Intervento di Danilo Salvucci - Istituto Istruzione Superiore San
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Intervento di Danilo Salvucci - Istituto Istruzione Superiore San
ALCOOL E GIOVANI AFORISMI Bevo soltanto per far sembrare gli altri più interessanti. (George Jean Nathan) Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa. (Charles Bukowski) L'amore è come l'alcol, più si è impotenti e sbronzi e più ci si crede forti e scaltri, e sicuri dei propri diritti. Louis-Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte, 1932 L'alcol è come l'amore: il primo bacio è magico, il secondo è intimo, il terzo è routine. Dopo di che, spogli la donna e basta. Raymond Chandler, Il lungo addio, 1953 La cosa più preziosa che l’alcool provoca nell'uomo è il cambiamento del suo stato d’animo, ed è per questa ragione che non tutti possono rinunciare allo stesso modo a questo “veleno”. Sigmund Freud, Il motto di spirito e la sua relazione con l'inconscio, 1905 Alcol: sostanza che uccide chi è vivo e conserva chi è morto. Miguel Zamacoïs 1 COS’E’ L’ALCOL? L’alcol è una sostanza potenzialmente tossica con una capacità di indurre dipendenza. I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità del loro organismo a metabolizzare l’alcol. Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol, pur apportando circa 7 Kcalorie per grammo, non è un nutriente (come ad esempio lo sono le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece fonte di danno diretto alle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato e il sistema nervoso centrale. SIGNIFICATO DEL BERE- «Il problema è che ormai l’alcol più che consumato viene “usato”. Oggi i giovani, ma spesso anche gli adulti e tra questi le donne in particolare, hanno trasformato il significato originale del bere, il rito tradizionale dei nostri pasti, in un valore comportamentale in funzione degli effetti che l’alcol è in grado di esercitare sulle performance personali» dichiara il professor Umberto Veronesi. Oggi infatti si beve per sentirsi più sicuri, più loquaci, per facilitare le relazioni interpersonali, per apparire più emancipati e più “trendy”, per essere più facilmente accettati dal gruppo o, in alcuni casi, per conquistare un ruolo di leadership. «Così l’alcol è diventato un fattore di rischio, ma a differenza di altri fattori, come il fumo o le droghe pesanti, gode di una accettazione sociale e di una familiarità legate alla cultura italiana del bere, una cultura mediterranea, che pone il consumo di vino come componente inseparabile dell’alimentazione» continua Umberto Veronesi. 2 EFFETTI NEGATIVI NEI GIOVANI- Nonostante i giovani debbano essere educati al consumo responsabile di alcol, bisogna ricordare che prima dei 15 anni non si dovrebbe bere. «A questa età l’apparato digerente non ha ancora completato la maturazione del sistema enzimatico con il quale il nostro organismo riesce a “smaltire” l’alcol che introduciamo e questo espone gli adolescenti a un maggior rischio» conclude Umberto Veronesi. Dobbiamo anche ricordare che lo smaltimento è differente per i due sessi: quello femminile è in grado di eliminare solo la metà dell’alcol ingerito rispetto a quanto avviene per i maschi. Le sostanze che introduciamo nell’organismo subiscono un processo di trasformazione, distruzione (metabolizzazione), principalmente nel fegato. Ogni sostanza viene “trattata” da specifici “enzimi”. L’alcol non fa eccezione. L’enzima che metabolizza l’alcool etilico è l’alcool deidrogenasi. Il motivo per cui l’alcool fa più male agli under 16 che agli adulti è il fatto che la quantità di questo enzima negli adolescenti è circa la metà che negli adulti. Il risultato di questa situazione è il fatto che, quando un adolescente beve una certa quantità di alcool, è come se ne bevesse il doppio di un adulto che beve la stessa quantità. Ma c’è un altro motivo per cui l’alcool è più pericoloso negli adolescenti che negli adulti: e in questo caso è l’epidemiologia a dircelo. Sembra, infatti, che chi inizia a bere prima di 15 anni, ha una probabilità di diventare alcolista superiore di 4 volte rispetto a chi non inizia così presto. Purtroppo nella nostra cultura non si tiene molto in considerazione tutto ciò. Al contrario moltissimi adulti tendono a far iniziare il contatto con l’alcool ai loro figli o nipoti molto presto. L’alcol inoltre ha, nella nostra cultura, un significato quasi di iniziazione all’età adulta. L'etanolo viene assorbito dall'organismo in minima parte già nella bocca e quindi nella 3 prima parte dell'apparato digerente, ma essendo una sostanza estranea all'organismo dev’essere metabolizzato (ossia scomposto in sostanze assimilabili) dallo stomaco e soprattutto, come già detto, dal fegato. L'assorbimento viene rallentato dalla presenza di cibo, che diluisce l'etanolo, ed accelerato dall'anidride carbonica (come ad esempio quella contenuta nei vini frizzanti, nella soda e in altre bevande gassate). E' quindi preferibile assumere alcolici a stomaco pieno e non in combinazione con bibite frizzanti, per