Come progettare un`applicazione SCADA/HMI con iFIX versione 3.0 di

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Come progettare un`applicazione SCADA/HMI con iFIX versione 3.0 di
Come progettare un’applicazione
SCADA/HMI con iFIX versione 3.0 di
Intellution
ServiTecno s.r.l.
Via Raffaello Sanzio, 5
20090 Cesano Boscone (MI)
Tel. 02/48.61.41 - Fax 02/48.61.441
www.servitecno.it
Vers. 1.1 del 11 Ottobre 2002
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L’utilizzo delle medesime non è consentito se non a seguito di autorizzazione di ServiTecno.
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Indice
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Oggetto.................................................................................................................5
L’attenzione alla produttività .................................................................................5
2.1
Integrità e sicurezza dei dati ..........................................................................5
2.2
Sviluppo rapido, facilità di gestione................................................................6
Come raggiungere un alto livello di integrità e sicurezza dei dati ..........................6
3.1
Strumenti per ottenere la compliance ............................................................6
3.1.1
Come implementare la firma elettronica .................................................7
3.1.2
Le firme elettroniche in azione ................................................................8
3.1.3
Come raccogliere i segnali di allarme e gli eventi....................................9
3.1.4
La sincronizzazione con il sistema di sicurezza di Windows ...................11
3.2
Un’implementazione rapida ..........................................................................11
3.2.1
Come aggiornare il database di processo..............................................11
3.3
Strategie di implementazione.......................................................................13
3.3.1
Identificazione dei gruppi di sicurezza, degli utenti e delle aree di
sicurezza13
3.3.2
Identificare i parametri che richiedono la firma elettronica ...................13
3.3.3
Come implementare ODBC alarm logger...............................................13
3.3.4
L’accesso all’audit trail ..........................................................................14
Uno sviluppo veloce ............................................................................................14
4.1
Grafici ..........................................................................................................15
4.1.1
Wizard per la creazione di videate ........................................................15
4.1.2
Come creare la grafica ..........................................................................17
4.1.3
Come utilizzare il wizard per i gruppi di grafici ......................................20
4.2
Le opzioni per l’inserimento dei dati.............................................................20
4.2.1
Tastiera popup sullo schermo ...............................................................20
4.3
Integrazione web .........................................................................................21
4.3.1
Dynamo di infoAgent ............................................................................21
4.4
Come gestire l’applicazione ..........................................................................22
4.4.1
Cross Reference Report Tool.................................................................22
Come integrare iFix con i tool più aggiornati.......................................................25
5.1
Supporto per Windows XP, 2000, NT ...........................................................25
5.2
SQL Option per SQL Server 2000 .................................................................25
5.3
Crystal Report ..............................................................................................25
Conclusioni..........................................................................................................25
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1
Oggetto
Intellution continua a svolgere il proprio ruolo di leader nel settore industriale grazie alle
soluzioni software più flessibili, produttive e innovative, che adesso sono state aggiunte
alla nuova generazione di prodotti SCADA, iFIX versione 3.0. La versione 3.0 di iFIX
rappresenta un progresso sotto molti aspetti, ma in particolare l’enfasi va posta sui due
oggetti principali: la sicurezza dei dati e l’efficienza nello sviluppo. iFIX 3.0 nasce attorno
alle funzioni centrali del sistema SCADA di iFIX per fornire la sicurezza e l’integrità dei
dati. Questi miglioramenti possono essere d’aiuto, sia ai settori regolamentati, sia a
quelli che non sono sottoposti ad alcuna normativa speciale, per trarre vantaggio dalla
raccolta e dallo scambio di informazioni elettroniche, mantenendo nel frattempo il
massimo livello di sicurezza per quel che riguarda l’accuratezza e la validità dei dati.
Nuove funzionalità, wizard e strumenti sono stati aggiunti al pacchetto SCADA di iFIX
per rendere ancora più semplice la possibilità di creare pacchetti SCADA completi di tutte
le funzioni, che cioè contengano tutte le più potenti opzioni di iFIX disponibili.
In questo documento vengono riviste e discusse tutte le caratteristiche di iFIX versione
3.0. Inoltre, viene spiegato l’utilizzo delle nuove funzioni per creare le applicazioni
SCADA più efficaci.
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L’attenzione alla produttività
IFIX 3.0 è l’ultimo prodotto software SCADA di Intellution e presenta una gran varietà di
nuovi strumenti che pongono una particolare enfasi sulla produttività. Inoltre, sono state
aggiunte nuove funzionalità per la sicurezza, che renderanno possibile l’implementazione
di questi sistemi all’interno di settori regolamentati.
2.1
Integrità e sicurezza dei dati
La possibilità di raccogliere e archiviare i dati molto velocemente, una più stretta
integrazione delle applicazioni plant floor e dei sistemi di business, ed efficaci strumenti
di analisi sono già disponibili. iHistorian di Intellution offre una soluzione per la raccolta
di informazioni di processo. La nuova interfaccia web-based di infoAgent fornisce un
portale per analizzare i dati provenienti da fonti diverse del plant floor. A causa di una
sempre crescente fiducia nelle informazioni elettroniche e al loro maggiore utilizzo da
parte delle aziende, il tema della sicurezza e dell’integrità di queste informazioni è
diventato molto critico. I settori regolamentati hanno seguito in ogni dettaglio la
normativa 21CFR11 della FDA considerandola come la linea guida per implementare i
sistemi di automazione, basati sui computer. Intellution ha aggiunto al sistema SCADA
iFIX la possibilità di utilizzare la firma elettronica per garantire ancora maggiore
sicurezza ai dati. Per poter tracciare le modifiche effettuate dagli utenti, gli eventi
operativi e i segnali d’allarme, l’ODBC Alarm Logger di iFIX è stato migliorato per
diventare a tutti gli effetti un sistema di audit trail completo. L’integrazione del sistema
di sicurezza di iFIX con quello di Windows è stata semplificata affinché possa essere
gestita attraverso l’uso di un nuovo strumento chiamato Windows Security Sinchronizer.
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2.2
Sviluppo rapido, facilità di gestione
iFIX SCADA di Intellution possiede le caratteristiche e le opzioni più potenti. La
possibilità per gli utenti di avvantaggiarsi di questo strumento più rapidamente e con
maggiore sicurezza è il maggior obiettivo della nuova versione di iFIX 3.0.
Molti i miglioramenti apportati a iFIX lo hanno reso uno strumento facile da usare:
- Un wizard per creare immagini
- Un Cross Reference
- La possibilità di creare oggetti multipli
- Un Data Link Stamper
- Una finestra di dialogo per le animazioni di base
- InfoAgent Dynamo
- Una tastiera virtuale
- Un wizard per creare Dynamo
- Un wizard per creare gruppi grafici
- Un nuovo supporto software
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Come raggiungere un alto livello di integrità e
sicurezza dei dati
Un ulteriore progresso di iFIX versione 3.0 include gli strumenti e i miglioramenti per
garantire la sicurezza nella fase di inserimento e di raccolta dei dati. Queste nuove
caratteristiche sono nate dal desiderio di Intellution di fornire la migliore tecnologia
possibile per implementare soluzioni SCADA nei settori regolamentati. In ogni caso,
queste nuove funzionalità possono essere vantaggiose per qualunque tipo di azienda che
voglia raggiungere un alto livello nell’integrità dei dati attraverso avanzate funzioni di
sicurezza.
