ilMestre - Altervista

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ilMestre - Altervista
0.50¤
Lunedì
21 Maggio 2007
Direttore
Antonio Cipriani
Anno IV N° 138
www.ilmestre.it
il Mestre
Lu
21
Il fatto del giorno. Gli italiani anticipano le vacanze: boom di prenotazioni per il prossimo mese
Il mese delle ferie è giugno
Veneto “affare” per single
Promozionieoffertecambianoleabitudinidellefamiglie,cheormaisnobbano
itradizionalimesidiluglioeagosto.Internetminieradisoluzionilowcost. P.2-4
Il58percentodichiparte
dallaregionelofadasolo. P.33
Streetboys.it
ILARIA CABURLOTTO
Bolidi
fai da te
■ ■ A Marcon il raduno
degli appassionati di
“tuning”, l'arte di
personalizzare auto. P. 25
Città a luci rosse
Regione
Mose nel mirino
Spaccioelucciole,
residentimobilitati
MestreeMarghera
chiedonointerventi
Shoppingfestivo,
controleaperture
negoziesindacati
schieratiinsieme
IlnodoPellestrina
daimagistrati
dopoilMinisterC
■ ■ Raccolte
■ ■ No al progetto in Finanziaria:
centinaia di firme
per richiamare le istituzioni. P. 22
«Un provvedimento inutile». P. 32
2
E Polis
21 Maggio 2007
Ilfattodelgiorno
Vogliadiferie
Celebrare la natura
Un evento dedicato alle
aree protette del Vecchio
Continente: è la Giornata
Europea dei Parchi, che si
svolge il 24 maggio.
Tendenze 2007. Gli italiani invertono rotta: boom di prenotazioni per il prossimo mese
Vacanzieri pronti, si gioca d'anticipo
giugno scacco matto a luglio e agosto
I genitori hanno beneficiato delle numerose promozioni
“bimbi gratis” messe a disposizione dai tour operator
Meno apprezzati i classici villaggi, si impenna la richiesta dei pacchetti “fly and drive”, solo volo e automobile
Paola Lo Mele
[email protected]
Quest’anno, per i vacanzieri, il vero mese di fuoco sarà
giugno, che, stando alle prenotazioni registrate fin ora, ha registrato in assoluto le maggiori
vendite, superando sorprendentemente i gettonatissimi luglio e agosto. Nel mese di aprile,
infatti, le principali agenzie di
viaggi nazionali hanno registrato un boom di prenotazioni
proprio per il primo dei tre mesi
estivi, che è stato richiesto soprattutto dalle giovani coppie e
dalle famiglie. Evidentemente,
quest’estate, sono stati di più
quegli italiani che hanno preferito giocare d’astuzia e anticipare di qualche settimana la
tanto attesa vacanza di fine-lavoro, per godere di un periodo
meno caldo e affollato, e usufruire delle tante e più convenienti offerte dei tour operator.
■
GENITORI che hanno beneficia-
to delle numerosissime promozioni “bimbi gratis” messe a disposizione dalle agenzie, novelli sposi che hanno scelto di far
coincidere il viaggio di nozze
con l’inizio della bella stagione
senza rinunciare alla convenienza dei primi piani promozionali, e gruppi di amici in trasferta attenti a cogliere la migliore occasione dell’estate. Nei
mesi di aprile e maggio, inoltre,
sono state molte e ben riuscite
anche le politiche di advance
booking e campagne pubblicitarie messe in pratica dalle
maggiori agenzie turistiche nazionali: una risposta dovuta, secondo gli operatori, alla crescente accortezza dimostrata
dai clienti, alla ricerca di quel
intelligente mix tra convenienza qualità. Tra le mete nazionali
più ambite, secondo l’Osservatorio di Frigerio Viaggi, le isole
e il profondo sud, con la Sar-
Cercando relax e benessere
terme anche per i più giovani
■ ■ L’altra grande novità di
quest’estate è la crescente
scelta delle terme come
soluzione di vacanza per
molti italiani. Se nel passato erano considerate prevalentemente centri terapeutici, e preferite dai meno giovani, negli ultimi anni, i tanti centri termali presenti sul territorio nazionale sono diventati la meta favorita di un target di turisti
sempre più giovane e slegato da esigenze prettamente curative. Quest’anno, l'età media, secondo i
dati emersi dai primi due
giorni di Thermalia (la fiera
EPOLIS
3Boom di fanghi e massaggi
nazionale dedicata al termalismo che si è chiusa ieri
a Napoli) è scesa verso i
quarant'anni, proprio grazie all'offerta più legata al
benessere e allo sport. Secondo i dati Federterme, attualmente ammontano a
circa 350 le aziende termali
presenti in Italia, il paese
europeo che vanta il maggior numero di località termali. In tutto se ne contano
170 con una altissima concentrazione in Toscana, dove ne sono presenti ben 23,
Veneto (22), Emilia Romagna (16), Campania e Trentino-Alto Adige (13). In fondo alla graduatoria si trova
la Liguria con un solo stabilimento e il Molise, che è l'unica regione ad esserne priva.
degna, già da diversi anni regina dell’estate italiana, che si riconferma prima in classifica
nelle preferenze, e la Sicilia e la
Calabria che la seguono a ruota.
All’estero, invece, nelle prenotazioni sono andate benissimo
la Grecia, con i picchi delle isole
Cicladi (Mykonos e Santorini),
Rodi e Creta. Per gli amanti delle destinazioni lontane, invece,
le più gettonate sono stati Stati
Uniti e Carabi (soprattutto Messico), spesso scelte anche in abbinamento.
Ma la vera novità di quest’anno sono le modalità di vacanza
prescelte che, accanto ai grandi
classici come villaggi turistici e
hotel, hanno visto impennarsi
anche le vendite di pacchetti innovativi come fly&drive, offerte
abbinate di volo in aereo fino al
luogo di vacanza più automobile in loco, o, i sempreverdi
tour organizzati. ■
E Polis
21 Maggio 2007
italiani da giugno a settembre
andranno in vacanze. Il 60%
di loro, pari a 21 milioni di
persone, è costituito da single
(in senso ampio), includendo
.
+2,4% 35
Le metà del Paese in viaggio da single
■ ■ Trentacinque milioni di
3
in tale categoria anche i single
“impropri”, una realtà in
crescita. Sono i dati diffusi da
Eliana Monti, titolare del più
grande network per single del
nostro Paese.
L'incremento in un
anno dell'affitto di un
ombrellone
Milioni di italiani che
andranno in vacanza
questa estate
La prova. Cosa offre per le destinazioni più popolari il mercato delle agenzie online
Stati Uniti e Grecia
un test su Internet
per scoprire il costo
delle mete trendy
q NewYorkapocopiù
dimilleeuroeMykonos
allametà:vincesempreil“lastminute”
In viaggio con un clic, verso le destinazioni di vacanza
più ambite e secondo le esigenze più diversificate, per una settimana immersi nella frenetico
caos della Grande Mela o stesi
al sole sulle tranquille coste della Grecia.
■
SONO TANTE LE PROMOZIONI
che di questi tempi si trovano
su Internet, e altrettanti sono i
portali che offrono la soluzione
migliore al prezzo più basso:
expedia, edreams, lastminute, o
volagratis, per citarne solo alcuni. Navigando su www.expedia.it , ad esempio, ieri un pacchetto per due persone dall’1 al
7 giugno, comprendente volo
da Roma a New York più soggiorno in un albergo a due stelle
vicino Madison Square, era disponibile a 1.117 euro a testa.
Spostando la data di andata e
ritorno precisamente di uno o
due mesi, con permanenza
presso lo stesso hotel, si arrivava a 1.516 euro a luglio e a 1.241
in agosto. Una vacanza analoga
in un caratteristico villaggio a
EPOLIS
economico”) verso l’aeroporto
J.F.Kennedy di New York, l’offerta più vantaggiosa risultava
quella del mese di giugno, dal 15
al 30, per un prezzo che oscillava sui 600 euro (sempre a persona). Quasi 900 per lo stesso
viaggio traslato nel mese di luglio, e 750 euro ad agosto.
MA L’“OCCASIONE” MIGLIORE,
3A caccia di affari sul web
q u a tt r o s t e l l e s u l l e c o s t e
dell’isola di Mykonos era disponibile, invece, al prezzo di 558
euro ciascuno nel mese di giugno, 744 a luglio e 927 ad agosto.
Spostandosi di sito, su
www.edreams.it, alla ricerca
fantasiosa di un’innovativa soluzione di viaggio “fly&car”, se
si sceglieva di partire il 1 agosto
da Fiumicino per farvi ritorno il
7 dello stesso mese, il preventivo per un volo andata e ritorno, più il noleggio dell’automobile per sei giorni, era di 374 euro a persona. Optando, invece,
per il solo volo andata e ritorno
(dando la preferenza al “più
tra tutti gli amanti dell’e-travel,
anche ieri sarebbe spettata, ai
viaggiatori più “flessibili”, coloro che alla ricerca di una vacanza da sogno al prezzo più basso
possibile, avessero scelto un cosiddetto “last-minute”, una
partenza all’ultimo minuto verso una destinazione ancora tutta da definire. Rimanendo in
Grecia, a questi fortunati, ieri il
sito www.lastminute.it offriva
un volo da Roma a Rodi, più villeggiatura di una settimana in
un maxi villaggio oasi, pensione completa bevande, a 349 euro a testa. Oppure, per gli avventurieri amanti delle ricerche sul posto, due voli andata e
ritorno per Creta e New York,
rispettivamente a 99 e 444 euro. ■ P.L.M.
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E Polis
21 Maggio 2007
Ilfattodelgiorno
Vogliadiferie
Caro ombrellone. I dati del Codacons rilevati attraverso un'indagine a campione
Adesso il mare è davvero salato:
una giornata fino a 15 euro in più
q Mailsindacatodei
balnearinoncista:èallarmismo,applicheremoletariffe2006
Telefono
E Polis
5
.
6
E Polis
21 Maggio 2007
Telefono
041.2573.1
Argomenti
sms
346.3665.951
Gennaro Migliore
CAPOGRUPPO PRC
Il punto di Nicola Cacace
e-mail
[email protected]
«Inaccettabile l’esortazione
di Landolfi a Cappon di non
permettere a Santoro di
acquistare e trasmettere il
documentario Bbc sulla
pedofilia ecclesiastica». Le
verità rivelate non piacciono.
In cattedra
Menotassepertutti: La libertà di comunicare wi-fi
poiloStatocomefa?
Paola
Benvenuto
S
vezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia sono
i paesi con i migliori servizi pubblici e sociali
del mondo e con le tasse più alte. Se chiedete
ad uno svedese se preferisce pagare meno
tasse e avere meno servizi dello Stato, asili
nido, università, sanità, scuole, vi risponderà che Sì, vorrebbe pagare meno tasse ma senza ridurre lo Stato sociale. In questi paesi la pressione fiscale, l’insieme delle
imposte dirette e indirette e contributi sociali è il 50% del
Pil, mentre all’estremo opposto ci sono gli S.U. con una
pressione fiscale del 30%, i cui cittadini devono pagarsi di
tasca propria istruzione, sanità, pensione e sicurezza.
Oggi 50 milioni di americani sono senza assicurazione
sanitaria, non troppo poveri per l’assistenza pubblica né
troppo ricchi per la privata, i poliziotti si riducono per i
deficit comunali e federali e la criminalità è la più alta al
mondo, co un numero di omicidi per abitante 6 volte
superiori ai nostri. Lo Stato italiano, col 42% di pressione
fiscale riesce a dare istruzione, assistenza sanitaria e
sicurezza, anche se di livello sempre più scadente. Perciò
gli italiani chiedono più poliziotti e asili nido, sanità e
pensioni sociali più decenti. Contemporaneamente chiedono di pagare meno tasse. Tutte le forze politiche dicono
Sì a parole, ma nessuno spiega ai cittadini che, premettendo che è sacrosanto colpire ruberie e sprechi, non
è possibile al più virtuoso dei governi dare sanità, scuole
e sicurezza migliori se le risorse pubbliche scendono sotto
gli attuali livelli rispetto al Pil. Per il motivo semplice che
oggi nessun paese al mondo riesce a pagare tutti questi
servizi pubblici con entrate inferiori al 40%-45% del Pil. E
allora? Perché nessuno spiega ai cittadini che c’è un
legame stretto tra risorse dello Stato e servizi dello Stato?
Tutti promettono meno tasse ma nessun partito ha il
coraggio di chiedere ai cittadini se vogliono anche pagarsi scuola, sanità e poliziotti di tasca propria. Penso che
gli italiani vogliano solo migliorare l’attuale sistema pubblico di servizi e Welfare mantenendo un sistema fiscale
magari più progressivo, come dice la Costituzione, cioè
più equo, ma senza ridurre le entrate complessive dello
Stato. Io sono sicuro che nessun italiano vorrebbe avere
servizi pubblici più scadenti né pagarsi professori, medici
e poliziotti di tasca propria, per qualche euro di tasse in
meno. Ma nessuno pone la questione in termini corretti.
I
ncentiviamo il senso di libertà e di comunicazione
anche nel veneziano. Attraverso collegamenti wireless la diffusione di informazioni e notizie avviene
in modo veloce e con sistemi
moderni. La tecnologia wireless consente di rimanere online anche spostandosi da un
luogo all’altro. La tendenza ad
un maggiore uso della connettività è sempre più avvertita dai giovani, ma non solo.
Le esigenze lavorative richiedono connessioni frequenti,
ad esempio per il controllo
della posta tramite portatili o
palmari mentre si è in viaggio. Ci si può collegare per
leggere le notizie in rete durante la fila in banca, aspettando il proprio turno dal me-
dico. Anche la diffusione di
informazioni e notizie, la prenotazione di servizi, le situazioni di emergenza e i problemi di sicurezza possono essere gestiti utilmente. Si potrebbe instaurare un dialogo
diretto fra Comune e cittadini
diffondendo una rete con connessione wi-fi (diversi hotspot che coprono zone di alcune centinaia di metri) o, secondo gli sviluppi futuri, wimax (più potente e teoricamente in grado di coprire anche 50 chilometri). A circa
due anni dalla sua liberalizzazione il wi-fi sta espandendosi anche in Italia ed è sempre più presente in luoghi
aperti al pubblico dove si sosta per un certo periodo come
gli aeroporti, i centri congressi, gli hotel e le stazioni di
servizio. Entro il mese di giugno il governo metterà in gara
a concessione nazionale le
nuove frequenze wi-max che
daranno impulso alle tecno-
logie di trasmissione dei dati
a banda larga con portata elevata. Si dovrà comunque garantire la sicurezza delle reti
contro gli accessi non autorizzati e le prestazioni ai fini
di giustizia, ma non si dovrà
ostacolare una seria diffusione delle moderne tecnologie
innovative. In occasione del
Jammin’ Festival a San Giuliano si prevede di coprire la
zona con il segnale wi-fi. Tale
segnale potrebbe permanere
anche oltre la durata della
manifestazione. In altre città
italiane ed in altri paesi europei, sull’esempio degli Stati
Uniti, già qualcosa si sta muovendo per la creazione di reti
gratuite wireless a banda larga. Lo sviluppo della libertà
negli spazi, l’estensione della
portabilità dei servizi, la trattativa sulla gratuità degli accessi sono fattori che invitano
a essere più propositivi anche
nel nostro territorio.
*Insegnante
Forma urbis
IlnumerochiusocheportaversoVeneland
Alberto
Toso Fei
C
ol riaffacciarsi di questa
estate precoce sono tornati, assieme ai pollini
e alle rondini, anche i discorsi
sulla gestione dei flussi turistici, sebbene finora – quest’anno – nessuno abbia avuto
ancora cuore di pronunciare
le fatidiche parole: “numero
chiuso”. Questa della crescente mole di visitatori è uno di
quei dilemmi che fanno venire
l’orticaria al veneziano medio:
tutti vorrebbero potersi muo-
vere liberamente lungo le calli, o salire su un vaporetto
quando c'è bisogno di prenderlo, senza aspettare le corse
successive. Però l’idea del biglietto da staccare per entrare
in città disturba. Perché è l’ultimo passo verso il museo totale, la riserva indiana, la Veneland che tutti dicono di non
volere ma che poi viene favorita – nei fatti – un giorno dopo l’altro. Lo si voglia o no, è il
turismo che fa girare l’economia della città, quella reale.
Ed è il turismo – se non altro
per la continua emergenza che
procura – che chiede anche alla macchina amministrativa
energie che non possono più
essere impiegate altrove. L’ultimo muro verso una sorta di
“soluzione finale”, oltre il quale la città avrà compiuto definitivamente la sua trasformazione, è dunque idealmente
rappresentato dal sottile foglio
di carta del biglietto da staccare: «Quando arriveranno i
cinesi non ci sarà altro da fare», viene detto. Sarà. Ma chi
salirebbe su un aereo per Pechino senza avere la certezza
di dove dormire? E se invece
di fermarli ad aspettare all’entrata facessimo loro scoprire –
prima – di quali e quanti altri
tesori potrebbero godere, di
qua e di là della laguna?
*Scrittore
IIIIIIIIII ■ DIRETTORE: Antonio Cipriani ■ CONDIRETTORE: Gianni Cipriani ■ REDATTORE CAPO CENTRALE: Alessandro Ledda ■ CAPO REDATTORE: Daniela Amenta
■ SOCIETÀ EDITRICE: E Polis Spa, sede legale V.le Trieste 40 Cagliari (delib. ass. str. 17/01/2007) ■ AMMINISTRATORE UNICO: Luisella Garau ■ Registrazione Tribunale Ca n. 18/04 del 13.05.2004 ■ STAMPA: C.S.E. via del Lavoro, 18 - Grisignano
di Zocco ■ CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ: EPM spa, via Gozzi, 55 - 30100 - Mestre ■ PUBBLICITÀ NAZIONALE: EPM spa, via Aosta 4, Milano tel. 02.310.331.00 ■ PROGETTO GRAFICO: Sergio Juan ■ DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA PER L'ITALIA, NELLE
EDICOLE E NEI PUNTI VENDITA AUTORIZZATI:
A&G MARCO SPA, VIA FORTEZZA 27, 20126 MILANO ASSOCIATA A.D.N.
La tiratura di oggi è
di 651.630 copie.
21 Maggio 2007
«Pare che Fassino abbia
scoperto l’uovo di Colombo:
tutti si dovrebbero trovare
d’accordo con lui dall’Arcigay
alla Cei». Perché Piero è così:
dopo tante guerre oltre che
democratico è un po' partito.
Enrico Boselli
SEGRETARIO SDI
7
Ha fatto ritardare di un’ora
il decollo di un volo da Los
Angeles alla Florida: «Non
voglio volare su questo
aereo, non ha i sedili di
pelle». Se non le andava
poteva uscire. Dall'oblò.
Britney Spears
CANTANTE
Anno Zero
Lapis in fabula
IlPaesechehapersofiducianellapolitica
Queititoloni
ingombranti
duriamorire
EPOLIS
Sandro
Ruotolo
I
l campanello d’allarme lo
ha lanciato il ministro degli esteri Massimo D’Alema: «È in atto una crisi
della credibilità della politica che tornerà a travolgere
il Paese con sentimenti come
quelli che negli anni '90 segnarono la fine della prima
Repubblica». Saremmo tornati, dopo quindici anni, alla vigilia di Tangentopoli quando,
dopo l'arresto del presidente
del Pio albergo Trivulzio, Mario Chiesa (che Bettino Craxi
inizialmente definì un “mariuolo”) cominciò un inarrestabile smottamento e furono
spazzati via dalle inchieste
giudiziarie quasi tutti i partiti
della prima Repubblica. Ma, a
differenza di allora, questa
volta non sarà la magistratura
a decretarne la loro fine. È la
gente che ha perso la fiducia
nella politica. Che il governo
presieduto da Romano Prodi
non goda la fiducia nell’opinione pubblica è più che evidente, ma neanche l’opposizione di centro-destra può
dormire sonni tranquilli perché è entrato in crisi l’intero
sistema politico.
C’è un libro che s’intitola «La
Casta», scritto da due giornalisti del Corriere della Sera,
Gian Antonio Stella e Sergio
Rizzo, che è diventato un bestseller e che sta suscitando,
più che polemiche, un moto
di sdegno generale nei confronti della politica perché
racconta i suoi privilegi, i suoi
vizi e i suoi sprechi. Non puoi
oggi chiedere di stringere la
cinghia ai cittadini quando
poi scopri i privilegi di coloro
che ti chiedono di fare i sacrifici. Non puoi chiedere di
risanare le finanze pubbliche
quando scopri che i parla-
ÈstatoMassimoD'Alema
alanciareilcampanello
d'allarme:ormailagente
èspaventataehaperso
fiducianelpropriofuturo
mentari italiani sono i meglio
pagati d’Europa. Massimo
D’Alema è consapevole della
necessità di una riforma elettorale e istituzionale per evitare il referendum che rischierebbe di «generare un sistema
difficilmente governabile». Il
responsabile della Farnesina
pensa che il Partito democratico si presenti «come l’unica
novità» e che rappresenti «un
progetto di speranza per molti». Ma l’uscita dai Ds del cosiddetto “correntone” guidato
da Fabio Mussi che ha dato
vita a Sinistra democratica, i
maldipancia dentro la Margherita - da ultimo l'addio
della senatrice Cinzia Dato testimoniano che il progetto
rischia di nascere monco. La
politica potrebbe riacquisire
senso solo nel caso riuscisse a
veicolare di nuovo speranze e
valori in un Paese che oggi
sembra spaventato e confuso
perchè non crede più nel suo
futuro. La paura degli immigrati, la richiesta di sicurezza,
il bisogno di certezze da parte
dei giovani “precari a vita” e
degli anziani che, spesso soli,
vivono con 400 euro al mese,
impongono alla politica scelte
coraggiose e nuove. La destra
non è uguale alla sinistra, è
vero, ma spesso destra e sinistra fanno di tutto per rassomigliarsi.
*Giornalista Rai
Bipartisan
Roberto Villetti
VICE SEGRETARIO DELLO SDI
Clemente Mastella
MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Solo un'astuzia tattica
facilmente smascherabile
Una proposta accettabile
ma con qualche riserva
«Un’astuzia tattica che non è affatto difficile
smascherare: spera che con lo scioglimento del
Senato si creino maggioranze nei due rami del
Parlamento. A questo punto sarebbe difficile
andare al voto e si darebbe vita a una grande
coalizione, suo dichiarato obbiettivo politico».
«La proposta di Casini di rivotare al Senato
è praticabile, ma ha un limite: se si dovesse
votare con l’attuale legge elettorale, e al Senato
si avesse una maggioranza diversa da quella di
Montecitorio, che accadrebbe? È necessario
diversificare le funzioni delle due Camere».MG
Chicco
Gallus
C
urioso l’uso di alcuni titoli. Come “Presidente”
o “Direttore”. Dovrebbero essere titoli a termine,
che arrivano con l’incarico e
se ne vanno con questo. Uno è
direttore se dirige e presidente se presiede. Il participio
presente non è un’opinione.
Sennò è come un movente che
non muove, un tenente che
non tiene, un astante che non
asta o un ente che non è.
Quando uno smette dovrebbe
poter smettere anche il titolo.
Presidente invece sembra diventato un titolo appiccicosissimo e inestirpabile. Passi per
gli ex presidenti della repubblica, che li chiamiamo presidenti per sempre (e già mi
sembra una cattiveria) ma lo
sento fare anche per alcuni ex
presidenti del consiglio. L’altro mio dubbio è: ma se uno
presiede qualcosa di cui io
non faccio parte, che lo chiamo presidente a fare? Mica
presiede a me, in fin dei conti.
È come se dovessi chiamare
mamma tutte le mamme del
mondo. Non farebbe piacere
neppure a loro. E invece in
ogni intervista che sento a
presidenti di squadre di calcio, giù a chiamarli con ’sto
titolo ingombrante. Io ho una
proposta: i presidenti di enti,
associazioni, partiti, squadre,
e ogni altra cosa presiedibile
li chiama così solo chi fa parte
della cosa presieduta. E solo
per il tempo dell’incarico. Per
tutti gli altri, c’è il titolo più
semplice, e più difficile da
portare. “Signore”. Vero è che
presidenti si diventa. Signori,
lo diceva Totò, si nasce.
*Scrittore satirico
8
E Polis
21 Maggio 2007
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sms
346.3665.951
e-mail
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Argomenti
Societé
Poche storie
Sarkò,ossialaviafranceseallamodernità
Unavitafatta
disolitudine
perFalcone
AP
Eric
Jozsef
A
ppena nominato
ministro degli Affari Esteri di Sarkozy,
Bernard Kouchner
è stato espulso del
partito socialista francese. Il
fondatore di Médecins sans
frontières che fu anche ministro della Sanità di François
Mitterrand e rappresentante
delle Nazioni Unite per il Kosovo ha così pagato la sua accettazione di diventare il simbolo della politica di “apertura” del nuovo capo dello Stato
francese. Duramente attaccato
durante la campagna presidenziale al punto che la Royal
l'aveva definito un «rischio
per la democrazia», Sarkozy
ha in effetti presentato un governo innovatore e in rottura
con gli schemi passati. Oltre a
Bernard Kouchner, Jean-Pierre Jouyet, consigliere della
coppia Royal- Hollande si è visto incaricato degli affari europei e il presidente di Emmaüs (una sorta di Caritas
francese) e Martin Hirsch è
stato nominato alto commissario alla solidarietà contro la
povertà. Sarkozy ha pure presentato un governo ristrettissimo - solo quindici ministri
di cui sette donne -, con un
attenzione prioritaria data all'ambiente (affidata al numero
due del governo Alain Juppé),
e con la promozione di una
figlia di immigrati magrebini,
la procuratrice Rachida Dati,
al posto di ministro della Giustizia. Per gli esponenti della
sinistra francese, “l'apertura” e
la modernizzazione imposte
da Sarkozy costituiscono solo
una “manovra” politica e mediatica prima delle prossime
elezioni legislative che si terranno all'inizio di giugno. Prevedono che fra pochi mesi,
passata la tornata elettorale,
Sarkozy cambierà di nuovo
Senzaarrivareareclutare
ministridell'altraalapolitica,
lasinistraitalianaavrebbe
potutofarequalchepiccola
rivoluzioneallaSarkozy
squadra per dare un volto più
conservatore al suo governo.
Di fatto, appare difficile conciliare nell'attuale squadra visioni politiche assai distanti.
Ad esempio, sarà da vedere come Bernard Kouchner potrà
validare le scelte in materia di
lotta all'immigrazione o di
promozione dell'identità nazionale previste dal nuovo governo. Rimane il fatto che finora, Sarkozy è riuscito a confermare l'idea di rottura promessa durante la campagna
elettorale e a scombussolare il
partito socialista francese.
