un incontro a Fabriano

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un incontro a Fabriano
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Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
11
>Matelica
14
n. 19 Anno CIV 16 maggio 2015
>Sport
Un fabrianese
tra le scosse
in Nepal
Roberta
e Danilo
cuochi in tv
In fuga
dall'inferno
della Siria
In mille
alla Primavera
Fabrianese!
A
I
I
S
ndrea Novelli si
trovava nel paese
asiatico durante il fortissimo terremoto di due
settimane fa e ci racconta
l'esperienza vissuta.
l loro piatto con la
piadina sfogliata ha
avuto successo, ma nella prova "Chi batterà lo
Chef" non sono riusciti
nell'impresa.
Un incontro
che cambia
Non c'è stato un fatto in questi ultimi mesi
da cui l'opinione pubblica occidentale non
sia stata scossa e chiamata in causa: dalla
morte dei vignettisti dello Charlie Hebdo
fino all'apertura dell'Expo a Milano, ogni
avvenimento è stato come un contraccolpo
che ha calamitato tutta l'attenzione dei media
e ha concentrato il dibattito pubblico su emozioni, pensieri e sentimenti che è complesso
riassumere in poche righe. Il punto è che
queste vicende, in certi casi epocali come la
tragedia nel Canale di Sicilia o il terremoto in
Nepal, sono diventate una sorta di paradigma
del modo quotidiano con cui l'uomo occidentale affronta ogni fattore della propria vita,
dalla morte alla nascita, dal matrimonio allo
studio, dal lavoro alla politica.
È come se la società generata dal Vecchio
Continente, quello che oggi si chiama Europa
ed è una congerie di stati che vivono problematiche ed urgenze a compartimenti stagni,
come monadi a se stanti, fosse attraversata
da un malessere oscuro dinanzi al quale ciò
che prevale è la reazione emotiva che subito
si trasforma in pensiero e che, altrettanto
repentinamente, diventa azione con la quale
si ha la malcelata presunzione di risolvere il
problema. Follia pura o utopia illusoria. La
velocità con la quale ogni settimana il mondo
volta pagina è impressionante, ma forse è
ancora più impressionante la velocità con
la quale ogni singola persona, nelle proprie
giornate, cambia continuamente oggetto di
attenzione generando dentro di sé una dispersione mentale che indebolisce la capacità di
giudizio e di decisione, rendendo l'io sempre
più fragile, e quindi più ricattabile, rispetto
alla realtà.Ci troviamo quindi in presenza di
un decisionismo emotivo, privato e pubblico,
che ci disconnette dal presente e che ci rende
meno sicuri di tutto, perfino dell'affetto delle
persone che ci circondano. Pare che sia dunque questo il prezzo che dobbiamo pagare ad
una società che suddivide la vita in temi, in
problemi, e si dimentica che l'esistenza non
è un susseguirsi di situazioni finite, ma un
processo nel quale occorre permanere per
poter cambiare, restare per poter incidere.
Starci per toccare l’infinito di una realtà che
si pone come segmento fugace e subitaneo.
Eppure ciò che cambiò il settarismo di
un certo cristianesimo delle origini o la
tracotanza dell'Impero Romano non fu una
reazione emotiva e nemmeno un'azione
premeditata: fu la sequela di un uomo che —
dentro la realtà — permaneva in un dialogo
incessante con una Presenza che lo precedeva e lo guidava. Senza quel dialogo oggi la
Chiesa e il mondo non sarebbero quelli che
sono, non sappiamo se sarebbero migliori o
peggiori, ma certamente (...)
l profugo Ighassan
Neameh, arrivato a
Matelica con la sua famiglia, racconta il dramma
che sta vivendo e come è
cresciuta l'Isis.
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uccesso senza precedenti per la classica marcia in montagna
organizzata dal Cai: vi
hanno preso parte ben
980 persone!
La famiglia
che parla
L
a Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali rappresenta sempre
un forte momento di riflessione e
confronto nel territorio e nella diocesi
che viene stimolato dal settimanale locale, tenuto conto della pesante povertà culturale che
oggi imperversa tra i mezzi di informazione
ed i vari mass media. Papa Francesco ci aiuta
ad affrontare il tema della comunicazione in
famiglia, proprio per favorire la possibilità di
un incontro dentro lo spirito della gratuità e
dell’amore. Riascoltiamo le sue parole e le
indicazioni del nostro Vescovo…
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè
e Marco Antonini
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
Battere l’astensionismo
per far vincere l’Italicum
di DOMENICO
DELLE FOGLIE*
L’
efficacia di ogni
legge elettorale
richiede la prova delle ur ne.
Quindi per valutare appieno
l’Italicum, la legge elettorale
approvata dal Parlamento
italiano, dovremo aspettare
almeno il mese di luglio
del 2016, termine stabilito
perché intanto possa essere
approvata la legge costituzionale di modifica
del Senato. Nel frattempo, mentre i costituzionalisti e gli esperti di sistemi elettorali
continueranno ad offrirci illuminanti interpretazioni e previsioni, possiamo concentrarci su un solo punto, quello forse più delicato
sotto il profilo della rappresentatività e della
pienezza del mandato elettorale. Quello cioè
relativo all’attribuzione del premio di lista
(340 seggi su 630), nel caso una lista conquisti
al primo turno un bottino di voti superiore al
40% del totale o se vinca il ballottaggio fra
le prime due forze classificate.
Un partito, complice anche la frammentazione del quadro politico dovuto alla soglia
minima del 3%, potrebbe teoricamente
assicurarsi il premio di lista anche avendo
ottenuto al primo turno elettorale un consenso relativamente basso. Ipotesi non remota
e temuta ad esempio nella recente tornata
elettorale inglese, ma poi contraddetta dai
fatti, grazie alla prova di forza dei conservatori di Cameron. Ma l’ipotesi è sul campo
ed esorcizzarla non serve. Piuttosto, conviene
ragionare sulle contromisure democratiche,
partendo però dalla consapevolezza che
i nostri legislatori hanno voluto dare una
forte connotazione bipartitica alla riforma
elettorale. E nei sistemi politici bipartitici di
marca anglosassone non fa scandalo il premio
consistente che viene attribuito alla forza
vincente, anche in presenza di una scarsa
partecipazione al voto.
Ma proprio qui sta uno dei punti critici. L’Italia è approdata solo in anni recenti ad un alto
astensionismo, complice la disaffezione verso
un sistema politico delegittimato dalle inchieste giudiziarie e sostanzialmente incapace di
autoriformarsi. Un recupero degli astensionisti in una dimensione fisiologica sarebbe, a
ben pensarci, la soluzione per rendere ancor
più accettabile l’Italicum e il suo premio di
lista. Se infatti gli elettori tornassero numerosi alle urne, aumenterebbe di gran lunga la
reale capacità di rappresentare effettivamente
la base elettorale sia del partito vincente sia
del principale oppositore. Paradossalmente,
il tempo che resta ai principali partiti italiani
rispetto al prossimo appuntamento elettorale nazionale dovrebbe essere impegnato
innanzitutto per recuperare il rapporto con
gli elettori. Perché è del tutto evidente che
maggiore sarà il numero degli elettori, minore
sarà il rischio di veder governare un partito
di NICOLA SALVAGNIN
iamo immersi in una rivoluzione tecnologica: internet sta trasformando
la società e, con essa, l’economia. Il
salto di qualità c’è stato, pochi anni
fa, con il boom degli smartphone, quindi con
la radicale facilità di accesso ad internet; e,
soprattutto, con le applicazioni per telefonia
mobile: le famose app. Non c’è voluto molto,
agli spiriti imprenditoriali di mezzo mondo,
per capirne le potenzialità. Con un’app si
può trovare un automobilista che ti porta
dove chiedi, in tempi più rapidi e a minori
costi dei taxi (Uber); con un’altra app si può
trovare un passaggio automobilistico verso
una meta, condividendo le spese di viaggio
(BlaBlaCar). Un’altra ancora ti permette
di noleggiare un’auto privata aggirando le
società apposite; di trovare appartamenti
e ville (Airbnb). E ancora: si può cenare
a casa di un privato che sa ben armeggiare ai fornelli o che cucinerà qualcosa di
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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con un bassissimo bottino di voti popolari.
E a pensarci bene, questa è la migliore arma
che abbiamo noi semplici cittadini elettori
per rendere efficace l’equilibrio politico determinato dall’Italicum.
Certo, molto dipenderà dalla capacità delle
principali forze in campo, di riconquistare
un rapporto sano e di fiducia con gli elettori.
Purtroppo, e questo va detto con rammarico,
il sistema politico italiano appare ancora
immerso in una faticosa transizione. Se un
competitor, il Partito democratico, in questo
momento è già della partita. Altrettanto non si
può dire degli altri protagonisti. Al momento
i sondaggi danno in vantaggio, nell’attuale campo dell’opposizione, il Movimento
5Stelle. Certo, in tal caso non ci troveremmo
dinanzi ad un bipartitismo di stampo europeo con progressisti e conservatori (oppure
democratici e repubblicani)
in campo. Anche se, con il
progetto del Partito della
Nazione di Matteo Renzi,
sarebbe legittimo un interrogativo: chi potrà dirsi di
destra e chi di sinistra? Staremo a vedere, augurando
ai partiti di riconquistare
la fiducia degli elettori con
programmi convincenti e
rispettosi del dna del corpo
elettorale. Cioè dei suoi
valori e delle sue migliori
tradizioni culturali.
*Direttore Sir
La rivoluzione
delle app
S
L'Azione 16 MAGGIO 2015
particolare; si entra in mercatini internet
dove si può comprare o vendere di tutto
(dalla primogenita Ebay in giù); si possono
acquistare libri (Amazon), elettrodomestici
e tecnologia informatica senza passare dai
negozi e quindi a costi inferiori. Trovare mete
turistiche, accompagnatori, locali in zona,
affittare camere di hotel… Abbiamo citato,
nelle righe precedenti, le aziende internet
ormai famose a livello planetario, che hanno
capitalizzazioni di Borsa più elevate delle
compagnie petrolifere. Parliamoci chiaro: è
uno tsunami inarrestabile, sono idee o imprese che si stanno diffondendo a macchia
d’olio e, soprattutto, con la velocità della luce.
Hanno dalla loro due vantaggi: abbattono i
tempi e le barriere, abbattono i costi. Per il
cittadino-consumatore, una manna.
Il vero problema è che il cittadino-consumatore è pure un lavoratore, nella maggior
parte dei casi. Fa il taxista, il ferroviere,
l’addetto alle vendite, il commesso, l’operaio
metalmeccanico… Insomma, è occupato in
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quell’economia “tradizionale” che ad esempio forgia acciaio, produce auto, le vende, si
occupa dei servizi che la riguardano (noleggio, assicurazioni ecc.). Insomma lavoratori
che stanno perdendo posti e guadagni da
questa rivoluzione che toglie senso al loro
lavoro: perché usare un taxi se Uber me lo
aggira in un amen? Perché usare il treno o
l’aereo se un autostop on line mi costa 20
volte di meno? Perché andare in negozio a
comprare appunto uno smartphone, se un
corriere me lo consegnerà in due giorni a
casa, ad un prezzo ultracompetitivo?
Già, ma come pagheremo queste grandi
occasioni, se non avremo l’occasione di
lavorare e guadagnare?
Una società che passa dalla crescita al tirare
a campare, dunque. Non mancano già ora
le conseguenze clamorose di questa rivoluzione. Se i taxisti di tutto il mondo sono sul
piede di guerra contro chi sta cancellando
il loro lavoro (e il valore non esiguo delle
loro licenze), d’altra parte le Motorizzazioni
americane e tedesche stanno registrando
un incredibile calo delle nuove patenti: ai
ragazzi non interessa più di tanto averla,
dopo che già da tempo s’è perso l’interesse
ad essere proprietari di un’auto, dato che si
può noleggiare ovunque a prezzi irrisori.
Un ben più grande riflesso di questa rivoluzione è la globale contrazione dei salari
nel mondo occidentale. Si lavora per cifre
sempre più basse, in linea con la caduta del
valore di beni e servizi. Un gatto che si morde
la coda, e non si farà realmente male fino
a quando non avremo dilapidato le fortune
accumulate dalle precedenti generazioni.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
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presso Veneto Banca
Un incontro
che cambia
(...) sarebbero diversi. Per questo nel
Vangelo nella liturgia degli ultimi giorni
Gesù annuncia, senza mezzi termini, che
"senza di Lui non possiamo far nulla",
perché è nella relazione costante e continua con qualcuno che c'è che le cose
si fanno, altrimenti — semplicemente e
soltanto — si iniziano. Quante volte la
vita dei singoli o delle nazioni si mostra
come una sequenza continua di desideri
interrotti, di azioni mancate, di decisioni
non compiute. Quante volte all'origine
della fragilità di un matrimonio o di
un'amicizia c'è proprio questa incapacità
di stare, di permanere e di rimanere, nel
rapporto con qualcosa di reale, di vero,
di presente che — proprio perché sempre vivo — continuamente si rinnova,
continuamente cambia, continuamente
si trasforma. Davanti alla miscellanea di
fatti accaduti in questi mesi, come davanti alle questioni dei nostri Stati o della
Chiesa, ci sentiamo confusi e dispersi
non perché la realtà sia più complessa o
diversa che in passato, ma perché manca
questa discepolanza, questo dialogo, che
ci permette di vivere il presente come il
luogo migliore possibile, come il luogo in
cui può riaccadere il miracolo del bene,
del bello e del buono. Tutta la nostra vita
attende un incontro e questo incontro non
avviene attraverso un'idea o una sensazione emotiva: esso certamente genera
emozioni e pensieri, ma inizia, accade,
per un avvenimento sensibile che incrocia tutta l'ampiezza della nostra persona
e ci rende inesorabilmente discepoli. Il
problema, dunque, non è capire di più,
e non è neppure elaborare nuove strategie o assumere decisioni dirompenti: il
problema è esserci quando Lui c'è. Non
è un prospetto di astrazioni, ma davvero
tutto si gioca nello starci quando Cristo
c’è. Il problema è essere presenti in
quello che viviamo, aperti a che le cose
— qualunque cosa — ci feriscano e ci
cambino. Altrimenti passeranno i giorni,
cambieranno le parole, si rinnoveranno
i discorsi, ma noi rimarremo sempre gli
stessi, uomini vecchi che per seguire
quello che hanno capito si ritrovano a non
seguire davvero nessuno. Ad essere soli e
scorbutici davanti alla tempesta che arriva o ad altri pericoli incombenti. Avendo
perfino dimenticato di essere amici di
qualcuno che, fino a prova contraria, ha
camminato pure sulle acque. Perché ci
sentiremo padroni del mondo e capaci di
ogni tipo di impresa, senza questo nuovo
impatto con la realtà che ci induce ad
un’appartenenza filiale piuttosto che ad
un’autonomia ribelle.
Carlo Cammoranesi
Ag. Corso della Repubblica
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lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.
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>INCHIESTA<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
3
I pionieri dell'informazione
Il Vescovo ribadisce
“L
di MARCO ANTONINI
a famiglia non è una parentesi della vita”.
E’ Mons. Giancarlo Vecerrica a lanciare un
messaggio forte in occasione della 49esima
Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si celebra il 17 maggio. "Comunicare la famiglia:
ambiente privilegiato dell’incontro, nella gratuità dell’amore"
in un periodo in cui proprio la famiglia è criticata, messa da
parte e poco valorizzata. Per l’occasione il Vescovo diocesano
difende la famiglia e chiede più impegno da parte dei cattolici.
E’ proprio il nucleo essenziale per la procreazione e per la
vita a dover alzare la voce per farsi sentire in ambito sociale,
politico e culturale. “Dobbiamo considerare la famiglia il vero
soggetto della comunicazione. E’ la base della società perché – spiega mons. Vecerrica – racchiude in sé tutta la realtà
umana educativa e lavorativa dei giovani e del nostro futuro.
La famiglia chiede oggi rispetto e dignità. La Chiesa Cattolica
ha scelto questo tema per rafforzare il messaggio di Cristo.
La famiglia è una ed è fondata sull’unione di uomo e donna.
La società, purtroppo, sta riducendo il valore, il significato
e la realtà di questa istituzione mettendola in relazione con
altri soggetti che non possono essere equiparati alla famiglia.
Tutte le religioni, oltretutto, si sono espresse su questo tema:
la famiglia deve essere valorizzata in ogni ambito e anche
in fretta”. Il presule, impegnato in questi giorni nell’organizzazione del pellegrinaggio Macerata-Loreto, sprona le
famiglie della Diocesi ad uscire allo scoperto. “Fatevi sentire.
il ruolo del settimanale
Per una costruzione di prossimità
Alcuni stralci del messaggio di Papa Francesco
Il tema della famiglia è al centro di
un’approfondita
riflessione ecclesiale e di un processo sinodale che
prevede due Sinodi,
uno straordinario –
appena celebrato – ed
uno ordinario, convocato
per il prossimo ottobre. In
tale contesto, ho ritenuto
opportuno che il tema
della prossima Giornata Mondiale delle
Comunicazioni
Sociali
avesse
come punto
di riferimento
la famiglia. La
famiglia è del resto il primo luogo
dove impariamo a
comunicare. Tornare
a questo momento originario ci può aiutare sia a rendere la
comunicazione più autentica e umana, sia a guardare la famiglia da un nuovo punto di vista. Possiamo lasciarci ispirare
dall’icona evangelica della visita di Maria ad Elisabetta (Lc
1,39-56). «Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria,
il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata
di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra
le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”» (vv. 41-42).
Anzitutto, questo episodio ci mostra la comunicazione come
un dialogo che si intreccia con il linguaggio del corpo. La
prima risposta al saluto di Maria la dà infatti il bambino,
sussultando gioiosamente nel grembo di Elisabetta. Esultare
per la gioia dell’incontro è in un certo senso l’archetipo e il
simbolo di ogni altra comunicazione, che impariamo ancora
prima di venire al mondo. Il grembo che ci ospita è la prima
“scuola” di comunicazione, fatta di ascolto e di contatto corporeo, dove cominciamo a familiarizzare col mondo esterno
in un ambiente protetto e al suono rassicurante del battito
del cuore della mamma. (...) Anche dopo essere venuti al
mondo restiamo in un certo senso in un “grembo”, che è la
famiglia. Un grembo fatto di persone diverse, in relazione:
la famiglia è il «luogo dove si impara a convivere nella differenza» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 66). Differenze di
generi e di generazioni, che comunicano prima di tutto perché
si accolgono a vicenda, perché tra loro esiste un vincolo. E
più largo è il ventaglio di queste relazioni, più sono diverse
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le età, e più ricco è il nostro ambiente di vita. È il legame
che sta a fondamento della parola, che a sua volta rinsalda
il legame. Le parole non le inventiamo: le possiamo usare
perché le abbiamo ricevute. (...) L’esperienza del legame che
ci “precede” fa sì che la famiglia sia anche il contesto in cui si
trasmette quella forma fondamentale di comunicazione che è
la preghiera. Quando la mamma e il papà fanno addormentare
i loro bambini appena nati, molto spesso li affidano a Dio,
perché vegli su di essi; e quando sono un po’ più grandi recitano insieme con loro semplici preghiere, ricordando con
affetto anche altre persone, i nonni, altri parenti, i malati e
i sofferenti, tutti coloro che hanno più bisogno dell’aiuto di
Dio. Così, in famiglia, la maggior parte di noi ha imparato la
dimensione religiosa della comunicazione, che nel cristianesimo è tutta impregnata di amore, l’amore di Dio che si dona a
noi e che noi offriamo agli altri. Nella famiglia è soprattutto la
capacità di abbracciarsi, sostenersi, accompagnarsi, decifrare
gli sguardi e i silenzi, ridere e piangere insieme, tra persone
che non si sono scelte e tuttavia sono così importanti l’una per
l’altra, a farci capire che cosa è veramente la comunicazione
come scoperta e costruzione di prossimità. (...) La famiglia
è più di ogni altro il luogo in cui, vivendo insieme nella
quotidianità, si sperimentano i limiti propri e altrui, i piccoli
e grandi problemi della coesistenza, dell’andare d’accordo.
Non esiste la famiglia perfetta, ma non bisogna avere paura
dell’imperfezione, della fragilità, nemmeno dei conflitti;
bisogna imparare ad affrontarli in maniera costruttiva. Per
questo la famiglia in cui, con i propri limiti e peccati, ci si
vuole bene, diventa una scuola di perdono. (...) La sfida che
oggi ci si presenta è, dunque, reimparare a raccontare, non
semplicemente a produrre e consumare informazione. E’
questa la direzione verso cui ci spingono i potenti e preziosi
mezzi della comunicazione contemporanea. L’informazione
è importante ma non basta, perché troppo spesso semplifica,
contrappone le differenze e le visioni diverse sollecitando a
schierarsi per l’una o l’altra, anziché favorire uno sguardo
d’insieme. Anche la famiglia, in conclusione, non è un oggetto sul quale si comunicano delle opinioni o un terreno sul
quale combattere battaglie ideologiche, ma un ambiente in
cui si impara a comunicare nella prossimità e un soggetto che
comunica, una “comunità comunicante”. Una comunità che
sa accompagnare, festeggiare e fruttificare. In questo senso è
possibile ripristinare uno sguardo capace di riconoscere che
la famiglia continua ad essere una grande risorsa, e non solo
un problema o un’istituzione in crisi. I media tendono a volte
a presentare la famiglia come se fosse un modello astratto
da accettare o rifiutare, da difendere o attaccare, invece che
una realtà concreta da vivere; o come se fosse un’ideologia
di qualcuno contro qualcun altro, invece che il luogo dove
tutti impariamo che cosa significa comunicare nell’amore
ricevuto e donato. Raccontare significa invece comprendere
che le nostre vite sono intrecciate in una trama unitaria, che
le voci sono molteplici e ciascuna è insostituibile (...).
Il mondo ha bisogno della vostra voce. C’è stato, negli anni,
troppo silenzio interessato da parte dell’opinione pubblica e
il silenzio mortificato della famiglia non compresa che non è
una parentesi della vita”. Nella Diocesi di Fabriano-Matelica
proseguono, intanto, gli incontri formativi organizzati dall’equipe di Pastorale Familiare. “Esorto i laici a mettersi in
contatto, attraverso i propri parroci, con i referenti diocesani
per vivere un cammino di riscoperta del senso e del valore
della famiglia. Date suggerimenti – confida il Vescovo – e
le vostre idee per far diventare la famiglia protagonista nella
società”. Poi l’analisi sulla situazione attuale. “C’è troppa
confusione e troppe lotte sulla famiglia che è una, è fondata
sul matrimonio tra uomo e donna ed ha il compito primario
dell’educazione. Nessun’altra agenzia deve scavalcare o
opporsi all’educazione che spetta alla famiglia insieme alla
scuola. Lo Stato non può imporre educazione propria ma
dare strumenti”. Ma la giornata delle comunicazioni sociali
riguarda da vicino anche il settimanale "L’Azione", da più di
cento anni, voce alternativa per il comprensorio, letto, ogni
settimana da più di seimila famiglie. “Dovete essere i pionieri
– spiega Vecerrica ai giornalisti e collaboratori – su queste
tematiche anche se state vivendo un periodo difficile per
colpa dei tagli che il Governo centrale ha fatto nei confronti
del mondo dell’informazione”. Poi rivolgendosi ai laici il Vescovo sprona tutti a sostenere il giornale con forza. “Quando
vado nelle case a trovare i malati, c’è sempre 'L’Azione' sul
tavolo della cucina. E’ segno della forza di quella presenza
settimanale che ti aiuta a vivere e a conoscere la società”.
La famiglia resta
sempre una risorsa
La famiglia non passa mai di moda, non si sostituisce.
Non ci sono palliativi, né strumenti per poterla aggirare. Comunicare la famiglia, dunque, che è l’ambiente
privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore. E’
una fase storica in cui questa istituzione fatica, sia per
i cambiamenti culturali che per la crisi economica che
stiamo attraversando. La contingenza, molto spesso, non
aiuta a far comprendere quanto la famiglia sia un bene.
Diceva Giovanni Paolo II che le relazioni tra i membri
della comunità familiare rispettano e favoriscono in tutti
la dignità personale come unico titolo di valore, diventando accoglienza cordiale, disponibilità disinteressata,
servizio generoso, solidarietà profonda. In questo dialogo
interattivo colpisce ciò che indicano sociologi, educatori
e psicologi: vale a dire ritagliarsi un momento di gioco
con i propri figli quando si torna dal lavoro o prima di
andare a letto, per stabilire quell’abitudine che rimarrà
nel tempo, anche nell’adolescenza. Perché giocando
s’impara: è indispensabile per lo sviluppo del bambino
che costruisce con la fantasia una realtà in cui mettere
in scena le sue emozioni, specie quando può contare
sulla presenza amorevole dei genitori. Comunicare la
famiglia significa tante cose quindi, specie in favore
dei figli, dei più piccoli. La famiglia è una risorsa. E
allora? Rivalutiamola come possiamo. Senza edulcorarla
e senza trascurarla, senza farla apparire un’appendice e
niente di più. Non dimentichiamo le famiglie più difficili,
sfilacciate. Niente è irrecuperabile, perché quel dialogo
all’insegna dell’accoglienza e della disponibilità possa
riprendere da dove si è perduto. Per le parole c’è sempre
spazio. Ancora una volta ha ragione Papa Francesco:
“Non esiste la famiglia perfetta, ma non bisogna avere
paura dell’imperfezione, della fragilità, nemmeno dei
conflitti. Bisogna imparare ad affrontarli in maniera
costruttiva. Per questo la famiglia, in cui con i propri
limiti e peccati ci si vuole bene, diventa una scuola di
perdono”. Il bene individuale guarda sempre oltre un
confine che proprio la famiglia delinea meglio di qualunque altro nucleo.
Alessandro Moscè
13/05/15 10.55
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Tel. 338 3508311.
Anche Fabriano con i bersaglieri
Anche Fabriano era presente. Le fanfare che suonavano all’impazzata, il
tricolore che sventolava sui viali, dalle finestre. E poi loro, i bersaglieri,
con le divise, le camicie color cremisi, i cappelli con le piume. Un fiume
umano ha attraversato Rimini, sabato e domenica 9 e 10 maggio, per la
grande sfilata finale del 63esimo raduno nazionale dei bersaglieri. Ed è
stata davvero una grande festa quella che ha accolto la parata dei militari
per le strade di Rimini, da Castel Sismondo fino al lungomare, dove ad
accogliere i vari gruppi dei bersaglieri erano presenti il sottosegretario
alla Difesa Domenico Rossi, il capo di Stato maggiore dell’Esercito, il
generale Danilo Errico, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e Leoluca
Orlando, primo cittadino di Palermo, città che accoglierà il raduno nel
2016. Oltre 60mila bersaglieri hanno sfilato, tra cui undici fabrianesi
iscritti alla sezione.
40 candeline per Luca Tanti auguri Nadia
Congratulazioni Luca!! Oggi 15 maggio 2015 i tuoi amici non
si sono dimenticati del tuo quarantesimo compleanno! Vogliamo
festeggiare una persona brillante, luminosa, elettrizzante...come te,
e Ti raccomandiamo di "non staccare mai la spina". Ti facciamo i
nostri più sinceri auguri!!
Fiorenzo e Cristina, Stefano e Manuela
Lunedì 11 maggio Nadia Monacelli ha compiuto
60 anni. Tantissimi auguri dal marito Olivo, dai
fi gli Mirco e Daniele, dalla nuora Francesca e la
nipotina Nicole.
Oggi 16 maggio è il grande giorno!
Eccovi entrambi al primo posto sul podio, visto il traguardo d'oro delle
vostre nozze! Eh sì, perchè è grazie all'amore per la famiglia, all'affetto
profondo ed alla tenacia, che a distanza di ben 50 anni, resistete ancora
insieme! Buon anniversario, vi vogliamo bene! I vostri figli e nipoti.
Giampiero Bonafoni
Anna Morganti
15 maggio
Novanta anni? Che traguardo!
Fin qui è arrivato il caro Ubaldo.
Ben portati, complimenti!
Commentano parenti, amici e conoscenti.
Un viso sereno, da pochissime rughe solcato
con un sorriso sempre accennato.
Una mente viva, sempre pronta
e con la grinta di un giovanotto la giornata
si affronta,
poi che dire con a fi anco Nicoletta, moglie
premurosa,
donna squisita
come non può avere dolce la vita?
Oltre novanta, ce ne saranno tanti,
buon compleanno Ubaldo e auguri sinceri
da tutti quanti!
Torna la “Festa della Felicità“ dal
15 al 19 luglio dove da diversi anni
si organizza anche un concorso di
poesia come “Memorial Marcello
Paparelli”. Il concorso è aperto a
tutti e gratuito, le opere devono
essere scritte su foglio A4, le
stesse non saranno restituite, ma
rimarranno in archivio del Circolo
Fenalc Argignano. Un attestato di
partecipazione sarà dato a tutti
coloro che invieranno una poesia
ed un'attenta e competente giuria
dichiarerà le prime tre classificate
04 mercatino.indd 2
Novanta anni per Ubaldo
Ubaldo Laurenzi
La poesia
alla festa
della Felicità
che avranno un premio ulteriore;
ciò verrà assegnato domenica 19
luglio alle ore 21 nell’ambito della
festa ad Argignano. Coloro che
vorranno partecipare dovranno
inviare le loro opere entro il 25
giugno ai seguenti indirizzi: Pietro
Zampetti, via Aldo Moro, 20 Fabriano, redazione L’Azione, Piazza
Giovanni Paolo II, 10, Fabriano o
agli indirizzi email v.mazzoli@
libero.it, gs_argignano@libero.
it. Il tema dell’opera è libero, si
può scrivere anche in dialetto e da
una o più persone, sarebbe bello
ricevere opere da classi scolastiche! Per ulteriori info rivolgersi
a Pietro Zampetti, 0732 626262,
392 1172019.
13/05/15 10.58
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
Appassionato di montagna,
stava effettuando delle escursioni
>CRONACA
A sinistra, Andrea Novelli nella sua
tenda e, qui sotto, il campo base
da cui partire per le arrampicate
Sisma sul tetto del mondo
Il fabrianese Andrea Novelli era in Nepal durante il terremoto
taccuino
di ALESSANDRO MOSCÈ
C’
era anche un fabrianese, in Nepal,
durante il terribile
sisma che secondo le
stime del ministero dell’Interno nepalese ha provocato
più di 8.000 vittime, mentre
i feriti hanno raggiunto quota 14.000 unità. Non esiste
invece alcuna valutazione
per i dispersi, che dovrebbero essere ancora migliaia. Il
nostro concittadino si chiama Andrea Novelli ed è un
dipendente dell’Elica. Un
amante della montagna che
al momento delle scosse di
magnitudo 7.9 del 29 aprile
si trovava tra la pianura e le
alture, vicino a Lukla, nell’ultimo
avamposto raggiungibile con i mezzi prima della montagna. Lukla è
una città nella zona del Khumbu, nel
nordest del Nepal, situata a 2.860
metri di altezza. È molto popolare
tra gli escursionisti e gli arram-
picatori, essendo appunto l’unico
accesso per coloro che vogliono
visitare quella parte dell’Himalaya. Da Lukla si diramano diversi
sentieri che portano alle montagne
tra le più alte del mondo. Riferisce
Andrea Novelli: “Eravamo all’incirca 500, due soli italiani. Oltre
a me un ragazzo di Sigillo, pronti
ad effettuare la scalata di un monte
parallelo all’Everest. Sentivamo il
pavimento muoversi sotto i nostri
piedi, oltre al fragore delle rocce e
delle mura che cedevano. Fortunatamente, nella nostra area, non si
sono registrate vittime. La linea funzionante ci ha consentito di venire
immediatamente a conoscenza del
disastro che si stava registrando a
pochi chilometri di distanza.
Siamo rimasti bloccati per
cinque giorni in una struttura funzionante, dove non
mancavano né cibo, né acqua. Si volava solo con piccoli aerei ed elicotteri, che
però erano tutti precettati
per i soccorsi”. Raggiunta
finalmente la città di Lukla,
Andrea Novelli ha potuto
constatare personalmente
cosa era successo. “Ci siamo messi a disposizione
degli operatori per dare una
mano. Una parte dell’ospedale era
crollata e andava puntellata perché
potesse essere resa funzionante.
Nei campi base e dalla montagna
giungevano notizie circa le numerosissime vittime. Finché siamo
ripartiti con un aereo da spola che
ci ha condotto all’aeroporto per il
ritorno a casa. A Katmandu, capitale del Nepal, siamo stati investiti
da un clima surreale, tra morti e
feriti accampati ovunque. Alcune
costruzioni con muri a secco,
capanne con copertura in legno o
in lamiera, erano completamente
crollate. Interi villaggi spazzati via,
le case sepolte dalle frane”. Nonostante la montagna himalayana
sia situata in una zona altamente
sismica, si è trovata impreparata ad
affrontare una calamità così grave,
ma Andrea Novelli, come centinaia
di altre persone, è stato partecipe di
un prezioso soccorso umanitario.
In quei giorni c’era veramente bisogno di tutti, tra chi scavava a mano
tra freddo e gelo e chi cremava i
corpi per paura delle epidemie.
La mancanza di acqua potabile in
un’area che interessa sei milioni e
mezzo di persone, ha complicato le
dinamiche assistenziali e gli aiuti
umanitari per beni di soccorso che
nel frattempo stavano giungendo ai
servizi doganali.
"In vino veritas", l'arte della degustazione:
oltre mille presenze durante l'evento
“In Vino Veritas”, nel chiostro della chiesa di San Venanzo (foto), ha avuto
un ottimo riscontro di pubblico. Più di 1.200 i visitatori hanno affollato lo
spazio dedicato alla degustazione di vini e prodotti alimentari di qualità.
L’iniziativa è stata organizzata da Giuliano Trippetta, gestore dell’Hotel Le
Muse. Il chiostro di San Venanzio si è rivelato un luogo particolarmente
adatto per ospitare gli stand di produttori provenienti dalla nostra città,
dalle Marche e dal resto d’Italia. “Le prelibate merci esposte hanno attratto
attenti osservatori della rassegna, cultori delle nostre eccellenze, rodati
conoscitori di questo genere di incontri, ma anche tanti cittadini che si sono
potuti confrontare in laboratori del gusto e lezioni di enogastronomia, tutto
all’insegna della qualità”. Produzioni biologiche, pasta, olive, formaggi
pecorini e caprini, mieli, marmellate, olio extravergine di oliva, legumi,
cereali, frutti e leccornie di ogni genere, unite a tante degustazioni, hanno
fatto scoprire un Paese nascosto. Molto partecipati anche i laboratori d’arte
con persone che si sono avvicinate ed hanno voluto apprendere le tecniche
insegnate dai vari maestri. “Sono soddisfatto del risultato di questa ulteriore
iniziativa che ormai è entrata nel cuore della gente. Mi è piaciuta anche
la kermesse sull’acquerello tenutasi gli stessi giorni, che ha avuto molto
successo. Fabriano sta rinascendo”, riferisce Giuliano Trippetta.
a.m.
05 fabriano.indd 2
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 16 e domenica 17 maggio
SILVESTRINI
Via Brodolini 24
Tel. 0732 252056
DISTRIBUTORI
Domenica 17 maggio
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 17 maggio
La Rovere Via Ramelli
Edicola del Piano P.zza Partigiani
Edicola della Pisana P.le Matteotti
Salimbeni Via d. Riganelli
News snc Stazione
Belardinelli Via Martiri della Libertà
Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo
Piermartiri Via Serraloggia
Tabaccheria Edic. Boni via Dante
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it
Agenzia Janus viaggi
Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
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>FABRIANO<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
Quell'Appennino che unisce
Il 19 giugno inizia la seconda edizione del Festival "Lo spirito e la terra"
di GIGLIOLA MARINELLI
U
n importante progetto
con l’ambizioso obiettivo
di trasformare Fabriano
in capitale ideale di un
Appennino che unisce e riconnette,
esaltando le potenzialità turistiche e
di accoglienza del nostro territorio.
Abbiamo incontrato Sergio Mustica, ideatore ed organizzatore del
Festival “Lo spirito e la terra” per
qualche anticipazione.
Sergio, il prossimo 19 giugno
prenderà il via la seconda edizione
del Festival “Lo spirito e la terra”:
quali saranno i temi ispiratori di
quest’anno per un programma
così articolato e ricco di manifestazioni ed eventi?