3.1
Strumenti per ottenere la compliance
iFIX 3.0 sviluppa le proprie caratteristiche centrali per fornire gli strumenti software di
automazione necessari per ottenere soluzioni compliant in modo facile e veloce. Il
prodotto iFIX contiene una nuova funzione, la firma elettronica, che può essere
implementata sulle nuove soluzioni di iFIX oppure può essere aggiunta ai sistemi di iFIX
già esistenti. Complementari all’opzione della firma elettronica ci sono altri miglioramenti
per quel che riguarda l’archiviazione dei segnali di allarme, gli eventi e le firme
elettroniche in un audit trail compliant, utilizzando ODBC alarm logger di iFIX.
L’integrazione del sistema di sicurezza di iFIX al sistema di sicurezza di Windows
NT/2000 è a sua volta stato semplificato grazie a un nuovo strumento che permette di
sincronizzare le informazioni dell’account utente di Windows con quelle di iFIX.
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3.1.1 Come implementare la firma elettronica
Le firme elettroniche di iFIX vengono fornite come un’opzione acquistabile
separatamente e poi vengono integrate all’interno del database di processo di iFIX. Uno
degli approcci seguiti da Intellution per includere le firme elettroniche è l’inserimento di
questa funzione al livello tag del database. Invece di scorrere attraverso le videate o di
aggiungere complesse descrizioni di ogni oggetto in ciascuna pagina, la firma elettronica
viene configurata solo sul punto per il quale è richiesto un controllo, ed è poi disponibile
ogni volta in cui quel punto viene visualizzato o utilizzato. Questa integrazione della
firma elettronica a livello di tag ha molte importanti implicazioni, tra le quali:
-
-
-
-
E’ difficile riuscire a integrare le firme elettroniche nelle fasi di progettazione delle
videate, con tutte le opzioni e gli stili di implementazione, che possono variare da
sviluppatore a sviluppatore. L’approccio di iFIX , che integra le firme elettroniche ai
tag nel database di processo, è molto più metodico e risulta così più facile gestire
l’inserimento della firma elettronica.
La firma elettronica è attivata ogni volta in cui viene effettuata una modifica al valore
di un tag, da qualunque videata in cui il tag sia utilizzato. iFIX avrà sempre lo stesso
comportamento ogni volta in cui il tag sarà usato.
Agli account degli utenti possono essere assegnati diritti del tipo performed by e/o
del tipo verified by per l’utilizzo della firma elettronica. Inoltre agli utenti può essere
concesso il diritto di utilizzare la firma elettronica in un punto utilizzando l’area di
sicurezza di iFIX. L’utente, però, per utilizzare la firma elettronica, deve appartenere
alla stessa area di sicurezza di cui fa parte il punto.
L’approccio basato sui tag permette un più rapido e più accurato recupero dei
progetti di iFIX esistenti: il database di processo esistente viene esportato,
modificato e poi importato per aggiungere l’opzione della firma elettronica.
La firma elettronica in iFIX è una combinazione di un nome-utente (username) e di una
password. Lo username e la password sono definiti nel sistema di sicurezza di iFIX.
Bisogna ricordare che il sistema di sicurezza di iFIX può essere legato a quello di
Windows NT/2000/XP: questo non è un requisito indispensabile per l’utilizzo della firma
elettronica. Agli account degli utenti o ai gruppi di sicurezza viene assegnato uno dei due
nuovi privilegi: firma elettronica del tipo performed by oppure firma elettronica del tipo
verified by. Inoltre, agli account degli utenti dovrebbe essere assegnata almeno un’area
di sicurezza, per stabilire in quali tag l’utente può utilizzare la firma elettronica e può
fare delle modifiche.
Un tag di iFIX può essere configurato per essere richiamato con una combinazione
username/password (performed by) e anche con una seconda combinazione
username/password (verified by). I punti devono essere messi in un’area di sicurezza.
Le aree di sicurezza funzionano nello stesso modo in cui funzionavano nelle precedenti
versioni di iFIX, limitando l’accesso alle funzioni di modifica dei dati a quegli utenti che
sono stati assegnati alla stessa area di sicurezza a cui è stato assegnato il tag che deve
essere modificato.
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Con l’utilizzo delle firme elettroniche ogni utente che vuole modificare un tag deve
utilizzare una firma elettronica del tipo performed by con successo, e se l’utente
appartiene alla stessa area di sicurezza a cui appartiene il tag, allora il cambiamento del
dato sarà permesso.
Fig.1: Assegnazione funzionalità “Electronic Signature – Performed By”
3.1.2 Le firme elettroniche in azione
Quando un utente decide di cambiare il valore di un dato, attraverso qualunque finestra
di dialogo per l’inserimento dati (nelle linee di inserimento, cursori, …), viene visualizzata
la finestra di dialogo per la firma elettronica sullo schermo. La finestra di dialogo dà
all’utente informazioni molto importanti come l’attuale valore del punto, una breve
descrizione dell’azione che si intende compiere e uno spazio in cui è possibile inserire dei
commenti. L’utente può scegliere tra una lista di commenti già configurati oppure può
formulare liberamente il testo.
Solo gli utenti, ai quali è stato assegnato il privilegio di sicurezza del tipo performed by,
possono utilizzare la firma elettronica del tipo performed by. Per utilizzare la firma
elettronica, l’utente deve inserire il suo username e la sua password. Bisogna notare che
l’utente può navigare all’interno della finestra di dialogo utilizzando solo la tastiera e i
tasti enter (invio) e tab (tabulatore), permettendo, quindi, anche l’uso di una “pistola”
per la lettura dei codici a barre. Nei casi in cui sono richieste due firme, vengono
presentate una a fianco all’altra sia la firma del tipo performed by sia quella del tipo
verified by così che l’utente con il compito di verificare l’operazione possa vedere per che
cosa sta firmando. Agli utenti possono essere assegnati sia i privilegi performed by sia
quelli verified by; in ogni caso iFIX richiederà che la firma del tipo performed by e quella
del tipo verified by siano diverse per una singola operazione.
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Fig.2: Performed By Signature
Fig.3: Performed By e Verified By Signature
Dopo che la firma elettronica è stata inserita una prima volta, i seguenti processi di firma
richiederanno solo la password dell’utente, che ha fatto la prima firma. Questo
comportamento continuerà finché un altro strumento di iFIX, lo screensaver di iFIX, non
farà uscire dal nodo e interromperà la sequenza continua di firme. Lo screensaver di
iFIX, come tutti gli screensaver, viene attivato dal sistema operativo quando è trascorso
un certo intervallo di tempo di inattività.
