Sette, Il Corriere - October 2013

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Sette, Il Corriere - October 2013
Novità in libreria La Fallaci raccontata dietro le quinte
La donna, le armi
gli amori. Biografa
di un’Oriana inedita
La faccia sconosciuta, intima e personale, della
giornalista-scrittrice che in pubblico non poteva
mostrare debolezze perché «sennò mi divorano»
di Alessandro Cannavò
I
mocassini. Quelli che Oriana Fallaci
indossa in una delle sue foto più celebri del Vietnam. Seduta con le gambe
accovacciate dentro un cacciabombardiere americano, le maniche della camicia
rimboccate, bella con le treccine bionde che
le danno un’aria sbarazzina. La stessa che
sfruttava a 14 anni quando faceva la staffetta
partigiana e doveva superare i posti di blocco dei tedeschi. Alle sue spalle, un soldato
di colore, indifferente alla sua presenza, lei
unica donna tra uomini che vanno a fare la
guerra. Dietro questa immagine-icona, quel
giorno Oriana aveva ricevuto un rimprovero
severo, professionale e paterno, tramutatosi
in una sfuriata d’amore. «Ma come si fa a
salire su un aereo militare senza gli scarponi?», le aveva gridato François Pelou, capo
dell’uffcio della France Presse a Saigon
quando accompagnandola all’aeroporto si
accorse del suo improbabile abbigliamento.
«E se ti devi buttare con il paracadute, non
ti spacchi le gambe in mille pezzi?». L’aveva
lasciata sulla pista senza nemmeno salutarla. Alla fne della missione tutti i corrispondenti si complimentarono con lei per il suo
coraggio. François non le disse nulla: quella
bravata restava una bravata.
La donna, le armi, gli amori. La biografa
di Cristina De Stefano, che esce per Rizzoli
a sette anni dalla morte della grande giornalista e scrittrice, non è solo il puntuale
racconto di una vita controcorrente e di una
carriera straordinaria. È anche l’indagine
approfondita e spesso sorprendente di pensieri e sensazioni più intime, nelle pieghe
delle sue fragilità. Fragilità che spiegano,
per reazione, la corazza da Giovanna d’Arco
della scrittura.
Oriana - Una donna non è dunque solo
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Sette | 43 — 25.10.2013
Passione vietnamita
Sopra, una delle foto più
celebri di Oriana Fallaci
inviata in Vietnam, scattata
da Gianfranco Moroldo, suo
compagno di tanti viaggi.
Per le scarpe poco adatte
alla missione fu “sgridata”
dall’amico-amante François
Pelou, corrispondente di
France Presse a Saigon,
con lei qui a sinistra.
l’eco naturale a uno dei suoi romanzi piu
celebri, Un Uomo. La De Stefano che da ragazzina fu folgorata come tante dalla lettura
di Intervista con la Storia promettendo a
se stessa di voler fare da grande la giornalista, fa emergere le parole segrete di Oriana
attraverso lettere, poesie, appunti messi a
disposizione dai vari archivi e in particolare
dal nipote Edoardo Perazzi, erede e custode
della memoria dell’illustre zia. Tre anni di
lavoro certosino con due assistenti per far
dire a Oriana Fallaci quello che in vita, a dispetto del suo continuo raccontarsi in tutti i
romanzi, aveva sempre nascosto.
Destinata alla solitudine. E ora è chiaro
che l’amore ha avuto un ruolo trainante
per la sua parabola di donna e di scrittrice.
La giornalista-star che metteva in riga per
bravura tutti i colleghi maschi, l’autrice che
quando era alle prese con un libro si chiudeva in clausura dimenticandosi quasi di
mangiare, l’amazzone dal carattere impossibile che ammetteva di essere destinata a
«una solitudine mostruosa», per amore ha
avuto momenti sublimi e periodi di grande sofferenza e infelicità; è stata disposta
a mettere in secondo piano la carriera pur
di rimanere accanto al suo uomo; ha fatto
vacillare non solo la sua ferezza, ma anche
la sua dignità.
La storia più drammatica, inedita, è quella
con Alfredo Pieroni, corrispondente a Londra per la Settimana Incom illustrata. Fine
degli Anni 50, lei è reduce da un lungo soggiorno a Hollywood dove aveva messo sotto
torchio le star del cinema in una serie di
ritratti. Lui gioca a firtare, lei si innamora
«irrimediabilmente, ostinatamente, teneramente». Un sentimento a senso unico, un
monologo straziante che ricorda La voce
umana di Cocteau. Lo sommerge di premure, vorrebbe essere parente di un pilota del
Londra-Milano per far ritirare ogni giorno
le sue camicie sporche e rendergliele lavate e stirate la mattina dopo. Nel ’58 resta
incinta. Facendo violenza sui suoi principi,
medita l’aborto perché sa che lui non vuole
ArChivio rCS (3)
ANSA
ANSA/DC
A loro ha dato il cuore
In alto, Alessandro Panagoulis, intenso amore di
Oriana negli Anni 70. Qui sopra, a sinistra, Alfredo Pieroni, con il
quale la giornalista ebbe una storia infelice alla fne degli Anni 50.
