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PRESA D’ATTO DELLE MANCATE COMUNICAZIONI DEI RILIEVI SUI VERBALI DELLE
SEDUTE CONSILIARI DEL 21.11.2003 – 28.11.2003 – 19.12.2003
IL CONSIGLIO COMUNALE
PRESO ATTO che copia dei verbali delle deliberazioni delle sedute consiliari del 21.11.2003 –
28.11.2003 – 19.12.2003 sono stati recapitati ai Capigruppo Consiliari;
RITENUTO di dover procedere all’approvazione dei verbali delle deliberazioni delle suddette sedute
consiliari;
Con voti favorevoli n.25, legalmente espressi, su n.25 componenti presenti e votanti;
DELIBERA
di prendere atto dei verbali delle deliberazioni delle sedute consiliari del 21.11.2003 – 28.11.2003 –
19.12.2003.
Vic/Cot
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COMUNE DI JESI
Provincia di Ancona
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL 21.11.2003
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La seduta ha inizio alle ore 15.45
COMMA N. 1 - DELIBERA N.184 DEL 21.11.2003
INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA FRANCESCO BRAVI PER
SAPERE SE SIA STATA EFFETTUATA UN’INDAGINE CONOSCITIVA PRESSO LE SCUOLE
JESINE SULL’ENTITÀ DEL FENOMENO DELLA TOSSICODIPENDENZA
Sono presenti in aula n.15 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io do la parola al collega Bravi per illustrare
l’interrogazione. Prego Bravi.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, faccio una esposizione
molto rapida perché mi sembra sia ben chiara sull’interrogazione stessa quindi penso non sia
necessario discuterne in modo approfondito. Considerato quindi il preoccupante aumento del
numero di studenti che fanno uso di stupefacenti, dall’hascisc alla cocaina, l’eroina, le droghe
sintetiche e naturali come evidenziato da recenti dati statistici nazionali sin dalle scuole medie
inferiori (da 11 a 13 anni il 43% fuma lo spinello), si chiede se sia mai stata effettuata un’indagine
conoscitiva presso le nostre scuole per verificare seriamente l’entità del fenomeno e se ne siano stati
portati a conoscenza i genitori e la cittadinanza, se in caso di riscontro positivo i dirigenti didattici
abbiano preso i dovuti provvedimenti; se i dirigenti didattici abbiano introdotto nei propri
programmi scolastici progetti relativi alla prevenzione delle tossicodipendenze anche in
considerazione del recente parere del Consiglio Superiore della Sanità secondo cui “la cannabis non
va considerata droga leggere ed il suo consumo non rappresenta un’abitudine priva di conseguenze
per la salute” (depressione, ansietà, schizofrenia, oltre alla bronchite ed enfisema polmonare), che
sono le patologie meno preoccupanti in questo senso, quindi mi sembra molto importante che
presso le scuole si facciano queste indagini e (inc.) alquanto negativo il fatto che non venissero fatte.
È logico che ci sono argomentazioni di diverso genere da parte degli antiproibizionisti che sono dei
libertari e non liberali, libertario vuol dire un fatto negativo rispetto è una posizione negativa rispetto
a chi è liberale perché la concessione di libertà eccessive conducendo a queste situazioni gravi di
liberalizzazione di droghe cosiddette leggere ed io sono stato sempre assertore di chi nega la
differenza tra droghe leggere e pesanti perché è assolutamente dimostrato e confermato attualmente
dal Consiglio Superiore della Sanità non da un partito politico o da uno proibizionista, proprio su
questo tipo di patologie che portano a gravi problemi di natura soprattutto neurologica. Quindi
andare avanti ancora e cercare di non capire quale gravità ci sia nel permettere a tutti l’utilizzo di
queste droghe, poi adesso c’è... ne parleremo in seguito, la questione della salvia, penso che sia non
solo superficiale ma addirittura delinquenziale permettere che i nostri giovani comincino sin dalla
tenera età a fumare lo spinello, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi, il Vice Sindaco
Cingolani per rispondere, prego.
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ASSESSORE – PAOLO CINGOLANI: Grazie Presidente, a fronte dell’interrogazione presentata
dal Consigliere Bravi io mi sono premurato di contattare per iscritto tutti gli istituti scolastici jesini,
sia scuole superiori che istituti comprensivi per avere elementi conoscitivi a riguardo della richiesta
specifica del Dr. Bravi. Un’indagine di tipo conoscitivo sul numero diciamo delle persone che fanno
uso di sostanze stupefacenti non è possibile rilevarlo perché ci sono dei... dovrebbero essere enti altri
rispetto all’ente comunale a fare indagini a tappeto su questo. Io ricordo soltanto che nell’ultima
indagine, nell’ultima mappatura della situazione giovanile di Jesi nei confronti delle sostanze
psicotrope risale al ’99 – dopo Bravi ti do tutta la documentazione – era stata una ricerca realizzata
con il contributo della Regione Marche, dell’Assessorato alla Sanità ed il Fondo Nazionale per la
Lotta alla Droga, era praticamente una ricerca volta a valutare la percezione che i giovani jesini
avevano nei confronti delle sostanze stupefacenti ed a migliorare una loro conoscenza riguardo alla
problematica. Da quell’epoca in poi non è stata fatta un’azione conoscitiva se non quelle che sono le
statistiche che posso mettere a disposizione e che provengono dal SERT dal servizio della sanità
dove accedono i soggetti che comunque in qualche modo sono in trattamento ed in cura, mentre
tutte le scuole ci hanno risposto che in tutti gli istituti, nessuno esclusa, sia quindi quelli comprensivi
che quelli superiori hanno in atto e già da diversi anni hanno avuto in atto, momenti di formazione
ed informazione permanente su quelle che sono le sostanze psicotrope, sulle sostanze, sulle droghe,
ci sono progetti di mentoring ad esempio di accompagnamento che vengono fatti dall’Oikos e da
altre cooperative quindi di presenza permanente nella scuola, momenti di formazione con gli stessi
studenti oltre che momenti di informazione e formazione con i genitori, questo è quello che fa la
scuola, quindi fa un’azione di tipo informativo e conoscitivo e nel caso in cui venga individuata la
presenza o il sospetto che si faccia effettivamente uso di queste sostanze all’interno degli istituti
viene fatta la segnalazione alle forze dell’ordine perché queste sono le procedure da attivare. Quindi
se la richiesta che mi viene fatta come viene fatta, sia stata fatta un’indagine sul numero dei soggetti
che usano le sostanze no perché non è di competenza dell’ente, l’ente nel ’99 ha fatto un’indagine
in sinergia con altri enti per avere una conoscenza più di dettaglio su tutto il territorio ed attualmente
gli istituti comprensivi fanno le loro attività educative quelle che gli competono e l’amministrazione
comunale con i Comuni associati finanzia i progetti di formazione ed informazione sulle sostanze
stupefacenti nelle scuole. Riguardo alla questione non entro diciamo... questa è una mia posizione
personale riguardo alle ultime affermazioni fatte dal Consigliere Bravi, io ritengo che al di là della
divisione tra sostanze leggere e sostanze pesanti, droghe leggere o pesanti, ciò che ci deve
preoccupare è la necessità, l’esigenza di molti giovani di poter coprire forme comunque di disagio
andando alle sostanze non allo sviluppo di relazioni positive. Quindi sicuramente sotto l’uso di
sostanze c’è una fragilità emozionale, relazionale che andrebbe in qualche modo affrontata, secondo
me la distinzione tra sostanze leggere e sostanze pesanti non va al cuore del problema, il problema è
la fragilità psicologica di alcune generazioni. Ancora posizione personale io ritengo che anche le
cosiddette sostanze in vendita nei negozi ormai su tutto il territorio nazionale di etnobotanica siano
sostanze pericolose, questa posizione è molto personale, la salvia di divinorum è una sostanza
pericolosa comunque perché non abbiamo bisogno di altri tipi di esercizi commerciali, ci sono le
erboristerie che vendono i prodotti che vengono venduti in altri negozi, comunque ripeto è una
posizione personale. Una riflessione su questa questione va fatta comunque anche nella nostra città,
io non la ritengo una opportunità assolutamente.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Cingolani. Collega Bravi per
dichiararsi soddisfatto o meno, prego.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Soddisfatto in parte comunque ringrazio
l’Assessore Cingolani perché prima di tutto si è fatto un bel lavoro di indagine presso le scuole e lo
ringrazio sinceramente, però sono in parte non soddisfatto per il fatto che le scuole realmente non
hanno avanzato progetti e lo dico con convinzione perché mia moglie insegna alle scuole Amedeo di
Savoia e di progetti finalizzati alla formazione ed informazione, prevenzione delle tossicodipendenze
ed anche per quello che riguarda queste benedette droghe leggere non se ne fanno. I progetti non ci
sono, se ci sono, sono molto limitati anche l’Oikos con Don Giuliano per ora non ha presentato il
progetto stesso, quello che penso di dover far rilevare, non tutti ci pensano è che non tutti quelli che
fanno uso di marijuana passano alla cocaina, ma quasi tutti i cocainomani hanno fatto uso di
marijuana e non è una frase mia ma è di chi si intende del settore e dei vari Muccioli, Don Benzi,
Don Germi che sono della stessa convinzione e che purtroppo nonostante quello che ho detto prima
relativamente alle indagini fatte dal Consiglio Superiore della Sanità e nonostante le cose banali di
cui non c’è nemmeno bisogno di stare ad indagare, la realtà e la certezza che queste droghe
cosiddette leggere portano a gravi conseguenze è alla portata degli occhi di tutti, basta frequentare la
psichiatria, io ho l’ambulatorio proprio vicino e mi rendo conto che non è vero che la marijuana non
fa niente. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi, a questo punto
abbiamo esaurito le interrogazioni, invito la Segretaria del Consiglio Comunale a procedere
all’appello ed alla verifica del numero legale. Prego.
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COMMA N. 9
ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE SUGLI INDIRIZZI CULTURALI E
ORGANIZZATIVI PER IL FUTURO DEL TEATRO PERGOLESI E DELLE ALTRE REALTÀ
TEATRALI DEL TERRITORIO
RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO.
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COMMA N. 12
MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI JESINI PRESENTATA DAI CONSIGLIERI
SERRINI E BRAZZINI AD OGGETTO: “PROSPETTIVE DEL TEATRO PERGOLESI”
RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO
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Viene effettuato l’appello nominale, sono presenti 23 consiglieri, la seduta è valida.
COMMA N. 2 - DELIBERA N.185
COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: 23 presenti seduta valida. Riprendiamo i
lavori di questo Consiglio Comunale tenendo conto appunto che il Consiglio precedente di venerdì
14 novembre dedicato alla strage, all’attentato terroristico di Nassiriya e quindi a ricordo degli italiani
civili e militari morti in quell’attentato, anche i morti iracheni, abbiamo appunto rinviato tutte le
pratiche a questo Consiglio Comunale per questo oggi non abbiamo neanche riunito la Conferenza
dei Capigruppo perché praticamente tutte le pratiche sono state rinviate a questo Consiglio
Comunale quindi riprendiamo di fatto i lavori dalle comunicazioni del Sindaco e del Presidente del
Consiglio poi seguiamo l’ordine previsto dalla convocazione e dal regolamento quindi le due ore
previste per le mozioni ed ordini del giorno per poi passare alle pratiche. Nelle comunicazioni del
Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale per quanto mi riguarda riprendo anche qui ciò che
avevamo deciso nella Conferenza dei Capigruppo ultima, di dedicare l’inizio del Consiglio
Comunale al ricordo di un grande italiano, il ricordo ad Alessandro Galante Garrone, che come
sapete si è spento a Torino il 30 ottobre scorso, tra l’altro Galante Garrone torinese ma legato alla
nostra città, conosciamo tutti il valore di quest’uomo che è stato per certi versi uno dei grandi, tra i
grandi protagonisti appunto del secolo scorso, del XX° secolo. Una vita quella di Galante Garrone
dedicata all’impegno civile, soprattutto, ma io direi una vita spesa e dedicata prima, da giovane,
durante il ventennio fascista al suo impegno nella magistratura, come magistrato, poi nel dopoguerra
un impegno all’insegnamento, ha insegnato in varie università Torino, Cagliari, storia
contemporanea, storia del risorgimento; impegno anche politico, lui è stato parlamentare della
sinistra indipendente alla Camera dei Deputati. È stato un uomo Galante Garrone, un esempio anche
nel periodo della resistenza come antifascista, non dimentichiamo che è stato un partigiano nella sua
regione, in Piemonte, nella sua realtà territoriale ed è stato membro del comitato nazionale di
liberazione della regione Piemonte. Era per chi lo ricorda, io lo ricordo per le sue – oltre che per la
presenza in città in alcune iniziative – fugaci apparizioni alla televisione, io lo ricordo quindi mi
rimane impressa quella sua figura anche austera come persona di una certa età, un intellettuale
comunque impegnato e trasmetteva questa sua coerenza che in qualche modo insegnava come
intellettuale, come insegnante universitario ma che trasmetteva questo suo impressionante stile di
vita che è stato tutto incentrato praticamente nel trasmettere alle nuove generazioni i valori dell’etica
sia sotto l’aspetto dell’impegno civile che sotto l’aspetto dell’impegno politico. Dicevo che è stato
diverse volte ospite della nostra città partecipando appunto a convegni, a dibattiti pubblici ed era
anche Presidente del centro studi Calamandrei della nostra città per questo abbiamo deciso appunto
di invitare il centro studi Calamandrei a portare un ricordo di Alessandro Galante Garrone
prevedendo appunto in Consiglio Comunale – così abbiamo deciso in Conferenza dei Capigruppo –
un intervento di un rappresentante del centro studi, che ricordi al Consiglio Comunale quindi alla
nostra città la figura di Alessandro Galante Garrone. Per questo intervento per ricordare Galante
Garrone che è considerato secondo me giustamente un po' la voce dell’impegno civile ed era stato
soprannominato – l’abbiamo letto nel ricordo – il “mite giacobino” per ricordare questa figura io
invito ad entrare in aula il signor Berti Gianfranco, in rappresentanza del centro studi Calamandrei
che oltre che rappresentare il centro stesso era amico personale di Alessandro Galante Garrone.
Quindi io do immediatamente la parola al signor Berti Gianfranco per questo ricordo. Passo la
parola, prego Berti.
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RAPPRESENTANTE CENTRO STUDI CALAMANDREI – BERTI GIANFRANCO: Grazie
buonasera a tutti, io Presidente debbo correggerla subito perché Alessandro Galante Garrone non è
mai stato membro della sinistra indipendente in Parlamento era suo fratello Carlo, Alessandro era
quello che si considerava rispetto a Carlo come a tutti gli altri, quello inferiore, che non aveva da
vantare niente. Devo confessare una inadeguatezza mia, credo nostra – del centro Calamandrei – nel
parlare di un personaggio come Alessandro Galante Garrone, nel parlarne poi dopo che in morte ne
hanno parlato tutti e tutti bene per la verità, da Ciampi a Pera, da Casini a Caselli, da Violante ad
Urbani, da Bobbio a Vittorio Foa, a Giorgio La Malfa, a tutti. Lui diceva quando sarò morto non
voglio discorsi ufficiali, non voglio cerimonie, non voglio commemorazioni e non voglio ricordi né
ricordini. Era il Presidente onorario del centro studi Calamandrei di Jesi, era il nostro maestro, è stato
anche un amico e proprio per questo per rispettarne in parte le intenzioni e le volontà che questo
intervento non sarà una commemorazione ma un racconto per flash dei racconti che lui ci faceva, ci
faceva nelle passeggiate per Jesi, che ci faceva nelle lunghe sedute a tavola e nelle lunghissime
sedute nel suo studio, salotto, di Torino, pieno di libri ma pieno soprattutto di fotografie di un
mondo che abbiamo letto e conosciuto per averlo letto e che lui aveva conosciuto di persona dal
mondo del risorgimento fino agli ultimi giorni. Quindi in questa carrellata di ricordi incomincio con il
ricordare come lui sorridesse sotto i baffi quando faceva riferimento al suo doppio cognome –
Galante Garrone – incominciava dicendo che per uno che proveniva dal Piemonte Sabaudo un
doppio cognome non si poteva negare, con ciò lasciando intendere un’ascendenza aristocratica, poi
quando si cadeva in questo tranello ricordava che Galante invece era suo padre, un latinista
(ecrescista) di ottima fama aveva anche battuto Pascoli in un premio londinese per poesia latina e
che Garrone era in omaggio ed in ricordo dei fratelli, dei due fratelli della madre, morti nel ’17 sul
monte Grappa medaglia d’oro al valore militare entrambi. Ci raccontava come essendo nato e
vissuto a Vercelli avesse giocato nella primavera della Pro Vercelli e siccome aveva il fisico fosse
stato messo anche a marcare un certo Silvio Piole. Se uno gli diceva “ma allora eri bravo” lui
rispondeva “no, quello bravo era mio fratello” questo è il motivo di tutto il racconto della vita che
Galante Garrone fa di se e che faceva di se a noi, ce n’era sempre qualcuno più bravo di lui. Ci
raccontava del perché decise di entrare nel ’33 in magistratura invece che di seguire gli studi storici
che erano la cosa che a lui interessava e piaceva di più, perché la carriera in magistratura era l’unica
che non richiedesse l’iscrizione al fascio ed il giuramento al duce. Così pure raccontava come gli
fosse venuta voglia – questo era il termine che usava – di commentare nel ’39 su una rivista ufficiale
di diritto, lui magistrato a Torino, una sentenza che il Presidente della Corte d’Appello di Torino
Peretti Griva aveva dato in un problema di interpretazione delle leggi razziali ed era una sentenza che
apriva una tale smagliatura all’interno di questa famigerata legge per cui ci si poteva infilare una
pressoché totale non applicazione e lui da magistrato scrisse su una rivista ufficiale di diritto e fu –
questo non lo diceva lui – l’unica voce istituzionale che prese posizione nei confronti delle leggi
razziali ed anche qui se uno gli diceva “ma scusa, ci voleva un bel coraggio a fare un commento del
genere...” lui diceva “no, il coraggio era di Peretti Griva io tutt’al più ho perso il saluto di qualche
collega” però in compenso anche qui cominciava a ridere perché era una persona veramente allegra
“... ho perso dei colleghi ma ho trovato moglie...” perché Mitì, la mitica Mitì non era altri che Maria
Teresa Peretti Griva la figlia di quel Giudice della Corte d’Appello che aveva fatto la sentenza contro
le leggi razziali. Donna di altissimi valori, si dice sempre che dietro ad un grande uomo c’è una
grande donna, questa è una grandissima donna, una compagna ed amica di Giulio Einaudi, Cesare
Pavese, l’allieva prediletta di Leone Ginzburg, parliamo veramente di figure... eppure non appare
mai, non appariva mai, sempre un passo dietro il marito che già per conto suo stava un passo dietro
a tutti gli altri. Attivo nella resistenza come ricordava il Presidente anche qui ci raccontava di come
un giorno spacciandosi per gerarca si presenta alle carceri Delle Nuove e libera, si fa consegnare due
partigiani appena arrestati, ed anche qui non c’era verso di dire “ci voleva coraggio” lui diceva “che
coraggio avevo, me la facevo sotto.” L’unica cosa che concedeva era che aveva una bella faccia tosta
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e che quindi ci voleva solo un po' di faccia tosta per fare un’operazione di questo tipo e poi l’attività
nella resistenza e poi la liberazione il 25 aprile ed anche qui raccontava sempre con questo profilo
basso tutto quello che gli capitava nella vita di cui era un grande partecipe. Raccontava questo 25
luglio di questi due fratelli Alessandro e Carlo Garrone che erano partiti il 24 per il Canavese in
bicicletta con l’ordine di insurrezione per il 26 mattina all’una e scendendo il 25 in bicicletta sono
arrivati alle porte di Torino e l’insurrezione e la liberazione era già cominciata, questo lo raccontava
con un modo che è difficile descrivere però leggendovi le prime righe della prima pagine del libro “il
mite giacobino” che è il suo unico libro autobiografico, ecco vi da’ tutta la misura di questo
personaggio: “scendevamo in bicicletta verso Torino nelle prime ore di quel mattino, io e mio
fratello Carlo. Ecco se mi chiedi come fu – questa è una conversazione raccolta da un suo discepolo
magistrato, ecco perché usa la seconda persona – il mio 25 aprile ti devo dunque rispondere che
cominciò in bicicletta lungo la strada che dolcemente scendeva da Castellamonte in Città per la
verità la data fissata per l’insurrezione e la seguente liberazione di Torino e del Piemonte, non era il
25 ma il 26 aprile, l’ordine era stato emanato dal Comando Militare Regionale Piemontese il 24
aprile secondo la formula prestabilita “Aldo dice 26 per uno” nel pomeriggio del 24 ero partito da
Torino – Aldo significa l’insurrezione, 26 il giorno, uno è l’una del mattino – con l’ordine di
insurrezione ed all’alba del 26 vi ritornavo...” e racconta che quando è arrivato questa insurrezione
era già cominciata perché c’è sempre qualcuno più bravo di lui che fa queste cose. E poi il partito
d’azione, Salvemini, poi questa frase meravigliosa, questa espressione di Salvemini che rivolgendosi
a Galante Garrone gli dice voi azionisti non sapete cosa volete ma lo volete subito, che poi è una
frase che in questi ultimi 50/60 anni è stata ripresa ed utilizzata in varie situazioni ma invece l’origine
storica di Salvemini era verso gli azionisti che lui prediligeva. È lui a presiedere in quanto magistrato
la commissione per l’epurazione, ecco questa era una Commissione di 5 il CNL di cui accennava il
Presidente era composto di 10 membri, due comunisti, due socialisti, due democristiani, due liberali
e due azionisti, la Commissione di epurazione era composta di 5 uno per ciascuno di questi
movimenti e partiti e lui in quanto magistrato presiede questa Commissione depurazione. Racconta
che certo il personaggio più importante che si è trovato a giudicare è stato Vittorio Valletta per il
quale si è trovato di fronte subito a delle dichiarazioni preventive di voto, due per l’epurazione il
socialista ed il comunista, due per la non epurazione il democristiano ed il liberale e lui se uno gli
diceva “tu come hai fatto?” diceva “io ho fatto il Giudice era l’unico modo per cavarmela e quindi
chiedevo documenti, testimonianze, Valletta ha avuto la possibilità di dire tutto quello che poteva
dire a sua discolpa e poi grazie a Dio il comando alleato mi ha tolto il processo e quindi non siamo
andati a sentenza.” Se uno gli chiedeva come sarebbe andata a finire, come avrebbe votato visto che
il suo voto sarebbe stato quello che avrebbe deciso, lui disse “beh, beh, non lo so, non lo so.” Certo
gli operai della Fiat erano stati salvati dalla deportazione nei campi di lavoro in Germania, certo che
gli stabilimenti e le fabbriche erano state salvate però... il che lasciava intendere che con il fascismo
non potevano esserci compromissioni e quindi anche grandi meriti sotto quell’aspetto forse non
l’avrebbero salvato, però lui è stato salvato da questo giudizio ed anzi aggiungeva subito a questo
racconto della Commissione depurazione, il racconto di quando Giulio Di Benedetti che è un mitico
direttore della stampa negli anni 50, personaggio che andrebbe studiato in tutte queste grandi scuole
di comunicazione che nascono e proliferano un po' da tutte le parti, lo mandò a chiamare nel ’55 per
collaborare alla stampa, cosa che lui fece per 48 anni dal ’55 fino alla morte nel 2003. Lui disse
“direttore guardi che io per Torino passo per essere l’epuratore di Valletta” siamo nel ’55 la stampa
il giornale della Fiat e Valletta era l’unico padrone assoluto in quanto il vecchio senatore era morto
da tempo ed il nuovo Gianni Agnelli doveva ancora aspettare 10 anni prima di mettere piede dentro i
recinti degli stabilimenti Fiat. Quel giorno De Benedetti dette questa risposta incredibile, forse oggi
difficilissima da riscontrare “della proprietà comincerò a preoccuparmi quando i conti del giornale
andranno in rosso” e così cominciò questa collaborazione con la stampa e pressappoco in
quell’epoca lì ci fu un altro momento che lui ricordava sempre perché estremamente significativo
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della sua vita ma anche che sottolinea il personaggio, ci fu la sua difesa credo nel ’56 unica volta che
fece essendo magistrato l’Avvocato difensore, lo fece di un Giudice – il Giudice Troisi – che aveva
scritto un libro che era stato giudicato oltraggio alla magistratura, in quanto tale esposto a giudizio.
Lui lo difese, lo difese talmente bene che ebbe un sacco di complimenti, compresi quelli di
Calamandrei però il risultato fu una sconfitta perché lui perse la causa e Troisi fu condannato alla
censura. Ecco, lui li aveva conosciuti tutti, tutti da Croce, a Ruffini, a Salvemini a Leone Ginzburg,
Ernesto Rossi, Parri, Bianco, Modeo, però il suo punto fermo, il suo maggiore dei maggiori era Piero
Calamandrei è questa la ragione per la quale ha accettato di essere il Presidente onorario del centro
studi Calamandrei, questa è la ragione per la quale lui forse ha scritto l’ultimo suo mini saggio per
noi nel ’96 di cui ho una copia ne faccio omaggio al Presidente, scrisse questo mini saggio, vi
tralascio aneddoti gustosi perché so che avete una serata molto impegnativa quindi non voglio
togliervi più di tanto tempo anche se Galante Garrone meriterebbe non solo questo ma molto più
tempo, ma proprio perché Calamandrei era il maggiore dei maggiori dei suoi maggiori accettò
appunto ad 87 anni di venire nonostante fibrillazioni recenti al cuore a commemorare il
quarantennale della sua morte, nonostante i patti presi che non dovesse parlare dopo Marco Revelli,
Renzo Pace che avevano cercato di stirarla per tutta la serata ad un certo punto ha preso il microfono
e l’ha tenuto per 40 minuti con la moglie che guardava di brutto me che stavo lì come se io non
mantenessi i patti e tornato così anche a 90 anni per prendere questo premio Calamandrei di cui
vorrei ricordare la motivazione, perché è una motivazione di cui siamo molto orgogliosi perché è
molto bella ed è tratta da una frase di Calamandrei in difesa di Danilo Dulci: la motivazione con cui
noi premiamo non solo Galante Garrone ma anche Vittorio Foa e la Joice Lusso che nel frattempo
era morta diceva: “sono insopportabili questi importuni che ricordano con il loro esempio fastidioso
come un rimprovero vivente, che nel mondo esiste l’onestà e la dignità.” Qui c’è un aneddoto
gustoso che voglio raccontarvi, poi mi avvio alla fine velocemente, l’aneddoto è che mentre il
Presidente Gatti faceva il cerimoniere sul palcoscenico insieme ad Arfé che aveva fatto una lunga e
forse anche un po' noiosa storia del partito d’azione io ero stato chiuso nella barcaccia con questi
due tremendi vecchi, Vittorio Foa e Galante Garrone che mi strattonavano, Galante Garrone che
diceva: “si va per età e per ordine alfabetico, quindi il premio prima a Foa e poi a me.” E Foa che mi
strattonava dall’altra parte e che mi diceva: “devo parlare per ultimo perché Galante Garrone e
logorroico e non chiude mai nessun discorso.” E quindi io ho mandato Foa a prendere per primo il
premio e con quell’intuizione che solo i grandi Presidenti come Gatti nella sua follia è ed è stato,
cosa ha fatto? Da’ il premio a Foa poi mando dietro Galante Garrone, da’ il premio a Galante
Garrone e subito da’ il microfono a Galante Garrone per dire delle cose e così abbiamo realizzato i
desideri di questi due vecchi, ma quello che c’è da ricordare e credo possa essere importante anche
per questo consesso, che lì c’erano 600 persone al teatro quel giorno e c’erano tantissimi giovani che
come tutti avevano abbastanza rumoreggiato sia pure con molta educazione durante la prima parte,
quando hanno cominciato a parlare questi due vecchi c’è stato un silenzio incredibile proprio gente
che aveva tre generazioni di differenza, 70 e passa anni di differenza attonita ha ascoltato per
mezzora, quaranta minuti in assoluto silenzio quello che raccontavano questi due personaggi. Bene.
Io non saprei concludere diversamente che con le parole che ha scritto Maurizio Viroli che è un
grandissimo storico del risorgimento e dell’Italia contemporanea, insegna questa materia in una
prestigiosissima università americana, e lui scrive – vi prego di riflettere un momento su queste frasi
perché hanno un significato grossissimo – Alessandro Galante Garrone è stato un maestro dell’Italia
civile, quell’Italia di minoranza che affonda le sue radici ideali nel risorgimento e nella democrazia
radicale di fine secolo, laica, antifascista per disgusto morale e come tale intransigente, che si
riconobbe prima nella religione della libertà di Croce poi nella libertà liberatrice di Alfonso Modeo.
Alessandro Galante Garrone è un uomo che lascia un vuoto destinato a non colmarsi, ci sono i suo
scritti è vero, è una piccola consolazione, ma non cancella la tristezza resa ancora più aspra dalla
consapevolezza che dobbiamo pur riconoscere che maestri come lui non ne abbiamo più... e maestri
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come lui non ne abbiamo più detto in vita di personaggi che noi tutti consideriamo maestri, detto da
Viroli ha un significato perché Alessandro Galante Garrone è stato diverso e di più di tutti gli altri.
Ora come tutte le persone serie lui non si prendeva sul serio, quindi io non so se questo racconto un
po' sconclusionato, un po' divertito, un po' commosso poi gli piaccia un granché sono certo però che
gli piace una cosa, quella che lui avrebbe voluto per i suoi funerali e cioè che qualcuno invece che
ricordi e ricordini gli cantasse la Badoiede, io non ho né la voce per farlo, né questo è il luogo per
esprimersi forse con canzoni, però chiedo il permesso al Presidente di leggere perlomeno la prima e
l’ultima strofa in omaggio ad Alessandro Garrone che dice:
“O Badoglio,
Pietro Badoglio,
ingrassato dal fascio littorio,
col tuo degno compare Vittorio ci hai già rotto abbastanza i coglion...
a Grazzano giocavi alle bocce, mentre in Russia crepavan gli alpini,
ma che importa ci sono i quattrini e si aspetta la buona occasion.
L’occasione è arrivata,
è arrivata alla fine di luglio,
ed allora per domare il subbuglio ti mettesti a fare il dittator.
Mentre tu per amor di Petacci ti affannavi a dar fiato alle trombe,
sull’Italia calavan le bombe e Vittorio calava i calzon...
i calzoni li hai calati, anche tu nello stesso momento,
ti credevi di fare un portento
ed invece facevi pietà.
Se Benito ci ha rotto le tasche tu Badoglio ci hai rotto i coglioni,
per i fascisti ed i vecchi cialtroni in Italia più posto non c’è!”
Io credo che per Alessandro Galante Garrone i trasformisti e gli opportunisti fossero da condannare
altrettanto gravemente forse più che non addirittura i fascisti contro i quali puoi forse combattere
con delle armi mentre questi sono vizi dell’anima contro i quali si è inermi. Per concludere dico solo
– questa è mia – che la vita di Alessandro Galante Garrone è stata ineccepibile, è stata laicamente
perfetta, è stata un favola, una vita che ognuno vorrebbe poter aver vissuto e come tutte le favole
lascia una morale che può essere che se in questi 60 anni dal ’43 ad oggi questa Italia si fosse
conformata un po' meno alla doppiezza di Togliatti ed all’ambiguità di Andreotti ed un po' di più al
rigore ed all’intransigenza di Alessandro Galante Garrone, sicuramente sarebbe stata un’Italia
diversa probabilmente migliore. Vi ringrazio per la pazienza.
Applauso.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie a Berti per questo ricordo, grazie al
centro studi Calamandrei, delle comunicazioni naturalmente in questo ricordo se i consiglieri
comunali vogliono, possono... grazie per l’omaggio, poi distribuiremo, grazie Presidente... volevo
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ricordare ai colleghi che per chi volesse intervenire anche nelle comunicazioni del Sindaco è
possibile farlo, non ho per adesso altre prenotazioni, dico al signor Berti che mi scuso per il lapsus
riguardo al fratello, so che comunque Alessandro è stato Senatore indipendente e comunque è
presente nella sua biografia, mi risulta che lui sia stato... c’è un errore allora sulla biografia che ho
letto, me ne scuso. Quindi a questo punto non ho... ho prenotato per un breve intervento che il
nostro regolamento prevede in un massimo di 5 minuti, il collega Giuliodori, prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Brevissimo, ringrazio Berti per le parole
in onore di Alessandro Galante Garrone, io credo che questo Consiglio Comunale abbia fatto molto
bene a dare questa solennità al ricordo di un grande italiano, è vero che il partito, l’unico partito del
quale Alessandro Galante Garrone ha fatto parte si è sciolto come dice un altro grande azionista,
Norberto Bobbio quando ancora non era sceso il sipario alla costituente, quindi venne sciolto nel
1947 è vero che fu una stagione estremamente breve ma è anche vero che quei valori sono stati
valori che hanno bene o male toccato tanti partiti dell’area laica e dell’area socialista. Hanno cioè
inverato in molti partiti e sono diventati anche il luogo ed il posto dove si è discusso e si sono prese
decisioni importanti. Io vorrei solo fare una sottolineatura all’intervento di Berti, Berti parlava di
doppiezza di Togliatti ed ha aperto il dibattito su questo, voglio solo ricordare un altro grande
azionista, Nuto Revelli ha scritto un libro non più tardi di un anno fa che si intitola “Le due guerre”
Nuto Revelli in quel libro dice: “anche noi eravamo molto, molto arrabbiati con Togliatti e con il
partito comunista, noi che eravamo a Cuneo una Provincia dove ci furono 20.000 partigiani, che
venne liberata addirittura il 28 aprile del 1945 eravamo molto arrabbiati, credevamo che quello fosse
un cedimento, eppure il 2 giugno ’46 quando vennero aperte le urne ci accorgemmo che a Cuneo
aveva vinto la monarchia, ecco, io ritengo che la grandezza delle idee di alcuni personaggi e non solo
indiscutibile ma deve essere patrimonio della sinistra, dico anche però che la sinistra ha un
patrimonio ampio dove oltre a questi ci sono tanti altri uomini politici che hanno fatto in modo che
la... (fine lato A – I° cassetta) ...fosse un qualcosa di diverso da quella che è in tanta parte del
mondo e forse un qualcosa di migliore. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, io non ho altre
prenotazioni, quindi ringrazio di nuovo il signor Berti che a nome appunto del centro studi
Calamandrei ha ricordato in questo Consiglio Comunale la figura di Alessandro Galante Garrone,
credo che la nostra città ed il Consiglio Comunale dovevano questo ricordo a questo grande
personaggio, questo grande intellettuale, questa grande persone che è un po' l’emblema
dell’impegno civile e che mi auguro che dalle parole di Berti, da ciò che il collega Giuliodori ha detto
in Consiglio Comunale possa essere anche per il futuro, insegnamento non solo a noi ma anche alle
nuove generazioni, dico che qua ho delle copie appunto di questo fascicolo, libro in memoria di
Piero Calamandrei, per chi lo volesse, ripeto ce ne sono... non una copia ciascuno però una per ogni
gruppo. È l’ultimo lavoro di Alessandro Galante Garrone, ringrazio di nuovo Berti e ringrazio i
colleghi ed il Consiglio Comunale tutto per questa... bene, continuiamo a questo punto i lavori del
Consiglio Comunale prego Curzi. Qualcosa che riguarda...
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Sì, volevo intervenire circa
le comunicazioni del Sindaco per un fatto che è avvenuto ieri e quindi ecco, non c’è stato tempo né
di formulare la domanda di attualità né altro, se posso? Circa l’assegnazione dei locali in via S.
Martino...
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa Curzi, intervieni con una domanda di
attualità?
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): No, siccome non mi è stato
possibile perché i tempi... è un fatto accaduto ieri non mi è stato possibile formulare una domanda di
attualità volevo intervenire sulle comunicazioni del Sindaco per illustrare quello che è un fatto
accaduto ieri con una lettera del Sindaco.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi, io ti prego brevemente se vuoi esporre
un argomento io non ho mai negato la parola a nessuno, però ti informo che le comunicazioni del
Sindaco... non ha comunicato, prego comunque se è una cosa...
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Siccome non è stata fatta la
Conferenza dei Capigruppo altrimenti l’avrei detto prima apposta ritenevo opportuno. lunedì 27
ottobre abbiamo votato una mozione da me presentata, ma non è il fatto di chi l’abbia presentata, in
cui il Consiglio Comunale premesso che l’attuale situazione del magazzino officina a disposizione
del servizio manutenzione fabbricati del Comune di Jesi non è delle più edificanti in quanto con
l’assegnazione dei locali adiacenti ristrutturati alla banda musicale sono stati assegnati e che quindi
detto magazzino officina è stato spostato in locali più piccoli dove a malapena gli operai riescono ad
operare, considerato il vetusto parco macchine a disposizione di detto servizio che rende
impensabile una sua ubicazione in un parcheggio esterno in quanto tale soluzione degraderebbe
ulteriormente i mezzi costringendo l’amministrazione comunale a provvedere alla loro sostituzione;
constatato che all’interno dei mezzi del servizio manutenzione fabbricati trovano ricovero anche
varie attrezzature di valore a disposizione di detto servizio; impegna l’amministrazione comunale a
scongiurare operazioni atte a ridurre ulteriormente gli spazi già ridotti a disposizione del servizio
sopracitato e chiede...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi, ti prego però di sintetizzare qual è il
senso della comunicazione.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): ... che si provveda in tempi
adeguati e comunque il prima possibile ad una adeguata sistemazione del servizio manutenzione
dove gli addetti possano operare in locali più dignitosi, chiedeva inoltre che si dia soluzione
definitiva a tutto il complesso S. Martino in considerazione del piano di recupero in sede pubblica.
Votazione presenti 26, favorevoli 22, contrari 2 (Rifondazione Comunista), astenuti 2 (Sindaco e
Capogruppo La Margherita) a questa è seguita ieri, giovedì 20 novembre una lettera: oggetto
assegnazione locali officina (aree verde). Allo scopo di consentire l’assegnazione all’officina (inc.) di
alcuni locali ubicati al piano terra del palazzo S. Martino, evidenziati nell’allegata planimetria, il
sottoscritto...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi...
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CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Per una volta se posso,
almeno...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, però ho rispettiamo il regolamento, io ti
ho dato la possibilità di... però se tu brevemente... sintetizza ciò che vuoi chiedere...
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Praticamente in questa
assegnazione dispone che i suddetti locali siano immediatamente resi liberi da automezzi e materiali
in uso al personale operaio inquadrato con il servizio lavori pubblici, autorizzando gli stessi a
parcheggiare permanentemente gli automezzi nel cortile antistante, sollevandoli da ogni e qualsiasi
responsabilità in merito. La consegna in data odierna. Il dirigente firmato Fabiano Belcecchi. Ora
quando il materiale... in una famiglia penso che quelli che sono i mezzi o comunque sia quello che è
di proprietà si tiene d’acconto, e comunque sia ognuno ne fa l’uso che vuole, per quanto riguarda
ciò che è pubblico in teoria penso debba esserci maggior tutela per quelli che sono dei materiali
oppure dei mezzi in questo caso a disposizione di tutti. Ora con questa lettera io penso che il
Consiglio Comunale sia stato completamente esautorato da qualsiasi possibilità...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi... io sono costretto a toglierti la
parola...
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Allora chiedo il rinvio del
Consiglio Comunale perché non è stata fatta la Commissione dei Capigruppo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Curzi, tu potevi... io ho capito il senso,
adesso ho capito il senso del tuo intervento però potevi brevissimamente spiegare quale era, anche
se non è previsto nel regolamento perché nelle comunicazioni del Sindaco Curzi non c’è stata
nessuna comunicazione su questo argomento. I consiglieri comunali possono intervenire nelle
comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio rispetto agli argomenti che il Presidente
del Consiglio o il Sindaco hanno esposto nelle comunicazioni, tu invece hai esposto ed abbiamo
capito il senso della tua considerazione su un argomento che ripeto non è stato oggetto di
comunicazioni, allora bisogna che presenti o in interrogazioni o un ordine del giorno o una domanda
di attualità al prossimo Consiglio Comunale. Comunque l’opportunità di capire il senso della tua
rimostranza l’abbiamo capito e terminiamo qua. Quindi le altre prenotazioni le cancello tutte
scusate. ...(intervento fuori microfono.) ... cari colleghi, scusate se voi volete che io diriga il
Consiglio Comunale con il regolamento in mano io lo faccio, io lo faccio! Va bene? Allora, dopo le
comunicazioni del Sindaco e del Presidente del Consiglio iniziamo con gli ordini previsti dalla
convocazione del Consiglio Comunale. Chiuso!
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Allora rinviamo il
Consiglio Comunale perché non è stata effettuata la Conferenza dei Capigruppo.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La Conferenza dei Capigruppo abbiamo
deciso nell’ultimo Consiglio Comunale di non ripeterla in quanto gli argomenti previsti dal Consiglio
del 14 erano stati rinviati in toto al Consiglio del 21. Quindi colleghi... noi abbiamo la possibilità di
presentare tra una settimana, venerdì prossimo, domani parte la convocazione, di presentare tutti gli
ordini del giorno e le interrogazioni che vogliamo e quindi venerdì prossimo discuteremo
eventualmente anche dell’argomento che è stato oggetto ripeto dell’intervento di Curzi Rudi. ...
(intervento fuori microfono.) ... questa è una mozione d’ordine, prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io chiedevo solo questo, siccome
nell’ultima riunione dei Capigruppo dove è stato deciso di rinviare a questo Consiglio Comunale
tutte le pratiche e ricordo benissimo come Capigruppo che a quella riunione che è stato detto,
iniziamo il Consiglio Comunale prima dei tempi previsti perché faremo tutti gli ordini del giorno e le
mozioni presenti nel programma, invece all’inizio del Consiglio Comunale hai ricordato che ci sono
due ore di tempo per fare mozioni ed ordini del giorno, volevo un chiarimento se è così oppure si fa
fino alla fine, era questo il chiarimento che chiedevo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, il chiarimento è questo se mi
permetti, noi facciamo come da regolamento, iniziamo il Consiglio Comunale così come prevede il
nostro regolamento mettendo a disposizione due ore... scusa Consigliere Balestra, mettendo a
disposizione due ore di tempo per le mozioni e gli ordini del giorno dopodiché passiamo alle
pratiche definiamole ordinarie, dopo queste se i consiglieri comunali hanno la bontà e io me lo
auguro di rimanere qua concludiamo tutto l’ordine del giorno previsto da questa convocazione,
quindi rimaniamo qua, vediamo il tempo che rimane, un ora, due ore, per procedere alla discussione
di tutti i punti all’ordine del giorno tenendo conto che tre ordini del giorno sono stati rinviati o ritirati
quindi io credo che o nelle due ore a disposizione o eventualmente dopo le pratiche ordinarie,
possiamo esaurire questa sera tutti i punti previsti in questo Consiglio Comunale. Prego Grassetti.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io chiedo
scusa, non voglio intralciare oltremodo, ma siccome hai parlato di due o tre ordini del giorno o
mozioni che sono state ritirate ed io probabilmente per colpa mia non ne sono a conoscenza ti
chiederei di farci sapere quali sono.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: I gruppi interessati mi hanno comunicato che
il punto 7, l’ordine del giorno dei socialisti – e chiedo conferma di questo in Consiglio Comunale dal
momento che non abbiamo riunito la Conferenza dei Capigruppo – è intenzione dei Socialisti
Democratici Italiani di ritirare l’ordine del giorno “proposta di ristrutturazione dell’azienda agraria”,
conferma?
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): No, non confermo, era una nostra idea, una nostra
proposta a seguito di un eventuale accoglimento di un’altra nostra proposta che io ti ho fatto per
telefono, nel senso di modifica dell’ordine del giorno perché avevamo un impegno fuori Jesi. Quindi
in virtù di questo, per snellire i lavori del Consiglio Comunale e permettendo a noi di partecipare...
per snellire dal punto di vista tecnico, i lavori del Consiglio Comunale qualora ciò fosse stato
possibile avremmo rinviato anche questo ordine del giorno, ma alla luce di quello che in realtà è
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successo perché dell’interessamento io ti ringrazio ma non è stato possibile modificare questo
ordine del giorno a questo punto non rimane in piedi.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, allora poi, l’altra richiesta avuto
verbalmente e chiedo conferma è quella relativa all’ordine del giorno del gruppo dei Socialisti Uniti
Jesini rispetto ripeto alla mozione sulle prospettive del teatro Pergolesi e siccome è lo stesso
argomento anche dell’ordine del giorno presentato dalla Giunta comunale sul futuro del teatro
Pergolesi e delle altre realtà teatrali del territorio, quindi queste due... l’ordine del giorno e la
mozione rispettivamente dei Socialisti Uniti e della Giunta chiedo conferma se rimane la volontà di
rinviarli al Consiglio Comunale del 28. Prego. ...(intervento fuori microfono.) ... punto
9...(intervento fuori microfono.) ... colleghi, allora il punto 9 è l’ordine del giorno della Giunta va
bene? Prego. Ed il punto 12 è la mozione dei Socialisti Uniti Jesini. Prego...
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Prima di tutto sulla questione vorrei
una conferma dal Presidente del Consiglio se effettivamente la nostra mozione veniva prima
dell’ordine del giorno dell’amministrazione e degli indirizzi della Giunta comunale o
successivamente?
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, confermato, il numero di protocollo lo
conferma.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Allora, se la conferma è così
rinviamo al prossimo Consiglio Comunale però ribaltando l’ordine del giorno attuale, cioè
ripristinando l’ordine del giorno precedente e facendo prima la nostra mozione poi l’ordine del
giorno della Giunta comunale.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Comunque di discussione se ne farà una
unica quindi non credo che ci siano problemi, va bene, il Sindaco per quanto riguarda l’ordine del
giorno della Giunta prego.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Siamo d’accordo anche noi per rinviare al prossimo
Consiglio Comunale il nostro ordine del giorno al di là di quello che sarà poi l’ordine dei lavori e
delle pratiche messe in discussione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco quindi a questo punto sono
le 16.55...
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ... lavori se è possibile, io
Presidente vorrei aggiungere qualcosa rispetto a questa questione, poiché come noto il Presidente
della II° Commissione ha dietro mio invito deciso di convocare il Consiglio di Amministrazione
della fonazione Pergolesi Spontini e quanti altri, funzionari, Assessori eccetera rappresentanti del
Comune, il Segretario Comunale stesso, nel teatro Pergolesi ad una audizione avanti alla
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Commissione, io chiederei o al Presidente della Commissione o al Presidente del Consiglio
Comunale di organizzare cronologicamente i due eventi e parlo della riunione della Commissione e
della seduta in Consiglio Comunale dove si parlerà di questo aspetto, in modo tale che la riunione
della Commissione avvenga prima della discussione in Consiglio Comunale perché noi possiamo
avere in virtù dell’audizione la possibilità di discutere la questione in modo più preparato. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, comunque il Presidente Giuliodori,
prego Presidente della II Commissione.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Noi abbiamo lavorato per convocarla,
avevamo dei problemi perché il Presidente della fondazione spesso è fuori Italia, la riunione è
convocata per giovedì 26, questo quindi un giorno prima del Consiglio. ...(intervento fuori
microfono.) ... allora è mercoledì.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusate giovedì è il 27, mercoledì è il 26.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Allora ecco, è mercoledì 26 chiedo
scusa...(intervento fuori microfono.) ... adesso io mi confondo perché è il giorno prima della
Commissione di controllo e garanzia...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, la Commissione se non erro è
mercoledì 26, la Commissione di controllo e garanzia.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Allora se la Commissione è mercoledì
avevo detto bene prima chiedo scusa se sono confuso, è giovedì. Sarà convocata per giovedì 27 c’è
tutto il Consiglio di Amministrazione della fondazione oltre ai nomi indicati dal Consigliere
Grassetti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Consigliere Giuliodori. Riprendiamo
a questo punto che sono le 16.55... (interventi fuori microfono.)... allora colleghi, scusate, il Sindaco
mi chiede di riprendere 5 minuti per illustrare credo una questione molto importante il cui testo di
questa comunicazione, lo statuto praticamente, è stato presentato nelle vostre cartelline quindi è
giusto che il Sindaco illustri verbalmente questa pratica, questa questione, quindi do 5 minuti la
parola al Sindaco sempre sull’argomento comunicazioni del Sindaco. Prego.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Sì, grazie Presidente, volevo solo... era un impegno che mi
ero assunto sia in un precedente Consiglio Comunale sia anche con la Conferenza dei Capigruppo
che era stata convocata prima del precedente Consiglio Comunale nella quale avevo dato una
informazione rispetto al percorso che l’amministrazione intendeva fare per la realizzazione della
società che aveva come scopo ed oggetto la gestione dei rifiuti. L’impegno che mi ero assunto era
quello di predisporre una bozza di statuto della società che poi sarebbe stata distribuita a tutti i
Capigruppo consiliari con l’obiettivo di arrivare alla definizione o comunque alla votazione su
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questo regolamento, su questo statuto e sull’atto che riguarda il conferimento del servizio da parte
del Comune a questa società nel Consiglio del 28 di novembre in considerazione del fatto che il
maxi decreto alla finanziaria presentato il 30 di settembre da parte del Consiglio dei Ministri sarebbe
stato convertito in legge entro 60 giorni e quindi mi sembra entro il 2 di dicembre. Questo faceva sì
che c’era la necessità per evitare in sede di conversione in legge del decreto potessero intervenire
modifiche che rimettessero in discussione le prospettive e le opportunità che il maxi decreto offriva,
proprio per realizzare iniziative ed operazioni di questa natura, era necessario definire sia la scelta
sullo statuto che il conferimento del servizio prima della conversione in legge in modo tale che ci
mettesse al riparo dalle eventuali modifiche che si potevano realizzare in sede di conversione in
legge. Ora questo fatto in realtà si è sfumato molto nel momento in cui il Governo l’altro ieri se non
sbaglio ponendo la fiducia sul maxi decreto lo ha approvato e convertito in legge. devo dire per
onestà non sono riuscito a capire bene se sono state fatte in quel maxi decreto, anzi sicuramente
sono state fatte alcune modifiche che non riguardano però l’articolo 14 e cioè quello che consente ai
Comuni di poter gestire i servizi a rilevanza economica attraverso anche società interamente
pubbliche con patrimonio interamente pubblico sono stati fatti su altri punti di quel maxi decreto
alcune modifiche per cui questo quasi sicuramente necessiterà di un ulteriore passaggio in seconda
lettura al Senato; immagino che anche in quella sede sarà posta quasi certamente la fiducia per cui –
così come è stata posta in Parlamento – credo che non ci saranno ulteriori possibilità di modifica,
però è necessario che noi in qualche modo anche utilizzando questa fase, questo spazio di tempo,
potessimo arrivare a questo risultato. Questo lo dico per due motivi, primo perché in questo modo
noi sostanzialmente rispondiamo e cerchiamo di dare una prospettiva per la gestione di questo
servizio importante per la nostra comunità, non più quindi gestendolo in economia ma gestendolo
attraverso una società di capitali, a capitale interamente pubblico del Comune di Jesi e dall’altro
quindi concretizzare quei percorsi e qui progetti che da tempo erano in discussione e che avevamo la
necessità di concretizzare; tutto questo proprio per dare la massima chiarezza anche rispetto ad
alcune questioni che sono emerse, forse vado troppo per le lunghe, anche sulla stampa dicevo
perché noi volevamo appunto concretizzare questo percorso e non era possibile non sarebbe stato
possibile realizzarlo prima perché prima del 30 settembre nella sostanza una operazione di questo
tipo non era consentita, l’unica possibilità che esisteva, qualora un’amministrazione o un Comune
come il nostro non avesse avuto più intenzione di gestire in economia un servizio, l’unica alternativa
che aveva era quella della gara pubblica, quindi di mettere a gara la gestione di quel servizio con un
percorso che ovviamente rappresentava sostanzialmente la deriva o comunque la prospettiva della
privatizzazione di quel servizio che veniva gestito in quella forma. Siccome poi in realtà io credo
anche per l’azione e la pressione che gli enti locali hanno fatto non solo nei confronti delle norme
previste nei confronti del Governo ma rispetto a norme previste nella finanziaria del 2000, ma anche
a livello europeo questo problema è stato posto, il Governo ha ritenuto opportuno ripristinare
l’opportunità che gli enti locali potessero gestire i servizi a rilevanza economica in maniera diversa
da quella della gestione in economia senza però con questo perderne il controllo, senza perdere la
capacità di indirizzo e di programmazione, o di verifica e di controllo della gestione di quel servizio e
della qualità di quel servizio. Un’ultima considerazione rispetto a questo la faccio relativamente al
fatto del perché il Comune di Jesi decide di fare questa operazione, intanto al di là delle opportunità
che oggi esistono e che fino a ieri non esistevano, intanto perché siamo in una fase che è in rapida
evoluzione rispetto a questo tipo di servizi, sia per quello che riguarda le operazioni ed i movimenti,
le dinamiche che si stanno sviluppando a livello provinciale e regionale, sia per quello che riguarda il
fatto che l’ambito territoriale è stato costituito, ci sono scelte che dovranno essere fatte entro il 2006
e cioè l’unificazione degli ambiti territoriali e quindi anche sulla necessità di salvaguardare un
patrimonio in termini di professionalità e qualità del servizio nonché anche di mezzi e capitali che il
Comune ha investito in tutti questi anni in questo servizio. Quindi la questione è in questi termini, la
nostra volontà, il nostro obiettivo è quello di arrivare al prossimo Consiglio Comunale con la
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possibilità di mettere ed esprimere un voto da parte del Consiglio Comunale su questa questione;
c’è da parte nostra, mia e dell’Assessore competente del Segretario Comunale, la disponibilità a
confrontarsi sia nelle Commissione che anche in momenti... anche in più di una occasione se
vogliamo in modo tale da poter arrivare al 28 di novembre con l’approvazione di questo documento
che è legato esclusivamente alle questioni che dicevo prima, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Collega Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Mi scuso un attimo, visto che qui si
dice che io capisco sempre le cose male, non vorrei aver capito male ma dovrebbe essere questa
bozza dentro le cartelline dei Capigruppo se non ho capito male?
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Lo statuto sì.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io ho ritirato il materiale prima
dell’inizio del Consiglio Comunale e non c’era niente, quindi vorrei sapere quando è stata messa
nelle cartelline dei Capigruppo. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Credo ieri, personalmente io stamattina l’ho
trovata nella mia cartellina, vorrei sapere gli altri Capigruppo se hanno trovato lo statuto della... se ci
sono stati errori o inconvenienti li consegniamo adesso. Io personalmente l’ho trovato, mi risultano
altri Capigruppo, Grassetti mi diceva che l’ha trovato, Mazzarini l’ha trovato, quindi adesso non
capisco o c’è qualcuno che va a prendere... non vorrei che qualcuno passa perché succede, apre le
cartelline prende i documenti ed anche le rassegne stampa. Prego Sindaco.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dispiace se è successo questo ma obiettivamente...
(intervento fuori microfono.) ... no Brazzini, se tu non hai trovato nella tua cartellina così come mi
diceva adesso Bravi, uguale non l’ha trovato, però negli altri c’era non credo ci sia stata come dire
una volontà di esclusione di due Capigruppo nel non consegnare il documento. Non so se...
(intervento fuori microfono.) ... avvolte capita, è capitato più di una volta anche a Capigruppo e
consiglieri in generale che magari documenti messi in cartellina poi in realtà non si sono ritrovati.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, provvediamo immediatamente
d’accordo. A questo punto...(intervento fuori microfono.) ... nelle comunicazioni del Sindaco
sapete che potete intervenire, tutti i consiglieri comunali, anzi un intervento per gruppo per un
massimo di 5 minuti. Non ho prenotazioni, adesso sì. Prego Consigliere Grassetti.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Scusa io però prima di intervenire
vorrei capire un attimo perché il mio intervento ha una natura di merito e peraltro lo è anche di tipo
tecnico visto che questa questione sarà discussa in Consiglio Comunale non vorrei che io mi trovassi
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ad anticipare una discussione che poi praticamente sarebbe ripetuta nel momento in cui questo
statuto verrà proposto per la discussione del voto, per cui è meglio a questo punto che... però io
credo che...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Opportunamente i Capigruppo sanno
benissimo che alla Conferenza dei Capigruppo di circa 15 giorni fa, il Sindaco si è presentato alla
Conferenza dei Capigruppo ed ha preannunciato il fatto che avrebbe da lì a pochi giorni presentato
una bozza di statuto perché c’era questa urgenza che poi ha spiegato un’altra volta in Sindaco.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Ho fatto questo preambolo
Presidente per non ingombrare l’aula con un intervento che sarebbe in definitiva inutile ecco...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi noi dovremo approvare
definitivamente nel Consiglio Comunale del 28 lo statuto preceduto ovviamente da riunioni di
Commissione, approfondimenti...
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Allora qui vorrei fare una
valutazione veloce di natura tecnica ed anche un po' superficiale rispetto al merito, ma credo sia il
momento giusto per farla visto che se di tempo ce n’è ancora e se dovesse essere accolto il mio
modesto suggerimento c’è tempo per lavorarci. Allora, con particolare riferimento agli ultimi articoli
della convenzione, mi riferisco alla clausola compromissoria – Segretario – per cui questa è espressa
dagli articoli, dalle disposizioni finali, dall’articolo 26, io personalmente mi permetto di dire che non
credo molto alle clausole compromissorie e nella devoluzione ad arbitri di questioni eventualmente
contenziose che avessero a nascere nel corso dei rapporti sociali, un po' perché sono convinto che gli
arbitri non sono in grado di risolvere i problemi così come li risolve la magistratura, non credo che i
tempi specialmente per un certo tipo di azioni siano molto diversi e che comunque nel caso lo
fossero il costo è talmente in termini non solo economici, è talmente alto, il rischio è talmente alto da
poter non essere opportuno e poi con riferimento a questa clausola, chiedo scusa, una nota di
carattere politico, ecco perché passo, giro la testa dall’altra parte, a me sembra che ci sia con questa
clausola compromissoria e cioè con la devoluzione ad arbitri di eventuali contenziosi anziché alla
magistratura, una sorta di contraddizione politica tra un soggetto che va a stilare una convenzione
come questa creando una società di capitali a prevalente capitale pubblico per cui si crede
fortemente nella validità della natura pubblica ed istituzionale anche dell’attività sociale, ecco la
contraddizione, con una devoluzione ad una giustizia privata, che pubblica non è quella degli arbitri,
saltando de plano invece l’istituzione magistratura che potrebbe in caso di qualsiasi contenzioso
essere comunque adita anche con procedimenti di urgenza e che quindi sarebbe in grado di risolvere
il problema certamente con gli stessi tempi degli arbitri a meno costo e con una garanzia maggiore
che il provvedimento giurisdizionale è un provvedimento che da garanzia di terzietà che da’ la
magistratura e che a mio modesto parere probabilmente potrebbe none essere data altrettanto
sufficientemente da un Collegio arbitrale. Mi permetto soltanto di dare questo tipo di suggerimento
se poi... Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, scusate colleghi.
Abbiamo, scusate abbiamo terminato le comunicazioni del Presidente del Consiglio Comunale e del
Sindaco; iniziamo a questo punto la discussione sulle mozioni e sugli ordini del giorno. Debbo
nominare gli scrutatori nelle persone dei colleghi Mazzarini, Lombardi e Montali, debbo giustificare i
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colleghi Cesare Serrini perché impegnato fuori città quindi non può essere presente alla seduta del
Consiglio Comunale e la collega Rosa Meloni ed il collega Tittarelli Giuliano perché arrivano in
ritardo ai lavori del Consiglio Comunale. Detto questo iniziamo con il punto 3.
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COMMA N. 3 - DELIBERA N.186 DEL 21.11.2003
MOZIONE DEL CONSIGLIERE FRANCESCO BRAVI DEL GRUPPO DI FORZA ITALIA AD
OGGETTO: “SOSPENSIONE ORDINANZE DIRIGENZIALI SULLA PEDONALIZZAZIONE
DEL CENTRO STORICO” – RESPINTA
Entrano Aguzzi, Belluzzi, Mastri, Meloni, Sanchioni, Talacchia e Tittarelli
Sono presenti in aula n.30 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questa era una mozione rinviata dal
precedente Consiglio Comunale e credo che all’interno della cartellina ci sia anche consegnato un
emendamento dei Comunisti Italiani, per adesso non ci sono altri emendamenti, quindi io a questo
punto do la parola al collega Bravi per illustrare i contenuti della mozione, prego collega.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, io prima di tutto vorrei
ricordare al Presidente che quando ci eravamo lasciati con la Conferenza dei Capigruppo avevamo
detto di iniziare alle 15.30, quindi io solleciterei i colleghi che se si da’ un appuntamento si sia
puntuali perché poi le cose vanno avanti durante la serata ed alla fine stanchi di certi argomenti
importanti come quelli del bilancio vedremo che questa sera probabilmente nemmeno se ne
discuterà perché tutti andranno via, io probabilmente andrò via perché ho un impegno. Quindi se si
rispettassero i tempi anche per questione di educazione penso sarebbe meglio, eravamo soltanto io
ed il Presidente alle 15.30.
Leggo brevemente quella che è la mozione che riguarda la sospensione delle ordinanze dirigenziali
sulla pedonalizzazione del centro storico, se n’è parlato per più di un mese, poi per grazia
provvidenziale il rinvii dovuti prima alle due ore di scadenza per la discussione di mozioni d’ordine,
probabilmente con una certa furbizia si era posto questo ordine del giorno sapendo che dopo due
ore ancora stavamo qui a parlare di altri argomenti, poi purtroppo il 12 di novembre con quello che
c’è stato sminuirà tutto quello che è il discorso della sospensione delle ordinanze proprio perché poi
arriveranno le feste natalizie e di questo non si parlerà più perché tutto slitterà a gennaio però per
serietà penso che dobbiamo discuterne e cercare di risolvere il problema che ha suscitato tante
polemiche e discussioni presso i commercianti, i residenti al centro che si vedono negare la
possibilità di afflusso dei cittadini che vengono a fare le loro spese al centro soprattutto con il
problema che sarà molto più evidente nel periodo natalizio quando la gente invece di venire al centro
andrà fare spesa giù ai centro commerciali che hanno parcheggi molto ampi. Quindi: “premesso che
si ritiene valido il progetto di inibire il traffico urbano presso il centro storico; preso atto che le attuali
soluzioni per favorire l’accesso al centro storico sono notevolmente deficitarie provocando enormi
disagi ai concittadini ivi residenti ed ivi operanti con le proprie attività; considerato che a causa dei
lavori in corso per l’erigendo parcheggio di via Mercantini alcune aree di sosta sono state eliminate,
che l’impianto di risalita dal parcheggio Zannoni non è ancora stato attivato, che per il prossimo
anno sono stati programmati i lavori di manutenzione straordinaria per il Corso Matteotti, chiede
all’amministrazione comunale che vengano annullate le ordinanze dirigenziali numero 123 del
20.06.2003 e numero 219 dell’11.10.2003 sino a che i suddetti lavori: impianto di risalita del
parcheggio Zannoni, parcheggio di via Mercantini, manutenzione straordinaria di Corso Matteotti
non siano terminati e che non siano garantiti i collegamenti dei vari parcheggi della periferia con due
automezzi pubblici “Pollicini”. Questa mi pare che è stata una proposta che almeno sulla stampa era
condivisa anche da altri gruppi, mi risulta che aveva parlato positivamente in questo senso la
Mammoli, Giuliodori e nel precedente Consiglio aveva presentato anche un emendamento di cui poi
non si è potuto discutere, adesso sembra che ci sia anche un emendamento de La Margherita
comunque restiamo sempre dell’opinione che queste delibere debbano essere... queste ordinanze
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
debbano essere ritirate per i motivi suddetti e spero che il Consiglio Comunale sia favorevole a
questa nostra proposta, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi. Io non ho prenotazioni
per altri interventi, sì il collega Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Intervengo per primo anche perché
su questo caso mi sembra di ragionare su cose astratte, chi è favorevole, chi non è favorevole, i
commercianti sono da parte, quegli altri sono dall’altra però la cosa molto strana è che andando
come mio solito a rovistare tra le molte carte di questo Comune, forse anche troppe, sono riuscito a
trovare uno studio commissionato e quindi pagato dall’amministrazione comunale precedente alla
ditta Sintagma S.r.l. per quanto riguarda il famoso piano urbano generale del traffico, ebbene, questi
sono due grafici che ho in mano, sono dei sondaggi che la Sintagma ha stilato per poter presentare
ed essere approvato in questo Consiglio Comunale il piano generale urbano del traffico; allora, qui è
scritto: “è favorevole alla creazione di zone a traffico limitato, ZTL? Il risultato è questo: non sono
d’accordo: 52%; va bene solo per alcuni giorni: 16%; non sono d’accordo: 32%.” Allora se questa
maggioranza si è presentata ai cittadini alle lezioni ed ha ottenuto mi sembra il 65% o giù di lì, però il
52% dei cittadini non sono d’accordo alla creazione di ZTL queste non sono cose che dico io ma
sono studi fatti e commissionati dall’amministrazione comunale, quindi non sto parlando di aria
fritta e non sto parlando di destra, sinistra, centro o partito Tizio, Caio e Sempronio, sto parlando di
dati; poi ho un altro dato significativo che la Sintagma sempre ha dato in quello studio che ripeto
abbiamo approvato in questo Consiglio Comunale, allora: “quali sono i principali problemi dovuti al
traffico? 36% mancanza di parcheggi...” mi sembra che sia abbastanza emblematico questo discorso,
si è discusso che appunto c’è questa mancanza di parcheggi e l’amministrazione comunale cosa fa?
Dice non vi preoccupate, i parcheggi ci sono là, su e giù, tant’è vero che in questi giorni circolando
per la città come fioriere messe in piazza sbucano parcheggi di qua e di là dove assolutamente una
volta era vietato sostare, vedi i parcheggi fatti questa mattina nell’area zona Garibaldi, nell’adiacenza
di rango, zona che tutti voi sapete benissimo in certe ore della giornata sono di un traffico che non vi
immaginate perché le colonne arrivano addirittura da lì fino al campo Boario, quindi, ed oltre pure...
quindi creando parcheggi a destra e sinistra come è stato fatto attualmente mi sembra sia una cosa
assurda e proprio irrazionale nel contesto di questi studi. Abbiamo tolto dei parcheggi, delle
possibilità di parcheggi in via... l’area ex SIMA, abbiamo fatto tre corsie per poter agevolare l’uscita
dal centro commerciale quindi creando una zona, una doppia riga al centro con la possibilità di non
poter parcheggiare più tant’è vero che nonostante ciò, vista l’abitudine di molte persone tra cui
anche io di parcheggiare in quella zona perché quasi sempre si riusciva a trovare un buchino per
poter venire in piazza, sono stati messi il giorno successivo dei segnali di divieto di sosta a destra ed
a sinistra quindi altri parcheggi che vengono a mancare; ma la cosa più strana è che proprio
recentemente dopo aver messo questi divieti, che vengono fatte le multe a chi magari non ha messo
il disco orario o quanto meno ha il disco orario scaduto nella piazzetta dove si sosta a disco orario,
però tutta la fila di macchine che sostano in zona vietata e non nella zona che appunto non è
permesso il coso, non viene assolutamente fatta nessuna multa e questo l’ho verificato
personalmente con delle persone quindi questo agire mi sembra un po' troppo superficiale da parte
dell’amministrazione comunale, mi sembra che appunto ogni perplessità dovrebbe essere fugata
perché ripeto questo sondaggio è stato fatto da un organo indipendente dal Consiglio Comunale
commissionato non da una maggioranza o da un’opposizione ma commissionato
dall’amministrazione comunale, pagato e penso, non voglio scendere nei particolari abbastanza
bene, quindi io mi chiedo come mai questa amministrazione Comune è così cieca da portare in giro,
perché a questo punto si tratta di portare in giro i cittadini, perché mi associo a quello che ha detto
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Bravi prima, questa mozione è stata fatta apposta in questo Consiglio Comunale perché proprio non
se ne poteva fare a meno, perché altrimenti se sarebbe stato possibile trovare qualche appiglio per
poterla rinviare anche oggi non l’avremmo discussa. Questo perché? È semplicissimo, perché ci
sono dei gruppi che fanno parte della maggioranza che logicamente non hanno il coraggio di
esprimere spassionatamente la loro opinione quindi cercano di nascondersi dietro il dito cosa che mi
sembra sia difficile, per poter dire noi siamo d’accordo con la maggioranza però siamo d’accordo
pure con quei cittadini che non vogliono la ZTL o quanto meno questo momento perché io ripeto
sono d’accordo sulla ZTL nel centro storico, sono d’accordo, però sono d’accordo quando le
strutture ci sono, quando tutto il piano del traffico che noi ripeto nuovamente abbiamo votato in
questo Consiglio Comunale viene rispettato e quindi io ritengo che tutti questi marchingegni che
questa amministrazione comunale sta mettendo in piedi, sono dei semplici marchingegni per poter
guadagnare tempo e per poter dire ai cittadini ecco vi abbiamo accontentato, adesso abbiamo fatto
questo, abbiamo messo le fioriere che dopo tre giorni se ne sono rotte un paio perché... addirittura
sfogliando tra l’archivio fotografico che ho a casa ho ritrovato quelle cocce in una fotografia degli
anni ‘55/’60 quindi non so... forse erano cocce messe in qualche magazzino e ritirate fuori perché se
volete non l’ho qui ma vi porto quella fotografia, quindi cerchiamo di essere più seri, cerchiamo di
spendere... (fine lato B – I° cassetta)...ci tagliano i fondi, perché il Governo fa il suo lavoro
giustamente o ingiustamente, noi come amministrazione comunale abbiamo voluto che come
amministrazione comunale dovevamo agire da soli quindi dovremmo progettare quello che è per
l’amministrazione comunale, ed andare avanti con i propri soldi perché in una buona famiglia non si
aspetta che qualcuno venga in aiuto per dare un contributo alla famiglia ma ci si aspetta che quella
famiglia riesca a fare i passi, come nelle sue possibilità e che alla fine però i risultati ci siano senza
sperpero, ripeto, senza sperpero di denaro pubblico. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, dunque ho prenotato
il collega Balestra prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Adesso citiamo anche lo studio della Sintagma,
siamo arrivati... considerando che poi il piano urbano del traffico è stato approvato, io quello che
non riesco a capire di tutta questa cosa è che come al solito si confondono alcuni aspetti
fondamentali; uno: si dice che alcune operazioni viarie praticamente non sono accettate perché c’è
una mancanza di parcheggi può essere vero o no, c’è solo un problema le operazioni viarie che sono
state fatte non hanno tolto un parcheggi di quelli che c’erano prima, allora se 100 era prima e 100 è
adesso, cosa cambia? Io quello che voglio dire è che una sperimentazione sul traffico – perché di
sperimentazione si tratta – io finché non si vedono gli effetti in una città personalmente non posso
sparargli addosso, cosa che succede. Quello che praticamente mi fa un po'... soprattutto da parte di
forze politiche è un rincorrere dietro ai voti di qualcuno e soprattutto di categorie dopo che
fondamentale sono state bastonate, diciamo, nel consesso elettorale, proprio per cercare una mera
operazione di consenso senza analizzare il merito della questione, è quella la cosa secondo me più
importante da fare, il merito... valutare il merito! Noi abbiamo trasformato piazza della Repubblica
da area di passaggio perché c’era pure il divieto di sosta e di fermata in piazza almeno questa era
l’ordinanza del Sindaco, c’era anche il divieto di fermata non solo di sosta, in un’area pedonale.
Allora, o questa operazione porta degli scompensi al traffico con imbuti incredibili ma nessuno ha
mai sottolineato questo, si sottolinea sempre ed in ogni modo l’operazione dei parcheggi che non
c’entra assolutamente nulla, l’operazione dell’arredo che non c’entra assolutamente nulla con
l’operazione di viabilistica. Perché o si dice che quello che è stato fatto ha tolto 130 parcheggi, cioè
un parcheggio, o si dice questo che sono stati tolti 130 parcheggi rispetto al monte attuale o si
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propone che ci sono i lavori in via Mercantini, piazza Repubblica ritorna in una situazione ex ante
1980 con un parcheggio posizionato all’interno della piazza con le corriere, no? O si propone la
situazione che precedeva oppure c’è una operazione che non valuta il merito ma sa tanto di politico.
E visto che si parla di operazioni di viabilistica, ritengo che si deve valutare questo: che questa è una
sperimentazione e le sperimentazioni vanno valutate per quelle che sono cercando di sgomberare i
presupposti ideologici che ci sono da una parte e dall’altra, questo è il problema, su questa
operazione si è fatta molta ideologia e si è discorso poco del merito. Soprattutto di una cosa
fondamentale non si è discusso, ed è una cosa importante che non è stata mai sottolineata, se io creo
uno spazio viario nuovo, uno spazio libero nuovo, devo anche pensare cosa ci faccio con quello
spazio viario perché senno rimane un buco. Piazza della Repubblica attualmente è un buco
inutilizzato e noi non possiamo permetterci fondamentalmente di considerare la piazza principale
della nostra città come un posto dove ci giocano i bambini a pallone e questo doveva essere detto,
sono cose che devono andare insieme, perché a parte un progetto di pedonalizzazione, ci va anche
un progetto di rilancio e di vivibilità ma questo non l’ha detto mai nessuno e questo lo diremo noi.
...(intervento fuori microfono.) ... guarda che sta nel programma di governo, l’abbiamo detto ai
cittadini che ci hanno votato. Allora, ecco... e l’abbiamo detto anche... questa maggioranza l’ha detto
perché nel ’97 c’era tutta la maggioranza in progetti che sono stati praticamente portati avanti dal
1997 ad oggi e votati in questo consesso comunale su cui noi ci impegniamo a dargli le gambe entro
la fine della sperimentazione. Ma si tratta di sperimentazione e di monitoraggio su una operazione
viaria, però si sottolinea sempre per raccattare voti da una parte e da un’altra è sempre
un’operazione i parcheggi, i parcheggi, i parcheggi non pensando che fondamentalmente tutta
questa cosa dei parcheggi non c’entra per nulla. C’è tutto un altro discorso da fare! E soprattutto
non si è perché io ritengo che comunque l’operazione viaria all’interno di piazza della Repubblica
non ha portato considerando che anche prima il traffico in piazza era scarso ed era anche questo
monitorato dal piano urbano del traffico, andatevelo a vedere perché è stato messo il conta macchine
è c’era la presenza ridicola di macchine in piazza, c’era ma non era da un punto di vista
fondamentale e fondante quindi torniamo a noi, è stato presentato un ordine del giorno di Forza
Italia, Giuliodori che è in cartellina ha praticamente presentato il suo emendamento, io mi sono
permesso di presentare un emendamento all’ordine del giorno che consegno al Presidente del
Consiglio per la lettura, in cui dico... (intervento fuori microfono.) ... lo formalizzo adesso, è un sub
emendamento che fa un po' ridere però... allora, con l’impegno che comunque il centro storico della
nostra città ha bisogno di operazioni di rilancio che non sono meramente di traffico ma sono
operazioni più complesse, questo Consiglio Comunale nel 1997 ha votato il piano di recupero del
centro storico, io sfido qualsiasi cosa praticamente, qualsiasi persona a leggere la prefazione di un
piano votato all’unanimità dei tre famosi tecnici che erano Agostinelli eccetera, di leggersi quella
prefazione, le prime 5 pagine che secondo me delineano quali sono i veri problemi del centro;
leggetevela, è stata votata, quindi è un atto, quindi non è campato in aria eccetera, leggete il
problema vero del centro storico di Jesi che è un problema di funzioni ed è su quello che deve
lavorare e su quello che si sono misurate anche le recenti prese di posizione che abbiamo fatto, vedi
quella su S. Martino, perché finché noi non daremo un peso al centro con una consistenza di dare al
centro storico le funzioni perdute che fanno sì che un centro sia centro nel senso stretto della parola,
alcune sono state fatte come l’operazione BOC ma c’è bisogno di altre, di interventi urgenti e
soprattutto non più rinviabili prima che fondamentalmente quelle previsioni che sono state fatte in
quello studio e che dopo tutto sono state votate, diventino realtà. Comunque per giudicare ed entrare
nel merito della situazione io come ho detto, c’è questo sub emendamento che spero sia accettato
dalla persona che ha fatto l’emendamento e che consegno al Presidente del Consiglio.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque per chiarire, noi a questo punto
abbiamo se ho capito bene, datemi una mano anche voi, abbiamo due emendamenti, uno
l’emendamento proposto dal partito dei Comunisti Italiani che rimane valido, ed un altro
emendamento firmato dal gruppo DS. Questo è un emendamento... (intervento fuori microfono.) ...
va bene, allora a questo punto credo che sia il caso dal momento che ho solo questi due
emendamenti per ora, spero non ce ne siano altri, do lettura scusate colleghi do lettura
dell’emendamento dei Comunisti Italiani poi l’emendamento all’emendamento presentato dai DS,
poi proseguiamo la discussione, altrimenti non credo che sia chiara la questione. allora,
l’emendamento presentato dai Comunisti Italiani praticamente da la lettura ad una integrazione alla
mozione presentata da Forza Italia e recita così:
“Il Consiglio Comunale premesso che ritiene valido il progetto di inibire al traffico urbano sia
pubblico che privato il centro storico, preso atto che la soluzione adottata recentemente pur in
coerenza con quanto sopra enunciato appaiono in questo momento poco opportune e dunque in
grado di creare alcuni disagi ai cittadini residenti ed agli operatori economici, considerato che a causa
dei lavori in corso per l’erigendo parcheggio di via Mercantini alcune aree di sosta sono state
provvisoriamente eliminate, che il parcheggio autoasilo di via Mure Occidentali in alcune ore della
giornata non è interamente utilizzabile dai cittadini, che l’impianto di risalita del parcheggio Zannoni
non è ancora funzionante, che questa situazione rappresenta una novità importante che dovrebbe
essere opportunamente valutata, il corso Matteotti nel prossimo anno potrebbe essere sottoposto a
lavori di straordinaria manutenzione per esigenze riguardanti istituzioni sovracittadine. – quindi i
lavori di Gorgovivo per capirci – chiede all’amministrazione comunale di rivalutare con la massima
sollecitudine le ordinanze dirigenziali numero 123 di giugno 2003 e numero 219 di ottobre 2003
apportando correttivi ed eventualmente non escludendo un loro rinvio sino a che i suddetti lavori
non siano terminati e sino a che non siano garantiti opportuni collegamenti dai parcheggi periferici,
valuta opportuno riprendere il confronto con i cittadini e le organizzazioni di categoria
rappresentative al fine di raccogliere suggerimenti e proposte utili, per predisporre piani di interventi
condivisi e rispondenti agli interessi della cittadinanza. Ritiene infine di fondamentale importanza
lavorare sin d’ora per predisporre un progetto di recupero e di valorizzazione di corso Matteotti, via
Pergolesi, piazza Colocci, piazza Federico II da realizzare dopo la conclusione dei lavori di corso
Matteotti.”
Questo è il testo dell’emendamento presentato dai Comunisti Italiani, che ricordo a tutti i consiglieri
dovrà comunque pronunciarsi sull’accettazione o meno di questo emendamento il proponente della
mozione che è Francesco Bravi del gruppo di Forza Italia. Invece do lettura dell’emendamento
all’emendamento dei Comunisti Italiani presentato dal gruppo DS, quindi:
“... preso atto che le soluzioni adottate in conformità degli obiettivi del progetto sopra enunciato
sono state considerate come elementi di disagio da parte degli operatori economici del centro
storico; considerato che a causa dei lavori in corso...” scusate... non c’è Balestra, facevamo prima a
puntualizzare l’emendamento perché di fatto si ripete in alcune parti lo stesso... va bene, comunque
do lettura integrale “... che a causa dei lavori in corso per l’erigendo parcheggio di via Mercantini
alcune aree di sosta sono provvisoriamente eliminate, che il parcheggio autosilos di via Mura
Occidentali in alcune ore della giornata non è utilizzabile dai cittadini – fino a qui identico
all’emendamento dei Comunisti Italiani – che l’impianto di risalita del parcheggio Zannoni sarà
attivato entro breve tempo – identico – non è funzionante, che il trasferimento del mercato dei
produttori agricoli in zona Porta Valle e lo spostamento della fermata bus in via Mura Occidentali
hanno comportato una riduzione dei posti auto adiacenti il centro storico, che in corso Matteotti nel
prossimo anno potrebbero essere svolti i lavori di straordinaria manutenzione delle opere
infrastrutturali: chiede di monitorare con sollecitudine gli effetti dell’ordinanza dirigenziale emessa in
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merito all’isola pedonale e di attivare un tavolo di confronto con i cittadini e le organizzazioni di
categoria rappresentative al fine di raccogliere i suggerimenti e le proposte utili e predisporre un
nuovo piano di interventi condiviso e corrispondente agli interessi della città. Ritiene di
fondamentale importanza lavorare sin da ora per predisporre un progetto di recupero e di
valorizzazione di corso Matteotti, di via Pergolesi, piazza Colocci, piazza Federico II° da realizzare
alla conclusione dei lavori di corso Matteotti.” Poi qui tra parentesi “asta del centro storico” dico
bene Balestra? Allora io ho dato lettura, la prima lettura l’emendamento proposta dai Comunisti
Italiani e poi l’emendamento all’emendamento dei DS che comunque insomma, consiglieri sono
emendamenti che si superano uno con l’altro nel senso che se viene votato l’emendamento
all’emendamento è sostitutivo, sia l’emendamento che propone Giuliodori alla mozione sia
l’emendamento all’emendamento che propongono i democratici di sinistra. Va bene allora a questo
punto ho prenotato il collega Bucci, prego collega Bucci.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): ...(intervento fuori microfono.)...
scusate, forse è il caso che chi ha proposto l’ordine del giorno, la mozione, chi ha proposto gli
emendamenti, il primo emendamento il PDC si esprimano sull’accoglibilità o meno, perché secondo
me questo è l’oggetto della votazione che andremo a fare, quindi forse conviene prima discutere
questo.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Potremmo pure volendo... grazie
Presidente che mi hai dato la parola automaticamente... potremmo pure discutere un attimo per
convincere il proponente all’emendamento ad accettare oppure no l’ultimo emendamento sulla base
di qualche valutazione che si potrebbe fare in ragione dell’ultimo emendamento presentato.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusate colleghi per favore, a questo punto
io se il gruppo di Forza Italia ritiene opportuno intervenire in questo momento e definire,
pronunciarsi in merito all’accoglimento o meno dell’emendamento del gruppo dei Comunisti
Italiani...
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io chiedo scusa un attimo. Se io
volessi dire Forza Italia per cortesia non l’accettare oppure Forza Italia accettalo e lo voglio dire in
Consiglio o dire la stessa cosa al gruppo dei Comunisti Italiani prima che loro prendano una
decisione di questo tipo...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi scusate, io vi invito un attimo, in
tutti gli ordini del giorno noi abbiamo discusso in merito all’ordine del giorno ed agli emendamenti
presentati poi nel momento della votazione, nelle dichiarazioni di voto, il gruppo che ha presentato
l’ordine del giorno o la mozione si pronuncia in merito all’accoglimento o meno, poi dopo nelle
comunicazioni, nelle dichiarazioni di voto ogni gruppo decide il da farsi in merito al voto, quindi in
questo momento io ho chiesto ma non pretendo ovviamente perché non è previsto da nessun
regolamento, ho chiesto al gruppo di Forza Italia se intende pronunciarsi in questo momento se non
intende pronunciarsi continuiamo con il dibattito ed i consiglieri comunali discutono in merito
all’ordine del giorno presentato ed in merito agli emendamenti presentati poi nelle dichiarazioni di
voto i vari gruppi chiariranno la propria posizione al voto. Ho prenotato il collega Bravi, prego.
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CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Io vorrei avere un po' le idee più chiare
perché bisognerebbe sapere se dobbiamo accettare l’emendamento o il sub emendamento quindi io
spero che si decidano a mettersi d’accordo perché almeno esprimerò il mio parere.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa Bravi, io ti invito... scusate, cerchiamo
di non essere troppo contorti perché già qui...
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Contorto è quel procedimento lì.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: ... nel senso Bravi, i due emendamenti
presentati, l’emendamento e poi l’emendamento all’emendamento sono stati presentati e
certamente non si è trovata una soluzione perché altrimenti non credo... non lo dovrei dire io però ci
sono questi due documenti perché rispecchiano le diverse posizioni, posizioni non identiche rispetto
all’emendamento alla tua mozione, quindi a questo punto dobbiamo discutere tenendo conto di
questi tre documenti: la tua mozione, l’emendamento alla tua mozione e l’emendamento
all’emendamento proposto dai DS; per adesso non ci sono altre posizioni quindi in merito a questo
chiediamo la parola e pronunciamoci, Bravi spegni o intervieni?
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Non accetto nessuno dei due.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, ho prenotato sempre il collega Bucci,
prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Grazie, io intervengo per
disquisire sulla mozione presentata dal gruppo di Forza Italia essenzialmente su alcuni punti, quando
si parla di enormi disagi per i cittadini residenti nel centro storico che secondo me questo enorme
disagio non è quello che è emerso dall’assemblea che è stata fatta in questa sala qualche settimana
fa, in cui i cittadini del centro storico interessati invece hanno essenzialmente manifestato
un’adesione alla pedonalizzazione pur presentando alcuni problemi e pur evidenziando alcune
necessità quali quella del controllo sui permessi e sugli accessi eccetera quindi questo elemento di
enorme disagio che viene posto nella mozione secondo me non esprime la realtà espressa dai
cittadini e tra questi tra l’altro mi ci inserisco essendo anche io un residente del centro storico.
Secondo me in questa vicenda la cosa importante da notare è come alcuni cittadini, alcune categorie,
alcune posizioni hanno avuto un rilievo anche sulla stampa a differenza di tutta un’altra serie di
cittadini, di posizioni e categorie che invece sulla stampa, sulla discussione e nelle attività dei gruppi
politici non sono stati presi in considerazione, questo è un tema che ho già anticipato in merito alla
pedonalizzazione, io ritengo che all’interno del centro storico dei residenti, ma all’interno della città
stessa ci sia una parte dei cittadini e di categorie professionali ed economiche che sono invece a
favore della pedonalizzazione, solamente che queste categorie non hanno accesso alla pubblicità,
alla comunicazione della loro posizione; questo secondo me è un grosso problema perché significa
che in questa città evidentemente non tutte le opinioni dei cittadini hanno uguale amplificazione e
questo secondo me è un problema politico, non tutte le opinioni dei cittadini, dei gruppi – gruppi
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non parlo politici ma sociali – non tutte le opinioni dei gruppi politici hanno la stessa rilevanza sui
titoli dei giornali ma anche nella discussione o sull’assunzione da parte dei gruppi politici nelle loro
attività di presentazione di mozioni eccetera. Questo è il primo tema, il secondo tema è nel merito
della cosa, secondo me in questa fase Jesi sta passando dalla Jesi paese, la Jesi che usava la piazza
della Repubblica come autosalone e non è un ricordo di trent’anni fa è un ricordo di qualche anno,
alla Jesi città che valorizza il suo patrimonio ed il patrimonio è fondamentalmente quello degli spazi
urbani complessivi, sia del centro storico che anche degli spazi dell’intera città anche quelli degli altri
quartieri. Allora la città valorizza questi spazi e quindi comincia a pensare ad un uso diverso di questi
spazi che non sia solo condizionato e finalizzato alla percorribilità ed all’automobile, allora secondo
me questo segna questa fase e questo provvedimento dell’amministrazione segna questo passaggio
– scusate ma qua è impossibile parlare.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci...
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): No, scusa Fiordelmondo non ho
finito, ho detto che era impossibile parlare in questa situazione di brusio, io ho difficoltà a
concentrarmi su quello che sto dicendo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): ... chiedevo un po' più di silenzio.
Secondo me stiamo, questa decisione dell’amministrazione complessivamente segna questa fase di
passaggio nella cultura cittadina, la cultura che vede nella valorizzazione degli spazi pubblici ed in
una valorizzazione di tipo pedonale, commerciale ed espositivo da parte della città in senso lato
ovviamente, la finalità degli spazi urbani allora supera la vecchia idea che invece le piazze dovessero
servire solo per andare con la macchina e per parcheggiarla e questo secondo me va segnalato
perché va riconosciuto. Questo nel dibattito, nelle mozioni, né in quella di Forza Italia ma neanche in
quella dei Comunisti Italiani secondo me emerge questo dato che sta avvenendo un passaggio
culturale, questa decisione segna un passaggio nel modo in cui i cittadini stanno vedendo la città ed
anche qui secondo me si può trarre motivo ed indicazione dall’assemblea che c’è stata in questa sala
quando i commercianti in particolare hanno detto, hanno manifestato la loro disponibilità e la loro
esigenza di elaborare progetti sul centro storico perché in quella situazione si parlava appunto del
centro storico, di elaborare progetti di valorizzazione degli spazi del centro storico. Anche qui ancora
una volta segnando che c’è un passaggio, un’evoluzione ancora una volta, per fare una battuta,
rispetto alla piazza della Repubblica autosalone. Questa situazione secondo me è anche segnalata da
tutte quelle voci che dicevo prima che esistono nella città e che non trovano adeguata amplificazione
sulla stampa ed all’interno di questo Consiglio e trovano sicuramente molta parte della popolazione
d’accordo sulla volontà e sul progetto di valorizzazione del centro storico. L’ultima cosa che volevo
dire è che proprio siccome questa inversione di tendenza, questa evoluzione nel pensiero della città è
in corso, secondo me questa fase è sicuramente transitoria, non può essere che questo, non
transitoria nel senso della mozione o delle mozioni che indicano la revoca dei provvedimenti,
transitoria perché secondo me questo non può essere che l’inizio di una operazione complessiva sul
centro storico e sulla città di riflessione, di riprogettazione e di riuso della città, degli spazi pubblici,
di valorizzazione e quindi l’inizio di un progetto complessivo e culturale che trova nella città il suo
elemento di base, allora per queste ragioni secondo me la mozione del gruppo di Forza Italia non
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può essere condivisa e secondo me questa mozione tra l’altro ignora che una parte consistente della
popolazione è invece d’accordo per una attività sempre più forte di valorizzazione, di
pedonalizzazione del centro storico ed in questo senso secondo me ci sono stati alcuni interventi
registrati nell’assemblea che si è svolta qui nella sala consiliare qualche settimana fa. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato il collega
Grassetti, chiedo scusa Grassetti aveva richiesto la copia degli emendamenti adesso il personale di
Segreteria sta facendo le copie che distribuiremo a tutti i Capigruppo. Se vuoi aspettare il testo...
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ... intanto siamo nella palestra,
comincio a fare qualche esercizio di riscaldamento. Io parto dall’intervento che ha fatto adesso il
collega Bucci. Il collega Bucci ha espresso alcuni concetti rispetto ai quali io non credo, lui dice una
parte consistente dei cittadini è d’accordo per la pedonalizzazione del centro storico, io collega Bucci
mi permetto di rilanciare rispetto alla valutazione che hai fatto tu, secondo me la totalità dei cittadini
escluso qualcuno incapace di intendere e di volere è d’accordo per la pedonalizzazione del centro
storico così come noi abbiamo detto sempre, siamo tutti d’accordo perché il centro storico non
diventi un autosalone o non diventi un luogo d’arrivo per parcheggiare la macchina, siamo tutti
d’accordo perché il centro storico venga restituito ai cittadini e diventi il salotto buono della città;
adesso però il problema non è sul principio, il problema e sullo strumento per raggiungere quel
principio, la discussione di questa sera fa riferimento non all’obiettivo ma alla strada da percorrere
per raggiungere quell’obiettivo. Allora, vorrei fare un minimo di chiarezza, una parte di noi
consiglieri sostiene che la strada passa attraverso una decisione immediata e che pensa di risolvere il
problema mettendo due sbarre qualche segnale in mezzo alla piazza della Repubblica ed i Vigili al
confine di questa zona che cominciano a mitragliare multe come è successo da questa estate sino ad
oggi, ancora succede, bersagli di queste mitragliate sono anche seduti in quest’aula anche nei seggi
più importanti, mi riferisco al Sindaco che ci ha rimesso anche lui, ma non credo che questo
strumento sia – indipendentemente dalla multa Sindaco stavo scherzando, non era... – idoneo a
raggiungere l’obiettivo. Noi un’altra parte dei consiglieri e faccio riferimento non solo a quelli di
centro destra, mi sembra di aver capito che c’è una valutazione di tipo – passatemi il termine –
trasversale per la quale la strada per raggiungere il medesimo obiettivo passa attraverso una
progettazione di natura strutturale, voi dite “chiudo chi si è visto, si è visto, chi arriva, arriva, chi non
arriva, non arriva” noi diciamo: “sì chiudiamo ma prima di chiudere facciamo in modo che ciascuno
di noi possa utilizzare il centro storico” indipendentemente dalla capacità per esempio di muoversi,
dalla capacità fisica di recarsi al centro, dovuta a problemi di disabilità, dovuta a problemi di
anzianità, dovuta a problemi di trasporto pubblico ed anche non ultimo dovuto a problemi di tempo
perché se è vero che è possibile parcheggiare al di fuori della città come è giusto che sia per
raggiungere il centro della città è necessario che trascorra un certo tempo e probabilmente quel
tempo assommato al tempo necessario per effettuare gli acquisti, per fare la passeggiata, per
incontrare gente, per fare tutto quello che si fa al centro può diventare un tempo eccessivo rispetto
alle proprie disponibilità e allora io credo che un’amministrazione che si richiami come questa
perché nel manifesto di questa amministrazione c’è scritto che si richiama alla solidarietà,
all’attenzione, alla disponibilità verso non solo tutti i ceti, ma a tutte le categorie anche sociali, non si
può esimere da una valutazione di questo tipo. Chiudere drasticamente il centro storico impedendo a
chiunque di entrarvi significa impedire agli svantaggiati in quelle ore di entrare nel centro storico, agli
anziani in quelle ore di entrare nel centro storico, ad altre categorie, a chi non ha più di troppo tempo
da perdere ad entrare nel centro storico, allora basterebbe girarsi un po' intorno nelle regioni vicine,
penso all’Umbria ed ancora una volta cito Perugia, dove è stato realizzato un sistema di risalite che
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ha certamente il suo costo ma che non è una spesa ma un investimento perché allora sì, dando la
possibilità al cittadino di parcheggiare intorno alle mura della città, fuori dalle mura della città allora
sì che io posso chiudere perché il cittadino che parcheggia intorno alla città prende la scala mobile,
prende l’ascensore, prende il percorso meccanizzato e rapido che lo conduce al centro. Grazie per
l’attenzione, io se volete posso continuare ancora ma non credo che sia il caso di fare una gara tra la
mia voce e quella degli altri che parlano, anche perché penso che perdereste però non si capirebbe il
senso. Voglio dire, adesso con riferimento... questo è il principio quindi non ci inganniamo quando
andiamo a discutere o a votare, non è sull’obiettivo che stiamo discutendo ma sullo strumento, è
proprio in ragione del fatto che discutiamo sullo strumento, volevo ricordare a me stesso ed anche
agli autorevoli alleati della Casa delle Libertà che hanno depositato una mozione nella quale io credo
e che sono disposto a votare in ogni caso, perché la condivido, volevo ricordare dicevo che
l’emendamento proposto dal PDC che sto leggendo mi sembra tutto sommato accettabile perché dal
punto di vista del merito in qualche modo lo ritengo compatibile con una integrazione a quello
presentato da Forza Italia, non mi sembra accettabile invece l’emendamento presentato dai DS che
pretende di sostituire, cambiandone esattamente lo spirito e non incidendo affatto sulla determina
dirigenziale che noi chiediamo di sospendere al appunto che se noi accettassimo quest’ultimo
emendamento stravolgeremo esattamente lo spirito, non così invece credo avvenga per
l’emendamento del PDC che dichiaro sin d’ora che voterò favorevolmente a questo documento
presentato da Forza Italia sia che lo stesso venga emendato, sia che resti così come è, chiedo a Forza
Italia tuttavia di ripensarci e di accogliere l’emendamento presentato dal PDC.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, ho prenotato il
collega Gregori, prego.
