Contrattazione di genere e conciliazione dei tempi
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Contrattazione di genere e conciliazione dei tempi
di genere dei tempi Esperienze biellesi a confronto I Iniziativa promossa e realizzata da: Le Consigliere di Parità provinciali di Biella Alessandra Guarini Sebastiana Spitale Il Servizio Pari Opportunità della Provincia di Biella Stefania Ferrarotti Paola Blengini Roberta Miglietti R Report realizzato da: S Paola Merlino Susanna Rovere Clara Crosa - Ufficio Comunicazione della Provincia di Biella Si ringraziano per la collaborazione: Il Tavolo per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la contrattazione di secondo livello. introduzione L La ricerca di cui si dà conto nel presente Report tratta di un tema centrale nel dibattito politico europeo: la conciliazione famiglialavoro. Le politiche per la conciliazione rap presentano un importante fattore di innova zione dei modelli sociali, economici e culturali e si ripropongono di fornire strumenti consen tano a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che gioca all'interno di società complaesse. Esse hanno un impatto evidente sul riequilibrio dei carichi di cura all'interno della coppia, sull'organizzazione del lavoro e dei tempi delle città nonché sul coordinamento dei servizi di interesse pubblico. Per questi motivi, si è deciso di concentrare maggiormente lattenzione su uno degli attori sociali implicati nella conciliazione, le aziende. La motivazione di tale scelta poggia su delle considerazioni sostanziali: riteniamo che il contributo delle aziende, quali ambiti strate gici e fondamentali nel processo di ricompo sizione dei tempi di vita, assuma una signi ficativa rilevanza; proprio le realtà imprenditoriali, sono oggi chiamate a ben radicarsi nel proprio territorio e a diventare, quindi, un nuovo attore della società, con propri diritti e doveri di cittadinanza. Tutti noi abbiamo una responsabilità sociale. La stessa che hanno anche le imprese che possono migliorare la vita dei genitori che lavorano. Lintento di tale Report è stata dunque quella di identificare le diverse realizzazioni di un welfare aziendale nella prospettiva sussidiaria, finalizzata ad identificare buone pratiche di conciliazione famiglia-lavoro. Lindagine si è quindi posta lobiettivo di individuare, nel nostro contesto provinciale, le aziende (di qualsiasi dimensione e settore merceologico - produttivo) maggiormente sensibili ed attive nel proporre misure, interventi, politiche a supporto della conciliazione famiglia-lavoro dei propri dipendenti e collaboratori. Dallo studio di tali analisi si è potuto sicuramente cogliere leffettiva utilità delle misure di conciliazione messe a disposizione dalle aziende volte ad una prospettiva di miglio ramento della situazione famigliare e lavora tiva di ognuno. Auspichiamo, pertanto, che le buone prassi emerse da tale progetto, vengano diffuse e proposte dalle realtà sindacali, che hanno dimostrato interesse, partecipazione e fattiva collaborazione ai lavori, esportandole anche in altri contesti aziendali con la contrattazione di prossimità prevista dalla legge. Le Consigliere di Parità della Provincia di Biella Alessandra Guarini Sebastiana Spitale indice P premessa L La presenza delle donne nel mercato del lavoro resta un problema importante da affrontare se si vuole parlare di sviluppo competitivo del nostro paese. Le donne rappresentano unim portante risorsa per il mercato del lavoro sia per la specificità del loro contributo, sia perché ogni donna che trova occupazione automatica mente crea altra occupazione trasferendo allesterno parte del suo lavoro di cura. Ma per colmare il divario occupazionale tra donne e uomini se da un lato è necessario un cambiamento culturale, sociale, familiare e aziendale dallaltro sono indispensabili servizi, strumenti e formule organizzative che facilitino la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per lavoratori e lavoratrici. Le Consigliere di Parità provinciali, Alessandra Guarini (effettiva) e Sebastiana Spitale (sup plente), lAssessore alle Pari Opportunità, Ma riella Biollino unitamente alle Parti Sociali biellesi ed a un gruppo di importanti imprese del territorio grandi, medie e piccole hanno dato vita ad un Tavolo di lavoro che affronta molto concretamente il tema della Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, del benessere orga nizzativo e della Contrattazione di Genere di secondo livello. Questi temi rappresentano una risposta concreta per la vita delle persone e delle imprese e se pensati insieme, nellottica del -reciproco van taggio-, si configurano come unimportante innovazione organizzativa. Contrattare nelle imprese condizioni di parità tra donne e uomini nel lavoro e nei percorsi di carriera, introdurre strumenti nuovi di concilia zione tra vita personale e professionale richiede un clima cooperativo tra imprese, sindacati e non di meno il sostegno delle istituzioni. Il Tavolo di lavoro che si è riunito il 5 giugno, alla presenza della funzionaria regio nale Gianpiera Lisa, ha approfondito nellambito di un Workshop le esperienze di Buone Prassi di Conciliazione biellesi condotte allinterno di oltre una decina di imprese profit e no-profit del territorio condividendo aspetti organizzativi, progettuali ed i risultati in modo tale da renderle il più possibili replicabili anche in altre realtà interessate. Le esperienze sono molteplici ed estremamente articolate: utilizzo di flessibilità oraria, parttime ciclici, telelavoro permanente e tempora neo, accompagnamento al reingresso delle lavoratrici madri, promozione delle donne nella dirigenza e nei CDA, cassetta della spesa in collaborazione con i piccoli produttori biellesi, servizio lavanderia in azienda, centro estivo per figli/e dei dipendenti, agevolazione per il nido, pacchetto dono alla nascita dei figli/e dei dipendenti o allinizio del percorso scolastico, utilizzo congedi per i papà, stage estivi per i figli maggiorenni dei dipendenti, giornata di lavoro pagata (8h) per poter svolgere attività di volontariato per Gli Special Olimpics e molte altre iniziative. Qui di seguito i lavori della giornata. 3 P partecipano allincontro Alessandra Guarini Consigliere di Parità provinciale Sebastiana Spitale Consigliere di Parità provinciale (supp.) Mariella Biollino Assessore Pari Opportunità Provincia di Biella Stefania Ferrarotti Paola Blengini Rossana Santarelli Gianpiera Lisa Barbara Piva Paola Bertona Provincia di Biella Provincia di Biella Provincia di Biella Regione Piemonte Femca CISL CISL confederale biellese Federazione nazio nale sicurezza CISL Filctem CGIL Filtem CGIL API ASCOM ASCOM CNA Biella Confcooperative Biella e Vercelli Chiara Bevilacqua Giovanni Boerio Simona Pracchinetti Marina Buratti Valeria Dionisio Paola Chimenti Ornella Zago Enrico Pesce 4 Valentina Gusella Riccardo Di Pane Antonella Tedesco Antonella Pella Sara Giordani Lucia Boschetto Tiziana Rossi Daniela Rossetti Rossella Bissetta Manuela Maffiotti Sergio Foglia Taverna Giada Allocca Stefano Grossi Stefano DAgostin Paola Pezzia Pacchioni Anna Alessandra Trebò Rosalia Corbello Manuela Peja Paola Merlino Susanna Rovere Legacoop Piemonte UIB ASL BI Bon Prix Bon Prix Bon Prix Consorzio Coop. Filo da Tessere Cartotecnica Errebi Cartotecnica Errebi Consulenti del lavoro F.lli Piacenza Lanificio Cerruti Lanificio Cerruti Lanificio Vitale Barberis Canonico Mondoffice Mondoffice Progetta donna più Provincia di Biella Uditrice Consulente Consulente Alessandra Guarini Consigliera di Parità Provinciale Buongiorno a tutti/e, ben trovati! Questo è il secondo incontro del nostro progetto che si prefigge di promuovere la contrattazione di genere e la conci liazione dei tempi di vita e di lavoro allinterno delle imprese biellesi grazie alla fattiva collaborazione con le Parti Sociali e le Imprese stesse. La giornata di oggi ha un taglio più operativo così come deciso insieme. Vi ringrazio sin da ora per la partecipazione numerosa e per aver contribuito così fattivamente allo sviluppo di questo percorso da realizzarsi sicuramente insieme, ma che è vostro. Io lho condiviso, sostenuto