un incontro a Fabriano
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un incontro a Fabriano
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Fabriano Fabriano-Matelica euro 1,20 11 >Matelica 14 n. 19 Anno CIV 16 maggio 2015 >Sport Un fabrianese tra le scosse in Nepal Roberta e Danilo cuochi in tv In fuga dall'inferno della Siria In mille alla Primavera Fabrianese! A I I S ndrea Novelli si trovava nel paese asiatico durante il fortissimo terremoto di due settimane fa e ci racconta l'esperienza vissuta. l loro piatto con la piadina sfogliata ha avuto successo, ma nella prova "Chi batterà lo Chef" non sono riusciti nell'impresa. Un incontro che cambia Non c'è stato un fatto in questi ultimi mesi da cui l'opinione pubblica occidentale non sia stata scossa e chiamata in causa: dalla morte dei vignettisti dello Charlie Hebdo fino all'apertura dell'Expo a Milano, ogni avvenimento è stato come un contraccolpo che ha calamitato tutta l'attenzione dei media e ha concentrato il dibattito pubblico su emozioni, pensieri e sentimenti che è complesso riassumere in poche righe. Il punto è che queste vicende, in certi casi epocali come la tragedia nel Canale di Sicilia o il terremoto in Nepal, sono diventate una sorta di paradigma del modo quotidiano con cui l'uomo occidentale affronta ogni fattore della propria vita, dalla morte alla nascita, dal matrimonio allo studio, dal lavoro alla politica. È come se la società generata dal Vecchio Continente, quello che oggi si chiama Europa ed è una congerie di stati che vivono problematiche ed urgenze a compartimenti stagni, come monadi a se stanti, fosse attraversata da un malessere oscuro dinanzi al quale ciò che prevale è la reazione emotiva che subito si trasforma in pensiero e che, altrettanto repentinamente, diventa azione con la quale si ha la malcelata presunzione di risolvere il problema. Follia pura o utopia illusoria. La velocità con la quale ogni settimana il mondo volta pagina è impressionante, ma forse è ancora più impressionante la velocità con la quale ogni singola persona, nelle proprie giornate, cambia continuamente oggetto di attenzione generando dentro di sé una dispersione mentale che indebolisce la capacità di giudizio e di decisione, rendendo l'io sempre più fragile, e quindi più ricattabile, rispetto alla realtà.Ci troviamo quindi in presenza di un decisionismo emotivo, privato e pubblico, che ci disconnette dal presente e che ci rende meno sicuri di tutto, perfino dell'affetto delle persone che ci circondano. Pare che sia dunque questo il prezzo che dobbiamo pagare ad una società che suddivide la vita in temi, in problemi, e si dimentica che l'esistenza non è un susseguirsi di situazioni finite, ma un processo nel quale occorre permanere per poter cambiare, restare per poter incidere. Starci per toccare l’infinito di una realtà che si pone come segmento fugace e subitaneo. Eppure ciò che cambiò il settarismo di un certo cristianesimo delle origini o la tracotanza dell'Impero Romano non fu una reazione emotiva e nemmeno un'azione premeditata: fu la sequela di un uomo che — dentro la realtà — permaneva in un dialogo incessante con una Presenza che lo precedeva e lo guidava. Senza quel dialogo oggi la Chiesa e il mondo non sarebbero quelli che sono, non sappiamo se sarebbero migliori o peggiori, ma certamente (...) l profugo Ighassan Neameh, arrivato a Matelica con la sua famiglia, racconta il dramma che sta vivendo e come è cresciuta l'Isis. 25 uccesso senza precedenti per la classica marcia in montagna organizzata dal Cai: vi hanno preso parte ben 980 persone! La famiglia che parla L a Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali rappresenta sempre un forte momento di riflessione e confronto nel territorio e nella diocesi che viene stimolato dal settimanale locale, tenuto conto della pesante povertà culturale che oggi imperversa tra i mezzi di informazione ed i vari mass media. Papa Francesco ci aiuta ad affrontare il tema della comunicazione in famiglia, proprio per favorire la possibilità di un incontro dentro lo spirito della gratuità e dell’amore. Riascoltiamo le sue parole e le indicazioni del nostro Vescovo… Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Marco Antonini (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 13/05/15 10.51 2 >EDITORIALI< Battere l’astensionismo per far vincere l’Italicum di DOMENICO DELLE FOGLIE* L’ efficacia di ogni legge elettorale richiede la prova delle ur ne. Quindi per valutare appieno l’Italicum, la legge elettorale approvata dal Parlamento italiano, dovremo aspettare almeno il mese di luglio del 2016, termine stabilito perché intanto possa essere approvata la legge costituzionale di modifica del Senato. Nel frattempo, mentre i costituzionalisti e gli esperti di sistemi elettorali continueranno ad offrirci illuminanti interpretazioni e previsioni, possiamo concentrarci su un solo punto, quello forse più delicato sotto il profilo della rappresentatività e della pienezza del mandato elettorale. Quello cioè relativo all’attribuzione del premio di lista (340 seggi su 630), nel caso una lista conquisti al primo turno un bottino di voti superiore al 40% del totale o se vinca il ballottaggio fra le prime due forze classificate. Un partito, complice anche la frammentazione del quadro politico dovuto alla soglia minima del 3%, potrebbe teoricamente assicurarsi il premio di lista anche avendo ottenuto al primo turno elettorale un consenso relativamente basso. Ipotesi non remota e temuta ad esempio nella recente tornata elettorale inglese, ma poi contraddetta dai fatti, grazie alla prova di forza dei conservatori di Cameron. Ma l’ipotesi è sul campo ed esorcizzarla non serve. Piuttosto, conviene ragionare sulle contromisure democratiche, partendo però dalla consapevolezza che i nostri legislatori hanno voluto dare una forte connotazione bipartitica alla riforma elettorale. E nei sistemi politici bipartitici di marca anglosassone non fa scandalo il premio consistente che viene attribuito alla forza vincente, anche in presenza di una scarsa partecipazione al voto. Ma proprio qui sta uno dei punti critici. L’Italia è approdata solo in anni recenti ad un alto astensionismo, complice la disaffezione verso un sistema politico delegittimato dalle inchieste giudiziarie e sostanzialmente incapace di autoriformarsi. Un recupero degli astensionisti in una dimensione fisiologica sarebbe, a ben pensarci, la soluzione per rendere ancor più accettabile l’Italicum e il suo premio di lista. Se infatti gli elettori tornassero numerosi alle urne, aumenterebbe di gran lunga la reale capacità di rappresentare effettivamente la base elettorale sia del partito vincente sia del principale oppositore. Paradossalmente, il tempo che resta ai principali partiti italiani rispetto al prossimo appuntamento elettorale nazionale dovrebbe essere impegnato innanzitutto per recuperare il rapporto con gli elettori. Perché è del tutto evidente che maggiore sarà il numero degli elettori, minore sarà il rischio di veder governare un partito di NICOLA SALVAGNIN iamo immersi in una rivoluzione tecnologica: internet sta trasformando la società e, con essa, l’economia. Il salto di qualità c’è stato, pochi anni fa, con il boom degli smartphone, quindi con la radicale facilità di accesso ad internet; e, soprattutto, con le applicazioni per telefonia mobile: le famose app. Non c’è voluto molto, agli spiriti imprenditoriali di mezzo mondo, per capirne le potenzialità. Con un’app si può trovare un automobilista che ti porta dove chiedi, in tempi più rapidi e a minori costi dei taxi (Uber); con un’altra app si può trovare un passaggio automobilistico verso una meta, condividendo le spese di viaggio (BlaBlaCar). Un’altra ancora ti permette di noleggiare un’auto privata aggirando le società apposite; di trovare appartamenti e ville (Airbnb). E ancora: si può cenare a casa di un privato che sa ben armeggiare ai fornelli o che cucinerà qualcosa di Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 con un bassissimo bottino di voti popolari. E a pensarci bene, questa è la migliore arma che abbiamo noi semplici cittadini elettori per rendere efficace l’equilibrio politico determinato dall’Italicum. Certo, molto dipenderà dalla capacità delle principali forze in campo, di riconquistare un rapporto sano e di fiducia con gli elettori. Purtroppo, e questo va detto con rammarico, il sistema politico italiano appare ancora immerso in una faticosa transizione. Se un competitor, il Partito democratico, in questo momento è già della partita. Altrettanto non si può dire degli altri protagonisti. Al momento i sondaggi danno in vantaggio, nell’attuale campo dell’opposizione, il Movimento 5Stelle. Certo, in tal caso non ci troveremmo dinanzi ad un bipartitismo di stampo europeo con progressisti e conservatori (oppure democratici e repubblicani) in campo. Anche se, con il progetto del Partito della Nazione di Matteo Renzi, sarebbe legittimo un interrogativo: chi potrà dirsi di destra e chi di sinistra? Staremo a vedere, augurando ai partiti di riconquistare la fiducia degli elettori con programmi convincenti e rispettosi del dna del corpo elettorale. Cioè dei suoi valori e delle sue migliori tradizioni culturali. *Direttore Sir La rivoluzione delle app S L'Azione 16 MAGGIO 2015 particolare; si entra in mercatini internet dove si può comprare o vendere di tutto (dalla primogenita Ebay in giù); si possono acquistare libri (Amazon), elettrodomestici e tecnologia informatica senza passare dai negozi e quindi a costi inferiori. Trovare mete turistiche, accompagnatori, locali in zona, affittare camere di hotel… Abbiamo citato, nelle righe precedenti, le aziende internet ormai famose a livello planetario, che hanno capitalizzazioni di Borsa più elevate delle compagnie petrolifere. Parliamoci chiaro: è uno tsunami inarrestabile, sono idee o imprese che si stanno diffondendo a macchia d’olio e, soprattutto, con la velocità della luce. Hanno dalla loro due vantaggi: abbattono i tempi e le barriere, abbattono i costi. Per il cittadino-consumatore, una manna. Il vero problema è che il cittadino-consumatore è pure un lavoratore, nella maggior parte dei casi. Fa il taxista, il ferroviere, l’addetto alle vendite, il commesso, l’operaio metalmeccanico… Insomma, è occupato in Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] quell’economia “tradizionale” che ad esempio forgia acciaio, produce auto, le vende, si occupa dei servizi che la riguardano (noleggio, assicurazioni ecc.). Insomma lavoratori che stanno perdendo posti e guadagni da questa rivoluzione che toglie senso al loro lavoro: perché usare un taxi se Uber me lo aggira in un amen? Perché usare il treno o l’aereo se un autostop on line mi costa 20 volte di meno? Perché andare in negozio a comprare appunto uno smartphone, se un corriere me lo consegnerà in due giorni a casa, ad un prezzo ultracompetitivo? Già, ma come pagheremo queste grandi occasioni, se non avremo l’occasione di lavorare e guadagnare? Una società che passa dalla crescita al tirare a campare, dunque. Non mancano già ora le conseguenze clamorose di questa rivoluzione. Se i taxisti di tutto il mondo sono sul piede di guerra contro chi sta cancellando il loro lavoro (e il valore non esiguo delle loro licenze), d’altra parte le Motorizzazioni americane e tedesche stanno registrando un incredibile calo delle nuove patenti: ai ragazzi non interessa più di tanto averla, dopo che già da tempo s’è perso l’interesse ad essere proprietari di un’auto, dato che si può noleggiare ovunque a prezzi irrisori. Un ben più grande riflesso di questa rivoluzione è la globale contrazione dei salari nel mondo occidentale. Si lavora per cifre sempre più basse, in linea con la caduta del valore di beni e servizi. Un gatto che si morde la coda, e non si farà realmente male fino a quando non avremo dilapidato le fortune accumulate dalle precedenti generazioni. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Un incontro che cambia (...) sarebbero diversi. Per questo nel Vangelo nella liturgia degli ultimi giorni Gesù annuncia, senza mezzi termini, che "senza di Lui non possiamo far nulla", perché è nella relazione costante e continua con qualcuno che c'è che le cose si fanno, altrimenti — semplicemente e soltanto — si iniziano. Quante volte la vita dei singoli o delle nazioni si mostra come una sequenza continua di desideri interrotti, di azioni mancate, di decisioni non compiute. Quante volte all'origine della fragilità di un matrimonio o di un'amicizia c'è proprio questa incapacità di stare, di permanere e di rimanere, nel rapporto con qualcosa di reale, di vero, di presente che — proprio perché sempre vivo — continuamente si rinnova, continuamente cambia, continuamente si trasforma. Davanti alla miscellanea di fatti accaduti in questi mesi, come davanti alle questioni dei nostri Stati o della Chiesa, ci sentiamo confusi e dispersi non perché la realtà sia più complessa o diversa che in passato, ma perché manca questa discepolanza, questo dialogo, che ci permette di vivere il presente come il luogo migliore possibile, come il luogo in cui può riaccadere il miracolo del bene, del bello e del buono. Tutta la nostra vita attende un incontro e questo incontro non avviene attraverso un'idea o una sensazione emotiva: esso certamente genera emozioni e pensieri, ma inizia, accade, per un avvenimento sensibile che incrocia tutta l'ampiezza della nostra persona e ci rende inesorabilmente discepoli. Il problema, dunque, non è capire di più, e non è neppure elaborare nuove strategie o assumere decisioni dirompenti: il problema è esserci quando Lui c'è. Non è un prospetto di astrazioni, ma davvero tutto si gioca nello starci quando Cristo c’è. Il problema è essere presenti in quello che viviamo, aperti a che le cose — qualunque cosa — ci feriscano e ci cambino. Altrimenti passeranno i giorni, cambieranno le parole, si rinnoveranno i discorsi, ma noi rimarremo sempre gli stessi, uomini vecchi che per seguire quello che hanno capito si ritrovano a non seguire davvero nessuno. Ad essere soli e scorbutici davanti alla tempesta che arriva o ad altri pericoli incombenti. Avendo perfino dimenticato di essere amici di qualcuno che, fino a prova contraria, ha camminato pure sulle acque. Perché ci sentiremo padroni del mondo e capaci di ogni tipo di impresa, senza questo nuovo impatto con la realtà che ci induce ad un’appartenenza filiale piuttosto che ad un’autonomia ribelle. Carlo Cammoranesi Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 13/05/15 10.53 >INCHIESTA< L'Azione 16 MAGGIO 2015 3 I pionieri dell'informazione Il Vescovo ribadisce “L di MARCO ANTONINI a famiglia non è una parentesi della vita”. E’ Mons. Giancarlo Vecerrica a lanciare un messaggio forte in occasione della 49esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si celebra il 17 maggio. "Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro, nella gratuità dell’amore" in un periodo in cui proprio la famiglia è criticata, messa da parte e poco valorizzata. Per l’occasione il Vescovo diocesano difende la famiglia e chiede più impegno da parte dei cattolici. E’ proprio il nucleo essenziale per la procreazione e per la vita a dover alzare la voce per farsi sentire in ambito sociale, politico e culturale. “Dobbiamo considerare la famiglia il vero soggetto della comunicazione. E’ la base della società perché – spiega mons. Vecerrica – racchiude in sé tutta la realtà umana educativa e lavorativa dei giovani e del nostro futuro. La famiglia chiede oggi rispetto e dignità. La Chiesa Cattolica ha scelto questo tema per rafforzare il messaggio di Cristo. La famiglia è una ed è fondata sull’unione di uomo e donna. La società, purtroppo, sta riducendo il valore, il significato e la realtà di questa istituzione mettendola in relazione con altri soggetti che non possono essere equiparati alla famiglia. Tutte le religioni, oltretutto, si sono espresse su questo tema: la famiglia deve essere valorizzata in ogni ambito e anche in fretta”. Il presule, impegnato in questi giorni nell’organizzazione del pellegrinaggio Macerata-Loreto, sprona le famiglie della Diocesi ad uscire allo scoperto. “Fatevi sentire. il ruolo del settimanale Per una costruzione di prossimità Alcuni stralci del messaggio di Papa Francesco Il tema della famiglia è al centro di un’approfondita riflessione ecclesiale e di un processo sinodale che prevede due Sinodi, uno straordinario – appena celebrato – ed uno ordinario, convocato per il prossimo ottobre. In tale contesto, ho ritenuto opportuno che il tema della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali avesse come punto di riferimento la famiglia. La famiglia è del resto il primo luogo dove impariamo a comunicare. Tornare a questo momento originario ci può aiutare sia a rendere la comunicazione più autentica e umana, sia a guardare la famiglia da un nuovo punto di vista. Possiamo lasciarci ispirare dall’icona evangelica della visita di Maria ad Elisabetta (Lc 1,39-56). «Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”» (vv. 41-42). Anzitutto, questo episodio ci mostra la comunicazione come un dialogo che si intreccia con il linguaggio del corpo. La prima risposta al saluto di Maria la dà infatti il bambino, sussultando gioiosamente nel grembo di Elisabetta. Esultare per la gioia dell’incontro è in un certo senso l’archetipo e il simbolo di ogni altra comunicazione, che impariamo ancora prima di venire al mondo. Il grembo che ci ospita è la prima “scuola” di comunicazione, fatta di ascolto e di contatto corporeo, dove cominciamo a familiarizzare col mondo esterno in un ambiente protetto e al suono rassicurante del battito del cuore della mamma. (...) Anche dopo essere venuti al mondo restiamo in un certo senso in un “grembo”, che è la famiglia. Un grembo fatto di persone diverse, in relazione: la famiglia è il «luogo dove si impara a convivere nella differenza» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 66). Differenze di generi e di generazioni, che comunicano prima di tutto perché si accolgono a vicenda, perché tra loro esiste un vincolo. E più largo è il ventaglio di queste relazioni, più sono diverse 03 inchiesta.indd 2 le età, e più ricco è il nostro ambiente di vita. È il legame che sta a fondamento della parola, che a sua volta rinsalda il legame. Le parole non le inventiamo: le possiamo usare perché le abbiamo ricevute. (...) L’esperienza del legame che ci “precede” fa sì che la famiglia sia anche il contesto in cui si trasmette quella forma fondamentale di comunicazione che è la preghiera. Quando la mamma e il papà fanno addormentare i loro bambini appena nati, molto spesso li affidano a Dio, perché vegli su di essi; e quando sono un po’ più grandi recitano insieme con loro semplici preghiere, ricordando con affetto anche altre persone, i nonni, altri parenti, i malati e i sofferenti, tutti coloro che hanno più bisogno dell’aiuto di Dio. Così, in famiglia, la maggior parte di noi ha imparato la dimensione religiosa della comunicazione, che nel cristianesimo è tutta impregnata di amore, l’amore di Dio che si dona a noi e che noi offriamo agli altri. Nella famiglia è soprattutto la capacità di abbracciarsi, sostenersi, accompagnarsi, decifrare gli sguardi e i silenzi, ridere e piangere insieme, tra persone che non si sono scelte e tuttavia sono così importanti l’una per l’altra, a farci capire che cosa è veramente la comunicazione come scoperta e costruzione di prossimità. (...) La famiglia è più di ogni altro il luogo in cui, vivendo insieme nella quotidianità, si sperimentano i limiti propri e altrui, i piccoli e grandi problemi della coesistenza, dell’andare d’accordo. Non esiste la famiglia perfetta, ma non bisogna avere paura dell’imperfezione, della fragilità, nemmeno dei conflitti; bisogna imparare ad affrontarli in maniera costruttiva. Per questo la famiglia in cui, con i propri limiti e peccati, ci si vuole bene, diventa una scuola di perdono. (...) La sfida che oggi ci si presenta è, dunque, reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione. E’ questa la direzione verso cui ci spingono i potenti e preziosi mezzi della comunicazione contemporanea. L’informazione è importante ma non basta, perché troppo spesso semplifica, contrappone le differenze e le visioni diverse sollecitando a schierarsi per l’una o l’altra, anziché favorire uno sguardo d’insieme. Anche la famiglia, in conclusione, non è un oggetto sul quale si comunicano delle opinioni o un terreno sul quale combattere battaglie ideologiche, ma un ambiente in cui si impara a comunicare nella prossimità e un soggetto che comunica, una “comunità comunicante”. Una comunità che sa accompagnare, festeggiare e fruttificare. In questo senso è possibile ripristinare uno sguardo capace di riconoscere che la famiglia continua ad essere una grande risorsa, e non solo un problema o un’istituzione in crisi. I media tendono a volte a presentare la famiglia come se fosse un modello astratto da accettare o rifiutare, da difendere o attaccare, invece che una realtà concreta da vivere; o come se fosse un’ideologia di qualcuno contro qualcun altro, invece che il luogo dove tutti impariamo che cosa significa comunicare nell’amore ricevuto e donato. Raccontare significa invece comprendere che le nostre vite sono intrecciate in una trama unitaria, che le voci sono molteplici e ciascuna è insostituibile (...). Il mondo ha bisogno della vostra voce. C’è stato, negli anni, troppo silenzio interessato da parte dell’opinione pubblica e il silenzio mortificato della famiglia non compresa che non è una parentesi della vita”. Nella Diocesi di Fabriano-Matelica proseguono, intanto, gli incontri formativi organizzati dall’equipe di Pastorale Familiare. “Esorto i laici a mettersi in contatto, attraverso i propri parroci, con i referenti diocesani per vivere un cammino di riscoperta del senso e del valore della famiglia. Date suggerimenti – confida il Vescovo – e le vostre idee per far diventare la famiglia protagonista nella società”. Poi l’analisi sulla situazione attuale. “C’è troppa confusione e troppe lotte sulla famiglia che è una, è fondata sul matrimonio tra uomo e donna ed ha il compito primario dell’educazione. Nessun’altra agenzia deve scavalcare o opporsi all’educazione che spetta alla famiglia insieme alla scuola. Lo Stato non può imporre educazione propria ma dare strumenti”. Ma la giornata delle comunicazioni sociali riguarda da vicino anche il settimanale "L’Azione", da più di cento anni, voce alternativa per il comprensorio, letto, ogni settimana da più di seimila famiglie. “Dovete essere i pionieri – spiega Vecerrica ai giornalisti e collaboratori – su queste tematiche anche se state vivendo un periodo difficile per colpa dei tagli che il Governo centrale ha fatto nei confronti del mondo dell’informazione”. Poi rivolgendosi ai laici il Vescovo sprona tutti a sostenere il giornale con forza. “Quando vado nelle case a trovare i malati, c’è sempre 'L’Azione' sul tavolo della cucina. E’ segno della forza di quella presenza settimanale che ti aiuta a vivere e a conoscere la società”. La famiglia resta sempre una risorsa La famiglia non passa mai di moda, non si sostituisce. Non ci sono palliativi, né strumenti per poterla aggirare. Comunicare la famiglia, dunque, che è l’ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore. E’ una fase storica in cui questa istituzione fatica, sia per i cambiamenti culturali che per la crisi economica che stiamo attraversando. La contingenza, molto spesso, non aiuta a far comprendere quanto la famiglia sia un bene. Diceva Giovanni Paolo II che le relazioni tra i membri della comunità familiare rispettano e favoriscono in tutti la dignità personale come unico titolo di valore, diventando accoglienza cordiale, disponibilità disinteressata, servizio generoso, solidarietà profonda. In questo dialogo interattivo colpisce ciò che indicano sociologi, educatori e psicologi: vale a dire ritagliarsi un momento di gioco con i propri figli quando si torna dal lavoro o prima di andare a letto, per stabilire quell’abitudine che rimarrà nel tempo, anche nell’adolescenza. Perché giocando s’impara: è indispensabile per lo sviluppo del bambino che costruisce con la fantasia una realtà in cui mettere in scena le sue emozioni, specie quando può contare sulla presenza amorevole dei genitori. Comunicare la famiglia significa tante cose quindi, specie in favore dei figli, dei più piccoli. La famiglia è una risorsa. E allora? Rivalutiamola come possiamo. Senza edulcorarla e senza trascurarla, senza farla apparire un’appendice e niente di più. Non dimentichiamo le famiglie più difficili, sfilacciate. Niente è irrecuperabile, perché quel dialogo all’insegna dell’accoglienza e della disponibilità possa riprendere da dove si è perduto. Per le parole c’è sempre spazio. Ancora una volta ha ragione Papa Francesco: “Non esiste la famiglia perfetta, ma non bisogna avere paura dell’imperfezione, della fragilità, nemmeno dei conflitti. Bisogna imparare ad affrontarli in maniera costruttiva. Per questo la famiglia, in cui con i propri limiti e peccati ci si vuole bene, diventa una scuola di perdono”. Il bene individuale guarda sempre oltre un confine che proprio la famiglia delinea meglio di qualunque altro nucleo. Alessandro Moscè 13/05/15 10.55 4 L'Azione 16 MAGGIO 2015 VENDESI VENDESI apparecchio "Magneto Latex" per elettroterapia, magnetoterapia e ionofonesi, completo di borsa. Per informazioni telefonare al n. 334 2656652 oppure 0732 23012. 10 minuti da Fabriano, VENDESI casa di 160 mq, piano terra (da rivedere) e primo piano, più due garage, terreno circostante di 1300 mq con acqua per irrigazione, oltre ad eventuale terreno edificabile. Classe Energetica G. Tel. 338 3508311. Anche Fabriano con i bersaglieri Anche Fabriano era presente. Le fanfare che suonavano all’impazzata, il tricolore che sventolava sui viali, dalle finestre. E poi loro, i bersaglieri, con le divise, le camicie color cremisi, i cappelli con le piume. Un fiume umano ha attraversato Rimini, sabato e domenica 9 e 10 maggio, per la grande sfilata finale del 63esimo raduno nazionale dei bersaglieri. Ed è stata davvero una grande festa quella che ha accolto la parata dei militari per le strade di Rimini, da Castel Sismondo fino al lungomare, dove ad accogliere i vari gruppi dei bersaglieri erano presenti il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, il capo di Stato maggiore dell’Esercito, il generale Danilo Errico, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e Leoluca Orlando, primo cittadino di Palermo, città che accoglierà il raduno nel 2016. Oltre 60mila bersaglieri hanno sfilato, tra cui undici fabrianesi iscritti alla sezione. 40 candeline per Luca Tanti auguri Nadia Congratulazioni Luca!! Oggi 15 maggio 2015 i tuoi amici non si sono dimenticati del tuo quarantesimo compleanno! Vogliamo festeggiare una persona brillante, luminosa, elettrizzante...come te, e Ti raccomandiamo di "non staccare mai la spina". Ti facciamo i nostri più sinceri auguri!! Fiorenzo e Cristina, Stefano e Manuela Lunedì 11 maggio Nadia Monacelli ha compiuto 60 anni. Tantissimi auguri dal marito Olivo, dai fi gli Mirco e Daniele, dalla nuora Francesca e la nipotina Nicole. Oggi 16 maggio è il grande giorno! Eccovi entrambi al primo posto sul podio, visto il traguardo d'oro delle vostre nozze! Eh sì, perchè è grazie all'amore per la famiglia, all'affetto profondo ed alla tenacia, che a distanza di ben 50 anni, resistete ancora insieme! Buon anniversario, vi vogliamo bene! I vostri figli e nipoti. Giampiero Bonafoni Anna Morganti 15 maggio Novanta anni? Che traguardo! Fin qui è arrivato il caro Ubaldo. Ben portati, complimenti! Commentano parenti, amici e conoscenti. Un viso sereno, da pochissime rughe solcato con un sorriso sempre accennato. Una mente viva, sempre pronta e con la grinta di un giovanotto la giornata si affronta, poi che dire con a fi anco Nicoletta, moglie premurosa, donna squisita come non può avere dolce la vita? Oltre novanta, ce ne saranno tanti, buon compleanno Ubaldo e auguri sinceri da tutti quanti! Torna la “Festa della Felicità“ dal 15 al 19 luglio dove da diversi anni si organizza anche un concorso di poesia come “Memorial Marcello Paparelli”. Il concorso è aperto a tutti e gratuito, le opere devono essere scritte su foglio A4, le stesse non saranno restituite, ma rimarranno in archivio del Circolo Fenalc Argignano. Un attestato di partecipazione sarà dato a tutti coloro che invieranno una poesia ed un'attenta e competente giuria dichiarerà le prime tre classificate 04 mercatino.indd 2 Novanta anni per Ubaldo Ubaldo Laurenzi La poesia alla festa della Felicità che avranno un premio ulteriore; ciò verrà assegnato domenica 19 luglio alle ore 21 nell’ambito della festa ad Argignano. Coloro che vorranno partecipare dovranno inviare le loro opere entro il 25 giugno ai seguenti indirizzi: Pietro Zampetti, via Aldo Moro, 20 Fabriano, redazione L’Azione, Piazza Giovanni Paolo II, 10, Fabriano o agli indirizzi email v.mazzoli@ libero.it, gs_argignano@libero. it. Il tema dell’opera è libero, si può scrivere anche in dialetto e da una o più persone, sarebbe bello ricevere opere da classi scolastiche! Per ulteriori info rivolgersi a Pietro Zampetti, 0732 626262, 392 1172019. 13/05/15 10.58 5 L'Azione 16 MAGGIO 2015 Appassionato di montagna, stava effettuando delle escursioni >CRONACA A sinistra, Andrea Novelli nella sua tenda e, qui sotto, il campo base da cui partire per le arrampicate Sisma sul tetto del mondo Il fabrianese Andrea Novelli era in Nepal durante il terremoto taccuino di ALESSANDRO MOSCÈ C’ era anche un fabrianese, in Nepal, durante il terribile sisma che secondo le stime del ministero dell’Interno nepalese ha provocato più di 8.000 vittime, mentre i feriti hanno raggiunto quota 14.000 unità. Non esiste invece alcuna valutazione per i dispersi, che dovrebbero essere ancora migliaia. Il nostro concittadino si chiama Andrea Novelli ed è un dipendente dell’Elica. Un amante della montagna che al momento delle scosse di magnitudo 7.9 del 29 aprile si trovava tra la pianura e le alture, vicino a Lukla, nell’ultimo avamposto raggiungibile con i mezzi prima della montagna. Lukla è una città nella zona del Khumbu, nel nordest del Nepal, situata a 2.860 metri di altezza. È molto popolare tra gli escursionisti e gli arram- picatori, essendo appunto l’unico accesso per coloro che vogliono visitare quella parte dell’Himalaya. Da Lukla si diramano diversi sentieri che portano alle montagne tra le più alte del mondo. Riferisce Andrea Novelli: “Eravamo all’incirca 500, due soli italiani. Oltre a me un ragazzo di Sigillo, pronti ad effettuare la scalata di un monte parallelo all’Everest. Sentivamo il pavimento muoversi sotto i nostri piedi, oltre al fragore delle rocce e delle mura che cedevano. Fortunatamente, nella nostra area, non si sono registrate vittime. La linea funzionante ci ha consentito di venire immediatamente a conoscenza del disastro che si stava registrando a pochi chilometri di distanza. Siamo rimasti bloccati per cinque giorni in una struttura funzionante, dove non mancavano né cibo, né acqua. Si volava solo con piccoli aerei ed elicotteri, che però erano tutti precettati per i soccorsi”. Raggiunta finalmente la città di Lukla, Andrea Novelli ha potuto constatare personalmente cosa era successo. “Ci siamo messi a disposizione degli operatori per dare una mano. Una parte dell’ospedale era crollata e andava puntellata perché potesse essere resa funzionante. Nei campi base e dalla montagna giungevano notizie circa le numerosissime vittime. Finché siamo ripartiti con un aereo da spola che ci ha condotto all’aeroporto per il ritorno a casa. A Katmandu, capitale del Nepal, siamo stati investiti da un clima surreale, tra morti e feriti accampati ovunque. Alcune costruzioni con muri a secco, capanne con copertura in legno o in lamiera, erano completamente crollate. Interi villaggi spazzati via, le case sepolte dalle frane”. Nonostante la montagna himalayana sia situata in una zona altamente sismica, si è trovata impreparata ad affrontare una calamità così grave, ma Andrea Novelli, come centinaia di altre persone, è stato partecipe di un prezioso soccorso umanitario. In quei giorni c’era veramente bisogno di tutti, tra chi scavava a mano tra freddo e gelo e chi cremava i corpi per paura delle epidemie. La mancanza di acqua potabile in un’area che interessa sei milioni e mezzo di persone, ha complicato le dinamiche assistenziali e gli aiuti umanitari per beni di soccorso che nel frattempo stavano giungendo ai servizi doganali. "In vino veritas", l'arte della degustazione: oltre mille presenze durante l'evento “In Vino Veritas”, nel chiostro della chiesa di San Venanzo (foto), ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. Più di 1.200 i visitatori hanno affollato lo spazio dedicato alla degustazione di vini e prodotti alimentari di qualità. L’iniziativa è stata organizzata da Giuliano Trippetta, gestore dell’Hotel Le Muse. Il chiostro di San Venanzio si è rivelato un luogo particolarmente adatto per ospitare gli stand di produttori provenienti dalla nostra città, dalle Marche e dal resto d’Italia. “Le prelibate merci esposte hanno attratto attenti osservatori della rassegna, cultori delle nostre eccellenze, rodati conoscitori di questo genere di incontri, ma anche tanti cittadini che si sono potuti confrontare in laboratori del gusto e lezioni di enogastronomia, tutto all’insegna della qualità”. Produzioni biologiche, pasta, olive, formaggi pecorini e caprini, mieli, marmellate, olio extravergine di oliva, legumi, cereali, frutti e leccornie di ogni genere, unite a tante degustazioni, hanno fatto scoprire un Paese nascosto. Molto partecipati anche i laboratori d’arte con persone che si sono avvicinate ed hanno voluto apprendere le tecniche insegnate dai vari maestri. “Sono soddisfatto del risultato di questa ulteriore iniziativa che ormai è entrata nel cuore della gente. Mi è piaciuta anche la kermesse sull’acquerello tenutasi gli stessi giorni, che ha avuto molto successo. Fabriano sta rinascendo”, riferisce Giuliano Trippetta. a.m. 05 fabriano.indd 2 FABRIANO FARMACIE Sabato 16 e domenica 17 maggio SILVESTRINI Via Brodolini 24 Tel. 0732 252056 DISTRIBUTORI Domenica 17 maggio Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 17 maggio La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Belardinelli Via Martiri della Libertà Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Piermartiri Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 13/05/15 11.01 6 >FABRIANO< L'Azione 16 MAGGIO 2015 Quell'Appennino che unisce Il 19 giugno inizia la seconda edizione del Festival "Lo spirito e la terra" di GIGLIOLA MARINELLI U n importante progetto con l’ambizioso obiettivo di trasformare Fabriano in capitale ideale di un Appennino che unisce e riconnette, esaltando le potenzialità turistiche e di accoglienza del nostro territorio. Abbiamo incontrato Sergio Mustica, ideatore ed organizzatore del Festival “Lo spirito e la terra” per qualche anticipazione. Sergio, il prossimo 19 giugno prenderà il via la seconda edizione del Festival “Lo spirito e la terra”: quali saranno i temi ispiratori di quest’anno per un programma così articolato e ricco di manifestazioni ed eventi? "Il tema centrale rimane quello della ricerca e della riproposizione del genius loci cioè dell'anima della città e del territorio, lo Spirito nel senso della storia e delle esperienze degli uomini e le donne che lo hanno vissuto e lo vivono, la Terra nel senso della valorizzazione della natura della particolarità ed unicità della nostra Terra che abbiamo definito: confine del cielo". Considerato il successo della scorsa edizione, possiamo fare una previsione riguardo le presente turistiche a Fabriano per la durata del Festival? "Già l'anno scorso abbiamo avuto presenze di turisti, quest'anno contiamo di implementarle, naturalmente dobbiamo pensare che un Festival per entrare nelle programmazioni turistiche ha bisogno di anni di esperienza e noi siamo soltanto al secondo anno, ma credo di poter dire che siamo sulla buona strada". Da profondo conoscitore della città di Fabriano e del suo territorio, sia dal punto di vista storico–culturale che delle sue eccellenze eno-gastronomiche, ritieni che le attuali strutture ricettive e di accoglienza siano preparate ad affrontare questo importante numero di presenze in città che possono sicuramente mettere in luce la nostra vocazione turistica? Centro storico ridotto ad un gabinetto... E’ ormai da molto tempo che il centro storico, specie durante il week end, viene trasformato in una specie di bagno a cielo aperto, tra schiamazzi e atti di indisciplina nel mancato rispetto delle regole elementari di convivenza civile. Il fine settimana, nell’area che comprende in particolare via Balbo e piazza Giovanni Paolo II, ma anche Corso della Repubblica, tra escrementi, vomito e sporcizia davanti alle sedi di edifici di culto o di abitazioni private, la situazione è diventata insostenibile. Il venerdì, il sabato e la domenica molti giovani evidentemente assai maleducati e che non hanno a cuore il patrimonio architettonico e culturale cittadino, danno sfogo ad atti intollerabili ai quali si rende necessario porre rimedio al più presto. Si è parlato spesso dell’installazione di telecamere, di maggiore sorveglianza da parte delle forze dell’ordine ecc., ma finora il quadro è sembrato addirittura peggiorare di settimana in settimana. Sono moltissime le segnalazioni che arrivano anche al nostro giornale, come le proteste specie di chi abita in questa zona, che evidenzia lo stesso baccano notturno che toglie il sonno a chi il giorno dopo è chiamato a fare il suo dovere nel posto di lavoro. L'ingresso alla nostra redazione trasformato in bagno a cielo aperto... 