Aprile 2008 - Seppi, Andreas
Transcript
Aprile 2008 - Seppi, Andreas
DIARIO DAL TOUR di Andreas Seppi C HAMPAGNE, NADAL E... PALESTRA Due incontri memorabili da mettere in bacheca: prima contro Hewitt, poi con Nadal. La vittoria con lo spagnolo regala al nostro inviato speciale il migliore compleanno possibile. Dopo Rotterdam il ritorno a Caldaro, per preparare al meglio la trasferta americana e trascorrere qualche giorno con gli amici I l regalo più bello, per il mio 24esimo compleanno, me lo sono fatto da solo battendo Rafael Nadal! E’ successo a Rotterdam, dove già il giorno prima mi ero tolto la una volta arrivati in camera, abbiamo trovato una bottiglia di champagne, gentile omaggio di Richard Krajicek, il direttore del torneo... Ecco, forse, potendo scegliere il compleanno FOTO GRASSI ANDREAS AL LAVORO NELLA PALESTRA DI CALDARO CON LA SUA PREPARATRICE ATLETICA LISA SARTORI soddisfazione di vincere contro un altro grande nome: Lleyton Hewitt. Che emozione ragazzi! Riuscite a immaginare - dopo il match vinto con Rafa - l’uscita dal campo con tutto il pubblico olandese che mi intona l’happy birthday? Poi, ideale, avrei preferito una compagna di brindisi un po’ più attraente... qualcosa tipo lunghi capelli biondi, labbra carnose, forme da urlo. Invece con me c’era... il mio coach, Max Sartori. Per carità, un bell’uomo non c’è che dire ma... non è proprio il mio genere! Insieme abbiamo brindato prima agli anni, poi alla vittoria con Rafael. Intendiamoci, la bottiglia era chiaramente per il compleanno, anche perché non so quanto l’ex campione di Wimbledon fosse contento del fatto che gli avessi eliminato in meno di due giorni due delle star più attese del tabellone. La serata comunque è stata piacevole è si è conclusa con Max in pizzeria. Devo confessare che avrei preferito gestire meglio il dopo-Nadal. Non sono abituato a tante interviste e televisioni. Pensate che ho finito il match alle cinque di pomeriggio e alle otto e mezza ero ancora allo stadio. Decisamente troppo per me, ma se sei un giocatore molto forte - e io voglio diventarlo - diventa la normalità. Sembra assurdo, ma l’attenzione di tutti quei giornalisti mi ha assorbito tanta di quella energia che il giorno dopo contro Soderling ero scarico e mi sono fatto prendere a pallate. Dopo Rotterdam e un torneo da dimenticare a Zagabria sono tornato a Caldaro - da dove vi sto scrivendo - per una settimana di allenamenti forzati. Ne ho aproffittato per stare un po’ con i miei amici e fare la vita di un ragazzo della mia età. Domenica per esempio ho dormito fino a mezzogiorno e nel pomeriggio mi sono visto la partita del Milan, la mia squadra del cuore. Ero curioso di vedere all’opera il nuovo acquisto Pato. Ne avevo parlato con il doppista brasiliano Andre Sa, e lui è certo che Pato diventerà, tra due anni, il miglior calciatore al mondo. a torniamo alla vita privata. Questo è un periodo davvero felice per me, anche con le ragazze. Solo storie di passaggio però, perché non penso sia il momento giusto per innamorarsi. Il tennis esige la massima concentrazione e una storia importante comporterebbe troppo impegno. La mia ultima relazione seria risale ai tempi delle superiori e non è durata nemmeno un anno. Non so dirvi se sarei geloso... girando tanto e vedendo quello che può capitare, direi che un po’ lo sarei, ma lo scoprirò veramente solo in futuro. Per un amore importante aspetto di finire la carriera. Oddio, se dovessi incontrare la ragazza della mia vita però potrei fare un’eccezione... M