"Il tema centrale rimane quello della
ricerca e della riproposizione del genius loci cioè dell'anima della città
e del territorio, lo Spirito nel senso
della storia e delle esperienze degli
uomini e le donne che lo hanno vissuto e lo vivono, la Terra nel senso
della valorizzazione della natura
della particolarità ed unicità della
nostra Terra che abbiamo definito:
confine del cielo".
Considerato il successo della scorsa
edizione, possiamo
fare una previsione
riguardo le presente
turistiche a Fabriano per la durata del
Festival?
"Già l'anno scorso abbiamo avuto presenze
di turisti, quest'anno
contiamo di implementarle, naturalmente dobbiamo pensare
che un Festival per
entrare nelle programmazioni turistiche ha bisogno di anni di
esperienza e noi siamo soltanto al
secondo anno, ma credo di poter
dire che siamo sulla buona strada".
Da profondo conoscitore della città di Fabriano e del suo territorio,
sia dal punto di vista storico–culturale che delle sue eccellenze
eno-gastronomiche, ritieni che
le attuali strutture ricettive e di
accoglienza siano preparate ad
affrontare questo importante
numero di presenze in città che
possono sicuramente mettere in
luce la nostra vocazione turistica?
Centro storico ridotto
ad un gabinetto...
E’ ormai da molto tempo che il centro storico, specie durante il
week end, viene trasformato in una specie di bagno a cielo aperto,
tra schiamazzi e atti di indisciplina nel mancato rispetto delle regole
elementari di convivenza civile. Il fine settimana, nell’area che comprende in particolare via Balbo e piazza Giovanni Paolo II, ma anche
Corso della Repubblica, tra escrementi, vomito e sporcizia davanti
alle sedi di edifici di culto o di abitazioni private, la situazione è diventata insostenibile. Il venerdì, il sabato e la domenica molti giovani
evidentemente assai maleducati e che non hanno a cuore il patrimonio
architettonico e culturale cittadino, danno sfogo ad atti intollerabili
ai quali si rende necessario porre rimedio al più presto. Si è parlato
spesso dell’installazione di telecamere, di maggiore sorveglianza
da parte delle forze dell’ordine ecc., ma finora il quadro è sembrato
addirittura peggiorare di settimana in settimana. Sono moltissime le
segnalazioni che arrivano anche al nostro giornale, come le proteste
specie di chi abita in questa zona, che evidenzia lo stesso baccano
notturno che toglie il sonno a chi il giorno dopo è chiamato a fare il
suo dovere nel posto di lavoro.
L'ingresso alla nostra redazione trasformato in bagno a cielo aperto...
06 fabriano.indd 2
"Credo che la Mostra 'Da Giotto a
Gentile' abbia costituito una grande
esperienza e la dimostrazione concreta ed inequivocabile del nostro
potenziale, ma dobbiamo ancora
impegnarci molto sia sul versante
delle produzioni agricole che su
quello dell'accoglienza, soprattutto,
e questo è uno dei principali obiettivi dello Spirito e la Terra, dobbiamo creare le condizioni affinchè i
fabrianesi per primi apprezzino e
godano delle bellezze della nostra
terra".
Hai sempre definito Fabriano
come “capitale ideale del mi-
crocosmo appenninico”: quanto sono
importanti iniziative
come “Lo spirito e la
terra “per esaltarne
le particolarità e le
tipicità?
“Quando all'alba più
di trecento persone
hanno ascoltato il concerto e poi in molti
siamo partiti da San
Silvestro verso Grottafucile, dove dopo secoli abbiamo riportato
un momento di meditazione con la
musica medievale, devo confessarti
di aver pensato che veramente potremmo essere una capitale ideale
di un Appennino che unisce e riconnette con se stessi turisti viandanti e
viaggiatori non solo nei luoghi, ma
nella loro interiorità”.
La crisi economica ed occupazionale sta mortificando e penalizzando pesantemente il nostro
territorio: questo importante
cammino per il corpo e la mente
proposto dal Festival potrebbe
essere un buon punto di partenza
per continuare a credere nelle
potenzialità del nostro comprensorio?
“Naturalmente credo di sì, il fatto
che quest'anno partecipano all'organizzazione oltre ottanta, sì hai
capito bene, ottanta tra associazioni
e professionalità individuali costituisce un buon punto di partenza
soprattutto perchè il Festival ha
l'obbiettivo di connettere, creare
sinergie, sviluppare quel gioco di
squadra così raro a Fabriano, per
questo abbiamo cambiato le date per
collocarci immediatamente dopo il
Palio con cui stiamo attivamente
collaborando per sviluppare una
promozione parallela. Ma naturalmente dobbiamo anche ricordare
che ci sono altre esperienze che
dimostrano questa capacità attrattiva basti pensare (limitandoci agli
eventi di questo mese) allo straordinario successo dell'acquarello e di
yoga nomade che hanno riempito
con iniziative di grande spessore
la città di turisti. Fabriano ed il suo
comprensorio, cuore dell'Appennino, possono creare una proposta
turistica capace di dare risposte in
termini occupazionali e di valore a
tutti i livelli per il territorio”.
Medico di famiglia: petizioni raccolte
contro l'abolizione di questa figura
“Tempi duri per i pazienti
dei medici di famiglia”.
Affermazione equiparabile
ad uno slogan reiterato
dai dottori di “Base” di
Fabriano e zone limitrofe,
nel corso di un'assemblea
tenuta in piazza Garibaldi
(foto) sotto l’egida della
Fimmg, acronimo di Federazione Italiana Medici di
Medicina Generale. Preoccupanti le argomentazioni
fornite, peraltro riassunte
in una petizione contro l’abolizione di questa figura,
da inviare a Renzi, Presidente del
Consiglio dei Ministri e a Beatrice
Lorenzin, ministro della Salute ed
ai presidenti di Regioni e Provincie
Autonome presso Conferenza delle
Regioni. “In molte regioni italiane”
hanno subito evidenziato “si sta
procedendo a sradicare il medico di
famiglia dal suo ambulatorio e dal
suo posto naturale nelle famiglie dei
cittadini-pazienti per trapiantarlo
dentro le mura dei distretti sanitari
e naturalmente anche dentro il
controllo che il potere del distretto
avrebbe sul lavoro – e ancora - le sue
decisioni, le sue prescrizioni e più
in generale tutte scelte del medico
di famiglia oggi ancora libere poi
non lo saranno più. Il professionista perderebbe la possibilità di
continuare a stare a fianco al suo
paziente e il paziente perderebbe il
diritto di scelta del medico nonchè
l’attuale beneficio di avere chi nel
mare magnum sanitario sceglie
sempre il meglio per lui – e qui è
arrivato l’altra colpo di spada – ciò,
senza considerare quante collaboratrici di studio medico perderanno
il lavoro dall’oggi al domani (circa
16.000 ndr) e quanti di pazienti
non avrebbero più neanche questo
essenziale, anzi fondamentale punto
di riferimento.
Molte regioni – hanno spiegato
ancora - visto il danno già fatto
stanno ora facendo marcia indietro.
Noi nelle Marche stiamo ancora
resistendo cercando di prevenire tale
danno con informative
come quella odierna e
anche con lo sciopero
del 19 maggio, ecco
perché chiediamo la
presa di coscienza,
solidarietà e partecipazione di tutti gli utenti
di questo indispensabile presidio fondamentale. Del resto da
molti mesi le Regioni
impediscono che sia
avviata la riorganizzazione della Medicina
Generale e che si creino le condizioni organizzative del
lavoro indispensabili per migliorare
l’assistenza che ogni giorno i 60.000
medici di Medicina Generale italiani
assicurano direttamente nei luoghi
dove vivono i cittadini".
Daniele Gattucci
13/05/15 11.00
L'Azione 16 MAGGIO 2015
di ADOLFO MACCARI
A
vevo risposto con entusiasmo all’invito della
professoressa Gioia a
scrivere un articolo sul
metodo educativo scout: ma poi,
accingendomi alla stesura, ho cominciato a pensare alla difficoltà
derivante dal fatto di rivolgermi a
lettori che ignorano totalmente il
mondo in cui mi sono impegnato
per tanti anni o ne hanno solo notizie superficiali!
Lo Scoutismo si rivolge a ragazzi
dai 7-8 anni fino ai 20-21, articolandosi in tre fasce di età (o "branche"): da 7-8 a 11 anni i bambini e
le bambine vivono nel "branco" o
nel "cerchio" come lupetti o coccinelle; dagli 11-12 ai 16 anni ragazzi
e ragazze sono nel "reparto" come
esploratori e guide; dai 16-17 ai 2021 i giovani, uomini e donne, sono
nel "clan" come rovers e scolte. La
proposta scout, pur identica per tutti
i ragazzi del mondo, può essere
vissuta nei diversi contesti culturali
e religiosi: i suoi principi ispiratori
universali, sono sintetizzati nella
Promessa, nella Legge scout e nel
Motto. Seguendo l’invito di BadenPowell noi scout, di ogni età, ci
impegniamo a “lasciare il mondo
un po’ migliore di come l’abbiamo
trovato“.
La Promessa, infatti, recita:
"Con l'aiuto di Dio prometto sul
mio onore di fare del mio meglio:
- per compiere il mio dovere
verso Dio e verso il mio paese;
- per aiutare gli altri in ogni circostanza;
- per osservare la Legge scout".
Con questa Promessa, pronunciata
a circa 12 anni il ragazzo non solo
"entra a far parte della grande famiglia degli Scouts", ma si impegna
di fronte a Dio ed al mondo, forte
della fiducia che sente riposta in
lui e della libertà con cui aderisce a
questo ideale, per giocare un ruolo
responsabile nella vita. Il ragazzo
mette in gioco il suo onore, sapendo
che lungo questa strada impegnativa l'importante non sarà mai l'essere
arrivato, quanto fare del proprio
meglio. Un impegno senza termine,
"se piace a Dio per sempre", "semel
scout, semper scout".
La Legge è un breve decalogo di
atteggiamenti interiori e di valori
morali che danno una direzione al
ragazzo, proposti in chiave positiva
>SPECIALE SCUOLA<
Educare con
un metodo:
lo scoutismo
Il concetto
di progressione
personale
in una sola parola sintetizza il positivo atteggiamento verso la vita
e gli altri.
- "Eccomi" e "Del nostro meglio"
per le coccinelle ed i lupetti;
- "Estote Parati (siate pronti)" per
gli esploratori e le guide;
- "Servire" per i rovers e le scolte.
A Fabriano sono attivi due gruppi
scout: il “Fabriano 1”, fondato nel
1948 presso il Collegio Gentile
dei Fratelli di N.S. della Misericordia ed il “Fabriano 2”, nato 5
anni dopo presso il Convento dei
Frati minori di S. Caterina. La
responsabilità educativa è affidata
in ogni Gruppo Scout alla Comunità Capi: la formula della diarchia
prevede, in ogni branca, un capo
di sesso maschile ed uno di sesso
femminile, al fine di garantire una
proposta educativa equilibrata. La
Comunità Capi assicura la fedeltà al
Patto Associativo ed elabora il Progetto Educativo triennale, partendo
dall’analisi della realtà territoriale,
delle potenzialità e delle problematiche del gruppo, delle tematiche
emergenti e formulando ipotesi di
orientamenti, priorità, indirizzi che
possano informare le attività delle
- abilità manuale;
-servizio del prossimo.
FORMAZIONE
DEL CARATTERE:
- Relazione positiva con se stessi.
- Capacità di fare scelte.
- Scoprire chi si può e vuole essere.
- Prendersi delle responsabilità.
- Scoprire la propria vocazione.
- Capacità di virtù umane: lealtà,
coraggio, fiducia, rispetto dei diritti,
autodisciplina, ottimismo, elevazione del pensiero, elevazione dei
sentimenti.
SALUTE E FORZA FISICA:
- Accettazione del proprio corpo.
- Sane abitudini di vita.
- Capacità di affrontare la fatica ed
il sacrificio.
- Capacità di esprimersi.
- Vivere serenamente e con amore
la propria sessualità.
- Sobrietà.
ABILITA’ MANUALE:
per accentuarne la percorribilità:
"La Guida e lo Scout:
1. pongono il loro onore nel meritare fiducia;
2. sono leali;
3. si rendono utili e aiutano gli
altri;
4. sono amici di tutti e fratelli di
ogni altra Guida e Scout;
5. sono cortesi;
6. amano e rispettano la natura;
7. sanno obbedire;
8. sorridono e cantano anche nelle
difficoltà;
9. sono laboriosi ed economi;
10. sono puri di pensieri, parole e
azioni".
Il Motto, diverso a seconda dell'età,
07 fabriano.indd 2
singole branche. Il Progetto Educativo è presentato ad ogni nuovo
capo che entra in Comunità capi,
illustrato alle famiglie dei ragazzi e
periodicamente ridiscusso secondo
le necessità. Viene concretizzato nei
programmi di unità con gli strumenti specifici di ciascuna branca.
I capi cercano di utilizzare in modo
corretto il metodo scout così come
pensato da Baden-Powell e reso
attuale dall’esperienza di coloro
che, dopo il fondatore, lo hanno
applicato. In modo particolare
vengono sempre tenuti presente i
quattro punti fondamentali:
- formazione del carattere;
- salute e forza fisica;
- Relazione creativa con le cose.
- Pazienza.
- Saper fare.
- Progettualità pratica.
– Sviluppo del buon gusto.
– Uso intelligente delle mani.
– Autonomia concreta a realizzare
– Accettazione fatica e fallimento.
SERVIZIO DEL PROSSIMO:
- Solidarietà.
- Gratuità.
- Amore per gli altri.
- Cura del bene comune.
- Accoglienza delle diversità.
- Mettere a disposizione le proprie
energie e capacità.
- Partecipazione.
Altra caratteristica fondamentale
del metodo è il concetto di “Progressione Personale” (P.P.):
è un processo pedagogico che con-
sente di curare lo sviluppo graduale
e globale della persona, mediante
l’impegno ad identificare e realizzare le proprie potenzialità. Il ragazzo
avrà la possibilità di realizzare la sua
P.P. cogliendo le occasioni offerte
dall’attività scout, vissute insieme
alla comunità di appartenenza, nello
spirito di gioco, di avventura, e di
servizio tipico di ognuna delle tre
branche. Per spirito di gioco, spirito
di avventura e spirito di servizio si
intende quel particolare clima, stile,
atteggiamento, che diviene struttura connettiva di tutto il processo
educativo. Lo scouting in Agesci è
inteso come quel sistema di giochi
e di attività, incentrato “sull’opera
e le qualità dell’uomo dei boschi”
(Baden-Powell, Suggerimenti per
l’educatore scout).
Esso risulta caratterizzato sia dal
rapporto diretto con l’ambiente naturale sia dalla capacità di osservare
la realtà e di dedurne comportamenti utili per la propria esistenza. Lo
scouting, dunque, vissuto nel gioco
dell’ambiente fantastico, nell’avventura della vita di squadriglia,
nelle esperienze di servizio vissute
nella comunità R/S, costituisce
l’ambiente educativo entro il quale
è possibile provocare e riconoscere
la crescita della persona.
In tale ambiente si sviluppa quella
particolare relazione educativa, che
genera l’atteggiamento auto-educa-
7
tivo, e prende vita quel linguaggio
che avvicina l’adulto - “fratello
maggiore” - al ragazzo. Affinché
tutto questo possa realizzarsi, il
meccanismo della P.P. deve risultare semplice e concreto in modo
tale che i ragazzi possano costruire
realmente da sé la propria crescita
e, con l’aiuto del Capo, viverla
semplicemente come una parte del
grande gioco dello Scautismo.
La P.P. è unitaria, in quanto punto
di riferimento dell’intero percorso è
la Partenza che si caratterizza come
momento della scelta a compimento dell’iter educativo proposto
dall’Associazione.
Finalità della P.P. è dunque educare
uomini e donne che scelgono di
giocare la propria vita secondo i
valori proposti dallo scautismo, di
indirizzare la loro volontà e tutte
le loro capacità verso quello che
hanno compreso essere la verità,
il bene e il bello, di annunciare e
testimoniare il Vangelo, di voler
essere membri vivi della Chiesa,
di voler attuare un proprio impegno
di servizio. Il cammino scout è una
opportunità per divenire persone
capaci di discernere e orientare le
proprie scelte, di autodeterminarsi,
di vivere con un progetto, di essere “buoni cittadini”. L’uomo e la
donna della Partenza sono dunque
coloro che scelgono di continuare a
camminare per tutta la vita, con l’aiuto di Dio, seguendo orientamenti
assunti in modo consapevole; questi
indicano una direzione, definiscono
uno stile di vita da realizzare attraverso scelte concrete, senza le quali
gli orientamenti rimangono opzioni
generiche.
La partenza si riconosce in chi ha
fatto proprio lo “stile” enunciato nei
valori della Promessa e della
Legge scout. Queste scelte
vocazionali di fondo
saranno vissute all’interno delle singole
branche, attraverso gli strumenti
tipici di ognuna,
testimoniando
così una tensione presente in
tutti gli stadi di
vita del ragazzo.
Tali scelte saranno
proposte attraverso una progressione
(dalla buona azione al
servizio, dalle specialità
alla competenza…) che aiuterà il ragazzo a comprenderle ed
a tradurle nei piccoli e grandi gesti
della realtà quotidiana. Spero di
aver fornito elementi di comprensione dello scoutismo: il complesso di idee, valori, metodologie,
strumenti, è veramente enorme,
costituito da un’intera biblioteca
di pubblicazioni, da esperienze,
testimonianze, studi, attività, elaborazioni…
Chiaramente, restiamo disponibili
a chiunque desideri una delucidazione, un confronto, un approfondimento. I risultati della nostra scelta
educativa: noi capi seminiamo, senza distinzione tra i terreni che ci è
dato coltivare, senza la certezza del
raccolto, ponendo tutto nella mani
di Dio, che saprà come utilizzare
al meglio questi “servi inutili”,
valorizzando il nostro impegno,
ogni nostro sforzo ed ogni minuto
del nostro tempo speso per rispondere alla missione cui ci sentiamo
chiamati. Tante gratificazioni, ogni
volta che incontriamo ragazzi,
spesso anagraficamente non più
“ragazzi”, che anche a distanza
di decenni ricordano con gioia le
avventure, le fatiche, le giornate
di pioggia e quelle piene di sole, le
notti in tenda, le amicizie, le serate
intorno al fuoco vissute nel grande
gioco dello scoutismo, esperienze
che hanno segnato in modo significativo le loro scelte di vita.
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8
>FABRIANO<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
Aido, la scelta del donare
La cerimonia di consegna dei premi ha coinvolto tanti studenti
di DANIELE GATTUCCI
quanto la scelta di donare
sia consapevole quanto
più possibile”. Dal suo
canto, infine, il presidente
provinciale Ciarimboli ha
sottolineato che “iniziative
come queste ci consentono
di promuovere la nostra
associazione nei termini
e nei contorni più esatti e
farla conoscere ovunque.
S
abato 9 maggio presso la
sala Ubaldi di Fabriano,
si è tenuta la cerimonia
di consegna dei premi del
Concorso "Donare: una scelta di
equilibrio" rivolto a tutti gli studenti delle classi Quarte e Quinte
degli Istituti di Istruzione Superiore
dei Comuni di Fabriano e Sassoferrato. Ad aggiudicarsi il primo
premio per la sezione “Articolo
di Giornale” la 3° C dell’Istituto
Agrario “Vivarelli” con la professoressa Alessia Modesti; per la
sezione “Grafica” invece, il podio
più alto è spettato alla 5° A del Liceo Artistico, con la professoressa
Patrizia Befera. Premi individuali,
invece, sono stati assegnati a Alice
Uffizialetti, Mauro Esposito e Paulina Okia Agnieszka dell’Istituto
Morea; Angella Fierro dell’Itis e
Sara Bartocci, Pietro Pellegrini e
Gessica Hima del Liceo Artistico.
Studenti, insegnanti (tra questi
ultimi vanno citati anche Luisa
Bizzarri del "Morea", Marco Galli
dell’Itis e Anna Giordani del Liceo Artistico), autorità e i vertici
dell’Aido hanno dunque animato
una manifestazione aperta da
Luana Vescovi, referente Aido per
i Comuni di Fabriano, Genga, Sassoferrato, Cerreto d’Esi e Serra San
Quirico, che in veste di moderatrice
ha lasciato la parola a Roberto
Ciarimboli, presidente provinciale
Aido e Consigliere Nazionale,
agli assessori ai Servizi Sociali e
Pubblica Istruzione del Comune di
Fabriano, Giorgio Saitta e Barbara
Pallucca, a Giacomo Becchetti, testimonial Aido Fabriano e Provincia di Ancona, a Marco Ottaviani
per la Fondazione Carifac.
Terminata la fase introduttiva, è
iniziato il convegno a tema con le
relazioni “Donazioni in Italia” del
dr. Renzo Ceccacci, Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione di
Fabriano; “Donazioni a Fabriano”
del dr. Pietro Torresan e della dr.ssa
Franca Sprega, Banca degli Occhi
di Fabriano; “Cultura del Dono”
della dr.ssa Maria Paola Corinaldesi, Unità Operativa di Medicina
Trasfusionale di Fabriano.
Infine la presentazione dei lavori da
parte dei ragazzi e le premiazioni.
“Davvero un bel successo, che ha
coronato gli sforzi organizzativi
del gruppo Aido di Fabriano che
ha bandito il concorso. Buona
riuscita – ha commentato la Vescovi - dovuta alla sensibilità dei
dirigenti scolastici (il professor
Antonello Gaspari è stato inserito
in Giuria) che hanno aderito all’iniziativa e all’impegno dei ragazzi
del Liceo Artistico “Mannucci”,
l’Iis “Morea”, Ita ”Vivarelli” e
Itis “Merloni-Miliani”. I giovani,
incoraggiati e guidati dai professori
Befera, Bizzarri, Galli, Giordano
e Modesti hanno prodotto dei
lavori (articolo di giornale, elaborato grafico) veramente interessanti
esaminati da una commissione
preposta ad individuare i vincitori.
Come gruppo, Aido di Fabriano
– ha concluso - ringraziamo tutti
coloro che hanno partecipato al
concorso perché crediamo che
informare è importantissimo in
Diffondere le nostre finalità – ha
insistito - i nostri compiti istituzionali e associativi rendono migliore
la vita di chi è in lista di attesa
per un trapianto. Ognuno di noi
può farlo, in ogni momento. Chi
si iscrive all’Aido lo fa in totale
libertà, consapevole che la scelta
fatta potrà fare la differenza nella
vita degli altri. Siamo tanti, ma
non abbastanza e purtroppo le liste
di attesa sono sempre più lunghe
e troppe sono le opposizioni alla
donazione. Il nostro agire, i nostri
interventi, le nostre attività sono e
dovranno essere sempre più rivolte
ai giovani, i quali spesso passano
dalla diffidenza iniziale verso un
argomento molto lontano dai loro
pensieri, alla curiosità verso la
nostra associazione e a ciò che facciamo da oltre 40 anni. Puntare sui
giovani, per quello che potranno
dare all’associazione e alla società,
è la scelta giusta. Nel 2014, nella
provincia di Ancona, ci sono state
222 nuovi iscritti e di questi, 128
sono nella fascia di età tra i 18 e i
30 anni. Promuovere e diffondere
l’Aido tra i giovani ha portato a
risultati che sono andati oltre ogni
previsione. La diversificazione delle forme di comunicazione come
l’utilizzo di Facebook, Twitter,
sito internet dell’Aido Nazionale,
newsletter, oltre la parte cartacea,
ci ha permesso e ci permetterà di
raggiungere rapidamente molte più
persone per uno scambio d’idee,
opinioni, informazioni, per la promozione e lo sviluppo della nostra
realtà associativa. Dobbiamo ricordarci che dietro ogni donazione
e trapianto vi è una realtà fatta
anche di dolore, attesa, speranza,
gioia, consapevolezza, organizzazione, professionalità. Il Centro
Regionale Trapianti di Ancona in
quasi 10 anni ha raggiunto livelli
di eccellenza in Italia per numeri
e qualità dei trapianti grazie all'organizzazione sanitaria, all’attività
degli operatori coinvolti e alle associazioni del dono che supportano
e collaborano attivamente. Dobbiamo avere la consapevolezza che
possiamo essere da esempio per
gli altri per la scelta di civiltà, di
rispetto e di amore per la vita che
abbiamo fatto”.
Spreco cibo: grido dalla Grotta
Un coro unanime contro lo spreco
alimentare si è levato dall’Abisso
Ancona, nel cuore vivo delle Grotte
di Frasassi. Un grido lanciato lo
scorso venerdì, quando l’appello
contro lo spreco alimentare è partito dagli oltre 500 studenti delle
scuole primarie della Provincia di
Ancona, Macerata e Fermo. Un
serpentone di bambini, accorsi
per assistere alla premiazione
del concorso “La rivincita degli
avanzi – scuole e famiglie contro
lo spreco”. Un concorso promosso
dal progetto “Oro della Terra a
Tavola”, il percorso di educazione
alimentare e ambientale di Legambiente e l’azienda Oro della Terra
giunto alla quarta edizione. Dopo
un anno di lavoro in classe con gli
animatori di Legambiente e gli insegnanti sui temi ambientali, sono
stati proclamati i vincitori dei lavori
più belli che hanno raccontato ed
avanzato proposte per abbattere lo
spreco degli alimenti a partire dalle
abitudini domestiche.
Tre le classi vincitrici che si sono
distinte per aver centrato il tema
dello spreco alimentare e aver
realizzato i lavori più fantasiosi ed
estrosi. Per la Provincia di Ancona
ad aggiudicarsi il titolo di classe
contro lo spreco è la V° A della
scuola "Brillarelli" di Sassoferrato
con la seguente motivazione: “Lavoro completo sia nel merito che
nel metodo. Il cibo, oltre a nutrire,
assume un valore etico e culturale.
Quello che avanza si ricicla, si con-
divide e si dona. Coinvolgimento
della famiglia e della comunità: la
classe ha richiamato l’attenzione
del consiglio comunale per sensibilizzare sul riutilizzo degli avanzi
nelle mense”. Per la Provincia di
Macerata brilla la classe IV° della
primaria "Medi" di Macerata per
questo motivo: “Con “Noi no, noi
non sprechiamo”… Il gioco assume
un valore educativo: sconfiggere
lo spreco. Giocare a questo originale gioco dell’oca è un modo
efficace per coinvolgere tutta la
famiglia nel recupero degli avanzi.
“Perché insieme si costruisce un
mondo migliore”. Per la Provincia
di Fermo vince la classe IV° della
scuola "Cavour" di Fermo con “la
filastrocca illustrata con i disegni
Due giornate con i giochi di ruolo
Un fine settimana intenso quello organizzato dalla Lokendil all’interno del Centro di Aggregazione Giovanile,
per due giornate dedicate ai giochi di ruolo. La Lokendil, associazione attiva nella promozione del gioco di
ruolo e di simulazione, presenta in collaborazione con gruppi di giocatori provenienti da tutta Italia Indiecon,
convention di giochi di ruolo indipendenti, che si è svolta appunto tra il 9 e 10 maggio, presso il Cag. Il mondo
del gioco di ruolo "indie" propone giochi dalle regole essenziali, basati sull'interpretazione e sull'approfondimento
psicologico: Indiecon è un evento completamente autogestito dagli utenti, che saranno liberi di organizzare
eventi e partecipare alle dimostrazioni.
Rispetto al gioco di ruolo tradizionale, che risente molto dell'influenza dei giochi da tavolo e dei wargames, il
gioco di ruolo "indie" si caratterizza per regole semplici e un approccio più psicologico e introspettivo, particolarmente apprezzato d a chi ami l'introspezione e la ricerca, e adatto anche per simulazioni di tipo pedagogico.
Oltre 10 giochi di ruolo presentati per un'iniziativa diversa, ma non per questo meno interessante rispetto alle
storiche attività proposta dall’associazione fabrianese. L'evento ha permesso di allargare l'offerta di attività
dell'associazione, che quest'anno a settembre festeggerà i 25 anni di FabCon, la sua storica convention associativa dedicata al gioco di ruolo e di simulazione.
realizzati dai bambini che ha
toccato tutti i temi e gli alimenti
dello spreco alimentare. Notevole
l’impegno da parte dei piccoli studenti, dimostrato dalla semplicità
e purezza del lavoro realizzato. Al
termine della cerimonia all’interno
dell’Abisso Ancona, tutti i bambini
sono stati accompagnati dalle guide alla scoperta delle bellezze delle
Grotte di Frasassi. Bocche aperte
ed occhi spalancati nell’ammirare
le bellezze di una delle più amate
di tutta Italia. Gli elaborati migliori
saranno esposti ad Expo il 5, 6 e 7
giugno in occasione di Festambiente Expo 2015 che si terrà all’interno
della Cascina Triulza, il padiglione
della società civile.
Saverio Spadavecchia
s.s.
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Costituzione in gioco
con gare di lettura
di DANIELE GATTUCCI
T
erza edizione per il progetto didattico cittadino
fabrianese che educa i
giovani alla cittadinanza,
alla cultura della legalità, al senso
dello Stato e alla conoscenza delle
sue istituzioni. Grazie all’accordo
di rete che ha riunito la Scuola di
Giurisprudenza dell’Università di
Camerino, il Liceo Classico “Francesco Stelluti” e gli Istituti Comprensivi “F. Imondi Romagnoli” e
“A. Moro”, a Fabriano si consolida
l’esperienza di un laboratorio didattico a dimensione
cittadina, nel quale si
incontrano competenze e finalità di tutti i
sistemi formativi italiani, dall’università,
alle scuole secondarie
del primo e secondo
grado. Il valore del
progetto è stato riconosciuto dal Miur,
che l’ha selezionato
per la partecipazione al concorso
nazionale “Dalle aule di scuola
alle aule parlamentari. Lezioni
di Costituzione”. Il 29 maggio si
svolgerà nell’aula del Senato della
Repubblica la cerimonia di proclamazione dei vincitori del concorso,
alla quale parteciperà anche una
delegazione della rete di Fabriano,
che presenterà la piattaforma digitale su cui le classi degli istituti
scolastici coinvolti hanno registrato
gli elaborati didattici dedicati al
tema delle libertà costituzionali.
Le attività didattiche del progetto
si concluderanno con l’evento più
Allegrini per le regionali
Ci scusiamo con i lettori per non aver
indicato, la scorsa settimana, un altro
candidato fabrianese nelle liste per le
regionali con Forza Italia. Di tratta
di Adele Allegrini. “Sono donna,
mamma, cristiana, imprenditrice.
Ho lavorato come maestra d’asilo,
assistente domiciliare nelle
case di Fabriano, nei carceri
marchigiani portando corsi
di formazione e lavoro”.
Adele Allegrini si interessa
soprattutto di fondi d’investimento per finanziare
nuove idee e start up in ambito
sociale ed etico religioso.
atteso da studenti e docenti, ovvero
la gara finale di lettura della Costituzione, condotta da Paolo Notari,
con due squadre che si sfideranno
rispondendo alle domande sulla
Carta Costituzionale, estratte da un
software predisposto dalla Scuola
di Giurisprudenza di Camerino,
in collaborazione con la società
“American Media Kompass”.
La gara si svolgerà sabato 16
maggio, ore 9, all’Oratorio della
Carità di Fabriano. La squadra
vincitrice svolgerà il 5 giugno una
visita didattica a Roma, al Palazzo
della Consulta, sede della Corte Costituzionale.
Il progetto è stato
patrocinato da Comune di Fabriano,
Regione Marche,
Assemblea Legislativa delle Marche,
e finanziato dalla
Fondazione della
Cassa di Risparmio
di Fabriano e Cupramontana.
Conferenza stampa di presentazione di Stefano Santini, candidato consigliere regionale del Pd Marche,
in vista delle elezioni del 31 maggio, tenuta nella
sede del Pd di Fabriano. Progettualità e innovazione,
la proposta di Stefano Santini per le Marche di domani L’intangibile al servizio
della concretezza. L’ingegno
marchigiano al servizio di
progetti che migliorino la
qualità della vita. È questo
il biglietto da visita con cui
Stefano Santini, candidato
fabrianese a consigliere regionale del Pd Marche, si presenta
alle elezioni. Un messaggio
chiaro quello del suo programma, sintetizzato nello slogan
“MarcheIngegno - laboriosità, generosità, ospitalità”. “Digitalizzazione infrastrutturale e sostenibilità
ambientale” i due cavalli di battaglia di Santini che
ha scelto di riassumere in una sola parola questa sua
prima prova elettorale: Marchingegno. Ossia ricerca
di progetti di lungo respiro e di sicura efficacia per la
città e il territorio, costruiti con la massima condivisione di settori omogenei della società e soprattutto
delle persone, che devono essere punto di riferimento
della sua azione. “Il filo conduttore della mia proposta
è la progettualità – ha spiegato Santini –, intesa come
contenitore di qualsiasi questione. Progettualità che,
attraverso l’iter analisi-sviluppo-soluzioni, porti ad
adottare un approccio sistematico, non occasionale, a
C'è la Meloni
a presentare
i candidati
Fdi e Lega si presentano
anche a Fabriano per
sostenere il candidato
Governatore Francesco
Acquaroli. Lunedì 11
maggio, alla presenza
di Giorgia Meloni, del
coordinatore regionale
Carlo Ciccioli, della
candidata locale Orietta
Ferretti (nella foto) e
di Acquaroli stesso, un
numeroso pubblico ha
ascoltato le istanze del
centro-destra marchigiano che si batte per essere
alternativo alla sinistra
in una regione che è
motore dell’economia
italiana. “Le Marche
sono una regione simbolo dell’economia reale,
delle nostre eccellenze,
del prodotto manifatturiero, vittima a volte
di concorrenza sleale.
Ecco, noi vorremmo
occuparci di questi temi. La tutela della piccola e media impresa, la
lotta alla vessazione che lo Stato italiano fa nei confronti delle famiglie
e degli imprenditori, è diventata intollerabile e va combattuta”, ha affermato la leder nazionale di Fdi. “Penso al tema di uno Stato che fa la
lotta all’evasione fiscale nei confronti dei cittadini italiani e finge di non
vedere le imprese cinesi che aprono e chiudono senza dare un euro allo
Stato con degli amministratori delegati impossibili da trovare. Tutti i temi
che ci interessano, sono i temi che interessano ai cittadini per rilanciare
una regione abbandonata”, ha aggiunto Meloni. Il candidato Francesco
Acquaroli ha puntualizzato: “Le Marche hanno bisogno di uno scossone per uscire dalla crisi e dal torpore che stanno vivendo. Il declino va
fermato puntando su lavoro, difesa dell’identità territoriale e ambiente.
Federica Crescia
Sono questi i punti principali del programma elettorale”.
Note e sollievo per l'Alzhmeier
Un momento importante per condividere insieme le difficoltà legate
al morbo di Alzheimer, in un clima
di serenità e di gioia. “Note e Sollievo”, l’evento a scopo benefico
organizzato dall’Asp – Azienda
Servizi alla Persona di Fabriano in
collaborazione con Attivamente,
Alma servizi per anziani e Cuore
Salus, venerdì 8 maggio nella chiesa di Santa Caterina, è stato tutto
questo è molto di più. Il concerto
del Coro della Cattedrale di San
Venanzio, sulle note di “Amore e
Pace” ha aperto la serata, insieme
alle esibizioni dei giovanissimi
musicisti Federico Colini, Fran-
Santini: progettualità ed innovazione
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9
>FABRIANO<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
tutte le problematiche che interessano la nostra regione. Progettare, infatti, significa sistematizzare, creare
futuro. Non voglio immaginare un’azione politica con
risultati temporanei, ma che produca riscontri reali e
duraturi nella società. Il mio programma – ha proseguito Santini – è in linea con
la proposta di rinnovamento
avanzata dal nostro candidato
presidente, Luca Ceriscioli.
Un programma che mette al
centro il cittadino, che invita le persone a riflessioni e
conoscenza condivise. Io voglio rappresentare una figura
ponte: non voglio centralità
amministrativa o politica, il
mio desiderio è dare centralità
ai contenuti, conclamati o sconosciuti”. “Ringrazio
Stefano – ha detto Giancarlo Sagramola – per la scelta
di candidarsi. Questo non è uno dei momenti migliori
per la politica, i partiti stanno vivendo una crisi di
leadership, di autorevolezza, di etica. Dobbiamo
valorizzare più il progetto che il contrasto, abbiamo
bisogno di un rinnovamento che parta dalla buona
pratica amministrativa e dalla vicinanza alle persone”.