CONSIGLIERE – GREGORIO GREGORI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente. Io inviterei a
riflettere un po' di più su questo discorso che non è un discorso semplice e che va chiuso in poche
battute, a riflettere di più sulle scelte che un’amministrazione comunale nel tempo opera, ricordo
alcuni dati: tipo via del Fortino con 11 esercizi chiusi e con solo 2 esercizi rimasti aperti dopo che si è
operata la scelte di palazzo Battaglia, vi è in un momento di crisi, di crisi profonda, non la nega
nessuno la crisi del commercio che quindi crea difficoltà all’interno della struttura stessa e della
gestione stessa di un operatore, non vorrei che l’amministrazione comunale prendesse decisioni atte
ad incrementare ancora e notevolmente quella crisi che è già in atto. Io posso parlare perché sono
residente nel centro storico e sono un operatore del centro storico e quindi vivo le due cose con la
medesima intensità, l’isola pedonale che è la certezza, è il punto d’arrivo di un percorso che come ha
detto il collega Grassetti qualsiasi persona vorrebbe vedere e vedere realizzata al più presto ma non si
può fare come l’Architetto Bucci che mi dispiace perché Architetto e mi pensa un progetto partendo
dal tetto; chiudere senza aver realizzato quel percorso che io ritengo primario per la ricerca di un
salotto, del salotto buono della città e cioè quel percorso che guarda all’arredo urbano,
all’accessibilità ed alla fruibilità del centro storico, guarda ai famosi parcheggi ma guarda anche ad
un rilancio e non ad un appesantimento della crisi verso il commercio e l’artigianato e quindi l’isola
pedonale dovrebbe essere il non plus ultra alla fine di questo percorso, il centro storico è stato
penalizzato diverse volte, vuoi per lavori in corso che si sono prolungati nel tempo, vuoi per alcune
scelte un po' affrettate. Queste scelte hanno fatto ulteriormente chiudere esercizi che non si sono più
riaperti, certe scelte hanno anche penalizzato fortemente i cittadini del centro storico, però il centro
storico è il fulcro della città quindi non è né dei commercianti né dei residenti, il centro storico è di
tutta la città, dovrebbe essere il gioiello, il fiore all’occhiello di quello che è una città e di quello che
una città sa esprimere, se noi il centro storico lo svuotiamo ma non di macchine, di quello bisogna
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svuotarlo ed anche al più presto, ma di quella che è la sua caratterizzazione e cioè la vita reale del
centro storico, noi pensiamo da sempre al discorso e poi lo vediamo con i nostri occhi e ci siamo
anche dentro, i palazzi storici si trovano qui non stanno nelle campagne, il discorso del palazzo della
Signoria di quelli che sono i palazzi principali si trovano al centro quindi il gioiello, quello che deve
essere rimarcato, su cui fortemente si deve investire e su cui comunque le amministrazioni sono
intervenute, bisogna rivitalizzarlo, c’è stata questa sperimentazione e va bene, una sperimentazione
che ha portato anche note positive affianco a degli scompensi, però è una sperimentazione; abbiamo
visto che l’isola pedonale secondo me è qualcosa di valido e di positivo, abbiamo visto però che ha
comportato dei giri e delle disfunzioni grosse ai suoi margini, allora secondo me, dico che vale la
pena cercare di rivedere e farlo al più presto, io non appoggerò il discorso di monitorare, io dico che
bisogna rivedere e farlo al più presto appoggiando il discorso del Consigliere Giuliodori, questo
progetto di pedonalizzazione affinché questo arrivi alla fine di un percorso valido e coordinato
grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Gregori, ho prenotato il
collega Brunetti prego.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, io credo che ed è stato ribadito
anche qui che a tutti sta a cuore la pedonalizzazione del centro storico e la sua rivitalizzazione, il suo
rilancio, condivido le dichiarazioni del Consigliere Gregori dicendo che il centro storico non è né dei
residenti né dei commercianti ma un patrimonio di tutta la città sono pienamente d’accordo con te
Gregori ma io vorrei anche allargarlo, non solo il patrimonio della città ma di una comunità più
estesa, un patrimonio della Vallesina perché se Jesi si deve porre come giustamente si pone, come
giustamente si pone come punto di riferimento per una comunità più larga io credo che il centro
storico in un certo senso non appartiene solo a noi cittadini ma appartiene a tutti i facenti parte di
questo comprensorio, il centro storico pulsa di attività, di fermenti culturali, di commercio
caratteristico e quant’altro quindi pedonalizzare il centro storico è un obiettivo che noi abbiamo tutti,
che caratterizza da sempre i filoni delle amministrazioni precedenti ma chiudere il centro storico
quindi la sua completa pedonalizzazione vuol dire avere completato un disegno complessivo della
città che consenta di compensare gli effetti di questa chiusura perché poi noi non possiamo fare un
patrimonio a se stante, vogliamo tutti – lo sentito anche qui – che questo centro storico pulsi, che
questo centro storico crei movimento, allora dobbiamo dare opportunità a che questo si verifichi,
quindi la chiusura, la pedonalizzazione del centro storico è un obiettivo che ha larga maggioranza
nella città e questo secondo noi va fatto quando sono stati completati tutti quegli adempimenti che
consentono di attenuare e di annullare gli effetti della sua chiusura e nello stesso tempo del suo
rilancio, quindi consentire a tutti non solo i cittadini jesini ma tutti gli appartenenti di una comunità
più vasta la visita, la partecipazione, l’acquisto, il percorso, il vivere il centro storico. Questo è
l’obiettivo di fondo, io rispetto... (fine lato A – II° cassetta) ... che ci ha letto Brazzini, vorrei dire
due cose: uno, caro Brazzini noi abbiamo votato gli indirizzi del piano urbano del traffico, non
abbiamo... il piano urbano del traffico non è un elemento cocente che obbliga questa o qualsivoglia
amministrazione a, abbiamo votato gli indirizzi, quindi una parte del piano urbano del traffico, e sul
piano urbano del traffico sicuramente la Sintagma ha fatto un sondaggio, ha fatto delle verifiche
perché gli interventi devono essere analitici per fare proposte serie ed il PUT secondo noi va calato il
più possibile per intero nella città ivi compreso anche il discorso del centro storico quindi noi
abbiamo sempre collegato come socialisti il discorso dell’urbanistica, del traffico in generale su tutta
la città ivi compreso anche il centro storico. Nel merito dell’ordinanza noi abbiamo avuto modo di
pronunciarci nel senso di invitare l’amministrazione Sindaco in testa ad una rivisitazione, una
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verifica dell’impatto che questo ha avuto nella sua esecutività iniziale, mi riferisco alla prima
ordinanza, sicuramente forse l’amministrazione non ha analizzato bene quello che era lo scenario,
che tipo di impatto esso ha avuto ma è chiaro che per esempio la cosa più evidente della... non
voglio dire superficialità ma quanto meno del non eccessivo esame degli effetti di questa prima
stesura dell’ordinanza si evince dal doppio senso in via Pergolesi, io credo che quello Sindaco abbia
la bontà di riconoscere che è stata detta in assemblee pubbliche quindi in maniera chiara, quella era
una configurazione di un trattamento di una via centrale per la vivibilità del centro storico, il doppio
senso chiaramente ha lasciato tutti perplessi. Però devo dire anche che ho partecipato io come altri di
voi ad assemblee sia qui in Consiglio Comunale sia di commercianti con esponenti
dell’amministrazione comunale Sindaco in testa, credo però che ad un invito che veniva da parte
nostra ma da parte della città di riprendere in esame, di valutare gli effetti dell’impatto di questa
prima ordinanza, l’amministrazione abbia preso atto che alcune situazioni andavano corrette e credo
che abbiamo tutti potuto vedere che nell’ordinanza successiva alcune situazioni sono state come
dire riviste, alcune istanze sono state accolte. Certo, noi rimaniamo dell’opinione che la
pedonalizzazione del centro storico quindi anche l’intervento generale dopo tutto quello di cui
dicevo prima, interventi parziali forse era meglio non farne, sono stati fatti però bisogna dare atto
anche all’amministrazione che ha rivisto il suo percorso perché qualsiasi persona, qualsiasi
amministratore, qualsiasi manager fa una scelta, ne valuta l’impatto, poi è anche intelligenza
correggere magari un impatto sbagliato o non del tutto confacente a quello che si pensava; quindi
abbiamo visto nell’amministrazione la volontà effettiva di voler correggere questo provvedimento
però non basta, forse e qui nella mozione che è integra, nell’emendamento che integra
l’emendamento presentato dai Comunisti Italiani al quale noi siamo favorevoli, questo ultimo
presentato ci sembra un di più che ci vede ancor più favorevoli e corrisponde un po' al nostro modo
di vedere la situazione così come è cioè ad ordinanze ormai in corso, ecco qui si fa espresso invito
all’amministrazione di monitorare gli effetti, quindi di valutare sempre per poter poi eventualmente
correggere gli effetti di questa ordinanza attualmente vigente e qui un discorso che ci sta
particolarmente a cuore e che noi abbiamo detto in pubblica assemblea è quello di riprendere un
confronto serio con tutti i cittadini, con i residenti, con i commercianti, con i liberi professionisti, con
coloro che operano nel centro storico perché questo è un patrimonio di tutti e deve essere da tutti
vivibile, per poter addivenire a dei correttivi o a delle soluzioni che siano il più ampiamente
condivise, crediamo che l’amministrazione dopo il primo impatto iniziale su questo percorso tant’è
appunto dicevo prima ha rivisto l’ordinanza iniziale in alcuni aspetti essenziali, questo ordine del
giorno credo incoraggi ancor più l’amministrazione a proseguire in questo percorso, con la
consapevolezza però che mai è dato per scontato dall’inizio, i provvedimenti si possono correggere,
deve esserci massimo ascolto cercando di non penalizzare nessuno ma di prendere provvedimenti il
più ampiamente condivisi per poter proprio rivitalizzare, rilanciare il centro storico di Jesi nella sua
completezza alla luce anche di un discorso che va al di là della città stessa, quindi noi voteremo a
favore dell’emendamento proposto da Balestra.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti, ho prenotato
Giuliodori prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Grazie Presidente. Io vorrei all’inizio del
mio intervento cercare di chiarire alcuni aspetti di natura politica e di natura tecnica che mi sembrano
propedeutici all’intervento che poi andrò nel proseguo a svolgere. Io ritengo che dal punto di vista
politico fa parte della normale dialettica in una istituzione democratica ed elettiva dove esiste una
maggioranza ed una opposizione che in alcuni momenti ci siano non sintonie all’interno della
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maggioranza stessa. Questo non è dal punto di vista politico e della tenuta sostanziale della
maggioranza un problema nel momento nel quale si condividono le scelte di fondo
dell’amministrazione comunale e nel momento nel quale c’è e viene ribadita con forza l’esigenza di
avere nel futuro obiettivi in comune e quindi la necessità di arrivare fino alle estreme conseguenze
all’interno di questa legislatura, fino alla fine di questa legislatura. Io ritengo sia importante porre
questo perché anche su questo aspetto non bisogna eccessivamente radicalizzare il discorso e non
bisogna nemmeno drammatizzarlo, ci troviamo di fronte e qui entro nell’aspetto tecnico, ad una
scelta tecnica, per quanto importante attorno alla quale alcuni di noi esprimono delle perplessità e
faceva bene il Consigliere Gregori a sottolinearlo che non riguardano l’obiettivo di fondo, io non
credo di sbagliare se dico che questa città è ormai dalla fine degli anni ’60 inizi anni ’70 che vuole
arrivare progressivamente ad una riduzione del carico di traffico all’interno del centro storico. Qui
non c’è più l’ex Consigliere Zagaglia che prima era nel pubblico ma se noi prendiamo la foto che
ritrae la Giunta Massaccesi che fa la biciclettata nel centro storico vediamo in prima fila Zagaglia e lui
stesso ci poteva confermare questo. Quindi è ormai un percorso che va avanti da 30
anni...(intervento fuori microfono.) ... non per quello l’avete perso, non per quello, non per quello, è
perché c’erano anche altri problemi, c’era la crisi della Gherardi, c’erano tanti altri problemi che
dimostravano forse la non più sintonia di quella maggioranza e di quel gruppo dirigente con la città,
c’erano altri problemi, ma comunque non è questo l’aspetto caratterizzante; l’aspetto caratterizzante
Consigliere Belluzzi è la continua ricerca di una soluzione che possa rendere quanto più vivibile il
nostro centro storico. Io non mi ripeto, l’ho detto anche nell’articolo che ho fatto per Jesi Oggi, quali
sono state le tappe, ma sono state tutte tappe, questo ci tengo a sottolinearlo, dove a seguito di una
limitazione del centro storico faceva riscontro una serie di interventi che tendevano a limitare
l’eventuale disagio che questa chiusura poteva creare. Poi si potevano condividere quelle scelte, non
condividere, si potevano ritenere sufficienti, insufficienti, palliativi, specchietti per le allodole, quello
che ci pare ma comunque c’era una risposta conseguente nel momento nel quale si andava ad una
limitazione del centro storico, del traffico all’interno del centro storico. Noi riscontriamo che questa
volta questo sia mancato, ma soprattutto non si sia tenuto conto forse perché era anche difficile
tenerne conto che contemporaneamente andavano avanti subito o in divenire, soluzioni che
rendevano ancora più difficoltosa la stessa scelta, mi riferisco per esempio alla decisione assunta
dalla direzione della ASL di dare ai propri dipendenti una risposta che oggettivamente toglie
parcheggi a ridosso del centro storico, mi riferisco alla possibilità concreta che nel prossimo anno o
nei prossimi mesi, comunque non nel lunghissimo periodo anche perché come diceva Caines nel
lungo periodo siamo tutti morti, quindi nel breve periodo si possa arrivare a lavori all’interno del
centro storico ed in special modo di corso Matteotti che possano rendere ancora più difficoltosa e
disagevole la vita per i cittadini residenti e per gli operatori commerciali. Ecco che noi abbiamo fatto
una proposta come partito, e la proposta – qui permettetemi che dia l’interpretazione autentica – mi
sembra che sia abbastanza chiara quando sotto il primo “chiede” dice “di rivalutare con la massima
sollecitudine le ordinanze – e via la sequela di numeri – apportando correttivi ed eventualmente non
escludendo un loro rinvio sino a che i suddetti lavori non siano terminati e sino a che non siano
garantiti opportuni collegamenti dai parcheggi periferici, cioè la nostra mozione prende atto di un
disagio chiede al Sindaco ed all’amministrazione comunale di valutarlo e di dare una risposta
qualunque essa sia, non però facendo finta che questi disagi non esistano. A tutt’oggi risposte non ci
sono state, noi... fa ridere noi, io in questo momento chiedo al Sindaco, all’amministrazione
comunale anche adesso di poter dare risposte che possano venire incontro ai contenuti di questa
mozione. E concludo con un’altra osservazione, io non ritengo che su questi aspetti si possa come
magari è avvenuto nel passato più o meno recente, si possa dare etichette di affidabilità a questo o
quell’altro consigliere comunale a questo o quell’altro partito, a questo o quell’altro gruppo nel
momento nel quale solleva dubbi o perplessità quasi che la questione fosse un totem, quello che si
metteva al centro dell’accampamento indiano e che come tale era intoccabile. Qui si tratta Sindaco,
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Assessori, consiglieri comunali, di discutere attorno ad un progetto che è ben più vasto e ben più
ampio di quello della chiusura al traffico del centro storico, si tratta cioè di capire che il nostro centro
storico ha la possibilità o dovrebbe averla di una sua rivitalizzazione soprattutto mettendo mano a
lavori di recupero e di miglioramento di alcune vie e di alcune piazze dello stesso e che attualmente
invece risentono di una certa usura e cioè la chiusura del centro storico dovrebbe essere all’interno
di un progetto complessivo che rivaluti, dia decoro e spessore al centro storico che lo stesso Piovene
nel suo viaggio in Italia definiva “...di poco men bello di quello di Urbino...” questo è secondo me
l’obiettivo ed il progetto che l’amministrazione comunale dovrebbe presentare. Su questo si gioca la
differenza fra destra e sinistra non su un divieto e sulle fase orarie ma sui progetti complessivi di
recupero, su quello che attiene alla stessa identità e visione della città, altrimenti rischiamo davvero
di mettere in crisi i nostri rapporti quando invece è necessario contribuire insieme su progetti di
ampio spessore della città e chiudo davvero con un’altra osservazione, spesso noi traiamo delle
nostre conseguenze anche radicali perché non siamo in grado di dare risposte a situazioni che già
esistono, noi fino adesso in piazza della Repubblica avevamo una ZTL, poi se non viene rispettata è
un altro problema, in via Pergolesi avevamo una ZTL poi se non viene rispettata è un altro problema,
in alcune parti del quartiere che noi chiamiamo S. Pietro, del centro storico, avevamo una ZTL poi se
questa non viene rispettata è un altro problema. Allora facciamo in modo anche essendo rigorosi che
questo avvenga, se già avvenisse questo io credo che ci sarebbero dei benefici, se invece noi
riteniamo che proprio perché non avviene questo e necessario alzare il tiro, insomma non
affrontiamo il problema in modo corretto e rischiamo di avere una non sintonia con parti qualificanti
della nostra città. Concludo quindi Sindaco il mio intervento, chiedo se è possibile una risposta da
parte dell’amministrazione comunale se questa risposta la riterrò soddisfacente decideremo come
comportarci nei confronti della nostra mozione, altrimenti la sottoponiamo alla votazione di questo
Consiglio Comunale. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, ho prenotato il collega
Cercaci prego.
CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, io colleghi questa sera
ho sentito delle affermazioni che mi hanno lasciato abbastanza perplesso, sostenere che questo
progetto portato avanti dall’amministrazione abbia cambiato la nostra Jesi da paese a città
francamente mi sembra un po' eccessivo, la piazza secondo me invece testimonia il contrario, tutti
questi cartelli, tutte queste cose che sono state messe un po' così sembrerebbe in maniera affrettata
danno proprio l’idea e l’immagine opposta, io sono sicuro che il progetto è valido, anzi do atto
all’amministrazione di aver portato avanti un qualcosa che forse è necessario per la città, quello che
critico, quello che mi sento di contestare però è il metodo, è la fretta con la quale si è voluto mettere
in piedi un progetto che viceversa merita ponderatezza, calma e la partecipazione di tutti coloro che
sono soggetti protagonisti del centro storico, altrimenti si rischia quello che sta accadendo,
contestazioni, situazioni non ponderate rimaste a metà strada che poi si cerca di tamponare ma non
si sa come, e soprattutto il malcontento dei cittadini. Io credo che forse la cosa più giusta da fare ora
è quella di tornare ad uno status quo, sospendere le ordinanze ma nella logica e nell’ottica di
ripristinarle a breve dopo però che si è studiato in maniera approfondita tutto l’argomento cercando
– quantomeno – di non tralasciare niente di quello che possa interessare il centro storico, perché
vedete le potenzialità di questo nostro centro storico sono veramente eccezionali, veramente, e tutti i
profili devono essere considerati, non solamente appunto quello degli orari o quello del passaggio
delle macchina ma anche quelli di aspetto culturale, ambientale, dei cittadini che sono residenti,
vedete qualcuno ha detto che si è creata una sorta di conflittualità tra i commercianti e
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l’amministrazione o qualcuno dell’amministrazione ma in realtà qualcuno di voi che ha partecipato
al convegno – al dibattito – che si è instaurato al palazzo dei convegni circa un mese fa, avrà assistito
ad una partecipazione invece non solo dei commercianti ma dei residenti, di persone che non
avevano niente a che fare con il centro storico che hanno portato il loro modo di vedere con
fondamento, cioè persone che hanno criticato con fondamento la scelta, allora io dico
semplicemente posto che il progetto è valido, si deve portare alla fine un risultato di valorizzazione
del centro storico però facciamo un piccolo passo indietro che guardate non svergogna nessuno anzi
secondo me da’ merito, rivalutiamo tutto quello che c’è da rivalutare con tempi brevi quindi non è
che dico questo perché si deve andare ad un progetto che poi venga portato magari chissà quando se
non addirittura pensando di non portarlo più, proprio il contrario, portiamolo a brevis, però
portiamolo con un metodo partecipato e con un metodo che possa essere poi opposto a chi
pretestuosamente si mette in antagonismo con le scelte dell’amministrazione, ecco che allora io mi
sento di condividere quanto portato dal partito dei Comunisti Italiani perché mi sembra ragionevole,
mi sembra veramente dettato dal buonsenso mentre francamente non mi sento soddisfatto in
qualche maniera dall’altro emendamento perché di fatto lascerebbe campo ad un qualcosa già
instaurato che non va bene, che ha qualcosa che ancora non va. Quindi ecco, credo che sia
necessario arrivare ad una sospensione delle ordinanze per rivalutare il progetto in maniera più
approfondita. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci, dunque io ho
prenotato il collega Bravi, poi invece ho prenotato Curzi e la collega Meloni, direi dal momento che
il collega Bravi è già intervenuto e quindi i suoi 10 minuti li ha utilizzati allora prima facciamo
terminare gli interventi ai vari gruppi poi il collega Bravi nella dichiarazione di voto riprenderà la
parola, quindi Curzi, prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente,
sicuramente anche noi non abbiamo mai eliminato a priori il discorso dell’isola pedonale in quanto
sicuramente questa si potrebbe collocare in un contesto più definito appunto, quando cioè saranno
secondo noi pronte le infrastrutture o quello che comunque sia si è detto, quindi ci ritroviamo su
quello che è l’emendamento dei Comunisti Italiani e sinceramente non riteniamo troppo opportuno
invece l’altro emendamento in quanto il discorso di monitorare e tanto più il fatto di attivare un
tavolo di confronto con i cittadini e le organizzazioni, cioè quando questo è stato già fatto e
comunque sia non è stato dato seguito a quelle che sono state le criticità emerse, non riteniamo
opportuno riattivare questo tavolo di confronto, se questi debbono poi essere gli esiti, quindi
sosteniamo quello che è l’emendamento dei Comunisti Italiani. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, a questo punto la
collega Meloni prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Allora, io chiedo scusa per non essere
stata presente a tutto il dibattito, mi sono informata sugli interventi precedenti e desidero fare
soltanto due osservazioni penso brevi: una dal punto di vista politico ed una dal punto di vista
amministrativo e tecnico. Guardando e leggendo anche le pagine di Jesi oggi riguardo all’isola
pedonale mi pare che sia molto evidente la risposta alla domanda: che cosa è cambiato dalla ZTL a
questa proposta di isola pedonale? In effetti il cambiamento che è avvenuto con una limitazione del
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traffico da piazza della Repubblica, che faceva fare un po' il giro per la parte opposta della città è una
limitazione abbastanza contenuta del traffico in determinati orari e poi supportati da particolari
motivazioni, questo è avvenuto durante l’estate e questo sta avvenendo in questi mesi. Ora sulla
filosofia della pedonalizzazione del centro storico mi pare che nonostante le diverse posizioni anche
interne ai vari gruppi ci si ritrovi tutti e cioè la valorizzazione di un centro storico di pregio quale è
quello di Jesi passa anche per la realizzazione dell’isola pedonale, cosa che è avvenuta in tutte le
migliori città e migliori tradizioni; dal punto di vista politico poi tutti noi siamo consapevoli che il
centro storico non è come una qualsiasi altra parte della città, ma è un particolare e pregiato pezzo di
città che va trattato con determinate attenzioni ed attenzioni in più. Io ritengo che in questi anni le
amministrazioni abbiano investito e speso in termini di investimento sul centro storico, questa
iniziativa dell’isola pedonale su cui ci possono essere anche diverse perplessità va comunque... non
è possibile parlare così...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ha ragione collega, allora, colleghi... collega
Balestra per cortesia. Prego collega Meloni.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Dicevo che l’iniziativa dell’isola pedonale
va appunto nella direzione della chiusura della pedonalizzazione del centro storico attraverso fasi e
passi che in questi anni sono stati fatti, quindi non è un fulmine a ciel sereno certamente e la cosa
che più può distrarre una coerente attenzione sul problema è proprio quella che in questi mesi la
vicenda è stata presentata dal punto di vista dei commercianti, dei residenti e dei cittadini.
Cerchiamo di investire come mi è stato fatto giustamente notare da un cittadino che la questione si
può affrontare invertendo l’ordine degli utenti che hanno diritto ad avere determinate risposte e
determinate attenzioni e cioè l’inversione è cittadini, residenti e commercianti, tutti soggetti attivi che
naturalmente e giustamente devono essere ascoltati, interpellati e con i quali ci si deve concertare.
Allora, la posizione politica dicevo della filosofia della pedonalizzazione di un centro storico di
pregio e condivisa da tutti, cosa non è condiviso? La coincidenza in questo momento particolare che
vive il centro storico di Jesi per i tanti problemi che conosciamo e non li elenco, la coincidenza di
determinate situazioni non positive riguardo alla fruibilità, alla funzionalità che sul centro storico
determinate azioni e assunzioni di delibere possono poi incidere, allora questa considerazione io
credo che sia contenuta nel testo emendato che parte da quello proposto dal PDC e cioè la volta
precedente sono state concordate alcune modifiche appunto partendo dal testo base presentato da
Giuliodori sulle quali io ritengo che ci si possa ritrovare, perché dico questo? Perché apre quel
confronto sugli aspetti tecnici, confronto e concertazione su quegli aspetti tecnici ed amministrativi
che l’amministrazione appunto dall’ascolto può ragionevolmente accogliere o respingere, si tratta di
chiarire quale valore dare al verbo monitorare, chiede di monitorare con sollecitudine gli effetti e le
ordinanze dirigenziali eccetera cosa significa monitorare? Ovviamente significa ascoltare e vedere le
conseguenze per apportare cosa? Quegli aggiustamenti ed adattamenti che si ritengono compatibili
con quello che vogliamo salvaguardare e con l’obiettivo ed il percorso che stiamo facendo, percorso
che va verso una sana, giusta pedonalizzazione del bel centro storico. Quindi io credo che il Sindaco
non abbia nulla in contrario a dare questo valore al monitorare non come semplice acquisizione di
dati, ma come acquisizione di dati step by step che può portare ad adattamenti ed aggiustamenti che
possono essere nella valutazione dell’amministrazione accolti. Quello che ha disturbato ascoltando
un po' la città, la parte della città che si è sentita lesa da queste ordinanze, quello che ha disturbato e
su questo forse io ho riflettuto, ha disturbato la rigidità della posizione e quasi – anche se io
conoscendo le persone, conoscendo i nostri amministratori non mi sono trovata d’accordo,
conoscendo la loro capacità di ascolto e di flessibilità – questa sorta di “questo è stato fatto e questo
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non si cambierà.” Ecco, può aver disturbato il senso di una definitività della cosa e di una
assolutezza delle posizioni, su questo io credo che come metodo possa essere invece quello che da
sempre i nostri amministratori hanno messo in atto che è cioè quello dell’ascolto, dell’informazione
e della concertazione quindi poi della sintesi di una buona soluzione, quindi il gruppo de La
Margherita è d’accordo nel votare il testo emendato che mi pare sia passato con il nome di Testo
Balestra è così? Lodo Balestra, tanto per capirci perché tra tutti questi fogli adesso comincio ad avere
qualche confusione anche io grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, dunque la parola al
Sindaco poi al collega Bravi per le dichiarazioni di voto, prego Sindaco.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Sì, grazie Presidente, io credo che rispetto alla discussione
che non è nuova, non facciamo oggi, è una questione che si è avviata da diverso tempo, da quando
in sostanza a giugno di quest’anno abbiamo lanciato questa ipotesi e questo progetto di costituzione
o di realizzazione e definizione di un’isola pedonale che coinvolgesse oltre al corso Matteotti anche
la piazza della Repubblica appunto si è sviluppato. Ora io credo davvero che tutta la discussione che
si è aperta su questo provvedimento sia in realtà viziata in parte o in gran parte da un concetto che
secondo me limita l’ambito della discussione e cioè il concetto sostanzialmente è questo: nel centro
storico o l’accesso al centro storico è molto difficile per via di carenza di parcheggi e di difficoltà di
accesso, questa situazione aggrava questo problema e mette in grosse difficoltà, in crisi
sostanzialmente gli operatori economici. Ora io credo che è viziata da questo ragionamento perché
in realtà poi la discussione e le questioni che sono state poste anche questa sera alla fine parlano di
altro, parlano sicuramente della necessità di ragionare su una valorizzazione, una qualificazione del
centro storico, parlano di capacità di dare uno spirito, una funzione al centro storico e non mi
sembra che tutto questo possa essere ridotto al semplice concetto del numero magari di parcheggio,
questo lo dico all’interno di un ragionamento che faccio perché qui intanto credo che sia bene
puntualizzare alcuni elementi della discussione. È stato detto e viene continuamente detto che noi
stiamo affrontando una chiusura del centro storico in una situazione difficile per il commercio
eccetera, ora io vorrei far riflettere tutti che la chiusura è rappresentata sostanzialmente per quello
che riguarda la realtà che in questo momento si sente o vive un maggior... o si sente maggiormente
penalizzata riguarda due ore dalle 18.00 alle 20.00 quindi non stiamo parlando di una chiusura del
centro storico, l’altra questione riguarda la penalizzazione del centro, si è detto che il centro storico è
stato penalizzato, io credo che il centro storico è stato quella parte della città che ha visto gli
interventi di riqualificazione più imponenti che sono stati realizzati in questa città negli ultimi 10 anni
almeno. Sia per quello che riguarda il recupero e la qualificazione di alcuni spazi e contenitori, sia
per quello che riguarda la capacità anche di rivitalizzare dal punto di vista abitativo il centro storico
con interventi fatti dalle amministrazioni comunali o con sostegno dato e offerto anche
dall’amministrazione comunale. Quindi non credo si possa ragionare su una penalizzazione del
centro storico ma dico tutto questo perché appunto io credo che noi abbiamo la necessità se davvero
vogliamo ragionare sul centro, sul ruolo e sulle funzioni del centro storico in maniera certamente più
ampia, all’interno di questo ragionamento c’è anche un aspetto che riguarda le infrastrutture, c’è
anche un aspetto che riguarda la viabilità, c’è anche un aspetto che riguarda la quantità di auto ed i
flussi delle auto nel centro storico, c’è anche un aspetto che riguarda l’accesso dalle periferie o dai
parcheggi che esistono e che sono stati realizzati intorno, nelle vicinanze del centro storico al centro,
però credo che sia limitante e non affronta le questioni vere che esistono di una realtà economica
commerciale che è in difficoltà nella nostra città o meglio nella nostra città come in tante altre quasi a
livello nazionale c’è un problema di tenuta di questo settore che riguarda le realtà dei centri storici,
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che riguarda le realtà periferiche, che riguarda gli stessi centri commerciali. E credo che noi non
faremmo un buon servizio ed una buona azione anche amministrativa se limitassimo il nostro
ragionamento partendo e finendo su questa semplice questione perché è vero che non esistono
scelte o strade che poi sono irreversibili, forse solo alla morte non c’è rimedio, però credo che anche
rispetto a questo sia necessario dare anche un segnale di scelta e di orientamento preciso, chiaro, che
non può essere rimesso in discussione ad ogni ed in ogni occasione. Che questo non significa non
tener conto di una serie anche reale di problemi che esistono in una realtà come quella del centro
storico di Jesi, rispetto alla quale io sono convinto che la pedonalizzazione per due o quattro ore così
come abbiamo predisposto possa rappresentare davvero il discrimine tra una qualità ed una funzione
o meglio di una capacità di risposta del centro storico tra positivo o negativo. Vedete, noi abbiamo la
necessità certamente di come dicevo prima di lavorare e su questo non ci sono preclusioni o
mancanza di consapevolezza su tutto quello che è il sistema di infrastrutture, gli arredi, la definizione
delle funzioni del centro storico e nel centro storico di determinati spazi, contenitori ed ambienti, ma
questo continuo a dire è un pezzo del ragionamento, l’altro pezzo credo che debba essere
rappresentato nel continuare, dal continuare, dal proseguire nell’azione di miglioramento della
qualità dell’abitare all’interno del centro storico ma anche da una qualificazione dell’offerta sia di
vita di qualità della vita ma anche del lavoro e delle attività che esistono e che ci sono nel centro
storico, perché sono convinto che per quanto noi potremmo fare in termini anche di
infrastrutturazioni, non credo che esista la possibilità di mettere attraverso questa strada in
concorrenza le attività e le realtà economiche del centro storico con quelle dei centri commerciali ad
esempio, ma io credo che su questo l’amministrazione già sta lavorando, si sta definendo un
percorso ed un progetto di promozione del centro che punta ad una qualificazione complessiva sia
degli spazi, sia delle strutture, sia anche coinvolgendo in questo processo, in questo percorso, gli
stessi operatori anche di quelle che sono le attività che si svolgono all’interno di uno spazio e di un
ambiente come quello di un centro storico connotato come il nostro. E su questo io non credo
esistano problemi, né di capacità di ascolto, né di capacità da parte dell’amministrazione di
attenzione e anche di modificare, di apportare quelle modifiche che possono risultare evidenti e
necessarie, non ci siamo tirati indietro rispetto a questo un mese fa, un mese e mezzo fa, quando
abbiamo modificato alcune impostazioni che erano state assunte per l’istituzione di questa isola
pedonale, non credo ci tireremo indietro successivamente, però credo che anche qui bisogna essere
chiari perché un conto è dire: “è necessario porre ascolto ed attenzione”, un conto è dire poi sulla
base di questo fare scelte perché vedete una serie di questioni che sono state e che erano contenute
anche nella prima ordinanza che ha riguardato la pedonalizzazione erano legate alle questioni poste
proprio dagli operatori e dai residenti, alle richieste fatte dagli operatori e dai residenti e su questo si
è avviata quella fase che era appunto di sperimentazione ma che in realtà gli obiettivi erano
probabilmente diversi dalle richieste fatte nel momento in cui si è aperto e sviluppato un confronto
su questa questione, ma nel momento in cui ci si è accorti e resi conto che alcuni problemi
esistevano ed erano reali li abbiamo risolti, anche con soddisfazione da parte dei residenti e da parte
anche di credo una parte stessa dei commercianti, certo la richiesta di permettere... (fine lato B – II°
cassetta) ...ma forse più che l’attraversamento la sosta nella piazza non l’abbiamo accolta, ma credo
che questo non sarebbe possibile accoglierla neanche se noi come veniva in qualche modo suggerito
pensassimo di ripristinare una ZTL e come tale farla rispettare perché il problema sarebbe
esattamente lo stesso, cioè sarebbe possibile solo per i residenti, i portatori di handicap ed invalidi ed
i mezzi di soccorso l’attraversamento di quest’area e quindi non vedo quale vantaggio o quale
soluzione potrebbe rappresentare questa strada e questa scelta. Ora io chiudo dicendo che
sostanzialmente io non ho alcun problema a ragionare da qui, arrivare da qui a dicembre per definire
un piano ed un progetto vero che definisca scelte, che definisca tempi, risorse, ma che definisca
anche in un confronto con le attività economiche e produttive che vivono e con gli stessi residenti
quelle che sono le vocazioni e le funzioni di attività e spazi all’interno del centro storico, per arrivare
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a definire appunto un progetto complessivo che sia davvero di rilancio, di qualificazione e che tenti,
tenti di affrontare i veri problemi che le attività economiche hanno, che denunciano e che esistono in
questa parte importante della città e quindi io credo che su questo sia possibile ragionare, credo che
sia possibile arrivare anche a definire percorsi e scelte precise, chiedo però che al di là della nostra
capacità di scelta ci sia anche la volontà ed il coraggio di scommettersi, sia da parte della politica sia
da parte di tutti gli altri soggetti che in questo ragionamento ed in questo percorso sono coinvolti a
diverso titolo, con ruoli diversi e con anche competenze diverse. E quindi io credo che rispetto a
questo la questione che viene posta dall’emendamento presentato dai DS come pure quello posto
dai Comunisti Italiani insomma probabilmente la questione è intendersi su cosa significa monitorare,
cosa significa valutare, io credo che sia che ragioniamo di monitoraggio che di valutazioni, adesso
non ricordo i termini precisi dell’emendamento posto dai Comunisti Italiani è indubbio che noi
abbiamo la necessità e l’obbligo credo di arrivare alla definizione di un progetto che tra l’altro anche
su questo alcune questioni ed alcuni punti sono già... esistono già, in parte da riprendere, in parte da
aggiornare, in parte da rilanciare, ma che ci possa portare e ci può portare a definire in tempi brevi un
vero e complessivo progetto che possa rappresentare davvero una spinta in avanti di questo nostro
centro che ripeto non credo sia stato né penalizzato né dimenticato e credo che se questa è
un’opportunità che abbiamo, una possibilità che abbiamo la dobbiamo percorrere senza preclusioni
di sorta, né da un lato né dall’altro, senza pregiudizi, con serenità ma con determinazione in modo
tale da arrivare a concludere un percorso che ci possa portare a quell’obiettivo comune che tutti
abbiamo qui ribadito e pronunciato in maniera convinta.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Prenotato il collega Bravi a
questo punto per dichiarazione di voto, prego.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, io vorrei fare alcune
osservazioni sugli interventi che ho inteso sinora soprattutto vorrei far notare che l’osservazione del
Consigliere Bucci mi sembra fuori luogo perché non è che ho fatto questa mozione per favorirmi il
pubblico e quindi avere dei voti perché le elezioni non ci sono al momento quindi è tutto un discorso
che non c’entra proprio niente, come non capisco il discorso di Giuliodori quando parla di
differenza nella valutazione perché uno è di destra ed un altro è di sinistra, se non avrà sicuramente
la possibilità di ricordare ma quando mi ero candidato a Sindaco avevo parlato e nel programma
c’era la valorizzazione del centro storico addirittura con una diversa pavimentazione eliminando i
marciapiedi, facendo tutto un miglioramento dell’arredo urbano che condividevamo già da sempre
quindi non è un fatto di adesso ma è datato. Altra osservazione quella relativa alla riunione che c’è
stata qui alla quale purtroppo non ho partecipato ma mi è stato riferito dal Consigliere Belluzzi che
non c’è stata questa convergenza di opinioni da parte dei residenti perché la riunione è stata
alquanto animata con posizioni del tutto diverse da quelle che sono quelle del Sindaco. Per cui
un’altra cosa per far capire, quello che mi meraviglia è il fatto che tutti abbiano insistito su questo
progetto, sulla questione della necessità attuale di inibire il traffico urbano, si vede che non hanno
letto bene la premessa, la premessa scritta da noi, ripetuta nei due emendamenti dove è chiaramente
scritto che si ritiene valido il progetto ma sono diversi i modi ed i tempi con cui si dovrebbe rivedere
questa ordinanza, oltretutto l’ordinanza penso non abbia carattere sperimentale perché non c’è
scritto eventualmente penso che il Sindaco avrebbe dovuto scriverci ordinanza in via sperimentale,
allora la cittadinanza probabilmente l’accettava in maniera diversa non si creavano tutti quei
malumori che realmente sono stati evidenziati da tutti, non soltanto da me. Altra annotazione quella
che ho visto della differenza dalla prima alla seconda ordinanza, nella seconda fortunatamente è
stato posto l’accenno alla questione degli handicappati, nella prima ordinanza non si faceva minima
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menzione, probabilmente sarà stata una svista, non so di chi ha scritto l’ordinanza, spero che questa
variazione della seconda non sia stata motivata soltanto dal fatto che c’è stata una continua
sollecitazione sulla stampa e che prima magari da buoni protettori degli handicappati la sinistra se
n’era dimenticata, comunque sia posso dire di accettare l’emendamento alla nostra mozione,
l’emendamento del Consigliere Giuliodori e non del Consigliere Balestra. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, grazie collega Bravi, Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Innanzitutto mi meraviglia che
qualcuno che ha presentato un emendamento all’emendamento parli ancora di fare monitoraggi, mi
sembra che avevo preso la parola ed avevo già detto che monitoraggi esistono già da tempo in
questo Comune commissionati ripeto nuovamente dall’amministrazione comunale e quindi non
vedo la necessità di fare altri monitoraggi se non magari di andare a vedere quei monitoraggi per
poterne trarre delle conclusioni. Rispondo anche a Brunetti che non è che noi abbiamo dato gli
indirizzi, perché bisogna che Brunetti allora sta un po' attento – come dice a me – perché infatti ci
sono delle delibere a cui sono legati questi grafici, che una Consigliere di maggioranza è venuta a
chiedere ed alla quale li ho forniti io personalmente con tanto di delibera e di numero che non ho
qui, quindi... può prendere atto del numero, se vuole gli do il numero della delibera in cui è
specificato tutto il piano del traffico e non solamente gli indirizzi, quindi il piano del traffico è già
fatto quindi questo Brunetti bisogna che lo riconosce, o si ricorda di quando sera Assessore che è
stato approvato. L’altra cosa che vedo molto strana è che come io sto dicendo ormai da tempo sia
quando ero in maggioranza sia adesso che sto all’opposizione il fatto che appunto questa
amministrazione sta portando in giro la gente, perché se è vero come ha detto che Balestra ha il
progetto di riqualificazione del corso e già da almeno 10/11 anni dall’anno che lui ha detto che è già
in cantiere ed è stato proposto dai DS, dalle maggioranze – mi auguro anche le maggioranze siano
state d’accordo, io non seguivo la vita politica a quei tempi – fatto sta che degli anni sono passati e
mi sembra che questa riqualificazione è di là da venire. Non mi risulta ci siano progetti anche
concreti, è stato sempre messo nei vari programmi di mandato riqualifichiamo il centro storico,
riqualifichiamo i borghi, ricuciamo, scuciamo, mettiamo sotto, martelliamo, quello che c’è tutte
queste belle parole però tutti questi cuci e riscuci e via dicendo mi sembra che sono rimasti sempre
nel cassetto dei sogni, allora io direi di essere un tantino... visto che qui dobbiamo principalmente
amministrare una città e non discutere sul vago e quindi non dobbiamo buttare via i soldi pubblici,
dobbiamo cercare di andare sul concreto e cercare di essere seri su quanto si è deciso e non fare
delle delibere che sono state approvate solamente come carta straccia perché avremmo perso tempo
quella volta e stiamo perdendo tempo oggi, quindi inutile che stiamo è inutile che facciamo i
Consigli Comunali, allora visto che il Sindaco ha tutto questo potere di poter fare e disfare come
vuole e c’è una Giunta che ha scelto a suo piacimento ed aggiungo ancora visto che ci siamo sul
discorso, che questa riforma che c’è stata secondo me ha portato al travalicare di quello che è anche
l’organo politico del Consiglio Comunale, perché se vogliamo, anche il Consigliere Comunale
secondo me non è più tutelato come prima perché se prima avevamo un Segretario Comunale
nominato dall’esterno adesso abbiamo un Segretario nominato dal Sindaco quindi questo è un altro
problema e sinceramente mi preoccupa questa cosa perché visto che il Sindaco può mandare via il
Segretario Comunale a differenza di prima come e quando vuole logicamente motivandolo, il
Segretario dovrà fare giustamente gli interessi dell’amministrazione comunale che guida e questo il
discorso in sintesi anche se restando nelle regole il più possibile. Però certamente ci troviamo di
fronte ad una situazione che secondo me ritengo paradossale, ritengo che come consiglieri comunali
ci dobbiamo fare forza per vedere di dare più contenuto al Consiglio Comunale cosa che abbiamo
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già intrapreso e che mi auguro però qualcosa di concreto avvenga. Ho approfittato di questa
occasione anche perché penso che sia doveroso e quindi io sono favorevole a quanto ha detto il
Consigliere Bravi, accetto l’emendamento proposto da Giuliodori voterò a favore e voterò a favore
dell’intera delibera solamente se verrà emendato o quanto meno se rimarrà la pratica così come
presentata dal gruppo di Forza Italia grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brazzini, dunque io non ho nessun
altro intervento... sì, ho prenotato Giulidori prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Come dichiarazione di voto in moto
piuttosto rapido io ritengo che l’intervento del Sindaco sia stato apprezzabile per la chiarezza ed
anche per la condivisione di alcuni dubbi che noi abbiamo esposto nel nostro intervento, si è fatto
carico anche di alcune perplessità ed ha cercato di dare anche risposte che potessero venire incontro
alle nostre richieste. Io ritengo comunque che ancora questo non basti ci sono cioè delle zone
d’ombra che non sono state completamente rischiarate e quindi io ritengo che sia giusto tenendo
anche conto di quello che ho detto in precedenza sottoporre alla votazione di questa assemblea il
nostro ordine del giorno. Vorrei però cogliere l’occasione per fare anche altre due riflessioni di
natura politica e di natura tecnica, la prima riguarda l’intervento che ha fatto un attimo fa il
Consigliere Brazzini, anche io Brazzini non do un giudizio positivo di tutte le riforme che sono state
fatte alla fine ed agli inizi degli anni ’90, però ritengo che i nostri funzionari e dirigenti siano in grado
nonostante sia cambiata la normativa di assicurare a noi tutti quella tranquillità che proviene da una
loro indiscussa professionalità e soprattutto da una loro indiscussa onestà di natura intellettuale che
ci permette di operare in modo acconcio e soprattutto consapevoli che le decisioni che noi
prendiamo avranno solo ed esclusivamente valenza di natura politica e di natura amministrativa.
Volevo poi sottolineare un aspetto dell’intervento che ha fatto il Consigliere Bravi, quando mi
riferivo alla differenza tra destra e sinistra la mettevo in correlazione con alcune scelte che sono
esclusivamente di natura amministrativa qui non è possibile secondo me stabilire se quella scelta è
di destra o di sinistra, se quel segnale stradale o quel divieto è di destra o sinistra io ritengo che la
vera differenza stia oltre che in presupposti di natura ideologica anche è soprattutto
nell’elaborazione di progetti compiuti, il progetto della destra potrà essere anche un progetto
funzionale alla città nel momento nel quale è presentato, io ritengo che la sinistra debba avere
progetti diversi, alternativi a quelli della destra, questo facilità anche la decisione da parte degli
elettori e crea anche una sorta di chiarezza all’interno della discussione politica, ecco. Soltanto
questo mi permettevo di dire, mi dispiace se sono stato frainteso, però l’osservazione non riguarda
assolutamente giudizi attorno a progetti che il Consigliere Bravi ha presentato nel momento nel
quale si è candidato alla carica di Sindaco della nostra città anche se posso dire mi dispiace che non
c’è perché fortunatamente la città ha ritenuto quei progetti non confacenti alla stessa, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, ho prenotato Balestra,
prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Innanzitutto chiedo al Presidente, considerando
che il mio emendamento che era stato accettato da Forza Italia, il mio emendamento comunque
rimane, quindi io chiedo che si ponga all’ordine del giorno, adesso cosa succede? Che
l’emendamento di Giuliodori è diventato parte integrante dell’ordine del giorno di Forza Italia, cioè
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l’ordine del giorno di Forza Italia è diventato praticamente l’ordine del giorno di Giuliodori. È stato
accettato, il mio emendamento viene votato prima perché diventa un emendamento all’ordine del
giorno di Forza Italia adesso come adesso, questo almeno... lo so pare...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Balestra scusa, scusate colleghi, cerchiamo di
capire ed interpretare, scusa Balestra prima...
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Mi spiego meglio, Forza Italia ha presentato una
mozione, il Consigliere Giuliodori ha presentato un emendamento alla mozione di Forza Italia,
emendamento che è stato accettato dal proponente e quindi l’emendamento di Giuliodori ha
sostituito la mozione di Forza Italia – ci siamo fino a qui? – allora, il mio emendamento
all’emendamento di Giuliodori adesso è diventato l’emendamento alla mozione di Forza Italia
perché è un emendamento a quello di Giuliodori, scusate, lo so pare un ragionamento un po'
complesso ma fondamentalmente è così. ... (intervento fuori microfono.) ...Certo, la mozione di
Forza Italia è diventata l’emendamento di Giuliodori.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi... un attimo Balestra, scusa un
attimo perché altrimenti continuiamo a discutere prima, serve anche a me onestamente, cerchiamo di
capire con esattezza... allora io do la mia interpretazione. Se io ho capito bene, il gruppo di Forza
Italia non ha respinto l’emendamento di Giuliodori perché se l’avesse fatto a quel punto si votata
integralmente l’emendamento di Forza Italia. Forza Italia ha detto io accetto, quindi non respingo
ma significa che comunque l’emendamento di Giuliodori va messo in votazione, questo deve essere
chiaro, poi... quindi io l’interpreto...(intervento fuori microfono.) ... adesso sentiamo anche la
Segretaria scusate colleghi, parliamo uno per volta, quindi l’interpretazione che do io, dal momento
che mettiamo in voto comunque per essere approvato o meno l’emendamento di Giuliodori che non
ha respinto Forza Italia il tuo Balestra è comunque un emendamento all’emendamento di Giuliodori
il che significa che Giuliodori deve pronunciarsi sull’accettare o meno il tuo emendamento però
tanto per essere chiari dal momento che Forza Italia ha detto accetto l’emendamento di Giuliodori e
non accetto quello di Balestra significa che se Giuliodori accetta il tuo emendamento non viene
accettato neanche da Forza Italia, quindi conclusione credo che un po' di buon senso ci porti a dire
che dobbiamo votare l’emendamento di Giuliodori, che il tuo non viene accettato e poi dopo il voto
sull’emendamento di Giuliodori dobbiamo votare o l’emendamento di Forza Italia così come
emendato da Giuliodori eventualmente oppure l’emendamento di Forza Italia senza l’emendamento
di Giuliodori nel testo integrato, dite se la mia interpretazione è giusta.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io devo sapere se il mio emendamento è accettato
da Giuliodori prima cosa, perché il mio emendamento non è l’ordine del giorno di... io voglio sapere
se il mio emendamento è accettato, perché non è l’emendamento... (intervento fuori microfono.) ...
va bene, no.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dal momento che Giuliodori se avesse
accettato il tuo, è come se avesse detto non emendo la mozione di Forza Italia perché Forza Italia ha
detto se accetto l’emendamento di Giuliodori e non quello di Balestra, cosa significa? Scusate,
adesso se vogliamo arrampicarci, ma la sostanza è questa. Capito?
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CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Allora, forse non mi sono compreso, il mio era il
classico...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Mi posso anche sbagliare, ho anche la
Segretaria vicino...
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Allora prendete la parola quando è vostro costume
e non commentate senza microfono, il mio emendamento non era all’ordine del giorno di Forza
Italia è quello che classicamente si chiama sub emendamento, allora il sub emendamento è
all’ordine del giorno di Giuliodori, non a quello di Bravi, il problema è che adesso Bravi ha fatto
proprio l’emendamento di Giuliodori... (intervento fuori microfono.) ... ha detto che l’accetta, è la
stessa cosa... però io chiedo a Giuliodori considerando che è lui che si deve esprimere se lui accetta il
mio perché il mio non è su quello di Forza Italia è sul suo! E come no! Mica l’emendamento è su
quello di Forza Italia è su quello di Giuliodori il mio, si deve esprimere lui, non Forza Italia. Porca
miseriaccia... (intervento fuori microfono.) ... io non ho presentato un emendamento a Bravi, io ho
presentato un emendamento a Giuliodori che è diverso! Se volete cambiare le carte in tavola
cambiatele pure ma giochiamo a scala quaranta!!
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Balestra, collega Balestra dopo lo sfogo,
cerchiamo di stare calmi perché serve a tutti capire e votare nel modo corretto, d’accordo? Nessuno,
collega Balestra, nessuno in quest’aula tanto meno il Presidente intende fare forzature per agevolare
chissà chi, chiaro? Questo deve essere chiaro, quindi se ci diamo una mano tutti quanti, utilizziamo
un minimo di buonsenso sapendo che siamo dentro un’aula di un Consiglio Comunale credo che
alla fine comunque una soluzione la troviamo, interpretando anche il regolamento, perché il
regolamento non è che lo possiamo tirare da tutte le parti, va bene? l’interpretazione che davo prima
la ripeto, poi la Segretaria darà anche lei la sua interpretazione, dobbiamo partire da un presupposto
che c’è una mozione presentata da un gruppo che Forza Italia. A questo punto un gruppo i
Comunisti Italiani presentano un emendamento alla mozione, su questo emendamento il gruppo
proponente che è titolare del documento quindi della mozione dice a me quell’emendamento mi va
bene, ma non significa che modifica la sua mozione e la sostituisce con l’emendamento... scusa un
attimo bisogna che parliamo uno per volta. Questo non significa che Forza Italia ha detto, io
sostituisco la mia mozione e faccio proprio l’emendamento di Giuliodori, d’accordo? Quindi
l’interpretazione che do io è che Forza Italia dice votiamo l’emendamento di Giuliodori perché mi va
bene come emendamento, dal momento che il gruppo DS ha presentato un emendamento
all’emendamento di Giuliodori, significa che Giuliodori deve dire, l’emendamento dei DS io lo
accetto o non lo accetto. Chiaro? Un passo indietro. Ma se voi ascoltate quando uno parla, quando
interviene Forza Italia intervenendo ha fatto una dichiarazione in questo senso, ha detto: io accetto
l’emendamento dei Comunisti Italiani non accetto quello di Balestra. Poi è intervenuto Giuliodori
del PDC è dice, va bene, nel senso che propone a Forza Italia il suo emendamento quindi condivide
l’accettazione di Forza Italia cosa significa? La deduzione qual è? Se Giuliodori accettava il tuo
emendamento doveva dire a Forza Italia che praticamente non presentava più l’emendamento
perché Forza Italia non lo accetta quello di Balestra. Capito qual è il discorso Balestra, quindi è una
deduzione logica in termini... però se vogliamo pronunciarci su ogni cosa allora facciamo che
Giuliodori si pronuncia sul tuo emendamento poi dirà quello che vorrà dire e poi Forza Italia a quel
punto si pronuncerà, siccome è il gruppo proponente della mozione si pronuncerà definitivamente
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se accettare o meno gli emendamenti. Va bene, facciamo così? In modo che facciamo i passaggi più
chiari? A questo punto anche se era chiaro, secondo il mio punto di vista perché è verbalizzato però
riproponiamo il tutto, quindi a questo punto partiamo dall’inizio, dall’emendamento
sull’emendamento, siccome l’emendamento ripeto è rivolto all’emendamento presentato dal gruppo
PDC io do la parola a Giuliodori per dire se accetta o meno l’emendamento di Balestra, del gruppo
DS.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Rifondazione Comunista): Sì, io credo che tutti capiscano
che ci troviamo di fronte ad una situazione che forse come dire c’è un po' sfuggita di mano e che
siamo quindi in balia dei regolamenti che come tali sono importanti ma che tante volte ci creano
anche dei problemi di natura politica, allora io riconfermo fino in fondo tutto quello che ho detto nei
miei due interventi, credo che l’emendamento proposto dal Consigliere Balestra sia un
emendamento che non viene incontro alle sollecitazioni che io ho fatto in quest’aula, che ho
sostenuto in quest’aula, chiedo però intanto al Segretario se l’interpretazione è quella corretta e
credo che questo sia doveroso, chiedo anche al Sindaco proprio perché siamo in presenza di questa
situazione che dal punto di vista regolamentare rischia anche di avere una ripercussione di natura
politica se è possibile che ci siano appunto risposte un po' più articolate attorno alla richiesta che ho
fatto nel mio intervento. Altrimenti io mi trovo nelle condizioni di dover sostenere un ordine del
giorno con conseguenze di natura politica a causa anche di una interpretazione che è logica e
coerente dal punto di vista regolamentare che sfugge a questa dialettica ed a questo dibattito che
abbiamo avuto questa sera. Quindi insomma io mi rivolgo al Sindaco altrimenti mi trovo nella
necessità di dover riconfermare quanto detto nei miei due precedenti interventi.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene Giuliodori però una cosa
chiariamola cari colleghi, noi non dobbiamo stravolgere il senso dei lavori del Consiglio Comunale,
nel senso, io non credo che una mozione presentata da un gruppo maggioranza o opposizione poi
giocando sulle forzature del regolamento si approvi un documento completamente contrario alla
volontà di chi l’ha presentato perché non dimentichiamoci che le mozioni e gli ordini del giorno
possono essere votati o respinti ma questo Consiglio Comunale non può giocare sui regolamenti per
votare una cosa ripeto che stravolge il senso ed il contenuto politico di chi l’ha presentato perché
altrimenti non è più... non interpretiamo il nostro ruolo e non svolgiamo il lavoro così come previsto,
non dal regolamento, ma dalla sostanza democratica e politica di una assise come questa, di un
consesso come questo. Allora, a questo punto partendo... se la Segretaria ci da’ una mano su
questo... prego.
SEGRETARIO GENERALE – PATRIZIA BARBERINI: Allora, a prescindere dal regolamento
credo che ci sia anche una logica in tutte le cose che assiste questo tipo di attività, comunque sia il
regolamento ci aiuta ed era giusto che contemplasse questo tipo di ipotesi. Nel caso di emendamenti
agli ordini del giorno ed alle mozioni prevede l’accettazione da parte del proponente, quindi il
proponente è il soggetto che dice il sì finale, cioè dice sì accetto l’emendamento o non accetto
l’emendamento, se l’emendamento Giuliodori viene accolto dal proponente, viene accolto
quell’emendamento che ha un contenuto, se un successivo emendamento dell’emendamento ne
stravolge il senso il soggetto proponente è comunque libero di accettare o non accettare e quindi di
rimanifestare la propria volontà di accettazione su un emendamento che aveva accolto perché aveva
un contenuto e che poi guarda caso diventa un’altra cosa, quindi il soggetto iniziale che propone un
ordine del giorno è quello che dice se accetta o non accetta quell’ordine del giorno che in virtù di
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emendamenti, votazioni o quello che può essere diventa poi nel corso della seduta un’altra cosa.
Quindi l’ultima parola va sia per quello che prevede il regolamento sia per quello che a mio parere
prevede la logica al soggetto proponente che inizialmente ha proposto l’ordine del giorno.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: E’ stata secondo me molto chiara dottoressa,
quindi a questo punto do la parola per la controprova perché Forza Italia l’aveva detto, però ridò la
parola a Bravi per pronunciarsi sull’emendamento proposto da Giuliodori. Prego Bravi.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Allora, ripeto che accetto l’emendamento
del Consigliere Giuliodori e non accetto il sub emendamento di Balestra.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora
dichiarazione di voto ho prenotato Balestra.
a questo punto sempre per
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Sì, il mio emendamento presupponeva una
accettazione da parte del Consigliere Giuliodori che doveva ritirare il suo, questo non è avvenuto.
Ma io ritengo che su determinate questioni non si possa scherzare. Non si può scherzare
specialmente quando riguardano la vita di una maggioranza e su atti di questo genere che rischiano
di essere dirompenti specialmente in una città come Jesi per il semplice motivo che tutto è accettato
in sede di dialettica, non tutto può essere accettato da un punto di vista politico. Non tutto! C’è
secondo me un limite, un varco, una linea che non... io chiedo silenzio. Che non può essere superata
in qualsiasi momento per le cose più varie e dico questo, il problema del centro storico è un
problema annoso, decennale, ma anche di più. Noi abbiamo approvato strumenti importanti che ci
sono e non è come dice che li abbiamo messi a carta straccia, perché con quegli strumenti abbiamo
fatto importanti operazioni... (intervento fuori microfono.) ... no! Faccio la mia dichiarazione di
voto! Cinque minuti!
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Balestra hai 5 minuti di dichiarazione di voto,
siccome ne hai consumati almeno la metà ti prego di concludere. Prego colleghi!
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Quindi ritengo ed ho detto prima, non voglio
ripetere l’intervento che noi dobbiamo essere nelle condizioni di presentare un piano che abbia delle
scadenze certe, che riprenda quello che è stato già approvato e su cui sono state fatte importanti
operazioni, girare il traffico, le operazioni dei BOC e soprattutto su cui sono state fatte importanti
operazioni urbanistiche, questo è quello che dobbiamo fare, però ritengo una cosa, che nel momento
stesso in cui su questioni fondamentali si indebolisce, giusto o sbagliato che sia il potere di
ordinanza del Sindaco, si apre un problema politico soprattutto se queste cose vengono dall’interno
della maggioranza. Si può contestare di tutto, meno che il potere del Sindaco di fare il Sindaco,
questo non è avvenuto neanche sulla Turbogas, malgrado ci fosse una larga condivisione da parte
della maggioranza, nessuno si è mai sognato di contestare il potere del Sindaco nell’atto di emettere
la concessione edilizia sulla Turbogas e dico perché l’ho vissuta in prima persona. E devo dire che il
Sindaco è il capo della maggioranza dopotutto e nell’attimo stesso in cui si condivide o non
condivide un percorso ci sono delle casse di compensazione politica che comunque non vanno mai
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superate e che non devono arrivare al momento del voto. Ed è per questo che magari non
condividendo tutto voteremo contro l’ordine del giorno di Forza Italia sapendo che molte cose sono
state sbagliate, che molte sono da rivedere, che si devono cambiare però sappiamo anche che non si
può indebolire perché ne va del prestigio e della capacità del Sindaco di emettere ordinanze e questa
cosa non deve accadere, allora ecco perché noi votiamo contro, ed anche se su molte cose non le
condividiamo perché queste sono cose fondamentali che negano i rapporti che ci sono all’interno di
una maggioranza; come dicevo prima, sulla Turbogas non si è ed io ero il primo firmatario di un
referendum cittadino non si è mai superato questo limite, non si è mai contestato il potere e le
capacità del Sindaco di emettere un potere in quanto Sindaco. Questa è una cosa fondamentale che
lega i rapporti soprattutto politici non tecnici, perché si può approvare di tutto. Ecco perché noi su
una questione così importante votiamo contro. Anche se avremmo da dire tante cose ma votiamo
contro soprattutto per questo motivo e voteremo contro anche all’emendamento di Giuliodori
sempre e soprattutto per questo motivo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra, dunque io ho diverse
prenotazioni, colleghi vi dico che do la parola soltanto a coloro che non sono intervenuto in
dichiarazione di voto, ancora. Quindi Giuliodori se è intervenuto due volte adesso per rispetto anche
del regolamento credo che non sia opportuno quindi c’è il collega Grassetti che se non erro non ha
fatto la dichiarazione di voto. Prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. Allora, io
velocemente prendo la parola per dire che resto strabiliato di fronte a questo gioco che comincio a
non capire, o meglio...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi, ed anche il pubblico presente, per
favore dateci una mano.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ...credo che la città non capisca, la
città qui fuori aspetta che il Consiglio Comunale decida se è opportuno o no sospendere
un’ordinanza con la sovranità del Consiglio Comunale che rappresenta i cittadini indipendentemente
da qualsiasi altra cosa, oppure no. I giochi interni che trapelano neanche molto nascosti dall’interno
di Balestra, non ci piacciono, noi aspettavamo una dichiarazione di voto sul merito della questione,
io non credo che ai cittadini che poi fruiscono del centro storico interessi più o meno e Balestra
lancia implicite od esplicite minacce ad alcuni gruppi sulla sorta di un dictat mi si permetta non uso
questi termini in genere Bolshevico che pretende una determinata manifestazione della volontà da
parte dei consiglieri comunali che invece sono liberi di manifestarla in relazione a quelle che sono le
esigenze della città per cui io richiamo ciascuno di noi me per primo a rispondere alla nostra
coscienza rispetto a quelle che sono le opportunità, le esigenze e le valutazioni in favore della città e
dei cittadini. Mi dispiace che siano saliti i toni, però non credo che un atteggiamento come quello del
Capogruppo dei DS possa essere accettato in questo consesso. Concludo ribadendo il voto del mio
gruppo consiliare che sarà favorevole alla mozione presentata da Forza Italia e lo sarò altrettanto nei
confronti dell’emendamento Giuliodori.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Grassetti, ho prenotato per
dichiarazione di voto il collega Cercaci, prego.
CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, credo di non sbagliarmi
ma quando il Sindaco prima ha fatto il suo intervento a me è sembrato che in qualche maniera ha
preso una posizione favorevole verso entrambi gli emendamenti, quindi secondo me quanto
richiesto dai Comunisti Italiani di fatto va secondo quello che è l’obiettivo che il Sindaco si è
preposto; tra l’altro leggendo bene il tenore letterale dell’emendamento che è stato preposto, si
capisce con estrema chiarezza che c’è la volontà da parte di questo emendamento di mettere in piedi
il progetto dell’amministrazione comunale così come questa l’ha portato avanti, semplicemente
soffermandosi un attimo e ridiscutendo di certi parametri. Quindi non vedo questo stravolgimento
così drammatico al punto da portare ad una situazione così paradossale di conflittualità politica
all’interno della maggioranza, non mi sembra che si possa paragonare una cosa del genere a quella
della Turbogas, francamente mi trovo abbastanza in contrasto con quanto sentito fino adesso. Io per
esempio per quanto mi riguarda è sufficiente sentire da parte del Sindaco che in relazione di questo
progetto che mi sembra scontato, tutta la maggioranza, anzi anche l’opposizione vuole, ci siano delle
garanzie, ci siano delle conferme o promesse che diano una tranquillità sotto certi profili su quello
che si sta andando a fare. Non vendo questa drammaticità nel dover non smentire la propria
ordinanza si badi bene, perché questo sì sarebbe grave, come giustamente ha detto il Consigliere
Balestra ma semplicemente alla luce di un periodo di prova che è già stato posto in essere e che ha
dato dei frutti che io ribadisco non sono univoci, semplicemente ed intelligentemente riprendere in
mano la situazione per poi rimetterla in piedi subito. Non chissà quando! Quindi Sindaco io mi
appello alla sua possibilità in qualche maniera di rivedere il progetto o quanto meno di rivedere
questo emendamento adesso che noi confermiamo al gruppo dei Comunisti Italiani e quindi nel
rivederlo alla luce di quanto è nato da tutti i partiti, di dare delle garanzie che possano in qualche
maniera rivedere la sua intenzione di non sospendere l’ordinanza.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Cercaci collega Meloni prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Per avere chiarezza, mi pare che non ci
sarà la votazione sul sub emendamento quello chiamato Balestra, va bene?
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (La Margherita): Allora, la dichiarazione di voto perché nel
merito non ripeto neanche una parola di quelle che ho già detto nell’intervento per risparmiare
tempo, come dichiarazione di voto dico, non essendo in votazione questo sub emendamento sul
quale nel Consiglio Comunale precedente era stata fatta la sintesi da parte dei gruppi di maggioranza
non votiamo, voteremo contro l’emendamento presentato da Giuliodori e di riflesso contro la
mozione presentata da Forza Italia. Le motivazioni sono non di tipo tecnico amministrativo sulle
quali ci sono delle assonanze, ma sulle motivazioni di tipo politico.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, la parola al collega
Bucci, prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Comunisti Italiani): Sì, molto brevemente anche se la
situazione richiederebbe una riflessione ben più approfondita e ben più forte di quella che farò,
secondo me l’ordine del giorno di Forza Italia non è accettabile perché strumentalmente dice che
ritiene valido il progetto di pedonalizzazione ma Forza Italia sta lavorando da 6 mesi per affossare
questo progetto comprensivo di valorizzazione... (fine lato A – III° cassetta)... con più forza in
questi 5 mesi, detto questo... no, no... ad ognuno la sua capacità. Quindi questa mozione non è
accettabile secondo noi perché contro tendenza rispetto alla volontà dei cittadini di valorizzare il
centro storico; nonostante dica in premessa di operare in quel senso ed in questo senso non è
accettabile chiaramente l’emendamento proposto dai Comunisti Italiani, grave come indicazioni e
come forza delle indicazioni che da’. Detto questo quindi non intendiamo votabile favorevolmente
la mozione di Forza Italia così emendata dai Comunisti Italiani, pensavamo invece che questa
mozione con l’emendamento Balestra potesse raggiungere addirittura un consenso ampio di questo
Consiglio perché la mozione di Balestra moderando alcuni termini e riconoscendo comunque la
necessità di un percorso partecipato per questo tipo di attività non smentiva la necessità espressa
dalla città ma dava un ipotesi di lavoro e di progetto. Questo non è stato possibile perché
l’emendamento non è stato accolto e perché invece i Comunisti Italiani hanno aderito alla mozione
di Forza Italia per cui voteremo contrari ad entrambe le votazioni.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, Brunetti prego.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, anche noi non ripeteremo quanto
detto nel primo intervento circa le motivazioni delle nostre riflessioni intorno a questo delicato
problema. Siccome ci riconoscevamo nel Lodo Balestra che era leggermente migliorativo perlomeno
sotto il profilo letterale, smussava un po' quello che già era l’emendamento Giuliodori il quale noi
non vedevamo con disfavore, alla luce anche delle considerazioni, riflessioni e toni che si sono
verificati questa sera intorno a disquisizioni tecniche ed anche a questa annosa problematica del
centro storico, avremmo gradito molto che fossimo tutti, perlomeno i partiti di maggioranza, intorno
all’emendamento proposto da Balestra che non faceva altro che ripetere quello che nel precedente
Consiglio Comunale era stato una correzione nella quale ci riconoscevamo proposta da La
Margherita, se per un discorso tecnico non è possibile votare il Lodo Balestra, non ci sentiamo di
votare a favore dell’emendamento Giuliodori così come è, quindi della mozione di Forza Italia
perché in un certo senso ci sentiamo abbastanza rassicurati e quindi è tutto un discorso da verificare
sulle dichiarazioni del Sindaco perché come io ripeto solo una parte dell’intervento che ho fatto in
precedenza abbiamo detto che noi non condividevamo l’impostazione originaria dell’ordinanza che
pedonalizzava il centro storico, abbiamo fatto affidamento sulla verifica empirica dell’impatto che
questa ordinanza ha avuto, abbiamo suggerito e proposto dei correttivi che nella grande
maggioranza sono stati accolti nella seconda ordinanza che ripetiamo non fotografa una situazione
definitiva ma sicuramente anche per definizione l’ordinanza ha una valenza temporale. Ci conforta il
fatto che il Sindaco in testa e tutta l’amministrazione comunale ha intrapreso questo discorso di
colloqui, di confronto e di collaborazione e quindi dobbiamo, consenso di responsabilità come
partito facente parte integrante di questa maggioranza anche se ripeto non eravamo d’accordo
prendere atto di questo percorso intrapreso, quindi noi in conclusione ci asterremo
sull’emendamento proposto da Giuliodori e sull’intera mozione proposta da Forza Italia.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti. Il Sindaco.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dunque io molto brevemente in considerazione del fatto
che mi è stato chiesto di chiarire alcune cose, per la verità io credevo di essere stato sufficientemente
chiaro nel momento in cui avevo anche avvicinato ed accomunato per molti aspetti i due
emendamenti presentati sia dal gruppo dei DS che dal PDC in considerazione proprio del
ragionamento che avevo espresso e cioè sulla volontà e necessità da parte dell’amministrazione di
proseguire in questa opera non tanto di semplice osservazione quanto di attenta valutazione di quelli
che sono i provvedimenti anche tecnici assunti rispetto alle scelte assunte, fatte. Dicevo appunto che
noi siamo fortemente impegnati in un percorso che ci veda realizzare da qui alla fine dell’anno e non
è un caso l’individuazione della fine dell’anno come un tempo credibile per poter mettere in piedi un
percorso che ci porti a definire quel progetto che tutti vogliamo di valorizzazione, di rilancio, di
riqualificazione del centro sotto tutti i punti di vista è evidente però che se per assicurazioni o per
chiarezza si dice bene, però se questo è il percorso intanto sospendiamo, intanto ritiriamo e poi
vediamo quello che verrà fuori e come e quando rimettere in atto io non credo ci siano oggi, non
ritengo che ci siano oggi non solo le condizioni ma non credo neanche le motivazioni concrete, vere,
reali per cui attuare un atto di questa natura. Nel momento in cui si verificheranno queste situazioni
credo di aver già dato dimostrazione di, passatemi il termine non è autoreferenziale, di buonsenso
nell’aver valutato questioni e problemi rilevanti ed aver attuato e messo in atto soluzioni che hanno
sostanzialmente risolto i problemi che si erano evidenziati. Quindi credo che sulla base di questo
non debba riconfermare o dimostrare altro rispetto a questa vicenda.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco... Giuliodori aveva chiesto un
chiarimento, prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Io volevo... chiedo scusa se intervengo
per la seconda volta nella dichiarazione di voto, cercherò di essere rapido, ma io francamente alcune
volte rimango un po' perplesso attorno ad una interpretazione che viene data di alcuni momenti di
passaggio istituzionale, che sono secondo me inspiegabili. Quando abbiamo iniziato il dibattito
abbiamo detto che ci trovavamo di fronte ad una questione di pretta natura amministrativa attorno
alla quale era legittimo esprimere le proprie opinioni, attorno alle quali poi l’opinione nostra si
conosce ormai da due mesi. Siamo arrivati alla conclusione del dibattito dove addirittura in un modo
che in alcuni momenti ha ricordato e lo dico provenendo da quella famiglia Vigiski chiedendoci di
farci fino in fondo responsabili di motivazioni di natura politica pesante. Io francamente non capisco
il perché si sia giunti a questo punto. Si vuole approfittare di una discussione sul centro storico per
trarre – qui lo pongo io il problema politico – a noi una domanda politica? Fatelo, fatelo subito.
Allora. Noi non siamo interessati a far ridurre il dibattito sul centro storico di Jesi a questa
situazione. Noi abbiamo posto solo ed esclusivamente un problema di natura tecnica. Dispiace
Presidente, chiedo scusa, alzare la voce, dispiace anche perché mi hai riconcesso la parola ma
francamente io non accetto che su alcuni passaggi venga sempre e costantemente sollevato un
problema di onestà intellettuale e politica, noi abbiamo posto il problema con questo ordine del
giorno, due Consigli Comunali fa. Ora ci troviamo di fronte a questa situazione, assumiamola come
un mero dato tecnico, andiamo al voto, teniamo anche conto di alcune sollecitazioni che ci ha dato il
Sindaco e cerchiamo soprattutto di non esasperare i toni ed i contenuti politici perché se questo è
l’obiettivo bene noi da questa sera siamo disposti ad iniziare una verifica politica all’interno di
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questa maggioranza visto e considerato che l’abbiamo già chiesta un anno fa ed ancora non c’è stato
risposto.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, a questo punto abbiamo
concluso il dibattito, gli interventi quindi iniziamo la fase di voto. Dobbiamo votare innanzitutto
l’unico emendamento presentato dal partito dei Comunisti Italiani poi la mozione originale se
eventualmente così come emendata o meno. Quindi colleghi lo ripeto, a questo punto apriamo le
votazioni sull’emendamento presentato dal gruppo dei Comunisti Italiani:
Presenti n.
30
Astenuti n.
02
Votanti n.
28
(S.D.I.)
Favorevoli n. 13
Contrari n.
15
(D.S. – Lombardi – Meloni – Talacchia per D.L. La Mrgherita – R.C.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, l’emendamento viene respinto con
15 voti contrari, 13 favorevoli e 2 astenuti. Viene respinto. A questo punto votiamo la mozione
integrale, così... originale, come l’ha presentato Forza Italia. Apriamo le votazioni sulla mozione
presentata dal gruppo di Forza Italia.
Presenti n.
30
Astenuti n.
06
(Gruppo Misto – Gregori per D.L. La Margherita – S.D.I. – C.I. –
R.E. Lista di Pietro)
Votanti n.
24
Favorevoli n. 09
Contrari n.
15
(D.S. – Lombardi – Meloni – Talacchia per D.L. La Mrgherita – R.C.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La mozione di Forza Italia viene respinta con
15 voti contrari, 9 favorevoli e 6 astenuti. A questo punto abbiamo abbondantemente esaurito le due
ore dedicate ai tanti ordini del giorno e mozioni passiamo al punto 13.
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COMMA N. 13 - DELIBERA N.187 DEL 21.11.2003
ART. 87 DELLE N.T.A. DEL PRG ULTIMO CAPOVERSO “INDUSTRIE INSALUBRI IN ZONA
AGRICOLA” – VARIANTE AI SENSI DELL’ART. 26 DELLA L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE
MODIFICAZIONI
Escono: Cercaci, Curzi, Giuliodori, Gregori, Mastri, Mazzarini e Montaruli
Sono presenti in aula n.23 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato Brazzini, prego. No? scusa va
bene, ho prenotato a questo punto Grassetti, hai prenotato? Prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Niente, io presidente volevo
solamente richiedere una breve illustrazione della pratica.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, Assessore Olivi... prego Assessore.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Attualmente le norme tecniche ed applicative del piano
regolatore precisamente all’articolo 87 prevedono che queste attività insalubri disciplinate da un
regio decreto che quello del 4265 del ’34 e quello successivo di un decreto ministeriale del ’94,
questi tipi di industrie possono essere localizzate qualora non esistano appositi spazi nelle zone D,
che sono quelle della zona industriale, anche nella zona agricola E1 ed E2 purché questo poi recita il
nostro attuale articolo rispettino dei parametri urbanistici tipo la distanza dai confini, tipo il discorso
della minima dalle abitazioni, dal centro abitato, fatto salvo poi che il Consiglio Comunale si riserva
la facoltà di guardare insediamento per insediamento. Questo è stato un articolo delle NTA inserito
nella revisione fatta nel ’98. La proposta che noi facciamo è quella di prevedere il fatto che nella
zona agricola E non vengano automaticamente previsti gli insediamenti di queste particolari tipi di
industrie, ovvero sia rimane sempre la facoltà del Consiglio Comunale di valutare caso per caso
questo tipo di insediamento qualora non sia possibile l’insediamento nella zona industriale ma
quello che intendiamo fare è rimarcare la volontà del Consiglio Comunale ad esprimere di volta in
volta il proprio parere, assenso o dissenso ma al tempo stesso non normare che questo possa essere
automaticamente inserito in zona E in quanto le zone E hanno di per se una importanza – passatemi
il termine forse più forte quindi lo virgoletto – la pari dignità di altre parti di città quali sono ad
esempio la A, la B o la C, quindi il discorso è che l’amministrazione comunale rafforza ancora di più
la volontà di valutare eventualmente questi insediamenti di volta in volta e caso per caso, togliendo
quella sorta di possibile automatismo che avveniva con il fatto che qualora l’eventuale industria
insalubre rispettasse questi parametri previsti, automaticamente l’amministrazione comunale non
aveva la possibilità di inserirsi nella discussione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore a questo punto ho
prenotato Bucci, prego.
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CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Io volevo un chiarimento, infatti
non ho avuto la parola ho fatto il segnale, un chiarimento dall’Assessore, volevo capire, conoscere
dall’Assessore o dai tecnici, non so questo, perché riguarda entrambe le varianti di entrambi i punti
all’ordine del giorno che riguardano le varianti al piano regolatore, sia il punto 13 che il 14,
essenzialmente capire gli effetti di queste due varianti che noi andiamo ad esaminare ed approvare
rispetto alle eventuali opere, richieste di autorizzazione o di concessione in corso rilasciate o in corso
di rilascio, quello che succede.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Diciamo che non sono un tecnico quindi adesso ci sarà penso
anche l’Ingegnere. In tutta franchezza credo, ritengo che questo valga per chi non ha acquisito il
titolo, chi ha titolo visto che è una legge che ha effetto con l’immediata esecutività da oggi in avanti
credo e ritengo che questo valga per tutti i possibili insediamenti o tutte le possibili urbanizzazioni
future. Penso che questa sia la possibilità, per quanto riguarda un quesito eventualmente tecnico, io
se vuoi... se il Consigliere Bucci chiede un riscontro tecnico l’Ingegner Romagnoli che adesso
chiamiamo lo da’ personalmente reputo che essendo una decisione che oggi prende questa
amministrazione riguardi semplicemente tutto ciò che accade da oggi in avanti, chi quindi da ieri ha
avuto titolo credo che questo discorso sia fatto salvo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sufficiente?
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): ... con estremo rispetto comunque
alla posizione ed al parere dell’Assessore chiaramente ritengo necessario su questa cosa anche
perché secondo me è un problema di garantire i diritti acquisiti di tutti i cittadini, eventuali diritti se
ce ne sono ed altre cose e di questo dobbiamo essere sicuri nel momento in cui assumiamo gli atti
penso sia necessario sentire il parere su questo del dirigente dell’ufficio insomma.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: No, in delibera credo se non sbaglio
dottoressa ci sia un parere per quanto riguarda la richiesta che faceva il collega... (intervento fuori
microfono.) ... se ho capito bene, scusa collega Bucci, la tua richiesta molto in sintesi è
sostanzialmente, consiste nel sapere se votando questa delibera si mette in discussione il diritto
acquisito secondo il mio punto di vista del soggetto che comunque ha in qualche modo in mano
l’autorizzazione a realizzare interventi e questo parere entra in merito a questa questione? Allora
prego.
SEGRETARIO GENERALE – PATRIZIA BARBERINI: Se ci riferiamo all’ipotesi fatta dall’articolo
15 del D.P.R. 380 del 2001 che prevede la decadenza del permesso di costruire – che poi adesso
leggo perché – la decadenza del permesso di costruire è messa in collegamento con l’entrata in
vigore del PRG quindi in questo momento noi andiamo ad introdurre una variante al PRG che avrà
un iter procedurale, norme di salvaguardia ed approvazione definitiva, l’eventuale possibilità di
decadenza decorrerà dal momento dell’entrata in vigore che non è in questo momento storico,
quindi è dilazionato nel tempo. Per quello che riguarda eventuali altre autorizzazioni di cui io non ho
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notizia, non so se ci siano delle autorizzazioni o permessi a costruire rilasciati o titoli equivalenti,
questi titoli subiranno gli stessi limiti prescritti dalle norme di salvaguardia perché noi andremo in
questo settore, però se sono titoli esecutivi questi non subiscono gli influssi delle norme di
salvaguardi, potrebbero subire quelle del 380 ma all’entrata in vigore il permesso di costruire del
PRG qualora non avessero iniziato i lavori, quindi ritengo che allo stato attuale le vicissitudini siano
quelle canoniche delle norme di salvaguardia per tutti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie dottoressa, a questo punto dopo i
chiarimenti ho prenotato il collega Sanchioni prego.
CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Grazie Presidente, traggo spunto da
questo ordine del giorno che è stato ben illustrato dal nostro Assessore e per il quale non debbo dire
niente per evocare attraverso un fenomeno di traslazione quell’aspetto che mi sta a cuore, se questa
amministrazione come aveva detto almeno qualche mese fa, nell’ambito della possibilità di trovare
siti per emergenze, per non dico i rifiuti, eccetera ma per qualsiasi evento di questo genere ci
eravamo detti che l’amministrazione avrebbe comunque provveduto a cercare zone le più indicate
possibili senza che fossero indicate in senso tecnico ma per le eventuali emergenze eccetera. Ora lo
dico perché ho ben chiaro come deve essere valutato questo aspetto perché tanto praticamente se il
Comune vuole da’ o non da’ il permesso, nello stesso tempo proprio per quel fenomeno come ho
detto prima di traslazione mentale ecco, volevo sapere se il Comune in questo senso e su questi
argomenti si è attivato oppure la cosa è rimasta così. La ringrazio.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego Assessore.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Per rispondere all’osservazione del Consigliere Sanchioni, di per
se non significa che non stiamo valutando questa realtà o questa possibilità, anche perché insistono
procedure come ben purtroppo sappiamo che alcune volte danno la decisione in capo ad altri enti
che non sono il Comune, di per se però nella fase di discussione è già presente questo all’interno
della delibera di Consiglio Comunale verso la variante generale, lei avrà avuto modo di osservare
come la localizzazione delle industrie insalubri sia un problema che abbiamo evidenziato ed è un
problema su cui stiamo e faremo in questo percorso verso il nuovo piano regolatore punto, nel senso
che andremo a fare una scelta. In questo frangente comunque mi permetto di evidenziare un aspetto,
ritengo che il territorio jesino abbia già con attenzione fatto proprio il discorso del rifiuto intenso
come momento di riutilizzo dello scarto. Quello che forse con questa delibera noi andiamo a
puntualizzare è che l’amministrazione comunale forte di questa scelta comunque di volta in volta
vuole poter dire la sua, ma a questo aggiungerei anche in un’ottica di area vasta, cioè la domanda
che io mi sono posto e che pongo anche al Consiglio Comunale al di là del voto su questa delibera è
quella che ritengo che il problema o il tema a seconda dei punti di vista del rifiuto non può essere
ricondotto semplicemente ad un determinato ambito territoriale ma va affrontato a più ampio respiro
e quindi se è vero come è vero che di zone industriali qui a Jesi ormai abbiamo gli spazi occupati, è
anche vero che esistono zone industriali a noi confinanti, penso Ponte Magno, penso Monsano, e
quindi ritengo che in un’ottica di suddivisione delle responsabilità pur rimarcando che il Comune di
Jesi farà la sua parte e questa delibera è in quel senso perché non diciamo no aprioristicamente,
diciamo semplicemente di volta in volta vogliamo decidere, ritengo che debba essere cominciato a
far veicolare da parte del Consiglio Comunale agli altri enti quello che io chiamo l’obbligo alla
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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corresponsabilità in una materia dove ci vede veramente tutti corresponsabili. Questa diciamo è
penso la risposta al suo intervento, precisa ed anche il contorno politico su cui ritengo
l’amministrazione debba muoversi.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Grassetti per dichiarazione di voto,
prego... scusate...
CONSIGLIERE – MARIO TALACCHIA (D.L. La Margherita): Considerato che c’è l’Ingegnere, il
collega Bucci aveva posto un problema e ritengo che oltre ovviamente alla valutazione che prima ha
esplicitato il Segretario anche dal punto di vista tecnico ci serve d’aiuto per capire per bene quelle
che erano le valutazioni e quei chiarimenti che chiedeva il collega Bucci.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Secondo me il collega Talacchia
ha ragione. Non lo so, io prima di fare la dichiarazione di voto sarei contento di avere un
arricchimento maggiore visto che...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, oltre alla dichiarazione della
Segretaria Comunale responsabile del Comune... colleghi, non c’è nessun problema è richiesto
l’intervento del dirigente dell’ufficio urbanistica quindi io do immediatamente la parola al collega...
scusate, all’Ingegner Romagnoli per ulteriori chiarimenti rispetto al tema che... si è consultato con la
Segretaria quindi conosce. Prego Ingegnere.
INGEGNERE ROMAGNOLI GIOVANNI – DIRIGENTE SERVIZIO URBANISTICA: Accetto il
collega se da pensionato perché penso non potrò esserlo mai. Dicevo per quanto riguarda l’influenza
di una norma urbanistica che viene adottata sulla situazione già definita per quanto riguarda pratiche
edilizie in corso, rilasciate ci sono due situazioni che sono tutte e due regolamentate da tempo e che
il testo unico riprende pari pari dalla 1150/42 via via con la stessa formulazione, che comunque si
può ripetere; allora l’efficacia temporale del permesso di costruire, articolo 15 del D.P.R. 380/01
recita testualmente all’ultimo comma, il comma 4, “... il permesso decade con l’entrata in vigore –
quindi non adozione – di contrastanti previsioni urbanistiche salvo che i lavori siano già iniziati e
vengano completati entro il termine di tre anni dalla data di inizio...” cosa significa che tutte le
concessioni rilasciate non possono essere revocate a meno che con l’entrata in vigore di contrastanti
previsioni, i lavori non siano ancora iniziati, oppure non siano stati ultimati entro i tre anni, quindi
sono lasciati lì abbandonati a metà. Questo perché? Perché ipotizziamo questa efficacia temporale,
ipotizziamo di dover fare una strada. C’è una strada, una previsione urbanistica nuova che passa
sopra un edificio che dovrebbe essere costruito, se non è stato ancora costruito, i lavori non sono
stati iniziati o finiti, questo permesso decade perché sarebbe più onerosa l’attuazione del piano o
addirittura impossibile, quindi se i lavori non sono iniziati questo decade, però qui mi pare che ci
siamo anche confrontati con il Segretario generale ma la dizione non dovrebbe prestarsi ad
interpretazioni perché il permesso decade con l’entrata in vigore, quindi non dalla data di adozione
quando scattano le misure di salvaguardi, ma con l’entrata in vigore di contrastanti previsioni
urbanistiche che non entrano in vigore con l’adozione ma con l’approvazione definitiva da parte
della Provincia, altra cosa sono le misure di salvaguardia, perché per quanto riguarda le misure di
salvaguardia invece il discorso è che l’articolo 12, presupposti per il rilascio del permesso di costruire
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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sempre del D.P.R. 380/01 dice “... in caso di contrasto dell’intervento oggetto di domanda del
permesso di costruire con la previsione di strumenti urbanistici adottati – e qui la differenza è chiara
perché parliamo di strumenti adottati e l’adozione scatta un secondo dopo che il Consiglio
Comunale ha deliberato in tal senso – è sospesa ogni determinazione in ordine alla domanda...”
quindi quando arriva una domanda, un secondo dopo, il giorno dopo che il Consiglio Comunale ha
adottato una disposizione che contrasta con quella domanda si sospende ogni determinazione in
merito a quella domanda quindi tutto quello che arriverà da domani mattina al protocollo ed è in
contrasto con quello che stasera il Consiglio Comunale decide, fa scattare la misura di salvaguardia;
tutto quello che è stato precedentemente può essere annullato solo quando questa norma che stasera
il Consiglio Comunale adotta diventa esecutiva, l’entrata in vigore di questa contrastante previsione
nell’ipotesi che i lavori non siano stati iniziati, quindi si tratterà di fare una ricognizione di lavori non
iniziati tra un anno o sei mesi quando la Provincia si sarà pronunciata dopo che questa norma è stata
adottata, pubblicata, osservata, contro dedotta, approvata definitivamente, mandata in Provincia,
restituita con o senza osservazioni e fatta propria dal Consiglio Comunale da quel momento se ci
sono concessioni e permessi di costruire adesso si chiamano, non iniziati ed in contrasto con questo
questi permessi decadono.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Ingegnere. Ho prenotato il collega
Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, allora io sono
soddisfatto d’aver chiesto chiarimenti, mi dispiace di aver fatto perdere ancora un po' di tempo al
Consiglio Comunale ma questi chiarimenti sono stati molto importanti perché alla luce degli stessi
mi sono reso conto, probabilmente gli altri erano già al corrente della situazione io no, che in
definitiva noi andiamo a votare una delibera che ha una rilevanza tecnica e politica notevole, noi
stiamo approvando una variante al piano regolatore che determina una nuova situazione rispetto al
precedente strumento urbanistico, allora...(intervento fuori microfono.) ... sì, sì io adesso sto...
prima che tu parlassi era... quindi io mi trovo in una situazione di difficoltà soprattutto a seguito
dell’intervento dell’Assessore di cui comprendo lo spirito e lo condivido pure, quando lui dice non è
possibile che da fuori si giunga a Jesi passando sopra la testa dell’amministrazione e si facciano
scelte che in qualche modo possono poi risultare incompatibili con la volontà dell’amministrazione
stessa. Questa norma è di salvaguardia, questa delibera voglio dire salvaguarda questo diritto, questa
facoltà, questa volontà di poter decidere e per questo io adesso dico no a tutti, salvo poi e su questo
a sottolineato più volte, di volta in volta valutare il merito della questione e decidere, per questa sì o
per quella no, indipendentemente dal fatto che l’una o l’altra siano compatibili con quello che è lo
spirito stesso dell’amministrazione bene, io dico che questa situazione può determinare una sorta di
pericolo nel futuro che si vadano a prendere decisioni che poi potrebbero risultare alla fine poiché le
stesse sono tecniche, in particolare, difformi le une dalle altre, con la conseguenza di determinare
una situazione di ingiustizia; in buona sostanza noi oggi, indipendentemente da quello che avverrà
domani votiamo un no secco a qualsiasi tipo di iniziativa ed indipendentemente da quello che sarà il
futuro questo no si propone come una chiusura rispetto certamente al pericolo che in qualche modo
l’industria insalubre possa invadere oltre alla nostra volontà le zone agricole, ma è anche vero che
dicendo no a questo noi in ogni caso diciamo praticamente no ad un determinato sviluppo
economico che se insalubre, se anzi produttore di rifiuti insalubri, o di conseguenze diciamo non
compatibili con l’ambiente, tuttavia potrebbe essere utilizzato nell’ambito di una procedura diretta
ad eliminare queste conseguenze negative ma nel contempo potrebbe essere utile a portare sviluppo,
portare posti di lavoro e quant’altro. Non sono sul certo su quello che noi andremo a votare non c’è
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dubbio perché questo è e questo ci troviamo di fronte, del futur non vi è certezza. Non l’ho detto io,
quindi domani chi ci assicura che questa amministrazione o qualsiasi altra sulla base di queste
varianti che noi approviamo oggi non possa magari affrontare delle decisioni che potrebbero essere
ingiuste nei confronti delle parti che lo richiedono e perché no forse per la stessa città. Mi fido del
presente, del certo non mi fido del futuro che non è scritto e che è affidato alle parole seppur
credibili ed autorevoli del nostro Assessore di cui riconosco fortemente la buona volontà e l’ottimo
spirito con cui ci propone questa variante, ricordo tra l’altro a me stesso che ogni volta che si
dovesse effettuare una modifica in senso positivo si dovrebbe procedere nuovamente ad una
variante della variante e via così, quindi procedendo a varianti; avete in corso anche un progetto per
una variante generale al piano regolatore nell’ambito della quale poter inserire anche un discorso di
questo tipo, non vedo perché ci sia attualmente una necessità così forte di approvarne una –
passatemi il termine – fuori sacco rispetto all’indirizzo alla variante generale, io dico la verità non
sono disponibile a votarla favorevolmente.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, non ho altri
interventi, l’Assessore per una breve replica prego.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Penso che sia importante specificare ancora meglio perché
almeno mi spiego meglio, non condivido assolutamente le pur legittime osservazioni del Consigliere
Grassetti per tre ordini di motivi e seguo il suo intervento: il primo, l’amministrazione comunale di
Jesi non dice no all’eventuale insediamento insalubre, se questo è quel esempio di insediamento
virtuoso a cui facevo riferimento prima nel senso del riutilizzo dello scarto. Questo perché poi tra
parentesi neanche potremmo dirlo perché il decreto Ronchi è un decreto che esautora
l’amministrazione comunale ad esempio da queste scelte. La realtà è che fisicamente e praticamente
la delibera che oggi proponiamo toglie semplicemente il discorso di quei parametri che citavo prima,
i 200 metri ed i 100 metri e toglie il discorso dell’automatismo, voglio localizzare un’industria
insalubre nel Comune di Jesi, poiché le norme tecniche danno la possibilità di poter andare in zona
agricola io vado in zona agricola e rispetto i 100 metri quindi c’è un automatismo, quindi questa
delibera Consigliere Grassetti non togli e quindi non sono d’accordo sulla prima osservazione che
facevi, non toglie il discorso della responsabilità dell’amministrazione a farsi carico di questo
importante tema quale quello del riciclo e quello che può portare anche, lo sviluppo economico, il
discorso lavorativo perché a questo non diciamo no, noi togliamo l’automatismo. Prima
osservazione, la seconda, quando tu dicevi state andando variante su variante effettivamente quando
andremo di volta in volta a valutare non è che lo faremo con la discrimine della soggettività perché di
per se le industrie insalubri per norma nazionale vanno locate in zona industriale. Quindi se in zona
industriale noi avessimo posto automaticamente queste possono andare lì e non sarebbe variante, la
variante va nel momento in cui non avendo luogo in zona industriale per l’insediamento vado in
qualsiasi altra parte della città, potrebbero venire anche nel centro storico per assurdo e quindi certo
che saremmo costretti di volta in volta a fare varianti per una questione semplice e logica, la
questione poi del fuori sacco è un’osservazione colorita che tu ritengo hai espresso per dare corpo al
discorso, io sinceramente la vedo un po' forte perché questa non è una variante fuori sacco in quanto
in Commissione consiliare se n’è discusso abbondantemente, in Circoscrizione è andata, quindi oggi
siamo chiamati a discuterne, poi dopo...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. A questo punto non ho
interventi, dichiarazione di voto collega Meloni, prego.
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CONSIGLIERE – ROSA MELONI D.L. La Margherita): Sì, io ho ascoltato anche le perplessità del
collega Grassetti, intanto ritengo che il tempo dedicato a questa pratica non sia un tempo perso, ce
ne sono altri di tempi persi, in questo caso mi pare più che opportuno anzi io penso tanto quanto
Grassetti sosteniamo che queste cose vadano giustamente e doverosamente approfondite, quindi
ascoltati i pareri tecnici sia della Dr.ssa Barberini che dell’Ing. Romagnoli, abbiamo capito che con
questa norma cosiddetta di salvaguardia noi andiamo ad incidere se così posso esprimermi su
quanto avverrà da domani in poi riguardo a quelle aree agricole sulle quali vogliamo dire la parola
che diciamo con questo tipo di assunzione di delibera, quindi alla domanda su quali interventi incide
questo deliberato del Consiglio Comunale di questa sera? Incide sugli interventi, sulle richieste, sulle
domande che saranno poste all’amministrazione da domani mattina in poi. Abbiamo appurato ed
ascoltato che favorevoli o contrari a tutti gli interventi che hanno già il permesso di costruire che
l’hanno ricevuto, che l’hanno notificato, su questi interventi sui quali possiamo esserci espressi
favorevoli o contrari ma questi vanno avanti ed hanno acquisito il diritto. Mi pare che con le parole
con cui sono capace di parlare di queste cose così tecniche in ogni caso sono queste le motivazioni
politiche che io ho ascoltato dall’Assessore che ci sono state espresse, supportate da questi pareri
tecnici che responsabilmente credo i consiglieri comunali possano votare. In un contesto aveva detto
bene Antonio Grassetti, in un contesto che comunque è di futura revisione del PRG che normerà in
una forma armonica, constestualizzata e globale tutti gli aspetti compresi anche questi che ora... (fine
lato B – III° cassetta)... poi sappiamo che tutto sarà riconsiderato in termini di futuro del territorio
dentro il nuovo PRG quindi dichiarazione di voto naturalmente favorevole premesso tutto quello
che ho appunto espresso.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, la parola al collega
Bucci, prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Comunisti Italiani): Noi riteniamo che questa variante, ma
ancora prima di questa la previsione del piano regolatore che rispetto alle aree agricole non
introduceva la questione delle industrie insalubri, secondo me questa variante, secondo noi, è
importante perché riconosce in una attenzione al territorio all’ambiente, al nostro territorio riconosce
un valore al territorio comunale cosa che secondo me in qualche maniera la variante introdotta mi
sembra nel ’98, ’99 sempre sulle industrie insalubri induceva forse non nelle intenzioni ma
comunque negli effetti, un equivoco che era quello che in pratica il nostro territorio accoglieva ed era
disposto verso le industrie insalubri. Con questa variante invece si ristabilisce il principio che il
nostro territorio va tutelato rispetto a tutti quegli interventi che introducono modificazioni rilevanti
all’ambiente e modificazioni non salubri, non giudicate favorevolmente sotto il punto di vista della
salubrità. Detto questo sulla base dei pareri che abbiamo sentito dell’Ingegner Romagnoli e del
Segretario che per quanto mi riguarda mi ha rassicurato sotto l’aspetto della tutela comunque dei
diritti perché questo comunque deve essere sempre e comunque un intento, il primo intento dei
consiglieri comunali, la tutela dei diritti dei cittadini e dell’equità, noi riteniamo di poter sicuramente
votare favorevolmente a questa delibera.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato
Lombardi... un errore? A questo punto non ho altri interventi... apriamo le votazioni al punto 13
articolo 87 delle norme tecniche attuative del piano regolatore generale, ultimo capoverso, industrie
insalubri in zona agricola. Variante ai sensi dell’articolo 26 della L.R. 34/92 e successive
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
modificazioni. Allora i Consiglieri che devono votare sono pregati di entrare in aula. Prego apriamo
le votazioni.
Presenti n.
23
Astenuti n.
00
Votanti n.
23
Favorevoli n. 16
Contrari n.
07
(F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque il punto 13 viene approvato con 16
voti favorevoli e 7 contrari.
Presenti n.
23
Astenuti n.
00
Votanti n.
23
Favorevoli n. 16
Contrari n.
07
(F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 14 - DELIBERA N.188 DEL 21.11.2003
SOTTOZONA A7 – ART. 48 NTA DEL PRG – VARIANTE AI SENSI DELL’ART. 26 DELLA
L.R. N. 34/92 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
Entra Cercaci
Sono presenti in aula n.24 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessun intervento, sì... no Grassetti
perché spegni, va bene, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Chiedo scusa Presidente per
questa titubanza, spiego pure il perché, è data dal timore di essere troppo pressante per non usare un
termine peggiore ma io ho qualche difficoltà per colpa mia non ho partecipato alla specifica
Commissione per cui chiederei anche qui se è possibile una brevissima illustrazione da parte
dell’Assessore competente.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, sono state in Commissione però se un
Consigliere Comunale chiede un’ulteriore illustrazione della pratica... prego Assessore.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Illustro la pratica anche perché lo scorso Consiglio Comunale lo
stesso Grassetti mi ha chiesto di illustrarla e ringrazio per farmi parlare. Allora, stiamo parlando delle
sottozone A7 che sono zone di parte di città di rilievo tra virgolette storico, nel senso che stiamo
parlando di edifici che sono integrati nel tessuto storico originario, parlo di ex opifici, ville, chiese,
palazzi o anche complessi rurali. Attualmente quello che questa delibera si propone e quello di
rientrare in linea con l’attenzione alla salvaguardia del nostro patrimonio storico, nel senso crediamo
che in occasione della pur nobile riqualificazione di aree dismesse quali poi queste aree di fatto
corrispondono, noi dobbiamo salvaguardare il nostro tessuto storico e di conseguenza preservare
quei caratteri tipici del nostro tessuto urbano. La modifica di fatto che va ad insistere in questa
proposta di modifica è che non consentiamo o perlomeno andiamo a disciplinare in maniera più
puntuale il fatto che non si consenta all’articolo 48 che tratta torno a ripetere, delle sottozone A7,
non è consentita la demolizione di corpi di fabbrica principali avente valore storico ed architettonico,
quindi diciamo che la prescrizione che noi mettiamo è anche rafforzata dal fatto che nel caso di
piano di recupero di iniziativa privata, l’amministrazione proprio in linea con questa filosofia politica
si riserva la facoltà di chiedere alla Sovrintendenza competente ai monumenti un loro parere sia per
quello che riguarda l’edificio, sia per quello che riguarda le zone A7 anche se poi questo edificio e
questo spazio non sono sottoposti a vincoli specifici. Per quello che riguarda poi il discorso della
ristrutturazione, demolizione e ricostruzione come quello che prevede, o il cambiamento di
destinazione d’uso si pone l’attenzione sul fatto che il soggetto attuatore deve garantire gli standard.
Altro discorso sempre in linea con la tutela di questa zona è anche allargato al discorso dello studio
sulle essenze arboree, cioè diciamo che se in tutte quelle aree scoperte che insistono in quelle zone,
dovrà essere diciamo anche sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale perché stiamo
parlando di piani di recupero un discorso di valorizzazione delle essenze arboree presenti in queste
aree ed anche un loro possibile incremento con messe a dimora di essenze autoctone.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
61
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. Il collega Balestra voleva
intervenire? Prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Questo emendamento presentato è figlio
praticamente di una discussione che è venuta quando è stato presentato l’emendamento, l’ho
sottoposto all’ufficio che mi ha detto che è perfettamente regolare, anche se è firmato è figlio di una
discussione avvenuta nel dibattito quando è stata spiegata questa pratica della III Commissione.
Allora penso che tutti i consiglieri comunali l’hanno, l’ho consegnato praticamente all’entrata alle
17.00 in Consiglio. Se volete lo leggo:
“Si propone la modifica e l’integrazione del penultimo comma dell’articolo 48 nel modo che segue,
in caso e ristrutturazione edilizia o di demolizione con ricostruzione di variazione di destinazione
d’uso, andranno assicurati gli standard urbanistici nella misura del 50% in caso di impossibilità di
reperire gli standard all’interno dell’area oggetto di intervento gli stessi dovranno essere garantiti dal
soggetto attuatore.”
Perché era avvenuta una discussione proprio sulla questione degli standard che praticamente la
delibera dice che nelle zone A7 dovranno essere rispettati gli standard anche se la legge
necessariamente non lo prevede, allora questa è una modifica che viene incontro al dibattito che c’è
stato in Commissione, lo stesso Assessore a nome della Giunta ed anche l’Ingegnere si erano
dichiarati disponibili a rivedere e secondo il seguente IV comma, leggo dopo, “...di dare atto alle
modalità ed al reperimento degli standard in caso di carenza degli stessi (inc.) oggetto di intervento
saranno normati in sede di redazione del regolamento per l’esecuzione diretta delle opere di
urbanizzazione a scomputo degli oneri che l’amministrazione comunale si impegna a sottoporre al
Consiglio Comunale entro 90 giorni dalla data di adozione della presente deliberazione.” Come voi
ben sapete, in Commissione è iniziato un percorso conoscitivo sulla redazione di un regolamento
per l’esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione che dopo passati questi tre Consigli Comunali
di fila prenderemo di petto con una serie di riunioni prima di natale, in maniera tale – anche con una
serie di audizioni come ho detto in Commissione stessa di altre esperienze che sono avvenute in
altre realtà cittadine – in maniera tale da arrivare alla redazione di un regolamento il più condiviso
possibile, questo il tempo che fondamentalmente si propone dal momento di oggi è 90 giorni che è
un tempo congruo perché sono tre mesi, in maniera tale che all’approvazione del bilancio e con un
regolamento che regola questa questione degli oneri siamo praticamente pronti anche per affrontare
una faccenda ed una questione come questa della variante che noi stasera intendiamo proporre.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra. Non ho altri
interventi. Io chiederei... l’Assessore? Prego.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: No, ho ascoltato quello che diceva il Consigliere Balestra che è il
nostro Presidente in Commissione Urbanistica, ha colto l’essenza della discussione in Commissione
ed io ritengo che il suo emendamento sia accettabile.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, doveroso infatti da parte della Giunta
dichiararsi sull’accettazione o meno del documento. Ho prenotato... nessuno. Volevo un attimo dare
la parola alla dottoressa perché l’emendamento riguarda due questioni: le norme tecniche attuative e
la parte dispositiva, quindi ci chiarisce questa questione dottoressa per favore?
SEGRETARIO GENERALE – PATRIZIA BARBERINI: Volevo conferma da parte del proponente
che questa richiesta di emendamento ma lo leggo mi sembra chiaro riguarda una parte che va ad
emendare le NTA ed una parte va ad emendare integrando il testo del dispositivo della delibera. È
così Balestra? Quindi... quindi...(intervento fuori microfono.) ... okay bene, per cui la parte dove
scrive si propone la modifica e l’integrazione del penultimo comma dell’articolo 48 nel modo che
segue, in caso di ristrutturazione edilizia e di demolizione con ricostruzione di variazione della
destinazione d’uso andranno assicurati gli standard urbanistici nella misura del 50%, in caso di
impossibilità a reperire gli standard all’interno dell’area oggetto di intervento gli stesso dovranno
essere comunque garantiti dal soggetto attuatore va ad emendare la proposta di modifica delle NTA.
Invece l’altra parte propone di aggiungere il IV comma alla parte dispositiva della deliberazione
dicendo di dare atto che le modalità di reperimento degli standard in caso di carenza degli stessi
all’interno dell’area oggetto di intervento saranno normate in sede di redazione di regolamento per
l’esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione che
l’amministrazione comunale si impegna a sottoporre al Consiglio entro 90 giorni dalla data di
adozione alla presente delibera. Scusate se mi sono dilungata.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: No, no va bene, è opportuno un chiarimento
dottoressa. A questo punto non ho nessun altro intervento quindi apriamo le votazioni al punto 14,
apriamo la votazione sull’emendamento alla delibera 14:
Presenti n.
24
Astenuti n.
00
Votanti n.
24
Favorevoli n. 17
Contrari n.
07
(F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’emendamento alla delibera 14 viene
approvato con 17 voti favorevoli e 7 contrari. Ora votiamo la delibera 14 così come emendata.
Presenti n.
24
Astenuti n.
00
Votanti n.
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Favorevoli n. 17
Contrari n.
07
(F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 14 viene approvato con 17 voti
favorevoli e 7 contrari. C’è immediata esecutività anche su questo quindi apriamo il voto per
l’immediata esecutività.
Presenti n.
24
Astenuti n.
00
Votanti n.
24
Favorevoli n. 17
Contrari n.