06 fabriano.indd 2 "Credo che la Mostra 'Da Giotto a Gentile' abbia costituito una grande esperienza e la dimostrazione concreta ed inequivocabile del nostro potenziale, ma dobbiamo ancora impegnarci molto sia sul versante delle produzioni agricole che su quello dell'accoglienza, soprattutto, e questo è uno dei principali obiettivi dello Spirito e la Terra, dobbiamo creare le condizioni affinchè i fabrianesi per primi apprezzino e godano delle bellezze della nostra terra". Hai sempre definito Fabriano come “capitale ideale del mi- crocosmo appenninico”: quanto sono importanti iniziative come “Lo spirito e la terra “per esaltarne le particolarità e le tipicità? “Quando all'alba più di trecento persone hanno ascoltato il concerto e poi in molti siamo partiti da San Silvestro verso Grottafucile, dove dopo secoli abbiamo riportato un momento di meditazione con la musica medievale, devo confessarti di aver pensato che veramente potremmo essere una capitale ideale di un Appennino che unisce e riconnette con se stessi turisti viandanti e viaggiatori non solo nei luoghi, ma nella loro interiorità”. La crisi economica ed occupazionale sta mortificando e penalizzando pesantemente il nostro territorio: questo importante cammino per il corpo e la mente proposto dal Festival potrebbe essere un buon punto di partenza per continuare a credere nelle potenzialità del nostro comprensorio? “Naturalmente credo di sì, il fatto che quest'anno partecipano all'organizzazione oltre ottanta, sì hai capito bene, ottanta tra associazioni e professionalità individuali costituisce un buon punto di partenza soprattutto perchè il Festival ha l'obbiettivo di connettere, creare sinergie, sviluppare quel gioco di squadra così raro a Fabriano, per questo abbiamo cambiato le date per collocarci immediatamente dopo il Palio con cui stiamo attivamente collaborando per sviluppare una promozione parallela. Ma naturalmente dobbiamo anche ricordare che ci sono altre esperienze che dimostrano questa capacità attrattiva basti pensare (limitandoci agli eventi di questo mese) allo straordinario successo dell'acquarello e di yoga nomade che hanno riempito con iniziative di grande spessore la città di turisti. Fabriano ed il suo comprensorio, cuore dell'Appennino, possono creare una proposta turistica capace di dare risposte in termini occupazionali e di valore a tutti i livelli per il territorio”. Medico di famiglia: petizioni raccolte contro l'abolizione di questa figura “Tempi duri per i pazienti dei medici di famiglia”. Affermazione equiparabile ad uno slogan reiterato dai dottori di “Base” di Fabriano e zone limitrofe, nel corso di un'assemblea tenuta in piazza Garibaldi (foto) sotto l’egida della Fimmg, acronimo di Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. Preoccupanti le argomentazioni fornite, peraltro riassunte in una petizione contro l’abolizione di questa figura, da inviare a Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri e a Beatrice Lorenzin, ministro della Salute ed ai presidenti di Regioni e Provincie Autonome presso Conferenza delle Regioni. “In molte regioni italiane” hanno subito evidenziato “si sta procedendo a sradicare il medico di famiglia dal suo ambulatorio e dal suo posto naturale nelle famiglie dei cittadini-pazienti per trapiantarlo dentro le mura dei distretti sanitari e naturalmente anche dentro il controllo che il potere del distretto avrebbe sul lavoro – e ancora - le sue decisioni, le sue prescrizioni e più in generale tutte scelte del medico di famiglia oggi ancora libere poi non lo saranno più. Il professionista perderebbe la possibilità di continuare a stare a fianco al suo paziente e il paziente perderebbe il diritto di scelta del medico nonchè l’attuale beneficio di avere chi nel mare magnum sanitario sceglie sempre il meglio per lui – e qui è arrivato l’altra colpo di spada – ciò, senza considerare quante collaboratrici di studio medico perderanno il lavoro dall’oggi al domani (circa 16.000 ndr) e quanti di pazienti non avrebbero più neanche questo essenziale, anzi fondamentale punto di riferimento. Molte regioni – hanno spiegato ancora - visto il danno già fatto stanno ora facendo marcia indietro. Noi nelle Marche stiamo ancora resistendo cercando di prevenire tale danno con informative come quella odierna e anche con lo sciopero del 19 maggio, ecco perché chiediamo la presa di coscienza, solidarietà e partecipazione di tutti gli utenti di questo indispensabile presidio fondamentale. Del resto da molti mesi le Regioni impediscono che sia avviata la riorganizzazione della Medicina Generale e che si creino le condizioni organizzative del lavoro indispensabili per migliorare l’assistenza che ogni giorno i 60.000 medici di Medicina Generale italiani assicurano direttamente nei luoghi dove vivono i cittadini". Daniele Gattucci 13/05/15 11.00 L'Azione 16 MAGGIO 2015 di ADOLFO MACCARI A vevo risposto con entusiasmo all’invito della professoressa Gioia a scrivere un articolo sul metodo educativo scout: ma poi, accingendomi alla stesura, ho cominciato a pensare alla difficoltà derivante dal fatto di rivolgermi a lettori che ignorano totalmente il mondo in cui mi sono impegnato per tanti anni o ne hanno solo notizie superficiali! Lo Scoutismo si rivolge a ragazzi dai 7-8 anni fino ai 20-21, articolandosi in tre fasce di età (o "branche"): da 7-8 a 11 anni i bambini e le bambine vivono nel "branco" o nel "cerchio" come lupetti o coccinelle; dagli 11-12 ai 16 anni ragazzi e ragazze sono nel "reparto" come esploratori e guide; dai 16-17 ai 2021 i giovani, uomini e donne, sono nel "clan" come rovers e scolte. La proposta scout, pur identica per tutti i ragazzi del mondo, può essere vissuta nei diversi contesti culturali e religiosi: i suoi principi ispiratori universali, sono sintetizzati nella Promessa, nella Legge scout e nel Motto. Seguendo l’invito di BadenPowell noi scout, di ogni età, ci impegniamo a “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato“. La Promessa, infatti, recita: "Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: - per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese; - per aiutare gli altri in ogni circostanza; - per osservare la Legge scout". Con questa Promessa, pronunciata a circa 12 anni il ragazzo non solo "entra a far parte della grande famiglia degli Scouts", ma si impegna di fronte a Dio ed al mondo, forte della fiducia che sente riposta in lui e della libertà con cui aderisce a questo ideale, per giocare un ruolo responsabile nella vita. Il ragazzo mette in gioco il suo onore, sapendo che lungo questa strada impegnativa l'importante non sarà mai l'essere arrivato, quanto fare del proprio meglio. Un impegno senza termine, "se piace a Dio per sempre", "semel scout, semper scout". La Legge è un breve decalogo di atteggiamenti interiori e di valori morali che danno una direzione al ragazzo, proposti in chiave positiva >SPECIALE SCUOLA< Educare con un metodo: lo scoutismo Il concetto di progressione personale in una sola parola sintetizza il positivo atteggiamento verso la vita e gli altri. - "Eccomi" e "Del nostro meglio" per le coccinelle ed i lupetti; - "Estote Parati (siate pronti)" per gli esploratori e le guide; - "Servire" per i rovers e le scolte. A Fabriano sono attivi due gruppi scout: il “Fabriano 1”, fondato nel 1948 presso il Collegio Gentile dei Fratelli di N.S. della Misericordia ed il “Fabriano 2”, nato 5 anni dopo presso il Convento dei Frati minori di S. Caterina. La responsabilità educativa è affidata in ogni Gruppo Scout alla Comunità Capi: la formula della diarchia prevede, in ogni branca, un capo di sesso maschile ed uno di sesso femminile, al fine di garantire una proposta educativa equilibrata. La Comunità Capi assicura la fedeltà al Patto Associativo ed elabora il Progetto Educativo triennale, partendo dall’analisi della realtà territoriale, delle potenzialità e delle problematiche del gruppo, delle tematiche emergenti e formulando ipotesi di orientamenti, priorità, indirizzi che possano informare le attività delle - abilità manuale; -servizio del prossimo. FORMAZIONE DEL CARATTERE: - Relazione positiva con se stessi. - Capacità di fare scelte. - Scoprire chi si può e vuole essere. - Prendersi delle responsabilità. - Scoprire la propria vocazione. - Capacità di virtù umane: lealtà, coraggio, fiducia, rispetto dei diritti, autodisciplina, ottimismo, elevazione del pensiero, elevazione dei sentimenti. SALUTE E FORZA FISICA: - Accettazione del proprio corpo. - Sane abitudini di vita. - Capacità di affrontare la fatica ed il sacrificio. - Capacità di esprimersi. - Vivere serenamente e con amore la propria sessualità. - Sobrietà. ABILITA’ MANUALE: per accentuarne la percorribilità: "La Guida e lo Scout: 1. pongono il loro onore nel meritare fiducia; 2. sono leali; 3. si rendono utili e aiutano gli altri; 4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; 5. sono cortesi; 6. amano e rispettano la natura; 7. sanno obbedire; 8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà; 9. sono laboriosi ed economi; 10. sono puri di pensieri, parole e azioni". Il Motto, diverso a seconda dell'età, 07 fabriano.indd 2 singole branche. Il Progetto Educativo è presentato ad ogni nuovo capo che entra in Comunità capi, illustrato alle famiglie dei ragazzi e periodicamente ridiscusso secondo le necessità. Viene concretizzato nei programmi di unità con gli strumenti specifici di ciascuna branca. I capi cercano di utilizzare in modo corretto il metodo scout così come pensato da Baden-Powell e reso attuale dall’esperienza di coloro che, dopo il fondatore, lo hanno applicato. In modo particolare vengono sempre tenuti presente i quattro punti fondamentali: - formazione del carattere; - salute e forza fisica; - Relazione creativa con le cose. - Pazienza. - Saper fare. - Progettualità pratica. – Sviluppo del buon gusto. – Uso intelligente delle mani. – Autonomia concreta a realizzare – Accettazione fatica e fallimento. SERVIZIO DEL PROSSIMO: - Solidarietà. - Gratuità. - Amore per gli altri. - Cura del bene comune. - Accoglienza delle diversità. - Mettere a disposizione le proprie energie e capacità. - Partecipazione. Altra caratteristica fondamentale del metodo è il concetto di “Progressione Personale” (P.P.): è un processo pedagogico che con- sente di curare lo sviluppo graduale e globale della persona, mediante l’impegno ad identificare e realizzare le proprie potenzialità. Il ragazzo avrà la possibilità di realizzare la sua P.P. cogliendo le occasioni offerte dall’attività scout, vissute insieme alla comunità di appartenenza, nello spirito di gioco, di avventura, e di servizio tipico di ognuna delle tre branche. Per spirito di gioco, spirito di avventura e spirito di servizio si intende quel particolare clima, stile, atteggiamento, che diviene struttura connettiva di tutto il processo educativo. Lo scouting in Agesci è inteso come quel sistema di giochi e di attività, incentrato “sull’opera e le qualità dell’uomo dei boschi” (Baden-Powell, Suggerimenti per l’educatore scout). Esso risulta caratterizzato sia dal rapporto diretto con l’ambiente naturale sia dalla capacità di osservare la realtà e di dedurne comportamenti utili per la propria esistenza. Lo scouting, dunque, vissuto nel gioco dell’ambiente fantastico, nell’avventura della vita di squadriglia, nelle esperienze di servizio vissute nella comunità R/S, costituisce l’ambiente educativo entro il quale è possibile provocare e riconoscere la crescita della persona. In tale ambiente si sviluppa quella particolare relazione educativa, che genera l’atteggiamento auto-educa- 7 tivo, e prende vita quel linguaggio che avvicina l’adulto - “fratello maggiore” - al ragazzo. Affinché tutto questo possa realizzarsi, il meccanismo della P.P. deve risultare semplice e concreto in modo tale che i ragazzi possano costruire realmente da sé la propria crescita e, con l’aiuto del Capo, viverla semplicemente come una parte del grande gioco dello Scautismo. La P.P. è unitaria, in quanto punto di riferimento dell’intero percorso è la Partenza che si caratterizza come momento della scelta a compimento dell’iter educativo proposto dall’Associazione. Finalità della P.P. è dunque educare uomini e donne che scelgono di giocare la propria vita secondo i valori proposti dallo scautismo, di indirizzare la loro volontà e tutte le loro capacità verso quello che hanno compreso essere la verità, il bene e il bello, di annunciare e testimoniare il Vangelo, di voler essere membri vivi della Chiesa, di voler attuare un proprio impegno di servizio. Il cammino scout è una opportunità per divenire persone capaci di discernere e orientare le proprie scelte, di autodeterminarsi, di vivere con un progetto, di essere “buoni cittadini”. L’uomo e la donna della Partenza sono dunque coloro che scelgono di continuare a camminare per tutta la vita, con l’aiuto di Dio, seguendo orientamenti assunti in modo consapevole; questi indicano una direzione, definiscono uno stile di vita da realizzare attraverso scelte concrete, senza le quali gli orientamenti rimangono opzioni generiche. La partenza si riconosce in chi ha fatto proprio lo “stile” enunciato nei valori della Promessa e della Legge scout. Queste scelte vocazionali di fondo saranno vissute all’interno delle singole branche, attraverso gli strumenti tipici di ognuna, testimoniando così una tensione presente in tutti gli stadi di vita del ragazzo. Tali scelte saranno proposte attraverso una progressione (dalla buona azione al servizio, dalle specialità alla competenza…) che aiuterà il ragazzo a comprenderle ed a tradurle nei piccoli e grandi gesti della realtà quotidiana. Spero di aver fornito elementi di comprensione dello scoutismo: il complesso di idee, valori, metodologie, strumenti, è veramente enorme, costituito da un’intera biblioteca di pubblicazioni, da esperienze, testimonianze, studi, attività, elaborazioni… Chiaramente, restiamo disponibili a chiunque desideri una delucidazione, un confronto, un approfondimento. I risultati della nostra scelta educativa: noi capi seminiamo, senza distinzione tra i terreni che ci è dato coltivare, senza la certezza del raccolto, ponendo tutto nella mani di Dio, che saprà come utilizzare al meglio questi “servi inutili”, valorizzando il nostro impegno, ogni nostro sforzo ed ogni minuto del nostro tempo speso per rispondere alla missione cui ci sentiamo chiamati. Tante gratificazioni, ogni volta che incontriamo ragazzi, spesso anagraficamente non più “ragazzi”, che anche a distanza di decenni ricordano con gioia le avventure, le fatiche, le giornate di pioggia e quelle piene di sole, le notti in tenda, le amicizie, le serate intorno al fuoco vissute nel grande gioco dello scoutismo, esperienze che hanno segnato in modo significativo le loro scelte di vita. 13/05/15 10.59 8 >FABRIANO< L'Azione 16 MAGGIO 2015 Aido, la scelta del donare La cerimonia di consegna dei premi ha coinvolto tanti studenti di DANIELE GATTUCCI quanto la scelta di donare sia consapevole quanto più possibile”. Dal suo canto, infine, il presidente provinciale Ciarimboli ha sottolineato che “iniziative come queste ci consentono di promuovere la nostra associazione nei termini e nei contorni più esatti e farla conoscere ovunque. S abato 9 maggio presso la sala Ubaldi di Fabriano, si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi del Concorso "Donare: una scelta di equilibrio" rivolto a tutti gli studenti delle classi Quarte e Quinte degli Istituti di Istruzione Superiore dei Comuni di Fabriano e Sassoferrato. Ad aggiudicarsi il primo premio per la sezione “Articolo di Giornale” la 3° C dell’Istituto Agrario “Vivarelli” con la professoressa Alessia Modesti; per la sezione “Grafica” invece, il podio più alto è spettato alla 5° A del Liceo Artistico, con la professoressa Patrizia Befera. Premi individuali, invece, sono stati assegnati a Alice Uffizialetti, Mauro Esposito e Paulina Okia Agnieszka dell’Istituto Morea; Angella Fierro dell’Itis e Sara Bartocci, Pietro Pellegrini e Gessica Hima del Liceo Artistico. Studenti, insegnanti (tra questi ultimi vanno citati anche Luisa Bizzarri del "Morea", Marco Galli dell’Itis e Anna Giordani del Liceo Artistico), autorità e i vertici dell’Aido hanno dunque animato una manifestazione aperta da Luana Vescovi, referente Aido per i Comuni di Fabriano, Genga, Sassoferrato, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico, che in veste di moderatrice ha lasciato la parola a Roberto Ciarimboli, presidente provinciale Aido e Consigliere Nazionale, agli assessori ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione del Comune di Fabriano, Giorgio Saitta e Barbara Pallucca, a Giacomo Becchetti, testimonial Aido Fabriano e Provincia di Ancona, a Marco Ottaviani per la Fondazione Carifac. Terminata la fase introduttiva, è iniziato il convegno a tema con le relazioni “Donazioni in Italia” del dr. Renzo Ceccacci, Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione di Fabriano; “Donazioni a Fabriano” del dr. Pietro Torresan e della dr.ssa Franca Sprega, Banca degli Occhi di Fabriano; “Cultura del Dono” della dr.ssa Maria Paola Corinaldesi, Unità Operativa di Medicina Trasfusionale di Fabriano. Infine la presentazione dei lavori da parte dei ragazzi e le premiazioni. “Davvero un bel successo, che ha coronato gli sforzi organizzativi del gruppo Aido di Fabriano che ha bandito il concorso. Buona riuscita – ha commentato la Vescovi - dovuta alla sensibilità dei dirigenti scolastici (il professor Antonello Gaspari è stato inserito in Giuria) che hanno aderito all’iniziativa e all’impegno dei ragazzi del Liceo Artistico “Mannucci”, l’Iis “Morea”, Ita ”Vivarelli” e Itis “Merloni-Miliani”. I giovani, incoraggiati e guidati dai professori Befera, Bizzarri, Galli, Giordano e Modesti hanno prodotto dei lavori (articolo di giornale, elaborato grafico) veramente interessanti esaminati da una commissione preposta ad individuare i vincitori. Come gruppo, Aido di Fabriano – ha concluso - ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato al concorso perché crediamo che informare è importantissimo in Diffondere le nostre finalità – ha insistito - i nostri compiti istituzionali e associativi rendono migliore la vita di chi è in lista di attesa per un trapianto. Ognuno di noi può farlo, in ogni momento. Chi si iscrive all’Aido lo fa in totale libertà, consapevole che la scelta fatta potrà fare la differenza nella vita degli altri. Siamo tanti, ma non abbastanza e purtroppo le liste di attesa sono sempre più lunghe e troppe sono le opposizioni alla donazione. Il nostro agire, i nostri interventi, le nostre attività sono e dovranno essere sempre più rivolte ai giovani, i quali spesso passano dalla diffidenza iniziale verso un argomento molto lontano dai loro pensieri, alla curiosità verso la nostra associazione e a ciò che facciamo da oltre 40 anni. Puntare sui giovani, per quello che potranno dare all’associazione e alla società, è la scelta giusta. Nel 2014, nella provincia di Ancona, ci sono state 222 nuovi iscritti e di questi, 128 sono nella fascia di età tra i 18 e i 30 anni. Promuovere e diffondere l’Aido tra i giovani ha portato a risultati che sono andati oltre ogni previsione. La diversificazione delle forme di comunicazione come l’utilizzo di Facebook, Twitter, sito internet dell’Aido Nazionale, newsletter, oltre la parte cartacea, ci ha permesso e ci permetterà di raggiungere rapidamente molte più persone per uno scambio d’idee, opinioni, informazioni, per la promozione e lo sviluppo della nostra realtà associativa. Dobbiamo ricordarci che dietro ogni donazione e trapianto vi è una realtà fatta anche di dolore, attesa, speranza, gioia, consapevolezza, organizzazione, professionalità. Il Centro Regionale Trapianti di Ancona in quasi 10 anni ha raggiunto livelli di eccellenza in Italia per numeri e qualità dei trapianti grazie all'organizzazione sanitaria, all’attività degli operatori coinvolti e alle associazioni del dono che supportano e collaborano attivamente. Dobbiamo avere la consapevolezza che possiamo essere da esempio per gli altri per la scelta di civiltà, di rispetto e di amore per la vita che abbiamo fatto”. Spreco cibo: grido dalla Grotta Un coro unanime contro lo spreco alimentare si è levato dall’Abisso Ancona, nel cuore vivo delle Grotte di Frasassi. Un grido lanciato lo scorso venerdì, quando l’appello contro lo spreco alimentare è partito dagli oltre 500 studenti delle scuole primarie della Provincia di Ancona, Macerata e Fermo. Un serpentone di bambini, accorsi per assistere alla premiazione del concorso “La rivincita degli avanzi – scuole e famiglie contro lo spreco”. Un concorso promosso dal progetto “Oro della Terra a Tavola”, il percorso di educazione alimentare e ambientale di Legambiente e l’azienda Oro della Terra giunto alla quarta edizione. Dopo un anno di lavoro in classe con gli animatori di Legambiente e gli insegnanti sui temi ambientali, sono stati proclamati i vincitori dei lavori più belli che hanno raccontato ed avanzato proposte per abbattere lo spreco degli alimenti a partire dalle abitudini domestiche. Tre le classi vincitrici che si sono distinte per aver centrato il tema dello spreco alimentare e aver realizzato i lavori più fantasiosi ed estrosi. Per la Provincia di Ancona ad aggiudicarsi il titolo di classe contro lo spreco è la V° A della scuola "Brillarelli" di Sassoferrato con la seguente motivazione: “Lavoro completo sia nel merito che nel metodo. Il cibo, oltre a nutrire, assume un valore etico e culturale. Quello che avanza si ricicla, si con- divide e si dona. Coinvolgimento della famiglia e della comunità: la classe ha richiamato l’attenzione del consiglio comunale per sensibilizzare sul riutilizzo degli avanzi nelle mense”. Per la Provincia di Macerata brilla la classe IV° della primaria "Medi" di Macerata per questo motivo: “Con “Noi no, noi non sprechiamo”… Il gioco assume un valore educativo: sconfiggere lo spreco. Giocare a questo originale gioco dell’oca è un modo efficace per coinvolgere tutta la famiglia nel recupero degli avanzi. “Perché insieme si costruisce un mondo migliore”. Per la Provincia di Fermo vince la classe IV° della scuola "Cavour" di Fermo con “la filastrocca illustrata con i disegni Due giornate con i giochi di ruolo Un fine settimana intenso quello organizzato dalla Lokendil all’interno del Centro di Aggregazione Giovanile, per due giornate dedicate ai giochi di ruolo. La Lokendil, associazione attiva nella promozione del gioco di ruolo e di simulazione, presenta in collaborazione con gruppi di giocatori provenienti da tutta Italia Indiecon, convention di giochi di ruolo indipendenti, che si è svolta appunto tra il 9 e 10 maggio, presso il Cag. Il mondo del gioco di ruolo "indie" propone giochi dalle regole essenziali, basati sull'interpretazione e sull'approfondimento psicologico: Indiecon è un evento completamente autogestito dagli utenti, che saranno liberi di organizzare eventi e partecipare alle dimostrazioni. Rispetto al gioco di ruolo tradizionale, che risente molto dell'influenza dei giochi da tavolo e dei wargames, il gioco di ruolo "indie" si caratterizza per regole semplici e un approccio più psicologico e introspettivo, particolarmente apprezzato d a chi ami l'introspezione e la ricerca, e adatto anche per simulazioni di tipo pedagogico. Oltre 10 giochi di ruolo presentati per un'iniziativa diversa, ma non per questo meno interessante rispetto alle storiche attività proposta dall’associazione fabrianese. L'evento ha permesso di allargare l'offerta di attività dell'associazione, che quest'anno a settembre festeggerà i 25 anni di FabCon, la sua storica convention associativa dedicata al gioco di ruolo e di simulazione. realizzati dai bambini che ha toccato tutti i temi e gli alimenti dello spreco alimentare. Notevole l’impegno da parte dei piccoli studenti, dimostrato dalla semplicità e purezza del lavoro realizzato. Al termine della cerimonia all’interno dell’Abisso Ancona, tutti i bambini sono stati accompagnati dalle guide alla scoperta delle bellezze delle Grotte di Frasassi. Bocche aperte ed occhi spalancati nell’ammirare le bellezze di una delle più amate di tutta Italia. Gli elaborati migliori saranno esposti ad Expo il 5, 6 e 7 giugno in occasione di Festambiente Expo 2015 che si terrà all’interno della Cascina Triulza, il padiglione della società civile. Saverio Spadavecchia s.s. 08 fabriano.indd 2 13/05/15 11.23 Costituzione in gioco con gare di lettura di DANIELE GATTUCCI T erza edizione per il progetto didattico cittadino fabrianese che educa i giovani alla cittadinanza, alla cultura della legalità, al senso dello Stato e alla conoscenza delle sue istituzioni. Grazie all’accordo di rete che ha riunito la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, il Liceo Classico “Francesco Stelluti” e gli Istituti Comprensivi “F. Imondi Romagnoli” e “A. Moro”, a Fabriano si consolida l’esperienza di un laboratorio didattico a dimensione cittadina, nel quale si incontrano competenze e finalità di tutti i sistemi formativi italiani, dall’università, alle scuole secondarie del primo e secondo grado. Il valore del progetto è stato riconosciuto dal Miur, che l’ha selezionato per la partecipazione al concorso nazionale “Dalle aule di scuola alle aule parlamentari. Lezioni di Costituzione”. Il 29 maggio si svolgerà nell’aula del Senato della Repubblica la cerimonia di proclamazione dei vincitori del concorso, alla quale parteciperà anche una delegazione della rete di Fabriano, che presenterà la piattaforma digitale su cui le classi degli istituti scolastici coinvolti hanno registrato gli elaborati didattici dedicati al tema delle libertà costituzionali. Le attività didattiche del progetto si concluderanno con l’evento più Allegrini per le regionali Ci scusiamo con i lettori per non aver indicato, la scorsa settimana, un altro candidato fabrianese nelle liste per le regionali con Forza Italia. Di tratta di Adele Allegrini. “Sono donna, mamma, cristiana, imprenditrice. Ho lavorato come maestra d’asilo, assistente domiciliare nelle case di Fabriano, nei carceri marchigiani portando corsi di formazione e lavoro”. Adele Allegrini si interessa soprattutto di fondi d’investimento per finanziare nuove idee e start up in ambito sociale ed etico religioso. atteso da studenti e docenti, ovvero la gara finale di lettura della Costituzione, condotta da Paolo Notari, con due squadre che si sfideranno rispondendo alle domande sulla Carta Costituzionale, estratte da un software predisposto dalla Scuola di Giurisprudenza di Camerino, in collaborazione con la società “American Media Kompass”. La gara si svolgerà sabato 16 maggio, ore 9, all’Oratorio della Carità di Fabriano. La squadra vincitrice svolgerà il 5 giugno una visita didattica a Roma, al Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale. Il progetto è stato patrocinato da Comune di Fabriano, Regione Marche, Assemblea Legislativa delle Marche, e finanziato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Conferenza stampa di presentazione di Stefano Santini, candidato consigliere regionale del Pd Marche, in vista delle elezioni del 31 maggio, tenuta nella sede del Pd di Fabriano. Progettualità e innovazione, la proposta di Stefano Santini per le Marche di domani L’intangibile al servizio della concretezza. L’ingegno marchigiano al servizio di progetti che migliorino la qualità della vita. È questo il biglietto da visita con cui Stefano Santini, candidato fabrianese a consigliere regionale del Pd Marche, si presenta alle elezioni. Un messaggio chiaro quello del suo programma, sintetizzato nello slogan “MarcheIngegno - laboriosità, generosità, ospitalità”. “Digitalizzazione infrastrutturale e sostenibilità ambientale” i due cavalli di battaglia di Santini che ha scelto di riassumere in una sola parola questa sua prima prova elettorale: Marchingegno. Ossia ricerca di progetti di lungo respiro e di sicura efficacia per la città e il territorio, costruiti con la massima condivisione di settori omogenei della società e soprattutto delle persone, che devono essere punto di riferimento della sua azione. “Il filo conduttore della mia proposta è la progettualità – ha spiegato Santini –, intesa come contenitore di qualsiasi questione. Progettualità che, attraverso l’iter analisi-sviluppo-soluzioni, porti ad adottare un approccio sistematico, non occasionale, a C'è la Meloni a presentare i candidati Fdi e Lega si presentano anche a Fabriano per sostenere il candidato Governatore Francesco Acquaroli. Lunedì 11 maggio, alla presenza di Giorgia Meloni, del coordinatore regionale Carlo Ciccioli, della candidata locale Orietta Ferretti (nella foto) e di Acquaroli stesso, un numeroso pubblico ha ascoltato le istanze del centro-destra marchigiano che si batte per essere alternativo alla sinistra in una regione che è motore dell’economia italiana. “Le Marche sono una regione simbolo dell’economia reale, delle nostre eccellenze, del prodotto manifatturiero, vittima a volte di concorrenza sleale. Ecco, noi vorremmo occuparci di questi temi. La tutela della piccola e media impresa, la lotta alla vessazione che lo Stato italiano fa nei confronti delle famiglie e degli imprenditori, è diventata intollerabile e va combattuta”, ha affermato la leder nazionale di Fdi. “Penso al tema di uno Stato che fa la lotta all’evasione fiscale nei confronti dei cittadini italiani e finge di non vedere le imprese cinesi che aprono e chiudono senza dare un euro allo Stato con degli amministratori