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GAZZATEO RIVEDI SU GAZZETTA.IT LO SHOW COI GOL E I PERSONAGGI DI TEOCOLI www.gazzetta.it Lunedì 8 novembre 2010 1 e Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281 F.1 BRASILE: IL TEAM AUSTRIACO Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 114 - Numero 263 LORENZO FA IL VUOTO VALENTINO TERZO ALL’ULTIMA GARA CON LA YAMAHA DOMANI IN DUCATI CONQUISTA IL TITOLO COSTRUTTORI. FINALE THRILLING DOMENICA AD ABU DHABI Alonso all’ultimo respiro Fernando Alonso, 29 anni, esulta per il terzo posto ottenuto nel GP del Brasile LIVERANI Doppietta della Red Bull senza giochi di squadra Sfreccia Vettel. Fernando (3o) a + 8 su Webber (2o) 3 ALLE PAGINE 32-33-34-35-37 3 In edicola a 10,99 i Dvd sulla MotoGp SERIE A I ROSSONERI VINCONO A BARI (3-2) E SONO A 2 PUNTI DALLA VETTA UN DUE TRE MILAN! Lo stop della capolista nel derby riapre i giochi scudetto. Il Milan ridisegnato da Allegri ora è secondo davanti all’Inter. Vittorie importanti dei bianconeri (3-1 in rimonta sul Cesena) e dei campani (2-0 sul Parma) che ora sono quarti INTER A PEZZI MAICON STOP 3 SETTIMANE Samuel stagione finita Ranocchia già a gennaio? 3 DA PAGINA 2 A PAGINA 15 TUTTE IN CORSA di ALBERTO CERRUTI «Grazie Roma», cantano i tifosi giallorossi felici di aver frenato la Lazio. E stavolta il coro si estende da Nord a Sud: a Torino dove la Juve ribalta il Cesena, a Napoli dove Cavani firma la doppietta contro il Parma, a Bari dove il Milan vince 3-2 e scavalca l’Inter. Il difensore è in comproprietà col Genoa. Preziosi chiede 10 milioni. Agger, Cahill e Barzagli le alternative L’abbraccio tra Massimo Ambrosini, 33 anni e Zlatan Ibrahimovic, 29 3 DALLA VITE, DI CHIARA, ELEFANTE ALLE PAGINE 16-17 4 Pastore meraviglia: Palermo c’è Lampo Cerci: la Fiorentina sale PARTITE BARI-MILAN BOLOGNA-LECCE FIORENTINA-CHIEVO INTER-BRESCIA JUVENTUS-CESENA LAZIO-ROMA NAPOLI-PARMA PALERMO-GENOA SAMPDORIA-CATANIA UDINESE-CAGLIARI L’ARTICOLO A PAGINA 3 3 IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi Scoperto il motivo dello svenimento di Sneijder nello spogliatoio: Benitez si è cambiato i calzini portafortuna. MONDIALI FIORETTO ERRIGO 2a, VEZZALI 3a 10 a GIORNATA SERIE A BUZZI GOLF MOLINARI BATTE IL NUMERO 1 WESTWOOD TENNIS TERZO SUCCESSO IN CINQUE ANNI 2-3 2-0 1-0 1-1 3-1 0-2 2-0 1-0 0-0 1-1 CLASSIFICA LAZIO 22 MILAN 20 INTER 19 JUVENTUS 18 NAPOLI 18 SAMPDORIA 15 ROMA 15 PALERMO 14 CHIEVO 14 UDINESE 14 FIORENTINA CAGLIARI CATANIA GENOA BOLOGNA LECCE BRESCIA PARMA CESENA BARI 12 11 11 11 11 11 10 8 8 8 INGHILTERRA TORRES SGAMBETTA IL CHELSEA La Di Francisca d’oro Chicco da impazzire Pennetta non tradisce Due gol ed espulsione Il podio veste azzurro Trionfo storico in Cina Fed Cup resta azzurra E’ tornato Balotelli 3 CAZZETTA e MARTUCCI A PAGINA 47 3 LOPES PEGNA A PAGINA 43 3 GALAVOTTI e PISAPIA ALLE PAGINE 24-25 www.chanel.com 9 771120 506000 01 1 0 8> 3 POLI A PAGINA 42 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 2 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA BARI GIUDIZIO 777 2 3 MILAN MARCATORI Ambrosini (M) al 5’, Flamini (M) al 31’ p.t.; Kutuzov (B) al 20’, Pato (M) al 27’, Barreto (B) al 44’ s.t. (4-4-2) (4-3-1-2) Gillet; Belmonte, A. Masiello, Rossi, Parisi; Alvarez, Almiron (dal 28’ p.t. Gazzi), Donati, Pulzetti (dal 16’ s.t. Rivas, dal 32’ s.t. D'Alessandro); Barreto, Kutuzov. Abbiati; Abate, Nesta, Yepes, Zambrotta; Gattuso, Ambrosini, Flamini; Seedorf (dal 33’ s.t. Pirlo); Robinho (dal 17’ s.t. Pato), Ibrahimovic. PANCHINA Padelli, Galasso, Crimi, Caputo. PANCHINA Amelia, Papastathopulos, Jankulovski, Ronaldinho, Inzaghi. ALLENATORE Ventura. ALLENATORE Allegri. ESPULSI nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Donati per gioco scorretto. AMMONITI Gattuso per gioco scorretto. Il gol dell’1-0 segnato da Massimo Ambrosini, 33 anni PIERANUNZI ARBITRO Bergonzi di Genova. NOTE paganti 21.723, incasso di 804.927 euro; abbonati 14.057, quota di 162.580 euro. In fuorigioco: 2-3. Angoli: 3-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’. POSSESSO PALLA BARI 49,8 PASSAGGI POSITIVI MILAN 50,2 TIRI IN PORTA IIIIII BARI 6 BARI 81,4 MILAN 80,14 TIRI FUORI IIIIII IIII MILAN 6 BARI 4 IIIIIII MILAN 7 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO SECONDO TEMPO c GOL! 5’ Seedorf da sinistra, Ambrosini di 11’ Robinho spreca ancora in contropiede. 19’ Ibra a Flamini: Gillet di pugno. c GOL! 20’ Kutuzov salta Yepes e batte Abbiati. c GOL! 27’ Seedorf per Pato che infila dal limite. c GOL! 44’ Barreto al volo sorprende Abbiati. testa in tuffo. 26' Seedorf libera Robinho che tira su Gillet. 30’ Robinho sbaglia ancora davanti al portiere. c GOL! 31’ Ibra per Flamini che segna con un colpo sotto. 36’ Barreto sfugge a Yepes ma mette a lato. Milan a -2 con i nuovi eroi Ambrosini, Flamini e il riscatto di Pato A Bari i rossoneri vincono e scalzano l’Inter dal 2o posto. Ibra e Binho sbagliano, ci pensano gli altri DAL NOSTRO INVIATO LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BARI dCerto, i bianchi di Ventura non sono i bianchi di Mourinho. Il Bari, ultimo della classe, in crisi nera, ammassa la quinta sconfitta consecutiva. Becca gol al 5’, perde il faro Almiron al 28’ e buonanotte. Ma la differenza di valori non intacca le considerazioni sui meriti dei rossoneri per atteggiamento morale e organizzazione tattica. Neppure il Cesena era il Barça, eppure... Il Milan di Bari che supera l’Inter e si porta a due punti dalla vetta è finalmente una squadra. Domina, spreca in modo folle, ma è sempre squadra. Lo dicevamo mercoledì: se Allegri avrà il coraggio di raccogliere le indicazioni di Milan-Real, si divertirà. Lo ha fatto. Le sensazioni di campo di Rino pesano più delle voglie estive di Silvio: Dinho, il più grande di tutti i tempi, sta a guardare. Gioca chi è più utile. Tipo Ambrosini, al rientro da titolare: monumento all’efficacia. Anima Milan «Gattuso non doveva parlare così», diceva Allegri. Ma è da quelle critiche che è nato il Milan di Bari. Pato (inguardabile col Real) e Ronal- Senza Ronaldinho, con Seedorf trequartista e il sacrificio delle punte in copertura, la squadra di Allegri è sempre corta e compatta. Ma con Inzaghi avrebbe chiuso prima il match dinho (che sbuffa quando esce, ma poco quando sta dentro) siedono in panca. Fuori i brasiliani che espongono al davanzale il loro talento senza annaffiarlo col sudore. Non c’è più il tridente che lascia in inferiorità la squadra — come lamentava Rino — c’è Seedorf trequartista che pressa e tampona, c’è Ibra che sgobba e fa reparto, c’è Robinho, scampato alla debrasilianizzazione, che rincula puntualmente in copertura e a un certo punto del primo tempo si becca un «bravo» da capitan Ambrosini per come aiuta in copertura. Senza Pirlo, a riposo, la mediana è una mediana di minatori che impedisce alla squadra di spaccarsi in due tronconi, come tante volte in questa stagione, perché Gattuso guida la squadra alla caccia del pallone, Ambrosini e Flamini sono tempestivi incursori offensivi. E così, tra Seedorf e Robinho che arretrano e Ambrosini e Flamini che avanzano, la squadra è sempre corta, compatta come raramente quest’anno. Pippo dove sei? Gli episodi della partita raccontano bene il cambiamento d’anima del Diavolo. I primi due gol li segnano due mediani (Ambrosini e Flamini), non due dei giocolieri strillati dalle locandine al va- ro della stagione. Il Milan segna subito, dopo cinque minuti, perché entra in campo con la voglia degli umili e si avventa subito sul Bari. Seedorf ha servito l’assist del primo e del terzo gol e ha spalancato due volte la porta a Robinho: è stato la luce che Dinho, di recente, non riusciva più ad accendere. Un solo messaggio di Milan-Real non è stato raccolto da Allegri: Pippo Inzaghi, l’uomo fatto gol. E la disattenzione stava per costare al Milan che ha dominato in lungo e in largo, ma ha finito in affanno, in vantaggio di un solo gol (3-2) contro un Bari cui manca un rigore (Abbiati su Barre- Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT to al 46’). Robinho si è divorato tre gol solo davanti a Gillet, dopo l’ultimo pallonetto immondo Gattuso se lo sarebbe mangiato... Ibra ha sperperato il suo. Ci fosse stato Pippo, il Milan avrebbe chiuso il match fischiettando. Orgoglio Bari Onore comunque a questo Bari sofferente che è rimasto aggrappato con i denti al match, grazie anche alla generosità di Yepes. La banda Ventura fatica a essere quella che era per un motivo più degli altri: non ci sono più Ranocchia e Bonucci a impostare con piedi sapienti, Donati e Almiron sono costretti ad abbassarsi per prendere palla, e ripartire non è la stessa cosa. Alla fine è stato decisivo il gol del punito Pato, entrato con buona determinazione e concretezza: in rete dopo dieci minuti. Ecco, se il nuovo Milan di Gattuso e dei mediani riuscirà a contagiare i farfalloni brasiliani oggi sotto schiaffo e a far fruttare il loro grande talento, Allegri si divertirà ancora di più. Domenica c’è il derby contro un’Inter che non può permettersi Inzaghi, Pirlo, Dinho e Pato in panchina. w I NUMERI 3 vittorie di fila in trasferta per il Milan. L’ultimo precedente simile tra l’8/11 ed il 10/1/10: tris con Lazio, Catania e Juventus 1 a rete in Serie A per Mathieu Flamini che finora in rossonero aveva segnato una sola volta, al Novara in Coppa Italia 3 R 5’ PRIMO TEMPO 31’ PRIMO TEMPO 27’ SECONDO TEMPO Ambrosini, al rientro da titolare, sblocca subito in tuffo di testa. E anche Gattuso, l’altro gladiatore del centrocampo rossonero, si congratula BUZZI Il raddoppio è di Flamini: Ibrahimovic aspetta il suo inserimento, il francese entra in area e con un tocco sotto supera Gillet in uscita OTNPHOTO Pato entra e segna nel giro di dieci minuti: servito da Seedorf al limite dell’area, con il sinistro cerca e trova l’angolo lontano ARCIERI Il capitano e Gattuso La doppia vita da... mediano dra e hanno guidato il riavvicinamento alla Lazio. C’è tutto in questo successo del Milan: c’è l’intelligenza di Seedorf, il passo vivace di Flamini, la voglia di sacrificarsi di Ibra e Robinho oltre al gol risolutivo di Pato. Ma ci sono soprattutto i muscoli ritrovati e il riferimento all’incontro Ibra-Onyewu non è casuale. Il duro Rino e il diplomatico Ambrosini titolare dopo quasi due mesi: «In questa squadra non ci sono gruppi contro» DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BARI dDal Milan dei brasiliani al Milan dei mediani: bello slogan, c’è la rima, ma a Massimo Ambrosini non piace. «È inutile che cerchiate di contrapporre dei gruppi. Nel Milan non esiste nulla di simile. L’unica cosa importante da dire è che non vincere questa partita sarebbe stato un delitto». È tornato il leader diplomatico, il contrappunto di Rino Gattuso, quello che sa sempre come dire che uno ha ragione e l’altro non ha torto, quello che, raccontano, è stato il più attivo a sedare il piccolo incidente (ma non è successo nulla, le solite esagerazioni giornalistiche) tra Ibrahimovic e Onyewu. Gattuso bacchetta, Ambrosini ammorbidisce. Lavo- Massimo rano in coppia da una vita: ieri Ambrosisi sono presi sulle spalle la squa- ni, 33 ANSA Pressione Ambrosini si era infortunato il 16 settembre contro l’Auxerre e si è riaffacciato in squadra contro il Real: pochi minuti, un errore decisivo per il pareggio madridista. Vincere non sarebbe stato giusto, ha detto Allegri, eppure non sarebbe dispiaciuto a nessuno. Ma intanto il pareggio ha gettato altro sale sulla ferita del k.o. con la Juve, la squadra doveva trovare il modo di reagire e ha reagito. Due volte al tappeto, si è rialzata e a Bari si è presa punti importanti. Anni fa, con un gol a volo d’angelo all’Olimpico proprio contro la Lazio, Ambrosini riavviò la corsa verso lo scudetto. Ora è presto per dire, ma forse Bari a fine stagione sarà vista come una tappa decisiva. Difese Merito di Ambrosini e di un turnover quasi vero: dentro Flamini, il ragazzo che scalpitava, dentro Seedorf dopo tre turni in panchina, dentro Ambrosini titolare, appunto, dopo quasi due mesi. Fuori Pato e Ronaldinho, dentro Robinho, l’unico dei brasiliani del Milan capace di tenere la tuta da operaio sotto lo smoking. Ha sbagliato parecchio, Robinho, ma il capitano Ambrosini lo difende: «Non buttategli la croce addosso, corre e si mette sempre a disposizione della squadra». Una carezza a Robinho, un consiglio a Pato: «Può migliorare tanto e deve capire che se qualcuno lo critica lo fa anche per il suo bene». Sono tornati i mediani, è tornato l’equilibrio. In tutti i sensi. y l’analisi TRA DUE GIORNI SI RIGIOCA Mercoledì la A torna in campo per l’11˚ turno. Mercoledì ORE 20.45 Brescia Juventus Cagliari Napoli Catania Udinese Cesena Lazio Chievo Bari Genoa Bologna Lecce Inter Milan Palermo Roma Fiorentina. Giovedì ORE 20.45 Roma Sampdoria 1 di ALBERTO CERRUTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTE IN CORSA «Grazie Roma», cantano i tifosi giallorossi felici di aver frenato la fuga della Lazio. E stavolta il coro si estende da Nord a Sud: a Torino dove la Juventus ribalta il Cesena, a Napoli dove Cavani firma la doppietta contro il Parma, a Bari dove il Milan vince 3-2 scavalcando i resti dell’Inter e rimanendo da solo nella scia della capolista. E’ vero che il Bari, alla quinta sconfitta consecutiva, è in caduta libera più delle altre due cenerentole. Ma delle prime cinque il Milan era l’unica squadra in trasferta, anche se il valore aggiunto del suo successo è un altro. L’1-2 con la Juventus e il 2-2 con il Real Madrid avevano lasciato più discussioni che punti. Per questo ha fatto bene Allegri ad approvare il lodo-Gattuso, dettato dall’esperienza del suo vero leader. Con Seedorf dietro Robinho e Ibrahimovic più mobili del solito, l’inserimento di Flamini e il ritorno di Ambrosini in linea con lo stesso Gattuso, il Milan è apparso più equilibrato, anche se Pirlo può stare fuori soltanto contro gli ultimi. Ripensando a tutti i guai di Benitez, fino al gravissimo infortunio di Samuel, e alla panchina iniziale di Allegri seduto vicino a Pirlo, Pato, Ronaldinho e Inzaghi, a quasi un terzo del campionato il Milan ci sembra la squadra favorita per lo scudetto, specie se riuscirà a eliminare anche il pericoloso vizietto di rischiare di pareggiare partite che meriterebbe di stravincere. Il 3-2 con i brividi finali di Bari ricorda infatti l’1-0 di Parma, il 2-1 di Napoli, e persino il 3-1 con il Chievo dopo aver sofferto troppo sul 2-1. Malgrado la sconfitta, con strascico di polemiche, la Lazio ha però confermato di non essere in crisi. E se Ranieri, che un anno fa era a meno 14 da Mourinho, ha il diritto di sognare un’altra rimonta a meno 7 da Reja, a maggior ragione spera Delneri con la sua Juventus d’acciaio, rilanciata da Del Piero, 36 anni domani. Perché la classifica dice che sono tutte in corsa, compresa l’Inter ferita. L’ultima a unirsi al coro «grazie Roma». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 4 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 R SERIE A 10a GIORNATA BARI CON PULZETTI E ALVAREZ FASCE SCARICHE 5,5 Rischia la mattanza, vivo con orgoglio e senza un rigore a6 h 6,5 Ventura Donati Povero diavolo. Il collega ha in panca Dinho, Pato, Inzaghi, Pirlo e gli negano pure un rigore... Quinta sconfitta di fila. Coraggio. Poteva ostacolare meglio Ambrosini, ma, senza Almiron, è l’unico che ragiona. Fa reparto da solo. Gran lancio per il gol di Barreto. L’ALLENATORE di LUIGI GARLANDO MILAN GATTUSO PRESSA E ACCORCIA 6,5 IL MIGLIORE Domina con i suoi mediani, spreca, soffre e non dovrebbe R 6,5 L’ALLENATORE h7 IL MIGLIORE Allegri Seedorf Ha la forza di tener fuori Pato e Dinho, la temerarietà di ignorare Pippo quando c’è da chiudere il match. È secondo: bravo. Dinho chi? Imbecca due gol e due volte spalanca la porta allo sciagurato Robinho. Accende la luce e passa pure lo straccio. 6,5 5,5 6 4 6 4,5 5,5 6 6 5,5 6 7 Gillet Belmonte A. Masiello Rossi Parisi Alvarez Abbiati Abate Nesta Yepes Zambrotta Gattuso Non potrebbe fare molto di più sui gol che prende, riesce a evitarne altri. E ringrazia il nemico che dimostra spesso cuore d’oro. Perde Ambrosini che in tuffo inguaia il Bari dopo cinque minuti. Ne combina altre, ma mostra sempre il ghigno di quello che combatte. L’anello più solido di una difesa che fatica a proteggere Gillet e che trova in «Egidio» Robinho l’alleato migliore. Perde palla sul secondo gol, viene scherzato da Pato sul terzo. Un disastro. Una corsia telepass: gli avversari non si fermano. Un altro dei meno colpevoli là dietro, ci mette tutta la sua esperienza per tenere in piedi la baracca che vacilla di brutto. Alla prima contro la Juventus avvelenò i bianconeri a forza di pungerli. Senza la sua allegria di fascia, difficile vedere il miglior Bari. Per lo meno incauta l’uscita da rigore su Barreto. Non sembra immune da responsabilità sul raddoppio. Fa poco per migliorare il voto. Dimenticato l’insopportabile Cristiano Ronaldo, esegue un compitino pulito e diligente in copertura, senza svolazzi offensivi. Sorpreso anche lui sul gol di Barreto. Altre incertezze non lo segnalano al top, ma alcuni interventi dei suoi pesano molto. Debutto sfortunato. Non sfigura nel complesso, ma sui gol ci lascia la pagella: prima perde Kutuzov, poi non chiude su Barreto che gira in rete. Come Abate, si dedica soprattutto alla fase difensiva. Il Bari, annunciato come al solito forte in fascia, non lo spaventa. L’anima di questo nuovo Milan. Strappa la palla del raddoppio, pressa sempre per accorciare la squadra. Sarà squalificato: derby salvo. 6 5,5 6 6 5,5 s.v. 7 7 4,5 6 s.v. 6,5 Almiron Pulzetti Barreto Kutuzov Gazzi Rivas Ambrosini Flamini Robinho Ibrahimovic Pirlo Pato Esce dopo soli 28’ e il Bari perde la sua guida. Conati di vomito a bordo campo. Oggi compie 30 anni. Auguri. E non esageri con la torta. Più protettivo che offensivo a sinistra. Così, senza le accelerazioni di Alvarez dall’altra parte, il Bari si ritrova con le fasce scariche. Il bellissimo gol redime una partita di sofferenza. Nel primo tempo spreca una buona occasione. Avrebbe guadagnato anche un rigore. Nascosto tra le pieghe del match, sbaglia quel poco che fa. Anche lui salva la pagnotta con un guizzo, segnando un gol alla squadra che lo scoprì. Non può dare le geometrie e le idee di Almiron. Prova a metterci almeno corsa e grinta, il suo pane. Ma non basta a questo Bari. Ci prova lui a dare la scossa lungo la linea di gesso. Si fa male dopo un amen. Simbolo di una giornata sfortunata. (D’Alessandro s.v.) Gol con arrembaggio aereo, specialità della casa. Regia arretrata tosta e autoritaria, nel monolocale prestatogli da Pirlo, a riposo. Un gol con tocco di fino e rischia al raddoppio. Oltre al prevedibile lavoro sporco, sorprendono gli inserimenti costanti e puntuali. Mezzo voto in più per l’impegno in copertura. Ma sbaglia più di Egidio Calloni. Se il Bari avesse pareggiato, sarebbe tornato a casa a piedi. La sufficienza è la media tra il molto che fa (anche un assist a Flamini) e il tanto che sbaglia al tiro. Sì, gli manca Inzaghi. Il giocatore meno sostituibile al mondo si prende un turno di riposo. Entra nel finale per aiutare a congelare il pallone. Il gran bocciato di giornata entra e mette in rete il gol (bellissimo) dell’apparente tranquillità. La panchina fa bene all’orgoglio. TERNA ARBITRALE: BERGONZI 5 Vede la bandierina del collaboratore puntata a terra e si convince che Abbiati non fa rigore su Barreto. Sbaglia e il Bari s’infuria. Giachero 6; Comito 5 taccuino ASSISTMAN Ibra: «Sono tre punti preziosi» A OFFAGNA Stadio intitolato a Raimondo Vianello DAL NOSTRO INVIATO BARI dIl suo Malmoe ha vinto il campionato e anche questo regala buonumore a Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, come contro Juve e Real Madrid, ha buttato via qualche occasione di segnare, ma gli errori non influiscono sul suo umore. «Sono molto contento perché abbiamo vinto. Con un po’ di sofferenza, però l’importante era prendersi i tre punti, visto che Inter e Lazio ne hanno persi». Assist Si diverte anche a far segnare gli altri, Zlatan, ma si sa che se deve stare solo in area si sente un po’ in gabbia. E ieri invece si è divertito a giocare libero e a regalare a Flamini la palla per il primo gol in A (il francese aveva segnato solo una rete in Coppa Italia). «L’ho visto da lontano, è arrivato in velocità e ha trovato lo spazio giusto. Allegri ci aveva detto di pressare alto perché il Bari giocava sul portiere e sui difensori. L’abbiamo fatto e siamo riusciti a ripartire spesso in contropiede». Il fatto che il successo sia arrivato all’ultimo respiro non lo preoccupa. «Siamo più vicini alla Lazio». Questo solo per Ibra conta. al.bo. GUESSWATCHES.COM Lo svedese ha dato la palla a Flamini per il 1˚ gol in A OFFAGNA dStadio «Raimondo Vianello». Si chiama così il nuovo stadio di Offagna (Ancona), la cittadina delle Marche dove l'attore romano trascorreva le vacanze estive da ragazzo, a Villa Malacari, e che ieri, a poco più di sei mesi dalla scomparsa di Vianello, gli ha dedicato la nuova struttura sportiva. All'ingresso del nuovo stadio (realizzato in tre anni) una pietra ricorda l'artista, morto a 87 anni il 15 aprile scorso. Nell'occasione, il Comune ha promosso un convegno con il telecronista Bruno Pizzul e il presidente dell'Istituto per il credito sportivo Andrea Cardinaletti. GIOVANI Sacchi incontra i tecnici Primavera COVERCIANO dSecondo incontro sulla valorizzazione dei giovani calciatori a Coverciano. Il coordinatore delle squadre nazionali giovanili, Arrigo Sacchi, oggi (ore 13, Aula Magna) incontra i tecnici delle squadre partecipanti al Campionato Primavera e al Campionato Berretti. «Nazionali Giovanili e Categorie Primavera e Berretti, confronto sulle metodologie di lavoro e proposte per un reciproco rapporto di collaborazione»: è il tema del confronto promosso da Sacchi. CALCIO A 5 Il Montesilvano cerca la vetta dOggi, alle 20, si recupera Montesilvano-Augusta in programma il 16 ottobre per la terza giornata di campionato e rinviata per gli impegni di alcuni giocatori con la Nazionale in Brasile. Il Montesilvano (10 punti) con i tre punti aggancerebbe in vetta la Marca (13 punti). Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 6 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BARI dQuattro minuti di sudo- ri freddi e di fantasmi. Davanti agli occhi di Massimiliano Allegri ha continuato a ripassare il gol di Pedro Leon fin quando Bergonzi finalmente ha spedito tutti sotto la doccia. E dire che l’allenatore aveva posto l’attenzione sul problema proprio alla vigilia: «Nei finali dobbiamo gestire meglio palla, occorre tranquillità e un po’ di malizia in più». Parma, Napoli e Real Madrid: sono le partite in cui il Milan s’è complicato la vita nell’ultimo quarto d’ora. Proprio come ieri, rimettendo in corsa un avversario che sembrava essersi arreso dopo il gol di Pato. Palpitazioni evitabili in due modi: chiudendo le partite quando si hanno a disposizione occasioni in serie come al San Nicola, o evitando di farsi prendere dall’affanno se gli avversari spingono. «Quando le cose sembrano facili tendiamo ad allentare la concentrazione — spiega Allegri — e così prendiamo gol. Il secondo è arrivato a partita finita. Nel finale abbiamo subìto anche un angolo, sono situazioni molto pericolose. Però questa è una vittoria più che legittima». Pressione Le dolenti note per il tecnico rossonero terminano qui. Il resto gli è piaciuto tutto, nonostante gli errori di Robinho: «Cose che capitano. Ha lavorato molto per la squadra e in certi frangenti può ve- «Di questo passo faremo 76 punti Possono bastare» Allegri fa i calcoli: «Ma noi del Milan dobbiamo gestire meglio la palla e avere più malizia» nire a mancare la lucidità. Gli attaccanti hanno messo molta pressione alla difesa del Bari. É questa la strada giusta, bisogna arrivare a una disponibilità generale, occorre che tutti si sacrifichino per il bene della squadra». Un concetto, questo, molto caro ad Allegri e soprattutto ai centrocampisti, che in queste prime quattordici apparizioni stagionali spesso si sono ritrovati a sgobbare anche per chi non tornava. «Questa volta di disponibilità ce n’è stata molta — osserva l’allenatore —, e da parte di tutti». Un altro piglio Anche da chi è partito dalla panchina e ha segnato un gol che si è poi rivelato decisivo. «Pato ogni tanto ha bisogno di recuperare un po’. Lui ha forza, deve avere l’entusiasmo di giocare, glielo dico sempre, piano piano ci arriverà. Deve ancora crescere, s I CAMBI V Ronaldinho, 30 anni, guadagna 7,5 milioni l’anno V Pato, 21 anni, ha un ingaggio di 2,5 milioni annui V Andrea Pirlo, 31 anni, ingaggio di 6 milioni l’anno Una panchina «gran riserva» Ronaldinho, Pato, Pirlo e Inzaghi guardano la partita con il Bari:il Milan può permettersi di tenerli tutti contemporaneamente in panchina SKY può avere dei cali mentali, ma questa volta l’ho visto con un piglio diverso, ha dato anche una mano dietro. Ecco lo spirito che deve avere questa squadra. É una vittoria che, dopo la sconfitta con la Juventus e il pari col Real Madrid, ci fa tor- nare in alto l’autostima. La classifica? É ancora troppo compressa, però stiamo viaggiando a una media di due punti a gara, che è ottima: 76 alla fine potrebbero bastare...». Per lo scudetto meglio qualcuno in più. LA POLEMICA V Filippo Inzaghi, 37, 2 milioni all’anno Il contrasto tra Abbiati e Barreto sul 2-0 per il Milan SKY Bari, rabbia di rigore Il tecnico del Milan: «Ci poteva stare» DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BARI dGiampiero Ventura vorrebbe fidarsi del suo concittadino Bergonzi. «Mi ha detto che non c’era il rigore su Barreto». Ma non può sorvolare sull’onestà di Allegri, che ha ammesso: «Il rigore ci poteva stare». L’allenatore del Bari ha fretta di voltare pagina, anche per dimenticare il record più brutto. «Ho battuto un primato negativo, in carriera mai avevo subito 5 sconfitte consecutive: spero di fermarmi qui. Stavolta, almeno, ho visto qualche segnale positivo per il Bari. Intanto, siamo tornati al gol e, passati sull’1-2, ci sono bastati 3 minuti per creare l’occasione per pareggiare. Purtroppo, ci gira tutto male, giochiamo con un macigno sulla testa e siamo dominati dall’ansia: al primo cross, con 5 di noi e 2 del Milan in area, subiamo gol, dopo 10’ di gara Almiron si sente male e poi quel rigore. Vincendo una partita, ci sbloccheremmo. Contro questo Milan, il Bari della scorsa stagione avrebbe fatto cose importanti!». A proposito del rigore negato a Barreto, il presidente Vincenzo Matarrese lancia un messaggio in codice: «Dico solo che il Milan non ha proprio bisogno di regali dell’arbitro Bergonzi». Offerta valida fino al 30/11/2010 su Transit Van TDCi 250S 85CV. IVA, IPT e messa su strada escluse. Solo per veicoli in stock grazie al contributo dei Ford Partner. Il veicolo in foto può contenere accessori a pagamento. 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MOTTA 6 Partenza impacciata, Giaccherini lo manda fuori giri 2-3 volte, ma alla distanza trova le misure. SORENSEN 6,5 Inizio così così, palla che scotta fra i piedi, poi cresce: c’è materiale su cui lavorare. BONUCCI 6 Comanda bene la difesa, anche se a volte non riesce a resistere alla tentazione di strafare. GROSSO 6,5 Gestisce con esperienza il primo impatto ufficiale dopo l’«esilio», poi si scioglie e mette sul piatto classe, sicurezza e chiusure importanti. PEPE 6 Un «soldatino» affidabile, che garantisce sempre il massimo impegno. Ma incide poco davanti. SISSOKO 6 Vero «buttafuori» del centrocampo. MELO 6 Esce dopo 20 minuti (Salihamidzic 6). AQUILANI 7 E’ l’uomo della svolta, poesia pura in mezzo al campo. Eleganza, efficacia e geometrie degne del «super-reparto» del Barça. Prandelli esulta. MARCHISIO 7 Jolly di lusso nella zona calda del campo: esterno o centrale cambia poco. Dal punto di vista tattico è un professore. h Juve, più su Carica Del Piero La rimonta porta in zona scudetto Il Cesena colpisce con Jimenez, replica Ale su rigore. Quagliarella e Iaquinta completano il 3-1 DAL NOSTRO INVIATO LUCA CALAMAI IL MIGLIORE 7 DEL PIERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Segna su rigore, gol numero 180 in serie A. Quando la Juve va sotto, è lui a svegliare la squadra a suon di dribbling, colpi di tacco e assist al bacio. IAQUINTA 6,5 Vincenzone ci mette prima il fisico e poi un tocco davvero delizioso per chiudere definitivamente la gara. QUAGLIARELLA 6,5 Un «mediano» dell’attacco. Garantisce quantità ed equilibrio, senza però dimenticare il gol: sono già 5. ALL. DELNERI 7 La Juve porta già indelebile il suo marchio: organizzazione, coraggio e concretezza, a prescindere da chi gioca. CESENA 5,5 ANTONIOLI 6 Tre gol inevitabili. NAGAMOTO 5,5 Meno dinamico del solito. PELLEGRINO 5 Il 2˚ «giallo» è una sciocchezza colossale. VON BERGEN 5 Inizio pulito, affonda dopo l’espulsione di Pellegrino. LAURO 5,5 Gara timida, dietro e in fase di spinta (Ceccarelli 5,5). APPIAH 6 Tutto sommato regge davanti alla difesa. TORINO dAlzi la mano chi ha qualche nuovo aggettivo per celebrare le esibizioni calcistiche di Alessandro del Piero. Ormai il vocabolario è stato saccheggiato ma lui, imperterrito, continua a fare la differenza. Anche contro il Cesena il campione bianconero segna un gol «pesante» e aiuta la Juve a riemergere da un inizio di partita pieno di errori e paure. Ale è in ogni angolo del campo. Rin- cuora il bambino Sorensen, classe ’92 al debutto in A; incita il compagno Quagliarella; conquista punizioni preziose. Il tutto con la freschezza e l’entusiasmo di un ragazzino. Per 30’ la Juve è solo Del Piero. Ale completa l’opera al 31’ realizzando, su rigore, il gol che annulla la fuga del Cesena e restituisce ai bianconeri l’inerzia della gara. A chiudere il conto ci penseranno Quagliarella e Iaquinta. Lo sguardo feroce di Ale è lo spot ideale di una Juve che vuole lo scudetto. Delneri se lo tenga stretto questo capitano che sta insegnando allo spogliatoio come si fa a vincere e la società valuti se non sia il caso di rinnovargli il contratto. Non sarebbe sbagliato perdere questo Del Piero? Juve da scudetto Non è facile vivere in emergenza continua. La Juve ha gli uomini contati e, nelle gambe, anche la fatica di un’Europa League vissuta con evidente fastidio. Il risultato è una partenza ad handicap. Squadra lunga, poco aggressiva, vulnerabile. Il Cesena passa in vantaggio grazie a Jimenez che deposita in rete un perfetto tocco di Schelotto, talen- L’esultanza di Ale Del Piero e Fabio Quagliarella dopo il gol del 2-1 dell’ex napoletano LAPRESSE to che Prandelli sta seguendo. Un cazzotto e i bianconeri non reagiscono. Ogni reparto è in affanno. Normale. Ogni reparto convive con assenze pesanti. Non c’é Chiellini dietro, non c’é Krasic sugli esterni, non c’é Amauri davanti. Ma c’é Del Piero. Cattivo e imprendibile. Ale suona la carica, rimette la Juve sulla strada giusta poi, si gode la crescita «degli altri». Segna un gran gol Quagliarella, con un colpo di testa in tuffo e sale di rendimento anche la coppia Aquilani-Marchisio. Due belle facce di questo nuovo corso. Partita bruttina, 3-1 prezioso. IL FILM DELLA GARA IL MIGLIORE h 6,5 JIMENEZ 6,5 Un gol facile facile, poi idee sempre chiare, piedi buoni e anche una discreta mobilità. SCHELOTTO 6 Dà l’assist per Jimenez. «Sacrificato» dopo l’espulsione di Pellegrino (Benalouane 6). PAROLO 6 Inizio scintillante, con deliziosi cambi di fronte che creano problemi alla Juve. Poi cala. GIACCHERINI 6 Pesca Schelotto sull’1-0. Nei primi 25’ disorienta Motta, scompare nella ripresa. BOGDANI 5 Non entra in partita (Rodriguez 5,5). ALL. FICCADENTI 5,5 Squadra ben impostata, ma la gestione a gara in corso lascia a desiderare. TERNA ARBITRALE: ROMEO 5,5 Il rigore ci sta, ma sono parecchie le «sbavature» in zone del campo per fortuna meno calde. Romagnoli 5,5-Carrer 6. 31’ PRIMO TEMPO Il pareggio su rigore Alessandro Del Piero, 36 anni, trasforma il rigore concesso per un contatto Pellegrino-Bonucci PLP 43’ PRIMO TEMPO Il vantaggio dopo lo spavento Fabio Quagliarella, 27 anni, devia di testa il bel cross di Marchisio e fa 2-1 dopo il pareggio di Del Piero PLP 43’ SECONDO TEMPO Sicurezza Iaquinta Sul lancio di Salihamidzic, Vincenzo Iaquinta è bravissimo in girata e Antonioli è battuto ancora LIVERANI DOPO PARTITA SODDISFATTO IL TECNICO Delneri: «C’è un bel gruppo e mi piace» «È questa la Juve che voglio, anche se abbiamo finalizzato male» FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO dPiù forti degli infortu- ni, delle assenze. Nelle difficoltà, una rosa con sempre meno petali, i bianconeri trovano la fiammata d'orgoglio. Non era iniziata nel migliore dei modi Juventus-Cesena, con i romagnoli in vantaggio grazie all'unica svista difensiva del pacchetto arretrato. Poi le punte si so- no ricordate di come si fa un gol, e sono andate tutte e tre a bersaglio. «E' questa la Juve che mi piace, che voglio — confida Gigi Delneri —, ho visto l'atteggiamento giusto, una squadra compatta, un gruppo. Abbiamo prodotto molto e finalizzato male, è vero, a volte contano più i tre punti conquistati che gli applausi all'avversario. Il Cesena aveva fatto sempre ottime gare, la classifica non rispecchia il loro valore. Siamo stati bravi a non prendere sotto gamba l'avversario, uno spirito che ci porterà lontano». Terza vittoria consecutiva All' Olimpico, sesto risultato utile di fila, e la classifica che si fa sempre più corta: Milan, Inter e Juve nell'ordine, in soli 2 punti. «E' un campionato molto complicato, bisogna essere sempre molto attenti - prosegue il tecnico —, i valori sono livellati, basta poco per ritrovarsi in testa o in coda. Per questo la vittoria contro il Cesena vale quanto quella contro il Milan a San Siro». La Lazio è in vista, i nerazzurri sono solo ad un punto... «L'Inter ha avuto dei problemi, ma è una squadra con giocatori abituati a lavorare insieme. Dal primo posto all'ultimo ci sono solo 14 punti, siamo tutti legati, chi riuscirà a rimanere attaccato al filo fino in fondo si giocherà qualcosa di importante in primavera quando la fatica o x ha detto SUL CESENA Aveva fatto sempre ottime gare, la classifica non rispecchia il loro valore SUL CAMPIONATO Dalla testa alla coda ci sono solo 14 punti: si deciderà tutto in fondo, in primavera SUGLI INFORTUNI Conto di recuperare Iaquinta a tempo pieno e Lanzafame, qualche chance per Chiellini Gigi Del Neri, 60 anni LAPRESSE gli infortuni faranno la differenza». Infermeria piena Per quel periodo in casa Juve ci si augura di aver svuotato l'infermeria e pagato scotto con la sfortuna. Mercoledì a Brescia inizieranno i primi rientri. «Conto di recuperare Iaquinta a tempo pieno e Lanzafame, qualche chance per Chiellini, anche se mi è piaciuto Sorensen, Frederik è proprio un danese, preciso in tutto quello che fa, mi ha fatto un'ottima impressione». Dovrebbe esserci anche Felipe Melo. «E' uscito per precauzione, non era in campo dall'inizio per precauzione, poi con Sissoko già ammonito ho preferito sostituire il maliano e richiamare in panchina Melo per precauzione al primo allarme: è solo un affaticamento, dovrebbe esserci mercoledì». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT JUVENTUS CESENA 3 1 GIUDIZIO 77 MARCATORI Jimenez (C) all’11’, Del Piero (J) su rigore al 31’, Quagliarella (J) al 43’ p.t.; Iaquinta (J) al 43’ s.t. JUVE (4-4-2) Storari; Motta, Sorensen, Bonucci, Grosso; Pepe, Sissoko (dal 12’ s.t. Melo; dal 31’ s.t. Salihamidzic), Aquilani, Marchisio; Quagliarella, Del Piero (dal 12’ s.t. Iaquinta). PANCHINA Costantino, Camilleri, Lanzafame, Liviero. ALLENATORE Delneri. CESENA (4-1-4-1) Antonioli; Nagatomo, Pellegrino, Von Bergen, Lauro (dal 31’ s.t. Ceccarelli); Appiah, Schelotto (dal 43’ p.t. Benalouane), Jimenez, Parolo, Giaccherini; Bogdani (dal 31’ s.t. Rodriguez). PANCHINA Cavalieri, Fatic, Gorobsov, Piangerelli. ALLENATORE Ficcadenti. Marchisio per 3 E Aquilani sente aria d’azzurro Claudio factotum: esterno sinistro, destro e centrale: «Mi basta essere utile...» SONIA IN TRIBUNA FESTEGGIA ALE ARBITRO Romeo di Verona. ESPULSI Pellegrino (C) al 42’ p.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Appiah (C), Bogdani (C), Motta (J), Sissoko (J) per gioco scorretto. Questa Juve malconcia ribadisce di avere la nobiltà giusta per lo scudetto. La squadra è a -4 dalla capolista Lazio e nella scia delle milanesi: in perfetta tabella di marcia. Ora serve un ulteriore salto di qualità con il recupero di alcuni infortunati e, magari, l’acquisto di un paio di giocatori a gennaio. Niente di impossibile, anzi. Marotta ha già i soldi a disposizione. Cesena protesta La squadra di Ficcadenti protesta per il rigore concesso da Romeo per il contatto Bonucci-Pellegrino. Decisione non facile, ma la massima punizione ci può stare. Pellegrino pochi minuti dopo rimedia un altro giallo, con conseguente espulsione, per un inutile fallo a metà campo su Pepe. Il Cesena in 10 per più di un tempo riesce comunque a tenere in ansia la Juve. Un dato importante. Il Cesena è ultimo, ha infilato una striscia negativa da far paura, ma non ha staccato la spina. Anzi. Le serpentine di Giaccherini, il talento di Jimenez, la grinta di Appiah sono elementi dai quali ripartire. Il traballante Ficcadenti merita almeno un’altra opportunità. NOTE Spettatori 21.000 circa, incasso di 170.680,00. Abbonati 14.290, quota di 267.769,00. Tiri in porta: 9-3; tiri fuori: 8-3; angoli: 6-2; fuorigioco: 5-2. Rec: p.t. 3’; s.t. 3’. MOMENTI CHIAVE DAL NOSTRO INVIATO PRIMO TEMPO 2-1 G.B. OLIVERO c GOL! 11’ Lancio di Lauro, correzione di testa di Schelotto per Jimenez che realizza. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA c GOL! 31’ Del Piero trasforma il rigore concesso per un contatto Pellegrino-Bonucci. c GOL! 43’ Cross di Marchisio e deviazione di testa in tuffo di Quagliarella. SECONDO TEMPO 14’ Destro in corsa di Pepe: la palla centra il palo esterno. c GOL! 43’ Lancio di Salihamidzic per Iaquinta: conclusione in girata e Antonioli è battuto. TORINO dTre gol, tre attaccanti che segnano, 3 punti in classifica. E tre segreti per vincere la partita con il Cesena. Con tre giocatori che ce li raccontano. Primo: la tecnica Alberto Aquilani tra dieci giorni tornerà a casa sua: in Nazionale. Dopo due mesi di grandi prestazioni arriverà la convocazione per l’amichevo- le del 17 contro la Romania. Non un premio, ma una semplice conseguenza del modo in cui gioca. Alberto ormai è padrone della Juve e dispensa classe e talento: «L’allenatore mi ha dato compiti molto precisi — spiega Aquilani — e io cerco di svolgerli bene. Contro il Cesena ci abbiamo messo il cuore: dopo lo svantaggio siamo rimasti compatti e concentrati. Delneri ci chiede di stare equilibrati e di fare le due fasi di gioco e noi, pur in una situazione difficile, ci abbiamo messo il cuore». Anche per non far sentire l’as- 9 R senza di Krasic: «Senza Milos ci manca un giocatore unico per lo spunto che ha sulla fascia. Ma chi ha giocato al suo posto è stato bravo anche perché si è dedicato bene alla fase difensiva». Secondo: la testa Claudio Marchisio ieri ha fatto l’esterno sinistro, l’esterno destro e il centrale. Avrà anche pulito lo spogliatoio? «No, quello non l’ho fatto — scherza il centrocampista bianconero —. Lo sapete che sono felice di essere utile alla squadra: poco importa cambiare ruolo, sono orgoglioso della stima e della fiducia dell’allenatore che vuole che noi in campo usiamo le gambe e la testa». Marchisio è diffidato dalla 3ª giornata: «Contro il Cesena ci ho pensato più delle altre volte, anche perché il terreno era scivoloso e vedevo che l’arbitro lasciava correre molto. Abbiamo faticato perché siamo stanchi e a volte poco lucidi, ma siamo stati comunque bravi a rimontare». Terzo: il carattere Vincenzo Iaquinta ha segnato il quarto gol stagionale, il terzo entrando dalla panchina. Già sei volte la Juve di Delneri ha trovato reti preziose dalle riserve e Iaquinta esalta una delle qualità dei bianconeri: «Abbiamo mostrato grande carattere. La classifica ci fa piacere, la guardiamo e dobbiamo continuare a lottare fino alla fine». Adesso Vincenzo spera di non fermarsi più: «Stavo crescendo, poi ho avuto un altro problemino, ma spero sia l’ultima volta visto che arrivo da una serie a catena di infortuni. Questo gol mi fa bene, adesso spero di trovare la continuità dopo i 40 minuti giocati contro il Cesena». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 10 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA LA PARATA All’Olimpico passerella di campioni P NEDVED FERRARA BUFFON RAVANELLI TACCONI Pavel, 38 anni, bandiera bianconera, oggi è uno dei membri del Cda della Juventus GIAMPY Ciro, 43 anni, è stato giocatore e allenatore della Juve. Ora è il tecnico dell’Under 21. Debutta il 17 LAPRESSE Gigi, 32 anni, è il portiere titolare di Juve e Nazionale. Ma è k.o. dal Mondiale. E’ tornato allo stadio ANSA Fabrizio, 41 anni, indimenticato attaccante, ha fatto di tutto, pure il modello. Ora è opinionista LAPRESSE Stefano, 53 anni, portiere, 10 anni alla Juve, ha tentato in politica ed è stato all’Isola dei famosi LAPRESSE Buffon: «Ora penso solo a guarire» Tra le stelle bianconere allo stadio c’è il portiere, che non parla di futuro. E Delneri: «Venga a trovarci» DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO dLe stelle brillano sem- pre, anche quando le nuvole le oscurano. Le stelle della Juve brilleranno per sempre, nel nuovo stadio dove formeranno la pavimentazione e nella storia del club che in 113 anni ha conquistato il mondo. Alla festa organizzata con alcune delle 50 leggende le cui stelle compariranno nel nuovo stadio non possono esserci tutti, ma sono tanti e ognuno, con la sola presenza, racconta qualcosa: le parate di Sentimenti IV, Tacconi e Peruzzi, le marcatu- re di Gentile, Brio e Montero, le chiusure di Pessotto, i tackle di Benetti e Furino, i dribbling di Causio, i gol di Anastasi, Bettega e Ravanelli. no i parenti di Omar Sivori, Felice Borel e Gaetano Scirea. C’è un videomessaggio di Michel Platini. C’è la zazzera bionda di Pavel Nedved, il più osannato. L’abbraccio Quando arriva il momento di Giampiero Boniperti viene voglia di chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dai ricordi. Boniperti corre vicino a Cristina Chiabotto (madrina dell’evento), saluta tutti, è raggiante: quest’uomo ha fatto la storia della Juve e l’orgoglio con il quale si gode il proscenio è coinvolgente. L’abbraccio con Del Piero, ultimo a essere chiamato in campo, è la quintessenza della giornata. Ci so- Applausi per Buffon Ma il più osservato è Gigi Buffon. Ha la maglia numero 1, la sua maglia, appoggiata sulla schiena. La curva lo acclama: troppo profondo il legame, troppo grande l’affetto. Franco Causio lo avvicina: «Gigi, non farai mica scherzi eh?». E lui: «Adesso devo solo pensare a guarire». Una non-risposta. Beppe Marotta lo protegge: «Non esiste alcun caso Buffon: la Juve non ha niente da rimproverargli, anzi lo Simboli: Del Piero, 36 anni domani, e Boniperti, 82, ieri allo stadio LAPRESSE aspettiamo in campo al più presto». E Gigi Delneri lo invita: «Oggi (ieri, ndr) non ci siamo parlati né visti, ma non c’è nulla di strano. Lui fa allenamenti differenziati e non sta a Vinovo con noi. Spero che in questi giorni prenda la macchina e venga a trovarci. Noi lo accoglieremmo a braccia aperte». Ma questa non è giornata da dichiarazioni. É un pomeriggio di emozioni, di passione, di orgoglio. L’orgoglio gobbo tanto caro ad Andrea Agnelli. Il presidente chiude l’evento salutando al microfono i tifosi e promettendo di riportare la Juve lassù. In alto, dove brillano le stelle. CESENA IL TECNICO PROTESTA «Non era rigore La svolta è lì» Ficcadenti: «Di Bonucci il primo fallo» E Campedelli gli rinnova la fiducia 5 RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO dFa male perdere così, perché il risultato non fotografa i meriti di un Cesena che ha provato a ribattere colpo su colpo alla Juve, anche in inferiorità numerica. I complimenti di Gigi Delneri si sprecano, magra consolazione per l’allenatore dei romagnoli Massimo Ficcadenti, che ha da ridire sul rigore del pareggio, sul gol di Quagliarella nato in superiorità numerica, pochi secondi dopo l'espulsione di Pellegrino. «Non abbiamo avuto il tempo di fare la sostituzione e la palla era in fallo laterale... La gara però è cambiata con il rigore, che non c'era». Moviola Il tecnico del Cesena rivede l'episodio alla moviola: «Il primo fallo è di Bonucci, i due giocatori si strattonano, il bianconero salta e prende la palla: se è rigore allora se ne devono fischiare duecento a partita. La seconda ammonizione è giusta, Pellegrino è stato ingenuo, istintivo. In dieci però non abbiamo patito l'inferiorità numerica, il Cesena è rimasto in partita fino al gol incredibile di Iaquinta». Luis Antonio Jimenez, 26 anni IMAGE sta sul futuro: «La squadra ha dimostrato personalità, voglia di giocare, di cercare il risultato. Non meritiamo il fondo della classifica, purtroppo dobbiamo patire lo scotto della neopromossa come esperienza e situazioni sporche che ci penalizzano, ma dobbiamo essere più forti della sfortuna». Non si respira aria di esonero (Campedelli gli ha rinnovato la fiducia) nonostante 1 punto in 7 gare: «Per fortuna a volte non parlano solo i punti ma il gioco, l'andamento di una partita, e chi ha visto il Cesena giocare non può che plaudire ad una squadra che ha capito che può salvarsi soltanto giocando. La situazione di classifica non è piacevole, ma neppure drammatica: in due-tre punti siamo in tanti, ovvio che mercoledì dovremo vincere contro la Lazio, come abbiamo provato a vincere anche con Juve o Samp». Ottimismo Ficcadenti è ottimi- f.bra. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 R Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 12 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA La Roma ne fa due e vince il derby Alla Lazio ne manca uno Borriello e Vucinic firmano il successo giallorosso, ma la capolista contesta Morganti RIGORI E VELE RUGGIERO PALOMBO LAZIO ROMA 0 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Borriello (rigore) al 7’ e Vucinic (rigore) al 42’s.t. LAZIO (4-3-1-2) Muslera; Lichtsteiner, Stendardo (dal 44’ s.t. Diakite), Dias, Radu; Brocchi, Ledesma, Mauri; Hernanes (dal 27’ s.t. Foggia); Floccari, Rocchi (dal 1’ s.t. Zarate). PANCHINA Berni, Garrido, Bresciano, Matuzalem. ALLENATORE Reja ROMA (4-3-1-2) Julio Sergio; Cassetti, Mexes, N.Burdisso, Riise; Perrotta (dal 34’ s.t. Brighi), De Rossi, Simplicio; Menez (dal 40’ p.t. Greco); Vucinic, Borriello (dal 39’ s.t. Baptista). PANCHINA Lobont, Cicinho, Pizarro, Adriano. ALLENATORE Ranieri. ARBITRO Morganti di Ascoli Piceno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cassetti e Stendardo per gioco scorretto, Lichtsteiner, Julio Sergio e Vucinic per comportamento non regolamentare, Foggia e Brocchi per proteste. NOTE Spettatori paganti 39.440, abbonati 12.681, incasso non comunicato. Tiri in porta 4-7. Tiri fuori 4-6. Fuorigioco 3-2. Angoli 3-7. Recuperi 2’ p.t.; 5’ s.t. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA d «E il piccione dove sta?». Quelli della sud si trattengono all’interno dell’Olimpico improvvisando il ritornello. L’aquila laziale, già esposta ma tenuta a terra per motivi di sicurezza, viene declassata al rango di commestibile pennuto. È il bello, o il brutto, a seconda dei punti di vista, del derby. Che la Roma vince 2-0 interrompendo la fuga della Lazio e facendo un bel regalo a se stessa e a un campionato tornato alla portata di tutti. Finisce con le squadre quasi abbracciate al centro del campo e non si tratta di una rissa, anche se mille episodi da moviola e relative polemiche avrebbero potuto suggerire un epilogo meno tranquillo. Meglio così. Rigori & moviola Derby di rigore, da quelli (netti) trasformati da Borriello e Vucinic all’inizio e alla fine del secondo tempo, a quelli che la Lazio reclama in quantità industriale. In realtà, quel Simplicio che due volte tocca con la mano, ma sempre dopo che il pallone gli sbatte su un fianco, non sembra meritevole di attenzione. E’ invece netta la trattenuta di Riise su Mauri a un passo dalla linea di porta che sull’1-0 per la Roma dovrebbe essere punita con rigore ed espulsione del terzino giallorosso. L’arbitro Morganti non vede, nella circostanza male assistito dal guardalinee Cariolato cui nella stessa azione sfugge un fuorigioco iniziale di Dias. A completare i non ingiustificati furori di Reja, Brocchi e compagni, anche il fatto che il secondo rigore della Roma nasce da una spinta di Baptista su Lichtsteiner, col brasiliano che poi subisce il fallo di Dias mentre lo svizzero e Stendardo, scontratisi, sono ancora a 3 terra. Insomma, un discreto numero di pasticci sui quali discutere almeno fino a mercoledì (ma solo perché poi c’è da distrarsi col turno infrasettimanale di campionato). 