non ottenere un tasso alcolemico (la quota di alcol presente nel sangue) troppo elevato e quindi un maggiore effetto tossico. Lo stomaco elimina, attraverso enzimi specifici, l'etanolo prima che questo entri in circolo nell'organismo; il fegato, al contrario, lo metabolizza solo a posteriori al ritmo (variabile a seconda del sesso e delle caratteristiche metaboliche individuali) di circa 0.5 U.A all'ora. Una quantità residua di etanolo (variabile dal 2 al 10%) viene infine espulsa senza essere metabolizzata dai polmoni, dai reni (urine), tramite il sudore e attraverso altri canali. Questo meccanismo consente di stabilire con una buona precisione il tasso alcolemico di una persona effettuando test non invasivi come la famosa (e temuta) prova del palloncino. Effetti acuti Intuitivamente, tutti sanno che l'alcol è una sostanza psicoattiva, ovvero provoca alterazioni dello stato di coscienza, anche a basso dosaggio. Ovviamente, il tipo di effetto riscontrato può variare a seconda della tolleranza individuale e diventa più evidente al crescere del dosaggio di etanolo. Pochi bicchieri di vino o un paio di bicchierini di superalcolici provocano euforia, 4 parziale perdita delle inibizioni, rallentamento dei riflessi, difficoltà percettive e minore capacità di giudizio. Mano a mano che si sale di quantità si cominciano a sperimentare perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea, confusione e riduzione della visione laterale. Quantità eccessive di alcool possono portare fino al coma e alla morte. Effetti cronici L'abuso prolungato di alcolici può portare a numerosi stati patologici, in particolare a carico del fegato, dell'apparato digerente, del pancreas e del sistema cardiocircolatorio. E' dimostrata la correlazione tra abuso di alcolici e l'insorgenza di svariati tumori. Non bisogna inoltre dimenticare che l'alcool è una droga a tutti gli effetti, a causa della quale muoiono ogni anno in Italia circa 30.000 persone solo per le conseguenze dirette del suo abuso, contro le 1.500 che invece decedono per abuso di eroina. Effetti “indiretti” Dati gli effetti acuti sopra descritti, l'alcool può pregiudicare le nostre capacità di svolgere diversi compiti. Il caso più evidente (e pericoloso) è quello della guida: non bisogna mai mettersi al volante dopo aver bevuto alcolici, dato questi ultimi allungano i tempi di reazione, rallentano i riflessi e diminuiscono la capacità di valutare e far fronte ai pericoli. Buona parte delle stragi del sabato sera sono imputabili totalmente o in parte al consumo di alcool, spesso eccessivo, da parte dei guidatori. Allo stesso modo non bisogna assolutamente assumere alcol 5 prima di utilizzare macchinari o attrezzature potenzialmente pericolose per sé o per gli altri. Inoltre gli effetti negativi dell’alcol possono essere aggravati dal consumo di molte categorie di farmaci, come ad esempio gli ansiolitici, gli anticoagulanti o la semplice aspirina. In gravidanza ……… l’ alcool viene trasmesso anche al feto ….. Interazione con farmaci …………….. Apporto energetico ……………… fonte di calorie …… Additivi Nella preparazione di bevande alcoliche (in particolar modo nel caso del vino) spesso vengono aggiunte delle sostanze particolari per migliorarne le caratteristiche intrinseche. Purtroppo, spesso non è obbligatorio menzionarne l'impiego sull'etichetta. E' il caso di diversi aromi aggiunti a bevande a basso tenore alcolico destinate prevalentemente ai giovani (solitamente al gusto di frutta) ma anche alla birra o ad alcuni superalcolici. Il mosto concentrato rettificato è la soluzione impiegata da diversi produttori di vino per aggirare le norme che impediscono di aggiungere zucchero ai vini: in pratica vengono estratti e concentrati gli zuccheri contenuti negli acini d'uva, che, aggiunti al vino, ne innalzano il tenore alcolico e in alcuni casi ne migliorano il sapore, rendendolo più dolce. L'anidride solforosa è un conservante largamente impiegato in questo settore ed è il principale responsabile dell'effetto di 6 “cerchio alla testa” che si prova quando si è bevuto un bicchiere di troppo. La gomma arabica è un addensante alimentare utilizzato solitamente per la produzione di caramelle e gelatine; pochi sanno che molti vini devono la loro densità proprio a questa sostanza. In quantità elevate può provocare disturbi intestinali. Leggende metropolitane L'alcool fa digerire. “Il vino fa buon sangue”. L'alcool disseta. L’ alcool ha un effetto diuretico e causa quindi una notevole disidratazione se assunto in quantità elevate. L'alcool scalda. Niente di più sbagliato: sarebbe corretto dire che crea una temporanea sensazione di calore: infatti, questa molecola si comporta da vasodilatatore, generando una dispersione di calore. Quindi, è molto pericoloso bere alcolici quando si è esposti al freddo per lunghi periodi di tempo, in quanto si andrebbe incontro al rischio di assideramento. L'alcool dà forza. Il vino rosso rallenta l'invecchiamento, fa bene alla pelle, protegge il cuore etc etc. L'industria vitivinicola italiana rappresenta un