delegati impossibili da trovare. Tutti i temi che ci interessano, sono i temi che interessano ai cittadini per rilanciare una regione abbandonata”, ha aggiunto Meloni. Il candidato Francesco Acquaroli ha puntualizzato: “Le Marche hanno bisogno di uno scossone per uscire dalla crisi e dal torpore che stanno vivendo. Il declino va fermato puntando su lavoro, difesa dell’identità territoriale e ambiente. Federica Crescia Sono questi i punti principali del programma elettorale”. Note e sollievo per l'Alzhmeier Un momento importante per condividere insieme le difficoltà legate al morbo di Alzheimer, in un clima di serenità e di gioia. “Note e Sollievo”, l’evento a scopo benefico organizzato dall’Asp – Azienda Servizi alla Persona di Fabriano in collaborazione con Attivamente, Alma servizi per anziani e Cuore Salus, venerdì 8 maggio nella chiesa di Santa Caterina, è stato tutto questo è molto di più. Il concerto del Coro della Cattedrale di San Venanzio, sulle note di “Amore e Pace” ha aperto la serata, insieme alle esibizioni dei giovanissimi musicisti Federico Colini, Fran- Santini: progettualità ed innovazione 9 fabriano.indd 2 9 >FABRIANO< L'Azione 16 MAGGIO 2015 tutte le problematiche che interessano la nostra regione. Progettare, infatti, significa sistematizzare, creare futuro. Non voglio immaginare un’azione politica con risultati temporanei, ma che produca riscontri reali e duraturi nella società. Il mio programma – ha proseguito Santini – è in linea con la proposta di rinnovamento avanzata dal nostro candidato presidente, Luca Ceriscioli. Un programma che mette al centro il cittadino, che invita le persone a riflessioni e conoscenza condivise. Io voglio rappresentare una figura ponte: non voglio centralità amministrativa o politica, il mio desiderio è dare centralità ai contenuti, conclamati o sconosciuti”. “Ringrazio Stefano – ha detto Giancarlo Sagramola – per la scelta di candidarsi. Questo non è uno dei momenti migliori per la politica, i partiti stanno vivendo una crisi di leadership, di autorevolezza, di etica. Dobbiamo valorizzare più il progetto che il contrasto, abbiamo bisogno di un rinnovamento che parta dalla buona pratica amministrativa e dalla vicinanza alle persone”. “Quella di Stefano – ha detto il segretario democratico Michele Crocetti – è una candidatura giovane, anagraficamente e politicamente, condivisa da tutto il territorio fabrianese e della zona montana e nata dal bisogno di ricambio generazionale e di competenza”. cesca Baldari, Niccolò Oteri di Bartolomeo ed Eleonora Liuba Gubinelli. Inoltre, l’appuntamento ha ufficializzato la nuova sede del Caffè Alzheimer di Fabriano, che, dal mese di aprile, tiene i suoi incontri di formazione dedicati ai familiari dei malati presso la Struttura Polifunzionale “Vittorio Emanuele II”, come sottolineato dall’architetto Giampaolo Ballelli e da Cinzia Cimarra, presidente di Attivamente. La serata si è conclusa poi con un momento conviviale all’interno della suggestiva cornice del giardino della Struttura. Prossimo evento speciale con il Caffè Alzheimer è fissato per venerdì 15 maggio alle ore 18.30 sempre presso la sede “Vittorio Emanuele II” con il concerto del Cantamaggio. Non mancherà, inoltre, un momento di riflessione e di approfondimento dedicato alla realtà del Caffè Alzheimer che per proseguire la sua importante attività ha bisogno dell’attenzione di tutti. Per chi desidera sostenere le iniziative del Caffè può farlo donando liberamente un contributo (IBAN IT6G0 501 802600000000169640 Banca Popolare Etica intestato all’Associazione Attivamente Onlus) Elisabetta Monti d.g. 13/05/15 11.21 10 >FABRIANO< L'Azione 16 MAGGIO 2015 L'emergenza Mediterraneo Si parla di integrazione e di Ue assente a scuola con Cècile Kyenge di SAVERIO SPADAVECCHIA “S ono molto felice di trovarmi qua a Fabriano insieme a tutti questi ragazzi per parlare di integrazione, e per ricordare che abbiamo bisogno di buoni maestri e punti di riferimento solidi. Amo parlare con voi perché sono questi i momenti delle scelte importanti per la vita, ecco perché dobbiamo esservi vicini in quelle scelte che saranno parte integrante dell’età adulta. Nessuno deve rimanere solo ed il vostro cammino deve essere accompagnato anche dal nostro esempio di impegno e passione”. Ha esordito così Kashetu Cécile Kyenge rivolgendosi agli studenti presenti all’Oratorio della Carità, chiamati a rappresentare una piccola parte di quello che sarà il futuro della città della carta. Una posizione condivisa dal dirigente scolastico dell’Iis Merloni-Miliani (che ha organizzato l’evento a tempo di record nonostante i numerosissimi impegni dell’ex Ministro) Giancarlo Marcelli, che ha voluto porre l’accento sul ruolo di “collante sociale” svolto da tutti gli istituti fabrianesi in particolare ed italiani in generale. Dopo i brevi saluti delle comunità sikh, musulmana ed ortodossa, la parola è passata all’Eurodeputata non prima di un breve saluto della professoressa Ada Gianfreda. Una testimonianza di chi ha vissuto in prima persona l’integrazione da vicino, parlando con passione alle centinaia di Il blog di Gattucci, portale d'oltre confine Continua ad espandersi sempre più il portale web del giornalista fabrianese Daniele Gattucci, che ha raggiunto, da gennaio scorso, quando ha aperto questa pagina d’informazione quotidiana il milione e mezzo di visualizzazioni provenienti da 100 Stati nel mondo nei 4 Continenti e coprendo tutte le regioni italiane con una media giornaliera di 3.000-3.500 visualizzazioni e picchi di 6.500-6.900 contatti quotidiani. I suoi siti di informazione riguardano la Regione Marche, la Provincia di Ancona e il territorio montano con particolare Rete globale di eventi con lo Scratch Day Sabato 16 maggio, dalle 16 alle 19, presso la Biblioteca Multimediale “Sassi” di Fabriano si festeggerà lo Scratch Day 2015, una rete globale di eventi per celebrare Scratch. Scratch è uno strumento, una piattaforma di apprendimento, una comunità, che permette di avvicinarsi alla programmazione in modo divertente e creativo. Inizieremo con la gara di robotica “TakingBall” con i Lego Mindstorms NXT tra le squadre dell’Istituto Tecnico Merloni. Giovani e meno giovani potranno sperimentare Scratch e insieme, finiremo con una Jam Session suonando Makey Makey e SynergicNoise con DJ D3CK. L’iniziativa si terrà presso il Maker Space della Biblioteca Multimediale “Sassi” di Fabriano, uno spazio creato per offrire un'opportunità intergenerazionale di interazione e condivisione di vecchie e nuove tecnologie, vecchi e nuovi media, vecchie e nuove esperienze, dove le persone possono incontrarsi, collaborare, innovare, creare. A MODO MIO a cura di Luciano Gambucci ed europeo per una integrazione efficace. Non sono mancate infatti alcune frecciate contro chi continua a vedere nell’Unione Europea la sola ed unica “assente”, perché la questione “Mediterraneo” è anche un problema dei paesi d’origine dei migranti e dei paesi di transito. attenzione su Fabriano. Utilizza la pagina Facebook personale, che riporta in automatico i post del Blog “Il Borghigiano”, gestito da Andrea Poeta da giugno 2011, che pubblica flash di notizie, dalla cronaca allo sport, dallo spettacolo all’intrattenimento, dagli appuntamenti quotidiani della Regione, aggiornate in tempo reale e provenienti dalle migliori testate giornalistiche online e dagli uffici stampa, racchiudendo in un solo blog tutte le principali news del territorio, con la possibilità di accedere ai siti giornalistici fonti delle notizie, con un click sui titoli delle news, peraltro tutte queste informazioni, in contemporanea afferiscono su Twitter. In Europa, il portale web ha raggiunto più di 216 città in più di 35 Stati. In America, il portale web ha raggiunto 53 città in più di 42 Stati: gli Stati Uniti in 28 stati, tra cui città come New York, Los Angeles e S. Francisco. Ha raggiunto l’Asia in più di 48 città e 26 paesi, in Africa il portale web ha raggiunto paesi come Sud Africa, Marocco, Mozambico, Egitto ed altri. In Oceania, 4 città e 2 Stati come l’Australia e la Nuova Zelanda. Oltre ai numerosi amici su Facebo- ok, Daniele Gattucci promuove la sua pagina Facebook per chiunque voglia tenersi aggiornato sulle news locali, “https://www.facebook.com/ daniele.gattucci”, i suoi due portali di informazione: “ Il Borghigiano” www.borgofabriano.altervista.org e “Il Fabrianese” - www.ilfabrianese. altervista.org, e il suo contatto Twitter “DanieleGattucci”, invitando a spedire ogni comunicato da inserire nelle testate online alla sua email: [email protected], in file word e foto in formato jpg, o contattandolo al mobile: 3294076653. BREVI DA FABRIANO ~ L’ANIMALE PRODUCEVA GAS Cancelli, 2 maggio ore 16. Un abitante del luogo chiama i VdF perché sente odore di gas. I “guardiani del fuoco” partono, ma a metà strada l’uomo li richiama dicendo che ha scoperto che il gas non fuoriusciva da elettrodomestici o tubi, ma da... un animale morto ed i VdF girano il loro veicolo rosso e ritornano in caserma. ~ CANNA FUMARIA DI AMIANTO Via Bachelet, giorni fa. Viene segnalato all’amministrazione comunale che presso il “Centro Ambiente” c’è una vecchia canna fumaria abbandonata. Ma quel condotto dei fumi è fatto anche con amianto che è un rifiuto pericoloso, e non lo si può abbandonare. ~ LE API “VISITANO” LE SCUOLE Fabriano 6 maggio. In via don Petruio e presso le finestre della Scuola di Infanzia ci sono molte api. I VdF accorrono, le attività didattiche vengono sospese, ma in poco tempo mettono in sicurezza la zona cosicché, tranquillizzato il personale scolastico, la scuola riprende le attività. Ma anche in via Cavour, presso il Liceo Scientifico, ci sono in giro molte api, quindi i VdF, dopo l’opera di risanamento nella scuola dei Fioriere e cicche di sigarette Me lo aveva fatto notare un amico. “Che Fabriano sia in ribasso (non aveva usato la parola ”crisi”) lo si vede da tanti aspetti. Ti accorgi subito che l’attenzione per la città pubblica, il suo arredo, i marciapiedi, le strade è molto scarsa. C’è tanto ed urgente bisogno di manutenzione. Arrivando in stazione, ad esempio, noti subito i marciapiedi mal tenuti, fi oriere che da anni non hanno più fi ori ma cicche di sigarette, vetrine lato binari tra loro diverse. Poi, magari c’è un bell’atrio con biglietteria aperta che da tante parti non c’è grazie al Dlf, un bar ben tenuto e riccamente frequentato, una edicola fornita. Guarda caso, tutti privati. Ma il piazzale esterno non è dei migliori con buche e pozzanghere. Per non parlare del lato sinistro, quello verso l’ex scalo ferroviario con il pavimento ed il marciapiede tutti dissestati”. Parole sante, purtroppo vere. Io il treno lo uso abbastanza e frequento con continuità la zona. Sulla scia di queste considerazioni ho fatto maggiore 10 fabriano.indd 2 ragazzi delle scuole superiori fabrianesi. La Kyenge ha raccontato ai ragazzi presenti la sua personale vicenda di integrazione, raccontando la difficoltà nel riuscire a coltivare il sogno di una vita dedicata alla medicina resa difficile dalle lungaggini burocratiche. Nel breve intervento la Kyenge ha cercato di raccontare quali siano le procedure ed il ruolo svolto dall’Unione Europea nei processi di accoglienza. Un ruolo certamente propedeutico quell’Unione, primo tassello di un processo lungo e complicato, così come complicata è la struttura burocratica. Centrale rimane la presenza e la forza della scuola moderna secondo la neo responsabile europea per l’emergenza nel Mediterraneo, baluardo italiano attenzione e, soprattutto, ho fatto confronti con stazioni di importanza analoga sia in direzione Ancona che Roma. L’amico mi aveva detto “Fabriano è la peggiore”. Verissimo, soprattutto, diciamo, la “zona binari”. La pavimentazione è di tipo arlecchino, con asfalti diversi, evidenti tracce di lavori fatti e risistemati in modi diversi, come un vestito rattoppato. E le fioriere senza…fiori ma tante cicche? Meglio non parlarne! Anzi, raccontiamo una situazione vissuta qualche giorno fa. All’indomani della manifestazione “Fabriano Acquerello” con molte altre persone aspettavo il treno delle ore 8,40. A quell’ora si incrociano un “freccia bianca che va a Roma ed un regionale che va ad Ancona. Seduta su una panca che è sorretta da due fioriere laterali strapiene di cicche di sigarette, c’era una signora che parlava inglese e che aspettava il “freccia bianca” per la capitale. Con lei c’erano altre persone tutte con voluminose valigie e cartelline in plastica in cui si conservano i fogli di carta per disegnare. Mi sono detto: “cosa staranno pensando? Il bilancio dei giorni trascorsi nella “città della carta” – e lo loro la carta Fabriano la conoscono bene – verrà fortemente limitato dalla Elisa Pallotta bimbi, intervengono anche qui e dopo mezz’ora di lavoro le api non ci sono più. ~ BRONTOLONE Via Martiri della Libertà. Nella rotatoria situata vicino all’Ufficio Postale, via Sassi non ha strisce pedonali nelle vicinanze dell’incrocio, come anche la strada presso la MZ ed i pedoni devono attraversare la strada in contemporanea dei veicoli creando, se non incidenti, malumore ed alterchi tra chi va a piedi e chi conduce veicoli. ~ DENUNCIATO PER ATTI OSCENI… Collepaganello, 4 maggio ore 15. Un 44enne originario di Foggia e residente a Fabriano, viene denunciato dalla Polizia per atti osceni in luogo pubblico, perché si masturbava davanti ad una 40enne del luogo, la quale chiamava la Polizia Così, poco dopo l’uomo veniva inseguito e bloccato dagli agenti e denunciato. ~ PRINCIPIO D’INCENDIO DOVE FANNO LE COLLE Via Buozzi, 8 maggio, pomeriggio. Principio d’incendio in un macchinario della Roser, azienda che produce colle e solventi, e i VdF accorsi lo spegnevano. Illeso l’operaio addetto alla macchina; gravi danni al macchinario nostra sciatteria una volta appannaggio del sud (ma che oggi registra in tante località del mezzogiorno standard di attenzione al pubblico pari al nord), per cui il giudizio sarà da “pollice verso”? Il tema è vasto ed appassionante e varrà la pena ritornarci più volte. Ma, a questo punto, un banale suggerimento mi viene spontaneo per cui ripeto un esempio che uso spesso in simile circostanze. “Se indossi un bel vestito, magari pagato anche a caro prezzo, ma un maligno schizzo di pomodoro mentre sei al ristorante, o uno sbruffetto di caffè al bar ti lasciano quella piccola macchia che tutti vedono, chi ti incrocia noterà il bel vestito di buona sartoria o la macchia? La risposta è troppo ovvia: tutti noteranno la tua scarsa attenzione per cui la cosa migliore da fare è… togliersi il vestito. Ergo: buttiamo quelle orribili fi oriere e costringiamo le Ferrovie dello Stato a sistemare la stazione ferroviaria con nuove pavimentazioni, pensiline più lunghe, porte-vetrine diverse, qualche posto per sedersi in più, ecc. La stazione è una delle porte di accesso ad una città e di quella città dà subito una immagine. Per chi arriva ma anche per chi parte. A proposito: stazioni a noi vicine come Foligno, Jesi, Chiaravalle hanno tutte un altro look. A Falconara stanno facendo…lavori! 13/05/15 11.20 L'Azione 16 MAGGIO 2015 >FABRIANO< 11 Battere lo chef è difficile... L'esperienza di Roberta e Danilo in tv a "La prova del Cuoco" di ROBERTA STAZI E ccoci qui a raccontare una “gita fuori porta” un po’ speciale: alla trasmissione “La prova del Cuoco”, come concorrente, insieme a mio marito Danilo, per la sfida “Chi batterà lo Chef”. Come mi è saltata in mente l’idea e come ho fatto? Beh, non sono abituata a stare troppo ferma, per lavoro ho sempre girato tanto, ma con la nascita del mio bimbo ho rallentato le trasferte. Ma la voglia di novità ce l’ho avuta sempre, così, lo scorso maggio di un anno fa, ho chiamato la trasmissione della Clerici e lasciato i miei dati ai centralini automatici della Rai. Mi hanno chiamata verso agosto, e già questo secondo me era un successo, per un provino con la produzione (Endemol) e mi dissero che potevo portare qualcuno, così ho coinvolto la mia dolce metà. Ai provini, che consistono nel raccontarti e rispondere a delle domande davanti ad una telecamera, ti dicono che 11 fabriano.indd 2 saranno loro a scegliere chi chiamare e per cosa. C’eravamo già divertiti, e questo bastava. Ma due settimane fa è arrivata una telefonata a sorpresa: io e Danilo dovevamo presentarci mercoledì 6 maggio per la sfida in diretta allo chef. La prima domanda che ci siamo fatti è stata: e che ricetta portiamo? In realtà, il concorrente manda delle proposte, poi è la redazione a scegliere. E così è stato: tra i diversi piatti proposti, hanno scelto la piadina sfogliata, che avevamo abbinato a qualcosa che potesse essere particolare. Da qui l’idea del pollo con radicchio, miele barricato di Giorgio Poeta, mandorle tostate e salsa guacomole servita a parte: un mix insolito, che con la piadina stava bene! La piadina sfogliata è una ricetta che ho sempre fatto, fin da piccola, ma posso assicurare che ridurre i dosaggi e stare nei tempi (15 minuti) per fare tutto non è semplice! Neanche per Danilo, che si sarebbe occupato di tutto il resto. Comunque, eccoci qua: arriviamo negli studi di via Nomentana della Rai. Sbirciando qua e là, abbiamo visto lo studio di registrazione de “L’Eredità”, e di “Super Quark”, con Piero Angela che era in fase di preparazione! Quando si arriva negli studi, ti senti coccolato, perché si prendono tutti cura di te: truccatrici, parrucchiere, e la redazione. Ma fino alle 11 era tutto tranquillo… anche troppo! Dalle 11 in poi, si vive la fase della prediretta e la produzione ti porta in studio dove, senza fare nessuna prova e senza ovviamente conoscere l’ingrediente a sorpresa, prepari il materiale che ti servirà (pentole, piatto per impiattare, ciotole, coltelli e accessori). E’ tutto super veloce: “Non dite la ricetta finché il giudice non si è allontanato”, “Qui c’è il sale, qui l’olio”, “Guardate il timer che vi darà il tempo rimasto”… e mille altre informazioni. Poi un’altra persona della redazione ti dice cosa potrebbe chiedere Antonella Clerici rispetto alla scheda con le info personali che inviammo, di non restare in silenzio e di non rispondere con un “sì” o un “no” alle domande ma motivarle. Ma in tutto questo, niente di preparato! Emozionati? Sì, ovviamente! La Clerici è arrivata dietro le quinte, dove eravamo anche noi insieme allo chef che avremmo “sfidato”, al giudice e ai microfonisti: una prima conoscenza, qualche chiacchiera, poi comincia la diretta ed eccoci pronti in postazione. La cosa più difficile? Gestire l’emozione, insieme alla preparazione della ricetta e al rispondere alle domande! E Anna Moroni che chiedeva mille cose! Non siamo riusciti a battere lo chef, anche se il giudice sembrava aver apprezzato anche la nostra ricetta: non ci speravamo, se non un pizzico, perché uno chef è uno chef e noi andavamo soprattutto per divertirci! E così è stato: un’esperienza che rifarei, e rifaremmo, ora anche con più calma e meno emotività. E poi, sono arrivate delle bellissime gratificazioni: ci hanno chiesto la ricetta della piadina sia in studio che fuori, e aver potuto parlare della nostra famiglia e della nostra città, Fabriano, portando i nostri prodotti e parlando del prossimo Palio a giugno. 13/05/15 11.19 12 >EVENTI< L'Azione 16 MAGGIO 2015 Il ritorno del cavaliere Fidapa: si parla di Il Centro Edimar porta in scena la commedia di Tesei maternità I l teatro nelle poleis greche era il simbolo, l'essenza della comunità. Era l'espressione reale di riconoscersi in un humus comune, la tradizione mitologica dell'Ellade. Il teatro è aggregazione, è scoperta di se', degli altri, di sè con gli altri. È il prototipo dei rapporti sociali, è la possibilità per scavare nell'Io proprio perché, sul palco, si è Altro. È questa matrice educativa alla base dell'universo scenico, che ha sfidato noi, trenta ragazzi che di teatro capivano ben poco, a metterci alla prova. Ed è così che un pomeriggio di inverno, seduti davanti a un tavolo enorme, ci siamo detti: 'Perché no? Perché non una recita?'. In amicizia si intende. È così che è nato "Pare che un cavajere...". Che poi non è proprio nato, è semplicemente rinato. Perché il nostro regista, Teseo Tesei (in ogni grande avventura ci vuole una grande guida), ci ha riproposto una sua riuscitissima rappresentazione, messa in scena molti anni fa durante un Palio di San Giovanni Battista. È una com- media dialettale, la storia di una Fabriano medioevale, di un villaggio in fermento, dal cancelliere al barbitonsore, dalla balia alla perpetua, per l’arrivo di un fantomatico quanto misterioso cavaliere. Un cavaliere che pare che arriverà proprio in questo borgo sperduto tra le montagne. “Niente può avere effetto più destabilizzante di una notizia non certa, perché ognuno la completa a modo suo, secondo i suoi desideri”, spiega Teseo Tesei. Ognuno di noi ha un sogno, un desiderio grande del cuore, ma chi riesce a prenderlo sul serio? Chi riesce a scommettere se stesso, tutto se stesso, per realizzarlo? In fondo è il dramma della vita, la grande domanda di ogni uomo: per cos’è che vale la pena intimamente vivere? “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”. Abbiamo voluto, con questa rappresentazione, provare a capire qualcosa in più di noi, mai soli e sempre dentro un’amicizia che ci accompagna ogni giorno. Sono passati più di cinque mesi da quel pomeriggio d’inverno intorno a un tavolo enorme con quella strana proposta del tutto nuova, e dopo cinque mesi siamo lieti di invitarvi tutti sabato 16 maggio alle ore 21.15 al Teatrino della Misericordia! Con la speranza che l’entusiasmo, la dedizione e il cuore che abbiamo messo nella realizzazione di tutto ciò, possa spingere anche voi a cercare “un cavajere…”. Gruppo animatori parrocchia di San Nicolò Birra e salumi a Borgo Tufico Nelle parole del cardinal Ravasi un elogio per la Fondazione Guelfo Venerdì 22 maggio presso In Pompa Magna a Borgo Tufico (davanti allo stabilimento Ariston) una serata all'insegna della birra e della salumeria artigianale fabrianese dal titotlo “Schiuma e maiale”. A partire dalle 18 musica con dj Poldo, mentre dalle 19 si potranno degustare le birre artigianali di Millecento e Bach, e le specialità della Salumeria Mariani. Alle 22 musica dal vivo da “Il ladro, il giullare e il folle”, divertentissima acoustic rock band che non ha bisogno di presentazioni considerato che sono sulla scena ormai da anni riscuotendo grande successo. Una formazione storica che nasce dal connubio dei leader Leonardo Landi (Jello) dei “The Fottutissimi”, Francesco Veroli dei “Kite” e Valerio (Lillo) Trivisonno, percussionista di diversi gruppi musicali. Il trio interpreta i grandi classici del rock dagli anni Cinquanta in chiave acustica lasciando intatta l’energia di fondo che questi brani esprimono. Una vera e propria carrellata di canzoni che hanno fatto la storia della musica: da Elvis a Van Morrison, a Blondie, con un occhio particolare rivolto all’elettro wave anni Ottanta. Un messaggio di grande compiacimento e ammirazione verso la nuova Fondazione Museo Guelfo, il cui debutto ufficiale è fissato per sabato 16 maggio alle ore 11 nella Cattedrale di San Venanzio, è arrivato proprio in questi giorni dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Il Cardinale, nella lettera indirizzata alla Presidente dell’Istituzione culturale, la Prof.ssa Marisa Bianchini, ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza e non solo, in quanto nel suo messaggio mostra chiaramente di conoscere molto bene l’artista Guelfo, le sue opere e tutto il suo percorso artistico e culturale. E sarà decisamente un evento da non perdere quello di sabato 16 maggio in Cattedrale, quando la nuova Fondazione si presenterà ufficialmente alla città con un incontro di alto profilo artistico – culturale, durante il quale verrà inoltre presentata e offerta al pubblico la nuova pubblicazione “L’Arte di Guelfo in Cattedrale. Omaggio a San Giovanni Paolo II” (Claudio Ciabochi Editore). Dopo il saluto delle autorità civili e religiose, tra cui il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola e il Vescovo della Diocesi Fabriano – Matelica Mons. Don Giancarlo Vecerrica, il Priore del Monastero di San Silvestro Abate Don Lorenzo Sena aprirà l’incontro con l’intervento: “La luce, aspetti teologici e spirituali”. Il Sottosegretario del Pontificio Consiglio per gli O.S Padre Augusto Chendi M.I relazionerà su “L’arte, simbolo ed espressione del dono”, mentre gli studenti del Liceo Artistico “Mannucci” di Fabriano chiuderanno con la “Preghiera degli artisti”. Alle ore 12, a conclusione dell’evento, nel Chiostro della Cattedrale, verrà donata ai presenti la nuova pubblicazione “L’Arte di Guelfo in Cattedrale. Omaggio a San Giovanni Paolo II” a cui seguirà un aperitivo augurale. La Fondazione Museo Guelfo è riconosciuta giuridicamente dalla Regione Marche e si avvale del sostegno di numerosi partner tra cui la Fondazione Carifac, il Comune di Fabriano, il Comune di Sassoferrato, il Comune di Matelica, Francesca Merloni direttore artistico di Poiesis, il Museo Diocesano di Fabriano-Matelica, l’Università Popolare di Fabriano, il Monastero di San Silvestro Abate, lo Studio Storico L’Orologio di Roma, il Centro Studi Marche di Roma. Paesologia: a spasso con il poeta Arminio Sabato 16 maggio è in programma una passeggiata paesologica con Franco Arminio, poeta e paesologo, nelle Marche interne. Appuntamento alle ore 10.30 alla chiesetta di Falcioni di Genga lungo la vecchia strada Clementina. Attraverseremo le frazioni di Falcioni, Pontechiaradovo e Palombare. Conversazione paesologica con Franco Arminio e pranzo all'ex cava dismessa della Gola della Rossa. Rientro a Falcioni entro le 16.30. Note organizzative: incontro libero aperto a tutti; percorso di circa 4 km pianeggiante tra andata e ritorno. L’incontro è promosso dall’Associazione "Amici dell'archivio di Stato di Ancona" e Teatro del Bagatto - Percorsi Creativi. "La paesologia - dice Franco Erminio - è una scienza arresa, non è una scienza facile. Scrivo a oltranza di luoghi che perdono abitanti e di abitanti che hanno perso i loro luoghi. È un invito ad abbandonare le sicurezze dell’uomo attuale, a scendere in basso, ad avvicinarsi alla terra, al mondo per come è e per come potrebbe essere nostro malgrado. È un atto di ascolto riverente, è inginocchiarsi davanti all'altare del vento e dell’aria, della luce, delle pietre. La paesologia è prendere i propri occhi e modificarli, è svelare la bellezza di ciò che gli altri ci fanno credere brutto, insignificante. Un punto di vista che parte dall’interno, dai nostri organi, dai nostri sensi e che ci lega a ciò che vive, che sta nel mondo. Non è più il tempo del delirio per l’umanità, non è più il tempo per le smanie capricciose dell'Io. Bisogna uscire, andar fuori, imparare a usare il corpo come un’astronave, apprendere da tutto ciò che è piccolo, inerme, silenzioso, vinto. Pregare per la sua salvezza, che è poi anche la nostra. Una piccola apocalisse silenziosa è in corso sotto i nostri occhi. Possiamo fingere di non vederla, o possiamo chinarci e prestare nuova attenzione, donarle lo sguardo, darle una voce. I paesi non sono un problema, sono una possibile soluzione". 12 eventi.indd 2 La Federazione italiana donne arti professioni e affari (Fidapa), è un movimento di opinione che si pone lo scopo di proporre la visione dal punto di vista femminile in tutti gli aspetti della vita sociale e politica. Questo anno ricorre l’anniversario degli 85 anni dalla fondazione dell’organismo internazionale. In questi anni le battaglie femminili sono molto cambiate e sono state costellate da tante vittorie, ma anche da nuove sfide che continuano a porsi. Uno degli aspetti che la sezione di Fabriano ha proposto quest’anno è la figura della donna nelle sue sfaccettature. Abbiamo iniziato l’anno associativo con un incontro nel monastero delle suore cappuccine, partendo proprio dalle prime figure femminili che la storia vuole contrapposte: Eva e Maria. Siamo poi passate attraverso la donna vista dai musicisti e dagli autori di testi teatrali, proponendo una riflessione recitata e cantata in collaborazione con il Coro dei Giovani Fabrianesi e l’associazione culturale Talia, in occasione delle celebrazioni per l’8 marzo. Ora è il momento di ragionare insieme sulla maternità. Per una donna è sicuramente un momento fondamentale e bellissimo, ma nel momento in cui la natura ci dicesse no, cosa si è disposte a fare per diventare madri? Dove ci si può spingere? La nuova normativa italiana propone anche soluzioni estreme come la fecondazione eterologa. Per capire insieme gli aspetti legali, psicologici e tecnici ci aiuteranno dei relatori d’eccezione: Chiara Biondi, avvocato; Simona Lupini, psicologa e Antonio Massimo Cotuli, ginecologo. Moderatrice sarà la presidente della sezione Fidapa di Fabriano Roberta Cristalli. Aspettiamo tutti coloro che volessero come noi conoscere e capire. L’appuntamento è per le ore 16 di sabato 16 maggio alla sala Parca dell’ospedale Profili, ingresso libero. Incontro... sulle piante Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, presso la propria sede sita in Via Mamiani n. 43, stesso ingresso del locale gruppo Avis, si ritroverà tutti i lunedì sera del mese di maggio alle ore 21 per discutere sul raccolto di fine settimana con esperti micologi allo scopo di conoscere nuove specie di funghi e condividere quest'interesse tra amici. In particolare, lunedì 18 maggio alle ore 21, l'esperto botanico dott. Carlo Vitali, ci parlerà di "piante e arbusti" con speciale attenzione alle esistenti simbiosi col regno fungino. Tutti sono invitati a portare esemplari di funghi e partecipare a detti incontri, in special modo, quanti sono già possessori di tesserino per la raccolta. Informazioni: David Monno 3932351701, Sandro Morettini 3483985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. La Guerra nei canti Nell’ambito elle manifestazioni commemorative del centenario della Grande Guerra sabato 16 maggio alle ore 16 nella biblioteca comunale “Sassi” avrà luogo “Chorus teen voice”, cantando ricordiamo la Grande Guerra. Quindi Aldo Crialesi parlerà sulla toponomastica fabrianese dopo la Grande Guerra e gli eroi di allora nelle vie cittadine (con immagini fotografiche di Paolo Carmenati). Infine l’intervento di Isabella Marcellini sulla poesia di guerra. 