Preso in contropiede, i suoi
rappresentanti hanno parlato
di “tradimento” piuttosto che
interrogarsi sul perché di tale
fuga dai suoi ranghi. Numerosi esponenti della sinistra
italiana hanno invece colto le
novità del primo governo Sarkozy. D'Alema è andato fino a
dichiarare : «magari avessimo
noi la possibilità di fare come
Sarkozy, sarebbe una rivoluzione». Senza andare fino al
reclutamento di ministri dall'altra parte dello scacchiere
politico, c'è tuttavia da chiedersi perché la sinistra italiana e i rappresentanti del principale partito dell'attuale maggioranza non hanno imposto
un pezzo della cosiddetta “rivoluzione” del nuovo presidente francese. Almeno avrebbero potuto, l'anno scorso, formare un governo snello e femminile come quello di Sarkozy.
* Corrispondente di Libération
Giommaria
Monti
M
ercoledì saranno 15
anni da Capaci. Falcone oggi passa attraverso l’imbuto della sua morte: la sua è una figura eroica,
come quella di Borsellino; tutti sono stati amici di Falcone,
tutti suoi estimatori, tutti erano al suo fianco. Non era così.
Lo racconta Giuseppe Ayala
su L’Unità domenica, mettendo a fuoco la cifra della vita e
del lavoro dei due magistrati:
la solitudine. Al loro fianco lo
Stato non era una presenza
che dava forza. Va detto che
non è stato così in modo generalizzato: l’aula bunker a
Palermo per il maxiprocesso
fu costruita in meno di 6 mesi, al pool furono date risorse
e disponibilità economica, alcuni uomini delle istituzioni
(Chiaromonte, Cossiga, Martelli) furono un punto di riferimento. Ma per il resto fu il
deserto. Sui giornali, nelle riunioni del Csm, nei corridoi del
Palazzo i due magistrati furono sottoposti a ogni sorta di
ostruzionismo, spesso di calunnia. Lo scrive la Cassazione nella sentenza sull’Addaura, quella del fallito attentato
Mercoledìsaranno15anni
dallastragediCapaci:tuttisi
RASSEGNA
STAMPA
DEL MONDO
ANNALISA CHESSA
Atenei israeliani
boicottati in Gb
I
docenti universitari ebrei
della Gran Bretagna propongono il boicottaggio accademico delle università israeliane - riferisce HAARETZ.
«Collaborano con l’occupazione dei territori palestinesi, dove Israele commette crimini
terribili» ha detto Tom Hickey,
membro dell’Unione dei Rappresentanti delle Università
Britanniche. Ha inoltre aggiunto che sarebbe felice di collaborare con qualsiasi università
israeliana che denunci pubblicamente le attività del suo governo. La proposta fa parte di
un’ondata crescente di iniziative per boicottare Israele: la decisione dell’Unione dei giornalisti britannici di boicottare i
prodotti israeliani, quella della
Chiesa Anglicana di denunciare le imprese che fanno affari con le forze militari israeliane e la richiesta di espulsione
di Israele dall’Associazione Medica Mondiale firmata da 130
medici britannici.
. .................................................................
q«Oggi la Polonia è governa-
ta da una coalizione di revanscisti dell’epoca post-Solidarnosc, formata da agitatori provinciali post-comunisti, gruppi
xenofobi e antisemiti e esponenti degli ambienti vicini a
Radio Maria, portavoce del fon-
munisti. Se si rifiutano di dichiarare di aver collaborato saranno licenziati e interdetti
dalla professione per dieci anni. «Un tradimento della rivoluzione di Solidarnosc - commenta - il cui scopo era la libertà, la sovranità e le riforme
economiche, non una caccia alle streg he».
. .................................................................
3Secondo il Papa gli indigeni
non furono evangelizzati con la
forza: Chavez chiede le scuse
damentalismo etno-clericale»
scrive LE MONDE. Una coalizione che combina il conservatorismo di Bush al centralismo
di Putin. Da quando hanno
vinto le elezioni nel 2005, i partiti al governo hanno scelto un
metodo: una grande purga.
Un’operazione di pulizia che riguarderà 700.000 persone. Una
lista di nomi trovata negli archivi dei servizi di sicurezza co
qChavez
chiede al Papa di
scusarsi con gli indigeni per
aver affermato, durante il suo
recente viaggio in Brasile, che
il cattolicesimo non fu imposto
con la forza - informa EL PAIS.
«Sua Santità s i sbaglia - ha detto il leader venezuelano che si
dichiara cattolico - glielo dico
con rispetto. Qui con Colombo
non arrivò Cristo ma l’Anticristo. L’olocausto indigeno fu
peggiore di quello della seconda guerra mondiale, questo
nessuno può negarlo, neanche
il Papa».
dicevanosuoiestimatori,ma
noneracosì.Loraccontaun
amico,GiuseppeAyala
quando uomini dello Stato (lo
scrive la Suprema Corte) diedero ai calunniatori che dicevano che il tritolo Falcone
se l’era messo da solo argomenti e autorevolezza. La Cassazione arriva a parlare di
«infame linciaggio» al quale
fu sottoposto Falcone, il «valoroso magistrato», per impedirgli gli incarichi. Le commemorazioni dovrebbero essere epurate dall’ipocrisia di
chi allora diceva tutt’altro. Loro da morti non hanno bisogno delle parole di circostanza. Come disse Borsellino
dopo Capaci, quelli che allora
lo hanno denigrato sono gli
stessi che oggi hanno perso
per sempre il diritto di parola
*Giornalista
Telefono
041.2573.1
sms
346.3665.951
e-mail
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E Polis
21 Maggio 2007
9
.
Argomenti
I
”
EPOLIS
Morgan
Cantautore
Riguardoallamusicacomeveicolo
divalori,haseguitociòcheèaccaduto durante il concer to del 1°
maggioaRoma?
LA SCHEDA
MARCO CASTOLDI NASCE
NEL 1972 A MILANO. NEL 1991
FONDA I BLUVERTIGO.
La frase di Rivera sulla Chiesa
“che non evolve” mi è sembrata
molto intelligente, addirittura a
favore della Chiesa stessa. Era
una sorta di pungolo, uno stimolo
a essere qualcosa di più aggiornato, di più al passo con i tempi. Che
loro l'abbiano presa in quel modo
è la dimostrazione della veridicità della frase che ha detto. Mi è
sembrata una reazione infantile:
si sono sentiti attaccati e così attaccano. Trovo che la Chiesa sia
violenta, molto molto difensiva, e
davvero non in grado di aprire dibattiti, nè di coglierli, ma è soltanto capace di arroccarsi su di sè.
L'ho trovata una polemica del tutto sterile perchè non aveva affatto
centrato il senso della frase di Rivera. Inoltre parlare di “terrorismo” in riferimento a un ragazzo
che fa della satira dicendo quello
che pensa, mi sembra davvero di
bassissimo livello. Secondo me la
Chiesa è impazzita.
La Chiesa
è violenta:
non conosce
il dibattito
La frase di Rivera al concerto di Roma
mi era sembrata molto intelligente
Federica
Mingarelli
[email protected]
N
on conosce timori,
Morgan, nell'esprimere la sua tagliente opinione sul mondo attuale, la politica, la religione, il degrado culturale. Non aveva remore a chiarire
la sua opinione sulle note della
band con cui ha trovato il successo, i Bluvertigo, ma in seguito ha
saputo dimostrare di essere un
coraggioso portavoce dell'insoddisfazione dei giovani anche al
fianco di Andrea Pezzi nella fortunata trasmissione televisiva “Il
Tornasole”. A pochi giorni dalla
pubblicazione di un nuovo disco
da solista, Morgan confessa: «Sto
invecchiando e non ho più voglia
di combattere contro i mulini a
vento. Paradossalmente mi sento
conformista nel mio anticonformismo, ma continuo a crederci».
Dopo l'esperienza nella trasmissione “Il Tornasole”, tornerà ancheintelevisione?
No, sinceramente faccio molta fatica a fare televisione. È fastidioso
vedere come puntualmente le
idee “profonde” e “non banali” in
Tv vengano inevitabilmente banalizzate. Quella necessità che gli
addetti ai lavori nascondono dietro al “renderla accessibile a tutti”
in realtà ti costringe ad abbassare
il livello al più basso telespettatore, che io penso invece che
idealmente non esista. Parto dall'idea che il pubblico è intelligente, invece gli autori televisivi hanno questa esigenza di rendere tutto semplificato, che più che sem-
la musica, nelle canzoni. Nella televisione di arte non ce n'è proprio, non è un mezzo che si basa
sull'artisticità, ma solo sul commercio.
AunpassodalFamilyDay,qualèla
suaopinionesuiDico?
Non tornerò in tv:
è fastidioso vedere
come le idee
originali e profonde
vengano poi
inevitabilmente
banalizzate
plificazione è uno svuotamento di
senso. Quindi il risultato di tutto
ciò che si fa in televisione è che
anche se ci sono dei buoni propositi nell'ideazione di programmi
poi arrivano gli autori e te rovinano: ti costringono a intervistare tutti i personaggi usciti dal
Grande Fratello, ti devono per
forza mettere la velina, che fa la
bella statuina. A me non piace
questo genere di televisione.
“IlTornasole”perònoneraesattamente Tv spazzatura, anzi ospitavadibattitidiattualità..
Relativamente. Anche lì eravamo
obbligati a intervistare persone
che non avevano magari nulla da
dire, quando invece i personaggi
interessanti esistono.
Quindi se i valori e le idee non si
possonoveicolareattraversolaTv,
conlamusicainveceèdifferente?
Assolutamente sì. Ancora un po'
di arte c'è in questo mestiere, nel-
Posso capire la posizione delle
Chiesa fino a un certo punto, ma
non capisco invece i clericalisti, i
laici che fanno parte della politica
e sono più ottusi dei preti, tipo
Rocco Buttiglione. Ecco: se l'Italia è il fanalino di coda del mondo
dal punto di vista culturale secondo me è colpa di questo tipo di
persone.
Nonesisteunacuraaquestobasso
livelloculturaleitaliano?
C'è un problema insito nella mentalità italiana, che è profondamente conservatri”ce. Siamo un
popolo estremamente conformista e ormai incapace di cogliere
ogni stimolo. L'Italia di oggi ormai non ha alcun senso, non procede. Quando cerca almeno di
stare al passo coi tempi per quando riguarda le leggi si trova i bastoni tra le ruote di questi ottusi e
incartapecoriti uomini di poltrona, gente che non “brilla” e che
contribuisce a spegnere l'Italia.
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E Polis
21 Maggio 2007
Argomenti
S*
SMS----------346.3665.951
Caro Italiano doc, devi avere il cervello completamente
fuso se sei contento di questo
governo.
Un elettore di sinistra
■■
Gloria ai lupacchiotti romani, ma l’Inter ha dimostrato che se avesse voluto quella
coppa l'avrebbe vinta a mani
basse, come ha fatto in campionato, che fino a prova contraria vale ancora qualcosa,
specie se, come spero, i Reds
mi faranno felice.
The boss
Posta
Via Gozzi 55. 30100. Venezia
Date pure i 101 euro agli
statali, ma ricordatevi che con
la metà dei dipendenti pubblici che ci sono in Italia quel
poco di lavoro verrebbe fatto
comunque.
Un lettore
Grazie Actv. Oggi il bus
numero 80 delle 17.25 non è
mai arrivato. Indovinate cosa
hanno detto gli ispettori? Si
sono messi a ridere e sono
andati via. Che belle risposte
intelligenti!
Baby Barbara Vianello
■■
Si parla tanto di spinelli e
alcol, poi si fa l’Heineken Jammin. Per gli organizzatori: dimostrate la vostra buona volontà e riempite i tank di acqua al posto della birra!
Cristiano
■■
I gondolieri, categoria di
evasori fiscali legalizzati, occupano case comunali o acquistano appartamenti da
600-700 mila euro. Hanno
tutti la barca e la seconda casa, viaggiano e sono firmati
dalla testa ai piedi. Ma i controlli fiscali sono fatti solo a
quei poveri Cristi in lista per
Fax
041.2573.1631
sms
346.3665.951
e-mail
[email protected]
Lettori
una casa del Comune o per un
contributo per l'affitto che
non riescono più a pagare? La
nostra busta paga è zeppa di
tasse e loro neanche una ricevuta fiscale. Cedono le licenze a fior di euro, incassano
80 euro per un giro in gondola
di 40 minuti quando un operaio ne guadagna 7, peraltro
tassate. I custodi di Venezia
siamo noi veneziani onesti,
non chi specula sulla città.
El gabibbo
■■
■■
Telefono
041.2573.1
Ai tifosi rosanero che leggono il Mestre. Il nostro grande presidente ha promesso
con una lettera ai giornali che
non lascia, anzi... raddoppia.
Grazie Zamparini.
Un lettore
■■
Che bello andare presto al
mattino a piazzale Roma e vedere i finti mendicanti che
vanno al lavoro. Che bello vedere che sono tantissimi. La
polizia vorrebbe intervenire,
anche in maniera energica,
ma non viene loro concesso.
Che bello avere i vertici di polizia e i magistrati di sinistra.
Giamba
■■
Prima tutti quelli quelli di
sinistra erano coglioni, ora,
pur di riuscire a evitare che
passi la legge per il conflitto
di interessi, dice che ci sono
onorevoli di sinistra galantuomini. Complimenti Cavaliere,
sei sempre il solito sbruffone!
Mirco
■■
■ ■ Vogliono multare chi mangia in piazza San Marco, ma
chi lo fa? I vigili che non ci
sono!
Un lettore
■■
■ ■ Basta una passeggiata in
centro storico a Venezia per
rendersi conto di come Polizia
e Vigili siano del tutto inutili.
Calca, ambulanti con comportamenti selvaggi (si picchiano
tra di loro, ecc.), accattoni di
ogni specie accartocciati sui
ponti. Visto che a Venezia non
LA GENTE HA PAURA E NON CREDE PIÙ ALL’INTEGRAZIONE
Come un principio fisico
Guido Pacetti Bustini
Venezia
servono, mandiamoli a guadagnarsi il salario a Mestre e in
via Anelli, dove magari potranno legittimare la loro divisa invece di passeggiare in
giro senza fare mai nulla.
Lord veneziano
regio. E allora? Per non sottostare ai poteri di Mafia e
politica sono andato via dalla
mia terra giovane. E pago le
tasse regolarmente! Contenta?
Italiano vero
Italiano doc, visto che pendi a sinistra chiedi a Gino
Strada se questo governo ha
gli attributi.
Tillo V.
Cari Francesca e Andrea,
mi spiegate perché quando lo
Stato ha ficcato il naso nelle
cose della Chiesa chiedendo
che il matrimonio religioso
fosse valido anche come matrimonio civile nessuno ha
protestato? Non dimenticate,
inoltre, che il Papa è anche
Capo di Stato e che, come
tale, ha tutto il diritto di esprimersi in politica.
Lina
“Solleveremo Venezia” titolava un giornale locale stamane. Ma questa gente non
ha proprio niente di meglio da
fare?
M. G.
■■
■ ■ A Veneziana Doc. Perché
giudichi le persone a seconda
della loro provenienza? Sono
terrone e abito qui da 25 anni.
Mia moglie forse è ancora più
doc di te, essendo di Canna-
Per Francesca e Tommaseo. Visto che non vi piace
questa Chiesa andatevene
dall’Italia, magari in Arabia,
uno Stato veramente laico...
Vergognatevi.
Un lettore
■■
Ci hanno insegnato che, se il baricentro di un
corpo cade fuori dal triangolo di appoggio, lo
stesso corpo non è più in equilibrio. È sostanzialmente una legge fisica. Non è un paradosso il traguardo dell’Europa unita; tante nazioni, tanti uomini,
stessi respiri. Ma anche tanti cervelli, ideologie, che si
spostano moralmente e fisicamente. Forse sono uniti solo
a Bruxelles, perché nascono idee, normative, leggi che
però vanno poi recepite dai singoli paesi, e quindi da
tutti. Ma si sono rispettati i tempi fisiologici per fare una
Europa unita o è ancora un miraggio da Bruxelles superato, ma da noi no? Solo ora da noi e anche all’estero si
parla di integrazione, ma poi si va in senso opposto
perché più o meno larvatamente si parla di villaggi
unietnici. La gente ha paura, ha timore, non crede più
all’integrazione. L’orto è pieno, strapieno e non c’è posto
e spazio per il vicino. E non è egoismo, razzismo. Come
detto all’inizio è un principio fisico e una realtà inconscia, anzi ora conscia.
■■
penalizzazione come il solito
non vincerete niente. Mi fate
pena.
El saimon
■■
■ ■ Per El pichichi. Da come
parli devi essere un povero interista. Erano 20 anni che non
vincevate niente. Il prossimo
anno con Juve e Milan senza
Ringrazio sin d’ora chi può
darmi delle spiegazioni riguardo i lavori di San Giuliano dalla parte destra del cavalcavia
venendo da Mestre verso Venezia.
Un lettore
■■
È disgustoso che in un sedicente paese civile i mezzi di
informazione non parlino delle recenti violenze e dei pestaggi nei confronti dei gay.
Tutto questo è nazismo. Coloro che commettono violenze
del genere solo per divertimento non sono uomini, ma
fogna!
G. N.
■■
■ ■ Penso che Wilde mes 3 si
sia divertito a provocare usando il sarcasmo per vedere
quali sarebbero state le reazioni di chi ama i cani e li
rispetta. In caso contrario forse ama i gatti. E si sa: tra
cane e gatto...
Zueta
E bravi Stefano e un lettore. Avete perfettamente ragione. Non so per quanto ancora sopporteremo. Tanto loro
non vengono mai toccati dalla
malavita perché tra guardie
del corpo, scorte, polizia, etc.
chi li può toccare? Perciò non
si rendono conto di quanta insicurezza instillano nel cittadino.
Anais
■■
■ ■ Caro Blu, l’intento di Grillo
non è quello di far ridere. Medita.
Moreno
Per chi scrive. Il Venezia pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 20 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a
discrezione del direttore. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente. Quelle anonime non saranno prese in considerazione.
Telefono
E Polis
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E Polis
21 Maggio 2007
Concessionaria per la pubblicità
EPM Spa
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Telefono
041.2573.1
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Continenti
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21 Maggio 2007
Gli indirizzi di An
Il modo migliore per
usare il tesoretto
resta, per Fini, il
settore debiti. A pari
merito, la sicurezza.
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La minaccia di Diliberto
Ultimatum del segretario
del Pdci Diliberto: «Un
vertice prima del Dpef
o non lo votiamo, la
coalizione non sono loro».
Il vertice. Il premier indica come verrà distribuito l'extragettito e tenta la mediazione sul pubblico impiego
Statali, Prodi convoca i sindacati
e trova l'accordo sul “tesoretto”
ANSA
q Tralepriorità:pen-
sionipiùbasse,ammortizzatorisociali
eunpianoperlacasa
Maria Spigonardo
[email protected]
Dovevano decidere cosa
fare del “tesoretto”. Sgravi per
le famiglie? Pensioni? Ici? Pubblico impiego? E in effetti ieri a
Palazzo Chigi una decisione
Prodi l'ha presa. Ha tracciato la
linea delle priorità e c'ha messo
dentro più o meno tutto. Anzi,
per la precisione i punti sono
cinque: pensioni, infrastrutture, ricerca, casa e famiglia. Difficile immaginare come dividerà quel piccolo grande gruzzolo
di due miliardi e poco più. Se
solo uno di questi punti potrebbe costare quanto l'intera partita. Di fatto il 28 giugno si terrà
il consiglio dei ministri che approverà il nuovo Dpef e le nuove
misure per lo sviluppo definite
in base alla quantificazione del
cosiddetto tesoretto.
■
IN ATTESA della spartizione,
Prodi - che ieri si è incontrato a
Palazzo Chigi con Tommaso Padoa-Schioppa, Massimo D'Alema, Francesco Rutelli e Enrico
Letta -, si è visto costretto a fare
un passo indietro anche nel difficile rapporto con i sindacati.
Se fino a qualche ora prima diceva che non c'era bisogno della
convocazione «perché tanto ci
sentiamo ogni giorno al telefono», ieri ha cambiato ancora
idea. L'incontro dovrebbe essere organizzato nei prossimi
giorni per scongiurare la rottura definitiva. Il confronto con le
parti sociali (il vertice di ieri ne
è stata la dimostrazione) è ancora in alto mare e lo scontro
sugli statali si annuncia rovente, nonostante Prodi sia molto
«fiducioso» e abbia già pronte
le proposte per il rinnovo del
contratto. Quanto al “tesoretto”
3Il presidente del Consiglio Romano Prodi
Pubblica amministrazione
via al forum per l'innovazione
Fino al 25 maggio
“Innovare per crescere”.
All’insegna di questo slogan
si apre oggi, alla Nuova Fiera
di Roma, la diciottesima edizione del Forum PA, la principale manifestazione fieristica e congressuale interamente dedicata alla pubblica amministrazione e ai processi d’innovazione per migliorare la qualità dei servizi
a cittadini e imprese. Con il
patrocinio del ministro per le
Riforme e le Innovazioni nella PA, della Conferenza delle
■■
regioni e delle province autonome, dell’Anci, dell’Upi e
dell’Uncem. Come ogni anno, per una settimana, dal 21
al 25 maggio, la comunità di
“innovatori” si darà appuntamento per confrontarsi su
temi e problemi della riforma amministrativa in atto,
ma soprattutto per presentare le novità tecnologiche
che sempre di più facilitano
il rapporto tra cittadini e
pubblica amministrazione.
Inaugureranno l'evento Romano Prodi e Franco Marini.
Il dato
Un “bottino”
da 10 miliardi
I numeri
■ ■ L'extragettitto, meglio
conosciuto come il
“tesoretto” del governo
Prodi, vale in tutto 10 miliardi
di euro. Del totale una parte,
7,5 miliardi, saranno
destinati alla correzione del
deficit come promesso
all'Ue. La quota restante, 2,5
miliardi, allo Stato sociale e
al rilancio dell'economia.
Una piccola parte è già stata
utilizzata per il taglio del
ticket sanitario.
«c'è un accordo completo - ha
spiegato il premier Prodi - sulle
direzioni verso le quali indirizzare queste risorse. E sereno ottimismo sugli equilibri economici del Paese».
Ma veniamo ai cinque punti.
Il Professore ha detto che le risorse saranno concentrate per
il «sostegno alle pensioni più
basse, ai precari, su misure per
gli ammortizzatori sociali per i
disoccupati, o chi è in condizioni di particolare disagio»; poi
«le infrastrutture, l'innovazione e la ricerca, il piano casa e le
politiche di sostegno alla famiglia». Il piano casa del governo,
conferma il premier, sarà presentato nel corso del Consiglio
dei ministro di questa settimana o, al massimo, in quello successivo. ■
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E Polis
21 Maggio 2007
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Italia
Incidenti. L'associazione dei familiari delle vittime lancia l'allarme
Ancona
Sulle strade bilancio di guerra Ilfabambino
i capricci
lo legano
venti morti solo nel weekend in balcone
EPOLIS
q «Chiediamol’inter-
ventodellaProtezione
Civilepercoordinarel'emergenzaquotidiana»
Somiglia più a un bilancio
di guerra. Che si ripete puntuale. Eppure il dramma non si
consuma su un fronte bellico
ma proprio qui, vicino casa nostra. Sono vittime della strada.
Decine, migliaia. L’Associazione Italiana Familiari e Vittime
della Strada ha calcolato che nel
weekend appena trascorso sono morte venti persone. Tredici
i feriti. L'ennesima strage in sole 24 ore. Così l'Associazione è
scesa ancora in campo per chiedere al governo «di prendere
coscienza che così non si può
andare avanti e che è in atto la
più grande e grave tragedia del
nostro Paese». Il bilancio, nel
dettaglio, è impressionate. Due
morti e sei feriti ieri mattina
alin Sicilia in un tamponamento sulla A18 tra Giarre ed Acireale; tre giovani (rispettivamente di 14,25,27 anni) hanno
perso la vita sabato pomeriggio
■
3L'auto coinvolta nell'incidente nel cagliaritano
sulla strada Provinciale 350 nel
vicentino; tre giovani tra i 18 e i
19 anni sono morti nella notte
tra venerdì e sabato alle porte
della Capitale, al km 18,850 della via Nomentana; due morti ad
Altamura, in provincia di Bari,
sulla Sp 235 sabato sera alle 19.
Una famiglia distrutta sulle
strade del barese. E ancora: sabato due vittime nel cagliaritano; due giovani morti carbonizzati sempre sabato nel comasco
e nella stessa zona un morto e
due feriti poco dopo la mezzanotte; un morto e due feriti in
provincia di Treviso; un morto e
un ferito a Messina; un morto e
un ferito in provincia di Cosenza in località Cariglio di Fuscaldo; un morto in Trentino, un
giovane motociclista lungo la
Valle dei Laghi 12. Un ragazzo di
25 anni è morto sabato notte
sulla strada regionale 11 vicino
Verona a bordo di uno scooter;
infine un ferito grave sull'autostrada A 19 Palermo-Catania.
L'ennesimo tragico bollettino.
«Invochiamo l’intervento della
Protezione Civile - tuona l’Aifvs
-. Occorre assegnarle il compito
di coordinare le forze di Polizia,
le concessionarie di strade ed
autostrade, le amministrazioni
regionali, provinciali, comunali, e gestire con logica e visione
d’insieme le risorse destinate
alla sicurezza stradale. Abbiamo chiesto da tempo al Capo
della Protezione Civile Guido
Bertolaso un incontro e confidiamo in una risposta nei prossimi giorni. I giorni passano e
ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali, che causano la morte di 15
persone e il ferimento di altre
860». ■
■ Legato con una catena al
balcone del terrazzo perché faceva i capricci. Un bambino di
sei anni, figlio di genitori originari del Bangladesh, è stato
però salvato dai carabinieri del
nucleo radiomobile di Ancona,
avvisati dai vicini che avevano
sentito il pianto straziante del
piccolo e avvisato il 114, il numero di emergenza per l'infanzia. Quando sono giunti sul posto i militari non hanno trovato
né la piccola vittima, né i suoi,
ma le testimonianze hanno
confermato che il bambino era
effettivamente legato, almeno
da un quarto d'ora, alla vita con
una catena, le spalle rivolte all'inferriata del balcone. All'interno dell'abitazione, i carabinieri hanno poi trovato sia le catene che due lucchetti. I genitori, rintracciati più tardi, non
avrebbero negato di aver legato
il figlioletto, sostenendo che si
trattava di una punizione perché il bambino faceva i capricci.
Tra l'altro, sempre secondo le
testimonianze raccolte tra i vicini, non sarebbe stata la prima
volta. I genitori sono stati denunciati. ■
Telefono
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E Polis
21 Maggio 2007
L'appello di Napolitano
«Spezzate il terrorismo»
CITTÀ DEL VATICANO
Appello del Papa:
basta violenze a Gaza
q«Faccio appello al senso di
■
lasciato continua a sollecitare
coraggio e responsabilità lungo
la via delle riforme necessarie
per sostenere il cammino delle
trasformazioni sociali ed economiche. Il modo migliore per
onorare la memoria di Massimo D'Antona sta nella volontà
comune di coltivare le sue feconde idee e di difendere i valori per i quali si è battuto. Ma il
suo ricordo, così come quello di
tutte le vittime del terrorismo,
mira nello stesso tempo a mantenere alto e costante l'impe-
F*
FLASH
ANSA
q «Ilmodomigliore
peronorarnelamemoriaècoltivarneleidee
edifenderneivalori»
LA LEZIONE CHE D'Antona ci ha
.