Per dimostrare la flessibilità di questo approccio basato sui tag, si può considerare uno
scenario in cui la firma elettronica è richiesta in alcune occasioni, ma non in altre. In
questo caso, si può utilizzare il database di processo di iFIX per creare due tag, che
fanno riferimento allo stesso “indirizzo”. Uno dei due tag viene configurato con la firma
elettronica e con la possibilità di accesso dell’operatore a una certa area di sicurezza. Il
secondo tag, che invece non richiede la firma elettronica, dovrà essere configurato
senza le opzioni della firma elettronica.
3.1.3 Come raccogliere i segnali di allarme e gli eventi
ODBC alarm logger di iFIX il “luogo” in cui possono essere archiviati gli eventi e le
informazioni che andranno a formare l’audit trail. ODBC alarm logger di iFIX può
raccogliere eventi come cambiamenti dei tag, accessi o violazioni al sistema di sicurezza
e eventi del sistema come l’avvio o l’arresto di un’applicazione di iFIX. Queste
potrebbero sembrare tutte le informazioni richieste per un audit trail completo; in realtà
ci sono un gran numero di altre informazioni importanti che mancano. I progressi fatti
da ODBC alarm logger di iFIX 3.0 colmano le lacune, rendendo questo strumento un
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audit trail comprensivo di tutti gli eventi che possono avere luogo all’interno di
un’applicazione SCADA di iFIX.
ODBC alarm logger di iFIX è stato configurato utilizzando la funzione SCU. Durante la
fase di configurazione, si sceglie di configurare e di creare una tabella del database in
grado di contenere i dati dell’audit trail. La schermata di configurazione fornisce una lista
di campi che possono essere scelti per memorizzare i dati nella tabella del database. Si
può controllare ogni campo e aggiungerlo alla tabella. Ci sono anche caselle di controllo
per aggiungere tutti i campi o per rimuoverli tutti. La casella di controllo “create table on
startup” permette al servizio di allarme di ODBC di creare la tabella nel database se
ancora non esiste. C’è da notare che al servizio di ODBC si può accedere solo utilizzando
un account che abbia il privilegio di creare la tabella.
ODBC alarm logger di iFIX aggiunge anche nuovi campi per poter “immagazzinare”
ulteriori nuove informazioni.
Nuova colonna
Definizione
Descrizione del tag
Nome di accesso completo dell’operatore
Il testo di descrizione del tag del database
Il nome completo dell’utente che accede al
nodo dove è stato fatto un cambiamento
Il nome utente della persona che ha messo
in atto un’azione che richiede la firma
elettronica
Il nome completo della persona che ha
messo in atto un’azione che richiede la
firma elettronica
Il commento inserito dalla persona che ha
messo in atto un’azione che richiede la
firma elettronica
Nome utente della persona che ha
controllato un’azione che richiede la firma
elettronica
Nome completo della persona che ha
controllato un’azione che richiede la firma
elettronica
Commento inserito dalla persona che ha
controllato un’azione che richiede la firma
elettronica
Il codice identificativo (in forma binaria) di
un messaggio identifica in modo unico il
record
Nome dell’utente “performed by”
Nome completo “performed by”
Commento “performed by”
Nome utente “verified by”
Nome completo “verified by”
Commento “verified by”
Codice identificativo del messaggio
Un nuovo tipo di messaggio è stato aggiunto, è chiamato ESIGNATURE, viene utilizzato
da Alarm ODBC Logger per catturare i record delle firme elettroniche. Il file di backup
utilizzato per archiviare e inviare le funzionalità è criptato e nasconderà i record dei
segnali di allarme e degli eventi quando il servizio di allarme ODBC è messo in pausa o
non può stabilire la connessione con il database relazionale.Un tag del database del
processo può essere facoltativamente specificato come mezzo per avvertire l’utente
10
attraverso un segnale d’allarme o un’animazione grafica che ODBC alarm logger non è
connesso al database.
Il campo di descrizione dell’evento, che un tempo veniva archiviato come un testo di
descrizione dell’evento, è stato migliorato in modo da contenere il nome completo
dell’utente che è entrato nel nodo per compiere la modifica al dato e anche il valore
attuale del tag del database e quello precedente.
L’ultimo miglioramento che è stato aggiunto al database è l’inserimento di un unico
campo che contiene il codice identificativo del messaggio (ID message). Questo campo è
utile da includere in altre tabelle di normali database come mezzo per associare certi
eventi al contesto di altre informazioni, come il codice identificativo del lotto dell’attuale
lotto in produzione.
3.1.4 La sincronizzazione con il sistema di sicurezza di Windows
Perché è importante integrare il sistema di sicurezza di iFIX con la di sicurezza di
Windows NT, 2000 o XP? Una prima ragione è che il sistema di sicurezza di Windows ha
delle caratteristiche che possono migliorare, ampliandolo, il sistema di sicurezza di iFIX,
come, ad esempio, l’imposizione della lunghezza della password e la sua unicità e le
caratteristiche di scadenza della password. Un’altra ragione è la facilità di gestione. Le
password per gli account degli utenti possono essere modificate nel database di
sicurezza di Windows e i cambiamenti si riflettono automaticamente in tutti i nodi di iFIX
dove il sistema di sicurezza è legato a un account-utente di Windows. La nuova opzione
Windows Security Sinchronizer aggiunge potenti funzionalità al processo di
sincronizzazione.
Windows Security Sinchronizer configura le caratteristiche delle applicazioni di iFIX
decise dall’utente e le aree di sicurezza nel database di sicurezza di Windows come
gruppi locali. Gli account degli utenti definiti in Windows vengono inclusi come membri
in questi nuovi gruppi locali di sicurezza. La sincronizzazione di queste informazioni
all’interno del database di sicurezza di Windows si svolge in un’unica direzione: da
Windows a iFIX. Windows Security Sinchronizer non si aggiorna in modo automatico, ma
deve essere avviato per rendere validi i cambiamenti di Windows verso iFIX e per
garantire che i profili di sicurezza siano accurati.
3.2
Un’implementazione rapida
I nuovi strumenti presenti in iFIX versione 3.0 sono stati costruiti intorno alla precedente
architettura di iFIX. Questi progressi sono stati costruiti basandosi sulla potenza del
prodotto iFIX utilizzando la flessibilità del suo database di processo, alarm ODBC logger
e la possibilità di integrazione con il sistema di sicurezza di Windows, caratteristiche
queste che esistono fin dalla prima versione di iFIX.