9 Meriti Roma Un pareggio il risultato più giusto alla luce degli errori arbitrali? Può darsi, ma se c’è una squadra che fa la partita questa è la Roma, nonostante capitan Totti squalificato, Juan e Taddei infortunati, Pizarro e Brighi acciaccati a far numero in panchina al punto che quando dopo mezzora si fa male pure l’evanescente Menez chi lo rimpiazza è Greco, il vittorie giallorosse Negli ultimi tre derby la Roma ha sempre battuto la Lazio. Complessivamente i giallorossi hanno subito un solo gol. sconfitte contro la Roma Confermata la tradizione negativa di Reja contro la Roma. Ieri l’ha affrontata per l’11ª volta in partite ufficiali ed ha perso per la 9ª volta giovane prestigiatore di Basilea che avrà modo di mettersi in evidenza pure stavolta, entrando da uomo dell’ultimo passaggio nell’azione del primo rigore. Ranieri ci prova anche nel primo tempo di una partita bloccata da troppo reciproco rispetto, o paura, tali da provocare moduli tattici speculari, dei 4-3-1-2 in cui i difensori laterali restano quasi sempre sulle loro e i tre di centrocampo pensano molto a distruggere e poco a costruire. La differenza la fanno i confronti diretti tra centrali di difesa e attaccanti. Vucinic e Borriello, in un match fatto di molti lanci lunghi, IL FILM DELLA GARA Pali e penalty: succede tutto nella ripresa V 7’ SECONDO TEMPO Borriello dal dischetto La Roma va in vantaggio con un calcio di rigore: Muslera intuisce il tiro ma si lascia passare il pallone sotto il corpo EIDON 32’ SECONDO TEMPO Traversa di Simplicio Poco dopo la mezz’ora la Roma avrebbe la possibilità di raddoppiare, ma il tiro di Simplicio va a sbattere sulla traversa FORNASARI LE PAGELLE di RU. P: DIAS CHE DISASTRO, BROCCHI LOTTA, JULIO SERGIO DECISIVO SU HERNANES LAZIO 6 MUSLERA 5,5 Esce male coi pugni, il rigore di Borriello è parabilissimo, buona respinta su Vucinic. LICHTSTEINER 6 Provoca il primo rigore, ma tra i difensori laterali è il più intraprendente. STENDARDO 5 Perde nettamente il duello con Borriello. E Morganti gli risparmia pure qualcosa (Diakite s.v.). DIAS 4 Dall’altare di Palermo alla polvere. Ha responsabilità su entrambi i rigori, perde molti palloni ed è pure in fuorigioco sul rigore negato alla Lazio. RADU 6 Senza infamia su una corsia per lo più deserta. BROCCHI 6,5 Lotta su tutti i palloni ed è l’ultimo a mollare, ma Simplicio fa troppe cose. h IL MIGLIORE 6,5 LEDESMA Lotta, taglia e cuce il gioco meglio di tutti ma Zarate arriva tardi e Hernanes non si vede. MAURI 6,5 Meno efficace del solito, regala comunque a Rocchi e a Hernanes due palloni d’oro e subisce il rigore che Morganti non vede. HERNANES 5,5 É stanco e si vede. Prima arriva la sosta natalizia meglio è. FOGGIA 6,5 Rileva Hernanes, entra subito in partita e coglie un palo clamoroso. FLOCCARI 5,5 Lotta ma combina poco, male assistito e ben controllato. ROCCHI 5 Reja gli offre la chance derby, non la sa sfruttare. In ritardo sull’unica palla utile. ZARATE 6 Rileva Rocchi. Intermittente ma capace di mettere sui piedi di Foggia la palla del possibile 1-1. Palo! All. REJA 5,5 I cambi funzionano, la scelta di Rocchi e il cambio di modulo no. Ha trasmesso troppa preoccupazione alla squadra. ROMA 6,5 una volta si perde Hernanes. JULIO SERGIO 7 La parata su Hernanes vale un tesoro. È pure fortunato. PERROTTA 5,5 A fianco di De Rossi dalla parte del temuto Mauri. Lo limita ma non abbastanza (Brighi s.v.). CASSETTI 6 Sta sulle sue ma sventaglia per le punte. E sono palloni che pungono. Ammonito, sarà squalificato. MEXES 6,5 Sobrio, con Burdisso si divide Floccari e Rocchi. E non trema nemmeno nel finale. BURDISSO N. 6 Vedi Mexes, ma quando entra Zarate dalla sua parte si balla un po’. RIISE 5 Perde il duello con Lichtsteiner, fa rigore su Mauri e DE ROSSI 6,5 Capitano umile ma meno coraggioso (causa necessità) che in altre circostanze. Se Hernanes non c’è, è anche merito suo. GRECO 6 Rileva Menez e farebbe pure gol, annullato. Ha personalità e serve a Simplicio il pallone del rigore numero uno. h 7 IL MIGLIORE VUCINIC Non solo il pallone rubato a Dias per il primo rigore e il secondo trasformato. Recita da leader, pensando a Totti. SIMPLICIO 6,5 Dal suo piede il primo rigore e una traversa. Ma le mani è meglio tenerle legate dietro la schiena. BORRIELLO 7 Fa a pezzi il povero Stendardo, ma veda di ripassare il manuale del rigorista. (Baptista s.v.). MENEZ 5 Trequartista mancato, si chiama fuori per infortunio dopo un tempo incolore. All. RANIERI 6,5 Se la Roma sta ritrovando gamba, temperamento e buona sorte, lo si deve a lui. TERNA ARBITRALE: MORGANTI 5 Molte difficoltà, diverse cose azzeccate, ma il numero degli errori è eccessivo. Di Liberatore 6 - Cariolato 5,5 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA MOVIOLA di Francesco Ceniti 2 Dias in fuorigioco poi penalty negato alla Lazio NI schiantano fisicamente Dias e Stendardo, che sostituisce lo squalificato Biava, mentre Mexes e Burdisso contengono senza difficoltà Floccari e Rocchi, che Reja ha colpevolmente preferito a Zarate. Al resto pensano i portieri: Muslera maldestro nel farsi passare sotto la pancia il rigore calciato malissimo da Borriello, e sull’1-0 Julio Sergio decisivo su Hernanes. Risveglio Lazio Regalato alla Roma un tempo e un gol di Greco annullato per millimetrico fuorigioco di Borriello, Reja toglie Rocchi per Zarate, che però ci metterà un po’ a entrare in par- Felicità giallorossa: esultano Perrotta, Greco e Borriello, mentre Radu è sconsolato LAPRESSE tita. Il pasticcio di Dias, peggiore in campo dopo essere stato matchwinner a Palermo, che si fa soffiare palla da Vucinic e avvia l’azione da cui scaturisce il rigore dell’1-0 (mani di Lichtsteiner su tiro di Simplicio) arriva presto e ha almeno il merito di risvegliare la Lazio, nella quale Hernanes, affaticato, non è più il Profeta delle prime giornate. Reja lo toglierà a venti minuti dalla fine, dando spazio al vivacissimo Foggia e a un 4-3-3 rischiatutto. Il necessario per incendiare il derby, dalla traversa di Simplicio al palo di Foggia. Come non bastassero le (in)decisioni di Morganti. Derby ricco di episodi e sono proprio gli episodi a condizionare alla fine l’operato di Morganti. L’arbitro è quasi perfetto per 75 minuti, poi... Ma procediamo in ordine cronologico: bravo Cariolato a segnalare al 40’ il difficile fuorigioco (centimetri) di Borriello, inutile il successivo gol di Greco. Nella ripresa al 5’ concesso giustamente un rigore alla Roma: sul tiro di Simplicio c’è la «parata» di Lichtsteiner col braccio destro. La Lazio protesta due volte per presunti tocchi di mano da parte di Simplicio, ma ha torto: nel primo caso la palla sbatte sulla coscia e nel secondo c’è addirittura una carambola. La «madre di tutte le azioni» arriva al 33’ quando sulla punizione di Ledesma accade di tutto: Dias è in fuorigioco ma l’assistente Cariolato non lo vede, forse perché all’inizio aspetta di vedere a chi è diretto il pallone e dopo perché è impallato dagli altri giocatori; in ogni caso l’azione prosegue e Riise affossa Mauri a pochi metri dalla porta. Sarebbe rigore ed espulsione, Morganti invece lascia giocare (anche lui ha la visuale coperta?) non aiutato nella scelta da Cariolato. Al 41’ secondo rigore per la Roma, il fallo di Dias su Baptista è netto, ma anche in questo caso c’è un prima: lo stesso Baptista spinge Lichtsteiner. Il gioco era da fermare. Nel calderone anche un contrasto in area giallorossa tra Mexes e Floccari, ma è corretto non sanzionarlo. Ranieri: «Protestano e ci fanno godere...» Il tecnico «La Roma ha 4 punti in più di un anno fa quando sfiorammo lo scudetto» ALESSANDRO CATAPANO MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMAdA proposito, «romani» fa rima con «balcani». E così il sapore di sberleffo che si consuma nel derby giallorosso viaggia tutto sulle rotaie lessicali percorse da Vucinic e Ranieri. I fili conduttori? Sostanzialmente due: il rosicamento laziale e una Roma rilanciata. E se la squadra di Reja si lamenta per i rigori (dati e non), le due istantanee romaniste ghiacciano l’attaccante che fa la parodia del grande Boskov: «Rigore è quando arbitro fischia», mentre l’allenatore replica alla Trilussa: «Sono cambiato, faccio bene a fa’ il romano. Ve state ad attacca’ ar fumo dela pipa. A noi romanisti ce fate gode’ come ricci. A Brescia mi sono lamentato? Sì, protesto quando le cose mi vengono contro. E in ogni caso in questa stagione abbiamo più episodi contro che a favore. Eppure abbiamo 4 pun- x ha detto RANIERI E I PUNTI L’arbitro ha sbagliato anche nei nostri confronti. Abbiamo 4 punti in più di un anno fa e adesso puntiamo in alto VUCINIC E I RIGORI Non potevo chiedere di meglio che segnare sotto la Sud. Le lamentele? Rigore è solo quando arbitro fischia... LA SENSI SODDISFATTA La vittoria è meritata e la soddisfazione doppia. Abbiamo battuto la capolista e riaperto il campionato 13 R ti in più di un anno fa, quando abbiamo sfiorato lo scudetto. Noi puntiamo in alto. Stiamo rimettendo in sesto la barca». Vucinic & Aleksandar Gran merito per la manovra, però, va proprio a Vucinic che, dopo aver segnato il 7˚ gol alla Lazio, l’ha dedicato al figlio appena nato. «Mi hai regalato un sogno: Aleksandar ti amo», c’è scritto sulla maglia. E a fine gara dice: «È la partita della svolta. Dobbiamo continuare così, senza pensare più a quanto abbiamo fatto l’anno scorso, guardiamo al futuro. Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto. Il primo rigore? Borriello ha preso il pallone e non mi sembrava il caso di litigare. Nel secondo invece la palla me l’ha data De Rossi». Ranieri e le polemiche Oltre a Vucinic, anche Ranieri — che in serie A in Italia su 7 derby vanta uno score di 6 vittorie e un pari — ha un pensiero per Totti. «Francesco ci manca sempre, gli dedichiamo la vittoria. Sono stati pochi i veri romanisti a starci vicino. Greco? Non si riesce a capire come lui non abbia trovato squadra neanche in B, ora me lo tengo stretto». Ma il cuore del dopo partita sono le polemiche. «Il litigio con Brocchi? Io cercavo di calmarlo, lui ha interpretato male. Comunque su ogni calcio piazzato di rigori ce ne erano anche a favore nostro, Morganti ha utilizzato lo stesso metro, ha sbagliato con tutti. Sul gol annullato a Greco ha avuto occhi di lince ma non ha visto Dias in fuorigioco nello pseudo-rigore Lazio. Il guardalinee cosa guardava?». Gioia Sensi Rosella Sensi, invece, consuma in famiglia la sua felicità: «Vittoria meritata. Provo una gioia immensa anche perché aver battuto la Lazio significa aver fermato la capolista e riaperto il campionato». Proprio vero. Per questo la felicità sembra doppia. ORDINE PUBBLICO Un arrestato Un accoltellato Otto denunciati 33’ SECONDO TEMPO Rigore su Mauri, la Lazio protesta Evitato lo 0-2, la Lazio risponde e Mauri viene trattenuto da Riise a un metro dalla linea. Morganti non dà il rigore LINGRIA 38’ SECONDO TEMPO Foggia fermato dal palo La Lazio ha un’altra occasione per pareggiare. La conclusione di Foggia viene però respinta dal palo IMAGE SPORT 42’ SECONDO TEMPO Vucinic chiude il derby Il secondo rigore per i giallorossi chiude il derby: fallo di Dias su Baptista in area, dagli undici metri stavolta segna Vucinic GMT QUI LAZIO I BIANCOCELESTI FURIOSI PER LA DIREZIONE ARBITRALE Rabbia Reja: «Su Mauri il fallo era netto» «Morganti attento x solo per la Roma. Si 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Effettivamente negli episodi chiave siamo stati fortemente penalizzati. E più in generale la direzione di Morganti mi è parsa molto decisa solo quando si trattava di fischiare a favore della Roma: in settimana si erano lamentati della sua designazione, adesso avranno poco da ridire...». ROMAdIl volo è interrotto, la Lazio non fa fatica a trovare il colpevole: è l’arbitro Morganti che, secondo i biancocelesti, ha indirizzato la gara a favore della Roma. «A un certo punto — racconta un Reja rabbuiato — i ragazzi si sono fermati: "basta, mister, non si può giocare in undici contro dodici". Infuriati Due le situazioni che hanno fatto infuriare i laziali: il rigore negato a Mauri sull’1-0 e il secondo penalty concesso alla Roma. «Quello su Mauri è un rigore talmente evidente che non si può non dare — protesta Cristian Brocchi —. Sono due anni che ai derby gli arbitri ci fischiano sempre erano lamentati per la designazione...» STEFANO CIERI contro». «Prima del fallo di Riise su Mauri — aggiunge Reja — c’è un fuorigioco di Dias, è vero. Ma nel momento in cui l’arbitro non lo fischia l’azione continua e c’è un rigore clamoroso con possibile espulsione del romanista». Ma al tecnico non tornano i conti pure in altri episodi. «Oltre a quello nettissimo su Mauri c’erano altri due rigori per noi per interventi di mano di Simplicio, soprattutto il secondo (sul 2-0 nei minuti di recupero, ndr). E poi l’azione da cui scaturisce il secondo rigore romanista è viziata da un chiaro fallo di Baptista su Lichtsteiner». Nervosismo Brocchi è stato pro- HA DETTO V Brocchi Con Ranieri ho esagerato, alla fine gli ho chiesto scusa tagonista di un duro battibecco con Ranieri in campo. «Ho esagerato — ammette il centrocampista — e alla fine gli ho chiesto scusa. Però anche lui si è fatto trascinare un po’ troppo dal clima del derby». Reja pensa invece a voltare pagina: «Motivi di recriminazione ne abbiamo tanti, non solo le sviste arbitrali. Anche noi abbiamo le nostre responsabilità: nel primo tempo abbiamo giocato davvero male. Ma adesso è inutile continuare a pensare al derby. Dobbiamo immediatamente voltare pagina, per fortuna si torna in campo mercoledì. Siamo ancora primi da soli e cercheremo subito di rimetterci in marcia». ROMA C’è il punto di partenza e il bilancio. Il punto di partenza era il derby dello scorso 18 aprile, con dieci feriti di cui uno grave, un’auto incendiata con donna e bambini dentro salvi per miracolo e un bel po’ di armi sequestrate intorno allo stadio. È partendo da qui che la Questura di Roma parla di «risposta positiva» ricevuta dai tifosi nel derby di ieri. Poi però c’è il bilancio, che non è proprio quello di una passeggiata di salute: un tifoso arrestato per porto abusivo di arma da taglio (un coltello con una lama di 14 centimetri) e altri otto denunciati. Tutti e nove sono stati sottoposti a Daspo. E ancora: un tifoso accoltellato prima della partita in zona Ponte Milvio, un altro tifoso ferito alla testa dopo un’aggressione, un altro ancora che ha perso un dito nel tentativo di scavalcare le recinzioni dello stadio. Dopo la partita, poi, le forze dell’ordine hanno trovato nei pressi dell’Olimpico una busta con due bombe carta. All’interno dello stadio, una volta tanto, non ci sono stati scontri: la tribuna Tevere, terra degli incidenti degli ultimi anni, era per metà vuota e per il resto riempita da abbonati, bambini e over 60. Tutta la zona intorno all’Olimpico era stata presidiata da oltre 700 agenti. Durante la partita circa 400 persone hanno manifestato contro la tessera del tifoso fuori dallo stadio, esplodendo petardi e cantando slogan contro le forze dell’ordine. Dentro, cantava la fanfara dei Bersaglieri, presa di mira da un fumogeno sotto la curva Sud durante la sua sfilata. Anche questo è stato il derby. Davide Stoppini Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 14 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA - LA SFIDA Dove c’è Vucinic c’è tanto gioco Il romanista vince il duello con Floccari Tira, lancia, dribbla, segna: è ovunque OO SERGIO FLOCCARI 28 anni attaccante MIRKO VUCINIC 27 anni attaccante GOL REALIZZATI 0 1 TIRI IN PORTA 0 2 TIRI FUORI 2 3 DRIBBLING 1 2 PASSAGGI 12 28 CROSS 2 3 PALLE PERSE 2 4 PALLE RECUPERATE 2 0 ANDREA SCHIANCHI PIU’ PASSAGGI? LEDESMA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA 53 dDate un’occhiata alle cifre, mettetele a confronto, studiatele, rivoltatele come calzini, e alla fine giungerete alla conclusione che il numero uno del derby di Roma si chiama Mirko Vucinic. L’attaccante è stato quello che ha calciato di più sia in porta (2) sia fuori (3), che più degli altri ha cercato il passaggio illuminante (2 assist), che più ha dribblato (2) e che più ha subiti falli (3). Francamente un allenatore non potrebbe chiedere altro. Assistenza Ad aggiungere pepe alla prestazione, sempre in accoppiata con Borriello, Vucinic si è speso per mettere in difficoltà la difesa laziale con movimenti sapienti, frequenti «tagli», intelligenti duetti. I centraloni di Reja (Dias in particolare) sono andati ben presto in bambola. Dalla parte opposta, invece, a Floccari non è riuscita nemmeno la metà di quanto fatto da Vucinic. Demeriti suoi, certo, ma non solo. Gli è mancata l’assistenza prima di Rocchi e poi di Zarate. Se in una partita un centravanti non riesce mai concludere in porta, un po’ può essere colpa della sfortuna, un po’ dell’imprecisione, e molto del gioco globale della squadra che non è riuscita a metterlo nelle condizioni migliori. Utilità Anche in termini di passaggi riusciti, e quindi di partecipazione alla manovra, Vucinic batte Floccari: 28 quelli del montenegrino, soltanto 12 quelli dell’attaccante laziale. Che ha avuto pure poco coraggio: solo un dribbling. A testimonianza di una buona prestazione, ci sono sempre i numeri: Ledesma è il giocatore che ha effettuato più passaggi positivi (53). Pochi gli errori del centrocampista laziale: soltanto 6. Ledesma è, tra l’altro, di tutti i giocatori del derby quello che ha toccato più spesso il pallone: ben 97 volte. PIU’ POSSESSO PALLA? LA LAZIO 52 % La Lazio, nonostante la sconfitta, ha avuto un possesso-palla superiore rispetto a quello della Roma: 52 per cento contro 48. La squadra di Reja ha così distribuito le giocate offensive: il 37 per cento sulla fascia sinistra, il 30 per cento al centro, il 33 per cento sulla fascia destra. PIU’ LANCI? DE ROSSI 10 E’ De Rossi il giocatore che ha effettuato il maggior numero di lanci: 10. Il centrocampista non si è limitato a cucire la manovra con tocchi corti, ma ha pure cercato la giocata lunga. FALLI SUBITI 0 3 Perché vivere in una scatola? Nuova . La monovolume che non ti aspetti. Consumo max (l/100km): urbano 7,4/extraurbano 5,7/combinato 6,4. Emissioni CO2 max (g/km): combinato 148. Versione fotografata con allestimenti speciali. www.ix20.it GARANZIA KM ILLIMITATI ASSISTENZA STRADALE CONTROLLI GRATUITI Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 R SERIE A 10a GIORNATA NAPOLI PARMA Edinson Cavani, 23 anni, segna il 2˚gol ANSA 2 0 x zupping 1 HANNO DETTO GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 di VINCENZO CITO [email protected] MARCATORI Cavani 19’ p.t. e 41’ s.t. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Grava, Cribari, Campagnaro; Zuniga, Yebda, Pazienza, Vitale (dal 26’ s.t. Aronica); Hamsik (dal 19’ s.t. Gargano), Sosa (dal 20’ s.t. Lavezzi); Cavani PANCHINA Iezzo, Cannavaro, Maggio, Dumitru ALLENATORE Mazzarri Reja decide un altro derby V PARMA (4-3-3) Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Antonelli; Valiani, Morrone (dal 20’ s.t. Bojinov), Gobbi (dal 42’ s.t. Angelo); Marques, Giovinco (dal 25’ p.t. Crespo), Candreva PANCHINA Pavarini, Dellafiore, Paci, Pisano ALLENATORE Marino Cavani Dopo la fatica di giovedì non era facile giocare bene oggi. Abbiamo dimostrato forza e unione ARBITRO Mazzoleni di Bergamo AMMONITI Marques, Grava e Vitale. NOTE paganti 15.111, incasso 244.060 euro. Abbonati 11.820, quota 264.526 euro. Tiri in porta 4-1. Tiri fuori 3-2. Fuorigioco 1-0. Recuperi 2’ p.t., 3’ s.t. CavaNapoli Basta una doppietta ed è zona Champions L’uruguaiano affonda il Parma: ora è capocannoniere con Eto’o e lancia gli azzurri di Mazzarri al quarto posto DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI dA braccetto con Inter e Juve, verso la Champions 2010-11. E con Cavani, il Matador, capocannoniere non rigorista: Napoli, oggi, rifiuti a parte. Popolo euforico in ottimistica attesa del confronto con la capolista (domenica), tranne Mazzarri. Lui rifiuta di guardare la classifica («penso a Cagliari, mercoledì, con preoccupazione») e quindi prima o poi De Laurentiis lo inviterà a Capri: se vuole fare il giapponese iso- lato nella giungla, che almeno si circondi del mare. Cancellato Anfield Un Parma inespressivo viene liquidato con punteggio inglese, così per seppellire quell’amaro quarto d’ora finale di Anfield che tanto aveva esaltato mister Gerrard e tanto aveva depresso Dossena, l’ex che avrebbe pagato di suo per espugnare il tempio dei Reds dopo 2 stagioni da incompreso. Mazzarri lo lascia in tribuna, ed è una decisione saggia perché il ragazzo dopo gli errori determinanti di giovedì aveva bisogno di tranquillità. Così come appaiono saggi w gli altri cambi: rispetto alla coppa, nella formazione iniziale ci sono 6 novità. Mazzarri conferma Cavani dopo averlo collocato in panca alla vigilia; il ripensamento del sabato sera si rivela decisivo. Lo show L’uruguaiano sblocca il risultato avviando e concludendo un contropiede che trova gli ospiti sbandati, con la precisa collaborazione di Zuniga, un altro che non doveva giocare (era stato provato Maggio). Poi nel corso di un match povero di gioco, tiri in porta e pathos, trovi Cavani sventare in difesa un cross per Zaccardo, egoista in I NUMERI 11 i gol dell’uruguaiano Cavani in questa stagione col Napoli in 14 partite fra serie A ed Europa League. LE PAGELLE un contropiede dove ignora il libero Sosa e infine spietato nell’assestare il colpo del k.o. con un tiro da pochi passi, ma da posizione angolata suggeritogli da Lavezzi, entrato a metà ripresa. Insomma, lo spettacolo di questi «ordinari» 90’ sta tutto nelle giocate e nelle corse dell’attaccante uruguaiano. Tutti in ritiro Marino, allenatore ospite, ha trascorso il pomeriggio andando su e giù davanti alla panchina come un leone in gabbia: i suoi, incredibilmente, non si sono battuti. Appare in linea con tale mancanza di agonismo la punizione del maxi ritiro subito adottata dalla società. C’è da ritrovare animus pugnandi, ma pure linearità nelle scelte perché un attacco formato da Marques-Giovinco-Candreva era talmente spuntato da costringere i difensori a salire sui calci d’angolo. E da questa esigenza è nato il pauroso vuoto in cui si è infilato Cavani sul 1˚ gol. Il nuovo infortunio muscolare di Giovinco ha determinato l’ingresso di Crespo, cioè una punta vera, e proprio Hernan è stato l’unico a sfiorare il pari con una deviazione (la sola della squadra nella porta rivale) sotto misura su assist di Antonelli. Il salvataggio istintivo di De Sanctis ha convinto il popolo del San Paolo che quest’anno c’è pure l’aiuto della sorte. di MIMMO MALFITANO DE SANCTIS UNA PARATA MA OK. PARMA: SI SALVA VALIANI NAPOLI 6,5 DE SANCTIS 6,5 Salva su Crespo con una prodezza, sull’unico tiro in porta dei gialloblù. GRAVA 6 Marcatura decisa sullo spagnolo Marquez, ma rimedia un’ammonizione. CRIBARI 6 Stavolta non commette errori, fila tutto liscio: è in ripresa. CAMPAGNARO 6 Ritorna a sinistra e prevale su sia Giovinco sia su Candreva. ZUNIGA 6 Ha confermato che sulla destra rende molto di più; suo l’assist per il primo gol di Cavani. YEBDA 6 Prestazione convincente, ma è ancora troppo lento. PAZIENZA 6 Il momento gli è favorevole, a centrocampo prevale. VITALE 6,5 Cross perfetti e tanta tanta grinta: tenerlo in maggiore considerazione non sarebbe per nulla sbagliato. ARONICA 5,5 Deve entrare subito in partita e qualcosa sbaglia. HAMSIK 6 (nella foto) Generoso, ordinato ma del suo talento non c’è traccia alcuna. GARGANO 6 Il centrocampo beneficia della sua maggiore freschezza. SOSA 6 Fino a quando la condizione l’ha sorretto, ha sostenuto la fase offensiva. LAVEZZI 6 Pregevole il tocco smarcante per il secondo gol di Cavani. h IL MIGLIORE 7,5 CAVANI Balza in testa alla classifica dei cannonieri e la sua doppietta tiene il Napoli in zona Champions. All. MAZZARRI 7 Si affida al turnover (sei cambi rispetto a giovedì) e le scelte fatte gli hanno dato ragione. PARMA 5 MIRANTE 5 Sul secondo gol è colpevole: il pallone di Cavani entra sul suo palo. ZACCARDO 5,5 Il movimento continuo di Sosa non l’aiuta di certo. PALETTA 4,5 Davvero imbarazzante contro uragano Cavani. LUCARELLI 5 Collabora al disastro difensivo. ANTONELLI 5,5 E’ disorientato dalla rapidità di Zuniga che lo salta sistematicamente con le sue finte. h IL MIGLIORE 6 VALIANI BOJINOV 5 Si vede soltanto nel momento in cui entra in campo, per il resto è buio pesto. GOBBI 5 Viene sopraffatto da Hamsik, che per giunta non è nemmeno tanto in forma. (Angelo s.v.). GIOVINCO s.v. S’infortuna dopo 25 minuti ed è purtroppo costretto a lasciare. CRESPO 5 Non garantisce incisività alla fase offensiva anche se è l’unico a tentarci, impegnando una volta De Sanctis. CANDREVA 5 Deludente, eppure lui avrebbe dovuto garantire quel qualcosa in più che è mancato nella fase d’impostazione.. Assicura quel poco di qualità che non serve, però, ad evitare il tracollo. MARQUES 5,5 Volenteroso, ma anche testardo (troppo) nel tenere palla. Grava l’ha ridimensionato quando ne ha capito i movimenti. MORRONE 5,5 Corre e contrasta, ma non basta l’impegno. Avrebbe avuto bisogno di maggiore collaborazione da parte dei compagni di reparto. All. MARINO 5 La sua panchina traballa sempre di più anche se il direttore sportivo Leonardi ne ha garantito la conferma. Ma basterà? TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 6 Gestisce bene una partita sostanzialmente corretta. CALCAGNO 6 - GALLONI 6 V Mazzarri Questo è il risultato delle scelte estive e del lavoro quotidiano. La crescita sta avvenendo Clamoroso a «Stadio Sprint» (Rai Due): ieri, per la prima volta nella storia della trasmissione, una inviata è riuscita a fare domande senza che Enrico Varriale facesse le sue! Rivediamo l’azione alla moviola. Il conduttore: «Abbiamo solo un minuto, lo dedichiamo a Reja che in carriera non ma hai battuto la Roma. Perché? Francesca: dai il microfono a Reja!». Francesca Sanipoli (ribellandosi al diktat): «Se posso dire una cosa: il modulo...». Reja risponde a lei e non a lui e l’inviata si permette addirittura di fare un’altra domanda («Ecco, mister. Foggia. Rifarebbe tutto?») coperta inutilmente dalla voce di Varriale. Il tecnico risponde sulle note amare di Varriale («Siamo fuori con i tempi..») perché il programma è finito e al conduttore restano solo i saluti. Risultato sul campo: Lazio-Roma 0-2. Risultato in studio: Varriale-Sanipoli 0-2. V Radiorai, Inter-Brescia Cribari Era importante vincere e farlo con una bella prestazione. Il gruppo ha dimostrato tanta qualità raccontata da Francesco Repice. «Il Brescia riparte con Hemetaj». «Hemetaj è tra i più attivi del Brescia». «È Hemetaj a spezzare l’azione dell’Inter». Sarà mica Hetemaj? Milan-Real Madrid di Champions League su Rai Due. Gianni Cerqueti (serio): «Va detto che il gol di Inzaghi è in fuorigioco». Salvatore Bagni (professionale): «Sì ammettiamolo, era fuorigioco». Dieci minuti dopo, stessa rete, Giampiero Galeazzi (appena vede Allegri): «Giusta la scelta di inserire Inzaghi, ha fatto una doppietta, anche se sul secondo gol Mourinho parla di probabile fuorigioco». CONTRATTO A MILANO Abete incontra Beretta e Campana (m.iar.) Abete, Beretta e Campana. Soltanto loro tre. È un incontro politico al massimo livello quello che il presidente della Federcalcio ha convocato oggi per salvare la trattativa sul rinnovo del contratto collettivo, scaduto a giugno. Abete cercherà una mediazione tra il presidente della Lega di Serie A e quello dell’Assocalciatori, dopo che dieci riunioni tra le parti non sono bastate per arrivare all’intesa. I tre prima s’incroceranno al Premio Facchetti, in Gazzetta, poi si riuniranno in un albergo milanese. L’Aic minaccia di indire lo sciopero (il 20-21 novembre) se la Lega non accetterà di stralciare dalla piattaforma i due punti da sempre contestati (fuori rosa e trasferimenti forzati). Il mandato dei club, però, quei due punti li prevede. Se non si tornerà a trattare, la Figc nominerà un commissario ad acta. Che nessuno vuole. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 16 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A ANDREA ELEFANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dL’Inter vede grigio e non solo perché piove, anzi diluvia, sul bagnato: stagione finita per Samuel, almeno tre settimane di stop per Maicon (e Sneijder ancora ieri non stava benissimo). Domani sotto i ferri Ieri a Pavia esami impietosi per il difensore argentino, finora il nerazzurro con il più alto rendimento assieme a Eto’o: grave lesione del legamento crociato anteriore e del collaterale esterno del ginocchio destro. Per fortuna non c’è interessamento del crociato posteriore (il ginocchio sarebbe stato da ricostruire totalmente) e del menisco (quasi ininfluente, vista la gravità del resto). Samuel sarà operato domani al San Matteo di Pavia dal professor Franco Benazzo: per il giocatore una garanzia visto che già nel 2008 intervenne sul crociato anteriore sinistro e il recupero fu totale, come dimostra il suo rendimento successivo. La speranza fondata è che anche stavolta possano essere scacciati gli incubi inevitabili per un giocatore che affronta un intervento così complesso a 32 anni. Maicon, addio derby Annunciata la diagnosi per Maicon, un po’ come il suo infortunio, visto che da tempo il brasiliano giocava con un fastidio al ginocchio che ha causato anche uno scompenso muscolare: stiramento fra 1˚ e 2˚ grado al bicipite femorale sinistro, dunque addio derby ma rientro in tempo per il Mondiale per club. Nessuna previsione certa per Thiago Motta, anche lui visitato ieri a Pavia: al momento è escluso un nuovo intervento chirurgico, ma i progressi dei giorni scorsi non sono ancora garanzia di una disponibilità in tempi brevi. A PEZZI Samuel addio La crisi del gol Inter, così rischi di perdere tutto Per l’argentino stagione finita e non si segnava così poco da dieci anni Allarme per derby e Mondiale per club Walter Samuel, 32 anni, veste la maglia nerazzurra dal 2005 LIVERANI Deki e Jc, si decide domani Dovrebbe rivedersi a Lecce, invece, Wes Sneijder: ieri alla Pinetina era ancora piuttosto debole dopo lo svenimento — troppa fatica in quel ruolo obbligato? — di sabato, però entro mercoledì sera ha tutto il tempo per ritrovare energie. Stankovic e Julio Cesar invece andranno verificati nei prossimi due giorni, mentre per Cambiasso se ne riparla — ma è tutto da vedere — in vista del derby. Per tutti gli altri, appuntamento a dopo la sfida con il Milan. Gestire e prevenire Ecco l’allarme per il futuro, immediato e prossimo: giocare il derby in condizioni di eccessiva inferiorità e poi arrivare al Grande Obiettivo stagionale, il Mondiale per club di metà dicembre, ancora costretti ad aggiornare la conta degli infortunati (siamo a quota 33, tutti compresi). Rimedi? Ormai quel che è fatto, è fatto: non resta che gestire senza più rischiare (escluso qualunque rientro affrettato) e cercare di prevenire il più possibile ulteriori stop. Perché non corre più? Ma l’allarme suonato sabato sera non riguarda solo gli infortunati. Come già visto — e ammesso da Benitez — a Londra contro il Tottenham, questa Inter è lenta, corre male più che poco, arriva spesso seconda sul pallone, fatica a cambiare ritmo e lo fa più di rabbia che di gambe (e così ne risentono anche i muscoli). L’anno dei tantissimi infortunati con Cuper, perlomeno, chi andava in campo volava. Rischio calcolato, per volare a dicembre? Si vedrà, ma intanto l’Inter è come un cane che si morde la coda e con tanti assenti Benitez è sempre costretto a rimboccare una w Maicon stirato e fuori almeno 3 settimane. Benitez ha una coperta sempre corta, e ne risente anche la tattica coperta troppo corta, con ovvie ripercussioni tattiche. Come ai tempi di Lippi Per dire: Chivu potrebbe essere utile per tamponare l’emergenza centrocampo, ma ora, senza Maicon, Santon servirà dietro a destra, non a sinistra, a meno che non venga replicato Cordoba laterale, con Materazzi centrale. E ci sono altri numeri impietosi, mica solo quelli degli infortuni: appena 4 gol segnati nelle ultime 6 gare di campionato, dopo dieci giornate sono 12 in tutto. L’Inter non segnava così poco in avvio di stagione dal 2000-2001, con Lippi: anche per questo alla gente nerazzurra è venuta un po’ di paura di perdere tutto. I NUMERI 5 i sicuri assenti per Benitez in vista del derby di domenica: Samuel, Maicon, Thiago Motta, Muntari e Mariga MESSAGGI D’INCORAGGIAMENTO Zanetti e Totti: «Dai, Walter» Thiago Motta: «Prudenza» MILANO Messaggi per Walter da due super capitani, Javier Zanetti e Francesco Totti. «Lo aspettiamo - dice Zanetti sul sito del club -. Tutta la squadra è con lui. Siamo sicuri che tornerà più forte di prima come ha già dimostrato di poter fare dopo l’infortunio all’altro ginocchio. Lui non molla mai». Poi, il romanista: «Il suo infortunio mi ha dato un gran dispiacere. Lui è stato un grande ex compagno: sono momenti duri, so cosa si prova. In bocca al lupo, Walter». Torneremo Intanto, Thiago Motta parla di sé. «Non sono ancora pronto e non voglio forzare: può essere questione di una settimana o un mese. C’è preoccupazione per i tanti infortuni, ma spero che in un mese tutti possano rientrare. Mou è stato fortunato ad arrivare al momento giusto in cui tutti hanno fatto bene in campo. Fra uno o due mesi speriamo di ritrovare l’Inter che ha vinto tutto». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 R SERIE A Ranocchia subito? Più di 10 milioni Moratti vuol convincere Preziosi a cedere il difensore a gennaio. Gli altri nomi sono Agger, Cahill e Hangeland MATTEO DALLA VITE FILIPPO DI CHIARA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dCara Inter, vuoi subi- to Ranocchia? Dieci milioni per l’altra metà non bastano. L’ipotetico botta-e-risposta fra Enrico Preziosi e il club nerazzurro potrebbe essere questo. Il k.o. di Walter Samuel mette il numero uno genoano nelle condizioni di sparare alto e di tenere duro mentre l’Inter tenta di accelerare l’affare del giugno 2011 all’alba del nuovo anno. Ma l’ostacolo c’è: anche se i rapporti fra le due società sono ottimi, per ora Preziosi tira su il muro. E se non dovessero subentrare dei compromessi fra le parti, ecco che l’uomo-mercato nerazzurro Marco Branca potrebbe essere costretto a indirizzarsi altrove, magari nella Premier League. Osservato da tempo Per Andrea Ranocchia, classe ’88, c’è stata anche l’investitura di Marco Materazzi: «Sarà il futuro Nesta» scrisse sul proprio sito dopo Genoa-Inter. Il club nerazzurro (che ne acquistò la prima metà a luglio per 7,5 milioni) lo sta facendo osservare da settimane proprio in previsione di un rafforzamento difensivo alla riapertura del mercato: ecco, il brutto k.o. di Samuel mette il turbo a tutto. Ma Pre- ziosi pare non voler mollare di un centesimo da quella richiesta di oltre 10 milioni di euro. Una scalata. Alternative Così, Moratti, Branca e Benitez stanno valutando seriamente come agire: portarlo all’Inter subito a quella cifra Andrea Ranocchia, 22 anni, è in comproprietà col Genoa. Si è messo in luce nelle 2 stagioni in prestito al Bari FOTOPRESS (col vantaggio di accelerare l’ambientamento del giocatore nel mondo nerazzurro) o aspettare sei mesi abbassando la quota della comproprietà? «Se Galliani chiamasse per Ranocchia - ha detto recentemente Preziosi -? Gli direi di no perché tra uomini le parole contano e io ho dato la mia a Moratti. Il suo destino lo decideremo con serenità con l’Inter, ma non a gennaio. A gennaio non si muoverà nessuno». Di certo nelle prossime ore ci saranno contatti sempre più assidui fra le parti: se Preziosi si ammorbidirà, l’affare si potrà fare a gennaio. Sennò, occhio ad altri nomi: Agger, Hangeland, Cahill, Barzagli. Agger, il preferito Il nome dell’italiano campione del mondo uscì poche ore dopo la fuga da San Siro di Muntari, gradito al Wolfsburg: oggi la pista si è un po’ raffreddata, ma non si sa mai. E allora, in questa lista di alternative, il nome che più garba a Rafa Benitez è quello di Daniel Agger, 25 anni, danese del Liverpool, attualmente infortunato ma considerato credibilissimo e all’altezza. Poi, ecco una new entry: si tratta di Brede Hangeland, classe ’81 del Fulham, norvegese seguito anche dal Liverpool perché graditissimo a Roy Hodgson. Non è da escludere che il movimento dell’uno possa dare una mossa anche all’altro. Il quarto della lista è Gary Cahill, centrale del Bolton, classe ’85, seguito anche da Chelsea a Manchester United. Lui dice: «Sono ambizioso, sogno un grande club». L’Inter ascolta. E a gennaio agirà. s GLI ALTRI OBIETTIVI V Agger Danese di 25 anni, gioca nel Liverpool dal 2006, quando arrivò dal Brondby V Cahill Inglese di 24 anni, gioca nel Bolton dal 2008. Ha iniziato la carriera nell’Aston Villa BRESCIA IL PORTIERE PARATUTTO Arcari: «A San Siro? Prima solo per Vasco» GIULIO DI FEO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dL’uomo che ha murato l’Inter, roba che pure Eto’o gli allaccia le scarpe. Ad Arcari è successo davvero: «Ne avevo una slacciata, coi guanti è impossibile provvedere. Ho chiamato i miei in panchina, ma è arrivato Eto’o. Si è chinato, ha fatto e mi ha chiesto "Va bene così?". Sono rimasto a bocca aperta». Poi, però, il portiere del Brescia ha scherzato poco: Sneijder, Coutinho, Milito, lo stesso Eto’o, li ha disinnescati tutti. Stop agli abusi sui minori Nuovo impegno per Sneijder dSneijder, assieme alla moglie Yolanthe, è diventato ambasciatore della fondazione «Stop agli abusi sui minori». «Yolanthe — spiega l’olandese — si dedica anima e corpo a questa fondazione e io sono deciso a sostenerla fino in fondo nella sua lotta contro la prostituzione minorile. Visiteremo insieme tutti i progetti in corso e uniremo le nostre forze per sconfiggere una volta per tutte gli abusi sui minori». Wesley e Yolanthe sfrutteranno la loro rete di contatti internazionale per aiutare il maggior numero di bambini possibile a sfuggire agli abusi e allo sfruttamento. Fondazione «Siamo assolutamente entusiasti del loro coinvolgimento. Wesley e Yolanthe sono molto famosi non solo nei Paesi Bassi, ma anche all’estero e il loro sostegno sicuramente ci aiuterà moltissimo nel portare avanti la nostra missione», ha commentato Evelien Hölsken, direttrice di «Stop agli abusi sui minori». In Asia ogni giorno centinaia di migliaia di ragazze sono costrette a prostituirsi. Stop agli abusi sui minori vuole liberare queste ragazze e regalare loro un futuro. BOLOGNA-LECCE 2-0 PRESTITO AL TAN * «Pensare che fino a ieri a San Siro c’ero venuto solo a sentire Vasco... Peccato per il rigore e per il risultato». Arcari quest’anno è il più vecchio esordiente in A: 32 anni e spicci, a Brescia da 4 tra colleghi illustri e/o futuri («Viviano ha tutto per essere il top. Leali nuovo Buffon? Corioni è uno che i giovani li spinge sempre...»), sempre nel mito di Ugo Tognazzi: «Sono stato a casa sua a Velletri, so "Amici miei" a memoria. Prima dell’Inter gli amici mi mandavano sms tipo "Zingaro!", come se fosse una "zingarata"». La A l’ha conquistata da titolare l’anno scorso, parando pure lo scetticismo: «Allenatore, tifosi, tutti a dire che serviva un portiere. Io ho tenuto duro, Corioni pure, e siamo arrivati dove volevamo». E mercoledì c’è la Juve. Forse Sereni recupera, lui intanto è pronto: «Sono già in trincea». Michele Arcari, 32 anni, si fa allacciare la scarpa da Eto’o AP CON YOLANTHE UN’OCCASIONE DA PRENDERE DI CORSA. SOLO FINO AL 31 DICEMBRE PUOI AVERE FINO A 30.000 EURO A CONDIZIONI DAVVERO UNICHE. Di Vaio e Gimenez segnano nel finale Il Bologna respira MARCATORI Di Vaio al 39’, Gimenez al 40’ s.t. BOLOGNA (4-4-2) Viviano 6,5; Garics 6, Portanova 6, Britos 6, Rubin 6; Buscè 6,5, Perez 5,5 (dal 16’ s.t. Ramirez 6), Radovanovic 5 (dal 26’ s.t. Casarini 6), F. Della Rocca 6,5; Meggiorini 5,5 (dal 33’ s.t. Gimenez 6,5), Di Vaio 7. ALLENATORE Malesani 6. PANCHINA Lupatelli, Moras, Siligardi, Paponi. LECCE (4-3-1-2) Rosati 5,5; Rispoli 6, Gustavo 5,5, Giuliatto 5,5, Mesbah 6; Munari 6, Giacomazzi 6,5, Grossmüller 5,5 (dal 25’ s.t. M. Coppola 5); Piatti 5,5 (dal 1’ s.t. Vives 6); Corvia 5, Di Michele 6 (dal 37’ s.t. Jeda s.v.). ALLENATORE De Canio 5. PANCHINA Benassi, Sini, Ofere, G. Donati. ARBITRO Orsato di Schio 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Rispoli (L), Jeda (L) per gioco scorretto, Corvia (L) per proteste. Chiama subito INTER-BRESCIA 1-1 Ospiti in vantaggio con Caracciolo Poi rigore di Eto’o Per i tuoi progetti scegli un Prestito Personale di Neos, disponibile in tante soluzioni su misura per te. Puoi avere il tasso in promozione oppure scegliere tra altre opzioni di rimborso. Per esempio, con Posticipo prima rata** cominci a pagare dopo 3 mesi! **L’offerta di Posticipo prevede la prima rata dopo 90 giorni e non è abbinabile al Tan 6,90%. www.neosfinance.com *TAEG MAX 11,16%. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Offerta valida per nuove sottoscrizioni di finanziamento da 12 a 72 mesi, per importi da € 2.500 a € 30.000. Tan 6,90% - Taeg massimo applicabile 11,16% comprensivo di: spese d’istruttoria 1% dell’importo richiesto; spese di incasso rata € 2,00; spese invio comunicazioni periodiche € 2,00. Imposte di bollo (€ 14,62) non incluse nel Taeg. Fogli informativi disponibili presso le Filiali/Agenzie Neos Finance e sul sito www.neosfinance.com. 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Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 18 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA PALERMO GENOA 1 0 LA MOVIOLA di Fabrizio Cometti GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 Brighi se la cava Dubbi soltanto sui fuorigioco MARCATORI Pinilla al 42' p.t. PALERMO (4-4-2) Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Ilicic (dal 28’ s.t. Goian), Nocerino, Bacinovic, Migliaccio; Pastore (dal 43’ s.t. Maccarone), Pinilla (dal 35’ s.t. Miccoli). PANCHINA Benussi, Darmian, Kasami, Rigoni. ALLENATORE D. Rossi. Brighi se la cava in una gara con poche contestazioni. Al 17’ qualche dubbio per un fuorigioco (millimetrico) fischiato a Balzaretti lanciato sulla fascia sinistra. Al 30’ Toni dribbla tre avversari in area, c’è un tocco e la palla carambola fino a Mesto, che però è in netta posizione di fuorigioco. Al 40’ forti perplessità sul fuorigioco chiamato a Pastore. Nella ripresa, al 33’, Migliaccio allarga il braccio su un colpo di testa rossoblù, ma non c’è fallo. Al 47’ Toni protesta perché gli viene fischiato un fallo a sfavore, ma ci può stare la chiamata dell’arbitro. GENOA (3-4-3) Eduardo; Ranocchia, Dainelli (dal 19’ s.t. Boakye), Kaladze; Rossi, Rafinha, Zuculini (dal 19’ s.t. Destro), Criscito; Rudolf (dal 1’ s.t. Veloso), Toni, Mesto. PANCHINA Scarpi, Moretti, Tomovic, Modesto. ALLENATORE Gasperini. ARBITRO Brighi di Cesena. AMMONITI Pastore (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 7.528, incasso di 68.322 euro; abbonati 16.840, quota di 249.903 euro. Tiri in porta 10 (2 pali)-5. Tiri fuori 6-6. Fuorigioco 5-3. Angoli 10-4. Recuperi 2' p.t., 4' s.t. DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO dIl colpo di tacco è il gesto tecnico che fa la differenza tra i fuoriclasse e i giocatori normali. Pastore ribadisce di appartenere alla categoria degli artisti quando, al 42’ del primo tempo, va incontro al pallone pilotato da Balzaretti e, con le spalle rivolte alla porta del Genoa, pennella un assist con il tacco del piede destro. Il messaggio è per Pinilla: «Vai a fare gol». Il cileno, che ci sta provando in tutti i modi e ha già colpito due pali, stavolta non sbaglia. Palermo come Buenos Aires, la Favorita come la Bombonera, anche se Pastore è di Cordoba e giocava nell’Huracàn: tutti in piedi ad applaudire il capolavoro del Flaco. Javier assiste da lontano alla festa dei suoi compagni. Ha l’animo increspato. Dieci minuti prima, aveva smesso di correre. Non aveva gradito uno scambio di vedute con Delio Rossi e l’allenatore aveva ordinato a Miccoli di scaldarsi. È bastato scuotere l’orgoglio del fuoriclasse per rimettere le cose a posto. Un colpo di tacco. Una bellezza. Il film Illuminata dal genio del Flaco, c’è stata una partita molto europea e poco italiana, visti i tempi: corsa, agonismo, velocità, voglia da parte di tutte e due le squadre di vincere, spregiudicatezza. Primo tem- 2 Mauricio Pinilla, 26 anni OTNPHOTO Pinilla, vai Palermo Genoa tocca il fondo Grande assist di Pastore e rilancio rosanero con una bella prova Quarto stop nelle ultime 5 gare per i liguri: in preallarme Ballardini Javier Pastore, 21 anni AP Gian Piero Gasperini, 52 anni ANSA po spettacolare, con due pali colpiti dal Palermo con Pinilla al 12’ - su invito di Cassani - e al 24’ - zuccata del cileno su cross di Pastore -, un’uscita disperata di Eduardo ancora su Pinilla lanciato da Pastore, una bella azione in velocità avviata da Bacinovic e conclusa sempre e comunque da Pinilla, ma anche due colpi di testa di Toni - fischiato senza pietà dal suo vecchio popolo - che hanno spaventato Sirigu e un Genoa che ha cercato di replicare colpo su colpo agli assalti del Palermo. Delio Rossi ha giocato di fino, proponendo il modulo 4-4-2, con Ilicic in aiuto del trio mediano Bacinovic-Migliaccio-Nocerino e Pastore libero di essere se stesso: un inventore di calcio. Il Genoa ha tenuto il confronto sul piano della corsa e ha cercato di dare qualcosa in più con Zuculini, ma sul piatto della bi- IL DOPO GARA Zamparini: «Così va bene» Gasperini: «Troppi assenti» PALERMO Una liberazione. Era al bivio stagionale, ha imboccato la strada giusta. Esulta il Palermo, sprigiona entusiasmo. Dopo 4 sconfitte di fila tra campionato ed Europa League in 15 giorni, è intensa la gioia del presidente Maurizio Zamparini, orgoglioso dei suoi ragazzi: «Sono felice dell'1-0, è una vittoria importantissima, ripartiamo di slancio. E' tornato il Palermo affamato e cattivo, guardo avanti con grande fiducia, avanti così». L'assist per Pinilla-gol è stato l'ennesimo capolavoro di Javier Pastore, sempre più nel mirino delle big d'Europa: «Real Madrid e Barcellona su di me? Mi fa piacere, ma quando entro in campo non ci penso. Un domani qualsiasi grande squadra andrebbe bene...». Il tecnico del Genoa Gianpiero Gasperini, deluso per l'esito del match, spiega: «Se facciamo pochi gol, non è colpa di Toni, ma del Genoa. La squadra per ora non riesce a supportarlo, anche per via delle numerose defezioni. Appena recupereremo qualche giocatore, potremo tornare a far punti. Questa squadra può solo crescere». Alessio D’Urso lancia è stata la classe di Pastore a fare la differenza. Gasperini rischia Più Genoa e meno Palermo nella ripresa, ma il torto della squadra di Gasperini è stato quello di incepparsi sul più bello: a parte un paio di tiri da lontano di Criscito e qualche corpo a corpo in area, con Toni ad agitare gomiti e bulloni, poco lavoro per Sirigu. Un tiraccio di Boakye all’ultimo minuto di recupero ha scosso il portiere, ma la botta del ghanese è finita fuori e a Palermo si è chiusa bene una settimana cominciata male con le dimissioni di Sabatini e proseguita peggio con la scoppola rimediata in Russia. La vittoria riporta nel groppone il Palermo. L’evento quasi storico di non aver incassato un gol - la prima e unica volta il 29 agosto con il Cagliari - è quasi un inno all’ottimismo. Il Genoa è inchiodato a quota 11: 5 sconfitte in 10 partite, 4 nelle ultime 5 gare. La parola crisi può sembrare esagerata per una squadra che coltiva il senso del bel gioco, ma nel calcio contano anche i risultati e il Genoa non riesce ad alzare la testa. Forse ricostruire l’orologio è più difficile del previsto. Forse sono stati sopravvalutati alcuni acquisti. Forse c’è qualcosa che si è spezzato tra Gasperini e il Genoa. Preziosi avrebbe già pronto il ricambio: Ballardini. Un ex allenatore del Palermo. Quando si dice il calcio. LE PAGELLE di FRANCESCO CARUSO BALZARETTI E’ SCATENATO, SIRIGU PRONTO. DESTRO ENTRA E ILLUMINA PALERMO 6,5 SIRIGU 6,5 Pronto e reattivo su un paio di colpi da distanza ravvicinata di Toni, si diverte (un po’ troppo) con la palla fra i piedi. CASSANI 6 Meno incisivo del solito ma sempre attento in copertura, potrebbe osare di più. MUNOZ 6,5 L’ex rosanero Toni gli procura pochi grattacapi e l’argentino riesce a cavarsela senza patemi. BOVO 7 Ormai difendere non gli basta più. Sempre più spesso abbandona la sua posizione per cercare la spinta offensiva. BALZARETTI 7,5 Apre l’azione del vantaggio rosanero, ma non solo, si da un gran da fare su tutto il fronte svariando ogni tanto anche a destra, tutto per trascinare la squadra in avanti. ILICIC 6 Meno produttivo di tante altre circostanze, alla fine Rossi preferisce privarsene per coprirsi con un difensore in più. GOIAN 6 Attento e sicuro nella fase più calda della partita. NOCERINO 6,5 Lotta con caparbietà su tutte le palle che passano nella sua zona. BACINOVIC 6 Metronomo prezioso, scandisce il tempo del gioco rosanero. MIGLIACCIO 6,5 Diga insuperabile contro la quale spesso vanno a sbattere Zuculini e Rafinha. GENOA 6 PASTORE 7 Insolitamente abulico, gli basta un piccolo delizioso tocco per mandare in gol Pinilla e contribuire al successo. (Maccarone s.v.) EDUARDO 6 Bravissimo a sventare un grosso pericolo: stoppando Pinilla in volo solitario. IL MIGLIORE h 7,5 PINILLA E alla quinta occasione segnò, dopo due pali e due grosse opportunità sprecate da pochi passi, il meritato gol. (Miccoli s.v.) ALL. ROSSI 6,5 Indovina tutte le scelte, da quella di riconfermare la fiducia a Ilicic a quella di lasciare in campo Pastore. RANOCCHIA 6 Attento nelle chiusure concede pochi spazi agli avanti rosanero. DAINELLI 5,5 Ogni tanto cincischia un po’ troppo al limite dell’area, spesso e volentieri si fa scappare Pinilla. BOAKYE 5,5 Il suo ingresso non serve alla causa. KALADZE 6 Decisivo nella deviazione sul tiro di Pinilla che finisce sul palo col portiere battuto. ROSSI 5,5 Contrasta le avanzate di Balzaretti, non riesce a fluidificare e si fa sorprendere da Pinilla sul gol. RAFINHA 6 Prova a spingere ma si perde anche lui in mille rivoli di manovra e appoggi imprecisi. ZUCULINI 6 Prova a tamponare le avanzate degli avversari e a riproporre l’offensiva, ma non sempre con efficacia. DESTRO 6 Sua una delle poche incursioni in area della ripresa ma il colpo di testa va fuori bersaglio. CRISCITO 6,5 Instancabile stantuffo fra difesa e centrocampo. RUDOLF 5 In avanti non si vede quasi per nulla la sua partita dura solo un tempo, giustamente sostituito. IL MIGLIORE h 6,5 VELOSO Il Suo ingresso a inizio ripresa rivitalizza la manovra, la sua conclusione nei 16 metri è quella che va più vicina al pari. TONI 5,5 Un colpo di testa e un tocco nell’area piccola impegnano Sirigu nel primo, poi l’ex rosanero sparisce quasi dalla scena. MESTO 5 Dovrebbe provare con più insistenza ad alzare palloni in area per la testa di Toni: prova impalpabile. ALL. GASPERINI 5 Forse qualcosa s’è rotta con la sua creatura da l’idea di predicare al vento. TERNA ARBITRALE: BRIGHI 6,5 Se la cava egregiamente, aiutato dalla gara corretta: nessuna protesta. Nicoletti 6,5 - Copelli 6,5 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 R Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 20 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA Conti, gol da cineteca Il Cagliari frena l’Udinese Sardi in vantaggio, pari di Floro Flores con un’altra bella rete. Sanchez è costretto a uscire dopo un intervento di Nainggolan DAL NOSTRO INVIATO UDINESE CAGLIARI 1 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Conti (C) al 12’, Floro Flores (U) al 44’ p.t. UDINESE (4-3-1-2) Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi, Pasquale (dal 29’ s.t. Armero); Isla, Inler, Asamoah; Sanchez (dal 38’ p.t. Pinzi); Floro Flores (dal 19’ s.t. Denis), Di Natale. PANCHINA Belardi, Coda, Badu, Corradi. ALLENATORE Guidolin. GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE dGuidolin l’aveva pensa- to prima della partita e confessato dopo: temeva il Cagliari e l’euforia delle quattro vittorie di fila. E’ andata proprio così, con un pareggio che è una frenata evidente ma innocua. Evidente, perché la squadra ha gi- rato soltanto per un tempo. Innocua, perché l’idea di gioco resta valida e acclarata. Con almeno un paio di se: se in campo ci fosse stato il vero Di Natale e non il suo ologramma? E se Nainggolan non avesse azzoppato lo stratosferico Sanchez? Come sarebbe finita? Cagliari robusto Bisoli ha costruito una squadra di lotta e di go- verno. Solida come il suo allenatore che in questo stadio, da medianone rossoblù, 16 anni fa si è rotto la gamba destra. Il Cagliari non sarà una macchina da spettacolo, ma concede poco e corre molto, e bene visto che alla fine era più brillante dell’Udinese. Al centro di tutto c’è Cossu trequartista onnipresente: attorno a lui, sgobbano Nainggolan e Biondini. Davan- CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti (dal 38’ s.t. Laner), Nainggolan; Cossu (dal 19’ s.t. Pinardi); Matri (dal 22’ s.t. Acquafresca), Nenè. PANCHINA Pelizzoli, Ariaudo, Biasi, Magliocchetti. ALLENATORE Bisoli ARBITRO Tozzi di Ostia ESPULSI nessuno AMMONITI Astori (C), Pinardi (C), Zapata (U) e Nainggolan (C) per gioco scorretto NOTE paganti 2.943, incasso di 11.758 euro; abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 6 (1 traversa)-2. Tiri fuori 12-2. In fuorigioco 4-2. Angoli 4-6. Recuperi p.t. 2’ s.t. 3’ Nel disegno di Rinaldi lo splendido gol di Daniele Conti: entra in area e batte al volo di destro su cross di Cossu ti a lui, cercano spazi (con fatica) Matri e Nenè. Dietro di lui, c’è Perico che accompagna l’azione mentre Agostini resta bloccato. La chiave della partita è da trovare proprio dove s’incastrano i rombi delle due squadre e dove i duelli finiscono, più o meno alla pari: Cossu ha più fortuna di Sanchez, che esce per una brutta botta al ginocchio destro. Come play, Conti fa meglio di Inler solo per il gol mentre ai lati del centrocampo si vede gran equilibrio. L’Udinese cambia Guidolin parte con il 4-3-1-2, con Pasquale terzino sinistro e svolta al 3-5-2 quando perde Sanchez e chiede a Pinzi più copertura e meno creatività. Cambia anche modo di giocare: più fasce e meno verticalizzazioni. Nel secondo tempo, quando la squadra dà i primi segni di stanchezza, chiede prudenza e contropiede per reagire al possesso palla del Cagliari. Viva gli schemi Le cose più pregevoli sono i due gol, il risultato di schemi provati. Per la serie come sfruttare le palle inattive. L’1-0: angolo di Cossu, Nainggolan riceve e restituisce, cross di Cossu, Conti appena entrato in area gira al volo di destro. Splendido. Era successo anche contro la Roma di papà Bruno: stesso movimento, stessa posizione, stessi interpreti. Promessa di Bisoli: «Adesso basta, non lo rifaremo più». Anche l’1-1 nasce a tavolino: angolo di Di Natale, Inler spizzica di testa, Floro Flores si tuffa e batte Agazzi. La prima e unica distrazione difensiva del Cagliari. IL TECNICO DEI SARDI Bisoli: «Prova di personalità E bravo Astori» UDINE Pierpaolo Bisoli è soddisfatto: «Siamo in crescita, abbiamo fermato una delle squadre più in forma del momento». Il peggio è passato? «Forse sì, ma non mi esalterei più di tanto: la classifica è cortissima, puoi perdere due partite di fila e precipitare sul fondo». Nel secondo tempo si è visto un bel Cagliari: «Abbiamo preparato bene la partita, quando l’Udinese è calata siamo stati bravi a puntare sul possesso palla e a occupare gli spazi. Una bella prova di personalità. E per una volta vorrei portare ad esempio un singolo: Astori». Il cambio di Cossu: «Era dolorante, ho preferito non rischiarlo». La serie di vittorie si ferma a 4 (oltre a due pareggi), ma Francesco Guidolin non fa drammi: «Doveva accadere e il Cagliari è squadra tosta, difficile da affrontare». Poi spiega perché ha tolto Floro Flores e non Di Natale: «Se devo vincere, non rinuncio a uno come Totò, che può decidere la partita in ogni momento. E infatti nel finale è andato vicinissimo al gol colpendo la traversa». Anche Domizzi accetta il pari e lo considera giusto: «Neppure per le grandi squadre è semplice vincere 5 partite di fila». g.lo. milkadv.it di G.LO. www.kronos-italia.com LE PAGELLE DI NATALE FUORI FORMA COSSU È ONNIPRESENTE NON BESTEMMIO E AMO ANDARE IN RITIRO. UDINESE 6 CAGLIARI 6,5 HANDANOVIC 6,5 Innocente sul gol, bene su Nainggolan e Acquafresca. AGAZZI 5,5 Un paio di interventi stile bagher, in genere poco sicuro. BENATIA 6 Gioca con il freno a mano tirato: limita al minimo la spinta sulla destra. PERICO 6 Spinge con profitto, distratto sull’1-1. ZAPATA 5,5 Prende un giallo inutile: salterà Catania. DOMIZZI 5,5 Coinvolto nella crisi della sinistra: ci prova di testa. PASQUALE 5 L’Udinese attacca soprattutto dalla sua fascia. E lui fatica. ARMERO 6 Riesce a farsi notare con un gran tiro da fuori. ISLA 6,5 Meglio col 3-5-2. INLER 7 Se la vede con Conti: non segna, ma fa segnare. Kronos. Calcio vero per persone vere. ASAMOAH 6 Corsa, errori, recuperi. Una faticaccia. h 7 IL MIGLIORE SANCHEZ Incontenibile, fino al pestone di Nainggolan. Un’assenza che condiziona la partita. PINZI 6 Guidolin gli chiede di gestire l’emergenza del dopo Sanchez. Ci prova. EPPURE SONO UN CALCIATORE. FLORO FLORES 6,5 Stenta a trovare la posizione, esplode col gol, lo sfiora nella ripresa. CANINI 6,5 Di Natale gli dà pochi problemi. ASTORI 7 Si conferma una sicurezza: incassa i complimenti di Bisoli. AGOSTINI 6,5 Gran lavoro sulla fascia. BIONDINI 6 La spalla giusta per Cossu. h 7 IL MIGLIORE CONTI Un gol strepitoso, e non casuale, visto che nasce da uno schema (Laner s.v.) NAINGGOLAN 6 Firma l’episodio che fa svoltare la partita: stende Sanchez. Intervento duro anche se non cattivo. COSSU 7 Il piccolo sardo è un motorino inesauribile. Sostiene gli attaccanti, ma sa anche rientrare e sacrificarsi PINARDI 6 Non ha il passo di Cossu: sembra appesantito. MATRI 5,5 Così e così: si vede poco. DENIS 5,5 Non riesce a entrare in partita. ACQUAFRESCA 6,5 Pronti via e ha una buona occasione. DI NATALE 5 La traversa non gli dà la sufficienza: fuori forma NENÈ 6 Tocca a lui il lavoro sporco: spallate e sgomitate. ALL. GUIDOLIN 6 Uno stop comprensibile, ma questa squadra promette cose interessanti. ALL. BISOLI 7 Non era facile passare indenni da Udine. Il peggio sembra passato. IN FOOTBALL WE TRUST. TERNA ARBITRALE: TOZZI 6 Partita tranquilla: qualche dubbio sull’angolo che propizia l’1-0. Schenone 6-Angrisani 6 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 R SERIE A 10a GIORNATA La Samp a digiuno rimpiange Cassano Senza Antonio, a casa davanti alla tv, fa soltanto 0-0 con il Catania. E i tifosi chiedono il perdono FILIPPO GRIMALDI SAMPDORIA CATANIA 0 0 GIUDIZIO 77 SAMPDORIA (4-4-2) Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Koman, Palombo, Tissone (dal 22’ s.t. Poli), Guberti (dal 22’ s.t. Mannini); Pazzini, Marilungo (dal 41’ s.t. Fornaroli). PANCHINA Da Costa, Dessena, Accardi, Volta. ALLENATORE Di Carlo. CATANIA (4-1-4-1) Andujar; Potenza, Bellusci, Silvestre, Alvarez; Carboni; Gomez (dal 41’ s.t. Ricchiuti), Izco, Ledesma (dal 13’ s.t. Delvecchio), Mascara (dal 30’ s.t. Llama); Lopez. PANCHINA Campagnolo, Antenucci, Marchese, Martinho. ALLENATORE Giampaolo. ARBITRO Giannoccaro di Lecce. ESPULSI nessuno. AMMONITI Marilungo (S) per comportamento non regolamentare, Potenza (C) e Silvestre (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.235, incasso di 36.247 euro; abbonati 18.543, quota di 184.487,77 euro. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 3-2. Fuorigioco 8-3. Angoli 10-6. Recuperi 0’ p.t., 3’ s.t. LE PAGELLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVAdNel dialogo finale fra Giampaolo e Pazzini, raccontato dal tecnico dei siciliani, ai complimenti del primo l’attaccante ha risposto in modo inequivocabile («grazie, ma non ho mai tirato in porta»): qui è racchiusa la storia di una partita non anonima, ma decisamente grigia. E, alla resa dei conti, più utile agli ospiti che a una Sampdoria orfana per la terza volta del reprobo Cassano, ieri di nuovo spettatore davanti alla tv di casa. Al riguardo, si sta avverando esattamente ciò che era facile ipotizzare quando le strade dell’attaccante e della società blucerchiata si sono divise: cioè, che soprattutto in casa l’assenza del barese si sarebbe fatta sentire. Ancor più (come ieri) in assenza di Pozzi (squalificato) e dopo le fatiche del giovedì di Europa League. Cuori divisi Ieri si sono moltiplicati al Ferraris gli striscioni pro-Antonio (uno su tutti: «Sbagliare è umano, perdonare è divino»), ma l’impressione è che per arrivare a una soluzione della vicenda, lieta o amara che sia, bisognerà attendere il pronunciamento del Collegio Arbitrale: difficile che il presidente Garrone faccia dietrofront prima. Non solo: ammesso che ciò possa avere un peso nella querelle, buona parte della tifoseria («Forza Duccio uniti per la Samp», altro maxi-striscione nei distinti) rimane al suo fianco. Antonio torna ad allenarsi Sino qui, il Grande Assente, che comunque domani (con un nuovo preparatore personale: il fedele professor Tibaudi, alle dipendenze della Sampdoria, non può essere utilizzato da Cassano) dovrebbe tornare ad allenarsi. Da solo e, comunque, fuori dal «Mugnaini». Sul campo, invece, ieri il Catania ha scelto lo stesso atteggiamento che, due settimane fa, gli era costato la sconfitta in extremis contro il Genoa, proprio al Ferraris. Stavolta, però, per sua fortuna è mancato il k.o. a sor- «Garrone, fate pace» Giampaolo Pazzini, 26 anni, prova a saltare Andujar, senza successo. Ma i tifosi della Sampdoria, più che alla partita, continuano a pensare al rischio di un futuro senza Cassano. E in tribuna a Marassi sono apparsi molti striscioni destinati a Garrone. Messaggi chiarissimi: da «Presidente perdonalo» ad «Antonio con noi» RATTINI-ANSA-GETTY IMAGES presa (com’era accaduto con Toni) contro un avversario che per un’ora ha schiacciato l’avversario, creando però pochi veri pericoli. La Samp può recriminare per un contatto dubbio fra Silvestre e Marilungo (6’, sospetto fallo da ultimo uomo del difensore), ma ha il torto di peccare a livello di cinismo. L’occasione di Guberti, ad esempio, parla chiaro. Eppure, contro una difesa a quattro, la Samp aveva provato a farla saltare sfruttando la spinta di Koman e Guberti sulle corsie esterne in aiuto alle punte, ma anche nell’uno contro uno ai blucerchiati è mancato il colpo decisivo. Catania bomber cercasi Gli ospiti hanno badato al sodo: il punto del Ferraris è pesante, ma neppure il rientro di Maxi Lopez ha permesso di ritrovare un gol che manca da 291 minuti. La vittoria sfumata, invece, ha lasciato un po’ di amarezza fra i tifosi blucerchiati: inevitabile qualche fischio. L’assenza di Cassano pesa, ma i nostalgici per un po’ dovranno farsene una ragione. di ALESSIO DA RONCH PAZZINI NON VEDE LA PORTA LLAMA COMBATTE SEMPRE SAMPDORIA 6 CATANIA 6 CURCI 6 Praticamente uno spettatore, ma non si distrae. ANDUJAR 6,5 Ben piazzato sul tiro di Guberti, esplosivo su Ziegler. ZAURI 6 Qualche affanno solo quando entra Llama. Non trova mai il tempo giusto per il cross. POTENZA 6,5 Guberti lo sfida tante volte: vince sempre lui. GASTALDELLO 6,5 Sbaglia solo una volta per eccessiva sicurezza. h IL MIGLIORE 7 LUCCHINI Riduce Lopez da Maxi a Mini, chiude ogni varco e imposta con precisione. Prandelli farebbe bene a non dimenticarlo. ZIEGLER 6 Gomez è più rapido, lui usa l’intelligenza. KOMAN 6 Vivace, ma non trova il numero a effetto. BELLUSCI 6,5 Butta via qualche pallone, bravo nel contrastare Pazzini e Marilungo. SILVESTRE 6 Soffre più del solito e deve usare le maniere forti. ALVAREZ 6 Sempre in ritardo, ma ogni volta rimedia. Limita i danni. CARBONI 5,5 Troppo timido, impedisce al Catania di sfruttare la superiorità numerica in mezzo al campo regalata dal modulo. GOMEZ 6 Sbaglia poco, ma è troppo scolastico, non tenta mai cose difficili. (Ricchiuti s.v.) PALOMBO 6,5 Non è brillantissimo, ma è l’uomo squadra della Samp. É grazie a lui se la Samp è padrona del centrocampo. IZCO 5,5 Qualche problemino a Palombo lo crea, ma non trova mai gli inserimenti di potenza. TISSONE 6 Bravo nel pressing, a volte lento nell’impostazione. Ingenuo quando avvia il contropiede più pericoloso del Catania. DELVECCHIO 6 Ha il piglio giusto. POLI 5,5 Entra con troppa voglia di incidere. GUBERTI 5 Tenta molti dribbling, non ne confeziona bene uno. MANNINI 6 Buon apporto nell’assalto finale. PAZZINI 5,5 Tanto movimento ma neppure un tiro. MARILUNGO 6 Assatanato ma un po’ impreciso (Fornaroli s.v.). ALL. DI CARLO 6,5 I meccanismi della squadra sembrano oliati, la fantasia non la inventi. LEDESMA 5 Dovrebbe pressare Tissone, ma lo dimentica spesso. MASCARA 5,5 Si guarda le spalle più che aiutare Lopez. IL MIGLIORE h 6,5 LLAMA É l’unico a creare qualche grattacapo alla Samp. Il suo completo recupero è fondamentale per il Catania. LOPEZ 5 É come uno che si butta in una rissa e scopre in fretta di essere stato lasciato solo contro tutti. Lui però le prende e basta. ALL. GIAMPAOLO 6 Se il fine giustifica i mezzi lui ha ottenuto quanto voleva. Il suo Catania però è solo difesa. TERNA ARBITRALE: GIANNOCCARO 6 Un solo dubbio, in avvio, sul contatto Silvestre-Marilungo. Comunque positivo. Ayroldi 6 - Iori 6 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 22 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 10a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIRENZE dDi buono c’è il risulta- to, per il bel gioco ripassare. La Fiorentina respira, ma che fatica. Tanti ringraziamenti al Chievo, alla sua voglia di pari: a furia di accarezzare lo 0-0, i «pandorati» hanno subito il golletto e buonanotte agli speculatori. Partita bruttina, come altre iniziate alle 12.30. Strepitosi due striscioni: «Maremma maiala, mi si sono bruciate le lasagne» e «Tradizione toscana, al tocco si sgrana (all’una si mangia, ndr)». Una risata seppellirà gli strateghi del tele-spezzatino. Passa all’ala A Mihajlovic mancavano Frey, Montolivo, D’Agostino, Jovetic. Se sulla sedia del regista si accomoda Donadel, col ruvido Bolatti come assistente, la circolazione di palla ne risente. Per un tempo Fiorentina a marcia indietro, prima di arrivare da Gilardino il pallone faceva giri tortuosi. Otturate le fasce: né Santana né Marchionni, per non dire di Comotto e Pasqual, riuscivano a servire cross illuminati. All’intervallo l’intuizione di Mihajlovic, fuori Bolatti e dentro Vargas. Il peruviano ha preso possesso del suo habitat, la corsia di sinistra, e Santana è stato dirottato in mediana. Il vento è cambiato, con gli sprint di Vargas. A seguire Mihajlovic ha ridisegnato il fianco destro, ciao Marchionni e vai con Cerci. Pochi avrebbero scommesso sul fatto che sarebbe stata la mossa decisiva. Nelle giovanili della Roma, Cerci era stato ribattezzato il nuovo Henry e a Pisa in B, con Ventura allenatore, pareva un mezzo fenomeno. Però a Firenze ha fatto disperare. Quando è entrato, si sono uditi tifosi fischiare. Pungolato nell’orgoglio, Cerci si è avventato su una respinta e ha marcato il suo primo gol in A, poi in contropiede ha scheggiato la traversa. Dai fischi alle ovazioni, un classico. Orfani di Pellissier È ragionevole pensare che con Pellissier il Chievo avrebbe messo ansia alla Fiorentina. Pellissier però è infortunato e Thereau, suo sostituto, la porta l’ha vista col bi- FIORENTINA CHIEVO 1 0 LE PAGELLE di S.V. GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Cerci (F) al 35' s.t. FIORENTINA (4-2-3-1) Boruc; Comotto, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Bolatti (Vargas dal 1' s.t.), Donadel; Santana, Mutu, Marchionni (Cerci dal 28' s.t.); Gilardino (Gulan dal 41' s.t.) PANCHINA Avramov, De Silvestri, Ljajic, Papa Waigo. ALL. Mihajlovic. CHIEVO (4-1-4-1) Sorrentino; N. Frey (Mandelli dal 3' s.t.), Andreolli (Jokic dal 29' s.t.), Cesar, Mantovani; Guana; Moscardelli, Bentivoglio (Rigoni dal 23' s.t.), Marcolini, Constant; Thereau. PANCHINA Squizzi, Bogliacino, De Paula, Granoche. ALL. Pioli. PARATONA BORUC, CHE ESORDIO OUT ANDREOLLI, DENTRO VARGAS: LA PARTITA CAMBIA ANCHE COSÌ ARBITRO Russo di Nola. AMMONITI Andreolli (C) e Mantovani (C) per g.scorretto, Boruc (F) per c.n.r. NOTE spettatori 5.159, incasso di 52.849 euro; abbonati 16.077, quota di 316.586 euro. Tiri in porta 8 (una traversa)-4.Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 4-0. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 1'; s.t. 5'. Alessio Cerci, 23 anni, esulta dopo il suo primo gol in Serie A IPP Fiorentina ok Ci vuole Cerci L’esterno entra e viene fischiato, poi è decisivo Male il Chievo: gioca per lo 0-0 e viene punito nocolo. Pioli ha piazzato Guana davanti alla difesa; Bentivoglio in mezzo assieme a Marcolini, sui lati Moscardelli e Constant finti attaccanti. Niente trequartista. Di fatto un 4-1-4-1, che aveva il suo perché. Possesso palla discreto, rischi limitati. Mancava però qualcuno che facesse paura alla Viola negli ultimi metri. Thereau mai al tiro. E così, a forza di specchiarsi, è arrivato il gol di Cerci. Reazione rabbiosa, in coda il Chievo ha fatto quel che aveva disdegnato nell’ora e passa precedente, ha attaccato con convinzione. Tre occasioni in 7 minuti, due sciupate da Constant e una da Moscardelli. Morale: chi va per 0-0 prima o poi prende il «pero». ANDREA DELLA VALLE DIFENDE IL FRATELLO «Su Prandelli ha ragione Diego» FIRENZE Felice per la vittoria, «presa con il cuore», ma il sentimento che prevale più forte è l’amarezza: Andrea Della Valle lo dice riferendosi al caso Prandelli. «Mi ha chiamato in causa lui, e questa è la verità: parlai con Cesare ad aprile, gli chiesi se si era stancato, che se voleva andare la Fiorentina non trattiene nessuno. Confronto che poi è stato rigirato come il nostro benservito. I contatti tra la Juve e Cesare ci sono stati, mio fratello Diego dice la verità. Mi dispiace che abbia definito i nostri "ragazzi viziati", resta la volontà di chiarire. Mutu? Gli faremo sparire le chiavi per tenerlo in ritiro». Della partita parla Mihajlovic (che ha tolto Bolatti per contusione al cranio): «Con questo spirito andremo lontano. Mutu dà coraggio. Dispiace per i fischi a Cerci, diventerà fondamentale». Per Pioli, però, «il Chievo meritava di più». Chiude Campedelli: «Mutu? Meglio Gilardino, campione vero». a.g. FIORENTINA 6 CHIEVO 5,5 BORUC 6,5 Frey può guarire con calma, Boruc è un 12o di lusso, determinante su Moscardelli a una manciata di secondi dalla fine. SORRENTINO 6 Devia qua e devia là, una deviazione gli va storta: è bravo a disinnescare la girata di Gilardino, ma la palla ballonzola e Cerci mette dentro. COMOTTO 5,5 Ancorato dietro, troppo timorato di Costant. N. FREY 6 La sua uscita è il primo passo verso scombussolamenti. GAMBERINI 6 In tandem con Kroldrup si palleggia «frou frou» Thereau. MANDELLI 5,5 Un po’ a destra, un po’ al centro. E anche lui soffre Cerci. KROLDRUP 6 Bel salvataggio di testa, su cross a difesa semi-scoperta. IL MIGLIORE h 6,5 ANDREOLLI PASQUAL 5,5 Anonimo a sinistra, si dedica a Moscardelli e stop. Fuori lui per infortunio, il Chievo sbanda, ondeggia, s’affloscia. BOLATTI 5 Uomo di rotture, non ce la fa a improvvisarsi costruttore. JOKIC 5,5 Dalle sue parti la Fiorentina si infila. VARGAS 6,5 Con Vargas si cambia passo. Spingi spingi qualcosa accade. DONADEL 6 Senza Montolivo, piglia il volante. Diversamente guidatore. SANTANA 6 Meglio in mezzo che in fascia: un paradosso o forse no. CESAR 5,5 Fa voltare Gilardino: attimo fatale, da cui il gol. Peccato, perché fino a quel momento lo aveva limitato. Come altri della difesa paga l’uscita di Andreolli. MANTOVANI 5 Sul gol non chiede la diagonale come vorrebbe. Cerci gli ruba tempo e spazio e lo incenerisce. MUTU 6,5 Per un tempo a trazione Mutu: senza Adrian, non si avanzava. Poi un gol sbagliato e lo strappo a sinistra, da cui il gol. GUANA 5 Davanti alla difesa, con funzioni anti-Mutu. Che patimento. MARCHIONNI 5 Gira poco e male. Trottolino soporoso. BENTIVOGLIO 6 Il più lucido, non si capisce bene perché esca. h RIGONI 5,5 Entra nel momento peggiore, quando la Viola fiorisce. IL MIGLIORE 7 CERCI Il vituperato Cerci batte due colpi, gol e quasi gol. Bene bravo bis. Soprattutto bis: servono conferme. GILARDINO 6 Rimane a lungo nell’ombra, però è decisivo: da una sua girata in semi-caduta, germoglia la rete di Cerci. (Gulan s.v.) All. MIHAJLOVIC 6,5 L’estetica non è una sua priorità, almeno per il momento. Conta la pratica. Fa cambi vincenti, e non è poco. MOSCARDELLI 5,5 Costretto a remare in fascia, si intristisce. MARCOLINI 6 Sulla quantità niente da dire. Lavoratore. CONSTANT 5 È un tipo interessante, dà equilibrio. Ma i due gol sbagliati pesano come macigni. THEREAU 5 Un centravanti mai pericoloso è un centravanti noioso. All. PIOLI 5,5 Chievo disegnato bene, ma troppo attendista. E i rimescolamenti difensivi creano grane. TERNA ARBITRALE: RUSSO 6,5 Dirige con credibilità. Prosegue la disintossicazione dai fantasmi di Brescia-Roma. Maggiani 6 - Musolino 6 SERIE BWIN Il protagonista «Caro Padova, ti ringrazio con i gol» Otto anni fa, a Padova, torneo di C1, c’è stata una strana crisi alla fine dell’andata. Non è che risuccede? Il capocannoniere Succi: «Nel calcio si va da chi ti cerca, per questo segno» «Mah, quella volta ho smesso di segnare per un infortunio». È uno dei rimpianti della carriera, giusto? Assieme al rapporto con Colomba al Bologna. LUCA BIANCHIN 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dGiorgio Ponti, uno dei primi allenatori di Davide Succi, la mette così: «Nel calcio ci sono i giocatori che fanno succedere le cose, quelli che capiscono cosa sta succedendo e quelli che non fanno nessuna delle due cose. Davide è uno che capisce cosa sta succedendo». Ci sta, perché Succi sembra disegnato per fare il capocannoniere: non esagera con la fantasia ma segna. Dodici gol nelle prime 13 giornate, e l’ultimo forse è il più bello: pallata all’incrocio, su punizione, da trenta metri. Bravo, ma come si fa? «Di Colomba non parlo. Certo, io il Bologna andavo a vederlo da piccolo, in curva. Prima con papà, poi con gli amici». Davide Succi, 29 anni, sempre più re del gol dopo i 2 all’Empoli LAPRESSE «Ci si concentra sulla palla e si cerca di colpirla bene. Ma il gol più bello è il secondo di Piacenza: uomo saltato e tiro». Ok, tanto conta la quantità. «Sì, in estate avevo bisogno di una squadra che mi volesse. Nel calcio devi andare da chi ti cerca. Per me, il Padova». Allora non è vero che accettare la B è stata una tortura? «Falso. Avessi voluto la A, avrei aspettato la fine del mercato». E Zamparini? «Ha detto che a Padova avrei fatto 20 gol. Sarà contento: io sono ancora del Palermo». A proposito di amici, dopo il gol all’Empoli è arrivata una dedica a Elio. «È il nostro magazziniere e venerdì è stato operato. È una persona brava, spero si riprenda». Certo. Ma, a parte gli amici, quali sono le passioni extra calcio? «Mai avuti hobby. Anzi, uno: mi piacciono i film trash italiani. Celentano, De Sica, Banfi, Pozzetto, Abatantuono». w taccuino I NUMERI 91 I gol in carriera Davide Succi ha segnato 6 gol in serie A, 29 in B (compresi i 12 di questo torneo), 42 in C1 e 14 in C2 12 I gol in questa stagione Succi è primo tra i marcatori davanti a Gonzalez (10) e Bonazzoli (9) TORINO Torcicollo per Bassi e Rubinho TORINO dHanno lavorato a parte Rubinho e Bassi, causa torcicollo. Domani mancano anche Di Cesare, Obodo e lo squalificato De Feudis, ma c’è Gasbarroni. IL GIUDICE SPORTIVO Pescara, stop per Di Francesco MILANO dUna giornata Ariatti (Pescara), Ficagna e Vergassola (Siena), Consonni e Vitiello (Grosseto), Cristante e Cunico (Portogruaro), De Feudis (Torino), Pisano (Varese), Rizzo (Reggina), Sicignano (Frosinone), Zanchi (Vicenza) e al tecnico Di Francesco (Pescara). Dirigenti: inibito fino al 22 il d.g. Vitale (Empoli). LA SITUAZIONE Domani sera c’è Novara-Empoli dLa situazione dopo 13 giornate: Novara p. 29; Siena 25; Atalanta e Reggina 24; Livorno e Empoli 21; Padova 20; Varese e Pescara 18; Torino 17; Crotone, Modena, Frosinone e Vicenza 16; AlbinoLeffe 15; Piacenza 14; Grosseto 13; Sassuolo, Triestina, Cittadella e Portogruaro 12; Ascoli (-3) 8. Così domani (20.45): Atalanta-Modena; Cittadella-Reggina; Frosinone-Crotone; Grosseto-Varese; Livorno-Triestina; Novara-Empoli; Pescara-Piacenza; Portogruaro-Padova; Sassuolo-Ascoli; Torino-AlbinoLeffe; rinviata Vicenza-Siena. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT CLASSIFICA DELLA SERIE A RISULTATI BARI-MILAN 2-3 Ambrosini (M), Flamini (M), Kutuzov (B), Pato (M), Barreto (B) BOLOGNA-LECCE Di Vaio (B), Gimenez (B) 2-0 FIORENTINA-CHIEVO Cerci (F) 1-0 INTER-BRESCIA Caracciolo (B), Eto'o (I) rigore 1-1 JUVENTUS-CESENA 3-1 Jimenez (C), Del Piero (J) rigore, Quagliarella (J), Iaquinta (J) LAZIO-ROMA Borriello (R) rigore, Vucinic (R) rigore 0-2 NAPOLI-PARMA Cavani (N), Cavani (N) 2-0 PALERMO-GENOA Pinilla (P) 1-0 SAMPDORIA-CATANIA 0-0 UDINESE-CAGLIARI Conti (C), Floro Flores (U) 1-1 PROSSIMO TURNO mercoledì 10 novembre, 20.45 BRESCIA-JUVENTUS, CAGLIARI-NAPOLI, CATANIA-UDINESE, CESENA-LAZIO, CHIEVO-BARI, GENOA-BOLOGNA, LECCE-INTER, MILAN-PALERMO, ROMA-FIORENTINA giovedì 11 novembre , ore 20.45 PARMA-SAMPDORIA LA MOVIOLA i PARTITE SQUADRE PUNTI IN CASA MARCATORI RETI FUORI RIGORI PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009-2010 E DIFFERENZA RETI TOTALE G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. LAZIO MILAN INTER JUVENTUS NAPOLI SAMPDORIA ROMA PALERMO CHIEVO UDINESE FIORENTINA CAGLIARI CATANIA GENOA BOLOGNA LECCE BRESCIA PARMA CESENA BARI 22 20 19 18 18 15 15 14 14 14 12 11 11 11 11 11 10 8 8 8 5 5 5 5 5 5 5 6 5 5 6 4 5 5 5 4 4 5 5 6 3 3 2 3 2 2 3 2 2 2 3 2 2 2 2 3 2 1 2 2 1 1 3 1 1 2 2 2 1 1 1 1 3 1 3 1 0 3 1 1 1 1 0 1 2 1 0 2 2 2 2 1 0 2 0 0 2 1 2 3 5 5 5 5 5 5 5 4 5 5 4 6 5 5 5 6 6 5 5 4 4 3 3 2 3 1 1 2 2 2 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 1 1 2 2 4 1 0 1 1 2 4 2 1 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 0 0 3 2 2 2 2 2 3 3 3 5 4 3 4 3 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 7 6 5 5 5 3 4 4 4 4 3 2 2 3 2 3 3 1 2 2 1 2 4 3 3 6 3 2 2 2 3 5 5 2 5 2 1 5 2 2 2 2 1 2 2 1 3 4 4 4 4 3 3 5 3 5 6 4 6 6 7 10 8 15 8 5 7 8 4 4 8 7 6 5 5 5 5 3 5 5 5 4 3 9 7 3 3 6 4 7 6 2 3 6 2 2 5 2 6 8 6 7 4 6 9 6 4 8 7 5 2 4 2 3 5 2 4 3 2 4 3 6 2 2 4 5 9 7 6 4 4 7 5 5 12 15 8 8 8 10 13 17 12 21 17 11 11 16 11 9 10 11 8 8 10 7 9 6 7 9 8 10 5 11 11 8 12 13 10 11 10 9 8 11 14 17 13 10 14 18 T. R. T. R. +5 +7 +7 +10 +6 +3 -1 +3 +1 -2 0 +2 0 -3 -4 -10 -4 -4 -7 -9 1 1 4 3 1 2 2 0 1 1 3 1 2 1 1 2 2 0 0 3 1 0 3 2 1 2 2 0 1 1 2 1 2 1 0 1 2 0 0 2 4 0 0 0 1 0 2 3 0 2 0 0 2 1 2 1 3 5 3 2 4 10 (+12) 0 16 (+4) 0 25 (-6) 0 21 (-3) 1 14 (+4) 0 20 (-5) 2 11 (+4) 2 15 (-1) 0 14 (=) 0 14 (=) 0 15 (-3) 0 13 (-2) 1 7 (+4) 1 16 (-5) 1 9 (+2) 1 in B 2 in B 5 17 (-9) 2 in B 2 14 (-6) POSIZIONE STAGIONE 2009-2010 ULTIME QUATTRO GARE 15 5 1 2 9 3 14 7 9 9 7 13 19 5 16 in B in B 4 in B 9 VVVP VVPV VNVN VNVV NPVV VNVN VNVV VPPV PVNP VVVN PVNV PPVN NPNN PVPP PNPV PVPP PPPN NNNP NPPP PPPP U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAM\PIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE - A parità di punti e partite giocate la classifica della Gazzetta tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1o differenza reti globale. 2o maggior numero di reti segnate. 3o ordine alfabetico. ANNULLATO UN GOL ALLA SAMP: VEDE BENE GIANNOCCARO. OK ANCHE RUSSO Pellegrino tiene Bonucci Ci sta il rigore per la Juve Abbiati frana su Barreto: sullo 0-2 al Bari manca un penalty FRANCESCO CENITI [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dRigori dati e rigori ignorati. Sono gli episodi in area a tenere banco nel dopo partita. Tendenza iniziata sabato sera con il penalty molto dubbio (errore di Gava) assegnato all’Inter contro il Brescia. Ieri è accaduto di tutto nel derby Lazio-Roma (ne parliamo a pagina 13), ma anche a Bari e a Torino non sono mancate le proteste. Da sottolineare un altro aspetto: si fischia di meno (ed è un merito), ma il designatore Braschi aveva anche chiesto alla sua squadra di stroncare il gioco duro. Non sempre accade. BARI-MILAN 2-3 Si lamenta il Bari per un intervento di Abbiati su Barreto: il portiere alla fine del primo tempo sbaglia il tempo all’altezza della pancia impedendogli di colpire la palla. L’arbitro è nelle condizioni migliori per valutare e non ha esitazioni. Lo stesso Pellegrino (ammonito) non protesta, consapevole del fallo. Il difensore argentino, poco dopo, si becca il secondo giallo per un’entrata su Pepe: giusto. Annullato un gol a Del Piero: sì, era fuorigioco. Entrate durissime di Appiah e Sissoko: se la cavano con un’ammonizione, ma era più corretto il rosso. Restano molti dubbi su un fuorigioco fischiato a Bogdani quando ero lanciato verso Storari. NAPOLI-PARMA 2-0 Bene Mazzoleni e gli assistenti: non c’è fuorigioco sui due gol del Napoli. Pellegrino con la mano destra tiene Bonucci: ok il rigore per la Juve SKY dell’uscita, travolgendo l’attaccante che arriva prima sul pallone. Bergonzi (mal assistito) non interviene, ma ci stava rigore e giallo per Abbiati. FIORENTINA-CHIEVO 1-0 Altra gara tranquilla per Russo. Giusto non fischiare sulla spinta in area di Pasqual su Moscardelli. 23 R JUVENTUS-CESENA 3-1 Ok il vantaggio del Cesena: non c’è fuorigioco di Schelotto che poi serve Jimenez (dietro la linea del pallone). Romeo vede bene anche sul rigore dato alla Juve: Bonucci e Pellegrino all’inizio si strattonano a vicenda, poi lo juventino lascia l’avversario e pensa solo a saltare, mentre Pellegrino con la mano destra continua a tenerlo SAMPDORIA-CATANIA 0-0 Fa bene Giannoccaro a non intervenire sul contatto Silvestre-Marilungo in area siciliana. Giusto annullare un gol alla Samp di Koman viziato da un evidente fallo di mano di Marilungo. UDINESE-CAGLIARI 1-1 Tozzi (Can B) non sfigura. Qualche timida protesta dell’Udinese sull’angolo da cui nasce il gol del Cagliari: il replay non chiarisce se la palla è uscita sul rinvio di Asamoah. (Palermo-Genoa a pagina 18) 8 RETI: Eto'o (3) (Inter); Cavani (Napoli) 6 RETI: Di Vaio (Bologna) 5 RETI: Matri (1) (Cagliari); Quagliarella (Juventus); Pato (Milan) 4 RETI: Barreto (3) (Bari); Caracciolo (2) (Brescia); Pellissier (1) (Chievo); Ibrahimovic (Milan); Ilicic, Pastore e Pinilla (Palermo); Borriello (1) (Roma); Cassano (2) (Sampdoria) 3 RETI: Bogdani (Cesena); Gilardino (Fiorentina); Del Piero (1), Iaquinta e Krasic (Juventus); Floccari e Mauri (Lazio); Hamsik (1) e Lavezzi (Napoli); Vucinic (1) (Roma) 2 RETI: Gimenez (Bologna); Conti (Cagliari); Moscardelli (Chievo); Ljajic (2) (Fiorentina); Mesto e Toni (1) (Genoa); Milito (Inter); Marchisio (Juventus); Hernanes (1) (Lazio); Corvia e Di Michele (Lecce); Inzaghi e Robinho (Milan); Cannavaro (Napoli); Zaccardo (Parma); Guberti e Pozzi (Sampdoria); Benatia, Di Natale e Floro Flores (Udinese) 1 RETE: Castillo, Donati, Kutuzov, Parisi e Rivas (Bari); Britos e Mudingayi (Bologna); Dallamano, Diamanti, Eder, Hetemaj e Kone (Brescia); Acquafresca, Lazzari, Nainngolan e Nené (Cagliari), Antenucci (1), Capuano, Gomez, Mascara (1), Maxi Lopez, Ricchiuti e Silvestre (Catania); Giaccherini, Jimenez e Parolo (Cesena); Cesar, Fernandes, Marcolini e Thereau (Chievo); D'Agostino, Cerci, De Silvestri, Donadel e Marchionni (Fiorentina); Destro, Palacio, Rossi e Rudolf (Genoa); Lucio e Muntari (Inter); Aquilani, Bonucci, Felipe Melo (1) e Pepe (Juventus); Dias, Ledesma, Kozak, Rocchi e Zarate (Lazio); Giacomazzi, Jeda (1) e Ofere (Lecce); Ambrosiani, Flamini, Pirlo e Thiago Silva (Milan); Bacinovic, Balzaretti, Bovo e Maccarone (Palermo); Bojinov, Crespo, Giovinco e Morrone (Parma); Brighi, N. Burdisso e De Rossi e Vucinic (Roma); Pazzini e Ziegler (Sampdoria); Corradi, Isla e Sanchez (Udinese) 1 AUTORETE: Rubin (Bologna) pro Roma; Coda (Udinese) pro Juventus; Britos (Bologna) pro Catania; Portanova (Bologna) pro Sampdoria; Juan (Roma) pro Napoli; Ibrahimovic (Milan) pro Chievo; Guana (Chievo) pro Cesena RETI: in questo turno 21 (4 rigori); in totale 223 (24 rigori, 7 autoreti) CONCORSI CONCORSI N. 90 DEL 7/11/2010 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 1-2-1-2-1-X-X-1-1-1-X-1-2-1 QUOTE (MONTEPREMI 500.665,81 €) Ai 14 (39) 5.016 €; Ai 13 (741) 198 €;Ai 12 (6499) 22 €;Ai 9 (807) 203 € TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 2-3-13-8-4-7-11 QUOTE (MONTEPREMI 781.216,39 €) Ai 7 nessun vincitore; Ai 6 (4) 1.545 €;Ai 5 (31) 199 €;Ai 4 (314) 23 € Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 24 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT MONDO INGHILTERRA IL FILM Le stoccate d’autore dell’azzurro V 20’ 27’ PRIMO TEMPO PRIMO TEMPO La 1ª rete di Balotelli: l’ex interista è più svelto dei difensori del West Bromwich e chiude con il sinistro il forte tiro-cross di Carlos Tevez Sulla 2ª rete invece Balotelli si prende gioco di due difensori: sfrutta un lancio dalla difesa palleggia sulla testa di Gabriel Tamas e poi va a segno con un destro ANSA ACTION IMAGE te di «Seven Nation Army», seguiti da «Mancini, oh-oh» di Volare. Il West Bromwich, piacevole rivelazione nobilitata dalla filosofia positiva di Roberto Di Matteo, si arrende alla qualità dei rivali. E’ tornato Tevez dall’Argentina, simbiosi mistica con Silva e con Yaya Touré, stazza da Tir, velocità Porsche. Balotelli è super in tutto: due gol e un’espulsione Stonato Fuori dal coro Lee Probert: l’arbitro ha letto Mourinho e le avventure di SuperMario. Storce la bocca alla caduta «facile» nel contatto in area con Cech (11’). Vede che Balotelli vorrebbe tirare tanto la punizione per il 3-0 (32’), invece se la prende Tevez e va alto. E vede anche Balotelli che con Yaya steso a terra pareggia il conto su Shorey. Vede Mancini che dice a Balotelli di stare calmo. Poi sente Balotelli che gli dice qualcosa verso il tunnel. Cox centra il palo da 25 metri (54’). Balotelli aggancia Cech da dietro, e Probert estrae il giallo (60’). L’ex interista porta il City alla vittoria dopo 3 k.o. Prandelli in tribuna esulta, poi il rosso discusso WEST BROMWICH MANCHESTER C. 0 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Balotelli (M) 20’ e 27’ pt WEST BROMWICH (4-4-1-1) Carson 6; Shorey 6,5, Ibañez 6, Tamas 6, Cech 6 (15’ st Barnes 6); Brunt 6,5, Scharner 6,5 (35’ st Miller sv), Mulumbu 6,5, Thomas 6; Cox 6,5; Fortune 6 (15’ st Odemwingie 6). ALLENATORE Di Matteo 6 PANCHINA Myhill, Tchoyi, Reid, Dorrans. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 6,5; Boateng 6, K.Touré 6,5, Kompany 6, Zabaleta 6 (43’ st Kolarov sv); De Jong 7, Barry 6; Silva 7 (23’ st A.Johnson 6), Y.Touré 7, Balotelli 7; Tevez 6,5. ALLENATORE Mancini 7 PANCHINA Given, Richards, Milner, Adebayor, Vieira. ARBITRO Probert 5 NOTE spettatori 20.013. Espulsi Balotelli (M) al 18’ st per c.n.r., Mulumbu (W) al 37’ st per somma di ammonizioni (c.n.r e gioco scorretto). Ammoniti De Jong (M) Barry (M), Zabaleta (M), Brunt (W), Ibanez (W) per gioco scorretto, Balotelli (M) per c.n.r. Tiri in porta 2-3. Tiri fuori 11-7. In fuorigioco 3-3. Angoli 6-1. Recuperi pt 2’, st 4’. DAL NOSTRO INVIATO GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA WEST BROMWICH (Inghilterra)d«Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hide», opera del 1886 di R.L.Stevenson, va in scena a The Hawthorns, interpretato da Mario Balotelli con la regia di Lee Probert. Tutto SuperMario in 63’: splendore e horror, luci e ombre. Due gol in 7’ nel p.t. col West Bromwich stroncano la serie di 3 sconfitte e il catastrofismo dei media, che avevano già attivato il conto alla rovescia sulla panchina di Mancini. Fuoriclasse Due gol da fuoriclasse, soprattutto il 2-0, dopo il limpido appuntamento sul secondo palo con l’assist di Tevez da destra, ispirato da Silva. Per l’1-0 (20’), il suo primo centro di Premier e secondo per il City (dopo Timisoara, Europa League) Balotelli anticipa Shorey e Ibanez. Per il secondo (27’) addomestica lo spiovente calibrato di Silva aggirando di fine potenza Tamas, per spedire il destro angolato oltre la portata di Carson. Cesare Prandelli in tribuna esulta quanto Mancini. Rosso Ancora una carica City, Balotelli è travolgente, Mulumbu gli mette la schiena davanti, lo ostacola e crolla giù. Balotelli continua a scalciare, Mulumbu si preme la faccia con le mani. Probert vede rosso. Come Mancini: «Mario ha giocato fantastico, non sono d’accordo con l’arbitro e la stranissima espulsione. Faremo ricorso alla disciplinare». Forse il replay rivela una pedata di troppo. Tre turni di squalifica, niente derby mercoledì. Ma il City aggancia l’Arsenal, aspettando lo United. Volare Dal settore City partono i cori «Mario Balotelli» sulle no- LA SITUAZIONE Arsenal giù con il Newcastle 11a giornata Bolton-Tottenham 4-2, Sunderland-Stoke 2-0, Fulham-A.Villa 1-1, BirminghamW.Ham 2-2, Blackburn-Wigan 2-1, Blackpool-Everton 2-2 Manchester Utd-Wolverhampton 2-1, Arsenal-Newcastle 0-1, W.Bromwich-Manchester City 0-2, Liverpool-Chelsea 2-0. Classifica Chelsea 25; Manchester Utd 23; Arsenal, Manchester City 20; Newcastle 17; Bolton, Tottenham, Liverpool, Sunderland, W.Bromwich 15; Everton, Blackpool 14; Fulham, Aston Villa 13; Birmingham, Blackburn 12; Stoke, Wigan 10; Wolverhampton 9; West Ham 7. Il fallo di Balotelli su Mulumbu REUTERS FRANCIA 12a GIORNATA SVEZIA GERMANIA 11a GIORNATA Psg in crescita, Marsiglia battuto Sedicesimo titolo per il Malmoe Dortmund in fuga Werder choc: 6-0 ALESSANDRO GRANDESSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PARIGI dIl derby di Francia va al Psg che sale al terzo posto, scombina i piani di conquista di Deschamps e fa continuare il momento di gloria della matricola Brest che nonostante la sconfitta a Lilla resta al primo posto. In gol Erding (9’), poi Hoarau (19’) accorcia Gonzalez (22’). Il Psg così si accomoda sul podio, scavalcando il Marsiglia, e il Brest ringrazia. Serie finita A Lilla però sfuma la serie positiva che durava dal 21 agosto senza mai prendere gol. Ne sono arrivati tre ieri: Sow (41’ pt), Gervinho (6’ st) e Ha- zard (31’). Gol bandiera di Poyet (16’ st), al terzo, spettacolare, centro consecutivo. Il Monaco si risveglia e cala il poker a Nancy anche grazie a due autoreti (Gavanon e Lotiès) e a una doppietta di Park. 12ª GIORNATA Sabato: Arles-Caen 3-2; Bordeaux-Valenciennes 1-1; St Etienne-Lorient 1-2; Sochaux-Auxerre 1-1; Rennes-Lione 1-1. Ieri: Lens-Montpellier 2-0; Lilla-Brest 3-1; Nancy-Monaco 0-4; Nizza-Tolosa 2-0; Psg-Marsiglia 2-1. CLASSIFICA Brest 21; Rennes* 20; Psg 19; Marsiglia*, Lilla, St. Etienne, Tolosa, Montpellier 18; Lorient 17; Bordeaux, Lione 16; Nizza 16; Auxerre, Valenciennes 15; Sochaux, Caen, Nancy 14; Monaco, Lens 13; Arles 5. * 1 partita in meno STOCCOLMA Il Malmoe ha vinto il 16o campionato svedese della sua storia battendo in casa il Mjällby (2-0) nella 30a e ultima giornata. Il rivale del Malmoe, l’Helsingborg, non è andato oltre lo 0-0 in casa con il Kalmar e ha chiuso la stagione a due punti dai campioni: 65 contro 67. Fondato nel 1910, il club della terza città svedese (dopo Stoccolma e Goteborg) ha partecipato a 75 campionati di prima divisione (Allsvenska). L’ultimo «scudetto» risaliva al 2004. Il Malmoe succede all’Aik Stoccolma che ha concluso la stagione con un deludente 11o posto. Retrocedono in seconda divisione Aatvidaberg e Brommapojkarna. Classifica (prime pos.): Malmoe 67; Helsingborg 65; Orebro 52; Elfsborg 47; Trelleborg 44. PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dSe guarda all’avversario più temuto, cioè il Bayern, il Borussia Dortmund ha 12 punti di vantaggio. Ma anche il distacco dalla seconda è diventato una fuga: +4 sul Mainz con la 6ª vittoria su 6 in trasferta, la 9ª in 11 gare. Solo il Bayern del 2001/02 fece meglio, ma non vinse il titolo, anzi fu l’ultimo dei gialloneri. Il 4-0 di Hannover è firmato da Kagawa, Barrios (a quota 6), Lewandowski e Blaszczykowski. Sahin sbaglia anche un rigore. Stoccarda: sei gol Un altro disastro del Werder: 6-0 a Stoccarda, la peggior sconfitta dell’era Schaaf (dal ’99) e la trasferta più catastrofica dal ’91. Per lo Stoccarda titolare Molinaro, discreto, 10’ per Camoranesi. Reti: Marica, Cacau (2), Gentner, Niedermeier, Boka. Cacau ha fallito un rigore come Frings. 11ª GIORNATA Ieri: Hannover-Borussia Dortmund 0-4; Leverkusen-Kaiserslautern 3-1; Stoccarda-Werder 6-0. Venerdì: Schalke 04-St.Pauli 3-0; sabato: Eintracht-Wolfsburg 3-1; Friburgo-Mainz 1-0; Amburgo -Hoffenheim 2-1; Borussia Moenc.-Bayern 3-3; Norimberga- Colonia 3-1 CLASSIFICA: Borussia Dortmund 28; Mainz 24; Leverkusen 21; Eintracht 19; Hoffenheim, Friburgo, Amburgo, Norimberga 18; Hannover, Bayern 16; Werder 14; Wolfsburg, St.Pauli 13; Stoccarda, Kaiserlautern 10; Schalke 9; Colonia 8; Borussia Moenc. 7. taccuino RUSSIA Super Zenit d27a GIOR: Nalchik-Ramenskoye 2-0, Amkar-Grozny 2-0, Makhachkala-Tomsk 1-0, Rostov-Dinamo 1-1, Novosibirsk-Zenit 2-5, Alania-Lokomotiv 0-0, Cska-Samara 4-3. CLASS: Zenit 63; Cska, Rubin 54; Spartak 46; Nalchik, Lokomotiv 43; Dinamo 38; Rostov 34; Grozny 32; Tomsk 30; Ramenskoye 29; Makhachkala 27; Samara 26; Amkar, Alania 25; Novosibirsk 18 OLANDA Sempre Twente d 13a GIOR: Willem-Venlo 0-3, Twente-Excelsior 2-1, Groningen-Breda 2-1, Heerenven-Heracles 3-2, De Graafschap-Nimega 1-4, Ajax-Den Haag 0-1, Feyenoord-Roda 1-1, Utrecht-Psv 1-2, Vitesse-Alkmaar 1-1. CLASS: Twente 31; Psv 30; Ajax, Groninga 27; Roda 24; Alkmaar 22; De Haag 21; Heerenveen, Utrecht 19; Nimega 18; Breda 16; De Graafschap 13; Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 R MONDO INGHILTERRA Torres schianta il Chelsea CHELSEA GIUDIZIO 7777 Uno-due dello spagnolo: terzo successo di fila per il Liverpool LUCA PISAPIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LIVERPOOL (Ing)dSe il toro colpisce quando vede rosso, Fernando Torres, il torero di Fuenlabrada che il rosso lo veste con le maglie del Liverpool e della Spagna, si scatena quando vede blu: e con una doppietta affonda il Chelsea. Numeri impressionanti per il Niño quando affronta i Blues: 7 gol in 8 partite, 6 gol nelle 5 giocate ad Anfield, e il Liverpool risale in classifica grazie alla terza vittoria consecutiva in Premier. Per la squadra di Ancelotti arriva invece la seconda sconfitta in campionato, dopo quella ad Eastlands contro il City di Mancini, e le avversarie accorciano in classifica: solo 2 i punti di vantaggio sul Manchester United. Chelsea sterile Sulle ali del meraviglioso tifo di casa parte subito forte il Liverpool, che pressa a tutto campo e riparte in velocità. In due tocchi dalla difesa la palla arriva a Kuyt sulla trequarti, lancio in area per Torres che brucia Terry sullo scatto, la aggancia, se la aggiusta e col de- stro batte Cech in diagonale. Colpito a freddo il Chelsea prova a rientrare in partita tramite possesso della palla, ma arrivati al limite dell'area la manovra s'inceppa: si sente la mancanza di Drogba, in panchina dopo un attacco di febbre nella notte, e così al Chelsea manca la capacità di concretizzare. Colpo d’autore Il Liverpool invece continua con la tattica del mordi e fuggi, e il raddoppio è un'altra folata improvvisa. Ashley Cole perde palla a centrocampo, il Niño si allarga subito sulla sinistra dettando il passaggio a Mereiles e, quando riceve palla, circumnaviga l'immobile Ivanovic e lascia partire uno splendido destro a giro che si infila sul secondo palo. Sotto di 2-0 Ancelotti inserisce il convalescente Drogba e Reina deve finalmente sporcarsi i guantoni: prima salva sulla girata da due passi di Malouda (66'), poi devia in qualche modo sulla traversa il rasoterra di Anelka (85'). Ma è troppo tardi, il matador Torres ha già infilzato l'ennesimo colpo definitivo tra le scapole dei Blues. 2 0 LIVERPOOL PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Torres 11' e 45' pt LIVERPOOL (4-2-3-1) Reina 7; Kelly 6,5, Carragher 7, Skrtel 6,5, Konchesky 6; Lucas 6,5, Raul Meireles 7 (45' st Spearing sv); Kuyt 7 (39' st Shelvey sv), Gerrard 7, Rodriguez 6,5; Torres 8 (43' st Ngog sv) PANCHINA Hansen, Wilson, Poulsen, Jovanovic ALLENATORE Hodgson 6,5 CHELSEA (4-3-3) Cech 6,5; Ivanovic 6 (25' st Bosingwa 6,5), Terry 6,5, Alex 6,5, A. Cole 5; Ramires 5,5, Mikel 5,5, Zhirkov 6 (31' st Sturridge sv); Kalou 5 (1' st Drogba 6,5), Anelka 5,5, Malouda 6,5 PANCHINA Turnbull, Ferreira, McEachran, Kakuta ALLENATORE Ancelotti 5,5 ARBITRO: Webb 6,5 Torres, 26 anni, due gol REUTERS NOTE Spettatori 44,238. Ammoniti: Alex, Zhirkov (C). Angoli: 2-5. Recuperi: 1' pt; 3' st OGGI ALLE 12 Premio Facchetti in Gazzetta per Zola MILANO dOggi a mezzogiorno, in sala Buzzati, Gianfranco Zola riceverà il Premio Internazionale Giacinto Facchetti-Il bello del calcio, istituito dalla «Gazzetta dello Sport» e giunto alla quinta edizione. Oltre al presidente del Coni Gianni Petrucci, nella giuria con il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti e Gianfelice Facchetti, hanno confermato la presenza all’evento Massimo Moratti, Giancarlo Abete, Maurizio Beretta, Sergio Campana, Franco Carraro, Mario Macalli, Demetrio Albertini, Cesare Maldini, Roberto Boninsegna, Mario Corso, Luciano Castellini, Giancarlo Danova, Adelio Moro, Pierluigi Marzorati, Massimo Masini. Ecco i 4 vincitori del premio Facchetti «Il bello del calcio», istituito dalla «Gazzetta dello Sport» dopo la scomparsa del grande Giacinto il 4 settembre 2006. Per il 2006: Julio Gonzalez, 2007: Younes Mahmoud Khalef, 2008: Paolo Maldini, 2009: Cesare Prandelli. .it UNA RUBRICA SU LIGA PREMIER, BUNDESLIGA E SUDAMERICA Da oggi su Gazzetta Tv c’è una gustosa novità per gli amanti del calcio internazionale: una rubrica video che racconta il meglio dei campionati in Inghilterra, Spagna, Germania e Sudamerica. Sarà online su Gazzetta.it il lunedì pomeriggio, Doping per i capelli *Fonte: Nielsen, Germania/Austria, anno 2009, fatturati, mercato totale (escluso farmacie), shampoo anticaduta, lozioni per capelli Gianfranco Zola, 44 anni Alpecin con caffeina: Nr.1dell’anticaduta in Germania ed Austria* In Germania e in Austria, Alpecin è il leader di mercato nel settore anticaduta. Anche in Italia, sempre più persone scelgono Alpecin Shampoo alla Caffeina e Alpecin Liquid, il tonico alla caffeina. Alpecin Liquid Rafforza la radice del capello. Contribuisce alla prevenzione anticaduta. Per uso quotidiano. 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Carvalho-Özil, il derby è Real Alla squadra di Mourinho bastano 19 minuti per chiudere i conti nella sfida con l’Atletico Madrid FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MADRID dA Mourinho i derby interessano poco, però li vince quasi tutti. Ieri nel suo debutto nella stracittadina madrilena battendo 2-0 l’Atletico è arrivato a 38 successi su 51 (4 sconfitte). Si è trattato di un successo meritato e per molti versi agevole, costruito nella prima parte e difeso senza affanno nella seconda. Differenza Troppa differenza tra Real e Atletico, che arriva a 18 derby senza vittoria: l’ultimo successo è del 1999, con Claudio Ranieri in panchina. Da tempo l’Atletico non trova le chiavi per aprire il Real. Da tempo non è più una pena guardare il Madrid subito dopo il Barcellona. Mourinho in pochi mesi non solo ha dato un’anima pugnace alla sua squadra, ma le ha anche trasmesso piacevoli idee e costumi gustosi. E così ieri sera, come già mercoledì a Milano, il Madrid si è esibito in un brillante primo tempo. A San Siro Özil e Xabi Alonso festeggiano il secondo gol del Real Madrid REUTERS REAL MADRID 2 ATLETICO MADRID 0 (4-2-3-1) Casillas 6; Ramos 7, Pepe 6, Carvalho 7 (38' s.t. Albiol s.v.), Marcelo 7; Xabi Alonso 7, Khedira 6; Di María 6,5 (38' s.t. M. Diarra s.v.), Özil 7, Cristiano Ronaldo 6; Higuaín 6,5 (29' s.t. Benzema 6). ALLENATORE Mourinho 7 (4-4-2) De Gea 6; Valera 6, Ujfalusi 6, Domínguez 5,5, Filipe Luis 5; Reyes 6,5, Mario Suárez 5, Tiago 5,5 (23' s.t. Raul Garcia 6), Simao 5 (31' s.t. Diego Costa 5); Folán 6, Agüero 6,5. ALLENATORE Sanchez Flores 5,5 GIUDIZIO 777 ARBITRO Mateu Lahoz 5 AMMONITI Mario Suárez (A), Tiago (A), Khedira (R), Carvalho (R). NOTE Spettatori 80.000 circa Tiri in porta 15-5, Tiri fuori 5-6, Angoli 3-6. Fuorigioco 2-1. Recuperi: 1' e 4' PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Carvalho (R) al 13', Özil (R) al 19' p.t. I gol Ha aperto il ballo Carvalho, molto tranquillo nell’approfittare del pregevole assist di Di Maria. Un quarto d’ora dopo ha raddoppiato Özil con un sinistro su punizione tirata dalla destra. Reyes non ci arriva, De Gea resta immobile, la palla raggiunge il capolinea senza fermate intermedie. L’Atletico, sin li invisibile, ha il merito di risvegliarsi e in un minuto spaventa il Madrid: Carvalho salva su un tiro di Forlan, Marcelo fa lo stesso sulla testata di Dominguez e l'arbitro non ritiene da rigore un «mani» di Xabi Alonso su Aguero. Per pareggiare i conti il fischietto poco dopo chiude gli occhi anche su un fallo in area di Simao su Di Maria. I pali Rispetto alla ripresa di mercoledì ci sono alcune differenze sostanziali: l’Atletico non ha né Inzaghi né la voglia del Milan, il Madrid arretra, sembra meno interessato alla faccenda, ma non molla. Higuain colpisce il palo con una splendida voleé (2’) e all’Atletico restano solo i contropiede di Aguero e Reyes. Pericolosi, però il Madrid da l’impressione di non perdere mai nervi e controllo. All’Atletico servirebbe il miglior Forlan, ma l’uruguaiano pur colpendo il palo con un bel colpo al volo conferma le sue pene recenti e arriva a 8 partite senza segnare, sua peggior striscia da quando è in Spagna. A secco anche Ronaldo, cosa rara: nelle ultime 4 di Liga aveva fatto 10 reti. y LIGA Risultati 11a giornata Real SociedadSantander 1-0, Espanyol- Malaga 1-0, VillarrealAth.Bilbao 4-1, Real SaragozzaMajorca 3-2, LevanteDeportivo 1-2, Almeria- Sporting 1-1, OsasunaAlicante 3-0, GetafeBarcellona 1-3 Real MadridA. Madrid 2-0 Oggi Siviglia-Valencia Classifica Real Madrid 26; Barcellona 25; Villarreal 23; Espanyol 18; Valencia 17; Real Sociedad 16; A.Madrid, Maiorca, Siviglia 14; Getafe, Ath.Bilbao 13; Osasuna 12; Sporting, Santander, Deportivo 10; Almeria, Alicante 9; Levante 8; Saragozza, Malaga 7 L’ALTRA GRANDE A GETAFE Messi gol e assist Il Barça vince ma quanta paura 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GETAFE (Spagna) d(f.m.r.) Strana partita del Barça. Che domina a piacere, va al riposo sul 2-0 con il Getafe spaventato e inoperoso ed è costretto ad uno sforzo inatteso nella ripresa. Dove prima è favorito da un grave errore della difesa avversaria che offre a Pedro il 3-0 e poi sorpreso dall’espulsione di Piqué, il cui fallo di mano regala un rigore e il 3-1 al Getafe. Lì il Barça va in apnea, Valdes è due volte decisivo, Maxwell salva sulla linea un colpo di testa di Arizmendi, Pep cambia Villa con Milito per spegnere l'incendio. Ad aiutarlo, l'espulsione dell’irruente Boateng quando il Getafe premeva di più. Finisce 3-1 e i catalani rimediano la quinta vittoria in altrettante trasferte. Super Leo Tornando al primo tempo, da segnalare la celestiale forma di Messi, accompagnato dagli angeli Villa e Alves nelle azioni dei primi due gol, il primo di Leo e il secondo di Villa. Calcio spettacolo, tocchi rapidi e precisi, esaltazione dei neutrali. Messi ha segnato 8 reti nelle ultime 5 uscite, 16 nelle 14 apparizioni stagionali. GETAFE-BARCELLONA 1-3 MARCATORI Messi (B) al 23', Villa (B) al 34' pt; Pedro (B) al 20', Manu (G) su rig. 25' st GETAFE (4-2-3-1) Codina 5; Pintos 5,5, Cata Díaz 5, Rafa 5,5, Mané 6; Víctor Sanchez 5 (24' st Albin 7), Boateng 4,5; Pedro Ríos 5 (25' st Arizmendi 6,5), Casquero 5 (19' st Parejo 6,5), Manu 7; Miku 6. All: Michel 6. BARCELLONA (4-3-3) Valdes 7; Alves 7, Piqué 5, Puyol 7, Maxwell 6,5; Xavi 6 (32' st Busquets 6), Mascherano 5,5, Iniesta 6; Pedro 6,5 (45' st Keita sv), Messi 7, Villa 7 (28' st Milito 6). All: Guardiola 6. ARBITRO Ayza Gamez 6 NOTE ammoniti Cata Diaz (G), Piqué (B), Boateng (G), Pintos (G), Iniesta (B), Manu (G). Espulsi Piqué (B) al 24 s.t. e Boateng (G) al 35' s.t. per doppia ammonizione. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 R PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 12a GIORNATA Paulinho a secco: Salernitana che risposta il Sorrento rallenta Verona: a rischio Giannini Pavia, Facchin ok SALERNITANA-VERONA 2-1 GIUDIZIO +++ MARCATORI Fava (S) all’11’ p.t.; Litteri (S) su rigore al 26’, Esposito (V) al 48’ s.t. SALERNITANA (4-3-3) Polito 6; Balestri 6, Accursi 6 (dal 46’ p.t. Altobello 6), Murolo 6,5, Legittimo 6; Szatmari 6, Carrus 6,5 (dal 37’ s.t. Tricarico s.v.), Carcuro 6; Merino 6,5 (dal 14’ s.t. Litteri 6,5), Fava 7, Ragusa 6,5. (Iuliano, E. Pepe, Franco, Falzerano). All. Breda 6,5. VERONA (4-4-2) Rafael 6; Ceccarelli 5,5, Abbate 5 (dal 1’ s.t. Cangi 5,5), Vergini 6, Scaglia 5; Vriz 6, Esposito 6,5, Halfredsson 5 (dal 18’ s.t. Viviani 5,5), Le Noci 5,5; Pichlmann 5 (dal 25’ s.t. Selva 6), Ferrari 5. (Caroppo, Anderson, Garzon, Malomo). All. Giannini 5,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6,5. NOTE paganti 5.712, abbonati 489, incasso di 50.090 euro. Espulsi Scaglia al 25’ s.t. e Ferrari al 34’ s.t.; ammoniti Merino, Murolo, Ceccarelli, Cangi e Viviani. Angoli 2-3. GIOVANNI VITALE SALERNOdRiprende la cor- sa la Salernitana dopo una settimana di forti poSPAL-SPEZIA 1-1 lemiche, cade malamente il Verona scivolato ai margini della zona playout, perdono la faccia quei teppisti che hanno provocato incidenti disinteressandosi della partita. Breda e Giannini Con una prestazione senza sbavature, la Salernitana ha attutito il magone dei 2 punti di penalizzazione ridiventando la prima antagonista della capolista Sorrento. E quando ha segnato il secondo gol chiudendo con buon anticipo la partita dalla curva Sud è partito un coro per l’allenatore granata. Tempi duri invece per Giuseppe Giannini la cui panchina si è fatta precaria. Oggi è previsto un summit societario. Il presidente Martinelli nel dopo gara: «Non parlo di alternative, nè di prova d’appello per Giannini. Nelle prossime 24 ore decideremo se andare BASSANO-GUBBIO 0-1 La squadra di Breda cancella la penalizzazione. Incidenti: 4 feriti, 4 fermati e gara sospesa per 3’ avanti con lui o cambiare». Tre le ipotesi: Vavassori, Corini o Vanoli (che piace molto al patron). Gli incidenti Scoppiati all’esterno dello stadio, per quasi un’ora. Una cinquantina di salernitani, armati di bastoni e pietre, ha atteso l’arrivo dei sostenitori veronesi armati allo stesso modo. Cariche della polizia per evitare contatti. Bilancio: 4 fermati (2 per parte) ed altrettanti feriti equamente divisi. Ferito anche il vicequestore Raffaele Battista colpito alla fronte da una pietra lan- ciata dal settore distinti: 10 giorni di prognosi. Necessario l’uso di lacrimogeni, alcuni dei quali caduti sul campo hanno costretto l’arbitro Di Paolo ad interrompere la partita dall’8’ al 10’ del primo tempo. La partita Nella Salernitana debutta Carrus, sei gli infortunati per il Verona. Partenza a razzo della Salernitana. Dopo l’interruzione il primo gol dei granata: cross da destra di Merino (11’), imprendibile colpo di testa di Fava. Rafael in primo piano nel negare il raddoppio a Ragusa (35’) e Merino (37’), poi Pichlmann ipnotizzato da Polito manca il pareggio (39’). Nella ripresa gol annullati per fuorigoco a Carrus e Selva, raddoppio di Litteri su rigore (26’), le espulsioni di Scaglia e Ferrari, il gol di Esposito (48’) da 25 metri. SORRENTO-PAVIA Dino Fava, 33 anni, esulta dopo l’1-0 per la Salernitana contro il Verona IANUALE 5 0-0 GIUDIZIO ++ SORRENTO (4-4-2) Rossi 6,5; Vanin 6, Terra 6, Lo Monaco 6, Angeli 6; Erpen 6 (dal 28’ s.t. Corsetti s.v.), Armellino 6 (dal 37’ s.t. De Giosa s.v.), Togni 6, Manco 6; Paulinho 6, Carlini 6,5 (dal 28’ s.t. Pignalosa s.v.). (Mancinelli, Vaccaro, Di Nunzio, Esposito). All. Simonelli 6. PAVIA (4-4-2) Facchin 7; Daffara 6, Caidi 6, Preite 6,5, Ferrini 6,5; Tattini 5,5 (dal 12’ s.t. L. D’Errico 5), Tarantino 6, Carotti 6,5, Guadalupi 6; Ferretti 6, Del Santo 5,5 (dal 12’ s.t. Marconi 6). (Redaelli, Pellegrini, Squillace, Mazzocco, Giannattasio). All. Andrissi 6,5. ARBITRO Ceccarelli di Terni 6. NOTE paganti 631, abbonati 275, incasso di 8.911,41 euro. Ammoniti Lo Monaco, Preite, Tarantino, Daffara, Caidi, Facchin e Paulinho. Angoli 9-2. ANTONINO SINISCALCHI I CLUB DI PRIMA APPENA PENALIZZATI Mercoledì la Disciplinare ha penalizzato Cavese (5 punti), Salernitana (2), Foggia, Foligno e Spal (1), più altri 5 club di Seconda e uno di B. combattivo, ma rimane all’asciutto. Non segna per la seconda volta in 12 partite e quindi non vince la capolista con il suo gran LUMEZZANE-PAGANESE 2-0 PERGOCREMA-ALESSANDRIA 1-1 RAVENNA-REGGIANA A Casoli risponde Rossi Si decide tutto in 2 minuti Gubbio, ritorna Lamanna Borghese gli fa un regalo Lumezzane, digiuno finito Capuano debutta perdendo Il Pergocrema rimane in 10 Scappini acciuffa il pari Ravenna, fa tutto Chianese Tre espulsi nella Reggiana Alto Adige show con Campo Monza, che contestazione Como, prima vittoria in casa Cremonese ancora in crisi MARCATORI Casoli (Spe) al 39', P. Rossi (Spa) al 40' s.t. SPAL (4-4-2) Ravaglia 6; Belleri 6,5, Zamboni 6,5, Battaglia 7, G. Rossi 6,5 (dal 28' s.t. Colomba 6); Melara 7, Migliorini 5,5 (dal 40' s.t. Bedin s.v.), Coppola 6, Smit 6,5; Cipriani 6, Meloni 6 (dal 22' s.t. P. Rossi 6,5). (Capecchi, Ghetti, Bortel, Pallara). All. Notaristefano 6,5. SPEZIA (4-3-1-2) Aprea 6; Enow 6, Buscaroli 5,5 (dal 34' p.t. Comazzi 6), Fissore 6,5, Pedrelli 5,5; Marchini 5,5 (dal 26' s.t. Casoli 6,5), Padoin 6, Herzan 5,5; Vannucchi 6; Saudati 5,5 (dal 45' s.t. Boldrini s.v.), Colombo 6. (Conti, Musto, Ferrarese, Cesarini). All. Pane 6,5. ARBITRO Peretti di Verona 6,5. NOTE paganti 1.534, abbonati 1.233, incasso di 29.677 euro. Ammoniti Saudati, Coppola e Migliorini. Angoli 5-2. GIUDIZIO+++ MARCATORE Borghese al 39' p.t. BASSANO (4-3-1-2) Grillo 6,5; Basso 6, Porchia 6,5, Pellizzer 6,5, Ghosheh 6; Lorenzini 6, Caciagli 6,5 (dal 42' s.t. Veronese s.v.), Niada 5,5 (dall’8' s.t. Beccia 6); Venitucci 6,5 (dal 21' s.t. Crocetti 6); La Grotteria 6, Guariniello 6. (Grosso, Martina, Vigo, Madiotto). All. Jaconi 6. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6,5; Bartolucci 6, Borghese 7,5, Briganti 6,5, Farina 7 (dal 38' s.t. Montefusco s.v.); Boisfer 6,5, Sandreani 7, Raggio Garibaldi 6,5; Capogrosso 6 (dal 24' s.t. Caracciolo 6), Gomez 5,5, Galano 6,5 (dal 40' s.t. Gaggiotti s.v.). (Farabbi, Perelli, Donnarumma, Parroccini). All. Torrente 6,5. ARBITRO Penno di Nichelino 5,5. NOTE spettatori 1.200 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Ammoniti Basso, Pellizzer, Gomez, Bartolucci e Borghese. Angoli 5-5. GIUDIZIO++ MARCATORI Bradaschia al 43’ p.t.; Calliari al 37’ s.t. LUMEZZANE (4-2-3-1) Trini s.v.; Pisacane 7, Checcucci 7, Emerson 6,5, Pini 6,5; Calliari 7, Faroni 6 (dal 26' s.t. Sevieri 6); Lauria 6,5, Ferrari 6, Bradaschia 6,5 (dal 38' s.t. Alberti s.v.); Inglese 5,5 (dal 21' s.t. Galabinov 6). (Di Gennaro, Luciani, Dadson, Mancini). All. Nicola 7. PAGANESE (3-5-2) Gabrieli 5; Cuomo 5,5, Fusco 6, Martinelli 5,5; Ingrosso 6 (dal 1' s.t. Greco 5,5), Vicedomini 5, Casisa 6, Triarico 6, Macrì 5,5 (dal 17' s.t. Tortori 6); Tedesco 5 (dal 33' s.t. Lepri s.v.), Magliocco 6. (Virgili, Liccardo, Esposito, Siciliano). All. Capuano 5,5. ARBITRO Roca di Foggia 6. NOTE paganti 41, abbonati 288, incasso di 1.397,18 euro. Ammoniti Tortori, Calliari e Galabinov. Angoli 6-1. GIUDIZIO++ BASSANO (Vi)dUna capocciata perentoria del gigante Borghese, un colosso risolutivo in attacco e in difesa, consente al Gubbio di santificare la festa e rispettare il ruolino che lo vuole sempre a punti tutte le volte che compare a Bassano (3 vittorie e un pari nelle apparizioni al Mercante). Gli umbri che salutano il ritorno del portiere Lamanna dopo l’aggressione di 40 giorni fa ad Alessandria, capitalizzano i centimetri e la stazza del centrale di retrovia Borghese, che incorna imperioso su calcio d’angolo. Tre inzuccate di La Grotteria invece (l'ultima a fil di palo in pieno recupero) non producono l'aggancio. LUMEZZANE (Bs)dAd interrompere il digiuno è solo il Lumezzane che torna a vincere in casa dopo 50 giorni e si rilancia in zona playoff. La cura Capuano invece non fa per il momento effetto alla Paganese che incassa la quinta sconfitta consecutiva e precipita all’ultimo posto in classifica. Il muro difensivo dei campani (più un 5-3-2 che un 3-5-2) regge solo 43’. A sfondarlo è Bradaschia, che da pochi passi trafigge in diagonale Gabrieli. Saltano i piani di Capuano ed il Lumezzane può gestire agevolmente il risultato nella ripresa raddoppiando con una punizione da posizione molto angolata di Calliari, che sorprende nettamente il portiere. CREMA (Cr)dArriva nel recupero e con il Pergocrema in dieci uomini per l’espulsione di Lolaico il pareggio dell’Alessandria. I padroni di casa passano subito in vantaggio con Mammetti, che raccoglie una respinta di Servili su gran botta di Lolaico. Gli ospiti provano a replicare, ma l’unica occasione è di Negrini e Russo dice di no. Nella ripresa, i piemontesi prendono in mano l’iniziativa, beneficiano dell’espulsione di Lolaico, vanno vicini al pareggio con Martini e lo trovano nel finale con un preciso colpo di testa del neo entrato Scappini su cross del cremasco Marchesetti. MARCATORI Chianese su rigore al 14’ p.t.; Rossetti al 42’ s.t. RAVENNA (4-4-2) G. Rossi 6,5; Rosini 6, Tagliani 6,5, Fasano 6,5, Maggiolini 6,5; Rossetti 7, Fonjock 6,5 (dal 20’ s.t. Visone 6,5), Sciaccaluga 6,5, Guitto 6; Chianese 7 (dal 36’ s.t. Gerbino Polo 6), Caturano 6 (dal 18’ s.t. Cazzola 6). (Pellegrino, Gardella, Grea, Rosso). All. L. Rossi 6,5. REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini 6; Iraci 6, Zini 5,5, Lanna 5, D’Alessandro 6; Romizi 5,5 (dal 10’ s.t. Adamo 6), Saverino 6, Maschio 5,5; Alessi 6,5 (dal 43’ s.t. Viapiana s.v.); Temelin 5,5 (dal 13’ s.t. Chinellato 5), Guidetti 5,5. (Offredi, Migliaccio, Bovi, Di Chiara). All. Mangone 6. ARBITRO Bietolini di Firenze 6,5. NOTE paganti 771, abbonati 564, incasso di 13.842,30 euro. Espulsi Lanna al 14’ p.t., il tecnico Mangone al 40’ s.t. e Chinellato al 46’ s.t.; ammoniti Rossetti, Fonjock, Zini, Romizi e Alessi. Angoli 1-0. GIUDIZIO+++ MARCATORI Campo (AA) al 4’, Ferrario (M) al 25’, Martin (AA) al 40’ p.t.; Campo (AA) al 2’, Virdis (AA) al 21’, Ferrario (M) al 35’, autorete di Mirri (AA) al 49’ s.t. MONZA (4-3-1-2) Marcandalli 5; Uggè 5,5, Tuia 4,5, Cudini 5, Barjie 5; Campisi 5, C. Seedorf 4,5 (dal 1’ s.t. Zebi 5,5), Iacopino 5,5; S. Seedorf 5 (dal 18’ s.t. Anghileri 5,5); Ferrario 6,5, Ricci 5,5 (dal 29’ s.t. Aubameyang 6). (Westerveld, Fiuzzi, Oualembo, Meduri). All. Tammaro 5. ALTO ADIGE (4-2-3-1) Zomer 5,5; Brugger 6, Kiem 5,5, Mirri 5,5, Martin 6,5; Burato 6,5, M. Romano 6; Furlan 6,5, El Kaddouri 7 (dal 24’ s.t. Baccolo 6), Campo 7 (dal 31’ s.t. Fink 6); Sorrentino 6 (dal 30’ p.t. Virdis 7). (Mair, Nazari, A. Romano, Marchi). All. Sebastiani 6,5. ARBITRO Albertini di Ascoli 6. NOTE paganti 101, abbonati nc, incasso di 1.487 euro. Ammoniti Barjie, Uggè e Burato. Angoli 6-2. GIUDIZIO+++ MARCATORE Riva al 27’ p.t. COMO (4-2-3-1) Castelli 6,5; Licata 6 (dal 17’ s.t. Fautario 6), Bossa 6,5, Conti 6,5, Franco 6,5; Riva 7, Filipe 6; Da Dalt 6 (dal 34’ s.t. Ambrogetti s.v.), Maah 6, Cozzolino 6,5 (dal 24’ s.t. Bardelloni 6); Rossini 6. (Restelli, Romani, Villar, Scardina). All. Garavaglia-Brevi 6,5. CREMONESE (4-4-2) G. Bianchi 6; Stefani 5 (dal 1’ s.t. Sales 5,5), Gervasoni 6, Cremonesi 5,5, Favalli 6; Nizzetto 5,5 (dall’8’ s.t. Coda 5,5), Fietta 5, Bacher 5,5 (dal 17’ s.t. Zanchetta 5,5), Vitofrancesco 6; Colacone 5, Musetti 6. (Galli, Pradolin, Tacchinardi, Miramontes). All. Acori 5,5. ARBITRO La Penna di Roma 5,5. NOTE paganti 492, abbonati 426, incasso di 8.471,73 euro. Ammoniti Bossa, Riva, Gervasoni e Colacone. Angoli 5-2. GIUDIZIO+++ FERRARAdTutto in 2', tra il 39' ed il 40' della ripresa. Lo Spezia passa in vantaggio con un colpo di testa di Casoli, su un angolo di Vannucchi e la Spal pareggia con un gran destro di Paolo Rossi, che raccoglie una corta respinta di Comazzi, dopo un cross di Melara. Alla fine giusto pareggio tra squadre equilibrate, con le difese a prevalere sugli attacchi, poco riforniti. Nel primo tempo più determinata la Spal, ma con lo Spezia a costruire l'azione più pericolosa allo scadere con Saudati e Fissore. Prima della gara, importante iniziativa della Spal in favore della lotta alla sclerosi multipla. MARCATORI Mammetti (P) all'8’ p.t.; Scappini (A) al 46' s.t. PERGOCREMA (3-4-3) Russo 7; Ricci 6,5, F. Romeo 6,5, Daleno 6; Lolaico 5,5, Basile 6,5, Galli 6,5, Rizza 6,5; Mammetti 6,5 (dal 22' s.t. Rodriguez 5), Maccan 6 (dal 12' s.t. Scotto 5,5), Simeoni 6 (dal 19’ s.t. Panariello 6). (Ingrassia, Tobanelli, A. Profeta, Mugelli). All. Maurizi 6,5. ALESSANDRIA (4-2-3-1) Servili 6; Pucino 6,5, S. Romeo 6, Cammaroto 6, Bonomi 6; Segarelli 6, Camillucci 6; Negrini 6 (dal 24' s.t. Marchesetti 6,5), Martini 5,5 (dal 29' s.t. Scappini 7), Croce 6 (dal 40' s.t. Cuneaz s.v.); Artico 6,5. (Colombi, Damonte, Ghinassi, Machado). All. Sarri 6,5. ARBITRO Irrati di Pistoia 6. NOTE paganti 641, abbonati 205, incasso di 6.990 euro. Espulso Lolaico al 18' s.t.; ammoniti Artico, Rodriguez e Marchesetti. Angoli 1-10. GIUDIZIO+++ RAVENNAdServiva il ritorno a Ravenna di Vincenzo Chianese per cancellare il digiuno di vittorie casalinghe che durava dallo scorso 17 gennaio. Arrivato in settimana, Chianese ha trascinato i suoi segnando su rigore e poi servendo assist a ripetizione ai compagni. Al 14’ la svolta: un retropassaggio di testa mette fuori causa Manfredini, Chianese capisce tutto in anticipo e sta per segnare da dentro l’area piccola. Lanna lo stende: espulsione e rigore, trasformato dallo stesso Chianese. Il raddoppio solo nel finale con un bel diagonale di Rossetti. MONZAdBlitz dell’Alto Adige che passeggia contro un Monza sempre più allo sbando. La squadra brianzola paga le numerose distrazioni difensive, un modulo inadatto e le titubanze nella scelta dell’allenatore dopo l’esonero di De Petrillo. Festeggia l’Alto Adige che passa subito con Campo, regala il pareggio a Ferrario e raddoppia con Martin che approfitta di un’ingenuità di Tuia. Il Monza si squaglia e l’Alto Adige vola sul 4-1 ancora con Campo e Virdis. Il tentativo disperato di rimonta non serve a placare la contestazione del Brianteo. COMOdPrima vittoria del Como in casa, sotto gli occhi del futuro presidente Lanzanova. E Cremonese che non riesce invece a riprendersi dal suo momento difficile. Il successo dei padroni di casa è firmato da Riva, che a metà del primo tempo con un tiro dal limite dell’area, su cross di Cozzolino, batte Bianchi. E’ più o meno l’unica conclusione veramente pericolosa del Como in tutta la gara, ma i comaschi danno comunque vita a una buona prova, anche in fase difensiva, e nel finale recriminano anche per un possibile rigore su Rossini. La Cremonese cerca di reagire, soprattutto nel secondo tempo, ma sbaglia troppo. Alessandro Sovrani Vincenzo Pittureri Sergio Cassamali Dario Dolci Ugo Bentivogli Matteo Delbue Lilliana Cavatorta il punto di NICOLA BINDA [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA La scossa che serviva Serviva una scossa, c’era da immaginarselo. Il piattume generale è imbarazzante, le grandi che faticano a fare punti sono una costante. Si sentiva la necessità di qualcosa che smuovesse le acque, e quello accaduto in settimana è servito. Cinque squadre di Prima divisione penalizzate al mercoledì alla Disciplinare per le magagne legate all’iscrizione, quattro di loro subito vincitrici (e la quinta ha fatto pari). E’ chiaro, tutti avrebbero volentieri fatto a meno di vedersi levare dei punti, ma i problemi estivi non potevano finire nel dimenticatoio. Se non altro c’è stata questa risposta, che ha dato un po’ di sale a un torneo in cerca di leader. A proposito dei quali, vedremo stasera di che W pasta è fatta la Nocerina, attesa sul campo della Lucchese dopo una domenica nella quale tutte le rivali hanno dormito. Ci siamo spesso lamentati per il girone A, privo di vere grandi (il discorso, Salernitana a parte, vale sempre, ovviamente), ma stavolta è il girone B quello latente: le prime 7 della graduatoria (alla vigilia) non sono riuscite a vincere. Ci voleva il solito Foggia a dare un po’ di brivido. Forse la penalizzazione è servita anche a Zeman? GIRONE A SQUADRE SORRENTO SALERNITANA (-2) SPAL (-1) REGGIANA ALESSANDRIA GUBBIO LUMEZZANE PERGOCREMA ALTO ADIGE CREMONESE PAVIA VERONA SPEZIA BASSANO COMO MONZA RAVENNA PAGANESE PT 23 21 20 19 19 19 19 16 16 14 14 13 12 12 12 12 11 10 G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 11 12 12 12 11 12 V 6 7 6 5 5 6 5 3 4 3 3 3 2 3 2 3 2 3 N 5 2 3 4 4 1 4 7 4 5 5 4 6 3 6 3 5 1 P RF RS 1 22 15 3 16 11 3 18 11 3 19 15 3 14 10 5 15 14 3 12 11 2 13 9 4 11 14 4 12 14 4 10 13 5 14 13 3 11 12 6 11 14 4 9 13 6 15 23 4 8 9 8 8 17 MARCATORI 9 RETI Paulinho (2, Sorrento). 8 RETI Cipriani (1, Spal). 7 RETI Ferrario (Monza). 6 RETI Gomez (2, Gubbio). 5 RETI Crocetti (Bassano); Guidetti (Reggiana). 4 RETI A. Bianchi (Cremonese); Temelin (Reggiana); Fava (Salernitana); Pignalosa e Togni (Sorrento); Fofana (Spal); Le Noci (Verona) 2-0 SORRENTO (Na)dPaulinho è RISULTATI BASSANO-GUBBIO 0-1 COMO-CREMONESE 1-0 LUMEZZANE-PAGANESE 2-0 MONZA-ALTO ADIGE 3-4 PERGOCREMA-ALESSANDRIA 1-1 RAVENNA-REGGIANA 2-0 SALERNITANA-VERONA 2-1 SORRENTO-PAVIA 0-0 SPAL-SPEZIA 1-1 PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 ALESSANDRIA-SALERNITANA ALTO ADIGE-PERGOCREMA COMO-BASSANO CREMONESE-PAGANESE GUBBIO-PAVIA RAVENNA-LUMEZZANE REGGIANA-SPAL SPEZIA-MONZA (lunedì 15, ore 20.45) VERONA-SORRENTO (mercoledì 1/12, ore 17) MONZA–ALTO ADIGE 3-4 attacco (22 gol). Il pari senza reti va spiegato anche con la buona prova del Pavia: la sua diga difensiva funziona e il portiere Facchin alza la saracinesca. La chiave dello 0-0 è proprio nella bravura di Facchin al 38’ del primo tempo (doppia respinta su una deviazione di Carotti per anticipare Paulinho e la zampata sotto rete di Terra, dopo un angolo di Erpen) e in una palla-gol divorata da Manco (44’). Da brividi le veloci ripartenze del Pavia (al quarto risultato utile) orchestrate da Ferretti che s’è visto negare il gol in avvio dalla tempestiva uscita di Rossi (15’). Il pareggio non intacca la serenità del Sorrento (ottavo risultato utile: 5 vittorie e 3 pareggi) che ha tentato di aggirare la retroguardia ospite con una costante supremazia, diventata assedio nella ripresa. COMO-CREMONESE GIRONE B SQUADRE NOCERINA BENEVENTO ATLETICO ROMA GELA LANCIANO TARANTO FOGGIA (-1) COSENZA FOLIGNO (-1) SIRACUSA JUVE STABIA PISA ANDRIA TERNANA CAVESE (-5) LUCCHESE VIAREGGIO BARLETTA PT 24 22 21 19 18 18 17 17 15 14 13 13 13 12 11 11 10 8 G 11 12 11 12 12 12 12 12 12 12 11 12 12 11 12 11 11 12 V 7 6 6 6 4 5 5 4 4 4 4 2 3 3 4 3 2 1 N 3 4 3 1 6 3 3 5 4 2 1 7 4 3 4 2 4 5 P RF RS 1 17 9 2 15 12 2 16 8 5 17 14 2 11 10 4 13 13 4 26 24 3 12 11 4 18 16 6 9 13 6 12 11 3 10 12 5 9 11 5 6 14 4 14 13 6 13 15 5 9 14 6 11 18 1-0 RISULTATI ATLETICO ROMA-ANDRIA 0-1 BARLETTA-BENEVENTO 1-1 CAVESE-VIAREGGIO 2-0 COSENZA-LANCIANO 1-1 LUCCHESE-NOCERINA stasera PISA-FOGGIA 1-2 SIRACUSA-GELA 2-0 TARANTO-FOLIGNO 1-3 TERNANA-JUVE STABIA 2-1 PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 ANDRIA-COSENZA BENEVENTO-CAVESE FOGGIA-TERNANA FOLIGNO-BARLETTA GELA-ATLETICO ROMA JUVE STABIA-NOCERINA LANCIANO-TARANTO SIRACUSA-PISA VIAREGGIO-LUCCHESE MARCATORI 8 RETI Ciofani (2, Atletico Roma); C. Ciano (2, Cavese). 7 RETI Sau (Foggia). 6 RETI Catania (Nocerina); Innocenti (1, Taranto). 5 RETI Carparelli (Pisa). 4 RETI Evacuo (1, Benevento); Kolawole e Insigne (Foggia); Giacomelli (Foligno); Corona (2, Juve Stabia); Turchi (Lanciano); Marotta (Lucchese); Castaldo (Nocerina); Mancino (Siracusa); Marolda (Viareggio). Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 28 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 12a GIORNATA Ora Zeman è cinico Foligno da applausi Foggia, colpo a Pisa Taranto: c’è Dionigi PISA-FOGGIA 1-2 GIUDIZIO +++ MARCATORI Carparelli (P) al 29’ p.t.; Kolawole (F) al 20’, Insigne (F) al 29’ s.t. PISA (4-2-3-1) Pugliesi 6; Gagliardi 5,5 (dal 28’ s.t. Tabbiani 6), Calori 5,5, Gimmelli 5,5, Bizzotto 5 (dal 39’ s.t. Perez s.v.); Reccolani 6, Amoroso 6,5; Anania 6, Favasuli 6,5, Mosciaro 5,5 (dal 33’ s.t. Miani 6); Carparelli 7. (Adornato, Audel, Scampini, Ilari). All. Cuoghi 6,5. FOGGIA (4-3-3) Santarelli 7,5; Candrina 6 (dal 39’ s.t. Tomi s.v.), Iozzia 6, Rigione 5,5, Regini 5,5; Kone 6,5 (dal 37’ s.t. Palermo s.v.), Salamon 6,5, Laribi 6; Kolawole 6,5, Sau 6,5 (dal 33’ s.t. Cortese 6), Insigne 7. (Ivanov, Torta, Thioye, Agostinone). All. Zeman 6,5. ARBITRO Borriello di Mantova 6. NOTE spettatori 4.500 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Laribi, Calori, Amoroso e Miani. Angoli 7-3. ALESSIO CARLI PISAdMaturo nell’evitare il naufragio, cinico nel rialzarsi e poi spettacolare nel prendersi la parti- ta. E’ un Foggia in trasformazione quello che torna a vincere dopo tre settimane: una squadra di Zdenek Zeman che fa il primo tiro all’11’ s.t. è un evento raro. Ma nessun ricorso a tattiche ostruzionistiche. E’ che il boemo sta insegnando ai suo ragazzini che il calcio è anche pazienza. E a Foggia si sogna: senza il punto di penalizzazione, i rossoneri sarebbero in zona play-off. Un’ora inutile Il Pisa di contro interrompe la serie positiva che durava da sette giornate nonostante abbia avuto in mano la partita per oltre un’ora, nella quale Stefano Cuoghi dà scacco a Zeman cambiando modulo. Pressing asfissiante e palla subito rilanciata in avanti. La tattica del fuorigioco salta spesso e dopo un’occasione fallita da Mosciaro al 15’, BARLETTA-BENEVENTO 1-1 TARANTO-FOLIGNO Carparelli al 29’ supera Santarelli in diagonale. I locali sono troppo appesi a Carparelli, al quale Santarelli nega il raddoppio all’8’ s.t con una respinta prodigiosa. Dieci minuti d’oro E’ la svolta. Il Pisa ha speso troppe energie e il Foggia lo punisce al primo tiro nello specchio: al 20’ s.t. punizione di Laribi e Kolawole sul secondo palo insacca di testa. Un minuto dopo Santarelli uscendo a valanga nega a Mosciaro il nuovo vantaggio, ma Zeman non se ne preoccupa e ordina ai suoi di osare. In dieci minuti i rossoneri creano diverse palle-goal e passano con un' azione avviata a centrocampo e conclusa da Insigne dopo triangolo con Sau. Il Pisa è a terra e il Foggia (a parte un palo di Cortese) si limita a controllare. SIRACUSA-GELA Zdenek Zeman, 63 anni: il suo Foggia è tornato alla vittoria dopo tre settimane PIERANUNZI 50 I GOL FATTI E SUBITI NELLE GARE DEL FOGGIA Quando gioca il Foggia di Zeman lo spettacolo è assicurato. I pugliesi hanno segnato 26 gol e ne hanno subiti 24: nessuno come loro nei campionati professionistici. 2-0 COSENZA-LANCIANO 1-1 1-3 GIUDIZIO ++++ MARCATORI Fondi (F) al 5’, Innocenti (T) su rigore al 27’ p.t.; Coresi (F) al 21’, Giacomelli (F) al 40’ s.t. TARANTO (4-2-3-1) Bremec 5; Antonazzo 4,5, Migliaccio 5, Prosperi 5, Sabatino 5; Taulo 5,5 (dal 23’ s.t. Pensalfini 5,5), Branzani 5,5; Garufo 5, Rantier 5,5 (11’ st. Ferraro 5), Ciotola 5,5 (32’ s.t. Russo s.v.); Innocenti 6. (Barasso, Colombini, Panarelli, Gori). All. Brucato 5. FOLIGNO (4-3-2-1) Rossini 6,5 (dal 31’ s.t. Zandrini 6); Iacoponi 6, Merli Sala 6,5, Giovannini 6,5, Bassoli 6; Fondi 7, Papa 6 (dal 13’ s.t. Giacomelli 7), Sciaudone 7; Coresi 6,5 (37’ s.t. Castellazzi s.v.), Cavagna 7,5; Falcinelli 6. (Severini, Menchinella, Fedeli, La Mantia). All. Matrecano 7. ARBITRO Di Ciommo di Venosa 5,5. NOTE paganti 2.891, abbonati 429, incasso di 25.911,74 euro. Ammoniti Rossini, Iacoponi, Merli Sala, Fondi e Branzani. Angoli 2-5. FULVIO PAGLIALUNGA TARANTO dGiovane e bel- lo: il Foligno vince e pia- TERNANA-JUVE STABIA 2-1 ce. Fermo sulle gambe e senza idee, il Taranto finisce contestato ed esonera il tecnico Brucato: oggi arriva l’ex attaccante Davide Dionigi, fresco di patentino, che così farà il debutto in panchina. La partita Non c’è quasi mai partita tra una formazione che corre e l’altra che aspetta. Giusto per marcare subito le distanze il gol che porta in vantaggio il Foligno arriva dopo 5’: segna Fondi, scaricando un destro in corsa su servizio di Cavagna. E’ logico, persino: la squadra di Brucato sbanda a ogni possesso, poco sorretta da un centrocampo estemporaneo (out Di Deo e Giorgino, dentro Branzani e Taulo), mentre gli umbri sanno sempre dove stare e cosa fare. La reazione debole del Taranto basta alCAVESE-VIAREGGIO 2-0 Il Barletta fa la partita, ma non va oltre il pareggio Evacuo salva il Benevento che deve chiudere in dieci Il Siracusa non si ferma più Gela, che brutto tonfo Il Lanciano sfiora il colpo Ma Biancolino lo riprende Ternana, finalmente festa Juve Stabia al tappeto La Cavese ritrova il sorriso Pinsoglio, autorete fatale MARCATORI Infantino (Ba) al 4’, Evacuo (Be) al 29’ p.t. BARLETTA (4-3-1-2) Di Masi 6; Galeoto 6 (dal 39’ s.t. D’Allocco s.v.), Lucioni 6, Ischia 6, Frezza 6; Menicozzo 6,5 (dal 36’ s.t. Agnelli s.v.), Rajcic 6,5 (dal 41’ s.t. Carbonaro s.v.), Guerri 6; Bellomo 6,5; Infantino 6, Margiotta 6. (Dossena, Masiero, Lorusso, Shiba). All. Sciannimanico 6,5. BENEVENTO (4-3-3) Aldegani 7; Pedrelli 6, Siniscalchi 6, Landaida 5, Palermo 5,5; Joelson 5,5 (dal 28’ s.t. Signorini s.v.), D’Anna 6, Pacciardi 6; Vacca 5,5 (dal 15’ s.t. Bianco 5,5), Evacuo 6 (dal 25’ s.t. Germinale 5,5), Zito 6. (Baican, Formiconi, De Souza, Viola). All. Cuttone 6. ARBITRO Gavillucci di Latina 5,5. NOTE spettatori 2.100 circa, paganti nc, abbonati 1.012, incasso di 7.215 euro. Espulso Landaida al 25' s.t.; ammoniti Galeoto, Frezza, Menicozzo, Ischia, Infantino, Siniscalchi, Landaida, Pacciardi e Bianco. Angoli 9-6. MARCATORI Bongiovanni al 35’ p.t.; Cosa al 13’ s.t. SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 7; Lucenti 6,5, Petta 6,5, Ignoffo 7,5, Strigari 6,5; Spinelli 6,5, Giordano 7; Bongiovanni 6,5 (dal 25’ s.t. Rosella 6,5), Mancosu 6,5, Mancino 6,5; Abate 6,5 (dal 30’ p.t. De Angelis s.v.; dal 1’ s.t. Cosa 7). (Fornoni, Di Silvestro, Giurdanella, Biondo). All. Ugolotti 7. GELA (4-4-2) Nordi 6; Stamilla 6,5, Cardinale 6, Porcaro 5,5, Piva 6,5; Bigazzi 5,5, D’Amico 5,5, Avantaggiato 5,5 (dal 1’ s.t. Puccio 6), Cunzi 6,5 (dal 14’ s.t. Giardina 6); Docente 5,5 (dal 27’ s.t. Rabbeni 5,5), Franciel 5,5. (Maraglino, Aliperta, D’Anna, Vagnaduzzo). All. Provenza 5,5. ARBITRO Viti di Campobasso 5,5. NOTE paganti 2.875, abbonati 807, incasso di 24.200 euro. Ammoniti Bongiovanni, Spinelli, Piva, Petta, Lucenti, Mancino e Porcaro. Angoli 6-2. GIUDIZIO+++ MARCATORI Turchi (L) al 3’ p.t.; Biancolino (C) al 34’ s.t. COSENZA (4-2-3-1) Petrocco 6; Matteini 6, Raimondi 6, Fanucci 6 (dal 33’ s.t. Gagliardi s.v.), Di Bari 5,5; Coletti 5 (dal 20’ s.t. S. Fiore 6,5), De Rose 5,5 (dal 44’ s.t. Roselli s.v.); Daud 5, Mazzeo 5, Degano 5; Biancolino 7. (De Luca, Wagner, Scarnato, Bernardi). All. Somma 5,5. LANCIANO (4-3-3) Chiodini 6; Colombaretti 6, Ferraro 6 (dal 42’ p.t. Romito 6), Antonioli 6, Mammarella 6; Di Cecco 6,5, Sacilotto 7,5, Amenta 7 (dal 14’ s.t. Volpe 6); Turchi 6,5, Colussi 6 (dal 29’ s.t. Di Gennaro 6,5), U. Improta 6,5. (Aridità, Tamasi, R. Improta, Vastola). All. Camplone 6,5. ARBITRO Barbiero di Vicenza 5. NOTE paganti 2.800, abbonati 180, incasso di 23.500 euro. Espulso Di Cecco al 16’ s.t.; ammoniti Coletti, Amenta, Di Bari, Daud, Mammarella, Romito. Angoli 5-3. GIUDIZIO+++ MARCATORI Imburgia (T) al 24’ p.t.; Tarantino (JS) al 31’, Borghetti (T) al 33’ s.t. TERNANA (4-3-3) Visi 6; Quondamatteo 6, Borghetti 7,5, Giubilato 6, Imburgia 6,5; Arrigoni 6, D’Antoni 6, Nitride 6; Noviello 5,5 (dal 18’ s.t. Concas 6), Tozzi Borsoi 5 (dal 12’ s.t. Alessandro 6), Artistico 5,5 (dal 28’ s.t. Della Penna s.v.). (Cunzi, Bizzarri, Camillini, Fusciello). All. Orsi 6. JUVE STABIA (3-5-2) Fumagalli 5,5; Fabbro 5 (dal 28’ s.t. Tarantino 6), Molinari 6, Scognamiglio 6; Di Cuonzo 6, Mezavilla 5, Cazzola 6, Danucci 5 (dal 7’ s.t. Marano 6), Pitarresi 5 (dal 7’ s.t. Dianda 5,5); Corona 5,5, Albadoro 5,5. (Panico, Ubaldi, Gomes, Pavoletti). All. Braglia 5,5. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6. NOTE spettatori 1.500 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Amm. Giubilato, Albadoro, Fumagalli, Noviello e Artistico. Angoli 3-5. GIUDIZIO++ MARCATORI autorete di Pinsoglio al 36’ p.t.; Bernardo su rigore al 17’ s.t. CAVESE (4-3-3) Pane 6,5; M. Ciano 6,5, Cipriani 7, Troise s.v. (dal 6’ p.t. Pagano 6), Sirignano 6 (dal 29’ s.t. Citro 6); Alfano 6,5, Zampa 6, Bacchiocchi 6,5; Bernardo 7, C. Ciano 6 (dal 18’ s.t. Turienzo 6), Schetter 7,5. (Botticella, Quadrini, Di Napoli, Sifonetti). All. Rossi 6,5. VIAREGGIO (4-4-2) Pinsoglio 5; Carnesalini 6, Fiale 5,5, Massoni 5 (dal 32’ s.t. Brighenti s.v.), Bertolucci 6; Cristiani 5,5 (dal 18’ s.t. Luppi 5,5), Pizza 6, Castiglia 6, Taormina 5,5; D’Antoni 5 (dal 22’ s.t. D’Onofrio 5,5), Marolda 6. (Merlano, Malacarne, Cosentini, Calamai). All. Scienza 5,5. ARBITRO Castrignanò di Brindisi 6. NOTE paganti 1.989, non ci sono abbonati, incasso di 18.056 euro. Amm. Massoni, Bacchiocchi, Cipriani, Fiale e Marolda. Angoli 6-5. GIUDIZIO+++ SIRACUSA dIl Siracusa non si ferma più e dopo il Foggia batte anche il Gela. Un risultato che oltre a dimostrare che la nottata è passata per gli uomini di Ugolotti (cinque sconfitte nelle prime cinque gare) crea qualche preoccupazione all’allenatore del Gela che ha parlato di «peggiore prestazione stagionale». Il gol del vantaggio arriva con una conclusione al volo di Bongiovanni. Nella ripresa il raddoppio di rapina di Cosa. A tre minuti dalla fine Franciel avrebbe potuto riaprire la partita ma il suo rigore è stato parato da Baiocco. COSENZAdFino a undici minuti dalla fine il Lanciano assapora il colpaccio grazie al gol di Turchi (destro sotto l’incrocio) ma una prodezza di Biancolino (gran colpo di testa) ristabilisce la parità. Camplone sfiora l’impresa con un’ottima organizzazione di gioco che invece latita in casa Cosenza dove la luce si accende solo quando entra Stefano Fiore. Intanto la vera partita i calabresi la stanno giocando altrove: incombono le scadenze della Lega Pro, per evitare brutte sorprese va trovata subito un’intesa tra nuovi e vecchi dirigenti. TERNI dNella Ternana che propone per la prima volta il tridente si scoprono goleador i difensori. Imburgia al 24’ del primo tempo con un tiro cross all’incrocio ha aperto le marcature e Borghetti, al 33’ della ripresa, con una zuccata ha chiuso il conto coi campani che avevano riguadagnato il pareggio con una punizione di Tarantini al 31’. Un successo che la Ternana avrebbe potuto rendere più ampio se avesse sfruttato un paio di contropiede con Alessandro. Per gli umbri è il ritorno alla vittoria che mancava dal 26 settembre (2-0 sul Barletta). CAVA DE’ TIRRENI (Sa) dLa Cavese reagisce con la terza vittoria consecutiva alla penalizzazione subita in settimana. Vittoria meritata contro un Viareggio che dopo la rete subita si affloscia. Al 36’ la Cavese passa: Pinsoglio, nel tentativo di respingere di piede il forte cross di Schetter, mette goffamente nella propria porta. Ad inizio ripresa i toscani avrebbero l’opportunità di pareggiare, ma il colpo di testa di Massoni è debole. Al 16’ ancora Schetter si procura un dubbio rigore, realizzato da Bernardo con un cucchiaio. Massimo Leotta Valter Leone Massimo Laureti Mauro Senatore GIUDIZIO+++ BARLETTA dUn Benevento attento ma anche parecchio fortunato prende un punto dalla difficile trasferta e resta in scia delle prime. La squadra pugliese ha di che recriminare per un secondo tempo trascorso nella metà campo avversaria che ha prodotto due pali colpiti da Margiotta e Bellomo e due interventi importanti di Aldegani. Pronti-via e Barletta in vantaggio. Al 4’ Infantino si ritrova in area una palla che spedisce nell’angolo op- Felice Evacuo, 28 anni, 4 gol in questa stagione D’ADDONA posto della porta di Aldegani. Nei primi venti minuti solo Barletta, poi la squadra di Cuttone si riorganizza e prima sfiora il pari al 27’ con Vacca, poi 2’ più tardi lo trova con Evacuo di testa che batte Di Masi. Nella ripresa c’è solo un squadra in campo: il Barletta. Al 1’ Bellomo sfiora il vantaggio da fuori, poi al 12’ Margiotta colpisce il palo. La difesa campana diventa più serrata dopo l’espulsione di Landaida al 25’. Ma il Barletta è sfortunato perché colpisce il suo secondo palo al 31’ con Bellomo su punizione con Aldegani battuto. Nel finale arrembante attacco dei locali che non sortisce nessun effetto ma la squadra di casa nonostante il pari esce tra gli applausi. Matteo Tabacco meno per arrivare al pareggio: segna Innocenti, su rigore procurato da Ciotola (al 27’, mani di Iacoponi). Sembra una promessa di riequilibrio della partita, le occasioni che Ciotola e Innocenti sbagliano fanno credere a un Taranto in grado di ritrovarsi. Ma Matrecano fa la mossa giusta al quarto d’ora della ripresa: mette Giacomelli per Papa, passa al 4-2-3-1 e dà l’ordine ai suoi di attaccare. E il Foligno torna a farsi ammirare, confenzionando la vittoria. Momenti da incorniciare: la punizione di Coresi (21’) che batte Bremec è straordinaria, il contropiede Cavagna-Sciaudone-Giacomelli (40’) con piatto vincente è da manuale. Al punto che applaudono, un po’ sportivamente un po’ in polemica, anche i tifosi di casa. Poi è contestazione. IL POSTICIPO La Nocerina in tv a Lucca Occasione d’oro stasera per la capolista Nocerina sul campo della Lucchese. Al debutto casalingo Indiani non ha Biggi, Michelotti, Taddeucci, Schenetti, Bertoli e Baldanzeddu. Invece Cavallaro, Sardo e Perricone non sono partiti con Auteri, che non cambia la formazione rispetto a domenica. Così in campo (20.45, diretta su Rai Sport): LUCCHESE (4-3-3) Pennesi; Mariotti, Lollini, Bova, Pezzi; Piccinni, Grassi, Carloto; Pera, Marotta, Pondaco. (Pardini, Petri, Michelotti, Chadi, Costantini, Marasco, Galli). All. Indiani. NOCERINA (3-4-3) Gori; Filosa, De Franco, Di Maio; Scalise, Bruno, De Liguori, Bolzan; Catania, Castaldo, Negro. (Amabile, Servi, Pomante, Riccio, Marsili, Pepe, Galizia). All. Auteri. ARBITRO Cafari Panico di Cassino (PennacchioPassero). 10 a GIORNATA SERIE D f Il Venezia stacca il Treviso (k.o. in casa), il Perugia passa ad Arezzo, Asti e Monterotondo le novità in vetta GIRONE A (12a giornata) GIRONE F (12a giornata) GIRONE G GIRONE H ATLETICO TRIVENTO-CIVITANOVESE 1-1 BOJANO-VENAFRO 2-2 JESINA-SAMBENEDETTESE 0-1 MIGLIANICO-TERAMO 0-1 OLYMPIA AGNONESE-FORLI' 2-2 REAL RIMINI-FOSSOMBRONE 1-0 RECANATESE-CESENATICO 0-2 RENATO CURI-RIMINI 0-1 SANTARCANGELO-LUCO CANISTRO 0-1 SANTEGIDIESE-ATESSA VDS 2-0 ANZIOLAVINIO-GUIDONIA 1-1 ARZACHENA-VITERBESE 1-1 ASTREA-APRILIA 0-4 BUDONI-TAVOLARA 2-1 CASTIADAS-FIDENE 1-2 MONTEROTONDO-CYNTHIA 1-0 SANLURI-BACOLI 5-1 SELARGIUS-PORTO TORRES 0-0 VIRIBUS UNITIS-ZAGAROLO 2-1 ARZANESE-POMIGLIANO 1-0 BATTIPAGLIESE-FRANCAVILLA F. 1-0 CAPRIATESE-ANGRI 0-0 CASARANO-ISCHIA 1-0 FRANCAVILLA S.-NARDO' 0-0 GROTTAGLIE-BOVILLE ERNICA 2-0 MURGIA-FORTIS TRANI 0-0 OSTUNI-GAETA 0-1 SANT'ANTONIO ABATE-PISTICCI 2-2 CLASSIFICA Montevarchi, Todi e Perugia p. 23; Castel Rigone 20; Spoleto e Flaminia 16; Pianese e Sansepolcro 15; Pontevecchio 14; Scandicci 13; Group Città di Castello e Deruta 12; Sporting Terni e Orvietana 10; Fortis Juventus 9; Sestese e Monteriggioni 6; Arezzo 5. CLASSIFICA Teramo p. 27; Real Rimini e Rimini 21; Sambenedettese e Jesina 20; Civitanovese 19; Santarcangelo, Olympia Agnonese, Santegidiese e Renato Curi 18; Forlì 17; Atletico Trivento, Luco Canistro e Atessa VdS 15; Fossombrone 13; Recanatese 12; Miglianico 11; Cesenatico e Venafro 7; Bojano 5. CLASSIFICA Bacoli e Monterotondo p. 19; Porto Torres e Viterbese 18; Anziolavinio, Fidene e Arzachena 17; Aprilia, Sanluri e Viribus Unitis 14; Selargius e Astrea 13; Budoni 12; Zagarolo 11; Guidonia e Castiadas 8; Tavolara e Cynthia 4. CLASSIFICA Arzanese p. 26; Casarano 21; Gaeta e Fortis Trani 20; Pomigliano e Boville Ernica 16; Nardò e Ischia 15; Murgia e Francavilla S. 14; Pisticci 13; Grottaglie e Francavilla F. 11; Battipagliese 10; Sant'Antonio Abate 9; Capriatese 8; Angri 5; Ostuni 2. CLASSIFICA Ebolitana p. 26; Casertana 25; Nissa* 22; Forza e Coraggio* 21; Sapri e Sambiase* 19; Valle Grecanica** e Cittanova 17; Noto* e Real Nocera* 16; Turris* e Hinterreggio 14; Acireale* 13; Messina (-2) 12; Mazara* 11; Marsala* 8; Modica* 7; Rossanese* e Nola* 6; (** 2 gare in meno, * una in meno). PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 Castel Rigone-Pianese; Deruta-Orvietana; Fortis Juventus-Arezzo; Monteriggioni-Sporting Terni; Montevarchi-Group Città di Castello; Perugia-Pontevecchio; Sansepolcro-Sestese; Scandicci-Flaminia; Spoleto-Todi. PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 Atessa VdS-Real Rimini; Cesenatico-Santarcangelo; Civitanovese-Jesina; Forlì-Atletico Trivento; Fossombrone-Renato Curi; Luco Canistro-Santegidiese; Rimini-Miglianico; Sambenedettese-Bojano; Teramo-Olympia Agnonese; Venafro-Recanatese. PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 Bacoli-Aprilia; Cynthia-Budoni; Fidene-Selargius; Guidonia-Castiadas; Monterotondo-Viribus Unitis; Porto Torres-Sanluri; Tavolara-Anziolavinio; Viterbese-Astrea; Zagarolo-Arzachena. PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 Angri-Arzanese; Battipagliese-Casarano; Boville Ernica-Murgia; Fortis Trani-Capriatese; Francavilla F.-Francavilla S.; Ischia-Sant'Antonio Abate; Nardò-Grottaglie; Pisticci-Ostuni; Pomigliano-Gaeta. PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 Ebolitana-Mazara; Forza e Coraggio-Nissa; Marsala-Sambiase; Messina-Modica; Nola-Cittanova; Noto-Real Nocera; Sapri-Rossanese; Turris-Hinterreggio; Valle Grecanica-Acireale; riposa Casertana. GIRONE B GIRONE C GIRONE D GIRONE E ALBESE-BORGOROSSO 1-1 BORGOSESIA-VIGEVANO 3-2 CHIERI-ASTI 1-2 CUNEO-CHIAVARI 2-2 DERTHONA-SAINT CHRISTOPHE 4-1 GALLARATESE-SANTHIA' 1-0 LAVAGNESE-SEREGNO 1-1 NOVESE-SETTIMO 3-1 RIVOLI-AQUANERA 1-0 SARZANESE-ACQUI 1-1 CASTELLANA-OLGINATESE 0-2 CASTIGLIONE-CANTU' SAN PAOLO 1-0 COLOGNESE-VOGHERA 1-1 DARFO-LEGNAGO 2-4 INSUBRIA-PONTISOLA 2-3 MANTOVA-ALZANOCENE 2-2 TRENTO-SOLBIATESE 1-3 VILLAFRANCA-CASTELNUOVOSANDRA' 1-1 VIRTUS VECOMP-CARATESE 0-0 BELLUNO-ROVIGO CHIOGGIA-ESTE CONCORDIA-KRAS REPEN MONTECCHIO-PORDENONE OPITERGINA-VENEZIA SANVITESE-MONTEBELLUNA TAMAI-TORVISCOSA TREVISO-SAN PAOLO UNION QUINTO-SANDONA'JESOLO 0-1 0-0 3-0 0-0 2-3 1-0 4-2 0-2 2-2 BAGNOLESE-CARPENEDOLO 1-1 BORGO A BUGGIANO-CASTELFRANCO 2-0 CASTEL SAN PIETRO-VEROLESE 3-3 FORCOLI-CAMAIORE 2-1 PAVULLESE-PONTEDERA 1-2 PIZZIGHETTONE-TUTTOCUOIO 0-0 ROSIGNANO-PONSACCO 0-0 RUDIANESE-MEZZOLARA 3-2 RUSSI-FIORENZUOLA 3-0 AREZZO-PERUGIA 0-1 FLAMINIA-SANSEPOLCRO 0-0 GROUP CITTA' DI CASTELLO-MONTERIGGIONI 3-1 ORVIETANA-FORTIS JUVENTUS 2-1 PIANESE-MONTEVARCHI 1-2 PONTEVECCHIO-SPOLETO 0-2 SESTESE-DERUTA 0-1 SPORTING TERNI-SCANDICCI 2-2 TODI-CASTEL RIGONE 1-0 CLASSIFICA Chiavari e Asti p. 23; Borgosesia 22; Aquanera e Seregno 21; Cuneo e Rivoli 20; Santhià* e Saint Christophe* 19; Gallaratese e Acqui 17; Chieri* e Lavagnese 16; Derthona 15; Sarzanese* e Novese 14; Albese 12; Vigevano 11; Borgorosso 5; Settimo 3; (* una gara in meno). CLASSIFICA Mantova p. 22; Legnago 17; Cantù San Paolo, Darfo, Colognese e Castellana 16; Pontisola 15; Voghera, CastelnuovoSandrà e Insubria 14; Villafranca 12; Caratese, Olginatese, Virtus Vecomp e Trento 11; AlzanoCene e Castiglione 10; Solbiatese 7. CLASSIFICA Venezia p. 24; Treviso 21; Pordenone, Tamai e San Paolo 18; Union Quinto, Rovigo e Sanvitese (-1) 17; SandonàJesolo 16; Chioggia 14; Este, Concordia e Opitergina 10; Belluno 9; Kras Repen 8; Montecchio e Torviscosa 7; Montebelluna 4. CLASSIFICA Borgo a Buggiano p. 23; Pontedera 18; Pizzighettone, Forcoli e Pavullese 17; Rosignano, Castelfranco, Bagnolese e Tuttocuoio 16; Russi e Camaiore 15; Ponsacco 14; Rudianese e Fiorenzuola 13; Carpenedolo 6; Mezzolara 5; Castel San Pietro 4 ; Verolese 2. PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 AlzanoCene-Caratese; Cantù San Paolo-Mantova; CastelnuovoSandrà-Castiglione; Colognese-Darfo; Legnago-Castellana; Olginatese-Virtus Vecomp; Pontisola-Trento; Solbiatese-Villafranca; Voghera-Insubria. PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 Este-Concordia; Kras Repen-Union Quinto; Montebelluna-Montecchio; Pordenone-Chioggia; Rovigo-Sanvitese; San Paolo-Opitergina; SandonàJesolo-Tamai; Torviscosa-Treviso; Venezia-Belluno. PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14,30 Borgo a Buggiano-Rudianese; Camaiore-Russi; Carpenedolo-Pavullese; Castelfranco-Rosignano; Mezzolara-Forcoli; Ponsacco-Bagnolese; Pontedera-Pizzighettone; Tuttocuoio-Castel San Pietro; Verolese-Fiorenzuola. Acqui-Gallaratese; Albese-Derthona; Aquanera-Sarzanese; Borgorosso-Novese; Chiavari-Chieri; Saint Christophe-Rivoli; Santhià-Lavagnese; Seregno-Cuneo; Settimo-Borgosesia; Vigevano-Asti. GIRONE I (12a giornata) ACIREALE-MESSINA CITTANOVA-NOTO HINTERREGGIO-NOLA MAZARA-CASERTANA MODICA-SAPRI NISSA-VALLE GRECANICA REAL NOCERA-FORZA E CORAGGIO ROSSANESE-EBOLITANA SAMBIASE-TURRIS ha riposato MARSALA 0-0 2-2 1-1 2-3 0-0 1-0 0-0 0-0 1-0 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 R SECONDA DIVISIONE LA 10a GIORNATA GIRONE A f (11a giornata) La Pro Patria vince con il cuore, ma ci sono anche i successi di Feralpi, Pro Vercelli e Tritium SAMBONIFACESE 2 FERALPI SALO’ 1 VALENZANA 0 TRITIUM 2 SAVONA 0 CANAVESE 2 ENTELLA 2 RENATE 2 PRO PATRIA 3 SANREMESE 0 PRO VERCELLI 2 MEZZOCORONA 0 LECCO 2 MONTICHIARI 1 RODENGO 0 CASALE 0 GIUDIZIO++++ MARCATORI Staiti (S) al 32', Serafini (PP) su rigore al 38’ p.t.; Brighenti (S) al 14', Pacilli (PP) al 20' e al 40’ s.t. SAMBONIFACESE (3-5-2) Milan 6; Dal Degan 6,5, Orfei 7, Viskovic 6; Sarzi 7 (dal 38’ s.t. Creati s.v.), Carlini 6,5, Jorgihno 6,5 (43’ s.t. Pietribiasi s.v.), Ruggeri 5,5, Montagnani (15' s.t. Fiorotto 5,5); Brighenti 7, Staiti 7. (Nardoni, T. Rocchiccioli, I. Rocchiccioli, Tecchio). All. Valigi 5,5. PRO PATRIA (4-3-1-2) Anania 6; Marchetti 6, Zanetti 6,5, Nossa 6, Som 6,5; Bruccini 6,5, Calzi 6,5, Justino 6 (dal 30' s.t. Nocciola s.v.); Sarno 6,5; Serafini 6,5 (dall’8' s.t. Janvier 6,5), Pacilli 7,5 (dal 42' s.t. Dell'Acqua s.v.). (Sala, Bertin, Polverini, Artuso). All. Novelli 6,5. ARBITRO Maresca di Napoli 6,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Espulso Ruggeri al 38’ p.t.; ammoniti Carlini, Staiti e Calzi. Angoli 4-8. (m.o.) GIUDIZIO++ MARCATORE Graziani al 21’ s.t. FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani 6; Sberna 6, Colicchio 6, Leonarduzzi 6,5, Savoia 6; Zanola 6 (dal 36’ s.t. Lauricella s.v.), Scioli 6, Baggio 6,5; Quarenghi 5,5 (dal 30’ s.t. Turato 6), Bracaletti 6 (dal 43’ s.t. Bonaccorsi s.v.), Graziani 6,5. (Gargallo, Pianetti, Mantovani, Decò). All. Rastelli 6. SANREMESE (4-4-2) Petruzzelli 6,5; Raguseo 5,5, Feliciello 6, Castaldo 6, Chirieletti 6; Salvi 6, Visone 6, Siciliano 6, Miceli 6,5; Diaferio 5 (dal 26’ s.t. Koffi s.v.), Moronti 5,5 (dal 36’ s.t. Sosa s.v.). (Leuzzi, Rossi, Papa, Gagliolo, Benloukilia). All. Chiarenza 6. ARBITRO Zeoli di Napoli 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Ammoniti Castaldo, Feliciello, Moronti e Baggio. Angoli 7-3. (g.t.) GIUDIZIO+++ MARCATORE Santoni al 43' p.t. e al 4' s.t. VALENZANA (5-3-2) Lamberti 5; Benvenga 4,5, Arrigoni 6, Caidi 5,5 (dall’8' s.t. Franciosi 6), Narducci 5, Forino 5,5 (dal 40' s.t. De Stefano s.v.); Montanari 6,5, Palazzo 6, Affatigato 5,5 (dal 23' s.t. Giorgione 5,5); Corazza 6, Ridolfi 5,5. (Frigerio, A. Caponi, Uggeri, Bachlechner). All. Rossi 5,5. PRO VERCELLI (4-1-4-1) Valentini 6; Pigoni 6,5, Murante 6,5, Ranellucci 6,5, Modolo 6; Calvi 7; Orlando 6 (dal 36' s.t. Corradi s.v.), Marconi 6, Rosso 6, Santoni 7,5 (dal 12' s.t. Disabato 6); Ghezzi 6,5 (dal 45' s.t. Cagliano s.v.). (Gozzi, Donida, Meregalli, Corsino). All. Braghin 6,5. ARBITRO Donati di Ravenna 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso Benvenga al 46' s.t.; ammoniti Rosso, Santoni, Pigoni, Affatigato e Forino. Angoli 4-4. (m.c.) GIUDIZIO++ MARCATORI Lenzoni al 29’, Sinato al 38’ s.t. TRITIUM (4-4-2) Pansera 6; Martinelli 6, Teso 6,5, Dionisi 6, Riva 6,5; E. Bortolotto 6,5, Corti 6, Di Ceglie 6, Floriano 6,5 (dal 42' s.t. Malgrati s.v.); R. Bortolotto 6 (dal 10' s.t. Sinato 6,5), Lenzoni 7 (dal 30' s.t. Spampatti 6,5). (Sacchetto, Fondrini, Bertoli, Chimenti). All. Vecchi 6,5. MEZZOCORONA (4-4-2) Zattin 6; Traversi 6, Mallus 6 (dal 37' p.t. De March 5,5), Pavesi 5,5, Severgnini 6; Forò 5,5 (dal 35' s.t. Cognini s.v.), Righini 5,5 (dal 15' s.t. Beccaro 6), Mondini 6,5, Coppari 6,5; Ferretti 6, Florean 5,5. (Fracalossi, Reali, Conocchioli, Franzoi). All. Maraner 6. ARBITRO Greco di Lecce 5,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Sinato e De March. Angoli 5-3. (p.r.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Carroccio al 39’ p.t.; Galli al 7’ s.t. SAVONA (4-3-2-1) Nicastro 6; Candolini 5,5 (dal 12’ s.t. Cattaneo 5,5), Cannarsa 5,5, Di Leo 5, Mbida 6,5; Ponzo 5,5, Briano 5, Buglio 5; Bottiglieri 5 (dal 15’ s.t. De Angelis 5,5), Mezgour 5 (dal 36’ s.t. Facchinetti s.v.); Tarallo 5. (Mogni, Carbone, Piccioni, Garin). All. Foschi 6. LECCO (4-2-3-1) Durandi 6; Jidayi 6, Martinelli 6,5, Chiecchi 6,5, Moracci 6; Coletto 6,5, Ferraresi 6; Rebecchi 6,5, Galli 6,5 (dal 48’ s.t. Pizzuti s.v.), Carroccio 7; Fabbro 6. (Bua, Buda, Ciasca, Bartoccini, Cortese, Anastasi). All. Roselli 6,5. ARBITRO Zivelli di Torre Annunziata 6. NOTE spettatori 1.100 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Martinelli, Briano, Carroccio e Rebecchi. Angoli 8-3 (m.c.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Curcio (C) al 29’, Beretta (C) al 40’ pt; Florian (M) al 22’ st CANAVESE (4-3-1-2) Pascarella 6; Conrotto 6,5, Carretto 5, Vettori 6,5, Riggio 6; Duravia 6, Camilli 4, Rolandone s.v. (dal 16’ p.t. Gentile 6; dal 23’ s.t. Rozzio s.v.); Cristini 6; Curcio 6,5 (dal 19’ s.t. Germano 6), Beretta 7. (Cascino, Lerda, Fanfoni, Bisso). All. Rossi 6,5. MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli 6; Verdi 5,5, Zaffagnini 5,5, Antoniaci 5,5, Guatta 6 (dal 4’ s.t. Filippini 5,5); Muchetti 6,5, Filiciotto 6, Selvatico 4, Di Quinzio 6 (dal 4’ s.t. Dimas 6,5); Bertazzoli 5 (dal 33’ s.t. Negrello s.v.), Florian 5,5. (Gambardella, Bettenzana, Bignotti, Bonometti). All. Rosin 5,5 (Ottoni squalificato). ARBITRO Belardi di S. Giovanni 6. NOTE spettatori 100 circa, incasso nc. Espulsi Carretto al 6’ s.t., Camilli e Selvatico al 17’ s.t.; ammoniti Florian, Carretto, Beretta, Camilli, Verdi e Duravia. Angoli 0-2. (a.b.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Merlin al 23', Cargiolli al 43' p.t. ENTELLA (4-3-2-1) Paroni 7,5; Magnani 6, Merlin 7, Zaccanti 6,5, Rega 6,5; Hamlili 5,5, Russo 6,5, Favret 6,5 (dal 34' s.t. Cargiolli 7); Masi 6,5 (dal 26' s.t. Lorenzini 6), Ciarcià 7; Marrazzo 6,5 (dal 41' s.t. Vasoio s.v.). (Mosca, Del Brocco, Tacchinardi, Marianeschi). All. Bacci 6. RODENGO (4-3-2-1) Pedersoli 6; Ortolan 5 (dal 30' s.t. Piras s.v.), Belotti 6, Bertoni 6, Briotti 5; Cazzamalli 5,5, De Masi 6, Altobelli 6 (dal 9' s.t. Martinelli 6); Lisi 6,5, Lepore 6; Panizza 5,5 (dal 1' s.t. Araboni 5,5). (Vino, Colombo, Prandini, Zanotti). All. Piovani 6. ARBITRO Losito di Pesaro 5. NOTE spettatori 250 circa, incasso di 1.721,25 euro. Espulsi il tecnico Bacci al 44' p.t. e Hamlili al 16' s.t.; ammoniti Merlin, Favret, De Masi e Panizza. Angoli 7-5. (i.v.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Cortinovis al 32’ p.t.; Battaglino su rigore al 9’ s.t. RENATE (4-2-3-1) Campironi 6; Adobati 6,5, Gianola 6,5, Cortinovis 6, Gavazzi 5,5; Gualdi 6,5, Cavalli 6,5; Brognoli 6,5, Battaglino 7 (dal 22’ s.t. Mazzini 6), Umunegbu 5,5 (dal 39’ s.t. Guidetti s.v.); J. Ravasi 6 (dal 12’ s.t. Moretti 6,5). (Amadori, Sardina, Chirico, N. Ravasi). All. Boldini 7. CASALE (4-4-2) Fiory 6; Catenacci 5 (33’ s.t. Zenga s.v.), Guidi 6, Ciccomascolo 5, Angelotti 5,5; Serra 5, Garrone 5, Capellupo 5, Gatto 5 (1’ s.t. Montante 5,5); Dal Rio 5,5, Lanteri 5 (26’ s.t. Siega 5,5). (Chinchio, Picco, Finelli, Agnesina). All. Ciulli 5. ARBITRO Di Francesco di Teramo 6. NOTE partita giocata a porte chiuse. Espulso Cortinovis al 32’ s.t.; ammoniti Dal Rio, Guidi, Zenga, Cortinovis, Gavazzi, Umunegbu e Gualdi. Angoli 4-2. (f.c.) GIRONE B f Il Carpi in casa è implacabile, batte il Chieti e piazza la fuga: la Carrarese cade a Prato e scivola a -6 CARPI 2 PRATO 2 SAN MARINO 2 L’AQUILA 1 VILLACIDRESE 4 CROCIATI NOCETO 2 GIULIANOVA 1 SANGIOVANNESE 0 CHIETI 0 CARRARESE 0 GIACOMENSE 2 FANO 0 POGGIBONSI 1 GAVORRANO 1 CELANO 1 BELLARIA 0 GIUDIZIO++++ MARCATORI Perini al 20’, Giglio al 27’ s.t. CARPI (4-4-2) Bastianoni 7; Laurini 6,5, Cioffi 7, Marietti 7, Caselli 6,5; Pasciuti 6, Sogus 6,5, Perini 7,5, Di Gaudio 7,5 (dal 36’ s.t. Cenetti s.v.); Nicolini 5,5 (dal 12’ s.t. Malatesta s.v.), Giglio 6,5 (dal 31’ s.t. Cicino s.v.). (Mandrelli, Poli, C. Bigoni, Paganelli). All. Sottili 7. CHIETI (4-4-2) Bifulco 6,5; M. Bigoni 7, Pepe 6,5, Mucciante 7 (dal 18’ s.t. Serpico 5), Ferretti 6,5; Fiore 6,5 (dal 21’ s.t. Sabbatini 5,5), Vitone 6, Amadio 6,5, Berardino 6,5; Buttazzoni 5 (dal 28’ s.t. D’Ancona s.v.), Rosa 5. (D’Ettorre, Mammarella, Bigioni, Esposito). All. Vivarini 6. ARBITRO Bellutti di Trento 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bifulco, Di Gaudio e M. Bigoni. Angoli 3-4. (d.s.) GIUDIZIO++++ MARCATORI Silva Reis al 18’ p.t.; Sacenti al 14’ s.t. PRATO (4-3-1-2) Pazzagli 6,5; Sacenti 7,5, Ferri 6,5 (dal 44’ s.t. Visibelli s.v.), Lamma 7, De Agostini 6,5; Fogaroli 6,5, Corvesi 6,5, Morosini 6,5 (dal 30’ s.t. Zagaglioni s.v.); Pagliuca 6,5 (dal 18’ s.t. Varutti 6); Silva Reis 7,5, Piantoni 6,5. (Cherubini, Tafi, Gialdini, Vangi). All. Bellini 6,5. CARRARESE (4-4-2) Gazzoli 5,5; Marchetti 6, Anzalone 5,5, Benassi 5,5, Vannucci 6; Orlandi 5 (dal 13’ s.t. Vigiani 5,5), Corrent 5,5 (dal 1’ s.t. Redomi 5,5), Conti 6, Giovinco 5,5 (dal 16’ s.t. Cori 5); Zampagna 5, Gaeta 5,5. (Clavo, Buono, Trocar, Donati). All. Monaco 5,5. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6. NOTE spettatori 700 circa, incasso di quasi 1.000 euro. Ammoniti Sacenti, Ferri, Silva Reis e Benassi. Angoli 3-8. (p.c.