Italia
L'anniversario. Otto anni dopo l'omicidio D'Antona il capo dello Stato scrive alla moglie
«Spezzare, una volta per
tutte, la spirale terroristica». È
l'auspicio del capo dello Stato
Giorgio Napolitano in un messaggio inviato a Olga D'Antona
in occasione dell'ottavo anniversario dell'assassinio del marito. “Nell'anniversario dell'efferato assassinio desidero far
giungere ad Olga, i figli alla famiglia i miei sentimenti - si legge nel comunicato dell'ufficio
stampa del Quirinale - di solidale vicinanza, unitamente all'omaggio dell'intero Paese per
una testimonianza sempre viva
di passione civile e di rigore morale. La figura di Massimo
D'Antona - continua - resta nella memoria di tutti noi per la
sua attività di studioso, per il
suo generoso impegno nelle
istituzioni su questioni di grande rilievo sociale e per la costante ricerca di soluzioni nel confronto e nel dialogo.
15
responsabilità di tutte le Autorità palestinesi affinché, nel
dialogo e con fermezza, riprendano il faticoso cammino dell'intesa, neutralizzando i violenti». È l'appello sulla situazione nella Striscia di Gaza lanciato da Benedetto XVI alla recita del Regina Coeli. «Invito il
Governo israeliano - ha aggiunto - alla moderazione ed esorto
la Comunità internazionale a
moltiplicare l'impegno a favore
del rilancio del negoziato». ■
. .................................................................
ROMA, “FIGLI NEGATI”
Danilo Coppola
padre discriminato
qL'immobiliarista
3Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano
La famiglia
ringrazia
Un forte apprezzamento per il messaggio inviato
dal presidente della Repubblica alla famiglia del
giuslavorista Massimo
D’Antona, brutalmente assassinato otto anni fa dalle
Brigate Rosse è arrivato dal
Ministro dell’Ambiente e
presidente dei Verdi Pecoraro Scanio. "Tutti i terrorismi, come i fondamentalismi, sono l’antitesi di una
società libera, giusta e democratica», ha detto.
■■
gno, ad ogni livello e in ogni sede, per contrastare minacce, intimidazioni e violenze che purtroppo riemergono e per
spezzare così, una volta per tutte, la spirale terroristica». Per
l’omicidio del docente di Diritto
del lavoro a "La Sapienza" di
Roma, sono stati condannati
Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma, per i quali la Corte d’assise d’appello di Roma ha confermato, il 6 giugno del 2006, le
condanne all’ergastolo precedentemente emesse dalla Corte
d’assise di Roma l’8 luglio del
2005. «La conclusione di questi
processi ha avuto un effetto positivo - spiega la moglie Olga mi ha sollevato vedere le persone in carne e ossa, mi ha per-
messo di non avere più i fantasmi, di sapere con chi avevo a
che fare e di placare l’inquietudine. Per il resto provo distanza
e indifferenza da questi personaggi: non provo rancore; è come se non fossero all’altezza del
mio odio. In un certo momento ha detto ancora la vedova D’Antona - ho provato risentimento
per Cinzia Banelli, l’unica che è
venuta a ferire ulteriormente i
miei sentimenti, scrivendomi
una lettera non sincera solo per
migliorare la sua condizione
processuale. Ho trovato quel
gesto da parte sua offensivo.
Non tendo a dare un marchio a
vita alle persone, che possono
sempre ravvedersi ma, in quel
caso, sono stata doppiamente
ferita». ■
Danilo
Coppola, detenuto a Rebibbia, è
diventato padre ma non ha potuto vedere il figlio. La denuncia è dell'associazione “Figli negati” che pur non volendo entrare “nella vicenda giudiziaria
che ha coinvolto l'immobiliarista romano”, sottolinea con una
nota “la grande disparità di
trattamento che ricevono i padri al confronto delle mamme
quando sono in carcere. Come
se non bastassero le discriminazioni della vita quotidiana, se
ne aggiungono anche altre di
natura penitenziaria».
EPOLIS
3Danilo Coppola
. .................................................................
DA OGGI IN TUTT'ITALIA
La proposta. L'ipotesi del leader Udc Casini accolta con riserva da Mastella
EPOLIS
«Sciogliamo il Senato e votiamo»
«Il Parlamento non funziona semplicemente perché il
governo non ha la maggioranza
a Palazzo Madama. L'unica soluzione concreta sarebbe lo
scioglimento del Senato». La
proposta arriva dal leader dell'Udc Casini. «Da un anno Prodi
soffre della sindrome dell'auto-
■
sufficienza. I ritardi ci sono perché non c'è la maggioranza.
Bertinotti ha fatto bene a difendere la dignità del Parlamento e
di una Camera che soffre gli intoppi del Senato. Quella di sciogliere solo il Senato è un'ipotesi
da prendere in considerazione». E la prende in considera-
zione il Guardasigilli Mastella.
«C'è però il rischio che si formi
una maggioranza diversa da
quella di Montecitorio. A questo punto - conclude il ministro
- serve un accordo tra maggioranza e opposizione per diversificare le funzioni delle due Camere». ■
3Pierferdinando Casini
Ticket da 10 euro via
per visite e analisi
qDa oggi non si dovrà più pagare il ticket da 10 euro su visite
specialistiche e analisi. Introdotto a gennaio con la Finanziaria, il cosiddetto “copayment“ è stato cancellato definitivamente con la conversione
in legge del del decreto sul ripiano dei bilanci sanitari delle
Regioni. Cancellato anche il
blocco dei pignoramenti alle
Asl debitrici. ■
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Mondo
Gran Bretagna. Il premier deve decidere cosa fare dei tanti doni ricevuti, fra cui quelli di Berlusconi
Blair vende gli orologi di Silvio
caccia all'affare prima dell'addio
AP
q Potràtenersisoloiregalichevalgonomeno
di140sterline,sevuole
glialtridevecomprarli
C'è pure Tony Blair nel
grande villaggio dei riciclatori
di regali. Peggio, anzi: perché il
premier inglese non è che li regala a qualcun altro, no. Vuole
addirittura venderli, per guadagnarci qualcosina prima di lasciare definitivamente il suo
posto di primo ministro il 27
giugno.
SECONDO IL TABLOID domeni-
cale Mail on Sunday, al momento Blair sta cercando compratori per sedici dei diciotto orologi che nel giro di quattro anni
ha avuto in dono nientemeno
che da Silvio Berlusconi durante i frequenti incontri all'epoca
in cui il Cavaliere era a capo del
governo italiano. Secondo il tabloid, gli orologi fanno parte di
centinaia di regali più o meno
preziosi accumulati durante i
suoi dieci anni di potere. E Blair
vorrebbe venderli prima del
suo trasloco da Downing Street,
in calendario appunto per la fine di giugno. Il primo ministro
britannico uscente vorrebbe
anche disfarsi di un cavallo di
ferro appartenuto a Stalin che
gli ha regalato il presidente russo Vladimir Putin e che vale circa 37mila euro, di una chitarra
avuta dalla rockstar Bono e di
un paio di stivali da cowboy
elargiti dall'allora presidente
americano Bill Clinton. Un vero
e proprio «tesoretto», insomma, che sarebbe stato offerto
«ad un imprecisato numero di
acquirenti privati». Che, a loro
volta, potranno rivendere i beni
a loro piacimento, a patto però
di non rivelarne assolutamente
la provenienza.
STANDO AI DOCUMENTI ufficiali, tra il 2001 e il 2006 Blair e la
first lady Cherie hanno ricevuto
180 doni di valore superiore a
140 sterline (210 euro), la soglia
per la quale scatta l'obbligo di
dichiarazione. Blair può portarsi via questi regali da Dowing Street soltanto se li paga al
pieno prezzo di mercato e a detta del Mail on Sunday ha deciso
di tenersi due orologi offerti da
Berlusconi, per i quali avrebbe
pagato 350 sterline (circa 530
euro). Tutti gli altri, evidentemente, non gli piacevano abbastanza.
Il dato
Harry in Afghanistan
3Il premier inglese Tony Blair
Potrebbe partire per
l'Afghanistan il principe Harry,
terzo in linea di successione al
trono del Regno Unito. Dopo
che gli è stata negata la
missione in Iraq, in base a
quanto riporta il giornale
News of the World, ora Harry
potrebbe trovarsi in
Afghanistan già prima
di Natale.
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Mondo
Sotto la lente.
EPOLIS
Morire come Terri Schiavo
se Bush stacca la spina
Negli Stati Uniti una legge permette ai medici di interrompere le cure a loro
discrezione se il paziente non ha un'assicurazione: ma i “paladini della vita” non
protestano, perché gli ammalati in questi casi sono tutti poveri o immigrati.
Bianca Cerri
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Tutti ricordano Terry
Schiavo, una donna in coma irreversibile da 15 anni divenuta
un caso politico quando i giudici consentirono ai medici di
staccare i macchinari che la tenevano in vita. Pochi sanno invece che la vicenda terrena di
Schiavo sarebbe stata molto più
breve se la stessa Schiavo non
avesse sottoscritto un'assicurazione prima di ammalarsi. Nel
caso di Thiras Habtegris, un'emigrata eritrea di 27 anni malata di cancro e priva di copertura assicurativa i medici del
Baylor Medical Center di Plano,
in Texas, si limitarono a staccare il respiratore mentre la
donna era ancora pienamente
cosciente avvalendosi del Futile
Care Law Act una legge voluta
da George Bush all'epoca del
governatorato che concede al
personale sanitario la più ampia discrezione sul destino dei
malati terminali. Forse non è
un caso che sia stato scelto un
termine come "futile", capace di
evocare anche in italiano accanimento terapeutico e connotazioni morali negative, per una
legge che considera i soggetti
più vulnerabili come entità
astratte di cui lo Stato non può
farsi carico.
Nel 2005, lo stesso anno in
cui morì Terry Schiavo, i medici
del Children Hospital di Houston si appellarono al Futile Care Law Act per negare una qualunque forma di assistenza concreta a Sun Hudson, un bam-
Thiras, 27 anni era
totalmente cosciente
quando l'ospedale ha
deciso che non valeva la
pena di assisterla ancora
bino di sei mesi affetto da
nanismo e da una grave forma
di displasia dopo aver posto alla
madre un inflessibile ultimatum di dieci giorni per trovare
una struttura alternativa. Dopo
40 tentativi andati a vuoto, la
donna fu costretta a rassegnarsi al distacco dei tubi che tenevano in vita il bambino. Alla
Nbc che la intervistava, Wanda
Hudson disse piangendo che si
era trattato di un omicidio in
piena regola.
IN QUESTE SETTIMANE, un'al-
3Le proteste per Terri
Schiavo, di razza bianca,
non si replicano per i pazienti
poveri o immigrati
tra donna sta lottando contro i
medici del Brackendridge Children Hospital che avevano deciso di staccare i respiratori che
tengono in vita ilfiglio Emilio
Lee, un bambino di 16 mesi affetto da una patologia neurove-
getativa conosciuta come morbo di Leigh. Per sottrarlo alla
voracità del Futile Care Law Act
Catarina Gonzales si è rivolta al
tribunale chiedendo al giudice
di concederle il tempo necessario a trovare una struttura disposta ad accoglierlo. Il termine ultimo è stato fissato all'otto
maggio ma se entro quella data
Emilio Lee sarà ancora al Brackndridge Children Hospital la
ventilazione artificiale verrà
sospesa.
E mentre gli Stati Uniti hanno appena celebrato il mese di
aprile dedicato per tradizione
alla lotta contro gli abusi sui minori piangendo le vittime del
Virginia Tech, Emilio Lee Gonzales sta vivendo quelli che potrebbero essere i suoi ultimi
giorni. Molti americani si chiedono se sia giusto affidare il suo
destino ad un atto legislativo.
Ma c'è anche una parte dell'opinione pubblica che vede in
Catarina Gonzales una prevaricatrice che si diverte ad intralciare la legge con il denaro dei
contribuenti. A questa categoria appartengono gli stessi politici che spesso invocano la sacralità della vita e i valori morali riducendoli a prodotti commerciali per pochi privilegiati
ai quali nessuna ragazza madre
senza mezzi che abbia osato sfidare i padroni della Sanità del
Texas per salvare il proprio figlio dovrebbe avere accesso.
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Mondo
A nord. Un gruppo radicale protagonista della battaglia
Si combatte in Libano
almeno 48 le vittime
EPOLIS
q Sulcommandoche
hariapertoilconflitto
aleggial'ombradial
Qaida,ilFatahalIslam
Un gruppo radicale palestinese su cui aleggia l'ombra di
al Qaida, il Fatah al Islam, si è
reso protagonista nel Nord del
Libano di una vera e propria
battaglia, costata la vita ad almeno 38 persone: 23 soldati, 14
militanti e un civile. I feriti si
contano a decine. Per altre fonti
il bilancio sarebbe di 48 morti,
19 dei quali miliziani e sei civili,
tra i quali due bambini.
■
L'ESERCITO LIBANESE è intervenuto con i carri armati e ha
usato le maniere forti, ma i militanti in serata hanno poi rilanciato la sfida, minacciando di
"aprire il fuoco contro il Libano
intero". Secondo varie ricostruzioni, tutto è iniziato prima dell'alba, quando le forze di sicurezza (Fsi) hanno tentato di arrestare a Tripoli militanti di Fatah al Islam ritenuti coinvolti in
una rapina in banca. Poco dopo,
3Soldati in Libano
dal vicino campo profughi palestinesi di Nahr al Bared, dove
ammassate l'una sull'altra vivono 40mila persone, sono uscite
squadre di miliziani del gruppo
che per rappresaglia hanno cominciato ad assaltare i posti di
blocco dell'esercito libanese
disseminati nella zona. Rapidamente, gli scontri si sono diffusi
in vari quartieri della città, che
sorge 90 km a Nord di Beirut ad
ampia maggioranza sunnita.
A LUNGO SI SONO POTUTI udire
gli echi delle esplosioni e delle
raffiche di armi automatiche,
mentre la città sembrava sprofondare nella guerriglia urbana. L'esercito, che nel corso della giornata ha inviato a nord cospicui rinforzi, ha quindi bombardato con i carri armati
l'entrata nord di Nahr al Bared,
dalla collina al Muhamra, che lo
sovrasta. In Libano vi sono 12
campi profughi palestinesi in
cui vivono oltre 350 mila persone. L'esercito libanese non vi
può entrare, in base ad un accordo interarabo raggiunto nel
1969 e si limita a controllarli
dall'esterno. Nel pomeriggio, le
forze di sicurezza hanno infine
fatto sapere che la situazione
era tornata sotto controllo e il
premier Fuad Siniora ha diffuso un comunicato per accusare
Fatah al Islam di aver voluto
mettere in pericolo "la pace civile". ■
Idaho, spara e poi si ammazza
Tre morti a Moscow: il movente fanatico-religioso
■■ Due morti dentro la chiesa,
tra cui il cecchino. Quattro feriti, tra cui due poliziotti uno
dei quali il vicesceriffo. È il bilancio di una notte d'inferno a
Moscow, una delle principali
città dello stato dell'Idaho nel
nordovest degli Stati Uniti. Almeno 75 i colpi sparati. Molto
probabilmente il movente potrebbe essere di carattere fanatico-religioso.
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Focus
“L'arte di vivere
assomiglia
molto più
alla lotta che
alla danza”
Marco Aurelio
Duelli all'ultimo sangue
Si esibivano per allietare il popolo
■ ■ Il termine “gladiatore” viene da gladio, una piccola spada
molto usata nei combattimenti. L'origine dei combattimenti si
deve ricollegare all'abitudine dei personaggi più facoltosi di
offrire al popolo pubblici spettacoli, con duelli all'ultimo sangue.
A porre fine a tale pratica fu l'Imperatore Costantino nel IV secolo.
IMPERATORE ROMANO
Il mito dei combattenti dell'antica Roma è sopravvissuto allo scorrere del tempo e della storia
Croazia,igladiatoridelterzomillennio
I guerrieri sono tornati nella pittoresca arena della città di Pola, per animare con i loro scontri atletici il “Festival dell'Antichità”
■ ■ Chi l'avrebbe mai pensato che i gladiatori esistessero
ancora? E, invece, il mito dei valorosi e intrepidi combattenti che animavano le arene dell'antica Roma è sopravvissuto allo scorrere del tempo e della storia. Il famoso
“Collegio dei Gladiatori”, in Ungheria, addestra tuttora
gli atleti che vogliono cimentarsi nell'antica arte. Sono
tanti i giovani che si allenano per ore in palestra per diventare moderni gladiatori. I più abili, poi, si esibiscono
in suggestive manifestazioni pubbliche. Come quella
che ieri si è svolta nell'anfiteatro romano di Pola, in Croazia, in occasione del “Festival dell'Antichità”, che ha visto il ritorno dei feroci guerrieri nell'arena millenaria.
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Economia
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Il Tesoro approva
Plaude all'operazione il
ministro Padoa-Schioppa:
«È una banca europea, se
non mondiale. Dato
positivo per l'Italia».
La fusione. Via libera dai cda delle due società, a Roma e Milano. Si è dimesso Matteo Arpe
Capitalia-Unicredit, un sì d'oro
è la Superbanca da 100 miliardi
q Ilconcambiosaràdi
1,12azionidell'istituto
milaneseperognititolo
dellabancacapitolina
Il matrimonio tra Unicredit e Capitalia si è celebrato con
il pieno consenso delle parti e
con la benedizione del governo
e di Bankitalia. I consigli di amministrazione dei due istituti di
credito hanno approvato
all’unanimità il progetto di fusione che dà vita a un colosso
bancario da 100 miliardi di euro di capitalizzazione: secondo
in Europa e addirittura in vetta
alla classifica nell’area euro.
L'amministratore delegato di
Capitalia, Matteo Arpe, ha rassegnato le dimissioni che saranno operative dal 31 maggio
prossimo: «Ho fatto un passo
indietro per favorire una operazione di straordinario valore», scrive tra l’altro in una lunga missiva inviata al cda della
banca romana. «È l’operazione
che volevo, è stato sempre il
mio obiettivo», ha commentato
soddisfatto Cesare Geronzi in
una conferenza stampa convocata ieri a Roma insieme
all’amministratore delegato di
Unicredit Alessandro Profumo
per spiegare i dettagli della fusione. E a Walter Veltroni che
pur plaudendo alle nozze aveva
paventato il rischio di una perdita di ruolo della città ha risposto indirettamente: il nuovo istituto «soddisferà ancora
di più le esigenze della clientela
romana. La capitale oggi ha un
gruppo con una potenza di fuoco cinque volte maggiore». Altrettanto “soddisfatto” Alessandro Profumo che si è detto
“convinto” che si tratti di «una
gran bella operazione, perché
rafforza i due gruppi in Italia in
modo significativo». La superbanca che sarà guidata da Alessandro Profumo e avrà Cesare
Geronzi come come vicepresidente vicario e presidente del
■
comitato esecutivo con delega
alle partecipazioni, si chiamerà
Unicredit Group avrà sede legale a Roma mentre il quartier
generale operativo sarà in Piazza Cordusio a Milano. Potrà
contare su una rete di oltre
9mila sportelli nel mondo di
cui circa 5mila nel nostro Paese. La quota di mercato in Italia
sarà intorno al 16%. L'operazione che dovrà essere approvata
dalle assemblee previste tra fine luglio e inizio agosto prossimi, sarà "perfezionata" a ottobre. Il rapporto di concambio
è stato fissato a 1,12 titoli Unicredit per ogni azione Capitalia. La valorizzazione implicita
dell’istituto capitolino è di circa 8,4 euro ad azione contro i
7,97 dell’ultima chiusura a Piazza Affari. L'aggregazione consentirà di generare sinergie lor-
Il primo socio sarà
la fondazione Cassa di
Risparmio Verona, Vicenza,
Belluno e Ancona
de stimate in circa 1,2 miliardi
di euro dal 2010: il 68% deriverà da risparmi di costi e il
32% dall’aumento dei ricavi. Il
primo socio della superbanca
sarà la fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona.
Geronzi ha anche reagito seccamente alle “insinuazioni” secondo le quali le nozze con
piazza Cordusio siano state decise per rafforzare le posizioni
dei due istituti nei centri del
potere finanziario italiano: Generali e Mediobanca. Il matrimonio tra Unicredit e Capitalia
«non è un’operazione di potere. È esattamente il contrario»,
ha affermato. E per dimostrarlo
concretamente ha annunciato
ufficialmente che Capitalia
consegnerà i titoli del leone di
Trieste detenuti a servizio di un
prestito convertibile già «nel
corso di questo mese». E Unicredit farà altrettanto nel 2008,
a scadenza dell’obbligazione. ■
Concessionaria per la pubblicità
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Convegno sulla famiglia
All'hotel Ambasciatori alle
18 convegno “Famiglia
sotto attacco: quale
sostegno dalla politica?”
promosso dall'Udc.
Le iniziative. Marghera, Campalto e Terraglio: ancora raccolte firme e richieste di incontri con le istituzioni
Sesso e droga, l'sos dei residenti
avanti tutta con la mobilitazione
EPOLIS
q Mazzocco:noaso-
luzioniallapadovana,
vannoeducatiigiovani
anondiventareclienti
Gloria Bertasi
[email protected]
I residenti della terraferma rompono il muro di silenzio
sulla prostituzione. Il fenomeno è aumentato negli ultimi
mesi. Insieme, sono cresciuti i
disagi per la cittadinanza. Ed è
esplosa la protesta con le richieste di interessamento da parte
delle istituzioni e confronti
pubblici sul tema. La domanda
ricorrente, da Marghera a Campalto e Terraglio, è sempre la
stessa: che si promuovano interventi specifici. Continuano
le raccolte firme in calce a petizioni che reclamano una risoluzione condivisa ed efficace
del problema provocato dall'invasione di lucciole in alcune vie
della terraferma, trasformate
in vere e proprie zone a luci rosse. Dove oltre ai fastidi di clienti, protettori e lucciole s’innescano spesso dinamiche di microcriminalità. È quanto avviene, ad esempio, a Marghera.
■
L’AREA contro cui si protesta è
quella del distributore Erg in
disuso all’angolo con via Rossarol. Tuttavia, non s’invoca
una soluzione alla padovana,
bensì politiche sociali e interventi per mettere in sicurezza la
zona. C’è, addirittura, una certa
solidarietà verso le tre giovani
C'è solidarietà verso le 3
rumene che lavorano al
distributore Erg: ricevono
alimenti da alcuni cittadini
AD OTTOBRE sono partire le
prime segnalazioni. Dall’autunno si punta il dito contro lo
spaccio di sostanze stupefacenti. «Si tratta di un problema
sempre più grosso - spiega Daniela Mazzocchi, portavoce della delegazione di zona Ca’ Emiliani-Rinascita - va tenuto d’occhio con attenzione». Spaccio e
prostituzione qui vanno di pari
passo. Il nodo da sciogliere riguarda però la necessità di interventi su più fronti in questi
rioni margherini. Da un lato, ci
sono i problemi storici di Vaschette e Ca’ Emiliani: degrado
abitativo, povertà, disagio.
Dall’altro, gli amministratori
municipali lamentano come in
un tale contesto si siano inse-
diati transfughi dal ghetto di
via Anelli. Accanto a questo
problema, ci sono le lucciole di
via Fratelli Bandiera, che negli
ultimi mesi hanno iniziato ad
occupare entrambi i lati della
s trada avvicinandosi così
all’abitato. Qui è intervenuta la
delegazione di zona Marghera
centro, che ha scelto la strada
della raccolta firme e auspica
che le autorità competenti accettino l’invito ad organizzare
un’assemblea cittadina.
3Due lucciole al lavoro
La chiave
1
In quattrocento
per due petizioni
Da Campalto al Terraglio a
Marghera, i residenti
reclamano interventi contro
l’aumento di prostitute nelle
strade. Per sollecitare le
istituzioni, sono partite due
raccolte firme, 200 i firmatari
di ciascuna.
■■
2
La convocazione
del Cosp
■ ■ L’esecutivo di Ca’ Farsetti
ha chiesto di convocare in
Prefettura un incontro del
Cosp, comitato provinciale per
la sicurezza e l’ordine pubblico.
Tema della seduta spaccio di
droga e prostituzione a
Marghera e in terraferma.
3
La soluzione
è lo zoning
■ ■ I cittadini non chiedono
misure alla padovana.
Piuttosto si punta alla
sicurezza delle strade,
all’educazione dei giovani e
allo zoning. Cioè, lo
spostamento delle lucciole in
zone a minor impatto.
rumene che da mattina a notte
fonda prestano “servizio”. E alcuni residenti in certe occasioni hanno portato loro qualche
ristoro alimentare. «Quello che
chiediamo - aggiunge Mazzocchi - è che oltre ai controlli e ai
servizi sociali s’avviino politiche educative nei confronti di
giovani e clienti». Perché se la
domanda non fosse alta, le prostitute non ci sarebbero. Lungo
il Terraglio, gli aderenti al comitato Terraglio e dintorni si
sono più volte incontrati con
l’amministrazione per il medesimo problema. «Le autorità si
stanno muovendo - dice Antonino Stinà, portavoce del comitato - per spostare le lucciole. Il
problema è che gli strumenti in
possesso dei servizi sono superati oggi abbiamo neocomunitarie per strada non più clandestine». Novità con cui amministrazione comunale e forze
dell'ordine sono chiamate a fare i conti. ■
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Mestre
L'incidente. Tragedia sulla Noalese a Zero Branco alle 2.20 della notte, la vittima è Andrea Andreato
Auto si schianta contro un palo
perde la vita un 21enne di Spinea
JURGEN PANAJOTTI
q Gravementeferita
una16ennediSalzano,
illesoilconducente,un
ragazzodiMartellago
Manuel Scordo
[email protected]
Perde il controllo dell'auto
in piena curva, una sbandata,
una sterzata, poi il volo fuori
strada e lo schianto, violentissimo, contro un palo. Ancora
sangue lungo le strade della
Marca trevigiana, ancora incidenti mortali. A morire, questa
volta, un giovane veneziano che
si trovava a bordo dell'auto di
un amico con una terza personaNella notte tra sabato e domenica il teatro della tragedia
si è spostato a Zero Branco e al
già lungo elenco di vittime è stato aggiunto il nome di Andrea
Andreato, 21 anni, elettricista
di Spinea. Ferita gravemente
F.P., 16 anni, di Salzano, mentre
il conducente dell'auto, M.C.,
20 anni di Martellago ha riportato solo lievi ferite.
