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10/10/2015
Titolo del progetto
TECHNOLOGIES TO SHARE WITH AFRICAN YOUTH
Ambito di intervento del progetto
Oggetto della richiesta
Realizzazione della formazione imprenditoriale ed umanistica “African Summer School” tramite elearning per laureandi e neolaureati residenti in Repubblica Democratica del Congo ed in Ciad.
Sostegno tecnologico all’operatività delle associazioni coinvolte nel progetto.
Analisi dell’iniziativa
Problema o disagio riscontrato
A Kinshasa e N’Djamena, rispettivamente capitali della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e
del Ciad ovvero di due Stati africani classificati agli ultimi posti dell’indice dello sviluppo umano
dell’Onu, la popolazione è soggetta a due fenomeni connessi tra loro: da un lato la disoccupazione
giovanile, e dall’altro la conseguente emigrazione derivante dal desiderio di miglior fortuna
altrove. I giovani infatti, che costituiscono perlopiù buona parte delle grandi aree urbane africane,
pur avendo seguito un percorso di studi superiori od universitari faticano a trovare un’occupazione
per mancanza di opportunità d’impiego. Oltre a ciò ed in relazione a tale forma di esclusione
sociale, molti di loro vivono in uno stato di disfattismo sognando la propria vita fuori dai confini
nazionali. In particolar modo, le loro aspettative si proiettano verso l’Europa, le cui immagini di
società ricca vengono trasmesse nelle televisioni locali africane posizionando la regione europea
come
un
vero
e
proprio
eldorado nell'immaginario
collettivo
giovanile.
La Chiesa Cattolica gioca un ruolo importante nell' animare la vita sociale dei giovani dell’Africa
Subsahariana. In merito ai fenomeni qui sopra descritti, persino i rappresentanti religiosi del mondo
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cattolico africano hanno cominciato ad esprimere a grande voce le loro preoccupazioni. Di recente,
il Vescovo di Tshumbe e Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del
Congo Monsignor Nicolas Djomo ha lanciato un appello ed un monito in occasione della riunione
della Gioventù Cattolica Panafricana tenutasi a Kinshasa lo scorso 21-25 agosto 2015: "Utilizzate i
vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro continente
[…]. Non fatevi ingannare dall'illusione di lasciare i vostri Paesi alla ricerca di impieghi inesistenti in
Europa e in America".
Tra
le
cause
dirette
delle
problematiche
sinora
presentate
vi
è
l'inadeguatezza e
molto spesso l'inesistenza politiche giovanili e di occupazione concrete in grado di guidare i giovani
(tra l’altro in crescita demografica esponenziale) sia nel loro inserimento lavorativo, sia nella
costruzione di un nuovo immaginario “afro-centrato” che li renda dei veri e propri attori pronti ad
un forte impegno per la prosperità delle loro rispettive società. Nella complessità di tale contesto,
le organizzazioni locali impegnate nell’accompagnamento dei giovani nei percorsi di educazione
civica ed inserimento nel mondo lavorativo si ritrovano nella maggior parte dei casi in una
situazione di debolezza in termini di capacità istituzionali, tecniche ed operative. Offrire ai giovani
laureandi e neolaureati di Kinshasa e N’djamena delle opportunità formative che mirino all’autoimpiego e alla formazione di un nuovo immaginario, rinforzando allo stesso tempo le capacità
operative delle organizzazioni private locali che si occupano delle questioni giovanili, risulta quindi
di grande rilevanza.
A beneficio dei laureandi e neolaureati delle due capitali, il progetto “Technologies to share
knowledge with African youth” ha per l’appunto l’obiettivo di organizzare a distanza in
partenariato con due associazioni locali, che riceveranno in dotazione tutta la tecnologia
occorrente, una sessione formativa innovativa già testata in Italia: si tratta dell’African Summer
School.
