presentata da un gruppo maggioranza o opposizione poi giocando sulle forzature del regolamento si approvi un documento completamente contrario alla volontà di chi l’ha presentato perché non dimentichiamoci che le mozioni e gli ordini del giorno possono essere votati o respinti ma questo Consiglio Comunale non può giocare sui regolamenti per votare una cosa ripeto che stravolge il senso ed il contenuto politico di chi l’ha presentato perché altrimenti non è più... non interpretiamo il nostro ruolo e non svolgiamo il lavoro così come previsto, non dal regolamento, ma dalla sostanza democratica e politica di una assise come questa, di un consesso come questo. Allora, a questo punto partendo... se la Segretaria ci da’ una mano su questo... prego. SEGRETARIO GENERALE – PATRIZIA BARBERINI: Allora, a prescindere dal regolamento credo che ci sia anche una logica in tutte le cose che assiste questo tipo di attività, comunque sia il regolamento ci aiuta ed era giusto che contemplasse questo tipo di ipotesi. Nel caso di emendamenti agli ordini del giorno ed alle mozioni prevede l’accettazione da parte del proponente, quindi il proponente è il soggetto che dice il sì finale, cioè dice sì accetto l’emendamento o non accetto l’emendamento, se l’emendamento Giuliodori viene accolto dal proponente, viene accolto quell’emendamento che ha un contenuto, se un successivo emendamento dell’emendamento ne stravolge il senso il soggetto proponente è comunque libero di accettare o non accettare e quindi di rimanifestare la propria volontà di accettazione su un emendamento che aveva accolto perché aveva un contenuto e che poi guarda caso diventa un’altra cosa, quindi il soggetto iniziale che propone un ordine del giorno è quello che dice se accetta o non accetta quell’ordine del giorno che in virtù di radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 46 emendamenti, votazioni o quello che può essere diventa poi nel corso della seduta un’altra cosa. Quindi l’ultima parola va sia per quello che prevede il regolamento sia per quello che a mio parere prevede la logica al soggetto proponente che inizialmente ha proposto l’ordine del giorno. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: E’ stata secondo me molto chiara dottoressa, quindi a questo punto do la parola per la controprova perché Forza Italia l’aveva detto, però ridò la parola a Bravi per pronunciarsi sull’emendamento proposto da Giuliodori. Prego Bravi. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Allora, ripeto che accetto l’emendamento del Consigliere Giuliodori e non accetto il sub emendamento di Balestra. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora dichiarazione di voto ho prenotato Balestra. a questo punto sempre per CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Sì, il mio emendamento presupponeva una accettazione da parte del Consigliere Giuliodori che doveva ritirare il suo, questo non è avvenuto. Ma io ritengo che su determinate questioni non si possa scherzare. Non si può scherzare specialmente quando riguardano la vita di una maggioranza e su atti di questo genere che rischiano di essere dirompenti specialmente in una città come Jesi per il semplice motivo che tutto è accettato in sede di dialettica, non tutto può essere accettato da un punto di vista politico. Non tutto! C’è secondo me un limite, un varco, una linea che non... io chiedo silenzio. Che non può essere superata in qualsiasi momento per le cose più varie e dico questo, il problema del centro storico è un problema annoso, decennale, ma anche di più. Noi abbiamo approvato strumenti importanti che ci sono e non è come dice che li abbiamo messi a carta straccia, perché con quegli strumenti abbiamo fatto importanti operazioni... (intervento fuori microfono.) ... no! Faccio la mia dichiarazione di voto! Cinque minuti! PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Balestra hai 5 minuti di dichiarazione di voto, siccome ne hai consumati almeno la metà ti prego di concludere. Prego colleghi! CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Quindi ritengo ed ho detto prima, non voglio ripetere l’intervento che noi dobbiamo essere nelle condizioni di presentare un piano che abbia delle scadenze certe, che riprenda quello che è stato già approvato e su cui sono state fatte importanti operazioni, girare il traffico, le operazioni dei BOC e soprattutto su cui sono state fatte importanti operazioni urbanistiche, questo è quello che dobbiamo fare, però ritengo una cosa, che nel momento stesso in cui su questioni fondamentali si indebolisce, giusto o sbagliato che sia il potere di ordinanza del Sindaco, si apre un problema politico soprattutto se queste cose vengono dall’interno della maggioranza. Si può contestare di tutto, meno che il potere del Sindaco di fare il Sindaco, questo non è avvenuto neanche sulla Turbogas, malgrado ci fosse una larga condivisione da parte della maggioranza, nessuno si è mai sognato di contestare il potere del Sindaco nell’atto di emettere la concessione edilizia sulla Turbogas e dico perché l’ho vissuta in prima persona. E devo dire che il Sindaco è il capo della maggioranza dopotutto e nell’attimo stesso in cui si condivide o non condivide un percorso ci sono delle casse di compensazione politica che comunque non vanno mai radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 47 superate e che non devono arrivare al momento del voto. Ed è per questo che magari non condividendo tutto voteremo contro l’ordine del giorno di Forza Italia sapendo che molte cose sono state sbagliate, che molte sono da rivedere, che si devono cambiare però sappiamo anche che non si può indebolire perché ne va del prestigio e della capacità del Sindaco di emettere ordinanze e questa cosa non deve accadere, allora ecco perché noi votiamo contro, ed anche se su molte cose non le condividiamo perché queste sono cose fondamentali che negano i rapporti che ci sono all’interno di una maggioranza; come dicevo prima, sulla Turbogas non si è ed io ero il primo firmatario di un referendum cittadino non si è mai superato questo limite, non si è mai contestato il potere e le capacità del Sindaco di emettere un potere in quanto Sindaco. Questa è una cosa fondamentale che lega i rapporti soprattutto politici non tecnici, perché si può approvare di tutto. Ecco perché noi su una questione così importante votiamo contro. Anche se avremmo da dire tante cose ma votiamo contro soprattutto per questo motivo e voteremo contro anche all’emendamento di Giuliodori sempre e soprattutto per questo motivo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra, dunque io ho diverse prenotazioni, colleghi vi dico che do la parola soltanto a coloro che non sono intervenuto in dichiarazione di voto, ancora. Quindi Giuliodori se è intervenuto due volte adesso per rispetto anche del regolamento credo che non sia opportuno quindi c’è il collega Grassetti che se non erro non ha fatto la dichiarazione di voto. Prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. Allora, io velocemente prendo la parola per dire che resto strabiliato di fronte a questo gioco che comincio a non capire, o meglio... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi, ed anche il pubblico presente, per favore dateci una mano. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ...credo che la città non capisca, la città qui fuori aspetta che il Consiglio Comunale decida se è opportuno o no sospendere un’ordinanza con la sovranità del Consiglio Comunale che rappresenta i cittadini indipendentemente da qualsiasi altra cosa, oppure no. I giochi interni che trapelano neanche molto nascosti dall’interno di Balestra, non ci piacciono, noi aspettavamo una dichiarazione di voto sul merito della questione, io non credo che ai cittadini che poi fruiscono del centro storico interessi più o meno e Balestra lancia implicite od esplicite minacce ad alcuni gruppi sulla sorta di un dictat mi si permetta non uso questi termini in genere Bolshevico che pretende una determinata manifestazione della volontà da parte dei consiglieri comunali che invece sono liberi di manifestarla in relazione a quelle che sono le esigenze della città per cui io richiamo ciascuno di noi me per primo a rispondere alla nostra coscienza rispetto a quelle che sono le opportunità, le esigenze e le valutazioni in favore della città e dei cittadini. Mi dispiace che siano saliti i toni, però non credo che un atteggiamento come quello del Capogruppo dei DS possa essere accettato in questo consesso. Concludo ribadendo il voto del mio gruppo consiliare che sarà favorevole alla mozione presentata da Forza Italia e lo sarò altrettanto nei confronti dell’emendamento Giuliodori. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 48 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Grassetti, ho prenotato per dichiarazione di voto il collega Cercaci, prego. CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, credo di non sbagliarmi ma quando il Sindaco prima ha fatto il suo intervento a me è sembrato che in qualche maniera ha preso una posizione favorevole verso entrambi gli emendamenti, quindi secondo me quanto richiesto dai Comunisti Italiani di fatto va secondo quello che è l’obiettivo che il Sindaco si è preposto; tra l’altro leggendo bene il tenore letterale dell’emendamento che è stato preposto, si capisce con estrema chiarezza che c’è la volontà da parte di questo emendamento di mettere in piedi il progetto dell’amministrazione comunale così come questa l’ha portato avanti, semplicemente soffermandosi un attimo e ridiscutendo di certi parametri. Quindi non vedo questo stravolgimento così drammatico al punto da portare ad una situazione così paradossale di conflittualità politica all’interno della maggioranza, non mi sembra che si possa paragonare una cosa del genere a quella della Turbogas, francamente mi trovo abbastanza in contrasto con quanto sentito fino adesso. Io per esempio per quanto mi riguarda è sufficiente sentire da parte del Sindaco che in relazione di questo progetto che mi sembra scontato, tutta la maggioranza, anzi anche l’opposizione vuole, ci siano delle garanzie, ci siano delle conferme o promesse che diano una tranquillità sotto certi profili su quello che si sta andando a fare. Non vendo questa drammaticità nel dover non smentire la propria ordinanza si badi bene, perché questo sì sarebbe grave, come giustamente ha detto il Consigliere Balestra ma semplicemente alla luce di un periodo di prova che è già stato posto in essere e che ha dato dei frutti che io ribadisco non sono univoci, semplicemente ed intelligentemente riprendere in mano la situazione per poi rimetterla in piedi subito. Non chissà quando! Quindi Sindaco io mi appello alla sua possibilità in qualche maniera di rivedere il progetto o quanto meno di rivedere questo emendamento adesso che noi confermiamo al gruppo dei Comunisti Italiani e quindi nel rivederlo alla luce di quanto è nato da tutti i partiti, di dare delle garanzie che possano in qualche maniera rivedere la sua intenzione di non sospendere l’ordinanza. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Cercaci collega Meloni prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Per avere chiarezza, mi pare che non ci sarà la votazione sul sub emendamento quello chiamato Balestra, va bene? PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (La Margherita): Allora, la dichiarazione di voto perché nel merito non ripeto neanche una parola di quelle che ho già detto nell’intervento per risparmiare tempo, come dichiarazione di voto dico, non essendo in votazione questo sub emendamento sul quale nel Consiglio Comunale precedente era stata fatta la sintesi da parte dei gruppi di maggioranza non votiamo, voteremo contro l’emendamento presentato da Giuliodori e di riflesso contro la mozione presentata da Forza Italia. Le motivazioni sono non di tipo tecnico amministrativo sulle quali ci sono delle assonanze, ma sulle motivazioni di tipo politico. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 49 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, la parola al collega Bucci, prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Comunisti Italiani): Sì, molto brevemente anche se la situazione richiederebbe una riflessione ben più approfondita e ben più forte di quella che farò, secondo me l’ordine del giorno di Forza Italia non è accettabile perché strumentalmente dice che ritiene valido il progetto di pedonalizzazione ma Forza Italia sta lavorando da 6 mesi per affossare questo progetto comprensivo di valorizzazione... (fine lato A – III° cassetta)... con più forza in questi 5 mesi, detto questo... no, no... ad ognuno la sua capacità. Quindi questa mozione non è accettabile secondo noi perché contro tendenza rispetto alla volontà dei cittadini di valorizzare il centro storico; nonostante dica in premessa di operare in quel senso ed in questo senso non è accettabile chiaramente l’emendamento proposto dai Comunisti Italiani, grave come indicazioni e come forza delle indicazioni che da’. Detto questo quindi non intendiamo votabile favorevolmente la mozione di Forza Italia così emendata dai Comunisti Italiani, pensavamo invece che questa mozione con l’emendamento Balestra potesse raggiungere addirittura un consenso ampio di questo Consiglio perché la mozione di Balestra moderando alcuni termini e riconoscendo comunque la necessità di un percorso partecipato per questo tipo di attività non smentiva la necessità espressa dalla città ma dava un ipotesi di lavoro e di progetto. Questo non è stato possibile perché l’emendamento non è stato accolto e perché invece i Comunisti Italiani hanno aderito alla mozione di Forza Italia per cui voteremo contrari ad entrambe le votazioni. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, Brunetti prego. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, anche noi non ripeteremo quanto detto nel primo intervento circa le motivazioni delle nostre riflessioni intorno a questo delicato problema. Siccome ci riconoscevamo nel Lodo Balestra che era leggermente migliorativo perlomeno sotto il profilo letterale, smussava un po' quello che già era l’emendamento Giuliodori il quale noi non vedevamo con disfavore, alla luce anche delle considerazioni, riflessioni e toni che si sono verificati questa sera intorno a disquisizioni tecniche ed anche a questa annosa problematica del centro storico, avremmo gradito molto che fossimo tutti, perlomeno i partiti di maggioranza, intorno all’emendamento proposto da Balestra che non faceva altro che ripetere quello che nel precedente Consiglio Comunale era stato una correzione nella quale ci riconoscevamo proposta da La Margherita, se per un discorso tecnico non è possibile votare il Lodo Balestra, non ci sentiamo di votare a favore dell’emendamento Giuliodori così come è, quindi della mozione di Forza Italia perché in un certo senso ci sentiamo abbastanza rassicurati e quindi è tutto un discorso da verificare sulle dichiarazioni del Sindaco perché come io ripeto solo una parte dell’intervento che ho fatto in precedenza abbiamo detto che noi non condividevamo l’impostazione originaria dell’ordinanza che pedonalizzava il centro storico, abbiamo fatto affidamento sulla verifica empirica dell’impatto che questa ordinanza ha avuto, abbiamo suggerito e proposto dei correttivi che nella grande maggioranza sono stati accolti nella seconda ordinanza che ripetiamo non fotografa una situazione definitiva ma sicuramente anche per definizione l’ordinanza ha una valenza temporale. Ci conforta il fatto che il Sindaco in testa e tutta l’amministrazione comunale ha intrapreso questo discorso di colloqui, di confronto e di collaborazione e quindi dobbiamo, consenso di responsabilità come partito facente parte integrante di questa maggioranza anche se ripeto non eravamo d’accordo prendere atto di questo percorso intrapreso, quindi noi in conclusione ci asterremo sull’emendamento proposto da Giuliodori e sull’intera mozione proposta da Forza Italia. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 50 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti. Il Sindaco. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dunque io molto brevemente in considerazione del fatto che mi è stato chiesto di chiarire alcune cose, per la verità io credevo di essere stato sufficientemente chiaro nel momento in cui avevo anche avvicinato ed accomunato per molti aspetti i due emendamenti presentati sia dal gruppo dei DS che dal PDC in considerazione proprio del ragionamento che avevo espresso e cioè sulla volontà e necessità da parte dell’amministrazione di proseguire in questa opera non tanto di semplice osservazione quanto di attenta valutazione di quelli che sono i provvedimenti anche tecnici assunti rispetto alle scelte assunte, fatte. Dicevo appunto che noi siamo fortemente impegnati in un percorso che ci veda realizzare da qui alla fine dell’anno e non è un caso l’individuazione della fine dell’anno come un tempo credibile per poter mettere in piedi un percorso che ci porti a definire quel progetto che tutti vogliamo di valorizzazione, di rilancio, di riqualificazione del centro sotto tutti i punti di vista è evidente però che se per assicurazioni o per chiarezza si dice bene, però se questo è il percorso intanto sospendiamo, intanto ritiriamo e poi vediamo quello che verrà fuori e come e quando rimettere in atto io non credo ci siano oggi, non ritengo che ci siano oggi non solo le condizioni ma non credo neanche le motivazioni concrete, vere, reali per cui attuare un atto di questa natura. Nel momento in cui si verificheranno queste situazioni credo di aver già dato dimostrazione di, passatemi il termine non è autoreferenziale, di buonsenso nell’aver valutato questioni e problemi rilevanti ed aver attuato e messo in atto soluzioni che hanno sostanzialmente risolto i problemi che si erano evidenziati. Quindi credo che sulla base di questo non debba riconfermare o dimostrare altro rispetto a questa vicenda. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco... Giuliodori aveva chiesto un chiarimento, prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Io volevo... chiedo scusa se intervengo per la seconda volta nella dichiarazione di voto, cercherò di essere rapido, ma io francamente alcune volte rimango un po' perplesso attorno ad una interpretazione che viene data di alcuni momenti di passaggio istituzionale, che sono secondo me inspiegabili. Quando abbiamo iniziato il dibattito abbiamo detto che ci trovavamo di fronte ad una questione di pretta natura amministrativa attorno alla quale era legittimo esprimere le proprie opinioni, attorno alle quali poi l’opinione nostra si conosce ormai da due mesi. Siamo arrivati alla conclusione del dibattito dove addirittura in un modo che in alcuni momenti ha ricordato e lo dico provenendo da quella famiglia Vigiski chiedendoci di farci fino in fondo responsabili di motivazioni di natura politica pesante. Io francamente non capisco il perché si sia giunti a questo punto. Si vuole approfittare di una discussione sul centro storico per trarre – qui lo pongo io il problema politico – a noi una domanda politica? Fatelo, fatelo subito. Allora. Noi non siamo interessati a far ridurre il dibattito sul centro storico di Jesi a questa situazione. Noi abbiamo posto solo ed esclusivamente un problema di natura tecnica. Dispiace Presidente, chiedo scusa, alzare la voce, dispiace anche perché mi hai riconcesso la parola ma francamente io non accetto che su alcuni passaggi venga sempre e costantemente sollevato un problema di onestà intellettuale e politica, noi abbiamo posto il problema con questo ordine del giorno, due Consigli Comunali fa. Ora ci troviamo di fronte a questa situazione, assumiamola come un mero dato tecnico, andiamo al voto, teniamo anche conto di alcune sollecitazioni che ci ha dato il Sindaco e cerchiamo soprattutto di non esasperare i toni ed i contenuti politici perché se questo è l’obiettivo bene noi da questa sera siamo disposti ad iniziare una verifica politica all’interno di radA3AFB.tmp.DOC 51 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 questa maggioranza visto e considerato che l’abbiamo già chiesta un anno fa ed ancora non c’è stato risposto. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, a questo punto abbiamo concluso il dibattito, gli interventi quindi iniziamo la fase di voto. Dobbiamo votare innanzitutto l’unico emendamento presentato dal partito dei Comunisti Italiani poi la mozione originale se eventualmente così come emendata o meno. Quindi colleghi lo ripeto, a questo punto apriamo le votazioni sull’emendamento presentato dal gruppo dei Comunisti Italiani: Presenti n. 30 Astenuti n. 02 Votanti n. 28 (S.D.I.) Favorevoli n. 13 Contrari n. 15 (D.S. – Lombardi – Meloni – Talacchia per D.L. La Mrgherita – R.C.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, l’emendamento viene respinto con 15 voti contrari, 13 favorevoli e 2 astenuti. Viene respinto. A questo punto votiamo la mozione integrale, così... originale, come l’ha presentato Forza Italia. Apriamo le votazioni sulla mozione presentata dal gruppo di Forza Italia. Presenti n. 30 Astenuti n. 06 (Gruppo Misto – Gregori per D.L. La Margherita – S.D.I. – C.I. – R.E. Lista di Pietro) Votanti n. 24 Favorevoli n. 09 Contrari n. 15 (D.S. – Lombardi – Meloni – Talacchia per D.L. La Mrgherita – R.C.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La mozione di Forza Italia viene respinta con 15 voti contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti. A questo punto abbiamo abbondantemente esaurito le due ore dedicate ai tanti ordini del giorno e mozioni passiamo al punto 13. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 52 COMMA N. 13 - DELIBERA N.187 DEL 21.11.2003 ART. 87 DELLE N.T.A. DEL PRG ULTIMO CAPOVERSO “INDUSTRIE INSALUBRI IN ZONA AGRICOLA” – VARIANTE AI SENSI DELL’ART. 26 DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI Escono: Cercaci, Curzi, Giuliodori, Gregori, Mastri, Mazzarini e Montaruli Sono presenti in aula n.23 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato Brazzini, prego. No? scusa va bene, ho prenotato a questo punto Grassetti, hai prenotato? Prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Niente, io presidente volevo solamente richiedere una breve illustrazione della pratica. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, Assessore Olivi... prego Assessore. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Attualmente le norme tecniche ed applicative del piano regolatore precisamente all’articolo 87 prevedono che queste attività insalubri disciplinate da un regio decreto che quello del 4265 del ’34 e quello successivo di un decreto ministeriale del ’94, questi tipi di industrie possono essere localizzate qualora non esistano appositi spazi nelle zone D, che sono quelle della zona industriale, anche nella zona agricola E1 ed E2 purché questo poi recita il nostro attuale articolo rispettino dei parametri urbanistici tipo la distanza dai confini, tipo il discorso della minima dalle abitazioni, dal centro abitato, fatto salvo poi che il Consiglio Comunale si riserva la facoltà di guardare insediamento per insediamento. Questo è stato un articolo delle NTA inserito nella revisione fatta nel ’98. La proposta che noi facciamo è quella di prevedere il fatto che nella zona agricola E non vengano automaticamente previsti gli insediamenti di queste particolari tipi di industrie, ovvero sia rimane sempre la facoltà del Consiglio Comunale di valutare caso per caso questo tipo di insediamento qualora non sia possibile l’insediamento nella zona industriale ma quello che intendiamo fare è rimarcare la volontà del Consiglio Comunale ad esprimere di volta in volta il proprio parere, assenso o dissenso ma al tempo stesso non normare che questo possa essere automaticamente inserito in zona E in quanto le zone E hanno di per se una importanza – passatemi il termine forse più forte quindi lo virgoletto – la pari dignità di altre parti di città quali sono ad esempio la A, la B o la C, quindi il discorso è che l’amministrazione comunale rafforza ancora di più la volontà di valutare eventualmente questi insediamenti di volta in volta e caso per caso, togliendo quella sorta di possibile automatismo che avveniva con il fatto che qualora l’eventuale industria insalubre rispettasse questi parametri previsti, automaticamente l’amministrazione comunale non aveva la possibilità di inserirsi nella discussione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore a questo punto ho prenotato Bucci, prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 53 CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Io volevo un chiarimento, infatti non ho avuto la parola ho fatto il segnale, un chiarimento dall’Assessore, volevo capire, conoscere dall’Assessore o dai tecnici, non so questo, perché riguarda entrambe le varianti di entrambi i punti all’ordine del giorno che riguardano le varianti al piano regolatore, sia il punto 13 che il 14, essenzialmente capire gli effetti di queste due varianti che noi andiamo ad esaminare ed approvare rispetto alle eventuali opere, richieste di autorizzazione o di concessione in corso rilasciate o in corso di rilascio, quello che succede. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Diciamo che non sono un tecnico quindi adesso ci sarà penso anche l’Ingegnere. In tutta franchezza credo, ritengo che questo valga per chi non ha acquisito il titolo, chi ha titolo visto che è una legge che ha effetto con l’immediata esecutività da oggi in avanti credo e ritengo che questo valga per tutti i possibili insediamenti o tutte le possibili urbanizzazioni future. Penso che questa sia la possibilità, per quanto riguarda un quesito eventualmente tecnico, io se vuoi... se il Consigliere Bucci chiede un riscontro tecnico l’Ingegner Romagnoli che adesso chiamiamo lo da’ personalmente reputo che essendo una decisione che oggi prende questa amministrazione riguardi semplicemente tutto ciò che accade da oggi in avanti, chi quindi da ieri ha avuto titolo credo che questo discorso sia fatto salvo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sufficiente? CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): ... con estremo rispetto comunque alla posizione ed al parere dell’Assessore chiaramente ritengo necessario su questa cosa anche perché secondo me è un problema di garantire i diritti acquisiti di tutti i cittadini, eventuali diritti se ce ne sono ed altre cose e di questo dobbiamo essere sicuri nel momento in cui assumiamo gli atti penso sia necessario sentire il parere su questo del dirigente dell’ufficio insomma. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: No, in delibera credo se non sbaglio dottoressa ci sia un parere per quanto riguarda la richiesta che faceva il collega... (intervento fuori microfono.) ... se ho capito bene, scusa collega Bucci, la tua richiesta molto in sintesi è sostanzialmente, consiste nel sapere se votando questa delibera si mette in discussione il diritto acquisito secondo il mio punto di vista del soggetto che comunque ha in qualche modo in mano l’autorizzazione a realizzare interventi e questo parere entra in merito a questa questione? Allora prego. SEGRETARIO GENERALE – PATRIZIA BARBERINI: Se ci riferiamo all’ipotesi fatta dall’articolo 15 del D.P.R. 380 del 2001 che prevede la decadenza del permesso di costruire – che poi adesso leggo perché – la decadenza del permesso di costruire è messa in collegamento con l’entrata in vigore del PRG quindi in questo momento noi andiamo ad introdurre una variante al PRG che avrà un iter procedurale, norme di salvaguardia ed approvazione definitiva, l’eventuale possibilità di decadenza decorrerà dal momento dell’entrata in vigore che non è in questo momento storico, quindi è dilazionato nel tempo. Per quello che riguarda eventuali altre autorizzazioni di cui io non ho radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 54 notizia, non so se ci siano delle autorizzazioni o permessi a costruire rilasciati o titoli equivalenti, questi titoli subiranno gli stessi limiti prescritti dalle norme di salvaguardia perché noi andremo in questo settore, però se sono titoli esecutivi questi non subiscono gli influssi delle norme di salvaguardi, potrebbero subire quelle del 380 ma all’entrata in vigore il permesso di costruire del PRG qualora non avessero iniziato i lavori, quindi ritengo che allo stato attuale le vicissitudini siano quelle canoniche delle norme di salvaguardia per tutti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie dottoressa, a questo punto dopo i chiarimenti ho prenotato il collega Sanchioni prego. CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Grazie Presidente, traggo spunto da questo ordine del giorno che è stato ben illustrato dal nostro Assessore e per il quale non debbo dire niente per evocare attraverso un fenomeno di traslazione quell’aspetto che mi sta a cuore, se questa amministrazione come aveva detto almeno qualche mese fa, nell’ambito della possibilità di trovare siti per emergenze, per non dico i rifiuti, eccetera ma per qualsiasi evento di questo genere ci eravamo detti che l’amministrazione avrebbe comunque provveduto a cercare zone le più indicate possibili senza che fossero indicate in senso tecnico ma per le eventuali emergenze eccetera. Ora lo dico perché ho ben chiaro come deve essere valutato questo aspetto perché tanto praticamente se il Comune vuole da’ o non da’ il permesso, nello stesso tempo proprio per quel fenomeno come ho detto prima di traslazione mentale ecco, volevo sapere se il Comune in questo senso e su questi argomenti si è attivato oppure la cosa è rimasta così. La ringrazio. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego Assessore. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Per rispondere all’osservazione del Consigliere Sanchioni, di per se non significa che non stiamo valutando questa realtà o questa possibilità, anche perché insistono procedure come ben purtroppo sappiamo che alcune volte danno la decisione in capo ad altri enti che non sono il Comune, di per se però nella fase di discussione è già presente questo all’interno della delibera di Consiglio Comunale verso la variante generale, lei avrà avuto modo di osservare come la localizzazione delle industrie insalubri sia un problema che abbiamo evidenziato ed è un problema su cui stiamo e faremo in questo percorso verso il nuovo piano regolatore punto, nel senso che andremo a fare una scelta. In questo frangente comunque mi permetto di evidenziare un aspetto, ritengo che il territorio jesino abbia già con attenzione fatto proprio il discorso del rifiuto intenso come momento di riutilizzo dello scarto. Quello che forse con questa delibera noi andiamo a puntualizzare è che l’amministrazione comunale forte di questa scelta comunque di volta in volta vuole poter dire la sua, ma a questo aggiungerei anche in un’ottica di area vasta, cioè la domanda che io mi sono posto e che pongo anche al Consiglio Comunale al di là del voto su questa delibera è quella che ritengo che il problema o il tema a seconda dei punti di vista del rifiuto non può essere ricondotto semplicemente ad un determinato ambito territoriale ma va affrontato a più ampio respiro e quindi se è vero come è vero che di zone industriali qui a Jesi ormai abbiamo gli spazi occupati, è anche vero che esistono zone industriali a noi confinanti, penso Ponte Magno, penso Monsano, e quindi ritengo che in un’ottica di suddivisione delle responsabilità pur rimarcando che il Comune di Jesi farà la sua parte e questa delibera è in quel senso perché non diciamo no aprioristicamente, diciamo semplicemente di volta in volta vogliamo decidere, ritengo che debba essere cominciato a far veicolare da parte del Consiglio Comunale agli altri enti quello che io chiamo l’obbligo alla radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 55 corresponsabilità in una materia dove ci vede veramente tutti corresponsabili. Questa diciamo è penso la risposta al suo intervento, precisa ed anche il contorno politico su cui ritengo l’amministrazione debba muoversi. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Grassetti per dichiarazione di voto, prego... scusate... CONSIGLIERE – MARIO TALACCHIA (D.L. La Margherita): Considerato che c’è l’Ingegnere, il collega Bucci aveva posto un problema e ritengo che oltre ovviamente alla valutazione che prima ha esplicitato il Segretario anche dal punto di vista tecnico ci serve d’aiuto per capire per bene quelle che erano le valutazioni e quei chiarimenti che chiedeva il collega Bucci. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Secondo me il collega Talacchia ha ragione. Non lo so, io prima di fare la dichiarazione di voto sarei contento di avere un arricchimento maggiore visto che... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, oltre alla dichiarazione della Segretaria Comunale responsabile del Comune... colleghi, non c’è nessun problema è richiesto l’intervento del dirigente dell’ufficio urbanistica quindi io do immediatamente la parola al collega... scusate, all’Ingegner Romagnoli per ulteriori chiarimenti rispetto al tema che... si è consultato con la Segretaria quindi conosce. Prego Ingegnere. INGEGNERE ROMAGNOLI GIOVANNI – DIRIGENTE SERVIZIO URBANISTICA: Accetto il collega se da pensionato perché penso non potrò esserlo mai. Dicevo per quanto riguarda l’influenza di una norma urbanistica che viene adottata sulla situazione già definita per quanto riguarda pratiche edilizie in corso, rilasciate ci sono due situazioni che sono tutte e due regolamentate da tempo e che il testo unico riprende pari pari dalla 1150/42 via via con la stessa formulazione, che comunque si può ripetere; allora l’efficacia temporale del permesso di costruire, articolo 15 del D.P.R. 380/01 recita testualmente all’ultimo comma, il comma 4, “... il permesso decade con l’entrata in vigore – quindi non adozione – di contrastanti previsioni urbanistiche salvo che i lavori siano già iniziati e vengano completati entro il termine di tre anni dalla data di inizio...” cosa significa che tutte le concessioni rilasciate non possono essere revocate a meno che con l’entrata in vigore di contrastanti previsioni, i lavori non siano ancora iniziati, oppure non siano stati ultimati entro i tre anni, quindi sono lasciati lì abbandonati a metà. Questo perché? Perché ipotizziamo questa efficacia temporale, ipotizziamo di dover fare una strada. C’è una strada, una previsione urbanistica nuova che passa sopra un edificio che dovrebbe essere costruito, se non è stato ancora costruito, i lavori non sono stati iniziati o finiti, questo permesso decade perché sarebbe più onerosa l’attuazione del piano o addirittura impossibile, quindi se i lavori non sono iniziati questo decade, però qui mi pare che ci siamo anche confrontati con il Segretario generale ma la dizione non dovrebbe prestarsi ad interpretazioni perché il permesso decade con l’entrata in vigore, quindi non dalla data di adozione quando scattano le misure di salvaguardi, ma con l’entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche che non entrano in vigore con l’adozione ma con l’approvazione definitiva da parte della Provincia, altra cosa sono le misure di salvaguardia, perché per quanto riguarda le misure di salvaguardia invece il discorso è che l’articolo 12, presupposti per il rilascio del permesso di costruire radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 56 sempre del D.P.R. 380/01 dice “... in caso di contrasto dell’intervento oggetto di domanda del permesso di costruire con la previsione di strumenti urbanistici adottati – e qui la differenza è chiara perché parliamo di strumenti adottati e l’adozione scatta un secondo dopo che il Consiglio Comunale ha deliberato in tal senso – è sospesa ogni determinazione in ordine alla domanda...” quindi quando arriva una domanda, un secondo dopo, il giorno dopo che il Consiglio Comunale ha adottato una disposizione che contrasta con quella domanda si sospende ogni determinazione in merito a quella domanda quindi tutto quello che arriverà da domani mattina al protocollo ed è in contrasto con quello che stasera il Consiglio Comunale decide, fa scattare la misura di salvaguardia; tutto quello che è stato precedentemente può essere annullato solo quando questa norma che stasera il Consiglio Comunale adotta diventa esecutiva, l’entrata in vigore di questa contrastante previsione nell’ipotesi che i lavori non siano stati iniziati, quindi si tratterà di fare una ricognizione di lavori non iniziati tra un anno o sei mesi quando la Provincia si sarà pronunciata dopo che questa norma è stata adottata, pubblicata, osservata, contro dedotta, approvata definitivamente, mandata in Provincia, restituita con o senza osservazioni e fatta propria dal Consiglio Comunale da quel momento se ci sono concessioni e permessi di costruire adesso si chiamano, non iniziati ed in contrasto con questo questi permessi decadono. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Ingegnere. Ho prenotato il collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, allora io sono soddisfatto d’aver chiesto chiarimenti, mi dispiace di aver fatto perdere ancora un po' di tempo al Consiglio Comunale ma questi chiarimenti sono stati molto importanti perché alla luce degli stessi mi sono reso conto, probabilmente gli altri erano già al corrente della situazione io no, che in definitiva noi andiamo a votare una delibera che ha una rilevanza tecnica e politica notevole, noi stiamo approvando una variante al piano regolatore che determina una nuova situazione rispetto al precedente strumento urbanistico, allora...(intervento fuori microfono.) ... sì, sì io adesso sto... prima che tu parlassi era... quindi io mi trovo in una situazione di difficoltà soprattutto a seguito dell’intervento dell’Assessore di cui comprendo lo spirito e lo condivido pure, quando lui dice non è possibile che da fuori si giunga a Jesi passando sopra la testa dell’amministrazione e si facciano scelte che in qualche modo possono poi risultare incompatibili con la volontà dell’amministrazione stessa. Questa norma è di salvaguardia, questa delibera voglio dire salvaguarda questo diritto, questa facoltà, questa volontà di poter decidere e per questo io adesso dico no a tutti, salvo poi e su questo a sottolineato più volte, di volta in volta valutare il merito della questione e decidere, per questa sì o per quella no, indipendentemente dal fatto che l’una o l’altra siano compatibili con quello che è lo spirito stesso dell’amministrazione bene, io dico che questa situazione può determinare una sorta di pericolo nel futuro che si vadano a prendere decisioni che poi potrebbero risultare alla fine poiché le stesse sono tecniche, in particolare, difformi le une dalle altre, con la conseguenza di determinare una situazione di ingiustizia; in buona sostanza noi oggi, indipendentemente da quello che avverrà domani votiamo un no secco a qualsiasi tipo di iniziativa ed indipendentemente da quello che sarà il futuro questo no si propone come una chiusura rispetto certamente al pericolo che in qualche modo l’industria insalubre possa invadere oltre alla nostra volontà le zone agricole, ma è anche vero che dicendo no a questo noi in ogni caso diciamo praticamente no ad un determinato sviluppo economico che se insalubre, se anzi produttore di rifiuti insalubri, o di conseguenze diciamo non compatibili con l’ambiente, tuttavia potrebbe essere utilizzato nell’ambito di una procedura diretta ad eliminare queste conseguenze negative ma nel contempo potrebbe essere utile a portare sviluppo, portare posti di lavoro e quant’altro. Non sono sul certo su quello che noi andremo a votare non c’è radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 57 dubbio perché questo è e questo ci troviamo di fronte, del futur non vi è certezza. Non l’ho detto io, quindi domani chi ci assicura che questa amministrazione o qualsiasi altra sulla base di queste varianti che noi approviamo oggi non possa magari affrontare delle decisioni che potrebbero essere ingiuste nei confronti delle parti che lo richiedono e perché no forse per la stessa città. Mi fido del presente, del certo non mi fido del futuro che non è scritto e che è affidato alle parole seppur credibili ed autorevoli del nostro Assessore di cui riconosco fortemente la buona volontà e l’ottimo spirito con cui ci propone questa variante, ricordo tra l’altro a me stesso che ogni volta che si dovesse effettuare una modifica in senso positivo si dovrebbe procedere nuovamente ad una variante della variante e via così, quindi procedendo a varianti; avete in corso anche un progetto per una variante generale al piano regolatore nell’ambito della quale poter inserire anche un discorso di questo tipo, non vedo perché ci sia attualmente una necessità così forte di approvarne una – passatemi il termine – fuori sacco rispetto all’indirizzo alla variante generale, io dico la verità non sono disponibile a votarla favorevolmente. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, non ho altri interventi, l’Assessore per una breve replica prego. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Penso che sia importante specificare ancora meglio perché almeno mi spiego meglio, non condivido assolutamente le pur legittime osservazioni del Consigliere Grassetti per tre ordini di motivi e seguo il suo intervento: il primo, l’amministrazione comunale di Jesi non dice no all’eventuale insediamento insalubre, se questo è quel esempio di insediamento virtuoso a cui facevo riferimento prima nel senso del riutilizzo dello scarto. Questo perché poi tra parentesi neanche potremmo dirlo perché il decreto Ronchi è un decreto che esautora l’amministrazione comunale ad esempio da queste scelte. La realtà è che fisicamente e praticamente la delibera che oggi proponiamo toglie semplicemente il discorso di quei parametri che citavo prima, i 200 metri ed i 100 metri e toglie il discorso dell’automatismo, voglio localizzare un’industria insalubre nel Comune di Jesi, poiché le norme tecniche danno la possibilità di poter andare in zona agricola io vado in zona agricola e rispetto i 100 metri quindi c’è un automatismo, quindi questa delibera Consigliere Grassetti non togli e quindi non sono d’accordo sulla prima osservazione che facevi, non toglie il discorso della responsabilità dell’amministrazione a farsi carico di questo importante tema quale quello del riciclo e quello che può portare anche, lo sviluppo economico, il discorso lavorativo perché a questo non diciamo no, noi togliamo l’automatismo. Prima osservazione, la seconda, quando tu dicevi state andando variante su variante effettivamente quando andremo di volta in volta a valutare non è che lo faremo con la discrimine della soggettività perché di per se le industrie insalubri per norma nazionale vanno locate in zona industriale. Quindi se in zona industriale noi avessimo posto automaticamente queste possono andare lì e non sarebbe variante, la variante va nel momento in cui non avendo luogo in zona industriale per l’insediamento vado in qualsiasi altra parte della città, potrebbero venire anche nel centro storico per assurdo e quindi certo che saremmo costretti di volta in volta a fare varianti per una questione semplice e logica, la questione poi del fuori sacco è un’osservazione colorita che tu ritengo hai espresso per dare corpo al discorso, io sinceramente la vedo un po' forte perché questa non è una variante fuori sacco in quanto in Commissione consiliare se n’è discusso abbondantemente, in Circoscrizione è andata, quindi oggi siamo chiamati a discuterne, poi dopo... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. A questo punto non ho interventi, dichiarazione di voto collega Meloni, prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 58 CONSIGLIERE – ROSA MELONI D.L. La Margherita): Sì, io ho ascoltato anche le perplessità del collega Grassetti, intanto ritengo che il tempo dedicato a questa pratica non sia un tempo perso, ce ne sono altri di tempi persi, in questo caso mi pare più che opportuno anzi io penso tanto quanto Grassetti sosteniamo che queste cose vadano giustamente e doverosamente approfondite, quindi ascoltati i pareri tecnici sia della Dr.ssa Barberini che dell’Ing. Romagnoli, abbiamo capito che con questa norma cosiddetta di salvaguardia noi andiamo ad incidere se così posso esprimermi su quanto avverrà da domani in poi riguardo a quelle aree agricole sulle quali vogliamo dire la parola che diciamo con questo tipo di assunzione di delibera, quindi alla domanda su quali interventi incide questo deliberato del Consiglio Comunale di questa sera? Incide sugli interventi, sulle richieste, sulle domande che saranno poste all’amministrazione da domani mattina in poi. Abbiamo appurato ed ascoltato che favorevoli o contrari a tutti gli interventi che hanno già il permesso di costruire che l’hanno ricevuto, che l’hanno notificato, su questi interventi sui quali possiamo esserci espressi favorevoli o contrari ma questi vanno avanti ed hanno acquisito il diritto. Mi pare che con le parole con cui sono capace di parlare di queste cose così tecniche in ogni caso sono queste le motivazioni politiche che io ho ascoltato dall’Assessore che ci sono state espresse, supportate da questi pareri tecnici che responsabilmente credo i consiglieri comunali possano votare. In un contesto aveva detto bene Antonio Grassetti, in un contesto che comunque è di futura revisione del PRG che normerà in una forma armonica, constestualizzata e globale tutti gli aspetti compresi anche questi che ora... (fine lato B – III° cassetta)... poi sappiamo che tutto sarà riconsiderato in termini di futuro del territorio dentro il nuovo PRG quindi dichiarazione di voto naturalmente favorevole premesso tutto quello che ho appunto espresso. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, la parola al collega Bucci, prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Comunisti Italiani): Noi riteniamo che questa variante, ma ancora prima di questa la previsione del piano regolatore che rispetto alle aree agricole non introduceva la questione delle industrie insalubri, secondo me questa variante, secondo noi, è importante perché riconosce in una attenzione al territorio all’ambiente, al nostro territorio riconosce un valore al territorio comunale cosa che secondo me in qualche maniera la variante introdotta mi sembra nel ’98, ’99 sempre sulle industrie insalubri induceva forse non nelle intenzioni ma comunque negli effetti, un equivoco che era quello che in pratica il nostro territorio accoglieva ed era disposto verso le industrie insalubri. Con questa variante invece si ristabilisce il principio che il nostro territorio va tutelato rispetto a tutti quegli interventi che introducono modificazioni rilevanti all’ambiente e modificazioni non salubri, non giudicate favorevolmente sotto il punto di vista della salubrità. Detto questo sulla base dei pareri che abbiamo sentito dell’Ingegner Romagnoli e del Segretario che per quanto mi riguarda mi ha rassicurato sotto l’aspetto della tutela comunque dei diritti perché questo comunque deve essere sempre e comunque un intento, il primo intento dei consiglieri comunali, la tutela dei diritti dei cittadini e dell’equità, noi riteniamo di poter sicuramente votare favorevolmente a questa delibera. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato Lombardi... un errore? A questo punto non ho altri interventi... apriamo le votazioni al punto 13 articolo 87 delle norme tecniche attuative del piano regolatore generale, ultimo capoverso, industrie insalubri in zona agricola. Variante ai sensi dell’articolo 26 della L.R. 34/92 e successive radA3AFB.tmp.DOC 59 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 modificazioni. Allora i Consiglieri che devono votare sono pregati di entrare in aula. Prego apriamo le votazioni. Presenti n. 23 Astenuti n. 00 Votanti n. 23 Favorevoli n. 16 Contrari n. 07 (F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque il punto 13 viene approvato con 16 voti favorevoli e 7 contrari. Presenti n. 23 Astenuti n. 00 Votanti n. 23 Favorevoli n. 16 Contrari n. 07 (F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 60 COMMA N. 14 - DELIBERA N.188 DEL 21.11.2003 SOTTOZONA A7 – ART. 48 NTA DEL PRG – VARIANTE AI SENSI DELL’ART. 26 DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI Entra Cercaci Sono presenti in aula n.24 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessun intervento, sì... no Grassetti perché spegni, va bene, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Chiedo scusa Presidente per questa titubanza, spiego pure il perché, è data dal timore di essere troppo pressante per non usare un termine peggiore ma io ho qualche difficoltà per colpa mia non ho partecipato alla specifica Commissione per cui chiederei anche qui se è possibile una brevissima illustrazione da parte dell’Assessore competente. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, sono state in Commissione però se un Consigliere Comunale chiede un’ulteriore illustrazione della pratica... prego Assessore. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Illustro la pratica anche perché lo scorso Consiglio Comunale lo stesso Grassetti mi ha chiesto di illustrarla e ringrazio per farmi parlare. Allora, stiamo parlando delle sottozone A7 che sono zone di parte di città di rilievo tra virgolette storico, nel senso che stiamo parlando di edifici che sono integrati nel tessuto storico originario, parlo di ex opifici, ville, chiese, palazzi o anche complessi rurali. Attualmente quello che questa delibera si propone e quello di rientrare in linea con l’attenzione alla salvaguardia del nostro patrimonio storico, nel senso crediamo che in occasione della pur nobile riqualificazione di aree dismesse quali poi queste aree di fatto corrispondono, noi dobbiamo salvaguardare il nostro tessuto storico e di conseguenza preservare quei caratteri tipici del nostro tessuto urbano. La modifica di fatto che va ad insistere in questa proposta di modifica è che non consentiamo o perlomeno andiamo a disciplinare in maniera più puntuale il fatto che non si consenta all’articolo 48 che tratta torno a ripetere, delle sottozone A7, non è consentita la demolizione di corpi di fabbrica principali avente valore storico ed architettonico, quindi diciamo che la prescrizione che noi mettiamo è anche rafforzata dal fatto che nel caso di piano di recupero di iniziativa privata, l’amministrazione proprio in linea con questa filosofia politica si riserva la facoltà di chiedere alla Sovrintendenza competente ai monumenti un loro parere sia per quello che riguarda l’edificio, sia per quello che riguarda le zone A7 anche se poi questo edificio e questo spazio non sono sottoposti a vincoli specifici. Per quello che riguarda poi il discorso della ristrutturazione, demolizione e ricostruzione come quello che prevede, o il cambiamento di destinazione d’uso si pone l’attenzione sul fatto che il soggetto attuatore deve garantire gli standard. Altro discorso sempre in linea con la tutela di questa zona è anche allargato al discorso dello studio sulle essenze arboree, cioè diciamo che se in tutte quelle aree scoperte che insistono in quelle zone, dovrà essere diciamo anche sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale perché stiamo parlando di piani di recupero un discorso di valorizzazione delle essenze arboree presenti in queste aree ed anche un loro possibile incremento con messe a dimora di essenze autoctone. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 61 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. Il collega Balestra voleva intervenire? Prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Questo emendamento presentato è figlio praticamente di una discussione che è venuta quando è stato presentato l’emendamento, l’ho sottoposto all’ufficio che mi ha detto che è perfettamente regolare, anche se è firmato è figlio di una discussione avvenuta nel dibattito quando è stata spiegata questa pratica della III Commissione. Allora penso che tutti i consiglieri comunali l’hanno, l’ho consegnato praticamente all’entrata alle 17.00 in Consiglio. Se volete lo leggo: “Si propone la modifica e l’integrazione del penultimo comma dell’articolo 48 nel modo che segue, in caso e ristrutturazione edilizia o di demolizione con ricostruzione di variazione di destinazione d’uso, andranno assicurati gli standard urbanistici nella misura del 50% in caso di impossibilità di reperire gli standard all’interno dell’area oggetto di intervento gli stessi dovranno essere garantiti dal soggetto attuatore.” Perché era avvenuta una discussione proprio sulla questione degli standard che praticamente la delibera dice che nelle zone A7 dovranno essere rispettati gli standard anche se la legge necessariamente non lo prevede, allora questa è una modifica che viene incontro al dibattito che c’è stato in Commissione, lo stesso Assessore a nome della Giunta ed anche l’Ingegnere si erano dichiarati disponibili a rivedere e secondo il seguente IV comma, leggo dopo, “...di dare atto alle modalità ed al reperimento degli standard in caso di carenza degli stessi (inc.) oggetto di intervento saranno normati in sede di redazione del regolamento per l’esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri che l’amministrazione comunale si impegna a sottoporre al Consiglio Comunale entro 90 giorni dalla data di adozione della presente deliberazione.” Come voi ben sapete, in Commissione è iniziato un percorso conoscitivo sulla redazione di un regolamento per l’esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione che dopo passati questi tre Consigli Comunali di fila prenderemo di petto con una serie di riunioni prima di natale, in maniera tale – anche con una serie di audizioni come ho detto in Commissione stessa di altre esperienze che sono avvenute in altre realtà cittadine – in maniera tale da arrivare alla redazione di un regolamento il più condiviso possibile, questo il tempo che fondamentalmente si propone dal momento di oggi è 90 giorni che è un tempo congruo perché sono tre mesi, in maniera tale che all’approvazione del bilancio e con un regolamento che regola questa questione degli oneri siamo praticamente pronti anche per affrontare una faccenda ed una questione come questa della variante che noi stasera intendiamo proporre. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra. Non ho altri interventi. Io chiederei... l’Assessore? Prego. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: No, ho ascoltato quello che diceva il Consigliere Balestra che è il nostro Presidente in Commissione Urbanistica, ha colto l’essenza della discussione in Commissione ed io ritengo che il suo emendamento sia accettabile. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 62 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, doveroso infatti da parte della Giunta dichiararsi sull’accettazione o meno del documento. Ho prenotato... nessuno. Volevo un attimo dare la parola alla dottoressa perché l’emendamento riguarda due questioni: le norme tecniche attuative e la parte dispositiva, quindi ci chiarisce questa questione dottoressa per favore? SEGRETARIO GENERALE – PATRIZIA BARBERINI: Volevo conferma da parte del proponente che questa richiesta di emendamento ma lo leggo mi sembra chiaro riguarda una parte che va ad emendare le NTA ed una parte va ad emendare integrando il testo del dispositivo della delibera. È così Balestra? Quindi... quindi...(intervento fuori microfono.) ... okay bene, per cui la parte dove scrive si propone la modifica e l’integrazione del penultimo comma dell’articolo 48 nel modo che segue, in caso di ristrutturazione edilizia e di demolizione con ricostruzione di variazione della destinazione d’uso andranno assicurati gli standard urbanistici nella misura del 50%, in caso di impossibilità a reperire gli standard all’interno dell’area oggetto di intervento gli stesso dovranno essere comunque garantiti dal soggetto attuatore va ad emendare la proposta di modifica delle NTA. Invece l’altra parte propone di aggiungere il IV comma alla parte dispositiva della deliberazione dicendo di dare atto che le modalità di reperimento degli standard in caso di carenza degli stessi all’interno dell’area oggetto di intervento saranno normate in sede di redazione di regolamento per l’esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione che l’amministrazione comunale si impegna a sottoporre al Consiglio entro 90 giorni dalla data di adozione alla presente delibera. Scusate se mi sono dilungata. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: No, no va bene, è opportuno un chiarimento dottoressa. A questo punto non ho nessun altro intervento quindi apriamo le votazioni al punto 14, apriamo la votazione sull’emendamento alla delibera 14: Presenti n. 24 Astenuti n. 00 Votanti n. 24 Favorevoli n. 17 Contrari n. 07 (F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’emendamento alla delibera 14 viene approvato con 17 voti favorevoli e 7 contrari. Ora votiamo la delibera 14 così come emendata. Presenti n. 24 Astenuti n. 00 Votanti n. 24 Favorevoli n. 17 Contrari n. 07 (F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 63 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 14 viene approvato con 17 voti favorevoli e 7 contrari. C’è immediata esecutività anche su questo quindi apriamo il voto per l’immediata esecutività. Presenti n. 24 Astenuti n. 00 Votanti n. 24 Favorevoli n. 17 Contrari n. 07 (F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con la medesima votazione: 17 voti a favore e 7 contrari. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 64 COMMA N. 15 - DELIBERA N.189 DEL 21.11.2003 VARIAZIONE DI BILANCIO ED INTEGRAZIONE ELENCO ANNUALE OPERE PUBBLICHE PER L’ANNO 2003 Escono: Agnetti, Belluzzi, Rocchetti ed entrano: Curzi, Giuliodori Sono presenti in aula n.23 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io avrei alcune cose da dire per quanto riguarda questa variazione di bilancio, innanzitutto che vorrei dire passando punto per punto la delibera che trovo alquanto strana questa variazione di 1.742.000 € per questo centro per disabili ex CRT, anche perché io ricordo che almeno circa 3 anni fa la precedente amministrazione aveva, almeno questo risulta dagli atti, aveva contratto un mutuo specifico per quella ristrutturazione e mi sembra che erano 500.000 € o qualcosa del genere adesso non ricordo bene. vorrei sapere appunto questo mutuo, visto che e poi dai documenti che io ho e dalle dichiarazioni fatte dal Sindaco, il mutuo non è che doveva essere contratto, era stato già acquisito, quindi che fine ha fatto quel mutuo che noi avevamo per un altro progetto visto che questo almeno dalla delibera ci viene detto che praticamente viene fatto con i soldi pubblici, anche perché non capisco bene questa variazione di bilancio in questo momento quando poteva ormai essere inserito nel prossimo bilancio normalmente se non per una questione di quadrature di bilancio e quindi penso che sia solamente... anche perché non mi risulta che ancora questa amministrazione abbia fatto un bando e quindi non essendoci neanche un bando che non so quanto ancora dovremmo aspettare, probabilmente nel mese di dicembre uscirà il bando, forse questa sarà la motivazione mi auguro, però la vedo alquanto strana. Cosa poi ancora più strana, è la solita variazione di bilancio per quel progetto della messa a norma delle scuole perché come nella precedente questione della scuola, del prefabbricato, in zona ex Fornace ci siamo trovati a fare una variazione di bilancio di ben il 50% di quello che era stato messo a bilancio qui ci ritroviamo nella stessa situazione cioè da 700.000 € passiamo a 972.000 € e cosa strana è che praticamente quando è stata portata tutta la questione delle scuole è stato detto che non c’erano altre possibilità per trasferire gli alunni, quindi sono state adottate delle cose più economiche, si è andato a cercare di prendere in affitto qualcosa di più economico e questo effettivamente mi sembra non sia perché ritirando fuori le delibere di Giunta comunale risulta che si sono spesi e si stanno spendendo almeno 94.037 € per sistemare un fabbricato non di proprietà del Comune quindi se prima tanto tanto poteva essere giustificato nel senso che comunque rimaneva nel patrimonio comunale questi 94.000 € praticamente non rimarranno più nel patrimonio comunale e certamente 180 milioni sono una bella cifra, se aggiungiamo a questa 1.780 € per i due mesi di affitto novembre e dicembre in cui comunque lì non vengono trasferite le scuole e se consideriamo i 12 mesi previsti dalla convenzione che è stata stipulata in 10.684 € dodici mesi per un totale di radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 65 106.503 € quindi io ritengo che pagare un affitto così esorbitante direi non è un aggettivo che... mi sembra tanto anche perché vorrei precisare al Consiglio Comunale che si tratta di 200 metri quadri quindi pagare 106.503 € per un anno per 200 metri quadri certamente non ritengo che sia stata una buona operazione anche perché visto che dovremmo rimettere questi 94.000 € a favore del privato, va bene che avremo fatto un’opera di bene però io ritengo che sarebbe forse stato opportuno spenderli su strutture che l’amministrazione comunale magari aveva o su altre strutture che comunque non avevano bisogno di questi determinati interventi, quindi anche perché nella stipula della convenzione voglio dire che l’amministrazione comunale si fa carico del 90% delle spese relative ai consumi di metano di tutto il complesso mi sembra talmente esagerato visto che lì incide anche una struttura che sicuramente consuma molto più metano delle tre classi che vi andranno quindi ritengo che tutto sommato questa operazione non sia veramente economica per l’amministrazione comunale e quindi in tempo di vacche magre come si dice certamente queste cose mi sento di valutarle. Poi chiederei anche all’amministrazione leggendo la delibera, in particolare questa delibera non è molto chiaro per quanto riguarda le risorse che sono state messe in variazione di bilancio per quanto riguarda l’impianto di sollevamento di Fonte Damo ed il San Floriano Mestica mentre invece vedo bene evidenziato che per l’adeguamento dello stadio Carotti c’è un meno 19.854 € a favore appunto di un lavoro di impianto fognario che abbiamo fatto in economia, da quali economie provengono? Dovete spiegarmelo perché qui non c’è scritto e non capisco perché sopra è stata messa questa economia di 19.850 € mentre l’altra pur specificato sotto trattandosi di risorse derivanti da economie di precedenti appalti, voglio sapere, penso che sia stato più corretto anche ai consiglieri far sapere quali appalti precedenti praticamente hanno creato queste economie perché se l’amministrazione comunale è stata tanto brava da avere queste economie penso che non possiamo che prenderne atto come consiglieri comunali però sarebbe opportuno che i consiglieri comunali siano portati a conoscenza. Quindi io ritengo che queste... e l’ho detto più di una volta che queste continue variazioni di bilancio anche perché ritengo che praticamente non si può progettare così nel futuro, cioè fare errate valutazioni perché questo vuol dire a questo punto fare un’errata valutazione perché non si può finire quando è praticamente iniziato il percorso già da un anno per la ristrutturazione di queste scuole non si può assolutamente arrivare dopo 12 mesi a fare una variazione così consistente perché io ammetto una variazione in corso d’opera di una cifra però queste sinceramente che vanno incidere per il 50% sull’opera complessiva, permettetemi anche perché ritengo ancora una volta che si poteva e si doveva agire diversamente per quanto riguarda le ristrutturazioni anche perché abbiamo ancora una scuola che è inagibile in zona Minonna, la Perchi, i lavori lì sono iniziati il mese di agosto, settembre o giù di lì, luglio agosto, i mesi questi qua, voglio dire abbiamo perso del tempo prezioso perché si poteva benissimo iniziare al termine delle scuole visto che erano dei lavori programmati da tempo, in modo che nel mese di settembre chi doveva poi rioccupare quelle scuole o quanto meno quanto prima poteva occupare quelle scuole e liberare l’attuale plesso che adesso stanno occupando mettendo magari il Negromanti che in questo frattempo abbiamo preso in affitto giustificando il fatto che mi sembra una cosa assurda anche perché se tre classi le trasferiamo dicendo perché il luogo più vicino al Collegio Pergolesi non vedo perché altre due classi andranno a finire al Duomo, quindi voglio dire, se l’area è questa qua dal Duomo al Collegio Pergolesi penso che tra le distanze dal Mestica al Duomo, anzi addirittura a S. Pietro, io penso che l’amministrazione comunale avrebbe sicuramente trovato una sistemazione più adeguata per ospitare queste scuole quindi secondo me siamo sempre al discorso che non mi stancherò mai di fare che questa amministrazione va avanti proprio con progetti fatti al momento per tamponare le situazione con decisioni improvvisate perché questa secondo me è la questione, l’amministrazione sta andando avanti e sperperando mi permetto di dire, soldi pubblici quindi giustamente noi voteremo contro questa delibera, mi auguro che nei prossimi bilanci non ci siano radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 66 variazioni così sostanziose che sicuramente non qualificano né i tecnici comunali né l’amministrazione e quindi ripeto mi auguro che stia più attenta su queste questioni, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, dunque la parola al collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, velocemente per fare un intervento politico, questa pratica che viene proposta dal Consiglio Comunale e che contiene una generale variazione di bilancio a sua volta quest’ultima ricomprende una serie di voci relative ad interventi diversi, interventi che potrebbero alcuni essere condivisi altri no, interventi relativi a questioni sulle quali siamo già intervenuti ed abbiamo espresso il nostro parere, interventi anche nuovi su cui probabilmente il nostro parere potrebbe essere espresso ma poiché la delibera pretende di essere votata così, tutta insieme, come è in definitiva pone uno sparti acque politico tra la maggioranza e l’opposizione; una maggioranza che non può non votare favorevolmente un documento che a questo punto diventa politico indipendentemente dalle singole opportunità che esprime ed una opposizione che non può che votare contro, allora io mi chiedo perché criticare altre realtà non esattamente cittadine magari nazionali dove per far passare dei documenti ed evitare la discussione si pone la questione di fiducia, chiaramente siamo in contesti molto diversi, ma anche la proporzione è diversa ed allora dal punto di vista politico io non posso che esprimere un giudizio politico purtroppo dovendomi astrarre dalle singole valutazioni su alcuni interventi, quindi a fronte della blindatura della pratica dichiaro formalmente che voterò contro. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, Belluzzi prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Molto brevemente perché non ho nulla da aggiungere, condivido le argomentazioni dei colleghi Brazzini e Grassetti, io vorrei fare soltanto una riflessione sul 1.742.000 € relativi alla residenza protetta per disabili presso la ex CRT ecco, e vorrei domandare se questa è o trattasi di operazione collegata con, per usare un linguaggio di moda, progect financing qui bisogna che ci ricordiamo che l’amministrazione comunale deve fare il progetto o ideare il progetto, punto due fare un bando, a me non preoccupa tanto questa ma da quel che mi risulta in questi ultimi tempi sono state fatte anche visite guidate nei Comuni dell’Emilia Romagna, si sta mettendo in piedi un’operazione di progect e financing per quanto riguarda la realizzazione della piscina comunale, della nuova piscina o del nuovo impianto che mi pare è in bilancio per 10 miliardi o 10 milioni di €, 10 miliardi forse da realizzarsi nella zona attuale palazzetto dello sport, io vorrei ricordare all’amministrazione comunale che prima si fa l’idea poi si fa il bando ed invece qui mi pare, in questo lavoro che è stato già stabilito di fare la piscina di 50 metri, cosa unica ed ingestibile per una realtà di Jesi, Comuni anche con 200.000 abitanti più di Jesi fanno piscine di 35 metri, voglio dire è un nuovo metodo introdotto dall’amministrazione comunale o sono devianze o deviazioni rispetto ad un sistema che io spero l’Assessore alle finanze del quale ho stima infinita ed amicizia leale, spero comincerà a valutare ed a mettere mano, a porre anche un freno alla eccessiva progettualità di qualche Assessore che insomma vuole mettere il cappello o sul centro residenza disabili o sull’impianto della nuova piscina, ecco, al di là dico di questa divagazione fatta ma ho cercato di fare un discorso a nuora ed a suocera perché nuora intenda, vorrei che uno su questo argomento l’Assessore puntualizzasse se si intende procedere per quanto riguarda il 1.742.000 € facendo un bando ed a che punto è il bando visto che si parla di concessionario e per radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 67 fare il discorso rivolto a nuora visto che un Assessore assente ed un altro è presente, vorrei anche che si chiarisse che il progect financing si muove per bandi, non per lecitazione privata. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, dunque ho prenotato il collega Curzi prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei lista Di Pietro): Grazie Presidente, il mio intervento per portare all’attenzione del Consiglio Comunale il fatto che nell’intera delibera c’è anche il progetto preliminare dell’intervento che verrà effettuato nella palazzina ex CRT. Alla riunione di Circoscrizione dove l’Assessore ha illustrato alla cittadinanza il pensiero, perché ancora era tale, di realizzare la casa per disabili, tra i cittadini era emersa la preoccupazione che in quel parco finalmente realizzato dopo circa 20 anni, considerando che la zona ne era sprovvista, i bambini dopo la realizzazione di questo parco, appunto non fossero più liberi di giocare a tutte le ore perché magari se ci sono dei disabili o comunque sia delle persone che hanno delle difficoltà magari il primo pomeriggio avrebbero potuto dare fastidio i rumori, altra preoccupazione era il fatto anche che in quel parco ora recintato dove comunque sia non entrano dei mezzi di trasporto potessero entrare in futuro dal momento che viene appunto istituita una casa per disabili dei mezzi e quindi anche creare pericolo per i bambini. Quindi questo al di là del fatto che è stato un progetto preliminare è un invito a quella che è l’amministrazione comunale a fare attenzione nel momento in cui verrà stipulata la convenzione e nel momento che sarà il progetto definitivo a fare attenzione anche a queste problematiche che erano uscite fuori in Circoscrizione e che non rispondono...(intervento fuori microfono.) ... Grazie Presidente... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie allora, Curzi a questo punto non ho altre... sì, l’Assessore Vice Sindaco Cingolani, prego. ASSESSORE – CINGOLANI PAOLO: Allora, io provo a rispondere in maniera sintetica alle osservazioni fatte da Brazzini e Belluzzi agli inviti posti dal Consigliere Curzi, allora, la realizzazione di questa residenza protetta io penso che possa essere considerata una conquista non dell’amministrazione comunale di Jesi quando la vedremo realizzata ma dell’intero ambito territoriale perché finalmente potremmo vedere realizzata una struttura a servizio di tutto l’ambito territoriale per i disabili che non avranno più sostegni familiari evitando così a questi soggetti di dover per forza essere istituzionalizzati in case di riposo ed altri istituti sradicandoli dai legami, dalle relazioni che fino a quel tempo avevano sviluppato rimanendo nel territorio. Voglio solo ricordare ma è stato già detto da Curzi che tutta la procedura è andata avanti dopo che l’amministrazione ha avuto il parere favorevole dalla Circoscrizione interessata, il sottoscritto a nome dell’amministrazione insieme all’Assessore Animali e ad i dirigenti ci siamo presentati in Circoscrizione per avere un parere favorevole e per raccogliere anche le indicazione ed a seguito di quel parere favorevole che tutta la procedura è andata avanti. La variazione su un preliminare che è a corredo di tutta la pratica e noi non andremo ad un progect financing ma vorremmo andare ad una concessione gestione quindi un progetto a costo zero per l’amministrazione comunale, che non dovrà assolutamente gravare di una lira sul bilancio comunale. Naturalmente faremo il bando, ma il bando verrà fatto solo dopo che l’amministrazione della ASL avrà dato risposta a quelli che sono i problemi di gestione, l’Assessorato ha già dato risposta a quelli che sono i problemi di gestione, l’Assessorato ha già scritto il 15 novembre al Commissario Straordinario Marini chiedendo un radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 68 protocollo di intesa per quanto riguarda la gestione della struttura, la normativa prevede che la gestione di struttura di questa natura prevede una compartecipazione finanziaria al costo giornaliero della ASL del 70% una volta che noi avremo un impegno chiaro da parte dell’azienda sanitaria sulla compartecipazione finanziaria alla gestione procederemo con il bando, senza questa assicurazione non procederemo al bando perché la nostra è una operazione di concessione e gestione, il che vuol dire che in un periodo congruo di anni chi si aggiudicherà il bando dovrà provvedere alla costruzione dell’immobile ed avrà un tempo di gestione sufficiente ad ammortare il capitale che è stato investito a costo zero per l’amministrazione per quanto riguarda invece le preoccupazioni legittime che io accolgo del Consigliere Rudi Curzi voglio rassicurare che in questo progetto noi non vorremmo prevedere soltanto due residenze, due nuclei abitativi per otto più otto soggetti con handicap ma all’interno di questo nucleo sarà presente anche un luogo aggregativo per il quartiere, per in bambini, per gli anziani, lo stiamo pensando in questo modo per cui tutti i percorsi ad esempio per quanto riguarda i veicoli che dovranno portare magari l’utente dentro la casa saranno protetti rispetto al parco, la scelta è precisa, un insediamento per cittadini in situazione di grave difficoltà in un contesto urbano dove gli altri devono potersi integrare in maniera naturale, il parco sarà a disposizione di tutti e la stessa struttura prevede qualcosa di interno per tutti, anche forse uno spazio per il cinema all’aperto, quindi diciamo che questa è l’intenzione con cui l’amministrazione si è mossa. Per quanto riguarda le altre indicazioni che sono venute dal Consigliere Brazzini riguardo agli investimenti che l’amministrazione comunale si appresterà a fare al Collegio Pergolesi e non al S. Pietro o al Mestica – Consigliere Brazzini – al S. Pietro Martire, la scelta di poter individuare due luoghi vicini alla scuola Negromanti è stata una scelta obbligata perché a fronte di confronti serrati con gli utenti di quella scuola che ci facevano presente la assoluta impossibilità o comunque non opportunità di trovare locali che fossero lontani dal sito in cui si trovava in Negromanti, a fronte di una ricerca attiva nel territorio di locali dell’amministrazione comunale non ce n’erano perché ci sono 140 bambini da allocare, le uniche due possibilità erano date dalla scuola S. Pietro Martire che a suo tempo svolse funzione di scuola materna per un periodo proprio prima per in Negromanti, non è stato possibile collocare tutti i bambini in quel plesso del S. Pietro Martire per motivi diciamo del convento e l’altra struttura è stato possibile reperirla nel Collegio Pergolesi, naturalmente i lavori si devono fare perché l’autorizzazione, le autorizzazioni per poter collocare i bambini in quelle scuole prevedono che si facciano alcuni investimenti. Quindi è stata questa la logica che ha mosso tutta l’operazione e ritengo che il canone di affitto che è stato definito esorbitante è comunque un canone di affitto di mercato e che abbiamo cercato di fare tempi ristretti perché l’intenzione è comunque di poter ridare il Negromanti in quei tempi precisi. Le scuole si sposteranno dal primo di gennaio, tre classi andranno al Collegio Pergolesi ed altre tre al S. Pietro Martire quindi a distanza di 200 metri in linea d’aria dall’attuale scuola senza incidere in maniera assolutamente importante anche sulla viabilità perché io voglio far solo pensare al Consigliere Brazzini se avessimo addirittura spostare la scuola lontana, in un altro posto comunque noi avremmo avuto 140 macchine alla mattina che si spostavano tutte in un’altra direttrice di marcia. In tutti e due queste situazioni la direttrice di marcia è la stessa e sia nell’una che nell’altra struttura avremmo parcheggi riservati per i genitori, per quanto portano i bambini, cosa che al Negromanti non c’è perché sta lungo una strada, quindi noi pensiamo di aver trovato una soluzione ragionevole. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. Non ho altri interventi quindi a questo punto pongo in votazione il punto 15. Presenti n. 23 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 69 Astenuti n. 03 Votanti n. 20 (Bravi, Montali e Sanchioni per F.I.) Favorevoli n. 18 Contrari n. 02 (Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 15 viene approvato con 18 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti. Immediata esecutività. Apriamo le votazioni: Presenti n. 23 Astenuti n. 01 Votanti n. 22 (Bravi per F.I.) Favorevoli n. 18 Contrari n. 04 (Montali e Sanchioni per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività approvata con 18 voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 70 COMMA N. 16 - DELIBERA N.190 DEL 21.11.2003 ATTO DI INDIRIZZO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER IL BILANCIO DI PREVISIONE 2004 E TRIENNALE 2004 – 2005 – 2006 Entrano: Agnetti, Belluzzi e Mazzarini Sono presenti in aula n.26 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Abbiamo distribuito un documento presentato dai gruppi di maggioranza proprio per dare un contributo al dibattito dal momento che gli indirizzi di bilancio sono una delibera, un atto fondamentale per quanto concerne gli atti di indirizzo dell’assemblea elettiva, quindi credo ci aiuti il documento presentato dai gruppi di maggioranza in questo caso, comunque prima di aprire il dibattito non so se è opportuna una presentazione che tra l’altro oltre che essere stata fatta in Commissione ma c’era anche un documento all’interno della delibera predisposto sia dall’Assessore che dal responsabile dell’ufficio economico. ... (intervento fuori microfono.) ... sono gli stessi, il documento presentato dal... (intervento fuori microfono.) ... sostanziale... (intervento fuori microfono.) ... Assessore scusi si riferiva al documento che era presente all’interno che non era firmato, invece oggi è stato distribuito a tutti i Capigruppo un documento firmato dai gruppi che l’hanno predisposto. Prego Assessore. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Sì, io non vorrei farla tanto lunga perché comunque vista l’ora e poi abbiamo discusso ampiamente della situazione finanziaria nelle varie Commissioni, credo in tutte e tre o comunque ho cercato di parlare con tutti i consiglieri presenti. La situazione che avete avuto modo di vedere nei prospetti allegati nel primo documento e cioè quello che avevo elaborato insieme alla ragioneria di una serie di numeri legati soprattutto al taglio dei trasferimenti e quindi di conseguenza al taglio anche di una parte cospicua della spesa, abbiamo già ampiamente ragionato, per cui io al di là di dare qualche indicazione su quello che è necessario sicuramente mettere in atto per il 2004 lascerei ampio spazio al dibattito perché come ho già detto in Commissione questo sarà un bilancio estremamente difficile sulla costruzione del quale secondo me dovranno convergere molte idee innovative e soprattutto quanta più condivisione possibile da parte di tutto il Consiglio Comunale perché io su questo ci tengo a fare una precisazione abbastanza scontata se volete però ho l’impressione che con una serie di tagli di questa portata e senza una innovazione culturale che deve passare all’interno delle amministrazioni locali, e quindi con una progettualità di idee e di indirizzi nuovi, qualsiasi ente locale di qualsiasi maggioranza politica sicuramente avrà delle notevoli difficoltà nella gestione dei servizi perché comunque questo è per cui secondo un modello di impostazione precedente che non critico ma che vedeva il Comune gestore in economia di moltissimi servizi, questo modello dobbiamo capire che non è più compatibile con la nuova organizzazione di trasferimenti di cui si è dotato il Governo prima ancora lo stesso Governo di centro sinistra, cioè non è un mistero che comunque il calo di trasferimenti è già da tempo che sta avvenendo, quindi sicuramente questo Consiglio Comunale deve raccogliere la sfida, tutto secondo me nella sua interezza, nel riprogettare un modello organizzativo nuovo del Comune perché altrimenti non si può, io sono convinta che alla luce soprattutto di questa esperienza anche breve del primo anno e mezzo di attività ma anche della costruzione del primo bilancio non si può più andare avanti nel taglio della spesa perché questa diventa difficilmente comprimibile e comunque è una strategia di gestione estremamente miope ma bisogna essenzialmente iniziare a ragionare nell’implementazione delle entrate ed avere una progettualità che ci renda sempre più autonomi ed radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 71 indipendenti dai trasferimenti e questo chiaramente non è un obbiettivo che si raggiunge nel giro di poco tempo ma bisogna mettere in campo sin da subito tutte le azioni che ci consentano perlomeno in un arco di medio periodo di essere più autonomi perché poi è questo il modello organizzativo che ci si propone dal Governo, non è un caso, e qui mi piace dirlo perché ho avuto conferma di questo anche da professionisti che lavorano a livello... a contatto con il Governo nazionale, ho avuto modo di confrontarmi e non è un caso che la modifica dell’articolo 14 del maxi decreto che accompagna la finanziaria permette agli enti locali di creare soggetti e di affidare a questi soggetti i cosiddetti servizi a rilevanza economica, non è un caso che il Governo stia facendo questo contrapponendosi alla linea di tendenza che invece l’Unione Europea da’ di esternalizzazione dei servizi e di privatizzazione, cioè il Governo italiano sta attuando una controtendenza rispetto a quello che era il vecchio articolo 35 della finanziaria, cioè consente di affidare i servizi industriali a soggetti interamente pubblici che si possono costituire dopo la modifica dell’articolo 14 del 29 settembre perché chiaramente c’è un disegno politico che tende a far creare ai Comuni e quindi agli enti locali dei soggetti che siano in grado di rendere il Comune autonomo dal punto di vista delle entrate. È chiaro che questa è una operazione difficile, è legata soprattutto alla capacità di amministrare dei singoli enti, è una scelta che mette a repentaglio in alcune situazioni dove non ci sono condizioni economiche favorevoli per la creazione di nuovi soggetti, mette a repentaglio sicuramente l’erogazione dei servizi essenziali però indubbio che c’è una tendenza ad un nuovo modello organizzativo di un Comune e su questo io credo che noi dobbiamo comunque fare delle scelte. Ora come ragionare in questa situazione, in questo contesto io credo che dobbiamo partire da un assunto imprescindibile e cioè che l’ente locale ancorché gestisca i servizi in maniera diversa e quindi con una formula organizzativa diversa, insomma questa amministrazione ritiene che debba averne il controllo strategico totale. Chiaramente la pianificazione strategica ed il controllo sui servizi è fondamentale e da qui si muove una serie di scelte che l’amministrazione dovrà mettere in campo sin da subito, dai prossimi giorni e comunque nei primi mesi del 2004. Noi dovremmo essere in grado di creare degli strumenti operativi che pian piano inizino a camminare da soli, soprattutto per ciò che riguarda i servizi industriali e di questo ha dato comunicazione il Sindaco per ciò che riguarda la parte della raccolta e smaltimento rifiuti per dare ad essi una prospettiva economica importante non solo a livello comunale ma anche sovracomunale e far giocare al nostro Comune un ruolo che gli è proprio in un contesto come quello quanto meno della Vallesina. Su questo è chiaro che la sfida, la partita è importante però noi dobbiamo comunque procedere a questo tipo di modello organizzativo nuovo e diverso perché il calo di trasferimenti non ci consente più di continuare a gestire come l’abbiamo fatto in economia perlomeno alcuni servizi e quindi questa è la prima questione che dobbiamo affrontare. È chiaro che l’operazione non è semplice perché ci sono alcune variabili che non possiamo controllare e che quindi dipendono anche dall’economia che ci circonda, però se non facciamo questo rischiamo veramente che alcuni servizi rimangano asfittici e quindi non abbiano quella evoluzione che è normale che essi abbiano. Quindi questa è la prima indicazione che io penso che la maggioranza nella sua interessa ci ha voluto dare nel documento che è stato sottoscritto. Su questo io mi trovo assolutamente d’accordo, dicendo che i bracci operativi del Comune per ciò che riguarda la gestione di alcuni servizi debbano essere braccia estremamente snelle, il controllo che noi dobbiamo esercitare deve essere effettivo e non un controllo solo formale, e che onestamente io vedo ancora che il corbusiness dell’ente deve essere quello di dettare le linee strategiche è politiche di gestione di quei servizi quindi per questo io dico che noi dobbiamo creare soggetti a totale partecipazione pubblica o quantomeno a maggioranza pubblica e ne dobbiamo curare dico perfino la contabilizzazione, cioè noi non dobbiamo avere dei soggetti elefantiaci che abbiano dei Consiglio di Amministrazione pesanti, che abbiano un centro elaborazione dati all’interno cioè l’ente deve essere la holding di una serie di bracci operativi ed attraverso il controllo anche economico deve essere quello che appunto detta le linee politiche. Oltre a questa parte che prevede una riorganizzazione anche interna, pesante perché ovviamente deve cambiare il metodo di approccio della struttura radA3AFB.tmp.DOC 72 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 interna rispetto a questo nuovo modello organizzativo quindi non più fare ma controllare e verificare ciò che gli altri fanno, dobbiamo comunque mantenere una serie di altri punti fermi, dobbiamo comunque continuare con una politica di investimenti che sia volta al massimo contenimento dell’indebitamento perché voi sapete perfettamente che noi abbiamo un indebitamento che supera i 50 milioni di euro, in senso assoluto, il che significa 100 miliardi di lire e questo indebitamento pesa all’interno del bilancio dell’ente per più di sei milioni di euro all’anno, il che significa che dobbiamo assolutamente contenere questo peso sulla parte corrente e quindi per gli investimenti bisogna attivare tutte le idee strategiche e nuove attivandosi anche per il reperimento di entrate alternative alla parte di indebitamento. Poi dobbiamo comunque continuare con la riorganizzazione amministrativa interna perché come ho detto insomma c’è bisogno di una assoluta rivisitazione della struttura organizzativa proprio perché cambia il metodo di approccio dell’ente, dobbiamo questo l’ho detto sicuramente attivarci per la realizzazione di società di capitali interamente pubblici o comunque a prevalente maggioranza pubblica per l’affidamento di questi servizi a rilevanza economica, dobbiamo continuare a mantenere il livello di spesa in campo sociale almeno pari a quello che abbiamo speso fino adesso proprio perché chiaramente il Comune non è un ente che fa profitto ma se ragiona in maniera economica lo fa perché deve reimpiegare ciò che prende dai servizi produttivi in campo sociale e quindi sicuramente non per profitto ma per il riutilizzo dal punto di vista dei servizi sociali questo deve essere chiaro e quindi la spesa sociale non può diminuire, dobbiamo ipotizzare nuove formule di gestione per il patrimonio immobiliare anche di tipo sociale con il coinvolgimento anche dell’istituto autonomo case popolari. Ecco. Io non mi dilungo di più penso di essere stata chiara rispetto ad un modello organizzativo che ho in mente e che è assolutamente necessario mettere in atto altrimenti l’equilibrio finanziario non si sostiene più. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, dunque, ho prenotato Grassetti, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, noi ci troviamo purtroppo a ripetere ogni volta le stesse considerazioni. Ed ogni volta prendiamo atto che ci troviamo di fronte ad una situazione finanziaria che certamente è preoccupante, sono d’accordo con l’Assessore quando dice che l’ente comunale non è un ente diretto a ricavare profitto ma si spende nell’equilibrio del bilancio o nella ricerca di un attivo perché questo poi serve ad essere erogato in servizi per la socialità. È vero però che ancora una volta noi dobbiamo prendere atto che questa operazione costituita dal combinato tra la ricerca delle risorse e l’attuazione delle stesse per l’erogazione dei servizi si è dimostrata ancora una volta deficitario ed appunto squilibrato. Noi siamo in questa situazione certamente grazie al venir meno di una certa quantità di trasferimenti statali e regionali, do atto all’onestà dell’Assessore che ha affermato che questa riduzione dei trasferimenti non è certamente iniziata con il Governo di centro destra ma è una necessaria politica che comunque va attuata in relazione ad una situazione molto più grande di noi e probabilmente anche del nostro paese con la P maiuscola. Noi abbiamo sempre detto nel momento in cui ci ponevamo come proposta, come soggetti propositivi che la soluzione o comunque il miglioramento della situazione economica sarebbe passato attraverso soluzioni diverse. Avevamo fatto riferimento alla ricerca di fondi europei quindi alla presentazione di progetti, anche qui ci ripetiamo nel corso del tempo, non vedo però che c’è una previsione di questo tipo. Avevamo però anche detto che era necessario e forse fondamentale concepire il Comune come un ente diverso rispetto a quello che era stato concepito fino ad ora, abbiamo pensato ad un ente leggero erogatore di servizi, ad un ente che potesse in qualche modo appunto alleggerirsi dalla zavorra di spese correnti e che potesse nel contempo riuscire ad erogare servizi. Io debbo dire la verità. Con tutta l’onestà che cerco di radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 73 esprimere questi concetti sul Comune leggero che ho sentito esprimere dall’Assessore possono anche essere letti sul mio programma elettorale. Questo significa che rispetto a tali affermazioni io non posso essere contrario, io sono certamente favorevole è chiaro che da qui al futuro dovremmo vedere come effettivamente sarà realizzato questo Comune leggero. Come poi nel corso del tempo si concretizzeranno gli atti e le azioni, le decisioni per realizzare questo nuovo modello. Adesso però io voglio fare una cosa clamorosa, io credo in questo nuovo modello, certamente rispetto al passato io debbo dare un giudizio che certamente non può non essere negativo ma rispetto al futuro io vi assicuro sono disponibile stasera a staccare un assegno in bianco, un assegno in bianco di fiducia raccogliendo l’invito stesso dell’Assessore che chiede a tutto il Consiglio Comunale di appoggiare questo tipo di scelta relativa alla realizzazione di un nuovo modello che costituisce la dimostrazione della volontà di cambiare percorso, di migliorare una situazione economica che poi può consentire anche di volare più alto, di andare a ricercare soluzioni politiche sempre più utili per la città. Quindi ripeto l’assegno in bianco non potrà essere pagato con un voto favorevole perché è chiaro che poi questo il voto favorevole che non è mai da escludere nel futuro dovesse funzionare un progetto di questo tipo che ripeto mi piace, questo voto favorevole potrebbe anche uscire. Adesso come adesso io mi sento di poter esprimere fiducia, votando per la prima volta nella mia vita, in questo Consiglio Comunale, su un tema come questo importante di bilancio che coinvolge scelte politiche proprio per questa scelta di cercare il nuovo modello del Comune di votare l’astensione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Grassetti... Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Innanzitutto vorrei ringraziare almeno dopo lo scorso anno l’uscita dall’aula del nostro gruppo forse ha dato almeno qualcosa di più a questo documento. L’anno scorso siamo stati criticati perché abbiamo scelto di uscire dall’aula in quando appunto non ci sentivamo di dialogare su un documento sul quale non avevamo avuto la minima conoscenza, c’è stato risposto che era un documento che dovevamo preparare magari noi dell’opposizione ed eventualmente un documento come la maggioranza aveva fatto, ebbene noi non abbiamo fatto questo, anche perché io ritengo che questo metodo ancora non sia la strada giusta per poter condividere effettivamente da tutto il Consiglio Comunale come mi auguro un documento come questo perché è vero che da parte della maggioranza si dice sempre che vogliono la collaborazione ma mi sembra che questa la vogliono quando c’è l’acqua alla gola perché io qui tengo nel mio archivio queste relazioni di indirizzi di bilancio e se vado a leggere potrei farlo con uno a scelta e ritrovo le stesse cose che ritrovo in questo documento o niente più, allora io mi domando: è un documento pregnante su cui noi consiglieri dobbiamo dare atto del fatto che sia effettivo? Il dubbio permane in me in quanto molte delle considerazioni che vengono elencate in questo documento sono già state espresse qualche anno fa e sicuramente se il percorso fosse iniziato qualche anno fa avrei avuto qualche favore in più anche perché io ritengo che questo discorso è vero che è stato collegato alla finanziaria, c’è stata qualche – tra virgolette – agevolazione per l’amministrazione comunale che può fare certe cose, ma è anche vero che certe cose si potevano fare anche prima. Io ricordo che abbiamo perso non so se 5 o 6 riunioni di Commissione per parlare appunto del discorso dei rifiuti e da quel discorso era nato un progetto, ricordo benissimo che ancora ho quel progetto sempre nel mio archivio, adesso purtroppo quel progetto è – mi permetto di dire a Balestra – diventato nuovamente carta straccia perché adesso si parla di una S.r.l. a capitale interamente del Comune di Jesi che sinceramente mi lascia molto perplesso perché non vedo come una S.r.l. che comunque è sempre del Comune di Jesi con un unico soggetto gestore come possa far produrre questa azienda se non ha prodotto fino adesso, all’interno del Comune non penso che questa trasformazione abbia la bacchetta magica, a meno che appunto noi non si riesca a dare radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 74 questo servizio ai Comuni limitrofi cosa che mi auguro sia nel pensiero di questa amministrazione. Solo che nel caso specifico mi sembra che il treno l’abbiamo perso anche perché come ho già detto attraverso la stampa abbiamo nella zona della Vallesina già un’azienda consolidata nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti, già qui comincia ad essere un problema anche perché se noi facciamo un’azienda di raccolta non abbiamo comunque la possibilità di smaltire e dobbiamo andare sempre da una società a capitale misto pubblico privato come è la Sogenus quindi tutti questi vantaggi che noi trarremmo da questa società non li vedo a questo punto. Mi auguro che l’amministrazione abbia fatto progetti a più lunga gettata vedendo più lontano di me questo me lo auguro anche perché ripeto da una parte abbiamo già la Sogenus per quanto riguarda lo smaltimento ed il consorzio dei Comuni con Cupramontana, il CIS, che gestisce appunto la raccolta, abbiamo nella zona di qua San Marcello e giù di lì con Senigallia, la zona di sotto con Ancona Ambiente quindi da scegliere abbiamo solamente a questo punto Monsano che già lo serviamo e mi sembra alquanto poco per far rendere un’azienda e renderla autonoma a tutti gli effetti non avendo la possibilità di autofinanziarsi perché questo dovrebbe essere lo scopo. Quindi lo stesso discorso che già ho fatto con l’Assessore Romagnoli, questo lo faccio non come critica ma io penso come discorso costruttivo, nelle immediate vicinanze al mese di aprile del 2002 quando a maggio andavamo alle elezioni ci fu fatto votare ed io votai favorevole a quella delibera come gruppo, per la creazione di una azienda con il Comune di Fabriano per la gestione del bestiame ed altre cose, era già stato fatto e presentato un progetto nel senso che Fabriano doveva fare l’allevamento e Jesi l’ingrasso quindi c’era un progetto ben delineato ebbene come al solito torno alla musichetta di prima, anche questa è diventata carta straccia, allora mi sembra che di questa carta straccia ne stiamo facendo tanta e tanta, di parole ne stiamo spendendo tante ma di concreto e reale perché ripeto, basta che io apra una di queste delibere addirittura in qualcuna è specificato quello che si doveva fare come lavori pubblici, urbanistica, economato e tutto quanto e se spulciamo una per una le varie voci sicuramente troveremo delle grosse sorprese perché vedremo che è stato solamente una cosa, un sogno che l’amministrazione comunale metteva in campo. Quindi io mi auguro che ci sia questo dialogo e non come è successo in questo Consiglio Comunale quest’oggi che tutto si debba fare perché c’è da salvare la faccia di una maggioranza, perché a questo punto io penso che la città non venga amministrata nel dovuto modo perché se non c’è collaborazione tra tutte le forze politiche che possono dare il loro contributo ed il loro apporto senza predominanza come succede spesso in questo Consiglio Comunale quando l’opposizione presenta un documento anche se giusto come tanti che lo sono stati e come è stato detto anche in Commissione non deve essere votato perché presentato dall’opposizione o da certi partiti dell’opposizione questo mi sembra sia assurdo in una amministrazione comunale, e la stessa cosa sentita in questo Consiglio Comunale oggi io la ritengo veramente scandalosa, quando un Capogruppo di un partito di maggioranza dice che il Sindaco fa parte della maggioranza ma signori miei la legge dice appositamente che il Sindaco viene eletto dai cittadini ed il Sindaco può avere anche una maggioranza opposta da quella che l’ha presentato per la legge elettorale, quindi è assurdo dire che il Sindaco è della maggioranza, il Sindaco è della città di Jesi e di tutti i cittadini sia di destra, di centro e di sinistra e questo sia chiaro, quindi io penso che queste cose non mi stancherò mai di dirle. Qui in questo Comune in 5 anni che io siedo in questi banchi, sento sempre gli stessi ritornelli. Io ritengo anche in questi momenti particolari che io già da tempo non perché sono uno che ha predetto il futuro o ha fatto le cipolle come fa qualcuno però... prendendoci pure, quindi... l’ho detto già da tempo però non sono stato ascoltato io e non è stato ascoltato il gruppo di cui facevo parte e quindi io mi auguro che il Consiglio Comunale, l’amministrazione in particolare prenda atto di queste parole e cambi rotta nel governare questa città. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Belluzzi prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 75 CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Brevemente, io mi aspettavo che il dibattito si svolgesse in maniera un po' diversa, che i firmatari come previsto perché questa non è una delibera di Giunta o di Consiglio è l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale, io pertanto mi aspettavo che il nutrito gruppo di firmatari della mozione che sono tutti i Capigruppo di maggioranza illustrassero e dessero mandato, illustrassero i propri orientamenti ad una serie di Assessori attenti e disponibili a recepire le indicazioni dei consiglieri di maggioranza, invece qui abbiamo fatto parlare alla brava Assessore alle finanze, la Giunta era assente, alcuni chiacchieravano, altri che dovevano stare qui con le orecchie bene aperte sono usciti, il Sindaco è stato sostituito nel suo scranno da una piacevole Segretario Comunale, però non c’è il Sindaco, c’è il Vice Sindaco che lo rappresenta ma questo è un atto istituzionale che meritava una ben più nutrita presenza ed attenzione. Noi avremmo potuto preparare un contro documento però per cultura ci piace fare le tesi, i compitini li lasciamo a chi fa le elementari, per cui non entro nel merito di quello che è stato indicato, mi auguro che dalle parole che ho ascoltato dell’Assessore ci si metta di buzzo buono e prenda poco di queste indicazioni che vengono date e che sono estremamente limitate ma mi auguro che presti attenzione alle proposte che insieme agli altri gruppi dell’opposizione faremo in Commissione al momento opportuno. È vero è una finanziaria che taglia risorse agli enti locali, è una finanziaria che in linea con le ultime due finanziarie cerca di rimediare allo sfascio degli enti pubblici che è stato portato avanti dagli ultimi 10 anni di governo di centro sinistra. Non entro nel merito delle proposte perché ripeto le faremo, condivido l’impostazione e la valutazione che ha dato l’Assessore quando faceva riferimento alle variazioni relative all’articolo 14 del maxi decreto eccetera, però dico subito che Assessore si parte con il piede sbagliato perché ho letto, non so quanti avranno letto attentamente lo statuto sociale della New Coo Ambiente Jesi S.r.l., il nostro Segretario politico che l’aveva letto con attenzione ha fatto già una anticipazione sulla stampa recentemente su questo argomento, non ci siamo perché vi dico subito che questa è una struttura che ci costerà, vi costerà 100 mila euro all’anno soltanto di spese istituzionali, che nulla cambierà nel contratto di lavoro dei dipendenti perché agli stessi si darà l’opportunità di scegliere se andare o non andare in questa società che comunque sia avrà dei costi contrattuali relativamente al personale superiori di quello che è relativo al contratto degli enti locali perché il contratto dei servizi è superiore al contratto degli enti locali perché si verificherà un fatto... Dottoressa un dipendente di Gorgovivo prende di più di quello che prendeva il fontaniere comunale, un dipendente della Sogenus prende di più di quello che era un dipendente del Comune di Maiolati che svolgeva il compito di nettezza urbana, basta controllare i bilanci dividere per 13 e moltiplicare per il coefficiente relativo agli oneri vincolanti, anzi prenderanno di più, con un compito ancora più oneroso, che in caso di cessazione o scioglimento della nuova società costituita noi dovremmo riassumere il personale, quindi vantaggio di questo zero, se lo si limita e non voglio aggiungere niente ad alcune argomentazioni giuste nella seconda parte dell’intervento che aveva fatto il collega Brazzini se questo lo si limita soltanto al discorso collegato ai problemi dell’ambiente, raccolta smaltimento, eccetera anche perché e diceva bene il collega Montali su quella intervista anche perché noi ci potremmo portare dietro soltanto il Comune di Monsano e forse il Comune di S. Maria Nuova che di fatto sostanzialmente sono a noi collegati. Allora, l’invito che faccio premettendo che noi – collega Grassetti – gli assegni in bianco è di un pericoloso specie dopo la nuova normativa della centrale della CAI non ti dico se emetti un assegno a vuoto quello che ti succede pensa un po' se emetti un assegno in bianco, noi gli assegni in bianco non li diamo, votiamo contro questa delibera ci impegniamo se l’Assessore alle finanze ancor prima che questa Giunta abbia formulato le proposte relative al bilancio vorrà convocare una Commissione consiliare per discutere se vuoi in maniera informale ed a ruota libera su quello che lei vorrà o riterrà opportuno fare, noi faremo le nostre proposte come credo negli ultimi bilanci il sottoscritto ha sempre fatto, essendo anche spesso e volentieri condiviso dall’Assessore. Per cui noi voteremo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 76 contro questa delibera, l’assegno non lo firmiamo però firmiamo un corretto impegno nei confronti dell’amministrazione comunale a discutere insieme ed in maniera preventiva possibili soluzioni, possibili iniziative e possibili proposte fermo restando che poi in termini di valutazione complessiva il Consiglio Comunale questo caro Balestra è rispetto del Consiglio Comunale come è rispetto del Sindaco prima che dicevi tu ed hai detto una cosa leggermente deviante, il Consiglio Comunale è sovrano nella decisione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, dunque ho prenotato il collega Talacchia prego. CONSIGLIERE – MARIO TALACCHIA (D.L. La Margherita): Una premessa al discorso che in parte eccepisce anche una serie di valutazioni che erano state specificate prima, io chiederei una cosa al Presidente del Consiglio e successivamente al Segretario, questa è una delibera assolutamente straordinaria rispetto alle altre, ha una valenza di gran lunga maggiore e quindi io chiederei al Presidente del Consiglio in quanto terminale di un serio momento di volano, di una serie di iniziative che dovrebbe svolgere per delega di legge il Consiglio Comunale e che per quello appunto che da qui alla individuazione delle linee e delle scelte di bilancio debba essere attivato il lavoro decidiamo in quale modo, con quali scadenze e quali sequenze che porti alla definizione di un programma annuale di investimenti ma dico io prima di investimenti di strategie e politiche che sia partecipato, approfondito il più possibile ragionato. Credo che questo bilancio che non è il primo come quello dell’anno scorso e che pago oggettivamente una serie di forza di inerzia nel come vengono fatte le cose il primo bilancio ovviamente si porta dietro una serie di emergenze attivate da altri, credo che questo debba essere il primo bilancio che deve seguire una logica di elaborazione nuova che coinvolga questa sede che è il Consiglio Comunale che ha per delega il ruolo come diceva e come viene riportato nella prima riga del testo che ha elaborato l’Assessore Romagnoli il ruolo di indirizzo, programmazione, verifica e controllo, quindi io chiederei a te in qualità di Presidente del Consiglio di ragionare con i rappresentanti delle Commissioni cioè i Presidenti, una serie di iniziative, un lavoro che porti alla fine ad un bilancio di quella natura. Al Segretario chiedo un’altra cosa, oltre alla Giunta che sarebbe opportuno che fosse totalmente presente chiederei che i dirigenti che sono i dipendenti di questo Consiglio Comunale e quelli a cui viene delegata la concretizzazione operativa di scelte siano presenti, io credo che sia una cosa assolutamente ragionevole se pensassi ad una società privata di azioni eccetera e questo l’ho detto più volte ed ancora di più di una società privata perché gli utili sono risposte a bisogni dei cittadini quindi credo che una società privata che all’interno di un Consiglio di Amministrazione che definisce linee programmatiche, obiettivi, risorse, riorganizzazione del modo di lavorare, che non sono presenti i dirigenti che poi quelle linee hanno come impegno ad attivare in quanto dipendono da quel Consiglio di Amministrazione è una cosa che non si è vista mai, quindi io chiederei al Segretario so che ci ho parlato e so che la pensa credo in modo uniforme a questa istanza che io pongo, credo debba essere richiesto che debbano essere presenti in quanto dipendenti di questo Consiglio Comunale. Vado al testo, in relazione a quello che dicevo prima io credo che noi da questo documento che io ritengo traccia di una serie di riflessioni che in modo più o meno disordinato ed articolato, frammentato abbiamo fatto nelle Commissione che si sono svolte da quando questo Consiglio esiste ad oggi, in relazione a problematiche che abbiamo affrontato nei vari Consigli Comunali, credo che questa traccia segni una serie di punti su cui sviluppare progetti e strategie e cioè quel ruolo di indirizzo e programmazione che spetta al Consiglio Comunale. Credo tuttavia che vadano assolutamente meglio precisati, non nella forma di progetti da realizzare che magari compete alla Giunta ed ai dirigenti ma nella forma di strategie, io mi sono segnato qui sul documento che ha preparato la Romagnoli, almeno 9 strategie che ritengo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 77 abbastanza centrate. Non so con chi parlo, forse con gli altri consiglieri ma... questo documento che è stato preparato dalla maggioranza e che questa sera ha come interlocutore l’Assessore Romagnoli giustamente evidenzia una serie di punti che prima ribadiva l’Assessore Romagnoli e cioè capacità di reperimento di nuove entrate, le nuove entrate possiamo l’abbiamo detto più volte con Simona anche cercarle in canali di finanziamento mai utilizzati da Jesi quelli comunitari, allora chiederei prima A capire per poter sviluppare un progetto a tale riguardo quali sono le priorità per esempio che la Comunità Europea nei prossimi anni stabilisce perché in riferimento a quelli noi dovremmo sviluppare una serie di progetti, secondo punto, indebitamento da contenere presso il sistema creditizio con quali strategie, ristrutturazione del debito, altre iniziative, cominciare a lavorare su questo tipo di organizzazioni qui... (fine lato B – IV° cassetta)... sviluppare come fanno altri enti a vendere di volta in volta i gioielli di famiglia senza magari attivare una strategia che libera alcuni perché forse venduti liberi se non sono strategici sono venduti ad una cifra più adeguata che non magari in modo meno adeguato se non ci fosse quella strategia. La riorganizzazione e qualificazione del personale, partendo da un presupposto, io forse sono inopportuno politicamente nel dire queste cose, è un’azienda che deve probabilmente pensare a come organizzare meglio il suo lavoro, è un’azienda che costa forse troppo in termini di personale quindi è giusto attivare una serie di esternazione di servizi nell’ottica del contenimento anche di quelli che sono i costi del personale. Leggevo questa mattina un articolo di una maggioranza di centro sinistra di una nuova Provincia Prato, che parte da una valutazione, è sicuramente un’amministrazione, chiaro era molto facile, era nuova l’istituzione di quella Provincia, però che parte da un presupposto che il suo costo del personale attraverso una serie di politiche di organizzazione già fatte quelle perché ripeto è nuova, è molto più complesso per noi che invece esistiamo da tempo come la maggior parte degli enti italiani, comunque ha un costo che non supera il 30% del suo bilancio e quindi vuol dire che il 70% possono essere investimenti, possono essere servizi ai cittadini, possono essere quindi il meno possibile drenate quelle risorse per poter diventare bisogni risolti ai cittadini. Realizzazione lo diceva prima l’Assessore di società che rendono agile e snella se riusciamo a costruirla bene la struttura del Comune, una diversa gestione del patrimonio immobiliare, tutte politiche che hanno l’esigenza di sviluppare progetti. Io ripeto gradirei perché mi rendo conto che questo documento poteva essere solamente una traccia perché era un là ad un lavoro che deve essere sviluppato, credo pertanto Presidente che forse dovremmo almeno affinare un certo tipo di lavoro che porta a questo obiettivo e che deve però essere sviluppato in un arco di tempo che oggi è abbastanza lungo perché noi abbiamo un arco di tempo penso di un paio di mesi quindi è più che adeguato a far svolgere il lavoro a questo Consiglio Comunale in modo tale che anche se l’apprezzo non ci siano cambiali in bianco ma siano nell’interesse generale dei cittadini che governiamo, non amministriamo, governiamo, il più adeguato possibile che non sia nemmeno un non lavorare perché questo la legge ci delega e cioè sviluppare indirizzi, programmazione e quindi progetti di natura generale che vengono trasferiti alla Giunta comunale che è un'altra delle componenti dell’amministrazione comunale e che poi vengono concretizzate. Credo che lo dobbiamo per delega di legge, credo che dobbiamo appunto definire questo tipo di progetto, credo che questo tipo di sequenza di priorità di titoli di strategie che la maggioranza ha elaborato debbano e possano avere un’ulteriore definizione fino a livello di programmazione generale che è quello che ci compete. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Talacchia, ho prenotato il collega Balestra. Prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io penso che dopo un percorso come quello fatto nelle varie Commissione adesso sono i documenti che si presentano e su cui si fa una sintesi che radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 78 fondamentalmente parlano più che l’enunciazione in Consiglio Comunale che sono sempre importanti ma dopo tutto questa maggioranza ha trovato un momento di sintesi su un documento e questo è un fatto molto importante, documento di sintesi che è scritto e quindi queste sono le nostre proposte, però sono stato in un certo senso stimolato da Brazzini che diceva alcune mie considerazioni, io ho detto il Sindaco è il capo della maggioranza, è il Sindaco in quanto ha un potere autonomo in capo alla legge, un potere che gli da’ la Costituzione della Repubblica, il testo unico ed altre leggi. Però il Sindaco come altre cariche istituzionali tranne proprio quelle istituzionali è fondamentalmente di parte, comunque, perché è una maggioranza politica che lo elegge, ed è una maggioranza politica che lo sostiene. Questo è innegabile, nel momento stesso in cui la maggioranza stessa politica che lo sostiene non c’è più il Sindaco si deve dimettere e si va al voto. Questo non lo dice Balestra, lo dice la legge, quindi è inevitabile un discorso del genere, che praticamente il Sindaco di tutti, certo ha un potere autonomo tutto suo però c’è anche un condizionamento politico proprio, questo ci tenevo a dirlo e poi che da un osservatore attento come Belluzzi che praticamente mi viene a dire che il Governo del centro sinistra con legge finanziaria dei condoni edilizi mira a sanare 10 anni di Governo centro sinistra io sentito di tutto ma queste sono le cavolate che diceva il Ministro Tremonti nel 2001 sul fantomatico buco che non c’era, adesso in compenso il buco c’è ed è ancora colpa del centro sinistra, sono molto contento, il problema è che in un paese bananiero come il nostro come dice Curzio Maltese, un paese delle banane, una Repubblica dove tutto può passare, ma purtroppo non passano i conti del nostro Governo e del nostro paese che non sono floridi è vero, il problema è che nel momento stesso in cui primo le cosiddette una tantum per fare cassa che fondamentalmente si scaricheranno con tutta una serie di oneri sui Governi successivi, speriamo non il vostro, secondo con la demolizione costante e soprattutto scientificamente – fatte in maniera scientifica – di tutto quello che significa pubblico, servizi pubblici, pensioni e adesso anche servizi agli enti locali perché è vero che siccome qualcuno diceva che sono anni che vengono traviati i trasferimenti erariali, ma è anche vero che comunque i tagli più o meno pesanti erano in parte compensati da una serie diciamo di inasprimenti oppure di compartecipazioni oppure della possibilità di manovrare tariffe che in un certo senso compensavano i tagli effettuati, tutto ciò non è più possibile, non è un caso che davanti a tutta questa cosa lanci, e non solo i Comuni del centro sinistra, ma tutti i Comuni e tutte le Regioni hanno fatto blocco contro questa legge finanziaria e non è un caso che per farla passare a questa maggioranza il Governo ha dovuto fare un famoso decreto legge stravolgendo in parte anche la Costituzione ed ha messo due volte la fiducia per sanare i circa 9000 emendamenti di cui 8000 presentati da deputati della maggioranza. Questa è la situazione. Le famose... abbiamo fatto cassa per sanare il buco, non ci sono misure strutturali se non quella sulla pensione, e si sono scaricati sugli enti locali ed anche su altri ma adesso stiamo parlando degli enti locali, tutta una serie di penalizzazioni che inevitabilmente porteranno ad un riflesso sui servizi, perché un taglio minimo si discute ma un taglio di questa portata porta o ad operazioni straordinarie di qualsivoglia natura, oppure ad un taglio sulla spesa corrente normale o con operazioni straordinarie si copre il corrente, è una cosa inevitabile. Non lo dico solo io, lo dice anche il Sindaco non del centro sinistra di Como che è della Lega Nord, lo dice il Sindaco di Bergamo che è di Forza Italia, dice le stesse cose che sto dicendo io e lo fa il noto Presidente di sinistra Formigoni in un famoso documento sottoscritto dai Presidenti delle Regioni che sottolineavano la gravità della situazione e queste Regioni ancora sono governate in maggioranza dal centro destra in undici a nove. Questo è il problema di fondo e con questa situazione data di partenza si devono costruire degli indirizzi e soprattutto si deve costruire un bilancio che in un certo senso in prima cosa deve tenere conto considerando che siamo di un Governo di centro sinistra di una serie di emergenzialità la prima è quella sociale, non dimentichiamo che la famosa legge Turco del 2000 ha dato sotto il campo dei servizi sociali tutta una serie di competenze ai Comuni abolendo la famosa legge Crispi ma non ha dato, non si sono date le risorse finanziarie adeguate, cioè i Comuni sono in un certo senso il terminale di tutta una serie di operazioni riconosciute anche Costituzionalmente ma non radA3AFB.tmp.DOC 79 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 sono il terminale delle operazioni e soprattutto degli strumenti finanziari che servono per coprire e servono per fare queste funzioni. Questo è il problema grave e fondamentale e dire che a copertura di ciò dobbiamo rimediare ai guasti di 10 anni del centro sinistra è una amenità. Ma anche da un punto di vista formale considerando che poi i conti nostri erano apposto fino al 2001 adesso non lo sono più, non lo dico io lo dice Sholbs, quindi abbiamo costruito questo documento che da’ degli indirizzi, da adesso in poi la Giunta ha e deve naturalmente cercare la collaborazione e lo strumento dell’organo che lo dovrà approvare, ha in mano le carte per fare un bilancio secondo – in parte – gli obiettivi perché il bilancio lo presenta la Giunta, nella proposta, al Consiglio Comunale e ci deve essere un rapporto sinergico tra Giunta e Consiglio Comunale anche alla luce delle considerazioni di difficoltà che ci sono perché si impongono delle scelte pesanti, delle scelte che soprattutto devono essere fatte per garantire A che questa città abbia un livello di investimenti che comunque non può essere sempre e solo i 4 miliardi che sono enunciati qui, B la copertura dei servizi che deve essere fatta soprattutto perché noi riteniamo che i servizi debbano essere soprattutto salvaguardati e questo impone scelte precise ed oculate, quindi ci vuole un rapporto sinergico tra la Giunta che dovrà fare materialmente il documento ed il Consiglio Comunale che dovrà approvarlo, questa è una questione di metodo alla luce delle condizioni date che io personalmente non ho mai visto – l’ho detto sul giornale, non è stato pubblicato – in 10 anni che forse umilmente provo a fare politica forse anche male come sostiene qualcuno, sono stato additato “comunista” anche “capo brutto” non mi è mai praticamente successo di vedere un taglio ai contributi erariali da parte dello Stato nei confronti degli enti locali, soprattutto i contributi anche delle Regioni che inevitabilmente riverberano il loro bilancio su quelli perché anche le Regioni contribuiscono agli enti locali ed il taglio alle Regioni è più pesante di quello fatto ai Comuni, i quali naturalmente le Regioni per quadrare il loro bilancio scaricheranno due volte sui Comuni come sta accadendo su tutta una serie di misure, e soprattutto non danno ai Comuni stessi se non con operazioni straordinarie che se non gestite bene rischiano di essere fatte al ribasso, non danno il margine di recupero per gestire il bilancio che è il vero documento programmatico della Giunta e delle amministrazioni di un ente locale, il vero documento programma di una Giunta è il bilancio, in vero documento su cui praticamente si riversano le scelte è il bilancio che fondamentalmente con tutte queste scelte che in parte ci vengono dall’alto noi rischiamo veramente di vedere in parte depauperato quel patrimonio di qualità della vita che c’è nella nostra città da anni ed anni e questo veramente è merito delle Giunte di centro sinistra. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra, l’ultimo intervento prenotato il collega Brunetti, prego. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, intanto vorrei fare alcune considerazioni politiche sull’atteggiamento dell’opposizione, sicuramente assistiamo ad un indubbio passo avanti, l’anno scorso come diceva Brazzini sono usciti dall’aula, quest’anno sono qui, stanno ascoltando, addirittura un esponente dell’opposizione usando la metafora del titolo di credito si asterrà, credo sia un indubbio passo avanti, però dal mio punto di vista, in una dialettica maggioranza ed opposizione avrei gradito anche e forse lo farà l’anno prossimo che l’opposizione facesse delle controproposte alle proposte che i gruppi di maggioranza hanno tradotto in indirizzi per il Consiglio Comunale perché poi qui molto spesso assistiamo a delle lamentele del tipo il Consiglio Comunale è svilito nel suo ruolo, non è più come prima, la legge sull’elezione diretta del Sindaco ha mortificato le rappresentanze e quindi l’organo supremo delle stesse, il Consiglio Comunale, però noi in questo momento stiamo discutendo di un tema istituzionale forte e di una prerogativa forte del Consiglio Comunale anzi la principale prerogativa che ha una valenza politica fortissima, cioè quella degli indirizzi di bilancio. Francamente vedo che l’opposizione fa passi avanti, rispetto radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 80 all’anno scorso però questo era il momento forse se noi fossimo stati all’opposizione avremmo fatto delle controproposte. Io credo che noi come gruppi politici presenti in Consiglio Comunale come sostenitori di questa maggioranza abbiamo fatto il nostro dovere in pieno, nel senso di aver proposto al Consiglio, alla città quindi aver fornito alla Giunta ed al Sindaco gli indirizzi che sono sicuramente in questa fase degli spunti, degli orientamenti che sono come dire qualificanti ma sintetici, poi questo è il primo atto, verranno atti successivi in cui il Sindaco e la Giunta ci proporranno l’attuazione tecnica di questi indirizzi, quindi credo che non dovremmo sottovalutare questo momento, credo anche ed i fatti lo dimostrano che la maggioranza dal punto di vista come dire sia istituzionale che politico con questo atto assolve in pieno alle funzioni politiche di responsabilità verso la città ed anche istituzionali nel dare piena valenza alla legge. Nel merito degli indirizzi chiaramente noi abbiamo concorso, c’è stata discussione, il documento è la sintesi di una mediazione politica, le difficoltà in cui si muove un ente locale oggi alla luce anche degli ulteriori tagli che il Governo ha proposto, ha fatto, ha effettivamente reso stringenti per gli enti locali e lo ricordava Balestra, le lamentele non sono solo delle amministrazioni di centro sinistra ma dalle Regioni alle Provincie ai Comuni è stato un coro unanime trasversale di lamentele, oltretutto a parte alcuni discutibili contenuti tecnici e politici della finanziaria del Governo ma quest’anno si è usato un metodo, il decreto legge su alcune cose, che francamente la dice lunga sulle preoccupazioni e sull’effettiva tenuta della maggioranza stessa in questo frangente politico. Ora tra gli indirizzi sicuramente ci siamo fatti carico di mantenere costante la spesa sociale, anzi se è del caso incrementarla, tuttavia quello che a noi sta particolarmente a cuore e qui dico lo spunto, la riflessione che faccio da socialista è il fatto che finalmente io dico perché probabilmente in alcuni settori della maggioranza è stato un cammino forse anche doloroso, un’acquisizione culturale da conquistare, comunque di necessità si fa virtù, emerge il fatto che il punto qualificante è quello di procedere alla esternalizzazione dei servizi a valenza economica tramite la costituzione di società a capitale interamente pubblico oppure in collaborazione con privati ma comunque dove il controllo dell’indirizzo e della politica sia in mano al Comune. È una conquista che oggi vede compatta la maggioranza ci fa particolarmente piacere tuttavia anche qui alcuni rischi ci sono, adesso non vorremmo passare da un eccesso ad un altro perché sinceramente mi sento un attimo di condividere un po' la riflessione che faceva Belluzzi sul fatto che se noi passiamo da un settore – il caso dei rifiuti – in mano al 100% del Comune adesso come servizio e poi lo diamo ad una società 100% Comune forse stiamo attenti a non creare delle partite di giro, tuttavia è un passo avanti e secondo noi è qualificante, noi forse abbiamo conquistato questa dimensione un po' prima però qui non è questione di meriti o di demeriti, l’importante è che questo aspetto ci sia con tutte le dovute attenzioni. Credo anche, mi fa piacere che l’Assessore Romagnoli ha fatto riferimento ed è anche al primo punto, implementare in modo consistente la capacità di reperimento delle entrate attivando tutti i possibili percorsi e strumenti di ricerca nelle forme di finanziamento esistenti ai vari livelli sovracomunali, sicuramente questo va benissimo però io ricordo anche – forse era questo il senso – che il Comune di Jesi è stato uno dei primi enti locali ad avere il bilancio certificato, uno dei primi a livello nazionale, poi è venuta la Regione Marche e poi il Comune di Ancona, il Comune di Jesi può fare anche operazioni finanziarie, può andare ha pieno titolo, ha piena capacità di bilancio per effettuare operazioni di finanziamento su qualsiasi mercato del mondo, possono essere obbligazioni, BOC, BOT eccetera quindi una gestione dinamica della finanza fa sì che anche serva per ottimizzare le liquidità che magari momentaneamente ci sono, tutto fa brodo e tutto serve. Ecco. Quindi noi... scusate. Io invito l’Assessore, il Sindaco ad implementare queste tipologie di finanza dinamica che possono perlomeno in certi frangenti ridurre l’indebitamento anche in operazioni di lungo periodo, ricordiamo che il discorso delle ristrutturazione del centro storico è stato tramite emissione di BOC, perché non ricorrere a questo? Quindi abbiamo fatto un salto culturale, direi facciamo anche ulteriori passi, ecco... non mi resta altro che dire, tornando un attimo al discorso del Comune holding e dell’esternalizzazione, ripeto condivido in parte le perplessità del Consigliere Belluzzi perché faccio radA3AFB.tmp.DOC 81 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 riferimento anche ad un articolo scritto dal Corriere della Sera da Sabino Garsesi che è un esperto di diritto amministrativo a livello nazionale e mondiale ed ha una cultura di sicuro non di centro destra in cui obiettivamente notava che questo processo che è in atto e che ha delle accelerazioni improvvise fa fatto nelle dovute maniere per non riportare carichi eccessivi, per non trasferire quello che era pubblico a livello nazionale in ambito locale con tutte le conseguenze che questo comporta, io sono sicuro che così non sarà però verifichiamo e stiamo attenti a che questi processi di ristrutturazione graduale, con il pieno consenso e la concertazione dei Sindacati avvengano nella maniera più positiva possibile tenendo conto anche di quello che diceva Belluzzi, cioè dei costi e delle operazioni che andremo a fare, cioè se ne vale la pena perché potrebbe essere per un settore sì e per un altro no. Ecco. Quindi io concludo dicendo che questo documento è di indirizzi, aspettiamo con fiducia che la Giunta traduca questi indirizzi politici che una maggioranza politica le suggerisce, un’ultima correzione Balestra non ho sentito il tuo intervento prima, tu hai detto che il Sindaco è il capo, a me piace dire che il Sindaco è la guida ed il garante degli equilibri politici di una coalizione che è una cosa diversa a nostro avviso del capo che parla ed al quale tutti eseguono, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti. Collega Giuliodori prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): La pratica che andiamo a discutere e poi a votare credo che debba essere valutata nella sua complessità prima che dal punto di vista della redazione tecnica e delle indicazioni contenute credo anche dal punto di vista, soprattutto da questo, del contenuto politico perché vedete noi ci troviamo in una situazione a livello nazionale, a me di solito non piace parlare di cose che vanno oltre lo spaccio di Parò e Coppetella sostanzialmente però io credo che dovrebbe essere come dire valutato un po' il quadro nazionale nel quale si colloca questa mozione che noi andiamo a votare perché la Banca d’Italia non più tardi di due giorni fa ci ha detto che per la prima volta sta esaurendosi un ciclo virtuoso che consisteva nella progressiva diminuzione del debito pubblico in Italia. Inoltre sempre la stessa Banca d’Italia ci ha detto che in rispetto dei parametri di Maastricht per quel che riguarda il deficit pubblico sta ancora reggendo solo ed esclusivamente perché si stanno mettendo in piedi manovre di tipo una tantum che una volta terminate rischiano di far peggiorare anche quest’altro quadro di natura macro economica. A fronte di questa situazione noi abbiamo un Governo che ha presentato una finanziaria come diceva il collega Balestra, in modo discutibile anche dal punto di vista giuridico, ma che soprattutto ha avuto il merito di ricompattare per la prima volta, dopo non so quanti anni, quelli che una volta si chiamavano gli enti locali: i Comuni, le Provincie, le Regioni, anche di colorazioni diverse, e quindi ha dato vita nel basso, nel tessuto produttivo del paese ad una mobilitazione certo senza cortei per le strade, qui parliamo di Provincie, Regioni, di Comuni, però ad una mobilitazione istituzionale che è di grande importanza perché supera le divisioni tra centro destra e centro sinistra ma soprattutto rafforza una convinzione che il nostro paese progredisce e si sviluppa se le Regioni, le Provincie e i Comuni vivono bene perché qui è il tessuto produttivo e come dire la caratterizzazione di civiltà e vivibilità del nostro paese, allora quando noi partiamo da questo presupposto dobbiamo anche nel nostro piccolo a Jesi valutare quali sono i risultati che in questo anno abbiamo raggiunto io credo che non sia come dire enfatico sostenere che questa amministrazione comunale in questa situazione ha lavorato bene, è riuscita così almeno sembrerebbe a mantenere un rapporto di indebitamento che è sostanzialmente accettabile da’ indicazioni che nelle sofferenze consentono se non proprio lo sviluppo di rafforzare elementi di eccellenza che ci sono permette anche a questo Consiglio Comunale un confronto su alcune scelte che avverranno in futuro e che possono essere qualificanti. Quindi io ritengo che ci siano tutte le condizioni su questo versante per iniziare come diceva il radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 82 collega Talacchia una riflessione, un confronto ed anche nei limiti del possibile trovare situazioni di unità al nostro interno che possono permettere alla nostra città di potersi sviluppare e di poter soprattutto dare una risposta diversa e molto più qualificata di quella che a livello nazionale da’ il nostro Governo. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, ha chiesto la parola l’Assessore se mi permette io volevo solo fare una piccola considerazione che è questa, anche sollecitati tutti dal Consigliere Talacchia che per la verità più volte nei suoi interventi sollecita un ruolo più forte del Consiglio Comunale io personalmente sono d’accordissimo quindi sono convinto che sia noi come consiglieri comunali abbiamo tutti gli strumenti per portare all’ordine del giorno di questo Consiglio Comunale proposte e discussioni che siano di indirizzo sulle questioni importanti che riguardano la vita della nostra città e non solo. L’amministrazione comunale, quindi un appello all’amministrazione come esecutivo quindi Sindaco e Giunta perché anche qui metta in condizioni il Consiglio Comunale di discutere ma solleciti anche il Consiglio Comunale ad essere coinvolto su queste ed altre problematiche importanti che al limite potrebbe qualche volta neanche essere di competenza del Consiglio Comunale ma credo che comunque un coinvolgimento oltre che essere auspicabile proprio per un confronto politico sano e necessario tra l’altro questa sera anche nella discussione e negli indirizzi di bilancio gli interventi hanno comunque portato e dato un contributo quindi sicuramente un fatto importante. Quindi bisogna provocarne altri, credo che anche la Giunta ed il Sindaco come ha fatto in altre occasioni possa dare un contributo. Poi sulla questione considerando anche le difficoltà che qui sono state manifestate sia dal documento che ha fatto l’Assessore alla Giunta rispetto ai problemi ed alle difficoltà che abbiamo per chiudere i bilanci che non ha solo il Comune di Jesi ma complessivamente tutti i gli enti locali tant’è che tutte le regioni ed i Comuni di Italia hanno a stragrande maggioranza manifestato questa questione, motivo ancora più forte su alcune scelte che comunque credo siano – non dico difficili – impegnative sul piano politico, questo è un motivo in più perché l’assemblea elettiva ed il Consiglio Comunale discuta e quindi trovi forza dalla discussione, quindi anche dalla sintesi politica che ne esce. Naturalmente poi per quanto riguarda le questioni formali invece, formali nel senso che è vero che quando facciamo un dibattito come questo è opportuno che la Giunta sia presente, questa sera credo che la Giunta a maggioranza, i colleghi di Giunta sono stati presenti insieme al Sindaco e quindi va bene una presenza maggiore in Consiglio Comunale quindi questa sollecitazione anche io Mario la sostengo, credo che invece per quanto riguarda la questione dei dirigenti, non credo che su questioni che riguardano soprattutto quando discutiamo in Consiglio Comunale pratiche come queste di indirizzo quindi sono, per usare un termine abusato, squisitamente politiche, credo che i dirigenti non vedono onestamente la necessità e neanche l’opportunità della presenza perché noi in sostanza diamo indirizzi che la Giunta il Sindaco in prima persona deve attuare a quel punto sì i dirigenti devono naturalmente collaborare e più che altro ai dirigenti occorrono indirizzi chiari, proposte precise, questo... però noi in questa fase siamo in un momento di proposta e di indirizzo di natura politica. Per chiudere mi auguro e credo non c’è motivo di essere preoccupati che da qui alla stesura definitiva del bilancio che è competenza della Giunta che dovrà sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale nei prossimi mesi ci siano dei passaggi, delle audizioni, dei momenti di confronto sia per le difficoltà oggettive nella stesura del bilancio e quindi un coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale sia anche così per quella giusta relazione e sinergia tra le nostre prerogative di indirizzo e dell’esecutivo del Consiglio Comunale. quindi ripeto ritengo comunque importante che questa sera abbiamo discusso un documento anche se stringato però comunque un documento che è stato frutto dell’elaborazione in questo caso dei gruppi di maggioranza di tutti i consiglieri delle forze di maggioranza che comunque è un fatto positivo poi mi auguro che l’anno prossimo si possa discutere di più ed anche sia più elaborato, anche più preciso su alcune questioni, ma comunque un radA3AFB.tmp.DOC 83 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 fatto positivo. Ripeto, quindi quando voteremo questa sera questa pratica di fatto voteremo quel documento e quindi credo che questo come ha detto giustamente Brunetti ed anche altri credo che il Consiglio Comunale abbia assolto il proprio compito, io personalmente così, se mi permettente anche da Presidente del Consiglio Comunale una certa soddisfazione la voglio esprimere che poi si possa fare ancora meglio questo è indubbio. Quindi detto questo do la parola all’Assessore per una replica, prego Assessore. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: No, io brevissimamente solo per dire che condivido questa impostazione di elaborazione del bilancio che poi per il bilancio ma per tutti gli atti fondamentali che devono coinvolgere il Consiglio Comunale perché secondo me il bilancio per carità, è un atto importante ma tutto quello che coinvolge seriamente in maniera straordinaria tutti gli atti che sono appunto assolutamente importanti io credo che vadano trattati con questa stessa attenzione del Consiglio Comunale, come fare? Io penso che il documento che sarà votato questa sera se passa questo concetto culturale ci impone di fare scelte che avranno riflessi per i prossimi 10 anni, cioè secondo me è assolutamente... sembra breve, sembra stringato non so, vediamo, è solo l’inizio di un percorso virtuoso che noi dobbiamo iniziare a fare e per questo dico che secondo me assolutamente è importante convocare le Commissioni Consiliari vediamo come, stabiliamo un percorso da qui alla redazione definitiva del bilancio tutte le Commissioni Consiliari che interessano appunto tanto il bilancio ovviamente copre qualsiasi settore, senza gettone ovviamente questo vediamo come fare, non so, nell’ottica della razionalizzazione si impone, però facciamo tutte le Commissioni necessarie affinché appunto venga elaborato un bilancio partecipato ma anche frutto di un lavoro a tutto campo di chi ha idee. Sulla questione di... mi sono dimenticata, infatti il Consigliere Brunetti parlava della certificazione di bilancio è vero, è molto importante questa cosa tant’è che alla luce di Basilea 2 l’accordo che sta venendo fuori anche per il sistema creditizio bancario questa cosa della certificazione secondo me ci aiuterà a spuntare qualche condizione migliorativa anche nell’indebitamento perché chiaro che con un reating come il nostro la banca dovrà accantonare meno riserve quindi probabilmente siccome è un costo potrà concederci un tasso migliore ma su questi tecnicismi io credo che saranno i tecnici a cercare di strappare condizioni migliori, però un dato è certo, il fatto di avere il bilancio certificato è sicuramente stata un’operazione illuminata e dobbiamo continuare a certificarlo non fosse anche perché appunto l’accordo di Basilea 2 lo impone. Vorrei sgombrare definitivamente un’ultima questione legata al discorso della società per i rifiuti, cioè qui non si sta facendo una società del solo Comune di Jesi perché il Comune di Jesi è rimasto solo, ma perché semplicemente è l’unico metodo tecnico possibile in questo momento previsto dalla normativa e cioè dall’articolo 14 del maxi decreto che ci consente di esternalizzare il servizio senza gara. Ora è chiaro che la prospettiva di una società come questa non può essere soltanto quella del Comune di Jesi ma questo anche un cieco dal punto di vista economico lo sa. Cioè voglio dire è ovvio che il Comune di Jesi si candiderà ad essere il gestore del ciclo di raccolta perlomeno dirà che esiste e si proporrà con tutte le sue forze per svolgere un ruolo importante all’interno dell’ambito territoriale ottimale 2 che è quello dei rifiuti, questo è scontato, cioè io credo che gli interventi sulla stampa dei giorni scorsi hanno rischiato di danneggiare questa nostra opportunità perché io non ve lo nascondo, sono mesi che stiamo ragionando con Sogenus, con la Media Vallesina per cercare di trovare un meccanismo tecnico che ci consenta di lavorare insieme su questo discorso della raccolta, la normativa non ce lo permetteva e siamo stati bloccati per mesi però veramente io stasera ho incontrato alcuni esponenti del nostro ambito e mi hanno detto, cosa state facendo? Cosa è successo? Qui sembra che avete fatto tutti. Invece in realtà ho spiegato la situazione ed allora hanno detto va bene, continuiamo nel percorso virtuoso iniziato quindi su questo voglio essere molto chiara, cioè la questione di creare una società di rifiuti interamente nostra è il primo passo per creare un soggetto che ambisca ad un ruolo più forte, perché se così non è inutile continuare a dire facciamo le società, le società devono servire per ampliare il loro raggio d’azione radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 84 questo è scontato. Quindi chiederei un po' di onestà intellettuale quando si va a discutere di questi argomenti. Jesi non rimane sola, Jesi sta facendo questo per candidarsi ad aprire ad altri, questo deve essere molto chiaro. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, a questo punto non ho altri interventi quindi poniamo in votazione il punto 16. Prego collega Meloni dichiarazione di voto. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Io non credo di fare sorpresa dichiarando il voto a favore naturalmente e credo che anche Montali che prima è stato sorpreso adesso lo voglio rassicurare e confermare rendendo chiara la mia dichiarazione di voto. Soltanto poche considerazioni perché l’intervento del collega Talacchia è stato molto ricco quindi non ripeto, io credo soltanto che la votazione dell’atto di indirizzo sia tra quelle... dico soltanto che alle 22.45 non è bene e non giusto, non è opportuno, non è congruo parlare di atti di indirizzo che è una delibera tra quelle che io ritengo ma mi pare di aver ascoltato anche dagli altri colleghi, tra le più importanti perché è la cornice che noi consegniamo, la cornice quadro di riferimento e di indirizzo, che consegniamo alla Giunta ed all’esecutivo per poter poi predisporre il bilancio con tutte le sofferenze che già sappiamo. Per questo poi il Consiglio Comunale prossimo penso che parleremo anche dell’ordine del giorno su cui propongo anche di modificare i lavori proprio per evitare di arrivare stressati alle 23.00 su importanti delibere. Credo che con questo atto di indirizzo noi pensiamo e poi ci aspettiamo di doverlo coniugare e riempire e declinare con tutte quelle strategie, obiettivi e progetti che è giusto ovviamente riempire con questi contenuti. Non è vero Gioacchino che le finanziarie di questo attuale Governo devono coprire i guasti del centro sinistra mi pare che questo Governo arranchi proprio per non saper trovare attraverso anche il Ministro che forse il Governatore della Banca d’Italia Fazio che non è certamente così allineato al centro sinistra sta un po' bacchettando il Ministro Tremonti diciamo, no? Il quale Fazio dice anche che tutte le soluzioni una tantum che l’anno scorso ma anche adesso ancora peggio con cui la finanziaria affronta i problemi del bilancio del nostro paese non sono misure che vanno a rendere efficace una finanziaria ed un bilancio del nostro paese, quindi credo che il Governatore della Banca d’Italia abbia qualche sassolino ed ogni tanto qualche sasso grosso più che sassolino da redire, tant’è che i Governatori di quasi tutte le Regioni si sono trovati uniti nella Conferenza Stato Regioni a bacchettare anche il Governo che è allineato con alcuni di questi Governatori. Dico che il percorso di responsabilità e responsabilizzazione di ogni livello da qui al momento in cui ci troveremo il bilancio vero e proprio da deliberare è aperto per rendere pieno questo quadro di indirizzo che questa sera consegniamo. Chiedo scusa e ringrazio per la pazienza. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, per il contributo, allora pongo il votazione il punto 16 Presenti n. 26 Astenuti n. 01 Votanti n. 25 (Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 19 Contrari n. 06 (F.I. e Brazzini per S.U.J.) radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 85 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sono stati approvati con 19 voti a favore, 6 contrari ed 1 astenuto. La seduta ha termine alle ore 22.56. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 86 COMUNE DI JESI Provincia di Ancona VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28.11.2003 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 87 INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI MASSIMO MONTARULI E ANTONIO GRASSETTI DEL GRUPPO ALLEANZA NAZIONALE PER CONOSCERE SE E QUALI SOLUZIONI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTENDA PREDISPORRE PER RISOLVERE I PROBLEMI DI TRAFFICO IN VIA ERBARELLA I sottoscritti Consiglieri, PREMESSO che nella Via Erbarella, nei momenti di maggior afflusso di traffico, chi deve immettersi in quella via dalle strade laterali, è in difficoltà e in ogni caso è tenuto a compiere manovre pericolose; che la precedente Amministrazione aveva disposto la presenza dei vigili (soluzione tuttavia non sufficiente); che adesso non ci sono più nemmeno loro; che una piccola rotatoria o un semaforo intelligente, invece, potrebbero risolvere il problema; per tutto quanto sopra, Massimo Montaruli e Antonio Grassetti INTERROGANO la S.V. Ill.ma per conoscere: 1) 2) 3) 4) 5) se le difficoltà denunziate in premessa, siano riconosciute dall’Amministrazione come tali; se sia intenzione della stessa quindi, porvi rimedio; se quest’ultimo possa essere uno di quelli prospettati (rotatoria o semaforo intelligente); se invece si pensi ad altra soluzione e nel caso, a quale; quali siano i tempi previsti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 88 La seduta ha inizio alle ore 16.30 COMMA N. 1 - DELIBERA N.191 DEL 28.11.2003 INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI MASSIMO MONTARULI E ANTONIO GRASSETTI DEL GRUPPO ALLEANZA NAZIONALE PER CONOSCERE SE E QUALI SOLUZIONI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTENDA PREDISPORRE PER RISOLVERE I PROBLEMI DI TRAFFICO IN VIA ERBARELLA Sono presenti in aula n.18 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La prima interrogazione... scusate colleghi! L’illustrazione? Collega Montaruli prego. CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (Alleanza Nazionale): Sindaco, Assessori l’interrogazione non ha bisogno di una grande illustrazione perché è molto semplice e lineare, pone dei quesiti semplicissimi ai quali Alleanza Nazionale pretende una risposta e dei tempi da parte dell’amministrazione, io vorrei semplicemente spendere due parole e dire che in quel quartiere io ci sono cresciuto, dagli anni ’80 e ’90 ci sono sempre stato ed il traffico negli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale, chiaramente occorre mettere mano al problema oltretutto alla luce del fatto che nei pressi del Murri, i quartieri attorno al Murri stanno crescendo sempre di più ed il traffico in via Erbarella aumenterà sempre di più; chiaramente l’interrogazione fa riferimento sì al traffico riguardante via Erbarella ma fa riferimento anche alle difficoltà che hanno i residenti di via Salvoni, mi sembra... di via Salvoni e via Ravagli ed inserirsi, ad immettersi in via Erbarella, soprattutto nelle ore di punta. Ora chiaramente l’amministrazione precedente era intervenuta su questo problema ed aveva messo negli orari di punta, aveva comunque sia messo la presenza di Vigili Urbani sul posto soprattutto alle 8.00/8.30 della mattina e nel pomeriggio, nell’orario di rientro del traffico. Quella soluzione noi non la riteniamo più sufficiente soprattutto alla luce dello sviluppo dei quartieri attorno, chiaramente chiediamo altre soluzioni e qui ne indichiamo due, parliamo di una piccola rotatoria da mettere prima ancora che inizi la bretella oppure di un semaforo intelligente, chiediamo una risposta quanto meno su quali sono le intenzioni dell’amministrazione in merito a questa problematica. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montaruli, l’Assessore Montecchiani per rispondere, prego. ASSESSORE – MONTECCHIANI ROSSANA: Il Consigliere fa riferimento sicuramente ad una delle zone più critiche della città la zona a nord, in cui i quartieri, quindi la nuova espansione della città soprattutto sono avvenuti in quella zona. Non sarà un caso che la prossima variante al piano regolatore prevede e nella delibera di indirizzo che in consiglieri hanno votato comunque nel mese di settembre si indica quella zona a nord della città come una delle più critiche, per cui su questo insisterà fortemente il piano regolatore nelle eventuali soluzioni. Sicuramente il piano regolatore avrà tempi delineati nel piano idea in cui si conoscerà il disegno della città, insieme a questo noi nel 2004 cominceremo a fare delle verifiche nella viabilità a nord della città in cui poter sperimentare anche alcune di quelle soluzioni che il Consigliere Montaruli delineava, ci siamo dati questi tempi per poter verificare alcune situazioni di temporaneità e soluzioni definitive che creano impatto sia economico che strutturale. Su questo appunto ci sono questi due momento, il primo momento è di vedere radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 89 alcune soluzioni e poi la soluzione strutturale che verrà con il piano idea tenendo conto che quella è una delle zone più critiche della città. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Montecchiani. Il collega Montaruli per dichiararsi soddisfatto o meno, prego. CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (Alleanza Nazionale): Io sono parzialmente soddisfatto perché sembra che l’amministrazione sia comunque sensibile al problema, comunque sia io di tempi effettivi... insomma i cittadini hanno bisogno di risposte precise, di tempi non ne parliamo, parliamo di progetti e tutto quanto... di tempi... (intervento fuori microfono.) ... 2004 inizia la...(intervento fuori microfono.) ... va bene. Parzialmente soddisfatto. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montaruli. Dunque, seconda interrogazione. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 90 INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE D.S. PRESENTATA DAL CAPOGRUPPO ANTONIO BALESTRA AD OGGETTO: “SCARICHI ACQUE REFLUE NEL FOSSO DI TABANO MONTESECCO” CONSIDERATA La presenza di acque putrefatte e marcescenti provenienti sicuramente da scarichi civili nel fosso di Via Tabano, incrocio Via Montesecco in corrispondenza dei due relativi ponti; SI CHIEDE se tale presenza di acqua inquinata sia dovuta a scarichi di acque civili provenienti da nuove lottizzazioni (Via Monti Sibillini – Via Tabano) prossime a tali corsi d’acqua e se, l’attuale gestore del Servizio Idrico Integrato “Gorgovivo S.p.A.” sia a conoscenza di tale problema, e quali provvedimenti intende porre in essere per sanare tale situazione di degrado ambientale. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 91 COMMA N. 2 - DELIBERA N.192 DEL 28.11.2003 INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE D.S. PRESENTATA DAL CAPOGRUPPO ANTONIO BALESTRA AD OGGETTO: “SCARICHI ACQUE REFLUE NEL FOSSO DI TABANO MONTESECCO” Sono presenti in aula n.18 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Balestra per illustrare prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Molto brevemente perché l’interrogazione in un certo senso mi sembra molto chiara, nella zona del Fosso via Tabano c’è una presenza secondo noi di acqua inquinata che è dovuta dalla lottizzazione, oppure da una parte della lottizzazione, che in un certo senso dalla cosiddetta Cooperativa Clementina nella zona di via degli Appennini, via Monti Sibillini eccetera e praticamente visto che con il conferimento degli scarichi delle fognature al consorzio Gorgovivo sono loro che sono addetti alla gestione di questa questione, visto che è un problema anche di odori ed un problema anche di inquinamento che chiediamo venga sanato, chiediamo all’amministrazione comunale quali provvedimenti intende porre in essere per sanare tale situazione. Come dicevo se anche la risposta non fosse immediata, chiediamo che in tempi non biblici, ci sia data una risposta scritta su questa faccenda, come dicevo in tempi non biblici quindi diciamo entro il prossimo Consiglio Comunale, chiedendo però che sin da oggi l’amministrazione comunale si faccia carico di questo problema seriamente ed in base a questo impegno noi dichiareremo la nostra soddisfazione o meno sulla risposta all’interrogazione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra anche qui risponde l’Assessore Montecchiani, prego. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Sta incrociando i dati insieme con il consorzio Gorgovivo, i tempi possono essere o quelli per una risposta orale al prossimo Consiglio Comunale che è il 19 di dicembre altrimenti una risposta scritta nei tempi più brevi, lì insiste una lottizzazione come sappiamo esistono criticità di questo tipo in altre lottizzazioni, l’amministrazione comunale comunque ha evidenziato a Gorgovivo là dove ci sono queste necessità l’intervento immediato, ma siccome questo consiste in fondi da mettere nel piano investimenti di Gorgovivo su questo molto più spesso interviene l’amministrazione comunale che il consorzio stesso. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Montecchiani, Balestra per dichiarazione... prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 92 CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io so benissimo che in un certo senso è una questione che a noi non riguarda ma riguarda il consorzio, chiedo però che ci sia una sollecitazione reale, un impegno certo, il consorzio Gorgovivo è vero ha fatto molti investimenti su questa città ma questo è un problema emergenziale, quindi come dicevo sospendo il mio giudizio, io attendo una risposta entro il prossimo Consiglio Comunale che dicevo non sono tempi biblici, quello che chiedo e che ci sia fondamentalmente con queste e con altre situazioni un rapporto sinergico di collaborazione su situazioni che possono sempre avvenire in una realtà come la nostra specialmente quando il conferimento è avvenuto recentemente, che ci sia come dicevo un rapporto sinergico di collaborazione e di stimolo tra consorzio e Comune di Jesi cui noi siamo soci e di cui abbiamo un nostro membro nel Consiglio di Amministrazione quindi in un certo senso è in rappresentanza del Comune di Jesi quindi deve esserci un rapporto collaborativa, quindi io attendo la risposta scritta però chiedo anche in previsione del bilancio perché sul piano delle opere pubbliche devono essere segnate le eventuali opere che devono essere fatte anche se sono a carico di Gorgovivo, praticamente... perché noi glielo abbiamo dato, l’abbiamo conferito ma fondamentalmente siamo noi i gestori del servizio, cioè siamo noi i proprietari del coso... io chiedo... quindi dicevo sospendo il mio giudizio in attesa della risposta e chiedo che questa venga prima del prossimo Consiglio Comunale grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, abbiamo terminato le interrogazioni quindi invito la Segretaria del Consiglio Comunale a procedere all’appello prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 93 Viene effettuato l’appello, sono presenti 21 consiglieri comunali, la seduta è valida. Vengono nominati scrutatori i consiglieri Lillini, Albanesi e Brazzini. La seduta inizia alle ore 16.40. COMMA N. 3 - DELIBERA N.193 DEL 28.11.2003 COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO VARIANTE GENERALE PRG – Entrano: Bornigia, Serrini, Belluzzi Sono presenti in aula n.24 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Tra le comunicazioni precedo un attimo il Sindaco devo soltanto fare due brevissime comunicazioni, una riguarda la richiesta del collega Belluzzi di leggere in Consiglio Comunale – io lo faccio volentieri – una lettera che ha come oggetto la colletta alimentare che si organizzerà nei prossimi giorni qui a Jesi ed in tutta Italia promossa dalla Fondazione Banco Alimentare. Il testo della lettera è il seguente: “Sabato 29 novembre 2003 sarà la prossima giornata della colletta alimentare organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare. L’iniziativa si prefigge lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla diffusione del problema della povertà in Italia, attraverso la materiale raccolta di donazioni di generi alimentari lasciati ai volontari che nell’arco della giornata stazioneranno innanzi ai supermercati di tutta Italia, che hanno aderito all’iniziativa. L’iniziativa coinvolge circa 100.000 volontari in tutta Italia e attraverso i centri di distribuzione delle migliaia di tonnellate di generi alimentari a lunga conservazione raccolti raggiunge, nel corso di un intero anno più di un milione di indigenti tramite 6400 enti assistiti dal banco stesso quali mense per i poveri, comunità di recupero, centri di solidarietà, eccetera. Per quanto riguarda la nostra regione, tramite 210 enti, in particolare l’Associazione Oikos, l’Adra (OSA), Caritas Jesi, Fondazione Exodus, Gruppo Caritas Parrocchiale S. Francesco di Paola, vengono raggiunti oltre 20.000 assistiti. Pertanto, solo osservando le suddette cifre, si può affermare che tale gesto è il gesto caritatevole dell’anno più grande compiuto in Italia. Alcuni volontari di Jesi, tra i quali il sottoscritto, stazioneranno nella giornata di sabato innanzi ad uno dei tre supermercati di Jesi che hanno aderito all’iniziativa per raccogliere i generi alimentari. Pertanto si richiede di voler comunicare il contenuto della lettera al prossimo Consiglio Comunale di Jesi, al fine di sensibilizzare, anche personalmente, i consiglieri comunali e la cittadinanza. Cordiali saluti. Dr. Gioacchino Belluzzi, Consigliere Comunale.” Questo è il testo dell’invito che il collega Belluzzi fa all’intero Consiglio Comunale ed io credo che sicuramente non solo vada raccolto ma noi come consiglieri comunali oltre che divulgare questa iniziativa che già ha una ripercussione a livello nazionale nei mass-media, nei mezzi di comunicazione, stanno pubblicizzando questa importante iniziativa, quindi sicuramente la sosterremo. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 94 L’altra comunicazione invece brevissima, io mi sento sollecitato da alcuni cittadini che fanno parte di una associazione costituita per aiutare sul piano economico in questo momento la famiglia Pigliapoco, la famiglia di Leonardo, quel ragazzo che alcuni mesi fa ha avuto un gravissimo incidente alla piscina del Paradise, è un ragazzo di 17 anni Leonardo che da diversi mesi è ricoverato al San Raffaele di Milano... al Niguarda mi corregge il Sindaco, con gravissime – purtroppo – conseguenze di questo incidente, speriamo tutti che Leonardo recuperi il più possibile le funzioni degli arti sia superiori che inferiori perché attualmente è quasi immobilizzato praticamente sul letto d’ospedale, quindi in sostanza io credo sia opportuno come abbiamo fatto altre volte manifestare un segno di solidarietà e di sostegno anche economico a questa famiglia aderendo – l’invito che faccio è questo a nome anche di questa organizzazione che si sta muovendo nella nostra città e non solo – devolvendo, non i gettoni di presenza perché abbiamo detto che non è il caso, ma una cifra volontaria, quindi l’organizzazione per la raccolta di questa cifra l’abbiamo demandata alla signora Isabella Binetti che ha gentilmente accettato questo compito quindi tutti i consiglieri comunali che vogliono dare un contributo per questa iniziativa a favore della famiglia Pigliapoco, la famiglia di Leonardo è invitato a versare una cifra – ripeto – volontaria alla signora Isabella che poi dopo devolverà ai responsabili di questo comitato. Detto questo passo la parola al Sindaco per le comunicazioni. Prego Sindaco. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dunque, io intanto voglio ringraziare il Presidente del Consiglio per questa iniziativa raccolta e sollecitata da parte di alcuni cittadini, questa iniziativa di solidarietà nei confronti di questo ragazzo e della sua famiglia a cui mi associo, volevo solo evidenziare un aspetto in questo, ecco io conosco molto bene questa famiglia e so che è anche molto – da questo punto di vista – riservata in questa cosa, e quindi faccio un appello perché questa nostra adesione ci sia, avvenga, ma ecco, faccio anche un appello agli amici della stampa che sono presenti senza come dire enfatizzarla più di tanto per rispetto di quella che sostanzialmente è un po' la volontà stessa della famiglia. Quindi apprezzo ed aderisco molto volentieri a questa iniziativa però ecco, tenendo conto di questa particolarità, io mi faccio solo interprete di quella che è un po' una volontà espressa da parte della stessa famiglia e tutto sommato anche questa raccolta di fondi forse si sta muovendo da tempo e forse avviene in questa maniera non amplificata ma che sostanzialmente sta avendo un ottimo riscontro e che forse è anche il segnale più importante di una solidarietà vera, non legata ad effetti come dire mediatici o caricati dalla stampa o comunque da un’opinione pubblica che si muove rispetto a questo, quindi ecco è solo una questione di delicatezza. Ora detto questo io non avrei comunicazioni particolari da fare se non rispondere ad una sollecitazione che mi è stata presentata da parte del Capogruppo dei Repubblicani Europei Rudi Curzi circa una questione che era stata sollevata nel precedente Consiglio Comunale relativamente alle situazioni che riguardano il S. Martino e la collocazione di gruppi ed associazioni all’interno di quella struttura. Ora io in relazione anche a quanto votato dal Consiglio Comunale in un ordine del giorno approvato nel Consiglio Comunale del 27 ottobre scorso, ora io dico queste considerazioni rispetto al problema, intanto io credo che sia... vorrei che quanto meno fosse chiarito se... quindi è forse una domanda che pongo, se la questione si riferisce sostanzialmente alla Officina Sociale Rebelde o anche alla Banda perché poi in realtà le due situazioni che sono state collocate all’interno di quella struttura appunto sono due, cioè la sede provvisoria della Banda cittadina e l’Officina sede per l’Officina Sociale e rispetto a questo io dico che questi erano due problemi che abbiamo trovato radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 95 sostanzialmente ancora aperti a cui era necessario o abbiamo ritenuto necessario dover dare una risposta così come ci siamo adoperati in questo tempo, in questo anno e mezzo per cercare di dare risposte a numerose altre associazioni che si trovavano nelle stesse condizioni e cioè con una carenza o senza uno spazio nel quale poter svolgere le proprie attività ed in particolare era anche necessario rispondere anche a queste due situazioni che rappresentavano seppure per motivi diversi una realtà ed una situazione problematica anche per la stessa amministrazione. non Ritenevamo opportuno e possibile non trovare una sistemazione per la Banda, avevamo la necessità quindi utilizzo terminologie diverse non a caso, avevamo la necessità di dare una risposta anche all’altra associazione. In questo senso ci siamo posti due obiettivi prioritari, che sono anche qui diversi a seconda della situazione: uno era quello di trovare una soluzione per la Banda cittadina che non potevamo lasciare senza una sua collocazione nel momento in cui scelte assunte dall’amministrazione comunale individuavano una diversa collocazione in un’altra struttura della Banda a seguito di un accordo raggiunto con varie associazioni che riguardava l’utilizzo del palazzo delle ex carceri e che quindi vedeva la sistemazione in quella struttura anche legata alla necessità di liberare gli spazi del palazzo del ex Pretura in ristrutturazione destinando una parte di quegli spazi che erano occupati appunto dalla Banda ad un’altra associazione e quindi la dislocazione altrove della stessa Banda. L’altra era la necessità di dare soluzione ad un problema evitando e cercando in ogni modo di evitarlo e questo è una responsabilità che questa amministrazione si è assunta di cercare di trovare soluzioni che evitassero in ogni modo di ripetere esperienze a mio avviso negative che si sono anche verificate in questa città precedentemente. Cercando anche di dimostrare che affrontare problemi di quella natura che riguardava appunto la sistemazione e l’identificazione di un locale, di una sede per queste associazioni fosse possibile attraverso una gestione politica che però significa anche dimostrare credibilità negli impegni che si assumono e la credibilità si dimostra mantenendo gli impegni assunti, appunto di poter governare processi e problematiche anche delicate dal punto di vista sociale se vogliamo evitando di subirle, sapendo che una volta che poi si subiscono non siamo in grado come non lo siamo stati in precedenza di affrontarli risolutivamente, ora questo ha rappresentato sicuramente un sacrificio richiesto anche alla struttura dove attualmente sono sistemati i nostri dipendenti del servizio manutenzioni che in un caso a significato l’utilizzo di uno spazio che era precedentemente dedicato all’Officina e nell’altro caso a ricovero dei mezzi della struttura delle manutenzioni. Io credo che in questo senso, spiegato il perché si è presa questa decisione che io tengo a dire che è una soluzione che abbiamo trovato dopo aver ricercato per mesi soluzioni alternative, non le abbiamo trovate, non ce n’erano di percorribili se non anche con ulteriori problematiche che si sarebbero aperte sia in termini di necessità di intervento da parte dell’amministrazione comunale sia in termini di dislocazioni logistiche, ma l’abbiamo fatto a condizioni chiare, primo che in ogni caso quello spazio è temporaneo ed assolutamente provvisorio e che questo non avrebbe rappresentato per quanto mi riguarda per me Sindaco e per questa amministrazione nessun, neanche latente, ripensamento rispetto alle scelte già assunte su quel contenitore e su quelle struttura. Una struttura importante per la nostra città e strategica anche per la sua collocazione nel tessuto urbano del nostro centro. L’ho dichiarato in più occasioni, l’ho riconfermato anche in momenti di discussione pubblica, se volete lo rimetto, lo posso mettere anche per iscritto, non so cosa devo fare per riconfermare il fatto che questa amministrazione non ha nessuna intenzione di non percorrere le scelte, non dare attuazione alle scelte già assunte che riguardano quello spazio e quella struttura, non ho per mia formazione personale e per mie caratteristiche, se una cosa non la condivido lo dico non utilizzo scelte trasversali o nascoste per fare cose in cui non credo o non fare cose a cui non credo, quindi se avessi avuto problemi nella scelta dell’alienazione di quella struttura l’avrei detto chiaramente non sono uso ad utilizzare altri strumenti o altre strade per arrivare ad obiettivi diversi, così non è e quindi ritengo che la volontà di arrivare quanto prima, nel tempo più breve possibile, a definire questa scelta che riguarda il S. Martino è una volontà chiara, precisa e che non ha indugi o tentennamenti da parte mia né radA3AFB.tmp.DOC 96 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 dell’amministrazione. Per altro verso stiamo già lavorando per trovare una soluzione che possa dare risposta definitiva ed una risposta strutturalmente idonea alla struttura del nostro servizio manutenzioni, sia in termini strutturali e quindi definitivamente collocarli in un luogo capace, idoneo, se non altro rispondente anche alle norme di sicurezza che laddove stanno e sono stati sino adesso non ci sono e quindi io credo che in questo senso non abbia stravolto nessun orientamento e nessuna scelta che ha fatto il Consiglio Comunale e credo anche che su questo dobbiamo essere tutti consapevoli che questioni anche delicate di questa natura io ritengo debbano essere affrontate al di là, possono essere anche fatti errori o valutazioni sbagliate però credo che di questo casomai si debba discutere non di altro e neanche mettermi in bocca cose che non ho mai né detto né pensato, quindi credo su questo di poter in qualche modo aver risposto a quella che era la sollecitazione fatta dal Capogruppo dei Repubblicani Europei. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Ho prenotato Curzi Rudi, del gruppo Repubblicani Europei Lista Di Pietro, ricordo che ogni gruppo può intervenire per un massimo di 5 minuti. Prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente, sicuramente mi rendo conto benissimo delle difficoltà che ci possono essere e che ci sono per quanto riguarda l’assegnazione di immobili alle associazioni, sicuramente un discorso ampio che penso vada approfondito, l’assegnazione dei locali, perché penso che allo stato attuale ci sia un dispendio di locali magari alle associazioni quando anche lì si potrebbe economizzare – tra virgolette – sul discorso officina o Banda, sinceramente io lì la Banda avevo dato per appurato che già ci fosse, comunque sia i lavori erano già stati fatti e già quei locali di fatto erano stati tolti al servizio manutenzione fabbricati; mi riferivo più al fatto dell’Officina Rebelde, ma non tanto per l’associazione a me indifferentemente da quale fosse l’associazione che andasse ad occupare quei locali quanto piuttosto per una condizione disagevole degli operai che poi mi sembra comunque sia un dato di fatto anche quello. Sulle soluzioni alternative non trovate sinceramente mi risulta che già erano state prospettate anche alla Banda altre soluzioni come poteva essere la palazzina Politi che poi non è stata accettata, nel caso di questa associazione erano stati offerti dei locali con ingresso dall’altra parte ed anche questi non sono stati accettati, a questo punto penso che comunque sia se già il Comune fa uno sforzo, l’ente comunale fa uno sforzo per trovare un locale ad una associazione poi quello che viene dato e comunque sia il Comune una minima spesa la fa in certi locali per fare un minimo di sistemazione, penso che l’associazione stessa si debba un attimo accontentare di ciò che l’ente riesce ad offrire perché non è detto che ci sono poi sempre delle condizioni gratificanti o che perlomeno possono esaudire al 100% i desideri dell’associazione. Tra l’altro le lamentele che questa associazione aveva fatto non le aveva fatte a manifestazione dei Repubblicani Europei, è palese che si sono sentite lamentele alla Festa dell’Unità e quindi non è che l’avevano con me direttamente, voglio dire, io mi sono solo fatto portavoce di un sintomatico stato del servizio manutenzione fabbricati e comunque sia quello che è il Consiglio Comunale non mi sembra sia stata rispettata appieno quella che era una volontà del Consiglio Comunale. Prendo atto. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, collega Balestra prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 97 CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Ripeto un po' quello che è scritto sul giornale, alcune considerazioni però fanno fatte, di carattere – 5 minuti – breve. Allora, innanzitutto è vero in questa città c’è un problema di associazionismo e di locali da dedicargli. Però io sottolineo sempre che queste situazioni sono situazioni che erano state lasciate in carico come si dice, è vero, però io chiedo anche: il problema Banda, io voglio sapere dall’amministrazione comunale chi aveva deciso di fare delle opere – è venuto fuori – di 150 milioni mi sembra – posso anche sbagliare – in un locale, chi aveva preso accordi, opere che si sono rivelate inutili. Cioè sono soldi di tutti che sono stati sprecati perché fondamentalmente io voglio sapere, se è colpa di mancati accordi chi li ridà quei soldi per locali che non servono a nessuno? Chiedo che l’amministrazione indaghi su questo. Uno. C’è un immobile in vendita, io ho detto anche la soluzione di sgombrare, ma quello che fa ancora più specie è che tutte le due associazioni nella scorsa legislatura avevano insieme ad altre presentato una piattaforma precisa che fondamentalmente si è persa per strada anche con scontri in Consiglio Comunale chiamando i Carabinieri perché c’era la competizione tra associazioni; c’erano due associazioni ed i Carabinieri in mezzo, qui, adesso siamo 4 gatti, lì c’erano 50 persone che urlavano, in cui in una delle poche volte che è avvenuto un momento partecipativo in questo Consiglio Comunale, associazioni tra le più varie, con le più varie tendenze politiche hanno presentato una piattaforma che diceva alcune cose, questa piattaforma è stata approvata dal Consiglio Comunale poi si è risolto tutto con il fatto che ognuno ha ottenuto il proprio seggiolino e la piattaforma si è evaporata. Allora io dico che davanti ad una situazione del genere di criticità chiedo che venga rispettato un altro atto del Consiglio Comunale che del resto non era stato iniziativa di gruppi ma era stato iniziativa di quegli stessi gruppi che poi si sono accontentati del Cencelli. Questo è il problema che ho detto anche nell’ultimo Consiglio Comunale quando si è discussa la mozione, perché o si risolve un problema oppure si ritrovano sempre problemi emergenziali, io dico che alla prossima scissione che avverrà nel movimento dovremmo cercare sempre un’altra sede per qualcuno e ci vuole una programmazione per questo. Non è possibile montare sempre sopra il carro in attesa di qualcosa, specialmente in momenti come questo di patrimonio scarso e di soldi scarsi, l’abbiamo detto in uno scorso Consiglio Comunale, quindi c’è bisogno di programmazione e soprattutto di non utilizzare locali che possono essere sinergici per lo sviluppo del centro, l’avevamo discusso nella scorsa legislatura, e che presentano problemi anche di carattere ambientale e questo l’abbiamo visto nella scorsa legislatura approvando il progetto del S. Martino che possono comportare ulteriori commenti nel momento in cui si prendo decisioni politiche finali rispetto a parziali già assunte. Questo... la lungimiranza molte volte, secondo il mio modesto parere... praticamente lì non tutte le mosse sono state azzeccate, in quella situazione del S. Martino ma anche alla luce di comportamenti che ci sono stati, noi viviamo in un complesso democratico, un’assemblea elettiva liberamente eletta dai cittadini, lo ridico un’altra volta, per la forza che rappresento io non permetto a nessuno, perché noi siamo 9 consiglieri comunali che lavorano e fanno questo lavoro per mancanza nei ritagli di tempo, anche pensionati, non permetto a nessuno e non do alibi a nessuno di dire... e non abbiamo manco fatto, a differenza di qualcuno in alto che querela, di dire che noi siamo il partito degli affari, Sindaco. Allora, questi atteggiamenti non provati, perché se noi siamo il partito degli affari vada giù alla Procura della Repubblica e ci denunci, non devono passare, ledono il rapporto democratico che c’è con i cittadini. O provi le tue accuse o stai zitto! E questi atteggiamenti che approvate a tutte e due le associazioni non possono essere appoggiati a prescindere da come uno la pensa, io posso pensarla come mi pare ma il rispetto democratico è la prima cosa, specialmente per noi che siamo stati eletti dai cittadini, tutti, e che abbiamo un consenso derivato diretto e questi atteggiamenti non possono passare perché fanno parte della democrazia e questa non può essere mai messa in discussione, mai! Il rispetto per le istituzioni anche! Questo te lo dico e te lo ripeto, ecco perché... il senso delle dichiarazioni che ho fatto anche l’altra volta, a prescindere dalle dichiarazioni emergenziali. E tu ti sei trovato e lo ammetto perché le situazioni non risolte alla fine scoppiano, radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 98 però su certe cose non si può prescindere. Non si può! È una questione di rispetto democratico e di civiltà. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, collega Bucci prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Comprendendo la difficoltà di alcune scelte e condividendo tra l’altro in certe situazioni la necessità anche di trovare delle soluzioni di compromesso come io ritengo il Sindaco abbia fatto, delle soluzioni che permettano in qualche maniera di gestire le situazioni e questo penso di condividerlo con il Sindaco perché le situazioni sociali vanno gestite, non vanno fatte né precipitare né vanno ignorate, e questo a me sembra che sia stato opportunamente fatto dal Sindaco. Ritengo invece che il problema al di là di concentrarsi sul caso specifico, ci sia un altro tema che dobbiamo affrontare, sicuramente come Consiglio Comunale di Jesi ed è quello che riguarda un ritardo che l’amministrazione comunale e complessivamente la città non essendo solo un problema di amministrazione ha rispetto ai tempi degli spazi giovanili. Allora, su questo secondo me serve un impegno, per gli spazi giovanili e per gli spazi delle associazioni culturali per le manifestazioni culturali autogestite. Su queste due tematiche serve una riflessione molto forte a livello sociale, complessivo della cittadinanza perché bisogna costruire come trent’anni fa questa amministrazione e questa città, e questa collettività, si sono impegnate per cercare di far fronte al tema impellente degli anziani e quindi ci sono state tutta una serie di attività giuste e condivisibili di cui oggi riceviamo i frutti, godiamo dei frutti rispetto alle tematiche degli anziani eccetera. Secondo me su questo stesso tenore va manifestato interesse rispetto al tema degli spazi giovanili, perché c’è una grossa carenza a livello della nostra società locale rispetto ai giovani, come spazi, come luoghi di rappresentazione o di manifestazione, come luogo di autogestione. Su questo secondo me, tenendo presente che comunque siamo in un periodo sicuramente non di vacche grasse e di questo ce ne rendiamo conto, ma spesso per creare spazi non servono investimenti rilevanti ma servono idee, serve discussione, disponibilità a capire, disponibilità a risolvere i problemi e non a porre questioni di principio, su questo tema secondo me questo Consiglio Comunale ma l’intera cittadinanza deve discutere perché questa secondo me è la sfida che oggi ci si pone con molta forza, si pone ormai da qualche anno perché questa sofferenza su questa disponibilità di spazi per i giovani è una sofferenza che ormai si è manifestata da tempo in qualche maniera e anche se latente si fa periodicamente sentire espressa poi da una associazione piuttosto che l’altra allora su questo tema secondo me va fatto un discorso complessivo politico, sociale e va affrontato cercando di trovare soluzioni che non possano essere solo momentanee, per questo penso anzi che vada ringraziato il Sindaco per aver trovato una soluzione ad un problema però qui il problema non permette soluzioni momentanee, qui stiamo parlando di spazi per i giovani, cioè per quelli che gestiranno questa società quindi tra qualche anno, quello che secondo me noi oggi possiamo fare per loro poi si rifletterà sul tipo di comportamento più o meno sociale che loro avranno in questa città e questo secondo me è importante perché dare come oggi accade l’impressione e la sensazione che non ci sia spazio per i giovani, questa è una cosa che dobbiamo sentire come una nostra difficoltà ed una nostra mancanza. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato la collega Meloni, prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 99 CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Io non ho valutato con gli stessi criteri che ho ascoltato dall’intervento del collega Bucci la questione che ci è sottoposta con questa comunicazione, il problema più generale sicuramente è quello di una organizzazione e di una regolamentazione degli spazi all’associazionismo, sia esso giovanile perché adesso non so se quest’ultima associazione sia poi così giovanile, sia essa non giovanile, gli spazi all’associazionismo di tutte le età. Se io vedo il problema di tipo sociale nel futuro prossimo della nostra società forse ci sarà molto più bisogno di spazi per l’associazionismo degli anziani o della terza età, quindi non è un problema sono dei giovani. Io credo che il Sindaco abbia scelto quello che la sua conoscenza e coscienza suggerivano. Ritengo però che in questa vicenda certamente la cittadinanza non capisca molti passaggi. I cittadini forse non capiscono perché questi diritti a qualcuno e ad altri no, chi li stabilisce, chi li giudica, chi li valuta, ripeto siamo in mancanza di regolamentazione ed organizzazione. Ha ragione il Sindaco quando dice io mi trovo ad affrontare anche le emergenze ed a dare risposte immediate rispetto ad alcune richieste che vengono poi poste giorno dopo giorno. Per quanto riguarda le varie priorità che la nostra cittadinanza si aspetta, io penso che questa degli spazi sia un problema ma certamente non una priorità quindi dobbiamo stare attenti a non enfatizzare nell’un caso o nell’altro... (fine lato A – I° cassetta)... dare un grande peso soprattutto nei riguardi di cittadini e di associazioni che forse i diritti non se li guadagnano ma li esigono e li pretendono. Ci sono diritti e doveri e quindi ripeto ci sono modi composti e scomposti, i diritti sono diritti ed è vero però stiamo attenti perché la cittadinanza ci guarda, vede i gesti, guarda i comportamenti e quindi noi dobbiamo avere un supplemento di attenzione nei riguardi del momento in cui diamo anche giuste risposte. Quindi io sono d’accordo su un punto con il collega Bucci e cioè sul fatto che è un tema più generale che va affrontato, questo sì, ce ne faremo carico però attenzione che nei carichi prioritari che abbiamo dobbiamo considerare questo ma dobbiamo rispondere anche alle situazioni che ci interpellano in modo molto più pressante. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, dunque io ho altre tre prenotazioni, vi informo che noi abbiamo sia per le interrogazioni che per le comunicazioni un’ora di tempo e scade tra circa 10 minuti, per richiamare la brevità degli interventi. Grazie. Allora ho prenotato il collega Cercaci prego. CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, io cercherò di essere veramente molto telegrafico però vorrei quantomeno dire un concetto che ritengo molto importante in relazione alla vicenda che oggi è emersa. Io non credo che il fine possa giustificare i mezzi, cioè non credo che perché c’è una esigenza grave si possa andare contro quello che è un dovere dell’amministrazione cioè quello di rispettare la volontà del Consiglio Comunale in merito ad un punto ben preciso. Il Consiglio Comunale si è espresso per altro con larghissima maggioranza quindi ha valutato il problema ed ha deciso di votare in quella maniera, quindi ritengo grave... per me è grave che un Sindaco sia andato contro quello che è il volere del Consiglio Comunale detto questo ovviamente io non dico che non ci sia il problema, ne sono bene a conoscenza. Però ovviamente ripeto non si può perché c’è un problema urgente ed impellente andare contro quello che è il volere del Consiglio Comunale ci sono ruoli ben precisi, ognuno ha il suo rispettabilissimo e deve essere ovviamente tenuto in considerazione ma deve essere un rapporto sintagmatico, cioè di uguale valore, quindi francamente credo che magari si sia risolto un problema tra l’altro momentaneamente perché ho capito bene che sarà una soluzione temporanea pur se magari probabilmente così non sarà ma nel contempo si è creato un altro problema perché è il problema di chi in qualche maniera radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 100 utilizzando un termine giuridico è stato sfrattato a sua volta perché dovrà andare da un’altra parte, quindi abbiamo risolto un problema ne abbiamo però creato un altro forse. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci. Ho prenotato Giuliodori prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Anche io molto rapido per venire incontro alla richiesta del Presidente. Vorrei rassicurare il Consigliere Balestra che non metto in discussione il potere che ha il Sindaco di fare ordinanze, questo lo permette la legge e quindi se il Sindaco lo ritiene giusto ha tutto il diritto di emanare ordinanze, vorrei soltanto però sottolineare un paio di aspetti che riguardano un po' più concretamente questa vicenda. Noi ci siamo espressi in questo Consiglio Comunale votando un ordine del giorno, questo come diceva anche il Consigliere Meloni, ha avuto un riscontro quasi all’unanimità, ritengo che qualora il Sindaco e l’amministrazione comunale avessero avuto l’esigenza di cambiare opinione forse sarebbe stato consigliabile ed anche corretto dal punto di vista – mi si permetta – istituzionale informare se non il Consiglio Comunale quanto meno la Conferenza dei Capigruppo che si voleva andare incontro ad una richiesta che secondo il Sindaco e l’amministrazione comunale era importante e che necessitava subito di risposta. Questo non è stato fatto ed io ritengo che sia dal punto di vista istituzionale un passaggio che per il futuro dovrà essere seguito qualora si presentino esigenze di questo tipo e spero, mi auguro, mi affido al senso di responsabilità e di correttezza istituzionale dell’amministrazione e comunale che questa vicenda sia realmente provvisoria nei suoi contenuti perché se così non fosse io credo che noi verremmo meno anche a quella esigenza della quale si faceva portavoce il Consigliere Bucci e cioè l’esigenza di dare risposte ad un problema che è quello dell’associazionismo giovanile, non possiamo affrontare questo problema attuando una sorta di tattica cavouriana del carciofo, foglia dopo foglia, ma dobbiamo invece affrontarlo nella sua interessa e nella sua complessità e questo lo si fa solo ed esclusivamente aggredendo il problema e presentando un progetto complessivo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, collega Serrini prego. CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Sarò velocissimo per dire che condivido sostanzialmente le cose che diceva Rosa Meloni ed in parte anche Cercaci, quindi non le ripeto, il problema di fondo secondo me è questo che manca una programmazione complessiva, manca un progetto giovane in questa città che è invece fondamentale perché questo consentirebbe di evitare scelte come queste che corrispondono alla risposta giorno per giorno, oggi c’è questo gruppo, domani ce n’è un altro quindi poi il potere di ordinanza viene esercitato in questo modo, lo diceva Ero, e sono sostanzialmente d’accordo. Un programma ed un progetto giovani secondo me consentirebbe di inserire questa questione importante che è quella giovanile come è importante la questione anziani ma rispetto a questa mi pare ci sia una programmazione più consolidata in questa città consentirebbe di inserire questioni come questa in un contesto che eviti appunto scelte del giorno per giorno che sono scelte che lasciano spazio a discussioni ed anche a considerazioni secondo me negative perché non c’è dubbio che un potere di ordinanza esercitato in questo modo sia un potere di ordinanza ingiustamente sollecitato da posizioni che in qualche modo possono essere considerato o sono sostanzialmente arroganti, questo non va bene. C’è invece la necessità radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 101 sono d’accordo anche su questo punto, su quello che diceva un altro collega, della necessità di garantire spazi ai giovani che non necessariamente devono essere esclusivi, non sta scritto da nessuna parte che debbono esserci gruppi in questa città che dispongono di spazi esclusivi e che se non li hanno attraverso un normale iter procedimentale amministrativo li hanno lo stesso perché vanno ad occuparli, è inaccettabile questo perché se passa questa logica domani nasce un gruppo che si chiama ics o ipsilon, pone al Sindaco la stessa cosa e mette il Sindaco nelle condizioni di fare un’ordinanza per un altro posto o peggio ancora se poi questo non avviene, viene occupato un locale come è avvenuto in questa città per alcuni periodi, peraltro anche spazi pubblici ovviamente, con logiche che secondo me sono inaccettabili. C’è invece la necessità di dare risposte ad esigenze oggettive che provengono dal mondo giovanile, che ripeto non necessariamente debbono presupporre il possesso di spazi esclusivi vita natural durante si faccia un programma che complessivamente tenga conto di queste esigenze, si prevedano degli spazi e questi siano utilizzabili dai gruppi giovanili sulla base delle rispettive esigenze, delle specificità, delle singole esigenze culturali che è giusto che siano differenziate ma senza dare per scontato che questi debbono essere spazi esclusivi perché diversamente noi rischiamo di correre dietro a logiche che si pongono in contrasto con l’interesse generale, quindi credo che da questo punto di vista l’atteggiamento più logico da parte della Giunta dovrebbe essere quello di mettere il Consiglio Comunale nelle condizioni di valutare un programma complessivo organico che attenga alle risposte da dare al mondo giovanile in materia culturale, in generale per tutte quelle che sono comunque le esigenze che provengono da questo mondo perché diversamente noi ci troviamo di fronte a posizioni che mettono la pubblica amministrazione nelle condizioni di non programmare e di dare risposte giornaliere, cosa che contrasta con i principi elementari di buona amministrazione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini la parola al Sindaco per una breve replica. Prego Sindaco. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Molto brevemente perché credo che questa possa essere anche una questione che potremmo affrontare in maniera più completa, anzi dovremmo farlo, in un momento, in una discussione che non sia limitata allo spazio delle comunicazioni del Sindaco. Semplicemente per dare intanto una informazione che giustamente è stata richiesta e dall’altro per fare una considerazione, l’informazione relativa ad una questione che poneva prima il Capogruppo dei DS Balestra, riferito a – insomma – noi abbiamo già speso circa 120 milioni di vecchie lire per uno spazio all’Ex Politi che era destinato inizialmente alla Banda e quindi abbiamo sprecato e sperperato delle risorse, questo in realtà non è poi così vero dal momento che proprio per l’esigenza e la fame di spazi che esiste in questa città tutto può succedere meno che uno spazio possa rimanere inutilizzato. Tant’è vero che in quella sede, in quegli spazi è stata collocata un’attività di carattere sociale con il progetto sollievo e che può essere stiamo anche discutendo con la stessa associazione ed anche con la possibilità di destinare quello spazio che oltre tutto, oltre ad essere stato risistemato era anche stato insonorizzato con la possibilità di utilizzarlo come spazio per gruppi, piccoli gruppi giovanili che suonano, avrebbero bisogno di uno spazio personale, siccome questi sono gruppi che poi si ritrovano al massimo una volta o due a settimana quindi quello spazio può essere condiviso da più soggetti che fanno questa attività musicale in proprio e che avvolte non hanno uno spazio dove ritrovarsi per fare questa attività che è molto complessa perché rumorosa eccetera, quindi detto questo io riprendo solo una questione che veniva anche posta da ultima dal Consigliere Serrini, io sono assolutamente d’accordo che c’è un problema complessivo in questa città che va affrontato, non vedo un grosso collegamento tra un progetto giovani ed il problema delle sedi anche perché io credo che dobbiamo essere consapevoli del fatto che forse il problema più grosso in questa città radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 102 riguarda le sedi di associazioni non giovanili, ma di associazioni composte da soggetti che appunto non sono giovani o ragazzi, anche perché lì si muovono, ci sono dinamiche completamente diverse in quel mondo, se questo però è vero e cioè che è necessario un ragionamento complessivo sugli spazi e le sedi, dobbiamo essere anche consapevoli e determinati, coerenti, nel dire che non è più possibile in questa città che ogni associazione o che cinque persone che si ritrovano insieme possano avere una loro sede. Però vi assicuro che noi che ci siamo anche assunti questa responsabilità, questo onere di ridiscutere con le associazioni la disponibilità e la possibilità di condividere loro spazi con altre associazioni compatibili sia in termini di finalità che di necessità logistiche quindi anche di organizzazione di tempi eccetera, è una impresa ardua sulla quale avvolte intervengono anche questioni di carattere politico, allora io credo che su questo bisognerà assumere tutti un atteggiamento univoco e coerente con questo perché il problema delle sedi è un problema che è conseguenza di una cosa che io ritengo una ricchezza di questa città cioè il fatto che ci sono una serie sterminata di gruppi ed associazioni, questo rappresenta indubbiamente una risorsa ed una ricchezza ma credo che appunto non ci siano più le condizioni fisiche, logistiche appunto perché ad ognuna di questa possa essere assegnata una sede definitivamente e solo per loro, però questo è un percorso ed un cammino che stiamo cercando di portare avanti e su questo penso ci voglia la consapevolezza e la responsabilità da parte di tutti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Prima di passare al prossimo punto debbo giustificare l’assenza del collega Francesco Bravi che ha comunicato per iscritto l’assenza da questo Consiglio Comunale e la partecipazione a questo Consiglio Comunale in ritardo dell’Assessore, Vice Sindaco, Cingolani, arriverà in ritardo per impegni istituzionali. La presentazione del gruppo di lavoro incaricato alla variante generale al P.R.G., di cui all’oggetto, verrà effettuata nel corso della seduta. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 103 COMMA N. 4 ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE ROSA MELONI DEL GRUPPO D.L. LA MARGHERITA PER PROPORRE LA MODIFICA DEL COMMA 2 DELL’ARTICOLO 64 E DEL COMMA 1 DELL’ARTICOLO 76 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La parola alla collega Meloni per l’illustrazione prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente, comunque desidero comunicare ai colleghi che in sede di Conferenza dei Capigruppo ci siamo accordati anche su proposta dello stesso Presidente di discutere, di fare oggetto in una prossima riunione dei Capigruppo della tematica più in generale dello svolgimento dei lavori di un Consiglio insieme ad altre questioni attinenti il regolamento, quindi ci siamo accordati che queste proposte eventuali di adeguamento e modifica dell’attuale regolamento le considereremo tutte insieme in un prossimo incontro per farne poi oggetto di discussione in un successivo Consiglio Comunale insieme a tutto il pacchetto da proporre come modifica. Quindi ho accolto questo invito fatto sia dal Presidente che dai colleghi e dunque rinvio a successivo Consiglio con un ordine del giorno e comunque con una proposta complessiva. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: In effetti come già detto la collega sarà mia cura convocare la Conferenza dei Capigruppo per rivisitare – usiamo questo termine – complessivamente il regolamento del Consiglio Comunale alla luce di alcune considerazioni fatte in questo lasso di legislatura per potare poi al Consiglio Comunale una proposta complessiva se troviamo l’accordo come credo si possa trovare in Conferenza dei Capigruppo di modificare laddove necessario alcune regole, alcuni articoli del nostro regolamento. Quindi passiamo al punto 5. RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 104 COMMA N. 5 ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO PER IL GRUPPO DI ALLEANZA NAZIONALE PER LA PRESENTAZIONE ALLE CAMERE DI UNA NORMA SPECIFICA DI MODIFICA COSTITUZIONALE DIRETTA AD INDICARE UN RICHIAMO AL CRISTIANESIMO COME VALORE FONDANTE DELLA NOSTRA TRADIZIONE SOCIALE E CULTURALE PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La parola al collega Grassetti per illustrare l’ordine del giorno. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io chiedevo una cortesia al Presidente del Consiglio se questo era possibile, poiché questo ordine del giorno ha una valenza fortemente politica e la mia posizione politica ed il mio partito in questo momento stanno vivendo un periodo di difficoltà io ho sospeso il mio giudizio e le mie decisioni sul mio essere, sul mio diritto di stare seduto in questo posto, prima che io arrivi ad una conclusione in un senso o nell’altro vorrei poter riflettere questo ordine del giorno che ha valenza politica, forte vorrei poterlo ripresentare in tempo successivo allora se è possibile rinviarlo visto anche il numero degli ordini del giorno e delle mozioni presenti a Consigli successivi io ve ne sarei grato, se questo non dovesse essere io lo ritirerei per ripresentarlo eventualmente nel caso in cui decida in futuro di restare seduto in questa sedia. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io credo interpretando il nostro regolamento del Consiglio Comunale che sia più corretto il ritiro dell’ordine del giorno per poi ripresentarlo quando ritieni opportuno farlo, penso questa sia la procedura più corretta onestamente. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Allora io, ti ringrazio Presidente e lo ritiro appunto per ripresentarlo nel caso in cui vi sia l’opportunità per farlo, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, passiamo al punto 6. RITIRATO. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 105 COMMA N. 6 - DELIBERA N.194 DEL 28.11.2003 MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO PER IL GRUPPO DI ALLEANZA NAZIONALE PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO PER ESPLORARE I SOTTERRANEI DI JESI Sono presenti in aula n.24 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Grassetti per illustrazione prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, questa ha una valenza diversa, di natura amministrativa e di interesse cittadino per cui... con me stesso di non incontrare alcun tipo di incompatibilità. Nella mozione che ho presentato, scusate la voce ma è un periodo brutto in tutti i sensi, io ho preso atto del fatto che Jesi è popolata da un cospicuo numero di sotterranei e penso a vie sotterranee, cunicoli, a sale e saloni, c’è chi addirittura narra che questi vicoli arrivino sino a fuori città, qualcuno dice La Torre, qualcun altro addirittura fino a Chiaravalle, io penso che qualcosa di vero ci sia, sono un testimone diretto del fatto che sotto il palazzo Pianetti, là dove adesso c’è il circolo dei reduci e combattenti ci sono dei cunicoli davvero molto profondi e all’ingresso di questi c’è una finestra che da’ ad un pozzo profondissimo, allora il pensiero che mi ha spinto a presentare questa mozione è la necessità di andare ad esplorarli, a vedere, a capire, se questi cunicoli in qualche modo possano ricostruire una città sotterranea oppure no, ma la valenza di questa operazione è principalmente culturale, poi fa riferimento alla sicurezza perché è chiaro che se troviamo in alcune zone un vuoto qualsiasi peso eccessivo dovesse trascorrere o passare su quella zona potrebbe incontrare delle difficoltà o determinare dei danni. Penso all’utilizzabilità eventuale di questi cunicoli anche per l’installazione di condotte e quant’altro, allora per poter arrivare a capire è necessario costruire una mappa, per farlo sì serviranno le documentazioni catastali ma sarebbe certamente molto più utile che qualcuno, nella specie uno speleologo ed a Jesi ne abbiamo, abbiamo una associazione possa entrare nei cunicoli stessi per andare a verificare, a vedere, toccando con mano e ridisegnando una mappa quella che è la rete e la situazione sotterranea, la spesa non dovrebbe essere secondo quanto credo eccessiva perché per esempio a Jesi l’Archeo Club che è costituito da volontari, potrebbe se contattato rendersi disponibile ad effettuare queste esplorazioni a fronte di un finanziamento, del riconoscimento delle spese vive. Ripeto è un’operazione interessante, non è da escludere nemmeno, ripeto non lo so ma che sia possibile utilizzare questi sotterranei anche per eventuali impianti di risalita nel caso in cui ce ne sia l’opportunità, oppure di allargarli, io nella mozione non chiedo di effettuare questa esplorazione, chiedo di verificare se c’è un’ipotesi per la quale sia possibile effettuare questa operazione, cioè uno studio di fattibilità per cui poi la decisione io la rimanderei alla Giunta nel caso in cui la stessa ne riconoscesse l’opportunità; la mozione è un input, un indirizzo che in qualche modo viene dato senza alcuna particolare (cogenza) nei confronti dell’amministrazione quindi come tale si propone a questo Consiglio e chiede di essere votata, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, dunque ho prenotato il collega Cercaci prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 106 CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, siccome il collega ha citato l’Archeo Club mi sento in dovere di intervenire perché credo voi sappiate che io sono un membro del direttivo dell’Archeo Club di Jesi quindi vorrei un attimo prendere la parola in merito a questo. Effettivamente quanto sostenuto è vero Jesi è piena di cunicoli però c’è da dire che l’Archeo Club da 10 anni ha effettuato queste ricerche sotterranee, da ormai 10 anni perché era circa il ‘93/’94 ed ancora prima gli speleologi di Jesi, ancora prima perché credo 15 o 20 anni fa hanno compiuto lo stesso ricerche, seppure meno approfondite in alcune delle cantine del centro storico. Questo però non toglie che sarebbe necessario effettivamente – Consigliere Grassetti – riprendere in mano la situazione questa volta con l’ausilio dell’amministrazione comunale per poter arrivare ad una conclusione di queste ricerche perché oggi effettivamente si possono confutare alcune leggende che per esempio prima tu hai citato tipo queste grandi e lunghe gallerie che attraverserebbero la città da destra a sinistra o addirittura da chilometri, viceversa però si potrebbe entrare più nel merito di alcune note gallerie però non percorse perché pericolose con l’ausilio dell’amministrazione comunale, perché questo? Perché finché si muove il privato, finché si muove un singolo cittadino o una associazione di volontari i risultati sono sempre abbastanza modesti perché spesso ci si trova di fronte a veti, a situazioni di impossibilità oggettiva perché il privato potrebbe negare l’accesso, il permesso e quant’altro, quando invece con un progetto concreto, serio l’amministrazione, i volontari – nella fattispecie per esempio l’Archeo Club – potrebbe essere sicuramente un protagonista perché voi tutti sapete che Jesi ha un’origine storica che va addirittura alla Preistoria quindi un organismo che possa poi capire dove ci si trova nei sotterranei, però sicuramente confortato dagli speleologi perché vi garantisco, essendoci stato, ci sono delle situazioni che sono veramente pericolose e necessitano di persone che abbiano cognizione precisa della situazione, ecco dicevo, tutto questo potrebbe portare alla realizzazione di una mappa che potrebbe servire sotto due diversi profili, uno molto importante di sicurezza perché effettivamente più volte è capitato, ed il Presidente quando era Assessore ai Lavori Pubblici credo ci si sia trovato diverse volte di fronte, di improvvise voragini o buche particolari che nascono dal nulla perché effettivamente una di queste gallerie potrebbe cedere come nel caso di specie è successo, ha ceduto, creando alle volte anche situazioni di pericolosità. Mi ricordo, Presidente, di quella macchina che cadde dentro una galleria, una di queste grotte, per fortuna senza danni alla persona. Quindi questo è di carattere di sicurezza, sicuramente c’è un altro aspetto altrettanto importante da mettere però in via subordinata che è quello dell’aspetto culturale, quindi una ricerca che possa poi portare alla definizione di nozioni più precise in relazione alla storia della città, non solo, anche alla possibilità che ritengo però abbastanza difficile di creare un percorso sotterraneo, in alcuni casi questo potrebbe essere possibile però è necessario ovviamente avere sulle mani una mappa, un caso, l’unico che voglio citare ad esempio di quanto sostenuto dal Consigliere Grassetti, potrebbero essere le grotte, le gallerie che si trovano proprio qui sotto, che sono state monitorate già a suo tempo dagli speleologi e dall’Archeo Club ma che sono pertinenti all’antica Rocca di Jesi; secondo la mappa ma solamente relativa a questa zona degli speleologi, c’è una galleria in particolare che si interna verso piazza della Repubblica. Siccome si parla di un preciso momento storico – 1500 – si sa che sicuramente è pertinente ad un manufatto importante cioè la Rocca, tra l’altro di Baccio Pontelli, potrebbe essere interessante iniziare questo monitoraggio da questo sito visto che è di proprietà comunale non necessita di particolari permessi se non che quello della Sovrintendenza che potrebbe dare, e lo darà sicuramente, il nullaosta per le ricerche e già potremmo avere l’inizio di un percorso sicuramente interessante sotto tutti i profili radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 107 prima sostenuti. Quindi io francamente mi sento di appoggiare decisamente questa richiesta del Consigliere Grassetti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci, collega Balestra prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Noi gruppo DS condividiamo la mozione presentata dal Consigliere Grassetti, però c’è una contraddizione sul “impegna”, una contraddizione in senso – credo – letterale se io intendo verificare i costi di un progetto dando un incarico a diversi soggetti che sono stati specificati e noi siamo d’accordo, l’Archeo Club, gli studiosi, praticamente prima li consulto, vedo la fattibilità del progetto e poi fondamentalmente decido di investire nel progetto successivamente, quindi praticamente qual è il problema non posso decidere prima di identificare i costi, la fattibilità ed i costi e di garantire le spese vive, quindi praticamente...(intervento fuori microfono.) ... aspetta, la mia proposta è che rimanga tutto inalterato, praticamente come prima tranne “... cui va garantita la sola copertura delle spese...” proprio perché prima io garantisco la fattibilità, vedo... può costare pure 20 miliardi. Io non so se devo formalizzare l’emendamento che è solo praticamente di togliere l’inciso tra le due virgole, non so se devo formalizzarlo Presidente... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa, ripeti un po' un attimo? CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Di togliere l’inciso tra le due virgole, tra “... cui va garantita la sola copertura delle spese...” e rimane tutto identico. Anche perché dico, se io devo verificare la fattibilità e non so manco quanto sono le spese, cioè il problema è questo quindi praticamente io prima verifico la fattibilità, noi siamo d’accordo è un pezzo importante della nostra storia che non va in un certo senso tralasciato, il nostro centro storico è un patrimonio che va valorizzato con tutti i mezzi possibili ed inimmaginabili, trovare tutte le soluzioni che vengono ed anche le idee che vengono perché è anche legittimo presentare delle idee e soprattutto cercare di valorizzare se queste idee sono positive, quindi condividiamo questa idea, chi è nato nel centro storico come me S. Pietrino praticamente sa benissimo che sotto la città c’è un’altra città precedente. Io ho avuto la fortuna di vedere praticamente i cunicoli che sono posti sotto la chiesa di S. Pietro Apostolo, il buon Don Mario me li fece vedere, ed è una cosa che secondo noi va riscoperta, la vecchia chiesa medioevale che era antecedente a quella costruita in via Capponi nel 1700, ancora ci sono dei... però va verificata, va scandagliata, va visualizzata, va scoperta. Chi ha vissuto nel centro storico sa benissimo che sotto c’è un patrimonio da scoprire e quindi da valorizzare perché il centro storico è di tutti, è un nostro patrimonio che va valorizzato e portato avanti in ogni modo, quindi se il Consigliere Grassetti fa proprio questo mio suggerimento non lo formalizzo, condividiamo tutto il resto. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra. Allora, collega Belluzzi prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Molto brevemente io sono d’accordo con questa mozione presentata dal collega Grassetti e credo che l’emendamento di Balestra sia in radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 108 linea e possa essere recepito, lo dico perché se Balestra è nato a S. Pietro io sono nato in Palazzo Ripanti ed ho la memoria visiva di quando negli anni ‘53/’54 credo avevo 4 o 5 anni, mio padre mi portò in questi cunicoli che partivano da Palazzo Ripanti e sostanzialmente arrivavano... c’è una serie di reticoli che collegavano tutti e 5 o 6 palazzi nobili jesini: Ripanti, Ghislieri, Onorati, Baleani e c’era un collegamento che portava fino all’attuale pretura le vecchie carceri eccetera, quindi credo che sia Palazzo Marcelli eccetera, credo che sia una cosa interessante, ripeto, io all’età di 4 o 5 anni li ho visitati, non so che fine abbiano fatto perché dal ‘55/’56 non abito più in Palazzo Ripanti però credo che sia una cosa apprezzabile e l’amministrazione comunale ritengo possa farsi propria questa iniziativa e credo che sia una cosa che può avere anche... ha ragione il collega Balestra, anche un buon successo relativamente a quello che si può scoprire in questi cunicoli, in questi percorsi, per cui voteremo a favore della mozione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Belluzzi. Io ho prenotato il collega Grassetti però darei prima la parola ai colleghi che non sono ancora intervenuti. Allora, il collega Curzi prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente, sicuramente anche noi siamo d’accordo su questa mozione e per questo ringrazio il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale per aver messo l’accento su quello che è un patrimonio della nostra città e che di fatto non è solo circoscritto nel centro storico bensì esteso anche al di fuori delle mura cittadine, quindi ben venga una verifica di fattibilità e di costi su questo che potrebbe essere un ampio progetto culturale che può andare a farcire il già grande patrimonio culturale di cui la nostra città dispone. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, prenotato il collega Brunetti prego. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente. Il mio intervento serve a comunicare che anche noi voteremo favorevoli all’ordine del giorno proposto dal collega Grassetti, in breve tutto quello che c’è da valorizzare in questa città di scoperto o non scoperto, dentro e fuori le mura va sicuramente valorizzato con tutti gli strumenti idonei ed in questo senso la mozione presentata da Grassetti indica un percorso che arricchirà sicuramente il nostro patrimonio culturale, quindi ribadisco il nostro voto favorevole alla mozione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brunetti, collega Grassetti per dichiarazione di voto, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, prendo la parola, scusate ma ho la voce che non riesco ad ascoltarmi, mi da’ fastidio non sono abituato ad avere questa voce, ringrazio il Presidente, ringrazio anche i colleghi che sono intervenuti e prendo la parola solamente per accogliere e fare mia la proposta da parte del Capogruppo dei DS per cui tolgo l’inciso “... cui va garantita la sola copertura delle spese...” la faccio addirittura mia, non solo l’accetto, quindi penso che con questo possa concludere la mia dichiarazione di voto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 109 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questo nella parte... scusa Grassetti, nella parte “impegna” preso atto che... sì...(intervento fuori microfono.) ... allora...(intervento fuori microfono.) ... va bene, d’accordo. Collega Brazzini prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Solo per dichiarazione di voto, noi siamo favorevoli senza insistere su quello che già hanno detto i colleghi, quindi siamo d’accordo che se c’è qualcosa da valorizzare nella nostra città credo sia opportuno valorizzarla quindi voteremo a favore di questa delibera. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Assessore prego. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Grazie Presidente, ritengo che la mozione presentata dal Consigliere Grassetti sia una mozione condivisibile, ho ascoltato anche i pareri dei gruppi consiliari, non tanto per quello che diciamo ho inteso come tutte le esigenze o le richieste dei consiglieri ma quanto perché l’iniziativa che Antonio propone è meritoria, valida. Stiamo facendo quel famoso disegno della nuova città di Jesi, stiamo predisponendo e ritengo che pensare al futuro senza avere cognizioni del passato sia alquanto discutibile. L’intervento anche del Consigliere Cercaci con l’aiuto dell’Archeo Club ed anche delle altre associazioni di volontariato attente a questi aspetti importanti della città mi fanno ben sperare perché deve essere sicuramente una iniziativa condivisa politicamente quindi mi sento di dire che è condivisa dall’intero Consiglio Comunale io penso e spero che lo sia poi naturalmente da tutta la città. Torno a ripetere, ritengo che possa essere un bellissimo segno lanciare questa iniziativa collegandola a quel futuro che ci stiamo predisponendo a disegnare e quindi l’amministrazione comunale insieme a tutti coloro che ho sentito con molto interesse stasera ed a quel mondo dell’associazionismo così vivace nella nostra città potremmo insieme costruire questa operazione che porterà lustro. Mi permetto solo di ricordare, forse l’avrete anche detto che questa sensibilità da parte dell’amministrazione già c’era per il discorso del mondo sotterraneo e di quello che vuol dire, qui a Jesi noi abbiamo il catasto regionale che sta predisponendo e sta iniziando qui in (inc.) Giovanni XXIII° di quelle che sono le grotte naturali, potremmo dare allargando questa iniziativa anche un discorso storico su quello che è il disegno dell’uomo invece sulle proprie città partendo dalla nostra che ha questa tradizione e questi esempi, non è la prima volta che qualche jesino o qualche gruppo di jesini inizia un esperimento di questo tipo, però ritengo che il plauso da parte dell’amministrazione ci sia tutto ed anche un impegno per poi costruire però la proposta insieme ai proponenti questa iniziativa. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Olivi, a questo punto non ho altre prenotazioni, apriamo le votazioni per il punto 6. Votazioni aperte, votiamo. Presenti n. 24 Astenuti n. 00 Votanti n. 24 Favorevoli n. 24 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 6 viene approvato all’unanimità 24 a favore su 24 presenti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 110 COMMA N. 7 - DELIBERA N.195 DEL 28.11.2003 ORDINE DEL GIORNO DEL GRUPPO SDI RISTRUTTURAZIONE DELL’AZIENDA AGRARIA” AD OGGETTO: “PROPOSTA DI Entrano Aguzzi, Mastri, Rocchetti e Tittarelli Sono presenti in aula n.28 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Brunetti prego. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente. Innanzitutto io tengo a precisare che noi avevamo scritto e formalizzato, presentato questo ordine del giorno prima che fossero elaborati gli indirizzi di bilancio che sono stati approvati nel Consiglio Comunale precedente. Noi volevamo appunto con questo ordine del giorno dare un nostro contributo alla costruzione degli indirizzi di bilancio ritenendo che la costituzione di un soggetto giuridico staccato dall’ente Comune per gestire l’azienda agraria sarebbe stata... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi per favore! CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): ... sia in linea con le moderne concezioni dell’articolazione degli enti locali sia conferendo al Comune una snellezza nell’elaborazione del bilancio essendo un soggetto giuridico staccato quindi abbattendo strutturalmente alcune voci di bilancio. Non sto qui a ripetere tutto il dibattito che c’è stato intorno all’azienda agraria che è stato ampio sin dalla precedente legislatura, su cui sono convenute diverse riflessioni e l’amministrazione ha adottato i conseguenti atti, l’azienda agraria sicuramente fornisce un servizio di carni fresche per le scuole che è da valorizzare, noi pensiamo anche però che le stesse potenzialità dell’azienda agraria essendo cospicue possono essere anche sfruttate ed allargate in altri settori dei prodotti agricoli. Le vicende che hanno caratterizzato l’azienda agraria secondo noi sono anche avvenute perché forse essendo gestita direttamente dal Comune, da parte di chi deve esercitare controlli, di chi deve ottimizzare le risorse non c’è quella sensibilità ed attenzione che sicuramente è auspicabile e dovuta in altri tipi di gestione. Essendo direttamente collegato all’ente locale sicuramente il... (fine lato B – I° cassetta) ... qualcosa di più oltre al maggiore controllo per quanto riguarda la perdita e la non eccessiva valorizzazione di quelli che sono i suoi prodotti, in questo caso le mucche, ci sono stati diversi furti, il Comune è dovuto intervenire direttamente investendo delle cospicue somme per mettere in campo meccanismi di vigilanza, però ci fa piacere anche rilevare che come indirizzo, come proposta politica è stata accolta prima dalle forze di maggioranza e poi dall’intero Consiglio Comunale quindi a questo punto qualcuno potrebbe dire che questo ordine del giorno potrebbe essere superato o obsoleto, noi abbiamo riflettuto su questo, abbiamo comunque ritenuto opportuno presentarlo perché contiene un elemento che secondo noi rafforza sia il nostro ordine del giorno che l’indirizzo espresso e conclamato dall’intera maggioranza e dal Consiglio Comunale cioè il discorso della data, noi abbiamo previsto nel nostro ordine del giorno il termine del 31.12.2003 che sicuramente non è un termine perentorio ma che comunque da’ all’amministrazione un termine per poter elaborare una proposta, che noi vediamo come un soggetto giuridico a controllo dell’ente locale maggioritario, quindi adesso non è il caso di tradurre in numero o quote ma comunque il 40, radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 111 55% comunque il Comune deve avere il ruolo, un potere decisionale forte ma non solo di indirizzo ma anche di controllo, se poi dopo questo soggetto si apre anche a sinergie e collaborazioni con privati come potrà succedere o è auspicabile che accada, sempre per ottimizzare e valorizzare sempre di più questo patrimonio dell’ente questo è più che mai auspicabile quindi pensiamo anche che il termine del 31.12 fissa un obiettivo di bilancio, riteniamo anche che l’amministrazione è in grado sicuramente di elaborare una proposta in questo senso, ripeto il termine non lo consideriamo perentorio ma un obiettivo certo che vogliamo l’amministrazione assolva. Siamo disponibili a discutere, ci fa piacere che ormai questo nostro indirizzo politico sia avvalorato dagli indirizzi di bilancio, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti, ho prenotato il collega Belluzzi prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Brevemente io concordo con questo ordine del giorno nelle sue linee fondamentali soltanto credo che lo SDI che è forza di maggioranza debba fare anche una riflessione. Quando qui sul “impegna” dice “...impegna l’amministrazione comunale anche in virtù dei recenti fatti avvenuti ad elaborare e presentare in Consiglio Comunale una proposta entro il 31.12...” e questo visti i tempi tecnici questa amministrazione comunale così... è una esagerazione, che contempli la valorizzazione di cui sopra attraverso la costituzione di un soggetto giuridico autonomo, società di cui il Comune conservi la direzione politica ed amministrativa di controllo. Allora io qui vorrei fare un ragionamento non tanto con lo SDI ma quanto con l’amministrazione comunale: se noi sui rifiuti facciamo una società, sulle farmacie facciamo una società, sull’azienda agraria facciamo una società, quindi significa che noi aumentiamo i costi perché una società comunque sia che mantiene gli stessi impegni... quindi la situazione va vista in maniera più complessiva, qui deve essere fatta una società che riguardi tutti i servizi e mi sta bene, una società che riguardi tutte le attività produttive mi va bene, ma che per ogni singolo settore noi facciamo una società avremo un’esagerata decuplicazione dei costi che senza aver nessun risultato. Quindi credo che se il collega dello SDI modifica o sopprime l’impegna è una affermazione di principio questo ordine del giorno che noi possiamo anche condividere, se invece permane questo orientamento non ci preoccupa tanto per questo ordine del giorno ma ci preoccupa tanto per la politica complessiva dell’amministrazione comunale. Bisognerà dire “...facciamo un...” se alla fine facciamo 10 società quante sono le strutture del Comune che vogliamo privatizzare, io credo che l’Assessore Romagnoli presenterà subito le dimissioni perché non troverà nemmeno i soldi per finanziare e coprire le spese relative alla normale gestione di queste società senza poi aver nessun risparmio effettivo, quindi ripeto, se poi debbo concretizzare quanto ho detto presenterò un emendamento che sopprime il comma “impegna” quindi ripeto sulle indicazioni di principio fatte dal Capogruppo dello SDI siamo d’accordo, siamo disposti anche a votarlo, se si fa chiarezza in questo senso, altrimenti non lo voteremo, io presenterò comunque un emendamento che sopprime il comma “impegna.” PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, dunque, collega Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Ma, sono soddisfatto che lo SDI abbia riprensentato perché quando facevo parte dello SDI a suo tempo avevamo già lanciato questa radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 112 prospettiva, mi associo anche perché l’avrei detto io quanto ha detto Belluzzi sulla questione del soggetto che dovrà gestire autonomamente questa azienda agraria che logicamente non può essere assolutamente un altro soggetto distinto da quello che sono altri soggetti che stiamo creando, anche perché vorrei ricordare che praticamente l’azienda agraria è nata proprio da lasciti di beni che dovevano servire per l’assistenza e quindi per il sociale, secondo me trasformare questa azienda agraria solo per mero puro commerciale – diciamo – quindi per poterla far rendere quello che effettivamente deve rendere, tenendo non presente il discorso del sociale mi sembra una cosa un po' assurda, anche perché vorrei ricordare che dall’esperienza anche avuta in quel convegno che è stato tenuto a Villa Borgognoni, mi sembra che questa possa essere una delle tante strutture che potrebbe essere gestita all’interno dei servizi sociali perché effettivamente potrebbe dare quel qualcosa in più al servizio sociale che praticamente diminuirebbe i costi del sociale. Quindi su questo punto ci trova pienamente d’accordo ma creare solamente una società per far rendere questa azienda agraria che sicuramente sarà strutturata poi con il Comune che gestisce e che quindi secondo me non ha – e lo ha dimostrato in tutti questi anni – quelle capacità di poter amministrare questa azienda agraria perché in effetti sono state dette tante cose, che non rende perché non vendiamo la carne al costo di mercato, non rende perché diamo la carne negli asili ma diamo la carne genuina comunque agli asili, alle scuole, alle mense dell’ospedale che anche qui ho grandissimi dubbi anche perché visto che certe mense sono state privatizzate, parlo di quelle della ASL non vedo perché dovrebbero eventualmente essere favorite quelle ditte che dovrebbero venire a comprare la carne dall’azienda agraria del Comune di Jesi a costi sicuramente inferiori a quanto almeno l’amministrazione ci ha dato sempre da intendere. Quindi io ritengo e mi auguro che appunto questo progetto vada avanti, visto che oltretutto il discorso di fare una società per la gestione dell’azienda agraria, vorrei ricordare ancora una volta a Simona Romagnoli, era stato votato in questo Consiglio Comunale e poi è saltato tutto perché la stessa Romagnoli ha detto che il Comune di Fabriano non si è reso più disponibili, io ritengo ci vorrebbe una strategia maggiore per quanto riguarda appunto la gestione di questa azienda agraria e capire bene perché tenere questa azienda agraria in questo modo e per quali fini deve essere tenuta. Io ritengo che principalmente l’azienda agraria anche perché ripeto sono beni – i terreni che sono stati dati – che influiscono maggiormente sulla rendita di questa azienda, sono terreni provenienti da donazioni e quindi specifiche per l’assistenza ed il sociale, quindi mi auguro che ci siano dei progetti concreti, non dico entro il 31.12 ma che si arrivi almeno a breve, nei primi mesi del 2004 in un progetto fondato e non solo su questa questione ma io direi anche sul discorso ancora non ben definito dei servizi sociali, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Ho prenotato la collega Meloni. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Sì, grazie Presidente, io stavo parlando con il gruppo proponente proprio per esporre la riflessione del gruppo de La Margherita, certamente nel contenuto e nel merito siamo d’accordo soprattutto perché quello che si chiede con questo ordine del giorno l’abbiamo già votato negli indirizzi di bilancio quando nelle esternalizzazioni abbiamo dato la priorità a questi due settori: il settore dei rifiuti e dell’azienda agraria, quindi io credo che quello che chiede il gruppo SDI ci sia già nei programmi dell’amministrazione e sia già stato votato nella pratica degli indirizzi di bilancio. Ascoltando quello che diceva il collega Belluzzi, ritengo che se il gruppo dello SDI è d’accordo nel ritirare questo in questa seduta del Consiglio perché poi si possa fare un ragionamento più ampio e coordinato sia riguardo a quello che andremmo a votare questa sera al punto 10 proprio per i servizi pubblici, la proposta dello statuto per la costituzione di questa nuova società e quindi considerare le tipologie possibili di aggregazione radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 113 in modo tale da non disperdere energie ed evitare anche le diseconomie. Quindi io credo che i gruppi esprimano tutti l’accordo su quello che l’ordine del giorno contiene, ma la strategia dovrebbe essere a modo nostro di vedere più complessiva e coordinata, quindi necessita di una ulteriore riflessione. Credo sia opportuno piuttosto che ragionare su emendamenti o su aggiustamenti, valutarla in modo più coordinato e con una riflessione che vada nella riflessione sia del contenuto di questo ordine del giorno ma anche di quello che abbiamo ascoltato dagli interventi precedenti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, prenotato il collega Balestra, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Ricordo, anche in risposta al Consigliere Brazzini che se ben ricordo l’allora Consigliere Anconetani presentò un’altra cosa, non questa. Presentò la proposta di vendere. Dopo ognuno... (intervento fuori microfono.) ... vendere al miglior offerente comprese le vacche, gli ortaggi, le carni bianche e quant’altro...(intervento fuori microfono.) ... non... mi ricordo benissimo, memoria molto lunga... allora, l’ordine del giorno è condivisibile nel senso che fondamentalmente è frutto di una proposta che è stata fatta nostra nella scorsa amministrazione comunale con anche un Consigliere incaricato su questa questione – adesso è l’attuale Assessore – che presentò addirittura un atto di indirizzo in merito e che ottemperava praticamente questa cosa. Per tutta una serie di questioni adesso siamo arrivati al momento in cui questa cosa è diventata esecutiva. Il problema è un altro, qui non si parla di sovrapposizioni, certamente noi dobbiamo arrivare a dei soggetti che abbiano la loro omogeneità. Tutti noi sappiamo che fondamentalmente il problema della società dei rifiuti che andiamo a discutere dopo sappiamo tutti che comunque la società dei rifiuti anche in previsione delle leggi nazionali sarà un soggetto che comunque dovrà iniziare, fatto un percorso con altri soggetti, per arrivare ad un obiettivo finale che in un certo senso rappresenta sempre il pubblico ma rappresenta praticamente un gestore dei servizi il più ampio possibile all’interno della ATO proprio per garantire rispetto sia della legge Ronchi che tutte le varie leggi nazionali che si sono succedute, quindi non è (inc.) facciamo la società di rifiuti, non possiamo fare l’azienda agraria che ci costa troppo. Il problema è trovare delle forme di aggregazione omogenea che rispondano innanzitutto alla legge, che rispondono a delle sinergie con più alta scala, per esempio la società dei rifiuti che verrà discussa dopo prevede, è fondamentale perché ci permette di consistere e valutare un servizio che è quello dei rifiuti. Un servizio che come ho detto dovrà entrare perché quando la ATO darà i famosi incarichi ai gestori, io credo che comunque noi dobbiamo arrivare ad un gestore pubblico il più ampio possibile all’interno dell’ambiente territoriale ottimale per quanto riguarda i rifiuti, quindi non dico che è una società ponte perché la società è nostra, ma è una società che comincerà a discutere con altri per arrivare ad un servizio più efficiente, questa è la società dei rifiuti. L’azienda agraria non penso che fondamentalmente possa essere – scusate il termine – omogeneizzata con questi discorsi che facevo precedentemente. Il problema è che noi all’interno del Comune dobbiamo trovare e già annuncio adesso che ci sarà un apposito emendamento sul dispositivo della delibera della società dei rifiuti per cercare di eliminare quelle sovrapposizioni e sovraesposizioni all’interno della struttura perché dopo tutto se adesso se adesso la nostra struttura gestisce un servizio non può essere che il servizio che un soggetto giuridico autonomo crea pur sotto una diversa soggettività, crea uno spreco di energie e di risorse, quindi noi diciamo questo ordine del giorno lo condividiamo, figlio di atti già approvati, c’è una scadenza che secondo noi anche all’interno del bilancio dobbiamo in un certo senso accelerare, c’è da dire che uno dei primi passi per arrivare a queste esternalizzazioni si sta facendo e lo stiamo vedendo addirittura oggi, in questo Consiglio Comunale con tutte le considerazioni che ho fatto precedentemente, c’è da dire come ho detto tante volte e concludo veramente senno rischio di radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 114 essere ripetitivo, che le società eventuali devono essere fuse, create su caratteri di omogeneità, il polpettone multiservizi che c’è in molti casi rischia di essere un grande baraccone che fa sprecare più che creare praticamente risorse, energie, sinergie e soprattutto risparmi. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, dunque prima di far intervenire i rappresenti della Giunta terminiamo il giro dei consiglieri comunali, collega Curzi prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei lista Di Pietro): Grazie Presidente, anche noi condividiamo nel contenuto e nel merito questo documento, giustamente come ripreso nel documento il dibattito attorno all’ottimizzazione del funzionamento dell’azienda agraria comunale vede le sue origini già qualche legislatura fa, io non ho quella memoria storica che altri in questo consesso hanno, però vedo opportuno andare a dare quelle che possono essere delle risposte a quello che è un problema appurato, trovando la soluzione che sia come diceva poco fa Balestra omogenea ad altre scelte che questa amministrazione sta prendendo come quella che può essere l’azienda rifiuti che andremo a dibattere questa sera; quindi ecco, lo ritengo positivo e voteremo a favore di questo documento. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, dunque, collega Bucci prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Sì, rispetto all’ordine del giorno noi lo condividiamo nella quasi totalità, non condividiamo la soluzione del “impegna” dell’ordine del giorno perché io penso che anche per l’azienda agraria vada fatta una riflessione sugli obiettivi strategici che l’azienda stessa riveste per il Comune, per questo il problema dell’ottimizzazione chiaramente è condiviso e va perseguito, cioè l’ottimizzazione dell’azienda agraria va sicuramente realizzata però io non penso che la costituzione di una ottimizzazione attraverso un soggetto giuridico autonomo, quindi attraverso la costituzione di una società sia la panacea di tutti i mali, probabilmente in certi casi, anzi, è necessario fare la valutazione economica chiaramente corretta, rigorosa e approfondita, vedere se alcuni obiettivi poi potrebbero anche non avere logiche di azienda e di utile alla fine dell’anno ma non per questo potrebbero lo stesso essere obiettivi che questo Consiglio Comunale pone ad una sua azienda, quella agraria per esempio. Questo Consiglio Comunale potrebbe anche ragionevolmente accettare una gestione dell’azienda agraria non ottimizzata sotto l’aspetto dell’utile, quindi che non da’ utili a favore invece della produzione di beni messi a disposizione – come oggi lo sono – delle mense scolastiche, eccetera, ad alto valore da un punto di vista della salubrità dei prodotti, eccetera, è un esempio solo per spiegarmi, allora secondo me in questo caso la società non potrebbe garantire questo perché questa alla fine dell’anno deve presentare un’utile, invece il Comune può anche accettare che non ci sia utile ma pareggio riconoscendo una finalità strategica a cose diverse che non sono quelle del solo aspetto economico per questo secondo me questo “impegna” generico a parte i tempi molto ristretti ma anche questo e questa indicazione non ci trova d’accordo, per cui pur condividendo complessivamente la necessità di ottimizzare comunque l’azienda noi riteniamo che la soluzione proposta o perlomeno così come proposta sia effettivamente una soluzione per l’azienda o comunque che tutto questo vada valutato con maggior rigore, maggior attenzione perché ripeto non ci dobbiamo far prendere dall’idea che fare una società sia la soluzione dei nostri problemi e di quelli della città e quindi per questo ci asterremo sull’ordine del giorno. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 115 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato il collega Mastri. È stato un errore? Il collega Cercaci prego. CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, veramente questa volta in breve, per dire che condividiamo questo ordine del giorno del gruppo dello SDI, effettivamente come sottolineato da tutti, in particolare dal Capogruppo Fosco Brunetti, è importante seguire questa strada e quindi sin d’ora ci sentiamo di condividere questo ordine del giorno presentato dallo SDI. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci, abbiamo terminato gli interventi, passo la parola agli amministratori; prima però voglio informare che è stato formalizzato da parte del gruppo di Forza Italia dal collega Belluzzi l’emendamento all’ordine del giorno, l’emendamento che consiste... dunque, nell’ultimo comma, “impegna”, dopo “...l’amministrazione comunale anche in virtù dei recenti fatti avvenuti ad elaborare e presentare in Consiglio Comunale una proposta entro il 31.12.2003 che contempli la valorizzazione di cui sopra...” dopo questo cancella tutto, è questa la sostanza dell’emendamento fino praticamente alla fine del comma, quindi cancella “...attraverso la costituzione di un soggetto giuridico autonomo – società – di cui il Comune conservi direzione politica, amministrativa e controllo...” quindi questo è il contenuto dell’emendamento presentato da Forza Italia, a questo punto ho prenotato il collega Rocchetti e la collega Romagnoli, io do la parola al collega Rocchetti sapendo che comunque facciamo una infrazione al nostro regolamento, do la parola volentieri ma informo i colleghi consiglieri... (intervento fuori microfono.) ... no, no, soltanto per rispetto del regolamento quindi informo il Consiglio Comunale che do volentieri la parola a Rocchetti sapendo comunque che non è previsto nel nostro regolamento perché da parte dell’amministrazione comunale può esserci un solo intervento. ASSESSORE – LEONELLO ROCCHETTI: Ringrazio che mi hai dato la parola, siccome io vengo dall’agricoltura, qui sento delle cose strane che mi fanno ribrezzo a sentire, nell’agricoltura bisogna... ecco! Perché abbiamo fatto questo ordine del giorno? Per sapere come si gestisce questa azienda perché ha 300 ettari di terra, non può essere mandata in malora, qui non si sa un bilancio: quanto si incassa durante l’anno? Questo bisogna sapere prima di tutto. 300 ettari di terra, con i soldi della Comunità Europea, perché in collina, bisogna saperlo, da’ 1.200.000 lire, una azienda come quella di 300 ettari di terra si prendono sui 350.000.000 senza considerare il reddito che produce e questo non si fa. È inutile che facciamo l’agricoltura biologica, in questa non si dovrebbero usare né diserbanti né niente, io vorrei vedere al mese di maggio, nel periodo della pioggia che si crea l’umidità, gli si danno i diserbanti ed i trattamenti per la muffa, quest’anno che non li ha dati, ha raccolto il 40% e chi li ha trattati il 60%, nell’agricoltura il produttore guarda il reddito, questa è la realtà. In un dato momento queste cose bisogna verificarle, allora facciamolo: perché questa azienda non rende, qual è il motivo? Il qual è? Non possiamo andare avanti che io produco la carne e poi la do alle mense e non so quanto ho riscosso, devo fare una variazione, ossia le mense paga il Comune ed il Comune deve metterle sul bilancio dell’azienda agraria perché sono soldi della casa di riposo. È inutile che facciamo le varianti al bilancio per sanare la situazione della casa, dei 50.000 €, questa è la realtà; allora io so che l’azienda agraria mi produce tot, produco il grano mi va bene perché ho il contributo della Comunità Europea, produce le bestie mi sta bene perché la Comunità Europea mi da’ un tanto per bestia, questo bisogna sapere, e le bestie vanno tenute bene non come è successo adesso, sono rubate e non si sa chi le ha rubate, ma è possibile che una bestia... lasciamo perdere, basta che ne tiri radA3AFB.tmp.DOC 116 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 fuori una da una stalla quelle altre fanno una rivoluzione! Non vi dico... in dialetto si chiama “sbela” detta dal contadino, fanno una rivoluzione. 15 bestie non si caricano in un attimo, non si caricano in un camion, in un camion massimo ne metti 6, non basta la prima volta anche la seconda, allora bisogna mettere anche un responsabile sull’azienda che controlla il bestiame, sa quando è ora di partorire, perché la bestia la vedi subito, cambia, si trasforma, io avevo mi padre alla notte ne faceva un giorno, perché una bestia per noi era la vita, una terra da 4 ettari ci vivevamo in 6 dando la parte al padrone, era mezzadro e durante all’anno ci si andava avanti, con il grano, il bestiame e tutto, allora il bestiame va controllato, quando è un certo periodo, noi non viviamo in Argentina che è uno stato brado che c’è le temperature diverse, noi viviamo in Italia che ad una certa ora cambia la temperatura, allora le bestie vanno riportate dentro, nella tettoia, lateralmente ci si mette dei ripari che alla bestia non vangano le malattia perché può prendere le polmoniti o tante altre, poi le manzette, le gestanti vanno da una parte e le altre da un'altra, che tu le controlli meglio è vero? È inutile che facciamo l’agricoltura biologica, noi dobbiamo controllare prima di tutto che agricoltura c’è là, io non posso vendere la bestia a meno, anzi la devo vendere di più, chi fa l’agricoltura biologica la roba la vende più cara, questa è la realtà, perché tu dai un servizio se veramente è biologica, ma io non ci credo, voglio essere chiaro, non ci credo perché l’agricoltura biologica tu la devi fare sul grano, su tutte le culture, allora devo dire, torno a mettere il grano, metto il grano, torno a fare i foraggi, vendo i foraggi, torno a mettere le bietole, metto le bietole, metto il grano turco ho il contributo, metto il sorgo ho il contributo, metto i girasoli ho il contributo, vedete quante cose vengono fuori? Allora bisogna vedere come va gestita questa azienda qui non è il problema... perché si deve fare una società, mica la società... la società ha gli incassi e gli introiti questa, non si possono fare più società messe assieme anche per l’agricoltura perché tra questa e la nettezza urbana c’è una differenza grossa e come dico con il padrone, noi dobbiamo gestire nell’ente pubblico la cosa come il privato. Lo dico... anche se sono socialista a malincuore, questa è la realtà. Dobbiamo gestire con criteri diversi, si fa una società pubblica e mista. Senza retribuzioni, alla fine si fa assistenzialismo, dico no? C’è un Presidente che giustamente deve contarci, ma deve rinnovare questa azienda, rinnovandola questa azienda, come? Vedendo se rende bene il bestiame, qual è il prodotto che rende di più, c’è da fare una valutazione, però io voglio sapere, prima si sapeva in questo Consiglio Comunale quanto rendeva l’azienda agraria perché il povero Soverchia chi non la conosciuto era Presidente dell’Inca, era Consigliere, poi lo sostituito perché c’era incompatibilità mi disse che l’azienda agraria aveva dato 300 milioni 30 anni fa, 300 milioni di allora, dico andiamo a vedere no? Io che vengo dal (inc.) noi (inc.) il centesimo, adesso sull’azienda perché è più difficile, però bisogna che chi la dirige, parliamoci chiaro, è inutile che ti do 50 milioni che non mi porti risultati, vai a casa, io lo dico apertamente, non mi vergogno, lo dico senza peli sulla lingua perché io amministro per la città di Jesi e per quei poveri disgraziati che stanno alla casa di riposo. È inutile che io do la carne alle mense che poi sul bilancio non le riporto, io le devo riportare sul bilancio, quello che è l’azienda agraria, perché sono lasciti non so se vi rendete conto non facciamo come è stato fatto nella zona di Campolungo quando sono stati venduti i terreni, salvo conguaglio e non ha preso più niente l’azienda agraria, non approfittiamoci alle spalle dei poveri disgraziati che non sanno dove sbattere la testa. Ragioniamo! Prima di tutto dobbiamo sapere con precisione quanta terra abbiamo, abbiamo un tornaconto a piantare grano, bietole, sorgo e girasoli, ne abbiamo un tornaconto perché questi sono prodotti che hanno il contributo dalla Comunità Europea, io vi ho detto 300 ettari di terra ad un milione 300 milioni, più dopo ho il reddito, più sul reddito c’è quello che mi produce, ammettiamo che mi ci voglia il 70% delle spese, io ho un altro 30% che lo rimetto di qua. Non so se capite... questa è la politica e noi che stiamo a dire ritiri l’ordine del giorno, facciamo questo e quest’altro, bisogna dire che a noi non ci interessa se non lo facciamo adesso, questo ordine del giorno è per spronare questa maggioranza ed anche la minoranza ad essere tutti responsabili. In questo momento dobbiamo essere tutti d’accordo, troviamo la soluzione migliore, vediamo come si può venirne fuori, non è detto che sia il 31.12 potrà essere il 31.01 ma non andiamo alle galende greche perché ne radA3AFB.tmp.DOC 117 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 facciamo un altro dopo e ne facciamo un altro ancora, io non vorrei arrivare a questo, lo dico. Io sono un po' cattivo su queste cose, io concludo, sono troppo accorato perché uno che è vissuto in questo mestiere, sente qui dentro certe barzellette, non fa piacere, significa non conoscere... scusate e come se io parlassi della scuola, sono un profano, della medicina sono profano e sto zitto, ma di queste cose qui no, io vorrei fare un dibattito come qualsiasi persona perché io ero del direttivo provinciale della CGIL e dell’esecutivo della Feder Mezzadri, ai convegni sono stato sempre presente sull’agricoltura sempre, sul problema del pesco, del melo, dell’uva e queste cose qui, allora ad un dato momento su queste cose si è sempre ragionato, nel passato che eravamo mezzadri, riuscivamo a viverci adesso sono cambiati i tempi, sono diversi, però allora ripeto, quale prodotto faccio, quale mi torna? Il bestiame mi rende? Allora aumento la produzione di bestiame perché anche in questo ho il contributo, ecco la valutazione che un tecnico deve sapere, mi deve rispondere che fai? Quanto concime ci vuole, quanto gliene dai? Quanta roba ci vuole? Io faccio un conto, ho speso tanto, ho incassato tanto, l’azienda agraria mi ha dato tanto, questo è il discorso, la prossima volta, non vedo l’Assessore, che ci porti il bilancio, noi vogliamo il bilancio... sono andato fuori fase, perché in agricoltura bisogna starci e conoscerla, compagni, le chiacchiere, la demagogia, le belle parole non contano, i problemi dell’agricoltura si risolvono credendoci e dando la possibilità alle persone competenti perché le portino avanti. Io chiudo, chiedo questo se non va bene il 31.12 andremo a finire ad un mese più tardi o due non dice niente però non andiamo alle calende greche, voglio che si porti ad un prossimo Consiglio il bilancio preciso, questo dovrebbe essere, e che la produzione che si vende, la carne, il maiale o il bestiame, venderla se la prendono le scuole deve essere pagata e messa sul bilancio sarà una partita di giro ma so quanto mi ha reso, allora finisce che io faccio una variazione di bilancio per risanare quella che è la casa di riposo, finisce perché in passato c’erano 150 anziani e vivevano con l’azienda agraria, io sono stato 10 anni Assessore ai servizi sociali, conoscevo vita e miracoli, dico qual è l’azienda agraria, è un azienda che se gestita bene deve rendere, fate un conto, un’azienda come questa se l’avesse un privato in un dato momento avrebbe voluto sapere quanto gli rendeva altrimenti l’avrebbe venduta, perché se anche l’affitto – caro Presidente e poi chiudo – a 700 mila lire all’ettaro perché questo è il prezzo, quei 200 milioni li incassi da questa operazione, io vorrei che maggioranza e minoranza ci riflettessero sopra, noi non mettiamo la fuga, Belluzzi quell’emendamento non dice niente, l’emendamento potrà essere valido su quello che dico io, bilancio e cambiare rotta. Scusate e grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Rocchetti, volevo dire, non confondiamo i ruoli, chi sta nell’esecutivo come te che sei Assessore ed i consiglieri comunali ed i gruppi che propongono... è il gruppo che propone al Consiglio Comunale. Scusa. L’Assessore Romagnoli. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Io sarò brevissima perché su tutte le considerazioni che faceva Rocchetti avremo modo di tornare successivamente quando discuteremo il bilancio chiaramente che comprende anche il bilancio dell’azienda agraria, solo per chiarire, cioè l’azienda agraria adesso non vorrei che qua si instaurasse uno strano concetto, l’azienda agraria non è eternamente in perdita, ha fatto delle attività, ha investito su alcune cose, ha fatto un percorso per cui l’altro giorno è arrivata la certificazione definitiva di tutto un percorso biologico come questo Consiglio Comunale votò nel ’99, c’è una tranquillità ed una garanzia notevole nel tipo di alimenti che produce perché vengono forniti quindi alle mense... non sto a ridire tutte le cose che ormai sono note all’interno di questo Consiglio Comunale, non le dico mi dice il Sindaco però mi piace ribadire che comunque la trasformazione da una azienda standard, classica, tradizionale ad una azienda che produce carni biologiche completamente certificate dalla nascita fino all’uccisione in mattatoio – è radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 118 arrivata la certificazione l’altro giorno – ha un costo, chiaramente la riconversione come voi sapete costa e su questo vorrei essere chiara; la seconda questione che ci interessava e che sottoponeva il problema il Consigliere Belluzzi, non è che noi abbiamo intenzione di fare 10 o 20 società noi abbiamo intenzione di raggruppare le cosiddette aree strategiche d’affari che sono sostanzialmente gruppi omogenei di attività che consentono una formulazione giuridica ed autonoma abbastanza omogenea rispetto ad alcuni settori dell’ente e quindi i servizi produttivi chiaramente vanno visti in questo senso. La sovrapposizione dei costi, per come abbiamo pensato di lavorare non ci dovrebbe essere una grossa sovrapposizione di costi, semplicemente perché si tratta solo di costituire la società perché poi abbiamo intenzione di costituire S.r.l. con capitale sociale minimo, senza Collegio Sindacale, con amministratore unico, senza Consiglio di Amministrazione e senza compensi ai Consiglieri di Amministrazione e l’elaborazione contabile, quindi tutta la gestione contabile ed amministrativa fatta all’interno dell’ente, ovviamente dotando l’ufficio ragioneria delle basi conoscitive di una contabilità di tipo privatistico piuttosto che non di tipo finanziario. Ora su questo quindi direi che opportunamente strutturata ed organizzata io ho fatto una riunione questa mattina con tutti i dipendenti della ragioneria che ovviamente su questo hanno capito che c’è una grossa sfida da percorrere, perché bisogna anche cambiare un po' di impostazione di lavoro però credo siano tutti d’accordo in questo senso perché come dicevo in Commissione poche sere fa, controllare la contabilità di queste società operative è anche controllo strategico e politico perché conoscere la documentazione, conoscere i conteggi, conoscere gli utili, conoscere gli andamenti economici giorno per giorno, attraverso la documentazione contabile, significa controllare ora questo Comune intende avere un controllo totale sui soggetti operativi che si andranno a costituire poi diceva Balestra successivamente il gruppo DS credo proporrà anche un emendamento alla delibera della costituenda società dei rifiuti per attuare questo modello organizzativo però io credo a questo punto che la sovrapposizione dei costi che il Consigliere Belluzzi paventava adottando questo modello gestionale del Comune non si dovrebbe verificare quindi su questo io sarei per rassicurarlo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Romagnoli, ho prenotato il collega Serrini prego. CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Dunque, ultra velocemente per dire che noi, lo diceva Brazzini, lo confermo, condividiamo l’impostazione e le ragioni che stanno a fondamento dell’ordine del giorno presentato dallo SDI quindi anche le cose che diceva l’Assessore Rocchetti nel loro complesso, a maggior ragione però anche alla luce di quello che diceva l’Assessore Romagnoli mi sembrerebbe opportuno che l’ordine del giorno che approva il Consiglio Comunale e che in questo momento non conosce il progetto che l’Assessore sta predisponendo che probabilmente è omogeneo rispetto anche alle conclusioni dell’ordine del giorno mi sembrerebbe logico che l’ordine del giorno si concludesse laddove lo stesso Belluzzi diceva, cioè laddove si dice di impegnare l’amministrazione comunale a formulare al Consiglio entro il 31 dicembre 2003 una proposta, poi se l’amministrazione comunale nel progetto complessivo che risponderà alle esigenze che muovono e che hanno mosso lo SDI a fare questo ordine del giorno porteranno ritenere che la forma giuridica opportuna è quella societaria anche sotto il profilo della compatibilità economica, gestionale e quant’altro come forse è probabile alla luce di quello che diceva l’Assessore vorrà dire che il modello organizzativo funzionale societario sarà quello però in questo momento noi non lo sappiamo, non abbiamo tutti gli elementi di valutazione per ritenere che debba essere quello il modello funzionale ed organizzativo quindi fate in modo che il Consiglio Comunale accolga questa impostazione, poi la valutazione sul tipo di modello la facciamo nel momento in cui entro il 31 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 119 dicembre l’amministrazione comunale porta la sua proposta, mi pare anche un modo più corretto e più logico per arrivare ad una conclusione più condivisa dall’intero Consiglio Comunale. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini ho prenotato il Sindaco prego. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Io capisco quelle che sono alcune questioni poste sia da Belluzzi che da Serrini nella loro proposta di emendare l’ordine del giorno presentato dallo SDI che io condivido nella sua integrità perché credo che rispetto a questa cosa noi intanto la questione delle due società che riguarda il servizio dei rifiuti e l’azienda agraria è una questione che abbiamo focalizzato, discusso e prospettato da tempo sin dalla definizione di programma di governo. Credo che il percorso che si potrà fare sarà quello... esattamente lo stesso, forse anche con un tempo maggiore rispetto a quello che è stato fatto per la definizione del percorso per la società di rifiuti di cui oggi approviamo lo statuto, nel senso che l’impegno è quello di portare una proposta, una bozza in discussione da sottoporre a tutti i consiglieri nelle Commissione, ai gruppi consiliari, eccetera di statuto per la società dell’azienda agraria, ora tra l’altro da qui io credo non si possa evincere il fatto che allora a questo punto per ogni servizio che intendiamo gestire in maniera diversa noi faremo una società ad oc anche perché lo stesso statuto della società di rifiuti che approviamo questa sera lascia aperte delle possibilità in futuro di poter anche eventualmente inserire servizi che abbiano una loro omogeneità con quelli che sono... (fine lato A – II° cassetta)... competenze ed il servizio che prioritariamente oggi affidiamo alla società dei rifiuti e su questo è chiaro che poi queste cose non saranno compito di nessun altro se non del Consiglio Comunale di discutere le eventuali possibili ed ulteriori questioni che possono riguardare la gestione di servizi di questo tipo, quindi io credo che da questo punto di vista noi possiamo con chiarezza dire che il nostro intendimento così come abbiamo detto e scritto in più occasioni e riportato anche nel documento di indirizzi di bilancio è quello di andare alla costituzione di queste due società. Per quello che riguarderà poi le altre ipotesi, questioni o progetti futuri non oggi definiti, identificati e non oggi ancora configurati, su questo credo ci sarà una discussione che rimane aperta ed il confronto sarà il più ampio possibile come sostanzialmente è stato il percorso che abbiamo fatto e che ci porta oggi ad assumere già una decisione. Quindi io credo in questo senso che non ritengo di condividere la proposta di emendamento fatta da Belluzzi e sostenuta adesso anche da Serrini perché non vedo rischi o pericoli che si possono configurare anche rispetto ad altre possibilità che oggi non esistono e non sono all’ordine del giorno, quindi io voterò favorevolmente all’ordine del giorno così come è stato presentato. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco a questo punto non ho altri interventi prenotati... sì, Brunetti. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Sì, Presidente credo che tocchi a noi la parola per pronunciarci sull’emendamento, allora noi siamo soddisfatti della discussione che c’è stata e l’angolatura che ha sottolineato il Consigliere Belluzzi sicuramente è legittima però nella struttura anche formale dell’ordine del giorno l’emendamento da lui proposto sicuramente secondo noi non sposta sostanzialmente l’obiettivo che avevamo con questo ordine del giorno che riguarda esclusivamente la forma di struttura che gestirà l’azienda agraria. È vero che ci possono essere accorpamenti, servizi produttivi, unificarli sotto una struttura ma è anche vero che secondo noi ci sono delle specificità ed in virtù dell’organizzazione, della prospettiva di un Comune holding radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 120 sicuramente non può una struttura gestire diverse specificità, il discorso dell’azienda agraria come il discorso delle farmacie sono specificità talmente forti per cui noi riteniamo che le preoccupazioni del Consigliere Belluzzi in questo caso vengano meno, quindi per questo motivo respingiamo l’emendamento proposta dal gruppo di Forza Italia. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti a questo punto apriamo le votazioni, non ho altre prenotazioni... Belluzzi prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Allora, io non capisco perché l’amministrazione comunale quando c’è da parte delle forze d’opposizione un credito ed una accettazione della buona volontà dell’amministrazione poi ci si chiude a riccio su un problema formale, io ricordo all’Assessore Romagnoli quando due anni fa all’inizio del suo mandato, ma è un discorso su un dibattito che c’era anche nella precedente amministrazione, si parlava di costituire una società con primarie aziende operanti nell’informatica per seguire un processo relativo alla gestione dell’ICI, al problema di carattere di bilancio, di controllo di gestione, eccetera, di una società mista pubblico/privata alla quale poi tra l’altro l’ente locale questo devo dire sinceramente era l’atteggiamento e l’orientamento mio, avrebbe poi potuto trasferire esternalizzando alcuni servizi interni al Comune perché ricordate che oggi noi facciamo una esternalizzazione impropria perché noi lo facciamo per alcuni servizi all’interno dell’Assessorato alle Finanze, all’ufficio tributi, però che facciamo? Prendiamo validissimi – devo dire ma li prendiamo – dipendenti di cooperative che lavorano all’interno della nostra struttura. Noi abbiamo all’interno della rete civica sempre dipendenti di cooperative che lavorano all’interno della nostra struttura tant’è vero che questo è successo recentemente caro Sindaco, ma lo devo dire, è successo ed un Sindacalista che fino a due minuti fa era qui presente ha fatto anche un comunicato stampa, noi abbiamo assistito addirittura ad una nostra esternalizzazione facendo un appalto per la gestione delle mense, eccetera, vinto da una ditta di Pescara poi il Sindaco si fa proprio dei problemi Sindacali tant’è vero che ha convocato in questa sede una riunione con alcuni Sindacalisti per discutere la gestione di... allora noi non abbiamo capito a cosa servono le società, le società quando si esternalizza ed in questo caso il Comune ha fatto delle micro esternalizzazioni come può fare una amministrazione comunale di sinistra con un Sindaco sindacalista, bravissimo dal punto di vista personale, quindi che tipo di esternalizzazione se poi portiamo quindi che tipo di esternalizzazione se poi portiamo i problemi in casa nostra, che non dovrebbero essere nostri, quando io esternalizzo un servizio significa che poi il referente – uno – devo tutelare che vada tutto bene – due – devo assicurarmi che sia corretta la gestione, io voterò a favore dell’ordine del giorno dei Comunisti sul problema dell’acqua perché focalizza l’attenzione su un problema che è importante, che è pubblico ma se poi la gestione la do ad un privato io mi devo confrontare con il privato sui risultati. Allora sulle tariffe, sul funzionamento del servizio, se mi assicura il mantenimento dei servizi sociali, perché è una forma per risparmiare, per economizzare. Noi facciamo il contrario. All’ultimo Consiglio Comunale pur non avendo firmato un assegno in bianco come qualcun altro voleva firmare, io ho firmato un attestato di buona volontà all’Assessore alle finanze, però questo attestato di buona volontà che alcune forze dell’opposizione, Forza Italia ma credo anche altri hanno riconosciuto a questo Assessore non è a scatola chiusa, noi vogliamo verificare i processi, allora prima una società di cui non si parla più poi una società per l’azienda agraria però potrebbe essere aperta a che... le società si gestiscono nella misura in cui il fatturato è compatibile con dare all’esterno perché se noi facciamo una società che poi fa 500.000 € di fatturato, io vi dico subito, non facciamola e gestiamo all’intervento perché spendiamo di meno, il discorso deve essere complessivo, questo è quello che dal primo incontro che abbiamo avuto come Commissione di Controllo e Garanzia con alcuni consulenti del nucleo di valutazione, tra le righe, il radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 121 problema è questo. Allora, vogliamo fare le cose serie? L’opposizione vuole essere coinvolta. Se dopo ci volete coinvolgere è un problema vostro, io so già gli obiettivi che noi ci diamo e che potrebbero essere se gestiti bene anche in linea con quelli dell’amministrazione comunale però siamo contrari alle affermazioni di principio che poi non si sostanziano con procedimenti seri ed attività concrete e poi parlerò per quanto riguarda la società rifiuti, quindi noi abbiamo presentato un emendamento che è – cara Simona – più in linea di quello che vuoi su quello che proponi, però se subito, all’inizio questa amministrazione comunale si chiude non c’è nessun problema noi voteremo contro e vi anticiperò che questo sarà un altro degli ennesimi ritardi che saranno calendarizzati nelle riunioni della Commissione di Controllo e Garanzia perché anche su questo avremo dei ritardi. Quindi noi abbiamo fatto un atto di buona volontà, voi ci dite per opportunità, per grandi disegni caro Sindaco, credo di conoscere bene questa macchina comunale, io non vedo grandi disegni e non vedo persone che li portano avanti, però se voi volete fare una operazione di chiusura, quando si parla all’inizio del problema credo che ci risparmiate di perdere un po' di tempo e voteremo contro se viene respinto l’emendamento da noi presentato che ripeto e marginale ma un emendamento di stile rispetto ad un modo di comportarsi della pubblica amministrazione quando parla di esternalizzazione, non parlo di privatizzazione, Dio mi guardi se chiedo a questa amministrazione di fare società miste pubblico/privato, farei un buco nell’acqua e non ci provo nemmeno, però credo che è così. Non vorrei ritirare quell’assegno che non ho dato ma credo che ritiro quell’attestato di buona volontà perché questa si vede dal mattino e se il primo ordine del giorno che è talmente semplice sull’azienda agraria vi comportate così non so che faremo in seguito. Per cui se viene respinto l’ordine del giorno voteremo contro questa delibera. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, ho prenotata la collega Meloni prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Dichiarazione di voto, io sono dispiaciuta che la proposta del ritiro sia stata interpretata come un qualcosa per non saper affrontare la situazione o per fare quattro chiacchiere, no ma non importa, comunque andiamo al problema perché ripeto sulla soluzione del problema tutti ci siamo e tutti eravamo d’accordo, non richiamo quel problema sollevato con l’interrogazione che ho fatto il mese scorso sulle vicende accadute in questi ultimi tempi all’azienda agraria, quindi figuriamoci se non siamo d’accordo, in ogni caso la proposta del Consigliere Belluzzi è nella direzione che ci trova d’accordo perché non solo non tarpa niente ma apre le possibilità quindi mi paiono anche molto poco generose le frasi che Gioacchino ha usato verso la maggioranza perché non si chiude a riccio, non è questo, è un dibattito su cui alcuni si trovano d’accordo ed altri no, noi ci troviamo d’accordo ripeto perché è nella linea che avevamo ascoltato e che abbiamo anche ripetuto più volte, non solo nelle votazioni, nei programmi e negli obiettivi che abbiamo e che sono quelli che l’Assessore al bilancio più volte ci ha detto, ci ha detto, come Assessore al Bilancio e ci aveva comunicato come Consigliere delegato al progetto azienda agraria, voteremo l’emendamento proposto ed in ogni caso se non accolto ci dispiace ma per coerenza voteremo naturalmente perché siamo d’accordo nel merito e nel contenuto. Lo stile anche qui ed il metodo hanno valori che possono fare pesi politici non indifferenti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, non ho altri... l’associazione prego, per una breve replica Assessore. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 122 ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Sì, brevissima sulle considerazioni che faceva Belluzzi, io ho capito il discorso che fa Belluzzi, giustamente lui dice che siamo in linea e lo so perché abbiamo discusso tante volte di questo argomento però quello che voglio dire io e su questo valutiamo come il gruppo proponente discuterà l’emendamento io dico che è assolutamente necessario ed il progetto che io porterò prevede questo, costituire una società, una S.r.l. snellissima anche per motivazioni che esulano dagli aspetti organizzativi puri, faccio un esempio stupidissimo: l’assunzione del personale, un conto è avere difficoltà costanti e continue come stiamo facendo adesso per reperire personale da impegnare nell’azienda agraria perché sono ovviamente procedure diverse da quelle di tipo attivabili in una S.r.l. che ci costringono a sprecare energie nella ricerca del personale attraverso il collocamento, l’alternanza di soggetti che poi vanno e vengono rispetto ai tempi determinati, cioè c’è tutta una normativa per non andare a parlare poi della parte fiscale che io e te abbiamo sempre discusso Gioacchino, cioè il discorso della possibilità di detrarre l’I.V.A., ci sono una serie di argomentazioni tali per cui la valutazione di costituire una S.r.l. per un servizio produttivo tipico come lo è una azienda agraria che abbiamo sempre discusso e che secondo me va portato avanti. Ora, se insieme al discorso della azienda agraria vogliamo valutare se inserire anche altri servizi io su questo dico che lo possiamo fare dandogli un oggetto sociale che ci consenta di aggregare anche altri servizi produttivi. Quindi la mia non è una chiusura, non è che io dico: “no, non voglio che si faccia un progetto complessivo” sarei miope, il progetto complessivo va fatto dico però secondo me intanto per l’azienda agraria è opportuno procedere velocemente ad una S.r.l. molto snella che con le dimensioni che abbiamo noi ben si attaglia. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore a questo punto ripeto non ho altri interventi quindi poniamo in votazione l’ordine del giorno. A questo punto – collega Belluzzi – non mettiamo in votazione l’emendamento perché il proponente ha dichiarato comunque di non accettare l’emendamento di Belluzzi a nome del gruppo di Forza Italia. Quindi apriamo le votazioni del punto 7: Presenti n. 28 Astenuti n. 06 Votanti n. 22 (Gregori e Lombardi per D.L. La Margherita – R.C. – S.U.J.) Favorevoli n. 18 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi, Montali per F.I. – Mastri per A.N.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 7 viene approvato con 18 voti favorevoli, 4 contrari e 6 astenuti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 123 COMMA N. 8 - DELIBERA N.196 DEL 28.11.2003 ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE AVENTE AD OGGETTO LA PREDISPOSIZIONE DI INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE AGRICOLE OPERANTI NEL SETTORE DELLA BIETICOLTURA Escono Brazzini, Brunetti, Mazzarini e Serrini Sono presenti in aula n.24 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Illustra l’Assessore Mammoli prego. ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: È un ordine del giorno semplicissimo in quanto fa seguito ad una richiesta pervenuta dall’associazione nazionale produttori bieticoli i quali chiedono alle varie amministrazioni comunali atti di sensibilizzazione nei confronti della Regione ed in particolare del Ministero delle Politiche Agricole in quanto voi sapete bene che la situazione della grande siccità durante il periodo estivo ha portato un danno notevole nei confronti della produzione delle bietole. Penso che la nostra città, il nostro territorio che non soltanto da sempre è stato vocato a questo tipo di produzione ma che in particolare ha proprio qui nella città di Jesi uno dei più grandi stabilimenti di produzione dello zucchero può essere naturalmente più sensibile di tanti altri rispetto a questo. Quindi si tratta semplicemente di una richiesta se il Consiglio Comunale ritiene opportuno inoltrare tale richiesta affinché il Ministero delle Politiche Agricole possa stanziare 50 milioni di euro a sostegno della produzione delle barbabietole da zucchero in tutto il territorio nazionale. Si tratta soltanto di questo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, non ho interventi. Sì. Collega Belluzzi prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma io credo che il comma “...invita la Regione Marche a valutare la presente proposta di sostegno a favore delle bieticolture predisponendo le idonee misure di intervento...” la Regione Marche non ha nessuno strumento per fare iniziative di intervento nei confronti del settore bieticolo, ma deve fare iniziative coinvolgendo in modo particolare gli organismi centrali e soprattutto la Comunità Europea perché è quella che sostanzialmente ha introdotto al di là delle situazioni climatiche eccetera su cui sono d’accordo, ha introdotto delle limitazioni ai contingentamenti di produzione bieticola. Per cui io integrerei la parte finale con “...misure di intervento con iniziative in merito da assumere nei confronti del Ministero delle Politiche Agricole e degli organismi comunitari... ” preciserei. ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: È una precisazione che può essere utile sicuramente però la richiesta da parte dell’associazione stessa è che ciascun ente locale si faccia referente nei confronti della propria Regione perché sia la Regione a... cioè potrebbe non essere scritto bene ma questa è la richiesta specifica così come è stata predisposta, però se può essere modificata in questo senso va bene, volevo semplicemente spiegare perché è scritto in quei termini va benissimo la modifica. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 124 CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Sono perfettamente d’accordo però io sono contro un Consiglio Comunale che vota ordini del giorno su richiesta di chi è interessato, ripeto sono uno che è molto sensibile e l’ho dimostrato nei confronti dei produttori, però mettiamoci anche del nostro che non sbagliamo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Balestra prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Presidente, adesso... signor Presidente almeno ci facciano vedere quello che votiamo... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego collega Balestra, non c’è nessun problema si figuri... CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): No, l’ordine del giorno è condivisibile anche nell’emendamento che ha presentato il Consigliere Belluzzi, quindi lo voteremo, c’è un problema grosso, specialmente in una città come la nostra che è una città a vocazione agricola e con una grossa impresa di trasformazione che riguarda questo settore quindi riteniamo che questo ordine del giorno con la modifica presentata debba essere accettato e soprattutto invitiamo la Giunta a farsi carico in prima persona dei problemi, praticamente che questo ordine del giorno non rimanga fine a se stesso ma sia praticamente un punto... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi per favore! CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): ...diventi un punto di riferimento importante nei confronti di queste associazioni presenti nel nostro territorio, quindi va bene presentare gli ordini del giorno ma ciò che è importante è che nel quotidiano, nel giorno praticamente che ci sia una opzione di stimolo, di sensibilizzazione ed un interessamento nei confronti di questo settore importante che è quello agricolo che riguarda la nostra zona. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, ho prenotato il collega Giuliodori prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, anche io condivido pienamente il contenuto dell’ordine del giorno sia nella sua articolazione che nelle motivazioni politiche che stanno alla base dell’ordine del giorno stesso. Io ritengo che la Giunta ed in questo caso l’Assessore Mammoli abbiano fatto bene a sottolineare una contiguità che c’è tra la produzione delle barbabietole nella nostra zona in generale nelle Marche e lo stabilimento della SADAM nel nostro territorio. Noi sappiamo che lo stabilimento della SADAM è sia dal punto di vista storico che da quello produttivo una grande risorsa per la nostra città e per la nostra economia, sappiamo però anche che è in piedi una discussione che riguarda la SADAM stessa sul futuro di sviluppo e di quanto sviluppo dello stabilimento stesso nella nostra città, ritengo quindi che si possa integrare quello che diceva Balestra cioè facciamo in modo che questo ordine del giorno sia appunto convenientemente seguito dall’amministrazione comunale ma facciamo anche in modo che le radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 125 vicende della SADAM siano anche queste seguite in modo doveroso dall’amministrazione comunale stessa. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, non ho altri interventi a questo punto votiamo l’ordine del giorno, prima però debbo leggere l’emendamento presentato dal collega Belluzzi che al comma “invita” Belluzzi correggimi se non è esatto “... la Regione Marche a valutare la presente proposta di sostegno a favore della bieticoltura predisponendo le idonee misure di intervento con iniziative in merito da assumere nei confronti del Ministero delle Politiche Agricole e degli organismi della Comunità Europea.” Quindi cancella le ultime due parole che qui non si leggono e si aggiunge questo. Okay. Quindi l’emendamento è condiviso ed accettato dal proponente, la Giunta, a questo punto apriamo le votazioni per il punto 8 così come emendato: Presenti n. 24 Astenuti n. 00 Votanti n. 24 Favorevoli n. 24 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 8 viene approvato all’unanimità, 24 a favore su 24 presenti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 126 A questo punto colleghi siccome mancano 15 minuti per la conclusione del tempo previsto per le mozioni ed ordini del giorno propongo al Consiglio Comunale di recuperare i 15 minuti dopo la presentazione del gruppo di lavoro incaricato alla variante generale al piano regolatore quindi non facciamo attendere ulteriormente i tecnici presenti, anzi ci scusiamo per il ritardo, però i lavori del Consiglio Comunale certe volte si prorogano più del previsto, quindi a questo punto se siamo d’accordo recuperiamo i 15 minuti poi quindi invito ad entrare le Dr.ssa Gabellini ed il Prof. Balducci, del Politecnico di Milano, prego... radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 127 INTERVENTI RELATIVI ALLA PRESENTAZIONE GRUPPO DI LAVORO PRG PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questo incontro che era stato preannunciato e concordato in Conferenza dei Capigruppo è il primo incontro con i tecnici incaricati alla redazione della variante generale al piano regolatore, la Dr.ssa Gabellini che è la coordinatrice di tutto il lavoro inerente la variante generale, il Prof. Balducci che invece è responsabile del gruppo di lavoro che si interessa in modo particolare del piano strategico alla variante generale, quindi è un incontro con il Consiglio Comunale tra l’altro il primo incontro con l’assemblea nel tempo necessario al lavoro ed alla predisposizione della variante stessa. È un impegno che ripeto anche nella prima presentazione alla Giunta di alcune settimane fa, è un impegno che io personalmente mi ero preso come Presidente del Consiglio per questa prima illustrazione, in modo da verificare nel tempo, insieme ai tecnici, il lavoro, il percorso che insieme naturalmente dovremmo fare. È un percorso impegnativo, sappiamo tutti quanti cosa significa predisporre una nuova variante al piano regolatore generale, quindi credo sia opportuno sotto tutti i punti di vista un rapporto reciproco e fattivo tra l’assemblea elettiva ed il gruppo di lavoro oltre... invito ad entrare anche, mi scuso, i responsabili del progetto Agenda 21 che credo siano qui. Intanto a questo punto passo la parola all’Assessore o al Sindaco... all’Assessore, prego Assessore Olivi. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Grazie Presidente, come richiesto e penso doveroso da parte dell’amministrazione, richiesto dal Presidente, andiamo a presentare il lavoro che ci vede proiettati verso quella sfida che è il disegno della città della Jesi futura. Mi illustrerà con l’aiuto di qualche slider l’intervento – inizia penso il Prof. Balducci si accomoda laggiù? – allora, il microfono... intanto che il Professore si appresta io vorrei presentarlo, il Prof. Alessandro Balducci, direttore del dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, il professore è ordinario di politiche urbane e territoriali ed è il responsabile del progetto del piano strategico che è uno dei tre elementi del progetto per la variante generale di Jesi. Professore a lei... PROF. BALDUCCI – PRG: sì, grazie, signori consiglieri, signor Presidente e signor Sindaco sono onorato di fare questa presentazione questa sera, nella doppia veste di Direttore del Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano che ha in corso questa convenzione con il Comune di Jesi e di responsabile di una parte di questo lavoro che è il piano strategico. Si tratta per noi di un impegno importante, il dipartimento che dirigo è il più grosso dipartimento dell’area dell’Architettura dell’Urbanistica del Politecnico di Milano, si è misurato con molti problemi complessi ma il Comune di Jesi è un Comune con una tradizione urbanistica così alta che ci è sembrato molto importante aderire a questa proposta e stiamo impegnandoci al massimo con tutte le nostre forze per quanto riguarda una operazione che è complessa, sperimentale e che proprio per questo ha ragione di essere condotta da un dipartimento universitario che è non un normale luogo di espressione e di professionalità ma è un luogo di ricerca oltre che di svolgimento appunto di una attività di professionale. Quindi con la Prof. Gabellini che poi è incaricata della parte più consistente siamo impegnati nella realizzazione di questa importante attività. Ora abbiamo organizzato delle brevi presentazioni che ci permettano di capire in che modo stiamo organizzando il lavoro e che tipo di caratteristiche ha ciascuno dei settori di una operazione complessa ed articolata in varie parti, come vedete da questo primo slider il sottotitolo che abbiamo dato al piano strategico di Jesi è “un processo di ascolto e di partecipazione della comunità jesina” ne avrete già sentito parlare, abbiamo già cominciato ad incontrare alcuni rappresentanti della Comunità locale, la pianificazione strategica radA3AFB.tmp.DOC 128 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 è una attività che molte città europee ed anche italiane hanno fatto, non specificamente prevista dal punto di vista della legislazione urbanistica da nessuna attività ma particolarmente adatta nella specifica situazione nella quale si trova in questo momento il Comune di Jesi di una riforma della legislazione urbanistica regionale che attribuisce ad un primo momento del processo di costruzione del piano proprio una importante dimensione partecipativa così come tutto il dibattito nazionale ed internazionale mette in evidenza essere una dimensione importante dal punto di vista dell’alimentazione e della messa alla prova delle proposte che i piani debbono contenere, quindi molte città dicevo, da quelle grandi Torino, Roma, Firenze, ma anche città medie come Pesaro, Vicenza e di dimensioni inferiori si sono misurate con questa dimensione che è una dimensione trasversale, cioè non riguarda soltanto il supporto al piano regolatore come per noi qui oggi è preoccupazione principale, ma è un processo che si sviluppa attraverso un percorso di ascolto e di confronto costante con le posizioni degli attori e quindi il piano strategico è l’esito di questo processo di ascolto ed ha come obiettivo quello di mappare, di fare una diagnosi dei problemi, delle opportunità, degli obiettivi che una città si può dare dal punto di vista dei processi di sviluppo dei territori e quindi di lavorare insieme alla comunità locale per costruire un’idea dei processi di trasformazione della città. Ovviamente stiamo facendo questa operazione in un momento particolare in sinergia con l’attività di costruzione della variante generale al piano e con l’Agenda 21 che si occupa più specificamente della dimensione e delle tematiche ambientali ma il cuore dell’attività del piano strategico è un cuore più ampio che comprende, dovrebbe fornire, degli strumenti, un documento alla fine ma un documento vivo, alimentato dall’attività che svolgeremo nel corso della sua costruzione che potrebbe offrire indicazioni più ampie per diversi settori dell’amministrazione – come dicevo prima – e dell’attività dell’amministrazione. Quali sono gli aspetti importanti che sono stati anche riscoperti rispetto al modo in cui parlavamo di partecipazione 10 o 15 anni fa? Gli aspetti importanti sono segnati qui brevemente, un coinvolgimento della comunità locale nella costruzione di una visione sul futuro della città, tante volte si sente dire quanto è importante avere un progetto di carattere generale che è responsabilità in primo luogo dell’amministrazione ma che per poter essere vivo deve essere alimentato e presente nell’intera comunità, quindi questo tema della costruzione della visione del futuro è uno dei temi fondamentali; raccogliere ed interpretare la domanda locale, molte delle strutture intermedie a fronte di una crescita di complessità dei nostri contesti sociali sono venute meno, riescono meno a canalizzare una lettura profonda e quindi la partecipazione serve ad entrare direttamente anche in contatto con la domanda; utilizzare la conoscenza specifica del territorio da parte di abitanti, associazioni, attori e soggetti organizzati, è una conoscenza molto dettagliata, molto profonda e che spesso non viene utilizzata ma anche utilizzare la capacità di fornire idee, dare indicazioni che entrando in relazione con la capacità poi della politica di fare sintesi rispetto a questo può arricchire la politica nel senso che può consentire agli organismi competenti ed al Consiglio Comunale di acquisire maggiori informazioni e quindi di poter assumere scelte più informate; infine il fatto di fare della costruzione del piano un evento, quindi un fatto importante in questo specifico momento, di riflessione e di ripensamento il che è importante dal punto di vista della vita della comunità. Cosa stiamo facendo? Stiamo svolgendo una serie di interviste e colloqui con singoli, associazioni e rappresentanti di interesse, questi sono i tipi di attività che contribuiranno alla formazione del piano strategico, abbiamo aperto un percorso specifico di coinvolgimento delle scuole con una attenzione particolare alla popolazione giovanile ed al ruolo della scuola all’interno della comunità jesina, abbiamo aperto degli incontri con le Circoscrizioni verranno svolti degli incontri nelle Circoscrizioni aperti anche ad abitanti e gruppi locali, verranno organizzati dei focus group tematici, lo vedremo nella parte centrale di questa attività e dei tavoli di lavoro su questioni cruciali per lo sviluppo futuro di Jesi. Il lavoro del piano strategico è articolato in una serie di fasi, una prima fase che è quella nella quale siamo in questo momento immersi è la fase di avvio, durerà fino a gennaio, è di analisi della documentazione esistente e di svolgimento di interviste e colloqui individuali e di gruppo con una rete di testimoni della città che ci vengono progressivamente indicati radA3AFB.tmp.DOC 129 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 nel corso del lavoro, una mappatura della domanda locale ed infine l’avvio dell’indagine con le scuole che appunto come ho detto è già stato dato inizio. Una seconda fase sarà quella centrale, si svolgerà tra febbraio e marzo del prossimo anno, questa prima fase preliminare ci serve a capire quali sono i temi e le questioni fondamentali su cui coinvolgere in modo strutturato in vere e proprie sedute di lavoro le forze della città nella riflessione sull’approfondimento e progettazione, sulla raccolta di idee ed indicazioni attorno a quelle specifiche questioni. Questo ci permetterà di redigere un primo documento che il Consiglio Comunale immagino potrà esaminare che è l’agenda strategica, cioè sulla base di questa ricognizione qual è lo stato delle cose che emerge da questa attività, lo mettiamo in un documento preliminare che appunto abbiamo chiamato agenda strategica e che nella terza ed ultima fase verrà trasformata in piano strategico raccogliendo ed incorporando progressivamente sia le attività di approfondimento che faremo con specifici tavoli di lavoro su specifiche questioni, sia tutte le indicazioni che verranno dall’amministrazione nelle sue diverse istanze. Le attività che abbiamo svolto finora sono limitate alle fasi di avvio quindi l’analisi della documentazione, sono state già fatte 13 interviste ed un colloquio con i giornalisti locali di cui forse avete avuto traccia, una mappatura della domanda locale con gli incontri con i Presidenti di Circoscrizione ne sono stati realizzati due, ne sono stati fissati tre con consiglieri e Commissioni Circoscrizionali, l’indagine sulle scuole, sono stati incontrati i dirigenti degli istituti comprensivi, i Presidenti dei Consiglio di Istituto, è stato avviato il lavoro anche attraverso un processo di messa a disposizione di strumenti di intervento nelle scuole che noi supporteremo ed infine è stato redatto un primo documento istruttorio su una questione che è diventata importante già in questa primissima fase che è quella dello scalo merci. Concludo facendo vedere quali sono alcuni dei temi preliminari che stanno emergendo in questa primissima fase nei colloqui che abbiamo avuto con i soggetti della realtà locale, è soltanto ovviamente un primissimo e totalmente provvisorio elenco ma mi sembra importante darvi una indicazione almeno sui tipi di questioni che stanno in questa primissima fase emergendo. Il tema del centro storico della sua bellezza, della sua rappresentatività, della necessità di investirlo attraverso un progetto che sia coinvolga le sue dimensioni fisiche di grande patrimonio culturale ma anche le sue dimensioni di politiche attive che possono andare nella direzione soprattutto di politica di carattere culturale. Questo tema del centro storico è emerso in tutta la sua rilevanza, non soltanto con riferimento alla pedonalizzazione ed ai problemi della sua attraversabilità ed utilizzabilità ma anche e soprattutto della sua vivibilità come grande patrimonio. Il tema del decentramento e della partecipazione, cioè la questione della riorganizzazione che state avendo con riferimento alla ristrutturazione delle Circoscrizioni ed assieme della necessità di trovare delle modalità nuove di relazione diretta con la cittadinanza, dando alla nuova dimensione del decentramento uno spessore ed una capacità maggiore di incidenza. Il tema della scuola nelle comunità, il lavoro con le scuole ci ha permesso di mettere in evidenza come ci sia una forte aspirazione anche con la partecipazione alle riunioni a cui i nostri collaboratori hanno cominciato a lavorare, ci sia una aspirazione a vedere una trasformazione ed una evoluzione della scuola proprio come centro di vita nella comunità non soltanto come luogo che può essere utilizzato da più funzioni e questo ovviamente è un altro tema su una scala diversa rispetto a quelli precedenti importante; il tema della mobilità come necessità di coniugare la questione dell’efficienza e dei forti problema della mobilità che da tutti vengono denunciati anche invece con la questione della sicurezza, dei percorsi protetti per popolazioni giovani ed anziane, è ovviamente un tema su cui possono essere fatti molti approfondimenti. Il tema dell’area vasta molto importante emerso già con tutta la sua dimensione, Jesi non soltanto e centro storico della valle jesina ed ha rappresentato un polo determinante nello sviluppo di questo territorio ma si può pensare dal punto di vista delle opportunità che le si presentano come il cuore di una città più vasta e da questo punto di vista sarebbe importante ci dicono i testimoni con i quali abbiamo cominciato a ragionare che potessero essere costruite delle politiche comuni con un territorio più vasto non soltanto facendo uno stato delle politiche infrastrutturale che attualmente sono in corso e di cui ancora non si legge con radA3AFB.tmp.DOC 130 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 chiarezza quali sono i tempi e le loro articolazioni, il ruolo che avranno nel futuro, ma anche proprio dal punto di vista del pensare ad una città più vasta e quindi pensare a rappresentare un’immagine di questo territorio che sia comprensiva di un ambito più vasto. I temi dello sviluppo economico, le capacità endogene, le grandi qualità e le eccellenze che sono già presenti oppure la capacità di attrarre localizzazioni dall’esterno... (fine lato B – II° cassetta) ...di Agenda 21 ecco queste sono soltanto alcune cose, un’altra molto importante che non ho segnato in questa lista è quella di politiche abitative che possano essere capaci di intervenire sul tema della fuga, dell’allontanamento dei più giovani che non riescono a stare ai costi del mercato nella città e una serie di altri temi. Ecco, questo è un lavoro in questa fase preliminare di emersione e di selezione dei temi più rilevanti e ci consentirà nella fase successiva di approfondirli attraverso il lavoro strutturato che ho cercato di descrivervi. Vi ringrazio per l’attenzione e sono ovviamente a disposizione se ci sono domande. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Adesso è la volta del Dr. Tarcisio Borto, Tarcisio è l’agente per lo sviluppo locale, questa nuova professione sorta dopo la conferenza di Rio per l’Agenda 21, lui di fatto è il coordinatore insieme al Dr. Valentini del gruppo di Agenda 21 è un componente del centro di modellistica ambientale di Urbino della Facoltà di Scienze Ambientali. DR. TARCISIO BORTO: Grazie, io vi parlerò delle politiche per lo sviluppo sostenibile, politiche e strumenti quindi di Agenda 21 locale e dello strumento valutativo per la misura di come si va verso la sostenibilità pianificata quindi la valutazione ambientale strategica ed il rapporto sullo stato dell’ambientale. Lo sviluppo sostenibile oltre alla definizione classica che è quella del rapporto Brundtland oggi viene definito in questo modo, c’è un processo nel quale l’uso delle risorse, la direzione degli investimenti, la traiettoria del processo tecnologico ed i cambiamenti istituzionali concorrono insieme ad accrescere le possibilità di rispondere ai bisogni dell’umanità non solo oggi ma anche in futuro, quindi c’è una piccola modifica nella frase ormai famosa del rapporto Brundtland che è proprio considerare le scelte del processo tecnologico inteso come tecnologia della conoscenza in qualche modo; l’Agenda 21 locale è essenzialmente un processo per incoraggiare appunto e controllare, spingere verso gli obiettivi della sostenibilità ma controllare anche lo sviluppo sostenibile. Questa è una frase, una definizione della Commissione Europea, da dove proviene? Proviene dal capito 28 dell’Agenda 21 che è un libro, una cosa su cui scrivere le politiche sulla sostenibilità che proviene appunto da Rio de Janeiro e lì nel capitolo 28 c’è la definizione del ruolo e dell’importanza delle autorità locali, dei Consigli, delle strutture e degli enti locali nell’applicare localmente i principi dello sviluppo sostenibile perché sono a contatto con le realtà dello sviluppo, con le dinamiche sociali, con le problematiche ambientali, sono il soggetto, l’ente, l’autorità locale più vicina ai cittadini ed alla società. Il processo è ciclico, cioè partendo dai principi condivisi della sostenibilità che sono il sesto programma quadro per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Europea, l’Agenda 21 Italia che è stata presentata nel semestre italiano della Presidenza. Si passa appunto da questi principi all’analisi delle criticità e cioè quali sono attraverso vari strumenti quali anche il piano strategico, e mette in evidenza quali sono gli aspetti da mettere nell’agenda e cioè da considerare per leggere le problematiche e le criticità di un luogo, di una città, di un’area più vasta. Da questo si passa alla definizione degli obiettivi di quali sono gli obiettivi a cui vogliamo tendere per la sostenibilità dello sviluppo. Questo insieme all’attività del piano strategico l’Agenda 21 lo fonde in un piano appunto che definisce i programmi e le priorità. Questa definizione avviene tra l’amministrazione locale, le autorità locali come diceva benissimo il Prof. Balducci, i soggetti attivi della città, della realtà locale e poi c’è tutta la fase di monitoraggio, quindi un percorso che continua, che attraverso le fasi di monitoraggio e controllo migliora o ottimizza gli obiettivi, gli strumenti per raggiungere gli obiettivi della sostenibilità; quindi il rapporto Stato ambiente ad esempio serve a radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 131 misurare quanto stiamo andando verso quello che abbiamo come obiettivo, se abbiamo sbagliato nell’azione o nella lettura delle criticità e questo si farà con degli indicatori nell’esempio che facevamo prima l’indicatore può essere la temperatura del corpo umano che viene misurata con un termometro e noi sappiamo da questo quali sono le azioni per correggere l’evento e migliorare lo stato di salute in questo caso. Bene. Quindi un percorso ciclico che poi arriva... deve essere in qualche modo valutato nell’applicazione di questi obiettivi e qui entra in campo la valutazione ambientale strategica che nasce dall’esigenza di rendere la valutazione di impatto ambientale che era pensata per l’opera, non so l’inserimento strutturale di un centro commerciale sottoposto a via per vedere quali erano gli effetti sulla mobilità locale, sulla congestione nei nodi principali della mobilità; da qui la VAS dice però noi non possiamo considerare gli inserimenti di alcune opere senza considerare la pianificazione di come queste opere danno funzione al territorio e quindi la valutazione ambientale strategica garantisce un livello di protezione dell’ambiente ed in qualche modo integra le considerazioni ambientali dentro i processi, i programmi ed i piani di sviluppo quindi promuove lo sviluppo sostenibile. La VAS è strutturata con una valutazione ambientale ex sante, cioè prima che si faccia qualcosa, per vedere qual è la valutazione dello stato attuale poi c’è una valutazione in itinere vediamo se gli obiettivi che si sono e si stanno delineando possono tendere agli obiettivi di sostenibilità e poi una valutazione successiva per vedere se la valutazione ex sante è stata rispettata e colta. Quindi comporta un quadro conoscitivo che è il cosiddetto rapporto territoriale, rapporto ambientale in questo caso che è composto di indicatori e che serve proprio a conoscere la situazione ambientale e territoriale, poi individua degli obiettivi o dei criteri su cui scegliere gli obiettivi che sono degli obiettivi locali, fissati appunto dall’analisi che si fa con gli strumenti di Agenda 21 e piano strategico, poi individua anche gli indicatori più idonei per capire appunto come misurare, come fare la valutazione. Ad esempio se l’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza energetica delle strutture pubbliche ad esempio, dal punto di vista dei consumi allora un indicatore è la differenza tra il consumo dall’anno prima all’anno dopo, cioè proprio come consumo, come spesa di consumo, questo è un indicatore di performace di consumo, oppure l’obiettivo è quello di inserire la produzione di energia alternativa nelle strutture pubbliche oppure anche in un regolamento edilizio, c’è un indicatore che dice numero di installazioni ad esempio che va a misurare quante ne sono state inserite e quanti sono i quantitativi di energia prodotta in modo alternativo. Questo è un esempio come sulla mobilità ad esempio il numero di cittadini che utilizzano il servizio pubblico mette in evidenza l’efficienza, è una componente che va ad indicare l’efficienza del servizio e così via. Quindi indicatori per poi fare la valutazione appunto, quindi la valutazione dei vari scenari che si propongono e la valutazione deve tendere a recepire lo scenario che porta di più verso la sostenibilità. Quindi nella fase preliminare del piano consente di far emergere dicevo lo stato dell’ambiente nonché le criticità ambientali, nella fase successiva lo strumento utilizzato per organizzare sia il processo partecipativo verso gli obiettivi che organizzare anche delle partnership tra gli attori che partecipano alla costruzione del piano. Le sinergie sono chiare, e cioè i due strumenti potenziano l’allargamento, diciamo così il coinvolgimento nella costruzione dell’idea di piano ed hanno una valenza normativa in quanto appunto sono... la VAS ha un appoggio concreto nella definizione degli obiettivi di sostenibilità. Ho terminato. Naturalmente anche io sono a disposizione per eventuali approfondimenti. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Conclude questa presentazione la Prof. Patrizia Gabellini, ordinaria di Urbanistica del dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, è la responsabile del settore della variante generale nonché coordinatrice del gruppo di lavoro che stasera abbiamo ascoltato. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 132 PROF. GABELLINI – PRG: Buonasera a tutti, Consiglieri, Presidente e Sindaco. Credo che a questo punto si possa esordire dicendo o cercando di dire in cosa e come noi interpretiamo un punto della delibera programmatica che a me sembra essere estremamente qualificante ed espressivo anche del coraggio di questa amministrazione, quello di lavorare, di intraprendere insieme l’adeguamento del PRG, l’elaborazione del piano strategico ed il processo di Agenda 21. Questa è una impegnativa operazione alla quale evidentemente occorre specificare dal punto di vista operativo, occorre organizzare e rendere possibile e fertile l’integrazione stessa. Allora, per certi versi la riflessione approfondita su cosa significhi, cosa possa voler dire lavorare insieme dal momento nel quale avete votato la delibera il 12 settembre ha cominciato ad avviarsi, abbiamo già lavorato insieme e diciamo che il primo banco di prova sul quale ci stiamo cimentando è quello della costruzione di un piano conoscitivo della città e del suo territorio, di uno scenario delle trasformazioni avvenute negli ultimi 20 anni perché sempre quando si deve costruire un piano, un insieme di politiche urbane come questo si configura è un momento nel quale la città ed i suoi rappresentanti cercano di avere una idea sintetica, di costruirsi un’immagine, di capire cosa sta avvenendo e dove si sta andando, questa operazione che è una delle cose più coraggiose che può fare un’amministrazione non avviene più dal momento nel quale è stato fatto il piano precedente, allora cominciare a costruire questo quadro conoscitivo è il passo, il primo passo sul quale noi abbiamo cominciato a lavorare e ad organizzarci, lavorando come? Anche qui ho scelto un altro dei passi della delibera nel quale si dice “misurarsi con i nuovi problemi e le nuove domande della città” allora come stiamo lavorando noi? Su diversi fronti, con gli strumenti propri dell’urbanistica e va bene, questo mi sembra ovvio anche se devo sottolineare il fatto che gli strumenti propri dell’urbanistica sono tanti e variegati e però con le interviste, i focus group, i tavoli di lavoro del piano strategico, che da questo punto di vista costituiscono un supporto estremamente qualificante così come i report ambientali ed i forum di Agenda 21 quindi fronti diversi ai quali si aggiunge ed anche su questo abbiamo cominciato a muoverci ed a imparare l’attività di accompagnamento degli uffici comunali nella verifica e valutazione delle varianti parziali e delle decisioni urbanistiche in corso, altro punto incluso nella delibera di settembre ed altro punto da assumere come estremamente importante e qualificante ed anche questo è un modo per conoscere la città, conoscere quella domanda alla quale si intende dare una risposta il più convincente possibile e ancora con il contributo anche questo per certi versi può apparirvi ovvio, ma il contributo di consulenza specialistica non è ovvio fortemente finalizzato alle attività di progettazione; abbiamo escluso la linearità del processo che vuole che solitamente porta ad accumulare conoscenze che non essendo mirate poi si riescono ad utilizzare in modo molto parziale. Allora, un punto che mi sento di dover portare alla vostra attenzione è come tra indagine e progetto, tra il lavoro di studio ed il lavoro di costruzione di decisioni e di scelte non esita una separazione, in realtà con questa attività che abbiamo iniziato a fare e che ci impegnerà molto intensamente nei prossimi mesi, noi lavoriamo con il concorso di sapere tecnici e sapere comuni, anche queste... sono cadute ormai delle barriere evidentemente, non sono portatori di conoscenza solamente i tecnici ma la città in tutti i suoi rappresentanti vari organismi che maturano a partire dalle domande sociali, una sua rappresentazione e se ne fanno portavoce, contribuiscono anche a ridefinire la domanda stessa, quindi concorso di sapere tecnici e sapere comune, procedimenti analitici tradizionali e tecniche più nuove dell’ascolto, delle quali abbiamo sentito, vaglio continuo dei problemi e delle azioni, indagini esplicitamente orientate ai nodi da sciogliere ed alle scelte da fare. Vi assicuro che questo è un orientamento che si confronta con le acquisizioni della riflessione urbanistica più avanzata e più impegnata. Come concretamente costruiamo documenti, restituiamo l’esito di questa attività che si svolge su tante e diversi tavoli, abbiamo usato in maniera anche gergale questo termine dossier per rendere evidente un modo di lavoro, la costruzione di prodotti interni intermedi che ci consentono di tenere il passo possibilmente con l’attività continua di decisione dell’amministrazione, con i ritmi della città. Dossier significa cominciare a raccogliere insieme contributi di natura diversa che vengono dal gruppo del piano strategico, dal gruppo di radA3AFB.tmp.DOC 133 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 Agenda 21, dal gruppo del piano, farli confluire in rapporti che hanno già un argomento, trattano una questione. Il primo rapporto al quale stiamo lavorando è quello che affronta la questione – come accennava prima il Prof. Balducci – dell’Interporto scalo merci, quindi questa grande presenza importante che certamente modificherà relazioni nella città e tra la città ed il resto del territorio anche regionale e nazionale quindi questo è uno dei dossier; un altro che sta prendendo corpo è quello che riguarda le numerose varianti sulle quali stiamo svolgendo e svolgeremo sempre di più un’attività di accompagnamento e di discussione insieme agli uffici per dare risposte che siano anticipatrici per certi versi anche di alcune scelte qualificanti del prossimo piano; altri dossier che sono in costruzione affrontano il tema di come si abita in questa città e come si lavora. Questo è un prodotto che a noi serve per mettere immediatamente insieme contributi che altrimenti rischierebbero di non incontrarsi. La prima tappa pubblica di questo lavoro intersecato è il piano idea che è fondamentale perché strumento concepito per integrare la dimensione strutturale strategica ed ambientale quindi è il luogo teorico e pratico con il quale si devono confrontare tutti e tre i gruppi di lavoro. Forse lo sapete già, però non mi sembrava così inutile riproporvi la definizione che del piano idea viene data nella bozza di legge regionale che è in discussione, ora non sono così ingenua da non sapere che i tempi di costruzione delle leggi sono lunghi e difficoltosi però è altrettanto vero che noi andiamo ad intraprendere un lavoro che si dilunga nel tempo e che presumibilmente si dovrà confrontare con l’approvazione di una legge regionale che potrà avere rispetto alla bozza di cui parliamo adesso qualche discostamento ma non sarà certamente lontana dal riproporre l’esistenza di due principali strumenti che vanno a sostituire l’unico piano regolatore generale tradizionale, quello che tutti voi conoscete benissimo. Allora il piano idea che è un termine con il quale in questa Regione si è voluto indicare uno strumento che rispetto al piano strutturale che in altre Regioni hanno scelto come componente del nuovo piano regolatore, il piano idee ha in se qualcosa di estremamente interessante che è quello che ha portato a configurare il lavoro nei termini che vi sono stati indicati, ed è il fatto di pensare assieme una dimensione strutturale, ovvero sia di configurazione dell’assetto fisico del territorio assieme però ad una ipotesi di strategia per andare verso la costruzione di politiche atte a sostenere ed alimentare quel tipo di assetto e la valutazione strategica, la VAS è una parte richiesta per costruire il piano idea. Evidentemente quello che vedete tra virgolette è la definizione della bozza di legge, quello che si dice in un altro articolo è che cosa bisogna fare, bisogna fare concertazione interistituzionale, pratiche di partecipazione, valutazione degli impatti al fine di ridurre i rischi che sempre sono connessi con la trasformazione del territorio, favorire la trasparenza quindi prendere decisioni che possano essere sempre comunicate, discusse, pratiche di perequazione urbanistica, questi i contenuti di questo primo documento al quale occorre dare corpo, farlo vuole dire immaginare come debba essere fatto perché a questo riguardo non abbiamo esempio compiuti, in qualche modo facciamo un po' da battistrada in Regione, non è un caso che la Regione abbia anche deciso di sostenere l’operazione di piano proprio perché trova interessate che qualcuno si cimenti su questo. Dare corpo al piano idea vorrà dire innanzitutto capire come mettere insieme piano strategico e VAS pur mantenendo l’autonomia di questi documenti dal punto di vista formale, ma soprattutto sarà molto impegnativo e però decisivo stabilire quali caratteristiche avranno i disegni, le tavole di questo piano che non ha un valore cogente, non decide l’uso del suolo, non definisce i diritti, ma fornisce indicazioni, esprime indirizzi, quindi come disegnare un documento programmatico e cosa per la quale disponiamo soprattutto di suggestioni che ci vengono dal resto d’Europa e norme che siano esplicitamente di indirizzo pur non essendo vaghe, quindi facendo i conti con il fatto che comunque è uno strumento che va ad indirizzare opere sul territorio. Il progetto comunale del suolo è l’altra componente del nuovo piano comunale previsto dalla bozza di legge, il progetto comunale del suolo anche qui non so se la denominazione sarà quella però sono certa del fatto che sarà quel qualcosa che in altre Regioni hanno chiamato piano operativo, hanno dato un sacco di nomi stravaganti a questo strumento ma che è quello più simile al piano regolatore che voi conoscete perché è quella parte del piano che decide dell’uso del suolo, definisce i diritti, delimita le radA3AFB.tmp.DOC 134 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 aree dove si dice cosa fare e come, quindi è l’altra parte del piano dove però incontriamo esigenze di innovazione altrettanto importanti perché ci sono alcune cose che sappiamo dobbiamo immettere in questo strumento che in quello vigente non c’è ed è una coerenza con il piano idea che evidentemente costituisce una novità, quindi un progetto del suolo che si deve confrontare con strategie e con scelte ambientali, dovremmo trovare una convincente soluzione al problema delle regole morfologiche, ovvero di quelle norme che vanno a suggerire come dare soluzione fisica alle operazioni di trasformazione del territorio, si dovrà prendere atto dell’irreversibile crisi delle zone funzionali omogenee, non c’è più nessuno che le usa, io leggevo recentemente la proposta di legge nazionale, questa sì si pensa che questa legge quadro vista la sostanziale convergenza di una proposta che ha come primo firmatario il parlamentare Prof. Mantini peraltro nostro collega di dipartimento del centro sinistra e dall’altra parte la proposta come primo firmatario dell’On. Lupi, anche questo signore è milanese, però insomma si parlano e le due proposte di legge quadro sono molto simili, per cui c’è un sostanziale convincimento che avremo presto questa legge quadro che fa piazza pulita delle zone omogenee, quindi dovremmo proprio abituarci ed io credo che questa sarà una operazione che potremmo fare insieme, sarà una operazione di apprendimento che faremo insieme quello di... dovremo cambiare linguaggio, idee perché ci troviamo a lavorare, a dotarci di uno strumento entro una cornice legislativa che sia a livello nazionale cosa drasticamente diversa dal passato, la legge urbanistica del ’42 è accantonata in maniera totale ed anche una legge regionale decisamente innovativa, quindi dobbiamo prendere confidenza con queste cose e c’è un altro passo del piano Secchi, scusate della delibera che avete approvato che dice apprendere dagli esiti del piano Secchi, dal punto di vista del progetto comunale del suolo dico solo due cose con le quali certamente dovremo fare i conti con la storia problematica delle schede progetto che è una storia che cominciamo a ricostruire, sulla quale stiamo riflettendo intensamente anche in virtù del fatto che con gli uffici stiamo guardando, conoscendo le varianti che su queste schede vanno avanti ed occorrerà ripensare alla tavola che allora fu chiamata progetto di suolo, vedete queste assonanze, e che forse è poco nota, non è mai stata usata fino infondo, dovremmo tornare a riragionare a vedere come oggi, a 20 anni di distanza, alcune cose possono essere rilette anche alla luce di una esperienza molto intensa perché effettivamente la Jesi di 20 anni fa è molto lontana, questa che abbiamo davanti è un’altra Jesi. io sono rimasta abbastanza colpita da questo profondo cambiamento. Le fasi, abbiamo delle fasi che sono estremamente contratte e tutto sommato veloci rispetto a quello... però forse va anche bene, va anche bene che assumiamo un ritmo, una prima fase che è quella nella quale il lavoro integrato del piano strategico e di Agenda 21 ed il nostro è fortemente intersecato ed infatti ad aprile è prevista la presentazione del piano strategico, tre mesi che speriamo non siano caldi, mi riferisco alla temperatura esterna, da maggio a luglio nel quale dobbiamo passare a costruire, dare forma intendo dire norme, relazioni e tavole al piano idea e la terza fase apparentemente più dilatata ma un anno per disegnare al 2000 il piano è veramente ritmo sostenuto per arrivare al progetto comunale del suolo. Il gruppo di lavoro, faccio riferimento in questo momento al gruppo di lavoro variante, strumento urbanistico, per intenderci, è un gruppo fatto che mette insieme competenze differenti, ricercatori, assegnisti e borsisti, ovvero sia personale del dipartimento variamente strutturato, professionisti e collaboratori direttamente incaricati dal dipartimento del Politecnico perché le forze che ci servono sono evidentemente varie non le troviamo tutte in casa, tecnici dei servizi urbanistica, ambiente e lavori pubblici del Comune con i quali abbiamo cominciato a lavorare ed è mio convincimento che prima possibile dobbiamo cominciare ad istruire un modo di lavorare e di discutere su alcune cose per cercare di cogliere anche da questa esperienza che è sempre sofferta ed intensa come procede il lavoro di gestione dell’urbanistica e giovani borsisti appositamente selezionati tramite un bando che è aperto in questo momento e che speriamo ci porti persone brave io me lo auguro perché ne abbiamo decisamente bisogno. La rete informatica, lavoriamo in varie sedi, siamo tanti, per cui costruiremo una rete informatica, con un server che sarà presso i locali del nostro dipartimento, una struttura operativa tipo Intranet che ci consentirà di sfruttare le tecnologie radA3AFB.tmp.DOC 135 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 per parlarci continuamente con i documenti ed infine lo spazio wabe anche di questo forse già sapete che avremo un apposito spazio dedicato a questa operazione complessa, il nostro obiettivo è quello della trasparenza ed anche di informare ma anche creare nella città un po' di tensione, di interesse su questa cosa, perché sappiamo benissimo che quando noi finiamo il lavoro ad un certo punto ce ne andiamo e se questa cosa non è diventata un esperienza condivisa si affloscia, non ha più anima, non riesce a progredire, quindi questa nostra... anche in virtù del fatto che voi avete scelto di mettere insieme un panel di contributi così differente, piano strategico, Agenda 21, strumento urbanistico credo che ce la dobbiamo proprio fare, quello di far diventare un evento importante questa operazione per rinsaldare, per far vedere che questa amministrazione è in grado di dare a questa città una marcia in più; quindi uno spazio dedicato all’operazione ospitato all’interno del sito istituzionale ma sempre più noi pensiamo... va bene, io ho un’esperienza, ho diverse vite ma ho una vita piccolissima che è quella di dirigere una rivista su Internet e so benissimo che la rete viene frequentata soprattutto da giovani, cioè è una cosa che non coinvolge più di tanto la città nelle sue diverse articolazioni, allora pensiamo che per esempio una News letter possa essere uno strumento, insomma noi dobbiamo, vogliamo creare una condizione per la quale effettivamente ci sia tra voi, noi e la città un circuito vitale. Questa cosa presuppone, implica l’attivazione di strumenti molto diversi, comunque assumere il fatto che la comunicazione è un punto chiave sul quale occorre evidentemente lavorare. Io mi auguro che lavoreremo insieme veramente bene, spero. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: A questo punto possiamo... dunque io innanzitutto ringrazio i tecnici che hanno illustrato in forma sintetica dire tutto sommato per la problematica ma molto esaurienti, molto chiari, quindi li ringrazio per questo, siamo appunto al primo incontro, comunque informo i consiglieri comunali – questo lo avevamo deciso nella Conferenza dei Capigruppo – che essendo questo argomento tra le comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio da regolamento ma credo sia opportuno comunque al di là del regolamento dare la possibilità ad un Consigliere, ad un rappresentante per gruppo per un massimo di 5 minuti, insomma non saremmo fiscali con il tempo, di intervenire per porre alcune domande, fare riflessioni, quindi credo che tra l’altro sia molto utile anche per i tecnici appunto che hanno illustrato e che stanno lavorando sulla variante. Quindi a questo punto ho prenotato il collega Grassetti per il primo intervento. Prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI 8Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, rapidamente solo per volgere una domanda, nell’escursus che è passato poc’anzi abbiamo notato varie fasi della progettazione e del progetto, una fase conoscitiva, poi c’è una fase sostanzialmente attuativa – piano idea e quant’altro – io non ho notato, anche se è un piano che sottolinea momenti di trasparenza, di comunicazione, addirittura utilizza il wabe e quant’altro, non ho notato tuttavia momenti di confronto con il Consiglio Comunale. Se esistono vari gradini e vari momenti in cui il sistema ed il progetto progredisce verso la fase successiva, tra l’una e l’altra quanto meno non ho notato questo, allora probabilmente non andava inserito in questo tipo di presentazione, però ecco io vorrei avere garanzia e certezza che questo possa avvenire nel tempo e che questo confronto possa essere esteso vuoi al Consiglio Comunale vuoi ai cittadini. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti ho prenotato il collega Cercaci prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 136 CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Verdi): Grazie Presidente, io non ho particolari domande da porre ai tre illustri ospiti perché non credo sia questo il momento, viceversa mi sento di approvare il metodo che è stato questa sera approcciato in questa aula. Io sono un profondo assertore della partecipazione su tutto, cioè passo dopo passo sui progetti di modo che piano piano si possano discutere, conoscere e quindi poi eventualmente proporre domande sì lì in quel momento, in relazione all’obiettivo che si deve raggiungere, quindi francamente questa sera l’insieme di notizie di metodo che voi avete messo in campo sono almeno a prima vista la garanzia di un raggiungimento di obiettivo sicuramente positivo. Quello che mi preme dire con l’auspicio che questo avvenga è che in un tempo che sappiamo tutti sarà abbastanza lungo perché questo è un progetto che ovviamente prevede grandi sforzi, con l’ausilio di tutti coloro che possono intervenire in questo progetto si raggiunga veramente il miglior risultato per la nostra città quindi in bocca al lupo e grazie per essere venuti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega cercaci, io per il momento non ho altre prenotazioni... sì, intanto magari... PROF. GABELLINI – PRG: Allora, rispondiamo subito a questa osservazione che mi sembra importantissima, non c’era perché in qualche modo la diamo come costitutiva, io infatti ho accennato, spero che lavoreremo bene insieme perché effettivamente... ma mi risulta che abbiate già immaginato di costruire un calendario e di organizzarvi voi come Consiglio per avere incontri, a me è stato detto che questa cosa c’è quindi l’ho considerata acquisita, in questo senso non è stato fatto uno specifico, ma noi ci contiamo perché se c’è una cosa che è evidente è che le sorprese finali non portano mai dei buoni risultati quindi se dobbiamo fare una operazione impegnativa tanto vale che ci seguiamo cammino facendo altrimenti... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Olivi prego. ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Mi permetto di integrare la risposta della Prof. Gabellini con l’osservazione che faceva il Consigliere Grassetti, effettivamente se lì non c’è è per questa condizione che poc’anzi diceva la professoressa, la realtà è che vi rimando anche alla discussione che facemmo in occasione della delibera del 12 settembre quando il Sindaco presentò questo cammino che ci approntavamo ad intraprendere, ci saranno dei momento partecipati non solo a livello cittadino quindi con la città nelle forme e nei modi che ad esempio il Prof. Balducci citava, ma soprattutto con il Consiglio Comunale che è il momento centrale e clou di questa vita cittadina. Abbiamo il Sindaco – ricordo quello che diceva – parlava di costituire al di là della già presente Commissione III° Urbanistica che abbiamo dei momenti anche periodici di consultazione con i tecnici con una possibile nuova Commissione con la famosa calendarizzazione degli eventi che diceva poc’anzi la Prof. Gabellini era questo, ovverosia prevedere come il Sindaco diceva a settembre anche la possibilità di una ulteriore Commissione ad oc per questo cammino, composta – il Sindaco parlava di un consigliere per forza politica – in cui ci sia anche una calendarizzazione e mi rifaccio anche al discorso di quella agenda strategica che sentivi parlare – Antonio – dal discorso del Prof. Balducci in cui ci sia anche un discorso codificato al di là del buon intendo della centralità del Consiglio Comunale che comunque è sostanza pregnante, ma anche una calendarizzazione di queste verifiche che debba condurci ad un crescere insieme su questo cammino, pur nella diversità delle singole vedute sia ben chiaro, però camminare insieme a voi consiglieri, a noi amministrazione tutti radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 137 insieme su questo percorso. E questo è presente già nel discorso del Sindaco quando illustrava, già in quella agenda strategica che sentivi e adesso lo ripetiamo in questa occasione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega... ho prenotato il Prof. Balducci, scusi. PROF. BALDUCCI – PRG: Grazie, volevo semplicemente fare un commento all’intervento del Consigliere Cercaci, nel senso che lo spirito con il quale ci muoviamo è esattamente quello, una volta si parlava di partecipazione soprattutto dicendo è giusto coinvolgere i cittadini o è giusto coinvolgere le persone che sono normalmente escluse dai processi di decisione, tutto questo non è stato e non è sufficiente, nel senso che c’è molto di più che non il fatto che possa essere giusto, è molto utile per prendere delle buone decisioni perché in questo modo i problemi emergono prima, modalità inedite per affrontare questi problemi possono sorgere nella discussione, e soprattutto si può creare senso di appartenenza da parte di chi partecipa rispetto ad un progetto che senno viene visto come lontano come questione di carattere soltanto tecnico. Ovviamente tutto questo in nessun modo secondo me indebolisce ma a mio giudizio rafforza i poteri delle istituzioni e del Consiglio Comunale in particolare perché stiamo discutendo di questo perché ripeto mi sembra che consenta di arrivare al momento della decisione avendo tutte le informazioni e tutte le idee che sono necessarie a prendere delle buone decisioni. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Professore... ho prenotato la collega Meloni prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (La Margherita): Sì, sarò molto rapida, è una domanda molto semplice, volevo chiedere con quale metodo saranno scelti tutti i soggetti – già è cominciato questo lavoro di ascolto per l’elaborazione del piano strategico – da ascoltare nelle fasi appunto dei tavoli che verranno insediati nei momenti del focus group e questo vale appunto sia per il piano strategico che per Agenda 21, ci chiedevamo appunto prima con il collega all’interno di questo ascolto dei pezzi, dei componenti della città come vi lasciate guidare in questa selezione scelta. Quindi auguriamoci buon lavoro sarà reciproco perché naturalmente come abbiamo detto, hanno detto i miei colleghi questa cosa è un lavoro a più mani, non è vostro, non è nostro, ma è appunto di tutti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni. Balducci prego. PROF. BALDUCCI – PRG: Grazie che mi consente di fare un chiarimento, la parte di interviste preliminari e di incontri preliminari sta avvenendo con un procedimento che tecnicamente chiamiamo a palla di neve, cioè progressivamente ci vengono indicati soggetti che sono importanti da sentire tenete conto che questa prima fase è del tutto preliminare e serve semplicemente ad istruire i temi ed a capire come è la mappa dei problemi e delle questioni da approfondire. Il lavoro con i focus group invece, quindi quello di approfondimento strutturato che avverrà nella fase da febbraio fino a marzo sarà impostato con una logica di inclusione nel senso che tutti quelli che sarà indicato nel confronto anche con il Consiglio Comunale essere soggetti interessanti da coinvolgere nell’elaborazione saranno coinvolti e tutti quelli che anche si candideranno saranno coinvolti perché radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 138 lo spirito che stiamo cercando di ottenere è uno spirito di esplorazione la più ampia e più approfondita possibile rispetto alle opportunità, quindi non ci saranno barriere ma ci saranno semmai appunto la ricerca nel riuscire a coinvolgere tutti i soggetti che sono rilevanti dal punto di vista delle politiche di cui ci dobbiamo occupare. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie professore, ho prenotato l’Assessore Mammoli, prego. CONSIGLIERE – KATIA MAMMOLI: Non è un intervento è semplicemente una spiegazione perché sentivo che il professore ha detto tutti i soggetti che ci vengono indicati, chiedevo da chi. PROF. BALDUCCI – PRG: In questa fase preliminare vi ho detto che abbiamo fatto soltanto 13 di questi incontri preliminari ed abbiamo questa prima fase ed ho detto stiamo procedendo con questo metodo a palla di neve, quindi raccogliendo un elenco di persone da sentire sui diversi settori perché ci dobbiamo occupare di questioni di sviluppo economico, questioni relative alla vivibilità, alla scuola, eccetera, nella seconda fase ci saranno momenti anche strutturati di confronto anche con il Consiglio Comunale per raccogliere indicazioni su tutti i soggetti che potrà essere utile coinvolgere quindi come dire non esprimerei nessuna preoccupazione, tutti quelli che hanno da indicare, anche dentro questo Consiglio Comunale sin da subito, soggetti che sono importanti da coinvolgere nel processo di approfondimento dei temi che per il momento non abbiamo ancora individuato lo facciano, lo facciano sin da subito entrando in contatto con il gruppo di lavoro che sta elaborando questa operazione del piano strategico. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego... PROF. GABELLINI – PRG: Proprio su questo ho da fare degli esempi, ovviamente penso di non invadere alcun campo però in una città, in qualsiasi città si sa che ci sono le componenti economiche, le componenti culturali, le componenti scolastiche, quindi i punti di partenza sono evidentemente... c’è una mappa delle élite, dei personaggi autorevoli, ci sono, sono di quelle cose che come dire quando abbiamo davanti uno studente dobbiamo dire da dove cominciare, una specie di... diciamo che sono anche indicazioni un po' da manuale e comincia la palla di neve, per esempio, io che ho visto come si ingrossa la palla di neve dopo il primo giro, ho visto il suo nome che è lì, è pronto, sottolineato perché... (intervento fuori microfono.) ... no, ma le spiego, perché la palla di neve come funziona che si incontra un determinato soggetto, un soggetto autorevole della società locale che dice io sentirei... e questa cosa... ci sono per esempio i suggerimenti “io sentirei” viene fuori da molti, sono indicatori, tanto si va sempre poi su... (fine lato A – III° cassetta)... l’insistenza sulla segnalazione significa un riconoscimento abbastanza ampio nella città di persone che sono portatrici di idee, esperienze, rappresentativi di ambienti che contano, questo è... volevo rendere in maniera molto concreta la cosa. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie. colleghi non ho altri interventi prenotati, quindi possiamo a questo punto chiudere qui questo incontro, io ringrazio di nuovo la Prof. Gabellini, il Prof. Balducci, non ricordo... il Prof. Borto, per questo primo incontro, naturalmente l’auspicio di tutto il Consiglio Comunale che si concluda questo lungo e faticoso lavoro perché sappiamo tutti cosa significa sia in termini di tempo ma anche le problematiche di natura politica, sociale che comunque un argomento come questo può intrecciarsi appunto nella discussione nei prossimi mesi o anni, io mi auguro che la fine di questo percorso porti il più possibile ad uno strumento condiviso dal numero più alto possibile dell’intero Consiglio Comunale radA3AFB.tmp.DOC 139 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 non voglio essere eccessivamente fiducioso però sarebbe una cosa importante perché parliamo di uno strumento che riguarda la città di tutti gli Jesini, quindi il futuro della nostra città quindi non c’è maggioranza od opposizione su questo. Naturalmente dovremmo e di questo mi faccio carico anche io come Presidente del Consiglio dovremmo stabilire con l’amministrazione comunale, l’Assessore, i tecnici, con il Prof. Balducci e la Prof. Gabellini un percorso dei puntuali momenti di confronto e di sinergia, insomma un rapporto sinergico tra il gruppo di lavoro, l’amministrazione comunale che comunque ha la responsabilità politica nel gestire questo problema molto importante, molto corposo, quindi ecco, una volta affinato, questa sera è un primo incontro e credo già sia stato importante capire il percorso e le modalità appunto che saranno poi dopo il frutto, porteranno a conclusione diciamo così questo percorso e ripeto una volta stabilito programmiamo una serie di incontri, una serie di appuntamenti quindi come coinvolgere le istituzioni in tutte le sue sfaccettature perché giustamente alcune questioni possono interessare in modo specifico la Commissione perché è molto più snella, veloce nella convocazione quindi c’è un rapporto molto più diretto ed alcune questioni credo sia importante un confronto ed un contributo dell’intero Consiglio Comunale quindi sicuramente dovremo avere ed avremmo sicuramente altri incontri ed altri momenti come questo di questa sera. Io per adesso ripeto, ringrazio di nuovo l’Assessore, il Sindaco e l’intera Giunta per la disponibilità ed i professori che hanno illustrato in questa prima seduta, questo primo appuntamento e naturalmente oltre che all’augurio di buon lavoro un saluto, un ringraziamento ed anche chiedo scusa per essere arrivati ad un ora abbastanza tarda per questa presentazione, era programmata un po' prima. I lavori del Consiglio Comunale si sa quando iniziano non si sa quando finiscono. Grazie di nuovo e buona sera a tutti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 140 COMMA N. 9 MOZIONE DEL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA FRANCESCO BRAVI AD OGGETTO: “ACCERTAMENTI SULL’USO DI SALVIA DIVINORUM E ALTRI SMART DRUGS.” RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 141 COMMA N. 10 - DELIBERA N.197 DEL 28.11.2003 ORDINE DEL GIORNO DEL GRUPPO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA PRESENTATO DAL CONSIGLIERE ACHILLE BUCCI AD OGGETTO: “L’ACQUA È UN BENE COMUNE” Entrano Brazzini, Mazzarini, Serrini, Talacchia Escono Cercaci, Giuliodori, Grassetti, Lillini, Lombardi, Mastri, Montaruli Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La parola al collega Bucci per illustrare la mozione, tra l’altro, scusa Bucci, volevo fare una considerazione che poi alla presenza della Segretaria lo definiamo, molto probabilmente valutando il testo del documento, della mozione si può configurare più come ordine del giorno che non mozione, però poi con l’aiuto anche della Segretaria eventualmente modifichiamo questo aspetto, prego Bucci. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Sì grazie, l’ordine del giorno, la mozione è collegata chiaramente sia alla questione che abbiamo discusso qualche Consiglio Comunale fa, qualche seduta fa, relativa alla fusione tra Gorgovivo Multiservizi e Cisco, sia cosa più rilevante ancora al fatto che quest’anno – il 2003 – è l’anno mondiale dell’acqua. Il tema io penso sia abbastanza conosciuto da tutti, il testo della mozione è abbastanza preciso sugli intenti. Volevo solo ricordare alcune cose che ne danno, ne caratterizzano le intenzioni di questo testo insomma. Ad oggi nel mondo ci sono circa 1 miliardi e mezzo di persone che non hanno accesso all’acqua, 2 miliardi e mezzo di persone che non hanno accesso ai servizi igienici, alcuni milioni di persone che ogni giorno muoiono per cause, malattie in qualche maniera riconducibili alla carenza dell'acqua ed alcuni dati che ho trovato e mi sembrava importante citare: in Italia abbiamo un consumo di circa 290 lt. al giorno per abitante, nelle Marche 250 lt. ne consumiamo un po' di meno, in America si consumano 600 lt. al giorno per persona, nei paesi del Terzo Mondo la media è di 20 lt. al giorno. Uno sciacquone di quelli che usiamo tutti i giorni in ogni scarico disperde circa 10/15 lt. d’acqua, allora questi temi su cui probabilmente non sempre ci soffermiamo abbastanza, ci riflettiamo abbastanza sono importanti perché sull’acqua si svolgerà la scommessa dei prossimi decenni, io ritengo che più sull’acqua probabilmente che sul petrolio nel momento in cui la risorsa diventa così pregiata, così limitata è evidente che questa diventa una risorsa strategica, importantissima e da tutelare. Volevo ricordare che l’ONU, il comitato dell’ONU per i diritti sociali ed umani ha stabilito che l’accesso all’acqua è un diritto umano e quindi l’ordine del giorno è finalizzato essenzialmente a ribadire questo concetto, a riportare in questo Consiglio questo concetto, cioè che l’accesso all’acqua è un diritto, un diritto dell’uomo e quindi in pratica questo secondo noi dovrebbe diventare l’impegno, il mandato che questo Consiglio Comunale da’ ai rappresentanti, ai proprio rappresentanti negli organismi della Multiservizi, della società che si è venuta a creare dalla fusione tra Gorgovivo e Cisco; quindi è un impegno verso questi rappresentanti, un mandato per far sì che sia riconosciuta la strategicità dell’acqua, che sia riconosciuto il valore sociale, umano complessivo di diritto dell’acqua e quindi non più un bene, non più un prodotto – diciamo così – ma un diritto e quindi che le politiche della società costituita, politiche che tutelino questo diritto all’acqua che tutelino le risorse, che tutelino quindi la possibilità di utilizzare in maniera sostenibile questa risorsa. La mozione individua due impegni principali, due obiettivi, uno di giungere ad una quantità giornaliera minima di acqua gratuita e garantita, questo per dire che questo non è un oggetto di mercato ma un diritto ed un bene di tutti, la seconda che attraverso questa politica vengano radA3AFB.tmp.DOC 142 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 penalizzati gli usi e gli sprechi ed invece venga premiato il risparmio, il riutilizzo delle acque per la lavorazione in industria ed agricoltura ed interventi premianti per strategie di irrigazioni e scelte agronomiche che siano finalizzate al risparmio delle risorse idriche e qui un altro dato, circa il 40% dell’acqua che viene utilizzata per l’irrigazione normalmente viene persa per evaporazione quindi non raggiunge il suo scopo. L’altro obiettivo è quello chiaramente proprio di risparmio sulla rete acquedottistica e qui sono dati europei, in Europa gli acquedotti e l’Italia in questo è il fanalino di coda, disperdono dal 30 al 50% delle acque condotte, allora la mozione impegna i rappresentanti affinché abbiano un mandato per far sì che l’ente gestore ed anche l’amministrazione locale si faccia carico di conservare il patrimonio idrico, attivando tutte quelle pratiche di tutela e recupero delle sorgenti presenti sul territorio e di salvaguardia e recupero della qualità delle falde. Tutto questo per ricordare sempre che questa società, la società Multiservizi che deriva dalla fusione è una società che ha un doppio ruolo, un ruolo industriale di far quadrare i conti a fine anno e su questo chiaramente tutti siamo d’accordo ma anche un ruolo complessivo di garantire comunque il rispetto di una risorsa che è un diritto per tutti gli abitanti della terra ed in questo caso particolare della zona servita dalla Multiservizi. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Bucci, ho prenotato il collega Belluzzi, prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma noi voteremo questo ordine del giorno per due motivi, uno che se l’amministrazione comunale presenta un qualcosa che sia accettabile e nel quale vediamo condivisione degli obiettivi noi altri non facciamo come voi che non approvate mai gli ordini del giorno dell’opposizione o gli emendamenti o le mozioni. Lo approviamo soprattutto perché credo che sia una cosa importante affermare che tutto quello che è nell’interesse della collettività, tutto quello che va a vantaggio o che può comportare un onere dei cittadini debba essere comunque controllato, verificato da chi è rappresentante dei cittadini. Io nelle prossime occasioni e forse sarà un argomento che porteremo non subito ma il prossimo anno alla Commissione di Controllo e Garanzia e la verifica e l’analisi dei bilanci di queste società private ma che comunque sia gestiscono ed offrono servizi pubblici o nell’interesse pubblico. Io ad esempio sono rimasto malissimo quando recentemente ho visto su questo tavolo del Consiglio Comunale una ricca brochure... (interventi fuori microfono.) ...della società Multiservizi Gorgovivo in cui venivano pubblicate delle fotografie sull’acquedotto, sull’impianto di desalinizzazione, eccetera, brochure distribuita casualmente quindi non mirata che probabilmente pagheremo noi con il costo della nostra bolletta, ecco. Credo che alla base di questo ordine del giorno ci sia una filosofia che non va abbandonata che è quella del ruolo dell’ente pubblico – correggimi Achille se dico una cosa non precisa al di là di altre cose che dico eccetera – rispetto ad alcune società e credo che noi dovremmo convocare semestralmente c’era stato già un impegno in altre occasioni, dovremmo convocare semestralmente alla Commissione I° gli organismi di riferimento di queste società perché ci facciano una analisi, una situazione, una valutazione degli andamenti sia economici, sia in termini di investimenti che di servizi che vengono erogati alla Commissione del Consiglio Comunale. Voteremo comunque a favore di questo ordine del giorno. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, Balestra prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 143 CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io l’ordine del giorno lo condivido perché accettabile, quest’anno è l’anno europeo dell’acqua, il problema dell’acqua è un problema importante sia da un punto di vista ambientale che da un punto di vista della stessa qualità della vita di tutti noi e del mondo che ci circonda, domenica per puro caso ho assistito ad un Convegno partecipato che c’è stato a Cupramontana del Cupra Social Forum in cui si parlava in senso positivo della fusione che noi abbiamo votato in Consiglio Comunale tra Cisco e Gorgovivo, loro lo vedevano da un punto di vista del Cisco stesso e davanti a tutta questa esperienza che noi parlavamo di fonti dell’acqua, dell’importanza dell’acqua, dell’importanza di garantire le fonti di approvvigionamento è arrivata praticamente una ragazza che era stata nel Congo dove nel Paese in cui fondamentalmente c’è il secondo fiume mondiale per portata di acqua il 90% della gente non sa di che bere e noi che in un certo senso siamo fortunati che ci possiamo lavare tranquillamente, che consumiamo cento volte l’acqua che consumano loro dobbiamo in ogni modo fare in maniera di preservare questo bene che è veramente il vero petrolio bianco, il vero oro del futuro. Il problema dell’acqua non deve finire con l’anno dell’ONU, il problema dell’acqua e delle fonti di approvvigionamento, dell’utilizzo dell’acqua, della depurazione, tutte le varie problematiche deve andare avanti sempre, deve essere sempre al centro della nostra amministrazione, sempre al centro della nostra attenzione per cercare di non sprecare questo bene. Quindi perché accettabile perché si parla praticamente di diritti, si parla anche dell’utilizzo dell’acqua e sensibilizzare anche la nuova società per arrivare a questi obiettivi è importante perché va in uno spirito giusto, lo spirito di considerare l’acqua come un bene prezioso ed un diritto inalienabile dell’uomo a carattere universale. Ultimamente in questa città abbiamo fatto numerose opere che ci hanno fatto recuperare molto tempo perduto, parlo del depuratore, parlo della fitodepurazione che purtroppo è un problema perché non siamo riusciti a canalizzare, a sfruttare bene questo importante progetto che fa parte della nostra città e adesso è diventato patrimonio della Multiservizi, abbiamo fatto anche importanti interventi sulle condotte che praticamente sono riusciti a rinnovare condotte vecchie di anni, decenni che causavano anche notevoli problemi di dispersione; il problema delle fonti, noi abbiamo una grande fonte che è Gorgovivo almeno come realtà di Jesi ma anche questo che abbiamo l’acqua minerale in casa rispetto a tante altre realtà anche della stessa Italia dove hanno l’acqua una volta a settimana, dobbiamo considerarla come dicevo prima come una fonte limitata, un bene prezioso e come tale deve essere tutelato, non sprecato e fare in modo che questi obiettivi fondamentali ed importanti siano patrimonio non solo di questo Consiglio Comunale ma patrimonio di tutti. Come dicevo appoggeremo questa mozione, voteremo positivamente a prescindere da che sia mozione oppure ordine del giorno non importa, ciò che è importante sono i principi che vengono enunciati e le cose che vengono dette. Io voglio fare un esempio che è venuto fuori da quella esperienza che diceva l’ex Presidente regionale del WWF che faceva l’esempio dell’acqua Rocchetta che tra parentesi lì si sosteneva essere di una joint venture del nostro bene amato, uno dei tanti interessi del Presidente del Consiglio va a toccare non le acque rinnovabili delle falde, va a toccare le acque primigenie, io dico quello che diceva, non rinnovabili perché sono praticamente frutto delle vecchie glaciazioni non rinnovabili della nostra regione. È un esempio che da noi spero, anche perché è una regione – la regione Umbra – non è governata dal centro destra, i benefici dell’acqua li da’ la Regione che spero che da noi non venga fatto, non venga tramandato e si continui e si persegui in una politica di risparmio, di conservazione, di riutilizzo di questo bene prezioso che si chiama acqua. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, non ho altri interventi prima di passare al voto, mi permetto, non è neanche molto opportuno come Presidente del Consiglio però su questo argomento volevo fare solamente una riflessione, non propongo nessun emendamento, la considero molto importante perché è uscita in quella conferenza in cui era presente anche il Sindaco organizzata dalla Provincia alcuni giorni fa, alcune settimane fa qui in Consiglio Comunale a Jesi e radA3AFB.tmp.DOC 144 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 venne da parte dell’ex Sindaco Senatore Cascia una proposta, un’osservazione molto giusta che dovremmo come Consiglio Comunale anche qui sostenere per esempio qua quando si richiama “... ritenuto fondamentale...” e Bucci fa riferimento ad una serie di questioni giuste, per esempio dovremmo in qualche modo come Consiglio chiedere, insistere a livello istituzionale di coordinare le politiche per quanto riguarda la gestione delle acque e faceva riferimento il Senatore Cascia proprio al fatto della – sembra una questione banale ma in termini di spreco d’acqua è una cosa importantissima – concessione che la Regione fa all’emungimento, al prelievo delle acque nel sottosuolo, nei pozzi che le varie ditte hanno come concessione, quindi da un lato Gorgovivo non riesce a dare l’acqua riciclata dal depuratore, dall’impianto di fitodepurazione perché naturalmente le aziende hanno l’acqua a più buon mercato ed a consumi anche incontrollati parliamoci chiaro, prelevandola direttamente dal sottosuolo, quindi da un lato abbiamo speso risorse per costruire la doppia linea, l’impianto di acquedotto industriale, l’impianto di fitodepurazione dall’altro però la Regione – questo finanziato dalla Regione – continua a concedere queste autorizzazioni quindi in qualche modo buttando a mare un progetto che come tra l’altro indichi anche tu Bucci è fondamentale il discorso della dualità degli impianti quindi dell’utilizzo delle acque riciclate. Era una considerazione che mi sentivo di fare perché credo che nella gestione complessiva del sistema acqua integrato in tutte le sue componenti sia fondamentale un coordinamento delle varie politiche altrimenti ognuno va per conto suo con le conseguenze che accennavo. Detto questo non ho altre prenotazioni quindi apriamo le votazioni per il punto 10: Presenti n. 21 Astenuti n. 00 Votanti n. 21 Favorevoli n. 21 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 10 viene approvato all’unanimità. 21 voti a favore su 21 presenti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 145 COMMA N. 11 MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI JESINI PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SERRINI E BRAZZINI AD OGGETTO: “PROSPETTIVE DEL TEATRO PERGOLESI.” RINVIATA. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 146 COMMA N. 12 ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE SUGLI INDIRIZZI CULTURALI E ORGANIZZATIVI PER IL FUTURO DEL TEATRO PERGOLESI E DELLE ALTRE REALTÀ TEATRALI SUL TERRITORIO. RINVIATA. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 147 COMMA N. 13 MOZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE PER L’ATTIVAZIONE DI UN NUMERO “GIALLO” DALLA PARTE DEI PORTATORI DI HANDICAP. RINVIATA. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 148 COMMA N. 14 - DELIBERA N.198 DEL 28.11.2003 RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 244 DEL 31.10.2003 AD OGGETTO: “MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI TERMO-IDRICI. SOSTITUZIONE TUBAZIONI ESTERNE PER IL RISCALDAMENTO DELLA SCUOLA ELEMENTARE “CONTI” (PLESSO A E B) DI VIA BIXIO. VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG Entra Grassetti ed esce Serrini Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questa è una ratifica. Prego... CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io Presidente l’ultimo Consiglio Comunale abbiamo parlato di rispetto del Consiglio Comunale, non esistono Assessori che possono illustrare la pratica, quindi o vengono chiamati gli Assessori oppure per cortesia queste pratiche vengono rinviata al prossimo Consiglio. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, l’Assessore Montecchiani è presente che è interessata direttamente... lamentava giustamente il collega Belluzzi l’assenza degli Assessori, comunque questa pratica, il punto 14 che interessa l’Assessore ai Lavori Pubblici... CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Allora gradirei che l’Assessore illustrasse la pratica e spiegasse le motivazioni dell’urgenza. La trova leggermente impreparata Assessore? ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, c’è la necessità di porre questa situazione delle tubazioni proprio perché la stagione invernale, le tubazioni sono vetuste e quindi si è ritenuto importante intervenire immediatamente, solo questa ragione qui. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Mi permetto di far presente che se una tubatura è vetusta non va ravvisata l’urgenza perché vuol dire che era un’urgenza che c’era, debbono essere programmate, questo evidenzia ancora una volta che complessivamente quanto si verifica nei Lavori Pubblici non c’è nulla di programmato, per questo voteremo contro questa delibera. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, non ho altri interventi, pongo in votazione... i colleghi consiglieri sono pregati di entrare in aula per favore. Pongo in votazione il punto 14: radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 149 Presenti n. 21 Astenuti n. 01 Votanti n. 20 (Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 14 viene approvato con 16 voti a favore, 4 contrari ed 1 astenuto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 150 COMMA N. 15 - DELIBERA N.199 DEL 28.11.2003 RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 245 DEL 31.10.2003 AD OGGETTO: “MANUTENZIONE ORDINARIA E PULIZIA DEI SOTTOPASSI STRADALI E DELLE RELATIVE POMPE – VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG” Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: È necessario... prego Belluzzi. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): È necessaria l’illustrazione di questa delibera grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego Assessore... ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, la pulizia... (interventi fuori microfono.) ... CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): La collega Meloni non ha ben letto il regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni quindi una volta che la collega Meloni lo legge potrà forse riflettere sul fatto di aver detto una cosa non precisa. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego Assessore... ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora Belluzzi... (interventi fuori microfono.) ... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, però colleghi, colleghi... prego collega Meloni per favore... CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Fuori microfono la collega Meloni aveva semplicemente detto che per l’illustrazione delle pratiche ci sono le Commissioni dove puntualmente il Consigliere Belluzzi è presente, e che quindi... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi, no! Scusate colleghi, no, non do la parola più a nessuno, scusate colleghi, non do la parola più a nessuno, nel senso che in Consiglio Comunale al di là del lavoro delle Commissioni se un Consigliere Comunale chiede l’illustrazione bisogna farla... poi certo sarebbe opportuno che una volta illustrata in Commissione il dibattito finisca lì però non è obbligatorio. Prego Assessore. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Non contraddice niente Belluzzi perché... (intervento fuori microfono.) ... radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 151 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io ho detto colleghi tutti del Consiglio Comunale volevo dire che il regolamento prevede che oltre che l’illustrazione nelle Commissioni... (intervento fuori microfono.) ... no, no per carità, non voglio assolutamente... era un riferimento... no, siccome c’erano altri consiglieri – scusa Rosa – intendevano intervenire su questo allora ho bloccato la discussione dicendo “non è opportuno” per una serie di motivo che comunque i consiglieri comunali che vogliono una illustrazione in Consiglio Comunale è del tutto normale e previsto dal regolamento quindi... (intervento fuori microfono.) ... D’accordo Rosa, scusa. Prego Assessore. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, si sono verificati allagamenti di alcuni sottopassi e questo ha fatto fare sì che venisse fuori la necessità di intervenire rispetto alla pulizia ed alla manutenzione di alcuni tombini nei sottopassi stradali per cui abbiamo fatto questa pulizia. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, dunque... non ho altre prenotazioni apriamo le votazioni per il punto 15: Presenti n. 21 Astenuti n. 01 Votanti n. 20 (Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 15 viene approvato con 16 voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 152 COMMA N. 16 - DELIBERA N.200 DEL 28.11.2003 RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 259 DEL 04.11.2003 AD OGGETTO: “VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG PER ISTITUZIONE CENTRO SERVIZI SOCIALI” Esce Bucci Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho... sì, Belluzzi? CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Sì, gradirei l’illustrazione della pratica e sapere questa per quale importo era iscritta sul piano delle opere pubbliche, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega... (intervento fuori microfono.) ...prego Belluzzi, prego... chiuso? Va bene. Collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Desidererei l’illustrazione della pratica e sapere se l’importo era iscritto sul bilancio. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grassetti per favore... va bene? Okay. Allora Assessore, prego. ASSESSORE – PAOLO CINGOLANI: Allora la variazione si è resa necessaria per poter continuare da parte dell’istituzione ad erogare i servizi ad un livello qualitativo elevato rispetto alla gestione dei primi mesi, all’interno della casa riposo sono state fatte riorganizzazioni di assistenza, ne cito una soltanto, l’accudimento con bagno alle persone è passato da un bagno ogni 35 giorni ad un bagno ogni 10 giorni quindi questo tipo... che è sempre poco, comunque questo tipo di riorganizzazione che ha elevato i tempi di livelli assistenziali ha richiesto naturalmente un impegno di spesa superiore. Uno dei motivi fondamentali della variazione di bilancio è questo, quindi abbiamo riorganizzato, è stato riorganizzato il servizio di assistenza fornendo prestazioni di qualità superiore rispetto a quello che siamo stati in grado di fornire in questi anni, questo ha richiesto un aumento, c’è stato un aumento dei costi che abbiamo cercato di contenere ma non fino a quanto già iscritto a bilancio. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, Belluzzi prego per dichiarazione di voto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 153 CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Noi voteremo contro questa delibera perché se in questa amministrazione comunale dobbiamo prendere una delibera d’urgenza per far sì che si mettano in piedi dei meccanismi che nel centro servizio sociale dobbiamo effettuare dei bagni ogni 10 giorni credo sia una cosa un po' grave. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa, collega Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Sempre visto che siamo in dichiarazione di voto, farò la dichiarazione di voto, anche io trovo strana questa delibera anche perché mi risulta da più persone ospiti della casa di riposo che il nuovo direttore della casa di riposo a differenza del contestato direttore precedente nonostante l’importo dovuto allo stesso direttore non sia di somma inferiore a quella del precedente direttore, la sua presenza all’interno della struttura sia molto inferiore di quello che era il Dr. Mengani precedentemente e quindi voteremo contro questo anche perché se c’era una somma urgenza per fare questa variazione ci sarebbe stata una somma urgenza anche per ridurre quelle che sono le spettanze del nuovo direttore, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brazzini, collega Grassetti prego per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io ho ascoltato l’illustrazione dell’Assessore, l’Assessore sa come noi siamo sempre molto disponibili rispetto alle esigenze sociali in genere ed a quelle relative agli anziani della casa di riposo anche di più però a me questa illustrazione Assessore è sembrata un po' generica, io adesso lo dico per questa pratica, però faccio riferimento anche ad altre pratiche, altre situazioni e visto che ci siamo al futuro. Quando io leggo nella delibera della Giunta “titolo spese, funzione 1, servizio 5, intervento 6, meno 20.000 €” oppure “funzione 1, servizio 8, intervento 11, meno 30.000 €” io capisco che è necessario sintetizzare la delibera o le voci di spesa con termini tecnici e con codici che hanno certamente un riferimento però potrebbe essere più utile per la trasparenza aggiungere vicino a queste voci di spesa motivazioni sintetiche ma forse più comprensibili perché si sappia nel momento in cui noi andiamo a votare questo tipo di spesa, prima voi in Giunta poi noi in sede di ratifica, capire con maggior esattezza per quale motivo noi andiamo a ratificare ed approvare questa spesa, capisco che è una spesa a disposizione della struttura per gli anziani e quant’altro perché ce n’era bisogno, però qualcosa di più specifico ci avrebbe aiutato meglio. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, grazie Grassetti, per una replica l’Assessore prego. ASSESSORE – PAOLO CINGOLANI: Io mi scuso se ho fatto una esposizione generica ma Belluzzi ha preso la parola dicendo che la variazione è stata fatta per i bagni, ho fatto un esempio, allora la illustro nello specifico, nel dettaglio, allora noi... (intervento fuori microfono.) ... ascolta, nel radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 154 corso di questo anno gli introiti preventivati che dovevano venire dalle rette non sono stati quelli preventivati per un fatto naturale che durante quest’estate non c’è stato quello che è il naturale turnover delle persone anziane che dalla R.S.A. transitano nella casa di riposo perché sapete benissimo per la famosa canicola sono morte parecchie persone anziane non solo nella nostra casa di riposo ma anche nella R.S.A. e per un certo periodo la nostra casa di riposo non ha funzionato a pieno regime per cui c’è stata una diminuzione di introito che è determinata dalla rette, dalla quota parte che gli ospiti pagano e che quindi fa parte del bilancio dell’istituzione. Naturalmente dovendo noi mantenere gli stessi livelli di assistenza perché questi sono gli stessi livelli di assistenza che dobbiamo mantenere agli ospiti, venendo anche meno la parte quota finanziaria della ASL abbiamo dovuto necessariamente procedere ad una variazione di bilancio, il fatto che comunque dai primi mesi dell’anno alcune funzioni di assistenza e cura alla persona, come quella del bagno, siano passati da 35 giorni a 10 giorni questo per rispondere sia a Belluzzi che a Brazzini vuol dire che il direttore forse meno presente ma silenzioso ed operoso, ha in questi mesi insieme al Consiglio di Amministrazione sta procedendo ad una riorganizzazione del personale perché dal mio punto di vista il direttore non è indispensabile che sia presente ai piani, ciò che è indispensabile è che riorganizzi il personale e sappia far lavorare il personale, sappia far rispettare gli standard di assistenza che devono essere dati agli ospiti, questa non è una posizione a favore, dico che comunque si è proceduto nella nostra casa di riposo ad una riorganizzazione importante, la variazione di bilancio si è resa necessaria in modo particolare per un mancato introito per il fatto che io vi ho detto, coniugandosi con la riorganizzazione in atto richiede una assistenza particolare e quindi personale da pagare, tutto qui insomma. Adesso non penso che sia stata solo generica ma anche un po' più di dettaglio, il vuoto si è creato per questo motivo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, non ho altri interventi quindi apriamo le votazioni per il punto 16: Presenti n. 20 Astenuti n. 01 Votanti n. 19 (Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 15 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 16 viene approvato con 15 voti a favore, 4 contrari ed 1 astenuto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 155 COMMA N. 17 - DELIBERA N.201 DEL 28.11.2003 RATIFICA DEL PUNTO 4) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 273 DEL 18.11.2003 AD OGGETTO: “PROPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE INTEATRO – TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE PER LA 1° EDIZIONE DEL FESTIVAL INTRECCI AL TEATRO STUDIO E AL TEATRO PERGOLESI DAL 18 AL 30 NOVEMBRE - APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA E VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG” Sono presenti in aula n.20 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi, pongo in votazione il punto 17: Presenti n. 20 Astenuti n. 01 Votanti n. 19 (Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 15 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 17 viene approvato con 15 voti a favore, 4 contrari ed 1 astenuto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 156 COMMA N. 18 - DELIBERA N.202 DEL 28.11.2003 RATIFICA DEL PUNTO 3) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 276 DEL 18.11.2003 AD OGGETTO: “LEGGERE IL 900: EROGAZIONE CONTRIBUTO PROVINCIALE PER INIZIATIVA CULTURALE – LEGGERE LA PACE: IL CAMMINO DELLA PACE ATTRAVERSO IL FONDO MARCUCCI – VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG” Entra Bucci Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi, apriamo le votazioni per il punto 18: Presenti n. 21 Astenuti n. 01 Votanti n. 20 (Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 04 Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N.) (fine lato B – III° cassetta) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 18 viene approvato con 16 voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 157 COMMA N. 20 - DELIBERA N.203 DEL 28.11.2003 INTEGRAZIONE ELENCO ANNUALE OPERE PUBBLICHE ANNO 2003 Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi prenotati quindi apriamo le votazioni al punto 20: Presenti n. 21 Astenuti n. 00 Votanti n. 21 Favorevoli n. 16 Contrari n. 05 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 20 viene approvato con 16 voti a favore e 5 contrari. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività. Presenti n. 21 Astenuti n. 00 Votanti n. 21 Favorevoli n. 16 Contrari n. 05 Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con 16 voti a favore e 5 contrari. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 158 COMMA N. 21 - DELIBERA N.204 DEL 28.11.2003 ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2003 E TRIENNALE 2003/2005 Escono: Brunetti, Cercaci, Giuliodori, Lillini, Lombardi, Mastri, Montaruli, Rocchetti, Serrini Sono presenti in aula n.20 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato Brazzini, prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (SDI): Io non voglio entrare nel merito dove avrei diverse cose da rilevare, questo lo farò in fase di bilancio consuntivo anche perché sicuramente al bilancio consuntivo ritroverò le stesse stranezze di questa amministrazione, però diciamo che mi sembra strano che non passi in Consiglio Comunale e capisco che questo è un atto di assestamento e non di variazione però anche oggi mi sembra che siano state consistenti le varianti di bilancio che sono state sottoposte alla nostra attenzione. Secondo me appunto come ormai da tempo sto dicendo, questo, denota una scarsa organizzazione della macchina comunale e che quindi mi auguro visto che questa amministrazione si è voluta dotare anche di un Direttore Generale che certe anomalie che ormai da tanto tempo, da quando io siedo su questi banchi, vengono fuori in questo Consiglio Comunale. Quindi volevo dire solo questo anche perché difficilmente si riesce nel giro di pochissime ore avendo a disposizione gli elaborati solo pochi giorni prima, è vero che le pratiche passano in Commissione però sicuramente un conto è verificare in Commissione le pratiche, un conto magari studiarsele approfonditamente anche perché molti passi sicuramente non tutti i consiglieri sono in grado come me di leggere speditamente quindi ha bisogno di verificare e magari fare raffronti con quello che delle volte è scritto in queste delibere che ci vengono sottoposte e per questo che faccio anche la dichiarazione di voto, voterò contro questo assestamento di bilancio, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brazzini, collega Agnetti prego. CONSIGLIERE – SILVIO AGNETTI (Forza Italia): Niente io volevo sapere quali sono i beni che non sono stati alienati, sto parlando della seconda pagina al titolo IV° e qui mancano 459.822 €, poi volevo sapere – dunque – proventi per la realizzazione di piani, qui mancano 768.000 € più c’è ancora un’altra categoria Inter 5 che mancano altri 300.000 €, volevo avere qualche delucidazione in merito a questi due capitoli, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Agnetti... Assessore Romagnoli. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 159 ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Vado a memoria perché non ricordo benissimo, sulla questione degli interventi dell’urbanistica i 768.000 € sono alcune mancate entrate di interventi urbanistici che in previsione avevamo previsto ci fossero, non lo so, sono interventi privati credo che erano stati preventivati nel totale complessivo ma questo l’ufficio urbanistica adesso non so se c’è nessuno che... tu lo sai? È l’ufficio urbanistica infatti che ci ha dato i dati. Non so se c’è l’Assessore Olivi, caso mai chiediamo a lui. I beni che non sono stati alienati credo si tratti della scuola di via Roma che era stata inserita nell’elenco delle alienazioni ma che ancora non è stata realizzata, cioè non è stata fatta l'asta quindi sicuramente quello è uno dei beni, anzi credo sia la parte più corposa, poi l’altra domanda era 300.000 € di mancati introiti... sono entrate inferiori del settore urbanistica che sono state preventivate all’inizio dell’anno pensando che alcuni piani urbanistici fossero realizzati, in realtà non sono stati ancora realizzati e quindi le entrate sono diminuite, io adesso quali sono i piani onestamente non lo so, però la motivazione è questa. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, scusate, mi dispiace non ho seguito l’intervento dell’Assessore perché parlavo... (intervento fuori microfono.) ... va bene ma nel corpo della delibera la documentazione... ipotizziamo che comunque questi dati al di là dell’aggregato che comunque va bene, ma questi dati specifici eventualmente si possono fornire se Agnetti è d’accordo, si prende l’impegno l’amministrazione, l’Assessore Romagnoli se è disponibile in prima persona in modo che metta nella tua cartellina questi... CONSIGLIERE – SILVIO AGNETTI (Forza Italia): Il discorso è questo, scusate, ci chiamate a deliberare un documento e poi mi dite se vuoi eventualmente te lo mettiamo in cartellina e compagnia bella ma dobbiamo parlarne stasera, io quindi esigo che questa sera mi date delle risposte non è possibile come diceva Belluzzi che qua si fa un Consiglio Comunale e non ci stanno gli Assessori competenti. Quindi o ci portate l’Assessore competente che ci spiega esattamente quello che è stato chiesto oppure rimandate la pratica. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, scusa Agnetti, mi sta poi diamo la parola anche al Segretario Comunale, che per quanto riguarda l’assestamento di bilancio la voce prevista come aggregato va bene così, poi giustamente se un consigliere comunale vuole entrare nel merito quindi vuole in modo specifico capire i contenuti di questo aggregato, di questo dato aggregato a quel punto l’urbanistica o chi di competenza potrà fornirti tutti gli elementi che tu chiedi, però per quanto riguarda l’approvazione del bilancio di assestamento è sufficiente questo dato. A questo punto io non ho altri interventi quindi apriamo le votazioni per il punto 21: Presenti n. 20 Astenuti n. 00 Votanti n. 20 Favorevoli n. 15 Contrari n. 05 (Agnetti, Belluzzi, Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 160 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 21 viene approvato con 15 voti favorevoli e 5 contrari. C’è l’immediata esecutività. Presenti n. 20 Astenuti n. 00 Votanti n. 20 Favorevoli n. 15 Contrari n. 05 (Agnetti, Belluzzi, Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con 15 voti favorevoli e 5 contrari. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 161 COMMA N. 19 - DELIBERA N.205 DEL 28.11.2003 SERVIZI PUBBLICI LOCALI – COSTITUZIONE SOCIETÀ A CAPITALE E CONTROLLO ESCLUSIVAMENTE PUBBLICO EX ARTICOLO 113 COMMA 5, LETTERA C) DEL D. LGS N. 267/2000 – CONTESTUALE AFFIDAMENTO DEI SERVIZI – APPROVAZIONE ATTI RELATIVI – DETERMINAZIONE PROVVEDIMENTI CONSEGUENZIALI Entra Rocchetti Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi al punto... debbo leggere gli emendamenti. Dunque, gli emendamenti, un primo emendamento presentato dalla Giunta, dall’Assessore quindi per la Giunta, l’emendamento aggiuntivo al punto 6 del dispositivo – quindi chi ha la delibera sotto mano – dopo “deliberazione” quindi aggiungere “... ivi comprese eventuali correzioni eventualmente avvalendosi della facoltà di adottare clausole statutarie in conformità al decreto legislativo n. 6/2003 ed entro i limiti del presente deliberato così come consentito dalla formulazione dell’articolo 223 bis ultimo comma del regio decreto del 30 marzo ’42 numero 318 risultante all’articolo 9 del decreto legislativo n. 6 del 2003.” Poi sempre nello stesso emendamento si propone invece di sopprimere il punto 5 del dispositivo, quindi scusate, al punto 5 del dispositivo di sopprimere “contratto di servizio allegato 3” quindi di sopprimere queste parole dopo “allegato 2” questo è il contenuto dell’emendamento presentato dalla Giunta. Poi c’è l’emendamento proposto dal Consigliere Balestra Antonio del gruppo consiliare Democratici di Sinistra al comma 19, dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale... quindi aggiungere dopo il punto 5 del dispositivo della delibera relativa alla costituzione della società Jesi Servizi S.r.l. un punto nuovo sostanzialmente il 5 bis che recita “... impegnare il Sindaco ad apportare ogni opportuna modifica all’atto costitutivo ed allo statuto nonché a stipulare ogni apposita convenzione con la società costituenda al fine di assicurare lo stringente controllo contabile e gestionale della società stessa da parte del Comune anche attraverso l’impiego della struttura amministrativa di ragioneria dell’ente locale autorizzandolo ad ogni altro atto indispensabile alla massimizzazione dell’efficacia ed incisività dell’effetto utile ricercato e delimitato attraverso la presente deliberazione.” Questo è l’emendamento presentato dai DS. Collega... scusa Grassetti hai prenotato? Credo sia opportuna una illustrazione dell’Assessore, va bene, quindi l’Assessore per illustrare prego. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Brevissima, questo emendamento l’abbiamo fatto per farvi ricordare il nostro amico e compagno Consigliere Di Lucchio, questo è un emendamento Dilucchiano, considerando l’articolo 9... Allora questo emendamento altro non è che la facoltà del Sindaco di ove necessario modificare l’atto costitutivo non credo ce ne sia grossa necessità però alla luce dell’attuazione della riforma del diritto societario e di conseguenza viene inserito questo articolo proprio per permettere di adeguare lo statuto che oggi noi andiamo a votare alla luce della riforma del diritto societario che entrerà in vigore a meno di modifiche dell’ultima ora il 01 gennaio 2004. Lo statuto già in parte contiene adeguamenti che ad oggi sono prevedibili ma ove se ne dovessero rendere necessari altri, anziché tornare in Consiglio Comunale viene delegato il Sindaco ad apportare radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 162 quelle modifiche di legge che appunto renderebbero incongruenti gli articoli dello statuto che non credo però se fosse necessario apportarle... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: dell’emendamento presentato dai DS prego Balestra. Grazie Assessore, il senso CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Molto semplicemente noi crediamo che è vero che stiamo esternalizzando una società ma non vogliamo duplicare le gestioni amministrative quindi riteniamo che per utilizzare il controllo... la contabilità dell’ente, la gestione stessa può essere utilizzata la struttura amministrativa della ragioneria del Comune che dopotutto tiene anche adesso, naturalmente essendo una società ed un ente ci dovrà essere una apposita convenzione ma per evitare praticamente questo duplicamento di strutture che sarebbe un aumento di costi, noi chiediamo che considerando che sicuramente è capace di fare un lavoro del genere che la contabilità, la gestione strettamente ragionieristica della stessa società sia detenuta dagli uffici comunali attuali. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra... Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, questo intervento per dichiarare che il voto su questa pratica segue, consegue ed è coerente con il voto che è stato dato lo scorso Consiglio Comunale in occasione degli indirizzi di bilancio da parte di questo gruppo che ha concesso una apertura di credito, lo ha fatto in virtù di questa novità che viene espressa dalla Giunta sulla quale noi poniamo una non sfiducia in attesa di vedere come poi si realizzerà. Quindi ripeto, in piena sintonia con quella espressione di voto, noi daremo l’astensione a questa pratica. Mentre l’astensione sarà concessa per l’emendamento dei DS, il voto sarà invece contrario rispetto all’emendamento della Giunta, vi spiego perché, che il Sindaco da solo, non il Sindaco Belcecchi, che la figura del Sindaco da sola sia in grado di modificare lo statuto se per una parte può essere comprensibile perché forma più agile rispetto ad eventuali modifiche di integrazioni alle norme legislative così come ha detto l’Assessore andrebbe anche bene, ma questa disponibilità al Sindaco è molto più ampia e potrebbe concedergli invece la possibilità di modificare a suo piacimento qualsiasi norma statutaria, lo statuto noi sappiamo è garanzia dei rapporti sociali, proprio perché ha una struttura piuttosto rigida, questo sarebbe uno statuto invece flessibile; dal punto di vista del principio non sono d’accordo e su questo emendamento voterò contrario. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Grassetti. Il Sindaco. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Intanto per dire che noi accettiamo, facciamo nostro l’emendamento proposto dai DS, volevo però cogliere questa occasione anche dopo l’intervento fatto adesso dal Consigliere Grassetti per dire che in realtà questa facoltà concessa al Sindaco in quanto anche socio unico e rappresentante della società è esclusivamente legata a quanto potrà essere previsto dalla legge 6 cioè quella che riguarda le modifiche al diritto societario e in funzione di un suo adeguamento alle norme che eventualmente dovessero modificarsi in termini di correlazione. È evidente che in ogni caso resta inalterato il fatto che qualunque modifica allo statuto che non rientri in questa fattispecie dovrà essere ovviamente portata in discussione. Qua c’è scritto... l’emendamento dice “avvalendoci... ivi comprese eventuali correzioni eventualmente avvalendosi della facoltà di adottare clausole statutarie in conformità al decreto legislativo n. 6 del 2003 ed entro il limite del presente deliberato, così come consentito dalla formulazione dell’articolo 222 bis ultimo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 163 comma, regio decreto...” quindi almeno io che non sono esperto in norme di legge, mi sembra che comunque sia collegato a questa... la facoltà e solo relativamente a questo aspetto. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Va bene, non ho altri interventi, a questo punto apriamo le votazioni... iniziamo votando gli emendamenti per poi votare la delibera. Pongo in votazione il primo emendamento presentato dalla Giunta: Presenti n. 21 Astenuti n. 01 Votanti n. 20 (Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il primo emendamento viene approvato con 16 voti a favore, 4 contrari ed 1 astenuto. Pongo in votazione il secondo emendamento presentato dal gruppo dei DS: Presenti n. 21 Astenuti n. 02 Votanti n. 19 (Gregori per D.L. La Margherita – Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 15 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il secondo emendamento viene approvato con 15 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti. Pongo in votazione il punto 19 così come emendata: Presenti n. 21 Astenuti n. 01 Votanti n. 20 (Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La delibera viene approvata con 16 voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni: Presenti n. 21 Astenuti n. 01 Votanti n. 20 (Grassetti per A.N.) radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 164 Favorevoli n. 16 Contrari n. 04 (Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con 16 voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto. A questo punto colleghi... non faccio neanche la proposta, terminiamo qua i lavori del Consiglio Comunale e vi ricordo che il prossimo è fissato per venerdì 19 dicembre. Buona sera a tutti e buona domenica. La seduta ha termine alle ore 21.35. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 165 COMUNE DI JESI Provincia di Ancona VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.12.2003 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 166 INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE GIANNI MONTALI DEL GRUPPO FORZA ITALIA PER CONOSCERE QUALI PROVVEDIMENTI SI INTENDA PRENDERE PER ELIMINARE LA PERICOLOSITÀ DELL’INCROCIO VIA RAFFAELLO SANZIO, VIA VENETO, VIALE DELLA VITTORIA NELLE ORE DI USCITA DEI RAGAZZI DALL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E DALL’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO Il sottoscritto Gianni Montali consigliere comunale INTERROGA La S.V. Sindaco di Jesi per sapere quali provvedimenti intende prendere per salvaguardare l’incolumità delle centinaia di ragazzi che tutti i giorni, uscendo dall’Istituto Tecnico Industriale e dall’Istituto Professionale di Stato di via R. Sanzio, si ammassano all’incrocio fra la stessa via R. Sanzio, viale della Vittoria e via Veneto in attesa che arrivino i pullman per riportarli ai loro paesi di origine. In quel tratto, infatti, per circa 15-20 minuti, dalle 13 circa alle 13,20 la circolazione viaria è particolarmente caotica e difficile anche per gli automobilisti. Eppure spicca l’assenza della Polizia Municipale. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 167 La seduta ha inizio alle ore 10.20 Sono presenti in aula n.15 componenti. E’ presente la Consigliera Straniera Aggiunta. PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Innanzitutto buongiorno a tutti, iniziamo con le tre interrogazioni previste al punto 1, 2 e 3 dei lavori del Consiglio Comunale. COMMA N. 1 – DELIBERA N.206 DEL 19.12.2003 INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE GIANNI MONTALI DEL GRUPPO FORZA ITALIA PER CONOSCERE QUALI PROVVEDIMENTI SI INTENDA PRENDERE PER ELIMINARE LA PERICOLOSITÀ DELL’INCROCIO VIA RAFFAELLO SANZIO, VIA VENETO, VIALE DELLA VITTORIA NELLE ORE DI USCITA DEI RAGAZZI DALL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE E DALL’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO Entrano Brunetti, Balestra, Tittarelli, Morbidelli, Aguzzi e Giuliodori Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Andiamo avanti con le interrogazioni colleghi, se c’è un po' di silenzio per favore, in attesa di raggiungere il numero legale e quindi iniziare le pratiche ordinarie. A questo punto passo la parola al collega Montali per illustrare la prima interrogazione. Prego Montali. CONSIGLIERE – MONTALI GIANNI MARIA (Forza Italia): Grazie Presidente, già nell’introduzione hai detto tutto, brevemente vorrei sapere come sotto gli occhi di tutti quanti che dalle 13.00 alle 13.20 di tutti i giorni nell’incrocio tra via Veneto, via R. Sanzio e viale della Vittoria ci sono centinaia di ragazzi che stanno lì attendendo i pullman che li riportino nei luoghi di residenza. Io personalmente sono passato un giorno alle 13.15 ed ho notato di persona, ho toccato con mano la pericolosità, sia per i ragazzi che per gli automobilisti; io che ero lì dietro ad un certo punto, stavo andando verso Roma, per passare i ragazzi erano tutti nella corsia lato destra per passare sono dovuto andare nell’altra corsia, non solo, passando nell’altra corsia, questi ragazzi giocano, siamo stati tutti ragazzini, e giocando addirittura uno sopra la macchina mi è saltato, giocando tra loro, quindi è veramente pericoloso. Io volevo sapere, non c’erano Vigili, i Vigili quel giorno non c’erano e non credo ci siano mai stati, che tipo di provvedimenti l’amministrazione intende prendere per risolvere questo problema difficile e pericoloso per gli automobilisti ripeto e soprattutto per i ragazzini che stanno lì, grazie. PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montali, la parola all’Assessore Montecchiani per rispondere prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 168 ASSESSORE – MONTECCHIANI ROSSANA: ...(intervento fuori microfono.)... su cui l’amministrazione comunale sta lavorando, la questione che si rincorre da ripetuti anni di queste soste lungo il viale della Vittoria e lungo via Veneto è pericolosa per i ragazzi, per la viabilità perché si intasa, per una serie di situazioni su cui noi stiamo lavorando, ma il problema più grande è il cambiamento del contratto di esercizio rispetto a questo degli autobus extraurbani perché la questione è che gli autobus extraurbani possono entrare in centro città. Stiamo affrontando questo problema sia con la Provincia sia con i Sindacati Trasporti, li abbiamo convocati già la settimana scorsa, a questo incontro loro per motivi che dovrebbero farci sapere, non sono stati presenti, perché è un problema che bisogna risolvere in sinergia tra le ditte dell’extraurbano e dell’urbano, la Provincia ed il Comune. Noi siamo anche dell’opinione, con me l’Assessore Rocchetti della Polizia Municipale che assolutamente per questioni di viabilità fatte tutte queste riunioni di cui sto parlando potremmo fare addirittura una ordinanza, che stiamo valutando, affinché per problemi di sicurezza non siano intasate le vie che conducono direttamente al centro. Stiamo approntando per il 2004 anche un progetto lungo viale Vittoria – 2004/2005 – un progetto che preveda parcheggi e piazzole di sosta per mettere in sicurezza ma intervenire su viale della Vittoria in una fase piena di lavori è situazione difficile, quindi ho elencato al Consigliere Montali tutte le situazioni su cui l’amministrazione comunale sta lavorando per venire a capo di quel problema di cui lui presenta nella sua interrogazione che è problema vero e sentito sia dai cittadini che dall’amministrazione comunale. PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Montecchiani, la parola al collega Montali per dichiararsi soddisfatto o meno, prego Montali. CONSIGLIERE – MONTALI GIANNI MARIA (Forza Italia): Soddisfatto parzialmente, sì e no, io apprezzo il fatto che dall’amministrazione comunale viene valutata questa pericolosità però vorrei sapere se è possibile avere una replica, nel frattempo perché esiste questo... fino a quando non viene messo sotto qualche ragazzino esiste perché c’è motivo di pericolosità sia per i ragazzi che per gli automobilisti, due Vigili Urbani fino a quando non viene risolto il problema è importante o no che ci siano lì da adesso fino a quando non viene risolto il problema, qualcuno che organizzi, tenga fermi i ragazzini, che faccia passare le macchine, li ci vogliono urgentemente due Vigili Urbani, non uno, due perché è una cosa veramente pericolosa; quindi io chiedo fino a quando non viene organizzato quanto dice l’Assessore due Vigili Urbani, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montali, passiamo alla seconda interrogazione... nel frattempo passiamo alla terza interrogazione, d’accordo? radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 169 INTERROGAZIONE DEL GRUPPO REPUBBLICANI EUROPEI – LISTA DI PIETRO CIRCA GLI SVILUPPI DELLE POSSIBILI SOLUZIONI AI PROBLEMI DI TRAFFICO, E NON SOLO, NELLA ZONA SUD DELLA CITTÀ Viste le promesse fatte di persona dall’Assessore competente ai cittadini residenti in zona circa l’asfaltatura di via del Verziere rimandata per ben tre volte (prima autunno 2002, poi primavera 2003, poi ancora autunno 2003 e ancora da svolgere). Viste le numerose segnalazioni fatte in maniera informale da un anno a questa parte agli uffici competenti circa la pericolosità di alcune piante per cui è oggi improrogabile una sostanziosa potatura. Visto il voto favorevole di questo consesso di una Mozione della III^ Circoscrizione in cui si impegnava questa Amministrazione a trovare soluzioni atte a mitigare l’annoso problema del traffico che persiste nella zona sud della città entro massimo tre anni dall’approvazione della Mozione (approvata nel mese di dicembre 2003). Interroga l’amministrazione su quali siano i tempi circa la potatura di piante (che a mio avviso deve essere fatta immediatamente), i tempi circa l’asfaltatura di via del Verziere, e se sono state intraprese o studiate e/o quali sono le iniziative per dar seguito alla Mozione della III^ Circoscrizione. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 170 COMMA N. 3 - DELIBERA N.207 DEL 19.12.2003 INTERROGAZIONE DEL GRUPPO REPUBBLICANI EUROPEI – LISTA DI PIETRO CIRCA GLI SVILUPPI DELLE POSSIBILI SOLUZIONI AI PROBLEMI DI TRAFFICO, E NON SOLO, NELLA ZONA SUD DELLA CITTÀ Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Curzi per illustrare, prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente, sì do per letta quella che è l’interrogazione, con questa mi faccio portavoce di quelle che sono delle istanze sollevate più volte dalla cittadinanza di via del Verziere e della zona sud della città per quanto riguarda da prima l’asfaltatura di via del Verziere che dagli uffici sembra che questa si è spostata, come scritto, prima dall’autunno 2002 poi primavera 2003, poi autunno 2003 ed ancora non è stata eseguita, questa è una condizione sicuramente dell’asfalto in quella zona molto disagevole in quanto nel caso per esempio di pioggia, chi rientra a casa per via del Verziere sembra che sia stato a lavorare in cava sinceramente per quanto è messo male quell’asfalto. Per quanto riguarda l’interrogazione è nata anche per sapere sulla potatura delle piante, di alcune piante, anche qui è stata fatta la segnalazione in modo informale agli uffici per conoscere al tempistica, inoltre quella che è appunto l’interrogazione anche sapere circa la mozione della III° Circoscrizione approvata non più di un anno fa, se si è iniziato ad intraprendere percorsi per risolvere o perlomeno ci sono stati sviluppi in quanto comunque sia lì era scritto che in un massimo di tre anni si vedeva di cercare di fare qualcosa, indipendentemente dalla soluzione. Tra l’altro poi ci sono altre problematiche che qui non sono scritte tipo l’illuminazione vecchia o per esempio anche la pulizia delle strade che fatti 300 metri per dire quelli che sono i camion della nettezza urbana alzano le spazzole, quelle per la pulizia delle strade e poi, il resto della via non la fanno; comunque sia sono problematiche sorte nel tempo su questa via volevo sapere quello che... risposte circa a quella che è l’interrogazione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, la parola all’Assessore Montecchiani perché rispondere prego. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: L’Assessore non ha fatto nessuna promessa ma l’amministrazione comunale si è presa un impegno condiviso dalla maggioranza quando nel giugno/luglio 2003 abbiamo fatto una variazione al piano delle opere pubbliche in cui si prevedevano fondi per l’asfaltatura di via del Verziere e zone ad esso connesse e limitrofe, quindi giugno/luglio, abbiamo approvato il progetto definitivo con i tempi conseguenti all’approvazione del piano delle opere pubbliche ad ottobre, quindi c’è il progetto definitivo per l’asfaltatura delle strade, di via del Verziere, ora c’è bisogno che l’amministrazione comunale accenda il mutuo di finanziamento, il progetto è pronto, tutti sanno, il Consiglio Comunale sa che l’indebitamento sul piano investimenti non può superare i 6 miliardi, quindi c’è una volontà politica comunque di perseguire questo progetto, se non riusciamo a portarlo a compimento in questo perché non possiamo più accedere ad radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 171 accensioni di mutui sarà tra le prime opere del 2004 questa quindi non è una parola ma è un impegno condiviso da tutta la maggioranza e dal Consiglio Comunale. Così mi sento di poter rispondere a quelle che sono le richieste fatte, nel piano delle potature è prevista per i prossimi giorni la potatura di alcuni pioppi cipressini che sono di fronte – mi sembra – quasi vicino alla casa del Consigliere Curzi, per cui stiamo lavorando rispetto a risposte da dare in quella via in cui tutti sappiamo che non basteranno né le asfaltature, né la potatura delle piante per risolvere un problema annoso e difficile che non riguarda quella singola arteria ma riguarda una parte della città consistente, in cui quella mozione a cui lui si riferisce entro il 2003, guarda caso, è rientrata anche nel documento di indirizzo per la variante al piano regolatore per cui ci sono tempi condivisi sia dall’amministrazione comunale che da questo Consiglio Comunale. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega Curzi per dichiararsi soddisfatto o meno, prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Indipendentemente dalla vicinanza o meno da qualsiasi abitazione ci sono quelle piante che comunque sia sono pericolose per quanto riguarda le linee aeree telefoniche ed elettriche e comunque sia anche pericolose per la strada e per il passaggio. Per quanto riguarda le altre risposte date circa questa interrogazione, mi ritengo parzialmente soddisfatto in quanto comunque sia vediamo che in alcune parti della città certi tipi di lavoro magari secondo il mio parere anche meno urgenti sono stati eseguiti quando qui invece è un’urgenza che persiste da tempo ed ancora non è stato dato seguito a niente. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, ritorniamo alla seconda interrogazione. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 172 INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI ALLEANZA NAZIONALE ANTONIO GRASSETTI SULL’ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI UMIDI URBANI Il sottoscritto Consigliere Antonio Grassetti, intende interrogare la S.V. Ill.ma sull’organizzazione dei percorsi degli automezzi comunali, per la raccolta dei rifiuti umidi urbani. In altre parole, lo scrivente desidera conoscere se i percorsi siano o meno disegnati e distribuiti, tenendo conto dei flussi del traffico nelle zone in diversi orari. Questo perché a volte si notano i predetti automezzi, fermi in mezzo alla via, eseguire lo svuotamento dei cassonetti, con conseguenti code di autovetture, nei pressi di istituti scolastici, proprio al momento dell’ingresso degli alunni. Tra gli altri episodi, in particolare, questa mattina (4 Dicembre 2003), alle ore 8,17, in via Martiri della Libertà, precisamente appena prima del plesso scolastico “Monte Tabor”, l’automezzo tg. BT 948 HC si fermava ad effettuare l’operazione di raccolta in mezzo alla strada. L’ingresso degli alunni è stabilito tra le 8,15 e le 8,20 e per questo, proprio in quel momento il traffico è maggiormente caotico. La lunga coda provocata generava giustificate proteste. In quell’ora, com’è noto, tutti hanno fretta, dovendo raggiungere il posto di lavoro in orario, dopo aver accompagnato i figli a scuola e l’ingombrante camion della nettezza urbana, fermo a lungo sulla carreggiata, è certamente l’ostacolo meno gradito. Il fatto più increscioso però, si è verificato quando un cittadino, civilmente, si rivolgeva all’autista per fargli presente la situazione e quest’ultimo, tranquillamente al volante mentre mangiava un panino, senza abbassare il vetro si limitava arrogantemente e irrispettosamente ad annuire col capo, lasciando comprendere la massima indifferenza rispetto al problema che lui stesso aveva causato. Per quanto sopra, ill.mo Sig. Sindaco, questo Consigliere chiede di conoscere quanto segue: 1. Se i percorsi degli automezzi per la raccolta dei rifiuti umidi urbani in questa città siano programmati in ragione delle esigenze della viabilità (con riferimento a luoghi e tempi); 2. Nel qual caso, se si sia previsto di evitare zone particolarmente trafficate nelle ore di punta; 3. Perché dunque l’automezzo tg. BT 948 HC stava vuotando il cassonetto alle ore 8,17 nella via Martiri della Libertà, proprio davanti alla scuola elementare Monte Tabor, giusto in occasione dell’ingresso degli alunni; 4. In caso contrario, se si intenda programmarli tenendo conto di queste esigenze; 5. Se inoltre si valuta stigmatizzabile l’atteggiamento dell’autista di quel mezzo, nel rispondere al cittadino nel modo sopra descritto ed eventualmente se si ritiene opportuno per questo, richiamarlo ad un comportamento più consono ad un pubblico dipendente dell’Amministrazione. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 173 COMMA N. 2 - DELIBERA N.208 DEL 19.12.2003 INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI ALLEANZA NAZIONALE ANTONIO GRASSETTI SULL’ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI UMIDI URBANI Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Grassetti per illustrare l’interrogazione, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, nel codice di procedura penale nelle disposizioni di attuazione è prevista una norma in virtù della quale se il convenuto alla prima udienza compare entro l’ora non si dichiara la contumacia ma si deve aspettare almeno un ora, quindi essendo arrivata entro l’ora l’Assessore è nei tempi del codice di procedura civile e non ne dichiareremo la contumacia. Passo all’illustrazione dell’interrogazione. Appare piuttosto semplice, capita spesso che nelle ore diciamo più critiche per il traffico quando ognuno di noi è spinto dalla fretta perché deve accompagnare i figli a scuola, perché deve recarsi al lavoro e comunque deve dare il via agli impegni della mattinata, capita normalmente poiché la mattinata inizia per tutti grossomodo negli stessi tempi, di trovare code e di trovare un po' di difficoltà rispetto alle quali però c’è sempre ormai un adattamento del mammifero umano a questo tipo di ostacoli e quindi per questo si riesce ad ovviare tra mille difficoltà. Quando poi però a queste difficoltà ed a questi intralci consueti, naturali, inevitabili che ci sono al mattino o nelle altre ore di punta si inserisce un ulteriore elemento che crea disturbo e quell’elemento potrebbe essere in qualche modo evitato è chiaro che la situazione assume un livello diverso ed anche un elemento di difficoltà maggiore, mi riferisco al servizio di nettezza urbana che compie il proprio lavoro nelle vie più importanti, nelle vie più percorse in quelle ore particolari e che come sappiamo quel lavoro impone un tempo di attesa che è superiore a quelle che il normale svolgimento del traffico e dei tempi di attesa comuni. Per esempio io ho fatto un caso singolo che è quello che poi ha determinato, mi ha determinato a presentare l’interrogazione, qualche giorno fa proprio a due passi dalla scuola Monte Tabor proprio nell’ora in cui tra le 8.15 e le 8.20 c’è un viavai di gente che porta i figli a scuola, scendono, ripartono, c’è sempre fila, un automezzo della nettezza urbana, proprio lì in mezzo ha iniziato ad effettuare lo scarico del cassonetto. Evidentemente la cosa ha generato delle proteste tra le quali quelle di un cittadino che educatamente è sceso dalla macchina, si è posto vicino al vetro del camion – dell’automezzo – ed ha fatto un cenno all’autista come per dire “perché proprio adesso?” la risposta è stata veramente irrispettosa come minimo, ma non nei confronti della persona, nei confronti di tutti quelli che in quel momento si trovavano in quella situazione, insomma l’autista era lì, mangiava un panino, si è girato, ha fatto un cenno come per dire “sì, sì va bene” e quindi con massima arroganza ha continuato a fare quello che faceva. Adesso, io peraltro chiedo pure che in qualche modo l’autista sia richiamato, io ho indicato il mezzo, l’ora ed ho indicato la targa per cui questo tipo di comportamento sicuramente non è accettabile, ma chiedo di più se l’amministrazione ha interesse a sottolineare particolarmente questa esigenza per evitare che nelle vie principali della radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 174 città, nelle ore di punta che sono conosciute possa svolgersi il servizio che magari potrebbe essere invece eseguito in tempi successivi. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti la parola all’Assessore Romagnoli perché rispondere, prego. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Sì, io quando ho visto l’interrogazione ho subito chiesto al responsabile chiarimenti su questo fatto e l’unità operativa di igiene urbana mi ha prodotto una memoria scritta su quanto è accaduto. Leggo quello che principalmente risulta rispetto all’orario ed al mezzo specifico e via discorrendo, non tralasciando anche il discorso complessivo dell’organizzazione dei percorsi tenendo conto del traffico nelle maggiori vie cittadine; infatti l’ufficio scrive dicendo che i percorsi degli automezzi per la raccolta dei rifiuti che sono quindi particolarmente ingombranti sono stati programmati e vengono comunque rimodulati abbastanza spesso per tenere conto di tutte le problematiche esistenti nelle varie zone della città, però questa cosa deve collimare anche con gli orari di apertura e di chiusura dell’impianto di conferimento e smaltimento dei rifiuti, cioè con la discarica che ha degli orari abbastanza stretti, cioè nel senso che... più che stretti sono tassativi non si può arrivare dopo l’orario, altrimenti ci sono delle difficoltà grosse. Quindi il servizio di raccolta inizia alle 05.30 della mattina in maniera tale che per le 08.10/08.15 al massimo si dovrebbe aver fatto il primo carico di rifiuti e gli autocompattatori alle 08.30 dovrebbero trovarsi presso la discarica di Moie. Nella programmazione è stata prevista quindi l’esclusione delle ore di punta perché già alle 08.30 dovrebbero arrivare a Moie in determinate zone della città, infatti vengono servite – queste – nelle prime ore del mattini, quindi tra le 05.30 e le 07.30 o eventualmente dopo le 09.00, cioè in secondo turno quando tornano dal primo scarico. L’automezzo specifico, quello targato BT 948 HC, quel giorno specifico stava effettuando lo svuotamento dell’ultimo cassonetto, l’ultimo della zona prima di andare in discarica, ed il conducente non pensava di creare disagi agli utenti tanto che alla segnalazione da parte del cittadino lo stesso annuiva con il capo che condivideva la preoccupazione dell’utente, di spostarsi il più sollecitamente possibile dalla zona, ora comunque nel tenere conto che il servizio deve essere organizzato secondo i tre principi del decreto Ronchi e cioè efficienza, efficacia ed economicità che non stanno solo all’interno del decreto Ronchi ma in una filosofia complessiva, chiaramente non sempre si riesce a rispettare l’orario delle 08.10/08.15 per lasciare la città, perché? Perché chiaramente anche i nostri automezzi incontrano i problemi di traffico, avvolte accade questo purtroppo, è un problema abbastanza increscioso, accade che alcuni rifiuti sono stati abbandonati fuori dai cassonetti, il che significa che l’utente deve scendere, raccogliere il rifiuto e gettarlo nel cassonetto e poi svuotare il cassonetto e questo comporta chiaramente dei ritardi notevoli, qui quindi adesso vedremo come questa cosa è stata più di una volta sollecitata, detta ai cittadini, sono state anche prese delle iniziative, anche delle sanzioni sono state fatte quando possibile però ecco questo è un problema che è sempre esistito su cui però bisognerà intervenire quello di cercare di evitare che ci siano rifiuti fuori dai cassonetti, comunque il comportamento del conducente mi dicono negli uffici, questo è uno dei migliori elementi all’interno della struttura tant’è che gli è stato assegnato il servizio nella Zona 1 della città, è sempre presente, puntuale, nelle sue ore di lavoro movimenta 135 cassonetti e raccoglie in media 180 quintali di rifiuti, modifica le percorrenze all’ultimo momento nel caso in cui si rende conto che è d’intralcio al traffico, tant’è che cerca di evitare che nel secondo scarico sia effettuato lo straordinario nel pomeriggio, quindi diciamo che in genere non si sono evidenziati problemi particolari in passato, comunque con lui si è già parlato, il responsabile dell’ufficio ha già segnalato questo fatto a seguito dell’interrogazione ed il responsabile dell’ufficio dice che la responsabilità dei conducenti è talmente elevata che avvolte pur di non perdere tempo siccome si alzano alle 04.30 del mattino mangiano un panino nell’intervallo in cui guidano...(intervento fuori microfono.)... no, no, no... quindi la questione è stata segnalata, (inc.) comunque dell’indicazione complessiva di cercare di intralciare per il minor tempo possibile già il radA3AFB.tmp.DOC 175 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 servizio è organizzato in questo senso, è chiaro ripeto, molto dovremmo cercare di fare educando i cittadini a non lasciare rifiuti fuori dai cassonetti, questo è fondamentale. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Romagnoli, il collega Grassetti per dichiararsi soddisfatto o meno, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Velocemente, grazie Presidente, io ringrazio l’Assessore per l’interessamento e la ringrazio per la sempre precisa e puntuale attenzione anche nei confronti dell’interrogazione, quindi la dichiarazione della mia insoddisfazione certamente non è riferita all’Assessore ed alla Giunta ma è riferita alla risposta dell’ufficio; una risposta che non mi ha dato conferma della volontà precisa di risolvere il problema ma soltanto la presa d’atto che il problema sussiste; vedete, io voglio sottolineare un fatto, ci troviamo di fronte ad un periodo in cui l’amministrazione per mezzo dei suoi strumenti e quindi dei suoi uffici pretende nei confronti della cittadinanza, in particolare in tema di viabilità particolare attenzione e c’è quella che è stata definita tolleranza zero, quella tolleranza zero che io per certi versi condivido, per molti altri no, comunque pretende e chiede ordine e rispetto, allora a proposito di questo e faccio presto, io voglio dire che alcuni giorni fa in virtù di questo principio per la tolleranza zero, io spero che il dirigente mi ascolti visto che è dietro la porta nella sala Giunta, alcuni Vigili Urbani alle 07.30 del mattino hanno multato i baristi che andavano a prendere le paste da Bardi per venderle nel loro bar, alle 07.30 del mattino per il corso dopo che per 30 anni di fila...(intervento fuori microfono.)...dopo Presidente spiego il nesso con questo discorso, c’era stata una prassi in virtù della quale questo non era mai successo. Adesso io non contesto il fatto che siano stati multati quelli che erano per il corso e per il corso non ci dovevano andare, ma dopo 30 anni prima di mettere due Vigili che fanno la multa, vogliamo avvisarli dicendo guarda che da oggi in poi tolleranza zero, per il corso non ci si passa più. Ecco! Allora, questa forte rigidità dell’amministrazione nei confronti della collettività non può essere a senso unico, altrettanta rigidità deve esserci all’interno dell’amministrazione per consentire alla comunità di poter vivere le proprie ore ed i propri momenti con fluidità ed evitare fino alla fine che si crei un intralcio, nel momento in cui un intralcio – e non faccio riferimento solo a questo ultimo caso perché ciascuno di noi ha visto situazioni di questo tipo – sussiste, io penso che non sia del tutto opportuno porsi a difesa della situazione o dell’intralcio, o della difficoltà sottolineando ed evidenziando alcune difficoltà d’orario ma piuttosto bisognerebbe applicare quella stessa tolleranza zero principalmente nei confronti di se stessi e trovare il modo di risolvere il problema con riferimento allo scarico di Moie o comunque riorganizzare meglio il servizio. Io sono convinto che questa interrogazione abbia sensibilizzato certamente ancora di più di quello che già poteva essere non solo l’amministrazione ma anche i dirigenti ed anche il servizio e mi auguro che nel futuro le cose migliorino, diversamente sono pronto a presentare altri documenti di questo tipo, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, passiamo al punto quattro. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 176 DOMANDA DI ATTUALITA’ DEL CONSIGLIERE COMUNALE BELLUZZI GIOACCHINO DEL GRUPPO FORZA ITALIA Facendo seguito ad alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale dell’ex Sindaco di Jesi e dell’Assessore Sabrina Priori relativamente a “FUNZIONARI IN FUGA” Le chiedo di informare con cortese sollecitudine il Consiglio Comunale in merito a quanto pubblicato. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 177 COMMA N. 4 - DELIBERA N.209 DEL 19.12.2003 COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (DOMANDA DI ATTUALITA’ DEL CONSIGLIERE COMUNALE BELLUZZI GIOACCHINO DEL GRUPPO FORZA ITALIA) Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Tra le comunicazioni del Sindaco l’amministrazione è chiamata a rispondere ad una domanda di attualità posta dal Consigliere – Vice Presidente – Gioacchino Belluzzi in merito alla fuga dei funzionari. Quindi, per rispondere a questa domanda, do la parola al Vice Sindaco Paolo Cingolani, prego...(intervento fuori microfono.)... scusa, hai perfettamente ragione, scusa Gioacchino è stato un mio errore, scusa. Per l’illustrazione della domanda il collega Belluzzi prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Signor Presidente e signor Vice Sindaco non è che io nella domanda faccio riferimento a fuga di dipendenti comunali, io faccio riferimento ad un articolo pubblicato sulla stampa locale intitolato fuga di dipendenti comunali, allora a me sembra strano che in questo Consiglio Comunale abbiamo perso nel passato alcune ore su una delibera relativa alla messa in mobilità del comandante dei Vigili Urbani Caioni che andava in altro Comune e ne abbiamo discusso credo un ora, un ora e mezza facendo anche considerazioni per la gran parte positive rispetto a questo funzionario ed in questa occasione... che poi tra l’altro funzionario dirigente che credo a gennaio dovrebbe ritornare presso di noi se le mie informazioni non sono errate. E qui sono andate via per loro scelta due dipendenti comunali che hanno retto per lungo tempo il servizio personale l’una e per lungo tempo la Dr.ssa Sabbatini è stata diciamo l’artefice di tutto il processo di regolamentazione del Consiglio Comunale, delle Commissioni, delle Circoscrizioni, dello statuto del Consiglio Comunale con l’allora Presidente Animali abbiamo partecipato credo a decine e decine di riunioni per questa fase istituzionale e regolamentare, è stata l’artefice di un processo di informatizzazione per quanto riguarda le relazioni esterne, per quanto riguarda l’ufficio relazioni con il pubblico, in questo Consiglio Comunale non si dice niente. Allora, io ho fatto i miei rallegramenti all’amico Sindaco di Fabriano per la scelta che ha fatto ma credo che in questo Consiglio Comunale qualcosa bisognerà pur dire. Io siccome credo di conoscere abbastanza bene le cose che si dicono e che non si dicono all’interno di questa amministrazione comunale, qualche dubbio mi viene, perché sono andate via due persone che questo Consiglio Comunale ha potuto verificare alcuni atti e mi riferisco espressamente a pareri riferiti ad alcune delibere relativamente alla possibilità o alle metodologie di assunzione del direttore generale, caso strano c’era un parere contrario di una funzionaria e su un’altra cosa per quanto riguardava le metodologie di assunzione c’era un parere che confermava tra l’altro quanto da me espresso in un atto presentato all’amministrazione comunale. Di questo non si è parlato per niente. Allora, è una nuova cultura nella gestione del personale che viene fatta in questo Comune? Punto uno. Se sì siamo sulla cattiva strada. È un nuovo metodo di rapportarci con il personale? Se sì siamo sulla cattiva strada, ma siamo ancora su una strada ancora più brutta se si pensa che alla prima – guarda caso – riunione della Commissione di Garanzia e Controllo nella quale abbiamo invitato gli esponenti del nucleo di valutazione due, perché il direttore generale che presiede giustificato non ha radA3AFB.tmp.DOC 178 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 potuto partecipare, qui si è capito qualcosa, in questa amministrazione nei rapporti tra personale e dirigenti qualche problemino c’è, tra amministrazione e funzionari qualche problemino c’è, se si pensa che quest’anno probabilmente non potrà essere oggetto di valutazione, perché credo un’amministrazione comunale che consegna il PEG ai propri dipendenti il 31 ottobre non si può pensare che il nucleo di valutazione valuti 2/11 di attività, non sono valutati in nessun posto in cui c’è una corretta valutazione e gestione del personale. Allora, di fronte a questo gradirei capire se l’amministrazione comunale è cosciente di quello che sta succedendo a livello di funzionari e dirigenti, se questa prima – come ha chiamato il giornale e non io – fuga è prodromica di altre fughe o è prodromica di altri grossi problemi per quanto riguarda la gestione del personale del Comune. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, per rispondere l’Assessore Priori. ASSESSORE – PRIORI: Rispondo con piacere da un lato perché sono lieta di parlare di questo argomento in Consiglio Comunale e con fatica dall’altro. Con piacere perché parto da una considerazione che è la stessa che ho fatto alcuni giorni fa in occasione di una Conferenza di Direzione tra i dirigenti e la Giunta e quindi è la stessa cosa che dico oggi che ho detto ai dirigenti. Nella storia del Comune di Jesi noi possiamo vantare una qualità, una storia importante dal punto di vista della formazione dei nostri dipendenti e dei nostri quadri, io da un anno e mezzo ho preso l’Assessorato al Personale che non è sicuramente cosa semplice, ho potuto constatare di fondo una cosa, cioè per la maggior parte dei nostri funzionari, dipendenti ed anche dirigenti, lavorare per l’amministrazione comunale è impegnare molto del proprio tempo e molta della propria fantasia, della propria creatività, della propria cultura e spesso anche fare un po' di più di quello che si è richiesto. Limiti, individualità, però la passione c’è. In questo caso in particolare nei confronti dei due funzionari, la Dr.ssa Sabbatini e la Dr.ssa Dolciotti, queste due caratteristiche sono estremamente evidenti. Mi permetto ogni tanto, dicevo: “brava Paola” e Paola rispondeva “perché mi dici brava?” dico “perché a questa cosa io non ci avevo pensato, il fatto che tu riesca a darmi un elemento in più ovviamente è d’aiuto per l’amministrazione e per la città” e quindi ridico che il nostro Comune è stato in grado di produrre e di acculturare, di formare, di far crescere in maniera autonoma, libera e costruttiva molti dipendenti. Non è un caso che Comuni a noi vicini approfittino in qualche modo di questo lavoro che è stato fatto dall’amministrazione comunale e che quindi provino a cercare dei buoni dirigenti. Con molto rammarico per l’amministrazione comunale ma con anche orgoglio e soddisfazione posso dire che due nostre dipendenti che fino a ieri erano funzionarie, cioè UOP, all’interno dell’amministrazione comunale con un ruolo estremamente importante oggi sono una – la Dolciotti – dirigente del personale ed organizzazione riforma dell’ente al Comune di Fabriano e Paola Sabbatini dirigente responsabile di Servizi Sociali, Servizi Educativi, Cultura URP e Segreteria Generale mi sembra. Quindi abbiamo dato una buona mano sicuramente e quindi di questo sono molto orgogliosa, sono orgogliosa del fatto due nostre dipendenti siano diventate dirigenti in un Comune vicino a noi, di dimensioni similari alle nostre con una organizzazione indubbiamente più semplice rispetto alla nostra, quindi potranno portare un buon aiuto alla crescita del territorio, di questo sono contenta. Mi dispiace per noi, questo è chiaro, mi dispiace per noi perché avremmo potuto organizzarci in modo anche differente forse, in parte io credo che attenga una scelta individuale da parte loro, in parte anche ad una questione oggettiva, cioè se pensate che il nostro Comune ha 10 dirigenti non eravamo nelle condizioni di togliere dirigenti e di metterne altri quindi credo che sia una crescita professionale e culturale che l’amministrazione comunale non poteva non consentire a due persone, cioè non avrei mai impedito personalmente a due nostre responsabili di fare questo tipo di salto dal punto di vista professionale e radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 179 personale. Sulle altre domande che poneva, e sulle preoccupazioni, che...(intervento fuori microfono.)... hai ragione... che poneva Belluzzi, direi che il Direttore Generale si è impegnato ma anche il Sindaco l’ha detto in Consiglio Comunale a portare una proposta quindi a verificare quali sono le condizioni oggettive all’interno dell’amministrazione comunale, sembra che la data sia quella di martedì prossimo, mi auguro che da martedì prossimo riusciremo a discutere insieme alla Direzione Generale dell’amministrazione comunale su questioni concrete. A quel punto potremmo anche verificare anche con il Consiglio Comunale perché poi è stato lo stesso Sindaco ad impegnarsi su una interrogazione mi sembra di Serrini che avrebbe reso partecipe il Consiglio Comunale e quindi in quel momento verificheremo quali sono le diverse organizzazioni del Comune ed anche quali sono le proposte di crescita, valutiamo e discutiamo. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, la parola al collega Belluzzi se vuole per dichiararsi soddisfatto o meno come per le interrogazioni quindi. Prego Belluzzi. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Dichiararsi soddisfatto sarebbe un’offesa al pudore, io apprezzo quello che dice l’Assessore Priori perché forse ha subito ed ha sofferto questo problema più di un consigliere comunale, io non sono affatto d’accordo sulle risposte che mi sono state date, conosco i parametri retributivi e le differenze, ritengo che l’amministrazione comunale avrebbe potuto far tutto il possibile per non perderci dei funzionari seri che hanno dato buoni risultati, non l’ha fatto, era nella regola delle cose, se voi leggete il mio intervento in Consiglio Comunale quando parlammo di alcune valutazioni fatte e di alcuni pareri espressi dai dirigenti si capisce che anticipato assoluzioni e scelte che comunque sia si sarebbero state fatte. L’amministrazione comunale non ha fatto niente per tenersi dei validi funzionari, ripeto, validi funzionari che hanno anche una idea opposta a quella che posso avere io ma con le quali da oltre 25 anni che sono in Consiglio Comunale mi sono sempre confrontato correttamente e le ho viste a disposizione, quindi non sono soddisfatto, credo che sia io personalmente sia la Commissione di Controllo e Garanzia affronterà questo problema nei confronti dei funzionari, dei dipendenti, del personale per una situazione di malessere e di non gestione, lo affronteremo sia in termini istituzionali, sia portando gli argomenti in Consiglio Comunale, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, io a questo punto approfitto di questa domanda di attualità convinto un po' di interpretare lo stato d’animo di tutto il Consiglio Comunale, vorrei formulare qui in Consiglio Comunale innanzitutto un attestato di apprezzamento per il lavoro che sia la Dr.ssa Sabbatini che la Dr.ssa Dolciotti hanno dato come contributo personale, professionale ai lavori del Consiglio Comunale sappiamo in alcune, in molte occasioni quanto sono stati preziosi i loro contributi, la loro professionalità ed un ringraziamento quindi per questo, ovviamente la Dr.ssa Sabbatini e la Dr.ssa Dolciotti sono entrambe in aspettativa, quindi mi auguro che al più presto ritornino qui nella struttura del Comune di Jesi, allo stesso tempo auguro ad entrambe soddisfazioni per queste nuove attività, per questa esperienza lavorativa e professionale che migliora sicuramente il loro stato in un Comune tra l’altro vicino al nostro. Detto questo abbiamo concluso la parte relativa alle interrogazioni ed alle comunicazioni del Sindaco, chiedo a questo punto alla Segreteria del Consiglio Comunale di procedere all’appello, prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 180 Si procede all’appello nominale. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: 19 presenti seduta valida, nomino scrutatori i colleghi: Lillini, Albanesi e Brazzini. A questo punto colleghi vi informo che l’organizzazione dei lavori, ieri sera in Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso di affrontare questa mattina tutte le pratiche ordinarie, quindi rimandiamo a dopo pranzo, alla seduta pomeridiana, gli ordini del giorno e le mozioni. Andiamo avanti con i lavori fino alle ore 13 poi facciamo una pausa pranzo per riniziare i lavori alle ore 15.00, l’altra considerazione fatte all’unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo anche con un pressante appello a tutti i consiglieri comunali è di rispettare cari colleghi gli orari previsti per l’inizio dei lavori, stamattina non siamo stati molto coerenti con questo appello condiviso ieri sera alla Conferenza dei Capigruppo, vi prego per la seduta pomeridiana di essere qui alle 15.00 in orario, in modo che possiamo concludere stasera i lavori ad un ora decente, considerando appunto che questa sera dobbiamo affrontare e quindi esaurire tutte le mozioni ed ordini del giorno che abbiamo in programma. Tra l’altro alcuni ordini del giorno da tempo debbono essere affrontati, quindi rimandati dai precedenti Consigli Comunali quindi questa sera... (fine lato A – I° cassetta)...l’ultimo Consiglio Comunale dell’esercizio 2003, dell’anno 2003 dobbiamo esaurire, credo che sia giusto farlo, tutti i punti all’ordine del giorno. A questo punto passiamo al punto cinque. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 181 COMMA N. 5 - DELIBERA N.210 DEL 19.12.2003 PRESA D’ATTO DELLE MANCATE COMUNICAZIONI DEI RILIEVI SUL VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 27.10.2003 Escono Belluzzi, Grassetti e Montaruli Sono presenti in aula n.18 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Apriamo le votazioni per il punto 5: Presenti n. 18 Astenuti n. 00 Votanti n. 18 Favorevoli n. 18 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 5 viene approvato all’unanimità con 18 voti a favore su 18 presenti. Passiamo al punto 12. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 182 COMMA N. 12 - DELIBERA N.211 DEL 19.12.2003 CONCESSIONE CITTADINANZA ONORARIA “CITTÀ DI JESI” A PADRE ALEX ZANOTELLI Entrano Grassetti e Rocchetti ed esce Perta Sono presenti in aula n.20 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Illustra la pratica l’Assessore Animali prego. ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, la consulta per la pace propone al Consiglio Comunale di concedere la cittadinanza onoraria a Padre Alex Zanotelli Missionario Comboniano, figura che credo sia conosciuta da tutti e che vuole essere anche quest’anno in occasione della Giornata della Pace del 6 gennaio, una occasione di forte valorizzazione sia degli ideali che dei valori che stanno dietro all’attività della Giornata della Pace stessa, sia anche di riconoscere in figure del nostro tempo dei testimoni di valori quali la pace, l’integrazione e la solidarietà. Rispetto quindi alla proposta che la Giunta ha inteso condividere, io aggiungo semplicemente il fatto che dopo la cittadinanza benemerita conferita quest’anno a Gino Strada, Cittadinanza Onoraria, c’è anche una volontà di intraprendere un percorso più di carattere progettuale che porti la città di Jesi a dare significato e riconoscere l’impegno e l’attività di figure della nostra epoca che sono testimoni di alcuni valori, quindi anche in questo senso si inserisce il riconoscimento a Padre Alex Zanotelli dopo quella di Gino Strada qualche mese fa all’inizio del 2003. In questo senso anche il Consiglio Comunale ritengo possa svolgere un ruolo di alta autorevolezza proprio ecco nel momento in cui vede elevati i valori e le caratteristiche con le quali si conferisce un’onorificenza così importante. Quindi poi a seguito di questo riconoscimento, Padre Alex Zanotelli sarà a Jesi nelle giornata del 6 gennaio ed incontrerà al PalaSport la città, le associazioni e quanti vorranno conoscere la sua esperienza che è una esperienza di missione e di testimonianza in una zona dell’Africa dove non solamente ci sono stati e ci sono problemi di mantenimento dell’ordine ma ci sono problemi anche più seri legati alla quotidianità delle persone ed alla sopravvivenza di popoli di quel territorio. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, ho prenotato il collega Grassetti, prego collega. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. Velocemente ho in qualche modo introdotto l’argomento che vorrei trattare in Conferenza dei Capigruppo, non lo approfondisco in questa sede perché non è opportuno e non è il caso, a parte qualche questione sul ruolo e sul modus operandi della Consulta per la Pace che avremmo occasione di trattare successivamente nell’ambito della discussione su un ordine del giorno presentato dalla stessa, io vorrei ricordare all’amministrazione e visto che ci siamo anche alla Consulta per la Pace che questo tipo di iniziative sulle quali non esiste discussione quanto al voto favorevole di questo gruppo, bisognerebbe tuttavia avere il tempo di poterne discutere nel merito, nell’opportunità ed a quant’altro gira intorno all’argomento in tempi congrui in modo da non trovarsi dalla sera alla mattina o da una settimana, da quando viene cioè notificato l’avviso dell’ordine dei lavori del radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 183 Consiglio Comunale, perché ci sia maggiore libertà in scelte e valutazioni, nelle comprensioni dei motivi per cui si sceglie tra tantissimi benemeriti che ci sono nel mondo una persona – ripeto – rispetto alla quale e rispetto all’impegno della quale assolutamente non vi è altro se non chinare il capo e rispettare profondamente chi è e quello che fa, però è anche vero che probabilmente va concesso a questo Consiglio Comunale il tempo per operare una valutazione di più ampio respiro e poter evitare che tra tanti benemeriti se ne scelga uno automaticamente escludendo tutti gli altri, quindi concludo confermando il voto favorevole alla proposta da parte di questo gruppo ma insistendo nel chiedere maggior attenzione anche verso il Consiglio Comunale per quanto riguarda queste questioni, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, è prenotato il collega Balestra, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Il gruppo dei DS è favorevole a questa concessione a questo uomo di fede e di pace, alla concessione alla cittadinanza ad Alex Zanotelli, una persone che si è impegnata sia in Africa per tutta una serie di questioni, anche sulla questione importante di cui discuteremo anche più tardi che è quella della guerra e tutta questa serie di cittadinanze onorarie distinguono la nostra città in un ambito, secondo me, quello regionale ed anche nazionale per un filo comune che le lega e per una sequenza che fa sì che noi ci dobbiamo sempre più impegnare, sempre più – come dire – scavare, portare i cittadini verso una coscienza comune, verso una coscienza condivisa, verso una coscienza fattiva nel lavorare sempre e comunque in ogni dove per la pace e per far sì che questa pace entri nello spirito e nella coscienza di ogni cittadino della nostra città e anche fuori città. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, collega Meloni prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Semplicemente per dire che siamo contenti di questa proposta e nello stesso tempo condividiamo anche la richiesta contenuta nell’intervento che poco fa ha fatto il Consigliere Grassetti, non per entrare nel merito e giudicare le proposte o meno sulla cittadinanza onoraria ma per aderire e perché il consenso ed il voto siano ancora più consapevoli, quindi in questo caso per quanto mi riguarda personalmente non avevo bisogno di avere informazioni riguardo alla persona di Alex Zanotelli ed ho cercato modestamente di ricollegare ed anche di capire quale motivazione ci fosse sotto, la motivazione di una continuità con quello che è accaduto l’anno scorso a partire dal 6 gennaio e penso che su questa scia ci si possa riagganciare certamente questo evento del prossimo 6 gennaio e propongo e sollecito che Jesi diventi appunto il 6 gennaio un luogo ed un tempo per riflettere, per formarci e per agganciare ancora di più il nostro cuore e le nostre intelligenze alla cultura della pace. Penso che possa costituire un appuntamento sul quale non solo Jesi ma anche i territori, il territorio intorno a Jesi e non solo, perché l’anno scorso l’affluenza è stata così numerosa da confini fuori regione, che possa costituire Jesi il 6 gennaio questo momento arricchente dal punto di vista della crescita nei confronti della cultura della pace. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 184 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, ho prenotato il collega Giuliodori prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, anche noi ovviamente siamo d’accordo nel dare ad Alex Zanotelli questo riconoscimento, un riconoscimento che è in sintonia con la storia più recente della nostra città, una storia nella quale l’elemento pace, il valore pace, l’impegno per la pace è sempre stato importante ed oserei dire caratterizzante. Sono anche d’accordo perché Zanotelli rappresenta un ordine sacerdotale e religioso che è quello dei Comboniani il quale si sta caratterizzando sempre più in questi ultimi decenni per l’impegno intenso sino al limite del sacrificio umano nelle zone più disagiate del nostro pianeta e lo fa con uno spirito laico, se è possibile usare questo termine, cioè senza mettere al primo punto i valori che pur ovviamente ci sono della religione, della fede ma mettendo al primo punto i valori dell’impegno sociale, dell’impegno politico e della valorizzazione dell’essere umano. Lavorano in Brasile, lavorano nelle zone più difficili dell’America del Sud, dell’Africa, permettetemi questo riferimento personale, io ho un’amicizia ormai da tanto tempo, da quando ero piccolo, con una suora di un paese qui vicino che è di questo ordine e so l’impegno, le sofferenze ma nello stesso tempo la gioia e l’opera di elevazione umana che svolgono e quindi anche il riconoscimento è anche a questo ordine, fatto di impegno, di serietà, di rigore e di valorizzazione dell’uomo nelle varie parti del mondo, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, collega Brunetti prego. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, anche noi diamo il nostro voto favorevole alla concessione della cittadinanza onoraria ad Alex Zanotelli, è chiaro che chi opera in circostanze di grossa difficoltà e quindi di soffocamento dei diritti primi tra tutti quelli primari ad una esistenza dignitosa ha il nostro riconoscimento, quindi Jesi si è caratterizzata più volte per questa concessione della cittadinanza onoraria a cittadini che operano in circostanze difficili. Tuttavia io condivido anche le osservazioni fatte dal Consigliere Grassetti, noi crediamo che dovremmo come Consiglio Comunale, come amministrazione tutta, un attimo rivedere, aggiornare i criteri delle concessioni per le varie benemerenze che poi concediamo per poter fare una valutazione la più seria e ponderata possibile con parametri più oggettivi perché è chiaro che potremmo concederla ad alcuni ed escluderla ad altri, quanto meno per poter essere messi a conoscenza tutti noi, non solo ma anche la città, sulle varie motivazioni; sicuramente questa è un’opera, ne parlavamo ieri, avevamo già intrapreso, avevamo dato mandato a qualcuno di intraprendere, crediamo sia opportuno rivederla migliorandola ed integrandola. Confermo il nostro voto favorevole. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti, non ho altre prenotazioni quindi l’Assessore Animali per una breve replica finale, prego Assessore. ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, non entro nel merito, perché è giusto così, della proposta ma rispetto ad alcune osservazioni legittime che avanzava il collega Grassetti, io ricordo solo che la Consulta per la Pace istituita con delibera del Consiglio Comunale ha un proprio regolamento di dinamica operativa approvato proprio dal Consiglio Comunale, quindi ecco rispetto radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 185 alle istanze che avanza, lo fa nel pieno rispetto del regolamento. Per quanto riguarda invece l’aspetto che è inerente alla concessione di onorificenze da parte del Comune di Jesi anche questa come altre è avvenuta nel pieno rispetto della delibera di Consiglio Comunale del 1985, adesso non ricordo il numero, rispetto alla quale io avanzo anche al Presidente del Consiglio una preghiera, cioè quella di riprendere quella delibera dell’85 che io per alcuni aspetti ritengo datata e con le competenze dell’ufficio di Presidenza e della Conferenza dei Capigruppo rivederne i criteri affinché possiamo in qualche modo poi esercitare meglio come istituzione il conferimento di tutte le onorificenze sia per quanto riguarda le cittadinanze benemerite che quelle onorarie che altri tipi – tra virgolette – minori di riconoscimenti che possono venir chiesti all’amministrazione comunale nel corso dell’anno, penso ad esempio ad una serie di istanze che avanzano associazioni di volontariato, non faccio i nomi, che poi stanno sempre in quel solco tra un riconoscimento ed un altro, se è giusto o meno quel riconoscimento, quindi ecco, secondo me c’è l’esigenza Presidente di un nuovo, un piccolo regolamento che disciplini questo tipo di aspetto della vita amministrativa. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. Rispetto a questo sono d’accordo, tra l’altro come qualche Consigliere ricordava – credo Brunetti – avevamo affrontato questa questione, la necessità di rivedere in qualche modo quella vecchia delibera appunto con cui si davano alcune coordinate per conferire queste onorificenze, rivederla e riproporre in Consiglio Comunale un regolamento partecipativo, nel senso che poi giustamente come diceva Grassetti bisogna trovare pure una forma per cui si coinvolga pure il Consiglio Comunale su queste proposte. Per la verità credo che la I^ Commissione avesse in qualche modo iniziato a valutare con l’ausilio della Dr.ssa Sabbatini se non sbaglio, quindi adesso si tratta di riprendere o in I^ Commissione o in Conferenza dei Capigruppo questa questione e quindi il mio impegno e quello di – insieme alla Presidente della I^ Commissione – verificare a che punto siamo e accelerare eventualmente questo iter. A questo punto pongo in votazione il punto 12: Presenti n. 20 Astenuti n. 00 Votanti n. 20 Favorevoli n. 20 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 12 viene approvato all'unanimità con 20 voti a favore su 20 presenti. Abbiamo l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività del punto 12: Presenti n. 20 Astenuti n. 00 Votanti n. 20 Favorevoli n. 20 Contrari n. 00 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 186 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Immediata esecutività approvata con medesima votazione. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 187 COMMA N. 13 - DELIBERA N.212 DEL 19.12.2003 NORME REGOLAMENTARI PER I TRASPORTI FUNEBRI. APPROVAZIONE PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho fatto chiamare l’Assessore che è riunito, dovrebbe arrivare in questo momento... chiedo scusa al collega Brazzini che si è prenotato. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi per favore, quindi ha prenotato il collega Brazzini, prego collega. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Ma, niente, mi dispiace che ancora una volta si debba sottolineare questo modo di organizzare il Consiglio Comunale però ne abbiamo parlato ieri, non mi dilungo sulla questione, passo al dunque io volevo dire riguardo a questa questione che come lo scorso hanno c’è stata una proroga ha dato l’occasione di parlare di questo servizio che un tempo veniva svolto nella nostra città anche dall’amministrazione comunale, io vorrei rimarcare che sono veramente dispiaciuto che nonostante sia trascorso tanto tempo dall’ultima volta in cui abbiamo discusso questo regolamento comunale, che non mi siano giunte delle delucidazioni precise in merito al fatto che l’amministrazione comunale che gestiva questo servizio – mi ricordava il compagno Cesare Serrini – i Socialisti di allora avevano messo in atto e che sicuramente sarebbe stato per l’amministrazione comunale un servizio veramente per la città nel senso di assistenza anche perché io ricordo bene che l’amministrazione comunale calmierava quelli che erano i prezzi a quel tempo per i trasporti funebri tanto che era di molto inferiore ai prezzi che venivano applicati nel mercato. Certamente questo mi lascia un po' perplesso, un amministrazione di centro sinistra che aveva prospettato alla città un determinato servizio che in altre città peraltro mi risulta venga fatto ancora dall’amministrazione comunale, o in aziende speciali, o con quant’altro che un’altra amministrazione che si ritiene essere di centro sinistra abbia in pratica smantellato questo servizio. Qui non abbiamo nemmeno più il numero legale, non so per chi parlo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora colleghi, sospendo la seduta per 5 minuti, perché così non possiamo continuare. La seduta viene sospesa per 5 minuti. Viene effettuato l’appello nominale. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: 18 presenti la seduta è valida. Collega Brazzini prego, scusa per l’interruzione. Entra Albanesi Sono presenti in aula n.19 componenti radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 188 CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Concludo rapidamente anche perché mi rendo conto che qualsiasi intervento potrebbe essere superfluo quindi non ritengo che a questo punto ci siano altre parola da aggiungere, pero il concetto che volevo far passare era questo, in un momento in cui l’amministrazione comunale si trova in difficoltà finanziarie o per proprie cause o per cause dipendenti da altre volontà, io mi rendo conto che bisogna trovare il sistema per fare azienda ecco, è un termine per un Comune un po' pesante, però la realtà è questa, un servizio produttivo, per ammorbidire di più, però mi sembra che in questa ottica l’amministrazione comunale e di questo me ne dispiaccio perché mi ricordava nuovamente – lo dico con orgoglio – che l’allora Assessore e compagno Cesare Serrini aveva portato avanti questa iniziativa di questa impresa di servizi di trasporto funebre, con risultati per i cittadini senza dubbio evidenti che sia stata smantellata e che purtroppo anche parlando con l’Assessore nell’intervallo non si può sapere con certezza il motivo per cui l’amministrazione comunale ha praticamente smantellato questo servizio. Era questo il problema che volevo sottoporre anche perché credo che l’Assessore mi possa dare anche per iscritto una risposta che possa soddisfare almeno la mia curiosità e quindi ringrazio l’assemblea, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, l’Assessore Montecchiani per rispondere, prego. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Credo di aver capito in cosa consista la tua perplessità, dunque ci fu credo all’inizio degli anni ’90 un decreto ministeriale in cui evidenziava che il precedente decreto regio del ’25 fosse concorrenza sleale tra ditte che esercitavano il trasporto funebre, questa fu la scelta che l’amministrazione comunale fece, oggi è un’ulteriore passo avanti, l’amministrazione negli anni ’90 si tenne la possibilità di privativa, oggi liberalizziamo completamente il servizio del trasporto funebre. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega Brazzini per dichiarazione di voto, prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Niente, ringrazio della risposta data ma io volevo sottolineare che comunque certe altre amministrazioni hanno potuto, nonostante questa legge che l’Assessore dice sia sopraggiunta, detenere e fare questo servizio allora non vedo perché l’amministrazione comunale abbia subito accantonato l’impossibilità dell’amministrazione a continuare questo servizio quando altre amministrazioni lo fanno, era questo il punto, comunque voterò a favore perché è giusto che ci sia la concorrenza anche in questo delicato settore della vita della nostra comunità, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, non ho altri interventi quindi pongo in votazione il punto 13: Presenti n. 19 Astenuti n. 00 Votanti n. 19 Favorevoli n. 19 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 189 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 13 viene approvato all'unanimità, 19 voti a favore su 19 presenti. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività: Presenti n. 19 Astenuti n. 00 Votanti n. 19 Favorevoli n. 19 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con identica votazione, 19 voti favorevoli su 19 presenti. A questo punto approfittiamo della presenza dell’Assessore Montecchiani, vi chiedo una cortesia anche così per lavorare più speditamente, di passare al punto 16 che è un’altra pratica che riguarda l’Assessorato della Montecchiani. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 190 COMMA N. 16 - DELIBERA N.213 DEL 19.12.2003 APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ESERCIZIO ASCENSORE ADIBITO A SERVIZIO DI PUBBLICO TRASPORTO DI VIA MURA ORIENTALI – PARCHEGGIO ZANNONI Sono presenti in aula n.18 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi se siete d’accordo affrontiamo questo punto, prego Grassetti. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io mi riservo di compiere l’intervento dopo una breve illustrazione da parte dell’Assessore se è disponibile. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, Assessore Montecchiani prego. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, il contratto di esercizio degli impianti altimetrici è questione complessa che non attiene ai tempi di collaudo dell’ascensore stesso, il contratto di esercizio prevede la nomina di un responsabile di tale esercizio e l’enunciazione in delibera di contratto dell’apertura dell’impianto altimetrico in cui siano previsti i tempi di apertura e chiusura, questo è il senso della pratica del contratto di esercizio. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, prima di dare la parola al collega Grassetti, volevo informarvi che è stato presentato un emendamento da parte di Gregorio Gregori del gruppo La Margherita ed il testo dell’emendamento è il seguente: si propongono i seguenti emendamenti: nella premessa alla seconda pagina, quinta riga, si sostituiscano i termini dell’orario pomeridiano attualmente indicati dalle 15.00 alle 20.00 nei seguenti: 15.30/20.30 quindi questo è il senso dell’emendamento che è composto da due parti, la seconda è immediatamente dopo “feriali” aggiungere “...nonché nelle maggiori festività ed in occasione di particolari manifestazioni cittadine che comportino un particolare afflusso di persone al centro.” Quindi il collega Gregorio chiede che oltre ai giorni feriali, di inserire anche quelle giornate particolarmente importanti in termini di festività o quant’altro. Questo è l’emendamento proposto dal collega Gregorio Gregori, a questo punto era prenotato il collega Grassetti? ...(intervento fuori microfono.)... va bene, comunque il senso è semplice, nel senso che intende posticipare di mezzora nel pomeriggio sia l’apertura che la chiusura e che sia aperto l’ascensore non solo nei giorni feriali ma nelle festività, diciamo così, anche cittadine o quant’altro. Allora, collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Allora, mi pronuncio subito sugli emendamenti rispetto ai quali sono favorevole e peraltro sono scritti anche molto bene e mi complimento per questo con il collega Gregori. A parte la questione dei tempi, io credo che questo sia uno dei pochi momenti in cui c’è la possibilità di portare in Consiglio la questione dell’ascensore di via Mura Orientali che appunto collega le stesse con il parcheggio di via Zannoni. Siamo tutti contenti e felici che questo ascensore finalmente sta prendendo la via dell’azione perché è da tanto che si dice che deve entrare in funzione ma in realtà prima c’è un rinvio, poi ce n’è un altro, poi ci radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 191 sono dichiarazioni ufficiali sulla stampa che l’ascensore si apre, che si apre sotto natale poi in realtà tutto questo non succede e l’ascensore resta sempre chiuso. Tutto questo ci incuriosisce moltissimo, non solo noi dell’opposizione ma credo tutti i cittadini, per capire quale è il vero problema per il quale non riusciamo ancora ad attivare questo ascensore. L’iniziativa è certamente opportuna visto l’obiettivo di realizzare una vera area pedonale in centro, diciamo che questo ascensore non è la panacea di tutti i mali, diciamo che è un contributo per arrivare alla soluzione; ho gradito molto l’annuncio da parte del Sindaco qualche giorno fa, letto sul giornale, secondo il quale c’è anche un progetto di un altro ascensore che verrà realizzato e che porterà i cittadini da porta Valle fino al teatro Pergolesi. Mi complimento, continuo a dire che la via da seguire è quella di realizzare impianti di risalita intorno al perimetro della città, per quanto mi riguarda preferisco agli ascensori le scale mobili, tuttavia purché ci sia la possibilità da parte dei cittadini di entrare in centro senza problemi e di svuotare appunto per questo il centro dalle autovetture. Però guardando l’ascensore, io non so chi l’ha progettato, non so chi ha fatto il progetto per questo ascensore, certo che io ho tutte le caratteristiche fuorché quelle di poter entrare nel merito delle ragioni tecniche sulle quali è stato realizzato il progetto e quindi dichiarandomi profondamente profano tuttavia vorrei sollevare qualche perplessità e qualche curiosità in attesa che le stesse vengano in qualche modo evase, di questo genere: questo ascensore ...(fine lato B – I° cassetta)... sembra piuttosto distante dal parcheggio Zannoni e non solo, dal parcheggio Zannoni per raggiungere l’ascensore stesso, a parte un tratto piuttosto stretto di superficie calpestabile di diversa dal verde, vi sono numerosi scalini e vi è un percorso alternativo ad uso svantaggiati fisici, motori che compie un raggio piuttosto ampio e che secondo me impone a questa categoria di persone un grosso sforzo, tanto che nel momento in cui arrivano all’ascensore se non hanno il motorino alla carrozzella arrivano stremati. Questa è la mia sensazione, mi chiedo e chiedo non era possibile e se no perché realizzare questo ascensore ad una profondità maggiore in modo che ci fosse la possibilità di raggiungerlo con meno fatica e meno sforzo – primo – c’è un altro aspetto sempre legato alla questione handicappati, alla fine dell’ascensore ci si trova di fronte a Palazzo Bettini ed alla porta aperta che attraverso Palazzo Bettini conduce al centro, per entrare in quella Porta vi sono... non scopro l’acqua calda, lo sappiamo tutti, vi sono alcuni scalini piuttosto alti, non ricordo se quattro o cinque che certamente impediscono l’ingresso agli handicappati; io credo che questo ultimo problema potrebbe essere facilmente risolvibile immagino ma come si risolve la difficoltà che indubbiamente viene ingenerata nei confronti degli handicappati nel piano in inferiore, quello cioè che collega il parcheggio Zannoni con la porta dell’ascensore, ecco, io ho queste perplessità, in questa occasione le metto sul tavolo ed attendo risposte perché credo che queste risposte possano soddisfare la curiosità di molti. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti ho prenotato il collega Brazzini prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Questo aspetto tecnico l’avevo affrontato io anche in Commissione e lo vorrei ribadire più che altro il discorso, la risposta che il tecnico ha dato, che praticamente una volta arrivati all’altezza di Palazzo Bettini i portatori di handicap dovrebbero percorrere quel tratto, che per qualcuno potrebbe essere breve e per qualcuno non tanto, dell’archetto esistente all’altezza del cinema Politeama Astra e certamente io ritengo che quella scelta sia l’unica percorribile in quanto verrà adeguata con facilità e quindi è pubblica quindi non dovrebbero sorgere difficoltà ad adeguarla, comunque creerebbe certamente un grosso disagio per chi è portatore di handicap considerata la strettezza della strada e quindi essendoci anche dei parcheggi, a meno che l’amministrazione comunale non voglia togliere anche questi logicamente non penso che un parcheggio laterale, una carrozzina ed una macchina possono tranquillamente radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 192 circolare in quella strada; quello che mi lascia un po' perplesso è che se effettivamente questo ascensore doveva risolvere in parte quelle che sono le difficoltà emerse per raggiungere il centro, quindi per parcheggiare nelle nostra città e quindi rendere più fruibile il parcheggio adiacente, non tanto Zannoni, quello che mi stupisce è il suo utilizzo, cioè un utilizzo parziale ed oltretutto a rischio perché come è stato detto in Commissione se malauguratamente uno dei due addetti si ammala l’impianto purtroppo dovrà rimanere chiuso, come rimarrà chiusa la scala mobile dall’altra parte. Certamente una cosa che non penso sia adeguata per una amministrazione comunale che dia queste garanzie minime, anche perché ritengo che noi stiamo spendendo – mi sembra – 11 milioni al mese per il Pollicino che dovrebbe fare la spola tra i parcheggi a sud ed il centro che prevalentemente perché io parcheggio sempre a sud e vedo le persone che salgono sul Pollicino, sono persone che potrebbero benissimo adoperare il servizio pubblico già esistente e che quindi quella somma di 11 milioni al mese potrebbe essere sicuramente spesa per mettere a disposizione di questo servizio che se è come si dice un servizio utile e necessario potrebbe dare ancora maggiori garanzie ai cittadini che vorrebbero usufruire di quel parcheggio anche perché bisognerà pensare anche al futuro, è inutile dire facciamo i parcheggi, facciamo gli impianti di risalita, uno va da via delle Conce, un altro di là, un altro di su ed un altro di giù e poi rimangono chiusi perché il personale non c’è. Signori miei qui bisogna fare pure attenzione a come vengono spesi i soldi e quindi trovare eventualmente delle soluzioni perché io penso che la scelta di fare l’impianto di risalita in quel punto sia stata più che altro una scelta che era la più opportuna nel senso che forse era quella che costava di meno e che magari poteva soddisfare qualche esigenza, perché non mi spiego in fase di progettazione anche perché mi sembra, non vorrei sbagliare, che il piano regolatore prevedeva questo ascensore proprio all’altezza del parcheggio Zannoni a suo tempo e che poi successivamente le amministrazioni che si sono succedute hanno cambiato la sua destinazione, a questo punto io mi chiedo, visto che era una ipotesi che poteva essere valutata e che ormai non è più percorribile però io la lancio lo stesso, visto che questo viene ritenuto, non essendo, almeno da quanto ho capito in Commissione inserito nel contesto di un centro commerciale tanto per intenderci come è alla Fornace, come c’è al parcheggio del Torrione e tanti altri parcheggi o impianti di risalita che ci sono nei vari supermercati, c’è necessità di questi controlli cosa che non sarebbe stata necessaria se fossero stati dentro queste strutture, almeno questo è quanto emerso dalla discussione in Commissione, allora io mi chiedo, visto che c’era una struttura che era sì privata ma c’è il cinema Politeama che da’ proprio sotto il parcheggio Zannoni anche perché io credo che come proprietari della struttura avrebbe valorizzato la propria struttura inserendo all’interno o immediatamente vicino a questa struttura quindi annesso un impianto di risalita di questo genere e quindi sicuramente l’amministrazione comunale e tutti i cittadini avrebbero avuto minori spese per quanto riguarda la gestione, quanto meno questa, di questo impianto di risalita, non dico la manutenzione che poteva benissimo, con accordo tra Comune e privato, essere portata avanti. Ripeto, anche perché il progetto che era nell’idea del piano Secchi cioè di collegare la parte sud con la parte nord con due impianti di risalita, così è rimasto un impianto monco perché ricordo le scalette di Palazzo Bettini, andando dove si trova l’altro ascensore nell’altro parcheggio dietro Gabrielli, privato che però ha una parte pubblica nel senso che l’ascensore, le scale per ...