■
LA DINAMICA non è ancora del
tutto chiara, sul posto per effettuare i rilievi e sentire gli eventuali testimoni, sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Treviso. L'incidente, secondo una prima ricostruzione
dell'accaduto, è avvenuto intorno alle 2.17. La “Audi A3” condotta dal 20enne stava percorrendo la via Noalese in direzio-
3Il luogo in cui è avvenuto l'incidente mortale e il palo della luce divelto dalla Audi A3
In moto sbatte su una roccia
morto scooterista di Jesolo
Nello Gambaro
Stava rientrando verso
casa con il suo scooterone
quando ha perso il controllo
del mezzo, si è sfracellato su
una roccia ed è morto. La
tragedia ieri pomeriggio verso le 18. Nello Gambaro, 50
anni, stava percorrendo una
strada sul Grappa quando a
■■
Borso sul Grappa ha perso il
contriollo del suo mezzo e si
è schiantato su una roccia.
Immediata la corsa all'ospedale di Bassano del Grappa e
il ricovero d'urgenza in terapia intensiva, ma non c'è stato nulla da fare. Il cinquantenne arrivato in condizioni
critiche è spirato verso le 22.
ne di Quinto di Treviso. Accanto
al guidatore c'era seduto Andrea Andreato mentre dietro si
era accomodata la 16enne. I tre
a quanto pare, avevano trascorso la serata in una pizzeria nella
zona di Spinea e avevano deciso
di fare una passeggiata a Treviso prima di ritornare a casa.
Sono quindi saliti a bordo della
vettura, imboccando la Noalese. Arrivato all'altezza del numero civico 348, mentre percorreva una curva, il conducente ha improvvisamente perso il
controllo dell'Audi. Il 20enne
avrebbe tentato in tutti i modi
di governare il veicolo, una violenta sbandata, una sterzata,
ma non ci sarebbe stato nulla da
fare. La vettura, come una
scheggia impazzita, è violata
fuori strada, finendo la sua corsa contro un palo dell'illuminazione. L'urto è stato violentissimo, l'auto si accartocciata. Un
automobilista che transitava
nella zona ha subito fatto scattare l'allarme. In pochi minuti
in via Noaelese sono arrivati gli
agenti della polizia stradale, le
ambulanze del Suem e i vigili
del fuoco. I pompieri hanno subito estratto dalle lamiere i feriti. Sia la 16enne che il conducente sono stati trasportati
d'urgenza all'ospedale di Treviso. Purtroppo nonostante l'immediato intervento dei soccorsi, nonostante tutti i tentativi
dei medici del 118, per Andrea
Andreato non c'è stato nulla da
fare. In gravi condizioni anche
la sedicenne. La ragazza è attualmente ricoverata nel reparto di Rianimazione del Ca' Foncello, i medici si sono riservati
la prognosi. Ferite lievi, invece,
per il 20enne di Martellago. La
“Audi A3” è stata sequestrata.
Con quello avvenuto nella notte
tra sabato e domenica salgono
nella provincia di treviso a 41 le
vittime di incidenti stradali dall'inizio dell'anno, a cui si possono aggiungere anche i tre automobilisti deceduti in ospedale per incidenti stradali avvenuti nel 2006. Una lunga scia di
sangue che sembra non volersi
arrestare. ■
Il profilo. Il giovane spinetense era in convalescenza dopo una caduta con lo scooter avvenuto a dicembre
Elettricista generoso
«Non voleva tardare»
Alberto Facchinetti
[email protected]
Aveva promesso ai genitori
che alle tre sarebbe rincasato.
Invece, a quell’ora, sono stati i
carabinieri a presentarsi al civico 21 di via Bressanone a Spinea e suonare il campanello. Sono stati i militari a dare la tragica notizia alla famiglia Andreato, a dire al papà Emilio e
■
alla mamma Elisabetta che Andrea era morto in un incidente
stradale nel trevigiano. «Mi
aveva chiamato in serata – dice
la mamma, Elisabetta Da Lio –
per dirmi che non sarebbe tornato a casa tardissimo, perché
non aveva intenzione di andare
in discoteca. Invece alle tre hanno suonato i carabinieri». Andrea aveva 21 anni e faceva
l’elettricista, ma da qualche me-
EPOLIS
se era a casa in malattia perché
il 20 dicembre scorso aveva
avuto un brutto incidente con
lo scooter. Non aveva la patente,
ecco perché alla guida stava
l’amico di Martellago. Andrea
la patente se la stava facendo
proprio in queste settimane.
IERI SERA, insieme agli amici,
aveva mangiato una pizza al
“Graspo d’Uva” a Spinea. Dopo
il caffè i tre avevano deciso di
andare in un pub nel trevigiano. Niente discoteca. E così per
tranquillizzare la madre a casa,
le aveva fatto anche una telefonata. «Era un ragazzo buono
– ricorda il padre – disponibile
3Una foto di Andrea
ad aiutare gli amici, a farsi in
quattro per loro. In compagnia
era l’unico che lavorava, gli altri
sono studenti, così capitava
spesso che fosse lui ad offrire da
bere agli amici. Lo faceva volentieri». Prima dell’incidente in
scooter, ad Andrea piaceva giocare a calcio. Da piccolo aveva
praticato anche il nuoto e lo judo. E negli ultimi anni si era appassionato pure del mondo della discoteca. E della musica
Hard-core, in particolare. Spesso nei fine settimana andava a
Brescia per ballare. «Ci andava
in treno – dice la mamma – tornava di mattina e andavamo a
prenderlo alla stazione». ■
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Mestre
La rievocazione. Il ritorno di un appuntamento molto amato dai mestrini
Assalto a Forte Marghera
arriva la Grande Guerra
Una giornata assieme ai gruppi di ricostruzione storica del conflitto del '15 - '18,
dall'ospedale da campo al rancio fino all'attacco finale contro gli Austroungarici.
Obiettivo dell'evento è raccontare la storia con passione e rispetto per i caduti
Andrea Ciccarelli
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Una giornata giocando alla
Grande Guerra, simulando la
vita di plotone, assalti copnt4ro
le postazioni di mitragliatrici e
la dura disciplina del fronte. A
rievocare la vita dei fanti della
Grande Guerra i volontari di
due associazioni, Le sentinelle
del Lagazuol e l'associazione
Non dimenticare, che ieri dalle
10 di mattina alle 17 hanno fatto
le grandi manovre a Forte Marghera. Grandi manovre perchè
di fatto la giornata è stata cadenzata da marce, prove di disciplina e schieramenti di truppa, eseguiti da un drappello di
una ventina di soldati vestiti in
completa uniforme. A non
mancare, si diceva, anche le ri-
■
costruzioni. Nei pressi delle
polveriere prima delle ali napoleoniche, infatti, era allestito un
vero e proprio ospedale da campo, con tanto di due crocerossine in rigorosa divisa d'epoca e
tavolaccio con gli attrezzi del
chirurgo. Attrezzacci, direbbe
qualcuno, perchè di fatto erano
principalmente utensili per
amputare gli arti feriti. Poco più
in là, mentre le crocerossine e il
dottore si prendevano cura di
un fante ferito reduce dalla prima linea, i suoi commilitoni s'esercitavano alla disciplina marziale e agli assalti al nemico. Dopo aver fatto evoluzioni prendendo ordini dall'ufficiale, i
soldati sono entrati nel vivo della simulazione, fingendo un attacco all'arma bianca contro
una postazione di mitragliatri-
Una divisa completa di
solito costa un minimo di
1.200 euro se la si vuole
completa di moschetto,
cinturone e baionetta
3Una concitata fase della
simulazione. I fanti urlando si
gettano contro la postazione
di una mitragliatrice
ce. E qui per essere proiettati
nella dura vita del fronte da fante della Grande Guerra è dbastato veramente poco. Vuoi la
suggestiva cornice del forte, i
rumori e le grida dei due plotoni
lanciati all'attacco sembrava
d'essere tornati indietro di quasi cent'anni e rivivere scene che
hanno segnato a volte per sempre la vita di milioni di giovani.
«Noi facciamo tutto questo con
grande rispetto per quella che è
stata la Grande Guerra e la morte di tanti giovani. Per noi è quasi un gioco, ma c'è chi così è
morto davvero, e noi prima di
tutto consideriamo questo
aspetto - spiega Remo Buosi,
presidente de Le sentinelle del
Lagazuol -. Nelle nostre ricostruzioni infatti non mimiamo
mai la morte del soldato o i ca-
duti. Ci limitiamo a raccontare
alla gente, far vedere cosa succedeva e come si viveva e ci si
muoveva sul fronte di guerra ed
in battaglia. La nostra è solo
passione nel riocordo e nella
memoria. Nessuno di noi è un
fanatico della guerra». Ma della
ricostruzione storica sì. Basti
pensare che una divisa completa arriva a costare un minimo di
1200 euro, arma compresa. Per
la semplice divisa, che generalmente viene rifatta usando disegni originali da ditte specializzate si spende sui 500 euro, a
cui si deve aggiungere poi il costo del testo, ovvero tutti i cuoi
giberne, borraccia e cinture.
Pezzi autentici, ritrovati nei
mercatini degli appassionati o
tramite passa parola tra i vari
iscritti. E poi c'è l'arma, il fucile,
che per questi appassionati deve essere categoricamente originale. Ogni fante, infatti, è
equipaggiato con un moschetto
demilitarizzato e baionetta originali. I sottoufficiali e i ufficiali
con tanto di pistola. La prossima occasione per vedere in
azione Le sentinelle sarà sull'altopiano di asiago, il prossimo 1
luglio a Monte Zebio per una ricostruzione storica con una sessantina di figuranti di vari reparti, tra cui la gloriosa brigata
Sassari. Per saperne un po' di
più: www.sentinellelagazuol.it
oppure www.nondimenticare.com. ■
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Mestre
S+
SPECIALE
A Marcon vanno in scena le auto dei desideri
Il parcheggio Porta est di Marcon ha ospitato la terza edizione del raduno “Streetboys.it Tuning Team”
con esposizione di gioiellini rombanti personalizzati dai proprietari. Che si sono aggiudicati 50 coppe
ILARIA CABURLOTTO
1
Decinedivettureediappassionati
Una giornata di appuntamenti all'insegna di carrozzerie cangianti e motori potenti
G
rande successo
per il terzo raduno
“Streetboys.it Tunig Team” organizzato dal club di Venezia, fondato nel 2004. 1. Un gruppo
affiatato che riunisce gli appassionati di “tuning”, l'attività di personalizzaizone delle
auto, a partire dalla carroz-
4
zeria per arrivare agli impianti hi fi. 2. Il raduno è iniziato
alle 9 con le iscrizioni alla gara di estetica e di audio per
proseguire alle 15 con animazione e giochi a squadre. 3.
Oltre 50 le coppe a disposizione per i partecipanti. A
confronto la decorazione di
esterni e interni, l'auto arri-
vata da più lontano e il premio dedicato al gentil sesso.
4. Un appuntamento a cui
hanno partecipato i “fedelissimi” del club Streetboys.it,
punto di riferimento per la
provincia, ma anche i colleghi
di altri club italiani. Che a fine
giornata hanno festeggiato
con una cena in compagnia.
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Venezia
Forum Pa a Roma
A Roma la 18esima
edizione del Forum
dei servizi delle Pa.
Partecipa anche il
Comune di Venezia.
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Consiglio comunale
Alle 15 a Ca' Farsetti si
celebrerà il 50esimo
anniversario della firma
dei trattati di Roma, istituiti
dall'allora Cee nel 1957.
Le reazioni. La lettera del ministero all'Ambiente chiede le autorizzazioni per gli interventi a Pellestrina
Mose, cantieri frenati da Roma
«Ora verifichino i magistrati»
EPOLIS
q IldeputatoVerde
eassessorecomunale
Zanellaorachiedel'interventodelTribunale
Gloria Bertasi
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«Ora anche la magistratura verifichi i cantieri del Mose». Luana Zanella, deputato
dei verdi e assessore comunale
aggiunge il carico da novanta
alla lettera inviata venerdì dal
ministero dell’Ambiente. Oggi,
se non ci sono ritardi postali, sarà recapitata al Consorzio Venezia Nuova. Anche Comune e Soprintendenza la troveranno
sulla scrivania. Una busta che
contiene la richiesta di una Via
(valutazione di impatto ambientale) nazionale ai cantieri
di supporto del Mose. Sotto accusa sono i lavori di Pellestrina.
Qui su una piattaforma di
200mila metri quadrati saranno costruiti i cassoni che reggono le paratie. Sempre in isola, a
Santa Maria del Mare, sorgerà
un villaggio per 400 operai. A
rivelare che a Roma l'obiettivo è
approfondire l’incidenza di
queste lavorazioni, è Alfonso
Pecoraro Scanio, ministro
dell’Ambiente.
■
S A B AT O , a l c o n v e g n o d i
Sant’Elena sui cambiamenti climatici, il ministro annunciava
che i suoi dirigenti stanno svolgendo accertamenti. «Non ho
ancora tutti gli elementi - spiega Renata Codello, soprintendente ai beni architettonici e
del paesaggio - per commentare
le dichiarazioni di Pecoraro
Scanio». Ogni valutazione è,
dunque, rinviata. «È una tematica delicata» conclude la Codello. La questione sollevata dal
ministro è complessa. I cantieri
di supporto alla realizzazione
del Mose hanno un loro impatto
ambientale che non era dimensionato all’inizio dei lavori. Con
3I lavori per la realizzazione del sistema di dighe mobili a Pellestrina
Oggi sul tavolo il rapporto
presentato agli ispettori Ue
L'impatto dell'opera
Oggi alle 10.30 a Ca’ Farsetti si parla di Mose. Il sindaco Massimo Cacciari, presiederà la presentazione del
rapporto che il Comune ha
consegnato alla Direzione
ambiente della Commissione europea. Lo studio dal titolo “L’impatto ambientale
del sistema Mose sugli habitat della Laguna” è curato
dall’Osservatorio naturalistico della Laguna e si divide
in tre parti. Nella prima, s’af■■
frontano le caratteristiche
dell’ecosistema lagunare alle bocche di porto. Nella seconda sezione, si passano in
rassegna gli impatti ambientali del Mose già rilevati e
che si determineranno in futuro. Infine, nella terza parte,
la ricerca approfondisce le
azioni che le autorità locali
ritengono essenziali per evitare che si comprometta,
appunto, l’habitat che ci circonda. I risultati dell’Osservatorio saranno illustrati
con supporti multimediali.
Il dato
La lavorazione
dei cassoni
Santa Maria del Mare
A Santa Maria del Mare
un terzo dell’area dove
sorgono i cantieri è Sic, sito
d’interesse comunitario. Qui
si lavoreranno i cassoni che
servono a reggere le paratie
mobili. Secondo i piani
originali queste opere
doveva essere fatte a
Cagliari. Si è deciso di tenere
tutti i cantieri in città per
favorire l’occupazione. In
zona, sorgerà anche il
villaggio per gli operai.
■■
il loro proseguimento si è potuto iniziare a valutarne l’incidenza. «Abbiamo fatto diverse interrogazioni al governo su questo - commenta Luana Zanella,
onorevole dei Verdi e assessore
comunale - e il Comune ha denunciato in più occasioni quello che è sotto gli occhi di tutti: i
cantieri di Pellestrina non sono
regolari». Perchè i cassoni non
dovevano essere costruiti a Venezia, bensì a Cagliari. «Sul villaggio degli operai - aggiunge la
Zanella - non s’è mai parlato in
sede di Comitatone. La zona è
tutelata da leggi nazionali ed
europee. Credo che anche la
magistratura potrebbe eseguire verifiche». Dall’Assemblea
permanente No Mose, poi, una
domanda: «Il ministro non può
sospendere i lavori?». ■
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Venezia
Giornalisti
Controlli.
Nuovo blitz dei carabinieri
80 gli ambulanti sotto tiro
q
Raffaele Rosa
Due arresti, quindici denunce e 105 controlli a Venezia
con il sequestro di oltre 1.450
pezzi di merce contraffatta. Un
altro passo in avanti nella lotta
alla contraffazione è stato compiuto con successo dal comando
provinciale dei Carabinieri di
Venezia che ha visto 50 uomini
impegnati nel controllo del centro storico della città lagunare,
tra ieri e venerdì scorso.
■
L’OPERAZIONE ha portato
all’arresto per contraffazione e
ricettazione di due extracomunitari, non in regola con il permesso di soggiorno e alla denuncia di altre quindici persone, anche in questo caso senza
permesso regolare, per ricettazione e vendita di prodotti con
marchi contraffatti. Controllati
altri 105 extracomunitari fra i
quali cingalesi e tailandesi e
nord africani, che vendevano
senza autorizzazione da parte
del Comune. Fra gli oltre 1.450
pezzi di merce contraffatta sequestrati, borse di Louis Vuitton, Prada, Gucci, cinture, scarpe, orologi e occhiali delle Marche più note, per un valore stimato in oltre 80 mila euro. È
3Una imbarcazione dei carabinieri in azione in Laguna
Il dato
Strategie
■■
invece di 50mila euro la somma
delle multe elevate per la vendita di prodotti contraffatti da
immigrati senza regolare permesso e licenza. Dall’inizio
dell’anno il Comando Provinciale dei Carabinieri solo a Venezia, in centro storico, ha arrestato per contraffazione una
quindicina di extracomunitari e
ne ha denunciati una trentina.
Oltre 10 mila i capi sequestrati
per un valore di almeno 800 mila euro. L'impegno dei carabinieri, come del resto quello della guardia di finanza e della po-
lizia municipale, è costante e
sempre più rafforzato soprattutto in alcune zone della città,
come piazzale Roma, la stazione ferroviaria e le principali vie
di comunicazione verso l'area
marciana dove stazionano ogni
giorno decine di immigrati. il fenomeno è ormai diventato un
impegno quotidiano per la forze dell'ordine ma la battaglia
sembra ancora lunga per essere
vinta. Impressionante il numero di capi che vengono sequestrati e subito dopo rimpiazzati
sul mercato locale. ■
Giustizia.
Chi si trova a combattere
contro la burocrazia delle pubbliche amministrazioni potrebbe avere diritto al risarcimento
del danno non patrimoniale
(esistenziale). Lo ha deciso la
Terza Sezione Civile del Tribunale di Venezia che, in una recente sentenza, ha precisato
che le pubbliche amministrazioni, per antonomasia, debbono ispirarsi ai principi di buon
■
Elezione diretta per alcuni,
ballottaggio per tutti gli altri domenica prossima. Seconda tornata ieri per il rinnovo del consiglio regionale e nazionale dei
giornalisti veneti. I professionisti Gianluca Amadori (170 voti)
e Lucio Bussi e la pubblicista
Maria Fiorenza Coppari sono
stati eletti direttamente al Consiglio regionale del Veneto; stessa sorte, ma per il Consiglio nazionale, del professionista Maurizio Paglialunga e la pubblicista Sabrina Talarico. Andranno
al ballottaggio, tra i professionisti, Claudio Baccarin (105 voti), Giuseppe Gioia (93 voti),
Leopoldo Pietragnoli (84), Antonella Benanzato (39), Giammaria Pitton (37), Alessandro
Bettero (27), Stefano Ioppi (23)
e Mario Repetto (22). Tra i pubblicisti: Michela Manente (74
voti), Cristina Lunardon (66);
Gabriele Cappato (65) e Andrea
Moschin (26). Nel Collegio dei
Revisori dei Contieletti il professionista Angelo Squizzato
(123) e il pubblicista Luigi Centomo con 99. Ballottaggio per
Scotton (80 voti) e Zanini (32). ■
■
andamento e di imparzialità e,
nel caso in cui pongano in essere situazioni complesse per
gli utenti, possono essere esposte a una condanna di risarcimento per il danno esistenziale
inflitto agli utenti. Con questa
decisione i giudici veneziani
hanno condannato il ministero
dell'Economia e delle Finanze
al risarcimento di 15 mila euro
ciascuno in favore di due con-
tribuenti vittime per l'appunto
della burocrazia della pubblica
amministrazione alla quale si
erano rivolti per sanare gli errori commessi, a loro insaputa,
dolosamente dal commercialista.
I DUE MALCAPITATI' , nonostante la intenzione di regolarizzare
la posizione contributiva, si sono trovati coinvolti nella burocrazia amministrativa che, secondo la perizia medico legale,
ha determinato un sensibile abbassamento della qualità della
loro vita. Un rimborso che, dunque, va a sanare una posizione
quantomeno contraddittoria. ■
3L'ingresso del tribunale
Morti bianche
Inchiesta
alla De Poli
lo Spisal
al lavoro
■ Sarà trasferita ad un magistrato competenze nel settore
degli infortuni sul lavoro l'inchiesta per far luce sulla morte
dell'operaio romeno precipitato da una scala sabato mattina
ai cantieri navali de Poli di Pellestrina. L'uomo, 53 anni, è
morto sul colpo ed è stata la seconda vittima in tre mesi. Il pm
di turno Stefano Buccini che ha
subito disposto il sequestro della nave in manutenzione in cui
è avvenuto l'incidente non ha
ancora ricevuto alcun verbale
sulla dinamica dell'incidente.
oggi, intanto, è previsto anche
l'annunciato sciopero da parte
dei sindacati per protestare
contro i sistemi di sicurezza. ■
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21 Maggio 2007
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Venezia
Ieri a Ca' Vendramin Calergi collezionisti e intenditori hanno partecipato alla seduta
Quadri e gioielli venduti all'asta
una passione solo per facoltosi
q Ipezziadisposizione
erano280.C'èanche
chisifaconsigliarevia
telefonodaunesperto
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Venezia rimarrà sempre
una città di mercanti e d'arte.
Lo dimostra il fatto che, la domenica, c'è chi la passa a caccia
dell'affare giusto. E non si tratta
di quote azionarie o terreni redditizi ma di splendide tele di Vedova, stilizzati disegni in china
di Renato Guttuso o graffianti
opere new dada di Mario Schifano. Arte che si guadagna con
l'emozione dell'asta. Del rilancio. E dell'offerta giusta.
■
pomeriggio, nelle raffinate e sontuose stanze di
Ca' Vendramin Calergi, sede del
Casinò, si è tenuta un'asta di oltre 280 opere d'arte contemporanea. Tele e sculture che, in alcuni casi, arrivano a valere più
di 300mila euro. Come il pezzo
grosso di ieri: un arazzo di Alighiero Boetti e Mimmo Paladino realizzato a quattro mani in
Afghanistan, il cui valore supera i 250mila euro. La sala dell'asta era al completo. Distinti
signori in giacca e cravatta. Pochissime le donne, che si sono
però aggiudicate pezzi di particolare interesse. Tanti i collezionisti ed esperti d'arte. Ancor
più i galleristi. I curiosi si con-
tavano sulle dita di una mano. I
più sanno quello che vogliono.
Durante l'asta vige il più assoluto silenzio. Qualcuno comunica al telefono con qualche
esperto per farsi consigliare.
Gli occhi dei presenti rimangono incollati sul catalogo delle
opere. L'unico movimento è
quello delle braccia che si alzano per rilanciare il valore dell'opera. La tensione è palpabile.
Anche perché non si parla di cifre irrisorie. Ma di migliaia di
euro. Come spiega Tonino Beccegato, presidente della San
Marco Casa d'aste, la società
che organizza al Casinò questi
appuntamenti, l'anno scorso
un grande collezionista straniero, che preferisce rimane nell'anonimato, si è aggiudicato
una "Madonna col bambino" di
Bassano per 824mila euro. «Il
compito della casa d'asta - spiega Beccegato - è quello di portare le collezioni private sul
mercato. Un team di esperti del
settore fissa il possibile valore
di base dell'opera. Il cliente e
proprietario dell'opera stabilisce un valore riserva sotto il
quale l'opera non può essere
venduta. Se in sala non ci sono
offerte che superano tale cifra,
l'opera non viene aggiudicata».
La quantità di pezzi venduti varia molto dal tipo d'asta. Ieri,
per esempio, una tela di Vedova, la cui offerta partiva dalla
cifra di 60mila euro, è schizzata
subito a un prezzo di gran lunga
superiore. E in un gioco al rilancio è stata aggiudicata da un
EPOLIS
collezionista, che comunicava
con la sala d'asta via telefono,
per 140mila euro. In realtà è
possibile aggiudicarsi anche
opere per cifre più modiche. Come un ritratto di Fausto Coppi
di Salvo per poco più di 2mila
euro o un inchiostro su carta di
Depero per circa 10mila euro.
Nel 2006 i visitatori della vendita all'incanto di opere d'arte
sono stati stranieri per circa il
35 per cento. La quota restante
è composta da un pubblico nazionale e solo in piccola percentuale da veneziani. «Abbiamo
dall'anno scorso un accordo
triennale con il Casinò - sottolinea Beccegato - occupiamo il
primo piano del palazzo e organizziamo sei sedute d'asta all'anno. Non solo di arte contemporanea e moderna ma anche
di importanti dipinti antichi,
gioielli e orologi».
di Natale viene organizzata una vendita all'incanto di gioielli d'epoca.
Splendidi pezzi di celebri case.
Come Tiffany. A dicembre è stato aggiudicato, sempre da un
anonimo straniero, un anello
solitario con diamante per oltre
74mila euro. Alcuni pezzi rimangono invenduti perché incompresi. Come degli splendidi
bozzetti espressionisti di Grosz.
Nel 2006, tuttavia, circa il 50
per cento dei pezzi d'arte è stato
venduto a privati. Per lo più
grandi collezionisti stranieri.
Che fanno prendere il volo alle
opere d'arte veneziane. ■
“Top lots”, cifre da capogiro
un record da 824mila euro
Il prezzo più alto
Nel 2006 i "top lots", cioè
i lotti della San Marco Casa
d'asta, aggiudicati al miglior
offerente al prezzo più alto
sono stati tre. E tutti di grandissimo pregio. Si tratta di
una Madonna di Bassano,
aggiudicata per la cifra record di 824mila euro, una
Giuditta con la testa di Oloferne di Marco Palmezzano,
venduto a 230mila euro e infine di una scultura del Cinquecento di Cairano, portata
■■
a casa dal vincitore per
266mila euro. Il pezzo forte
dell'asta di domenica, un
arazzo realizzato a quattro
mani dagli artisti Alighiero
Boetti e Mimmo Paladino,
presentato con un valore base d'asta di 300mila euro
non è invece stato aggiudicato. La maggior parte dei
partecipanti alle aste sono
uomini. Ma non mancano le
donne collezioniste. Ieri all'asta ad esempio c'era una
signora veneziana collezionista di Depero. ■ GI.QU.
Tra privati
e stranieri
La metà del pubblico
d'asta è formato da privati e
collezionisti, che arrivano
all'asta da tutta l'Italia o
partecipano dall'estero via
telefono.
■■
Circolazione
dell'arte
3I gioielli, insieme ai dipinti, sono gli oggetti più acquistati
■ ■ Le aste permettono alle
opere d'arte di circolare
all'estero. Buona parte degli
acquirenti sono stranieri.