13/05/15 11.41 Un artigianato d'esportazione di DANIELE GATTUCCI S andro Tiberi, mastro cartario fabrianese di chiara fama, indiscussa professionalità e artigiano provetto della cellulosa, invitato in America, riscuote consenso e riconoscimenti di prestigio. Lo abbiamo incontrato, al ritorno da Paducah nel Kentucky. “Ho tenuto quattro workshop sulla carta, presentando il territorio e l’iniziativa 'Via Maestra' di Confartigianato al Consiglio comunale da cui ho ricevuto l’onorificenza di 'Duke of Paducah': un grande onore per me e per tutti noi. Bellissimo ed entusiasmante l’incontro con gli artisti del progetto 'Arts Alliance' e l’altro con il direttore dell’Accademia delle Belle arti di Paducah, Gerald Watkins, rappresentante dello Stato del Kentucky”. Difficile fermare un fiume in piena, ma ci proviamo... Come è nata questa esperienza? “Ho voluto creare l’opportunità di iniziare un reale scambio commerciale tra le nostre eccellenze ed il mercato statunitense, portando avanti il concetto che abbiamo prodotti di alto livello nella moda, nel settore dell’artigianato e agroalimentare. Insieme al Consorzio Esino Frasassi, la città di Fabriano, l’Unione Montana e la Confartigianato di Ancona come partner, abbiamo organizzato il viaggio, facendo seguito all’esito del convegno Città Creative dell’Unesco che si è svolto a Fabriano nel settembre del 2014. In quella circostanza, Mary Armstrong Hammond, con Laura Schauburg e rappresentanti di questa città nel Kentucky, manifestarono il desiderio di intrecciare una più stretta relazione. Durante la visita nel mio laboratorio, affascinate dalla lavorazione della carta a mano e le sue potenzialità creative, l’Armstrong mi invitò negli La presenza di Sandro Tiberi negli Usa per la carta Stati Uniti per discutere su come le nostre realtà potessero collaborare. Sono partito a metà aprile e grazie al concorso di Schauburg e Armstrong, è iniziata l’attività di promozione legata all’attività futura tra le due Città Creative, pianificando incontri e stabilendo priorità, tra cui la conviviale con il sindaco della città Gayle Kaler, a cui ho presentato la nostra realtà e consegnato materiale cartaceo e video”. Il volo oltreoceano è stato ricco di accadimenti e incontri di alto livello compresi quelli non previsti: come essere nominato “Duca di Paducah” (e lui ora ci scherza su…) “adesso ho soltanto bisogna della carrozza con tanto di pariglia”. Rieccolo partire nel racconto… “Sono riuscito ad instaurare un reale scambio commerciale tra le nostre eccellenze ed il mercato statunitense, ricettivo per tali produzioni, insieme possiamo fare un business che ci vede entrambi vincenti. Questa linea che ho tenuto con tutti è stata molto apprezzata e la scelta di intraprendere una qualsiasi attività congiunta muovendo dalla necessità di conoscersi, guardarsi negli occhi e comprendersi è stata vittoriosa, anche perché le nostre realtà sono molto simili e quindi possiamo avviare un concreto progetto di scambio culturale e commerciale. Certo, abbiamo vantaggi competitivi enormi quali le Grotte di Frasassi, il Parco Gola della Rossa, musei come quella della Carta e della Filigrana e tanto altro ancora che ci garantiscono l’unicità della proposta e mi hanno premesso di presentare Fabriano e il suo entroterra come perfetto punto di inizio per scoprire l’Italia: siamo a tre ore da Roma, Firenze e da Bologna, a cinque da Venezia, con un’ora troviamo il mare Adriatico o, se ci dirigiamo all’interno raggiungiamo i Monti Sibillini. Per tutto ciò ho ricevuto consensi e apprezzamenti e sono certo che non siano stati di circostanza, quindi ritengo che le basi poste con Paducah siano serie e concrete, tanto che posso dire: gentilezza, cortesia ed interesse riservatemi da Mary Armstrong Hammond, Rosemarie Steele, Laura Schauburg e il sindaco Gayle Kaler, oltre a tutti gli altri incontrati, mi hanno fatto sentire a casa”. Piccole aperture sul futuro dell'azienda fabrianese Al Mise si discute di Whirlpool Piccole aperture, timidi passi avanti e fiducia nel dialogo. Non si può parlare di svolta nella vertenza su Whirlpool-Indesit, perché dall’incontro al Mise della scorsa settimana non è uscito nulla di concreto, ma le parole di sindacati e azienda fanno sperare che la trattativa sia entrata in una nuova fase dopo lo stallo registrato nei giorni scorsi. Il governo ha convocato un incontro ristretto tra le segreterie nazionali e l’azienda, anche se la soluzione per i 1.350 esuberi e la chiusura dello stabilimento di Carinaro e Albacina, sembra ancora lontana. Intanto tra i lavoratori la tensione resta alta, tanto che le organizzazioni sindacali stanno discutendo di un possibile sciopero generale che interessi Caserta e Fabriano. L’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Davide Castiglioni, ha detto che 13 spazio lavoro.indd 2 13 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 16 MAGGIO 2015 l’azienda è soddisfatta dell’andamento del dialogo e fiduciosa di continuarlo, definendo il confronto sul piano industriale intenso e costruttivo. Dall’altro lato i sindacati registrano alcune novità: si tratta dell’impegno della società a verificare la possibilità di portare in Italia, dall’estero, alcuni volumi produttivi e la disponibilità a modificare il piano. Insomma, al Mise si misurano gli avvicinamenti tra le parti, mentre non accenna a diminuire la tensione tra i lavoratori: a Caserta proseguono il presidio e gli scioperi a scacchiera in previsione di una mobilitazione in concomitanza del prossimo incontro governativo. Le organizzazioni confederali stanno valutando se organizzare uno sciopero generale che si dovrebbe tenere prima delle elezioni regionali sia in Campania che nelle Marche. SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ CORSO GRATUITO DI CONTABILITÀ A FABRIANO Quota Group srl organizza il corso di formazione gratuito “Addetto alla contabilità generale” rivolto a disoccupati/e con diploma di ragioneria o laurea in materie economiche. Il corso inizierà dalla settimana del 18 maggio e si terrà a Fabriano. Per maggiori informazioni e per iscrizioni: tel. 0732.251926, [email protected] oppure recarsi c/o Quota Group Srl Via Bruno Buozzi n. 40/a. ~ OPERATORI NETTEZZA URBANA A FABRIANO E SASSOFERRATO Talea agenzia per il lavoro Srl, filiale di Roma, seleziona, per azienda di servizi di Ancona, n. 10 operatori nettezza urbana. Mansioni: saranno impegnati nella raccolta porta a porta in turni mattina, pomeriggio, notte. Requisiti: patente C+CQC in corso di validità, esperienza nella guida mezzi e in mansioni simili a quelle richieste, iscrizione alle liste di mobilità L.223. Offerta: somministrazione a tempo determinato (1 mese) con possibili proroghe. Sedi di lavoro: Fabriano, Sassoferrato, Ancona, Castelfidardo. Per candidarsi inviare il cv a [email protected]. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@ cadnet.marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. Elica parla più cinese: nuovi punti vendita Elica, leader mondiale nella produzione di cappe ad uso domestico, intende consolidare la sua presenza in Cina e nel Far East con un deciso piano di sviluppo, e si è presentata ai clienti con la mostra Disguise dell’artista Yang Zhenzhong, a cura di Marcello Smarrelli, la cui inaugurazione c’è stata sabato 9 maggio presso lo Showroom Elica di Shanghai (fino al 9 giugno). La strategia dell’azienda si fonda sulla capacità di rispondere alle esigenze dei consumatori, fornendo loro prodotti in perfetto equilibrio tra design e tecnologia, elementi che da sempre contraddistinguono l’azienda, rispettando lo stile e le culture culinarie locali. Elica è presente in Cina dal 2010 e ha registrato nel 2014 una crescita del 35% delle vendite. Per incrementare ulteriormente questo risultato il piano di sviluppo prevede la valorizzazione del brand e dei suoi prodotti, sia importati dall’Europa sia realizzati in loco. A marzo 2015 è stata inaugurata la linea "Made in China", appositamente studiata per il mercato cinese di fascia alta, disegnata e progettata da un team italo-cinese tenendo conto delle esigenze della cucina locale, interamente prodotta nello stabilimento di Shengzhou. Per questo Elica ha stretto partnership con i più importanti designer cinesi, che le consentiranno di entrare nei principali progetti di sviluppo immobiliare nel segmento coperto, con elettrodomestici prodotti all’interno del Paese. "Il mercato asiatico occupa un ruolo primario all’interno della nostra strategia di internazionalizzazione – commenta Francesco Casoli, Presidente Esecutivo di Elica. “Proprio per questo abbiamo sviluppato un programma di sviluppo ad hoc, per cogliere tutte le opportunità e incrementare ulteriormente la nostra presenza e la nostra quota di mercato in Asia, ora pari al 3%. La Cina, in questo piano di sviluppo, ha un ruolo primario non solo come mercato ma anche come base produttiva e logistica da cui servire tutta l’area. La Cina, però, per noi non è solo un’oppor- tunità di business, ma un paese con una cultura millenaria, innovativo e creativo. E proprio per questo siamo felici di assegnare la XV edizione del Premio Ermanno Casoli ad un artista cinese per un progetto che sarà fruibile da tutta la comunità locale". Elica intende crescere in Cina rafforzando la propria identità, basata da una parte sulla cura del prodotto e dall’altra sull’attenzione alle persone, a partire dai propri dipendenti. Un approccio che si riflette pienamente nelle attività della Fondazione Ermanno Casoli, impegnata da anni nell’ideazione e promozione di progetti grazie ai quali l’arte contemporanea incontra il mondo dell’impresa, con l’obiettivo di favorire i processi innovativi, rafforzando creatività e coesione sociale. La XV edizione del Premio Ermanno Casoli è stata vinta dall’artista cinese Yang Zhenzhong con il progetto Disguise, che sarà in mostra presso lo Showroom Elica di Shanghai da sabato 9 maggio a martedì 9 giugno. Yang Zhenzhong è stato invitato a svolgere un lavoro che ha coinvolto decine di dipendenti per due mesi nel plant Elica di Shengzhou. L’artista ha realizzato delle maschere con una stampante 3D che riproducono le sembianze dei dipendenti coinvolti, che le hanno poi indossate durante il loro consueto turno lavorativo. "Con i volti coperti dalle maschere, i loro movimenti sono sempre legati alla catena di montaggio ma, grazie a questa metamorfosi, acquisiscono la grazia di una danza liberatoria", spiega lo stesso artista. La performance, realizzata dai dipendenti all’interno dell’azienda, ha fornito il materiale per la realizzazione di un video che, insieme alle 50 maschere utilizzate dai dipendenti, sarà il fulcro dell'allestimento dello showroom di Elica a Shanghai, che coinvolgerà anche i prodotti Elica ricreando l'atmosfera della realtà industriale in cui l'opera è stata realizzata. Il progetto Disguise di Yang Zhenzhong, a cura di Marcello Smarrelli, sarà dunque in mostra a Shanghai dal 9 maggio al 9 giugno. 13/05/15 11.43 14 >MATELICA< L'Azione 16 MAGGIO 2015 La Siria si sente a casa La famiglia profuga racconta la propria esperienza ed i timori dell'Isis S di ANTONIO GENTILUCCI ono arrivati nel 2013 e di loro e della loro storia, per la verità, vi abbiamo già raccontato (L’Azione del 25 gennaio 2014). Ighassan Neameh, siriano con passaporto italiano, aveva preso con sé la moglie Silfah Chalch e le sue due figlie Hala e Natali Neameh, e aveva rischiato per portarle al sicuro qui in Italia, quando la guerra civile ad Aleppo era arrivata nel suo quartiere e le granate facevano scoppiare i vetri della sua casa. Ma quando vedi le gesta dell’Isis in Iraq, quando sai che gli Usa e l’Occidente hanno accettato di parlare ora con Assad, quando i tanti profughi, spesso siriani, come loro sono stati, premono alle frontiere, inserendosi nella grande migrazione epocale verso l’Europa, allora abbiamo deciso di riparlarci, per saperne di più. Perché Ighassan, quella volta, era stato profetico. “Quando ci siamo incontrati per la prima volta, in tv il cattivo era Assad, ma ci avevi detto che il terrorismo entrava in Siria dappertutto, con la connivenza dell’Occidente, e che i problemi avrebbero potuto solo peggiorare. Oggi che l’Isis bussa alla nostra porta anche dalla Tunisia, ho pensato molto a te: le vostre previsioni sono diventate realtà”. Certo – risponde sicuro – l’Isis c’era già, anche se si chiamava in un altro modo. Vengono da tutto il mondo, non c’è una parte del mondo dalla quale non hanno mandato macellai da galera. Entrano da tutte le parti, dall’Occidente come dalla Turchia, dal Libano, dalla Giordania, uccidono, distruggono, bruciano chies., Vengono pagati per fare tutto e tra i burattinai c’è pure, e soprattutto, l’Arabia Saudita, la peggiore di tutti. Quandi sono i siriani nell’Isis? Pochissimi. E un’altra cosa è venuta fuori, che conferma un’altra cosa che avevo detto. Se uno di questi signori ha bisogno di cure mediche, perché si è ferito, sapete dove va? In Israele! E mi chiedo come si fa? Gli stessi che in Iraq sono terroristi in Siria sono patrioti degni di assistenza da parte di Israele? Forse la verità sta altrove. La verità è che una regione così destabilizzata, con tutte le tante anime del mondo arabo e islamico divise e in guerra tra di loro, può essere un motivo di sicurezza e di predominio in più. E anche per gli affari: quante armi l’Occidente potranno essere vendute in Medio Oriente? Oggi un altro aspetto del problema è la spinta dei profughi, che vengono numerosi anche da quell’area. Purtroppo, forse oggi le cose sono un po’ cambiate, le ambasciate europee davano ai musulmani il visto con facilità, ma quando lo chiedeva un cristiano, come siamo noi, non lo davano. Questo è uno degli sbagli che hanno fatto, e che adesso stanno cominciando a capirlo”. Anche l’Ambasciata italiana era così? “Anche l’Ambasciata italiana. Pensa che una volta, dieci anni fa, allora eravamo ancora in Siria, un prete mio amico voleva che lo accompagnassi a Bari, ad una riunione ecumenica di diversi riti, perché lui non parlava italiano. Siamo andati in Ambasciata, con tanto di invito ufficiale: e non volevano rilasciargli il visto. Ha dovuto faticare tantissimo! Non escludo che tanta facilità invece nel far entrare musulmani in passato sia dipesa dal fatto che quei visti venivano pagati bene”. E oggi conosci qualcuno che ha provato ad uscire dalla Siria? “C’è un mio amico, che non ha voluto appoggiarsi agli scafisti e ha provato a fare da solo. Un’odissea di 16 giorni. Alla fi ne sono arrivati in Grecia, dove sono arrivati a nuoto perché avevano costretti a buttarsi in acqua ancora lontani dalla costa. Una volta all’asciutto li hanno presi e rilasciati il giorno dopo, poi è riuscito a prendere l’areo (ha suo fratello a Milano) e arrivare qui. La gente vuole andare via ma le Ambasciate non vogliono rilasciare visti ai profughi, “spingendoli” verso la rotta degli scafisti, per la Libia”. Dove è più difficile identificarli… “…mentre un lavoro delle Ambasciate sul posto sarebbe importante. La brava gente potrebbe scappare da lì. Purtroppo le hanno anche chiuse in Siria, le Ambasciate. Bisogna arrivare in Libano. Si può fare…ma bisogna pagare, per entrare lì. Non ricordano di quando era il Libano ad avere problemi, e la Siria ha accolto molti”. Lasciamo Ighassan e Silfah alla loro quiete. A distanza di oltre un anno, si godono la tranquillità della sua casa. Devono sudarsela, perché Ighassan lavora fuori, a Rimini, tutta la settimana. Ma cos’è rispetto all’inferno? E la moglie, Silfah, che nel suo Paese era un’apprezzata restauratrice, ora si sta occupando della statua di Sant’Antonio Abate nella chiesa di Santa Teresa, la comunità ecclesiale che li ha accolti. Con qualche amarezza però: “La situazione laggiù può solo peggiorare… La presentano come Guerra Santa. E’ soltanto una guerra sporca”. Ecco le Feste Triennali Il gruppo dei nati nel ’45 ha voluto celebrare i primi 70 anni con un viaggetto di due giorni sulla Costiera Amalfitana, fissando come 1° tappa il Santuario di Pompei. 2° tappa a Sorrento, dove i partecipanti hanno anche pernottato. Il percorso ha avuto il suo epilogo ad Amalfi, dove si è giunti attraversando la costiera e ammirando tutte le sue meraviglie. Si è visitato il Duomo, si è pranzato, si è fatto qualche acquisto e, nell’armonia più totale, si è intrapreso il viaggio di ritorno. Seguono le foto ricordo e sempre a ricordo, un… pensierino (la poesia qui sotto). Giancarlo Fratini 1945-2015: 70 anni Ricordiamo tutti quanti la festa ai cinquant’anni: si era ancora in tanti, ma passati son vent’anni…! Ognun di noi percorre vie diverse pur se talvolta è arduo il suo sentiero col fato che riserva vie traverse e di felicità non è foriero. Un gruppo come questo pel fritto o per l’arrosto, purché non sia indigesto, è sempre ben disposto; Ma cancelliamo ognor tristi pensieri, viviamo in allegria queste poch’ore, gustiamo l’oggi senza pensare a ieri e godiam di primavera il dolce odore. e, pur se a settant’anni il tempo assai crudele ha fatto alcuni danni, il gaudio è ancor fedele. Un grato pensier va al nostro Nello che con Grazia e Rina ha realizzato questo percorso ch’è, a dir poco bello e da tutti i settantenni assai apprezzato. Il tortuoso cammino della vita, benigno a volte ed altre un po’ di meno, or l’una or l’altra via ci addita… e si rischia di salir su un altro treno. Auguri e tanta allegria a color che fanno gli anni in questo mese e inoltre all’intera compagnia poiché scordar qualcuno pare scortese. G.Frat. (25 aprile 2015). “Carissimi amici di Matelica! Le feste triennali del Crocefisso sono il dono della nostra Chiesa offerto a tutti. Le Beatitudini (Mt. 5, 2_12), su cui lavoriamo in questo anno, ci fanno guardare all’Uomo che le ha vissute sempre: dalla Croce Gesù ci vuole tutti “beati”! Seguiamo Papa Francesco che ci propone l’Anno Santo della Misericordia: ‘il Sacramento della confessione ci fa avere la certezza del perdono e ci rende misericordiosi verso tutti’”. È con questo messaggio che il Vescovo Vecerrica annuncia il ritorno della più importante tradizione religiosa sinceramente matelicese, quella delle Feste Triennali in onore del SS. Crocifisso di San Giovanni, l’opera del XV^ secolo, di cui non si sa chi lo ha fatto, ma si sa che protegge la città e i suoi abitanti. Una tradizione plurisecolare, il segno di una religiosità viva e spontanea. Perché le Feste Triennali vedono sempre una grande partecipazione, per il “viaggio” del Crocifisso tra le varie chiese e per le riflessioni che concludono sempre la serata. Quest’anno le predicazioni sono affidate al Padre Cappuccino Mariano Rilli. Come ogni anno, nella chiesa dove il Crocifisso si trova si terrà, alle 20, la Messa Vespertina (eccetto l’ultima, domenica 31 maggio, che si terrà alle 18.30). Poi, dalle 20.30, la processione. Ecco qui sotto l’itinerario del Crocifisso, giorno per giorno: Mercoledì 20 maggio – da San Filippo a San Francesco. Giovedì 21 maggio – da San Francesco a Sant’Agostino. Venerdì 22 maggio – da Sant’Agostino alla chiesa del Crocifisso del piano. Sabato 23 maggio – dal Crocifisso del piano a Regina Pacis. Domenica 24 maggio – da Regina Pacis a Madonna dei Pantani. Lunedì 25 maggio – da Madonna dei Pantani a Santa Teresa. Martedì 26 maggio – da Santa Teresa a San Rocco. Mercoledì 27 maggio – da San Rocco alla Beata Mattia. Giovedì 28 maggio – dalla Beata Mattia alla Casa di Riposo E.Mattei. Venerdì 29 maggio – dalla Casa di Riposo a Casette S.Domenico. Sabato 30 maggio – da Casette S. Domenico a Santa Maria Cattedrale. Domenica 31 maggio – alle 19. Processione generale per le vie della città e poi Benedizione Solenne sul sagrato della Chiesa del Suffragio. Dopodiché, il Crocifisso tornerà nella sua consueta casa di San Filippo. a.g. Al via al nido comunale le iscrizioni Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di iscrizione, dei bambini con età dai 3 ai 36 mesi, per l’accesso all’Asilo Nido Comunale sito in via don E. Pocognoni 1. I genitori interessati devono presentare domanda entro il 15 giugno, utilizzando l’apposito modulo, disponibile presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune, nonché sul sito internet del Comune: www.comune.matelica.mc.it. All’atto della presentazione della domanda i genitori e i loro figli, per i quali viene richiesta l’iscrizione, devono essere residenti nel Comune di Matelica. La graduatoria, acquisito il parere del Comitato di Gestione dell'Asilo Nido, sarà resa pubblica mediante l’affissione all’Albo Pretorio del Comune e presso l’Ufficio Servizi Sociali. Esaurita la graduatoria, qualora ci siano posti disponibili, gli ingressi saranno effettuati secondo l'ordine di arrivo di eventuali domande, fino alla redazione della successiva graduatoria annuale. Le domande compilate sugli appositi moduli debbono essere presentate allo Ufficio Protocollo del Comune o spedite con raccomandata A.R. entro e non oltre il giorno 15 giugno, farà fede il timbro postale di spedizione. Nicola Boarelli, responsabile Settore Affari Istituzionali 14 matelica.indd 2 13/05/15 11.29 15 L'Azione 16 MAGGIO 2015 Si accende la primavera! Successo per la 1ª edizione di “Spring on”, la serata organizzata dalla Pro Loco E' stato un venerdì caldo quello dell’8 maggio scorso, un venerdì in cui il clima primaverile si è fatto sentire bene e, anche se in serata, come sempre tra i nostri monti, l’aria si è fatta un po’ più fresca, la festa di primavera organizzata dalla Pro Loco è stata un successo, complici, appunto, il clima, la primavera stessa, le iniziative, le associazioni, il centro storico, le attrazioni, gli artisti che hanno animato la serata e tutti i matelicesi che sono intervenuti. La fontana in piazza Mattei, suggestivamente addobbata con fiori e candele, gli aperitivi all’Enoteca e alla Bottega Mondo Solidale per il Corso, lo spettacolo di danza aerea di Giulia Piermattei, la giocoleria di Juriy Longhi, il mercatino con tanti prodotti naturali, le acrobazie con il fuoco de I Mercenari d’Oriente, la musica portata per le strade dai Futhark e dai Rota Temporis, la speciale selezione di birre, all’insegna della freschezza, curata dal pub Buena Vista Social Club, le vetrine animate dal ballo dei componenti di Scarpette Rosa…tutto è stato affascinante e divertente sia per i più grandi che per i più piccoli. “La festa è andata benissimo e siamo molto contenti della partecipazione e del successo che ha riscosso” - dice la presidente della Pro-Loco Pamela Traballoni – “È stata una serata diversa, con attrazioni particolari ma capace di conquistare e coinvolgere tutti, dai giovanissimi agli La fontana in piazza tra fiori e candele Il punto degustazione-aperitivo Danza aerea adulti, c’erano tante famiglie e questo non può che farci felici. Alcuni degli artisti, tra l’altro, sono venuti da diverse parti d’Italia ed insieme a quelli matelicesi hanno dato vita con la loro bravura ad una serata davvero entusiasmante. Abbiamo voluto sperimentare e fare qualcosa di nuovo e i matelicesi hanno risposto con entusiasmo, speriamo, quindi, di poter riproporre la serata il prossimo anno!” Insomma la primavera si è veramente accesa con “Spring on”! s.n. I Mercenari d’Oriente Aperitivo all’Enoteca I Rota Temporis Due delle “vetrine animate” Arriva il Festival del Paesaggio e la biblioteca fa gli straordinari Arriva a Matelica il Festival del Paesaggio, rassegna di arte, teatro e natura che dal 13 maggio al 7 giugno accenderà di eventi il territorio dei Colli Esini Frasassi, toccando quattordici località tra le province di Ancona e Macerata. Il Festival è realizzato nell’ambito del progetto Tur 2 - “Promozione del territorio, delle tipicità e del turismo dei Colli Esini nell’era Web 2.0”, cofinanziato dal Gal Colli Esini S. Vicino grazie al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sostenuto da un ampio partenariato, con l’Unione Montana dell’Esino Frasassi nel ruolo di capofila. “La rassegna è frutto di un progetto artistico-culturale 15 matelica.indd 2 che ha coinvolto le comunità del posto per presentare in chiave contemporanea l’identità e le tradizioni locali – commenta Riccardo Maderloni, presidente del Gal Colli Esini S. Vicino –; come momento centrale del progetto Tur 2, punta a promuovere il territorio valorizzando e mettendo in rete le tante eccellenze, a cominciare da natura, cultura ed enogastronomia”. A Matelica le iniziative sono cominciate già da mercoledì 13 maggio, con la sezione Natura Teatrale, a cura dall’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata: in programma quattro giorni di laboratori teatrali aperti a tutti (dalle ore 18.30 alle 23.30 a Palazzo Ottoni) per ‘entrare’ nello spettacolo che andrà in scena sabato. Alle ore 21 di sabato 16 maggio, nella corte di Palazzo Ottoni, il Gruppo del Teatro di Comunità Natura Teatrale e il Teatro Linguaggi presenteranno infatti “Aspetta primavera”, con adattamento e regia di Fabrizio Bartolucci e Sandro Fabiani (è consigliata la prenotazione). Uno spettacolo che narra di terre di partenza e terre di approdo, attraverso le storie di chi lascia il proprio paese nella speranza di una vita migliore: una tragicomica dell’immigrazione e dello spaesamento che nasce dalla interessante contaminazione tra il progetto artistico di Teatro Linguaggi ed i laboratori condotti con la comunità A Esanatoglia un libro sui caduti locale nei mesi precedenti. A seguire, degustazioni di prodotti enogastronomici a cura dell’Associazione Pro Matelica. Inoltre, sempre da mercoledì a sabato, il Museo Piersanti e la Biblioteca Bigiaretti effettueranno un’apertura straordinaria fino alla mezzanotte. E per questo la biblioteca ha anche…rilanciato, con due bellissime iniziative. Nel pomeriggio sarà lanciato il Baratto, cioè la possibilità, dalle 15.30 alle 18 di scambiare libri, fumetti, cd e dvd. Alle 18 e fino alle 21 comincerà invece un’altra edizione di Leggiamoci: chiunque voglia può andare e leggere un brano che gli è particolarmente caro. a.g. Sabato 16 maggio, dalle ore 16, al Teatro comunale di Esanatoglia sarà presentato il libro "Caduti in guerra di Esanatoglia", degli autori Igino Colonnelli e Claudio Conti. In contemporanea, in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, nel portico del Palazzo Comunale, verrà presentata la mostra “Cento anni 19142014, un racconto per immagini della Grande Guerra”, sulla base delle ricerche effettuate dalle classi terze. La copertina del libro 13/05/15 11.27 16 >MATELICA< L'Azione 16 MAGGIO 2015 Quanti big al Piermarini! Parla l'assessore Pennesi: "Una gestione nuova tra matrimoni e scuole" ANTONIO GENTILUCCI S i è conclusa una stagione teatrale che, dopo anni, era tornata poderosa e carica anche di aspettative. Su di essa l’assessore Pennesi e la Giunta tutta non hanno mai nascosto di riporre molto. E ora, alla vigilia dell’ultimo spettacolo, abbiamo cercato con l’assessore un primo bilancio. Avete detto che questa stagione era solo l’inizio di un percorso pluriennale di rilancio culturale. Ma avrete tirato le somme della stagione... Il progetto Teatro è tuttora il momento più evidente del discorso programmatico della Giunta. Proprio per questo parlo di progetto e non di stagione. Il Piermarini è diventato molto più del consueto luogo di spettacolo. C’è stata una funzione formativa: sono entrate tutte le scuole di Matelica di ogni ordine e grado, e con i concerti sui cuscini abbiamo portato sul palco bambini da…0 anni! Potenziare le capacità di ascolto e di rispetto dei tempi sono la base della costruzione di una società. Abbiamo lasciate le porte aperte del teatro per i giovani universitari. Ci sono stati gli spettacoli teatrali a cura di Ruvido teatro per ragazzi e poi, 16 fatto…il loro dovere? E gli altri spettacoli? Con Vecchioni e Geppi Cucciari, con il Gospel, con Sergio Staino e Stefano Benni, il teatro era semplicemente pieno, in alcuni casi, non si trovavano biglietti già mesi prima. Il problema per noi era quello di essere all’anno zero. Non c’era più uno storico. Tanti matelicesi erano abituati a fare abbonamento a Fabriano e solo durante l’anno han cominciato ad informarsi sugli spettacoli. Qualcuno, pochi giorni prima del concerto, non sapeva che a giorni sarebbe venuto Vecchioni. Ma questi big sono stati capaci di finanziare il resto della stagione? Partiamo dal presupposto che per noi era inquietante che non ci fossero stati concerti per tutti questi anni: è come se avessimo chiuso per dieci anni la biblioteca, di cui non ci curiamo se è piena o meno. Ciò detto il bilancio è assolutamente positivo, con 5 sold out su 12 spettacoli. Sapevamo che altri spettacoli o concerti non avrebbero potuto avere la stessa popolarità di un Vecchioni, ma il fatto che la Filarmonica Marchigiana non abbia riempito la sala, come fa in tutte le Marche, Concerti per le scuole dice molto di que- fantastici appuntamenti. E la scelta di spostare l’enoteca nel foyer del Teatro sottolinea ancora di più le finalità del nostro progetto. Il teatro sarà sempre aperto, per visite guidate iniziate la scorsa estate e sempre cresciute. A proposito, oggi come oggi l’enoteca ha già chiuso nella vecchia collocazione. A quando la nuova? Entro il 20 giugno, diciamo che, con un po’ di pessimismo, entro inizio luglio l’enoteca sarà di certo fruibile nel Museo. Gli spettacoli che dovevano fungere da richiamo hanno sta disabitudine. La verità è che non si può confondere cultura con intrattenimento: ci sono feste e veglioni, che devono esserci e facciamo anche noi, e appuntamenti necessari, e non dobbiamo preoccuparci se riempiano o no il teatro. Qualche numero? La stagione è costata 48.000 euro, con personalità come Geppi Cucciari che sono venute senza chiedere una lira. Circa 15.000 sono arrivati dagli sponsor. E a questo vanno tolti gli incassi dei biglietti, anche se non siamo ancora in grado di quantificarne, al netto di tutto, il valore. Ma gli attuali enti locali possono permettersi questo sforzo? Nella nostra idea, il teatro deve far guadagnare, e stiamo muovendoci su più fronti per questo. La gestione deve essere manageriale, perché il teatro costa e quindi va aperto e utilizzato fin dalla mattina, con il foyer e le degustazioni. Nel foyer è pensato anche un piccolo angolo per presentazioni di libri e anche musica dal vivo. Addirittura abbiamo pensato di renderlo noleggiabile, addirittura per i matrimoni. Un matrimonio a teatro? Perché no? E’ un luogo che deve autofinanziarsi. Abbiamo già fatto dei matrimoni, civili si intende, uno lo avremo a breve. Ma anche questo aiuta a gestire il teatro. Adesso con la scuola concerti gratuiti per le scuole di Matelica. Ma le scuole di fuori pagheranno, anche solo biglietti cortesia. Dopo cena, per gli universitari, sarà aperto come fosse un pub. Quello che ti fa guadagnare il contenitore, il Comune lo riutilizza per il contenuto. Inserendoci poi nel progetto showjobs, sviluppato con due partner europei, potremo sviluppare delle competenze per tutto quanto è legato ad una produzione, tecnici, fonici, ecc… E allora il Piermarini sarebbe appetibile, proprio per la tranquillità e la qualità della vita di una piccola città, come centro di produzione. Resta un ultimo appuntamento prima di calare l’ultimo sipario. Quella di giovedì sarà un’importantissima anteprima nazionale. Nel 1924 Francis Picabia ed Erik Satie debuttarono al Théâtre des Champs Élysées di Parigi con Relâche, balletto in due atti. Novant’anni dopo Relâche mantiene ancora intatto il suo lato provocatorio, in stile dadaista. E oggi, su coreografia e regia di Giovanni Di Cicco approda al Teatro Piermarini di Matelica giovedì 14 maggio. La danza è affidata alla compagnia Deos Danse Ensemble Opera Studio in residenza presso la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. Ad accompagnare i danzatori in scena ci sarà anche la sottoscritta, al pianoforte, naturalmente in amichevole partecipazione”. In alto il Teatro con "Mi illumino di meno" in basso l'assessore con Geppi Cucciari Fiocco... di neve M5S: perplessità sul bilancio a Braccano della mostra “L’Italia del miracolo” "Fiocco di neve e il profumo di terre lontane" libro scritto dall'autrice Luli Gabrieli presentato domenica 10 maggio, a Braccano frazione di Matelica nella sede del Comitato Braccano, Campamante e Vinano, è stata una sorpresa nella presentazione di un libro per bambini e ragazzi. Il protagonista della storia, un pinguino temerario Fiocco di neve, grazie all'amore per Ondina, riesce a sconfiggere, con il suo coraggio, mostri e paure. L'autrice è stata molto brava e divertente, nella narrazione animata, raccontando ai prese nti, quanto le abitudini dei pinguini siano simili a quelle dell'uomo: come lavarsi i denti, profumarsi, lavarsi i piedi e il corteggiamento, incuriosendoli e catturando la loro attenzione. Un libro, scritto dall'autrice, 16 matelica.indd 2 grazie alla sua passione per i pinguini avuta fin da bambina, quando il padre all'età di tre anni le regalò un testo che parlava di questo meraviglioso uccello. Appassionata a questo animale, è seguita una costante ricerca, approfondita e scientifica, alla scoperta di un “mondo nuovo”, l’Antartide, da condividere con gli altri. Curiose ed interessanti sono state le nozioni, bellissime le foto di Erminio Burzacca che hanno fatto da sfondo. Un libro che consigliamo di leggere insieme a mamma a papà anche per la descrizione dei colori dell'Oceano, dell'ambiente e della regione Antartica. Con questa giornata il Comitato chiude il ciclo dell'iniziativa primaverile "Leggere è ... ". m.c.f. Il Movimento 5 Stelle Matelica ha presentato, tramite il consigliere Mori, un’interrogazione al sindaco Delpriori riguardante la mostra tenutasi nel 2014 “L’Italia del miracolo”. A seguito della risposta del sindaco, con il presente comunicato si intende portare a conoscenza dei cittadini alcuni aspetti riguardanti l’evento nonché evidenziare alcune perplessità sul modus operandi adottato per l’organizzazione del medesimo. Fermo restando il principio secondo il quale gli eventi di natura culturale non debbano essere visti solo come occasione di guadagno, si ritiene al tempo stesso che, visto il particolare periodo di crisi economica, non possano neanche rappresentare una spesa a fondo perduto. La mancanza di risposte da parte del sindaco ad alcune precise domande lascia intendere la totale assenza di una raccolta dati pre-post evento, necessaria per qualsiasi tipo di valutazione qualitativa e quantitativa dello stesso. Dai pochi dati messi a disposizione si riesce a fare una stima complessiva del costo della mostra, al netto delle entrate: 20.000 euro stanziati dal Comune a cui va sommato un disavanzo di 15.442,5 euro. Quest’ultimo pare sia stato coperto da residui della Comunità Montana e da risorse interne al Museo Piersanti. In quali percentuali non è dato sapere. Parlare di risorse interne al Museo Piersanti diventa relativo se si considera che il Comune per gli anni 2014 e 2015 ha destinato allo stesso euro 14.000 in più rispetto agli anni passati. A prescindere dalle modalità di copertura, si parla di una spesa complessiva di circa 35.000 euro. Tanto? Poco? Né noi, né la Giunta (promotrice ed organizzatrice) siamo in grado di valutarlo. Questo dato andrebbe infatti messo in parallelo con una serie di entrate “collaterali” come le presenze turistiche, il fatturato delle strutture ricettive, quello della ristorazione e del commercio locale. Dati mai raccolti. E’ mancata una pianificazione, non sono stati definiti degli obiettivi, non è stato monitorato il “mercato” perdendo così la possibilità di misurare il successo o l’insuccesso dell’iniziativa. Considerando le cifre investite ci saremmo aspettati sicuramente un approccio meno approssimativo. Oltre alla volontà di informare, lo spirito che ci ha spinto a pubblicare il presente comunicato è quello di spronare la Giunta a dare in futuro un’impronta diversa a questo tipo di eventi con l’obiettivo di raggiungere risultati sempre migliori. Siamo infine speranzosi che l’amministrazione, in un’ottica di trasparenza e partecipazione, voglia coinvolgere i cittadini nelle scelte relative l’utilizzo di fondi pubblici, magari a partire già dal 2015. M5S Matelica 13/05/15 11.31 17 L'Azione 16 MAGGIO 2015 Fosso di Jana da recuperare, cercasi volontari! “T ubi, lampadine fulminate, contenitori, materiali d’imballaggio…spazzatura di ieri che s’ammucchiano sulle spazzature dell’altroieri e di tutti i suoi giorni e anni lustri”. E’ un breve estratto di uno dei libri di Italo Calvino, “Le città invisibili”. Siamo nei primissimi anni del boom, ma questa descrizione ci suona, purtroppo, quanto mai familiare. E la cosa peggiore è che ad accumulare questi rifiuti, quasi una discarica a cielo aperto, non è una periferia, o comunque un luogo cittadino. No, Prevista per sabato 16 maggio una pulizia del luogo è forse una delle più belle perle del nostro Parco del San Vicino, ossia il fosso di Jana. Ebbene, il circolo Legambiente “Valle dell’Acquarella” ha deciso di rimboccarsi le maniche e, ha trovato appoggi e…volontari importanti. In collaborazione con