07
(F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
la medesima votazione: 17 voti a favore e 7 contrari.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 15 - DELIBERA N.189 DEL 21.11.2003
VARIAZIONE DI BILANCIO ED INTEGRAZIONE ELENCO ANNUALE OPERE PUBBLICHE
PER L’ANNO 2003
Escono: Agnetti, Belluzzi, Rocchetti ed entrano: Curzi, Giuliodori
Sono presenti in aula n.23 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io avrei alcune cose da dire per
quanto riguarda questa variazione di bilancio, innanzitutto che vorrei dire passando punto per punto
la delibera che trovo alquanto strana questa variazione di 1.742.000 € per questo centro per disabili
ex CRT, anche perché io ricordo che almeno circa 3 anni fa la precedente amministrazione aveva,
almeno questo risulta dagli atti, aveva contratto un mutuo specifico per quella ristrutturazione e mi
sembra che erano 500.000 € o qualcosa del genere adesso non ricordo bene. vorrei sapere appunto
questo mutuo, visto che e poi dai documenti che io ho e dalle dichiarazioni fatte dal Sindaco, il
mutuo non è che doveva essere contratto, era stato già acquisito, quindi che fine ha fatto quel mutuo
che noi avevamo per un altro progetto visto che questo almeno dalla delibera ci viene detto che
praticamente viene fatto con i soldi pubblici, anche perché non capisco bene questa variazione di
bilancio in questo momento quando poteva ormai essere inserito nel prossimo bilancio
normalmente se non per una questione di quadrature di bilancio e quindi penso che sia solamente...
anche perché non mi risulta che ancora questa amministrazione abbia fatto un bando e quindi non
essendoci neanche un bando che non so quanto ancora dovremmo aspettare, probabilmente nel
mese di dicembre uscirà il bando, forse questa sarà la motivazione mi auguro, però la vedo alquanto
strana. Cosa poi ancora più strana, è la solita variazione di bilancio per quel progetto della messa a
norma delle scuole perché come nella precedente questione della scuola, del prefabbricato, in zona
ex Fornace ci siamo trovati a fare una variazione di bilancio di ben il 50% di quello che era stato
messo a bilancio qui ci ritroviamo nella stessa situazione cioè da 700.000 € passiamo a 972.000 € e
cosa strana è che praticamente quando è stata portata tutta la questione delle scuole è stato detto che
non c’erano altre possibilità per trasferire gli alunni, quindi sono state adottate delle cose più
economiche, si è andato a cercare di prendere in affitto qualcosa di più economico e questo
effettivamente mi sembra non sia perché ritirando fuori le delibere di Giunta comunale risulta che si
sono spesi e si stanno spendendo almeno 94.037 € per sistemare un fabbricato non di proprietà del
Comune quindi se prima tanto tanto poteva essere giustificato nel senso che comunque rimaneva
nel patrimonio comunale questi 94.000 € praticamente non rimarranno più nel patrimonio comunale
e certamente 180 milioni sono una bella cifra, se aggiungiamo a questa 1.780 € per i due mesi di
affitto novembre e dicembre in cui comunque lì non vengono trasferite le scuole e se consideriamo i
12 mesi previsti dalla convenzione che è stata stipulata in 10.684 € dodici mesi per un totale di
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106.503 € quindi io ritengo che pagare un affitto così esorbitante direi non è un aggettivo che... mi
sembra tanto anche perché vorrei precisare al Consiglio Comunale che si tratta di 200 metri quadri
quindi pagare 106.503 € per un anno per 200 metri quadri certamente non ritengo che sia stata una
buona operazione anche perché visto che dovremmo rimettere questi 94.000 € a favore del privato,
va bene che avremo fatto un’opera di bene però io ritengo che sarebbe forse stato opportuno
spenderli su strutture che l’amministrazione comunale magari aveva o su altre strutture che
comunque non avevano bisogno di questi determinati interventi, quindi anche perché nella stipula
della convenzione voglio dire che l’amministrazione comunale si fa carico del 90% delle spese
relative ai consumi di metano di tutto il complesso mi sembra talmente esagerato visto che lì incide
anche una struttura che sicuramente consuma molto più metano delle tre classi che vi andranno
quindi ritengo che tutto sommato questa operazione non sia veramente economica per
l’amministrazione comunale e quindi in tempo di vacche magre come si dice certamente queste cose
mi sento di valutarle. Poi chiederei anche all’amministrazione leggendo la delibera, in particolare
questa delibera non è molto chiaro per quanto riguarda le risorse che sono state messe in variazione
di bilancio per quanto riguarda l’impianto di sollevamento di Fonte Damo ed il San Floriano Mestica
mentre invece vedo bene evidenziato che per l’adeguamento dello stadio Carotti c’è un meno 19.854
€ a favore appunto di un lavoro di impianto fognario che abbiamo fatto in economia, da quali
economie provengono? Dovete spiegarmelo perché qui non c’è scritto e non capisco perché sopra è
stata messa questa economia di 19.850 € mentre l’altra pur specificato sotto trattandosi di risorse
derivanti da economie di precedenti appalti, voglio sapere, penso che sia stato più corretto anche ai
consiglieri far sapere quali appalti precedenti praticamente hanno creato queste economie perché se
l’amministrazione comunale è stata tanto brava da avere queste economie penso che non possiamo
che prenderne atto come consiglieri comunali però sarebbe opportuno che i consiglieri comunali
siano portati a conoscenza. Quindi io ritengo che queste... e l’ho detto più di una volta che queste
continue variazioni di bilancio anche perché ritengo che praticamente non si può progettare così nel
futuro, cioè fare errate valutazioni perché questo vuol dire a questo punto fare un’errata valutazione
perché non si può finire quando è praticamente iniziato il percorso già da un anno per la
ristrutturazione di queste scuole non si può assolutamente arrivare dopo 12 mesi a fare una
variazione così consistente perché io ammetto una variazione in corso d’opera di una cifra però
queste sinceramente che vanno incidere per il 50% sull’opera complessiva, permettetemi anche
perché ritengo ancora una volta che si poteva e si doveva agire diversamente per quanto riguarda le
ristrutturazioni anche perché abbiamo ancora una scuola che è inagibile in zona Minonna, la Perchi, i
lavori lì sono iniziati il mese di agosto, settembre o giù di lì, luglio agosto, i mesi questi qua, voglio
dire abbiamo perso del tempo prezioso perché si poteva benissimo iniziare al termine delle scuole
visto che erano dei lavori programmati da tempo, in modo che nel mese di settembre chi doveva poi
rioccupare quelle scuole o quanto meno quanto prima poteva occupare quelle scuole e liberare
l’attuale plesso che adesso stanno occupando mettendo magari il Negromanti che in questo
frattempo abbiamo preso in affitto giustificando il fatto che mi sembra una cosa assurda anche
perché se tre classi le trasferiamo dicendo perché il luogo più vicino al Collegio Pergolesi non vedo
perché altre due classi andranno a finire al Duomo, quindi voglio dire, se l’area è questa qua dal
Duomo al Collegio Pergolesi penso che tra le distanze dal Mestica al Duomo, anzi addirittura a S.
Pietro, io penso che l’amministrazione comunale avrebbe sicuramente trovato una sistemazione più
adeguata per ospitare queste scuole quindi secondo me siamo sempre al discorso che non mi
stancherò mai di fare che questa amministrazione va avanti proprio con progetti fatti al momento per
tamponare le situazione con decisioni improvvisate perché questa secondo me è la questione,
l’amministrazione sta andando avanti e sperperando mi permetto di dire, soldi pubblici quindi
giustamente noi voteremo contro questa delibera, mi auguro che nei prossimi bilanci non ci siano
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variazioni così sostanziose che sicuramente non qualificano né i tecnici comunali né
l’amministrazione e quindi ripeto mi auguro che stia più attenta su queste questioni, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, dunque la parola al
collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, velocemente
per fare un intervento politico, questa pratica che viene proposta dal Consiglio Comunale e che
contiene una generale variazione di bilancio a sua volta quest’ultima ricomprende una serie di voci
relative ad interventi diversi, interventi che potrebbero alcuni essere condivisi altri no, interventi
relativi a questioni sulle quali siamo già intervenuti ed abbiamo espresso il nostro parere, interventi
anche nuovi su cui probabilmente il nostro parere potrebbe essere espresso ma poiché la delibera
pretende di essere votata così, tutta insieme, come è in definitiva pone uno sparti acque politico tra la
maggioranza e l’opposizione; una maggioranza che non può non votare favorevolmente un
documento che a questo punto diventa politico indipendentemente dalle singole opportunità che
esprime ed una opposizione che non può che votare contro, allora io mi chiedo perché criticare altre
realtà non esattamente cittadine magari nazionali dove per far passare dei documenti ed evitare la
discussione si pone la questione di fiducia, chiaramente siamo in contesti molto diversi, ma anche la
proporzione è diversa ed allora dal punto di vista politico io non posso che esprimere un giudizio
politico purtroppo dovendomi astrarre dalle singole valutazioni su alcuni interventi, quindi a fronte
della blindatura della pratica dichiaro formalmente che voterò contro.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, Belluzzi prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Molto brevemente perché non ho nulla
da aggiungere, condivido le argomentazioni dei colleghi Brazzini e Grassetti, io vorrei fare soltanto
una riflessione sul 1.742.000 € relativi alla residenza protetta per disabili presso la ex CRT ecco, e
vorrei domandare se questa è o trattasi di operazione collegata con, per usare un linguaggio di moda,
progect financing qui bisogna che ci ricordiamo che l’amministrazione comunale deve fare il
progetto o ideare il progetto, punto due fare un bando, a me non preoccupa tanto questa ma da quel
che mi risulta in questi ultimi tempi sono state fatte anche visite guidate nei Comuni dell’Emilia
Romagna, si sta mettendo in piedi un’operazione di progect e financing per quanto riguarda la
realizzazione della piscina comunale, della nuova piscina o del nuovo impianto che mi pare è in
bilancio per 10 miliardi o 10 milioni di €, 10 miliardi forse da realizzarsi nella zona attuale palazzetto
dello sport, io vorrei ricordare all’amministrazione comunale che prima si fa l’idea poi si fa il bando
ed invece qui mi pare, in questo lavoro che è stato già stabilito di fare la piscina di 50 metri, cosa
unica ed ingestibile per una realtà di Jesi, Comuni anche con 200.000 abitanti più di Jesi fanno
piscine di 35 metri, voglio dire è un nuovo metodo introdotto dall’amministrazione comunale o sono
devianze o deviazioni rispetto ad un sistema che io spero l’Assessore alle finanze del quale ho stima
infinita ed amicizia leale, spero comincerà a valutare ed a mettere mano, a porre anche un freno alla
eccessiva progettualità di qualche Assessore che insomma vuole mettere il cappello o sul centro
residenza disabili o sull’impianto della nuova piscina, ecco, al di là dico di questa divagazione fatta
ma ho cercato di fare un discorso a nuora ed a suocera perché nuora intenda, vorrei che uno su
questo argomento l’Assessore puntualizzasse se si intende procedere per quanto riguarda il
1.742.000 € facendo un bando ed a che punto è il bando visto che si parla di concessionario e per
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fare il discorso rivolto a nuora visto che un Assessore assente ed un altro è presente, vorrei anche
che si chiarisse che il progect financing si muove per bandi, non per lecitazione privata.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, dunque ho prenotato
il collega Curzi prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei lista Di Pietro): Grazie Presidente, il mio
intervento per portare all’attenzione del Consiglio Comunale il fatto che nell’intera delibera c’è
anche il progetto preliminare dell’intervento che verrà effettuato nella palazzina ex CRT. Alla
riunione di Circoscrizione dove l’Assessore ha illustrato alla cittadinanza il pensiero, perché ancora
era tale, di realizzare la casa per disabili, tra i cittadini era emersa la preoccupazione che in quel parco
finalmente realizzato dopo circa 20 anni, considerando che la zona ne era sprovvista, i bambini dopo
la realizzazione di questo parco, appunto non fossero più liberi di giocare a tutte le ore perché magari
se ci sono dei disabili o comunque sia delle persone che hanno delle difficoltà magari il primo
pomeriggio avrebbero potuto dare fastidio i rumori, altra preoccupazione era il fatto anche che in
quel parco ora recintato dove comunque sia non entrano dei mezzi di trasporto potessero entrare in
futuro dal momento che viene appunto istituita una casa per disabili dei mezzi e quindi anche creare
pericolo per i bambini. Quindi questo al di là del fatto che è stato un progetto preliminare è un invito
a quella che è l’amministrazione comunale a fare attenzione nel momento in cui verrà stipulata la
convenzione e nel momento che sarà il progetto definitivo a fare attenzione anche a queste
problematiche che erano uscite fuori in Circoscrizione e che non rispondono...(intervento fuori
microfono.) ... Grazie Presidente...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie allora, Curzi a questo punto non ho
altre... sì, l’Assessore Vice Sindaco Cingolani, prego.
ASSESSORE – CINGOLANI PAOLO: Allora, io provo a rispondere in maniera sintetica alle
osservazioni fatte da Brazzini e Belluzzi agli inviti posti dal Consigliere Curzi, allora, la realizzazione
di questa residenza protetta io penso che possa essere considerata una conquista non
dell’amministrazione comunale di Jesi quando la vedremo realizzata ma dell’intero ambito
territoriale perché finalmente potremmo vedere realizzata una struttura a servizio di tutto l’ambito
territoriale per i disabili che non avranno più sostegni familiari evitando così a questi soggetti di
dover per forza essere istituzionalizzati in case di riposo ed altri istituti sradicandoli dai legami, dalle
relazioni che fino a quel tempo avevano sviluppato rimanendo nel territorio. Voglio solo ricordare
ma è stato già detto da Curzi che tutta la procedura è andata avanti dopo che l’amministrazione ha
avuto il parere favorevole dalla Circoscrizione interessata, il sottoscritto a nome
dell’amministrazione insieme all’Assessore Animali e ad i dirigenti ci siamo presentati in
Circoscrizione per avere un parere favorevole e per raccogliere anche le indicazione ed a seguito di
quel parere favorevole che tutta la procedura è andata avanti. La variazione su un preliminare che è a
corredo di tutta la pratica e noi non andremo ad un progect financing ma vorremmo andare ad una
concessione gestione quindi un progetto a costo zero per l’amministrazione comunale, che non
dovrà assolutamente gravare di una lira sul bilancio comunale. Naturalmente faremo il bando, ma il
bando verrà fatto solo dopo che l’amministrazione della ASL avrà dato risposta a quelli che sono i
problemi di gestione, l’Assessorato ha già dato risposta a quelli che sono i problemi di gestione,
l’Assessorato ha già scritto il 15 novembre al Commissario Straordinario Marini chiedendo un
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protocollo di intesa per quanto riguarda la gestione della struttura, la normativa prevede che la
gestione di struttura di questa natura prevede una compartecipazione finanziaria al costo giornaliero
della ASL del 70% una volta che noi avremo un impegno chiaro da parte dell’azienda sanitaria sulla
compartecipazione finanziaria alla gestione procederemo con il bando, senza questa assicurazione
non procederemo al bando perché la nostra è una operazione di concessione e gestione, il che vuol
dire che in un periodo congruo di anni chi si aggiudicherà il bando dovrà provvedere alla costruzione
dell’immobile ed avrà un tempo di gestione sufficiente ad ammortare il capitale che è stato investito
a costo zero per l’amministrazione per quanto riguarda invece le preoccupazioni legittime che io
accolgo del Consigliere Rudi Curzi voglio rassicurare che in questo progetto noi non vorremmo
prevedere soltanto due residenze, due nuclei abitativi per otto più otto soggetti con handicap ma
all’interno di questo nucleo sarà presente anche un luogo aggregativo per il quartiere, per in bambini,
per gli anziani, lo stiamo pensando in questo modo per cui tutti i percorsi ad esempio per quanto
riguarda i veicoli che dovranno portare magari l’utente dentro la casa saranno protetti rispetto al
parco, la scelta è precisa, un insediamento per cittadini in situazione di grave difficoltà in un contesto
urbano dove gli altri devono potersi integrare in maniera naturale, il parco sarà a disposizione di tutti
e la stessa struttura prevede qualcosa di interno per tutti, anche forse uno spazio per il cinema
all’aperto, quindi diciamo che questa è l’intenzione con cui l’amministrazione si è mossa. Per
quanto riguarda le altre indicazioni che sono venute dal Consigliere Brazzini riguardo agli
investimenti che l’amministrazione comunale si appresterà a fare al Collegio Pergolesi e non al S.
Pietro o al Mestica – Consigliere Brazzini – al S. Pietro Martire, la scelta di poter individuare due
luoghi vicini alla scuola Negromanti è stata una scelta obbligata perché a fronte di confronti serrati
con gli utenti di quella scuola che ci facevano presente la assoluta impossibilità o comunque non
opportunità di trovare locali che fossero lontani dal sito in cui si trovava in Negromanti, a fronte di
una ricerca attiva nel territorio di locali dell’amministrazione comunale non ce n’erano perché ci
sono 140 bambini da allocare, le uniche due possibilità erano date dalla scuola S. Pietro Martire che
a suo tempo svolse funzione di scuola materna per un periodo proprio prima per in Negromanti, non
è stato possibile collocare tutti i bambini in quel plesso del S. Pietro Martire per motivi diciamo del
convento e l’altra struttura è stato possibile reperirla nel Collegio Pergolesi, naturalmente i lavori si
devono fare perché l’autorizzazione, le autorizzazioni per poter collocare i bambini in quelle scuole
prevedono che si facciano alcuni investimenti. Quindi è stata questa la logica che ha mosso tutta
l’operazione e ritengo che il canone di affitto che è stato definito esorbitante è comunque un canone
di affitto di mercato e che abbiamo cercato di fare tempi ristretti perché l’intenzione è comunque di
poter ridare il Negromanti in quei tempi precisi. Le scuole si sposteranno dal primo di gennaio, tre
classi andranno al Collegio Pergolesi ed altre tre al S. Pietro Martire quindi a distanza di 200 metri in
linea d’aria dall’attuale scuola senza incidere in maniera assolutamente importante anche sulla
viabilità perché io voglio far solo pensare al Consigliere Brazzini se avessimo addirittura spostare la
scuola lontana, in un altro posto comunque noi avremmo avuto 140 macchine alla mattina che si
spostavano tutte in un’altra direttrice di marcia. In tutti e due queste situazioni la direttrice di marcia
è la stessa e sia nell’una che nell’altra struttura avremmo parcheggi riservati per i genitori, per quanto
portano i bambini, cosa che al Negromanti non c’è perché sta lungo una strada, quindi noi pensiamo
di aver trovato una soluzione ragionevole.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. Non ho altri interventi
quindi a questo punto pongo in votazione il punto 15.
Presenti n.
23
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Astenuti n.
03
Votanti n.
20
(Bravi, Montali e Sanchioni per F.I.)
Favorevoli n. 18
Contrari n.
02
(Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 15 viene approvato con 18 voti
favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti. Immediata esecutività. Apriamo le votazioni:
Presenti n.
23
Astenuti n.
01
Votanti n.
22
(Bravi per F.I.)
Favorevoli n. 18
Contrari n.
04
(Montali e Sanchioni per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività approvata con 18
voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto.
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COMMA N. 16 - DELIBERA N.190 DEL 21.11.2003
ATTO DI INDIRIZZO DEL CONSIGLIO COMUNALE PER IL BILANCIO DI PREVISIONE
2004 E TRIENNALE 2004 – 2005 – 2006
Entrano: Agnetti, Belluzzi e Mazzarini
Sono presenti in aula n.26 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Abbiamo distribuito un documento
presentato dai gruppi di maggioranza proprio per dare un contributo al dibattito dal momento che gli
indirizzi di bilancio sono una delibera, un atto fondamentale per quanto concerne gli atti di indirizzo
dell’assemblea elettiva, quindi credo ci aiuti il documento presentato dai gruppi di maggioranza in
questo caso, comunque prima di aprire il dibattito non so se è opportuna una presentazione che tra
l’altro oltre che essere stata fatta in Commissione ma c’era anche un documento all’interno della
delibera predisposto sia dall’Assessore che dal responsabile dell’ufficio economico. ... (intervento
fuori microfono.) ... sono gli stessi, il documento presentato dal... (intervento fuori microfono.) ...
sostanziale... (intervento fuori microfono.) ... Assessore scusi si riferiva al documento che era
presente all’interno che non era firmato, invece oggi è stato distribuito a tutti i Capigruppo un
documento firmato dai gruppi che l’hanno predisposto. Prego Assessore.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Sì, io non vorrei farla tanto lunga perché comunque vista
l’ora e poi abbiamo discusso ampiamente della situazione finanziaria nelle varie Commissioni, credo
in tutte e tre o comunque ho cercato di parlare con tutti i consiglieri presenti. La situazione che avete
avuto modo di vedere nei prospetti allegati nel primo documento e cioè quello che avevo elaborato
insieme alla ragioneria di una serie di numeri legati soprattutto al taglio dei trasferimenti e quindi di
conseguenza al taglio anche di una parte cospicua della spesa, abbiamo già ampiamente ragionato,
per cui io al di là di dare qualche indicazione su quello che è necessario sicuramente mettere in atto
per il 2004 lascerei ampio spazio al dibattito perché come ho già detto in Commissione questo sarà
un bilancio estremamente difficile sulla costruzione del quale secondo me dovranno convergere
molte idee innovative e soprattutto quanta più condivisione possibile da parte di tutto il Consiglio
Comunale perché io su questo ci tengo a fare una precisazione abbastanza scontata se volete però
ho l’impressione che con una serie di tagli di questa portata e senza una innovazione culturale che
deve passare all’interno delle amministrazioni locali, e quindi con una progettualità di idee e di
indirizzi nuovi, qualsiasi ente locale di qualsiasi maggioranza politica sicuramente avrà delle notevoli
difficoltà nella gestione dei servizi perché comunque questo è per cui secondo un modello di
impostazione precedente che non critico ma che vedeva il Comune gestore in economia di
moltissimi servizi, questo modello dobbiamo capire che non è più compatibile con la nuova
organizzazione di trasferimenti di cui si è dotato il Governo prima ancora lo stesso Governo di
centro sinistra, cioè non è un mistero che comunque il calo di trasferimenti è già da tempo che sta
avvenendo, quindi sicuramente questo Consiglio Comunale deve raccogliere la sfida, tutto secondo
me nella sua interezza, nel riprogettare un modello organizzativo nuovo del Comune perché
altrimenti non si può, io sono convinta che alla luce soprattutto di questa esperienza anche breve del
primo anno e mezzo di attività ma anche della costruzione del primo bilancio non si può più andare
avanti nel taglio della spesa perché questa diventa difficilmente comprimibile e comunque è una
strategia di gestione estremamente miope ma bisogna essenzialmente iniziare a ragionare
nell’implementazione delle entrate ed avere una progettualità che ci renda sempre più autonomi ed
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indipendenti dai trasferimenti e questo chiaramente non è un obbiettivo che si raggiunge nel giro di
poco tempo ma bisogna mettere in campo sin da subito tutte le azioni che ci consentano perlomeno
in un arco di medio periodo di essere più autonomi perché poi è questo il modello organizzativo che
ci si propone dal Governo, non è un caso, e qui mi piace dirlo perché ho avuto conferma di questo
anche da professionisti che lavorano a livello... a contatto con il Governo nazionale, ho avuto modo
di confrontarmi e non è un caso che la modifica dell’articolo 14 del maxi decreto che accompagna la
finanziaria permette agli enti locali di creare soggetti e di affidare a questi soggetti i cosiddetti servizi
a rilevanza economica, non è un caso che il Governo stia facendo questo contrapponendosi alla linea
di tendenza che invece l’Unione Europea da’ di esternalizzazione dei servizi e di privatizzazione,
cioè il Governo italiano sta attuando una controtendenza rispetto a quello che era il vecchio articolo
35 della finanziaria, cioè consente di affidare i servizi industriali a soggetti interamente pubblici che si
possono costituire dopo la modifica dell’articolo 14 del 29 settembre perché chiaramente c’è un
disegno politico che tende a far creare ai Comuni e quindi agli enti locali dei soggetti che siano in
grado di rendere il Comune autonomo dal punto di vista delle entrate. È chiaro che questa è una
operazione difficile, è legata soprattutto alla capacità di amministrare dei singoli enti, è una scelta che
mette a repentaglio in alcune situazioni dove non ci sono condizioni economiche favorevoli per la
creazione di nuovi soggetti, mette a repentaglio sicuramente l’erogazione dei servizi essenziali però
indubbio che c’è una tendenza ad un nuovo modello organizzativo di un Comune e su questo io
credo che noi dobbiamo comunque fare delle scelte. Ora come ragionare in questa situazione, in
questo contesto io credo che dobbiamo partire da un assunto imprescindibile e cioè che l’ente locale
ancorché gestisca i servizi in maniera diversa e quindi con una formula organizzativa diversa,
insomma questa amministrazione ritiene che debba averne il controllo strategico totale. Chiaramente
la pianificazione strategica ed il controllo sui servizi è fondamentale e da qui si muove una serie di
scelte che l’amministrazione dovrà mettere in campo sin da subito, dai prossimi giorni e comunque
nei primi mesi del 2004. Noi dovremmo essere in grado di creare degli strumenti operativi che pian
piano inizino a camminare da soli, soprattutto per ciò che riguarda i servizi industriali e di questo ha
dato comunicazione il Sindaco per ciò che riguarda la parte della raccolta e smaltimento rifiuti per
dare ad essi una prospettiva economica importante non solo a livello comunale ma anche
sovracomunale e far giocare al nostro Comune un ruolo che gli è proprio in un contesto come quello
quanto meno della Vallesina. Su questo è chiaro che la sfida, la partita è importante però noi
dobbiamo comunque procedere a questo tipo di modello organizzativo nuovo e diverso perché il
calo di trasferimenti non ci consente più di continuare a gestire come l’abbiamo fatto in economia
perlomeno alcuni servizi e quindi questa è la prima questione che dobbiamo affrontare. È chiaro che
l’operazione non è semplice perché ci sono alcune variabili che non possiamo controllare e che
quindi dipendono anche dall’economia che ci circonda, però se non facciamo questo rischiamo
veramente che alcuni servizi rimangano asfittici e quindi non abbiano quella evoluzione che è
normale che essi abbiano. Quindi questa è la prima indicazione che io penso che la maggioranza
nella sua interessa ci ha voluto dare nel documento che è stato sottoscritto. Su questo io mi trovo
assolutamente d’accordo, dicendo che i bracci operativi del Comune per ciò che riguarda la gestione
di alcuni servizi debbano essere braccia estremamente snelle, il controllo che noi dobbiamo
esercitare deve essere effettivo e non un controllo solo formale, e che onestamente io vedo ancora
che il corbusiness dell’ente deve essere quello di dettare le linee strategiche è politiche di gestione di
quei servizi quindi per questo io dico che noi dobbiamo creare soggetti a totale partecipazione
pubblica o quantomeno a maggioranza pubblica e ne dobbiamo curare dico perfino la
contabilizzazione, cioè noi non dobbiamo avere dei soggetti elefantiaci che abbiano dei Consiglio di
Amministrazione pesanti, che abbiano un centro elaborazione dati all’interno cioè l’ente deve essere
la holding di una serie di bracci operativi ed attraverso il controllo anche economico deve essere
quello che appunto detta le linee politiche. Oltre a questa parte che prevede una riorganizzazione
anche interna, pesante perché ovviamente deve cambiare il metodo di approccio della struttura
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interna rispetto a questo nuovo modello organizzativo quindi non più fare ma controllare e verificare
ciò che gli altri fanno, dobbiamo comunque mantenere una serie di altri punti fermi, dobbiamo
comunque continuare con una politica di investimenti che sia volta al massimo contenimento
dell’indebitamento perché voi sapete perfettamente che noi abbiamo un indebitamento che supera i
50 milioni di euro, in senso assoluto, il che significa 100 miliardi di lire e questo indebitamento pesa
all’interno del bilancio dell’ente per più di sei milioni di euro all’anno, il che significa che dobbiamo
assolutamente contenere questo peso sulla parte corrente e quindi per gli investimenti bisogna
attivare tutte le idee strategiche e nuove attivandosi anche per il reperimento di entrate alternative alla
parte di indebitamento. Poi dobbiamo comunque continuare con la riorganizzazione amministrativa
interna perché come ho detto insomma c’è bisogno di una assoluta rivisitazione della struttura
organizzativa proprio perché cambia il metodo di approccio dell’ente, dobbiamo questo l’ho detto
sicuramente attivarci per la realizzazione di società di capitali interamente pubblici o comunque a
prevalente maggioranza pubblica per l’affidamento di questi servizi a rilevanza economica,
dobbiamo continuare a mantenere il livello di spesa in campo sociale almeno pari a quello che
abbiamo speso fino adesso proprio perché chiaramente il Comune non è un ente che fa profitto ma
se ragiona in maniera economica lo fa perché deve reimpiegare ciò che prende dai servizi produttivi
in campo sociale e quindi sicuramente non per profitto ma per il riutilizzo dal punto di vista dei
servizi sociali questo deve essere chiaro e quindi la spesa sociale non può diminuire, dobbiamo
ipotizzare nuove formule di gestione per il patrimonio immobiliare anche di tipo sociale con il
coinvolgimento anche dell’istituto autonomo case popolari. Ecco. Io non mi dilungo di più penso di
essere stata chiara rispetto ad un modello organizzativo che ho in mente e che è assolutamente
necessario mettere in atto altrimenti l’equilibrio finanziario non si sostiene più.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, dunque, ho prenotato
Grassetti, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, noi ci troviamo
purtroppo a ripetere ogni volta le stesse considerazioni. Ed ogni volta prendiamo atto che ci
troviamo di fronte ad una situazione finanziaria che certamente è preoccupante, sono d’accordo con
l’Assessore quando dice che l’ente comunale non è un ente diretto a ricavare profitto ma si spende
nell’equilibrio del bilancio o nella ricerca di un attivo perché questo poi serve ad essere erogato in
servizi per la socialità. È vero però che ancora una volta noi dobbiamo prendere atto che questa
operazione costituita dal combinato tra la ricerca delle risorse e l’attuazione delle stesse per
l’erogazione dei servizi si è dimostrata ancora una volta deficitario ed appunto squilibrato. Noi siamo
in questa situazione certamente grazie al venir meno di una certa quantità di trasferimenti statali e
regionali, do atto all’onestà dell’Assessore che ha affermato che questa riduzione dei trasferimenti
non è certamente iniziata con il Governo di centro destra ma è una necessaria politica che comunque
va attuata in relazione ad una situazione molto più grande di noi e probabilmente anche del nostro
paese con la P maiuscola. Noi abbiamo sempre detto nel momento in cui ci ponevamo come
proposta, come soggetti propositivi che la soluzione o comunque il miglioramento della situazione
economica sarebbe passato attraverso soluzioni diverse. Avevamo fatto riferimento alla ricerca di
fondi europei quindi alla presentazione di progetti, anche qui ci ripetiamo nel corso del tempo, non
vedo però che c’è una previsione di questo tipo. Avevamo però anche detto che era necessario e
forse fondamentale concepire il Comune come un ente diverso rispetto a quello che era stato
concepito fino ad ora, abbiamo pensato ad un ente leggero erogatore di servizi, ad un ente che
potesse in qualche modo appunto alleggerirsi dalla zavorra di spese correnti e che potesse nel
contempo riuscire ad erogare servizi. Io debbo dire la verità. Con tutta l’onestà che cerco di
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esprimere questi concetti sul Comune leggero che ho sentito esprimere dall’Assessore possono
anche essere letti sul mio programma elettorale. Questo significa che rispetto a tali affermazioni io
non posso essere contrario, io sono certamente favorevole è chiaro che da qui al futuro dovremmo
vedere come effettivamente sarà realizzato questo Comune leggero. Come poi nel corso del tempo si
concretizzeranno gli atti e le azioni, le decisioni per realizzare questo nuovo modello. Adesso però io
voglio fare una cosa clamorosa, io credo in questo nuovo modello, certamente rispetto al passato io
debbo dare un giudizio che certamente non può non essere negativo ma rispetto al futuro io vi
assicuro sono disponibile stasera a staccare un assegno in bianco, un assegno in bianco di fiducia
raccogliendo l’invito stesso dell’Assessore che chiede a tutto il Consiglio Comunale di appoggiare
questo tipo di scelta relativa alla realizzazione di un nuovo modello che costituisce la dimostrazione
della volontà di cambiare percorso, di migliorare una situazione economica che poi può consentire
anche di volare più alto, di andare a ricercare soluzioni politiche sempre più utili per la città. Quindi
ripeto l’assegno in bianco non potrà essere pagato con un voto favorevole perché è chiaro che poi
questo il voto favorevole che non è mai da escludere nel futuro dovesse funzionare un progetto di
questo tipo che ripeto mi piace, questo voto favorevole potrebbe anche uscire. Adesso come adesso
io mi sento di poter esprimere fiducia, votando per la prima volta nella mia vita, in questo Consiglio
Comunale, su un tema come questo importante di bilancio che coinvolge scelte politiche proprio per
questa scelta di cercare il nuovo modello del Comune di votare l’astensione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Grassetti... Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Innanzitutto vorrei ringraziare
almeno dopo lo scorso anno l’uscita dall’aula del nostro gruppo forse ha dato almeno qualcosa di
più a questo documento. L’anno scorso siamo stati criticati perché abbiamo scelto di uscire dall’aula
in quando appunto non ci sentivamo di dialogare su un documento sul quale non avevamo avuto la
minima conoscenza, c’è stato risposto che era un documento che dovevamo preparare magari noi
dell’opposizione ed eventualmente un documento come la maggioranza aveva fatto, ebbene noi non
abbiamo fatto questo, anche perché io ritengo che questo metodo ancora non sia la strada giusta per
poter condividere effettivamente da tutto il Consiglio Comunale come mi auguro un documento
come questo perché è vero che da parte della maggioranza si dice sempre che vogliono la
collaborazione ma mi sembra che questa la vogliono quando c’è l’acqua alla gola perché io qui
tengo nel mio archivio queste relazioni di indirizzi di bilancio e se vado a leggere potrei farlo con uno
a scelta e ritrovo le stesse cose che ritrovo in questo documento o niente più, allora io mi domando:
è un documento pregnante su cui noi consiglieri dobbiamo dare atto del fatto che sia effettivo? Il
dubbio permane in me in quanto molte delle considerazioni che vengono elencate in questo
documento sono già state espresse qualche anno fa e sicuramente se il percorso fosse iniziato
qualche anno fa avrei avuto qualche favore in più anche perché io ritengo che questo discorso è vero
che è stato collegato alla finanziaria, c’è stata qualche – tra virgolette – agevolazione per
l’amministrazione comunale che può fare certe cose, ma è anche vero che certe cose si potevano
fare anche prima. Io ricordo che abbiamo perso non so se 5 o 6 riunioni di Commissione per parlare
appunto del discorso dei rifiuti e da quel discorso era nato un progetto, ricordo benissimo che
ancora ho quel progetto sempre nel mio archivio, adesso purtroppo quel progetto è – mi permetto di
dire a Balestra – diventato nuovamente carta straccia perché adesso si parla di una S.r.l. a capitale
interamente del Comune di Jesi che sinceramente mi lascia molto perplesso perché non vedo come
una S.r.l. che comunque è sempre del Comune di Jesi con un unico soggetto gestore come possa far
produrre questa azienda se non ha prodotto fino adesso, all’interno del Comune non penso che
questa trasformazione abbia la bacchetta magica, a meno che appunto noi non si riesca a dare
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questo servizio ai Comuni limitrofi cosa che mi auguro sia nel pensiero di questa amministrazione.
Solo che nel caso specifico mi sembra che il treno l’abbiamo perso anche perché come ho già detto
attraverso la stampa abbiamo nella zona della Vallesina già un’azienda consolidata nella raccolta e
nello smaltimento dei rifiuti, già qui comincia ad essere un problema anche perché se noi facciamo
un’azienda di raccolta non abbiamo comunque la possibilità di smaltire e dobbiamo andare sempre
da una società a capitale misto pubblico privato come è la Sogenus quindi tutti questi vantaggi che
noi trarremmo da questa società non li vedo a questo punto. Mi auguro che l’amministrazione abbia
fatto progetti a più lunga gettata vedendo più lontano di me questo me lo auguro anche perché ripeto
da una parte abbiamo già la Sogenus per quanto riguarda lo smaltimento ed il consorzio dei Comuni
con Cupramontana, il CIS, che gestisce appunto la raccolta, abbiamo nella zona di qua San Marcello
e giù di lì con Senigallia, la zona di sotto con Ancona Ambiente quindi da scegliere abbiamo
solamente a questo punto Monsano che già lo serviamo e mi sembra alquanto poco per far rendere
un’azienda e renderla autonoma a tutti gli effetti non avendo la possibilità di autofinanziarsi perché
questo dovrebbe essere lo scopo. Quindi lo stesso discorso che già ho fatto con l’Assessore
Romagnoli, questo lo faccio non come critica ma io penso come discorso costruttivo, nelle
immediate vicinanze al mese di aprile del 2002 quando a maggio andavamo alle elezioni ci fu fatto
votare ed io votai favorevole a quella delibera come gruppo, per la creazione di una azienda con il
Comune di Fabriano per la gestione del bestiame ed altre cose, era già stato fatto e presentato un
progetto nel senso che Fabriano doveva fare l’allevamento e Jesi l’ingrasso quindi c’era un progetto
ben delineato ebbene come al solito torno alla musichetta di prima, anche questa è diventata carta
straccia, allora mi sembra che di questa carta straccia ne stiamo facendo tanta e tanta, di parole ne
stiamo spendendo tante ma di concreto e reale perché ripeto, basta che io apra una di queste delibere
addirittura in qualcuna è specificato quello che si doveva fare come lavori pubblici, urbanistica,
economato e tutto quanto e se spulciamo una per una le varie voci sicuramente troveremo delle
grosse sorprese perché vedremo che è stato solamente una cosa, un sogno che l’amministrazione
comunale metteva in campo. Quindi io mi auguro che ci sia questo dialogo e non come è successo
in questo Consiglio Comunale quest’oggi che tutto si debba fare perché c’è da salvare la faccia di
una maggioranza, perché a questo punto io penso che la città non venga amministrata nel dovuto
modo perché se non c’è collaborazione tra tutte le forze politiche che possono dare il loro contributo
ed il loro apporto senza predominanza come succede spesso in questo Consiglio Comunale quando
l’opposizione presenta un documento anche se giusto come tanti che lo sono stati e come è stato
detto anche in Commissione non deve essere votato perché presentato dall’opposizione o da certi
partiti dell’opposizione questo mi sembra sia assurdo in una amministrazione comunale, e la stessa
cosa sentita in questo Consiglio Comunale oggi io la ritengo veramente scandalosa, quando un
Capogruppo di un partito di maggioranza dice che il Sindaco fa parte della maggioranza ma signori
miei la legge dice appositamente che il Sindaco viene eletto dai cittadini ed il Sindaco può avere
anche una maggioranza opposta da quella che l’ha presentato per la legge elettorale, quindi è
assurdo dire che il Sindaco è della maggioranza, il Sindaco è della città di Jesi e di tutti i cittadini sia
di destra, di centro e di sinistra e questo sia chiaro, quindi io penso che queste cose non mi
stancherò mai di dirle. Qui in questo Comune in 5 anni che io siedo in questi banchi, sento sempre
gli stessi ritornelli. Io ritengo anche in questi momenti particolari che io già da tempo non perché
sono uno che ha predetto il futuro o ha fatto le cipolle come fa qualcuno però... prendendoci pure,
quindi... l’ho detto già da tempo però non sono stato ascoltato io e non è stato ascoltato il gruppo di
cui facevo parte e quindi io mi auguro che il Consiglio Comunale, l’amministrazione in particolare
prenda atto di queste parole e cambi rotta nel governare questa città. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Belluzzi prego.
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CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Brevemente, io mi aspettavo che il
dibattito si svolgesse in maniera un po' diversa, che i firmatari come previsto perché questa non è
una delibera di Giunta o di Consiglio è l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale, io pertanto mi
aspettavo che il nutrito gruppo di firmatari della mozione che sono tutti i Capigruppo di
maggioranza illustrassero e dessero mandato, illustrassero i propri orientamenti ad una serie di
Assessori attenti e disponibili a recepire le indicazioni dei consiglieri di maggioranza, invece qui
abbiamo fatto parlare alla brava Assessore alle finanze, la Giunta era assente, alcuni chiacchieravano,
altri che dovevano stare qui con le orecchie bene aperte sono usciti, il Sindaco è stato sostituito nel
suo scranno da una piacevole Segretario Comunale, però non c’è il Sindaco, c’è il Vice Sindaco che
lo rappresenta ma questo è un atto istituzionale che meritava una ben più nutrita presenza ed
attenzione. Noi avremmo potuto preparare un contro documento però per cultura ci piace fare le
tesi, i compitini li lasciamo a chi fa le elementari, per cui non entro nel merito di quello che è stato
indicato, mi auguro che dalle parole che ho ascoltato dell’Assessore ci si metta di buzzo buono e
prenda poco di queste indicazioni che vengono date e che sono estremamente limitate ma mi auguro
che presti attenzione alle proposte che insieme agli altri gruppi dell’opposizione faremo in
Commissione al momento opportuno. È vero è una finanziaria che taglia risorse agli enti locali, è
una finanziaria che in linea con le ultime due finanziarie cerca di rimediare allo sfascio degli enti
pubblici che è stato portato avanti dagli ultimi 10 anni di governo di centro sinistra. Non entro nel
merito delle proposte perché ripeto le faremo, condivido l’impostazione e la valutazione che ha dato
l’Assessore quando faceva riferimento alle variazioni relative all’articolo 14 del maxi decreto
eccetera, però dico subito che Assessore si parte con il piede sbagliato perché ho letto, non so quanti
avranno letto attentamente lo statuto sociale della New Coo Ambiente Jesi S.r.l., il nostro Segretario
politico che l’aveva letto con attenzione ha fatto già una anticipazione sulla stampa recentemente su
questo argomento, non ci siamo perché vi dico subito che questa è una struttura che ci costerà, vi
costerà 100 mila euro all’anno soltanto di spese istituzionali, che nulla cambierà nel contratto di
lavoro dei dipendenti perché agli stessi si darà l’opportunità di scegliere se andare o non andare in
questa società che comunque sia avrà dei costi contrattuali relativamente al personale superiori di
quello che è relativo al contratto degli enti locali perché il contratto dei servizi è superiore al contratto
degli enti locali perché si verificherà un fatto... Dottoressa un dipendente di Gorgovivo prende di più
di quello che prendeva il fontaniere comunale, un dipendente della Sogenus prende di più di quello
che era un dipendente del Comune di Maiolati che svolgeva il compito di nettezza urbana, basta
controllare i bilanci dividere per 13 e moltiplicare per il coefficiente relativo agli oneri vincolanti, anzi
prenderanno di più, con un compito ancora più oneroso, che in caso di cessazione o scioglimento
della nuova società costituita noi dovremmo riassumere il personale, quindi vantaggio di questo
zero, se lo si limita e non voglio aggiungere niente ad alcune argomentazioni giuste nella seconda
parte dell’intervento che aveva fatto il collega Brazzini se questo lo si limita soltanto al discorso
collegato ai problemi dell’ambiente, raccolta smaltimento, eccetera anche perché e diceva bene il
collega Montali su quella intervista anche perché noi ci potremmo portare dietro soltanto il Comune
di Monsano e forse il Comune di S. Maria Nuova che di fatto sostanzialmente sono a noi collegati.
Allora, l’invito che faccio premettendo che noi – collega Grassetti – gli assegni in bianco è di un
pericoloso specie dopo la nuova normativa della centrale della CAI non ti dico se emetti un assegno
a vuoto quello che ti succede pensa un po' se emetti un assegno in bianco, noi gli assegni in bianco
non li diamo, votiamo contro questa delibera ci impegniamo se l’Assessore alle finanze ancor prima
che questa Giunta abbia formulato le proposte relative al bilancio vorrà convocare una Commissione
consiliare per discutere se vuoi in maniera informale ed a ruota libera su quello che lei vorrà o riterrà
opportuno fare, noi faremo le nostre proposte come credo negli ultimi bilanci il sottoscritto ha
sempre fatto, essendo anche spesso e volentieri condiviso dall’Assessore. Per cui noi voteremo
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contro questa delibera, l’assegno non lo firmiamo però firmiamo un corretto impegno nei confronti
dell’amministrazione comunale a discutere insieme ed in maniera preventiva possibili soluzioni,
possibili iniziative e possibili proposte fermo restando che poi in termini di valutazione complessiva
il Consiglio Comunale questo caro Balestra è rispetto del Consiglio Comunale come è rispetto del
Sindaco prima che dicevi tu ed hai detto una cosa leggermente deviante, il Consiglio Comunale è
sovrano nella decisione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, dunque ho prenotato
il collega Talacchia prego.
CONSIGLIERE – MARIO TALACCHIA (D.L. La Margherita): Una premessa al discorso che in
parte eccepisce anche una serie di valutazioni che erano state specificate prima, io chiederei una cosa
al Presidente del Consiglio e successivamente al Segretario, questa è una delibera assolutamente
straordinaria rispetto alle altre, ha una valenza di gran lunga maggiore e quindi io chiederei al
Presidente del Consiglio in quanto terminale di un serio momento di volano, di una serie di iniziative
che dovrebbe svolgere per delega di legge il Consiglio Comunale e che per quello appunto che da
qui alla individuazione delle linee e delle scelte di bilancio debba essere attivato il lavoro decidiamo
in quale modo, con quali scadenze e quali sequenze che porti alla definizione di un programma
annuale di investimenti ma dico io prima di investimenti di strategie e politiche che sia partecipato,
approfondito il più possibile ragionato. Credo che questo bilancio che non è il primo come quello
dell’anno scorso e che pago oggettivamente una serie di forza di inerzia nel come vengono fatte le
cose il primo bilancio ovviamente si porta dietro una serie di emergenze attivate da altri, credo che
questo debba essere il primo bilancio che deve seguire una logica di elaborazione nuova che
coinvolga questa sede che è il Consiglio Comunale che ha per delega il ruolo come diceva e come
viene riportato nella prima riga del testo che ha elaborato l’Assessore Romagnoli il ruolo di
indirizzo, programmazione, verifica e controllo, quindi io chiederei a te in qualità di Presidente del
Consiglio di ragionare con i rappresentanti delle Commissioni cioè i Presidenti, una serie di
iniziative, un lavoro che porti alla fine ad un bilancio di quella natura. Al Segretario chiedo un’altra
cosa, oltre alla Giunta che sarebbe opportuno che fosse totalmente presente chiederei che i dirigenti
che sono i dipendenti di questo Consiglio Comunale e quelli a cui viene delegata la concretizzazione
operativa di scelte siano presenti, io credo che sia una cosa assolutamente ragionevole se pensassi ad
una società privata di azioni eccetera e questo l’ho detto più volte ed ancora di più di una società
privata perché gli utili sono risposte a bisogni dei cittadini quindi credo che una società privata che
all’interno di un Consiglio di Amministrazione che definisce linee programmatiche, obiettivi, risorse,
riorganizzazione del modo di lavorare, che non sono presenti i dirigenti che poi quelle linee hanno
come impegno ad attivare in quanto dipendono da quel Consiglio di Amministrazione è una cosa
che non si è vista mai, quindi io chiederei al Segretario so che ci ho parlato e so che la pensa credo in
modo uniforme a questa istanza che io pongo, credo debba essere richiesto che debbano essere
presenti in quanto dipendenti di questo Consiglio Comunale. Vado al testo, in relazione a quello che
dicevo prima io credo che noi da questo documento che io ritengo traccia di una serie di riflessioni
che in modo più o meno disordinato ed articolato, frammentato abbiamo fatto nelle Commissione
che si sono svolte da quando questo Consiglio esiste ad oggi, in relazione a problematiche che
abbiamo affrontato nei vari Consigli Comunali, credo che questa traccia segni una serie di punti su
cui sviluppare progetti e strategie e cioè quel ruolo di indirizzo e programmazione che spetta al
Consiglio Comunale. Credo tuttavia che vadano assolutamente meglio precisati, non nella forma di
progetti da realizzare che magari compete alla Giunta ed ai dirigenti ma nella forma di strategie, io mi
sono segnato qui sul documento che ha preparato la Romagnoli, almeno 9 strategie che ritengo
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abbastanza centrate. Non so con chi parlo, forse con gli altri consiglieri ma... questo documento che
è stato preparato dalla maggioranza e che questa sera ha come interlocutore l’Assessore Romagnoli
giustamente evidenzia una serie di punti che prima ribadiva l’Assessore Romagnoli e cioè capacità
di reperimento di nuove entrate, le nuove entrate possiamo l’abbiamo detto più volte con Simona
anche cercarle in canali di finanziamento mai utilizzati da Jesi quelli comunitari, allora chiederei
prima A capire per poter sviluppare un progetto a tale riguardo quali sono le priorità per esempio che
la Comunità Europea nei prossimi anni stabilisce perché in riferimento a quelli noi dovremmo
sviluppare una serie di progetti, secondo punto, indebitamento da contenere presso il sistema
creditizio con quali strategie, ristrutturazione del debito, altre iniziative, cominciare a lavorare su
questo tipo di organizzazioni qui... (fine lato B – IV° cassetta)... sviluppare come fanno altri enti a
vendere di volta in volta i gioielli di famiglia senza magari attivare una strategia che libera alcuni
perché forse venduti liberi se non sono strategici sono venduti ad una cifra più adeguata che non
magari in modo meno adeguato se non ci fosse quella strategia. La riorganizzazione e qualificazione
del personale, partendo da un presupposto, io forse sono inopportuno politicamente nel dire queste
cose, è un’azienda che deve probabilmente pensare a come organizzare meglio il suo lavoro, è
un’azienda che costa forse troppo in termini di personale quindi è giusto attivare una serie di
esternazione di servizi nell’ottica del contenimento anche di quelli che sono i costi del personale.
Leggevo questa mattina un articolo di una maggioranza di centro sinistra di una nuova Provincia
Prato, che parte da una valutazione, è sicuramente un’amministrazione, chiaro era molto facile, era
nuova l’istituzione di quella Provincia, però che parte da un presupposto che il suo costo del
personale attraverso una serie di politiche di organizzazione già fatte quelle perché ripeto è nuova, è
molto più complesso per noi che invece esistiamo da tempo come la maggior parte degli enti italiani,
comunque ha un costo che non supera il 30% del suo bilancio e quindi vuol dire che il 70% possono
essere investimenti, possono essere servizi ai cittadini, possono essere quindi il meno possibile
drenate quelle risorse per poter diventare bisogni risolti ai cittadini. Realizzazione lo diceva prima
l’Assessore di società che rendono agile e snella se riusciamo a costruirla bene la struttura del
Comune, una diversa gestione del patrimonio immobiliare, tutte politiche che hanno l’esigenza di
sviluppare progetti. Io ripeto gradirei perché mi rendo conto che questo documento poteva essere
solamente una traccia perché era un là ad un lavoro che deve essere sviluppato, credo pertanto
Presidente che forse dovremmo almeno affinare un certo tipo di lavoro che porta a questo obiettivo
e che deve però essere sviluppato in un arco di tempo che oggi è abbastanza lungo perché noi
abbiamo un arco di tempo penso di un paio di mesi quindi è più che adeguato a far svolgere il lavoro
a questo Consiglio Comunale in modo tale che anche se l’apprezzo non ci siano cambiali in bianco
ma siano nell’interesse generale dei cittadini che governiamo, non amministriamo, governiamo, il
più adeguato possibile che non sia nemmeno un non lavorare perché questo la legge ci delega e cioè
sviluppare indirizzi, programmazione e quindi progetti di natura generale che vengono trasferiti alla
Giunta comunale che è un'altra delle componenti dell’amministrazione comunale e che poi vengono
concretizzate. Credo che lo dobbiamo per delega di legge, credo che dobbiamo appunto definire
questo tipo di progetto, credo che questo tipo di sequenza di priorità di titoli di strategie che la
maggioranza ha elaborato debbano e possano avere un’ulteriore definizione fino a livello di
programmazione generale che è quello che ci compete.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Talacchia, ho prenotato il
collega Balestra. Prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io penso che dopo un percorso come quello fatto
nelle varie Commissione adesso sono i documenti che si presentano e su cui si fa una sintesi che
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fondamentalmente parlano più che l’enunciazione in Consiglio Comunale che sono sempre
importanti ma dopo tutto questa maggioranza ha trovato un momento di sintesi su un documento e
questo è un fatto molto importante, documento di sintesi che è scritto e quindi queste sono le nostre
proposte, però sono stato in un certo senso stimolato da Brazzini che diceva alcune mie
considerazioni, io ho detto il Sindaco è il capo della maggioranza, è il Sindaco in quanto ha un
potere autonomo in capo alla legge, un potere che gli da’ la Costituzione della Repubblica, il testo
unico ed altre leggi. Però il Sindaco come altre cariche istituzionali tranne proprio quelle istituzionali
è fondamentalmente di parte, comunque, perché è una maggioranza politica che lo elegge, ed è una
maggioranza politica che lo sostiene. Questo è innegabile, nel momento stesso in cui la maggioranza
stessa politica che lo sostiene non c’è più il Sindaco si deve dimettere e si va al voto. Questo non lo
dice Balestra, lo dice la legge, quindi è inevitabile un discorso del genere, che praticamente il Sindaco
di tutti, certo ha un potere autonomo tutto suo però c’è anche un condizionamento politico proprio,
questo ci tenevo a dirlo e poi che da un osservatore attento come Belluzzi che praticamente mi viene
a dire che il Governo del centro sinistra con legge finanziaria dei condoni edilizi mira a sanare 10
anni di Governo centro sinistra io sentito di tutto ma queste sono le cavolate che diceva il Ministro
Tremonti nel 2001 sul fantomatico buco che non c’era, adesso in compenso il buco c’è ed è ancora
colpa del centro sinistra, sono molto contento, il problema è che in un paese bananiero come il
nostro come dice Curzio Maltese, un paese delle banane, una Repubblica dove tutto può passare,
ma purtroppo non passano i conti del nostro Governo e del nostro paese che non sono floridi è vero,
il problema è che nel momento stesso in cui primo le cosiddette una tantum per fare cassa che
fondamentalmente si scaricheranno con tutta una serie di oneri sui Governi successivi, speriamo non
il vostro, secondo con la demolizione costante e soprattutto scientificamente – fatte in maniera
scientifica – di tutto quello che significa pubblico, servizi pubblici, pensioni e adesso anche servizi
agli enti locali perché è vero che siccome qualcuno diceva che sono anni che vengono traviati i
trasferimenti erariali, ma è anche vero che comunque i tagli più o meno pesanti erano in parte
compensati da una serie diciamo di inasprimenti oppure di compartecipazioni oppure della
possibilità di manovrare tariffe che in un certo senso compensavano i tagli effettuati, tutto ciò non è
più possibile, non è un caso che davanti a tutta questa cosa lanci, e non solo i Comuni del centro
sinistra, ma tutti i Comuni e tutte le Regioni hanno fatto blocco contro questa legge finanziaria e non
è un caso che per farla passare a questa maggioranza il Governo ha dovuto fare un famoso decreto
legge stravolgendo in parte anche la Costituzione ed ha messo due volte la fiducia per sanare i circa
9000 emendamenti di cui 8000 presentati da deputati della maggioranza. Questa è la situazione. Le
famose... abbiamo fatto cassa per sanare il buco, non ci sono misure strutturali se non quella sulla
pensione, e si sono scaricati sugli enti locali ed anche su altri ma adesso stiamo parlando degli enti
locali, tutta una serie di penalizzazioni che inevitabilmente porteranno ad un riflesso sui servizi,
perché un taglio minimo si discute ma un taglio di questa portata porta o ad operazioni straordinarie
di qualsivoglia natura, oppure ad un taglio sulla spesa corrente normale o con operazioni
straordinarie si copre il corrente, è una cosa inevitabile. Non lo dico solo io, lo dice anche il Sindaco
non del centro sinistra di Como che è della Lega Nord, lo dice il Sindaco di Bergamo che è di Forza
Italia, dice le stesse cose che sto dicendo io e lo fa il noto Presidente di sinistra Formigoni in un
famoso documento sottoscritto dai Presidenti delle Regioni che sottolineavano la gravità della
situazione e queste Regioni ancora sono governate in maggioranza dal centro destra in undici a
nove. Questo è il problema di fondo e con questa situazione data di partenza si devono costruire
degli indirizzi e soprattutto si deve costruire un bilancio che in un certo senso in prima cosa deve
tenere conto considerando che siamo di un Governo di centro sinistra di una serie di emergenzialità
la prima è quella sociale, non dimentichiamo che la famosa legge Turco del 2000 ha dato sotto il
campo dei servizi sociali tutta una serie di competenze ai Comuni abolendo la famosa legge Crispi
ma non ha dato, non si sono date le risorse finanziarie adeguate, cioè i Comuni sono in un certo
senso il terminale di tutta una serie di operazioni riconosciute anche Costituzionalmente ma non
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sono il terminale delle operazioni e soprattutto degli strumenti finanziari che servono per coprire e
servono per fare queste funzioni. Questo è il problema grave e fondamentale e dire che a copertura
di ciò dobbiamo rimediare ai guasti di 10 anni del centro sinistra è una amenità. Ma anche da un
punto di vista formale considerando che poi i conti nostri erano apposto fino al 2001 adesso non lo
sono più, non lo dico io lo dice Sholbs, quindi abbiamo costruito questo documento che da’ degli
indirizzi, da adesso in poi la Giunta ha e deve naturalmente cercare la collaborazione e lo strumento
dell’organo che lo dovrà approvare, ha in mano le carte per fare un bilancio secondo – in parte – gli
obiettivi perché il bilancio lo presenta la Giunta, nella proposta, al Consiglio Comunale e ci deve
essere un rapporto sinergico tra Giunta e Consiglio Comunale anche alla luce delle considerazioni di
difficoltà che ci sono perché si impongono delle scelte pesanti, delle scelte che soprattutto devono
essere fatte per garantire A che questa città abbia un livello di investimenti che comunque non può
essere sempre e solo i 4 miliardi che sono enunciati qui, B la copertura dei servizi che deve essere
fatta soprattutto perché noi riteniamo che i servizi debbano essere soprattutto salvaguardati e questo
impone scelte precise ed oculate, quindi ci vuole un rapporto sinergico tra la Giunta che dovrà fare
materialmente il documento ed il Consiglio Comunale che dovrà approvarlo, questa è una questione
di metodo alla luce delle condizioni date che io personalmente non ho mai visto – l’ho detto sul
giornale, non è stato pubblicato – in 10 anni che forse umilmente provo a fare politica forse anche
male come sostiene qualcuno, sono stato additato “comunista” anche “capo brutto” non mi è mai
praticamente successo di vedere un taglio ai contributi erariali da parte dello Stato nei confronti degli
enti locali, soprattutto i contributi anche delle Regioni che inevitabilmente riverberano il loro bilancio
su quelli perché anche le Regioni contribuiscono agli enti locali ed il taglio alle Regioni è più pesante
di quello fatto ai Comuni, i quali naturalmente le Regioni per quadrare il loro bilancio scaricheranno
due volte sui Comuni come sta accadendo su tutta una serie di misure, e soprattutto non danno ai
Comuni stessi se non con operazioni straordinarie che se non gestite bene rischiano di essere fatte al
ribasso, non danno il margine di recupero per gestire il bilancio che è il vero documento
programmatico della Giunta e delle amministrazioni di un ente locale, il vero documento programma
di una Giunta è il bilancio, in vero documento su cui praticamente si riversano le scelte è il bilancio
che fondamentalmente con tutte queste scelte che in parte ci vengono dall’alto noi rischiamo
veramente di vedere in parte depauperato quel patrimonio di qualità della vita che c’è nella nostra
città da anni ed anni e questo veramente è merito delle Giunte di centro sinistra.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra, l’ultimo intervento
prenotato il collega Brunetti, prego.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, intanto vorrei fare alcune
considerazioni politiche sull’atteggiamento dell’opposizione, sicuramente assistiamo ad un indubbio
passo avanti, l’anno scorso come diceva Brazzini sono usciti dall’aula, quest’anno sono qui, stanno
ascoltando, addirittura un esponente dell’opposizione usando la metafora del titolo di credito si
asterrà, credo sia un indubbio passo avanti, però dal mio punto di vista, in una dialettica
maggioranza ed opposizione avrei gradito anche e forse lo farà l’anno prossimo che l’opposizione
facesse delle controproposte alle proposte che i gruppi di maggioranza hanno tradotto in indirizzi per
il Consiglio Comunale perché poi qui molto spesso assistiamo a delle lamentele del tipo il Consiglio
Comunale è svilito nel suo ruolo, non è più come prima, la legge sull’elezione diretta del Sindaco ha
mortificato le rappresentanze e quindi l’organo supremo delle stesse, il Consiglio Comunale, però
noi in questo momento stiamo discutendo di un tema istituzionale forte e di una prerogativa forte
del Consiglio Comunale anzi la principale prerogativa che ha una valenza politica fortissima, cioè
quella degli indirizzi di bilancio. Francamente vedo che l’opposizione fa passi avanti, rispetto
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all’anno scorso però questo era il momento forse se noi fossimo stati all’opposizione avremmo fatto
delle controproposte. Io credo che noi come gruppi politici presenti in Consiglio Comunale come
sostenitori di questa maggioranza abbiamo fatto il nostro dovere in pieno, nel senso di aver proposto
al Consiglio, alla città quindi aver fornito alla Giunta ed al Sindaco gli indirizzi che sono sicuramente
in questa fase degli spunti, degli orientamenti che sono come dire qualificanti ma sintetici, poi
questo è il primo atto, verranno atti successivi in cui il Sindaco e la Giunta ci proporranno
l’attuazione tecnica di questi indirizzi, quindi credo che non dovremmo sottovalutare questo
momento, credo anche ed i fatti lo dimostrano che la maggioranza dal punto di vista come dire sia
istituzionale che politico con questo atto assolve in pieno alle funzioni politiche di responsabilità
verso la città ed anche istituzionali nel dare piena valenza alla legge. Nel merito degli indirizzi
chiaramente noi abbiamo concorso, c’è stata discussione, il documento è la sintesi di una
mediazione politica, le difficoltà in cui si muove un ente locale oggi alla luce anche degli ulteriori
tagli che il Governo ha proposto, ha fatto, ha effettivamente reso stringenti per gli enti locali e lo
ricordava Balestra, le lamentele non sono solo delle amministrazioni di centro sinistra ma dalle
Regioni alle Provincie ai Comuni è stato un coro unanime trasversale di lamentele, oltretutto a parte
alcuni discutibili contenuti tecnici e politici della finanziaria del Governo ma quest’anno si è usato
un metodo, il decreto legge su alcune cose, che francamente la dice lunga sulle preoccupazioni e
sull’effettiva tenuta della maggioranza stessa in questo frangente politico. Ora tra gli indirizzi
sicuramente ci siamo fatti carico di mantenere costante la spesa sociale, anzi se è del caso
incrementarla, tuttavia quello che a noi sta particolarmente a cuore e qui dico lo spunto, la riflessione
che faccio da socialista è il fatto che finalmente io dico perché probabilmente in alcuni settori della
maggioranza è stato un cammino forse anche doloroso, un’acquisizione culturale da conquistare,
comunque di necessità si fa virtù, emerge il fatto che il punto qualificante è quello di procedere alla
esternalizzazione dei servizi a valenza economica tramite la costituzione di società a capitale
interamente pubblico oppure in collaborazione con privati ma comunque dove il controllo
dell’indirizzo e della politica sia in mano al Comune. È una conquista che oggi vede compatta la
maggioranza ci fa particolarmente piacere tuttavia anche qui alcuni rischi ci sono, adesso non
vorremmo passare da un eccesso ad un altro perché sinceramente mi sento un attimo di condividere
un po' la riflessione che faceva Belluzzi sul fatto che se noi passiamo da un settore – il caso dei rifiuti
– in mano al 100% del Comune adesso come servizio e poi lo diamo ad una società 100% Comune
forse stiamo attenti a non creare delle partite di giro, tuttavia è un passo avanti e secondo noi è
qualificante, noi forse abbiamo conquistato questa dimensione un po' prima però qui non è
questione di meriti o di demeriti, l’importante è che questo aspetto ci sia con tutte le dovute
attenzioni. Credo anche, mi fa piacere che l’Assessore Romagnoli ha fatto riferimento ed è anche al
primo punto, implementare in modo consistente la capacità di reperimento delle entrate attivando
tutti i possibili percorsi e strumenti di ricerca nelle forme di finanziamento esistenti ai vari livelli
sovracomunali, sicuramente questo va benissimo però io ricordo anche – forse era questo il senso –
che il Comune di Jesi è stato uno dei primi enti locali ad avere il bilancio certificato, uno dei primi a
livello nazionale, poi è venuta la Regione Marche e poi il Comune di Ancona, il Comune di Jesi può
fare anche operazioni finanziarie, può andare ha pieno titolo, ha piena capacità di bilancio per
effettuare operazioni di finanziamento su qualsiasi mercato del mondo, possono essere obbligazioni,
BOC, BOT eccetera quindi una gestione dinamica della finanza fa sì che anche serva per ottimizzare
le liquidità che magari momentaneamente ci sono, tutto fa brodo e tutto serve. Ecco. Quindi noi...
scusate. Io invito l’Assessore, il Sindaco ad implementare queste tipologie di finanza dinamica che
possono perlomeno in certi frangenti ridurre l’indebitamento anche in operazioni di lungo periodo,
ricordiamo che il discorso delle ristrutturazione del centro storico è stato tramite emissione di BOC,
perché non ricorrere a questo? Quindi abbiamo fatto un salto culturale, direi facciamo anche ulteriori
passi, ecco... non mi resta altro che dire, tornando un attimo al discorso del Comune holding e
dell’esternalizzazione, ripeto condivido in parte le perplessità del Consigliere Belluzzi perché faccio
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riferimento anche ad un articolo scritto dal Corriere della Sera da Sabino Garsesi che è un esperto di
diritto amministrativo a livello nazionale e mondiale ed ha una cultura di sicuro non di centro destra
in cui obiettivamente notava che questo processo che è in atto e che ha delle accelerazioni
improvvise fa fatto nelle dovute maniere per non riportare carichi eccessivi, per non trasferire quello
che era pubblico a livello nazionale in ambito locale con tutte le conseguenze che questo comporta,
io sono sicuro che così non sarà però verifichiamo e stiamo attenti a che questi processi di
ristrutturazione graduale, con il pieno consenso e la concertazione dei Sindacati avvengano nella
maniera più positiva possibile tenendo conto anche di quello che diceva Belluzzi, cioè dei costi e
delle operazioni che andremo a fare, cioè se ne vale la pena perché potrebbe essere per un settore sì
e per un altro no. Ecco. Quindi io concludo dicendo che questo documento è di indirizzi, aspettiamo
con fiducia che la Giunta traduca questi indirizzi politici che una maggioranza politica le suggerisce,
un’ultima correzione Balestra non ho sentito il tuo intervento prima, tu hai detto che il Sindaco è il
capo, a me piace dire che il Sindaco è la guida ed il garante degli equilibri politici di una coalizione
che è una cosa diversa a nostro avviso del capo che parla ed al quale tutti eseguono, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti. Collega Giuliodori
prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): La pratica che andiamo a discutere e poi
a votare credo che debba essere valutata nella sua complessità prima che dal punto di vista della
redazione tecnica e delle indicazioni contenute credo anche dal punto di vista, soprattutto da questo,
del contenuto politico perché vedete noi ci troviamo in una situazione a livello nazionale, a me di
solito non piace parlare di cose che vanno oltre lo spaccio di Parò e Coppetella sostanzialmente però
io credo che dovrebbe essere come dire valutato un po' il quadro nazionale nel quale si colloca
questa mozione che noi andiamo a votare perché la Banca d’Italia non più tardi di due giorni fa ci ha
detto che per la prima volta sta esaurendosi un ciclo virtuoso che consisteva nella progressiva
diminuzione del debito pubblico in Italia. Inoltre sempre la stessa Banca d’Italia ci ha detto che in
rispetto dei parametri di Maastricht per quel che riguarda il deficit pubblico sta ancora reggendo solo
ed esclusivamente perché si stanno mettendo in piedi manovre di tipo una tantum che una volta
terminate rischiano di far peggiorare anche quest’altro quadro di natura macro economica. A fronte
di questa situazione noi abbiamo un Governo che ha presentato una finanziaria come diceva il
collega Balestra, in modo discutibile anche dal punto di vista giuridico, ma che soprattutto ha avuto
il merito di ricompattare per la prima volta, dopo non so quanti anni, quelli che una volta si
chiamavano gli enti locali: i Comuni, le Provincie, le Regioni, anche di colorazioni diverse, e quindi
ha dato vita nel basso, nel tessuto produttivo del paese ad una mobilitazione certo senza cortei per le
strade, qui parliamo di Provincie, Regioni, di Comuni, però ad una mobilitazione istituzionale che è
di grande importanza perché supera le divisioni tra centro destra e centro sinistra ma soprattutto
rafforza una convinzione che il nostro paese progredisce e si sviluppa se le Regioni, le Provincie e i
Comuni vivono bene perché qui è il tessuto produttivo e come dire la caratterizzazione di civiltà e
vivibilità del nostro paese, allora quando noi partiamo da questo presupposto dobbiamo anche nel
nostro piccolo a Jesi valutare quali sono i risultati che in questo anno abbiamo raggiunto io credo
che non sia come dire enfatico sostenere che questa amministrazione comunale in questa situazione
ha lavorato bene, è riuscita così almeno sembrerebbe a mantenere un rapporto di indebitamento che
è sostanzialmente accettabile da’ indicazioni che nelle sofferenze consentono se non proprio lo
sviluppo di rafforzare elementi di eccellenza che ci sono permette anche a questo Consiglio
Comunale un confronto su alcune scelte che avverranno in futuro e che possono essere qualificanti.
Quindi io ritengo che ci siano tutte le condizioni su questo versante per iniziare come diceva il
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collega Talacchia una riflessione, un confronto ed anche nei limiti del possibile trovare situazioni di
unità al nostro interno che possono permettere alla nostra città di potersi sviluppare e di poter
soprattutto dare una risposta diversa e molto più qualificata di quella che a livello nazionale da’ il
nostro Governo. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, ha chiesto la
parola l’Assessore se mi permette io volevo solo fare una piccola considerazione che è questa, anche
sollecitati tutti dal Consigliere Talacchia che per la verità più volte nei suoi interventi sollecita un
ruolo più forte del Consiglio Comunale io personalmente sono d’accordissimo quindi sono convinto
che sia noi come consiglieri comunali abbiamo tutti gli strumenti per portare all’ordine del giorno di
questo Consiglio Comunale proposte e discussioni che siano di indirizzo sulle questioni importanti
che riguardano la vita della nostra città e non solo. L’amministrazione comunale, quindi un appello
all’amministrazione come esecutivo quindi Sindaco e Giunta perché anche qui metta in condizioni il
Consiglio Comunale di discutere ma solleciti anche il Consiglio Comunale ad essere coinvolto su
queste ed altre problematiche importanti che al limite potrebbe qualche volta neanche essere di
competenza del Consiglio Comunale ma credo che comunque un coinvolgimento oltre che essere
auspicabile proprio per un confronto politico sano e necessario tra l’altro questa sera anche nella
discussione e negli indirizzi di bilancio gli interventi hanno comunque portato e dato un contributo
quindi sicuramente un fatto importante. Quindi bisogna provocarne altri, credo che anche la Giunta
ed il Sindaco come ha fatto in altre occasioni possa dare un contributo. Poi sulla questione
considerando anche le difficoltà che qui sono state manifestate sia dal documento che ha fatto
l’Assessore alla Giunta rispetto ai problemi ed alle difficoltà che abbiamo per chiudere i bilanci che
non ha solo il Comune di Jesi ma complessivamente tutti i gli enti locali tant’è che tutte le regioni ed
i Comuni di Italia hanno a stragrande maggioranza manifestato questa questione, motivo ancora più
forte su alcune scelte che comunque credo siano – non dico difficili – impegnative sul piano politico,
questo è un motivo in più perché l’assemblea elettiva ed il Consiglio Comunale discuta e quindi
trovi forza dalla discussione, quindi anche dalla sintesi politica che ne esce. Naturalmente poi per
quanto riguarda le questioni formali invece, formali nel senso che è vero che quando facciamo un
dibattito come questo è opportuno che la Giunta sia presente, questa sera credo che la Giunta a
maggioranza, i colleghi di Giunta sono stati presenti insieme al Sindaco e quindi va bene una
presenza maggiore in Consiglio Comunale quindi questa sollecitazione anche io Mario la sostengo,
credo che invece per quanto riguarda la questione dei dirigenti, non credo che su questioni che
riguardano soprattutto quando discutiamo in Consiglio Comunale pratiche come queste di indirizzo
quindi sono, per usare un termine abusato, squisitamente politiche, credo che i dirigenti non vedono
onestamente la necessità e neanche l’opportunità della presenza perché noi in sostanza diamo
indirizzi che la Giunta il Sindaco in prima persona deve attuare a quel punto sì i dirigenti devono
naturalmente collaborare e più che altro ai dirigenti occorrono indirizzi chiari, proposte precise,
questo... però noi in questa fase siamo in un momento di proposta e di indirizzo di natura politica.
Per chiudere mi auguro e credo non c’è motivo di essere preoccupati che da qui alla stesura
definitiva del bilancio che è competenza della Giunta che dovrà sottoporre all’attenzione del
Consiglio Comunale nei prossimi mesi ci siano dei passaggi, delle audizioni, dei momenti di
confronto sia per le difficoltà oggettive nella stesura del bilancio e quindi un coinvolgimento di tutto
il Consiglio Comunale sia anche così per quella giusta relazione e sinergia tra le nostre prerogative di
indirizzo e dell’esecutivo del Consiglio Comunale. quindi ripeto ritengo comunque importante che
questa sera abbiamo discusso un documento anche se stringato però comunque un documento che
è stato frutto dell’elaborazione in questo caso dei gruppi di maggioranza di tutti i consiglieri delle
forze di maggioranza che comunque è un fatto positivo poi mi auguro che l’anno prossimo si possa
discutere di più ed anche sia più elaborato, anche più preciso su alcune questioni, ma comunque un
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fatto positivo. Ripeto, quindi quando voteremo questa sera questa pratica di fatto voteremo quel
documento e quindi credo che questo come ha detto giustamente Brunetti ed anche altri credo che il
Consiglio Comunale abbia assolto il proprio compito, io personalmente così, se mi permettente
anche da Presidente del Consiglio Comunale una certa soddisfazione la voglio esprimere che poi si
possa fare ancora meglio questo è indubbio. Quindi detto questo do la parola all’Assessore per una
replica, prego Assessore.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: No, io brevissimamente solo per dire che condivido
questa impostazione di elaborazione del bilancio che poi per il bilancio ma per tutti gli atti
fondamentali che devono coinvolgere il Consiglio Comunale perché secondo me il bilancio per
carità, è un atto importante ma tutto quello che coinvolge seriamente in maniera straordinaria tutti gli
atti che sono appunto assolutamente importanti io credo che vadano trattati con questa stessa
attenzione del Consiglio Comunale, come fare? Io penso che il documento che sarà votato questa
sera se passa questo concetto culturale ci impone di fare scelte che avranno riflessi per i prossimi 10
anni, cioè secondo me è assolutamente... sembra breve, sembra stringato non so, vediamo, è solo
l’inizio di un percorso virtuoso che noi dobbiamo iniziare a fare e per questo dico che secondo me
assolutamente è importante convocare le Commissioni Consiliari vediamo come, stabiliamo un
percorso da qui alla redazione definitiva del bilancio tutte le Commissioni Consiliari che interessano
appunto tanto il bilancio ovviamente copre qualsiasi settore, senza gettone ovviamente questo
vediamo come fare, non so, nell’ottica della razionalizzazione si impone, però facciamo tutte le
Commissioni necessarie affinché appunto venga elaborato un bilancio partecipato ma anche frutto
di un lavoro a tutto campo di chi ha idee. Sulla questione di... mi sono dimenticata, infatti il
Consigliere Brunetti parlava della certificazione di bilancio è vero, è molto importante questa cosa
tant’è che alla luce di Basilea 2 l’accordo che sta venendo fuori anche per il sistema creditizio
bancario questa cosa della certificazione secondo me ci aiuterà a spuntare qualche condizione
migliorativa anche nell’indebitamento perché chiaro che con un reating come il nostro la banca
dovrà accantonare meno riserve quindi probabilmente siccome è un costo potrà concederci un tasso
migliore ma su questi tecnicismi io credo che saranno i tecnici a cercare di strappare condizioni
migliori, però un dato è certo, il fatto di avere il bilancio certificato è sicuramente stata un’operazione
illuminata e dobbiamo continuare a certificarlo non fosse anche perché appunto l’accordo di Basilea
2 lo impone. Vorrei sgombrare definitivamente un’ultima questione legata al discorso della società
per i rifiuti, cioè qui non si sta facendo una società del solo Comune di Jesi perché il Comune di Jesi
è rimasto solo, ma perché semplicemente è l’unico metodo tecnico possibile in questo momento
previsto dalla normativa e cioè dall’articolo 14 del maxi decreto che ci consente di esternalizzare il
servizio senza gara. Ora è chiaro che la prospettiva di una società come questa non può essere
soltanto quella del Comune di Jesi ma questo anche un cieco dal punto di vista economico lo sa.
Cioè voglio dire è ovvio che il Comune di Jesi si candiderà ad essere il gestore del ciclo di raccolta
perlomeno dirà che esiste e si proporrà con tutte le sue forze per svolgere un ruolo importante
all’interno dell’ambito territoriale ottimale 2 che è quello dei rifiuti, questo è scontato, cioè io credo
che gli interventi sulla stampa dei giorni scorsi hanno rischiato di danneggiare questa nostra
opportunità perché io non ve lo nascondo, sono mesi che stiamo ragionando con Sogenus, con la
Media Vallesina per cercare di trovare un meccanismo tecnico che ci consenta di lavorare insieme su
questo discorso della raccolta, la normativa non ce lo permetteva e siamo stati bloccati per mesi però
veramente io stasera ho incontrato alcuni esponenti del nostro ambito e mi hanno detto, cosa state
facendo? Cosa è successo? Qui sembra che avete fatto tutti. Invece in realtà ho spiegato la situazione
ed allora hanno detto va bene, continuiamo nel percorso virtuoso iniziato quindi su questo voglio
essere molto chiara, cioè la questione di creare una società di rifiuti interamente nostra è il primo
passo per creare un soggetto che ambisca ad un ruolo più forte, perché se così non è inutile
continuare a dire facciamo le società, le società devono servire per ampliare il loro raggio d’azione
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questo è scontato. Quindi chiederei un po' di onestà intellettuale quando si va a discutere di questi
argomenti. Jesi non rimane sola, Jesi sta facendo questo per candidarsi ad aprire ad altri, questo deve
essere molto chiaro.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, a questo punto non ho
altri interventi quindi poniamo in votazione il punto 16. Prego collega Meloni dichiarazione di voto.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Io non credo di fare sorpresa dichiarando
il voto a favore naturalmente e credo che anche Montali che prima è stato sorpreso adesso lo voglio
rassicurare e confermare rendendo chiara la mia dichiarazione di voto. Soltanto poche
considerazioni perché l’intervento del collega Talacchia è stato molto ricco quindi non ripeto, io
credo soltanto che la votazione dell’atto di indirizzo sia tra quelle... dico soltanto che alle 22.45 non è
bene e non giusto, non è opportuno, non è congruo parlare di atti di indirizzo che è una delibera tra
quelle che io ritengo ma mi pare di aver ascoltato anche dagli altri colleghi, tra le più importanti
perché è la cornice che noi consegniamo, la cornice quadro di riferimento e di indirizzo, che
consegniamo alla Giunta ed all’esecutivo per poter poi predisporre il bilancio con tutte le sofferenze
che già sappiamo. Per questo poi il Consiglio Comunale prossimo penso che parleremo anche
dell’ordine del giorno su cui propongo anche di modificare i lavori proprio per evitare di arrivare
stressati alle 23.00 su importanti delibere. Credo che con questo atto di indirizzo noi pensiamo e poi
ci aspettiamo di doverlo coniugare e riempire e declinare con tutte quelle strategie, obiettivi e progetti
che è giusto ovviamente riempire con questi contenuti. Non è vero Gioacchino che le finanziarie di
questo attuale Governo devono coprire i guasti del centro sinistra mi pare che questo Governo
arranchi proprio per non saper trovare attraverso anche il Ministro che forse il Governatore della
Banca d’Italia Fazio che non è certamente così allineato al centro sinistra sta un po' bacchettando il
Ministro Tremonti diciamo, no? Il quale Fazio dice anche che tutte le soluzioni una tantum che
l’anno scorso ma anche adesso ancora peggio con cui la finanziaria affronta i problemi del bilancio
del nostro paese non sono misure che vanno a rendere efficace una finanziaria ed un bilancio del
nostro paese, quindi credo che il Governatore della Banca d’Italia abbia qualche sassolino ed ogni
tanto qualche sasso grosso più che sassolino da redire, tant’è che i Governatori di quasi tutte le
Regioni si sono trovati uniti nella Conferenza Stato Regioni a bacchettare anche il Governo che è
allineato con alcuni di questi Governatori. Dico che il percorso di responsabilità e
responsabilizzazione di ogni livello da qui al momento in cui ci troveremo il bilancio vero e proprio
da deliberare è aperto per rendere pieno questo quadro di indirizzo che questa sera consegniamo.
Chiedo scusa e ringrazio per la pazienza.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, per il contributo,
allora pongo il votazione il punto 16
Presenti n.
26
Astenuti n.
01
Votanti n.
25
(Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 19
Contrari n.
06
(F.I. e Brazzini per S.U.J.)
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
85
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sono stati approvati con 19 voti a favore, 6
contrari ed 1 astenuto.
La seduta ha termine alle ore 22.56.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
86
COMUNE DI JESI
Provincia di Ancona
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL 28.11.2003
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI MASSIMO MONTARULI E ANTONIO GRASSETTI
DEL GRUPPO ALLEANZA NAZIONALE PER CONOSCERE SE E QUALI SOLUZIONI
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTENDA PREDISPORRE PER RISOLVERE I
PROBLEMI DI TRAFFICO IN VIA ERBARELLA
I sottoscritti Consiglieri,
PREMESSO
che nella Via Erbarella, nei momenti di maggior afflusso di traffico, chi deve immettersi in quella via
dalle strade laterali, è in difficoltà e in ogni caso è tenuto a compiere manovre pericolose;
che la precedente Amministrazione aveva disposto la presenza dei vigili (soluzione tuttavia non
sufficiente);
che adesso non ci sono più nemmeno loro;
che una piccola rotatoria o un semaforo intelligente, invece, potrebbero risolvere il problema;
per tutto quanto sopra, Massimo Montaruli e Antonio Grassetti
INTERROGANO
la S.V. Ill.ma per conoscere:
1)
2)
3)
4)
5)
se le difficoltà denunziate in premessa, siano riconosciute dall’Amministrazione come tali;
se sia intenzione della stessa quindi, porvi rimedio;
se quest’ultimo possa essere uno di quelli prospettati (rotatoria o semaforo intelligente);
se invece si pensi ad altra soluzione e nel caso, a quale;
quali siano i tempi previsti.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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La seduta ha inizio alle ore 16.30
COMMA N. 1 - DELIBERA N.191 DEL 28.11.2003
INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI MASSIMO MONTARULI E ANTONIO GRASSETTI
DEL GRUPPO ALLEANZA NAZIONALE PER CONOSCERE SE E QUALI SOLUZIONI
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTENDA PREDISPORRE PER RISOLVERE I
PROBLEMI DI TRAFFICO IN VIA ERBARELLA
Sono presenti in aula n.18 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La prima interrogazione... scusate colleghi!
L’illustrazione? Collega Montaruli prego.
CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (Alleanza Nazionale): Sindaco, Assessori
l’interrogazione non ha bisogno di una grande illustrazione perché è molto semplice e lineare, pone
dei quesiti semplicissimi ai quali Alleanza Nazionale pretende una risposta e dei tempi da parte
dell’amministrazione, io vorrei semplicemente spendere due parole e dire che in quel quartiere io ci
sono cresciuto, dagli anni ’80 e ’90 ci sono sempre stato ed il traffico negli ultimi anni è aumentato
in maniera esponenziale, chiaramente occorre mettere mano al problema oltretutto alla luce del fatto
che nei pressi del Murri, i quartieri attorno al Murri stanno crescendo sempre di più ed il traffico in
via Erbarella aumenterà sempre di più; chiaramente l’interrogazione fa riferimento sì al traffico
riguardante via Erbarella ma fa riferimento anche alle difficoltà che hanno i residenti di via Salvoni,
mi sembra... di via Salvoni e via Ravagli ed inserirsi, ad immettersi in via Erbarella, soprattutto nelle
ore di punta. Ora chiaramente l’amministrazione precedente era intervenuta su questo problema ed
aveva messo negli orari di punta, aveva comunque sia messo la presenza di Vigili Urbani sul posto
soprattutto alle 8.00/8.30 della mattina e nel pomeriggio, nell’orario di rientro del traffico. Quella
soluzione noi non la riteniamo più sufficiente soprattutto alla luce dello sviluppo dei quartieri
attorno, chiaramente chiediamo altre soluzioni e qui ne indichiamo due, parliamo di una piccola
rotatoria da mettere prima ancora che inizi la bretella oppure di un semaforo intelligente, chiediamo
una risposta quanto meno su quali sono le intenzioni dell’amministrazione in merito a questa
problematica. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montaruli, l’Assessore
Montecchiani per rispondere, prego.
ASSESSORE – MONTECCHIANI ROSSANA: Il Consigliere fa riferimento sicuramente ad una
delle zone più critiche della città la zona a nord, in cui i quartieri, quindi la nuova espansione della
città soprattutto sono avvenuti in quella zona. Non sarà un caso che la prossima variante al piano
regolatore prevede e nella delibera di indirizzo che in consiglieri hanno votato comunque nel mese di
settembre si indica quella zona a nord della città come una delle più critiche, per cui su questo
insisterà fortemente il piano regolatore nelle eventuali soluzioni. Sicuramente il piano regolatore avrà
tempi delineati nel piano idea in cui si conoscerà il disegno della città, insieme a questo noi nel 2004
cominceremo a fare delle verifiche nella viabilità a nord della città in cui poter sperimentare anche
alcune di quelle soluzioni che il Consigliere Montaruli delineava, ci siamo dati questi tempi per poter
verificare alcune situazioni di temporaneità e soluzioni definitive che creano impatto sia economico
che strutturale. Su questo appunto ci sono questi due momento, il primo momento è di vedere
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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alcune soluzioni e poi la soluzione strutturale che verrà con il piano idea tenendo conto che quella è
una delle zone più critiche della città.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Montecchiani. Il collega
Montaruli per dichiararsi soddisfatto o meno, prego.
CONSIGLIERE – MASSIMO MONTARULI (Alleanza Nazionale): Io sono parzialmente
soddisfatto perché sembra che l’amministrazione sia comunque sensibile al problema, comunque
sia io di tempi effettivi... insomma i cittadini hanno bisogno di risposte precise, di tempi non ne
parliamo, parliamo di progetti e tutto quanto... di tempi... (intervento fuori microfono.) ... 2004
inizia la...(intervento fuori microfono.) ... va bene. Parzialmente soddisfatto.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montaruli. Dunque, seconda
interrogazione.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE D.S. PRESENTATA DAL CAPOGRUPPO
ANTONIO BALESTRA AD OGGETTO: “SCARICHI ACQUE REFLUE NEL FOSSO DI
TABANO MONTESECCO”
CONSIDERATA
La presenza di acque putrefatte e marcescenti provenienti sicuramente da scarichi civili nel fosso di
Via Tabano, incrocio Via Montesecco in corrispondenza dei due relativi ponti;
SI CHIEDE
se tale presenza di acqua inquinata sia dovuta a scarichi di acque civili provenienti da nuove
lottizzazioni (Via Monti Sibillini – Via Tabano) prossime a tali corsi d’acqua e se, l’attuale gestore
del Servizio Idrico Integrato “Gorgovivo S.p.A.” sia a conoscenza di tale problema, e quali
provvedimenti intende porre in essere per sanare tale situazione di degrado ambientale.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 2 - DELIBERA N.192 DEL 28.11.2003
INTERROGAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE D.S. PRESENTATA DAL CAPOGRUPPO
ANTONIO BALESTRA AD OGGETTO: “SCARICHI ACQUE REFLUE NEL FOSSO DI
TABANO MONTESECCO”
Sono presenti in aula n.18 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Balestra per illustrare prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Molto brevemente perché l’interrogazione in un
certo senso mi sembra molto chiara, nella zona del Fosso via Tabano c’è una presenza secondo noi
di acqua inquinata che è dovuta dalla lottizzazione, oppure da una parte della lottizzazione, che in un
certo senso dalla cosiddetta Cooperativa Clementina nella zona di via degli Appennini, via Monti
Sibillini eccetera e praticamente visto che con il conferimento degli scarichi delle fognature al
consorzio Gorgovivo sono loro che sono addetti alla gestione di questa questione, visto che è un
problema anche di odori ed un problema anche di inquinamento che chiediamo venga sanato,
chiediamo all’amministrazione comunale quali provvedimenti intende porre in essere per sanare tale
situazione. Come dicevo se anche la risposta non fosse immediata, chiediamo che in tempi non
biblici, ci sia data una risposta scritta su questa faccenda, come dicevo in tempi non biblici quindi
diciamo entro il prossimo Consiglio Comunale, chiedendo però che sin da oggi l’amministrazione
comunale si faccia carico di questo problema seriamente ed in base a questo impegno noi
dichiareremo la nostra soddisfazione o meno sulla risposta all’interrogazione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra anche qui risponde
l’Assessore Montecchiani, prego.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Sta incrociando i dati insieme con il consorzio
Gorgovivo, i tempi possono essere o quelli per una risposta orale al prossimo Consiglio Comunale
che è il 19 di dicembre altrimenti una risposta scritta nei tempi più brevi, lì insiste una lottizzazione
come sappiamo esistono criticità di questo tipo in altre lottizzazioni, l’amministrazione comunale
comunque ha evidenziato a Gorgovivo là dove ci sono queste necessità l’intervento immediato, ma
siccome questo consiste in fondi da mettere nel piano investimenti di Gorgovivo su questo molto
più spesso interviene l’amministrazione comunale che il consorzio stesso.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Montecchiani, Balestra per
dichiarazione... prego.
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CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io so benissimo che in un certo senso è una
questione che a noi non riguarda ma riguarda il consorzio, chiedo però che ci sia una sollecitazione
reale, un impegno certo, il consorzio Gorgovivo è vero ha fatto molti investimenti su questa città ma
questo è un problema emergenziale, quindi come dicevo sospendo il mio giudizio, io attendo una
risposta entro il prossimo Consiglio Comunale che dicevo non sono tempi biblici, quello che chiedo
e che ci sia fondamentalmente con queste e con altre situazioni un rapporto sinergico di
collaborazione su situazioni che possono sempre avvenire in una realtà come la nostra specialmente
quando il conferimento è avvenuto recentemente, che ci sia come dicevo un rapporto sinergico di
collaborazione e di stimolo tra consorzio e Comune di Jesi cui noi siamo soci e di cui abbiamo un
nostro membro nel Consiglio di Amministrazione quindi in un certo senso è in rappresentanza del
Comune di Jesi quindi deve esserci un rapporto collaborativa, quindi io attendo la risposta scritta
però chiedo anche in previsione del bilancio perché sul piano delle opere pubbliche devono essere
segnate le eventuali opere che devono essere fatte anche se sono a carico di Gorgovivo,
praticamente... perché noi glielo abbiamo dato, l’abbiamo conferito ma fondamentalmente siamo
noi i gestori del servizio, cioè siamo noi i proprietari del coso... io chiedo... quindi dicevo sospendo il
mio giudizio in attesa della risposta e chiedo che questa venga prima del prossimo Consiglio
Comunale grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, abbiamo terminato le
interrogazioni quindi invito la Segretaria del Consiglio Comunale a procedere all’appello prego.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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Viene effettuato l’appello, sono presenti 21 consiglieri comunali, la seduta è valida.
Vengono nominati scrutatori i consiglieri Lillini, Albanesi e Brazzini.
La seduta inizia alle ore 16.40.
COMMA N. 3 - DELIBERA N.193 DEL 28.11.2003
COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO VARIANTE GENERALE PRG
–
Entrano: Bornigia, Serrini, Belluzzi
Sono presenti in aula n.24 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Tra le comunicazioni precedo un attimo il
Sindaco devo soltanto fare due brevissime comunicazioni, una riguarda la richiesta del collega
Belluzzi di leggere in Consiglio Comunale – io lo faccio volentieri – una lettera che ha come oggetto
la colletta alimentare che si organizzerà nei prossimi giorni qui a Jesi ed in tutta Italia promossa dalla
Fondazione Banco Alimentare. Il testo della lettera è il seguente:
“Sabato 29 novembre 2003 sarà la prossima giornata della colletta alimentare organizzata dalla
Fondazione Banco Alimentare. L’iniziativa si prefigge lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica
sulla diffusione del problema della povertà in Italia, attraverso la materiale raccolta di donazioni di
generi alimentari lasciati ai volontari che nell’arco della giornata stazioneranno innanzi ai
supermercati di tutta Italia, che hanno aderito all’iniziativa. L’iniziativa coinvolge circa 100.000
volontari in tutta Italia e attraverso i centri di distribuzione delle migliaia di tonnellate di generi
alimentari a lunga conservazione raccolti raggiunge, nel corso di un intero anno più di un milione di
indigenti tramite 6400 enti assistiti dal banco stesso quali mense per i poveri, comunità di recupero,
centri di solidarietà, eccetera. Per quanto riguarda la nostra regione, tramite 210 enti, in particolare
l’Associazione Oikos, l’Adra (OSA), Caritas Jesi, Fondazione Exodus, Gruppo Caritas Parrocchiale
S. Francesco di Paola, vengono raggiunti oltre 20.000 assistiti. Pertanto, solo osservando le suddette
cifre, si può affermare che tale gesto è il gesto caritatevole dell’anno più grande compiuto in Italia.
Alcuni volontari di Jesi, tra i quali il sottoscritto, stazioneranno nella giornata di sabato innanzi ad
uno dei tre supermercati di Jesi che hanno aderito all’iniziativa per raccogliere i generi alimentari.
Pertanto si richiede di voler comunicare il contenuto della lettera al prossimo Consiglio Comunale di
Jesi, al fine di sensibilizzare, anche personalmente, i consiglieri comunali e la cittadinanza. Cordiali
saluti. Dr. Gioacchino Belluzzi, Consigliere Comunale.” Questo è il testo dell’invito che il collega
Belluzzi fa all’intero Consiglio Comunale ed io credo che sicuramente non solo vada raccolto ma
noi come consiglieri comunali oltre che divulgare questa iniziativa che già ha una ripercussione a
livello nazionale nei mass-media, nei mezzi di comunicazione, stanno pubblicizzando questa
importante iniziativa, quindi sicuramente la sosterremo.
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L’altra comunicazione invece brevissima, io mi sento sollecitato da alcuni cittadini che fanno parte
di una associazione costituita per aiutare sul piano economico in questo momento la famiglia
Pigliapoco, la famiglia di Leonardo, quel ragazzo che alcuni mesi fa ha avuto un gravissimo
incidente alla piscina del Paradise, è un ragazzo di 17 anni Leonardo che da diversi mesi è ricoverato
al San Raffaele di Milano... al Niguarda mi corregge il Sindaco, con gravissime – purtroppo –
conseguenze di questo incidente, speriamo tutti che Leonardo recuperi il più possibile le funzioni
degli arti sia superiori che inferiori perché attualmente è quasi immobilizzato praticamente sul letto
d’ospedale, quindi in sostanza io credo sia opportuno come abbiamo fatto altre volte manifestare un
segno di solidarietà e di sostegno anche economico a questa famiglia aderendo – l’invito che faccio
è questo a nome anche di questa organizzazione che si sta muovendo nella nostra città e non solo –
devolvendo, non i gettoni di presenza perché abbiamo detto che non è il caso, ma una cifra
volontaria, quindi l’organizzazione per la raccolta di questa cifra l’abbiamo demandata alla signora
Isabella Binetti che ha gentilmente accettato questo compito quindi tutti i consiglieri comunali che
vogliono dare un contributo per questa iniziativa a favore della famiglia Pigliapoco, la famiglia di
Leonardo è invitato a versare una cifra – ripeto – volontaria alla signora Isabella che poi dopo
devolverà ai responsabili di questo comitato.
Detto questo passo la parola al Sindaco per le comunicazioni. Prego Sindaco.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Dunque, io intanto voglio ringraziare il Presidente del
Consiglio per questa iniziativa raccolta e sollecitata da parte di alcuni cittadini, questa iniziativa di
solidarietà nei confronti di questo ragazzo e della sua famiglia a cui mi associo, volevo solo
evidenziare un aspetto in questo, ecco io conosco molto bene questa famiglia e so che è anche molto
– da questo punto di vista – riservata in questa cosa, e quindi faccio un appello perché questa nostra
adesione ci sia, avvenga, ma ecco, faccio anche un appello agli amici della stampa che sono presenti
senza come dire enfatizzarla più di tanto per rispetto di quella che sostanzialmente è un po' la
volontà stessa della famiglia. Quindi apprezzo ed aderisco molto volentieri a questa iniziativa però
ecco, tenendo conto di questa particolarità, io mi faccio solo interprete di quella che è un po' una
volontà espressa da parte della stessa famiglia e tutto sommato anche questa raccolta di fondi forse
si sta muovendo da tempo e forse avviene in questa maniera non amplificata ma che
sostanzialmente sta avendo un ottimo riscontro e che forse è anche il segnale più importante di una
solidarietà vera, non legata ad effetti come dire mediatici o caricati dalla stampa o comunque da
un’opinione pubblica che si muove rispetto a questo, quindi ecco è solo una questione di
delicatezza. Ora detto questo io non avrei comunicazioni particolari da fare se non rispondere ad una
sollecitazione che mi è stata presentata da parte del Capogruppo dei Repubblicani Europei Rudi
Curzi circa una questione che era stata sollevata nel precedente Consiglio Comunale relativamente
alle situazioni che riguardano il S. Martino e la collocazione di gruppi ed associazioni all’interno di
quella struttura. Ora io in relazione anche a quanto votato dal Consiglio Comunale in un ordine del
giorno approvato nel Consiglio Comunale del 27 ottobre scorso, ora io dico queste considerazioni
rispetto al problema, intanto io credo che sia... vorrei che quanto meno fosse chiarito se... quindi è
forse una domanda che pongo, se la questione si riferisce sostanzialmente alla Officina Sociale
Rebelde o anche alla Banda perché poi in realtà le due situazioni che sono state collocate all’interno
di quella struttura appunto sono due, cioè la sede provvisoria della Banda cittadina e l’Officina sede
per l’Officina Sociale e rispetto a questo io dico che questi erano due problemi che abbiamo trovato
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sostanzialmente ancora aperti a cui era necessario o abbiamo ritenuto necessario dover dare una
risposta così come ci siamo adoperati in questo tempo, in questo anno e mezzo per cercare di dare
risposte a numerose altre associazioni che si trovavano nelle stesse condizioni e cioè con una
carenza o senza uno spazio nel quale poter svolgere le proprie attività ed in particolare era anche
necessario rispondere anche a queste due situazioni che rappresentavano seppure per motivi diversi
una realtà ed una situazione problematica anche per la stessa amministrazione. non Ritenevamo
opportuno e possibile non trovare una sistemazione per la Banda, avevamo la necessità quindi
utilizzo terminologie diverse non a caso, avevamo la necessità di dare una risposta anche all’altra
associazione. In questo senso ci siamo posti due obiettivi prioritari, che sono anche qui diversi a
seconda della situazione: uno era quello di trovare una soluzione per la Banda cittadina che non
potevamo lasciare senza una sua collocazione nel momento in cui scelte assunte
dall’amministrazione comunale individuavano una diversa collocazione in un’altra struttura della
Banda a seguito di un accordo raggiunto con varie associazioni che riguardava l’utilizzo del palazzo
delle ex carceri e che quindi vedeva la sistemazione in quella struttura anche legata alla necessità di
liberare gli spazi del palazzo del ex Pretura in ristrutturazione destinando una parte di quegli spazi
che erano occupati appunto dalla Banda ad un’altra associazione e quindi la dislocazione altrove
della stessa Banda. L’altra era la necessità di dare soluzione ad un problema evitando e cercando in
ogni modo di evitarlo e questo è una responsabilità che questa amministrazione si è assunta di
cercare di trovare soluzioni che evitassero in ogni modo di ripetere esperienze a mio avviso negative
che si sono anche verificate in questa città precedentemente. Cercando anche di dimostrare che
affrontare problemi di quella natura che riguardava appunto la sistemazione e l’identificazione di un
locale, di una sede per queste associazioni fosse possibile attraverso una gestione politica che però
significa anche dimostrare credibilità negli impegni che si assumono e la credibilità si dimostra
mantenendo gli impegni assunti, appunto di poter governare processi e problematiche anche delicate
dal punto di vista sociale se vogliamo evitando di subirle, sapendo che una volta che poi si
subiscono non siamo in grado come non lo siamo stati in precedenza di affrontarli risolutivamente,
ora questo ha rappresentato sicuramente un sacrificio richiesto anche alla struttura dove attualmente
sono sistemati i nostri dipendenti del servizio manutenzioni che in un caso a significato l’utilizzo di
uno spazio che era precedentemente dedicato all’Officina e nell’altro caso a ricovero dei mezzi della
struttura delle manutenzioni. Io credo che in questo senso, spiegato il perché si è presa questa
decisione che io tengo a dire che è una soluzione che abbiamo trovato dopo aver ricercato per mesi
soluzioni alternative, non le abbiamo trovate, non ce n’erano di percorribili se non anche con
ulteriori problematiche che si sarebbero aperte sia in termini di necessità di intervento da parte
dell’amministrazione comunale sia in termini di dislocazioni logistiche, ma l’abbiamo fatto a
condizioni chiare, primo che in ogni caso quello spazio è temporaneo ed assolutamente provvisorio
e che questo non avrebbe rappresentato per quanto mi riguarda per me Sindaco e per questa
amministrazione nessun, neanche latente, ripensamento rispetto alle scelte già assunte su quel
contenitore e su quelle struttura. Una struttura importante per la nostra città e strategica anche per la
sua collocazione nel tessuto urbano del nostro centro. L’ho dichiarato in più occasioni, l’ho
riconfermato anche in momenti di discussione pubblica, se volete lo rimetto, lo posso mettere anche
per iscritto, non so cosa devo fare per riconfermare il fatto che questa amministrazione non ha
nessuna intenzione di non percorrere le scelte, non dare attuazione alle scelte già assunte che
riguardano quello spazio e quella struttura, non ho per mia formazione personale e per mie
caratteristiche, se una cosa non la condivido lo dico non utilizzo scelte trasversali o nascoste per fare
cose in cui non credo o non fare cose a cui non credo, quindi se avessi avuto problemi nella scelta
dell’alienazione di quella struttura l’avrei detto chiaramente non sono uso ad utilizzare altri
strumenti o altre strade per arrivare ad obiettivi diversi, così non è e quindi ritengo che la volontà di
arrivare quanto prima, nel tempo più breve possibile, a definire questa scelta che riguarda il S.
