AA 2004/05 Università degli Studi di Padova pag
Transcript
AA 2004/05 Università degli Studi di Padova pag
A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 74 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggi, giovedì 10 marzo 2005, alle ore 10.45, presso l’Aula Valente del Palazzo del Bo a Padova si è riunito il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza nella sua composizione allargata. La posizione dei componenti è la seguente: n. 1. 1. 2. 3. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. qualif. I I-FR I-FR I-AS I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I II II II cognome e nome Gentile Francesco Mazzarolli Leopoldo Carlassare Lorenza Muraro Gilberto Amadio Giuseppe Antonini Luca Astolfi Riccardo Ballarino Tito Bergonzini Gherardo Bertolissi Mario Calvi Alessandro A. Cattaneo Mario A. Cavalla Francesco Cester Carlo Checchini Aldo Cian Giorgio Consolo Claudio D’Antonio Adriana De Cristofaro Marco Fois Candido Garofalo Luigi Gherro Sandro Kostoris Roberto Leondini Gabriele Maggiolo Marcello Marangoni Giandemetrio Pellanda Anna Picchio Forlati Maria L. Ronco Mauro Schiavolin Roberto Tremolada Marco Valsecchi Chiara M. Vincenti Umberto Zordan Giorgio Ambrosetti Enrico M. Biagi Federico Breganze Marino Legenda: I = professore di I fascia II = professore di II fascia A o R = assistente o ricercatore P. G. A. X X X X X X X X X X(4) X X X X X(8) X X X X(2) X X X X X X X(3) X X X X(5) X(9) X X(6) n. qualif. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70. II II II II II II II II II II II II II A A A R R R R R R R R R S S S S S S S S S S S cognome e nome Cacciavillani Chiara Cerdonio Chiaromonte Giuliana Colussi Vittorio Comotti Giuseppe De Poli Matteo Giardini Federica Lorenzetto Peserico Annalisa Marzaro Patrizia Migliarese Caputi Francesca Pagliarin Carola Paulesu Pierpaolo Riondato Silvio Topo Adriana Ellero Renato Furlan Domenico Longo Piero Barel Bruno Casa Federico Cospite Nicola Gasparini Silvia Marino Fabio Menti Paolo Miele Manlio Tagliapietra Susanna Zanon Giorgia P. X X X($) X X X(7) X X X X X X X X X X(1) X X Bergo Monica Caldon Maria Luisa Catelli Giuseppe Collazuol Massimo Denaro Lorenza Favotto Telemaco M. Gobbin Alessia Guatti Zuliani Sebastiano Nichele Pietro Peterle Valentino Vettorel Arianna = studente = fuori ruolo = in aspettativa obbligatoria A G P X X X X X X X X X X X = assente = assente giustificato = presente Presiede la seduta il Preside, prof. F. Gentile. Assume le funzioni di segretario la prof. C. Valsecchi. Il Preside, constatata la presenza del numero legale, riconosce valida la seduta e la dichiara aperta per trattare l’ordine del giorno già inviato con l’avviso di convocazione. Le deliberazioni assunte in questa seduta sono state approvate seduta stante. Firma del Presidente A. X X X X S FR AS G. Firma del Segretario X X X X A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 75 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Entrate e uscite: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) Cospite Gherro Ronco Cavalla Vincenti Biagi Migliarese D’Antonio Zordan Entra ore 11.00 ore 11.10 ore 11.10 ore 11.20 Esce sub sub sub sub Entra Esce Entra ore 11.45 sub 6 ore 12.00 sub 9 2 2 2 5 ore ore ore ore ore 11.20 11.50 11.55 12.05 12.05 sub sub sub sub sub 5 7 9 9 9 Ordine del giorno: 1. 1.1. APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE Verbale del 24/02/04 pag 76 2. COMUNICAZIONI 3. AUTORIZZAZIONI E NULLAOSTA 4. 4.1. ORDINAMENTO DIDATTICO Regolamento di Facoltà e Regolamenti di Corsi di Studio - segue 5. 5.1. 5.2. 5.2.1. 5.2.2. 5.3. 5.3.1. 5.3.2. 5.3.3. DOCENZA STRUTTURATA Piano pluriennale del fabbisogno di Personale Docente e Ricercatore (L n.331/04) Ricercatori – sede di Padova Conferma in ruolo del A. Callegari: relazione finale Conferma in ruolo del dott. M. Daniele: relazione finale Ricercatori – sede di Treviso Conferma in ruolo del dott. C. Carcereri De Prati: relazione finale Conferma in ruolo del dott. B. Cortese: relazione finale Conferma in ruolo del dott. T. Dalla Massara: relazione finale 6. 6.1. 6.1.1. 6.1.2. 6.1.3. 6.1.4. 6.1.6. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.A. 2005-06 ASSETTO DEI CORSI A.A. 2005-06 Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl.31) – sede di Padova Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl.31) – sede di Treviso Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl.22/s) – sede di Padova Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl.22/s) – sede di Treviso Corso di Laurea in Consulente del Lavoro (cl.2) – sede di Padova 7. 7.1. 7.1.1. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.A. 2004-05 Mutui richiesti da altra Facoltà Facoltà di Lettere e Filosofia 8. 8.1. 8.1.1. DOCENZA MOBILE A.A. 2003-04 Nomina relativa al bando del 03/03/05 Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl.22/s) – sede di Padova 9. 9.1. COLLANA DELLE PUBBLICAZIONI DI FACOLTÀ Regolamento - segue 10. VARIE ED EVENTUALI *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 76 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 1. APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE 1.1. Verbale del 24/02/05 Su proposta del Preside, la Facoltà approva all’unanimità il verbale della seduta del 24/02/05. *** Oggetto: 2. COMUNICAZIONI 2.1. Richiesta di istituzione dei Corsi di Laurea in Scienze Giuridiche dell’Economia e dell’Impresa (cl.31) e di Laurea Specialistica in Giurisprudenza per l’Economia e l’Impresa (cl.22/s) da parte dell’Università Ca’ Foscari di Venezia - aggiornamento Il Preside aggiorna il Consiglio sulla richiesta, avanzata dall’Università Ca’ Foscari al Comitato Regionale di Coordinamento Veneto, di istituire i Corsi di Laurea in Scienze Giuridiche dell’Economia e dell’Impresa (cl. 31) e di Laurea Specialistica in Giurisprudenza dell’Economia e dell’Impresa (cl. 22/s) e in particolare sulle considerazioni finali elaborate dalla apposita Commissione, istituita dal Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Veneto, e riunitasi in data 24/02/05. La Commissione ha sottolineato di come vi sia, da parte della Conferenza dei Presidi di Giurisprudenza, una posizione contraria all’attivazione di corsi di laurea, che diano adito all’accesso alle professioni legali, da parte di Facoltà che non siano quelle di Giurisprudenza. La Commissione ha ritenuto pertanto che, anche se l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha presentato la proposta di una laurea a numero chiuso e altamente specializzata, che dovrebbe formare giuristi specialisti nel diritto degli affari e dei trasporti, ciò comporterebbe comunque l’istituzione di una Facoltà di Giurisprudenza e che una tale eventuale istituzione dovrebbe avvenire, secondo una prassi consolidata, concordemente con le altre Facoltà di Giurisprudenza del Veneto: in particolare ha ritenuto opportuno proporre la forme del consorzio. Il Preside segnala infine che il Comitato Regionale di Coordinamento Veneto ha recepito il parere della Commissione. 2.2. Utilizzo Sala Valente Il Preside informa il Consiglio di aver ricevuto, in maniera del tutto irrituale, la comunicazione da parte dell’Ateneo che la Sala Valente sarebbe stata utilizzata nel II semestre per lezioni di un docente di un’altra Facoltà. Il Preside, in considerazione del fatto che la stessa Facoltà di Giurisprudenza, con atto di autodisciplina, si è impegnata a non utilizzare la Sala Valente per lezioni, riservandola all’attività di studio degli studenti, si è attivato per individuare un’altra aula idonea per suddette lezioni. Nella circostanza si è quindi ribadito che la Sala Valente debba essere adibita soltanto allo studio e non alle lezioni. 2.3. Sciopero del 15/03/05 e servizi essenziali da garantire Il Preside ricorda che il giorno 15/03/05, in concomitanza con uno sciopero generale del Personale Docente e Ricercatore, è previsto lo svolgimento di lauree e che questo costituisce un “servizio garantito”. 2.4. Progetti PRIN Il prof. Bergonzini avverte che la Commissione di Area 14, incaricata di esaminare i progetti PRIN presentati, si riunirà il giorno 16/03/05. Il termine fissato per presentare le bozze delle domande viene quindi posticipato al 15/03/05. Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 77 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 2.5. Lettera della Facoltà di Scienze SSFFNN agli studenti Il Preside segnala al Consiglio che i colleghi della Facoltà di Scienze MMFFNN hanno ritenuto opportuno informare gli studenti, in forma di lettera aperta, della situazione di disagio in cui viene a trovarsi anche l’Ateneo di Padova alla luce dei provvedimenti indicati dal cd “DL Moratti”. 2.6. Prossima seduta La data della prossima seduta del Consiglio di Facoltà è fissata per il giorno 14/04/05. *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 78 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 3. AUTORIZZAZIONI E NULLAOSTA 3.1. Nullaosta a.a. 2004-05: prof. F. Giardini Il Preside comunica che è pervenuta la richiesta di nullaosta da parte della prof. Giardini, professore di 2a fascia nel ssd IUS/02, per l’insegnamento di una lezione in materia di Spamming, con un impegno previsto di ore 5 a titolo retribuito, nel Master di Diritto della rete attivato dalla Facoltà di Scienze Politiche di questo Ateneo per l’a.a. 2004-05. Messa ai voti la richiesta viene accolta all’unanimità. DELIBERA A/05/41 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza delibera di concedere il nullaosta alla prof. Federica Giardini, professore di 2a fascia nel ssd IUS/02, per l’insegnamento di una lezione in materia di Spamming, con un impegno previsto di ore 5 a titolo retribuito, nel Master di Diritto della rete attivato dalla Facoltà di Scienze Politiche di questo Ateneo per l’a.a. 2004-05. Si tratta del 5° nullaosta concesso per l’a.a. 2004-05. 3.2. Nullaosta a.a. 2004-05: dott. F. Casa Il Preside comunica che è pervenuta la richiesta di nullaosta da parte del dott. Casa, ricercatore nel ssd IUS/20, per l’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani, con un impegno previsto di ore 40 a titolo retribuito, nel Corso di Laurea in Scienze e Tecniche dell’Interculturalità attivato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trieste per l’a.a. 2004-05. Messa ai voti la richiesta viene accolta all’unanimità. DELIBERA A/05/42 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza delibera di concedere il nullaosta al dott. Federico Casa, ricercatore nel ssd IUS/20, per l’insegnamento di Tutela internazionale dei diritti umani, con un impegno previsto di ore 40 a titolo retribuito, nel Corso di Laurea in Scienze e Tecniche dell’Interculturalità attivato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trieste per l’a.a. 2004-05. Si tratta del 1° nullaosta concesso per l’a.a. 2004-05. 3.3. Nullaosta a.a. 2004-05: dott. Trivellin Il Preside comunica che è pervenuta la richiesta di nullaosta da parte del dott. Trivellin, ricercatore nel ssd IUS/12, per l’insegnamento di Diritto tributario e finanza etica, con un impegno previsto di ore 32 a titolo retribuito, nel Master in Responsabile della formazione e gestione in organizzazioni del terzo settore attivato dalla Facoltà di Scienze della Formazione di questo Ateneo per l’a.a. 2004-05. Messa ai voti la richiesta viene accolta all’unanimità. DELIBERA A/05/43 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza delibera di concedere il nullaosta al dott.. Mauro Trivellin, ricercatore nel ssd IUS/12, per l’insegnamento di Diritto tributario e finanza etica, con un impegno previsto di ore 32 a titolo retribuito, nel Master in Responsabile della formazione e gestione in organizzazioni del terzo settore attivato dalla Facoltà di Scienze della Formazione di questo Ateneo per l’a.a. 2004-05. Si tratta del 1° nullaosta concesso per l’a.a. 2004-05. *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 79 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 4. ORDINAMENTO DIDATTICO 4.1. Regolamento di Facoltà e Regolamenti di Corsi di Studio - segue Non essendovi nulla da segnalare si passa al successivo punto all’odg. *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 80 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 5. DOCENZA STRUTTURATA 5.1. Piano triennale del fabbisogno di Personale Docente e Ricercatore (L. n.311/05) Il Preside, riprendendo quanto anticipato in sede di comunicazioni nella seduta precedente del 24/02/05 (punto 2.3. dell’odg), sottopone al Consiglio la questione relativa alla “Programmazione triennale del fabbisogno di personale docente” previsto dall’art.1, comma 105 della L n.311/04 e dall’art.1, comma 1 del DL n.7/05, che prevede che detti programmi triennali debbano essere formulati dalle università e inviati per la valutazione al MIUR entro il 31/03/05, comuica che alla luce della lettera (uff. III, Prot. n.147 del 27/01/05) con la quale il Ministro Moratti rappresentava la “necessità di sospendere l’avvio di nuove procedure” in attesa della “preventiva definizione – sentiti la CRUI e il CNVSU – di apposte linee” da parte del Ministero stesso e non avendo il MIUR sinora definite tali linee e quindi non conoscendosi i criteri di valutazione che dallo stesso saranno seguiti, l’Università di Padova, tramite i suoi organi deputati alla elaborazione del programma, ha stabilito di procedere d’ufficio a una “fotografia” della situazione al 01/01/05, senza interpellare le Facoltà ma dando a esse riscontro della “fotografia” inviata al Ministero. Il Preside segnala inoltre che il collega prof. Mario Mammi ritiene che una delibera delle Facoltà sia al momento inopportuna, considerato che il DL n.7/05 verrà approvato con modifiche relative alla data entro la quale la programmazione dovrà essere fatta (2006) e che per l’intanto l’Università di Padova presenterà solo una richiesta generica puramente quantitativa. Alla luce di queste considerazioni il Preside propone quindi al Consiglio di prendere atto, mediante formale votazione, degli sviluppi che nel triennio 2005/2007 è prevedibile si determinino nella composizione del corpo docente della Facoltà, in ragione dell’andata in quiescenza di due suoi componenti (proff. Mazzarolli e Carlassare) e dell’andata fuori ruolo di cinque suoi componenti (proff. D’Antonio, Astolfi, Ballarino, Calvi e Cattaneo), quantificando la cosa in termini quantitativi di PB [(-20) + (+8)]. Con l’occasione la Facoltà potrebbe genericamente indicare delle linee di progressione nelle carriere dei suoi attuali componenti, che sono a tutt’oggi: 20 professori di II fascia e 50 assistenti/ricercatori, preventivando indicativamente in n.6 passaggi di professori dalla II alla I fascia e in n.10 passaggi di assistenti/ricercatori alla II fascia, nonché in n.12 reintegri del numero degli assistenti/ricercatori, quantificando la cosa in termini quantitativi di PB [(-6) + (-10) + (-24) = (-40)]. Messa ai voti la richiesta viene accolta all’unanimità. DELIBERA A/05/44 Consiglio di Facoltà, ai fini del piano del fabbisogno triennale 2005/07 di Personale Docente e Ricercatore, prende atto che lo sviluppo che nel triennio 2005/2007 è prevedibile si determini nella composizione del corpo docente della Facoltà, in ragione dell’andata in quiescenza o in fuori ruolo di suoi componenti sia quantificabile, in termini quantitativi, di PB [(-20) + (+8)]. Il Consiglio di Facoltà indicativamente prevede quale progressione nelle carriere dei suoi attuali componenti, n.6 passaggi di professori dalla II alla I fascia e in n.10 passaggi di assistenti/ricercatori alla II fascia, nonché n.12 reintegri del numero degli assistenti/ricercatori, quantificando la cosa in termini quantitativi di PB [(-6) + (-10) + (-24) = (-40)]. 