Lanciata a Verona nel 2013 dall’Associazione Africasfriends, l’African Summer School ha lo scopo
d’indirizzare ed accompagnare nella realizzazione dei loro progetti i giovani residenti in Europa
desiderosi di lanciare delle piccole attività imprenditoriali innovative nei paesi africani. La Summer
School africana di Verona è innovativa perché abbina la formazione imprenditoriale con un forte
orientamento umanistico ‘afro–centrato’ servendosi delle migliori menti di origine africana scelte
accuratamente per la loro capacità di suscitare nei giovani un rinnovato e vivo interesse verso
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l’Africa. Come risultato tangibile, l’African Summer School ha già reso possibile dopo un anno e
mezzo d’incubazione l’avvio di un’impresa a Lomé in Togo, dove un ragazzo togolese che risiedeva
in Belgio ed una ragazza italiana del Veronese, entrambi studenti della prima edizione delle scuola,
hanno deciso di installarsi. L’ulteriore giustificazione della necessità di una formazione a distanza è
data dal fatto che per giovani residenti nel continente africano, ed in particolare universitari di
Kinshasa e di N’djamena, recarsi in Italia per beneficiare dei corsi offerti a Verona risulta
un’impresa ardua sia per motivi economici (costo del viaggio) che amministrativi (visto d’ingresso)
seppur la volontà o la necessità sono forti. Nei primi due anni di esistenza della scuola, nessuno
degli studenti internazionali ammessi al corso e residenti in paesi africani è riuscito ad ottenere il
visto d’ingresso per l’Italia.
Contesto d’intervento
Dove si realizza
L’intervento si concretizzerà a N’djamena (Ciad) e a Kinshasa (RDC).
RDC/Kinshasa: situata nel cuore dell’Africa e con una superficie di 2.345.885 km2 e circa 70 milioni
di abitanti, la RDC è tra i paesi più estesi del continente. Nonostante le sue enormi potenzialità
culturali e socioeconomiche, oltre alle recenti performance a livello di crescita economica (9% sia
nel 2013 che nel 2014, secondo la Banca Mondiale), questo Stato è considerato tra i più poveri del
mondo. Classificato al 186° posto su 187 nella graduatoria dell’indice dello sviluppo umano (Pnud,
2014), il Congo-Kinshasa vive un periodo di precaria stabilità istituzionale dopo più di vent’anni di
conflitti armati di bassa intensità in corso nelle ricchissime -in materie prime- regioni del nord est.
Nel dicembre 2016 si dovrebbero svolgere le elezioni presidenziali, in una situazione che vede la
maggioranza al potere desiderare mantenersi al commando facendo slittare le elezioni. I giovani
congolesi costituiscono più della metà della popolazione nazionale. Secondo il rapporto “Politique
Nationale de la Jeunesse” pubblicato nel 2009 dal « Parlement des jeunes de la RdC », tra i
problemi maggiori della gioventù congolese figurano l’insufficienza o l’inesistenza di istituzioni di
educazione popolare, la debolezza del movimento associativo (basso numero di associazioni, basse
capacità istituzionali, tecniche e operative), l’inserimento difficile alla vita professionale, la
mancanza di opportunità d’impiego e lo scarso coinvolgimento dei giovani nella ricerca di soluzioni
adatte a loro. Kinshasa, la località congolese in cui si svolgerà l’intervento, è la prima area urbana
della RDC. Accoglie più di 10 milioni di abitanti, di cui il 60-80 % sono giovani che subiscono
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purtroppo gli effetti dell’inesistenza di una vera e propria politica giovanile ed occupazionale
statale, nonostante la volontà espressa dall'attuale governo di agire in tal senso. L’inquadramento
dei giovani in questa città è maggiormente preso in carico dalle parrocchie della Chiesa cattolica,
che si limitano ad un’animazione ed assistenza di carattere religioso e sociale. Gli altri interventi
portati avanti dalle Ong a Kinshasa riguardano soprattutto i portatori di HIV e i bambini
abbandonati.