il Cosmari, il Comune di Matelica, Gruppo Scout, Comitato di Braccano Vinano e Campamante, con alcuni volontari, verrà organizzata per la mattina di sabato 16 maggio dalle ore 9 la pulizia del Fosso, perchè è già iniziata la stagione turistica e parliamo di un sito frequentato da escursionisti e turisti e, oltre ai risvolti ambientali, semplicemente…”non ci facciamo bella figura”, ci dice Maria Cristina Mosciatti, una delle organizzatrici Sparvoli: “Manca per il 2016 la programmazione delle opere” L’andamento dell’attività amministrativa di questi mesi è preoccupante. Il Comune di Matelica non è più gestito. Se andiamo avanti così torneremo indietro di venti anni. Tutti i nodi vengono al pettine. Niente multe, niente tasse, riduzione delle indennità di carica, diminuzione della pressione fiscale: questi gli slogan della campagna elettorale di questa amministrazione Delpriori. Eppure la pressione fiscale è aumentata di 300.000 euro, nonostante l’indebitamento si sia abbassato, la tari è stata mantenuta allo stesso livello quando, invece, noi al Cosmari abbiamo pagato 77.000 euro in meno; la tassa al bilancio è aumentata di 7.000 euro. Tutto questo senza considerare i 50.000 euro arrivati dalla comunità montana. C’è stato un aumento della liquidità. Per il recupero dell’evasione fiscale, inoltre, erano previsti 105.000 euro e ne sono stati accertati 52.000. Per la tarsu previsti 42.310 euro, accertati 0. Ci troviamo di fronte ad un avanzo di gestione di 605.000 euro di cui 417.000 vincolati, 146.000 euro in conto capitale e 41.000 euro non vincolati. In passato l’avanzo di amministrazione era: nel 2012 pari a 269.000 euro, nel 2013 di 276.000 euro ed, infine, nel 2014 605.000 euro. Un motivo sicuramente ci sarà. C’è tanto movimento ma manca la programmazione. Per la viabilità ordinaria interna erano previsti 50.000 euro per fare la piazza ma la spesa è pari a 0, per i ponti 10.000 euro ora niente, la frana dei colli 90.000 euro previsti eppure Baldini: “Il tempo è gentiluomo: corretto il nostro bilancio” La discussione sul Bilancio tenutasi nell’ultimo Consiglio comunale ha confermato la bontà del lavoro della precedente Giunta. I dati della seduta del 12 settembre 2014, in occasione della discussione sul bilancio di previsione 2014 sono stati riportati, quasi esatti al 100%, nella relazione al resoconto del bilancio 2014 predisposta dal dott. Claudio Tirabasso, il nuovo Revisore dei Conti del Comune di Matelica, che oggi si porta in Consiglio comunale per l’approvazione. Il bilancio 2014 è stato chiuso senza problemi, le premesse erano buone, le risorse c’erano, i conti sono tornati, il patto di stabilità è stato rispettato, il debito cittadino sta diminuendo secondo il trend che noi avevamo applicato e previsto di quasi 1 milione di euro l’anno, diversi mutui verranno estinti nel 2015 e molti di più nel 2016; tutto ciò permetterà di liberare risorse nella parte corrente delle spese. Dico questo per fugare le voci che dicevano che i soldi non c’erano ed 17 matelica.indd 2 avevamo lasciati molti debiti. Il bilancio di previsione per l’anno 2014 lo approvammo in Giunta nel marzo 2014, in forma del tutto provvisoria, solamente per rispettare i termini fissati dallo stato per l’approvazione; poi ci furono le varie proroghe, fino al 12 settembre 2014. Per fugare le voci che dicevano che si trattava ancora del nostro bilancio, vorrei ribadire che, come si evince nel conto di bilancio analitico, in particolare nella gestione delle spese, si vede chiaramente che i nostri obiettivi ed i nostri programmi sono stati completamente modificati. Cito ad esempio i finanziamenti ottenuti dal Gal, che noi volevamo utilizzare per il progetto del Distretto Culturale Evoluto di Matelica “Amami” con la sistemazione dell’enoteca ed il rifacimento dei selciati di collegamento fra la stessa e i luoghi di valore culturale quali musei – teatro –piazza – ecc. sono stati destinati ad un nuovo progetto per lo spostamento dell’enoteca presso il teatro Piermarini; le risorse lasciate a disposizione, che sopra ho ricordato e come avevamo scritto nel nostro programma, dovevano essere utilizzate per ridurre le imposte e tasse che, invece, sono state tutte applicate al massimo. Molte risorse sono state spese per eventi, spettacoli e mostre; ci sono stati rientri positivi? Non sappiamo ancora quali sono stati i costi reali della mostra “l’Italia dei miracoli”. Tutto questo per dire che secondo noi le disponibilità potevano essere utilizzate diversamente; credo che non sarà facile predisporre il bilancio per il 2015, le premesse non sono certamente rassicuranti. Stiamo uscendo a stento dalla recessione; ci sarà bisogno di qualche altra manovra finanziaria? Ho paura di sì, pertanto dico una sola parola prudenza; soprattutto nel predisporre il bilancio di previsione per il 2015 e pluriennale. Se si vuole dare veramente un aiuto reale ai cittadini ed alle imprese la cosa più importante da fare è quella di ridurre le imposte e le tasse, sia a livello nazionale che locale. Se consideriamo la situazione delle imposte del comune di Matelica vediamo che queste nel 2014, ri- del circolo "Valle dell'Acquerella". Recita il volantino, infatti, che “scommettere sulla bellezza è la chiave per immaginare un futuro oltre la crisi dove stanno le nostre radici, la nostra identità, e da lì dobbiamo costruire il nostro sviluppo. Il paesaggio è la maggior risorsa “inesauribile” che abbiamo, da proteggere e tutelare. E allora, “l'iniziativa è aperta a tutti i cittadini che vogliono aiutarci e che hanno a cuore il proprio territorio. Saranno distribuiti guanti e sacchetti. Per info: 348 9142104 oppure 345 5862220”. Il ritrovo sarà alla piazzetta di Braccano. E poi, a pensarci, non capita tutti i giorni di lavorare in un luogo così bello! spesi 0. I risultati di questa gestione amministrativa sono ora sotto gli occhi di tutti. Le strade sono ridotte ai minimi termini. Invito chiunque a fare un giro per la città. Questa amministrazione deve riflettere e prendere provvedimenti perché la situazione sta diventando preoccupante. E deve agire subito. Se passa un’altra stagione come quella di quest’anno torneremo indietro di vent’anni. I cittadini guarderanno da soli e si renderanno conto che abbiamo un comune non più gestito. Anche sul discorso agricoltura tanto si è parlato ma nulla è stato fatto. Tutti i lavori realizzati in questo lasso di tempo sono stati avviati da noi ad aprile maggio 2014 prima delle elezioni. Non è stato fatto un solo lavoro che non era stato programmato ma quello che è più sconcertante è che non vediamo nessun intervento programmato per i prossimi mesi. Abbiamo avuto la fortuna di ricevere 50.000 dalla Comunità Montana. Tutti i Comuni hanno cercato, in qualche modo, di tamponare le emergenze di manutenzione di infrastrutture, la nostra amministrazione li ha investiti totalmente altrove. Non c’è niente nel bilancio nella voce opere pubbliche nessuna programmazione per i prossimi mesi. Se la città è più pulita, visto che la Giunta lo sottolinea sempre, è solo perché, purtroppo, ci sono decine e decine di operai in mobilità che vengono utilizzati per il decoro pubblico. Tutti lo avrebbero fatto prima ma non era possibile. spetto al 2013, sono aumentate del 10% circa, quasi euro 300.000; se consideriamo le tasse, nonostante la diminuzione dei costi della Tari per circa euro 70.000, nel piano finanziario è stato previsto un incremento delle entrate e quindi una maggiore tassazione per gli usi domestici. Spero che ciò che non hanno fatto nel 2014 lo facciano nel bilancio 2015. Massimo Baldini, capogruppo “Nuovo Progetto Matelica” a.g. Paolo Sparvoli, consigliere comunale “Nuovo Progetto Matelica” taccuino FARMACIE Sabato 16 e domenica 17 maggio CENTRALE FERRACUTI Orari: 8.30-13 15.30-19 Corso V. Emanuele tel 0737 85440 EDICOLE Domenica 17 maggio IL GHIRIGORO Cartoleria Edicola di Stroppa Artemisia Viale dei Martiri, 66 te. 0737 787958 Un viaggio nel Settecento Costumi bellissimi, atmosfere irripetibili. Avete voglia di prendervi una pausa dal XXI^ secolo e tornare ai fasti del Settecento? Forse domenica c’è qualcosa che fa per voi. Il Museo Piersanti organizza per domenica 17 maggio, dalle 10 fino alle 20, la giornata “Settecento a Palazzo – Il ritorno dei Piersanti”. Un’iniziativa in cui ci si potrà immergere nelle atmosfere del Settecento con i personaggi della famiglia Piersanti, vivere con loro le vicende che hanno permesso di conservarne il ricco patrimonio. Sarà curato al meglio tutto quello che serve per questo viaggio nel tempo: musiche d’epoca, danze, abiti barocchi. Ogni rievocazione ha bisogno di attori poi, figuriamoci se si va nel secolo d’oro del teatro, e sarà presente la compagnia RuvidoTeatro. E siccome erano tempi in cui non c’erano ancora macchine e carburante, per i più piccoli sarà possibile, grazie ad Ippolandia, montare su un cavallo ed altri animali nel giardino segreto…e una sorpresa di Cioccolato aspetta tutti nella splendida cucina, mirabilmente conservata, di Palazzo Piersanti! 13/05/15 11.33 18 >SASSOFERRATO< Gli esami al teatro con i giovani allievi Al Sentino in scena "La commedia degli errori" «G li esami non finiscono mai!», ripeteva spesso il grande Eduardo De Filippo. Lo pensano certamente anche gli allievi del Corso di recitazione per giovani della Scuola comunale di teatro “Tommaso Palucci”, alle prese, stavolta, con un’impegnativa opera di William Shakespeare, La commedia degli errori, che porteranno in scena al Teatro del Sentino sabato 16 maggio e, in replica, il giorno successivo alle ore 21. Leggermente diverso rispetto all’originale il titolo della rappresentazione, Commedia degli errori, che è, di fatto, un libero adattamento di Andrea Bartola della celebre commedia del grande drammaturgo e poeta inglese, Shakespeare, appunto. Con questo nuovo lavoro, il quarto dal 2012 ad oggi, i giovani attori sassoferatesi, la cui età spazia tra i quindici ed i venti anni, dovranno dar prova di maturità e padronanza della scena e c’è da credere che ci riusciranno visti i consensi ottenuti nei precedenti spettacoli. Questi i nomi degli undici protagonisti della commedia: Monica Carelli, Emanuele Ceccolini, Riccardo Ciocci, Martina Costantini, Samuele Di Girolamo, Gabriele Fava, Ilenia Pesciarelli, Anna Maria Quintiero, Mattia Vecchi, Valerio Vecchi e Miriam Vitaletti. Accanto a loro, in scena, lo stesso Bartola, direttore del corso di recitazione e autore della regia dello spettacolo. La rappresentazione è prodotta dalla citata Scuola di teatro sentinate, che il Comune ha istituito sei anni fa, la cui attività si è avvalsa anche quest’anno del contributo fornito dall’Assemblea Legislativa delle Marche e dalla Fondazione Carifac. Commedia degli errori, dunque, ovvero una storia originale ambientata a Ephesus città dell’odierna Turchia. Nell’immaginario dell’epoca shakespeariana Ephesus era considerato un luogo popolato da maghi e streghe, dove la realtà si confondeva con l’illusione. «Per questo motivo - spiega Bartola - ho voluto riambientare la commedia negli anni Settanta, gli anni, per antonomasia, dell’utopia e delle illusioni, nonché di lisergiche confusioni. Si tratta, in sostanza - dice ancora il regista - di una messa in scena in chiave moderna e grottesca della divertente commedia che Shakespeare trasse dall’opera di Plauto i “Menaechmi”». Trama: Ephesus è una città poco accogliente con gli stranieri, tanto che il vecchio Egeone di Siracusa, lì approdato per cercare il figlio scomparso, rischia la condanna a morte. In realtà, i figli sono due, gemelli. I due fratelli, con i rispettivi servi, anche loro gemelli, si trovano per una strana combinazione in città e la loro presenza in contemporanea non può che generare una lunga serie di esilaranti equivoci che li porterà ad avere dubbi sulla propria identità. Le due coppie di fratelli continuano a intrecciarsi, confondendosi gli uni con gli altri, mandando così in confusione gli altri protagonisti della vicenda. Ma, trattandosi di una commedia, l’“happy end” è assicurato e l’intrecciata matassa alla fine si dipana. Le luci e la fonica dello spettacolo sono a cura di Clas Sassoferrato. Info: Comune di Sassoferrato - Ufficio Relazioni con il Pubblico - Piazza Matteotti, 4 - tel. 0732/956218-232 – cell. 377/1203522 - fax 0732.956234, e-mail: teatrodelsentino@ comune.sassoferrato.an.it, oppure consultare il sito internet www.comune.sassoferrato.an.it, area “Teatro”. Cento incontri di volley 8 squadre, 15 campi Domenica 10 maggio il volley ha riscontrato un grande successo legato all’ottima organizzazione dell’associazione sportiva, al lavoro dei volontari che hanno, dalla mattina presto fino a tarda sera, affiancato il presidente Cristina Pilorusso del giardino sportivo di via Rulliano. E’ stato dato spazio anche al picnic delle famiglie. Otto società forte di 160 ragazzi hanno disputato 100 incontri sui 15 campi allestiti. Sponsor Marester, Arredamenti Camilletti, Smilzo e l’amministrazione comunale di Sassoferrato. In gara la G.S. Pallavolo Sasoferrato: la Pallavolo Fabriano; il Team Volley 2002 Fabriano; il Volley Pergola; il Valvolley Castelplanio; la Laurentina S. Lorenzo in Campo; la Pallavolo Castelferretti e la Pallavolo Castelbellino. Ecco i risultati: Categoria micro: 1 class. Volley Pergola / 2 class. Volley Pergola / 3 class. Pallavolo Sasoferrato. Categoria Mini: 1 Valvolley Castelplanio / 2 class. Pallavolo fabriano / 3 class. Team volley 2002 Fabriano. Categoria Primo Volley: 1 class. Pallavolo Sassoferrato / 2 class. Pallavolo Fabriano / 3 class. Pallavolo Fabriano. Categoria Supervolley: 1 class. Laurentina / 2 class. Pallavolo Sassoferrato / 3 class. Pallavolo Fabriano. Categoria Ipervolley: 1 class. Pallavolo Sassoferrato / 2 class. Laurentina / 3 class. Pergola Puma. L'Azione 16 MAGGIO 2015 Passeggiata fino al tempio di Civitalba Non è la solita passeggiata quella proposta dal Gruppo Archeologico di Sassoferrato, quella in programma sabato 16 maggio. Si tratta di un omaggio alla nuova esposizione museale dedicata al frontone del tempio di Civitalba che si terrà venerdì presso il Museo Archeologico di Ancona. L’evento si chiama: “Civitalba. Un tempio per la vittoria” e s’inscrive nel quadro degli eventi per Expo 2015. Pertanto questa passeggiata si presenta come una lettura nel paesaggio di ciò che il museo con i suoi reperti ci racconta su chi, secoli fa, popolava le nostre colline e i nostri monti. La passeggiata lungo le antiche vie dei Galli Senoni, degli Umbri e dei Romani è organizzata dai gruppi archeologici d’Italia in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche, con i Comuni di Sassoferrato ed Arcevia, il Liceo Scientifico "Volterra" di Sassoferrato, l'associazione valle del Sentino e l’Avis di Sassoferrato. “Si parte sabato alle ore 10 dalla romana Sentinum direzione Civitalba, luogo del ritrovamento del frontone del tempio che commemora la vittoria dei Romani contro la lega gallo-sannita”, spiega Vincenzo Moroni, il presidente del gruppo archeologico. Prima sosta e pranzo al sacco presso la sala parrocchiale di San Giovanni, poi ci si recherà a Civitalba dove Federico Uncini curerà la presentazione storica e guiderà la visita dell’area archeologica. Una mostra fotografica dei reperti di Civitalba sarà allestita presso il salone dell’Ostello “Oasi del vento”, struttura all’interno dell'area archeologica. v.a. I Comuni della nuova area interna all'insegna dell'unità ambientale Sassoferrato, l’11 ed il 12 maggio, ha ospitato i Comuni della nuova area interna. Si chiama area alto anconetana-basso pesarese e per tre motivi non appare come la solita unione tra comuni. Uno, perché l’area è stata individuata dal ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con la Regione Marche. Obiettivo: stimolare idee, elaborare progetti al fine di contrastare l’abbandono delle aree interne e favorirne lo sviluppo per creare un format da applicare in altre aree similari. Secondo, perché quest’area travalica i patti territoriali e giocando la carta dell’unità ambientale raggruppa paesi che finora si sono poco o mai frequentati come Sassoferrato, Arcevia, Pergola, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Cantiano, Cagli, Acqualagna, Apecchio e Piobbico. Infine, perché questi Comuni obbediscono a precisi parametri ministeriali e hanno le stesse difficoltà per usufruire di indispensabili servizi, il che li rende solidali tra loro. Tradotto sul piano pratico l’area usufruirà di 3,8 milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità 2014 a cui si sommeranno i fondi strutturali europei Fesr, Fse, Feasr della Regione. Intenso il programma dei lavori dei due giorni che si è snodato tra la sala del Consiglio, la sala Giunta, palazzo Oliva e Palazzo degli Scalzi. Presenti delegazioni dei ministeri dei Beni, Attività Culturali e Turismo, Istruzione, Salute, Sviluppo economico, Agricoltura, la Regione Marche, amministratori locali, responsabili di servizi, operatori economici, rappresentanti di associazioni, imprenditori, docenti ed esperti. La loro mission è di definire le strategie Due giorni di lavoro per elaborare nuovi progetti di sviluppo da realizzare a livello comprensoriale nei settori dei trasporti, della sanità, dell’istruzione e dell’implementazione economica, anche attraverso la realizzazione di reti immateriali. Temi su cui la Regione Marche sta già convogliando risorse. Oltre ai dieci Comuni dell’area alto anconetanobasso pesarese, ci sono altre due aree: una che raggruppa diciannove comuni nel maceratese, l’altra quindici nell’ascolano-fermano. Veronique Angeletti v.a. 18 sasso.indd 2 13/05/15 11.32 L'Azione 16 MAGGIO 2015 19 >CERRETO D'ESI< Gli euro sono stati Il progetto "Prevenzione e sicurezza" a Moie con tanti bimbi devoluti Festa alla Protezione E’ stata un vero e proprio momento di festa, non solo per i circa 500 bambini e ragazzi delle scuole e per gli oltre 250 volontari della protezione civile e rappresentanti delle forze dell’ordine coinvolti ma anche per l’intera Vallesina, visto il gran numero di partecipanti: tante famiglie, autorità e personalità del territorio. La quarta edizione del progetto “Prevenzione e sicurezza”, svoltasi nel fine settimana scorso a Moie, è un’iniziativa promossa dalla Protezione civile dell’Unione dei Comuni della Media Vallesina, ideata a coordinata dal responsabile Lorenzo Mazzieri. Presenti anche Roberto Oreficini, già capo dipartimento regionale e ora impegnato a Roma nel Dipartimento Nazionale e i dirigenti della protezione civile regionale Marcello Principi e Sarda Cammarota. I cittadini hanno potuto ammirare da vicino numerosi mezzi utilizzati nelle emergenze dalla Protezione civile, esercito, soccorso alpino, Croce rossa, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco e Forestale arrivati per l’occasione da diverse zone della regione. Tutti a disposizione degli studenti, che per l’intera mattinata, si sono alternati nell’area della manifestazione, distinti in due diversi percorsi, a seconda delle fasce di età. Anche il gruppo di Cerreto ha preso parte a questa importante e significativa iniziativa, che rientra nell’annuale piano di esercitazioni di soccorso e di Protezione civile alle quali si sottopongono regolarmente tutti i volontari. La formazione risulta essere decisiva quando c’è davvero bisogno, in occasione di terremoti, alluvioni e altre emergenze di carattere locale o nazionale. Le esercitazioni congiunte sono dunque fondamentali per la formazione e la preparazione dei volontari che imparano, innanzitutto, a gestire una fase di emergenza operando in stretto coordinamento con gli enti preposti e le altre realtà del soccorso. I ragazzi cerretesi hanno anche seguito i gruppi delle scuole divisi per classi nei vari stand delle forze dell'ordine in cui si venivano mostrati i loro mezzi, strumenti e specializzazione. Particolarmente significativa la dimostrazione con i cani impegnati nel ritrovamento di sostanze stupefacenti con successiva spiegazione sui rischi della droga, mentre la Croce rossa ha mostrato agli alunni le operazioni di soccorso in caso di incidente, come il posizionamento di un ferito sulla spinale. La Protezione civile ha fatto provare il modulo AIB ai ragazzi, integrando la divertente prova pratica con una breve spiegazione. Gli alunni si sono avvicinati ai concetti chiave dell’iniziativa, cioè prevenzione e sicurezza, in modo più ludico: hanno visto da vicino e in alcuni casi sono saliti sui mezzi militari e del volontariato, hanno partecipato con un ruolo attivo alle simulazioni con i cani, come la ricerca di persone scomparse, hanno ricevuto informazioni e gadget. Le esercitazioni sono dunque un momento fondamentale nel processo di formazione delle componenti del sistema di Protezione civile: la possibilità di sperimentare procedure, tecnologie, interoperabilità tra le diverse componenti in uno scenario reale ma non di emergenza, aiuta a identificare i punti di forza del sistema e mette in evidenza eventuali criticità per le quali trovare soluzione. L'esercitazione è parte integrante della previsione e della prevenzione, concetti essenziali per il sistema di Protezione civile: per quanto la natura degli eventi possa essere inaspettata ed intensa vi è la consapevolezza di poterla fronteggiare attraverso delle procedure già sperimentate sul campo che sono in grado di ridurre al minimo gli effetti salvaguardando vite umane e beni. I volontari La Banda, degna erede della mitica Bizzarra In occasione della commemorazione ufficiale del 25 aprile la banda ha, come sempre, fornito il suo costante contributo quest’anno però con una bella novità: l’esordio di alcuni allievi che frequentano il corso di orientamento musicale. Tanta la soddisfazione dei cittadini presenti che si sono rallegrati nel vedere questi piccoli musicisti in testa al corteo che hanno ricordato ai cerretesi i gloriosi anni della bizzarra. Un piccolo ma significativo traguardo per il corso di orientamento musicale, diretto settimanalmente dall’insegnante Debora Barocci, frequentato con entusiasmo e passione da 13 allievi dai 5 anni in su, con una vasta scelta tra gli strumenti: ad ancia semplice come clarinetto e sax, flauto traverso, per- cussioni, mentre un altro insegnante segue lo studio degli ottoni come tuba, tromba, trombone, flicorno, corno. Un positivo e lungimirante investimento per il futuro della banda, con l’obiettivo che questi alunni, una volta finita la formazione, entrino a tutti gli effetti in organico, rendendo la banda ancora più forte ed autonoma e non costringendola ad avvalersi necessariamente di forze di scambio e collaborazioni tra le bande del territorio. L’auspicio è che sempre più bambini partecipino al corso in modo che, nonostante i recenti tagli econo- Nessun accordo segreto Purtroppo ancora una volta la realtà ha superato la fantasia: il Pd di Cerreto, dopo aver fatto le primarie, non si presenta alle elezioni del 31 maggio con una propria lista e candidato sindaco. I motivi di questa decisione a noi non interessano, resta il fatto che per l’ennesima volta, hanno dimostrato di fare una politica losca e meschina e ben lontana dai nostri principi. Quello che è certo, che quando nello scorso agosto temevamo che ci fossero altre ragioni nel far cadere la Giunta Ciappelloni, non eravamo certo lontani dal vero. Resta comunque l’amarezza per questa scelta, che è un’ulteriore sconfitta per la democrazia, qualsiasi ne sia la motivazione. A questo punto ricade su di noi un’enorme responsabilità, in quanto unica forza di sinistra presente alla competizione elettorale in grado di poter contrastare lo strapotere dei potentati economici cittadini. Ovviamente, rivolgiamo un appello a tutti gli uomini e le donne che non si rassegnano ai giochi di potere più o meno occulti, affinché ci diano la forza per poter competere alla pari con le altre due liste presenti. Noi da parte nostra possiamo garantirvi, che non scenderemo a compromessi con nessuno, tanto meno faremo accordi segreti. Chi vorrà sostenerci, crediamo che dovrà farlo in modo consapevole, appoggiando le nostre proposte ed il nostro programma. Marco Zamparini, Pcl 19 cerreto.indd 2 mici effettuati dal Comune, la banda cresca e si rafforzi come punto di riferimento culturale cerretese, di cui ha fatto la storia. Essa nasce a Cerreto addirittura nel lontano 1868 quando il dottor Piermarini, chirurgo operante a Cerreto d’Esi, forte appassionato di musica e suonatore di flicorno baritono, pre- se l’iniziativa di istituire la banda musicale. L’intera cittadina accolse con entusiasmo la nuova proposta culturale e il debutto avvenne nel giorno dello Statuto del 1869 con i soli strumenti di ottone. Nel 1967 nacque “La Bizzarra”, banda da parata con majorettes che fino al 1991 è stata il vanto di Cerreto d’Esi. Composta da cinquanta musicisti e venti majorettes, la compagine musicale si è esibita lungo tutto lo stivale, compiendo numerose tournée all’estero. Nel 2008, la Banda ha festeggiato il 140° anno dalla sua fondazione. Michela Bellomaria Continua a rimanere alta la tensione all’interno del Partito Democratico di Cerreto d’Esi: profondamente in bilico tra assenza alle imminenti elezioni comunali, commissariamento del circolo cittadino e restituzione del contributo ricevuto durante le recenti primarie. Con il circolo commissariato (saranno Luciano Antonini affiancato da Francesco Ducoli a reggere il partito di Cerreto) dopo la mancata presentazione della lista, a fronte dei circa 400 sostenitori che si sono presentati alle primarie, la scorsa domenica è stata lanciata la campagna di restituzione dell’euro versato da parte da Angelo Cola. Cola, sconfitto da Stefano Stroppa, ha incontrato i cittadini nella centralissima piazza Marconi anche per discutere della situazione politica della piccola cittadina marchigiana. "Il giorno delle prossime elezioni comunali invito tutti coloro che avrebbero votato Pd a non votare" afferma con decisione Angelo Cola perché questo è l’unico modo per affermare la presenza del partito a Cerreto d’Esi. Il non voto è il voto al Pd. Perché ora ci sarà il problema della prospettiva di voto, con l’obbligo di mantenere la schiena del partito dritta senza svendersi. Ricorda i termini dell’accordo regionale tra Pd ed Udc Cola quando parla del tentato accordo tra Pd di Cerreto e Giovanni Porcarelli (scenario ricordato anche dal vincitore delle primarie Stefano Stroppa, con il suggerimento ricevuto da parte del segretario regionale del Pd Comi): una scelta onerosa per il partito, ma che una volta dimostrata l’impossibilità a trattare imponeva ugualmente la presentazione di una lista credibile nonostante le difficoltà. Con l’assenza del Pd alle elezioni comunali continua Cola si è fatto un gran favore ai candidati presenti. Si doveva quindi presentare la lista del Pd a tutti i costi. E quindi proprio per dimostrare la presenza del partito che secondo me bisogna votare scheda bianca: è l’identità di un partito che però manterrà intatto il proprio cuore e si potrà permettere di andare a trattare in maniera concreta con chi diventerà il nuovo sindaco di Cerreto d’Esi. Tutti gli euro restituiti saranno devoluti alla San Vincenzo de’ Paoli. Saverio Spadavecchia I CambiaMenti alla prima uscita Domenica 10 maggio c’è stata la prima uscita della lista civica #CambiaMenti in campagna elettorale in vista delle elezioni comunali in programma domenica 31 maggio. Presso gli spazi del campo sportivo Fontenera e quelli antistanti il bocciodromo, i candidati consiglieri ed il candidato sindaco David Grillini hanno organizzato un incontro informale con la comunità cerretese allietato da un’esibizione di elicotteri radiocomandati 3D, da simulatori di volo, giochi per bimbi oltre ad un punto ristoro. La giornata, grazie anche al bel tempo ed all’ottima location, ha avuto uno ottimo successo in termini di partecipazione, andando oltre la più rosea aspettativa (circa 450/500 i presenti in tutto l’arco del pomeriggio, quasi esclusivamente del posto). L’appuntamento, come detto, ha avuto un tono prettamente informale, di primo incontro, con molti cittadini che hanno voluto conoscere di persona i candidati a consiglieri ed il candidato a sindaco che come logico ha ricevuto il maggior numero di domande ma anche di incoraggiamenti da parte di molti. La richiesta di tante persone di conoscere i programmi della lista è stata accolta con favore dagli esponenti che hanno ribadito come stilare un programma “credibile e realizzabile” richieda una tempistica ed una lungimiranza diversa da programmi buoni solo per l’uso e consumo di una campagna elettorale. In particolare il candidato sindaco Grillini ha sottolineato come il programma in ultimazione sarà in realtà accompagnato da uno studio accurato da parte di ogni singolo candidato, ognuno per le proprie competenze, dei bilanci comunali degli ultimi anni, ivi compresi finanziamenti e mutui, al fine di poter successivamente trasmettere in modo trasparente e chiaro (i punti cardine su cui è stata fondata la lista) il tutto alla cittadinanza nel corso della prossima uscita pubblica in programma per il 23 maggio in cui, oltre alla lista, saranno presentati i programmi e soprattutto quello che i cittadini dovranno aspettarsi da qui a qualche anno, senza fronzoli e/o promesse non garantibili. Un modo di relazionarsi con i cittadini, ha proseguito Grillini, che solo altri cittadini, animati esclusivamente da senso civico e slegati da vincoli ed obblighi di partito, possono garantire. 13/05/15 11.30 20 L'Azione 16 MAGGIO 2015 >CHIESA Questa settimana è in svolgimento a Cosenza il Festival della comunicazione Nel segno della famiglia di FABIO MANDATO L a segreteria organizzativa del Festival nazionale della comunicazione, in programma a Cosenza dal 10 al 17 maggio, è in piena attività. Sono tanti gli appuntamenti in calendario in questi giorni. Diverse le occasioni d’incontro, confronto, riflessione, per un evento che ha il patrocinio del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, del Pontificio Consiglio della cultura, di Sir e Copercom. A condire l’evento, due ricorrenze significative: il decimo anniversario del Festival e il novantesimo anno di fondazione del settimanale diocesano “Parola di Vita”. Sono proprio Paolini e Paoline a promuovere ogni anno l’iniziativa itinerante. Al centro, come sempre, il tema del messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che quest’anno è: “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore”. VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Una sinergia per il territorio. “Ciò che ha caratterizzato l’organizzazione nella diocesi di Cosenza è stata la capacità di collaborazione di tutte le realtà ecclesiali e laicali”, dice suor Cristina Beffa, responsabile nazionale per le Paoline del Festival. “Ciò significa che ogni movimento ha trovato il proprio modo di partecipare”. Un punto fondamentale per una diocesi del Mezzogiorno, che spesso deve fare i conti con la carenza di strutture e poche risorse. “Perché il territorio potesse dare una risposta adeguata alla vocazione stessa del Festival della comunicazione era necessario coinvolgere anche i diversi uffici pastorali, che nei fatti ci hanno assicurato la collaborazione nella realizzazione dei diversi eventi”, dice don Enzo Gabrieli, direttore di “Parola di Vita” e dell’Ufficio comunicazioni sociali diocesano, che ha coordinato e guidato l’organizzazione. “Il Festival che abbiamo organizzato è un tentativo di compiere una riflessione, attraverso le risorse del nostro territorio, sulle sollecitazioni del Santo Padre. Una Chiesa come quella cosentina, per crescere, ha bisogno di aprirsi, di uscire, di lavorare in sinergia”. A partire dall’Ufficio comunicazioni sociali e dai giovani redattori di “Parola di Vita”, protagonisti nell’organizzazione del Festival. “Abbiamo lavorato per il Festival settimanalmente, parallelamente alla redazione del giornale. È stata una bella esperienza, condivisa anche dai media laici, con i quali ci siamo incontrati più volte”, aggiunge don Gabrieli. Comunicare la famiglia. “Il capolavoro della società è la famiglia”. Ha questo titolo l’incontro che oggi (9 maggio) farà da prologo al Festival. “Vogliamo porci in ascolto di alcune testimonianze di chi vive nella propria storia personale la bellezza dell’essere famiglia, soprattutto in un territorio in cui è molto forte l’appartenenza familiare”, prosegue Gabrieli. Domenica 17 maggio dal Vangelo secondo Marco (Mc 16, 15-20) Una parola per tutti Oggi si celebra l’Ascensione del Signore, piena e gloriosa manifestazione di Cristo risorto. Il Messia, che ha vinto la morte donando totalmente la sua vita, è stato chiamato dal Padre nel Regno eterno da lui stesso annunciato. L’Ascensione ci assicura che Gesù è andato tra le braccia dell’Altissimo e che anche noi un giorno saremo con lui. Terminato il periodo in cui Dio è presenza visibile sulla terra, si apre il tempo della nuova esistenza del Salvatore che guida l’uomo attraverso l’azione dello Spirito Santo. La missione di salvezza verrà portata avanti attraverso la sua Chiesa, dagli apostoli, incaricati di ammaestrare tutte le genti, e da tutti i credenti che, giorno dopo giorno, costituiscono la comunità ecclesiale. Lo Spirito, infatti, effuso su tutti i popoli, proclamerà il nuovo Regno di Dio, capace di vincere ogni sorta di male e di tentazione. I cristiani possono rimanere “feriti” dal peccato e dalle sventure, ma non moriranno e nel nome del Signore avranno il dono di salvare tanti altri fratelli. Come la possiamo vivere - Ai discepoli, a ciascuno di noi, viene chiesto di annunciare il Vangelo della vita, fonte di speranza e forza contro ogni prova e difficoltà. - Gesù ascende al cielo perché ogni credente si senta corresponsabile e coerede del suo progetto di salvezza. La nostra meta è il cielo, il “tesoro” è la vita eterna. Stacchiamoci dalle cose di questo mondo che passano, rendendo grazie e benedicendo il prossimo con le nostre azioni e le nostre opere. - L’uomo di fede, consapevole della forza spirituale ricevuta, è in grado di compiere gli stessi segni e prodigi di Cristo, anzi, come promesso, “farete cose più grandi di me”. Nel desiderio di santità e di umiltà è possibile entrare nello spazio infinito dell’amore senza limiti. - Il cristiano è sempre orientato alla conversione, un cammino che dura tutta una vita. Testimoniamo il Risorto con comportamenti sani e coerenti esigendo da noi stessi il cambiamento anziché pretenderlo dagli altri! 