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Cesca (SM) al 39’ e al 40’ p.t.; Caciagli (G) al 7’, Peron (G) al 49’ s.t. SAN MARINO (4-4-2) Vivan 6; Sorbera 6, Fogacci 6, Ligi 5,5, Ruggeri 5,5; Verachi 6,5 (dal 35’ s.t. Pelagatti s.v.), Loiodice 6 (dal 27’ s.t. Amantini 6), Del Sole 5,5, Poletti 5,5; Del Grande 5,5 (dal 20’ s.t. Sciamanna 6), Cesca 7. (Bicchiarelli, De Santis, Vitaioli, Villanova). All. Petrone 6. GIACOMENSE (3-4-3) Poluzzi 6; Minardi 5,5, Amico 6, Cherubini 5,5 (dal 33’ s.t. Peron 6,5); Ferrani 6, Vagnati 6, Caciagli 7 (dal 48’ s.t. Valentini s.v.), Rossi 6; Scaioli 6 (dal 1’ s.t. Bravo 5,5), Staffolani 6,5, Russo 6,5. (Gasparri, Piscopo, Sirri, Tanaglia). All. Gadda 6,5. ARBITRO Di Stefano di Alghero 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Gadda al 24’ s.t.; ammoniti Rossi, Ferrani, Russo, Cesca e Peron. Angoli 4-7. (g.b.) GIUDIZIO++ MARCATORE Galli su rigore al 9’ p.t. L'AQUILA (4-3-3) Testa 6,5; Cutrupi 6, Garaffoni 6,5, Ruggiero 6, Natalucci 6; Perfetti 6, Ruscitti 5,5, Onesti 6; Falconieri 6 (dal 15’ s.t. Pietrella 5,5), Galli 6,5, Potenza 6 (dal 28’ s.t. Leccese 5). (Modesti, Di Francia, Blaiotta, Giraldi, Piccioni). All. Bitetto 6. FANO (4-3-3) Perucchini 6; Carboni 5,5, Arcolai 6, Scrosta 5,5, Amaranti 5,5; Urbinati 6, Ionni 6, Schiavini 5,5 (dal 19’ s.t. Iadaresta 5); Iazzetta 6, Ferrari 6, Antonioni 5 (dal 32’ s.t. Trudo 6). (Beni, Del Duca, Terrenzio, Raparo, Di Crescenzo). All. Zauli 6. ARBITRO Verdenelli di Foligno 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso di quasi 7.000 euro. Ammoniti Carboni, Urbinati e Ionni. Angoli 0-7. (a.f.) GIUDIZIO++++ MARCATORI Dal Bosco (V) su rigore al 33’, Alteri (P) su rigore al 37’, Dal Bosco (V) al 47’ p.t.; Bombagi (V) al 37’, Lanzillotta (V) al 48’ s.t. VILLACIDRESE (4-3-2-1) Pomarè 6; Bregliano 6, Pinna 7, Cirina 7, Idda 6,5; Cotza 7,5, Lanzillotta 7,5, Bianchi 7; Bombagi 6,5, Steri 6,5 (dal 19’ s.t. Croce 6); Dal Bosco 7 (dal 45’ s.t. Cappai s.v.). (Frasca, Montemurro, Poli, Cordeddu, Lisai). All. Mereu 7. POGGIBONSI (4-4-2) Nocci 5; Gilardi 5,5, Dierna 4,5, Mugnaini 6, Nobili 5,5; Bigeschi 6,5, Dall’Ara 5,5, Rovrena 6,5 (dal 23’ s.t. Lamenza 6), Hemmy 6; Alteri 6,5 (dal 31’ s.t. Romeo s.v.), Aperuta 5 (dal 38’ p.t. Galeotti 5,5). (Ferrauto, Leone, Serino, D’Esposito). All. Firicano 5. ARBITRO Marini di Roma 5. NOTE spett. 550 circa, incasso nc. Espulso Dierna al 32’ p.t.; amm. Rovrena, Mugnaini, Cotza, Cirina, Bigeschi e Romeo. Angoli 4-4. (c.b.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Pietranera (CN) al 39' p.t.; Pietranera (CN) al 5', Fioretti (G) al 14' s.t. CROCIATI NOCETO (4-4-1-1) Babbini 7,5; Tagliavini 6, Fabris 6,5, Addona 6, Delledonne 6,5; Ferretti 5,5 (dal 42' s.t. Berselli s.v.), Vignali 6, Mora 6, Guareschi 6 (dal 30' s.t. Ogliari 6); La Cagnina 6; Pietranera 7,5 (dal 34' s.t. Miftah s.v.). (Miskiewicz, Bersanelli, Sessi, Ferrario). All. Torresani 6,5. GAVORRANO (4-3-1-2) Lanzano 6; Sgambato 5,5, Miano 6, Ibojo 5, G. Menichetti 5,5 (dal 19' s.t. S. Menichetti 6); Ruscio 5,5, Galbiati 6, De Gori 6 (dal 37' s.t. Bodano s.v.); Bertino 6 (dal 15' s.t. Nocciolini 5,5); Fioretti 6, Peluso 6,5. (Maragna, Curcio, Nencioli, Pacini). All. Magrini 6. ARBITRO Caso di Verona 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso di quasi 350 euro. Espulso Mora al 31' s.t.; ammoniti Mora, Guareschi, Addona e Ruscio. Angoli 6-6. (m.b.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Granaiola (C) al 13’, Margarita (G) su rigore al 26’ p.t. GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 6; Gubinelli 5, Zoppetti 5, Faragalli 5,5, Polinesi 6; Margarita 6, Croce 6, Bontà 6, Rinaldi 6 (dal 28’ s.t. Torbidone s.v.); Pirelli 5,5 (dal 19’ s.t. Schneider 6), Morga 5,5 (dal 17’ s.t. Paponetti 5,5). (Robertiello, D’Angelo, Coppitelli, Bebeto). All. Cerone 5,5. CELANO (4-3-3) Liverani 6,5; Castellan 6, Prizio 5, Rapino 5,5, Olivieri 5 (dal 1’ s.t. Bacchi 5,5); Barbetti 6,5, Marfia 5 (dal 23’ s.t. Gentili 6), Granaiola 6,5; Bettini 5 (dal 16’ s.t. Ciolli 5,5), Falomi 5,5, Villa 5. (Goletti, Ficorilli, Pacella, Federici). All. Modica 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 6. NOTE spettatori 900 circa, incasso di 3.768,43 euro. Espulso Prizio al 14’ s.t.; ammoniti Rapino, Croce, Marfia, Castellan, Villa e Margarita. Angoli 9-6. (g.a.) GIUDIZIO++ SANGIOVANNESE (4-4-1-1) Vaccarecci 6; Pencelli 6, Chiarini 6,5, Salvatori 6,5, Tabacco 6; Foglia 6 (dal 42’ s.t. Scicchitano s.v.), De Cristofaro 5,5, Bricca 6, Di Franco 6 (dal 16’ s.t. Bernini s.v.; dal 24’ S.T. Marullo 6); Calderini 5,5; Merini 6,5. (Fantin, Sabatucci, Gattulli, Travaglini). All. Fraschetti 6. BELLARIA (4-4-2) Simoncini 6,5; Giorgi 6, Bamonte 6,5 (dal 40’ s.t. Martinelli s.v.), Cusaro 6,5, Petti 6; Rosseti 6 (dal 36’ s.t. Vicini s.v.), Forte 6,5, Giunchi 6, Ballardini 6; De Cenco 5 (dal 33’ s.t. Moretti s.v.), Fall 6,5. (Renna, Nesca, Morena, Pftscher). All. Campedelli 6,5. ARBITRO Valente di Roma 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Giorgi, De Cristofaro e Giunchi. Angoli 4-0. (a.f.) GIRONE C f Il Latina salva l’imbattibilità a Vibo, ma alle sue spalle irrompe il Neapolis che piazza il colpo a Trapani VIBONESE 2 TRAPANI 1 POMEZIA 1 MATERA 1 MELFI 1 FONDI 0 ISOLA LIRI 2 CATANZARO 0 LATINA 2 NEAPOLIS 2 NORMANNA 0 AVELLINO 1 CAMPOBASSO 1 BRINDISI 0 VIGOR LAMEZIA 3 MILAZZO 2 GIUDIZIO++++ MARCATORI Dominici (V) al 16' p.t.; Tortolano (L) al 9', Mariniello (L) al 16', Grillo (V) al 20' s.t. VIBONESE (4-4-2) Senatore 5,5; Mazzetto 7, Perna 6, Geraldi 6,5, Rugiero 5,5; Stefanini 6, Donati 7, Mineo 6,5, Dominici 6,5; Grillo 6 (dal 29' s.t. Gatto 6), Napoli 5,5. (Mengoni, Beccaria, Petrucci, Saturno, Paoli, Del Tongo). All. Tosi 6,5. LATINA (4-4-2) Martinuzzi 5,5; Gasperini 5,5, Chiavaro 5,5 (dal 14' s.t. Mariniello 6,5), Farina 5,5, Toscano 5,5; Merito 5,5 (dal 3' s.t. Ruiz 6,5), Kone 6, Giannusa 6,5, Tortolano 7 (dal 35' s.t. Ricciardi 6); Polani 5, Cinelli 6,5. (Gaudino, Tirelli, Martinez, Mancosu). All. Sanderra 6. ARBITRO Vallesi di Ascoli 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso nc. Espulso Napoli al 34' s.t.; ammoniti Grillo, Toscano, Kone, Perna e Napoli. Angoli 3-3. (m.f.) GIUDIZIO++++ MARCATORI Bonanno (N) al 45’ p.t.; Marinucci Palermo (N) al 17’, Perrone (T) al 26’ s.t. TRAPANI (4-4-2) Castelli 7; A. Alletto 6 (dal 25’ s.t. Montalbano 5,5), Daì 6, Pagliarulo 6, Filippi 5,5 (dal 1’ s.t. Colletto 6); Pirrone 6, Barraco 6, Calabrese 6, Perrone 6; Coco 6, Madonia 5,5 (dal 12’ s.t. Lupo 5,5). (Dolenti, Lo Bue, Cutaia, Mastrolilli). All. Boscaglia 6. NEAPOLIS (4-4-2) Fanti 6,5; Esposito 6, Mannone 6,5 (dal 32’ s.t. Bruzzese 5,5), Daleno 6, Bianchi 6; Salvati 6,5, Monticelli 6, Marinucci Palermo 6,5, Longobardi 6 (dal 39’ s.t. Civita s.v.); Moxedano 6,5 (dal 48’ s.t. Fontanella s.v.), Bonanno 6. (Napoli, Fiore, Barone, Torcivia). All. D’Arrigo 6,5. ARBITRO Del Giovane di Albano 6. NOTE spettatori 2.800 circa, incasso di quasi 16.200 euro. Ammoniti Esposito, Pirrone, Barraco, Fanti e Daì. Angoli 7-4. (f.c.) GIUDIZIO+++ MARCATORE Piroli al 9' s.t. POMEZIA (4-3-3) Scarzanella 6,5; Lolli 6,5, De Martis 6, Conson 6, Colantoni 6,5; Piroli 7, Cesari 6,5, A. Costantini 6 (dal 26' s.t. Mastromattei 6); Polito 6,5 (dal 40' s.t. Marano s.v.), Macciocca 6,5, Morbidelli 6 (dall'8' s.t. F. Costantini 6). (Fiumanò, Martorelli, Proietti, Coppola). All. Farris 7. NORMANNA (4-3-1-2) Pettinari 6; Letizia 6,5, Mattera 6, Di Girolamo 6, De Gol 6 (dal 34' s.t. Tovalieri 5); Arini 6,5, Massimo 6, Zolfo 5,5 (dal 13' s.t. Petagine 6); Grieco 6 (dal 30' s.t. Pisani 6,5); Varriale 5,5, Ercolano 5,5. (Polise, Campanella, Carbonaro, Partipilo). All. Ferazzoli 6. ARBITRO Operato di Isernia 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Lolli, Colantoni, Arini e Mattera. Angoli 5-3. (gu.l.g.). GIRONE A PANCHINA A Casale salta Ciulli? La sconfitta sul campo del Renate dovrebbe costare il posto a Lorenzo Ciulli, allenatore del Casale da diverse settimane sulla graticola con la società spaccata in merito alla decisione da prendere: per prendere il suo posto è un ballottaggio tra Antonio Sala (favorito) e Manuele Domenicali. Oggi la decisione in merito. SQUADRE PT G V N P RF RS PRO PATRIA 24 10 8 0 2 22 12 FERALPI SALO' 22 10 6 4 0 8 2 TRITIUM 21 11 6 3 2 13 6 PRO VERCELLI 21 10 6 3 1 11 4 SAMBONIFACESE 16 10 4 4 2 15 12 SAVONA 16 10 4 4 2 13 11 CANAVESE (-2) 15 10 5 2 3 12 8 LECCO 14 11 4 2 5 15 19 VALENZANA 13 10 3 4 3 9 10 MEZZOCORONA 11 10 3 2 5 11 12 MONTICHIARI 11 10 2 5 3 8 9 RODENGO (-1) 11 10 3 3 4 6 9 RENATE 10 11 2 4 5 13 15 ENTELLA 10 11 2 4 5 8 10 SACILESE 7 10 1 4 5 9 16 CASALE 6 11 1 3 7 7 18 SANREMESE 5 11 0 5 6 7 14 MARCATORI 9 RETI Ripa (2, Pro Patria). 7 RETI Fabbro (1, Lecco). 5 RETI Cristini (Canavese); Bonomi (2, Pro Vercelli); Tarallo (2, Savona). 4 RETI Beretta (2, Canavese); Ferretti (1) e Zanetti (1, Mezzocorona); Dimas (1) e Florian (Montichiari); Brighenti (Sambonifacese); Bottiglieri (Savona). GIUDIZIO+++ MARCATORI Vicentin (A) al 41' p.t.; Giannone (M) al 30' s.t. MATERA (3-4-3) Lorello 6; Fedi 6, Calà 6, Villagatti 6,5; Di Fusco 6, Provenzano 6, Capolei 6,5, Logrieco 6,5 (dal 19’ s.t. Scarpato 6); Del Sorbo 6, Giannone 7 (dal 35’ s.t. Formuso s.v.), Ancora 6 (dal 1’ s.t. Alassani 6). (Musacco, Malquori, Stella, Lorini). All. Cadregari 6,5. AVELLINO (4-4-2) Cascella 6,5; Meola 6, Puleo 6, Caso 6,5, Ricci 6; Balzano 6,5 (dal 19’ s.t. Rega 6), Licciardi 6, D'Angelo 6, Comini 6; Vicentin 7 (dal 25’ s.t. Fanelli 6), Panatteri 6,5 (dal 41’ s.t. Maiorano s.v.). (Cece, Nocerino, Viscido, Vianello). All. Marra 6,5. ARBITRO Fiore di Barletta 5,5. NOTE spettatori 1.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Caso, Del Sorbo, Vicentin, Alassani e Meola. Angoli 1-3. (f.t.) RISULTATI CANAVESE-MONTICHIARI ENTELLA-RODENGO FERALPI SALO'-SANREMESE RENATE-CASALE SAMBONIFACESE-PRO PATRIA SAVONA-LECCO TRITIUM-MEZZOCORONA VALENZANA-PRO VERCELLI ha riposato SACILESE 2-1 2-0 1-0 2-0 2-3 0-2 2-0 0-2 PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 CASALE-SAMBONIFACESE LECCO-CANAVESE MEZZOCORONA-SAVONA PRO PATRIA-TRITIUM PRO VERCELLI-FERALPI SALO' RODENGO-MONTICHIARI SANREMESE-RENATE VALENZANA-SACILESE riposa ENTELLA GIUDIZIO++ MARCATORI Posillipo (C) al 40', Guazzo (M) su rigore al 44' s.t. MELFI (4-4-2) Pozzato 5,5; Milella 5,5, Marino 6, Vignati 6, Vanacore 6; Russo 6 (dal 30' s.t. Scalzone s.v.), Maisto 6, Manco 4,5, Pellecchia 5 (dall’11' s.t. Mitra 5,5); Spagna 5 (dal 15' s.t. Scarsella 5,5), Guazzo 6. (Ameltonis, Sicignano, Naglieri, Mangiacasale). All. De Gennaro-Ciullo 6. CAMPOBASSO (4-5-1) Furlan 6; Scudieri 5,5, Maglione 6, Minadeo 6, Posillipo 6,5; Todino 5,5 (dal 9' s.t. Murati 5,5), Chiazzolino 6, Cammarota 5,5 (dal 9' s.t. Sivilla 5,5), Cacciaglia 6, Monti 6; Visconti 6 (dal 41' s.t. Agresta s.v.). (Ascani, Barbato, Giusti, Gallicchio). All. Cosco 6. ARBITRO Adduci di Paola 6. NOTE spettatori 900 circa, incasso nc, Espulso Manco al 10' s.t.; ammoniti Cammarota, Scarsella, Milella e Agresta. Angoli 2-10. (g.t.) GIRONE B SQUADRE CARPI CARRARESE SAN MARINO GIACOMENSE L'AQUILA PRATO CHIETI POGGIBONSI GAVORRANO BELLARIA SANGIOVANNESE (-4) CROCIATI NOCETO CELANO FANO VILLACIDRESE (-5) GIULIANOVA PT 25 19 17 15 15 14 13 12 11 11 10 10 9 8 7 6 G V 10 8 10 5 10 4 10 3 10 5 10 3 10 3 10 3 10 2 10 2 10 4 10 2 10 2 10 1 10 3 10 1 N 1 4 5 6 0 5 4 3 5 5 2 4 3 5 3 3 P 1 1 1 1 5 2 3 4 3 3 4 4 5 4 4 6 RF 18 9 17 12 10 12 10 7 9 8 10 10 8 8 13 9 RS 4 4 10 6 12 7 10 13 10 11 13 14 18 12 10 16 MARCATORI 6 RETI Cesca (San Marino). 5 RETI Giglio (1, Carpi); Rosa (2, Chieti); Pietranera (2, Crociati); Galli (2, L'Aquila); Alteri (2, Poggibonsi); Gasparello (1, San Marino); Merini (Sangiovannese). 4 RETI Falomi (1, Celano); Ferrari (Fano); Staffolani (2, Giacomense); Silva Reis (Prato); Dal Bosco (1, Villacidrese). GIUDIZIO++ FONDI (4-3-3) Cacchioli 6; Dionisio 6 (dal 1' s.t. Vaccaro 6,5), Gambuzza 6,5, Sportillo 6, D'Urso 6; Alleruzzo 5,5, Cucciniello 6,5, Quinto 6; Agostinelli 5,5 (dal 13' s.t. Capogna 6), Improta 6 (dal 34' s.t. La Vecchia s.v.), Crisci 6. (Mezzacapo, Di Paola, Schiavon, Rossini). All. Liquidato 6. BRINDISI (4-4-2) Prisco 6; Montella 5 (dal 20' p.t. Mottola 6), Taurino 6,5, La Rosa 6,5, Fruci 6; Maiorino 5,5, Battisti 6,5, Cejas 6 (dal 1' s.t. Minopoli 6), Piro 7; Moscelli 6,5 (dal 40' s.t. Faccini s.v.), Ceccarelli 5,5. (Buono, Gelfusa, Mortelliti, Alessandrì). All. Rastelli 6. ARBITRO Aversano di Treviso 5,5. NOTE spettatori 350 circa, incasso di quasi 2.000 euro. Ammoniti Montella, Cejas, Quinto e Capogna. Angoli 5-6. (v.a.) RISULTATI CARPI-CHIETI CROCIATI NOCETO-GAVORRANO GIULIANOVA-CELANO L'AQUILA-FANO PRATO-CARRARESE SAN MARINO-GIACOMENSE SANGIOVANNESE-BELLARIA VILLACIDRESE-POGGIBONSI 2-0 2-1 1-1 1-0 2-0 2-2 0-0 4-1 PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 BELLARIA-L'AQUILA CARRARESE-GIULIANOVA CELANO-SAN MARINO CHIETI-PRATO GAVORRANO-SANGIOVANNESE GIACOMENSE-CARPI POGGIBONSI-FANO VILLACIDRESE-CROCIATI NOCETO GIUDIZIO++++ MARCATORI Carboni (I) al 1’, Mangiapane (V) rig. al 6’ p.t.; Raffaello (I) rig. al 2’, Lattanzio (V) al 13’ e 18’ s.t. ISOLA LIRI (4-3-1-2) Iannarilli 6,5; Sperati 6,5, Mucciarelli 7, Ferrara 6,5, La Rocca 6; Falco 6 (dal 38’ s.t. Terrazzino s.v.), Raffaello 7, Costanzo 4; Carboni 6,5 (dal 25’ s.t. De Matteis 5); Zappacosta 6,5 (dal 14’ s.t. Gennari 5), Caira 6,5. (Fiorini, Romano, Vigliotti, Conte). All. Finucci 5,5 (Grossi squalificato). V. LAMEZIA (4-3-2-1) Forte 5; Trovato 6, Sinicropi 6, Parisi 6, Mercurio 6; Giuffrida 6,5, Mangiapane 7, Catalano 6,5 (38’ s.t. Iannozzo s.v.); Manganaro 6,5 (dal 45’ s.t. Scalise s.v.), Lattanzio 7 (31’ s.t. Potestio 5); De Luca 6,5. (Quarta, Rondinelli, Paonessa, Scalese). All. Costantino 7. ARBITRO Chiantini di Pisa 5,5. NOTE spett. 200 circa, incasso nc. Espulso Costanzo al 18’ p.t.; amm. Iannarilli, Manganaro, Sinicropi, Falco e De Luca. Angoli 6-6. (g.p.) GIRONE C SQUADRE LATINA NEAPOLIS POMEZIA TRAPANI MELFI AVELLINO VIGOR LAMEZIA MILAZZO BRINDISI MATERA NORMANNA FONDI VIBONESE CAMPOBASSO ISOLA LIRI CATANZARO (-1) PT 22 21 20 19 15 15 14 14 14 13 13 13 8 7 5 2 G V 10 6 10 7 10 6 10 5 10 4 10 4 10 4 10 4 10 4 10 3 10 3 10 3 10 1 10 1 10 1 10 0 N 4 0 2 4 3 3 2 2 2 4 4 4 5 4 2 3 P RF RS 0 12 5 3 11 6 2 8 5 1 15 5 3 11 8 3 11 9 4 12 12 4 11 12 4 8 10 3 10 7 3 6 6 3 9 11 4 11 16 5 5 10 7 6 14 7 4 14 GIUDIZIO++ MARCATORE Proietti al 7’ e al 13’ p.t. CATANZARO (4-4-2) Vono 5; Basile 5, Di Meglio 5,5, Ciano 5,5 (dal 32’ s.t. Boyomo s.v.), Lauteri 5 (dal 34’ p.t. Beha 5); Biondi 5 (dal 1’ s.t. Martinez 5,5), Corapi 6, Benincasa 5,5, Capicotto 5; Catalano 5, Morello 5. (Scerbo, Gaglione, Giampà, Santaguida). All. Aloi 5,5. MILAZZO (4-4-2) Terracciano 6; Di Pasquale 6, Maccarone 6, Lanzolla 6, Bica Badan 6; D’Amico 7, Suarino 6, Fiore 6,5, Quintoni 6 (dal 21’ s.t. Orioles 6); Proietti 7 (dal 45’ s.t. Salmeri s.v.), Lasagna 6 (dal 34’ s.t. Iannelli s.v.). (Di Dio, Cucinotta, Suriano, Rasà). All. Venuto 6,5. ARBITRO Fabbrini di Livorno 5,5. NOTE partita a porte chiuse. Espulso Corapi al 49’ s.t.; ammoniti Quintoni, Di Meglio, Catalano, Basile e Suarino. Angoli 4-1. (i.m.) RISULTATI CATANZARO-MILAZZO FONDI-BRINDISI ISOLA LIRI-VIGOR LAMEZIA MATERA-AVELLINO MELFI-CAMPOBASSO POMEZIA-NORMANNA TRAPANI-NEAPOLIS VIBONESE-LATINA 0-2 0-0 2-3 1-1 1-1 1-0 1-2 2-2 PROSSIMO TURNO domenica 14 novembre, ore 14.30 AVELLINO-VIBONESE BRINDISI-CATANZARO CAMPOBASSO-LATINA ISOLA LIRI-TRAPANI NEAPOLIS-MATERA NORMANNA-MILAZZO POMEZIA-FONDI VIGOR LAMEZIA-MELFI MARCATORI 6 RETI Tortolano (Latina). 5 RETI Ceccarelli (Brindisi); Guazzo (1, Melfi); Perrone (1, Trapani); Grillo (2, Vibonese). 4 RETI Longobardi (1, Neapolis); Macciocca (1, Pomezia); Mangiapane (2, Vigor Lamezia). Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 30 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 R Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 32 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT P FORMULA 1 VOLATA A QUATTRO IRIDATO SE... Le combinazioni per diventare campione SUPERVETTEL Red Bull non aiuta Webber DAL NOSTRO INVIATO PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PAOLO (Brasile)d Ma la Ferrari, adesso, è più vicina o più lontana dal Mondiale, considerando gli 8 punti di vantaggio su Webber con i quali Alonso affronterà domenica prossima l’ultima gara negli Emirati? Niki Lauda sostiene che il terzo posto di ieri consegna ad Alonso il passaporto per il titolo: «Se la Red Bull voleva favorire Webber avrebbe dovuto farlo in Brasile, obbligando Vettel a farsi superare. Ad Abu Dhabi potrebbe essere tutto diverso». Alonso terzo ringrazia Seb in Brasile domina e si rilancia, il ferrarista limita i danni: ha 8 punti su Mark 2˚ Domenica ad Abu Dhabi nell’ultima gara della stagione lo spagnolo dovrà attaccare Costruttori Invece l’ambiente della Formula 1 è convinto che i giochi siano oramai fatti per Webber, ora che la Red Bull ha messo al sicuro il titolo costruttori. Dando per scontato che la RB6 in terra araba sarà persino più forte che a Interlagos, non ci si dovrà scandalizzare per l’aiutino al pilota australiano da parte del suo compagno (ovviamente imposto dalla proprietà), onde evitare una beffa clamorosa. Perché, con una classifica come quella di ieri, il campione sarebbe Alonso... Chiave La corsa fondamentale era quella di ieri, sulla quale la Ferrari e Alonso puntavano per uscire alla distanza, con la segreta speranza di un altro guasto tecnico alla Red Bull. Ma le monoposto austro-britanniche sono sempre state di una spanna superiori alla rossa e di due SEBASTIAN «CORNUTO» E FELICE Il tedesco Sebastian Vettel, 23 anni, festeggia il successo a Interlagos con un cappello da toro, l’animale simbolo della Red Bull che ha vinto il titolo costruttori REUTERS a tutti gli altri, si è visto da subito. Solo un miracolo, che non c’è stato, avrebbe potuto permettere ad Alonso, peraltro handicappato dal 5o posto in griglia, di inserirsi tra Vettel e Webber. Bisogna perciò fare buon viso a cattiva sorte e dire che il 3o posto (con un sacrificio di 3 punti) va benissimo. Perché alla fine è (anche) così, considerando che la Ferrari, comunque sia, si presenta all’ultima gara con 8 punti di vantaggio su Mark, con 15 su Vettel e 24 su Hamilton. Ieri è uscito di scena Button, con un quinto posto inutile e scialbo. Ovvero quattro contendenti per una volata che si annuncia a tre. In cui la rossa confida nell’ottusità tutt’altro che scontata della Red Bull di puntare ancora su Vettel, rischiando il ridicolo. Tanto più che ieri Christian Horner ha detto una frase eloquente: «Abbiamo già fatto troppi regali a Fernando». Il La F10 non è al livello della RB6 ma a Interlagos puntava ad uscire alla distanza. Le macchine di Newey però sono state perfette Giochi di squadra: alla Ferrari sperano che gli avversari ci rinuncino ancora Ma Horner avvisa: «Abbiamo già fatto troppi regali» Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI L LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 246 238 231 222 ALONSO WEBBER VETTEL HAMILTON Spagna Ferrari 5 vittorie Australia Red Bull 4 vittorie Germania Red Bull 4 vittorie Gran Bretagna McLaren 3 vittorie Manca una gara (25 punti) alla fine del Mondiale. Queste le combinazioni iridate in favore di Fernando Alonso: VINCE (271 punti): è irraggiungibile. 2˚ (264): Webber anche vincendo arriva a quota 263. 3˚ (261): Vettel vince (256) e Webber è 2˚ (256). 4 BUTTON 5˚ E FUORI DAI GIOCHI I primi dieci al traguardo in Brasile 1. VETTEL (Ger-Red Bull) in 1h33’11"803 2. WEBBER (Aus-Red Bull) a 4"243 3. ALONSO (Spa-Ferrari) a 6"807 La gioia di Sebastian Vettel. In alto il podio: da sinistra Webber, Seb, Horner e Alonso AP-LIVERANI che è vero. «Non è però matematico che Abu Dhabi possa avere lo svolgimento in fotocopia di Interlagos», dice ridendo Lauda. Tuttavia la Ferrari attuale (si sapeva ma guai a spazzare le speranze) è un’ottima macchina, gestita benissimo dai tecnici, ma non è a livello della Red Bull. E deve quindi augurarsi condizioni molto particolari — nel deserto di Abu la pioggia è un’ipotesi remota... — per sovvertire pronostico e logica. Noia La corsa di ieri era bellissima nelle premesse e noiosissima nello svolgimento. Non è accaduto nulla alla prima curva e ancora meno dopo, salvo il fatto che Hülkenberg, dopo aver fatto scivolar via prima Vettel e poi Webber, ha bloccato (senza manovre sporche) Alonso, costringendolo a un sorpasso disperato e da campione dopo 6 giri. Troppi. Quando si è ritrovato terzo, Fernando aveva già quasi 11 secondi da Vettel. Che sono aumentati invece di scendere. E si sono ridotti solo nel finale, con la Safety Car (incidente a Liuzzi) che ha ricompattato il gruppo, nel quale Alonso si è poi dovuto sbarazzare di alcuni doppiati. La storia della corsa è tutta qui, molto scarna, con un senso di impotenza rossa che ha fatto venire i nervi a chi si attendeva il colpaccio. Però, ripetiamo, Alonso va negli Emirati al comando della classifica. E per una settimana ancora saranno gli altri a fare sonni agitati. 4. Hamilton (GB-McLaren) a 14"634 5. Button (GB-McLaren) a 15"593 6. Rosberg (Ger-Mercedes) a 35"320 7. Schumacher (Ger-Mercedes) a 43"456 8. Hülkenberg (Ger-Williams) a 1 giro 9. Kubica (Pol-Renault) a 1 giro 10. Kobayashi (Gia-Sauber) a 1 giro 4˚ (258): Vettel vince (256) e Webber è 2˚ (256). 5˚ (256): con Webber 2˚ (256) Fernando è campione per maggior numero di vittorie (5-4) 5˚(256); Vettel è 2˚ (249). 6˚ (254): Vettel è 2˚ (249) e Webber 3˚ (253). 7˚ (252): Vettel è 2˚ (249) e P REUTERS numero di vittorie durante la stagione. 10˚ (247): Hamilton vince (247), ma Fernando è campione per maggior numero di vittorie (5-4); Vettel è 3˚ (246) e Webber 6˚ (246). ZERO PUNTI (246): Hamilton è 2˚ (240), Vettel 4˚ (243) e Webber 6˚ (246) Il pronostico «Il Mondiale sarà mio al cento per cento Mi basta arrivare 2˚» Fernando non ha dubbi: «Se sto in mezzo alle Red Bull qualsiasi cosa si inventino diventerà totalmente inutile» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PAOLO d «Resto convinto di poter vincere il Mondiale. Lo sono al 100 per 100: in fondo mi basterà arrivare secondo, magari in mezzo alle Red Bull e allora qualsiasi cosa loro possano inventarsi diventerà inutile». Fernando Alonso si aggrappa al quinto podio consecutivo (e alla decisione della Red Bull di non privare Sebastian Vettel della quarta vittoria stagionale a vantaggio di Mark Webber) per continuare a coltivare il sogno iridato: ora gli restano da amministrare 8 punti sull’australiano e 15 sul tedesco. Calcoli Quel secondo posto, ra- «Partire dal 5o posto mi ha complicato la vita. Ma senza pioggia potevo essere molto più vicino ai miei rivali» Fernando Alonso, 29 anni, alla prima stagione in Ferrari ha vinto 5 GP Webber 4˚ (250) 8˚ (250): Vettel è 2˚ (249) e Webber 4˚ (250): Fernando è campione per maggior numero di vittorie durante la stagione (5-4). 9˚ (248): Vettel è 3˚ (246) e Webber 5˚ (250): anche in questo caso Fernando è campione per maggior 33 R giona Alonso, non sembra affatto una chimera considerata la prestazione nella gara brasiliana della F10. «È chiaro che scattare dalla 5a posizione ci ha complicato un po’ la vita e il terreno perso dietro Hülkenberg si è rivelato determinante». Quei sei giri trascorsi negli scarichi della sorprendente Williams sono costati 10"9 di ritardo da Vettel e Webber. Un lusso che a due così non si può proprio concedere. «Purtroppo quando il distacco ha sfiorato i 13" ho capito che la gara era finita lì — ha ammesso Alonso —. Quando è entrata la Safety Car ho provato a spingere un po’ più forte per vedere quale fosse il reale potenziale della mia Ferrari e della Red Bull. Ma, anche in quella fase, mi sono ritrovato al posto sbagliato al momento sbagliato: tra me e Mark c’erano sette doppiati. Ho spinto ma recuperare era praticamente impossibile anche perché Webber è stato abile a controllare i propri problemi al motore». Finale Siccome difficilmente ad Abu Dhabi pioverà — siamo nel Deserto Arabico! — e dunque pare improbabile che la F10 vada in crisi in prova, Alonso guarda con estrema fiducia al prossimo fine settimana: «Già qui — sottolinea il leader del campionato — potevamo essere più vicini alle Red Bull se non avesse piovuto e magari passarne una al via, perché ho avuto una parten- za davvero brillante. Vediamo, ora che anche Vettel ha recuperato punti, ci aspetta una bella battaglia, in fondo se vincesse lui, a me basterebbe un quinto posto». In realtà Fernando dovrebbe finire 4o: a parità di punti Vettel sarebbe iridato perché ha un quarto posto in più. Complimenti Se il mancato ordine di scuderia lascia quasi intatte le speranze di Alonso, l’uno-due delle vetture di Adrian Newey ha consentito al team anglo-austriaco di festeggiare in anticipo il Mondiale costruttori e Alonso non si è sottratto ai complimenti di rito. «Se si pensa che sono arrivati in Formula 1 sei-sette anni fa (in realtà sono 5; n.d.r.), hanno ottenuto un risultato straordinario». Ordini Sul regalino volontario concesso dalla Red Bull che stride ovviamente sulla decisione presa a Hockenheim dalla rossa, Stefano Domenicali ha sorvolato. «Ognuno in casa propria fa quello che vuole — ha commentato il capo della Gestione Sportiva —. Loro hanno la loro filosofia, noi la nostra. Si è già discusso molto e la gente credo che si sia stancata. Anzi ne approfitto per sottolineare come qui in Brasile non ci siano state le rivolte popolari contro la Ferrari (colpevole, secondo i media e l’opinione pubblica, di aver tarpato le ali a Felipe in Germania; n.d.r.) anzi abbiamo trovato il calore e la passione di sempre. Ed è qualcosa che ci porteremo a casa con noi». Massa Anche Felipe Massa, costretto nelle retrovie per il difettoso fissaggio della ruota anteriore destra, non si è sottratto all’argomento: «In questo momento si potrebbe giudicare la decisione della Red Bull sbagliata, ma immaginiamo che tra una settimana Vettel si trovi davanti, Webber abbia dei problemi e ci siano delle macchine tra Sebastian e Alonso. Allora cosa diremmo?». Chris Dyer, responsabile dei tecnici al muretto Ferrari si è infine congratulato con la Red Bull per non aver dato ordini di scuderia: «Ci hanno fatto un grande favore. Ma non sono sicuro che ad Abu Dhabi saranno ancora così generosi». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 34 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT FORMULA 1 VOLATA A QUATTRO Romanzo Red Bull VETTEL Sebastian Vettel, 23 anni, precede Mark Webber, 34 REUTERS WEBBER «Ora voglio lottare per il titolo piloti» «I giochi di squadra non fanno per noi» MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PAOLO dAncora secondo dietro il compagno di squadra, ma stavolta senza polemiche e con grande fair play. Anzi, Mark Webber elogia il team per la sportività. Nei giorni prima del GP del Brasile l’australiano non aveva nascosto un certo malumore per il fatto che la Red Bull sembrava preferirgli Vettel, ma stavolta ha espresso, incondizionatamente, ammirazione e orgoglio per la conquista del primo titolo mondiale costruttori. SAN PAOLO (Brasile) dSul podio si è messo a balla- re la samba mentre una pioggia di coriandoli scendeva su di lui. Sebastian Vettel, con la vittoria numero 9 in carriera, ha dato alla Red Bull il primo titolo costruttori della sua giovane storia. Nella festa davanti ai box, il tedesco ha indossato un cappellino rosso con le corna del toro, simbolo del team. Poi ha promesso che cercherà di vincere anche il Mondiale piloti. Sebastian, cosa prova in questo momento? «Sono molto orgoglioso del team e di me stesso. È un giorno fantastico e la risposta giusta al motore rotto in Corea. È bello essersi assicurati il titolo costruttori. Ora lotterò per quello piloti. Devo vincere, poi vediamo che farà Alonso». Sarebbe stato contento se vi avessero fatto scambiare le posizioni? «Sarebbe stato un aiuto ma non rientra nella nostra filosofia. Sebastian ha corso per vincere e così è stato. Certo, Fernando ha ottenuto qualche punto ad Hockenheim (con un discusso ordine di scuderia, n.d.r.). È successo anche in passato, e succederà ancora in futuro. Ma ognuno ha le sue idee». È a 15 punti da Alonso e 7 da Webber «Ventisei punti da recuperare sarebbero stati impossibili, 15 sono possibili. Non auguro nulla di brutto a Fernando, ma un po’ di fumo bianco dalla Ferrari nella gara finale sarebbe una cosa buona. No, no, è solo una battuta. Correrò la mia gara e cercherò di mettercela tutta». Ad Abu Dhabi si aspetta un aiuto da Vettel? «Ho ancora buone possibilità di vincere il titolo ma dipenderà dalla situazione all’ultimo giro». Cosa significa per lei il titolo costruttori? «Qualcosa di incredibile. Quando nel 2005 la Red Bull scese in F.1 ero uno dei ragazzini del loro junior team e avevo appena preso la patente di guida quando andai per la prima volta a Milton Keynes. Non è stata una stagione facile, tutto il team ha meritato il successo. Siamo nel paese giusto per festeggiare con un paio di caipirinha. E sono sicuro che anche in Austria e Inghilterra faranno fuori un paio di bottiglie». Perché qui in Brasile non è riuscito a rimontare sul suo compagno? «Ora la maggior parte dei gran premi si decidono al sabato o al primo giro. Noi ci inseguiamo l’uno con l’altro, prima si potevano giocare la strategie dei rifornimenti e stare fuori più o meno a lungo, ma oggi non è più possibile». A un certo punto ha avuto anche un problema di surriscaldamento del motore. Parli della sua partenza. «Sono partito bene sul lato sporco della pista. Quando ho visto che Hülkenberg aveva fatto slittare troppo le ruote l’ho subito attaccato e passato, come avevo sperato. Ho aumentato il vantaggio e anche dopo la Safety Car ho potuto mantenerlo tranquillamente fino alla vittoria». Se ad Abu Dhabi dovesse essere in testa, con Webber 2˚ e Alonso 3˚, farà passare Mark? «Io sono andato a scuola, quindi so contare... Se ne è parlato fin troppo. In uno scenario del genere c’è da riflettere, ma manca una settimana. Per ora dico solo questo: da bambino se non mi davano una risposta i miei genitori mi facevano arrabbiare. Adesso, invece, voglio fare arrabbiare voi». 4 DOPPIETTE NEL 2010 Con quella di ieri sono 4 le doppiette Red Bull nel 2010: 3 con Vettel 1˚ e Webber 2˚ (Malesia, Giappone e Brasile), 1 con Webber 1˚ e Vettel 2˚ (Monaco) 8 VITTORIE STAGIONALI La Red Bull ha vinto otto volte in questa stagione, quattro con Vettel (Malesia, Europa, Giappone e Brasile) e quattro con Webber (Spagna, Monaco, Gran Bretagna e Ungheria) 469 PUNTI NEL MONDIALE Il team di Mateschitz ha vinto ieri il Mondiale costruttori con una gara d’anticipo: a 469 punti non può più essere raggiunto dalla McLaren (421). «Mi è stato segnalato dai box nella seconda parte della gara. La temperatura era salita molto, e io ho dovuto diminuire i giri di parecchio, pensando solo a tenere d’occhio Alonso». Poi commentando il titolo costruttori l’australiano ha ricordato con parole affettuose di avere già corso in passato, nella stagione 2003-04, con la scuderia di Milton Keynes quando ancora si chiamava Jaguar, prima di ritornarvi nel 2007 quando era già diventata Red Bull: «Sono contento per le ragazze ed i ragazzi del team. Ne conosco molti e da lungo tempo. Hanno realizzato uno sforzo fantastico ed avere vinto il titolo costruttori è un risultato fenomenale. Hanno battuto nettamente, e in modo corretto, squadre come Ferrari e McLaren». m. d. i. DELUSIONE MCLAREN LEWIS HA 24 PUNTI DI RITARDO, BUTTON È GIÀ FUORI DOPO LA POLE Hamilton: «Adesso ci vorrebbe un miracolo» Hülkenberg 8˚ «Ho fatto il massimo» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PAOLO d Per l’aritmetica Lewis Hamilton, 25 anni, ha vinto tre corse in questa stagione GETTY ha ancora una minuscola possibilità di diventare campione del mondo (24 punti di ritardo quando ne restano da assegnare 25) ma Lewis Hamilton al termine della gara non aveva molta voglia di ridere. «Sono rimasto choccato, con la macchina che avevo non andavo da nessuna parte — ha ammesso —. Non avevo aderenza e velocità così ho fatto una gran fatica a superare la Williams. Alla fine essere arrivato quarto è già stata un’impresa. Perché ci siamo fermati una secon- da volta ai box con la Safety Car? Proprio per cercare con un treno di gomme nuove di sopperire alla mancanza di grip, ma per la verità il terzo posto era fuori dalla nostra portata». Il pilota inglese è consapevole che in sette giorni sarà quasi impossibile capovolgere la situazione: «Si dice sempre che tutto può succedere. Io volo ad Abu Dhabi con lo spirito di chi non ha nulla da perdere, ma per vincere il titolo ci vorrebbe un miracolo». Addio Chi invece ha detto addio ad ogni speranza iridata è il campione in carica, Jenson Button, al termine di un fine settimana tutto da dimentica- re anche per quei terribili momenti vissuti sabato pomeriggio quando una banda armata ha tentato di rapinarlo. «Che strana la vita — dice Jenson —: qui l’anno scorso ho vinto il campionato e quest’anno l’ho perso. Però non potevo trovare modo migliore per cedere la corona perché da dove sono partito (11˚; n.d.r.) sono riuscito a recuperare e mi sono divertito. Eppoi... un campione del mondo resta sempre tale, no? In fondo questa annata è stata positiva. Diciamo che la prendo come un allenamento, l’anno prossimo ci riproveremo. La McLaren è un team forte, anzi non ne vedo in giro di più forti». SAN PAOLO - (m.d.i.) Dopo la prima pole, Nico Hülkenberg non è riuscito a far meglio dell’8˚ posto. Ma il tedesco della Williams non è deluso: «Sono soddisfatto, quasi felice. Non si poteva andare oltre l’ottavo posto. Credo di aver corso bene e ho tenuto dietro di me Kubica, su una Renault più veloce. La mia Williams in gara era molto difficile da guidare, con forti vibrazioni». Alla partenza era più nervoso del solito: «Ho lasciato slittare un po’ troppo le ruote. Ma poi ho avuto bei duelli con piloti dal grande nome. Tutti duri e corretti. Il resto è ormai storia». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 R FORMULA 1 VOLATA A QUATTRO Fernando, senza quelle prove... Alonso rimedia con una grande corsa all’errore in qualifica. Hamilton, grinta fuori dal comune LE PAGELLE w GLI ALTRI di PINO ALLIEVI Button abdica Massa è un fantasma Una bella e fresca sorpresa I NUMERI 5 JENSON BUTTON 6 P 10 RED BULL Ha conquistato con una gara d’anticipo il mondiale costruttori, dominando come in passato accadeva a grandi squadre del calibro di Ferrari e McLaren. La Red Bull ricorda il fenomeno a metà tra marketing e sport che fu la Benetton dei primi tempi: una bella sorpresa fresca, che ha portato un po’ di allegria nella F.1 dei musi lunghi. Tutto ciò a prescindere dai giochi di squadra. Newey è stato l’autore di un capolavoro che si chiama RB6 al quale la Renault ha aggiunto i motori. Macchina imbattibile su quasi tutti i tracciati, facile da guidare anche a ritmi esasperati. Nella foto COLOMBO, Webber (sin.) e Vettel. SEBASTIAN VETTEL MARK WEBBER 9 9 Ha la rabbia dentro di chi si sente già defraudato di un titolo che gli spetterebbe e che invece difficilmente conquisterà. Corre col coltello tra i denti sfidando la sorte. Lo ha fatto due domeniche fa in Corea, s’è ripetuto ieri a Interlagos, lo farà domenica negli Emirati EPA Non è facile correre in un team che quasi gli fa pesare di essere il leader in classifica, rispetto a Vettel. Il clima in Red Bull non gli è favorevole, eppure guarda avanti. Ha la consapevolezza che la Red Bull dovrà favorirlo ad Abu Dhabi se vuole anche il titolo piloti LAPRESSE Alonso firma il quinto podio di fila: 3 vittorie (Italia, Singapore e Sud Corea) e 2 terzi posti (Giappone e Brasile) Il quinto posto è ottimo, ma il suo compagno Hamilton gli è giunto davanti. Finale di stagione in ombra. Ha 199 punti, 47 meno di Alonso: come dire che da ieri non ha più possibilità iridate. ROBERT KUBICA 5,5 Tutta la gara in gruppo, tra pericoli e tentativi vani di sorpasso, anche al suo compagno di squadra che lo ha tenuto dietro quando Robert aveva le gomme fresche. Senza l’errore in prova avrebbe fatto un’altra corsa. Il nono posto non è da lui. 15 Il 15˚ posto di Massa di ieri è il peggior risultato di sempre del brasiliano sulla pista di casa, se si esclude il ritiro nel 2002 KAMUI KOBAYASHI 5,5 Decimo, un punto, ma non brillante come altre volte. E neppure come al debutto qui, un anno fa. FERNANDO ALONSO LEWIS HAMILTON 8 7,5 Un finale in crescendo, con un ritmo travolgente. Troppo poco. La sua corsa l’ha persa sabato, col 5˚ posto in qualifica. Con la macchina che aveva ha dato il massimo. Non poteva fare di più. E arriva in Arabia in testa al campionato... REUTERS Vale lo stesso discorso fatto per Alonso: è andato ai limiti - più modesti - della sua macchina, la McLaren-Mercedes. Ma lui c'è sempre. Con una grinta fuori dal comune. È ancora in corsa per il titolo, ma in modo teorico REUTERS 15 Michael Schumacher ha un filotto di 15 gare consecutive senza ritiri. Ma in questi 15 GP ha raccolto solo 63 punti FELIPE MASSA 5,5 Il fantasma del Massa brillantissimo di certe gare a Interlagos. Brutta qualifica, gara sofferta tra collisioni e un pit stop supplementare per una ruota fissata male: gliene stanno capitando davvero di tutti i colori. VITALY PETROV 4,5 NICO ROSBERG NICO HÜLKENBERG 7,5 7 Si è piazzato 6˚ ma con una corsa bellissima, a dispetto di uno sciagurato pit stop del suo box, durante la safety car. E quando è tornato in pista ha superato di slancio Schumacher (che lo ha agevolato: voto 6,5), senza farlo più avvicinare COLOMBO Ha compiuto il suo dovere, benché sia stato molto collaborativo nell’assecondare subito il tentativo di sorpasso di Vettel. Poi ha resistito bene ad Alonso prima e a Hamilton poi, senza scorrettezze. Dopo di che, esaurito il compito, è tornato nelle retrovie ANSA Vladimir Putin, 58 anni EPA Putin pilota sulla Renault a 240 km/h MOSCA d Prima ci fu il caccia- bombardiere, poi il sottomarino, la caccia alla tigre e il prototipo del fuoristrada da corsa Volkswagen Touareg. Ieri è toccata alla Renault F. 1. Vladimir Putin non smentisce la fama di politico sportivo e muscolare ed ha pilotato la F.1 fino a 240 km/h. Il premier russo, ex agente del Kgb e cintura nera di judo, ha provato in un circuito presso San Pietroburgo. La Renault, che ha in Russia una partecipazione nell’Avtovaz (fabbrica le Lada) e schiera in F.1 il russo Vitaly Petrov, ha esposto questa settimana le proprie auto da corsa a San Pietroburgo. LE MANS CUP La Peugeot vince gara e titolo in Cina Dopo l’incidente in prova, un incomprensibile incrocio di ruote con Massa. Ma non è la sola cosa incomprensibile del russo di Renault. Stephane Sarrazin e Franck Montagny (Peugeot 908 Hdi-fap) hanno vinto ieri la 1.000 km di Zhuhai (Cina) e il titolo Intercontinentale della Le Mans Cup (Ilmc). Nonostante problemi ai freni hanno preceduto due Audi R15: di 5" quella di Tom Kristensen e Allan McNish, di 50" quella di Romain Dumas e Dindo Capello. SEBASTIEN BUEMI 5,5 Gara molto fisica per i piloti della Toro Rosso, tra Jaime Alguersuari (11˚, voto 6) in contatto con Barrichello e Buemi che ha sportellato con Massa e Sutil. LE CLASSIFICHE L’ARRIVO SPORT&POLITICA I GIRI VELOCI PILOTI POS PILOTA NAZ 1. GER Red Bull-Renault VETTEL 2. WEBBER 3. ALONSO 4. HAMILTON 5. BUTTON 6. ROSBERG TEAM AUS Red Bull-Renault SPA Ferrari GB McLaren-Mercedes GB McLaren-Mercedes DISTACCO (PIT STOP) in 1h33’11"803 (1) media 196,944 km/h a 4"243 (1) a 6"807 (1) a 14"634 (2 a 15"593 (2) GER Mercedes a 35"320 (3) 7. SCHUMACHER GER Mercedes a 43"456 (1) 8. HULKENBERG GER Williams-Cosworth a 1 giro (1) 9. KUBICA POL Renault a 1 giro (1) GIA a 1 giro (1) 10. KOBAYASHI Sauber-Ferrari 11. ALGUERSUARI SPA Toro Rosso-Ferrari a 1 giro (1) 12. SUTIL GER Force India-Mercedes a 1 giro (1) 13. BUEMI SVI Toro Rosso-Ferrari a 1 giro (1) 14. BARRICHELLO BRA Williams-Cosworth a 1 giro (3) 15. MASSA a 1 giro (3) BRA Ferrari 16. PETROV RUS Renault a 1 giro (2) 17. HEIDFELD GER Sauber-Ferrari a 1 giro (3) 18. KOVALAINEN FIN Lotus-Cosworth a 2 giri (1) 19. TRULLI ITA Lotus-Cosworth a 2 giri (1) 20. GLOCK GER Virgin-Cosworth a 2 giri (1) 21. SENNA BRA HRT-Cosworth a 2 giri (1) 22. KLIEN AUT HRT-Cosworth a 6 giri (2) RITIRATI: al 50˚ LIUZZI (ITA-Force India) incidente;al 63˚ DI GRASSI (BRAVirgin) problema meccanico. GIRO PIÙ VELOCE: il 66˚ di HAMILTON in 1’13"851, media 210,049 km/h LEADER DELLA CORSA: dal 1˚ al 24˚ Vettel; il 25˚ e 26˚ Webber; dal 27˚ al traguardo Vettel. NOTE: Safety Car: dal 51˚ al 55˚ giro. POS PILOTA NAZ PUNTI BAH AUS MAL CIN SPA MON TUR CAN EUR GB GER UNG BEL ITA SIN GIA COR BRA 25 25 15 25 15 1. ALONSO SPA 246 25 12 12 18 8 4 15 4 25 18 8 15 18 18 2. WEBBER AUS 238 18 4 2 18 4 25 25 15 10 25 8 25 12 18 25 25 231 3. VETTEL GER 12 25 8 15 18 12 25 6 15 15 10 18 12 4. HAMILTON GB 222 25 15 8 8 18 10 25 25 18 18 12 18 12 12 10 5. BUTTON GB 199 6 25 4 25 10 18 18 15 12 10 4 15 4 15 6. MASSA BRA 143 12 18 15 6 2 8 12 6 18 12 10 10 8 7. ROSBERG GER 130 8 10 10 15 15 6 10 8 1 15 4 4 6 10 2 8. KUBICA POL 126 15 18 12 10 4 15 8 6 10 6 2 8 12 6 9. SCHUMACHER GER 72 6 8 1 1 12 12 2 2 1 8 2 6 10. BARRICHELLO BRA 47 1 4 2 12 10 1 2 11. SUTIL GER 47 10 10 6 4 2 1 8 4 6 4 1 12. KOBAYASHI GIA 32 4 1 6 8 2 6 1 1 4 13. HÜLKENBERG GER 22 1 1 8 8 14. LIUZZI ITA 21 1 2 6 2 2 15. PETROV RUS 19 2 6 1 10 1 16. BUEMI SVI 8 1 4 2 17. DELA ROSA SPA 6 6 4 2 18. HEIDFELD GER 6 19. ALGUERSUARI SPA 3 2 1 20. KOVALAINEN (FIN) 0; 21 TRULLI (ITA) 0; 22. CHANDHOK (IND) 0; 23. SENNA (BRA) 0; 24. DI GRASSI (BRA) 0; 25. GLOCK (GER) 0; 26. YAMAMOTO (GIA) 0 COSTRUTTORI POS COSTRUTTORE PUNTI BAH AUS MAL CIN SPA MON 469 1. REDBULL-RENAULT(campione) 16 2 43 12 40 43 421 2. MCLAREN-MERCEDES 21 33 12 43 10 10 389 3. FERRARI 43 27 6 14 26 20 202 18 11 15 16 12 6 4. MERCEDES 145 18 12 16 4 15 5. RENAULT 69 1 4 1 2 6. WILLIAMS-COSWORTH 68 2 6 10 6 6 7. FORCEINDIA-MERCEDES 44 8. SAUBER-FERRARI 11 2 1 1 9. TOROROSSO-FERRARI 10. LOTUS-COSWORTH 0; 11. HRT-COSWORTH 0; 12. VIRGIN-COSWORTH 0 TUR CAN EUR GB GER UNG BEL ITA SIN GIA COR BRA 15 43 10 22 8 2 1 - 22 43 15 8 6 3 4 25 33 4 1 10 12 8 6 2 31 30 17 11 4 8 - 23 22 43 6 7 - 40 4 30 10 9 8 - 18 25 12 14 17 11 4 - 20 18 40 12 4 7 - 33 12 29 10 6 9 2 - 43 22 15 8 2 10 1 18 40 12 10 7 8 6 - 43 22 15 14 2 4 1 - 1. Hamilton 1’13"851 (66˚) 2. Alonso 1’13"855 (67˚) 3. Button 1’13"932 (71˚) 4. Webber 1’14"047 (69˚) 5. Rosberg 1’14"184 (65˚) 6. Vettel 1’14"283 (70˚) 7. Kobayashi 1’14"748 (65˚) 8. Hülkenberg 1’14"985 (70˚) 9. Sutil 1’14"997 (64˚) 10. Heidfeld 1’15"068 (68˚) 11. Kubica 1’15"161 (61˚) 12. Schumacher 1’15"219 (71˚) 13. Barrichello 1’15"227 (69˚) 14. Massa 1’15"330 (69˚) 15. Petrov 1’15"485 (70˚) 16. Alguersuari 1’15"695 (68˚) 17. Buemi 1’15"935 (69˚) 18. Di Grassi 1’16"767 (60˚) 19. Liuzzi 1’16"940 (37˚) 20. Kovalainen 1’17"161 (69˚) 21. Trulli 1’17"316 (69˚) 22. Klien 1’17"690 (63˚) 23. Glock 1’17"695 (66˚) 24. Senna 1’17"731 (66˚) Lewis Hamilton, 24 anni REUTERS Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 36 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 R FORMULA 1 VOLATA A QUATTRO Button aggredito dai rapinatori Agguato a un semaforo di San Paolo. Il pilota illeso grazie alla manovra dell’autista-poliziotto Mercedes si è fatta rapidamente largo tra sei altri veicoli che la attorniavano in coda, senza troppi complimenti con le loro carrozzerie. Ed il gruppo con Button ha raggiunto indenne l’hotel: «E’ stato orribile — ha concluso il pilota —. Ora sto bene, ma spero che adesso si faccia più attenzione al problema della sicurezza in questa città». MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SAN PAOLO (Brasile) dScena di ordinaria criminalità, per una città devastata dalla malavita come San Paolo. Ma stavolta è stato un pilota, il campione del mondo della McLaren Jenson Button, la vittima di uno dei tanti improvvisi attacchi di delinquenti armati alle auto ferme ai semafori, nelle interminabili code che si formano a tutte le ore in questa megalopoli di oltre 20 milioni di abitanti. E un brivido di paura e insicurezza si è diffuso per tutto il paddock. Attacco Ieri mattina Button sorrideva, raccontando la disavventura che gli era capitata sabato sera, intorno alle 19, mentre tornava dal circuito in hotel: «Eravamo su una Mercedes Classe B, una vettura compatta, non appariscente, ma per fortuna blindata e con i vetri oscurati. Con me c’erano mio padre, John, il mio manager, Richard Goddard ed il mio fisioterapista, Mike Collier. Al volante un poliziotto in borghese, particolarmente addestrato alle situazioni di pericolo». All’improvviso alla macchina si sono avvicinati sei uomini. Probabilmente sbucati Jenson Button, 30 anni, al suo arrivo ieri al circuito di Interlagos dopo la tentata rapina di sabato sera GETTY dalle viuzze di una delle tante poverissime favelas di San Paolo, lungo la strada principale di Interlagos. Un uomo aveva una pistola, un altro una mitraglietta. Difesa La prontezza di riflessi del poliziotto, Daniel Toni, è stata decisiva: «Arrivato al semaforo, l’autista aveva mantenuto una certa distanza dalla macchina che ci precedeva — ha spiegato Jenson —. Così ha avuto lo spazio per scattare via subito, fulmineo dopo aver messo l’auto di traverso per disorientare gli assalitori». La Allarme sicurezza: derubati anche tre ingegneri della Sauber e un tecnico Brembo. Ecclestone: «Io giro tranquillo» Furti Speranza probabilmente vana. Appena un’ora dopo, più o meno allo stesso semaforo, un van con tre ingegneri della Sauber è stato assalito da 5 uomini armati, uno di mitraglietta, forse la stessa banda dell’assalto a Button. Hanno aperto le porte del veicolo e mentre gli occupanti restavano paralizzati dalla paura, si sono impossessati di due zaini, dileguandosi. Ma non sono stati gli unici episodi di criminalità che hanno turbato l’ambiente del GP del Brasile. Venerdì il taxi dove si trovava Andrea Pellegrini, un tecnico della Brembo, è stato assaltato, sempre ad un semaforo rosso, da un rapinatore che con la pistola ha infranto un finestrino della vettura. Il tassista è stato rapido a dileguarsi ed è stato evitato il peggio. All’interno del paddock, pur super con- trollato, sono state invece rubate una telecamera ad un cameraman spagnolo ed apparecchi fotografici per 70 mila euro. Sicurezza E dire che, almeno all’apparenza, il dispositivo di sicurezza intorno all’autodromo è enorme: oltre mille agenti delle varie polizie di San Paolo impegnati ogni giorno, con 342 moto e 270 macchine. Ma si vedono schierati anche lungo le strade di Interlagos che portano al circuito soprattutto durante le ore di afflusso di pubblico e team. La sera, quando ormai solo gli addetti ai lavori lasciano la pista, ce ne sono molti meno. Polemiche L’episodio ha riacceso le polemiche sulla sicurezza di San Paolo e sull’opportunità di continuare a disputarvi il GP: «Quanto è successo e continua a succedere è inaccettabile. Le autorità devono fare di più», ha stigmatizzato Peter Sauber. Più conciliante Niki Lauda: «In fondo, a Button non è successo niente…». Bernie Ecclestone ha minimizzato: «Brasile pericoloso? Io giro tranquillo, con soldi ed orologi, mai successo nulla. A Londra per Oxford Street corri rischi maggiori». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 38 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT MOTOMONDIALE GP VALENCIA Capolavoro Lorenzo vero campione vince a suon di record Vale pensa già in rosso Spagnolo senza limiti: rischia di cadere, recupera, fa il vuoto Il pesarese terzo dietro Stoner è pronto al debutto sulla Ducati S TEMPO DI SALUTI Valentino, dopo 4 titoli e 46 vittorie chiude i 7 anni di era Yamaha Casey invece passa alla Honda DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO FALSAPERLA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VALENCIA (Spagna) dNon se ne abbia a male Casey Stoner, ma la vittoria di Jorge Lorenzo nell’ultima gara dell’anno ieri è sembrata il naturale suggello a una stagione dove lo spagnolo ha fatto il bello e cattivo tempo. Ha dominato all’inizio, ha controllato nella fase centrale quando è rimasto senza l’avversario numero 1 Valentino Rossi, ha saputo tornare cattivo e vincente alla fine, quando il peso del primo Mondiale era stato metabolizzato. Così la Spagna torna sul tetto del mondo e lo fa in modo prepotente: Lorenzo-Pedrosa in MotoGP, Elias-Simon in Moto2, addirittura Marquez-Terol-Pol Espargaro in 125. Dire dominio è riduttivo. Martello Se non sempre i numeri dicono la verità, con Jorge questa volta sono una certezza: 7 pole, 9 vittorie su 18, due sole volte fuori dal podio, il record di 383 punti. Ma soprattutto, in tutta la stagione, 3 sole cadute tra prove e gare! Una consistenza, una concentrazione che vengono esaltate dalla condizione in cui sono state ottenute: perché Jorge, da 3 anni a questa parte ogni giorno della sua vita ha dovuto convivere e annientare l’ombra più ingombrante che si può immaginare. Quella di Valentino che fagocita tutto, che tutto trita. Simoncelli (problemi alle gomme) perde il duello con Dovizioso. Ma poi entrambi vengono passati da Spies Brivido Ieri è mancato un niente che quanto detto sopra — ad IL BILANCIO JORGE SU DI GIRI L’ULTIMO BACIO ALLA M1... Alla fine della gara Valentino parcheggia la Yamaha M1 sull’erba e inizia a farle le coccole. È l’addio a una moto con cui il pesarese ha vinto quattro Mondiali: 2004, 2005, 2008 e 2009. La scenetta ricorda molto da vicino il dopogara di Welkom 2004, la prima delle 46 vittorie sulla M1 MILAGRO «Il primato di punti dimostra quanto valgo» GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VALENCIA d Primato di punti nella classe regina — 383: 10 in più di quelli conquistati da Valentino Rossi nel 2008 — e 9o successo stagionale, 16o podio, 1a vittoria della Yamaha a Valencia nell’era 800 cmc. Jorge Lorenzo ha più di un motivo per essere soddisfatto. «È stata una delle più belle gare della mia vita — conferma —: per certi versi, sono molto più euforico adesso che dopo aver conquistato il titolo in Malesia». ...E LA FESTA D’ADDIO CON IL TEAM Una maglietta firmata Drudi per celebrare l’ultimo atto di Rossi in Yamaha. C’è scritto «Bye bye baby» sul petto di Valentino e del suo staff: nella foto, attorno a Vale, si riconoscono il team manager Davide Brivio (a sinistra) e il grande amico Uccio (subito dietro il pesarese) MILAGRO LA DESMOSEDICI CAMBIA PADRONE Dentro il casco la faccia è triste: dopo quattro stagioni a Borgo Panigale, Casey Stoner chiude l’avventura in Ducati con un 2˚ posto: il bilancio parla di un titolo mondiale (nel 2007), 23 vittorie e 42 podi. Da domani Casey salirà un pilota della Honda, casa con la quale debuttò nel 2006 in MotoGP MILAGRO Completo Una vittoria molto significativa, anche perché arrivata al termine di un GP dove il neo iridato ha confermato di essere un pilota completo: ha attaccato a testa bassa all’inizio, prendendo anche qualche rischio di troppo, ha controllato a metà gara, ha scelto il momento giusto per infilare Stoner al comando, quindi ha imposto il suo ritmo fino al traguardo. «Sono partito bene — Jorge ripercorre il suo trionfo — poi sono stato troppo conservativo e mi hanno passato in tanti (era 8o alla fine del 2o giro; n.d.r.). Mi sono trovato dietro a Simoncelli e con lui la battaglia è stata un po’ matta: quando ci siamo toccati, ho temuto di cadere. Mi sono calmato, ho preso un buon ritmo e ho raggiunto Stoner. L’ho passato e conquistato anche Valencia: in Portogallo ero abbastanza sicuro di potercela fare, ma questo successo è inaspettato e, quindi, per me ancora più bello. Il primato di punti, poi, conferma che quest’anno sono stato molto veloce e costante». Avversari Qualcuno, ancora una volta, gli chiede cosa sarebbe successo senza gli infortuni di Rossi e Pedrosa, ma Lorenzo non perde la calma. «È chiaro che spero che nel 2011 i miei avversari siano al meglio fisicamente, ma negli ultimi due GP, dopo che mi ero liberato dalle pressioni del titolo, ho dimostrato il mio valore. Rossi: «Pensavo di vincere ma ho avuto un crollo fisico. Chiudo un periodo straordinario, ora una nuova sfida» Jorge Lorenzo, 23 anni REUTERS Con Valentino e Dani al meglio della condizione, avrei probabilmente fatto più fatica, avrei vinto meno gare, ma il titolo lo avrei comunque conquistato. Adesso rimane soltanto l’ultima fatica di questa stagione straordinaria: il test della M1 2011. Poi, finalmente, potrò pensare alle vacanze». Addio Per Casey Stoner e Valentino Rossi il GP dell’addio si chiude con stati d’animo differenti: un po’ deluso Stoner, più soddisfatto Rossi, anche se è arrivato alle spalle dell’australiano. «Sinceramente — ammette Casey — mi aspettavo di più dopo quanto avevamo fatto in prova. Forse abbiamo sbagliato la scelta della gomma (dura), ma probabilmente non sarebbe cambiato niente, perché Lorenzo era troppo veloce. Con la Ducati ho vissuto 4 anni straordinari, con tanti bei momenti: la prima vittoria in Qatar nel 2007, quella in Turchia, il titolo in Giappone, ma anche il ritorno alle gare in Portogallo l’anno scorso. Grazie a tutti». Rossi Per Valentino, invece, è arrivato un risultato superiore alle attese. «In gara ho girato in tempi che in prova nemmeno sognavo! A un certo punto ho anche sperato di vincere, ma poi ho mollato fisicamente: in frenata mi ha ceduto prima il braccio destro, poi quello sinistro e per fermarmi facevo forza soprattutto con le gambe. Si chiude un periodo straordinario: se nel 2004 mi avessero detto che in 7 anni con la Yamaha avrei vinto 4 titoli e 46 GP avrei firmato con il sangue. Ma adesso è il momento di una nuova sfida: bye bye baby!». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Jorge Lorenzo (sin.) saluta Vale Rossi AP Perché si vedeva che era in difficoltà tecnica, però riusciva a resistere in testa, trovando chissà dove sempre nuove risorse. A 8 giri dalla fine doveva capitolare ma con l’onore delle armi, visto che per qualche altro passaggio rimaneva aggrappato con i denti, anche se il suo secondo posto non era mai in pericolo. Sogni Valentino Rossi ad un certo punto aveva addirittura pensato di poter andare a lottare per la vittoria. Ma partiva da troppo lontano, come messa a punto, addirittura con una moto diversa da quella che aveva usato nel warm up. I miracoli non sono telecomandati e i due davanti sono scappati via. Però almeno è riuscito a festeggiare sul podio l’addio alla Yamaha. Da oggi il suo cuore giallo diventa rosso: non ci sono strategie di comunicazione e contratti che tengano, è già un pilota Ducati. eccezione del titolo, ovviamente — svanisse all’ultima curva del primo giro. Per prudenza subito dopo il via Jorge aveva perso 3 posizioni, ma quando ha azzardato il sorpasso al nuovo che avanza, Marco Simoncelli, stava per spargere i 1800 Swarovski del suo casco dorato sulla pista. Ha toccato con la gomma anteriore la gamba di Marco e la sua M1 si è piegata su se stessa. L’ha tenuta su con il gomito e in qualche modo è tornato in rotta, anche se 8˚ con 2"4 da recuperare. Ma quest’anno sa fare anche le rimonte: ha resistito un po’ Valentino, molto di più Stoner. Lucido Per una volta l’australiano ha «gareggiato» e non semplicemente «corso». Aveva scelto la gomma dura e differenza di quasi tutti gli altri big (tranne Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli), ma è partito a fionda come suo solito. Ha provato ad andare in fuga, ma pian piano da dietro l’hanno risucchiato. Quello centrale è stato forse il miglior Stoner della stagione. Briciole A proposito della rossa, per un giro Nicky Hayden ha fatto sognare un bis del 2006, con la doppietta Bayliss-Capirossi, ma l’americano ha sbagliato la prima curva e si è disperato nella sabbia della via di fuga. Si aspettava Simoncelli, che scattava per la prima volta dalla prima fila, ma la gomma morbida lo ha costretto prima a lottare (ancora duramente, come in Portogallo) e perdere con Dovizioso. Poi entrambi sono stati infilati da Ben Spies, che rimontava da formichina. È finita, ma solo per qualche ora. Domani inizia il 2011, che si annuncia come l’anno più bello di sempre. 39 R LA STATISTICA DOMINIO ASSOLUTO SU ITALIA 1 Diretta dei test domani alle 10.20 VALENCIA - L’antipasto dei test Moto2, oggi, servirà a squadre MotoGP e piloti che cambiano tuta a preparare le moto. Poi domani alle 10 semaforo verde per le grandi novità del 2011. Casey Stoner avrà una Honda bianca (che si annuncia bellissima in una livrea speciale), Valentino Rossi sarà rigorosamente in nero tinta unita, con qualche tocco di giallo solo sulla tuta. Diretta tv dalle 10.20 alle 12.20 su Italia 1. I tre campioni: Jorge Lorenzo tra Toni Elias (sin.) e Marc Marquez REUTERS Tripletta Spagna È la terza volta 383 GIOVANNI CORTINOVIS MOTOMONDIALESTORY Un sogno italiano chiamato Ducati È in edicola «Ducati, sogno tutto italiano», primo dvd della collana Gazzetta sul Motomondiale. In scena tutti i successi della rossa in MotoGP fino al matrimonio con Valentino Rossi. A 10,99 euro più il quotidiano. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dSpagna pigliatutto. Se Lorenzo è il capitano, Elias e Marquez sono i degni gregari delle Furie rosse che vincono tutti i tre Mondiali in palio. In altre 5 occasioni si era verificata una tripletta: nel 1950 con l’Italia (Ruffo in 125, Ambrosini in 250 e Masetti in 500), nel 1967 con la Gran Bretagna (Ivy in 125, Hailwood in 250 e 350), nel 1976 con l’Italia (Bianchi in 125, Villa in 250 e 350), nel 1988 con la Spagna (Martinez in 80 e 125 e Pons in 250) e nel 1989 ancora con la Spagna (Herreros in 80, Criville in 125 e Pons in 250). Ma le Furie rosse nel 2010 hanno impressionato soprattutto nella 125, occupando i primi tre posti: Marquez 1˚, Terol 2˚ e Pol Espargaro 3˚. I PUNTI DI JORGE Lorenzo ha conquistato quest’anno 383 punti, più di ogni altro da quando esiste la MotoGP (2002). 36 VITTORIE SPAGNOLE Nel dettaglio sono 16 in 125, 13 in MotoGP e 7 in Moto2. Battuto il record della Gran Bretagna 1967: 34. 9 PODI IN 125 In 9 gare della 125 nel 2010, i primi tre all’arrivo sono stati tutti spagnoli. Stracciato il record dell’Italia 1987: 5. CLASSE 125 VITTORIA DI SMITH, MARC È 4˚ Marc Marquez, 17 anni, festeggia con la maglietta di SuperMarc AP Marquez iridato «E ora la Moto2» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VALENCIA dPoteva vincere facilmente la gara, vista la superiorità mostrata in prova. Ma, per una volta, Marc Marquez ha preferito accontentarsi, limitandosi a tagliare il traguardo in quarta posizione: così, a 17 anni e 263 giorni (solo Loris Capirossi era più giovane quando vinse il mondiale nel 1990) ha conquistato il titolo della 125. «In questo campionato è successo di tutto — dice lo spagnolo —: basti pensare alla rottura di Jerez o alla caduta al via di Aragon provocata da un altro pilota. Ma anche alla scivolata nel giro di allineamento dell’Estoril, dove poi ho vinto. Così, dopo aver pensato di andare a prendere Smith al comando, ho ritenuto più prudente ascoltare i consigli del box e stare tranquillo in quarta posizione. Contava solo il titolo. I momenti chiave dell’anno sono stati i successi al Mugello, Misano ed Estoril, perché arrivati in momenti particolari. Ho raggiun- to questo traguardo grazie a un sacco di persone: Alzamora, la mia famiglia, la squadra, chi mi ha dato la prima moto. In 125 ormai ho dato tutto, adesso mi piacerebbe passare in Moto2». Lo farà sicuramente con una struttura creata da Alzamora: l’Irta ha tenuto un posto per la nuova squadra. Sul gradino più alto del podio è salito l’inglese Bradley Smith, dopo 26 successi consecutivi di piloti spagnoli. Secondo Pol Espargaro, terzo Nico Terol, l’unico che rimarrà in 125 nel 2011. Moto2 Un tentativo di sorpasso troppo aggressivo all’ultimo giro di Toni Elias ha impedito ad Andrea Iannone (poi secondo al traguardo davanti a Julian Simon) di conquistare un meritato successo e ha regalato la prima vittoria iridata a Karel Abraham, che lascia così nel migliore dei modi la Moto2. Sesto Alex De Angelis, davanti a Simone Corsi. Oggi giornata di test. g.z. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 40 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. BRESCIA : BRESCIA IN s.r.l. tel. 030/37.72.609, fax 030/37.72.629. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/357400 fax 0341/364339 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98184896 fax 06/92911648 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0342/200380 fax 0342/573063 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0332/239855 fax 0332/836683 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. 1 OFFERTE DI COLLABORAZIONE Assistenza tecnica elettrotecnico, 45enne, ricerca •PERITO guasti, trasferte. 334.23.07.365 dopo le 14. IMPIEGATI 1.1 ASSISTENTE /segretaria esperta 32enne ottimo inglese, buono spagnolo, conoscenza pacchetto Office. Disponibilità immediata. 340.39.27.959. CUSTOMER service, ottimo inglese, francese, Sap, pluriennale esperienza. Disponibilità immediata. Tel. 347.31.05.294. GEOMETRA 40enne, con pluriennale esperienza in contabilità lavori e controllo costi, valuta serie proposte. 349.51.51.566. 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Però resistendo come un leone all’arrembaggio di Lorenzo, pure in inferiorità tecnica, ha dimostrato che, se vuole, sa restare concentrato e non fare errori AFP Pensare di battere Lorenzo in casa dà motivazioni extra, ma il podio sembra un mezzo miracolo: la parte migliore del giorno il bacio (come Welkom) alla M1, la peggiore tirare ancora fuori i dolori alla spalla. Poteva risparmiarsela AP Serve la lode per inquadrare questa gara e tutto il campionato. Si è tirato su dal baratro in cui si era tuffato forzando una staccata e poi ha messo in scena il repertorio migliore: grinta, cattiveria, velocità. Vinto il Mondiale, ieri si è gustato la ciliegina. Ora diventa adulto: deve portare per mano la Yamaha come ha fatto Valentino. Ce la può fare Jorge Lorenzo, 23 anni, fa festa per il 9˚ trionfo del 2010 REUTERS BEN SPIES ANDREA DOVIZIOSO 7,5 6 Fatica a camminare per la caviglia infortunata in Portogallo, parte al rallentatore ma poi risale andando a sfruttare l’errore di gomma degli avversari italiani e la loro battaglia senza quartiere LAPRESSE Secondo lui mettere la gomma dura non è stato un errore, ma la classifica dice il contrario. E accontentarsi di essere il primo pilota Honda non è l’obiettivo che dovrebbe avere LAPRESSE MARCO SIMONCELLI NICKY HAYDEN 6 4 Le premesse erano migliori, il 6˚ posto viene preso come una mezza delusione. Significa che si sente maturo per risultati di vertice, che arriveranno. Ci vuole pazienza e voglia di imparare AFP Volo impressionante (soprattutto per la sua Desmosedici) quando era 2˚, con la consapevolezza di aver fatto un grande warm up. Un errore alla Stoner, verrebbe da dire... LAPRESSE Spies ha tanto da imparare 20 marzo Qatar* (Losail) 3 aprile Spagna (Jerez) IL BELLO Lorenzo Gioca il jolly nel contatto con Simoncelli, mantiene la calma, recupera e batte tutti confermando che quest’anno avrebbe vinto anche senza le defezioni dei suoi più diretti avversari: bye bye boys! Rossi Animale da gara non si tira indietro nemmeno nel giorno in cui poteva essere anche rischioso mettersi in gioco. Sempre più spesso in difficoltà nella messa a punto della moto, ci mette del suo per restare attaccato ai primi. Il bilancio con la Yamaha è incredibile: le 46 vittorie sono il suo marchio di fabbrica difficilmente eguagliabile. Simoncelli Arrembante, non gli riesce di lottare con il suo amico Rossi, ma combatte con gli altri, consapevole del nuovo ruolo di protagonista. Peccato il solito calo finale. Spies Non in perfette condizioni fisiche, regola le seconde guide con una rimonta che lo porta al 4˚ posto. Il sostituto di Rossi ha buone qualità, ma deve imparare ancora molto. 24 aprile Giappone (Motegi) GLI ALTRI Pedrosa soffre per la spalla ma che grinta Cattiveria velocità e talento di MARIO LEGA Il calendario 2011 Casey sbaglia gomma ma non fa errori e riesce a restare concentrato Marco 6˚ è una mezza delusione però i risultati di vertice arriveranno LE PAGELLE il brutto SI RIPARTE A MARZO IN QATAR 1 maggio Portogallo (Estoril) PEDROSA 7 Ha avuto prove complicate per il dolore alla spalla però Dani su questa pista vola. Il fisico certo non lo può sorreggere fino in fondo. Resta il grande carattere. BAUTISTA 7 La Suzuki è quello che è, ma lui va decisamente oltre il suo potenziale: da ultimo a nono. BARBERA 6 Eguaglia il miglior piazzamento dell’anno, ma non convince. DE PUNIET 5 L’addio a Cecchinello è senza rimpianti: da parte di Lucio... Opaco come accade spesso in gara, sempre nella pancia del gruppo che non conta. ESPARGARÒ 5 Per lui l’addio è addirittura alla MotoGP. Non è un campione, ma a tratti ha fatto vedere qualcosa di buono. Un anno in Moto2 gli farà bene. MELANDRI 5 All’inizio tenta di lottare un po’, ma poi in balia della sua moto fa il gambero. Speriamo di rivederci! EDWARDS 4 Con 3 Yamaha nei primi 4 posti la sua 12ª posizione è più o meno un disastro. AOYAMA 4 Qui l’anno scorso aveva vinto il titolo 250, ieri non ha fatto nulla per farcelo ricordare. CHECA 4 Questa volta era ben preparato, eppure il risultato non è cambiato: sempre in fondo al gruppo. CAPIROSSI NG Sognava in un addio decoroso, ma la sua Suzuki continuava a spegnersi. Ora volta pagina. 15 Maggio Francia (Le Mans) 5 giugno Catalogna (Montmelò) 12 giugno Gran Bretagna (Silverstone) 25 giugno Olanda** (Assen) 3 luglio Italia (Mugello) 17 luglio Germania (Sachsenring) 24 luglio Stati Uniti*** (Laguna Seca) 14 agosto Rep. Ceca (Brno) IL BRUTTO Stoner Con una Ducati velocissima non gli riesce di chiudere in bellezza, forse sbaglia le gomme, ma con i pochi giri percorsi in prova è sempre un terno al lotto imbroccare le scelte giuste. Con la rossa ha vinto molto e in modo perentorio, ma ha pure gettato molte gare alle ortiche, il tutto condito da numerose stranezze: lo rimpiangeranno? Dovizioso Lotta con le unghie e con i denti. Precede Simoncelli, ma le prende dalla Yamaha satellite di Spies. L’impegno è totale, lo stesso non si può dire per il fornitore di pneumatici. Hayden Cade mentre è con i primi e dopo aver fatto ottimi tempi. La riflessione è: se Nicky va così forte, immaginiamo Rossi... 28 agosto Indianapolis 4 settembre San Marino (Misano) 18 settembre Aragon 16 ottobre Australia (Phillip Island) 23 ottobre Malesia (Sepang) 6 novembre Valencia *Gara Notturna **Gara al sabato ***Solo MotoGP I RISULTATI MOTOGP POS PILOTA NAZ MOTO 1. LORENZO SPA Yamaha in 46’44"622 media 154,223 km/h 2. STONER AUS Ducati a 4"576 3. ROSSI ITA a 8"998 Yamaha TEMPO 4. SPIES USA Yamaha 5. DOVIZIOSO ITA Honda a 19"160 6. SIMONCELLI ITA Honda a 20"674 7. PEDROSA 8. BARBERA SPA Honda SPA Ducati a 26"797 a 29"288 9. BAUTISTA SPA Suzuki a 29"451 10. DE PUNIET FRA Honda a 29"860 11. A.ESPARGARO SPA Ducati a 17"643 a 31"761 12. EDWARDS USA Yamaha a 33"604 13. MELANDRI ITA Honda a 36"622 14. AOYAMA GIA Honda a 38"968 15. CHECA SPA Ducati a 56"169 RITIRATI: HAYDEN (USA-Ducati) al 3˚ giro; CAPIROSSI (ITA-Suzuki) al 14˚ giro GIRO PIÙ VELOCE: il 5˚ di PEDROSA in 1’32"914, media 155,175 km/h CLASSIFICA MOTO2 PILOTI POS PILOTA NOME NAZ PUNTI SPA 383 1. LORENZO 2. PEDROSA SPA 245 ITA 233 3. ROSSI AUS 225 4. STONER 5. DOVIZIOSO ITA 206 6. SPIES USA 176 USA 163 7. N.HAYDEN 8. SIMONCELLI ITA 125 9. DE PUNIET FRA 116 ITA 103 10. MELANDRI USA 103 11. EDWARDS 12. BARBERA SPA 90 13. BAUTISTA SPA 85 14. A.ESPARGARO SPA 65 GIA 53 15. AOYAMA 16. CAPIROSSI ITA 44 FIN 43 17. KALLIO 18. DE ANGELIS RSM 11 USA 5 19. R.L.HAYDEN 20.AKIYOSHI GIA 4 21. CHECA SPA 1 22.YOSHIKAWA GIA 1 QAT 20 9 25 16 11 13 5 10 3 8 4 6 7 - SPA 25 20 16 11 10 13 5 7 8 4 3 6 1 2 - FRA 25 11 20 16 13 6 9 10 4 8 7 5 - ITA 20 25 13 16 9 7 10 11 3 4 2 8 5 6 GB OLA CAT 25 25 25 8 20 20 11 16 16 20 11 2 16 13 10 13 9 8 9 7 10 10 13 7 7 8 5 5 4 6 4 2 11 6 6 3 9 - 9 - 3 - - 3 - 5 1 - - - - - - - GER 20 25 13 16 11 8 9 10 6 7 5 USA 25 16 20 13 10 11 8 9 6 R.CEC 25 20 11 16 13 10 5 6 8 9 7 4 - - IND RSM ARA 16 20 13 25 25 20 13 16 10 11 25 11 13 20 10 11 10 16 9 2 9 3 3 6 7 9 4 6 7 5 8 8 8 7 5 6 4 4 3 5 2 - GIA MAL AUS 13 16 20 16 25 16 25 25 20 20 8 13 11 4 10 13 10 8 10 7 6 6 5 7 7 11 9 3 5 2 9 11 4 2 8 6 9 3 1 4 5 - 4 3 - 4 - 7 4 5 - 3 - 1 - USA 25 13 20 6 R.CEC 25 20 16 - IND RSM ARA 20 20 13 25 25 20 10 11 25 8 8 8 GIA MAL AUS POR VAL 16 25 20 25 25 20 20 10 16 11 25 10 25 11 20 5 7 9 11 4 POR 25 8 20 16 11 13 10 7 9 6 5 4 3 - VAL 25 9 16 20 11 13 10 6 3 4 8 7 5 2 - - 1 - - COSTRUTTORI NOME 1. 2. 3. 4. YAMAHA HONDA DUCATI SUZUKI PUNTI QAT SPA FRA ITA 404 342 286 108 25 16 13 7 25 20 13 6 25 16 13 - 20 25 13 6 GB OLA CAT GER 25 25 25 20 20 20 20 25 13 16 16 16 5 4 3 11 CLASSE 125 NAZ MOTO NAZ MOTO in 43’49"499 media 148,045 km/h 1. SMITH GB Aprilia Speed Up a 0"522 2. P.ESPARGARO SPA Derbi Suter a 0"583 3. TEROL SPA Aprilia a 3"149 SVI Moriwaki a 0"760 4. MARQUEZ SPA Derbi a 8"326 REDDING GB Suter a 4"205 5. CORTESE GER Derbi a 24"375 DE ANGELIS RSM Motobi a 5"385 6. RABAT SPA Aprilia a 26"743 7. CORSI ITA Motobi a 11"399 7. KOYAMA GIA Aprilia a 26"823 8. GADEA SPA Pons Kalex a 21"420 8. VAZQUEZ SPA Derbi a 27"634 9. AEGERTER SVI Suter a 22"439 9. KRUMMENACHER SVI Aprilia a 41"211 10. TALMACSI UNG Speed Up a 22"912 10. SALOM SPA Aprilia a 41"279 1. ABRAHAM R.CEC Ftr 2. IANNONE ITA 3. SIMON SPA 4. LUTHI 5. 6. TEMPO POS PILOTA TEMPO in 40’25,648 media 142,655 km/h a 2"786 11. CLUZEL (FRA-Suter) a 23"511; 12. NOYES (USA-Promoharris) a 25"169; 17. BALDOLINI (ITA-Icp) a 33"548; 19. CORTI (ITA-Suter) a 38"602; 24. DE ROSA (ITA-Tech 3) a 40"519; 25. ROLFO (ITA-Suter) a 42"803 11. MONCAYO (SPA-Aprilia) a 1’02"540; 12. SCHROTTER (GER-Honda) a 1’02"999; 13. VIÑALES (SPA-Aprilia) a 1’08"522; 14. GROTZKYJ (ITA-Aprilia) a 1’08"798; 15. KORNFEIL (R.CEC-Aprilia) a 1’24"798; 19. SAVADORI (ITA-Aprilia) a 1’40"387 GIRO PIÙ VELOCE: il 13˚ di ABRAHAM in 1’36"611, media 149,237 km/h CLASSIFICA FINALE PILOTI: 1. Elias 271 punti (campione del mondo); 2. Simon 201; 3. Iannone 199; 4. Luthi 156; 5. Corsi 138; 6. Talmacsi 109; 7. Cluzel 106; 8. Redding 102 COSTRUTTORI: 1. Suter 322; 2. Moriwaki 309; 3. Speed Up 232 GIRO PIÙ VELOCE: il 9˚ di MARQUEZ in 1’40"216, media 143,869 km/h CLASSIFICA FINALE PILOTI: 1. Marquez 310 punti (campione del mondo); 2. Terol 296; 3. P.Espargaro 281; 4. Smith 223; 5. Vazquez 152; 6. Rabat 147; 7. Cortese 143; 8. Koyama 127 COSTRUTTORI: 1. Derbi 405; 2. Aprilia 348; 3. Honda 27 Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 42 R # LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT DONNE SULLA RIBALTA SCHERMA E TENNIS DAL 2006 E’ la terza tripletta azzurra Sono 3 le triplette ai Mondiali del fioretto azzurro femminile. E’ successo in 3 delle ultime 4 edizioni: nel 2006 a Torino (Granbassi, Vezzali, Trillini), nel 2007 a S. Pietroburgo (Vezzali, Granbassi, Trillini) e ieri con Di Francisca, Errigo e Vezzali, arrivata alla 10ª medaglia individuale. DAL NOSTRO INVIATO DREAM TEAM DEL FIORETTO MARISA POLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PARIGI dDifra, Ari e Vale. Si chiamano così, tra di loro, le portatrici sane della medaglite, malattia cronica che colpisce da decenni il fioretto azzurro femminile. Una crisi acuta ha colpito anche ieri al Grand Palais, con i Mondiali a fare da sfondo dell’ennesimo trionfo: Di Francisca batte Errigo che ha fermato Vezzali. Non era questo l’ordine atteso, comunque sia: è oro, argento e bronzo. Sorpresa Il Grand Palais e i francesi che avevano celebrato Valentina con pagine di giornale (sull’Equipe) e interviste in tv, hanno visto vincere un’altra jesina, cresciuta nella stessa palestra, con la stessa scuola (matrice Triccoli) e tutto il resto diverso. Sono stati testimoni dei passi avanti dell’altro talento atteso, la ventiduenne Arianna Errigo, che sale in pedana con le cuffie e da quando è ragazzina si sente ripetere che il dopo Vezzali è lei: «Si, vabbè, però bisogna dimostrarlo», risponde. Amiche Sono amiche, Di Francisca e Errigo, anche qui a Parigi dormono nella stessa camera. «Prima delle semifinali ci siamo dette: ci vediamo in finale». E così è stato. Perché la Errigo ha comunque recitato una prima assoluta: battere la Vezzali in una gara così importante («Doveva succedere prima o poi, c’ero andata vicina diverse volte») e la Di Francisca ha lasciato di sasso (15-12) la piccoletta sudcoreana Nam, una che quando conta c’è sempre, dall’Olimpiade in giù. Primi turni sul velluto, avversarie lasciate a tre, con la sola Salvatori a fermarsi agli Il podio da sogno: da sin., Arianna Errigo, 22, Elisa Di Francisca, 27 e Valentina Vezzali, 36 ANSA Oro, argento e bronzo! E’ sempre super-Italia Stavolta vince Di Francisca, genio della scherma e fisico da ballerina. In finale batte la Errigo che aveva eliminato la Vezzali ottavi (contro la Shanaeva). Le altre avanti, modello schiacciasassi, fino al match dei quarti che vale già una medaglia. Valentina ha sudato con la Gruchala (8-7), Elisa ha spazzato via la Jeon (15-10), Arianna si è sentita male sul 12-8 con la Shanaeva, ha vomitato, è tornata in pedana e l’ha battuta 15-10 («Con lei mi mancava solo questa», il commento del maestro Giovanni Bortolaso). La finale, dopo l’allungo della Errigo fino al 9-6, è stato un assolo della compagna di stanza, fino al 15-11 che vale il primo oro in carriera e che Elisa non ha nemmeno festeggiato molto. «E’ che non ci credevo. "E’ dav- S Elisa Di Francisca, 27 anni, in una posa che ne esalta il lato sexy vero il Mondiale?" chiedevo a chi si avvicinava a fare i complimenti. Ancora non realizzo, forse lo farò nelle prossime ore, ma capite: questo è quello che sogni quando cominci». Maturità Dice di aver messo la testa a posto, la Difra. Ma la nuova campionessa del mondo è una che esce dal ristorante per bersi un bicchiere di vino di nascosto dal c.t. (il preferito è l’amarone), che non disdegna qualche sigaretta e a chi le chiede il numero di stanza che condivide con la Errigo scherza: «Perché? Ce vuoi venì?». Portamento da ballerina, forse per quegli anni di danza classica che hanno convinto papà a portarla in palestra: «Le è sempre piaciuto combattere — spiega — e lo sport individuale faceva più per lei». Compirà ventotto anni a dicembre Elisa, ma già due volte ha rischiato di dire addio alla scherma. La prima a 18 anni, quando un fidanzato geloso non la lasciava andare alle gare. La seconda nel 2006, perché, come spiega il c.t. Cerioni che è il suo maestro da 16 anni: «Il talento ce l’ha, va bene divertirsi, ma o ti alleni e ci provi sul serio oppure è meglio lasciar perdere». Niente convocazione per Pechino, poi l’esplosione degli ultimi due anni, il bronzo dell’anno scorso ai Mondiali migliorato con l’oro di ieri. «Sa come cambiare la sua scherma a seconda di come va l’incontro o l’arbitraggio», la descrive Cerioni. Di certo non si nasconde: «Sono cresciuta, è cambiato il c.t. e adesso c’è una persona molto competente che mi ha insegnato e che continua a insegnarmi molto, io sono più tranquilla. Non ho niente con l’altro c.t. (Magro, ndr), ma qui c’è il maestro mio, che devo dire?». Con gli oltre 50 mila euro di premio (40 mila della federazione italiana più 13 mila di quella internazionale) si pagherà un po’ del mutuo («Ho appena preso casa») e si prenderà quel paio di scarpe col tacco alto da 500 euro che ha visto in vetrina vicino all’hotel di Parigi. Il rito continua, il fioretto vince sempre. La delusione di Valentina Vezzali, 34 anni BIZZI GLI SCONFITTI BRONZO PER LA FAVORITISSIMA VEZZALI: «NON MI ERA MAI CAPITATO DI PERDERE DA 10-5 AVANTI» Valentina: «Sono stata troppo remissiva» Delusione per gli uomini e Baldini: «Non avevo la cattiveria giusta» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PARIGI dErano i più attesi. Valentina Vezzali per quel sesto oro e per illuminare ancora di più la sua leggenda, Andrea Baldini per confermare la tendenza: dopo il ritorno dalla sospensione (senza colpa) non gli era sfuggita medaglia. «Mia nipote Martina mi ha detto che non mi aveva mai visto così remissiva dopo una sconfitta e proprio in questo dovrò trovare la chiave, ma non mollo», dice Valentina. «Sentivo di non aver la stessa fame, la stessa cattiveria. Da sempre ho dovuto dimostrare qualcosa, prima per trovare un posto in squadra, poi per qualificarmi all’Olimpiade, poi per dimostrare che dopo tutto il numero 1 ero ancora io, ma una sconfitta così ti fa ricominciare ancora con più voglia», spiega Andrea. Black out Lei, Valentina, aveva il peso di quel record da battere, la sesta medaglia mondiale che avrebbe reso ancor più luccicante la sua aura di leggenda della scherma. «Un peso che non mi sono tolta dalle spalle, non ci sono riuscita». Il bronzo è figlio di un inizio di gara alla Vezzali, con le avversarie mai in doppia cifra, di un quarto di finale strappato per i capelli (8-7 con la Gruchala e l’ottava stoccata messa a tre secondi dalla fine), di una semifinale che ha comandato fino al 10-5 sulla Errigo che non l’aveva mai battuta in gare così importanti. «Un black out — spiega la dominatrice della stagione che le ha portato l’11ª Coppa del Mondo — mi si è staccata la spina. In carriera non mi era mai successo di prendere un parziale di 10-0, mai». Testa Lui, Andrea, si è incartato contro un francese, Sintes, che nell’anno e mezzo parigino ha incontrato spesso negli allenamenti. «E’ uno con cui mi trovo male, ma non è una scusa, come non lo è che forse l’arbitro ha girato un paio di punti. Ero avanti 5-3, ho perso completamente la testa, ho tirato male. L’obiettivo è sempre Londra, ma questa fame non posso ritrovarla nel 2012, ma già per la prova a squadre». Campanello d’allarme: Cassarà e Aspromonte sono usciti al primo turno e il migliore è stato un altro esordiente, il ventunenne Giorgio Avola, fuori agli ottavi, mentre Joppich si è preso il quarto oro mondiale, a 27 anni. Da imitare. ma.po. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 R # IN FED CUP Elisa Di Francisca è nata a Jesi (come la Vezzali) il 13 dicembre 1982: era bronzo uscente REUTERS Quattro finali in cinque anni E’ il 3˚ trionfo Schiavone, Pennetta e compagne hanno giocato 4 finali di Fed Cup negli ultimi 5 anni. Hanno vinto quella del 2006 in Belgio, hanno perso quella del 2007 in Russia, e hanno rivinto quella dell’anno scorso, a Reggio Calabria contro gli Usa. E ancora con le americane, a San Diego. DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO LOPES PEGNA LA GUIDA Joppich ottiene il quarto titolo Oggi gli spadisti Fioretto uomini. Trentaduesimi: Zawada (Pol) b. Aspromonte 15-13; Kontochristopoulos (Gre) b. Cassarà 15-13; Avola b. Jovanovic (Cro) 15-14; Baldini b. Shimbo (Bra) 15-6. Sedicesimi: Sintes (Fra) b. Baldini 15-10; Avola b. Choi (S.Cor) 15-14. Ottavi: Sintes (Fra) b. Avola 15-11. Semifinali: Joppich (Ger) b. Meinhardt (Usa) 15-11; Lei (Cina) b. Ota (Giap) 15-12. Finale: Joppich b. Lei 15-11. Fioretto donne. Trentaduesimi: Di Francisca b. Suarez (Ven) 15-4; Errigo b. Chentsova (Ucr) 15-4; Salvatori b. Nishioka (Giap) 15-3; Vezzali b. Geurts (Ola) 15-7. Sedicesimi: Errigo b. Seo (S.Cor) 15-3; Di Francisca b. Kiefer (Usa) 15-5; Salvatori b. Chen (Cina) 15-5; Vezzali b. Kryczalo (Pol) 15-5. Ottavi: Di Francisca b. Mohamed (Ung) 15-7; Errigo b. Birioukova (Rus) 15-7; Shanaeva (Rus) b. Salvatori 15-13. Quarti: Di Francisca b. Jeon (S.Cor) 15-10; Errigo b. Shanaeva 15-10; Vezzali b. Gruchala (Pol) 8-7. Semifinali: Errigo b. Vezzali 15-10; Di Francisca b. Nam (S.Cor) 15-12. Finale: Di Francisca b. Errigo 15-11. Oggi Spada uomini (Tagliariol, Rota, Pizzo, Carozzo) e donne (Del Carretto, Moellhausen, Quondamcarlo, Navarria. In tv Diretta RaiSport 2 dalle 18, su Eurosport dalle 20. Diretta Federscherma.tv dalle 8.40. IL MEDAGLIERE Paese O A B ITALIA 1 1 1 TOT. 3 Germania 1 1 - 2 S.Corea 1 - 1 2 Usa 1 - 1 2 Ucraina - 1 1 2 Cina - 1 - 1 Russia - - 2 2 Giappone - - 1 1 Romania - - 1 1 DREAM TEAM DEL TENNIS 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dSAN DIEGO (California, Usa) La terza vittoria è ancora più bella, perché arriva con un filo di suspance: è il terzo trionfo in Fed Cup, nella quarta finale negli ultimi cinque anni. Il punto decisivo lo porta Flavia Pennetta che si libera dell’americanona Coco Vandeweghe senza grosse difficoltà per 6-1, 6-2. Ma a complicare la giornata ci aveva pensato Francesca Schiavone che, un po’ a sorpresa, cedeva a Melanie Oudin, schierata al posto della Mattek leggermente acciaccata. La milanese sembrava priva di energie. Spiegava l’azzurra: «Ero pronta, se no avrei detto di no al mio capitano. Ma nel corso del match mi sono sentita un po’ vuota, diciamo persa. Nel senso che non riuscivo a trovare le giuste soluzioni che in altre occasioni mi vengono naturalmente». Il primo trionfo azzurro: nel 2006 contro il Belgio a Charleroi AP La seconda vittoria italiana: nel 2009 in casa con gli Usa REUTERS Follia Schiavone Ma la Pennetta vince la Fed Cup La regina di Parigi nervosa e passiva, cede a sorpresa a Oudin. Poi Flavia domina Vandeweghe e risolve: 3-1 Brivido Lo si capisce quasi subito che la giornata non sarà di quelle più felici. Così, la yankee alta come un soldo di cacio, che le sta dietro di 60 posizioni in classifica, ne approfitta e le gioca un imprevisto scherzetto. Pochi lo avevano preventivato alla vigilia. Ma Melanie, che agli U.S. Open del 2009 si era spinta fino ai quarti di finale facendo sperare la critica Usa di aver trovato la nuova Tracy Austin, batte l’azzurra per 6-3, 6-1 in 1h14’ e riapre la sfida. Coraggio Il match, in verità, rimane in discussione solo nel primo set, quando le due ragazze si scambiano il servizio ben sei volte. La Schiavone sparacchia fuori misura palline che in altre circostanze giocherebbe sulle righe. E non per particolari meriti della Oudin, che dopo aver intascato la prima partita diventa più intraprendente. Il secondo set, infatti, non ha storia. L’americana, incoraggiata dalla capitana Mary Joe Fernandez, forse pentita di non averla schierata già sabato, si porta sul 3-0 e chiude con pochi patemi: 6-1. Dice Francesca: «Non ho giocato bene, ma lei ha fatto vedere del buon tennis. Non sono delusa, mi sento triste per la squadra. Ci sta di perdere qualche partita, ne ho vinte tante quest’anno e non puoi pretendere di essere sempre al 100 per cento. Sapevo di avere sulla racchetta un punto importante, ma questa gara è diversa e ci sono sempre le compagne». Acciaio Nonostante lo scivolone, Capitan Corrado Barazzutti lo dice prima in inglese, lo ripete in italiano e lo ribadisce Flavia Pennetta, 28 anni, n. 23 del mondo, ha firmato due dei tre punti che hanno confermato la Fed Cup all’Italia REUTERS LA GUIDA Coppa n. 48 le due giornate a San Diego USA-ITALIA 1-3 Sabato: SCHIAVONE b. Vandeweghe (Usa) 6-2 6-4; PENNETTA b. Mattek-Sands (Usa) 7-6 (4) 6-2 Ieri: Oudin (Usa) b. SCHIAVONE 6-3 6-1, PENNETTA b. Vandeweghe (Usa) 6-1 6-2. ALBO D’ORO Recente. 2009: ITALIA; 2008: Russia; 2007: Russia; 2006: ITALIA; 2005: Russia; 2004: Russia; 2003: Francia: 2002: Slovacchia; 2001: Belgio; 2000: Usa; 1999: Usa; 1998: Spagna; 1997: Francia; 1996: Usa; 1993-1995: Spagna; 1992: Germania; 1991: Spagna; 1989-1990: Usa; 1988: Cecoslovacchia; 1987: Germania; 1986: Usa; 1983-1985: Cecoslovacchia; 1976-1982: Usa; 1975: Cecoslovacchia. pure in spagnolo: «Il segreto del nostro successo è molto semplice: ho una squadra di tenniste eccezionali. Sono brave quando giocano i tornei, sono grandiose quando mettono la maglia azzurra per la Fed Cup. Insomma, sono le migliori al mondo. Sono fatte d’acciaio». A prescindere da San Diego. Tensione Ma c’è Flavia che si carica la squadra sulle spalle e, approfittando anche di un’avversaria molto morbida (la capitana Fernandez forse si pentirà di averla schierata nei due singolari), fa centrare lo storico risultato. Anche se la brindisina inizia nel peggiore dei modi: cedendo il servizio nel primo game. E’ quando i suoi lineamenti di bella ragazza si sfigurano e il volto si trasforma in una maschera di tensione. Ma la Vandeweghe le dà una mano commettendo una serie di grossolani errori, come nella prima giornata. I TORNEI Federer re di Basilea Ferrer vede il Masters Ivanovic maestra B Detronizzato l’anno scorso del titolo di casa, a Basilea (Svi, 1.225.000e, indoor), dopo 3 trionfi di fila, Roger Federer si vendica di Djokovic (Ser) battendolo 6-4 3-6 6-1 (bilancio 12-6) e conquistando il titolo n. 65 della carriera (uno più di Sampras), una settimana dopo il successo di Stoccolma, dimostrandosi ancora affamato di successi. Anche a Valencia (Spa, 357.000e, indoor), vince il giocatore di casa, Ferrer che, in finale, batte 7-5 6-3 il connazionale, lucky looser, Granollers. Da oggi, l’ultimo Masters 1000, a Parigi-Bercy (Fra, 2.750.000 e, indoor), senza gli infortunati Nadal e Tipsarevic, ma con Berdych, Ferrer, Roddick, Verdasco, Youzhny e Melzer a caccia degli ultimi 3 posti per il Masters di fine mese a Londra, e con gli italiani Starace e Fognini. Mentre nel Masters B, a Bali (Ina, 600.000 $, indoor), sorride Ana Ivanovic (Ser) che, in finale, supera Kleybanova (Rus) 6-2 7-6 (5). Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 44 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT BASKET SERIE A: QUARTA GIORNATA Siena rimonta con Lavrinovic Caserta al palo Il lituano decisivo, la Pepsi sbaglia i liberi e resta a zero. Pianigiani: «Bravi a rimanere freddi» senese di Ksystof Lavrinovic, 33 punti, sconfigge una Pepsi molto più in salute di quanto dica il ruolino da quattro sconfitte su quattro. Tutte arrivate segnando almeno 87 punti e subendone almeno 91. Ne nasce una gara di alto livello, divertente. poi ne sbaglia 3 degli ultimi 4. Una gara che potevano vincere entrambe, ci è riuscita Siena perché dalla lunetta non hanno fallito Stonerook, che in fondo ha fatto anche i falli giusti, e Moss. Ovvero quelli che hanno alzato il volume difensivo, sottofondo casalingo alla sparatoria a colpi di talento tra Lavrinovic ed Ere, accompagnato invece dalle vampate di Jones e Bowers. Sacripanti «Complimenti ai miei, buonissima partita per 40 minuti — commenta Sacripanti —. In difesa abbiamo fatto qualche scelta rischiosa, che credo abbia pagato. Sono quattro partite che perdiamo negli ultimi due minuti, probabilmente siamo stati sfortunati: Siena ha tirato 35 tiri liberi...». Però poi bisogna segnarli: Siena fa 14/15 nella ripresa dopo il 5/10 del primo tempo, la Pepsi arriva sul 18/21 al 39’ ma Pianigiani «Partita bella anche da vedere — è l’analisi di Simone Pianigiani —, l’abbiamo vinta perché avevamo la consapevolezza di dover rimanere freddi, di dover vincere un finale punto a punto, di non doversi scomporre quando andavamo sotto. Contro scelte tattiche esasperate abbiamo segnato tantissimo, nel 2o tempo abbiamo sempre messo la palla dove volevamo». Cioè nelle mani di Lavrinovic: nel 2o tempo ha subito anche 12 falli in GIUSEPPE NIGRO SIENA CASERTA 91 87 (15-17, 35-41; 65-68) MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 17 (4/5, 2/2), Kaukenas 14 (1/8, 1/3), Moss 8 (3/6, 0/1), Stonerook 4 (1/2), Rakovic 8 (4/5); Zisis 2 (0/2, 0/2), Lavrinovic 33 (8/12, 2/2), Aradori 2 (1/2), Michelori, Carraretto (0/2 da 3), Ress 3 (1/2 da 3). N.e.: Monaldi. All.: Pianigiani. PEPSI CASERTA: Di Bella 2 (1/2, 0/2), Bowers 14 (4/8), Ere 28 (5/12, 5/7), Jones 17 (4/4, 2/9), Garri 6 (3/4); Williams 7 (1/3), Koszarek, Colussi 11 (3/3, 1/2), Martin 2 (1/3). N.e.: Marzaioli, Parrillo. All.: Sacripanti. ARBITRI: Sabetta, Chiari, Capurro NOTE - T.l.: Mps 29/35, Pep 19/25. Rimb.: Mps 29 (Lavrinovic 9), Pep 34 (Jones 9). Ass.: Mps 14 (Zisis 4), Pep 14 (Di Bella 6). Progr.: 5’ 10-3, 15’ 26-28, 25’ 50-49, 35’ 74-72. Usc. 5f.: Garri 28’45" (63-61), Ere 39'50" (88-85). Spettatori 4622 per 22.330 euro. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SIENA dLa miglior prestazione coppia con Kaukenas, che così si è messo in partita dopo un avvio da 0/6. Transizione Caserta aveva cominciato la ripresa avanti 43-35, capace ogni volta che Siena sembrava avere l’inerzia della gara di spuntare da sotto le foglie e ribaltarla in un paio di azioni, liberando il talento in transizione, a lungo limitata dai toscani. Costretta la Pepsi a sei perse nei primi 5’, Siena era scappata 10-3, ma bastavano un paio di azioni in cui saltava il piano di giocare sotto ritmo per innescare Jones, poi Bowers, poi Ere: 17-21 all’11’, che diventava 26-32 con Colussi. Energia Come in passato, l’Mps si accendeva dopo il riposo con una botta di energia: quella di McCalebb esploso anche in tiri da fuori a sorpresa che sulla partita pesano un bel po’, come il 48-47 che ridava la testa a Siena al 24’ o la tripla di tabella che gliela restituiva al 35’ sul 76-72, dopo l’ennesimo ribaltone campano (65-70) a cavallo del 30’. Il punto a punto si rompeva negli ultimi 2’: Siena diventava lepre quando Lavrinovic vinceva il duello su entrambi i lati del campo con Williams (86-82 a 1’20"), mentre Caserta si azzoppava da sola dalla lunetta. STRO GUARDA SUL NO S SITO GLI HIGHLIGGIHT ORNATA DELLA QUARTA DI SERIE A PESARO Milano, una prova di forza Hawkins travolge Brindisi BOLOGNA David Hawkins, 28 anni, guardia dell’AJ Milano, 15.5 punti di media CIAM PAOLO BARTEZZAGHI MILANO BRINDISI 97 76 (33-24, 58-38; 83-61) AJ MILANO: Finley 6 (2/3), Hawkins 21 (5/7, 1/1), Maciulis 12 (3/4, 2/4), Mancinelli 16 (4/5, 2/4), Melli 2 (1/2); Mordente 5 (1/4, 1/2), Jaaber 14 (4/4, 1/1), Rocca 11 (4/8), Ganeto 10 (2/4, 1/3), Nardi (0/1 da 3). All.: Bucchi. ENEL BRINDISI: Dixon 13 (1/4, 3/8), Roberson 17 (1/6, 5/10), Diawara 19 (4/6, 1/6), Bavcic 5 (1/2, 1/1), Lang 10 (3/4); Radulovic 3 (0/1, 1/3), Maresca 7 (2/2, 1/1), Infante 2 (1/2), Gallea, Giovacchini (0/1). All.: Perdichizzi. ARBITRI: Seghetti, Begnis, Caiazza. NOTE - T.l.: Mil 21/33, Bri 14/18. Rimb.: Mil 27 (Ganeto 5), Bri 33 (Dixon, Diawara 6). Ass.: Mil 18 (3 con 4), Bri 10 (Dixon 5). Progr.: 5’ 12-15, 15’ 48-33, 25’ 69-52, 35’ 92-68. Usc.5f.: Diawara 35’49 (93-68), Roberson 38’34" (96-76). Tecn.: Mordente 16’18" (48-35). Spett. 4700 per 49.550 euro. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO dSedici anni fa, quan- do arrivò in testa alla classifica di serie A da sola, Milano perse subito e venne raggiunta da Verona. Sedici anni dopo, Brindisi non è la Verona di Henry Williams e Milano non è capolista per caso, se ha questa forza fisica e mentale. Questa Olimpia piazza un doppio 9-0 nel primo quarto e la partita diventa una felice corsa in discesa. Percentuali altissime (9/11 da 2 e 3/4 da 3 nel primo quarto), difesa su tutto il campo, assenze che per una volta non pesano. «Bravi ragazzi — dice Piero Bucchi — hanno messo l’energia giusta anche in un momento di emergenza. L’unica pecca che posso trovare è che abbiamo concesso troppi rimbalzi of- Il falco La partita vera dura qualche minuto: a un paio di triple di Anthony Roberson risponde l’energia incontenibile di David Hawkins che contro squadre come Brindisi è di un altro pianeta. Segna 14 punti nel primo quarto senza errori al tiro. «Energia, freschezza, profondità della panchina — dice Giovanni Perdichizzi — la partita ha rispecchiato la differenza di valori. Un dato su tutti: loro hanno segnato 57 punti con il quintetto e 40 con la panchina. Noi 64 e 12. E dalla loro panchina escono giocatori che da noi starebbero 35’ in campo». Solidissimo, ancora una volta, Ibrahim Jaaber, sia in difesa sia in attacco dove non sbaglia un tiro e una scelta. LEADER R Marcatori 1. Zoroski (Teramo) m.p.19.8 2. Kaukenas (Siena) 19.3; 3. Ere (Caserta) 18 R Rimbalzi 1. Ford (Montegranaro) media 10.8; 2. Suton (Biella) 10.3; 3. Troutman (Avellino) 10.8 R Assist 1. Collins (Pesaro) media 8.3; 2. M.Green (Avellino) 6; 3. Rowland (Cre) e Green (Cantù) 3.8 Gazzetta.it LA CAPOLISTA E’ ARRIVATO VAN DEN SPIEGEL, A BREVE L’ACCORDO fensivi». Saranno 15 a fine partita, per quel che valgono quando si tira così bene recuperando 24 palloni e perdendone 9. Marijonas Petravicius resta in panchina, in quintetto va Nicolò Melli mentre è arrivato a Milano Thomas Van den Spiegel. «L’accordo non c’è ancora — spiega Bucchi — e vediamo anche come sta. L’idea è che aiuti Petravicius a recuperare dall’infiammazione al tendine d’Achille e in attesa del recupero di Pecherov. Giovedì a Valencia? Non credo, ma spero che Petra possa darci una mano, quella che ci ha dato Melli oggi». s 66 70 (17-21, 34-40; 53-56) SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Collins 15 (4/8, 2/12), Hackett 9 (4/6), Almond 3 (0/3, 0/5), Aleksandrov 13 (1/2, 3/6), Cusin 4 (2/3); Cinciarini 2 (1/2, 0/1), Lydeka 13 (4/6), Flamini, Traini 7 (2/3 da 3). All.: Dalmonte. CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta 7 (0/2, 1/3), Gailius 3 (0/1, 1/2), Kemp 8 (0/4, 2/3), Amoroso 5 (1/1, 1/3), Sanikidze 4 (2/6, 0/1); Koponen 13 (2/4, 1/4), Homan 13 (5/10), Martinoni (0/1, 0/1), Winston 14 (6/8, 0/3), Moraschini 3 (0/1, 1/1). All.: Lardo. ARBITRI: Paternicò, Giansanti, Weidmann. NOTE - T.l: Pes 13/21, Bol 17/19. Rimb: Pes 41 (Lydeka 12), Bol 36 (Kemp 9). Ass: Pes 9 (Collins 8), Bol 7 (Winston 2). Progr: 5’ 6-8, 15’ 27-28, 25’ 43-47, 35’ 59-63. Usc. 5f: Cusin (con tecnico) 32’16" (58-59), Collins 39’37" (63-66), Homan 39’43" (63-68), Amoroso 39’54" (66-68). Spett. 4496. DONNE A-1 Tre in testa Macchi 26 punti (3a giornata): Lavezzini PR-Umana VE 66-59 (Antibe 17), Phonica Pozzuoli-Taranto 60-64 (Dixon 18), Famila Schio-Pool Comense 69-57 (Macchi 26), Erg PrioloBracco Sesto S.G. 55-79 (Summerton 25), Job Gate NA-Officine Digitali Faenza 54-64 (Adriana 21), Agos Ducato LU-Liomatic Umbertide 32-51 (Robert 21). CLASSIFICA: Schio, Taranto, Umbertide 6; Como, Faenza, Parma 4; Venezia, Napoli, Sesto 2; Pozzuoli, Priolo, Lucca 0. SCAVOLINI DELUDENTE L’EX COLLINS Koponen e difesa Dopo 8 anni Bologna passa a Pesaro Virtus sempre avanti ma nel finale Aleksandrov sbaglia i liberi del pareggio DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dPESARO Dopo avere scongiurato il tabù Avellino, coach Lardo neutralizza la temuta e non concretata vendetta di Collins trovando una vittoria a Pesaro che mancava da 8 anni (playoff 2002, sotto il regno di Rigaudeau). In attesa di sviluppare un gioco offensivo più credibile, oggi Bologna può vincere una trasferta difficile tirando col 39% perché ha il merito di tenere l’avversario sempre sotto al proprio potenziale, sporcando e cloroformizzando il gioco altrui. Linea verde E tra i tanti pompatissimi giovani ancora acerbi (6 punti in 24’ per il trio Moraschini-Gaulius-Martinoni), il migliore è Koponen, un veterano di 22 anni. Anche la linea verde della Scavo si esaurisce nei 14’ del baby Traini, una bella faccia tosta di 18 anni, più responsabile di Hackett che non prende come dovrebbe sul- le spalle la squadra orfana di Diaz e tradita dal pessimo Almond (0/8 in 29’). La Virtus si affida al trio Koponen-Winston-Homan per gestire 39’ di vantaggi. Solo due volte Pesaro va avanti coni canestri di Collins che sembrano annunciare tuoni e fulmini sulla difesa bolognese. Invece il play viene addomesticato dalle staffette di Lardo e contenuto a un mediocre 30% in azione. Bologna fa e disfa, controllando sempre vantaggi minimi, con Winston esplosivo nel 3o quarto (34-43) e Homan vivo e puntuale sugli scarichi. Pesaro non concretizza i tanti secondi tiri (16 rimbalzi offensivi). Nel finale la Virtus si complica la vita, Lydeka firma il -3, Koponen non tiene una rimessa e Pesaro ha due passaggi in lunetta per l’aggancio ma Aleksandrov fallisce i liberi del supplementare. Festa Lardo fa festa: «Vittoria importante dopo tanti k.o. su questo campo. La difesa ha tenuto bene, stiamo crescendo», invece Dalmonte manda un messaggio agli arbitri: «Non siamo stati aggressivi come dovevamo anche se alla fine abbiamo perso per due possessi. Cusin (uscito per 5 falli con un tecnico pesante) ha giocato solo 14’ e non per motivi tecnici. Qualcuno dovrebbe interrogarsi sul perché». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA 4a GIORNATA RISULTATI TREVISO-VARESE 67-72 CANTÙ-TERAMO 82-70 SIENA-CASERTA 91-87 MILANO-BRINDISI 97-76 AVELLINO-ROMA 72-65 PESARO-BOLOGNA 66-70 CREMONA-MONTEGRANARO 82-80 dts SASSARI-BIELLA 97-90 CLASSIFICA SQUADRE PT G MILANO 8 4 CANTÙ 6 4 VARESE 6 4 SIENA 6 4 BOLOGNA 6 4 SASSARI 6 4 MONTEGRANARO 4 4 PESARO 4 4 BIELLA 4 4 CREMONA 4 4 AVELLINO 4 4 ROMA 2 4 BRINDISI 2 4 TREVISO 2 4 TERAMO 0 4 CASERTA 0 4 V 4 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 0 0 P 0 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 3 3 3 4 4 Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue. PROSSIMO TURNO Ksystof Lavrinovic, 31 anni, lituano di Siena, ieri 33 punti, suo massimo in serie A CIAM/CAST (14/11, ORE 18.15) CANTÙ-SIENA (13/11) CASERTA-BOLOGNA (13/11) SASSARI-MILANO (11.45) MONTEGRANARO-AVELLINO ROMA-TREVISO TERAMO-PESARO VARESE-BRINDISI BIELLA-CREMONA 45 R Avellino va Crisi Roma? Boniciolli «Siamo vivi» Spinelli e Troutman, l’Air vola Smith male: «Ne usciremo» DAL NOSTRO INVIATO MARIO CANFORA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA AVELLINO d«Avremo tanti alti e bassi», avevano profetizzato Matteo Boniciolli e Boscia Tanjevic, coach e d.t. della Lottomatica, subito dopo la netta vittoria dell’esordio contro Brindisi. Il problema è che, in questa enigmatica Roma, si vedono solo picchi negativi. Avellino, pur senza brillare, ha messo a nudo le pecche di una Virtus che ora ha quasi esaurito i suoi bonus. E deve risolvere in primis il suo caso più spinoso, Charles Smith, ancora impresentabile: 3 punti, 1/7 dal campo in 22’, -7 di valutazione. Il tecnico gli dà fiducia, ma è chiaro che questa non può durare a vita. «Dopo la gara era disperato perché non si dà pace — spiega il tecnico romano —, ma lo conosciamo, sono convinto che ne uscirà così come tutta la squadra da questa situazione. Che dirvi, giochiamo male, è evidente. L’importante è non perdere la fiducia nel lavoro, mai. Non drammatizzo, insomma. Quando una squadra recupera 27 palloni, è viva. E tutti i ragazzi sono ora amareggiati. Alla fine, si sono anche parlati da soli, lasciandomi fuori lo spogliatoio». Diavolo La partita, Avellino, l’ha sempre tenuta in pugno. Ha vinto con cinque uomini in doppia cifra, con Vitucci che si è accontentato di soli otto uomini a referto, e i cinque iniziali in campo per 30 e più minuti. «Però si può fare meglio — dice il tecnico —, abbiamo spesso peccato di superficialità, 26 palle perse sono troppe. Comunque, volevamo imprimere alla gara una Chevon Troutman, 28 anni, ala di Avellino, 14.5 punti di media CIAM partenza importante, e così è stato». In attesa di un Green più pimpante, che ha rifiutato all’inizio diversi tiri (ma ha chiuso con 8 assist), ci ha pensato Spinelli a cambiare il ritmo alla gara e spezzare in due la difesuccia della Lottomatica (che ha ritrovato Datome per pochi minuti): il play irpino fa il diavolo a quattro. Al riposo (36-26), la direzione della serata è già evidente. Roma è ferma a 13 punti nella valutazione, con addirittura cinque in negativo. Ci pensa Troutman, nella terza frazione, a segnare 11 i pesantissimi punti. Avellino va più volte sul +13, Roma invece va sempre a corrente alternata. Nell'ultimo quarto, un mai domo Washington cerca di spingere i suoi alla rimonta (61-54 al 35') ma la tripla (l'unica) di Green a -1'40" vale il +11 (71-60) e la parola fine al match. 72 65 AVELLINO ROMA (14-13, 36-26; 55-44) AIR AVELLINO: Green 3 (0/1, 1/5), Dean 14 (2/3, 2/4), Thomas 14 (4/5), Szewczyk 12 (4/5, 1/2), Troutman 17 (7/11); Johnson 2 (0/1), Lauwers (0/3 da 3), Spinelli 10 (3/5). N.e.: Cortese, Casoli, Infanti, Iannicelli. All.: Vitucci. LOTTOMATICA ROMA: Giachetti 4 (1/1, 0/3), Smith 3 (0/2, 1/5), Dedovic 13 (6/7, 0/5), Dasic 6 (2/4, 0/2), Crosariol 1 (0/1); Washington 20 (5/8, 2/6), Traore 8 (4/4), Vitali 4 (0/2, 1/1), Heytvelt 6 (0/1, 1/4), Datome (0/1). N.e.: Tonolli, Iannilli. All.: Boniciolli. ARBITRI: Sahin, Taurino, Ramilli. NOTE - T.l.: Ave 20/27, Rom 14/22. Rimb.: Ave 33 (Szewczyk 7), Rom 26 (Dasic 6). Ass.: Ave 14 (Green 8), Rom 6 (6 con 1). Progr.: 5' 8-6, 15' 23-18, 25' 40-35, 35' 61-54. Usc. 5 f.: Washington 39’12” (71-62), Troutman 39’42” (72-65). Tecn.: Traore. Antisp.: Heytvelt. Spett. 3.200 LEGADUE, 6A GIORNATA PISTOIA SBANCA REGGIO CONTRO BIELLA E MONTEGRANARO Sassari super, Cremona s’impone in volata Udine mantiene la vetta solitaria SASSARI BIELLA 97 90 (30-13, 52-41; 71-60) SASSARI: Diener 18 (5/7, 2/4), Devecchi 5 (0/1, 1/2), White 22 (8/12, 1/3), Hubalek 19 (8/13, 0/3), Cittadini (0/1); Sacchetti 5 (1/3, 0/1), Tsaldaris 11 (0/2, 2/4), Vanuzzo 9 (1/1, 1/2), Pinton (1/1). N.e.: Maninchedda e Spampinato. All.: Sacchetti. ANGELICO BIELLA: Sosa 24 (5/9, 3/7), Slaughter 14 (5/11, 1/1), Viggiano 18 (6/9, 1/4), Salyers 6 (3/5, 0/3), Suton 8 (3/6); Soragna 9 (2/4, 1/2), Chessa (0/1, 0/1), Jurak 11 (3/3, 1/1). N.e.: Minessi e Mariani. All.: Cancellieri. ARBITRI: Facchini, Filippini, Bettini. NOTE - T.l.: SS 28/35, Bie 15/21. Rimb.: SS 32 (White 10), Bie 35 (Viggiano 8). Ass.: SS 11 (Tsaldaris 4), Bie 11 (Sosa 4). Progr.: 5’ 13-7, 15’ 42-23, 25’ 64-54, 35’ 86-69. Antisportivo: Slaughter 34’02" (79-63). Fallo tecnico: panchina Dinamo 36’41" (88-69). Usc. 5f.: Chessa 39’45" (95-88). Spett. 4280. SASSARI — «Se avessi avuto soldi da spendere li avrei usati per vedere la mia squadra. Un primo quarto magistrale». Meo Sacchetti è felicemente stremato. La Dinamo ha battuto Biella pur con Hunter in tribuna per infortunio: «Uno svantaggio per loro e per noi, perché hanno proposto dei quintetti anomali sui quali non riuscivamo a cambiare» il commento di Cancellieri, mentre Diener affondava i colpi costruendo con White un parziale di 15-0 che sul 30-13 della prima sirena ha segnato il match. «I primi 10’ sono stati determinanti perché è praticamente impossibile recuperare un gap del genere» proseguiva il coach di Biella. Quando nel 2o quarto Diener segna da 3 il +19, è notte fonda. A cavallo fra 2o e 3 periodo Sosa si accende ma la riscossa che sbatte su difesa e vèrve sassaresi, con Tsaldaris e Hubalek che chiudono il match. Giovanni Dessole CREMONA MONTEGRANARO 82 80 dts (17-13; 31-29; 53-48; 68-68) VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland 21 (4/9, 4/6), Foster 16 (4/10, 2/6), Drozdov 15 (3/4, 3/4), Milic 16 (5/10), Sekulic 6 (2/13, 0/1); Formenti (0/2), D’Ercole (0/1), Perkovic 8 (1/3, 2/6), Zacchetti (0/1). N.e.: Zampolli, Conti, Marenzi. All.: Mahoric. FABI SHOES MONTEGRANARO: Maestranzi 18 (1/5, 4/6), Ray (0/1), Jones 8 (1/1, 2/5), Ivanov 14 (4/8, 2/3), Ford 19 (8/13); Antonutti 4 (1/2, 0/1), Cavaliero 13 (2/4, 3/7), Canavesi 1 (0/1, 0/1), Cinciarini 3 (1/2, 0/1). N.e.: Nasini, Ongenaet. All.: Pillastrini. ARBITRI: Cerebuch, Duranti, Barni. NOTE - T.l.: Cre 11/18, Mon 11/17. Rimb.: Cre 43 (Sekulic 9), Mon 39 (Ford e Ivanov 10). Ass.: Cre 13 (Rowland 6), Mon 13 (Cavaliero 6). Progr.: 5’ 11-8, 15’ 26-23, 25’ 47-38, 35’ 55-59. Spett. 