CIAD/N’djamena: con una superficie di 1.284.000 Km2, il Ciad è anch’esso tra i più grandi Stati del
continente africano. Conta 13.211.146 di abitanti. Nell’ultimo decennio il Ciad è stato oggetto di
conflitti politici ricorrenti che hanno portato il Paese ad una situazione di instabilità
permanente. Dall'arrivo del multipartitismo negli anni ‘90, il Paese ha organizzato quattro elezioni
presidenziali, l’ultima delle quali nel 2011 vinte dall'attuale Presidente Idriss Deby, tenacemente ai
comandi da 25 anni. Le prossime elezioni sono previste nel 2016. Il paese accoglie numerosi
rifugiati (526.140 secondo l’Unhcr) causa dei conflitti armati negli stati confinanti. Nel 2013 e nel
2014, il Pil è cresciuto rispettivamente del 6 e del 7 % (Banca Mondiale). Una crescita, questa,
dovuta soprattutto all'esportazione del petrolio recentemente scoperto. La gestione delle
risorse petrolifere ha portato alla realizzazione di alcune infrastrutture, soprattutto nella capitale
N’djamena diventata negli ultimi anni un cantiere a cielo aperto. Il Ciad è tuttavia classificato al
184° posto su 187 nella graduatoria dell’indice dello sviluppo umano (Pnud, 2014). Circa la metà
della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Secondo statistiche nazionali realizzate
nel 2009, i giovani di meno di 18 anni rappresentano il 57 % della popolazione. Sono in tanti coloro
che, pur avendo concluso un percorso di studi professionali o universitari, non beneficiano di
nessuna prospettiva occupazionale nel Paese. La politica per l’impiego non ha effetti nella
creazione di nuovi posti di lavoro e nell'inserimento lavorativo dei giovani. N’djamena è l’area
urbana più rilevante del Paese: accoglie poco più di un milione di abitanti (Index mundi). Un
recente studio governativo intitolato “Politique nationale de l’emploi et de la formation
professionnelle au Tchad” pubblicato l’anno scorso (2014) sottolinea come la disoccupazione dei
laureati sia in forte crescita. Si stima a circa 3000 in media il numero di giovani che escono ogni
anno dalla formazione superiore in Ciad, di fronte ad una domanda di lavoro pari a 400 unità.
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Modalità d’intervento
Obiettivi
Obiettivo generale
Concorrere allo sviluppo di una cultura imprenditoriale e alla formazione di un nuovo immaginario
giovanile collettivo orientato verso l’impegno per uno sviluppo sostenibile locale rafforzando le
capacità d’azione degli attori della società civile endogena.
Obiettivi specifici
1) Garantire una maggior circolazione delle informazioni e della conoscenza nonché promuovere un
nuovo immaginario collettivo tra i giovani africani erogando in modalità e-learning a 100 laureandi
e neolaureati di N’djamena e Kinshasa n. 32 ore delle lezioni impartite durante la terza edizione
dell’African Summer School, svoltasi a Verona dal 26 luglio al 2 agosto 2015 con il tema
“Rinascimento africano e Afro-business”.
2) Rinforzare le capacità operative delle due organizzazioni che operano nell’ambito
dell’educazione giovanile e che rappresentano i partner locali del progetto rispettivamente a
Kinshasa e N’Djamena, dotandoli in comproprietà con Africasfriends di una strumentazione
tecnologica che servirà sia all’attuale sia ai futuri programmi e-learning dell’African Summer
School, nonché alle loro ordinarie attività di sensibilizzazione sociale e culturale.
3) Promuovere l’imprenditoria giovanile organizzando al termine della formazione settimanale e
sulla scia dell’esperienza maturata nei tre anni dell’African Summer School il concorso “Business
Incubator for Africa”, con l’intento di premiare ed appoggiare la miglior idea di business tra quelle
che saranno presentate dai partecipanti.