3.2.1 Come aggiornare il database di processo
Come è già stato accennato in precedenza, l’opzione della firma elettronica è integrata
all’interno del database di processo ed è configurata basandosi sui tag (tag-by-tag
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basis). In fase di aggiornamento di iFIX da una versione precedente, questi campi sono
aggiunti automaticamente ai tag del database di processo e contemporaneamente viene
creato anche un file di backup del database di processo. A differenza di questi campi, le
firme elettroniche non vengono create automaticamente. Per aggiungere le firme
elettroniche alle applicazioni esistenti, o a quelle nuove, bisogna in una prima fase
stabilire quali tag richiedono la firma elettronica. In seguito si può aggiungere la firma
elettronica ai tag direttamente nel Database Manager.
Se dover passare in rassegna centinaia di tag è, di fatto, un’attività scoraggiante, in
questo documento viene presentato un nuovo strumento (cross reference tool) che può
essere di grande aiuto, rendendo questo processo più efficiente. Questo strumento, che
è una novità di iFIX 3.0, aiuta l’utente a identificare quali tag sono accessibili dalle
videate così da poter applicare la firma elettronica ai giusti tag nel database di processo.
Fig.4: Configurazione Electronic Signature
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3.3
Strategie di implementazione
Il processo di implementazione di un progetto di automazione all’interno di un ambiente
regolamentato non è un compito semplice da svolgere, come stanno scoprendo molte
aziende e molti team di ingegneri. La soluzione SCADA di iFIX è l’unica che nella
complessità di strumenti e di opzioni è in grado di fornire le funzionalità chiave per la
compliance, la sicurezza dell’audit trail, una configurazione di sicurezza legata al sistema
di sicurezza di Windows e l’opzione delle firme elettroniche. Prima di iniziare un
progetto, è di grande utilità pianificare in modo accurato il processo di ingegnerizzazione
e il ciclo di vita, ed è importante capire quali sono i requisiti necessari del processo di
automazione prima di iniziare la fase di implementazione o anche quella di remediation.
3.3.1
Identificazione dei gruppi di sicurezza, degli utenti e delle aree di
sicurezza
Molte delle richieste di compliance potrebbero essere soddisfatte grazie ad un sistema di
sicurezza ben progettato. Il sistema di sicurezza deve essere facile da capire,
disponendo di livelli e di confini chiaramente definiti. Gli utenti del sistema devono
essere identificati. Le caratteristiche e le funzioni del sistema devono essere identificate.
Bisogna inoltre stabilire quali caratteristiche e quali funzioni del sistema necessitano di
un accesso di sicurezza. La configurazione degli account degli utenti può essere
semplificata assegnando loro ad uno o più gruppi di sicurezza. Una volta che sono stati
assegnati dei privilegi a questi gruppi di sicurezza, i diritti diventano automaticamente
disponibili per tutti gli utenti che fanno parte del gruppo. Infine, bisogna decidere quali
aree del sistema hanno bisogno di una limitazione degli accessi e mettere queste aree in
contrasto rispetto ai gruppi di sicurezza. Da qui si possono creare aree di sicurezza del
sistema per separare le aree del sistema e gli accessi.
3.3.2 Identificare i parametri che richiedono la firma elettronica
Per identificare le attività che richiedono la firma è necessario svolgere un’analisi delle
SOP, delle aspettative GxP e dell’uso dei dati che il sistema genera. Il controllo batch e
le operazioni potrebbero essere attività che richiedono la firma elettronica. Ne sono
esempi l’invio di materie prime per la produzione, il controllo del serbatoio e la
preparazione dell’attrezzatura, come le azioni di avvio, arresto, fermo e cancellazione del
lotto. Inoltre i set point del sistema e i range di allarme possono essere protetti con le
firme elettroniche
3.3.3 Come implementare ODBC alarm logger
Il sistema SCADA iFIX è in grado di raccogliere i segnali di allarme del sistema e gli
eventi del sistema. Tra gli eventi del sistema sono compresi l’accesso e l’uscita degli
utenti dal nodo, l’accesso a particolari funzioni del sistema, l’avvio e l’arresto del sistema
e le violazioni al sistema di sicurezza. ODBC alarm logger può essere utilizzato per creare
un audit trail del sistema.
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3.3.4 L’accesso all’audit trail
Intellution fornisce gli strumenti necessari per garantire un accesso sicuro all’audit trail
del sistema. Intellution propone gli strumenti di VisiconX per un accesso rapido ai dati
del sistema attraverso le schermate di iFIX. Gli strumenti di VisiconX possono essere
configurati senza scripting, creando tabelle di dati nell’audit trail. I controlli possono
essere integrati con altri strumenti, come il Calendar Control di Microsoft per filtrare i
dati per data. VisiconX fornisce una visione dei dati in sola lettura, sotto forma di tabelle
semplici da leggere e da “navigare”. iFIX, inoltre, mette a disposizione la versione
runtime di Crystal Report. Crystal Report è uno strumento che può essere utilizzato per
costruire report professionali e grafici. La versione runtime permette di vedere, stampare
e spedire via email i report contenuti in iFIX. Gli eventi che scatenano la stampa
automatica di Crystal Report sono integrati all’interno del sistema di iFIX. Infine, iFIX
permette l’integrazione con Acrobat di Adobe per produrre report dell’audit trail in un
formato di sola lettura, il PDF. I file in formato PDF sono facilmente distribuibili e
archiviabili.
Fig.5: Visualizzazione Audit Trail con VisiconX
4
Uno sviluppo veloce
Quali strumenti renderebbero più rapide le fasi di sviluppo di applicazioni SCADA,
lasciando più tempo per concentrarsi sulla risoluzione delle questioni di progettazione del
sistema? Il team di sviluppatori di iFIX si è posto questa domanda nel momento in cui ha
iniziato a lavorare sull’ultima versione SCADA di iFIX, iFIX 3.0. Ci sono diversi
miglioramenti all’interno di iFIX 3.0, che permettono di rendere più veloce la fase di
implementazione. La presenza di questi nuovi strumenti permette alla soluzione SCADA
di iFIX di far parte di una nuova classe per produttività e facilità di utilizzo.
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4.1
Grafici
A volte, la fase di costruzione dei grafici è, di fatto, quella che richiede il maggior
dispendio in termini di tempo nel processo di sviluppo di un’applicazione SCADA. iFIX 3.0
possiede uno straordinario numero di strumenti, che permetto di realizzare un grafico in
modo semplice e veloce, prevedendo anche collegamenti animati, dynamo e anche il
supporto di controlli ActiveX. In iFIX 3.0 ci sono nuovi wizard e strumenti addizionali per
permettere l’utilizzo di tutte le potenzialità del prodotto iFIX, in poco tempo.
4.1.1
Wizard per la creazione di videate
Create picture wizard è uno strumento che aiuta a scegliere il layout di una o più videate
all’interno di un progetto. Questo strumento permette all’utente di creare molto
velocemente un’applicazione con intestazioni, note a piè di pagina, immagini e menu “a
tendina” (popup), e gli permette di gestire la dimensione e la posizione di queste
finestre in modo più rapido di quanto non sia mai stato possibile finora. In iFIX 3.0
quando si decide di creare una nuova immagine, “Create picture wizard” viene
visualizzato. Sullo schermo vengono presentate diverse possibilità rispetto al tipo di
figura che si vuole produrre.