Martino è una volontà chiara, precisa e che non ha indugi o tentennamenti da parte mia né
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dell’amministrazione. Per altro verso stiamo già lavorando per trovare una soluzione che possa dare
risposta definitiva ed una risposta strutturalmente idonea alla struttura del nostro servizio
manutenzioni, sia in termini strutturali e quindi definitivamente collocarli in un luogo capace,
idoneo, se non altro rispondente anche alle norme di sicurezza che laddove stanno e sono stati sino
adesso non ci sono e quindi io credo che in questo senso non abbia stravolto nessun orientamento e
nessuna scelta che ha fatto il Consiglio Comunale e credo anche che su questo dobbiamo essere tutti
consapevoli che questioni anche delicate di questa natura io ritengo debbano essere affrontate al di
là, possono essere anche fatti errori o valutazioni sbagliate però credo che di questo casomai si
debba discutere non di altro e neanche mettermi in bocca cose che non ho mai né detto né pensato,
quindi credo su questo di poter in qualche modo aver risposto a quella che era la sollecitazione fatta
dal Capogruppo dei Repubblicani Europei.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Ho prenotato Curzi Rudi,
del gruppo Repubblicani Europei Lista Di Pietro, ricordo che ogni gruppo può intervenire per un
massimo di 5 minuti. Prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente,
sicuramente mi rendo conto benissimo delle difficoltà che ci possono essere e che ci sono per
quanto riguarda l’assegnazione di immobili alle associazioni, sicuramente un discorso ampio che
penso vada approfondito, l’assegnazione dei locali, perché penso che allo stato attuale ci sia un
dispendio di locali magari alle associazioni quando anche lì si potrebbe economizzare – tra virgolette
– sul discorso officina o Banda, sinceramente io lì la Banda avevo dato per appurato che già ci fosse,
comunque sia i lavori erano già stati fatti e già quei locali di fatto erano stati tolti al servizio
manutenzione fabbricati; mi riferivo più al fatto dell’Officina Rebelde, ma non tanto per
l’associazione a me indifferentemente da quale fosse l’associazione che andasse ad occupare quei
locali quanto piuttosto per una condizione disagevole degli operai che poi mi sembra comunque sia
un dato di fatto anche quello. Sulle soluzioni alternative non trovate sinceramente mi risulta che già
erano state prospettate anche alla Banda altre soluzioni come poteva essere la palazzina Politi che
poi non è stata accettata, nel caso di questa associazione erano stati offerti dei locali con ingresso
dall’altra parte ed anche questi non sono stati accettati, a questo punto penso che comunque sia se
già il Comune fa uno sforzo, l’ente comunale fa uno sforzo per trovare un locale ad una
associazione poi quello che viene dato e comunque sia il Comune una minima spesa la fa in certi
locali per fare un minimo di sistemazione, penso che l’associazione stessa si debba un attimo
accontentare di ciò che l’ente riesce ad offrire perché non è detto che ci sono poi sempre delle
condizioni gratificanti o che perlomeno possono esaudire al 100% i desideri dell’associazione. Tra
l’altro le lamentele che questa associazione aveva fatto non le aveva fatte a manifestazione dei
Repubblicani Europei, è palese che si sono sentite lamentele alla Festa dell’Unità e quindi non è che
l’avevano con me direttamente, voglio dire, io mi sono solo fatto portavoce di un sintomatico stato
del servizio manutenzione fabbricati e comunque sia quello che è il Consiglio Comunale non mi
sembra sia stata rispettata appieno quella che era una volontà del Consiglio Comunale. Prendo atto.
Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, collega Balestra prego.
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CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Ripeto un po' quello che è scritto sul giornale,
alcune considerazioni però fanno fatte, di carattere – 5 minuti – breve. Allora, innanzitutto è vero in
questa città c’è un problema di associazionismo e di locali da dedicargli. Però io sottolineo sempre
che queste situazioni sono situazioni che erano state lasciate in carico come si dice, è vero, però io
chiedo anche: il problema Banda, io voglio sapere dall’amministrazione comunale chi aveva deciso
di fare delle opere – è venuto fuori – di 150 milioni mi sembra – posso anche sbagliare – in un
locale, chi aveva preso accordi, opere che si sono rivelate inutili. Cioè sono soldi di tutti che sono
stati sprecati perché fondamentalmente io voglio sapere, se è colpa di mancati accordi chi li ridà quei
soldi per locali che non servono a nessuno? Chiedo che l’amministrazione indaghi su questo. Uno.
C’è un immobile in vendita, io ho detto anche la soluzione di sgombrare, ma quello che fa ancora
più specie è che tutte le due associazioni nella scorsa legislatura avevano insieme ad altre presentato
una piattaforma precisa che fondamentalmente si è persa per strada anche con scontri in Consiglio
Comunale chiamando i Carabinieri perché c’era la competizione tra associazioni; c’erano due
associazioni ed i Carabinieri in mezzo, qui, adesso siamo 4 gatti, lì c’erano 50 persone che urlavano,
in cui in una delle poche volte che è avvenuto un momento partecipativo in questo Consiglio
Comunale, associazioni tra le più varie, con le più varie tendenze politiche hanno presentato una
piattaforma che diceva alcune cose, questa piattaforma è stata approvata dal Consiglio Comunale
poi si è risolto tutto con il fatto che ognuno ha ottenuto il proprio seggiolino e la piattaforma si è
evaporata. Allora io dico che davanti ad una situazione del genere di criticità chiedo che venga
rispettato un altro atto del Consiglio Comunale che del resto non era stato iniziativa di gruppi ma era
stato iniziativa di quegli stessi gruppi che poi si sono accontentati del Cencelli. Questo è il problema
che ho detto anche nell’ultimo Consiglio Comunale quando si è discussa la mozione, perché o si
risolve un problema oppure si ritrovano sempre problemi emergenziali, io dico che alla prossima
scissione che avverrà nel movimento dovremmo cercare sempre un’altra sede per qualcuno e ci
vuole una programmazione per questo. Non è possibile montare sempre sopra il carro in attesa di
qualcosa, specialmente in momenti come questo di patrimonio scarso e di soldi scarsi, l’abbiamo
detto in uno scorso Consiglio Comunale, quindi c’è bisogno di programmazione e soprattutto di
non utilizzare locali che possono essere sinergici per lo sviluppo del centro, l’avevamo discusso nella
scorsa legislatura, e che presentano problemi anche di carattere ambientale e questo l’abbiamo visto
nella scorsa legislatura approvando il progetto del S. Martino che possono comportare ulteriori
commenti nel momento in cui si prendo decisioni politiche finali rispetto a parziali già assunte.
Questo... la lungimiranza molte volte, secondo il mio modesto parere... praticamente lì non tutte le
mosse sono state azzeccate, in quella situazione del S. Martino ma anche alla luce di comportamenti
che ci sono stati, noi viviamo in un complesso democratico, un’assemblea elettiva liberamente eletta
dai cittadini, lo ridico un’altra volta, per la forza che rappresento io non permetto a nessuno, perché
noi siamo 9 consiglieri comunali che lavorano e fanno questo lavoro per mancanza nei ritagli di
tempo, anche pensionati, non permetto a nessuno e non do alibi a nessuno di dire... e non abbiamo
manco fatto, a differenza di qualcuno in alto che querela, di dire che noi siamo il partito degli affari,
Sindaco. Allora, questi atteggiamenti non provati, perché se noi siamo il partito degli affari vada giù
alla Procura della Repubblica e ci denunci, non devono passare, ledono il rapporto democratico che
c’è con i cittadini. O provi le tue accuse o stai zitto! E questi atteggiamenti che approvate a tutte e
due le associazioni non possono essere appoggiati a prescindere da come uno la pensa, io posso
pensarla come mi pare ma il rispetto democratico è la prima cosa, specialmente per noi che siamo
stati eletti dai cittadini, tutti, e che abbiamo un consenso derivato diretto e questi atteggiamenti non
possono passare perché fanno parte della democrazia e questa non può essere mai messa in
discussione, mai! Il rispetto per le istituzioni anche! Questo te lo dico e te lo ripeto, ecco perché... il
senso delle dichiarazioni che ho fatto anche l’altra volta, a prescindere dalle dichiarazioni
emergenziali. E tu ti sei trovato e lo ammetto perché le situazioni non risolte alla fine scoppiano,
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però su certe cose non si può prescindere. Non si può! È una questione di rispetto democratico e di
civiltà.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, collega Bucci prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Comprendendo la difficoltà di
alcune scelte e condividendo tra l’altro in certe situazioni la necessità anche di trovare delle soluzioni
di compromesso come io ritengo il Sindaco abbia fatto, delle soluzioni che permettano in qualche
maniera di gestire le situazioni e questo penso di condividerlo con il Sindaco perché le situazioni
sociali vanno gestite, non vanno fatte né precipitare né vanno ignorate, e questo a me sembra che sia
stato opportunamente fatto dal Sindaco. Ritengo invece che il problema al di là di concentrarsi sul
caso specifico, ci sia un altro tema che dobbiamo affrontare, sicuramente come Consiglio Comunale
di Jesi ed è quello che riguarda un ritardo che l’amministrazione comunale e complessivamente la
città non essendo solo un problema di amministrazione ha rispetto ai tempi degli spazi giovanili.
Allora, su questo secondo me serve un impegno, per gli spazi giovanili e per gli spazi delle
associazioni culturali per le manifestazioni culturali autogestite. Su queste due tematiche serve una
riflessione molto forte a livello sociale, complessivo della cittadinanza perché bisogna costruire come
trent’anni fa questa amministrazione e questa città, e questa collettività, si sono impegnate per
cercare di far fronte al tema impellente degli anziani e quindi ci sono state tutta una serie di attività
giuste e condivisibili di cui oggi riceviamo i frutti, godiamo dei frutti rispetto alle tematiche degli
anziani eccetera. Secondo me su questo stesso tenore va manifestato interesse rispetto al tema degli
spazi giovanili, perché c’è una grossa carenza a livello della nostra società locale rispetto ai giovani,
come spazi, come luoghi di rappresentazione o di manifestazione, come luogo di autogestione. Su
questo secondo me, tenendo presente che comunque siamo in un periodo sicuramente non di
vacche grasse e di questo ce ne rendiamo conto, ma spesso per creare spazi non servono
investimenti rilevanti ma servono idee, serve discussione, disponibilità a capire, disponibilità a
risolvere i problemi e non a porre questioni di principio, su questo tema secondo me questo
Consiglio Comunale ma l’intera cittadinanza deve discutere perché questa secondo me è la sfida che
oggi ci si pone con molta forza, si pone ormai da qualche anno perché questa sofferenza su questa
disponibilità di spazi per i giovani è una sofferenza che ormai si è manifestata da tempo in qualche
maniera e anche se latente si fa periodicamente sentire espressa poi da una associazione piuttosto
che l’altra allora su questo tema secondo me va fatto un discorso complessivo politico, sociale e va
affrontato cercando di trovare soluzioni che non possano essere solo momentanee, per questo penso
anzi che vada ringraziato il Sindaco per aver trovato una soluzione ad un problema però qui il
problema non permette soluzioni momentanee, qui stiamo parlando di spazi per i giovani, cioè per
quelli che gestiranno questa società quindi tra qualche anno, quello che secondo me noi oggi
possiamo fare per loro poi si rifletterà sul tipo di comportamento più o meno sociale che loro
avranno in questa città e questo secondo me è importante perché dare come oggi accade
l’impressione e la sensazione che non ci sia spazio per i giovani, questa è una cosa che dobbiamo
sentire come una nostra difficoltà ed una nostra mancanza.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato la collega
Meloni, prego.
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CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Io non ho valutato con gli stessi criteri che
ho ascoltato dall’intervento del collega Bucci la questione che ci è sottoposta con questa
comunicazione, il problema più generale sicuramente è quello di una organizzazione e di una
regolamentazione degli spazi all’associazionismo, sia esso giovanile perché adesso non so se
quest’ultima associazione sia poi così giovanile, sia essa non giovanile, gli spazi all’associazionismo
di tutte le età. Se io vedo il problema di tipo sociale nel futuro prossimo della nostra società forse ci
sarà molto più bisogno di spazi per l’associazionismo degli anziani o della terza età, quindi non è un
problema sono dei giovani. Io credo che il Sindaco abbia scelto quello che la sua conoscenza e
coscienza suggerivano. Ritengo però che in questa vicenda certamente la cittadinanza non capisca
molti passaggi. I cittadini forse non capiscono perché questi diritti a qualcuno e ad altri no, chi li
stabilisce, chi li giudica, chi li valuta, ripeto siamo in mancanza di regolamentazione ed
organizzazione. Ha ragione il Sindaco quando dice io mi trovo ad affrontare anche le emergenze ed a
dare risposte immediate rispetto ad alcune richieste che vengono poi poste giorno dopo giorno. Per
quanto riguarda le varie priorità che la nostra cittadinanza si aspetta, io penso che questa degli spazi
sia un problema ma certamente non una priorità quindi dobbiamo stare attenti a non enfatizzare
nell’un caso o nell’altro... (fine lato A – I° cassetta)... dare un grande peso soprattutto nei riguardi di
cittadini e di associazioni che forse i diritti non se li guadagnano ma li esigono e li pretendono. Ci
sono diritti e doveri e quindi ripeto ci sono modi composti e scomposti, i diritti sono diritti ed è vero
però stiamo attenti perché la cittadinanza ci guarda, vede i gesti, guarda i comportamenti e quindi noi
dobbiamo avere un supplemento di attenzione nei riguardi del momento in cui diamo anche giuste
risposte. Quindi io sono d’accordo su un punto con il collega Bucci e cioè sul fatto che è un tema
più generale che va affrontato, questo sì, ce ne faremo carico però attenzione che nei carichi
prioritari che abbiamo dobbiamo considerare questo ma dobbiamo rispondere anche alle situazioni
che ci interpellano in modo molto più pressante.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, dunque io ho altre tre
prenotazioni, vi informo che noi abbiamo sia per le interrogazioni che per le comunicazioni un’ora
di tempo e scade tra circa 10 minuti, per richiamare la brevità degli interventi. Grazie. Allora ho
prenotato il collega Cercaci prego.
CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, io cercherò di essere
veramente molto telegrafico però vorrei quantomeno dire un concetto che ritengo molto importante
in relazione alla vicenda che oggi è emersa. Io non credo che il fine possa giustificare i mezzi, cioè
non credo che perché c’è una esigenza grave si possa andare contro quello che è un dovere
dell’amministrazione cioè quello di rispettare la volontà del Consiglio Comunale in merito ad un
punto ben preciso. Il Consiglio Comunale si è espresso per altro con larghissima maggioranza quindi
ha valutato il problema ed ha deciso di votare in quella maniera, quindi ritengo grave... per me è
grave che un Sindaco sia andato contro quello che è il volere del Consiglio Comunale detto questo
ovviamente io non dico che non ci sia il problema, ne sono bene a conoscenza. Però ovviamente
ripeto non si può perché c’è un problema urgente ed impellente andare contro quello che è il volere
del Consiglio Comunale ci sono ruoli ben precisi, ognuno ha il suo rispettabilissimo e deve essere
ovviamente tenuto in considerazione ma deve essere un rapporto sintagmatico, cioè di uguale valore,
quindi francamente credo che magari si sia risolto un problema tra l’altro momentaneamente perché
ho capito bene che sarà una soluzione temporanea pur se magari probabilmente così non sarà ma
nel contempo si è creato un altro problema perché è il problema di chi in qualche maniera
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utilizzando un termine giuridico è stato sfrattato a sua volta perché dovrà andare da un’altra parte,
quindi abbiamo risolto un problema ne abbiamo però creato un altro forse.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci. Ho prenotato
Giuliodori prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Anche io molto rapido per venire
incontro alla richiesta del Presidente. Vorrei rassicurare il Consigliere Balestra che non metto in
discussione il potere che ha il Sindaco di fare ordinanze, questo lo permette la legge e quindi se il
Sindaco lo ritiene giusto ha tutto il diritto di emanare ordinanze, vorrei soltanto però sottolineare un
paio di aspetti che riguardano un po' più concretamente questa vicenda. Noi ci siamo espressi in
questo Consiglio Comunale votando un ordine del giorno, questo come diceva anche il Consigliere
Meloni, ha avuto un riscontro quasi all’unanimità, ritengo che qualora il Sindaco e
l’amministrazione comunale avessero avuto l’esigenza di cambiare opinione forse sarebbe stato
consigliabile ed anche corretto dal punto di vista – mi si permetta – istituzionale informare se non il
Consiglio Comunale quanto meno la Conferenza dei Capigruppo che si voleva andare incontro ad
una richiesta che secondo il Sindaco e l’amministrazione comunale era importante e che necessitava
subito di risposta. Questo non è stato fatto ed io ritengo che sia dal punto di vista istituzionale un
passaggio che per il futuro dovrà essere seguito qualora si presentino esigenze di questo tipo e spero,
mi auguro, mi affido al senso di responsabilità e di correttezza istituzionale dell’amministrazione e
comunale che questa vicenda sia realmente provvisoria nei suoi contenuti perché se così non fosse
io credo che noi verremmo meno anche a quella esigenza della quale si faceva portavoce il
Consigliere Bucci e cioè l’esigenza di dare risposte ad un problema che è quello
dell’associazionismo giovanile, non possiamo affrontare questo problema attuando una sorta di
tattica cavouriana del carciofo, foglia dopo foglia, ma dobbiamo invece affrontarlo nella sua
interessa e nella sua complessità e questo lo si fa solo ed esclusivamente aggredendo il problema e
presentando un progetto complessivo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, collega Serrini
prego.
CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Sarò velocissimo per dire che
condivido sostanzialmente le cose che diceva Rosa Meloni ed in parte anche Cercaci, quindi non le
ripeto, il problema di fondo secondo me è questo che manca una programmazione complessiva,
manca un progetto giovane in questa città che è invece fondamentale perché questo consentirebbe di
evitare scelte come queste che corrispondono alla risposta giorno per giorno, oggi c’è questo
gruppo, domani ce n’è un altro quindi poi il potere di ordinanza viene esercitato in questo modo, lo
diceva Ero, e sono sostanzialmente d’accordo. Un programma ed un progetto giovani secondo me
consentirebbe di inserire questa questione importante che è quella giovanile come è importante la
questione anziani ma rispetto a questa mi pare ci sia una programmazione più consolidata in questa
città consentirebbe di inserire questioni come questa in un contesto che eviti appunto scelte del
giorno per giorno che sono scelte che lasciano spazio a discussioni ed anche a considerazioni
secondo me negative perché non c’è dubbio che un potere di ordinanza esercitato in questo modo
sia un potere di ordinanza ingiustamente sollecitato da posizioni che in qualche modo possono
essere considerato o sono sostanzialmente arroganti, questo non va bene. C’è invece la necessità
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sono d’accordo anche su questo punto, su quello che diceva un altro collega, della necessità di
garantire spazi ai giovani che non necessariamente devono essere esclusivi, non sta scritto da
nessuna parte che debbono esserci gruppi in questa città che dispongono di spazi esclusivi e che se
non li hanno attraverso un normale iter procedimentale amministrativo li hanno lo stesso perché
vanno ad occuparli, è inaccettabile questo perché se passa questa logica domani nasce un gruppo
che si chiama ics o ipsilon, pone al Sindaco la stessa cosa e mette il Sindaco nelle condizioni di fare
un’ordinanza per un altro posto o peggio ancora se poi questo non avviene, viene occupato un
locale come è avvenuto in questa città per alcuni periodi, peraltro anche spazi pubblici ovviamente,
con logiche che secondo me sono inaccettabili. C’è invece la necessità di dare risposte ad esigenze
oggettive che provengono dal mondo giovanile, che ripeto non necessariamente debbono
presupporre il possesso di spazi esclusivi vita natural durante si faccia un programma che
complessivamente tenga conto di queste esigenze, si prevedano degli spazi e questi siano utilizzabili
dai gruppi giovanili sulla base delle rispettive esigenze, delle specificità, delle singole esigenze
culturali che è giusto che siano differenziate ma senza dare per scontato che questi debbono essere
spazi esclusivi perché diversamente noi rischiamo di correre dietro a logiche che si pongono in
contrasto con l’interesse generale, quindi credo che da questo punto di vista l’atteggiamento più
logico da parte della Giunta dovrebbe essere quello di mettere il Consiglio Comunale nelle
condizioni di valutare un programma complessivo organico che attenga alle risposte da dare al
mondo giovanile in materia culturale, in generale per tutte quelle che sono comunque le esigenze che
provengono da questo mondo perché diversamente noi ci troviamo di fronte a posizioni che
mettono la pubblica amministrazione nelle condizioni di non programmare e di dare risposte
giornaliere, cosa che contrasta con i principi elementari di buona amministrazione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini la parola al Sindaco
per una breve replica. Prego Sindaco.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Molto brevemente perché credo che questa possa essere
anche una questione che potremmo affrontare in maniera più completa, anzi dovremmo farlo, in un
momento, in una discussione che non sia limitata allo spazio delle comunicazioni del Sindaco.
Semplicemente per dare intanto una informazione che giustamente è stata richiesta e dall’altro per
fare una considerazione, l’informazione relativa ad una questione che poneva prima il Capogruppo
dei DS Balestra, riferito a – insomma – noi abbiamo già speso circa 120 milioni di vecchie lire per
uno spazio all’Ex Politi che era destinato inizialmente alla Banda e quindi abbiamo sprecato e
sperperato delle risorse, questo in realtà non è poi così vero dal momento che proprio per l’esigenza
e la fame di spazi che esiste in questa città tutto può succedere meno che uno spazio possa rimanere
inutilizzato. Tant’è vero che in quella sede, in quegli spazi è stata collocata un’attività di carattere
sociale con il progetto sollievo e che può essere stiamo anche discutendo con la stessa associazione
ed anche con la possibilità di destinare quello spazio che oltre tutto, oltre ad essere stato risistemato
era anche stato insonorizzato con la possibilità di utilizzarlo come spazio per gruppi, piccoli gruppi
giovanili che suonano, avrebbero bisogno di uno spazio personale, siccome questi sono gruppi che
poi si ritrovano al massimo una volta o due a settimana quindi quello spazio può essere condiviso da
più soggetti che fanno questa attività musicale in proprio e che avvolte non hanno uno spazio dove
ritrovarsi per fare questa attività che è molto complessa perché rumorosa eccetera, quindi detto
questo io riprendo solo una questione che veniva anche posta da ultima dal Consigliere Serrini, io
sono assolutamente d’accordo che c’è un problema complessivo in questa città che va affrontato,
non vedo un grosso collegamento tra un progetto giovani ed il problema delle sedi anche perché io
credo che dobbiamo essere consapevoli del fatto che forse il problema più grosso in questa città
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riguarda le sedi di associazioni non giovanili, ma di associazioni composte da soggetti che appunto
non sono giovani o ragazzi, anche perché lì si muovono, ci sono dinamiche completamente diverse
in quel mondo, se questo però è vero e cioè che è necessario un ragionamento complessivo sugli
spazi e le sedi, dobbiamo essere anche consapevoli e determinati, coerenti, nel dire che non è più
possibile in questa città che ogni associazione o che cinque persone che si ritrovano insieme
possano avere una loro sede. Però vi assicuro che noi che ci siamo anche assunti questa
responsabilità, questo onere di ridiscutere con le associazioni la disponibilità e la possibilità di
condividere loro spazi con altre associazioni compatibili sia in termini di finalità che di necessità
logistiche quindi anche di organizzazione di tempi eccetera, è una impresa ardua sulla quale avvolte
intervengono anche questioni di carattere politico, allora io credo che su questo bisognerà assumere
tutti un atteggiamento univoco e coerente con questo perché il problema delle sedi è un problema
che è conseguenza di una cosa che io ritengo una ricchezza di questa città cioè il fatto che ci sono
una serie sterminata di gruppi ed associazioni, questo rappresenta indubbiamente una risorsa ed una
ricchezza ma credo che appunto non ci siano più le condizioni fisiche, logistiche appunto perché ad
ognuna di questa possa essere assegnata una sede definitivamente e solo per loro, però questo è un
percorso ed un cammino che stiamo cercando di portare avanti e su questo penso ci voglia la
consapevolezza e la responsabilità da parte di tutti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Prima di passare al prossimo
punto debbo giustificare l’assenza del collega Francesco Bravi che ha comunicato per iscritto
l’assenza da questo Consiglio Comunale e la partecipazione a questo Consiglio Comunale in ritardo
dell’Assessore, Vice Sindaco, Cingolani, arriverà in ritardo per impegni istituzionali.
La presentazione del gruppo di lavoro incaricato alla variante generale al P.R.G., di cui all’oggetto,
verrà effettuata nel corso della seduta.
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COMMA N. 4
ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE ROSA MELONI DEL GRUPPO D.L. LA
MARGHERITA PER PROPORRE LA MODIFICA DEL COMMA 2 DELL’ARTICOLO 64 E DEL
COMMA 1 DELL’ARTICOLO 76 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La parola alla collega Meloni per
l’illustrazione prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente, comunque desidero
comunicare ai colleghi che in sede di Conferenza dei Capigruppo ci siamo accordati anche su
proposta dello stesso Presidente di discutere, di fare oggetto in una prossima riunione dei
Capigruppo della tematica più in generale dello svolgimento dei lavori di un Consiglio insieme ad
altre questioni attinenti il regolamento, quindi ci siamo accordati che queste proposte eventuali di
adeguamento e modifica dell’attuale regolamento le considereremo tutte insieme in un prossimo
incontro per farne poi oggetto di discussione in un successivo Consiglio Comunale insieme a tutto il
pacchetto da proporre come modifica. Quindi ho accolto questo invito fatto sia dal Presidente che
dai colleghi e dunque rinvio a successivo Consiglio con un ordine del giorno e comunque con una
proposta complessiva.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: In effetti come già detto la collega sarà mia
cura convocare la Conferenza dei Capigruppo per rivisitare – usiamo questo termine –
complessivamente il regolamento del Consiglio Comunale alla luce di alcune considerazioni fatte in
questo lasso di legislatura per potare poi al Consiglio Comunale una proposta complessiva se
troviamo l’accordo come credo si possa trovare in Conferenza dei Capigruppo di modificare
laddove necessario alcune regole, alcuni articoli del nostro regolamento. Quindi passiamo al punto 5.
RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE.
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COMMA N. 5
ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO PER IL
GRUPPO DI ALLEANZA NAZIONALE PER LA PRESENTAZIONE ALLE CAMERE DI UNA
NORMA SPECIFICA DI MODIFICA COSTITUZIONALE DIRETTA AD INDICARE UN
RICHIAMO AL CRISTIANESIMO COME VALORE FONDANTE DELLA NOSTRA
TRADIZIONE SOCIALE E CULTURALE
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La parola al collega Grassetti per illustrare
l’ordine del giorno.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io chiedevo
una cortesia al Presidente del Consiglio se questo era possibile, poiché questo ordine del giorno ha
una valenza fortemente politica e la mia posizione politica ed il mio partito in questo momento
stanno vivendo un periodo di difficoltà io ho sospeso il mio giudizio e le mie decisioni sul mio
essere, sul mio diritto di stare seduto in questo posto, prima che io arrivi ad una conclusione in un
senso o nell’altro vorrei poter riflettere questo ordine del giorno che ha valenza politica, forte vorrei
poterlo ripresentare in tempo successivo allora se è possibile rinviarlo visto anche il numero degli
ordini del giorno e delle mozioni presenti a Consigli successivi io ve ne sarei grato, se questo non
dovesse essere io lo ritirerei per ripresentarlo eventualmente nel caso in cui decida in futuro di restare
seduto in questa sedia.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io credo interpretando il nostro regolamento
del Consiglio Comunale che sia più corretto il ritiro dell’ordine del giorno per poi ripresentarlo
quando ritieni opportuno farlo, penso questa sia la procedura più corretta onestamente.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Allora io, ti ringrazio Presidente e
lo ritiro appunto per ripresentarlo nel caso in cui vi sia l’opportunità per farlo, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, passiamo al punto
6.
RITIRATO.
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COMMA N. 6 - DELIBERA N.194 DEL 28.11.2003
MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE GRASSETTI ANTONIO PER IL GRUPPO DI
ALLEANZA NAZIONALE PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO PER ESPLORARE I
SOTTERRANEI DI JESI
Sono presenti in aula n.24 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Grassetti per illustrazione prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, questa ha una
valenza diversa, di natura amministrativa e di interesse cittadino per cui... con me stesso di non
incontrare alcun tipo di incompatibilità. Nella mozione che ho presentato, scusate la voce ma è un
periodo brutto in tutti i sensi, io ho preso atto del fatto che Jesi è popolata da un cospicuo numero di
sotterranei e penso a vie sotterranee, cunicoli, a sale e saloni, c’è chi addirittura narra che questi
vicoli arrivino sino a fuori città, qualcuno dice La Torre, qualcun altro addirittura fino a Chiaravalle,
io penso che qualcosa di vero ci sia, sono un testimone diretto del fatto che sotto il palazzo Pianetti,
là dove adesso c’è il circolo dei reduci e combattenti ci sono dei cunicoli davvero molto profondi e
all’ingresso di questi c’è una finestra che da’ ad un pozzo profondissimo, allora il pensiero che mi
ha spinto a presentare questa mozione è la necessità di andare ad esplorarli, a vedere, a capire, se
questi cunicoli in qualche modo possano ricostruire una città sotterranea oppure no, ma la valenza di
questa operazione è principalmente culturale, poi fa riferimento alla sicurezza perché è chiaro che se
troviamo in alcune zone un vuoto qualsiasi peso eccessivo dovesse trascorrere o passare su quella
zona potrebbe incontrare delle difficoltà o determinare dei danni. Penso all’utilizzabilità eventuale di
questi cunicoli anche per l’installazione di condotte e quant’altro, allora per poter arrivare a capire è
necessario costruire una mappa, per farlo sì serviranno le documentazioni catastali ma sarebbe
certamente molto più utile che qualcuno, nella specie uno speleologo ed a Jesi ne abbiamo, abbiamo
una associazione possa entrare nei cunicoli stessi per andare a verificare, a vedere, toccando con
mano e ridisegnando una mappa quella che è la rete e la situazione sotterranea, la spesa non
dovrebbe essere secondo quanto credo eccessiva perché per esempio a Jesi l’Archeo Club che è
costituito da volontari, potrebbe se contattato rendersi disponibile ad effettuare queste esplorazioni a
fronte di un finanziamento, del riconoscimento delle spese vive. Ripeto è un’operazione
interessante, non è da escludere nemmeno, ripeto non lo so ma che sia possibile utilizzare questi
sotterranei anche per eventuali impianti di risalita nel caso in cui ce ne sia l’opportunità, oppure di
allargarli, io nella mozione non chiedo di effettuare questa esplorazione, chiedo di verificare se c’è
un’ipotesi per la quale sia possibile effettuare questa operazione, cioè uno studio di fattibilità per cui
poi la decisione io la rimanderei alla Giunta nel caso in cui la stessa ne riconoscesse l’opportunità; la
mozione è un input, un indirizzo che in qualche modo viene dato senza alcuna particolare (cogenza)
nei confronti dell’amministrazione quindi come tale si propone a questo Consiglio e chiede di essere
votata, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, dunque ho
prenotato il collega Cercaci prego.
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CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, siccome il collega ha
citato l’Archeo Club mi sento in dovere di intervenire perché credo voi sappiate che io sono un
membro del direttivo dell’Archeo Club di Jesi quindi vorrei un attimo prendere la parola in merito a
questo. Effettivamente quanto sostenuto è vero Jesi è piena di cunicoli però c’è da dire che l’Archeo
Club da 10 anni ha effettuato queste ricerche sotterranee, da ormai 10 anni perché era circa il ‘93/’94
ed ancora prima gli speleologi di Jesi, ancora prima perché credo 15 o 20 anni fa hanno compiuto lo
stesso ricerche, seppure meno approfondite in alcune delle cantine del centro storico. Questo però
non toglie che sarebbe necessario effettivamente – Consigliere Grassetti – riprendere in mano la
situazione questa volta con l’ausilio dell’amministrazione comunale per poter arrivare ad una
conclusione di queste ricerche perché oggi effettivamente si possono confutare alcune leggende che
per esempio prima tu hai citato tipo queste grandi e lunghe gallerie che attraverserebbero la città da
destra a sinistra o addirittura da chilometri, viceversa però si potrebbe entrare più nel merito di
alcune note gallerie però non percorse perché pericolose con l’ausilio dell’amministrazione
comunale, perché questo? Perché finché si muove il privato, finché si muove un singolo cittadino o
una associazione di volontari i risultati sono sempre abbastanza modesti perché spesso ci si trova di
fronte a veti, a situazioni di impossibilità oggettiva perché il privato potrebbe negare l’accesso, il
permesso e quant’altro, quando invece con un progetto concreto, serio l’amministrazione, i
volontari – nella fattispecie per esempio l’Archeo Club – potrebbe essere sicuramente un
protagonista perché voi tutti sapete che Jesi ha un’origine storica che va addirittura alla Preistoria
quindi un organismo che possa poi capire dove ci si trova nei sotterranei, però sicuramente
confortato dagli speleologi perché vi garantisco, essendoci stato, ci sono delle situazioni che sono
veramente pericolose e necessitano di persone che abbiano cognizione precisa della situazione, ecco
dicevo, tutto questo potrebbe portare alla realizzazione di una mappa che potrebbe servire sotto due
diversi profili, uno molto importante di sicurezza perché effettivamente più volte è capitato, ed il
Presidente quando era Assessore ai Lavori Pubblici credo ci si sia trovato diverse volte di fronte, di
improvvise voragini o buche particolari che nascono dal nulla perché effettivamente una di queste
gallerie potrebbe cedere come nel caso di specie è successo, ha ceduto, creando alle volte anche
situazioni di pericolosità. Mi ricordo, Presidente, di quella macchina che cadde dentro una galleria,
una di queste grotte, per fortuna senza danni alla persona. Quindi questo è di carattere di sicurezza,
sicuramente c’è un altro aspetto altrettanto importante da mettere però in via subordinata che è
quello dell’aspetto culturale, quindi una ricerca che possa poi portare alla definizione di nozioni più
precise in relazione alla storia della città, non solo, anche alla possibilità che ritengo però abbastanza
difficile di creare un percorso sotterraneo, in alcuni casi questo potrebbe essere possibile però è
necessario ovviamente avere sulle mani una mappa, un caso, l’unico che voglio citare ad esempio di
quanto sostenuto dal Consigliere Grassetti, potrebbero essere le grotte, le gallerie che si trovano
proprio qui sotto, che sono state monitorate già a suo tempo dagli speleologi e dall’Archeo Club ma
che sono pertinenti all’antica Rocca di Jesi; secondo la mappa ma solamente relativa a questa zona
degli speleologi, c’è una galleria in particolare che si interna verso piazza della Repubblica. Siccome
si parla di un preciso momento storico – 1500 – si sa che sicuramente è pertinente ad un manufatto
importante cioè la Rocca, tra l’altro di Baccio Pontelli, potrebbe essere interessante iniziare questo
monitoraggio da questo sito visto che è di proprietà comunale non necessita di particolari permessi
se non che quello della Sovrintendenza che potrebbe dare, e lo darà sicuramente, il nullaosta per le
ricerche e già potremmo avere l’inizio di un percorso sicuramente interessante sotto tutti i profili
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prima sostenuti. Quindi io francamente mi sento di appoggiare decisamente questa richiesta del
Consigliere Grassetti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci, collega Balestra
prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Noi gruppo DS condividiamo la mozione
presentata dal Consigliere Grassetti, però c’è una contraddizione sul “impegna”, una contraddizione
in senso – credo – letterale se io intendo verificare i costi di un progetto dando un incarico a diversi
soggetti che sono stati specificati e noi siamo d’accordo, l’Archeo Club, gli studiosi, praticamente
prima li consulto, vedo la fattibilità del progetto e poi fondamentalmente decido di investire nel
progetto successivamente, quindi praticamente qual è il problema non posso decidere prima di
identificare i costi, la fattibilità ed i costi e di garantire le spese vive, quindi praticamente...(intervento
fuori microfono.) ... aspetta, la mia proposta è che rimanga tutto inalterato, praticamente come
prima tranne “... cui va garantita la sola copertura delle spese...” proprio perché prima io garantisco
la fattibilità, vedo... può costare pure 20 miliardi. Io non so se devo formalizzare l’emendamento che
è solo praticamente di togliere l’inciso tra le due virgole, non so se devo formalizzarlo Presidente...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa, ripeti un po' un attimo?
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Di togliere l’inciso tra le due virgole, tra “... cui va
garantita la sola copertura delle spese...” e rimane tutto identico. Anche perché dico, se io devo
verificare la fattibilità e non so manco quanto sono le spese, cioè il problema è questo quindi
praticamente io prima verifico la fattibilità, noi siamo d’accordo è un pezzo importante della nostra
storia che non va in un certo senso tralasciato, il nostro centro storico è un patrimonio che va
valorizzato con tutti i mezzi possibili ed inimmaginabili, trovare tutte le soluzioni che vengono ed
anche le idee che vengono perché è anche legittimo presentare delle idee e soprattutto cercare di
valorizzare se queste idee sono positive, quindi condividiamo questa idea, chi è nato nel centro
storico come me S. Pietrino praticamente sa benissimo che sotto la città c’è un’altra città precedente.
Io ho avuto la fortuna di vedere praticamente i cunicoli che sono posti sotto la chiesa di S. Pietro
Apostolo, il buon Don Mario me li fece vedere, ed è una cosa che secondo noi va riscoperta, la
vecchia chiesa medioevale che era antecedente a quella costruita in via Capponi nel 1700, ancora ci
sono dei... però va verificata, va scandagliata, va visualizzata, va scoperta. Chi ha vissuto nel centro
storico sa benissimo che sotto c’è un patrimonio da scoprire e quindi da valorizzare perché il centro
storico è di tutti, è un nostro patrimonio che va valorizzato e portato avanti in ogni modo, quindi se il
Consigliere Grassetti fa proprio questo mio suggerimento non lo formalizzo, condividiamo tutto il
resto.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra. Allora, collega Belluzzi
prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Molto brevemente io sono d’accordo
con questa mozione presentata dal collega Grassetti e credo che l’emendamento di Balestra sia in
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linea e possa essere recepito, lo dico perché se Balestra è nato a S. Pietro io sono nato in Palazzo
Ripanti ed ho la memoria visiva di quando negli anni ‘53/’54 credo avevo 4 o 5 anni, mio padre mi
portò in questi cunicoli che partivano da Palazzo Ripanti e sostanzialmente arrivavano... c’è una
serie di reticoli che collegavano tutti e 5 o 6 palazzi nobili jesini: Ripanti, Ghislieri, Onorati, Baleani e
c’era un collegamento che portava fino all’attuale pretura le vecchie carceri eccetera, quindi credo
che sia Palazzo Marcelli eccetera, credo che sia una cosa interessante, ripeto, io all’età di 4 o 5 anni li
ho visitati, non so che fine abbiano fatto perché dal ‘55/’56 non abito più in Palazzo Ripanti però
credo che sia una cosa apprezzabile e l’amministrazione comunale ritengo possa farsi propria questa
iniziativa e credo che sia una cosa che può avere anche... ha ragione il collega Balestra, anche un
buon successo relativamente a quello che si può scoprire in questi cunicoli, in questi percorsi, per
cui voteremo a favore della mozione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Belluzzi. Io ho prenotato il collega
Grassetti però darei prima la parola ai colleghi che non sono ancora intervenuti. Allora, il collega
Curzi prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente,
sicuramente anche noi siamo d’accordo su questa mozione e per questo ringrazio il gruppo
consiliare di Alleanza Nazionale per aver messo l’accento su quello che è un patrimonio della nostra
città e che di fatto non è solo circoscritto nel centro storico bensì esteso anche al di fuori delle mura
cittadine, quindi ben venga una verifica di fattibilità e di costi su questo che potrebbe essere un
ampio progetto culturale che può andare a farcire il già grande patrimonio culturale di cui la nostra
città dispone.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, prenotato il collega
Brunetti prego.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente. Il mio intervento serve a
comunicare che anche noi voteremo favorevoli all’ordine del giorno proposto dal collega Grassetti,
in breve tutto quello che c’è da valorizzare in questa città di scoperto o non scoperto, dentro e fuori
le mura va sicuramente valorizzato con tutti gli strumenti idonei ed in questo senso la mozione
presentata da Grassetti indica un percorso che arricchirà sicuramente il nostro patrimonio culturale,
quindi ribadisco il nostro voto favorevole alla mozione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brunetti, collega Grassetti per
dichiarazione di voto, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, prendo la
parola, scusate ma ho la voce che non riesco ad ascoltarmi, mi da’ fastidio non sono abituato ad
avere questa voce, ringrazio il Presidente, ringrazio anche i colleghi che sono intervenuti e prendo la
parola solamente per accogliere e fare mia la proposta da parte del Capogruppo dei DS per cui tolgo
l’inciso “... cui va garantita la sola copertura delle spese...” la faccio addirittura mia, non solo
l’accetto, quindi penso che con questo possa concludere la mia dichiarazione di voto.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questo nella parte... scusa Grassetti, nella
parte “impegna” preso atto che... sì...(intervento fuori microfono.) ... allora...(intervento fuori
microfono.) ... va bene, d’accordo. Collega Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Solo per dichiarazione di voto, noi
siamo favorevoli senza insistere su quello che già hanno detto i colleghi, quindi siamo d’accordo che
se c’è qualcosa da valorizzare nella nostra città credo sia opportuno valorizzarla quindi voteremo a
favore di questa delibera. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Assessore prego.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Grazie Presidente, ritengo che la mozione presentata dal
Consigliere Grassetti sia una mozione condivisibile, ho ascoltato anche i pareri dei gruppi consiliari,
non tanto per quello che diciamo ho inteso come tutte le esigenze o le richieste dei consiglieri ma
quanto perché l’iniziativa che Antonio propone è meritoria, valida. Stiamo facendo quel famoso
disegno della nuova città di Jesi, stiamo predisponendo e ritengo che pensare al futuro senza avere
cognizioni del passato sia alquanto discutibile. L’intervento anche del Consigliere Cercaci con
l’aiuto dell’Archeo Club ed anche delle altre associazioni di volontariato attente a questi aspetti
importanti della città mi fanno ben sperare perché deve essere sicuramente una iniziativa condivisa
politicamente quindi mi sento di dire che è condivisa dall’intero Consiglio Comunale io penso e
spero che lo sia poi naturalmente da tutta la città. Torno a ripetere, ritengo che possa essere un
bellissimo segno lanciare questa iniziativa collegandola a quel futuro che ci stiamo predisponendo a
disegnare e quindi l’amministrazione comunale insieme a tutti coloro che ho sentito con molto
interesse stasera ed a quel mondo dell’associazionismo così vivace nella nostra città potremmo
insieme costruire questa operazione che porterà lustro. Mi permetto solo di ricordare, forse l’avrete
anche detto che questa sensibilità da parte dell’amministrazione già c’era per il discorso del mondo
sotterraneo e di quello che vuol dire, qui a Jesi noi abbiamo il catasto regionale che sta
predisponendo e sta iniziando qui in (inc.) Giovanni XXIII° di quelle che sono le grotte naturali,
potremmo dare allargando questa iniziativa anche un discorso storico su quello che è il disegno
dell’uomo invece sulle proprie città partendo dalla nostra che ha questa tradizione e questi esempi,
non è la prima volta che qualche jesino o qualche gruppo di jesini inizia un esperimento di questo
tipo, però ritengo che il plauso da parte dell’amministrazione ci sia tutto ed anche un impegno per
poi costruire però la proposta insieme ai proponenti questa iniziativa.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Olivi, a questo punto non
ho altre prenotazioni, apriamo le votazioni per il punto 6. Votazioni aperte, votiamo.
Presenti n.
24
Astenuti n.
00
Votanti n.
24
Favorevoli n. 24
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 6 viene approvato all’unanimità 24 a
favore su 24 presenti.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 7 - DELIBERA N.195 DEL 28.11.2003
ORDINE DEL GIORNO DEL GRUPPO SDI
RISTRUTTURAZIONE DELL’AZIENDA AGRARIA”
AD
OGGETTO:
“PROPOSTA
DI
Entrano Aguzzi, Mastri, Rocchetti e Tittarelli
Sono presenti in aula n.28 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Brunetti prego.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente. Innanzitutto io tengo a precisare
che noi avevamo scritto e formalizzato, presentato questo ordine del giorno prima che fossero
elaborati gli indirizzi di bilancio che sono stati approvati nel Consiglio Comunale precedente. Noi
volevamo appunto con questo ordine del giorno dare un nostro contributo alla costruzione degli
indirizzi di bilancio ritenendo che la costituzione di un soggetto giuridico staccato dall’ente Comune
per gestire l’azienda agraria sarebbe stata...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi per favore!
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): ... sia in linea con le moderne concezioni
dell’articolazione degli enti locali sia conferendo al Comune una snellezza nell’elaborazione del
bilancio essendo un soggetto giuridico staccato quindi abbattendo strutturalmente alcune voci di
bilancio. Non sto qui a ripetere tutto il dibattito che c’è stato intorno all’azienda agraria che è stato
ampio sin dalla precedente legislatura, su cui sono convenute diverse riflessioni e l’amministrazione
ha adottato i conseguenti atti, l’azienda agraria sicuramente fornisce un servizio di carni fresche per
le scuole che è da valorizzare, noi pensiamo anche però che le stesse potenzialità dell’azienda agraria
essendo cospicue possono essere anche sfruttate ed allargate in altri settori dei prodotti agricoli. Le
vicende che hanno caratterizzato l’azienda agraria secondo noi sono anche avvenute perché forse
essendo gestita direttamente dal Comune, da parte di chi deve esercitare controlli, di chi deve
ottimizzare le risorse non c’è quella sensibilità ed attenzione che sicuramente è auspicabile e dovuta
in altri tipi di gestione. Essendo direttamente collegato all’ente locale sicuramente il... (fine lato B –
I° cassetta) ... qualcosa di più oltre al maggiore controllo per quanto riguarda la perdita e la non
eccessiva valorizzazione di quelli che sono i suoi prodotti, in questo caso le mucche, ci sono stati
diversi furti, il Comune è dovuto intervenire direttamente investendo delle cospicue somme per
mettere in campo meccanismi di vigilanza, però ci fa piacere anche rilevare che come indirizzo,
come proposta politica è stata accolta prima dalle forze di maggioranza e poi dall’intero Consiglio
Comunale quindi a questo punto qualcuno potrebbe dire che questo ordine del giorno potrebbe
essere superato o obsoleto, noi abbiamo riflettuto su questo, abbiamo comunque ritenuto opportuno
presentarlo perché contiene un elemento che secondo noi rafforza sia il nostro ordine del giorno che
l’indirizzo espresso e conclamato dall’intera maggioranza e dal Consiglio Comunale cioè il discorso
della data, noi abbiamo previsto nel nostro ordine del giorno il termine del 31.12.2003 che
sicuramente non è un termine perentorio ma che comunque da’ all’amministrazione un termine per
poter elaborare una proposta, che noi vediamo come un soggetto giuridico a controllo dell’ente
locale maggioritario, quindi adesso non è il caso di tradurre in numero o quote ma comunque il 40,
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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55% comunque il Comune deve avere il ruolo, un potere decisionale forte ma non solo di indirizzo
ma anche di controllo, se poi dopo questo soggetto si apre anche a sinergie e collaborazioni con
privati come potrà succedere o è auspicabile che accada, sempre per ottimizzare e valorizzare
sempre di più questo patrimonio dell’ente questo è più che mai auspicabile quindi pensiamo anche
che il termine del 31.12 fissa un obiettivo di bilancio, riteniamo anche che l’amministrazione è in
grado sicuramente di elaborare una proposta in questo senso, ripeto il termine non lo consideriamo
perentorio ma un obiettivo certo che vogliamo l’amministrazione assolva. Siamo disponibili a
discutere, ci fa piacere che ormai questo nostro indirizzo politico sia avvalorato dagli indirizzi di
bilancio, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti, ho prenotato il
collega Belluzzi prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Brevemente io concordo con questo
ordine del giorno nelle sue linee fondamentali soltanto credo che lo SDI che è forza di maggioranza
debba fare anche una riflessione. Quando qui sul “impegna” dice “...impegna l’amministrazione
comunale anche in virtù dei recenti fatti avvenuti ad elaborare e presentare in Consiglio Comunale
una proposta entro il 31.12...” e questo visti i tempi tecnici questa amministrazione comunale così...
è una esagerazione, che contempli la valorizzazione di cui sopra attraverso la costituzione di un
soggetto giuridico autonomo, società di cui il Comune conservi la direzione politica ed
amministrativa di controllo. Allora io qui vorrei fare un ragionamento non tanto con lo SDI ma
quanto con l’amministrazione comunale: se noi sui rifiuti facciamo una società, sulle farmacie
facciamo una società, sull’azienda agraria facciamo una società, quindi significa che noi aumentiamo
i costi perché una società comunque sia che mantiene gli stessi impegni... quindi la situazione va
vista in maniera più complessiva, qui deve essere fatta una società che riguardi tutti i servizi e mi sta
bene, una società che riguardi tutte le attività produttive mi va bene, ma che per ogni singolo settore
noi facciamo una società avremo un’esagerata decuplicazione dei costi che senza aver nessun
risultato. Quindi credo che se il collega dello SDI modifica o sopprime l’impegna è una affermazione
di principio questo ordine del giorno che noi possiamo anche condividere, se invece permane questo
orientamento non ci preoccupa tanto per questo ordine del giorno ma ci preoccupa tanto per la
politica complessiva dell’amministrazione comunale. Bisognerà dire “...facciamo un...” se alla fine
facciamo 10 società quante sono le strutture del Comune che vogliamo privatizzare, io credo che
l’Assessore Romagnoli presenterà subito le dimissioni perché non troverà nemmeno i soldi per
finanziare e coprire le spese relative alla normale gestione di queste società senza poi aver nessun
risparmio effettivo, quindi ripeto, se poi debbo concretizzare quanto ho detto presenterò un
emendamento che sopprime il comma “impegna” quindi ripeto sulle indicazioni di principio fatte
dal Capogruppo dello SDI siamo d’accordo, siamo disposti anche a votarlo, se si fa chiarezza in
questo senso, altrimenti non lo voteremo, io presenterò comunque un emendamento che sopprime il
comma “impegna.”
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, dunque, collega
Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Ma, sono soddisfatto che lo SDI
abbia riprensentato perché quando facevo parte dello SDI a suo tempo avevamo già lanciato questa
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prospettiva, mi associo anche perché l’avrei detto io quanto ha detto Belluzzi sulla questione del
soggetto che dovrà gestire autonomamente questa azienda agraria che logicamente non può essere
assolutamente un altro soggetto distinto da quello che sono altri soggetti che stiamo creando, anche
perché vorrei ricordare che praticamente l’azienda agraria è nata proprio da lasciti di beni che
dovevano servire per l’assistenza e quindi per il sociale, secondo me trasformare questa azienda
agraria solo per mero puro commerciale – diciamo – quindi per poterla far rendere quello che
effettivamente deve rendere, tenendo non presente il discorso del sociale mi sembra una cosa un po'
assurda, anche perché vorrei ricordare che dall’esperienza anche avuta in quel convegno che è stato
tenuto a Villa Borgognoni, mi sembra che questa possa essere una delle tante strutture che potrebbe
essere gestita all’interno dei servizi sociali perché effettivamente potrebbe dare quel qualcosa in più
al servizio sociale che praticamente diminuirebbe i costi del sociale. Quindi su questo punto ci trova
pienamente d’accordo ma creare solamente una società per far rendere questa azienda agraria che
sicuramente sarà strutturata poi con il Comune che gestisce e che quindi secondo me non ha – e lo
ha dimostrato in tutti questi anni – quelle capacità di poter amministrare questa azienda agraria
perché in effetti sono state dette tante cose, che non rende perché non vendiamo la carne al costo di
mercato, non rende perché diamo la carne negli asili ma diamo la carne genuina comunque agli asili,
alle scuole, alle mense dell’ospedale che anche qui ho grandissimi dubbi anche perché visto che
certe mense sono state privatizzate, parlo di quelle della ASL non vedo perché dovrebbero
eventualmente essere favorite quelle ditte che dovrebbero venire a comprare la carne dall’azienda
agraria del Comune di Jesi a costi sicuramente inferiori a quanto almeno l’amministrazione ci ha
dato sempre da intendere. Quindi io ritengo e mi auguro che appunto questo progetto vada avanti,
visto che oltretutto il discorso di fare una società per la gestione dell’azienda agraria, vorrei ricordare
ancora una volta a Simona Romagnoli, era stato votato in questo Consiglio Comunale e poi è saltato
tutto perché la stessa Romagnoli ha detto che il Comune di Fabriano non si è reso più disponibili, io
ritengo ci vorrebbe una strategia maggiore per quanto riguarda appunto la gestione di questa azienda
agraria e capire bene perché tenere questa azienda agraria in questo modo e per quali fini deve essere
tenuta. Io ritengo che principalmente l’azienda agraria anche perché ripeto sono beni – i terreni che
sono stati dati – che influiscono maggiormente sulla rendita di questa azienda, sono terreni
provenienti da donazioni e quindi specifiche per l’assistenza ed il sociale, quindi mi auguro che ci
siano dei progetti concreti, non dico entro il 31.12 ma che si arrivi almeno a breve, nei primi mesi del
2004 in un progetto fondato e non solo su questa questione ma io direi anche sul discorso ancora
non ben definito dei servizi sociali, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Ho prenotato la
collega Meloni.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Sì, grazie Presidente, io stavo parlando
con il gruppo proponente proprio per esporre la riflessione del gruppo de La Margherita, certamente
nel contenuto e nel merito siamo d’accordo soprattutto perché quello che si chiede con questo
ordine del giorno l’abbiamo già votato negli indirizzi di bilancio quando nelle esternalizzazioni
abbiamo dato la priorità a questi due settori: il settore dei rifiuti e dell’azienda agraria, quindi io
credo che quello che chiede il gruppo SDI ci sia già nei programmi dell’amministrazione e sia già
stato votato nella pratica degli indirizzi di bilancio. Ascoltando quello che diceva il collega Belluzzi,
ritengo che se il gruppo dello SDI è d’accordo nel ritirare questo in questa seduta del Consiglio
perché poi si possa fare un ragionamento più ampio e coordinato sia riguardo a quello che
andremmo a votare questa sera al punto 10 proprio per i servizi pubblici, la proposta dello statuto
per la costituzione di questa nuova società e quindi considerare le tipologie possibili di aggregazione
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in modo tale da non disperdere energie ed evitare anche le diseconomie. Quindi io credo che i gruppi
esprimano tutti l’accordo su quello che l’ordine del giorno contiene, ma la strategia dovrebbe essere
a modo nostro di vedere più complessiva e coordinata, quindi necessita di una ulteriore riflessione.
Credo sia opportuno piuttosto che ragionare su emendamenti o su aggiustamenti, valutarla in modo
più coordinato e con una riflessione che vada nella riflessione sia del contenuto di questo ordine del
giorno ma anche di quello che abbiamo ascoltato dagli interventi precedenti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, prenotato il collega
Balestra, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Ricordo, anche in risposta al Consigliere Brazzini
che se ben ricordo l’allora Consigliere Anconetani presentò un’altra cosa, non questa. Presentò la
proposta di vendere. Dopo ognuno... (intervento fuori microfono.) ... vendere al miglior offerente
comprese le vacche, gli ortaggi, le carni bianche e quant’altro...(intervento fuori microfono.) ...
non... mi ricordo benissimo, memoria molto lunga... allora, l’ordine del giorno è condivisibile nel
senso che fondamentalmente è frutto di una proposta che è stata fatta nostra nella scorsa
amministrazione comunale con anche un Consigliere incaricato su questa questione – adesso è
l’attuale Assessore – che presentò addirittura un atto di indirizzo in merito e che ottemperava
praticamente questa cosa. Per tutta una serie di questioni adesso siamo arrivati al momento in cui
questa cosa è diventata esecutiva. Il problema è un altro, qui non si parla di sovrapposizioni,
certamente noi dobbiamo arrivare a dei soggetti che abbiano la loro omogeneità. Tutti noi sappiamo
che fondamentalmente il problema della società dei rifiuti che andiamo a discutere dopo sappiamo
tutti che comunque la società dei rifiuti anche in previsione delle leggi nazionali sarà un soggetto che
comunque dovrà iniziare, fatto un percorso con altri soggetti, per arrivare ad un obiettivo finale che
in un certo senso rappresenta sempre il pubblico ma rappresenta praticamente un gestore dei servizi
il più ampio possibile all’interno della ATO proprio per garantire rispetto sia della legge Ronchi che
tutte le varie leggi nazionali che si sono succedute, quindi non è (inc.) facciamo la società di rifiuti,
non possiamo fare l’azienda agraria che ci costa troppo. Il problema è trovare delle forme di
aggregazione omogenea che rispondano innanzitutto alla legge, che rispondono a delle sinergie con
più alta scala, per esempio la società dei rifiuti che verrà discussa dopo prevede, è fondamentale
perché ci permette di consistere e valutare un servizio che è quello dei rifiuti. Un servizio che come
ho detto dovrà entrare perché quando la ATO darà i famosi incarichi ai gestori, io credo che
comunque noi dobbiamo arrivare ad un gestore pubblico il più ampio possibile all’interno
dell’ambiente territoriale ottimale per quanto riguarda i rifiuti, quindi non dico che è una società
ponte perché la società è nostra, ma è una società che comincerà a discutere con altri per arrivare ad
un servizio più efficiente, questa è la società dei rifiuti. L’azienda agraria non penso che
fondamentalmente possa essere – scusate il termine – omogeneizzata con questi discorsi che facevo
precedentemente. Il problema è che noi all’interno del Comune dobbiamo trovare e già annuncio
adesso che ci sarà un apposito emendamento sul dispositivo della delibera della società dei rifiuti per
cercare di eliminare quelle sovrapposizioni e sovraesposizioni all’interno della struttura perché dopo
tutto se adesso se adesso la nostra struttura gestisce un servizio non può essere che il servizio che un
soggetto giuridico autonomo crea pur sotto una diversa soggettività, crea uno spreco di energie e di
risorse, quindi noi diciamo questo ordine del giorno lo condividiamo, figlio di atti già approvati, c’è
una scadenza che secondo noi anche all’interno del bilancio dobbiamo in un certo senso accelerare,
c’è da dire che uno dei primi passi per arrivare a queste esternalizzazioni si sta facendo e lo stiamo
vedendo addirittura oggi, in questo Consiglio Comunale con tutte le considerazioni che ho fatto
precedentemente, c’è da dire come ho detto tante volte e concludo veramente senno rischio di
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essere ripetitivo, che le società eventuali devono essere fuse, create su caratteri di omogeneità, il
polpettone multiservizi che c’è in molti casi rischia di essere un grande baraccone che fa sprecare più
che creare praticamente risorse, energie, sinergie e soprattutto risparmi.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, dunque prima di far
intervenire i rappresenti della Giunta terminiamo il giro dei consiglieri comunali, collega Curzi prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei lista Di Pietro): Grazie Presidente, anche noi
condividiamo nel contenuto e nel merito questo documento, giustamente come ripreso nel
documento il dibattito attorno all’ottimizzazione del funzionamento dell’azienda agraria comunale
vede le sue origini già qualche legislatura fa, io non ho quella memoria storica che altri in questo
consesso hanno, però vedo opportuno andare a dare quelle che possono essere delle risposte a
quello che è un problema appurato, trovando la soluzione che sia come diceva poco fa Balestra
omogenea ad altre scelte che questa amministrazione sta prendendo come quella che può essere
l’azienda rifiuti che andremo a dibattere questa sera; quindi ecco, lo ritengo positivo e voteremo a
favore di questo documento.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, dunque, collega Bucci
prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Sì, rispetto all’ordine del giorno
noi lo condividiamo nella quasi totalità, non condividiamo la soluzione del “impegna” dell’ordine
del giorno perché io penso che anche per l’azienda agraria vada fatta una riflessione sugli obiettivi
strategici che l’azienda stessa riveste per il Comune, per questo il problema dell’ottimizzazione
chiaramente è condiviso e va perseguito, cioè l’ottimizzazione dell’azienda agraria va sicuramente
realizzata però io non penso che la costituzione di una ottimizzazione attraverso un soggetto
giuridico autonomo, quindi attraverso la costituzione di una società sia la panacea di tutti i mali,
probabilmente in certi casi, anzi, è necessario fare la valutazione economica chiaramente corretta,
rigorosa e approfondita, vedere se alcuni obiettivi poi potrebbero anche non avere logiche di azienda
e di utile alla fine dell’anno ma non per questo potrebbero lo stesso essere obiettivi che questo
Consiglio Comunale pone ad una sua azienda, quella agraria per esempio. Questo Consiglio
Comunale potrebbe anche ragionevolmente accettare una gestione dell’azienda agraria non
ottimizzata sotto l’aspetto dell’utile, quindi che non da’ utili a favore invece della produzione di beni
messi a disposizione – come oggi lo sono – delle mense scolastiche, eccetera, ad alto valore da un
punto di vista della salubrità dei prodotti, eccetera, è un esempio solo per spiegarmi, allora secondo
me in questo caso la società non potrebbe garantire questo perché questa alla fine dell’anno deve
presentare un’utile, invece il Comune può anche accettare che non ci sia utile ma pareggio
riconoscendo una finalità strategica a cose diverse che non sono quelle del solo aspetto economico
per questo secondo me questo “impegna” generico a parte i tempi molto ristretti ma anche questo e
questa indicazione non ci trova d’accordo, per cui pur condividendo complessivamente la necessità
di ottimizzare comunque l’azienda noi riteniamo che la soluzione proposta o perlomeno così come
proposta sia effettivamente una soluzione per l’azienda o comunque che tutto questo vada valutato
con maggior rigore, maggior attenzione perché ripeto non ci dobbiamo far prendere dall’idea che
fare una società sia la soluzione dei nostri problemi e di quelli della città e quindi per questo ci
asterremo sull’ordine del giorno.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, ho prenotato il collega
Mastri. È stato un errore? Il collega Cercaci prego.
CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente, veramente questa volta
in breve, per dire che condividiamo questo ordine del giorno del gruppo dello SDI, effettivamente
come sottolineato da tutti, in particolare dal Capogruppo Fosco Brunetti, è importante seguire questa
strada e quindi sin d’ora ci sentiamo di condividere questo ordine del giorno presentato dallo SDI.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci, abbiamo terminato
gli interventi, passo la parola agli amministratori; prima però voglio informare che è stato
formalizzato da parte del gruppo di Forza Italia dal collega Belluzzi l’emendamento all’ordine del
giorno, l’emendamento che consiste... dunque, nell’ultimo comma, “impegna”, dopo
“...l’amministrazione comunale anche in virtù dei recenti fatti avvenuti ad elaborare e presentare in
Consiglio Comunale una proposta entro il 31.12.2003 che contempli la valorizzazione di cui sopra...”
dopo questo cancella tutto, è questa la sostanza dell’emendamento fino praticamente alla fine del
comma, quindi cancella “...attraverso la costituzione di un soggetto giuridico autonomo – società –
di cui il Comune conservi direzione politica, amministrativa e controllo...” quindi questo è il
contenuto dell’emendamento presentato da Forza Italia, a questo punto ho prenotato il collega
Rocchetti e la collega Romagnoli, io do la parola al collega Rocchetti sapendo che comunque
facciamo una infrazione al nostro regolamento, do la parola volentieri ma informo i colleghi
consiglieri... (intervento fuori microfono.) ... no, no, soltanto per rispetto del regolamento quindi
informo il Consiglio Comunale che do volentieri la parola a Rocchetti sapendo comunque che non è
previsto nel nostro regolamento perché da parte dell’amministrazione comunale può esserci un solo
intervento.
ASSESSORE – LEONELLO ROCCHETTI: Ringrazio che mi hai dato la parola, siccome io vengo
dall’agricoltura, qui sento delle cose strane che mi fanno ribrezzo a sentire, nell’agricoltura bisogna...
ecco! Perché abbiamo fatto questo ordine del giorno? Per sapere come si gestisce questa azienda
perché ha 300 ettari di terra, non può essere mandata in malora, qui non si sa un bilancio: quanto si
incassa durante l’anno? Questo bisogna sapere prima di tutto. 300 ettari di terra, con i soldi della
Comunità Europea, perché in collina, bisogna saperlo, da’ 1.200.000 lire, una azienda come quella di
300 ettari di terra si prendono sui 350.000.000 senza considerare il reddito che produce e questo non
si fa. È inutile che facciamo l’agricoltura biologica, in questa non si dovrebbero usare né diserbanti
né niente, io vorrei vedere al mese di maggio, nel periodo della pioggia che si crea l’umidità, gli si
danno i diserbanti ed i trattamenti per la muffa, quest’anno che non li ha dati, ha raccolto il 40% e
chi li ha trattati il 60%, nell’agricoltura il produttore guarda il reddito, questa è la realtà. In un dato
momento queste cose bisogna verificarle, allora facciamolo: perché questa azienda non rende, qual è
il motivo? Il qual è? Non possiamo andare avanti che io produco la carne e poi la do alle mense e
non so quanto ho riscosso, devo fare una variazione, ossia le mense paga il Comune ed il Comune
deve metterle sul bilancio dell’azienda agraria perché sono soldi della casa di riposo. È inutile che
facciamo le varianti al bilancio per sanare la situazione della casa, dei 50.000 €, questa è la realtà;
allora io so che l’azienda agraria mi produce tot, produco il grano mi va bene perché ho il contributo
della Comunità Europea, produce le bestie mi sta bene perché la Comunità Europea mi da’ un tanto
per bestia, questo bisogna sapere, e le bestie vanno tenute bene non come è successo adesso, sono
rubate e non si sa chi le ha rubate, ma è possibile che una bestia... lasciamo perdere, basta che ne tiri
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fuori una da una stalla quelle altre fanno una rivoluzione! Non vi dico... in dialetto si chiama “sbela”
detta dal contadino, fanno una rivoluzione. 15 bestie non si caricano in un attimo, non si caricano in
un camion, in un camion massimo ne metti 6, non basta la prima volta anche la seconda, allora
bisogna mettere anche un responsabile sull’azienda che controlla il bestiame, sa quando è ora di
partorire, perché la bestia la vedi subito, cambia, si trasforma, io avevo mi padre alla notte ne faceva
un giorno, perché una bestia per noi era la vita, una terra da 4 ettari ci vivevamo in 6 dando la parte al
padrone, era mezzadro e durante all’anno ci si andava avanti, con il grano, il bestiame e tutto, allora
il bestiame va controllato, quando è un certo periodo, noi non viviamo in Argentina che è uno stato
brado che c’è le temperature diverse, noi viviamo in Italia che ad una certa ora cambia la
temperatura, allora le bestie vanno riportate dentro, nella tettoia, lateralmente ci si mette dei ripari
che alla bestia non vangano le malattia perché può prendere le polmoniti o tante altre, poi le
manzette, le gestanti vanno da una parte e le altre da un'altra, che tu le controlli meglio è vero? È
inutile che facciamo l’agricoltura biologica, noi dobbiamo controllare prima di tutto che agricoltura
c’è là, io non posso vendere la bestia a meno, anzi la devo vendere di più, chi fa l’agricoltura
biologica la roba la vende più cara, questa è la realtà, perché tu dai un servizio se veramente è
biologica, ma io non ci credo, voglio essere chiaro, non ci credo perché l’agricoltura biologica tu la
devi fare sul grano, su tutte le culture, allora devo dire, torno a mettere il grano, metto il grano, torno
a fare i foraggi, vendo i foraggi, torno a mettere le bietole, metto le bietole, metto il grano turco ho il
contributo, metto il sorgo ho il contributo, metto i girasoli ho il contributo, vedete quante cose
vengono fuori? Allora bisogna vedere come va gestita questa azienda qui non è il problema... perché
si deve fare una società, mica la società... la società ha gli incassi e gli introiti questa, non si possono
fare più società messe assieme anche per l’agricoltura perché tra questa e la nettezza urbana c’è una
differenza grossa e come dico con il padrone, noi dobbiamo gestire nell’ente pubblico la cosa come
il privato. Lo dico... anche se sono socialista a malincuore, questa è la realtà. Dobbiamo gestire con
criteri diversi, si fa una società pubblica e mista. Senza retribuzioni, alla fine si fa assistenzialismo,
dico no? C’è un Presidente che giustamente deve contarci, ma deve rinnovare questa azienda,
rinnovandola questa azienda, come? Vedendo se rende bene il bestiame, qual è il prodotto che rende
di più, c’è da fare una valutazione, però io voglio sapere, prima si sapeva in questo Consiglio
Comunale quanto rendeva l’azienda agraria perché il povero Soverchia chi non la conosciuto era
Presidente dell’Inca, era Consigliere, poi lo sostituito perché c’era incompatibilità mi disse che
l’azienda agraria aveva dato 300 milioni 30 anni fa, 300 milioni di allora, dico andiamo a vedere no?
Io che vengo dal (inc.) noi (inc.) il centesimo, adesso sull’azienda perché è più difficile, però bisogna
che chi la dirige, parliamoci chiaro, è inutile che ti do 50 milioni che non mi porti risultati, vai a casa,
io lo dico apertamente, non mi vergogno, lo dico senza peli sulla lingua perché io amministro per la
città di Jesi e per quei poveri disgraziati che stanno alla casa di riposo. È inutile che io do la carne alle
mense che poi sul bilancio non le riporto, io le devo riportare sul bilancio, quello che è l’azienda
agraria, perché sono lasciti non so se vi rendete conto non facciamo come è stato fatto nella zona di
Campolungo quando sono stati venduti i terreni, salvo conguaglio e non ha preso più niente
l’azienda agraria, non approfittiamoci alle spalle dei poveri disgraziati che non sanno dove sbattere la
testa. Ragioniamo! Prima di tutto dobbiamo sapere con precisione quanta terra abbiamo, abbiamo
un tornaconto a piantare grano, bietole, sorgo e girasoli, ne abbiamo un tornaconto perché questi
sono prodotti che hanno il contributo dalla Comunità Europea, io vi ho detto 300 ettari di terra ad un
milione 300 milioni, più dopo ho il reddito, più sul reddito c’è quello che mi produce, ammettiamo
che mi ci voglia il 70% delle spese, io ho un altro 30% che lo rimetto di qua. Non so se capite...
questa è la politica e noi che stiamo a dire ritiri l’ordine del giorno, facciamo questo e quest’altro,
bisogna dire che a noi non ci interessa se non lo facciamo adesso, questo ordine del giorno è per
spronare questa maggioranza ed anche la minoranza ad essere tutti responsabili. In questo momento
dobbiamo essere tutti d’accordo, troviamo la soluzione migliore, vediamo come si può venirne fuori,
non è detto che sia il 31.12 potrà essere il 31.01 ma non andiamo alle galende greche perché ne
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facciamo un altro dopo e ne facciamo un altro ancora, io non vorrei arrivare a questo, lo dico. Io
sono un po' cattivo su queste cose, io concludo, sono troppo accorato perché uno che è vissuto in
questo mestiere, sente qui dentro certe barzellette, non fa piacere, significa non conoscere... scusate
e come se io parlassi della scuola, sono un profano, della medicina sono profano e sto zitto, ma di
queste cose qui no, io vorrei fare un dibattito come qualsiasi persona perché io ero del direttivo
provinciale della CGIL e dell’esecutivo della Feder Mezzadri, ai convegni sono stato sempre
presente sull’agricoltura sempre, sul problema del pesco, del melo, dell’uva e queste cose qui, allora
ad un dato momento su queste cose si è sempre ragionato, nel passato che eravamo mezzadri,
riuscivamo a viverci adesso sono cambiati i tempi, sono diversi, però allora ripeto, quale prodotto
faccio, quale mi torna? Il bestiame mi rende? Allora aumento la produzione di bestiame perché
anche in questo ho il contributo, ecco la valutazione che un tecnico deve sapere, mi deve rispondere
che fai? Quanto concime ci vuole, quanto gliene dai? Quanta roba ci vuole? Io faccio un conto, ho
speso tanto, ho incassato tanto, l’azienda agraria mi ha dato tanto, questo è il discorso, la prossima
volta, non vedo l’Assessore, che ci porti il bilancio, noi vogliamo il bilancio... sono andato fuori fase,
perché in agricoltura bisogna starci e conoscerla, compagni, le chiacchiere, la demagogia, le belle
parole non contano, i problemi dell’agricoltura si risolvono credendoci e dando la possibilità alle
persone competenti perché le portino avanti. Io chiudo, chiedo questo se non va bene il 31.12
andremo a finire ad un mese più tardi o due non dice niente però non andiamo alle calende greche,
voglio che si porti ad un prossimo Consiglio il bilancio preciso, questo dovrebbe essere, e che la
produzione che si vende, la carne, il maiale o il bestiame, venderla se la prendono le scuole deve
essere pagata e messa sul bilancio sarà una partita di giro ma so quanto mi ha reso, allora finisce che
io faccio una variazione di bilancio per risanare quella che è la casa di riposo, finisce perché in
passato c’erano 150 anziani e vivevano con l’azienda agraria, io sono stato 10 anni Assessore ai
servizi sociali, conoscevo vita e miracoli, dico qual è l’azienda agraria, è un azienda che se gestita
bene deve rendere, fate un conto, un’azienda come questa se l’avesse un privato in un dato
momento avrebbe voluto sapere quanto gli rendeva altrimenti l’avrebbe venduta, perché se anche
l’affitto – caro Presidente e poi chiudo – a 700 mila lire all’ettaro perché questo è il prezzo, quei 200
milioni li incassi da questa operazione, io vorrei che maggioranza e minoranza ci riflettessero sopra,
noi non mettiamo la fuga, Belluzzi quell’emendamento non dice niente, l’emendamento potrà essere
valido su quello che dico io, bilancio e cambiare rotta. Scusate e grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Rocchetti, volevo dire, non
confondiamo i ruoli, chi sta nell’esecutivo come te che sei Assessore ed i consiglieri comunali ed i
gruppi che propongono... è il gruppo che propone al Consiglio Comunale. Scusa. L’Assessore
Romagnoli.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Io sarò brevissima perché su tutte le considerazioni che
faceva Rocchetti avremo modo di tornare successivamente quando discuteremo il bilancio
chiaramente che comprende anche il bilancio dell’azienda agraria, solo per chiarire, cioè l’azienda
agraria adesso non vorrei che qua si instaurasse uno strano concetto, l’azienda agraria non è
eternamente in perdita, ha fatto delle attività, ha investito su alcune cose, ha fatto un percorso per cui
l’altro giorno è arrivata la certificazione definitiva di tutto un percorso biologico come questo
Consiglio Comunale votò nel ’99, c’è una tranquillità ed una garanzia notevole nel tipo di alimenti
che produce perché vengono forniti quindi alle mense... non sto a ridire tutte le cose che ormai sono
note all’interno di questo Consiglio Comunale, non le dico mi dice il Sindaco però mi piace ribadire
che comunque la trasformazione da una azienda standard, classica, tradizionale ad una azienda che
produce carni biologiche completamente certificate dalla nascita fino all’uccisione in mattatoio – è
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arrivata la certificazione l’altro giorno – ha un costo, chiaramente la riconversione come voi sapete
costa e su questo vorrei essere chiara; la seconda questione che ci interessava e che sottoponeva il
problema il Consigliere Belluzzi, non è che noi abbiamo intenzione di fare 10 o 20 società noi
abbiamo intenzione di raggruppare le cosiddette aree strategiche d’affari che sono sostanzialmente
gruppi omogenei di attività che consentono una formulazione giuridica ed autonoma abbastanza
omogenea rispetto ad alcuni settori dell’ente e quindi i servizi produttivi chiaramente vanno visti in
questo senso. La sovrapposizione dei costi, per come abbiamo pensato di lavorare non ci dovrebbe
essere una grossa sovrapposizione di costi, semplicemente perché si tratta solo di costituire la società
perché poi abbiamo intenzione di costituire S.r.l. con capitale sociale minimo, senza Collegio
Sindacale, con amministratore unico, senza Consiglio di Amministrazione e senza compensi ai
Consiglieri di Amministrazione e l’elaborazione contabile, quindi tutta la gestione contabile ed
amministrativa fatta all’interno dell’ente, ovviamente dotando l’ufficio ragioneria delle basi
conoscitive di una contabilità di tipo privatistico piuttosto che non di tipo finanziario. Ora su questo
quindi direi che opportunamente strutturata ed organizzata io ho fatto una riunione questa mattina
con tutti i dipendenti della ragioneria che ovviamente su questo hanno capito che c’è una grossa
sfida da percorrere, perché bisogna anche cambiare un po' di impostazione di lavoro però credo
siano tutti d’accordo in questo senso perché come dicevo in Commissione poche sere fa, controllare
la contabilità di queste società operative è anche controllo strategico e politico perché conoscere la
documentazione, conoscere i conteggi, conoscere gli utili, conoscere gli andamenti economici giorno
per giorno, attraverso la documentazione contabile, significa controllare ora questo Comune intende
avere un controllo totale sui soggetti operativi che si andranno a costituire poi diceva Balestra
successivamente il gruppo DS credo proporrà anche un emendamento alla delibera della costituenda
società dei rifiuti per attuare questo modello organizzativo però io credo a questo punto che la
sovrapposizione dei costi che il Consigliere Belluzzi paventava adottando questo modello gestionale
del Comune non si dovrebbe verificare quindi su questo io sarei per rassicurarlo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Romagnoli, ho prenotato il
collega Serrini prego.
CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Dunque, ultra velocemente per dire
che noi, lo diceva Brazzini, lo confermo, condividiamo l’impostazione e le ragioni che stanno a
fondamento dell’ordine del giorno presentato dallo SDI quindi anche le cose che diceva l’Assessore
Rocchetti nel loro complesso, a maggior ragione però anche alla luce di quello che diceva
l’Assessore Romagnoli mi sembrerebbe opportuno che l’ordine del giorno che approva il Consiglio
Comunale e che in questo momento non conosce il progetto che l’Assessore sta predisponendo che
probabilmente è omogeneo rispetto anche alle conclusioni dell’ordine del giorno mi sembrerebbe
logico che l’ordine del giorno si concludesse laddove lo stesso Belluzzi diceva, cioè laddove si dice
di impegnare l’amministrazione comunale a formulare al Consiglio entro il 31 dicembre 2003 una
proposta, poi se l’amministrazione comunale nel progetto complessivo che risponderà alle esigenze
che muovono e che hanno mosso lo SDI a fare questo ordine del giorno porteranno ritenere che la
forma giuridica opportuna è quella societaria anche sotto il profilo della compatibilità economica,
gestionale e quant’altro come forse è probabile alla luce di quello che diceva l’Assessore vorrà dire
che il modello organizzativo funzionale societario sarà quello però in questo momento noi non lo
sappiamo, non abbiamo tutti gli elementi di valutazione per ritenere che debba essere quello il
modello funzionale ed organizzativo quindi fate in modo che il Consiglio Comunale accolga questa
impostazione, poi la valutazione sul tipo di modello la facciamo nel momento in cui entro il 31
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dicembre l’amministrazione comunale porta la sua proposta, mi pare anche un modo più corretto e
più logico per arrivare ad una conclusione più condivisa dall’intero Consiglio Comunale.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini ho prenotato il
Sindaco prego.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Io capisco quelle che sono alcune questioni poste sia da
Belluzzi che da Serrini nella loro proposta di emendare l’ordine del giorno presentato dallo SDI che
io condivido nella sua integrità perché credo che rispetto a questa cosa noi intanto la questione delle
due società che riguarda il servizio dei rifiuti e l’azienda agraria è una questione che abbiamo
focalizzato, discusso e prospettato da tempo sin dalla definizione di programma di governo. Credo
che il percorso che si potrà fare sarà quello... esattamente lo stesso, forse anche con un tempo
maggiore rispetto a quello che è stato fatto per la definizione del percorso per la società di rifiuti di
cui oggi approviamo lo statuto, nel senso che l’impegno è quello di portare una proposta, una bozza
in discussione da sottoporre a tutti i consiglieri nelle Commissione, ai gruppi consiliari, eccetera di
statuto per la società dell’azienda agraria, ora tra l’altro da qui io credo non si possa evincere il fatto
che allora a questo punto per ogni servizio che intendiamo gestire in maniera diversa noi faremo una
società ad oc anche perché lo stesso statuto della società di rifiuti che approviamo questa sera lascia
aperte delle possibilità in futuro di poter anche eventualmente inserire servizi che abbiano una loro
omogeneità con quelli che sono... (fine lato A – II° cassetta)... competenze ed il servizio che
prioritariamente oggi affidiamo alla società dei rifiuti e su questo è chiaro che poi queste cose non
saranno compito di nessun altro se non del Consiglio Comunale di discutere le eventuali possibili ed
ulteriori questioni che possono riguardare la gestione di servizi di questo tipo, quindi io credo che da
questo punto di vista noi possiamo con chiarezza dire che il nostro intendimento così come abbiamo
detto e scritto in più occasioni e riportato anche nel documento di indirizzi di bilancio è quello di
andare alla costituzione di queste due società. Per quello che riguarderà poi le altre ipotesi, questioni
o progetti futuri non oggi definiti, identificati e non oggi ancora configurati, su questo credo ci sarà
una discussione che rimane aperta ed il confronto sarà il più ampio possibile come sostanzialmente è
stato il percorso che abbiamo fatto e che ci porta oggi ad assumere già una decisione. Quindi io
credo in questo senso che non ritengo di condividere la proposta di emendamento fatta da Belluzzi e
sostenuta adesso anche da Serrini perché non vedo rischi o pericoli che si possono configurare
anche rispetto ad altre possibilità che oggi non esistono e non sono all’ordine del giorno, quindi io
voterò favorevolmente all’ordine del giorno così come è stato presentato.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco a questo punto non ho altri
interventi prenotati... sì, Brunetti.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Sì, Presidente credo che tocchi a noi la parola per
pronunciarci sull’emendamento, allora noi siamo soddisfatti della discussione che c’è stata e
l’angolatura che ha sottolineato il Consigliere Belluzzi sicuramente è legittima però nella struttura
anche formale dell’ordine del giorno l’emendamento da lui proposto sicuramente secondo noi non
sposta sostanzialmente l’obiettivo che avevamo con questo ordine del giorno che riguarda
esclusivamente la forma di struttura che gestirà l’azienda agraria. È vero che ci possono essere
accorpamenti, servizi produttivi, unificarli sotto una struttura ma è anche vero che secondo noi ci
sono delle specificità ed in virtù dell’organizzazione, della prospettiva di un Comune holding
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sicuramente non può una struttura gestire diverse specificità, il discorso dell’azienda agraria come il
discorso delle farmacie sono specificità talmente forti per cui noi riteniamo che le preoccupazioni del
Consigliere Belluzzi in questo caso vengano meno, quindi per questo motivo respingiamo
l’emendamento proposta dal gruppo di Forza Italia.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti a questo punto
apriamo le votazioni, non ho altre prenotazioni... Belluzzi prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Allora, io non capisco perché
l’amministrazione comunale quando c’è da parte delle forze d’opposizione un credito ed una
accettazione della buona volontà dell’amministrazione poi ci si chiude a riccio su un problema
formale, io ricordo all’Assessore Romagnoli quando due anni fa all’inizio del suo mandato, ma è un
discorso su un dibattito che c’era anche nella precedente amministrazione, si parlava di costituire
una società con primarie aziende operanti nell’informatica per seguire un processo relativo alla
gestione dell’ICI, al problema di carattere di bilancio, di controllo di gestione, eccetera, di una
società mista pubblico/privata alla quale poi tra l’altro l’ente locale questo devo dire sinceramente
era l’atteggiamento e l’orientamento mio, avrebbe poi potuto trasferire esternalizzando alcuni servizi
interni al Comune perché ricordate che oggi noi facciamo una esternalizzazione impropria perché
noi lo facciamo per alcuni servizi all’interno dell’Assessorato alle Finanze, all’ufficio tributi, però
che facciamo? Prendiamo validissimi – devo dire ma li prendiamo – dipendenti di cooperative che
lavorano all’interno della nostra struttura. Noi abbiamo all’interno della rete civica sempre
dipendenti di cooperative che lavorano all’interno della nostra struttura tant’è vero che questo è
successo recentemente caro Sindaco, ma lo devo dire, è successo ed un Sindacalista che fino a due
minuti fa era qui presente ha fatto anche un comunicato stampa, noi abbiamo assistito addirittura ad
una nostra esternalizzazione facendo un appalto per la gestione delle mense, eccetera, vinto da una
ditta di Pescara poi il Sindaco si fa proprio dei problemi Sindacali tant’è vero che ha convocato in
questa sede una riunione con alcuni Sindacalisti per discutere la gestione di... allora noi non abbiamo
capito a cosa servono le società, le società quando si esternalizza ed in questo caso il Comune ha
fatto delle micro esternalizzazioni come può fare una amministrazione comunale di sinistra con un
Sindaco sindacalista, bravissimo dal punto di vista personale, quindi che tipo di esternalizzazione se
poi portiamo quindi che tipo di esternalizzazione se poi portiamo i problemi in casa nostra, che non
dovrebbero essere nostri, quando io esternalizzo un servizio significa che poi il referente – uno –
devo tutelare che vada tutto bene – due – devo assicurarmi che sia corretta la gestione, io voterò a
favore dell’ordine del giorno dei Comunisti sul problema dell’acqua perché focalizza l’attenzione su
un problema che è importante, che è pubblico ma se poi la gestione la do ad un privato io mi devo
confrontare con il privato sui risultati. Allora sulle tariffe, sul funzionamento del servizio, se mi
assicura il mantenimento dei servizi sociali, perché è una forma per risparmiare, per economizzare.
Noi facciamo il contrario. All’ultimo Consiglio Comunale pur non avendo firmato un assegno in
bianco come qualcun altro voleva firmare, io ho firmato un attestato di buona volontà all’Assessore
alle finanze, però questo attestato di buona volontà che alcune forze dell’opposizione, Forza Italia
ma credo anche altri hanno riconosciuto a questo Assessore non è a scatola chiusa, noi vogliamo
verificare i processi, allora prima una società di cui non si parla più poi una società per l’azienda
agraria però potrebbe essere aperta a che... le società si gestiscono nella misura in cui il fatturato è
compatibile con dare all’esterno perché se noi facciamo una società che poi fa 500.000 € di fatturato,
io vi dico subito, non facciamola e gestiamo all’intervento perché spendiamo di meno, il discorso
deve essere complessivo, questo è quello che dal primo incontro che abbiamo avuto come
Commissione di Controllo e Garanzia con alcuni consulenti del nucleo di valutazione, tra le righe, il
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problema è questo. Allora, vogliamo fare le cose serie? L’opposizione vuole essere coinvolta. Se
dopo ci volete coinvolgere è un problema vostro, io so già gli obiettivi che noi ci diamo e che
potrebbero essere se gestiti bene anche in linea con quelli dell’amministrazione comunale però
siamo contrari alle affermazioni di principio che poi non si sostanziano con procedimenti seri ed
attività concrete e poi parlerò per quanto riguarda la società rifiuti, quindi noi abbiamo presentato un
emendamento che è – cara Simona – più in linea di quello che vuoi su quello che proponi, però se
subito, all’inizio questa amministrazione comunale si chiude non c’è nessun problema noi voteremo
contro e vi anticiperò che questo sarà un altro degli ennesimi ritardi che saranno calendarizzati nelle
riunioni della Commissione di Controllo e Garanzia perché anche su questo avremo dei ritardi.
Quindi noi abbiamo fatto un atto di buona volontà, voi ci dite per opportunità, per grandi disegni
caro Sindaco, credo di conoscere bene questa macchina comunale, io non vedo grandi disegni e non
vedo persone che li portano avanti, però se voi volete fare una operazione di chiusura, quando si
parla all’inizio del problema credo che ci risparmiate di perdere un po' di tempo e voteremo contro
se viene respinto l’emendamento da noi presentato che ripeto e marginale ma un emendamento di
stile rispetto ad un modo di comportarsi della pubblica amministrazione quando parla di
esternalizzazione, non parlo di privatizzazione, Dio mi guardi se chiedo a questa amministrazione di
fare società miste pubblico/privato, farei un buco nell’acqua e non ci provo nemmeno, però credo
che è così. Non vorrei ritirare quell’assegno che non ho dato ma credo che ritiro quell’attestato di
buona volontà perché questa si vede dal mattino e se il primo ordine del giorno che è talmente
semplice sull’azienda agraria vi comportate così non so che faremo in seguito. Per cui se viene
respinto l’ordine del giorno voteremo contro questa delibera.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, ho prenotata la
collega Meloni prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Dichiarazione di voto, io sono dispiaciuta
che la proposta del ritiro sia stata interpretata come un qualcosa per non saper affrontare la
situazione o per fare quattro chiacchiere, no ma non importa, comunque andiamo al problema
perché ripeto sulla soluzione del problema tutti ci siamo e tutti eravamo d’accordo, non richiamo
quel problema sollevato con l’interrogazione che ho fatto il mese scorso sulle vicende accadute in
questi ultimi tempi all’azienda agraria, quindi figuriamoci se non siamo d’accordo, in ogni caso la
proposta del Consigliere Belluzzi è nella direzione che ci trova d’accordo perché non solo non tarpa
niente ma apre le possibilità quindi mi paiono anche molto poco generose le frasi che Gioacchino ha
usato verso la maggioranza perché non si chiude a riccio, non è questo, è un dibattito su cui alcuni si
trovano d’accordo ed altri no, noi ci troviamo d’accordo ripeto perché è nella linea che avevamo
ascoltato e che abbiamo anche ripetuto più volte, non solo nelle votazioni, nei programmi e negli
obiettivi che abbiamo e che sono quelli che l’Assessore al bilancio più volte ci ha detto, ci ha detto,
come Assessore al Bilancio e ci aveva comunicato come Consigliere delegato al progetto azienda
agraria, voteremo l’emendamento proposto ed in ogni caso se non accolto ci dispiace ma per
coerenza voteremo naturalmente perché siamo d’accordo nel merito e nel contenuto. Lo stile anche
qui ed il metodo hanno valori che possono fare pesi politici non indifferenti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, non ho altri...
l’associazione prego, per una breve replica Assessore.
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ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Sì, brevissima sulle considerazioni che faceva Belluzzi, io
ho capito il discorso che fa Belluzzi, giustamente lui dice che siamo in linea e lo so perché abbiamo
discusso tante volte di questo argomento però quello che voglio dire io e su questo valutiamo come
il gruppo proponente discuterà l’emendamento io dico che è assolutamente necessario ed il progetto
che io porterò prevede questo, costituire una società, una S.r.l. snellissima anche per motivazioni che
esulano dagli aspetti organizzativi puri, faccio un esempio stupidissimo: l’assunzione del personale,
un conto è avere difficoltà costanti e continue come stiamo facendo adesso per reperire personale da
impegnare nell’azienda agraria perché sono ovviamente procedure diverse da quelle di tipo attivabili
in una S.r.l. che ci costringono a sprecare energie nella ricerca del personale attraverso il
collocamento, l’alternanza di soggetti che poi vanno e vengono rispetto ai tempi determinati, cioè
c’è tutta una normativa per non andare a parlare poi della parte fiscale che io e te abbiamo sempre
discusso Gioacchino, cioè il discorso della possibilità di detrarre l’I.V.A., ci sono una serie di
argomentazioni tali per cui la valutazione di costituire una S.r.l. per un servizio produttivo tipico
come lo è una azienda agraria che abbiamo sempre discusso e che secondo me va portato avanti.
Ora, se insieme al discorso della azienda agraria vogliamo valutare se inserire anche altri servizi io su
questo dico che lo possiamo fare dandogli un oggetto sociale che ci consenta di aggregare anche altri
servizi produttivi. Quindi la mia non è una chiusura, non è che io dico: “no, non voglio che si faccia
un progetto complessivo” sarei miope, il progetto complessivo va fatto dico però secondo me
intanto per l’azienda agraria è opportuno procedere velocemente ad una S.r.l. molto snella che con le
dimensioni che abbiamo noi ben si attaglia.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore a questo punto ripeto non
ho altri interventi quindi poniamo in votazione l’ordine del giorno. A questo punto – collega Belluzzi
– non mettiamo in votazione l’emendamento perché il proponente ha dichiarato comunque di non
accettare l’emendamento di Belluzzi a nome del gruppo di Forza Italia. Quindi apriamo le votazioni
del punto 7:
Presenti n.
28
Astenuti n.
06
Votanti n.
22
(Gregori e Lombardi per D.L. La Margherita – R.C. – S.U.J.)
Favorevoli n. 18
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi, Montali per F.I. – Mastri per A.N.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 7 viene approvato con 18 voti
favorevoli, 4 contrari e 6 astenuti.
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COMMA N. 8 - DELIBERA N.196 DEL 28.11.2003
ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA GIUNTA COMUNALE AVENTE AD
OGGETTO LA PREDISPOSIZIONE DI INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE
AGRICOLE OPERANTI NEL SETTORE DELLA BIETICOLTURA
Escono Brazzini, Brunetti, Mazzarini e Serrini
Sono presenti in aula n.24 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Illustra l’Assessore Mammoli prego.
ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: È un ordine del giorno semplicissimo in quanto fa seguito ad
una richiesta pervenuta dall’associazione nazionale produttori bieticoli i quali chiedono alle varie
amministrazioni comunali atti di sensibilizzazione nei confronti della Regione ed in particolare del
Ministero delle Politiche Agricole in quanto voi sapete bene che la situazione della grande siccità
durante il periodo estivo ha portato un danno notevole nei confronti della produzione delle bietole.
Penso che la nostra città, il nostro territorio che non soltanto da sempre è stato vocato a questo tipo
di produzione ma che in particolare ha proprio qui nella città di Jesi uno dei più grandi stabilimenti
di produzione dello zucchero può essere naturalmente più sensibile di tanti altri rispetto a questo.
Quindi si tratta semplicemente di una richiesta se il Consiglio Comunale ritiene opportuno inoltrare
tale richiesta affinché il Ministero delle Politiche Agricole possa stanziare 50 milioni di euro a
sostegno della produzione delle barbabietole da zucchero in tutto il territorio nazionale. Si tratta
soltanto di questo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, non ho interventi. Sì.
Collega Belluzzi prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma io credo che il comma “...invita la
Regione Marche a valutare la presente proposta di sostegno a favore delle bieticolture
predisponendo le idonee misure di intervento...” la Regione Marche non ha nessuno strumento per
fare iniziative di intervento nei confronti del settore bieticolo, ma deve fare iniziative coinvolgendo in
modo particolare gli organismi centrali e soprattutto la Comunità Europea perché è quella che
sostanzialmente ha introdotto al di là delle situazioni climatiche eccetera su cui sono d’accordo, ha
introdotto delle limitazioni ai contingentamenti di produzione bieticola. Per cui io integrerei la parte
finale con “...misure di intervento con iniziative in merito da assumere nei confronti del Ministero
delle Politiche Agricole e degli organismi comunitari... ” preciserei.
ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: È una precisazione che può essere utile sicuramente però la
richiesta da parte dell’associazione stessa è che ciascun ente locale si faccia referente nei confronti
della propria Regione perché sia la Regione a... cioè potrebbe non essere scritto bene ma questa è la
richiesta specifica così come è stata predisposta, però se può essere modificata in questo senso va
bene, volevo semplicemente spiegare perché è scritto in quei termini va benissimo la modifica.
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CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Sono perfettamente d’accordo però io
sono contro un Consiglio Comunale che vota ordini del giorno su richiesta di chi è interessato,
ripeto sono uno che è molto sensibile e l’ho dimostrato nei confronti dei produttori, però mettiamoci
anche del nostro che non sbagliamo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Balestra prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Presidente, adesso... signor Presidente almeno ci
facciano vedere quello che votiamo...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego collega Balestra, non c’è nessun
problema si figuri...
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): No, l’ordine del giorno è condivisibile anche
nell’emendamento che ha presentato il Consigliere Belluzzi, quindi lo voteremo, c’è un problema
grosso, specialmente in una città come la nostra che è una città a vocazione agricola e con una
grossa impresa di trasformazione che riguarda questo settore quindi riteniamo che questo ordine del
giorno con la modifica presentata debba essere accettato e soprattutto invitiamo la Giunta a farsi
carico in prima persona dei problemi, praticamente che questo ordine del giorno non rimanga fine a
se stesso ma sia praticamente un punto...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi per favore!
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): ...diventi un punto di riferimento importante nei
confronti di queste associazioni presenti nel nostro territorio, quindi va bene presentare gli ordini del
giorno ma ciò che è importante è che nel quotidiano, nel giorno praticamente che ci sia una opzione
di stimolo, di sensibilizzazione ed un interessamento nei confronti di questo settore importante che è
quello agricolo che riguarda la nostra zona.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, ho prenotato il
collega Giuliodori prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, anche io condivido pienamente il
contenuto dell’ordine del giorno sia nella sua articolazione che nelle motivazioni politiche che
stanno alla base dell’ordine del giorno stesso. Io ritengo che la Giunta ed in questo caso l’Assessore
Mammoli abbiano fatto bene a sottolineare una contiguità che c’è tra la produzione delle
barbabietole nella nostra zona in generale nelle Marche e lo stabilimento della SADAM nel nostro
territorio. Noi sappiamo che lo stabilimento della SADAM è sia dal punto di vista storico che da
quello produttivo una grande risorsa per la nostra città e per la nostra economia, sappiamo però
anche che è in piedi una discussione che riguarda la SADAM stessa sul futuro di sviluppo e di
quanto sviluppo dello stabilimento stesso nella nostra città, ritengo quindi che si possa integrare
quello che diceva Balestra cioè facciamo in modo che questo ordine del giorno sia appunto
convenientemente seguito dall’amministrazione comunale ma facciamo anche in modo che le
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vicende della SADAM siano anche queste seguite in modo doveroso dall’amministrazione
comunale stessa. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, non ho altri
interventi a questo punto votiamo l’ordine del giorno, prima però debbo leggere l’emendamento
presentato dal collega Belluzzi che al comma “invita” Belluzzi correggimi se non è esatto “... la
Regione Marche a valutare la presente proposta di sostegno a favore della bieticoltura
predisponendo le idonee misure di intervento con iniziative in merito da assumere nei confronti del
Ministero delle Politiche Agricole e degli organismi della Comunità Europea.” Quindi cancella le
ultime due parole che qui non si leggono e si aggiunge questo. Okay. Quindi l’emendamento è
condiviso ed accettato dal proponente, la Giunta, a questo punto apriamo le votazioni per il punto 8
così come emendato:
Presenti n.
24
Astenuti n.
00
Votanti n.
24
Favorevoli n. 24
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 8 viene approvato all’unanimità, 24
a favore su 24 presenti.
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A questo punto colleghi siccome mancano 15 minuti per la conclusione del tempo previsto per le
mozioni ed ordini del giorno propongo al Consiglio Comunale di recuperare i 15 minuti dopo la
presentazione del gruppo di lavoro incaricato alla variante generale al piano regolatore quindi non
facciamo attendere ulteriormente i tecnici presenti, anzi ci scusiamo per il ritardo, però i lavori del
Consiglio Comunale certe volte si prorogano più del previsto, quindi a questo punto se siamo
d’accordo recuperiamo i 15 minuti poi quindi invito ad entrare le Dr.ssa Gabellini ed il Prof.
Balducci, del Politecnico di Milano, prego...
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INTERVENTI RELATIVI ALLA PRESENTAZIONE GRUPPO DI LAVORO PRG
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questo incontro che era stato preannunciato
e concordato in Conferenza dei Capigruppo è il primo incontro con i tecnici incaricati alla redazione
della variante generale al piano regolatore, la Dr.ssa Gabellini che è la coordinatrice di tutto il lavoro
inerente la variante generale, il Prof. Balducci che invece è responsabile del gruppo di lavoro che si
interessa in modo particolare del piano strategico alla variante generale, quindi è un incontro con il
Consiglio Comunale tra l’altro il primo incontro con l’assemblea nel tempo necessario al lavoro ed
alla predisposizione della variante stessa. È un impegno che ripeto anche nella prima presentazione
alla Giunta di alcune settimane fa, è un impegno che io personalmente mi ero preso come Presidente
del Consiglio per questa prima illustrazione, in modo da verificare nel tempo, insieme ai tecnici, il
lavoro, il percorso che insieme naturalmente dovremmo fare. È un percorso impegnativo, sappiamo
tutti quanti cosa significa predisporre una nuova variante al piano regolatore generale, quindi credo
sia opportuno sotto tutti i punti di vista un rapporto reciproco e fattivo tra l’assemblea elettiva ed il
gruppo di lavoro oltre... invito ad entrare anche, mi scuso, i responsabili del progetto Agenda 21 che
credo siano qui. Intanto a questo punto passo la parola all’Assessore o al Sindaco... all’Assessore,
prego Assessore Olivi.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Grazie Presidente, come richiesto e penso doveroso da parte
dell’amministrazione, richiesto dal Presidente, andiamo a presentare il lavoro che ci vede proiettati
verso quella sfida che è il disegno della città della Jesi futura. Mi illustrerà con l’aiuto di qualche
slider l’intervento – inizia penso il Prof. Balducci si accomoda laggiù? – allora, il microfono... intanto
che il Professore si appresta io vorrei presentarlo, il Prof. Alessandro Balducci, direttore del
dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, il professore è ordinario di
politiche urbane e territoriali ed è il responsabile del progetto del piano strategico che è uno dei tre
elementi del progetto per la variante generale di Jesi. Professore a lei...