Destinatari
Nella sua dimensione formativa, il progetto è destinato direttamente a 100 giovani universitari
laureandi o neolaureati inoccupati di età inferiore ai 35 anni residenti a Kinshasa e a N’djamena e
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che parteciperanno all’e-learning dell’African Summer School nel 2016. Nella sua dimensione di
sostegno tecnico, il progetto è destinato direttamente alle due associazioni partner locali (Institut
de Civilisation e Ciad Plus) le quali saranno dotate di un kit di materiali che servirà sia ai futuri
programmi di e-learning dell’African Summer School nelle rispettive città, sia alle loro ordinarie
attività di sensibilizzazione sociale e culturale indirizzate ad altri giovani. Indirettamente, altre
associazioni non equipaggiate di tali materiali potranno in accordo con l’Institut de Civilisation e/o
con Ciad Plus beneficiare della stessa strumentazione in caso di necessità, portando così a migliaia
il numero di giovani in grado di trarre giovamento da questo intervento.
Progetto
Descrizione dettagliata del progetto
Le lezioni impartite durante l’African Summer School 2015 (26 luglio–2 agosto) sono state oggetto di
videoregistrazione professionale. Da alcune settimane e sotto la supervisione del direttore
dell’African Summer School Fortuna Ekutsu Mambulu, il realizzatore delle videoriprese Tommy Kuti
sta lavorando al montaggio di queste lezioni incorporandovi anche le slide presentate durante i
corsi. Una volta che sarà conclusa questa fase, i file di tutte le lezioni saranno caricati su youtube
al fine di consentire a l’Institut de Civilisation e a Ciad Plus di scaricarli a tempo debito ed
immagazzinare il tutto in appositi hard disk per una corretta archiviazione; i file saranno utilizzati
per l’e-learning, cioè per erogare in videoproiezione le lezioni registrate nelle diverse sale che
riceveranno i 50 laureandi o neolaureati inoccupati destinatari del progetto. A tale scopo, sarà utile
dotare le due associazioni partner locali di una strumentazione tecnologica il cui reperimento per
questioni di affidabilità tecnica sarà assegnato a Signis Services Rome, struttura specializzata in
consulenza in tecnologie di informazione e di comunicazione per Ong e missionari cattolici in
Africa. La strumentazione tecnologica comprenderà il materiale adeguatamente necessario alla
realizzazione della videoproiezione ovvero: proiettori, computer, microfoni, casse. L’Institut de
Civilisation e Ciad Plus riceveranno inoltre un kit che consentirà loro di accedere al servizio di
internet via satellite. In questo caso internet sarà fondamentale non solo nella fase ‘pre e-learning’
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di scaricamento delle lezioni da youtube; sarà essenziale anche durante l’e-learning stesso per
permettere un’interattività sicura ed affidabile con i docenti, che dalle loro dimore interverranno
al termine di ogni singola lezione per rispondere alle domande degli studenti in aula. L’interazione
tra le classi e i docenti sarà garantita da ‘Joinconferencing’ che offre un servizio di
videoconferenza più stabile rispetto a ‘Skype o piuttosto ‘Google Hangout’. I docenti dell’African
Summer School 2015 hanno già concesso la loro disponibilità al progetto: Bienvenu Sene Mongaba
(corso di lingue e letterature africane nell’ottica del Rinascimento), Mawuna Remarque Koutonin
(corso di African business renaissance), Alfredo José Do-Nascimento (corsi di storia generale
dell’Africa e di storia delle idee Politiche in Africa: rinascimento africano). Con l’obiettivo di
garantire un buon livello dei loro interventi a distanza, a ciascun docente sarà inviata una mini
webcam professionale che trasmetta una buona qualità di suono ed immagine. La fase progettuale
che segue quella del montaggio e del caricamento online delle lezioni sarà proprio l’acquisto e la
spedizione del pacchetto tecnologico. La tecnologia trasferita alle associazioni sarà in comproprietà
con Africasfriends, la quale ne garantirà l’utilizzo per altre e-learning. Una volta che sarà acquisito
e spedito il materiale alle due associazioni e ai docenti, inizierà la fase di individuazione e di
affitto delle sale a Kinshasa e a N’Djamena dove si svolgerà il corso e-learning. Seguirà poi la fase
