Intervento Consigliera Daniela Depietri

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Intervento Consigliera Daniela Depietri
Intervento Consigliera Daniela Depietri (Partito Democratico) 28.12.1010
Vorrei iniziare ringraziando, innanzitutto, chi ha lavorato a questo bilancio, un bilancio equilibrato
che da risposte nonostante i tagli. Anche se, nell’ascoltare gli interventi della minoranza che mi
hanno preceduta, la sensazione era che si parlasse del bilancio di Catania e non di quello di Carpi.
Ho sentito parole di molto peso, parole non trascurabili, ho sentito tacciare il bilancio di
trascuratezza, di sciatteria, alcuni hanno citato una miriade di disservizi, spese immaginate, errori
nella compilazione, parole che francamente non trovano riscontro nel nostro bilancio e lo voglio
dire senza il timore di essere smentita. Ma torniamo ai tagli.
Sì perché oggi, mi si permetta, dobbiamo per forza parlare anche del Governo Nazionale, è
inevitabile. Le scelte compiute in questi due anni e mezzo dal governo : Alitalia 3 miliardi, taglio
dell’ICI: 5 miliardi. Eliminazione delle norme sulla tracciabilità dei pagamenti (secondo la
valutazione dello stesso Tremonti) 8 miliardi all’anno. 3 + 5 + 8 + 8 fa proprio 24. E sono i miliardi
che peseranno sulle amministrazioni e quindi sui cittadini e sulle imprese.
In questo mio intervento non voglio parlare comunque solo di numeri. Ciò di cui voglio parlare
invece sono i fatti………..alcuni fatti che stanno succedendo sul nostro territorio o che avverranno a
breve:
scuola materna “Balena Blu”
Interventi di manutenzione straordinaria nelle scuole di infanzia
Certificazioni antisismiche in tutte le strutture scolastiche
Inizio dei lavori scuola elementare s croce
Inizio lavori scuola media Cibeno
Manutenzione giochi in tutti gli istituti scolastici
Stabilizzazione del personale e aumento del personale sull’handicap
Tutto questo quando aumenta la popolazione scolastica e diminuiscono le risorse. Avrete la
bacchetta magica, potrebbero ribattere le minoranze. Si è così…….. e la bacchetta magica si chiama
Unione. L’Unione Terre d’Argine.
Le buone idee continueranno a viaggiare con le proprie gambe sono gli uomini che purtroppo con la
loro cecità le fanno fallire. Quando ci chiedete che progetto avete per l’Unione….questi sono i
progetti, questa è la mission a cui questa amministrazione non si è mai sottratta: fare nonostante i
tagli, rispondere ai bisogni nonostante il disinteresse del governo centrale,
Guardate sull’Unione però dobbiamo trovare un accordo o almeno un punto di vista comune che
sotto il cappello della legge 10 regionale, ci permetta, pur mantenendo la rappresentatività e
l’autonomia di questo consiglio, ci permetta dicevo di rispondere ai bisogni dei cittadini tenendo
conto delle specificità del territorio, delle risorse e delle priorità .
I servizi sociali i servizi alla persona sono la vera sfida in un periodo come questo, basta guardare i
numeri: parlano da soli. Ma parlano anche i numeri destinati dalla Regione su questo capitolo, non
potete negarlo. Lo sforzo che dovremo fare in futuro sarà enorme: sulle amministrazioni peserà
tutto il cambiamento culturale di un paese in crisi e di speranze e di valori.
Tutto il corollario di servizi che ruotano intorno alle famiglie, ai minori e adolescenti, vedrà
sicuramente un aumento e nelle richieste e nel tipo di interventi. Su questo non dobbiamo cedere
perché, mentre destiniamo risorse, possiamo anche riscoprire nuovi modelli culturali da percorrere.
Non ci possiamo più permettere un welfare a un unico binario, un welfare che eroga e basta,
dobbiamo perseguire un nuovo schema che permetta a chi è in difficoltà di affrancarsi e di
riprogettare la propria vita.
Solo due parole sul ruolo che questa amministrazione ha avuto nel piano attuativo locale (PAL)
della sanità provinciale. Ci siamo riappropriati di un ruolo che avevamo perso e che abbiamo
riconquistato attraverso il confronto con gli operatori sanitari e i cittadini, in sinergia con l’area
Nord. Noi crediamo che questa sia la strada per una sanità provinciale più bilanciata e più equa.
Vorrei concludere con una notizia che notizia più non è ma piuttosto è diventata un mantra: “se ci
fosse piena parità dei sessi sul lavoro il PIL italiano potrebbe crescere del 32 per cento”. Visto che
ce lo dicono da anni i grandi economisti, il governo che fa?
Aumenta l’età pensionabile per le donne, di botto, senza scalone, senza alcun rispetto, donne che si
trovano di colpo a dover cambiare il progetto di vita che si erano fatte. E soprattutto elude
bellamente i consigli della comunità europea su tutte quelle azioni da agire per permettere che
venga incentivato il lavoro femminile: insomma per dirla con due parole un governo “amico” delle
donne.
Allora anche in questo le amministrazioni tutte, dalla Regione alla Provincia ai Comuni, devono
rischiare un po’ di più per coordinare una serie di azioni a favore delle pari opportunità….. la
cenerentola delle politiche perché quando si taglia si taglia lì….lasciatemelo dire e voglio vedere
chi ha il coraggio di dire il contrario, dicevo più fermezza nel chiedere, nel programmare e nel
realizzare politiche a favore delle donne.
Grazie
Daniela Depietri