business molto significativo, e non stupisce quindi che il vino venga pubblicizzato con grande enfasi anche dal punto di vista salutistico. In particolare, negli ultimi anni si è molto insistito sulla presenza di antiossidanti all'interno del vino rosso, omettendo però di specificare che queste sostanze sono 7 contenute nel vino in percentuali insignificanti e che spesso sono inattivate da altri composti presenti nel vino stesso. Inoltre, è possibile reperire quantità molto maggiori di antiossidanti in moltissimi altri alimenti (in particolare frutta e verdura di stagione) senza lo svantaggio di ingerire anche una sostanza tossica come l'alcool. Conclusioni Le bevande alcoliche vanno consumate con parsimonia, per concedersi un piacere e non come se fossero alimenti o, peggio, medicinali. Se si è sani e non si superano le dosi consigliate, non ci sono controindicazioni particolari a un consumo moderato e responsabile di vino, birra e anche superalcolici. Alcol e giovani: non serve proibire ma educare Un'inchiesta dell’Osservatorio Permanente sui Giovani e Alcol rivela che nei giovani si diffonde la moda di un bere smodato e subito c’è chi chiede proibizioni. Nel corso degli ultimi decenni gli stili di consumo e i modelli del bere hanno subito a livello nazionale ed internazionale profondi cambiamenti e nel corso degli anni più recenti hanno contribuito a modificare rapidamente culture e tradizioni fortemente radicate nelle generazioni precedenti. Tale processo ha coinvolte particolarmente donne, giovani e giovanissimi per i quali il bere ha assunto una valenza d’uso, oltre che di consumo, ben lontana dalle tradizioni e dallo stile di vita mediterraneo. L’idea che basti vietare la somministrazione di alcol negli esercizi pubblici in certe fasce orarie per risolvere i problemi correlati all’abuso del consumo di alcol, tra cui va segnalata l’incidentalità stradale, è semplicistica oltre che non 8 dimostrabile. La realtà è molto più articolata e complessa di quanto alcune facili semplificazioni vorrebbero far credere. Particolarmente interessanti azioni di informazione ad ampio respiro che prevedano il coinvolgimento dei bambini, dei giovani, delle famiglie. I messaggi da veicolare sono quelli riguardanti il concetto della moderazione, delle conseguenze negative dell’alcol alla guida, durante la gravidanza o nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza o nelle attività lavorative ad elevato rischio alcol correlato. I rischi legati all’abitudine al bere e le possibili conseguenze che ne derivano possono coinvolgere oltre a chi consuma l’alcol, la famiglia o altri individui. Queste conseguenze possono estendersi anche a quanti per abitudine o per scelta non bevono; è il caso degli incidenti stradali causati dallo stato di ebbrezza, degli episodi di violenza e di criminalità agiti sotto gli effetti dell’alcol, delle gravi malattie di cui può essere affetto il neonato di una madre che, in gravidanza, ha consumato bevande alcoliche secondo modalità che vengono erroneamente considerate normali. A differenza del fumo, i cui effetti negativi per la salute possono presentarsi dopo decenni di uso abituale di sigarette, l’alcol può esporre a forti rischi anche come conseguenza di un singolo o occasionale episodio di consumo, spesso erroneamente valutato come moderato. GUIDA E CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE Secondo il codice della strada (art. 186 e successive modifiche) il limite legale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) durante la guida non deve superare un certo limite. Le nuove norme relative alla guida in stato di ebbrezza sono più Severe. 9 Sanzioni progressive Da 0,50 a 0,80 gr/l Sanzione da 500 a 2.000 euro; sospensione patente da 3 a 6 mesi; sottrazione di 10 punti dalla patente di guida Da 0,80 a 1,50 gr/l Sanzione da 800 a 3.200 euro; sospensione patente da 6 a 12 mesi; sottrazione di 10 punti dalla patente di guida; arresto fino a 6 mesi Oltre 1,50 gr/l Sanzione da 1.500 a 6.000 euro; sospensione patente da 12 a 24 mesi; sottrazione di 10 punti dalla patente di guida; arresto da 3 mesi a 1 anno; revoca della patente in caso di recidiva entro un biennio Prima di mettersi alla guida di un qualunque veicolo, è indispensabile aspettare due ore per ogni bicchiere tipo di bevanda alcolica bevuto. Indicativamente due bicchieri tipo (24 grammi alcol) sono sufficienti per il sesso femminile a raggiungere il limite legale per la guida; per un uomo il limite si raggiunge con circa 3 bicchieri tipo (36 grammi alcol). Se si pensa di avere un problema col bere è meglio chiedere aiuto e rivolgersi • al medico di famiglia • ai servizi pubblici • alle associazioni presenti nel territorio 10 [email protected] [email protected] [email protected]. Se si ha bisogno di maggiori informazioni si può chiamare il numero verde Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità. tel. 800 632000 SITI INTERNET: WWW.SALUTE.GOV.IT WWW.EPICENTRO.ISS.IT/ALCOL WWW.DFC.UNIFI.IT/SIA WWW.ALCOLONLINE.IT INFO [email protected] Danilo Salvucci 11