3200. CREMONA — In una partita dalle mille emozioni e un supplementare, Cremona riemerge dalle sabbie mobili e coglie la prima vittoria casalinga della stagione contro Montegranaro che perde, dopo 4’, Ray per infortunio. Nel finale, coda polemica per un presunto fallo non fischiato a Foster su Cinciarini a 19" dalla fine dell’overtime: sulla ripartenza Rowland inchioda la schiacciata del sorpasso (81-80). Maestranzi sbatte contro il muro difensivo di Milic commettendo passi e non trova nemmeno il ferro nel tiro della disperazione, sulla sirena, dopo che Foster aveva segnato un solo libero sul fallo sistematico della Fabi Shoes. Pillastrini sceglie la via della diplomazia: «Il presunto non fischio l’avete visto, preferisco non commentare, rischieremmo cose che non vanno rischiate». Mahoric gongola: «Complimenti alla mia squadra, è stata una partita durissima. Non esistono gare facili in questo campionato, nemmeno per Siena e Milano». Alessandro Rossi NBA GLI HORNETS SONO IMBATTUTI, CADONO TORONTO E NEW YORK Belinelli vince e esagera Segna anche da 20 metri dMarco Belinelli ha segnato con un piede entro la linea dei tre punti. Ma nel canestro dalla parte opposta del campo. Un missile da oltre 20 metri è stata sua ciliegina sulla sesta vittoria degli imbattuti Hornets, la miglior partenza della loro storia. L’azzurro chiude con 14 punti, 4/7 da 3 e 5 rimbalzi, David West con 25. Il rovescio della medaglia sono i Raptors di Andrea Bargnani che chiudono senza vittorie il difficile tour di 4 gare a Ovest, perdendo la quinta di fila a Portland (bilancio 1-5). Anche il Mago è in ombra: chiude con 12 punti in 31’ con 6/17 al tiro, 3 perse ma 8 rimbalzi. Ieri, ritorno amaro dei Knicks al Garden, sconfitti da Philadelphia. Danilo Gallinari chiude con 15 punti in 33’ (4/11 al tiro) e 6 rimbalzi ma come tutta New York gioca una gara mediocre anche se realizza la tripla del -1 a 7’ dalla fine. Stoudemire sorpassa ma poi i Knicks subiscono un 10-2 decisivo. Ora sono 3-3. Miami batte i Nets con i Big Three sopra i 20 punti: Wade 29 con 10 rimbalzi, LeBron 23, Bosh 20. Ma la strada verso l’eccellenza è ancora lunga. RISULTATI Belinelli, 24, 11 punti di media AP IERI: New York- Philadelphia 96-106 (Stoudemire 21; Brand 20). SABATO: Charlotte-Orlando 88-91 (G.Wallace 25; Lewis 22), Washington-Cleveland 102-107 (A.Thornton 23; L.Williams 28), Miami-New Jersey 101-89 (Wade 29; Morrow 25), Milwaukee-New Orleans 81-87 (Bogut 19; Da.West 25), San Antonio-Houston 124-121 ts (Ginobili 28; K.Martin 24), Dallas- Denver 92-103 (Terry 26; Anthony 27), Utah-LA Clippers 109-107 2ts (D.Williams 30; E.Gordon 27), Portland-Toronto 97-84 (Roy 26; Jack 16), Sacramento-Memphis 91-100 (T.Evans 30; Gay 32). SCAFATI-CASALE MONFERRATO 77-62 (23-11, 38-30, 58-43) SUNRISE SCAFATI: Levin 13 (5/6, 1/2), Hunter 17 (4/8, 3/4), Davis 11 (4/6, 0/2), Baldassarre 9 (3/3), Chiacig 21 (7/11); Casini 3 (0/3, 1/1), Fattori 3 (0/2, 1/1). FASTWEB CASALE MONFERRATO: Hickman 10 (1/4, 2/5), Taylor 9 (2/5, 2/4), Pierich 10 (2/5, 2/4), Nnamaka 6 (3/3), Fantoni 17 (6/10); Malaventura 2 (1/3, 0/3), Ferrero 4 (2/3, 0/1), Chiotti 4 (1/1). (m.d.c.) REGGIO EMILIA-PISTOIA 76-78 (18-19, 42-32; 63-57) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Beck 20 (6/11, 2/9), Fultz 17 (4/9, 1/8), Salvi 2 (0/2, 0/1), Cervi 4 (2/2), Smith 7 (3/10, 0/3); Valenti 10 (4/5), Frassineti 5 (1/3, 1/3), Frosini 7 (3/5), Slanina 4 (1/1, 0/1). TUSCANY PISTOIA: Filloy 3 (0/1, 1/4), Porzingis 6 (3/5, 0/1), Toppo 14 (5/8), Forte 27 (5/9, 5/6), Varnado 18 (7/11); Berti 8 (1/2, 2/5), Fucka 2 (1/4). (d.b.) VEROLI–FORLÌ 97-89 (22-15, 20-43, 67-68) PRIMA VEROLI: Binetti 5 (1/3, 1/2), Jackson 16 (4/5, 2/6), Rosselli 31 (6/9, 4/5), Brkic 11 (1/4, 1/3), Kavaliauskas 6 (2/5); Gatto 21 (3/3, 3/4), Iannone 6 (2/2), Rossetti 1 (0/1 da 3), MARCO POLO FORLÌ: Piazza 2 (0/3, 0/1), Licartovsky 3 (0/5, 1/3), Wittman 19 (2/9, 4/5), Foiera 23 (5/6, 3/4), Gordon 23 (9/12, 0/2); Ranuzzi 10 (3/5, 1/2), Forray 4 (2/5). (al.bi.) SAN SEVERO–FERRARA 60-70 (18-24; 31-32; 39-49) MAZZEO SAN SEVERO: Childress 5 (1/3, 0/3), McKay 14 (4/7, 1/3), Leonavicius 9 (3/5, 1/2), Cutolo 7 (1/3, 1/3), Johnson 3 (0/5); Ferri 2 (1/1, 0/1), Zanelli 10 (1/2, 2/6), Ianes 4 (1/2), Chiarello 6 (3/4). All.: Ciani. NATURHOUSE FERRARA: Boyette 19 (6/11, 1/2), Farabello 10 (2/2, 2/5), Cournooh 8 (1/1, 1/3), Ndoja 17 (4/7, 2/5), Kotti 10 (4/6); Mazzola 4 (2/2, 0/3), Melson 2 (1/1, 0/2), All.: Martelossi. (mi.pr.) BARCELLONA-IMOLA 84-73 (19-18, 38-39, 61-54) SIGMA BARCELLONA Crispin 20 (4/5, 4/5), Hicks 14 (6/10, 0/2), Bucci 17 (5/7, 1/3), Da Ros 5 (1/4, 1/2), Achara 11 (5/6); Mocavero 11 (4/5, 0/1), Bonessio 4 (1/2, 0/1), Sorrentino 2 (1/1), All.: Pancotto. AGET IMOLA Masoni 8 (3/6), Prato 17 (4/6, 1/3), Ringstrom 9 (2/3, 1/2), Whiting 19 (5/7, 1/3), Ebi 12 (5/12, 0/2), Moreno 2 (1/1, 0/1),Amici 3 (0/1, 1/1), Bruttini 3 (1/1). All.: Lasi. CASALPUSTERLENGO-UDINE 62-70 ASSIGECO CASALPUSTERLENGO: Boykin 5 (1/4), Bertolazzi 6 (0/6, 2/4), Cerella 8 (4/10), Szabo 8 (4/7), Marigney 17 (6/10, 0/4); Venuto 5 (1/2, 1/4), Banti 13 (3/6, 1/2). All.: Calvani. SNAIDERO UDINE: Mathis 10 (4/5, 0/1), Harrison 9 (0/2, 2/5), Lee 18 (9/12), Williams 17 (4/6, 2/2), Dordei 7 (3/8, 0/2); Truccolo 2 (1/1, 0/2), Prandin 2 (1/3, 0/1), Rinaldi 5 (2/5, 0/1). All.: Garelli. (m.n.) Anticipi: Venezia-Jesi 76-72, Verona-Rimini 81-88. Class.: Udine 12; Venezia, Rimini 10; Pistoia, Barcellona 8; Casalpusterlengo, Reggio Emilia, Casale, Jesi, Scafati 6; Forlì, Imola, Veroli, Ferrara 4; Verona 2; San Severo 0. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 46 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47 R GOLF IL WGC A SHANGHAI Francesco Molinari oggi compie 28 anni. E’ professionista dal 2004. Ha giocato 172 tornei del Tour AP Trionfo! di STEFANO CAZZETTA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA L’alba di un nuovo campione Molinari magie da n. 1 «Era ora» Chicco batte Westwood e i più forti: «Quante rivincite» VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d«Non è stato facile». Francesco Molinari vince il torneo più importante di sempre del golf azzurro, si stacca definitivamente quel diminuitivo, «Chicco», e, appena emerge dall’abbraccio con mastro Bertaina, fratel Edoardo e baby Manassero, ripete: «Non è stato facile». Come se qualcuno potesse sminuire il secondo successo individuale (4 anni dopo l’Open d’Italia 2006), sulla scia di quello di squadra (con Dodo), nella Coppa del mondo 2009, sempre in Cina. Come se non fosse abbastanza netta la firma su Shanghai, la quarta ed ultima tappa del ricco circuito Wgc con i più forti della classifica che si battono per 7 milioni di dollari (e la prima moneta di 1,2 milioni). Come se la diretta tv non avesse mostrato al mondo la tecnica, la freddezza e la tenacia con cui il torine- x PURE LEE APPLAUDE Lee Westwood: «L’unica cosa che mi manca è la vittoria. Ma, nelle 36 buche insieme, Molinari è stato impeccabile: ha meritato il titolo» se tiene lontano di almeno un colpo, dalla prima all’ultima delle 72 buche, il neo numero 1 del mondo, Lee Westwood. Giocando meglio, mettendogli pressione con i 4 birdie nelle prime 8, impressionandolo con un approccio al bacio (e relativo quinto birdie di giornata) alla 16, strappando coi denti gli ultimi due par, dribblando l’eagle dell’inglese alla 18, e siglando, infine, con 269 colpi (65 70 67 67) il -19 che cambia la carriera. Non solo l’indimenticabile auto-regalo per i 28 anni, di oggi. Perfezione Diciamolo, dopo sei secondi posti, dopo tanta concretezza e continuità macchiate nel putt, dopo i tre acuti stagionali dei rivali diretti (il fratello Edoardo e baby Manassero), Francesco doveva assolutamente togliersi la scimmia dalla spalla. «Finalmente, anche la pazienza ha un limite. Dopo tante volte che ci sono andato vicino, sapevo che era solo questione di tempo. Ma mi va anche bene, per vincere in questo modo un torneo così». Perché l’esperienza si compra sulla propria pelle: «Non ero mai stato così forte su putt e chip, questa è stata la differenza rispetto ai secondi posti del passato. Una settimana perfetta, soprattutto perché ho tenuto di testa, di nervi: non è facile quando hai sempre a uno-due colpi — mai con un margine di tranquillità —, uno come Westwood, che sbaglia poco di suo e, al momento, è il più forte del mondo. Ero sempre sotto pressione. L’esperienza inRyder Cup e contro Tiger sono state utilissime per gestire la situazione negli ultimi 3 giri. Ho cercato solo di fare il mio gioco, colpo dopo colpo, senza altri pensieri, e ha funzionato. Con la fiducia che ho acquisito negli anni insieme alla completezza del gioco». Magia Emblematica la stretta di mano affettuosa, complice e insistita, con lo sportivissi- mo Westwood. «Ancora non riesco a capacitarmi di come ho fatto. Sono incantato da come ho giocato e per come ho tenuto lontano Lee, che avrebbe meritato di vincere anche lui. Mi sono trovato nella stessa situazione e so che non è facile. Certo che ho pensato a una rivincita dell’anno scorso in Portogallo. Ma, soprattutto, abbiamo fatto il vuoto, con i terzi a 10 colpi (Donald e Ramsay): che gran testa a testa, fino all’ultimo colpo». Ripartenza Emblematico l’abbraccio di Edoardo e Matteo, gli altri Moschettieri del miracolo Italia: «Andiamo di meglio in meglio, non so dove arriveremo. Ci trainiamo a vicenda: ultimamente loro mi hanno fatto lavorare ancor più duro per dare un contributo a questi successi». Giovedì sarà già di nuovo in campo a Singapore. «Poi una settimana a casa e poi Dubai». Il Masters degli europei di fine novembre, con 3 italiani. Incredibile. CON GAZZETTA A 14,99 e In edicola il 6˚ dvd L’epopea Ryder E’ in edicola con la Gazzetta dello Sport, a 14,99 euro più il quotidiano, la sesta uscita della collana Il Grande Golf: «History of the Ryder Cup» è una cavalcata in 80 anni di sfide tra le due sponde dell’Atlantico. Open d’Italia-Shangai: solo vittorie storiche Ecco cosa c’è dietro l’ HSBC Champions vinto da Francesco Molinari: E’ il 2˚ titolo dopo l’Italian Open 2006 di Tolcinasco (primo azzurro dopo 26 anni), In 125 gare sul tour, è stato 6 volte secondo, 2 dopo play off (Hong Kong Open, novem- A sinistra, Francesco Molinari esulta dopo l’Open d’Italia 2006: il 1˚ successo italiano dopo 26 anni, a destra, con il fratello Edoardo dopo il trionfo nella coppa del mondo 2009 SCACCINI-EPA bre 2008, e Open de France, 2010). Ha guadagnato 860.153 euro di prima moneta, il più alto premio della carriera Ha superato i 6 milioni di euro vinti in premi sul tour continentale. Ha guadagnato 3 anni di esenzione sull’European Tour. E’ entrato tra i primi 15 del world ranking (Dodo 16˚). L’ultima vittoria di 2 fratelli nello stesso anno sul tour era del 1983, con Severiano e Manuel Ballesteros, ma in tornei meno importanti. y RACE TO DUBAI, ORA È 4˚ Classifica 1. FRANCESCO MOLINARI (65 70 67 67) 269 (-19); 2. Westwood (Ing, 66 70 67 67) 270; 3. Donald (Ing) e Ramsay (Sco) 279; 5. McIlroy (N.Irl) 280; 6. Woods (Usa, 68 72 73 68), Green (Aus), Goosen (S.Af), Hanson (Sve), Andersson Hed (Sve), Casey (Ing), Els 281; 29. Kaymer (Ger) 286; 41. Mickelson (Usa), EDOARDO MOLINARI (72 71 76 70) 289: 53. MANASSERO (71 70 81 71) 293. Race to Dubai DIETRO LA VITTORIA DI FRANCESCO, ENTRATO NEI PRIMI 15 DEL MONDO Primo azzurro a vincere un WGC, da noi aveva sfatato un tabù di 26 anni x il punto ANNO D’ORO La quarta vittoria italiana nel 2010 Quella di Chicco Molinari è la quarta vittoria italiana nell’European Tour 2010: due le ha conquistate il fratello Edoardo (Scottish Open a luglio, Johnnie Walker ad agosto), una Matteo Manassero (Castello Masters ad ottobre). Nella storia del Tour, è il 15˚ successo azzurro. La classifica: 1. Kaymer (Ger) 3.207.229 e; 2. McDowell (N.Irl) 2.675.423 e; 3. Westwood (Ing) 2.362.143 e; 4. F. MOLINARI 2.201.614 e; 8. E. MOLINARI 1.785.937 e; 46. MANASSERO 667.361 e. Le facce dicono tutto. Sulle facce la storia lascia i suoi segni. Quella di Westwood, dall’alto delle sue 20 vittorie in carriera, si apriva spesso al sorriso, nella quasi certezza che prima o poi l’avversario avrebbe offerto il fianco alla zampata vincente. Quella di Francesco Molinari era più contratta, le mascelle serrate, lo sguardo concentrato sull’obiettivo in una lotta strenua contro i cattivi ricordi. Francesco sapeva che doveva vincere per spezzare il sortilegio. Tante, troppe volte la vittoria gli era sfuggita proprio sul traguardo, quasi a testimoniare la mancanza della cattiveria necessaria. Poi, col passare del tempo, anche sul volto di Westwood il sorriso ha lasciato il posto alla tensione. Francesco Molinari non cedeva di un millimetro: ribatteva colpo su colpo, inventava nuove traiettorie, imbucava putt un tempo a lui vietati. Lanciava segnali: occhio, qualcosa è cambiato. Il numero uno al mondo, pur giocando in modo magnifico, ha ceduto a qualcuno che nell’occasione si è dimostrato più forte. Ora è Francesco che può aprirsi al sorriso: i diavoli che si prendevano gioco di lui e della sua forza sono stati scacciati. La mente è libera, gli scettici sono stati zittiti. A catarsi avvenuta, la coppa alzata nel cielo di Shanghai diventa un rito propiziatorio: la vittoria dopo 4 anni è tornata e altre ne seguiranno, perché tutto è più facile quando al senso del dovere si aggiunge la consapevolezza del potere. Francesco Molinari, suo fratello Edoardo e Matteo Manassero rappresentano un patrimonio enorme dello sport italiano. Il presidente federale Franco Chimenti gongola e ne ha ben ragione, perché la semina e la passione di questi anni stanno dando frutti pregiati. E fa bene il Coni a guardare con attenzione a questo miracolo italiano: il golf, in prospettiva olimpica 2016, è un asso nella manica in più. Il N.1 FEDERALE Euforia Chimenti «Ed è l’inizio...» «La soddisfazione è immensa, anche se non sono sorpreso. Avevo detto che sarebbero arrivati altri successi». Così il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, dopo la vittoria di Molinari in Cina. «Abbiamo tre grandissimi giocatori, ai quali non è precluso nessun traguardo. E sono convinto che siamo ancora agli inizi». Chimenti ha ricevuto le congratulazioni del presidente del Coni Petrucci, del segretario generale Raffaele Pagnozzi e del sottosegretario Rocco Crimi. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 48 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT PALLAVOLO MONDIALE DONNE ITALIA STATI UNITI 3 1 (25-16, 24-26, 27-25, 27-25) ITALIA: Arrighetti 9, Ortolani 23, Piccinini 14, Gioli 19, Lo Bianco 2, Del Core 14; Cardullo (L), Bosetti 1, Crisanti, Rondon. Non entrate: Barcellini, Di Iulio. All. Barbolini STATI UNITI: Glass, Larson 8, Akinradewo 13, Hooker 24, Tom 14, Bown 10; Sykora (L), Berg, Nnanami, Barboza. Non entrate: Tamas, Hodge. All. McCutcheon. ARBITRI: Liu (Cina) e Tanaka (Giap). NOTE - Spettatori: 2300. Durata set: 23', 30', 28', 30'; totale 111'. Italia: battute sbagliate 11, vincenti 4, muri 10, 2a linea 14, errori 23; Stati Uniti: battute sbagliate 9, vincenti 2, muri 16, seconda linea 15, errori 20. DAL NOSTRO INVIATO GIAN LUCA PASINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAGOYA (Giap) dQualcuno piange, qualcun altro ride istericamente, quasi tutti si abbracciano schiaffeggiandosi le mani come fanno le giocatrici dopo un punto vinto. L'Italia delle donne che schiacciano è sempre uno spettacolo per cuori forti, non sa cosa sono le mezze misure: tutto o niente. E quella di ieri sera è stata una notte da tutto. Tutto ci voleva per battere gli Stati Uniti, non soltanto squadra rivelazione dell'anno, ma anche maledizione azzurra nel quarto di finale olimpica due anni fa a Pechino, dominatrice del Grand Prix in estate e grande candidata alle semifinali di Tokyo nel prossimo fine settimana. 16-20 Un pedigree che, sommato alla classifica (ancora deficitaria) delle azzurre in questo Mondiale, sembrava sufficiente a scrivere il finale della partita in anticipo. Sembrava scontato (da fuori) che gli Stati Uniti perso il primo parziale non si sarebbero mai fatti rimontare per tre set consecutivi un vantaggio di quattro punti (16-20). Scontato se non ci fosse l'Italia femminile di mezzo che quando riesce a innescare Impresa Un attacco di Francesca Piccinini, 31 anni TARANTINI Un’Italia da brividi piega gli Stati Uniti e sogna ancora Difesa da urlo, Ortolani strepitosa, le azzurre vincono in rimonta: la semifinale resta possibile la sua difesa asfissiante, mette angoscia a qualsiasi avversario, toglie certezze a ogni attaccante, anche il più forte e il più spietato. «Arrivare fra le prime quattro di questo torneo resta un'impresa molto difficile da completare – spiega Massimo Barbolini, commissario tecnico di queste macchine umane raccogli-palloni -, ma vivere una partita come questa dà un gusto infinito». Infinita come la determinazione delle azzurre: piccole magari, ma determinate nel voler raggiungere un obiettivo, appena due giorni fa apparentemente lontanissimo. Gesso La storia di Paola Cardullo è emblematica in una squadra che mai come con questo sistema di gioco (basato sulla difesa) esalta - obbligatoriamente - la parola gruppo. Il libero azzurro più o meno 27 giorni fa aveva ancora una caviglia stretta in una doccia di gesso, ieri fermava palloni randellati a 80-90 chilometri all'ora da alcune delle più forti schiacciatrici del mondo. «Ne ho giocate tante di partite con la Nazionale in quattro anni, ma intense come questa non ne ricordo». Massimo Barbolini (anche lui artefice della vittoria con suggerimenti costanti lanciati alle sue ragazze) torna a sorridere dopo giorni di pallore e di pensieri bui come la notte e racconta di una partita che – comunque vada a finire questo torneo – entrerà nella storia della pallavolo italiana. Dividendo fra coloro che l'hanno vista o vissuta (magari anche solo in televisione) e chi no. Serena Ortolani TARANTINI Visto Chi ha visto Serena Ortolani armare di nuovo il suo braccio azzurro e sfondare il muro americano come un bulldozer, chi ha visto Simona Gioli rimbambire la difesa Usa a forza di fast, chi ha visto Antonella Del Core e Francesca Piccinini passare dal purgatorio della ricezione, al paradiso del mani e fuori, chi ha visto Leo Lo Bianco vincere con il cervello la sfida ai centimetri e ai muscoli, chi ha visto Valentina Arrighetti eletta muro d'Italia, chi ha visto Lucia Bosetti entrare per tre set di fila attorno al 24˚ punto e tirare battute velenose con la freddezza di una senatrice, chi ha visto non dimenticherà. Ma soprattutto adesso sa che questa non sarà mai una squadra normale. Fuori dall'ordinario anche nella «sofferenza» che si riserva per le prossime 72 ore, quando pur battendo Thailandia (domani, oggi è previsto il riposo) e Cuba non avrà la certezza di un posto fra gli eletti. Ma l'Italia del tutto o niente ha di mostrato che ci proverà fino alla fine. Perché agganciare gli Usa può non bastare LE PRIME DUE DEI GIRONI VANNO IN SEMIFINALE IN CASO DI PARITÀ CONTA IL QUOZIENTE PUNTI GIRONE E Classifica GIRONE F quoziente punti Prossime sfide Classifica quoziente punti Prossime sfide Russia 10 1,271 Serbia Brasile 10 1,336 Germania Usa Giappone 8 1,078 Sud Corea Russia USA 1,110 Olanda Brasile Serbia Germania 6 1,136 Brasile Olanda Thailandia Cuba Giappone S. Corea 6 1,013 Giappone Serbia 6 0,989 Russia Sud Corea Italia 8 6 1,002 LA GUIDA Oggi riposo. Girone E (Tokyo) - Perù-Sud Corea 1-3 (26-24, 15-25, 18-25, 23-25), Serbia-Cina 3-1 (21-25, 25-20, 25-22, 25-22), Polonia-Russia 0-3 (17-25, 21-25, 31-33), Giappone-Turchia 3-1 (25-19, 23-25, 25-19, 25-13). Domani: Serbia-Russia, Perù-Turchia, Polonia-Cina, Giappone-Sud Corea. Mercoledì: Perù-Cina, Serbia-Sud Corea, Polonia-Turchia, Giappone-Russia. Classifica: Russia 10; Giappone 8; Sud Corea e Serbia 6; Polonia e Turchia 4; Cina 2; Perù 0. Girone F (Nagoya) -Olanda-Thailandia 1-3 (15-25, 23-25, 25-15, 24-26), Rep.Ceca-Germania 0-3 (8-25, 17-25, 16-25), Brasile-Cuba 3-1 (23-25, 25-20, 25-13, 25-18), Italia-Stati Uniti 3-1. Domani: Rep.Ceca-Cuba, Brasile-Germania, Italia-Thailandia (8.15 diretta RaiSport1), Olanda-Stati Uniti. Mercoledì: Rep.Ceca-Thailandia, Brasile-Stati Uniti, Olanda-Germania, Italia-Cuba. Classifica: Brasile 10; Stati Uniti 8; Germania e Italia 6; Olanda 4; Cuba, Rep.Ceca, Thailandia 2. SERIE A-1 UOMINI TREVISO BATTE CUNEO RISALENDO DA 0-2. PIACENZA RINASCE CON MODENA TREVISO CUNEO 3 2 (22-25, 21-25, 25-21, 30-28, 15-12) SISLEY TREVISO: Bjelica 12, Fei 21, Horstink 22, Bontje 6, Pujol 1, Maruotti 8; Farina (L), Papi 5, Kovar, Boninfante, De Togni 6, Szabo. N.e. Vanin. All.Piazza. BRE LANNUTTI CUNEO: Grbic 4, Parodi 18, Fortunato 12, Nikolov 21, Patriarca 9, Volkov 9; Henno (L), Carletti 1, Peda 1, Rossi. N.e. Galic, Montagna. All. Giuliani ARBITRI: Saltalippi e Santi. NOTE - Spettatori 2750, incasso 12.850. Durata set: 28’, 28’, 27’, 32’, 16’; tot. 131’. Treviso: b.s. 22, v. 4, m. 12, s.l. 17, e. 36. Cuneo: b.s. 20, b.v. 6, m. 9, s.l. 14, e. 33. Trofeo Gazzetta: 6 Horstink, 5 Grbic, 4 Bjelica, 3 Boninfante, 2 Papi, 1 Nikolov. TREVISO Un’ incredibile rimonta regala al Sisley la gioia di stoppare i campioni di Cuneo, assopiti dopo aver condotto 2-0, e 16-9 nel 3˚. Con Grbic in campo con una caviglia slogata, senza Mastrangelo e senza Wijsmans, i piemontesi hanno condotto fino al clamoroso black out (“un suicidio” dirà Giuliani) che si spegneva sulle battute flottanti di De Togni e Papi, entrati per Bontje e Maruotti. Nel tie-break il Sisley ha qualcosa in più, Boninfante (dentro per Pujol) armava Horstink (7 punti nel set). Emanuele Spironello TRENTO MONZA 3 0 (25-15, 25-12, 25-23) ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael 2, Juantorena 12, Birarelli 7, Stokr 13, Della Lunga 10, Sala 9: Bari (L), Leonardi 1, Bratoev 1, Kaziyski 1, Sokolov, Colaci (L). N.e. Zygadlo. All. Stoytchev. ACQUA PARADISO MONZA: Shumov 3, Travica 2, Rauwerdink 4, Buti 3, Gavotto 15, Rooney 5; Exiga (L), Molteni 2, Krumins, Forni 4. Ne: Cetrullo, Alborghetti, Zito (L). Allenatore: Luca Monti. ARBITRI: Pol e Gnani NOTE - Spettatori: 2.907, inncasso 23.817. Durata set: 23', 21', 28'. tot: 72’. Itas: b.s. 9, v. 8, m. 5, s.l. 5, e. 3; Monza: b.s. 11, v. 4, m. 1, s. l. 2, e. 8. Trofeo Gazzetta: 6 Della Lunga, 5 Juantorena, 4 Stokr, 3 Gavotto, 2 Raphael, 1 Bari. TRENTO Il poker Trento lo cala di forza. Spazzando via una Monza troppo brutta per essere vera. Da una parte una squadra cui riesce tutto, che in battuta mette in croce la ricezione lombarda. Dall'altra una Monza con le polveri annacquate. Due parziali a senso unico e poi solo nel terzo è partita vera, con Gavotto che è l'anima dei lombardi mentre Stoytchev centellina Kaziyski. Tanto ci pensa un Della Lunga ottimo soprattutto al servizio (4 ace). Nicola Baldo PIACENZA MODENA 3 0 (25-18, 25-23, 25-20) COPRA MORPHO PIACENZA: Holt 7, Nilsson 7, Zlatanov 14, Tencati 4, Gonzalez 6, Popp 14; Marra (L), Semenzato 2, Ruiz. N.e. Piano, Perazzolo, Boschi. All. Lorenzetti CASA MODENA: Berezhko 6, Creus 6, Dennis 16, Kooy 4, Kooistra 8, Esko 1; Manià (L), Diaz 5, Piscopo, Fabroni, Casoli. Ne: Ciabattini, Casadei. All. Prandi ARBITRI: Sampaolo e Pasquali NOTE – Spettatori 3300, incasso 17.300. Durata set: 26’, 28’, 28’, tot. 82’. Copra: b.s. 10, v. 5, m. 10, s.l. 4, e. 15. Casa Modena: b.s. 18, v. 2, m. 2, s.l. 6, e. 21. Trofeo Gazzetta: 6 Popp, 5 Zlatanov, 4 Holt, 3 Dennis, 2 Marra, 1 Creus PIACENZA E’ tutta un’altra Piacenza rispetto a quella zoppicante delle prime tre partite. I biancorossi dimostrano di non meritare lo zero in classifica e stoppano la corsa di Modena, fino a ieri imbattuta. Prandi le prove tutte, cambiando nel 2˚ set la diagonale degli schiacciatori, sostituendo Kooy e Berezhko con Casoli e Diaz per migliorare una ricezione deficitaria. Qualcosa migliora, ma cresce il muro di Piacenza. E poi oltre al solito Zlatanov i padroni di casa si appoggiano su un Popp in grande spolvero in tutti i fondamentali. Matteo Marchetti MACERATA SAN GIUSTINO 3 0 (25-23, 25-20, 25-23) LUBE MACERATA: Martino 13, Stankovic 8, Omrcen 19, Savani 4, Podrascanin 2, Vermiglio 2; Paparoni (L), Conte 8, Cacchiarelli. N.e, Marchiani, Vadeleux, Van Walle . All. Berruto. RPA SAN GIUSTINO: Schwarz 11, Braga, Dias 10, Maric 14, Finazzi 4, Steuerwald; Giovi (L), Zhukouski, Van Den Dries 4, Cester 3. N.e. Bartoletti, Nikic, Lo Bianco (L). All. Zanini. ARBITRI: Castagna e Cipolla. NOTE - Spettatori 1657, incasso 7452. Durata set: 27’, 25’, 27’; tot. 79’. Lube: b.s. 12, v.2 , m. 5, s.l. 10, e. 20. Rpa: b.s. 12, v. 1, m. 4, s.l. 7, e. 19. Trofeo Gazzetta: 6 Omrcen, 5 Stankovic, 4 Vermiglio, 3 Conte, 2 Schwarz, 1 Martino. MACERATA – La Lube infila il terzo consecutivo 3-0 e resta a punteggio pieno, l’Rpa il terzo ko e resta ultimo. Però Macerata ha dovuto soffrire molto più di quanto non dica il risultato. Complice anche l’infortunio iniziale di Savani (dito di una mano), con l’esordio, positivo, di Conte. Guidata con maestria da Vermiglio, la Lube ha trovato la potenza di Omrcen che ha sollevato la squadra lanciandola verso il successo. Zanini e suoi meritavano almeno un set. Mauro Giustozzi LATINA VIBO 3 0 (25-19, 25-19, 33-31) ANDREOLI LATINA: Starovic 22, N. Kovacevic 19, Kohut 4, Sottile 3, Vujevic 8, Spairani 5; Pieri (L), Giombini 1, Popelka. N.e. Gitto, Nonne, Labardi. All. Medei. CALLIPO VIBO VALENTIA: Suljagic 4, Simeonov 19, Anderson 14, N. Nikolov 7, Coscione, Rivera 9; Fanuli (L). Ananiev 1, Barone. N.e. Feroleto, Ferraro, Kindgard, Baroti. All. Di Pinto. ARBITRI: Satanassi-Padoan. NOTE - Spettatori 1309, incasso 4929. Durata set: 26’, 30’, 37’; tot. 93’. Andreoli: b.s. 11, v. 6, m. 5, s.l. 6, e. 15. Callipo: b. s. 10, v. 2, m. 11, s. l. 5, e. 21. Trofeo Gazzetta: 6 N. Kovacevic, 5 Sottile, 4 Starovic, 3 Vujevic, 2 Nikolov, 1 Pieri. LATINA Sempre a punti nelle prime tre giornate, l’Andreoli vince approfittando dei troppi errori di Vibo. L’andamento dei primi due set è lo stesso: si gioca in equilibrio sul filo del nervosismo e nel finale ha la meglio chi sbaglia meno. Kovacevic (Mvp) e Starovic sono i punti fermi per Sottile, anche con una ricezione non sempre impeccabile. Vibo, che ha provato a reagire a muro con Anderson e Nikolov, ha da rimproverarsi soprattutto la poca incisività in attacco (28% nel secondo set). Antonia Liguori CASTELLANA VERONA 2 3 (23-25, 22-25, 26-24, 26-24, 9-15) BCC NEP CASTELLANA: Rak 5, Falaschi 1, Rodriguez 4, Cozzi 15, Milushev 21, Dvonaren 17; Cicola (L). Guerra 1, Torre, Gallotta 4. N.e. Pagano, Patriarca, Guglielmi (L). All. Lattari. MARMI LANZA VERONA: Herpe 11, Brunner 12, Lasko 24, Cala 18, Pajenk 8, Latelli; Smerilli (L). Meoni 2, Zingel, Lotman 6. N.e. Kosmina, Bolla. All. B. Bagnoli. ARBITRI: La Micela e Catalbiano NOTE - Spettatori 1367, incasso 13. 800. Durata set: 29’, 31’, 31’, 30’, 13’; tot. 134’. Bcc: b.s. 11, v. 4, m. 9, s.l. 6, e. 22. M. Lanza: b.s. 15, v. 5, m. 12, s.l. 8, e. 24. Trofeo Gazzetta: 6 Meoni, 5 Lasko, 4 Dvonaren, 3 Cozzi, 2 Milushev, 1 Cala. CASTELLANA GROTTE (Ba) – La Bcc comincia tremando tremante: dopo due sconfitte consecutive, ha l’ansia di dover vincere. Nei primi 2 set subisce altrettante rimonte. La chiave è il muro di Verona, il resto lo fanno l’ottima costruzione di Meoni (entrato per Latelli sul 18-16 nel 1˚) e Lasko (45% su 40 attacchi). Nel 3˚ e nel 4˚ Castellana si scioglie: si aggiudica ai vantaggi i suoi primi set in A-1. Verona però nel tie break parte bene (8-2) e porta a casa la seconda vittoria. Antonio Galizia Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 49 R ATLETICA LA MARATONA w Haile dice addio 17 New York scopre un altro Gebre USA STOP (a.a.) Interrotta una serie positiva degli Usa lunga 17 partite. Per trovare un altro k.o. americano bisogna tornare al Grand Prix in Polonia l'8 agosto, quando la squadra a stelle e strisce perse dalla Polonia 1-3. Poi 11 vittorie consecutive al Grand Prix (con la vittoria del torneo), 6 al Mondiale TIME OUT T di ANGIOLINO FRIGONI* In questo Mondiale si sono viste diverse organizzazioni muro-difesa, ognuna con pro e contro. L'organizzazione aiuta le persone risolvono! Ieri aiutata da una buonissima organizzazione la difesa dell'Italia (Cardullo straordinaria) ci ha dimostrato quanto siano importanti e necessarie le abilità individuali. *Ex commissario tecnico della nazionale italiana Destinee Hooker, 23 anni, bomber degli Usa. Per lei 24 punti. In estate è passata dal Seul Kixx (S.Cor.) al Pesaro TREVISO-CUNEO 3-2 CASTELLANA-VERONA 2-3 TRENTO-MONZA 3-0 MACERATA-SAN GIUSTINO 3-0 PIACENZA-MODENA 3-0 ROMA-FORLI’ (sabato) 3-1 LATINA-VIBO VALENTIA 3-0 CLASSIFICA SQUADRE PT G V P TRENTO 12 4 4 0 12 1 SV MACERATA 9 3 3 0 9 0 LATINA 7 3 2 1 8 3 CUNEO 7 3 2 1 8 4 VERONA 6 3 2 1 8 6 TREVISO 6 3 2 1 8 6 ROMA 5 3 2 1 7 6 MODENA 4 3 2 1 6 7 MONZA 3 3 1 2 3 6 PIACENZA 3 4 1 3 4 9 VIBO 3 3 1 2 3 7 CASTELLANA 1 3 0 3 2 9 FORLI’ 0 3 0 3 3 9 SAN GIUSTINO 0 3 0 3 1 SP 9 PIERANGELO MOLINARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dNew York nel segno dei Gebre. Gebre Gebremariam, il 26enne etiope della regione del Tigrai che all’esordio sulla distanza ha vinto la maratona della Grande Mela, Gebre come Haile Gebrselassie, 37 anni, che dopo essersi ritirato al 25˚ km per problemi al ginocchio destro, ha annunciato a sorpresa anche il ritiro dalle competizioni dopo una carriera leggendaria durata 18 anni. Una cascata di emozioni. L’attesa Haile Gebrselassie alla vigilia aveva lanciato propositi battaglieri: «Sono venuto a New York per vincere. E’ la mia prima volta in questa classica che non può mancare dalla mia storia». Haile non è mai stato uno sbruffone, aveva lavorato duro rinunciando a molte altre gare e relativi ingaggi per arrivare preparato, ma già era arrivato nella metropoli statunitense con qualche problemino al ginocchio destro. Il dramma Forse quel dolore l’ha sottovalutato. Giovedì per promuovere una scarpa del suo sponsor avrebbe dovuto correre con alcuni giornalisti. Aveva rinunciato e tutti pensavano per evitare la pioggia, invece era quell’articolazione che lo preoccupava. Ieri è partito con il gruppo di testa con tutti i migliori di questa maratona senza lepri. Tante volte è y A-1 MASCHILE Gebrselassie abbandona e (forse) si ritira Gebremariam vince all’esordio sulla distanza IL PROSSIMO TURNO LA 4ª GIORNATA Sabato 13 Yoga Forlì BCC-NEP Castellana Grotte Domenica 14 Lube Macerata-Itas Trento; Casa ModenaTonno Callipo Vibo; Sisley TrevisoCopra Morpho Piacenza; Bre Lannutti Cuneo-Andreoli Latina; Acqua Paradiso Monza-M. Roma (diretta Rai Sport 1); RPA San Giustino-Marmi Lanza Verona In alto il vincitore, l’etiope Gebre Gebremariam, 26 anni. Sopra Haile Gebreselassie, 37, in azione sulle strade di New York prima del ritiro AP y stato lui a dettare il ritmo, sino al 18˚ km. Poi ha cominciato a sfilare nelle retrovie mentre davanti soprattutto i keniani Emmanul Mutai e Moses Kigen Kipkosgei cominciavano a tirare i primi colpi di fioretto. Sceso dal Queensboro bridge, al 25˚ km all’ingresso della First Evenue Gebre si è fermato. Le parole L’hanno portato in auto sino alla sala stampa di Tavern of tre Green, lì Haile si è seduto su una sedia e si è messo a piangere. «E’ successo, non posso cambiare quello che è stato — ha detto fra le lacrime — Mi fermo qui. Mi sono allenato molto per vincere questa corsa, ringrazio tutti, mi avete aiutato molto. Mi fermo qui. Non avevo mai pensato al ritiro, ma oggi mentre correvo ho capito che il momento è arrivato. E’ dura combattere con questi ragazzi, è meglio fare una scelta». Parole che, ore più tardi, il suo manager Jos Hermens in qualche modo sfumava: «La decisione non è definitiva». La gara Chi stava lottando per la vittoria non conosceva il dramma di questo monumento dell’atletica. Gebre Gebremariam, campione mondiale di cross nel 2009, esordiva sulla maratona e non ha fatto altro che seguire il ritmo che soprattutto Mutai imponeva davanti. Ha lanciato l’attacco quando era già in Central Park, un attacco deciso, che ha mostrato quanto questo atleta, bravo in pista ma non eccelso, può dare su questa distanza, un potenziale enorme, considerando la velocità che ha costruito in anni di militanza fuori dalla strada. Ha tagliato il traguardo con un minuto e 4 secondi di vantaggio. «Ho aspettato il finale per attaccare ed è stato il momento giusto. Nessuno pensava potessi vincere e farlo ha New York ha un sapore particolare», ha detto il vincitore dopo il traguardo. Fra le donne si è imposta la keniana Edna Kiplagat in 2h28’20" con 20" di vantaggio sulla statunitense Shalane Flanegan, bronzo olimpico dei 10.000 pure lei all’esordio sulla distanza. Donne: vince la Kiplagat Il cileno Edison Pena, uno dei 33 minatori rimasto prigioniero per 69 giorni, ha chiuso in 5h59’46" UOMINI 1. Gebremariam (Eti) 2h08’14"; 2. E. Mutai (Ken) 2h09’18"; 3. K. Kipkosgei (Ken) 2h10’39"; 4. Goumri (Mar) 2h10’51"; 5. Kwanbai (Ken) 2h11’31"; 6. Keflezighi 2h11’38"; 7. dos Santos (Bra) 2h11’51; 8. Ritzenhein 2h12’33"; 9. A. Kirui (Ken) 2h13’01"; 20. (primo europeo) Lo Piccolo 2h23’10". Handbyke: 8. Zanardi 1h43’46" DONNE 1. E. Kiplagat (Ken) 2h28’20"; 2. Flanegan (Usa) 2h28’40"; 3. Keitany (Ken) 2h29’01"; 4. Abitova (Rus) 2h29’17"; 5. Smith (N.Zel) 2h29’28"; 6. Daunay (Fra) 2h29’29"; 7. Petrova (Rus) 2h29’41"; 72. Bianconi 3h03’03"; 78. Fiacconi 3h04’23". Carrozzina: 20. Porcellato 2h15’23" CICLISMO Europei under 23 di cross in Germania Silvestri, l’oro sfuma all’ultima curva 5 RIPRODUZIONE RISERVATA mona (Sondrio) e corre per la Selle Italia-Guerciotti —. E dire che in settimana avevo preso una mezza influenza. Invece in corsa è andato tutto bene. Purtroppo ho preso troppo forte l’ultima curva e mi si è "accartocciato" il tubolare davanti. Così l’olandese Van Der Haar si è riportato sotto e ha vinto per mezzo secondo». Bronzo, a 10", per il belga Joeri Adams. d«Ho perso un Europeo già vinto». Elia Silvestri è arrabbiato, sincero e realista allo stesso tempo. Ha 20 anni, e solo da quattro si dedica al ciclismo a tempo pieno: ieri, ai campionati continentali di cross under 23 a Francoforte, ha conquistato con la maglia azzurra una medaglia d’argento che però non lo ha soddisfatto fino in fondo. Meglio così: ad accontentarsi, difficilmente si diventa campioni. «La gara l’ho fatta io — spiega il valtellinese che vive a Tala- Quattro piazzati Altri quattro azzurri si sono piazzati tra i primi quindici: 10˚ Trentin, 12˚ Luca Braidot, 13˚ Daniele Braidot, 15˚ Falaschi (33˚ Tabacchi). «Che rabbia per Silvestri, ma è andato davvero forte come tutta la squadra», ha spiegato il c.t. azzurro Fausto Scotti, contento anche per il 7˚ posto tra gli juniores di Federico Zurlo (oro allo svizzero Forster). Mentre tra le donne (nessuna italiana al via) il titolo è andata alla favorita olandese Daphny Van Den Brand. L’azzurro esagera e gli scappa la ruota Perde per mezzo secondo: «Mi rifarò al Mondiale» CIRO SCOGNAMIGLIO [email protected] Dopo lo sci Tornando a Silvestri, che si sta diplomando in ragioneria, è proprio lui il simbolo migliore della giovane Italia del cross che cresce. Fino a 16 anni si divideva tra mountain bike e sci: papà Giancarlo, infatti, non se la cavava male in montagna. «Da dilettante gareggiava contro Thoeni e qualche volta lo batteva...». Poi la scelta definitiva delle due ruote: che sta pagando. E adesso? «E adesso devo cercare di rifarmi a tutti i costi di quest’oro sfumato. Magari al Mondiale...». E’ VALTELLINESE, HA 20 ANNI Sopra: la rabbia di Elia Silvestri, 20 anni, beffato negli ultimi metri dall’olandese Lars Van der Haar. A sinistra, un primo piano del valtellinese BETTINI Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 50 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT RUGBY w Nazionale e Mallett SI’ Un obbligo: vincere PARISSE E CASTRO Il giocatore in più dell’Italia continua a essere capitan Sergio Parisse, n. 8 che tutto il mondo apprezza. Poi Martin Castrogiovanni, altro uomo-garanzia. LA MISCHIA In generale, anche se la maul non può più essere efficace come un tempo, gli avanti restano il reparto più efficace, con una terza linea affidabile. L’ETÀ A fronte di alcuni veterani che si avvicinano al capolinea, non mancano i giovani emergenti. CELTIC L’ingresso in Celtic League ha abituato il gruppo all’intensità del livello internazionale. Sabato il primo dei tre test-match: non basta più far bella figura Le scelte logiche del c.t. e il probabile inserimento di Benvenuti w COPPIA MEDIANA TEST MATCH DI NOVEMBRE NO Sabato a Verona ecco l’Argentina La mediana, nonostante i progressi di Tebaldi, resta un’incognita. In più Gower è reduce da un lungo periodo di inattività. LE REGOLE Le nuove direttive dell’Irb impongono un atteggiamento tattico più spregiudicato rispetto al recente passato. L’Italia, da sempre, non ha le necessarie qualità per «inventare» gioco. I RISULTATI Al di là della crescita del gruppo, anche in quantità, le sconfitte continuano a essere troppo numerose, pur in considerazione del fatto che i calendari impongono sempre avversari più quotati. Una fase simbolica di Italia-Argentina del novembre 2008 a Torino: gli azzurri, nelle prossime tre partite, andranno a caccia dell’ovale e di certezze RESINI ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Martin Castrogiovanni, 29 anni IPP dIl tempo delle parole è finito: la Nazionale, attesa da tre partite in altrettante settimane, ora deve far posto ai fatti, ai risultati. L’Argentina sabato 13 a Verona, l’Australia sabato 20 a Firenze, le Figi sabato 27 a Modena. Piazze nuove per l’ovale azzurro, piazze pronte a esplodere di entusiasmo. Obiettivo dichiarato, due vittorie contro squadre tutte meglio piazzate nel ranking mondiale. L’Italia di Nick Mallett, in modo atipico, c’è già riuscita una volta. Già in un’occasione ha fatto «due su tre». Tra il marzo e il giugno 2008, quando a Roma sconfisse la Scozia nell’ultimo match di quel Sei Nazioni e poi, passando per Città del Ca- po e un inevitabile k.o. contro il Sudafrica campione del Mondo, andò a vincere a Cordoba proprio contro i Pumas. Contratto Il c.t. — che a guida dell’Italia ha un bilancio di quattro successi e ventiquattro sconfitte — in queste tre partite potrebbe anche giocarsi il futuro. Al termine del trittico, come è noto, si dovrà infatti già ragionare sul progetti tricolori successivi alla Coppa del Mondo 2011, quando il contratto che lega il tecnico sudafricano alla Fir sarà scaduto. Un novembre positivo potrebbe convincere molti, Mallett in testa, dell’opportunità di proseguire l’avventura. Un novembre negativo favorirebbe la sua voglia di farsi da parte e l’avanzare di idee alternative. Nulla, in ogni caso, è lasciato al caso. Lo conferma il fresco ingresso nello staff azzur- ro di Omar Mouneimne, collision coach di Western Province che con il c.t. ha lavorato in passato. Il suo arrivo, è ovvio, è stato «suggerito» dall’enfasi sempre maggiore che viene posta sui punti d’incontro. La squadra Mallett, difficilmente, contro l’Argentina, si lascerà andare a scelte azzardate: con ogni probabilità, al Bentegodi, giocherà quella che nella sua testa è la miglior formazione possibile. Con alcuni punti fermi (Castrogiovanni, il recuperato Parisse e un Gower disponibile, ma fermo da quattro settimane) e un’unica vera novità, Benvenuti, schierato più facilmente all’esterno dello schieramento che al centro. Altre certezze sono McLean estremo e Mirco Bergamasco all’ala e calciatore: i due sono gli unici che nella scorsa stagione hanno di- sputato dall’inizio alla fine tutte le dieci partite azzurre. Masi-Canale (con Sgarbi scalpitante) potrebbero tornare a far coppia. La mediana non potrà prescindere dalla crescita di Tebaldi. Con Zanni e Mauro Bergamasco flanker (il padovano insegue l’85˚ cap per superare Bortolami tra i più presenti di sempre alle spalle di Troncon e delle sue 101 volte) e Barbieri e Derbyshire alternative, in seconda linea ci saranno Geldenhuys e uno tra Del Fava e il ritrovato Dellapè, in prima le scelte dovrebbero ricadere su Castro, appunto, Ghiraldini e Perugini. Oggi e domani, a Verona, lavoreranno i 25 convocati più i cinque «invitati». Giovedì l’annuncio della formazione. Il ranking mondiale pone l’Italia al 12˚ posto. Urgono progressi. 51 R Tito Tebaldi, 23 anni LAPRESSE L’Argentina dovrà fare a meno di Juan Martin Hernandez per i test di novembre. Lo ha comunicato ieri Santiago Phelan, tecnico dei Pumas giunti ieri sera a Verona dopo due giorni a Padova, ospiti del Petrarca. Il regista del Racing Parigi non ha ancora recuperato una lesione al bicipite femorale destro, infortunato l’11 settembre a La Rochelle. Non sarà sostituito. I Pumas dovranno rinunciare anche al flanker Juan Manuel Leguizamon, fermo per una squalifica di 80 giorni in Francia. Il 20 a Firenze c’è l’Australia Avversari degli azzurri sabato 20 a Firenze, i Wallabies australiani domani saranno già in campo a Leicester. L’incontro di metà settimana arriva dopo la vittoria in Galles (25-16) e in preparazione del secondo test, sabato contro l’Inghilterra. Contro i Tigers, Deans titolarizza tutte le riserve di Cardiff, con Barnes capitano e apertura e Giteau in panchina. Intanto è stato aggregato alla squadra Polota-Nau: la prima linea australiana sabato ha sofferto l’infortunio del n. 2 Moore. Contro le Figi il 27 a Modena Il terzo test azzurro di novembre sarà contro le Figi, sabato 27 a Modena. Gli isolani sono arrivati in Europa venerdì — dopo alcuni problemi di imbarco per l’eccessivo peso dei bagagli — e sabato a Nantes affronteranno il loro primo test, contro la Francia, mentre la settimana successiva sono attesi in Galles. Nel gruppo dei 30, solo sette giocano in Patria. Tra essi c’è Campese Ma’afu, pilone nato in Australia, fratello del wallabie Salesi (anch’egli in tour). Costo biglietti da 10 a 80 euro Le tre partite cominceranno tutte alle 15 e andranno in diretta televisiva (in chiaro) su La7. I prezzi per i biglietti vanno dai 10 agli 80 euro per il match con l’Argentina al Bentegodi di Verona e per quello con l’Australia al Franchi di Firenze e dai 15 ai 55 euro per la sfida alle Figi al Braglia di Modena. Biglietti a prezzo ridotto per gli under 14 e gli over 65. Le tessere Siae e Coni non saranno valide. Prevendita nelle ricevitorie Lis, su listicket.it e al call center 892.982. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 52 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 53 R POKER TAVOLO FINALE A LAS VEGAS Un quarto di gloria Candio tra i grandi Chiude il Mondiale di hold’em a ridosso del podio Vince 3,1 milioni di dollari, record di un italiano DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LAS VEGAS (Usa) dSe c’è una cosa che rende Las Vegas unica, è l’illusione che il tempo non esista. Vegas è una nave che vaga nel deserto dell’indefinito. Non vedrete molti orologi in giro per la città o negli alberghi-casinò più grandi del mondo con luci e aria condizionata satura d’ossigeno studiate per tenervi svegli a giocare. Alle tre di notte un migliaio di persone affolla ancora il Penn and Teller Theater del Rio. Non puntano, guardano e tifano. Da quasi 14 ore si sta giocando il tavolo finale del Mondiale di poker. Premi da milionari, al vincitore ne vanno nove. Dei november nine, i giocatori sopravvissuti a 7310 rivali e alla maratona di luglio durata 8 giorni, sono rimasti in 4. E’ appena uscito Micheal Mizrachi. Lo chiamano the grinder, il macinatore: rende bene l’idea. In corsa c’è ancora un ragazzo di x e pure il look: unico in giacca tra felpe e cappucci da «poker-rapper». Soprattutto, in un colpo solo, coi 3 milioni e 100 mila dollari del 4˚ premio, diventa il pro italiano che ha vinto di più in un torneo e anche in carriera, superando vecchi satanassi come Max Pescatori e Luca Pagano. E’ nata una stella, anzi un asso. Viene circondato dalle tv americane. Poi ci raggiunge e dice: «Sono soddisfatto, ho dato il massimo. Ora spero che questo mio exploit faccia crescere ancor di più il poker sportivo in Italia. Con buone regolamentazioni e strutture, si possono creare tanti posti di lavoro». Torna a Ca- Filippo Candio, 26 anni, in una delle mani chiave della finale AP gliari con 3 milioni in tasca: c’è il rischio di perdere i contorni della realtà. «Magari qualche anno fa. Ora sono maturo, tengo i piedi per terra, con l’aiuto di papà (avvocato, ndr) e mamma. Non cambierò vita: torno a Cagliari, festeggio con gli amici e mi compro una casa magari davanti al mare, tra le cose che mi manca di più nei continui viaggi per tornei. E, ovvio, continuo a giocare. La mia carriera è solo agli inizi. L’anno prossimo al Mondiale (che oggi si giocheranno, nel testa a testa, l’americano Racener e il canadese Duhamel; Cheong con una follia ha sprecato tutto, ndr) farò meglio». Sa bene che è quasi impossibile: puoi essere il migliore ma superare per due volte di fila più di 7 mila rivali va contro ogni legge delle probabilità. Mai dire mai, però, soprattutto a Vegas. il futuro LA CRESCITA IN ITALIA Sono soddisfatto, ho dato il massimo. Ora spero che il poker sportivo in Italia cresca. Con buone regolamentazioni, si può creare lavoro x Sardegna LA CASA AL MARE Non cambierò vita: torno a Cagliari, festeggio e mi compro una casa davanti al mare. La mia carriera è agli inizi. L’anno prossimo al Mondiale farò meglio 26 anni sfacciato e di talento che viene da Cagliari e sembra non accusare la stanchezza. Si chiama Filippo, e il cognome si presta bene al gioco di parole coniato dagli amici: «Yes, we Can...dio». E’ rimasto con poche chip. Ha una mano buona, kappa e donna di quadri: decide di andare all in. Joseph Cheong, 24 anni, chip leader a furia di rilanci e grandi «letture» della situazione, spilla asso e tre di fiori e non ci pensa un secondo a dire: ok, call. Candio si alza in piedi e comincia a mormorare qualcosa, sembra una preghiera. Non verrà esaudita. Escono le prime 3 carte comuni e subito c’è un asso: è finita. Il più ricco La delusione dura un attimo: poi Filippo sorride, stringe la mano ai rivali e applaude il pubblico, più esausto dei giocatori. Dice, a caldo: «E’ stata una grande avventura». Di più, è stata un’impresa. Ha giocato molto bene e ha fatto fare bella figura all’Italia col gioco, il comportamento al tavolo Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 54 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 55 R TUTTENOTIZIE & RISULTATI IPPICA: A SAN SIRO LANA E LISA LITIGANO, A ROMA SUPER FRANKIE CON RIO DE LA PLATA Varennine, regalo a Olga la francese Dettori, 17 ore e 7400 km tra due GP! MICHELE FERRANTE dLisa e Lana, le Supervarennine, regalano il Nazioni di San Siro alla francese Olga du Biwetz con uno sterile duello causato da scelte sbagliate e presunzione dei loro uomini. A Roma, invece, Lanfranco Dettori riesce a vincere il secondo gruppo 1 in sole 17 ore, il Premio Roma con Rio de La Plata alle 16.15. L’altro si era materializzato sabato alle 23 italiane, il Breeders’ Turf con Dangerous Midge a Louisville, in Kentucky, prima della clamorosa sconfitta nel Classic di Zenyatta, arrivata ad una corta testa dal 20 su 20 dopo aver recuperato quasi cento metri. Tra i 2 capolavori del fantino italiano, quindi. 17 ore e ben 7.400 chilometri, con partenza poco dopo il termine del convegno americano a bordo di un jet privato di Sheikh Mohammed, il proprietario di Rio de La Plata. Nazioni: Olga vola, Lisa (n. 2) seconda, Lana (n. 1) crolla DE NARDIN LA GUIDA Ribot a Worthadd MILANO 8ª corsa - GP delle Nazioni - e 170.200, m 2100: 1 Olga du Biwetz (J.M. Bazire) 1.12.1; 2 Lisa America; 3 Irving Rivarco; 4 Geox; 5 Lover Power; Tot.: 2,74; 2,12, 1,59, 5,42 (10,52). Tris: e 177,97 alla 5-2-11. ROMA 2ª corsa - Pr. Ribot - (gr. 2) m 1600: 1 Worthadd (M. Demuro); 2 Sehrezad; 3 Ransom Hope; 4 Indomito; Tot.: 1,66; 1,05, 1,22, 1,41 (4,46). Tris: e 10,45 alla 11-9-7. 