- Creare immagini partendo da configurazioni predefinite
- Creare una figura personalizzata
- Creare una figura defaulf senza titolo
Fig.6: Wizard creazione immagini
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4.1.1.1 Configurazioni predefinite
Si può scegliere tra una o più configurazioni di figure predefinite. Quando si visualizza il
wizard per la creazione di immagini, appare una finestra di dialogo, che descrive il layout
dello spazio di lavoro della figura con delle finestre, che rappresentano le dimensioni e la
codifica dei colori. Questa schermata permette di visualizzare insieme tutte le finestre,
prima di doverle effettivamente completare. La maggior parte dei progetti SCADA
richiede una o più finestre comuni che possono essere visualizzate in ogni momento
durante l’esecuzione dell’applicazione. Spesso, vengono visualizzati header e footer
comuni ed è il corpo centrale della schermata, compreso tra l’intestazione e le note di
fondo, che cambia graficamente. Il wizard per la creazione di immagini dà all’utente
diverse possibili configurazioni delle finestre tra cui scegliere. Ci sono varie
configurazioni per le intestazioni, il corpo centrale e le note di fondo e anche altri
esempi, che mostrano una porzione del video con una barra degli strumenti per le
immagini sul lato destro dello schermo. Se l’utente non è soddisfatto dalle soluzioni
proposte dalle finestre, può scegliere una finestra per configurare l’immagine in modo da
soddisfare le sue personali esigenze; è sufficiente cliccare sul comando “Modifica la
Configurazione” per personalizzare una configurazione predefinita. La finestra di dialogo
“Modifica la Configurazione” apparirà quando sarà possibile modificare le dimensioni
della figura. Si potranno così fare i cambiamenti sull’immagine e poi ritornare alla pagina
“Scelta della Configurazione”. Una volta che la figura e il layout sono stati definiti,
bisogna cliccare sul pulsante “Next” e la pagina “Scegli il nome del file” apparirà sullo
schermo. A questo punto l’utente dovrà scegliere quale figura tra le configurazioni
previste vuole creare e specificare un nome per il file. Per disattivare una figura, è
sufficiente cancellare il contenuto del checkbox a fianco del nome generico. Le immagini
che sono state disattivate non verranno create. Per attivare un’immagine, si deve invece
inserire il nome del file nel campo successivo.
4.1.1.2 Figure personalizzate
L’opzione per la creazione di immagini personalizzate permette all’utente di poter
specificare tutte le proprietà di una figura che verrà creata ex novo. Ci sono due opzioni
tra cui l’utente può scegliere, “utilizzare dimensioni specifiche”, in cui può specificare la
dimensione dell’immagine che si sta creando oppure “utilizzare le dimensioni di figure
esistenti”, in cui l’utente sceglie le dimensioni per la nuova figura scegliendo fra una lista
di figure già esistenti. Una volta che le dimensioni della figura sono state stabilite,
bisogna cliccare sul tasto “Next” e verranno definiti tutti gli attributi personalizzati che
l’utente vuole per la sua figura. Infine, cliccando nuovamente sul tasto “Next” si può
attribuire un nuovo nome alla figura.
4.1.1.3 Creare una figura defaulf senza titolo
Quando si seleziona quest’opzione e poi si preme il tasto “fine”, il wizard esce e crea la
tipica figura “senza titolo” nella dimensione attuale dello spazio di lavoro. Questo è il
tipico modo di lavorare che iFIX già utilizzava nelle versioni precedenti, che di fatto evita
il wizard.
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4.1.2 Come creare la grafica
Una volta che il wizard ha semplificato il processo di creazione di un’immagine, ci sono
altre nuove funzionalità disponibili in iFIX per creare oggetti aggiuntivi in modo molto
semplice.
4.1.2.1 Creazione di oggetti multipli
Una nuova caratteristica, che è stata introdotta nell’ambiente di sviluppo di iFIX,
permette di scegliere un oggetto e di crearne diverse copie senza dover richiamare
l’oggetto dalla barra degli strumenti tutte le volte. Per trarre dei vantaggi da questa
nuova funzione, è sufficiente cliccare due volte sull’icona dell’oggetto nella finestra degli
strumenti. Il pulsante rimane premuto, indicando che la funzione per la creazione di
oggetti multipli è stata attivata.
Una volta che l’utente inizia a creare un oggetto, può decidere di riposizionarlo o di
disegnarlo di nuovo tutte le volte che vuole. Quando sarà soddisfatto del risultato
ottenuto, dovrà premere il comando ESC oppure cliccare sull’icona rimasta premuta nella
finestra degli strumenti per terminare la sessione di creazione. Questo strumento
permette di evitare molti clic e molti trascinamenti non necessari rendendo la creazione
di immagini complesse molto più rapida.
La funzione per la creazione multipla è disponibile per i seguenti oggetti:
-
Rettangoli e rettangoli smussati
Rette e poligoni regolari
Ovali
Archi
Poligoni
Testi
Grafici
Bitmap
Collegamenti alla data e all’ora attuali
4.1.2.2
Data link stamper
Data link stamper non è uno strumento nuovo in iFIX. La novità è che ora, però, l’utente
può specificare la fonte dei dati e il loro formato prima di specificare la posizione del
collegamento dei dati. Quando si clicca sull’icona del collegamento nella barra degli
strumenti, appare una finestra di dialogo per scegliere il tag o il gruppo di tag fonte del
collegamento. Una volta completata la fase di scelta, l’icona del Data link stamper
appare sullo schermo e permette di posizionare il collegamento dei dati con il mouse.
Quando si clicca su un grafico, il collegamento viene visualizzato nel punto dove si è
ciccato. La dimensione del collegamento è basata sia sulla fonte selezionata sia sulle
preferenze di carattere dall’utente.