30
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21 Maggio 2007
Concessionaria per la pubblicità
EPM Spa
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L'evento. Grande successo per le aree del Wwf aperte al pubblico. Il responsabile degli Alberoni lancia l'allarme
La pacifica invasione delle oasi
Perlasca: «A rischio la laguna»
EPOLIS
q Amettereinperico-
lol'ecosistemailavori
delMose:«Nonèstato
valutatoilloroimpatto»
Maila Nucilli
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Oltre mezzo migliaio di
giovani, bambini e famiglie ieri
hanno abbandonando per una
volta ombrelloni e mare e hanno scelto di visitare l’oasi degli
Alberoni. Un viaggio alla scoperta della natura facendosi
guidare da un entomologo
(esperto di insetti) nel misterioso mondo dei piccoli abitanti
della terra e degli Alberoni.
■
L'OCCASIONE , come nel resto
dell’Italia, l'apertura delle oasi
che da anni caratterizzano
l’operato del Wwf: quelle di Valle Averto, Alvisopoli e gli Alberoni a Venezia, gli stagni di Casale a Vicenza, e Vajo Galina,
l’Oasi della Bora e la Palude del
Busatello a Verona. Dune costiere, aree umide, boschi di
pianura e porzioni di laguna: le
visite guidate, incontri sull’uso
sostenibile dell’energia e un
concerto di flauti giovani hanno fatto poi da cornice alla festa
della piccola biodiversità agli
Alberoni. Con circa 800 ettari
di aree conservate dal Wwf il
Veneto è sicuramente tra le prime regioni in Italia. Il nostro
territorio è caratterizzato da
ambienti differenti. «C’è la
3Un gruppo di visitatori nell'oasi degli Alberoni, gestita dal Wwf
In Veneto il primato di zone
ce ne sono circa 800 ettari
Tutte gestite
Con circa 800 ettari di
aree conservate e gestite dal
Wwf il Veneto è sicuramente
una tra le prime regioni in
Italia. «C’è la realtà delle oasi su sabbia – spiega Paolo
Perlasca, responsabile
dell’oasi Wwf degli Alberoni
– la laguna con le barene che
■■
rappresentano una delle più
grandi aree umide del Mediterraneo, e la terraferma con
i boschi, come quello nascente di Mestre. Nel complesso l’ecosistema della laguna è uno dei più straordinariamente estesi. Sia dal
punto di vista della fauna
che della flora».
Chioggia. L'uomo creduto morto fino all'arrivo dell'ambulanza
EPOLIS
Si schianto con la moto
ma si salva per miracolo
Spettacolare incidente fortunatamente senza vittime, ieri
nel tardo pomeriggio in centro
a Ca' Bianca, una frazione di
Chioggia. Verso le 18 e trenta
P.C. 59 anni, stava attraversando a bordo della sua potente Kawasaki 750 il centro abitato
quando ha impattato violentemente con un'auto che si trovava sulla corsia opposta. Lo
scontro è stato terribile, tant'è
che in un primo tempo si pen-
■
sava che l'uomo fosse morto sul
colpo. Invece no; nonostante il
tremendo volo il cinquantanovenne è atterrato al suolo nel
modo giusto. Arrivata sul posto
l'ambulanza infatti le condizioni che sembravano disperate si
sono rivelate non gravissime e
l'uomo è stato portato in ospedale a Chioggia. Per lui solo un
forte trauma facciale e parecchi
giorni di prognosi. Sulla dinamica indagano i carabinieri. ■
3L'arrivo dell'ambulanza
realtà delle oasi su sabbia –
spiega Paolo Perlasca, responsabile dell’oasi Wwf degli Alberoni – la laguna con le barene
che rappresentano una delle
più grandi aree umide del Mediterraneo, e la terraferma con i
boschi, come quello nascente di
Mestre. Nel complesso l’ecosistema della laguna è uno dei più
straordinariamente estesi. Sia
dal punto di vista della fauna
che della flora». Qui troviamo
avifauna caratteristica come il
falco di palude, l’airone rosso,
la beccaccia di mare. «L’ecosistema equilibrato della laguna
– aggiunge Perlasca – fa sì che
questa sia quasi una nursery
per i pesci più piccoli. Si contano circa 200 specie differenti
tra uccelli, rettili e pesci. Il litorale veneziano è poi un ambiente straordinario, sulle dune
dell’alto Adriatico troviamo le
praterie aride, chiamate “dune
grigie” che sono state considerate habitat prioritario in seguito ad una direttiva della Comunità Europea». La flora e la
fauna in laguna godono quindi
di un buon stato di salute, sempre se i danni derivanti dall’erosione in seguito agli scavi del
canale dei petroli non le mettano in pericolo. «Sul litorale
veneziano invece la fauna è a
rischio per l’impatto del turismo balneare e per la forte urbanizzazione e cementificazione. Il Fratino limicolo per esempio, un piccolo uccello che fa il
nido sulla sabbia all’inizio della
primavera è inibito dalla presenza dei bagnanti». Intanto
l’oasi degli Alberoni pochi giorni fa ha ricevuto la visita degli
ispettori europei per l’impatto
del Mose. «Crediamo sia assente la corretta valutazione di impatto ambientale sull’oasi –
prosegue – e sul litorale. Chiediamo che il progetto non metta a rischio la laguna. Il Mose
rischia di stabilizzare i fondali a
quote non compatibili con
l’equilibrio e la morfologia della laguna. L’erosione potrebbe
essere l’effetto a lungo termine
che farebbe scomparire le barene». ■
Cavarzere. Inaugurata da poco
Comunità sperimentale
per l'alloggio ai disabili
■ A Cavarzere apre una nuova Comunità alloggio per disabili. In totale 10 i posti che la
nuova struttura in via Piva garantirà alla cittadinanza, e a curarne la gestione sarà una cooperativa. «Questa Comunità
garantirà, ai disabili gravi e meno gravi, spazi adeguati creati
per farli sentire in un ambiente
familiare e protetto» ha detto
l’assessore alle Politiche sociali
Bergamasco. Ad occuparsi dei
progetti della Comunità sarà la
Cooperativa Sociale Emmanuel
da molti anni in questo settore.
Non si tratterà di semplice assistenza o iniziative di vario genere ma si parlerà anche di integrazione nel mondo del lavoro per le persone diversamente
abili. Presenti all’inaugurazione anche Giuseppe Miele Direttore dei servizi dell’Ulss 14 e Angelo Boscolo Segretario della
Comunità Clodiense. ■ ER.TI.
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E Polis
21 Maggio 2007
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Amministrative5
Marcon. Contro Pier Antonio Tomasi ci sono Paolo Marton e Cristian Busato
La gara a tre alle porte di Mestre
l'ex sindaco parte in pole position
q Sivoteràconilsiste-
madelturnounico:chi
otterràpiùvotidall'urnatrail27eil28vincerà
Alberto Facchinetti
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A Marcon sono tre i candidati che si sfidano per la fascia tricolore di primo cittadino. Si voterà con il sistema del
turno unico: il comune conta
13.752 abitanti e il candidato
che otterrà più voti il 27 e il 28
maggio prossimi, sarà immediatamente il sindaco del paese. Senza ricorso al ballottaggio.
■
SI RICANDIDA l’attuale sindaco
Pier Antonio Tomasi: “Progetto
per Marcon” la lista civica che lo
appoggia. Il programma elettorale di Tomasi ha come obiettivo primario le opere pubbliche. «Promettiamo ai cittadini
delle cose concrete – spiega Tomasi, che è stato anche vicesindaco nel 1997 -. Prima di tutto
completeremo il fabbisogno di
strutture scolastiche. In parte
da costruire dall’inizio, come la
materna San Liberale e la scuola media; in parte da ristrutturare, come la Manin, la Don Milani e la Malipiero. E amplieremo anche due sezioni nella Archimede». E poi c’è l’ambiente.
«Ci sarà l’ampliamento – continua il sindaco – del Parco dello Zero e la rinaturalizzazione
della Fossa Storta. Vogliamo
conservare la risorsa ambiente
e valorizzare la naturalità del
territorio. Le esperienze di navigazione sportiva sui fiumi Zero e Dese permetteranno di re-
cuperare i corsi d’acqua per
questa attività. Proseguiremo
le iniziative per sensibilizzare i
cittadini alla riduzione di rifiuti
e al riuso dei materiali riciclabili e al contenimento del consumo energetico». A contendere a Tomasi la poltrona di sindaco, c’è Cristian Busato. Il
principale avversario alle amministrative dell’attuale sindaco è sostenuto dalla lista civica
“Marcon Rinasce”. «La nostra
squadra – spiega Busato - ha il
compito di trasformare il paese,
portandolo da anonimo aggre-
gato di costruzioni e cemento a
luogo di attrazione, di benessere e di eccellenza». Il programma della lista ha i punti chiave
nell’urbanistica. «Ci impegniamo a contrastare una politica di
urbanizzazione selvaggia voluta e attuata dalla sinistra, a favore di una città a misura d’uomo. Costruiremo subito una piscina, un asilo e centro benessere». E poi nell’ambiente, sui
cui anche Busato punterà.
«Realizzeremo delle barriere
fono-assorbenti per l’autostrada con l’aiuto della Regione.
2
3
La chiave
1
Le elezioni
in una fase
■ ■ Marcon conta 13.752
abitanti. Le elezioni
amministrative prevedono un
sistema a turno unico per i
comuni al di sotto dei 15mila
abitanti. Quindi già lunedì 28 si
saprà il nome del sindaco del
municipio.
Fuori dai partiti
per la gente
■ ■ Sono tre i candidati alla
poltrona di sindaco, tutti con
una lista civica. Quella di
Tomasi è di centrosinistra,
quella di Busato centrodestra,
mentre vuole rimanere al di
fuori di ogni logica partitica
Paolo Marton.
Il colpo di scena
dell'outsider
■ ■ Se non ci saranno colpi di
scena sono due i favoriti per la
vittoria. L’attuale sindaco
Tomasi dovrà vedersela con
Busato. L’outsider è invece
Paolo Marton, consigliere del
gruppo misto di cui era il
capogruppo.
Perché Marcon – dice Busato - è
uno dei paesi con la più alta criticità in questo senso: le arterie
autostradali per Belluno e Trieste corrono al di qua e al di là del
paese». Il terzo candidato è invece Paolo Marton, sostenuto
dalla lista civica Vivere a Marcon. «Una lista civica che non è
sostenuta da alcun partito politico – dice Marton, attuale
consigliere in comune -. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare una nuova e concreta gestione di Marcon, ascoltando i
cittadini e utilizzando le risorse
utili del paese per il bene dei
suoi cittadini». In cima alla lista del programma c’è il blocco
del piano regolatore «che sta
distruggendo il paese e il blocco
del raddoppio della zona industriale». «I nostri propositi –
sostiene Marton – sono espressione del malcontento di molti
nostri concittadini e delle evidenti mancanze della giunta finora al governo. Sono finalizzati ad evitare lo scempio edilizio che si sta verificando sotto
gli occhi di tutti e ad assicurare
la serenità e la sicurezza di vivere in un paese davvero a misura d’uomo». ■
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Sparisce il ticket
Da oggi viene abolito il
ticket di 10 euro sulle visite
specialistiche fino a 36
euro come ha disposto nei
giorni scorsi la Regione.
Commercio. Confederali e categorie economiche bocciano l'aumento delle aperture domenicali
Sindacati e negozi si coalizzano
shopping festivo da pollice verso
EPOLIS
q Camporese,Cisl:inu-
tileperrilanciareiconsumi,isoldimancano
sabatocomedomenica
Pierluigi Tamburrini
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■ Sindacati e commercianti
uniti contro lo shopping domenicale. L'inusuale patto d'acciaio tra Confcommercio e Confesercenti da una parte e sindacati confederali dall'altra è la risposta a un provvedimento
collegato alla Finanziaria regionale. A studiarne l'applicabilità
è la commissione Attività produttive presieduta da Giuliana
Fontanella (Fi).
IL PROGETTO prevede ampie
deroghe alla legge regionale 63
del 1999 che fissa le chiusure dei
negozi nei giorni festivi. L'attuale normativa prevede l'apertura
dei negozi per otto festività all'anno oltre alle quattro domeniche di dicembre. Il panorama
è in realtà molto più variegato in
quanto esistono deroghe per i
centri storici, per le città d'arte e
per quelle a prevalente economia turistica. E il collegato alla
Finanziaria prevede ulteriori
deroghe che andrebbero a toccare anche l'insediamento delle
attività commerciali, prevedendo una sostanziale liberalizzazione sull'ubicazione degli outlet. «Il progetto di legge risponde solo alle esigenze della grande distribuzione» sbotta Rocco
Campa (Cgil) Gli fa eco il mondo
del commercio: «Siamo stati i
primi a denunciare il tentativo
della Regione di stravolgere le
regole attraverso il collegato alla finanziaria» afferma Maurizio Franceschi, presidente regionale di Confesercenti. Mentre ne fa una questione di economia il segretario della Cisl
Riccardo Camporese: «Pretendere di rilanciare i consumi
aprendo di più è follia perchè se
3Gli addetti ai lavori bocciano la possibilità di nuove aperture dei negozi nei giorni festivi
Due veneti su tre chiedono
serrande alzate nel weekend
Il sondaggio
■ ■ Due veneti su tre sono favorevoli alle aperture domenicali dei negozi. A confermarlo è una una ricerca effettuata da Federdistribuzione su un campione di
1.006 persone. Favorevoli
soprattutto i giovani tra i 18 e
i 34 anni, anche se la richiesta di maggiori aperture domenicali appare trasversale
alle categorie in quanto proviene sia dagli imprenditori
(69 per cento) come dagli
operai (73 per cento) e dalle
casalinghe (71 per cento).
Favorevoli anche le associazioni dei consumatori. «La
ricerca effettuata in Veneto
conferma una domanda che
è in linea con il trend nazionale» sottolinea Lorenzo
Miozzi, presidente del Movimento consumatori. Ma
Franco Conte, presidente di
Codacons veneto, non è
d'accordo: «La domenica è
per l`uomo e il supermercato può anche attendere» ha
commentato Conte che invece boccia le aperture. ■ PL.T.
Il dato
La mobilitazione
contro i tagli
Troppi mega-store
■ ■ Manifestazioni in
programma per il 26 giugno
contro i licenziamenti
previsti da parte della grande
distribuzione. «L'Upim
prevede il licenziamento di
500 lavoratori in Italia con
ripercussioni anche in
Veneto - dice Rocco Campa
(Cgil) - mentre la Sma vuole
tagliare in Veneto sessanta
posti». Per Campa in Veneto
c'è un centro commerciale
ogni 4.000 abitanti.
non ci sono soldi sabato non ci
sono nemmeno la domenica». E
c'è sostanziale accordo tra le categorie anche sulle proposte,
presentate all'assessore al Commercio Fabio Gava (Fi). «Bisogna discutere le nuove norme
sul commercio al di fuori di collegati alla Finanziaria che servono per attuare normative
d'urgenza» è il parere di Fernando Morando, presidente di
Confcommercio. «Vanno escluse le deroghe per le città d'arte e
per le città murate in quanto sono località turistiche che fruiscono già di deroghe» aggiunge
Rocco Campa. «Vietare le aperture dei negozi nei giorni di Pasqua, Natale, Santo Stefano, Capodanno, 25 aprile e Primo
Maggio» conclude Ivana Veronese (Uil). ■
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Veneto
La novità. Un esercito di vacanzieri pronto a partire. E i tour operator sfornano offerte su misura
EPOLIS
Viaggi su misura per single
tesoro da trecento milioni
Nei pacchetti è compresa la “polizza assicurativa” che garantisce un «numero
uguale di uomini e di donne». Dalla regione la maggior parte trascorrerà il suo
periodo di ferie tra Sicilia, Toscana, Calabria e Campania. Poi Marocco e Tunisia
U
n milione e 200
mila single veneti
con le valige pronti a partire. Con la
garanzia di partecipare a viaggi «con un uguale
numero di uomini e donne». La
nuova frontiera del turismo è
quella che passa per pacchetti e
offerte dedicati appositamente
a chi viaggia solo. Un bacino a
cui tour operator e agenzie di
viaggi specializzati attingono a
piene mani, organizzando tour,
scegliendo mete e favorendo incontri per mettere in contatto
le persone “scoppiate”. Secondo uno studio di una dei più
noti network per single (gestito
da Eliana Monti) il movimento
dei single vacanzieri è un piccolo “tesoretto” turistico. Solo
in Veneto chi si muove senza
compagna è in grado di sviluppare un giro d'affari che supera i 300 milioni di euro. Nella
regione il panorama è vario e
comprende circa 500 mila single “propri” e 700 mila “impropri” tra cui persone separate, divorziate e addirittura
giovani “fuori sede”. Una fetta
di popolazione ampia che secondo lo studio - si legge - rappresenta il 52 per cento del
totale dei residenti in Veneto.
Un vero e proprio esercito. Pacchetti e offerte turistiche sono
tagliate su misura, monitorando con attenzione età e sesso
dei potenziali clienti. In Veneto
il 68 per cento sei single uomini
è compreso tra i 18 e i 64 anni.
Tra le donne il 64 per cento
invece ha superato le 65 primavere. Identikit che consente
Esplode la moda dello
“speed date”, sistema di
appuntamenti veloci per
fare nuove conoscenze.
Il via a Verona venerdì
3Tra maggio e giugno cresce
il numero di speed date in
Veneto tra Venezia, Padova,
Verona e Vicenza
ai tour operator di cucire e presentare viaggi personalizzati.
Con tanto di momenti dedicati
alle relazioni interpersonali,
per favorire chissà, anche l'esplosione di qualche nuovo
amore. Non a caso tra le offerte
più gettonate ci sono le crociere. Con il web popolato da
siti Internet che offrono viaggi
“garantiti”. «Con la partecipazione di uomini e donne in
numero simile» si legge in quasi tutte le offerte. Il meccanismo è quasi una polizza per il
viaggiatore che spera di scoprire in vacanza un nuovo amore. Questa attenzione per la categoria è giustificata dai numeri. Di tutti i veneti che tra
giugno e settembre si regaleranno le meritate ferie, il 58 per
cento è single. Oltre il 50 per
cento sceglierà l'Italia (Sicilia,
Toscana, Calabria e Campania).
Tra le destinazioni “estere” più
in voga ci sono le capitali europee (68 per cento degli intervistati), soprattutto di Spagna e Francia. Mentre il restante 30 per cento si regalerà
un esperienza extra continentale, con l'Africa (Tunisia e Marocco) a fare la parte del leone.
La maggior parte non starà via
più di 15 giorni, con un budget
che non supererà i 1.500 euro. Il
32 per cento invece ha messo in
preventivo di sborsare fino a
2mila euro. Più che in albergo,
stranno nei B&B.
LA VOLATA estiva è ormai par-
tito. E non è un caso che in
queste settimane raddoppia il
fenomeno dello “speed date”,
una maratona di appuntamenti
“forzati” da pochi minuti. Le
donne sedute i tavoli, gli uomini che prendono posto, avviano una conversazione e dopo pochi istanti scalano sulla
sedia successiva. Per un altro
mini appuntamento. Il calendario veneto è fitto. Si apre il 25
maggio a Verona al Tres Deseos,
il giorno dopo è la vola della
Fonderia di Venezia, l'1 giugno
dell'etra caffè di Vicenza e il 5
della Fata Verde a Padova. Un
modo diverso per fare conoscenza. E magari trovare un
compagno di vacanza. M.D.R.
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(Kyle): “Cartman, io sono
ebreo!”
(Cartman): “Non devi
essere così
duro con te stesso!”
DA SOUTH PARK
L'anniversario
Compie dieci anni South Park, la serie tv di disegni animati che con la sua satira ultrascorretta è riuscita
a scontentare tutti: cattolici, musulmani, omosessuali, neri e soprattutto genitori. di Andrea Tramonte
Un “cartone” dritto in faccia
G
EPOLIS
li inglesi se la sono presa molto
per l’episodio in
cui la Regina si
spara in bocca,
perdendo naturalmente fiumi
di sangue blu. I cattolici non
hanno perdonato la scena della
statua della Madonna con le
“mestruazioni”. I musulmani si
sono arrabbiati per la satira su
Maometto. Facendo due conti
non c’è molta gente che non abbia avuto da ridire su South
Park, la serie animata americana che tra pochissimo - di preciso il 23 agosto di quest’anno compirà dieci anni. Dieci anni
di polemiche, risate, attacchi
furibondi, sberleffi violenti, affondi nelle ferite che spesso
hanno la forma di temi sensibili
e difficili come l’omosessualità,
la religione, la pedofilia, il razzismo, l’immigrazione… Sempre cercando di non rispettare
alcuna sensibilità, di infrangere qualunque tabù, di infischiarsene del politicamente
corretto (anche nel linguaggio:
con grande scandalo hanno
“sdoganato” il termine nigger,
negro, prendendosi l’accusa di
razzismo) con un crescendo di
attenzione mediatica che non
ha eguali nella storia della satira di questi anni.
LA SERIE è nata nel 1997 su Co-
medy Central, con il primo episodio intitolato Cartman si becca una sonda anale. Gli autori
Matt Stone e Trey Parker lo avevano anticipato un paio di anni
prima con uno special natalizio
in cui Babbo Natale e Gesù se le
davano di santa ragione per stabilire chi dei due fosse davvero
il simbolo della festività. Fin
dall’inizio la serie è stata una cosa per certi versi inaudita. Quattro ragazzini di una piccola cittadina di montagna osservano
una società, quella americana,
piena di persone ottuse, grottesche, senza grazia, intelligenza
o speranza. Una serie che sca-
raventa su qualunque cosa tonnellate di scurrilità, sarcasmo
corrosivo e umorismo al vetriolo. Di tutto il letamaio che viene
fatto emergere dagli autori alla
fine si salvano proprio i bambini. O meglio, alcuni bambini.
Come Stan ad esempio, quello
corretto e sensibile, o Kylie, ragazzino ebreo alter ego di Matt
Stone. Cartman invece è un
bambino obeso, cinico, viziato,
cattivo e razzista che fin da subito si pone come il personaggio più amato della serie, una
specie di specchio deformato
dell’americano medio. E poi
Kenny, coperto da una tuta che
non fa capire nulla di quello che
dice e che fino alla quinta serie
È una caricatura
dei frutti peggiori
della società Usa:
persone ottuse
e senza alcuna grazia
3Il cartone animato South Park è nato dieci anni fa
E un sito web permette di disegnare gli avatar
La decima serie è trasmessa senza censure su
Sky dal 3 maggio al canale
115. Esiste anche un sito
(www.sp-studio.de/) che
permette di creare il proprio
ritratto come un personaggio di South Park. E sul web
gli avatar in stile South Park
impazzano dappertutto. Bastano pochi minuti per dise■■
CREDIT
3Il sito www.sp-studio.de
gnare se stessi o gli amici come se fossero appena usciti
dal cartone animato: dai tratti somatici del volto all'abbigliamento, fino ai dettagli e
agli accessori più curiosi, nel
sito internet c'è tutto quello
che serve per produrre il proprio alter ego in versione politicamente scorretta e scurrile.
muore in quasi tutti gli episodi
di morte violenta, atroce, per
poi tornare nell’episodio successivo come se non fosse successo niente. La serie è stata accusata, nell’ordine: di fomentare la delinquenza giovanile, di
sentimenti antiamericani, antireligiosi, di blasfemia, di essere
una vera schifezza. E gli autori?
Tra le polemica ci sguazzano, se
la ridono soddisfatti. Del resto
la serie piace proprio per la
schiettezza parossistica con cui
si rapporta con il mondo. Chiedetelo ai vari Clinton, Bush, Al
Gore, Paris Hilton, Tom Cruise,
Scientology, Michael Jackson,
Gesù, Benedetto XVI. Proprio
per questo in Italia è stato trasmesso su Italia 1 solo fino alla
quarta serie, con crescenti censure sul linguaggio scurrile e
con l’alleggerimento di certe
espressioni, e proteste allarmate delle sempre solerti associazioni di genitori. ■
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Culture
Cannes
Ben trentacinque maestri del cinema hanno festeggiato ieri ciascuno con un cortometraggio il 60esimo
anniversario del festival. Compreso il “ribelle” Polanski che bacchetta i giornalisti. di Francesca Felletti
T
re minuti per raccontare l’amore per
il cinema, la magia
della sala buia, il
mito del festival di
Cannes. È il tempo che è stato
concesso a 35 maestri del cinema per festeggiare con un cortometraggio il sessantesimo
anniversario della manifestazione. Chacun son cinéma, a
ciascuno il suo cinema, è dedicato a Federico Fellini e porta
firme super illustri come quelle
di Theo Angelopoulus, dei fratelli Dardenne, di Wim Wenders, Hou Siao Sien, Amos Gitai, Aki Kaurismaki, Abbas Kiarostami, del nostro Nanni Moretti, e di Jane Champion, unica
donna partecipante.
Emozionante vederli tutti insieme alla conferenza stampa
di ieri mattina: il gotha del cinema mondiale riunito in pochi
metri quadrati. Sarà per questo
che Roman Polanski, ribelle per
definizione, in chiusura si è alzato per sgridare i giornalisti
per le domande troppo banali:
“Forse è stato il computer ad addormentarvi cervello, ad ogni
ANSA
modo state perdendo un’occasione unica e io me ne vado a
pranzare!”. Si è alzato e se ne è
andato. Il più divertente, Lars
Von Trier: il regista danese in
persona è all’interno di una sala
e non riesce a seguire il film per
le chiacchiere inutili del suo vicino. Le prova tutte: finge indifferenza, fa segno di smettere,
si tappa l’orecchio disturbato.
Quando il seccatore, alla fine,
gli rivolge una domanda prende un martello, gli fracassa la
testa, e si rimette a guardare il
film, con la muta approvazione
dei presenti sporchi di sangue.
TUTTI D’ACCORDO i cineasti sul
fatto che girare un corto sia difficile quanto un lungometraggio. “Inizialmente pensavo sarebbe stato più semplice - ha
detto Takeshi Kitano - ma avevo
torto: ci vuole la stessa quantità
di energia, lo stesso numero di
persone, la stessa fatica, che per
un film lungo”. Il messicano
Alejandro Gonzales Innarritu
crede che si addirittura più
complesso: “In una storia con
un certo respiro si può vincere
3Roman Polanski
ai punti, in tre minuti sei obbligato al knockout!”. E ancora
il russo Konchalovski: “Puskin
una volta scrisse una lettera
scusandosi di non averla scritta
più breve perché non ne aveva
avuto il tempo. Per noi è stato lo
stesso: scegliere le immagini è
un compito arduo, soprattutto
in un mondo sovrabbondante
di filmati”.
La maggioranza dei corti sono ambientati all’interno di un
cinema. Ken Loach: un padre
porta il figlio in una multisala
ma il ragazzino, poco convinto
dalla programmazione, sceglie
di andare a giocare a calcio.
Nanni Moretti racconta esperienze e passioni della sua vita
da spettatore, turbata dal fatto
che il figlio gli chieda di portarlo a vedere Matrix 2. David
Cronenberg - il più pessimista e
pregnante - descrive il suo suicidio, attraverso la messa in scena di un notiziario televisivo,
come quello dell’ultimo ebreo
nell’ultimo cinema del mondo.