e proposto , ma è una percorso più vostro che non della Consigliera di Parità, che non ha nellambito della Contrattazione un ruolo istituzionale. Vi ringrazio davvero di cuore, perché so che vi siete molto impegnati/e anche per raccogliere quel mate riale che sarà così prezioso e che costituirà le basi su cui costruire un modello di contrattazione di genere da replicare poi nelle varie realtà aziendali sia pubbliche, che private. Mariella Biollino Assessore Pari Opportunità - Provincia di Biella Buongiorno a tutti/e, fa molto piacere vedere una sala così gremita di persone interessate e concrete. Mi occupo di Pari Opportunità oltre che di Turismo, Cultura, Istruzione e la cosa importante credo, e lo vedete già qua, è che si lavori insieme. Che lAssessore alle Pari Opportunità, la Consigliera di Parità, le aziende e le parti sociali del nostro territorio abbiano un dialogo sembra una cosa banale, ma credetemi banale non è. La Rete è importante, insieme abbiamo progettato con la collaborazione fortissima degli Uffici che qui ringrazio: dalla dr.ssa Ferrarotti, alla dr.ssa Blengini alla dr.ssa Francesca Ressia. Con loro abbiamo messo a punto una serie di iniziative avviate a marzo e che finiranno a settembre 2012, Società Paritaria - Donna 2012. Ci siamo confrontate con altre realtà europee nel mese di marzo ed a settembre chiuderemo con uniniziativa sulle Politiche Paritarie dal Biellese allEuropa. Questo sforzo comune ha lobiettivo di sensibilizzare lopinione pubblica sul tema della parità nei luoghi di lavoro e nella società. Questo è il motivo che ci spinge a lavorare insieme. Gianpiera Lisa Regione Piemonte, Direzione Istruzione, Formazione pro fessionale e Lavoro per Questo invito, è unoc casione per me essere qui con voi e potermi confron tare. Vi porto i saluti di Sil vana Pilocane che avrebbe voluto esserci. Son qui per ascoltare, per capire che cosa potrebbe essere interessante fare, qualora ci fossero altre risorse sulla conciliazione. Per noi della Regione queste occasioni rappresentano la possibilità di avere un contatto con la realtà. Molti di voi hanno partecipato ai Bandi che sono stati emanati con le risorse del Dipartimento Pari Opportunità, un pac chetto di interventi è in fase di realizzazione, tutti i bandi sono stati chiusi. È stata approvata la gradua toria. In particolare il territorio di Biella è stato molto attivo. La progettazione è stata ottima, i progetti biellesi sono stati approvati tutti classificandosi nella parte alta della graduatoria. Questo grazie non solo alla progettazione ma anche al raccordo con la Provincia di Biella, la Consigliera di Parità, le OO.SS e le associazioni di categoria. La graduatoria è stata approvata, la trovate sul sito della Regione, riceverete una comunicazione a breve, avrete un paio di mesi per avviare le attività. Noi siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento. È ancora aperto il bando insieme a Papà fino al 31 marzo 2013. Contributo (fino a .400 mensilidal 4° mese il contributo è di . 450) per i papà lavoratori presso aziende private se usufruiscono del congedo parentale al posto della mamma entro lanno di età del bambino (salvo i bambini adottivi a cui fa riferimento il 1° anno di ingresso). Introducono e animano il Workshop: Paola Merlino e Susanna Rovere 5 E esperienze biellesi a confronto Antonella Pella Bonprix In pochi minuti cercheremo di portare la nostra esperienza, in quanto è da diversi anni che operiamo con azioni positive allinterno della nostra azienda, anche grazie a bandi europei, nazionali, regionali e provinciali, e altre opportunità che ci hanno permesso di sviluppare il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Occupiamo attualmente 430 persone e l85% del personale è femminile: molte mamme e molte donne con carichi familiari; per questo cerchiamo di attivare tutte quelle azioni che possono favorire lo sviluppo professionale e anche una più serena vita personale. Alcune politiche, come quelle della flessibilità e della Banca delle Ore risalgono ormai al 2005 al 2006, mentre altre sono state lanciate in particolar modo dal 2008 attraverso un bando della L.53/2000 che ci ha permesso di agire su 3 assi: maternità, utilità, attività conciliative. Così attualmente godiamo di un ampio ventaglio di opportunità di conciliazione. Alcune sono molto attive, altre utilizzate sporadicamente ma ci aiutano e sono per noi un dato assodato, tanto che talvolta non ci rendiamo conto, essendo allinterno ed potendo usufruire di tutte queste politiche, di quanto possono essere anomale rispetto ad altre realtà aziendali. Alcuni servizi ci permettono di risparmiare tempo come la banca in azienda, il commercialista, il pane e la farmacia, il pagamento delle bollette. Altri sono interventi come le convenzioni che provano a far avere qualcosa in più, che non sono i 100 in busta paga. Queste convenzioni, quando vengono utilizzate da molti/e, rendono ad ogni persona molto di più (per es. sconti con dentisti convenzionati, ). Più si è e più questo strumento può funzionare. Attualmente sono misure rivolte al personale interno e di aziende che collaborano con noi, lidea è quella di poterle estendere anche ad altri gruppi di acquisto. Molte misure sono molto facili da attivare come ad es. il pagamento delle bollette attraverso il fattorino, 6 4 che comunque 3 volte alla settimana va già in posta. È necessario per la persona predisporre una busta chiusa con i bollettini ed i soldi. Cè solo il tempo del fattorino che si trattiene un po di più in posta. Per ricevere la visita della banca si possono utilizzare 10 minuti di pausa o ancora accordarsi con il proprio o la propria responsabile: timbrare la mezzoretta e poi recuperare successivamente. Abbiamo anche una persona che ci porta frutta e verdura di produttori della zona, per cui si può approfittare per fare la spesa. I prodotti sono di buona qualità e di stagione, si risparmia tempo. Altri strumenti riguar dano la prevenzione e la salute. Dovremo la vorare più a lungo e non facciamo abba stanza attività fisica. Così abbiamo cercato di portare la preven zione (anche grazie alla collaborazione e alla sensibilità del Fondo Edo Tempia) e il mo vimento o in azienda, dove un bel parco favorisce queste attività. Per esempio per corsi di autodifesa. Organizziamo tornei aziendali di calcetto, camminate in gruppo con associazioni locali. La prossima settimana (14 giugno) partirà il campus estivo per i bambini oltre i 4 anni. Gli iscritti sono dai 10 a 25 partecipanti per settimana, e termine remo con linizio delle scuole a settembre. Saremo aperti dalle 8.30 alle 18.00 dal lunedì al venerdì. Grazie agli ultimi bandi regionali realizziamo progetti rivolti al rientro da periodi di assenza medio lunghi dovuti a motivi di conciliazione. Esiste un percorso specifico che inizia con il tour aziendale: la nostra realtà si evolve rapidamente e quando si rientra talvolta si perdono proprio il senso degli spazi e di chi e fa cosa. Seguono colloqui con il Direttore del Personale, con il proprio Responsabile, un momento con uno Psicologo. Allinterno, per tutti, esiste già un servizio di counselling; due Psicologhe iscritte allAlbo sono a disposizione delle/i Dipendenti 2 volte al mese. Questi tipi di interventi sono utili per il ritorno alla vita professionale dopo assenze, ma attraverso questi servizi si possono anche affron tare argomenti personali. Importante monitorare lutilizzo dei servizi, periodi camente. Per esempio dopo i reinserimenti da maternità abbiamo distribuito un questionario per raccogliere suggerimenti, è emerso il desiderio comune a distanza di due mesi di re-incontrarsi con il proprio Responsabile, per rifare un punto della situazione. Abbiamo da poco esteso questo tipo di intervento anche ai rientri da lunga malattia e infortuni o da assistenza a familiari, ed anche in questo caso notiamo un grande riscontro. Quando abbiamo partecipato e vinto questi bandi nazionali o regionali il nostro impegno è anche stato quello di divulgare questo tipo di attività, e per questo siamo sempre a disposizione di chiunque voglia condividere la nostra esperienza. Se si vuole partecipare