17
4.1.2.3
Finestra di dialogo per le animazioni di base
Una volta utilizzata l’opzione per la creazione di oggetti multipli per disegnare, per
esempio, i quattro ovali che rappresentano le aree di un processo, l’utente potrebbe
voler animare questi oggetti. In passato avrebbe dovuto passare attraverso molti strati
di finestre di dialogo prima di trovare le funzioni che desiderava, per ciascun oggetto,
ma ora con iFIX 3.0 la finestra di dialogo per l’animazione è stata aggiornata. Per i nuovi
utenti si semplificherà notevolmente il processo di comprensione delle opzioni disponibili
quando si aggiungono le animazioni ad un oggetto. La finestra di dialogo è organizzata
in modo da differenziare le diverse possibili animazioni, ciascuna con una serie di
comandi e di check-box per permettere l’attivazione di queste funzioni:
-
Colore – per scegliere il colore del primo piano, dei bordi o dello sfondo dell’oggetto
selezionato
Movimento – per scegliere la posizione, le dimensioni e la movimento di rotazione
dell’oggetto
Riempimento – per scegliere la fonte di riempimento dell’oggetto
Visibilità – per scegliere la fonte di visibilità dell’oggetto
Fig.7: finestra di dialogo per le animazioni di base
Si può utilizzare il pulsante wizard per aggiungere scripting al significato dei “clic”
sull’oggetto. Si può scegliere fra diverse funzioni previste, che sono presentate dal
wizard in una lista tra cui si possono scegliere:
-
Riconoscere i segnali di allarme
Riconoscere tutti i segnali di allarme
Campanello di allarme
18
-
Chiusura dei tag digitali
Chiusura della figura
Disattivazione dei segnali di allarme
Attivazione dei segnali di allarme
Localizzazione dei segnali di allarme
Apertura dei tag digitali
Apertura della figura
Stampa Crystal report
Ramp tag value
Aggiorna la figura
Set automatico dei tag
Set manuale dei tag
Toggle dei tag digitali
Toggle automatico/manuale dei tag
Toggle dello stato di scansione dei tag
Togliere i tag dalla scansione
Mettere i tag nella scansione
Scrivere il valore sul tag
Cliccando due volte su una delle opzioni nella lista si sceglie la funzione che si attiverà in
automatico ogni volta che si cliccherà su un tag.
Gli utenti più esperti di iFIX hanno la garanzia che tutte le potenti opzioni di animazione
e gli eventi degli oggetti, che erano disponibili nelle versioni precedenti di iFIX, sono
presenti anche in iFIX 3.0. Si deve cliccare sul comando “configurare nella finestra di
dialogo per le animazioni di base” sotto la selezione delle animazioni avanzate. La
finestra di dialogo per le animazioni di iFIX viene visualizzata come tutte le tradizionali
finestre di dialogo di iFIX note alla maggior parte degli utenti di iFIX. La finestra di
dialogo mette a disposizione dell’utente tutte opzioni con tutti i dettagli per permettere
allo sviluppatore di regolare in modo molto accurato l’animazione.
4.1.2.4 Wizard per la costruzione di Dynamo
Una volta che gli oggetti sono stati creati e che le animazioni sono state attivate, arriva il
momento di salvare il grafico. iFIX 3.0 di Intellution permette adesso all’utente di salvare
i propri grafici come fossero dynamo utilizzando il nuovo wizard per la creazione di
dynamo. Questo wizard permette di salvare uno o più grafici come dynamo in un set di
dynamo.
I set di dynamo che erano presenti nelle precedenti versioni di iFIX sono ancora
disponibili, adesso l’utente ha, però, la possibilità di salvare i suoi grafici in dynamo con
questa nuova funzionalità. I set di dynamo sono inseriti in file che vengono creati
dall’utente e poi salvati. Questi file possono essere copiati, come fossero semplicemente
figure o gruppi di tag, per essere poi distribuiti a sistemi multipli.
19
4.1.3 Come utilizzare il wizard per i gruppi di grafici
L’applicazione SCADA di iFIX è supportata da un sistema di controllo del grafico di
andamento che permette all’utente di presentare la visualizzazione di un trend all’interno
di una figura di iFIX. La visualizzazione dell’andamento può mostrare, sia dati in tempo
reale tratti dal database di processo di iFIX, sia tratti dall’archivio storico di iFIX. La
visualizzazione di un trend prevede diverse pagine sulle sue proprietà, che sono
disponibili durante la fase di progettazione della schermata e quella di esecuzione, per
poter scegliere le penne da visualizzare, insieme alle loro dimensioni, al loro colore e a
tutte le altre loro caratteristiche. Una novità di iFIX 3.0 è il wizard per i gruppi di grafici,
che permette di salvare nei file configurazioni multiple di penne per poi riapplicare
queste configurazioni. Questa nuova funzione permette di creare visualizzazioni molto
flessibili dei trend utilizzando un unico oggetto dell’andamento. Si possono autorizzare
gli utenti dell’applicazione a scegliere fra un gruppo precostituito di file di gruppi di
grafici o permettere loro di creare, modificare e salvare le loro visualizzazioni degli
andamenti. Quando si pensa che per ogni processo e per ogni utente è importante un
diverso set di dati o una diversa visualizzazione dei dati, questo nuovo strumento fa
aumentare notevolmente la potenza e la flessibilità delle visualizzazioni dei trend da
parte di iFIX.
4.2
Le opzioni per l’inserimento dei dati
Lo spazio e l’ambiente a livello di plant floor sono raramente adatti all’uso delle tastiere e
dei mouse tradizionali, e il risultato e che là spesso questi strumenti non sono disponibili.
L’applicazione SCADA di iFIX 3.0 aggiunge una nuova visualizzazione popup
configurabile della tastiera, che permette una modalità di inserimento dei dati flessibile
ed alternativa all’equivalente hardware.
4.2.1 Tastiera popup sullo schermo
La nuova tastiera sullo schermo è un’applicazione separata, MYTSOFT.EXE.
L’applicazione della tastiera può essere avviata senza iFIX, e la sua visualizzazione
presenta una tastiera standard con 101 tasti e con funzioni integrative.
La visualizzazione della tastiera può essere personalizzata. L’utente può, ad esempio,
scegliere se visualizzarne una con 88 tasti nascondendo il tastierino numerico. I tasti
possono essere spostati usando le funzioni di modifica. Anche la dimensione della
tastiera può essere cambiata (aumentata o diminuita). Le potenti opzioni di
configurazione permettono all’utente di controllare l’aspetto e la reale condizione della
tastiera e di visualizzare la tastiera di cui ha bisogno per la sua applicazione. La facoltà
di poter decidere la dimensione della tastiera permette di creare i tasti nella giusta
dimensione, affinché possano essere utilizzati in un ambiente touch-screen.
Un grande bottone “minimize” sulla tastiera permette di nascondere la tastiera. Ogni
volta che la tastiera è stata ridotta a icona, ci sarà un’icona della tastiera che apparirà
nell’angolo in alto a destra della finestra dell’applicazione. Cliccando su questa icona la
tastiera virtuale verrà ripristinata. L’icona della tastiera apparirà in qualunque finestra
attiva per ogni applicazione.
20
A differenza delle precedenti modalità di inserimento dei dati, la nuova visualizzazione
sullo schermo della tastiera non è un’opzione limitata solo alle applicazioni SCADA di
iFIX. Una volta che viene attivata, la tastiera virtuale è disponibile per tutte le
applicazioni presenti sul computer. Questo permette di usare iFIX con qualunque
applicazione sulla macchina e offre agli operatori un potente mezzo per l’inserimento dei
dati per tutte le applicazioni.