Ma c’è ancora un futuro per il
cinema? A Cannes sembra proprio di sì. ■
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Culture
Il personaggio
Ritratto di Massimo Carlotto. Scrittore noir e autore teatrale nato a Padova, «città in fermento nel bene
e nel male». Un periodo d'oro per lui, tra premi internazionali e recenti uscite in libreria. di Silvia Gorgi
L'intensa vita dell'Alligatore
U
n nuovo protagonista alle prese
con argomenti
scottanti, un vecchio alter ego che
cambia veste, ma il vero personaggio alla fine è lui, Massimo
Carlotto. Sull’autore è appena
uscito un libro: «Sono interventi critici di vario tipo – spiega lo
stesso Carlotto - Dal convegno a
Lione nel 2005 fatto su di me
fino all’ultimo romanzo. Può essere utile come strumento per i
critici, i giornalisti, e tutti quegli studenti a cui serve materiale per le tesi». Sì, tesi di laurea,
perché Carlotto fu uno dei casi
giudiziari più controversi della
storia italiana. Nel 1976 venne
uccisa a Padova Margherita
Magello, trovata dallo studente
e militante di Lotta Continua,
Carlotto, che venne condannato per l’omicidio in secondo
grado. Si proclamò sempre innocente, fu latitante per 3 anni,
ma venne catturato. Tornato in
patria il processo continuò, poi
nel 1993 la grazia di Scalfaro. E
nel 1994 la svolta: Grazia Cherchi scopre il suo talento come
scrittore di “noir”. Ha iniziato la
sua esperienza letteraria con Il
fuggiasco (1995), autobiografia
romanzata sul suo periodo di
latitanza.
IL PRIMO ALTER EGO, protago-
nista di cinque romanzi, Marco
Buratti, investigatore privato, è
soprannominato l’Alligatore.
Dal 2 maggio ha un volto, quello
disegnato da Igort per la gra-
EPOLIS
3Massimo Carlotto
L'ultima fatica
Mi fido di te
■ ■ Il nuovo romanzo scritto da
Massimo Carlotto e Francesco
Abate è in libreria da qualche
settimana. È un romanzo
magnetico e appassionante
che unisce al meccanismo
implacabile del noir un
godibile e dissacrante senso
dell’umorismo. Un’avventura
criminale ribalda che diventa
un atto di difesa orgoglioso di
tutto ciò che è tipicamente
umano contro le radici stesse
dell’avvelenamento della vita.
Il protagonista è Gigi Vianello,
proprietario del ristorante per
gourmet Chez Momò, a
Cagliari. Ha due particolarità:
gli occhi di diverso colore e un
passato ingombrante... (dal
sito internet dell'autore).
Venerdì 6 luglio il live in Piazza San Marco
Peter Gabriel a Venezia
aperte le prevendite
Saranno Franco Battiato
giovedì 5 luglio e Peter Gabriel
venerdì 6 luglio, alle 21, gli artisti che quest’anno saliranno
sul palco di Piazza San Marco, a
Venezia, per i due concerti “for
Emergency” e per il centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan. Da oggi sono
aperte le prevendite per il concerto di Peter Gabriel, presto si
apriranno anche quelle per l'atteso live di Franco Battiato. Or-
■
ganizzato da Fran Tomasi per Ft
associati in collaborazione con
Venezia Spettacoli, si replica
per il secondo anno dopo il successo dell’evento David Gilmour 2006, sempre a favore di
Emergency. Box office call center: 0412719090. Circuito Ticket one: www.ticketone.it oppure www.vivaticket.it. Per ulteriori informazioni contattare
Venezia spettacoli al numero:
0415369810. ■
phic novel Dimmi che non vuoi
morire: «Ho dato un romanzo
inedito a Igort e lui ha creato le
immagini, due forme espressive che si fondono insieme, in
Francia è già un successo». E se
il suo protagonista storico cambia veste, quello di Arrivederci
amore ciao, Giorgio Pellegrini,
gli ha permesso di essere fra i
cinque finalisti all’Edgar Allan
Poe Award 2007 a New York. Un
anno d’oro questo per Carlotto,
personaggio a tutto tondo che si
muove con disinvoltura fra sceneggiature, graphic novel, tra-
Verona acustica
EPOLIS
Afterhours al forum Fnac
con il loro “Io non tremo”
Dopo il successo dello scorso tour italiano e del recente
tour negli Usa, domani alle 18 la
Fnac incontra gli Afterhours
che presentano il doppio dvd, Io
non tremo, secondo volume
dell’antologia video della band.
Il primo dvd degli Afterhours
Non usate precauzioni. Lasciatevi infettare è uscito lo scorso
febbraio, come prima parte di
un progetto pensato per raccontare il percorso artistico di
■
3Peter Gabriel
sposizioni teatrali. I suoi racconti reggono e l’ultimo, uscito
ad aprile e scritto con Francesco
Abate, apre il noir ad un nuovo
tema con Gigi Vianello, un simpatico figlio di puttana che si
occupa di sofisticazione alimentare «che è padre di tutti gli
scandali e madre di tutte le inchieste ma non emerge ancora
perché ci sono troppi interessi
dietro, basti pensare al rapporto fra stampa e pubblicità.
Quello che abbiamo scritto noi
è rigorosamente vero. Del resto
il noir di oggi è la letteratura
della realtà». Il titolo è un’altra
citazione musicale, Mi fido di
te. «Ho un forte rapporto con la
canzone d’autore italiana che è
presente nei titoli di alcuni romanzi; penso al blues ed al jazz
che ascolta l’Alligatore. Scelgo
sempre canzoni che hanno un
senso rispetto all’epoca e che
sono ancorate all’immaginario
collettivo». «La trama è frutto
di lunghe ricerche ma è il romanzo vero e proprio che va
pensato e ripensato, poi mi siedo davanti al computer e scrivo.
È un processo quasi meditativo». E infine la Padova «spaccata in due, dei fine ‘70, divisa
per territori fra movimento, fascisti e terra di nessuno» da cui
partì la sua storia, resta per Carlotto (ora vive a Cagliari) «una
metafora dell’Italia del Nord;
anticipa le altre città, è sempre
in fermento nel bene e nel male.
Tutto sommato sostiene l’oggi
in maniera razionale e rimane
comunque una città civile». ■
un gruppo che ha fatto la storia
musicale italiana e non solo. Il
primo volume contiene materiale dal 1985 al 1997, interviste
esclusive, live, video, foto inedite, partecipazioni televisive. Io
non tremo include materiale girato dal 1997 ad oggi; all’interno
estratti dal Tora! Tora!, dalla
Triennale, il progetto Agnelli
Clementi, uno speciale sul tour
americano e una galleria video
di oltre 30 pezzi live. ■
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Ilracconto
R+
Pinocchio a Nordest
VENTESIMA PUNTATA
LA SCHEDA
Ventesima puntata del racconto di Guido Ostanel, illustrato dal fumettista Claudio Calia.
Suddiviso in 36 capitoli come il romanzo di Collodi, questo Pinocchio riscrive in chiave moderna
le avventure di “un ragazzo sfortunato che fu costretto a lasciare la sua casina di tufo per
andare a vivere in un posto bizzarro chiamato Nordest”. www.pinocchioanordest.blogspot.com
Ci sono maghi, tecnici
santoni e imbonitori
A
lfredo cerca di salvare il vecchietto
con la pipa da due
perfidi approfittatori.
- Buonasera, tecnici Enel per
un controllo - disse uno dei due
giovanotti. L’altro mostrò il
cartellino che gli pendeva dalla
camicia.
- Un controllo? Di domenica?
- chiese il vecchietto con la porta ancora socchiusa.
- Controllo preventivo. Questo è il primo dell’anno, siamo
appena stati dalla signora di
fronte.
- Ah, d’accordo allora, entrino pure.
I due giovanotti guardarono
un po’ qui e un po’ lì, maneggiando strani arnesi e parlottando in dialetto.
Poi si soffermarono più a lungo sul contatore, dietro la porta
d’entrata. Nella stanza accanto,
che doveva essere la camera del
vecchietto, Alfredo si guardò su
un piccolo specchio graffiato e
sorrise. Vide riflesse alcune fotografie. Si voltò, erano tutte foto in bianco e nero.
Si avvicinò al comodino, ne
prese una. La foto di un soldato,
portamento perfetto, orgoglioso. Doveva essere la foto del
vecchietto con la pipa quando
era giovane. Gli venne in mente
il suo povero nonno, poi sentì
che nell’altra stanza si era ripreso a discutere.
- Allora signore, qui ci sono
problemi seri - disse uno dei
due tecnici.
- Lo stabile è vecchio, potrebbero essere le tubature - aggiunse l’altro.
- È pericoloso? - chiese il vecchietto con la pipa.
- Al momento no, però non si
sa mai, con queste cose è meglio stare tranquilli - disse uno
dei due giovanotti mentre l’al-
CLAUDIO CALIA
tro tirava fuori una cartellina di
cartone rigido con su scritto
“Enel”.
- Allora i signori dovranno fare dei lavori…
- La squadra degli interventi
preventivi sarà qui domani pomeriggio al massimo. Lei è a
casa?
- Intanto metta una firma qui
- disse il secondo giovanotto - È
un bollettino che attesta l’avvenuto controllo, al quale deve
allegare un assegno, o se preferisce dei contanti, come ca-
parra sui costi dei ricambi e sulla manutenzione.
- Stia tranquillo: la somma le
verrà interamente restituita
con la prossima bolletta. Vede?
C’è scritto tutto qui - continuò il
secondo tecnico sventolando
un paio di fogli.
Alfredo, nell’altra stanza, accese la TV nella speranza che
quei tipi così pignoli se ne andassero presto. A quell’ora non
è che ci fosse granché, solo quiz
miliardari e varietà “tette e culi” in tutte le salse. Si fermò su
3 Buttò il telecomando sul
letto e corse nella stanza
accanto...
un canale locale. Una signora di
mezz’età con i capelli tinti di
biondo e sfibratissimi, tutta
bruttina e con la voce roca eppure assordante, incitava gli
spettatori a chiamare per ottenere una consulenza gratuita
dal mago di colore che la sapeva lunga sui numeri vincenti.
Dalla stanza accanto entrò a
piccoli passi il vecchietto che
teneva ancora in mano la sua
pipa. Quando Alfredo lo vide
camminare in quel modo, gli
scappò da ridere.
- Eccovi qui, ragazzo - disse il
vecchietto - ma dove vi eravate
cacciato?
- Non volevo disturbare, rispose Alfredo.
- Per carità, sono solo i tecnici
dell’Enel - disse il vecchietto
trascinandosi fino al comodino. Tirò il cassetto e prese un
blocchetto di assegni tutto nuovo. Poi uscì piano piano dalla
stanza.
Alla televisione la signora
bruttina dalla voce roca,eppure
assordante, presentò la sua “figliola” (così l’aveva chiamata):
una signora dall’aria giovanile
con la pelle tutta bruciacchiata
dalle lampade e dal sole, che
entrò in pompa magna e si mise
seduta fra mamma e mago di
colore.
Amici, questa non è una truffa! Ren-de-te-ve-ne con-to! - urlò la figlioletta della signora
bruttina mostrando denti candidi e perfetti al pubblico.
A quel punto il ragazzo dai
capelli lunghissimi sobbalzò.
Buttò il telecomando sul letto e
corse nella stanza accanto.
- È una truffa! - gridò - Quelli
non sono…
Il vecchietto si girò a guardare Alfredo.
L’assegno stava sul tavolo,
accanto alla sua pipa.
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Onda su onda
Su Fox appuntamento da seguire anche per
coloro che non amano la fantascienza: la serie
ultra decorata è una metafora attualissima.
Battlestar galactica:
il robot odia gli umani
EPOLIS
3Il cast di Battlestar Galactica
Claudio
Moriconi
[email protected]
A
seguire troppo da
vicino certe invenzioni generaliste
del fine settimana,
si rischia di perdere
contatto con una delle realtà televisive più innovative degli ultimi anni. Si tratta della serie
Battlestar Galactica (Fox-Sky,
sabato alle 21, replica domenica
a mezzanotte), pluridecorato
riadattamento di un telefilm
fallito alla fine degli anni settanta, idea che il genio dello sceneggiatore Ronald D. Moore
(Star Trek) e la fede del produttore David Eick hanno recuperato nel 2003 per la rete tematica americana Sci-Fi Channel,
pilotandola verso l'acclamazione del pubblico e i premi delle
giurie. La terza stagione in onda in esclusiva su Fox, è un'ot-
tima occasione anche per coloro che alla parola fantascienza
già storcono il naso, immaginando i soliti effetti speciali e le
più insostenibili derivazioni
della marzianata classica. Invece, la gigantesca astronave Galactica, da candidata allo smantellamento a colonia-rifugio
per i quarantamila umani che
resistono alla schiavitù imposta dai Cylons (evolutissimi robots transumani e ribelli), è una
riuscita metafora che piacerebbe anche al Diego Cugia “d.j.”,
dispensatore di stagionati evergreen. Ribaltando il sogno utopico dei Jefferson Starship –
tutti gli hippy in fuga verso le
stelle libere – in uno scenario
possibile, lo trasforma in un'apocalisse post-cibernetica. Livello autorale ed interpretativo,
riprese in movimento, densità
simbolica e narrativa ne fanno
un programma che durerà nel
tempo, malgrado la quarta stagione conclusiva. Nel dramma
spazio-temporale, Star Wars sta
a BG come Hillary sta al presidente Laura Roslin. ■
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Sport
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Tennis
Il TC Mestre supera
4-0 il Canottieri
Padova e centra la
finale dei playoff
della serie A2.
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Seniors Open al Lido
Vittoria di Simon Owen nel
torneo degli Alberoni. Il
neozelandese si è imposto
allo spareggio su altri tre
atleti. Rocca ha chiuso 24°.
Venezia. Le statistiche evidenziano una delle chiavi dei tanti successi lagunari al Penzo
CAMBI VINCENTI
NelloDiCostanzohaschierato17formazionidiverseinaltrettantegarecasalinghe,compliciinfortuniesqualifiche
CapitanCollautol'unicoadesseresempreschieratotitolare,l'alternanzamaggiorenellacoppiadicentralidifensivi
Alexandro Minazzi
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Squadra che vince non si
cambia? E chi l'ha detto? Lo
splendido Venezia visto al Penzo in tutta la stagione regolare
ha un piccolo segreto: in 17 uscite, Di Costanzo non ha mai riproposto due volte la stessa formazione. Certo, gli infortuni e
le squalifiche, soprattutto nella
seconda parte di stagione, hanno fatto la loro parte, privando
il mister di parecchie pedine
nel corso del campionato, ma
resta il dato di fatto che l'arma
migliore degli arancioneroverdi in casa è stata l'imprevedibilità. Difficile per gli avversari
preparare la partita senza sapere mai chi si troveranno di fronte: l'unica certezza è la presenza
di Collauto, che da buon capitano è stato l'unico ad avere una
maglia da titolare in tutte le 17
partite interne (anche se, come
nell'occasione della sfida decisiva col Pisa, ha giocato meno di
un quarto d'ora, bloccato da un
taglio alla caviglia).
■
PER GLI ALTRI, la panchina o la
tribuna sono state inevitabili in
almeno un'occasione, e questo
nonostante il volto della squadra non sia cambiato drasticamente dopo la campagna acquisti di gennaio. Sono solo tre,
infatti, i giocatori che hanno vestito la maglia da titolare dopo
esser giunti in laguna nel mercato di rafforzamento, ovvero
Grighini, Romondini e Cocco.
Risulta così che tra la formazione della prima giornata e quella
dell'ultima, praticamente metà
squadra (5 giocatori su 11) è
cambiata: Lotti ha lasciato posto ad Aprea per l'infortunio
con la Pro Sesto, Taccucci è partito dalla panchina col Pisa per
far spazio a Grighini, Piovesan e
Zerbini sono stati ceduti, sostituiti in campo da Romondini e
Gennari, con Moro a completare il reparto offensivo al posto
di Poggi, che il mister ha schierato solo a gara iniziata. Il ballottaggio più noto è quello per i
due difensori centrali, con Mayer e Melucci titolari per due
giornate, Melucci-Mei per altre
tre, quindi sei partite di alternanza continua dei tre, due con
Tacuccci spostato al centro per
ovviare alla serie di infortuni
patita dai difensori lagunari, ed
un finale ancora una volta con
Di Costanzo a mischiare di continuo le carte tra i tre centrali di
ruolo. A fungere da arma segreta sia in difesa che a centrocampo è stato Francesco Marfia, a
volte non dato neppure in panchina ed invece rispolverato
nelle occasioni più importanti
dal mister, che lo ha schierato
Tra gli innesti invernali
solo Cocco, Romondini
e Grighini sono stati
schierati nell'undici
di partenza in casa
sia da terzino sinistro che da
ala, come da centrale di centrocampo, suo ruolo naturale. Proprio in mediana il tecnico si è
più sbizzarrito nelle ultime
uscite, cambiando continuamente volto alla zona nevralgica del campo. Da Venezia-Pizzighettone (25esima giornata)
in poi, i quattro in mezzo al
campo sono sempre stati diversi, a causa dell'alternanza tra i
vari Romondini, Bono, Corradi,
Mattielig, Pradolin, Rebecca e
Marfia. La morale è semplice:
Seno ed i Poletti hanno fatto le
cose per bene, dando a Di Costanzo una macchina capace di
funzionare a meraviglia anche
con i pistoni cambiati. Al tecnico, già capace di guidarla ai
playoff, spetta ora il compito di
dare l'accelerata finale. ■
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SerieC1
La società. Ugo Poletti, vicepresidente lagunare, parla di playoff e dello stile Venezia
«SIAMO TEMIBILI PER TUTTI
ADESSO ANDIAMO AVANTI»
«Stiamolavorandoperchélacavalcataprosegua.IlPenzovaadeguato,nonceneandremo»
“Popopopo... Poletti” è il
coro che sempre più si sente in
giro per Venezia. Segno di come
in un solo anno di guida della
squadra i fratelloni trentini siano entrati nel cuore dei tifosi
veneziani. Un coro che tutti si
augurano di ripetere nelle prossime giornate, a partire da Ugo
Poletti, vicepresidente della società lagunare: «Le emozioni di
otto giorni fa - commenta - sono
ormai metabolizzate: la gioia
che c'è stata è stata frutto di tutto il campionato. Adesso, però,
stiamo già lavorando per continuare questa cavalcata. Siamo sempre in una favola che si
sta man mano realizzando: i
playoff sono già un risultato
grandissimo, però abbiamo la
voglia di andare avanti, anche
perché, per come è andato il
campionato, siamo diventati
avversari temibili per tutti.
Adesso abbiamo una carica che
non ha nessun altro».
EPOLIS
■
SEMPRE UNITA però ad una do-
te che sempre più rara nel mondo del calcio, il rispetto per gli
altri: «Otto giorni fa c'erano
tanti pisani perché noi ci siamo
differenziati da tutte le altre
squadre: abbiamo messo a disposizione dei tifosi del Pisa i
biglietti non venduti, mentre le
altre società per lo più ti danno
solo 1000 tagliandi e piuttosto
lasciano lo stadio vuoto. Ma noi
pensiamo che il calcio sia fatto
di porte aperte e di interconnessioni tra le società: sola-
Opinione
Roberto
Ferrucci
In attesa
dell'evento
A
3Ugo Poletti (a sinistra) è diventato vicepresidente del Venezia l'estate scorsa
mente in questa maniera si riesce a fare un calcio pulito, che
sia per le famiglie». Sperando
che il futuro sia ancora al Penzo,
visto che l'anno prossimo, sia B
o C, le normative sugli stadi saranno più restrittive: «Il Penzo
va adeguato: se arriva la promozione anche in maniera importante, ma i lavori vanno comunque compiuti, perché non
possiamo ipotizzare di limitarci ad uno stadio da 7.500 posti. È
inutile nascondersi sotto questo punto di vista: in questo momento il nostro stadio è il Penzo
(e personalmente mi piace mol-
to, sia per il discorso storico che
per il suo significato), però va
adeguato». Il tutto, in accordo
con le autorità civili: «Da questo punto di vista, penso ci dovrebbe essere la collaborazione
con il Comune, ma non penso
che ci siano problemi. Se n'era
parlato nel corso dell'anno, perché l'alternativa è che o si adegua il Penzo o si va a giocare in
stadi esterni, e mi sembrerebbe
veramente assurdo. Per questo,
penso che non ci sia davvero
nessuna possibilità che si vada
via da qui». Nessuno vuol correre il rischio di perdere i tifosi
che con tanto entusiasmo sono
tornati allo stadio: «Col Pisa ci
aspettavamo una risposta anche maggiore, ma sappiamo
che con il sole ed il mare a due
passi, allo stadio viene solo lo
zoccolo duro. Questo mi permette di dire che abbiamo una
base di 5-6mila tifosi, discorsi
da considerare quando si parla
di fare stadi nuovi, anche se
penso che in B il pubblico aumenterebbe di parecchio, perché con gioia giorno per giorno
abbiamo dimostrazione di come l'affetto per questa squadra
stia allargandosi». ■ AL.MIN.
ttese. Quella dei tifosi rossoneri per la
finale di Champions
League, col Liverpool.
Quella dei tifosi arancioneroverdi per sabato pomeriggio, semifinale di playoff
di C1, contro il Pisa. A metterle a confronto potreste
prendermi per pazzo, però
perché no. Il senso dell'attesa per qualcosa a cui hai
lavorato a fondo è una sensazione rara, anche se dopo
l'attesa viene l'atto in sé, e
l'atto, che conduce all'esito,
può anche tradire ciò che
l'attesa porta - sempre sottotraccia, pronunciata a
mezza voce, un sussurro.
La vittoria, che alla fine
può anche non arrivare.
Per questo l'attesa è forse,
in questi casi, il sentimento
più piacevole. Perché prescinde dall'esito, e puoi gustarla fino in fondo, senza
amarezza alcuna. E allora,
in questa attesa, godi anche dei biglietti in meno
che saranno destinati ai pisani, oppure godi per il gol
all'ultimo minuto - quasi
un segno - di Paolo Poggi
nell'amichevole contro la
Spal, e dopo quello di Romondini al Pisa, sta a vedere che quel romanzo col
colpo di scena finale, da
qualche parte qualcuno lo
ha scritto sul serio.
La squadra. Da verificare le condizioni di Collauto, Romondini, e Grighini: dovrebbero farcela a recuperare
OGGI SI RICOMINCIA
PENSANDO AL PISA
Ricominciano già oggi gli
allenamenti della squadra in vista della gara di andata dei playoff con Pisa. L'anticipo a sabato, imposto per ragioni di ordine pubblico a causa della concomitanza con Vogalonga e Palio delle Repubbliche Marinare,
ha consigliato a Di Costanzo di
far slittare indietro di ventiquattr'ore il consueto programma settimanale di preparazione. Ripresa quindi oggi pome-
■
riggio, mentre mercoledì (e non
giovedì, come consuetudine) la
squadra sosterrà il test amichevole infrasettimanale con la
Berretti, nel quale il mister è solito provare le soluzioni per la
partita ufficiale. La settimana
servirà per saggiare le condizioni dei quattro giocatori che accusano problemi fisici di diversa natura: oggi dovrebbero essere tolti i punti di sutura alla
caviglia di Collauto, che da do-
mani potrà quindi tornare a
calciare, mentre vanno valutati
gli infortuni muscolari di Grighini e Romondini, rimasti a riposo sabato nell'amichevole
contro la Spal in via precauzionale. Discorso a parte per Corradi, nuovamente costretto a
letto per i problemi di equilibrio che lo hanno bloccato ad
inizio stagione, malattia che,
come già successo in passato al
termine di una lunga terapia,
consente un immediato recupero allo sparire dei sintomi.
Dovranno invece attendere domani, con ogni probabilità, i tifosi interessati all'acquisto dei
biglietti per la partita col Pisa.
EPOLIS
3Collauto in recupero
In giornata è atteso l'emissario
della Lega (cui spetta l'organizzazione dei playoff ) per aprire i
contenitori dei tagliandi con la
nuova data, ma è da escludere
che già oggi siano messi in vendita i medesimi. Le modalità di
distribuzione, comunque, verranno rese note dalla società in
questi giorni: è probabile un diritto di prelazione per i tifosi in
possesso dell'abbonamento
stagionale. A Pisa, invece, è cominciata già ieri la prevendita
dei biglietti per la gara col Venezia. Per ora i supporters nerazzurri hanno a disposizione i
1.356 tagliandi del settore curva
nord. ■ AL.MIN.
48
21 Maggio 2007
Sport
Champions League. Le tappe principali del cammino del Milan verso la finale
All'Olimpico
DIECI PERLE ROSSONERE
PRIMA DI SFIDARE I REDS
«Certo che vorrei esserci
perché abbiamo fatto molta fatica per arrivare ad Atene». Parola di Paolo Maldini che continua il suo generoso inseguimento alla sua ottava finale di
Coppa dei Campioni, mercoledì
col Liverpool, lottando contro il
dolore al ginocchio. «Tanta fatica» dai 70.000 ad agosto a San
Siro contro la Stella Rossa nel
preliminare ai 67.000 della partita perfetta contro il Manchester United. In mezzo a tanto sudore, una carrellata di perle calcistiche.
■
DIECI MOMENTI di rara bellezza
in un cammino diventato qualcosa di epico. Ha iniziato Kakà
con il suo gol a Bruxelles contro
l'Anderlecht: uno spettacolare
destro dalla distanza che ha
spianato la qualificazione. Nel
ritorno, a San Siro, il brasiliano
costruisce il suo capolavoro:
una tripletta che lo lancia in vetta alla classifica marcatori della
Champions. Stupendo il gol del
momentaneo 3-0 con un destro
a girare dal vertice sinistro dell'area. Geometrica ed elegante
l'azione del 2-0: qui la gemma è
di Cafu che assiste Kakà e lo lancia in rete. Nel ritorno degli ottavi col Celtic la prima grande
notte europea. Maldini fa venire giù San Siro con una lunghissima uscita dalla difesa, di quelle che faceva alla fine degli anni
'80. Piccolo particolare: succede nei supplementari, alla faccia dei 38 anni. Contro gli scoz-
Al Franchi.
3Paolo Maldini e la Champions: un nuovo faccia a faccia
Il dato
«Il capitano ci sarà»
■■
zesi decide ancora Kakà: magnifico il gol dell'1-0. Un'azione
mostruosa all'inizio del primo
supplementare: pochi tocchi, a
tagliare la difesa del Celtic e un
tocco delicato alle spalle di Boruc. All'Allianz Arena la giocata
più bella della stagione: il colpo
di tacco di Seedorf che spinge
Inzaghi verso il 2-0. Una meraviglia con le spalle alla porta e la
palla che rimbalza. Pochi minuti prima Seedorf aveva realizzato l'1-0: è la notte nella quale il
giocatore ingiustamente fischiato fino a poche settimane
prima diventa il trascinatore.