a questi bandi è utile leggerli molto bene, specie i regolamenti. È necessario essere in contatto con qualcuno che ha già fatto questa esperienza, che suggerisca come stendere un pro getto, che aiuti ad individuare le intenzioni, le motivazioni, le caratteristiche della propria azienda e gli obiettivi che ci si pone; e poi cè tutta una parte che è molto importante, pesante per unazienda ma che richiede molta attenzione e precisione: la rendi contazione. Questa parte richiede tempo, grava sullorganizzazione se si vogliono attuare questi progetti, ma è unesperienza che si accumula a poco a poco. Per cui se la prima volta di utilizzo dei bandi può sembrare molto impegnativa, la seconda volta è un po più semplice. Probabilmente se si facesse rete si riuscirebbe a diminuire questo peso, che è quello più gravoso e porta via del tempo in azienda che come sapete è sempre molto prezioso. Le nostre esperienze sono state quelle di soffrire in certi momenti di questi aspetti burocratici, pur nella totale consapevolezza che trattandosi di denaro pubblico questo vada controllato e gestito in modo molto preciso. Abbiamo cercato così nelle volte successive di accesso ai bandi di partire dalla parte economica in modo tale da non trovarsi solo ad avere molte belle idee e scoprire che nei bandi vi erano paletti che non consentivano la loro realizzazione pratica. Suggeriamo quindi di leggere molto bene, farsi aiutare nellinterpretazione, partire da quelle che sono le possibilità previste dai fondi e di lì provare a pianificare tutto il processo. Le politiche di conciliazione hanno vari tipi di ritorno: risolvere problemi concreti, creare un clima aziendale favorevole allo sviluppo delle attività lavorative con unenergia e condivisione diversa da quella che si avrebbe in unazienda non sensibile, queste azioni inoltre non favoriscono solo le donne e limpresa ma a ricaduta vanno sulla società e si trasformano in energia positiva ed esperienze di evoluzione sociale Costa molto iniziare? Per alcune attività si, come il centro estivo, per alcune attività come ad es. le visite mediche di prevenzione con il fondo Edo Tempia no perché è gratuito, e non richiede molto tempo per lorganizzazione. Ma anche con budget minimi si può iniziare e fare molto! Strumenti di conciliazione - Banca delle ore, flessibilità, telelavoro. - Frutta e verdura km zero; pane e spesa in azienda (farmacia in organizzazione). - Lavanderia, stireria, riparazioni-capi facilitate, pagamento bollette. - Convenzioni con dentisti, meccanici, ottici, gommisti. Banca in azienda, commercialista in azienda. - Pediatra in azienda, conferenze con Pediatra, conferenze sulla salute. - Prevenzione: visite gratuite in Unità Mobile Fondo Edo Tempia in azienda. - Medico Fisioterapista in azienda, rapporti con Cissabo per lavoratori/trici in difficoltà. - Sportello di consulenza legale (primo parere) e di counselling psicologico. - Supporto al rientro da maternità o lunga assenza - Campus estivo (con baby taxi, pet therapy, riuso creativo materiali, avviamento agli sport ed alla musica). - Salute e attività; Easy Going, SSB (Krav Maga, meditazione, tornei calcetto, gruppi sport). 7 Paola Pezzia Staples-Mondoffice La nostra esperienza in iniziative di conciliazione è relativamente recente perché abbiamo iniziato circa 3 anni fa. Oggi vogliamo raccontarvi come i nostri progetti sono nati, il loro sviluppo e le previsioni per il futuro. Anna Pacchioni Staples-Mondoffice Coordino un team di colleghi con cui abbiamo realizzato alcune iniziative che favoriscono la con ciliazione, lavoro, casa. Molte di queste iniziative sono di forte impatto, ma a costo zero. Ad es. abbiamo un servizio di lavanderia, stireria in colla borazione con una lavanderia di Vigliano che si reca da noi in azienda, ritira i pacchi di indumenti da lavare e/o da stirare, con un notevole risparmio di tempo per i dipendenti. Abbiamo realizzato in collaborazione con i piccoli produttori biellesi la cassetta della spesa. Il dipen dente/collaboratore fa lordine su internet rispetto ai prodotti che desidera acquistare, il mercoledì verso le 18 vengono consegnato le cassette secondo le prenotazioni. In questo modo abbiamo oltre che introdotto uno strumento di conciliazione, abbiamo voluto favorire la spesa a Km zero, le imprese agricole del nostro territorio e la possibilità ai nostri collaboratori di acquistare prodotti biologici di ottima qualità. Noi siamo unazienda composta principalmente da donne che rappresentano oltre il 65%, per questo siamo molto attenti al tema maternità. Viene offerto a tutte le mamme che lo chiedono il parttime post maternità, anche quando le quote per legge vengono raggiunte. Abbiamo allinterno del lazienda una consulente, una psicologa per il sostegno alla mamma, che si occupa di lei sia prima della nascita del bambino, che dopo la nascita al suo rientro. 8 Questa consulente offre il suo supporto non solo alle mamme, ma anche agli altri/e dipendenti in relazione al qualsiasi tipo di problema come ad es. il sostegno alla genitorialità. Anche questo è un servizio gratuito, il collaboratore/trice non fa altro che mettersi in contatto con la consulente e si incontrano nella completa privacy. Alla nascita del figlio la nostra azienda offre un giorno di permesso omaggio a tutti i neo-papà. Dalla scuola materna alla scuola superiore viene regalato ai figli/e dei dipendenti il kit scuola con tipologie diverse a seconda delletà del bambino/a o del ragazzo/a. Siamo attenti alla salute ed abbiamo organizzato con la Fondazione Edo Tempia visite preventive. Sono venuti presso di noi con la loro unità mobile, abbiamo messo a disposizione linfermeria e lì sono avvenute le visite. I collaboratori, magari, non avrebbero avuto il tempo di fare questi accertamenti, mentre in questo modo tutti/e hanno avuto la possibilità di accedere ad un servizio di prevenzione. È stata unesperienza che ha riscosso molto consenso e si è rivelata utile. Ci piace molto coinvolgere il personale in iniziative diverse rispetto ai normale attività lavorativa. Per es. stiamo organizzando uno spettacolo per i bambini sul tema dellAmbiente in collaborazione con Storie di Piazza. Verrà presentato il 9 giugno presso la scuola materna di Castelletto Cervo. Allo spettacolo sono invitati tutti i figli/e dei nostri collaboratori/trici e tutti i bambini/e della scuola materna. Abbiamo voluto portare avanti in collaborazione con la Dr.ssa Rovere uniniziativa che ci piace molto riferita agli Special Olympics. Abbiamo cercato in azienda dei volontari/ie che volessero partecipare agli Special Olympics, i collaboratori/trici sono stati entusiasti delliniziativa ed abbiamo dato loro la possibilità di partecipare come volontari durante lorario di lavoro avendo a disposizione un max di 8h per persona (ogni collaboratore/volontario potrà gestire come vorrà queste ore). Abbiamo realizzato due sessioni di formazione per poter fare i volontari e sono stati tutti/e davvero molto entusiasti/e. Questa è stata una bella iniziativa anche per far avvicinare collaboratori/trici al mondo del volontariato. Paola Pezzia Staples Mondoffice Integro ancora alcune cose. Come vi dicevo abbiamo iniziato 3 anni fa quando abbiamo deciso di lavorare sul benessere lavorativo allinterno della nostra azienda. La maggior parte di queste iniziative ha un costo quasi pari a zero e quindi abbiamo lavorato ad un budget molto ridotto. Le iniziative hanno avuto successo perché le abbiamo messe a sistema, abbiamo costruito una modalità in cui le iniziative sono state dapprima programmate, poi lanciate per 12 mesi avendo così un forte impatto interno. Il benessere è difficile da misurare, ma il riscontro cè e viene registrato dai responsabili, dalla motiva zione, dalle persone stesse. Adesso ci rendiamo conto che queste iniziative devono avere un seguito poiché altrimenti andrebbe perso tutto il lavoro fatto. Ci troviamo così nelle condizioni di pensare un futuro con un budget sempre molto limitato, specie in un momento come questo. Per questo abbiamo bisogno di essere creativi e di capire come lavorare allinterno della comunità cercando di proporre iniziative di forte