di preparazione della campagna, dedicata a diffondere l’evento tramite social network e tutti gli
altri canali di comunicazione a disposizione al fine di selezionare i 50 beneficiari per ogni città. A
questi partecipanti si chiederà un modesto contributo in grado di assicurare loro sia il vitto durante
l’evento formativo, sia il massimo impegno personale nel percorso educativo. Il lancio della
settimana formativa di sei giorni si effettuerà dunque alla scadenza del termine previsto per
l’iscrizione dei partecipanti alla formazione. Le settimane formative di Kinshasa e di N’djamena si
svolgeranno in maniera alternata, per consentire al direttore dell’African Summer School di essere
presente nelle due città qualche giorno prima dell’evento: questa operazione salvaguarderà la
buona preparazione dei partner locali, coordinati già da almeno tre mesi prima del lancio effettivo
dell’e-learning. African Summer School Verona fornirà a l’Institut de Civilisation e a Ciad Plus tutti
gli strumenti di segreteria amministrativa necessari alla preparazione e gestione della settimana
dei corsi: scheda e regolamento di iscrizione, fogli presenze, badge, ecc. Grazie alla presenza in
loco del direttore Fortuna Ekutsu Mambulu, al termine della settimana formativa i due responsabili
locali del progetto verranno istruiti circa la gestione del concorso “Business Incubator 4 Africa” da
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sviluppare nei tre mesi successivi. Allo scadere dei termini di consegna, le idee di business
presentate dai partecipanti saranno valutate sulla base di criteri già utilizzati nella sede di Verona.
La valutazione sarà affidata ad un’apposita commissione composta da professionisti del settore
dello sviluppo imprenditoriale scelti attraverso la collaborazione tra i responsabili dell’African
Summer School e i partner locali del progetto. Al termine di questi tre mesi, ogni associazione
organizzerà la cerimonia di premiazione del miglior progetto che riceverà un premio di merito di
1000 euro. Il miglior progetto deve essere un social business a ciclo finanziario breve in grado di
dimostrare di raggiungere la sostenibilità economica in maniera veloce. I rispettivi progetti vincitori
saranno infine oggetto di un programma di accompagnamento tecnico e di ricerca fondi da
realizzarsi con l’aiuto di organizzazioni locali che saranno individuati dal Direttore durante il suo
soggiorno nelle due capitali.
Fasi di realizzazione
Descrizione delle attività. Allegare cronogramma.
1. Attività 1 (ottobre – dicembre 2015): comunicazione del progetto e ricerca fondi.
2. Attività 2 (ottobre – novembre 2016): montaggio video delle lezioni dell’African Summer School
2015
3. Attività 3 (gennaio – febbraio 2016): acquisto e spedizione, a N’Djamena e Kinshasa, del kit
tecnologico per l’e-learning (videoproiezione, audio, connessione internet).
4. Attività 4 (gennaio – febbraio 2016): preparazione dell’amministrazione e della comunicazione
del corso nelle due capitali africane tramite la concezione e la stampa dei documenti di segreteria
e del materiale promozionale. Individuazione (seguita dalla firma del contratto) delle due sale dove
si svolgeranno le lezioni.
5. Attività 5 (febbraio 2016): lancio della campagna di selezione dei 50 partecipanti in ogni città.
6. Attività 6 (14 marzo – 10 aprile 2016): viaggio del direttore dell’African Summer School Fortuna
Ekutsu Mambulu nelle due capitali per supervisionare l’erogazione della settimana formativa, prima
a Kinshasa (dal 21 al 26 marzo), poi a N’Djamena (dal 4 al 9 aprile).
7. Attività 7 (10 aprile – 30 giugno 2016): elaborazione e successiva consegna da parte dei
partecipanti dei progetti di business nell’ambito della partecipazione al concorso “business
incubator 4 Africa”.
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8. Attività 8 (23 luglio 2016): premiazione della miglior idea d’impresa presentata.
Risultati attesi
1. 100 laureandi o neolaureati coinvolti nella formazione hanno acquisito conoscenze umanistiche
in ambito del tema “Rinascimento africano e Afro-business” e competenze tecniche nell’ambito
dello sviluppo d’impresa con particolare attenzione alle loro realtà locali.