Grazie a quella vittoria il Milan
si trasforma in un torrente inarrestabile. A Manchester è un'altra serata da re per Kakà. L'emblema è il tocco di testa con il
quale fa schiantare tra di loro
Heinze ed Evra: il brasiliano si
infila e segna il 2-1. A Milano con
il Manchester, nella notte della
partita perfetta, sono 3 le perle.
La prima è l'assist di Seedorf per
l'1-0 di Kakà. L'olandese è eccezionale anche quando segna il
2-0 con un'azione personale al
limite dell'area: tiene palla fino
a quando non vede l'angolo giusto e fulmina Van der Sar. Alla
fine di questa galleria non c'è un
gol o un assist, ma uno dei mille
anticipi di Ambrosini contro i
Red Devils. Nel secondo tempo
il marchigiano ne realizza uno
su Scholes da videocassetta per
una scuola calcio. Pulito, corretto, deciso, esemplare, come la
Champions del Milan. ■
Al Barbera.
PALERMO VA IN UEFA
SIENA RISCHIA LA B
Empoli
Reggina
3
3
Empoli (4-4-1-1): Bassi 6; Raggi 6, Marzoratti
6,Tosto6.5(26'stFicini5),Ascoli5.5(21'stIacoponi 5.5); Buscè 7, Almiron 6.5, Marianini 6,
Moro 6.5; Vannucchi 7.5; Saudati 6.5 (43'st
Coralli sv). Allenatore: Cagni 6
. .................................................................
Reggina(3-4-1-2):Campagnolo5;Lanzaro6
(33'st Nardini), Lucarelli 5.5, Aronica 6; Mesto 5 (6'st Vigiani 7), Amerini 4.5 (32'pt Gazzi
3Muzzi (Torino) festeggia
Torino
Livorno
0
0
Torino (4-2-3-1): Abbiati 6, Comotto 6, Brevi
6, Franceschini 6, Balestri 6, Ardito 6 (1' st Di
Loreto 6), De Ascentis 6, Lazetic 6, Barone 6,
Rosina 6, Muzzi 6 (17' st Abbruscato 6). Allenatore: De Biasi 6.
. .................................................................
Livorno (4-4-1-1): Manitta 6, Grandoni 6, Pavan 6, Galante 6, Pasquale 6 (23' st Knezevic
6), Pfertzel 6 (8' st Balleri 6), Morrone 6, Passoni 6, Filippini 6 (37' st Coppola 6), Fiore,
Paulinho. Allenatore: Orsi 6.
. .................................................................
Arbitro: Saccani di Mantova 6.
. .................................................................
Cinque minuti di suspense, dalla fine dell’incontro alla
notizia della sconfitta del Catania, poi Torino e Livorno esultano per la salvezza. Ci sono arrivati a braccetto, grazie ad uno
0-0 scontato, mai in discussione. Il minimo indispensabile
per raggiungere l’obiettivo della permanenza in serie A, anche
se con qualche patema per il pareggio ottenuto in extremis dalla Reggina contro l’Empoli.
«Niente calcoli, scenderemo in
campo per conquistare i tre
punti», avevano sentenziato
entrambi gli allenatori. Poi è
prevalsa la paura e Torino e Livorno hanno preferito non farsi
male, delegando il loro destino
ai risultati degli altri campi.
Che, tanto per i granata quanto
per gli amaranto appaiati in
classifica, sono stati positivi sin
dal 9' del primo tempo, quando
il tabellone ha annunciato il
vantaggio dell’Empoli sulla
Reggina. A quel punto le due
squadre hanno praticamente
smesso di giocare. ■
■
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21 Maggio 2007
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Sport
Dopo la promozione. Per Arrigo Sacchi i bianconeri «sono pronti per l'Europa»
LA MISSIONE DELLA JUVE
TENERE NEDVED E DIDÌ
AlexDelPiero:«Abbiamoconclusonelmiglioredeimodiunastagionefaticosaeanomala»
EPOLIS
Dopo la promozione, il futuro. Saldato il conto di questa
«annata assurda», come la definisce Del Piero, la Juventus incomincia a programmare il ritorno in serie A partendo
dall’orgoglio del capitano bianconero. «Abbiamo terminato
nel migliore dei modi la lunga e
difficile cavalcata di questa stagione - dice il numero dieci - il
traguardo è tutto nostro». E per
evitare di sciupare la fatica di
quest’anno con un campionato
di transizione, occorre iniziare
subito a pensare il futuro.
■
3Nedved, 34 anni, non ha ancora deciso se continuare a giocare o meno
Didì e il direttore sportivo, Alessio Secco, si sia incrinato su alcune scelte di mercato. «È stata
una stagione durissima, siamo
tutti stanchi», è stata la giustificazione diplomatica con cui
Blanc ha cercato di gettare acqua sul fuoco delle ultime incomprensioni. Di sicuro una
mano la daranno anche «la felicità e la soddisfazione», come
sottolinea Del Piero, per come è
finita una stagione «faticosa e
anomala». La dedica del capitano è per «il magazziniere Romeo», morto qualche mese fa, e
per «Riccardo Neri e Alessio
Ferramosca», i due ragazzi della Primavera annegati in un laghetto di MondoJuve.
LA JUVENTUS ha ritrovato la se-
rie A ma rischia di perdere uno
dei suoi trascinatori. Pavel Nedved non ha ancora deciso se
continuare a giocare anche la
prossima stagione. «Ora ho il
tempo di pensare alla mie cose
in modo opportuno - ha spiegato - decideremo presto sui
miei prossimi passi, al momento non so ancora cosa fare. Prima che cominciasse la stagione
mi è stato offerto per due volte
di rinnovare il contratto ma ho
ringraziato e ho detto no. Trovare stimoli nuovi sarà più difficile - ha aggiunto - e se continuo devo avere degli obiettivi.
Tutto è ancora aperto».
«L'ATTUALE FORMAZIONE della
Juve ha più campioni del mondo e giocatori di esperienza internazionale del Liverpool».
Arrigo Sacchi va in controtendenza rispetto a quanti sostengono che i bianconeri hanno bisogno di tanti acquisti per essere competitivi anche nel massimo campionato. ■
SAMPDORIA SPIETATA
E CATANIA SUL FILO
FESTAPERPERUZZZI
CHESALUTAILCALCIO
5); Edusei 6, Baiocco 6, Caserta 6; Izco 5.5
(23'st Corona 5.5), Mascara 6, Spinesi 5.5
(38'st Rossini sv). Allenatore: Marino 6.
. .................................................................
Arbitro: Stefanini di Prato 6.
. .................................................................
Lazio
Parma
0
0
. .................................................................
Catania (4-3-3): Pantanelli 5.5; Cesar 5.5,
Stovini 6, Vargas 5.5, Sardo 6 (16'st Silvestri
. .................................................................
Ammoniti: Volpi, Falcone, Caserta, Edusei.
. .................................................................
La Sampdoria supera di
misura il Catania. Sconfitta pericolosissima per i siciliani in
chiave salvezza visto che giocheranno gli ultimi 90' contro il
Chievo sul neutro di Bologna. ■
■
Budan 5 (1' st Gasbarroni 6.5), Rossi 6.5 (43'
st Bocchetti sv). All.: Ranieri 6.
. .................................................................
Arbitro: De Marco 6.
. .................................................................
Ammoniti: Ledesma e Inzaghi.
. .................................................................
Rete: 20'st Zenoni
Sampdoria (4-1-4-1): Castellazzi 7; Zenoni
6.5, Accardi 6, Falcone 6, Pieri 6; Volpi 6.5
(45'st Arnulfo sv); Maggio 6, Delvecchio 6
(10'st Ziegler 6), Palombo 6, Franceschini 6
(29'st Sala 6); Quagliarella 6.5. Allenatore.:
Novellino 6
qConcluso l’ingaggio di Har-
greaves dal Bayern, che ieri
Beckenbauer ha ufficializzato
(si dice per una cifra pari a 25
milioni), il Manchester United
continua a guardarsi attorno
per la prossima stagione. Per
l’attacco sono due i nomi che
circolano: il brasiliano Afonso
Alves, rivelazione con l’Heerenveen dove ha segnato 34 gol
in 31 partite e il giovane
dell’Ajax, Klaas Jan Huntelaar,
valutato circa 18 milioni di euro. I Red Devils hanno nel
mirino anche il giocatore del
Porto Anderson dopo aver abbandonato, invece, la pista che
porta a Nani dello Sporting. ■
PER UN POSTO CHAMPIONS
All'Olimpico. Il Parma può ancora salvarsi
1
0
DAL BAYERN A MANCHESTER
Hargreaves-Red Devils
Beckenbauer conferma
Spareggio in Eredivisie
AZ-Ajax 2-1 nella gara-1
A Marassi. Siciliani a rischio serie B
Sampdoria
Catania
FLASH
. .................................................................
«IN TRECENTO giorni siamo
passati dal baratro alla A, ora ne
abbiamo cento per fare una
grande Juve», ha ammesso il
presidente Giovanni Cobolli Gigli nel bel mezzo della festa di
Arezzo. Niente celebrazioni
dunque, in linea con lo spirito
sabaudo che i tifosi hanno mostrato rinunciando ai caroselli e
ai bagni di folla, e sotto con il
lavoro. Il primo nodo da sciogliere sarà quello dell’allenatore. L'amministratore delegato
Jean Claude Blanc ha annunciato l'intenzione di incontrare
Didier Deschamps. «Resterà
con noi, c'è un progetto di cinque anni», è stata la sua prima
rassicurazione. Ma prima di
mettere nero su bianco il rinnovo del tecnico della rinascita
occorrerà risolvere alcune incomprensioni interne. Non è
un mistero ormai che nelle ultime settimane il rapporto fra
F*
Lazio(4-3-1-2):Berni6(39'stPeruzzisv),De
Silvestri 6.5, Stendardo 6, Cribari 6, Bonetto
6, Firmani 6, Ledesma 6 (25' st Baronio 6),
Manfredini 6.5; Jimenez 5.5, Rocchi 6, Pandev 5 (20' st Inzaghi 5.5). All.: Rossi 6.
. .................................................................
Parma (4-4-2): Bucci 6.5, Coly 6, Couto 6,
Paci 5.5, Castellini 6, Dessena 6, Grella 6, Parravicini 6 (29' st Cigarini sv), Muslimovic 6,
Finisce 0-o all'Olimpico,
tra la Lazio che chiude al terzo
posto e il Parma che incassa un
punto utile per cercare la salvezza all'ultima giornata. L'Olimpico ha salutato Peruzzi, che
ieri con qualche minuto in campo ha chiuso la sua carriera. ■
■
qL'AZ batte l'Ajax nell'andata
dello spareggio di Eredivisie
che deciderà la squadra che
andrà in Champions insieme al
PSV Eindhoven campione d'Olanda. I ragazzi di Van Gaal
subito in vantaggio con Cziommer, pareggio di Sneijder e gol
decisivo di Arveladze al 90'. ■
. .................................................................
TESTA A TESTA NELLA LIGA
Real, tre punti al 93'
valanga Barça a Madrid
AP
3Gioia Real al gol di R.Carlos
qIl Real di Capello vince 3-2
sul campo del Recreativo Huelva al termine di una gara pazzesca e mantiene la vetta della
Liga grazie alla rete decisiva di
Roberto Carlos al 93' (di Robinho e Van Nistelrooy su rigore gli altri gol). Non arriva
nessun aiuto dai cugini dell'Atletico che, in casa (0-6), danno il via libera al Barcellona in
vantaggio di tre reti già a metà
gara (Messi, Zambrotta ed Eto'o
in 6'). Il Siviglia, neo campione
in coppa Uefa, resta a due punti
dal duo di testa grazie al gol del
2-1 di Kanouté (83') a La Coruna
col Deportivo. ■
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21 Maggio 2007
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21 Maggio 2007
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Sport
R+
A Bergamo. Pari oroboco e addio Uefa
Il Cagliari si salva e vende i gioielli
Per Suazo è quasi fatta all'Inter, Esposito è nel
mirino della Roma. Richiesto anche Langella.
RISULTATI
Cagliari
3
Roma
2
Cagliari (4-3-3): Chimenti 6, Ferri 6.5, Lopez
6.5, Bianco 6.5, Del Grosso 6 (45' st Capone
sv), Biondini 6.5, Conti 6.5, L. Colucci 6, Marchini 7.5 (26' st Budel sv), Suazo 7, Pepe 6. Allenatore: Giampaolo 7.
Roma (4-2-3-1): Curci 5, Panucci 6.5, Ferrari
6 (18' st Rosi 6), Mexes 6, Tonetto 6, De Rossi
sv (31' pt Faty 6), Aquilani 6, Wilhelmsson 6
(29'stTavanosv),Perrotta6,Taddei6,Totti6.
Allenatore: Spalletti 6.
Arbitro: Brighi di Cesena 6.
Reti: nel pt 12' Suazo, 29' Totti (rig.), 39' Marchini; nel st 23' Marchini, 40' Totti.
Note: Ammoniti Biondini, Mexes e Aquilani.
qIl Cagliari di Marco Giam-
paolo batte 3-2 la Roma e può
festeggiare la salvezza con un
turno d’anticipo rispetto alla fine
del campionato. Al gol iniziale di
Suazo ha risposto Totti su rigore,
mentre a regalare la vittoria ai
sardi è stata la doppietta decisiva
di Marchini. Ancora di Totti il gol
finale del 3-2 e al capitano giallorosso mancano così solo due
reti per arrivare così alla Scarpa
d’Oro. Al fischio di Brighi esplode la gioia del Sant'Elia per una
salvezza che ad un certo punto
del campionato sembrava un miraggio. E ora si apre la caccia ai
gioielli del Cagliari. Il bomber
Suazo sembra destinato all'Inter,
ma certamente giocherà in una
grande squadra, mentre Esposito potrebbe finire proprio alla
Roma. Partirà anche Langella
dopo la . ■
Messina
2
Fiorentina
2
Chievo
1
Ascoli
0
Messina (4-5-1): Paoletti 5.5; Lavecchia 6,
Morello 5.5 (1'st Calà 6), Candela 6, Giallombardo 5.5; Alvarez 6, D’Aversa 5.5, Pestrin 5,
Masiello 5 (32' st Montella sv), Parisi 5.5 (14'
st Cordova 6); Riganò 6.5. All.: Bolchi 6.
Fiorentina (3-4-3): Frey 6.5; Ujfalusi 6, Gamberini 6.5, Kroldrup 6; Gobbi 6, Blasi 6, Liverani 6.5, Montolivo 6.5; Jorgensen 6 (14'st Kuzmanovic 6), Reginaldo 5.5, Pazzini 7. Allenatore: Prandelli 6.
Arbitro: Velotto di Grosseto 6.
Reti:23'ptPazzinisurigore,13'stGamberini,
36' st Riganò 42' st Riganò su rigore.
Chievo (4-3-3): Squizzi 6,5, Malagò 6, Mandelli 6, Mantovani 6, Lanna 6, Sammarco 6,5,
Marcolini 6,5 (43'st Italiano s.v.), Brighi 6, Semioli 6, Bogdani 6 (4'st Obinna 6,5), Pellissier
6(40'stCossatos.v.).All:Delneri6
Ascoli (4-4-2): Boccolini 6, Minieri 5,5 (32'st
Belluscis.v.),Melara5,5,Lombardi6,Pesce6,
Guberti 6 (9'st Perrulli 6), Zanetti 6, Boudianski 6,5, Bonanni 5, Soncin 5,5, Paolucci 6 (1'st
Job5,5).All:Sonetti
Arbitro:PalancadiRoma6
Rete:nelpt43'Marcolini
Note:AmmonitiMinierieMalagò
qMonologo viola nell'ultima di
serie A del Messina davanti al
proprio pubblico ma la squadra
di Prandelli pur dominando la
gara riesce a farsi raggiungere
dai giallorossi che, pungolati
nell’orgoglio dai fischi dei pochi
tifosi, trova la rimonta grazie a
Riganò che raggiunge così 17 gol
nella classifica cannonieri. Poco
male perché con il pareggio i
viola conquistano la zona Uefa.
Classica gara di fine stagione,
sotto un sole cocente e con due
squadre che nulla avevano da
chiedere più al campionato. In
campo poche attrazioni da una
parte e dall’altra, assenze come
quelle di Toni e Mutu da una
parte, una contestazione verso
una squadra già retrocessa
dall’altro, hanno tenuto lontano
il pubblico dal San Filippo. Dopo
un solo mese finisce l'avventura
di Bolchi a Messina. ■
qUn guizzo di Marcolini proietta il Chievo verso la salvezza.
Missione compiuta al "Bentegodi" per la formazione di Gigi Del
Neri, che domina contro l’Ascoli
nonostante lo striminzito 1-0 maturato alla fine del primo tempo.
Ma quello che contava era vincere, i tre punti sono arrivati e
grazie ai risultati degli altri campi, con il pari della Reggina a
Empoli e la sconfitta del Siena a
Palermo, il Chievo ha ora due
punti sul terz'ultimo posto e la
permanenza in A non è più
un’utopia: contro il Catania, domenica nello scontro diretto, basterà non perdere. Ma Alla fine in
casa del Chievo bocche cucite,
silenzio stampa per protesta contro l'Empoli, che si è fatto rimontare tre gol dalla pericolante
Reggina: un risultato che i dirigenti e i giocatori veneti considerano sospetto. ■
ATALANTA E INTER
NON SI FANNO MALE
I TIFOSI INVECE SÌ
Battagliafraultrasconsassaiolaallastazione
CERESCIOLI
Atalanta
Inter
1
1
Atalanta (4-5-1): Calderoni 6.5; Rivalta 6, Loria6,Carrozzieri5.5,Adriano6.5;Abejon6(8'
st Donati 6), Bernardini 6.5 (29' st Bombardini sv), Ariatti 6.5, Ferreira Pinto 7, Tissone 6;
Zampagna 6 (8' st Vieri 6). Allenatore: Colantuono 6.5. I
. .................................................................
Inter (4-4-2): J. Cesar 6; Andreolli 6.5 (19' st
ZanettiJ.6),Cordoba6,Burdisso6,Grosso6;
Stankovic 6.5, Dacourt 6 (39' pt Figo 6.5),
Cambiasso 6, Solari 6 (14' st Maicon 6); Gonzalez 6, Crespo 6.5. Allenatore: Mancini 6.
. .................................................................
Arbitro: Romeo di Verona 6.
. .................................................................
Reti: 10' pt Ferreira Pinto, 2' st Figo su rigore.
. .................................................................
Ammoniti: Ferreira Pinto, Abejon, Carrozzieri, Dacourt.
. .................................................................
■ Una bella Atalanta blocca i
campioni d’Italia dell’Inter sull'1-1, dice addio ai sogni Uefa,
ma nell’ultima partita in casa
può comunque festeggiare una
grande stagione, con una salvezza conquistata con largo anticipo e i cento anni dalla sua
fondazione. Ma è stata battaglia
con lancio di pietre e oggetti di
3Vieri, niente gol dell'ex
ogni genere fra tifosi prima della partita di Bergamo, nei pressi
della stazione ferroviaria di Terno d’Isola. Un gruppo di ultras
atalantini ha preso a sassate il
convoglio su cui si trovavano
circa 200 ultras dell’Inter. Per
rispondere, i nerazzurri hanno
devastato le loro carrozze lanciando all’esterno tutto ciò che
erano riusciti a strappare. ■
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21 Maggio 2007
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Sport
Serie C2. I bresciani hanno battuto entrambe le volte la squadra granata in regular season
MONTICHIARI BRUTTO CLIENTE
MA PORTO SOGNA IL RISCATTO
Sorbispronaisuoi:«Soquantovalgono,dobbiamosolorialzarelatesta».TraipaliMinnetperlasqualificadiMarcon
Un Porto col morale basso
ma con la voglia di riscatto si
appresta a giocarsi il playout
che vale una stagione. Le sensazioni in riva al Lemene sono
contrastanti, perché all'amarezza di aver lasciato per strada
un mare di occasioni sprecate,
si affianca la consapevolezza di
avere ancora una freccia al proprio arco, l'ultima e la più importante. Domenica prossima
dunque il Porto se la dovrà vedere con il Montichiari, formazione che ha sempre avuto la
meglio quest'anno sui granata.
■
ANDANDO A SPULCIARE i dati,
si scopre che il Montichiari all'andata superò i granata per 21: il 12 novembre infatti i rossoblu riuscirono ad espugnare
il Mecchia grazie alla rete di
Murante e al rigore, messo a segno ad una dozzina di minuti
dal 90', da Masi, che rispose alla
rete di Agazzone un paio di minuti prima. Al Menti, dove saranno di scena domenica prossima, i ragazzi del presidente
Mio capitolarono, ancora una
volta per colpa di un rigore, ancora una volta calciato da Masi.
Fu una sconfitta inaspettata
che diede il la ad un'involuzione che da allora non si è più fermata. La squadra sta attraversando un periodo di luci ed ombre sotto il profilo fisico. Infatti
capitan Marco Cunico e l'attaccante Michele Pietranera hanno qualche acciacco da smaltire, mentre prosegue la guarigione del fantasista Ciccio Mortelliti che a Montichiari dovrebbe presidiare la fascia sinistra.
Chi non ci sarà è invece il Portiere Sergio Marcon, che dopo
33 partite di fila senza saltare
nemmeno un minuto è stato
squalificato per 3 giornate a
causa di proteste all'arbitro nel
dopo gara nella sciagurata trasferta di Sassari. Quindi ai playout portiere titolare sarà Massimo Minnet, 23 anni compiuti
la vigilia di Natale. Se il Porto
giocasse oggi, Sorbi dunque
schiererebbe l'ex Belluno tra i
pali, mentre indifesa con Anania a destra e Voria centrale,
tornerebbero a disposizione
EPOLIS
3Il Porto si prepara ai playout col Montichiari
anche uomini importanti come
Madaschi e Federici, entrambi
out con la Biellese per squalifica. I problemi sarebbero a
centrocampo, perché se Mortelliti giocasse a sinistra e Chiopris Gori a destra ci sarebbero
due maglie da dividere tra Nicodemo, Agazzone, e Favret. In
attacco Cunico affiancherà uno
tra Pietranera e Volpato, entrambi però in un periodo non
positivo. «La squadra - ha detto
Sorbi - subisce troppo le pressioni: è sufficiente un gol subìto
per complicare tutto. Ma conosco il valore dei miei: dobbiamo
rialzare la testa e giocarci il tutto per tutto a Montichiari». Il 27
maggio si gioca a Montichiari
alle 16, il 3 ritorno al Mecchia,
sempre alle 16. Il Porto ha chiuso il torneo con 36 punti, 2 in
più del Montichiari: come lo
scorso anno con la Biellese affronta i playout con il vantaggio
della prima gara in trasferta. I
granata si salvano se pareggiano le due gare o se perdono una
gara e vincono l'altra con un gol
di scarto. ■ R.G.
Serie D. Rinnovano in quattro, mister Groppello ancora tratta
Clodiensi. I piani per l'anno prossimo
DOPO UN'ANNATA SULL'ALTALENA
LO JESOLO GIÀ PENSA AL FUTURO
CHIOGGIA AMBIZIOSO
NEL MIRINO C'È LA C2
Una stagione che dire tumultuosa è riduttivo, con tre allenatori (Pulin, Giacomin e
Groppello) e il ds Gradella che
ha lasciato lo Jesolo a metà torneo; partita tra le favorite, la
squadra ha subito una lunga crisi a metà campionato ma è stata
autrice di un ottimo rush finale
con playoff sfumati all'ultimo,
solo dopo la partita stregata di
Bolzano. Tutto questo è lo Jesolo
2006/2007, formazione che ha
sofferto parecchio ma che ha
avuto l'indubbio merito di alzare la testa nel momento più duro, sfiorando il colpaccio che solo tre mesi fa sembrava un miraggio. Ma ora, archiviata la stagione, lo staff nerazzurro guarda al futuro e ci sono già delle
novità. Notizia ufficiale infatti è
il rinnovo del contratto per Gaetano Gambino, Dario Giacomazzi, capitan Willy Baiana e
■
EPOLIS
3Jesolo pensa al 2007/2008
Simone Bertagno. Questione
solo di ore per la riconferma anche dell'esperto difensore padovano Marco Sadocco. «Questi
giocatori ci sono stati richiesti
da altre società - ha detto il presidente Pavanetto - ma rimangono qui. Se il prossimo torneo
vogliamo migliorare il risultato
di quest'anno non si può stravolgere l'ossatura della squadra». E mister Renzo Groppello? La trattativa è in corso, ma
nulla è ancora certo. Confermati il massaggiatore Cescon, il
preparatore dei portieri Lenisa
e il preparatore atletico Marin.
Nel frattempo, per il mercato allenatori, Daniele Pasa da Belluno passa al Montebelluna, Enrico Cunico ha rinnovato con
l'Eurocalcio e Claudio Clementi
con il Montecchio; Andrea
Manzo, al Porto fino a ottobre, è
andato al Quinto. ■ R.G.
■ Un grande campionato,
concluso a terzo posto, condito
dall'uscita dai playoff al primo
turno, con il Carpi. Si conclude
dunque con un pizzico di amarezza la migliore stagione del
Chioggia di sempre «Alcuni infortuni hanno condizionato il
nostro torneo in un paio di gare
decisive - si commenta in sede -,
ma questa è stata una stagione
più che positiva. La squadra si è
ben comportata: forse alla sfida
decisiva il Carpi è giunto con le
pile più cariche rispetto a noi».
Il Chioggia ha chiuso il torneo
con 59 punti in 34 gare; meglio
dei granata solo Rodengo (67) e
Castellarano (64), con la seconda miglior difesa del torneo (28
gol al passivo, una media di 0,82
gol subiti a partita). La riconferma del tecnico appare scontata,
la firma arriverà nei prossimi
giorni; durante la cena di fine
EPOLIS
3Chioggia pensa alla C2
anno il presidente Gino Levantaci ha sottolineato come il progetto iniziato l'anno scorso proseguirà come da programma.
La società vuole costruire una
squadra ancor più competitiva,
in grado di giocarsi la vittoria
finale del prossimo torneo. ■ R.G.
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Sport
Ciclismo. Il giovane costretto a lasciare la fuga buona dal ds Tennis. L'iberico ko dopo 81 vittorie
RICCÒ SI ARRABBIA
CON PIETRO ALGERI
InAmericaLandisnegatutto:«NonpotevovincereilTourbarando»
EPOLIS
Davide Chinellato
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La tappa di Fiorano ha dimostrato ancora una volta tutta
la sfortuna di Paolo Bettini in
questo Giro. Dopo la caduta di
qualche giorno fa, il campione
del mondo è stato beffato in volata dal norvegese Arvesen.
