Auto, come evitare incauti acquisti - pdf

Transcript

Auto, come evitare incauti acquisti - pdf
Auto, come evitare incauti acquisti
Pubblicato sul
il 4 marzo 2010
di Fabio Mammo Zagarella*
Da diversi anni si è sviluppato un commercio di automobili, parallelo a quello delle concessionarie ufficiali,
provenienti dai paesi europei produttori che riguarda sia auto nuove che usate. L’enorme sviluppo di questo
mercato parallelo è in parte dovuto ai prezzi concorrenziali praticati, che talvolta sono resi possibili evitando
in modo fraudolento di versare l’IVA. Di conseguenza le automobili introdotte fraudolentemente in Italia
rappresentano il frutto di un reato tributario e possono essere oggetto di sequestro e successivamente di
confisca per tutelare l’erario.
Bisogna precisare che non tutti i rivenditori che operano nel mercato parallelo ricorrono alle frodi, quindi
diventa importante per l’acquirente sapere riconoscere se l’automobile che si intende acquistare è stata
oggetto di frode o è regolarmente sul mercato. A tal fine si suggeriscono dei semplici controlli da richiedere
prima dell’acquisto, che serviranno anche ad evitare di subire conseguenze per “incauto acquisto”, in
particolare:
PER LE AUTOMOBILI NUOVE
• Chiedere copia della fattura di acquisto dell’auto che deve riportare il numero di telaio;
• Chiedere copia del modello F24 che deve riportare il numero di telaio dell’auto e verificare che sia
stata versata l’IVA pari al 20% esposta nella fattura, che deve essere calcolata su un prezzo che
deve essere moderatamente più basso del listino ufficiale consultabile sulle riviste di settore. E’
anche possibile verificare presso gli Uffici delle Entrate la veridicità del modello F24 ricevuto onde
evitare falsi;
PER LE AUTOMOBILI USATE:
• Chiedere copia della fattura di acquisto dell’auto sulla quale deve essere precisato che l’auto ha
almeno 6 mesi di vita e ha percorso almeno 6.000 Km ed è assoggettata al regime del margine;
• Chiedere copia del libretto originario dell’auto e delle sua traduzione e quindi verificare che il
precedente proprietario fosse una persona fisica e non una società (in particolare una società di
autonoleggio).
Questi semplici controlli consentono di assicurarsi la bontà dell’acquisto, evitando spiacevoli conseguenze
che potrebbero sopraggiungere, che – per l’acquirente titolare di partita IVA che “scarica” l’acquisto dell’auto
– comportano l’indetraibilità dell’IVA, l’indeducibilità del prezzo di acquisto e possono arrivare anche alla
denuncia penale per l’utilizzo di una fattura inesistente.
* Funzionario dell’Ufficio Antifrode della Direzione Regionale della Sicilia - Agenzia delle Entrate
I lettori possono rivolgere quesiti e segnalare eventuali criticità riscontrate presso gli Uffici dell’Agenzia delle
Entrate utilizzando i seguenti recapiti: Direzione Regionale della Sicilia – Ufficio Formazione, Comunicazione
e Sviluppo via K. Roentgen n. 3 -90146 Palermo – tel. 091/6803552 - fax 091/6803535 [email protected]
Dirigente Relazioni Esterne dott.ssa Cristina Livoti [email protected]