I PIANI PER LA SALUTE
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I PIANI PER LA SALUTE
I PIANI PER LA SALUTE Definizione, contenuti, strumenti, attori coinvolti, realizzazione PPS: DEFINIZIONE La Delibera di Giunta Regionale 321 del 1.3.2000 così definisce il PPS: “un piano poliennale di azione elaborato e realizzato da una pluralità di attori, coordinati dal governo locale, che impegnano risorse umane e materiali allo scopo di migliorare la salute della popolazione anche attraverso il miglioramento della assistenza sanitaria”. Il PPS rappresenta dunque la concreta traduzione della funzione di programmazione sanitaria devoluta al livello decentrato delle autorità locali, primariamente ai Comuni e assicura il coinvolgimento di tutti gli attori dei processi assistenziali. PPS: DEFINIZIONE I PPS si integrano con i Piani dei servizi sociali e sanitari della zona sociale (corrispondente al Distretto), ponendosi come obiettivi: L’individuazione e la soluzione dei bisogni di salute prioritari della comunità La presa di coscienza sui cosiddetti “determinanti della salute” e sul peso che questi hanno sul benessere della comunità Al contempo la presa di coscienza da parte dei decisori che le scelte sociali, economiche, ambientali ecc. hanno ripercussioni importanti sulla salute collettiva PPS: CONTENUTI Il PPS individua sulla base della situazione demografica, ambientale, socio economica, epidemiologica: 1. Bisogni di salute della popolazione locale e risposte in termini di promozione della salute e prevenzione della malattiabisogni di assistenza sanitaria e sociale della popolazione di riferimento e risposte in termini di servizi offerti da parte degli Enti interessati Bisogni di salute: esempi Demografia: aumento della popolazione immigrata (in particolare donne e giovani); aumento della natalità; aumento in numero assoluto dei grandi anziani (over 75) Cause di mortalità riferite alle fasce di età (neoplasie); cause violente; mortalità neonatale ed infantile Stili di vita: a) individuali e famigliari (obesità infantile, fumo,alcool) b) dimensione collettiva (qualità dell’ambiente, trasporti, possibilità di accesso alla socializzazione ed attività fisica) Contesto sociale in cui si vive, contesto lavorativo (incidenti sul lavoro…) PPS:CONTENUTI (2) 2. Gli impegni da parte degli attori interessati (EELL, strutture sanitarie –ASL-, parti sociali) individuando “chi fa cosa” Modalità di interconnessione tra i vari enti ed organizzazioni con indicazioni delle rispettive risorse e tempi di attuazione (“chi fa cosa e quando e come”) Modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi, intermedi e finali PPS:STRUMENTI Il PPS rappresenta uno strumento unificante, che serve a pianificare il miglioramento della salute intesa nel suo significato più vasto (benessere economico, sociale ed ambientale). Gli ambiti di intervento sui determinanti della salute sono quindi non solo sanitari ma anche legati ad alloggi, ambiente, trasporti, istruzione, tempo libero ecc. Il territorio di riferimento deve quindi essere il Distretto sanitario/zona sociale, per realizzare interventi più vicini al cittadino e coinvolgere attivamente gli attori sociali presenti nel territorio PPS: ATTORI COINVOLTI EELL ASL (DSP,Distretto ecc) Organizzazioni a rilevanza sociale e sanitaria (ARPA, organizzazioni assistenziali..) Coop.sociali, ONLUS Reti di impegno civico L’associazionismo strutturato Volontariato sociale Organizzazioni sindacali Gruppi di interesse (comitati, movimenti di opinione, assembleee) Confederazioni industriali Associazioni di categoria Organismi istituzionali di riferimento (INAIL, INPS) Distretti scolastici Enti di gestione della viabilità Ecc. PPS: ATTORI COINVOLTI Come interviene la ASL? L’ASL ha un ruolo da una parte di supporto conoscitivo e metodologico nella fase di analisi dei bisogni e dei problemi della comunità. Interviene nella fase di realizzazione attraverso la partecipazione diretta alle proposte operative, ad esempio partecipando attraverso suoi componenti ai tavoli e gruppi di lavoro. Partecipa infine ai cambiamenti richiesti, mettendo in campo risorse umane ed economiche e verifica i risultati. PPS: REALIZZAZIONE Fase di ricognizione/rilevazione dei bisogni e dei problemi. E’una fase particolarmente importante in cui il quadro completo dovrà emergere dal confronto tra i dati obiettivi socio-sanitari ed i problemi percepiti dalla popolazione (dare voce alle istanze espresse dalla popolazione stessa). Fase di selezione delle priorità. Si fissano le scelte sugli ambiti di intervento rispetto alle varie proposte emerse. 3. Fase di elaborazione. Si indicano gli obiettivi ed i rispettivi tempi di realizzazione, gli indicatori (gruppo di lavoro multidisciplinare e rappresentativo) 1. 2. PPS: REALIZZAZIONE (2) 4. 5. Fase attuativa. E’ la fase operativa vera e propria che deve indicare attori coinvolti nel progetto, il loro contributo nelle azioni e le rispettive responsabilità. Si configura l’idea di un patto locale di solidarietà per la salute Fase di monitoraggio e valutazione del raggiungimento degli obiettivi. La verifica deve avvenire nei tempi prefissati dal gruppo di lavoro, sia in itinere sia alla conclusione del progetto, in modo anche di poter adattare gli obiettivi prefissati PPS: REALIZZAZIONE (3) Tutte le fasi del processo sono indicate in termini di massima dalla Regione, poi declinate in un primo momento a livello provinciale ed infine elaborate in senso più pratico nei Distretti; come tali rientrano quindi nella elaborazione dei Piani di Zona I PPS NELLA PROVINCIA DI RE A livello provinciale sono state individuate 4 aree tematiche definite di intervento prioritario: 1. Promozione dell’attività fisica e di una corretta alimentazione 2. Adolescenza come risorsa 3. Diversità culturale nei servizi sanitari e socio-educativi della provincia 4. Prevenzione e promozione della salute mentale in una dimensione di comunità PROGETTO QUADRO: PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ FISICA E CORRETTA ALIMENTAZIONE 1. 3. 4. Progetto obiettivo proposti: L’attività fisica e le correzioni alimentari nel bambino obeso 2. L’attività fisica per invecchiare meglio Alimentarsi bene nella tradizione per invecchiare meglio L’attività fisica nella prevenzione secondaria (cardiopatici, diabetici) 5. Counselling di comunità sul tabagismo 6. Prevenzione dell’abuso di alcool POSSIBILI INTERVENTI Alimentazione nei bambini/adolescenti con particolare attenzione ai bambini sovrappeso/obesi (attori coinvolti: pediatri, MMG, DCP, scuole, coop.sociali …) Il movimento nella terza età: creazione di piste ciclabili/percorsi protetti; trasporti verso centri aggregazione(attori coinvolti: enti locali, assessorato ambiente, coop.sociali…) Counselling individuale/di gruppo su alimentazione e attività fisica in gruppi di pazienti (diabetici, cardiopatici) (attori coinvolti: MMG,DCP, infermieri, dietista, centro diabetologico…) Sostegno nei confronti degli anziani soli con promozione delle attività di socializzazione (attori coinvolti: DCP,SA, enti locali, volontariato…)