5.2. Ricercatori – sede di Padova Il Preside ricorda che in base all’art.1 del DL n.7 del 31/01/05 il periodo di tre anni per il giudizio di conferma in ruolo per i ricercatori è stato ridotto a un solo anno. 5.2.1. Conferma in ruolo del A. Callegari: relazione finale Il Preside segnala che il Consiglio del Dipartimento di Diritto pubblico, comunitario e internazionale, ha espresso un parere ampiamente positivo in merito all’attività didattica e scientifica svolta dal dott. A. Callegari, ricercatore non confermato, e ne ha approvato, nella seduta del 09/03/05, una relazione sull’attività scientifica e didattica relativa al periodo di prova (allegato n.1). Dà quindi la parola al prof. Bergonzini che ne propone l’approvazione anche da parte del Consiglio. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/45 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, condividendo le motivazioni espresse dal Consiglio del Dipartimento di Diritto pubblico, comunitario e internazionale nella seduta del 09/03/05 Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 81 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 al punto 9, approva la relazione sull’attività scientifica e didattica svolta nel periodo di prova dal dott. Alessandro Callegari, ricercatore universitario nel ssd IUS/10. così come riportata in allegato n.1. 5.2.2. Conferma in ruolo del dott. M. Daniele: relazione finale Il Preside segnala che il Consiglio del Dipartimento di Diritto pubblico, comunitario e internazionale, ha espresso un parere ampiamente positivo in merito all’attività didattica e scientifica svolta dal dott. M. Daniele, ricercatore non confermato, e ne ha approvato, nella seduta del 09/03/05, una relazione sull’attività scientifica e didattica relativa al periodo di prova (allegato n.2). Il Preside dà quindi lettura di una missiva del prof. Kostoris, assente giustificato, con la quale si espone la validità scientifica del lavoro svolto dal dott. Daniele e se ne propone l’approvazione anche da parte del Consiglio. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/46 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, condividendo le motivazioni espresse dal Consiglio del Dipartimento di Diritto pubblico, comunitario e internazionale nella seduta del 09/03/05 al punto 9, approva la relazione sull’attività scientifica e didattica svolta nel periodo di prova dal dott. Marcello Daniele, ricercatore universitario nel ssd IUS/16. così come riportata in allegato n.2. 5.3. Ricercatori – sede di Treviso 5.3.1. Conferma in ruolo del dott. C. Carcereri De Prati: relazione finale Il Preside segnala che il Consiglio del Dipartimento di Storia e filosofia del diritto e diritto canonico, ha espresso un parere ampiamente positivo in merito all’attività didattica e scientifica svolta dal dott. C. Carcereri De Prati, ricercatore non confermato, e ne ha approvato, nella seduta del 10/03/05, una relazione sull’attività scientifica e didattica relativa al periodo di prova (allegato n.3). Dà quindi la parola al prof. Zordan che ne propone l’approvazione anche da parte del Consiglio. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/47 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, condividendo le motivazioni espresse dal Consiglio del Dipartimento di Storia e filosofia del diritto e diritto canonico nella seduta del 10/03/05, al punto 2-A, approva la relazione sull’attività scientifica e didattica svolta nel periodo di prova dal dott. Claudio Carceri De Prati, ricercatore universitario nel ssd IUS/19. così come riportata in allegato n.3. 5.3.2. Conferma in ruolo del dott. B. Cortese: relazione finale Il Preside segnala che il Consiglio del Dipartimento di Diritto pubblico, comunitario e internazionale, ha espresso un parere ampiamente positivo in merito all’attività didattica e scientifica svolta dal dott. B. Cortese, ricercatore non confermato, e ne ha approvato, nella seduta del 09/03/05, una relazione sull’attività scientifica e didattica relativa al periodo di prova (allegato n.4). Dà quindi la parola alla prof. Picchio Forlati che ne propone l’approvazione anche da parte del Consiglio. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/48 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, condividendo le motivazioni espresse dal Consiglio del Dipartimento di Diritto pubblico, comunitario e internazionale nella seduta del 09/03/05 al punto 9, approva la relazione sull’attività scientifica e didattica svolta nel periodo di prova dal dott. Bernado Cortese, ricercatore universitario nel ssd IUS/13. così come riportata in allegato n.4. 5.3.3. Conferma in ruolo del dott. T. Dalla Massara: relazione finale Il Preside segnala che il Consiglio del Dipartimento di Storia e filosofia del diritto e diritto canonico, ha espresso un parere ampiamente positivo in merito all’attività didattica e scientifica svolta dal dott. T. Dalla Massara, ricercatore non confermato, e ne ha approvato, nella seduta del 10/03/05, una relazione Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 82 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 sull’attività scientifica e didattica relativa al periodo di prova (allegato n.5). Dà quindi la parola al prof. Vincenti che ne propone l’approvazione anche da parte del Consiglio. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/49 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, condividendo le motivazioni espresse dal Consiglio del Dipartimento di Storia e filosofia del diritto e diritto canonico nella seduta del 10/03/05, al punto 2-B, approva la relazione sull’attività scientifica e didattica svolta nel periodo di prova dal dott. Tommaso Dalla Massara, ricercatore universitario nel ssd IUS/18. così come riportata in allegato n.5. *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 83 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 6. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.A. 2005-06 6.1. ASSETTO DEI CORSI A.A. 2005-06 Il Preside rammenta la necessità di predisporre il Manifesto degli Studi per il prossimo anno accademico. Il Preside, secondo le disposizioni di legge e conformemente alle precedenti delibere della Facoltà (A/02/220 del 28/11/02), propone per l’Anno Accademico 2005-06 l’attivazione dei seguenti corsi: • Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl. 31), nelle sedi di Padova e di Treviso; • Corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza (cl. 22/s), nelle sedi di Padova e Treviso; • Corso di Laurea di Consulente del Lavoro (cl.2), nella sede di Padova. Analogamente a quanto fatto nell’anno precedente, propone altresì che venga affidato alla Presidenza il compito di elaborare una bozza del Manifesto degli studi a.a. 2005-06 che tenga conto delle eventuali variazioni alla denominazione di insegnamenti richieste dai docenti interessati e delle indicazioni che emergeranno nel corso della discussione dei singoli corsi e di quelle, eventualmente, segnalate dai Consigli di Corso di Studio. Detta bozza verrà quindi presentata per l’approvazione nella prossima adunanza del Consiglio, che si terrà in tempo utile al fine dell’inserimento dello stesso nell’offerta didattica ufficiale dell’Ateneo Patavino che si chiude in data 20/04/05. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/50 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza delibera per l’a.a. 2005-06 l’attivazione dei seguenti corsi: • Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl. 31), nelle sedi di Padova e di Treviso; • Corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza (cl. 22/s), nelle sedi di Padova e di Treviso; • Corso di Laurea di Consulente del Lavoro (cl.2), nella sede di Padova. Invita altresì il Preside a elaborare, una bozza di Manifesto degli Studi per l’a.a. 2005-06 sulla base del Manifesto degli Studi dell’a.a. 2004-05, tenendo conto delle eventuali osservazioni sollevate nel corso della discussione dei singoli corsi e delle esigenze emerse in sede di Consiglio di Corso di Studio, in conformità con l’offerta formativa già inserita nelle schede MIUR. Il Manifesto degli studi a.a. 2004/05 verrà approvato in via definitiva nella prossima adunanza del Consiglio in tempo utile al fine dell’inserimento dello stesso nell’offerta didattica ufficiale dell’Ateneo Patavino (20/04/05). 6.1.1. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl.31) – sede di Padova Il Preside ricorda che l’offerta formativa per l’a.a. 2004-05 del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl.31) – sede di Padova era la seguente: Tabella n.1 SCIENZE GIURIDICHE - sede di Padova ambito ssd A IUS/18 A IUS/18 A ob/op cfu Istituzioni di diritto romano ob 10 Storia del diritto romano op 5 IUS/18 Esegesi delle fonti del diritto romano op 5 A IUS/18 Diritto romano op 5 A IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno 1 ob 10 A IUS/20 Filosofia del diritto ob 10 A IUS/20 Teoria generale del diritto op 5 A IUS/20 Rechtsterminologie (deutsche Sprache) op 5 A IUS/20 Diritti umani op 5 B IUS/01 Istituzioni di diritto privato ob 10 B IUS/01 Italienisches Privatrecht op 5 B IUS/01 Diritto dei singoli contratti op 5 B IUS/04 Diritto commerciale 1 ob 10 Firma del Presidente insegnamenti Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 84 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 ambito ssd B IUS/07 B ob/op cfu Diritto del lavoro 1 ob 10 IUS/07 Diritto della previdenza sociale op 5 B IUS/07 Diritto sindacale op 5 B IUS/08 Diritto costituzionale ob 10 B IUS/08 Diritto costituzionale regionale op 5 B IUS/08 Diritto costituzionale tributario op 5 B IUS/10 Diritto amministrativo ob 10 B IUS/10 Diritto urbanistico op 5 B IUS/10 Contabilità di pubblica op 5 10 B IUS/13 Diritto internazionale ob B IUS/13 Völkerrecht op 5 B IUS/15 Principi della tutela giurisdizionale civile dei diritti ob 5 B IUS/16 Elementi del processo penale ob 5 B IUS/17 Diritto penale 1 ob 10 B IUS/17 Diritto penale comparato op 5 B IUS/17 Diritto penale militare op 5 ob 5 B 6.1.2. insegnamenti SECS P/03 Scienza delle finanze 1 C IUS/02 Diritto privato comparato op 5 C IUS/02 Diritto privato delle Comunità europee op 5 C IUS/05 Diritto bancario op 5 C IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico ob 10 C IUS/09 Diritto regionale op 5 C IUS/11 Diritto canonico op 5 C IUS/12 Diritto tributario 1 ob 5 C IUS/14 Diritto dell'Unione Europea ob 5 C SECS P/01 Economia politica 1 ob 5 D SECS P/07 Economia aziendale op 5 E senza sett. Lingue francese (base) ob 5 E senza sett. Lingue inglese (base) ob 5 E senza sett. Lingue tedesca (base) ob 5 F senza sett. Informatica (base) ob 5 Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl.31) – sede di Treviso Il Preside ricorda che l’offerta formativa per l’a.a. 2004-05 del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche (cl.31) – sede di Treviso era la seguente: Tabella n.2 SCIENZE GIURIDICHE - sede di Treviso ambito ssd A IUS/18 A IUS/18 A ob/op cfu Istituzioni di diritto romano ob 10 Storia del diritto romano op 5 IUS/18 Diritto romano op 5 A IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno 1 ob 10 A IUS/20 Filosofia del diritto ob 10 A IUS/20 Teoria generale del diritto op 5 Firma del Presidente insegnamenti Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 85 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 ambito ssd A IUS/20 B B ob/op cfu Diritti umani op 5 IUS/01 Istituzioni di diritto privato ob 10 IUS/01 Diritto dei singoli contratti op 5 B IUS/04 Diritto commerciale 1 ob 10 B IUS/07 Diritto del lavoro 1 ob 10 B IUS/07 Diritto della previdenza sociale op 5 B IUS/08 Diritto costituzionale ob 10 B IUS/08 