PROF. BALDUCCI – PRG: sì, grazie, signori consiglieri, signor Presidente e signor Sindaco sono
onorato di fare questa presentazione questa sera, nella doppia veste di Direttore del Dipartimento di
Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano che ha in corso questa convenzione con il
Comune di Jesi e di responsabile di una parte di questo lavoro che è il piano strategico. Si tratta per
noi di un impegno importante, il dipartimento che dirigo è il più grosso dipartimento dell’area
dell’Architettura dell’Urbanistica del Politecnico di Milano, si è misurato con molti problemi
complessi ma il Comune di Jesi è un Comune con una tradizione urbanistica così alta che ci è
sembrato molto importante aderire a questa proposta e stiamo impegnandoci al massimo con tutte le
nostre forze per quanto riguarda una operazione che è complessa, sperimentale e che proprio per
questo ha ragione di essere condotta da un dipartimento universitario che è non un normale luogo di
espressione e di professionalità ma è un luogo di ricerca oltre che di svolgimento appunto di una
attività di professionale. Quindi con la Prof. Gabellini che poi è incaricata della parte più consistente
siamo impegnati nella realizzazione di questa importante attività. Ora abbiamo organizzato delle
brevi presentazioni che ci permettano di capire in che modo stiamo organizzando il lavoro e che tipo
di caratteristiche ha ciascuno dei settori di una operazione complessa ed articolata in varie parti,
come vedete da questo primo slider il sottotitolo che abbiamo dato al piano strategico di Jesi è “un
processo di ascolto e di partecipazione della comunità jesina” ne avrete già sentito parlare, abbiamo
già cominciato ad incontrare alcuni rappresentanti della Comunità locale, la pianificazione strategica
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è una attività che molte città europee ed anche italiane hanno fatto, non specificamente prevista dal
punto di vista della legislazione urbanistica da nessuna attività ma particolarmente adatta nella
specifica situazione nella quale si trova in questo momento il Comune di Jesi di una riforma della
legislazione urbanistica regionale che attribuisce ad un primo momento del processo di costruzione
del piano proprio una importante dimensione partecipativa così come tutto il dibattito nazionale ed
internazionale mette in evidenza essere una dimensione importante dal punto di vista
dell’alimentazione e della messa alla prova delle proposte che i piani debbono contenere, quindi
molte città dicevo, da quelle grandi Torino, Roma, Firenze, ma anche città medie come Pesaro,
Vicenza e di dimensioni inferiori si sono misurate con questa dimensione che è una dimensione
trasversale, cioè non riguarda soltanto il supporto al piano regolatore come per noi qui oggi è
preoccupazione principale, ma è un processo che si sviluppa attraverso un percorso di ascolto e di
confronto costante con le posizioni degli attori e quindi il piano strategico è l’esito di questo
processo di ascolto ed ha come obiettivo quello di mappare, di fare una diagnosi dei problemi, delle
opportunità, degli obiettivi che una città si può dare dal punto di vista dei processi di sviluppo dei
territori e quindi di lavorare insieme alla comunità locale per costruire un’idea dei processi di
trasformazione della città. Ovviamente stiamo facendo questa operazione in un momento particolare
in sinergia con l’attività di costruzione della variante generale al piano e con l’Agenda 21 che si
occupa più specificamente della dimensione e delle tematiche ambientali ma il cuore dell’attività del
piano strategico è un cuore più ampio che comprende, dovrebbe fornire, degli strumenti, un
documento alla fine ma un documento vivo, alimentato dall’attività che svolgeremo nel corso della
sua costruzione che potrebbe offrire indicazioni più ampie per diversi settori dell’amministrazione –
come dicevo prima – e dell’attività dell’amministrazione. Quali sono gli aspetti importanti che sono
stati anche riscoperti rispetto al modo in cui parlavamo di partecipazione 10 o 15 anni fa? Gli aspetti
importanti sono segnati qui brevemente, un coinvolgimento della comunità locale nella costruzione
di una visione sul futuro della città, tante volte si sente dire quanto è importante avere un progetto di
carattere generale che è responsabilità in primo luogo dell’amministrazione ma che per poter essere
vivo deve essere alimentato e presente nell’intera comunità, quindi questo tema della costruzione
della visione del futuro è uno dei temi fondamentali; raccogliere ed interpretare la domanda locale,
molte delle strutture intermedie a fronte di una crescita di complessità dei nostri contesti sociali sono
venute meno, riescono meno a canalizzare una lettura profonda e quindi la partecipazione serve ad
entrare direttamente anche in contatto con la domanda; utilizzare la conoscenza specifica del
territorio da parte di abitanti, associazioni, attori e soggetti organizzati, è una conoscenza molto
dettagliata, molto profonda e che spesso non viene utilizzata ma anche utilizzare la capacità di
fornire idee, dare indicazioni che entrando in relazione con la capacità poi della politica di fare sintesi
rispetto a questo può arricchire la politica nel senso che può consentire agli organismi competenti ed
al Consiglio Comunale di acquisire maggiori informazioni e quindi di poter assumere scelte più
informate; infine il fatto di fare della costruzione del piano un evento, quindi un fatto importante in
questo specifico momento, di riflessione e di ripensamento il che è importante dal punto di vista
della vita della comunità. Cosa stiamo facendo? Stiamo svolgendo una serie di interviste e colloqui
con singoli, associazioni e rappresentanti di interesse, questi sono i tipi di attività che contribuiranno
alla formazione del piano strategico, abbiamo aperto un percorso specifico di coinvolgimento delle
scuole con una attenzione particolare alla popolazione giovanile ed al ruolo della scuola all’interno
della comunità jesina, abbiamo aperto degli incontri con le Circoscrizioni verranno svolti degli
incontri nelle Circoscrizioni aperti anche ad abitanti e gruppi locali, verranno organizzati dei focus
group tematici, lo vedremo nella parte centrale di questa attività e dei tavoli di lavoro su questioni
cruciali per lo sviluppo futuro di Jesi. Il lavoro del piano strategico è articolato in una serie di fasi,
una prima fase che è quella nella quale siamo in questo momento immersi è la fase di avvio, durerà
fino a gennaio, è di analisi della documentazione esistente e di svolgimento di interviste e colloqui
individuali e di gruppo con una rete di testimoni della città che ci vengono progressivamente indicati
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nel corso del lavoro, una mappatura della domanda locale ed infine l’avvio dell’indagine con le
scuole che appunto come ho detto è già stato dato inizio. Una seconda fase sarà quella centrale, si
svolgerà tra febbraio e marzo del prossimo anno, questa prima fase preliminare ci serve a capire
quali sono i temi e le questioni fondamentali su cui coinvolgere in modo strutturato in vere e proprie
sedute di lavoro le forze della città nella riflessione sull’approfondimento e progettazione, sulla
raccolta di idee ed indicazioni attorno a quelle specifiche questioni. Questo ci permetterà di redigere
un primo documento che il Consiglio Comunale immagino potrà esaminare che è l’agenda
strategica, cioè sulla base di questa ricognizione qual è lo stato delle cose che emerge da questa
attività, lo mettiamo in un documento preliminare che appunto abbiamo chiamato agenda strategica
e che nella terza ed ultima fase verrà trasformata in piano strategico raccogliendo ed incorporando
progressivamente sia le attività di approfondimento che faremo con specifici tavoli di lavoro su
specifiche questioni, sia tutte le indicazioni che verranno dall’amministrazione nelle sue diverse
istanze. Le attività che abbiamo svolto finora sono limitate alle fasi di avvio quindi l’analisi della
documentazione, sono state già fatte 13 interviste ed un colloquio con i giornalisti locali di cui forse
avete avuto traccia, una mappatura della domanda locale con gli incontri con i Presidenti di
Circoscrizione ne sono stati realizzati due, ne sono stati fissati tre con consiglieri e Commissioni
Circoscrizionali, l’indagine sulle scuole, sono stati incontrati i dirigenti degli istituti comprensivi, i
Presidenti dei Consiglio di Istituto, è stato avviato il lavoro anche attraverso un processo di messa a
disposizione di strumenti di intervento nelle scuole che noi supporteremo ed infine è stato redatto un
primo documento istruttorio su una questione che è diventata importante già in questa primissima
fase che è quella dello scalo merci. Concludo facendo vedere quali sono alcuni dei temi preliminari
che stanno emergendo in questa primissima fase nei colloqui che abbiamo avuto con i soggetti della
realtà locale, è soltanto ovviamente un primissimo e totalmente provvisorio elenco ma mi sembra
importante darvi una indicazione almeno sui tipi di questioni che stanno in questa primissima fase
emergendo. Il tema del centro storico della sua bellezza, della sua rappresentatività, della necessità di
investirlo attraverso un progetto che sia coinvolga le sue dimensioni fisiche di grande patrimonio
culturale ma anche le sue dimensioni di politiche attive che possono andare nella direzione
soprattutto di politica di carattere culturale. Questo tema del centro storico è emerso in tutta la sua
rilevanza, non soltanto con riferimento alla pedonalizzazione ed ai problemi della sua attraversabilità
ed utilizzabilità ma anche e soprattutto della sua vivibilità come grande patrimonio. Il tema del
decentramento e della partecipazione, cioè la questione della riorganizzazione che state avendo con
riferimento alla ristrutturazione delle Circoscrizioni ed assieme della necessità di trovare delle
modalità nuove di relazione diretta con la cittadinanza, dando alla nuova dimensione del
decentramento uno spessore ed una capacità maggiore di incidenza. Il tema della scuola nelle
comunità, il lavoro con le scuole ci ha permesso di mettere in evidenza come ci sia una forte
aspirazione anche con la partecipazione alle riunioni a cui i nostri collaboratori hanno cominciato a
lavorare, ci sia una aspirazione a vedere una trasformazione ed una evoluzione della scuola proprio
come centro di vita nella comunità non soltanto come luogo che può essere utilizzato da più
funzioni e questo ovviamente è un altro tema su una scala diversa rispetto a quelli precedenti
importante; il tema della mobilità come necessità di coniugare la questione dell’efficienza e dei forti
problema della mobilità che da tutti vengono denunciati anche invece con la questione della
sicurezza, dei percorsi protetti per popolazioni giovani ed anziane, è ovviamente un tema su cui
possono essere fatti molti approfondimenti. Il tema dell’area vasta molto importante emerso già con
tutta la sua dimensione, Jesi non soltanto e centro storico della valle jesina ed ha rappresentato un
polo determinante nello sviluppo di questo territorio ma si può pensare dal punto di vista delle
opportunità che le si presentano come il cuore di una città più vasta e da questo punto di vista
sarebbe importante ci dicono i testimoni con i quali abbiamo cominciato a ragionare che potessero
essere costruite delle politiche comuni con un territorio più vasto non soltanto facendo uno stato
delle politiche infrastrutturale che attualmente sono in corso e di cui ancora non si legge con
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chiarezza quali sono i tempi e le loro articolazioni, il ruolo che avranno nel futuro, ma anche proprio
dal punto di vista del pensare ad una città più vasta e quindi pensare a rappresentare un’immagine di
questo territorio che sia comprensiva di un ambito più vasto. I temi dello sviluppo economico, le
capacità endogene, le grandi qualità e le eccellenze che sono già presenti oppure la capacità di
attrarre localizzazioni dall’esterno... (fine lato B – II° cassetta) ...di Agenda 21 ecco queste sono
soltanto alcune cose, un’altra molto importante che non ho segnato in questa lista è quella di
politiche abitative che possano essere capaci di intervenire sul tema della fuga, dell’allontanamento
dei più giovani che non riescono a stare ai costi del mercato nella città e una serie di altri temi. Ecco,
questo è un lavoro in questa fase preliminare di emersione e di selezione dei temi più rilevanti e ci
consentirà nella fase successiva di approfondirli attraverso il lavoro strutturato che ho cercato di
descrivervi. Vi ringrazio per l’attenzione e sono ovviamente a disposizione se ci sono domande.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Adesso è la volta del Dr. Tarcisio Borto, Tarcisio è l’agente per
lo sviluppo locale, questa nuova professione sorta dopo la conferenza di Rio per l’Agenda 21, lui di
fatto è il coordinatore insieme al Dr. Valentini del gruppo di Agenda 21 è un componente del centro
di modellistica ambientale di Urbino della Facoltà di Scienze Ambientali.
DR. TARCISIO BORTO: Grazie, io vi parlerò delle politiche per lo sviluppo sostenibile, politiche e
strumenti quindi di Agenda 21 locale e dello strumento valutativo per la misura di come si va verso
la sostenibilità pianificata quindi la valutazione ambientale strategica ed il rapporto sullo stato
dell’ambientale. Lo sviluppo sostenibile oltre alla definizione classica che è quella del rapporto
Brundtland oggi viene definito in questo modo, c’è un processo nel quale l’uso delle risorse, la
direzione degli investimenti, la traiettoria del processo tecnologico ed i cambiamenti istituzionali
concorrono insieme ad accrescere le possibilità di rispondere ai bisogni dell’umanità non solo oggi
ma anche in futuro, quindi c’è una piccola modifica nella frase ormai famosa del rapporto
Brundtland che è proprio considerare le scelte del processo tecnologico inteso come tecnologia della
conoscenza in qualche modo; l’Agenda 21 locale è essenzialmente un processo per incoraggiare
appunto e controllare, spingere verso gli obiettivi della sostenibilità ma controllare anche lo sviluppo
sostenibile. Questa è una frase, una definizione della Commissione Europea, da dove proviene?
Proviene dal capito 28 dell’Agenda 21 che è un libro, una cosa su cui scrivere le politiche sulla
sostenibilità che proviene appunto da Rio de Janeiro e lì nel capitolo 28 c’è la definizione del ruolo e
dell’importanza delle autorità locali, dei Consigli, delle strutture e degli enti locali nell’applicare
localmente i principi dello sviluppo sostenibile perché sono a contatto con le realtà dello sviluppo,
con le dinamiche sociali, con le problematiche ambientali, sono il soggetto, l’ente, l’autorità locale
più vicina ai cittadini ed alla società. Il processo è ciclico, cioè partendo dai principi condivisi della
sostenibilità che sono il sesto programma quadro per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Europea,
l’Agenda 21 Italia che è stata presentata nel semestre italiano della Presidenza. Si passa appunto da
questi principi all’analisi delle criticità e cioè quali sono attraverso vari strumenti quali anche il piano
strategico, e mette in evidenza quali sono gli aspetti da mettere nell’agenda e cioè da considerare per
leggere le problematiche e le criticità di un luogo, di una città, di un’area più vasta. Da questo si
passa alla definizione degli obiettivi di quali sono gli obiettivi a cui vogliamo tendere per la
sostenibilità dello sviluppo. Questo insieme all’attività del piano strategico l’Agenda 21 lo fonde in
un piano appunto che definisce i programmi e le priorità. Questa definizione avviene tra
l’amministrazione locale, le autorità locali come diceva benissimo il Prof. Balducci, i soggetti attivi
della città, della realtà locale e poi c’è tutta la fase di monitoraggio, quindi un percorso che continua,
che attraverso le fasi di monitoraggio e controllo migliora o ottimizza gli obiettivi, gli strumenti per
raggiungere gli obiettivi della sostenibilità; quindi il rapporto Stato ambiente ad esempio serve a
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misurare quanto stiamo andando verso quello che abbiamo come obiettivo, se abbiamo sbagliato
nell’azione o nella lettura delle criticità e questo si farà con degli indicatori nell’esempio che
facevamo prima l’indicatore può essere la temperatura del corpo umano che viene misurata con un
termometro e noi sappiamo da questo quali sono le azioni per correggere l’evento e migliorare lo
stato di salute in questo caso. Bene. Quindi un percorso ciclico che poi arriva... deve essere in
qualche modo valutato nell’applicazione di questi obiettivi e qui entra in campo la valutazione
ambientale strategica che nasce dall’esigenza di rendere la valutazione di impatto ambientale che era
pensata per l’opera, non so l’inserimento strutturale di un centro commerciale sottoposto a via per
vedere quali erano gli effetti sulla mobilità locale, sulla congestione nei nodi principali della mobilità;
da qui la VAS dice però noi non possiamo considerare gli inserimenti di alcune opere senza
considerare la pianificazione di come queste opere danno funzione al territorio e quindi la
valutazione ambientale strategica garantisce un livello di protezione dell’ambiente ed in qualche
modo integra le considerazioni ambientali dentro i processi, i programmi ed i piani di sviluppo
quindi promuove lo sviluppo sostenibile. La VAS è strutturata con una valutazione ambientale ex
sante, cioè prima che si faccia qualcosa, per vedere qual è la valutazione dello stato attuale poi c’è
una valutazione in itinere vediamo se gli obiettivi che si sono e si stanno delineando possono tendere
agli obiettivi di sostenibilità e poi una valutazione successiva per vedere se la valutazione ex sante è
stata rispettata e colta. Quindi comporta un quadro conoscitivo che è il cosiddetto rapporto
territoriale, rapporto ambientale in questo caso che è composto di indicatori e che serve proprio a
conoscere la situazione ambientale e territoriale, poi individua degli obiettivi o dei criteri su cui
scegliere gli obiettivi che sono degli obiettivi locali, fissati appunto dall’analisi che si fa con gli
strumenti di Agenda 21 e piano strategico, poi individua anche gli indicatori più idonei per capire
appunto come misurare, come fare la valutazione. Ad esempio se l’obiettivo è quello di migliorare
l’efficienza energetica delle strutture pubbliche ad esempio, dal punto di vista dei consumi allora un
indicatore è la differenza tra il consumo dall’anno prima all’anno dopo, cioè proprio come consumo,
come spesa di consumo, questo è un indicatore di performace di consumo, oppure l’obiettivo è
quello di inserire la produzione di energia alternativa nelle strutture pubbliche oppure anche in un
regolamento edilizio, c’è un indicatore che dice numero di installazioni ad esempio che va a
misurare quante ne sono state inserite e quanti sono i quantitativi di energia prodotta in modo
alternativo. Questo è un esempio come sulla mobilità ad esempio il numero di cittadini che
utilizzano il servizio pubblico mette in evidenza l’efficienza, è una componente che va ad indicare
l’efficienza del servizio e così via. Quindi indicatori per poi fare la valutazione appunto, quindi la
valutazione dei vari scenari che si propongono e la valutazione deve tendere a recepire lo scenario
che porta di più verso la sostenibilità. Quindi nella fase preliminare del piano consente di far
emergere dicevo lo stato dell’ambiente nonché le criticità ambientali, nella fase successiva lo
strumento utilizzato per organizzare sia il processo partecipativo verso gli obiettivi che organizzare
anche delle partnership tra gli attori che partecipano alla costruzione del piano. Le sinergie sono
chiare, e cioè i due strumenti potenziano l’allargamento, diciamo così il coinvolgimento nella
costruzione dell’idea di piano ed hanno una valenza normativa in quanto appunto sono... la VAS ha
un appoggio concreto nella definizione degli obiettivi di sostenibilità. Ho terminato. Naturalmente
anche io sono a disposizione per eventuali approfondimenti.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Conclude questa presentazione la Prof. Patrizia Gabellini,
ordinaria di Urbanistica del dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, è
la responsabile del settore della variante generale nonché coordinatrice del gruppo di lavoro che
stasera abbiamo ascoltato.
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PROF. GABELLINI – PRG: Buonasera a tutti, Consiglieri, Presidente e Sindaco. Credo che a
questo punto si possa esordire dicendo o cercando di dire in cosa e come noi interpretiamo un punto
della delibera programmatica che a me sembra essere estremamente qualificante ed espressivo anche
del coraggio di questa amministrazione, quello di lavorare, di intraprendere insieme l’adeguamento
del PRG, l’elaborazione del piano strategico ed il processo di Agenda 21. Questa è una impegnativa
operazione alla quale evidentemente occorre specificare dal punto di vista operativo, occorre
organizzare e rendere possibile e fertile l’integrazione stessa. Allora, per certi versi la riflessione
approfondita su cosa significhi, cosa possa voler dire lavorare insieme dal momento nel quale avete
votato la delibera il 12 settembre ha cominciato ad avviarsi, abbiamo già lavorato insieme e diciamo
che il primo banco di prova sul quale ci stiamo cimentando è quello della costruzione di un piano
conoscitivo della città e del suo territorio, di uno scenario delle trasformazioni avvenute negli ultimi
20 anni perché sempre quando si deve costruire un piano, un insieme di politiche urbane come
questo si configura è un momento nel quale la città ed i suoi rappresentanti cercano di avere una
idea sintetica, di costruirsi un’immagine, di capire cosa sta avvenendo e dove si sta andando, questa
operazione che è una delle cose più coraggiose che può fare un’amministrazione non avviene più dal
momento nel quale è stato fatto il piano precedente, allora cominciare a costruire questo quadro
conoscitivo è il passo, il primo passo sul quale noi abbiamo cominciato a lavorare e ad organizzarci,
lavorando come? Anche qui ho scelto un altro dei passi della delibera nel quale si dice “misurarsi
con i nuovi problemi e le nuove domande della città” allora come stiamo lavorando noi? Su diversi
fronti, con gli strumenti propri dell’urbanistica e va bene, questo mi sembra ovvio anche se devo
sottolineare il fatto che gli strumenti propri dell’urbanistica sono tanti e variegati e però con le
interviste, i focus group, i tavoli di lavoro del piano strategico, che da questo punto di vista
costituiscono un supporto estremamente qualificante così come i report ambientali ed i forum di
Agenda 21 quindi fronti diversi ai quali si aggiunge ed anche su questo abbiamo cominciato a
muoverci ed a imparare l’attività di accompagnamento degli uffici comunali nella verifica e
valutazione delle varianti parziali e delle decisioni urbanistiche in corso, altro punto incluso nella
delibera di settembre ed altro punto da assumere come estremamente importante e qualificante ed
anche questo è un modo per conoscere la città, conoscere quella domanda alla quale si intende dare
una risposta il più convincente possibile e ancora con il contributo anche questo per certi versi può
apparirvi ovvio, ma il contributo di consulenza specialistica non è ovvio fortemente finalizzato alle
attività di progettazione; abbiamo escluso la linearità del processo che vuole che solitamente porta
ad accumulare conoscenze che non essendo mirate poi si riescono ad utilizzare in modo molto
parziale. Allora, un punto che mi sento di dover portare alla vostra attenzione è come tra indagine e
progetto, tra il lavoro di studio ed il lavoro di costruzione di decisioni e di scelte non esita una
separazione, in realtà con questa attività che abbiamo iniziato a fare e che ci impegnerà molto
intensamente nei prossimi mesi, noi lavoriamo con il concorso di sapere tecnici e sapere comuni,
anche queste... sono cadute ormai delle barriere evidentemente, non sono portatori di conoscenza
solamente i tecnici ma la città in tutti i suoi rappresentanti vari organismi che maturano a partire dalle
domande sociali, una sua rappresentazione e se ne fanno portavoce, contribuiscono anche a
ridefinire la domanda stessa, quindi concorso di sapere tecnici e sapere comune, procedimenti
analitici tradizionali e tecniche più nuove dell’ascolto, delle quali abbiamo sentito, vaglio continuo
dei problemi e delle azioni, indagini esplicitamente orientate ai nodi da sciogliere ed alle scelte da
fare. Vi assicuro che questo è un orientamento che si confronta con le acquisizioni della riflessione
urbanistica più avanzata e più impegnata. Come concretamente costruiamo documenti, restituiamo
l’esito di questa attività che si svolge su tante e diversi tavoli, abbiamo usato in maniera anche
gergale questo termine dossier per rendere evidente un modo di lavoro, la costruzione di prodotti
interni intermedi che ci consentono di tenere il passo possibilmente con l’attività continua di
decisione dell’amministrazione, con i ritmi della città. Dossier significa cominciare a raccogliere
insieme contributi di natura diversa che vengono dal gruppo del piano strategico, dal gruppo di
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Agenda 21, dal gruppo del piano, farli confluire in rapporti che hanno già un argomento, trattano
una questione. Il primo rapporto al quale stiamo lavorando è quello che affronta la questione – come
accennava prima il Prof. Balducci – dell’Interporto scalo merci, quindi questa grande presenza
importante che certamente modificherà relazioni nella città e tra la città ed il resto del territorio anche
regionale e nazionale quindi questo è uno dei dossier; un altro che sta prendendo corpo è quello che
riguarda le numerose varianti sulle quali stiamo svolgendo e svolgeremo sempre di più un’attività di
accompagnamento e di discussione insieme agli uffici per dare risposte che siano anticipatrici per
certi versi anche di alcune scelte qualificanti del prossimo piano; altri dossier che sono in costruzione
affrontano il tema di come si abita in questa città e come si lavora. Questo è un prodotto che a noi
serve per mettere immediatamente insieme contributi che altrimenti rischierebbero di non
incontrarsi. La prima tappa pubblica di questo lavoro intersecato è il piano idea che è fondamentale
perché strumento concepito per integrare la dimensione strutturale strategica ed ambientale quindi è
il luogo teorico e pratico con il quale si devono confrontare tutti e tre i gruppi di lavoro. Forse lo
sapete già, però non mi sembrava così inutile riproporvi la definizione che del piano idea viene data
nella bozza di legge regionale che è in discussione, ora non sono così ingenua da non sapere che i
tempi di costruzione delle leggi sono lunghi e difficoltosi però è altrettanto vero che noi andiamo ad
intraprendere un lavoro che si dilunga nel tempo e che presumibilmente si dovrà confrontare con
l’approvazione di una legge regionale che potrà avere rispetto alla bozza di cui parliamo adesso
qualche discostamento ma non sarà certamente lontana dal riproporre l’esistenza di due principali
strumenti che vanno a sostituire l’unico piano regolatore generale tradizionale, quello che tutti voi
conoscete benissimo. Allora il piano idea che è un termine con il quale in questa Regione si è voluto
indicare uno strumento che rispetto al piano strutturale che in altre Regioni hanno scelto come
componente del nuovo piano regolatore, il piano idee ha in se qualcosa di estremamente interessante
che è quello che ha portato a configurare il lavoro nei termini che vi sono stati indicati, ed è il fatto di
pensare assieme una dimensione strutturale, ovvero sia di configurazione dell’assetto fisico del
territorio assieme però ad una ipotesi di strategia per andare verso la costruzione di politiche atte a
sostenere ed alimentare quel tipo di assetto e la valutazione strategica, la VAS è una parte richiesta
per costruire il piano idea. Evidentemente quello che vedete tra virgolette è la definizione della bozza
di legge, quello che si dice in un altro articolo è che cosa bisogna fare, bisogna fare concertazione
interistituzionale, pratiche di partecipazione, valutazione degli impatti al fine di ridurre i rischi che
sempre sono connessi con la trasformazione del territorio, favorire la trasparenza quindi prendere
decisioni che possano essere sempre comunicate, discusse, pratiche di perequazione urbanistica,
questi i contenuti di questo primo documento al quale occorre dare corpo, farlo vuole dire
immaginare come debba essere fatto perché a questo riguardo non abbiamo esempio compiuti, in
qualche modo facciamo un po' da battistrada in Regione, non è un caso che la Regione abbia anche
deciso di sostenere l’operazione di piano proprio perché trova interessate che qualcuno si cimenti su
questo. Dare corpo al piano idea vorrà dire innanzitutto capire come mettere insieme piano
strategico e VAS pur mantenendo l’autonomia di questi documenti dal punto di vista formale, ma
soprattutto sarà molto impegnativo e però decisivo stabilire quali caratteristiche avranno i disegni, le
tavole di questo piano che non ha un valore cogente, non decide l’uso del suolo, non definisce i
diritti, ma fornisce indicazioni, esprime indirizzi, quindi come disegnare un documento
programmatico e cosa per la quale disponiamo soprattutto di suggestioni che ci vengono dal resto
d’Europa e norme che siano esplicitamente di indirizzo pur non essendo vaghe, quindi facendo i
conti con il fatto che comunque è uno strumento che va ad indirizzare opere sul territorio. Il progetto
comunale del suolo è l’altra componente del nuovo piano comunale previsto dalla bozza di legge, il
progetto comunale del suolo anche qui non so se la denominazione sarà quella però sono certa del
fatto che sarà quel qualcosa che in altre Regioni hanno chiamato piano operativo, hanno dato un
sacco di nomi stravaganti a questo strumento ma che è quello più simile al piano regolatore che voi
conoscete perché è quella parte del piano che decide dell’uso del suolo, definisce i diritti, delimita le
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aree dove si dice cosa fare e come, quindi è l’altra parte del piano dove però incontriamo esigenze di
innovazione altrettanto importanti perché ci sono alcune cose che sappiamo dobbiamo immettere in
questo strumento che in quello vigente non c’è ed è una coerenza con il piano idea che
evidentemente costituisce una novità, quindi un progetto del suolo che si deve confrontare con
strategie e con scelte ambientali, dovremmo trovare una convincente soluzione al problema delle
regole morfologiche, ovvero di quelle norme che vanno a suggerire come dare soluzione fisica alle
operazioni di trasformazione del territorio, si dovrà prendere atto dell’irreversibile crisi delle zone
funzionali omogenee, non c’è più nessuno che le usa, io leggevo recentemente la proposta di legge
nazionale, questa sì si pensa che questa legge quadro vista la sostanziale convergenza di una
proposta che ha come primo firmatario il parlamentare Prof. Mantini peraltro nostro collega di
dipartimento del centro sinistra e dall’altra parte la proposta come primo firmatario dell’On. Lupi,
anche questo signore è milanese, però insomma si parlano e le due proposte di legge quadro sono
molto simili, per cui c’è un sostanziale convincimento che avremo presto questa legge quadro che fa
piazza pulita delle zone omogenee, quindi dovremmo proprio abituarci ed io credo che questa sarà
una operazione che potremmo fare insieme, sarà una operazione di apprendimento che faremo
insieme quello di... dovremo cambiare linguaggio, idee perché ci troviamo a lavorare, a dotarci di
uno strumento entro una cornice legislativa che sia a livello nazionale cosa drasticamente diversa dal
passato, la legge urbanistica del ’42 è accantonata in maniera totale ed anche una legge regionale
decisamente innovativa, quindi dobbiamo prendere confidenza con queste cose e c’è un altro passo
del piano Secchi, scusate della delibera che avete approvato che dice apprendere dagli esiti del piano
Secchi, dal punto di vista del progetto comunale del suolo dico solo due cose con le quali
certamente dovremo fare i conti con la storia problematica delle schede progetto che è una storia che
cominciamo a ricostruire, sulla quale stiamo riflettendo intensamente anche in virtù del fatto che con
gli uffici stiamo guardando, conoscendo le varianti che su queste schede vanno avanti ed occorrerà
ripensare alla tavola che allora fu chiamata progetto di suolo, vedete queste assonanze, e che forse è
poco nota, non è mai stata usata fino infondo, dovremmo tornare a riragionare a vedere come oggi, a
20 anni di distanza, alcune cose possono essere rilette anche alla luce di una esperienza molto
intensa perché effettivamente la Jesi di 20 anni fa è molto lontana, questa che abbiamo davanti è
un’altra Jesi. io sono rimasta abbastanza colpita da questo profondo cambiamento. Le fasi, abbiamo
delle fasi che sono estremamente contratte e tutto sommato veloci rispetto a quello... però forse va
anche bene, va anche bene che assumiamo un ritmo, una prima fase che è quella nella quale il lavoro
integrato del piano strategico e di Agenda 21 ed il nostro è fortemente intersecato ed infatti ad aprile
è prevista la presentazione del piano strategico, tre mesi che speriamo non siano caldi, mi riferisco
alla temperatura esterna, da maggio a luglio nel quale dobbiamo passare a costruire, dare forma
intendo dire norme, relazioni e tavole al piano idea e la terza fase apparentemente più dilatata ma un
anno per disegnare al 2000 il piano è veramente ritmo sostenuto per arrivare al progetto comunale
del suolo. Il gruppo di lavoro, faccio riferimento in questo momento al gruppo di lavoro variante,
strumento urbanistico, per intenderci, è un gruppo fatto che mette insieme competenze differenti,
ricercatori, assegnisti e borsisti, ovvero sia personale del dipartimento variamente strutturato,
professionisti e collaboratori direttamente incaricati dal dipartimento del Politecnico perché le forze
che ci servono sono evidentemente varie non le troviamo tutte in casa, tecnici dei servizi urbanistica,
ambiente e lavori pubblici del Comune con i quali abbiamo cominciato a lavorare ed è mio
convincimento che prima possibile dobbiamo cominciare ad istruire un modo di lavorare e di
discutere su alcune cose per cercare di cogliere anche da questa esperienza che è sempre sofferta ed
intensa come procede il lavoro di gestione dell’urbanistica e giovani borsisti appositamente
selezionati tramite un bando che è aperto in questo momento e che speriamo ci porti persone brave
io me lo auguro perché ne abbiamo decisamente bisogno. La rete informatica, lavoriamo in varie
sedi, siamo tanti, per cui costruiremo una rete informatica, con un server che sarà presso i locali del
nostro dipartimento, una struttura operativa tipo Intranet che ci consentirà di sfruttare le tecnologie
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per parlarci continuamente con i documenti ed infine lo spazio wabe anche di questo forse già
sapete che avremo un apposito spazio dedicato a questa operazione complessa, il nostro obiettivo è
quello della trasparenza ed anche di informare ma anche creare nella città un po' di tensione, di
interesse su questa cosa, perché sappiamo benissimo che quando noi finiamo il lavoro ad un certo
punto ce ne andiamo e se questa cosa non è diventata un esperienza condivisa si affloscia, non ha
più anima, non riesce a progredire, quindi questa nostra... anche in virtù del fatto che voi avete scelto
di mettere insieme un panel di contributi così differente, piano strategico, Agenda 21, strumento
urbanistico credo che ce la dobbiamo proprio fare, quello di far diventare un evento importante
questa operazione per rinsaldare, per far vedere che questa amministrazione è in grado di dare a
questa città una marcia in più; quindi uno spazio dedicato all’operazione ospitato all’interno del sito
istituzionale ma sempre più noi pensiamo... va bene, io ho un’esperienza, ho diverse vite ma ho una
vita piccolissima che è quella di dirigere una rivista su Internet e so benissimo che la rete viene
frequentata soprattutto da giovani, cioè è una cosa che non coinvolge più di tanto la città nelle sue
diverse articolazioni, allora pensiamo che per esempio una News letter possa essere uno strumento,
insomma noi dobbiamo, vogliamo creare una condizione per la quale effettivamente ci sia tra voi,
noi e la città un circuito vitale. Questa cosa presuppone, implica l’attivazione di strumenti molto
diversi, comunque assumere il fatto che la comunicazione è un punto chiave sul quale occorre
evidentemente lavorare. Io mi auguro che lavoreremo insieme veramente bene, spero. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: A questo punto possiamo... dunque io
innanzitutto ringrazio i tecnici che hanno illustrato in forma sintetica dire tutto sommato per la
problematica ma molto esaurienti, molto chiari, quindi li ringrazio per questo, siamo appunto al
primo incontro, comunque informo i consiglieri comunali – questo lo avevamo deciso nella
Conferenza dei Capigruppo – che essendo questo argomento tra le comunicazioni del Sindaco e del
Presidente del Consiglio da regolamento ma credo sia opportuno comunque al di là del regolamento
dare la possibilità ad un Consigliere, ad un rappresentante per gruppo per un massimo di 5 minuti,
insomma non saremmo fiscali con il tempo, di intervenire per porre alcune domande, fare riflessioni,
quindi credo che tra l’altro sia molto utile anche per i tecnici appunto che hanno illustrato e che
stanno lavorando sulla variante. Quindi a questo punto ho prenotato il collega Grassetti per il primo
intervento. Prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI 8Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, rapidamente
solo per volgere una domanda, nell’escursus che è passato poc’anzi abbiamo notato varie fasi della
progettazione e del progetto, una fase conoscitiva, poi c’è una fase sostanzialmente attuativa – piano
idea e quant’altro – io non ho notato, anche se è un piano che sottolinea momenti di trasparenza, di
comunicazione, addirittura utilizza il wabe e quant’altro, non ho notato tuttavia momenti di
confronto con il Consiglio Comunale. Se esistono vari gradini e vari momenti in cui il sistema ed il
progetto progredisce verso la fase successiva, tra l’una e l’altra quanto meno non ho notato questo,
allora probabilmente non andava inserito in questo tipo di presentazione, però ecco io vorrei avere
garanzia e certezza che questo possa avvenire nel tempo e che questo confronto possa essere esteso
vuoi al Consiglio Comunale vuoi ai cittadini.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti ho prenotato il
collega Cercaci prego.
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CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Verdi): Grazie Presidente, io non ho particolari
domande da porre ai tre illustri ospiti perché non credo sia questo il momento, viceversa mi sento di
approvare il metodo che è stato questa sera approcciato in questa aula. Io sono un profondo
assertore della partecipazione su tutto, cioè passo dopo passo sui progetti di modo che piano piano
si possano discutere, conoscere e quindi poi eventualmente proporre domande sì lì in quel
momento, in relazione all’obiettivo che si deve raggiungere, quindi francamente questa sera
l’insieme di notizie di metodo che voi avete messo in campo sono almeno a prima vista la garanzia
di un raggiungimento di obiettivo sicuramente positivo. Quello che mi preme dire con l’auspicio che
questo avvenga è che in un tempo che sappiamo tutti sarà abbastanza lungo perché questo è un
progetto che ovviamente prevede grandi sforzi, con l’ausilio di tutti coloro che possono intervenire
in questo progetto si raggiunga veramente il miglior risultato per la nostra città quindi in bocca al
lupo e grazie per essere venuti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega cercaci, io per il momento non
ho altre prenotazioni... sì, intanto magari...
PROF. GABELLINI – PRG: Allora, rispondiamo subito a questa osservazione che mi sembra
importantissima, non c’era perché in qualche modo la diamo come costitutiva, io infatti ho
accennato, spero che lavoreremo bene insieme perché effettivamente... ma mi risulta che abbiate già
immaginato di costruire un calendario e di organizzarvi voi come Consiglio per avere incontri, a me
è stato detto che questa cosa c’è quindi l’ho considerata acquisita, in questo senso non è stato fatto
uno specifico, ma noi ci contiamo perché se c’è una cosa che è evidente è che le sorprese finali non
portano mai dei buoni risultati quindi se dobbiamo fare una operazione impegnativa tanto vale che ci
seguiamo cammino facendo altrimenti...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Olivi prego.
ASSESSORE – DANIELE OLIVI: Mi permetto di integrare la risposta della Prof. Gabellini con
l’osservazione che faceva il Consigliere Grassetti, effettivamente se lì non c’è è per questa
condizione che poc’anzi diceva la professoressa, la realtà è che vi rimando anche alla discussione
che facemmo in occasione della delibera del 12 settembre quando il Sindaco presentò questo
cammino che ci approntavamo ad intraprendere, ci saranno dei momento partecipati non solo a
livello cittadino quindi con la città nelle forme e nei modi che ad esempio il Prof. Balducci citava, ma
soprattutto con il Consiglio Comunale che è il momento centrale e clou di questa vita cittadina.
Abbiamo il Sindaco – ricordo quello che diceva – parlava di costituire al di là della già presente
Commissione III° Urbanistica che abbiamo dei momenti anche periodici di consultazione con i
tecnici con una possibile nuova Commissione con la famosa calendarizzazione degli eventi che
diceva poc’anzi la Prof. Gabellini era questo, ovverosia prevedere come il Sindaco diceva a
settembre anche la possibilità di una ulteriore Commissione ad oc per questo cammino, composta –
il Sindaco parlava di un consigliere per forza politica – in cui ci sia anche una calendarizzazione e mi
rifaccio anche al discorso di quella agenda strategica che sentivi parlare – Antonio – dal discorso del
Prof. Balducci in cui ci sia anche un discorso codificato al di là del buon intendo della centralità del
Consiglio Comunale che comunque è sostanza pregnante, ma anche una calendarizzazione di queste
verifiche che debba condurci ad un crescere insieme su questo cammino, pur nella diversità delle
singole vedute sia ben chiaro, però camminare insieme a voi consiglieri, a noi amministrazione tutti
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insieme su questo percorso. E questo è presente già nel discorso del Sindaco quando illustrava, già
in quella agenda strategica che sentivi e adesso lo ripetiamo in questa occasione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega... ho prenotato il
Prof. Balducci, scusi.
PROF. BALDUCCI – PRG: Grazie, volevo semplicemente fare un commento all’intervento del
Consigliere Cercaci, nel senso che lo spirito con il quale ci muoviamo è esattamente quello, una
volta si parlava di partecipazione soprattutto dicendo è giusto coinvolgere i cittadini o è giusto
coinvolgere le persone che sono normalmente escluse dai processi di decisione, tutto questo non è
stato e non è sufficiente, nel senso che c’è molto di più che non il fatto che possa essere giusto, è
molto utile per prendere delle buone decisioni perché in questo modo i problemi emergono prima,
modalità inedite per affrontare questi problemi possono sorgere nella discussione, e soprattutto si
può creare senso di appartenenza da parte di chi partecipa rispetto ad un progetto che senno viene
visto come lontano come questione di carattere soltanto tecnico. Ovviamente tutto questo in nessun
modo secondo me indebolisce ma a mio giudizio rafforza i poteri delle istituzioni e del Consiglio
Comunale in particolare perché stiamo discutendo di questo perché ripeto mi sembra che consenta
di arrivare al momento della decisione avendo tutte le informazioni e tutte le idee che sono
necessarie a prendere delle buone decisioni. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Professore... ho prenotato la collega
Meloni prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (La Margherita): Sì, sarò molto rapida, è una domanda molto
semplice, volevo chiedere con quale metodo saranno scelti tutti i soggetti – già è cominciato questo
lavoro di ascolto per l’elaborazione del piano strategico – da ascoltare nelle fasi appunto dei tavoli
che verranno insediati nei momenti del focus group e questo vale appunto sia per il piano strategico
che per Agenda 21, ci chiedevamo appunto prima con il collega all’interno di questo ascolto dei
pezzi, dei componenti della città come vi lasciate guidare in questa selezione scelta. Quindi
auguriamoci buon lavoro sarà reciproco perché naturalmente come abbiamo detto, hanno detto i
miei colleghi questa cosa è un lavoro a più mani, non è vostro, non è nostro, ma è appunto di tutti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni. Balducci prego.
PROF. BALDUCCI – PRG: Grazie che mi consente di fare un chiarimento, la parte di interviste
preliminari e di incontri preliminari sta avvenendo con un procedimento che tecnicamente
chiamiamo a palla di neve, cioè progressivamente ci vengono indicati soggetti che sono importanti
da sentire tenete conto che questa prima fase è del tutto preliminare e serve semplicemente ad
istruire i temi ed a capire come è la mappa dei problemi e delle questioni da approfondire. Il lavoro
con i focus group invece, quindi quello di approfondimento strutturato che avverrà nella fase da
febbraio fino a marzo sarà impostato con una logica di inclusione nel senso che tutti quelli che sarà
indicato nel confronto anche con il Consiglio Comunale essere soggetti interessanti da coinvolgere
nell’elaborazione saranno coinvolti e tutti quelli che anche si candideranno saranno coinvolti perché
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lo spirito che stiamo cercando di ottenere è uno spirito di esplorazione la più ampia e più
approfondita possibile rispetto alle opportunità, quindi non ci saranno barriere ma ci saranno
semmai appunto la ricerca nel riuscire a coinvolgere tutti i soggetti che sono rilevanti dal punto di
vista delle politiche di cui ci dobbiamo occupare.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie professore, ho prenotato l’Assessore
Mammoli, prego.
CONSIGLIERE – KATIA MAMMOLI: Non è un intervento è semplicemente una spiegazione
perché sentivo che il professore ha detto tutti i soggetti che ci vengono indicati, chiedevo da chi.
PROF. BALDUCCI – PRG: In questa fase preliminare vi ho detto che abbiamo fatto soltanto 13 di
questi incontri preliminari ed abbiamo questa prima fase ed ho detto stiamo procedendo con questo
metodo a palla di neve, quindi raccogliendo un elenco di persone da sentire sui diversi settori perché
ci dobbiamo occupare di questioni di sviluppo economico, questioni relative alla vivibilità, alla
scuola, eccetera, nella seconda fase ci saranno momenti anche strutturati di confronto anche con il
Consiglio Comunale per raccogliere indicazioni su tutti i soggetti che potrà essere utile coinvolgere
quindi come dire non esprimerei nessuna preoccupazione, tutti quelli che hanno da indicare, anche
dentro questo Consiglio Comunale sin da subito, soggetti che sono importanti da coinvolgere nel
processo di approfondimento dei temi che per il momento non abbiamo ancora individuato lo
facciano, lo facciano sin da subito entrando in contatto con il gruppo di lavoro che sta elaborando
questa operazione del piano strategico.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego...
PROF. GABELLINI – PRG: Proprio su questo ho da fare degli esempi, ovviamente penso di non
invadere alcun campo però in una città, in qualsiasi città si sa che ci sono le componenti
economiche, le componenti culturali, le componenti scolastiche, quindi i punti di partenza sono
evidentemente... c’è una mappa delle élite, dei personaggi autorevoli, ci sono, sono di quelle cose
che come dire quando abbiamo davanti uno studente dobbiamo dire da dove cominciare, una specie
di... diciamo che sono anche indicazioni un po' da manuale e comincia la palla di neve, per esempio,
io che ho visto come si ingrossa la palla di neve dopo il primo giro, ho visto il suo nome che è lì, è
pronto, sottolineato perché... (intervento fuori microfono.) ... no, ma le spiego, perché la palla di
neve come funziona che si incontra un determinato soggetto, un soggetto autorevole della società
locale che dice io sentirei... e questa cosa... ci sono per esempio i suggerimenti “io sentirei” viene
fuori da molti, sono indicatori, tanto si va sempre poi su... (fine lato A – III° cassetta)... l’insistenza
sulla segnalazione significa un riconoscimento abbastanza ampio nella città di persone che sono
portatrici di idee, esperienze, rappresentativi di ambienti che contano, questo è... volevo rendere in
maniera molto concreta la cosa.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie. colleghi non ho altri interventi
prenotati, quindi possiamo a questo punto chiudere qui questo incontro, io ringrazio di nuovo la
Prof. Gabellini, il Prof. Balducci, non ricordo... il Prof. Borto, per questo primo incontro,
naturalmente l’auspicio di tutto il Consiglio Comunale che si concluda questo lungo e faticoso
lavoro perché sappiamo tutti cosa significa sia in termini di tempo ma anche le problematiche di
natura politica, sociale che comunque un argomento come questo può intrecciarsi appunto nella
discussione nei prossimi mesi o anni, io mi auguro che la fine di questo percorso porti il più
possibile ad uno strumento condiviso dal numero più alto possibile dell’intero Consiglio Comunale
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non voglio essere eccessivamente fiducioso però sarebbe una cosa importante perché parliamo di
uno strumento che riguarda la città di tutti gli Jesini, quindi il futuro della nostra città quindi non c’è
maggioranza od opposizione su questo. Naturalmente dovremmo e di questo mi faccio carico anche
io come Presidente del Consiglio dovremmo stabilire con l’amministrazione comunale, l’Assessore,
i tecnici, con il Prof. Balducci e la Prof. Gabellini un percorso dei puntuali momenti di confronto e di
sinergia, insomma un rapporto sinergico tra il gruppo di lavoro, l’amministrazione comunale che
comunque ha la responsabilità politica nel gestire questo problema molto importante, molto
corposo, quindi ecco, una volta affinato, questa sera è un primo incontro e credo già sia stato
importante capire il percorso e le modalità appunto che saranno poi dopo il frutto, porteranno a
conclusione diciamo così questo percorso e ripeto una volta stabilito programmiamo una serie di
incontri, una serie di appuntamenti quindi come coinvolgere le istituzioni in tutte le sue sfaccettature
perché giustamente alcune questioni possono interessare in modo specifico la Commissione perché
è molto più snella, veloce nella convocazione quindi c’è un rapporto molto più diretto ed alcune
questioni credo sia importante un confronto ed un contributo dell’intero Consiglio Comunale quindi
sicuramente dovremo avere ed avremmo sicuramente altri incontri ed altri momenti come questo di
questa sera. Io per adesso ripeto, ringrazio di nuovo l’Assessore, il Sindaco e l’intera Giunta per la
disponibilità ed i professori che hanno illustrato in questa prima seduta, questo primo appuntamento
e naturalmente oltre che all’augurio di buon lavoro un saluto, un ringraziamento ed anche chiedo
scusa per essere arrivati ad un ora abbastanza tarda per questa presentazione, era programmata un
po' prima. I lavori del Consiglio Comunale si sa quando iniziano non si sa quando finiscono. Grazie
di nuovo e buona sera a tutti.
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COMMA N. 9
MOZIONE DEL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA FRANCESCO BRAVI AD OGGETTO:
“ACCERTAMENTI SULL’USO DI SALVIA DIVINORUM E ALTRI SMART DRUGS.”
RINVIATA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE.
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COMMA N. 10 - DELIBERA N.197 DEL 28.11.2003
ORDINE DEL GIORNO DEL GRUPPO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA PRESENTATO DAL
CONSIGLIERE ACHILLE BUCCI AD OGGETTO: “L’ACQUA È UN BENE COMUNE”
Entrano Brazzini, Mazzarini, Serrini, Talacchia
Escono Cercaci, Giuliodori, Grassetti, Lillini, Lombardi, Mastri, Montaruli
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La parola al collega Bucci per illustrare la
mozione, tra l’altro, scusa Bucci, volevo fare una considerazione che poi alla presenza della
Segretaria lo definiamo, molto probabilmente valutando il testo del documento, della mozione si
può configurare più come ordine del giorno che non mozione, però poi con l’aiuto anche della
Segretaria eventualmente modifichiamo questo aspetto, prego Bucci.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Sì grazie, l’ordine del giorno, la
mozione è collegata chiaramente sia alla questione che abbiamo discusso qualche Consiglio
Comunale fa, qualche seduta fa, relativa alla fusione tra Gorgovivo Multiservizi e Cisco, sia cosa più
rilevante ancora al fatto che quest’anno – il 2003 – è l’anno mondiale dell’acqua. Il tema io penso
sia abbastanza conosciuto da tutti, il testo della mozione è abbastanza preciso sugli intenti. Volevo
solo ricordare alcune cose che ne danno, ne caratterizzano le intenzioni di questo testo insomma. Ad
oggi nel mondo ci sono circa 1 miliardi e mezzo di persone che non hanno accesso all’acqua, 2
miliardi e mezzo di persone che non hanno accesso ai servizi igienici, alcuni milioni di persone che
ogni giorno muoiono per cause, malattie in qualche maniera riconducibili alla carenza dell'acqua ed
alcuni dati che ho trovato e mi sembrava importante citare: in Italia abbiamo un consumo di circa
290 lt. al giorno per abitante, nelle Marche 250 lt. ne consumiamo un po' di meno, in America si
consumano 600 lt. al giorno per persona, nei paesi del Terzo Mondo la media è di 20 lt. al giorno.
Uno sciacquone di quelli che usiamo tutti i giorni in ogni scarico disperde circa 10/15 lt. d’acqua,
allora questi temi su cui probabilmente non sempre ci soffermiamo abbastanza, ci riflettiamo
abbastanza sono importanti perché sull’acqua si svolgerà la scommessa dei prossimi decenni, io
ritengo che più sull’acqua probabilmente che sul petrolio nel momento in cui la risorsa diventa così
pregiata, così limitata è evidente che questa diventa una risorsa strategica, importantissima e da
tutelare. Volevo ricordare che l’ONU, il comitato dell’ONU per i diritti sociali ed umani ha stabilito
che l’accesso all’acqua è un diritto umano e quindi l’ordine del giorno è finalizzato essenzialmente a
ribadire questo concetto, a riportare in questo Consiglio questo concetto, cioè che l’accesso
all’acqua è un diritto, un diritto dell’uomo e quindi in pratica questo secondo noi dovrebbe diventare
l’impegno, il mandato che questo Consiglio Comunale da’ ai rappresentanti, ai proprio
rappresentanti negli organismi della Multiservizi, della società che si è venuta a creare dalla fusione
tra Gorgovivo e Cisco; quindi è un impegno verso questi rappresentanti, un mandato per far sì che
sia riconosciuta la strategicità dell’acqua, che sia riconosciuto il valore sociale, umano complessivo
di diritto dell’acqua e quindi non più un bene, non più un prodotto – diciamo così – ma un diritto e
quindi che le politiche della società costituita, politiche che tutelino questo diritto all’acqua che
tutelino le risorse, che tutelino quindi la possibilità di utilizzare in maniera sostenibile questa risorsa.
La mozione individua due impegni principali, due obiettivi, uno di giungere ad una quantità
giornaliera minima di acqua gratuita e garantita, questo per dire che questo non è un oggetto di
mercato ma un diritto ed un bene di tutti, la seconda che attraverso questa politica vengano
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
penalizzati gli usi e gli sprechi ed invece venga premiato il risparmio, il riutilizzo delle acque per la
lavorazione in industria ed agricoltura ed interventi premianti per strategie di irrigazioni e scelte
agronomiche che siano finalizzate al risparmio delle risorse idriche e qui un altro dato, circa il 40%
dell’acqua che viene utilizzata per l’irrigazione normalmente viene persa per evaporazione quindi
non raggiunge il suo scopo. L’altro obiettivo è quello chiaramente proprio di risparmio sulla rete
acquedottistica e qui sono dati europei, in Europa gli acquedotti e l’Italia in questo è il fanalino di
coda, disperdono dal 30 al 50% delle acque condotte, allora la mozione impegna i rappresentanti
affinché abbiano un mandato per far sì che l’ente gestore ed anche l’amministrazione locale si faccia
carico di conservare il patrimonio idrico, attivando tutte quelle pratiche di tutela e recupero delle
sorgenti presenti sul territorio e di salvaguardia e recupero della qualità delle falde. Tutto questo per
ricordare sempre che questa società, la società Multiservizi che deriva dalla fusione è una società che
ha un doppio ruolo, un ruolo industriale di far quadrare i conti a fine anno e su questo chiaramente
tutti siamo d’accordo ma anche un ruolo complessivo di garantire comunque il rispetto di una
risorsa che è un diritto per tutti gli abitanti della terra ed in questo caso particolare della zona servita
dalla Multiservizi. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Bucci, ho prenotato il collega
Belluzzi, prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Ma noi voteremo questo ordine del
giorno per due motivi, uno che se l’amministrazione comunale presenta un qualcosa che sia
accettabile e nel quale vediamo condivisione degli obiettivi noi altri non facciamo come voi che non
approvate mai gli ordini del giorno dell’opposizione o gli emendamenti o le mozioni. Lo approviamo
soprattutto perché credo che sia una cosa importante affermare che tutto quello che è nell’interesse
della collettività, tutto quello che va a vantaggio o che può comportare un onere dei cittadini debba
essere comunque controllato, verificato da chi è rappresentante dei cittadini. Io nelle prossime
occasioni e forse sarà un argomento che porteremo non subito ma il prossimo anno alla
Commissione di Controllo e Garanzia e la verifica e l’analisi dei bilanci di queste società private ma
che comunque sia gestiscono ed offrono servizi pubblici o nell’interesse pubblico. Io ad esempio
sono rimasto malissimo quando recentemente ho visto su questo tavolo del Consiglio Comunale
una ricca brochure... (interventi fuori microfono.) ...della società Multiservizi Gorgovivo in cui
venivano pubblicate delle fotografie sull’acquedotto, sull’impianto di desalinizzazione, eccetera,
brochure distribuita casualmente quindi non mirata che probabilmente pagheremo noi con il costo
della nostra bolletta, ecco. Credo che alla base di questo ordine del giorno ci sia una filosofia che
non va abbandonata che è quella del ruolo dell’ente pubblico – correggimi Achille se dico una cosa
non precisa al di là di altre cose che dico eccetera – rispetto ad alcune società e credo che noi
dovremmo convocare semestralmente c’era stato già un impegno in altre occasioni, dovremmo
convocare semestralmente alla Commissione I° gli organismi di riferimento di queste società perché
ci facciano una analisi, una situazione, una valutazione degli andamenti sia economici, sia in termini
di investimenti che di servizi che vengono erogati alla Commissione del Consiglio Comunale.
Voteremo comunque a favore di questo ordine del giorno.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, Balestra prego.
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CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Io l’ordine del giorno lo condivido perché
accettabile, quest’anno è l’anno europeo dell’acqua, il problema dell’acqua è un problema
importante sia da un punto di vista ambientale che da un punto di vista della stessa qualità della vita
di tutti noi e del mondo che ci circonda, domenica per puro caso ho assistito ad un Convegno
partecipato che c’è stato a Cupramontana del Cupra Social Forum in cui si parlava in senso positivo
della fusione che noi abbiamo votato in Consiglio Comunale tra Cisco e Gorgovivo, loro lo
vedevano da un punto di vista del Cisco stesso e davanti a tutta questa esperienza che noi parlavamo
di fonti dell’acqua, dell’importanza dell’acqua, dell’importanza di garantire le fonti di
approvvigionamento è arrivata praticamente una ragazza che era stata nel Congo dove nel Paese in
cui fondamentalmente c’è il secondo fiume mondiale per portata di acqua il 90% della gente non sa
di che bere e noi che in un certo senso siamo fortunati che ci possiamo lavare tranquillamente, che
consumiamo cento volte l’acqua che consumano loro dobbiamo in ogni modo fare in maniera di
preservare questo bene che è veramente il vero petrolio bianco, il vero oro del futuro. Il problema
dell’acqua non deve finire con l’anno dell’ONU, il problema dell’acqua e delle fonti di
approvvigionamento, dell’utilizzo dell’acqua, della depurazione, tutte le varie problematiche deve
andare avanti sempre, deve essere sempre al centro della nostra amministrazione, sempre al centro
della nostra attenzione per cercare di non sprecare questo bene. Quindi perché accettabile perché si
parla praticamente di diritti, si parla anche dell’utilizzo dell’acqua e sensibilizzare anche la nuova
società per arrivare a questi obiettivi è importante perché va in uno spirito giusto, lo spirito di
considerare l’acqua come un bene prezioso ed un diritto inalienabile dell’uomo a carattere
universale. Ultimamente in questa città abbiamo fatto numerose opere che ci hanno fatto recuperare
molto tempo perduto, parlo del depuratore, parlo della fitodepurazione che purtroppo è un problema
perché non siamo riusciti a canalizzare, a sfruttare bene questo importante progetto che fa parte della
nostra città e adesso è diventato patrimonio della Multiservizi, abbiamo fatto anche importanti
interventi sulle condotte che praticamente sono riusciti a rinnovare condotte vecchie di anni, decenni
che causavano anche notevoli problemi di dispersione; il problema delle fonti, noi abbiamo una
grande fonte che è Gorgovivo almeno come realtà di Jesi ma anche questo che abbiamo l’acqua
minerale in casa rispetto a tante altre realtà anche della stessa Italia dove hanno l’acqua una volta a
settimana, dobbiamo considerarla come dicevo prima come una fonte limitata, un bene prezioso e
come tale deve essere tutelato, non sprecato e fare in modo che questi obiettivi fondamentali ed
importanti siano patrimonio non solo di questo Consiglio Comunale ma patrimonio di tutti. Come
dicevo appoggeremo questa mozione, voteremo positivamente a prescindere da che sia mozione
oppure ordine del giorno non importa, ciò che è importante sono i principi che vengono enunciati e
le cose che vengono dette. Io voglio fare un esempio che è venuto fuori da quella esperienza che
diceva l’ex Presidente regionale del WWF che faceva l’esempio dell’acqua Rocchetta che tra
parentesi lì si sosteneva essere di una joint venture del nostro bene amato, uno dei tanti interessi del
Presidente del Consiglio va a toccare non le acque rinnovabili delle falde, va a toccare le acque
primigenie, io dico quello che diceva, non rinnovabili perché sono praticamente frutto delle vecchie
glaciazioni non rinnovabili della nostra regione. È un esempio che da noi spero, anche perché è una
regione – la regione Umbra – non è governata dal centro destra, i benefici dell’acqua li da’ la
Regione che spero che da noi non venga fatto, non venga tramandato e si continui e si persegui in
una politica di risparmio, di conservazione, di riutilizzo di questo bene prezioso che si chiama acqua.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, non ho altri interventi prima di
passare al voto, mi permetto, non è neanche molto opportuno come Presidente del Consiglio però
su questo argomento volevo fare solamente una riflessione, non propongo nessun emendamento, la
considero molto importante perché è uscita in quella conferenza in cui era presente anche il Sindaco
organizzata dalla Provincia alcuni giorni fa, alcune settimane fa qui in Consiglio Comunale a Jesi e
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venne da parte dell’ex Sindaco Senatore Cascia una proposta, un’osservazione molto giusta che
dovremmo come Consiglio Comunale anche qui sostenere per esempio qua quando si richiama “...
ritenuto fondamentale...” e Bucci fa riferimento ad una serie di questioni giuste, per esempio
dovremmo in qualche modo come Consiglio chiedere, insistere a livello istituzionale di coordinare le
politiche per quanto riguarda la gestione delle acque e faceva riferimento il Senatore Cascia proprio
al fatto della – sembra una questione banale ma in termini di spreco d’acqua è una cosa
importantissima – concessione che la Regione fa all’emungimento, al prelievo delle acque nel
sottosuolo, nei pozzi che le varie ditte hanno come concessione, quindi da un lato Gorgovivo non
riesce a dare l’acqua riciclata dal depuratore, dall’impianto di fitodepurazione perché naturalmente le
aziende hanno l’acqua a più buon mercato ed a consumi anche incontrollati parliamoci chiaro,
prelevandola direttamente dal sottosuolo, quindi da un lato abbiamo speso risorse per costruire la
doppia linea, l’impianto di acquedotto industriale, l’impianto di fitodepurazione dall’altro però la
Regione – questo finanziato dalla Regione – continua a concedere queste autorizzazioni quindi in
qualche modo buttando a mare un progetto che come tra l’altro indichi anche tu Bucci è
fondamentale il discorso della dualità degli impianti quindi dell’utilizzo delle acque riciclate. Era una
considerazione che mi sentivo di fare perché credo che nella gestione complessiva del sistema acqua
integrato in tutte le sue componenti sia fondamentale un coordinamento delle varie politiche
altrimenti ognuno va per conto suo con le conseguenze che accennavo. Detto questo non ho altre
prenotazioni quindi apriamo le votazioni per il punto 10:
Presenti n.
21
Astenuti n.
00
Votanti n.
21
Favorevoli n. 21
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 10 viene approvato all’unanimità. 21
voti a favore su 21 presenti.
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145
COMMA N. 11
MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI JESINI PRESENTATA DAI CONSIGLIERI
SERRINI E BRAZZINI AD OGGETTO: “PROSPETTIVE DEL TEATRO PERGOLESI.”
RINVIATA.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
146
COMMA N. 12
ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE SUGLI INDIRIZZI CULTURALI E
ORGANIZZATIVI PER IL FUTURO DEL TEATRO PERGOLESI E DELLE ALTRE REALTÀ
TEATRALI SUL TERRITORIO.
RINVIATA.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
147
COMMA N. 13
MOZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE PER L’ATTIVAZIONE
DI UN NUMERO “GIALLO” DALLA PARTE DEI PORTATORI DI HANDICAP.
RINVIATA.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
148
COMMA N. 14 - DELIBERA N.198 DEL 28.11.2003
RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 244 DEL
31.10.2003 AD OGGETTO: “MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI TERMO-IDRICI.
SOSTITUZIONE TUBAZIONI ESTERNE PER IL RISCALDAMENTO DELLA SCUOLA
ELEMENTARE “CONTI” (PLESSO A E B) DI VIA BIXIO. VARIAZIONE DI BILANCIO E DI
PEG
Entra Grassetti ed esce Serrini
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Questa è una ratifica. Prego...
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io Presidente l’ultimo Consiglio
Comunale abbiamo parlato di rispetto del Consiglio Comunale, non esistono Assessori che possono
illustrare la pratica, quindi o vengono chiamati gli Assessori oppure per cortesia queste pratiche
vengono rinviata al prossimo Consiglio.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, l’Assessore Montecchiani è
presente che è interessata direttamente... lamentava giustamente il collega Belluzzi l’assenza degli
Assessori, comunque questa pratica, il punto 14 che interessa l’Assessore ai Lavori Pubblici...
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Allora gradirei che l’Assessore
illustrasse la pratica e spiegasse le motivazioni dell’urgenza. La trova leggermente impreparata
Assessore?
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, c’è la necessità di porre questa situazione
delle tubazioni proprio perché la stagione invernale, le tubazioni sono vetuste e quindi si è ritenuto
importante intervenire immediatamente, solo questa ragione qui.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Mi permetto di far presente che se una
tubatura è vetusta non va ravvisata l’urgenza perché vuol dire che era un’urgenza che c’era,
debbono essere programmate, questo evidenzia ancora una volta che complessivamente quanto si
verifica nei Lavori Pubblici non c’è nulla di programmato, per questo voteremo contro questa
delibera.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, non ho altri
interventi, pongo in votazione... i colleghi consiglieri sono pregati di entrare in aula per favore.
Pongo in votazione il punto 14:
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
149
Presenti n.
21
Astenuti n.
01
Votanti n.
20
(Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 14 viene approvato con 16 voti a
favore, 4 contrari ed 1 astenuto.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
150
COMMA N. 15 - DELIBERA N.199 DEL 28.11.2003
RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 245 DEL
31.10.2003 AD OGGETTO: “MANUTENZIONE ORDINARIA E PULIZIA DEI SOTTOPASSI
STRADALI E DELLE RELATIVE POMPE – VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG”
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: È necessario... prego Belluzzi.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): È necessaria l’illustrazione di questa
delibera grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego Assessore...
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, la pulizia... (interventi fuori microfono.) ...
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): La collega Meloni non ha ben letto il
regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni quindi una volta che la collega Meloni lo
legge potrà forse riflettere sul fatto di aver detto una cosa non precisa.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego Assessore...
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora Belluzzi... (interventi fuori microfono.) ...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, però colleghi, colleghi... prego collega
Meloni per favore...
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Fuori microfono la collega Meloni aveva
semplicemente detto che per l’illustrazione delle pratiche ci sono le Commissioni dove
puntualmente il Consigliere Belluzzi è presente, e che quindi...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi, no! Scusate colleghi, no, non do la
parola più a nessuno, scusate colleghi, non do la parola più a nessuno, nel senso che in Consiglio
Comunale al di là del lavoro delle Commissioni se un Consigliere Comunale chiede l’illustrazione
bisogna farla... poi certo sarebbe opportuno che una volta illustrata in Commissione il dibattito
finisca lì però non è obbligatorio. Prego Assessore.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Non contraddice niente Belluzzi perché...
(intervento fuori microfono.) ...
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
151
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io ho detto colleghi tutti del Consiglio
Comunale volevo dire che il regolamento prevede che oltre che l’illustrazione nelle Commissioni...
(intervento fuori microfono.) ... no, no per carità, non voglio assolutamente... era un riferimento...
no, siccome c’erano altri consiglieri – scusa Rosa – intendevano intervenire su questo allora ho
bloccato la discussione dicendo “non è opportuno” per una serie di motivo che comunque i
consiglieri comunali che vogliono una illustrazione in Consiglio Comunale è del tutto normale e
previsto dal regolamento quindi... (intervento fuori microfono.) ... D’accordo Rosa, scusa. Prego
Assessore.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, si sono verificati allagamenti di alcuni
sottopassi e questo ha fatto fare sì che venisse fuori la necessità di intervenire rispetto alla pulizia ed
alla manutenzione di alcuni tombini nei sottopassi stradali per cui abbiamo fatto questa pulizia.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, dunque... non ho altre
prenotazioni apriamo le votazioni per il punto 15:
Presenti n.
21
Astenuti n.
01
Votanti n.
20
(Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 15 viene approvato con 16 voti
favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
152
COMMA N. 16 - DELIBERA N.200 DEL 28.11.2003
RATIFICA DEL PUNTO 2) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 259 DEL
04.11.2003 AD OGGETTO: “VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG PER ISTITUZIONE
CENTRO SERVIZI SOCIALI”
Esce Bucci
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho... sì, Belluzzi?
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Sì, gradirei l’illustrazione della pratica
e sapere questa per quale importo era iscritta sul piano delle opere pubbliche, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega... (intervento fuori microfono.)
...prego Belluzzi, prego... chiuso? Va bene. Collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Desidererei l’illustrazione della
pratica e sapere se l’importo era iscritto sul bilancio.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grassetti per favore... va bene? Okay. Allora
Assessore, prego.
ASSESSORE – PAOLO CINGOLANI: Allora la variazione si è resa necessaria per poter continuare
da parte dell’istituzione ad erogare i servizi ad un livello qualitativo elevato rispetto alla gestione dei
primi mesi, all’interno della casa riposo sono state fatte riorganizzazioni di assistenza, ne cito una
soltanto, l’accudimento con bagno alle persone è passato da un bagno ogni 35 giorni ad un bagno
ogni 10 giorni quindi questo tipo... che è sempre poco, comunque questo tipo di riorganizzazione
che ha elevato i tempi di livelli assistenziali ha richiesto naturalmente un impegno di spesa superiore.
Uno dei motivi fondamentali della variazione di bilancio è questo, quindi abbiamo riorganizzato, è
stato riorganizzato il servizio di assistenza fornendo prestazioni di qualità superiore rispetto a quello
che siamo stati in grado di fornire in questi anni, questo ha richiesto un aumento, c’è stato un
aumento dei costi che abbiamo cercato di contenere ma non fino a quanto già iscritto a bilancio.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, Belluzzi prego per
dichiarazione di voto.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
153
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Noi voteremo contro questa delibera
perché se in questa amministrazione comunale dobbiamo prendere una delibera d’urgenza per far sì
che si mettano in piedi dei meccanismi che nel centro servizio sociale dobbiamo effettuare dei bagni
ogni 10 giorni credo sia una cosa un po' grave.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Scusa, collega Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Sempre visto che siamo in
dichiarazione di voto, farò la dichiarazione di voto, anche io trovo strana questa delibera anche
perché mi risulta da più persone ospiti della casa di riposo che il nuovo direttore della casa di riposo
a differenza del contestato direttore precedente nonostante l’importo dovuto allo stesso direttore
non sia di somma inferiore a quella del precedente direttore, la sua presenza all’interno della
struttura sia molto inferiore di quello che era il Dr. Mengani precedentemente e quindi voteremo
contro questo anche perché se c’era una somma urgenza per fare questa variazione ci sarebbe stata
una somma urgenza anche per ridurre quelle che sono le spettanze del nuovo direttore, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brazzini, collega Grassetti prego per
dichiarazione di voto.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io ho ascoltato
l’illustrazione dell’Assessore, l’Assessore sa come noi siamo sempre molto disponibili rispetto alle
esigenze sociali in genere ed a quelle relative agli anziani della casa di riposo anche di più però a me
questa illustrazione Assessore è sembrata un po' generica, io adesso lo dico per questa pratica, però
faccio riferimento anche ad altre pratiche, altre situazioni e visto che ci siamo al futuro. Quando io
leggo nella delibera della Giunta “titolo spese, funzione 1, servizio 5, intervento 6, meno 20.000 €”
oppure “funzione 1, servizio 8, intervento 11, meno 30.000 €” io capisco che è necessario
sintetizzare la delibera o le voci di spesa con termini tecnici e con codici che hanno certamente un
riferimento però potrebbe essere più utile per la trasparenza aggiungere vicino a queste voci di spesa
motivazioni sintetiche ma forse più comprensibili perché si sappia nel momento in cui noi andiamo
a votare questo tipo di spesa, prima voi in Giunta poi noi in sede di ratifica, capire con maggior
esattezza per quale motivo noi andiamo a ratificare ed approvare questa spesa, capisco che è una
spesa a disposizione della struttura per gli anziani e quant’altro perché ce n’era bisogno, però
qualcosa di più specifico ci avrebbe aiutato meglio.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, grazie Grassetti, per una replica
l’Assessore prego.
ASSESSORE – PAOLO CINGOLANI: Io mi scuso se ho fatto una esposizione generica ma
Belluzzi ha preso la parola dicendo che la variazione è stata fatta per i bagni, ho fatto un esempio,
allora la illustro nello specifico, nel dettaglio, allora noi... (intervento fuori microfono.) ... ascolta, nel
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
154
corso di questo anno gli introiti preventivati che dovevano venire dalle rette non sono stati quelli
preventivati per un fatto naturale che durante quest’estate non c’è stato quello che è il naturale
turnover delle persone anziane che dalla R.S.A. transitano nella casa di riposo perché sapete
benissimo per la famosa canicola sono morte parecchie persone anziane non solo nella nostra casa
di riposo ma anche nella R.S.A. e per un certo periodo la nostra casa di riposo non ha funzionato a
pieno regime per cui c’è stata una diminuzione di introito che è determinata dalla rette, dalla quota
parte che gli ospiti pagano e che quindi fa parte del bilancio dell’istituzione. Naturalmente dovendo
noi mantenere gli stessi livelli di assistenza perché questi sono gli stessi livelli di assistenza che
dobbiamo mantenere agli ospiti, venendo anche meno la parte quota finanziaria della ASL abbiamo
dovuto necessariamente procedere ad una variazione di bilancio, il fatto che comunque dai primi
mesi dell’anno alcune funzioni di assistenza e cura alla persona, come quella del bagno, siano
passati da 35 giorni a 10 giorni questo per rispondere sia a Belluzzi che a Brazzini vuol dire che il
direttore forse meno presente ma silenzioso ed operoso, ha in questi mesi insieme al Consiglio di
Amministrazione sta procedendo ad una riorganizzazione del personale perché dal mio punto di
vista il direttore non è indispensabile che sia presente ai piani, ciò che è indispensabile è che
riorganizzi il personale e sappia far lavorare il personale, sappia far rispettare gli standard di
assistenza che devono essere dati agli ospiti, questa non è una posizione a favore, dico che
comunque si è proceduto nella nostra casa di riposo ad una riorganizzazione importante, la
variazione di bilancio si è resa necessaria in modo particolare per un mancato introito per il fatto che
io vi ho detto, coniugandosi con la riorganizzazione in atto richiede una assistenza particolare e
quindi personale da pagare, tutto qui insomma. Adesso non penso che sia stata solo generica ma
anche un po' più di dettaglio, il vuoto si è creato per questo motivo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, non ho altri interventi
quindi apriamo le votazioni per il punto 16:
Presenti n.
20
Astenuti n.
01
Votanti n.
19
(Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 15
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 16 viene approvato con 15 voti a
favore, 4 contrari ed 1 astenuto.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
155
COMMA N. 17 - DELIBERA N.201 DEL 28.11.2003
RATIFICA DEL PUNTO 4) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 273 DEL
18.11.2003 AD OGGETTO: “PROPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE INTEATRO – TEATRO
STABILE DI INNOVAZIONE PER LA 1° EDIZIONE DEL FESTIVAL INTRECCI AL TEATRO
STUDIO E AL TEATRO PERGOLESI DAL 18 AL 30 NOVEMBRE - APPROVAZIONE DEL
PROGRAMMA E VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG”
Sono presenti in aula n.20 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi, pongo in votazione il
punto 17:
Presenti n.
20
Astenuti n.
01
Votanti n.
19
(Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 15
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 17 viene approvato con 15 voti a
favore, 4 contrari ed 1 astenuto.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
156
COMMA N. 18 - DELIBERA N.202 DEL 28.11.2003
RATIFICA DEL PUNTO 3) DEL DISPOSITIVO DELLA DELIBERA DI G.C. N. 276 DEL
18.11.2003 AD OGGETTO: “LEGGERE IL 900: EROGAZIONE CONTRIBUTO PROVINCIALE
PER INIZIATIVA CULTURALE – LEGGERE LA PACE: IL CAMMINO DELLA PACE
ATTRAVERSO IL FONDO MARCUCCI – VARIAZIONE DI BILANCIO E DI PEG”
Entra Bucci
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi, apriamo le votazioni per il
punto 18:
Presenti n.
21
Astenuti n.
01
Votanti n.
20
(Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
04
Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N.)
(fine lato B – III° cassetta)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 18 viene approvato con 16 voti
favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
157
COMMA N. 20 - DELIBERA N.203 DEL 28.11.2003
INTEGRAZIONE ELENCO ANNUALE OPERE PUBBLICHE ANNO 2003
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi prenotati quindi apriamo
le votazioni al punto 20:
Presenti n.
21
Astenuti n.
00
Votanti n.
21
Favorevoli n. 16
Contrari n.
05
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. –
Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 20 viene approvato con 16 voti a
favore e 5 contrari. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività.
Presenti n.
21
Astenuti n.
00
Votanti n.
21
Favorevoli n. 16
Contrari n.
05
Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. –
Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
16 voti a favore e 5 contrari.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
158
COMMA N. 21 - DELIBERA N.204 DEL 28.11.2003
ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2003 E TRIENNALE 2003/2005
Escono: Brunetti, Cercaci, Giuliodori, Lillini, Lombardi, Mastri, Montaruli, Rocchetti, Serrini
Sono presenti in aula n.20 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato Brazzini, prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (SDI): Io non voglio entrare nel merito dove avrei diverse
cose da rilevare, questo lo farò in fase di bilancio consuntivo anche perché sicuramente al bilancio
consuntivo ritroverò le stesse stranezze di questa amministrazione, però diciamo che mi sembra
strano che non passi in Consiglio Comunale e capisco che questo è un atto di assestamento e non di
variazione però anche oggi mi sembra che siano state consistenti le varianti di bilancio che sono state
sottoposte alla nostra attenzione. Secondo me appunto come ormai da tempo sto dicendo, questo,
denota una scarsa organizzazione della macchina comunale e che quindi mi auguro visto che questa
amministrazione si è voluta dotare anche di un Direttore Generale che certe anomalie che ormai da
tanto tempo, da quando io siedo su questi banchi, vengono fuori in questo Consiglio Comunale.
Quindi volevo dire solo questo anche perché difficilmente si riesce nel giro di pochissime ore avendo
a disposizione gli elaborati solo pochi giorni prima, è vero che le pratiche passano in Commissione
però sicuramente un conto è verificare in Commissione le pratiche, un conto magari studiarsele
approfonditamente anche perché molti passi sicuramente non tutti i consiglieri sono in grado come
me di leggere speditamente quindi ha bisogno di verificare e magari fare raffronti con quello che
delle volte è scritto in queste delibere che ci vengono sottoposte e per questo che faccio anche la
dichiarazione di voto, voterò contro questo assestamento di bilancio, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Brazzini, collega Agnetti prego.
CONSIGLIERE – SILVIO AGNETTI (Forza Italia): Niente io volevo sapere quali sono i beni che
non sono stati alienati, sto parlando della seconda pagina al titolo IV° e qui mancano 459.822 €, poi
volevo sapere – dunque – proventi per la realizzazione di piani, qui mancano 768.000 € più c’è
ancora un’altra categoria Inter 5 che mancano altri 300.000 €, volevo avere qualche delucidazione in
merito a questi due capitoli, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Agnetti... Assessore Romagnoli.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
159
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Vado a memoria perché non ricordo benissimo, sulla
questione degli interventi dell’urbanistica i 768.000 € sono alcune mancate entrate di interventi
urbanistici che in previsione avevamo previsto ci fossero, non lo so, sono interventi privati credo che
erano stati preventivati nel totale complessivo ma questo l’ufficio urbanistica adesso non so se c’è
nessuno che... tu lo sai? È l’ufficio urbanistica infatti che ci ha dato i dati. Non so se c’è l’Assessore
Olivi, caso mai chiediamo a lui. I beni che non sono stati alienati credo si tratti della scuola di via
Roma che era stata inserita nell’elenco delle alienazioni ma che ancora non è stata realizzata, cioè
non è stata fatta l'asta quindi sicuramente quello è uno dei beni, anzi credo sia la parte più corposa,
poi l’altra domanda era 300.000 € di mancati introiti... sono entrate inferiori del settore urbanistica
che sono state preventivate all’inizio dell’anno pensando che alcuni piani urbanistici fossero
realizzati, in realtà non sono stati ancora realizzati e quindi le entrate sono diminuite, io adesso quali
sono i piani onestamente non lo so, però la motivazione è questa.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, scusate, mi dispiace non
ho seguito l’intervento dell’Assessore perché parlavo... (intervento fuori microfono.) ... va bene ma
nel corpo della delibera la documentazione... ipotizziamo che comunque questi dati al di là
dell’aggregato che comunque va bene, ma questi dati specifici eventualmente si possono fornire se
Agnetti è d’accordo, si prende l’impegno l’amministrazione, l’Assessore Romagnoli se è disponibile
in prima persona in modo che metta nella tua cartellina questi...
CONSIGLIERE – SILVIO AGNETTI (Forza Italia): Il discorso è questo, scusate, ci chiamate a
deliberare un documento e poi mi dite se vuoi eventualmente te lo mettiamo in cartellina e
compagnia bella ma dobbiamo parlarne stasera, io quindi esigo che questa sera mi date delle risposte
non è possibile come diceva Belluzzi che qua si fa un Consiglio Comunale e non ci stanno gli
Assessori competenti. Quindi o ci portate l’Assessore competente che ci spiega esattamente quello
che è stato chiesto oppure rimandate la pratica. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora, scusa Agnetti, mi sta poi diamo la
parola anche al Segretario Comunale, che per quanto riguarda l’assestamento di bilancio la voce
prevista come aggregato va bene così, poi giustamente se un consigliere comunale vuole entrare nel
merito quindi vuole in modo specifico capire i contenuti di questo aggregato, di questo dato
aggregato a quel punto l’urbanistica o chi di competenza potrà fornirti tutti gli elementi che tu chiedi,
però per quanto riguarda l’approvazione del bilancio di assestamento è sufficiente questo dato. A
questo punto io non ho altri interventi quindi apriamo le votazioni per il punto 21:
Presenti n.
20
Astenuti n.
00
Votanti n.
20
Favorevoli n. 15
Contrari n.
05 (Agnetti, Belluzzi, Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
160
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 21 viene approvato con 15 voti
favorevoli e 5 contrari. C’è l’immediata esecutività.
Presenti n.
20
Astenuti n.
00
Votanti n.
20
Favorevoli n. 15
Contrari n.
05 (Agnetti, Belluzzi, Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
15 voti favorevoli e 5 contrari.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
161
COMMA N. 19 - DELIBERA N.205 DEL 28.11.2003
SERVIZI PUBBLICI LOCALI – COSTITUZIONE SOCIETÀ A CAPITALE E CONTROLLO
ESCLUSIVAMENTE PUBBLICO EX ARTICOLO 113 COMMA 5, LETTERA C) DEL D. LGS N.
267/2000 – CONTESTUALE AFFIDAMENTO DEI SERVIZI – APPROVAZIONE ATTI
RELATIVI – DETERMINAZIONE PROVVEDIMENTI CONSEGUENZIALI
Entra Rocchetti
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho interventi al punto... debbo leggere
gli emendamenti. Dunque, gli emendamenti, un primo emendamento presentato dalla Giunta,
dall’Assessore quindi per la Giunta, l’emendamento aggiuntivo al punto 6 del dispositivo – quindi
chi ha la delibera sotto mano – dopo “deliberazione” quindi aggiungere “... ivi comprese eventuali
correzioni eventualmente avvalendosi della facoltà di adottare clausole statutarie in conformità al
decreto legislativo n. 6/2003 ed entro i limiti del presente deliberato così come consentito dalla
formulazione dell’articolo 223 bis ultimo comma del regio decreto del 30 marzo ’42 numero 318
risultante all’articolo 9 del decreto legislativo n. 6 del 2003.” Poi sempre nello stesso emendamento
si propone invece di sopprimere il punto 5 del dispositivo, quindi scusate, al punto 5 del dispositivo
di sopprimere “contratto di servizio allegato 3” quindi di sopprimere queste parole dopo “allegato 2”
questo è il contenuto dell’emendamento presentato dalla Giunta. Poi c’è l’emendamento proposto
dal Consigliere Balestra Antonio del gruppo consiliare Democratici di Sinistra al comma 19,
dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale... quindi aggiungere dopo il punto 5 del dispositivo
della delibera relativa alla costituzione della società Jesi Servizi S.r.l. un punto nuovo
sostanzialmente il 5 bis che recita “... impegnare il Sindaco ad apportare ogni opportuna modifica
all’atto costitutivo ed allo statuto nonché a stipulare ogni apposita convenzione con la società
costituenda al fine di assicurare lo stringente controllo contabile e gestionale della società stessa da
parte del Comune anche attraverso l’impiego della struttura amministrativa di ragioneria dell’ente
locale autorizzandolo ad ogni altro atto indispensabile alla massimizzazione dell’efficacia ed
incisività dell’effetto utile ricercato e delimitato attraverso la presente deliberazione.” Questo è
l’emendamento presentato dai DS. Collega... scusa Grassetti hai prenotato? Credo sia opportuna
una illustrazione dell’Assessore, va bene, quindi l’Assessore per illustrare prego.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Brevissima, questo emendamento l’abbiamo fatto per
farvi ricordare il nostro amico e compagno Consigliere Di Lucchio, questo è un emendamento
Dilucchiano, considerando l’articolo 9... Allora questo emendamento altro non è che la facoltà del
Sindaco di ove necessario modificare l’atto costitutivo non credo ce ne sia grossa necessità però alla
luce dell’attuazione della riforma del diritto societario e di conseguenza viene inserito questo articolo
proprio per permettere di adeguare lo statuto che oggi noi andiamo a votare alla luce della riforma
del diritto societario che entrerà in vigore a meno di modifiche dell’ultima ora il 01 gennaio 2004. Lo
statuto già in parte contiene adeguamenti che ad oggi sono prevedibili ma ove se ne dovessero
rendere necessari altri, anziché tornare in Consiglio Comunale viene delegato il Sindaco ad apportare
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
162
quelle modifiche di legge che appunto renderebbero incongruenti gli articoli dello statuto che non
credo però se fosse necessario apportarle...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO:
dell’emendamento presentato dai DS prego Balestra.
Grazie
Assessore,
il
senso
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Molto semplicemente noi crediamo che è vero che
stiamo esternalizzando una società ma non vogliamo duplicare le gestioni amministrative quindi
riteniamo che per utilizzare il controllo... la contabilità dell’ente, la gestione stessa può essere
utilizzata la struttura amministrativa della ragioneria del Comune che dopotutto tiene anche adesso,
naturalmente essendo una società ed un ente ci dovrà essere una apposita convenzione ma per
evitare praticamente questo duplicamento di strutture che sarebbe un aumento di costi, noi
chiediamo che considerando che sicuramente è capace di fare un lavoro del genere che la contabilità,
la gestione strettamente ragionieristica della stessa società sia detenuta dagli uffici comunali attuali.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Balestra... Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, questo
intervento per dichiarare che il voto su questa pratica segue, consegue ed è coerente con il voto che è
stato dato lo scorso Consiglio Comunale in occasione degli indirizzi di bilancio da parte di questo
gruppo che ha concesso una apertura di credito, lo ha fatto in virtù di questa novità che viene
espressa dalla Giunta sulla quale noi poniamo una non sfiducia in attesa di vedere come poi si
realizzerà. Quindi ripeto, in piena sintonia con quella espressione di voto, noi daremo l’astensione a
questa pratica. Mentre l’astensione sarà concessa per l’emendamento dei DS, il voto sarà invece
contrario rispetto all’emendamento della Giunta, vi spiego perché, che il Sindaco da solo, non il
Sindaco Belcecchi, che la figura del Sindaco da sola sia in grado di modificare lo statuto se per una
parte può essere comprensibile perché forma più agile rispetto ad eventuali modifiche di integrazioni
alle norme legislative così come ha detto l’Assessore andrebbe anche bene, ma questa disponibilità
al Sindaco è molto più ampia e potrebbe concedergli invece la possibilità di modificare a suo
piacimento qualsiasi norma statutaria, lo statuto noi sappiamo è garanzia dei rapporti sociali, proprio
perché ha una struttura piuttosto rigida, questo sarebbe uno statuto invece flessibile; dal punto di
vista del principio non sono d’accordo e su questo emendamento voterò contrario.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Grassetti. Il Sindaco.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Intanto per dire che noi accettiamo, facciamo nostro
l’emendamento proposto dai DS, volevo però cogliere questa occasione anche dopo l’intervento
fatto adesso dal Consigliere Grassetti per dire che in realtà questa facoltà concessa al Sindaco in
quanto anche socio unico e rappresentante della società è esclusivamente legata a quanto potrà
essere previsto dalla legge 6 cioè quella che riguarda le modifiche al diritto societario e in funzione di
un suo adeguamento alle norme che eventualmente dovessero modificarsi in termini di correlazione.
È evidente che in ogni caso resta inalterato il fatto che qualunque modifica allo statuto che non
rientri in questa fattispecie dovrà essere ovviamente portata in discussione. Qua c’è scritto...
l’emendamento dice “avvalendoci... ivi comprese eventuali correzioni eventualmente avvalendosi
della facoltà di adottare clausole statutarie in conformità al decreto legislativo n. 6 del 2003 ed entro
il limite del presente deliberato, così come consentito dalla formulazione dell’articolo 222 bis ultimo
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
163
comma, regio decreto...” quindi almeno io che non sono esperto in norme di legge, mi sembra che
comunque sia collegato a questa... la facoltà e solo relativamente a questo aspetto.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco. Va bene, non ho altri
interventi, a questo punto apriamo le votazioni... iniziamo votando gli emendamenti per poi votare la
delibera. Pongo in votazione il primo emendamento presentato dalla Giunta:
Presenti n.
21
Astenuti n.
01
Votanti n.
20
(Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il primo emendamento viene approvato con
16 voti a favore, 4 contrari ed 1 astenuto. Pongo in votazione il secondo emendamento presentato
dal gruppo dei DS:
Presenti n.
21
Astenuti n.
02
Votanti n.
19
(Gregori per D.L. La Margherita – Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 15
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il secondo emendamento viene approvato
con 15 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti. Pongo in votazione il punto 19 così come emendata:
Presenti n.
21
Astenuti n.
01
Votanti n.
20
(Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La delibera viene approvata con 16 voti
favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni:
Presenti n.
21
Astenuti n.
01
Votanti n.
20
(Grassetti per A.N.)
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
164
Favorevoli n. 16
Contrari n.
04
(Agnetti, Belluzzi e Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
16 voti favorevoli, 4 contrari ed 1 astenuto. A questo punto colleghi... non faccio neanche la
proposta, terminiamo qua i lavori del Consiglio Comunale e vi ricordo che il prossimo è fissato per
venerdì 19 dicembre. Buona sera a tutti e buona domenica.
La seduta ha termine alle ore 21.35.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
165
COMUNE DI JESI
Provincia di Ancona
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DEL 19.12.2003
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
166
INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE GIANNI MONTALI DEL GRUPPO FORZA ITALIA
PER CONOSCERE QUALI PROVVEDIMENTI SI INTENDA PRENDERE PER ELIMINARE LA
PERICOLOSITÀ DELL’INCROCIO VIA RAFFAELLO SANZIO, VIA VENETO, VIALE DELLA
VITTORIA NELLE ORE DI USCITA DEI RAGAZZI DALL’ISTITUTO TECNICO
INDUSTRIALE E DALL’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
Il sottoscritto Gianni Montali consigliere comunale
INTERROGA
La S.V. Sindaco di Jesi per sapere quali provvedimenti intende prendere per salvaguardare
l’incolumità delle centinaia di ragazzi che tutti i giorni, uscendo dall’Istituto Tecnico Industriale e
dall’Istituto Professionale di Stato di via R. Sanzio, si ammassano all’incrocio fra la stessa via R.
Sanzio, viale della Vittoria e via Veneto in attesa che arrivino i pullman per riportarli ai loro paesi di
origine. In quel tratto, infatti, per circa 15-20 minuti, dalle 13 circa alle 13,20 la circolazione viaria è
particolarmente caotica e difficile anche per gli automobilisti. Eppure spicca l’assenza della Polizia
Municipale.
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La seduta ha inizio alle ore 10.20
Sono presenti in aula n.15 componenti.
E’ presente la Consigliera Straniera Aggiunta.
PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Innanzitutto buongiorno a tutti, iniziamo
con le tre interrogazioni previste al punto 1, 2 e 3 dei lavori del Consiglio Comunale.
COMMA N. 1 – DELIBERA N.206 DEL 19.12.2003
INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE GIANNI MONTALI DEL GRUPPO FORZA ITALIA
PER CONOSCERE QUALI PROVVEDIMENTI SI INTENDA PRENDERE PER ELIMINARE LA
PERICOLOSITÀ DELL’INCROCIO VIA RAFFAELLO SANZIO, VIA VENETO, VIALE DELLA
VITTORIA NELLE ORE DI USCITA DEI RAGAZZI DALL’ISTITUTO TECNICO
INDUSTRIALE E DALL’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
Entrano Brunetti, Balestra, Tittarelli, Morbidelli, Aguzzi e Giuliodori
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Andiamo avanti con le interrogazioni
colleghi, se c’è un po' di silenzio per favore, in attesa di raggiungere il numero legale e quindi iniziare
le pratiche ordinarie. A questo punto passo la parola al collega Montali per illustrare la prima
interrogazione. Prego Montali.
CONSIGLIERE – MONTALI GIANNI MARIA (Forza Italia): Grazie Presidente, già
nell’introduzione hai detto tutto, brevemente vorrei sapere come sotto gli occhi di tutti quanti che
dalle 13.00 alle 13.20 di tutti i giorni nell’incrocio tra via Veneto, via R. Sanzio e viale della Vittoria ci
sono centinaia di ragazzi che stanno lì attendendo i pullman che li riportino nei luoghi di residenza.
Io personalmente sono passato un giorno alle 13.15 ed ho notato di persona, ho toccato con mano
la pericolosità, sia per i ragazzi che per gli automobilisti; io che ero lì dietro ad un certo punto, stavo
andando verso Roma, per passare i ragazzi erano tutti nella corsia lato destra per passare sono
dovuto andare nell’altra corsia, non solo, passando nell’altra corsia, questi ragazzi giocano, siamo
stati tutti ragazzini, e giocando addirittura uno sopra la macchina mi è saltato, giocando tra loro,
quindi è veramente pericoloso. Io volevo sapere, non c’erano Vigili, i Vigili quel giorno non c’erano
e non credo ci siano mai stati, che tipo di provvedimenti l’amministrazione intende prendere per
risolvere questo problema difficile e pericoloso per gli automobilisti ripeto e soprattutto per i
ragazzini che stanno lì, grazie.
PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montali, la parola
all’Assessore Montecchiani per rispondere prego.
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ASSESSORE – MONTECCHIANI ROSSANA: ...(intervento fuori microfono.)... su cui
l’amministrazione comunale sta lavorando, la questione che si rincorre da ripetuti anni di queste
soste lungo il viale della Vittoria e lungo via Veneto è pericolosa per i ragazzi, per la viabilità perché
si intasa, per una serie di situazioni su cui noi stiamo lavorando, ma il problema più grande è il
cambiamento del contratto di esercizio rispetto a questo degli autobus extraurbani perché la
questione è che gli autobus extraurbani possono entrare in centro città. Stiamo affrontando questo
problema sia con la Provincia sia con i Sindacati Trasporti, li abbiamo convocati già la settimana
scorsa, a questo incontro loro per motivi che dovrebbero farci sapere, non sono stati presenti, perché
è un problema che bisogna risolvere in sinergia tra le ditte dell’extraurbano e dell’urbano, la
Provincia ed il Comune. Noi siamo anche dell’opinione, con me l’Assessore Rocchetti della Polizia
Municipale che assolutamente per questioni di viabilità fatte tutte queste riunioni di cui sto parlando
potremmo fare addirittura una ordinanza, che stiamo valutando, affinché per problemi di sicurezza
non siano intasate le vie che conducono direttamente al centro. Stiamo approntando per il 2004
anche un progetto lungo viale Vittoria – 2004/2005 – un progetto che preveda parcheggi e piazzole
di sosta per mettere in sicurezza ma intervenire su viale della Vittoria in una fase piena di lavori è
situazione difficile, quindi ho elencato al Consigliere Montali tutte le situazioni su cui
l’amministrazione comunale sta lavorando per venire a capo di quel problema di cui lui presenta
nella sua interrogazione che è problema vero e sentito sia dai cittadini che dall’amministrazione
comunale.
PRESIDENTE C.C. – FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Montecchiani, la parola al
collega Montali per dichiararsi soddisfatto o meno, prego Montali.
CONSIGLIERE – MONTALI GIANNI MARIA (Forza Italia): Soddisfatto parzialmente, sì e no, io
apprezzo il fatto che dall’amministrazione comunale viene valutata questa pericolosità però vorrei
sapere se è possibile avere una replica, nel frattempo perché esiste questo... fino a quando non viene
messo sotto qualche ragazzino esiste perché c’è motivo di pericolosità sia per i ragazzi che per gli
automobilisti, due Vigili Urbani fino a quando non viene risolto il problema è importante o no che ci
siano lì da adesso fino a quando non viene risolto il problema, qualcuno che organizzi, tenga fermi i
ragazzini, che faccia passare le macchine, li ci vogliono urgentemente due Vigili Urbani, non uno,
due perché è una cosa veramente pericolosa; quindi io chiedo fino a quando non viene organizzato
quanto dice l’Assessore due Vigili Urbani, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Montali, passiamo alla
seconda interrogazione... nel frattempo passiamo alla terza interrogazione, d’accordo?
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INTERROGAZIONE DEL GRUPPO REPUBBLICANI EUROPEI – LISTA DI PIETRO CIRCA
GLI SVILUPPI DELLE POSSIBILI SOLUZIONI AI PROBLEMI DI TRAFFICO, E NON SOLO,
NELLA ZONA SUD DELLA CITTÀ
Viste le promesse fatte di persona dall’Assessore competente ai cittadini residenti in zona circa
l’asfaltatura di via del Verziere rimandata per ben tre volte (prima autunno 2002, poi primavera 2003,
poi ancora autunno 2003 e ancora da svolgere).
Viste le numerose segnalazioni fatte in maniera informale da un anno a questa parte agli uffici
competenti circa la pericolosità di alcune piante per cui è oggi improrogabile una sostanziosa
potatura.
Visto il voto favorevole di questo consesso di una Mozione della III^ Circoscrizione in cui si
impegnava questa Amministrazione a trovare soluzioni atte a mitigare l’annoso problema del traffico
che persiste nella zona sud della città entro massimo tre anni dall’approvazione della Mozione
(approvata nel mese di dicembre 2003).
Interroga l’amministrazione su quali siano i tempi circa la potatura di piante (che a mio avviso deve
essere fatta immediatamente), i tempi circa l’asfaltatura di via del Verziere, e se sono state intraprese
o studiate e/o quali sono le iniziative per dar seguito alla Mozione della III^ Circoscrizione.
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COMMA N. 3 - DELIBERA N.207 DEL 19.12.2003
INTERROGAZIONE DEL GRUPPO REPUBBLICANI EUROPEI – LISTA DI PIETRO CIRCA
GLI SVILUPPI DELLE POSSIBILI SOLUZIONI AI PROBLEMI DI TRAFFICO, E NON SOLO,
NELLA ZONA SUD DELLA CITTÀ
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Curzi per illustrare, prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Grazie Presidente, sì do per
letta quella che è l’interrogazione, con questa mi faccio portavoce di quelle che sono delle istanze
sollevate più volte dalla cittadinanza di via del Verziere e della zona sud della città per quanto
riguarda da prima l’asfaltatura di via del Verziere che dagli uffici sembra che questa si è spostata,
come scritto, prima dall’autunno 2002 poi primavera 2003, poi autunno 2003 ed ancora non è stata
eseguita, questa è una condizione sicuramente dell’asfalto in quella zona molto disagevole in quanto
nel caso per esempio di pioggia, chi rientra a casa per via del Verziere sembra che sia stato a lavorare
in cava sinceramente per quanto è messo male quell’asfalto. Per quanto riguarda l’interrogazione è
nata anche per sapere sulla potatura delle piante, di alcune piante, anche qui è stata fatta la
segnalazione in modo informale agli uffici per conoscere al tempistica, inoltre quella che è appunto
l’interrogazione anche sapere circa la mozione della III° Circoscrizione approvata non più di un
anno fa, se si è iniziato ad intraprendere percorsi per risolvere o perlomeno ci sono stati sviluppi in
quanto comunque sia lì era scritto che in un massimo di tre anni si vedeva di cercare di fare
qualcosa, indipendentemente dalla soluzione. Tra l’altro poi ci sono altre problematiche che qui non
sono scritte tipo l’illuminazione vecchia o per esempio anche la pulizia delle strade che fatti 300
metri per dire quelli che sono i camion della nettezza urbana alzano le spazzole, quelle per la pulizia
delle strade e poi, il resto della via non la fanno; comunque sia sono problematiche sorte nel tempo
su questa via volevo sapere quello che... risposte circa a quella che è l’interrogazione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, la parola all’Assessore
Montecchiani perché rispondere prego.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: L’Assessore non ha fatto nessuna promessa ma
l’amministrazione comunale si è presa un impegno condiviso dalla maggioranza quando nel
giugno/luglio 2003 abbiamo fatto una variazione al piano delle opere pubbliche in cui si prevedevano
fondi per l’asfaltatura di via del Verziere e zone ad esso connesse e limitrofe, quindi giugno/luglio,
abbiamo approvato il progetto definitivo con i tempi conseguenti all’approvazione del piano delle
opere pubbliche ad ottobre, quindi c’è il progetto definitivo per l’asfaltatura delle strade, di via del
Verziere, ora c’è bisogno che l’amministrazione comunale accenda il mutuo di finanziamento, il
progetto è pronto, tutti sanno, il Consiglio Comunale sa che l’indebitamento sul piano investimenti
non può superare i 6 miliardi, quindi c’è una volontà politica comunque di perseguire questo
progetto, se non riusciamo a portarlo a compimento in questo perché non possiamo più accedere ad
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accensioni di mutui sarà tra le prime opere del 2004 questa quindi non è una parola ma è un
impegno condiviso da tutta la maggioranza e dal Consiglio Comunale. Così mi sento di poter
rispondere a quelle che sono le richieste fatte, nel piano delle potature è prevista per i prossimi giorni
la potatura di alcuni pioppi cipressini che sono di fronte – mi sembra – quasi vicino alla casa del
Consigliere Curzi, per cui stiamo lavorando rispetto a risposte da dare in quella via in cui tutti
sappiamo che non basteranno né le asfaltature, né la potatura delle piante per risolvere un problema
annoso e difficile che non riguarda quella singola arteria ma riguarda una parte della città
consistente, in cui quella mozione a cui lui si riferisce entro il 2003, guarda caso, è rientrata anche nel
documento di indirizzo per la variante al piano regolatore per cui ci sono tempi condivisi sia
dall’amministrazione comunale che da questo Consiglio Comunale.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega Curzi per
dichiararsi soddisfatto o meno, prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (Repubblicani Europei Lista Di Pietro): Indipendentemente dalla
vicinanza o meno da qualsiasi abitazione ci sono quelle piante che comunque sia sono pericolose
per quanto riguarda le linee aeree telefoniche ed elettriche e comunque sia anche pericolose per la
strada e per il passaggio. Per quanto riguarda le altre risposte date circa questa interrogazione, mi
ritengo parzialmente soddisfatto in quanto comunque sia vediamo che in alcune parti della città certi
tipi di lavoro magari secondo il mio parere anche meno urgenti sono stati eseguiti quando qui invece
è un’urgenza che persiste da tempo ed ancora non è stato dato seguito a niente. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, ritorniamo alla seconda
interrogazione.