“Quella di Stefano – ha detto il segretario democratico Michele Crocetti – è una candidatura giovane,
anagraficamente e politicamente, condivisa da tutto il
territorio fabrianese e della zona montana e nata dal
bisogno di ricambio generazionale e di competenza”.
cesca Baldari, Niccolò Oteri di
Bartolomeo ed Eleonora Liuba
Gubinelli. Inoltre, l’appuntamento ha ufficializzato la nuova sede
del Caffè Alzheimer di Fabriano,
che, dal mese di aprile, tiene i suoi
incontri di formazione dedicati ai familiari dei malati presso la Struttura
Polifunzionale “Vittorio Emanuele
II”, come sottolineato dall’architetto
Giampaolo Ballelli e da Cinzia Cimarra, presidente di Attivamente.
La serata si è conclusa poi con un
momento conviviale all’interno
della suggestiva cornice del giardino della Struttura. Prossimo evento
speciale con il Caffè Alzheimer è
fissato per venerdì 15 maggio alle
ore 18.30 sempre presso
la sede “Vittorio Emanuele II” con il concerto
del Cantamaggio. Non
mancherà, inoltre, un
momento di riflessione
e di approfondimento
dedicato alla realtà del
Caffè Alzheimer che per
proseguire la sua importante attività ha bisogno
dell’attenzione di tutti.
Per chi desidera sostenere le iniziative del
Caffè può farlo donando
liberamente un contributo (IBAN IT6G0 501
802600000000169640
Banca Popolare Etica intestato all’Associazione
Attivamente Onlus)
Elisabetta Monti
d.g.
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10
>FABRIANO<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
L'emergenza Mediterraneo
Si parla di integrazione e di Ue assente a scuola con Cècile Kyenge
di SAVERIO SPADAVECCHIA
“S
ono molto felice
di trovarmi qua a
Fabriano insieme a
tutti questi ragazzi
per parlare di integrazione, e per
ricordare che abbiamo bisogno di
buoni maestri e punti di riferimento
solidi. Amo parlare con voi perché
sono questi i momenti delle scelte
importanti per la vita, ecco perché
dobbiamo esservi vicini in quelle
scelte che saranno parte integrante
dell’età adulta. Nessuno deve rimanere solo ed il vostro cammino
deve essere accompagnato anche
dal nostro esempio di impegno e
passione”. Ha esordito così Kashetu Cécile Kyenge rivolgendosi agli
studenti presenti all’Oratorio della
Carità, chiamati a rappresentare
una piccola parte di quello che sarà
il futuro della città della carta. Una
posizione condivisa dal dirigente
scolastico dell’Iis Merloni-Miliani
(che ha organizzato l’evento a
tempo di record nonostante i numerosissimi impegni dell’ex Ministro)
Giancarlo Marcelli, che ha voluto
porre l’accento sul ruolo di “collante sociale” svolto da tutti gli istituti
fabrianesi in particolare ed italiani
in generale. Dopo i brevi saluti
delle comunità sikh, musulmana
ed ortodossa, la parola è passata
all’Eurodeputata non prima di un
breve saluto della professoressa
Ada Gianfreda. Una testimonianza
di chi ha vissuto in prima persona
l’integrazione da vicino, parlando
con passione alle centinaia di
Il blog di Gattucci,
portale d'oltre confine
Continua ad espandersi sempre
più il portale web del giornalista
fabrianese Daniele Gattucci, che
ha raggiunto, da gennaio scorso,
quando ha aperto questa pagina
d’informazione quotidiana il milione e mezzo di visualizzazioni
provenienti da 100 Stati nel mondo
nei 4 Continenti e coprendo tutte
le regioni italiane con una media
giornaliera di 3.000-3.500 visualizzazioni e picchi di 6.500-6.900
contatti quotidiani. I suoi siti di
informazione riguardano la Regione
Marche, la Provincia di Ancona e il
territorio montano con particolare
Rete globale di eventi
con lo Scratch Day
Sabato 16 maggio, dalle 16 alle 19, presso la Biblioteca Multimediale “Sassi” di Fabriano si festeggerà lo Scratch Day 2015, una rete
globale di eventi per celebrare Scratch.
Scratch è uno strumento, una piattaforma di apprendimento, una
comunità, che permette di avvicinarsi alla programmazione in modo
divertente e creativo. Inizieremo con la gara di robotica “TakingBall”
con i Lego Mindstorms NXT tra le squadre dell’Istituto Tecnico
Merloni. Giovani e meno giovani potranno sperimentare Scratch e
insieme, finiremo con una Jam Session suonando Makey Makey e
SynergicNoise con DJ D3CK. L’iniziativa si terrà presso il Maker
Space della Biblioteca Multimediale “Sassi” di Fabriano, uno spazio
creato per offrire un'opportunità intergenerazionale di interazione e
condivisione di vecchie e nuove tecnologie, vecchi e nuovi media,
vecchie e nuove esperienze, dove le persone possono incontrarsi,
collaborare, innovare, creare.
A MODO MIO
a cura di Luciano Gambucci
ed europeo per una integrazione
efficace. Non sono mancate infatti
alcune frecciate contro chi continua
a vedere nell’Unione Europea la
sola ed unica “assente”, perché la
questione “Mediterraneo” è anche
un problema dei paesi d’origine
dei migranti e dei paesi di transito.
attenzione su Fabriano. Utilizza
la pagina Facebook personale, che
riporta in automatico i post del Blog
“Il Borghigiano”, gestito da Andrea
Poeta da giugno 2011, che pubblica
flash di notizie, dalla cronaca allo
sport, dallo spettacolo all’intrattenimento, dagli appuntamenti quotidiani della Regione, aggiornate
in tempo reale e provenienti dalle
migliori testate giornalistiche online
e dagli uffici stampa, racchiudendo
in un solo blog tutte le principali
news del territorio, con la possibilità
di accedere ai siti giornalistici fonti
delle notizie, con un click sui titoli
delle news, peraltro tutte queste
informazioni, in contemporanea
afferiscono su Twitter. In Europa, il
portale web ha raggiunto più di 216
città in più di 35 Stati. In America, il
portale web ha raggiunto 53 città in
più di 42 Stati: gli Stati Uniti in 28
stati, tra cui città come New York,
Los Angeles e S. Francisco. Ha
raggiunto l’Asia in più di 48 città
e 26 paesi, in Africa il portale web
ha raggiunto paesi come Sud Africa,
Marocco, Mozambico, Egitto ed altri. In Oceania, 4 città e 2 Stati come
l’Australia e la Nuova Zelanda.
Oltre ai numerosi amici su Facebo-
ok, Daniele Gattucci promuove la
sua pagina Facebook per chiunque
voglia tenersi aggiornato sulle news
locali, “https://www.facebook.com/
daniele.gattucci”, i suoi due portali
di informazione: “ Il Borghigiano” www.borgofabriano.altervista.org e
“Il Fabrianese” - www.ilfabrianese.
altervista.org, e il suo contatto Twitter “DanieleGattucci”, invitando a
spedire ogni comunicato da inserire
nelle testate online alla sua email:
[email protected], in file
word e foto in formato jpg, o contattandolo al mobile: 3294076653.
BREVI DA FABRIANO
~ L’ANIMALE PRODUCEVA GAS
Cancelli, 2 maggio ore 16. Un abitante del luogo chiama i VdF perché
sente odore di gas. I “guardiani del fuoco” partono, ma a metà strada
l’uomo li richiama dicendo che ha scoperto che il gas non fuoriusciva
da elettrodomestici o tubi, ma da... un animale morto ed i VdF girano
il loro veicolo rosso e ritornano in caserma.
~ CANNA FUMARIA DI AMIANTO
Via Bachelet, giorni fa. Viene segnalato all’amministrazione comunale
che presso il “Centro Ambiente” c’è una vecchia canna fumaria
abbandonata. Ma quel condotto dei fumi è fatto anche con amianto
che è un rifiuto pericoloso, e non lo si può abbandonare.
~ LE API “VISITANO” LE SCUOLE
Fabriano 6 maggio. In via don Petruio e presso le finestre della Scuola
di Infanzia ci sono molte api. I VdF accorrono, le attività didattiche
vengono sospese, ma in poco tempo mettono in sicurezza la zona
cosicché, tranquillizzato il personale scolastico, la scuola riprende
le attività.
Ma anche in via Cavour, presso il Liceo Scientifico, ci sono in giro
molte api, quindi i VdF, dopo l’opera di risanamento nella scuola dei
Fioriere e cicche di sigarette
Me lo aveva fatto notare un amico. “Che Fabriano sia in ribasso
(non aveva usato la parola ”crisi”) lo si vede da tanti aspetti. Ti
accorgi subito che l’attenzione
per la città pubblica, il suo
arredo, i marciapiedi, le strade
è molto scarsa. C’è tanto ed urgente bisogno di manutenzione.
Arrivando in stazione, ad esempio, noti subito i marciapiedi mal tenuti, fi oriere che da anni non hanno più fi ori
ma cicche di sigarette, vetrine lato binari tra loro diverse.
Poi, magari c’è un bell’atrio con biglietteria aperta che
da tante parti non c’è grazie al Dlf, un bar ben tenuto e
riccamente frequentato, una edicola fornita. Guarda caso,
tutti privati. Ma il piazzale esterno non è dei migliori con
buche e pozzanghere. Per non parlare del lato sinistro,
quello verso l’ex scalo ferroviario con il pavimento ed il
marciapiede tutti dissestati”. Parole sante, purtroppo vere.
Io il treno lo uso abbastanza e frequento con continuità la
zona. Sulla scia di queste considerazioni ho fatto maggiore
10 fabriano.indd 2
ragazzi delle scuole superiori fabrianesi. La Kyenge ha raccontato
ai ragazzi presenti la sua personale
vicenda di integrazione, raccontando la difficoltà nel riuscire a coltivare il sogno di una vita dedicata
alla medicina resa difficile dalle
lungaggini burocratiche. Nel breve
intervento la Kyenge ha cercato di
raccontare quali siano le procedure
ed il ruolo svolto dall’Unione Europea nei processi di accoglienza.
Un ruolo certamente propedeutico
quell’Unione, primo tassello di un
processo lungo e complicato, così
come complicata è la struttura
burocratica. Centrale rimane la
presenza e la forza della scuola
moderna secondo la neo responsabile europea per l’emergenza nel
Mediterraneo, baluardo italiano
attenzione e, soprattutto, ho fatto confronti con stazioni di
importanza analoga sia in direzione Ancona che Roma. L’amico mi aveva detto “Fabriano è la peggiore”.
Verissimo, soprattutto, diciamo, la “zona binari”. La pavimentazione è di tipo arlecchino, con asfalti diversi, evidenti
tracce di lavori fatti e risistemati in modi diversi, come un
vestito rattoppato. E le fioriere senza…fiori ma tante cicche?
Meglio non parlarne!
Anzi, raccontiamo una situazione vissuta qualche giorno fa.
All’indomani della manifestazione “Fabriano Acquerello”
con molte altre persone aspettavo il treno delle ore 8,40. A
quell’ora si incrociano un “freccia bianca che va a Roma ed
un regionale che va ad Ancona. Seduta su una panca che è
sorretta da due fioriere laterali strapiene di cicche di sigarette, c’era una signora che parlava inglese e che aspettava il
“freccia bianca” per la capitale. Con lei c’erano altre persone
tutte con voluminose valigie e cartelline in plastica in cui si
conservano i fogli di carta per disegnare.
Mi sono detto: “cosa staranno pensando? Il bilancio dei
giorni trascorsi nella “città della carta” – e lo loro la carta
Fabriano la conoscono bene – verrà fortemente limitato dalla
Elisa Pallotta
bimbi, intervengono anche qui e dopo mezz’ora di lavoro le api non
ci sono più.
~ BRONTOLONE
Via Martiri della Libertà. Nella rotatoria situata vicino all’Ufficio Postale,
via Sassi non ha strisce pedonali nelle vicinanze dell’incrocio, come
anche la strada presso la MZ ed i pedoni devono attraversare la strada
in contemporanea dei veicoli creando, se non incidenti, malumore
ed alterchi tra chi va a piedi e chi conduce veicoli.
~ DENUNCIATO PER ATTI OSCENI…
Collepaganello, 4 maggio ore 15. Un 44enne originario di Foggia e
residente a Fabriano, viene denunciato dalla Polizia per atti osceni
in luogo pubblico, perché si masturbava davanti ad una 40enne del
luogo, la quale chiamava la Polizia Così, poco dopo l’uomo veniva
inseguito e bloccato dagli agenti e denunciato.
~ PRINCIPIO D’INCENDIO DOVE FANNO LE COLLE
Via Buozzi, 8 maggio, pomeriggio. Principio d’incendio in un macchinario della Roser, azienda che produce colle e solventi, e i VdF
accorsi lo spegnevano. Illeso l’operaio addetto alla macchina; gravi
danni al macchinario
nostra sciatteria una volta appannaggio del sud (ma che
oggi registra in tante località del mezzogiorno standard
di attenzione al pubblico pari al nord), per cui il giudizio
sarà da “pollice verso”?
Il tema è vasto ed appassionante e varrà la pena ritornarci
più volte. Ma, a questo punto, un banale suggerimento mi
viene spontaneo per cui ripeto un esempio che uso spesso
in simile circostanze. “Se indossi un bel vestito, magari
pagato anche a caro prezzo, ma un maligno schizzo di
pomodoro mentre sei al ristorante, o uno sbruffetto di caffè
al bar ti lasciano quella piccola macchia che tutti vedono,
chi ti incrocia noterà il bel vestito di buona sartoria o la
macchia? La risposta è troppo ovvia: tutti noteranno la
tua scarsa attenzione per cui la cosa migliore da fare è…
togliersi il vestito.
Ergo: buttiamo quelle orribili fi oriere e costringiamo le
Ferrovie dello Stato a sistemare la stazione ferroviaria con
nuove pavimentazioni, pensiline più lunghe, porte-vetrine
diverse, qualche posto per sedersi in più, ecc. La stazione è
una delle porte di accesso ad una città e di quella città dà
subito una immagine. Per chi arriva ma anche per chi parte.
A proposito: stazioni a noi vicine come Foligno, Jesi,
Chiaravalle hanno tutte un altro look. A Falconara stanno
facendo…lavori!
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
>FABRIANO<
11
Battere lo chef è difficile...
L'esperienza di Roberta e Danilo in tv a "La prova del Cuoco"
di ROBERTA STAZI
E
ccoci qui a raccontare una
“gita fuori porta” un po’
speciale: alla trasmissione
“La prova del Cuoco”,
come concorrente, insieme a mio
marito Danilo, per la sfida “Chi
batterà lo Chef”.
Come mi è saltata in mente l’idea
e come ho fatto? Beh, non sono
abituata a stare troppo ferma, per
lavoro ho sempre girato tanto, ma
con la nascita del mio bimbo ho
rallentato le trasferte. Ma la voglia
di novità ce l’ho avuta sempre,
così, lo scorso maggio di un anno
fa, ho chiamato la trasmissione
della Clerici e lasciato i miei dati ai
centralini automatici della Rai. Mi
hanno chiamata verso agosto, e già
questo secondo me era un successo,
per un provino con la produzione
(Endemol) e mi dissero che potevo
portare qualcuno, così ho coinvolto la mia dolce metà. Ai provini,
che consistono nel raccontarti e
rispondere a delle domande davanti
ad una telecamera, ti dicono che
11 fabriano.indd 2
saranno loro a scegliere chi
chiamare e per cosa. C’eravamo già divertiti, e questo
bastava. Ma due settimane
fa è arrivata una telefonata a sorpresa: io e Danilo dovevamo presentarci
mercoledì 6 maggio per la
sfida in diretta allo chef.
La prima domanda che ci
siamo fatti è stata: e che
ricetta portiamo? In realtà,
il concorrente manda delle
proposte, poi è la redazione
a scegliere. E così è stato:
tra i diversi piatti proposti,
hanno scelto la piadina
sfogliata, che avevamo
abbinato a qualcosa che potesse
essere particolare. Da qui l’idea del
pollo con radicchio, miele barricato
di Giorgio Poeta, mandorle tostate
e salsa guacomole servita a parte:
un mix insolito, che con la piadina
stava bene! La piadina sfogliata è
una ricetta che ho sempre fatto, fin
da piccola, ma posso assicurare che
ridurre i dosaggi e stare nei tempi
(15 minuti) per fare tutto non è
semplice! Neanche per Danilo, che
si sarebbe occupato di tutto il resto.
Comunque, eccoci qua: arriviamo
negli studi di via Nomentana della
Rai. Sbirciando qua e là, abbiamo
visto lo studio di registrazione de
“L’Eredità”, e di “Super Quark”,
con Piero Angela che era in fase
di preparazione!
Quando si arriva negli studi, ti
senti coccolato, perché si prendono
tutti cura di te: truccatrici,
parrucchiere, e la redazione. Ma fino alle 11 era
tutto tranquillo… anche
troppo! Dalle 11 in poi,
si vive la fase della prediretta e la produzione ti
porta in studio dove, senza
fare nessuna prova e senza ovviamente conoscere
l’ingrediente a sorpresa,
prepari il materiale che ti
servirà (pentole, piatto per
impiattare, ciotole, coltelli
e accessori). E’ tutto super
veloce: “Non dite la ricetta
finché il giudice non si è
allontanato”, “Qui c’è il
sale, qui l’olio”, “Guardate il timer
che vi darà il tempo rimasto”… e
mille altre informazioni. Poi un’altra persona della redazione ti dice
cosa potrebbe chiedere Antonella
Clerici rispetto alla scheda con
le info personali che inviammo,
di non restare in silenzio e di non
rispondere con un “sì” o un “no”
alle domande ma motivarle. Ma in
tutto questo, niente di preparato!
Emozionati? Sì, ovviamente! La
Clerici è arrivata dietro le quinte,
dove eravamo anche noi insieme
allo chef che avremmo “sfidato”, al
giudice e ai microfonisti: una prima
conoscenza, qualche chiacchiera,
poi comincia la diretta ed eccoci
pronti in postazione. La cosa più
difficile? Gestire l’emozione, insieme alla preparazione della ricetta e
al rispondere alle domande! E Anna
Moroni che chiedeva mille cose!
Non siamo riusciti a battere lo chef,
anche se il giudice sembrava aver
apprezzato anche la nostra ricetta:
non ci speravamo, se non un pizzico, perché uno chef è uno chef e
noi andavamo soprattutto per divertirci! E così è stato: un’esperienza
che rifarei, e rifaremmo, ora anche
con più calma e meno emotività. E
poi, sono arrivate delle bellissime
gratificazioni: ci hanno chiesto la
ricetta della piadina sia in studio
che fuori, e aver potuto parlare
della nostra famiglia e della nostra
città, Fabriano, portando i nostri
prodotti e parlando del prossimo
Palio a giugno.
13/05/15 11.19
12
>EVENTI<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
Il ritorno del cavaliere
Fidapa:
si parla di
Il Centro Edimar porta in scena la commedia di Tesei maternità
I
l teatro nelle poleis
greche era il simbolo,
l'essenza della comunità.
Era l'espressione reale
di riconoscersi in un humus
comune, la tradizione mitologica dell'Ellade. Il teatro è
aggregazione, è scoperta di
se', degli altri, di sè con gli
altri. È il prototipo dei rapporti sociali, è la possibilità
per scavare nell'Io proprio
perché, sul palco, si è Altro.
È questa matrice educativa alla base
dell'universo scenico, che ha sfidato
noi, trenta ragazzi che di teatro capivano ben poco, a metterci alla prova. Ed è così che un pomeriggio di
inverno, seduti davanti a un tavolo
enorme, ci siamo detti: 'Perché no?
Perché non una recita?'. In amicizia
si intende. È così che è nato "Pare
che un cavajere...". Che poi non
è proprio nato, è semplicemente
rinato. Perché il nostro regista,
Teseo Tesei (in ogni grande avventura ci vuole una grande guida), ci
ha riproposto una sua riuscitissima
rappresentazione, messa in scena
molti anni fa durante un Palio di
San Giovanni Battista. È una com-
media dialettale, la storia di
una Fabriano medioevale, di
un villaggio in fermento, dal
cancelliere al barbitonsore,
dalla balia alla perpetua, per
l’arrivo di un fantomatico
quanto misterioso cavaliere.
Un cavaliere che pare che
arriverà proprio in questo
borgo sperduto tra le montagne. “Niente può avere
effetto più destabilizzante di
una notizia non certa, perché
ognuno la completa a modo suo, secondo i suoi desideri”, spiega Teseo
Tesei. Ognuno di noi ha un sogno,
un desiderio grande del cuore, ma
chi riesce a prenderlo sul serio?
Chi riesce a scommettere se stesso,
tutto se stesso, per realizzarlo? In
fondo è il dramma della vita, la
grande domanda di ogni uomo: per
cos’è che vale la pena intimamente
vivere? “Di che è mancanza questa
mancanza, cuore, che a un tratto ne
sei pieno?”. Abbiamo voluto, con
questa rappresentazione, provare a
capire qualcosa in più di noi, mai
soli e sempre dentro un’amicizia
che ci accompagna ogni giorno.
Sono passati più di cinque mesi da
quel pomeriggio d’inverno intorno a
un tavolo enorme con quella strana
proposta del tutto nuova, e dopo
cinque mesi siamo lieti di invitarvi
tutti sabato 16 maggio alle ore
21.15 al Teatrino della Misericordia! Con la speranza che l’entusiasmo, la dedizione e il cuore che
abbiamo messo nella realizzazione
di tutto ciò, possa spingere anche
voi a cercare “un cavajere…”.
Gruppo animatori
parrocchia di San Nicolò
Birra e salumi
a Borgo Tufico
Nelle parole del cardinal Ravasi
un elogio per la Fondazione Guelfo
Venerdì 22 maggio presso In Pompa Magna a
Borgo Tufico (davanti allo stabilimento Ariston)
una serata all'insegna della birra e della salumeria artigianale fabrianese dal titotlo “Schiuma e
maiale”. A partire dalle 18 musica con dj Poldo,
mentre dalle 19 si potranno degustare le birre
artigianali di Millecento e Bach, e le specialità
della Salumeria Mariani. Alle 22 musica dal vivo
da “Il ladro, il giullare e il folle”, divertentissima acoustic rock band che non ha bisogno di
presentazioni considerato che sono sulla scena
ormai da anni riscuotendo grande successo. Una
formazione storica che nasce dal connubio dei
leader Leonardo Landi (Jello) dei “The Fottutissimi”, Francesco Veroli dei “Kite” e Valerio
(Lillo) Trivisonno, percussionista di diversi
gruppi musicali. Il trio interpreta i grandi classici
del rock dagli anni Cinquanta in chiave acustica
lasciando intatta l’energia di fondo che questi
brani esprimono. Una vera e propria carrellata di
canzoni che hanno fatto la storia della musica: da
Elvis a Van Morrison, a Blondie, con un occhio
particolare rivolto all’elettro wave anni Ottanta.
Un messaggio di grande compiacimento e ammirazione verso la nuova Fondazione Museo Guelfo,
il cui debutto ufficiale è fissato per sabato 16 maggio alle ore 11 nella Cattedrale di San Venanzio,
è arrivato proprio in questi giorni dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Il Cardinale, nella lettera indirizzata alla Presidente dell’Istituzione culturale,
la Prof.ssa Marisa Bianchini, ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza e non solo, in quanto nel
suo messaggio mostra chiaramente di conoscere molto bene l’artista Guelfo, le sue opere e tutto
il suo percorso artistico e culturale. E sarà decisamente un evento da non perdere quello di sabato
16 maggio in Cattedrale, quando la nuova Fondazione si presenterà ufficialmente alla città con un
incontro di alto profilo artistico – culturale, durante il quale verrà inoltre presentata e offerta al
pubblico la nuova pubblicazione “L’Arte di Guelfo in Cattedrale. Omaggio a San Giovanni Paolo
II” (Claudio Ciabochi Editore). Dopo il saluto delle autorità civili e religiose, tra cui il sindaco di
Fabriano Giancarlo Sagramola e il Vescovo della Diocesi Fabriano – Matelica Mons. Don Giancarlo
Vecerrica, il Priore del Monastero di San Silvestro Abate Don Lorenzo Sena aprirà l’incontro con
l’intervento: “La luce, aspetti teologici e spirituali”. Il Sottosegretario del Pontificio Consiglio per
gli O.S Padre Augusto Chendi M.I relazionerà su “L’arte, simbolo ed espressione del dono”, mentre
gli studenti del Liceo Artistico “Mannucci” di Fabriano chiuderanno con la “Preghiera degli artisti”.
Alle ore 12, a conclusione dell’evento, nel Chiostro della Cattedrale, verrà donata ai presenti la nuova
pubblicazione “L’Arte di Guelfo in Cattedrale. Omaggio a San Giovanni Paolo II” a cui seguirà
un aperitivo augurale. La Fondazione Museo Guelfo è riconosciuta giuridicamente dalla Regione
Marche e si avvale del sostegno di numerosi partner tra cui la Fondazione Carifac, il Comune di
Fabriano, il Comune di Sassoferrato, il Comune di Matelica, Francesca Merloni direttore artistico di
Poiesis, il Museo Diocesano di Fabriano-Matelica, l’Università Popolare di Fabriano, il Monastero
di San Silvestro Abate, lo Studio Storico L’Orologio di Roma, il Centro Studi Marche di Roma.
Paesologia: a spasso
con il poeta Arminio
Sabato 16 maggio è in programma una passeggiata paesologica con Franco
Arminio, poeta e paesologo, nelle Marche interne.
Appuntamento alle ore 10.30 alla chiesetta di Falcioni di Genga lungo la
vecchia strada Clementina.
Attraverseremo le frazioni di Falcioni, Pontechiaradovo e Palombare.
Conversazione paesologica con Franco Arminio e pranzo all'ex cava
dismessa della Gola della Rossa. Rientro a Falcioni entro le 16.30. Note
organizzative: incontro libero aperto a tutti; percorso di circa 4 km pianeggiante tra andata e ritorno.
L’incontro è promosso dall’Associazione "Amici dell'archivio di Stato di
Ancona" e Teatro del Bagatto - Percorsi Creativi.
"La paesologia - dice Franco Erminio - è una scienza arresa, non è una
scienza facile. Scrivo a oltranza di luoghi che perdono abitanti e di abitanti
che hanno perso i loro luoghi. È un invito ad abbandonare le sicurezze
dell’uomo attuale, a scendere in basso, ad avvicinarsi alla terra, al mondo
per come è e per come potrebbe essere nostro malgrado. È un atto di ascolto riverente, è inginocchiarsi davanti all'altare del vento e dell’aria, della
luce, delle pietre. La paesologia è prendere i propri occhi e modificarli, è
svelare la bellezza di ciò che gli altri ci fanno credere brutto, insignificante.
Un punto di vista che parte dall’interno, dai nostri organi, dai nostri sensi
e che ci lega a ciò che vive, che sta nel mondo. Non è più il tempo del
delirio per l’umanità, non è più il tempo per le smanie capricciose dell'Io.
Bisogna uscire, andar fuori, imparare a usare il corpo come un’astronave,
apprendere da tutto ciò che è piccolo, inerme, silenzioso, vinto. Pregare
per la sua salvezza, che è poi anche la nostra. Una piccola apocalisse
silenziosa è in corso sotto i nostri occhi. Possiamo fingere di non vederla,
o possiamo chinarci e prestare nuova attenzione, donarle lo sguardo, darle
una voce. I paesi non sono un problema, sono una possibile soluzione".
12 eventi.indd 2
La Federazione italiana donne arti professioni e affari (Fidapa), è un movimento di
opinione che si pone lo scopo di proporre
la visione dal punto di vista femminile in
tutti gli aspetti della vita sociale e politica.
Questo anno ricorre l’anniversario degli
85 anni dalla fondazione dell’organismo
internazionale. In questi anni le battaglie
femminili sono molto cambiate e sono
state costellate da tante vittorie, ma
anche da nuove sfide che continuano a
porsi. Uno degli aspetti che la sezione
di Fabriano ha proposto quest’anno è la
figura della donna nelle sue sfaccettature. Abbiamo iniziato l’anno associativo
con un incontro nel monastero delle
suore cappuccine, partendo proprio
dalle prime figure femminili che la storia
vuole contrapposte: Eva e Maria. Siamo
poi passate attraverso la donna vista dai
musicisti e dagli autori di testi teatrali,
proponendo una riflessione recitata e
cantata in collaborazione con il Coro
dei Giovani Fabrianesi e l’associazione
culturale Talia, in occasione delle celebrazioni per l’8 marzo. Ora è il momento
di ragionare insieme sulla maternità. Per
una donna è sicuramente un momento
fondamentale e bellissimo, ma nel
momento in cui la natura ci dicesse no,
cosa si è disposte a fare per diventare
madri? Dove ci si può spingere? La
nuova normativa italiana propone anche
soluzioni estreme come la fecondazione
eterologa. Per capire insieme gli aspetti
legali, psicologici e tecnici ci aiuteranno
dei relatori d’eccezione: Chiara Biondi,
avvocato; Simona Lupini, psicologa e
Antonio Massimo Cotuli, ginecologo.
Moderatrice sarà la presidente della
sezione Fidapa di Fabriano Roberta
Cristalli. Aspettiamo tutti coloro che
volessero come noi conoscere e capire.
L’appuntamento è per le ore 16 di sabato
16 maggio alla sala Parca dell’ospedale
Profili, ingresso libero.
Incontro...
sulle piante
Il Gruppo Micologico Naturalistico
Fabrianese, presso la propria sede sita
in Via Mamiani n. 43, stesso ingresso
del locale gruppo Avis, si ritroverà tutti
i lunedì sera del mese di maggio alle ore
21 per discutere sul raccolto di fine settimana con esperti micologi allo scopo
di conoscere nuove specie di funghi e
condividere quest'interesse tra amici.
In particolare, lunedì 18 maggio alle
ore 21, l'esperto botanico dott. Carlo
Vitali, ci parlerà di "piante e arbusti"
con speciale attenzione alle esistenti
simbiosi col regno fungino. Tutti sono
invitati a portare esemplari di funghi e
partecipare a detti incontri, in special
modo, quanti sono già possessori di
tesserino per la raccolta.
Informazioni: David Monno 3932351701, Sandro Morettini 3483985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook.
La Guerra
nei canti
Nell’ambito elle manifestazioni commemorative del centenario della Grande
Guerra sabato 16 maggio alle ore 16
nella biblioteca comunale “Sassi” avrà
luogo “Chorus teen voice”, cantando
ricordiamo la Grande Guerra. Quindi
Aldo Crialesi parlerà sulla toponomastica
fabrianese dopo la Grande Guerra e gli
eroi di allora nelle vie cittadine (con immagini fotografiche di Paolo Carmenati).
Infine l’intervento di Isabella Marcellini
sulla poesia di guerra.
13/05/15 11.41
Un artigianato
d'esportazione
di DANIELE GATTUCCI
S
andro Tiberi,
mastro cartario
fabrianese di
chiara fama, indiscussa professionalità
e artigiano provetto della
cellulosa, invitato in
America, riscuote consenso e riconoscimenti
di prestigio. Lo abbiamo
incontrato, al ritorno
da Paducah nel Kentucky. “Ho tenuto quattro
workshop sulla carta,
presentando il territorio
e l’iniziativa 'Via Maestra' di Confartigianato
al Consiglio comunale
da cui ho ricevuto l’onorificenza di 'Duke of
Paducah': un grande onore per me e per tutti noi.
Bellissimo ed entusiasmante l’incontro con gli
artisti del progetto 'Arts
Alliance' e l’altro con il
direttore dell’Accademia
delle Belle arti di Paducah, Gerald Watkins, rappresentante dello Stato
del Kentucky”. Difficile
fermare un fiume in
piena, ma ci proviamo...
Come è nata questa
esperienza?
“Ho voluto creare l’opportunità di iniziare un
reale scambio commerciale tra le
nostre eccellenze ed il mercato
statunitense, portando avanti il
concetto che abbiamo prodotti di
alto livello nella moda, nel settore
dell’artigianato e agroalimentare.
Insieme al Consorzio Esino Frasassi, la città di Fabriano, l’Unione
Montana e la Confartigianato di
Ancona come partner, abbiamo
organizzato il viaggio, facendo
seguito all’esito del convegno
Città Creative dell’Unesco che si
è svolto a Fabriano nel settembre
del 2014. In quella circostanza,
Mary Armstrong Hammond, con
Laura Schauburg e rappresentanti
di questa città nel Kentucky, manifestarono il desiderio di intrecciare
una più stretta relazione. Durante la
visita nel mio laboratorio, affascinate dalla lavorazione della carta
a mano e le sue potenzialità creative, l’Armstrong mi invitò negli
La presenza
di Sandro Tiberi
negli Usa
per la carta
Stati Uniti per discutere su come
le nostre realtà potessero collaborare. Sono partito a metà aprile e
grazie al concorso di Schauburg e
Armstrong, è iniziata l’attività di
promozione legata all’attività futura
tra le due Città Creative, pianificando incontri e stabilendo priorità,
tra cui la conviviale con il sindaco
della città Gayle Kaler, a cui ho
presentato la nostra realtà e consegnato materiale cartaceo e video”. Il
volo oltreoceano è stato
ricco di accadimenti e
incontri di alto livello
compresi quelli non
previsti: come essere
nominato “Duca di
Paducah” (e lui ora ci
scherza su…) “adesso
ho soltanto bisogna della
carrozza con tanto di pariglia”. Rieccolo partire
nel racconto…
“Sono riuscito ad instaurare un reale scambio commerciale tra le
nostre eccellenze ed il
mercato statunitense,
ricettivo per tali produzioni, insieme possiamo
fare un business che ci
vede entrambi vincenti. Questa linea che ho
tenuto con tutti è stata
molto apprezzata e la
scelta di intraprendere
una qualsiasi attività
congiunta muovendo
dalla necessità di conoscersi, guardarsi negli
occhi e comprendersi è
stata vittoriosa, anche
perché le nostre realtà sono molto simili e
quindi possiamo avviare
un concreto progetto di
scambio culturale e commerciale. Certo, abbiamo vantaggi competitivi
enormi quali le Grotte di
Frasassi, il Parco Gola della Rossa,
musei come quella della Carta e
della Filigrana e tanto altro ancora
che ci garantiscono l’unicità della
proposta e mi hanno premesso di
presentare Fabriano e il suo entroterra come perfetto punto di inizio
per scoprire l’Italia: siamo a tre ore
da Roma, Firenze e da Bologna,
a cinque da Venezia, con un’ora
troviamo il mare Adriatico o, se ci
dirigiamo all’interno raggiungiamo
i Monti Sibillini. Per tutto ciò ho
ricevuto consensi e apprezzamenti
e sono certo che non siano stati di
circostanza, quindi ritengo che le
basi poste con Paducah siano serie
e concrete, tanto che posso dire:
gentilezza, cortesia ed interesse
riservatemi da Mary Armstrong
Hammond, Rosemarie Steele,
Laura Schauburg e il sindaco Gayle
Kaler, oltre a tutti gli altri incontrati,
mi hanno fatto sentire a casa”.
Piccole aperture sul futuro dell'azienda fabrianese
Al Mise si discute di Whirlpool
Piccole aperture, timidi passi avanti e fiducia nel dialogo. Non si può parlare di svolta nella vertenza su
Whirlpool-Indesit, perché dall’incontro al Mise della
scorsa settimana non è uscito nulla di concreto, ma
le parole di sindacati e azienda fanno sperare che la
trattativa sia entrata in una nuova fase dopo lo stallo
registrato nei giorni scorsi. Il governo ha convocato
un incontro ristretto tra le segreterie nazionali e l’azienda, anche se la soluzione per i 1.350 esuberi e la
chiusura dello stabilimento di Carinaro e Albacina,
sembra ancora lontana. Intanto tra i lavoratori la tensione resta alta, tanto che le organizzazioni sindacali
stanno discutendo di un possibile sciopero generale che
interessi Caserta e Fabriano. L’amministratore delegato
di Whirlpool Italia, Davide Castiglioni, ha detto che
13 spazio lavoro.indd 2
13
>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
l’azienda è soddisfatta dell’andamento del dialogo e
fiduciosa di continuarlo, definendo il confronto sul
piano industriale intenso e costruttivo. Dall’altro lato
i sindacati registrano alcune novità: si tratta dell’impegno della società a verificare la possibilità di portare
in Italia, dall’estero, alcuni volumi produttivi e la
disponibilità a modificare il piano. Insomma, al Mise
si misurano gli avvicinamenti tra le parti, mentre non
accenna a diminuire la tensione tra i lavoratori: a Caserta proseguono il presidio e gli scioperi a scacchiera
in previsione di una mobilitazione in concomitanza del
prossimo incontro governativo. Le organizzazioni confederali stanno valutando se organizzare uno sciopero
generale che si dovrebbe tenere prima delle elezioni
regionali sia in Campania che nelle Marche.