20 chiesa.indd 2 “Vogliamo ribadire il desiderio di spendere le nostre prossime energie incoraggiando le diverse comunità parrocchiali a scorgere nelle famiglie una grande risorsa”, afferma Zaira Sorrenti, responsabile, insieme al marito Gianluca Marino, dell’Ufficio famiglia diocesano. L’incontro “sarà occasione di ‘fare casa’, di fare famiglia, valorizzando le diversità di ognuno”, osserva dice Marino. “La famiglia - riprende Sorrenti - è comunitàcomunicante, e come Ufficio vogliamo proseguire nel nostro lavoro di accompagnamento delle coppie perché riscoprano e valorizzino il dialogo tra coniugi e tra genitori e figli”. Una spiga d’oro. Una spiga per portare a casa il pane. E vivere dignitosamente l’essere famiglia. Roberto De Cicco è animatore del Progetto Policoro. “All’interno del Festival abbiamo pensato a un momento dedicato alla celebrazione dei 20 anni del Progetto, che poi si può riassumere nel progetto di microcredito sociale ‘Il Seminatore’, che negli anni ha finanziato 53 giovani imprenditori della nostra diocesi che hanno potuto avviare una propria attività”. La provincia di Cosenza, secondo le statistiche Istat, ha un tasso di disoccupazione giovanile (dai 15 anni in su) pari al 27,8%. Secondo posto nazionale, in negativo. “Il lavoro è uno dei primi scogli da superare per una famiglia che vuole diventare tale - dice De Cicco -. Il Policoro, come segno della Cei di sostegno ai giovani, è diventato uno degli appuntamenti importanti del Festival della comunicazione. Vogliamo presentare, dalle diverse attività nate nell’ambito del ‘Seminatore’, alcune realtà di giovani imprenditori del Sud che, nonostante i problemi che attanagliano la nostra terra, ce l’hanno fatta”. Veglia di Pentecoste per i cristiani perseguitati Veglia di Pentecoste, sabato 23 maggio, per i cristiani perseguitati oggi, indetta dalla Cei. Il vescovo ha dato indicazione che questa veglia sia proposta in tutte le parrocchie e zone pastorali secondo le modalità definite dai parroci e dai consigli pastorali e dai gruppi ecclesiali. Il Vescovo con l'Anffas Il Vescovo don Giancarlo Vecerrica celebrerà una S.Messa presso la Cattedrale di San Venanzio sabato 16 maggio alle ore 18.30 per festeggiare il 14° anno della nascita dell'Anffas onlus di Fabriano. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare per la fellicità dei ragazzi dell'associazione. 13/05/15 11.29 L'Azione 16 MAGGIO 2015 21 >CHIESA< Un'ordinazione proprio d'oro! Sono iniziati i festeggiamenti per don Giancarlo al ritiro del clero C on grande gioia la comunità dei sacerdoti nella nostra Diocesi di Fabriano-Matelica si è stretta intorno al Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica anticipando il festeggiamento per il suo 50° anniversario di Ordinazione Sacerdotale giovedì 7 maggio. Dopo un ritiro del clero interessantissimo sulle questioni del mondo del lavoro con interventi di diversi sacerdoti che hanno presentato proposte concrete per il nostro territorio in forte e profonda crisi lavorativa, abbiamo gioito per il nostro vescovo con un lauto pranzo da lui offerto, con tutta la gioia e l'entusiasmo che i sacerdoti e soprattutto i giovani sacerdoti sono capaci di infondere al loro Padre e Vescovo. A Mons. Vecerrica auguriamo di continuare a vivere il suo sacerdozio con la gioia del primo giorno di circa 50 anni fa e con l'esperienza di misericordia ed amore acquisita in questo lungo periodo. Il Vescovo Vecerrica con alcuni sacerdoti della Diocesi Il 50° di sacerdozio del Vescovo Vecerrica Il 22 maggio 1965 il nostro Vescovo don Giancarlo Vecerrica è stato ordinato sacerdote insieme a don Rino Ramaccioni, don Francesco Cocilova, don Agostino Cartechini (deceduto nel 1969), nella Cattedrale di Macerata dal Card. Ferdinando Cento, concelebrante il Vescovo Diocesano Mons. Silvio Cassulo. Ora per festeggiare la ricorrenza del suo cinquantesimo ci sarà una celebrazione unitaria con i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i diaconi e i fedeli che avrà luogo domenica 24 maggio, alle ore 16, nella nostra Cattedrale. “Siamo tutti esortati a parteciparvi – ci ricorda don Giancarlo - e ad invitare i fedeli della Macerata-Loreto con Pell Manca poco meno di un mese al 37° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto in programma per sabato 6 giugno presso lo stadio Helvia Recina di Macerata e iniziano a definirsi alcuni dettagli dell’evento. Sarà Sua Eminenza il Cardinale George Pell, prelato australiano e primo Prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede, a presiedere la celebrazione della S. Messa alle ore 20.30 prima di incamminarsi verso la Santa Casa di Loreto. Anche quest’anno il Pellegrinaggio ha un titolo significativo: “Accarezzati dalla misericordia”. Esso intende sottolineare ancora di più la bellezza dell’incontro che il Movimento di Comunione e Liberazione, che propone tutti gli anni questo Pellegrinaggio, ha avuto lo scorso 7 marzo con Papa Francesco. Infatti in quella circostanza il Santo Padre, nel ricordare il carisma di don Giussani a dieci anni dalla sua morte, aveva anche detto che “tutto nella nostra vita, oggi come al tempo di Gesù, incomincia con un incontro. E non si può capire questa dinamica dell’incontro che lo suscita e l’adesione senza la misericordia. Solo chi è accarezzato dalla tenerezza della misericordia conosce veramente il Signore. Il luogo privilegiato dell’incontro è la carezza della misericordia di Gesù Cristo verso il mio peccato”. L’avvenimento del Pellegrinaggio, che si origina anch’esso da un incontro, invita tutti – dai gruppi responsabili dell’organizzazione ai pellegrini che vengono per la prima volta – a muoversi verso questa proposta. Nella sede centrale di piazza Strambi a Macerata ci si riunisce periodicamente per preparare i vari servizi, favorendo l’unità dell’intero gesto. Aumentano le visite al sito www.pellegrinaggio.org e le condivisioni sui social network (specie Facebook e Twitter, con l'hashtag #MacerataLoreto15), si moltiplicano le richieste di invio del materiale per la diffusione in tutta Italia. A Fabriano è già previsto un incontro di preparazione mercoledì 3 giugno alle ore 21 presso la chiesa di San Filippo. Le iscrizioni si raccolgono presso la redazione de L'Azione. Diocesi a essere presenti a questo incontro ‘Ut cogregemur in unum’. L’unità della nostra realtà diocesana in Cattedrale è stata sempre un mio grande impegno. Desidero che non siano fatti regali personali, ma si possono aiutare le nostre opere attuali, che mi stanno a cuore: la Caritas, i seminaristi, la pastorale giovanile e il nuovo Museo Diocesano, come luogo permanente di catechesi. Ringrazio fin da ora per la partecipazione orante e unitaria a questa mia ricorrenza, per il bene di tutta la Diocesi e soprattutto come apertura vocazionale ai ragazzi e ai giovani”. A Lourdes in agosto Dal 17 al 20 agosto l'Ufficio Diocesano Pellegrinaggi ha proposto un pellegrinaggio a Lourdes, questo pellegrinaggio ha il desiderio di consegnare ancora una volta la nostra Diocesi di Fabriano-Matelica sotto la protezione di Maria Santissima come già avvenuto molte volte. Chiederemo in questo luogo a la Madonna Immacolata di continuare a custodire e proteggere il nostro popolo, soprattutto le persone martoriate dalla perdita del lavoro, i giovani, le famiglie, gli imprenditori coraggiosi che si spendono per il nostro territorio e per la nostra gente. Guiderà il Pellegrinaggio Mons. Vecerrica, nostro Vescovo, che insieme alle intenzioni espresse renderà grazie al Signore Gesù e a sua madre Maria per i 50 anni di sacerdozio. Vi invitiamo ancora ad iscrivervi a questo pellegrinaggio presso il direttore dell'Ufficio don Andrea Simone al 338/3027782, o [email protected] oppure presso i vostri parroci. di Don Leopoldo Paloni ~ INCONTRO NELLA CATTEDRALE DI FABRIANO SUL TEMA “L’ARTE DI GUELFO IN CATTEDRALE”: sabato 16 maggio alle ore 11. ~ IL VESCOVO CELEBRA PER L’ANFFAS: sabato 16 maggio alle ore 18.30 in Cattedrale. ~ CRESIME A MARISCHIO: domenica 17 maggio alle ore 11.30. ~ ASSEMBLEA GENERALE DEI VESCOVI ITALIANI A ROMA: da lunedì 18 a giovedì 21 maggio. ~ INIZIO DELLE FESTE TRIENNALI DEL SANTISSIMO CROCIFISSO A MATELICA: mercoledì 20 maggio alle ore 20.30. 21 chiesa.indd 2 FESTIVE DEL SABATO ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Giuseppe Lavoratore - Collegiglioni - Collegio Gentile - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - S. Nicolò Centro Com. - Oratorio S. Giovanni Bosco FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: A Cascia con la parrocchia Parrocchia Cattedrale S. Venanzio – Fabriano. Sabato 6 giugno. Gita a Cascia – Cascata delle Marmore. Programma Ore 7: Partenza dal parcheggio di via Cappuccini. Ore 9: Arrivo a Cascia - S. Messa - Visita alla Basilica di S. Rita e al monastero. Ore 12,30: Partenza per Roccaporena - pranzo. Ore 15.30: Visita ai luoghi di S. Rita. Ore 17: Partenza per la Cascata delle Marmore. Ore 18.30: Partenza per Fabriano. Quota di partecipazione: con il pranzo euro 50; senza il pranzo euro 30. La quota comprende il viaggio in pullman e l’assicurazione. Informazioni ed iscrizioni entro il 20 maggio presso l’ufficio parrocchiale (Tel 0732 21823). Per Padre Pio AGENDA LITURGICA FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Giuseppe Lavoratore - Sacra Famiglia - M.della Misericordia - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Oratorio S. Giovanni Bosco Gruppo di preghiera di S. Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù venerdì 22 maggio alle ore 8.30 S. Rosario, seguito alle ore 9 dalla S. Messa in onore di S. Padre Pio. Tutti sono invitati a partecipare al sacro rito. San Venanzio, tre giorni di festa! Da venerdì 15 a domenica 17 maggio si celebra la festività di San Venanzio con una tre giorni di incontri, musiche, riflessioni, visite guidate e preghiere. Anche quest'anno ci sarà la notte delle chiese con riferimento a quelle monastiche, con il canto gregoriano che farà da protagonista. Anche la cucina avrà la sua importanza in questo evento della parrocchia. ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 18.15: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - S. Maria in Campo - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore - M.della Misericordia MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco - Regina Pacis MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 13/05/15 11.05 22 >DEFUNTI< L'Azione 16 MAGGIO 2015 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO TRIGESIMO ANNIVERSARIO CHIESA di S.NICOLO' CENTRO COMUNITARIO Sabato 16 maggio ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amata ELEDA EUSTACCHI CAMMORANESI I figli, la nuora, il genero, i nipoti e tutti coloro che l'hanno amata la ricorderanno con una S.Messa sabato 16 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Sabato 16 maggio ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amato Sabato 16 maggio alle ore 18.30 S.Messa nella Chiesa di S.Venanzio Nella ricorrenza del 1° anno dalla scomparsa della cara SEBASTIANA VENTURELLI (NELLA ) ved. LATINI i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti tutti la ricordano con immenso affetto e ringraziano chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.VENANZIO Venerdì 22 maggio ricorre il trigesimo della scomparsa dell'amata MARIA LAURA STEVANATO in BERTONI Le figlie, i generi ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa venerdì 22 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di ALBACINA Nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa degli amati RENATO LUPETTI e DANILO NINNO sarà celebrata una S.Messa venerdì 22 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Gli anni che passano non cancellano mai il vostro ricordo nei nostri cuori" ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S.MARIA MADDALENA Lunedì 18 maggio ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amata MARGHERITA GUGLIELMI ved. BUSINI I figli, i generi, la nuora, i nipoti, i pronipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 18 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. SILVANO VILLANI La Santa Messa verrà celebrata venerdì 15 maggio nella chiesa di Santa Maria Maddalena alle 18.15. Sono già trascorsi due anni da quando sei entrato a far parte del mondo spirituale, ma dentro di noi è rimasto intatto il nostro grande amore, tutto parla ancora di te e nonostante tutto, non riusciamo a rassegnarci: non si possono dimenticare le persone speciali. Ma la cosa più bella è che il nostro destino arriverà al termine e tu sarai lì ad aspettarci con il sorriso sulle labbra e le tue grandi braccia che ci accolgono e ci stringono. Mi manca tutto di te, le nostre chiacchierate, i tuoi consigli. Te ne sei andato in punta di piedi, senza dare fastidio, mai un lamento, hai affrontato la tua malattia come se niente fosse, non ci hai mai fatto pesare nulla come era nel tuo stile di grande uomo. Non ti dimenticheremo mai e continueremo sempre a portarti tutti nel cuore. Grazie di tutto e di essere nostro padre. Le tue figlie e tua moglie ANNIVERSARIO ANNUNCIO CHIESA di VALLEREMITA Sabato 16 maggio ricorre il 6° anniversario dalla scomparsa dell'amato SECONDO REGNI La moglie Lucia, i figli Luca e Loretta, la nuora Lara, il genero Augusto, i nipoti Martina, Valentina, Filippo ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 16 maggio alle ore 16.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Non piangete la mia assenza, sentitemi vicino e parlatemi ancora. Io vi amerò dal cielo come vi ho amati sulla terra". Giovedì 14 maggio è ricorso il 9° anniversario della scomparsa dell'amata DOVILIA SONAGLIA ved. QUARESIMA I familiari ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 17 maggio alle ore 9 al Collegio Gentile. Durante la celebrazione sarà ricordata anche la figlia MARIA Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO CHIESA di S.MARIA in CAMPO Sabato 16 maggio ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amata RITA FIORETTI in GUERCI Il marito, i figli, i nipoti ed i parenti la ricordano con immutato affetto. S.Messa sabato 16 maggio alle ore 19. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Domenica 10 maggio, a 96 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ELDA GIONCHETTI ved. CICCONCELLI Lo comunicano la cara Dorina, i figli Mario e Maurizio, il fratello Angelo, la cognata, la nuora, i nipoti, i pronipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni CHIESA della SACRA FAMIGLIA Martedì 19 maggio ricorre il 1° anniversario della morte dell'amata AUGUSTA DOLCE I parenti la ricordano con affetto. S.Messa martedì 19 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNUNCIO Sabato 9 maggio, a 51 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari MAURO RICCI Lo comunicano la madre Serafina, le sorelle Elisabetta ed Antonella, i cognati Nando e Giuliano, i nipoti Francesco, Ilenia e Jacopo ed i parenti tutti. Onoranze Funebre Belardinelli Venerdì 8 maggio, a 73 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANNUNCIO Sabato 9 maggio, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IOLANDA POSSANZA ved. GAROFOLI Lo comunicano i figli Anna Maria e Franco, la nuora Tina Topparelli, i nipoti Francesco, Manuela, Maurizio, i pronipoti Sara, Paolo, Alessandro, Bianca, la sorella Ines, i fratelli Alberto e Giancarlo, le cognate, i cognati, i parenti tutti. Marchigiano RINGRAZIAMENTO La famiglia SPRECA commossa per la grande partecipazione di affetto tributata al caro OTTAVIO ringrazia le Istituzioni tutte, parenti, amici e tutti coloro che, in vari modi, si sono uniti al suo dolore. Marchigiano 22 defunti.indd 2 CHIESA della MISERICORDIA In ricordo degli amati UMBERTO SPARVOLI e BERTINA GIANFELICI I figli, la nuora, i nipoti e i pronipoti faranno celebrare una S.Messa domenica 17 maggio alle ore 8. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNUNCIO ANNUNCIO ANNUNCIO Giovedì 7 maggio, a 24 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari Lunedì 4 maggio, a 82 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari Martedì 12 maggio, a 87 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MIRCO AGHETONI Lo comunicano i genitori Enio e Patrizia, la sorella Pamela con Andrea, i nonni Otello e Fiorella, gli zii, i cugini, gli amici, i parenti tutti. Marchigiano OSCAR FANELLLI Lo comunicano la moglie Rosalia Luciani, il figlio Umberto, la nuora Sabrina, la nipote Chiara, il fratello Ottavio ed i parenti tutti. Onoranze Funebri Santarelli OLGA LUCINI ved. STROPPA Lo comunicano il figlio Giuseppe, la nuora Enrica, i nipoti, la cara Rosanna ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni ANNUNCIO RINGRAZIAMENTO Giovedì 7 maggio, a 87 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari La famiglia FANELLI profondamente commossa per manifestazioni di affetto ricevute per la scomparsa del caro OSCAR impossibilitata a farlo singolarmente, ringrazia di cuore l'amministrazione Comunale e tutti quelli che hanno partecipato al suo dolore. Onoranze Funebri Santarelli ANNIVERSARIO ANNUNCIO Mercoledì 6 maggio, a 99 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari PIERA BOLOTTI ved. COLA Lo comunicano le figlie Leda e Iolanda, la nuora, i generi, i nipoti, i pronipoti, la sorella, i parenti tutti. Marchigiano RINGRAZIAMENTO Le famiglie LORONI e TACCUCCI ringraziano quanti si sono uniti al lutto per la scomparsa della cara ANGELA. Un particolare ringraziamento alla croce Azzurra e al reparto dialisi dell’ospedale di Fabriano. Marchigiano MARIA FRATINI (MARISA) Lo comunicano i figli Simone e Selia, la nuora Ombretta, il genero Eliberto, i nipoti Sara, Alessandro, Marco, Alessandro, i parenti tutti. Marchigiano GIUSEPPE IACONO Lo comunicano la moglie Melina, i figli Claudio, Marco, Fabio ed Annamaria, i nipoti Mattia, Daniel, Matilde, Isabel, Federico e Fiore, il fratelllo Enrico ed i parenti tutti. Onoranze Funebre Belardinelli CHIESA di S.NICOLO' Venerdì 15 maggio ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amata DIANA PAGLIALUNGA in SILVI I suoi cari la ricordano con amore. S.Messa lunedì 18 maggio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Ti amiamo. Ti sentiamo al nostro fianco sempre. I tuoi cari Sassoferrato IRMA CARSETTI ved. CIAPPELLONI Lo comunicano i figli Ivano, Orietta, Mario, il genero Dino, le nuore Paola e Guglielmina, i nipoti, i pronipoti, la sorella Rina, i parenti tutti. Marchigiano LUIGI (GIGI) CASAGRANDE Lo comunicano la madre Giuliana, la moglie Maura Cucco, i figli, la nuora, le nipoti, il fartello, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Lunedì 11 maggio, a 78 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari BRUNO CARLETTI Lo comunicano la moglie Tecla, i figli Claudio e Cristiana, la nuora Cinzia, il genero Gabriele, i nipoti Mattia, Diego e Beatrice, gli altri nipoti Sergio e Carlo, la cognata Ada ed i parenti tutti. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO Venerdì 8 maggio, a 86 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari Mercoledì 6 maggio, a 64 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANNUNCIO CONVENTO LA PACE A 10 anni dalla scomparsa di Lunedì 11 maggio, a 94 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari PRIMO PELLICCIARI ELDA STROPPA ved. STROPPA Lo comunicano il genero Mario, i nipoti Remo e Arianna, i pronipoti Samuel e Priscilla, i parenti tutti. Marchigiano verrà celebrata una S.Messa giovedì 21 maggio alle ore 18. La mamma, la moglie, i figli e i parenti lo ricordano con immenso amore. 13/05/15 11.12 23 L'Azione 16 MAGGIO 2015 La chiesa di San Domenico nella zona del Piano >CULTURA "Gentileschi e i Caravaggeschi" alla scoperta dell'impronta lasciata dagli artisti del '600 in città Un tour in centro storico S di PAOLA ROTOLO ono ripartiti a Fabriano con la stagione primaverile gli appuntamenti di #VisitFabriano organizzati dalla cooperativa Archeomega, la rassegna di visite guidate tematiche al centro storico della Città con percorsi di carattere storico-artistico rivolti sia ai turisti che a noi fabrianesi. Abbiamo partecipato al tour intitolato “Gentileschi e i Caravaggeschi”, un percorso alla scoperta dell’impronta lasciata dagli artisti del Seicento nella nostra città con meravigliose opere pittoriche che arricchiscono le nostre chiese; a farci da guida è Paolo Lodovici, guida professionista con una comprovata esperienza di anni nel settore, che esordisce: “Purtroppo di Fabriano non si conosce molto, viene definita dai più semplicemente come la città della carta, ma noi abbiamo molto da offrire ed è proprio per questo che io stesso, insieme alle colleghe Cristiana Pandolfi, Lucia Ricciotti, Valeria Borioni e Francesca Mannucci abbiamo mosso queste iniziative di VisitFabriano, con il fine di far scoprire e conoscere le meraviglie artistiche del nostro territorio”. Il tour parte dalla chiesa di San Benedetto: “Chiesa di grandissimo valore storico-artistico costruita nel ‘200, periodo in cui Fabriano si arricchisce molto non solo di chiese e monasteri, ma anche con il palazzo del Podestà e poco dopo con la fontana Sturinalto; fu interamente ricostruita nel corso del ‘500 e poi arricchita e decorata nel ‘600 da grandi artisti dell’epoca”, spiega Lodovici e continua: “All’interno troviamo un dipinto del Gentileschi, pittore toscano amico di Caravaggio fortemente influenzato dal suo stile: ne ritroviamo infatti la veridicità, la plasticità delle forme ed il ruolo protagonista della luce propri del maestro, soprattutto nella tela d’altare raffigurante San Carlo Borromeo in LA GUERRA E LA FEDE di Don Leopoldo Paloni preghiera, ma non sono da meno le opere di Pasqualino Rossi e Francesco Vanni”. Dopo questa importante prima tappa ci incamminiamo verso la chiesa di San Domenico, o Santa Lucia, e verso i resti delle mura dell’antico largo guelfo, di fronte ai quali ci fermiamo: “Quello che resta dell’antica porta riedificata in epoca barocca purtroppo sono solo queste mura: da qui partiva la strada che all’epoca era la principale direttrice verso l’Umbria”, illustra Paolo Lodovici. Proseguiamo poi il nostro tour per giungere alla suggestiva chiesetta di Santa Maria Maddalena, troppo spesso lasciata nel dimenticatoio in quanto non fa parte di quella cerchia delle più maestose e centrali chiese di Fabriano: “La croce di Lorena che vediamo oggi sul muro esterno presenzia in ricordo di un portale, da cui nel ‘200/’300 si poteva entrare a trovare conforto in quello che all’epoca era sì un rifugio spirituale, ma anche un vero e proprio ospedale in cui ottenere ricovero”, ci chiarisce P. Lodovici e prosegue all’interno, mostrandoci gli affreschi e i dipinti: “Anche qua ritroviamo il Gentileschi, in un bellissimo e pregiato dipinto datato 1620, spesso richiestoci anche in prestito per delle mostre, in cui il paesaggio diventa protagonista, con la sua durezza scandita dalle rocce”. E non è di minore rilevanza l’affresco murario attribuito al Maestro di Campodonico, che Lodovici, tra altri numerosi dettagli, ci descrive così: “Datato 1336, in questo affresco raffigurante l’Annunciazione è evidente la grande plasticità quasi scultorea delle forme; il suggestivo teschio che vediamo dipinto ai piedi della croce di Cristo, sul quale scorre il suo sangue, rappresenta il capostipite Adamo”. Ed infine ritorniamo verso il centro storico per concludere il tour con la visita della cattedrale di San Venanzio, all’interno della quale ci soffermiamo maggiormente ad ammirare le opere del Gentileschi, tra cui la splendida Crocifissione che ne esprime a pieno l’essenza stilistica, e l’Estasi di San Carlo Borromeo di Giovan Francesco Guerrieri, uno degli artisti marchigiani più influenzati da Caravaggio: “Non possiamo però tralasciare opere come il Gesù di Giuseppe Puglia, dipinto nel quale lo stile caravaggesco con un occhio un po’ allenato si riscontra pienamente, le tele di epoca barocca firmate Gregorio Preti, fratello di uno degli allievi di Caravaggio, Mattia Preti, e le opere di Salvator Rosa nella Cappella della Pietà, stilisticamente affini al periodo e al tema del nostro tour”, conclude Paolo Lodovici. “Quello che stiamo cercando di fare, è cercare di accogliere al meglio i turisti mettendo in luce tutto ciò che Fabriano ha da offrire, ma nondimeno far riscoprire ai fabrianesi stessi le bellezze della loro città, con tour guidati come questo, che però non si limitino a prevedere la visita delle principali chiese ed attrazioni nostrane, ma che conducano a tappe insolite e sempre nuove anche per noi residenti, il tutto secondo una logica mai casuale, in cui ogni tour è tenuto in piedi da un filo conduttore storicoartistico-culturale d’impatto, come in questo caso lo è quello dei pittori del Seicento, stilisticamente influenzati da Caravaggio.”, così Cristiana Pandolfi, con la grande professionalità che la contraddistingue, incornicia il progetto e le iniziative di Archeomega, augurandosi che in futuro continueranno ad attirare l’interesse dei più. Dal sabotaggio massonico alla "nota pontificia": storia di una polemica Nei manuali di scuola Benedetto XV viene ricordato semplicemente per la polemica sulla cosiddetta “Nota pontificia” nella quale la guerra viene qualificata come “inutile strage”. Vengono con ciò fatte passare le seguenti idee: 1) L’iniziativa pontificia pur se meritoria nelle intenzioni fu maldestra e risultò un fallimento. 2) Portò un disorientamento disfattista fra le truppe all’origine dei fatti di Caporetto. Con queste tesi si liquida in tanti testi scolastici un intero pontificato. In realtà il polverone che ne venne fuori fu solo una cortina fumogena artatamente sollevata per coprire una precedente polemica giornalistica, il cosiddetto: “Sabotaggio massonico”. Il Papa aveva indirizzato la “Nota” solo alle diplomazie dei paesi in guerra e se divenne di dominio pubblico è solo perché alcuni paesi dell’Intesa la pubblicarono. Se ci furono conseguenze sul morale dei soldati la responsabilità era perciò solo di chi aveva diffusa la notizia. Intanto da più di un mese i giornali cattolici 23 cultura.indd 2 La volta e una cappellina (in basso a sinistra) di San Benedetto chiedevano chiarimenti sul congresso massonico di Rue de Cadét dove il Grande Oriente d’Italia aveva dovuto ingoiare un grosso rospo. La massoneria internazionale avrebbe sostenuto le rivendicazioni jugoslave ai danni di quelle italiane al futuro Congresso di pace. L’Italia avrebbe perciò ottenuto poco più di quanto l’Austria era disposta a concedere pacificamente. I poveri massoni di casa nostra, non sentendosela di rompere con i fratelli “d’Oltralpe”, faticavano ad ammettere che la guerra bisognava farla per gli interessi di una grande Serbia. La massoneria francese (per buona chiarezza) pubblicò la notizia e i giornalisti cattolici incominciarono a menare. L’unica soluzione fu creare un controscandalo e dar modo ai giornalisti prima, e agli storici dopo, di parlare d’altro. Fu come nascondere la polvere sotto il tappeto... Ma al Congresso di Versailles la polvere ritornò fuori. 13/05/15 11.21 24 >CULTURA< L'Azione 16 MAGGIO 2015 Un quadro per Montappone L a pittrice di adozione fabrianese, Anna Beninati Poeta, dona un quadro dipinto ad olio, raffigurante il cappellaio ambulante di Montappone. La cerimonia sabato 16 maggio alle ore 18 nella sede del Museo del Cappello, sarà presieduta dal sindaco di Montappone Mauro Ferranti e dal responsabile del Museo Mario Clementi. La pittrice, Beninati, è nata nel 1939 a Tunisi. E' stata profuga di Guerra, agli inizi degli 40, è arrivata a Roma nel campo profughi di Cinecittà dove oggi sono allestiti gli studi cinematografici e televisivi. Nel 1981 il trasferimento da Roma a Fabriano con la sua famiglia. Vive oggi nella frazione di Serradica dove ha sede il suo studio. Si accostava al mondo dell'arte da giovanissima, con vari bozzetti disegnati a matita e a carboncino. Stimata da molti critici d'arte, è un'autodidatta, gli stili che predilige sono il figurativo, dipinge sia ad olio che a tempera. Ha riscosso e riscuote tutt'ora molto successo sia di pubblico, sia di La pittrice Anna Beninati Poeta dona un affresco al Museo del Cappello critica. I suoi quadri sono esposti un po' ovunque dagli Stati Uniti, in Europa e in Italia, specialmente nelle zone di Roma, Perugia, Ancona, Costacciaro, Matelica, Fabriano, Serradica, Modena, Camerino. Lo stile che predilige è il figurativo la sua collezione vanta più di 300 opere (tra bozzetti e dipinti). Nella chiesa di Serradica (frazione a 11 km da Fabriano) ci Mazzolini e l’arte dell’acquarello Presso la Galleria Rismondo a Fabriano si è conclusa, la settimana scorsa, una personale dell’artista cerretese, Dante Mazzolini. E’ una pittura a buon livello artistico che convince. La sua pennellata è dosata con giusta misura, ora robusta, ora morbida, creando un gioco di luci molto efficace. Mazzolini ha iniziato ad avvicinarsi nella tecnica dell’acquarello da una decina di anni, usando la carta artistica di Fabriano, cercando di migliorare la sua tecnica da autodidatta, stimolato dalla passione per questo tipo di pittura. La caratteristica più sorprendente delle sue opere è le radici del suo territorio, che comincia dalla poesia della natura per tradursi in espressione del sentimento, tramutando i motivi e gli elementi figurativi in una presa visiva e conseguenti emozioni. Nell’ammirare le opere di Mazzolini si scopre una liricità nella sua pittura che cattura con i suoi colori, ora tenui e delicati, ora dolci e suggestivi, sempre rinati alla solarità di una luce profonda e spirituale, dove ci fa sognare e godere di fronte a paesaggi e ad opere senza tempo. L’arte dell’acquarello non è facile e richiede soprattutto delle idee ben chiare su quello che si vuole fare. E’ una tecnica che richiede esperienza e progettazione del lavoro. “L’acquarello non ammette ripensamenti, la pennellata deve essere sicura e rapida senza ripassare sul colore, perché perderebbe freschezza e luminosità”, dice Dante Mazzolini, e invita ad accostarsi ad questo ottimo hobby per occupare in maniera creativa il tempo libero. “Ho sempre apprezzato, riferisce Dante, un certo impressionismo ed ho trovato nell’acquarello una maniera molto valida per rappresentare le mie vedute, la materia prima e i materiali non mancano, anche un semplice scorcio può essere interessante per essere rappresentato in maniera artistica, con grande piacere e soddisfazione”. E’ vero che il tipo di tecnica che usa Mazzolini non è tenuto ancora oggi nel giusto suo valore e l’acquarello viene ritenuto addirittura un’arte minore, ma se alcuno avrà la capacità di guardarci dentro potrà accorgersi quanto sia difficile e nobile e quanta tecnica e capacità ci vogliono per creare queste opere che Dante ci sa proporre e donare. Mazzolini desidera lanciare un appello a tutti i lettori de “L’Azione”: “Avrei deciso di costituire un gruppo di appassionati dell’acquarello, per dipingere come hobby, anche all’aperto. Chi è interessato può contattarmi tramite la mia pagina Facebook”. Sandro Tiberi 24 cultura.indd 2 sono due belle tele raffiguranti la Madonna dei Cantori e il Cristo Risorto opere sempre dell’artista. Quadri di grande forza e tecnica artistica, le rappresentazioni su tela delle due foto storiche del fotografo americano Steve McCurry che ritraggono Sharbat Gula, tele delle donne thailandesi e birmane che lavorano nelle risaie, di ballerine, e di moltissimi ritratti, riscuotono ampi apprezzamenti da moltissime persone, che hanno la fortuna di apprezzare e condividere le emozioni che ogni quadro emana. Molti critici d'arte hanno descritto la Beninati come un artista che sa toccarti l'anima con le sue spennellate uniche nel suo genere. Anna Beninati Poeta ha partecipato anche alla prima infiorata della Porta del Borgo durante la prima edizione del Palio di San Giovanni Battista. Ha disegnato con inchiostro di china anche dei paralumi. Ama molto dipingere sulla stoffa con colori acrilici, delle tovaglie per altare, dipinte a mano, sono visibili nella chiesa di San Gregorio di Serradica, e nelle chiese di San Nicolò e di San Giuseppe Lavoratore. E' da questa artista che possiamo apprendere con la sua dolcezza l'uso e la tecnica dei colori, che applica sulla propria tavolozza, improntandola allo stile figurativo che è il tema del suo stile. Spazia indifferentemente da soggetti che rappresentano la natura a paesaggi e figure, con atmosfere che sanno toccare i colori della nostra anima. Tutte le sue opere testimoniano una notevole padronanza del segno e sono sempre esaltate da una composizione attentamente studiata. La prigionia di Pettinelli E’ appena uscito un libretto pubblicato dal consiglio regionale delle Marche: Diario della prigionia di Giovanni Pettinelli. Il Pettinelli era un vecchietto di Nebbiano che aveva scritto un “quardernetto” di memorie sulla sua prigionia in Germania. Nell'anno dell'anniversario della Grande Guerra, può essere un interessante contributo. La prefazione è del nostro don Tonino Lasconi. Ho conosciuto Giovanni Pettinelli quando era già su con gli anni, ed io ero parroco a Nebbiano, e l’ho accompagnato fino a un’età ragguardevole, instaurando con lui un rapporto di simpatia, di amicizia e di stima. Lo incontravo volentieri per la sua capacità di scherzare, per le sue battute arguta, per la volontà di continuare a rimanere attivo, qualche volta al di là delle sue risorse fisiche, incurante delle raccomandazioni dei familiari. Quando lo incontravo, capitava, come succede sempre con le persone anziane, di confrontare i tempi antichi con quelli moderni. Lo stimolo per entrare in questo argomento, gli veniva sempre dai suoi nipoti, anche loro, soprattutto il più grande, sempre pronti provocarlo scherzosamente, magari per il suo udito che, secondo loro, funzionava soltanto se gli piaceva o no sentire quello che gli si diceva. Giovanni, con i suoi occhi furbi, i guardava i suoi ragazzi e commentava: “Questi qui, dove sono stato io, sarebbero morti dopo due giorni. Ma neanche!”