4ª corsa - Pr. Roma - (gr. 1) - m 2000: 1 Rio de la Plata (L. Dettori); 2 Voila Ici; 3 Estejo; 4 Zazou; Tot.: 2,66; 1,79, 1,81, 9,83 (10,77) Tris: e 119,67 alla 11-15-4. Suicidio Lisa America e Lana del Rio hanno deciso di giocare il Nazioni a viso aperto e Olga du Biwetz se le è mangiate. In sulky a Lana, Santo Mollo ha voluto restare al comando e a bordo di Lisa Torbjorn Jansson ha puntato subito alla posizione occupata da Lana, restandone così ai fianchi. Che Santo Mollo volesse correre in testa CANOTTAGGIO Miani oro iridato nel singolo pl Marcello Miani è campione del mondo nel singolo pl, non olimpico, a Lake Karapiro. Su un campo finalmente perfetto, gara aggressiva per il ravennate, l’anno scorso bronzo con Luini nel doppio pl, che va in testa alla regata dopo i 500 metri e da quel momento controlla senza problemi prima l’ungherese Galambos e poi lo slovacco Babac, alla fine secondo e terzo a 2"37 e 4"04. Marcello è al quarto podio iridato assoluto in carriera: «Mi sentivo molto bene, ho razionalizzato l’uso delle energie e, poco dopo metà gara, ho lanciato l’allungo decisivo. Dedico questo titolo mondiale a mio papà Luciano, a tutta la mia famiglia e alla mia ragazza Irene». Bronzo per Laura Milani nel singolo pl donne vinto dalla Draeger (Ger) e bronzo anche per l’otto pl dietro Germania e dall’Australia. L’Italia chiude con un oro, tre argenti e due bronzi. Nelle specialità olimpiche, il doppio senior uomini premia la Nuova Zelanda, mentre l’otto maschile viene vinto dalla Germania su Gran Bretagna e Australia e quello femminile va agli Usa. Marcello Miani, 26 anni ANSA NUOTO 1/ A STOCCOLMA Biedermann vince i 200 contro Agnel Paul Biedermann e Yannick Agnel (al.f.) Non è bastato il primato francese a Yannick Agnel per aggiudicarsi i 200 sl: il primatista mondiale Paul Biedermann, già vincente sabato nella doppia distanza, si impone in 1'43"03. Con la tappa di Stoccolma si è conclusa la coppa del mondo (25 m) dominata da Thiago Pereira e Therese Alshammar che si sono aggiudicati i 100 mila dollari. Risultati. Uomini: 50 sl Schoeman (S.Af.) 21"30; 200 sl Biedermann (Ger) 1'43"03 (2˚ t. mond. stag.), Agnel (Fra) 1'43"18 (r.n.; prec. Bernard 1'43"40, 2008); 1500 sl Rouault (Fra) 14'37"94 (1˚ t. mond. stag.); 50 do Marshall (Usa) 23"38; 200 do Vyatchanin (Rus) 1'51"78; 100 ra Lakhtyukov 58"79; 100 fa Frolander 51"26; 200 mx Townsend (S.Af.) 1'54"47. Donne: 100 sl Sjostrom 53"42; 400 sl Muffat (Fra) 4'01"18; 100 do Hocking (Aus) 58"13; 50 ra Johansson 30"10 (1˚ t. mond. stag); 200 ra Moller Pederson (Dan) 2'20"39; 50 fa Alshammar 25"30; 200 fa Breeden (Usa) 2'04"26 (1˚ t. mond. stag); 100 mx Schreuder (Ola) 59"70; 400 mx Smit (Usa) 4'28"59. Classifica finale. Uomini: 1. Pereira (Bra) 178, 2. Townsend (S.Af.) 126, 3. Schoeman (S.Af.) 74. Donne: 1. Alshammar (Sve) 162, 2. Smit (Usa) 128, 3. Schreuder (Ola) 60. BEACH VOLLEY Rosso-Menegatti 2˚ posto storico PHUKET (Tha) E’ durato poco più di un set il sogno di festeggiare il primo successo italiano nella storia dello Swatch World Tour. Valeria Rosso e Marta Menegatti nella finale di Phuket, ultima tappa del 2010, hanno vinto il primo set; 23-21 (memorabile il muro della Rosso sulla Walsh che lo ha chiuso). Poi hanno subito il ritorno delle statunitensi, della grandissima Kerry Walsh (bi-olimpionica 2004 e 2008 e tre volte iridata) e Nicole Branagh: 14-21, 11-15. Ugualmente il loro resta il risultato più importante della storia del beach volley italiano. Mai una coppia azzurra femminile era arrivata tanto in alto (fino a ieri il top restava il 3˚ posto di Gattelli-Perrotta a Hong-Kong 2001). Ed eguaglia i secondi posti di Lequaglie-Erricchiello e Lequaglie-Ghiurghi risalenti a tappe del 1989 e 1991. Un risultato che chiude la stagione e che sorprende, visto che Rosso e Menegatti hanno giocato gli ultimi due tornei della stagione insieme solo perché Greta Cicolari, compagna abituale della Menegatti, era infortunata. era voce diffusa (col senno di poi sarebbe stato meglio dare strada), Jansson ha avuto la possibilità di «regalare» proprio a Olga du Biwetz, sulla prima curva, la posizione del suicidio ma ha invece deciso il contrario, offrendo anzi la sua Lisa come preziosa scia per Torvald Palema e la terribile Olga, scattata sulla curva finale e poi in passerella al record della corsa (1.12.1, battuto l’ 1.12.3 di Crowning Classic) davanti a Lisa, che vince il circuito Uet e punta al parigino Bretagne del 20 novembre con l’Amérique nel mirino. Crollata Lana, gran terzo Irving Rivarco (era ultimo). Che Rio Lanfranco Dettori e il Premio Roma, una formalità. Ai 500 finali gli è bastato inquadrare Rio de la Plata e svegliarlo a braccia per ottenere l’allungo, mettere sotto il campione in carica Voilà Ici e vincere il 100˚ gruppo 1 con la giubba di Godolphin, una buona fetta dei suoi 183 totali. Il Roma, dopo il milanese Di Capua per Rio e Dettori che approda al GP stagionale n˚ 29. Battuto con Voila Ici, il team italiano delle meraviglie (trainer Caruso, jockey Demuro, proprietario Diego Romeo) si è consolato con il Ribot di Worthadd, GP n˚ 10 della stagione per il piccolo grande allenatore lucano. NUOTO 2/ A BOLZANO Scozzoli, rana bis Coughlin cresce ATLETICA Cross di Atapuerca Iridati battuti (pe.m.) Al 7º cross di Atapuerca (Spa), apertura della stagione Iaaf, gli iridati keniani Joseph Ebuya e Emily Chebet secondi battuti dall’eritreo Teklemariam Mehdin (Eri) e dall’etioope Gezebe Dibaba (Eti). Uomini (km 8.9): 1. Mehdin (Eri) 24’33"; 2. Ebuya (Ken) 24’35"; 3. K. Tadese (Eri) 24’43"; 4. Alemayehu 24’48"; 5. Tsgay (Ken) 24’59". Donne (km 5.8): 1. G. Dibaba (Eti) 22’58"; 2. Chebet (Ken) 23’08"; 3. Wanjiru (Ken) 23’36"; 4. Britton (Irl) 23’36"; 5. Aguilar 23’38". MONDIALE CENTO A Gibilterra argento di Monica Carlin nel Mondiale/Europeo della 100 km. Uomini: 1. Nakadai (Giap) 6h43’44"; 2. Buud (Sve) 6h47’40"; 3. Wardian (Usa) 6h49’18"; 17. Bernabei 7h05’54". Donne (tempi ufficiosi): 1. Greenwood (Gb) 7h29’; 2. Carlin 7h33’; 10. Ceretto 7h59’. Squadre: 1. Gran Bretagna; 2. Italia. ETIOPE CONDANNATO (si.g.) Il tribunale penale di Bruxelles ha condannato a un anno di carcere, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il 23enne maratoneta Yohannes Bifa Belda, atleta da 2h08’05" e 1h01’09" sulla mezza maratona. Belda era stato sorpreso la scorsa estate all’aeroporto della capitale belga con cinque connazionali spacciati per atleti che dovevano gareggiare in un meeting, ma erano tutti senza indumenti di gara e scarpette. BOXE MONDIALI (r.g.) A Merida (Mes) Gilberto Baas (34-20-4) ha detronizzato a sorpresa (e a maggioranza) Omar Nino Romero (Mes, 30-4-2) nei minimosca Wbc. A Las Vegas, il portoricano Juan Manuel Lopez (30) ha battuto lo sfidante Rafael Marquez (Mes, 39-6) costretto al ritiro all’8˚ (spalla dolorante) per i piuma Wbo. Nel Supersix il supermedio Glen Johnson (Usa, 51-14-2), 41 anni, ex iridato mediomassimi Ibf, ha messo ko 8 Allan Green (Usa, 29-3). A Newark (Usa) nella semifinale superleggeri Ibf e Wbo Zab Judah (Usa 40-6) supera (non unanime) l’argentino Lucas Matthysse (27-1). A Bangkok (Thai), Kwanthai Sithmorseng (Tha, 31-0-1) batte per split decision (2-1) Pigmeo Kokietgym (Tha, 42-6-2) e conquista il vacante paglia Wba dopo la rinuncia di Roman Gonzales (Nic, 27) passato nei minimosca. EUROPEO (r.g.) A Limerick (Irl) il locale Willie Casey (11) ha mantenuto l’imbattibilità e conquistato il vacante Europeo supergallo, costringendo il connazionale Paul Hyland (18-2) alla resa al 4˚ round. EQUITAZIONE DUBBELDAM OK L’olandese Jeroen Dubbeldam (oro a Sydney 2000) in sella a BCM Van Grunsven ha vinto la tappa di Verona della World Cup, precedendo con due netti e un tempo al barrage di 35.61 la tedesca Meredith Michaels Beerbaum (0-0, 35.67), tre volte vincitrice della World Cup, e lo svedese Rolf. Goran Bengtsson (0-0, t. 35.93). In classifica generale il francese Kevin Staut (ieri sesto) è ora leader con 43 punti. Primo italiano Emanuele Gaudiano con Chicago 84, finiti dodicesimi. Si chiude così un’edizione di Fieracavalli record: 153mila i presenti in quattro giorni di Fiera GHIACCIO Fabio Scozzoli, 22 anni, oro europeo (al.f.) Fabio Scozzoli vince i 100 rana a Bolzano (25 m) in 59"97, più lento rispetto a Genova. «Sono contento di aver vinto, ma il tempo non mi soddisfa affatto», ha detto il re europeo dei 50 rana che fa sua la 1ª di Swimmer League con Ferraioli, Lucatello e A. Letrari. Uomini: 50 sl Schneider (Usa) 21"92, J. Dunford (Ken) 22"21, Orsi 22"31; 50 do Donets (Rus) 23"91, Thoman (Usa) 23"95; 100 ra Scozzoli 59"97, 4. Terrin 1'01"72; 100 fa Korotyshkin (Rus) 52"02, J. Dunford (Ken) 52"21. Donne: 50 sl Kromowidjojo (Ola) 24"33, Veldhuis (Ola) 24"93; 50 do Samulski (Ger) 28"15; 100 ra Fissneider 1'09"32; 100 fa Coughlin (Usa) 57"32. BRAVO NENZI A Baselga di Pinè (Tn), record della pista del neo finanziere Mirko Nenzi nei 1000: con 1’11"02 ha limato di 2/100 il primato di Matteo Anesi del dicembre 2009. Sabato - Uomini. 1000: 1. Nenzi 1’11"02; 2. Ioriatti 1’11"84; 3. Anesi 1’12"23; 4. Daldossi 1’13"28; 5. Bellotti 1’15"56. Donne. 1000: 1. Simionato 1’19"84; 2. Merlo 1’24"39. Jr: 1. Daldossi 3000: 1. Ravnic 4’39"54. Ieri - Uomini. 1500: 1. Fabris 1’51"27; 2. Nenzi 1’53"10; 3. Cignini 1’55"58; 4. Stefani 1’57"08; 5. De Ciantis 1’58"60. Donne. 500: 1. Ravnic 45"72. GINNASTICA PODI AZZURRI Due podi azzurri in Coppa del Mondo a Osijek (Cro) nell’artistica con Enrico Pozzo 2˚ al corpo libero (e 6˚ al cavallo con maniglie) e Matteo Angioletti 3˚ agli anelli. HOCKEY PISTA SERIE A-1 Così la 4ª: Prato-Bassano54 2-6; Molfetta-Sarzana 7-5; Roller BasanoViareggio 1-5; Pordenone-Valdagno 2-8; Follonica. Giovinazzo 5-3; Breganze-Lodi 3-2. Domani (21 dir. Rai Sport 1) Forte-Seregno. Classifica: Valdagno, Viareggio 12; Bassano 54, Lodi, Breganze 9; Pordenone, Follonica 6; Sarzana, Seregno 4; Molfetta, Giovinazzo, Prato 3; Forte, Roller Bas 0. IPPICA OGGI TRIS A VARESE Alle Bettole (inizio convegno alle 16) scegliamo Purple Cherry (3), Manipur (4), Jack Tango (1), Josephjuliusjodie (7), Royalesce (6) e Silber (10). SECONDA TRIS A Pisa (1ª corsa, ore 14) indichiamo Selknam (3), Cristof (1), Santa Venere (9), Trombadelgiudizio (6), Cool Woman (2) e Ready to Fight (13). SI CORRE ANCHE Napoli (t. 15) e Padova (15.20). JUDO COPPA ITALIA (e.d.d.) Successo della Ginnastica Triestina nella classifica donne di Coppa Italia junior-senior al PalaMicheletto di Sacile. Il club triestino guidato da Monica Barbieri ha preceduto Budo Semmon Gakko Genova e Romagna. NUOTO RIECCO JANET (al.f.) Dopo 4 ori olimpici e 5 mondiali tra vasca corta e lunga, Janet Evans, che si era ritirata ad Atlanta '96, ha ricominciato ad allenarsi. È da escludere un rientro ad alti livelli in stile Dara Torres: la regina del mezzofondo ha fissato come obiettivo i campionati master Usa della prossima primavera. Sempre nei master, la ranista romana Roberta Crescentini ha migliorato il record mondiale dei 50 in 33"48. TORNA MOSES Ha ripreso ad allenarsi il ranista americano Ed Moses, ex rivale di Fioravanti col quale salì sul podio olimpico a Sydney. RINUNCE MONDIALI (al.f.) Brent Hayden, campione del mondo dei 100 sl con Magnini nel 2007, salterà la rassegna iridata in corta di Dubai. Stessa sorte per Annamay Pierse, ancora alle prese con la febbre dengue contratta ai Giochi del Commonwealth di Delhi. Niente Mondiali corti pure per il francese velocista Amaury Leveaux. PALLAVOLO SERIE A-1 (f.c.) Santa Croce (Tamburo 30!) resta al comando: Gela–Perugia 3-1 (25-20, 25-23, 15-25, 28-26); Città di Castello-Ravenna 0-3 (23-25, 20-25, 26-28); Segrate–Club Italia Roma 2-3 (25-15, 25-27, 25-21, 20-25, 10-15); Isernia–Santa Croce 2-3 (36-34, 25-21, 20-25, 22-25, 11-15); Pineto–Sora 0-3 (20-25, 20-25, 24-26); Milano-Loreto 3-2 (25-17, 25-23, 17-25, 18-25, 15-11); Padova-Genova 3-1 (25-23, 25-19, 22-25, 25-22); Mantova– Reggio Emilia (mercoledì 10). Classifica: S.ta Croce 11; Ravenna 10; Sora, Padova 9; Milano, Gela 8; Città di Castello 7; Mantova*, 6; Genova 5; Perugia, Isernia 4; Pineto, Loreto 3; Reggio Emilia*, Segrate, C. Italia 2; (*: una gara in meno) A-2 DONNE (m.l.) Così la 4ª giornata: Giaveno–Matera 2-3 (26-28, 23-25, 25-18, 25-21, 9-15); Busnago–Chieri 3-2 (26-24, 18-25, 25-21, 13-25, 18-16); San Vito–Santa Croce 2-3 (28-26, 25-17, 22-25, 12-25, 16-18); Verona–Parma 0-3 (19-25, 16-25, 16-25); Loreto–Soverato 3-1 (25-9, 25-18, 23-25, 25-21); Pontecagnano–Crema 2-3 (25-20, 12-25, 25-19, 15-25, 12-15); Forlì–Roma 1-3 (16-25, 25-17, 15-25, 22-25). Classifica: Parma 12; Busnago, Chieri 10; Matera, Crema, Pontecagnano 8; Loreto 6; Giaveno 5; Forlì, Soverato, Pomezia, Verona, San Vito 3; Santa Croce 2. SPORT INVERNALI Karbon operata Denise Karbon è stata operata con successo a Bressanone sabato in artroscopia al menisco esterno ginocchio destro, lesionato giovedì in allenamento a Madesimo. Il dottor Franz Erschbaumer, lo stesso chirurgo che l’ha operata in passato, ha verificato che il legamento crociato non ha subito danni, quindi la Karbon dovrebbe tornare in Coppa del Mondo il 12 dicembre nel gigante di St. Moritz. FONDISTI AL NORD (g.v.) Con la partenza, stamane, dei tecnici (mercoledì gli atleti da Monaco e Milano) si apre la nuova stagione del fondo italiano che da venerdì a domenica a Muonio (Fin) sosterrà le prime gare di qualificazione per l’esordio in Coppa del mondo a Gällivare (Sve, 20/21-11): 6 uomini (più Nöckler, vincitore della Coppa Europa) e 5 donne. Negli ultimi test a Passo Tonale in evidenza Longa, Rupil e De Martin tra le donne; Clara, Di Centa e Checchi tra i maschi (assente Piller Cottrer, contrattura ad una spalla). VELA ROTTA DEL RHUM (r.ra.) Frank Cammas è atteso per oggi a Guadalupa: lo skipper francese con il trimarano Groupama 3 sarà il primo a tagliare il traguardo della Rotta del Rhum. Buone notizie per Andrea Mura che con Vento di Sardegna è tornato primo nella sua categoria (Rhum). Tra i Class40 Marco Nannini su Unicredit continua a scalare posizioni ed è 11˚. Azienda Ospedaliera “D. Cotugno” Rosso (29) e Menegatti (20) FIVB AVVISO DI GARA MUNICIPIO ROMA DELLE TORRI U.O.S.E.C.S. Il Comune di Roma, VIII Municipio Roma delle Torri, in Viale Duilio Cambellotti 11 C.A.P. 00133, Telefono 06/69608601/653/453 Fax 06/2001850, indice una gara mediante Procedura Aperta, da esperirsi ai sensi dell’art. 82 del D. Lgs. 163/06, per l’aggiudicazione della fornitura di generi alimentari vari per gli Asili Nido dell’VIII Municipio Roma delle Torri. Periodo 02.01.2011 - 31.12.2011, escluso il mese di agosto - Importo a base di gara Euro 275.000,00 IVA esclusa, oneri della sicurezza pari a zero - Il bando è pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Roma - Via L. Petroselli, 50, dal 08/11/2010 al 07/01/2011 sulla GURI del 08/11/2010 e trasmesso alla G.U.C.E. il 03/11/2010. IL DIRIGENTE U.O.S.E.C.S. - Dott.ssa Rosalba Alessandroni via G. Quagliarello, 54 Napoli AVVISO DI GARA PER ESTRATTO L’Azienda Ospedaliera D. Cotugno indice una procedura aperta ex d. lgs. 163/2006, con aggiudicazione al prezzo più basso, per l’affidamento per tre anni della fornitura di 2 lotti di gas medicinali. L’importo complessivo dell’appalto è di € 1.538.081,40, IVA esclusa, di cui € 3.150,00 per oneri sicurezza non soggetti a ribasso. CIG: lotto 1- 05575855B1 e lotto 2- 0557586684. Le imprese interessate, in possesso dei requisiti e nel rispetto delle modalità di partecipazione previsti dal bando e dal disciplinare di gara, possono presentare offerta per singolo lotto all’indirizzo in intestazione entro e non oltre le ore 14,00 del 07.12.2010. Documenti gara: scaricabili da www.ospedalecotugno.it. Data di spedizione del bando alla GUUE: 26.10.2010. Il Dirigente Responsabile dell’U.O.C. Provveditorato Il Direttore Generale dott. F.sco Saverio Paolillo dott. Antonio Giordano Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 56 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT mesi dalle elezioni, i partiti iracheni hanno raggiunto fAun8accordo per formare un governo di coalizione ALTRI MONDI con lo sciita Nuri al Maliki confermato primo ministro x IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE LE FRASI DEL GIORNO Ma ora Fini e Berlusconi hanno rotto davvero? [email protected] Fini vuole che Berlusconi salga al Quirinale e si dimetta. Formi poi un secondo governo, del quale faccia obbligatoriamente parte l’Udc, e concordi con gli alleati il programma di legislatura, che permetta di arrivare alla scadenza naturale del 2013. Altrimenti la delegazione dei finiani al governo sarà ritirata. Questo il punto forte del discorso pronunciato ieri, a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, in occasione del congresso fondativo del Fli, l’ormai quasi partito del «Futuro e Libertà per l’Italia» (nella foto Afp). Dal Pdl è arrivata nel tardo pomeriggio la risposta non virgolettata di Berlusconi: non si accettano ultimatum, non ci saranno dimissioni e se Fini vuole aprire una crisi lo faccia in Parlamento. 1 Discorso duro, eh? Discorso molto duro. Quello di Berlusconi è stato definito il governo «non del fare ma del far finta che tutto vada bene». D’altra parte la folla — un seimila persone tra quelle che sono riuscite a entrare e quelle rimaste fuori — ha acclamato con entusiasmo. Fini è stato accolto come una rockstar. «Gianfranco, siamo pronti a lasciare». 2 Ha parlato del caso Ruby? Per allusioni. All’inizio ha detto: «Che dolore la notizia del crollo di Pompei e quell’altra... che hanno fatto il giro del mondo. Un’immagine che l’Italia non merita». «Quell’altra» sarebbe la storia di Ruby. Più avanti, senza mai nominare né la ragazza marocchina né la telefonata in questura, ha citato il Papa («Da laico») che mette in guardia sulla «spazzatura delle coscienze». «L’uomo pubblico deve essere un esempio. Ho rimpianto la Prima repubblica, ho rimpianto, e credo che gli italiani li abbiano rimpianti con me, il rigore, lo stile del comportamento di uomini come Moro, Berlinguer, Almirante, La Malfa: la Prima repubblica era anche in queste personalità che non si sarebbero mai permesse di trovare ridicole giustificazioni a ciò che non può essere giustificato». L’invito a salire al Colle e dimettersi è arrivato alla fine. Prima Fini ha insistito sulla legalità, per continuare evidentemente a far soffrire il premier, e ha tirato nel discorso (sempre per allusioni) anche l’infelice battuta del Cavaliere sugli omosessuali. «La legalità è la condizione essenziale per la libertà. Nel nostro manifesto dei valori c’è il rispetto per la persona umana con la tutela dei diritti civili di tutti, senza BUFERA IL MINISTRO A NAPOLITANO Il crollo di Pompei Bondi: «Non è mia la responsabilità» S Pierluigi Bersani Il segretario del Pd sulla situazione politica La crisi del centrodestra non è recuperabile: a furia di passarsi il cerino, si sta spegnendo. Le proposte di Fini per andare avanti non mi sono parse sufficienti Il presidente della Camera ha chiesto le dimissioni del premier e la formazione di un governo con l’Udc. Il Cavaliere ha respinto l’ultimatum dicendo che se Fli vuole la crisi deve aprirla in Parlamento GIORGIO DELL’ARTI NURI AL-MALIKI PREMIER IRAQ distinzioni tra bianchi e neri, cristiani musulmani ed ebrei, eterosessuali e omosessuali, cittadini italiani e cittadini stranieri. La persona è al centro di qualsiasi cultura politica che voglia creare i presupposti per l’armonia». E ha concluso: «Su questi temi il Pdl a rimorchio della Lega è il partito più arretrato d’Europa». 3 Come ha reagito Bossi? I leghisti si riuniscono oggi pomeriggio e daranno le loro valutazioni. Ieri Bossi s’è limitato a questo commento: «Per ora sto dietro il cespuglio...». Fini ne ha dette anche a Tremonti: «A Tremonti contestiamo la politica dei tagli lineari, il miglior metodo per non scegliere dove tagliare e dove investire. Dico questo, mentre do al ministro dell’Economia il merito di aver contenuto la spesa pubblica». 4 Questo nuovo governo Berlusconi che cosa dovrebbe fare? «Il patto di legislatura non può essere un compitino in cinque punti che gli scolaretti in Parlamento devono approvare a pena di lesa maestà. Ci vuole una nuova agenda politica e un patto di governo da qui al 2013 che comprenda un nuovo patto sociale, fiscalità di vantag- gio per il Sud e la cancellazione della legge elettorale della vergogna». Dal Pdl, relativamente ai cinque punti, hanno fatto notare che i finiani hanno votato la fiducia appena poche settimane fa. Anche sulla legge elettorale si potrebbe notare che essa fu fortemente voluta dal governo di centro-destra del 2006, dove c’erano Fini e soprattutto Casini (che la pretendeva per reintrodurre il proporzionale). In ogni caso il presidente della Camera ha concluso chiedendo a Berlusconi il «colpo d’ala»: salire al Quirinale, dimettersi, eccetera. Dimenticavo: in uno dei passaggi del discorso ha detto che «il Pdl non è comunque il nostro avversario». 5 Che succede se Fini fa uscire i suoi dal governo? Si tratta di quattro persone: il ministro Ronchi, il viceministro Urso e i sottosegretari Menia e Bonfiglio. Berlusconi potrebbe rispondere con un rimpasto, invitando poi i finiani a votargli contro se ne hanno il coraggio. È piuttosto probabile che vada così e che il gioco del surplace continui. I primi commenti dicono che il cerino della crisi è tornato a questo punto tra le dita di Berlusconi. Ma non è detto: potrebbe invece essere ancora tra quelle di Fini. I resti della Domus dei gladiatori a Pompei LAPRESSE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA S Matteo Renzi Il sindaco di Firenze dalla convention dei «rottamatori» Grazie al passato ma il futuro è nostro. Questo è il tempo di metterci in gioco, di provarci. Non chiediamo spazi o posti: andremo a prenderceli dGli affreschi della palestra dei gladiatori, forse, saranno salvati e perfino la «Schola Armaturarum» potrebbe essere ricostruita, ma le polemiche sullo stato di abbandono di Pompei impazzano. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha avuto mezze parole: «Una vergogna nazionale». Adesso il ministro per i Beni culturali Sandro Bondi si arrende all’evidenza: «Sono possibili altri crolli di edifici, soprattutto nella parte del sito che si affaccia sulle case scoperte e non ancora restaurate». Ma al tempo stesso Bondi rifiuta di ritenersi coinvolto nello sfascio: «Se avessi la certezza di avere delle responsabilità nell’accaduto, mi dimetterei». Fondi non spesi Il ministro (che riferirà alla Camera) annuncia un piano straordinario per la manutenzione degli edifici pompeiani e nega che i problemi di gestione del sito archeologico più famoso del mondo si riducano alla scarsità di risorse disponibili: «Dai visitatori Pompei ricava 20-25 milioni all’anno, ma la metà dei fondi disponibili non sono stati spesi». Insomma le risorse ci sono, manca la capacità di impiegarle, ecco perché per Bondi è necessario aprire la gestione dei Beni culturali ai privati. Il crollo della casa dei Gladiatori, nel frattempo, ha trovato ampio risalto sulla stampa straniera, soprattutto quella americana (New York Times) e inglese (Bbc). Il quotidiano riporta le accuse di «negligenza pubblica». Il sito della radio pubblica inglese invece scrive: «Una casa nell’antica città romana di Pompei è crollata, sollevando preoccupazioni sui fondi statali destinati dall’Italia al suo patrimonio archeologico». m.a. NOTIZIE TASCABILI DALL’INDIA PARLA IL PRESIDENTE USA Obama e l’appello alla Birmania «Liberate Aung San Suu Kyi» Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in viaggio in India, ha lanciato un appello alla Birmania per la liberazione della dissidente Aung San Suu Kyi. «Da troppo tempo il popolo birmano si vede negare il diritto di decidere il proprio destino, gli Usa chiedono di liberare subito e senza condizioni Aung San Suu Kyi e tutti i prigionieri politici». Che in tutto sono 2.200. SI TEME SIA FINITO IN UNA SCARPATA Bologna, imprenditore scomparso Ritrovate le tracce del suo Suv C’è una pista per le ricerche di Carlo Generali, 71 anni, l’imprenditore bolognese scomparso mercoledì, titolare del marchio Carla G e di un’azienda tessile. Gli investigatori ieri sera hanno rinvenuto sulla statale Porrettana (dalla Toscana all’Emilia) tracce dell’uscita di strada di un’auto compatibili con la sua Porsche Cayenne. Oggi si cercherà l’auto nella scarpata. BENEDETTO XVI HA CONSACRATO LA SAGRADA FAMILIA Barcellona, i gay accolgono il Papa con un bacio Nel suo secondo e ultimo giorno di visita in Spagna, Benedetto XVI ha consacrato a Barcellona la chiesa della Sagrada Familia, la monumentale cattedrale progettata da Antoni Gaudì. Il Papa è stato accolto davanti alla Sagrada — in costruzione da 128 anni — da re Juan Carlos di Borbone e dalla regina Sofia. Poi, durante l’omelia, è tornato sul tema della famiglia: «L’uomo e la donna che si uniscono in matrimonio e formano una famiglia siano decisamente sostenuti dallo Stato. Le condizioni di vita sono profondamente migliorate, ma devono essere sempre presenti anche i progressi morali, come l’attenzione, la protezione e l’aiuto alla famiglia, poiché l’amore generoso e indissolubile di un uomo e una donna sono il fondamento della vita umana». Parole pronunciate poco dopo la protesta inscenata al suo arrivo da circa 200, tra gay e lesbiche, che si sono scambiati un «bacio collettivo», molto polemico, al suo passaggio in papamobile (nella foto Ap). PER STUDIARE IL PRIMO UNIVERSO Ginevra, il Cern ha ricreato le alte temperature del Big Bang Il Large Hadron Collider (Lhc), il più grande e potente acceleratore di particelle del mondo, ha raggiunto un nuovo traguardo: ricreare temperature di migliaia di miliardi di gradi come quelle esistite nei primi milionesimi di secondo dopo il Big Bang. Lo comunica il Cern di Ginevra, che fa sapere che così sarà più facile studiare l’universo nei suoi primi istanti di vita. LA NEO-SEGRETARIA ALLA FIAT Cgil, la Camusso a Marchionne: «Discutiamo sul piano industriale» Susanna Camusso, il nuovo segretario della Cgil, chiede all’a.d. Fiat Sergio Marchionne di discutere del piano industriale del gruppo del Lingotto senza doversi mettere in coda e «staccare un bigliettino». Intervistata da Fazio a Che tempo che fa, la Camusso ha poi aggiunto: «Il governo deve aprire un tavolo e l’azienda deve incontrare tutti i sindacati insieme». Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI Lily Allen ricoverata per una sospetta setticemia. fLa 25enne cantante inglese, nei giorni scorsi, ha subito GazzaTeo Quante risate con Celentano e Cesare Maldini La puntata di ieri del nostro show sul web, i gol della A e tutti i personaggi di Teocoli si possono rivedere da oggi su Gazzetta.it Teocoli in apparso in un’insolitissima veversione ste ballerina. Dall’improbabiCelentano le muratore che lavora in Gazzetta sino al classico dei classici del repertorio di Teocoli: Adriano Celentano. dÈ tornato il weeekend di calcio ed è tornato anche GazzaTeo, il web-show della Gazzetta dello Sport con Teo Teocoli. Tra una telefonata e l’altra agli inviati della Gazza sui campi di serie A, collegati in studio con la conduttrice Elisabetta Esposito e Alberto Cerruti per dare le prime dritte sui voti che oggi si possono trovare sul giornale, il popolare comico ha commentato la giornata e presentato tutti i suoi personaggi più famosi. Da Maurizio Costanzo, che «duettava» come sempre con la voce dell’amicone Giampiero Galeazzi, sino a Cesare Maldini, Di nuovo Ma se ieri vi siete persi il terzo appuntamento del nostro web-show, non disperate. Potete rivedere tutto da oggi su Gazzetta.it: non solo la puntata (in una versione sprint con tutti i gol della serie A) ma anche gli sketch di Teocoli. Caccamo, Galliani, Celentano, Costanzo, Dallara, Valentino Rossi, Cesare Maldini, Vettorello e gli altri personaggi di Teo. PER IL MEDICO LEGALE Il delitto Scazzi: la cintura bianca può aver ucciso La Confindustria minaccia: «Aiuti o niente tasse» Ma Bertolaso: «Lo Stato c’è». Oggi nuovo allarme 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Conti e danni Un pezzo di Stato è andato, comunque, in visita in Veneto. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, Una veduta dell’esondazione del fiume Bacchiglione, vicino Vicenza ANSA laso ha fatto i conti: «Per avere una vera quantificazione dei danni occorreranno due settimane, poi si dirà: servono 100, 500 o 1.000 milioni di euro». Intanto, la Protezione civile ha lanciato un nuovo allarme: una perturbazione di origine atlantica colpirà da oggi le coste tirreniche, la Liguria e le regioni meridionali. Compatibile con l’arma del delitto e i segni ritrovati sul collo di Sarah. È il verdetto del medico legale Luigi Strada sulla cintura bianca ritrovata a casa Misseri e che, secondo l’ultima versione di Michele, sarebbe stata usata dalla figlia Sabrina (foto ANSA) per uccidere la Scazzi. Oggi la cintura (tra le 49 sequestrate nella villa di Avetrana) sarà analizzata dai Ris a Roma, a caccia di tracce organiche e di eventuali impronte di Sabrina. «Il quadro oramai è completo», fanno sapere gli investigatori, che puntano ad arrivare all’appuntamento di domani con il Tribunale del Riesame con tutte le carte in tavola per poter accusare Sabrina dell’omicidio di Sarah. «Michele Misseri ha cambiato così tante versioni che non è più credibile», ribattono i legali di Sabrina. Intanto Michele, nell’interrogatorio di venerdì, ha confermato le violenze fisiche sul corpo della 15enne. pug EMA 2010 NOTTE DI STELLE A MADRID: SUL PALCO I BIG MONDIALI, DA KATY PERRY AI BON JOVI Lady Gaga regina della musica Tre «statuette» ai premi di Mtv Sorpresa Mengoni: è il primo italiano a vincere come «talento europeo» DAL NOSTRO INVIATO STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MADRID dHa dovuto prendere un permesso speciale per assentarsi dal set di Desperate Housewives. Ma ieri sera a Madrid, Eva Longoria, la più famosa delle casalinghe disperate, si è messa in gioco come presenta- trice agli Europe Music Awards, i premi europei della musica ospitati alla Caja Magica. Tra gli svariati cambi d’abito (tutti firmati dall’amica Victoria Beckham), la mogliettina del play degli Spurs Tony Parker ha indossato una maxi t-shirt della nazionale di calcio spagnola e ha incitato gli ottomila: «Allora Madrid, avete vinto il Mondiale e adesso anche i premi della musica». E mentre la città si divideva, al Bernabeu, per il derby tra Real e Atletico, lo show è subito decollato. Sorpresa Mengoni Quest’anno la sfida era tra le due «ragazze Lady Gaga, 24, è di New York AP PALLONE ROSA Cavani è il terzo re: il successo è suo Il terzo Pallone rosa di GazzaTeo (per il giocatore che si è messo più in mostra nella giornata di campionato) va al napoletano Cavani. Dietro, Del Piero e Ambrosini. SPONSORED BY s TUTTA SALUTE FERRELL L’ATTORE DA FLOP di MABEL BOCCHI S FILIPPO CONTICELLO che andrà in pensione giovedì, era ieri a Padova per incontrare i sindaci della zona e pianificare la gestione dell’emergenza per l’esondazione dei fiumi Bacchiglione e Frassine. «Mi sembra che non ci siano le condizioni per parlare di uno Stato assente: si tratta di fare un lavoro condiviso, razionale, di evitare lo scaricabarile». Poi Berto- LILY ALLEN CANTANTE INGLESE un aborto spontaneo dopo sei mesi di gravidanza Alluvione in Veneto Imprese in rivolta dQualcuno assicura che lo Stato c’è, qualcun altro non sembra convinto e minaccia lo sciopero delle tasse. A quasi una settimana dall’alluvione che ha messo sott’acqua il Veneto, parlano gli imprenditori: «Questa volta non passa: se non ci sarà da parte dello Stato il sostegno alle imprese e ai cittadini, noi non pagheremo le tasse», ha tuonato a Radio 24 il vicepresidente degli industriali vicentini Luciano Vescovi. Poi una critica al governatore Luca Zaia, nominato commissario per l’emergenza: «Non si è ancora fatto vedere qui a Vicenza». Proprio al presidente della Regione toccherà quantificare i danni, enormi, che ha causato il maltempo. Qualche dato l’ha fornito, per la sola città di Vicenza, l’assessore comunale Tommaso Ruggeri: «Oltre 9 mila persone colpite e 2 mila tra case e capannoni danneggiati». 57 R terribili» del pop: Lady Gaga e Katy Perry, entrambe con 5 nomination. Ma l’Europa ha scelto la prima, che s’è portata a casa i tre riconoscimenti più prestigiosi: canzone dell’anno (Bad romance), migliore artista del 2010 e miglior cantante pop. Ma è stata proprio Lady Gaga la grande assente, perché impegnata a Budapest nel tour (che domani fa tappa a Torino). Nel frattempo, mentre la parata di star riscaldava la Caja Magica (da Shakira a Bon Jovi, passando per Kid Rock e Rihanna) Katy Perry infiammava la Puerta di Alcalà, nel cuore di Madrid, con i Linkin Park. La vera sorpresa è stato il trionfo di un italiano, per la prima volta, al premio dei talenti europei. Marco Mengoni ha battuto Enrique Iglesias: «Vincere è stato come compiere 18 anni, non cambia la vita ma dà slancio». I meno produttivi Per il secondo anno di fila il comico Will Ferrell (nella foto) è in cima alla classifica degli attori «troppo pagati» di Hollywood compilata da Forbes. La rivista economica ha calcolato che i suoi film hanno incassato solo 3,5 dollari per ogni dollaro pagato a lui. Dietro, Eddie Murphy e gli altri comici Seth Rogen, Vince Vaughn, Adam Sandler. «Ultimo» in classifica Shia LaBeouf: è costato un dollaro per ogni 81 dollari incassati dai suoi film Bimbi obesi già anziani L’infarto è più probabile I bimbi obesi hanno le arterie dei quarantenni. A comunicarlo uno studio canadese del Hospital Children British Columbia di Vancouver che, dopo avere esaminato con gli ultrasuoni i vasi sanguigni di 63 tredicenni obesi, confrontando le loro aorte con quelle di 55 bambini normopeso, ha scoperto che nei bimbi sovrappeso l’aorta è quasi del tutto simile a quella degli adulti con problemi di aterosclerosi, la malattia caratterizzata dall’indurimento arterioso che segnala il rischio di infarto e ictus. Colesterolo e pressione arteriosa si sono rivelati quasi nella norma: sono, quindi, proprio i problemi circolatori la spia silenziosa del rischio futuro di cardiopatie. Non esagerate col sale: il cuore ne può soffrire Uno studio australiano realizzato dall’Università del Queensland, dopo avere esaminato le strategie già attivate da vari Stati per il controllo della quantità di sale presente nei cibi, ha definito indispensabile varare delle leggi che impongano alle aziende alimentari di limitarne il contenuto. Un’iniziativa che ridurrebbe del 20% le malattie cardiovascolari. Precedenti ricerche hanno dimostrato che a un incremento di sale nella dieta quotidiana di 5 grammi corrisponde un aumento del rischio di ictus e patologie cardiovascolari del 22,9% e del 17,1%. Gli adulti dovrebbero consumarne non più di 6 grammi al giorno, circa l’equivalente di un cucchiaino. Se fate una Tac all’anno cala il rischio di cancro Prevenire è sempre meglio che curare: uno studio del National Cancer Institute americano rivela che, tra fumatori ed ex fumatori, una TAC all’anno riduce del 20 per cento il rischio di decesso per cancro ai polmoni. Secondo il New York Times, la scoperta è un passo avanti decisivo nella diagnosi del cancro e potrebbe salvare migliaia di vite all’anno. Per tre volte in altrettanti anni 53 mila fumatori ed ex fumatori tra i 55 e i 74 anni sono stati sottoposti a esami a raggi X oppure a scansioni Tac. Dopo cinque anni, sono state 354 le morti per tumore ai polmoni tra i pazienti sottoposti ad esami Tac, contro le 442 tra quelli sottoposti ai raggi X. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 58 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT Sport Italians LETTERE dite la vostra INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano. Fax 02.62.82.79.17. Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email [email protected] A cura di Beppe Severgnini L’erba bagnata dell’Inter Benitez psicologo e un rigore buono per Milito Tutti questi infortuni, vedi Inter-Juventus ecc. non saranno anche dovuti al fatto che prima di ogni partita i campi vengano annaffiati e quindi resi piu' pesanti? Che senso ha bagnare il prato di San Siro (vedi Inter-Brescia) prima dell'inizio in una serata anche abbastanza fredda? Saluti da Londra. Salve, sono un tifoso dell'Inter. Volevo esprimere le mie remore su Rafa Benitez. Benché preparato tecnicamente e tatticamente, ritengo sia inadeguato sul piano psicologico. Perché far tirare il rigore a Eto'o? Quale occasione migliore per Milito (nella foto Ansa con Benitez) di tornare al gol? Sono piccoli accorgimenti che un allenatore deve tenere presente. Il rigore avrebbe restituito a Milito la tranquillità e la serenità che gli manca in questo momento. Lodovico Battaglia [email protected] incendiaria a un'allegoria ortofrutticola - che l'Inter sia oggi un frutto spremuto. Lo spremitore è sempre lui, José. Spremitore leggendario e consapevole: tant'è vero che se n'è andato, dopo la tripletta. Quando, in primavera, l'avevo previsto indovinando pure i tempi e i modi dell'addio - qualcuno ha pensato che avessi chissà quali informazioni. Invece era solo buon senso. Benitez è, quindi, l'allenatore sbagliato? No: diamogli tempo. Certo questa è un'Inter diversa, e sta conoscendo la pace dei sensi (oltre allo stiramento di troppi muscoli). Travolta dall'antica fame e dalla foga sportiva del Tottenham; imbarazzata da un Brescia operaio; sfigurata da un'ecatombe di infortuni. Eppure l'Inter è ancora lì, a tre punti dalla Lazio capolista. Mario Gialanella [email protected] Caro MG, confesso che anch'io, seduto a pochi metri da Rafa Benitez nella sala-stampa di White Hart Lane, gli ho visto gli occhi spenti. Mourinho aveva due fiamme al posto delle pupille. Talvolta mandavano bagliori fanatici, ma sappiamo dove ci hanno portato. Credo anche - se è consentito passare da una metafora IL TEMPO Sembra incredibile, ma nella giornata di campionato Rafa si è avvicinato alla vetta. Milan, Juve e Napoli - come prevedibile, guardando gli organici e le motivazioni sono lì. La Roma, come ogni anno, sta tornando. Sarà una corsa a sei. Vogliamo dirlo? Bello così. P.S. Sul rigore (che non c'era): giusto farlo tirare a Eto'o, che è caldissimo. Se l'avesse sbagliato, sarebbe uscito comunque tra gli applausi, visto quello che sta facendo. Se l'avesse tirato Milito e l'avesse segnato, cambiava poco. L'avesse sbagliato, invece, che tegola! Il capo principesco va preservato. Sulla ripresa di Milito, infatti, l'Inter si gioca la stagione. Poi, in estate, torna Balotelli. Informazioni segrete? No. Common sense, come dicono a Manchester. Caro Battaglia, la pratica di bagnare i campi mi è sempre sembrata bizzarra. Alcune squadre - sento dire - lo fanno per mettere in difficoltà gli avversari, altre per proteggere il terreno. A proposito di terreno. Lei vive a Londra: non so se fosse a White Hart Lane, martedì. Io, come ho scritto sopra, c'ero. Certo, mi sono divertito di più a Stamford Bridge in marzo e al Bernabeu in maggio. Ma non è stata una brutta serata. Anzi. Noi giornalisti siamo stati messi in un parterre proprio dietro alle panchine: si sentiva - giuro - il profumo dell'erba tagliata e il thump! degli stop di petto. Niente barriere. Quando Bale è filato verso l'assist del terzo gol ho avuto la stessa sensazione provata a Pechino guardando Bolt: mozzafiato. Alla fine i tifosi degli Spurs cantavano "And when the Saints / Go marchin' in...". Come a San Siro, quand'erano sotto di tre gol. Impressionante e ammirevole. Ero stato a White Hart Lane da ragazzo, nel 1980. Avrei preferito tornarci vincendo, ovvio; ma uno stadio inglese in una sera così riconcilia col calcio, sport meraviglioso perché artigianale. C'erano i giocatori con i capelli bagnati e le borse, e le anziane inservienti che offrivano tè agli ospiti: "Have one more cup, dear. E vedrai che passiamo il turno tutti e due". Certo, ma'm: ne dubita? In effetti non ho capito l'ostracismo verso Santon. Il ragazzo ha imparato la lezione: quest'anno sembra più umile e concentrato. In quanto all'idea di smantellare la squadra e buttarsi sui giovani: farlo con la Champions in bacheca è quasi impossibile. Ai giocatori che l'hanno vinta si deve riconoscenza. Certo: è una cambiale che si paga. Lo sa il Milan degli ultimi tre anni e la Nazionali sudafricana di Lippi, per citare due precedenti che spero di non imitare. L’ostracismo verso Santon I problemi di Buffon In estate, come tifoso interista di lungo corso, accettato da parte della società un discorso del tipo: abbiamo vinto tutto, prendiamo un allenatore giovane con un'idea di gioco, cediamo alcuni pezzi pregiati che hanno manifestato voglia di cambiare aria (Maicon, Milito) e acquistiamo/lanciamo qualche giovane (meglio se italiano). Arriva invece Benitez che tutti descrivete come grande insegnante di calcio. Cominciano i guai e gli infortuni (chi ha scelto il preparatore?). Il Mondiale non è una scusa: Cambiasso non c'era, Milito non ha praticamente giocato; gli spagnoli campioni del mondo provenienti da Barcellona e Real non mi risultano infortunati. Il difetto che pero' io vedo piu' marcato nel Signor Benitez e' il fatto di non "vedere" alcuni calciatori: perché Maicon gioca per forza nonostante Santon sia disponibile e di ruolo? Tutti aspettano Buffon, sia la Juve come la Nazionale Ora si legge che il portierone non ha partecipato alla foto con i suoi compagni bianconeri ecc. Non ricordo la data del suo intervento alla schiena, ma sembra lontana. Qui in Inghilterra i recuperi sono ben più veloci. Vuoi vedere che la nostra medicina sportiva non è proprio al top? Glauco de Horatiis [email protected] La nostra medicina sportiva non c'entra, secondo me. L'infortunio di Buffon è stato preceduto - lo ricorderete - da un'involuzione. Credo che la chiave del rientro ritardato stia qui. Ma - lo ammetto - sono supposizioni. Il problema è che su certe vicende aleggia sempre un alone di mistero. Non riguarda solo Buffon o la Juve: anche le vicende professionali di Vieri e all'Inter o di Ronaldinho al Milan non sono mai apparse chiare. O, almeno, io non le ho capite bene. Giovanni D'Agni Dipignano [email protected] www.meteo.it a cura del Centro Epson Meteo LEGENDA Oggi Domani Il Sole oggi In Europa Milano Sole 6 Aosta Rovesci 5 Coperto 8 9 Trieste Milano Genova Berlino Perugia 11 16 8 12 7.13 Tramonta 6.51 16.58 Roma Tramonta 17.01 Sorge Tramonta 6.52 16.57 La luna 8 15 Madrid Istanbul Ultimo quarto Roma Lisbona LAquila Nebbia Sorge Parigi Ancona Firenze 17.02 Sorge 10 17 Neve 7.12 Milano Londra 12 14 Tramonta Il Sole domani Mosca 11 13 Bologna 7 12 Temporali Stoccolma 12 15 Venezia 8 13 Torino Pioggia Te Oslo Trento Nuvoloso Roma Sorge Atene Nuova 28 Novembre 5 Dicembre Primo quarto Piena 13 Novembre 21 Novembre 5 14 ROMA VENTI: 13 16 Deboli Dopodomani Campobasso Bari 11 14 14 20 Moderati Napoli Potenza 14 17 11 14 Forti Molto forti Cagliari Catanzaro 14 16 Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari min max 8 8 8 8 9 14 18 19 13 20 17 20 Campobasso Catania Firenze Genova LAquila Milano Napoli Palermo min max 10 11 8 16 4 11 13 14 17 21 18 17 17 12 20 20 Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Trieste Venezia min max 9 10 15 12 10 9 13 10 18 16 21 20 12 11 17 14 13 15 MARI: Reggio Calabria Palermo Calmi 16 21 16 20 Catania Mossi 15 22 Agitati S.p.A. 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Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba - Maanstraat 13 2800 - MECHELEN (Belgio) S Sports Publications Production - 1300 Metropolitan Ave. Brooklyn, NY 11237 S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. 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Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970. Internet: www.aseweb.it c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 4,55; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 1,85; Germania e 1,85; Grecia e 1,85; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 1,85; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,00; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20/Kr. 80; Slovenia e 1,85; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,60; Svizzera Tic. Fr. 2,60; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,60; U.S.A. USD 3,00. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT 59 R TV E RADIO I FILM DI STASERA Rocky Balboa Matrix revolutions Centurion Twilight Il mondo dei replicanti Il risolutore sDi S. Stallone, con S. Stallone sDi A. Wachowski, con K. Reeves sDi N. Marshall, con D. West sDi C. Hardwicke, con K. Stewart sDi J. Mostow, con R. Pike (Usa, sDi F. Gary Gray, con V. Diesel DRAMMATICO Italia 1, alle 21.10 DRAMMATICO Italia 1, alle 23.15 AZIONE Premium Cinema, alle 21 FANTASTICO Sky Cinema Hits, alle 21.15 FANTASCIENZA Sky Cinema 1, alle 21 AZIONE Sky Cinema Max, alle 21 (Usa, 2006) Sono passati anni dall’ultimo match di Rocky Balboa: la moglie Adriana è morta... (Usa, 2006) La guerra è scoppiata e l’esercito delle Macchine avanza implacabile verso Zion... (Usa, 2010) Nella Britannia del 117 il centurione Quintus Dias si unisce alla Nona Legione... (Usa, 2008) Bella è una ragazza comune, poco attratta da quella che affascina le sue coetanee... 2009) Il mondo del futuro è abitato da esseri umani che vivono in totale isolamento digitale... (Usa, 2003) L’agente Sean Vetter e il suo socio lavorano sul traffico di droga tra Usa e Messico... RADIO IN CHIARO RAIUNO RAIDUE RAITRE TG1 - TG PARLAMENTO VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE BONTÀ LORO SE... A CASA DI PAOLA LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO - TG1 CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TELEGIORNALE SOLITI IGNOTI L'UOMO CHE CAVALCAVA NEL BUIO 23.35 PORTA A PORTA 1.10 TG1 - NOTTE 1.50 SOTTOVOCE 2.20 RAI EDUCATIONAL 2.50 CAT BALLOU 7.00 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 17.00 17.45 18.45 19.35 CARTOON FLAKES PROTESTANTESIMO TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG2 - GIORNO POMERIGGIO SUL 2 GIALLI SUL 2 NUMB3RS TG2 - RAI TG SPORT EXTRA FACTOR SQUADRA SPECIALE COBRA 11 20.30 TG2 -20.30 21.05 SENZA TRACCIA Telefilm 23.25 TG2 1.20 SORGENTE DI VITA 1.40 EXTRA FACTOR 2.05 ALMANACCO 2.25 L'UOMO SENZA LEGGE 7.00 8.00 9.15 10.00 11.10 12.45 13.10 14.00 15.05 FILM SUL DIGITALE TERRESTRE LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE PREMIUM IN DIRETTA 13.30 BOX OF MOONLIGHT PREMIUM CINEMA 13.30 LICENZA DI MATRIMONIO JOI 15.25 MARPICCOLO PREMIUM CINEMA 17.05 NON È MAI TROPPO TARDI PREMIUM CINEMA 18.50 KING ARTHUR PREMIUM CINEMA 21.00 BAARIA JOI 21.00 CENTURION PREMIUM CINEMA 22.45 PARNASSUS L'UOMO CHE VOLEVA INGANNARE IL DIAVOLO PREMIUM CINEMA 22.50 BOOGEYMAN L'UOMO NERO STEEL CALCIO 7.00 10.00 11.05 12.00 13.30 14.10 14.40 16.10 16.50 17.10 18.50 20.00 20.30 21.10 DI ANTONIO CAPITANI 23/9 - 22/10 Bilancia 7+ Disinvoltura e fortuna crescono e vi conducono al successo. Incontri, viaggi e news sono utili, anche a rinverdire lo slancio dell’ormone. 23.15 0.00 0.10 1.10 FOOTBALL 2.20 20.45 SPORTING LISBONA VITORIA GUIMARAES Liga Sagres. Sportitalia 20.45 LUCCHESE - NOCERINA Lega Pro. Prima Divisione. Girone B. Rai Sport 1 SCHERMA 18.00 MONDIALI Finali spada individuali maschili e femminili. Da Parigi, Francia. Rai Sport 2 Liga. Sky Sport 1, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 1 BASKET 2.30 DALLAS MAVERICKS BOSTON CELTICS NBA. Sky Sport 2 BOCCE 15.15 SCOTTISH INTERNATIONAL OPEN Da Perth, Scozia. Eurosport CANOTTAGGIO 17.30 CAMPIONATO DEL MONDO Dalla Nuova Zelanda. Rai Sport 1 CINCINNATI BENGALS PITTSBURGH STEELERS NFL. Dahlia Sport e ESPN America 21.30 SIVIGLIA - VALENCIA OROSCOPO LE PAGELLE 16.00 19.00 20.10 21.05 TGR BUONGIORNO RAI 150 ANNI ANDREA VIANELLO AGORÀ - BRONTOLO TG3 - RAI SPORT DIARIO ITALIANO JULIA TG REGIONE - TG3 LA STRADA PER AVONLEA COSE DELL'ALTRO GEO TG3 - TGR - BLOB SOAP VIENI VIA CON ME Film CORREVA L'ANNO TG3 TG REGIONE FUORI ORARIO COSE (MAI) VISTE TENNIS 11.00 MASTERS 1000 PARIGI CANALE 5 ITALIA 1 RETE 4 LA 7 PRIMA PAGINA TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO 20.00 TG5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 GRANDE FRATELLO Reality Show 0.15 MAI DIRE GRANDE FRATELLO 1.00 TG5 - NOTTE 2.10 UOMINI E DONNE 3.40 AMICI CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT I SIMPSON VARIETÀ CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT BIG BANG THEORY I SIMPSON TRASFORMAT ROCKY BALBOA Film 23.15 MATRIX REVOLUTIONS 1.35 AMERICAN DAD 2.00 I GRIFFIN 2.25 STUDIO APERTO 2.55 CINQUE IN FAMIGLIA 6.55 TELEFILM 11.30 TG4 - TELEGIORNALE 12.00 WOLFF UN POLIZIOTTO A BERLINO 12.55 DETECTIVE IN CORSIA 13.50 FORUM 15.10 HAMBURG DISTRETTO 21 16.15 SENTIERI 16.30 SCELTA D'AMORE 18.55 TG4 - TELEGIORNALE 19.35 TEMPESTA D'AMORE 20.30 WALKER TEXAS RANGER 21.10 IL COMPAGNO DON CAMILLO Film 23.35 QUEI BRAVI RAGAZZI 2.15 TG4 NIGHT NEWS 2.40 PIANETA MARE 3.25 VIVERE MEGLIO 4.45 PESTE E CORNA 7.30 9.55 10.50 11.25 12.30 13.30 13.55 6.00 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 11.30 CALCIO: BARI - MILAN Serie A. 13.00 CALCIO: LAZIO - ROMA Serie A. 13.30 CALCIO: JUVENTUS - CESENA Serie A. 15.00 CALCIO: SERIE A REVIEW 10ª giornata. SKY SPORT 2 Sky Sport 2 e Sky Sport 3 19.30 MASTERS 1000 PARIGI Sky Sport 2 SKY SPORT 1 10.30 CALCIO: INTER - BRESCIA Serie A. 11.00 CALCIO: FIORENTINA - CHIEVO 10.00 RUGBY: IRLANDA - SUDAFRICA Test Match. 17.00 RUGBY: INGHILTERRA NUOVA ZELANDA 6.40 8.40 12.25 13.00 13.50 14.20 15.40 16.40 18.30 19.00 19.30 20.05 20.30 21.10 SKY SPORT 3 20.00 SCHERMA: MONDIALI 9.00 TENNIS: ATP BASILEA 19.00 CALCIO: REAL MADRID ATLETICO MADRID EUROSPORT 2 Liga. 21.30 GOLF: WGC-HSBC CHAMPIONS Da Shanghai, Cina. 23.30 CALCIO: SIVIGLIA VALENCIA Liga. EUROSPORT ATLETICA LEGGERA: MARATONA DI NEW YORK 12.30 CICLISMO: EUROPEI SU PISTA 11.15 Dalla Polonia. Test Match. 18.00 BASKET: MONTEPASCHI SIENA PEPSI CASERTA Serie A. 14.15 CANOTTAGGIO: CAMPIONATO DEL MONDO Serie A maschile. Spada Individuale. Da Parigi, Francia. 15.55 18.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40 23.50 0.00 0.55 1.15 Radio 105 105 all’una TG LA7 (AH)IPIROSO OTTO E MEZZO DR. OZ SHOW LIFE TG LA7 ACCADDE AL PENITENZIARIO ATLANTIDE ADVENTURE INC THE DISTRICT TG LA7 OTTO E MEZZO IMPICCALO PIÙ IN ALTO Film TG LA7 EFFETTO DOMINO WESTERN PROSSIMA FERMATA OTTO E MEZZO Alle 13 c’è Alessandro Cattelan (nella foto): un’ora dedicata agli ascoltatori, tra chiacchiere e improbabili ospiti Radio Monte Carlo Monte Carlo Nights Alle 23 Nick the Nightfly (nella foto) ospita i Jamiroquai. Da domani su radiomontecarlo.net la videointervista DAHLIA SPORT 8.30 FOOTBALL: BALTIMORE RAVENS MIAMI DOLPHINS NFL. 11.30 PALLAMANO: ITXAKO REYNO DE NAVARRA - HYPO NIEDEROSTERREICH Champions League femminile. 14.00 SNOWBOARD: COPPA DEL MONDO Da Saas Fee, Svizzera. 16.00 PALLAMANO: HC PODRAVKA VEGETA GYORI AUDI ETO KC Champions League femminile. 17.00 AUTOMOBILISMO: INTERNATIONAL RALLY CHALLENGE CIPRO 21.45 PALLAMANO: DVSC-KORVEX HC LEIPZIG Dalla Nuova Zelanda. Champions League femminile. 13.10 FOOTBALL: PHILADELPHIA EAGLES INDIANAPOLIS COLTS Virgin Radio NFL. Virgin Moto Race 16.20 BEACH VOLLEY: CAMPIONATO DEL MONDO Alle 15.50 Ringo (nella foto), in collegamento con i giornalisti della Gazzetta, parla della gara della MotoGP a Valencia 1ª semifinale femminile. Da Phuket, Tailandia. RAI SPORT 1 10.45 TENNIS: USA - ITALIA Finale Fed Cup. Da San Diego, Stati Uniti. 14.45 TENNIS: USA - ITALIA Finale Fed Cup. Da San Diego, Stati Uniti. 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 La fortuna bussa alle vostre terga, amore e lavoro appagano. E voi siete propositivi, ottimisti, persone di successo. Sebbene Saturno rompa… La Luna alimenta qualche sfigocupezza, ma sarete vincenti nello sport e nel lavoro. Forma fisica superba, prontezza ormonale inaspettata Il fairplay premia. Ergo: non fate sgambetti in prossimità dei dirupi a chi vi sta sugli zebedei. E dialogate senza sciocche lese maestà. C’è noia nell’aria. Ma potete concedervi trattamenti di wellness. Anche un po’ suini. O portarvi avanti col lavoro. Niente sbotti da matti! IL MIGLIORE Il lavoro premia, il denaro arriva, l’amore ringiovanisce. E chi vi odia schiatti pure. Niente male, come sunto della giornata… Lunedì di travagli. Dovuti forse a beghe familiari o di casa che vi metteranno di malumore. Rompimenti amorosi, rapimenti peccaminosi. 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 Ariete 7 Scorpione 7 Il senso pratico si rivela la chiave vincente nello sport e nel lavoro che diverte pure. Gioie suinoamorose per ogni palato, letteralmente. Toro 7 Sagittario 7+ Lavoro, soldi, amore: tutto gode di fortuna! Nonostante la vostra voglia di tagliare certi dementi a cubetti come il prosciutto cotto. Evitate… Gemelli 6- Capricorno 6 Lo stato d’animo è un po’ sfigo-abbandonico. Specie per questioni di casa e/o famiglia. State su. Sudombelico meritevole del pallone d’oro. Cancro 6 Vergine 6- Leone 8 20/2 - 20/3 Acquario 7 MASSIMILIANO ALLEGRI Pesci 5,5 Tutto (o quasi) fila liscio, grazie anche ad amici e compagni di équipe. La resa fisica è ottima, il fascino arpiona, voi siete più sopportabili. Il tecnico del Milan è nato a Livorno l’11 agosto 1967. Prima di allenare i rossoneri, è stato per due stagioni a Cagliari e per una a Sassuolo I rapporti sociali e il lavoro sono complessi: controllatevi. E occhio a cibi nocivi, colpi d’aria, fetenti. E azzardi (anche suini). Vostri. Stampato e distribuito da NewspaperDirect http://edicola.corriere.it supporto telefonico 02-63797510 • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • ORIGINAL COPY • COPYRIGHT AND PROTECTED BY APPLICABLE LAW - © TUTTI I DIRITTI RISERVATI 60 R LUNEDÌ 8 NOVEMBRE 2010 LA GAZZETTA DELLO SPORT “REALISTICO E COINVOLGENTE. ADRENALINA ALLO STATO PURO.” Guido Castellano, PANORAMA © 2010 Activision Publishing, Inc. Activision e Call Of Duty sono marchi registrati di Activision Publishing, Inc. Tutti i diritti riservati. 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