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INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI ALLEANZA NAZIONALE ANTONIO
GRASSETTI SULL’ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI
PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI UMIDI URBANI
Il sottoscritto Consigliere Antonio Grassetti, intende interrogare la S.V. Ill.ma sull’organizzazione
dei percorsi degli automezzi comunali, per la raccolta dei rifiuti umidi urbani. In altre parole, lo
scrivente desidera conoscere se i percorsi siano o meno disegnati e distribuiti, tenendo conto dei
flussi del traffico nelle zone in diversi orari. Questo perché a volte si notano i predetti automezzi,
fermi in mezzo alla via, eseguire lo svuotamento dei cassonetti, con conseguenti code di autovetture,
nei pressi di istituti scolastici, proprio al momento dell’ingresso degli alunni. Tra gli altri episodi, in
particolare, questa mattina (4 Dicembre 2003), alle ore 8,17, in via Martiri della Libertà, precisamente
appena prima del plesso scolastico “Monte Tabor”, l’automezzo tg. BT 948 HC si fermava ad
effettuare l’operazione di raccolta in mezzo alla strada. L’ingresso degli alunni è stabilito tra le 8,15 e
le 8,20 e per questo, proprio in quel momento il traffico è maggiormente caotico. La lunga coda
provocata generava giustificate proteste. In quell’ora, com’è noto, tutti hanno fretta, dovendo
raggiungere il posto di lavoro in orario, dopo aver accompagnato i figli a scuola e l’ingombrante
camion della nettezza urbana, fermo a lungo sulla carreggiata, è certamente l’ostacolo meno gradito.
Il fatto più increscioso però, si è verificato quando un cittadino, civilmente, si rivolgeva all’autista
per fargli presente la situazione e quest’ultimo, tranquillamente al volante mentre mangiava un
panino, senza abbassare il vetro si limitava arrogantemente e irrispettosamente ad annuire col capo,
lasciando comprendere la massima indifferenza rispetto al problema che lui stesso aveva causato.
Per quanto sopra, ill.mo Sig. Sindaco, questo Consigliere chiede di conoscere quanto segue:
1. Se i percorsi degli automezzi per la raccolta dei rifiuti umidi urbani in questa città siano
programmati in ragione delle esigenze della viabilità (con riferimento a luoghi e tempi);
2. Nel qual caso, se si sia previsto di evitare zone particolarmente trafficate nelle ore di punta;
3. Perché dunque l’automezzo tg. BT 948 HC stava vuotando il cassonetto alle ore 8,17 nella via
Martiri della Libertà, proprio davanti alla scuola elementare Monte Tabor, giusto in occasione
dell’ingresso degli alunni;
4. In caso contrario, se si intenda programmarli tenendo conto di queste esigenze;
5. Se inoltre si valuta stigmatizzabile l’atteggiamento dell’autista di quel mezzo, nel rispondere al
cittadino nel modo sopra descritto ed eventualmente se si ritiene opportuno per questo,
richiamarlo ad un comportamento più consono ad un pubblico dipendente
dell’Amministrazione.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 2 - DELIBERA N.208 DEL 19.12.2003
INTERROGAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI ALLEANZA NAZIONALE ANTONIO
GRASSETTI SULL’ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI
PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI UMIDI URBANI
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Grassetti per illustrare
l’interrogazione, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, nel codice di
procedura penale nelle disposizioni di attuazione è prevista una norma in virtù della quale se il
convenuto alla prima udienza compare entro l’ora non si dichiara la contumacia ma si deve aspettare
almeno un ora, quindi essendo arrivata entro l’ora l’Assessore è nei tempi del codice di procedura
civile e non ne dichiareremo la contumacia. Passo all’illustrazione dell’interrogazione. Appare
piuttosto semplice, capita spesso che nelle ore diciamo più critiche per il traffico quando ognuno di
noi è spinto dalla fretta perché deve accompagnare i figli a scuola, perché deve recarsi al lavoro e
comunque deve dare il via agli impegni della mattinata, capita normalmente poiché la mattinata
inizia per tutti grossomodo negli stessi tempi, di trovare code e di trovare un po' di difficoltà rispetto
alle quali però c’è sempre ormai un adattamento del mammifero umano a questo tipo di ostacoli e
quindi per questo si riesce ad ovviare tra mille difficoltà. Quando poi però a queste difficoltà ed a
questi intralci consueti, naturali, inevitabili che ci sono al mattino o nelle altre ore di punta si
inserisce un ulteriore elemento che crea disturbo e quell’elemento potrebbe essere in qualche modo
evitato è chiaro che la situazione assume un livello diverso ed anche un elemento di difficoltà
maggiore, mi riferisco al servizio di nettezza urbana che compie il proprio lavoro nelle vie più
importanti, nelle vie più percorse in quelle ore particolari e che come sappiamo quel lavoro impone
un tempo di attesa che è superiore a quelle che il normale svolgimento del traffico e dei tempi di
attesa comuni. Per esempio io ho fatto un caso singolo che è quello che poi ha determinato, mi ha
determinato a presentare l’interrogazione, qualche giorno fa proprio a due passi dalla scuola Monte
Tabor proprio nell’ora in cui tra le 8.15 e le 8.20 c’è un viavai di gente che porta i figli a scuola,
scendono, ripartono, c’è sempre fila, un automezzo della nettezza urbana, proprio lì in mezzo ha
iniziato ad effettuare lo scarico del cassonetto. Evidentemente la cosa ha generato delle proteste tra
le quali quelle di un cittadino che educatamente è sceso dalla macchina, si è posto vicino al vetro del
camion – dell’automezzo – ed ha fatto un cenno all’autista come per dire “perché proprio adesso?”
la risposta è stata veramente irrispettosa come minimo, ma non nei confronti della persona, nei
confronti di tutti quelli che in quel momento si trovavano in quella situazione, insomma l’autista era
lì, mangiava un panino, si è girato, ha fatto un cenno come per dire “sì, sì va bene” e quindi con
massima arroganza ha continuato a fare quello che faceva. Adesso, io peraltro chiedo pure che in
qualche modo l’autista sia richiamato, io ho indicato il mezzo, l’ora ed ho indicato la targa per cui
questo tipo di comportamento sicuramente non è accettabile, ma chiedo di più se l’amministrazione
ha interesse a sottolineare particolarmente questa esigenza per evitare che nelle vie principali della
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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città, nelle ore di punta che sono conosciute possa svolgersi il servizio che magari potrebbe essere
invece eseguito in tempi successivi. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti la parola
all’Assessore Romagnoli perché rispondere, prego.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Sì, io quando ho visto l’interrogazione ho subito chiesto
al responsabile chiarimenti su questo fatto e l’unità operativa di igiene urbana mi ha prodotto una
memoria scritta su quanto è accaduto. Leggo quello che principalmente risulta rispetto all’orario ed
al mezzo specifico e via discorrendo, non tralasciando anche il discorso complessivo
dell’organizzazione dei percorsi tenendo conto del traffico nelle maggiori vie cittadine; infatti
l’ufficio scrive dicendo che i percorsi degli automezzi per la raccolta dei rifiuti che sono quindi
particolarmente ingombranti sono stati programmati e vengono comunque rimodulati abbastanza
spesso per tenere conto di tutte le problematiche esistenti nelle varie zone della città, però questa
cosa deve collimare anche con gli orari di apertura e di chiusura dell’impianto di conferimento e
smaltimento dei rifiuti, cioè con la discarica che ha degli orari abbastanza stretti, cioè nel senso che...
più che stretti sono tassativi non si può arrivare dopo l’orario, altrimenti ci sono delle difficoltà
grosse. Quindi il servizio di raccolta inizia alle 05.30 della mattina in maniera tale che per le
08.10/08.15 al massimo si dovrebbe aver fatto il primo carico di rifiuti e gli autocompattatori alle
08.30 dovrebbero trovarsi presso la discarica di Moie. Nella programmazione è stata prevista quindi
l’esclusione delle ore di punta perché già alle 08.30 dovrebbero arrivare a Moie in determinate zone
della città, infatti vengono servite – queste – nelle prime ore del mattini, quindi tra le 05.30 e le 07.30
o eventualmente dopo le 09.00, cioè in secondo turno quando tornano dal primo scarico.
L’automezzo specifico, quello targato BT 948 HC, quel giorno specifico stava effettuando lo
svuotamento dell’ultimo cassonetto, l’ultimo della zona prima di andare in discarica, ed il
conducente non pensava di creare disagi agli utenti tanto che alla segnalazione da parte del cittadino
lo stesso annuiva con il capo che condivideva la preoccupazione dell’utente, di spostarsi il più
sollecitamente possibile dalla zona, ora comunque nel tenere conto che il servizio deve essere
organizzato secondo i tre principi del decreto Ronchi e cioè efficienza, efficacia ed economicità che
non stanno solo all’interno del decreto Ronchi ma in una filosofia complessiva, chiaramente non
sempre si riesce a rispettare l’orario delle 08.10/08.15 per lasciare la città, perché? Perché
chiaramente anche i nostri automezzi incontrano i problemi di traffico, avvolte accade questo
purtroppo, è un problema abbastanza increscioso, accade che alcuni rifiuti sono stati abbandonati
fuori dai cassonetti, il che significa che l’utente deve scendere, raccogliere il rifiuto e gettarlo nel
cassonetto e poi svuotare il cassonetto e questo comporta chiaramente dei ritardi notevoli, qui quindi
adesso vedremo come questa cosa è stata più di una volta sollecitata, detta ai cittadini, sono state
anche prese delle iniziative, anche delle sanzioni sono state fatte quando possibile però ecco questo
è un problema che è sempre esistito su cui però bisognerà intervenire quello di cercare di evitare che
ci siano rifiuti fuori dai cassonetti, comunque il comportamento del conducente mi dicono negli
uffici, questo è uno dei migliori elementi all’interno della struttura tant’è che gli è stato assegnato il
servizio nella Zona 1 della città, è sempre presente, puntuale, nelle sue ore di lavoro movimenta 135
cassonetti e raccoglie in media 180 quintali di rifiuti, modifica le percorrenze all’ultimo momento nel
caso in cui si rende conto che è d’intralcio al traffico, tant’è che cerca di evitare che nel secondo
scarico sia effettuato lo straordinario nel pomeriggio, quindi diciamo che in genere non si sono
evidenziati problemi particolari in passato, comunque con lui si è già parlato, il responsabile
dell’ufficio ha già segnalato questo fatto a seguito dell’interrogazione ed il responsabile dell’ufficio
dice che la responsabilità dei conducenti è talmente elevata che avvolte pur di non perdere tempo
siccome si alzano alle 04.30 del mattino mangiano un panino nell’intervallo in cui
guidano...(intervento fuori microfono.)... no, no, no... quindi la questione è stata segnalata, (inc.)
comunque dell’indicazione complessiva di cercare di intralciare per il minor tempo possibile già il
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servizio è organizzato in questo senso, è chiaro ripeto, molto dovremmo cercare di fare educando i
cittadini a non lasciare rifiuti fuori dai cassonetti, questo è fondamentale.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Romagnoli, il collega
Grassetti per dichiararsi soddisfatto o meno, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Velocemente, grazie Presidente,
io ringrazio l’Assessore per l’interessamento e la ringrazio per la sempre precisa e puntuale
attenzione anche nei confronti dell’interrogazione, quindi la dichiarazione della mia insoddisfazione
certamente non è riferita all’Assessore ed alla Giunta ma è riferita alla risposta dell’ufficio; una
risposta che non mi ha dato conferma della volontà precisa di risolvere il problema ma soltanto la
presa d’atto che il problema sussiste; vedete, io voglio sottolineare un fatto, ci troviamo di fronte ad
un periodo in cui l’amministrazione per mezzo dei suoi strumenti e quindi dei suoi uffici pretende
nei confronti della cittadinanza, in particolare in tema di viabilità particolare attenzione e c’è quella
che è stata definita tolleranza zero, quella tolleranza zero che io per certi versi condivido, per molti
altri no, comunque pretende e chiede ordine e rispetto, allora a proposito di questo e faccio presto, io
voglio dire che alcuni giorni fa in virtù di questo principio per la tolleranza zero, io spero che il
dirigente mi ascolti visto che è dietro la porta nella sala Giunta, alcuni Vigili Urbani alle 07.30 del
mattino hanno multato i baristi che andavano a prendere le paste da Bardi per venderle nel loro bar,
alle 07.30 del mattino per il corso dopo che per 30 anni di fila...(intervento fuori microfono.)...dopo
Presidente spiego il nesso con questo discorso, c’era stata una prassi in virtù della quale questo non
era mai successo. Adesso io non contesto il fatto che siano stati multati quelli che erano per il corso
e per il corso non ci dovevano andare, ma dopo 30 anni prima di mettere due Vigili che fanno la
multa, vogliamo avvisarli dicendo guarda che da oggi in poi tolleranza zero, per il corso non ci si
passa più. Ecco! Allora, questa forte rigidità dell’amministrazione nei confronti della collettività non
può essere a senso unico, altrettanta rigidità deve esserci all’interno dell’amministrazione per
consentire alla comunità di poter vivere le proprie ore ed i propri momenti con fluidità ed evitare fino
alla fine che si crei un intralcio, nel momento in cui un intralcio – e non faccio riferimento solo a
questo ultimo caso perché ciascuno di noi ha visto situazioni di questo tipo – sussiste, io penso che
non sia del tutto opportuno porsi a difesa della situazione o dell’intralcio, o della difficoltà
sottolineando ed evidenziando alcune difficoltà d’orario ma piuttosto bisognerebbe applicare quella
stessa tolleranza zero principalmente nei confronti di se stessi e trovare il modo di risolvere il
problema con riferimento allo scarico di Moie o comunque riorganizzare meglio il servizio. Io sono
convinto che questa interrogazione abbia sensibilizzato certamente ancora di più di quello che già
poteva essere non solo l’amministrazione ma anche i dirigenti ed anche il servizio e mi auguro che
nel futuro le cose migliorino, diversamente sono pronto a presentare altri documenti di questo tipo,
grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, passiamo al punto
quattro.
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DOMANDA DI ATTUALITA’ DEL CONSIGLIERE COMUNALE BELLUZZI GIOACCHINO
DEL GRUPPO FORZA ITALIA
Facendo seguito ad alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale dell’ex Sindaco di Jesi e
dell’Assessore Sabrina Priori relativamente a “FUNZIONARI IN FUGA” Le chiedo di informare
con cortese sollecitudine il Consiglio Comunale in merito a quanto pubblicato.
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COMMA N. 4 - DELIBERA N.209 DEL 19.12.2003
COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (DOMANDA DI
ATTUALITA’ DEL CONSIGLIERE COMUNALE BELLUZZI GIOACCHINO DEL GRUPPO
FORZA ITALIA)
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Tra le comunicazioni del Sindaco
l’amministrazione è chiamata a rispondere ad una domanda di attualità posta dal Consigliere – Vice
Presidente – Gioacchino Belluzzi in merito alla fuga dei funzionari. Quindi, per rispondere a questa
domanda, do la parola al Vice Sindaco Paolo Cingolani, prego...(intervento fuori microfono.)...
scusa, hai perfettamente ragione, scusa Gioacchino è stato un mio errore, scusa. Per l’illustrazione
della domanda il collega Belluzzi prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Signor Presidente e signor Vice
Sindaco non è che io nella domanda faccio riferimento a fuga di dipendenti comunali, io faccio
riferimento ad un articolo pubblicato sulla stampa locale intitolato fuga di dipendenti comunali,
allora a me sembra strano che in questo Consiglio Comunale abbiamo perso nel passato alcune ore
su una delibera relativa alla messa in mobilità del comandante dei Vigili Urbani Caioni che andava in
altro Comune e ne abbiamo discusso credo un ora, un ora e mezza facendo anche considerazioni
per la gran parte positive rispetto a questo funzionario ed in questa occasione... che poi tra l’altro
funzionario dirigente che credo a gennaio dovrebbe ritornare presso di noi se le mie informazioni
non sono errate. E qui sono andate via per loro scelta due dipendenti comunali che hanno retto per
lungo tempo il servizio personale l’una e per lungo tempo la Dr.ssa Sabbatini è stata diciamo
l’artefice di tutto il processo di regolamentazione del Consiglio Comunale, delle Commissioni, delle
Circoscrizioni, dello statuto del Consiglio Comunale con l’allora Presidente Animali abbiamo
partecipato credo a decine e decine di riunioni per questa fase istituzionale e regolamentare, è stata
l’artefice di un processo di informatizzazione per quanto riguarda le relazioni esterne, per quanto
riguarda l’ufficio relazioni con il pubblico, in questo Consiglio Comunale non si dice niente. Allora,
io ho fatto i miei rallegramenti all’amico Sindaco di Fabriano per la scelta che ha fatto ma credo che
in questo Consiglio Comunale qualcosa bisognerà pur dire. Io siccome credo di conoscere
abbastanza bene le cose che si dicono e che non si dicono all’interno di questa amministrazione
comunale, qualche dubbio mi viene, perché sono andate via due persone che questo Consiglio
Comunale ha potuto verificare alcuni atti e mi riferisco espressamente a pareri riferiti ad alcune
delibere relativamente alla possibilità o alle metodologie di assunzione del direttore generale, caso
strano c’era un parere contrario di una funzionaria e su un’altra cosa per quanto riguardava le
metodologie di assunzione c’era un parere che confermava tra l’altro quanto da me espresso in un
atto presentato all’amministrazione comunale. Di questo non si è parlato per niente. Allora, è una
nuova cultura nella gestione del personale che viene fatta in questo Comune? Punto uno. Se sì
siamo sulla cattiva strada. È un nuovo metodo di rapportarci con il personale? Se sì siamo sulla
cattiva strada, ma siamo ancora su una strada ancora più brutta se si pensa che alla prima – guarda
caso – riunione della Commissione di Garanzia e Controllo nella quale abbiamo invitato gli
esponenti del nucleo di valutazione due, perché il direttore generale che presiede giustificato non ha
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potuto partecipare, qui si è capito qualcosa, in questa amministrazione nei rapporti tra personale e
dirigenti qualche problemino c’è, tra amministrazione e funzionari qualche problemino c’è, se si
pensa che quest’anno probabilmente non potrà essere oggetto di valutazione, perché credo
un’amministrazione comunale che consegna il PEG ai propri dipendenti il 31 ottobre non si può
pensare che il nucleo di valutazione valuti 2/11 di attività, non sono valutati in nessun posto in cui c’è
una corretta valutazione e gestione del personale. Allora, di fronte a questo gradirei capire se
l’amministrazione comunale è cosciente di quello che sta succedendo a livello di funzionari e
dirigenti, se questa prima – come ha chiamato il giornale e non io – fuga è prodromica di altre fughe
o è prodromica di altri grossi problemi per quanto riguarda la gestione del personale del Comune.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, per rispondere
l’Assessore Priori.
ASSESSORE – PRIORI: Rispondo con piacere da un lato perché sono lieta di parlare di questo
argomento in Consiglio Comunale e con fatica dall’altro. Con piacere perché parto da una
considerazione che è la stessa che ho fatto alcuni giorni fa in occasione di una Conferenza di
Direzione tra i dirigenti e la Giunta e quindi è la stessa cosa che dico oggi che ho detto ai dirigenti.
Nella storia del Comune di Jesi noi possiamo vantare una qualità, una storia importante dal punto di
vista della formazione dei nostri dipendenti e dei nostri quadri, io da un anno e mezzo ho preso
l’Assessorato al Personale che non è sicuramente cosa semplice, ho potuto constatare di fondo una
cosa, cioè per la maggior parte dei nostri funzionari, dipendenti ed anche dirigenti, lavorare per
l’amministrazione comunale è impegnare molto del proprio tempo e molta della propria fantasia,
della propria creatività, della propria cultura e spesso anche fare un po' di più di quello che si è
richiesto. Limiti, individualità, però la passione c’è. In questo caso in particolare nei confronti dei
due funzionari, la Dr.ssa Sabbatini e la Dr.ssa Dolciotti, queste due caratteristiche sono
estremamente evidenti. Mi permetto ogni tanto, dicevo: “brava Paola” e Paola rispondeva “perché
mi dici brava?” dico “perché a questa cosa io non ci avevo pensato, il fatto che tu riesca a darmi un
elemento in più ovviamente è d’aiuto per l’amministrazione e per la città” e quindi ridico che il
nostro Comune è stato in grado di produrre e di acculturare, di formare, di far crescere in maniera
autonoma, libera e costruttiva molti dipendenti. Non è un caso che Comuni a noi vicini approfittino
in qualche modo di questo lavoro che è stato fatto dall’amministrazione comunale e che quindi
provino a cercare dei buoni dirigenti. Con molto rammarico per l’amministrazione comunale ma con
anche orgoglio e soddisfazione posso dire che due nostre dipendenti che fino a ieri erano
funzionarie, cioè UOP, all’interno dell’amministrazione comunale con un ruolo estremamente
importante oggi sono una – la Dolciotti – dirigente del personale ed organizzazione riforma dell’ente
al Comune di Fabriano e Paola Sabbatini dirigente responsabile di Servizi Sociali, Servizi Educativi,
Cultura URP e Segreteria Generale mi sembra. Quindi abbiamo dato una buona mano sicuramente e
quindi di questo sono molto orgogliosa, sono orgogliosa del fatto due nostre dipendenti siano
diventate dirigenti in un Comune vicino a noi, di dimensioni similari alle nostre con una
organizzazione indubbiamente più semplice rispetto alla nostra, quindi potranno portare un buon
aiuto alla crescita del territorio, di questo sono contenta. Mi dispiace per noi, questo è chiaro, mi
dispiace per noi perché avremmo potuto organizzarci in modo anche differente forse, in parte io
credo che attenga una scelta individuale da parte loro, in parte anche ad una questione oggettiva,
cioè se pensate che il nostro Comune ha 10 dirigenti non eravamo nelle condizioni di togliere
dirigenti e di metterne altri quindi credo che sia una crescita professionale e culturale che
l’amministrazione comunale non poteva non consentire a due persone, cioè non avrei mai impedito
personalmente a due nostre responsabili di fare questo tipo di salto dal punto di vista professionale e
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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personale. Sulle altre domande che poneva, e sulle preoccupazioni, che...(intervento fuori
microfono.)... hai ragione... che poneva Belluzzi, direi che il Direttore Generale si è impegnato ma
anche il Sindaco l’ha detto in Consiglio Comunale a portare una proposta quindi a verificare quali
sono le condizioni oggettive all’interno dell’amministrazione comunale, sembra che la data sia
quella di martedì prossimo, mi auguro che da martedì prossimo riusciremo a discutere insieme alla
Direzione Generale dell’amministrazione comunale su questioni concrete. A quel punto potremmo
anche verificare anche con il Consiglio Comunale perché poi è stato lo stesso Sindaco ad impegnarsi
su una interrogazione mi sembra di Serrini che avrebbe reso partecipe il Consiglio Comunale e
quindi in quel momento verificheremo quali sono le diverse organizzazioni del Comune ed anche
quali sono le proposte di crescita, valutiamo e discutiamo. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, la parola al collega
Belluzzi se vuole per dichiararsi soddisfatto o meno come per le interrogazioni quindi. Prego
Belluzzi.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Dichiararsi soddisfatto sarebbe
un’offesa al pudore, io apprezzo quello che dice l’Assessore Priori perché forse ha subito ed ha
sofferto questo problema più di un consigliere comunale, io non sono affatto d’accordo sulle
risposte che mi sono state date, conosco i parametri retributivi e le differenze, ritengo che
l’amministrazione comunale avrebbe potuto far tutto il possibile per non perderci dei funzionari seri
che hanno dato buoni risultati, non l’ha fatto, era nella regola delle cose, se voi leggete il mio
intervento in Consiglio Comunale quando parlammo di alcune valutazioni fatte e di alcuni pareri
espressi dai dirigenti si capisce che anticipato assoluzioni e scelte che comunque sia si sarebbero
state fatte. L’amministrazione comunale non ha fatto niente per tenersi dei validi funzionari, ripeto,
validi funzionari che hanno anche una idea opposta a quella che posso avere io ma con le quali da
oltre 25 anni che sono in Consiglio Comunale mi sono sempre confrontato correttamente e le ho
viste a disposizione, quindi non sono soddisfatto, credo che sia io personalmente sia la
Commissione di Controllo e Garanzia affronterà questo problema nei confronti dei funzionari, dei
dipendenti, del personale per una situazione di malessere e di non gestione, lo affronteremo sia in
termini istituzionali, sia portando gli argomenti in Consiglio Comunale, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, io a questo punto
approfitto di questa domanda di attualità convinto un po' di interpretare lo stato d’animo di tutto il
Consiglio Comunale, vorrei formulare qui in Consiglio Comunale innanzitutto un attestato di
apprezzamento per il lavoro che sia la Dr.ssa Sabbatini che la Dr.ssa Dolciotti hanno dato come
contributo personale, professionale ai lavori del Consiglio Comunale sappiamo in alcune, in molte
occasioni quanto sono stati preziosi i loro contributi, la loro professionalità ed un ringraziamento
quindi per questo, ovviamente la Dr.ssa Sabbatini e la Dr.ssa Dolciotti sono entrambe in aspettativa,
quindi mi auguro che al più presto ritornino qui nella struttura del Comune di Jesi, allo stesso tempo
auguro ad entrambe soddisfazioni per queste nuove attività, per questa esperienza lavorativa e
professionale che migliora sicuramente il loro stato in un Comune tra l’altro vicino al nostro. Detto
questo abbiamo concluso la parte relativa alle interrogazioni ed alle comunicazioni del Sindaco,
chiedo a questo punto alla Segreteria del Consiglio Comunale di procedere all’appello, prego.
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Si procede all’appello nominale.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: 19 presenti seduta valida, nomino scrutatori i
colleghi: Lillini, Albanesi e Brazzini. A questo punto colleghi vi informo che l’organizzazione dei
lavori, ieri sera in Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso di affrontare questa mattina tutte le
pratiche ordinarie, quindi rimandiamo a dopo pranzo, alla seduta pomeridiana, gli ordini del giorno e
le mozioni. Andiamo avanti con i lavori fino alle ore 13 poi facciamo una pausa pranzo per riniziare i
lavori alle ore 15.00, l’altra considerazione fatte all’unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo
anche con un pressante appello a tutti i consiglieri comunali è di rispettare cari colleghi gli orari
previsti per l’inizio dei lavori, stamattina non siamo stati molto coerenti con questo appello
condiviso ieri sera alla Conferenza dei Capigruppo, vi prego per la seduta pomeridiana di essere qui
alle 15.00 in orario, in modo che possiamo concludere stasera i lavori ad un ora decente,
considerando appunto che questa sera dobbiamo affrontare e quindi esaurire tutte le mozioni ed
ordini del giorno che abbiamo in programma. Tra l’altro alcuni ordini del giorno da tempo debbono
essere affrontati, quindi rimandati dai precedenti Consigli Comunali quindi questa sera... (fine lato A
– I° cassetta)...l’ultimo Consiglio Comunale dell’esercizio 2003, dell’anno 2003 dobbiamo esaurire,
credo che sia giusto farlo, tutti i punti all’ordine del giorno. A questo punto passiamo al punto
cinque.
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COMMA N. 5 - DELIBERA N.210 DEL 19.12.2003
PRESA D’ATTO DELLE MANCATE COMUNICAZIONI DEI RILIEVI SUL VERBALE DELLA
SEDUTA CONSILIARE DEL 27.10.2003
Escono Belluzzi, Grassetti e Montaruli
Sono presenti in aula n.18 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Apriamo le votazioni per il punto 5:
Presenti n.
18
Astenuti n.
00
Votanti n.
18
Favorevoli n. 18
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 5 viene approvato all’unanimità con
18 voti a favore su 18 presenti.
Passiamo al punto 12.
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COMMA N. 12 - DELIBERA N.211 DEL 19.12.2003
CONCESSIONE CITTADINANZA ONORARIA “CITTÀ DI JESI” A PADRE ALEX
ZANOTELLI
Entrano Grassetti e Rocchetti ed esce Perta
Sono presenti in aula n.20 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Illustra la pratica l’Assessore Animali prego.
ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, la consulta per la pace propone al Consiglio
Comunale di concedere la cittadinanza onoraria a Padre Alex Zanotelli Missionario Comboniano,
figura che credo sia conosciuta da tutti e che vuole essere anche quest’anno in occasione della
Giornata della Pace del 6 gennaio, una occasione di forte valorizzazione sia degli ideali che dei valori
che stanno dietro all’attività della Giornata della Pace stessa, sia anche di riconoscere in figure del
nostro tempo dei testimoni di valori quali la pace, l’integrazione e la solidarietà. Rispetto quindi alla
proposta che la Giunta ha inteso condividere, io aggiungo semplicemente il fatto che dopo la
cittadinanza benemerita conferita quest’anno a Gino Strada, Cittadinanza Onoraria, c’è anche una
volontà di intraprendere un percorso più di carattere progettuale che porti la città di Jesi a dare
significato e riconoscere l’impegno e l’attività di figure della nostra epoca che sono testimoni di
alcuni valori, quindi anche in questo senso si inserisce il riconoscimento a Padre Alex Zanotelli dopo
quella di Gino Strada qualche mese fa all’inizio del 2003. In questo senso anche il Consiglio
Comunale ritengo possa svolgere un ruolo di alta autorevolezza proprio ecco nel momento in cui
vede elevati i valori e le caratteristiche con le quali si conferisce un’onorificenza così importante.
Quindi poi a seguito di questo riconoscimento, Padre Alex Zanotelli sarà a Jesi nelle giornata del 6
gennaio ed incontrerà al PalaSport la città, le associazioni e quanti vorranno conoscere la sua
esperienza che è una esperienza di missione e di testimonianza in una zona dell’Africa dove non
solamente ci sono stati e ci sono problemi di mantenimento dell’ordine ma ci sono problemi anche
più seri legati alla quotidianità delle persone ed alla sopravvivenza di popoli di quel territorio.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, ho prenotato il collega
Grassetti, prego collega.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. Velocemente
ho in qualche modo introdotto l’argomento che vorrei trattare in Conferenza dei Capigruppo, non lo
approfondisco in questa sede perché non è opportuno e non è il caso, a parte qualche questione sul
ruolo e sul modus operandi della Consulta per la Pace che avremmo occasione di trattare
successivamente nell’ambito della discussione su un ordine del giorno presentato dalla stessa, io
vorrei ricordare all’amministrazione e visto che ci siamo anche alla Consulta per la Pace che questo
tipo di iniziative sulle quali non esiste discussione quanto al voto favorevole di questo gruppo,
bisognerebbe tuttavia avere il tempo di poterne discutere nel merito, nell’opportunità ed a
quant’altro gira intorno all’argomento in tempi congrui in modo da non trovarsi dalla sera alla
mattina o da una settimana, da quando viene cioè notificato l’avviso dell’ordine dei lavori del
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Consiglio Comunale, perché ci sia maggiore libertà in scelte e valutazioni, nelle comprensioni dei
motivi per cui si sceglie tra tantissimi benemeriti che ci sono nel mondo una persona – ripeto –
rispetto alla quale e rispetto all’impegno della quale assolutamente non vi è altro se non chinare il
capo e rispettare profondamente chi è e quello che fa, però è anche vero che probabilmente va
concesso a questo Consiglio Comunale il tempo per operare una valutazione di più ampio respiro e
poter evitare che tra tanti benemeriti se ne scelga uno automaticamente escludendo tutti gli altri,
quindi concludo confermando il voto favorevole alla proposta da parte di questo gruppo ma
insistendo nel chiedere maggior attenzione anche verso il Consiglio Comunale per quanto riguarda
queste questioni, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, è prenotato il
collega Balestra, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Il gruppo dei DS è favorevole a questa
concessione a questo uomo di fede e di pace, alla concessione alla cittadinanza ad Alex Zanotelli,
una persone che si è impegnata sia in Africa per tutta una serie di questioni, anche sulla questione
importante di cui discuteremo anche più tardi che è quella della guerra e tutta questa serie di
cittadinanze onorarie distinguono la nostra città in un ambito, secondo me, quello regionale ed
anche nazionale per un filo comune che le lega e per una sequenza che fa sì che noi ci dobbiamo
sempre più impegnare, sempre più – come dire – scavare, portare i cittadini verso una coscienza
comune, verso una coscienza condivisa, verso una coscienza fattiva nel lavorare sempre e
comunque in ogni dove per la pace e per far sì che questa pace entri nello spirito e nella coscienza di
ogni cittadino della nostra città e anche fuori città.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra, collega Meloni
prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Semplicemente per dire che siamo
contenti di questa proposta e nello stesso tempo condividiamo anche la richiesta contenuta
nell’intervento che poco fa ha fatto il Consigliere Grassetti, non per entrare nel merito e giudicare le
proposte o meno sulla cittadinanza onoraria ma per aderire e perché il consenso ed il voto siano
ancora più consapevoli, quindi in questo caso per quanto mi riguarda personalmente non avevo
bisogno di avere informazioni riguardo alla persona di Alex Zanotelli ed ho cercato modestamente di
ricollegare ed anche di capire quale motivazione ci fosse sotto, la motivazione di una continuità con
quello che è accaduto l’anno scorso a partire dal 6 gennaio e penso che su questa scia ci si possa
riagganciare certamente questo evento del prossimo 6 gennaio e propongo e sollecito che Jesi
diventi appunto il 6 gennaio un luogo ed un tempo per riflettere, per formarci e per agganciare
ancora di più il nostro cuore e le nostre intelligenze alla cultura della pace. Penso che possa costituire
un appuntamento sul quale non solo Jesi ma anche i territori, il territorio intorno a Jesi e non solo,
perché l’anno scorso l’affluenza è stata così numerosa da confini fuori regione, che possa costituire
Jesi il 6 gennaio questo momento arricchente dal punto di vista della crescita nei confronti della
cultura della pace.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni, ho prenotato il
collega Giuliodori prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, anche noi ovviamente siamo
d’accordo nel dare ad Alex Zanotelli questo riconoscimento, un riconoscimento che è in sintonia
con la storia più recente della nostra città, una storia nella quale l’elemento pace, il valore pace,
l’impegno per la pace è sempre stato importante ed oserei dire caratterizzante. Sono anche
d’accordo perché Zanotelli rappresenta un ordine sacerdotale e religioso che è quello dei
Comboniani il quale si sta caratterizzando sempre più in questi ultimi decenni per l’impegno intenso
sino al limite del sacrificio umano nelle zone più disagiate del nostro pianeta e lo fa con uno spirito
laico, se è possibile usare questo termine, cioè senza mettere al primo punto i valori che pur
ovviamente ci sono della religione, della fede ma mettendo al primo punto i valori dell’impegno
sociale, dell’impegno politico e della valorizzazione dell’essere umano. Lavorano in Brasile,
lavorano nelle zone più difficili dell’America del Sud, dell’Africa, permettetemi questo riferimento
personale, io ho un’amicizia ormai da tanto tempo, da quando ero piccolo, con una suora di un
paese qui vicino che è di questo ordine e so l’impegno, le sofferenze ma nello stesso tempo la gioia e
l’opera di elevazione umana che svolgono e quindi anche il riconoscimento è anche a questo ordine,
fatto di impegno, di serietà, di rigore e di valorizzazione dell’uomo nelle varie parti del mondo,
grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, collega Brunetti
prego.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): Grazie Presidente, anche noi diamo il nostro voto
favorevole alla concessione della cittadinanza onoraria ad Alex Zanotelli, è chiaro che chi opera in
circostanze di grossa difficoltà e quindi di soffocamento dei diritti primi tra tutti quelli primari ad una
esistenza dignitosa ha il nostro riconoscimento, quindi Jesi si è caratterizzata più volte per questa
concessione della cittadinanza onoraria a cittadini che operano in circostanze difficili. Tuttavia io
condivido anche le osservazioni fatte dal Consigliere Grassetti, noi crediamo che dovremmo come
Consiglio Comunale, come amministrazione tutta, un attimo rivedere, aggiornare i criteri delle
concessioni per le varie benemerenze che poi concediamo per poter fare una valutazione la più seria
e ponderata possibile con parametri più oggettivi perché è chiaro che potremmo concederla ad
alcuni ed escluderla ad altri, quanto meno per poter essere messi a conoscenza tutti noi, non solo ma
anche la città, sulle varie motivazioni; sicuramente questa è un’opera, ne parlavamo ieri, avevamo
già intrapreso, avevamo dato mandato a qualcuno di intraprendere, crediamo sia opportuno rivederla
migliorandola ed integrandola. Confermo il nostro voto favorevole.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti, non ho altre
prenotazioni quindi l’Assessore Animali per una breve replica finale, prego Assessore.
ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, non entro nel merito, perché è giusto così, della
proposta ma rispetto ad alcune osservazioni legittime che avanzava il collega Grassetti, io ricordo
solo che la Consulta per la Pace istituita con delibera del Consiglio Comunale ha un proprio
regolamento di dinamica operativa approvato proprio dal Consiglio Comunale, quindi ecco rispetto
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alle istanze che avanza, lo fa nel pieno rispetto del regolamento. Per quanto riguarda invece l’aspetto
che è inerente alla concessione di onorificenze da parte del Comune di Jesi anche questa come altre
è avvenuta nel pieno rispetto della delibera di Consiglio Comunale del 1985, adesso non ricordo il
numero, rispetto alla quale io avanzo anche al Presidente del Consiglio una preghiera, cioè quella di
riprendere quella delibera dell’85 che io per alcuni aspetti ritengo datata e con le competenze
dell’ufficio di Presidenza e della Conferenza dei Capigruppo rivederne i criteri affinché possiamo in
qualche modo poi esercitare meglio come istituzione il conferimento di tutte le onorificenze sia per
quanto riguarda le cittadinanze benemerite che quelle onorarie che altri tipi – tra virgolette – minori
di riconoscimenti che possono venir chiesti all’amministrazione comunale nel corso dell’anno,
penso ad esempio ad una serie di istanze che avanzano associazioni di volontariato, non faccio i
nomi, che poi stanno sempre in quel solco tra un riconoscimento ed un altro, se è giusto o meno
quel riconoscimento, quindi ecco, secondo me c’è l’esigenza Presidente di un nuovo, un piccolo
regolamento che disciplini questo tipo di aspetto della vita amministrativa.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore. Rispetto a questo sono
d’accordo, tra l’altro come qualche Consigliere ricordava – credo Brunetti – avevamo affrontato
questa questione, la necessità di rivedere in qualche modo quella vecchia delibera appunto con cui si
davano alcune coordinate per conferire queste onorificenze, rivederla e riproporre in Consiglio
Comunale un regolamento partecipativo, nel senso che poi giustamente come diceva Grassetti
bisogna trovare pure una forma per cui si coinvolga pure il Consiglio Comunale su queste proposte.
Per la verità credo che la I^ Commissione avesse in qualche modo iniziato a valutare con l’ausilio
della Dr.ssa Sabbatini se non sbaglio, quindi adesso si tratta di riprendere o in I^ Commissione o in
Conferenza dei Capigruppo questa questione e quindi il mio impegno e quello di – insieme alla
Presidente della I^ Commissione – verificare a che punto siamo e accelerare eventualmente questo
iter. A questo punto pongo in votazione il punto 12:
Presenti n.
20
Astenuti n.
00
Votanti n.
20
Favorevoli n. 20
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 12 viene approvato all'unanimità con
20 voti a favore su 20 presenti. Abbiamo l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni per
l’immediata esecutività del punto 12:
Presenti n.
20
Astenuti n.
00
Votanti n.
20
Favorevoli n. 20
Contrari n.
00
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Immediata esecutività approvata con
medesima votazione.
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COMMA N. 13 - DELIBERA N.212 DEL 19.12.2003
NORME REGOLAMENTARI PER I TRASPORTI FUNEBRI. APPROVAZIONE
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho fatto chiamare l’Assessore che è riunito,
dovrebbe arrivare in questo momento... chiedo scusa al collega Brazzini che si è prenotato.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Colleghi per favore, quindi ha prenotato il
collega Brazzini, prego collega.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Ma, niente, mi dispiace che ancora
una volta si debba sottolineare questo modo di organizzare il Consiglio Comunale però ne abbiamo
parlato ieri, non mi dilungo sulla questione, passo al dunque io volevo dire riguardo a questa
questione che come lo scorso hanno c’è stata una proroga ha dato l’occasione di parlare di questo
servizio che un tempo veniva svolto nella nostra città anche dall’amministrazione comunale, io
vorrei rimarcare che sono veramente dispiaciuto che nonostante sia trascorso tanto tempo
dall’ultima volta in cui abbiamo discusso questo regolamento comunale, che non mi siano giunte
delle delucidazioni precise in merito al fatto che l’amministrazione comunale che gestiva questo
servizio – mi ricordava il compagno Cesare Serrini – i Socialisti di allora avevano messo in atto e che
sicuramente sarebbe stato per l’amministrazione comunale un servizio veramente per la città nel
senso di assistenza anche perché io ricordo bene che l’amministrazione comunale calmierava quelli
che erano i prezzi a quel tempo per i trasporti funebri tanto che era di molto inferiore ai prezzi che
venivano applicati nel mercato. Certamente questo mi lascia un po' perplesso, un amministrazione di
centro sinistra che aveva prospettato alla città un determinato servizio che in altre città peraltro mi
risulta venga fatto ancora dall’amministrazione comunale, o in aziende speciali, o con quant’altro
che un’altra amministrazione che si ritiene essere di centro sinistra abbia in pratica smantellato
questo servizio. Qui non abbiamo nemmeno più il numero legale, non so per chi parlo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Allora colleghi, sospendo la seduta per 5
minuti, perché così non possiamo continuare.
La seduta viene sospesa per 5 minuti.
Viene effettuato l’appello nominale.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: 18 presenti la seduta è valida. Collega
Brazzini prego, scusa per l’interruzione.
Entra Albanesi
Sono presenti in aula n.19 componenti
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Concludo rapidamente anche
perché mi rendo conto che qualsiasi intervento potrebbe essere superfluo quindi non ritengo che a
questo punto ci siano altre parola da aggiungere, pero il concetto che volevo far passare era questo,
in un momento in cui l’amministrazione comunale si trova in difficoltà finanziarie o per proprie
cause o per cause dipendenti da altre volontà, io mi rendo conto che bisogna trovare il sistema per
fare azienda ecco, è un termine per un Comune un po' pesante, però la realtà è questa, un servizio
produttivo, per ammorbidire di più, però mi sembra che in questa ottica l’amministrazione comunale
e di questo me ne dispiaccio perché mi ricordava nuovamente – lo dico con orgoglio – che l’allora
Assessore e compagno Cesare Serrini aveva portato avanti questa iniziativa di questa impresa di
servizi di trasporto funebre, con risultati per i cittadini senza dubbio evidenti che sia stata smantellata
e che purtroppo anche parlando con l’Assessore nell’intervallo non si può sapere con certezza il
motivo per cui l’amministrazione comunale ha praticamente smantellato questo servizio. Era questo
il problema che volevo sottoporre anche perché credo che l’Assessore mi possa dare anche per
iscritto una risposta che possa soddisfare almeno la mia curiosità e quindi ringrazio l’assemblea,
grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, l’Assessore
Montecchiani per rispondere, prego.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Credo di aver capito in cosa consista la tua
perplessità, dunque ci fu credo all’inizio degli anni ’90 un decreto ministeriale in cui evidenziava che
il precedente decreto regio del ’25 fosse concorrenza sleale tra ditte che esercitavano il trasporto
funebre, questa fu la scelta che l’amministrazione comunale fece, oggi è un’ulteriore passo avanti,
l’amministrazione negli anni ’90 si tenne la possibilità di privativa, oggi liberalizziamo
completamente il servizio del trasporto funebre.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega Brazzini per
dichiarazione di voto, prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Niente, ringrazio della risposta data
ma io volevo sottolineare che comunque certe altre amministrazioni hanno potuto, nonostante
questa legge che l’Assessore dice sia sopraggiunta, detenere e fare questo servizio allora non vedo
perché l’amministrazione comunale abbia subito accantonato l’impossibilità dell’amministrazione a
continuare questo servizio quando altre amministrazioni lo fanno, era questo il punto, comunque
voterò a favore perché è giusto che ci sia la concorrenza anche in questo delicato settore della vita
della nostra comunità, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, non ho altri
interventi quindi pongo in votazione il punto 13:
Presenti n.
19
Astenuti n.
00
Votanti n.
19
Favorevoli n. 19
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Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 13 viene approvato all'unanimità, 19
voti a favore su 19 presenti. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività:
Presenti n.
19
Astenuti n.
00
Votanti n.
19
Favorevoli n. 19
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
identica votazione, 19 voti favorevoli su 19 presenti.
A questo punto approfittiamo della presenza dell’Assessore Montecchiani, vi chiedo una cortesia
anche così per lavorare più speditamente, di passare al punto 16 che è un’altra pratica che riguarda
l’Assessorato della Montecchiani.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 16 - DELIBERA N.213 DEL 19.12.2003
APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI ESERCIZIO ASCENSORE ADIBITO A SERVIZIO DI
PUBBLICO TRASPORTO DI VIA MURA ORIENTALI – PARCHEGGIO ZANNONI
Sono presenti in aula n.18 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi se siete d’accordo affrontiamo
questo punto, prego Grassetti.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io mi riservo di compiere
l’intervento dopo una breve illustrazione da parte dell’Assessore se è disponibile.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, Assessore Montecchiani prego.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, il contratto di esercizio degli impianti
altimetrici è questione complessa che non attiene ai tempi di collaudo dell’ascensore stesso, il
contratto di esercizio prevede la nomina di un responsabile di tale esercizio e l’enunciazione in
delibera di contratto dell’apertura dell’impianto altimetrico in cui siano previsti i tempi di apertura e
chiusura, questo è il senso della pratica del contratto di esercizio.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, prima di dare la parola al
collega Grassetti, volevo informarvi che è stato presentato un emendamento da parte di Gregorio
Gregori del gruppo La Margherita ed il testo dell’emendamento è il seguente: si propongono i
seguenti emendamenti: nella premessa alla seconda pagina, quinta riga, si sostituiscano i termini
dell’orario pomeridiano attualmente indicati dalle 15.00 alle 20.00 nei seguenti: 15.30/20.30 quindi
questo è il senso dell’emendamento che è composto da due parti, la seconda è immediatamente
dopo “feriali” aggiungere “...nonché nelle maggiori festività ed in occasione di particolari
manifestazioni cittadine che comportino un particolare afflusso di persone al centro.” Quindi il
collega Gregorio chiede che oltre ai giorni feriali, di inserire anche quelle giornate particolarmente
importanti in termini di festività o quant’altro. Questo è l’emendamento proposto dal collega
Gregorio Gregori, a questo punto era prenotato il collega Grassetti? ...(intervento fuori
microfono.)... va bene, comunque il senso è semplice, nel senso che intende posticipare di mezzora
nel pomeriggio sia l’apertura che la chiusura e che sia aperto l’ascensore non solo nei giorni feriali
ma nelle festività, diciamo così, anche cittadine o quant’altro. Allora, collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Allora, mi pronuncio subito sugli
emendamenti rispetto ai quali sono favorevole e peraltro sono scritti anche molto bene e mi
complimento per questo con il collega Gregori. A parte la questione dei tempi, io credo che questo
sia uno dei pochi momenti in cui c’è la possibilità di portare in Consiglio la questione dell’ascensore
di via Mura Orientali che appunto collega le stesse con il parcheggio di via Zannoni. Siamo tutti
contenti e felici che questo ascensore finalmente sta prendendo la via dell’azione perché è da tanto
che si dice che deve entrare in funzione ma in realtà prima c’è un rinvio, poi ce n’è un altro, poi ci
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sono dichiarazioni ufficiali sulla stampa che l’ascensore si apre, che si apre sotto natale poi in realtà
tutto questo non succede e l’ascensore resta sempre chiuso. Tutto questo ci incuriosisce moltissimo,
non solo noi dell’opposizione ma credo tutti i cittadini, per capire quale è il vero problema per il
quale non riusciamo ancora ad attivare questo ascensore. L’iniziativa è certamente opportuna visto
l’obiettivo di realizzare una vera area pedonale in centro, diciamo che questo ascensore non è la
panacea di tutti i mali, diciamo che è un contributo per arrivare alla soluzione; ho gradito molto
l’annuncio da parte del Sindaco qualche giorno fa, letto sul giornale, secondo il quale c’è anche un
progetto di un altro ascensore che verrà realizzato e che porterà i cittadini da porta Valle fino al
teatro Pergolesi. Mi complimento, continuo a dire che la via da seguire è quella di realizzare impianti
di risalita intorno al perimetro della città, per quanto mi riguarda preferisco agli ascensori le scale
mobili, tuttavia purché ci sia la possibilità da parte dei cittadini di entrare in centro senza problemi e
di svuotare appunto per questo il centro dalle autovetture. Però guardando l’ascensore, io non so chi
l’ha progettato, non so chi ha fatto il progetto per questo ascensore, certo che io ho tutte le
caratteristiche fuorché quelle di poter entrare nel merito delle ragioni tecniche sulle quali è stato
realizzato il progetto e quindi dichiarandomi profondamente profano tuttavia vorrei sollevare
qualche perplessità e qualche curiosità in attesa che le stesse vengano in qualche modo evase, di
questo genere: questo ascensore ...(fine lato B – I° cassetta)... sembra piuttosto distante dal
parcheggio Zannoni e non solo, dal parcheggio Zannoni per raggiungere l’ascensore stesso, a parte
un tratto piuttosto stretto di superficie calpestabile di diversa dal verde, vi sono numerosi scalini e vi
è un percorso alternativo ad uso svantaggiati fisici, motori che compie un raggio piuttosto ampio e
che secondo me impone a questa categoria di persone un grosso sforzo, tanto che nel momento in
cui arrivano all’ascensore se non hanno il motorino alla carrozzella arrivano stremati. Questa è la mia
sensazione, mi chiedo e chiedo non era possibile e se no perché realizzare questo ascensore ad una
profondità maggiore in modo che ci fosse la possibilità di raggiungerlo con meno fatica e meno
sforzo – primo – c’è un altro aspetto sempre legato alla questione handicappati, alla fine
dell’ascensore ci si trova di fronte a Palazzo Bettini ed alla porta aperta che attraverso Palazzo Bettini
conduce al centro, per entrare in quella Porta vi sono... non scopro l’acqua calda, lo sappiamo tutti,
vi sono alcuni scalini piuttosto alti, non ricordo se quattro o cinque che certamente impediscono
l’ingresso agli handicappati; io credo che questo ultimo problema potrebbe essere facilmente
risolvibile immagino ma come si risolve la difficoltà che indubbiamente viene ingenerata nei
confronti degli handicappati nel piano in inferiore, quello cioè che collega il parcheggio Zannoni con
la porta dell’ascensore, ecco, io ho queste perplessità, in questa occasione le metto sul tavolo ed
attendo risposte perché credo che queste risposte possano soddisfare la curiosità di molti. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti ho prenotato il
collega Brazzini prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Questo aspetto tecnico l’avevo
affrontato io anche in Commissione e lo vorrei ribadire più che altro il discorso, la risposta che il
tecnico ha dato, che praticamente una volta arrivati all’altezza di Palazzo Bettini i portatori di
handicap dovrebbero percorrere quel tratto, che per qualcuno potrebbe essere breve e per qualcuno
non tanto, dell’archetto esistente all’altezza del cinema Politeama Astra e certamente io ritengo che
quella scelta sia l’unica percorribile in quanto verrà adeguata con facilità e quindi è pubblica quindi
non dovrebbero sorgere difficoltà ad adeguarla, comunque creerebbe certamente un grosso disagio
per chi è portatore di handicap considerata la strettezza della strada e quindi essendoci anche dei
parcheggi, a meno che l’amministrazione comunale non voglia togliere anche questi logicamente
non penso che un parcheggio laterale, una carrozzina ed una macchina possono tranquillamente
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circolare in quella strada; quello che mi lascia un po' perplesso è che se effettivamente questo
ascensore doveva risolvere in parte quelle che sono le difficoltà emerse per raggiungere il centro,
quindi per parcheggiare nelle nostra città e quindi rendere più fruibile il parcheggio adiacente, non
tanto Zannoni, quello che mi stupisce è il suo utilizzo, cioè un utilizzo parziale ed oltretutto a rischio
perché come è stato detto in Commissione se malauguratamente uno dei due addetti si ammala
l’impianto purtroppo dovrà rimanere chiuso, come rimarrà chiusa la scala mobile dall’altra parte.
Certamente una cosa che non penso sia adeguata per una amministrazione comunale che dia queste
garanzie minime, anche perché ritengo che noi stiamo spendendo – mi sembra – 11 milioni al mese
per il Pollicino che dovrebbe fare la spola tra i parcheggi a sud ed il centro che prevalentemente
perché io parcheggio sempre a sud e vedo le persone che salgono sul Pollicino, sono persone che
potrebbero benissimo adoperare il servizio pubblico già esistente e che quindi quella somma di 11
milioni al mese potrebbe essere sicuramente spesa per mettere a disposizione di questo servizio che
se è come si dice un servizio utile e necessario potrebbe dare ancora maggiori garanzie ai cittadini
che vorrebbero usufruire di quel parcheggio anche perché bisognerà pensare anche al futuro, è
inutile dire facciamo i parcheggi, facciamo gli impianti di risalita, uno va da via delle Conce, un altro
di là, un altro di su ed un altro di giù e poi rimangono chiusi perché il personale non c’è. Signori miei
qui bisogna fare pure attenzione a come vengono spesi i soldi e quindi trovare eventualmente delle
soluzioni perché io penso che la scelta di fare l’impianto di risalita in quel punto sia stata più che
altro una scelta che era la più opportuna nel senso che forse era quella che costava di meno e che
magari poteva soddisfare qualche esigenza, perché non mi spiego in fase di progettazione anche
perché mi sembra, non vorrei sbagliare, che il piano regolatore prevedeva questo ascensore proprio
all’altezza del parcheggio Zannoni a suo tempo e che poi successivamente le amministrazioni che si
sono succedute hanno cambiato la sua destinazione, a questo punto io mi chiedo, visto che era una
ipotesi che poteva essere valutata e che ormai non è più percorribile però io la lancio lo stesso, visto
che questo viene ritenuto, non essendo, almeno da quanto ho capito in Commissione inserito nel
contesto di un centro commerciale tanto per intenderci come è alla Fornace, come c’è al parcheggio
del Torrione e tanti altri parcheggi o impianti di risalita che ci sono nei vari supermercati, c’è
necessità di questi controlli cosa che non sarebbe stata necessaria se fossero stati dentro queste
strutture, almeno questo è quanto emerso dalla discussione in Commissione, allora io mi chiedo,
visto che c’era una struttura che era sì privata ma c’è il cinema Politeama che da’ proprio sotto il
parcheggio Zannoni anche perché io credo che come proprietari della struttura avrebbe valorizzato la
propria struttura inserendo all’interno o immediatamente vicino a questa struttura quindi annesso un
impianto di risalita di questo genere e quindi sicuramente l’amministrazione comunale e tutti i
cittadini avrebbero avuto minori spese per quanto riguarda la gestione, quanto meno questa, di
questo impianto di risalita, non dico la manutenzione che poteva benissimo, con accordo tra
Comune e privato, essere portata avanti. Ripeto, anche perché il progetto che era nell’idea del piano
Secchi cioè di collegare la parte sud con la parte nord con due impianti di risalita, così è rimasto un
impianto monco perché ricordo le scalette di Palazzo Bettini, andando dove si trova l’altro ascensore
nell’altro parcheggio dietro Gabrielli, privato che però ha una parte pubblica nel senso che
l’ascensore, le scale per ...(pausa nella registrazione)... pensavo fosse finito il tempo. Anche in
quella occasione se voi andate da quella parte che ancora è chiusa, dove c’era tanto per intenderci il
Cotton Club, ci sono delle scalinate per poter raggiungere l’ascensore, quindi ad un certo punto mi
sembra che questo progetto debba rimanere monco perché dovremmo trattare a questo punto con il
privato che non so se sarà disponibile ad accettare modifiche su quelle scalinate esistenti, per dar
modo anche a chi è portatore di handicap di poter avere beneficio da queste strutture, quindi mi
sembra che da questo punto di vista l’amministrazione comunale e più che altro le amministrazioni
comunali precedenti non abbiano avuto un occhio lungo su quello che effettivamente si andava a
realizzare, quindi noi voteremo a favore perché è ora che questo impianto sia fruibile a tutti i
cittadini, speriamo ma ho molti dubbi che risolva il problema del parcheggio Zannoni anche perché è
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un parcheggio sicuramente scomodo e fino adesso è vero che non aveva struttura di risalita però è
anche vero che sì è no le poche volte che sono andato, trovato due o tre macchine se non qualche
camper o roulotte abbandonata lì perché magari era l’unico posto in cui un cittadino che aveva
possesso di questo mezzo lo parcheggiava lì finché non lo metteva in uso, quindi voteremo a favore
però le mie perplessità rimangono, ho cercato di esternarle, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, allora l’Assessore
Montecchiani per la replica, prego.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Allora, composta di due parti, una parte tecnica che
lascia all’Architetto Cardinaletti, io principalmente rispondo all’emendamento presentato da
Gregorio Gregori con il quale sono d’accordo, è giusto quello che lui dice nell’emendamento di
prevedere l’apertura anche in alcuni momenti feriali, questo verrà fatto prossimamente e comunque
bisogna dire che il primo obiettivo in questo impianto di risalita sicuramente è stato ottenuto: il
collegamento tra parcheggio e centro, se tutti i cittadini cominciassero a rendersi conto che quello è
fruibile e che sempre più persone ci passano per collegare la parte bassa con il centro della città.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Architetto Cardinaletti, prego.
ARCHITETTO – GIULIANO CARDINALETTI (Dirigente Servizio LL. PP.): Allora, ho partecipato
alle osservazioni del Consigliere Grassetti solo in parte però spero in quello che dirò di essere
esauriente nelle richieste. Allora, parto in questo discorso dicendo che il piano regolatore è stato
ideato e proposto all’amministrazione comunale, al Consiglio Comunale nel 1987, poi è stato
approvato nel ’93 e questo prevedeva una serie di realizzazioni di impianti di risalita nel centro
storico attestati su dei parcheggi che andavano a corollario intorno alla città. È ovvio che di per se
l’impianto di via Zannoni non risolve il problema di accesso al centro storico perché è uno dei punti
di risalita sui 5 o 6 che dovranno essere realizzati; va però detto questo che in effetti se prendo come
punto di vista la distanza dell’attuale parcheggio di Zannoni che è stato già realizzato e l’impianto
abbiamo quei 2/300 metri che possono dare adito a delle perplessità ma l’impianto che è stato
previsto dal piano regolatore è attestato in maniera simmetrica tra due parcheggi: uno che è quello di
via Zannoni e l’altro che è quello che dovrà essere realizzato nel recupero di tutta l’area FATER che
si attesta si attesta in una posizione molto più baricentrica rispetto all’impianto. Per quello che
riguarda il progetto io mi sono limitato come responsabile del Servizio Lavori Pubblici, anche perché
sono il progettista insieme all’ufficio che ha collaborato con me nell’idea progettuale della
costruzione dell’impianto come forma architettonica ma fermo restando che l’ubicazione non l’ho
inventata io, era già prevista nel piano regolatore ed è vero che un ascensore che fa un dislivello di 10
metri ed un ascensore che ne fa 15 il problema poteva essere risolto se nonché se io prevedevo un
ascensore che faceva un dislivello di 15 metri avrei dovuto creare dalla zona del parcheggio Zannoni
fino all’ingresso dell’ascensore un tunnel all’interno della scarpata con ovvi costi maggiori rispetto a
quelli che abbiamo subito attualmente nel realizzare il parcheggio. Oltretutto ci siamo basati anche
sulla predisposizione di una organizzazione che dovrà avere quell’area come recupero di quello che
viene definito il parco del vallato con una serie di camminamenti tra cui una parte sono stati quelli
realizzati attualmente ma ce ne saranno nella riorganizzazione di tutto il sistema del parco, altri
camminamenti che collegano, vanno da via del Castelfidardo fino alla zona del Circolo Cittadino ivi
compreso un eventuale recupero degli impianti di risalita del Circolo Cittadino stesso sui quali a suo
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tempo, ricordo 10 anni fa, era stato anche allacciato un certo dialogo con loro per trovare un’altra
possibilità di risalita al centro storico. È vero, oggi preso io vedo che c’è una risalita con dei gradini
ed il portatore di handicap deve fare un percorso molto più lungo, ma non sono io che posso
inventarmi, a meno che provvediamo a sostituire l’impianto di risalita pedonale con un tapit roulant
altrimenti la legge mi consente solo di realizzare per i portatori di handicap un percorso che
mediamente si attesta sull’ordine del massimo dell’8%. Su un dislivello di quel genere l’8% lo posso
arrivare soltanto facendo delle curve, come la strada di montagna che è piena di curve perché si
attesta su un ordine del 9/10/15% dove di più non si può e con una serie di curve e controcurve
riesco a superare il dislivello, questo è il discorso che è stato fatto nell’impianto di risalita di via
Zannoni. Per quel che riguarda, uscendo da via Mura Orientali e trovandomi di fronte le scale del
Palazzo Bettini, lo sapevamo, abbiamo fatto anche dei sopralluoghi, quella è una proprietà privata
che per motivi tecnici essendo privata non possiamo intervenire con delle rampe, perché andrei a
creare una rampa al di sopra dell’8%, anche se dovessimo farla provvisoria. Abbiamo fatto un
sopralluogo, a monte del Bettini c’è il sottopasso che si trova di fronte al cinema Politeama, ci sono
dei gradini ma stiamo già predisponendo il progetto per eliminare questo impedimento e fare con
una semplice rampa con pendenza leggerissima perché si parla del 3-4% con un collegamento
diretto con il centro storico. Mi sembra che il Consigliere Brazzini aveva sollevato un problema circa
il personale, su questo sì siamo in deficienza perché tutto il collegamento dell’impianto di risalita è
stato collegato per via telematica con l’impianto di risalita meccanizzato della scala mobile, c’è un
operatore che lo controlla visivamente poi decide se fermarlo automaticamente oppure provvedere...
c’è una squadra di soccorso che è reperibile 24 ore, non 24 ore, durante tutto il periodo di apertura
dell’impianto, è vero, abbiamo soltanto due persone che si alternano, se sta male una il problema è
quello ma dovremmo affrontare con il prossimo bilancio anche questo problema perché oltre a
questo entrerà in funzione tra un anno anche l’altro impianto che sale dietro al teatro Pergolesi che
sarà realizzato con la convenzione del Torrione, il piano di recupero del Torrione e quindi dovremmo
provvedere in merito. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Architetto, ho prenotato il collega
Grassetti per dichiarazione di voto. Prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, ascoltati i
chiarimenti dell’Assessore e dell’Architetto Cardinaletti debbo dire che qualche perplessità rimane,
nel senso che comprendo le difficoltà che si sono poste ed anche i progetti che si sono realizzati
diretti a centralizzare l’impianto di risalita rispetto anche ad altri camminamenti o altre realizzazioni
che dovranno essere eseguite, però le difficoltà specialmente per i portatori di handicap
permangono, non mi convince molto la spiegazione riferita agli scalini del Palazzo Bettini perché se
questo è privato evidentemente quegli scalini e quella apertura esistono in quanto potrebbe essere
stata – non so – pattuita, convenuta una servitù di passaggio pubblica, è chiaro che questo è un
contratto, che un contratto è una convenzione tra due parti e che questa convenzione, questa servitù
di passaggio sicuramente trascritta anche agli uffici immobiliari potrebbe essere modificata in virtù di
altra contrattazione, il dislivello tecnicamente non credo che rappresenti una difficoltà impossibile da
superare, io chiedo all’amministrazione di adoperarsi per cercare di risolvere il problema perché
certo l’espediente del – passatemi il termine – “sporticello” perché a Jesi lo chiamiamo così del
Politeama a disposizione degli handicappati per altro con le auto che sono parcheggiate e che
riducono anche lo spazio percorribile non mi sembra che sia la migliore delle soluzioni, che sia
provvisoria o transitoria potrebbe anche andare bene però io penso che ci dovrà essere anche un
impegno a risolvere il problema di questa barriera architettonica. Per altro lo stesso privato visto che
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ha concesso la servitù di passaggio, dovrebbe e potrebbe essere soggetto alla legge che impone
l’abbattimento delle barriere architettoniche per gli handicappati. Detto questo e premesso già che
sussistono molte perplessità questa pratica stabilisce un regolamento, stabilisce i tempi e che prelude
all’attivazione dell’impianto che pur con tutte le riserve che abbiamo presentato è un impianto
urgente, importante per la cittadinanza e come ho già detto è un impianto che contribuisce a rendere
più fruibile il centro da parte dei cittadini, quindi non vedo almeno per il mio gruppo alcun motivo
per votare contro questa delibera e per questo esprimeremmo un voto favorevole, proprio per
consentire un miglioramento della situazione del centro ed agevolare i cittadini. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, non ho altri
interventi quindi apriamo le votazioni. Votiamo ovviamente prima gli emendamenti proposti dal
collega Gregori, quindi apriamo le votazioni sul primo emendamento: che è costituito da due parti,
ripeto, riguarda il posticipo dell’apertura e chiusura dalle 15.00 alle 15.30 e dalle 20.00 alle 20.30 e
l’aggiunta dopo: “...feriali...” di “... nonché nelle maggiori festività ed in occasioni di particolari
manifestazioni cittadine che comportino un particolare afflusso di persone al centro.” Tutto un voto,
un unico emendamento in due... interviene appunto su due punti della delibera. Apriamo le
votazioni sull’emendamento:
Presenti n.
18
Astenuti n.
00
Votanti n.
18
Favorevoli n. 18
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’emendamento viene approvato
all’unanimità con 18 voti a favore su 18 presenti, quindi a questo punto votiamo il punto 16 così
come emendato:
Presenti n.
18
Astenuti n.
00
Votanti n.
18
Favorevoli n. 18
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 16 viene approvato all'unanimità con
18 voti a favore su 18 presenti. C’è l’immediata esecutività, quindi apriamo le votazioni per
l’immediata esecutività:
Presenti n.
18
Astenuti n.
00
Votanti n.
18
Favorevoli n. 18
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività approvata con
identica votazione, 18 voti a favore su 18 presenti. A questo punto vi chiedo sempre la cortesia di
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affrontare il punto 23 almeno esauriamo le pratiche relative all’Assessorato dell’Assessore
Montecchiani.
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COMMA N. 23 - DELIBERA N.214 DEL 19.12.2003
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO EX
ARTICOLO 194 LETTERA E D.LGS 267/2000
Entra Belcecchi
Sono presenti in aula n.20 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, prego Grassetti.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io sono d’accordo a parlare di
questo argomento anche se non è nell’ordine dei lavori però siccome l’abbiamo già fatto per due
pratiche, io chiederei ufficialmente all’Assessore che ci paghi da bere...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Un caffè sicuramente anche perché...
sperando che l’Assessore sia più puntuale ai prossimi Consigli Comunali, è un impegno... non ho
nessuna prenotazione, una breve illustrazione da parte dell’Assessore, prego Assessore.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Intanto mi scuso con il Consiglio Comunale della
mia non presenza in aula questa mattina, è doveroso questo ma avevo altri impegni riguardanti
sempre il mio mandato. Allora, il debito fuori bilancio rispetto al trasporto pubblico locale si è creato
nel momento in cui l’amministrazione comunale ha dovuto e quindi si è impegnata, pur non avendo
somme a disposizione a non togliere un servizio primario ai cittadini come quello del trasporto
pubblico locale che andava ad interessare proprio quei servizi su cui l’amministrazione comunale ha
istituito il proprio, quindi: trasporto studenti, Mazzangrugno e servizio Pollicino. La ditta non ha
presentato nessuna avversità riguardo a questo tipo di pagamento, l’amministrazione comunale si è
assunta questo impegno che io ritengo importante anche se naturalmente il debito fuori bilancio è
altra azione importante di una amministrazione comunale rispetto anche alla gestione dei PEG ed è
in questa misura che arriva in Consiglio Comunale questa pratica, proprio per non interrompere un
servizio primario quale che è il trasporto pubblico locale. Non è un indebitamento proprio perché lo
vediamo tra i nostri servizi principali.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, ho prenotato il collega
Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io non capisco
una cosa, perché questo servizio che per altro è quello Pollicino, se non sbaglio, su cui siamo
d’accordo ed in più c’è un servizio Jesi – Mazzangrugno, vero? Allora non capisco perché non è
oggetto di preventiva e separata contrattazione come lo è stato nei tempi precedenti, io ricordo che il
Pollicino fu oggetto di un contratto specifico che fu interrotto ad un certo punto ed il servizio – con
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
la CIPA – ed il servizio Pollicino fu gestito da altra ditta con tutta una serie di perplessità anche
giuridiche, dopodiché fu ripreso il rapporto con la CIPA e stiamo parlando dell’inizio di questo
nuovo rapporto con la CIPA e per questo non era previsto in bilancio; dopo, in tempi successivi è
stato previsto quindi sono d’accordo chiaramente anche per il servizio a Mazzangrugno e sono
d’accordo anche per il servizio Pollicino, ricordo però che nel, mi sembra, dicembre del ’97 quando
questo servizio fu istituito, ricordo che l’allora Assessore Pesaresi nel pretendere la gratuità del
servizio presuppose anche che il bilancio del Comune non dovesse essere modificato a seguito
dell’istituzione del servizio, poi con i tempi questa storia si è modificata, ricordo che all’inizio il
servizio Pollicino era coperto finanziariamente dall’introito per la vendita dei grattini dei parcheggi
blu al centro e che quindi era una spesa che esulava dal bilancio, poi c’è stata l’interruzione e adesso
con questa nuova convenzione andiamo oltre ed andiamo al di fuori rispetto a quelli che erano stati i
principi anche economici sulla base dei quali era stato istituito il servizio. Io ribadisco che allora
quella scelta era condivisibile politicamente, che – e faccio riferimento non alla scelta di istituire il
Pollicino ma a quella di istituirlo non gravando sul bisogna comunale, trovando un’alternativa –
adesso invece il servizio grava a questo punto approvando questa delibera sul bilancio comunale, io
se la questione è riferita ad un periodo limitato nel tempo, anche se questo periodo ormai comincia a
diventare un po' lunghetto, io potrei anche esprimere un voto di astensione, però dico che nel futuro
noi dobbiamo trovare un sistema per gestire questo servizio senza che lo stesso gravi sul bilancio e
ve ne sono almeno un paio di soluzioni: una è quella di non lasciare il servizio completamente ed
esclusivamente gratuito perché poi la cosa determina anche altre conseguenze sia nei confronti della
CIPA stessa che nei confronti dei cittadini, di alcuni dei cittadini che potrebbero utilizzare – come
succede – a sproposito il servizio ingombrando il Pollicino ed un’altra soluzione potrebbe essere
quella di consentire alla CIPA che lo gestisce il recupero delle spese attraverso la disponibilità come
fu fatto allora di un altro servizio pubblico che renderebbe un introito alla CIPA stessa che
consentirebbe di ripianare i costi e le spese.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, ho prenotato il
collega Brazzini.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Su questo argomento è difficile
muoversi anche perché si andrebbero a toccare gli interessi di qualcuno, però visto che la mia azione
di Consigliere Comunale è quella proprio di far rilevare una buona amministrazione comunale, mi
sento in dovere di dire e di fare una osservazione: è strano che noi abbiamo come prima abbiamo
detto, ceduto un servizio come quello del trasporto funebre perché facevamo concorrenza sleale ad
altre imprese che facevano lo stesso lavoro e quindi l’abbiamo sospeso, ma io mi domando, non è
strano che la stessa ditta che ha in appalto il servizio di trasporto pubblico faccia concorrenza a se
stessa con il Pollicino, perché questa è la realtà. Io vedo più giusto che se un servizio di Pollicino
doveva esistere era esclusivamente a servizio di chi parcheggia nei luoghi in cui il Pollicino ha il giro
e non a servizio di tutti i cittadini perché i cittadini che normalmente non vanno a parcheggiare
hanno a disposizione il servizio pubblico, lo so, costa i soldi usare il servizio pubblico ed il Pollicino
non costa niente, però non trovo giusto che in una parte della città anche più il Pollicino opera
prevalentemente a sud della città e non a nord quindi creiamo una disparità tra il cittadino di sud e
quello che sta a nord, perché non vedo il motivo per cui un cittadini che sta a nord è costretto a
prendere il mezzo pubblico e tirare fuori i soldi per andare in centro, un cittadino che sta al sud
invece prende il Pollicino e va su gratis sulle spalle di tutti i cittadini. Da questo punto di vista
certamente non mi trova veramente d’accordo su questo fatto e quindi ritengo che se questo servizio
deve esistere, lo deve essere in una ottica di questo regolamento, in più deve esistere in una ottica...
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cioè ecco se vogliamo fare un discorso sano allora sarebbe più giusto che alla CIPA noi diamo il
servizio dei parcheggi e questa garantisce il collegamento con il centro questo lo trovo giusto, ma
non che la ditta che ha in appalto questo trasporto debba avere ulteriori soldi oltre quelli che ha per il
trasporto pubblico magari viaggiando a vuoto per la città e questo che io trovo assolutamente non
sano da parte di una amministrazione perché secondo me non c’è un’accurata ed oculata spesa del
denaro pubblico con discriminazioni di certi cittadini che come al solito dividiamo in serie A e B, in
questo caso cittadini del sud e cittadini del nord. Mi sembra una cosa talmente ridicola che le cose
possano continuare ad andare avanti con questo sistema che non mi trova sicuramente d’accordo
nel votare, non perché ormai è giusto che fatto il servizio venga pagato anche fuori bilancio però
non mi trova d’accordo nel modo e quindi voterò contro questa delibera, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, ho prenotato il
collega Bucci prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Rifondazione Comunista): Allora, io penso intervenendo
sulle argomentazioni del collega Brazzini, io penso che i Pollicino siano sicuramente un servizio per
l’intera città, un servizio che era stato pensato per collegare la fascia dei parcheggi situati a sud della
città con il centro storico, quindi un servizio finalizzato ad incentivare l’utilizzo dei parcheggi al di
fuori del centro storico, a margine del centro storico posti come politica per limitare il traffico in
entrata all’interno del centro storico. In questo senso oltre poi a tutti gli utenti del Pollicino che sono
anziani, eccetera e che lo utilizzano normalmente – perlomeno per quello che mi è dato sapere –
come impianto di risalita al centro storico, in questo senso secondo me questo è un servizio
importante per la città, un servizio primario che io penso la collettività jesina complessivamente
possa permettersi pagare, che poi lo faccia all’interno della tassazione complessiva annuale o lo
paghi in termini di biglietto utenza all’utilizzo questa è fondamentalmente una scelta politica ed io
penso che la scelta politica giusta sia quella di garantire questo servizio e la sua gratuità perché
sempre nell’ottica di abbattere il traffico all’interno del centro storico garantendo comunque il
massimo della accessibilità di tutti gli utenti al centro storico stesso. In questo senso secondo me
non ritengo le argomentazioni del collega Brazzini condivisibili e riconosco comunque il carattere di
pubblico servizio e di importanza del Pollicino cosa, penso, che non debba neanche costituire
oggetto di discussione poi è invece l’ulteriore parte che riguarda il collegamento con la frazione di
Mazzangrugno che sicuramente secondo me proprio per una politica di integrazione tra la città e le
sue frazioni fa garantito e potenziato probabilmente o perlomeno va adeguato alle esigenze degli
utenti e della popolazione. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci, a questo punto ho
prenotato Brazzini... (intervento fuori microfono.)... facciamo prima... l’Assessore vuole replicare?
Prego Assessore.
ASSESSORE – ROSSANA MONTECCHIANI: Ho capito che gli interventi fatti dai consiglieri
comunali riguardano la progettualità futura del servizio del trasporto pubblico locale su cui noi
avremo modo di parlare sicuramente e le notizie che vi posso dare sono che l’amministrazione
comunale stava andando ad una rivisitazione del trasporto pubblico stesso perché il 31 dicembre
non solo sarebbe scaduto il contratto di servizio con CIPA ma la legge Burlando e la legge regionale
prevedevano la gara d’appalto unica, ora questa si è fermata, la Regione dovrà rivedere
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complessivamente riguardo al taglio operato in marzo, ma l’amministrazione comunale sta
lavorando affinché il servizio Pollicino effettivamente a servizio dei parcheggi rientri nelle linee del
trasporto pubblico locale come collegamento parte sud della città centro, quindi è ben cosciente che
questo servizio di massima utilità debba avere e non possa più essere considerato gratuito, quindi si
va verso questa direzione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, collega Brazzini per
dichiarazione di voto.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Dichiarazione di voto ma anche
perché volevo replicare Bucci che tira fuori sempre il solito discorso che va a beneficio delle persone
più disagiate e più anziane, a me comunque sembra che... ormai è molto tempo che purtroppo mia
madre non può prendere questo mezzo pubblico però mi sembra che comunque ancora esista che
chi ha un reddito basso possa usufruire gratuitamente o con agevolazioni forti sul biglietto
dell’autobus e che quindi non mi sembra una motivazione giusta che ne benefici chi è anziano,
questa storia è una favola che non lega con tutto il discorso anche perché ripeto, non vorrei
sbagliarmi ma esiste questa cosa. Sono d’accordo per quanto riguarda il discorso del collegamento
con Mazzangrugno, mi trova pienamente d’accordo però eventualmente dovrebbero essere riviste
certe cose all’interno della città, quindi ridurre certe corse che sono inutili, lo vediamo giornalmente
che viaggiano senza passeggeri e magari sfruttare queste entrate maggiori per questo servizio che
anche io ritengo necessario, grazie. Comunque non posso che non mantenere la mia decisione
precedente quindi voteremo contro, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini. Ho prenotato
Giuliodori. Prego collega.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, per dichiarazione di voto.
Ovviamente noi votiamo questa pratica, colgo però l’occasione per far presente alcuni aspetti: se si
va a guardare il momento genetico del Pollicino e della corsa a Mazzangrugno si vede che queste
due corse coincidono in modo meccanico con l’istituzione della ZTL nel novembre del ’89 io
ritengo che l’allora amministrazione comunale abbia fatto bene ad istituire la ZTL ed abbia fatto
altrettanto bene a dare alcune risposte che erano sia per coloro che dovevano parcheggiare a ridosso
del centro storico, che anche per quegli abitanti che stanno in zone abbastanza decentrate della
nostra città proprio per permettere un afflusso continuo, costante e comodo all’interno del centro
storico. Ecco, io mi auguro che l’amministrazione comunale nel proseguo degli esperimenti che
vanno sotto la dicitura “isola pedonale” continui con questa ottica di programmazione che ha
sempre caratterizzato le nostre amministrazioni comunali dal dopoguerra ai giorni nostri. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, ho il collega
Grassetti per dichiarazione di voto, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Velocemente mi riallaccio
all’intervento del collega Giuliodori fatto poc’anzi per ricordare che quell’iniziativa del Pollicino a
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cui faceva riferimento e che l’ha visto presente all’epoca, mi sembra non so se come Assessore
addirittura, fu una buona iniziativa per quanto riguardava l’opportunità così come è buona
l’iniziativa attuale per lo stesso motivo, poi dopo quella iniziativa ebbe uno stop, non voglio usare la
parola “fallimento” perché sarebbe troppo pesante, ...(fine lato A – II° cassetta)... allora quando
l’Assessore Giuliodori non c’era più l’iniziativa e naufragata come ha incontrato difficoltà
l’iniziativa successiva iniziata dopo un lungo periodo di assenza del servizio. Questo sta a significare
che rispetto a questa questione l’idea è buona ma il modo di realizzarla un po' meno. Questo per dire
che queste esperienze dovrebbero farci trovare il sistema di risolvere il problema del metodo diretto
alla realizzazione dell’iniziativa che fino ad oggi non è stato un metodo che può dirsi il migliore, è
comunque un metodo perfettibile. Io chiedo all’amministrazione che si impegni perché non capiti
più che si debba votare un debito fuori bilancio per un servizio che deve rientrare in uno standard
regolare, che può essere previsto nel corso del tempo e che possa consentire appunto il migliore dei
servizi ai cittadini ed il minimo aggravio delle spese sul bilancio, quindi ecco perché io motivo
l’astensione del mio gruppo, perché da una parte approva l’iniziativa ed abbiamo detto è molto utile
alla città, da un’altra non approva il metodo che dovrà essere migliorato, sia con riferimento al
bilancio che con riferimento alla stessa utilizzabilità del servizio. Per cui ribadisco e concludo
sostenendo che voteremo l’astensione.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, a questo punto non
ho altre prenotazioni, apriamo le votazioni – prego i colleghi di entrare in aula per favore – dunque
pongo in votazione il punto 23:
Presenti n.
20
Astenuti n.
02
Votanti n.
18
(Montali per F.I. – Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 17
Contrari n.
01
(Brazzini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 23 viene approvato con 17 voti a
favore, 2 astenuti ed 1 contrario. C’è l’immediata esecutività su questo punto, apriamo le votazioni:
Presenti n.
20
Astenuti n.
03
Votanti n.
17
(Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 17
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
17 voti a favore e 3 astenuti. Passiamo a questo punto al numero 14.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
202
COMMA N. 14 - DELIBERA N.215 DEL 19.12.2003
REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELLA TASSA RELATIVA ALLE
OCCUPAZIONI DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE – MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
Esce Giuliodori
Sono presenti in aula n.19 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Aguzzi è prenotata o c’è un errore?
Non ho nessuna prenotazione quindi... c’è un emendamento presentato da Gregorio Gregori per il
gruppo La Margherita propone di inserire nell’allegato B alla lettera L il termine “esposizioni
promozionali senza possibilità di vendita” quindi... prego Assessore.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Per dire che sono d’accordo con l’emendamento perché
risolve un problema legato alla non chiarezza della tassa di occupazione del suolo pubblico nel caso
in cui ci siano delle esposizioni promozionali senza vendita, quindi senza che ci sia la possibilità di
acquistare all’interno dell’esposizione e questo consente lo sgravio di una parte sostanziale della
tassa, ecco.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, a questo punto apriamo le
votazioni per l’emendamento:
Presenti n.
19
Astenuti n.
00
Votanti n.
19
Favorevoli n. 19
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’emendamento viene approvato
all’unanimità: 19 favorevoli su 19 presenti. A questo punto votiamo il punto 14 così come
emendato:
Presenti n.
19
Astenuti n.
02
Votanti n.
17
(Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
01
(Montali per F.I.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 14 viene approvato con 16 voti a
favore, 1 contrario e 2 astenuti. Qui non c’è immediata esecutività. Passiamo al punto 15.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
203
COMMA N. 15 - DELIBERA N.216 DEL 19.12.2003
REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELLA TASSA PER
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI – MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
LO
Sono presenti in aula n.19 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessuna prenotazione quindi pongo
in votazione il punto 15:
Presenti n.
19
Astenuti n.
01
Votanti n.
18
(Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
02
(Montali per F.I. – Grassetti per A.N.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 15 viene approvato con 16 voti a
favore, 2 contrari ed 1 astenuto. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni:
Presenti n.
19
Astenuti n.
01
Votanti n.
18
(Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
02
(Montali per F.I. – Grassetti per A.N.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
identica votazione: 16 a favore, 2 contrari ed 1 astenuto. Punto 16 l’avevamo già approvato... punto
17.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
204
COMMA N. 17 - DELIBERA N.217 DEL 19.12.2003
SERVIZI PUBBLICI LOCALI – COSTITUZIONE SOCIETÀ DENOMINATA “ARCAFELICE”
S.R.L. A CAPITALE E CONTROLLO ESCLUSIVAMENTE PUBBLICO EX ARTICOLO 113
COMMA 5 LETTERA C) DEL D. LGS. N. 267/2000 – CONTESTUALE AFFIDAMENTO DEI
SERVIZI – APPROVAZIONE ATTI RELATIVI – DETERMINAZIONE PROVVEDIMENTI
CONSEQUENZIALI
Entra Belluzzi ed esce Bucci
Sono presenti in aula n.19 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato il collega Brazzini. Prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Niente, io volevo fare un intervento
su questa questione perché secondo me c’è da fare una riflessione abbastanza seria, nel senso che
mi permetto forse di tirare fuori scheletri dagli armadi però siccome nella mia documentazione ho
certe cose che mi lasciano dei dubbi, cercherò di – in questo tempo a disposizione – illustrarle anche
perché è una questione che almeno da 5 anni sto portando avanti, prima d’accordo anche il mio
partito d’appartenenza, adesso forse sono rimasto l’unico a tirare avanti la questione però spero che
alla fine di questo mio nuovo mandato possa riuscire ad avere chiaro quello che sto cercando.
Innanzitutto mi preme evidenziare una cosa, noi nello scorso Consiglio Comunale abbiamo votato
una mozione, ordine del giorno, presentato dallo SDI nella quale mi sembra che anche dalle
dichiarazioni fatte sui giornali andava in una direzione un po' diversa da quella che oggi ci viene
sottoposta dall’amministrazione comunale, è un fatto che si vedrà chi non è d’accordo, diciamo che
volevo solo sottolineare la cosa; volevo ricordare che per chi non è a conoscenza l’azienda agraria
era nata con gli ex II.RR.B. per gestire appunto tutti i beni e gli immobili, nonché i terreni che
benefattori di questa nostra amata città ci avevano dato per perseguire determinati scopi e finalità
cosa che purtroppo gli II.RR.B. non ha fatto correttamente perché sappiamo tutti la fine che ha fatto
però mi sembra che con un passaggio all’amministrazione comunale di questi beni la cosa non sia
migliorata, tant’è che ricordo ancora una volta che molti di questi beni sono stati già alienati con
molti dubbi da parte mia. Ritornando al discorso dell’azienda agraria io avevo fatto certe altre
domande, anche scritte, avevo fatto altre cose e mi era stato detto a proposito degli introiti e la
ragione per cui non c’erano stati all’interno dell’azienda agraria – questo è scritto dall’Assessore –
che praticamente non c’erano introiti da parte dell’azienda perché facevamo quello che gli statuti e le
delibera dicevano, cioè davamo in beneficenza, facevamo beneficenze per i servizi sociali, per
quello, per quell’altro, le mense e quant’altro. Ebbene, addirittura mi si diceva che contrariamente a
certe altre rendite che queste venivano amministrate in un unico calderone, quindi non poteva essere
definita quale era la rendita di una o un’altra beneficenza. Va bene, questo hanno scritto i tecnici, sto
verificando e vedremo alla fine quello che ne uscirà fuori. Mi sembra strano che in una risposta che
mi veniva più volte data era quella che una famosa legge regionale, una delibera di legge regionale –
la 18/12 del ’91 – che dichiarava estinte le opere pie, io ho la legge regionale sottomano e vorrei
leggere ai colleghi qui presenti: “... sono trasferiti al Comune di Jesi che subentra in tutti i rapporti
giuridici preesistenti, utilizza i beni e gli eventuali proventi da essi derivanti per perseguirli...” poiché
certe opere hanno terminato il loro scopo, si utilizzano comunque i beni ed i proventi da esse
derivanti per altri fini assistenziali. Bene, questa è una delibera di Giunta Regionale che mi sembra di
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interpretare bene, cioè che il Comune comunque subentrava all’ex IRBE ma i rapporti giuridici
preesistenti dovevano rimanere. Rapporti giuridici che ritengo siano fondanti da certi statuti, allora io
ho uno statuto di quelli... ne ho diversi comunque ne leggo uno perché ricalcano tutti la stessa
sintesi, cioè io non mi spiego come un preciso statuto di una istituzione che rispetta la volontà del
benefattore venga ignorato dall’amministrazione comunale, addirittura si è tentato di dire che non
esiste documentazione in merito a questi beni che si sono acquisiti perché gli II.RR.B. tra tanti casini
non aveva consegnato questa documentazione ma io che ho questi documenti e non certamente agli
II.RR.B. ma fornite dall’amministrazione comunale vorrei leggere alcuni passi, allora qui si dice: “...
la parte dei sopra avanzi non impiegata per lo scopo andrà annualmente ad incremento del
patrimonio e non potrà essere successivamente intaccata...” questo è quello che dice questo statuto
di una istituzione. Poi ritorno al Titolo 2 dove c’è scritto “Amministrazione”: l’amministrazione a
suo tempo era retta dagli ex II.RR.B. con gestione indipendente, annualmente gli II.RR.B.dovevano
comunicare di questa gestione i loro proventi e doveva addirittura comunicare all’amministrazione
comunale con l’intero patrimonio, cosa che io non sono mai riuscito ad avere in questa città perché
dicono che non esiste documentazione. Allora, a quel tempo gli II.RR.B. erano inadempienti perché
qua c’è scritto che dovevano accompagnare detta comunicazione con una relazione sulla gestione
del patrimonio della beneficenza o dell’istituzione. Quindi concludo anche perché il tempo è tiranno,
concludo dicendo questo noi in questa delibera diamo il via ad una società interamente a capitale
pubblico, quindi l’amministrazione rimarrà sempre – si dice – all’interno della struttura comunale e
già questo mi sembra per una S.r.l. che non si abbia la visione della contabilità trasferita al Comune e
mi sembra una cosa non chiara; poi vorrei sapere gli eventuali incassi di questa S.r.l. o gli eventuali
residui di cassa che finalità, visto che vi ho letto una delibera che utilizza terreni attualmente adibiti
per l’azienda agraria e quindi per quel determinato scopo, io chiedo se finalmente questi introiti
saranno fatti vedere correttamente ed andranno correttamente ribaltati per questi servizi sociali,
altrimenti priveremmo sia il benefattore di cui era volontà sia i servizi sociali di un introito che
comunque avrebbero avuto indipendentemente da quelli che sono i trasferimenti dello Stato e
diciamo le tasse comunali. Quindi io non vedo perché questo denaro pubblico lasciato in
beneficenza da benefattori possa essere trasferito per altre coperture o altri bilanci. Non lo trovo
assolutamente corretto e rispettoso nei confronti soprattutto di chi a suo tempo perché addirittura
questa è una delibera risalente agli anni della pietra perché qui si parla addirittura di scudi, quindi
pensate di che periodo è questa delibera, però mi sembra strano che nel corso di questi anni le leggi
abbiano affossato statuti, beneficenze, tutti quelli che erano regolamenti in essere solo perché... non
ne vedo il motivo ed oltretutto io credo e mi auguro che nessuno degli eredi esca fuori tra uno, due o
dieci anni recriminando il loro diritto di prelazione, perché in qualcuno addirittura è scritto che se
l’amministrazione o chi amministra...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Brazzini ti invito a concludere
perché hai superato il minuto... prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): ... o che amministra, non mantiene il
testamento praticamente doveva ritornare in quel caso all’amministrazione comunale, quindi ritorna
all’amministrazione comunale quindi abbiamo sanato tutto quanto perché l’amministrazione
comunale fa quello che vuole con buona pace di tutti, penso questa sia la linea che secondo me è
scorretta da parte di una amministrazione oltretutto di centro sinistra. Grazie.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, ho prenotato il
collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. La
costituzione di questa società rientra nella discussione che era stata fatta in sede di riequilibri dei
bilanci se non sbaglio Assessore, degli indirizzi, dove si presupponeva questa formazione di società
unipersonali a capitale pubblico proprio per distinguere i bilanci di determinate attività da quelli del
Comune. Distinguerli quanto meno dal punto di vista della contabilità per avere davanti chiaro uno
specchietto di come si svolge l’attività economica dell’azienda agraria perché la stessa possa
autodeterminarsi... avevamo detto sull’argomento che noi staccavamo un assegno di fiducia con
l’astensione ed in correlazione logica a quell’espressione di voto ed a quell’indirizzo che avevamo
dato come gruppo all’epoca ovviamente ci atterremo anche oggi, dico solo, voglio sottolineare solo
un aspetto, che la distinzione tra il bilancio, almeno per ora, della società e del Comune è
praticamente solo contabile e serve solo a farci rendere conto di quale è l’andamento economico
dell’azienda agraria stessa perché poi di fatto in caso di utili c’è la distribuzione ai soci, in questo
caso sono rappresentati da un unico... ecco, dal Sindaco quindi se li prenderebbe eventualmente il
Sindaco tutti gli utili, no? Mentre per le perdite ovviamente dovrebbe provvedere sempre l’unico
socio, quindi dal punto di vista dell’economia politica dell’atto non cambia molto, ma cambia nel
momento in cui c’è la possibilità di capire chiaramente come funzionano le cose... ed anche in
futuro se dovessero subentrare altri soci che darebbero la possibilità di far crescere la società come
auspichiamo tutti anche ai fini esterni rispetto alla società e quindi ai fini di servizio della società e
dell’impresa che la stessa gestisce, nonché ai fini del bilancio del Comune. Va bene Assessore
continuiamo con questa linea di credito e l’astensione data al tempo degli equilibri del bilancio è
confermata anche per questa pratica, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti. Sì, la collega
Rocchetti Federica prego.
CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): Grazie Presidente. Noi avevamo proposto un
emendamento, non so quanto sia accoglibile dal punto di vista giuridico, era un emendamento al
Titolo V Amministrazione articolo 15, comma 4, sostituire “...durano in carica 3 anni...” con “...1
anno rinnovabile...” perché crediamo appunto che sia più proficuo riconfermare la fiducia
dell’amministratore unico annualmente, se questo però è possibile dal punto di vista giuridico. O
comunque chiediamo insomma una relazione da parte dell’amministrazione più dettagliata non
solamente i dati, i semplici dati del bilancio ma comunque una relazione più precisa dell’andamento
dell’azienda e quindi il lavoro svolto nel corso dell’anno diciamo. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Una cortesia collega Rocchetti, quindi
formalizzi un emendamento così come l’hai esposto verbalmente o... (intervento fuori
microfono.)... un momento che c’è l’Assessore che vuole prendere la parola.
CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): Sì, abbiamo presentato questo emendamento
però chiedo se è valido dal punto di vista giuridico, se è accettabile, se può essere accolto.
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, sentiamo l’Assessore prego.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Io dal punto di vista giuridico sulla durata in carica
dell’amministratore adesso non credo ci siano... i tre anni sono una prassi che è abbastanza diffusa,
ho qualche dubbio sull’anno onestamente, io volevo chiedere se era una questione possibile
prevedere, siccome c’è all’articolo 19 la possibilità di revoca dell’amministratore, allora leggo un
attimo l’articolo 19, il comma 3 dice: “... l’esercizio dei poteri di gestione avviene nel rispetto degli
atti di indirizzo e di direttiva formulati dal Sindaco del Comune di Jesi...” poi al comma 4: “... si
prevede l’inosservanza delle predette direttive costituisce motivo di revoca...” allora io inserirei al
comma 3 oltre che del Sindaco del Comune di Jesi che da’ direttive e indirizzi prevederei l’audizione
del Consiglio Comunale annuale dell’amministratore della società e questa audizione con la
proposizione chiaramente di un progetto organizzativo che venga formulato dall’amministratore in
quella sede costituisce indirizzo ed anche motivo di revoca, nonché verifica di quello che lui ha di
anno in anno fatto. In questo... (intervento fuori microfono.)... sì però... ecco, io adesso
tecnicamente delibera o statuto, nella delibera lo possiamo mettere mi dice il Segretario e questo è
un meccanismo che raggiunge l’obiettivo fondamentale dell’anno, cioè se noi ogni anno lo
ascoltiamo alla verifica annuale, anzi io credo sia interessante per tutto il Consiglio farlo venire qui,
fargli esprimere i progetti futuri e rendicontare sull’esercizio passato a quel punto credo che
raggiungiamo lo stesso obiettivo dandone una verifica ampia. Vale, volevo solo aggiungere questo
che non è in merito all’emendamento però se lo volete inserire vale, credo anche per questo tipo di
società l’indirizzo che fu dato dal gruppo DS per la società dei rifiuti, cioè la parte contabile viene
svolta all’interno del Comune e non che l’amministratore possa scegliersi autonomamente
consulenti e via discorrendo, quindi vale l’impostazione generale che fu data nel momento dell’atto
di indirizzo per la costituzione della società di rifiuti, quindi se volete arricchire il vostro
emendamento anche con questo ulteriore spunto e ribadire – Federica scusa – volevo dire,
l’intendimento che è stato dato dal gruppo DS per ciò che riguarda la società di rifiuti e che quindi la
contabilità della società venga redatta all’interno del Comune, ripeto, vale quello come linea generale
di principio però se lo ribadite nell’emendamento secondo me è opportuno.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO:
Grazie Assessore quindi a questo punto credo che sia necessario formalizzare da parte del gruppo
l’emendamento così come indicato anche dall’Assessore. Ho prenotato il collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente,
sull’emendamento perché proposto successivamente anche alla mia ultima dichiarazione di voto,
velocemente per dire in termini politici che la riduzione del termine a disposizione
dell’amministratore, cioè di durata della carica di amministratore da 3 anni ad 1 anno presuppone la
riduzione di quella che è la capacità di progettazione da parte dell’amministratore stesso; l’azienda
agraria ha progetti che non sono annuali ma che ripercorrono il tempo in ere addirittura, non so se in
lustri, non me ne intendo ma non credo che un anno possa consentire all’amministratore di
sviluppare al meglio il suo mandato, io non credo sia molto opportuno questo emendamento anche
se però sono convinto, ma sono molto convinto delle ultime due cose che ha detto l’Assessore con
riferimento alla verifica ed all’audizione in sede di Consiglio sia sui progetti che per quanto riguarda
la verifica del passato e di quanto ha fatto, grazie.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi... sì adesso poi Rocchetti, quindi a
questo punto per chiudere questa questione se il gruppo... mi permetto una proposta, se il gruppo
dello SDI non presenta nessun emendamento ma prendiamo ovviamente anche perché verbalizzato,
la proposta fatta dall’Assessore, quindi l’impegno preso dall’amministrazione comunale di inserire
nella delibera e quindi nello statuto la questione relativa all’audizione in Consiglio Comunale
possiamo dare per soddisfatta l’esigenza politica manifestata dallo SDI con quella ipotesi di
emendamento quindi possiamo chiudere la discussione qui? Se siamo d’accordo, prego Federica.
CONSIGLIERE – FEDERICA ROCCHETTI (SDI): Infatti l’Assessore Romagnoli ha colto
perfettamente lo spirito della nostra proposta, era questo appunto, avere un controllo più diretto, più
dettagliato dell’attività dell’azienda e quindi dell’Assessore che riferisce annualmente...
dell’amministratore scusate che riferisce annualmente in Consiglio quindi l’Assessore penso che ha
capito quale era la nostra proposta quindi va bene.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, ti ringrazio, ho prenotato prima il
collega Belluzzi, prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Io ho l’impressione che questo
Consiglio Comunale si è messo rispetto a questa – tra virgolette – privatizzazione su una strada
senza ritorno. Quando si costituiscono società alle quali si conferiscono servizi non è come se
facciamo il Consiglio di Amministrazione della casa di riposo, noi costituiamo società di diritto
privato, è vero a capitale totalmente o prevalentemente pubblico ma per una gestione, perché se noi
facciamo che l’amministratore delegato viene convocato una volta dal Consiglio, no! È
l’amministratore delegato che risponde a chi? Ai Consiglieri che il Comune mette dentro quella
società, non è il comitato di gestione dell’asilo nido di Colle Paradiso, questa Simona credo non sia
colpa tua, credo di studiarci un po' e di capire di chi sono le colpe, però non si fa così perché noi
creeremo carrozzoni più costosi ai quali trasferiremo servizi fatti in maniera che peggioreranno... io
ho l’impressione che noi andremo verso una diminuzione dei livelli dei servizi o di funzionamento di
alcune strutture comunali rispetto a quelle esistenti, ma non lo dico perché... quante volte abbiamo
parlato di questi argomenti Simona? Ma l’approccio era culturalmente diverso dalla strada che sta
seguendo l’amministrazione comunale oggi, quando noi parlavamo di fare una società misto
pubblica privata con una società ad elevata tecnologia che c’è a Jesi noi facevamo un ragionamento
perché volevamo scaricare su questa società i nostri costi, non farci carico di inefficienze. Ripeto,
l’ultima volta Antonio Grassetti ha detto che faceva un atto di fiducia eccetera, non votiamo contro,
ci asteniamo su questa delibera però cara Simona la strada che stiamo seguendo è una strada che
non è corretta e che ci creerà grossi problemi. Voglio dire, qui ci troviamo di fronte al Sindaco che
convoca i Sindacati lo detto l’altra volta su una gestione degli asili o delle mense scolastiche, non sta
scritto da nessuna parte che si deve fare così. Non dico che è stata una cosa negativa, Fabiano è stato
un eccesso di zelo eccetera, ma non è così che funzionano queste cose, perché a questo livello ti ci
vuole un Direttore Generale, i consulenti del Direttore Generale che leggeranno, questa sarà una cosa
che tireremo fuori successivamente, i rendiconti del controlli di gestione, perché qui è bello, questa è
una grande macchina comunale che si è dotata di una grande attrezzatura ed il controllo di gestione
non c’è nessuno che sa leggere un controllo di gestione, per cui dovremmo magari nominare
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qualche consulente per il controllo di gestione, bisogna che queste cose vadano affrontate
diversamente. Io ho dato la disponibilità, io per quel che conto, per la mia persona, per quanto può
contare il mio gruppo, avevamo dato la disponibilità a confrontarci su questo, però voglio dire, non
fateci trovare sempre le delibere pronte perché dopo – come dice un Presidente della Repubblica che
è tanto simpatico – non ci sto! Non ci stiamo! Allora questo qui bisogna obiettivamente... questo è
l’ultimo atto di buona volontà che Forza Italia da’. Noi ci asterremo su questa delibera però non è
così che si fanno queste cose.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi, ho prenotato il
collega Rocchetti, l’Assessore Rocchetti... (intervento fuori microfono.)... Rocchetti mi
raccomando. Confido nella sua...
