Questa Casa ha un bel suono

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Questa Casa ha un bel suono
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INAUGURAZIONE
IN PIAZZALE SALVO D'ACQUISTO
UN VIAGGIO FRA STORIA E FUTURO DELLE TECNOLOGIE PER L:ASCOLTO
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Questa Casa ha un bel suono
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Aperti i locali dell'ex chiesa di Sant'Elisabetta .conia storia della
musicale e sonora
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Francesca LlJmbardi
Il Il suono ha trovato .ca<;a.Con·
da più libera, quella che alla
scienza aggiunge le emòzioni, al·
loggia nella ex chiesa di Santa
Elisabetta, in piazzale Salvo
D'Acquisto. E le quattro mura,
provare per credere, non le stanno strette.
Si chiiuna proprio «Casa del
suono» la nuova realtà parmi·
giana, e va a braccetto con la Casa della Musica, che la gestisce e
la osserva a pochi passi di di·
stanza. Attenzione, però, a non
chiamarla museo: perchè seèvero che ospita gli apparecchi che
ci hanno permesso di apprezza·
re note, parole e melodie nel corso della storia, si propone di essere molto di più di una semplice
gabbia espositiva.
"Sarà un luogo dedicato alla
ricerca, alla didattica e alla divulgazione - ha promesso il sin·
daco Ubaldi - strettamente con·
nesso con lastoriae la cultura di
una città da sempre legata aJ tema della musica». Tra i partner
del progetto, infatti, oltre alla
Casa della musica, rientrano l'Università degli studi di Parma eil
Cnil, il consorzio nazionale interuniversitario per le telecomu·
nicazioni che unisce 36 diverse
realtà accademiche. Una casa
«proiettata nel futuro, ma che
parte dalla eos<jenza del passatO})~ come l'ha definita M"arco.
Capra, presidente dell1stituzione Casa della Musica, da ieri, a
disposizione di ll\tti i parmigia-
INSTAllAZIONE
DEL GRUPPO ACUSTICA DI INGEGNERIA
E la musica arriva
anche da un «lampadario»
Esposta la macchina.
che cifrava i messaggi
dell'esercito tedesco
nella 211Guerra
Ascolto di qualità Nellefoto, gli spazi della nuova Casa del suono.
ni. E non solo.
Ucoonubio arte-musica
n viaggio nel suono, inaugurato ieri mattina, è pieno d'arte,
merito del restauro dell'ex chiesa di Santa Elisabetta coordinato dal settore lavori pubblici del
Comune sotto la direzione delle
Soprintendenze ai Beni Architettonici, storico e artistici, archeologici. Un restauro «ben
riuscito» secondo Luciano Serchia, soprintendente ai beni ar.chitettonici e per il paesaggio di
Parma e Piacenza, che ha spiegato come questo metta insieme
,<leistanze della conservazione e
quelle della valorizzazionc, ponendo in evidenza nuove pos~
sibilità di fruizione di una struttura antica». Il recupero dell'e-
fattivamente alla realizzazione
del laboratorio che consentirà dice Ferretti . di offrire risultati
anche dal punto di vista scien·
tifico». Anche il Consorzio Nazionale lnteruniversitario per le
Telecomunicazioni, rappresentato ieri dal direttore Enrico Del
Re, è stato fondamentale per.
Dalle radio alla ricerca
aver messo a disposizione la colMusica, appareccW musicali lezione di radio, grammofom e
dalla collezione «patané», ma fonografi donatadadon Giovan.non solo. C'èanche laricercanelni Patané, per 20 anni parroco di
la casa dedicata al suono, quella Gaione. !:arredo e l'allestimento
che, come dice il rettore dell'U· è .stato invece acquistato interaniversità Gino Ferretti, «vede la mente grazie al contributo della
matematica e la musica unirsi Fondazione Cassa di Rispannio
come nel Medioevo, quando la (circa 600mila emo) che, hadetmusica rientrava fra le scienze to il consigliere Massimo Tra-'
esatte. L'Università, sempre pre- satti, «è sempre molto attenta a
sente nei progetti "musicali" del riversare le risorse in base alle
Comune, ha infatti collaborato necessità dellacillà» .•
dificio, che originariamente faceva p<U'ledel convento di Santa
Elisabetta d'Ungheria demolito
negli armi Settanta, è costato
1milione130mila euro, 600 delle
casse comunali e 530miia dello
Stato, grazie ai contributi dell'ot·
topermille.
Il Dal fonografo di Edison ai lettori 'mp3, passando per l'anteprima mondiale del ,<lampadario sonoro». Nel percorso dinamico, musicale, interatti:vo del
«Centro del suono» è fàcile lasciarsi sorprendere oggetto dopo oggetto, emozione dopoemo-'
lione.
Gli oggetti sono esposti in sei
diverse salette, dal 1897, data a
cui risale un fonografo statunitenseiinnato «Columbia», fino
a111-pod della Apple. Ogni momento storico è poi corredato
dalla mUsica di quegli anni, la
cui «playlist» viene consegnata
al visitatore che voglia' sapere
quale musica. sta ascoltando in
quel momento. E' così possibile,
per esempio, ammirare una radio Telefunken con il sottofondo
musicale di «Crazy man crazy»
di Bill Haley & His comets.
Cisonopezzi particolarmente
rari, come la macchina con cui
vennero cifrati i messaggi dell'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ma la vera novità, quella che
più si proietta verso il futUro, è
quella del «lampa.dario sonoro»
progettato daJ Gruppo di Acustica della Facoltà di ingegneria
dell'Università, esposto al pub'." bUco'per la prim~ volta al mon": do. Si tratta di un'installazione
che scende dal centro della ex
chiese, capace di generare una
«spazializzazione del suono» si~
molando dellemicro-fonti sonore. In occasione dell'apertura
della Casa del Sllono, Mamno
Traversa ha realizzato per lei
.una composizione musicale di
un minuto dal titolo "NGC 253",
nome di una' galassia, che dà
l'impressione al visitatore ditoccare con mano suoni di cui non
si vede la sorgente. «TTaversaha ironiziato il presidente della
Casa della Musica Capra - potrà
vantare di essere stato il primo
autore di una composizione per
,.;lampadario» ••
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