Animot. L`altra filosofia. Norme redazionali

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Animot. L`altra filosofia. Norme redazionali
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NORME REDAZIONALI
PER LA STESURA
DEGLI ARTICOLI
Animot è una rivista semestrale a carattere scientifico – peer-review.
L’animalità è l’entità teorica su cui si giocano tutte le grandi sfide culturali e filosofiche del nostro
tempo. A partire dall’animalità abbiamo costruito, in opposizione, la nostra idea di umanità: un’opposizione distorta da una stereotipata immagine degli animali non umani e dall’idea, assurda,
che gli animali siano entità generiche e non singolari. Animot, come suggerisce la parola coniata
da Jacques Derrida per pluralizzare e ridare volto agli animali, è una rivista trimestrale che esplora
il tema dell’animalità alla luce degli Animal Studies, in un dialogo tra filosofia e architettura, scienze
naturali e storia dell’arte, teoria politica e letteratura. L’animalità diventa dunque chiave di lettura
di un’infinita gamma di questioni teoriche che assumono una luce nuova e inaspettata. Non si
tratta di ripensare, attraverso le diverse angolazioni da cui osservare l’animalità, il nostro rapporto con gli animali non umani ma, innanzitutto, la nostra idea di umanità e la nostra essenza animale; da questa prospettiva, tutta la filosofia e la cultura, assumono un diverso aspetto, crocevia
essenziale per la vita che verrà e che siamo in grado di immaginare.
IL PROCESSO DI VALUTAZIONE
Animot segue la politica della peer-review con doppia revisione cieca: i contributi inviati saranno
pubblicati, eventualmente, solo dopo tale procedura di revisione. La rivista si impegna a inviare
agli autori una risposta sull’accettazione dell’articolo entro quattro mesi dal suo arrivo in Redazione.
Ai fini della peer review è necessario che gli autori indichino su pagina separata dal testo il proprio
nome, afferenza istituzionale, indirizzo postale e indirizzo e-mail. Gli autori devono inoltre avere
cura di eliminare dal testo riferimenti da cui si possa esplicitamente desumere la loro identità.
Gli articoli sottoposti per la pubblicazione devono essere originali e, pertanto, non possono essere
già stati pubblicati, integralmente o in parte, su altre riviste italiane e straniere o sottoposti contemporaneamente per la pubblicazione ad altre riviste.
INDICAZIONI PER GLI AUTORI
Ogni autore che intenda sottoporre un articolo alla rivista è invitato a tener conto di alcune indicazioni generali:
– privilegiare la redazione di un articolo di ricerca o di riflessione teorica compatto che non superi le 30.000 battute, le eccezioni vanno valutate caso per caso con la direzione scientifica;
– ogni articolo dovrebbe contenere un «punto chiave» che ne sottolinei la rilevanza e l’autore/autrice dovrebbe discuterlo in modo esplicito sin dall’inizio del testo;
– va curata la scrittura, la chiarezza espositiva, la linearità e la semplicità della struttura argomentativa, privilegiando la discussione di una sola tesi allo sviluppo di più linee argomentative.
Possono essere sottoposte alla rivista relazioni di convegni o di seminari, opportunamente riviste
e specificandone i riferimenti.
Saggi e ricerche vanno corredati di un abstract – sia in italiano che in inglese – di duecento parole e di cinque parole chiave, sempre in inglese e della traduzione in inglese del titolo dell’articolo. È indispensabile attenersi alle norme redazionali della rivista: può quindi risultare opportuno
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mettersi in contatto con la Redazione prima di iniziare la stesura definitiva del testo, in modo da
risolvere a monte eventuali problemi.
Infine gli autori sono pregati di allegare ai testi una biografia non eccedente le 200 parole corredata da una fotografia-ritratto in formato jpg.
1. NORME DI CARATTERE GENERALE
Il testo va fornito in uno dei seguenti formati: .doc, .docx, .rtf, .odt
Si faccia uso delle maiuscole soltanto dove sia indispensabile.
Utilizzare correttamente e con uniformità le formattazioni del corsivo, neretto e MAIUSCOLETTO.
L’uso del corsivo è riservato alla citazione di titoli o per indicare parole straniere nel testo
Il capoverso deve essere indicato chiaramente, facendo rientrare di una tabulazione la riga.
BRANI RIPORTATI.
I brani riportati di una certa lunghezza verranno composti in corpo minore del
testo. Sarà opportuno formattarli in una o due scalature più piccole rispetto a quella del testo, ovviamente senza porre le virgolette. I brani riportati brevi, inseriti nel testo, vanno tra virgolette (“
”). Se detti brani contengono, a loro volta, altre citazioni, queste vanno contraddistinte con le virgolette semplici in alto (‘ ’).
Eventuali omissioni dei brani riportati saranno indicate con tre puntini tra parentesi quadre [...].
NOTE.
Le note vanno contraddistinte con numerazione progressiva continua iniziando da 1, il numero di richiamo deve essere posto tra parentesi del testo (1), (2) etc. Tali numeri corrisponderanno
alle note collocate in fondo al documento. L’impaginato finale della rivista prevede note a piè di
pagina che verranno tuttavia risolte in sede grafica.
TRATTINI. Il trattino breve (-) deve essere utilizzato solo per unire due parole (es.: “logico-filosofico”,
senza spazio tra le parole); il trattino lungo (–, preceduto e seguito da uno spazio) deve essere utilizzato per separare frasi in funzione parentetica o sospensiva (incisi).