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ CORSO GRATUITO DI CONTABILITÀ A FABRIANO
Quota Group srl organizza il corso di formazione gratuito “Addetto alla contabilità
generale” rivolto a disoccupati/e con diploma di ragioneria o laurea in materie
economiche. Il corso inizierà dalla settimana del 18 maggio e si terrà a Fabriano.
Per maggiori informazioni e per iscrizioni: tel. 0732.251926, [email protected]
oppure recarsi c/o Quota Group Srl Via Bruno Buozzi n. 40/a.
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Talea agenzia per il lavoro Srl, filiale di Roma, seleziona, per azienda di servizi di
Ancona, n. 10 operatori nettezza urbana. Mansioni: saranno impegnati nella raccolta porta a porta in turni mattina, pomeriggio, notte. Requisiti: patente C+CQC
in corso di validità, esperienza nella guida mezzi e in mansioni simili a quelle
richieste, iscrizione alle liste di mobilità L.223. Offerta: somministrazione a tempo
determinato (1 mese) con possibili proroghe. Sedi di lavoro: Fabriano, Sassoferrato,
Ancona, Castelfidardo. Per candidarsi inviare il cv a [email protected].
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,
concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante
268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@
cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00.
Elica parla più cinese:
nuovi punti vendita
Elica, leader mondiale nella produzione di cappe ad uso domestico,
intende consolidare la sua presenza
in Cina e nel Far East con un deciso
piano di sviluppo, e si è presentata
ai clienti con la mostra Disguise
dell’artista Yang Zhenzhong, a
cura di Marcello Smarrelli, la cui
inaugurazione c’è stata sabato 9
maggio presso lo Showroom Elica
di Shanghai (fino al 9 giugno).
La strategia dell’azienda si fonda
sulla capacità di rispondere alle
esigenze dei consumatori, fornendo
loro prodotti in perfetto equilibrio
tra design e tecnologia, elementi
che da sempre contraddistinguono
l’azienda, rispettando lo stile e le
culture culinarie locali. Elica è presente in Cina dal 2010 e ha registrato
nel 2014 una crescita del 35% delle
vendite. Per incrementare ulteriormente questo risultato il piano di
sviluppo prevede la valorizzazione
del brand e dei suoi prodotti, sia
importati dall’Europa sia realizzati
in loco. A marzo 2015 è stata inaugurata la linea "Made in China",
appositamente studiata per il mercato cinese di fascia alta, disegnata
e progettata da un team italo-cinese
tenendo conto delle esigenze della
cucina locale, interamente prodotta
nello stabilimento di Shengzhou.
Per questo Elica ha stretto partnership con i più importanti designer
cinesi, che le consentiranno di entrare nei principali progetti di sviluppo
immobiliare nel segmento coperto, con elettrodomestici prodotti
all’interno del Paese. "Il mercato
asiatico occupa un ruolo primario
all’interno della nostra strategia di
internazionalizzazione – commenta
Francesco Casoli, Presidente Esecutivo di Elica. “Proprio per questo
abbiamo sviluppato un programma
di sviluppo ad hoc, per cogliere
tutte le opportunità e incrementare
ulteriormente la nostra presenza e la
nostra quota di mercato in Asia, ora
pari al 3%. La Cina, in questo piano
di sviluppo, ha un ruolo primario
non solo come mercato ma anche
come base produttiva e logistica
da cui servire tutta l’area. La Cina,
però, per noi non è solo un’oppor-
tunità di business, ma un paese con
una cultura millenaria, innovativo e
creativo. E proprio per questo siamo
felici di assegnare la XV edizione
del Premio Ermanno Casoli ad un
artista cinese per un progetto che
sarà fruibile da tutta la comunità
locale". Elica intende crescere in
Cina rafforzando la propria identità,
basata da una parte sulla cura del
prodotto e dall’altra sull’attenzione
alle persone, a partire dai propri
dipendenti. Un approccio che si
riflette pienamente nelle attività
della Fondazione Ermanno Casoli,
impegnata da anni nell’ideazione
e promozione di progetti grazie ai
quali l’arte contemporanea incontra
il mondo dell’impresa, con l’obiettivo di favorire i processi innovativi,
rafforzando creatività e coesione
sociale. La XV edizione del Premio Ermanno Casoli è stata vinta
dall’artista cinese Yang Zhenzhong
con il progetto Disguise, che sarà in
mostra presso lo Showroom Elica
di Shanghai da sabato 9 maggio a
martedì 9 giugno. Yang Zhenzhong
è stato invitato a svolgere un lavoro
che ha coinvolto decine di dipendenti per due mesi nel plant Elica
di Shengzhou. L’artista ha realizzato
delle maschere con una stampante
3D che riproducono le sembianze
dei dipendenti coinvolti, che le
hanno poi indossate durante il loro
consueto turno lavorativo. "Con i
volti coperti dalle maschere, i loro
movimenti sono sempre legati alla
catena di montaggio ma, grazie a
questa metamorfosi, acquisiscono
la grazia di una danza liberatoria",
spiega lo stesso artista. La performance, realizzata dai dipendenti
all’interno dell’azienda, ha fornito
il materiale per la realizzazione
di un video che, insieme alle 50
maschere utilizzate dai dipendenti,
sarà il fulcro dell'allestimento dello
showroom di Elica a Shanghai, che
coinvolgerà anche i prodotti Elica
ricreando l'atmosfera della realtà
industriale in cui l'opera è stata
realizzata. Il progetto Disguise di
Yang Zhenzhong, a cura di Marcello
Smarrelli, sarà dunque in mostra a
Shanghai dal 9 maggio al 9 giugno.
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>MATELICA<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
La Siria si sente a casa
La famiglia profuga racconta la propria esperienza ed i timori dell'Isis
S
di ANTONIO GENTILUCCI
ono arrivati nel 2013 e di loro e della
loro storia, per la verità, vi abbiamo
già raccontato (L’Azione del 25 gennaio 2014). Ighassan Neameh, siriano
con passaporto italiano, aveva preso con sé la
moglie Silfah Chalch e le sue due figlie Hala e
Natali Neameh, e aveva rischiato per portarle
al sicuro qui in Italia, quando la guerra civile
ad Aleppo era arrivata nel suo quartiere e le
granate facevano scoppiare i vetri della sua
casa. Ma quando vedi le gesta dell’Isis in Iraq,
quando sai che gli Usa e l’Occidente hanno
accettato di parlare ora con Assad, quando i
tanti profughi, spesso siriani, come loro sono
stati, premono alle frontiere, inserendosi nella
grande migrazione epocale verso l’Europa,
allora abbiamo deciso di riparlarci, per saperne di più. Perché Ighassan, quella volta, era
stato profetico. “Quando ci siamo incontrati
per la prima volta, in tv il cattivo era Assad,
ma ci avevi detto che il terrorismo entrava in
Siria dappertutto, con la connivenza dell’Occidente, e che i problemi avrebbero potuto
solo peggiorare. Oggi che l’Isis bussa alla
nostra porta anche dalla Tunisia, ho pensato
molto a te: le vostre previsioni sono diventate
realtà”. Certo – risponde sicuro – l’Isis c’era
già, anche se si chiamava in un altro modo.
Vengono da tutto il mondo, non c’è una parte
del mondo dalla quale non hanno mandato
macellai da galera. Entrano da tutte le parti,
dall’Occidente come dalla Turchia, dal Libano, dalla Giordania, uccidono, distruggono,
bruciano chies., Vengono pagati per fare tutto
e tra i burattinai c’è pure, e soprattutto, l’Arabia Saudita, la peggiore di tutti. Quandi sono i
siriani nell’Isis? Pochissimi. E un’altra cosa è
venuta fuori, che conferma un’altra cosa che
avevo detto. Se uno di questi signori ha bisogno di cure mediche, perché si è ferito, sapete
dove va? In Israele! E mi chiedo come si fa?
Gli stessi che in Iraq sono terroristi in Siria
sono patrioti degni di assistenza da parte di
Israele? Forse la verità sta altrove. La verità è
che una regione così destabilizzata, con tutte
le tante anime del mondo arabo e islamico
divise e in guerra tra di loro, può essere un
motivo di sicurezza e di predominio in più. E
anche per gli affari: quante armi l’Occidente
potranno essere vendute in Medio Oriente?
Oggi un altro aspetto del problema è la spinta
dei profughi, che vengono numerosi anche
da quell’area. Purtroppo, forse oggi le cose
sono un po’ cambiate, le ambasciate europee
davano ai musulmani il visto con facilità,
ma quando lo chiedeva un cristiano, come
siamo noi, non lo davano. Questo è uno degli
sbagli che hanno fatto, e che adesso stanno
cominciando a capirlo”. Anche l’Ambasciata italiana era così? “Anche l’Ambasciata
italiana. Pensa che una volta, dieci anni fa,
allora eravamo ancora in Siria, un prete mio
amico voleva che lo accompagnassi a Bari,
ad una riunione ecumenica di diversi riti,
perché lui non parlava italiano. Siamo andati
in Ambasciata, con tanto di invito ufficiale: e
non volevano rilasciargli il visto. Ha dovuto
faticare tantissimo! Non escludo che tanta
facilità invece nel far
entrare musulmani in
passato sia dipesa dal
fatto che quei visti venivano pagati bene”.
E oggi conosci qualcuno che ha provato
ad uscire dalla Siria?
“C’è un mio amico,
che non ha voluto appoggiarsi agli scafisti
e ha provato a fare da
solo. Un’odissea di 16
giorni. Alla fi ne sono
arrivati in Grecia,
dove sono arrivati a
nuoto perché avevano
costretti a buttarsi in
acqua ancora lontani
dalla costa. Una volta
all’asciutto li hanno
presi e rilasciati il giorno dopo, poi è riuscito
a prendere l’areo (ha suo fratello a Milano)
e arrivare qui. La gente vuole andare via ma
le Ambasciate non vogliono rilasciare visti ai
profughi, “spingendoli” verso la rotta degli
scafisti, per la Libia”.
Dove è più difficile identificarli… “…mentre
un lavoro delle Ambasciate sul posto sarebbe
importante. La brava gente potrebbe scappare da lì. Purtroppo le hanno anche chiuse
in Siria, le Ambasciate. Bisogna arrivare in
Libano. Si può fare…ma bisogna pagare,
per entrare lì. Non ricordano di quando era
il Libano ad avere problemi, e la Siria ha
accolto molti”.
Lasciamo Ighassan e Silfah alla loro quiete.
A distanza di oltre un anno, si godono la
tranquillità della sua casa.
Devono sudarsela, perché Ighassan lavora
fuori, a Rimini, tutta la settimana. Ma cos’è
rispetto all’inferno? E la moglie, Silfah, che
nel suo Paese era un’apprezzata restauratrice,
ora si sta occupando della statua di Sant’Antonio Abate nella chiesa di Santa Teresa, la
comunità ecclesiale che li ha accolti. Con
qualche amarezza però: “La situazione laggiù
può solo peggiorare… La presentano come
Guerra Santa. E’ soltanto una guerra sporca”.
Ecco le Feste Triennali
Il gruppo dei nati nel ’45 ha voluto celebrare i primi 70 anni con
un viaggetto di due giorni sulla Costiera Amalfitana, fissando
come 1° tappa il Santuario di Pompei. 2° tappa a Sorrento, dove i
partecipanti hanno anche pernottato.
Il percorso ha avuto il suo epilogo ad Amalfi, dove si è giunti
attraversando la costiera e ammirando tutte le sue meraviglie. Si
è visitato il Duomo, si è pranzato, si è fatto qualche acquisto e,
nell’armonia più totale, si è intrapreso il viaggio di ritorno.
Seguono le foto ricordo e sempre a ricordo, un… pensierino (la
poesia qui sotto).
Giancarlo Fratini
1945-2015: 70 anni
Ricordiamo tutti quanti
la festa ai cinquant’anni:
si era ancora in tanti,
ma passati son vent’anni…!
Ognun di noi percorre vie diverse
pur se talvolta è arduo il suo sentiero
col fato che riserva vie traverse
e di felicità non è foriero.
Un gruppo come questo
pel fritto o per l’arrosto,
purché non sia indigesto,
è sempre ben disposto;
Ma cancelliamo ognor tristi pensieri,
viviamo in allegria queste poch’ore,
gustiamo l’oggi senza pensare a ieri
e godiam di primavera il dolce odore.
e, pur se a settant’anni
il tempo assai crudele
ha fatto alcuni danni,
il gaudio è ancor fedele.
Un grato pensier va al nostro Nello
che con Grazia e Rina ha realizzato
questo percorso ch’è, a dir poco bello
e da tutti i settantenni assai apprezzato.
Il tortuoso cammino della vita,
benigno a volte ed altre un po’ di meno,
or l’una or l’altra via ci addita…
e si rischia di salir su un altro treno.
Auguri e tanta allegria
a color che fanno gli anni in questo mese
e inoltre all’intera compagnia
poiché scordar qualcuno pare scortese.
G.Frat. (25 aprile 2015).
“Carissimi amici di Matelica! Le feste triennali del Crocefisso sono il dono della nostra
Chiesa offerto a tutti. Le Beatitudini (Mt. 5, 2_12), su cui lavoriamo in questo anno,
ci fanno guardare all’Uomo che le ha vissute sempre: dalla Croce Gesù ci vuole tutti
“beati”! Seguiamo Papa Francesco che ci propone l’Anno Santo della Misericordia:
‘il Sacramento della confessione ci fa avere la certezza del perdono e ci rende misericordiosi verso tutti’”. È con questo messaggio che il Vescovo Vecerrica annuncia il
ritorno della più importante tradizione religiosa sinceramente matelicese, quella delle
Feste Triennali in onore del SS. Crocifisso di San Giovanni, l’opera del XV^ secolo,
di cui non si sa chi lo ha fatto, ma si sa che protegge la città e i suoi abitanti. Una
tradizione plurisecolare, il segno di una religiosità viva e spontanea. Perché le Feste
Triennali vedono sempre una grande partecipazione, per il “viaggio” del Crocifisso tra le varie chiese e per le
riflessioni che concludono sempre la serata. Quest’anno le predicazioni sono affidate al Padre Cappuccino Mariano Rilli. Come ogni anno, nella chiesa dove il Crocifisso si trova si terrà, alle 20, la Messa Vespertina (eccetto
l’ultima, domenica 31 maggio, che si terrà alle 18.30). Poi, dalle 20.30, la processione. Ecco qui sotto l’itinerario
del Crocifisso, giorno per giorno: Mercoledì 20 maggio – da San Filippo a San Francesco. Giovedì 21 maggio
– da San Francesco a Sant’Agostino. Venerdì 22 maggio – da Sant’Agostino alla chiesa del Crocifisso del piano.
Sabato 23 maggio – dal Crocifisso del piano a Regina Pacis. Domenica 24 maggio – da Regina Pacis a Madonna
dei Pantani. Lunedì 25 maggio – da Madonna dei Pantani a Santa Teresa. Martedì 26 maggio – da Santa Teresa
a San Rocco. Mercoledì 27 maggio – da San Rocco alla Beata Mattia. Giovedì 28 maggio – dalla Beata Mattia
alla Casa di Riposo E.Mattei. Venerdì 29 maggio – dalla Casa di Riposo a Casette S.Domenico. Sabato 30 maggio – da Casette S. Domenico a Santa Maria Cattedrale. Domenica 31 maggio – alle 19. Processione generale
per le vie della città e poi Benedizione Solenne sul sagrato della Chiesa del Suffragio. Dopodiché, il Crocifisso
tornerà nella sua consueta casa di San Filippo.
a.g.
Al via al nido
comunale
le iscrizioni
Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di iscrizione,
dei bambini con età dai 3 ai 36 mesi,
per l’accesso all’Asilo Nido Comunale sito in via don E. Pocognoni 1. I genitori interessati devono presentare
domanda entro il 15 giugno, utilizzando l’apposito modulo, disponibile presso l’Ufficio Servizi Sociali del
Comune, nonché sul sito internet del Comune: www.comune.matelica.mc.it. All’atto della presentazione della
domanda i genitori e i loro figli, per i quali viene richiesta l’iscrizione, devono essere residenti nel Comune di
Matelica. La graduatoria, acquisito il parere del Comitato di Gestione dell'Asilo Nido, sarà resa pubblica mediante
l’affissione all’Albo Pretorio del Comune e presso l’Ufficio Servizi Sociali. Esaurita la graduatoria, qualora ci
siano posti disponibili, gli ingressi saranno effettuati secondo l'ordine di arrivo di eventuali domande, fino alla
redazione della successiva graduatoria annuale. Le domande compilate sugli appositi moduli debbono essere
presentate allo Ufficio Protocollo del Comune o spedite con raccomandata A.R. entro e non oltre il giorno 15
giugno, farà fede il timbro postale di spedizione.
Nicola Boarelli, responsabile Settore Affari Istituzionali
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
Si accende la primavera!
Successo per la 1ª edizione di “Spring on”, la serata organizzata dalla Pro Loco
E'
stato un venerdì caldo quello
dell’8 maggio
scorso, un venerdì in cui il clima primaverile si è fatto sentire bene
e, anche se in serata, come
sempre tra i nostri monti,
l’aria si è fatta un po’ più
fresca, la festa di primavera
organizzata dalla Pro Loco è
stata un successo, complici,
appunto, il clima, la primavera stessa, le iniziative, le
associazioni, il centro storico, le attrazioni, gli artisti
che hanno animato la serata
e tutti i matelicesi che sono
intervenuti.
La fontana in piazza Mattei,
suggestivamente addobbata
con fiori e candele, gli aperitivi all’Enoteca e alla Bottega Mondo Solidale per il
Corso, lo spettacolo di danza
aerea di Giulia Piermattei, la
giocoleria di Juriy Longhi, il
mercatino con tanti prodotti
naturali, le acrobazie con il
fuoco de I Mercenari d’Oriente, la musica portata per
le strade dai Futhark e dai
Rota Temporis, la speciale
selezione di birre, all’insegna della freschezza, curata
dal pub Buena Vista Social
Club, le vetrine animate
dal ballo dei componenti di
Scarpette Rosa…tutto è stato
affascinante e divertente sia
per i più grandi che per i più
piccoli.
“La festa è andata benissimo
e siamo molto contenti della
partecipazione e del successo che ha riscosso” - dice
la presidente della Pro-Loco
Pamela Traballoni – “È stata
una serata diversa, con attrazioni particolari ma capace
di conquistare e coinvolgere
tutti, dai giovanissimi agli
La fontana
in piazza tra fiori
e candele
Il punto
degustazione-aperitivo
Danza aerea
adulti, c’erano tante famiglie
e questo non può che farci
felici. Alcuni degli artisti,
tra l’altro, sono venuti da
diverse parti d’Italia ed
insieme a quelli matelicesi
hanno dato vita con la loro
bravura ad una serata davvero entusiasmante. Abbiamo
voluto sperimentare e fare
qualcosa di nuovo e i matelicesi hanno risposto con entusiasmo, speriamo, quindi,
di poter riproporre la serata
il prossimo anno!” Insomma
la primavera si è veramente
accesa con “Spring on”!
s.n.
I Mercenari d’Oriente
Aperitivo all’Enoteca
I Rota Temporis
Due delle “vetrine animate”
Arriva il Festival del Paesaggio
e la biblioteca fa gli straordinari
Arriva a Matelica il Festival
del Paesaggio, rassegna
di arte, teatro e natura che
dal 13 maggio al 7 giugno
accenderà di eventi il territorio dei Colli Esini Frasassi,
toccando quattordici località
tra le province di Ancona e
Macerata.
Il Festival è realizzato
nell’ambito del progetto Tur
2 - “Promozione del territorio, delle tipicità e del turismo dei Colli Esini nell’era
Web 2.0”, cofinanziato dal
Gal Colli Esini S. Vicino
grazie al Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale e sostenuto da un ampio
partenariato, con l’Unione
Montana dell’Esino Frasassi
nel ruolo di capofila.
“La rassegna è frutto di un
progetto artistico-culturale
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che ha coinvolto le comunità del posto per presentare
in chiave contemporanea
l’identità e le tradizioni locali – commenta Riccardo
Maderloni, presidente del
Gal Colli Esini S. Vicino
–; come momento centrale
del progetto Tur 2, punta
a promuovere il territorio
valorizzando e mettendo in
rete le tante eccellenze, a
cominciare da natura, cultura
ed enogastronomia”.
A Matelica le iniziative sono
cominciate già da mercoledì
13 maggio, con la sezione Natura Teatrale, a cura
dall’Associazione Teatro
Giovani Teatro Pirata: in
programma quattro giorni
di laboratori teatrali aperti
a tutti (dalle ore 18.30 alle
23.30 a Palazzo Ottoni) per
‘entrare’ nello spettacolo che
andrà in scena sabato. Alle
ore 21 di sabato 16 maggio,
nella corte di Palazzo Ottoni, il Gruppo del Teatro di
Comunità Natura Teatrale
e il Teatro Linguaggi presenteranno infatti “Aspetta
primavera”, con adattamento
e regia di Fabrizio Bartolucci e Sandro Fabiani (è
consigliata la prenotazione).
Uno spettacolo che narra di
terre di partenza e terre di
approdo, attraverso le storie
di chi lascia il proprio paese
nella speranza di una vita
migliore: una tragicomica
dell’immigrazione e dello
spaesamento che nasce dalla
interessante contaminazione
tra il progetto artistico di
Teatro Linguaggi ed i laboratori condotti con la comunità
A Esanatoglia
un libro sui caduti
locale nei mesi precedenti.
A seguire, degustazioni di
prodotti enogastronomici a
cura dell’Associazione Pro
Matelica. Inoltre, sempre
da mercoledì a sabato, il
Museo Piersanti e la Biblioteca Bigiaretti effettueranno
un’apertura straordinaria
fino alla mezzanotte.
E per questo la biblioteca ha
anche…rilanciato, con due
bellissime iniziative. Nel
pomeriggio sarà lanciato
il Baratto, cioè la possibilità, dalle 15.30 alle 18 di
scambiare libri, fumetti, cd
e dvd. Alle 18 e fino alle 21
comincerà invece un’altra
edizione di Leggiamoci:
chiunque voglia può andare
e leggere un brano che gli è
particolarmente caro.
a.g.
Sabato 16 maggio, dalle ore 16, al Teatro comunale di
Esanatoglia sarà presentato il libro "Caduti in guerra di
Esanatoglia", degli autori Igino Colonnelli e Claudio Conti.
In contemporanea,
in occasione del
Centenario della
Prima Guerra Mondiale, nel portico
del Palazzo Comunale, verrà presentata la mostra
“Cento anni 19142014, un racconto
per immagini della
Grande Guerra”,
sulla base delle
ricerche effettuate
dalle classi terze.
La copertina
del libro
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
Quanti big al Piermarini!
Parla l'assessore Pennesi: "Una gestione nuova tra matrimoni e scuole"
ANTONIO GENTILUCCI
S
i è conclusa una
stagione teatrale che,
dopo anni, era tornata poderosa e carica
anche di aspettative. Su di
essa l’assessore Pennesi e la
Giunta tutta non hanno mai
nascosto di riporre molto. E
ora, alla vigilia dell’ultimo
spettacolo, abbiamo cercato
con l’assessore un primo
bilancio.
Avete detto che questa
stagione era solo l’inizio
di un percorso pluriennale
di rilancio culturale. Ma
avrete tirato le somme della
stagione...
Il progetto Teatro è
tuttora il momento
più evidente del discorso programmatico della Giunta. Proprio per questo parlo
di progetto e non di
stagione. Il Piermarini è diventato molto
più del consueto luogo di spettacolo. C’è
stata una funzione
formativa: sono entrate tutte le scuole
di Matelica di ogni
ordine e grado, e con
i concerti sui cuscini
abbiamo portato sul
palco bambini da…0
anni! Potenziare le
capacità di ascolto e
di rispetto dei tempi
sono la base della
costruzione di una
società.
Abbiamo lasciate le
porte aperte del teatro
per i giovani universitari. Ci sono stati gli
spettacoli teatrali a
cura di Ruvido teatro
per ragazzi e poi, 16
fatto…il loro dovere? E gli
altri spettacoli?
Con Vecchioni e Geppi Cucciari, con il Gospel, con Sergio Staino e Stefano Benni,
il teatro era semplicemente
pieno, in alcuni casi, non si
trovavano biglietti già mesi
prima. Il problema per noi
era quello di essere all’anno
zero. Non c’era più uno storico. Tanti matelicesi erano
abituati a fare abbonamento
a Fabriano e solo durante
l’anno han cominciato ad
informarsi sugli spettacoli.
Qualcuno, pochi giorni prima del concerto, non sapeva
che a giorni sarebbe venuto
Vecchioni.
Ma questi big
sono stati capaci
di finanziare il resto della stagione?
Partiamo dal presupposto che per
noi era inquietante
che non ci fossero
stati concerti per
tutti questi anni: è
come se avessimo
chiuso per dieci
anni la biblioteca,
di cui non ci curiamo se è piena o
meno. Ciò detto il
bilancio è assolutamente positivo, con
5 sold out su 12
spettacoli. Sapevamo che altri spettacoli o concerti non
avrebbero potuto
avere la stessa popolarità di un Vecchioni, ma il fatto
che la Filarmonica
Marchigiana non
abbia riempito la
sala, come fa in
tutte le Marche,
Concerti per le scuole
dice molto di que-
fantastici appuntamenti.
E la scelta di spostare l’enoteca nel foyer del Teatro
sottolinea ancora di più le
finalità del nostro progetto. Il
teatro sarà sempre aperto, per
visite guidate iniziate la scorsa estate e sempre cresciute.
A proposito, oggi come
oggi l’enoteca ha già chiuso
nella vecchia collocazione.
A quando la nuova?
Entro il 20 giugno, diciamo
che, con un po’ di pessimismo, entro inizio luglio l’enoteca sarà di certo fruibile
nel Museo.
Gli spettacoli che dovevano
fungere da richiamo hanno
sta disabitudine. La verità è
che non si può confondere
cultura con intrattenimento:
ci sono feste e veglioni, che
devono esserci e facciamo
anche noi, e appuntamenti
necessari, e non dobbiamo
preoccuparci se riempiano o
no il teatro.
Qualche numero?
La stagione è costata 48.000
euro, con personalità come
Geppi Cucciari che sono
venute senza chiedere una
lira. Circa 15.000 sono arrivati dagli sponsor. E
a questo vanno tolti gli
incassi dei biglietti, anche se non siamo ancora
in grado di quantificarne, al netto di tutto, il
valore.
Ma gli attuali enti
locali possono permettersi questo sforzo?
Nella nostra idea, il teatro deve far guadagnare,
e stiamo muovendoci su
più fronti per questo.
La gestione deve essere
manageriale, perché il
teatro costa e quindi
va aperto e utilizzato
fin dalla mattina, con il
foyer e le degustazioni.
Nel foyer è pensato anche un piccolo angolo
per presentazioni di
libri e anche musica dal
vivo. Addirittura abbiamo pensato di renderlo
noleggiabile, addirittura
per i matrimoni.
Un matrimonio a teatro?
Perché no? E’ un luogo
che deve autofinanziarsi. Abbiamo già fatto
dei matrimoni, civili si
intende, uno lo avremo a breve. Ma anche
questo aiuta a gestire il
teatro. Adesso con la scuola
concerti gratuiti per le scuole
di Matelica. Ma le scuole
di fuori pagheranno, anche
solo biglietti cortesia. Dopo
cena, per gli universitari, sarà
aperto come fosse un pub.
Quello che ti fa guadagnare
il contenitore, il Comune lo
riutilizza per il contenuto.
Inserendoci poi nel progetto
showjobs, sviluppato con due
partner europei, potremo sviluppare delle competenze per
tutto quanto è legato ad una
produzione, tecnici, fonici,
ecc… E allora il Piermarini
sarebbe appetibile, proprio
per la tranquillità e la qualità
della vita di una piccola città,
come centro di produzione.
Resta un ultimo appuntamento prima di calare
l’ultimo sipario.
Quella di giovedì sarà un’importantissima anteprima nazionale. Nel 1924 Francis
Picabia ed Erik Satie debuttarono al Théâtre des
Champs Élysées di Parigi
con Relâche, balletto in due atti.
Novant’anni dopo
Relâche mantiene
ancora intatto il suo
lato provocatorio,
in stile dadaista. E
oggi, su coreografia
e regia di Giovanni
Di Cicco approda al
Teatro Piermarini di
Matelica giovedì 14
maggio. La danza è affidata alla
compagnia Deos
Danse Ensemble
Opera Studio in residenza presso la
Fondazione Teatro
Carlo Felice di Genova. Ad accompagnare i danzatori in
scena ci sarà anche
la sottoscritta, al
pianoforte, naturalmente in amichevole
partecipazione”.
In alto
il Teatro con
"Mi illumino
di meno"
in basso
l'assessore
con Geppi Cucciari
Fiocco... di neve
M5S: perplessità sul bilancio
a Braccano
della mostra “L’Italia del miracolo”
"Fiocco di neve e il profumo
di terre lontane" libro scritto
dall'autrice Luli Gabrieli presentato domenica 10 maggio,
a Braccano frazione di Matelica nella sede del Comitato
Braccano, Campamante e
Vinano, è stata una sorpresa
nella presentazione di un
libro per bambini e ragazzi.
Il protagonista della storia,
un pinguino temerario Fiocco
di neve, grazie all'amore per
Ondina, riesce a sconfiggere,
con il suo coraggio, mostri
e paure.
L'autrice è stata molto brava
e divertente, nella narrazione
animata, raccontando ai prese
nti, quanto le abitudini dei
pinguini siano simili a quelle dell'uomo: come lavarsi
i denti, profumarsi, lavarsi
i piedi e il corteggiamento,
incuriosendoli e catturando
la loro attenzione.
Un libro, scritto dall'autrice,
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grazie alla sua passione per i
pinguini avuta fin da bambina, quando il padre all'età di
tre anni le regalò un testo che
parlava di questo meraviglioso uccello. Appassionata a
questo animale, è seguita una
costante ricerca, approfondita
e scientifica, alla scoperta di
un “mondo nuovo”, l’Antartide, da condividere con gli
altri. Curiose ed interessanti
sono state le nozioni, bellissime le foto di Erminio
Burzacca che hanno fatto da
sfondo.
Un libro che consigliamo di
leggere insieme a mamma a
papà anche per la descrizione dei colori dell'Oceano,
dell'ambiente e della regione
Antartica.
Con questa giornata il Comitato chiude il ciclo dell'iniziativa primaverile "Leggere
è ... ".
m.c.f.
Il Movimento 5 Stelle
Matelica ha
presentato,
tramite il
consigliere Mori, un’interrogazione al sindaco
Delpriori riguardante la
mostra tenutasi nel 2014
“L’Italia del miracolo”. A
seguito della risposta del
sindaco, con il presente
comunicato si intende
portare a conoscenza dei
cittadini alcuni aspetti
riguardanti l’evento nonché evidenziare alcune
perplessità sul modus operandi adottato per l’organizzazione del medesimo.
Fermo restando il principio secondo il quale gli
eventi di natura culturale
non debbano essere visti
solo come occasione di
guadagno, si ritiene al
tempo stesso che, visto il
particolare periodo di crisi
economica, non possano
neanche rappresentare una
spesa a fondo perduto.
La mancanza di risposte da
parte del sindaco ad alcune
precise domande lascia intendere la totale assenza di
una raccolta dati pre-post
evento, necessaria per qualsiasi tipo di valutazione qualitativa e quantitativa dello
stesso. Dai pochi dati messi
a disposizione si riesce a fare
una stima complessiva del
costo della mostra, al netto
delle entrate: 20.000 euro
stanziati dal Comune a cui
va sommato un disavanzo di
15.442,5 euro. Quest’ultimo
pare sia stato coperto da residui della Comunità Montana
e da risorse interne al Museo
Piersanti. In quali percentuali
non è dato sapere.
Parlare di risorse interne al
Museo Piersanti diventa relativo se si considera che il
Comune per gli anni 2014 e
2015 ha destinato allo stesso
euro 14.000 in più rispetto
agli anni passati.
A prescindere dalle modalità
di copertura, si parla di una
spesa complessiva di circa
35.000 euro. Tanto? Poco?
Né noi, né la Giunta (promotrice ed organizzatrice) siamo
in grado di valutarlo.
Questo dato andrebbe infatti
messo in parallelo con una
serie di entrate “collaterali”
come le presenze turistiche,
il fatturato delle strutture
ricettive, quello della ristorazione e del commercio
locale. Dati mai raccolti.
E’ mancata una pianificazione, non sono stati definiti
degli obiettivi, non è stato
monitorato il “mercato”
perdendo così la possibilità
di misurare il successo o
l’insuccesso dell’iniziativa.
Considerando le cifre investite ci saremmo aspettati
sicuramente un approccio
meno approssimativo.
Oltre alla volontà di informare, lo spirito che
ci ha spinto a pubblicare
il presente comunicato
è quello di spronare la
Giunta a dare in futuro un’impronta diversa a
questo tipo di eventi con
l’obiettivo di raggiungere
risultati sempre migliori.
Siamo infine speranzosi
che l’amministrazione, in
un’ottica di trasparenza
e partecipazione, voglia
coinvolgere i cittadini nelle
scelte relative l’utilizzo di
fondi pubblici, magari a
partire già dal 2015.
M5S Matelica
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
Fosso di Jana
da recuperare,
cercasi volontari!
“T
ubi, lampadine fulminate, contenitori,
materiali d’imballaggio…spazzatura
di ieri che s’ammucchiano sulle
spazzature dell’altroieri e di tutti
i suoi giorni e anni lustri”. E’ un
breve estratto di uno dei libri di Italo
Calvino, “Le città invisibili”. Siamo
nei primissimi anni del boom, ma
questa descrizione ci suona, purtroppo, quanto mai familiare. E la
cosa peggiore è che ad accumulare
questi rifiuti, quasi una discarica a
cielo aperto, non è una periferia, o
comunque un luogo cittadino. No,
Prevista per sabato 16 maggio
una pulizia del luogo
è forse una delle più belle perle del
nostro Parco del San Vicino, ossia
il fosso di Jana.
Ebbene, il circolo Legambiente
“Valle dell’Acquarella” ha deciso di
rimboccarsi le maniche e, ha trovato
appoggi e…volontari importanti. In
collaborazione con il Cosmari, il
Comune di Matelica, Gruppo Scout,
Comitato di Braccano Vinano e
Campamante, con alcuni volontari,
verrà organizzata per la mattina di
sabato 16 maggio dalle ore 9 la pulizia del Fosso, perchè è già iniziata
la stagione turistica e parliamo di un
sito frequentato da escursionisti e
turisti e, oltre ai risvolti ambientali,
semplicemente…”non ci facciamo
bella figura”, ci dice Maria Cristina
Mosciatti, una delle organizzatrici
Sparvoli: “Manca per il 2016
la programmazione delle opere”
L’andamento dell’attività amministrativa di
questi mesi è preoccupante. Il Comune
di Matelica non è più
gestito. Se andiamo avanti
così torneremo indietro di venti
anni. Tutti i nodi vengono al pettine. Niente multe, niente tasse,
riduzione delle indennità di carica,
diminuzione della pressione fiscale:
questi gli slogan della campagna
elettorale di questa amministrazione Delpriori. Eppure la pressione
fiscale è aumentata di 300.000 euro,
nonostante l’indebitamento si sia
abbassato, la tari è stata mantenuta
allo stesso livello quando, invece,
noi al Cosmari abbiamo pagato
77.000 euro in meno; la tassa al
bilancio è aumentata di 7.000 euro.