impatto. Chiaramente queste iniziative hanno un ritorno in unottica a medio-lungo termine. Come dicevo prima, molto spesso invece nei momenti di crisi le aziende invece tendono a chiudersi in unottica a breve termine. Ma noi vogliamo proseguire in tale direzione non disperdendo il lavoro ed i risultati ottenuti sino ad ora. Lavoreremo per cercare di poter presentare un progetto con la legge 53/2000, cosa che non abbiamo fatto sino ad ora. Sono felice di apprendere oggi che il progetto, che riguarderà il rientro dalla maternità, presentato sui bandi regionali è passato. Nello stesso tempo dobbiamo trovare ulteriori iniziative di impatto a costo zero per la conciliazione e non solo poiché abbiamo capito che le persone hanno bisogni molteplici, non solo quelli relativi al tempo. In questottica la partecipazione agli Special Olympics ed al mondo del volontariato va in quella direzione. Ci stiamo ponendo come azienda che facilita le esperienze per i propri collaboratori/trici, cercando di guardare alla persona a 360°. Una delle idee che abbiamo a costo zero è quello di ottimizzare le ore in azienda e le pause pranzo. Ci piacerebbe, per esempio, organizzare dei corsi a favore delle persone. Abbiamo 300 persone in azienda e quindi 300 talenti. Abbiamo persone molto brave a fotografare, abbiamo altre esperte di arte, la persona con esperienza in cucina, ci piacerebbe che tutte queste esperienze venissero valorizzate in modo tale da creare dei corsi quasi autogestiti dove le persone stesse divengano soggetti attivi. Vorremmo appagare anche quel bisogno di appren dere perché le giornate lavorative sono lunghe ed è difficile molto spesso uscire dal lavoro, avere una famiglia e decidere di andare a fare il corso di proprio interesse. Questa è unidea embrionale che si basa sullidea che la persona deve essere consi derata in toto e che più la persona diventa un soggetto attivo, più si è attenti alle sue necessità, più si concorre al benessere interno aziendale. Concordo con Antonella Pella circa limportanza di fare rete e di mettere a disposizione le esperienze delle aziende. Sicuramente noi siamo a disposizione rispetto a quanto sperimentato, abbiamo materiale che hanno preparato i nostri grafici, quindi ci è molto semplice mettere a disposizione il nostro lavoro. Allo stesso modo penso che sarebbe bellis simo pensare alla messa a disposizione dei servizi tra le aziende con tutti i limiti organizzativi, logistici, pratici che ci possono essere, ma che darebbe un ampio respiro alle aziende e consentirebbe progetti con budget anche limitati. 9 Sergio Foglia Taverna F.lli Piacenza Vi parlo dellesperienza che abbiamo portato a termine alla Fr.lli Piacenza per conciliare il tempo, per venire incontro soprattutto alle esigenze delle persone che hanno bambini, o che hanno impegni familiari, ammalati o anche che devono fare il fieno! Noi siamo a Pollone, dove cè ancora molta agricoltura ed anche queste sono esigenze. Abbiamo cercato di fare un progetto che fosse positivo e che avesse un migliore ritorno circa lutilizzo del tempo ed al tempo stesso diminuisse anche lassenteismo. Abbiamo cominciato a pensare a questo progetto nel 2007, nel 2008 labbiamo presentato allUnione industriale quale nuova modalità di gestione delle ore da parte del dipen dente in accordo con lazienda. Questo lavoro comporta parecchio impegno da parte dei capi reparto e dellorganizzazione aziendale poiché noi siamo arrivati ad un certo punto ad essere oltre 200 dipendenti con 1 orario diverso ogni 6 persone. Quindi era una situazione molto complessa. Erano orari poco differenziati luno dallaltro, che venivano incontro alle specifiche esigenze. Questo è ovvio comporta un impegno importante da parte dellorganizzazione. È allora che abbiamo predisposto un progetto con lobiettivo di informatizzare tutta questa situazione, nella certezza che la tecnologia potesse aiutarci in una gestione così articolata. Il progetto prevedeva, e dico così in quanto non tutto quanto ipotizzato si è poi realizzato, che il dipendente che aveva delle esigenze particolari chiedesse via telematica al suo capo reparto il cambiamento di orario, un giorno di ferie, un permesso secondo le sue esigenze. Il caporeparto confrontava, attraverso il sistema informatico, le esigenze del reparto con la richiesta del lavorato ri/trice, concedendo lautorizzazione se non cerano problemi particolari. Bisogna dire la verità, questo strumento informatico non è stato utilizzato bene dagli operai poiché hanno continuato a chiedere direttamente al capo reparto e non attraverso il computer. Una serie di impiegati invece hanno utilizzato la procedura informatica senza problemi e questo ci ha fatto piacere in quanto il progetto permette di monitorare 10 le esigenze dellazienda con le forze disponibili, quindi le due cose se gestite bene portano a dei risultati interessanti per la persona e lazienda. Il risultato si è rivelato importante prima di tutto per i lavoratori perché si trovano nella condizione di poter utilizzare al meglio il tempo a seconda delle proprie esigenze. Lazienda, salvo qualche caso, ha avuto in cambio che quando ha manifestato qualche specifica esigenza organizzativa il lavoratore, che ha potuto usufruire di questi vantaggi, ha risposto positivamente. Cè così una certa elasticità reciproca nel venirsi incontro in relazione alle varie esigenze del momento, chi lavora nel tessile sa che oggi è determinante la soluzione dei problemi in tempo reale. Uno al mattino pensa di fare una cosa, poi ti trovi a dover cambiare i pro grammi magari anche due volte nellarco dello stesso giorno. Noi abbiamo visto che questo sistema ha di minuito, non in modo enorme, lassenteismo sia quello programmato, sia quello non program mato. Il costo praticamente non cè stato, abbiamo utilizzato meglio le risorse. Cè stato un po più di impegno da parte dei capi reparto per gestire una serie di differenti orari, ma ci era sembrato giusto farlo. Lazienda è unazienda che ha una tradizione pluri-centenaria, vive a Pollone, moltissimi dei nostri dipendenti sono di Pollone, cè un rapporto diretto con tutte le persone che lavorano nella nostra realtà. Se escludiamo lutilizzo dellinformatica, che era la ciliegina sulla torta, continuiamo ad utilizzare quanto sperimentato attraverso il progetto. Le persone chiedono di fare per un mese un certo tipo di orario, poi siamo magari noi a chiedere qualcosa a nostra volta. Direi che il bilancio è estremamente positivo, il progetto è stato finanziato da un progetto europeo, ed anche da quel punto di vista lì non abbiamo avuto costi particolari. Abbiamo investito sulla formazione, in modo tale che tutti i dipendenti ricevessero una preparazione allutilizzo degli stru menti. Siamo contenti di aver realizzato questa iniziativa, non lavessimo fatta la rifaremmo! Anche nei momenti di crisi la conciliazione è impor tante, è qualcosa che come azienda puoi offrire ai tuoi dipendenti, venendo loro incontro Il nostro programma informatico è disponibile, se qualcuno ha piacere possiamo metterlo a disposi zione ed illustrarvelo. Ornella Zago CNA Biella Associazione Artigiani Vorrei portarvi la nostra esperienza realizzata allinterno della nostra associazione di categoria, ma anche allinterno di una piccola impresa. Per poter dirvi come è nata devo innanzitutto presentarvi il sistema CNA Biella. Noi siamo strutturati in 3 società, 3 sedi operative, 31 dipendenti di cui 28 donne. Allinterno di CNA abbiamo attività di servizio classiche e attività politiche sindacali come in tutte le associazioni datoriali e cioè noi abbiamo le associazioni di mestiere e poi abbiamo dei raggrup pamenti cosiddetti di interesse. Ecco che nel 2007 nasce CNA Impresa Donna che è un raggruppamento di interesse che si propone di promuovere limprenditoria femminile, anche attraverso le politiche di conciliazione. Nel 2008 con altre associazioni datoriali costituiamo sportelli, secondo un mandato della Regione Pie monte, trai cui compiti vi era quello di promuovere la L.53/2000. Essendo CNA stata investita del compito di promuo vere attraverso la legge 53 le politiche ed i progetti di conciliazione, ci è sembrato importante provare ad andare noi stessi incontro alle esigenze delle lavoratrici/tori sperimentando lintegrazione delle Pari Opportunità al nostro interno. La Conciliazione è diventata così un tema molto sentito allinterno dellassociazione ed ha trovato un clima favorevole per la sua integrazione allinterno dellorganizzazione. Abbiamo così messo in pratica 2 progetti: 1) introduzione della flessibilità e del part-time. Questidea è maturata proprio grazie anche allo stimolo dellart.9 della L.53/2000. Nel momento in cui abbiamo le nostre considerazioni, ipotesi di lavoro e ci siamo trovati nel momento maturo per poter costruire il progetto purtroppo i finanziamenti sono stati bloccati per alcuni anni. Allora ci siamo detti che il percorso svolto non poteva restare fermo ed abbiamo deciso di portarlo avanti ugualmente. 