. Allora cominciava a raccontare della sua prigionia nel campo di concentramento tedesco. Lo faceva senza rabbia e senza rancore, come una di quelle cose che non dovrebbero succedere, che però succedono. E allora cosa fai? E’ inutile che ti lamenti: le affronti e cerchi di resistere , mettendocela tutta. Delle sofferenze di ogni tipo, oltre a non sapere più niente dei propri cari, quella più lancinante anche nel ricordo era la fame. “La fame, la fame! Quando si riusciva a trovare qualche buccia di patata, Un quaderno di memorie di un vecchietto di Nebbiano sembrava Pasqua”. Durante uno di questi racconti, mi venne da dire: “E’ un peccato che queste memorie scompaiano. Ci sarebbe voluto qualcuno che le avesse scritte. “L’ho scritte io”. “L’hai scritte tu?”, esclamai meravigliato. Giovanni era un contadino che forse aveva frequentato le elementari, come potevo pensare che, in una situazione così drammatica e pesante, avesse avuto il pensiero, la volontà, la costanza di scrivere un diario. Così venne fuori il piccolo quaderno con i fogli con il bordo rosso e la copertina nera, zeppo di una scrittura minuta in tutte le pagine, riempite a volte anche in tutti gli spazi rimasti liberi. Ne lessi qualche pagina con lui. Meglio: provavo a leggere, perché ogni parola diventava uno spunto per riprendere a completare con più particolari di quelli affidati allo scritto. Tanto quella vicenda era ancora viva nella sua memoria. “Bisognerebbe trascriverlo e pubblicarlo”, gli dissi un giorno. “Magari”, disse. Sarebbe stato per lui un regalo grandissimo. Purtroppo non si è arrivati in tempo. Giovanni, però, sarà contento lo stesso, perché è un prezioso regalo per i suoi familiari e per i suoi amici. Nello scritto, non ci sono scoop e notizie eclatanti, ma sotto alle piccole e tristi notizie di quei giorni tragici, emerge una testimonianza esemplare della capacità di non arrendersi nemmeno agli eventi più duri. Non può fare che bene conoscerla e respirarla in tempi come i nostri dove quello che abbonda è il lamento. A me ha colpito in modo particolare il racconto di quando la speranza di tornare a casa diventava finalmente realtà. Nelle note di spostamenti incerti e azzardati, di mezzi di trasporto imprevisti e imprevedibili, di camminate lunghissime e sfibranti, Giovanni, nella ultime pagine del piccolo quaderno, continua caparbiamente a scrivere nelle piccole e sgrammatica note non soltanto un viaggio, ma una grande ed esemplare testimonianza di coraggio. Grazie, Giovanni. Tonino Lasconi 13/05/15 11.22 25 L'Azione 16 MAGGIO 2015 Atleti agonisti, ma anche tanti camminatori e famiglie con bambini hanno reso indimenticabile questa giornata di sport e natura sulle nostre montagne >SPORT La partenza della quarantesima Primavera Fabrianese, domenica 10 maggio (foto Mingo) MARCIA IN MONTAGNA Edizione record La grande carica dei mille Ben 980 partecipanti alla tradizionale Primavera Fabrianese di FERRUCCIO COCCO E’ stata un’edizione strepitosa della Primavera Fabrianese, quella che si è svolta domenica scorsa, la quarantesima, con il record di partecipanti in assoluto nella storia di questa manifestazione: ben 980! Per pochissimo non è stato tagliato il fatidico traguardo delle mille presenze. Numeri inimmaginabili fino a pochi anni fa. E’ stata una grande festa di sport e natura, Il gruppetto di testa lascia la strada asfaltata e imbocca il sentiero 100 grazie anche ad una splendida giornata di sole. Gli organizzatori del Cai di Fabriano possono dirsi assolutamente soddisfatti. Hanno partecipato molti atleti di buon livello (provenienti anche da fuori), ma anche – e soprattutto – tanti camminatori e famiglie con bambini, che poi è il sale di questo evento, il cui scopo è di avvicinare la gente alla sana attività delle passeggiate in montagna. Dai Giardini di Viale Moccia alle 8.30 in punto è partito un vero e proprio fiume di partecipanti, che si è snodato su verso il sentiero Gambelunghe fino ai Monticelli, proseguendo ancora per il sentiero 100 fino a Capretta. Qui il bivio: in 166 hanno optato per il percorso lungo e impegnativo di 22 chilometri scavalcando il Monte Puro, con discesa a Rogedano fino a Valleremita, altra salita alle Pratelle e giù a capofitto verso Fabriano; la stragrande maggioranza (773 persone) ha scelto il percorso breve di 13 chilometri che da Capretta costeggia il Monte Fano, per ridiscendere poi in città. Pur non avendo carattere strettamente competitivo, la Primavera Fabrianese conserva anche un risvolto agonistico. E, pertanto, ecco i vincitori. Nella “lunga” di 22 chilometri hanno dominato i runner provenienti da fuori città, segno che l’evento sta richiamando appassionati anche da altrove: a tagliare il traguardo per primo è stato Giacomo Forconi della Polisportiva Acli Macerata con il tempo di 1h 52’ 47” (resiste saldamente, pertanto, il record di Sergio Bianchi che nel 1989 fece 1h 43’ 00”). Per trovare i primi fabrianesi bisogna arrivare alla decima posizione (Sauro Tittarelli, 2h 07’ 01”) e seguenti. La prima donna è stata Maria Bornoroni della Podistica Avis Fabriano con il tempo di 2h 30’ 16”. Nel percorso “corto” di 13 chilometri ha primeggiato Andrea Pierini della Pieralisi Jesi con 1h 04’ 09”, mentre la prima donna è stata Martina Testarmata dell’Atletica Fabriano con 1h 16’ 32”. Applausi per tutti e tanta soddisfazione per aver concluso una gara in ogni caso impegnativa, ciascuno secondo le proprie possibilità. Appuntamento immancabilmente al prossimo anno – edizione numero 41 - con l’obiettivo di sfondare… quota mille! 25 sport.indd 2 La splendida discesa verso Rogedano Tanti bambini: che bello! Percorso breve (13 chilometri): Andrea Pierini sul podio più alto 1) Andrea Pierini (Pieralisi Jesi) 1h 04’ 09”. 2) Giacomo Balducci (Gymnasium) 1h 04’ 25”. 3) Mario Santori (Pod. Avis Fabriano) 1h 05’ 03”. 4) Stefano Corrieri (Pod. Avis Fabriano) 1h 05’ 51”. 5) Stefano Stefanetti (Pod. Avis Fabriano) 1h 05’ 57”. 6) Giovanni Minetti (Atl. Fabriano) 1h 07’ 35”. 7) Abdallah Lamnari (individuale) 1h 08’ 48”. 8) Emanuele Allegrini (individuale) 1h 09’ 39”. 9) Alessio Ricciotti (Gymnasium) 1h 10’ 00”. 10) Alessandro Rossi (individuale) 1h 10’ 55”. 11) Cristiano Coacci (Gymnsaium) 1h 10’ 56”. 12) Mosè Martellucci (individuale) 1h 12’ 59”. 13) Christian Conti (Sub Fabriano) 1h 13’ 52”. 14) Gabriele Fiorani (Pod. Avis Fabriano) 1h 13’ 52”. 15) Jacopo Servadio (Gymnasium) 1h 15’ 17”. 16) Daniele Loroni (individuale) 1h 15’ 32”. 17) Francesco Pierantoni (individuale) 1h 15’ 50”. 18) Gabriele Lori (individuale) 1h 16’ 01”. 19) Moreno Salustri (Csi Foligno) 1h 16’ 16”. 20) Martina Testarmata (Atl. Fabriano) 1h 16’ 32”... In totale sono stati 774 gli arrivati del percorso breve. Percorso lungo (22 km): vittoria di Forconi Gli organizzatori del Cai 1) Giacomo Forconi (Acli Macerata) 1h 52’ 47”. 2) David Marcantoni (Atl. Civitanova) 1h 55’ 47”. 3) Mario Chacon Ruiz (Trai Adventure Marche) 1h 57’ 01”. 4) Giacomo Corallini (Atl. Filottrano) 1h 59’ 48”. 5) Giacomo Sani (Atl. Filottrano) 2h 02’ 00”. 6) Michele Ferretti (Pieralisi Jesi) 2h 04’ 03”. 7) Daniele Madonnini (Siena Runners) 2h 06’ 05”. 8) Silvano Sordoni (Trail Adventure Marche) 2h 06’ 14”. 9) Giulio Bucciarelli (Mb Team) 2h 06’ 57”. 10) Sauro Tittarelli (Pod. Avis Fabriano) 2h 07’ 01”. 11) Stefano Baioni (Pod. Avis Fabriano) 2h 09’ 52”. 12) Lorenzo Ferretti (Gymnasium) 2h 12’ 01”. 13) Ferruccio Cocco (Pod. Avis Fabriano) 2h 14’ 03”. 14) Massimo Chiarelli (Amici Sport Jesi) 2h 15’ 03”. 15) Flavio Muti (Osimo) 2h 15’ 19”; 16). 16) Gabriele Salvatori (Pod. Avis Fabriano) 2h 16’ 47”. 17) Andrea Rossetti (Potenza) 2h 17’ 40”. 18) Mauro Antonucci (Castelferretti) 2h 17’ 48”. 19) Mattia Casarola (Gruppo sportivo) 2h 22’ 20”. 20) Beniamino Cavalli (Uisp Ancona) 2h 22’ 56”. 21) Danilo Bracaccini (individuale) 2h 23’ 46”. 22) Paolo Profili (Trail Adventure Marche) 2h 23’ 52”. 23) Gianluca Bambozzi (individuale) 2h 23’ 59”. 24) Gianluca Balducci (Pod. Avis Fabriano) 2h 25’ 56”. 25) Fabrizio Francinella (Uisp Ancona) 2h 26’ 51”. 26) Maurizio Bellagamba (Life Fitness) 2h 27’ 47”. 27) Diego Raggi (Pod. Avis Fabriano) 2h 28’ 13”. 28) Gianluca Giuseppetti (Sub Fabriano) 2h 29’ 44”. 29) Gianluca Orfei (individuale) 2h 30’ 12”. 30) Maria Bornoroni (Pod. Avis Fabriano) 2h 30’ 16”... In totale sono stati 166 ad aver scelto il percorso lungo. 13/05/15 11.23 26 >SPORT< L'Azione 16 MAGGIO 2015 CALCIO Il lutto Addio Mirco Aghetoni: sei stato un vero campione I di MARCO ANTONINI l suono dell’organo ha accompagnato l’ultimo saluto a Mirco Aghetoni, deceduto giovedì 7 maggio a soli 24 anni. La chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia, nel quartiere Campo Sportivo, non è riuscita a contenere tutti i giovani che si sono stretti intorno ai genitori e ai parenti. Il coro ha accompagnato la celebrazione presieduta dal parroco don Gianni Chiavellini con canti di speranza. Davanti l’altare, una grande foto di Mirco. Sopra la bara, le maglie indossate dal giovane nel corso della sua carriera calcistica. Tutti uniti per salutare Mirco che ha lasciato tutti dopo anni di sofferenza senza mai perdere il sorriso e quella forza d’animo che tanti smarriscono troppo facilmente. A Fabriano sono arrivati anche sportivi da Siena e da Ancona, dove il giovane calciatore aveva mosso i primi passi una volta salutata la sua squadra fabrianese della Fortitudo. In prima fila tanti giovani calciatori di Fabriano. Dopo la proclamazione del vangelo sulla morte e risurrezione di Cristo da parte del parroco di Cancelli don Marek Szymanski, che ha concelebrato la Messa, la riflessione di don Gianni Chiavellini. “Gesù ha sofferto fino alla morte in croce – ha detto don Gianni – e anche tu Mirco hai sofferto insieme ai tuoi cari. Questa sofferenza è stata accettata e non ti sei ribellato. In questo periodo, molte volte avrai chiesto a Dio un segno. La Chiesa ci dice che non è importante il numero di anni che una persona vive ma come si vive, perché l’anima del giusto Grinta e coraggio da vendere “Oggi faccio quello che forse mi riesce meglio, vivere! Vivere come se ogni giorno fosse l’ultimo! Buona giornata a tutti!”. Scriveva così Mirco Aghetoni in uno dei suoi post su Facebook, non molto tempo fa. Una frase che, secondo noi, da sola riassume la forza e il valore di questo ragazzo che ha convissuto per tanti anni con la malattia, ma che non ha mai mollato, ha continuato a vivere con gioia, a fare tante cose. Il suo grande cuore, purtroppo, ha cessato di battere il 7 maggio. E’ stato una promessa del calcio, Mirco. Dopo il settore giovanile nella Fortitudo Fabriano, nel 2005 era entrato nell’orbita del Siena (Allievi nazionali) e poi era passato alla Primavera dell’Ancona, svolgendo il ritiro estivo nel 2008 con la prima squadra allenata da Monaco che allora militava in serie B. Proprio in quel periodo, la scoperta della malattia. Con incredibile volontà, aveva riprovato a giocare nel 2009, dovendo però abbandonare. Si era così costruito una carriera da giocatore di poker sportivo, partecipando a tornei prestigiosi in molte parti del mondo, anche a Las Vegas: nell’ambiente era conosciuto come “AgheStrong”, un nome che dice tutto. Messaggi di condoglianze sono giunti dall’Ancona, dalla Fortitudo, dal mondo pokeristico e da ogni parte. Un cordoglio a cui si unisce l’intera redazione de L’Azione. Ferruccio Cocco CALCIO troverà riposo in Dio. Tu, Mirco, hai condiviso la saggezza della vita. Dopo la morte c’è l’incontro con il Signore che ci aspetta a braccia aperte”. Tanti gli occhi lucidi in chiesa per la scomparsa di un ragazzo buono. Il nonno Otello, al termine della celebrazione, ha rivolto a lui parole commoventi e di grande incoraggiamento. “Grazie Mirco – ha detto – perché mi hai fatto vivere la più bella delle storie. Ti sei opposto per non partire. Ora che hai finito l’energia terrena sei nella squadra del cielo. Hai seminato molto in questi anni e il frutto del tuo lavoro lo lasci ai tantissimi giovani che sono in questa chiesa a salutarti per l’ultima volta. Con te sono tornato giovane. Mi hai insegnato il dolore e la voglia di vivere”. L’applauso dei giovani presenti ha scaldato ancora di più la celebrazione. Per tutta la mattina, in tanti avevano fatto visita alla camera ardente allestita all’obitorio dell’Ospedale "Profili". Tutti uniti nel ricordare i momenti belli vissuti con Mirco, che anche nei giorni di dolore non si lamentava per la malattia che scavava dentro di lui. Anche i gesti esteriori parlano di una vita vissuta per gli altri. Le offerte raccolte sono state, infatti, devolute al reparto di Oncologia e all’Hospice, la struttura di ricovero per cure palliative dell’ospedale cittadino dove i malati terminali trascorrono l’ultimo periodo della vita. Mirco è stato poi sepolto nel cimitero di Cancelli. “Ci ha fatto vedere – confida un giovane fuori il camposanto – che anche nel mondo dello sport si può vivere di sani principi e accettare la competizione come una sfida per crescere e non per superare, con ogni modo, un altro. Abbiamo giocato insieme e il suo fiato lo faceva correre più degli altri. Non si è mai vantato della sua preparazione atletica e delle sue abilità. Ci mancherà”. “Hai Settore giovanile Attivissimo il vivaio Fortitudo: si giocherà anche in estate Ancora un fine settimana positivo per il settore giovanile della Fortitudo Fabriano. La Juniores conclude il campionato regionale con un buon 7° posto ed è pronta per affrontare il Torneo di Fermignano, vinto nelle due ultime stagioni. Gli Allievi di mister Ruggeri hanno dominato in lungo e largo il relativo campionato provinciale. Buon esordio degli Allievi cadetti di mister Arcangeli, che dopo tre giornate sono ben saldi al secondo posto. Concluso, invece, il torneo regionale per i Giovanissimi di mister Mariangeli. Un campionato di tutto rispetto, vissuto a fasi alterne e chiuso in quinta posizione. Anche i Giovanissimi Cadetti di Sannipoli e Salimbeni sono in dirittura di arrivo con la fase primaverile del Provinciale. Sia per i Giovanissimi che per gli Allevi inizia l’ultima parte della stagione, con la partecipazione al prestigioso Torneo Velox organizzato dalla Maceratese. In pieno fermento la stagione degli Esordienti. Dopo aver vinto la finalina della terza edizione del Memorial Lucernoni, i ragazzi di Tizzoni (foto) hanno partecipato al “1° Memorial Catia Spadaccini” organizzato dal Capezzano Pianore Scuola Calcio Milan. I rossoblù si sono classificati terzi: con 2 sconfitte ed 1 vittoria nella fase eliminatoria, sono approdati alla “finalina” per il 5° e 6° posto, vinta ai rigori contro la Stiava Calcio. Gli intrepidi ragazzi di Impiglia e Mearelli, infine, viaggiano a gonfie vele nei rispettivi cam- 26 sport.indd 2 pionati di categoria. Ancora una volta, dunque, la Scuola Calcio "Città di Fabriano" della Fortitudo Fabriano affiliata alla Scuola Calcio Milan è protagonista nel calcio giovanile, anteponendo alle chiacchiere da bar i risultati e la forza del gruppo. Per completare un anno prestigioso ed a chiusura di una stagione piena di novità, si sta organizzando il “City Camp” presso lo Stadio Comunale di Fabriano, una iniziativa che si articola nel corso di cinque giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con pranzo e lezioni di calcio con gli allenatori rossoneri supportati da tecnici locali. E' rivolto a bambini e bambine dai 6 ai 16 anni. Per maggiori dettagli e per la pre-iscrizione rivolgersi alla segreteria in via Cavour 88. Antonello Baroni CALCIO A soli 24 anni un brutto male ha portato via il fabrianese Una bella foto di Mirco ai tempi dell'Ancona rappresentato per tutti questi anni il significato di non mollare. Rimarrai per sempre uno di noi”. E’ uno dei tanti messaggi che gli amici di Mirco hanno lasciato nella pagina Facebook del giovane calciatore. Un momento di dolore difficile da superare. Ma gli amici di sempre ce la stanno mettendo tutta e lo ricordano così com’era. Un ragazzo educato, disponibile, attento agli altri nonostante una difficile convivenza con un male incurabile che, da anni, lo indeboliva sempre di più. “Hai combattuto sempre – confidano - come un leone, ho ammirato il tuo ottimismo e la tua positività!”. “Sei stato un amico splendido – scrive Alessandra – e ricordo ancora la tua frase: ‘Sto meglio con il sorriso stampato sulle labbra’. Addio”. Questo era Mirco. Un ragazzo che amava la vita e che sorrideva anche nei momenti di difficoltà. “Grazie di avermi insegnato che i sogni non si inseguono ma si realizzano”, scrivono i suoi compagni. Una lezione che i giovani non dimenticheranno facilmente. “Non ti ho mai nascosto – scrive commosso Simone - la stima per come, malgrado tutto, hai affrontato la vita”. E ancora. “Sei stato – confida Davide - un esempio: hai lottato da vero duro senza mai lamentarti”. Una malattia combattuta fino alla fine con la vicinanza dei familiari e degli amici. “Perdeva ore per ascoltare me e sicuramente tanti altri – confida – perché Mirco era un ragazzo che aveva dei valori e che, quando ti incontrava, ti chiedeva: come stai? Aveva una grande umanità”. Senza parole i Club Uniti Biancorossi di Ancona. “Andarsene così giovani è straziante. Lo vogliamo ricordare con lo stesso sorriso che ci regalò alcuni anni fa, al palasport di Fabriano, durante una serata a lui dedicata. Ci guardò negli occhi. E capimmo il suo affetto”. Serie D Matelica saluta con un pareggio un'annata non troppo esaltante Il Matelica chiude la stagione con un pareggio ferma per un crampo ed i padroni di casa sfruttano esterno in casa del Fano. I biancorossi non conla momentanea inferiorità numerica degli ospiti per cretizzano il doppio vantaggio firmato proprio dal lanciarsi in avanti ed accorciare le distanze grazie fanese Ambrosini e vengono recuperati nel finale al gol di Bussaglia. dai padroni di casa. Mister Bartoccetti opera i due cambi rimanenti Le squadre se la giocano senza particolari accorinserendo prima Mangiola per lo stesso Jachetta tezze dal punto di vista tattico e senza paura di e poi Lanzi per Iotti, mentre per i padroni di casa scoprirsi: il match è piacevole subentrano Cesaroni e Carpied offre spunti interessanti sia neta. Il Fano alza molto il baFANO 2 da parte dei singoli che dei ricentro nel finale ed assedia MATELICA 2 due collettivi, ma le occasioni l’area dei biancorossi, ma il da gol vere e proprie scarsegMatelica è compatto e regge FANO - Ginestra, Moretti F, Lo Russo, giano. gli attacchi avversari senza Lunardini, Nodari, Fatica, Bussaglia, Al 34’ il vantaggio del Mateliconcedere occasioni, nè tiri Favo (75’ Carpineta), Sartori, Olivi (62’ ca: su corner battuto da Moretti puliti verso la porta di SpiCesaroni), Marconi (46’ Carsetti). All. Gadda colpisce di testa in area toni. La beffa arriva (come Alessandrini rubando il tempo alla difesa sempre) negli ultimi minuti: MATELICA - Spitoni, Girolamini, Beneavversaria, Ginestra compie all’88’ cross dalla sinistra per detti, Gadda, Cesselon, D’Addazio (21’ una gran parata ma respinge il Carpineta, il numero 14 del Ranucci), Iotti (76’ Lanzi), Moretti N, pallone sui piedi di Ambrosini Fano la rimette al centro troAmbrosini, Mandorino, Jachetta (66’ che realizza senza difficoltà il vando Carsetti che realizza Mangiola). All. Bartoccetti gol dello 0-1. il 2-2 in posizione di dubbio Il primo tempo si chiude fuorigioco. RETI - 34’ e 49’ Ambrosini, 66’ Buscon gli ospiti in avanti ed il La partita finisce così: il saglia, 88’ Carsetti Fano effettua il primo cambio Matelica chiude al nono poad inizio ripresa inserendo sto un’annata non esaltante, Carsetti per avere forze fresche in attacco. Al 4’ iniziata con obiettivi ed ambizioni di classifica ben però i biancorossi raddoppiano: anche stavolta diversi. La speranza è che nella prossima stagione gran parte del merito è di Gadda che sfrutta una i biancorossi possano fare meglio e lottare fino alla leggerezza della difesa avversaria e ruba il pallone fine per i vertici della graduatoria. in posizione molto avanzata per poi lanciare AmLa classifica finale. Maceratese 78; Fano 74; Sambrosini; il numero 9 del Matelica arriva palla al benedettese 63; Campobasso 57; San Nicolò 52; piede davanti a Ginestra e lo batte con freddezza Chieti e Civitanovese 50; Giulianova e Matelica realizzando lo 0-2. 45; Fermana e Jesina 42; Recanatese e Termoli Nella ripresa le squadre calano, affaticate per il 39; Amiternina 38; Castelfidardo e Agnonese 31; gran caldo e per la fatica accumulata nel corso della Vis Pesaro 29; Celano Marsica 17. stagione ed i ritmi si abbassano. Al 66’ Jachetta si Diego Piciotti 13/05/15 11.25 BASKET Serie C regionale La Janus Fabriano va forte in trasferta di LUCA CIAPPELLONI D ue successi in trasferta in quattro giorni per la Janus Fabriano, ormai totalmente ritrovata dopo un mese di aprile complicato. La squadra di coach Luciano Bolzonetti espugna prima il parquet della bestia nera Fermignano e poi quello di Urbania, che non più tardi di un mese fa aveva maramaldeggiato al PalaGuerrieri contro la più brutta Janus della stagione. A Fermignano i biancoblù hanno la meglio in volata sul team di Paolucci, sconfiggendo un vero e proprio tabù: Cassese & co. avevano infatti vinto i precedenti tre incontri stagionali. I cartai stavolta si impongono I Brown Sugar ora sognano Vittoria fondamentale per i Brown Sugar Fabriano nel match di andata delle semifinali playoff del campionato di Promozione. La squadra di Gentili sconfigge la Dinamis Falconara 6555 (Fabrianesi 2, Busco, Bugionovo 8, Narcisi 7, Mearelli 2, Sacco A. 16, Ceresani 5, Sacco L. 14, Cimarra 2, Pallotta 9) e venerdì 15 maggio, nella partita di ritorno che si giocherà sul campo della Dinamis, tenteranno di accedere alla finale per il salto in serie D. GINNASTICA 27 >SPORT< L'Azione 16 MAGGIO 2015 FERMIGNANO JANUS FABRIANO 49 53 URBANIA JANUS FABRIANO 66 76 FERMIGNANO - Cassese 8, Spadoni J. 2, Tagnani M. 5, Vichi 10, Santi, Roberti 14, Tagnani D. 2, Fontanella, Alleruzzo 8, Spadoni F.. All. Paolucci URBANIA - Baldassarri 3, Spagna 2, Biagetti 10, Marini 12, Galeotti, Tancini 5, Matteucci, Carciani, Catani 6, Diana 5, Giommi 6, Facenda 17. All. D’Amato JANUS FABRIANO - Carnevali 2, Bugionovo 7, Silvi 8, Nizi 4, Braccini, Paoletti 8, Toppi 4, Mustacchio, Ciappelloni, Calandrillo 20. All: Bolzonetti JANUS FABRIANO - Carnevali 2, Bugionovo 16, Silvi 6, Nizi, Braccini, Paoletti 18, Toppi 14, Mustacchio, Ciappelloni, Calandrillo 20. All. Bolzonetti 49-53 in un match a punteggio bassissimo, caratterizzato dal grande equilibrio e dall’evidente stanchezza accumulata dalle squadre, figlia di un campionato oggettivamente troppo lungo e fitto di impegni. La Janus resta sempre con la testa avanti, seppur di misura: un altro ‘ventello’ del cannoniere italoamericano Calandrillo, peraltro unico biancoblù in doppia cifra, assicura la vittoria ai cartai, che stavolta nel finale respingono il tentativo di rimonta dei locali. Più netto il successo di Fabriano sul campo di Urbania: trascinati dall’ottima serata della coppia di lunghi Paoletti-Toppi, i cartai restano sempre in controllo del match (26-42 al 20’). Gli ultimi due appuntamenti stagionali, entrambi da giocare in casa (domenica 17 maggio, ore 18, contro la Stamura Ancona e domenica 24 maggio contro Fossombrone), stabiliranno in quale delle prime tre posizioni si piazzeranno i biancoblù. Classifica per il titolo regionale - Janus Fabriano e Fossombrone 44; Stamura Ancona 42; Urbania 40; Fermignano 34; Bramante Pesaro 26 (Fossombrone e Fermignano una partita in meno). Toppi (foto Lippera) Ritmica ATLETICA BASKET Femminile Le Under 15 fabrianesi chiudono la stagione con due belle vittorie Si è conclusa molto positivamente la stagione sportiva della squadra under 15 femminile della Pallacanestro Fabriano. Negli ultimi due impegni stagionali, contro il Vallesina, le ragazze dei coach Porcarelli e Costantini si sono imposte in entrambe le occasioni (45-34 e 4837). Il tabellino della seconda partita: Sbai S.10, Ramondi Emi12., Khayari F., Massari S., Panzieri N., Raimondi Ema. 2, Passarello C., Sienkiewicz M. 2, Bugatti Ruggeri S., Michelini G. 22, Hadarag A.; all. Porcarelli. Questo il roster che ha affrontato la stagione in maglia biancorossa e che ha fatto registrare sensibili miglioramenti di settimana in settimana: Sbai S., Ramondi Emi., Khayari F., Massari S., Panzieri N., Raimondi Ema., Aquilanti Pelagalli G., Passarello C., Sienkiewicz M, Bugatti Ruggeri S., Michelini G., Hadarag A., Autu A. Gli allenamenti della squadra proseguiranno fino al termine dell’anno scolastico, mentre per il periodo estivo sono previsti corsi gratuiti di avvicinamento al basket destinati a tutte le ragazze dagli 8 ai 16 anni. l.c. La squadra Under 15 della Pallacanestro Fabriano Campionato di Società Cadette ed Allieve Valeria Carnali tricolore Velocità, salti e lanci: le nostre ragazze con una magnifica Palla in bella evidenza. E ora il mezzofondo Valeria Carnali sul podio Altra ginnasta fabrianese purosangue, che scrive il suo nome nell’elenco delle Campionesse d’Italia, già lungo nella storia della Ginnastica Fabriano. E’ Valeria Carnali, che nella finalissima del Campionato Italiano di Specialità Senior di Arezzo ha stravinto con l’attrezzo della Palla la sua gara andandosi a meritare il gradino più alto del podio e l’Inno di Mameli tutto per lei. Valeria Carnali, diciassettenne, tesserata della Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano da oltre dieci anni, aveva lasciato per molti mesi la pedana per un probabile ritiro dell’attività, ma l’attrazione della ritmica gli è stata fatale, tanto da riprendere l’attività e con grande volontà arrivare ad un traguardo che sembrava inizialmente impossibile. Già nella fase ad eliminazione si qualificava come primo punteggio tra le sei destinate alla finalissima che, come detto, poi ha tutte battute con una gara perfetta. Valeria aveva raggiunto anche la finalissima con la Fune conquistando un più che onorevole quinto posto. Ha 27 sport.indd 2 ben figurato anche Camilla Zuccaro che era presente nella Specialità delle Clavette, ottenendo il decimo posto finale. I prossimi appuntamenti saranno per la finale della Serie C a Legnano, gara che ci vede campioni in carica, dove si presenteranno Talisa Torretti, Giulia Fattorini, Fabiana Pappalardo e Serena Ottaviani. Poi ci sarà il Campionato d’Insieme a Biella dove la Ginnastica Fabriano presenterà la sua squadra Junior e nella stessa manifestazione Fabriano sarà rappresentata oltre che dalla nostra ginnasta del Team Olimpico Letizia Cicconcelli, anche da tutte le ginnaste fabrianesi che hanno partecipato al Campionato d’Europa con l’ottimo quinto posto, che presenteranno con l’occasione un esercizio individuale alla presenza dei massimi vertici federali. Per concludere, Letizia Cicconcelli parteciperà dal 22 a 24 maggio con la nazionale Italiana, al torneo internazionale di Tashkent in Uzbekistan. Calcio a 5, D: Nebbiano ko Play-off amari per il Nebbiano di mister Farneti. E’ arrivata l’eliminazione al primo turno degli spareggi per la promozione per mano del Villa Musone. Una sconfitta bruciante, di misura: 1-0 per gli avversari. Al Nebbiano resta la soddisfazione di aver giocato una buona seconda parte di stagione, dopo un avvio di campionato zoppicante. Al termine della seconda giornata della prima prova del Campionato di Società Cadette ed Allieve, l’Atletica Fabriano stila il suo consuntivo parziale. I biancorossi hanno partecipato a queste gare: 100, 200, 400, 400hs, 4x400, alto, triplo, lungo, peso, martello, giavellotto e disco, quindi 12 discipline coperte, con 5 punteggi aggiuntivi, 100, 200, 400hs, alto e lungo. Il regolamento prevede la copertura di 14 gare diverse più 4 punteggi aggiuntivi, quindi, nella seconda prova che si disputerà nel lontanissimo mese di settembre, sarà necessario disputare altre 2 gare (4x100 e 100hs, presumibilmente...) per entrare in classifica, ovviamente migliorando, se possibile, i punteggi. Di queste gare già disputate le nostre Allieve hanno vinto 100, 200, alto, triplo, martello e disco, sono arrivate seconde nel peso, giavellotto, 400hs e lungo, e terze nei 400 e nella 4x400, quindi un bottino assai ragguardevole. La parte della leonessa l’ha fatta, secondo previsioni, Elisa Maggi, in grado di correre sabato i 100 in 12”47 (833 punti) cancellando il record sociale di Ilaria Bonafoni (12”58) e domenica i 200 in 25”44 (857 punti) molto vicino al personale storico di Dajana Cuicchi (25”35). Continuando a parlare delle corse c’è da sottolineare il risultato di Maya Fratoni nei 400 (1’02”61) molto vicino al record sociale di Federica Brizi, altra icona dell’atletica fabrianese, così come il 13”50 di Amira Salemi nei 100 ed il 27”26 nei 200, da considerare “assaggi” di fine stagione per questa ragazza che nelle gambe ha crono sicuramente migliori. Nei 400hs buon esordio per Beatrice Giacometti, seconda in 1’17”43 davanti alla compagna di squadra Giulia Fabietti in 1’21”43. Entrambe, insieme ad Amira Salemi e Maya Fratoni, hanno dato vita ad una combattuta 4x400 corsa in 4’29”03. In definitiva, gli istruttori Mario e Massimo Pistoni, Renato Carmenati e Massimiliano Poeta possono essere sicuramente soddisfatti. Passiamo al settore lanci, che ha visto moltiplicarsi i risultati di assoluto valore, a cominciare dalla martellista Benedetta Dell’Osso, con una bordata a metri 49.27 (791 punti), poi anche seconda nel getto del peso con metri 9.60. Le ragazze di Giuseppe “Pino” Gagliardi, hanno ribadito su tutte le pedane la loro straripante supremazia in regione. Linda Lattanzi ha stabilito nel giavellotto gr.500 il nuovo record sociale con metri 29.04 e nel disco ha poi stravinto con un lancio a 32.51 (ultima prova a 32.22, a dimostrare che non si è trattato di un caso. Chiudiamo con le saltatrici di Sandro Petrucci, per dire che Ludmylla Tavares si è aggiudicata il salto in alto con 1.57 (733 punti) dove Sabrina Pellegrini ha bissato con 1.40, Maria Nora Conti ha ugualmente vinto il salto triplo con 9.96, per poi Elisa Maggi vola verso la vittoria nei 200 metri essere seconda nel salto in lungo con una volitiva prova che le ha consentito un 4.74 non distante dal suo personale. Attualmente soltanto l’Avis Macerata ha completato il programma, con 18 punteggi e 11116 punti, davanti Team Atletica Marche con 8839 (14 + 2). L’Atletica Fabriano, con 12 punteggi in gare differenti e 4 aggiuntivi, al momento ha 9996 punti, come dire che, attendendo la copertura di altre due gare, con altrettanti punteggi, è in piena corsa per il titolo regionale. Le Cadette - 8 sono state le gare disputate dalle Cadette, 80, 300, triplo, lungo, peso, disco, giavellotto e martello, con 2 doppiate, gli 80 ed il lungo. Attualmente le ragazze sono quarte su 17 società in classifica, a 200 punti soltanto dalla vetta, quindi in piena corsa. Tutto è rimandato al 16 e 17 maggio in quel di Macerata. I successi sono venuti ancora dai lanci, giavellotto, disco, peso e martello dominio assoluto dell’Atletica Fabriano con Martina Ruggeri (28.69), Irene Rinaldi (29.50 nel disco e 10.01 nel peso) e Sara Zuccaro (35.24). Nelle altre discipline Martina Ruggeri è stata terza nel salto in lungo con 4.77 e, nella stessa gara, Lucia Marcellini ha chiuso al quinto posto con un bellissimo personale a 4.46. Lucia in precedenza era stata quarta nel salto triplo con 9.05 che non le ha reso giustizia. Negli 80 metri confortanti crono per Marika Giacometti (11”24) e Gaia Gagliardi (11”41). Marika poi si è superata nei 300 metri centrando un bel personale a 45”95. Tra due settimane la seconda e conclusiva prova, con la staffetta 4x100 e soprattutto le marciatrici e le mezzofondiste finalmente in pista per completare il programma ed entrare in classifica. 