«Ho fatto un grande sforzo - ha
detto Bettini -, ma non è bastato
per vincere. Sapevo che mi sarei
trovato in difficoltà nel finale,
per questo sono partito ai 500
metri. Ho staccato tutti ma non
Arvesen. Voglio la vittoria, la
cercherò fino alla fine». Furibondo a fine tappa Riccardo
Riccò, entrato nella fuga buona
ma rialzatosi dopo 25km «Finché c'ero io, non andavano d’accordo - ha detto a denti stretti
dopo il traguardo -. Si vede che
con me dentro, questa fuga non
sarebbe andata. Mi temono per
la classifica generale? Può darsi, non lo so». Poco dopo l'atleta
della Saunier Duval ha spiegato
di aver ricevuto ordini dall'ammiraglia. Sulla questione è in-
■
3Riccardo Riccò è furioso
tervenuto anche Gilberto Simoni: «Non ho capito l'azione di
Riccò - ha detto il capitano del
team diretto da Pietro Algeri -:
credo che dovremo parlarci».
A MALIBÙ, intanto, Floyd Lan-
dis ha deposto nel sesto giorno
di udienze davanti ai tre arbitri
che devono decidere se condannare il re del Tour 2006 per la
positività al testosterone nella
17esima tappa della scorsa
Grand Boucle. Landis, sotto
giuramento, ha negato di aver
assunto testosterone durante la
sua carriera: «Non avrei potuto
vincere il Tour barando - ha
spiegato il 31enne cresciuto in
una comunità Mennonita -, perché non avrei potuto esserne orgoglioso». Landis ha poi ammesso di essere stato nella stessa stanza con il suo ex manager,
Will Geoghegan, quando questi
ha minacciato via telefono Greg
Lemond. «Stavamo cenando
nella sala di un hotel, ma non ho
sentito quello che ha detto».
Landis verrà contro interrogato
oggi dagli avvocati dell'Usada,
l'agenzia antidoping americana. In precedenza aveva deposto Don Catlin, ex direttore del
laboratorio antidoping dell'Univeristà di Los Angeles, considerato il migliore di quelli della
Wada. Catlin ha detto di ritenere che Landis si sia dopato, ma
ha anche messo in discussione i
metodi del laboratorio francese
che ne riscontrò la positività. ■
MARZIANOFEDERER
RIMANDANADAL
GIÙSULLATERRA
AlForoItalicosuccessodellaserbaJankovic
■ Amburgo non è il Roland
Garros e neppure Roma, ma Roger Federer ricorderà la vittoria
di ieri come una delle più belle
della carriera: al sesto tentativo
è riuscito a battere Nadal sulla
terra, spezzando la serie-record
dello spagnolo che era arrivato
a 81 successi di fila sul rosso.
«Se proprio dovevo perdere è
giusto che sia stato lui a battermi» ha detto Rafa e non poteva
trovare una frase più azzeccata.
La loro rivalità, che peraltro inizia e finisce dentro il campo da
gioco, sta entrando nella storia
ogni giorno di più. Il match di
ieri era iniziato come al solito,
ovvero con un Nadal solidissimo e un Federer che sembrava
incapace di uscire dal suo incubo personale. Dopo aver perso il primo set per 6-2, però, lo
svizzero ha saputo cambiare
marcia: ha preso decisamente
l’iniziativa e non ha sbagliato
più nulla, infliggendo al rivale
un incredibile 6-2 6-0.
FINALE A SORPRESA anche agli
Internazionali d'Italia dove la
AP
3La premiazione di Federer
serba Jelena Jankovic ha centrato il titolo battendo (7-5 6-1)
la russa Svetlana Kuznetsova.
Epilogo con un tocco d'azzurro
grazie al torneo di doppio, conquistato da Mara Santangelo
insieme alla francese Nathalie
Dechy ai danni della coppia tutta tricolore formata da Tathiana Garbin e Roberta Vinci: 6-4
6-1 ■ FEDERICO MALERBA
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Vela
America's cup. Il fashion team si racconta con le parole dell'equipaggio e di patron Bertelli
DE ANGELIS E IL SEGRETO LUNARE
«TUTTI PER UNO UNO PER TUTTI»
Loskipperfrenaperòglientusiasmi:abbiamoavutounasettimanadigraziamaillavorononècompiuto,anziriparte
ANSA
3Una suggestiva veduta aerea della spettacolare sfida di semifinale tra Luna Rossa e Oracle
«La “squadra” siamo noi,
quelli di Luna Rossa»: ecco il
segreto spaziale dell'equipaggio che vince, del team internazionale a guida napoletana,
Francesco de Angelis, del gruppo che funziona «nonostante le
tante variabili e la complessità
di seguire i mille aspetti diversi
di quest'avventura». Da qualunque parte si giri la questione
Luna Rossa e al di là di come
andranno le cose tutti, all'interno dello squadrone col guidone
dello Yacht club di Genova, il
patron toscano, lo sponsor milanese, i progettisti inglesi, il timoniere australiano, il tattico
brasiliano e così via, sono concordi nel diplomaticamente
condividere successi e primato
odierno, nel fare professione di
modestia lodando l'altro e gli
altri. Lo dice de Angelis, gli fa
eco Bertelli, lo butta lì Spithill,
lo conferma Grael, lo ribadisce
Tronchetti.
■
UN CORO PROPRIO perché si la-
vora all'unisono, tutti d'amore
e d'accordo per l'obiettivo più
alto, il risultato. Bene. Un esempio che per de Angelis «viene da
lontano, dalle precedenti espe-
rienze di coppa (due, 2000 e
2003, ndr) e da tre anni, gli ultimi di lavoro quando ho capito
che non potevo far tutto io ma
bisognava dividersi i ruoli, trovare gli specialisti ognuno nel
campo e mi pare che abbiamo
scelto bene». Il ragionamento
con accanto lo stesso Spithill, il
timoniere, l'uomo delle partenze sprint, dei match race, dei testa a testa vinto soprattutto e
bellamente con gli americani di
Oracle. Annuisce l'australiano
che spiega come lui «trova conforto dalla presenza a bordo di
de Angelis» che gli sta alle spalle e che nel pozzetto ha una funzione equilibratrice, osserva e
valuta e dice, poco, ma dice.
Team silente quindi. Intento a
fare e non a polemizzare tipo gli
americani con equipaggio neozelandese andato in tilt proprio
per incompatibilità e diversità
di vedute. Luna Rossa no. Dal
quadrato di comando alla prua
tutto è sincronizzato, operazioni e volontà, come ripete de Angelis, come annuisce patron
Bertelli, quello che, confessava
dopo il 5-1 agli Usa, «su questo
risultato avevo giurato, quasi
scommesso, ma a favore di Ora-
cle». E ora? «Ora si continui così», dice non senza solennità e
orgoglio prima rivolto ai suoi al
rientro al base dove ha luogo
una breve cerimonia mentre
fuori l'entusiasmo dilaga e i
“campioni” s'invocano, poi lo
ripete ad ogni pié sospinto. Acqua sul fuoco, tutto sommato e
bocce ferme. C'è da guardare
avanti e Spithill, il più lodato
insieme a Torben Grael, gioisce
in volto ma pronuncia parole
caute: «Son qui per imparare,
certo il mio sogno è la coppa
America come per de Angelis e
tutti noi, ma la strada è ancora
lunga e difficile». Chi si spinge
un po' più in là è Tronchetti che
legge nel successo di Luna Rossa «un impegno italiano ma degli italiani che quando vogliono
Il dato
Timori New Zealand
■ ■ «Oggi mi piacerebbe
trovarmi nella situazione di
Luna Rossa, ma Desafio
Espanol si sta dimostrando
molto forte. Una volta che
partono davanti è quasi
sempre difficile passarli. Con
loro non si può mai abbassare
la guardia. Domani ci
prendiamo una giornata di
riposo e aspettiamo la regata
di domani», lo ha dichiarato da
Valencia il timoniere Dean
Barker, di Emirates Team New
Zealand, dopo la regata persa
contro gli iberici. E New
Zealand, con cui Luna Rossa
ha pareggiato il conto neiu
round robin delle
qualificazioni alle semifinali
Vuitton e che restano un
cliente scomodo, ora sembra
cominciare a temere il gruppo
italiano e la sua continuità.
Squadra solida, non hanno
buchi a bordo e tantomeno
hanno difetti i n partenza,
dicono i neozelandesi che
avevano già affermato: «Se
anremo in finale con gli italiani
la partita sarà lunga e difficile,
son bravi in tutti ruoli e hanno
una gran barca».
sanno fare anche perché quando ci si mettono...». Rivendica
qualche merito insomma. Ci ha
creduto e messo lo sponsor
principale e telefonico sullo
spinnaker della barca. Impegno non da poco ma risultato
sin qui all'altezza. Non come altri che, vedi Mascalzone Latino
o + 39, gli sponsor rischiano di
perderli per strada, se ne faranno ancora.
IL PIÙ FRANCO, alla fine, è proprio lo sconfitto, quel Chris Dickson neozelandese al soldo di
Oracle, che rende omaggio a de
Angelis e compagni, «sono stati
più bravi, niente da dire, e in
ogni occasione: pensavamo di
essere bravi, abbiamo lavorato
sodo, credo, abbiamo speso tutto quello che era possibile, abbiamo messo insieme i migliori
ma non è bastato: di nuovo bravi». E che farà Dickson dopo
questa brutta batosta? Non lo
sa, e dice di non aver fretta, prima deve guarire da questa ferita «non tanto per la sconfitta
ma per il modo netto, la superiorità di Luna Rossa: vado a casa, dalla mia famiglia in Nuova
Zelanda. E auguri». ■ G. CE.
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Sport
R
RITRATTO
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Ilpersonaggio
Ivan Klasnic
calciatore
SCHEDA
Nato ad Amburgo il 29 gennaio del 1980 da due emigranti croati trasferitisi in Germania, l'attaccante cresce nel
St. Pauli, per poi trovare definitiva consacrazione nel Werder Brema. Nonostante le reiterate offerte per dire sì
alla nazionale tedesca, Ivan opta per la Croazia, con la quale disputa il mondiale 2004 senza giocare quasi mai.
Il calciatore cui la vita si mise di traverso,
aspetta un'occasione per correre ancora
Il nazionale croato, operato d'urgenza per l'asportazione di un rene, è tornato ad allenarsi con
prudenza, sognando un improbabile ritorno al campo all'agonismo. di Malcom Pagani
A
E POLIS
quelle vecchia volpe di Rudi Voeller
che in lui vedeva
l'attaccante lucido
rapido ed essenziale che anni prima era stato
anche lui, il talento di Ivan
Klasnic non era sfuggito. Lo
aveva corteggiato a lungo, questo figlio di emigrati croati nato ad Amburgo, perché vestisse
la maglia della nazionale allora
guidata dal più romano tra i
tedeschi di Germania, quello di
cui la curva si innamorava ogni
domenica. Klasnic ascoltò, soppesò grato e poi declinò l'offerta. Croato si sentiva, croato
sarebbe rimasto. Ora che niente è più importante che respirare, anche la nazionalità
diventa un orpello secondario
per Ivan. Il male si presentò a
novembre del 2006 con sospette fitte alla schiena, in seguito ad un banale attacco
d'appendicite. Klasnic varcò la
porta dell'ospedale, si sotto-
stato sciocco puntare un solo
euro. Ivan lo scaramantico che
nel Werder Brema, la squadra
che della sua storia di calciatore arrivato tardi al successo, aveva fatto un'icona europea, portava il numero 17,
appoggiò corni ed ex voto per
terra e scoppiò a piangere. L'attesa dell'operazione fu un calvario reso straziante dalla partecipazione popolare al dramma di Klasnic e all'adozione da
parte della sua famiglia, di tutte le estreme misure necessarie
quando si sta per perdere uno
cui si vuole bene. La madre e il
fratello Josip, si offrirono di
donare il proprio rene, scelta la
prima ipotesi, il primo intervento a Gennaio dell'anno in
corso, sembrò perfettamente
riuscito. Dopo poche ore però
Klasnic rigettò l'arto, costringendo in poche settimane gli
improvvidi medici che già si
erano spinti a definire i tempi
del decorso, a trovare un altro
donatore, individuato nel padre. Il 16 marzo, con una segretezza pari alla delicatezza
del momento, ad Hannover, finalmente Ivan ha ripreso a
Rudi Voeller lo inseguì
a lungo nel tentativo
di convincerlo a vestire
la bianca maglia della
Germania. Lui rifiutò
Dopo il primo ricovero
fu la madre a regalargli
il suo organo. L'atleta
lo rigettò quasi subito
e tornò sotto i ferri
pose al controllo di routine,
prologo drammatico di ogni
Via Crucis con l'imprevisto dietro l'angolo e scoprì locuzioni
fino ad allora sconosciute come
«scarsa funzionalità» e «trapianto». Il suo rene non ripuliva più niente, ridotto ad
un'idea sbiadita, come una
partita senza gol o uno stadio
senza pubblico. I medici non
gli lasciarono alternative e sotto la luce di un anonimo neon,
impietosa come sa essere la
sorte con un ragazzo di 27 anni,
gli dissero che no, con quell'organo dimezzato, non solo la
carriera ma l'esistenza stessa
era un 1-X-2, sul quale sarebbe
vivere. Pochi giorni fa, con lentezza e cautela, ha ripreso a
correre. Sul volto incastonato
da una barba folta, schermo
insufficiente a proteggersi da
tutto il dolore e la disillusione
provata in questi mesi, spuntava un sorriso timido. «In pochi mesi tornerò più forte di
prima. Sarò il primo giocatore
con tre reni-ha provato a scherzare nella commozione generale-un vero fenomeno». L'unico che progetta un reale ritorno in campo, in questo momento è lui. Non si può negare
al condannato la speranza, è
tutto ciò che possiede e a ben
guardare, non è molto. ■
3Un'immagine di Ivan Klasnic con la maglia della Croazia, qui osserva Liverani calciare
qKatsuharu Tanaka solleva il braccio in segno di trionfo dopo aver
vinto tre milioni di dollari nella valuta di Singapore ovvero 1 milione
e 45mila euro, grazie anche al fedele compagno Shadow Gate.
Sport
Katsuharu Tanaka, fantino fortunato
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Sport
Rugby. Domenica la finale con Prato per l'accesso al Super 10 Volley
Universitari
CASINÒ IN FINALE
MARCHIOL FUORI
L'ALISEA
SCONFITTA
DALLA FORIS
PUÒ ANCORA
SPERARE
TAEKWONDO
D'ORO
PER IL CUS
LUCACIU
IMBATTIBILE
■ L'Alisea San Donà ieri pomeriggio ha fallito la prima
possibilità di andare direttamente in B1. Dopo aver perso
per 3-0 gara-1, il sestetto bianco-celeste è stato sconfitto in
casa al tie-break dal Foris Index
Conselice. i padroni di casa
hanno commesso ben 21 errori
alla battuta, regalando così la
partita al team ravennate. Dopo
un primo set alla pari, vinto 2624 da San Donà, nel secondo sono iniziate le difficoltà dell'Alisea, arresasi 20-25. Nel terzo e
nel quarto le due contendenti
hanno regalato il parziale all'avversaria (25-16, 18-25) e poi
si sono giocate il tutto per tutto
al quinto set, conquistato dal
Conselice con il punteggio di
15-12. Ora San Donà dovrà giocare un'altra finale contro la
vincente del tabellone della seconda fase che scaturirà dal
confronto tra il Livorno ed il
Fiemme Fassa. Scaggiante dovrà lavorare molto nei prossimi
giorni, sia dal punto di vista psicologico che tecnico, altrimenti
la B1 rimarrà un sogno. ■ B.M.
■ Ancora soddisfazioni per il
Cus Venezia ai Campionati Nazionali Universitari di Jesolo,
manifestazione organizzata
proprio dal centro universitario sportivo universitario lagunare. Dopo quelle di sabato sono arrivate altre due medaglie
per la squadra del presidente
Franco Vianello Moro. Nel taekwondo, categoria fino a 57 chilogrammi, infatti, è arivato
l’oro di Anamaria Lucaciu, che
in finale ha battuto Tiziana
Liuzzo (Catanzaro). La romena,
studentesse 21enne di lettere al
debutto agli italiani, si è imposta in una gara molto combattuta. Terze Elena Orlandini
(Parma) e Patrizia Cirone (Bari). Dopo l’oro di Andrea Favaro
nel kumite (combattimento) 70
kg, dal karate un’altra medaglia
per il Cus Venezia, con Adele
Cozzani bronzo nel kumite, categoria sopra i 65 kg. In questa
gara il successo è andato a Camilla Persi (Genova), prima davanti ad Alice Scanu (Cagliari),
l’altro bronzo è andato a Elena
Michellini (Genova). ■
Gliamaranto-oroadunpassodall'eliminazioneneiminuticonclusivi
ILARIA CABURLOTTO
.
. .................................................................
VENEZIA
MARCHIOL
. .................................................................
30 19
Casinò di Venezia: Carlesso; Giampietri, Levi, Cadorin (dal 14' Corazza), Paolucci; Gibson, Marcuglia; Wium, Bortolato, E. Candiago; Gritti, Sanguin; Penafiel (dal 34'st Cecchetto), Gianesini, Frasson (dal 34'st Ruffert).All:Serris-Casellato
. .................................................................
Marchiol San Marco: Morsino; Torresan (dal
21'st Gerotto), Ceccato, Saseve, Damo (dal
21'st Lo Schiavo); Gregnanin, Benetti; Saviozzi, Frassinella, Sponchiado; Montani, F. Candiago (dal 26'st Toffanello); Moro (dall'11'st
Pin),Giazzon,Brugnaro.
. .................................................................
Marcature: pt: 1' c.p. Levi, 5' c.p. Benetti, 12'
m. Wium, 21' c.p. Levi, 24' c.p. Benetti, 30' c.p.
Levi, 36' m. Wium tr. Levi. st: 2' c.p. Benetti, 7'
c.p. Levi, 13' c.p. Levi, 20' c.p. Benetti, 31' m.
Morsinotr.Benetti,37'c.p.Levi.
. .................................................................
Arbitro:BonaccidiRoma
. .................................................................
Beatrice Majer
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Il Casinò di Venezia è ancora in corsa per centrare l'o-
■
3Casinò in finale
biettivo di raggiungere il Super
10. Domenica prossima, infatti,
contenderà a Prato l'accesso
nella lega d'eccellenza del rugby italiano. Ma questa speranza, a pochi istanti dal fischio finale, stava per svanire. Il trevigiano Benetti, infatti, ha avuto
la possibilità di portare a -8 il
gap di svantaggio dai padroni di
casa con un calcio di punizione
da posizione non difficile, ma lo
ha clamorosamente sbagliato.
Se l'ovale avesse centrato i pali il
Marchiol San Marco avrebbe
capitalizzato il 23-14 del match
d'andata ed eliminato a sorpresa la squadra che aveva dominato il girone 1.
DAVANTI ad un pubblico record, quasi quattromila persone, i lagunari hanno tentato fin
da subito di accumulare punti
grazie ai piazzati di Levi. La partita non è stata spettacolare, ma
certamente elettrizzante. Nella
prima frazione, a parte Levi, si è
messo in evidenza Wium che ha
offerto una prestazione molto
buona, sia per le due mete realizzate sia per il lavoro fatto durante tutta la partita. Nell'ultimo quarto d'ora il Casinò ha
avuto qualche difficoltà a respingere gli attacchi trevigiani,
bravi a sfruttare l'occasione
grazie alla meta di Morsino. Ma
nel momento decisivo Benetti
non è riuscito a sferrare il colpo
mortale che avrebbe ucciso le
speranze degli amaranto-oro. ■
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E Polis
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Servizi
21-3/20-4
Giornata da maneggiare con
cautela, come se fosse
nitroglicerina. La tensione nervosa
e la fretta sono cattive consigliere.
Prima di prendere decisioni
avventate cercate di ritagliarvi dei
momenti in cui riflettere, da soli, in
assoluta calma. Il pianeta amore è
più luminoso e brillante che mai:
periodo ricco di risvolti favorevoli.
■■
Toro
21-4/20-5
Immobili e dinamici al tempo
stesso. Mercurio e Marte
stimolano la creatività, la voglia di
fare, uscire, incontrare. La Luna vi
vorrebbe più casalinghi,
introspettivi, immersi nella calma
bucolica, attenti solo alla visione
del Sole che tramonta. Se avete
delle pene d’amore non abbiate
fretta: sono in arrivo tempi migliori.
■■
.
Oroscopo
O
Ariete
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RUBRICA A CURA DI
Giulia Procken
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Il Capricorno è un segno testardo e volitivo
A
gruppo zodiacale. Hanno già
vinto e conquistato la maglia
rosa, anche se Petacchi, da
grande campione qual è avrebbe voluto raccogliere di più.
Dicono che il Capricorno è len-
to, ma in bicicletta, sport di
fatica e resistenza, riesce a mettere in campo quella sua capacità di soffrire e tener duro.
Testardo e volitivo il Capricorno è segno che non cede…
Cancro
Bilancia
Capricorno
■■
Perennemente nel dubbio.
Avvolti nella gelida sensazione
dell’imponderabilità del domani.
Spaventati da una realtà
controversa e competitiva è
difficile mettersi in gioco. Marte e
Mercurio propongono
appuntamenti a cui non mancare.
È il momento di guardare negli
occhi, con coraggio, il futuro.
■■
Calma e gradualità in ogni
azione. Venere e Giove danno il
giusto ritmo, dettano un tempo
che scandisce edonistici
abbandoni alla gioia e alla serenità.
In arrivo due colpi di fulmine: uno
per il vostro partner che mai come
ora vi appare intrigante e sensuale.
Uno per il classico incontro fortuito
che si rivelerà davvero speciale.
■■
Leone
Scorpione
Acquario
Chi vi è vicino non riesce ad
evitare il contagio. Siete un
concentrato di dinamismo,
ottimismo, passione, eros.
All’orizzonte si profilano
interessanti proposte nel settore
professionale. In amore una
situazione di attesa deve arrivare
alla conclusione. Rassegnazione
e orgoglio non possono convivere.
■■
Mercurio può innescare piccole
incomprensioni o farvi muovere
con più difficoltà nel sociale
facilitando i contatti familiari
piuttosto che quelli lavorativi.
Pensieri leggeri si uniscono ai gesti
quotidiani. Misto di felicità e
smarrimento: possibile che siate
davvero così innamorati? Possibile
che vi abbiano catturato?
Nella nostra vita non facciamo
altro che cambiare. Se state
vivendo la fine di una storia
d’amore moderate i toni, lasciate
perdere sms o telefonate e
cercate di riconoscere gli aspetti,
le motivazioni che vi hanno
portato a questo punto. Cercate
di comprendere i sentimenti
dell’altro e di usarli per crescere.
l Giro d’Italia, partito
quest’anno dalla Sardegna, nelle prime tappe il
segno che si è messo meglio in
luce è il Capricorno. Danilo Di
Luca e Petacchi sono di questo
I NATI
DEL GIORNO
Chris Benoit
1967
Chris Benoit, canadese, è un
wrestler tra i più famosi, insieme a John Cena e a Undertaker. Il Toro è una sequoia, una quercia, un macigno, ma rivela spesso anche
una straordinaria agilità.
22-6/22-7
23-7/22-8
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22-9/22-10
23-10/21-11
21-12/19-1
La parte di voi che è ancora
indecisa sulle proprie ambizioni –
pensare solo alla carriera, dedicare
più tempo agli affetti, costruire una
salda rete di amicizie, una famiglia
o studiare e diventare sempre più
colti? – sta per avere un salutare
scossone. All’orizzonte la
possibilità di incrociare la direzione
più giusta per la propria vita.
20-1/18-2
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Gemelli
Vergine
23-8/21-9
22-11/21-12
Sagittario
Pesci
Per voi la socialità è una
malattia, una passione, un
bisogno, un motivo di vita. Venere
nel vostro segno facilita la verve
comunicativa, gli incontri
sentimentali, le occasioni di svago,
i momenti spensierati. Non è
escluso che per qualcuno di voi sia
in arrivo un allettante proposta di
viaggio o di spostamento di lavoro.
La calma piatta conviene
soltanto a chi non vuole vivere
emozioni e preferisce lasciarsi
andare alla deriva anziché alzare la
vela e prendere il vento. Con Marte
ancora in nervosa opposizione al
vostro segno evitate di forzare le
situazioni ma non rinunciate a
lottare, sperare, impegnarvi per
ottenere sempre il meglio.
Una vita di routine proprio non
la sopportereste. Siete nati per il
movimento, il galoppo libero, gli
spazi infiniti. Cambiare luoghi e
prospettive non vi spaventa.
L’imprevedibilità della vita vi
aiuta a riflettere. Affrontare cose
nuove vi galvanizza. Sappiate
sfruttare al meglio queste
qualità: sono preziose.
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21-5/21-6
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Altri famosi:
Henry Rousseau, 1844, pittore
francese. Fats Walzer, 1904,
pianista
jazz
statunitense.
Robert Creeley, 1926, poeta
statunitense.
Andrea
De
Marco, 1973, arbitro.
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19-2/20-3
Aria carica di malinconia.
Sguardo perso dietro le proprie
emozioni. Dolcezza e rimpianto
che traspaiono da ogni gesto. Per
qualcuno il vostro comportamento
è un intellettuale segnale di poesia,
di eccentricità, per altri il segnale
che siete irrimediabilmente persi
nel vostro mondo. Giornata
caratterizzata da sbalzi d’umore.
21 Maggio 2007
Casinò col brivido
festeggia la finale
LaLunavainfinale
Oracletornaacasa
■ ■ Gli amaranto-oro eliminano il Marchiol rischiando nel
finale. Domenica spareggio
col Prato per il Super 10
■ ■ Schiacciante vittoria del team Prada
contro gli americani che salutano la Vuitton cup. Desafio batte New Zealand: la
barca italiana attende l'altra finalista.
Sport
Sport
«Rischio di essere arrestato per il mio nuovo film».
Oggi
■ ■ Cielo sereno con chance di
velature nel pomeriggio. In
aumento le temperature.
IL MESTRE
IN 3 MINUTI
regista americano
3
■ ■ Primo assaggio d'estate
per l'Italia. Per le vacanze si
gioca d'anticipo: boom di
prenotazioni per il mese di
giugno, rispetto a quelli
classici di luglio e agosto.
3
■ ■ Un bilancio da bollettino
di guerra: venti morti solo
nel weekend.
■ ■ Blair vende prima delle
dimissioni i doni ricevuti
durante il suo governo.
3
■ ■ Ieri la tradizionale cerimonia. E tra le onde Cacciari
ha sposato la Laguna, come
facevano i Dogi.
■ ■ Luana Zanella all'attacco
dopo la lettera di Pecoraro:
«Sul Mose ora verifichino i
magistrati».
■ ■ Marghera, Campalto e
Terraglio si mobilitano contro droga e prostituzione.
Tra le richieste lo zoning.
■ ■ Auto si schianta contro
un palo, muore Andrea Andreato, 21 anni, di Spinea.
Lavorava come elettricista.
3
■ ■ Ritratto dello scrittore
noir Massimo Carlotto. Tra
premi e uscite in libreria.
■ ■ Trentacinque maestri del
cinema salutano la kermesse di Cannes con un corto.
3
■ ■ Di Costanzo ha schierato
17 formazioni diverse in altrettanti match al Penzo.
■ ■ I granata si preparano al-
la doppia sfida playout col
Montichiari.