2) telelavoro grazie al bando sulla Conciliazione promosso dalla Regione Piemonte. Lesigenza del telelavoro tra laltro era emersa anche precedente mente come fabbisogno delle lavoratrici/tori. Il contributo regionale ha contribuito sicuramente alla decisione di sperimentare questa misura di conci liazione. Come siamo arrivati allidea? Le esperienze sentite fino ad ora corrispondono ad aziende grandi, molto strutturate e forse possiamo pensare sia più facile per una grande impresa introdurre la conciliazione. Sicuramente per le piccole realtà le difficoltà sono tante. È così che abbiamo voluto sperimentare sulla nostra pelle la possibilità di introdurre la conciliazione in una piccola realtà come la nostra e capire come fare per poi riuscire a diffondere e promuovere presso le nostre associate le esperienze concrete. Per quanto riguarda il primo progetto abbiamo cominciato a lavorare grazie ad un Questionario sui fabbisogni di Conciliazione promosso dalle allora Consigliere di Parità Provinciali che abbiamo poi analizzato confrontandoci con le Consigliere ed 11 usufruendo del Servizio di Consulenza messo a nostra disposizione da parte delle Consigliere stesse. Senza questo servizio di consulenza ed a Paola Merlino, non saremmo mai riusciti a fare quanto realizzato sino ad ora. Abbiamo analizzato ulteriormente i dati riguardanti il personale, la distanza dal luogo di lavoro, i carichi familiari, i percorsi di studio e di carriera, lutilizzo dei congedi abbiamo realizzato 2 focus group per rilevare i fabbisogni di conciliazione. Abbiamo costituito successivamente un gruppo di lavoro che ha rielaborato quanto emerso attraverso il questionario, la lettura dei dati ed i focus group ed ha provato ad elaborare soluzioni e progetti che agivano sulla flessibilità di orario ed il part-time che emergevano tra laltro come esigenze più sentite dal personale. Così abbiamo ipotizzato: - il part-time reversibile, part-time ciclico (6 h nei periodi di normale attività di lavoro e 8h nel periodi di maggiore intensità di lavoro) - la flessibilità oraria in entrata dalle 8.00 alle 8.30 ed in uscita dalle 17.00 alle 18.00 - la riduzione della pausa pranzo ad 1 sola h che ha permesso poter uscire prima e di concentrare maggiormente lattività lavorativa Sono state così realizzati dalla Consulente colloqui individuali al personale per cogliere meglio i bisogni e verificare linteresse per le misure di conciliazione ipotizzate. Così abbiamo rielaborato un documento di sintesi su cui lavorare concretamente. Abbiamo inoltre verificato la possibilità di poter applicare queste modifiche di carattere organizzativo, monitorando gli accessi dei nostri clienti per un intero mese alfine di verificare se il cambiamento di orario avrebbe creato eventuali problemi nelle rogazione del servizio. Per noi il servizio ai clienti è essenziale. Ogni settore ha così monitorato nel mese di luglio, che per noi è il più faticoso, lafflusso dei clienti. Questo lavoro si è rivelato utilissimo poiché ha sfatato errate convinzioni. Per esempio eravamo convinti che lafflusso nel serata fosse ampio e temevamo che restringere lorario serale sarebbe stato problematico, invece il numero delle aziende associate che si 12 recavano in CNA dopo le ore 17.00 era esiguo. Data la buona corrispondenza del numero degli accessi alle nuove ipotesi di orario, abbiamo sotto posto il progetto di conciliazione alla Presidenza ed alla Direzione ricevendo la loro approvazione alla sperimentazione e da ottobre 2009 abbiamo avviato la sperimentazione che si è poi trasformata in prassi organizzativa da gennaio 2010. I vantaggi - Minori ritardi, minori assenze, minore ten sione dovuta alla sin drome dellorologio, le persone entrando alle 8.00 trovano più fa cilmente parcheggio e qualcuno anche nelle zone non a pagamento risparmiando, più disponibilità delle la voratrici a fissare ap puntamenti con le aziende a ufficio chiuso (relativamente a particolari esigenze di associati impossibilità ad arrivare entro gli orari previsti di apertura al pubblico). - Sono stati inoltre concordati 2 nuovi part-time ciclici di 6h giornalieri. - Compattando la pausa pranzo e potendo così uscire alle 17.00 alcune lavoratrici che necessitavano precedentemente del part-time, non ne hanno avuto più bisogno. - Si percepisce una maggiore produttività al mattino poiché essendo stato anticipato lorario alle 8.00 fino alle 13.00, è effettiva la maggiore freschezza di ognuno/a di noi. - È migliorato il clima aziendale. - Ed inoltre, il gestore delle macchinette del caffè, ci ha fatto notare che lutilizzo del caffè era diminuito, anche noi ci siamo stupiti, poi abbiamo capito che al pomeriggio (essendo breve) le persone non avevano più lesigenza della pausa caffè. Grazie al Bando Regionale abbiamo successivamente introdotto il telelavoro permanente ed il telelavoro temporaneo. Le lavoratrici con carichi di famiglia, figli piccoli o genitori anziani, che hanno fatto richiesta di utilizzo del telelavoro sono state inserite nel progetto e per ora abbiamo avviato 4 sperimentazioni sul telelavoro permanente. Le 4 lavoratrici stanno utilizzando 1 giorno a setti mana il telelavoro da casa. Le finalità che ci siamo proposti sono: radicare il senso di appartenenza allassociazione, aumentare la motivazione, lefficienza.Gli obiettivi sono quelli di rispondere concretamente alle esigenze di con ciliazione, migliorare lorganizzazione. Concretamente sono stati acquistati 4 KIT portatili, strutturata una nuova formula organizzativa in modo tale da poterla sperimentare nellambito del progetto sistematizzandola e mettendola successi vamente a regime. Lesperimento sta funzionando e proprio la settimana prossima inizieranno altre 4 lavoratrici il telelavoro temporaneo (su esigenze particolari: la visita medica, la malattia del bambino/o, ecc). Potranno utilizzare questa formula di lavoro non dovendo cos chiedere permessi, ferie per specifiche esigenze. I 4 kit portatili e non fissi consentono di poter utilizzare da parte di un maggior numero di persone il telelavoro, anche in previsione futura. Abbiamo dovuto adeguare hardware, software, la rete ed abbiamo seguito con attenzione ogni fase del progetto. Abbiamo un Comitato di Pilotaggio che ci aiuta a seguire i lavori anche con un occhio esterno, abbiamo definito e redatto un Regolamento per lutilizzo del telelavoro, abbiamo offerto a tutto il personale un percorso di formazione al telelavoro di tipo pratico e teorico proprio perché anche coloro che non sono interessati dal progetto siano, per il futuro, in grado eventualmente di utilizzare e poter usufruire dellopportunità. Queste due sperimentazioni proseguiranno in pa rallelo e, come vi dicevo, abbiamo intenzione di metterle a regime nella nostra struttura. Per quanto riguarda la Legge 53/2000 sia noi, che le nostre associate (per le figure di sostituzione) abbiamo cercato di utilizzarla, ci abbiamo creduto, ma è difficoltoso applicarla soprattutto per i tempi lunghi di approvazione e poi di erogazione. Per una piccola impresa sono essenziali tempi brevi, altri menti è improponibile. Speriamo in tal senso possa essere più fruibile. 