2. Le due associazioni coinvolte nel progetto hanno acquisito strumenti tecnologici e hanno visto
crescere, tramite il progetto e-learning, le loro capacità sia tecniche sia operative utilizzabili in
altre attività rivolte ai giovani nelle due capitali.
3. Due progetti d’impresa giovanile a N’djamena e a Kinshasa sono stati selezionati come migliori
tra tutti quelli presentati ed esaminati; tali progetti sono stati finanziati con una borsa di merito.
4. Con un budget di poco superiore a quello dell’African Summer School di Verona si è riusciti nella
sfida di erogare i corsi di African Summer School 2015 ad un numero di persone tre volte superiore
rispetto a quello frequentante la sessione veronese (n. 33 partecipanti).
Ruoli e funzioni nella realizzazione del progetto
Responsabile del progetto
Ente
Cognome e nome
Data di nascita
Africasfriends
Dott. Ekutsu Mambulu
04/09/1983
Indirizzo
Via Aurelia Antica 425 – 00165 Roma
Telefono
+39 346 228 22 54
E-mail
[email protected]
Referente del progetto / Italia
Cognome e nome
Dott. Ekutsu Mambulu
Indirizzo
Via Aurelia Antica 425 – 00165 Roma
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Telefono
+39 346 228 22 54
E-mail
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Referente del progetto / Rep. Democratica del Congo (Kinshasa)
Cognome e nome
Prof. Makuba Nguri Mbo
Indirizzo
Kinshasa – Rep. Democratica del Congo
Telefono
+243 81 37 23 259
E-mail
[email protected]
Referente del progetto / Ciad (N’Djamena)
Cognome e nome
Dott. Bekoutou Dionkainkia Karmel
Indirizzo
Ciad – N’Djamena
Telefono
+235 63 31 92 12
E-mail
[email protected]
Referente per la rendicontazione del progetto
Cognome e nome
Dott.ssa Fregi Laura
Telefono
+39 340 31 89 014
E-mail
[email protected]
Partner coinvolti
Signis Services Rome: è il Centro Servizi di SIGNIS, Organizzazione cattolica mondiale per la Comunicazione
con membri (professionisti in radio, televisione, film, video, educazione ai media, internet e nuove
tecnologie) in 140 paesi del mondo. Signis Services Rome è membro fondatore del comitato “Media for
Peace” nel quale ha la responsabilità tecnica dei progetti di comunicazione lanciati dalla rete. Per la sua
esperienza nel settore, l’ente si è occupato dello studio ed analisi circa la fattibilità tecnica del progetto.
Curerà gli aspetti tecnici del progetto in Italia, tra cui: le riprese video, il montaggio grafico e il caricamento
in un server e in un sito internet dedicati delle lezioni dell’African Summer School per la loro successiva
diffusione in Africa da parte dei partner locali; inoltre curerà la comunicazione del progetto nell’ambito delle
attività di fundraising. Referente di Signis Services Rome è il suo Direttore, Fr. Fabrizio Colombo.
Peace words: : è un’associazione con sede a Brescia il cui obiettivo è diffondere e consolidare una cultura di
pace, di collaborazione e d’integrazione tra popoli. Peace Words è membro fondatrice del comitato “Media
for Peace”, nel quale ha responsabilità formative circa le questioni sulla pace. Si occuperà in modo
particolare della comunicazione del progetto nell’ambito delle attività di fundraising. Referente di
Peacewords è la sua Presidentessa, Aglaya Jimenez Turati.
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Association Tchad Plus (Ciad): con sede a N’Djamena, capitale del Ciad, l’associazione Ciad Plus (trad. in
italiano) raggruppa alcuni giovani dell’elite intellettuale del paese africano animati dalla volontà di
contribuire a far emergere una nuova società ciadiana puntando sulla cultura, l’imprenditoria, le nuove
tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la sostenibilità ambientale. L’associazione è membro
della rete sulla base dell’accordo di collaborazione con il comitato “Media for Peace”. Si occuperà di tutti gli
aspetti organizzativi legati all’erogazione delle lezioni dell’African Summer School in Ciad, curando sia la
mobilitazione dei giovani universitari partecipanti sia l’animazione in tutte le sue fasi del progetto di elearning nella capitale N’Djamena. Al termine del seminario, l’associazione utilizzerà il materiale tecnologico
ricevuto nell’ambito delle proprie normali attività formative e di sensibilizzazione socio-culturale. Il
referente progetto in Ciad è Karmel Bekoutou Dionkainkia, membro del direttivo di Ciad Plus.