Tutto questo senza considerare i
50.000 euro arrivati dalla comunità
montana. C’è stato un aumento
della liquidità. Per il recupero
dell’evasione fiscale, inoltre, erano
previsti 105.000 euro e ne sono
stati accertati 52.000. Per la tarsu
previsti 42.310 euro, accertati 0.
Ci troviamo di fronte ad un avanzo
di gestione di 605.000 euro di cui
417.000 vincolati, 146.000 euro in
conto capitale e 41.000 euro non
vincolati. In passato l’avanzo di
amministrazione era: nel 2012 pari
a 269.000 euro, nel 2013 di 276.000
euro ed, infine, nel 2014 605.000
euro. Un motivo sicuramente ci
sarà. C’è tanto movimento ma
manca la programmazione. Per la
viabilità ordinaria interna erano previsti 50.000 euro per fare la piazza
ma la spesa è pari a 0, per i ponti
10.000 euro ora niente, la frana dei
colli 90.000 euro previsti eppure
Baldini: “Il tempo è gentiluomo:
corretto il nostro bilancio”
La discussione sul Bilancio tenutasi nell’ultimo Consiglio comunale ha confermato
la bontà del lavoro
della precedente Giunta. I
dati della seduta del 12 settembre
2014, in occasione della discussione sul bilancio di previsione 2014
sono stati riportati, quasi esatti al
100%, nella relazione al resoconto
del bilancio 2014 predisposta dal
dott. Claudio Tirabasso, il nuovo
Revisore dei Conti del Comune di
Matelica, che oggi si porta in Consiglio comunale per l’approvazione.
Il bilancio 2014 è stato chiuso
senza problemi, le premesse erano
buone, le risorse c’erano, i conti
sono tornati, il patto di stabilità è
stato rispettato, il debito cittadino
sta diminuendo secondo il trend che
noi avevamo applicato e previsto
di quasi 1 milione di euro l’anno,
diversi mutui verranno estinti nel
2015 e molti di più nel 2016; tutto
ciò permetterà di liberare risorse
nella parte corrente delle spese.
Dico questo per fugare le voci che
dicevano che i soldi non c’erano ed
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avevamo lasciati molti debiti. Il bilancio di previsione per l’anno 2014
lo approvammo in Giunta nel marzo
2014, in forma del tutto provvisoria,
solamente per rispettare i termini
fissati dallo stato per l’approvazione; poi ci furono le varie proroghe,
fino al 12 settembre 2014. Per
fugare le voci che dicevano che si
trattava ancora del nostro bilancio,
vorrei ribadire che, come si evince
nel conto di bilancio analitico, in
particolare nella gestione delle spese, si vede chiaramente che i nostri
obiettivi ed i nostri programmi sono
stati completamente modificati.
Cito ad esempio i finanziamenti
ottenuti dal Gal, che noi volevamo
utilizzare per il progetto del Distretto Culturale Evoluto di Matelica “Amami” con la sistemazione
dell’enoteca ed il rifacimento dei
selciati di collegamento fra la stessa
e i luoghi di valore culturale quali
musei – teatro –piazza – ecc. sono
stati destinati ad un nuovo progetto
per lo spostamento dell’enoteca
presso il teatro Piermarini; le risorse
lasciate a disposizione, che sopra ho
ricordato e come avevamo scritto
nel nostro programma, dovevano
essere utilizzate per ridurre le
imposte e tasse che, invece, sono
state tutte applicate al massimo.
Molte risorse sono state spese per
eventi, spettacoli e mostre; ci sono
stati rientri positivi? Non sappiamo
ancora quali sono stati i costi reali
della mostra “l’Italia dei miracoli”.
Tutto questo per dire che secondo
noi le disponibilità potevano essere utilizzate diversamente; credo
che non sarà facile predisporre il
bilancio per il 2015, le premesse
non sono certamente rassicuranti.
Stiamo uscendo a stento dalla recessione; ci sarà bisogno di qualche
altra manovra finanziaria? Ho paura
di sì, pertanto dico una sola parola
prudenza; soprattutto nel predisporre il bilancio di previsione per
il 2015 e pluriennale. Se si vuole
dare veramente un aiuto reale ai
cittadini ed alle imprese la cosa
più importante da fare è quella di
ridurre le imposte e le tasse, sia
a livello nazionale che locale. Se
consideriamo la situazione delle
imposte del comune di Matelica
vediamo che queste nel 2014, ri-
del circolo "Valle dell'Acquerella".
Recita il volantino, infatti, che
“scommettere sulla bellezza è la
chiave per immaginare un futuro
oltre la crisi dove stanno le nostre
radici, la nostra identità, e da lì
dobbiamo costruire il nostro sviluppo. Il paesaggio è la maggior
risorsa “inesauribile” che abbiamo,
da proteggere e tutelare. E allora,
“l'iniziativa è aperta a tutti i cittadini
che vogliono aiutarci e che hanno a
cuore il proprio territorio. Saranno
distribuiti guanti e sacchetti. Per
info: 348 9142104 oppure 345
5862220”. Il ritrovo sarà alla piazzetta di Braccano. E poi, a pensarci,
non capita tutti i giorni di lavorare
in un luogo così bello!
spesi 0. I risultati di questa gestione
amministrativa sono ora sotto gli
occhi di tutti. Le strade sono ridotte
ai minimi termini. Invito chiunque
a fare un giro per la città. Questa
amministrazione deve riflettere e
prendere provvedimenti perché la
situazione sta diventando preoccupante. E deve agire subito. Se passa
un’altra stagione come quella di
quest’anno torneremo indietro di
vent’anni. I cittadini guarderanno
da soli e si renderanno conto che
abbiamo un comune non più gestito.
Anche sul discorso agricoltura tanto
si è parlato ma nulla è stato fatto.
Tutti i lavori realizzati in questo
lasso di tempo sono stati avviati da
noi ad aprile maggio 2014 prima
delle elezioni. Non è stato fatto
un solo lavoro che non era stato
programmato ma quello che è più
sconcertante è che non vediamo
nessun intervento programmato
per i prossimi mesi. Abbiamo
avuto la fortuna di ricevere 50.000
dalla Comunità Montana. Tutti i
Comuni hanno cercato, in qualche
modo, di tamponare le emergenze
di manutenzione di infrastrutture,
la nostra amministrazione li ha investiti totalmente altrove. Non c’è
niente nel bilancio nella voce opere
pubbliche nessuna programmazione
per i prossimi mesi. Se la città è
più pulita, visto che la Giunta lo
sottolinea sempre, è solo perché,
purtroppo, ci sono decine e decine
di operai in mobilità che vengono
utilizzati per il decoro pubblico.
Tutti lo avrebbero fatto prima ma
non era possibile.
spetto al 2013, sono aumentate del
10% circa, quasi euro 300.000; se
consideriamo le tasse, nonostante
la diminuzione dei costi della Tari
per circa euro 70.000, nel piano
finanziario è stato previsto un
incremento delle entrate e quindi
una maggiore tassazione per gli usi
domestici. Spero che ciò che non
hanno fatto nel 2014 lo facciano
nel bilancio 2015.
Massimo Baldini,
capogruppo “Nuovo Progetto Matelica”
a.g.
Paolo Sparvoli, consigliere comunale
“Nuovo Progetto Matelica”
taccuino
FARMACIE
Sabato 16 e domenica 17 maggio
CENTRALE FERRACUTI
Orari: 8.30-13 15.30-19
Corso V. Emanuele tel 0737 85440
EDICOLE
Domenica 17 maggio
IL GHIRIGORO
Cartoleria Edicola di Stroppa Artemisia
Viale dei Martiri, 66
te. 0737 787958
Un viaggio nel Settecento
Costumi bellissimi, atmosfere irripetibili. Avete voglia di prendervi
una pausa dal XXI^ secolo e tornare ai fasti del Settecento? Forse
domenica c’è qualcosa che fa per voi.
Il Museo Piersanti organizza per domenica 17 maggio, dalle 10 fino
alle 20, la giornata “Settecento a Palazzo – Il ritorno dei Piersanti”.
Un’iniziativa in cui ci si potrà immergere nelle atmosfere del Settecento con i personaggi della famiglia Piersanti, vivere con loro le
vicende che hanno permesso di conservarne il ricco patrimonio. Sarà
curato al meglio tutto quello che serve per questo viaggio nel tempo:
musiche d’epoca, danze, abiti barocchi.
Ogni rievocazione ha bisogno di attori poi, figuriamoci se si va nel
secolo d’oro del teatro, e sarà presente la compagnia RuvidoTeatro.
E siccome erano tempi in cui non c’erano ancora macchine e carburante, per i più piccoli sarà possibile, grazie ad Ippolandia, montare
su un cavallo ed altri animali nel giardino segreto…e una sorpresa
di Cioccolato aspetta tutti nella splendida cucina, mirabilmente conservata, di Palazzo Piersanti!
13/05/15 11.33
18
>SASSOFERRATO<
Gli esami al teatro
con i giovani allievi
Al Sentino in scena "La commedia degli errori"
«G
li esami non finiscono mai!», ripeteva spesso il grande Eduardo De
Filippo. Lo pensano certamente
anche gli allievi del Corso di
recitazione per giovani della Scuola comunale di
teatro “Tommaso Palucci”, alle prese, stavolta, con
un’impegnativa opera di William Shakespeare, La
commedia degli errori, che porteranno in scena al
Teatro del Sentino sabato 16 maggio e, in replica,
il giorno successivo alle ore 21.
Leggermente diverso rispetto all’originale il
titolo della rappresentazione, Commedia degli
errori, che è, di fatto, un libero adattamento di
Andrea Bartola della celebre commedia del
grande drammaturgo e poeta inglese, Shakespeare, appunto.
Con questo nuovo lavoro, il quarto dal 2012 ad
oggi, i giovani attori sassoferatesi, la cui età
spazia tra i quindici ed i venti anni, dovranno
dar prova di maturità e padronanza della scena
e c’è da credere che ci riusciranno visti i
consensi ottenuti nei precedenti spettacoli.
Questi i nomi degli undici protagonisti della
commedia: Monica Carelli, Emanuele Ceccolini, Riccardo Ciocci, Martina Costantini, Samuele
Di Girolamo, Gabriele Fava, Ilenia Pesciarelli, Anna Maria
Quintiero, Mattia Vecchi, Valerio Vecchi e Miriam Vitaletti.
Accanto a loro, in scena, lo stesso Bartola, direttore del corso
di recitazione e autore della regia dello spettacolo.
La rappresentazione è prodotta dalla citata Scuola di teatro
sentinate, che il Comune ha istituito sei anni fa, la cui attività
si è avvalsa anche quest’anno del contributo fornito dall’Assemblea Legislativa delle Marche e dalla Fondazione Carifac.
Commedia degli errori, dunque, ovvero una storia originale
ambientata a Ephesus città dell’odierna Turchia. Nell’immaginario dell’epoca shakespeariana Ephesus era considerato un
luogo popolato da maghi e streghe, dove la realtà si confondeva
con l’illusione. «Per questo
motivo - spiega Bartola - ho
voluto riambientare la commedia negli anni Settanta,
gli anni, per antonomasia,
dell’utopia e delle illusioni,
nonché di lisergiche confusioni. Si tratta, in sostanza - dice
ancora il regista - di una messa
in scena in chiave moderna
e grottesca della divertente
commedia che Shakespeare
trasse dall’opera di Plauto i
“Menaechmi”». Trama: Ephesus
è una città poco accogliente con
gli stranieri, tanto che il vecchio
Egeone di Siracusa, lì approdato
per cercare il figlio scomparso,
rischia la condanna a morte. In
realtà, i figli sono due, gemelli. I
due fratelli, con i rispettivi servi,
anche loro gemelli, si trovano per
una strana combinazione in città e
la loro presenza in contemporanea
non può che generare una lunga
serie di esilaranti equivoci che li
porterà ad avere dubbi sulla propria identità. Le due coppie di
fratelli continuano a intrecciarsi, confondendosi gli uni con gli
altri, mandando così in confusione gli altri protagonisti della
vicenda. Ma, trattandosi di una commedia, l’“happy end” è
assicurato e l’intrecciata matassa alla fine si dipana. Le luci
e la fonica dello spettacolo sono a cura di Clas Sassoferrato.
Info: Comune di Sassoferrato - Ufficio Relazioni con il
Pubblico - Piazza Matteotti, 4 - tel. 0732/956218-232 – cell.
377/1203522 - fax 0732.956234, e-mail: teatrodelsentino@
comune.sassoferrato.an.it, oppure consultare il sito internet
www.comune.sassoferrato.an.it, area “Teatro”.
Cento incontri di volley
8 squadre, 15 campi
Domenica 10 maggio il volley ha riscontrato un grande successo legato all’ottima organizzazione dell’associazione sportiva, al lavoro dei volontari che
hanno, dalla mattina presto fino a tarda sera, affiancato il presidente Cristina
Pilorusso del giardino sportivo di via Rulliano. E’ stato dato spazio anche al
picnic delle famiglie. Otto società forte di 160 ragazzi hanno disputato 100
incontri sui 15 campi allestiti. Sponsor Marester, Arredamenti Camilletti,
Smilzo e l’amministrazione comunale di Sassoferrato. In gara la G.S. Pallavolo
Sasoferrato: la Pallavolo Fabriano; il Team Volley 2002 Fabriano; il Volley
Pergola; il Valvolley Castelplanio; la Laurentina S. Lorenzo in Campo; la
Pallavolo Castelferretti e la Pallavolo Castelbellino. Ecco i risultati:
Categoria micro: 1 class. Volley Pergola / 2 class. Volley Pergola / 3 class.
Pallavolo Sasoferrato.
Categoria Mini: 1 Valvolley Castelplanio / 2 class. Pallavolo fabriano / 3 class.
Team volley 2002 Fabriano.
Categoria Primo Volley: 1 class. Pallavolo Sassoferrato / 2 class. Pallavolo
Fabriano / 3 class. Pallavolo Fabriano.
Categoria Supervolley: 1 class. Laurentina / 2 class. Pallavolo Sassoferrato /
3 class. Pallavolo Fabriano.
Categoria Ipervolley: 1 class. Pallavolo Sassoferrato / 2 class. Laurentina / 3
class. Pergola Puma.
L'Azione 16 MAGGIO 2015
Passeggiata
fino al tempio
di Civitalba
Non è la solita passeggiata quella proposta dal Gruppo
Archeologico di Sassoferrato, quella in programma
sabato 16 maggio. Si tratta di un omaggio alla nuova
esposizione museale dedicata al frontone del tempio di
Civitalba che si terrà venerdì presso il Museo Archeologico di Ancona.
L’evento si chiama: “Civitalba. Un tempio per la vittoria” e s’inscrive nel quadro degli eventi per Expo 2015.
Pertanto questa passeggiata si presenta come una lettura
nel paesaggio di ciò che il museo con i suoi reperti ci
racconta su chi, secoli fa, popolava le nostre colline e
i nostri monti.
La passeggiata lungo le antiche vie dei Galli Senoni,
degli Umbri e dei Romani è organizzata dai gruppi
archeologici d’Italia in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche, con i Comuni di
Sassoferrato ed Arcevia, il Liceo Scientifico "Volterra"
di Sassoferrato, l'associazione valle del Sentino e l’Avis
di Sassoferrato. “Si parte sabato alle ore 10 dalla romana
Sentinum direzione Civitalba, luogo del ritrovamento
del frontone del tempio che commemora la vittoria dei
Romani contro la lega gallo-sannita”, spiega Vincenzo
Moroni, il presidente del gruppo archeologico.
Prima sosta e pranzo al sacco presso la sala parrocchiale di San Giovanni, poi ci si recherà a Civitalba
dove Federico Uncini curerà la presentazione storica
e guiderà la visita dell’area archeologica. Una mostra
fotografica dei reperti di Civitalba sarà allestita presso il
salone dell’Ostello “Oasi del vento”, struttura all’interno
dell'area archeologica.
v.a.
I Comuni della nuova area interna
all'insegna dell'unità ambientale
Sassoferrato, l’11 ed il 12 maggio, ha
ospitato i Comuni della nuova area interna. Si chiama area alto anconetana-basso pesarese e per tre motivi non appare
come la solita unione tra comuni. Uno,
perché l’area è stata individuata dal
ministero dello Sviluppo Economico in
collaborazione con la Regione Marche.
Obiettivo: stimolare idee, elaborare progetti al fine di contrastare l’abbandono
delle aree interne e favorirne lo sviluppo
per creare un format da applicare in altre
aree similari. Secondo, perché quest’area
travalica i patti territoriali e giocando la carta
dell’unità ambientale raggruppa paesi che finora
si sono poco o mai frequentati come Sassoferrato,
Arcevia, Pergola, Serra Sant’Abbondio, Frontone,
Cantiano, Cagli, Acqualagna, Apecchio e Piobbico. Infine, perché questi Comuni obbediscono
a precisi parametri ministeriali e hanno le stesse
difficoltà per usufruire di indispensabili servizi, il
che li rende solidali tra loro.
Tradotto sul piano pratico l’area usufruirà di 3,8
milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità
2014 a cui si sommeranno i fondi strutturali europei Fesr, Fse, Feasr della Regione. Intenso il programma dei lavori dei due giorni che si è snodato
tra la sala del Consiglio, la sala Giunta, palazzo
Oliva e Palazzo degli Scalzi. Presenti delegazioni
dei ministeri dei Beni, Attività Culturali e Turismo,
Istruzione, Salute, Sviluppo economico, Agricoltura, la Regione Marche, amministratori locali,
responsabili di servizi, operatori economici, rappresentanti di associazioni, imprenditori, docenti
ed esperti. La loro mission è di definire le strategie
Due giorni
di lavoro
per elaborare
nuovi progetti
di sviluppo da realizzare a livello comprensoriale
nei settori dei trasporti, della sanità, dell’istruzione
e dell’implementazione economica, anche attraverso la realizzazione di reti immateriali. Temi su cui
la Regione Marche sta già convogliando risorse.
Oltre ai dieci Comuni dell’area alto anconetanobasso pesarese, ci sono altre due aree: una che
raggruppa diciannove comuni nel maceratese,
l’altra quindici nell’ascolano-fermano.
Veronique Angeletti
v.a.
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
19
>CERRETO D'ESI<
Gli euro
sono stati
Il progetto "Prevenzione e sicurezza" a Moie con tanti bimbi devoluti
Festa alla Protezione
E’
stata un vero e proprio
momento di festa,
non solo per i circa
500 bambini e ragazzi delle scuole e per gli oltre 250
volontari della protezione civile e
rappresentanti delle forze dell’ordine coinvolti ma anche per l’intera
Vallesina, visto il gran numero di
partecipanti: tante famiglie, autorità
e personalità del territorio.
La quarta edizione del progetto
“Prevenzione e sicurezza”, svoltasi
nel fine settimana scorso a Moie,
è un’iniziativa promossa dalla
Protezione civile dell’Unione dei
Comuni della Media Vallesina,
ideata a coordinata dal responsabile
Lorenzo Mazzieri. Presenti anche
Roberto Oreficini, già capo dipartimento regionale e ora impegnato a
Roma nel Dipartimento Nazionale
e i dirigenti della protezione civile
regionale Marcello Principi e Sarda
Cammarota. I cittadini hanno potuto
ammirare da vicino numerosi mezzi
utilizzati nelle emergenze dalla
Protezione civile, esercito, soccorso
alpino, Croce rossa, Carabinieri,
Guardia di Finanza, Vigili del fuoco
e Forestale arrivati per l’occasione
da diverse zone della regione. Tutti
a disposizione degli studenti, che
per l’intera mattinata, si sono alternati nell’area della manifestazione,
distinti in due diversi percorsi, a
seconda delle fasce di età. Anche
il gruppo di Cerreto ha preso parte
a questa importante e significativa
iniziativa, che rientra nell’annuale
piano di esercitazioni di soccorso
e di Protezione civile alle quali si
sottopongono regolarmente tutti
i volontari. La formazione risulta
essere decisiva quando c’è davvero
bisogno, in occasione di terremoti, alluvioni e altre emergenze di
carattere locale o nazionale. Le
esercitazioni congiunte sono dunque fondamentali per la formazione
e la preparazione dei volontari che
imparano, innanzitutto, a gestire
una fase di emergenza operando
in stretto coordinamento con gli
enti preposti e le altre realtà del
soccorso. I ragazzi cerretesi hanno
anche seguito i gruppi delle scuole
divisi per classi nei vari stand delle
forze dell'ordine in cui si venivano
mostrati i loro mezzi, strumenti e
specializzazione. Particolarmente
significativa la dimostrazione con
i cani impegnati nel ritrovamento
di sostanze stupefacenti con successiva spiegazione sui rischi della
droga, mentre la Croce rossa ha
mostrato agli alunni le operazioni di
soccorso in caso di incidente, come
il posizionamento di un ferito sulla
spinale. La Protezione civile ha fatto
provare il modulo AIB ai ragazzi,
integrando la divertente prova
pratica con una breve spiegazione.
Gli alunni si sono avvicinati ai
concetti chiave dell’iniziativa,
cioè prevenzione e sicurezza,
in modo più ludico: hanno visto
da vicino e in alcuni casi sono
saliti sui mezzi militari e del
volontariato, hanno partecipato
con un ruolo attivo alle simulazioni con i cani, come la ricerca
di persone scomparse, hanno
ricevuto informazioni e gadget.
Le esercitazioni sono dunque
un momento fondamentale nel
processo di formazione delle
componenti del sistema di Protezione civile: la possibilità di
sperimentare procedure, tecnologie,
interoperabilità tra le diverse componenti in uno scenario reale ma non
di emergenza, aiuta a identificare i
punti di forza del sistema e mette
in evidenza eventuali criticità per
le quali trovare soluzione.
L'esercitazione è parte integrante
della previsione e della prevenzione, concetti essenziali per il
sistema di Protezione civile: per
quanto la natura degli eventi possa
essere inaspettata ed intensa vi è la
consapevolezza di poterla fronteggiare attraverso delle procedure già
sperimentate sul campo che sono in
grado di ridurre al minimo gli effetti
salvaguardando vite umane e beni.
I volontari
La Banda, degna erede della mitica Bizzarra
In occasione della commemorazione ufficiale del 25 aprile la
banda ha, come sempre, fornito il
suo costante contributo quest’anno
però con una bella novità: l’esordio
di alcuni allievi che frequentano il
corso di orientamento musicale.
Tanta la soddisfazione dei cittadini
presenti che si sono rallegrati nel
vedere questi piccoli musicisti in
testa al corteo che hanno ricordato
ai cerretesi i gloriosi anni della
bizzarra.
Un piccolo ma significativo traguardo per il corso di orientamento
musicale, diretto settimanalmente
dall’insegnante Debora Barocci,
frequentato con entusiasmo e
passione da 13 allievi dai 5 anni
in su, con una vasta scelta tra gli
strumenti: ad ancia semplice come
clarinetto e sax, flauto traverso, per-
cussioni, mentre un altro insegnante
segue lo studio degli ottoni come
tuba, tromba, trombone, flicorno,
corno.
Un positivo e lungimirante investimento per il futuro della banda, con
l’obiettivo che questi alunni, una
volta finita la formazione, entrino
a tutti gli effetti in organico, rendendo la banda ancora
più forte ed autonoma
e non costringendola
ad avvalersi necessariamente di forze di
scambio e collaborazioni tra le bande del
territorio.
L’auspicio è che
sempre più bambini
partecipino al corso in
modo che, nonostante
i recenti tagli econo-
Nessun
accordo
segreto
Purtroppo ancora una volta la
realtà ha superato la fantasia:
il Pd di Cerreto, dopo aver
fatto le primarie, non si
presenta alle elezioni del 31 maggio
con una propria lista e candidato sindaco.
I motivi di questa decisione a noi non interessano, resta il fatto che per l’ennesima
volta, hanno dimostrato di fare una politica
losca e meschina e ben lontana dai nostri
principi. Quello che è certo, che quando nello scorso agosto temevamo
che ci fossero altre ragioni nel far cadere la Giunta Ciappelloni, non
eravamo certo lontani dal vero. Resta comunque l’amarezza per questa
scelta, che è un’ulteriore sconfitta per la democrazia, qualsiasi ne sia la
motivazione. A questo punto ricade su di noi un’enorme responsabilità,
in quanto unica forza di sinistra presente alla competizione elettorale in
grado di poter contrastare lo strapotere dei potentati economici cittadini.
Ovviamente, rivolgiamo un appello a tutti gli uomini e le donne che non
si rassegnano ai giochi di potere più o meno occulti, affinché ci diano la
forza per poter competere alla pari con le altre due liste presenti. Noi da
parte nostra possiamo garantirvi, che non scenderemo a compromessi con
nessuno, tanto meno faremo accordi segreti. Chi vorrà sostenerci, crediamo
che dovrà farlo in modo consapevole, appoggiando le nostre proposte ed
il nostro programma.
Marco Zamparini, Pcl
19 cerreto.indd 2
mici effettuati dal Comune, la banda
cresca e si rafforzi come punto di
riferimento culturale cerretese, di
cui ha fatto la storia. Essa nasce
a Cerreto addirittura nel lontano
1868 quando il dottor Piermarini,
chirurgo operante a Cerreto d’Esi,
forte appassionato di musica e
suonatore di flicorno baritono, pre-
se l’iniziativa di istituire la banda
musicale. L’intera cittadina accolse
con entusiasmo la nuova proposta
culturale e il debutto avvenne nel
giorno dello Statuto del 1869 con i
soli strumenti di ottone. Nel 1967
nacque “La Bizzarra”, banda da
parata con majorettes che fino al
1991 è stata il vanto di Cerreto
d’Esi. Composta da
cinquanta musicisti
e venti majorettes,
la compagine musicale si è esibita
lungo tutto lo stivale,
compiendo numerose tournée all’estero.
Nel 2008, la Banda ha festeggiato il
140° anno dalla sua
fondazione.
Michela Bellomaria
Continua a rimanere alta la tensione
all’interno del Partito Democratico
di Cerreto d’Esi: profondamente in
bilico tra assenza alle imminenti
elezioni comunali, commissariamento del circolo cittadino e
restituzione del contributo ricevuto
durante le recenti primarie. Con
il circolo commissariato (saranno
Luciano Antonini affiancato da
Francesco Ducoli a reggere il partito di Cerreto) dopo la mancata
presentazione della lista, a fronte
dei circa 400 sostenitori che si
sono presentati alle primarie, la
scorsa domenica è stata lanciata la
campagna di restituzione dell’euro
versato da parte da Angelo Cola.
Cola, sconfitto da Stefano Stroppa,
ha incontrato i cittadini nella centralissima piazza Marconi anche per
discutere della situazione politica
della piccola cittadina marchigiana.
"Il giorno delle prossime elezioni
comunali invito tutti coloro che
avrebbero votato Pd a non votare"
afferma con decisione Angelo Cola
perché questo è l’unico modo per
affermare la presenza del partito a
Cerreto d’Esi. Il non voto è il voto
al Pd. Perché ora ci sarà il problema della prospettiva di voto, con
l’obbligo di mantenere la schiena
del partito dritta senza svendersi.
Ricorda i termini dell’accordo regionale tra Pd ed Udc Cola quando
parla del tentato accordo tra Pd di
Cerreto e Giovanni Porcarelli (scenario ricordato anche dal vincitore
delle primarie Stefano Stroppa, con
il suggerimento ricevuto da parte
del segretario regionale del Pd
Comi): una scelta onerosa per il
partito, ma che una volta dimostrata
l’impossibilità a trattare imponeva
ugualmente la presentazione di una
lista credibile nonostante le difficoltà. Con l’assenza del Pd alle elezioni
comunali continua Cola si è fatto
un gran favore ai candidati presenti. Si doveva quindi presentare la
lista del Pd a tutti i costi. E quindi
proprio per dimostrare la presenza
del partito che secondo me bisogna
votare scheda bianca: è l’identità di
un partito che però manterrà intatto
il proprio cuore e si potrà permettere di andare a trattare in maniera
concreta con chi diventerà il nuovo
sindaco di Cerreto d’Esi. Tutti gli
euro restituiti saranno devoluti alla
San Vincenzo de’ Paoli.
Saverio Spadavecchia
I CambiaMenti alla prima uscita
Domenica 10 maggio c’è stata la prima uscita della lista
civica #CambiaMenti in campagna elettorale in vista
delle elezioni comunali in programma domenica 31
maggio. Presso gli spazi del campo sportivo Fontenera
e quelli antistanti il bocciodromo, i candidati consiglieri
ed il candidato sindaco David Grillini hanno organizzato un incontro informale con la comunità cerretese
allietato da un’esibizione di elicotteri radiocomandati
3D, da simulatori di volo, giochi per bimbi oltre ad un
punto ristoro. La giornata, grazie anche al bel tempo
ed all’ottima location, ha avuto uno ottimo successo in
termini di partecipazione, andando oltre la più rosea
aspettativa (circa 450/500 i presenti in tutto l’arco del
pomeriggio, quasi esclusivamente del posto). L’appuntamento, come detto, ha avuto un tono prettamente
informale, di primo incontro, con molti cittadini che
hanno voluto conoscere di persona i candidati a consiglieri ed il candidato a sindaco che come logico ha
ricevuto il maggior numero di domande ma anche di
incoraggiamenti da parte di molti. La richiesta di tante
persone di conoscere i programmi della lista è stata
accolta con favore dagli esponenti che hanno ribadito
come stilare un programma “credibile e realizzabile”
richieda una tempistica ed una lungimiranza diversa
da programmi buoni solo per l’uso e consumo di una
campagna elettorale. In particolare il candidato sindaco Grillini ha sottolineato come il programma in
ultimazione sarà in realtà accompagnato da uno studio
accurato da parte di ogni singolo candidato, ognuno per
le proprie competenze, dei bilanci comunali degli ultimi anni, ivi compresi finanziamenti e mutui, al fine di
poter successivamente trasmettere in modo trasparente
e chiaro (i punti cardine su cui è stata fondata la lista)
il tutto alla cittadinanza nel corso della prossima uscita
pubblica in programma per il 23 maggio in cui, oltre
alla lista, saranno presentati i programmi e soprattutto
quello che i cittadini dovranno aspettarsi da qui a qualche anno, senza fronzoli e/o promesse non garantibili.
Un modo di relazionarsi con i cittadini, ha proseguito
Grillini, che solo altri cittadini, animati esclusivamente da senso civico e slegati da vincoli ed obblighi di
partito, possono garantire.
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
>CHIESA
Questa settimana
è in svolgimento
a Cosenza il Festival
della comunicazione
Nel segno della famiglia
di FABIO MANDATO
L
a segreteria organizzativa
del Festival nazionale
della comunicazione, in
programma a Cosenza dal
10 al 17 maggio, è in piena attività.
Sono tanti gli appuntamenti in
calendario in questi giorni.
Diverse le occasioni d’incontro,
confronto, riflessione, per un evento che ha il patrocinio del Pontificio
Consiglio delle comunicazioni
sociali, del Pontificio Consiglio
della cultura, di Sir e Copercom.
A condire l’evento, due ricorrenze
significative: il decimo anniversario
del Festival e il novantesimo anno
di fondazione del settimanale diocesano “Parola di Vita”.
Sono proprio Paolini e Paoline a
promuovere ogni anno l’iniziativa
itinerante.
Al centro, come sempre, il tema
del messaggio del Papa per la
Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che quest’anno è:
“Comunicare la famiglia: ambiente
privilegiato dell’incontro nella
gratuità dell’amore”.
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Una sinergia per il territorio.
“Ciò che ha caratterizzato l’organizzazione nella diocesi di Cosenza
è stata la capacità di collaborazione
di tutte le realtà ecclesiali e laicali”,
dice suor Cristina Beffa, responsabile nazionale per le Paoline del
Festival. “Ciò significa che ogni
movimento ha trovato il proprio
modo di partecipare”.
Un punto fondamentale per una
diocesi del Mezzogiorno, che spesso deve fare i conti con la carenza
di strutture e poche risorse.
“Perché il territorio potesse dare
una risposta adeguata alla vocazione stessa del Festival della
comunicazione era necessario
coinvolgere anche i diversi uffici
pastorali, che nei fatti ci hanno
assicurato la collaborazione nella
realizzazione dei diversi eventi”,
dice don Enzo Gabrieli, direttore
di “Parola di Vita” e dell’Ufficio
comunicazioni sociali diocesano,
che ha coordinato e guidato l’organizzazione.
“Il Festival che abbiamo organizzato è un tentativo di compiere una
riflessione, attraverso le risorse del
nostro territorio, sulle sollecitazioni del Santo Padre.
Una Chiesa come quella
cosentina, per crescere, ha
bisogno di aprirsi, di uscire,
di lavorare in sinergia”. A
partire dall’Ufficio comunicazioni sociali e dai giovani
redattori di “Parola di Vita”,
protagonisti nell’organizzazione del Festival. “Abbiamo lavorato per il Festival
settimanalmente, parallelamente alla redazione del
giornale.
È stata una bella esperienza, condivisa anche dai media laici, con i
quali ci siamo incontrati più volte”,
aggiunge don Gabrieli.
Comunicare la famiglia. “Il capolavoro della società è la famiglia”.
Ha questo titolo l’incontro che
oggi (9 maggio) farà da prologo al
Festival. “Vogliamo porci in ascolto di alcune testimonianze di chi
vive nella propria storia personale
la bellezza dell’essere famiglia,
soprattutto in un territorio in cui è
molto forte l’appartenenza familiare”, prosegue Gabrieli.
Domenica 17 maggio
dal Vangelo secondo Marco (Mc 16, 15-20)
Una parola per tutti
Oggi si celebra l’Ascensione del Signore, piena e gloriosa manifestazione di Cristo risorto. Il Messia, che ha vinto la morte donando
totalmente la sua vita, è stato chiamato dal Padre nel Regno eterno da lui stesso annunciato. L’Ascensione ci assicura che Gesù è
andato tra le braccia dell’Altissimo e che anche noi un giorno saremo con lui.
Terminato il periodo in cui Dio è presenza visibile sulla terra, si apre il tempo della nuova esistenza del Salvatore che guida l’uomo
attraverso l’azione dello Spirito Santo. La missione di salvezza verrà portata avanti attraverso la sua Chiesa, dagli apostoli, incaricati di
ammaestrare tutte le genti, e da tutti i credenti che, giorno dopo giorno, costituiscono la comunità ecclesiale.
Lo Spirito, infatti, effuso su tutti i popoli, proclamerà il nuovo Regno di Dio, capace di vincere ogni sorta di male e di tentazione. I
cristiani possono rimanere “feriti” dal peccato e dalle sventure, ma non moriranno e nel nome del Signore avranno il dono di salvare
tanti altri fratelli.
Come la possiamo vivere
- Ai discepoli, a ciascuno di noi, viene chiesto di annunciare il Vangelo della vita, fonte di speranza e forza contro ogni prova e difficoltà.
- Gesù ascende al cielo perché ogni credente si senta corresponsabile e coerede del suo progetto di salvezza. La nostra meta è il cielo,
il “tesoro” è la vita eterna. Stacchiamoci dalle cose di questo mondo che passano, rendendo grazie e benedicendo il prossimo con le
nostre azioni e le nostre opere.
- L’uomo di fede, consapevole della forza spirituale ricevuta, è in grado di compiere gli stessi segni e prodigi di Cristo, anzi, come promesso, “farete cose più grandi di me”. Nel desiderio di santità e di umiltà è possibile entrare nello spazio infinito dell’amore senza limiti.
- Il cristiano è sempre orientato alla conversione, un cammino che dura tutta una vita. Testimoniamo il Risorto con comportamenti sani
e coerenti esigendo da noi stessi il cambiamento anziché pretenderlo dagli altri!
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“Vogliamo ribadire il desiderio di
spendere le nostre prossime energie
incoraggiando le diverse comunità
parrocchiali a scorgere nelle famiglie una grande risorsa”, afferma
Zaira Sorrenti, responsabile, insieme al marito Gianluca Marino,
dell’Ufficio famiglia diocesano.
L’incontro “sarà occasione di
‘fare casa’, di fare famiglia, valorizzando le diversità di ognuno”,
osserva dice Marino. “La famiglia
- riprende Sorrenti - è comunitàcomunicante, e come Ufficio vogliamo proseguire nel nostro lavoro
di accompagnamento delle coppie
perché riscoprano e valorizzino il
dialogo tra coniugi e tra genitori
e figli”.
Una spiga d’oro. Una spiga per
portare a casa il pane. E vivere dignitosamente l’essere
famiglia. Roberto De Cicco
è animatore del Progetto
Policoro.