Fig.8: Virtual Keyboard
4.3
Integrazione web
L’applicazione iFIX è stata pensata per supportare la tecnologia di ActiveX di Microsoft.
Con questo supporto, gli utenti sono sempre stati in grado di inserire l’applicazione
Internet Explorer di Microsft in una figura di iFIX per visualizzare pagine di Internet o
della Intranet societaria. Tuttavia, l’inclusione di ActiveX non è banale, inoltre
l’inserimento di pulsanti per la navigazione e la programmazione del corretto URL può
essere un’operazione complessa. Con il crescente utilizzo della tecnologia web nei nuovi
strumenti di infoAgent, Intellution sta portando avanti l’integrazione di contenuti del web
in un’applicazione di iFIX semplicemente con un drag and drop con Dynamo di
infoAgent.
4.3.1 Dynamo di infoAgent
La nuova dynamo permettere di inserire contenuti web all’interno di schermate di iFIX.
Tra questi contenuti web sono compresi schermate browsable di infoAgent, report in
formato HTML del software iDowntime di Intellution, e qualunque altra pagina web. È
sufficiente un’operazione di drag and drop sulla dynamo di infoAgent dal suo folder delle
dynamo. L’utente dovrà inserire l’indirizzo URL, che può essere derivato da un path di
file locale o da un server web HTTP. Infine, dovrà posizionare la dynamo sullo schermo
nel modo che preferisce. Grazie alla crescente importanza dell’integrazione delle
informazioni web-based, questa nuova dynamo potrà essere utilizzata in molti modi
diversi nei sistemi SCADA, ora o in futuro.
21
Fig.9: Dynamo infoAgent
4.4
Come gestire l’applicazione
Durante la fase di sviluppo di un sistema SCADA di medie o grandi dimensioni, l’attività
di registrazione di quali link sono stati utilizzati su quali schermate, script e programma
può essere scoraggiante. Una buona documentazione e una gestione efficiente nelle
prime fasi del progetto può ridurre parte di questo sforzo. In ogni caso, come si può
valutare quale livello di completamento è stato raggiunto dal team degli ingegneri
durante il percorso seguendo il piano di lavoro? Inoltre, sviluppare una buona
documentazione in fase di controllo è ancora necessario e quando ci si può
effettivamente fermare per testare il sistema e registrare i risultati dei test, quanto
tempo occuperà questa fase di controllo? Quando bisogna verificare tutti i collegamenti?
Fortunatamente, all’interno dell’applicazione SCADA di iFIX 3.0 è stato incluso un nuovo
strumento per riportare referenze incrociate, Cross Reference Report Tool.
4.4.1
Cross Reference Report Tool
Cross Reference Report Tool mette a disposizione dell’utente molte opzioni interessanti.
Permette di localizzare tutte le fonti dei dati in una figura selezionata, o qualunque
oggetto nella figura, oppure l’evento di un punto in una o più figure. Cross Reference
Report Tool può essere utilizzare per documentare un sistema, fornire il controllo delle
schermate e degli script del sistema durante la fase di verifica e di intervenire per
localizzare i problemi in un sistema molto velocemente.
22
Si può attivare Cross Reference Report Tool cliccando due volte il nome dello strumento
dal menu ad albero del sistema. Quando si seleziona Cross Reference Report Tool, si
apre la sua nuova finestra e viene visualizzata la finestra di dialogo di “ricerca rapida”
(Quick Find). Mentre la finestra di dialogo per la ricerca rapida è visualizzata, l’utente
può selezionare una o più immagini visualizzate nella finestra principale dal menu ad
albero degli oggetti.
Fig.6: Quick Reference Tool
La finestra di dialogo per la ricerca rapida fornisce box di controllo per le tre opzioni
principali:
-
-
Picture Cross Reference – trova tutti i tag contenuti nella figura, nel programma, in
User Global o nell’oggetto selezionato
Tag Cross Reference – trova un tag specifico, i cambiamenti di un tag o un simbolo
nella figura, nel programma, in User Global o nell’oggetto selezionato e tutti i file di
definizione dei gruppi di tag (Tag Group Definition file). Si deve inserire la sequenza
nel campo Tag Cross Reference o cliccare il pulsante per la ricerca (Browse) per
aprire Expression Editor
Object Cross reference – trova tutti gli oggetti all’interno dell’oggetto selezionato. Se
si vogliono cercare oggetti specifici, si può inserire qualunque comando di filtro che
si trova nelle colonne Oggetto, Proprietà, Risolti o Tag Group File nel campo Find
23
What. Per trovare tutti gli oggetti, è sufficiente lasciare in bianco il campo Find What
o digitare <All>.
Per ciascuna di queste scelte, si possono applicare diverse opzioni di report:
- Resolve with Tag Group File – se la figura selezionata o l’oggetto contiene i simboli
di Tag Group, questa opzione scompone (resolves) questi simboli cercando di far
corrispondere i simboli con i file TGD (Tag Group Definition) e di trovare tutte le
sostituzioni. Questa opzione è disponibile per tutti i tipi di report.
- Include VBA Scripts – questa opzione permette a Cross Reference Tool di cercare i
tag tra gli script all’interno della figura selezionata. Sia i report delle figure che quelli
dei tag rinviano ai tag, se li trovano, mentre il report degli oggetti riporta tutte le
linee dello script.
- Add Summary Report – questa opzione aggiunge un sommario alla fine del report
elencando nei dettagli il numero degli oggetti, il numero dei tag e le informazioni
sulle referenze del progetto VBA
Dopo aver effettuato tutte le proprie scelte, si deve cliccare sul tasto “Trova”. Quindi
appaiono una finestra di dialogo e una barra di stato, che permettono di visualizzare la
percentuale di completamento mentre il wizard analizza l’applicazione.
Oltre alla finestra di dialogo di ricerca rapida, la schermata del Report Wizard permette
di impostare il report in modo più flessibile. Come la finestra di dialogo di ricerca rapida,
il Report Wizard permette di scegliere i tre tipi di report, ma una tabulazione aggiuntiva
permette di selezionare file multipli tra cui cercare mentre viene prodotto il report. Si
può modificare l’ordine gerarchico di ricerca, selezionando il file appropriato e cliccando i
pulsanti per lo scorrimento verso l’alto o verso il basso nella finestra di dialogo. I risultati
dell’analisi vengono visualizzati automaticamente sulla schermata di Cross Reference
Report Tool. Inoltre, le opzioni permettono all’utente di salvare il report in un file o di
stamparlo automaticamente ogni volta che viene prodotto. Naturalmente, il report può
essere salvato o stampato anche dalla schermata.
Fig.7: Risultato Cross Reference
24
5
Come integrare iFix con i tool più aggiornati
La versione di iFIX 3.0 include i supporti per le ultime versioni del software.