13/05/15 11.27 28 >SPORT< RUGBY Serie C e settore giovanile Cercasi un campo per giocare in città di SAVERIO SPADAVECCHIA CALCIO a 5 Real, spareggio amaro: arriva la retrocessione in serie C2, peccato... PATTINAGGIO soprattutto guardando gli spalti del palazzetto di Torre S. Patrizio gremiti di tifosi ed appassionati blaugrana. Perché quando inizi a vivere l’ambiente Real e a respirare quell’aria, non puoi non appassionarti o rimanere in qualche modo coinvolto. L’anno prossimo sarà C2, un campionato che va stretto a molti giocatori, ma questa squadra è partita dal nulla ed in pochi anni si è presa tutto. I protagonisti della C1 sono gli stessi che hanno lottato e sudato in C2, sapendo quanto è dura arrivare in cima. Quest’anno l’obiettivo è rialzarsi ed affrontare un campionato che non va sottovalutato ma va onorato fino all’ultima giornata. Come in tutti questi anni, ancora una volta, la forza del gruppo dovrà essere e sarà il fattore decisivo per ritornare ai vertici del calcio a 5 fabrianese. Ai posteri l’ardua sentenza… Lorenzo Alunni Campionati Provinciali su pista Fortitudo seconda a Pollenza Le ragazze e i ragazzi della scuola Giovanni Paolo II ai Campionati Studenteschi fase regionale i cadetti e le cadette della Giovanni Paolo II. Le ragazze sono arrivate seconde dopo un avvincente incontro con le pari età di Montegranaro, invece i ragazzi, terzi, non hanno potuto far nulla contro la compagine pesarese. Un plauso speciale a questi ragazzi che con tenacia, allenamento e spirito di squadra sono arrivati fino alle fasi regionali. VOLLEY La Fortitudo Fabriano Pattinaggio si è ben distinta ai Campionati Provinciali su Pista che si sono svolti domenica 10 maggio a Pollenza. E’ arrivato un 2° posto di squadra su dieci società, grazie alle performace dei singoli atleti, tra i quali spiccano Cristian Scassellati con tre primi posti nella categoria Giovanissimi Primo Anno (in destrezza, 600 in linea e combinata), Alessandro Carnevali nella categoria Ragazzi (primo nei mille in linea) ed Erica Greci (prima nei due giri sprint). Hanno gareggiato anche Alessandro Eleureri, Alessio Pacini, Francesco Bonazelli, Nicolò Delpriori, Asia Fileri, Elisa Scassellati, Roberto Raiola, Nicolò Delpriori, Raimondo Quaranta, Tiziano Arteconi e Leonardo Lori. Domenica a Senigallia si svolgeranno i Campionati Regionali su Pista che, per quanto riguarda le categorie maggiori, saranno qualificanti per i Campionati Italiani di settembre. Settore giovanile BASKET Settore giovanile La Terza Divisione pronta per i play-off Verso un brillante finale di stagione La squadra di Terza Divisione della Pallavolo Fabriano ha chiuso in bellezza la fase regolare del campionato, andando a vincere nettamente per 0-3 a Chiaravalle contro la Volley Due. Vittoria abbastanza facile per le fabrianesi, che non hanno trovato troppa resistenza da parte delle avversarie, aggiudicandosi in poco più di un’ora il match e confermando, se ce ne fosse stato bisogno, la seconda posizione in classifica. Ora il via ai playoff a partire da sabato 16 maggio. Le ragazze dell’Under 14 Verde, invece, hanno partecipato alla Finale Regionale del campionato, che si è disputata domenica 10 maggio a Loreto, aggiudicandosi un meritatissimo nono posto. Questo piazzamento arriva al termine di un campionato che le ha viste in crescendo per lunghi tratti e che si è concluso con alcune prestazioni non all’altezza del livello espresso in precedenza. Domenica, infatti, hanno perso nettamente con la formazione di Amandola per 0-2 (13-25; 20-25) e al terzo set con la formazione di Fano, dopo un incontro molto combattuto 1-2 (24-26; 25-13; 15-11). Il risultato raggiunto è comunque eccezionale e di buon auspicio per il prosieguo dell’attività delle ragazze, supervisionato dall’imprescindibile team tecnico composto dal duo Rossini-Giuliani, a cui vanno i ringraziamenti delle ragazze e di tutti quanti le hanno seguite in questa Ritorniamo a fare una panoramica sull’attività giovanile della Basket School Fabriano. UNDER 19 - La stagione agonistica è giunta al termine. Dopo un campionato discreto, la squadra si è classificata al 3° posto, ma è stata eliminata al primo turno dei play off. Troppo forte e superiore il Macerata in una gara sempre in mano alla squadra di casa fin dai primi minuti. UNDER 17 ELITE - Con la bella vittoria a P.S. Elpidio, si è conclusa la splendida stagione di Ballelli e compagni. Un cammino sempre ad altissimi livelli, concluso con un brillantissimo 2° posto. L’epilogo non poteva essere migliore, con una vittoria al termine di una gara equilibratissima e risolta nel tempo supplementare (perentorio break di 12-0): 67-55 il risultato finale. UNDER 17 REGIONALE - Si è chiusa ai quarti di finale dei playoff la stagione agonistica della squadra allenata da Staffaroni. Dopo un brillante 4° posto ed un ottimo primo turno dei playoff, la marcia si è fermata al cospetto della forte compagine di Tolentino, al termine di due gare molto intense. UNDER 15 REGIONALE - Non è ancora terminata la stagione per i nostri. Infatti è stata raggiunta splendidamente la finale di Coppa Marche. Dopo un ottimo successo in semifinale con il Monte Urano, i ragazzi di Beltran sono incappati in una sconfitta con Fermo nella finale di andata. Otto i punti da recuperare nella gara di ritorno, ma il traguardo sembra alla portata dei nostri ragazzi. UNDER 14 ELITE - Non è terminata nemmeno l’avventura della squadra di Cerini nella seconda fase di sviluppo. Continua il trend di crescita del gruppo, che sta disputando una splendida seconda parte di stagione, nonostante la sconfitta di sabato a Jesi al termine di una buona gara. UNDER 13 REGIONALE - Anche i più piccoli hanno concluso la stagione agonistica con una bella vittoria casalinga contro l’Adriatico Ancona: 76-32. Primo quarto un po’ in sordina, poi Ceresani e compagni hanno preso in mano la situazione dominando la gara. Fabio Panzini L'Under 14 avvincente avventura. La formazione: Becchetti, Boldrini, Cacciamani, Ciarmatori, Ciccolessi, Gambini, Imperiale, Maiolatesi, Malzew, Maraniello, Mariani, Pascolini, Tronchi; all. Giuliani e Rossini. MOTO Enduro A Fabriano prima prova del Campionato Regionale Domenica 17 maggio, tornano a rombare i motori nel fabrianese per la prima prova del Campionato Regionale Marche Umbria di Enduro e Mini Enduro della stagione 2015. Saranno di scena ad Attiggio i piloti di Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna che oltretutto si contenderanno il prestigioso Memorial Massimo Roani giunto alla XIV edizione. Un Memorial oramai entrato a far parte della storia dell’enduro nazionale e non solo, in quanto negli anni precedenti se lo sono aggiudicato campioni del calibro di Bazzurri nel 2003-2009-2013, Aubert (3 volte campione del mondo) nel 2014 e l’indimenticabile Mika Ahola (5 volte campione del mondo) nel 2011. 28 sport.indd 2 Serie C1 Si chiude la peggiore stagione del Real Fabriano da quando è stato fondato. Inutile nascondersi ed altrettanto inutile sarebbe usare mezzi termini. Questa è la sentenza che il campo ci consegna al termine della gara di playout ed è una sentenza tanto dolorosa quanto irrevocabile. L’Usa Torrese batte 3-2 ai supplementari i cartai che si arrendono dopo aver dato tutto quello che avevano. Nella vita però non si finisce mai di imparare e quando vedi spegnersi un ragazzo di quasi 25 anni che ha combattuto fino alla fine con il sorriso contro una malattia terribile, capisci quanto tutto questo sia la cosa meno grave che possa capitare. Il Real, nel futuro che verrà, dovrà essere come Mirco ed affrontare ogni cosa con la determinazione di chi vuole farcela a tutti i costi e, allo stesso tempo, con la gioia di chi si gode il momento. La retrocessione fa male, I l Fabriano Rugby tra passato e futuro: per un campionato under 16 che termina e gli ottimi risultati dei cadetti ai giochi studenteschi di rugby in Ancona, continua a tenere banco la questione “campo”. Domenica si è svolta infatti l’ultima partita sullo storico campo di Brosciano, dove si è sviluppata tutta la storia sportiva della squadra fabrianese. Con oltre 200 tesserati tra juniores e senior, il Fabriano Rugby chiede certezze per la prossima stagione agonistica e per continuare la crescita delle giovanili. “Ora si deve aprire una nuova stagione per la nostra società – sostiene il presidente del Fabriano Rugby, Pascal Antoine – si deve trovare una soluzione per i nostri tesserati che hanno bisogno di un campo per continuare a crescere come sportivi e come uomini. Per questo chiediamo il sostegno, da bravi rugbisti, a tutte le istituzioni”. Per quanto riguarda le prestazioni dei giovani, domenica si è concluso il campionato Under 16. I ragazzi fabrianesi hanno terminato il campionato con una sconfitta, ma la vittoria più grande è stata quella di aver portato a termine (per la prima volta nella storia del Fabriano Rugby) il campionato di categoria. Un ottimo risultato per quella che sarà la futura spina dorsale della squadra senior. Mentre venerdì 8 maggio si sono svolti i Giochi Sportivi Studenteschi di Rugby (fase regionale sul nuovo campo da rugby di Ancona). Da Fabriano sono arrivati a disputare la L'Azione 16 MAGGIO 2015 La manifestazione organizzata dal Moto Club Artiglio di Attiggio prenderà vita già dal sabato precedente la gara, quando il paddock verrà aperto ai piloti per le consuete operazioni preliminari (sabato dalle 14.30 alle 19 e domenica dalle 7 alle 8.45). La gara scatterà domenica alle ore 9 con la partenza dei giovanissimi del Mini Enduro e alle 10.30 la partenza dei più esperti. Il percorso, lungo circa 40 km, verrà ripetuto tre volte dagli agonisti e due dagli amatori, presenterà al suo interno due prove speciali cronometrate. L’Enduro Test di circa 2.500 metri, dopo solo 4 km dalla partenza, in località Abbeveratoio, sarà caratterizzato da un terreno con tratti di contropendenze, sottobosco e parte della pista cross di Attiggio. Il Cross Test (fettucciato) è stato realizzato nei pressi del quadrivio di Paterno adiacente alla pista di aeromodellismo, avrà una lunghezza di 2.800 metri non molto impegnativo ma con vari tratti spettacolari. Il Cross Test inoltre sarà teatro di tutta la gara dei pilotini del mini enduro che percorreranno la prova per ben 15 volte. Alla gara parteciperà anche Roberto Bazzurri fresco vincitore della prova di Campionato Italiano svoltasi a Matelica domenica scorsa. Fin da ora, il Moto Club Artiglio ringrazia gli sponsor, gli enti e quanti contribuiscono alla riuscita dell'evento. Ricordiamo che il prossimo anno Fabriano ospiterà il Gran Premio Italia. 13/05/15 10.58 L'Azione 16 MAGGIO 2015 >FUORI PORTA< 29 A teatro con "Lo Spacco" La compagnia della Casa Circondariale di Pesaro si cimenta sul palco C ome ogni anno, la compagnia “Lo Spacco” della Casa Circondariale di Pesaro celebra la Giornata Mondiale del Teatro - quest’anno arrivata alla sua 53a edizione - cimentandosi in una serie di pièces dirette da Romina Mascioli e Vito Minoia del Teatro Aenigma. Pancrazio riflette sul concetto di “futuro” e Dante dedica versi ad una personale interpretazione del termine “giustizia”. Da “Penna Libera Tutti” di aprile abbiamo tratto resoconti e coinvolgenti testimo- 29 fuori porta.indd 2 nianze incentrate sui suddetti temi. Silvia Ragni DAVANTI ALLA LEGGE 53° GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO In occasione del mese di iniziative dedicate alla 53a Giornata Mondiale del Teatro, nella casa circondariale di Pesaro, dalla compagnia “Lo Spacco” sono stati messi in scena i testi: “Lettere al Padre”, “Il Processo” di Franz Kafka (nella foto) e “Gli occhi di Eleonora” di Vincenzo Lerario. A cura e regia di Romina Mascioli e Vito Minoia, scene e costumi del teatro Aenigma con musiche di Luciano Daini. La parabola “Vor dem Gesetz” (davanti alla legge) di Franz Kafka è stata definita “un monologo circolare” dal compositore italiano Salvatore Sciarrino, che si è cimentato recentemente in una creazione ispirata a quell’opera. Incorporato nel capitolo IX del romanzo incompiuto “Der Prozes” (Il Processo), il racconto davanti alla legge fu pubblicato autonomamente da Kafka nel 1915 nel settimanale ebraico “Sebstwehr”. In esso un anonimo «uomo di campagna» chiede ad un altrettanto anonimo guardiano di accedere alla legge, la cui porta è sempre aperta. L’usciere nega il permesso, ma non esclude che l’uomo possa essere ammesso in seguito, pur sottolineando l’improbabilità di un esito positivo. L’uomo attende per anni davanti alla porta, inutilmente. Poco prima di morire domanda come mai nessun altro sia venuto a chiedere di essere ammesso e l’usciere risponde che quella porta era riservata a lui solo e ora, con la sua morte verrà rinchiusa. Nella traduzione teatrale della compagnia “Lo Spacco” e del teatro Aenigma forti sono i rinvii ai temi della Giustizia e dell’attesa che riecheggiano anche nelle pagine del romanzo “Gli occhi di Eleonora” di Vincenzo Lerario. Nelle opere di Kafka è riscontrabile una denuncia della disgiunzione di un integrazione sociale che è al tempo stesso familiare (la relazione col padre). Qui la letteratura e la creazione scenica “impongono” la loro “differenza. Perché il futuro ci rende nervosi? Accade che ad un certo punto ti arrivi addosso una sensazione di disagio, anche forte, per tutto questo parlare di futuro, di cambiamento, di possibilità, di tempi nuovi. E’ la nevrosi di un mondo che ha bisogno di ripetersi di continuo che tutto sta cambiando, che tutto è in movimento, che il futuro porterà nuove cose, che il mondo in cui si accelerano i processi non è mai stato così rapido e stupefacente. Accade che il disagio sia anche interpretativo, nel senso: capisci che il mondo non è un cambiare continuo scintillante, è stimolante, ma non sai il perché di questo bisogno. E non comprendi come mai l’ossessione del cambiamento e del futuro sia cosi irrinunciabile, visto che la parola progresso la associamo soprattutto alla rivoluzione industriale e poi al secondo dopo guerra del secolo scorso. Le possibilità della comunicazione globale, il progredire degli studi sulla intelligenza artificiale, i cambiamenti delle abitudini anche mentali dati dalle nuove tecnologie ci fanno pensare all’inizio di una nuova rivoluzione. Di cui però non si conoscono contorni e possibilità. Non si sa dove ci porterà il web e come muteremo le nostre vite, non si sa quando saremo capaci di adattarci a una socialità globale, che ci rende visibili a tutti e sempre comunque, non sappiamo come tutelare la nostra privacy e come conservare i nostri ricordi. Non sappiamo che mestieri si faranno nel futuro e che uso ci sarà concesso del nostro tempo libero. Non sappiamo infine in che modo dovremo pensare al progresso, e se usare un’altra parola per questo concetto. Se tenere ferma l’aspirazione a un mondo migliore più profondo, persino più ricco, per certi versi. In questo tempo dove la parola futuro la stampiamo ovunque, la leggiamo dappertutto e la sentiamo ripetere come fosse un argomento irrinunciabile. E non perché è più difficile rispetto a un tempo. Non credo che per un gentiluomo di campagna alla fine del Settecento fosse facile pensare a rotaie di acciaio su cui correvano i treni a vapore, fabbriche capaci di produrre, a una velocità impensabile, arnesi che riproducevano la realtà su pellicole sensibili assai meglio di ritrattisti e dei pittori. Il futuro è sempre stato veloce, il progresso una promessa per tutti sempre. Pancrazio Doti LA GIUSTIZIA Eletto è chi dispensa, come dono divino, la giustizia terrena, e con virtù sublime, senza dubbi ed incertezze, sentenzia, dando ad ognuno di noi ciò che ci spetta. Rifletto in silenzio su questa morale, che mi fa mancare la terra sotto i piedi; morale che non mi convince perché la posta in gioco è altissima; perché mi ritrovo svuotato, inerte, sfinito e vedo il mio corpo, che degenera in un ripostiglio mentre stringo i denti per non scoppiare. Dante Ruggeri 13/05/15 10.59 30 >DIALOGO< L'Azione 16 MAGGIO 2015 È la fabbrica delle mode Come i poteri forti hanno creato l'uomo nuovo: un incontro a Fabriano di GIANLUCA MARLETTA U na dei grandi “luoghi comuni” diffusi a livello di massa è l’idea che i cambiamenti di costume, la diffusione di nuovi “modi di pensare” e le mode culturali siano fenomeni tutto sommato “spontanei”, frutto di una presunta evoluzione della coscienza popolare. Innumerevoli indizi, al contrario, ci inducono a pensare altrimenti: ovvero che le “idee dominanti”, al pari d’ogni altro prodotto diffuso nella “società dei consumi”, non siano altro che l’effetto di un ben studiato “lavoro di programmazione” compiuto da chi, essendo in possesso delle redini dell’economia e quindi dei mass media e della produzione culturale, può facilmente manipolare la cosiddetta opinione pubblica esattamente con le stesse tecniche con le quali, su un piano più ristretto, è possibile “lanciare” un prodotto piuttosto che un altro. Queste idee, che potrebbero essere superficialmente derubricate come fissazioni “complottiste”, sono in realtà pacificamente accettate e persino ostentate a livello di “intellighenzia” e di establishment; basti pensare a ciò che scrisse Sir Julian Huxley all’atto della fondazione dell’Unesco (l’organismo delle Nazioni Unite per la cultura e l’istruzione) nell’immediato dopoguerra, nel documento di preparazione dal titolo Unesco its purpose and its philosophy: «il progresso non è automatico o inevitabile ma dipende dalla scelta umana e dallo sforzo di volontà. Prendendo le tecniche di persuasione e informazione e vera propaganda che abbiamo imparato ad applicare come nazione in guerra, e deliberatamente unendole ai compiti internazionali di pace, se necessario utilizzandole, come Lenin previde per superare la resistenza di milioni verso il cambiamento desiderabile». Secondo il potente e affermato lobbista britannico, dunque, è pacifico che “l’opinione pubblica” debba essere indirizzata e manipolata, facendo ricorso addirittura agli stessi strumenti utilizzati in guerra (disinformazione, falsa informazione, demonizzazione del “nemico”, ecc.), per indirizzare le masse verso obiettivi e “ideali” che solo ristrette “elite”, evidentemente, conoscono e comprendono. Non dovrebbe pertanto stupire la notizia che le più blasonate “fondazioni” internazionali, le organizzazioni mondiali, oltre ai governi e ai servizi segreti, investano enormi quantità di denaro con l’intento esplicito di “trasformare la mente e l’immaginario” delle masse: ed é questo l’argomento del saggio “La Fabbrica della manipolazione”, edito da Arianna Editrice, nel quale, insieme all’amica e collega Enrica Perucchietti, abbiamo ripercorso la storia inquietante (ma documentatissima) delle grandi “operazioni” culturali e di manipolazione di massa che hanno avuto luogo soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, e che hanno visto come soggetti operanti quelli che, con un’espressione un po’ evanescente ma efficace, vengono definiti “i poteri forti” che dominano l’Occidente e soprattutto il mondo anglosassone. I grandi cambiamenti “indotti”, potentemente sponsorizzati e incoraggiati dall’alto, sembrano peraltro tutti indirizzarsi verso un unico scopo: la creazione di un uomo nuovo “senza identità”, privo del sostegno culturale, affettivo e financo economico che veniva un tempo garantito dai cosiddetti corpi sociali intermedi (come la famiglia); un uomo spiritualmente svuotato, senza ideali che non siano puramente effimeri, senza una tradizione religiosa, senza il conforto di rapporti umani duraturi, fragile e privo di stabilità e pertanto facilmente manipolabile e costantemente incatenato alla “schiavitù dei bisogni”. Le tappe nella creazione di questo “uomo nuovo” (quelle, peraltro, dove più evidente è l’intervento diretto dei “poteri forti”) scandiscono la storia degli ultimi 60 anni: dalla “rivoluzione sessuale” alla diffusione della “cultura della droga”, dal sostegno alla pornografia fino all’utilizzo dello spettacolo e della musica come strumento per “lavare i cervelli”, dal continuo attacco alle religioni fino alla diffusione di solipsistiche “nuove spiritualità”, dall’imposizione dell’aborto e del denatalismo fino al recentissimo “tsunami” culturale coinciso con la diffusione e l’imposizione in gran parte dei paesi occidentali dell’ideologia gender e dell’omosessualismo. L’immagine del mondo contemporaneo che esce fuori da questo nostro studio è, in tal modo, sinistramente analoga a quella tratteggiata già negli anni ’30 nel suo romanzo distopico Brave New World (Tradotto in italiano col titolo “Il mondo nuovo”) dall’intellettuale britannico Aldous Huxley (fratello di Julian, il fondatore dell’Unesco), in cui si descriveva il “totalitarismo del futuro”: una dittatura dolce dove gli schiavi vengono manipolati e programmati fin dallo stato embrionale, privati di spirito, anima, affettività e creatività, ma nella quale, alla fin fine, sono essi stessi ad “amare le proprie catene” perché rimbecilliti da dosi massicce di spettacoli, droga allucinogena e sesso. Gianluca Marletta, insegnante di religione laureato alla Lateranense, terrà un incontro a Fabriano alla Sala Ubaldi giovedì 14 maggio alle ore 21 sul tema “La fabbrica del pensiero unico – come nascono le mode”. La chiesa millenaria di Scheraggio Pericolo in via Bachelet, con il pulpito dove parlò Dante è amianto abbandonato Egregio direttore, prendo spunto dall'articolo di Francesco Maria Orsolini "Come trasmettere l'arte", relativo al convegno di studi italo-francese che si è svolto a Firenze nell'aula di San Pier Scheraggio presso la galleria degli Uffizi. Può interessare i lettori del suo giornale conoscere gli eventi che hanno coinvolto nei secoli la chiesa millenaria di San Pier Scheraggio, citata in un documento del 1068. Fu costruita a ridosso della "cerchia antica" di dantesca memoria, e nei pressi di un torrente allora chiamato "Scheraggio", da cui prese il nome. Nel 1410 fu abbattuta la navata sinistra per allargare via Della Ninna, nome ancora attuale della strada che delimita il palazzo della Signoria nel lato sud. In quella circostanza fu demolita una cappella della navata nella quale si trovava un affresco di Cimabue, andato distrutto. In esso era raffigurata una Madonna col Bambino dal volto così dolce tanto che i fiorentini la definivano "la Madonna della ninna nanna", da cui il nome della strada. Nel 1560 la chiesa subì ulteriori demolizioni ad opera del Vasari per edificare gli Uffizi. Oggi rimangono, all'interno la sala che ha ospitato il convegno e all'esterno, di fronte alla facciata laterale di Palazzo Vecchio, i resti visibili delle colonne e gli archi soprastanti delle tre navate che costituivano la chiesa millenaria. Rimane anche il prezioso pulpito, ricco di bassorilievi, come si possono vedere nella figura allegata. Da questo pulpito, quando la chiesa era ancora intatta, hanno parlato Dante e Boccaccio. Nel 1782 Pietro Leopoldo lo fece trasferire nella chiesa di San Leonardo in Arcetri, dove ancora oggi lo possiamo ammirare. Sandro Boccadoro Il pulpito di Dante Sorteggio per la scelta degli scrutatori Per definire la nomina dei prossimi scrutatori di seggio elettorale per le elezioni regionali, ho nuovamente inviato una nota (la prima risale al 16 gennaio del 2015) con cui invita i componenti della Commissione ad attivare le procedure necessarie per consentire l’estrazione a sorte degli scrutatori che siano in uno stato di disoccupazione/inoccupazione. La legge sulla nomina degli scrutatori, rispetto agli anni passati, determina in maniera maggiore la logica della divisione discrezionale e della spartizione. Per prevenire questi inconvenienti e per cercare di dare un minimo di sostegno a chi versa in gravi difficoltà economiche ho inviato una nota con la quale invito i componenti della commissione elettorale ad attivare 30 dialogo.indd 2 tutte le procedure necessarie per consentire che la scelta degli scrutatori venga fatta attraverso un sorteggio tra le persone iscritte all’Albo degli Scrutatori ma che siano nello stato di disoccupati/inoccupati iscritte al Centro per l’Impiego di Fabriano. Anche se si tratta di una piccola somma in denaro che viene data agli scrutatori la realizzazione di questa mia proposta sarebbe un bel segnale per la città. Non vorrei che sia persa questa occasione per dimostrare che la tanto sbandierata trasparenza e la tanto decantata democraticità da parte dei partiti politici non sia solo propaganda elettorale. Su segnalazione di alcuni cittadini, abbiamo rinvenuto, a seguito di sopralluogo, un rifiuto “speciale” in amianto, lasciato abbandonato in via Bachelet, in prossimità di una falda acquifera. Il rifiuto, che sembra essere costituito da residui di una vecchia canna fumaria, è stato avvolto in un telone di plastica ed abbandonato, in mezzo al verde, a pochi metri dal centro di raccolta rifiuti Ancona Ambiente. A parte la mancanza di senso civico da parte dei responsabili di un gesto scellerato come questo, resta da chiedersi, ancora una volta, dove sta l’amministrazione comunale, la quale dovrebbe costantemente monitorare la situazione del degrado generato dai rifiuti abbandonati in città e tutelare in via prioritaria la salute pubblica, anche quando questa può essere solo potenzialmente messa a rischio da materiali pericolosi come l’eternit. Si parla tanto in generale della pericolosità derivante dalla dispersione delle fibre di amianto, ma il problema può essere risolto coordinando e mettendo in sinergia campagne di informazione e sensibilizzazione sui rifiuti, senso civico, personale esperto e ditte specializzate allo smaltimento. Chiederemo pertanto all’amministrazione comunale, attraverso un'apposita interpellanza, di prestare una maggiore attenzione all’ambiente, anche aumentando i monitoraggi dei rifiuti sul territorio e di intervenire quanto prima per rimuovere il materiale inquinante e bonificare l’area verde interessata. Nuovo Centro Destra Pino Pariano, presidente Consiglio comunale città di Fabriano 13/05/15 11.00 31 >dialogo< L'Azione 16 maggio 2015 Giotto, Gentile ed un video La 2°A dell'Istituto Agrario ha partecipato al concorso ministeriale I di RITA ZAMPARINI* l Ministero della Pubblica Istruzione ha bandito, per il terzo anno, il concorso “Articolo 9 della Costituzione” volto a sensibilizzare i giovani alla conoscenza e salvaguardia del patrimonio storico, artistico, culturale e ai principi della responsabilità personale nei confronti del “bene comune”. Titolo del tema di questo anno era: “Cittadinanza attiva per superare la crisi attraverso la cultura e il patrimonio storico artistico”. La partecipazione al concorso consisteva nel realizzare un prodotto multimediale nel quale analizzare, con uno sguardo da cittadini attivi e consapevoli, l’attualità dell’articolo 9 della Costituzione con lo scopo di far comprendere il valore del patrimonio artistico anche in relazione alla situazione di crisi generale. La classe 2° A dell’Istituto Tecnico Agrario, nell’ambito del progetto “Educare alla legalità”, ha partecipato al concorso presentando, come richiesto dal bando, un video dal titolo “Bellezza e Rinascita”. Nel pensare allo svolgimento del tema, per i ragazzi è stato quasi immediato fare riferimento alla mostra “Da Giotto a Gentile” per descrivere un percorso che, partendo dalla riscoperta del nostro patrimonio artistico, arrivi a formulare qualche idea tale da costituire stimolo per le istituzioni e proposta per alleviare lo stato di crisi locale. Contemporaneamente, si è colta l’occasione per approfondire l’arte del ‘300 a Fabriano e, in particolare, il Maestro di Campodonico. Il gruppo, sotto la guida dei docenti, ha visitato la mostra e l’Abbazia di Campodonico dove erano collocati gli affreschi del Maestro, ha fatto riprese in classe e in vari punti della città e infine, con il supporto di due esperti esterni, ha montato un video di circa 5 minuti, come richiesto dal bando. Insomma c’è stato apprendimento e divertimento e soprattutto i nostri giovani hanno avuto l’opportunità di prendere consapevolezza delle risorse offerte dal territorio in cui vivono, tentando anche di fare qualcosa per la loro promozione, divenendo dunque realmente “cittadini attivi”. Si può dire che il titolo scelto sia il condensato del lavoro svolto in quanto viene celebrata la bellezza delle opere dei nostri antichi mae- stri pittori e, nel contempo, viene evidenziato come la valorizzazione del patrimonio artistico possa diventare spinta ad un cambiamento comportamentale e aiuto per la rinascita del territorio. Il video è stato inviato al Ministero a fine marzo ed è in gara con altri 200 elaborati provenienti da scuole di tutta Italia. E’ visibile entrando su You Tube e cliccando *US14017L Bellezza & Rinascita (se poi è di gradimento… cliccare su “mi piace”!). I video partecipanti sono stati postati dal Ministero su YouTube e sono tutti visibili cliccando “articolo 9 della costituzione- You Tube”. Nel mese di maggio verranno selezionati i finalisti e a giugno conosceremo i vincitori. *docente referente del Progetto "Educare alla legalità" Giornata di fratellanza e amore al Cottolengo di Roma Il gruppo animatori della parrocchia della “Misericordia” si è recato a Roma il 12 aprile per aiutare i bisognosi e disabili dell’istituto “Cottolengo” (foto). Con le prime luci dell’alba infatti, noi ragazzi abbiamo preso un treno destinato a portarci in un luogo tanto magico quanto drammatico. La Piccola casa della Divina Provvidenza difatti si presenta come un istituto di carità che si occupa di assistenza ai portatori di handicap fisici e mentali e agli anziani ai quali offre un sostegno globale sia dal punto di vista sanitarioriabilitativo che da quello religioso-educativo. Compito primo e più importante dell’istituto è infatti quello di creare un ambiente di collaborazione familiare in cui tutti si sentano riconosciuti ed accolti proprio rispettando l’insegnamento del loro fondatore San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Noi animatori, subito dopo aver conosciuto le suore responsabili della struttura, abbiamo avuto il piacere di incontrare personalmente gli ospiti dell’istituto ed abbiamo trascorso la domenica conversando con gli assistiti ed aiutando, quanto possibile, il disponibile e cordiale staff del “Cottolengo”. Ogni ragazzo ha approfondito la conoscenza con un ospite e così si è instaurato un dialogo tra la generazione del futuro, pronta a vivere nuove esperienze e a costruirsi un domani, e quella che affonda le proprie radici e vede il proprio esordio nel passato, saggia e predisposta a trasmettere i propri valori acquisiti con gli anni agli adulti dell’avvenire. Confrontarsi con delle persone aventi un trascorso molto complesso e problematico ha modificato radicalmente il punto di vista degli animatori presenti a Roma durante l’incontro i quali hanno meditato a fondo sulla gratitudine e riconoscenza verso la vita che spesso si perde a causa della frenesia dell’esistenza e della quotidianità. Spesso accade di perdere il senso dell’orientamento: non ci sono bussole, né bivi indicati con una segnaletica quando il nostro cuore non è disposto a ricevere l’amore e di distribuirlo agli altri. E così la genuinità dei sorriso di anziani a cui la vita ha riservato molti dolori e frustrazioni o la spontaneità dei loro ringraziamenti detti con difficoltà ma esternati con estrema naturalezza diventano simbolicamente l’emblema della rinascita interiore di chi vive un’esperienza tanto toccante quanto appagante come quella di prestare soccorso agli assistiti della struttura romana. Quante volte ci siamo lamentati per un capo d’abbigliamento che i nostri genitori non ci hanno permesso di acquistare o quante volte abbiamo ostentato irragionevolezze e capricci di fronte a futilità a cui abbiamo dovuto rinunciare? Il gruppo animatori durante il soggiorno a Roma ha proprio riflettuto su questo: l’importanza di alimentare la propria vita facendo tesoro di tutte le lezioni che essa ci presenta. Anche se a volte questi insegnamenti sono duri, improvvisi o indesiderati essi sono sempre parte del nostro percorso e come tali degni di essere mezzi, grazie ai quali noi siamo in grado di estrapolare il lato costruttivo di essi. Natasha Fornaioli Molti interessanti spunti dal libro postumo di Carancini Il libro dell’architetto Alessandro Carancini (scomparso recentemente) dal titolo “Geografia di una città. Origine ed evoluzione storica dei due castelli e delle mura di Fabriano” (disponibile presso Edicolè, Balele e Lotti, ndr) è interessante sotto molteplici punti di vista. Dalle foto del Palazzo del Podestà si può notare l’approccio ad una sua veste (prima del 1911, anno in cui sono stati effettuati i primi interventi) nell’ottica di ciò che si consigliava nel ripristino in cui tutto era inteso come restauro. A quell’epoca l’architetto Icilio Bocci intraprese un intervento che continuò anche nel 1919 con la malaugurata comparsa dei merli ghibellini, prima di fianco e poi su tutto l’edificio, compresa la trifora. Le foto che rivelano quel percorso e quel ripristino le fece Placido Venturelli con l’impresa di costruzioni, mentre il direttore dei lavori era l’architetto Icilio Bocci. Nella foto più grande si vedono i tentativi di falso abbellimento della facciata, come 31 dialogo.indd 2 Tentativi di abbellimento del Palazzo del Podestà iniziati nel 1911 dimostra la balaustra romaneggiante di marmo sul fornice di destra dopo la scalinata, a veste quasi ultimata, con un totale abbellimento su tutta la facciata, attuando un falso ripristino che altera le preesistenze. Da un po’ di tempo, a Fabriano, dietro l’usbergo dell’ufficio tecnico, si nota un maldestro uso dell’intonaco su antichi edifici del centro, quali l’ex palazzo Chiavelli e ora anche il chiostro di San Benedetto, entrambi del XIV secolo. Nel primo caso è eclatante, oltre alle volte, l’abuso di intonaco anche sulle colonne in cotto. Nel secondo si vede l’into- Abuso di intonaci al Chiosto di San Benedetto nacatura delle volte a crociera del portico, stavolta con il risparmio dei pilastri medioevali in cotto. Questi esempi riguardano edifici che furono costruiti tenendo presente il valore espressivo del materiale usato, il cotto, sia nelle volte che nei paramenti strutturali dell’edificio. Perché, ci si domanda, non poteva essere rispettata la volontà degli antichi costruttori di evidenziare le forme dei materiali diversi adoperati? Sarebbe tempo di riflettere su queste mode che esulano dal rispetto della qualità progettuale degli edifici del passato. 13/05/15 11.01 32 32 ultimapubb.indd 2 L'Azione 16 maggio 2015 13/05/15 11.03