“All’interno del Festival abbiamo pensato a un momento dedicato alla celebrazione
dei 20 anni del Progetto,
che poi si può riassumere
nel progetto di microcredito
sociale ‘Il Seminatore’, che
negli anni ha finanziato 53
giovani imprenditori della
nostra diocesi che hanno potuto
avviare una propria attività”.
La provincia di Cosenza, secondo
le statistiche Istat, ha un tasso di
disoccupazione giovanile (dai 15
anni in su) pari al 27,8%. Secondo
posto nazionale, in negativo. “Il
lavoro è uno dei primi scogli da
superare per una famiglia che vuole
diventare tale - dice De Cicco -. Il
Policoro, come segno della Cei di
sostegno ai giovani, è diventato
uno degli appuntamenti importanti
del Festival della comunicazione.
Vogliamo presentare, dalle diverse
attività nate nell’ambito del ‘Seminatore’, alcune realtà di giovani imprenditori del Sud che, nonostante i
problemi che attanagliano la nostra
terra, ce l’hanno fatta”.
Veglia di Pentecoste
per i cristiani perseguitati
Veglia di Pentecoste, sabato 23 maggio, per i cristiani perseguitati oggi, indetta dalla Cei. Il vescovo ha dato indicazione che
questa veglia sia proposta in tutte le parrocchie e zone pastorali
secondo le modalità definite dai parroci e dai consigli pastorali
e dai gruppi ecclesiali.
Il Vescovo con l'Anffas
Il Vescovo don Giancarlo Vecerrica celebrerà una S.Messa
presso la Cattedrale di San Venanzio sabato 16 maggio alle ore
18.30 per festeggiare il 14° anno della nascita dell'Anffas onlus
di Fabriano. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare per la
fellicità dei ragazzi dell'associazione.
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
21
>CHIESA<
Un'ordinazione proprio d'oro!
Sono iniziati i festeggiamenti per don Giancarlo al ritiro del clero
C
on grande gioia la comunità dei sacerdoti nella nostra
Diocesi di Fabriano-Matelica si è stretta intorno al
Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica anticipando il
festeggiamento per il suo 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale giovedì 7 maggio. Dopo un ritiro del clero
interessantissimo sulle questioni del mondo del lavoro con
interventi di diversi sacerdoti che hanno presentato proposte
concrete per il nostro territorio in forte e profonda crisi lavorativa, abbiamo gioito per il nostro vescovo con un lauto pranzo
da lui offerto, con tutta la gioia e l'entusiasmo che i sacerdoti e
soprattutto i giovani sacerdoti sono capaci di infondere al loro
Padre e Vescovo. A Mons. Vecerrica auguriamo di continuare a
vivere il suo sacerdozio con la gioia del primo giorno di circa
50 anni fa e con l'esperienza di misericordia ed amore acquisita
in questo lungo periodo.
Il Vescovo Vecerrica con alcuni sacerdoti della Diocesi
Il 50° di sacerdozio del Vescovo Vecerrica
Il 22 maggio 1965 il nostro Vescovo don Giancarlo Vecerrica è stato
ordinato sacerdote insieme a don Rino Ramaccioni, don Francesco
Cocilova, don Agostino Cartechini (deceduto nel 1969), nella Cattedrale di Macerata dal Card. Ferdinando Cento, concelebrante il Vescovo
Diocesano Mons. Silvio Cassulo. Ora per festeggiare la ricorrenza del
suo cinquantesimo ci sarà una celebrazione unitaria con i sacerdoti,
i religiosi, le religiose, i diaconi e i fedeli che avrà luogo domenica
24 maggio, alle ore 16, nella nostra Cattedrale. “Siamo tutti esortati
a parteciparvi – ci ricorda don Giancarlo - e ad invitare i fedeli della
Macerata-Loreto con Pell
Manca poco meno di un mese al 37° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto
in programma per sabato 6 giugno presso lo stadio Helvia Recina di Macerata e iniziano a definirsi alcuni dettagli dell’evento. Sarà Sua Eminenza il
Cardinale George Pell, prelato australiano e primo Prefetto della Segreteria
per l’Economia della Santa Sede, a presiedere la celebrazione della S. Messa
alle ore 20.30 prima di incamminarsi verso la Santa Casa di Loreto. Anche
quest’anno il Pellegrinaggio ha un titolo significativo: “Accarezzati dalla
misericordia”. Esso intende sottolineare ancora di più la bellezza dell’incontro che il Movimento di Comunione e Liberazione, che propone tutti gli
anni questo Pellegrinaggio, ha avuto lo scorso 7 marzo con Papa Francesco.
Infatti in quella circostanza il Santo Padre, nel ricordare il carisma di don
Giussani a dieci anni dalla sua morte, aveva anche detto che “tutto nella
nostra vita, oggi come al tempo di Gesù, incomincia con un incontro. E
non si può capire questa dinamica dell’incontro che lo suscita e l’adesione
senza la misericordia. Solo chi è accarezzato dalla tenerezza della misericordia conosce veramente il Signore. Il luogo privilegiato dell’incontro è
la carezza della misericordia di Gesù Cristo verso il mio peccato”. L’avvenimento del Pellegrinaggio, che si origina anch’esso da un incontro, invita
tutti – dai gruppi responsabili dell’organizzazione ai pellegrini che vengono
per la prima volta – a muoversi verso questa proposta. Nella sede centrale
di piazza Strambi a Macerata ci si riunisce periodicamente per preparare
i vari servizi, favorendo l’unità dell’intero gesto. Aumentano le visite al
sito www.pellegrinaggio.org e le condivisioni sui social network (specie
Facebook e Twitter, con l'hashtag #MacerataLoreto15), si moltiplicano le
richieste di invio del materiale per la diffusione in tutta Italia. A Fabriano
è già previsto un incontro di preparazione mercoledì 3 giugno alle ore
21 presso la chiesa di San Filippo. Le iscrizioni si raccolgono presso la
redazione de L'Azione.
Diocesi a essere presenti a questo incontro ‘Ut cogregemur in unum’.
L’unità della nostra realtà diocesana in Cattedrale è stata sempre un
mio grande impegno. Desidero che non siano fatti regali personali,
ma si possono aiutare le nostre opere attuali, che mi stanno a cuore:
la Caritas, i seminaristi, la pastorale giovanile e il nuovo Museo Diocesano, come luogo permanente di catechesi. Ringrazio fin da ora per
la partecipazione orante e unitaria a questa mia ricorrenza, per il bene
di tutta la Diocesi e soprattutto come apertura vocazionale ai ragazzi
e ai giovani”.
A Lourdes
in agosto
Dal 17 al 20 agosto
l'Ufficio Diocesano Pellegrinaggi ha proposto un
pellegrinaggio a Lourdes,
questo pellegrinaggio ha
il desiderio di consegnare
ancora una volta la nostra
Diocesi di Fabriano-Matelica sotto la protezione di Maria Santissima
come già avvenuto molte volte. Chiederemo in questo luogo a la
Madonna Immacolata di continuare a custodire e proteggere il nostro
popolo, soprattutto le persone martoriate dalla perdita del lavoro, i
giovani, le famiglie, gli imprenditori coraggiosi che si spendono per
il nostro territorio e per la nostra gente. Guiderà il Pellegrinaggio
Mons. Vecerrica, nostro Vescovo, che insieme alle intenzioni espresse
renderà grazie al Signore Gesù e a sua madre Maria per i 50 anni di
sacerdozio. Vi invitiamo ancora ad iscrivervi a questo pellegrinaggio
presso il direttore dell'Ufficio don Andrea Simone al 338/3027782, o
[email protected] oppure presso i vostri parroci.
di Don Leopoldo Paloni
~ INCONTRO NELLA CATTEDRALE DI FABRIANO SUL TEMA “L’ARTE DI GUELFO IN
CATTEDRALE”: sabato 16 maggio alle ore 11.
~ IL VESCOVO CELEBRA PER L’ANFFAS: sabato 16 maggio alle ore 18.30 in Cattedrale.
~ CRESIME A MARISCHIO: domenica 17 maggio alle ore 11.30.
~ ASSEMBLEA GENERALE DEI VESCOVI ITALIANI A ROMA: da lunedì 18 a giovedì
21 maggio.
~ INIZIO DELLE FESTE TRIENNALI DEL SANTISSIMO CROCIFISSO A MATELICA:
mercoledì 20 maggio alle ore 20.30.
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FESTIVE DEL SABATO
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Collegiglioni
- Collegio Gentile
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò Centro Com.
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
A Cascia con la parrocchia
Parrocchia Cattedrale S. Venanzio – Fabriano. Sabato 6 giugno.
Gita a Cascia – Cascata delle Marmore.
Programma
Ore 7: Partenza dal parcheggio di via Cappuccini.
Ore 9: Arrivo a Cascia - S. Messa - Visita alla Basilica di S. Rita e al
monastero.
Ore 12,30: Partenza per Roccaporena - pranzo.
Ore 15.30: Visita ai luoghi di S. Rita.
Ore 17: Partenza per la Cascata delle Marmore.
Ore 18.30: Partenza per Fabriano. Quota di partecipazione: con il pranzo
euro 50; senza il pranzo euro 30. La quota comprende il viaggio in
pullman e l’assicurazione. Informazioni ed iscrizioni entro il 20 maggio
presso l’ufficio parrocchiale (Tel 0732 21823).
Per Padre Pio
AGENDA LITURGICA
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- M.della Misericordia
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso
il Santuario
della Madonna
del Buon Gesù
venerdì 22
maggio alle ore
8.30 S. Rosario,
seguito alle ore 9 dalla S. Messa
in onore di S. Padre Pio. Tutti
sono invitati a partecipare al
sacro rito.
San Venanzio,
tre giorni di festa!
Da venerdì 15 a domenica 17
maggio si celebra la festività di
San Venanzio con una tre giorni
di incontri, musiche, riflessioni,
visite guidate e preghiere. Anche
quest'anno ci sarà la notte delle
chiese con riferimento a quelle
monastiche, con il canto gregoriano che farà da protagonista. Anche
la cucina avrà la sua importanza
in questo evento della parrocchia.
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- S. Maria in Campo
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
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22
>DEFUNTI<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.NICOLO'
CENTRO COMUNITARIO
Sabato 16 maggio
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amata
ELEDA EUSTACCHI
CAMMORANESI
I figli, la nuora, il genero, i nipoti
e tutti coloro che l'hanno amata la
ricorderanno con una S.Messa sabato 16 maggio alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Sabato 16 maggio
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
Sabato 16 maggio
alle ore 18.30 S.Messa
nella Chiesa di S.Venanzio
Nella ricorrenza del 1° anno
dalla scomparsa della cara
SEBASTIANA VENTURELLI
(NELLA ) ved. LATINI
i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti
tutti la ricordano con immenso affetto e ringraziano chi si unirà alle
preghiere.
CHIESA di S.VENANZIO
Venerdì 22 maggio
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amata
MARIA LAURA STEVANATO
in BERTONI
Le figlie, i generi ed i parenti la
ricordano con affetto. S.Messa venerdì 22 maggio alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di ALBACINA
Nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa degli amati
RENATO LUPETTI
e
DANILO NINNO
sarà celebrata una S.Messa venerdì 22 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
"Gli anni che passano non cancellano
mai il vostro ricordo nei nostri cuori"
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Lunedì 18 maggio
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amata
MARGHERITA GUGLIELMI
ved. BUSINI
I figli, i generi, la nuora, i nipoti,
i pronipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 18
maggio alle ore 18.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
SILVANO VILLANI
La Santa Messa verrà celebrata
venerdì 15 maggio nella chiesa di
Santa Maria Maddalena alle 18.15.
Sono già trascorsi due anni da
quando sei entrato a far parte del
mondo spirituale, ma dentro di noi
è rimasto intatto il nostro grande
amore, tutto parla ancora di te e
nonostante tutto, non riusciamo
a rassegnarci: non si possono dimenticare le persone speciali. Ma
la cosa più bella è che il nostro destino arriverà al termine e tu sarai
lì ad aspettarci con il sorriso sulle
labbra e le tue grandi braccia che ci
accolgono e ci stringono. Mi manca
tutto di te, le nostre chiacchierate,
i tuoi consigli. Te ne sei andato in
punta di piedi, senza dare fastidio,
mai un lamento, hai affrontato la
tua malattia come se niente fosse,
non ci hai mai fatto pesare nulla
come era nel tuo stile di grande
uomo. Non ti dimenticheremo mai
e continueremo sempre a portarti
tutti nel cuore.
Grazie di tutto e di essere nostro
padre.
Le tue figlie e tua moglie
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
CHIESA di VALLEREMITA
Sabato 16 maggio
ricorre il 6° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
SECONDO REGNI
La moglie Lucia, i figli Luca e Loretta, la nuora Lara, il genero Augusto, i nipoti Martina, Valentina,
Filippo ed i parenti lo ricordano con
affetto. S.Messa sabato 16 maggio
alle ore 16.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
"Non piangete la mia assenza, sentitemi vicino e parlatemi ancora. Io
vi amerò dal cielo come vi ho amati
sulla terra".
Giovedì 14 maggio
è ricorso il 9° anniversario della
scomparsa dell'amata
DOVILIA SONAGLIA
ved. QUARESIMA
I familiari ed i parenti la ricordano
con affetto. S.Messa domenica 17
maggio alle ore 9 al Collegio Gentile. Durante la celebrazione sarà
ricordata anche la figlia
MARIA
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.MARIA in CAMPO
Sabato 16 maggio
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amata
RITA FIORETTI
in GUERCI
Il marito, i figli, i nipoti ed i parenti
la ricordano con immutato affetto.
S.Messa sabato 16 maggio alle ore
19. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
Domenica 10 maggio, a 96 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ELDA GIONCHETTI
ved. CICCONCELLI
Lo comunicano la cara Dorina, i figli
Mario e Maurizio, il fratello Angelo,
la cognata, la nuora, i nipoti, i pronipoti ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Martedì 19 maggio
ricorre il 1° anniversario
della morte dell'amata
AUGUSTA DOLCE
I parenti la ricordano con affetto.
S.Messa martedì 19 maggio alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Sabato 9 maggio, a 51 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
MAURO RICCI
Lo comunicano la madre Serafina,
le sorelle Elisabetta ed Antonella, i
cognati Nando e Giuliano, i nipoti
Francesco, Ilenia e Jacopo ed i parenti tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
Venerdì 8 maggio, a 73 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANNUNCIO
Sabato 9 maggio, a 92 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IOLANDA POSSANZA
ved. GAROFOLI
Lo comunicano i figli Anna Maria
e Franco, la nuora Tina Topparelli,
i nipoti Francesco, Manuela, Maurizio, i pronipoti Sara, Paolo, Alessandro, Bianca, la sorella Ines, i
fratelli Alberto e Giancarlo, le cognate, i cognati, i parenti tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
La famiglia SPRECA commossa per
la grande partecipazione di affetto
tributata al caro OTTAVIO ringrazia le Istituzioni tutte, parenti, amici e tutti coloro che, in vari modi, si
sono uniti al suo dolore.
Marchigiano
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CHIESA della MISERICORDIA
In ricordo degli amati
UMBERTO SPARVOLI
e
BERTINA GIANFELICI
I figli, la nuora, i nipoti e i pronipoti faranno celebrare una S.Messa domenica 17 maggio alle ore 8. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Giovedì 7 maggio, a 24 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
Lunedì 4 maggio, a 82 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
Martedì 12 maggio, a 87 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MIRCO AGHETONI
Lo comunicano i genitori Enio e
Patrizia, la sorella Pamela con Andrea, i nonni Otello e Fiorella, gli
zii, i cugini, gli amici, i parenti tutti.
Marchigiano
OSCAR FANELLLI
Lo comunicano la moglie Rosalia
Luciani, il figlio Umberto, la nuora
Sabrina, la nipote Chiara, il fratello
Ottavio ed i parenti tutti.
Onoranze Funebri Santarelli
OLGA LUCINI
ved. STROPPA
Lo comunicano il figlio Giuseppe, la
nuora Enrica, i nipoti, la cara Rosanna ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
ANNUNCIO
RINGRAZIAMENTO
Giovedì 7 maggio, a 87 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
La famiglia FANELLI profondamente commossa per manifestazioni di affetto ricevute per la
scomparsa del caro OSCAR impossibilitata a farlo singolarmente, ringrazia di cuore l'amministrazione
Comunale e tutti quelli che hanno
partecipato al suo dolore.
Onoranze Funebri Santarelli
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Mercoledì 6 maggio, a 99 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
PIERA BOLOTTI
ved. COLA
Lo comunicano le figlie Leda e Iolanda, la nuora, i generi, i nipoti, i
pronipoti, la sorella, i parenti tutti.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
Le famiglie LORONI e TACCUCCI
ringraziano quanti si sono uniti al
lutto per la scomparsa della cara
ANGELA. Un particolare ringraziamento alla croce Azzurra e al reparto dialisi dell’ospedale di Fabriano.
Marchigiano
MARIA FRATINI
(MARISA)
Lo comunicano i figli Simone e Selia, la nuora Ombretta, il genero
Eliberto, i nipoti Sara, Alessandro,
Marco, Alessandro, i parenti tutti.
Marchigiano
GIUSEPPE IACONO
Lo comunicano la moglie Melina, i
figli Claudio, Marco, Fabio ed Annamaria, i nipoti Mattia, Daniel,
Matilde, Isabel, Federico e Fiore, il
fratelllo Enrico ed i parenti tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
CHIESA di S.NICOLO'
Venerdì 15 maggio
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amata
DIANA PAGLIALUNGA
in SILVI
I suoi cari la ricordano con amore.
S.Messa lunedì 18 maggio alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Ti amiamo.
Ti sentiamo al nostro
fianco sempre.
I tuoi cari
Sassoferrato
IRMA CARSETTI
ved. CIAPPELLONI
Lo comunicano i figli Ivano, Orietta,
Mario, il genero Dino, le nuore Paola e Guglielmina, i nipoti, i pronipoti, la sorella Rina, i parenti tutti.
Marchigiano
LUIGI (GIGI)
CASAGRANDE
Lo comunicano la madre Giuliana,
la moglie Maura Cucco, i figli, la
nuora, le nipoti, il fartello, i parenti
tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Lunedì 11 maggio, a 78 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
BRUNO CARLETTI
Lo comunicano la moglie Tecla, i
figli Claudio e Cristiana, la nuora
Cinzia, il genero Gabriele, i nipoti
Mattia, Diego e Beatrice, gli altri nipoti Sergio e Carlo, la cognata Ada
ed i parenti tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Venerdì 8 maggio, a 86 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
Mercoledì 6 maggio, a 64 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANNUNCIO
CONVENTO LA PACE
A 10 anni dalla scomparsa di
Lunedì 11 maggio, a 94 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
PRIMO PELLICCIARI
ELDA STROPPA
ved. STROPPA
Lo comunicano il genero Mario, i
nipoti Remo e Arianna, i pronipoti
Samuel e Priscilla, i parenti tutti.
Marchigiano
verrà celebrata una S.Messa giovedì 21 maggio alle ore 18. La mamma, la moglie, i figli e i parenti lo
ricordano con immenso amore.
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
La chiesa di San Domenico nella zona del Piano
>CULTURA
"Gentileschi e
i Caravaggeschi"
alla scoperta dell'impronta
lasciata dagli artisti
del '600 in città
Un tour in centro storico
S
di PAOLA ROTOLO
ono ripartiti a Fabriano con la stagione primaverile
gli appuntamenti di #VisitFabriano organizzati dalla
cooperativa Archeomega, la rassegna di visite guidate
tematiche al centro storico della Città con percorsi
di carattere storico-artistico rivolti sia ai turisti che a noi
fabrianesi.
Abbiamo partecipato al tour intitolato “Gentileschi e i Caravaggeschi”, un percorso alla scoperta dell’impronta lasciata
dagli artisti del Seicento nella nostra città con meravigliose
opere pittoriche che arricchiscono le nostre chiese; a farci
da guida è Paolo Lodovici, guida professionista con una
comprovata esperienza di anni nel settore, che esordisce:
“Purtroppo di Fabriano non si conosce molto, viene definita
dai più semplicemente come la città della carta, ma noi abbiamo molto da offrire ed è proprio per questo che io stesso,
insieme alle colleghe Cristiana Pandolfi,
Lucia Ricciotti, Valeria Borioni e Francesca Mannucci abbiamo mosso queste
iniziative di VisitFabriano, con il fine di
far scoprire e conoscere le meraviglie
artistiche del nostro territorio”.
Il tour parte dalla chiesa di San Benedetto: “Chiesa di grandissimo valore
storico-artistico costruita nel ‘200,
periodo in cui Fabriano si arricchisce
molto non solo di chiese e monasteri,
ma anche con il palazzo del Podestà e
poco dopo con la fontana Sturinalto; fu
interamente ricostruita nel corso del ‘500
e poi arricchita e decorata nel ‘600 da
grandi artisti dell’epoca”, spiega Lodovici e continua: “All’interno troviamo un
dipinto del Gentileschi, pittore toscano
amico di Caravaggio fortemente influenzato dal suo stile: ne ritroviamo infatti la
veridicità, la plasticità delle forme ed il
ruolo protagonista della luce propri del
maestro, soprattutto nella tela d’altare
raffigurante San Carlo Borromeo in
LA GUERRA E LA FEDE
di Don Leopoldo Paloni
preghiera, ma non sono da meno le opere di Pasqualino Rossi
e Francesco Vanni”.
Dopo questa importante prima tappa ci incamminiamo verso
la chiesa di San Domenico, o Santa Lucia, e verso i resti delle
mura dell’antico largo guelfo, di fronte ai quali ci fermiamo:
“Quello che resta dell’antica porta riedificata in epoca barocca
purtroppo sono solo queste mura: da qui partiva la strada che
all’epoca era la principale direttrice verso l’Umbria”, illustra
Paolo Lodovici.
Proseguiamo poi il nostro tour per giungere alla suggestiva
chiesetta di Santa Maria Maddalena, troppo spesso lasciata nel
dimenticatoio in quanto non fa parte di quella cerchia delle più
maestose e centrali chiese di Fabriano: “La croce di Lorena
che vediamo oggi sul muro esterno presenzia in ricordo di
un portale, da cui nel ‘200/’300 si poteva entrare a trovare
conforto in quello che all’epoca era sì un rifugio spirituale,
ma anche un vero e proprio ospedale in cui ottenere ricovero”, ci chiarisce P. Lodovici e prosegue
all’interno, mostrandoci gli affreschi
e i dipinti: “Anche qua ritroviamo il
Gentileschi, in un bellissimo e pregiato
dipinto datato 1620, spesso richiestoci
anche in prestito per delle mostre, in cui
il paesaggio diventa protagonista, con la
sua durezza scandita dalle rocce”. E non
è di minore rilevanza l’affresco murario
attribuito al Maestro di Campodonico,
che Lodovici, tra altri numerosi dettagli,
ci descrive così: “Datato 1336, in questo
affresco raffigurante l’Annunciazione è
evidente la grande plasticità quasi scultorea delle forme; il suggestivo teschio
che vediamo dipinto ai piedi della croce
di Cristo, sul quale scorre il suo sangue,
rappresenta il capostipite Adamo”. Ed
infine ritorniamo verso il centro storico
per concludere il tour con la visita della
cattedrale di San Venanzio, all’interno
della quale ci soffermiamo maggiormente ad ammirare le opere del Gentileschi,
tra cui la splendida Crocifissione che ne
esprime a pieno l’essenza stilistica, e l’Estasi di San Carlo
Borromeo di Giovan Francesco Guerrieri, uno degli artisti
marchigiani più influenzati da Caravaggio: “Non possiamo
però tralasciare opere come il Gesù di Giuseppe Puglia,
dipinto nel quale lo stile caravaggesco con un occhio un po’
allenato si riscontra pienamente, le tele di epoca barocca firmate Gregorio Preti, fratello di uno degli allievi di Caravaggio,
Mattia Preti, e le opere di Salvator Rosa nella Cappella della
Pietà, stilisticamente affini al periodo e al tema del nostro
tour”, conclude Paolo Lodovici. “Quello che stiamo cercando
di fare, è cercare di accogliere al meglio i turisti mettendo in
luce tutto ciò che Fabriano ha da offrire, ma nondimeno far
riscoprire ai fabrianesi stessi le bellezze della loro città, con
tour guidati come questo, che però non si limitino a prevedere la visita delle principali chiese ed attrazioni nostrane,
ma che conducano a tappe insolite e sempre nuove anche
per noi residenti, il tutto secondo una logica mai casuale, in
cui ogni tour è tenuto in piedi da un filo conduttore storicoartistico-culturale d’impatto, come in questo caso lo è quello
dei pittori del Seicento, stilisticamente influenzati da Caravaggio.”, così Cristiana Pandolfi, con la grande professionalità
che la contraddistingue, incornicia il progetto e le iniziative
di Archeomega, augurandosi che in futuro continueranno ad
attirare l’interesse dei più.
Dal sabotaggio massonico alla "nota pontificia": storia di una polemica
Nei manuali di scuola Benedetto XV viene ricordato semplicemente per la polemica sulla cosiddetta “Nota pontificia” nella quale la guerra viene qualificata come “inutile strage”. Vengono con ciò fatte passare le seguenti idee:
1) L’iniziativa pontificia pur se meritoria nelle intenzioni fu maldestra e risultò un fallimento.
2) Portò un disorientamento disfattista fra le truppe all’origine dei fatti di Caporetto.
Con queste tesi si liquida in tanti testi scolastici un intero pontificato. In realtà il polverone che ne venne fuori fu
solo una cortina fumogena artatamente sollevata per coprire una precedente polemica giornalistica, il cosiddetto:
“Sabotaggio massonico”. Il Papa aveva indirizzato la “Nota” solo alle diplomazie dei paesi in guerra e se divenne di
dominio pubblico è solo perché alcuni paesi dell’Intesa la pubblicarono. Se ci furono conseguenze sul morale dei
soldati la responsabilità era perciò solo di chi aveva diffusa la notizia. Intanto da più di un mese i giornali cattolici
23 cultura.indd 2
La volta e una cappellina
(in basso a sinistra)
di San Benedetto
chiedevano chiarimenti sul congresso massonico di Rue de Cadét dove il Grande Oriente d’Italia aveva dovuto
ingoiare un grosso rospo. La massoneria internazionale avrebbe sostenuto le rivendicazioni jugoslave ai danni di
quelle italiane al futuro Congresso di pace. L’Italia avrebbe perciò ottenuto poco più di quanto l’Austria era disposta
a concedere pacificamente. I poveri massoni di casa nostra, non sentendosela di rompere con i fratelli “d’Oltralpe”,
faticavano ad ammettere che la guerra bisognava farla per gli interessi di una grande Serbia.
La massoneria francese (per buona chiarezza) pubblicò la notizia e i giornalisti cattolici incominciarono a menare.
L’unica soluzione fu creare un controscandalo e dar modo ai giornalisti prima, e agli storici dopo, di parlare d’altro.
Fu come nascondere la polvere sotto il tappeto...
Ma al Congresso di Versailles la polvere ritornò fuori.
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>CULTURA<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
Un quadro per Montappone
L
a pittrice di adozione fabrianese, Anna Beninati
Poeta, dona un quadro
dipinto ad olio, raffigurante il cappellaio ambulante di
Montappone. La cerimonia sabato
16 maggio alle ore 18 nella sede del
Museo del Cappello, sarà presieduta dal sindaco di Montappone Mauro Ferranti e dal responsabile del
Museo Mario Clementi. La pittrice,
Beninati, è nata nel 1939 a Tunisi.
E' stata profuga di Guerra, agli
inizi degli 40, è arrivata a Roma nel
campo profughi di Cinecittà dove
oggi sono allestiti gli studi cinematografici e televisivi. Nel 1981
il trasferimento da Roma a Fabriano con la sua famiglia. Vive oggi
nella frazione di Serradica dove ha
sede il suo studio. Si accostava al
mondo dell'arte da giovanissima,
con vari bozzetti disegnati a matita
e a carboncino. Stimata da molti
critici d'arte, è un'autodidatta, gli
stili che predilige sono il figurativo,
dipinge sia ad olio che a tempera.
Ha riscosso e riscuote tutt'ora molto successo sia di pubblico, sia di
La pittrice
Anna Beninati
Poeta dona
un affresco
al Museo
del Cappello
critica. I suoi quadri sono esposti
un po' ovunque dagli Stati Uniti,
in Europa e in Italia, specialmente nelle zone di Roma, Perugia,
Ancona, Costacciaro, Matelica,
Fabriano, Serradica, Modena, Camerino. Lo stile che predilige è il
figurativo la sua collezione vanta
più di 300 opere (tra bozzetti e
dipinti). Nella chiesa di Serradica
(frazione a 11 km da Fabriano) ci
Mazzolini e l’arte
dell’acquarello
Presso la Galleria Rismondo a Fabriano si è conclusa, la settimana scorsa,
una personale dell’artista
cerretese, Dante Mazzolini. E’ una pittura a buon
livello artistico che convince. La sua pennellata è
dosata con giusta misura,
ora robusta, ora morbida,
creando un gioco di luci
molto efficace. Mazzolini
ha iniziato ad avvicinarsi
nella tecnica dell’acquarello da una decina di anni,
usando la carta artistica
di Fabriano, cercando di
migliorare la sua tecnica
da autodidatta, stimolato
dalla passione per questo
tipo di pittura. La caratteristica più sorprendente
delle sue opere è le radici del suo territorio, che comincia dalla poesia
della natura per tradursi in espressione del sentimento, tramutando
i motivi e gli elementi figurativi in una presa visiva e conseguenti
emozioni. Nell’ammirare le opere di Mazzolini si scopre una liricità
nella sua pittura che cattura con i suoi colori, ora tenui e delicati, ora
dolci e suggestivi, sempre rinati alla solarità di una luce profonda
e spirituale, dove ci fa sognare e godere di fronte a paesaggi e ad
opere senza tempo.
L’arte dell’acquarello non è facile e richiede soprattutto delle idee
ben chiare su quello che si vuole fare. E’ una tecnica che richiede
esperienza e progettazione del lavoro. “L’acquarello non ammette
ripensamenti, la pennellata deve essere sicura e rapida senza ripassare sul colore, perché perderebbe freschezza e luminosità”, dice
Dante Mazzolini, e invita ad accostarsi ad questo ottimo hobby per
occupare in maniera creativa il tempo libero. “Ho sempre apprezzato,
riferisce Dante, un certo impressionismo ed ho trovato nell’acquarello una maniera molto valida per rappresentare le mie vedute, la
materia prima e i materiali non mancano, anche un semplice scorcio
può essere interessante per essere rappresentato in maniera artistica,
con grande piacere e soddisfazione”. E’ vero che il tipo di tecnica
che usa Mazzolini non è tenuto ancora oggi nel giusto suo valore e
l’acquarello viene ritenuto addirittura un’arte minore, ma se alcuno avrà la capacità di guardarci dentro potrà accorgersi quanto sia
difficile e nobile e quanta tecnica e capacità ci vogliono per creare
queste opere che Dante ci sa proporre e donare. Mazzolini desidera
lanciare un appello a tutti i lettori de “L’Azione”: “Avrei deciso di
costituire un gruppo di appassionati dell’acquarello, per dipingere
come hobby, anche all’aperto. Chi è interessato può contattarmi
tramite la mia pagina Facebook”.
Sandro Tiberi
24 cultura.indd 2
sono due belle tele raffiguranti la
Madonna dei Cantori e il Cristo
Risorto opere sempre dell’artista.
Quadri di grande forza e tecnica
artistica, le rappresentazioni su tela
delle due foto storiche del fotografo
americano Steve McCurry che ritraggono Sharbat Gula, tele delle
donne thailandesi e birmane che
lavorano nelle risaie, di ballerine,
e di moltissimi ritratti, riscuotono
ampi apprezzamenti da moltissime persone, che hanno la fortuna
di apprezzare e condividere le
emozioni che ogni quadro emana.
Molti critici d'arte hanno descritto
la Beninati come un artista che sa
toccarti l'anima con le sue spennellate uniche nel suo genere.
Anna Beninati Poeta ha partecipato anche alla prima infiorata
della Porta del Borgo durante
la prima edizione del
Palio di San Giovanni
Battista. Ha disegnato
con inchiostro di china
anche dei paralumi. Ama
molto dipingere sulla
stoffa con colori acrilici,
delle tovaglie per altare,
dipinte a mano, sono
visibili nella chiesa di
San Gregorio di Serradica, e nelle chiese
di San Nicolò e di San
Giuseppe Lavoratore.
E' da questa artista che
possiamo apprendere
con la sua dolcezza l'uso
e la tecnica dei colori,
che applica sulla propria tavolozza,
improntandola allo stile figurativo
che è il tema del suo stile. Spazia
indifferentemente da soggetti che
rappresentano la natura a paesaggi
e figure, con atmosfere che sanno
toccare i colori della nostra anima.
Tutte le sue opere testimoniano una
notevole padronanza del segno e
sono sempre esaltate da una composizione attentamente studiata.
La prigionia di Pettinelli
E’ appena uscito un libretto pubblicato dal consiglio regionale delle
Marche: Diario della prigionia di
Giovanni Pettinelli. Il Pettinelli
era un vecchietto di Nebbiano che
aveva scritto un “quardernetto”
di memorie sulla sua prigionia in
Germania. Nell'anno dell'anniversario della Grande Guerra, può
essere un interessante contributo.
La prefazione è del nostro don
Tonino Lasconi.
Ho conosciuto Giovanni Pettinelli
quando era già su con gli anni, ed
io ero parroco a Nebbiano, e l’ho
accompagnato fino a un’età ragguardevole, instaurando con lui un
rapporto di simpatia, di amicizia e
di stima. Lo incontravo volentieri
per la sua capacità di scherzare,
per le sue battute arguta, per la
volontà di continuare a rimanere
attivo, qualche volta al di là delle
sue risorse fisiche, incurante delle
raccomandazioni dei familiari.
Quando lo incontravo, capitava,
come succede sempre con le persone anziane, di confrontare i tempi
antichi con quelli moderni. Lo
stimolo per entrare in questo argomento, gli veniva sempre dai suoi
nipoti, anche loro, soprattutto il più
grande, sempre pronti provocarlo
scherzosamente, magari per il suo
udito che, secondo loro, funzionava
soltanto se gli piaceva o no sentire
quello che gli si diceva. Giovanni,
con i suoi occhi furbi, i guardava
i suoi ragazzi e commentava:
“Questi qui, dove sono stato io,
sarebbero morti dopo due giorni.
Ma neanche!”. Allora cominciava
a raccontare della sua prigionia nel
campo di concentramento tedesco.
Lo faceva senza rabbia e senza
rancore, come una di quelle cose
che non dovrebbero succedere, che
però succedono. E allora cosa fai?
E’ inutile che ti lamenti: le affronti
e cerchi di resistere , mettendocela
tutta. Delle sofferenze di ogni tipo,
oltre a non sapere più niente dei
propri cari, quella più lancinante
anche nel ricordo era la fame. “La
fame, la fame! Quando si riusciva
a trovare qualche buccia di patata,
Un quaderno di memorie
di un vecchietto di Nebbiano
sembrava Pasqua”. Durante uno di
questi racconti, mi venne da dire:
“E’ un peccato che queste memorie scompaiano. Ci sarebbe voluto
qualcuno che le avesse scritte.
“L’ho scritte io”. “L’hai scritte tu?”,
esclamai meravigliato. Giovanni
era un contadino che forse aveva
frequentato le elementari, come potevo pensare che, in una situazione
così drammatica e pesante, avesse
avuto il pensiero, la volontà, la
costanza di scrivere un diario. Così
venne fuori il piccolo quaderno con
i fogli con il bordo rosso e la copertina nera, zeppo di una scrittura
minuta in tutte le pagine, riempite a
volte anche in tutti gli spazi rimasti
liberi. Ne lessi qualche pagina con
lui. Meglio: provavo a leggere,
perché ogni parola diventava uno
spunto per riprendere a completare con più particolari di quelli
affidati allo scritto. Tanto quella
vicenda era ancora viva nella sua
memoria. “Bisognerebbe trascriverlo e pubblicarlo”, gli dissi un
giorno. “Magari”, disse. Sarebbe
stato per lui un regalo grandissimo.