5.1
Supporto per Windows XP, 2000, NT
iFIX 3.0 supporta Windows XP (professional edition), Windows 2000 (professional,
server e advanced server) e Windows NT (workstation e server). Anche nel caso di
Windows 2000 Terminal Server, le funzioni di terminal server sono supportate da iFIX,
permettendo di schierare tutti i thin client che possono avere accesso a un’applicazione
di iFIX che gira sul server.
5.2
SQL Option per SQL Server 2000
L’opzione SQL, che può abilitare i blocchi del database per registrare i dati di iFIX, basati
su eventi o sul tempo, adesso può supportare la versione SQL Server 2000 di Microsoft.
I blocchi SQT/SQD stanno avendo nuova fortuna come strumenti per registrare dati di
processo e dati di eventi in un database relazionale per la creazione di archivi di batch
elettronici.
5.3
Crystal Report
Intellution continua nella sua attività di supporto e di integrazione dei più diffusi
strumenti di reporting di Windows, Crystal Report di Crystal Decision. L’ultima versione
di Crystal Report, la versione 8.5, include nuove caratteristiche per lo sviluppo dei report
e per il supporto web. iFIX adesso è in grado di supportare i report creati con Crystal
report 8.5 e continua a includere gli eventi VBA personalizzati che possono essere usati
per stampare automaticamente i report.
6
Conclusioni
iFIX 3.0 di Intellution presenta dei miglioramenti di grande importanza per garantire la
sicurezza, l’integrità e l’efficienza nello sviluppo dei dati.
-
-
L’applicazione SCADA di iFIX supporta la registrazione delle firme elettroniche per la
convalida di cambiamenti sui dati. La firma elettronica fornisce le caratteristiche
necessarie per facilitare la creazione di applicazioni compatibili con il 21CFR11
utilizzando il pacchetto SCADA di iFIX. Le firme elettroniche sono state costruite
partendo dalle caratteristiche di sicurezza già presenti in iFIX (applicazione di diritti
di firme “performed by” o “verified by”, assegnazione di aree di sicurezza e
integrazione facoltativa al sistema di sicurezza di Windows). Le firme elettroniche si
applicano ai tag del database di processo, e non ai grafici.
Alarm ODBC Logger è stato ulteriormente migliorato per metter a disposizione le
funzioni di archivio e di invio e molti campi addizionali per creare un audit trail
completo e affidabile.
25
-
-
La gestione e la sincronizzazione del sistema di sicurezza di iFIX collegato a Windows
sono diventate molto più semplici grazie a Windows Security Sinchronizer.
Cross Reference Report Tool mette a disposizione un potente strumento per
ricercare ed eliminare i problemi e per documentare i grafici e gli script.
Sono stati fatti miglioramenti nello sviluppo di grafici, includendo la modalità di
creazione di grafici multipli, Datalink Stamper, la finestra di dialogo per le animazioni
di base, il wizard per la creazione di dynamo, il wizard per i gruppi di grafici, il wizard
per la creazione di figure. Questi miglioramenti estendono il potere delle funzionalità
di iFIX SCADA, rendendo più semplice il processo di implementazione di soluzioni
SCADA.
L’integrazione della tastiera virtuale permette di costruire soluzioni SCADA per
ambienti touch screen.
La Dynamo di infoAgent permette di integrare le schermate di infoAgent nel sistema
di iFIX. infoAgent è la soluzione web-based id Intellution per i trend e le analisi,
permettendo l’accesso remoto a diverse fonti di informazioni.
Questa versione di iFIX rappresenta un’importante transizione del prodotto SCADA, da
semplice visualizzazione e controllo delle automazioni di processo all’aggregazione di
informazioni. Il prodotto SCADA di iFIX, che può essere utilizzato per sviluppare un
ambiente che sia compatibile con i requisiti di importanti normative, è diventato a
questo punto lo strumento che permetterà al plant floor di essere elevato a elemento di
vantaggio competitivo nel ventunesimo secolo.
26
Su Intellution:
Fondata nel 1980, Intellution (Foxborough, MA), è leader nel software per automazione
industriale, con più di 145.000 installazioni in tutto il mondo. Divisone di Emerson
Process Management, Intellution fornisce piattaforme software per l’industria, basate su
standard, che raccolgono, distribuiscono, elaborano e gestiscono informazioni
dall’impianto verso tutti i livelli aziendali, fornendo ai clienti soluzioni scalabili che
aumentano la produttività e il ritorno sugli investimenti (ROI). Intellution opera con un
elevato numero di Partner certificati, tra cui OEM, integratori di sistema e sviluppatori di
software.
Per ulteriori informazioni: www.intellution.com
Su Emerson:
Con sede a St. Louis (Mo USA) Emerson (www.gotoemerson.com) è un gruppo leader a
livello mondiale che fornisce soluzioni innovative al mercato dell’industria di processo,
dell’automazione, dell’elettronica e telecomunicazioni, dei sistemi di condizionamento e
riscaldamento, degli elettrodomestici e utensili, con un fatturato nell’anno 2000 di 15.5
Miliardi di Dollari.
I prodotti Intellution sono distribuiti e supportati in Italia da:
ServiTecno Srl
Via Raffaello Sanzio, 5
20090 Cesano Boscone (MI)
Tel 02/48.61.41 - Fax 02/48.61.441
e-mail: [email protected]
www.servitecno.it
ServiTecno è un Azienda specializzata nella fornitura di software e sistemi per
applicazioni in ambito industriale. Attiva dal 1980, ServiTecno si caratterizza per la
qualità e l’alto contenuto di tecnologia dei prodotti hardware e software offerti e per la
competenza e il supporto ai propri clienti, dalla fase di pre-vendita, al training di
prodotto, fino all’assistenza tecnica post-installazione.
Dal 1986 ServiTecno è il distributore per l'Italia dei prodotti di Intellution, Leader per
applicazioni Scada/HMI e Plant Intelligence su PC, con oltre 145.000 applicazioni nel
mondo ed oltre 9.000 realizzate da società italiane, su diverse piattaforme hardware e
software, per piccoli impianti o per medie e grandi applicazioni distribuite.
©2001 Intellution®, Inc. ALL RIGHTS RESERVED. Intellution, FIX, FIX Stats, Intelligent Solutions, Intellution's Stylized i,
PlantTV, Plug and Solve, The FIX and VisualBatch are registered trademarks of Intellution, Inc. FIX Dynamics, FIX HMI,
Intellution Dynamics, iBatch, iClient, iCore, iDownTime, iFIX, iHistorian, iLogic, iVisualize, iWebCast, iWebServer,
iWorkInstruction, VisiconX, The Intelligent Solution, powered by iCore, Secure Containment, and the Designed For Logo
are trademarks of Intellution, Inc. iGlobalCare is a service mark of Intellution, Inc. All other brands or names are
property of their respective holders.
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ServiTecno s.r.l.
Via Raffaello Sanzio, 5
20090 Cesano Boscone (MI)
Tel. 02/48.61.41 - Fax 02/48.61.441
www.servitecno.it
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