13 Barbara Piva Femca CISL - Accordo Quality Biella Buongiorno a tutti, in rappresentanza delle organiz zazioni sindacali vi parlerò dellesperienza intrapresa dallazienda Quality Biella, una realtà del nostro territorio che si occupa del controllo qualità tessuti, nonché di rammendo e pinzatura degli stessi e nella quale il sindacato è stato coinvolto fin dallinizio del suo percorso. Come organizzazioni sindacali infatti siamo stati direttamente coinvolti e abbiamo partecipato a questo importante progetto, che possiamo consi derare tra i progetti pilota del biellese. In questa azienda, come nella maggior parte delle aziende tessili, la percentuale di donne al proprio interno è notevole; lorganico infatti è esclusivamente femminile e ci si trova quindi ad affrontare esigenze e bisogni legati alla vita familiare delle stesse: maternità, malattie dei bimbi. Lazienda ha quindi valutato la flessibilità organiz zativa come elemento vincente nel nuovo sistema delle imprese e attraverso un bando del Ministero del Welfare sulle pari opportunità (legge 53/2000), è stato presentato un progetto, con il nostro diretto coinvolgimento e quello della Consigliera di Parità. E nato quindi il progetto Nido delle Ore : concre tamente, dipendenti e azienda hanno costruito uno strumento che permette di conciliare le esigenze familiari con lattività lavorativa. Lobiettivo del progetto è stato quello di fornire un aiuto concreto ai dipendenti con esigenze familiari di natura assistenziale: uno strumento efficace e immediato, cioè un monte ore a cui attingere nei momenti di necessità. Si sono dunque rivolti ai dipendenti delle aziende del gruppo, sia operai che impiegati di entrambi i sessi, che avessero queste necessità: - Cura e assistenza dei figli fino al compimento del quattordicesimo anno di età; - Cura e assistenza di famigliari (anziani o disabili), conviventi e non conviventi Chi beneficia del modulo Nido delle Ore accantona, nei periodi di maggior lavoro, un monte ore massimo di 150 ore, senza nessun limite di tempo per quanto riguarda il loro utilizzo. È proprio questo serbatoio di tempo ad essere stato definito Nido delle Ore Alle ore effettuate e accantonate viene corrisposta 14 la maggiorazione del 20%, liquidate nei periodi di effettuazione. I beneficiari usufruiscono del monte ore in caso di necessita in singole giornate, o possono utilizzare anche più giornate contempo raneamente con dichiarazione del medico/pediatra. Possono inoltre usufruire di un periodo di assenza fino a un massimo di una settimana nei mesi di gennaio, febbraio, giugno, metà settembre, concor dandoli con lazienda e richiedendoli almeno un mese prima. Lazione è iniziata con lanalisi delle esigenze delle dipendenti della Quality Biella: è stato poi analizzato il clima aziendale e, tramite degli incontri allinterno del lazienda tra noi e la direzione aziendale sono state analizzate e defi nite le procedure orga nizzative per la realiz zazione operativa del Nido delle Ore. Si è giunti quindi alla firma dellaccordo sindacale per lutilizzo del Nido delle Ore e successivamente il sistema è stato implementato nelle procedure aziendali e durante unincontro sindacale lo abbiamo presentato a tutti i dipendenti . Si è partiti quindi con una sperimentazione e il suo utilizzo ha richiesto ovviamente un periodo di rodaggio affinché il sistema venisse ben compreso e dopo circa 6 mesi sono stati valutati i risultati ottenuti attraverso questionari e incontri individuali con i destinatari del progetto. Dalla valutazione svolta sul progetto è emerso che il progetto svolto ha permesso di giungere alla formalizzazione di procedure interne dedicate allac compagnamento al rientro in Azienda, dopo lunghi periodi di congedo, che hanno permesso di ridurre sia limpatto di tipo psicologico, sia linadeguatezza nellaffrontare nuove procedure o mansioni nel frattempo cambiate. Come organizzazioni sindacali, riteniamo che un progetto come questo ha permesso di raggiungere, con lo sviluppo del progetto, una maggiore gratifi cazione dei propri dipendenti e una migliore condi visone dei rispettivi bisogni aumentando così la loro partecipazione al lavoro. Tiziana Rossi Consorzio Il Filo da Tessere Domus Laetitiae, Maria Cecilia, Tantin tenti Buongiorno, le cooperative associate nel Consorzio Il filo da Tessere occupano attualmente 431 soci di cui 306 donne e 125 uomini; come potete ben capire la conciliazione per noi non è solo dovere, ma necessità! Ci sembra molto interessante sottolineare come la presenza delle donne nelle nostre organizzazioni non sia solo in termini operativi, ma sempre più la presenza femminile contraddistingue i consigli di amministrazioni, quindi posizioni decisionali e stra tegiche: Consorzio Il Filo da Tessere: 2 donne su 5 (40%) Domus Laetititae: 5 donne su 7 (72%) Coop Maria Cecilia: 4 donne su 5 (80%) Il cammino: 2 donne su 5 (40%) La coccinella: 2 donne su 5 (40%) Coccinella B: 2 donne su 5 (40%) Vedogiovane: 1 donna su 5 (20%) Sportivamente: 2 donne su 5 (40%) Orfeo: 3 donne su 3 (100%). Tutto ciò è frutto anche di strategie di conciliazioni che hanno permesso l'accessibilità e il sostegno ai percorsi di carriera che, nella pratica si traducono anche semplicemente nel programmare riunioni in orari compatibili con gli impegni famigliari, nel sostegno alla genitorialità attraverso servizi di assistenza, nella flessibilità in entrata ed uscita. Le cooperative, inoltre, hanno sviluppato dei servizi a sostegno di tutti i soci: - Laboratorio dello stiro (grazie all'integrazione in un laboratori occupazionale di persone con disabilità) - Spesa domiciliata sul posto di lavoro grazie alla collaborazione con i Piccoli Produttori Biellesi - Progetti per adeguare le reti informatiche per introdurre il TELELAVORO - Progetto a supporto delle socie che rientrano dal periodo di maternità che prevedono affiancamento e supporto psicologico - Sconti per i servizi proposti dalle nostre organiz zazioni. In tutte le organizzazioni viene utilizzato il parttime (45%), il sistema della banca ore e locali per la pausa pranzo. Per le nostre organizzazioni è fondamentale e strategico per lo sviluppo e la crescita dei servizi contare su risorse umane che, attraverso il proprio lavoro, siano in grado di produrre soluzioni ed innova zione. Le azioni di conciliazioni messe in campo sono, a nostro avviso, prima di tutto questo, garanzia di un lavoro di qualità. 15 Antonella Giordano Chiara Bevilacqua Casa Circondariale di Biella Antonella Giordano Buongiorno, innanzitutto ringraziamo per linvito a partecipare a questa interessante tavola rotonda: rileviamo che siamo lunico soggetto pubblico ad intervenire e questo ci fa sicuramente piacere in quanto siamo molto interessate a partecipare a iniziative di questo tipo che ci permettono di con frontarci con realtà diverse (in questo caso tutte realtà privare) e quindi entrare in contatto con interlocutori e soggetti diversi con i quali condividere le esperienze. Inoltre siamo molto interessate alle tematiche del convegno e siamo sono sicura che le esperienze fino ad ora illustrate ci potranno dare degli spunti di riflessione da applicare anche alla nostra realtà. Riteniamo molto utile questo tipo di rete e relazioni e quale Amministrazione chiediamo per il futuro di essere sempre informati su questo tipo di iniziative e soprattutto sui bandi relativi a queste tematiche, proprio perché molto interessate ad attivare progetti sulle pari opportunità e si conciliazione tra lavoro e famiglia. Infatti, al riguardo, la nostra Amministrazione ha avviato il progetto di realizzazione di un campus estivo Campus Fiamma Azzurra, che verrà illustrato a breve dalla mia collaboratrice Chiara Bevilacqua. Chiara Bevilacqua Come appartenente a questa Amministrazione e in particolare come donna, non posso che accogliere positivamente e sostenere questo progetto così fortemente voluto dalla Direzione dellIstituto Peni tenziario di Biella. Il progetto riguarda lutilizzo di edifici cosiddetti alloggi demaniali da diversi anno non più utilizzati e fa parte di un progetto più ampio di riqualificare e destinare questi alloggi per il benessere del personale e delle loro famiglie. Il progetto nello specifico prevede la realizzazione del campus Estivo Fiamma Azzurra che nasce dalla volontà dellamministrazione della Casa Cir