Purtroppo non si è arrivati in tempo. Giovanni, però, sarà contento
lo stesso, perché è un prezioso
regalo per i suoi familiari e per
i suoi amici. Nello scritto, non ci
sono scoop e notizie eclatanti, ma
sotto alle piccole e tristi notizie
di quei giorni tragici, emerge una
testimonianza esemplare della capacità di non arrendersi nemmeno
agli eventi più duri. Non può fare
che bene conoscerla e respirarla in
tempi come i nostri dove quello che
abbonda è il lamento. A me ha colpito in modo particolare il racconto
di quando la speranza di tornare a
casa diventava finalmente realtà.
Nelle note di spostamenti incerti
e azzardati, di mezzi di trasporto
imprevisti e imprevedibili, di
camminate lunghissime e sfibranti,
Giovanni, nella ultime pagine del
piccolo quaderno, continua caparbiamente a scrivere nelle piccole e
sgrammatica note non soltanto un
viaggio, ma una grande ed esemplare testimonianza di coraggio.
Grazie, Giovanni.
Tonino Lasconi
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L'Azione 16 MAGGIO 2015
Atleti agonisti, ma anche
tanti camminatori e famiglie
con bambini hanno reso
indimenticabile questa giornata
di sport e natura
sulle nostre montagne
>SPORT
La partenza della quarantesima Primavera Fabrianese,
domenica 10 maggio (foto Mingo)
MARCIA IN MONTAGNA
Edizione record
La grande carica dei mille
Ben 980 partecipanti alla tradizionale Primavera Fabrianese
di FERRUCCIO COCCO
E’
stata un’edizione strepitosa
della Primavera Fabrianese,
quella che si è svolta domenica scorsa, la quarantesima, con il record
di partecipanti in assoluto nella storia di
questa manifestazione: ben 980! Per pochissimo non è stato tagliato il fatidico
traguardo delle mille presenze. Numeri
inimmaginabili fino a pochi anni fa. E’
stata una grande festa di sport e natura,
Il gruppetto di testa lascia la strada
asfaltata e imbocca il sentiero 100
grazie anche ad una splendida giornata
di sole. Gli organizzatori del Cai di
Fabriano possono dirsi assolutamente
soddisfatti. Hanno partecipato molti atleti di buon livello (provenienti anche da
fuori), ma anche – e soprattutto – tanti
camminatori e famiglie con bambini,
che poi è il sale di questo evento, il cui
scopo è di avvicinare la gente alla sana
attività delle passeggiate in montagna.
Dai Giardini di Viale Moccia alle 8.30
in punto è partito un vero e proprio
fiume di partecipanti, che si è snodato
su verso il sentiero Gambelunghe fino
ai Monticelli, proseguendo ancora per
il sentiero 100 fino a Capretta. Qui
il bivio: in 166 hanno optato per il
percorso lungo e impegnativo di 22
chilometri scavalcando il Monte Puro,
con discesa a Rogedano fino a Valleremita, altra salita alle Pratelle e giù a
capofitto verso Fabriano; la stragrande
maggioranza (773 persone) ha scelto il
percorso breve di 13 chilometri che da
Capretta costeggia il Monte Fano, per
ridiscendere poi in città. Pur non avendo
carattere strettamente competitivo, la
Primavera Fabrianese conserva anche
un risvolto agonistico. E, pertanto, ecco
i vincitori. Nella “lunga” di 22 chilometri hanno dominato i runner provenienti
da fuori città, segno che l’evento sta
richiamando appassionati anche da
altrove: a tagliare il traguardo per primo
è stato Giacomo Forconi della Polisportiva Acli Macerata con il tempo di 1h
52’ 47” (resiste saldamente, pertanto, il
record di Sergio Bianchi che nel 1989
fece 1h 43’ 00”). Per trovare i primi
fabrianesi bisogna arrivare alla decima
posizione (Sauro Tittarelli, 2h 07’ 01”)
e seguenti. La prima donna è stata
Maria Bornoroni della Podistica Avis
Fabriano con il tempo di 2h 30’ 16”.
Nel percorso “corto” di 13 chilometri
ha primeggiato Andrea Pierini della
Pieralisi Jesi con 1h 04’ 09”, mentre la
prima donna è stata Martina Testarmata
dell’Atletica Fabriano con 1h 16’ 32”.
Applausi per tutti e tanta soddisfazione per aver concluso una gara in ogni
caso impegnativa, ciascuno secondo
le proprie possibilità. Appuntamento
immancabilmente al prossimo anno –
edizione numero 41 - con l’obiettivo
di sfondare… quota mille!
25 sport.indd 2
La splendida discesa verso Rogedano
Tanti bambini: che bello!
Percorso breve (13 chilometri):
Andrea Pierini sul podio più alto
1) Andrea Pierini (Pieralisi Jesi) 1h 04’ 09”. 2) Giacomo Balducci (Gymnasium) 1h 04’
25”. 3) Mario Santori (Pod. Avis Fabriano) 1h 05’ 03”. 4) Stefano Corrieri (Pod. Avis
Fabriano) 1h 05’ 51”. 5) Stefano Stefanetti (Pod. Avis Fabriano) 1h 05’ 57”. 6) Giovanni
Minetti (Atl. Fabriano) 1h 07’ 35”. 7) Abdallah Lamnari (individuale) 1h 08’ 48”. 8) Emanuele Allegrini (individuale) 1h 09’ 39”. 9) Alessio Ricciotti (Gymnasium) 1h 10’ 00”. 10)
Alessandro Rossi (individuale) 1h 10’ 55”. 11) Cristiano Coacci (Gymnsaium) 1h 10’
56”. 12) Mosè Martellucci (individuale) 1h 12’ 59”. 13) Christian Conti (Sub Fabriano)
1h 13’ 52”. 14) Gabriele Fiorani (Pod. Avis Fabriano) 1h 13’ 52”. 15) Jacopo Servadio
(Gymnasium) 1h 15’ 17”. 16) Daniele Loroni (individuale) 1h 15’ 32”. 17) Francesco
Pierantoni (individuale) 1h 15’ 50”. 18) Gabriele Lori (individuale) 1h 16’ 01”. 19) Moreno
Salustri (Csi Foligno) 1h 16’ 16”. 20) Martina Testarmata (Atl. Fabriano) 1h 16’ 32”...
In totale sono stati 774 gli arrivati del percorso breve.
Percorso
lungo (22 km):
vittoria
di Forconi
Gli organizzatori del Cai
1) Giacomo Forconi (Acli Macerata)
1h 52’ 47”. 2) David Marcantoni
(Atl. Civitanova) 1h 55’ 47”. 3) Mario
Chacon Ruiz (Trai Adventure Marche)
1h 57’ 01”. 4) Giacomo Corallini (Atl.
Filottrano) 1h 59’ 48”. 5) Giacomo Sani
(Atl. Filottrano) 2h 02’ 00”. 6) Michele
Ferretti (Pieralisi Jesi) 2h 04’ 03”. 7)
Daniele Madonnini (Siena Runners)
2h 06’ 05”. 8) Silvano Sordoni (Trail
Adventure Marche) 2h 06’ 14”. 9) Giulio
Bucciarelli (Mb Team) 2h 06’ 57”. 10)
Sauro Tittarelli (Pod. Avis Fabriano) 2h
07’ 01”. 11) Stefano Baioni (Pod. Avis
Fabriano) 2h 09’ 52”. 12) Lorenzo
Ferretti (Gymnasium) 2h 12’ 01”. 13)
Ferruccio Cocco (Pod. Avis Fabriano) 2h
14’ 03”. 14) Massimo Chiarelli (Amici
Sport Jesi) 2h 15’ 03”. 15) Flavio Muti
(Osimo) 2h 15’ 19”; 16). 16) Gabriele
Salvatori (Pod. Avis Fabriano) 2h 16’
47”. 17) Andrea Rossetti (Potenza)
2h 17’ 40”. 18) Mauro Antonucci
(Castelferretti) 2h 17’ 48”. 19) Mattia
Casarola (Gruppo sportivo) 2h 22’ 20”.
20) Beniamino Cavalli (Uisp Ancona)
2h 22’ 56”. 21) Danilo Bracaccini (individuale) 2h 23’ 46”. 22) Paolo Profili
(Trail Adventure Marche) 2h 23’ 52”.
23) Gianluca Bambozzi (individuale) 2h
23’ 59”. 24) Gianluca Balducci (Pod.
Avis Fabriano) 2h 25’ 56”. 25) Fabrizio
Francinella (Uisp Ancona) 2h 26’ 51”.
26) Maurizio Bellagamba (Life Fitness)
2h 27’ 47”. 27) Diego Raggi (Pod. Avis
Fabriano) 2h 28’ 13”. 28) Gianluca
Giuseppetti (Sub Fabriano) 2h 29’ 44”.
29) Gianluca Orfei (individuale) 2h 30’
12”. 30) Maria Bornoroni (Pod. Avis
Fabriano) 2h 30’ 16”...
In totale sono stati 166 ad aver scelto
il percorso lungo.
13/05/15 11.23
26
>SPORT<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
CALCIO
Il lutto
Addio Mirco Aghetoni:
sei stato un vero campione
I
di MARCO ANTONINI
l suono dell’organo ha accompagnato l’ultimo saluto a Mirco Aghetoni,
deceduto giovedì 7 maggio a soli 24
anni. La chiesa parrocchiale della Sacra
Famiglia, nel quartiere Campo Sportivo,
non è riuscita a contenere tutti i giovani
che si sono stretti intorno ai genitori
e ai parenti. Il coro ha accompagnato
la celebrazione presieduta dal parroco
don Gianni Chiavellini con canti di
speranza. Davanti l’altare, una grande
foto di Mirco. Sopra la bara, le maglie
indossate dal giovane nel corso della
sua carriera calcistica. Tutti uniti per
salutare Mirco che ha lasciato tutti dopo
anni di sofferenza senza mai perdere
il sorriso e quella forza d’animo che
tanti smarriscono troppo facilmente. A
Fabriano sono arrivati anche sportivi
da Siena e da Ancona, dove il giovane
calciatore aveva mosso i primi passi una
volta salutata la sua squadra fabrianese della Fortitudo. In prima fila tanti
giovani calciatori di Fabriano. Dopo la
proclamazione del vangelo sulla morte
e risurrezione di Cristo da parte del parroco di Cancelli don Marek Szymanski,
che ha concelebrato la Messa, la riflessione di don Gianni Chiavellini. “Gesù
ha sofferto fino alla morte in croce – ha
detto don Gianni – e anche tu Mirco
hai sofferto insieme ai tuoi cari. Questa sofferenza è stata accettata e non ti
sei ribellato. In questo periodo, molte
volte avrai chiesto a Dio un segno. La
Chiesa ci dice che non è importante il
numero di anni che una persona vive ma
come si vive, perché l’anima del giusto
Grinta e coraggio da vendere
“Oggi faccio quello che forse mi riesce meglio, vivere! Vivere come se ogni
giorno fosse l’ultimo! Buona giornata a tutti!”. Scriveva così Mirco Aghetoni
in uno dei suoi post su Facebook, non molto tempo fa. Una frase che, secondo
noi, da sola riassume la forza e il valore di questo ragazzo che ha convissuto
per tanti anni con la malattia, ma che non ha mai mollato, ha continuato a
vivere con gioia, a fare tante cose. Il suo grande cuore, purtroppo, ha cessato di battere il 7 maggio. E’ stato una promessa del calcio, Mirco. Dopo il
settore giovanile nella Fortitudo Fabriano, nel 2005 era entrato nell’orbita
del Siena (Allievi nazionali) e poi era passato alla Primavera dell’Ancona,
svolgendo il ritiro estivo nel 2008 con la prima squadra allenata da Monaco
che allora militava in serie B. Proprio in quel periodo, la scoperta della malattia. Con incredibile volontà, aveva riprovato a giocare nel 2009, dovendo
però abbandonare. Si era così costruito una carriera da giocatore di poker
sportivo, partecipando a tornei prestigiosi in molte parti del mondo, anche a
Las Vegas: nell’ambiente era conosciuto come “AgheStrong”, un nome che
dice tutto. Messaggi di condoglianze sono giunti dall’Ancona, dalla Fortitudo,
dal mondo pokeristico e da ogni parte. Un cordoglio a cui si unisce l’intera
redazione de L’Azione.
Ferruccio Cocco
CALCIO
troverà riposo in Dio. Tu, Mirco, hai
condiviso la saggezza della vita. Dopo
la morte c’è l’incontro con il Signore
che ci aspetta a braccia aperte”. Tanti gli
occhi lucidi in chiesa per la scomparsa
di un ragazzo buono. Il nonno Otello,
al termine della celebrazione, ha rivolto
a lui parole commoventi e di grande
incoraggiamento. “Grazie Mirco – ha
detto – perché mi hai fatto vivere la
più bella delle storie. Ti sei opposto per
non partire. Ora che hai finito l’energia
terrena sei nella squadra del cielo. Hai
seminato molto in questi anni e il frutto
del tuo lavoro lo lasci ai tantissimi giovani che sono in questa chiesa a salutarti
per l’ultima volta. Con te sono tornato
giovane. Mi hai insegnato il dolore e
la voglia di vivere”. L’applauso dei
giovani presenti ha scaldato ancora di
più la celebrazione. Per tutta la mattina,
in tanti avevano fatto visita alla camera
ardente allestita all’obitorio dell’Ospedale "Profili". Tutti uniti nel ricordare
i momenti belli vissuti con Mirco, che
anche nei giorni di dolore non si lamentava per la malattia che scavava dentro
di lui. Anche i gesti esteriori parlano di
una vita vissuta per gli altri. Le offerte
raccolte sono state, infatti, devolute al
reparto di Oncologia e all’Hospice, la
struttura di ricovero per cure palliative
dell’ospedale cittadino dove i malati
terminali trascorrono l’ultimo periodo
della vita. Mirco è stato poi sepolto
nel cimitero di Cancelli. “Ci ha fatto
vedere – confida un giovane fuori il
camposanto – che anche nel mondo
dello sport si può vivere di sani principi
e accettare la competizione come una
sfida per crescere e non per superare,
con ogni modo, un altro. Abbiamo
giocato insieme e il suo fiato lo faceva
correre più degli altri. Non si è mai
vantato della sua preparazione atletica
e delle sue abilità. Ci mancherà”. “Hai
Settore giovanile
Attivissimo il vivaio Fortitudo:
si giocherà anche in estate
Ancora un fine settimana positivo per il settore
giovanile della Fortitudo Fabriano. La Juniores conclude il campionato regionale con un buon
7° posto ed è pronta per affrontare il Torneo di
Fermignano, vinto nelle due ultime stagioni. Gli
Allievi di mister Ruggeri hanno dominato in lungo
e largo il relativo campionato provinciale. Buon
esordio degli Allievi cadetti di mister Arcangeli,
che dopo tre giornate sono ben saldi al secondo
posto. Concluso, invece, il torneo regionale per i
Giovanissimi di mister Mariangeli. Un campionato
di tutto rispetto, vissuto a fasi alterne e chiuso in
quinta posizione. Anche i Giovanissimi Cadetti di
Sannipoli e Salimbeni sono in dirittura di arrivo
con la fase primaverile del Provinciale. Sia per
i Giovanissimi che per gli Allevi inizia l’ultima
parte della stagione, con la
partecipazione al prestigioso
Torneo Velox organizzato dalla
Maceratese. In pieno fermento
la stagione degli Esordienti.
Dopo aver vinto la finalina della terza edizione del Memorial
Lucernoni, i ragazzi di Tizzoni
(foto) hanno partecipato al “1°
Memorial Catia Spadaccini”
organizzato dal Capezzano
Pianore Scuola Calcio Milan.
I rossoblù si sono classificati
terzi: con 2 sconfitte ed 1 vittoria nella fase eliminatoria, sono
approdati alla “finalina” per il
5° e 6° posto, vinta ai rigori
contro la Stiava Calcio. Gli
intrepidi ragazzi di Impiglia
e Mearelli, infine, viaggiano a
gonfie vele nei rispettivi cam-
26 sport.indd 2
pionati di categoria. Ancora una volta, dunque, la
Scuola Calcio "Città di Fabriano" della Fortitudo
Fabriano affiliata alla Scuola Calcio Milan è protagonista nel calcio giovanile, anteponendo alle
chiacchiere da bar i risultati e la forza del gruppo.
Per completare un anno prestigioso ed a chiusura
di una stagione piena di novità, si sta organizzando il “City Camp” presso lo Stadio Comunale di
Fabriano, una iniziativa che si articola nel corso
di cinque giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle
18, con pranzo e lezioni di calcio con gli allenatori
rossoneri supportati da tecnici locali. E' rivolto a
bambini e bambine dai 6 ai 16 anni. Per maggiori
dettagli e per la pre-iscrizione rivolgersi alla segreteria in via Cavour 88.
Antonello Baroni
CALCIO
A soli 24 anni
un brutto male
ha portato via
il fabrianese
Una bella foto di Mirco
ai tempi dell'Ancona
rappresentato per tutti questi anni il
significato di non mollare. Rimarrai
per sempre uno di noi”. E’ uno dei
tanti messaggi che gli amici di Mirco
hanno lasciato nella pagina Facebook
del giovane calciatore. Un momento
di dolore difficile da superare. Ma gli
amici di sempre ce la stanno mettendo
tutta e lo ricordano così com’era. Un
ragazzo educato, disponibile, attento
agli altri nonostante una difficile convivenza con un male incurabile che, da
anni, lo indeboliva sempre di più. “Hai
combattuto sempre – confidano - come
un leone, ho ammirato il tuo ottimismo
e la tua positività!”. “Sei stato un amico
splendido – scrive Alessandra – e ricordo ancora la tua frase: ‘Sto meglio con il
sorriso stampato sulle labbra’. Addio”.
Questo era Mirco. Un ragazzo che
amava la vita e che sorrideva anche nei
momenti di difficoltà. “Grazie di avermi
insegnato che i sogni non si inseguono
ma si realizzano”, scrivono i suoi compagni. Una lezione che i giovani non
dimenticheranno facilmente. “Non ti ho
mai nascosto – scrive commosso Simone - la stima per come, malgrado tutto,
hai affrontato la vita”. E ancora. “Sei
stato – confida Davide - un esempio:
hai lottato da vero duro senza mai lamentarti”. Una malattia combattuta fino
alla fine con la vicinanza dei familiari e
degli amici. “Perdeva ore per ascoltare
me e sicuramente tanti altri – confida –
perché Mirco era un ragazzo che aveva
dei valori e che, quando ti incontrava, ti
chiedeva: come stai? Aveva una grande
umanità”. Senza parole i Club Uniti
Biancorossi di Ancona. “Andarsene
così giovani è straziante. Lo vogliamo
ricordare con lo stesso sorriso che ci
regalò alcuni anni fa, al palasport di
Fabriano, durante una serata a lui dedicata. Ci guardò negli occhi. E capimmo
il suo affetto”.
Serie D
Matelica saluta con un pareggio
un'annata non troppo esaltante
Il Matelica chiude la stagione con un pareggio
ferma per un crampo ed i padroni di casa sfruttano
esterno in casa del Fano. I biancorossi non conla momentanea inferiorità numerica degli ospiti per
cretizzano il doppio vantaggio firmato proprio dal
lanciarsi in avanti ed accorciare le distanze grazie
fanese Ambrosini e vengono recuperati nel finale
al gol di Bussaglia.
dai padroni di casa.
Mister Bartoccetti opera i due cambi rimanenti
Le squadre se la giocano senza particolari accorinserendo prima Mangiola per lo stesso Jachetta
tezze dal punto di vista tattico e senza paura di
e poi Lanzi per Iotti, mentre per i padroni di casa
scoprirsi: il match è piacevole
subentrano Cesaroni e Carpied offre spunti interessanti sia
neta. Il Fano alza molto il baFANO
2
da parte dei singoli che dei
ricentro nel finale ed assedia
MATELICA
2
due collettivi, ma le occasioni
l’area dei biancorossi, ma il
da gol vere e proprie scarsegMatelica è compatto e regge
FANO - Ginestra, Moretti F, Lo Russo,
giano.
gli attacchi avversari senza
Lunardini, Nodari, Fatica, Bussaglia,
Al 34’ il vantaggio del Mateliconcedere occasioni, nè tiri
Favo (75’ Carpineta), Sartori, Olivi (62’
ca: su corner battuto da Moretti
puliti verso la porta di SpiCesaroni), Marconi (46’ Carsetti). All.
Gadda colpisce di testa in area
toni. La beffa arriva (come
Alessandrini
rubando il tempo alla difesa
sempre) negli ultimi minuti:
MATELICA - Spitoni, Girolamini, Beneavversaria, Ginestra compie
all’88’ cross dalla sinistra per
detti, Gadda, Cesselon, D’Addazio (21’
una gran parata ma respinge il
Carpineta, il numero 14 del
Ranucci),
Iotti
(76’
Lanzi),
Moretti
N,
pallone sui piedi di Ambrosini
Fano la rimette al centro troAmbrosini, Mandorino, Jachetta (66’
che realizza senza difficoltà il
vando Carsetti che realizza
Mangiola). All. Bartoccetti
gol dello 0-1.
il 2-2 in posizione di dubbio
Il primo tempo si chiude
fuorigioco.
RETI - 34’ e 49’ Ambrosini, 66’ Buscon gli ospiti in avanti ed il
La partita finisce così: il
saglia, 88’ Carsetti
Fano effettua il primo cambio
Matelica chiude al nono poad inizio ripresa inserendo
sto un’annata non esaltante,
Carsetti per avere forze fresche in attacco. Al 4’
iniziata con obiettivi ed ambizioni di classifica ben
però i biancorossi raddoppiano: anche stavolta
diversi. La speranza è che nella prossima stagione
gran parte del merito è di Gadda che sfrutta una
i biancorossi possano fare meglio e lottare fino alla
leggerezza della difesa avversaria e ruba il pallone
fine per i vertici della graduatoria.
in posizione molto avanzata per poi lanciare AmLa classifica finale. Maceratese 78; Fano 74; Sambrosini; il numero 9 del Matelica arriva palla al
benedettese 63; Campobasso 57; San Nicolò 52;
piede davanti a Ginestra e lo batte con freddezza
Chieti e Civitanovese 50; Giulianova e Matelica
realizzando lo 0-2.
45; Fermana e Jesina 42; Recanatese e Termoli
Nella ripresa le squadre calano, affaticate per il
39; Amiternina 38; Castelfidardo e Agnonese 31;
gran caldo e per la fatica accumulata nel corso della
Vis Pesaro 29; Celano Marsica 17.
stagione ed i ritmi si abbassano. Al 66’ Jachetta si
Diego Piciotti
13/05/15 11.25
BASKET
Serie C regionale
La Janus Fabriano
va forte in trasferta
di LUCA CIAPPELLONI
D
ue successi in trasferta in
quattro giorni per la Janus
Fabriano, ormai totalmente
ritrovata dopo un mese di aprile complicato. La squadra di coach Luciano
Bolzonetti espugna prima il parquet
della bestia nera Fermignano e poi
quello di Urbania, che non più tardi
di un mese fa aveva maramaldeggiato
al PalaGuerrieri contro la più brutta
Janus della stagione. A Fermignano i
biancoblù hanno la meglio in volata sul
team di Paolucci, sconfiggendo un vero
e proprio tabù: Cassese & co. avevano
infatti vinto i precedenti tre incontri stagionali. I cartai stavolta si impongono
I Brown Sugar
ora sognano
Vittoria fondamentale per i Brown
Sugar Fabriano nel match di andata
delle semifinali playoff del campionato
di Promozione. La squadra di Gentili
sconfigge la Dinamis Falconara 6555 (Fabrianesi 2, Busco, Bugionovo
8, Narcisi 7, Mearelli 2, Sacco A. 16,
Ceresani 5, Sacco L. 14, Cimarra 2,
Pallotta 9) e venerdì 15 maggio, nella
partita di ritorno che si giocherà sul
campo della Dinamis, tenteranno di
accedere alla finale per il salto in serie D.
GINNASTICA
27
>SPORT<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
FERMIGNANO
JANUS FABRIANO
49
53
URBANIA
JANUS FABRIANO
66
76
FERMIGNANO - Cassese 8, Spadoni J.
2, Tagnani M. 5, Vichi 10, Santi, Roberti
14, Tagnani D. 2, Fontanella, Alleruzzo
8, Spadoni F.. All. Paolucci
URBANIA - Baldassarri 3, Spagna 2,
Biagetti 10, Marini 12, Galeotti, Tancini
5, Matteucci, Carciani, Catani 6, Diana
5, Giommi 6, Facenda 17. All. D’Amato
JANUS FABRIANO - Carnevali 2, Bugionovo 7, Silvi 8, Nizi 4, Braccini, Paoletti
8, Toppi 4, Mustacchio, Ciappelloni,
Calandrillo 20. All: Bolzonetti
JANUS FABRIANO - Carnevali 2, Bugionovo 16, Silvi 6, Nizi, Braccini, Paoletti
18, Toppi 14, Mustacchio, Ciappelloni,
Calandrillo 20. All. Bolzonetti
49-53 in un match a punteggio bassissimo, caratterizzato dal grande equilibrio
e dall’evidente stanchezza accumulata
dalle squadre, figlia di un campionato
oggettivamente troppo lungo e fitto di
impegni. La Janus resta sempre con
la testa avanti, seppur di misura: un
altro ‘ventello’ del cannoniere italoamericano Calandrillo, peraltro unico
biancoblù in doppia cifra, assicura la
vittoria ai cartai, che stavolta nel finale
respingono il tentativo di rimonta dei
locali. Più netto il successo di Fabriano sul campo di Urbania: trascinati
dall’ottima serata della coppia di lunghi
Paoletti-Toppi, i cartai restano sempre
in controllo del match (26-42 al 20’).
Gli ultimi due appuntamenti stagionali,
entrambi da giocare in casa (domenica
17 maggio, ore 18, contro la Stamura
Ancona e domenica 24 maggio contro
Fossombrone), stabiliranno in quale
delle prime tre posizioni si piazzeranno
i biancoblù.
Classifica per il titolo regionale - Janus
Fabriano e Fossombrone 44; Stamura
Ancona 42; Urbania 40; Fermignano
34; Bramante Pesaro 26 (Fossombrone
e Fermignano una partita in meno).
Toppi
(foto
Lippera)
Ritmica
ATLETICA
BASKET
Femminile
Le Under 15 fabrianesi
chiudono la stagione
con due belle vittorie
Si è conclusa molto positivamente la
stagione sportiva della squadra under
15 femminile della Pallacanestro
Fabriano.
Negli ultimi due impegni stagionali,
contro il Vallesina, le ragazze dei coach
Porcarelli e Costantini si sono imposte
in entrambe le occasioni (45-34 e 4837). Il tabellino della seconda partita:
Sbai S.10, Ramondi Emi12., Khayari
F., Massari S., Panzieri N., Raimondi
Ema. 2, Passarello C., Sienkiewicz M.
2, Bugatti Ruggeri S., Michelini G.
22, Hadarag A.; all. Porcarelli. Questo
il roster che ha affrontato la stagione
in maglia biancorossa e che ha fatto
registrare sensibili miglioramenti di
settimana in settimana: Sbai S., Ramondi Emi., Khayari F., Massari S.,
Panzieri N., Raimondi Ema., Aquilanti
Pelagalli G., Passarello C., Sienkiewicz
M, Bugatti Ruggeri S., Michelini G.,
Hadarag A., Autu A.
Gli allenamenti della squadra proseguiranno fino al termine dell’anno scolastico, mentre per il periodo estivo sono
previsti corsi gratuiti di avvicinamento
al basket destinati a tutte le ragazze
dagli 8 ai 16 anni.
l.c.
La squadra Under 15 della Pallacanestro Fabriano
Campionato di Società Cadette ed Allieve
Valeria Carnali tricolore Velocità, salti e lanci: le nostre ragazze
con una magnifica Palla in bella evidenza. E ora il mezzofondo
Valeria Carnali sul podio
Altra ginnasta fabrianese purosangue,
che scrive il suo nome nell’elenco delle
Campionesse d’Italia, già lungo nella
storia della Ginnastica Fabriano. E’
Valeria Carnali, che nella finalissima
del Campionato Italiano di Specialità
Senior di Arezzo ha stravinto con l’attrezzo della Palla la sua gara andandosi
a meritare il gradino più alto del podio
e l’Inno di Mameli tutto per lei.
Valeria Carnali, diciassettenne, tesserata della Fondazione Carifac Ginnastica
Fabriano da oltre dieci anni, aveva
lasciato per molti mesi la pedana per
un probabile ritiro dell’attività, ma
l’attrazione della ritmica gli è stata fatale, tanto da riprendere l’attività e con
grande volontà arrivare ad un traguardo
che sembrava inizialmente impossibile.
Già nella fase ad eliminazione si qualificava come primo punteggio tra le
sei destinate alla finalissima che, come
detto, poi ha tutte battute con una gara
perfetta. Valeria aveva raggiunto anche
la finalissima con la Fune conquistando
un più che onorevole quinto posto. Ha
27 sport.indd 2
ben figurato anche Camilla Zuccaro che
era presente nella Specialità delle Clavette, ottenendo il decimo posto finale.
I prossimi appuntamenti saranno per
la finale della Serie C a Legnano, gara
che ci vede campioni in carica, dove
si presenteranno Talisa Torretti, Giulia
Fattorini, Fabiana Pappalardo e Serena
Ottaviani.
Poi ci sarà il Campionato d’Insieme
a Biella dove la Ginnastica Fabriano
presenterà la sua squadra Junior e nella
stessa manifestazione Fabriano sarà
rappresentata oltre che dalla nostra
ginnasta del Team Olimpico Letizia
Cicconcelli, anche da tutte le ginnaste
fabrianesi che hanno partecipato al
Campionato d’Europa con l’ottimo
quinto posto, che presenteranno con
l’occasione un esercizio individuale
alla presenza dei massimi vertici
federali.
Per concludere, Letizia Cicconcelli
parteciperà dal 22 a 24 maggio con la
nazionale Italiana, al torneo internazionale di Tashkent in Uzbekistan.
Calcio a 5, D:
Nebbiano ko
Play-off amari per il Nebbiano di mister Farneti. E’ arrivata l’eliminazione
al primo turno degli spareggi per la
promozione per mano del Villa Musone.
Una sconfitta bruciante, di misura: 1-0
per gli avversari. Al Nebbiano resta la
soddisfazione di aver giocato una buona
seconda parte di stagione, dopo un
avvio di campionato zoppicante.
Al termine della seconda giornata della
prima prova del Campionato di Società
Cadette ed Allieve, l’Atletica Fabriano stila il suo consuntivo parziale. I
biancorossi hanno partecipato a queste
gare: 100, 200, 400, 400hs, 4x400, alto,
triplo, lungo, peso, martello, giavellotto
e disco, quindi 12 discipline coperte,
con 5 punteggi aggiuntivi, 100, 200,
400hs, alto e lungo. Il regolamento
prevede la copertura di 14 gare diverse più 4 punteggi aggiuntivi, quindi,
nella seconda prova che si disputerà
nel lontanissimo mese di settembre,
sarà necessario disputare altre 2 gare
(4x100 e 100hs, presumibilmente...)
per entrare in classifica, ovviamente
migliorando, se possibile, i punteggi.
Di queste gare già disputate le nostre
Allieve hanno vinto 100, 200, alto,
triplo, martello e disco, sono arrivate
seconde nel peso, giavellotto, 400hs e
lungo, e terze nei 400 e nella 4x400,
quindi un bottino assai ragguardevole.
La parte della leonessa l’ha fatta, secondo previsioni, Elisa Maggi, in grado
di correre sabato i 100 in 12”47 (833
punti) cancellando il record sociale di
Ilaria Bonafoni (12”58) e domenica i
200 in 25”44 (857 punti) molto vicino
al personale storico di Dajana Cuicchi
(25”35). Continuando a parlare delle
corse c’è da sottolineare il risultato di
Maya Fratoni nei 400 (1’02”61) molto
vicino al record sociale di Federica
Brizi, altra icona dell’atletica fabrianese, così come il 13”50 di Amira
Salemi nei 100 ed il 27”26 nei 200, da
considerare “assaggi” di fine stagione
per questa ragazza che nelle gambe ha
crono sicuramente migliori. Nei 400hs
buon esordio per Beatrice Giacometti,
seconda in 1’17”43 davanti alla compagna di squadra Giulia Fabietti in
1’21”43. Entrambe, insieme ad Amira
Salemi e Maya Fratoni, hanno dato
vita ad una combattuta 4x400 corsa
in 4’29”03. In definitiva, gli istruttori
Mario e Massimo Pistoni, Renato
Carmenati e Massimiliano Poeta possono essere sicuramente soddisfatti.
Passiamo al settore lanci, che ha visto
moltiplicarsi i risultati di assoluto
valore, a cominciare dalla martellista
Benedetta Dell’Osso, con una bordata
a metri 49.27 (791 punti), poi anche
seconda nel getto del peso con metri
9.60. Le ragazze di Giuseppe “Pino”
Gagliardi, hanno ribadito su tutte le
pedane la loro straripante supremazia
in regione. Linda Lattanzi ha stabilito
nel giavellotto gr.500 il nuovo record
sociale con metri 29.04 e nel disco ha
poi stravinto con un lancio a 32.51
(ultima prova a 32.22, a dimostrare che
non si è trattato di un caso. Chiudiamo
con le saltatrici di Sandro Petrucci, per
dire che Ludmylla Tavares si è aggiudicata il salto in alto con 1.57 (733 punti)
dove Sabrina Pellegrini ha bissato con
1.40, Maria Nora Conti ha ugualmente
vinto il salto triplo con 9.96, per poi
Elisa Maggi vola
verso la vittoria nei 200 metri
essere seconda nel salto in lungo con
una volitiva prova che le ha consentito
un 4.74 non distante dal suo personale.
Attualmente soltanto l’Avis Macerata
ha completato il programma, con 18
punteggi e 11116 punti, davanti Team
Atletica Marche con 8839 (14 + 2).
L’Atletica Fabriano, con 12 punteggi
in gare differenti e 4 aggiuntivi, al
momento ha 9996 punti, come dire
che, attendendo la copertura di altre
due gare, con altrettanti punteggi, è in
piena corsa per il titolo regionale. Le
Cadette - 8 sono state le gare disputate
dalle Cadette, 80, 300, triplo, lungo,
peso, disco, giavellotto e martello, con
2 doppiate, gli 80 ed il lungo. Attualmente le ragazze sono quarte su 17 società in classifica, a 200 punti soltanto
dalla vetta, quindi in piena corsa. Tutto
è rimandato al 16 e 17 maggio in quel
di Macerata. I successi sono venuti ancora dai lanci, giavellotto, disco, peso e
martello dominio assoluto dell’Atletica
Fabriano con Martina Ruggeri (28.69),
Irene Rinaldi (29.50 nel disco e 10.01
nel peso) e Sara Zuccaro (35.24). Nelle
altre discipline Martina Ruggeri è stata
terza nel salto in lungo con 4.77 e, nella
stessa gara, Lucia Marcellini ha chiuso
al quinto posto con un bellissimo personale a 4.46. Lucia in precedenza era
stata quarta nel salto triplo con 9.05
che non le ha reso giustizia. Negli 80
metri confortanti crono per Marika
Giacometti (11”24) e Gaia Gagliardi
(11”41). Marika poi si è superata nei
300 metri centrando un bel personale
a 45”95. Tra due settimane la seconda
e conclusiva prova, con la staffetta
4x100 e soprattutto le marciatrici e le
mezzofondiste finalmente in pista per
completare il programma ed entrare
in classifica.
13/05/15 11.27
28
>SPORT<
RUGBY
Serie C e settore giovanile
Cercasi un campo
per giocare in città
di SAVERIO SPADAVECCHIA
CALCIO a 5
Real, spareggio amaro:
arriva la retrocessione
in serie C2, peccato...
PATTINAGGIO
soprattutto guardando gli spalti del
palazzetto di Torre S. Patrizio gremiti
di tifosi ed appassionati blaugrana.
Perché quando inizi a vivere l’ambiente
Real e a respirare quell’aria, non puoi
non appassionarti o rimanere in qualche
modo coinvolto.