(pausa nella registrazione)... pensavo fosse finito il tempo. Anche in quella occasione se voi andate da quella parte che ancora è chiusa, dove c’era tanto per intenderci il Cotton Club, ci sono delle scalinate per poter raggiungere l’ascensore, quindi ad un certo punto mi sembra che questo progetto debba rimanere monco perché dovremmo trattare a questo punto con il privato che non so se sarà disponibile ad accettare modifiche su quelle scalinate esistenti, per dar modo anche a chi è portatore di handicap di poter avere beneficio da queste strutture, quindi mi sembra che da questo punto di vista l’amministrazione comunale e più che altro le amministrazioni comunali precedenti non abbiano avuto un occhio lungo su quello che effettivamente si andava a realizzare, quindi noi voteremo a favore perché è ora che questo impianto sia fruibile a tutti i cittadini, speriamo ma ho molti dubbi che risolva il problema del parcheggio Zannoni anche perché è radA3AFB.tmp.DOC 193 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 un parcheggio sicuramente scomodo e fino adesso è vero che non aveva struttura di risalita però è anche vero che sì è no le poche volte che sono andato, trovato due o tre macchine se non qualche camper o roulotte abbandonata lì perché magari era l’unico posto in cui un cittadino che aveva possesso di questo mezzo lo parcheggiava lì finché non lo metteva in uso, quindi voteremo a favore però le mie perplessità rimangono, ho cercato di esternarle, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, allora l’Assessore Montecchiani per la replica, prego. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, composta di due parti, una parte tecnica che lascia all’Architetto Cardinaletti, io principalmente rispondo all’emendamento presentato da Gregorio Gregori con il quale sono d’accordo, è giusto quello che lui dice nell’emendamento di prevedere l’apertura anche in alcuni momenti feriali, questo verrà fatto prossimamente e comunque bisogna dire che il primo obiettivo in questo impianto di risalita sicuramente è stato ottenuto: il collegamento tra parcheggio e centro, se tutti i cittadini cominciassero a rendersi conto che quello è fruibile e che sempre più persone ci passano per collegare la parte bassa con il centro della città. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Architetto Cardinaletti, prego. ARCHITETTO – GIULIANO CARDINALETTI (Dirigente Servizio LL. PP.): Allora, ho partecipato alle osservazioni del Consigliere Grassetti solo in parte però spero in quello che dirò di essere esauriente nelle richieste. Allora, parto in questo discorso dicendo che il piano regolatore è stato ideato e proposto all’amministrazione comunale, al Consiglio Comunale nel 1987, poi è stato approvato nel ’93 e questo prevedeva una serie di realizzazioni di impianti di risalita nel centro storico attestati su dei parcheggi che andavano a corollario intorno alla città. È ovvio che di per se l’impianto di via Zannoni non risolve il problema di accesso al centro storico perché è uno dei punti di risalita sui 5 o 6 che dovranno essere realizzati; va però detto questo che in effetti se prendo come punto di vista la distanza dell’attuale parcheggio di Zannoni che è stato già realizzato e l’impianto abbiamo quei 2/300 metri che possono dare adito a delle perplessità ma l’impianto che è stato previsto dal piano regolatore è attestato in maniera simmetrica tra due parcheggi: uno che è quello di via Zannoni e l’altro che è quello che dovrà essere realizzato nel recupero di tutta l’area FATER che si attesta si attesta in una posizione molto più baricentrica rispetto all’impianto. Per quello che riguarda il progetto io mi sono limitato come responsabile del Servizio Lavori Pubblici, anche perché sono il progettista insieme all’ufficio che ha collaborato con me nell’idea progettuale della costruzione dell’impianto come forma architettonica ma fermo restando che l’ubicazione non l’ho inventata io, era già prevista nel piano regolatore ed è vero che un ascensore che fa un dislivello di 10 metri ed un ascensore che ne fa 15 il problema poteva essere risolto se nonché se io prevedevo un ascensore che faceva un dislivello di 15 metri avrei dovuto creare dalla zona del parcheggio Zannoni fino all’ingresso dell’ascensore un tunnel all’interno della scarpata con ovvi costi maggiori rispetto a quelli che abbiamo subito attualmente nel realizzare il parcheggio. Oltretutto ci siamo basati anche sulla predisposizione di una organizzazione che dovrà avere quell’area come recupero di quello che viene definito il parco del vallato con una serie di camminamenti tra cui una parte sono stati quelli realizzati attualmente ma ce ne saranno nella riorganizzazione di tutto il sistema del parco, altri camminamenti che collegano, vanno da via del Castelfidardo fino alla zona del Circolo Cittadino ivi compreso un eventuale recupero degli impianti di risalita del Circolo Cittadino stesso sui quali a suo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 194 tempo, ricordo 10 anni fa, era stato anche allacciato un certo dialogo con loro per trovare un’altra possibilità di risalita al centro storico. È vero, oggi preso io vedo che c’è una risalita con dei gradini ed il portatore di handicap deve fare un percorso molto più lungo, ma non sono io che posso inventarmi, a meno che provvediamo a sostituire l’impianto di risalita pedonale con un tapit roulant altrimenti la legge mi consente solo di realizzare per i portatori di handicap un percorso che mediamente si attesta sull’ordine del massimo dell’8%. Su un dislivello di quel genere l’8% lo posso arrivare soltanto facendo delle curve, come la strada di montagna che è piena di curve perché si attesta su un ordine del 9/10/15% dove di più non si può e con una serie di curve e controcurve riesco a superare il dislivello, questo è il discorso che è stato fatto nell’impianto di risalita di via Zannoni. Per quel che riguarda, uscendo da via Mura Orientali e trovandomi di fronte le scale del Palazzo Bettini, lo sapevamo, abbiamo fatto anche dei sopralluoghi, quella è una proprietà privata che per motivi tecnici essendo privata non possiamo intervenire con delle rampe, perché andrei a creare una rampa al di sopra dell’8%, anche se dovessimo farla provvisoria. Abbiamo fatto un sopralluogo, a monte del Bettini c’è il sottopasso che si trova di fronte al cinema Politeama, ci sono dei gradini ma stiamo già predisponendo il progetto per eliminare questo impedimento e fare con una semplice rampa con pendenza leggerissima perché si parla del 3-4% con un collegamento diretto con il centro storico. Mi sembra che il Consigliere Brazzini aveva sollevato un problema circa il personale, su questo sì siamo in deficienza perché tutto il collegamento dell’impianto di risalita è stato collegato per via telematica con l’impianto di risalita meccanizzato della scala mobile, c’è un operatore che lo controlla visivamente poi decide se fermarlo automaticamente oppure provvedere... c’è una squadra di soccorso che è reperibile 24 ore, non 24 ore, durante tutto il periodo di apertura dell’impianto, è vero, abbiamo soltanto due persone che si alternano, se sta male una il problema è quello ma dovremmo affrontare con il prossimo bilancio anche questo problema perché oltre a questo entrerà in funzione tra un anno anche l’altro impianto che sale dietro al teatro Pergolesi che sarà realizzato con la convenzione del Torrione, il piano di recupero del Torrione e quindi dovremmo provvedere in merito. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Architetto, ho prenotato il collega Grassetti per dichiarazione di voto. Prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, ascoltati i chiarimenti dell’Assessore e dell’Architetto Cardinaletti debbo dire che qualche perplessità rimane, nel senso che comprendo le difficoltà che si sono poste ed anche i progetti che si sono realizzati diretti a centralizzare l’impianto di risalita rispetto anche ad altri camminamenti o altre realizzazioni che dovranno essere eseguite, però le difficoltà specialmente per i portatori di handicap permangono, non mi convince molto la spiegazione riferita agli scalini del Palazzo Bettini perché se questo è privato evidentemente quegli scalini e quella apertura esistono in quanto potrebbe essere stata – non so – pattuita, convenuta una servitù di passaggio pubblica, è chiaro che questo è un contratto, che un contratto è una convenzione tra due parti e che questa convenzione, questa servitù di passaggio sicuramente trascritta anche agli uffici immobiliari potrebbe essere modificata in virtù di altra contrattazione, il dislivello tecnicamente non credo che rappresenti una difficoltà impossibile da superare, io chiedo all’amministrazione di adoperarsi per cercare di risolvere il problema perché certo l’espediente del – passatemi il termine – “sporticello” perché a Jesi lo chiamiamo così del Politeama a disposizione degli handicappati per altro con le auto che sono parcheggiate e che riducono anche lo spazio percorribile non mi sembra che sia la migliore delle soluzioni, che sia provvisoria o transitoria potrebbe anche andare bene però io penso che ci dovrà essere anche un impegno a risolvere il problema di questa barriera architettonica. Per altro lo stesso privato visto che radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 195 ha concesso la servitù di passaggio, dovrebbe e potrebbe essere soggetto alla legge che impone l’abbattimento delle barriere architettoniche per gli handicappati. Detto questo e premesso già che sussistono molte perplessità questa pratica stabilisce un regolamento, stabilisce i tempi e che prelude all’attivazione dell’impianto che pur con tutte le riserve che abbiamo presentato è un impianto urgente, importante per la cittadinanza e come ho già detto è un impianto che contribuisce a rendere più fruibile il centro da parte dei cittadini, quindi non vedo almeno per il mio gruppo alcun motivo per votare contro questa delibera e per questo esprimeremmo un voto favorevole, proprio per consentire un miglioramento della situazione del centro ed agevolare i cittadini. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, non ho altri interventi quindi apriamo le votazioni. Votiamo ovviamente prima gli emendamenti proposti dal collega Gregori, quindi apriamo le votazioni sul primo emendamento: che è costituito da due parti, ripeto, riguarda il posticipo dell’apertura e chiusura dalle 15.00 alle 15.30 e dalle 20.00 alle 20.30 e l’aggiunta dopo: “...feriali...” di “... nonché nelle maggiori festività ed in occasioni di particolari manifestazioni cittadine che comportino un particolare afflusso di persone al centro.” Tutto un voto, un unico emendamento in due... interviene appunto su due punti della delibera. Apriamo le votazioni sull’emendamento: Presenti n. 18 Astenuti n. 00 Votanti n. 18 Favorevoli n. 18 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’emendamento viene approvato all’unanimità con 18 voti a favore su 18 presenti, quindi a questo punto votiamo il punto 16 così come emendato: Presenti n. 18 Astenuti n. 00 Votanti n. 18 Favorevoli n. 18 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 16 viene approvato all'unanimità con 18 voti a favore su 18 presenti. C’è l’immediata esecutività, quindi apriamo le votazioni per l’immediata esecutività: Presenti n. 18 Astenuti n. 00 Votanti n. 18 Favorevoli n. 18 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività approvata con identica votazione, 18 voti a favore su 18 presenti. A questo punto vi chiedo sempre la cortesia di radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 196 affrontare il punto 23 almeno esauriamo le pratiche relative all’Assessorato dell’Assessore Montecchiani. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 197 COMMA N. 23 - DELIBERA N.214 DEL 19.12.2003 TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO EX ARTICOLO 194 LETTERA E D.LGS 267/2000 Entra Belcecchi Sono presenti in aula n.20 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, prego Grassetti. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io sono d’accordo a parlare di questo argomento anche se non è nell’ordine dei lavori però siccome l’abbiamo già fatto per due pratiche, io chiederei ufficialmente all’Assessore che ci paghi da bere... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Un caffè sicuramente anche perché... sperando che l’Assessore sia più puntuale ai prossimi Consigli Comunali, è un impegno... non ho nessuna prenotazione, una breve illustrazione da parte dell’Assessore, prego Assessore. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Intanto mi scuso con il Consiglio Comunale della mia non presenza in aula questa mattina, è doveroso questo ma avevo altri impegni riguardanti sempre il mio mandato. Allora, il debito fuori bilancio rispetto al trasporto pubblico locale si è creato nel momento in cui l’amministrazione comunale ha dovuto e quindi si è impegnata, pur non avendo somme a disposizione a non togliere un servizio primario ai cittadini come quello del trasporto pubblico locale che andava ad interessare proprio quei servizi su cui l’amministrazione comunale ha istituito il proprio, quindi: trasporto studenti, Mazzangrugno e servizio Pollicino. La ditta non ha presentato nessuna avversità riguardo a questo tipo di pagamento, l’amministrazione comunale si è assunta questo impegno che io ritengo importante anche se naturalmente il debito fuori bilancio è altra azione importante di una amministrazione comunale rispetto anche alla gestione dei PEG ed è in questa misura che arriva in Consiglio Comunale questa pratica, proprio per non interrompere un servizio primario quale che è il trasporto pubblico locale. Non è un indebitamento proprio perché lo vediamo tra i nostri servizi principali. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, ho prenotato il collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io non capisco una cosa, perché questo servizio che per altro è quello Pollicino, se non sbaglio, su cui siamo d’accordo ed in più c’è un servizio Jesi – Mazzangrugno, vero? Allora non capisco perché non è oggetto di preventiva e separata contrattazione come lo è stato nei tempi precedenti, io ricordo che il Pollicino fu oggetto di un contratto specifico che fu interrotto ad un certo punto ed il servizio – con radA3AFB.tmp.DOC 198 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 la CIPA – ed il servizio Pollicino fu gestito da altra ditta con tutta una serie di perplessità anche giuridiche, dopodiché fu ripreso il rapporto con la CIPA e stiamo parlando dell’inizio di questo nuovo rapporto con la CIPA e per questo non era previsto in bilancio; dopo, in tempi successivi è stato previsto quindi sono d’accordo chiaramente anche per il servizio a Mazzangrugno e sono d’accordo anche per il servizio Pollicino, ricordo però che nel, mi sembra, dicembre del ’97 quando questo servizio fu istituito, ricordo che l’allora Assessore Pesaresi nel pretendere la gratuità del servizio presuppose anche che il bilancio del Comune non dovesse essere modificato a seguito dell’istituzione del servizio, poi con i tempi questa storia si è modificata, ricordo che all’inizio il servizio Pollicino era coperto finanziariamente dall’introito per la vendita dei grattini dei parcheggi blu al centro e che quindi era una spesa che esulava dal bilancio, poi c’è stata l’interruzione e adesso con questa nuova convenzione andiamo oltre ed andiamo al di fuori rispetto a quelli che erano stati i principi anche economici sulla base dei quali era stato istituito il servizio. Io ribadisco che allora quella scelta era condivisibile politicamente, che – e faccio riferimento non alla scelta di istituire il Pollicino ma a quella di istituirlo non gravando sul bisogna comunale, trovando un’alternativa – adesso invece il servizio grava a questo punto approvando questa delibera sul bilancio comunale, io se la questione è riferita ad un periodo limitato nel tempo, anche se questo periodo ormai comincia a diventare un po' lunghetto, io potrei anche esprimere un voto di astensione, però dico che nel futuro noi dobbiamo trovare un sistema per gestire questo servizio senza che lo stesso gravi sul bilancio e ve ne sono almeno un paio di soluzioni: una è quella di non lasciare il servizio completamente ed esclusivamente gratuito perché poi la cosa determina anche altre conseguenze sia nei confronti della CIPA stessa che nei confronti dei cittadini, di alcuni dei cittadini che potrebbero utilizzare – come succede – a sproposito il servizio ingombrando il Pollicino ed un’altra soluzione potrebbe essere quella di consentire alla CIPA che lo gestisce il recupero delle spese attraverso la disponibilità come fu fatto allora di un altro servizio pubblico che renderebbe un introito alla CIPA stessa che consentirebbe di ripianare i costi e le spese. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, ho prenotato il collega Brazzini. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Su questo argomento è difficile muoversi anche perché si andrebbero a toccare gli interessi di qualcuno, però visto che la mia azione di Consigliere Comunale è quella proprio di far rilevare una buona amministrazione comunale, mi sento in dovere di dire e di fare una osservazione: è strano che noi abbiamo come prima abbiamo detto, ceduto un servizio come quello del trasporto funebre perché facevamo concorrenza sleale ad altre imprese che facevano lo stesso lavoro e quindi l’abbiamo sospeso, ma io mi domando, non è strano che la stessa ditta che ha in appalto il servizio di trasporto pubblico faccia concorrenza a se stessa con il Pollicino, perché questa è la realtà. Io vedo più giusto che se un servizio di Pollicino doveva esistere era esclusivamente a servizio di chi parcheggia nei luoghi in cui il Pollicino ha il giro e non a servizio di tutti i cittadini perché i cittadini che normalmente non vanno a parcheggiare hanno a disposizione il servizio pubblico, lo so, costa i soldi usare il servizio pubblico ed il Pollicino non costa niente, però non trovo giusto che in una parte della città anche più il Pollicino opera prevalentemente a sud della città e non a nord quindi creiamo una disparità tra il cittadino di sud e quello che sta a nord, perché non vedo il motivo per cui un cittadini che sta a nord è costretto a prendere il mezzo pubblico e tirare fuori i soldi per andare in centro, un cittadino che sta al sud invece prende il Pollicino e va su gratis sulle spalle di tutti i cittadini. Da questo punto di vista certamente non mi trova veramente d’accordo su questo fatto e quindi ritengo che se questo servizio deve esistere, lo deve essere in una ottica di questo regolamento, in più deve esistere in una ottica... radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 199 cioè ecco se vogliamo fare un discorso sano allora sarebbe più giusto che alla CIPA noi diamo il servizio dei parcheggi e questa garantisce il collegamento con il centro questo lo trovo giusto, ma non che la ditta che ha in appalto questo trasporto debba avere ulteriori soldi oltre quelli che ha per il trasporto pubblico magari viaggiando a vuoto per la città e questo che io trovo assolutamente non sano da parte di una amministrazione perché secondo me non c’è un’accurata ed oculata spesa del denaro pubblico con discriminazioni di certi cittadini che come al solito dividiamo in serie A e B, in questo caso cittadini del sud e cittadini del nord. Mi sembra una cosa talmente ridicola che le cose possano continuare ad andare avanti con questo sistema che non mi trova sicuramente d’accordo nel votare, non perché ormai è giusto che fatto il servizio venga pagato anche fuori bilancio però non mi trova d’accordo nel modo e quindi voterò contro questa delibera, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, ho prenotato il collega Bucci prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Allora, io penso intervenendo sulle argomentazioni del collega Brazzini, io penso che i Pollicino siano sicuramente un servizio per l’intera città, un servizio che era stato pensato per collegare la fascia dei parcheggi situati a sud della città con il centro storico, quindi un servizio finalizzato ad incentivare l’utilizzo dei parcheggi al di fuori del centro storico, a margine del centro storico posti come politica per limitare il traffico in entrata all’interno del centro storico. In questo senso oltre poi a tutti gli utenti del Pollicino che sono anziani, eccetera e che lo utilizzano normalmente – perlomeno per quello che mi è dato sapere – come impianto di risalita al centro storico, in questo senso secondo me questo è un servizio importante per la città, un servizio primario che io penso la collettività jesina complessivamente possa permettersi pagare, che poi lo faccia all’interno della tassazione complessiva annuale o lo paghi in termini di biglietto utenza all’utilizzo questa è fondamentalmente una scelta politica ed io penso che la scelta politica giusta sia quella di garantire questo servizio e la sua gratuità perché sempre nell’ottica di abbattere il traffico all’interno del centro storico garantendo comunque il massimo della accessibilità di tutti gli utenti al centro storico stesso. In questo senso secondo me non ritengo le argomentazioni del collega Brazzini condivisibili e riconosco comunque il carattere di pubblico servizio e di importanza del Pollicino cosa, penso, che non debba neanche costituire oggetto di discussione poi è invece l’ulteriore parte che riguarda il collegamento con la frazione di Mazzangrugno che sicuramente secondo me proprio per una politica di integrazione tra la città e le sue frazioni fa garantito e potenziato probabilmente o perlomeno va adeguato alle esigenze degli utenti e della popolazione. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, a questo punto ho prenotato Brazzini... (intervento fuori microfono.)... facciamo prima... l’Assessore vuole replicare? Prego Assessore. ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Ho capito che gli interventi fatti dai consiglieri comunali riguardano la progettualità futura del servizio del trasporto pubblico locale su cui noi avremo modo di parlare sicuramente e le notizie che vi posso dare sono che l’amministrazione comunale stava andando ad una rivisitazione del trasporto pubblico stesso perché il 31 dicembre non solo sarebbe scaduto il contratto di servizio con CIPA ma la legge Burlando e la legge regionale prevedevano la gara d’appalto unica, ora questa si è fermata, la Regione dovrà rivedere radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 200 complessivamente riguardo al taglio operato in marzo, ma l’amministrazione comunale sta lavorando affinché il servizio Pollicino effettivamente a servizio dei parcheggi rientri nelle linee del trasporto pubblico locale come collegamento parte sud della città centro, quindi è ben cosciente che questo servizio di massima utilità debba avere e non possa più essere considerato gratuito, quindi si va verso questa direzione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega Brazzini per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Dichiarazione di voto ma anche perché volevo replicare Bucci che tira fuori sempre il solito discorso che va a beneficio delle persone più disagiate e più anziane, a me comunque sembra che... ormai è molto tempo che purtroppo mia madre non può prendere questo mezzo pubblico però mi sembra che comunque ancora esista che chi ha un reddito basso possa usufruire gratuitamente o con agevolazioni forti sul biglietto dell’autobus e che quindi non mi sembra una motivazione giusta che ne benefici chi è anziano, questa storia è una favola che non lega con tutto il discorso anche perché ripeto, non vorrei sbagliarmi ma esiste questa cosa. Sono d’accordo per quanto riguarda il discorso del collegamento con Mazzangrugno, mi trova pienamente d’accordo però eventualmente dovrebbero essere riviste certe cose all’interno della città, quindi ridurre certe corse che sono inutili, lo vediamo giornalmente che viaggiano senza passeggeri e magari sfruttare queste entrate maggiori per questo servizio che anche io ritengo necessario, grazie. Comunque non posso che non mantenere la mia decisione precedente quindi voteremo contro, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Ho prenotato Giuliodori. Prego collega. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, per dichiarazione di voto. Ovviamente noi votiamo questa pratica, colgo però l’occasione per far presente alcuni aspetti: se si va a guardare il momento genetico del Pollicino e della corsa a Mazzangrugno si vede che queste due corse coincidono in modo meccanico con l’istituzione della ZTL nel novembre del ’89 io ritengo che l’allora amministrazione comunale abbia fatto bene ad istituire la ZTL ed abbia fatto altrettanto bene a dare alcune risposte che erano sia per coloro che dovevano parcheggiare a ridosso del centro storico, che anche per quegli abitanti che stanno in zone abbastanza decentrate della nostra città proprio per permettere un afflusso continuo, costante e comodo all’interno del centro storico. Ecco, io mi auguro che l’amministrazione comunale nel proseguo degli esperimenti che vanno sotto la dicitura “isola pedonale” continui con questa ottica di programmazione che ha sempre caratterizzato le nostre amministrazioni comunali dal dopoguerra ai giorni nostri. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, ho il collega Grassetti per dichiarazione di voto, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Velocemente mi riallaccio all’intervento del collega Giuliodori fatto poc’anzi per ricordare che quell’iniziativa del Pollicino a radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 201 cui faceva riferimento e che l’ha visto presente all’epoca, mi sembra non so se come Assessore addirittura, fu una buona iniziativa per quanto riguardava l’opportunità così come è buona l’iniziativa attuale per lo stesso motivo, poi dopo quella iniziativa ebbe uno stop, non voglio usare la parola “fallimento” perché sarebbe troppo pesante, ...(fine lato A – II° cassetta)... allora quando l’Assessore Giuliodori non c’era più l’iniziativa e naufragata come ha incontrato difficoltà l’iniziativa successiva iniziata dopo un lungo periodo di assenza del servizio. Questo sta a significare che rispetto a questa questione l’idea è buona ma il modo di realizzarla un po' meno. Questo per dire che queste esperienze dovrebbero farci trovare il sistema di risolvere il problema del metodo diretto alla realizzazione dell’iniziativa che fino ad oggi non è stato un metodo che può dirsi il migliore, è comunque un metodo perfettibile. Io chiedo all’amministrazione che si impegni perché non capiti più che si debba votare un debito fuori bilancio per un servizio che deve rientrare in uno standard regolare, che può essere previsto nel corso del tempo e che possa consentire appunto il migliore dei servizi ai cittadini ed il minimo aggravio delle spese sul bilancio, quindi ecco perché io motivo l’astensione del mio gruppo, perché da una parte approva l’iniziativa ed abbiamo detto è molto utile alla città, da un’altra non approva il metodo che dovrà essere migliorato, sia con riferimento al bilancio che con riferimento alla stessa utilizzabilità del servizio. Per cui ribadisco e concludo sostenendo che voteremo l’astensione. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, a questo punto non ho altre prenotazioni, apriamo le votazioni – prego i colleghi di entrare in aula per favore – dunque pongo in votazione il punto 23: Presenti n. 20 Astenuti n. 02 Votanti n. 18 (Montali per F.I. – Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 17 Contrari n. 01 (Brazzini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 23 viene approvato con 17 voti a favore, 2 astenuti ed 1 contrario. C’è l’immediata esecutività su questo punto, apriamo le votazioni: Presenti n. 20 Astenuti n. 03 Votanti n. 17 (Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 17 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con 17 voti a favore e 3 astenuti. Passiamo a questo punto al numero 14. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 202 COMMA N. 14 - DELIBERA N.215 DEL 19.12.2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELLA TASSA RELATIVA ALLE OCCUPAZIONI DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE – MODIFICHE ED INTEGRAZIONI Esce Giuliodori Sono presenti in aula n.19 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Aguzzi è prenotata o c’è un errore? Non ho nessuna prenotazione quindi... c’è un emendamento presentato da Gregorio Gregori per il gruppo La Margherita propone di inserire nell’allegato B alla lettera L il termine “esposizioni promozionali senza possibilità di vendita” quindi... prego Assessore. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Per dire che sono d’accordo con l’emendamento perché risolve un problema legato alla non chiarezza della tassa di occupazione del suolo pubblico nel caso in cui ci siano delle esposizioni promozionali senza vendita, quindi senza che ci sia la possibilità di acquistare all’interno dell’esposizione e questo consente lo sgravio di una parte sostanziale della tassa, ecco. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, a questo punto apriamo le votazioni per l’emendamento: Presenti n. 19 Astenuti n. 00 Votanti n. 19 Favorevoli n. 19 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’emendamento viene approvato all’unanimità: 19 favorevoli su 19 presenti. A questo punto votiamo il punto 14 così come emendato: Presenti n. 19 Astenuti n. 02 Votanti n. 17 (Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 01 (Montali per F.I.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 14 viene approvato con 16 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti. Qui non c’è immediata esecutività. Passiamo al punto 15. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 203 COMMA N. 15 - DELIBERA N.216 DEL 19.12.2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELLA TASSA PER SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI – MODIFICHE ED INTEGRAZIONI LO Sono presenti in aula n.19 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessuna prenotazione quindi pongo in votazione il punto 15: Presenti n. 19 Astenuti n. 01 Votanti n. 18 (Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 02 (Montali per F.I. – Grassetti per A.N.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 15 viene approvato con 16 voti a favore, 2 contrari ed 1 astenuto. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni: Presenti n. 19 Astenuti n. 01 Votanti n. 18 (Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 02 (Montali per F.I. – Grassetti per A.N.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con identica votazione: 16 a favore, 2 contrari ed 1 astenuto. Punto 16 l’avevamo già approvato... punto 17. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 204 COMMA N. 17 - DELIBERA N.217 DEL 19.12.2003 SERVIZI PUBBLICI LOCALI – COSTITUZIONE SOCIETÀ DENOMINATA “ARCAFELICE” S.R.L. A CAPITALE E CONTROLLO ESCLUSIVAMENTE PUBBLICO EX ARTICOLO 113 COMMA 5 LETTERA C) DEL D. LGS. N. 267/2000 – CONTESTUALE AFFIDAMENTO DEI SERVIZI – APPROVAZIONE ATTI RELATIVI – DETERMINAZIONE PROVVEDIMENTI CONSEQUENZIALI Entra Belluzzi ed esce Bucci Sono presenti in aula n.19 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato il collega Brazzini. Prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Niente, io volevo fare un intervento su questa questione perché secondo me c’è da fare una riflessione abbastanza seria, nel senso che mi permetto forse di tirare fuori scheletri dagli armadi però siccome nella mia documentazione ho certe cose che mi lasciano dei dubbi, cercherò di – in questo tempo a disposizione – illustrarle anche perché è una questione che almeno da 5 anni sto portando avanti, prima d’accordo anche il mio partito d’appartenenza, adesso forse sono rimasto l’unico a tirare avanti la questione però spero che alla fine di questo mio nuovo mandato possa riuscire ad avere chiaro quello che sto cercando. Innanzitutto mi preme evidenziare una cosa, noi nello scorso Consiglio Comunale abbiamo votato una mozione, ordine del giorno, presentato dallo SDI nella quale mi sembra che anche dalle dichiarazioni fatte sui giornali andava in una direzione un po' diversa da quella che oggi ci viene sottoposta dall’amministrazione comunale, è un fatto che si vedrà chi non è d’accordo, diciamo che volevo solo sottolineare la cosa; volevo ricordare che per chi non è a conoscenza l’azienda agraria era nata con gli ex II.RR.B. per gestire appunto tutti i beni e gli immobili, nonché i terreni che benefattori di questa nostra amata città ci avevano dato per perseguire determinati scopi e finalità cosa che purtroppo gli II.RR.B. non ha fatto correttamente perché sappiamo tutti la fine che ha fatto però mi sembra che con un passaggio all’amministrazione comunale di questi beni la cosa non sia migliorata, tant’è che ricordo ancora una volta che molti di questi beni sono stati già alienati con molti dubbi da parte mia. Ritornando al discorso dell’azienda agraria io avevo fatto certe altre domande, anche scritte, avevo fatto altre cose e mi era stato detto a proposito degli introiti e la ragione per cui non c’erano stati all’interno dell’azienda agraria – questo è scritto dall’Assessore – che praticamente non c’erano introiti da parte dell’azienda perché facevamo quello che gli statuti e le delibera dicevano, cioè davamo in beneficenza, facevamo beneficenze per i servizi sociali, per quello, per quell’altro, le mense e quant’altro. Ebbene, addirittura mi si diceva che contrariamente a certe altre rendite che queste venivano amministrate in un unico calderone, quindi non poteva essere definita quale era la rendita di una o un’altra beneficenza. Va bene, questo hanno scritto i tecnici, sto verificando e vedremo alla fine quello che ne uscirà fuori. Mi sembra strano che in una risposta che mi veniva più volte data era quella che una famosa legge regionale, una delibera di legge regionale – la 18/12 del ’91 – che dichiarava estinte le opere pie, io ho la legge regionale sottomano e vorrei leggere ai colleghi qui presenti: “... sono trasferiti al Comune di Jesi che subentra in tutti i rapporti giuridici preesistenti, utilizza i beni e gli eventuali proventi da essi derivanti per perseguirli...” poiché certe opere hanno terminato il loro scopo, si utilizzano comunque i beni ed i proventi da esse derivanti per altri fini assistenziali. Bene, questa è una delibera di Giunta Regionale che mi sembra di radA3AFB.tmp.DOC 205 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 interpretare bene, cioè che il Comune comunque subentrava all’ex IRBE ma i rapporti giuridici preesistenti dovevano rimanere. Rapporti giuridici che ritengo siano fondanti da certi statuti, allora io ho uno statuto di quelli... ne ho diversi comunque ne leggo uno perché ricalcano tutti la stessa sintesi, cioè io non mi spiego come un preciso statuto di una istituzione che rispetta la volontà del benefattore venga ignorato dall’amministrazione comunale, addirittura si è tentato di dire che non esiste documentazione in merito a questi beni che si sono acquisiti perché gli II.RR.B. tra tanti casini non aveva consegnato questa documentazione ma io che ho questi documenti e non certamente agli II.RR.B. ma fornite dall’amministrazione comunale vorrei leggere alcuni passi, allora qui si dice: “... la parte dei sopra avanzi non impiegata per lo scopo andrà annualmente ad incremento del patrimonio e non potrà essere successivamente intaccata...” questo è quello che dice questo statuto di una istituzione. Poi ritorno al Titolo 2 dove c’è scritto “Amministrazione”: l’amministrazione a suo tempo era retta dagli ex II.RR.B. con gestione indipendente, annualmente gli II.RR.B.dovevano comunicare di questa gestione i loro proventi e doveva addirittura comunicare all’amministrazione comunale con l’intero patrimonio, cosa che io non sono mai riuscito ad avere in questa città perché dicono che non esiste documentazione. Allora, a quel tempo gli II.RR.B. erano inadempienti perché qua c’è scritto che dovevano accompagnare detta comunicazione con una relazione sulla gestione del patrimonio della beneficenza o dell’istituzione. Quindi concludo anche perché il tempo è tiranno, concludo dicendo questo noi in questa delibera diamo il via ad una società interamente a capitale pubblico, quindi l’amministrazione rimarrà sempre – si dice – all’interno della struttura comunale e già questo mi sembra per una S.r.l. che non si abbia la visione della contabilità trasferita al Comune e mi sembra una cosa non chiara; poi vorrei sapere gli eventuali incassi di questa S.r.l. o gli eventuali residui di cassa che finalità, visto che vi ho letto una delibera che utilizza terreni attualmente adibiti per l’azienda agraria e quindi per quel determinato scopo, io chiedo se finalmente questi introiti saranno fatti vedere correttamente ed andranno correttamente ribaltati per questi servizi sociali, altrimenti priveremmo sia il benefattore di cui era volontà sia i servizi sociali di un introito che comunque avrebbero avuto indipendentemente da quelli che sono i trasferimenti dello Stato e diciamo le tasse comunali. Quindi io non vedo perché questo denaro pubblico lasciato in beneficenza da benefattori possa essere trasferito per altre coperture o altri bilanci. Non lo trovo assolutamente corretto e rispettoso nei confronti soprattutto di chi a suo tempo perché addirittura questa è una delibera risalente agli anni della pietra perché qui si parla addirittura di scudi, quindi pensate di che periodo è questa delibera, però mi sembra strano che nel corso di questi anni le leggi abbiano affossato statuti, beneficenze, tutti quelli che erano regolamenti in essere solo perché... non ne vedo il motivo ed oltretutto io credo e mi auguro che nessuno degli eredi esca fuori tra uno, due o dieci anni recriminando il loro diritto di prelazione, perché in qualcuno addirittura è scritto che se l’amministrazione o chi amministra... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Brazzini ti invito a concludere perché hai superato il minuto... prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): ... o che amministra, non mantiene il testamento praticamente doveva ritornare in quel caso all’amministrazione comunale, quindi ritorna all’amministrazione comunale quindi abbiamo sanato tutto quanto perché l’amministrazione comunale fa quello che vuole con buona pace di tutti, penso questa sia la linea che secondo me è scorretta da parte di una amministrazione oltretutto di centro sinistra. Grazie. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 206 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, ho prenotato il collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. La costituzione di questa società rientra nella discussione che era stata fatta in sede di riequilibri dei bilanci se non sbaglio Assessore, degli indirizzi, dove si presupponeva questa formazione di società unipersonali a capitale pubblico proprio per distinguere i bilanci di determinate attività da quelli del Comune. Distinguerli quanto meno dal punto di vista della contabilità per avere davanti chiaro uno specchietto di come si svolge l’attività economica dell’azienda agraria perché la stessa possa autodeterminarsi... avevamo detto sull’argomento che noi staccavamo un assegno di fiducia con l’astensione ed in correlazione logica a quell’espressione di voto ed a quell’indirizzo che avevamo dato come gruppo all’epoca ovviamente ci atterremo anche oggi, dico solo, voglio sottolineare solo un aspetto, che la distinzione tra il bilancio, almeno per ora, della società e del Comune è praticamente solo contabile e serve solo a farci rendere conto di quale è l’andamento economico dell’azienda agraria stessa perché poi di fatto in caso di utili c’è la distribuzione ai soci, in questo caso sono rappresentati da un unico... ecco, dal Sindaco quindi se li prenderebbe eventualmente il Sindaco tutti gli utili, no? Mentre per le perdite ovviamente dovrebbe provvedere sempre l’unico socio, quindi dal punto di vista dell’economia politica dell’atto non cambia molto, ma cambia nel momento in cui c’è la possibilità di capire chiaramente come funzionano le cose... ed anche in futuro se dovessero subentrare altri soci che darebbero la possibilità di far crescere la società come auspichiamo tutti anche ai fini esterni rispetto alla società e quindi ai fini di servizio della società e dell’impresa che la stessa gestisce, nonché ai fini del bilancio del Comune. Va bene Assessore continuiamo con questa linea di credito e l’astensione data al tempo degli equilibri del bilancio è confermata anche per questa pratica, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti. Sì, la collega Rocchetti Federica prego. CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): Grazie Presidente. Noi avevamo proposto un emendamento, non so quanto sia accoglibile dal punto di vista giuridico, era un emendamento al Titolo V Amministrazione articolo 15, comma 4, sostituire “...durano in carica 3 anni...” con “...1 anno rinnovabile...” perché crediamo appunto che sia più proficuo riconfermare la fiducia dell’amministratore unico annualmente, se questo però è possibile dal punto di vista giuridico. O comunque chiediamo insomma una relazione da parte dell’amministrazione più dettagliata non solamente i dati, i semplici dati del bilancio ma comunque una relazione più precisa dell’andamento dell’azienda e quindi il lavoro svolto nel corso dell’anno diciamo. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Una cortesia collega Rocchetti, quindi formalizzi un emendamento così come l’hai esposto verbalmente o... (intervento fuori microfono.)... un momento che c’è l’Assessore che vuole prendere la parola. CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): Sì, abbiamo presentato questo emendamento però chiedo se è valido dal punto di vista giuridico, se è accettabile, se può essere accolto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 207 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, sentiamo l’Assessore prego. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Io dal punto di vista giuridico sulla durata in carica dell’amministratore adesso non credo ci siano... i tre anni sono una prassi che è abbastanza diffusa, ho qualche dubbio sull’anno onestamente, io volevo chiedere se era una questione possibile prevedere, siccome c’è all’articolo 19 la possibilità di revoca dell’amministratore, allora leggo un attimo l’articolo 19, il comma 3 dice: “... l’esercizio dei poteri di gestione avviene nel rispetto degli atti di indirizzo e di direttiva formulati dal Sindaco del Comune di Jesi...” poi al comma 4: “... si prevede l’inosservanza delle predette direttive costituisce motivo di revoca...” allora io inserirei al comma 3 oltre che del Sindaco del Comune di Jesi che da’ direttive e indirizzi prevederei l’audizione del Consiglio Comunale annuale dell’amministratore della società e questa audizione con la proposizione chiaramente di un progetto organizzativo che venga formulato dall’amministratore in quella sede costituisce indirizzo ed anche motivo di revoca, nonché verifica di quello che lui ha di anno in anno fatto. In questo... (intervento fuori microfono.)... sì però... ecco, io adesso tecnicamente delibera o statuto, nella delibera lo possiamo mettere mi dice il Segretario e questo è un meccanismo che raggiunge l’obiettivo fondamentale dell’anno, cioè se noi ogni anno lo ascoltiamo alla verifica annuale, anzi io credo sia interessante per tutto il Consiglio farlo venire qui, fargli esprimere i progetti futuri e rendicontare sull’esercizio passato a quel punto credo che raggiungiamo lo stesso obiettivo dandone una verifica ampia. Vale, volevo solo aggiungere questo che non è in merito all’emendamento però se lo volete inserire vale, credo anche per questo tipo di società l’indirizzo che fu dato dal gruppo DS per la società dei rifiuti, cioè la parte contabile viene svolta all’interno del Comune e non che l’amministratore possa scegliersi autonomamente consulenti e via discorrendo, quindi vale l’impostazione generale che fu data nel momento dell’atto di indirizzo per la costituzione della società di rifiuti, quindi se volete arricchire il vostro emendamento anche con questo ulteriore spunto e ribadire – Federica scusa – volevo dire, l’intendimento che è stato dato dal gruppo DS per ciò che riguarda la società di rifiuti e che quindi la contabilità della società venga redatta all’interno del Comune, ripeto, vale quello come linea generale di principio però se lo ribadite nell’emendamento secondo me è opportuno. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore quindi a questo punto credo che sia necessario formalizzare da parte del gruppo l’emendamento così come indicato anche dall’Assessore. Ho prenotato il collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, sull’emendamento perché proposto successivamente anche alla mia ultima dichiarazione di voto, velocemente per dire in termini politici che la riduzione del termine a disposizione dell’amministratore, cioè di durata della carica di amministratore da 3 anni ad 1 anno presuppone la riduzione di quella che è la capacità di progettazione da parte dell’amministratore stesso; l’azienda agraria ha progetti che non sono annuali ma che ripercorrono il tempo in ere addirittura, non so se in lustri, non me ne intendo ma non credo che un anno possa consentire all’amministratore di sviluppare al meglio il suo mandato, io non credo sia molto opportuno questo emendamento anche se però sono convinto, ma sono molto convinto delle ultime due cose che ha detto l’Assessore con riferimento alla verifica ed all’audizione in sede di Consiglio sia sui progetti che per quanto riguarda la verifica del passato e di quanto ha fatto, grazie. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 208 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi... sì adesso poi Rocchetti, quindi a questo punto per chiudere questa questione se il gruppo... mi permetto una proposta, se il gruppo dello SDI non presenta nessun emendamento ma prendiamo ovviamente anche perché verbalizzato, la proposta fatta dall’Assessore, quindi l’impegno preso dall’amministrazione comunale di inserire nella delibera e quindi nello statuto la questione relativa all’audizione in Consiglio Comunale possiamo dare per soddisfatta l’esigenza politica manifestata dallo SDI con quella ipotesi di emendamento quindi possiamo chiudere la discussione qui? Se siamo d’accordo, prego Federica. CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): Infatti l’Assessore Romagnoli ha colto perfettamente lo spirito della nostra proposta, era questo appunto, avere un controllo più diretto, più dettagliato dell’attività dell’azienda e quindi dell’Assessore che riferisce annualmente... dell’amministratore scusate che riferisce annualmente in Consiglio quindi l’Assessore penso che ha capito quale era la nostra proposta quindi va bene. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, ti ringrazio, ho prenotato prima il collega Belluzzi, prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io ho l’impressione che questo Consiglio Comunale si è messo rispetto a questa – tra virgolette – privatizzazione su una strada senza ritorno. Quando si costituiscono società alle quali si conferiscono servizi non è come se facciamo il Consiglio di Amministrazione della casa di riposo, noi costituiamo società di diritto privato, è vero a capitale totalmente o prevalentemente pubblico ma per una gestione, perché se noi facciamo che l’amministratore delegato viene convocato una volta dal Consiglio, no! È l’amministratore delegato che risponde a chi? Ai Consiglieri che il Comune mette dentro quella società, non è il comitato di gestione dell’asilo nido di Colle Paradiso, questa Simona credo non sia colpa tua, credo di studiarci un po' e di capire di chi sono le colpe, però non si fa così perché noi creeremo carrozzoni più costosi ai quali trasferiremo servizi fatti in maniera che peggioreranno... io ho l’impressione che noi andremo verso una diminuzione dei livelli dei servizi o di funzionamento di alcune strutture comunali rispetto a quelle esistenti, ma non lo dico perché... quante volte abbiamo parlato di questi argomenti Simona? Ma l’approccio era culturalmente diverso dalla strada che sta seguendo l’amministrazione comunale oggi, quando noi parlavamo di fare una società misto pubblica privata con una società ad elevata tecnologia che c’è a Jesi noi facevamo un ragionamento perché volevamo scaricare su questa società i nostri costi, non farci carico di inefficienze. Ripeto, l’ultima volta Antonio Grassetti ha detto che faceva un atto di fiducia eccetera, non votiamo contro, ci asteniamo su questa delibera però cara Simona la strada che stiamo seguendo è una strada che non è corretta e che ci creerà grossi problemi. Voglio dire, qui ci troviamo di fronte al Sindaco che convoca i Sindacati lo detto l’altra volta su una gestione degli asili o delle mense scolastiche, non sta scritto da nessuna parte che si deve fare così. Non dico che è stata una cosa negativa, Fabiano è stato un eccesso di zelo eccetera, ma non è così che funzionano queste cose, perché a questo livello ti ci vuole un Direttore Generale, i consulenti del Direttore Generale che leggeranno, questa sarà una cosa che tireremo fuori successivamente, i rendiconti del controlli di gestione, perché qui è bello, questa è una grande macchina comunale che si è dotata di una grande attrezzatura ed il controllo di gestione non c’è nessuno che sa leggere un controllo di gestione, per cui dovremmo magari nominare radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 209 qualche consulente per il controllo di gestione, bisogna che queste cose vadano affrontate diversamente. Io ho dato la disponibilità, io per quel che conto, per la mia persona, per quanto può contare il mio gruppo, avevamo dato la disponibilità a confrontarci su questo, però voglio dire, non fateci trovare sempre le delibere pronte perché dopo – come dice un Presidente della Repubblica che è tanto simpatico – non ci sto! Non ci stiamo! Allora questo qui bisogna obiettivamente... questo è l’ultimo atto di buona volontà che Forza Italia da’. Noi ci asterremo su questa delibera però non è così che si fanno queste cose. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, ho prenotato il collega Rocchetti, l’Assessore Rocchetti... (intervento fuori microfono.)... Rocchetti mi raccomando. Confido nella sua... ASSESSORE – LEONELLO ROCCHETTI: ... Brevità! Ringrazio la compagna Romagnoli che ha portato all’ordine del giorno il regolamento per la nuova azienda agraria, che Belluzzi non è né la casa di riposo né l’asilo nido, l’azienda agraria ha una rendita a se, questo Presidente deve portare l’azienda agraria in attivo perché lo sai che ha reso 30 milioni questa azienda che ha 300 ettari di terra? Non ha niente... 30 milioni in attivo, allora se mi parli di banche io non ti rispondo ma non mi parlare di agricoltura che ci sono nato. È stata la mia vita, allora io vi dico che l’azienda agraria non è né l’asilo nido né la casa di riposo, va ristrutturata perché può dare risultati, minimo deve rendere 500 milioni all’anno con i suoi 300 ettari perché se era un privato vendeva, allora non c’è bisogno... basta un agronomo ed un Presidente poi con il tempo si potrà fare anche un Consiglio di Amministrazione intanto rinnoviamo, ritrasformiamo questa azienda, vediamo le culture che si vogliono fare, questo volevo dire. Un ringraziamento alla compagna Romagnoli, la chiamo compagna per quanto mi è simpatica perché è attiva su queste cose, brava Simona. Io volevo dire, non mischiamo l’oro con l’argento, questa è una cosa, l’asilo nido e la scuola materna sono un’altra. Questa deve avere un attivo mentre quelle altre devi tirare fuori i soldi per pareggiare il bilancio questa è la differenza, hai capito? L’azienda agraria può essere gestita anche da una persona, anche un bracciante, perché io ho conosciuto molti contadini di seconda elementare che facevano i fattori, non faccio i nomi, di grosse aziende e le hanno portate in attivo. Bisogna vedere cosa sono, allora cosa pianti? Cosa produci? Per questo ci vogliono tre anni, sono d’accordo, perché se tu mi dai un incarico ho bisogno di tempo, no? Va bene che agli allenatori gli diamo tre anni e dopo sei mesi li mandiamo via, questa è un’altra cosa, allora io sono d’accordo che per la fine di ogni anno si fa un resoconto, vediamo quello che succede, dove c’è da migliorare ma non ci vogliono tanti tecnici dentro per gestire questa azienda. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, brevissimo Rocchetti, la ringrazio è stato molto corretto, ha rispettato gli impegni, allora, ho prenotato... prima dell’intervento del Sindaco... facciamo un intervento conclusivo del Sindaco va bene? No? ...(intervento fuori microfono.)... va bene, interviene il Sindaco per dare un contributo al dibattito, prego Sindaco. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Io su questa cosa mi permetto di intervenire per riprendere un paio di considerazioni che faceva il Consigliere Belluzzi che conosco anche per lo spirito con cui fa le sue valutazioni, sicuramente con l’intenzione di portare un contributo non solo alla discussione ma anche alla possibilità di definire, fare scelte che siano il più positive complessivamente per l’ente e per la città nel suo insieme, però ci sono un paio di cose che secondo me è importante per quanto radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 210 riguarda l’amministrazione è importante mettere in evidenza. Noi stiamo parlando di gestioni di servizi produttivi che sappiamo, in particolare, nello specifico dell’azienda agraria che ha un suo, ha avuto ed ha, al di là poi di quelle che possono essere le carenze di chi ha gestito fisicamente e concretamente la stessa struttura, i pregi o le carenze di chi si trova concretamente a gestire queste strutture un limite oggettivo nella sua collocazione all’interno di un ente pubblico, questa è una azienda che deve avere delle dinamiche, delle normative, delle procedure, delle capacità di carattere industriale, manageriale, che non possono essere governate con le normative e le procedure che ha un ente locale. Ora dire questo non significa come faceva intravedere anche il collega Belluzzi che noi stiamo sostanzialmente facendo una pseudo privatizzazione di questi servizi, ma questo non solo perché dico che non la ritengo una analisi corretta, non solo perché il Comune ha il 100% della proprietà perché questo dice poco, ma perché noi in questo modo si vuole presupporre una serie di elementi che diano al Comune la piena titolarità nella capacità di definire quelle che sono le strategie e gli obiettivi di questa azienda e lasciare poi la gestione ad un sistema che ha le caratteristiche per poterla gestire con quei presupposti che ricordavo prima ed il controllo, l’azione di controllo e di verifica di quello che avviene nelle società ma anche in servizi diversi sia che noi gestiamo direttamente o attraverso appalti, sta anche e qui rispondo anche a quella sollecitazione, quella osservazione che faceva Belluzzi circa il ruolo strano dei Sindacalisti dentro il... va bene, ci siamo capiti, qui dobbiamo essere chiari, nel momento in cui l’ente non è al di fuori o è altra cosa rispetto ad un servizio che viene gestito in maniera esterna o attraverso un appalto o una società, l’ente è pienamente dentro, è coinvolto ed è necessario che svolga a pieno la sua azione di verifica e di controllo del funzionamento di quel servizio anche se dato in appalto ed allora, dal momento in cui si verifica che a seguito di una – forse – necessità di contrazione di alcuni costi c’è il rischio che alcune prestazioni ed alcuni servizi non riescono a dare ed a garantire quella qualità che è necessaria, è giusto che l’ente intervenga. Così come è stato, tanto è vero che sulle questioni delle mense in realtà l’azienda ha aumentato le ore alle sue dipendenti non per fare un piacere al Comune o per fare un piacere alle organizzazioni Sindacali o per far guadagnare qualche lira in più alle operatrici ma per permettere e garantire che il servizio che viene svolto nelle mense del servizio a tavola, dell’apparecchiatura e della sparecchiatura avvenisse con criteri ed intenti adatti ed idonei a quelli che sono i tempi anche dei bambini, questo per riprendere quell’esempio, e questo è un esempio di come il Comune a mio modo di vedere non deve e non può abbandonare quello che è un suo ruolo forte di presenza, di controllo e di verifica rispetto alle quali dobbiamo anche probabilmente affinare meglio delle capacità e delle professionalità all’interno della stessa struttura amministrativa, perché fare una azione di controllo e di verifica vera significa sapere e conoscere quali sono i meccanismi e le caratteristiche, le peculiarità di determinati servizi. Ora in questo caso come in quello della società per i rifiuti, è evidente che l’amministratore non risponde ai Consiglieri del Consiglio di Amministrazione perché questo non c’è, risponde al Sindaco e lo fa nel modo che abbiamo previsto nel regolamento e nello statuto, in maniera tale che fatte le giuste verifiche, dati gli indirizzi e gli obiettivi all’azienda poi il mancato rispetto di queste cose possa e debba rappresentare motivo di recesso nel conferimento di quell’incarico. Poi che gli scenari foschi che Belluzzi disegnava rispetto al fatto che noi in questo modo creiamo e stiamo creando presupposti per cui avremmo servizi a costi più alti ed a qualità peggiore, io credo da un lato permettimi la battuta, non più tardi di 15 giorni fa dicevi che noi con i tempi di questa amministrazione l’azienda agraria l’avremmo vista tra qualche anno, in 15 giorni abbiamo realizzato quello che in qualche modo non era stato previsto e credo anche che quelli che saranno gli effetti di questa azione, di questo intervento io ritengo ci siano tutte le condizioni perché sia una scelta che... (fine lato B – II° cassetta)... ...non solo che porti, come sta a cuore a Rocchetti, un utile consistente, ma come sta a cuore a tutti noi, perché è comunque una società, un’azienda che deve dimostrare anche che si possano realizzare utili, ma anche che abbia una sua capacità anche di svolgere un ruolo più ampio nello stesso territorio, considerando che spazi di lavoro in questo senso ce ne sono e ci sono anche disponibilità da parte di altri enti a ragionare su radA3AFB.tmp.DOC 211 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 possibili sinergie e collaborazioni in questo campo, quindi io credo che buona parte della questione dipenderà anche dalla capacità e dalla qualità che saprà esprimere l’amministratore che nomineremo in queste società, ma credo anche che sia opportuno e dipenda anche da quelli che sono gli indirizzi e le volontà e la capacità effettiva di intervento che rimane in capo e deve rimanere in capo all’ente pubblico. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco, ho prenotato la collega Meloni, prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Penso che sia una dichiarazione di voto a questo punto. La amministrazione comunale, avvalendosi della facoltà che concede appunto il decreto legislativo 267 agli enti locali, il decreto legislativo del 2000, sceglie come strumento per... (verifica del numero legale in corso)... Riprendo dall‘inizio. Dicevo appunto, soltanto trenta secondi, ho capacità di sintesi, la amministrazione comunale sceglie con questo strumento, che è consentito dal decreto legislativo 267 del 2000 di dare, di creare una società di cui oggi approviamo lo statuto sociale, perché la azienda agraria sia una azienda produttiva. L’obiettivo da anni lo abbiamo esplicitato, chiarito, richiesto, voluto alla unanimità da parte del Consiglio Comunale, sia questo che il precedente, non ripeto il percorso che il Consigliere Simona Romagnoli, ora Assessore al Bilancio, ha in questi anni investito per arrivare a questo primo risultato, cioè creare una società per il perseguimento di un obiettivo assolutamente condivisibile e condiviso da tutti, certo ci potremmo trovare in futuro ad adeguare questo strumento, ma credo che lo dovremmo adeguare nel caso in cui dovesse cambiare per esempio anche il diritto societario e allora dovremmo tornare ad adeguarlo e modificarlo in base anche alle modifiche normative che potranno avvenire nel corso dei mesi prossimi. Potremmo tornare ad adeguare e il progetto e lo strumento che ci stiamo dando perché l’azienda sia efficace, produttiva anche in termini di redditività, con segnali positivi e non negativi. Io credo di accogliere certamente questo come primo risultato e soprattutto come inizio di un percorso che dovremo certamente seguire con attenzione e controllare, ma auspicare che colga e raggiunga l’obiettivo per cui oggi votiamo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni. Lultimo intervento come dichiarazione di voto del collega Belluzzi, prego. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Spesso vado in crisi e andrò in catarsi perché credo che il Sindaco non vuole capire quello che dico o forse non mi faccio capire, anche se mi pare di essere tanto chiaro. Dopo la sagra dell’ovvio che è stato l’intervento della collega Meloni, che però credo che non abbia letto approfonditamente lo Statuto per fare quelle considerazioni, se vuoi in separata sede te lo spiego, io vorrei fare presente al Sindaco... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Tra Belluzzi e la collega Meloni ultimamente c’è qualche problema. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Non mi interrompa collega Meloni, io la ascolto sempre con attenzione. A prescindere dalla battuta, che ti do per tale, con cui mi dici che radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 212 dopo quindici giorni diamo questi risultati, non fa onore al lavoro che Simona Romagnoli su questo argomento, con visite continue a Fabriano, fa già da circa tre anni, da quando non la chiamavo assessore, ma la chiamavo consigliera bucolica. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Fuori microfono. CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Anche perché non ho mai la capito la differenza che possa esserci tra una arca felice e una arca infelice, comunque chi avrebbe chiamato arca infelice una azienda del comune? Nessuno. Comunque il nome è carino, soltanto che qui ancora non si è capito che, Sindaco, noi dobbiamo fare le privatizzazioni, io non ti accuserò mai che tu non faccia una cosa in questo senso, perché privatizzare in maniera intelligente, e non come ha fatto il Governo di centro – sinistra con le privatizzazioni romane, che sono andate a vantaggio di chi acquistava, una privatizzazione intelligente significa che il comune perde di meno o guadagna di più, è questo che dobbiamo fare. Io non intervengo su quello che ha detto l’Assessore Rocchetti perché è un caro amico e gli sono vicino, però secondo me ha detto cose che non hanno attinenza con la delibera, ma il vero problema è che noi qui non facciamo le privatizzazioni, è questo il problema di fondo. Noi qui trasferiamo da una scatola ad un’altra, da un ufficio ad un altro le stesse cose, con la stessa mentalità, la stessa impostazione e la stessa rendicontazione di carattere economico, che per quanto riguarda una azienda gestita privatamente è diverso dalla gestione della, tra virgolette, tesoreria dell’ente pubblico, dell’Ipap, come era ancora regolamentata. È questo che voglio dire. Quando ho citato il discorso del sindacalista, volevo dire che non è tua funzione. Noi un domani ci faremo carico dei problemi sindacali che ci sono per quella azienda? Ma sarà un problema del Presidente o del direttore, altrimenti noi non scorporiamo niente dal comune, non portiamo fuori niente. È questo il problema di fondo, questo però è l’ultimo atto di buona volontà e di stima e attenzione che vogliamo riservare, con un voto di astensione. Dopodiché non è questo il modo per risolvere i problemi di questo comune e per venire incontro alle lamentele giuste che ha fatto nell’ultimo intervento Simona Romagnoli parlando di bilancio e dei problemi finanziari del comune, non è questo il modo e teste lo dico. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi. Abbiamo completato gli interventi e quindi apriamo le votazioni per favore. Invito i consiglieri comunali ad entrare in aula. Votiamo il punto 17: servizi pubblici locali, costituzione società denominata Arca Felice S.r.l. a capitale e controllo esclusivamente pubblico ex articolo 113 comma 5 lettera c) del decreto legislativo 267/2000, contestuale affidamento dei servizi, approvazione atti relativi e determinazione provvedimenti consequenziali. Si può ripetere la votazione? Sì, allora rivotiamo il punto 17. Presenti n. 19 Astenuti n. 03 Votanti n. 16 (Belluzzi, Montali per F.I. – Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 15 Contrari n. 01 (Brazzini per S.U.J.) radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 213 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 17 viene approvato con 15 voti a favore, 1 contrario e 3 astenuti. C’è la immediata esecutività. Io chiedo, mi permetto, mi appello agli astenuti, di votare se possibile la immediata esecutività di questa delibera proprio per la urgenza, però ripeto è un appello forse anche fuoriluogo che fa il Presidente, mi sono permesso di farlo visto il clima natalizio. Prego collega. CONSIGLIERE BELLUZZI GIOACCHINO (Forza Italia): Questa è una ulteriore dimostrazione del ruolo che può svolgere in questo Consiglio Comunale la opposizione, siccome la nostra opposizione non è preconcetta, noi consentiremo la immediata esecutività di questa delibera. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Apriamo la votazione per la immediata esecutività del punto 17. Presenti n. 19 Astenuti n. 02 Votanti n. 17 (Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 17 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La immediata esecutività viene approvata con 17 voti a favore e 2 astenuti. Sospendiamo i lavori. io colleghi mi appello al vostro senso di responsabilità e propongo di riprendere i lavori dopo una breve pausa pranzo, alle ore 15, ma puntualmente, altrimenti questa sera non finiamo neanche a mezzanotte. Ancora dobbiamo completare i punti all’ordine del giorno delle pratiche ordinarie. Io pongo come proposta l’inizio dei lavori alle ore 15. Alle 15 ricominciamo i lavori. Buon pranzo i tutti. La seduta termina alle ore 11:00. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 214 La seduta riprende alle ore 15:45 con l’appello nominale. COMMA N. 18 – DELIBERA N.218 DEL 19.12.2003 DITTA PESARESI GABRIELE ED ALTRI – PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA IN VIA D. ALIGHIERI E VIA ROSSINI RICADENTE IN SOTTOZONA B2.3 – B1.4 DEL PRG, CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA AI SENSI DELLA L.R. 34/92 Sono presenti in aula n.19 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Iniziamo con le tre pratiche della urbanistica. 18 presenti, seduta valida. Riconfermo gli scrutatori, i colleghi Lillini, Albanesi, Brazzini. Riprendiamo i lavori dal punto 18. Non ho nessuna prenotazione, quindi apriamo le votazioni al punto 18. Presenti n. 19 Astenuti n. 02 Votanti n. 17 (Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 17 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 18 viene approvato con 17 voti a favore e 2 astenuti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 215 COMMA N. 19 - DELIBERA N.219 DEL 19.12.2003 VARIANTE AL PRG DELL’AREA SITA IN VIA GROTTE DI FRASASSI. ADOZIONE DEFINITIVA AI SENSI DELL’ARTICOLO 26 DELLA L.R. N.34/92 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI Entra Belcecchi Sono presenti in aula n.20 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessuna prenotazione, apriamo le votazioni per il punto 19. Votazione aperta, votiamo. Presenti n. 20 Astenuti n. 02 Votanti n. 18 (Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 16 Contrari n. 02 (Bravi e Montali per F.I.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 19 viene approvato con 16 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti. Su questa pratica abbiamo la immediata esecutività, quindi apriamo le votazioni per la immediata esecutività del punto 19. Presenti n. 20 Astenuti n. 03 Votanti n. 17 (Belluzzi per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.) Favorevoli n. 15 Contrari n. 02 (Bravi e Montali per F.I.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La immediata esecutività non viene approvata. Prendiamo atto. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 216 COMMA N. 20 – DELIBERA N.220 DEL 19.12.2003 PROGRAMMA DI INIZIATIVA PRIVATA ASSISTITO CON IL CONTRIBUTO PUBBLICO PER INTERVENTI EDILIZI RICADENTI NELLE ZONE DI RECUPERO - RINNOVO CON MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DEL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE E DELLA CONVENZIONE CON LA BANCA DELLE MARCHE Entra Bornigia Sono presenti in aula n.21 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessun intervento quindi apriamo le votazioni per il punto 20. Votazioni aperte, votiamo. Presenti n. 21 Astenuti n. 02 Votanti n. 19 (Belluzzi per F.I. – Grassetti per A.N.) Favorevoli n. 19 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 20 viene approvato con 19 voti a favore e 2 astenuti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 217 COMMA N. 21 – DELIBERA N.222 DEL 19.12.2003 SUAP – APPROVAZIONE PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI INSEDIAMENTO PRODUTTIVO IN VARIANTE AL PRG VIGENTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DPR 447/98 E S.M.I. – RICHIEDENTE DITTA CENTER GOMMA SRL – LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: JESI – VIA ROMA, N. 261 BIS PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato il collega Bucci prego. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (R.C.): L’esame della pratica, della proposta di delibera per l’ampliamento di questo insediamento produttivo, secondo me non tiene conto, l’esame fatto dagli uffici e dallo sportello unico, non tiene conto della localizzazione e della delicatezza di quella zona e della necessità quindi comunque di prevedere, oltre all’ampliamento dell’edificio produttivo, anche sistemi di mitigazione, di inserimento, di corretto inserimento dell’edificio in un contesto, che non è un contesto non significativo dal punto di vista del territorio e del paesaggio jesino, tant’è che se non ricordo male la stessa zona venne proposta dallo stesso piano regolatore come zona da vincolare in qualche maniera, da proporre per il vincolo ai sensi della legge statale sulle bellezze naturali, la ex 1497 del 1939, oggi Testo Unico 490 del ’99. Secondo me il progetto è un progetto sicuramente coerente rispetto alla necessità di fare un ampliamento di una attività produttiva, però nel progetto non si rintraccia nessuna attenzione, salvo il fatto di interrare parzialmente verso monte l’edificio, nessuna attenzione alla natura del luogo, natura del luogo che secondo me forse imporrebbe una riflessione relativamente alla opportunità di consolidare l’insediamento produttivo in quella zona, che ricordiamo nasce ormai trenta anni fa da alcune localizzazioni che nel tempo sono state più o meno inserite nei piani regolatori e nelle varianti. Per questo io ritengo che non possa essere fatta, per quella zona, una variante così ad hoc, ma l’intera zona debba essere normata in maniera più adeguata rispetto a queste caratteristiche di interesse paesaggistico e quindi, secondo me, la proposta che ci viene sottoposta per la approvazione non può' essere condivisa. Per questo io esprimo il voto negativo rispetto a questa proposta e ritengo che in quella area, come in tutte le localizzazioni produttive e comunque extraurbane, secondo me una riflessione vada fatta e vada anche posta molta attenzione perché non può' la logica dello sportello unico delle attività produttive diventare il grimaldello con cui si mettono tutte le cose da tutte le parti del territorio, anzi le cose vanno selezionate e forse vanno ricondotte alla strumentazione pianificatoria che è in grado di tutelare meglio il territorio e i valori del territorio. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci. Prego Assessore Mammoli. ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: Per quanto riguarda l’intervento del collega Bucci, visto che fa riferimento ad un discorso di carattere tecnico, un problema di carattere tecnico non può' avere un risposta di carattere politico, se non nel dire il fatto che è passata attraverso non soltanto la visione della urbanistica naturalmente, ma di tutta la Conferenza di Servizio, di cui fanno parte Arpam, Asl, Provincia e quanto altro, che tutti hanno dato parere favorevole, così come pure non c’è stata nessuna osservazione rispetto a quanto è stato deciso e quindi pubblicizzato ed esposto al parere radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 218 della città e a chi avesse voluto fare la propria osservazione. Rispetto naturalmente il parere di ciascuno, anche il parere tecnico da architetto di Bucci lo prendo in quanto tale, come suo parere personale. Per quanto riguarda invece il discorso più generale rispetto allo sportello unico, ritengo che sono prerogative di legge, se poi vogliamo cambiare le leggi sullo sportello unico, ma non credo che sia compito del Consiglio Comunale cambiare queste dog, ma nel caso nel cercare di portarle avanti nel modo migliore possibile. Torno a dire, una pratica che non ha avuto né osservazione né un parere contrario da nessuno dei soggetti che hanno fatto parte di quella conferenza di servizio, io ritengo per questo che possa essere una pratica tranquilla e approvabile. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie assessore Mammoli. Non ho altri interventi, invito i consiglieri comunali ad entrare in aula, apriamo le votazioni per il punto 21. Prego, dichiarazione di voto. Prego Bucci. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (R.C.): Nel mio intervento non esprimevo solo evidentemente un pare tecnico, anzi esprimevo un parere politico rispetto alla necessità di valutare con molta attenzione da parte del Consiglio Comunale la possibilità di concedere consolidamenti, rafforzamenti, ampliamenti di localizzazioni extra urbane, di attività produttive extra urbane, e questo secondo me non é evidentemente solo un problema tecnico, anzi è fondamentalmente un problema politico in relazione poi dopo a certe particolari situazioni, come quella in esame al di sotto del terrazzo fluviale della zona che va tra Moie e Jesi per capirci, che è una zona da un punto di vista paesaggistico interessante e territorialmente interessante. Questo era un richiamo alla necessità di una valutazione politica sulla opportunità di consolidare interventi ex tra urbani in zone delicate, in zone interessanti, quindi era in questi termini. La valutazione tecnica invece è diversa e ulteriore rispetto a questa. Quindi in relazione a questo noi voteremo contro a questa delibera. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci. Non ho interventi, chiede una integrazione l’assessore Mammoli, prego. altri ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: Cioè adesso mi rendo conto allora di qual è il problema che il consigliere Bucci pone e avendo ribadito il suo voto non è che con questo mio intervento io pensi di fargli cambiare opinione o chieda che cambi il suo voto, però a questo punto penso che forse il suo problema derivi dal fatto che non essendo stato presente in Commissione può non avere chiara tutta quanta la procedura, adesso è più chiaro, dopo questo secondo intervento. Quindi vorrei dire che il Consiglio Comunale si era già espresso in questo senso e che la variante, come ho già detto in Commissione, in entrambe le Commissioni, non riguarderebbe affatto nemmeno il Consiglio Comunale, nel senso che il Consiglio Comunale aveva già deliberato in seguito ad una osservazione, dando a quella zona una zonizzazione di D1.4, che consente quindi di fare quel tipo di ampliamento e non solo, aveva addirittura deliberato, tre o quattro anni fa orsono ormai, che si potesse fare un ampliamento che non fosse però superiore all’esistente, quindi aveva già deciso il Consiglio Comunale su questo e l’ampliamento non è superiore all’esistente ed è di gran lunga inferiore rispetto a quanto la zonizzazione consentirebbe. Il fatto che si sia dovuta fare una conferenza di servizio non era relativa ad un cambiamento di volontà che questa sera sarebbe stata espressa dal Consiglio Comunale, ma piuttosto era relativo al fatto che rispetto a quella osservazione che il Consiglio Comunale aveva fatto ed aveva approvato e rispetto a quella decisione che il Consiglio Comunale aveva già preso alcuni anni orsono, la Provincia aveva messo un vincolo che non ci radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 219 potesse essere un ampliamento superiore al 10%, quindi la motivazione della variante e della conferenza di servizio era soltanto perché in questo caso la Provincia avrebbe dovuto esprimersi di nuovo rispetto a quel limite che aveva messo, il Consiglio Comunale si era già espresso molto chiaramente dando una zonizzazione precisa e definendo anche quale tipo di ampliamento avrebbe potuto fare, ma siccome il problema era relativo alla Provincia, si è fatta questa conferenza di servizio perché era il parere della Provincia che in questo caso poteva o non poteva essere modificato, la Provincia ha modificato il proprio parere, tant’é che in conferenza di servizio, approvato questo progetto, gli ha dato l’assenso completamente. Quindi il problema politico che in questo secondo suo intervento è divenuto più chiaro, che il collega Bucci pone, se vogliamo parlare di problemi politici, per il Consiglio Comunale nemmeno esisterebbero, nel senso che il Consiglio Comunale aveva già deciso, approvato e deliberato alcuni anni orsono. Questo per spiegare, e immagino che non essendo stato presente in Commissione probabilmente fatti questi passaggi non li conoscevi. Che poi l’ultima parola spetta al Consiglio Comunale va bene, però dal tuo intervento ho capito che questi passaggi non li conosci. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie assessore. Prima ho prenotato il collega Grassetti per una dichiarazione di voto. Poi una brevissima replica se vuoi Bucci te la concedo senz’altro. Prego Grassetti. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Grazie velocemente io leggo dal brogliaccio che nella delibera risulta che... nella motivazione della delibera risulta che in data 15 ottobre del 2003 il Sindaco ha richiesto il parere della Circoscrizione III° Est e che in data 11 novembre 2003 il parere favorevole della Circoscrizione è arrivato, allora io vorrei sapere circa il parere della Circoscrizione se questo è stato a votazione unanime oppure se c’è maggioranza, dovrebbe essere comunque nella pratica, mi interessa saperlo per dare una continuità all’espressione di voto del nostro Consigliere Circoscrizionale con quello che diamo qui, quindi gradirei... visto che nella delibera si da’ atto che c’è stato il parere favorevole aspetto di conoscerlo. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, Grassetti, la Dr.ssa Barberini si sta attivando per prendere il cartaceo cioè... sta arrivando. Nel frattempo Bucci per una breve replica. CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Forza Italia): Brevissima. Quando parliamo di Provincia evidentemente non è un parere ma è se non sbaglio l’approvazione della Provincia, il parere della Provincia all’epoca era l’approvazione – 4 anni fa – della variante al piano regolatore a cui evidentemente questo Consiglio non... una approvazione quindi con prescrizioni, sto ricostruendo, cercando di ricostruire perché effettivamente non sono in III Commissione quindi non ho partecipato a quei lavori, in questo caso non si tratta di parere ma si tratta di approvazione di uno strumento urbanistico condizionato a cui ha corrisposto una risposta da parte del Consiglio Comunale di accettazione perché questo non ha impugnato quel tipo di prescrizione e quindi ha accettato la prescrizione della Provincia; oggi di quella prescrizione si chiede la variazione, quindi questo se non sbaglio è l’iter corretto, entriamo su un aspetto tecnico che forse non è neanche da discutere qui, però per opportuna chiarezza per tutti quanti i colleghi consiglieri probabilmente la storia è questa, allora è vero sì che il Consiglio Comunale si era espresso una prima volta dicendo consolidiamo gli interventi extraurbani in queste zone, è vero che però in seconda battuta il Consiglio Comunale ha accettato all’epoca la prescrizione della Provincia in sede di approvazione ed radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 220 ha fatto propria perché la legge prevede proprio un meccanismo di controdeduzione o di assunzione di questa cosa, allora la volontà è l’ultima del Consiglio Comunale è quella di accettare la prescrizione del 10% riconoscendo insieme alla Provincia il valore di questa zona, però questo era solo per andare avanti nella discussione ma non è di questo che secondo me è opportuno parlare qui e quindi mi fermo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Bucci a questo punto non ho altri interventi... (intervento fuori microfono.)... il parere della Circoscrizione? Comunque scusa... in delibera è riportato che il parere della Circoscrizione è favorevole. Quindi la tua... (intervento fuori microfono.)... quindi serve il verbale e non la delibera della Circoscrizione. Sì? ... (intervento fuori microfono.)... infatti credo sia così, il parere che manda la Circoscrizione è un parere positivo o negativo motivato o non motivato, però non riporta l’esito della votazione. Va bene, lo verifichiamo, solo che non vorrei sospendere i lavori del Consiglio Comunale per... (intervento fuori microfono.)... scusate Consiglieri io non voglio... mi rendo conto collega Grassetti della tua esigenza nel... volevo fare una considerazione, dal momento che in delibera non è riportato che il parere della Circoscrizione è allegato alla delibera stessa, riporta soltanto il parere favorevole della Circoscrizione a questo punto ogni Consigliere può richiedere tutti gli atti che hanno determinato in qualche modo l’iter procedurale quindi la stesura della delibera ma non è parte integrante della delibera, quindi io credo si possa mettere in votazione la delibera così come è stata formulata senza mettere in discussione la legittimità dell’atto. Mi rendo conto, cioè se il documento poteva essere portato in pochi minuti ma credo non sia opportuno sospendere i lavori del Consiglio Comunale per un documento... CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Sospendere no Presidente però siccome anche questa mattina abbiamo un po' modificato l’ordine dei lavori in ragione delle opportunità singole evidenziate anche adesso penso sia possibile magari procedere alla discussione ed al voto di un’altra pratica e poi votare questa dopo che è stato acquisito il verbale, lo chiedo per cortesia, se ciò non è possibile prendo atto, però se fosse possibile... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, la Dr.ssa Barberini gentilmente si sta accertando personalmente di quanto tempo ancora occorra per questo documento allora nel frattempo procediamo ad esaminare l’ultimo punto delle pratiche ordinarie all’ordine del giorno cioè il punto 22. La votazione del punto 21 viene rinviata ad acquisizione di documentazione inerente il punto in questione. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 221 COMMA N. 22 - DELIBERA N.221 DEL 19.12.2003 CESSIONE DELLA SOCIETÀ COOPERATIVA ACOM (ASSOCIAZIONE COLTIVATORI ORTOFRUTTICOLI MARCHIGIANI) DELLE QUOTE SOCIALI DELLA SOCIETÀ COOPERATIVA SCAC DI SENIGALLIA E SOTTOSCRIZIONE AUMENTO CAPITALE SOCIALE SOCIETÀ COOPERATIVA ACOM Entrano Giuliodori e Serrini Sono presenti in aula n.23 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessun intervento prenotato, pratica illustrata in Commissione quindi apriamo le votazioni per il punto 22: Presenti n. 23 Astenuti n. 06 Votanti n. 17 (Belluzzi, Bravi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – S.U.J.) Favorevoli n. 17 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 22 viene approvato con 17 voti favorevoli e 6 astenuti. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività del punto 22: Presenti n. 23 Astenuti n. 06 Votanti n. 17 (Belluzzi, Bravi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – S.U.J.) Favorevoli n. 17 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con 17 voti favorevoli e 6 astenuti. A questo punto ritorniamo al punto 21. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 222 COMMA N. 21 – DELIBERA N.222 DEL 19.12.2003 SUAP – APPROVAZIONE PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI INSEDIAMENTO PRODUTTIVO IN VARIANTE AL PRG VIGENTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DPR 447/98 E S.M.I. – RICHIEDENTE: DITTA CENTER GOMMA SRL – LOCALIZZAZIONE INTERVENTO: JESI VIA ROMA N. 261 BIS Entra Aguzzi Sono presenti in aula n.24 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Mi sta dicendo la Dr.ssa Barberini che l’ufficio sta cercando il documento, va bene. Comunque appena il documento giunge qui in Consiglio Comunale te lo... allora colleghi, apriamo le votazioni per il punto 21: Presenti n. 24 Astenuti n. 04 Votanti n. 20 (Aguzzi per D.S. – Grassetti per A.N. – S.U.J.) Favorevoli n. 18 Contrari n. 02 (R.C.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 21 viene approvato con 18 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività del punto 21: Presenti n. 24 Astenuti n. 05 Votanti n. 19 (R.C. – Grassetti per A.N. – S.U.J.) Favorevoli n. 19 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con 19 voti a favore e 5 astenuti. A questo punto colleghi abbiamo terminato le pratiche ordinari ...(fine lato A – III cassetta)... quindi riprendiamo dal punto 6 per affrontare fino ad esaurimento – anche nostro – le mozioni e gli ordini del giorno per arrivare al punto 11. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 223 COMMA N. 6 - DELIBERA N.223 DEL 19.12.2003 MOZIONE DEL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA FRANCESCO BRAVI AD OGGETTO: “ACCERTAMENTI SULL’USO DI SALVIA DIVINORUM ED ALTRI SMART DRUGS” Entrano Agnetti, Moretti, Tittarelli Sono presenti in aula n.27 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi la parola al collega Bravi per l’illustrazione della mozione. Prego collega Bravi. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, dopo parecchi rinvii riusciamo a parlare di questa benedetta salvia, al di là di quelli che possono essere gli atteggiamenti antiproibizionisti che già hanno del pregiudiziale, al di là di quelli che possono essere gli scherzi fatti ironicamente da colleghi che parlano di salvia perché andiamo a pranzo o a cena con la salvia e queste sono cose simpatiche, però quello che conta è affrontare l’argomento con un po' più di serietà e senso di responsabilità, cosa che recentemente è mancata soprattutto – adesso non per polemizzare con il nostro Assessore alla cultura – quando ho visto sulla stampa che per l’Assessore rappresentava un fatto culturale, io sono un po' inorridito ed allibito perché parlare di sostanze che procurano certi effetti deleteri sul cervello perché ancora non se ne conoscono bene tutti i risvolti negativi, sentire poi che per cultura si possa intendere anche questa esperienza io penso sia negativo. Si è pronunciato in modo più soft l’Assessore Cingolani che però ha lasciato un po' aperte le porte dicendo che comunque sia questa sostanza non è stata ancora vietata per cui non vede per quale motivo non debba essere usata, però mi sembra anche questo un atteggiamento che da parte di un Assessore che ha la responsabilità su quello che riguarda la salute dei nostri concittadini penso che sia un po' da rivedere questo concetto perché è molto importante la loro protezione, allora se andiamo a considerare, io parlo qui di smart drugs ma quello che è principale è il discorso della salvia, vorrei puntualizzare anche il discorso dell’efedrina, dell’efedra; iniziando dalla salvia, non quella oficinalis che serve per cucinare ed anche con effetti terapeutici, a detta degli stessi spacciatori, commercianti dalla etnobotanica ad altri tipi di negozi di erboristeria che pubblicano e che mandano per via Internet tutte le connotazioni e le caratteristiche di questo prodotto, questa sostanza, a detta loro se andiamo a leggere – la documentazione è numerosa, eccessiva forse per questo argomento tale che può suscitare curiosità e quindi per questo motivo la gente va a comperarla – e se si considera innocua una sostanza che comincia a provocare uno stato di divina ebbrezza oppure che induce visioni e dallo stesso soggetto che ha pubblicato su Internet questo articolo nessuno conosce come il salvinorin, che è la sostanza, il principio attivo della salvia, lavori sul cervello io a questo punto dico è una cosa responsabile o no è fatta bene questa pubblicizzazione, questa commercializzazione di questa sostanza o no? Allora dobbiamo avere un po' di senso di responsabilità perché dobbiamo senz’altro stare molto attenti perché queste sostanze provocano gravi danni. Basta sicuramente vedere e leggere che la salvia come l’alcool pregiudica l’abilità di guidare e decresce la coordinazione, poi in un altro punto “il principio attivo, il salvinorin causa effetti da alterazione mentale della salvia...” e questo è un altro punto molto importante, dice pure che nessuno è mai morto per overdose di salvia però a lungo andare nessuno sa ancora quali radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 224 effetti collaterali e nocivi provochi sul cervello. Se è masticata i primi effetti salgono in circa 15 minuti e durano circa 30 minuti e poi al tempo stesso dice che si può guidare la macchina, quando si sa che una persona con questi effetti può avere delle allucinazioni e può avere dei problemi alla guida non vedo perché si debba insistere per poter commercializzare questa sostanza, questo è un altro motivo. Poi afferma che l’uso di questa sostanza deve essere fatta esclusivamente in presenza di un assistente, bisogna vedere poi che tipo di assistenza è questa perché se è una persona che la pensa come quello che ne vuole fare assunzione probabilmente ha dei problemi anche lui, non penso sia tanto cosciente e consapevole di quello che fa e può essere garante della salute e della tutela di questa persona. Poi questo sitter, questo assistente dovrebbe evitare che chi fa uso di questa sostanza esca fuori “di brutto” diventare confuso, ferirsi, cadere, mandare a fuoco la casa, fare qualsiasi cosa che possa nuocere ad altri quindi qui c’è un altro punto da valutare bene. Non lasciate mai che la salvia sia usata se delle armi da fuoco, coltelli o altri oggetti pericolosi sono presenti, prendete le chiavi dell’automobile per conservarle con sicurezza prima che inizia il “viaggio” con la salvia; se ritenete che queste siano connotazioni da suggerire a chi vuole fare uso di queste sostanze io penso che chi fa parte del Consiglio Comunale e soprattutto l’Assessore ai Servizi Socio Sanitari debba essere quanto mai consapevole di questa pericolosità della sostanza e cercare di fare in modo che se a livello della Regione o nazionale non si è ancora pensato che questa sostanza debba essere considerata tra quelle da eliminare, da escludere dal commercio allora penso che ci assumeremmo una grossa responsabilità, qui si parla di senso di responsabilità, di buon senso perché tutti quanti dobbiamo essere consapevoli di quali danni faccia questa sostanza. Per quello che riguarda l’efedra è una sostanza che veniva usata molti anni fa, 25/30 anni fa, ancora per la cura dell’asma poi è stato riconosciuto che questa sostanza provoca gravi problemi a livello cardiaco con aritmie e ipertensione, se questa sostanza viene usata tranquillamente da chi ha dei problemi cardiaci ed a volte di questi se ne viene a conoscenza soltanto quando vengono fuori determinate alterazioni elettro cardiografiche o la crisi ipertensiva di per se, allora se questa sostanza viene usata da persone con ipertensione latente che non conosce perché il 50% degli ipertesi non sanno di essere ipertesi, pensate a quale danno può arrecare questa sostanza, quindi mi sembra che anche qui ci siano motivi validi perché la nostra amministrazione comunale si faccia parte attiva presso l’Assessorato alla Sanità delle Marche, presso il Ministero della Salute, affinché vengano effettuate le necessarie indagini e vengano fornite adeguate informative circa l’eventuale innocuità delle suddette sostanze e la conseguente legale commercializzazione. Io spero che al di là delle eventuali prese di posizione pregiudiziali, qui si riesca a renderci conto di quella che è l’importanza di questo argomento e che il Consiglio Comunale voti a favore di questa mozione per le suddette motivazioni, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi, non ho per il momento nessuna prenotazione... collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io ringrazio sentitamente il Consigliere Bravi per aver presentato questo documento, un documento che ci vede perfettamente in linea con piena convinzione in quanto è un argomento che noi sentiamo, non a caso a livello governativo stiamo portando avanti una riforma della legge sulla droga ed anche a livello regionale come da Conferenza Stampa di qualche giorno fa del nostro intero gruppo al Consiglio Regionale noi abbiamo dichiarato battaglia, dichiarato guerra a questo genere di commercio che noi non consideriamo salutare, ringraziamo il collega Bravi perché ha anticipato tutti su questo aspetto e entro nel merito. Quanto alla competenza ad intervenire in questo Consiglio da parte che so dell’Assessore alla Cultura che ha fatto un intervento ritenendo la questione di natura culturale io vorrei dire che l’argomento può anche essere sviluppato dall’Assessore allo Sviluppo radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 225 Economico perché si tratta di un negozio che esercita un commercio, anche dall’Assessore al Bilancio o da quello dell’Ambiente perché sono piante, cioè io penso che nel dibattito politico – questo non per escludere la persona dell’Assessore alla Cultura che stimo moltissimo – però se c’è una regola in Consiglio Comunale a parte qualche parentesi che si concede all’Assessore allo Sport quando proprio non ne può più e vuole parlare di agricoltura ma penso... bene, allora vado avanti, male che va... dicevo che indipendentemente dalla questione che riguarda l’eventuale inserimento o meno di questi prodotti che vengono venduti qui a Jesi nella Tabella I° o III° della legge 309/90 io penso che sia fondamentale anzi obbligatorio e di alto contenuto morale – apro una parentesi – è vero che c’è la droga, la salvia divinorum, eccetera ma c’è anche l’alcool che quando si beve a pranzo anche se in misura contenuta determina comunque una forma di euforia, grazie, che non consente in ogni caso ad una persona di portare avanti un discorso essendo ascoltato – chiusa parentesi – dicevo, è certamente un dovere istituzionale ed ancora di più morale da parte di una istituzione nel momento in cui si prende atto che l’oggetto del commercio di questo negozio può determinare danni alla salute, andare ad effettuare ricerche per vedere se è vero, indipendentemente dal fatto che questo oggetto di commercio si chiami salvia divinorum, o si chiami basilico, o si chiami carotina americana, se risulta dalle ricerche scientifiche... o alcool che sia, se risulta dalle ricerche scientifiche che questa roba è dannosa alla salute, io credo che si debba effettuare un approfondimento, una ricerca per valutare se è vero, se ciò è possibile, se ciò non è possibile bisogna attivare gli organi preposti all’uopo. Allora, quando qualcuno mi viene a dire che questo compito non spetta al Sindaco io ricordo a me stesso principalmente che il Sindaco è la figura garante della salute locale e come tale è obbligato a controllare se un determinato fenomeno, una determinata situazione può essere nociva per i cittadini oppure no, io non so, mi conviene parlare più piano, più forte, non parlare, che devo fare? Aiutatemi a fare presto. Io ho pazienza, non è un problema. Pazienza, rispetto e cortesia, io! Spero mi si dimostri, grazie. Quindi il tema è piuttosto semplice, io non credo che noi abbiamo titolo, io parlo certamente per me, per andare a comprendere se queste erbe siano dannose per la salute oppure no, certamente il Dr. Bravi ne ha molti più di me e credo anche molti altri, ma anche se non bastasse il Dr. Bravi che ci ha detto chiaramente attraverso ricerche che ha effettuato che queste sostanze possono produrre effetti tra l’altro antisociali oltre che dannosi per la salute del singolo e addirittura ha portato esempi del tipo chi usa questa – o l’efedra o la salvia divinorum, in particolare l’ultima – deve essere assistito perché può esserci il rischio che addirittura dia fuoco alle case, tra le altre eventualità. Io peraltro non comprendo nemmeno il sorriso di qualcuno perché nel momento in cui si sostiene una cosa di questo tipo se non ci sono prove per dimostrare il contrario conviene un attimo, è prudenza stare attenti ed approfondire, poi la questione droga o non droga è una questione subordinata, successiva, è una questione da discutere in un altro momento, qui c’è un problema, vi sono persone che entrano in quel negozio ritenendolo autorizzato ad effettuare, ad eseguire un commercio di beni che risultano autorizzati, quindi c’è la buona fede del cliente, dell’avventore che se non c’è stata una particolare attenzione, un vaglio, un esame di quegli oggetti di commercio potrebbe essere ingannata e danneggiata proprio da chi è tenuto per legge ad eseguire questi accertamenti e quindi ha fare in modo che questa buona fede esista. Io soggetto che entro in un bar vado a prendere un caffè, a fare un’altra consumazione nella convinzione che ciò che mi si offre non mi farà male perché addirittura su tanti prodotti che noi andiamo a comprare al supermercato pretendiamo che siano descritti esattamente gli ingredienti, addirittura l’origine, i passaggi nella filiera, questa garanzia della salute del consumatore mi si spieghi per favore per quale motivo, questi vegetali, chiamiamoli così, non debbano avere la stessa indicazione, la stessa avvertenza. Allora da una parte la buona fede del consumatore va tutelata e dall’altra no? Allora, ripeto, indipendentemente dalle valutazioni, dalle prese di posizione, dalle idee che ciascuno di noi ha rispettabilissime, sia le vostre che le nostre, sia quelle da una parte che dall’altra, se c’è un minimo rischio che possa in qualche modo ledere la salute dei consumatori e degli avventori è obbligo non solo morale credo dell’istituzione verificare che ciò non avvenga, radA3AFB.tmp.DOC 226 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 questo mi sembra in sintesi è quello che chiede il proponente di questa mozione ed è quello che chiediamo anche noi votandola favorevolmente ed aderendo a questa richiesta. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti ho prenotato il collega Lillini, prego. CONSIGLIERE – ALFIO LILLINI (DS): Sì, io debbo dire questo, innanzitutto mi complimento con il Consigliere Bravi perché come si dice mi ha fregato in volata, io in merito volevo fare una interrogazione poi sapendo che c’era depositata questa mozione non l’ho più presentata giustamente. Per quanto riguarda i miei accertamenti fatti, io mi sono spaventato, forse mi spavento con troppa facilità ma non mi pare, sicuramente la condivido, io personalmente la condivido però invito anche in merito a quello che diceva ultimamente Grassetti, invito il Consigliere Bravi a trasformare questa mozione in un ordine del giorno perché ha più efficacia. Cerco di spiegarlo. Se il Consiglio Comunale approva un ordine del giorno dopodomani parte un messaggio a chi di competenza che il Consiglio Comunale di Jesi dice A “provvedi di su questa cosa, noi ti diciamo questa cosa” una mozione è fine a se stessa. Il prodotto ad oggi 19 dicembre sappiamo che è legalmente in vendita, però produce quei danni che tu prima accennavi, ora l’invito appunto, intervengo per questo, ti invito a trasformarla se possibile sotto l’aspetto tecnico in un ordine del giorno perché ciò abbia più effetto, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Lillini, a questo punto non ho altre prenotazioni, collega Bravi, prego. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Va bene, forse per mia inesperienza per quelle che sono le procedure e le differenze tra mozione e ordine del giorno ho fatto un errore, quindi ringrazio il Consigliere Lillini per il suggerimento e chiedo se possibile la trasformazione da mozione ad ordine del giorno oggi stesso. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, non ho qui la Dr.ssa Barberini, comunque è possibile, dobbiamo... si dovrebbe comunque modificare in qualche modo il testo della mozione perché ordine del giorno e mozione sono due atti diversi in quanto hanno anche nei confronti della Giunta e del Consiglio Comunale corpo diverso, nel senso, un ordine del giorno è una volontà politica espressa al Consiglio Comunale poi ne facciamo l’uso che vogliamo, quindi è un’espressione, una volontà espressa dall’assemblea elettiva ed ha un valore politico da poi utilizzare nelle forme adeguate, invece la mozione è un impegno all’esecutivo, alla Giunta di intraprendere un determinato atto amministrativo. Però se vogliamo modificarla in ordine del giorno quindi proponi questo dovremmo modificare anche il testo laddove è indicata, nella mozione così è proposta, tu proponi all’amministrazione comunale di attivarsi per... CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Impegna, se invece di “invita” metti “impegna”? PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io credo sia più corretto, se posso dare un contributo, credo che se si trasformi in ordine del giorno è un impegno, cioè è il Consiglio Comunale radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 227 che approva un documento in cui si chiede come impegno politico all’amministrazione comunale, all’amministrazione regionale, agli Assessori competenti, ai Parlamentari o chi volete di affrontare questo tema, invece nella mozione se ho capito bene, chiedi al Sindaco di attivarsi... (intervento fuori microfono.)... esatto, di attivarsi per eliminare... invece così... questo non è un ordine del giorno questo voglio dire, l’ordine del giorno è soltanto: chiedi al Sindaco di attivarsi per provvedere a spedire l’ordine del giorno o a presentare lo stesso ad organi competenti, assemblee elettive di altro grado, nel senso a livello Provinciale, Regionale, all’Assessore alla Sanità o quant’altro. Prego collega Grassetti. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie secondo me questa mozione, questo documento è mozione ad ogni effetto ed ha due parti: una che chiede e potrebbe essere in qualche modo sostituito con “l’impegna” nella prima parte “... all’amministrazione di accertare appunto l’innocuità e la conseguente illegalità di tali sostanze...” attraverso chiaramente i soggetti deputati a farlo che potrebbero essere ARPAM, ufficio d’igiene ed ha una seconda parte costituita dal “invita l’amministrazione a farsi parte attiva presso l’Assessorato alla Sanità...” e tutto il resto per comunicare questa esigenza di questa mozione, come avviene sempre, a me sembra che abbia i caratteri formali esatti di un documento che è stato definito mozione, purché vengano modificati i “chiede” “invita” e “impegna” se... certo che lo puoi fare, penso che Bravi lo possa fare. Perché capito c’è un “impegna” facere che è la prima parte, la seconda è “impegna” a trasmettere, quindi penso sia possibile definire mozione la struttura, il senso del documento. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Però, scusate se insisto però al III comma di questa mozione c’è il comma dove chiede se sono state avviate indagini dalle autorità competenti, se sono state richieste da codesta amministrazione comunale per accertare l’innocuità e la conseguente legalità della tale sostanza...” questo è... (intervento fuori microfono.)... no, va bene il IV° comma dove piuttosto che “invita” “...impegna l’amministrazione comunale a farsi parte attiva presso l’Assessorato...” CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ... tutte e due, un impegno su tutte e due. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, però con l’ordine del giorno... CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): “... impegna ad avviare indagini da parte delle autorità competenti e di richiedere da parte dell’amministrazione comunale...” e poi ancora “... impegna l’amministrazione a farsi parte attiva...” PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: D’accordo, la Dr.ssa Barberini sta appunto dicendo che se voi ritenete opportuno trasformarlo in ordine del giorno è sufficiente per quanto riguarda la correttezza formale dell’atto, modificare il “chiedere” e “invita” in “impegna”. Scusate colleghi. Quindi, il proponente chiede di modificare da mozione in ordine del giorno con queste integrazioni. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 228 CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): ...qui si parla comunque non soltanto della salvia, perché come ho detto prima c’è l’efedrina ce ne sono tante altre che per ora sono commercializzate, quindi non è soltanto un discorso specifico per queste due sostanze, si parla di salvia divinorum e di altre smart drugs che sono le cosiddette droghe intelligenti, furbe. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi Bravi, tu che sei il proponente di questa mozione, oltre che trasformare questa mozione in ordine del giorno la modifica che chiedi è soltanto di modificare il “chiede” ed “invita” in “impegna” ma il testo rimane integrale? CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Sì. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Okay. ... (intervento fuori microfono.)... va bene. Collega Bornigia prego. CONSIGLIERE – STEFANO BORNIGIA (DS): Noi vorremmo fare una proposta, per far sì che anche il nostro possa essere un voto positivo, noi chiediamo al proponente di togliere il III° comma dove si dice “chiede” trasformare “invita” in “impegna”... togliere il comma completamente, quindi togliere “... chiese se sono state avviate...” perché pensiamo che poi la competenza da parte dell’amministrazione... (intervento fuori microfono.)... non cambia niente, cioè sopprimere completamente quel comma lì. Resta “impegna” quindi perché pensiamo che questo ordine del giorno può essere un ordine del giorno possa servire ad una sensibilizzazione soprattutto sui danni che può procurare la salvia divinorum che mi pare che certezza sui danni che procura non ci siano perché sono ancora in fase di studio le conseguenze dell’uso da parte del Ministero della Salute. Quindi noi disponibilità a votare positivamente a queste condizioni altrimenti già da adesso per dichiarazione di voto, dico che il nostro voto sarà contrario. Mi sembra... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bornigia, puoi formalizzare questo emendamento? Soppressivo esatto. Collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io con riferimento a questa ultima proposta dei DS credo che questo emendamento snaturi per buona parte il documento presentato e spiego perché, nel momento in cui arriva una notizia peraltro ufficiale perché passa attraverso un Consiglio Comunale ad un Sindaco che vi è una situazione problematica che potrebbe danneggiare la salute dei cittadini indipendentemente dalla proposta del documento o meno, il Sindaco come autorità sanitaria locale è addirittura obbligato per legge ad eseguire questi accertamenti, indipendentemente da quella che è l’autorizzazione amministrativa, indipendentemente anche da quelle che potrebbero essere le decisioni del Ministero della Sanità o le leggi dello Stato, nel momento in cui si verifica una situazione in cui... ecco, bella questa cosa, adesso ne parliamo. Nel momento in cui si verifica una situazione tale per cui c’è rischio per la salute il Sindaco deve intervenire, allora intelligentemente si potrebbe ribattere ma allora anche il fumo fa male... allora, che facciamo chiudiamo le tabaccherie? Risposta: mentre il fumo che fa male è oggetto di grandi contraddizioni nello Stato, nella legge che comunque annovera le sigarette, il fumo nell’elenco dei radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 229 beni che possono essere venduti anche se con regime di monopolio, anche se con esclusiva da parte del tabaccaio eccetera, queste erbe, questo oggetto commerciale non è registrato, rubricato perché non conosciuto in nessun posto, per cui non si può dire che c’è un via libera da parte delle autorità alla vendita, non dice né sì né no, ecco qual è il problema. In attesa che ci si esprima dall’alto dicendo sì o no, io credo che sia un compito precipuo e non solo a titolo di opportunità del Sindaco indipendentemente anche dalla votazione di questo documento, io vi posso dare un colpo di telefono a qualcuno in modo che parlo per telefono e mi ascolta... faccio presto, non vi annoio. Voglio dire, indipendentemente da questo sussiste il dovere giuridico del Sindaco, ecco, poi dopo, tutto il resto può far parte della palestra della discussione politica qui c’è un dovere giuridico io lo sottolineo più volte. Spero che ci sia sensibilità rispetto ad una proposta di questo genere. Voterò chiaramente favorevolmente alla mozione presentata da Forza Italia che se dovesse accettare l’emendamento dei DS mi vedrebbe contrario ed io in caso di accettazione voterei contro l’emendamento. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti a questo punto non ho altri interventi, provo a puntualizzare queste due proposte, allora: la mozione presentata dal gruppo di Forza Italia, dal Dr. Francesco Bravi, trasformata in ordine del giorno, dopo i primi due commi, “considerato” e “visto” io proporrei oltre ai due “impegna” piuttosto che “chiede” e “invita” di formulare anche per dare un senso logico alla frase di formulare il III° comma "impegna" il Sindaco "...ad informarsi se sono state avviate indagini dalle autorità competenti per accertare l’innocuità e la conseguente legalità di tali sostanze in vendita presso il suddetto negozio..." la formulerei così almeno ha un senso ...(intervento fuori microfono.)... allora bisogna che la formuliamo diversamente perché altrimenti non ha un senso logico la frase. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Come ho detto prima: "...impegna le autorità competenti ad avviare indagini e che questa amministrazione comunale eventualmente richieda queste indagini per accertare l’innocuità e la conseguente..." PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Lo facciamo dopo questo, sull’altro "impegna." CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Quello è ad un livello superiore, a livello locale è il Sindaco che deve impegnarsi di persona tramite i NAS, tramite che è preposto a questo tipo di indagini perché a livello locale già si sappia se queste sostanze sono tossiche o meno, se sono nocive o meno, quindi è una prima fase locale ed il Sindaco che è l’autorità competente localmente deve fare questo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: In questo caso però Bravi torniamo alla mozione "chiedi" perché a questo punto non è più un ordine del giorno ma una mozione, allora conviene lasciarla come mozione e poi la mettiamo al voto... CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Allora la lasciamo in questo modo... radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 230 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: A questo punto, dal momento che il collega Bravi, che ha proposto la mozione, quindi è titolare di decidere ciò che ritiene più opportuno, dal momento che chiede comunque all’amministrazione comunale oltre che di farsi parte attiva, ma chiede anche se siano state richieste da codesta amministrazione comunale per accertare... rimane quindi una mozione perché questo è il senso, non è più un ordine del giorno quindi io direi di lasciare così come è stato presentato questo documento in mozione, la poniamo in votazione ed a questo punto chiedo al gruppo DS se intende comunque presentare questo emendamento, quindi trasformare la... però se l’emendamento poi non viene accettato dal proponente... quindi chiedo al gruppo DS. ... colleghi scusate, va bene che siamo a Natale, però... non ho capito cosa è successo... (intervento fuori microfono.)... va bene. Lillini prego. CONSIGLIERE – ALFIO LILLINI (DS): Io – Grazie Presidente – intervengo di nuovo per dichiarazione di voto, anche difforme dal gruppo, cioè visto che l’invito è andato a vuoto e me ne dispiaccio, dovrei votare contro, però non è questo, siccome su questa problematica ci credo faccio un ulteriore tentativo di dire a Bravi: ritira oggi la mozione e presenta al prossimo Consiglio un ordine del giorno anche perché voci di corridoio dicono che a livello governativo ci sia imminente qualcosa. Ora dico questo perché se lo lasciamo così come è – il III° comma o quant’altro – su un prodotto che non è illegale il Sindaco cosa mette in moto da domani? Nulla perché ha le mani legate. Non può vietare nulla, non può indagare su nulla né perché non è un compito suo né tanto meno perché non è un prodotto illegale, è un prodotto legale purtroppo, quindi questa cosa rimane così come è. Allora, io non voto contro quindi mi astengo da questa cosa, sono intervenuto per questo per dichiarare... ma me ne dispiaccio perché finisce qui, cosa che invece avrebbe dovuto fare il percorso corretto attraverso un ordine del giorno, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Lillini, non ho altri interventi a questo punto propongo di mettere in votazione la mozione così come presentata, decade di fatto anche l’emendamento proposto dal gruppo dei DS perché non è conseguente alla decisione che ha preso il gruppo di Forza Italia di chiedere la votazione appunto del documento integrale, quindi non ci rimane che aprire le votazioni e mettere a votazione il punto 6: Presenti n. 27 Astenuti n. 06 Votanti n. 21 (Albanesi, Lillini per D.S. – Gruppo Misto – S.D.I. – R.E. Lista di Pietro) Favorevoli n. 11 Contrari n. 10 (D.S. – R.C. – C.I.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, il punto 6 viene approvato con 11 voti a favore, 10 contrari e 6 astenuti. Passiamo al punto 7. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 231 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 232 DISCUSSIONE UNIFICATA: COMMA N.7 – DELIBERA N.224 DEL 19.12.2003 MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI JESINI PRESENTATA DAI CONSIGLIERI SERRINI E BRAZZINI AD OGGETTO: “PROSPETTIVE DEL TEATRO PERGOLESI” COMMA N.8 – DELIBERA N.225 DEL 19.12.2003 ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE SUGLI INDIRIZZI CULTURALI E ORGANIZZATIVI PER IL FUTURO DEL TEATRO PERGOLESI E DELLE ALTRE REALTA’ TEATRALI DEL TERRITORIO Entra Balestra Sono presenti in aula n.28 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: A questo punto propongo di unificare, così abbiamo anche concordato in Conferenza dei Capigruppo se non erro, la discussione del punto 7 e dell’ordine del giorno al punto 8 che trattano lo stesso argomento. Quindi scusate, do la parola al collega Serrini per illustrare la mozione al punto 7 poi all’Assessore Animali per illustrare l’ordine del giorno della Giunta che è il punto 8. Collega Serrini prego. CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Allora, credo sia opportuna questa riunione, io dirò alcune cose, ho fatto uno schema per cercare di limitarmi entro un arco di tempo accettabile e comincio subito con il dire che noi siamo a scanso di equivoci, convinti del fatto che sia opportuno giungere alla costruzione di una nuova fondazione giuridica pubblica/privata che unifichi quindi la realtà del teatro Pergolesi con l’attuale fondazione Pergolesi Spontini e quindi sostanzialmente a dare, lo anticipo per evitare lungaggini, sostanzialmente a dare il nostro voto favorevole all’impostazione di carattere generale che l’Assessore Animali e la Giunta oggi propongono al Consiglio. Ciò posto e ciò premesso, mi limito comunque ad esprimere alcune, possiamo chiamarle preoccupazioni, forse non so neanche se sia la parola adatta, alcune preoccupazioni sullo stato del dibattito, io credo che si prolunghi da un po' troppo tempo ed oggi ancora mi sembra eccessivamente incentrato unicamente sulla questione maggioranze presidenza che certamente hanno una loro rilevanza e credo che da questo punto di vista non c’è dubbio che in sede di patti parasociali, chiamiamoli così o comunque in sede di formalizzazione dell’atto costitutivo dello statuto, di queste questioni ovviamente bisognerà tenere conto, però mi pare sia sbagliato il fatto che il dibattito cittadino si incentri essenzialmente su questa questione per una ragione di fondo. E cioè che mi pare che nessuno pensi almeno pubblicamente o comunque sollevi una questione essenziale che a mio avviso è quella del progetto culturale che deve essere alla base dell’operazione in questione, del suo livello di qualità che io credo che in un caso del genere debba essere – come dire – particolarmente elevato quindi quale progetto, chi lo fa, come, con quali risorse anche intellettuali, perché io lo dico con estrema franchezza a mio avviso il rischio... ma non lo dico in senso polemico, lo dico in senso costruttivo, il rischio è di unire in qualche modo in mancanza di un dibattito che si incentri sulla questione progetto culturale, di unire due debolezze o due potenziali debolezze ed io credo che due debolezze non ...(fine lato A – III^ cassetta)... un teatro dalle enormi radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 233 tradizioni ma che ormai da alcuni anni probabilmente anche per colpa di nessuno, non è questo il punto, realizza comunque diciamo così un livello qualitativo non eccelso, ecco; dall’altro una fondazione Pergolesi Spontini che non c’è dubbio fa delle cose molto interessanti ma che insomma, anche per ragioni oggettive di bilancio e di quant’altro non assumono o non possono assumere ancora una rilevanza di tipo nazionale o internazionale almeno per la gran parte, allora se questa è in sintesi la situazione il progetto e la qua qualità rappresentano dal mio punto di vista un po' l’unica possibilità per poter sperare in un intervento complessivo di privati che in cambio di una contropartita che non può che essere una contropartita in termini di immagine, che non riesco a pensare ad un mecenate che investa in cultura se non in funzione di una contropartita in termini di immagine, sarebbe un mecenate potenzialmente destinato all’interdizione dai propri eredi, soltanto in un contesto di elevato profilo culturale questo obiettivo può essere raggiunto e solo un progetto che abbia queste caratteristiche quindi può consentire che i privati investano le somme ingenti di cui c’è necessità per rimanere sul mercato e quindi sotto questo profilo io ritengo che se da un lato non c’è dubbio che sia importante che anche aziende locali, di respiro locale partecipino a questa operazione perché non c’è dubbio che questo avvenga, dico anche che bisogna stare attenti perché se la soluzione passa attraverso – per dire – l’ingresso della SEDA che è una società ottima della quale io penso cose ottime ma per dire nello stesso periodo più o meno contemporaneamente entra la SEDA ed esce WIND che è una società che ha interessi nazionale ed internazionali, noi facciamo una operazione che è destinata a sottrarre oggettivamente risorse assolutamente indispensabili e di grande e potenziale rilievo economico, quindi a mio avviso è necessario fare uno sforzo culturale tutti, di tipo unitario direi in questo caso, per – passatemi questo termine lo dico con estrema serenità – sprovincializzare un po' il dibattito in atto, uscire da alcuni schemi per cui della questione sostanzialmente parlano un po' le solite persone addette ai lavori e consentitemelo spesso anche un po' poco inclini alle novità perché spesso le novità possono determinare situazioni che in qualche modo mettono anche, umanamente è anche comprensibile ma insomma le novità quando sono soltanto gli addetti ai lavori a parlare di queste questioni possono in qualche modo mettere anche in discussione alcuni ruoli, quindi questo a mio avviso è un fatto significativo; quindi il progetto culturale deve partire subito, la città deve partire su questa questione che è fondamentale, molto più fondamentale della questione delle maggioranze e delle minoranze. Tutto questo va d’altro canto nel senso dell’obiettivo fondamentale che a mio avviso, l’ho detto anche altre volte deve essere quello del consolidamento di Jesi e del teatro Pergolesi quale terzo polo lirico delle Marche, oggi dobbiamo esserne consapevoli, è fortemente in discussione, nessuno può pensare che questo ruolo sia consolidato, questo ruolo oggi è fortemente in discussione e quindi per consolidare o per garantirci questo ruolo bisogna lavorare ad un progetto che abbia determinate caratteristiche. Su questa situazione di incertezza del ruolo io credo che esitano anche significative responsabilità politiche sulle quali io però ritenendo che in questa fase l’interesse della città sia quello di privilegiare un’ottica unitaria in questa materia, io credo che in questa sede non mi soffermerò su questo, però ritengo che alcune responsabilità vi siano. Certo è che comunque affinché ciò avvenga, affinché cioè si consolidi questo ruolo di Jesi terzo polo lirico della Regione è necessaria a mio avviso una programmazione di qualità, sono d’accordo con l’Assessore su questo punto, distribuita durante tutto l’arco dell’anno, fortemente legata ai nomi di Pergolesi e Spontini, volta ad ottenere consensi di critica e di pubblico che siano inequivocabili, in ambito almeno nazionale perché il titolo di cui il teatro dispone, teatro di tradizione, non basta bisogna stare – lo dicevo prima – sul mercato, lo stesso peraltro nel quale oggi si muove quella sorta di corazzata Potemkin che sono le Muse. Rispetto a questo problema io credo che non bisogna limitarsi a sterili logiche campanilistiche o magari a concordare quando è possibile lo spostamento di qualche data per evitare al coincidenza di iniziative nelle due città Jesi Ancona, cosa per altro questa comunque opportuna. Bisogna a mio avviso senza ulteriori indugi, aprire, questa è una proposta che io faccio al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale, aprire un tavolo istituzionale di trattativa serio, qualificato, scientificamente radA3AFB.tmp.DOC 234 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 rigoroso nel quale Jesi che peraltro anche ai sensi dell’articolo 28 della legge sull’ordinamento degli enti locali e delle attività musicali, numero 800/67, come teatro di tradizione prevede espressamente che Jesi abbia il compito – Jesi, il teatro di tradizione – di promuovere, agevolare, coordinare attività musicali che si svolgono nell’intero territorio della Provincia quindi questa funzione il teatro Pergolesi come teatro provinciale la ha anche per legge perché l’articolo 28 lo prevede espressamente. Ebbene, io in questo contesto e comunque indipendentemente dall’articolo 28 credo che debba essere aperto questo tavolo istituzionale di trattativa volto appunto a promuovere lo sviluppo di progetti coordinati ed integrati con le Muse di Ancona perché va fatto un accordo con le Muse, con la città di Ancona. Sullo scambio, uso questi termini per sintetizzare, mi limito ad uno schema forse un po' superficiale ma così arrivo alla conclusione, il punto è sviluppo di progetti coordinati ed integrati con le Muse di Ancona sullo scambio lirica prosa, vale a dire e concludo Jesi diventi un momento significativo e per ciò fortemente connotato ed esclusivo di un settore di attività del teatro stabile ed Ancona accetti di far parte del terzo polo lirico di Pergolesi Spontini, questa a mio avviso è la linea che deve essere seguita su un tavolo di trattativa istituzionale. Ho fatto in un’altra occasione e concludo proprio un esempio, in Emilia Romagna hanno unito in una unica manifestazione – l’ho detto qualche Consiglio Comunale fa – il Festival di Verdi, il Teatro Festival di Parma, il Reggio Emilia Danza, melodramma, danza e prosa titolo “Reggio Parma Festival” a mio avviso l’alternativa è uno sterile campanilismo oppure consentitemelo la soccombenza. Ho visitato nei giorni scorsi, per quanto poco possa rilevare, le Muse grazie a Silvano Sbarbati che me lo ha consentito, l’ho vista nel dettaglio sostanzialmente, quella è una macchina da guerra nel senso che quel teatro ha dei costi di gestione che sono enormi quindi è inevitabile che l’Assessore alla Cultura del Comune di Ancona di turno dica che quella è una risorsa regionale e quindi è necessario l’Ente Lirico Regionale è necessario sostanzialmente un calderone regionale di finanziamenti a cui poi si possa accedere e che possa quindi soddisfare le esigenze di un teatro di quelle dimensioni, ma se la strada è questa io credo che il rischio sia quello della soccombenza. Aprire un tavolo di trattativa istituzionale alla presenza anche di Regione e Provincia rappresenta a mio avviso, una possibile soluzione se questo non avvenisse, il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta si assumerebbero a mio avviso delle enormi responsabilità. C’è in gioco la tradizione di un teatro che sapete benissimo dura ormai da centinaia di anni. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini, quindi l’Assessore Animali per l’illustrazione dell’ordine del giorno presentato dalla Giunta, prego. ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, io dico subito che diverse delle riflessioni che faceva adesso il Consigliere Serrini sono condivisibili come ritengo condivisibile il documento che il suo gruppo ha presentato e che credo il Consiglio Comunale debba approvare perché rispetto anche alla riflessione che la Giunta pone nel proprio documento vedo degli elementi e degli indicatori di complementarità soprattutto rispetto ad un aspetto al quale in parte accennava Serrini adesso, cioè sul fatto che innanzitutto non è un ordine del giorno quello di Serrini in difensiva né di nobile isolazionismo orgoglioso, diciamo così, è un ordine del giorno che pone una questione che io sottolineo come questione ma che in un quadro che è in evoluzione sotto una serie di aspetti di cui dirò successivamente rischia di essere e di diventare un problema e cioè quello di una mancanza non di un Ente Lirico Regionale indistinto rispetto al quale io sono contrario, perché non credo che questa sia l’aspettativa di una regione come la nostra rispetto alla pluralità ed alle specificità che ha ma quanto alla mancanza di una politica culturale e regionale che diriga le varie specificità e le varie pluralità dettando e concertando ruoli, priorità ed indirizzi, questo è l’obiettivo secondo me, è quello che manca, cioè la mancanza di una direzione complessiva delle politiche culturali della Regione per radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 235 ragioni anche ovvie è il pericolo maggiore che porta poi al tutti contro tutti e che porta ad una competitività tra soggetti pubblici anche consolidati sfrenata, che non appartiene per tradizione ai soggetti pubblici e rispetto a questo io credo che quel processo anche riguardo e su questo sarò brevissimo perché non mi interessa una discussione esclusivamente legata a quello che rappresenta Ancona in questa fase o a quello che potrà rappresentare però quella questione che dice Serrini, cioè quella di una costruzione di un rapporto serio e trasparente tra due teatri di questa Provincia penso che non spetti solo alla buona volontà o alla capacità se vogliamo dei singoli, ma penso che spetti ad una funzione di direzione istituzionale delle politiche culturali sovracomunali, credo che quel tavolo istituzionale che tu chiedi noi ci dobbiamo dire disponibili ma credo che sia necessario che insieme ad altri ci sia un soggetto che dirige e che regola quel tavolo perché senno alla fine diventa un percorso parziale ...(intervento fuori microfono.)... però noi possiamo in qualche modo stimolarlo, io credo che in una funzione di istituzione sovracomunale c’è uno ed un soggetto che è la Provincia e la Regione che non possono stare a guardare un tavolo che anche per una buona volontà si forma e rispetto a questo in parte si inserisce il ragionamento che fa la Giunta cioè quello della necessità sì di stabilire non in questa fase ma semplicemente con dei rapporti tra soggetti diversi in un ente strumentale di gestione delle politiche dello spettacolo della città, ma anche della necessità fondamentale di accompagnare questo aspetto non secondario chiaramente alla definizione di quelle che sono le caratteristiche di una politica culturale per lo spettacolo della città e del territorio ed in questo senso l’ordine del giorno della Giunta credo che possa cogliere non volendo avere una funzione esaustiva questo aspetto perché poi credo che a concorrere alla costruzione di politiche culturali di una città e di un territorio, di contorno non possa essere semplicemente un soggetto istituzionale ma gli attori ed i contributi possono essere diversi e molteplici al di là anche di comprensibili resistenze ed atteggiamenti corporativistici che ci stanno in tutti i processi di trasformazione. Allora, la questione che poi è chiaro che l’ordine del giorno lo do per letto, abbiamo fatto una discussione importante in Commissione che è servita anche ad approfondire alcuni aspetti e che credo la Commissione stessa debba rimanere, come dire, permanentemente aggiornata anche nei prossimi mesi su queste questioni promuovendo ulteriori momenti di approfondimento e di confronto credo che quello che noi facciamo oggi è l’avvio di un percorso che se vogliamo parte da lontano, cioè per chi ha una memoria amministrativa storica consolidata questo è un discorso che il Comune di Jesi si pone più o meno da 20 anni, cioè quello del superamento del Teatro Municipale, della creazione di un soggetto strumentale che veda concorrere insieme il Comune di Jesi ed altri soggetti pubblici ed energie della economia locale privata alle quali, io su questo sono convinto, credo che è chiaro che ci sia una questione in primis di immagine rispetto alle aspettative e credo che siano anche un segnale le disponibilità di alcuni settori importanti dell’economia locale che pensano alle politiche culturali come una occasione di promozione e di immagine e che credo sia anche corretto in un territorio che si pensa insieme e che si pensa soggetto che complessivamente stimola la crescita dei cittadini sia anche giusto e corretto chiamarle a concorrere alla condivisione di un progetto culturale che si costruisce, e questo l’unico strumento giuridico che consente e che lo ha consentito in molti altri Teatri d’Italia, tra l’altro molti Teatri di tradizione è il soggetto della fondazione che altri non è che un progetto di soggetti diversi che condividono obiettivi ed un progetto culturale con una funzione di carattere gestionale ed organizzativa dal punto di vista amministrativo; con l’atteggiamento di chi condivide un percorso che non è per sempre ma può durare un periodo e nel momento in cui vengono meno ragioni culturali o di altra natura è un progetto che può anche terminare e sciogliersi. Io credo che questo rappresenti in questa fase una opportunità che la città deve cogliere anche perché credo che potrebbe essere – non dico – l’ultimo treno, ma credo potrebbe essere un’ultima opportunità e credo che questa vada colta in un momento in cui siamo forti al di là di alcune riflessioni che faceva Serrini e che non condivido pienamente però noi oggi siamo in una fase di forza rispetto alla specificità ed al patrimonio culturale che rappresentiamo per una serie di ragioni noi rischiamo che nei prossimi anni questo nostro ruolo radA3AFB.tmp.DOC 236 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 possa indebolirsi ed a quel punto noi ci troveremo a fare quello che è stato detto cioè un progetto che mette insieme anziché delle forze, delle opportunità, mette insieme delle debolezze e quello è un progetto che porta in maniera conseguente alla marginalità sotto tutti i punti di vista. Rispetto a questo quindi noi crediamo che sia un modo per rafforzare e rilanciare il ruolo del teatro di ciò che rappresenta per la sua tradizione per quanto riguarda la musica e di ciò che rappresenta per quanto riguarda la prosa e le altre attività dello spettacolo, lo facciamo e lo avviamo – questo percorso – badate bene in un quadro complessivo non secondario ma che credo sia importante, lo avviamo nel momento in cui è probabilmente che venga a modificarsi se non in tutto, ma almeno in parte in alcune caratteristiche portanti di quella che è ad oggi la legge 867, la legge Corona, sui teatri di tradizione che vede depositate in Commissione Cultura alla Camera una proposta di riforma largamente condivisa. Altro quadro che andrà a modificarsi nei prossimi mesi è il piano regionale per i beni e le attività culturali che applicherà la legge 75/97 e che tra gli elementi portanti del prossimo piano già vede il fatto che la Regione intende promuovere e sostenere quei progetti culturali che aggregano più realtà significative di uno stesso territorio e credo che questo rappresenti rispetto al progetto che vogliamo percorrere una sintonia ed una opportunità. Ci muoviamo in un altro quadro non secondario anche questo, quello dell’aumento in questa regione negli ultimi anni non solo di una competitività culturale del mondo dello spettacolo generale ma anche di una competitività introdotta da soggetti privati dello spettacolo che in qualche modo, io uso un’espressione un po' forte, spesso adescano gli enti locali con proposte mordi e fuggi che sono costose anche se apparentemente non vengono così vendute ma che soprattutto non lasciano nessun tipo di progetto per il futuro, è quella cultura dello spettacolo mordi e fuggi che credo per chi ha una visione pubblica anche della crescita culturale rappresenti comunque un antagonista con cui misurarsi e rispetto a questo noi oggi ci muoviamo in una ottica che è quella del mantenimento di un quadro pubblico della promozione della cultura e dello spettacolo, ci muoviamo in una ottica che parte dalla capacità di offrire e di voler continuare ad offrire una proposta qualificata per tutti i settori del Teatro Pergolesi, ci muoviamo in un aspetto che in questi giorni di dibattito a me dispiace molto non aver affrontato e credo e ritengo affrontare rispetto al ruolo di un ente locale, cioè quello di un teatro, della promozione della cultura e dello spettacolo intesi soprattutto e per primo come momento di educazione, di formazione di giovani generazioni rispetto alla cultura e questo credo sia un elemento fondamentale che riesce a garantire solo chi si pone nell’ottica della dimensione pubblica e della sinergia anche con soggetti privati perché al di là del fatto di quanto e di quali saranno i problemi o le questioni amministrative della gestione di un teatro io ritengo fondamentale che per prima cosa dovremmo capire cosa ci facciamo dentro ad un teatro, quali e che tipo di spettatori vogliamo, quali generazioni vogliamo che continui a formare il nostro teatro ed anche questo al di là del costo di qualche cartellone o di qualche titolo rappresenta per un ente locale un investimento non poco importante e non sicuramente economico rispetto alla potenzialità dell’ente locale; credo che questo debba rappresentarlo perché il pubblico del Pergolesi è un pubblico che si rigenera da decenni continuamente, ma questo è il lavoro non solo della qualità dello spettacolo ma è anche il lavoro di professionalità, di sinergie tra Comune ed istituti scolastici, tra soggetti che promuovono spettacolo per bambini e per ragazzi e credo che questo rappresenti un obiettivo irrinunciabile per il nostro teatro, cioè non quello di farne solamente un luogo del consumo della proposta culturale, ma anche un luogo della crescita e dello stimolo anche verso proposte culturali diverse, verso anche linguaggi nuovi del mondo dello spettacolo. L’esempio più lampante recentemente è quello che è stato ed ha rappresentato il Festival Intrecci, dove per la prima volta tramite linguaggi diversi anche provocatori se vogliamo dello spettacolo teatrale e della letteratura abbiamo visto affacciarsi al consumo teatrale un pubblico che probabilmente non sarebbe mai venuto a teatro, o mai entrato in un incontro con un autore, credo che questo rappresenti una opportunità da consolidare nel futuro e soprattutto rappresenta anche uno stimolo a collaborare in questo territorio con una serie di realtà che hanno da anni questa funzione, penso al teatro, penso alla AMAT dove dovremmo continuare a svolgere un radA3AFB.tmp.DOC 237 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 ruolo importante anche se non è neanche sempre semplice starci assieme con la AMAT però credo che rappresenti ancora una opportunità preziosa se saprà fare una politica dei teatri nuova e diversa nei prossimi tempi. Quindi ecco, concludo Presidente, noi oggi cogliamo questa opportunità da un punto di forza, abbiamo due elementi, parlo per quello che riguarda la musica che è rappresentata dal Teatro Lirico di Tradizione e dalla novità positiva che ha rappresentato il Festival Pergolesi Spontini, rispetto anche alla capacità di ricerca sui due autori che sono quelli che qualificano non solo la città ma anche questo territorio più di tutte le altre cose che riusciremmo a fare al di fuori di questa regione e credo che dovremmo – queste potenzialità – farle ragionare assieme, dapprima dal punto di vista culturale e della programmazione e secondo anche dal punto di vista sinergia amministrativa e gestionale. Credo che questa è la sfida, se non cogliamo questo vedo all’orizzonte solamente una possibile marginalità. C’è un’altra questione nell’ordine del giorno della Giunta che ritengo importante e che credo vada costruita, cioè quella di mettere insieme un progetto che riguarda non solamente questa città ma un territorio un po' più ampio e che possa coinvolgere dei contenitori importanti di questo territorio che sono alcuni piccoli teatri storici riaperti recentemente dalla Regione ma se per i quali non c’è un rapporto di sinergia progettuale e di rete rispetto alla programmazione tra qualche anno quei Sindaci li chiudono i propri teatri e credo che l’idea di una fondazione che sia anche intesa come non solo della città ma del territorio risponda a quella che è oggi una esigenza di aggregazione rispetto alla politica culturale ma rappresenta anche una opportunità di rendere ragione alla Regione Marche stessa dell’investimento che ha fatto nel corso degli anni per un lungo tempo restaurando e ristrutturando i teatri perché è inutile averne riaperti, ristrutturati 100 più o meno di cui oggi 70 sono funzionanti e poi non averci né progetti né capacità gestionali e direzionali perché quelli in realtà sopravvivano, anzi più che sopravvivano vivano rispetto al proprio territorio. In tutto questo chiaramente noi ci portiamo tutto ciò che di forte abbiamo costruito in questi tempi, ci portiamo e ci vogliamo portare le professionalità del teatro Pergolesi, ci vogliamo portare tutta la nostra capacità di indirizzo, di controllo e di amministrazione nel nuovo progetto ed una capacità anche di direzione che badate bene anche rispetto agli altri soggetti non mette nessuno in discussione il fatto che la titolarità, guidare questo progetto spetti in oneri ed in onori al Comune di Jesi tramite il Teatro Pergolesi. Quindi anche questo a sgombro di possibili preoccupazioni sorte in questo tempo. Noi in questi anni ci abbiamo riflettuto molto credo che ormai sia giunta l’occasione di cogliere questa opportunità, di costruirla ed anche di tornare a misurarci nei prossimi mesi in Commissione, in Consiglio Comunale con la città sullo stato delle cose, sui percorsi e sugli elementi da introdurre nella costruzione del nuovo progetto. Non so se c’è il Sindaco che vuole aggiungere qualcos’altro. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, io ho prenotata la collega Meloni ed il collega Grassetti, diamo prima la parola al Sindaco. Chiedo per cortesia nei limiti del possibile di rimanere nei tempi previsti dal regolamento. Grazie Sindaco prego. SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Brevemente perché ho presentato un emendamento aggiuntivo rispetto alle cose che sono contenute nel documento presentato dalla maggioranza, nell’ordine del giorno della maggioranza perché se da un lato io condivido le considerazioni che faceva prima Serrini rispetto al fatto che noi dobbiamo cercare di evitare di incentrare tutto il ragionamento ed il dibattito, la discussione sulla questione delle maggioranze e spostare il più possibile l’obiettivo ed il tema della discussione sul progetto, sulla proposta culturale, sulla capacità di proporre e di essere un soggetto di qualità nel panorama regionale e nazionale ma anche possibilmente a livello internazionale, è anche vero che questo è un aspetto che non può essere – come dire – completamente tralasciato nel senso che in alcune situazione o in questo contesto non è radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 238 irrilevante anche per noi stessi, per lo stesso Comune in rapporto a quello che poi mette sul piatto, in gioco in tutta questa partita, che ci sia una opportunità, una capacità del nostro Comune di avere voce in capitolo e voce forte insomma proprio perché poi da questo e su questa questione poi si decide concretamente e si verifica chi fa e determina, decide il progetto e la proposta culturale, le scelte strategiche fondamentali che riguarderanno la vita ed il futuro di questo nuovo soggetto che dovrebbe nascere e per questo anche in considerazione della discussione io credo che il documento. L’ordine del giorno definisce in maniera secondo me sufficientemente completa quelli che sono gli orizzonti entro i quali muoversi nel confronto che si aprirà e che si è già aperto, proseguirà con gli altri soggetti istituzionali e non per la definizione di questa nuova realtà culturale del nostro territorio, quindi alcuni contorni fondamentali ed importanti entro i quali, che delimitano sostanzialmente anche il campo di azione del confronto e della discussione con gli altri soggetti però che in qualche modo poi spostando in seno alla definizione di quello che sarà lo statuto ecco che questa è la mia proposta, la considerazione rispetto ad una capacità del Comune di Jesi di esprimere una rappresentanza che abbia un ruolo importante negli organismi che poi costituiranno il nuovo soggetto. Quindi ecco, l’emendamento sostanzialmente pone questo e lo fa come elemento di grande attenzione nella definizione giuridica e quindi dei contenuti e delle norme che saranno previste nello statuto per garantire appunto che tenga conto delle esigenze, come scrivo nella proposta di emendamento, che la rappresentanza del Comune di Jesi abbia un ruolo centrale, quindi questo lo volevo dire e motivare anche il fatto che questa valutazione, questa considerazione credo che sia opportuno che sia presente ma che lo sia in quell’atto, il quel documento che poi comunque sarà discusso, ci si confronterà, sarà votato in Consiglio Comunale, con tutte le garanzie che possono essere offerte. Lo leggo: nell’ultima pagina quando si dice “...si ritiene infine...” dopo la parola “...con grande attenzione che tale progetto debba proseguire speditamente per mettere il Consiglio Comunale nella condizione di valutare gli atti amministrativi necessari con grande attenzione, ...” qui c’è una aggiunta, qui è l’emendamento “... prima tra tutti una proposta di nuovo statuto che tenga conto dell’esigenza che la rappresentanza che il Comune di Jesi esprimerà abbia un ruolo centrale...” poi il resto prosegue così come scritto. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco a questo punto apriamo il dibattito, ho prenotata la collega Meloni, prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente, innanzitutto desidero ringraziare il Consigliere Serrini per il modo con cui ha impostato il problema e con cui ha condotto ed illustrato l’ordine del giorno del suo gruppo, credo che questo gli sia stato riconosciuto anche da alcune sottolineature che lo stesso Assessore Animali ha fatto ed io voglio sottolinearlo ulteriormente, è lo stesso spirito con cui anche io desidero portare il mio contributo di riflessione. In questo modo, cioè nel leggere questi due ordine del giorno in modo integrato e non certamente o positivo o contrastivo, quindi accolgo molto volentieri lo stile con cui il collega Serrini ha iniziato questa riflessione; è una riflessione importante, ha ragione, è vero, è una riflessione su un tema fondamentale per la vita di una comunità e di una collettività quale il tema della cultura, è vero quello che diceva l’Assessore che noi facciamo in questo momento una riflessione ma certamente non parte stasera, tutti sappiamo che in questi anni anche nelle amministrazioni precedenti si era discusso già riguardo al futuro del Teatro Pergolesi a quale forma giuridica, a quale strumento giuridico far riferimento per una migliore gestione ma soprattutto nell’ottica di una promozione della politica culturale di qualità. Quindi la scelta della fondazione che è solo uno strumento in questo caso dovrà andare certamente nella direzione di una valorizzazione, tutti siamo d’accordo su questo, del nostro Pergolesi. Quindi una forma gestionale che in questi anni era stata già ipotizzata, erano radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 239 state ipotizzate anche altre forme, ora si intravede questo strumento e l’obiettivo, lo hanno detto i due illustratori degli ordini del giorno, deve essere certamente l’ampliamento, il miglioramento e l’ottimizzazione dell’offerta culturale. Io ritengo che l’offerta culturale che il Teatro Pergolesi ha dato in questi anni sia già molto buona, non lo dico per difesa d’ufficio lo dico per aver ascoltato i fruitori del Teatro Pergolesi non soltanto Jesini devo dire. In questi anni sono cresciuti i fruitori anche del territorio circostante, anche di città loro stesse sedi di teatri, forse meno grandi rispetto al Pergolesi ma che potevano offrire anche buoni prodotti; a questa offerta culturale certamente è legata l’attesa di un rilancio e di un miglioramento, un elevamento di qualità. Il progetto di fusione con la fondazione Pergolesi Spontini, l’estensione, l’apertura ad altri teatri minori del territorio, anche l’apertura e la richiesta semmai di partecipazione da parte dei privati, questo coinvolgimento ampio dovrà portare appunto ad un orizzonte culturale di area vasta; di area vasta ne parliamo in tante sedi, in tanti settori, anche in questo culturale dove si possano trovare espressioni, tutte le arti con forse l’accentuazione di alcune in modo specifico. Dicevo che la forma giuridica, la dimensione sovracomunale, l’estensione e l’apertura ai soggetti privati sono tutti aspetti importanti e che ci trovano a confrontarci e discutere, credo comunque che la vera forza e la nostra attenzione deve essere non tanto prioritariamente sugli aspetti giuridici ma soprattutto sul progetto di qualità perché è anche a partire da questo progetto di qualità che noi possiamo chiedere poi l’impegno e l’apertura ai privati, ai soggetti che vogliono coinvolgersi tanto quanto noi e forse perché no, è un impegno anche più di noi, ma questo impegno lo possiamo chiedere nel momento in cui sappiamo dire chiaramente cosa vogliamo fare, qual è questo progetto e quali sono le linee di una politica culturale a lungo termine e di ampio respiro, non localistico, non particolaristico, ecco apprezzo molto quando Serrini parlava di un progetto e lo condivido che non è un progetto e non dovrà essere un progetto né contro né in difesa ma di trasparenza, apertura, confronto con le altre realtà e soprattutto dovrà esprimere una coerenza con quegli indirizzi di politica culturale che dovremo essere capaci di leggere in forma coniugata con le altre dimensioni sovracomunali e quindi in forma coniugata con certamente la Provincia, la Regione ma con tutti gli altri soggetti che sono culturali in questa nostra regione ed oltre perché no nelle regioni vicine, nelle regioni circostanti. Quindi quale specificità dare a questo progetto, ecco io qui non sono... Cesare Serrini ha fatto una proposta, ha indicato una linea, non so se potrà essere questa, dovrà essere certamente oggetto di riflessione e di confronto. Quali destinatari? Ecco, qui mi sento di dire che i destinatari dovranno essere i più plurali possibili così come le proposte, non dovranno essere proposte culturali riservate soltanto ad alcune nicchie o ai nostalgici del teatro o a chi ci va per tradizione magari, ma essere qualche volta perché no anche originali e forse non essere soltanto attenti ai numeri dei destinatari ma alla motivazione ed all’affezione di questi destinatari. Apro solo una parentesi per fare un piccolo esempio, la filarmonica marchigiana ha realizzato degli spettacoli, dei concerti didattici, 10/15 giorni fa destinati agli alunni delle scuole di base addirittura, non parlo neanche di superiori, mi hanno riferito sia gli alunni che gli insegnati che questa modalità di approcciare, di far conoscere il melodramma poi neanche un prodotto di musica leggera nel senso più leggero appunto, ma è stato apprezzato e soprattutto compreso. Certamente in quel momento l’utenza di quello spettacolo non saranno stati 700, tanti quanti ne contiene il nostro teatro ma certamente il messaggio è arrivato ed è stato compreso e colto da quelle generazioni che poi dovranno costituire il futuro anche di soggetti essi stessi culturali. Termino per dire anche che la forza e la centralità di un progetto che non dovrà rincorrere ripeto i numeri per esempio del teatro delle Muse che ha 1400 posti, il Pergolesi ne ha 700 ma la qualità culturale non è espressa dalla numerosità. Su questo noi dobbiamo essere molto... dobbiamo crederci e all’interno di questo primariato di un progetto coerente e credibile fare attenzione – concordo con quello che diceva l’Assessore – al quadro normativo che in questo settore cambia e si sta formando, un quadro normativo anche europeo, importante ...(fine lato A – IV° cassetta)... proprio per non restare fuori da quei circuiti delle risorse finanziarie e quindi un progetto che non rincorre i finanziamenti ma che è degno di ricevere questi finanziamenti. radA3AFB.tmp.DOC 240 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 Muovendoci con questi punti fondamentali io credo che sia importante, cioè i riconoscimenti e soprattutto la partecipazione al progetto culturale da parte degli utenti non soltanto Jesini arriverà certamente. Non è tanto importante il 51 o il 52% delle quote perché è importante che tutti i soggetti con dignità, con pesi numerici diversi però corrano nella stessa direzione e si muovano per raggiungere fortemente lo stesso obiettivo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni. Ho prenotato il collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. Per usare una espressione di un’opera lirica: “questa o quella per me pari sono” questo per dire che i due documenti presentati hanno un carattere di complementarità, non sono certamente incompatibili e sono votabili entrambi perché entrambi vanno verso una direzione che è comune e che va verso un unico punto, l’attenzione verso il nostro teatro, verso la realtà culturale che esso esprime in questa zona, in zona vasta con attenzione perché appunto sia sottolineata, preservata e difesa la nostra identità. Questo è l’obiettivo principale che ci vede uniti come se questa volta in modo atipico non fossimo divisi in parti distanti e distinte bensì un unico gruppo che vede in queste soluzioni indicate nei documenti presentati come lo strumento per raggiungere un progetto comune a tutta la comunità dell’Esino, non solo Jesina. Sarò breve perché molti degli aspetti e degli argomenti sono stati bene ed esaurientemente trattati, sia dal collega Serrini che dall’Assessore, nonché dagli interventi che si sono susseguiti, sono d’accordo anche con il Sindaco e sono d’accordo anche con l’emendamento che ha intesto apportare che tende in modo chiaro a definire questa centralità nel rapporto con le altre realtà della fondazione, la centralità del Comune di Jesi e la sua prevalenza, libero spazio a chiunque intenda contribuire per fare grande il nostro teatro, la nostra realtà... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Per favore... CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Dicevo, giusto spazio per chi vuole contribuire ad approfondire, allargare e migliorare la nostra realtà sia dal punto di vista della tradizione, sia per quanto riguarda la produzione stessa, intesa come l’aspetto culturale più profondo che poi coinvolge certamente anche altri aspetti diversi quali per esempio quello del turismo legato all’immagine di Jesi a cui può essere associata qualche altra... anzi possono essere associate molte altre iniziative. Con questo concludo l’intervento dichiarando che voterò... che il mio gruppo voterà favorevolmente tutte le mozioni ed anche l’emendamento del Sindaco. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, dunque ho prenotato il collega Bravi, prego. CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Anche io voglio dare il mio contributo a questo progetto che soprattutto condividendo appieno sia l’intervento del Consigliere Serrini, sia dell’Assessore Animali, del Sindaco e di tutti gli altri Consiglieri. Sono stato sempre favorevole alla fondazione del Teatro Pergolesi e Spontini Pergolesi quindi c’è una condivisione unanime qui in aula e quindi forse perché in clima natalizio siamo tutti contenti perché tutto vada in porto. Si parla radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 241 di Jesi e io non mi vergognerei mai di dire che siamo campanilisti perché molto spesso anche se concetto visto negativamente il campanilismo è sempre un qualcosa che ci stimola a fare sempre di più anche perché abbiamo visto che questi progetti hanno una valenza superiore ai nostri limiti comunali, c’è una valenza che è addirittura internazionale, non sono da sottovalutare tutti i tipi di interventi e di contatti che la fondazione Pergolesi Spontini ha avuto con la Germania ad esempio e di conseguenza con tutti gli spettacoli che abbiamo avuto l’opportunità di apprezzare e gustare quando ci sono stati sia quest’anno che l’anno scorso e quindi da sempre siamo stati favorevoli. È logico che lo scontro con il Rossini e lo Sferisterio non deve esserci perché saremmo sicuramente in fase iniziale e forse in perdita anche perché se andiamo a considerare gli enormi contributi che hanno sia lo Sferisterio che il Rossini noi partiremmo svantaggiati. Anche il problema delle Muse è da prendere in forte considerazione perché i contributi che già dai privati riesce ad avere questo teatro sono senz’altro superiori a quelli che abbiamo noi a livello di teatro comunale anche assommando i contributi che la stessa fondazione Pergolesi Spontini riesce ad avere quindi è importante questo nostro – non sfida – proposito di cercare idee per avere nuovi contributi, proprio nel principio della sussidiarietà che è già stato da altri consiglieri dimostrato. I fondi di cui dispone Jesi sono insufficienti per quello che riguarda soprattutto i costi di allestimento, di cooproduzione e quindi bisogna incrementare queste nostre iniziative per avere una maggior valenza; quindi dobbiamo aumentare il livello artistico, dobbiamo considerare questa diversificazione sugli spettacoli soprattutto per quel che riguarda la musica che deve sempre più far apprezzare i nostri due gioielli locali che sono il Pergolesi e lo Spontini, dobbiamo incrementare la ricerca e la sperimentazione e penso che con questa soluzione, con questo progetto che vede anche l’emendamento del Sindaco in questa necessità di avere un nuovo statuto in cui Jesi abbia una valenza maggiore è logico che siamo tutti favorevoli e con questo esprimo il parere favorevole del gruppo di Forza Italia sia per l’ordine del giorno del Consigliere Serrini, sia per quello del Sindaco, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi. La parola al collega Giuliodori, prego. CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, Presidente grazie, dico subito che forse non riuscirò a rimanere all’interno dei cinque minuti... perché ritengo che questa discussione sia estremamente importante ed anche i toni usati questa sera dimostrano come finalmente in questa aula consiliare si affrontino i problemi con tranquillità ed anche con la consapevolezza che in alcuni momenti è necessario riflettere ed abbassare i toni della voce, il livello delle polemiche. Io Sindaco inizio con una battuta che rischia di essere piuttosto volgare nel senso migliore del termine, in una discussione di così alto livello. Circa un mese fa sulla Rai, Rai Sat venne trasmessa in diretta una partita della nostra grandissima squadra che è la SIC, il telecronista iniziò dicendo: “buonasera, trasmettiamo dal Pala Triccoli di Jesi, Jesi è la città di Federico II, la città di Pergolesi, è la città dove a pochi chilometri è nato un altro grande musicista che è Spontini.” Questa è la dimostrazione di come alcuni personaggi che sono nati nel nostro territorio siano di una grandezza tale da rendere famosa la città ancora prima di tante altre cose che noi in questa città abbiamo costruito, vissuto negli anni e nei secoli. È un patrimonio che ha fatto in modo che nel 1968, 1969 Jesi vedesse riconosciuto il proprio teatro come Teatro di Tradizione, fu un grande risultato raggiunto dalla classe di Governo del tempo della nostra città ma fu anche appunto il momento nel quale tre componenti fondamentali si misero insieme, quello del pubblico sempre presente alle rappresentazioni teatrali nella nostra città, quello di una capacità artistica e professionale che già da quel tempo ci veniva riconosciuto e quello soprattutto di una fama e di una autorevolezza del nostro teatro a livello nazionale ed internazionale. Quel titolo fu un momento di partenza, io non sono d’accordo con chi radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 242 ritiene che in alcuni momenti la nostra vita culturale e la nostra attività teatrale abbia subito delle ricadute, io ritengo che nel complesso la nostra attività artistica, teatrale e culturale sia stata sempre di buon livello, talmente buono da fare in modo che la nostra città più volte venisse riconosciuta come città di grande spessore culturale e teatrale. Ovviamente io ritengo che in questo quadro sia mancato un ruolo nella nostra Provincia e nella nostra Regione, il ruolo è stato quello degli organi sovracomunali della Provincia, della Regione, cioè di quegli organi che avrebbero dovuto far in modo che si verificasse quello che diceva Cesare Serrini e cioè l’applicazione puntuale, seria ed oserei dire razionale della legge che istituiva i teatri di tradizione, cioè vedere Jesi ed il proprio teatro, come se fossero il traino nella nostra Provincia delle manifestazioni liriche. Questo non c’è stato ed anche per tanti motivi, perché la nostra e la regione dei mille campanili e dei cento teatri ma anche perché non si è fatto quello che invece era necessario fare nel corso del tempo e qui permettetemi se porto alla memoria dei consiglieri comunali alcuni aspetti. Il nostro teatro dalla fine degli anni ’70 e per tutti gli ’80 compresa la prima metà degli anni ’90 ha avuto un vantaggio che era stato determinato dalle condizioni oggettive, eravamo l’unico teatro di spessore esistente in regione insieme al Rossini di Pesaro, le Muse erano chiuse, Fabriano aveva il teatro chiuso, Fano era chiuso, Ascoli Piceno pure come Fermo e potrei continuare, cioè vivevamo una sorta di monopolio culturale e teatrale, forse qui non siamo riusciti come Jesini, come società tutta, come Vallesina quindi come comprensorio a valorizzare ed assumere posizioni di forza. Faccio un esempio, noi abbiamo dato vita a Jesi in questi anni anche a livello di studio, a livello universitario ma perché non si è pensato, perché non si è riusciti a portare nella nostra città livelli di studi che avessero nel teatro il proprio punto di riferimento, penso per esempio al DAMS o ad altre attività culturali, perché questo non si è fatto? Quindi anche noi abbiamo la nostra fetta di responsabilità, ora io ritengo che dobbiamo fare i conti con una realtà che è cambiata in modo apparente, ma io punterei sempre l’attenzione sugli avvenimenti che si sono succeduti nel nostro territorio; prima dicevo che parecchi teatri erano chiusi, nel frattempo sono stati aperti, Fano ha fatto un Festival di musica barocca a livello internazionale, recensioni su tutti i maggiori giornali e riviste mondiali, ha durato tre anni poi ha chiuso; Ascoli Piceno agli inizi degli anni ’90 ha aperto il teatro ha fatto se non sbaglio tre rappresentazioni in tre anni e poi ha chiuso; ugualmente Fermo, quindi io ritengo che la realtà sia sì in movimento ma sia tale da non poter fare agio su una tradizione, cultura, forza, capacità di attrazione che solo il Teatro Pergolesi ha insieme a pochi altri nella nostra regione. Dobbiamo capire che non è il momento di avere come punto di riferimento altre realtà che possono nascere, il momento è quello di fare in modo che il nostro teatro e la nostra città facciano un salto in avanti per caratterizzarsi ancora di più a livello nazionale di come attualmente è, cioè la sfida che ci proviene dal territorio non ci deve chiudere in visioni anguste e campanilistiche ma ci deve dare la forza per fare un passo in avanti come spesso abbiamo fatto in passato perché se ci racchiudiamo in una visione campanilistica e di contrattazione con Ancona rischiamo allora sì di essere sconfitti, se non altro per tre ragioni oggettive che fanno di Ancona una forza, un palcoscenico che noi non ci sogniamo e che non potremmo mai avere, non 1400 posti ma 1200 posti a disposizione che sono tanti per un teatro, un bacino d’utenza che è più grande del nostro non fosse altro perché Ancona è tre volte la città di Jesi quindi non è una lotta campanilistica che può far emergere il Teatro Pergolesi lo può fare soltanto la consapevolezza che è necessario invertire la tendenza ed affrontare tematiche nuove anche a livello di organizzazione giuridica e di capacità di programmazione. Ecco perché noi guardiamo di buon occhio il progetto che c’è stato presentato e guardiamo anche di buon occhio tutta la discussione che in questi giorni ed in questi mesi è venuta avanti. Certo, c’è un limite ed un rischio, è quello che in questa situazione la peculiarità del Teatro Pergolesi possa essere se non proprio nascosta come dire annacquata, qui il problema deve essere risolto dalla capacità dell’amministrazione comunale di essere autorevole, di essere in grado di confrontarsi con capacità programmatoria e forza di presenza con gli altri interlocutori con i quali percorreremo questo cammino ma soprattutto sta nella capacità che noi avremo in questo Consiglio Comunale di affrontare la questione che riguarderà lo statuto radA3AFB.tmp.DOC 243 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 della nuova fondazione e soprattutto come diceva Serrini il progetto culturale che sarà alla base di questa nuova fondazione; quindi la discussione non termina questa sera, non si esaurisce, questa sera il Consiglio Comunale dovrà essere in grado di dire che è consapevole della necessità di imboccare una nuova strada e che questa si imbocchi insieme ad una presenza culturale forte e benemerita del nostro territorio come è la fondazione Pergolesi Spontini. Una volta fatto questo sarà compito nostro e dell’amministrazione comunale attrezzare gli strumenti giuridici di programmazione e di progettualità che vedano il Teatro Pergolesi e la città di Jesi presente, forte in grado di non essere subalterna a nessuno. Qui sta la sfida che noi questa sera iniziamo ed io ritengo che ci siano tutte le condizioni per poterla vincere e fare in modo che il nostro territorio, non solo Jesi, rappresenti sempre più una capacità, una situazione di eccellenza dal punto di vista culturale. Chiudo con una osservazione, ovviamente noi parleremo dello statuto in questo Consiglio Comunale, io credo che questo dovrà essere anche luogo nel quale si valuterà il progetto culturale alla base della fondazione, su questo credo sia importante discutere, confrontarsi, credo sia nell’interesse dei nostri futuri alleati fare in modo che il Consiglio Comunale di Jesi ma non solo, anche le altre istituzioni sul territorio, possano partecipare perché se questo progetto diventa della collettività della Vallesina avrà fiato e gambe per andare avanti, altrimenti potrebbe rischiare di essere – come dire – un progetto con corto respiro perché soltanto determinato da necessità contingenti, noi invece vogliamo fare di più, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, dunque la parola al collega Brunetti, prego. CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): È difficile a questo punto introdurre elementi nuovi nella discussione, dalla discussione che c’è stasera e dal dibattito iniziato sulla stampa con varie prese di posizioni si evince l’importanza del tema trattato, sotto questo profilo noi ci sentiamo di dare atto ai fratelli separati, Socialisti Uniti Jesini, di aver posto un problema... attualmente separati speriamo in futuro... un problema serio a testimonianza del fatto che in gioco c’è un patrimonio enorme della città per quella che è stata e che è la tra tradizione del Teatro Pergolesi; siamo d’accordo sul fatto sostenuto da Serrini che al di là della configurazione giuridica che secondo noi anche quella importante comunque prioritario è il progetto culturale, sul quale si vince sicuramente la scommessa se si ha la capacità di aggregare anche se il discorso di come poi questo progetto, questi intenti si traducano in cogenza effettiva ha la sua importanza quindi anche il discorso dei pesi, delle maggioranze e di quello che è Jesi e delle iniziative, di quello che porta come patrimonio Jesi, delle responsabilità dovrà essere consacrato anche in momenti in cui questo impulso ed il valore di questa entità sia consacrato anche da patti e da numeri. Questo non per svilire il progetto stesso ma per dargli forza e gambe. Quindi il livello della discussione è buono, c’è un interesse generale per la città come si evince anche dalla proposta fatta dalla Giunta in cui sicuramente il discorso si allarga a quella che è la politica culturale e gli sviluppi che essa avrà, stemperando anche alcune legittime preoccupazioni sui famosi discorsi del 51/55%; attenzione noi siamo in una fase di cambiamento, io non mi sentirei di sottovalutare le preoccupazioni di chi ha espresso l’opportunità di quantificare qualora giuridicamente fosse possibile eventuali maggioranze perché in una fase di cambiamento è chiaro che siamo tutti consapevoli che dobbiamo accettare queste nuove sfide, non solo per la cultura ma probabilmente anche per altri servizi però è anche chiaro che in un momento in cui dobbiamo fare un passo, un salto in avanti ci fermiamo un attimo a guardare quello che abbiamo quindi un momento di riflessione, di valorizzazione, di sicurezza e di garanzia per quello che noi mettiamo è sicuramente una preoccupazione legittima. Se l’unico strumento possibile è la Fondazione ben venga, sicuramente, come ha detto giustamente il Sindaco, integrando anche radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 244 l’ordine del giorno della Giunta, tutto questo sarà fatto con la consapevolezza di cui dicevo prima, con l’entità, sottolineata anche da Serrini, del patrimonio enorme che la città conferisce, che sia garantita questa possibilità di iniziativa e di centralità del comune di Jesi. Per quanto riguarda il discorso con Ancona, anche qui, noi siamo d’accordo con quanto suggeriva Serrini, perché con Ancona comunque sia prima o poi ci si dovrà ragionare e confrontare, meglio un rapporto fatto con chiarezza, un collaborazione scevra e da eccessi di campanilismo e da paure di essere fagocitati, ma comunque anche attenta e canalizzata ad obiettivi che possono essere, come suggeriva Serrini, diversi, uno si occupa della lirica e un altro della prosa, siamo a trenta chilometri di distanza. Insomma: collaborazione piena, aperta, consapevole e rispettosa. Non mi sentirei di aggiungere altro. Come diceva Giulodori, noi valuteremo il percorso aperto dalla proposta della Giunta; è un percorso che ha una tempistica e una previsione di trasparenza, noi saremo tutti quanti attenti alla valutazione dello statuto e di quella che sarà la regolamentazione definitiva del nuovo soggetto, consapevoli del fatto che quello che andremo a fare rappresenta un fatto importantissimo, e non solo per noi, ma per tutti i comuni della Vallesina, il patrimonio che noi portiamo non è solo nostro, ma è di una collettività più ampia. Siamo d’accordo e vediamo con molto favore il discorso della apertura del teatro, quindi un progetto culturale del teatro Pergolesi che coinvolga scuole, e non solo, che comunque sia di una diffusione tale da far sì proprio che si allarghi questo patrimonio educativo, di formazione e che dia anche consapevolezza a tutta la città di quello che é stato, che è e che potrà essere questo laboratorio. Noi – concludo – ci sentiamo di esprimere il nostro parere favorevole all’ordine del giorno proposto dai Socialisti Riuniti per Serrini, così come quello proposto dalla Giunta, auspicando, vista quella che è stata la discussione e anche l’intenzione manifestata dall’assessore Animali, che al limite si possa addivenire ad una votazione unica. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti. Ho prenotato il collega Balestra, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (D.S.): Molte cose sono state dette dai colleghi che mi hanno proceduto nei loro interventi, però alcune cose secondo noi sono da ripetere. Sono da ripetere perché occorre entrare nella consapevolezza che restare fermi in questo momento storico rischia, in un certo senso, di far sì che il nostro teatro, una delle più grosse realtà regionali, muoia o venga declassato per nostra causa, anche difetto della nostra città, che io chiamo “splendido isolamento”, in quanto noi siamo sordi a qualsiasi iniziativa che ci stia intorno e così facendo perdiamo il treno. Noi in questa città abbiamo già perso un treno anni fa, un treno che ci era venuto, che era quello del teatro stabile, ognuno può pensarla come vuole, ma questo treno lo abbiamo perso e ora questo treno è in Ancona. In questo momento storico noi non possiamo permetterci di fare il bis. Il mondo della cultura e soprattutto delle strutture che reggono stanno cambiando, non c’è più un premio a pie’ di lista, i fondi che vengono, soprattutto ministeriali, sono sempre, non dico inferiori, ma bastano sempre meno a garantire una stagione lirica culturale come quella attuale, perché sono sempre gli stessi, ma le spese aumentano, come abbiamo già visto in questo bilancio, quindi occorre uno scatto, occorre entrare nella consapevolezza di mettersi in discussione per un progetto alto, un progetto che in un certo senso questo Consiglio Comunale dovrà discutere in futuro, in quanto questo è un primo passo, un primo passo di un percorso, non una fine, ma un inizio di un percorso pubblico, perché questo Consiglio Comunale stasera dibatte, come ha dibattuto in parte anche nella approvazione della mozione programmatica, ma inizia a dibattere per un percorso e per arrivare, come è stato detto anche in un comunicato stampa del nostro partito, alla evoluzione e al superamento della attuale Fondazione e della attuale gestione della Fondazione Pergolesi Spontini per un nuovo soggetto che probabilmente sarà una fondazione. Anche in base agli emendamenti che sono stati presentati dalla Giunta io non vedo la paura, soprattutto Presidente sulla stampa, ma radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 245 fortunatamente non presente in questo Consiglio Comunale, sulle considerazioni che sono state fatte sulla paura di perdere, la paura di perdere ci sarà sicuramente se stiamo fermi, se rimaniamo così come siamo, se non sfruttiamo tutte le occasioni che ci sono intorno a noi. Io tengo semplicemente a precisare che Jesi è forte se riesce ad aggregare, in questa come in tutte le situazioni, il suo entroterra per fare dei progetti unici e comuni, condivisi, allora Jesi è forte. Jesi è forte solamente in questo ambito, riuscendo a bilanciare anche le realtà più grosse, in questo come in altre situazioni. Per non ripetere il dibattito precedente, noi condividiamo l’ordine del giorno, sia della Giunta che quello di Serrini, che partono da idee differenti, ma che in un certo senso rappresentano delle istanze che condividiamo, entrambe. Come diceva prima Giuliodori, è da tenere conto: uno, del progetto culturale, che sarà alto e verrà anche questo, credo, in questo Consiglio Comunale, due, fondamentale e fondante, che lo statuto della nuova fondazione a differenza dell'altro statuto approvato dalla Fondazione Pergolesi Spontini, in cui è stato approvato uno statuto, per quanto noi siamo entrati dopo come soci, ma senza dibattito, nacqua invece da un dibattito ampio, articolato, con tutte le forze politiche, e non solo tra le forze politiche, ma anche tra le forze sociali e culturali di questa città, sia sul progetto culturale che sul progetto di statuto. Un primo passo, un primo di tanti altri passi per arrivare, secondo noi, giustamente, a quello che c’è scritto alla fine dell’ordine del giorno della Giunta, anche come è stato modificato, dopo l’estate del 2004, per il 2005 far sì che questo nuovo soggetto sia operante e soprattutto che faccia sì che la nostra città faccia un salto di qualità nella promozione, nella gestione, nella produzione di cultura e di progetti culturali il più alto possibile. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra. Ho prenotato il collega Cercaci, prego. CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente. Io ho ascoltato con attenzione l’intervento del consigliere Serrini, anzi mi dispiace che adesso sia fuori, perché mi faceva piacere che ascoltasse quanto sto dicendo. Ho ascoltato con attenzione e devo dire che non mi trova d’accordo quanto da lui sostenuto, per un motivo molto semplice, secondo me è necessario, quando si affronta qualsiasi progetto, a prescindere da quello del teatro Pergolesi, mettere nero su bianco quelle che sono le linee programmatiche che si vanno a delineare per arrivare all’obiettivo di cui si va alla ricerca, poi in un secondo momento si deve affrontare il progetto nel suo dettaglio, perché vedete, io credo che sia conditio sine qua non il fatto che l’unione tra un fondazione come quella Pergolesi Spontini e il comune di Jesi, quindi il teatro Pergolesi, diano vita ad un progetto forte, perché altrimenti non avrebbe proprio senso questa cosa, ma il progetto nel suo dettaglio e della sua specificità deve essere susseguente a quelle che sono le linee programmatiche – e mi ripeto – che delineano le regole dello stare insieme. Io credo che nel momento in cui si va ad analizzare un documento come quello che la Giunta ha presentato, precedentemente e oggi con questa modifica, si debba avere un certo timore perché francamente, parliamoci chiaro, quello di cui noi oggi stiamo parlando è una sorta di svolta epocale per quanto ci riguarda, cioè non parliamo di un progetto così banale o modesto per cui alla fine prendiamo delle decisioni, ma se si sbaglia non ci sono grossi problemi; parliamo viceversa di un qualcosa di molto importante e che va a modificarsi dopo decenni di stabilità sotto il profilo della gestione. Io dico la verità, con la modifica che il Sindaco ha posto in essere, credo recentemente, perché io questo documento lo vedo adesso, o pochi minuti fa, una tranquillità in più oggi la sento, perché qui c’è scritto adesso nero su bianco che il Sindaco si impegna, farà da garante a quello che secondo me è l’elemento essenziale della svolta di cui prima parlavo, cioè il Sindaco si impegna a garantire a tutti noi che il comune di Jesi, oggi unico titolare delle scelte e di tutto quello che riguarda il teatro Pergolesi, avrà anche in futuro un ruolo centrale. Questo è scritto nel documento. Parlare del 51% è vero che è quasi ridicolo, soprattutto quando si parla di una fondazione, ma è una sorta di metafora, cioè il 51% era, per chi magari non è addetto ai radA3AFB.tmp.DOC 246 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 lavori, far capire che c’era una necessità da parte di qualcuno di avere la garanzia che il comune di Jesi poi alla fine potesse decidere su quelle che erano le scelte principali, ma se non lo vogliamo chiamare 51% e lo vogliamo chiamare “ruolo centrale” a me va bene lo stesso, però era necessario, era conditio sine qua non che ci fosse questa garanzia, perché è chiaro che nel momento in cui si va ad affrontare un progetto del genere bisogna dare fiducia a chi lo presente, soprattutto noi della maggioranza, e quindi al Sindaco. Il collega Serrini parlava di personaggi non meglio identificati che magari sono ritrosi ai cambiamenti, ma io non credo che sia questo il problema che riguarda questo progetto, non credo che ci sia qualcuno che veramente è contrario alla modifica di questo tipo di gestione rispetto a quella nuova, io credo che ci sia veramente il timore da parte di qualcuno, ed è giustificato questo timore, di trovarsi di fronte poi a delle scelte che potrebbero essere irreversibili sotto certi aspetti, perché se non si chiarisce fin da subito quelle che sono le regole del gioco, poi ci sono grossi rischi. Intendiamoci bene, questo è vero che è un atto di indirizzo, e quindi perfettamente modificabile, quindi chiaramente un atto che andrà a dare in un successivo momento un atto più definitivo, che è lo statuto, ma è il primo atto di cui si discute, è il primo atto che il Consiglio Comunale mette in piedi per dare vita al progetto di, chiamiamola fusione se la vogliamo chiamare fusione, oppure chiamiamola nuova gestione del teatro Pergolesi. Io quindi, anche per una sorta di buon senso che bisogna sempre mettere quando ci si trova di fronte a progetti importanti che hanno raggiunto ormai livelli troppo avanzati per essere alla fine discussi nuovamente, quindi portarli ad un nulla di fatto, apro una parentesi: il problema di Ancona esiste, è falso sostenere da parte di qualcuno che non c’è il problema Ancona, il problema Ancona esiste, è un problema reale ed è un problema anche molto vicino, anzi direi veramente attuale, forse – questo è un mio pensiero ovviamente personalissimo – l’unico modo per potersi confrontare, non facendo una battaglia, perché questo sarebbe veramente un errore, ma per potersi mettere intorno ad un tavolo tutti insieme e discutere delle linee programmatiche anche con Ancona è solamente quello di arrivare con le spalle più larghe, cioè arrivare con un punto di forza tale che non permetta ad Ancona di dire: attenzione siamo sullo stesso piano, dire: no, noi dobbiamo arrivare dicendo: vieni pure, fai tutto quello che vuoi, ma sappi che hai di fronte qualcuno che ha già modo di muoversi liberamente e con queste carte da presentare. Questo secondo me è un po’ l’arma che il comune, il Consiglio Comunale in questo caso dovrebbe mettere in piedi per arrivare ad una auspicabile unione delle forze anche con Ancona, perché non si può pensare di fare importanti stagioni liriche a Jesi e poi stagioni importanti liriche anche ad Ancona in contrapposizione, sarebbe questo veramente un sbaglio secondo me. concludo perché non voglio dilungarmi troppo e do anche la mia dichiarazione di voto, io do fiducia a quanto sostenuto dal Sindaco, in particolare le ultime frasi del nuovo documento che è stato presentato in relazione alle linee di indirizzo, sono quindi lieto di sapere e di vedere soprattutto che il Sindaco si impegni personalmente a garantire quanto io ho sempre auspicato e per cui il mio voto chiaramente è un voto favorevole. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci. Ho prenotato per l’ultimo intervento di questa tornata il collega Curzi, prego. CONSIGLIERE – RUDI CURZI (R.E. Lista di Pietro): Grazie Presidente. Siamo chiamati chiedo a decidere su una scelta storica, che però la città in questo momento non comprende, a mio avviso non apprezza e con condivide, tranne i soggetti direttamente coinvolti ed interessati a questa non semplice operazione. Noi non vorremmo che questi ultimi o per prospettiva futura o perché andranno a dirigere quella che sarà la nuova forma giuridica, intendano il teatro come un edificio dove si possono fare spettacoli o altre attività piuttosto che come istituzione pubblica che per secoli ha rappresentato la vita culturale e sociale, cuore di una tradizione della città stessa. Abbiamo sentito i consiglieri dell’opposizione portarci quelle che sono – per me perlomeno – delle novità circa eventuali partner privati, noi su tutto questo vorremmo vederci chiaro, quindi crediamo ci radA3AFB.tmp.DOC 247 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 voglia la massima attenzione in quello che si fa sapendo che ad oggi chi di più rischia è il Teatro Pergolesi e la nostra città. Non condividiamo le dichiarazioni di chi dice di smettere di guardare al passato guardando solo al futuro poiché secondo noi bisogna guardare al futuro in maniera costruttiva con la consapevolezza di ciò che è stato, che comunque fornisce un bagaglio di esperienza senza eguali. Si dice che il fondo unico per lo spettacolo verrà presto trasferito alle Regioni e che bisogna attrezzarsi per tempo per questa operazione, la cosa non è affatto nuova, se ne parla già da tempo, la Conferenza dei Stato Regioni ed un certo tipo di federalismo spingono perché ciò avvenga, ma noi non pensiamo che ciò accadrà nell’immediato e che quindi i tempi siano rapidi come si cerca di far credere; già l’allora Ministro Veltroni aveva tentato una simile operazione parlando di teatri di proletario interesse nazionale ma tutto l’iter si è dovuto arenare rispetto alle proteste dei teatri di tradizione e dei vari enti musicali, come teatri stabili, orchestre, eccetera, con la sicurezza tra l’altro che non verranno mai trasferiti alle Regioni finanziamenti di enti lirici quali Scala o Arena; questi enti di fatto costituiscono poteri a cui difficilmente qualunque tipo di Governo può contrapporsi, per quanto riguarda le politiche regionali rispetto alle manifestazioni teatrali noi ci rendiamo conto che avendo impostato negli anni scorsi una politica a sostegno dell’apertura di nuovi teatri oggi ci si trovi nell’impossibilità di garantire a tutti il loro funzionamento, ma allora a seguito di queste scelte sarebbe stato opportuno aver fatto proposte di legge per gestione degli stessi dal punto di vista economico, culturale, tecnico ed organizzativo e quindi solo dopo queste proposte sarebbe stato più facile capire sul modo in cui sarebbe opportuno procedere. Per quanto riguarda la nostra realtà dai vari interventi ascoltati anche nella Commissione fatte in questa aula, non più di venti giorni fa, con anche i responsabili del settore Cultura della Regione sembra che stiamo parlando linguaggi diversi poiché mentre la Regione è più interessata al discorso della prosa quello che invece noi vogliamo assolutamente salvaguardare è l’attività della stagione lirica, poiché in questo settore si fa effettivamente produzione ed è possibile proseguirla solo con i finanziamenti pubblici certi; nella prosa invece per quanto riguarda il Pergolesi le spese e gli introiti sono praticamente a pareggio e quindi non sussistono sicuramente grossi problemi. Riguardo ai partner pubblici che dovrebbero entrare a far parte del nuovo soggetto giuridico capisco il ruolo della Regione anche in prospettiva dei probabili cambiamenti futuri nazionali, però sarebbe stato necessario capire in merito alle scelte ...(fine lato B – IV cassetta)... Pacetti spinge molto su questa scelta ma qui bisogna anche comprendere se per la politica culturale della Provincia questo è solo un tassello di una più ampia operazione di carattere politico ed organizzativo che intende fare sui teatri. Inoltre noi non diamo un giudizio estremamente positivo a quella che è la fondazione Pergolesi Spontini anche se è stato detto più volte che questa sarà un’altra cosa, poiché c’è sembrato che l’entità degli spettacoli non corrispondessero del tutto alle spese sostenute e che ben poca promozione sia stata fatta dai musicisti Pergolesi Spontini dedicandosi di più all’attività collaterale che con Pergolesi Spontini avevano poco a che fare; molto più interessante a mio avviso sarebbe stato che oltre alla parte spettacolare si fossero dedicati ad una ricerca filologica, archivistica e musicologica del due musicisti arricchendo e dando spessore al centro studi pergolesiani che qui a Jesi da tanti anni era stato costituito ed agendo anche in maniera simile a ciò che succede al Rossini Opera Festival in cui i due soggetti di ricerca e spettacolo interagiscono. Oggi si dice che il percorso che stiamo iniziando è indispensabile, penso che per definire l’indispensabilità di questo percorso bisogna che i risultati si riscontrino in una migliore gestione e quindi una forte crescita del nostro teatro, infatti non siamo chiusi ad un discorso di allargamento o gestione associata, bensì sosteniamo una simile posizione contestualmente all’individuazione dei benefici finali, perché questo dobbiamo ottenere, e quindi anche delle conseguenze di un simile percorso. Concordiamo quindi con l’ingresso dei privati nel nuovo soggetto giuridico purché abbiano una rappresentanza pari al finanziamento che apportino, dobbiamo però affermare in tutta sincerità che ci preoccupa molto il fatto che alcuni di loro affermino che questo della fondazione è solo il primo passaggio poiché il secondo sarà quello di entrare all’interno di una fondazione ben più ampia, non so di che radA3AFB.tmp.DOC 248 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 genere, magari comprendente anche altre realtà come magari le muse, noi non siamo chiusi ripeto ad alcuna proposta, infatti l’emendamento che avevo preparato e che qui non ho presentato era ispirato a queste considerazioni poiché per tutte le incertezze nel quadro legislativo e le legittime preoccupazioni nostre e della città noi riteniamo che almeno in questa fase sia assolutamente necessario che Jesi e quindi il Teatro Pergolesi debba avere la maggioranza decisionale del nuovo soggetto giuridico, non ho più presentato l’emendamento come dicevo in quanto mi rimetto con la massima fiducia alle parole espresse dal Sindaco e dal suo emendamento circa il ruolo centrale e quindi prioritario del Comune di Jesi, ci riserviamo tuttavia di valutare con la massima attenzione lo statuto che si andrà a redigere da qui all’estate 2004 prendendo atto quindi dell’impegno politico del Sindaco consapevoli che lo statuto a mio avviso dovrà avere ben più ampi consensi di quelli della sola maggioranza di questo consesso. Per concludere, molto si è parlato del problema e del discorso delle quote che è un falso problema. Ma allora vorremmo sapere in quale accezione si parla di maggioranza pubblica in questo documento, in questo determinato contesto. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, non ho altre prenotazioni quindi prima di passare alle successive dichiarazioni di voto credo sia opportuno dare la parola all’Assessore per alcune considerazioni rispetto al dibattito sin qui svolto. Prego Assessore Animali. ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, cercherò di essere il più breve possibile rispetto ad un dibattito che sostanzialmente condivido ed ho apprezzato nel corso del suo svolgimento e per ricordare una cosa tra l’altro che io ho messo all’inizio, cioè che c’è un emendamento che è depositato dalla scorsa seduta da parte del collega Belluzzi, del Consigliere Belluzzi e che la Giunta recepisce e fa proprio e che va ad integrare una parte dell’articolato, quindi ecco, per esprimere anche questo accoglimento da parte della Giunta da parte dell’emendamento del Consigliere Belluzzi, rispetto al dibattito io credo che il Consiglio Comunale nella discussione che ha fatto ha colto la volontà e la positività di un progetto che nei prossimi mesi andrà a realizzarsi, al quale chiaramente bisognerà sicuramente apportare contenuti programmatici, linee culturali di indirizzo più ampie e più approfondite che definiscano anche una identità culturale ben precisa della nuova fondazione che chiaramente parte dall’immagine e dal patrimonio rappresentato dai due autori di questo territorio. Rispetto ad alcune questioni io credo che in questo percorso noi dovremmo tenere conto anche di una serie di soggetti che non abbiamo o in parte credo sono stati menzionati nel dibattito ma che secondo me rappresentano un elemento costitutivo di un patrimonio culturale di produzione di questo territorio perché basta pensare all’orchestra filarmonica marchigiana o meglio alla fondazione dell’orchestra ed al coro Bellini, io questi li ritengo dei compagni di viaggio se così si possono definire di un progetto culturale perché sono due soggetti non solo radicati in questo territorio da un punto di vista professionale e da un punto di vista della promozione culturale ma sono soggetti che contribuiscono anche e non poco al tessuto economico di questa città e di questo territorio. Una questione che ha colto il collega Balestra io credo che sia importante, cioè questa sull’opportunità in questa fase con il concorso di tutti di costruire un progetto forte per non lasciarsi sfuggire un treno che passa e che sicuramente risulta essere importante per la nostra città, in tutto questo io credo che la nostra forza sarà nella riuscita di questo progetto nel momento in cui le istituzioni riusciranno a dirigere ed a governare politicamente questo processo, e rispetto a quello che richiamava Balestra io su questo porto per memoria ma anche perché ero in Consiglio Comunale in qualche modo la mia quota di responsabilità rispetto ad una opportunità persa negli anni scorsi, che fu quella nel non saper governare pienamente un’opportunità che ci capitò – tra virgolette – fortuitamente quale fu il teatro stabile di Valeria Moriconi, e non sapendola governare politicamente come istituzione oggi ci ritroviamo quel grosso dono ad Ancona in maniera irreversibile per certi aspetti. Credo che la sfida dei prossimi mesi sia soprattutto nella forza politica radA3AFB.tmp.DOC 249 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 delle istituzioni di dirigere questo processo e di far relazionare tra loro al meglio soggetti diversi rispetto a questo l’approfondimento prosegue e concludo questo breve intervento annunciando una iniziativa che ritengo importante e che verrà promossa i primi di gennaio dal Comune di Jesi, dal Comune di Maiolati e dalla fondazione Pergolesi Spontini che non è solo e semplicemente una riflessione sul teatro e sulla musica ma vuole essere una riflessione sui progetti culturali intesi nella loro dimensione più ampia tramite un Convegno che faremo a Jesi il 13 gennaio a S. Floriano con la presenza della Regione e di altri soggetti istituzionali di questo territorio ma soprattutto con il contributo qualificato di persone come l’Onorevole Goffredo Bettini che è il Presidente dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, del Dr. Cesare Annibaldi che è il Sovrintendente del Castello di Rivoli di Torino oltre che nostro concittadino e della presenza del sottosegretario ai beni ed alle attività culturali, l’Onorevole Nicola Bono che insieme ad altre specificità di altri operatori culturali, economici e soggetti istituzionali concorreremo a portare avanti una riflessione sul ruolo degli enti locali e dell’economia privata nella crescita culturale di un territorio, credo che questo rappresenti un appuntamento qualificato per avviare ed amplificare la riflessione nei prossimi mesi e credo che questa sera diamo avvio in maniera forte ed in maniera condivisa un percorso, mi auguro che con il contributo di tutti, da qui a non molto tempo potremmo vederlo realizzato e cominciare a goderne i frutti. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, ho prenotato il collega Grassetti per dichiarazione di voto. Prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Niente paura, sarò davvero veloce perché nell’intervento prima ho omesso per dimenticanza di sottolineare come è stato importante l’intervento, il primo intervento dell’Assessore alla Cultura, il quale sottolineava l’importanza di un rapporto che dovrà continuare nel tempo, una bilateralità ed un dibattito tra il Comune di Jesi, tra la Commissione e la fondazione stessa proprio nell’ambito di quello che è il percorso diretto alla realizzazione del progetto, questo è fondamentale è importante che vi sia – non parlo assolutamente di controllo – uno scambio reciproco di attenzione, di comunicazione, di informazioni perché insieme si arrivi a questa soluzione. Permettetemi ho esordito citando il Rigoletto, finisco citando al Turandot perché ai fini di questa notte potremmo arrivare all’alba, ed appunto all’alba potremmo vincere come nella romanza del Puccini. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti a questo punto non ho altri interventi quindi iniziamo le votazioni. Con un chiarimento lo chiedo al collega Belluzzi, l’Assessore Animali ha detto, facciamo proprio come Giunta l’emendamento presentato, però qui leggendo dobbiamo chiarire cosa si intende, dunque, il testo presentato da Belluzzi recita così: “Si propone di emendare la frase: “... la presenza delle istituzioni sovracomunali in qualità di soci...” – quindi questa frase che è qua all’ultima parte del documento – con la seguente “... la presenza delle istituzioni sovracomunali, soci fondatori della fondazione Pergolesi-Spontini...” e tra parentesi le elenca: Regione, Provincia, Comune di Maiolati Spontini, ma quest’ultimo non è un ente sovracomunale, quindi... (intervento fuori microfono.)... esatto, però qua siccome si intende la presenza delle istituzioni sovracomunali, quindi presenza... (intervento fuori microfono.)... volevo capire cosa intendevate, quindi “...la presenza delle istituzioni sovracomunali e dei soci fondatori della fondazione Pergolesi Spontini...” okay, d’accordo. ...(intervento fuori microfono.)... infatti c’è da aggiungere anche il Comune... (intervento fuori microfono.)... e degli altri soci fondatori. Belluzzi scusa... e degli altri soci fondatori perché c’è anche Jesi... (intervento fuori microfono.)... va bene. A questo punto possiamo votare prima il testo definitivo dell’emendamento presentato da Belluzzi che la Giunta ha fatto proprio è il seguente: “... la presenza delle istituzioni sovracomunali e degli altri soci fondatori della fondazione Pergolesi Spontini (Regione Marche, Provincia e Comune radA3AFB.tmp.DOC 250 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 di Maiolati) in qualità di soci...” chiaro? ...(intervento fuori microfono.)... a questo punto per quanto riguarda l’ordine del giorno presentato dalla Giunta facciamo proprio ovviamente l’ordine del giorno con l’emendamento proposto dal Sindaco quindi a questo punto l’ordine del giorno della Giunta è integrato sia dell’autoemendazione che ha proposto il Sindaco sia dell’emendamento accolto dalla Giunta e proposto dal Consigliere Belluzzi. Però a questo punto andando per ordine dobbiamo prima mettere in votazione la mozione, il punto 7, la mozione del gruppo Socialisti Uniti Jesini presentata dai Consiglieri Serrini e Brazzini su questo punto apriamo le votazioni: Presenti n. 28 Astenuti n. 01 (R.E. Lista di Pietro) Votanti n. 27 Favorevoli n. 27 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, il punto 7 viene approvato con 27 voti favorevoli ed 1 astenuto, all’unanimità quindi. Passiamo alla votazione del punto 8, ordine del giorno della Giunta comunale sugli indirizzi culturali ed organizzativi per il futuro del Teatro Pergolesi e delle altre realtà teatrali del territorio. Così come emendato, apriamo le votazioni per il punto 8: Presenti n. 28 Astenuti n. 00 Votanti n. 28 Favorevoli n. 28 Contrari n. 00 PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, il punto 8 viene approvato con 28 voti favorevoli su 28 presenti all’unanimità. Passiamo al punto 9... chiedo ai consiglieri, al Consiglio una cortesia, per impegni dell’Assessore Simona Romagnoli vi chiedo di anticipare il punto 10. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 251 COMMA N. 10 - DELIBERA N.226 DEL 19.12.2003 MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI SULLE ALIQUOTE ICI ANNO DI IMPOSTA 1999 PRESENTATA DAI CONSIGLIERE BRAZZINI E SERRINI – RESPINTA Escono Mazzarini, Meloni, Moretti ed entra Sanchioni Sono presenti in aula n.26 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Do la parola al collega, Brazzini per illustrare, prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Innanzitutto voglio ringraziare diversi cittadini che si sono rivolti a me per quanto riguarda questo problema e il partito dei Repubblicani Italiani perché appunto ha collaborato nella relazione che adesso farò a questo Consiglio Comunale. Certamente la cosa fondamentale di tutto questo dibattito è che secondo noi dimostra una scarsa considerazione quanto la Giunta ha fatto nei confronti del Consiglio Comunale ed in particolare del precedente Consiglio Comunale. Perché? Allora, noi come Consiglio Comunale nella passata legislatura abbiamo votato una delibera in cui si faceva il regolamento dell’imposta ICI, successivamente dopo l’approvazione di questo regolamento che definiva appunto la disciplina sugli immobili con determinate aliquote e tutto, praticamente è stata fatta una delibera in cui si determinavano queste aliquote e queste sono chiaramente enunciate in quella delibera di Consiglio Comunale approvata dallo stesso, e fatta pervenire al Ministero delle Finanze come regolamento per i rilievi opportuni cosa che il Ministero delle Finanze ha ritenuto quelle delibere di Consiglio Comunale accettabili. Nel frattempo una legge dello Stato diceva che le aliquote riguardanti le pertinenze, cioè i garage o soffitti o similari, che nella nostra delibera era riportato con aliquote diverse da quella che era per la prima casa, cioè 4.50 e 7% le aliquote in quella delibera, praticamente diceva che dovevano essere assimilate, nel frattempo siccome l’amministrazione comunale aveva fatto anche il bilancio e riteneva che l’interpretazione giusta era quella che le amministrazioni comunali – ribadito anche dal Ministero – potevano deliberare diversamente da questa normativa nazionale e ringrazio a quel tempo... qui... qui non c’è più il numero legale, non so... forse questa è una mossa tattica perché mi sembra che la maggioranza proprio... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: No, non è tattica comincia a sopraggiungere la stanchezza però... ci mancherebbe Brazzini. Senza sospendere, se i consiglieri comunali... colleghi... scusa un attimo Brazzini. Allora invito i colleghi ad entrare in aula perché non raggiungiamo ancora il numero legale. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io credo che questa questione anche per i colleghi consiglieri dell’opposizione come quelli della maggioranza sia un problema abbastanza serio ed importante per cui dal momento che i giornali hanno riportato anche qualcosa che non era giusto di quello che sto dicendo io, l’hanno travisato, anche perché forse hanno inteso altre campane diverse, essendo abbastanza documentata la cosa che hanno fatto, chiedo un attimo di attenzione anche perché ripeto nuovamente che secondo me questo è un problema grossissimo che investe il Consiglio Comunale e cioè la dignità di essere un consigliere comunale e quindi di essere in grado di essere tutelato per quello che un Consiglio Comunale può esprimere nel suo mandato, ed anche perché è talmente complessa la cosa che se si perde il filo della situazione credo che io passo per un buffone magari quando invece la cosa è seria; vedremo anche gli sviluppi successivi a questa nostra mozione presentata in Consiglio Comunale quindi vado avanti. Nel frattempo appunto era sopraggiunta questa delibera del Ministero, decreto legislativo 440/97 in cui si considerava pertinenza come prima... e quindi è stata fatta, vorrei ringraziare visto che è entrato Balestra perché è radA3AFB.tmp.DOC 252 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 merito suo, grazie al suo suggerimento è stato fatto, tanto è vero che gli uffici mi hanno detto che si chiama Logo Balestra, che appunto specificava proprio nei minimi dettagli le intenzioni del Consiglio Comunale cioè delibera di aggiungere al comma 2 articolo 10 del regolamento per la disciplina dell’imposta comunale sugli immobili ICI la seguente frase: “... a decorrere dall’anno di imposta 2000 si considerano parti integranti dell’abitazione principali e le sue pertinenze anche se distintamente iscritte in catasto, l’assimilazione opera condizioni che il proprietario...” non vado avanti. Quindi questa è una delibera talmente chiara su cui nessuno, nessuno può appuntarsi. Nel frattempo quando l’amministrazione comunale decise di fare questi atti, alcune confederazioni, ed ho la documentazione, si sono riservate di rivolgersi a quello che era interpretando la legge come era, però il tecnico funzionario comunale dice chiaramente che la legge dice: “... il contribuente deve rivolgersi al Comune destinatario del versamento dell’imposta, per conoscere l’esatta portata delle delibere...”, questo è quello che dice la legge. Allora, io non vedo perché qualcuno abbia interpretato a modo suo, oltretutto mi risulta che da una parte c’è stata questa... delle confederazioni c’è stata una interpretazione di questo genere, dall’altra parte, cioè commercialisti ed i cittadini, hanno interpretato quello che era scritto nelle delibere e questo secondo me è grave, io non volevo coinvolgere perché credo nella professionalità anche dei Sindacati, non volevo coinvolgere i Sindacati ma visto che questi ci hanno chiamato in causa facendola passare come una cosetta da niente, ebbene i Sindacati che avevano interpretato male la legge – tra virgolette – si sono rivolti... questo è accaduto quando il nostro Sindaco era ancora al Sindacato, tra i Sindacati che hanno protestato c’era anche il Sindacato dell’attuale Sindaco. Nel frattempo il 16 ottobre del 2002 con protocollo 33/746 i Sindacati si sono rivolti al Sindaco di Jesi Fabiano Belcecchi dicendo che appunto la circolare applicativa del Ministero... quindi non è giusto che i cittadini paghino perché... perché i cittadini logicamente imbestialiti per aver avuto le sanzioni del 30% e gli interessi del 3% sulla quota dal 4.50 al 6.85 che non era stata versata, e non dal 6.85 al 7 come i Sindacati hanno detto e come è stato scritto sui giornali, quindi è ben differente, anche perché io ho visto una di queste sanzioni, praticamente uno che ha evaso, ha fatto un calcolo di 5 € è costretto a pagare ben 25 € quindi penso che... e quindi quella era metà della sua porzione, voglio dire, con somme secondo me abbastanza rilevanti. Il tutto, io dico, anche perché lo sbaglio non è stato del singolo cittadino che potrei anche ammettere, ma il singolo cittadino sicuramente ha fatto la sua denuncia onestamente, l’amministrazione Belcecchi allora su suggerimento dei Sindacati ha formulato una delibera di Giunta Comunale dicendo che chi aveva pagato il 30% e gli interessi non veniva più rimborsato, chi presentava il pagamento senza il 30% della violazione però presentando un documento in cui dichiarava che la legge era interpretativa e che quindi poteva determinare incertezze, hanno fatto questa autoriduzione, cosa certamente venuta, e questo secondo me è molto indipendentemente dal fatto che sia o no opportuno che una delibera sia stata fatta dalla Giunta Comunale e non portata in Consiglio Comunale perché qui parliamo di tasse, di tasse! Io penso che quando si parla di questo argomento tutti i cittadini devono essere trattati alla stessa stregua... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Brazzini ti invito a concludere, sei 2 minuti oltre il tempo... CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Va bene... e tutto questo, nella delibera stessa che la Giunta ha approvato c’è una dichiarazione del dirigente che praticamente da’ parere contrario perché è stato fatto tutto in regola, è stato fatto quello che era stato prescritto, sono state rispettate le leggi dello Stato e che quindi nessun adito ad interpretazione dava la stessa e quindi la cosa strana è che comunque nonostante la Giunta abbia fatto questa delibera, ha continuato e quindi gli uffici hanno ignorato questa delibera, hanno continuato a mandare l’imposta del 30% con l’aggiunta del 3% degli interessi; quindi qui ci troviamo veramente di fronte ad un fatto increscioso che sicuramente per una maggioranza di centro sinistra come ritengo che questa sia radA3AFB.tmp.DOC 253 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 certamente ritengo sia una cosa abbastanza grave e non solo nei confronti dei cittadini che sono stati classificati di serie A e di serie B, quelli che erano a conoscenza e quelli che no, quelli che hanno pagato e quelli che non hanno pagato, ma anche perché sono stati tolte quelle che sono le prerogative di un Consiglio Comunale serio. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, non ho prenotazioni la parola all’Assessore Simona Romagnoli, prego. ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Allora, io vorrei essere molto breve perché la questione è abbastanza tecnica e credo che non sia semplice da spiegare soprattutto ad un Consiglio Comunale dopo 12 ore di seduta, vorrei essere brevissima, tutte le questioni... onestamente non ho capito molto il filo dell’intervento di Brazzini, per fortuna ne ho letto la mozione e quest’ultima è un po' più chiara. È vero, a novembre del 2002 sono partiti degli avvisi di accertamento da parte dell’ufficio tributi per il recupero della differenza di imposta ICI relativamente alla pertinenza all’abitazione principale, relativamente ad una sola pertinenza. Che è successo che rispetto a quegli avvisi di accertamento che sono arrivati ai contribuenti ci sono state alcune associazioni Sindacali che si sono immediatamente rivolte al Comune ed hanno sollevato una serie di questioni legate appunto a questo recupero di imposta cui erano state aggiunte sanzioni di interessi, la Giunta ha con proprio atto indicato all’ufficio di accogliere le istanze di autotutela che eventualmente tutti i cittadini – non solo i cittadini curati dalle associazioni Sindacali – tutti i cittadini perché l’istanza di autotutela è un meccanismo previsto dalla legge che in ogni paese civile ciascun cittadini può fare senza onere alcuno, senza bolli e senza niente, ed ove l’amministrazione si rende conto di aver sbagliato applica appunto in autotutela, annulla l’avviso di accertamento ed accoglie quanto richiesto dal cittadino. Non è stato scavalcato il Consiglio Comunale semplicemente perché Brazzini esiste una legge del ’97 il decreto legislativo 472/97 entrato in vigore il primo aprile del ’98 che all’articolo 3 sul principio di legalità comma 3 dice: “se la legge in vigore al momento in cui è stata commessa la violazione e le leggi posteriori stabiliscono sanzioni di entità diversa, si applica la legge più favorevole, salvo che il provvedimento di erogazione delle sanzioni sia divenuto definitivo.” Questo è il cosiddetto principio del (favor rei) è chiaro che nel momento in cui una legge dello Stato successivamente disciplina che la pertinenza debba essere trattata con l’aliquota della abitazione principale, noi non potevamo applicare la sanzione al comportamento del cittadino che si era comportato in questa maniera, quindi l’ufficio ha disapplicato la sanzione chiedendo comunque gli interessi e la differenza di imposta, quindi la differenza di imposta è stata comunque chiesta e ad essa sono stati applicati gli interessi, sono state eliminate le sanzioni. Premetto che stiamo parlando di un importo ridicolo di circa 900 € in totale per tutte le questioni, sì ho fatto fare un calcolo dagli uffici, per tutte le questioni di cui stiamo parlando quindi stiamo veramente discutendo di una questione quasi ridicola, comunque c’è anche una circolare del Ministero delle Finanze la numero 180 del 10 luglio ’98 la quale disciplina appunto proprio questo principio ed io non mi dilungo a leggerla ma si stabiliscono chiaramente quali sono i trattamenti da riservare nei casi in cui appunto il provvedimento sia divenuto definitivo o non sia divenuto tale o addirittura il contribuente abbia pagato. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, a questo punto non ho altri... collega Brazzini per dichiarazione di voto, prego. CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Dunque, innanzitutto qui si dice nella delibera “... riscontrato che molti contribuenti non avendo provveduto a rivolgersi agli uffici competenti per conoscere l’esatta portata delle delibere adottate in proposito hanno utilizzato una aliquota non di competenza...”, allora io voglio sapere quali sono questi uffici competenti, perché questa gente che ha sbagliato non si è rivolta agli uffici competenti, come si può dire che era non era radA3AFB.tmp.DOC 254 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 una legge che si discute, io voglio dire qui stiamo parlando di cose campate talmente in aria, quando un dirigente dice che è contrario a tutto e lo motiva, ben motivato, inutile che sto a leggere la motivazione del dirigente, non credo che una Giunta possa fare... ecco, io mi immaginavo che il discorso finiva sul quantum e quindi che finiva in una bolla di sapone essendo un importo piccolo perché siamo sempre di fronte a queste situazioni, quando si tratta di cose serie allora sono importi piccoli. Però io ritengo che il rispetto debba essere dato al Consiglio Comunale ed ai cittadini tutti indipendentemente dall’importo che è stato evaso o che è stato sanzionato, anche perché qui c’è stata una chiara, perché netta, perché andando a prendere le delibere anche il più stupido di questa città riesce a leggere le delibere e non si può dire come è stato detto qua che c’è una autotutela perché non c’è chiarezza sulle delibere fatte, la legge dice chiaramente – la legge 120E del 27 maggio ’99 – “... istruzioni per il versamento dell’imposta ’99...” sottolinea che il contribuente deve rivolgersi al Comune destinatario del versamento dell’imposta per conoscere l’esatta portata delle delibere, quindi sono queste e non ci sono altre delibere e quindi chi doveva pagare le tasse, doveva farlo in base alle delibere che sono chiaramente espresse da un Consiglio Comunale e quindi ringrazio nuovamente Balestra per aver chiarito tutto questo problema a suo tempo perché questo problema emerso già nel ’00 quando abbiamo fatto questa soluzione, già da allora i Sindacati si sono mostrati contrari ad applicare questa cosa, perché lo dice chiaramente il funzionario e lo dicono gli articoli di stampa usciti a quel tempo. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie... Assessore Romagnoli prego. Brevissimo... ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Brevissima, io vorrei solo precisare una cosa, io non mi sono spiegata Brazzini, una legge successiva dello Stato ha disciplinato quello che fu inserito nella delibera di Consiglio dell’ICI, e la legge successiva dello Stato stabilisce chiaramente che la pertinenza va assoggettata con l’aliquota dell’abitazione principale, annuario del contribuente del Ministero delle Finanze “le leggi intervenute dopo il fatto si applicano se più favorevoli al contribuente” cioè qui nessuno ha scavalcato il Consiglio Comunale, si sono disapplicate le sanzioni come la legge dello Stato italiano prevede. Assolutamente. Noi abbiamo richiesto la differenza di imposta, conformemente alle delibere del Consiglio Comunale, e non abbiamo applicato le sanzioni. ...(intervento fuori microfono.)... perché l’ufficio ha erroneamente applicato le sanzioni. L’ufficio non doveva applicare le sanzioni, semplicemente. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Assessore scusi, ho prenotato il collega Sanchioni... Sanchioni c’è stato un errore, chiudiamo... ormai le posizioni sono chiare, io mi permetto di fare soltanto questa brevissima considerazione, non credo onestamente Brazzini che sia stata lesa in qualche modo la sovranità del Consiglio Comunale, credo invece come affermava ultimamente l’Assessore Romagnoli che molto probabilmente alcuni funzionari non erano particolarmente preparati rispetto a normative sopraggiunte, però credo che... va bene, poi al di là della discussione in Consiglio Comunale avete, ogni gruppo ha la possibilità dopo... Serrini per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Per dire che io voterò la mozione anche perché l’ho firmata ma soprattutto senza nessun intento polemico e senza drammatizzare ma l’articolo 3 cui faceva riferimento l’Assessore, sul principio di legalità, il comma 3, recita espressamente: “se la legge in vigore al momento in cui è stata commessa la violazione e le leggi posteriori stabiliscono sanzioni di entità diversa si applica la legge più favorevole.” Ma in relazione alle sanzioni. Qui non c’è stata una legge che ha modificato l’entità o l’ammontare delle sanzioni, radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 255 quindi questo riferimento normativo è un riferimento che in termini tecnici si direbbe utroneo, che comunque non c’entra nulla con la fattispecie, la legge cui tu fai riferimento è una legge che ha modificato l’importo non della sanzione ma dell’aliquota ICI quindi questa cosa qui... è vero quello che hai detto ma in relazione all’importo ICI non in relazione all’importo delle sanzioni, per cui quelle sanzioni non potevano, indipendentemente dall’aspetto quantitativo, essere abbuonate se non in un caso, nel caso in cui cioè la Giunta avesse ritenuto che quei cittadini fossero stati indotti in errore dalla non chiarezza della normativa, ma siccome la normativa in quel caso prevalentemente del Consiglio Comunale era chiarissima ed inequivocabile perché si decideva l’applicazione di quell’importo a decorrere dal 2000 non vi è dubbio che nessuno poteva interpretare quella norma come se fosse stata prevista l’applicazione per il 1999. Questo è il punto, quindi noi non ne facciamo né un dramma né una tragedia nazionale però non c’è dubbio che quell’atto è clamorosamente illegittimo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini, non ho altri interventi quindi apriamo le votazioni per il punto 10: Presenti n. Astenuti n. Votanti n. Favorevoli n. Contrari n. 26 00 26 08 18 (D.S. – Gruppo Misto – D.L. La Margherita – Bucci per R.C. – S.D.I. – C.I. R.E. Lista di Pietro) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 10 è stato respinto con 18 voti contrari ed 8 favorevoli. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 256 COMMA N. 9 - DELIBERA N.227 DEL 19.12.2003 MOZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE PER L’ATTIVAZIONE DI UN NUMERO “GIALLO” DALLA PARTE DEI PORTATORI DI HANDICAP – RITIRO – Entra Meloni ed escono Aguzzi e Balestra Sono presenti in aula n.25 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Consigliere Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Questo documento non ha bisogno di molte spiegazioni è chiaro nella sua stesura, lo riassumo brevemente per chi lo avesse letto un po' di tempo fa, visto che è un po' e non lo ricordasse. È noto a tutti perché è di recente memoria il fatto che a Jesi sono intervenuti quelli di Le Iene che hanno rilevato alcuni aspetti di inciviltà che pure purtroppo si verificano nella nostra città, questi fatti, queste situazioni sono poi rimbalzate nel video e l’Italia ha avuto modo di vedere come a Jesi succedano queste cose, come se altrove invece non succedessero, in realtà purtroppo tutto il mondo è paese e ancora purtroppo Jesi non ne fa eccezione, ma è altresì vero... (intervento fuori microfono.)... è altresì vero che però la stragrande maggioranza dei nostri concittadini sono invece molto sensibili rispetto al problema ed allora è bene dare una risposta, una risposta che ha doppia valenza: la prima è quella di dimostrare ...(fine lato A – V° cassetta)... che Jesi non è quella città così come dipinta nella trasmissione delle Jesi per colpa di alcune persone ingiuste, ma è quella città che invece a differenza di tutte le altre sa trovare immediatamente la soluzione, sa reagire rispetto ad un determinato episodio, coinvolgendo la città stessa in una azione di reazione rispetto ad episodi incivili come questo. La seconda valenza è quella interna, e cioè quella rivolta ai cittadini a cui verrebbe con questa proposta data la possibilità di contattare immediatamente il servizio di Polizia Urbana perché possa intervenire. Qual è la proposta? È molto semplice, penso di poco contenuto economico e cioè di basso costo, si tratterebbe di applicare in corrispondenza di ogni segnale che impone un divieto di sosta in zona riservata agli handicappati un cartello con scritto un numero di telefono per contattare direttamente il servizio di Polizia Urbana nel caso in cui nello spazio riservato agli handicappati parcheggi autovettura non autorizzata compiendo appunto un atto di inciviltà. A quell’atto di inciviltà potrebbe corrispondere con maggiore facilità un atto di civiltà del cittadino che con il telefonino, oggi frequentissimo, potrebbe formare il numero del servizio che in questo caso avrebbe la possibilità di intervenire immediatamente nei tanti posti riservati agli invalidi nella nostra città che non possono essere controllati 24 ore su 24 e applicare immediatamente le sanzioni di legge che sono, lo ricordo, la sanzione amministrativa e la riduzione di due punti sulla patente di chi compie questa infrazione ed inoltre disporre laddove possibile la rimozione del veicolo. Io penso che con questa soluzione che è molto semplice, di poco costo si potrebbe non so se risolvere ma comunque dare un colpo serio ed importante a chi compie atti di inciviltà come quelli che vengono sottolineati non solo a Jesi ma ultimamente anche in altre parti, sperando che questa iniziativa se funzioni venga presa ad esempio anche da altre città, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, non ho interventi, quindi pongo... il Sindaco. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 257 SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Io credo che le questioni che nello spirito e nell’intenzione credo siano anche assolutamente lodevole e condivisibile l’iniziativa e la proposta che fa Grassetti, questo anche perché noi abbiamo vissuto un’esperienza sicuramente poco edificante a Jesi anche se avvolte forse è sbagliato accorgersi di queste cose se qualcuno ci sbatte in prima pagina, però credo che fermo restando questo, io immagino o penso a quello che può comportare l’approvazione così come è della proposta fatta in termini anche organizzativi che operativi; allora, non so se è opportuno o quanto meno mi sento di chiederlo, se rispetto al problema che c’è ed alla necessità di dare una giusta risposta alle esigenze di questa fascia di cittadini che sicuramente più degli altri hanno la necessità di vedere tutelati i loro diritti, magari di impegnare l’amministrazione a trovare o fare una proposta di fattibilità che vada in questo senso perché io mi preoccupo semplicemente di un aspetto, qui si presuppone il fatto che debbo avere o istituire già delle reperibilità in più eccetera con una serie di... e magari non so se è possibile in qualche modo affrontare, risolvere o dare la stessa efficacia ad interventi di questa natura utilizzando o altri strumenti o altre modalità, non è il problema dell’idea, del numero verde, è quello che deve essere organizzato dietro questa cosa, sapendo anche quelle che sono le situazioni, le difficoltà in cui ci si muove sia in termini di organico che di disponibilità, eccetera, era solo questa la preoccupazione. Ferma restando la tua proposta e la validità della stessa, di dare mandato all’amministrazione di elaborare una proposta, una ipotesi da sottoporre al Consiglio Comunale nei prossimi, massimo entro quello successivo, non il primo di gennaio, ma il secondo, una cosa del genere. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego collega Grassetti. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Si potrebbe prospettare una ipotesi di questo tipo, io potrei ritirare adesso il documento per ripresentarlo emendato dopo che ci siamo accordati sulla forma del documento stesso al prossimo Consiglio Comunale oppure la proposta che mi state facendo è diversa, cioè di emendarlo già da oggi lasciando un criterio generale che però spazia un po' nel forse, per capire, cioè se...io potrei ritirare il documento oggi metterci d’accordo, non so se con il Sindaco o con un Assessore in modo specifico, per riformularlo in modo tale da far passare il principio ma non costringere l’amministrazione a porre in essere un servizio che potrebbe essere antieconomico ma di porlo in essere un altro magari di migliore realizzazione, sempre nello stesso spirito. Allora, io con chi debbo prendere contatto, io con il Sindaco lo farei volentieri, oppure con qualche altro Assessore... va bene allora, sotto questo aspetto, ritiro il documento. RITIRATO. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 258 COMMA N. 11 - DELIBERA N.228 DEL 19.12.2003 ORDINE DEL GIORNO DELLA CONSULTA DELLA PACE “MAI PIÙ GUERRA, VIA LE TRUPPE DALL’IRAQ – UN FUTURO PER IL POPOLO IRACHENO” Entrano Balestra e Mazzarini Escono Brazzini, Gregori e Lombardi Sono presenti in aula n.24 componenti PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’Assessore Animali illustra l’ordine del giorno presentato dalla Consulta della Pace. Prego. Vi spiego, illustra l’Assessore in quanto il Presidente della Consulta per la Pace Marco Oggioni per motivi personali, per impegni di lavoro non può essere presente, quindi ha chiesto alla Giunta, ad un membro della Giunta di presentare l’ordine del giorno, okay? ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, io illustro, cioè dico alcune cose sull’ordine del giorno che in maniera autonoma rispetto alla propria funzione ha elaborato la consulta per la pace, in assenza sia del Presidente Marco Oggioni e diciamo in virtù del fatto che comunque questa istanza partecipativa poi è coordinata con l’Assessorato alla Cultura. L’ordine del giorno che viene proposto riprende in sostanza il dibattito che c’è stato qualche settimana fa all’incontro in Francia del forum sociale europeo e riprende alcune questioni che io do per lette ma che in sostanza adesso per essere molto coincisi ed anche in virtù del prossimo dibattito parlamentare che ci sarà credo alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva e quindi più o meno subito dopo la metà del mese di gennaio vedrà impegnato il Parlamento sulla richiesta da parte del Governo di rifinanziamento della presenza del contingente militare italiano in Iraq ed in sostanza rispetto ad una seria riflessione di carattere politico sia locale che internazionale, la Consulta per la Pace chiede al Consiglio Comunale di sostenere l’auspicio e la richiesta da parte di una istanza locale come quella del Consiglio Comunale nei confronti del Governo del ritiro delle truppe o meglio del non rifinanziamento e di conseguenza della presenza militare italiana in Iraq. Io non aggiungo altro esprimo pur senza voler influenzare in alcun modo il dibattito un pensiero personale che tra l’altro giustifica anche il fatto che lo presenti io in maniera abbastanza naturale, cioè sulla mia personale condivisione della richiesta che avanza la Consulta per la Pace nel contenuto della mozione, pur non condividendo del tutto alcune riflessioni contenute nell’ordine del giorno però mi sento di condividere la richiesta finale. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Animali, collega Grassetti prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io difficilmente entrerò nel merito di quanto scritto dal documento che in realtà non è della Consulta per la Pace ma di un altro soggetto, poi ne parleremo, non entro nel merito perché non lo condivido e comunque perché sarebbe necessario operare tante di quelle distinzioni da impiegare tanto tempo e non credo che in questa sede la cosa sia né possibile né utile né proficua, né opportuna. Vorrei però sollevare un altro argomento ed un altro problema, che è strettamente connesso, abbiamo costituito la Consulta per la Pace con scopi diretti a promuovere, evidenziare e sostenere la pace e gli aspetti che la pace riguardano, ma non credo che questo Consiglio Comunale nel momento in cui ha istituito la Consulta pensava che la stessa potesse divenire un giorno uno strumento di lotta politica da parte di un partito, di una fazione, di una tendenza particolare e mi spiego. Come è noto perché scritto peraltro nel documento medesimo, per cui non c’è da inventare niente, questo non è un documento della Consulta per la Pace ma è il documento del gruppo di continuità del forum sociale europeo riunitosi a Parigi il 15 novembre scorso. Questo appello proposto nella Consulta per la Pace se non radA3AFB.tmp.DOC 259 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 erro da rappresentanti di Rifondazione Comunista viene oggi portato in Consiglio così come vengono portati da loro altri argomenti tutti diretti a trattare di questioni internazionali ponendosi sotto un aspetto, una indicazione ben precisa. Però nel momento in cui il gruppo di Rifondazione Comunista presenta un suo documento in Consiglio Comunale di natura politica è tutto perfettamente legittimo ed è tutto giusto, ma che ci si serva della Consulta per la Pace per arrivare a chiedere la discussione su un argomento che invece assume un altro profilo proprio perché proveniente dalla Consulta per la Pace e che ha un aspetto più ampio, uno spettro più ampio rispetto a quello di un partito unico non mi sembra politicamente molto corretto. Ma non è il problema di Rifondazione Comunista che agisce e porta avanti la sua iniziativa politica come meglio crede, il problema signori e della Consulta per la Pace che deve stare molto attenta a non divenire uno strumento di parte, come ultimamente invece sta facendo. Ci hanno detto più volte venite e partecipate anche voi, signori non è possibile partecipare in questa situazione dove la stragrande maggioranza degli iscritti ha una tendenza chiara e vota e fa passare documenti di chiaro segno politico. Il Presidente Oggioni più volte ha sostenuto che la Consulta per la Pace è al di sopra delle parti, perché la pace è al di sopra delle parti, io sono d’accordo su questo ma nel momento in cui si arriva all’obiettivo, nel momento in cui vi è la pace ma per arrivare a questo è necessario in genere percorrere una strada e quella strada che viene percorsa è il risultato di un indirizzo politico che nasce da una idea politica, da una valutazione politica che può essere condivisa oppure no, però io sfido e l’abbiamo detto più volte, qui dentro ma non solo, tutto il mondo a dire chi è che è favorevole alla guerra e chi alla pace. Io non penso che qualcuno alzi la mano alla domanda chi è favorevole alla guerra. Allora siamo tutti favorevoli alla pace, il problema è e quello che ci divide è capire in che modo si intende arrivare alla pace. A me sembra che la Consulta per la Pace abbia chiaramente sposato una ideologia, una parte, una visione unilaterale della questione, della politica economica anche internazionale e dell’aspetto mondiale che non penso possa essere perché unilaterale condivisa a 360°, questo snatura la Consulta per la Pace. La Consulta per la Pace dovrebbe dare di più io mi auguro che questi documenti dalla prossima volta in poi vengano pur presentati dai gruppi consiliari siano essi Rifondazione Comunista, siano Comunisti Italiani o i DS o chiunque sia legittimo e corretto, di fronte ad essi mi chino rispettosamente pur sostenendo le mie idee ma per favore non mi mascherate più documenti di una parte attraverso la larva della Consulta per la Pace. Quindi concludo perché ho fatto già perdere troppo tempo, sintetizzando quello che sarà il mio voto che è contrario certamente perché non condivido le motivazioni che hanno spinto la redazione di questo documento né a Parigi né a Jesi nella Consulta per la Pace ma soprattutto il mio voto contrario ad un profilo di protesta rispetto, dicevo, ad uno strumento che può anche essere importante ma che purtroppo non viene usato secondo i principi che erano stabiliti al momento in cui l’abbiamo votato istituendolo. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, ho prenotato il collega Mazzarini prego. CONSIGLIERE – MASSIMO MAZZARINI (Rifondazione Comunista): Grazie Presidente, purtroppo secondo il mio parere, ho ascoltato una cosa un po' grave penso perché attribuire alla Consulta per la Pace un aggettivo come “larva” quello che ha fatto... allora, io purtroppo ho partecipato ad una sola riunione della Consulta per la Pace anche perché non dovevo partecipare io insomma, solo per sostituzione, ma la Consulta per la Pace a Jesi penso abbia una storia non indifferente, che parla da sola ed importante quindi, secondo me è grave quello che diceva prima il Consigliere Grassetti perché un ordine del giorno approvato in una Consulta per la Pace dove aderiscono molte associazioni, alcune apartitiche e potrei dire anche apolitiche questa è una accusa bella e buona che secondo me è molto grave. Bene, veniamo a noi, io più volte, Rifondazione più volte ha fatto ragionamenti su quello che è la guerra, su quello che porta, eccetera, eccetera, oggi radA3AFB.tmp.DOC 260 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 sinceramente mi sento di fare un discorso che poi non è neanche tanto il mio però nel senso umano è il mio, un discorso molto più economico perché no, per i costi della guerra, non stiamo questa volta a guardare le scelte scellerate dell’appoggio del nostro Governo nazionale alla guerra di Bush e del mantenimento del nostro contingente a Nassiriya è chiaro e sotto gli occhi di tutti che questa è una guerra senza fine, senza limiti, una spirale di terrorismo e guerra che continua ad andare avanti, infinita è chiaro che l’espansione dell’impero americano nelle aree petrolifere più redditizie del mondo sia una cosa sotto gli occhi di tutti e questo comporta per noi sicuramente rischi di una guerra come dicevo prima infinita e perché no, una guerra asimmetrica condotta da organizzazioni a carattere terroristico che rispondono alle stragi dei bombardamenti ai kamikaze insomma. Quindi tornando al lato economico è chiaro e sotto gli occhi di tutti che abbiamo una finanziaria con l’elmetto, un milione e duecento euro per missioni di guerra, fondo riserva; chiediamoci se per il bene anche dell’economia convenga investire in armi e corpi militari oppure fare altre scelte politiche, più giuste diciamo, per rimuovere le ragioni di questa guerra spaventosa insomma. Il Sole 24 Ore che non è il nostro giornale, anzi per me è stato sempre il giornale della controparte, anche da sindacalista insomma, il Sole 24 Ore offre una ricetta diversa, cito testualmente “... o si costruiscono fortezze inespugnabili intorno ad ogni possibile bersaglio oppure si riducono le motivazioni per gli attacchi terroristici...” appunto, ridurre le motivazioni per gli attacchi terroristici, “... il successo non è garantito ma gli accordi politici si rivelano in prospettive meno costose e più efficaci di misure di Polizia, Contingenti, Militari e barriere alla circolazione delle persone, cioè parliamoci chiaro il Sole 24 Ore ci ha detto che questa guerra è un danno economico infinito e questo non era scritto su Liberazione ma sul Sole 24 Ore; per la prima volta viene finalizzata non una missione già definita ma una propensione ad altre missioni di guerra di tipo imperiale, è lo strumento finanziario, cioè sostanzialmente è la via, lo strumento finanziario per creare altre strutture di impiego bellico, al seguito dell’aggressione militare del nostro caro Bush; quindi questi – parliamoci chiaro – sono soldi promessi alla fabbrica della guerra, io non riesco a capire come un Consiglio Comunale come il nostro non possa votare questo ordine del giorno proprio per questo motivo, soldi promessi alla fabbrica della guerra, cioè noi abbiamo votato ordini del giorno dove si diceva che non dovevamo mandare i militari in missione, abbiamo dato la cittadinanza onoraria a Gino Strada, insomma... soldi promessi alla fabbrica di guerra, ancora prima che il Parlamento si pronunci, quindi altra cosa gravissima. Sulla proroga del nostro contingente in Iraq siamo in attesa, quindi non sappiamo, cosa ancora più grave è che si è attinto alla quota dell’8 per mille, allora, io tutti gli anni dedico la quota dell’8 per mille alla chiesa cattolica, a me personalmente gli 850.000.000 di € che vengono attinti da qui mi lasciano un po'... mi fanno molto agitare, perché quando questi soldi dovrebbero andare per spese di carattere sociale e quindi di entità molto ben diversa, questo non so se è un atto, secondo me è una cosa gravissima. Io ho anche un comunicato che mi sembra di dover citare perché in questo ordine del giorno ci può stare benissimo, dove un Sindacato della Federazione Anarchica dei Lavori Trasporti, io appartengo a questa categoria e solidalizzo ci mancherebbe, dove questo Sindacato è stato aggredito, saccheggiato e distrutto i propri beni, strappato stendardi, manifesti che condannavano atti di terrorismo macchiando di vernice nera le insegne di questo Sindacato, insomma qui i nostri amici americani fanno aggressioni vere e proprie in questo caso, nascondendosi sotto la bandiera della guerra al terrorismo. Questa è la classe che in molti dicono deve ricostruire l’Iraq, è la classe lavoratrice, sono i giovani che devono ricostruire, allora forse c’è un pensiero ben diverso sotto, allora forse ritorna la guerra economica, la guerra imperialista del petrolio, ci siamo stancati di dire queste cose, ma abbiamo degli atti concreti su questa cosa. Bene, io concludo dicendo che sono due anni che siamo eletti, io in un anno e mezzo penso che questo sia l’ordine del giorno più importante e significativo perché questo ordine del giorno non deve perdere niente dagli altri che poi magari sono atto pratico perché anche questo è un atto pratico, è un impegno concreto, quindi invito tutti i consiglieri a votarlo con la mia stessa convinzione, perché no, che sia uno dei migliori ordini del giorno che la Consulta per la Pace e che noi possiamo votare, radA3AFB.tmp.DOC 261 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 grazie. Ricordo una cosa importante, noi andremo a dare la cittadinanza onoraria ad una persona che penso possa accomunare varie entità politiche eccetera che è Alex Zanotelli, di un impegno concreto senza armi e di una persona... noi molte volte usiamo la parola eroi, bene questo è un eroe che vive e si impegna, più di una volta ho ascoltato persone di diversa entità politica dire “io sono qua per quello che fa lui, ma non per quello che dice” questo con Alex Zanotelli è la stessa cosa secondo me. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Mazzarini, collega Sanchioni prego. CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Grazie Presidente, e sintomatico che ancora una volta sia sempre Rifondazione Comunista ad introdurre attraverso stratagemmi vari progetti che non sono di politica cittadina ma di mescolanze tra sindacalese, antinonsocosa, tutte le volte c’è un buon motivo per far votare a questo Consiglio qualcosa che è altro da quello che serve alla città per andare avanti, qui si è già votato sulla guerra e sulla pace, è stato votato e non vendo a cosa serva fare un’altra votazione. Cosa c’è perché si sono sbiadite le bandiere della pace ed è ora di rimetterle nuove? Non c’era bisogno di votare un ordine del giorno. E poi, qualcuno ha detto non entriamo nell’ordine, nel merito, invece entriamoci un attimo, così, tanto per gradire, perché mai più guerra, via le truppe dall’Iraq un futuro per il popolo iracheno, qualcuno potrebbe dire nego suppositum, nel senso che è vero che se togliamo le truppe dall’Iraq ci sarà un futuro per il popolo iracheno? Per ora il futuro è mantenuto dalle truppe, dalla Polizia locale che si sta organizzando e soprattutto e mantenuto anche dalle nostre truppe che non lavorano bombardando ma semplicemente sostenendo ed insegnando la civiltà a quel popolo. Qui si dice chiaramente, noi siamo gli stessi che il 15 febbraio hanno manifestato a decine di milioni, voi siete gli stessi che andavano dicendo pace senza se e senza ma! Voi siete gli stessi che andavano negando l’eroicità ai nostri padri che hanno combattuto per la libertà perché chi dice pace senza se e senza ma, da’ uno schiaffo a quelli che hanno combattuto per la libertà ed in qualche modo da’ uno schiaffo anche alle 26 vittime di Nassiriya. Voi siete quelli che scrivono insieme alla consulta per la pace che le forze italiane siano immediatamente svincolate dal comando anglo-americano, questa è una strategia, cosa vuol dire svincolate dalle...? Capisco l’idea di ritirare le truppe, è un sentimento individuale, perché dobbiamo svincolarle dal comando anglo-americano perché se erano sotto il comando russo ci potevano stare? Vi rendete conto di quello che state scrivendo qua dentro? Io vorrei sapere perché mai e poi mai allorché l’Iraq ha invaso il Kuwait qualcuno ha fatto una banalissima manifestazione, viva la pace senza se e senza ma, io vorrei sapere perché dopo la guerra del golfo di 10 anni fa, quando Saddam ha ammazzato, migliaia, centinaia di migliaia di persone documentate, le abbiamo viste tutte in televisione, nessuno di voi, nessuno di questo gruppo ha fatto una benché minima protesta in qualunque altra piazza, vorrei sapere perché quando c’è stata la guerra contro l’Iran di 8 anni, quando si sono ammazzate 2 milioni di persone nessuno ha sollevato un ciglio per dire “forse sarà bene intervenire” non era la guerra del petrolio quella? Non era la guerra tra...? Io vorrei sapere perché quando 3.200 morti ammazzati in maniera proditoria quando sono state distrutte le torri gemelle non ha suscitato in questa gente che va girando per la pace senza se e senza ma il ben minimo rammarico, non ce n’è stato uno che ha manifestato sotto l’insegna della bandiera americana, voi non avete manifestato allora e non c’era ancora la guerra, se eravate quelli della pace dovevate manifestare anche allora sotto qualsiasi insegna, senza se e senza ma, perché non c’eravate? Queste sono alcune considerazioni che vengono spontanee senza tanti ragionamenti, io voglio solo dire che quella guerra era stata paventata perché avrebbe fatto mezzo milione di morti, avrebbe innescato una guerra tra tutti i paesi circonvicini, avrebbe coinvolto il Pakistan, l’India avrebbe fatto di quella zona una base per una eventuale III°, IV° o V° guerra mondiale. I morti in Italia dopo la fine della nostra guerra sono stati decine di volte superiori a quelli che stanno radA3AFB.tmp.DOC 262 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 accadendo nell’Iraq, non c’è ancora un Governo ma sembra che presto verrà fatto mi pare che sono stati dati dei termini, entro giugno dovranno essere quanto meno presentate le più rudimentali notizie della nuova Costituzione, dovrà essere fatto un Governo. Io sono qui per dire vediamoci tra un anno e vediamo quanti centinaia di migliaia di morti da una parte o dall’altra, vediamo cosa sarò successo, facciamogli fare un referendum, vediamo se vorranno il loro Saddam; certo, qualcuno tira fuori ancora la moneta del Saddam per sventolarla davanti alle telecamere, io vorrei che invece di prendere visione di quelle poche decine di persone si prenda visione di quelle milioni di persone che trovano nella liberazione l’allegria di poter esprimere il loro pensiero, la possibilità di leggere dei giornali, non dico il giornale, dei giornali, di poter ascoltare voci democratiche, io vorrei che si andasse ad intervistare quella gente lì per sentire se era più o meno necessaria questo tipo di guerra, io vorrei che si andassero a sentire quelle mamme che hanno visto i figli morti a causa delle sanzioni che sono durate 10 anni, grazie alla prepotenza di Saddam, io vorrei sapere perché quando morivano quei bambini nessuno di voi andava là a discutere “abbasso il tiranno” ...(intervento fuori microfono.)... no, non eravate solo voi, voi vi siete mossi dopo l’inizio della guerra, non vi siete mai mossi quando è l’occidente che muove guerra, non vi muovete mai quando si tratta per esempio della pena di morte, quando è la Cina che applica la pena di morte. È sintomatico che ogni volta che c’è qualsiasi cosa che tocca l’occidente, il nostro occidente voi siete contro, voi siete contro l’idea dello sviluppo, siete contro l’idea della civiltà, voi siete contro l’idea del progresso, siete sempre e solo a favore dello status quo nel peggior modo possibile. La questione della pace per voi è uno strumento per acquistare... (intervento fuori microfono.)... popolarità, le trovate di tutte per potervi muovere svincolati, nemmeno tutti i vostri colleghi della maggioranza dai DS ai socialisti sono con voi, lo sappiamo benissimo, a livello nazionale avete dei grandi problemi, noialtri stiamo benissimo come stiamo, tanto è vero che vinceremo le elezioni europee e quelle altre. Scommesso? ...(intervento fuori microfono.)... pronto a scommettere con chiunque di voi! Con chiunque di voi, pronti a scommettere! Continuo... non voglio ironia. Allora, continuiamo su questo aspetto. Ancora una volta io stigmatizzo il concetto che il partito di Rifondazione Comunista usa sempre un grimaldello ideologico per introdurre concetti che non sono di questa città ma sono di parte, ancora una volta stigmatizzo il fatto che questo Consiglio Comunale si mette a disposizione di un partito minoritario, questo Consiglio Comunale, questo Sindaco, questa Giunta votando questo ordine del giorno non rispecchiano la volontà di tutti i cittadini ma rispecchia di dictat del partito di Rifondazione che mi sembra sia quello che abbia più stimoli in questa compagine che ci governa, tutte le volte c’è lo zampino di Rifondazione Comunista. Sono assolutamente contrario ad invischiarci su questi argomenti o quanto meno sarei d’accordo a votare questo se Rifondazione Comunista ne facesse un altro che stigmatizzi l’operato di Saddam Hussain ed esalti il fatto che il popolo iracheno è stato liberato da un dittatore tra i più feroci che la storia ricordi. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Sanchioni. Prima di dare la parola al prossimo collega io vorrei per onestà, anche per riportare il dibattito nel giusto filone della correttezza dei rapporti tra le forze politiche, questo non è Sanchioni un ordine del giorno presentato da Rifondazione, dalla Giunta o di... è un ordine del giorno presentato dalla Consulta rispetto tutte le critiche che vogliamo fare alla consulta, però il nostro regolamento, il nostro statuto prevede la presenza da noi approvata della Consulta per la Pace che può autonomamente presentare in Consiglio Comunale un proprio ordine del giorno ed il Presidente è tenuto a portarlo in discussione, e così è stato. Certo la Consulta per la Pace è aperta a tutte le associazioni e partiti di questa città e non solo. La parola alla collega Rosa Meloni prego. CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente, stavo per dire, iniziare con le stesse parole con cui adesso il Presidente ha informato sulla competenza della Consulta per la Pace a proporre ordini del giorno. Possiamo condividere il merito, le frasi, alcuni commi, li possiamo radA3AFB.tmp.DOC 263 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 più o meno condividere rispetto alle proposte che ci troviamo a dibattere, in ogni caso mi pare che non siano state corrette e giuste le affermazioni rivolte alla Consulta per la Pace che è un organo plurale, dove devono e trovano spazio le espressioni così come è stata costituita la Consulta per la Pace così come tutte quelle espressioni che desiderano essere presenti o quelle che si escludono o autoescludono perché – ho ascoltato – non si troverebbero a loro agio ad esprimere pensieri diversi da un cosiddetto unanimismo. Penso che all’interno di ogni istituzione debbano trovare diritto di espressione tutte le diversità possibili e quindi anche all’interno della Consulta per la Pace le espressioni dei gruppi consiliari che desiderano esprimere anche la loro contrarietà non sarà negato loro questo diritto di parola, anzi servirà forse ad avere una visione più composita, più complessa. Detto questo non faccio un esame segetico del testo che la Consulta per la Pace ci ha proposto, anche io personalmente su alcuni passaggi, su alcuni punti mi trovo diversamente collocata, soprattutto riguardo alcune affermazioni sulla presenza attuale in Iraq delle forze militari. Quando si è discusso della pace il mio pensiero personale e spesso anche quello de La Margherita è sempre stato – il mio personale certamente – a favore della pace senza se e senza ma, Sanchioni, è vero. Senza la pace non c’è vita e non si costruisce la giustizia, non si costruisce nessun progetto di vita, quindi io vado al di là di alcuni passaggi che mi trovano su posizioni diverse perché il primato della pace deve prevalere ed oggi più che mai sul nostro scenario internazionale il primato della pace deve essere affermato con più forza. Pochi giorni fa il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan diceva in Iraq la situazione deve essere tutta riconsiderata, dobbiamo ripartire da una riflessione di una riconsiderazione perché quel popolo abbia un futuro ed abbia il diritto di esprimere la sua autodeterminazione; un conto è la presenza militare sotto giurisdizione militare – non so se si dica così – della strapotenza mondiale ed un conto è essere presenti anche con corpi militari ma sotto il coordinamento dell’ONU. In ogni caso anche dopo quello che è avvenuto in questi giorni, cioè dopo la cattura di Saddam, gli scenari sono certamente cambiati e quindi ...(intervento fuori microfono.)... che qualcuno chiama di occupazione, qualcun altro non è d’accordo a chiamare truppe di occupazione, comunque sempre truppe militari sotto il comando degli USA, allora il mio voto personale è certamente favorevole a questo ordine del giorno con le motivazioni che ho espresso, capisco che anche quando a livello nazionale ci sono votazioni, o ci sono state votazioni rispetto a questa stessa materia non sempre c’è stata unanimità all’interno dei gruppi, proprio perché c’è anche una... oltre alle valutazioni politiche ci sono anche espressioni di coscienza riguardo a temi che investono aspetti e valori così importanti. Io desidero ricordare perché lo ricordo sempre a me stessa, mi piacerebbe che le giovani generazioni lo tenessero presente una affermazione di Primo Mazzolari che dice “chi pensa di difendere la giustizia con la guerra si troverà in un mondo che avrà perduto perfino l’idea e la passione per la giustizia.” è questo che mi spinge ad essere per la pace senza se e senza ma, perché non si può difendere la pace, non si può difendere la giustizia con la guerra. All’interno di questo spirito di pace io desidero che il Presidente mi conceda almeno trenta secondi per un gesto di pace nei confronti del mio collega Belluzzi, perché io gli sono molto grata ed ho imparato nella vita che le critiche, che lui in maniera prodiga mi rivolge spesso, insegnano molto di più che certamente le non critiche quindi imparerò molto anche dalle critiche del collega Belluzzi che ringrazio di cuore. Come gesto di pace proprio perché in questo stile di pace oso donargli i bacetti Perugina così, pubblicamente sapete quali sono i miei sentimenti pacifici nei suoi confronti. ... applauso... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Brava Rosa! Grazie Rosa Meloni hai ravvivato un po' l’atmosfera, il dibattito. La parola al collega Giuliodori prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 264 CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, sarò rapido, volevo solo... il collega Belluzzi ha un dolce regalo da parte della collega Meloni in segno di pace, anche io Presidente in segno di pace credo che debba tenere un intervento che sia il più tranquillo possibile perché non credo sia necessario affrontare alcuni aspetti sollevati dal collega Sanchioni, volevo soltanto ricordare al collega Sanchioni due cose che ritengo importanti: la prima è che quando ci fu l’invasione dell’Iraq in Iran credo che l’unico partito politico a Jesi che distribuì volantini ed affisse manifesti fu quello che una volta si chiamava partito Comunista Italiano e stava dalla parte del paese degli Ayatollah, non so se sbagliò o ci prese, però non stava dalla parte di Saddam Hussain invece mi ricordo che tanti in quel periodo dicevano “ecco, finalmente arriva qualcuno che modernizza, civilizza e riporta la situazione esistente in quel lembo di terra così martoriato ad un livello diverso da come stanno andando ora le cose” questo per onore di verità. Poi volevo sempre ricordare al Consigliere Sanchioni che quando ci fu il massacro dei Curdi dopo la prima guerra nel golfo, nel 1991, noi tutti, anche quelli che fecero le marce per la pace compreso e mi si permetta lo dico con alto rispetto, il Santo Padre che stava svolgendo in quel periodo gli esercizi spirituali per scongiurare la guerra, cosa che ovviamente non ha potuto fare in questa occasione date le sue condizioni di salute e per un Papa svolgere quel tipo di riflessione religiosa e mistica credo che sia l’impegno più importante non solo per se stesso ovviamente ma anche per l’opinione pubblica, per il gregge al quale si rivolge. Ebbene, noi tutti speravamo che intervenisse quell’armata che aveva liberato il Kuwait dai forsennati iracheni, ci fu un intervento dell’allora Segretario del partito Comunista Italiano che stava diventando PDS Achille Occhetto in Parlamento, il quale rivolgendosi al Governo del tempo gli disse “fate in modo che si eviti questo autentico genocidio” non venimmo ascoltati, non so se anche quella volta eravamo dalla parte giusta o sbagliata della storia, però sicuramente in due occasioni non siamo stati con Saddam Hussain e questo francamente ci rende abbastanza felici. Concludo con una osservazione che riguarda la cultura della pace è quella che diceva la collega Meloni, compresi i bacetti Perugina, ecco noi siamo per questa visione laica ed anche godereccia della pace, non siamo per una visione cupa della pace, facciamo le marce perché servono, facciamo i sit in perché servono, e lo facciamo sempre senza livore e con il sorriso, a Jesi esiste una Consulta per la Pace, sono d’accordo è necessario discutere, vedere come è possibile che all’interno della Consulta per la Pace tutte le varie sensibilità vengano ascoltate e valorizzate ma il documento che noi stasera votiamo è un documento che è stato approvato dalla Consulta per la Pace e questo documento invita il Governo italiano e tutta la comunità internazionale a fare in modo che si attui la risoluzione 1511 dell’ONU la quale invita il ritiro delle truppe che fino a questo momento stanno all’interno dell’Iraq per costruire una situazione nella quale il consenso internazionale possa arrivare a creare le condizioni per una democratizzazione profonda e vera e per un autentico rinnovamento di quel paese stesso, così stanno le cose, tutto il resto credo che stoni ed io francamente concludo con una battuta: da questo momento in poi il Consiglio Comunale di Jesi credo che ogni volta che discuterà di queste cose deve solennemente fare una promessa, è inutile che noi continuiamo a discutere di pace, quando da parte di alcuni consiglieri comunali ci si rivolge costantemente in questo modo, voi siete responsabili di tutto quello che è successo nel mondo dalla donazione di Costantino in poi. Sanchioni non è vero, non è assolutamente vero, noi abbiamo le nostre responsabilità, altrettante ne avete voi, come dire cerchiamo di rimanere all’interno dell’argomento. Siamo d’accordo su questo ordine del giorno sì, non siamo d’accordo è inutile rivangare il tutto altrimenti rischiamo di peggiorare la situazione all’interno di questo Consiglio Comunale e soprattutto rischiamo di far diventare davvero questo Consiglio Comunale un Parlamento in sedicesimi e invece noi non vogliamo che questo avvenga, grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, la parola al collega Balestra prego. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 265 CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Era un pezzo che non sentivo più di portare la civiltà come il buon Adolfo 50 anni fa che voleva portare la civiltà in tutta Europa, specialmente in un posto che la civiltà l’ha creata perché la civiltà è nata in Iraq al tempo dei Sumeri e noi come i cosi ci andiamo a portare la civiltà. Terribile. Diciamo un intervento quasi natalizio perché ognuno può dire ciò che vuole ma queste considerazioni sono molto gravi per quanto ci sia questo clima. Io ritengo, noi riteniamo che a prescindere da tutto questo ordine del giorno non fa niente altro che portare un contributo del forum sociale europeo, una assemblea che si è svolta a Parigi nel mese di novembre a cui ci sono state centinaia di migliaia di persone, a cui hanno aderito decine di associazioni tra cui anche il più grosso Sindacato italiano che è la CGIL quindi, che dopo sia stato portato da un partito politico eccetera fatto sta che l’appello firmato è di tutta una serie di associazioni tra cui la più grossa associazione di volontariato che è l’ARCI ed il più grosso Sindacato italiano, dopo ognuno può pensarla come gli pare però svilire questa cosa rispetto al contenuto che l’ha portata significa dare una targa quando le targhe non si hanno, qualcuno mi deve ancora spiegare e questo rispetto anche all’altro dibattito che c’è stato a Nassiriya per quale motivo noi, su quale mandato gli italiani stanno in Iraq per portare la civiltà, su base di un mandato di chi, del Parlamento? Di una qualsiasi istituzione sovranazionale? No, perché noi una volta tanto siamo stati a comando della civiltà, che dopo Saddam Hussain era un dittatore sanguinario c’è da dire che il Saddam Hussain è stato messo su un colpo di stato finanziato dalla CIA, purtroppo, dopo che è un dittatore sanguinario ci potevano pensare prima la CIA quando ha deciso di fare un milione e duecentomila morti per la guerra in Iran sempre sponsorizzata dalla CIA tra cui anche noi italiani abbiamo dato qualche bombetta e qualche mina antiuomo. Questi discorsi di tipo mi lavo le mani e porto la civiltà non cerca il fatto di chi l’ha messo quel signore, l’abbiamo messo noi per tutti i giochi di potere neocolonialisti che facciamo in quella scacchiera che è il mondo. Allora, una analisi politica seria va fatta anche su questo perché nel mondo forse non fanno comodo, non c’è il petrolio, tanti Saddam Hussain ce ne sono tanti, 10 giorni fa è stato aperto l’archivio del Segretariato di Stato in cui il Segretario di Stato americano Henry Kissinger diceva al Generale Videla che tra parentesi ha anche una decina di avvisi di garanzia perché ha ucciso non si sa quanti italiani, fate presto, fate presto che dopo arriva il Presidente democratico e non riuscite a fare più il golpe. Questo l’ha detto uno che poi è stato fregiato del titolo di premio nobel per la pace, però questo non fa comodo. L’ha detto Henry Kissinger che era anche un grande amico di Agnelli però il golpe in Argentina quello cosa doveva fare, perché c’era qualche comunista, lo spettro del comunismo nel mondo, fatto sta che ci sono stati non si sa quanti desaparesidos, ci sono le madri, le nonne, questi giochetti non funzionano e qui si sta giocando a Risiko ancora una volta, che dopo Saddam Hussain era un dittatore sanguinario nessuno ha ancora risposto dicendo che ce l’ha messo Saddam Hussain, l’abbiamo messo noi, dopo lui ha fatto un giochetto più lungo del solito, noi nel senso la civiltà perché visto che noi andiamo a portare la civiltà, la civiltà ce l’ha messo. La civiltà ce l’ha messo perché visto che noi andiamo in un posto a portare la civiltà, abbiamo messo l’anticiviltà. Questo è il problema di fondo ed ancora qualcuno mi deve spiegare per quale motivo 3.000, 6.000, 10.000 italiani stanno in Iraq e su quale mandato e di quale organizzazione internazionale considerando che tutti si richiamano ad una risoluzione dell’ONU che non dice assolutamente nulla ma che fondamentalmente dice una cosa ben diversa, dice una cosa che soprattutto il nostro vate che sarà rieletto a novembre Presidente degli Stati Uniti non pensa. E quindi noi condividiamo quella mozione però gradirei almeno da parte mia che o si fanno gli interventi che hanno una base storica, non gradisco i classici portatori di civiltà perché gli ultimi che l’hanno detto erano gli americani che andavano a fare l’assalto degli indiani ed Adolfo Hitler che andava a gassare qualcuno per portare la civiltà occidentale, per un partito che si ritiene democratico per carità il Signore, qual è la civiltà quella occidentale? Quella araba? Qualcuno diceva che gli arabi facevano di conto quando praticamente non sapevamo neanche cosa era il conto. Qual è la civiltà che ritieni Sanchioni quella occidentale? È una civiltà. È un tipo di civiltà non è l’unica civiltà e tra parentesi non mi citare la Cina come pena di morte, perché non c’è solo la radA3AFB.tmp.DOC 266 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 Cina, tra parentesi c’è anche chi porta la civiltà che ha la pena di morte e soprattutto l’Italia è un paese che da Presidente, da semestre, da moratorie non è riuscita a presentare all’ONU ed aveva titolo di chiedere la moratoria della pena di morte nei paesi del mondo. Questo è un fatto malgrado, malgrado l’avesse promesso nel discorso di presentazione del semestre europeo. Però non faceva comodo a Bush, lì la pena di morte c’è. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra. Dunque terminata la prima tornata di interventi ora prima della dichiarazione di voto un breve intervento, una breve replica dell’Assessore Animali prego. ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie Presidente, solo per precisare alcune cose che trovo siano state espresse nella libertà del dibattito in maniera forse eccessivamente ingenerosa, cioè sul fatto che la Consulta per la Pace sia stata descritta come una sorta banda di estremisti il cui Presidente poverino è in ostaggio del fanatismo antimperialista insomma, la Consulta per la Pace è una istanza partecipativa cui hanno accesso tutte le associazioni, movimenti, partiti politici che ne fanno richiesta e ad una sua ampia pluralità che vede tra l’altro della associazioni che difficilmente possono essere ricondotte ad una dinamica sia politica che partitica come ad esempio il telefono azzurro o altre quindi trovo un po' difficile dare la lettura che è stata data di questa istanza, alla quale peraltro vedete, possono iscriversi tutti ed io quando ad una istanza partecipativa possono iscriversi e partecipare tutti chiaramente poi c’è dibattito, c’è confronto e c’è anche sintesi non necessariamente unanime questo fa parte del diritto al confronto, però io ritengo una cosa che chi non c’è ha sempre torto in generale rispetto alle dinamiche partecipative, quindi niente impedisce, anzi io mi auguro che la Consulta per la Pace veda con il nuovo anno allargate le proprie adesioni e riguardo a questo io credo che noi il 6 gennaio avremmo modo di incontrare Alex Zanotelli ed io credo sia una occasione importante per capire una cosa sulla quale io non sono d’accordo con il Presidente della Consulta per la Pace se ha usato l’espressione che ha riportato il Consigliere Grassetti cioè che la pace sia al di sopra delle parti, io per fortuna sono convinto che la pace sia di parte, che non possa che non essere di parte, cosa differente dall’essere al di sopra dei partiti o della politica, la pace è di parte perché sta dalla parte delle vittime a prescindere da quali siano e credo che per capire meglio questo concetto una lettura utile che consiglio perché la sto facendo anche io in questi giorni, diciamo propedeutica all’incontro del 6 gennaio sia proprio il libro di Alex Zanotelli che si chiama “Gorogocio” edito da Feltrinelli, costa 12.50 € e credo che possa essere una riflessione sia per laici che per credenti utile a capire come la pace non possa che essere necessariamente che di parte. Una battuta per concludere anche io, che poi sicuramente è un risultato importante, io credo che la finanziaria di questo Governo riesce a farci fare una scelta di vita che neanche le scritte minacciose sui pacchetti di sigarette e sigari del Ministro Sirchia è riuscita in questi mesi, cioè il fatto che la finanziaria votata intenda rifinanziare la missione in Iraq del contingente italiano con un aumento dei prodotto del monopolio di Stato credo che per molte persone che esercitano il primato della coscienza rapporta una opportunità non pensata per smettere di fumare, quindi sicuramente un beneficio questa finanziaria lo porta rispetto alla salute di molti cittadini di questo paese. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, l’ultimo intervento prenotato, la dichiarazione di voto del Consigliere Grassetti, prego. CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, recepisco l’invito non detto ma espresso con lo sguardo di essere breve e... conciso... grazie Presidente, non so come ho fatto a capirlo però l’ho captato, la telepatia. Allora, io ho ascoltato tutti quanti i discorsi, ho anche recepito molti messaggi e mi sono arricchito da molte lezioni di storia, di politica internazionale, debbo dire che questo momento è stato molto importante ma principalmente per me radA3AFB.tmp.DOC 267 Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 lo è stato in quanto mi sono reso conto veramente che nella Consulta per la Pace se i progetti vengono promossi e vengono votati da partecipanti che sono in qualche modo posti tutti o quasi tutti da una parte geografica dell’emisfero politico, a questo punto io decido di apporre il mio peso, che non sarà tanto rispetto ai pesi che già ci sono, accogliendo anche le dichiarazioni ed anche gli inviti non solo del Presidente della Consulta ma anche dell’Assessore nella Consulta per la Pace affinché non si verifichino più situazioni di questo tipo, affinché nell’ambito della Consulta per la Pace io possa apportare il mio inquinamento ideale, passatemi il termine, contaminazione, perché si possa esprimere una voce diversa, una voce più equilibrata, per questo leggo formalmente la dichiarazione di adesione alla Consulta per la Pace, da adesso in poi penso che cambino i tempi: “il sottoscritto Capogruppo di Alleanza Nazionale a nome e per conto della stessa compagine che rappresenta dichiara di voler partecipare personalmente alla Consulta per la Pace quale membro effettivo.” La consegno al Presidente e ringrazio. ...applauso... PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti e complimenti, ti onora questa iniziativa. Allora per dichiarazione di voto, collega Sanchioni prego, ultima dichiarazione di voto. CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Io volevo apprezzare i gesti distensivi che sono stati fatti per – come dire – riequilibrare un po' l’atmosfera che si era creata però non posso fare a meno di fare alcune sottolineature, collega Giuliodori per esempio ha detto, non possiamo fare qui ogni volta che si fa una proposta della politica in sedicesimi, questo conferma politica parlamentare in sedicesimi, questo conferma quello che invece proprio avviene ogni volta, è vero anche se qualcuno lo va negando che ogni volta che si fa una proposta che non è direttamente promanazione di gruppi politici ma come in questo caso del gruppo della Consulta per la Pace si usa di questi strumenti per l’ideologia perché anche adesso senza volerlo il relatore ha tirato fuori la finanziaria, prima si è tirato fuori l’8 per mille, l’altro collega ha tirato fuori Videla allora se questi sono gli argomenti gioco forza che io debba tirar fuori gli argomenti diversi, opposti per far sentire anche la voce che non è ascoltata perché c’è qualcuno qua dentro, e fuori, che non vuole nemmeno ascoltare quelli che possono essere argomenti diversi da quelli che per lo più vengono estesi dalla gran massa dei giornali che sappiamo tutti essere polarizzati. Non voglio più entrare nell’argomento, non voglio polemizzare, voglio anzi augurare a tutti un buon natale, chiaramente Forza Italia è assolutamente contraria a questo per i motivi che abbiamo già espresso ma soprattutto per questo aspetto, cioè ogni volta che si parla di un argomento nazionale non si sa come, non si sa perché qui non si tiene assolutamente conto dell’opinione di tutta la città ma sempre e soltanto di una parte. È per questo che io prego di evitare di coinvolgere il Consiglio Comunale come l’altra volta a proposito della cassa per quelli della CGIL eccetera di evitare strumentalizzazioni di parte anche verso argomenti che vengono dal di fuori della città. Grazie. PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Sanchioni a questo punto prego i colleghi di entrare in aula per la votazione per favore. Dunque, pongo in votazione il punto 11: radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 268 Presenti n. 24 Astenuti n. 02 Votanti n. 22 (Brunetti per S.D.I. – R.E. Lista di Pietro) Favorevoli n. 15 Contrari n. 07 (F.I. – Grassetti per A.N. – Serrini per S.U.J.) PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 11 viene approvato con 15 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti. radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 269 Faccio due comunicazioni: invito innanzitutto i colleghi presenti a scambiaci un brindisi se volete qui nella sala Giunta, un brindisi e gli auguri di buone feste, in più volevo comunicarvi che domani facciamo il versamento sul conto a favore del ragazzo Pigliapoco Leonardo, se non erro, quindi chi ancora non l’avesse fatto ed ha intenzione di farlo, questa sera... è una sottoscrizione a favore di una famiglia di un ragazzo che ha avuto un incidente, la somma è libera. Invito naturalmente a questo brindisi i Vigili Urbani che con tanta pazienza tutte le volte che facciamo... ci danno una mano, il personale di segreteria e dell’assistenza tecnica durante il Consiglio Comunale quindi insieme facciamo il brindisi grazie. La seduta ha termine alle ore 20.30 radA3AFB.tmp.DOC Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004 270