ASSESSORE – LEONELLO ROCCHETTI: ... Brevità! Ringrazio la compagna Romagnoli che ha
portato all’ordine del giorno il regolamento per la nuova azienda agraria, che Belluzzi non è né la
casa di riposo né l’asilo nido, l’azienda agraria ha una rendita a se, questo Presidente deve portare
l’azienda agraria in attivo perché lo sai che ha reso 30 milioni questa azienda che ha 300 ettari di
terra? Non ha niente... 30 milioni in attivo, allora se mi parli di banche io non ti rispondo ma non mi
parlare di agricoltura che ci sono nato. È stata la mia vita, allora io vi dico che l’azienda agraria non è
né l’asilo nido né la casa di riposo, va ristrutturata perché può dare risultati, minimo deve rendere
500 milioni all’anno con i suoi 300 ettari perché se era un privato vendeva, allora non c’è bisogno...
basta un agronomo ed un Presidente poi con il tempo si potrà fare anche un Consiglio di
Amministrazione intanto rinnoviamo, ritrasformiamo questa azienda, vediamo le culture che si
vogliono fare, questo volevo dire. Un ringraziamento alla compagna Romagnoli, la chiamo
compagna per quanto mi è simpatica perché è attiva su queste cose, brava Simona. Io volevo dire,
non mischiamo l’oro con l’argento, questa è una cosa, l’asilo nido e la scuola materna sono un’altra.
Questa deve avere un attivo mentre quelle altre devi tirare fuori i soldi per pareggiare il bilancio
questa è la differenza, hai capito? L’azienda agraria può essere gestita anche da una persona, anche
un bracciante, perché io ho conosciuto molti contadini di seconda elementare che facevano i fattori,
non faccio i nomi, di grosse aziende e le hanno portate in attivo. Bisogna vedere cosa sono, allora
cosa pianti? Cosa produci? Per questo ci vogliono tre anni, sono d’accordo, perché se tu mi dai un
incarico ho bisogno di tempo, no? Va bene che agli allenatori gli diamo tre anni e dopo sei mesi li
mandiamo via, questa è un’altra cosa, allora io sono d’accordo che per la fine di ogni anno si fa un
resoconto, vediamo quello che succede, dove c’è da migliorare ma non ci vogliono tanti tecnici
dentro per gestire questa azienda. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie, brevissimo Rocchetti, la ringrazio è
stato molto corretto, ha rispettato gli impegni, allora, ho prenotato... prima dell’intervento del
Sindaco... facciamo un intervento conclusivo del Sindaco va bene? No? ...(intervento fuori
microfono.)... va bene, interviene il Sindaco per dare un contributo al dibattito, prego Sindaco.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Io su questa cosa mi permetto di intervenire per riprendere
un paio di considerazioni che faceva il Consigliere Belluzzi che conosco anche per lo spirito con cui
fa le sue valutazioni, sicuramente con l’intenzione di portare un contributo non solo alla discussione
ma anche alla possibilità di definire, fare scelte che siano il più positive complessivamente per l’ente
e per la città nel suo insieme, però ci sono un paio di cose che secondo me è importante per quanto
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riguarda l’amministrazione è importante mettere in evidenza. Noi stiamo parlando di gestioni di
servizi produttivi che sappiamo, in particolare, nello specifico dell’azienda agraria che ha un suo, ha
avuto ed ha, al di là poi di quelle che possono essere le carenze di chi ha gestito fisicamente e
concretamente la stessa struttura, i pregi o le carenze di chi si trova concretamente a gestire queste
strutture un limite oggettivo nella sua collocazione all’interno di un ente pubblico, questa è una
azienda che deve avere delle dinamiche, delle normative, delle procedure, delle capacità di carattere
industriale, manageriale, che non possono essere governate con le normative e le procedure che ha
un ente locale. Ora dire questo non significa come faceva intravedere anche il collega Belluzzi che
noi stiamo sostanzialmente facendo una pseudo privatizzazione di questi servizi, ma questo non
solo perché dico che non la ritengo una analisi corretta, non solo perché il Comune ha il 100% della
proprietà perché questo dice poco, ma perché noi in questo modo si vuole presupporre una serie di
elementi che diano al Comune la piena titolarità nella capacità di definire quelle che sono le strategie
e gli obiettivi di questa azienda e lasciare poi la gestione ad un sistema che ha le caratteristiche per
poterla gestire con quei presupposti che ricordavo prima ed il controllo, l’azione di controllo e di
verifica di quello che avviene nelle società ma anche in servizi diversi sia che noi gestiamo
direttamente o attraverso appalti, sta anche e qui rispondo anche a quella sollecitazione, quella
osservazione che faceva Belluzzi circa il ruolo strano dei Sindacalisti dentro il... va bene, ci siamo
capiti, qui dobbiamo essere chiari, nel momento in cui l’ente non è al di fuori o è altra cosa rispetto
ad un servizio che viene gestito in maniera esterna o attraverso un appalto o una società, l’ente è
pienamente dentro, è coinvolto ed è necessario che svolga a pieno la sua azione di verifica e di
controllo del funzionamento di quel servizio anche se dato in appalto ed allora, dal momento in cui
si verifica che a seguito di una – forse – necessità di contrazione di alcuni costi c’è il rischio che
alcune prestazioni ed alcuni servizi non riescono a dare ed a garantire quella qualità che è necessaria,
è giusto che l’ente intervenga. Così come è stato, tanto è vero che sulle questioni delle mense in
realtà l’azienda ha aumentato le ore alle sue dipendenti non per fare un piacere al Comune o per fare
un piacere alle organizzazioni Sindacali o per far guadagnare qualche lira in più alle operatrici ma per
permettere e garantire che il servizio che viene svolto nelle mense del servizio a tavola,
dell’apparecchiatura e della sparecchiatura avvenisse con criteri ed intenti adatti ed idonei a quelli
che sono i tempi anche dei bambini, questo per riprendere quell’esempio, e questo è un esempio di
come il Comune a mio modo di vedere non deve e non può abbandonare quello che è un suo ruolo
forte di presenza, di controllo e di verifica rispetto alle quali dobbiamo anche probabilmente affinare
meglio delle capacità e delle professionalità all’interno della stessa struttura amministrativa, perché
fare una azione di controllo e di verifica vera significa sapere e conoscere quali sono i meccanismi e
le caratteristiche, le peculiarità di determinati servizi. Ora in questo caso come in quello della società
per i rifiuti, è evidente che l’amministratore non risponde ai Consiglieri del Consiglio di
Amministrazione perché questo non c’è, risponde al Sindaco e lo fa nel modo che abbiamo previsto
nel regolamento e nello statuto, in maniera tale che fatte le giuste verifiche, dati gli indirizzi e gli
obiettivi all’azienda poi il mancato rispetto di queste cose possa e debba rappresentare motivo di
recesso nel conferimento di quell’incarico. Poi che gli scenari foschi che Belluzzi disegnava rispetto
al fatto che noi in questo modo creiamo e stiamo creando presupposti per cui avremmo servizi a
costi più alti ed a qualità peggiore, io credo da un lato permettimi la battuta, non più tardi di 15 giorni
fa dicevi che noi con i tempi di questa amministrazione l’azienda agraria l’avremmo vista tra qualche
anno, in 15 giorni abbiamo realizzato quello che in qualche modo non era stato previsto e credo
anche che quelli che saranno gli effetti di questa azione, di questo intervento io ritengo ci siano tutte
le condizioni perché sia una scelta che... (fine lato B – II° cassetta)... ...non solo che porti, come sta
a cuore a Rocchetti, un utile consistente, ma come sta a cuore a tutti noi, perché è comunque una
società, un’azienda che deve dimostrare anche che si possano realizzare utili, ma anche che abbia
una sua capacità anche di svolgere un ruolo più ampio nello stesso territorio, considerando che spazi
di lavoro in questo senso ce ne sono e ci sono anche disponibilità da parte di altri enti a ragionare su
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possibili sinergie e collaborazioni in questo campo, quindi io credo che buona parte della questione
dipenderà anche dalla capacità e dalla qualità che saprà esprimere l’amministratore che nomineremo
in queste società, ma credo anche che sia opportuno e dipenda anche da quelli che sono gli indirizzi
e le volontà e la capacità effettiva di intervento che rimane in capo e deve rimanere in capo all’ente
pubblico.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco, ho prenotato la collega
Meloni, prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Penso che sia una dichiarazione di voto a
questo punto. La amministrazione comunale, avvalendosi della facoltà che concede appunto il
decreto legislativo 267 agli enti locali, il decreto legislativo del 2000, sceglie come strumento per...
(verifica del numero legale in corso)... Riprendo dall‘inizio. Dicevo appunto, soltanto trenta
secondi, ho capacità di sintesi, la amministrazione comunale sceglie con questo strumento, che è
consentito dal decreto legislativo 267 del 2000 di dare, di creare una società di cui oggi approviamo
lo statuto sociale, perché la azienda agraria sia una azienda produttiva. L’obiettivo da anni lo
abbiamo esplicitato, chiarito, richiesto, voluto alla unanimità da parte del Consiglio Comunale, sia
questo che il precedente, non ripeto il percorso che il Consigliere Simona Romagnoli, ora Assessore
al Bilancio, ha in questi anni investito per arrivare a questo primo risultato, cioè creare una società
per il perseguimento di un obiettivo assolutamente condivisibile e condiviso da tutti, certo ci
potremmo trovare in futuro ad adeguare questo strumento, ma credo che lo dovremmo adeguare nel
caso in cui dovesse cambiare per esempio anche il diritto societario e allora dovremmo tornare ad
adeguarlo e modificarlo in base anche alle modifiche normative che potranno avvenire nel corso dei
mesi prossimi. Potremmo tornare ad adeguare e il progetto e lo strumento che ci stiamo dando
perché l’azienda sia efficace, produttiva anche in termini di redditività, con segnali positivi e non
negativi. Io credo di accogliere certamente questo come primo risultato e soprattutto come inizio di
un percorso che dovremo certamente seguire con attenzione e controllare, ma auspicare che colga e
raggiunga l’obiettivo per cui oggi votiamo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni. Lultimo intervento
come dichiarazione di voto del collega Belluzzi, prego.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Spesso vado in crisi e andrò in catarsi
perché credo che il Sindaco non vuole capire quello che dico o forse non mi faccio capire, anche se
mi pare di essere tanto chiaro. Dopo la sagra dell’ovvio che è stato l’intervento della collega Meloni,
che però credo che non abbia letto approfonditamente lo Statuto per fare quelle considerazioni, se
vuoi in separata sede te lo spiego, io vorrei fare presente al Sindaco...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Tra Belluzzi e la collega Meloni ultimamente
c’è qualche problema.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Non mi interrompa collega Meloni, io
la ascolto sempre con attenzione. A prescindere dalla battuta, che ti do per tale, con cui mi dici che
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dopo quindici giorni diamo questi risultati, non fa onore al lavoro che Simona Romagnoli su
questo argomento, con visite continue a Fabriano, fa già da circa tre anni, da quando non la
chiamavo assessore, ma la chiamavo consigliera bucolica.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Fuori microfono.
CONSIGLIERE – GIOACCHINO BELLUZZI (Forza Italia): Anche perché non ho mai la capito la
differenza che possa esserci tra una arca felice e una arca infelice, comunque chi avrebbe chiamato
arca infelice una azienda del comune? Nessuno. Comunque il nome è carino, soltanto che qui
ancora non si è capito che, Sindaco, noi dobbiamo fare le privatizzazioni, io non ti accuserò mai che
tu non faccia una cosa in questo senso, perché privatizzare in maniera intelligente, e non come ha
fatto il Governo di centro – sinistra con le privatizzazioni romane, che sono andate a vantaggio di
chi acquistava, una privatizzazione intelligente significa che il comune perde di meno o guadagna
di più, è questo che dobbiamo fare. Io non intervengo su quello che ha detto l’Assessore Rocchetti
perché è un caro amico e gli sono vicino, però secondo me ha detto cose che non hanno attinenza
con la delibera, ma il vero problema è che noi qui non facciamo le privatizzazioni, è questo il
problema di fondo. Noi qui trasferiamo da una scatola ad un’altra, da un ufficio ad un altro le stesse
cose, con la stessa mentalità, la stessa impostazione e la stessa rendicontazione di carattere
economico, che per quanto riguarda una azienda gestita privatamente è diverso dalla gestione della,
tra virgolette, tesoreria dell’ente pubblico, dell’Ipap, come era ancora regolamentata. È questo che
voglio dire. Quando ho citato il discorso del sindacalista, volevo dire che non è tua funzione. Noi un
domani ci faremo carico dei problemi sindacali che ci sono per quella azienda? Ma sarà un
problema del Presidente o del direttore, altrimenti noi non scorporiamo niente dal comune, non
portiamo fuori niente. È questo il problema di fondo, questo però è l’ultimo atto di buona volontà e
di stima e attenzione che vogliamo riservare, con un voto di astensione. Dopodiché non è questo il
modo per risolvere i problemi di questo comune e per venire incontro alle lamentele giuste che ha
fatto nell’ultimo intervento Simona Romagnoli parlando di bilancio e dei problemi finanziari del
comune, non è questo il modo e teste lo dico. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Belluzzi. Abbiamo completato
gli interventi e quindi apriamo le votazioni per favore. Invito i consiglieri comunali ad entrare in
aula. Votiamo il punto 17: servizi pubblici locali, costituzione società denominata Arca Felice S.r.l.
a capitale e controllo esclusivamente pubblico ex articolo 113 comma 5 lettera c) del decreto
legislativo 267/2000, contestuale affidamento dei servizi, approvazione atti relativi e determinazione
provvedimenti consequenziali. Si può ripetere la votazione? Sì, allora rivotiamo il punto 17.
Presenti n.
19
Astenuti n.
03
Votanti n.
16
(Belluzzi, Montali per F.I. – Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 15
Contrari n.
01
(Brazzini per S.U.J.)
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 17 viene approvato con 15 voti a
favore, 1 contrario e 3 astenuti. C’è la immediata esecutività. Io chiedo, mi permetto, mi appello agli
astenuti, di votare se possibile la immediata esecutività di questa delibera proprio per la urgenza,
però ripeto è un appello forse anche fuoriluogo che fa il Presidente, mi sono permesso di farlo visto
il clima natalizio. Prego collega.
CONSIGLIERE BELLUZZI GIOACCHINO (Forza Italia): Questa è una ulteriore dimostrazione del
ruolo che può svolgere in questo Consiglio Comunale la opposizione, siccome la nostra opposizione
non è preconcetta, noi consentiremo la immediata esecutività di questa delibera.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Apriamo la votazione per la immediata
esecutività del punto 17.
Presenti n.
19
Astenuti n.
02
Votanti n.
17
(Montali per F.I. – Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 17
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La immediata esecutività viene approvata
con 17 voti a favore e 2 astenuti.
Sospendiamo i lavori. io colleghi mi appello al vostro senso di responsabilità e propongo di
riprendere i lavori dopo una breve pausa pranzo, alle ore 15, ma puntualmente, altrimenti questa sera
non finiamo neanche a mezzanotte. Ancora dobbiamo completare i punti all’ordine del giorno delle
pratiche ordinarie. Io pongo come proposta l’inizio dei lavori alle ore 15. Alle 15 ricominciamo i
lavori. Buon pranzo i tutti.
La seduta termina alle ore 11:00.
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La seduta riprende alle ore 15:45 con l’appello nominale.
COMMA N. 18 – DELIBERA N.218 DEL 19.12.2003
DITTA PESARESI GABRIELE ED ALTRI – PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA
IN VIA D. ALIGHIERI E VIA ROSSINI RICADENTE IN SOTTOZONA B2.3 – B1.4 DEL PRG,
CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA AI SENSI
DELLA L.R. 34/92
Sono presenti in aula n.19 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Iniziamo con le tre pratiche della urbanistica.
18 presenti, seduta valida. Riconfermo gli scrutatori, i colleghi Lillini, Albanesi, Brazzini.
Riprendiamo i lavori dal punto 18. Non ho nessuna prenotazione, quindi apriamo le votazioni al
punto 18.
Presenti n.
19
Astenuti n.
02
Votanti n.
17
(Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 17
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 18 viene approvato con 17 voti a
favore e 2 astenuti.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 19 - DELIBERA N.219 DEL 19.12.2003
VARIANTE AL PRG DELL’AREA SITA IN VIA GROTTE DI FRASASSI. ADOZIONE
DEFINITIVA AI SENSI DELL’ARTICOLO 26 DELLA L.R. N.34/92 E SUCCESSIVE
MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
Entra Belcecchi
Sono presenti in aula n.20 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessuna prenotazione, apriamo le
votazioni per il punto 19. Votazione aperta, votiamo.
Presenti n.
20
Astenuti n.
02
Votanti n.
18
(Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 16
Contrari n.
02
(Bravi e Montali per F.I.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 19 viene approvato con 16 voti a
favore, 2 contrari e 2 astenuti. Su questa pratica abbiamo la immediata esecutività, quindi apriamo le
votazioni per la immediata esecutività del punto 19.
Presenti n.
20
Astenuti n.
03
Votanti n.
17
(Belluzzi per F.I. – Grassetti per A.N. – Brazzini per S.U.J.)
Favorevoli n. 15
Contrari n.
02
(Bravi e Montali per F.I.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: La immediata esecutività non viene
approvata. Prendiamo atto.
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COMMA N. 20 – DELIBERA N.220 DEL 19.12.2003
PROGRAMMA DI INIZIATIVA PRIVATA ASSISTITO CON IL CONTRIBUTO PUBBLICO
PER INTERVENTI EDILIZI RICADENTI NELLE ZONE DI RECUPERO - RINNOVO CON
MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DEL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE E DELLA
CONVENZIONE CON LA BANCA DELLE MARCHE
Entra Bornigia
Sono presenti in aula n.21 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessun intervento quindi apriamo le
votazioni per il punto 20. Votazioni aperte, votiamo.
Presenti n.
21
Astenuti n.
02
Votanti n.
19
(Belluzzi per F.I. – Grassetti per A.N.)
Favorevoli n. 19
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 20 viene approvato con 19 voti a
favore e 2 astenuti.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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COMMA N. 21 – DELIBERA N.222 DEL 19.12.2003
SUAP – APPROVAZIONE PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI INSEDIAMENTO
PRODUTTIVO IN VARIANTE AL PRG VIGENTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DPR 447/98 E
S.M.I. – RICHIEDENTE DITTA CENTER GOMMA SRL – LOCALIZZAZIONE INTERVENTO:
JESI – VIA ROMA, N. 261 BIS
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Ho prenotato il collega Bucci prego.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (R.C.): L’esame della pratica, della proposta di delibera per
l’ampliamento di questo insediamento produttivo, secondo me non tiene conto, l’esame fatto dagli
uffici e dallo sportello unico, non tiene conto della localizzazione e della delicatezza di quella zona e
della necessità quindi comunque di prevedere, oltre all’ampliamento dell’edificio produttivo, anche
sistemi di mitigazione, di inserimento, di corretto inserimento dell’edificio in un contesto, che non è
un contesto non significativo dal punto di vista del territorio e del paesaggio jesino, tant’è che se
non ricordo male la stessa zona venne proposta dallo stesso piano regolatore come zona da
vincolare in qualche maniera, da proporre per il vincolo ai sensi della legge statale sulle bellezze
naturali, la ex 1497 del 1939, oggi Testo Unico 490 del ’99. Secondo me il progetto è un progetto
sicuramente coerente rispetto alla necessità di fare un ampliamento di una attività produttiva, però
nel progetto non si rintraccia nessuna attenzione, salvo il fatto di interrare parzialmente verso monte
l’edificio, nessuna attenzione alla natura del luogo, natura del luogo che secondo me forse
imporrebbe una riflessione relativamente alla opportunità di consolidare l’insediamento produttivo
in quella zona, che ricordiamo nasce ormai trenta anni fa da alcune localizzazioni che nel tempo
sono state più o meno inserite nei piani regolatori e nelle varianti. Per questo io ritengo che non
possa essere fatta, per quella zona, una variante così ad hoc, ma l’intera zona debba essere normata
in maniera più adeguata rispetto a queste caratteristiche di interesse paesaggistico e quindi, secondo
me, la proposta che ci viene sottoposta per la approvazione non può' essere condivisa. Per questo io
esprimo il voto negativo rispetto a questa proposta e ritengo che in quella area, come in tutte le
localizzazioni produttive e comunque extraurbane, secondo me una riflessione vada fatta e vada
anche posta molta attenzione perché non può' la logica dello sportello unico delle attività produttive
diventare il grimaldello con cui si mettono tutte le cose da tutte le parti del territorio, anzi le cose
vanno selezionate e forse vanno ricondotte alla strumentazione pianificatoria che è in grado di
tutelare meglio il territorio e i valori del territorio. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci. Prego Assessore
Mammoli.
ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: Per quanto riguarda l’intervento del collega Bucci, visto che
fa riferimento ad un discorso di carattere tecnico, un problema di carattere tecnico non può' avere un
risposta di carattere politico, se non nel dire il fatto che è passata attraverso non soltanto la visione
della urbanistica naturalmente, ma di tutta la Conferenza di Servizio, di cui fanno parte Arpam, Asl,
Provincia e quanto altro, che tutti hanno dato parere favorevole, così come pure non c’è stata
nessuna osservazione rispetto a quanto è stato deciso e quindi pubblicizzato ed esposto al parere
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della città e a chi avesse voluto fare la propria osservazione. Rispetto naturalmente il parere di
ciascuno, anche il parere tecnico da architetto di Bucci lo prendo in quanto tale, come suo parere
personale. Per quanto riguarda invece il discorso più generale rispetto allo sportello unico, ritengo
che sono prerogative di legge, se poi vogliamo cambiare le leggi sullo sportello unico, ma non credo
che sia compito del Consiglio Comunale cambiare queste dog, ma nel caso nel cercare di portarle
avanti nel modo migliore possibile. Torno a dire, una pratica che non ha avuto né osservazione né
un parere contrario da nessuno dei soggetti che hanno fatto parte di quella conferenza di servizio, io
ritengo per questo che possa essere una pratica tranquilla e approvabile.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie assessore Mammoli. Non ho altri
interventi, invito i consiglieri comunali ad entrare in aula, apriamo le votazioni per il punto 21.
Prego, dichiarazione di voto. Prego Bucci.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (R.C.):
Nel mio intervento non esprimevo solo
evidentemente un pare tecnico, anzi esprimevo un parere politico rispetto alla necessità di valutare
con molta attenzione da parte del Consiglio Comunale la possibilità di concedere consolidamenti,
rafforzamenti, ampliamenti di localizzazioni extra urbane, di attività produttive extra urbane, e
questo secondo me non é evidentemente solo un problema tecnico, anzi è fondamentalmente un
problema politico in relazione poi dopo a certe particolari situazioni, come quella in esame al di sotto
del terrazzo fluviale della zona che va tra Moie e Jesi per capirci, che è una zona da un punto di vista
paesaggistico interessante e territorialmente interessante. Questo era un richiamo alla necessità di
una valutazione politica sulla opportunità di consolidare interventi ex tra urbani in zone delicate, in
zone interessanti, quindi era in questi termini. La valutazione tecnica invece è diversa e ulteriore
rispetto a questa. Quindi in relazione a questo noi voteremo contro a questa delibera.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bucci. Non ho
interventi, chiede una integrazione l’assessore Mammoli, prego.
altri
ASSESSORE – KATIA MAMMOLI: Cioè adesso mi rendo conto allora di qual è il problema che il
consigliere Bucci pone e avendo ribadito il suo voto non è che con questo mio intervento io pensi di
fargli cambiare opinione o chieda che cambi il suo voto, però a questo punto penso che forse il suo
problema derivi dal fatto che non essendo stato presente in Commissione può non avere chiara tutta
quanta la procedura, adesso è più chiaro, dopo questo secondo intervento. Quindi vorrei dire che il
Consiglio Comunale si era già espresso in questo senso e che la variante, come ho già detto in
Commissione, in entrambe le Commissioni, non riguarderebbe affatto nemmeno il Consiglio
Comunale, nel senso che il Consiglio Comunale aveva già deliberato in seguito ad una osservazione,
dando a quella zona una zonizzazione di D1.4, che consente quindi di fare quel tipo di ampliamento
e non solo, aveva addirittura deliberato, tre o quattro anni fa orsono ormai, che si potesse fare un
ampliamento che non fosse però superiore all’esistente, quindi aveva già deciso il Consiglio
Comunale su questo e l’ampliamento non è superiore all’esistente ed è di gran lunga inferiore
rispetto a quanto la zonizzazione consentirebbe. Il fatto che si sia dovuta fare una conferenza di
servizio non era relativa ad un cambiamento di volontà che questa sera sarebbe stata espressa dal
Consiglio Comunale, ma piuttosto era relativo al fatto che rispetto a quella osservazione che il
Consiglio Comunale aveva fatto ed aveva approvato e rispetto a quella decisione che il Consiglio
Comunale aveva già preso alcuni anni orsono, la Provincia aveva messo un vincolo che non ci
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potesse essere un ampliamento superiore al 10%, quindi la motivazione della variante e della
conferenza di servizio era soltanto perché in questo caso la Provincia avrebbe dovuto esprimersi di
nuovo rispetto a quel limite che aveva messo, il Consiglio Comunale si era già espresso molto
chiaramente dando una zonizzazione precisa e definendo anche quale tipo di ampliamento avrebbe
potuto fare, ma siccome il problema era relativo alla Provincia, si è fatta questa conferenza di
servizio perché era il parere della Provincia che in questo caso poteva o non poteva essere
modificato, la Provincia ha modificato il proprio parere, tant’é che in conferenza di servizio,
approvato questo progetto, gli ha dato l’assenso completamente. Quindi il problema politico che in
questo secondo suo intervento è divenuto più chiaro, che il collega Bucci pone, se vogliamo parlare
di problemi politici, per il Consiglio Comunale nemmeno esisterebbero, nel senso che il Consiglio
Comunale aveva già deciso, approvato e deliberato alcuni anni orsono. Questo per spiegare, e
immagino che non essendo stato presente in Commissione probabilmente fatti questi passaggi non li
conoscevi. Che poi l’ultima parola spetta al Consiglio Comunale va bene, però dal tuo intervento ho
capito che questi passaggi non li conosci.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie assessore. Prima ho prenotato il
collega Grassetti per una dichiarazione di voto. Poi una brevissima replica se vuoi Bucci te la
concedo senz’altro. Prego Grassetti.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (A.N.): Grazie velocemente io leggo dal brogliaccio che
nella delibera risulta che... nella motivazione della delibera risulta che in data 15 ottobre del 2003 il
Sindaco ha richiesto il parere della Circoscrizione III° Est e che in data 11 novembre 2003 il parere
favorevole della Circoscrizione è arrivato, allora io vorrei sapere circa il parere della Circoscrizione se
questo è stato a votazione unanime oppure se c’è maggioranza, dovrebbe essere comunque nella
pratica, mi interessa saperlo per dare una continuità all’espressione di voto del nostro Consigliere
Circoscrizionale con quello che diamo qui, quindi gradirei... visto che nella delibera si da’ atto che
c’è stato il parere favorevole aspetto di conoscerlo. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, Grassetti, la Dr.ssa Barberini si sta
attivando per prendere il cartaceo cioè... sta arrivando. Nel frattempo Bucci per una breve replica.
CONSIGLIERE – ACHILLE BUCCI (Forza Italia): Brevissima. Quando parliamo di Provincia
evidentemente non è un parere ma è se non sbaglio l’approvazione della Provincia, il parere della
Provincia all’epoca era l’approvazione – 4 anni fa – della variante al piano regolatore a cui
evidentemente questo Consiglio non... una approvazione quindi con prescrizioni, sto ricostruendo,
cercando di ricostruire perché effettivamente non sono in III Commissione quindi non ho
partecipato a quei lavori, in questo caso non si tratta di parere ma si tratta di approvazione di uno
strumento urbanistico condizionato a cui ha corrisposto una risposta da parte del Consiglio
Comunale di accettazione perché questo non ha impugnato quel tipo di prescrizione e quindi ha
accettato la prescrizione della Provincia; oggi di quella prescrizione si chiede la variazione, quindi
questo se non sbaglio è l’iter corretto, entriamo su un aspetto tecnico che forse non è neanche da
discutere qui, però per opportuna chiarezza per tutti quanti i colleghi consiglieri probabilmente la
storia è questa, allora è vero sì che il Consiglio Comunale si era espresso una prima volta dicendo
consolidiamo gli interventi extraurbani in queste zone, è vero che però in seconda battuta il
Consiglio Comunale ha accettato all’epoca la prescrizione della Provincia in sede di approvazione ed
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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ha fatto propria perché la legge prevede proprio un meccanismo di controdeduzione o di assunzione
di questa cosa, allora la volontà è l’ultima del Consiglio Comunale è quella di accettare la
prescrizione del 10% riconoscendo insieme alla Provincia il valore di questa zona, però questo era
solo per andare avanti nella discussione ma non è di questo che secondo me è opportuno parlare qui
e quindi mi fermo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Bucci a questo punto non ho altri
interventi... (intervento fuori microfono.)... il parere della Circoscrizione? Comunque scusa... in
delibera è riportato che il parere della Circoscrizione è favorevole. Quindi la tua... (intervento fuori
microfono.)... quindi serve il verbale e non la delibera della Circoscrizione. Sì? ... (intervento fuori
microfono.)... infatti credo sia così, il parere che manda la Circoscrizione è un parere positivo o
negativo motivato o non motivato, però non riporta l’esito della votazione. Va bene, lo verifichiamo,
solo che non vorrei sospendere i lavori del Consiglio Comunale per... (intervento fuori
microfono.)... scusate Consiglieri io non voglio... mi rendo conto collega Grassetti della tua esigenza
nel... volevo fare una considerazione, dal momento che in delibera non è riportato che il parere della
Circoscrizione è allegato alla delibera stessa, riporta soltanto il parere favorevole della Circoscrizione
a questo punto ogni Consigliere può richiedere tutti gli atti che hanno determinato in qualche modo
l’iter procedurale quindi la stesura della delibera ma non è parte integrante della delibera, quindi io
credo si possa mettere in votazione la delibera così come è stata formulata senza mettere in
discussione la legittimità dell’atto. Mi rendo conto, cioè se il documento poteva essere portato in
pochi minuti ma credo non sia opportuno sospendere i lavori del Consiglio Comunale per un
documento...
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Sospendere no Presidente però
siccome anche questa mattina abbiamo un po' modificato l’ordine dei lavori in ragione delle
opportunità singole evidenziate anche adesso penso sia possibile magari procedere alla discussione
ed al voto di un’altra pratica e poi votare questa dopo che è stato acquisito il verbale, lo chiedo per
cortesia, se ciò non è possibile prendo atto, però se fosse possibile...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Va bene, la Dr.ssa Barberini gentilmente si
sta accertando personalmente di quanto tempo ancora occorra per questo documento allora nel
frattempo procediamo ad esaminare l’ultimo punto delle pratiche ordinarie all’ordine del giorno cioè
il punto 22.
La votazione del punto 21 viene rinviata ad acquisizione di documentazione inerente il punto in
questione.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
221
COMMA N. 22 - DELIBERA N.221 DEL 19.12.2003
CESSIONE DELLA SOCIETÀ COOPERATIVA ACOM (ASSOCIAZIONE COLTIVATORI
ORTOFRUTTICOLI MARCHIGIANI) DELLE QUOTE SOCIALI DELLA SOCIETÀ
COOPERATIVA SCAC DI SENIGALLIA E SOTTOSCRIZIONE AUMENTO CAPITALE
SOCIALE SOCIETÀ COOPERATIVA ACOM
Entrano Giuliodori e Serrini
Sono presenti in aula n.23 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Non ho nessun intervento prenotato, pratica
illustrata in Commissione quindi apriamo le votazioni per il punto 22:
Presenti n.
23
Astenuti n.
06
Votanti n.
17
(Belluzzi, Bravi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – S.U.J.)
Favorevoli n. 17
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 22 viene approvato con 17 voti
favorevoli e 6 astenuti. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni per l’immediata esecutività
del punto 22:
Presenti n.
23
Astenuti n.
06
Votanti n.
17
(Belluzzi, Bravi e Montali per F.I. – Grassetti per A.N. – S.U.J.)
Favorevoli n. 17
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
17 voti favorevoli e 6 astenuti.
A questo punto ritorniamo al punto 21.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
222
COMMA N. 21 – DELIBERA N.222 DEL 19.12.2003
SUAP – APPROVAZIONE PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI INSEDIAMENTO
PRODUTTIVO IN VARIANTE AL PRG VIGENTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DPR 447/98 E
S.M.I. – RICHIEDENTE: DITTA CENTER GOMMA SRL – LOCALIZZAZIONE INTERVENTO:
JESI VIA ROMA N. 261 BIS
Entra Aguzzi
Sono presenti in aula n.24 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Mi sta dicendo la Dr.ssa Barberini che
l’ufficio sta cercando il documento, va bene. Comunque appena il documento giunge qui in
Consiglio Comunale te lo... allora colleghi, apriamo le votazioni per il punto 21:
Presenti n.
24
Astenuti n.
04
Votanti n.
20
(Aguzzi per D.S. – Grassetti per A.N. – S.U.J.)
Favorevoli n. 18
Contrari n.
02
(R.C.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 21 viene approvato con 18 voti
favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti. C’è l’immediata esecutività. Apriamo le votazioni per l’immediata
esecutività del punto 21:
Presenti n.
24
Astenuti n.
05
Votanti n.
19
(R.C. – Grassetti per A.N. – S.U.J.)
Favorevoli n. 19
Contrari n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’immediata esecutività viene approvata con
19 voti a favore e 5 astenuti. A questo punto colleghi abbiamo terminato le pratiche ordinari ...(fine
lato A – III cassetta)... quindi riprendiamo dal punto 6 per affrontare fino ad esaurimento – anche
nostro – le mozioni e gli ordini del giorno per arrivare al punto 11.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
223
COMMA N. 6 - DELIBERA N.223 DEL 19.12.2003
MOZIONE DEL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA FRANCESCO BRAVI AD OGGETTO:
“ACCERTAMENTI SULL’USO DI SALVIA DIVINORUM ED ALTRI SMART DRUGS”
Entrano Agnetti, Moretti, Tittarelli
Sono presenti in aula n.27 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi la parola al collega Bravi per
l’illustrazione della mozione. Prego collega Bravi.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Grazie Presidente, dopo parecchi rinvii
riusciamo a parlare di questa benedetta salvia, al di là di quelli che possono essere gli atteggiamenti
antiproibizionisti che già hanno del pregiudiziale, al di là di quelli che possono essere gli scherzi fatti
ironicamente da colleghi che parlano di salvia perché andiamo a pranzo o a cena con la salvia e
queste sono cose simpatiche, però quello che conta è affrontare l’argomento con un po' più di
serietà e senso di responsabilità, cosa che recentemente è mancata soprattutto – adesso non per
polemizzare con il nostro Assessore alla cultura – quando ho visto sulla stampa che per l’Assessore
rappresentava un fatto culturale, io sono un po' inorridito ed allibito perché parlare di sostanze che
procurano certi effetti deleteri sul cervello perché ancora non se ne conoscono bene tutti i risvolti
negativi, sentire poi che per cultura si possa intendere anche questa esperienza io penso sia negativo.
Si è pronunciato in modo più soft l’Assessore Cingolani che però ha lasciato un po' aperte le porte
dicendo che comunque sia questa sostanza non è stata ancora vietata per cui non vede per quale
motivo non debba essere usata, però mi sembra anche questo un atteggiamento che da parte di un
Assessore che ha la responsabilità su quello che riguarda la salute dei nostri concittadini penso che
sia un po' da rivedere questo concetto perché è molto importante la loro protezione, allora se
andiamo a considerare, io parlo qui di smart drugs ma quello che è principale è il discorso della
salvia, vorrei puntualizzare anche il discorso dell’efedrina, dell’efedra; iniziando dalla salvia, non
quella oficinalis che serve per cucinare ed anche con effetti terapeutici, a detta degli stessi
spacciatori, commercianti dalla etnobotanica ad altri tipi di negozi di erboristeria che pubblicano e
che mandano per via Internet tutte le connotazioni e le caratteristiche di questo prodotto, questa
sostanza, a detta loro se andiamo a leggere – la documentazione è numerosa, eccessiva forse per
questo argomento tale che può suscitare curiosità e quindi per questo motivo la gente va a
comperarla – e se si considera innocua una sostanza che comincia a provocare uno stato di divina
ebbrezza oppure che induce visioni e dallo stesso soggetto che ha pubblicato su Internet questo
articolo nessuno conosce come il salvinorin, che è la sostanza, il principio attivo della salvia, lavori
sul cervello io a questo punto dico è una cosa responsabile o no è fatta bene questa
pubblicizzazione, questa commercializzazione di questa sostanza o no? Allora dobbiamo avere un
po' di senso di responsabilità perché dobbiamo senz’altro stare molto attenti perché queste sostanze
provocano gravi danni. Basta sicuramente vedere e leggere che la salvia come l’alcool pregiudica
l’abilità di guidare e decresce la coordinazione, poi in un altro punto “il principio attivo, il salvinorin
causa effetti da alterazione mentale della salvia...” e questo è un altro punto molto importante, dice
pure che nessuno è mai morto per overdose di salvia però a lungo andare nessuno sa ancora quali
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
224
effetti collaterali e nocivi provochi sul cervello. Se è masticata i primi effetti salgono in circa 15
minuti e durano circa 30 minuti e poi al tempo stesso dice che si può guidare la macchina, quando si
sa che una persona con questi effetti può avere delle allucinazioni e può avere dei problemi alla
guida non vedo perché si debba insistere per poter commercializzare questa sostanza, questo è un
altro motivo. Poi afferma che l’uso di questa sostanza deve essere fatta esclusivamente in presenza
di un assistente, bisogna vedere poi che tipo di assistenza è questa perché se è una persona che la
pensa come quello che ne vuole fare assunzione probabilmente ha dei problemi anche lui, non
penso sia tanto cosciente e consapevole di quello che fa e può essere garante della salute e della
tutela di questa persona. Poi questo sitter, questo assistente dovrebbe evitare che chi fa uso di questa
sostanza esca fuori “di brutto” diventare confuso, ferirsi, cadere, mandare a fuoco la casa, fare
qualsiasi cosa che possa nuocere ad altri quindi qui c’è un altro punto da valutare bene. Non lasciate
mai che la salvia sia usata se delle armi da fuoco, coltelli o altri oggetti pericolosi sono presenti,
prendete le chiavi dell’automobile per conservarle con sicurezza prima che inizia il “viaggio” con la
salvia; se ritenete che queste siano connotazioni da suggerire a chi vuole fare uso di queste sostanze
io penso che chi fa parte del Consiglio Comunale e soprattutto l’Assessore ai Servizi Socio Sanitari
debba essere quanto mai consapevole di questa pericolosità della sostanza e cercare di fare in modo
che se a livello della Regione o nazionale non si è ancora pensato che questa sostanza debba essere
considerata tra quelle da eliminare, da escludere dal commercio allora penso che ci assumeremmo
una grossa responsabilità, qui si parla di senso di responsabilità, di buon senso perché tutti quanti
dobbiamo essere consapevoli di quali danni faccia questa sostanza. Per quello che riguarda l’efedra
è una sostanza che veniva usata molti anni fa, 25/30 anni fa, ancora per la cura dell’asma poi è stato
riconosciuto che questa sostanza provoca gravi problemi a livello cardiaco con aritmie e
ipertensione, se questa sostanza viene usata tranquillamente da chi ha dei problemi cardiaci ed a
volte di questi se ne viene a conoscenza soltanto quando vengono fuori determinate alterazioni
elettro cardiografiche o la crisi ipertensiva di per se, allora se questa sostanza viene usata da persone
con ipertensione latente che non conosce perché il 50% degli ipertesi non sanno di essere ipertesi,
pensate a quale danno può arrecare questa sostanza, quindi mi sembra che anche qui ci siano motivi
validi perché la nostra amministrazione comunale si faccia parte attiva presso l’Assessorato alla
Sanità delle Marche, presso il Ministero della Salute, affinché vengano effettuate le necessarie
indagini e vengano fornite adeguate informative circa l’eventuale innocuità delle suddette sostanze e
la conseguente legale commercializzazione. Io spero che al di là delle eventuali prese di posizione
pregiudiziali, qui si riesca a renderci conto di quella che è l’importanza di questo argomento e che il
Consiglio Comunale voti a favore di questa mozione per le suddette motivazioni, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi, non ho per il momento
nessuna prenotazione... collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io ringrazio
sentitamente il Consigliere Bravi per aver presentato questo documento, un documento che ci vede
perfettamente in linea con piena convinzione in quanto è un argomento che noi sentiamo, non a
caso a livello governativo stiamo portando avanti una riforma della legge sulla droga ed anche a
livello regionale come da Conferenza Stampa di qualche giorno fa del nostro intero gruppo al
Consiglio Regionale noi abbiamo dichiarato battaglia, dichiarato guerra a questo genere di
commercio che noi non consideriamo salutare, ringraziamo il collega Bravi perché ha anticipato tutti
su questo aspetto e entro nel merito. Quanto alla competenza ad intervenire in questo Consiglio da
parte che so dell’Assessore alla Cultura che ha fatto un intervento ritenendo la questione di natura
culturale io vorrei dire che l’argomento può anche essere sviluppato dall’Assessore allo Sviluppo
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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Economico perché si tratta di un negozio che esercita un commercio, anche dall’Assessore al
Bilancio o da quello dell’Ambiente perché sono piante, cioè io penso che nel dibattito politico –
questo non per escludere la persona dell’Assessore alla Cultura che stimo moltissimo – però se c’è
una regola in Consiglio Comunale a parte qualche parentesi che si concede all’Assessore allo Sport
quando proprio non ne può più e vuole parlare di agricoltura ma penso... bene, allora vado avanti,
male che va... dicevo che indipendentemente dalla questione che riguarda l’eventuale inserimento o
meno di questi prodotti che vengono venduti qui a Jesi nella Tabella I° o III° della legge 309/90 io
penso che sia fondamentale anzi obbligatorio e di alto contenuto morale – apro una parentesi – è
vero che c’è la droga, la salvia divinorum, eccetera ma c’è anche l’alcool che quando si beve a
pranzo anche se in misura contenuta determina comunque una forma di euforia, grazie, che non
consente in ogni caso ad una persona di portare avanti un discorso essendo ascoltato – chiusa
parentesi – dicevo, è certamente un dovere istituzionale ed ancora di più morale da parte di una
istituzione nel momento in cui si prende atto che l’oggetto del commercio di questo negozio può
determinare danni alla salute, andare ad effettuare ricerche per vedere se è vero, indipendentemente
dal fatto che questo oggetto di commercio si chiami salvia divinorum, o si chiami basilico, o si
chiami carotina americana, se risulta dalle ricerche scientifiche... o alcool che sia, se risulta dalle
ricerche scientifiche che questa roba è dannosa alla salute, io credo che si debba effettuare un
approfondimento, una ricerca per valutare se è vero, se ciò è possibile, se ciò non è possibile bisogna
attivare gli organi preposti all’uopo. Allora, quando qualcuno mi viene a dire che questo compito
non spetta al Sindaco io ricordo a me stesso principalmente che il Sindaco è la figura garante della
salute locale e come tale è obbligato a controllare se un determinato fenomeno, una determinata
situazione può essere nociva per i cittadini oppure no, io non so, mi conviene parlare più piano, più
forte, non parlare, che devo fare? Aiutatemi a fare presto. Io ho pazienza, non è un problema.
Pazienza, rispetto e cortesia, io! Spero mi si dimostri, grazie. Quindi il tema è piuttosto semplice, io
non credo che noi abbiamo titolo, io parlo certamente per me, per andare a comprendere se queste
erbe siano dannose per la salute oppure no, certamente il Dr. Bravi ne ha molti più di me e credo
anche molti altri, ma anche se non bastasse il Dr. Bravi che ci ha detto chiaramente attraverso
ricerche che ha effettuato che queste sostanze possono produrre effetti tra l’altro antisociali oltre che
dannosi per la salute del singolo e addirittura ha portato esempi del tipo chi usa questa – o l’efedra o
la salvia divinorum, in particolare l’ultima – deve essere assistito perché può esserci il rischio che
addirittura dia fuoco alle case, tra le altre eventualità. Io peraltro non comprendo nemmeno il sorriso
di qualcuno perché nel momento in cui si sostiene una cosa di questo tipo se non ci sono prove per
dimostrare il contrario conviene un attimo, è prudenza stare attenti ed approfondire, poi la questione
droga o non droga è una questione subordinata, successiva, è una questione da discutere in un altro
momento, qui c’è un problema, vi sono persone che entrano in quel negozio ritenendolo autorizzato
ad effettuare, ad eseguire un commercio di beni che risultano autorizzati, quindi c’è la buona fede
del cliente, dell’avventore che se non c’è stata una particolare attenzione, un vaglio, un esame di
quegli oggetti di commercio potrebbe essere ingannata e danneggiata proprio da chi è tenuto per
legge ad eseguire questi accertamenti e quindi ha fare in modo che questa buona fede esista. Io
soggetto che entro in un bar vado a prendere un caffè, a fare un’altra consumazione nella
convinzione che ciò che mi si offre non mi farà male perché addirittura su tanti prodotti che noi
andiamo a comprare al supermercato pretendiamo che siano descritti esattamente gli ingredienti,
addirittura l’origine, i passaggi nella filiera, questa garanzia della salute del consumatore mi si spieghi
per favore per quale motivo, questi vegetali, chiamiamoli così, non debbano avere la stessa
indicazione, la stessa avvertenza. Allora da una parte la buona fede del consumatore va tutelata e
dall’altra no? Allora, ripeto, indipendentemente dalle valutazioni, dalle prese di posizione, dalle idee
che ciascuno di noi ha rispettabilissime, sia le vostre che le nostre, sia quelle da una parte che
dall’altra, se c’è un minimo rischio che possa in qualche modo ledere la salute dei consumatori e
degli avventori è obbligo non solo morale credo dell’istituzione verificare che ciò non avvenga,
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
questo mi sembra in sintesi è quello che chiede il proponente di questa mozione ed è quello che
chiediamo anche noi votandola favorevolmente ed aderendo a questa richiesta. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti ho prenotato il
collega Lillini, prego.
CONSIGLIERE – ALFIO LILLINI (DS): Sì, io debbo dire questo, innanzitutto mi complimento con
il Consigliere Bravi perché come si dice mi ha fregato in volata, io in merito volevo fare una
interrogazione poi sapendo che c’era depositata questa mozione non l’ho più presentata
giustamente. Per quanto riguarda i miei accertamenti fatti, io mi sono spaventato, forse mi spavento
con troppa facilità ma non mi pare, sicuramente la condivido, io personalmente la condivido però
invito anche in merito a quello che diceva ultimamente Grassetti, invito il Consigliere Bravi a
trasformare questa mozione in un ordine del giorno perché ha più efficacia. Cerco di spiegarlo. Se il
Consiglio Comunale approva un ordine del giorno dopodomani parte un messaggio a chi di
competenza che il Consiglio Comunale di Jesi dice A “provvedi di su questa cosa, noi ti diciamo
questa cosa” una mozione è fine a se stessa. Il prodotto ad oggi 19 dicembre sappiamo che è
legalmente in vendita, però produce quei danni che tu prima accennavi, ora l’invito appunto,
intervengo per questo, ti invito a trasformarla se possibile sotto l’aspetto tecnico in un ordine del
giorno perché ciò abbia più effetto, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Lillini, a questo punto non ho
altre prenotazioni, collega Bravi, prego.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Va bene, forse per mia inesperienza per
quelle che sono le procedure e le differenze tra mozione e ordine del giorno ho fatto un errore,
quindi ringrazio il Consigliere Lillini per il suggerimento e chiedo se possibile la trasformazione da
mozione ad ordine del giorno oggi stesso.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, non ho qui la Dr.ssa Barberini, comunque
è possibile, dobbiamo... si dovrebbe comunque modificare in qualche modo il testo della mozione
perché ordine del giorno e mozione sono due atti diversi in quanto hanno anche nei confronti della
Giunta e del Consiglio Comunale corpo diverso, nel senso, un ordine del giorno è una volontà
politica espressa al Consiglio Comunale poi ne facciamo l’uso che vogliamo, quindi è
un’espressione, una volontà espressa dall’assemblea elettiva ed ha un valore politico da poi
utilizzare nelle forme adeguate, invece la mozione è un impegno all’esecutivo, alla Giunta di
intraprendere un determinato atto amministrativo. Però se vogliamo modificarla in ordine del giorno
quindi proponi questo dovremmo modificare anche il testo laddove è indicata, nella mozione così è
proposta, tu proponi all’amministrazione comunale di attivarsi per...
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Impegna, se invece di “invita” metti
“impegna”?
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Io credo sia più corretto, se posso dare un
contributo, credo che se si trasformi in ordine del giorno è un impegno, cioè è il Consiglio Comunale
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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che approva un documento in cui si chiede come impegno politico all’amministrazione comunale,
all’amministrazione regionale, agli Assessori competenti, ai Parlamentari o chi volete di affrontare
questo tema, invece nella mozione se ho capito bene, chiedi al Sindaco di attivarsi... (intervento
fuori microfono.)... esatto, di attivarsi per eliminare... invece così... questo non è un ordine del
giorno questo voglio dire, l’ordine del giorno è soltanto: chiedi al Sindaco di attivarsi per provvedere
a spedire l’ordine del giorno o a presentare lo stesso ad organi competenti, assemblee elettive di altro
grado, nel senso a livello Provinciale, Regionale, all’Assessore alla Sanità o quant’altro. Prego
collega Grassetti.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie secondo me questa
mozione, questo documento è mozione ad ogni effetto ed ha due parti: una che chiede e potrebbe
essere in qualche modo sostituito con “l’impegna” nella prima parte “... all’amministrazione di
accertare appunto l’innocuità e la conseguente illegalità di tali sostanze...” attraverso chiaramente i
soggetti deputati a farlo che potrebbero essere ARPAM, ufficio d’igiene ed ha una seconda parte
costituita dal “invita l’amministrazione a farsi parte attiva presso l’Assessorato alla Sanità...” e tutto
il resto per comunicare questa esigenza di questa mozione, come avviene sempre, a me sembra che
abbia i caratteri formali esatti di un documento che è stato definito mozione, purché vengano
modificati i “chiede” “invita” e “impegna” se... certo che lo puoi fare, penso che Bravi lo possa fare.
Perché capito c’è un “impegna” facere che è la prima parte, la seconda è “impegna” a trasmettere,
quindi penso sia possibile definire mozione la struttura, il senso del documento.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Però, scusate se insisto però al III comma di
questa mozione c’è il comma dove chiede se sono state avviate indagini dalle autorità competenti, se
sono state richieste da codesta amministrazione comunale per accertare l’innocuità e la conseguente
legalità della tale sostanza...” questo è... (intervento fuori microfono.)... no, va bene il IV° comma
dove piuttosto che “invita” “...impegna l’amministrazione comunale a farsi parte attiva presso
l’Assessorato...”
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): ... tutte e due, un impegno su
tutte e due.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Sì, però con l’ordine del giorno...
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): “... impegna ad avviare indagini da parte
delle autorità competenti e di richiedere da parte dell’amministrazione comunale...” e poi ancora “...
impegna l’amministrazione a farsi parte attiva...”
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: D’accordo, la Dr.ssa Barberini sta appunto
dicendo che se voi ritenete opportuno trasformarlo in ordine del giorno è sufficiente per quanto
riguarda la correttezza formale dell’atto, modificare il “chiedere” e “invita” in “impegna”. Scusate
colleghi. Quindi, il proponente chiede di modificare da mozione in ordine del giorno con queste
integrazioni.
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
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CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): ...qui si parla comunque non soltanto della
salvia, perché come ho detto prima c’è l’efedrina ce ne sono tante altre che per ora sono
commercializzate, quindi non è soltanto un discorso specifico per queste due sostanze, si parla di
salvia divinorum e di altre smart drugs che sono le cosiddette droghe intelligenti, furbe.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Quindi Bravi, tu che sei il proponente di
questa mozione, oltre che trasformare questa mozione in ordine del giorno la modifica che chiedi è
soltanto di modificare il “chiede” ed “invita” in “impegna” ma il testo rimane integrale?
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Sì.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Okay. ... (intervento fuori microfono.)... va
bene. Collega Bornigia prego.
CONSIGLIERE – STEFANO BORNIGIA (DS): Noi vorremmo fare una proposta, per far sì che
anche il nostro possa essere un voto positivo, noi chiediamo al proponente di togliere il III° comma
dove si dice “chiede” trasformare “invita” in “impegna”... togliere il comma completamente, quindi
togliere “... chiese se sono state avviate...” perché pensiamo che poi la competenza da parte
dell’amministrazione... (intervento fuori microfono.)... non cambia niente, cioè sopprimere
completamente quel comma lì. Resta “impegna” quindi perché pensiamo che questo ordine del
giorno può essere un ordine del giorno possa servire ad una sensibilizzazione soprattutto sui danni
che può procurare la salvia divinorum che mi pare che certezza sui danni che procura non ci siano
perché sono ancora in fase di studio le conseguenze dell’uso da parte del Ministero della Salute.
Quindi noi disponibilità a votare positivamente a queste condizioni altrimenti già da adesso per
dichiarazione di voto, dico che il nostro voto sarà contrario. Mi sembra...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bornigia, puoi formalizzare
questo emendamento? Soppressivo esatto. Collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Io con riferimento a questa ultima
proposta dei DS credo che questo emendamento snaturi per buona parte il documento presentato e
spiego perché, nel momento in cui arriva una notizia peraltro ufficiale perché passa attraverso un
Consiglio Comunale ad un Sindaco che vi è una situazione problematica che potrebbe danneggiare
la salute dei cittadini indipendentemente dalla proposta del documento o meno, il Sindaco come
autorità sanitaria locale è addirittura obbligato per legge ad eseguire questi accertamenti,
indipendentemente da quella che è l’autorizzazione amministrativa, indipendentemente anche da
quelle che potrebbero essere le decisioni del Ministero della Sanità o le leggi dello Stato, nel
momento in cui si verifica una situazione in cui... ecco, bella questa cosa, adesso ne parliamo. Nel
momento in cui si verifica una situazione tale per cui c’è rischio per la salute il Sindaco deve
intervenire, allora intelligentemente si potrebbe ribattere ma allora anche il fumo fa male... allora, che
facciamo chiudiamo le tabaccherie? Risposta: mentre il fumo che fa male è oggetto di grandi
contraddizioni nello Stato, nella legge che comunque annovera le sigarette, il fumo nell’elenco dei
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beni che possono essere venduti anche se con regime di monopolio, anche se con esclusiva da parte
del tabaccaio eccetera, queste erbe, questo oggetto commerciale non è registrato, rubricato perché
non conosciuto in nessun posto, per cui non si può dire che c’è un via libera da parte delle autorità
alla vendita, non dice né sì né no, ecco qual è il problema. In attesa che ci si esprima dall’alto
dicendo sì o no, io credo che sia un compito precipuo e non solo a titolo di opportunità del Sindaco
indipendentemente anche dalla votazione di questo documento, io vi posso dare un colpo di
telefono a qualcuno in modo che parlo per telefono e mi ascolta... faccio presto, non vi annoio.
Voglio dire, indipendentemente da questo sussiste il dovere giuridico del Sindaco, ecco, poi dopo,
tutto il resto può far parte della palestra della discussione politica qui c’è un dovere giuridico io lo
sottolineo più volte. Spero che ci sia sensibilità rispetto ad una proposta di questo genere. Voterò
chiaramente favorevolmente alla mozione presentata da Forza Italia che se dovesse accettare
l’emendamento dei DS mi vedrebbe contrario ed io in caso di accettazione voterei contro
l’emendamento.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti a questo punto non
ho altri interventi, provo a puntualizzare queste due proposte, allora: la mozione presentata dal
gruppo di Forza Italia, dal Dr. Francesco Bravi, trasformata in ordine del giorno, dopo i primi due
commi, “considerato” e “visto” io proporrei oltre ai due “impegna” piuttosto che “chiede” e “invita”
di formulare anche per dare un senso logico alla frase di formulare il III° comma "impegna" il
Sindaco "...ad informarsi se sono state avviate indagini dalle autorità competenti per accertare
l’innocuità e la conseguente legalità di tali sostanze in vendita presso il suddetto negozio..." la
formulerei così almeno ha un senso ...(intervento fuori microfono.)... allora bisogna che la
formuliamo diversamente perché altrimenti non ha un senso logico la frase.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Come ho detto prima: "...impegna le
autorità competenti ad avviare indagini e che questa amministrazione comunale eventualmente
richieda queste indagini per accertare l’innocuità e la conseguente..."
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Lo facciamo dopo questo, sull’altro
"impegna."
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Quello è ad un livello superiore, a livello
locale è il Sindaco che deve impegnarsi di persona tramite i NAS, tramite che è preposto a questo
tipo di indagini perché a livello locale già si sappia se queste sostanze sono tossiche o meno, se sono
nocive o meno, quindi è una prima fase locale ed il Sindaco che è l’autorità competente localmente
deve fare questo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: In questo caso però Bravi torniamo alla
mozione "chiedi" perché a questo punto non è più un ordine del giorno ma una mozione, allora
conviene lasciarla come mozione e poi la mettiamo al voto...
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Allora la lasciamo in questo modo...
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PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: A questo punto, dal momento che il collega
Bravi, che ha proposto la mozione, quindi è titolare di decidere ciò che ritiene più opportuno, dal
momento che chiede comunque all’amministrazione comunale oltre che di farsi parte attiva, ma
chiede anche se siano state richieste da codesta amministrazione comunale per accertare... rimane
quindi una mozione perché questo è il senso, non è più un ordine del giorno quindi io direi di
lasciare così come è stato presentato questo documento in mozione, la poniamo in votazione ed a
questo punto chiedo al gruppo DS se intende comunque presentare questo emendamento, quindi
trasformare la... però se l’emendamento poi non viene accettato dal proponente... quindi chiedo al
gruppo DS. ... colleghi scusate, va bene che siamo a Natale, però... non ho capito cosa è successo...
(intervento fuori microfono.)... va bene. Lillini prego.
CONSIGLIERE – ALFIO LILLINI (DS): Io – Grazie Presidente – intervengo di nuovo per
dichiarazione di voto, anche difforme dal gruppo, cioè visto che l’invito è andato a vuoto e me ne
dispiaccio, dovrei votare contro, però non è questo, siccome su questa problematica ci credo faccio
un ulteriore tentativo di dire a Bravi: ritira oggi la mozione e presenta al prossimo Consiglio un
ordine del giorno anche perché voci di corridoio dicono che a livello governativo ci sia imminente
qualcosa. Ora dico questo perché se lo lasciamo così come è – il III° comma o quant’altro – su un
prodotto che non è illegale il Sindaco cosa mette in moto da domani? Nulla perché ha le mani legate.
Non può vietare nulla, non può indagare su nulla né perché non è un compito suo né tanto meno
perché non è un prodotto illegale, è un prodotto legale purtroppo, quindi questa cosa rimane così
come è. Allora, io non voto contro quindi mi astengo da questa cosa, sono intervenuto per questo
per dichiarare... ma me ne dispiaccio perché finisce qui, cosa che invece avrebbe dovuto fare il
percorso corretto attraverso un ordine del giorno, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Lillini, non ho altri interventi a
questo punto propongo di mettere in votazione la mozione così come presentata, decade di fatto
anche l’emendamento proposto dal gruppo dei DS perché non è conseguente alla decisione che ha
preso il gruppo di Forza Italia di chiedere la votazione appunto del documento integrale, quindi non
ci rimane che aprire le votazioni e mettere a votazione il punto 6:
Presenti n.
27
Astenuti n.
06
Votanti n.
21
(Albanesi, Lillini per D.S. – Gruppo Misto – S.D.I. – R.E. Lista di Pietro)
Favorevoli n. 11
Contrari n.
10
(D.S. – R.C. – C.I.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, il punto 6 viene approvato con 11
voti a favore, 10 contrari e 6 astenuti. Passiamo al punto 7.
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DISCUSSIONE UNIFICATA:
COMMA N.7 – DELIBERA N.224 DEL 19.12.2003
MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI JESINI PRESENTATA DAI CONSIGLIERI
SERRINI E BRAZZINI AD OGGETTO: “PROSPETTIVE DEL TEATRO PERGOLESI”
COMMA N.8 – DELIBERA N.225 DEL 19.12.2003
ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE SUGLI INDIRIZZI CULTURALI E
ORGANIZZATIVI PER IL FUTURO DEL TEATRO PERGOLESI E DELLE ALTRE REALTA’
TEATRALI DEL TERRITORIO
Entra Balestra
Sono presenti in aula n.28 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: A questo punto propongo di unificare, così
abbiamo anche concordato in Conferenza dei Capigruppo se non erro, la discussione del punto 7 e
dell’ordine del giorno al punto 8 che trattano lo stesso argomento. Quindi scusate, do la parola al
collega Serrini per illustrare la mozione al punto 7 poi all’Assessore Animali per illustrare l’ordine
del giorno della Giunta che è il punto 8. Collega Serrini prego.
CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Allora, credo sia opportuna questa
riunione, io dirò alcune cose, ho fatto uno schema per cercare di limitarmi entro un arco di tempo
accettabile e comincio subito con il dire che noi siamo a scanso di equivoci, convinti del fatto che sia
opportuno giungere alla costruzione di una nuova fondazione giuridica pubblica/privata che unifichi
quindi la realtà del teatro Pergolesi con l’attuale fondazione Pergolesi Spontini e quindi
sostanzialmente a dare, lo anticipo per evitare lungaggini, sostanzialmente a dare il nostro voto
favorevole all’impostazione di carattere generale che l’Assessore Animali e la Giunta oggi
propongono al Consiglio. Ciò posto e ciò premesso, mi limito comunque ad esprimere alcune,
possiamo chiamarle preoccupazioni, forse non so neanche se sia la parola adatta, alcune
preoccupazioni sullo stato del dibattito, io credo che si prolunghi da un po' troppo tempo ed oggi
ancora mi sembra eccessivamente incentrato unicamente sulla questione maggioranze presidenza
che certamente hanno una loro rilevanza e credo che da questo punto di vista non c’è dubbio che in
sede di patti parasociali, chiamiamoli così o comunque in sede di formalizzazione dell’atto
costitutivo dello statuto, di queste questioni ovviamente bisognerà tenere conto, però mi pare sia
sbagliato il fatto che il dibattito cittadino si incentri essenzialmente su questa questione per una
ragione di fondo. E cioè che mi pare che nessuno pensi almeno pubblicamente o comunque sollevi
una questione essenziale che a mio avviso è quella del progetto culturale che deve essere alla base
dell’operazione in questione, del suo livello di qualità che io credo che in un caso del genere debba
essere – come dire – particolarmente elevato quindi quale progetto, chi lo fa, come, con quali risorse
anche intellettuali, perché io lo dico con estrema franchezza a mio avviso il rischio... ma non lo dico
in senso polemico, lo dico in senso costruttivo, il rischio è di unire in qualche modo in mancanza di
un dibattito che si incentri sulla questione progetto culturale, di unire due debolezze o due potenziali
debolezze ed io credo che due debolezze non ...(fine lato A – III^ cassetta)... un teatro dalle enormi
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tradizioni ma che ormai da alcuni anni probabilmente anche per colpa di nessuno, non è questo il
punto, realizza comunque diciamo così un livello qualitativo non eccelso, ecco; dall’altro una
fondazione Pergolesi Spontini che non c’è dubbio fa delle cose molto interessanti ma che insomma,
anche per ragioni oggettive di bilancio e di quant’altro non assumono o non possono assumere
ancora una rilevanza di tipo nazionale o internazionale almeno per la gran parte, allora se questa è in
sintesi la situazione il progetto e la qua qualità rappresentano dal mio punto di vista un po' l’unica
possibilità per poter sperare in un intervento complessivo di privati che in cambio di una
contropartita che non può che essere una contropartita in termini di immagine, che non riesco a
pensare ad un mecenate che investa in cultura se non in funzione di una contropartita in termini di
immagine, sarebbe un mecenate potenzialmente destinato all’interdizione dai propri eredi, soltanto
in un contesto di elevato profilo culturale questo obiettivo può essere raggiunto e solo un progetto
che abbia queste caratteristiche quindi può consentire che i privati investano le somme ingenti di cui
c’è necessità per rimanere sul mercato e quindi sotto questo profilo io ritengo che se da un lato non
c’è dubbio che sia importante che anche aziende locali, di respiro locale partecipino a questa
operazione perché non c’è dubbio che questo avvenga, dico anche che bisogna stare attenti perché
se la soluzione passa attraverso – per dire – l’ingresso della SEDA che è una società ottima della
quale io penso cose ottime ma per dire nello stesso periodo più o meno contemporaneamente entra
la SEDA ed esce WIND che è una società che ha interessi nazionale ed internazionali, noi facciamo
una operazione che è destinata a sottrarre oggettivamente risorse assolutamente indispensabili e di
grande e potenziale rilievo economico, quindi a mio avviso è necessario fare uno sforzo culturale
tutti, di tipo unitario direi in questo caso, per – passatemi questo termine lo dico con estrema
serenità – sprovincializzare un po' il dibattito in atto, uscire da alcuni schemi per cui della questione
sostanzialmente parlano un po' le solite persone addette ai lavori e consentitemelo spesso anche un
po' poco inclini alle novità perché spesso le novità possono determinare situazioni che in qualche
modo mettono anche, umanamente è anche comprensibile ma insomma le novità quando sono
soltanto gli addetti ai lavori a parlare di queste questioni possono in qualche modo mettere anche in
discussione alcuni ruoli, quindi questo a mio avviso è un fatto significativo; quindi il progetto
culturale deve partire subito, la città deve partire su questa questione che è fondamentale, molto più
fondamentale della questione delle maggioranze e delle minoranze. Tutto questo va d’altro canto nel
senso dell’obiettivo fondamentale che a mio avviso, l’ho detto anche altre volte deve essere quello
del consolidamento di Jesi e del teatro Pergolesi quale terzo polo lirico delle Marche, oggi dobbiamo
esserne consapevoli, è fortemente in discussione, nessuno può pensare che questo ruolo sia
consolidato, questo ruolo oggi è fortemente in discussione e quindi per consolidare o per garantirci
questo ruolo bisogna lavorare ad un progetto che abbia determinate caratteristiche. Su questa
situazione di incertezza del ruolo io credo che esitano anche significative responsabilità politiche
sulle quali io però ritenendo che in questa fase l’interesse della città sia quello di privilegiare
un’ottica unitaria in questa materia, io credo che in questa sede non mi soffermerò su questo, però
ritengo che alcune responsabilità vi siano. Certo è che comunque affinché ciò avvenga, affinché cioè
si consolidi questo ruolo di Jesi terzo polo lirico della Regione è necessaria a mio avviso una
programmazione di qualità, sono d’accordo con l’Assessore su questo punto, distribuita durante
tutto l’arco dell’anno, fortemente legata ai nomi di Pergolesi e Spontini, volta ad ottenere consensi di
critica e di pubblico che siano inequivocabili, in ambito almeno nazionale perché il titolo di cui il
teatro dispone, teatro di tradizione, non basta bisogna stare – lo dicevo prima – sul mercato, lo
stesso peraltro nel quale oggi si muove quella sorta di corazzata Potemkin che sono le Muse.
Rispetto a questo problema io credo che non bisogna limitarsi a sterili logiche campanilistiche o
magari a concordare quando è possibile lo spostamento di qualche data per evitare al coincidenza di
iniziative nelle due città Jesi Ancona, cosa per altro questa comunque opportuna. Bisogna a mio
avviso senza ulteriori indugi, aprire, questa è una proposta che io faccio al Sindaco, alla Giunta ed al
Consiglio Comunale, aprire un tavolo istituzionale di trattativa serio, qualificato, scientificamente
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rigoroso nel quale Jesi che peraltro anche ai sensi dell’articolo 28 della legge sull’ordinamento degli
enti locali e delle attività musicali, numero 800/67, come teatro di tradizione prevede espressamente
che Jesi abbia il compito – Jesi, il teatro di tradizione – di promuovere, agevolare, coordinare attività
musicali che si svolgono nell’intero territorio della Provincia quindi questa funzione il teatro
Pergolesi come teatro provinciale la ha anche per legge perché l’articolo 28 lo prevede
espressamente. Ebbene, io in questo contesto e comunque indipendentemente dall’articolo 28 credo
che debba essere aperto questo tavolo istituzionale di trattativa volto appunto a promuovere lo
sviluppo di progetti coordinati ed integrati con le Muse di Ancona perché va fatto un accordo con le
Muse, con la città di Ancona. Sullo scambio, uso questi termini per sintetizzare, mi limito ad uno
schema forse un po' superficiale ma così arrivo alla conclusione, il punto è sviluppo di progetti
coordinati ed integrati con le Muse di Ancona sullo scambio lirica prosa, vale a dire e concludo Jesi
diventi un momento significativo e per ciò fortemente connotato ed esclusivo di un settore di attività
del teatro stabile ed Ancona accetti di far parte del terzo polo lirico di Pergolesi Spontini, questa a
mio avviso è la linea che deve essere seguita su un tavolo di trattativa istituzionale. Ho fatto in
un’altra occasione e concludo proprio un esempio, in Emilia Romagna hanno unito in una unica
manifestazione – l’ho detto qualche Consiglio Comunale fa – il Festival di Verdi, il Teatro Festival di
Parma, il Reggio Emilia Danza, melodramma, danza e prosa titolo “Reggio Parma Festival” a mio
avviso l’alternativa è uno sterile campanilismo oppure consentitemelo la soccombenza. Ho visitato
nei giorni scorsi, per quanto poco possa rilevare, le Muse grazie a Silvano Sbarbati che me lo ha
consentito, l’ho vista nel dettaglio sostanzialmente, quella è una macchina da guerra nel senso che
quel teatro ha dei costi di gestione che sono enormi quindi è inevitabile che l’Assessore alla Cultura
del Comune di Ancona di turno dica che quella è una risorsa regionale e quindi è necessario l’Ente
Lirico Regionale è necessario sostanzialmente un calderone regionale di finanziamenti a cui poi si
possa accedere e che possa quindi soddisfare le esigenze di un teatro di quelle dimensioni, ma se la
strada è questa io credo che il rischio sia quello della soccombenza. Aprire un tavolo di trattativa
istituzionale alla presenza anche di Regione e Provincia rappresenta a mio avviso, una possibile
soluzione se questo non avvenisse, il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta si assumerebbero a
mio avviso delle enormi responsabilità. C’è in gioco la tradizione di un teatro che sapete benissimo
dura ormai da centinaia di anni.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini, quindi l’Assessore
Animali per l’illustrazione dell’ordine del giorno presentato dalla Giunta, prego.
ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, io dico subito che diverse delle riflessioni che
faceva adesso il Consigliere Serrini sono condivisibili come ritengo condivisibile il documento che il
suo gruppo ha presentato e che credo il Consiglio Comunale debba approvare perché rispetto anche
alla riflessione che la Giunta pone nel proprio documento vedo degli elementi e degli indicatori di
complementarità soprattutto rispetto ad un aspetto al quale in parte accennava Serrini adesso, cioè
sul fatto che innanzitutto non è un ordine del giorno quello di Serrini in difensiva né di nobile
isolazionismo orgoglioso, diciamo così, è un ordine del giorno che pone una questione che io
sottolineo come questione ma che in un quadro che è in evoluzione sotto una serie di aspetti di cui
dirò successivamente rischia di essere e di diventare un problema e cioè quello di una mancanza non
di un Ente Lirico Regionale indistinto rispetto al quale io sono contrario, perché non credo che
questa sia l’aspettativa di una regione come la nostra rispetto alla pluralità ed alle specificità che ha
ma quanto alla mancanza di una politica culturale e regionale che diriga le varie specificità e le varie
pluralità dettando e concertando ruoli, priorità ed indirizzi, questo è l’obiettivo secondo me, è quello
che manca, cioè la mancanza di una direzione complessiva delle politiche culturali della Regione per
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ragioni anche ovvie è il pericolo maggiore che porta poi al tutti contro tutti e che porta ad una
competitività tra soggetti pubblici anche consolidati sfrenata, che non appartiene per tradizione ai
soggetti pubblici e rispetto a questo io credo che quel processo anche riguardo e su questo sarò
brevissimo perché non mi interessa una discussione esclusivamente legata a quello che rappresenta
Ancona in questa fase o a quello che potrà rappresentare però quella questione che dice Serrini, cioè
quella di una costruzione di un rapporto serio e trasparente tra due teatri di questa Provincia penso
che non spetti solo alla buona volontà o alla capacità se vogliamo dei singoli, ma penso che spetti ad
una funzione di direzione istituzionale delle politiche culturali sovracomunali, credo che quel tavolo
istituzionale che tu chiedi noi ci dobbiamo dire disponibili ma credo che sia necessario che insieme
ad altri ci sia un soggetto che dirige e che regola quel tavolo perché senno alla fine diventa un
percorso parziale ...(intervento fuori microfono.)... però noi possiamo in qualche modo stimolarlo,
io credo che in una funzione di istituzione sovracomunale c’è uno ed un soggetto che è la Provincia
e la Regione che non possono stare a guardare un tavolo che anche per una buona volontà si forma
e rispetto a questo in parte si inserisce il ragionamento che fa la Giunta cioè quello della necessità sì
di stabilire non in questa fase ma semplicemente con dei rapporti tra soggetti diversi in un ente
strumentale di gestione delle politiche dello spettacolo della città, ma anche della necessità
fondamentale di accompagnare questo aspetto non secondario chiaramente alla definizione di quelle
che sono le caratteristiche di una politica culturale per lo spettacolo della città e del territorio ed in
questo senso l’ordine del giorno della Giunta credo che possa cogliere non volendo avere una
funzione esaustiva questo aspetto perché poi credo che a concorrere alla costruzione di politiche
culturali di una città e di un territorio, di contorno non possa essere semplicemente un soggetto
istituzionale ma gli attori ed i contributi possono essere diversi e molteplici al di là anche di
comprensibili resistenze ed atteggiamenti corporativistici che ci stanno in tutti i processi di
trasformazione. Allora, la questione che poi è chiaro che l’ordine del giorno lo do per letto, abbiamo
fatto una discussione importante in Commissione che è servita anche ad approfondire alcuni aspetti
e che credo la Commissione stessa debba rimanere, come dire, permanentemente aggiornata anche
nei prossimi mesi su queste questioni promuovendo ulteriori momenti di approfondimento e di
confronto credo che quello che noi facciamo oggi è l’avvio di un percorso che se vogliamo parte da
lontano, cioè per chi ha una memoria amministrativa storica consolidata questo è un discorso che il
Comune di Jesi si pone più o meno da 20 anni, cioè quello del superamento del Teatro Municipale,
della creazione di un soggetto strumentale che veda concorrere insieme il Comune di Jesi ed altri
soggetti pubblici ed energie della economia locale privata alle quali, io su questo sono convinto,
credo che è chiaro che ci sia una questione in primis di immagine rispetto alle aspettative e credo che
siano anche un segnale le disponibilità di alcuni settori importanti dell’economia locale che pensano
alle politiche culturali come una occasione di promozione e di immagine e che credo sia anche
corretto in un territorio che si pensa insieme e che si pensa soggetto che complessivamente stimola
la crescita dei cittadini sia anche giusto e corretto chiamarle a concorrere alla condivisione di un
progetto culturale che si costruisce, e questo l’unico strumento giuridico che consente e che lo ha
consentito in molti altri Teatri d’Italia, tra l’altro molti Teatri di tradizione è il soggetto della
fondazione che altri non è che un progetto di soggetti diversi che condividono obiettivi ed un
progetto culturale con una funzione di carattere gestionale ed organizzativa dal punto di vista
amministrativo; con l’atteggiamento di chi condivide un percorso che non è per sempre ma può
durare un periodo e nel momento in cui vengono meno ragioni culturali o di altra natura è un
progetto che può anche terminare e sciogliersi. Io credo che questo rappresenti in questa fase una
opportunità che la città deve cogliere anche perché credo che potrebbe essere – non dico – l’ultimo
treno, ma credo potrebbe essere un’ultima opportunità e credo che questa vada colta in un momento
in cui siamo forti al di là di alcune riflessioni che faceva Serrini e che non condivido pienamente però
noi oggi siamo in una fase di forza rispetto alla specificità ed al patrimonio culturale che
rappresentiamo per una serie di ragioni noi rischiamo che nei prossimi anni questo nostro ruolo
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possa indebolirsi ed a quel punto noi ci troveremo a fare quello che è stato detto cioè un progetto
che mette insieme anziché delle forze, delle opportunità, mette insieme delle debolezze e quello è un
progetto che porta in maniera conseguente alla marginalità sotto tutti i punti di vista. Rispetto a
questo quindi noi crediamo che sia un modo per rafforzare e rilanciare il ruolo del teatro di ciò che
rappresenta per la sua tradizione per quanto riguarda la musica e di ciò che rappresenta per quanto
riguarda la prosa e le altre attività dello spettacolo, lo facciamo e lo avviamo – questo percorso –
badate bene in un quadro complessivo non secondario ma che credo sia importante, lo avviamo nel
momento in cui è probabilmente che venga a modificarsi se non in tutto, ma almeno in parte in
alcune caratteristiche portanti di quella che è ad oggi la legge 867, la legge Corona, sui teatri di
tradizione che vede depositate in Commissione Cultura alla Camera una proposta di riforma
largamente condivisa. Altro quadro che andrà a modificarsi nei prossimi mesi è il piano regionale per
i beni e le attività culturali che applicherà la legge 75/97 e che tra gli elementi portanti del prossimo
piano già vede il fatto che la Regione intende promuovere e sostenere quei progetti culturali che
aggregano più realtà significative di uno stesso territorio e credo che questo rappresenti rispetto al
progetto che vogliamo percorrere una sintonia ed una opportunità. Ci muoviamo in un altro quadro
non secondario anche questo, quello dell’aumento in questa regione negli ultimi anni non solo di
una competitività culturale del mondo dello spettacolo generale ma anche di una competitività
introdotta da soggetti privati dello spettacolo che in qualche modo, io uso un’espressione un po'
forte, spesso adescano gli enti locali con proposte mordi e fuggi che sono costose anche se
apparentemente non vengono così vendute ma che soprattutto non lasciano nessun tipo di progetto
per il futuro, è quella cultura dello spettacolo mordi e fuggi che credo per chi ha una visione pubblica
anche della crescita culturale rappresenti comunque un antagonista con cui misurarsi e rispetto a
questo noi oggi ci muoviamo in una ottica che è quella del mantenimento di un quadro pubblico
della promozione della cultura e dello spettacolo, ci muoviamo in una ottica che parte dalla capacità
di offrire e di voler continuare ad offrire una proposta qualificata per tutti i settori del Teatro
Pergolesi, ci muoviamo in un aspetto che in questi giorni di dibattito a me dispiace molto non aver
affrontato e credo e ritengo affrontare rispetto al ruolo di un ente locale, cioè quello di un teatro,
della promozione della cultura e dello spettacolo intesi soprattutto e per primo come momento di
educazione, di formazione di giovani generazioni rispetto alla cultura e questo credo sia un elemento
fondamentale che riesce a garantire solo chi si pone nell’ottica della dimensione pubblica e della
sinergia anche con soggetti privati perché al di là del fatto di quanto e di quali saranno i problemi o le
questioni amministrative della gestione di un teatro io ritengo fondamentale che per prima cosa
dovremmo capire cosa ci facciamo dentro ad un teatro, quali e che tipo di spettatori vogliamo, quali
generazioni vogliamo che continui a formare il nostro teatro ed anche questo al di là del costo di
qualche cartellone o di qualche titolo rappresenta per un ente locale un investimento non poco
importante e non sicuramente economico rispetto alla potenzialità dell’ente locale; credo che questo
debba rappresentarlo perché il pubblico del Pergolesi è un pubblico che si rigenera da decenni
continuamente, ma questo è il lavoro non solo della qualità dello spettacolo ma è anche il lavoro di
professionalità, di sinergie tra Comune ed istituti scolastici, tra soggetti che promuovono spettacolo
per bambini e per ragazzi e credo che questo rappresenti un obiettivo irrinunciabile per il nostro
teatro, cioè non quello di farne solamente un luogo del consumo della proposta culturale, ma anche
un luogo della crescita e dello stimolo anche verso proposte culturali diverse, verso anche linguaggi
nuovi del mondo dello spettacolo. L’esempio più lampante recentemente è quello che è stato ed ha
rappresentato il Festival Intrecci, dove per la prima volta tramite linguaggi diversi anche provocatori
se vogliamo dello spettacolo teatrale e della letteratura abbiamo visto affacciarsi al consumo teatrale
un pubblico che probabilmente non sarebbe mai venuto a teatro, o mai entrato in un incontro con un
autore, credo che questo rappresenti una opportunità da consolidare nel futuro e soprattutto
rappresenta anche uno stimolo a collaborare in questo territorio con una serie di realtà che hanno da
anni questa funzione, penso al teatro, penso alla AMAT dove dovremmo continuare a svolgere un
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ruolo importante anche se non è neanche sempre semplice starci assieme con la AMAT però credo
che rappresenti ancora una opportunità preziosa se saprà fare una politica dei teatri nuova e diversa
nei prossimi tempi. Quindi ecco, concludo Presidente, noi oggi cogliamo questa opportunità da un
punto di forza, abbiamo due elementi, parlo per quello che riguarda la musica che è rappresentata
dal Teatro Lirico di Tradizione e dalla novità positiva che ha rappresentato il Festival Pergolesi
Spontini, rispetto anche alla capacità di ricerca sui due autori che sono quelli che qualificano non
solo la città ma anche questo territorio più di tutte le altre cose che riusciremmo a fare al di fuori di
questa regione e credo che dovremmo – queste potenzialità – farle ragionare assieme, dapprima dal
punto di vista culturale e della programmazione e secondo anche dal punto di vista sinergia
amministrativa e gestionale. Credo che questa è la sfida, se non cogliamo questo vedo all’orizzonte
solamente una possibile marginalità. C’è un’altra questione nell’ordine del giorno della Giunta che
ritengo importante e che credo vada costruita, cioè quella di mettere insieme un progetto che
riguarda non solamente questa città ma un territorio un po' più ampio e che possa coinvolgere dei
contenitori importanti di questo territorio che sono alcuni piccoli teatri storici riaperti recentemente
dalla Regione ma se per i quali non c’è un rapporto di sinergia progettuale e di rete rispetto alla
programmazione tra qualche anno quei Sindaci li chiudono i propri teatri e credo che l’idea di una
fondazione che sia anche intesa come non solo della città ma del territorio risponda a quella che è
oggi una esigenza di aggregazione rispetto alla politica culturale ma rappresenta anche una
opportunità di rendere ragione alla Regione Marche stessa dell’investimento che ha fatto nel corso
degli anni per un lungo tempo restaurando e ristrutturando i teatri perché è inutile averne riaperti,
ristrutturati 100 più o meno di cui oggi 70 sono funzionanti e poi non averci né progetti né capacità
gestionali e direzionali perché quelli in realtà sopravvivano, anzi più che sopravvivano vivano
rispetto al proprio territorio. In tutto questo chiaramente noi ci portiamo tutto ciò che di forte
abbiamo costruito in questi tempi, ci portiamo e ci vogliamo portare le professionalità del teatro
Pergolesi, ci vogliamo portare tutta la nostra capacità di indirizzo, di controllo e di amministrazione
nel nuovo progetto ed una capacità anche di direzione che badate bene anche rispetto agli altri
soggetti non mette nessuno in discussione il fatto che la titolarità, guidare questo progetto spetti in
oneri ed in onori al Comune di Jesi tramite il Teatro Pergolesi. Quindi anche questo a sgombro di
possibili preoccupazioni sorte in questo tempo. Noi in questi anni ci abbiamo riflettuto molto credo
che ormai sia giunta l’occasione di cogliere questa opportunità, di costruirla ed anche di tornare a
misurarci nei prossimi mesi in Commissione, in Consiglio Comunale con la città sullo stato delle
cose, sui percorsi e sugli elementi da introdurre nella costruzione del nuovo progetto. Non so se c’è
il Sindaco che vuole aggiungere qualcos’altro.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, io ho prenotata la collega Meloni ed
il collega Grassetti, diamo prima la parola al Sindaco. Chiedo per cortesia nei limiti del possibile di
rimanere nei tempi previsti dal regolamento. Grazie Sindaco prego.
SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Brevemente perché ho presentato un emendamento
aggiuntivo rispetto alle cose che sono contenute nel documento presentato dalla maggioranza,
nell’ordine del giorno della maggioranza perché se da un lato io condivido le considerazioni che
faceva prima Serrini rispetto al fatto che noi dobbiamo cercare di evitare di incentrare tutto il
ragionamento ed il dibattito, la discussione sulla questione delle maggioranze e spostare il più
possibile l’obiettivo ed il tema della discussione sul progetto, sulla proposta culturale, sulla capacità
di proporre e di essere un soggetto di qualità nel panorama regionale e nazionale ma anche
possibilmente a livello internazionale, è anche vero che questo è un aspetto che non può essere –
come dire – completamente tralasciato nel senso che in alcune situazione o in questo contesto non è
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irrilevante anche per noi stessi, per lo stesso Comune in rapporto a quello che poi mette sul piatto, in
gioco in tutta questa partita, che ci sia una opportunità, una capacità del nostro Comune di avere
voce in capitolo e voce forte insomma proprio perché poi da questo e su questa questione poi si
decide concretamente e si verifica chi fa e determina, decide il progetto e la proposta culturale, le
scelte strategiche fondamentali che riguarderanno la vita ed il futuro di questo nuovo soggetto che
dovrebbe nascere e per questo anche in considerazione della discussione io credo che il documento.
L’ordine del giorno definisce in maniera secondo me sufficientemente completa quelli che sono gli
orizzonti entro i quali muoversi nel confronto che si aprirà e che si è già aperto, proseguirà con gli
altri soggetti istituzionali e non per la definizione di questa nuova realtà culturale del nostro territorio,
quindi alcuni contorni fondamentali ed importanti entro i quali, che delimitano sostanzialmente
anche il campo di azione del confronto e della discussione con gli altri soggetti però che in qualche
modo poi spostando in seno alla definizione di quello che sarà lo statuto ecco che questa è la mia
proposta, la considerazione rispetto ad una capacità del Comune di Jesi di esprimere una
rappresentanza che abbia un ruolo importante negli organismi che poi costituiranno il nuovo
soggetto. Quindi ecco, l’emendamento sostanzialmente pone questo e lo fa come elemento di
grande attenzione nella definizione giuridica e quindi dei contenuti e delle norme che saranno
previste nello statuto per garantire appunto che tenga conto delle esigenze, come scrivo nella
proposta di emendamento, che la rappresentanza del Comune di Jesi abbia un ruolo centrale, quindi
questo lo volevo dire e motivare anche il fatto che questa valutazione, questa considerazione credo
che sia opportuno che sia presente ma che lo sia in quell’atto, il quel documento che poi comunque
sarà discusso, ci si confronterà, sarà votato in Consiglio Comunale, con tutte le garanzie che
possono essere offerte. Lo leggo: nell’ultima pagina quando si dice “...si ritiene infine...” dopo la
parola “...con grande attenzione che tale progetto debba proseguire speditamente per mettere il
Consiglio Comunale nella condizione di valutare gli atti amministrativi necessari con grande
attenzione, ...” qui c’è una aggiunta, qui è l’emendamento “... prima tra tutti una proposta di nuovo
statuto che tenga conto dell’esigenza che la rappresentanza che il Comune di Jesi esprimerà abbia
un ruolo centrale...” poi il resto prosegue così come scritto.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Sindaco a questo punto apriamo il
dibattito, ho prenotata la collega Meloni, prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente, innanzitutto desidero
ringraziare il Consigliere Serrini per il modo con cui ha impostato il problema e con cui ha condotto
ed illustrato l’ordine del giorno del suo gruppo, credo che questo gli sia stato riconosciuto anche da
alcune sottolineature che lo stesso Assessore Animali ha fatto ed io voglio sottolinearlo
ulteriormente, è lo stesso spirito con cui anche io desidero portare il mio contributo di riflessione. In
questo modo, cioè nel leggere questi due ordine del giorno in modo integrato e non certamente o
positivo o contrastivo, quindi accolgo molto volentieri lo stile con cui il collega Serrini ha iniziato
questa riflessione; è una riflessione importante, ha ragione, è vero, è una riflessione su un tema
fondamentale per la vita di una comunità e di una collettività quale il tema della cultura, è vero quello
che diceva l’Assessore che noi facciamo in questo momento una riflessione ma certamente non
parte stasera, tutti sappiamo che in questi anni anche nelle amministrazioni precedenti si era
discusso già riguardo al futuro del Teatro Pergolesi a quale forma giuridica, a quale strumento
giuridico far riferimento per una migliore gestione ma soprattutto nell’ottica di una promozione della
politica culturale di qualità. Quindi la scelta della fondazione che è solo uno strumento in questo
caso dovrà andare certamente nella direzione di una valorizzazione, tutti siamo d’accordo su questo,
del nostro Pergolesi. Quindi una forma gestionale che in questi anni era stata già ipotizzata, erano
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state ipotizzate anche altre forme, ora si intravede questo strumento e l’obiettivo, lo hanno detto i
due illustratori degli ordini del giorno, deve essere certamente l’ampliamento, il miglioramento e
l’ottimizzazione dell’offerta culturale. Io ritengo che l’offerta culturale che il Teatro Pergolesi ha
dato in questi anni sia già molto buona, non lo dico per difesa d’ufficio lo dico per aver ascoltato i
fruitori del Teatro Pergolesi non soltanto Jesini devo dire. In questi anni sono cresciuti i fruitori
anche del territorio circostante, anche di città loro stesse sedi di teatri, forse meno grandi rispetto al
Pergolesi ma che potevano offrire anche buoni prodotti; a questa offerta culturale certamente è
legata l’attesa di un rilancio e di un miglioramento, un elevamento di qualità. Il progetto di fusione
con la fondazione Pergolesi Spontini, l’estensione, l’apertura ad altri teatri minori del territorio,
anche l’apertura e la richiesta semmai di partecipazione da parte dei privati, questo coinvolgimento
ampio dovrà portare appunto ad un orizzonte culturale di area vasta; di area vasta ne parliamo in
tante sedi, in tanti settori, anche in questo culturale dove si possano trovare espressioni, tutte le arti
con forse l’accentuazione di alcune in modo specifico. Dicevo che la forma giuridica, la dimensione
sovracomunale, l’estensione e l’apertura ai soggetti privati sono tutti aspetti importanti e che ci
trovano a confrontarci e discutere, credo comunque che la vera forza e la nostra attenzione deve
essere non tanto prioritariamente sugli aspetti giuridici ma soprattutto sul progetto di qualità perché è
anche a partire da questo progetto di qualità che noi possiamo chiedere poi l’impegno e l’apertura ai
privati, ai soggetti che vogliono coinvolgersi tanto quanto noi e forse perché no, è un impegno anche
più di noi, ma questo impegno lo possiamo chiedere nel momento in cui sappiamo dire chiaramente
cosa vogliamo fare, qual è questo progetto e quali sono le linee di una politica culturale a lungo
termine e di ampio respiro, non localistico, non particolaristico, ecco apprezzo molto quando Serrini
parlava di un progetto e lo condivido che non è un progetto e non dovrà essere un progetto né
contro né in difesa ma di trasparenza, apertura, confronto con le altre realtà e soprattutto dovrà
esprimere una coerenza con quegli indirizzi di politica culturale che dovremo essere capaci di leggere
in forma coniugata con le altre dimensioni sovracomunali e quindi in forma coniugata con
certamente la Provincia, la Regione ma con tutti gli altri soggetti che sono culturali in questa nostra
regione ed oltre perché no nelle regioni vicine, nelle regioni circostanti. Quindi quale specificità dare
a questo progetto, ecco io qui non sono... Cesare Serrini ha fatto una proposta, ha indicato una linea,
non so se potrà essere questa, dovrà essere certamente oggetto di riflessione e di confronto. Quali
destinatari? Ecco, qui mi sento di dire che i destinatari dovranno essere i più plurali possibili così
come le proposte, non dovranno essere proposte culturali riservate soltanto ad alcune nicchie o ai
nostalgici del teatro o a chi ci va per tradizione magari, ma essere qualche volta perché no anche
originali e forse non essere soltanto attenti ai numeri dei destinatari ma alla motivazione ed
all’affezione di questi destinatari. Apro solo una parentesi per fare un piccolo esempio, la
filarmonica marchigiana ha realizzato degli spettacoli, dei concerti didattici, 10/15 giorni fa destinati
agli alunni delle scuole di base addirittura, non parlo neanche di superiori, mi hanno riferito sia gli
alunni che gli insegnati che questa modalità di approcciare, di far conoscere il melodramma poi
neanche un prodotto di musica leggera nel senso più leggero appunto, ma è stato apprezzato e
soprattutto compreso. Certamente in quel momento l’utenza di quello spettacolo non saranno stati
700, tanti quanti ne contiene il nostro teatro ma certamente il messaggio è arrivato ed è stato
compreso e colto da quelle generazioni che poi dovranno costituire il futuro anche di soggetti essi
stessi culturali. Termino per dire anche che la forza e la centralità di un progetto che non dovrà
rincorrere ripeto i numeri per esempio del teatro delle Muse che ha 1400 posti, il Pergolesi ne ha 700
ma la qualità culturale non è espressa dalla numerosità. Su questo noi dobbiamo essere molto...
dobbiamo crederci e all’interno di questo primariato di un progetto coerente e credibile fare
attenzione – concordo con quello che diceva l’Assessore – al quadro normativo che in questo
settore cambia e si sta formando, un quadro normativo anche europeo, importante ...(fine lato A –
IV° cassetta)... proprio per non restare fuori da quei circuiti delle risorse finanziarie e quindi un
progetto che non rincorre i finanziamenti ma che è degno di ricevere questi finanziamenti.
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Muovendoci con questi punti fondamentali io credo che sia importante, cioè i riconoscimenti e
soprattutto la partecipazione al progetto culturale da parte degli utenti non soltanto Jesini arriverà
certamente. Non è tanto importante il 51 o il 52% delle quote perché è importante che tutti i soggetti
con dignità, con pesi numerici diversi però corrano nella stessa direzione e si muovano per
raggiungere fortemente lo stesso obiettivo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Meloni. Ho prenotato il
collega Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente. Per usare una
espressione di un’opera lirica: “questa o quella per me pari sono” questo per dire che i due
documenti presentati hanno un carattere di complementarità, non sono certamente incompatibili e
sono votabili entrambi perché entrambi vanno verso una direzione che è comune e che va verso un
unico punto, l’attenzione verso il nostro teatro, verso la realtà culturale che esso esprime in questa
zona, in zona vasta con attenzione perché appunto sia sottolineata, preservata e difesa la nostra
identità. Questo è l’obiettivo principale che ci vede uniti come se questa volta in modo atipico non
fossimo divisi in parti distanti e distinte bensì un unico gruppo che vede in queste soluzioni indicate
nei documenti presentati come lo strumento per raggiungere un progetto comune a tutta la comunità
dell’Esino, non solo Jesina. Sarò breve perché molti degli aspetti e degli argomenti sono stati bene
ed esaurientemente trattati, sia dal collega Serrini che dall’Assessore, nonché dagli interventi che si
sono susseguiti, sono d’accordo anche con il Sindaco e sono d’accordo anche con l’emendamento
che ha intesto apportare che tende in modo chiaro a definire questa centralità nel rapporto con le
altre realtà della fondazione, la centralità del Comune di Jesi e la sua prevalenza, libero spazio a
chiunque intenda contribuire per fare grande il nostro teatro, la nostra realtà...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Per favore...
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Dicevo, giusto spazio per chi
vuole contribuire ad approfondire, allargare e migliorare la nostra realtà sia dal punto di vista della
tradizione, sia per quanto riguarda la produzione stessa, intesa come l’aspetto culturale più profondo
che poi coinvolge certamente anche altri aspetti diversi quali per esempio quello del turismo legato
all’immagine di Jesi a cui può essere associata qualche altra... anzi possono essere associate molte
altre iniziative. Con questo concludo l’intervento dichiarando che voterò... che il mio gruppo voterà
favorevolmente tutte le mozioni ed anche l’emendamento del Sindaco. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, dunque ho
prenotato il collega Bravi, prego.
CONSIGLIERE – FRANCESCO BRAVI (Forza Italia): Anche io voglio dare il mio contributo a
questo progetto che soprattutto condividendo appieno sia l’intervento del Consigliere Serrini, sia
dell’Assessore Animali, del Sindaco e di tutti gli altri Consiglieri. Sono stato sempre favorevole alla
fondazione del Teatro Pergolesi e Spontini Pergolesi quindi c’è una condivisione unanime qui in
aula e quindi forse perché in clima natalizio siamo tutti contenti perché tutto vada in porto. Si parla
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di Jesi e io non mi vergognerei mai di dire che siamo campanilisti perché molto spesso anche se
concetto visto negativamente il campanilismo è sempre un qualcosa che ci stimola a fare sempre di
più anche perché abbiamo visto che questi progetti hanno una valenza superiore ai nostri limiti
comunali, c’è una valenza che è addirittura internazionale, non sono da sottovalutare tutti i tipi di
interventi e di contatti che la fondazione Pergolesi Spontini ha avuto con la Germania ad esempio e
di conseguenza con tutti gli spettacoli che abbiamo avuto l’opportunità di apprezzare e gustare
quando ci sono stati sia quest’anno che l’anno scorso e quindi da sempre siamo stati favorevoli. È
logico che lo scontro con il Rossini e lo Sferisterio non deve esserci perché saremmo sicuramente in
fase iniziale e forse in perdita anche perché se andiamo a considerare gli enormi contributi che
hanno sia lo Sferisterio che il Rossini noi partiremmo svantaggiati. Anche il problema delle Muse è
da prendere in forte considerazione perché i contributi che già dai privati riesce ad avere questo
teatro sono senz’altro superiori a quelli che abbiamo noi a livello di teatro comunale anche
assommando i contributi che la stessa fondazione Pergolesi Spontini riesce ad avere quindi è
importante questo nostro – non sfida – proposito di cercare idee per avere nuovi contributi, proprio
nel principio della sussidiarietà che è già stato da altri consiglieri dimostrato. I fondi di cui dispone
Jesi sono insufficienti per quello che riguarda soprattutto i costi di allestimento, di cooproduzione e
quindi bisogna incrementare queste nostre iniziative per avere una maggior valenza; quindi
dobbiamo aumentare il livello artistico, dobbiamo considerare questa diversificazione sugli spettacoli
soprattutto per quel che riguarda la musica che deve sempre più far apprezzare i nostri due gioielli
locali che sono il Pergolesi e lo Spontini, dobbiamo incrementare la ricerca e la sperimentazione e
penso che con questa soluzione, con questo progetto che vede anche l’emendamento del Sindaco in
questa necessità di avere un nuovo statuto in cui Jesi abbia una valenza maggiore è logico che siamo
tutti favorevoli e con questo esprimo il parere favorevole del gruppo di Forza Italia sia per l’ordine
del giorno del Consigliere Serrini, sia per quello del Sindaco, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Bravi. La parola al collega
Giuliodori, prego.
CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, Presidente grazie, dico subito che
forse non riuscirò a rimanere all’interno dei cinque minuti... perché ritengo che questa discussione
sia estremamente importante ed anche i toni usati questa sera dimostrano come finalmente in questa
aula consiliare si affrontino i problemi con tranquillità ed anche con la consapevolezza che in alcuni
momenti è necessario riflettere ed abbassare i toni della voce, il livello delle polemiche. Io Sindaco
inizio con una battuta che rischia di essere piuttosto volgare nel senso migliore del termine, in una
discussione di così alto livello. Circa un mese fa sulla Rai, Rai Sat venne trasmessa in diretta una
partita della nostra grandissima squadra che è la SIC, il telecronista iniziò dicendo: “buonasera,
trasmettiamo dal Pala Triccoli di Jesi, Jesi è la città di Federico II, la città di Pergolesi, è la città dove
a pochi chilometri è nato un altro grande musicista che è Spontini.” Questa è la dimostrazione di
come alcuni personaggi che sono nati nel nostro territorio siano di una grandezza tale da rendere
famosa la città ancora prima di tante altre cose che noi in questa città abbiamo costruito, vissuto
negli anni e nei secoli. È un patrimonio che ha fatto in modo che nel 1968, 1969 Jesi vedesse
riconosciuto il proprio teatro come Teatro di Tradizione, fu un grande risultato raggiunto dalla classe
di Governo del tempo della nostra città ma fu anche appunto il momento nel quale tre componenti
fondamentali si misero insieme, quello del pubblico sempre presente alle rappresentazioni teatrali
nella nostra città, quello di una capacità artistica e professionale che già da quel tempo ci veniva
riconosciuto e quello soprattutto di una fama e di una autorevolezza del nostro teatro a livello
nazionale ed internazionale. Quel titolo fu un momento di partenza, io non sono d’accordo con chi
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ritiene che in alcuni momenti la nostra vita culturale e la nostra attività teatrale abbia subito delle
ricadute, io ritengo che nel complesso la nostra attività artistica, teatrale e culturale sia stata sempre
di buon livello, talmente buono da fare in modo che la nostra città più volte venisse riconosciuta
come città di grande spessore culturale e teatrale. Ovviamente io ritengo che in questo quadro sia
mancato un ruolo nella nostra Provincia e nella nostra Regione, il ruolo è stato quello degli organi
sovracomunali della Provincia, della Regione, cioè di quegli organi che avrebbero dovuto far in
modo che si verificasse quello che diceva Cesare Serrini e cioè l’applicazione puntuale, seria ed
oserei dire razionale della legge che istituiva i teatri di tradizione, cioè vedere Jesi ed il proprio teatro,
come se fossero il traino nella nostra Provincia delle manifestazioni liriche. Questo non c’è stato ed
anche per tanti motivi, perché la nostra e la regione dei mille campanili e dei cento teatri ma anche
perché non si è fatto quello che invece era necessario fare nel corso del tempo e qui permettetemi se
porto alla memoria dei consiglieri comunali alcuni aspetti. Il nostro teatro dalla fine degli anni ’70 e
per tutti gli ’80 compresa la prima metà degli anni ’90 ha avuto un vantaggio che era stato
determinato dalle condizioni oggettive, eravamo l’unico teatro di spessore esistente in regione
insieme al Rossini di Pesaro, le Muse erano chiuse, Fabriano aveva il teatro chiuso, Fano era chiuso,
Ascoli Piceno pure come Fermo e potrei continuare, cioè vivevamo una sorta di monopolio culturale
e teatrale, forse qui non siamo riusciti come Jesini, come società tutta, come Vallesina quindi come
comprensorio a valorizzare ed assumere posizioni di forza. Faccio un esempio, noi abbiamo dato
vita a Jesi in questi anni anche a livello di studio, a livello universitario ma perché non si è pensato,
perché non si è riusciti a portare nella nostra città livelli di studi che avessero nel teatro il proprio
punto di riferimento, penso per esempio al DAMS o ad altre attività culturali, perché questo non si è
fatto? Quindi anche noi abbiamo la nostra fetta di responsabilità, ora io ritengo che dobbiamo fare i
conti con una realtà che è cambiata in modo apparente, ma io punterei sempre l’attenzione sugli
avvenimenti che si sono succeduti nel nostro territorio; prima dicevo che parecchi teatri erano chiusi,
nel frattempo sono stati aperti, Fano ha fatto un Festival di musica barocca a livello internazionale,
recensioni su tutti i maggiori giornali e riviste mondiali, ha durato tre anni poi ha chiuso; Ascoli
Piceno agli inizi degli anni ’90 ha aperto il teatro ha fatto se non sbaglio tre rappresentazioni in tre
anni e poi ha chiuso; ugualmente Fermo, quindi io ritengo che la realtà sia sì in movimento ma sia
tale da non poter fare agio su una tradizione, cultura, forza, capacità di attrazione che solo il Teatro
Pergolesi ha insieme a pochi altri nella nostra regione. Dobbiamo capire che non è il momento di
avere come punto di riferimento altre realtà che possono nascere, il momento è quello di fare in
modo che il nostro teatro e la nostra città facciano un salto in avanti per caratterizzarsi ancora di più
a livello nazionale di come attualmente è, cioè la sfida che ci proviene dal territorio non ci deve
chiudere in visioni anguste e campanilistiche ma ci deve dare la forza per fare un passo in avanti
come spesso abbiamo fatto in passato perché se ci racchiudiamo in una visione campanilistica e di
contrattazione con Ancona rischiamo allora sì di essere sconfitti, se non altro per tre ragioni
oggettive che fanno di Ancona una forza, un palcoscenico che noi non ci sogniamo e che non
potremmo mai avere, non 1400 posti ma 1200 posti a disposizione che sono tanti per un teatro, un
bacino d’utenza che è più grande del nostro non fosse altro perché Ancona è tre volte la città di Jesi
quindi non è una lotta campanilistica che può far emergere il Teatro Pergolesi lo può fare soltanto la
consapevolezza che è necessario invertire la tendenza ed affrontare tematiche nuove anche a livello
di organizzazione giuridica e di capacità di programmazione. Ecco perché noi guardiamo di buon
occhio il progetto che c’è stato presentato e guardiamo anche di buon occhio tutta la discussione
che in questi giorni ed in questi mesi è venuta avanti. Certo, c’è un limite ed un rischio, è quello che
in questa situazione la peculiarità del Teatro Pergolesi possa essere se non proprio nascosta come
dire annacquata, qui il problema deve essere risolto dalla capacità dell’amministrazione comunale di
essere autorevole, di essere in grado di confrontarsi con capacità programmatoria e forza di presenza
con gli altri interlocutori con i quali percorreremo questo cammino ma soprattutto sta nella capacità
che noi avremo in questo Consiglio Comunale di affrontare la questione che riguarderà lo statuto
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della nuova fondazione e soprattutto come diceva Serrini il progetto culturale che sarà alla base di
questa nuova fondazione; quindi la discussione non termina questa sera, non si esaurisce, questa
sera il Consiglio Comunale dovrà essere in grado di dire che è consapevole della necessità di
imboccare una nuova strada e che questa si imbocchi insieme ad una presenza culturale forte e
benemerita del nostro territorio come è la fondazione Pergolesi Spontini. Una volta fatto questo sarà
compito nostro e dell’amministrazione comunale attrezzare gli strumenti giuridici di
programmazione e di progettualità che vedano il Teatro Pergolesi e la città di Jesi presente, forte in
grado di non essere subalterna a nessuno. Qui sta la sfida che noi questa sera iniziamo ed io ritengo
che ci siano tutte le condizioni per poterla vincere e fare in modo che il nostro territorio, non solo
Jesi, rappresenti sempre più una capacità, una situazione di eccellenza dal punto di vista culturale.
Chiudo con una osservazione, ovviamente noi parleremo dello statuto in questo Consiglio
Comunale, io credo che questo dovrà essere anche luogo nel quale si valuterà il progetto culturale
alla base della fondazione, su questo credo sia importante discutere, confrontarsi, credo sia
nell’interesse dei nostri futuri alleati fare in modo che il Consiglio Comunale di Jesi ma non solo,
anche le altre istituzioni sul territorio, possano partecipare perché se questo progetto diventa della
collettività della Vallesina avrà fiato e gambe per andare avanti, altrimenti potrebbe rischiare di essere
– come dire – un progetto con corto respiro perché soltanto determinato da necessità contingenti,
noi invece vogliamo fare di più, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Giuliodori, dunque la parola al
collega Brunetti, prego.
CONSIGLIERE – FOSCO BRUNETTI (SDI): È difficile a questo punto introdurre elementi nuovi
nella discussione, dalla discussione che c’è stasera e dal dibattito iniziato sulla stampa con varie
prese di posizioni si evince l’importanza del tema trattato, sotto questo profilo noi ci sentiamo di
dare atto ai fratelli separati, Socialisti Uniti Jesini, di aver posto un problema... attualmente separati
speriamo in futuro... un problema serio a testimonianza del fatto che in gioco c’è un patrimonio
enorme della città per quella che è stata e che è la tra tradizione del Teatro Pergolesi; siamo
d’accordo sul fatto sostenuto da Serrini che al di là della configurazione giuridica che secondo noi
anche quella importante comunque prioritario è il progetto culturale, sul quale si vince sicuramente
la scommessa se si ha la capacità di aggregare anche se il discorso di come poi questo progetto,
questi intenti si traducano in cogenza effettiva ha la sua importanza quindi anche il discorso dei pesi,
delle maggioranze e di quello che è Jesi e delle iniziative, di quello che porta come patrimonio Jesi,
delle responsabilità dovrà essere consacrato anche in momenti in cui questo impulso ed il valore di
questa entità sia consacrato anche da patti e da numeri. Questo non per svilire il progetto stesso ma
per dargli forza e gambe. Quindi il livello della discussione è buono, c’è un interesse generale per la
città come si evince anche dalla proposta fatta dalla Giunta in cui sicuramente il discorso si allarga a
quella che è la politica culturale e gli sviluppi che essa avrà, stemperando anche alcune legittime
preoccupazioni sui famosi discorsi del 51/55%; attenzione noi siamo in una fase di cambiamento, io
non mi sentirei di sottovalutare le preoccupazioni di chi ha espresso l’opportunità di quantificare
qualora giuridicamente fosse possibile eventuali maggioranze perché in una fase di cambiamento è
chiaro che siamo tutti consapevoli che dobbiamo accettare queste nuove sfide, non solo per la
cultura ma probabilmente anche per altri servizi però è anche chiaro che in un momento in cui
dobbiamo fare un passo, un salto in avanti ci fermiamo un attimo a guardare quello che abbiamo
quindi un momento di riflessione, di valorizzazione, di sicurezza e di garanzia per quello che noi
mettiamo è sicuramente una preoccupazione legittima. Se l’unico strumento possibile è la
Fondazione ben venga, sicuramente, come ha detto giustamente il Sindaco, integrando anche
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l’ordine del giorno della Giunta, tutto questo sarà fatto con la consapevolezza di cui dicevo prima,
con l’entità, sottolineata anche da Serrini, del patrimonio enorme che la città conferisce, che sia
garantita questa possibilità di iniziativa e di centralità del comune di Jesi. Per quanto riguarda il
discorso con Ancona, anche qui, noi siamo d’accordo con quanto suggeriva Serrini, perché con
Ancona comunque sia prima o poi ci si dovrà ragionare e confrontare, meglio un rapporto fatto con
chiarezza, un collaborazione scevra e da eccessi di campanilismo e da paure di essere fagocitati, ma
comunque anche attenta e canalizzata ad obiettivi che possono essere, come suggeriva Serrini,
diversi, uno si occupa della lirica e un altro della prosa, siamo a trenta chilometri di distanza.
Insomma: collaborazione piena, aperta, consapevole e rispettosa. Non mi sentirei di aggiungere
altro. Come diceva Giulodori, noi valuteremo il percorso aperto dalla proposta della Giunta; è un
percorso che ha una tempistica e una previsione di trasparenza, noi saremo tutti quanti attenti alla
valutazione dello statuto e di quella che sarà la regolamentazione definitiva del nuovo soggetto,
consapevoli del fatto che quello che andremo a fare rappresenta un fatto importantissimo, e non
solo per noi, ma per tutti i comuni della Vallesina, il patrimonio che noi portiamo non è solo nostro,
ma è di una collettività più ampia. Siamo d’accordo e vediamo con molto favore il discorso della
apertura del teatro, quindi un progetto culturale del teatro Pergolesi che coinvolga scuole, e non
solo, che comunque sia di una diffusione tale da far sì proprio che si allarghi questo patrimonio
educativo, di formazione e che dia anche consapevolezza a tutta la città di quello che é stato, che è e
che potrà essere questo laboratorio. Noi – concludo – ci sentiamo di esprimere il nostro parere
favorevole all’ordine del giorno proposto dai Socialisti Riuniti per Serrini, così come quello proposto
dalla Giunta, auspicando, vista quella che è stata la discussione e anche l’intenzione manifestata
dall’assessore Animali, che al limite si possa addivenire ad una votazione unica. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brunetti. Ho prenotato il
collega Balestra, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (D.S.): Molte cose sono state dette dai colleghi che mi
hanno proceduto nei loro interventi, però alcune cose secondo noi sono da ripetere. Sono da ripetere
perché occorre entrare nella consapevolezza che restare fermi in questo momento storico rischia, in
un certo senso, di far sì che il nostro teatro, una delle più grosse realtà regionali, muoia o venga
declassato per nostra causa, anche difetto della nostra città, che io chiamo “splendido isolamento”,
in quanto noi siamo sordi a qualsiasi iniziativa che ci stia intorno e così facendo perdiamo il treno.
Noi in questa città abbiamo già perso un treno anni fa, un treno che ci era venuto, che era quello del
teatro stabile, ognuno può pensarla come vuole, ma questo treno lo abbiamo perso e ora questo
treno è in Ancona. In questo momento storico noi non possiamo permetterci di fare il bis. Il mondo
della cultura e soprattutto delle strutture che reggono stanno cambiando, non c’è più un premio a
pie’ di lista, i fondi che vengono, soprattutto ministeriali, sono sempre, non dico inferiori, ma
bastano sempre meno a garantire una stagione lirica culturale come quella attuale, perché sono
sempre gli stessi, ma le spese aumentano, come abbiamo già visto in questo bilancio, quindi occorre
uno scatto, occorre entrare nella consapevolezza di mettersi in discussione per un progetto alto, un
progetto che in un certo senso questo Consiglio Comunale dovrà discutere in futuro, in quanto
questo è un primo passo, un primo passo di un percorso, non una fine, ma un inizio di un percorso
pubblico, perché questo Consiglio Comunale stasera dibatte, come ha dibattuto in parte anche nella
approvazione della mozione programmatica, ma inizia a dibattere per un percorso e per arrivare,
come è stato detto anche in un comunicato stampa del nostro partito, alla evoluzione e al
superamento della attuale Fondazione e della attuale gestione della Fondazione Pergolesi Spontini
per un nuovo soggetto che probabilmente sarà una fondazione. Anche in base agli emendamenti
che sono stati presentati dalla Giunta io non vedo la paura, soprattutto Presidente sulla stampa, ma
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fortunatamente non presente in questo Consiglio Comunale, sulle considerazioni che sono state
fatte sulla paura di perdere, la paura di perdere ci sarà sicuramente se stiamo fermi, se rimaniamo
così come siamo, se non sfruttiamo tutte le occasioni che ci sono intorno a noi. Io tengo
semplicemente a precisare che Jesi è forte se riesce ad aggregare, in questa come in tutte le
situazioni, il suo entroterra per fare dei progetti unici e comuni, condivisi, allora Jesi è forte. Jesi è
forte solamente in questo ambito, riuscendo a bilanciare anche le realtà più grosse, in questo come
in altre situazioni. Per non ripetere il dibattito precedente, noi condividiamo l’ordine del giorno, sia
della Giunta che quello di Serrini, che partono da idee differenti, ma che in un certo senso
rappresentano delle istanze che condividiamo, entrambe. Come diceva prima Giuliodori, è da
tenere conto: uno, del progetto culturale, che sarà alto e verrà anche questo, credo, in questo
Consiglio Comunale, due, fondamentale e fondante, che lo statuto della nuova fondazione a
differenza dell'altro statuto approvato dalla Fondazione Pergolesi Spontini, in cui è stato approvato
uno statuto, per quanto noi siamo entrati dopo come soci, ma senza dibattito, nacqua invece da un
dibattito ampio, articolato, con tutte le forze politiche, e non solo tra le forze politiche, ma anche tra
le forze sociali e culturali di questa città, sia sul progetto culturale che sul progetto di statuto. Un
primo passo, un primo di tanti altri passi per arrivare, secondo noi, giustamente, a quello che c’è
scritto alla fine dell’ordine del giorno della Giunta, anche come è stato modificato, dopo l’estate del
2004, per il 2005 far sì che questo nuovo soggetto sia operante e soprattutto che faccia sì che la
nostra città faccia un salto di qualità nella promozione, nella gestione, nella produzione di cultura e
di progetti culturali il più alto possibile.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra. Ho prenotato il
collega Cercaci, prego.
CONSIGLIERE – MARCO CERCACI (Gruppo Misto): Grazie Presidente. Io ho ascoltato con
attenzione l’intervento del consigliere Serrini, anzi mi dispiace che adesso sia fuori, perché mi faceva
piacere che ascoltasse quanto sto dicendo. Ho ascoltato con attenzione e devo dire che non mi trova
d’accordo quanto da lui sostenuto, per un motivo molto semplice, secondo me è necessario,
quando si affronta qualsiasi progetto, a prescindere da quello del teatro Pergolesi, mettere nero su
bianco quelle che sono le linee programmatiche che si vanno a delineare per arrivare all’obiettivo di
cui si va alla ricerca, poi in un secondo momento si deve affrontare il progetto nel suo dettaglio,
perché vedete, io credo che sia conditio sine qua non il fatto che l’unione tra un fondazione come
quella Pergolesi Spontini e il comune di Jesi, quindi il teatro Pergolesi, diano vita ad un progetto
forte, perché altrimenti non avrebbe proprio senso questa cosa, ma il progetto nel suo dettaglio e
della sua specificità deve essere susseguente a quelle che sono le linee programmatiche – e mi ripeto
– che delineano le regole dello stare insieme. Io credo che nel momento in cui si va ad analizzare un
documento come quello che la Giunta ha presentato, precedentemente e oggi con questa modifica,
si debba avere un certo timore perché francamente, parliamoci chiaro, quello di cui noi oggi stiamo
parlando è una sorta di svolta epocale per quanto ci riguarda, cioè non parliamo di un progetto così
banale o modesto per cui alla fine prendiamo delle decisioni, ma se si sbaglia non ci sono grossi
problemi; parliamo viceversa di un qualcosa di molto importante e che va a modificarsi dopo
decenni di stabilità sotto il profilo della gestione. Io dico la verità, con la modifica che il Sindaco ha
posto in essere, credo recentemente, perché io questo documento lo vedo adesso, o pochi minuti fa,
una tranquillità in più oggi la sento, perché qui c’è scritto adesso nero su bianco che il Sindaco si
impegna, farà da garante a quello che secondo me è l’elemento essenziale della svolta di cui prima
parlavo, cioè il Sindaco si impegna a garantire a tutti noi che il comune di Jesi, oggi unico titolare
delle scelte e di tutto quello che riguarda il teatro Pergolesi, avrà anche in futuro un ruolo centrale.
Questo è scritto nel documento. Parlare del 51% è vero che è quasi ridicolo, soprattutto quando si
parla di una fondazione, ma è una sorta di metafora, cioè il 51% era, per chi magari non è addetto ai
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lavori, far capire che c’era una necessità da parte di qualcuno di avere la garanzia che il comune di
Jesi poi alla fine potesse decidere su quelle che erano le scelte principali, ma se non lo vogliamo
chiamare 51% e lo vogliamo chiamare “ruolo centrale” a me va bene lo stesso, però era necessario,
era conditio sine qua non che ci fosse questa garanzia, perché è chiaro che nel momento in cui si va
ad affrontare un progetto del genere bisogna dare fiducia a chi lo presente, soprattutto noi della
maggioranza, e quindi al Sindaco. Il collega Serrini parlava di personaggi non meglio identificati
che magari sono ritrosi ai cambiamenti, ma io non credo che sia questo il problema che riguarda
questo progetto, non credo che ci sia qualcuno che veramente è contrario alla modifica di questo
tipo di gestione rispetto a quella nuova, io credo che ci sia veramente il timore da parte di qualcuno,
ed è giustificato questo timore, di trovarsi di fronte poi a delle scelte che potrebbero essere
irreversibili sotto certi aspetti, perché se non si chiarisce fin da subito quelle che sono le regole del
gioco, poi ci sono grossi rischi. Intendiamoci bene, questo è vero che è un atto di indirizzo, e quindi
perfettamente modificabile, quindi chiaramente un atto che andrà a dare in un successivo momento
un atto più definitivo, che è lo statuto, ma è il primo atto di cui si discute, è il primo atto che il
Consiglio Comunale mette in piedi per dare vita al progetto di, chiamiamola fusione se la vogliamo
chiamare fusione, oppure chiamiamola nuova gestione del teatro Pergolesi. Io quindi, anche per una
sorta di buon senso che bisogna sempre mettere quando ci si trova di fronte a progetti importanti
che hanno raggiunto ormai livelli troppo avanzati per essere alla fine discussi nuovamente, quindi
portarli ad un nulla di fatto, apro una parentesi: il problema di Ancona esiste, è falso sostenere da
parte di qualcuno che non c’è il problema Ancona, il problema Ancona esiste, è un problema reale
ed è un problema anche molto vicino, anzi direi veramente attuale, forse – questo è un mio pensiero
ovviamente personalissimo – l’unico modo per potersi confrontare, non facendo una battaglia,
perché questo sarebbe veramente un errore, ma per potersi mettere intorno ad un tavolo tutti insieme
e discutere delle linee programmatiche anche con Ancona è solamente quello di arrivare con le spalle
più larghe, cioè arrivare con un punto di forza tale che non permetta ad Ancona di dire: attenzione
siamo sullo stesso piano, dire: no, noi dobbiamo arrivare dicendo: vieni pure, fai tutto quello che
vuoi, ma sappi che hai di fronte qualcuno che ha già modo di muoversi liberamente e con queste
carte da presentare. Questo secondo me è un po’ l’arma che il comune, il Consiglio Comunale in
questo caso dovrebbe mettere in piedi per arrivare ad una auspicabile unione delle forze anche con
Ancona, perché non si può pensare di fare importanti stagioni liriche a Jesi e poi stagioni importanti
liriche anche ad Ancona in contrapposizione, sarebbe questo veramente un sbaglio secondo me.
concludo perché non voglio dilungarmi troppo e do anche la mia dichiarazione di voto, io do fiducia
a quanto sostenuto dal Sindaco, in particolare le ultime frasi del nuovo documento che è stato
presentato in relazione alle linee di indirizzo, sono quindi lieto di sapere e di vedere soprattutto che il
Sindaco si impegni personalmente a garantire quanto io ho sempre auspicato e per cui il mio voto
chiaramente è un voto favorevole.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Cercaci. Ho prenotato per
l’ultimo intervento di questa tornata il collega Curzi, prego.
CONSIGLIERE – RUDI CURZI (R.E. Lista di Pietro): Grazie Presidente. Siamo chiamati chiedo a
decidere su una scelta storica, che però la città in questo momento non comprende, a mio avviso
non apprezza e con condivide, tranne i soggetti direttamente coinvolti ed interessati a questa non
semplice operazione. Noi non vorremmo che questi ultimi o per prospettiva futura o perché
andranno a dirigere quella che sarà la nuova forma giuridica, intendano il teatro come un edificio
dove si possono fare spettacoli o altre attività piuttosto che come istituzione pubblica che per secoli
ha rappresentato la vita culturale e sociale, cuore di una tradizione della città stessa. Abbiamo
sentito i consiglieri dell’opposizione portarci quelle che sono – per me perlomeno – delle novità
circa eventuali partner privati, noi su tutto questo vorremmo vederci chiaro, quindi crediamo ci
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voglia la massima attenzione in quello che si fa sapendo che ad oggi chi di più rischia è il Teatro
Pergolesi e la nostra città. Non condividiamo le dichiarazioni di chi dice di smettere di guardare al
passato guardando solo al futuro poiché secondo noi bisogna guardare al futuro in maniera
costruttiva con la consapevolezza di ciò che è stato, che comunque fornisce un bagaglio di
esperienza senza eguali. Si dice che il fondo unico per lo spettacolo verrà presto trasferito alle
Regioni e che bisogna attrezzarsi per tempo per questa operazione, la cosa non è affatto nuova, se ne
parla già da tempo, la Conferenza dei Stato Regioni ed un certo tipo di federalismo spingono perché
ciò avvenga, ma noi non pensiamo che ciò accadrà nell’immediato e che quindi i tempi siano rapidi
come si cerca di far credere; già l’allora Ministro Veltroni aveva tentato una simile operazione
parlando di teatri di proletario interesse nazionale ma tutto l’iter si è dovuto arenare rispetto alle
proteste dei teatri di tradizione e dei vari enti musicali, come teatri stabili, orchestre, eccetera, con la
sicurezza tra l’altro che non verranno mai trasferiti alle Regioni finanziamenti di enti lirici quali Scala
o Arena; questi enti di fatto costituiscono poteri a cui difficilmente qualunque tipo di Governo può
contrapporsi, per quanto riguarda le politiche regionali rispetto alle manifestazioni teatrali noi ci
rendiamo conto che avendo impostato negli anni scorsi una politica a sostegno dell’apertura di
nuovi teatri oggi ci si trovi nell’impossibilità di garantire a tutti il loro funzionamento, ma allora a
seguito di queste scelte sarebbe stato opportuno aver fatto proposte di legge per gestione degli stessi
dal punto di vista economico, culturale, tecnico ed organizzativo e quindi solo dopo queste proposte
sarebbe stato più facile capire sul modo in cui sarebbe opportuno procedere. Per quanto riguarda la
nostra realtà dai vari interventi ascoltati anche nella Commissione fatte in questa aula, non più di
venti giorni fa, con anche i responsabili del settore Cultura della Regione sembra che stiamo
parlando linguaggi diversi poiché mentre la Regione è più interessata al discorso della prosa quello
che invece noi vogliamo assolutamente salvaguardare è l’attività della stagione lirica, poiché in
questo settore si fa effettivamente produzione ed è possibile proseguirla solo con i finanziamenti
pubblici certi; nella prosa invece per quanto riguarda il Pergolesi le spese e gli introiti sono
praticamente a pareggio e quindi non sussistono sicuramente grossi problemi. Riguardo ai partner
pubblici che dovrebbero entrare a far parte del nuovo soggetto giuridico capisco il ruolo della
Regione anche in prospettiva dei probabili cambiamenti futuri nazionali, però sarebbe stato
necessario capire in merito alle scelte ...(fine lato B – IV cassetta)... Pacetti spinge molto su questa
scelta ma qui bisogna anche comprendere se per la politica culturale della Provincia questo è solo un
tassello di una più ampia operazione di carattere politico ed organizzativo che intende fare sui teatri.
Inoltre noi non diamo un giudizio estremamente positivo a quella che è la fondazione Pergolesi
Spontini anche se è stato detto più volte che questa sarà un’altra cosa, poiché c’è sembrato che
l’entità degli spettacoli non corrispondessero del tutto alle spese sostenute e che ben poca
promozione sia stata fatta dai musicisti Pergolesi Spontini dedicandosi di più all’attività collaterale
che con Pergolesi Spontini avevano poco a che fare; molto più interessante a mio avviso sarebbe
stato che oltre alla parte spettacolare si fossero dedicati ad una ricerca filologica, archivistica e
musicologica del due musicisti arricchendo e dando spessore al centro studi pergolesiani che qui a
Jesi da tanti anni era stato costituito ed agendo anche in maniera simile a ciò che succede al Rossini
Opera Festival in cui i due soggetti di ricerca e spettacolo interagiscono. Oggi si dice che il percorso
che stiamo iniziando è indispensabile, penso che per definire l’indispensabilità di questo percorso
bisogna che i risultati si riscontrino in una migliore gestione e quindi una forte crescita del nostro
teatro, infatti non siamo chiusi ad un discorso di allargamento o gestione associata, bensì
sosteniamo una simile posizione contestualmente all’individuazione dei benefici finali, perché
questo dobbiamo ottenere, e quindi anche delle conseguenze di un simile percorso. Concordiamo
quindi con l’ingresso dei privati nel nuovo soggetto giuridico purché abbiano una rappresentanza
pari al finanziamento che apportino, dobbiamo però affermare in tutta sincerità che ci preoccupa
molto il fatto che alcuni di loro affermino che questo della fondazione è solo il primo passaggio
poiché il secondo sarà quello di entrare all’interno di una fondazione ben più ampia, non so di che
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genere, magari comprendente anche altre realtà come magari le muse, noi non siamo chiusi ripeto ad
alcuna proposta, infatti l’emendamento che avevo preparato e che qui non ho presentato era ispirato
a queste considerazioni poiché per tutte le incertezze nel quadro legislativo e le legittime
preoccupazioni nostre e della città noi riteniamo che almeno in questa fase sia assolutamente
necessario che Jesi e quindi il Teatro Pergolesi debba avere la maggioranza decisionale del nuovo
soggetto giuridico, non ho più presentato l’emendamento come dicevo in quanto mi rimetto con la
massima fiducia alle parole espresse dal Sindaco e dal suo emendamento circa il ruolo centrale e
quindi prioritario del Comune di Jesi, ci riserviamo tuttavia di valutare con la massima attenzione lo
statuto che si andrà a redigere da qui all’estate 2004 prendendo atto quindi dell’impegno politico del
Sindaco consapevoli che lo statuto a mio avviso dovrà avere ben più ampi consensi di quelli della
sola maggioranza di questo consesso. Per concludere, molto si è parlato del problema e del discorso
delle quote che è un falso problema. Ma allora vorremmo sapere in quale accezione si parla di
maggioranza pubblica in questo documento, in questo determinato contesto. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Curzi, non ho altre
prenotazioni quindi prima di passare alle successive dichiarazioni di voto credo sia opportuno dare la
parola all’Assessore per alcune considerazioni rispetto al dibattito sin qui svolto. Prego Assessore
Animali.
ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, cercherò di essere il più breve possibile rispetto ad
un dibattito che sostanzialmente condivido ed ho apprezzato nel corso del suo svolgimento e per
ricordare una cosa tra l’altro che io ho messo all’inizio, cioè che c’è un emendamento che è
depositato dalla scorsa seduta da parte del collega Belluzzi, del Consigliere Belluzzi e che la Giunta
recepisce e fa proprio e che va ad integrare una parte dell’articolato, quindi ecco, per esprimere
anche questo accoglimento da parte della Giunta da parte dell’emendamento del Consigliere
Belluzzi, rispetto al dibattito io credo che il Consiglio Comunale nella discussione che ha fatto ha
colto la volontà e la positività di un progetto che nei prossimi mesi andrà a realizzarsi, al quale
chiaramente bisognerà sicuramente apportare contenuti programmatici, linee culturali di indirizzo
più ampie e più approfondite che definiscano anche una identità culturale ben precisa della nuova
fondazione che chiaramente parte dall’immagine e dal patrimonio rappresentato dai due autori di
questo territorio. Rispetto ad alcune questioni io credo che in questo percorso noi dovremmo tenere
conto anche di una serie di soggetti che non abbiamo o in parte credo sono stati menzionati nel
dibattito ma che secondo me rappresentano un elemento costitutivo di un patrimonio culturale di
produzione di questo territorio perché basta pensare all’orchestra filarmonica marchigiana o meglio
alla fondazione dell’orchestra ed al coro Bellini, io questi li ritengo dei compagni di viaggio se così si
possono definire di un progetto culturale perché sono due soggetti non solo radicati in questo
territorio da un punto di vista professionale e da un punto di vista della promozione culturale ma
sono soggetti che contribuiscono anche e non poco al tessuto economico di questa città e di questo
territorio. Una questione che ha colto il collega Balestra io credo che sia importante, cioè questa
sull’opportunità in questa fase con il concorso di tutti di costruire un progetto forte per non lasciarsi
sfuggire un treno che passa e che sicuramente risulta essere importante per la nostra città, in tutto
questo io credo che la nostra forza sarà nella riuscita di questo progetto nel momento in cui le
istituzioni riusciranno a dirigere ed a governare politicamente questo processo, e rispetto a quello
che richiamava Balestra io su questo porto per memoria ma anche perché ero in Consiglio
Comunale in qualche modo la mia quota di responsabilità rispetto ad una opportunità persa negli
anni scorsi, che fu quella nel non saper governare pienamente un’opportunità che ci capitò – tra
virgolette – fortuitamente quale fu il teatro stabile di Valeria Moriconi, e non sapendola governare
politicamente come istituzione oggi ci ritroviamo quel grosso dono ad Ancona in maniera
irreversibile per certi aspetti. Credo che la sfida dei prossimi mesi sia soprattutto nella forza politica
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delle istituzioni di dirigere questo processo e di far relazionare tra loro al meglio soggetti diversi
rispetto a questo l’approfondimento prosegue e concludo questo breve intervento annunciando una
iniziativa che ritengo importante e che verrà promossa i primi di gennaio dal Comune di Jesi, dal
Comune di Maiolati e dalla fondazione Pergolesi Spontini che non è solo e semplicemente una
riflessione sul teatro e sulla musica ma vuole essere una riflessione sui progetti culturali intesi nella
loro dimensione più ampia tramite un Convegno che faremo a Jesi il 13 gennaio a S. Floriano con la
presenza della Regione e di altri soggetti istituzionali di questo territorio ma soprattutto con il
contributo qualificato di persone come l’Onorevole Goffredo Bettini che è il Presidente
dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, del Dr. Cesare Annibaldi che è il Sovrintendente del
Castello di Rivoli di Torino oltre che nostro concittadino e della presenza del sottosegretario ai beni
ed alle attività culturali, l’Onorevole Nicola Bono che insieme ad altre specificità di altri operatori
culturali, economici e soggetti istituzionali concorreremo a portare avanti una riflessione sul ruolo
degli enti locali e dell’economia privata nella crescita culturale di un territorio, credo che questo
rappresenti un appuntamento qualificato per avviare ed amplificare la riflessione nei prossimi mesi e
credo che questa sera diamo avvio in maniera forte ed in maniera condivisa un percorso, mi auguro
che con il contributo di tutti, da qui a non molto tempo potremmo vederlo realizzato e cominciare a
goderne i frutti.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, ho prenotato il collega
Grassetti per dichiarazione di voto. Prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Niente paura, sarò davvero veloce
perché nell’intervento prima ho omesso per dimenticanza di sottolineare come è stato importante
l’intervento, il primo intervento dell’Assessore alla Cultura, il quale sottolineava l’importanza di un
rapporto che dovrà continuare nel tempo, una bilateralità ed un dibattito tra il Comune di Jesi, tra la
Commissione e la fondazione stessa proprio nell’ambito di quello che è il percorso diretto alla
realizzazione del progetto, questo è fondamentale è importante che vi sia – non parlo assolutamente
di controllo – uno scambio reciproco di attenzione, di comunicazione, di informazioni perché
insieme si arrivi a questa soluzione. Permettetemi ho esordito citando il Rigoletto, finisco citando al
Turandot perché ai fini di questa notte potremmo arrivare all’alba, ed appunto all’alba potremmo
vincere come nella romanza del Puccini.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti a questo punto non
ho altri interventi quindi iniziamo le votazioni. Con un chiarimento lo chiedo al collega Belluzzi,
l’Assessore Animali ha detto, facciamo proprio come Giunta l’emendamento presentato, però qui
leggendo dobbiamo chiarire cosa si intende, dunque, il testo presentato da Belluzzi recita così: “Si
propone di emendare la frase: “... la presenza delle istituzioni sovracomunali in qualità di soci...” –
quindi questa frase che è qua all’ultima parte del documento – con la seguente “... la presenza delle
istituzioni sovracomunali, soci fondatori della fondazione Pergolesi-Spontini...” e tra parentesi le
elenca: Regione, Provincia, Comune di Maiolati Spontini, ma quest’ultimo non è un ente
sovracomunale, quindi... (intervento fuori microfono.)... esatto, però qua siccome si intende la
presenza delle istituzioni sovracomunali, quindi presenza... (intervento fuori microfono.)... volevo
capire cosa intendevate, quindi “...la presenza delle istituzioni sovracomunali e dei soci fondatori
della fondazione Pergolesi Spontini...” okay, d’accordo. ...(intervento fuori microfono.)... infatti c’è
da aggiungere anche il Comune... (intervento fuori microfono.)... e degli altri soci fondatori.
Belluzzi scusa... e degli altri soci fondatori perché c’è anche Jesi... (intervento fuori microfono.)... va
bene. A questo punto possiamo votare prima il testo definitivo dell’emendamento presentato da
Belluzzi che la Giunta ha fatto proprio è il seguente: “... la presenza delle istituzioni sovracomunali e
degli altri soci fondatori della fondazione Pergolesi Spontini (Regione Marche, Provincia e Comune
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di Maiolati) in qualità di soci...” chiaro? ...(intervento fuori microfono.)... a questo punto per quanto
riguarda l’ordine del giorno presentato dalla Giunta facciamo proprio ovviamente l’ordine del giorno
con l’emendamento proposto dal Sindaco quindi a questo punto l’ordine del giorno della Giunta è
integrato sia dell’autoemendazione che ha proposto il Sindaco sia dell’emendamento accolto dalla
Giunta e proposto dal Consigliere Belluzzi. Però a questo punto andando per ordine dobbiamo
prima mettere in votazione la mozione, il punto 7, la mozione del gruppo Socialisti Uniti Jesini
presentata dai Consiglieri Serrini e Brazzini su questo punto apriamo le votazioni:
Presenti
n.
28
Astenuti
n.
01
(R.E. Lista di Pietro)
Votanti
n.
27
Favorevoli
n.
27
Contrari
n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, il punto 7 viene approvato con 27
voti favorevoli ed 1 astenuto, all’unanimità quindi. Passiamo alla votazione del punto 8, ordine del
giorno della Giunta comunale sugli indirizzi culturali ed organizzativi per il futuro del Teatro
Pergolesi e delle altre realtà teatrali del territorio. Così come emendato, apriamo le votazioni per il
punto 8:
Presenti
n.
28
Astenuti
n.
00
Votanti
n.
28
Favorevoli
n.
28
Contrari
n.
00
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Dunque, il punto 8 viene approvato con 28
voti favorevoli su 28 presenti all’unanimità. Passiamo al punto 9... chiedo ai consiglieri, al Consiglio
una cortesia, per impegni dell’Assessore Simona Romagnoli vi chiedo di anticipare il punto 10.
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COMMA N. 10 - DELIBERA N.226 DEL 19.12.2003
MOZIONE DEL GRUPPO SOCIALISTI UNITI SULLE ALIQUOTE ICI ANNO DI IMPOSTA
1999 PRESENTATA DAI CONSIGLIERE BRAZZINI E SERRINI – RESPINTA
Escono Mazzarini, Meloni, Moretti ed entra Sanchioni
Sono presenti in aula n.26 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Do la parola al collega, Brazzini per illustrare,
prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Innanzitutto voglio ringraziare
diversi cittadini che si sono rivolti a me per quanto riguarda questo problema e il partito dei
Repubblicani Italiani perché appunto ha collaborato nella relazione che adesso farò a questo
Consiglio Comunale. Certamente la cosa fondamentale di tutto questo dibattito è che secondo noi
dimostra una scarsa considerazione quanto la Giunta ha fatto nei confronti del Consiglio Comunale
ed in particolare del precedente Consiglio Comunale. Perché? Allora, noi come Consiglio Comunale
nella passata legislatura abbiamo votato una delibera in cui si faceva il regolamento dell’imposta ICI,
successivamente dopo l’approvazione di questo regolamento che definiva appunto la disciplina sugli
immobili con determinate aliquote e tutto, praticamente è stata fatta una delibera in cui si
determinavano queste aliquote e queste sono chiaramente enunciate in quella delibera di Consiglio
Comunale approvata dallo stesso, e fatta pervenire al Ministero delle Finanze come regolamento per
i rilievi opportuni cosa che il Ministero delle Finanze ha ritenuto quelle delibere di Consiglio
Comunale accettabili. Nel frattempo una legge dello Stato diceva che le aliquote riguardanti le
pertinenze, cioè i garage o soffitti o similari, che nella nostra delibera era riportato con aliquote
diverse da quella che era per la prima casa, cioè 4.50 e 7% le aliquote in quella delibera, praticamente
diceva che dovevano essere assimilate, nel frattempo siccome l’amministrazione comunale aveva
fatto anche il bilancio e riteneva che l’interpretazione giusta era quella che le amministrazioni
comunali – ribadito anche dal Ministero – potevano deliberare diversamente da questa normativa
nazionale e ringrazio a quel tempo... qui... qui non c’è più il numero legale, non so... forse questa è
una mossa tattica perché mi sembra che la maggioranza proprio...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: No, non è tattica comincia a sopraggiungere
la stanchezza però... ci mancherebbe Brazzini. Senza sospendere, se i consiglieri comunali...
colleghi... scusa un attimo Brazzini. Allora invito i colleghi ad entrare in aula perché non
raggiungiamo ancora il numero legale.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Io credo che questa questione anche
per i colleghi consiglieri dell’opposizione come quelli della maggioranza sia un problema abbastanza
serio ed importante per cui dal momento che i giornali hanno riportato anche qualcosa che non era
giusto di quello che sto dicendo io, l’hanno travisato, anche perché forse hanno inteso altre campane
diverse, essendo abbastanza documentata la cosa che hanno fatto, chiedo un attimo di attenzione
anche perché ripeto nuovamente che secondo me questo è un problema grossissimo che investe il
Consiglio Comunale e cioè la dignità di essere un consigliere comunale e quindi di essere in grado di
essere tutelato per quello che un Consiglio Comunale può esprimere nel suo mandato, ed anche
perché è talmente complessa la cosa che se si perde il filo della situazione credo che io passo per un
buffone magari quando invece la cosa è seria; vedremo anche gli sviluppi successivi a questa nostra
mozione presentata in Consiglio Comunale quindi vado avanti. Nel frattempo appunto era
sopraggiunta questa delibera del Ministero, decreto legislativo 440/97 in cui si considerava
pertinenza come prima... e quindi è stata fatta, vorrei ringraziare visto che è entrato Balestra perché è
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Delibera di C.C. n.27 del 27.02.2004
merito suo, grazie al suo suggerimento è stato fatto, tanto è vero che gli uffici mi hanno detto che si
chiama Logo Balestra, che appunto specificava proprio nei minimi dettagli le intenzioni del
Consiglio Comunale cioè delibera di aggiungere al comma 2 articolo 10 del regolamento per la
disciplina dell’imposta comunale sugli immobili ICI la seguente frase: “... a decorrere dall’anno di
imposta 2000 si considerano parti integranti dell’abitazione principali e le sue pertinenze anche se
distintamente iscritte in catasto, l’assimilazione opera condizioni che il proprietario...” non vado
avanti. Quindi questa è una delibera talmente chiara su cui nessuno, nessuno può appuntarsi. Nel
frattempo quando l’amministrazione comunale decise di fare questi atti, alcune confederazioni, ed
ho la documentazione, si sono riservate di rivolgersi a quello che era interpretando la legge come era,
però il tecnico funzionario comunale dice chiaramente che la legge dice: “... il contribuente deve
rivolgersi al Comune destinatario del versamento dell’imposta, per conoscere l’esatta portata delle
delibere...”, questo è quello che dice la legge. Allora, io non vedo perché qualcuno abbia interpretato
a modo suo, oltretutto mi risulta che da una parte c’è stata questa... delle confederazioni c’è stata
una interpretazione di questo genere, dall’altra parte, cioè commercialisti ed i cittadini, hanno
interpretato quello che era scritto nelle delibere e questo secondo me è grave, io non volevo
coinvolgere perché credo nella professionalità anche dei Sindacati, non volevo coinvolgere i
Sindacati ma visto che questi ci hanno chiamato in causa facendola passare come una cosetta da
niente, ebbene i Sindacati che avevano interpretato male la legge – tra virgolette – si sono rivolti...
questo è accaduto quando il nostro Sindaco era ancora al Sindacato, tra i Sindacati che hanno
protestato c’era anche il Sindacato dell’attuale Sindaco. Nel frattempo il 16 ottobre del 2002 con
protocollo 33/746 i Sindacati si sono rivolti al Sindaco di Jesi Fabiano Belcecchi dicendo che
appunto la circolare applicativa del Ministero... quindi non è giusto che i cittadini paghino perché...
perché i cittadini logicamente imbestialiti per aver avuto le sanzioni del 30% e gli interessi del 3%
sulla quota dal 4.50 al 6.85 che non era stata versata, e non dal 6.85 al 7 come i Sindacati hanno detto
e come è stato scritto sui giornali, quindi è ben differente, anche perché io ho visto una di queste
sanzioni, praticamente uno che ha evaso, ha fatto un calcolo di 5 € è costretto a pagare ben 25 €
quindi penso che... e quindi quella era metà della sua porzione, voglio dire, con somme secondo me
abbastanza rilevanti. Il tutto, io dico, anche perché lo sbaglio non è stato del singolo cittadino che
potrei anche ammettere, ma il singolo cittadino sicuramente ha fatto la sua denuncia onestamente,
l’amministrazione Belcecchi allora su suggerimento dei Sindacati ha formulato una delibera di
Giunta Comunale dicendo che chi aveva pagato il 30% e gli interessi non veniva più rimborsato, chi
presentava il pagamento senza il 30% della violazione però presentando un documento in cui
dichiarava che la legge era interpretativa e che quindi poteva determinare incertezze, hanno fatto
questa autoriduzione, cosa certamente venuta, e questo secondo me è molto indipendentemente dal
fatto che sia o no opportuno che una delibera sia stata fatta dalla Giunta Comunale e non portata in
Consiglio Comunale perché qui parliamo di tasse, di tasse! Io penso che quando si parla di questo
argomento tutti i cittadini devono essere trattati alla stessa stregua...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Collega Brazzini ti invito a concludere, sei 2
minuti oltre il tempo...
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Va bene... e tutto questo, nella
delibera stessa che la Giunta ha approvato c’è una dichiarazione del dirigente che praticamente da’
parere contrario perché è stato fatto tutto in regola, è stato fatto quello che era stato prescritto, sono
state rispettate le leggi dello Stato e che quindi nessun adito ad interpretazione dava la stessa e
quindi la cosa strana è che comunque nonostante la Giunta abbia fatto questa delibera, ha
continuato e quindi gli uffici hanno ignorato questa delibera, hanno continuato a mandare l’imposta
del 30% con l’aggiunta del 3% degli interessi; quindi qui ci troviamo veramente di fronte ad un fatto
increscioso che sicuramente per una maggioranza di centro sinistra come ritengo che questa sia
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certamente ritengo sia una cosa abbastanza grave e non solo nei confronti dei cittadini che sono stati
classificati di serie A e di serie B, quelli che erano a conoscenza e quelli che no, quelli che hanno
pagato e quelli che non hanno pagato, ma anche perché sono stati tolte quelle che sono le
prerogative di un Consiglio Comunale serio. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Brazzini, non ho prenotazioni
la parola all’Assessore Simona Romagnoli, prego.
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Allora, io vorrei essere molto breve perché la questione è
abbastanza tecnica e credo che non sia semplice da spiegare soprattutto ad un Consiglio Comunale
dopo 12 ore di seduta, vorrei essere brevissima, tutte le questioni... onestamente non ho capito molto
il filo dell’intervento di Brazzini, per fortuna ne ho letto la mozione e quest’ultima è un po' più
chiara. È vero, a novembre del 2002 sono partiti degli avvisi di accertamento da parte dell’ufficio
tributi per il recupero della differenza di imposta ICI relativamente alla pertinenza all’abitazione
principale, relativamente ad una sola pertinenza. Che è successo che rispetto a quegli avvisi di
accertamento che sono arrivati ai contribuenti ci sono state alcune associazioni Sindacali che si sono
immediatamente rivolte al Comune ed hanno sollevato una serie di questioni legate appunto a
questo recupero di imposta cui erano state aggiunte sanzioni di interessi, la Giunta ha con proprio
atto indicato all’ufficio di accogliere le istanze di autotutela che eventualmente tutti i cittadini – non
solo i cittadini curati dalle associazioni Sindacali – tutti i cittadini perché l’istanza di autotutela è un
meccanismo previsto dalla legge che in ogni paese civile ciascun cittadini può fare senza onere
alcuno, senza bolli e senza niente, ed ove l’amministrazione si rende conto di aver sbagliato applica
appunto in autotutela, annulla l’avviso di accertamento ed accoglie quanto richiesto dal cittadino.
Non è stato scavalcato il Consiglio Comunale semplicemente perché Brazzini esiste una legge del
’97 il decreto legislativo 472/97 entrato in vigore il primo aprile del ’98 che all’articolo 3 sul principio
di legalità comma 3 dice: “se la legge in vigore al momento in cui è stata commessa la violazione e le
leggi posteriori stabiliscono sanzioni di entità diversa, si applica la legge più favorevole, salvo che il
provvedimento di erogazione delle sanzioni sia divenuto definitivo.” Questo è il cosiddetto principio
del (favor rei) è chiaro che nel momento in cui una legge dello Stato successivamente disciplina che
la pertinenza debba essere trattata con l’aliquota della abitazione principale, noi non potevamo
applicare la sanzione al comportamento del cittadino che si era comportato in questa maniera, quindi
l’ufficio ha disapplicato la sanzione chiedendo comunque gli interessi e la differenza di imposta,
quindi la differenza di imposta è stata comunque chiesta e ad essa sono stati applicati gli interessi,
sono state eliminate le sanzioni. Premetto che stiamo parlando di un importo ridicolo di circa 900 €
in totale per tutte le questioni, sì ho fatto fare un calcolo dagli uffici, per tutte le questioni di cui
stiamo parlando quindi stiamo veramente discutendo di una questione quasi ridicola, comunque c’è
anche una circolare del Ministero delle Finanze la numero 180 del 10 luglio ’98 la quale disciplina
appunto proprio questo principio ed io non mi dilungo a leggerla ma si stabiliscono chiaramente
quali sono i trattamenti da riservare nei casi in cui appunto il provvedimento sia divenuto definitivo o
non sia divenuto tale o addirittura il contribuente abbia pagato.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, a questo punto non ho
altri... collega Brazzini per dichiarazione di voto, prego.
CONSIGLIERE – ENRICO BRAZZINI (Socialisti Uniti Jesini): Dunque, innanzitutto qui si dice
nella delibera “... riscontrato che molti contribuenti non avendo provveduto a rivolgersi agli uffici
competenti per conoscere l’esatta portata delle delibere adottate in proposito hanno utilizzato una
aliquota non di competenza...”, allora io voglio sapere quali sono questi uffici competenti, perché
questa gente che ha sbagliato non si è rivolta agli uffici competenti, come si può dire che era non era
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una legge che si discute, io voglio dire qui stiamo parlando di cose campate talmente in aria, quando
un dirigente dice che è contrario a tutto e lo motiva, ben motivato, inutile che sto a leggere la
motivazione del dirigente, non credo che una Giunta possa fare... ecco, io mi immaginavo che il
discorso finiva sul quantum e quindi che finiva in una bolla di sapone essendo un importo piccolo
perché siamo sempre di fronte a queste situazioni, quando si tratta di cose serie allora sono importi
piccoli. Però io ritengo che il rispetto debba essere dato al Consiglio Comunale ed ai cittadini tutti
indipendentemente dall’importo che è stato evaso o che è stato sanzionato, anche perché qui c’è
stata una chiara, perché netta, perché andando a prendere le delibere anche il più stupido di questa
città riesce a leggere le delibere e non si può dire come è stato detto qua che c’è una autotutela
perché non c’è chiarezza sulle delibere fatte, la legge dice chiaramente – la legge 120E del 27 maggio
’99 – “... istruzioni per il versamento dell’imposta ’99...” sottolinea che il contribuente deve
rivolgersi al Comune destinatario del versamento dell’imposta per conoscere l’esatta portata delle
delibere, quindi sono queste e non ci sono altre delibere e quindi chi doveva pagare le tasse, doveva
farlo in base alle delibere che sono chiaramente espresse da un Consiglio Comunale e quindi
ringrazio nuovamente Balestra per aver chiarito tutto questo problema a suo tempo perché questo
problema emerso già nel ’00 quando abbiamo fatto questa soluzione, già da allora i Sindacati si sono
mostrati contrari ad applicare questa cosa, perché lo dice chiaramente il funzionario e lo dicono gli
articoli di stampa usciti a quel tempo. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie... Assessore Romagnoli prego.
Brevissimo...
ASSESSORE – SIMONA ROMAGNOLI: Brevissima, io vorrei solo precisare una cosa, io non mi
sono spiegata Brazzini, una legge successiva dello Stato ha disciplinato quello che fu inserito nella
delibera di Consiglio dell’ICI, e la legge successiva dello Stato stabilisce chiaramente che la
pertinenza va assoggettata con l’aliquota dell’abitazione principale, annuario del contribuente del
Ministero delle Finanze “le leggi intervenute dopo il fatto si applicano se più favorevoli al
contribuente” cioè qui nessuno ha scavalcato il Consiglio Comunale, si sono disapplicate le sanzioni
come la legge dello Stato italiano prevede. Assolutamente. Noi abbiamo richiesto la differenza di
imposta, conformemente alle delibere del Consiglio Comunale, e non abbiamo applicato le sanzioni.
...(intervento fuori microfono.)... perché l’ufficio ha erroneamente applicato le sanzioni. L’ufficio
non doveva applicare le sanzioni, semplicemente.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Assessore scusi, ho prenotato il collega
Sanchioni... Sanchioni c’è stato un errore, chiudiamo... ormai le posizioni sono chiare, io mi
permetto di fare soltanto questa brevissima considerazione, non credo onestamente Brazzini che sia
stata lesa in qualche modo la sovranità del Consiglio Comunale, credo invece come affermava
ultimamente l’Assessore Romagnoli che molto probabilmente alcuni funzionari non erano
particolarmente preparati rispetto a normative sopraggiunte, però credo che... va bene, poi al di là
della discussione in Consiglio Comunale avete, ogni gruppo ha la possibilità dopo... Serrini per
dichiarazione di voto.
CONSIGLIERE – CESARE SERRINI (Socialisti Uniti Jesini): Per dire che io voterò la mozione
anche perché l’ho firmata ma soprattutto senza nessun intento polemico e senza drammatizzare ma
l’articolo 3 cui faceva riferimento l’Assessore, sul principio di legalità, il comma 3, recita
espressamente: “se la legge in vigore al momento in cui è stata commessa la violazione e le leggi
posteriori stabiliscono sanzioni di entità diversa si applica la legge più favorevole.” Ma in relazione
alle sanzioni. Qui non c’è stata una legge che ha modificato l’entità o l’ammontare delle sanzioni,
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quindi questo riferimento normativo è un riferimento che in termini tecnici si direbbe utroneo, che
comunque non c’entra nulla con la fattispecie, la legge cui tu fai riferimento è una legge che ha
modificato l’importo non della sanzione ma dell’aliquota ICI quindi questa cosa qui... è vero quello
che hai detto ma in relazione all’importo ICI non in relazione all’importo delle sanzioni, per cui
quelle sanzioni non potevano, indipendentemente dall’aspetto quantitativo, essere abbuonate se
non in un caso, nel caso in cui cioè la Giunta avesse ritenuto che quei cittadini fossero stati indotti in
errore dalla non chiarezza della normativa, ma siccome la normativa in quel caso prevalentemente
del Consiglio Comunale era chiarissima ed inequivocabile perché si decideva l’applicazione di
quell’importo a decorrere dal 2000 non vi è dubbio che nessuno poteva interpretare quella norma
come se fosse stata prevista l’applicazione per il 1999. Questo è il punto, quindi noi non ne facciamo
né un dramma né una tragedia nazionale però non c’è dubbio che quell’atto è clamorosamente
illegittimo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Serrini, non ho altri interventi
quindi apriamo le votazioni per il punto 10:
Presenti n.
Astenuti n.
Votanti n.
Favorevoli n.
Contrari n.
26
00
26
08
18
(D.S. – Gruppo Misto – D.L. La Margherita – Bucci per R.C. – S.D.I. – C.I.
R.E. Lista di Pietro)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 10 è stato respinto con 18 voti
contrari ed 8 favorevoli.
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COMMA N. 9 - DELIBERA N.227 DEL 19.12.2003
MOZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE PER L’ATTIVAZIONE
DI UN NUMERO “GIALLO” DALLA PARTE DEI PORTATORI DI HANDICAP – RITIRO –
Entra Meloni ed escono Aguzzi e Balestra
Sono presenti in aula n.25 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Consigliere Grassetti prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Questo documento non ha
bisogno di molte spiegazioni è chiaro nella sua stesura, lo riassumo brevemente per chi lo avesse
letto un po' di tempo fa, visto che è un po' e non lo ricordasse. È noto a tutti perché è di recente
memoria il fatto che a Jesi sono intervenuti quelli di Le Iene che hanno rilevato alcuni aspetti di
inciviltà che pure purtroppo si verificano nella nostra città, questi fatti, queste situazioni sono poi
rimbalzate nel video e l’Italia ha avuto modo di vedere come a Jesi succedano queste cose, come se
altrove invece non succedessero, in realtà purtroppo tutto il mondo è paese e ancora purtroppo Jesi
non ne fa eccezione, ma è altresì vero... (intervento fuori microfono.)... è altresì vero che però la
stragrande maggioranza dei nostri concittadini sono invece molto sensibili rispetto al problema ed
allora è bene dare una risposta, una risposta che ha doppia valenza: la prima è quella di dimostrare
...(fine lato A – V° cassetta)... che Jesi non è quella città così come dipinta nella trasmissione delle
Jesi per colpa di alcune persone ingiuste, ma è quella città che invece a differenza di tutte le altre sa
trovare immediatamente la soluzione, sa reagire rispetto ad un determinato episodio, coinvolgendo
la città stessa in una azione di reazione rispetto ad episodi incivili come questo. La seconda valenza è
quella interna, e cioè quella rivolta ai cittadini a cui verrebbe con questa proposta data la possibilità
di contattare immediatamente il servizio di Polizia Urbana perché possa intervenire. Qual è la
proposta? È molto semplice, penso di poco contenuto economico e cioè di basso costo, si
tratterebbe di applicare in corrispondenza di ogni segnale che impone un divieto di sosta in zona
riservata agli handicappati un cartello con scritto un numero di telefono per contattare direttamente il
servizio di Polizia Urbana nel caso in cui nello spazio riservato agli handicappati parcheggi
autovettura non autorizzata compiendo appunto un atto di inciviltà. A quell’atto di inciviltà potrebbe
corrispondere con maggiore facilità un atto di civiltà del cittadino che con il telefonino, oggi
frequentissimo, potrebbe formare il numero del servizio che in questo caso avrebbe la possibilità di
intervenire immediatamente nei tanti posti riservati agli invalidi nella nostra città che non possono
essere controllati 24 ore su 24 e applicare immediatamente le sanzioni di legge che sono, lo ricordo,
la sanzione amministrativa e la riduzione di due punti sulla patente di chi compie questa infrazione
ed inoltre disporre laddove possibile la rimozione del veicolo. Io penso che con questa soluzione che
è molto semplice, di poco costo si potrebbe non so se risolvere ma comunque dare un colpo serio ed
importante a chi compie atti di inciviltà come quelli che vengono sottolineati non solo a Jesi ma
ultimamente anche in altre parti, sperando che questa iniziativa se funzioni venga presa ad esempio
anche da altre città, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, non ho interventi,
quindi pongo... il Sindaco.
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SINDACO – FABIANO BELCECCHI: Io credo che le questioni che nello spirito e nell’intenzione
credo siano anche assolutamente lodevole e condivisibile l’iniziativa e la proposta che fa Grassetti,
questo anche perché noi abbiamo vissuto un’esperienza sicuramente poco edificante a Jesi anche se
avvolte forse è sbagliato accorgersi di queste cose se qualcuno ci sbatte in prima pagina, però credo
che fermo restando questo, io immagino o penso a quello che può comportare l’approvazione così
come è della proposta fatta in termini anche organizzativi che operativi; allora, non so se è
opportuno o quanto meno mi sento di chiederlo, se rispetto al problema che c’è ed alla necessità di
dare una giusta risposta alle esigenze di questa fascia di cittadini che sicuramente più degli altri
hanno la necessità di vedere tutelati i loro diritti, magari di impegnare l’amministrazione a trovare o
fare una proposta di fattibilità che vada in questo senso perché io mi preoccupo semplicemente di un
aspetto, qui si presuppone il fatto che debbo avere o istituire già delle reperibilità in più eccetera con
una serie di... e magari non so se è possibile in qualche modo affrontare, risolvere o dare la stessa
efficacia ad interventi di questa natura utilizzando o altri strumenti o altre modalità, non è il
problema dell’idea, del numero verde, è quello che deve essere organizzato dietro questa cosa,
sapendo anche quelle che sono le situazioni, le difficoltà in cui ci si muove sia in termini di organico
che di disponibilità, eccetera, era solo questa la preoccupazione. Ferma restando la tua proposta e la
validità della stessa, di dare mandato all’amministrazione di elaborare una proposta, una ipotesi da
sottoporre al Consiglio Comunale nei prossimi, massimo entro quello successivo, non il primo di
gennaio, ma il secondo, una cosa del genere.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Prego collega Grassetti.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Si potrebbe prospettare una
ipotesi di questo tipo, io potrei ritirare adesso il documento per ripresentarlo emendato dopo che ci
siamo accordati sulla forma del documento stesso al prossimo Consiglio Comunale oppure la
proposta che mi state facendo è diversa, cioè di emendarlo già da oggi lasciando un criterio generale
che però spazia un po' nel forse, per capire, cioè se...io potrei ritirare il documento oggi metterci
d’accordo, non so se con il Sindaco o con un Assessore in modo specifico, per riformularlo in modo
tale da far passare il principio ma non costringere l’amministrazione a porre in essere un servizio che
potrebbe essere antieconomico ma di porlo in essere un altro magari di migliore realizzazione,
sempre nello stesso spirito. Allora, io con chi debbo prendere contatto, io con il Sindaco lo farei
volentieri, oppure con qualche altro Assessore... va bene allora, sotto questo aspetto, ritiro il
documento.
RITIRATO.
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COMMA N. 11 - DELIBERA N.228 DEL 19.12.2003
ORDINE DEL GIORNO DELLA CONSULTA DELLA PACE “MAI PIÙ GUERRA, VIA LE
TRUPPE DALL’IRAQ – UN FUTURO PER IL POPOLO IRACHENO”
Entrano Balestra e Mazzarini
Escono Brazzini, Gregori e Lombardi
Sono presenti in aula n.24 componenti
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: L’Assessore Animali illustra l’ordine del
giorno presentato dalla Consulta della Pace. Prego. Vi spiego, illustra l’Assessore in quanto il
Presidente della Consulta per la Pace Marco Oggioni per motivi personali, per impegni di lavoro non
può essere presente, quindi ha chiesto alla Giunta, ad un membro della Giunta di presentare l’ordine
del giorno, okay?
ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie, io illustro, cioè dico alcune cose sull’ordine del
giorno che in maniera autonoma rispetto alla propria funzione ha elaborato la consulta per la pace, in
assenza sia del Presidente Marco Oggioni e diciamo in virtù del fatto che comunque questa istanza
partecipativa poi è coordinata con l’Assessorato alla Cultura. L’ordine del giorno che viene proposto
riprende in sostanza il dibattito che c’è stato qualche settimana fa all’incontro in Francia del forum
sociale europeo e riprende alcune questioni che io do per lette ma che in sostanza adesso per essere
molto coincisi ed anche in virtù del prossimo dibattito parlamentare che ci sarà credo alla ripresa dei
lavori dopo la pausa estiva e quindi più o meno subito dopo la metà del mese di gennaio vedrà
impegnato il Parlamento sulla richiesta da parte del Governo di rifinanziamento della presenza del
contingente militare italiano in Iraq ed in sostanza rispetto ad una seria riflessione di carattere
politico sia locale che internazionale, la Consulta per la Pace chiede al Consiglio Comunale di
sostenere l’auspicio e la richiesta da parte di una istanza locale come quella del Consiglio Comunale
nei confronti del Governo del ritiro delle truppe o meglio del non rifinanziamento e di conseguenza
della presenza militare italiana in Iraq. Io non aggiungo altro esprimo pur senza voler influenzare in
alcun modo il dibattito un pensiero personale che tra l’altro giustifica anche il fatto che lo presenti io
in maniera abbastanza naturale, cioè sulla mia personale condivisione della richiesta che avanza la
Consulta per la Pace nel contenuto della mozione, pur non condividendo del tutto alcune riflessioni
contenute nell’ordine del giorno però mi sento di condividere la richiesta finale.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore Animali, collega Grassetti
prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, io difficilmente
entrerò nel merito di quanto scritto dal documento che in realtà non è della Consulta per la Pace ma
di un altro soggetto, poi ne parleremo, non entro nel merito perché non lo condivido e comunque
perché sarebbe necessario operare tante di quelle distinzioni da impiegare tanto tempo e non credo
che in questa sede la cosa sia né possibile né utile né proficua, né opportuna. Vorrei però sollevare
un altro argomento ed un altro problema, che è strettamente connesso, abbiamo costituito la
Consulta per la Pace con scopi diretti a promuovere, evidenziare e sostenere la pace e gli aspetti che
la pace riguardano, ma non credo che questo Consiglio Comunale nel momento in cui ha istituito la
Consulta pensava che la stessa potesse divenire un giorno uno strumento di lotta politica da parte di
un partito, di una fazione, di una tendenza particolare e mi spiego. Come è noto perché scritto
peraltro nel documento medesimo, per cui non c’è da inventare niente, questo non è un documento
della Consulta per la Pace ma è il documento del gruppo di continuità del forum sociale europeo
riunitosi a Parigi il 15 novembre scorso. Questo appello proposto nella Consulta per la Pace se non
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erro da rappresentanti di Rifondazione Comunista viene oggi portato in Consiglio così come
vengono portati da loro altri argomenti tutti diretti a trattare di questioni internazionali ponendosi
sotto un aspetto, una indicazione ben precisa. Però nel momento in cui il gruppo di Rifondazione
Comunista presenta un suo documento in Consiglio Comunale di natura politica è tutto
perfettamente legittimo ed è tutto giusto, ma che ci si serva della Consulta per la Pace per arrivare a
chiedere la discussione su un argomento che invece assume un altro profilo proprio perché
proveniente dalla Consulta per la Pace e che ha un aspetto più ampio, uno spettro più ampio rispetto
a quello di un partito unico non mi sembra politicamente molto corretto. Ma non è il problema di
Rifondazione Comunista che agisce e porta avanti la sua iniziativa politica come meglio crede, il
problema signori e della Consulta per la Pace che deve stare molto attenta a non divenire uno
strumento di parte, come ultimamente invece sta facendo. Ci hanno detto più volte venite e
partecipate anche voi, signori non è possibile partecipare in questa situazione dove la stragrande
maggioranza degli iscritti ha una tendenza chiara e vota e fa passare documenti di chiaro segno
politico. Il Presidente Oggioni più volte ha sostenuto che la Consulta per la Pace è al di sopra delle
parti, perché la pace è al di sopra delle parti, io sono d’accordo su questo ma nel momento in cui si
arriva all’obiettivo, nel momento in cui vi è la pace ma per arrivare a questo è necessario in genere
percorrere una strada e quella strada che viene percorsa è il risultato di un indirizzo politico che
nasce da una idea politica, da una valutazione politica che può essere condivisa oppure no, però io
sfido e l’abbiamo detto più volte, qui dentro ma non solo, tutto il mondo a dire chi è che è
favorevole alla guerra e chi alla pace. Io non penso che qualcuno alzi la mano alla domanda chi è
favorevole alla guerra. Allora siamo tutti favorevoli alla pace, il problema è e quello che ci divide è
capire in che modo si intende arrivare alla pace. A me sembra che la Consulta per la Pace abbia
chiaramente sposato una ideologia, una parte, una visione unilaterale della questione, della politica
economica anche internazionale e dell’aspetto mondiale che non penso possa essere perché
unilaterale condivisa a 360°, questo snatura la Consulta per la Pace. La Consulta per la Pace
dovrebbe dare di più io mi auguro che questi documenti dalla prossima volta in poi vengano pur
presentati dai gruppi consiliari siano essi Rifondazione Comunista, siano Comunisti Italiani o i DS o
chiunque sia legittimo e corretto, di fronte ad essi mi chino rispettosamente pur sostenendo le mie
idee ma per favore non mi mascherate più documenti di una parte attraverso la larva della Consulta
per la Pace. Quindi concludo perché ho fatto già perdere troppo tempo, sintetizzando quello che sarà
il mio voto che è contrario certamente perché non condivido le motivazioni che hanno spinto la
redazione di questo documento né a Parigi né a Jesi nella Consulta per la Pace ma soprattutto il mio
voto contrario ad un profilo di protesta rispetto, dicevo, ad uno strumento che può anche essere
importante ma che purtroppo non viene usato secondo i principi che erano stabiliti al momento in
cui l’abbiamo votato istituendolo.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti, ho prenotato il
collega Mazzarini prego.
CONSIGLIERE – MASSIMO MAZZARINI (Rifondazione Comunista): Grazie Presidente,
purtroppo secondo il mio parere, ho ascoltato una cosa un po' grave penso perché attribuire alla
Consulta per la Pace un aggettivo come “larva” quello che ha fatto... allora, io purtroppo ho
partecipato ad una sola riunione della Consulta per la Pace anche perché non dovevo partecipare io
insomma, solo per sostituzione, ma la Consulta per la Pace a Jesi penso abbia una storia non
indifferente, che parla da sola ed importante quindi, secondo me è grave quello che diceva prima il
Consigliere Grassetti perché un ordine del giorno approvato in una Consulta per la Pace dove
aderiscono molte associazioni, alcune apartitiche e potrei dire anche apolitiche questa è una accusa
bella e buona che secondo me è molto grave. Bene, veniamo a noi, io più volte, Rifondazione più
volte ha fatto ragionamenti su quello che è la guerra, su quello che porta, eccetera, eccetera, oggi
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sinceramente mi sento di fare un discorso che poi non è neanche tanto il mio però nel senso umano
è il mio, un discorso molto più economico perché no, per i costi della guerra, non stiamo questa
volta a guardare le scelte scellerate dell’appoggio del nostro Governo nazionale alla guerra di Bush e
del mantenimento del nostro contingente a Nassiriya è chiaro e sotto gli occhi di tutti che questa è
una guerra senza fine, senza limiti, una spirale di terrorismo e guerra che continua ad andare avanti,
infinita è chiaro che l’espansione dell’impero americano nelle aree petrolifere più redditizie del
mondo sia una cosa sotto gli occhi di tutti e questo comporta per noi sicuramente rischi di una
guerra come dicevo prima infinita e perché no, una guerra asimmetrica condotta da organizzazioni a
carattere terroristico che rispondono alle stragi dei bombardamenti ai kamikaze insomma. Quindi
tornando al lato economico è chiaro e sotto gli occhi di tutti che abbiamo una finanziaria con
l’elmetto, un milione e duecento euro per missioni di guerra, fondo riserva; chiediamoci se per il
bene anche dell’economia convenga investire in armi e corpi militari oppure fare altre scelte
politiche, più giuste diciamo, per rimuovere le ragioni di questa guerra spaventosa insomma. Il Sole
24 Ore che non è il nostro giornale, anzi per me è stato sempre il giornale della controparte, anche da
sindacalista insomma, il Sole 24 Ore offre una ricetta diversa, cito testualmente “... o si costruiscono
fortezze inespugnabili intorno ad ogni possibile bersaglio oppure si riducono le motivazioni per gli
attacchi terroristici...” appunto, ridurre le motivazioni per gli attacchi terroristici, “... il successo non è
garantito ma gli accordi politici si rivelano in prospettive meno costose e più efficaci di misure di
Polizia, Contingenti, Militari e barriere alla circolazione delle persone, cioè parliamoci chiaro il Sole
24 Ore ci ha detto che questa guerra è un danno economico infinito e questo non era scritto su
Liberazione ma sul Sole 24 Ore; per la prima volta viene finalizzata non una missione già definita ma
una propensione ad altre missioni di guerra di tipo imperiale, è lo strumento finanziario, cioè
sostanzialmente è la via, lo strumento finanziario per creare altre strutture di impiego bellico, al
seguito dell’aggressione militare del nostro caro Bush; quindi questi – parliamoci chiaro – sono soldi
promessi alla fabbrica della guerra, io non riesco a capire come un Consiglio Comunale come il
nostro non possa votare questo ordine del giorno proprio per questo motivo, soldi promessi alla
fabbrica della guerra, cioè noi abbiamo votato ordini del giorno dove si diceva che non dovevamo
mandare i militari in missione, abbiamo dato la cittadinanza onoraria a Gino Strada, insomma... soldi
promessi alla fabbrica di guerra, ancora prima che il Parlamento si pronunci, quindi altra cosa
gravissima. Sulla proroga del nostro contingente in Iraq siamo in attesa, quindi non sappiamo, cosa
ancora più grave è che si è attinto alla quota dell’8 per mille, allora, io tutti gli anni dedico la quota
dell’8 per mille alla chiesa cattolica, a me personalmente gli 850.000.000 di € che vengono attinti da
qui mi lasciano un po'... mi fanno molto agitare, perché quando questi soldi dovrebbero andare per
spese di carattere sociale e quindi di entità molto ben diversa, questo non so se è un atto, secondo
me è una cosa gravissima. Io ho anche un comunicato che mi sembra di dover citare perché in
questo ordine del giorno ci può stare benissimo, dove un Sindacato della Federazione Anarchica dei
Lavori Trasporti, io appartengo a questa categoria e solidalizzo ci mancherebbe, dove questo
Sindacato è stato aggredito, saccheggiato e distrutto i propri beni, strappato stendardi, manifesti che
condannavano atti di terrorismo macchiando di vernice nera le insegne di questo Sindacato,
insomma qui i nostri amici americani fanno aggressioni vere e proprie in questo caso,
nascondendosi sotto la bandiera della guerra al terrorismo. Questa è la classe che in molti dicono
deve ricostruire l’Iraq, è la classe lavoratrice, sono i giovani che devono ricostruire, allora forse c’è
un pensiero ben diverso sotto, allora forse ritorna la guerra economica, la guerra imperialista del
petrolio, ci siamo stancati di dire queste cose, ma abbiamo degli atti concreti su questa cosa. Bene, io
concludo dicendo che sono due anni che siamo eletti, io in un anno e mezzo penso che questo sia
l’ordine del giorno più importante e significativo perché questo ordine del giorno non deve perdere
niente dagli altri che poi magari sono atto pratico perché anche questo è un atto pratico, è un
impegno concreto, quindi invito tutti i consiglieri a votarlo con la mia stessa convinzione, perché no,
che sia uno dei migliori ordini del giorno che la Consulta per la Pace e che noi possiamo votare,
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grazie. Ricordo una cosa importante, noi andremo a dare la cittadinanza onoraria ad una persona che
penso possa accomunare varie entità politiche eccetera che è Alex Zanotelli, di un impegno concreto
senza armi e di una persona... noi molte volte usiamo la parola eroi, bene questo è un eroe che vive e
si impegna, più di una volta ho ascoltato persone di diversa entità politica dire “io sono qua per
quello che fa lui, ma non per quello che dice” questo con Alex Zanotelli è la stessa cosa secondo me.
Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Mazzarini, collega Sanchioni
prego.
CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Grazie Presidente, e sintomatico che
ancora una volta sia sempre Rifondazione Comunista ad introdurre attraverso stratagemmi vari
progetti che non sono di politica cittadina ma di mescolanze tra sindacalese, antinonsocosa, tutte le
volte c’è un buon motivo per far votare a questo Consiglio qualcosa che è altro da quello che serve
alla città per andare avanti, qui si è già votato sulla guerra e sulla pace, è stato votato e non vendo a
cosa serva fare un’altra votazione. Cosa c’è perché si sono sbiadite le bandiere della pace ed è ora di
rimetterle nuove? Non c’era bisogno di votare un ordine del giorno. E poi, qualcuno ha detto non
entriamo nell’ordine, nel merito, invece entriamoci un attimo, così, tanto per gradire, perché mai più
guerra, via le truppe dall’Iraq un futuro per il popolo iracheno, qualcuno potrebbe dire nego
suppositum, nel senso che è vero che se togliamo le truppe dall’Iraq ci sarà un futuro per il popolo
iracheno? Per ora il futuro è mantenuto dalle truppe, dalla Polizia locale che si sta organizzando e
soprattutto e mantenuto anche dalle nostre truppe che non lavorano bombardando ma
semplicemente sostenendo ed insegnando la civiltà a quel popolo. Qui si dice chiaramente, noi
siamo gli stessi che il 15 febbraio hanno manifestato a decine di milioni, voi siete gli stessi che
andavano dicendo pace senza se e senza ma! Voi siete gli stessi che andavano negando l’eroicità ai
nostri padri che hanno combattuto per la libertà perché chi dice pace senza se e senza ma, da’ uno
schiaffo a quelli che hanno combattuto per la libertà ed in qualche modo da’ uno schiaffo anche alle
26 vittime di Nassiriya. Voi siete quelli che scrivono insieme alla consulta per la pace che le forze
italiane siano immediatamente svincolate dal comando anglo-americano, questa è una strategia, cosa
vuol dire svincolate dalle...? Capisco l’idea di ritirare le truppe, è un sentimento individuale, perché
dobbiamo svincolarle dal comando anglo-americano perché se erano sotto il comando russo ci
potevano stare? Vi rendete conto di quello che state scrivendo qua dentro? Io vorrei sapere perché
mai e poi mai allorché l’Iraq ha invaso il Kuwait qualcuno ha fatto una banalissima manifestazione,
viva la pace senza se e senza ma, io vorrei sapere perché dopo la guerra del golfo di 10 anni fa,
quando Saddam ha ammazzato, migliaia, centinaia di migliaia di persone documentate, le abbiamo
viste tutte in televisione, nessuno di voi, nessuno di questo gruppo ha fatto una benché minima
protesta in qualunque altra piazza, vorrei sapere perché quando c’è stata la guerra contro l’Iran di 8
anni, quando si sono ammazzate 2 milioni di persone nessuno ha sollevato un ciglio per dire “forse
sarà bene intervenire” non era la guerra del petrolio quella? Non era la guerra tra...? Io vorrei sapere
perché quando 3.200 morti ammazzati in maniera proditoria quando sono state distrutte le torri
gemelle non ha suscitato in questa gente che va girando per la pace senza se e senza ma il ben
minimo rammarico, non ce n’è stato uno che ha manifestato sotto l’insegna della bandiera
americana, voi non avete manifestato allora e non c’era ancora la guerra, se eravate quelli della pace
dovevate manifestare anche allora sotto qualsiasi insegna, senza se e senza ma, perché non
c’eravate? Queste sono alcune considerazioni che vengono spontanee senza tanti ragionamenti, io
voglio solo dire che quella guerra era stata paventata perché avrebbe fatto mezzo milione di morti,
avrebbe innescato una guerra tra tutti i paesi circonvicini, avrebbe coinvolto il Pakistan, l’India
avrebbe fatto di quella zona una base per una eventuale III°, IV° o V° guerra mondiale. I morti in
Italia dopo la fine della nostra guerra sono stati decine di volte superiori a quelli che stanno
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accadendo nell’Iraq, non c’è ancora un Governo ma sembra che presto verrà fatto mi pare che sono
stati dati dei termini, entro giugno dovranno essere quanto meno presentate le più rudimentali
notizie della nuova Costituzione, dovrà essere fatto un Governo. Io sono qui per dire vediamoci tra
un anno e vediamo quanti centinaia di migliaia di morti da una parte o dall’altra, vediamo cosa sarò
successo, facciamogli fare un referendum, vediamo se vorranno il loro Saddam; certo, qualcuno tira
fuori ancora la moneta del Saddam per sventolarla davanti alle telecamere, io vorrei che invece di
prendere visione di quelle poche decine di persone si prenda visione di quelle milioni di persone che
trovano nella liberazione l’allegria di poter esprimere il loro pensiero, la possibilità di leggere dei
giornali, non dico il giornale, dei giornali, di poter ascoltare voci democratiche, io vorrei che si
andasse ad intervistare quella gente lì per sentire se era più o meno necessaria questo tipo di guerra,
io vorrei che si andassero a sentire quelle mamme che hanno visto i figli morti a causa delle sanzioni
che sono durate 10 anni, grazie alla prepotenza di Saddam, io vorrei sapere perché quando morivano
quei bambini nessuno di voi andava là a discutere “abbasso il tiranno” ...(intervento fuori
microfono.)... no, non eravate solo voi, voi vi siete mossi dopo l’inizio della guerra, non vi siete mai
mossi quando è l’occidente che muove guerra, non vi muovete mai quando si tratta per esempio
della pena di morte, quando è la Cina che applica la pena di morte. È sintomatico che ogni volta che
c’è qualsiasi cosa che tocca l’occidente, il nostro occidente voi siete contro, voi siete contro l’idea
dello sviluppo, siete contro l’idea della civiltà, voi siete contro l’idea del progresso, siete sempre e
solo a favore dello status quo nel peggior modo possibile. La questione della pace per voi è uno
strumento per acquistare... (intervento fuori microfono.)... popolarità, le trovate di tutte per potervi
muovere svincolati, nemmeno tutti i vostri colleghi della maggioranza dai DS ai socialisti sono con
voi, lo sappiamo benissimo, a livello nazionale avete dei grandi problemi, noialtri stiamo benissimo
come stiamo, tanto è vero che vinceremo le elezioni europee e quelle altre. Scommesso?
...(intervento fuori microfono.)... pronto a scommettere con chiunque di voi! Con chiunque di voi,
pronti a scommettere! Continuo... non voglio ironia. Allora, continuiamo su questo aspetto. Ancora
una volta io stigmatizzo il concetto che il partito di Rifondazione Comunista usa sempre un
grimaldello ideologico per introdurre concetti che non sono di questa città ma sono di parte, ancora
una volta stigmatizzo il fatto che questo Consiglio Comunale si mette a disposizione di un partito
minoritario, questo Consiglio Comunale, questo Sindaco, questa Giunta votando questo ordine del
giorno non rispecchiano la volontà di tutti i cittadini ma rispecchia di dictat del partito di
Rifondazione che mi sembra sia quello che abbia più stimoli in questa compagine che ci governa,
tutte le volte c’è lo zampino di Rifondazione Comunista. Sono assolutamente contrario ad
invischiarci su questi argomenti o quanto meno sarei d’accordo a votare questo se Rifondazione
Comunista ne facesse un altro che stigmatizzi l’operato di Saddam Hussain ed esalti il fatto che il
popolo iracheno è stato liberato da un dittatore tra i più feroci che la storia ricordi. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Sanchioni. Prima di dare la
parola al prossimo collega io vorrei per onestà, anche per riportare il dibattito nel giusto filone della
correttezza dei rapporti tra le forze politiche, questo non è Sanchioni un ordine del giorno presentato
da Rifondazione, dalla Giunta o di... è un ordine del giorno presentato dalla Consulta rispetto tutte le
critiche che vogliamo fare alla consulta, però il nostro regolamento, il nostro statuto prevede la
presenza da noi approvata della Consulta per la Pace che può autonomamente presentare in
Consiglio Comunale un proprio ordine del giorno ed il Presidente è tenuto a portarlo in discussione,
e così è stato. Certo la Consulta per la Pace è aperta a tutte le associazioni e partiti di questa città e
non solo. La parola alla collega Rosa Meloni prego.
CONSIGLIERE – ROSA MELONI (D.L. La Margherita): Grazie Presidente, stavo per dire, iniziare
con le stesse parole con cui adesso il Presidente ha informato sulla competenza della Consulta per la
Pace a proporre ordini del giorno. Possiamo condividere il merito, le frasi, alcuni commi, li possiamo
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più o meno condividere rispetto alle proposte che ci troviamo a dibattere, in ogni caso mi pare che
non siano state corrette e giuste le affermazioni rivolte alla Consulta per la Pace che è un organo
plurale, dove devono e trovano spazio le espressioni così come è stata costituita la Consulta per la
Pace così come tutte quelle espressioni che desiderano essere presenti o quelle che si escludono o
autoescludono perché – ho ascoltato – non si troverebbero a loro agio ad esprimere pensieri diversi
da un cosiddetto unanimismo. Penso che all’interno di ogni istituzione debbano trovare diritto di
espressione tutte le diversità possibili e quindi anche all’interno della Consulta per la Pace le
espressioni dei gruppi consiliari che desiderano esprimere anche la loro contrarietà non sarà negato
loro questo diritto di parola, anzi servirà forse ad avere una visione più composita, più complessa.
Detto questo non faccio un esame segetico del testo che la Consulta per la Pace ci ha proposto,
anche io personalmente su alcuni passaggi, su alcuni punti mi trovo diversamente collocata,
soprattutto riguardo alcune affermazioni sulla presenza attuale in Iraq delle forze militari. Quando si
è discusso della pace il mio pensiero personale e spesso anche quello de La Margherita è sempre
stato – il mio personale certamente – a favore della pace senza se e senza ma, Sanchioni, è vero.
Senza la pace non c’è vita e non si costruisce la giustizia, non si costruisce nessun progetto di vita,
quindi io vado al di là di alcuni passaggi che mi trovano su posizioni diverse perché il primato della
pace deve prevalere ed oggi più che mai sul nostro scenario internazionale il primato della pace deve
essere affermato con più forza. Pochi giorni fa il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan diceva in
Iraq la situazione deve essere tutta riconsiderata, dobbiamo ripartire da una riflessione di una
riconsiderazione perché quel popolo abbia un futuro ed abbia il diritto di esprimere la sua
autodeterminazione; un conto è la presenza militare sotto giurisdizione militare – non so se si dica
così – della strapotenza mondiale ed un conto è essere presenti anche con corpi militari ma sotto il
coordinamento dell’ONU. In ogni caso anche dopo quello che è avvenuto in questi giorni, cioè dopo
la cattura di Saddam, gli scenari sono certamente cambiati e quindi ...(intervento fuori microfono.)...
che qualcuno chiama di occupazione, qualcun altro non è d’accordo a chiamare truppe di
occupazione, comunque sempre truppe militari sotto il comando degli USA, allora il mio voto
personale è certamente favorevole a questo ordine del giorno con le motivazioni che ho espresso,
capisco che anche quando a livello nazionale ci sono votazioni, o ci sono state votazioni rispetto a
questa stessa materia non sempre c’è stata unanimità all’interno dei gruppi, proprio perché c’è
anche una... oltre alle valutazioni politiche ci sono anche espressioni di coscienza riguardo a temi che
investono aspetti e valori così importanti. Io desidero ricordare perché lo ricordo sempre a me stessa,
mi piacerebbe che le giovani generazioni lo tenessero presente una affermazione di Primo Mazzolari
che dice “chi pensa di difendere la giustizia con la guerra si troverà in un mondo che avrà perduto
perfino l’idea e la passione per la giustizia.” è questo che mi spinge ad essere per la pace senza se e
senza ma, perché non si può difendere la pace, non si può difendere la giustizia con la guerra.
All’interno di questo spirito di pace io desidero che il Presidente mi conceda almeno trenta secondi
per un gesto di pace nei confronti del mio collega Belluzzi, perché io gli sono molto grata ed ho
imparato nella vita che le critiche, che lui in maniera prodiga mi rivolge spesso, insegnano molto di
più che certamente le non critiche quindi imparerò molto anche dalle critiche del collega Belluzzi che
ringrazio di cuore. Come gesto di pace proprio perché in questo stile di pace oso donargli i bacetti
Perugina così, pubblicamente sapete quali sono i miei sentimenti pacifici nei suoi confronti.
... applauso...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Brava Rosa! Grazie Rosa Meloni hai
ravvivato un po' l’atmosfera, il dibattito. La parola al collega Giuliodori prego.
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CONSIGLIERE – ERO GIULIODORI (Comunisti Italiani): Sì, sarò rapido, volevo solo... il collega
Belluzzi ha un dolce regalo da parte della collega Meloni in segno di pace, anche io Presidente in
segno di pace credo che debba tenere un intervento che sia il più tranquillo possibile perché non
credo sia necessario affrontare alcuni aspetti sollevati dal collega Sanchioni, volevo soltanto
ricordare al collega Sanchioni due cose che ritengo importanti: la prima è che quando ci fu
l’invasione dell’Iraq in Iran credo che l’unico partito politico a Jesi che distribuì volantini ed affisse
manifesti fu quello che una volta si chiamava partito Comunista Italiano e stava dalla parte del paese
degli Ayatollah, non so se sbagliò o ci prese, però non stava dalla parte di Saddam Hussain invece
mi ricordo che tanti in quel periodo dicevano “ecco, finalmente arriva qualcuno che modernizza,
civilizza e riporta la situazione esistente in quel lembo di terra così martoriato ad un livello diverso da
come stanno andando ora le cose” questo per onore di verità. Poi volevo sempre ricordare al
Consigliere Sanchioni che quando ci fu il massacro dei Curdi dopo la prima guerra nel golfo, nel
1991, noi tutti, anche quelli che fecero le marce per la pace compreso e mi si permetta lo dico con
alto rispetto, il Santo Padre che stava svolgendo in quel periodo gli esercizi spirituali per scongiurare
la guerra, cosa che ovviamente non ha potuto fare in questa occasione date le sue condizioni di
salute e per un Papa svolgere quel tipo di riflessione religiosa e mistica credo che sia l’impegno più
importante non solo per se stesso ovviamente ma anche per l’opinione pubblica, per il gregge al
quale si rivolge. Ebbene, noi tutti speravamo che intervenisse quell’armata che aveva liberato il
Kuwait dai forsennati iracheni, ci fu un intervento dell’allora Segretario del partito Comunista
Italiano che stava diventando PDS Achille Occhetto in Parlamento, il quale rivolgendosi al Governo
del tempo gli disse “fate in modo che si eviti questo autentico genocidio” non venimmo ascoltati,
non so se anche quella volta eravamo dalla parte giusta o sbagliata della storia, però sicuramente in
due occasioni non siamo stati con Saddam Hussain e questo francamente ci rende abbastanza felici.
Concludo con una osservazione che riguarda la cultura della pace è quella che diceva la collega
Meloni, compresi i bacetti Perugina, ecco noi siamo per questa visione laica ed anche godereccia
della pace, non siamo per una visione cupa della pace, facciamo le marce perché servono, facciamo i
sit in perché servono, e lo facciamo sempre senza livore e con il sorriso, a Jesi esiste una Consulta
per la Pace, sono d’accordo è necessario discutere, vedere come è possibile che all’interno della
Consulta per la Pace tutte le varie sensibilità vengano ascoltate e valorizzate ma il documento che
noi stasera votiamo è un documento che è stato approvato dalla Consulta per la Pace e questo
documento invita il Governo italiano e tutta la comunità internazionale a fare in modo che si attui la
risoluzione 1511 dell’ONU la quale invita il ritiro delle truppe che fino a questo momento stanno
all’interno dell’Iraq per costruire una situazione nella quale il consenso internazionale possa arrivare
a creare le condizioni per una democratizzazione profonda e vera e per un autentico rinnovamento di
quel paese stesso, così stanno le cose, tutto il resto credo che stoni ed io francamente concludo con
una battuta: da questo momento in poi il Consiglio Comunale di Jesi credo che ogni volta che
discuterà di queste cose deve solennemente fare una promessa, è inutile che noi continuiamo a
discutere di pace, quando da parte di alcuni consiglieri comunali ci si rivolge costantemente in
questo modo, voi siete responsabili di tutto quello che è successo nel mondo dalla donazione di
Costantino in poi. Sanchioni non è vero, non è assolutamente vero, noi abbiamo le nostre
responsabilità, altrettante ne avete voi, come dire cerchiamo di rimanere all’interno dell’argomento.
Siamo d’accordo su questo ordine del giorno sì, non siamo d’accordo è inutile rivangare il tutto
altrimenti rischiamo di peggiorare la situazione all’interno di questo Consiglio Comunale e
soprattutto rischiamo di far diventare davvero questo Consiglio Comunale un Parlamento in
sedicesimi e invece noi non vogliamo che questo avvenga, grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Giuliodori, la parola al collega
Balestra prego.
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CONSIGLIERE – ANTONIO BALESTRA (DS): Era un pezzo che non sentivo più di portare la
civiltà come il buon Adolfo 50 anni fa che voleva portare la civiltà in tutta Europa, specialmente in
un posto che la civiltà l’ha creata perché la civiltà è nata in Iraq al tempo dei Sumeri e noi come i
cosi ci andiamo a portare la civiltà. Terribile. Diciamo un intervento quasi natalizio perché ognuno
può dire ciò che vuole ma queste considerazioni sono molto gravi per quanto ci sia questo clima. Io
ritengo, noi riteniamo che a prescindere da tutto questo ordine del giorno non fa niente altro che
portare un contributo del forum sociale europeo, una assemblea che si è svolta a Parigi nel mese di
novembre a cui ci sono state centinaia di migliaia di persone, a cui hanno aderito decine di
associazioni tra cui anche il più grosso Sindacato italiano che è la CGIL quindi, che dopo sia stato
portato da un partito politico eccetera fatto sta che l’appello firmato è di tutta una serie di
associazioni tra cui la più grossa associazione di volontariato che è l’ARCI ed il più grosso
Sindacato italiano, dopo ognuno può pensarla come gli pare però svilire questa cosa rispetto al
contenuto che l’ha portata significa dare una targa quando le targhe non si hanno, qualcuno mi deve
ancora spiegare e questo rispetto anche all’altro dibattito che c’è stato a Nassiriya per quale motivo
noi, su quale mandato gli italiani stanno in Iraq per portare la civiltà, su base di un mandato di chi,
del Parlamento? Di una qualsiasi istituzione sovranazionale? No, perché noi una volta tanto siamo
stati a comando della civiltà, che dopo Saddam Hussain era un dittatore sanguinario c’è da dire che
il Saddam Hussain è stato messo su un colpo di stato finanziato dalla CIA, purtroppo, dopo che è un
dittatore sanguinario ci potevano pensare prima la CIA quando ha deciso di fare un milione e
duecentomila morti per la guerra in Iran sempre sponsorizzata dalla CIA tra cui anche noi italiani
abbiamo dato qualche bombetta e qualche mina antiuomo. Questi discorsi di tipo mi lavo le mani e
porto la civiltà non cerca il fatto di chi l’ha messo quel signore, l’abbiamo messo noi per tutti i giochi
di potere neocolonialisti che facciamo in quella scacchiera che è il mondo. Allora, una analisi politica
seria va fatta anche su questo perché nel mondo forse non fanno comodo, non c’è il petrolio, tanti
Saddam Hussain ce ne sono tanti, 10 giorni fa è stato aperto l’archivio del Segretariato di Stato in cui
il Segretario di Stato americano Henry Kissinger diceva al Generale Videla che tra parentesi ha anche
una decina di avvisi di garanzia perché ha ucciso non si sa quanti italiani, fate presto, fate presto che
dopo arriva il Presidente democratico e non riuscite a fare più il golpe. Questo l’ha detto uno che poi
è stato fregiato del titolo di premio nobel per la pace, però questo non fa comodo. L’ha detto Henry
Kissinger che era anche un grande amico di Agnelli però il golpe in Argentina quello cosa doveva
fare, perché c’era qualche comunista, lo spettro del comunismo nel mondo, fatto sta che ci sono
stati non si sa quanti desaparesidos, ci sono le madri, le nonne, questi giochetti non funzionano e qui
si sta giocando a Risiko ancora una volta, che dopo Saddam Hussain era un dittatore sanguinario
nessuno ha ancora risposto dicendo che ce l’ha messo Saddam Hussain, l’abbiamo messo noi, dopo
lui ha fatto un giochetto più lungo del solito, noi nel senso la civiltà perché visto che noi andiamo a
portare la civiltà, la civiltà ce l’ha messo. La civiltà ce l’ha messo perché visto che noi andiamo in un
posto a portare la civiltà, abbiamo messo l’anticiviltà. Questo è il problema di fondo ed ancora
qualcuno mi deve spiegare per quale motivo 3.000, 6.000, 10.000 italiani stanno in Iraq e su quale
mandato e di quale organizzazione internazionale considerando che tutti si richiamano ad una
risoluzione dell’ONU che non dice assolutamente nulla ma che fondamentalmente dice una cosa
ben diversa, dice una cosa che soprattutto il nostro vate che sarà rieletto a novembre Presidente degli
Stati Uniti non pensa. E quindi noi condividiamo quella mozione però gradirei almeno da parte mia
che o si fanno gli interventi che hanno una base storica, non gradisco i classici portatori di civiltà
perché gli ultimi che l’hanno detto erano gli americani che andavano a fare l’assalto degli indiani ed
Adolfo Hitler che andava a gassare qualcuno per portare la civiltà occidentale, per un partito che si
ritiene democratico per carità il Signore, qual è la civiltà quella occidentale? Quella araba? Qualcuno
diceva che gli arabi facevano di conto quando praticamente non sapevamo neanche cosa era il
conto. Qual è la civiltà che ritieni Sanchioni quella occidentale? È una civiltà. È un tipo di civiltà non
è l’unica civiltà e tra parentesi non mi citare la Cina come pena di morte, perché non c’è solo la
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Cina, tra parentesi c’è anche chi porta la civiltà che ha la pena di morte e soprattutto l’Italia è un
paese che da Presidente, da semestre, da moratorie non è riuscita a presentare all’ONU ed aveva
titolo di chiedere la moratoria della pena di morte nei paesi del mondo. Questo è un fatto malgrado,
malgrado l’avesse promesso nel discorso di presentazione del semestre europeo. Però non faceva
comodo a Bush, lì la pena di morte c’è.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Balestra. Dunque terminata la
prima tornata di interventi ora prima della dichiarazione di voto un breve intervento, una breve
replica dell’Assessore Animali prego.
ASSESSORE – LEONARDO ANIMALI: Grazie Presidente, solo per precisare alcune cose che
trovo siano state espresse nella libertà del dibattito in maniera forse eccessivamente ingenerosa, cioè
sul fatto che la Consulta per la Pace sia stata descritta come una sorta banda di estremisti il cui
Presidente poverino è in ostaggio del fanatismo antimperialista insomma, la Consulta per la Pace è
una istanza partecipativa cui hanno accesso tutte le associazioni, movimenti, partiti politici che ne
fanno richiesta e ad una sua ampia pluralità che vede tra l’altro della associazioni che difficilmente
possono essere ricondotte ad una dinamica sia politica che partitica come ad esempio il telefono
azzurro o altre quindi trovo un po' difficile dare la lettura che è stata data di questa istanza, alla quale
peraltro vedete, possono iscriversi tutti ed io quando ad una istanza partecipativa possono iscriversi
e partecipare tutti chiaramente poi c’è dibattito, c’è confronto e c’è anche sintesi non
necessariamente unanime questo fa parte del diritto al confronto, però io ritengo una cosa che chi
non c’è ha sempre torto in generale rispetto alle dinamiche partecipative, quindi niente impedisce,
anzi io mi auguro che la Consulta per la Pace veda con il nuovo anno allargate le proprie adesioni e
riguardo a questo io credo che noi il 6 gennaio avremmo modo di incontrare Alex Zanotelli ed io
credo sia una occasione importante per capire una cosa sulla quale io non sono d’accordo con il
Presidente della Consulta per la Pace se ha usato l’espressione che ha riportato il Consigliere
Grassetti cioè che la pace sia al di sopra delle parti, io per fortuna sono convinto che la pace sia di
parte, che non possa che non essere di parte, cosa differente dall’essere al di sopra dei partiti o della
politica, la pace è di parte perché sta dalla parte delle vittime a prescindere da quali siano e credo che
per capire meglio questo concetto una lettura utile che consiglio perché la sto facendo anche io in
questi giorni, diciamo propedeutica all’incontro del 6 gennaio sia proprio il libro di Alex Zanotelli
che si chiama “Gorogocio” edito da Feltrinelli, costa 12.50 € e credo che possa essere una riflessione
sia per laici che per credenti utile a capire come la pace non possa che essere necessariamente che di
parte. Una battuta per concludere anche io, che poi sicuramente è un risultato importante, io credo
che la finanziaria di questo Governo riesce a farci fare una scelta di vita che neanche le scritte
minacciose sui pacchetti di sigarette e sigari del Ministro Sirchia è riuscita in questi mesi, cioè il fatto
che la finanziaria votata intenda rifinanziare la missione in Iraq del contingente italiano con un
aumento dei prodotto del monopolio di Stato credo che per molte persone che esercitano il primato
della coscienza rapporta una opportunità non pensata per smettere di fumare, quindi sicuramente un
beneficio questa finanziaria lo porta rispetto alla salute di molti cittadini di questo paese.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie Assessore, l’ultimo intervento
prenotato, la dichiarazione di voto del Consigliere Grassetti, prego.
CONSIGLIERE – ANTONIO GRASSETTI (Alleanza Nazionale): Grazie Presidente, recepisco
l’invito non detto ma espresso con lo sguardo di essere breve e... conciso... grazie Presidente, non so
come ho fatto a capirlo però l’ho captato, la telepatia. Allora, io ho ascoltato tutti quanti i discorsi,
ho anche recepito molti messaggi e mi sono arricchito da molte lezioni di storia, di politica
internazionale, debbo dire che questo momento è stato molto importante ma principalmente per me
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lo è stato in quanto mi sono reso conto veramente che nella Consulta per la Pace se i progetti
vengono promossi e vengono votati da partecipanti che sono in qualche modo posti tutti o quasi
tutti da una parte geografica dell’emisfero politico, a questo punto io decido di apporre il mio peso,
che non sarà tanto rispetto ai pesi che già ci sono, accogliendo anche le dichiarazioni ed anche gli
inviti non solo del Presidente della Consulta ma anche dell’Assessore nella Consulta per la Pace
affinché non si verifichino più situazioni di questo tipo, affinché nell’ambito della Consulta per la
Pace io possa apportare il mio inquinamento ideale, passatemi il termine, contaminazione, perché si
possa esprimere una voce diversa, una voce più equilibrata, per questo leggo formalmente la
dichiarazione di adesione alla Consulta per la Pace, da adesso in poi penso che cambino i tempi: “il
sottoscritto Capogruppo di Alleanza Nazionale a nome e per conto della stessa compagine che
rappresenta dichiara di voler partecipare personalmente alla Consulta per la Pace quale membro
effettivo.” La consegno al Presidente e ringrazio.
...applauso...
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Grassetti e complimenti, ti
onora questa iniziativa. Allora per dichiarazione di voto, collega Sanchioni prego, ultima
dichiarazione di voto.
CONSIGLIERE – LEONARDO SANCHIONI (Forza Italia): Io volevo apprezzare i gesti distensivi
che sono stati fatti per – come dire – riequilibrare un po' l’atmosfera che si era creata però non posso
fare a meno di fare alcune sottolineature, collega Giuliodori per esempio ha detto, non possiamo fare
qui ogni volta che si fa una proposta della politica in sedicesimi, questo conferma politica
parlamentare in sedicesimi, questo conferma quello che invece proprio avviene ogni volta, è vero
anche se qualcuno lo va negando che ogni volta che si fa una proposta che non è direttamente
promanazione di gruppi politici ma come in questo caso del gruppo della Consulta per la Pace si usa
di questi strumenti per l’ideologia perché anche adesso senza volerlo il relatore ha tirato fuori la
finanziaria, prima si è tirato fuori l’8 per mille, l’altro collega ha tirato fuori Videla allora se questi
sono gli argomenti gioco forza che io debba tirar fuori gli argomenti diversi, opposti per far sentire
anche la voce che non è ascoltata perché c’è qualcuno qua dentro, e fuori, che non vuole nemmeno
ascoltare quelli che possono essere argomenti diversi da quelli che per lo più vengono estesi dalla
gran massa dei giornali che sappiamo tutti essere polarizzati. Non voglio più entrare nell’argomento,
non voglio polemizzare, voglio anzi augurare a tutti un buon natale, chiaramente Forza Italia è
assolutamente contraria a questo per i motivi che abbiamo già espresso ma soprattutto per questo
aspetto, cioè ogni volta che si parla di un argomento nazionale non si sa come, non si sa perché qui
non si tiene assolutamente conto dell’opinione di tutta la città ma sempre e soltanto di una parte. È
per questo che io prego di evitare di coinvolgere il Consiglio Comunale come l’altra volta a
proposito della cassa per quelli della CGIL eccetera di evitare strumentalizzazioni di parte anche
verso argomenti che vengono dal di fuori della città. Grazie.
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Grazie collega Sanchioni a questo punto
prego i colleghi di entrare in aula per la votazione per favore. Dunque, pongo in votazione il punto
11:
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Presenti n.
24
Astenuti n.
02
Votanti n.
22
(Brunetti per S.D.I. – R.E. Lista di Pietro)
Favorevoli n. 15
Contrari n.
07
(F.I. – Grassetti per A.N. – Serrini per S.U.J.)
PRESIDENTE C.C. - FIORDELMONDO MASSIMO: Il punto 11 viene approvato con 15 voti
favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti.
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Faccio due comunicazioni: invito innanzitutto i colleghi presenti a scambiaci un brindisi se volete qui
nella sala Giunta, un brindisi e gli auguri di buone feste, in più volevo comunicarvi che domani
facciamo il versamento sul conto a favore del ragazzo Pigliapoco Leonardo, se non erro, quindi chi
ancora non l’avesse fatto ed ha intenzione di farlo, questa sera... è una sottoscrizione a favore di una
famiglia di un ragazzo che ha avuto un incidente, la somma è libera.
Invito naturalmente a questo brindisi i Vigili Urbani che con tanta pazienza tutte le volte che
facciamo... ci danno una mano, il personale di segreteria e dell’assistenza tecnica durante il
Consiglio Comunale quindi insieme facciamo il brindisi grazie.
La seduta ha termine alle ore 20.30
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