Ong Institut de Civilisation (RDC): con sede a Kinshasa, capitale della RDC, e fondata nel 2005 nell’omonima
città, l’Ong Institut de Civilisation è un istituto indipendente d’appoggio alla realizzazione dei doveri civici,
un’accademia del dinamismo intellettuale, un osservatorio dei comportamenti, nonché una società
pedagogica libera. L’associazione è membro della rete progettuale sulla base dell’accordo di collaborazione
con il comitato “Media for Peace”. Si occuperà di tutti gli aspetti organizzativi legati all’erogazione delle
lezioni dell’African Summer School in RDC, curando sia la mobilitazione dei giovani universitari partecipanti
sia l’animazione in tutte le sue fasi del progetto di e-learning nella capitale Kinshasa. Al termine del
seminario, l’associazione utilizzerà il materiale tecnologico ricevuto nell’ambito delle proprie normali
attività formative e di sensibilizzazione socio-culturale. Prof. Makuba Nguri Mbo è referente progetto in RDC
per conto dell’Istituto.
Tempi di realizzazione previsti
Data di avvio
10/10/2015
Durata in mesi
10
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Preventivo
Preventivo generale per macrovoci
€ 9.058,57
MATERIALE HARDWARE
ACQUISTO
SERVIZI
SOFTWARE
CONNESSIONI
E
€ 2.232,00
LOGISTICA
€ 8.132,50
GESTIONE SETTIMANA FORMATIVA
€ 2.300,00
DOCENZA E-LEARNING
€0
PREMIAZIONI
€ 2.300,00
Costo complessivo preventivato
€ 24.023,47
Contributo già raccolto
€ 2.100,00
Modalità di monitoraggio del progetto
Il progetto sarà monitorato tramite un sistema di brevi relazioni di attività realizzate dai due responsabili locali:
Bekoutou Dionkainkia in Ciad e Makuba Nguri Mbo in RDC. Nello specifico, questi ultimi produrranno nei mesi
di febbraio, aprile e luglio 2016 dei rapporti dettagliati sulle attività sotto il loro coordinamento, inviandoli al
coordinatore del progetto che stenderà il resoconto finale allegandovi la rendicontazione economica di ogni
singola fattura. Ogni responsabile locale del progetto sarà istruito dall’amministratrice di Africasfriends circa il
rispetto delle norme amministrative e contabili nell’ambito della gestione del progetto. La presenza del
direttore dell’African Summer School prima e durante le settimane formative offrirà ulteriore garanzia per
quanto riguarda il monitoraggio del progetto.
Sostenibilità
Con un budget di poco superiore a quello dell’African Summer School 2015 di Verona si riuscirà a realizzare
una sessione formativa rivolta ad un numero di fruitori circa tre volte superiore a quello dell’ultima edizione
della scuola d’estate veronese (100 partecipanti rispetto ai 33 di Verona). Il materiale tecnologico che sarà
acquistato sarà in comproprietà tra l’associazione Africasfriends e le due associazioni locali in modo tale che lo
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stesso materiale sarà utilizzato a Kinshasa e N’Djamena durante le prossime edizioni dell’African Summer
School. Il pacchetto tecnologico verrà poi utilizzato anche a beneficio di molti altri giovani durante tutta la
durata di funzionamento dei vari componenti della strumentazione stessa. Una parte dei fondi necessari al
progetto, circa 1500-2000 dollari, deriverà dalla minima quota di iscrizione che si chiederà ai partecipanti delle
due sessioni formative, in garanzia del loro impegno nel percorso formativo. Infatti è previsto chiedere ai
partecipanti 20 dollari a testa.
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