L’anno prossimo sarà C2, un campionato che va stretto a molti giocatori, ma
questa squadra è partita dal nulla ed in
pochi anni si è presa tutto. I protagonisti della C1 sono gli stessi che hanno
lottato e sudato in C2, sapendo quanto
è dura arrivare in cima. Quest’anno
l’obiettivo è rialzarsi ed affrontare un
campionato che non va sottovalutato
ma va onorato fino all’ultima giornata.
Come in tutti questi anni, ancora una
volta, la forza del gruppo dovrà essere
e sarà il fattore decisivo per ritornare
ai vertici del calcio a 5 fabrianese. Ai
posteri l’ardua sentenza…
Lorenzo Alunni
Campionati Provinciali su pista
Fortitudo seconda a Pollenza
Le ragazze e i ragazzi della scuola Giovanni Paolo II ai Campionati Studenteschi
fase regionale i cadetti e le cadette della
Giovanni Paolo II. Le ragazze sono
arrivate seconde dopo un avvincente
incontro con le pari età di Montegranaro, invece i ragazzi, terzi, non hanno
potuto far nulla contro la compagine
pesarese. Un plauso speciale a questi
ragazzi che con tenacia, allenamento e
spirito di squadra sono arrivati fino alle
fasi regionali.
VOLLEY
La Fortitudo Fabriano Pattinaggio si è ben distinta ai Campionati Provinciali su
Pista che si sono svolti domenica 10 maggio a Pollenza. E’ arrivato un 2° posto
di squadra su dieci società, grazie alle performace dei singoli atleti, tra i quali
spiccano Cristian Scassellati con tre primi posti nella categoria Giovanissimi
Primo Anno (in destrezza, 600 in linea e combinata), Alessandro Carnevali nella
categoria Ragazzi (primo nei mille in linea) ed Erica Greci (prima nei due giri
sprint). Hanno gareggiato anche Alessandro Eleureri, Alessio Pacini, Francesco
Bonazelli, Nicolò Delpriori, Asia Fileri, Elisa Scassellati, Roberto Raiola, Nicolò
Delpriori, Raimondo Quaranta, Tiziano Arteconi e Leonardo Lori. Domenica a
Senigallia si svolgeranno i Campionati Regionali su Pista che, per quanto riguarda
le categorie maggiori, saranno qualificanti per i Campionati Italiani di settembre.
Settore giovanile
BASKET
Settore giovanile
La Terza Divisione
pronta per i play-off
Verso un brillante
finale di stagione
La squadra di Terza Divisione della Pallavolo Fabriano ha chiuso in
bellezza la fase regolare del campionato, andando a vincere nettamente
per 0-3 a Chiaravalle contro la Volley Due. Vittoria abbastanza facile
per le fabrianesi, che non hanno trovato troppa resistenza da parte delle
avversarie, aggiudicandosi in poco più di un’ora il match e confermando,
se ce ne fosse stato bisogno, la seconda posizione in classifica. Ora il
via ai playoff a partire da sabato 16 maggio. Le ragazze dell’Under 14
Verde, invece, hanno partecipato alla Finale Regionale del campionato,
che si è disputata domenica 10 maggio a Loreto, aggiudicandosi un
meritatissimo nono posto. Questo piazzamento arriva al termine di
un campionato che le ha viste in crescendo per lunghi tratti e che si è
concluso con alcune prestazioni non all’altezza del livello espresso in
precedenza. Domenica, infatti, hanno perso nettamente con la formazione di Amandola per 0-2 (13-25; 20-25) e al terzo set con la formazione
di Fano, dopo un incontro molto combattuto 1-2 (24-26; 25-13; 15-11).
Il risultato raggiunto è comunque eccezionale e di buon auspicio per
il prosieguo dell’attività delle ragazze, supervisionato dall’imprescindibile team tecnico composto dal duo Rossini-Giuliani, a cui vanno i
ringraziamenti delle ragazze e di tutti quanti le hanno seguite in questa
Ritorniamo a fare una panoramica sull’attività giovanile
della Basket School Fabriano.
UNDER 19 - La stagione agonistica è giunta al termine. Dopo un campionato discreto, la squadra si è
classificata al 3° posto, ma è stata eliminata al primo
turno dei play off. Troppo forte e superiore il Macerata
in una gara sempre in mano alla squadra di casa fin
dai primi minuti.
UNDER 17 ELITE - Con la bella vittoria a P.S. Elpidio, si è conclusa la splendida stagione di Ballelli
e compagni. Un cammino sempre ad altissimi livelli,
concluso con un brillantissimo 2° posto. L’epilogo
non poteva essere migliore, con una vittoria al termine di una gara equilibratissima e risolta nel tempo
supplementare (perentorio break di 12-0): 67-55 il
risultato finale.
UNDER 17 REGIONALE - Si è chiusa ai quarti di
finale dei playoff la stagione agonistica della squadra
allenata da Staffaroni. Dopo un brillante 4° posto ed un
ottimo primo turno dei playoff, la marcia si è fermata al
cospetto della forte compagine di Tolentino, al termine
di due gare molto intense.
UNDER 15 REGIONALE - Non è ancora terminata
la stagione per i nostri. Infatti è stata raggiunta splendidamente la finale di Coppa Marche. Dopo un ottimo
successo in semifinale con il Monte Urano, i ragazzi
di Beltran sono incappati in una sconfitta con Fermo
nella finale di andata. Otto i punti da recuperare nella
gara di ritorno, ma il traguardo sembra alla portata dei
nostri ragazzi.
UNDER 14 ELITE - Non è terminata nemmeno l’avventura della squadra di Cerini nella seconda fase di
sviluppo. Continua il trend di crescita del gruppo, che
sta disputando una splendida seconda parte di stagione,
nonostante la sconfitta di sabato a Jesi al termine di
una buona gara.
UNDER 13 REGIONALE - Anche i più piccoli hanno
concluso la stagione agonistica con una bella vittoria
casalinga contro l’Adriatico Ancona: 76-32. Primo
quarto un po’ in sordina, poi Ceresani e compagni
hanno preso in mano la situazione dominando la gara.
Fabio Panzini
L'Under 14
avvincente avventura. La formazione: Becchetti, Boldrini, Cacciamani,
Ciarmatori, Ciccolessi, Gambini, Imperiale, Maiolatesi, Malzew, Maraniello,
Mariani, Pascolini, Tronchi; all. Giuliani e Rossini.
MOTO
Enduro
A Fabriano prima prova del Campionato Regionale
Domenica 17 maggio, tornano a rombare i
motori nel fabrianese per la prima prova del
Campionato Regionale Marche Umbria di
Enduro e Mini Enduro della stagione 2015.
Saranno di scena ad Attiggio i piloti di Marche,
Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Toscana ed
Emilia Romagna che oltretutto si contenderanno
il prestigioso Memorial Massimo Roani giunto
alla XIV edizione. Un Memorial oramai entrato a
far parte della storia dell’enduro nazionale e non
solo, in quanto negli anni precedenti se lo sono
aggiudicato campioni del calibro di Bazzurri
nel 2003-2009-2013, Aubert (3 volte campione
del mondo) nel 2014 e l’indimenticabile Mika
Ahola (5 volte campione del mondo) nel 2011.
28 sport.indd 2
Serie C1
Si chiude la peggiore stagione del Real
Fabriano da quando è stato fondato.
Inutile nascondersi ed altrettanto inutile
sarebbe usare mezzi termini. Questa è
la sentenza che il campo ci consegna
al termine della gara di playout ed è
una sentenza tanto dolorosa quanto
irrevocabile.
L’Usa Torrese batte 3-2 ai supplementari i cartai che si arrendono dopo aver
dato tutto quello che avevano. Nella
vita però non si finisce mai di imparare
e quando vedi spegnersi un ragazzo
di quasi 25 anni che ha combattuto
fino alla fine con il sorriso contro una
malattia terribile, capisci quanto tutto
questo sia la cosa meno grave che possa
capitare. Il Real, nel futuro che verrà,
dovrà essere come Mirco ed affrontare
ogni cosa con la determinazione di chi
vuole farcela a tutti i costi e, allo stesso
tempo, con la gioia di chi si gode il
momento. La retrocessione fa male,
I
l Fabriano Rugby tra passato e
futuro: per un campionato under 16
che termina e gli ottimi risultati dei
cadetti ai giochi studenteschi di rugby
in Ancona, continua a tenere banco la
questione “campo”.
Domenica si è svolta infatti l’ultima
partita sullo storico campo di Brosciano, dove si è sviluppata tutta la storia
sportiva della squadra fabrianese. Con
oltre 200 tesserati tra juniores e senior,
il Fabriano Rugby chiede certezze per
la prossima stagione agonistica e per
continuare la crescita delle giovanili.
“Ora si deve aprire una nuova stagione per la nostra società – sostiene il
presidente del Fabriano Rugby, Pascal
Antoine – si deve trovare una soluzione per i nostri tesserati che hanno
bisogno di un campo per continuare a
crescere come sportivi e come uomini.
Per questo chiediamo il sostegno, da
bravi rugbisti, a tutte le istituzioni”.
Per quanto riguarda le prestazioni dei
giovani, domenica si è concluso il
campionato Under 16.
I ragazzi fabrianesi hanno terminato
il campionato con una sconfitta, ma
la vittoria più grande è stata quella di
aver portato a termine (per la prima
volta nella storia del Fabriano Rugby)
il campionato di categoria.
Un ottimo risultato per quella che sarà
la futura spina dorsale della squadra
senior.
Mentre venerdì 8 maggio si sono svolti
i Giochi Sportivi Studenteschi di Rugby (fase regionale sul nuovo campo da
rugby di Ancona).
Da Fabriano sono arrivati a disputare la
L'Azione 16 MAGGIO 2015
La manifestazione organizzata dal Moto Club
Artiglio di Attiggio prenderà vita già dal sabato
precedente la gara, quando il paddock verrà aperto ai piloti per le consuete operazioni preliminari
(sabato dalle 14.30 alle 19 e domenica dalle 7 alle
8.45). La gara scatterà domenica alle ore 9 con
la partenza dei giovanissimi del Mini Enduro e
alle 10.30 la partenza dei più esperti. Il percorso, lungo circa 40 km, verrà ripetuto tre volte
dagli agonisti e due dagli amatori, presenterà
al suo interno due prove speciali cronometrate.
L’Enduro Test di circa 2.500 metri, dopo solo
4 km dalla partenza, in località Abbeveratoio,
sarà caratterizzato da un terreno con tratti di
contropendenze, sottobosco e parte della pista
cross di Attiggio. Il Cross Test (fettucciato)
è stato realizzato nei pressi del quadrivio di
Paterno adiacente alla pista di aeromodellismo,
avrà una lunghezza di 2.800 metri non molto
impegnativo ma con vari tratti spettacolari. Il
Cross Test inoltre sarà teatro di tutta la gara
dei pilotini del mini enduro che percorreranno
la prova per ben 15 volte. Alla gara parteciperà anche Roberto Bazzurri fresco vincitore
della prova di Campionato Italiano svoltasi a
Matelica domenica scorsa. Fin da ora, il Moto
Club Artiglio ringrazia gli sponsor, gli enti e
quanti contribuiscono alla riuscita dell'evento.
Ricordiamo che il prossimo anno Fabriano
ospiterà il Gran Premio Italia.
13/05/15 10.58
L'Azione 16 MAGGIO 2015
>FUORI PORTA<
29
A teatro con "Lo Spacco"
La compagnia della Casa Circondariale di Pesaro si cimenta sul palco
C
ome ogni anno, la compagnia “Lo Spacco” della
Casa Circondariale di
Pesaro celebra la Giornata Mondiale del Teatro - quest’anno
arrivata alla sua 53a edizione
- cimentandosi in una serie di
pièces dirette da Romina Mascioli
e Vito Minoia del Teatro Aenigma.
Pancrazio riflette sul concetto di
“futuro” e Dante dedica versi ad
una personale interpretazione del
termine “giustizia”. Da “Penna Libera Tutti” di aprile abbiamo tratto
resoconti e coinvolgenti testimo-
29 fuori porta.indd 2
nianze incentrate sui suddetti temi.
Silvia Ragni
DAVANTI ALLA LEGGE
53° GIORNATA MONDIALE
DEL TEATRO
In occasione del mese di iniziative
dedicate alla 53a Giornata Mondiale del Teatro, nella casa circondariale di Pesaro, dalla compagnia
“Lo Spacco” sono stati messi in
scena i testi: “Lettere al Padre”, “Il
Processo” di Franz Kafka (nella
foto) e “Gli occhi di Eleonora” di
Vincenzo Lerario. A cura e regia
di Romina Mascioli
e Vito Minoia, scene
e costumi del teatro
Aenigma con musiche
di Luciano Daini. La
parabola “Vor dem Gesetz” (davanti alla legge)
di Franz Kafka è stata
definita “un monologo
circolare” dal compositore italiano Salvatore
Sciarrino, che si è cimentato recentemente in
una creazione ispirata a
quell’opera. Incorporato
nel capitolo IX del romanzo incompiuto “Der
Prozes” (Il Processo),
il racconto davanti alla
legge fu pubblicato autonomamente da Kafka
nel 1915 nel settimanale
ebraico “Sebstwehr”. In
esso un anonimo «uomo
di campagna» chiede ad
un altrettanto anonimo guardiano
di accedere alla legge, la cui porta
è sempre aperta. L’usciere nega
il permesso, ma non esclude che
l’uomo possa essere ammesso in
seguito, pur sottolineando l’improbabilità di un esito positivo. L’uomo
attende per anni davanti alla porta,
inutilmente. Poco prima di morire
domanda come mai nessun altro
sia venuto a chiedere di essere
ammesso e l’usciere risponde che
quella porta era riservata a lui
solo e ora, con la sua morte verrà
rinchiusa. Nella traduzione teatrale
della compagnia “Lo Spacco” e del
teatro Aenigma forti sono i rinvii ai
temi della Giustizia e dell’attesa che
riecheggiano anche nelle pagine del
romanzo “Gli occhi di Eleonora” di
Vincenzo Lerario. Nelle opere di
Kafka è riscontrabile una denuncia
della disgiunzione di un integrazione sociale che è al tempo stesso familiare (la relazione col padre). Qui
la letteratura e la creazione scenica
“impongono” la loro “differenza.
Perché il futuro ci rende nervosi?
Accade che ad un certo punto ti
arrivi addosso una sensazione di disagio, anche forte, per tutto questo
parlare di futuro, di cambiamento,
di possibilità, di tempi nuovi. E’ la
nevrosi di un mondo che ha bisogno
di ripetersi di continuo che tutto sta
cambiando, che tutto è in movimento, che il futuro porterà nuove cose,
che il mondo in cui si accelerano
i processi non è mai stato così
rapido e stupefacente. Accade che
il disagio sia anche interpretativo,
nel senso: capisci che il mondo non
è un cambiare continuo scintillante,
è stimolante, ma non sai il perché
di questo bisogno. E non comprendi come mai l’ossessione del
cambiamento e del futuro sia cosi
irrinunciabile, visto che la parola
progresso la associamo soprattutto
alla rivoluzione industriale e poi
al secondo dopo guerra del secolo
scorso. Le possibilità della comunicazione globale, il progredire degli
studi sulla intelligenza artificiale, i
cambiamenti delle abitudini anche
mentali dati dalle nuove tecnologie
ci fanno pensare all’inizio di una
nuova rivoluzione. Di cui però non
si conoscono contorni e possibilità.
Non si sa dove ci porterà il web
e come muteremo le nostre vite,
non si sa quando saremo capaci di
adattarci a una socialità globale,
che ci rende visibili a tutti e sempre
comunque, non sappiamo come
tutelare la nostra privacy e come
conservare i nostri ricordi. Non
sappiamo che mestieri si faranno
nel futuro e che uso ci sarà concesso
del nostro tempo libero. Non sappiamo infine in che modo dovremo
pensare al progresso, e se usare
un’altra parola per questo concetto. Se tenere ferma l’aspirazione a
un mondo migliore più profondo,
persino più ricco, per certi versi. In
questo tempo dove la parola futuro
la stampiamo ovunque, la leggiamo
dappertutto e la sentiamo ripetere
come fosse un argomento irrinunciabile. E non perché è più difficile
rispetto a un tempo. Non credo
che per un gentiluomo di campagna alla fine del Settecento fosse
facile pensare a rotaie di acciaio
su cui correvano i treni a vapore,
fabbriche capaci di produrre, a una
velocità impensabile, arnesi che
riproducevano la realtà su pellicole
sensibili assai meglio di ritrattisti e
dei pittori. Il futuro è sempre stato
veloce, il progresso una promessa
per tutti sempre.
Pancrazio Doti
LA GIUSTIZIA
Eletto è chi dispensa,
come dono divino,
la giustizia terrena,
e con virtù sublime,
senza dubbi ed incertezze,
sentenzia,
dando ad ognuno di noi
ciò che ci spetta.
Rifletto in silenzio su questa morale,
che mi fa mancare
la terra sotto i piedi;
morale che non mi convince
perché la posta in gioco è altissima;
perché mi ritrovo
svuotato, inerte, sfinito
e vedo il mio corpo,
che degenera in un ripostiglio
mentre stringo i denti
per non scoppiare.
Dante Ruggeri
13/05/15 10.59
30
>DIALOGO<
L'Azione 16 MAGGIO 2015
È la fabbrica delle mode
Come i poteri forti hanno creato l'uomo nuovo: un incontro a Fabriano
di GIANLUCA MARLETTA
U
na dei grandi “luoghi
comuni” diffusi a livello
di massa è l’idea che i
cambiamenti di costume,
la diffusione di nuovi “modi di
pensare” e le mode culturali siano
fenomeni tutto sommato “spontanei”, frutto di una presunta evoluzione della coscienza popolare.
Innumerevoli indizi, al contrario,
ci inducono a pensare altrimenti:
ovvero che le “idee dominanti”, al
pari d’ogni altro prodotto diffuso
nella “società dei consumi”, non
siano altro che l’effetto di un ben
studiato “lavoro di programmazione” compiuto da chi, essendo in
possesso delle redini dell’economia
e quindi dei mass media e della produzione culturale, può facilmente
manipolare la cosiddetta opinione
pubblica esattamente con le stesse
tecniche con le quali, su un piano
più ristretto, è possibile “lanciare”
un prodotto piuttosto che un altro.
Queste idee, che potrebbero essere
superficialmente derubricate come
fissazioni “complottiste”, sono in
realtà pacificamente accettate e
persino ostentate a livello di “intellighenzia” e di establishment; basti
pensare a ciò che scrisse Sir Julian
Huxley all’atto della fondazione
dell’Unesco (l’organismo delle Nazioni Unite per la cultura e l’istruzione) nell’immediato dopoguerra,
nel documento di preparazione dal
titolo Unesco its purpose and its
philosophy: «il progresso non è automatico o inevitabile ma dipende
dalla scelta umana e dallo sforzo di
volontà. Prendendo le tecniche di
persuasione e informazione e vera
propaganda che abbiamo imparato
ad applicare come nazione in guerra, e deliberatamente unendole ai
compiti internazionali di pace, se
necessario utilizzandole, come Lenin previde per superare la resistenza di milioni verso il cambiamento
desiderabile».
Secondo il potente e affermato lobbista britannico, dunque, è pacifico
che “l’opinione pubblica” debba
essere indirizzata e manipolata,
facendo ricorso addirittura agli
stessi strumenti utilizzati in guerra
(disinformazione, falsa informazione, demonizzazione del “nemico”,
ecc.), per indirizzare le masse verso
obiettivi e “ideali” che solo ristrette
“elite”, evidentemente, conoscono
e comprendono.
Non dovrebbe pertanto stupire la
notizia che le più blasonate “fondazioni” internazionali, le organizzazioni mondiali, oltre ai governi e
ai servizi segreti, investano enormi
quantità di denaro con l’intento
esplicito di “trasformare la mente
e l’immaginario” delle masse: ed é
questo l’argomento del saggio “La
Fabbrica della manipolazione”,
edito da Arianna Editrice, nel quale,
insieme all’amica e collega Enrica
Perucchietti, abbiamo ripercorso la
storia inquietante (ma documentatissima) delle grandi “operazioni”
culturali e di manipolazione di massa che hanno avuto luogo soprattutto a partire dal secondo dopoguerra,
e che hanno visto come soggetti
operanti quelli che, con un’espressione un po’ evanescente ma
efficace, vengono definiti “i poteri
forti” che dominano l’Occidente e
soprattutto il mondo anglosassone.
I grandi cambiamenti “indotti”,
potentemente sponsorizzati e incoraggiati dall’alto, sembrano peraltro
tutti indirizzarsi verso un unico
scopo: la creazione di un uomo
nuovo “senza identità”, privo del
sostegno culturale, affettivo e financo economico che veniva un tempo
garantito dai cosiddetti corpi sociali
intermedi (come la famiglia); un
uomo spiritualmente svuotato, senza ideali che non siano puramente
effimeri, senza una tradizione religiosa, senza il conforto di rapporti
umani duraturi, fragile e privo di
stabilità e pertanto facilmente manipolabile e costantemente incatenato
alla “schiavitù dei bisogni”.
Le tappe nella creazione di questo
“uomo nuovo” (quelle, peraltro,
dove più evidente è l’intervento diretto dei “poteri forti”) scandiscono
la storia degli ultimi 60 anni: dalla
“rivoluzione sessuale” alla diffusione della “cultura della droga”,
dal sostegno alla pornografia fino
all’utilizzo dello spettacolo e della
musica come strumento per “lavare
i cervelli”, dal continuo attacco
alle religioni fino alla diffusione di
solipsistiche “nuove spiritualità”,
dall’imposizione dell’aborto e del
denatalismo fino al recentissimo
“tsunami” culturale coinciso con
la diffusione e l’imposizione in
gran parte dei paesi occidentali
dell’ideologia gender e dell’omosessualismo.
L’immagine del mondo contemporaneo che esce fuori da questo nostro studio è, in tal modo, sinistramente analoga a quella tratteggiata
già negli anni ’30 nel suo romanzo
distopico Brave New World (Tradotto in italiano col titolo “Il mondo
nuovo”) dall’intellettuale britannico
Aldous Huxley (fratello di Julian,
il fondatore dell’Unesco), in cui
si descriveva il “totalitarismo del
futuro”: una dittatura dolce dove
gli schiavi vengono manipolati e
programmati fin dallo stato embrionale, privati di spirito, anima,
affettività e creatività, ma nella
quale, alla fin fine, sono essi stessi
ad “amare le proprie catene” perché rimbecilliti da dosi massicce
di spettacoli, droga allucinogena
e sesso.
Gianluca Marletta, insegnante
di religione laureato alla Lateranense, terrà un incontro
a Fabriano alla Sala Ubaldi
giovedì 14 maggio alle ore
21 sul tema “La fabbrica del
pensiero unico – come nascono
le mode”.
La chiesa millenaria di Scheraggio Pericolo in via Bachelet,
con il pulpito dove parlò Dante è amianto abbandonato
Egregio direttore, prendo spunto dall'articolo di Francesco Maria Orsolini
"Come trasmettere l'arte", relativo al convegno di studi italo-francese che
si è svolto a Firenze nell'aula di San Pier Scheraggio presso la galleria
degli Uffizi. Può interessare i lettori del suo giornale conoscere gli eventi
che hanno coinvolto nei secoli la chiesa millenaria di San Pier Scheraggio, citata in un documento del 1068. Fu costruita a ridosso della "cerchia
antica" di dantesca memoria, e nei pressi di un torrente allora chiamato
"Scheraggio", da cui prese il nome. Nel 1410 fu abbattuta la navata sinistra
per allargare via Della Ninna, nome ancora attuale della strada che delimita
il palazzo della Signoria nel lato sud. In quella circostanza fu demolita una
cappella della navata nella quale si trovava un affresco di Cimabue, andato
distrutto. In esso era raffigurata una Madonna col Bambino dal volto così
dolce tanto che i fiorentini la definivano "la Madonna della ninna nanna",
da cui il nome della strada. Nel 1560 la chiesa subì ulteriori demolizioni
ad opera del Vasari per edificare gli Uffizi. Oggi rimangono, all'interno la
sala che ha ospitato il convegno e all'esterno, di fronte alla facciata laterale
di Palazzo Vecchio, i resti visibili delle colonne e gli archi soprastanti delle
tre navate che costituivano la chiesa millenaria. Rimane anche il prezioso
pulpito, ricco di bassorilievi, come si possono vedere nella figura allegata.
Da questo pulpito, quando la chiesa era ancora intatta, hanno parlato Dante
e Boccaccio. Nel 1782 Pietro Leopoldo lo fece trasferire nella chiesa di San
Leonardo in Arcetri, dove ancora oggi lo possiamo ammirare.
Sandro Boccadoro
Il pulpito di Dante
Sorteggio per la scelta degli scrutatori
Per definire la nomina dei prossimi scrutatori di seggio
elettorale per le elezioni regionali, ho nuovamente inviato una nota (la prima risale al 16 gennaio del 2015)
con cui invita i componenti della Commissione ad
attivare le procedure necessarie per consentire l’estrazione a sorte degli scrutatori che siano in uno stato di
disoccupazione/inoccupazione.
La legge sulla nomina degli scrutatori, rispetto agli
anni passati, determina in maniera maggiore la logica
della divisione discrezionale e della spartizione. Per
prevenire questi inconvenienti e per cercare di dare
un minimo di sostegno a chi versa in gravi difficoltà
economiche ho inviato una nota con la quale invito i
componenti della commissione elettorale ad attivare
30 dialogo.indd 2
tutte le procedure necessarie per consentire che la scelta
degli scrutatori venga fatta attraverso un sorteggio tra le
persone iscritte all’Albo degli Scrutatori ma che siano
nello stato di disoccupati/inoccupati iscritte al Centro
per l’Impiego di Fabriano.
Anche se si tratta di una piccola somma in denaro che
viene data agli scrutatori la realizzazione di questa mia
proposta sarebbe un bel segnale per la città.
Non vorrei che sia persa questa occasione per dimostrare
che la tanto sbandierata trasparenza e la tanto decantata
democraticità da parte dei partiti politici non sia solo
propaganda elettorale.
Su segnalazione di alcuni cittadini, abbiamo rinvenuto, a seguito di sopralluogo, un rifiuto “speciale” in amianto, lasciato abbandonato in via
Bachelet, in prossimità di una falda acquifera. Il rifiuto, che sembra essere
costituito da residui di una vecchia canna fumaria, è stato avvolto in un
telone di plastica ed abbandonato, in mezzo al verde, a pochi metri dal
centro di raccolta rifiuti Ancona Ambiente. A parte la mancanza di senso
civico da parte dei responsabili di un gesto scellerato come questo, resta da
chiedersi, ancora una volta, dove sta l’amministrazione comunale, la quale
dovrebbe costantemente monitorare la situazione del degrado generato dai
rifiuti abbandonati in città e tutelare in
via prioritaria la salute pubblica, anche
quando questa può essere solo potenzialmente messa a rischio da materiali
pericolosi come l’eternit. Si parla tanto
in generale della pericolosità derivante
dalla dispersione delle fibre di amianto,
ma il problema può essere risolto coordinando e mettendo in sinergia campagne
di informazione e sensibilizzazione sui
rifiuti, senso civico, personale esperto
e ditte specializzate allo smaltimento.
Chiederemo pertanto all’amministrazione comunale, attraverso un'apposita
interpellanza, di prestare una maggiore
attenzione all’ambiente, anche aumentando i monitoraggi dei rifiuti sul
territorio e di intervenire quanto prima
per rimuovere il materiale inquinante e
bonificare l’area verde interessata.
Nuovo Centro Destra
Pino Pariano,
presidente Consiglio comunale città di Fabriano
13/05/15 11.00
31
>dialogo<
L'Azione 16 maggio 2015
Giotto, Gentile ed un video
La 2°A dell'Istituto Agrario ha partecipato al concorso ministeriale
I
di RITA ZAMPARINI*
l Ministero della Pubblica
Istruzione ha bandito, per il
terzo anno, il concorso “Articolo 9 della Costituzione”
volto a sensibilizzare i giovani alla
conoscenza e salvaguardia del patrimonio storico, artistico, culturale
e ai principi della responsabilità
personale nei confronti del “bene
comune”.
Titolo del tema di questo anno era:
“Cittadinanza attiva per superare
la crisi attraverso la cultura e il
patrimonio storico artistico”. La
partecipazione al concorso consisteva nel realizzare un prodotto
multimediale nel quale analizzare,
con uno sguardo da cittadini attivi
e consapevoli, l’attualità dell’articolo 9 della Costituzione con lo
scopo di far comprendere il
valore del patrimonio artistico anche in relazione alla
situazione di crisi generale.
La classe 2° A dell’Istituto
Tecnico Agrario, nell’ambito del progetto “Educare
alla legalità”, ha partecipato
al concorso presentando,
come richiesto dal bando, un
video dal titolo “Bellezza e
Rinascita”. Nel pensare allo
svolgimento del tema, per i
ragazzi è stato quasi immediato fare riferimento alla
mostra “Da Giotto a Gentile”
per descrivere un percorso che,
partendo dalla riscoperta del nostro
patrimonio artistico, arrivi a formulare qualche idea tale da costituire
stimolo per le istituzioni e proposta
per alleviare lo stato di crisi locale.
Contemporaneamente, si è colta
l’occasione per approfondire l’arte
del ‘300 a Fabriano e, in particolare, il Maestro di Campodonico. Il
gruppo, sotto la guida dei docenti,
ha visitato la mostra e l’Abbazia
di Campodonico dove erano
collocati gli affreschi del Maestro, ha fatto riprese in classe e in vari punti della città e
infine, con il supporto di due
esperti esterni, ha montato un
video di circa 5 minuti, come
richiesto dal bando.
Insomma c’è stato apprendimento e divertimento e
soprattutto i nostri giovani
hanno avuto l’opportunità
di prendere consapevolezza
delle risorse offerte dal territorio in cui vivono, tentando
anche di fare qualcosa per
la loro promozione, divenendo
dunque realmente “cittadini attivi”.
Si può dire che il titolo scelto sia
il condensato del lavoro svolto in
quanto viene celebrata la bellezza
delle opere dei nostri antichi mae-
stri pittori e, nel contempo, viene
evidenziato come la valorizzazione
del patrimonio artistico possa diventare spinta ad un cambiamento
comportamentale e aiuto per la
rinascita del territorio.
Il video è stato inviato al Ministero a fine marzo ed è in gara con
altri 200 elaborati provenienti da
scuole di tutta Italia. E’ visibile
entrando su You Tube e cliccando
*US14017L Bellezza & Rinascita
(se poi è di gradimento… cliccare
su “mi piace”!). I video partecipanti
sono stati postati dal Ministero su
YouTube e sono tutti visibili cliccando “articolo 9 della costituzione- You Tube”. Nel mese di maggio
verranno selezionati i finalisti e a
giugno conosceremo i vincitori.
*docente referente
del Progetto "Educare alla legalità"
Giornata di fratellanza e amore al Cottolengo di Roma
Il gruppo animatori della parrocchia della
“Misericordia” si è recato a Roma il 12 aprile
per aiutare i bisognosi e disabili dell’istituto “Cottolengo” (foto). Con le prime luci
dell’alba infatti, noi ragazzi abbiamo preso
un treno destinato a portarci in un luogo
tanto magico quanto drammatico. La Piccola casa della Divina Provvidenza difatti si
presenta come un istituto
di carità che si occupa di
assistenza ai portatori di
handicap fisici e mentali e
agli anziani ai quali offre
un sostegno globale sia
dal punto di vista sanitarioriabilitativo che da quello
religioso-educativo. Compito primo e più importante
dell’istituto è infatti quello
di creare un ambiente di
collaborazione familiare
in cui tutti si sentano riconosciuti ed accolti proprio
rispettando l’insegnamento del loro fondatore
San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Noi
animatori, subito dopo aver conosciuto le
suore responsabili della struttura, abbiamo
avuto il piacere di incontrare personalmente
gli ospiti dell’istituto ed abbiamo trascorso
la domenica conversando con gli assistiti
ed aiutando, quanto possibile, il disponibile
e cordiale staff del “Cottolengo”. Ogni ragazzo ha approfondito la conoscenza con un
ospite e così si è instaurato un dialogo tra la
generazione del futuro, pronta a vivere nuove
esperienze e a costruirsi un domani, e quella
che affonda le proprie radici e vede il proprio
esordio nel passato, saggia e predisposta a
trasmettere i propri valori acquisiti con gli
anni agli adulti dell’avvenire. Confrontarsi
con delle persone aventi un trascorso molto
complesso e problematico ha modificato radicalmente il punto di vista degli animatori
presenti a Roma durante l’incontro i quali
hanno meditato a fondo sulla gratitudine e
riconoscenza verso la vita che spesso si perde
a causa della frenesia dell’esistenza e della
quotidianità.
Spesso accade di perdere il senso dell’orientamento: non ci sono bussole, né bivi
indicati con una segnaletica quando il nostro
cuore non è disposto a ricevere l’amore e di
distribuirlo agli altri. E così la genuinità dei
sorriso di anziani a cui la vita ha riservato
molti dolori e frustrazioni o la spontaneità
dei loro ringraziamenti detti con difficoltà ma
esternati con estrema naturalezza diventano
simbolicamente l’emblema della rinascita
interiore di chi vive un’esperienza tanto
toccante quanto appagante come quella di
prestare soccorso agli assistiti della struttura
romana. Quante volte ci siamo lamentati per
un capo d’abbigliamento che i nostri genitori
non ci hanno permesso di acquistare o quante
volte abbiamo ostentato irragionevolezze e
capricci di fronte a futilità a cui abbiamo dovuto rinunciare? Il gruppo animatori durante
il soggiorno a Roma ha proprio riflettuto su
questo: l’importanza di alimentare la propria
vita facendo tesoro di tutte le lezioni che essa
ci presenta. Anche se a volte questi insegnamenti sono duri, improvvisi o indesiderati
essi sono sempre parte del nostro percorso
e come tali degni di essere mezzi, grazie ai
quali noi siamo in grado di estrapolare il lato
costruttivo di essi.
Natasha Fornaioli
Molti interessanti spunti dal libro postumo di Carancini
Il libro dell’architetto Alessandro
Carancini (scomparso recentemente) dal titolo “Geografia di
una città. Origine ed evoluzione
storica dei due castelli e delle
mura di Fabriano” (disponibile
presso Edicolè, Balele e Lotti,
ndr) è interessante sotto molteplici punti di vista. Dalle foto
del Palazzo del Podestà si può
notare l’approccio ad una sua
veste (prima del 1911, anno in
cui sono stati effettuati i primi
interventi) nell’ottica di ciò che
si consigliava nel ripristino in cui
tutto era inteso come restauro.
A quell’epoca l’architetto Icilio
Bocci intraprese un intervento che
continuò anche nel 1919 con la
malaugurata comparsa dei merli
ghibellini, prima di fianco e poi
su tutto l’edificio, compresa la
trifora. Le foto che rivelano quel
percorso e quel ripristino le fece
Placido Venturelli con l’impresa
di costruzioni, mentre il direttore
dei lavori era l’architetto Icilio
Bocci. Nella foto più grande si
vedono i tentativi di falso abbellimento della facciata, come
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Tentativi di abbellimento del Palazzo del Podestà iniziati nel 1911
dimostra la balaustra romaneggiante
di marmo sul fornice di destra dopo
la scalinata, a veste quasi ultimata,
con un totale abbellimento su tutta
la facciata, attuando un falso ripristino che altera le preesistenze. Da
un po’ di tempo, a Fabriano, dietro
l’usbergo dell’ufficio tecnico, si
nota un maldestro uso dell’intonaco
su antichi edifici del centro, quali
l’ex palazzo Chiavelli e ora anche il
chiostro di San Benedetto, entrambi
del XIV secolo. Nel primo caso è
eclatante, oltre alle volte, l’abuso
di intonaco anche sulle colonne in
cotto. Nel secondo si vede l’into-
Abuso di intonaci al Chiosto di San Benedetto
nacatura delle volte a crociera del
portico, stavolta con il risparmio
dei pilastri medioevali in cotto.
Questi esempi riguardano edifici che
furono costruiti tenendo presente
il valore espressivo del materiale
usato, il cotto, sia nelle volte che nei
paramenti strutturali dell’edificio.
Perché, ci si domanda, non poteva
essere rispettata la volontà degli
antichi costruttori di evidenziare
le forme dei materiali diversi adoperati? Sarebbe tempo di riflettere
su queste mode che esulano dal
rispetto della qualità progettuale
degli edifici del passato.
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L'Azione 16 maggio 2015
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