A destra, l’astronauta Paolo Nespoli, conosciuto a Beirut nel 1983.
un fglio. Il fglio lo perderà dopo un malore
ziare. E sarà l’addio defnitivo, la cancella(sarà uno dei due aborti spontanei, una stozione “anagrafca” di una love story.
ria che poi sfocerà in Lettera a un bambino
Ed ecco Alessandro Panagoulis, l’uomo
mai nato). Si salva con un’operazione d’urche più di ogni altro intreccia amore, pogenza e pagherà questa storia infelice con
litica, letteratura. Nel combattente contro
un esaurimento nervoso.
la dittatura dei colonnelli greci lei trova il
Quella con François Pelou è certamente la
coraggio fsico e morale, l’ossessione per la
fase più romantica. Bello, con i capelli grilibertà, la lotta contro il potere: tutti aspetgi e il corpo d’atleta, «il tipo che ti giri a
ti già ammirati in suo padre, incarcerato
guardare piu di una volta perché è diverso
e quasi fucilato dai fascisti. Lui la chiama
dagli altri… non ti dava confdenze e non
gridando al telefono «Sono io, sono me!»
ne cercava». Insieme vivono le atrocità del
e le scrive in versi: «Risa di vita/ Gioie lonVietnam, raccontate in Niente e così sia, ma
tane/ Pensieri d’amore/ Istanti luminosi».
è lui a darle una
In Italia provano a
prospettiva flosoconvivere. InsieSu carta e in video
fca del Male attrame affrontano lo
La copertina di Oriana verso le parole di
choc della morte
Una donna, di Cristina De
Pascal: «... è peridell’amico PasoliStefano, edito da Rizzoli,
coloso far vedere
ni. Ma la vita con
340 pagg., 19 euro. A breve
all’uomo quanto è
Alekos risulta iminizieranno le riprese di una
uguale alle bestie
possibile: «Non
miniserie Rai in due puntate
sulla vita di Oriana Fallaci.
senza mostrargli
ce la facevo prola sua grandezza.
prio… e ce la faceEd è anche periva male anche lui
coloso fargli vedere la sua grandezza senza
sebbene lui si prendesse la fetta migliore
mostrargli la sua bassezza». «Credo talmendel dolce... Badare alla casa toccava a me,
te in te e le tue idee diventano le mie/ Mi
e a fare da mangiare… lui non faceva un
rendi più chiara a me stessa», scrive Oriacavolo». Ma la morte di Alekos e il romanna che seguirà Pelou anche in Sudamerica,
zo Un uomo proietteranno Panagoulis in
spostando il suo raggio di interessi pur di
un’altra dimensione.
stargli vicino. Quando sono lontani gli scrive poesie. «Mi manchi come la pioggia /
A New York con l’astronauta. Ancora un
sulle vigne in luglio». «Sono una cosa tua /
legame, quello con Paolo Nespoli. Oriana
sono infne qualcosa». Ma non riuscirà mai
lo incontra nell’83 a Beirut, teatro di quel
a convincerlo a lasciare la moglie, a divorgrande affresco dell’enigma mediorientale
che sarà Insciallah. Lui appartiene al contingente italiano e ha il compito di proteggerla,
poi parlano a lungo sulla nave militare che
li riporta in Italia. Anche qui il sentimento è costellato dalle poesie. Una descrive
il lancio di Paolo con il paracadute. «Poi il
puntino si aprì /sbocciò una vela/ larga e
azzurra che scendeva piano / planando volteggiando palpitando / per ricondurti a me
che rinascevo». Lui ha la metà dei suoi anni,
Oriana vive questa storia come un miracolo,
ma anche con amaro realismo: «Getterai
il nostro amore distratto in un cassetto /
come una scarpa vecchia o un passaporto/
che non serve più/ Oppure inventerai scuse
educate / per estirparlo da me senza dolore?». Nespoli abita nella sua casa a New
York per cinque anni, si laurea in ingegneria
aerospaziale e oggi è un celebre astronauta.
Di Oriana gli resta quell’incanto del mondo
dello spazio che aveva conosciuto proprio
dalle sue parole in Se il sole muore.
Ecco l’altra faccia di Oriana. Che in pubblico non poteva mostrare debolezze perché
«sennò mi divorano». Che si indignava
perché sua madre «una donna di genio
inespresso, abbia dovuto fare la casalinga».
Che rivendicava la sua libertà sessuale e alle
femministe che la contestavano perché non
odiava gli uomini come loro rispondeva:
«Be’, accidenti, a me gli uomini piacciono
moltissimo». Due facce di Oriana che abbracciano tutto l’universo femminile. Una
donna, appunto.
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