D EUFONICA. L’uso della d eufonica dovrà essere riservata al solo caso di identità vocalica come “ed
ecco”, “ad adattare”; evitando pertanto “ed allora”, “ad operare”, ecc.
2. CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Le citazioni bibliografiche delle note devono essere quanto più è possibile complete di tutti gli
elementi e cioè:
a) il tondo con l’iniziale maiuscola, è il carattere destinato a contraddistinguere gli autori i curatori, prefatori, redattori etc.. Nelle citazioni è preferibile indicare per esteso il nome di
battesimo almeno la prima volta che viene citato: successivamente potrà essere riportata la
sola iniziale puntata.
b) Per le opere miscellanee si eviti l’abbreviazione “AA.VV.” che non ha alcuna valenza bibliografica, riportando solo il titolo del volume o il primo cognome degli autori seguito da
‘et alii’;
c) titolo dell’opera in corsivo;
d) eventuale indicazione del volume con cifra romana, senza far precedere vol.;
e) luogo di pubblicazione; numero dell’edizione; indicazione delle pagine interessate;
f) nome dell’editore e, per le edizioni antiche, del tipografo;
g) data di pubblicazione;
h) eventuale collezione a cui l’opera appartiene, in parentesi tonde e tra virgolette, con il numero arabo o romano del volume;
i) rinvio alla pagina (p.) o alle pagine (pp.). I suddetti elementi vanno separati tra loro da una
virgola che può essere omessa fra l’editore e l’anno;
Esempi:
• Benedetto Croce, La poesia di Dante, Laterza, Bari 1943 p. 256.
• Benedetto Croce, La poesia di Dante, Laterza, Bari 1943 (2013) p. 256 – per le nuove edizioni
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• Luigi Salvatorelli, Profilo della storia d’Europa, II, Einaudi, Torino 1944 (“Biblioteca di cultura
storica”, XV), pp. 809-812; oppure p. 809 sgg. (è preferibile però, precisare sempre le pagine).
• Alessandro Manzoni, Opere, a cura di R. Bacchelli, Ricciardi, Milano-Napoli 1953 (“La letteratura italiana - Storia e testi”, 53).
Per gli articoli di riviste segnare, come sopra, nome dell’autore in maiuscoletto e titolo dell’articolo
in corsivo, il titolo della rivista in tondo tra virgolette “ ” con le seguenti indicazioni disposte in
quest’ordine:
a) eventuale serie, in cifra romana, con l’abbreviazione s.;
b) annata o volume della rivista in cifra romana; solo se l’annata non corrisponde al volume,
si indichi l’una e l’altra con le abbreviazioni “a.”, “vol.”;
c) anno solare della pubblicazione della rivista in cifra araba;
Esempi:
• Giovanni Tassoni, Le inchieste napoleoniche nei dipartimenti delle Marche, “Lares”, XXX, 1964, pp.
173-187.
• Pietro Quaroni, Neutralità impossibile, “Nuova antologia”, LXXXIX, 1954, pp. 451-472.
• Walter Binni, II teatro comico di Cimiamo Gigli, “La rassegna della letteratura italiana”, s. XII,
vol. VII, 1959, pp. 417-434.
In caso di citazione di un testo non pubblicato indicare il nome dell’autore in maiuscoletto, seguito dall’anno tra parentesi tonde, quindi il titolo in corsivo seguito dalla dicitura manoscritto o
dattiloscritto a seconda del caso.
Esempio: Autore, (Anno), Titolo, manoscritto oppure dattiloscritto.
Per la citazione di testi reperiti in rete, si indichi il nome dell’autore in maiuscoletto, seguito dal
titolo dell’articolo in corsivo; si aggiunga il nome del sito e l’url, infine, tra parentesi tonde, la data
di consultazione.
Esempio: Autore, Titolo, Nome sito, indirizzo internet, (data di consultazione del testo).
La citazione bibliografica sarà preceduta da cfr. quando si rinvia genericamente al contenuto dell’opera e delle pagine specifiche che si indicano; non sarà preceduto da cfr. né da ‘vedi’ o simili
quando si riportano passi o frasi contenuti nell’opera a cui si rinvia.
Nel caso di elenchi nei quali non si desideri ripetere il nome dell’autore, evitare le abbreviazioni
“Id” e “Ead” utilizzando un lineato lungo che ha la stessa valenza a livello internazionale.
Se la nota seguente riporta la stessa indicazione bibliografica della precedente, si seguirà questo stile:
(1) Benedetto Croce, La poesia di Dante, Laterza, Bari 1943 p. 256.
(2) B. Croce, La poesia di Dante, p. 256.
3. ILLUSTRAZIONI
Qualunque materiale iconografico dovrà essere libero da copyright oppure nel caso di immagini
protette da diritti d'autore si raccomanda di segnalarlo in tempo utile alla redazione
I riferimenti a figure nel testo e in nota andranno riportati contratti con dicitura [Fig. 1]. Le didascalie vanno riportate in un foglio a parte.
Le immagini dovranno essere a 300 dpi di risoluzione, e con la base di dimensione minima di cm 15.
Le immagini dovranno essere in formato .jpg o .tiff.
È fondamentale rinominare le immagini seguendo la numerazione che è stata data nell’articolo,
preceduta dal cognome e nome dell’Autore.
Esempio: Manzoni_Alessandro_fig1.jpg
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