condariale e dei suoi dipendenti, di fornire un servizio ludico-educativo durante il periodo estivo e non solo. 16 In un ambiente confortevole, con ampi spazi esterni, con lo spirito di ricreare un ambiente familiare i figli e le figlie dei dipendenti dellAmministrazione Penitenziaria, ma non solo, potranno passare une state allinsegna del gioco, delle attività educative e delle gite. Questo servizio è stato quindi accolto molto positi vamente in quanto parecchi dipendenti non sono del territorio e provengono da altre Regioni, anche molto lontane, e quindi non hanno lappoggio del nucleo famigliare quali genitori, nonni ecc. Per questo motivo approviamo molto questo progetto che è stato realizzato e lo stiamo sostenendo. Antonella Giordano Il campus verrà inaugurato il 15 giugno ed è stato sostenuto dallEnte Assistenza dellAmministrazione Penitenziaria e da un contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Biella: come soggetto pubblico rinnovo quindi il nostro interesse ed esigenza che anche le Amministrazioni possano essere destinatari dei bandi nazionali, regionali e/o provinciali per poter realizzare e andare avanti con progetti quali il Campus Fiamma Azzurra. R Stefano DAgostino Vitale Barberis Canonico Vi ringrazio per linvito, ho trovato interessanti le esperienze ed i suggerimenti. Sono esperienze stimolanti che possono effettivamente entrare a far parte dellorganizzazione aziendale. Sicuramente rifletteremo su quanto appreso. Nella nostra azienda abbiamo formalizzato da oltre 3 anni un rientro morbido per le lavoratrici madri: dopo la fruizione del periodo di allattamento cè la possibilità di gestire in condivisione un part-time fino ai tre anni di vita del figlio/a. Questa possibilità ha creato minori problemi nella gestione famigliare proprio negli anni più critici dove, in mancanza dei nonni e di strutture di supporto, la lavoratrice ha bisogno di un numero maggiore di ore da dedicare alla propria famiglia. Stefano Grossi e Giada Allocca Lanificio Fr.lli Cerruti Le esperienze ascoltate sono molto concrete ed interessanti così come gli spunti di riflessioni, i progetti proposti. È chiaro che se ne deduce una forte sensibilità aziendale da parte di coloro che ci hanno portato la testimonianza. La nostra azienda attiverà a breve 20 stages estivi per ragazzi/e delle scuole superiori figli di dipendenti e sosterrà come azienda gli Special Olympics. Purtroppo oggi il part-time non è lo strumento ideale: in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, avere più ore a disposizione non sempre rappresenta la giusta contropartita ad una retri buzione più bassa. Dobbiamo impegnarci come azienda/e a contem perare nel modo più efficace le esigenze economi co/produttive con quelle della sfera privata di ciascun lavoratore/trice pensando a nuovi strumenti e possibilità. Daniela Rossetti e Rossella Bissetta Cartotecnica Errebi La nostra azienda conta 60 dipendenti, il 70% sono donne. Non abbiamo progetti specifici sulle Pari Opportunità ma siamo molto interessati al tema. Senza saperlo abbiamo alcune iniziative interne allazienda che vanno nellottica della Conciliazione. Abbiamo la flessibilità di orario, il recupero delle ore, la banca delle ore, il gruppo area relax che i/le dipendenti possono utilizzare per la pausa pranzo. Questa giornata ci è stata molto utile e manifestiamo sin da ora linteresse a partecipare ad ulteriori iniziative ed a eventualmente essere disponibili a ragionare con voi in merito a futuri progetti 17 Giovanni Boerio CGIL Le esperienze sono molto interessanti, ma abbiamo ancora molto da fare, abbiamo bi sogno di proseguire un lavoro serio tra le parti sociali, le imprese e le istituzioni. L'esigenza di intraprendere un percorso comune nel costruire una sorta di piccolo stato sociale, nella sua accezione più ampia, all'interno dei posti di lavoro, sarà una necessità importante e di civiltà, per un futuro di conciliazione tra il rapporto dei tempi di lavoro e di vita sociale. Non dobbiamo in questo percorso avere remore ad attingere con passione a tutte le esperienze esistenti ed anche alle nuove idee da sperimentare e da condividere. Enrico Pesce Confcooperative Confcooperative Biella - Vercelli è profonda mente interessata a ragionare di welfare aziendale ed ancora di più a discuterne insieme. Mettere in comune espe rienze concrete, riflessioni può rivelarsi estrema mente utile per tutti noi e per progettare insieme in ottica di sistema e non sui singoli particolarismi che proprio perché da soli rischiano di divenire anche poco sostenibili. Linsieme delle nostre imprese e la presenza significativa di Cooperative Sociali nel nostro sistema ci configura come strutture organiz zative contemporaneamente impregnate su due fronti: la progettazione e loperatività come offerta di servizi di modelli di Welfare Aziendale, la speri mentazione interna alla rete di appartenenza di modelli innovativi sui temi della conciliazione. Antonella Tedesco Asl Biella Non posso che essere en tusiasta dopo una giornata come questa e sentendo tutte le nostre esperienze non posso che essere or 18 gogliosa del nostro territorio. LASL è impegnata in questo campo, faremo tesoro dei vostri racconti, suggerimenti. La nostra Azienda contempla molteplici professioni, che si alternano a ricoprire una turnistica prevista nelle 24 h e pertanto non semplice da gestire per risolvere le problematiche legate al tema della conciliazione lavoro-famiglia. E stata valutata lipotesi dellapertura di un asilo, ma siamo ancora lontani dalla decisione poiché aprire un asilo in ospedale significa aprire un asilo con delle caratteristiche particolari fra cui ad esempio lorario di apertura. Paola Bertona Cisl Attraverso il racconto di queste esperienze non posso fare a meno di no tare che dove cè una presenza femminile im portante che si fa carico di queste tematiche è più facile che si creino le condizioni per promuovere la conciliazione del tempi di vita e di lavoro e la contrattazione di genere di secondo livello. La presenza femminile nei ruoli di responsabilità diviene anche per queste innovazioni organizzative assolutamente determinante per la conseguente applicazione concreta delle politiche di conciliazione. Unaltra cosa che ritengo molto importante è creare le condizioni nel web perché le aziende possano attingere informazioni sui bandi e sulle agevolazioni previste in materia di conciliazione, propongo di inserire tutte le informazioni nel sito della provincia di Biella auspicando che tutte le associazioni prov vedano conseguentemente a creare un link sul proprio sito. Informazione e diffusione possono far molto sulle politiche di genere. Riccardo Di Pane U.I.B. In mondo del lavoro che nell'ultimo decennio ha subito radicali trasformazioni, caratterizzandosi sempre più con rapidi cambiamenti, con flessibilità nelle abilità, nelle competenze e nel contesto lavorativo, la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è diventato un tema quanto mai attuale in Europa e specialmente in Italia. Peraltro, il lavoro femminile che nel territorio biellese è da sempre presente in maniera prepon derante - è poi quello che maggiormente ha risentito e risente di queste trasformazioni, in quanto è quello che più di quello maschile deve fare i conti con la vita familiare. Nell'inevitabile competizione tra uso del tempo per il lavoro e uso del tempo per la famiglia, occorre superare l'assunto che siamo in presenza di valori contrapposti, per giungere ad affermare che esiste la necessità di una equilibrata combinazione tra queste due sfere dellesistenza di una persona e della famiglia. Il lavoro come valore non in opposizione alla vita di relazione e, quindi, non solo come mera attività retribuita, ma come azione creativa della persona verso gli altri e verso la realtà. Intervenire per un sviluppo concreto di questo tema, vuol dire aumentare la qualità della vita delle famiglie. Questo incontro e queste testimonianze di iniziative concrete rappresentano un primo passo per un coinvolgimento di tutti gli attori del mondo del lavoro e di tutte le Istituzioni, nell'intento di salva guardare e valorizzare le professionalità