Diritto costituzionale regionale op 5 10 5 B IUS/10 Diritto amministrativo ob B IUS/10 Diritto urbanistico op B IUS/10 Contabilità pubblica op 5 B IUS/13 Diritto internazionale ob 10 B IUS/15 Principi della tutela giurisdizionale civile dei diritti ob 5 B IUS/16 Elementi del processo penale ob 5 B IUS/17 Diritto penale 1 ob 10 B IUS/17 Diritto penale comparato op 5 B IUS/17 Diritto penale militare op 5 ob 5 B 6.1.3. insegnamenti SECS P/03 Scienza delle finanze 1 C IUS/02 Diritto privato comparato op 5 C IUS/02 Diritto privato delle Comunità europee op 5 C IUS/05 Diritto bancario op 5 C IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico ob 10 C IUS/11 Diritto canonico op 5 C IUS/12 Diritto tributario 1 ob 5 C IUS/14 Diritto dell'Unione Europea ob 5 C SECS P/01 Economia politica 1 ob 5 D SECS P/02 Economia delle istituzioni op 5 E senza sett. Lingue inglese (base) ob 5 E senza sett. Lingue tedesca (base) ob 5 F senza sett. Informatica (base) ob 5 Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl.22/s) – sede di Padova Il Preside ricorda che l’offerta formativa per l’a.a. 2004-05 del Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl.22/s) – sede di Padova era la seguente: Tabella n.3 GIURISPRUDENZA - sede di Padova ambito ssd A IUS/18 Diritto romano (avanzato) ob 5 A IUS/20 Filosofia del diritto (avanzato) op 5 A IUS/18 Fondamenti del diritto europeo op 5 A IUS/20 Teoria generale del diritto (avanzato) op 5 A IUS/20 Metodologia della scienza giuridica op 5 A IUS/20 Informatica giuridica op 5 Firma del Presidente insegnamenti ob/op cfu Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 86 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 ambito ssd B imp. IUS/04 Diritto commerciale 2 ob 5 B imp. IUS/07 Diritto del lavoro 2 op 5 ob/op cfu B imp. IUS/07 Diritto della previdenza sociale (avanzato) op 5 B pen. IUS/16 Diritto processuale penale ob 10 B pen. IUS/17 Diritto penale 2 ob 10 B pen. IUS/17 Diritto penale comparato (avanzato) op 5 B pen. IUS/17 Diritto penale commerciale op 5 B priv. IUS/01 Diritto civile ob 10 B priv. IUS/15 Diritto processuale civile ob 10 B priv. IUS/15 Diritto dell'esecuzione civile op 5 B priv. IUS/15 Diritto fallimentare op 5 B pub. IUS/08 Giustizia costituzionale ob 5 B pub. IUS/10 Giustizia amministrativa ob 10 B pub. IUS/10 Diritto urbanistico (avanzato) op 5 B pub. IUS/13 Diritto internazionale (avanzato) op 5 C IUS/02 Diritto privato comparato (avanzato) op 5 C IUS/02 Diritto privato delle Comunità europee (avanzato) op 5 C IUS/11 Diritto ecclesiastico ob 5 C IUS/12 Diritto tributario 2 ob 5 C IUS/14 Diritto dell'Unione Europea (avanzato) op 5 C SECS P/01 Economia politica 2 ob 5 C SECS P/03 Scienza delle finanze 2 op 5 C agg. IUS/05 Diritto bancario (avanzato) op 5 C agg. MED/43 Medicina legale op 5 senza sett Inglese giuridico op 5 D 6.1.4. insegnamenti Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl.22/s) – sede di Treviso Il Preside ricorda che l’offerta formativa per l’a.a. 2004-05 del Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl.22/s) – sede di Treviso era la seguente: Tabella n.4 GIURISPRUDENZA - sede di Treviso ambito ssd A IUS/18 A IUS/19 A A ob/op cfu Diritto romano (avanzato) ob 5 Storia del diritto medievale e moderno 2 op 5 IUS/20 Filosofia del diritto (avanzato) op 5 IUS/18 Fondamenti del diritto europeo op 5 A IUS/20 Teoria generale del diritto (avanzato) op 5 A IUS/20 Informatica giuridica op 5 A IUS/20 Metodologia delle scienze giuridiche op 5 B imp. IUS/04 Diritto commerciale 2 ob 5 B imp. IUS/07 Diritto del lavoro 2 op 5 B imp. IUS/07 Diritto della previdenza sociale (avanzato) op 5 B pen. IUS/16 Diritto processuale penale ob 10 B pen. IUS/17 Diritto penale 2 ob 10 Firma del Presidente Insegnamenti Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 87 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 6.1.5. ambito ssd B pen. IUS/17 B pen. IUS/17 B priv. IUS/01 Insegnamenti ob/op cfu Diritto penale commerciale op 5 Diritto penale comparato (avanzato) op 5 Diritto civile ob 10 10 B priv. IUS/15 Diritto processuale civile ob B pub. IUS/08 Giustizia costituzionale ob 5 B pub. IUS/10 Giustizia amministrativa ob 10 B pub. IUS/13 Diritto internazionale (avanzato) op 5 C IUS/02 Diritto privato comparato (avanzato) op 5 C IUS/02 Diritto privato delle Comunità europee (avanzato) op 5 C IUS/11 Diritto ecclesiastico ob 5 C IUS/12 Diritto tributario 2 ob 5 C IUS/14 Diritto dell'Unione Europea (avanzato) op 5 ob 5 C SECS P/01 Economia politica 2 C SECS P/03 Scienza delle finanze 2 op 5 C AGG IUS/05 Diritto bancario (avanzato) op 5 C AGG MED/43 Medicina legale op 5 Corso di Laurea in Consulente del Lavoro (cl.2) – sede di Padova Il Preside ricorda che l’offerta formativa per l’a.a. 2004-05 del Corso di Laurea in Consulente del Lavoro (cl.2) – sede di Padova era la seguente: Tabella n.5 CONSULENTE DEL LAVORO - sede di Padova ambito ssd A d.m. SPS/07 Sociologia del lavoro ob 8 A st.f. IUS/19 Storia del diritto moderno e contemporaneo ob 4 A st.f. IUS/20 Informatica giuridica ob 4 A st.f. IUS/20 Teoria generale del diritto ob 4 B pubb. IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico ob 8 B pubb. IUS/10 Diritto amministrativo ob 8 B pubb. IUS/14 Diritto dell'Unione Europea ob 8 B priv. IUS/01 Istituzioni di diritto privato ob 8 B priv. IUS/01 Diritto dei singoli contratti op 4 B priv. IUS/02 Diritto privato comparato op 4 B imp. IUS/04 Diritto commerciale ob 8 B imp. IUS/07 Diritto del lavoro ob 8 B imp. IUS/07 Diritto del lavoro (avanzato) ob 4 B imp. IUS/07 Diritto comparato del lavoro op 4 B imp. IUS/07 Diritto comunitario del lavoro ob 4 B imp. IUS/07 Diritto del lavoro nelle P.A. ob 4 B imp. IUS/07 Diritto della previdenza sociale ob 8 B imp. IUS/07 Diritto sindacale ob 8 SECS-P/01 Economia politica ob 8 C ec.g. SECS-P/07 Economia aziendale ob 6 C ec.g. SECS-P/10 Organizzazione del lavoro ob 6 ING-INF/05 Informatica ob 2 B ec. C inf. Firma del Presidente Insegnamenti ob/op cfu Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 88 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 ambito ssd Insegnamenti ob/op cfu C d.giur. IUS/12 Diritto tributario ob 8 C d.giur. IUS/15 Diritto processuale del lavoro ob 4 C d.giur. IUS/17 Diritto penale ob 6 C d.giur. IUS/17 Diritto penale del lavoro ob 6 D IUS/13 Diritto internazionale op 4 D. IUS/13 Diritto internazionale privato e processuale op 4 op 4 ob 8 ob 2 D E F SECS-P/03 Scienza delle finanze L-LIN/12 Lingua inglese senza sett. Informatica (base) *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 89 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 7. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.A. 2004-05 7.1. Mutui richiesti da altra Facoltà 7.1.1. Facoltà di Lettere e Filosofia Il Preside, segnala che è pervenuta la richiesta da parte della Facoltà di Lettere e Filosofia di poter mutuare l’insegnamento di storia del diritto medievale moderno del prof. Zordan. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/51 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza delibera di accogliere la richiesta di mutazione per l’a.a. 2004-05 dell’insegnamento di Storia del diritto medievale e moderno 1 del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche avanzata dalla Facoltà di Lettere e Filosofia. *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 90 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 8. DOCENZA MOBILE A.A. 2004-05 8.1. Nomina relativa al bando del 03/03/05 Con riferimento alla decisione di procedere alla copertura di insegnamenti tramite incarico di affidamento o in subordine per contratto di diritto privato presa con la delibera A/05/23, nella precedente seduta del Consiglio, il Preside illustra il quadro delle domande (escluse quelle ritirate) pervenute per ciascun insegnamento: insegnamento denominazione ssd RICHIEDENTE cfu Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl. 22/s) – Padova senza sett. Inglese giuridico 5 ore di lezione cognome nome 3 h per 12 sett. Palatron Sandra Riley Alison Catherine ssd q. A. tipo cop. C C Legenda: q.= qualifica se docente universitario: P1 = prof. di 1a fascia; P2 = prof. di 2a fascia; R = assistente/ricercatore A.= Ateneo di afferenza se docente universitario tipo cop.= tipo di copertura: AG =affidamento gratuito; AR = affidamento retribuito; C = contratto di diritto privato Il Preside propone quindi di procedere al conferimento degli incarichi per sede e per corso di laurea, secondo le disposizioni normative vigenti. 8.1.1. Contratti 8.1.1.1. Corso di Laurea in Giurisprudenza (cl. 22/s) – Padova Il Preside, pur valutando positivamente entrambe le domande, ritiene che debba essere accolta la domanda della dott. Riley, peraltro autrice di pubblicazioni e dispense molto apprezzate, che avendo già in passato insegnato Inglese giuridico può garantire una maggior continuità didattica. Dopo breve discussione, il Preside ne propone quindi l’assegnazione. Messa ai voti la proposta viene approvata all’unanimità. DELIBERA A/05/52 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza per il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche – sede di Padova dell’a.a. 2004-05 delibera di procedere alla copertura dell’insegnamento sottoriportato mediante incarico con contratto di diritto privato come da seguente tabella. L’ammontare della retribuzione stabilito dal Senato Accademico è di €4929,85 lordo ente che graverà sul Fondo ordinario docenza mobile della Facoltà. Ssd insegnamento senza sett. Inglese giuridico cfu ore di lezione 5 3 h per 12 sett. docente Riley Alison Catherine *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 91 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 9. COLLANA DELLE PUBBLICAZIONI DI FACOLTÀ 9.1. Regolamento - segue Il Preside, dà la parola al prof. Cavalla per esporre l’articolato da lui proposto e che viene distribuito in copia a tutti i membri del Consiglio. Il prof. Cavalla spiega che nessuna discussione ha riguardato gli artt. 1 e 3 del regolamento, si sono prospettate invece due ipotesi per l’art. 2, circa la presenza o meno in commissione del professore proponente; da parte sua ritiene che sia preferibile che il professore proponente non sia membro della commissione. Una divergenza si è verificata in merito a coloro per i quali sia richiesta la procedura indicata: si dice favorevole a sottoporre all’esame della commissione soltanto le opere dei ricercatori, escludendone i professori associati. Si apre la discussione: intervengono il prof. Gherro (che ritiene che per i professori di I fascia venga esclusa anche la necessità della presentazione da parte di un altro professore. Chiede inoltre che venga precisato che la medesima procedura vale anche per gli atti di convegni); il Preside (che sottolinea come sia necessario prevedere, a conclusione dell’iter, una deliberazione del Consiglio di Facoltà); il prof. Cavalle (che propone di inserire all’uopo un quinto articolo ove si preveda appunto che l’inserzione nella Collana viene deliberata dal Consiglio di Facoltà); il Preside (che propone che il professore proponente accompagni la propria proposta con una opportuna relazione); il prof. Cian (che osserva che, se il proponente non deve far parte della commissione, per coerenza è altrettanto opportuno che non possa autoproporsi alla Facoltà); la prof. Picchio Forlati (che ritiene opportuno precisare nel Regolamento che anche il parere della commissione sia accompagnato da relazione. Inoltre osserva che la procedura prevista nasce dall’opportunità di individuare una linea di indirizzo culturale della Facoltà e che pertanto quanto previsto dall’art.4 debba valere per tutte le pubblicazioni senza eccezioni); il prof. Cavalla (che, mostrandosi in totale d’accordo con l’intervento della collega Forlati, segnala come occorra ripensare al senso e alla funzione della Collana che non deve essere semplicemente la sede per la pubblicazione di qualunque opera di un membro strutturato della Facoltà, ma avere una propria linea culturale. Ciò deve valere specialmente per i giovani, e il Regolamento serve proprio a dare una configurazione esterna per una valutazione che deve essere particolarmente accurata); il Preside (che esprime una qualche perplessità per la frase “studiosi che collaborino comunque continuativamente con il professore proponente”, e propone di aggiungere a “dottorandi” il termine “dottori di ricerca”, togliendo però l’ultima frase). Viene vagliata l’opportunità di inserire anche gli assegnisti: si osserva al riguardo che si tratta di figura diversa, ma di pari dignità rispetto ai dottorandi. Messa ai voti la proposta del prof. Cavalla con le modifiche suggerite nel corso della discussione viene approvata per articolo: Art. 1 L’inserzione di un libro nella Collana di Facoltà viene deliberata dal Consiglio di Facoltà. La procedura è avviata dalla proposta di un professore di I fascia che la accompagna con una relazione scritta. Approvato all’unanimità. Art. 2, comma 1 A seguito della proposta la Facoltà nomina una Commissione, con il compito di dare un parere all’inserzione nella Collana dell’opera in questione, formata da tre professori di I fascia scelti in base all’affinità dei loro studi con il tema dell’opera da giudicare. comma 3 I membri della Commissione, quantunque possano acquisire e produrre parerei di esperti “esterni”, devono appartenere tutti al Consiglio di Facoltà di modo che in tale sede possano rispondere dei loro giudizi Approvati all’unanimità. Art. 2, comma 2 Non può far parte della Commissione il professore proponente. Non approvato. Art. 3 Le commissioni devono essere costituite dopo che l’opera da giudicare sia stata depositata in manoscritto presso la Presidenza. Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 92 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 La Commissione dà il proprio parere con relazione nel primo Consiglio di Facoltà successivo a trenta giorni dalla sua costituzione. Approvato all’unanimità Art. 4 La procedura istruttoria prevista dai precedenti articoli deve essere seguita per tutte le opere da inserire nella Collana ad eccezione di quelle di cui sia autore un professore di I o di II fascia della Facoltà. Approvato all’unanimità Si passa quindi all’approvazione dell’intero testo che viene approvato all’unanimità. DELIBERA A/05/53 Il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza delibera di regolamentare le pubblicazioni nella Collana di Facoltà secondo il seguente regolamento: REGOLAMENTO PER LE PUBBLICAZIONI NELLA COLLANA DI FACOLTÀ Art. 1 L’inserzione di un libro nella Collana di Facoltà viene deliberata dal Consiglio di Facoltà. La procedura è avviata dalla proposta di un professore di I fascia che la accompagna con una relazione scritta. Art. 2 A seguito della proposta la Facoltà nomina una Commissione, con il compito di dare un parere all’inserzione nella Collana dell’opera in questione, formata da tre professori di I fascia scelti in base all’affinità dei loro studi con il tema dell’opera da giudicare. I membri della Commissione, quantunque possano acquisire e produrre parere di esperti “esterni”, devono appartenere tutti al Consiglio di Facoltà di modo che in tale sede possano rispondere dei loro giudizi. Art. 3 Le Commissioni devono essere costituite dopo che l’opera da giudicare sia stata depositata in manoscritto presso la Presidenza. La Commissione dà il proprio parere con relazione nel primo Consiglio di Facoltà successivo a trenta giorni dalla sua costituzione. Art. 4 La procedura istruttoria prevista dai precedenti articoli deve essere seguita per tutte le opere da inserire nella Collana ad eccezione di quelle di cui sia autore un professore di I o di II fascia della Facoltà. *** Firma del Presidente Firma del Segretario A.A. 2004/05 Università degli Studi di Padova pag. 93 Verbale del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza (Allargato) del 10/03/2005 Oggetto: 10. VARIE ED EVENTUALI 10.1. Attività di tutorato Il Preside dà la parola alla prof. Marzaro, componente della Commissione di Facoltà per il tutorato, per un aggiornamento sull’incontro con il Delegato del Rettore. La prof. Marzaro espone un quadro della situazione attuale segnalando la difficoltà di reperire dei Tutor Junior, stante il requisito di “studente-laureato” che l’Ateneo richiede per poter usufruire dei fondi ministeriali. La possibilità di aprire un secondo bando, al fine di usufruire dei fondi rimasti, è stata successivamente bloccata dall’Amministrazione Centrale che, fornendo una nuova chiave di lettura delle disposizioni ministeriali, ritiene non sia più possibile fare bandi successivi e che i fondi rimasti inutilizzati verranno riassorbiti dal Ministero, salvo non si decida di impegnarli per istituire la figura del “manager didattico” che dovrebbe svolgere una funzione di coordinamento dei vari tutori e avrebbe un diverso inquadramento dovendo essere un VIII livello assunto a tempo pieno con un contratto a termine. Si tratterebbe quindi di valutare se, in via transitoria, in attesa di definire l’assetto del tutorato per il nuovo anno accademico, siamo interessati a un manager didattico, che coprirebbe l’intera area giuridica e che pertanto sarebbe in comune tra le Facoltà di Giurisprudenza, di Scienze Politiche e di Economia. Si apre la discussione: intervengono il prof. Amadio (che sottolinea come occorra ottenere dall’Ateneo una assicurazione scritta circa il fatto che la mancata richiesta del manager didattico non pregiudichi l’assegnazione di tutori per il prossimo anno); la prof. Picchio Forlati (che segnala che, nell’ipotesi in cui non si ravvisasse nessuna diversa possibilità di utilizzazione in questo budget, la dott. S.ona Pinton, che sta per discutere la prova finale di dottorato, potrebbe avere i requisiti richiesti per svolgere l’incarico di manager); il Preside (che ricorda come anche il dott. A. Rinaldi, segnalato la scorsa seduta, abbia i requisiti necessari, ma rileva che il dubbio è proprio concernente l’opportunità di aderire alla richiesta di attivare un manager e per di più interfacoltà); il prof. De Cristofaro (che ritiene conveniente, nell’incertezza, aderire alla richiesta di attivazione di un manager didattico, per non pregiudicare le prospettive future); il prof. Riondato (che concorda con il prof. De Cristofaro); il Preside (che esprime il dubbio che tale figura comporti poi anche un aggravio economico per la Facoltà e propone di richiedere ulteriori informazioni prima di deliberare in merito). Messa ai voti la proposta viene accolta all’unanimità. DELIBERA A/05/54 Il Consiglio di Facoltà incarica il Preside di richiedere al Delegato del Rettore ulteriori chiarimenti sia in merito alla figura del manager didattico sia sulla futura possibilità di accesso ai fondi per il tutorato Non essendovi altro da discutere, la seduta viene tolta alle ore 13.05. *** Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.1 al punto 5.2.1. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.1di p.5 RELAZIONE APPROVATA DAL CdD DEL …. PER CONFERMA IN RUOLO AL TERMINE DEL PERIODO DI PROVA DEL DOTT. ALESSANDRO CALEGARI ---------Oggetto: Relazione del dott. Alessandro Calegari sull’attività didattica e scientifica svolta nel periodo 1.XI.2002 - 1.III.2005, ai fini del giudizio di conferma per l’immissione nel ruolo dei ricercatori confermati, ai sensi e per gli effetti dell’art. 31 del D.P.R. n. 382/2980, come mod. dall’art. 1 del D.L. n. 7/2005. Dopo avere vinto, nel settembre 2002, il concorso indetto dall’Università di Padova per la nomina ad 1 posto di ricercatore universitario di diritto amministrativo (S.S.D. IUS/10), ho preso regolarmente servizio presso il Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova il primo novembre dello stesso anno. Nell’ambito di tale Dipartimento, da me frequentato fin dal 1992, dapprima come cultore della materia, quindi come dottorando di ricerca ed infine come assegnista di ricerca, ho continuato, anche dopo la presa di servizio, a collaborare con i Professori Gherardo Bergonzini, Leopoldo Mazzarolli e Marino Breganze, rispettivamente titolari degli insegnamenti di diritto amministrativo sostanziale e processuale e di diritto urbanistico. Come ricercatore ho continuato a svolgere, anche se con maggiore assiduità, l’attività di supporto e di assistenza alla didattica, che già in precedenza svolgevo: ho, in particolare, partecipato regolarmente, in qualità di componente effettivo, alle commissioni di esame di diritto amministrativo I e II e di diritto urbanistico; ed ho garantito ampia disponibilità per il ricevimento degli studenti e dei laureandi bisognosi di indicazioni e di chiarimenti sui programmi didattici e sulla redazione della tesi. Allo stesso tempo, la presenza a tempo pieno presso l’Università mi ha consentito di svolgere con continuità l’attività di ricerca, in forma individuale e di gruppo, di partecipare a numerosi seminari e convegni, anche nella veste di relatore, di pubblicare commenti ed articoli, all’interno di opere collettanee o su riviste giuridiche specializzate. Ho svolto, inoltre, in prima persona attività di docenza, sia all’interno che all’esterno della Facoltà. Di tutto ciò intendo dar conto, riassumendo nelle pagine seguenti l’attività didattico-scientifica svolta nel periodo intercorrente tra il primo novembre 2002 ed il primo marzo 2005 (ventotto mesi). ATTIVITA’ DIDATTICA Con riferimento all’attività didattica, ricordo innanzi tutto di avere assunto per affidamento, negli AA.AA. 2003-2004 e 2004-2005, l’insegnamento di diritto amministrativo presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova. Tale insegnamento è diretto agli studenti dell’ultimo anno del Corso di laurea in Ingegneria edile e si propone di fornire i rudimenti del diritto pubblico e amministrativo, nonché più specifiche nozioni di diritto urbanistico ed edilizio, al fine di preparare gli studenti, anche sul piano giuridico, ad affrontare, dopo la laurea, l’esercizio della professione nel settore dell’edilizia, tanto come liberi professionisti, quanto come pubblici dipendenti. Il corso, di complessive 72 ore, è stato da me suddiviso in due parti, la prima delle quali è stata dedicata all’analisi delle fonti, del procedimento amministrativo e delle forme di partecipazione allo stesso da parte dei privati, dell’attività amministrativa in senso lato e della patologia dell’atto amministrativo, dell’attività di diritto privato dell’amministrazione, della sua responsabilità e delle forme di tutela del cittadino previste dall’ordinamento in via amministrativa e giurisdizionale. La seconda parte del corso, invece, è stata dedicata ai temi più specifici della pianificazione urbanistica e territoriale, ai rapporti tra l’urbanistica, l’ambiente ed il paesaggio, ai limiti costituzionali del potere conformativo della proprietà privata, alle nuove forme consensuali e perequative di pianificazione, alla disciplina dell’attività costruttiva e dei titoli edilizi, con specifico riguardo al ruolo e alle responsabilità dei progettisti e dei direttori dei lavori. La peculiarità del corso è quella di essere diretto a studenti che non posseggono le nozioni di base del diritto pubblico e del diritto privato. Questo comporta l’utilizzo di un linguaggio e di schemi estremamente Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.1 al punto 5.2.1. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.2di p.5 semplici e lineari ed un frequente ricorso alla esemplificazione, onde consentire ai frequentanti un approccio graduale alla materia ed una più facile comprensione dei concetti giuridici. L’attività didattica svolta in seno alla Facoltà di Giurisprudenza è consistita, principalmente, nell’affidamento di seminari, che ho svolto nell’ambito di corsi tenuti da altri docenti, nonché nell’assegnazione di alcuni moduli di insegnamento presso la Scuola interateneo di specializzazione per le professioni legali, organizzata dalle Università di Padova, Ferrara, Trieste e Venezia. Ho svolto, in particolare, specifici seminari nell’ambito dei corsi di: diritto amministrativo (tenuto dal Prof. G. Bergonzini), sui rapporti e sulle relazioni tra organi, sulla c.d. immedesimazione organica e sulla responsabilità per fatti illeciti della pubblica amministrazione (3 ore nell’A.A. 2003-2004); diritto processuale amministrativo (tenuto Prof. L. Mazzarolli), sulla tutela cautelare nel processo amministrativo (3 ore nell’A.A. 2002-2003); diritto amministrativo, sede di Treviso (tenuto dalla Prof. C. Cacciavillani), sulla discrezionalità amministrativa e sulla motivazione degli atti amministrativi (3 ore nell’A.A. 2002-2003); diritto urbanistico (tenuto dal Prof. M. Breganze), sul concetto di governo del territorio nel nuovo art. 117 Cost. e sui rapporti tra urbanistica, edilizia, ambiente e paesaggio (2 ore nell’A.A. 2002-2003 ed altre 2 ore nell’A.A. 2003-2004); Nell’ambito della Scuola interateneo di specializzazione per le professioni legali delle Università di Padova, Ferrara, Trieste e Venezia, ho svolto, invece, la seguente attività didattica: A.A. 2002-2003: 2 moduli di 4 ore di diritto urbanistico (con lezioni sui titoli edilizi e sulle tutele concorrenti), nonché 1 modulo di 16 ore di esercitazioni di diritto amministrativo (nel quale ho affrontato, sul piano teorico e pratico, i temi della comunicazione di avvio del procedimento, della motivazione degli atti amministrativi, del silenzio, della responsabilità della P.A. per lesione degli interessi legittimi e della giurisdizione esclusiva); A.A. 2003-2004: 1 modulo di 4 ore di diritto urbanistico (con lezioni sugli illeciti edilizi ed il regime sanzionatorio); 2 moduli di 4 ore di diritto amministrativo (con lezioni sugli elementi essenziali del provvedimento amministrativo, sul procedimento amministrativo, sui concetti di nullità, inesistenza e illegittimità degli atti amministrativi), nonché 1 modulo di 16 ore di esercitazioni di diritto amministrativo (nel quale sono ho affrontato temi di carattere sostanziale e processuale); A.A. 2004-2005: 2 moduli di 4 ore di diritto amministrativo (con lezioni sui c.d. provvedimenti di secondo grado e sui ricorsi amministrativi); 2 moduli di 4 ore di diritto urbanistico (con lezioni sui vincoli d’inedificabilità e sulle forme di tutela giurisdizionale esperibili nel settore urbanistico ed edilizio); 1 modulo di 8 ore di esercitazioni di diritto amministrativo. Ho svolto altresì dei seminari di diritto amministrativo e di diritto urbanistico presso le Facoltà di Ingegneria e di Agraria dell’Università di Padova, nell’ambito dei corsi tenuti da altri docenti. In particolare: un seminario sugli strumenti urbanistici attuativi di 3 ore, tenuto nell’A.A. 2002-2003 presso la Facoltà di Ingegneria (nel corso della Prof. P. Marzaro); due seminari di 3 ore ciascuno, sul procedimento espropriativo e sulla determinazione legale dell’indennità di espropriazione, tenuti negli AA.AA. 2002-2003 e 2003-2004 presso la Facoltà di Agraria (nel corso della Prof. N. Ferrucci). Ho tenuto infine alcune lezioni di diritto amministrativo presso: - la Scuola di specializzazione per le professioni legali organizzata dalle Università di Trento e Verona (1 modulo di 4 ore sulla tutela cautelare nel processo amministrativo, nell’A.A. 2002-2003); - la Scuola di formazione forense degli Ordini degli avvocati di Padova e Rovigo (1 modulo di 4 ore sulla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ed 1 modulo di 4 ore sull’istruttoria nel processo amministrativo nell’A.A. 2002-2003) - il Corso di perfezionamento in Regolazione politica dello sviluppo locale, organizzato dalla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova (1 modulo di 4 ore sui servizi pubblici locali nell’A.A. 20022003) - il Corso di perfezionamento in Amministrazione pubblica organizzato dall’Università di Verona (1 modulo di 4 ore sull’accesso agli atti e ai documenti amministrativi, nell’A.A. 2003-2004); - il Corso di aggiornamento forense organizzato dall’Ordine gli avvocati di Bassano del Grappa (1 modulo di 2 ore sull’espropriazione per pubblica utilità nel 2004). Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.1 al punto 5.2.1. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.3di p.5 Sempre nell’ambito dell’attività didattica, ho dedicato un tempo ragguardevole al ricevimento degli studenti nonché alla partecipazione alle commissioni d’esame relative agli insegnamenti di diritto amministrativo sostanziale e processuale e di diritto urbanistico. Ho partecipato inoltre, con assiduità, alle sedute del Consiglio di Dipartimento e coadiuvato il personale tecnico di biblioteca nella segnalazione e nella scelta delle nuove accessioni di diritto amministrativo e nella conseguente attività di catalogazione delle opere acquisite. Ho partecipato a diverse sedute delle Commissione di laurea in Giurisprudenza e in Scienze giuridiche ed ho seguito con continuità un numero considerevole di laureandi in diritto amministrativo, sostanziale e processuale, e in diritto urbanistico. Ho partecipato infine, in qualità di componente effettivo, ai lavori di una commissione di Dipartimento e di una commissione di Ateneo per l’assegnazione di altrettante borse di studio a studenti neolaureati in materie afferenti al diritto pubblico e amministrativo, concorrendo alla valutazione dei titoli e degli elaborati prodotti dai concorrenti. ATTIVITA’ SCIENTIFICA La mia attività scientifica è consistita nello studio delle seguenti tematiche, per lo più collegate ai progetti di ricerca di Ateneo a cui ho partecipato e tuttora partecipo (coordinati dai Proff. Bergonzini, Breganze e Marzaro). Il filone principale della ricerca, relativamente al quale ho prodotto anche una serie di contributi scritti, concerne il settore urbanistico-edilizio. In questo campo mi sono occupato, in primo luogo, delle innovazioni introdotte dal Testo unico dell’edilizia e dei delicati rapporti tra le fonti normative statali, regionali e locali che disciplinano la materia. Ciò ho fatto alla luce della riforma del titolo V della Parte seconda della Costituzione, nonché dei principi di autonomia e sussidiarietà ivi affermati, indagando sui fondamenti costituzionali del potere regolamentare dei Comuni e sulla resistenza delle leggi regionali alle norme legislative e regolamentari contenute nel Testo unico. La ricerca si è tradotta nella partecipazione, in qualità di relatore, ad un Convegno regionale sul Testo unico dell’edilizia (tenutosi nel 2003) e nella pubblicazione di due lavori, del tutto originali, rispettivamente dedicati ai rapporti tra il Testo unico dell’edilizia e le leggi regionali (Il testo unico dell’edilizia e l’autonomia normativa delle regioni e dei comuni, in Il testo unico dell’edilizia: spunti di riflessione su alcune questioni problematiche, a cura di V. Parisio, Padova, 2002, 31-52), ed ai rapporti tra il Testo unico ed i regolamenti edilizi comunali (Ambito di applicazione del t.u. sull'edilizia: che cosa resta ai comuni da regolamentare?, in Rivista amministrativa della Regione Veneto, n. 1/2004, 40-54). Nel primo lavoro mi sono trovato ad anticipare le conclusioni raggiunte dalla giurisprudenza costituzionale, a proposito della resistenza delle norme primarie regionali alle disposizioni regolamentari contenute nei c.d. testi unici misti (v. sent. C. Cost. n. 376/2002); mentre nel secondo lavoro ho sostenuto la necessità di guardare con prudenza ad un’eccessiva dilatazione dell’autonomia normativa dei Comuni, rilevando al tempo stesso la possibile illegittimità costituzionale della L. n. 131/2003, nella parte in cui demandava al Governo l’attività di ricognizione dei principi fondamentali nelle materie di legislazione concorrente, in ciò anticipando, ancora una volta, le conclusioni raggiunte dalla giurisprudenza costituzionale (cfr. C. Cost. n. 280/2004). Nell’ambito di questo specifico filone di ricerca si inquadra pure il commento ad alcuni articoli del Testo unico dell’edilizia, che ho scritto nel 2003 sotto il coordinamento del prof. G. Falcon e del prof. D. Corletto. Il lavoro è stato inserito nel commentario della Cedam alle leggi complementari al codice civile, diretto dal prof. G. Cian (Commento agli articoli 6, 7, 8, 11, 12, 13, 14, 15 del D.P.R. 6.6.2001, n. 380, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, in Commentario al codice civile, leggi complementari, IV ed., a cura di G. Alpa e P. Zatti, Padova, 2003). A tale produzione possono altresì accostarsi i commenti ad alcune disposizioni di carattere urbanistico, contenute in altrettante leggi regionali del Veneto (n. 27/2003 in materia di lavori pubblici, n. 11/2004 in materia di governo del territorio, n. 15/2004 in materia di commercio). Si tratta, in particolare: Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.1 al punto 5.2.1. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.4di p.5 del commento agli artt. 23, 24 e 25 della legge regionale Veneto , n. 27, in corso di pubblicazione come supplemento del Corriere del Veneto e già pubblicato sulla Rivista amministrativa della Regione Veneto, n. 3-4/2003, 175-188; del commento agli artt. 13, 14 e 15 della legge regionale Veneto 23 aprile 2004, n. 11, recante norme per il governo del territorio, in La legge Urbanistica della Regione Veneto, a cura di B. Barel, 2004, 49-53, 56-61, 62-64; del commento agli artt. 16, 17, 18, 19 e 38 della legge regionale Veneto agosto 2004, n. 15, recante norme di programmazione per l’insediamento di attività commerciali nel Veneto, in Legge sul commercio della Regione Veneto, a cura di R. Del Giudice e I. Cacciavillani, 2005, 76-84, 84-87, 88-92, 93-95, 177-180. Caratteristica comune a tali ultimi scritti - considerato l’ampio pubblico al quale i commentari sono diretti (i lettori del quotidiano del “Corriere del Veneto”, supplemento regionale del “Corriere della sera”) - è l’esposizione in termini estremamente semplici ed accessibili dei problemi derivanti dall’applicazione delle nuove norme e delle soluzioni giuridiche che si possono prospettare. Più articolata e frutto di maggiore analisi critica è l’ampia nota di commento che ho recentemente scritto alla sentenza n. 196/2004 della Corte costituzionale, avente ad oggetto la nuova disciplina del condono edilizio (Il condono edilizio tra legislazione statale e regionale: osservazioni a margine della sentenza della Corte costituzionale 28 giugno 2004, n. 196, in Rivista giuridica di urbanistica, 2005). In termini originali rispetto ad altri commenti usciti nello stesso periodo, ho cercato di motivare le mie critiche al ragionamento della Corte, mostrandone i punti deboli, sottolineandone le contraddizioni, ma provando anche a delineare delle soluzioni per superare i problemi venutisi a creare per effetto della declaratoria di parziale illegittimità costituzionale della disciplina sul condono, soprattutto con riguardo ai delicati rapporti di interferenza tra normativa statale e regionale. Tutti i lavori sin qui ricordati rappresentano, come detto, elaborazioni originali, avendo essi ad oggetto temi di assoluta novità, sui quali non esistevano, al momento della stesura, specifici precedenti dottrinari o giurisprudenziali. Di assoluta novità è stato anche il tema affrontato nella relazione che ho tenuto ad un recente Convegno internazionale su “Il nuovo codice per i beni culturali e paesaggistici”, organizzato nell’ambito dei rapporti di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia e svoltosi a Portogruaro (VE) il 18 settembre 2004. In tale occasione, ho avuto modo di illustrare il nuovo procedimento per l’apposizione dei vincoli ed il nuovo regime del nulla osta paesaggistico, relativamente al quale l’art. 146 del D.lgs. n. 42/2004 prevede singolari disposizioni di carattere processuale, che incidono sulla legittimazione ad agire e sullo stesso carattere dispositivo della domanda. Ai temi dell’ambiente e del paesaggio e alle rilevanti novità introdotte dal Codice “Urbani” mi sono, del resto, dedicato nel corso del 2004, concorrendo con la Prof. P. Marzaro alla elaborazione ed alla successiva presentazione di un innovativo progetto di ricerca, che vede coinvolto anche personale docente di altre Università (Udine e Verona), il cui scopo è quello di verificare l’applicazione dei principi di sussidiarietà verticale ed orizzontale nella tutela e nella valorizzazione dei beni culturali. L’interesse suscitato da tale progetto e la sua accurata articolazione hanno fatto in modo che risultasse uno degli unici due progetti approvati dalla Commissione scientifica di Ateneo per l’intera area giuridica. Nell’ambito dell’attività di ricerca, ho affrontato anche temi più classici, non legati a specifiche novità legislative. In tale ottica, mi sono occupato di autotutela amministrativa, svolgendo un intervento sui fondamenti teorici dell’istituto al Convegno nazionale organizzato dall’I.G.O.P. (Istituto giuridico delle opere pubbliche) l’1.10.2004. Di un altro tema classico, la giurisdizione esclusiva, mi sono invece occupato nel 2003, svolgendo una comunicazione al Convegno tenutosi a Brescia il 16 giugno, presso la Facoltà di Giurisprudenza della locale Università, sul tema: “La gestione dei servizi pubblici, con particolare riferimento al servizio idrico integrato”. Il mio intervento ha avuto ad oggetto la sottrazione alla giurisdizione amministrativa esclusiva dei c.d. rapporti individuali di utenza, relativamente alla quale ho criticato la tesi, sostenuta dal Consiglio di Stato, secondo cui tali rapporti sarebbero soltanto quelli che intercorrono tra l’utente finale ed i gestori privati di pubblici servizi, ed ho invece illustrato le ragioni per le quale sembra doversi maggiormente condividere la tesi, già sostenuta in dottrina dal Prof. Villata, per cui la cognizione di tali rapporti dovrebbe sempre Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.1 al punto 5.2.1. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.5di p.5 spettare al giudice ordinario, a prescindere dalla natura pubblica o privata del soggetto gestore del servizio. In campo urbanistico, ho scritto invece, nel 2004, per la casa editrice Giuffrè, le voci “Programma di fabbricazione” e “Piano di recupero”, che verranno prossimamente inserite nell’Enciclopedia degli enti locali, in corso di pubblicazione. Diversamente da quelli più sopra citati, tali scritti hanno, per lo più, carattere ricognitivo della dottrina e della giurisprudenza esistenti, ma affrontano pur sempre in maniera organica e completa gli aspetti più rilevanti degli istituti trattati. Attualmente sto analizzando il tema dell’invalidità derivata, al fine di elaborare, entro la fine dell’anno, un lavoro monografico sull’argomento. Lo scopo della ricerca è quello di giungere, attraverso lo studio delle fattispecie in cui vengono in rilievo i fenomeni della presupposizione e dell’invalidità derivata, ad individuare un principio in base al quale possa con certezza affermarsi quando l’annullamento dell’atto presupposto determini la caducazione automatica o la semplice illegittimità, in via derivata, degli atti consequenziali. Il fenomeno ha assunto, di recente, maggiore importanza sul piano pratico, dopo che in giurisprudenza si è acceso il dibattito sugli effetti che l’annullamento dell’atto di aggiudicazione produce sul contratto stipulato dalla stazione appaltante con l’aggiudicatario provvisorio. A fronte della tesi tradizionale, in base alla quale si è sempre affermato che il vizio nella procedura di aggiudicazione rileverebbe esclusivamente quale causa di annullabilità del contratto, azionabile soltanto dalla pubblica amministrazione, va sempre più affermandosi la tesi della nullità ovvero dell’inefficacia del contratto. C’è da chiedersi, peraltro, se tali affermazioni giurisprudenziali abbiano reale fondamento scientifico o costituiscano soltanto una risposta affrettata e poco meditata all’esigenza di garantire un’effettiva tutela, pur che sia, al ricorrente vittorioso in via amministrativa (anche sul piano della c.d. reintegrazione in forma specifica). Su un piano più generale, del resto, le tesi che si trovano comunemente riportate nei manuali in ordine alla distinzione tra invalidità viziante e caducante sembrano inappaganti, perché omettono di considerare alcune peculiarità del fenomeno e, soprattutto, svalutano o non considerano affatto le implicazioni di carattere processuale derivanti dalle teoriche formulate (vedi, tra tutte, quella dell’estensione degli effetti dell’annullamento e della portata soggettiva del giudicato). L’intento è pertanto quello di studiare il fenomeno dell’invalidità derivata a 360 gradi e di non limitare l’indagine ai soli rapporti che intercorrono tra gli atti amministrativi e, in particolare, tra il provvedimento finale ed i cosiddetti atti endoprocedimentali. Come si è detto, l’esame sarà esteso anzitutto ai rapporti tra l’attività amministrativa e quella negoziale (sui quali esiste, anzi, un certo fermento), nonché ai rapporti tra attività giurisdizionale e attività amministrativa di esecuzione. Mi sembra, infatti, che l’analisi debba estendersi anche gli effetti prodotti dalla riforma o dalla caducazione dei provvedimenti giurisdizionali sull’attività amministrativa ad essi consequenziale, ovverosia sull’attività posta in essere per dare agli stessi esecuzione in via amministrativa; e che ciò debba essere fatto, distinguendo le ipotesi in cui tale attività venga necessariamente caducata dalla riforma del provvedimento giurisdizionale sul quale essa si fonda, dalle ipotesi in cui essa non venga affatto travolta ma debba, semmai, essere oggetto di autonoma impugnazione. Contavo di poter dare conto dei risultati di tale indagine nella relazione conclusiva del triennio, ma l’anticipazione del giudizio di conferma, resa possibile dal recentissimo D.L. n. 7/2005, non mi consente ancora di formulare, nella presente relazione, delle vere e proprie conclusioni, che rinvio pertanto alla redigenda monografia. Con osservanza. (Alessandro Calegari) Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.2 al punto 5.2.2. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.1di p.2 RELAZIONE APPROVATA DAL CdD DEL 09/03/05 PER CONFERMA IN RUOLO AL TERMINE DEL PERIODO DI PROVA DEL DOTT. MARCELLO DANIELE ---------RELAZIONE DELL’ATTIVITÀ SCIENTIFICA E DIDATTICA, presentata dal dott. Marcello Daniele ai fini della conferma PUBBLICAZIONI: Nel periodo tra il 7 gennaio 2004 ed il 7 gennaio 2005, il dott. Marcello Daniele ha completato la stesura di un lavoro monografico dal titolo “Profili sistematici della sentenza di non luogo a procedere”, in corso di pubblicazione presso i tipi della casa editrice Giappichelli di Torino. Ha, inoltre, redatto il commento agli artt. 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133 e 425, 426, 427 e 428 c.p.p., che apparirà nel volume G.CONSO-V.GREVI, Commentario breve al nuovo codice di procedura penale, in corso di pubblicazione presso i tipi della casa editrice Cedam di Padova. Ha, infine, scritto l’articolo “Lacune della disciplina sulla testimonianza assistita”, in corso di pubblicazione sulla rivista Cassazione penale, 2005, p. 763 s. RELAZIONI ED INTERVENTI: Lo scrivente ha svolto, il 26 gennaio 2004, una relazione sul tema “la prova dichiarativa – questioni ancora aperte della legge sul giusto processo”, nell’ambito di un incontro organizzato a Torino dall’Ufficio dei referenti per la formazione dei magistrati della Corte d’appello di Torino. Ha inoltre svolto, il 25 giugno 2004, un intervento programmato nell’ambito del convegno “Forza della prassi e vacuità delle garanzie: la libertà personale quindici anni dopo la riforma del processo penale”, organizzato dall’Università degli Studi di Ferrara. Successivamente, ha svolto una relazione all’incontro di studio tenutosi a Torino il 24 settembre 2004 nell’ambito del Progetto di ricerca di interesse nazionale “Spazio giuridico europeo e processo penale”, finanziato dal M.i.u.r. per il biennio 2003-2004, per conto dell’unità di ricerca dell’Università di Padova, avente ad oggetto “I controlli giurisdizionali sull’attività delle istituzioni giudiziarie europee in materia penale”. Ha, infine, svolto una relazione al convegno “Il processo europeo ed i processi nazionali”, tenutosi a Treviso il 7 ottobre 2004, dal titolo “Organi giudiziari europei e giurisdizioni penali nazionali”. ATTIVITÀ DIDATTICA: Nel suddetto periodo, lo scrivente ha svolto in qualità di affidatario il primo modulo del corso di Diritto processuale penale, attivato dalla Facoltà nell’a.a. 2004/2005 nell’ambito del corso di laurea specialistica in giurisprudenza, tenendo lezioni aventi ad oggetto la c.d. “parte statica” del codice di procedura penale. Ha, inoltre, partecipato regolarmente alle commissioni degli esami di profitto di Diritto processuale penale e di Elementi del processo penale, nell’ambito dei relativi corsi tenuti, nell’Università degli Studi di Padova, dal prof. Roberto Kostoris, e, nell’Università degli Studi di Treviso, dal prof. Pier Paolo Paulesu, assistendo al contempo gli studenti mediante periodiche attività di ricevimento. Ha, parimenti, fatto parte delle commissioni degli esami di laurea del corso di laurea in Scienze giuridiche e del corso di laurea specialistica in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Padova. Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.2 al punto 5.2.2. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.2di p.2 Ha, infine, partecipato regolarmente ai Consigli del Dipartimento di Diritto pubblico, internazionale e comunitario dell’Università degli Studi di Padova. Padova, 4 marzo 2005 Firma del Presidente Marcello Daniele Firma del Segretario Allegato n.3 al punto 5.2.3. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.1di p.2 RELAZIONE APPROVATA DAL CdD DEL 10/03/05 PER CONFERMA IN RUOLO AL TERMINE DEL PERIODO DI PROVA DEL DOTT. CLAUDIO CARCERERI DE PRATI ---------Dalla data di assunzione in ruolo quale ricercatore del settore disciplinare Ius/19 (1° maggio 2002) il sottoscritto ha svolto l’attività scientifica e didattica che di seguito si riassume. ATTIVITA’ SCIENTIFICA 1) in prosecuzione all’attività di collaborazione con le collane “Casi, fonti e studi del diritto penale” a cura si Sergio Vinciguerra, e “Testi e documenti per la storia del processo” a cura di Nicola Picardi, il sottoscritto ha svolto studi e ricerche, con la partecipazione a relativi convegni, concretizzatesi nelle seguenti pubblicazioni: La libertas Ecclesiae nel codice penale napoleonico, in Codice dei delitti e delle pene pel Regno d'Italia (1811), Padova 2002, a cura di Sergio Vinciguerra pagg. CLXXIII - CLXXXIV Il codice criminale estense tra dispotismo illuminato di vecchio e nuovo tipo, in Codice criminale per gli Stati estensi (1855), a cura di Sergio Vinciguerra, Padova 2002, pagg. XI - XIX L'esperienza giuridica maltese tra dominazione gerosolimitana, francese e inglese, in Leggi criminali per l'isola di Malta e sue dipendenze (1854), a cura di Sergio Vinciguerra, Padova 2003, pagg. XIII - XXVII La legislazione processuale delle Repubbliche giacobine in Italia, in Legislazione processuale delle Repubbliche giacobine in Italia (1796-1799), a cura di Nicola Picardi e Giuseppe Giuliari, Milano 2004, pagg. VII - XIX Nobiltà e tutela dei titoli nobiliari nella repubblica di San Marino, in Codice penale della repubblica di San Marino (1865), a cura di Sergio Vinciguerra, Padova 2004, pp. CCI-CCXII 2) ha partecipato ad un convegno sulla Scuola Grande di S. Rocco di Venezia presentando una relazione pubblicata nei relativi atti: Cenni storici sulle Scuola Grandi, in La qualificazione giuridica di una Confraternita: la Scuola Grande di San Rocco tra Stato e Chiesa, a cura di Sandro Gherro, Padova 2004, pp. 27-43 3) partecipa ad un progetto di ricerca nazionale su “Avvocatura e professioni legali dal diritto comune ai codici moderni: linee di ricerca storico-giuridica” (COFIN anno 2003, coordinatore scientifico prof. Antonio Padoa Schioppa), ed in specifico al progetto dell'unità locale dell'Università di Padova, guidata dal Prof. Giorgio Zordan, su “Ruolo e caratteri delle professioni legali in area veneta tra diritto comune e codificazioni”. Da tale impegno è scaturito un volume sulla biblioteca di un giurista veronese del ‘600, in corso di pubblicazione entro la collana dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, col titolo: La biblioteca di Carlo Maria Micheli, causidico veronese del ‘600 . E’ in fase di avanzata preparazione un volume sul processo civile nella terraferma veneta secondo l’opera di un giurista settecentesco: Domenico Micheli 4) Ha svolto e svolge le mansioni di redattore per la parte storica della rivista “Diritto Penale XXI secolo” (Ed. Cedam). 5) Ha partecipato a vari seminari e convegni organizzati da Università e dalla Società Italiana di Storia del Diritto. ATTIVITA’ DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni: Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.3 al punto 5.2.3. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.2di p.2 insegnamento di Storia del diritto moderno e contemporaneo agli studenti iscritti al primo anno del corso triennale di laurea in servizi giuridici - poi laurea in Consulente del Lavoro - a Padova, affidato dalla Facoltà di Giurisprudenza per gli anni accademici 2002-03 , 2003-04, 2004-05; esercitazioni preliminari agli appelli di esami di Storia del diritto italiano e di Storia del diritto medievale e moderno, consistenti in lezioni a carattere seminariale su testi dottrinali e giurisprudenziali e documenti giuridici europei medievali e moderni (sedi di Padova e Treviso). Partecipazione a Commissioni di Laurea: Discussione di tesi di laurea e di diploma in qualità di commissario, di relatore, controrelatore e di correlatore (sedi di Padova e Treviso). Partecipazione a Commissioni di Esami: in qualità di presidente, per l’insegnamento di Storia del diritto moderno e contemporaneo nell’ambito del corso di laurea in servizi giuridici prima, e in consulente del lavoro poi (sede di Padova); in qualità di commissario, per gli insegnamenti di Storia del diritto italiano, Storia del diritto medievale e moderno, Storia delle codificazioni, nell’ambito del corso quadriennale di laurea in Giurisprudenza del vecchio ordinamento e del corso triennale di laurea in Scienze giuridiche (sedi di Padova e Treviso); Ricevimento di studenti: ricevimento degli studenti iscritti a frequentare insegnamenti storico-giuridici del gruppo IUS/19 nella Facoltà di Giurisprudenza. assistenza ai laureandi assegnatari di tesi storico-giuridiche. Maggiori dettagli sono annotati nei “Registri delle attività di ricerca, di studio, didattiche e scientifiche” e nei “Registri delle lezioni” compilati per gli anni accademici di riferimento e archiviati presso la Segreteria della Presidenza della Facoltà. Si resta a disposizione per quant’altro possa occorrere. Con osservanza. Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.4 al punto 5.2.4. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.1di p.5 RELAZIONE APPROVATA DAL CdD DEL 09/03/05 PER CONFERMA IN RUOLO AL TERMINE DEL PERIODO DI PROVA DEL DOTT. BERNARDO CORTESE ---------Relazione sull'attività didattica e scientifica presentata dal dott. BERNARDO CORTESE, ricercatore nel settore scientifico disciplinare IUS/13, Diritto Internazionale, ai fini della conferma in ruolo, ex art. 31 D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382, art. 1, co. 2, D.L. 7 gennaio 2005, n, 7/05, G.U. n. 24 del 31 gennaio 2005. Vincitore di concorso per ricercatore indetto dall'Università di Padova con bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale 9 agosto 2002 (certificazione di regolarità degli atti in data 21 febbraio 2003), sono in servizio presso codesta Università, con afferenza al Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario, a partire dal 7 gennaio 2004 (decreto di nomina n. 5 del 7 gennaio 2004). Attività didattica Nell'anno accademico 2003/2004 ho ricoperto per supplenza l'insegnamento di Diritto dell'Unione europea per il corso di laurea triennale in Scienze giuridiche, presso la sede di Treviso. Il corso mi ha visto impegnato nel secondo semestre ed ha avuto un buon risultato in termini di frequenza. Il corso si poneva i seguenti obiettivi formativi: fornire gli strumenti per inquadrare il processo di integrazione europea alla luce del rapporto fra diritto internazionale, diritto dell'Unione europea quale fenomeno di tipo interno o costituzionale, ordinamenti interni degli Stati membri; introdurre al sistema istituzionale dell'Unione attraverso lo studio della prassi relativa ai tre pilastri; approfondire i meccanismi di rinvio del diritto interno al diritto dell'Unione e, soprattutto, il ruolo svolto dalla giurisprudenza comunitaria nel prefigurare e consolidare l'attuale assetto dei poteri tra istituzioni, e tra istituzioni e Stati membri. Nei diversi contesti così individuati sono stati successivamente inquadrati i seguenti fenomeni giuridici: A-gli aspetti più propriamente interstatuali del diritto dell'Unione, dal rapporto tra i tre pilastri alle convenzioni comunitarie alle relazioni esterne; B- l'equilibrio dei poteri tra istituzioni - e nei rapporti tra queste, in particolare Corte e Commissione - e gli Stati membri; C- l'interazione tra ordinamento dell'Unione, specie attraverso il diritto comunitario, e gli ordinamenti nazionali, nella scansione impressa al processo di integrazione dal dialogoconfronto tra la Corte costituzionale italiana e la Corte di Giustizia. Nell'ambito al corso ho svolto anche attività seminariale integrativa, relativa al processo comunitario, accompagnando gli studenti ad una visita della Corte di giustizia delle Comunità europee in Lussemburgo, nei giorni 27 e 28 Aprile 2004. In tale occasione, gli studenti hanno assistito all'udienza di discussione della causa C-27/04, Commissione contro Consiglio (Patto di Stabilità), oltre a visitare i gabinetti dei membri della Corte, ed in particolare quello dell'Avvocato Generale Tizzano, con cui hanno avuto modo di discutere della causa alla cui udienza avevano assistito. Gli studenti hanno altresì visitato i servizi dell'Istituzione, ed in particolare la Traduzione e l'Interpretariato giuridico, servizi il cui accesso è limitato ai titolari di una laurea almeno triennale in materie giuridiche. Sempre nel secondo semestre dell'anno accademico 2003/2004 ho svolto attività nell'ambito dell'insegnamento di Diritto dell'Unione europea, tenuto dalla Prof. Picchio Forlati per i corsi di laurea triennali in Scienze Giuridiche e in Consulente del Lavoro, presso la sede di Padova, tenendo in particolare alcune lezioni del corso curricolare. Nel primo semestre di questo anno accademico 2004/2005 ho svolto altresì attività nell'ambito dell'insegnamento di Diritto Internazionale tenuto dalla Prof. Picchio Forlati per il corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche, presso la sede di Treviso, tenendo in particolare alcune lezioni del corso curricolare relative alle fonti del diritto internazionale, al rapporto tra legislatore, giudice interno e norme di diritto internazionale, all’adattamento agli atti delle organizzazioni internazionali, nonché alle norme di applicazione necessaria, al problema del rinvio ed al problema delle qualificazioni nel diritto internazionale privato. Dalla mia presa di servizio ad oggi ho svolto regolarmente attività di assistenza agli studenti delle materie di Diritto Internazionale e Diritto dell'Unione europea, ricevendo sia nella sede di Treviso, sia nella sede di Padova. In questo periodo ho preso parte con regolarità alle Commissioni di esame dei seguenti insegnamenti: Diritto Internazionale, tenuto dalla Prof. Picchio Forlati per il corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche, presso la sede di Treviso Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.4 al punto 5.2.4. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.2di p.5 Diritto dell'Unione europea, tenuto dalla Prof. Picchio Forlati per i corsi di laurea triennali in Scienze Giuridiche e in Consulente del Lavoro, presso la sede di Padova Ho altresì presieduto le Commissioni d'esame dell'insegnamento di Diritto dell'Unione europea per il corso di laurea triennale in Scienze giuridiche, che ho tenuto per supplenza presso la sede di Treviso. In qualità di ricercatore e di docente ho partecipato con regolarità alle Commissioni di laurea, tanto triennale che quadriennale, dove sono stato controrelatore di alcune tesi. Ho altresì seguito l'attività di preparazione della tesi di numerosi laureandi, tanto nella materia del Diritto Internazionale, pubblico e privato, quanto nella materia del Diritto dell'Unione europea. In particolare, ho seguito e sto seguendo tesi assegnate dalla Prof. Picchio Forlati aventi ad oggetto: La cooperazione giudiziaria in materia civile - disciplina comunitaria e ordinamento inglese; I tribunali penali internazionali; Le procedure concorsuali nel diritto comunitario alla luce del regolamento 1346/2000; La tratta dei minori nel diritto internazionale; I bambini soldato nel diritto internazionale; La disciplina giuridica delle professioni legali nel diritto Comunitario; Emersione delle biotecnologie nella disciplina comunitaria dell’etichettatura; La tutela degli animali nell’Unione europea. Sono attualmente relatore di quattro tesi di laurea in diritto internazionale e comunitario, rispettivamente su: Il consumatore nel diritto internazionale privato comunitario; Aspetti problematici del caso Pellegrini c. Italia; Diritto comunitario e norme penali di favore: rapporti fra ordinamenti; La tutela brevettuale del software tra diritto internazionale e diritto delle Comunità europee. In quanto rappresentante del Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario siedo nel Consiglio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Diritto dell’Unione europea, con sede presso l’Università degli studi di Bologna. In questa veste ho partecipato alle riunioni del suddetto Consiglio, portando in quelle occasioni il mio contributo alla discussione dei lavori dei dottorandi su temi quali: rapporti tra ordinamento comunitario e diritto internazionale; il processo comunitario in materia di concorrenza; diritto d’autore e diritto comunitario; libertà di circolazione dei lavoratori e dei loro familiari; lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia; profili comunitari della libera circolazione degli OGM; gli accordi conclusi dall’Unione nel settore PESC. Nel periodo di riferimento ho svolto attività didattica nell'ambito della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali della Facoltà di Giurisprudenza, ricoprendo per supplenza un modulo di insegnamento in diritto dell’Unione europea (8 ore) e un modulo di insegnamento in Diritto internazionale privato (8 ore). Ho tenuto lezioni nell'ambito di corsi di Master universitari di primo livello, previo nullaosta di codesto Consiglio di Facoltà. Si è trattato in particolare del Master in Diritto dell'Ambiente, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università Ca' Foscari di Venezia, nell'ambito del quale ho tenuto un modulo di quattro ore dedicato al Diritto Internazionale dell’Ambiente; e del Master in Diritto del Lavoro, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università Ca' Foscari di Venezia, nell'ambito del quale ho tenuto un modulo dedicato a Diritto Internazionale, Immigrazione e Asilo. Attività scientifica Pubblicazioni scientifiche Nel periodo rilevante ho pubblicato i seguenti lavori “International Economic Sanctions as a Component of Public Policy for Conflict-of-Laws Purposes”, in L. Picchio Forlati, L.-A. Sicilianos, Les sanctions économiques en droit international/Economic Sanctions in International Law, The Hague, Académie de Droit International de la Haye / Njihoff, 2004, pp. 717-759 Lo studio del fenomeno delle sanzioni economiche internazionali, tanto nella loro classica dimensione negativa, quanto in quella meno consueta delle cd. sanzioni positive è affrontato nel mio saggio pubblicato nell’importante volume dedicato a Les sanctions économiques en droit international/Economic Sanctions in International Law, a cura di L. Picchio Forlati, L.-A. Sicilianos, apparso nella collana del Centro di Studi e Ricerche dell’Académie de Droit International de la Haye (2004). In questo corposo contributo in lingua inglese il tema delle sanzioni economiche internazionali è affrontato dal punto di vista delle sue ricadute sul diritto internazionale privato e sull’arbitrato internazionale. Ciò permette di prendere posizione a partire dalla prassi giurisprudenziale interna, prospettiva non sempre sufficientemente considerata negli studi del settore su importanti profili dell’ordinamento internazionale: dall’estensione dei poteri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, all’individuazione di standard di diritto internazionale cogente, alla dimensione sanzionatoria di quell’ordinamento. In quest’ambito è svi- Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.4 al punto 5.2.4. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.3di p.5 luppato un promettente ed innovativo terreno di ricerca, analizzandosi la prassi “premiale”, ormai consistente ma poco studiata nelle relazioni internazionali odierne. Lo studio è caratterizzato dalla costante attenzione all’Unione europea, sia nella sua dimensione di ordinamento giuridico e sistema di coordinamenti tra ordinamenti nazionali, sia nella sua dimensione di soggetto dell’ordinamento internazionale. Così la giurisprudenza della Corte di Giustizia, ed in particolare la sentenza Centro-Com del 1997, è riferimento obbligato per fondare la tesi secondo cui il giudice il cui Stato abbia adottato sanzioni economiche che colpiscono astrattamente la relazione giuridica interprivata di cui è investito, non può senz’altro procedere all’applicazione della disciplina sanzionatoria della lex fori, ma deve prima verificare se la lex causae, così come concretamente applicata dalle autorità di tale Stato, non contenga essa stessa disposizioni sufficienti ad assicurare il raggiungimento dello scopo sanzionatorio. Ancora, lo studio degli effetti dei cosiddetti blocking statutes è condotto alla luce delle rilevanti disposizioni comunitarie, in primis il regolamento 2271 del 1996 adottato dalle istituzioni comunitarie per contrastare la legislazione americana diretta a colpire le imprese che collaborino con Cuba, Libia e Iran nonostante gli embargo unilaterali stabiliti dagli Stati Uniti nei confronti di detti Stati. Nell’ambito dello studio della prassi premiale, poi, l’attenzione è specialmente dedicata alle misure adottate in ambito comunitario. Si tratta in primo luogo dei regolamenti 975 e 976 del 1999, e successive modificazioni, relativi alle azioni comunitarie che contribuiscono allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello stato di diritto, nonché dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali in Paesi terzi. In secondo luogo, vengono in considerazione i vari accordi di cooperazione economica e di associazione conclusi dalla Comunità, i quali contengono al loro interno clausole relative al rispetto dei diritti dell’uomo, delle libertà fondamentali, e dei principi della democrazia e dello Stato di diritto. “Commento agli articoli 284-286 Trattato CE”, in Trattato sull’Unione Europea, a cura di Antonio Tizzano, Milano, Giuffré, 2004, pp. 1278-1287 Altra pista di ricerca seguita in questo periodo è quella relativa alle competenze comunitarie in materia di raccolta di informazioni e di dati, nonché in materia di tutela dei dati sensibili così raccolti. Frutto di queste riflessioni è il contributo al Trattato sull’Unione Europea, a cura di Antonio Tizzano (2004). Il mio contributo si articola nel commento delle rilevanti disposizioni del Trattato CE. Nel commento all’art. 284 CE, relativo ai poteri di indagine della Commissione, dedico particolare attenzione al sistema ed alla giurisprudenza comunitari, ai limiti derivanti dall’operare in materia della convenzione europea per la tutela dei diritti umani, nonché agli aspetti relativi alla cooperazione tra Commissione e autorità amministrative e giudiziarie nazionali. Nel commento all’art. 285 CE sono analizzate le competenze in materia di raccolta ed elaborazione di dati statistici, ed in particolare le condizioni procedimentali ed i requisiti sostanziali dell’intervento comunitario in materia. Nel commento all’art. 286 CE, relativo all’applicabilità ad istituzioni ed organi comunitari degli atti rilevanti in materia di protezione dei dati personali, si individua il fondamento internazionalistico dell’obbligo di protezione dei dati personali e l’ambito di applicazione della norma comunitaria che di quell’obbligo predispone l’attuazione; si esamina poi come questa abbia avuto luogo, attraverso l’emanazione di atti di diritto derivato sulla protezione dei dati personali, ivi compreso il regolamento 45/2001 istitutivo di un garante europeo per la protezione dei dati. Commento a Corte di giustizia delle Comunità europee, sez. III, 28 ottobre 2004, C-148/03 “Regime comunitario della competenza giurisdizionale e rilievo delle convenzioni in materie particolari in caso di mancata comparizione del convenuto: brevi note sulla motivazione delle sentenze della Corte e sulla dottrina dell’acte clair”, in Il Corriere Giuridico – Int’l Lis 2005, pp. 12-14. Nell’ottica tanto dell’attenzione al diritto internazionale privato e processuale, elemento caratterizzante della mia produzione scientifica precedente al 2004, quanto dell’attenzione ai profili strutturali della giurisdizione comunitaria si pone il commento alla sentenza della CGCE nella causa C-148/03. Oggetto di attenzione sono infatti da un lato la soluzione seguita dalla Corte quanto al rapporto tra Convenzione di Bruxelles e convenzioni concluse dagli Stati membri in materie particolari – nella specie la Convenzione internazionale relativa al trasporto di merci su strada (CMR) - in relazione allo specifico profilo della disciplina relativa alla contumacia del convenuto. Dall’altro lato, è oggetto di critica la scarsa cura con cui la Corte motiva le soluzioni raggiunte, in questa come in altre occasioni in cui si pronuncia in formazione ridotta, incuria tanto più criticabile alla luce delle recenti innovazioni procedurali relative alla pronuncia di sentenze senza l’ausilio delle conclusioni dell’avvocato generale. Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.4 al punto 5.2.4. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.4di p.5 E’ infine in corso di stampa sulla rivista GRUR Int. 2005 un mio studio di ventinove colonne in lingua tedesca su “Verbraucherschutz im digitalen Zeitalter: Zum Europäischen IPR für on-lineVerbraucherverträge”. In quest’ampio studio, pubblicato in un’importante rivista tedesca di studi internazionalistici nel settore del diritto dell’economia, è affrontato il tema della protezione internazionalprivatistica del consumatore per i contratti da questo conclusi attraverso o grazie ad internet. Dopo aver affermato l’irrinunciabilità nell’attuale panorama dei rapporti fra ordinamenti, dell’approccio internazionalprivatistico ai problemi sollevati dai contratti del cd. cyberspazio, sono studiati i vari interventi comunitari rilevanti in materia, e tra questi in particolare la direttiva 2000/31, ed il loro coordinamento con la disciplina di conflitto posta dalla Convenzione di Roma del 1980, alla luce anche della modifica del quadro normativo di riferimento in materia di protezione internazionalprivatistica del consumatore, conseguente all’entrata in vigore del regolamento 44/2001 ed in particolare del suo art. 15. Interventi a convegni e seminari di studio L’attenzione al tema delle tecnologie e dell’armonizzazione comunitaria dei diritti di proprietà industriale mi ha portato ad intervenire al recente convegno su “Il futuro dell’Europa delle tecnologie” (7 maggio 2004) organizzato dall’Università di Venezia e dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, in collaborazione con il dottorato patavino “Alberico Gentili”. In quest’occasione, ho presentato una relazione dedicata alla disciplina della giurisdizione nel progetto di regolamento sul brevetto comunitario ed alle ricadute delle innovazioni previste sul sistema della giurisdizione comunitaria accentrata, sottolineando in particolare le novità e i problemi legati alla previsione di camere giurisdizionali incaricate di conoscere di controversie interprivate, nonché il possibile effetto perturbatore di consolidati equilibri dell’architettura giurisdizionale comunitaria conseguente all’istituzione, nell’ambito del Tribunale di primo grado, di una sezione specializzata a composizione fissa e con competenza esclusiva in questa materia. Nello stesso filone di ricerca si inserisce la mia recente partecipazione al seminario organizzato al Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università Ca’ Foscari sul tema “Tecnologie e sicurezza” (17 febbraio 2005). In quell’ambito ho presentato un intervento programmato sul tema: “Agenzie strategiche e sistema del procurement: problemi di controllo della proprietà e della circolazione dei sistemi di armamento”. Nell’intervento si sono messe in luce alcune conseguenze giuridiche del ricorso ormai sempre più frequente al modello del procurement da parte delle agenzie per gli armamenti degli Stati europei, uti singuli o come associati, ma anche degli enti di cooperazione scientifica e industriale di rilevanza strategica (ESA in testa) degli Stati europei. Si è in particolare evidenziato come la perdita, oltre che delle capacità di valutazione sull’attività di ricerca e sviluppo, anche della proprietà intellettuale sui risultati di quell’attività, comporta rischi sia in termini di dipendenza strategica a medio termine, sia in termini di perdita immediata del controllo sul commercio dei sistemi di armamento o comunque strategici in tal modo sviluppati, come dimostra la recente vicenda del sistema di posizionamento satellitare Galileo. Nell’ottica dello studio dei problemi della sicurezza internazionale, ma anche e soprattutto in quella della disciplina internazionale dei fenomeni migratori, si inserisce il mio intervento al convegno “Controllo degli armamenti e lotta al terrorismo tra Nato, Nazioni Unite e Unione Europea”, organizzato dalla Fondazione Venezia per la Pace, sotto la direzione della dalla Prof. Picchio Forlati e tenutosi a Venezia il 6 e 7 dicembre 2004. In quell’ambito ho presentato un intervento, in qualità di relatore, sul tema “Immigrazione, un problema di sicurezza per l’Europa?”. La rielaborazione della relazione ha prodotto uno scritto di 24 pagine, che sarà prossimamente pubblicato in un volume collettaneo a cura della Prof. L. Picchio Forlati e della Fondazione Venezia per la Pace, per i tipi di Cedam. Lo scritto si ripropone di rileggere il problema delle migrazioni di massa fuori dal paradigma della minaccia (diretta) alla sicurezza per l’Europa. Del problema sono anzitutto indagate le cause profonde, individuate nell’instabilità e nella violazione dei diritti umani (civili e politici, ma anche economici, sociali e culturali) che caratterizzano i Paesi d’origine. Di conseguenza, si analizzano le diverse possibili risposte che gli altri Stati dovrebbero predisporre, nel duplice intento di assicurare la cessazione di quelle violazioni di diritti e standard tutelati dal diritto internazionale garantendo nel contempo il contenimento dei flussi migratori. Le risposte in questione consisteranno nell’adozione di misure di ritorsione o di vere e proprie sanzioni negative, al ricorrere di certe condizioni, ma potranno spesso consistere nell’adozione di misure e sanzioni positive. Di seguito è analizzata la prassi recente dell’Unione europea, e gli strumenti giuridici di cui essa dispone per porre in essere quelle risposte, sia nell’esercizio di competenze del pilastro PESC/PESD, sia all’interno del pilastro comunitario. In questo contesto l’attenzione maggiore, anche se non esclusiva, è dedicata alle risposte cooperative cui l’Unione può ricorrere, quelle appunto qualificabili, di volta in volta, come “misure” o “sanzioni” “positive”. Infine lo sguardo ritorna sulla dimensione della sicurezza, sia esterna che interna, dei Paesi europei. Si afferma infatti che è la risposta di chiusura ai grandi flussi migratori, e la marginalizzazione dei migranti all’interno delle società europee, a rappresentare il vero rischio per la sicurezza. Sul piano esterno, per l’effetto destabilizzante che quella chiusura può Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.4 al punto 5.2.4. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.5di p.5 avere sulle regioni immediatamente a contatto con i Paesi d’origine dei flussi migratori di massa. Sul piano interno, per le inevitabili ricadute che la marginalizzazione dei migranti determina in termini di concorrenza sleale sul mercato del lavoro, di dinamiche criminogene, e di conseguente chiusura razzista nelle società ospiti. Attività di ricerca applicata nel settore del diritto comunitario (presso la Corte di giustizia CE) Tra gennaio e luglio 2004 ho collaborato con l’Avvocato generale presso la Corte di Giustizia delle Comunità europee, prof. Antonio Tizzano, essendovi stato autorizzato ai sensi dell’art. 3, lett. c [attività comunque svolte per conto di istituzioni comunitarie (…) prestate in quanto esperti nel proprio campo disciplinare] del regolamento di ateneo sui criteri e le procedure per il rilascio dell'autorizzazione allo svolgimento di incarichi esterni da parte dei docenti a tempo pieno. Quell’attività è consistita essenzialmente nello studio dei fascicoli e nella redazione dei progetti di conclusioni nelle cause seguenti: C-442/02, CaixaBank France; C-200/02, Chen; C-27/04, Commissione/Consiglio (Patto di stabilità); C-245/02, Anheuser-Busch. Nelle conclusioni relative alla causa C-442/02, CaixaBank France, è affrontato il problema dell’applicabilità o meno alla libertà di stabilimento dei principi elaborati dalla giurisprudenza cd. Keck in materia di libera circolazione delle merci, in relazione alla disciplina delle attività bancarie. Nelle conclusioni relative alla causa C-200/02, Chen, è affrontato il nesso tra regole nazionali di acquisto della cittadinanza iure soli e lo status di cittadino dell’Unione, alla luce del problematico principio di divieto di abuso del diritto comunitario. Le conclusioni relative alla causa C-27/04, Commissione/Consiglio hanno ad oggetto la determinazione del regime giuridico applicabile alle procedure di controllo dei disavanzi pubblici eccessivi nell’ambito dell’Unione economica e monetaria (cd. Patto di stabilità), in relazione alla controversia insorta tra Commissione e Consiglio rispetto alle procedure per i disavanzi eccessivi di Francia e Germania (causa C27/04). Le conclusioni relative alla causa C-245/02, Anheuser-Busch hanno infine avuto ad oggetto il problema dei rapporti tra la disciplina comunitaria in materia di marchi d’impresa, l’art. 16 TRIPS e l’art. 8 della Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale, relativo alla tutela del nome commerciale, ai fini dell’individuazione delle norme applicabili al conflitto, sorto all’interno del mercato comune, tra la tutela del marchio concessa da un Paese membro della Comunità e la tutela del nome commerciale di un’impresa originaria di un Paese terzo. Attività di ricerca finanziata dall’Ateneo Per l’anno 2004 ho ottenuto un finanziamento di 1000 euro sui fondi di ateneo (ex 60%) per una ricerca sul tema “Misure premiali e sanzioni positive nelle relazioni internazionali e nella teoria del diritto internazionale: La prassi relativa alla concessione di premi ed incentivi a Stati ed enti substatali stranieri alla luce della teoria delle sanzioni internazionali”. I primi risultati della ricerca condotta sono esposti nello studio “International Economic Sanctions as a Component of Public Policy for Conflict-of-Laws Purposes”, in particolare alle pagine 751-759 del volume. La riflessione sulla dimensione premiale dell’ordinamento internazionale è altresì elemento essenziale della relazione presentata al Convegno della Fondazione Venezia per la Pace, e dello scritto conseguentemente elaborato, alla cui sintetica descrizione si fa rinvio. Partecipo infine al Progetto di ricerca d’ateneo 2004 dal titolo: “La recente riforma del sistema radiotelevisivo, i principi costituzionali, la normativa europea”, di cui è responsabile scientifico la Prof. Lorenza Carlassare, cui di recente è stato concesso parte del finanziamento richiesto, e nel cui ambito mi occuperò dei profili di diritto internazionale e comunitario. Padova, 28 febbraio 2005 In fede Dr. Bernardo Cortese Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.5 al punto 5.2.5. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.1di p.2 RELAZIONE APPROVATA DAL CdD DEL 10/03/05 PER CONFERMA IN RUOLO AL TERMINE DEL PERIODO DI PROVA DEL DOTT. TOMMASO DALLA MASSARA ---------Dal momento della presa di servizio nel ruolo di ricercatore presso l’Università di Padova, nel novembre del 2002, il sottoscritto si è dedicato a tempo pieno alle attività di didattica e di ricerca. Attività di didattica. Il sottoscritto ha preso parte regolarmente alle commissioni d’esame per i seguenti insegnamenti, tanto nella sede di Padova quanto in quella di Treviso: Istituzioni di diritto romano, Storia del diritto romano, Diritto romano I, II e biennale, Fondamenti del diritto europeo. Ha svolto regolari ricevimenti per gli studenti. Ha tenuto per affidamento, nell’a.a. 2004-2005, il corso di Storia del diritto romano presso la sede di Treviso (nonché pure di Istituzioni di diritto romano presso l’Università di Verona). Ha svolto esercitazioni e simulazioni di prove d’esame per gli studenti. Ha seguito direttamente numerose tesi di laurea. Attività di ricerca. Il sottoscritto si è dedicato allo studio di vari argomenti. Anzitutto, ha approfondito il tema della causa del contratto, già oggetto della tesi di dottorato di ricerca; a tal fine ha trascorso periodi all’estero presso prestigiosi istituti di ricerca (per esempio, il Max Planck Institut di Francoforte e di Amburgo); tale ricerca ha condotto alla pubblicazione di una monografia, edita nella collana di Facoltà, dal titolo ‘Alle origini della causa del contratto. Elaborazione di un concetto nella giurisprudenza classica’, Padova, 2004, p. 427. Poi, ha studiato le possibili interpretazioni dell’art. 1519-nonies c.c., di recente introdotto in tema di vendita di beni mobili di consumo: tale studio è sfociato in pubblicazioni sia collettanee che individuali. Inoltre, si è dedicato al tema della domanda parziale o, visto sotto differente profilo, dell’adempimento parziale. Il tema, già visto per le implicazioni che in esso può avere l’eccezione di dolo, è stato oggetto di approfondimento tanto in diritto romano quanto in diritto civile vigente. Per quanto riguarda il primo, è prevista a breve la pubblicazione di una breve opera monografica, probabilmente intitolata ‘La domanda parziale. Studio sull’exceptio litis dividuae’; per quanto riguarda il secondo, è già pronto un commento all’art. 1181 c.c., destinato a far parte di un Trattato delle obbligazioni, destinato a un pubblico ‘colto’ di operatori del diritto, di cui è prevista la pubblicazione entro l’anno. Contestualmente, il sottoscritto sta ponendo le basi per sviluppare uno studio dell’idea di funzione di garanzia, da verificare poi con più preciso riguardo alla fideiussione e agli altri tipi contrattuali rispondenti alla medesima funzione. Per realizzare questa nuova ricerca, assieme ad altro personale della medesima Università, nonché in coordinamento con altri studiosi, in particolare facenti riferimento al Max Planck Institut , ha quest’anno presentato un apposito progetto di Ateneo. Nel corso di questi anni, il sottoscritto ha preso parte a numerosi convegni e conferenze; ha tenuto relazioni e interventi in numerosi incontri di studio: tra gli altri, si ricorda la partecipazione alle lezioni tenute nell’ambito del ciclo di dottorato di ricerca che ha sede a Ferrara, quella al convegno sull’emptio vendito e la nuova vendita di matrice europea organizzato ad Alessandria dall’Università del Piemonte Orientale, quella alla tavola rotonda, dedicata alla vendita dei beni mobili di consumo, organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Vicenza. Pubblicazioni. Monografie: Alle origini della causa del contratto. Elaborazione di un concetto nella giurisprudenza classica, Padova, 2004. Studi in opere collettanee: Firma del Presidente Firma del Segretario Allegato n.5 al punto 5.2.5. del Verbale del CdF (A) del 10/03/2005 p.2di p.2 Commento all’art. 1519-nonies, comma unico, in AA.VV., Commentario alla disciplina della vendita dei beni di consumo, coordinato da L. Garofalo, Padova, 2003, 721; Frazionabilità della domanda e principio di buona fede, in Atti in onore del Professor Alberto Burdese, a cura di L. Garofalo, Padova 2003; Causa e consideration: una possibile prospettiva, in Interessi comparatistici a confronto, III, a cura di M. Lupoi, Milano, 2002. Articoli su rivista: Nuovo art. 1519-nonies c.c.: possibili opzioni interpretative, in Corr. giur., 9, 2003. Note a sentenza: Il mancato deposito della relazione di stima ex art. 2343 bis c.c.: quale ratio per quale sanzione?, in Giur. it., 2002, 995; Ancora in tema di emissioni elettromagnetiche, in Resp. civ. e prev., 2003, 205. Cronache: Cronaca del Convegno ‘Il ruolo della buona fede oggettiva nell’esperienza giuridica storica e contemporanea’, in Riv. dir. civ., 2002, II, 615; Cronaca del Convegno ‘Il ruolo della buona fede oggettiva nell’esperienza giuridica storica e contemporanea’, in corso di stampa su IVRA. Padova, 22 febbraio 2005 Tommaso dalla Massara Firma del Presidente Firma del Segretario