senza per questo sacrificare il ruolo che ciascuno di noi riveste nella realtà di tutti i giorni. Stefania Ferrarotti Provincia di Biella Esprimo prima di tutto i miei apprezzamenti per i lavori finora condotti. Tutti gli interventi sono stati di estremo interesse e concretezza. Se dovessi pensare a sviluppi futuri, credo che la Provincia debba proseguire ad offrire consulenza alle aziende: momenti dedicati ad introdurre strumenti di Conci liazione e volti a promuovere la partecipazioni a bandi europei, nazionali e regionali. Ritengo che lesperienza condotta finora sul nostro territorio, il numero consistente delle imprese che hanno avviato un percorso ed i brillanti risultati ottenuti nelle graduatorie nazionali e regionali relativamente ai progetti, non possa che spingerci a proseguire. Occorre affiancare le imprese nella predisposizione dei progetti, soprattutto per la parte più formale e amministrativa ; si tratta di offrire un supporto nelle prime esperienze dopo di che le aziende saranno assolutamente autonome. Il timore degli aspetti burocratici non può essere di ostacolo a idee buone ed innovative. Sebastiana Spitale Consigliera di Parità Supplente Lazienda è chiamata oggi a ben radicarsi nel proprio territorio e a diventare un nuovo attore della società, con propri diritti e doveri di cittadinanza. Essa, quindi, va dunque age volata da parte degli altri attori, in modo che possa rendere disponibili ed accessibili dispositivi conciliativi compatibili con il suo status di organizzazione for profit. Limpegno nel supportare, mediante adeguate misure, la famiglia, non deve quindi essere inteso, da parte delle realtà aziendali, come originato da una scelta assistenzialistica, a discapito delle finalità di business, ma deve essere piuttosto inquadrato in unefficiente, innovativa e produttiva politica di gestione delle risorse umane. È quindi fin da subito necessario sgomberare il campo da un grosso equivoco: la filosofia che muove, o che dovrebbe guidare, ogni intervento aziendale, si fonda sul riconoscimento del vantaggio competitivo dellinve stimento nella conciliazione, o meglio, sul fatto che conciliare famiglia-lavoro non sia solo una necessità, ma soprattutto unopportunità in grado di produrre benefici sia alle persone sia alle organizzazioni. Questa analisi rivela, infatti, come lintenzione di impegnarsi nella conciliazione possa trovare, per lazienda, una solida giustificazione anche di natura economica. In questo caso, il giudizio espresso dal 19 vertice aziendale rispetto alle misure e politiche conciliative, le colloca nellambito delle iniziative win-win, capaci ovvero di generare benefici supe riori ai costi sia per lazienda, sia per gli stakeholders (vantaggio competitivo) . Intervenire a sostegno della conciliazione famiglia lavoro può rappresentare così un investimento economicamente valido in quanto capace di assicurare un rientro superiore ai costi. Se unazienda è impegnata sul tema, è possibile osservare nei dipendenti maggior facilità nella gestione dellequilibrio tra sfera familiare e lavorativa: 1. coloro che hanno la possibilità di beneficiare di forme di flessibilità lavorativa, esperienzialmente soffrono meno linterferenza del lavoro sulla loro famiglia, sono significativamente più soddisfatti e, quindi, anche maggiormente motivati a produrre; 2. i lavoratori che operano in aziende attente al tema della conciliazione beneficiano di una miglior salute e benessere personale. Una maggiore auto nomia e controllo nella gestione del proprio lavoro e la flessibilità dello stesso sono infatti elementi che riducono lo stress in misura superiore rispetto ad una contrazione del numero di ore spese al lavoro (tale beneficio trova conferma in alcuni studi che hanno dimostrato come lintroduzione di flessibilità lavorativa comporti una riduzione dello stress del 70%). Dal lato dellimpresa, le considerazioni da effettuare sono più articolate, sia nellindividuazione dei costi connessi alla realizzazione di una politica di conci liazione, sia nella valutazione dei benefici conseguiti, la cui determinazione puntuale risulta spesso difficile. Ciò nonostante, numerosi studi hanno dimostrato come il sostenere la conciliazione famiglia lavoro in azienda contribuisca a: 1. migliorare le performance finanziarie e il valore generato a favore degli azionisti; le aziende presen tano un tasso di crescita delle vendite nellarco di un periodo di 5 anni superiore rispetto alla media; hanno performance in termini di ritorno per gli azionisti superiori del 22% rispetto alle aziende con una attenzione media a questa tematica e del 38% rispetto a quelle che hanno una bassa considera zione; 2. incrementare il livello di soddisfazione dei lavo ratori; ciò ha a sua volta una ricaduta positiva sul 20 profitto aziendale in quanto si riscontra una riduzione dei tassi di assenteismo e dei ritardi; 3. sviluppare la capacità di attrarre e trattenere talenti; ciò porta conseguentemente ad una sensibile diminuzione del turnover; 4. migliorare il livello di produttività aziendale; 5. ridurre i costi aziendali, in quando la conciliazione permette il contenimento di varie categorie di costo. Circa il 75% dei lavoratori che sperimentano un elevato supporto nella conciliazione è favorevole a rimanere nel proprio posto lavorativo lanno succes sivo, contro il circa il 42% osservato nelle aziende non sensibili al tema. Allo stesso tempo i lavoratori che beneficiano di un impegno della propria azienda nella conciliazione tra vita lavorativa e vita privata sono maggiormente propensi a consigliare il proprio posto lavorativo ad altre persone (88% osservato nelle aziende conciliatrici, contro il 64% delle aziende non conciliatrici). Il telelavoro, ad esempio, permette di ridurre i costi connessi alla gestione degli immobili aziendali, dovendo ospitare un numero di persone inferiore a quello di aziende che non offrono tale opportunità; la maggior capacità di trattenere i talenti comporta inoltre un abbattimento dei costi di turnover; lintroduzione della flessibilità nella pianificazione del tempo può condurre a risparmi fino al 50% del tempo non pianificato da parte dei lavoratori. Ci sono già diverse realtà aziendali che si sono sperimentate nellapplicazione di svariare misure conciliative allinterno della contrattazione di secondo livello, il numero complessivo di accordi esaminati dal Ministero del Lavoro è di quasi due mila. Tra le intese più recenti abbiamo la FERRARELLE, che favorisce richieste di part-time entro tre anni di vita del figlio, formazione dopo la maternità e allunga mento del periodo di malattia in caso di patologie gravi e invalidanti. La BOREALIS ITALIA concede permessi ai dipendenti per visite mediche speciali stiche e congedi parentali retribuiti. La SAN PELLE GRINO ha introdotto, invece, orari flessibili in base alle esigenze produttive e il telelavoro in via speri mentale. S - Proseguire il lavoro del Tavolo sulla Conciliazione e Contrattazione di genere di secondo livello, nellottica di favorire il lavoro di Rete. - Realizzazione di un Report della giornata del 5 giugno 2012 da inviare anche alle Consigliere di Parità Regionali e Nazionali ed alla Regione Piemonte. - Attivare ed utilizzare la mailing-list per informazioni e comunicazioni tra i/le partecipanti anche per eventuali prossimi progetti. - Possibilità di mettere in comune esperienze e strumenti, anche attraverso approfondimenti spe cifici. - Importanza del coinvolgimento, in una logica di ecosistema degli enti locali e delle Pubbliche Amministrazioni, per provare a ragionare di servizi e strumenti per la conciliazione. Le risorse sono sempre meno ma si può pensare a come insieme si può riuscire ad ottimizzare le opportunità spen dendo meno o meglio. - Ipotizzare eventuali servizi da poter condividere tra aziende. - Prossimo appuntamento previsto per settem bre/ottobre 2012. - Sperimentare un ragionamento concreto sulla contrattazione di genere di secondo livello a partire da singoli contratti. 21 Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Biella Via Q. Sella, 12 - 13900 Biella Tel. 015/8480611 Fax 015/8480740 [email protected]